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Documento del 15 maggio Anno Scolastico 2016-2017 (Art. 5, comma 2 del D.P.R. del 23/7/1998 n° 323) CENTRO PERMANENTE ISTRUZIONE PER GLI ADULTI CLASSE QUINTA SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO C.A.T. (COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO) . IL COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Vincenzo Forasere Prof. Carmine Filardi L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo

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Documento del 15 maggioAnno Scolastico 2016-2017

(Art. 5, comma 2 del D.P.R. del 23/7/1998 n° 323)

CENTRO PERMANENTE ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

CLASSE QUINTA

SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO C.A.T.

(COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO)

.

IL COORDINATORE IL DIRIGENTE

SCOLASTICO

Prof. Vincenzo Foras�ere Prof. Carmine Filardi

L’istruzione e la formazione

sono le armi più potenti che si possono

utilizzare per cambiare il mondo

( Nelson Mandela)

INDICE

� Obie�vi dell’Is!tuto

� Profilo di uscita a conclusione del corso di studi

� Composizione del consiglio di classe

� Elenco degli studen!

� Finalità educa!ve

� Profilo della classe e obie�vi educa!vi raggiun! in relazione all’indirizzo di studi

� Obie�vi generali previs! dal Consiglio di classe

� Obie�vi educa!vi e dida�ci disciplinari

� Criteri metodologici

� Strumen! di verifica e valutazione

� Tipologia per la simulazione della terza prova

� A�vità disciplinari

� A�vità di recupero

� Area di proge1o

� Allega!:

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E DEL COLLOQUIO

PROGRAMMI

SIMULAZIONE TERZA PROVA

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Sono 16 le classi dell’ITS di Moliterno distribuite nei seguen! corsi:

� Se1ore ECONOMICO AFM: 4

� Se1ore ECONOMICO SIA: 3

� Se1ore TECNOLOGICO CAT: 5

� Se1ore TECNOLOGICO CMB: 4

I 226 studen! sono così distribui!:

� nel Se1ore ECONOMICO AFM: 53

� nel Se1ore ECONOMICO SIA: 47

� nel Se1ore TECNOLOGICO CAT 67

� nel Se1ore TECNOLOGICO CMB 59

Nel corso serale per adul! per geometri le classi sono tre: primo periodo, secondo

periodo e la classe quinta, per un totale di 57 alunni.

La situazione scolas!ca dell’ITS di Moliterno risulta estremamente composita per situazioni

sociali, ambientali e culturali.

Gli alunni provengono da diversi comuni, cara1erizza! da risorse naturali molto modeste,

basandosi su un’economia prevalentemente agricola, ar!gianale e terziaria. Appare importante

considerare , in questa par!colare realtà, la necessità di perseguire le finalità !piche della scuola,

fornendo una preparazione culturale forma!va e professionale di base che consenta sia

l’inserimento nel mondo del lavoro, sia l’accesso agli studi superiori.

Più specificatamente, nel corso dei cinque anni, si è voluto assumere, come fondamentali, i

seguen! obie+vi cogni.vi e non:

� Superamento di talune carenze comportamentali-cogni�ve ed a�uazione dello sviluppo

delle abilità di base e della personalità;

� Acquisizione delle autonome capacità di apprendere e di sperimentare;

� Acquisizione di codici verbali e non verbali;

� Acquisizione di una adeguata preparazione culturale generale e specifica, a�a al

raggiungimento di una formazione professionale, che consenta l'effe'va partecipazione

al rapido evolversi della vita economica e sociale ed un adeguato inserimento nel mondo

del lavoro;

� Educazione all'ambiente e alla salute;

� Acquisizione di una coscienza sociale a�raverso la piena consapevolezza di quelli che

sono i diri'-doveri del ci�adino;

� Creare: mo�vazione, interesse, acquisizione, socializzazione, capacità di analisi.

