Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio...

4
Bollettino della parrocchia di San Prospero di Correggio Avvisi dal 14 al 21 Gennaio 2018 Unità pastorale Beata Vergine delle Grazie Segreteria parrocchiale: 0522 692 505 www.sanpro.org www.lhuboratorio.it TURNI AL BAR Do vezzani giacomo lucio rossi/luca morini saccani daniele Lu ( turno di pulizie ) Ma accorsi giuliano Me sanchesi gianluca Gi matteo zavaroni Ve I Selvadegh Sa maffei emanuele paolo cirruto vezzani gianni Do casarini lucia/alfonso vezzani anselmo de boni daniele Lu ( turno di pulizie ) APERTURA ORATORIO 14 Gennaio Daniele Turci Emanuele Maffei 21 Gennaio Emanuele Maffei Luca Bosi SERVIZIO LITURGICO 14 Gennaio Canti : Daniela Davolio e gruppo Santa Caterina Liturgia: Gruppo Apostoli (Chiara Bellelli) Ministro: Roberto Vezzani 21 Gennaio Canti : Cristina Incerti / Silvia Tesauri e Gruppo San Pietro Liturgia: Adulti (Luisa Campana) Ministro: Daniele Turci LETTI @ CASA 21 Gennaio Nicoletta PULIZIE ORATORIO 15 Gennaio morini mauro cirruto gianni zavaroni matteo rossi margherita Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 19 Sabato 20 Domenica 21 Domenica 14 Sarà presente don Karam Najeeb Yousif Shamasha prete cattolico iracheno legato alla associazione “aiuto alla chiesa che soffre”, associazione che sta cercando di sostenere il ritorno dei cristiani nella piana di Ninive.

Transcript of Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio...

Page 1: Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio - La Chiesa che incarna il Vangelo (docente: don Paolo Crotti) ... alle 21:00 interverrà

Bollettino della parrocchia di

San Prospero di Correggio Avvisi dal 14 al 21 Gennaio 2018

Unità pastorale Beata Vergine delle Grazie Segreteria parrocchiale: 0522 692 505

www.sanpro.org www.lhuboratorio.it

TURNI AL BAR

Do

vezzani giacomo lucio rossi/luca morini saccani daniele

Lu ( turno di pulizie ) Ma accorsi giuliano Me sanchesi gianluca Gi matteo zavaroni Ve I Selvadegh

Sa maffei emanuele paolo cirruto vezzani gianni

Do

casarini lucia/alfonso vezzani anselmo de boni daniele

Lu ( turno di pulizie ) APERTURA ORATORIO

14 Gennaio Daniele Turci Emanuele Maffei

21 Gennaio Emanuele Maffei Luca Bosi

SERVIZIO LITURGICO 14 Gennaio

Canti: Daniela Davolio e gruppo Santa Caterina Liturgia: Gruppo Apostoli (Chiara Bellelli) Ministro: Roberto Vezzani

21 Gennaio Canti: Cristina Incerti / Silvia Tesauri e Gruppo San Pietro Liturgia: Adulti (Luisa Campana) Ministro: Daniele Turci

LETTI @ CASA 21 Gennaio

Nicoletta PULIZIE ORATORIO

15 Gennaio morini mauro cirruto gianni zavaroni matteo rossi margherita

Martedì 16●

Mercoledì 17●

Giovedì 18●

Venerdì 19

Sabato 20

Domenica 21 ●●●●

Domenica 14 ●●●●

Sarà presente don Karam Najeeb Yousif Shamasha prete cattolico iracheno legato alla associazione “aiuto alla chiesa che soffre”, associazione che sta cercando di sostenere il ritorno dei cristiani nella piana di Ninive.

Page 2: Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio - La Chiesa che incarna il Vangelo (docente: don Paolo Crotti) ... alle 21:00 interverrà

il Santo che salta

san

Felice da Nola (Nola, III sec. – 14 gennaio 313?).

