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Città e Giovani Protagonisti Pensieri ed Azioni per la promozione di Cittadinanza EDUCAZIONE La Nostra Città

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Città e Giovani Protagonisti

Pensieri ed Azioni per la promozione di Cittadinanza

EDUCAZIONE

La Nostra Città

EPubblicazione a cura del Servizio Officina Educativa Comune di Reggio Emilia

Dicembre 2012

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Indice

Premessa

1. Città e politiche giovanili

. Costruire connessioni

. Comunicare

. Servizi, coprogettazioni e collaborazioni

2. Partecipazione Giovanile

. Promozione del Capitale Educativo come costruzione del Bene Comune

. Partecipazione come Cittadinanza

. Partecipare la città ( CCR- Giovani Protagonisti )

. Concittadini

. Protagonismo giovanile e Carta Giovani Regionale

. Educazione alla cittadinanza attiva

. Cantieri Giovani ( Collaborazione con i Centri Sociali, Spazi di Aggregazione Giovanile, .Net )

3. Benessere

. Benessere come capacità d’azione

. Benessere come cittadinanza

. Lotta alla dispersione scolastica ( P.O.L.O., Gancio Originale, Stanza di Dante, Free Student Box )

. Occupazione Giovanile ( Giovani e Lavoro a Reggio Emilia )

. Creatività Giovanile ( G.A.E.R. )

. Autonomia e Casa

. Sport ( SportLab e GiardiniPuntoSport )

. Promozione della salute e di stili di vita sani

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Premessa

Una città che sappia rinnovarsi deve preparare le nuove generazioni ad assumere le responsabilità necessarie alla realizzazione di una convivenza civile e democratica, preparazione che deve passare dalla conoscenza dei propri diritti e delle proprie responsabilità per approdare al loro effettivo esercizio. Muoversi in questa direzione significa garantire alle giovani generazioni il diritto al futuro, mettendo al cen-tro temi come il lavoro, la casa, la cittadinanza attiva, la creatività, l’accesso alla conoscenza e alla cultura; mettendo al centro, in sintesi, il diritto a poter progettare la propria vita, il diritto ad essere soggetti attivi e partecipanti - e non solo destinatari - delle politiche della città. Nella vision che Officina Educativa assume, l’educazione deve sempre più diventare una competenza strategi-ca della città, nella quale diversi attori partecipano attivamente - in una logica sistemica - allo sviluppo di una comunità educante, inclusiva e responsabile, ponendosi in dialogo e relazione reciproca. Il Servizio incentiva dunque la costruzione di reti educative con i diversi attori del territorio, favorisce la messa a sistema delle risorse che la città può offrire, riconosce il valore delle differenze e ne promuove la convivenza nel dialogo e nella co-progettazione.In linea con questi intenti e in continuità con il lavoro delle Équipe territoriali, la UOC Partecipazione Gio-vanile e Benessere:• promuove la partecipazione attiva e solidale dei giovani alla vita della città; • sostiene la socialità, l’aggregazione e la creatività giovanile;• favorisce il benessere delle giovani generazioni anche attraverso la promozione di buone prassi e stili di

vita sani;• agevola il successo formativo, la ricerca del lavoro, l’imprenditorialità e l’autonomia abitativa dei giovani.

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La città, è “un contesto di contesti” che stimola riflessioni e confronti sui cambiamenti socio-economici, sulle differenze (interculturali, intergenerazionali, di opportunità… ), sulla molteplicità dei modi di essere, di pensare, di comunicare, di abitare e organizzare lo spazio e il tempo.La nostra attenzione è rivolta in particolare alle giovani generazioni, che devono poter contare sulla certezza di avere valore in famiglia, nella scuola, nel mondo del lavoro, tra i coetanei e gli adulti. Politiche giovanili che tentino di rispondere a tali bisogni devono necessariamente mettere al centro il Diritto alla Cittadinanza, declinato nella duplice valenza di Partecipazione e Benessere. E “la cittadinanza ha necessità di luoghi e spazi fisici dove svilupparsi e realizzarsi e nei quali sia possibile sperimentarsi, incontrarsi, confrontarsi e crescere. E’ importante conoscere il territorio nel quale si vive per promuovere e realizzare progetti di cambiamento. Il territorio, infatti, è palestra di vita, spazio simbolico nel quale allenarsi ad apprendere […]” 1. Da ciò l’ impegno a promuovere politiche che mettano in relazione i contesti, le persone e le culture affinché operino insieme per la città del domani, confermando la vocazione di Reggio Emilia ad essere una città aper-ta, accogliente e comunitaria.