L’ Is.tuto dispone di:

� Moderni e a1rezza! laboratori (Chimica, Costruzioni con prove su materiali, Topografia,

Impian!, Scienze ed Ecologia, Simulazione Aziendale, Fisica e Meteorologia con

pluviometro),

� Efficiente e moderno laboratorio linguis!co-mul!mediale,

� Biblioteca per docen! ed alunni,

� Palestra (u!lizzata anche da sogge� esterni) e campo di calce1o;

� Sala di registrazione e ascolto;

� Aula magna e sala convegni con un ricercato sistema di proiezione di contenu!

mul!mediali e possibilità di collegamento in videoconferenza;

� Laboratori mul!mediali di Informa!ca (con circa 70 postazioni) per l’esercitazione e lo

studio di: Tra1amento Tes!, Matema!ca, Ragioneria, Tecnica, Informa!ca, Autocad;

� Aula LIM e audio-visivi.

PROFILO DI USCITA

A CONCLUSIONE DEL CORSO DI STUDI

PROFILO PROFESSIONALE

Fin dall’anno scolas!co 2007-08, all’Is!tuto Tecnico Statale “Petruccelli della Ga�na”, per

rispondere alla domanda di formazione proveniente da un’utenza inserita nel mondo del lavoro, ma

desiderosa di approfondire la propria formazione culturale e professionale, al corso an!meridiano si

affianca il corso serale “SIRIO” per Geometri che, si rivolge ai lavoratori dipenden! o autonomi, ai

disoccupa! e a chiunque desideri riprendere o completare il ciclo di studi. Grazie al “Proge1o Sirio”,

messo a punto dal Ministero della Pubblica Istruzione tu� coloro che intendono rientrare nel

sistema forma!vo dopo aver interro1o gli studi, non importa se mol! o pochi anni fa, possono farlo

in assoluta serenità cer! di trovare un ambiente sereno e s!molante. Il corso è stru1urato in un

triennio di 20 ore nella terza classe, 21 ore nella quarta e 29 ore se�manali nella quinta. Per

quest’ul!ma le ore sono distribuite in 6 giorni: dal lunedì al venerdì, tra le ore 17:00 e le 22:00 e il

sabato dalle 9:00 alle 13:00. Il !tolo di studio equivale a quello conseguito con i corsi diurni.

La finalità del corso è quella di garan!re a tu� il diri1o allo studio in qualsiasi momento della

propria vita, di qualificare giovani e adul! privi di professionalità aggiornata, di consen!re la

riconversione professionale di adul! già inseri! in ambito lavora!vo e di valorizzare l'esperienza e le

competenze di cui sono portatori gli studen!.

Naturalmente, secondo la logica dell’educazione permanente, si !ene conto delle pregresse

esperienze di vita, sia scolas!che che professionali, che cos!tuiscono veri e propri credi! (formali e

informali), e il sistema scolas!co è tenuto a considerarli.

A coloro che si iscrivono, l’I.T.S. “Petruccelli della Ga�na” di Moliterno garan!sce una notevole

flessibilità oraria, un personale docente con solida esperienza nell’ambito dell’educazione in età

adulta, un ambiente sereno dove poter col!vare il piacere dell’apprendimento e della

socializzazione, e delle aule e dei laboratori con sofis!cate a1rezzature, al passo con i tempi.

Il diplomato geometra del corso Sirio, comunque, matura le seguen! competenze:

• Proge1a, conserva e ristru1ura opere edili semplici e non complesse

• Interviene, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, ges!one e direzione di

can!eri

• Svolge mansioni di dire1ore lavori

• Effe1ua rilievi e res!tuzioni topografiche con l’ausilio delle tecniche tradizionali e di quelle

più recen! e innova!ve

• Opera nell’ambito delle operazioni catastali per aggiornamen!, s!me e accertamen!.

Il corso fornisce altresì le basi per successivi approfondimen! che consentono di:

• inserirsi in gruppi di lavoro ineren! la realizzazione di impian! tecnologici specifici per

l’edilizia

• collabora alla redazione di piani urbanis!ci e di carte tema!che

• produce perizie tecniche per priva! e pubbliche amministrazioni.