Nato a Nola nel III secolo da un ricco padre di origini orientali, aveva sofferto le persecuzioni ed era stato imprigionato, torturato e poi liberato miracolosa-mente da un angelo che lo condusse in un luogo deserto (per questo, pur non essendo stato ucciso è stato venerato come marti-re). Grazie alla pace costan-tiniana Felice era rientrato in diocesi. Qui, pur essendo stato indicato come succes-sore dal vescovo Massimo, alla morte di questi rifiutò l'elezione e visse in povertà fino alla fine dei suoi giorni.

Domenica 21 – 2ª Domenica comunitaria Dopo la Messa, un semplice ( ed economico) pranzo insieme. con inserita una riflessione sulla Carità. Sarà presente Chiara Meulli , figlia del diacono Meulli. Attualmente presta servizio in Giordania con il Serming . In questi giorni è a casa , ci guiderà nella riflessione e ci farà conoscere un po' la realtà in cui opera. Verranno serviti i dolci e chi vuole può fermarsi al vespro+adorazione delle ore 16. Le prenotazioni per il pranzo si possono dare oggi dopo la Messa.

Al Venerdì sera La Messa dei giovani e gli incontri (che seguono la messa) del venerdì, fino a Giugno saranno ala Casa della Carità a Fosdondo, al solito orario 20.30.

Dal 16 Gennaio Anche quest’anno viene proposta questa opportunità formativa a Correggio dalla Scuola di Formazione Teologica “Mons Rota”. Le lezioni si terranno presso l’Auditorium di San Quirino alle ore 20.45). Tema del ciclo: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». Ecco il calendario: Martedì 16 gennaio – il Verbo si è fatto storia(docente: don Daniele Moretto) Martedì 23 gennaio – il Verbo si è fatto carne (docente: prof. Marco Tibaldi) Lunedì 29 gennaio - Gesù , la grande festa (docente: padre Valentino Romagnoli) Martedì 6 febbraio - La Chiesa che incarna il Vangelo (docente: don Paolo Crotti) Martedì 13 febbraio – I “segni” di Gesù nel Vangelo di Giovanni (docente: mons

Luciano Monari, vescovo emerito di Brescia). E’ raccomandata in modo particolare la partecipazione di lettori, accoliti, ministri dell’Eucaristia, catechisti, delegati, educatori, allenatori, genitori, membri di gruppi.

Giovedì 25 Per il ciclo di incontri per sposi giovani "La casa sulla Roccia" a San Prospero alle 21:00 interverrà il dott. Paolo Usai sul tema: “L'intimità non è per i deboli di cuore. Affettività e sessualità nel matrimonio”.

Giovedì 18 Come prima iniziativa del 2018 il Circolo culturale Pier Giorgio Frassati propone un incontro con il Prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo e presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli”, nonché animatore del Family Day dello scorso gennaio. Il tema del suo intervento sarà: “Fine vita: dall’accanimento terapeutico all’eutanasia”. L’incontro viene ospitato dalla sala polivalente XXV Aprile. Ore 20:30

Dall’11 Gennaio Ultime due delle tre sere per i membri dei Consigli Pastorali, a Reggio in Seminario (dalle 21:00 alle 22.30) per discutere di: “Unità pastorale: pericolo o opportunità?”. Giovedì 18 “Alla ricerca di un orizzonte: Quali

prospettive possono guidarci nella trasformazione?“ Giovedì 25 “Le mani in pasta: Come cambia la pastorale

ordinaria nelle UP? Catechesi, Liturgia, Carità”

Domenica 21 E’ ormai in rampa di lancio la Festa della Pace ACR 2018, che anche quest’anno si terrà presso il Pala Fanticini a Reggio Emilia (zona tribunale) con inizio alle 14:30 e fino alle 17:30. Comunicare la propria partecipazione di delegati. Sarà richiesto il con-tributo di 1€ per l’ingresso. Anche quest’anno sarà possibile sostenere una iniziativa di soccorso (ragazzi disabili in un campo profughi in Iraq) acquistando un portafoto ACR (5€).