Costruire ConnessioniLa città esprime benessere anche in relazione alla ricchezza dei contesti che i suoi cittadini vivono, alle oppor-tunità di incontro, di scambio, di dialogo, di partecipazione, di apprendimento.Se è in questi contesti che le persone - e in particolare i giovani – costruiscono le proprie relazioni, e dunque la propria identità, diventa centrale operare per la qualificazione di reti di contesti dialoganti. Connettere spazi fisici, progetti e opportunità non solo aiuta i giovani ad orientarsi nella complessità contem-poranea, ma valorizza le risorse esistenti, provando a ricomporre ciò che si presenta come disunito. In un’ epoca caratterizzata da una diffusa sensazione di incertezza, fragilità e frammentarietà, politiche giova-nili coerenti devono potenziare legami esistenti e crearne di nuovi: favorire la connessione tra spazi d’aggre-gazione, o tra soggetti del mondo del lavoro e formazione, o ancora tra enti di promozione sportiva, territorio e scuole.

Città e politiche giovanili

1 La Carta di Montecatini - prodotta al Campus di Montecatini nel 2004 - è il documento di riferimento del per-corso Albachiara. Albachiara è una rete di singoli, istituzioni e organizzazioni sociali impegnati concretamente sui territori per l’affermazione piena della cittadinanza.

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Comunicare La comunicazione è un elemento chiave della partecipazione: perché possano partecipare alle attività e alla vita della loro comunità, i giovani devono essere debitamente informati, costantemente aggiornati. La comunicazione oggi assume un ruolo centrale in qualsiasi ambito: dalle strategie comunicative adottate, spesso, dipende il risultato finale. Le politiche giovanili devono guardare alla comunicazione come possibilità di informazione, di potenziamento delle conoscenze, ma anche come ambito in cui il giovane diventa interlo-cutore attivo e non solo fruitore, reinterpretando, elaborando ed approfondendo i contenuti dati.Il lavoro con i giovani non può quindi prescindere dalla cura delle strategie e dei luoghi comunicativi. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, oggi, rappresentano straordinarie opportunità: in-ternet, gli sms, i social network, ecc, permettono di ricevere e fornire informazioni, favorendo accessibilità diffusa e dunque partecipazione. I giovani sono protagonisti attivi, con ampie possibilità di espressione e di produzione di informazioni carat-terizzate spesso da istantaneità e circolarità. In questa cornice, il Portale Giovani (in origine strumento di informazione circa le possibilità di Leva e Carta Giovani) è da considerarsi come snodo centrale per la comunicazione rispetto ai differenti ambiti, legati al mondo giovanile, diventando anche una modalità di dialogo permanente con i giovani della città.

Servizi, coprogettazioni e collaborazioniSe si intende la costruzione di reti come aspetto cruciale delle Politiche Giovanili di una città, diventa priori-tario rilevare, valorizzare e collegare diversi contesti e realtà che scelgano le giovani generazioni come target di riferimento.Occorre ricercare alleanze e sinergie, sia tra differenti soggetti pubblici, che tra pubblico e privato.A partire da questi intenti, Officina Educativa costruisce dialogo, confronto e progettazioni condivise attra-verso diverse modalità di intervento: progetti e servizi a gestione convenzionata con cooperative sociali o associazioni, co-progettazioni con altre agenzie pubbliche o private, collaborazioni con enti pubblici o realtà territoriali.Consapevoli dei rischi che ogni semplificazione comporta, proveremo a tratteggiare i due ambiti – la Parteci-pazione e il Benessere - all’interno dei quali meglio definire i servizi, le co-progettazioni e le collaborazioni che si riferiscono a questa UOC.Si tratta ovviamente di ambiti dai confini molto labili, qui separati per motivi di chiarezza nell’esposizione, ma assolutamente intrecciati nella realtà.