Inoltre il Diploma di Geometra consente:

� di iscriversi a tu1e le facoltà universitarie;

� di partecipare a tu� i concorsi pubblici.

perme1e l’accesso alle seguen! a�vità lavora!ve:

� iscrizione all’albo dei geometri;

� perito consulente C.T.U. (tecnico d’ufficio presso i Tribunali);

� tecnico del territorio (topografo, proge�sta, es!matore);

� responsabile di agenzie immobiliari;

� perito assicura!vo;

� sub – agente assicura!vo.

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINA DOCENTE

Lingua e Letteratura Italiana Cassino Alda

Storia Cassino Alda

Matematica Mastrosimone Nicola

Lingua e civiltà Inglese Ramunno Angela

Geopedologia, Economia, Estimo Bove Terenzio

Topografia Greco Alessandro

Progettazione costruzioni e

impianti Forastiere Vincenzo

Gestione del cantiere e sicurezza

dell’ambiente di lavoroForastiere Vincenzo

ITP Progettazione e topografia Votta Francesco

IL QUADRO ORARIO

Classi

Discipline 1P 2P 5°Italiano 3 3 3Storia 2 2 2Inglese 2 2 2Chimica 3Fisica 2Diritto 2Matematica 3 3 3Progettazioni, Costruzioni e Impianti 5 5Tecnologia delle tecniche della rappresentazione grafica 2Scienze e tecnologie delle arti applicate 2Topografia 3 3 Gestione cantiere e sicurezza sul lavoro 2 2Estimo 3 3 TOTALI 21 23 23

ELENCO ALUNNI: CLASSE VA SERALE PER ADULTI

Nome Cognome Comune provenienza

1 Graziano Angerami Montemurro

2 Nicola Castelluccio Sarconi

3 Nicola Cresci Moliterno

4 Giovanni D’Alessio Paterno

5 Domenico Fittipaldi Moliterno

6 Abramo Forastiere Latronico

7 Pietro Labanca Moliterno

8 Rossana Marcone Villa d’Agri

9 Luca Mazziotta Villa d’Agri

10 Alfonso Padovano Paterno

11 Fabio Perpignano Marsico Nuovo

12 Michele Russo Grumento Nova

13 Tiziana Savino Sarconi

14 Teresa Varallo Villa d’Agri

15 Angelo Vitale Sarconi

COORDINATORE: Prof. Vincenzo Foras.ere

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Carmine Filardi

PROFILO DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI IN RELAZIONE

ALL’ INDIRIZZO DI STUDIO

1. Profilo della classe anche in relazione alla situazione di ingresso.

La classe non ha beneficiato di stabilità da parte dei docen!, infa� nell’arco del triennio, sono

cambia! tu� i docen! ad esclusione del prof di Costruzioni, Vincenzo Foras!ere. Pur tu1avia si

è cercato costantemente di mantenere una con!nuità metodologica e dida�ca per non

aggiungere elemen! distra�vi di sbandamento, vista la par!colare condizione degli studen!.

Si compone di 15 elemen! (12 maschi e 3 femmine) provenien! da Moliterno e paesi limitrofi e

quindi so1opos! ai disagi del pendolarismo. Di ques! 2 non hanno frequentato fin dall’inizio

dell’anno.

Moliterno n. 3

Sarconi n. 3

Paterno n. 2

Montemurro n. 1

Marsico Nuovo n. 1

Grumento nova n. 1

Villa d’Agri n. 3

Latronico n. 1

L’ambiente socio-economico e culturale di provenienza degli alunni è quello legato al mondo

del lavoro dipendente e della piccola impresa ar!gianale o agricola.

Si tra1a di sogge� fortemente mo!va!, che dopo una giornata di lavoro, spesso fisicamente

impegna!vo, si sono sposta! in auto per frequentare le lezioni del Corso Sirio.

Dell’intera classe 13 provengono dalla frequenza del IV anno presso il nostro Is!tuto mentre

solo 2 sono sta! iscri� alla classe quinta per la prima volta nel presente anno scolas!co.

Malgrado provengano da comuni diversi, avendo assicurato negli anni una buona con!nuità,

hanno formato una classe sostanzialmente omogenea da un punto affe�vo-emozionale.