Lunedì scorso Ci siamo dimenticati di pubblicare il compleanno di Anis. C’è rimasto male. Ripariamo subito!!

Cristiani ed Ebrei Due appuntamenti di preghiera e riflessione in occasione della giornata Cristiani/Ebrie e della settimana per l’Unità: Domenica 21, in cripta della cattedrale a Reggio: Veglia

di preghiera per l’unità dei cristiani, alle 16:00 Mercoledì 17 nella parrocchia del Sacro Cuore a

Reggio(via Guittone, 8) «serata di cultura ebraica: immagini e danze».

ACR/TomPROla La TomPROla di Santo Stefano, tolte le spese per i premi, ha fruttato € 594 (sono state vendute circa 280 cartelle).

Page 3: Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio - La Chiesa che incarna il Vangelo (docente: don Paolo Crotti) ... alle 21:00 interverrà

« Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa »

Domenica 14 Gennaio – Commento alle letture – 1 Sam 3, 3-10. 19; Sal.39; 1 Cor 6, 13-15. 17-20; Gv 1, 35-42 Dal primo libro di Samuele Samuele, al Signore che lo chiama per tre volte, risponde «parla, perché il tuo servo ti ascolta». Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi L’apostolo ricorda che «il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi». Dal Vangelo secondo Giovanni Giovanni Battista è un maestro riconosciuto e affermato, ha dei discepoli attorno a sé, è ritenuto un profeta, e la sua voce profetica e incisiva torna a risuonare. È un maestro tra i tanti ai quali si faceva riferimento in un tempo carico di attese messianiche: si pensi alla vita di quegli uomini e donne che s’impegnavano in un ritorno a Dio, cioè in una conversione, e attendevano il suo Giorno. Ma ecco venire una pienezza del tempo, un tempo che si compie, e in quel “tempo maturato e opportuno”, la Parola di Dio echeggia attraverso le parole del Battista. Egli annuncia che tra i suoi discepoli c’è una presenza non ancora conosciuta dagli altri, la presenza di un uomo che, pur seguendo lo stesso Giovanni come discepolo, è più grande di lui al punto che egli si dice indegno di slegargli il laccio dei sandali. Giovanni va però oltre a quest’annuncio e a due discepoli indica colui del quale ha parlato: «Ecco l’ Agnello-Servo di Dio». Questi due discepoli: Andrea e Simon Pietro per primi intraprendono un esodo, lasciano Giovanni per seguire Gesù. Si mettono sulle sue tracce, nel deserto; anche Filippo che era della stessa città di Andrea rivolgendosi a Natanaele disse « abbiamo trovato Colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti: Gesù il figlio di Giuseppe di Nazaret». Gesù allora si volta e, guardandoli negli occhi, chiede loro: “Che cosa cercate?”. È la sua prima parola nel quarto vangelo, sotto forma di domanda, un interrogativo che Gesù rivolge ancora oggi a te, lettore del vangelo: “Che cosa cerchi? Qual è il tuo desiderio?”. È straordinario, Gesù non fa un’affermazione, una dichiarazione, come verrebbe spontaneo a tanti abituati sempre e solo ad affermare, ma pone una domanda: “Cercate qualcosa? E che cosa?”. Così chi si mette sulle tracce di Gesù deve cercare di rispondere innanzitutto a questa domanda, deve cercare di conoscere il proprio cuore, di leggerlo e scrutarlo, in modo da essere consapevole di ciò che desidera e cerca. Pensiamoci, ma solo quando accogliamo o ci facciamo domande contraddiciamo la chiusura che ci stringe, e ci apriamo. L’emergere e il suono di una domanda vera sono come la grazia che viene e apre, anzi a volte scardina… Ma la ricerca, quando è assunta e consapevole, chiede di muoverci, di fare un movimento, di andare, cioè di seguire chi ha suscitato la domanda: “Venite e vedrete”, come Gesù risponde alla contro-domanda dei due: “Rabbi, dove dimori ?”. Seguendo si fa cammino dietro a Gesù e si arriva dove lui sta, dimora: «erano le quattro del pomeriggio». E dove lui dimora, il chiamato, diventato discepolo, può dimorare, restare, abitare, sentirsi a casa. Ecco la dinamica del nostro incontro con il Signore: cercare, seguire, dimorare. Queste sono anche le attitudini essenziali per conoscere e vivere l’amore. L’amore è cercato dal desiderio, deve essere seguito su cammini a volte faticosi e pieni di contraddizioni, ma, se lo si segue, alla fine lo si conosce e in esso si resta, si dimora. Il vero amore è un abitare nell’amore dato e ricevuto. Quel giorno in cui i primi discepoli hanno cercato Gesù, lo hanno seguito e sono restati presso di lui, è stato decisivo per tutta la loro vita, che da quel momento in poi non è stata altro che un cercare Gesù, un seguirlo e un cercare di vivere con lui, perseveranti con lui: questa è la vita cristiana. (commento di Enzo Bianchi, monaco)