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Partecipazione giovanile

PROMOZIONE DEL CAPITALE EDUCATIVO COME COSTRUZIONE DEL BENE COMUNEPromuovere la partecipazione attiva e solidale dei giovani alla vita della città, sostenere la socialità, l’aggre-gazione e la creatività giovanile, valorizzando anche gli spazi cittadini rivolti ai giovani, significa favorire il raggiungimento di un alto grado di relazionalità, di opportunità di apprendimento, di costruzione di legami, di innalzamento del livello di fiducia che si crea in una comunità; significa insomma sviluppare quel “capitale sociale” il cui accumulo rende la città più vivibile e più leggibile, rende le persone più sicure rispetto alla ca-pacità di affrontare e trovare risposte ai problemi, più disponibili a “mettersi in gioco” per il Bene Comune. Partecipare significa essere parte di una comunità aperta che cresce e si definisce come costruzione collettiva e condivisa, in cui tutti sono portatori di doveri, diritti e saperi. Officina Educativa si propone di assumere un ruolo di promozione e di coordinamento a partire da un atteg-giamento di ascolto attivo e dialogo costante con gli interlocutori del territorio; in questo senso promuove la partecipazione anche attraverso pratiche di assunzione di responsabilità diffusa che diventino generatrici di cultura e di crescita educativa e solidale della città.

PARTECIPAZIONE COME CITTADINANZAIl concetto di cittadinanza ha assunto nella storia significati diversi. Fin dall’antichità tuttavia, “cittadino era considerato colui che, mettendo al servizio del bene della comunità […] le sue doti e le sue conquistate competenze, ma soprattutto la sua capacità di pensare in modo autonomo, era chiamato a gestire la cosa pubblica”2 .Questa definizione evoca una duplice valenza del termine cittadinanza: da un lato la cittadinanza come par-tecipazione alle procedure democratiche che governano la propria città, dall’altra come capacità di spendersi in azioni insieme ad altri, a vantaggio della comunità.In un’epoca in cui le persone sono sempre più spinte all’individualismo negli studi e nella vita professionale, è importante promuovere e riconoscere il valore del fare gratuito e della cittadinanza attiva e consapevole.Occorre dunque sia promuovere iniziative volte a sostenere e a favorire la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze ad attività di volontariato - avviando con la collaborazione del terzo settore nuove opportunità e qualificando quelle esistenti – sia costruire contesti in cui i ragazzi possano sperimentare direttamente i mec-canismi della democrazia.

2 P. Bertolini, Educazione e politica, Cortina, Milano 2003

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Partecipare la cittàIl progetto “Partecipare la Città”, gestito in convenzione, favorisce il coinvolgimento attivo dei cittadini più giovani nella vita dei quartieri e della città, supportandoli nell’osservazione critica, nell’immaginazione e progettazione delle soluzioni alternative, nella realizzazione dei cambiamenti possibili attraverso l’impegno personale.Il Progetto coinvolge i bambini e i ragazzi attraverso i Consigli dei Ragazzi (CCR) e i giovani attraverso le “Leve”. • Il CCR costruisce insieme a bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni ed ai loro insegnanti, progettualità volte a

sperimentare in prima persona (singolare e plurale) azioni di cittadinanza attiva. Le classi in orario scola-stico o gruppi di bambini e ragazzi fuori dall’orario scolastico, in una costruzione collettiva di apprendi-menti, riconoscono problemi, realizzano indagini, individuano risorse, costruiscono ipotesi progettuali da realizzare in dialogo con gli adulti referenti.