La maggior parte degli studen! svolge già un’a�vità lavora!va, autonoma o alle dipendenze,

mentre alcuni sogge� sono disoccupa!. Al fine di preparare un piano di lavoro adeguato è stata

fa1a da tu� i docen! un’a1enta analisi della situazione di partenza mediante colloqui

individuali e discussioni colle�ve. Ciò allo scopo di individuare o meno la sussistenza dei

principali prerequisi! generali indispensabili all’apprendimento di ogni materia.

Nonostante quindi mol! abbiano ripreso gli studi dopo un lungo periodo di ina�vità, il loro

impegno è stato apprezzabile per tu1o il percorso scolas!co.

L’analisi delle fasce d’età (da 22 a 50 anni) indica che alcuni dei partecipan! guarda al diploma

come a un successo e a un risca1o sociale e personale, altri, invece, i più giovani, come reale

possibilità di cambiare la propria esistenza lavora!va. La fa!ca della frequenza per diversi anni e

dopo il lavoro ha aggiunto al traguardo uno straordinario plusvalore di autos!ma e di

considerazione.

La frequenza ha fa1o registrare par!colari situazioni legate agli impegni lavora!vi e sociali degli

alunni e alla fine del periodo si registra che solo 2 elemen! non raggiungeranno la percentuale

minima di presenze per essere ammessi allo scru!nio finale. Per quelli che hanno frequentato

non è mai mancata una convinta partecipazione alla vita scolas!ca.

L’ESITO DELLO SCRUTINIO FINALE DELL’ANNO 2014/2015 È RIPORTATO NELLA SEGUENTE TABELLA

Nu

mero

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COGNOME E NOME

1 2 3 4 5 6 7 8 9

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Vo

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po

rtam

ento

1 Angerami Graziano 0

2 Castelluccio Nicola 0

3 Cresci Nicola 7 7 6 7 7 7 6 6 7 6.67 4

4 D’Alessio Giovanni

5 Fittipaldi Domenio 6 6 6 6 7 7 6 6 6 6.22 4

6 Forastiere Abramo

7 Labanca Pietro

8 Marcone Rossana 8 9 8 7 9 9 8 8 7 8.11 6

9 Mazziotta Luca 8 7 7 6 8 8 8 8 7 7.44 50

10 Padovano Alfonso

11 Perpignano Fabio

12 Russo Michele 6 6 6 6 8 7 6 6 6 6.33 4

13 Savino Tiziana

14 Varallo Teresa 8 9 8 8 9 9 9 9 8 8.56 7

15 Vitale Angelo 6 6 6 6 7 7 6 6 6 6.22 4

L’ESITO DELLO SCRUTINIO FINALE DELL’ANNO 2015/2016 È RIPORTATO NELLA SEGUENTE TABELLA

COGNOME NOME ITA

LIA

NO

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OR

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MA

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ED

ITO

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TA

LE

Angerami Graziano 8 7 8 8 8 8 7 9 7 7.78 3 8 11

Castelluccio Nicola

Cresci Nicola 6 7 8 6 6 7 6 6 7 6.56 4 4 8

D’Alessio Giovanni 7 7 6 7 7 7 6 7 7 6.78 4 4 8

Fi�paldi Domenico 6 6 6 6 7 7 6 6 7 6.33 4 4 8

Foras!ere Abramo

Labanca Pietro 7 7 8 7 8 8 7 8 8 7.56 3 5 8

Marcone Rossana 8 7 8 6 9 9 7 8 7 7.67 6 5 11

Mazzio1a Luca 7 7 8 7 7 8 7 8 7 7.22 5 5 10

Padovano Alfonso 7 7 6 6 7 7 6 7 7 6.67 4 4 8

Perpignano Fabio

Russo Michele 6 7 6 6 7 7 6 7 7 6.56 4 4 8

Savino Tiziana

Varallo Teresa 7 7 8 6 9 9 7 9 8 7.78 7 7 12

Vitale Angelo 4 4

Per quanto riguarda il livello di preparazione, è palese che la par!colare condizione degli studen!