Page 4: Domenica 14 - sanpro.orgsanpro.org/wp/wp-content/uploads/2018/01/18-01-14-846.pdfMartedì 6 febbraio - La Chiesa che incarna il Vangelo (docente: don Paolo Crotti) ... alle 21:00 interverrà

« Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini »

Domenica 21 Gennaio – Liturgia della Parola – Gio 3, 1-5. 10; Sal.24; 1 Cor 7, 29-31; Mc 1, 14-20 Dal libro di Giona Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va' a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Salmo 24 Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Dal Vangelo secondo Marco Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Il tema della prossima Domenica Comunitaria è

CHINARSI L’evangelista Luca nota che il samaritano avendo visto quel malcapitato lasciato ai bordi della strada fu mosso a compassione. Dopo lo sguardo, dunque, la compassione: «lo vide e n’ebbe compassione». Se molti erano i motivi per aspettarsi che il sacerdote e il levita si fermassero, non avrebbe invece stupito nessuno se il samaritano – vista la cattiva fama che si portava addosso e la sua estraneità alla gente del paese, a cui probabilmente apparteneva il ferito – avesse continuato diritto il suo cammino senza fermarsi.

Anzi, avrebbe evitato a lui, eretico e straniero in una terra ostile, di porsi in una situazione ogget-tivamente pericolosa. Il samaritano si ferma. Questo ha significato la capacità di andare oltre se stesso, oltre i propri affari, oltre i propri progetti, oltre il proprio gruppo, oltre la propria etnia, oltre la propria nazione. E tutto ciò nasce in quel samaritano non certo dalla comunanza di cultura o da quella della fede, ma solo dalla commozione per quell’uomo perché era mezzo morto e senza alcun aiuto.

È importante la notazione dell’evangelista: il samaritano non solo ha guardato quell’uomo mezzo morto, ma ha avuto compassione di lui. È nella compassione che si distingue dai due che l’hanno preceduto su quella strada. La compas-sione qui è da intendere in tutta la ricchezza biblica che lega Dio al suo popolo.

Il culmine della compassione di Dio è Gesù, il compassionevole. Il suo atteggiamento verso i poveri, i lebbrosi, i malati, le vedove, i peccatori, i pubblicani è descritto come “pietà” viscerale, una compassione che gli sale dal profondo del cuore dalle sue viscere e che lo spinge ad amare oltre ogni limite, anche quello della sua stessa vita. Essa non è quindi un semplice sentimento di commozione dinanzi al male altrui; è un reale e appassionato coinvolgimento con l’altro. Se andiamo alla radice etimologica, compassione viene da cum-pati = patire-con, cioè condividere la sofferenza degli altri.