• Giovani Protagonisti, detta anche Leva Giovani, è un’azione di cittadinanza attiva e di volontariato per i giovani dai 15 ai 29 anni che vuole mettere in valore competenze e saperi di cui essi sono portatori attraverso la partecipazione a progetti con le scuole, i partner istituzionali, le associazioni o gli altri enti del territorio. Giovani Protagonisti declina ed interpreta dunque, al tempo presente, il rapporto tra gio-vani, volontariato e territorio all’interno di una nuova cornice di partecipazione volta sia ad arricchire le biografie personali e a supportare i percorsi di autonomia, che a rendere disponibili nuove e migliori risorse a beneficio della comunità.

Rete Regionale

“Concittadini” Il progetto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna sostiene e valorizza le esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva che vedono protagonisti i ragazzi e gli adulti, sia in realtà scolastiche che nel territorio . Concittadini incentiva la nascita di reti, a base territoriale, che siano espressione della molteplicità dei soggetti a vario titolo attivi sui temi della cittadinanza e della responsabilità verso la comunità; inoltre promuove il rapporto diretto dei giovani e dei cittadini con le Istituzioni locali e con l’Assemblea Legislativa stessa, incrementando in questo modo la conoscenza degli strumenti e dei percorsi in grado di produrre una reale cultura dei diritti e delle responsabilità.

Protagonismo giovanile e “Carta Giovani Regionale”Il modello reggiano della Leva e della Carta Giovani dei Comuni Reggiani è stato identificato, dalla Regione Emilia Romagna, come prototipo da esportare nelle altre province. La Regione ha infatti dato l’avvio al percorso che porterà alla diffusione della Carta Giovani Regionale riservata ai giovani in età compresa tra i 14 e i 29 anni, con l’obiettivo di sviluppare un senso di appartenenza alla comunità regionale, a prescindere dal luogo di residenza, studio o lavoro. La Carta, pur mantenendo una componente commerciale, è – come proposto dal modello reggiano - uno strumento per l’esercizio di cittadinanza attiva e protagonismo giovanile. I giovani potranno fruire di diverse opportunità per partecipare ad azioni di volontariato, promosse dagli enti locali in collaborazione con altri soggetti territoriali.

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Educazione alla cittadinanza attivaLa scuola è l’istituzione nella quale i giovani passano gran parte del loro tempo attraverso programmi di educazione formale, ma è ugualmente il luogo nel quale vengono forgiate molte delle opinioni e delle loro concezioni di vita. E’ essenziale che i giovani si familiarizzino con la partecipazione e la democrazia nel corso della loro vita scolastica e possano fruire in modo attivo di percorsi formativi sulla democrazia, la partecipazione e la citta-dinanza attiva.A partire da queste consapevolezze la nostra U.O.C. collabora con diversi Servizi di questa Amministrazione (dal Decentramento Partecipazione e Processi Deliberativi alla Comunicazione Relazioni Esterne e Marke-ting) e con l’Università, per la realizzazione di percorsi formativi sul tema della cittadinanza attiva – sia a livello locale che in una dimensione europea - destinato a studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

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Collaborazione con i centri sociali I Centri Sociali e i Circoli rappresentano luoghi strategici per promuovere la relazione intergenerazionale, attraverso la costruzione di contesti in grado di favorire scambi e comunicazione tra giovani, adulti e anziani.Questo tema ci vede coinvolti a di-versi livelli d’intervento che vanno dalla coprogettazione nella riqualifi-cazione di un centro (es. Centro So-ciale Catomes Tot e Circolo Reggio Est), alla collaborazione su progetti e iniziative condivise (es. Centro so-ciale Tasselli a Roncocesi e Circolo Pigal).

Cantieri GiovaniCantieri giovani è la cornice cultura-le all’interno della quale rileggiamo gli Spazi di Aggregazione Giovanile come nodi cruciali di una rete citta-dina connessa anche attraverso i Nuovi Educatori Territoriali (.NET). Gli Spazi di Aggregazione Giovanile sono luoghi - diffusi sul territorio - dedicati all’aggregazione, alla rela-zione, alla creatività giovanile, al progettare insieme. Il connetterli permette di dare incisività alla comunica-zione, valorizzare le risorse, rendere più visibile e fruibile la gamma di progetti che nascono e s’intrecciano, generare nuove progettualità. I .NET sono gli educatori che ne sostengono, incentivano e collegano le iniziative, anche attraverso eventi cittadini.

Spazi d’aggregazione giovanile

• Spazio RagaSpazio Raga è uno spazio di aggregazione giovanile, gestito in convenzione, situato all’interno del Centro d’Incontro Reggio Est, Via Turri n° 49, che può accogliere in modo continuativo almeno 18 ragazzi dai 14 ai 18 anni. Per la propria collocazione territoriale si connota come spazio interculturale e vocato alla preven-zione sociale e accoglie soprattutto adolescenti e giovani che si trovano (o rischiano di trovarsi) in situazioni di disagio correlate a fattori individuali, famigliari, culturali ed ambientali. In questo contesto è necessaria una progettazione educativa volta a valorizzare le abilità e le competenze di ciascuno e monitorarne i singoli percorsi. È altresì necessario un importante lavoro di rete per la costruzione di legami con e tra i contesti circostanti.

• Incrocio dei ventiL’Incrocio dei Venti è uno spazio di aggregazione gestito, in convenzione, dagli educatori di territorio (.NET) . Nei locali dello Spazio – in Via Guittone d’Arezzo, n° 3 - vengono organizzati laboratori condotti dagli stessi educatori e rivolti a giovani dai 14 anni che possono partecipare gratuitamente garantendo la continuità per la durata del corso prescelto. I laboratori attraversano diversi temi d’interesse per i ragazzi, dalla tecnica del suono, alla tecnica dei writers; dalla breakdance al D.J. set.

• Studio SeltzCollocato dal 2006 all’interno dei locali di Via Guittone d’Arezzo n° 3, gestito in convenzione, è sala prove e studio registrazioni live. La sala, attrezzata con amplificazione e batteria, offre supporto tecnico, regolazione dei volumi, mixer, registrazioni demo. E’ frequentato da gruppi musicali emergenti di giovani dai 15 anni in poi.

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• Lampada di AladinoLa “Lampada di Aladino” è collocato in Via Wybicki n° 12/A, nei locali dell’Associazione che lo gestisce. E’ un progetto educativo ad iscrizione, in accordo con le famiglie e con la scuola. Durante il periodo scolastico l’associazione promuove sia attività formalizzate (sostegno nei compiti su appuntamento, cena di gruppo, for-mazione…), che momenti informali. I ragazzi iscritti sperimentano inoltre esperienze di volontariato, di vita comunitaria, gite, attività estive, serate di riflessione. L’età dei ragazzi va dai 14 anni ai 24 anni circa. In par-ticolare le attività rivolte alla fascia 14 –17 sono gestite in convenzione. Lo spazio è aperto tutti i pomeriggi.

• Collaborazione con Stazione EducativaSituato all’interno degli spazi dell’Oratorio Don Bosco, Via Adua n° 79, si organizzano insieme ai giovani attività e laboratori: dalla cucina al teatro, dai compiti alla realizzazione di video. La partecipazione media è di circa 15 ragazzi dai 16 ai 26 anni. I .NET collaborano con lo spazio attraverso la coprogettazione e la gestione congiunta di laboratori e iniziative.

• Collaborazione con La GabellaNato nel 2005, è collocato presso l’arco di Santa Croce in Via Roma n° 68. Luogo di ritrovo e scambio, dotato di postazioni internet, emeroteca, punto ristoro e sala incontri attrezzata per dibattiti, proiezioni, mostre, presentazione libri, la Gabella organizza eventi culturali frequentati da un pubblico giovane e adulto.

• Collaborazione con La CentraleCollocato nei locali della ex centrale Enel in Via Gorizia n° 12, lo Spazio ospita gruppi musicali, attività sportive, laboratori, cineforum, giocoleria, serata di musica dal vivo, danza, eventi. Offre anche uno spazio compiti per ragazzi delle superiori. E’ frequentato da giovani dai 12 ai 30 anni.

. Net

.NET è un Progetto cittadino – gestito in convenzione - per la promozione di interventi e attività educative di territorio, finalizzate alla partecipazione attiva e responsabile dei giovani, dai 14 ai 29 anni, alla vita della comunità cittadina. Di particolare interesse per il progetto è l’impegno degli educatori nella costruzione di connessioni tra i luoghi formali (scuole, università, oratori, centri sociali, società sportive ecc.) e quelli informali frequentati dai giovani, al fine di promuovere la costruzione di legami di comunità attraverso percorsi di promozione di responsabilità educativa diffusa sul territorio, favorire la messa in rete delle risorse, valorizzare le competenze giovanili, collaborare con gli adulti significativi presenti sui vari territori e con gruppi di giovani alla progettazione e attivazione di luoghi e strumenti d’incontro, confronto e partecipazione.

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Benessere

BENESSERE COME CAPACITÀ D’AZIONEIl concetto di benessere, seppure di immediata intuizione, risulta di difficile definizione, proprio per la vastità di orizzonti cui rimanda. E’ universalmente riconosciuto che il benessere sia quella condizione interna di una persona caratterizzata da piacere, felicità e soddisfazione: politiche giovanili che tendano a questo status, devono interrogarsi sui presupposti che lo determinano. Già la Carta di Ottawa per la Promozione della Salute sancisce il concetto, poi ribadito in tutte le successive Conferenze Internazionali, secondo cui “per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale un indivi-duo o un gruppo devono essere capaci di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte […]”3.Secondo questa prospettiva il benessere deriva quindi dalla capacità di azione consapevole nei propri contesti di vita, a partire dalle relazioni interpersonali, dal rapporto con la cultura, dalle possibilità di accesso al mer-cato del lavoro e dell’abitazione, dall’assunzione di stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente.Gli anglosassoni utilizzano l’ espressione well being, per distinguere questo tipo di benessere da quello legato alla semplice mancanza di privazioni (welfare).

BENESSERE COME CITTADINANZALa capacità di azione, presupposto imprescindibile del benessere, può riguardare diversi livelli 4.Il primo ha a che fare con la capacità di agire per soddisfare i bisogni primari; il livello successivo attiene all’ autorealizzazione, alla capacità cioè di agire per soddisfare le proprie aspirazioni e i propri desideri; l’ ulti-mo livello ha a che fare invece con la capacità di agire per soddisfare bisogni e desideri di altre persone: questo livello di competenza – che non può prescindere dai precedenti due – ricomprende attitudini e abilità che, a partire dal sentirsi parte di una comunità, rendono possibile la cura per gli altri e dell’ ambiente, l’ assunzione di precise responsabilità sociali e dunque la cittadinanza attiva.

Lotta alla dispersione scolasticaNelle scuole secondarie di primo e secondo grado assume rilevanza il tema della dispersione scolastica e del significativo numero delle bocciature. L’alleanza di Officna Educativa con il sistema d’istruzione e con altri partners territoriali contribuisce a costruire un apparato il più possibile inclusivo, capace di agevolare il suc-cesso formativo e di contrastare il fenomeno della dispersione. Il servizio si spende su questo fronte con interventi volti ad accogliere, accompagnare e sensibilizzare i ragazzi rispetto ai propri percorsi di vita, attraverso proposte progettuali non formali. Tali proposte hanno lo scopo di sostenerli in processi esperienziali, in opportunità di confronto con ragazzi più grandi e con adulti dialoganti, al fine di aiutarli a maturare scelte e assumere impegni più consapevoli rispetto alle proprie potenzialità e aspirazioni future.In questa ottica il Progetto Polo, Gancio Originale, La Stanza di Dante e Free Student Box vanno letti come strumenti progettuali in grado di sostenere e accompagnare questi percorsi.

3 WHO (1986) Carta di Ottawa per la promozione della salute.4 cfr. F. Folgheraiter, La cura delle reti. Nel welfare delle relazioni, Centro Studi Erickson, 2006

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• P.O.L.O. Il Progetto P.O.L.O è gestito in convenzione. Protagonisti del progetto sono ragazzi e ragazze tra i 14 e 17 anni che, per molteplici fattori legati ai loro contesti di vita, stanno vivendo in modo discontinuo il percorso scolastico e si trovano in situazioni di forte rischio di evasione dell’obbligo o, pur avendo terminato il per-corso dell’obbligo, non hanno intrapreso nuovi percorsi scolastici nè sono inseriti nel settore produttivo.Gli educatori del progetto costruiscono insieme ai ragazzi e agli insegnanti, opportunità formative non for-mali attraverso tirocini educativi che permettono ai giovani di sperimentarsi in diversi settori del mondo del lavoro, grazie ad una rete di collaborazione con oltre 200 aziende locali. I giovani, grazie ad un periodo concordato di tirocinio, acquisiscono più strumenti per scegliere se rientrare con maggior consapevolezza nei percorsi scolastici o investire risorse personali per accedere al settore produttivo.

• Gancio Originale “Gancio Originale” è un progetto, gestito in convenzione, capillarmente presente nelle scuole dell’obbligo reggiane. Esso appronta gruppi pomeridiani - denominati “workshop” - per attività volte a sviluppare appren-dimenti formali e informali rivolti a bambini e ragazzi che sono o rischiano di trovarsi in situazioni di disagio.I gruppi sono condotti da giovani psicologi o educatori col supporto di studenti volontari.

• La stanza di Dante “La Stanza di Dante” è un progetto, gestito in convenzione, diffuso in numerose scuole superiori e dell’ob-bligo, dove esiste l’esigenza di accoglienza, accompagnamento e alfabetizzazione dei ragazzi immigrati. La Stanza di Dante è poi uno strumento di integrazione ed empowerment per giovani migranti, che possono a loro volta divenire volontari.

• Free Student Box “Free Student Box” è un progetto gestito in convenzione e presente all’interno di 13 Istituti scolastici reggia-ni. Il progetto coinvolge giovani psicologi impegnati nello svolgimento di attività di counselling a favore di studenti, genitori e docenti degli Istituti secondari di 2° grado.

Occupazione giovanileL’occupazione giovanile è una delle questioni centrali oggi, non solo a livello locale, ma nazionale ed in-ternazionale. Il modo migliore per sostenere l’occupazione dei giovani è innanzitutto dar loro una buona formazione, riducendo la dispersione scolastica, migliorando l’orientamento ed il rapporto tra domanda ed offerta di lavoro.A livello locale è necessario mettere in dialogo le associazioni giovanili, gli imprenditori, i sindacati, i dirigen-ti scolastici, l’università, i centri della formazione per elaborare politiche locali e programmi volti a promuove-re opportunità occupazionali; sostenere la creazione di imprese e di cooperative da parte di giovani o di grup-pi giovanili; incoraggiare presso i giovani le esperienze di economia sociale e le iniziative di cooperazione.

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Giovani e lavoro a Reggio EmiliaIl progetto Giovani e lavoro a Reggio Emilia, all’interno della cornice provinciale “Segnali di futuro: citta-dinanza e lavoro”, prevede un percorso di lavoro congiunto con la Camera di Commercio, l’Università di Modena e Reggio, la Provincia di Reggio Emilia, per fare sistema, in funzione del lavoro giovanile, tra mondo produttivo e mondo formativo. La fi nalità principale del percorso è quella di sancire un patto locale per il lavoro giovanile.

Creatività giovanileL’arte e la cultura assumono forme molteplici a seconda delle sensibilità, dei luoghi e delle epoche. Fanno par-te, tuttavia, del patrimonio personale e collettivo passato, presente e futuro al quale ogni generazione fornisce il proprio contributo. Sono in un certo qual senso il rifl esso delle nostre società. I giovani, tramite il loro potenziale di iniziative, di inventiva e di innovazione, svolgono un ruolo importante in tale evoluzione culturale sperimentando continuamente nuovi canali espressivi: l’energia creativa delle gio-vani generazioni diventa quindi elemento propulsore per un rinnovamento sociale e culturale. E’ pertanto fondamentale permettere loro di accedere alla cultura e all’arte nelle più svariate forme e favorirne il potenziale di creatività, anche attraverso il sostegno a percorsi volti a trasformare in imprenditoria creativa le proprie propensioni e competenze sviluppate in questi ambiti.

Autonomia e casaPolitiche giovanili, fondate sulla promozione di partecipazione e cittadinanza, non possono non favorire l’autonomia delle giovani generazioni, a cominciare dal diritto alla casa. Si tratta sia di promuovere iniziative specifi che - in collaborazione con i soggetti pubblici titolari di mandati specifi ci (Acer, Er-gò, ecc) - volte a favorire l’accesso dei giovani ad un’abitazione, sia di svolgere un servizio di comunicazione che metta in contatto le richieste di studenti, nuove coppie, giovani lavoratori precari, con le offerte legate al sistema di mercato protetto degli alloggi.

Rete Regionale

“G.A.E.R.”In collaborazione con l’Assessorato Cultura e Università e con il GAER (Associazione Giovani Artisti Emilia Romagna), la U.O.C. Partecipazione Giovanile e Benessere promuove il progetto “Creatività e Imprenditoria”, che vede diversi livelli di azione - cittadino, provinciale e regionale - indirizzati ai giovani artisti per favorire l’imprenditoria creativa. Si tratta di sostenere professioni creative nascenti caratterizzate da un’impronta innovativa, fornendo loro strumenti e servizi di start up d’impresa.

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SportE’ necessario dare significatività alle interazioni che intercorrono tra il sistema educativo/formativo e quello del mondo dello sport, all’interno di un paradigma che riconosca i valori educativi e sociali promossi attra-verso l’attività sportiva e motoria.Per perseguire questi obiettivi e in collaborazione con la Fondazione dello Sport, la U.O.C. Partecipazione Giovanile e Benessere si prefigge di:• sensibilizzare le organizzazioni educative e sportive riguardo la necessità di cooperare per promuovere

l’educazione attraverso lo sport e l’attività motoria;• riconoscere e diffondere “la funzione della pratica delle attività motorie, sportive e ricreative come stru-

mento di formazione dei giovani, di sviluppo delle relazioni sociali, di tutela della salute e di migliora-mento degli stili di vita”. [L.R. 14/2008]

• incoraggiare lo scambio di buone pratiche .Officina Educativa e la Fondazione dello Sport condividono l’impegno volto a creare le condizioni affinchè lo sport diventi davvero un diritto per tutti, a partire dalla proposta di un progetto educativo e formativo sull’educazione motoria e sui sani stili di vita che si sviluppi in modo coerente dentro e fuori la scuola.

SportLab e GiardiniPuntoSportOfficina Educativa e UISP collaborano allo scopo di promuovere una cultura dello sport per tutti, attraverso laboratori del movimento - nei quali vengono sviluppate sia le discipline sportive tradizionali che quelle meno praticate – in grado di veicolare i valori della partecipazione, della convivenza civile e dell’interculturalità.Nel periodo estivo le attività motorie sono realizzate in spazi pubblici all’aperto (parchi, cortili, giardini…) e destinate a tutti i ragazzi della città. La collaborazione interessa sia la fascia d’età 6-14 che quella successiva.

Promozione della salute e stili di vita saniEducazione e salute costituiscono un binomio inscindibile; l’educazione svolge un ruolo determinante per il successo nella realizzazione di politiche, principi, strategie per la promozione del benessere. Politiche che promuovono una informazione e opportunità di formazione efficaci, possono incidere in modo significativo sulla riduzione di comportamenti sessuali o alimentari scorretti, fumo, consumo di sostanze psico-attive, mancato rispetto dell’ambiente.Officina Educativa è tra gli attori coinvolti nel Gruppo interistituzionale prevenzione, promozione di stili di vita consapevoli del Piano di zona per la salute e il benessere sociale.

EPubblicazione a cura del Servizio Officina Educativa Comune di Reggio Emilia

Dicembre 2012

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