lavoratori, la loro disomogeneità di preparazione, l’età, e il loro pendolarismo hanno limitato

l’apprendimento all’interno delle mura scolas!che, non avendo tempo a casa per poter “ripassare” e

consolidare conoscenze e competenze. D’altronde il senso dell’istruzione per adul! è curvato su un

“fare scuola” diverso, su un rafforzamento di competenze esisten! e sopra1u1o su un recupero

dell’idea di formazione permanente, basata anche sulla socializzazione e sullo scambio delle

esperienze personali. La maggior parte delle verifiche, così come gli argomen! svol!, è stata

semplificata sulle loro potenzialità ed è stata di !po scri1o e pra!co. Inoltre si è consen!to spesso

una collaborazione tra gli studen!, una forma di tutoring aggiunto che ha permesso di veicolare le

conoscenze dai più bravi a quelli più in difficoltà. Per mol! di loro, notevole è la difficoltà di

rielaborare conce� complessi e di esporre in italiano i contenu! propos! durante l’anno

Al fine di preparare un piano di lavoro adeguato è stata fa1a da tu� i docen! un’a1enta analisi

della situazione di partenza mediante colloqui individuali e discussioni colle�ve.

Ciò allo scopo di individuare o meno la sussistenza dei principali prerequisi! generali

indispensabili all’apprendimento di ogni materia:

� pensiero logico concreto e astra1o;

� senso cri!co;

� comprensione della le1ura;

� capacità di comprendere il significato delle parole;

� capacità di immedesimazione;

� tolleranza sociale.

Con la stessa metodologia sono sta! valuta! i prerequisi! specifici di ogni disciplina.

Il comportamento di tu� gli insegnan! nei confron! della classe è stato improntato alla massima

omogeneità, al fine di non disorientare gli alunni con a1eggiamen! eterogenei o contrastan!.

Pertanto i docen! hanno cercato di garan!re la massima trasparenza nella programmazione e

nell’a�vità di verifica e valutazione; hanno corre1o gli elabora! in modo sollecito, esigendo la

puntualità nell’esecuzione dei compi!; hanno s!molato la classe a darsi delle regole comuni ed a

rispe1arle.

La classe ha presentato iniziali problema!che dovute alle lacune di base rela!ve ad un passato

scolas!co piu1osto frammentario ed eterogeneo; alcuni studen! avevano solo il diploma di terza

media, altri studen! avevano interro1o, altri venivano da esperienze scolas!che diverse.

Nonostante quindi mol! abbiano ripreso gli studi dopo un lungo periodo di ina�vità, il loro

impegno è stato apprezzabile per tu1o il percorso scolas!co.

Durante l’anno scolas!co gli studen! sono sta! messi alla prova a1raverso con!nue verifiche

quadrimestrali ed in i!nere, dimostrando serio impegno e partecipazione per la maggior parte della

classe; inoltre hanno affrontato due prove simulate di terza prova.

Le difficoltà ogge�ve che i discen! hanno riscontrato sono state affrontate dalla maggior parte di

essi con senso di responsabilità e costanza; tu1avia alcuni studen!, non riuscendo a conciliare gli

impegni scolas!ci con i propri orari di lavoro, si sono di fa1o ri!ra! dalla frequenza delle lezioni.

So1o il profilo disciplinare non c'è stato mai nulla da eccepire: il comportamento è stato sempre

molto corre1o, tra1andosi di studen! lavoratori e quindi di persone responsabili e sempre a1ente

allo svolgimento delle varie a�vità.

ATTREZZATURE E SUSSIDI DIDATTICI

Nel corso dell’a�vità dida�ca sono sta! u!lizza! le a1rezzature e i sussidi dida�ci di seguito

riporta!:

� Aula Lim

� Aula di informa!ca per il disegno computerizzato

� Sussidi informa!ci

� Sussidi tecnici e legisla!vi

� Quadri sino�ci elabora! dai docen!

� Appun! elabora! dai docen!

� Fotocopie

OBIETTIVI PREVISTI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

OBIETTIVI EDUCATIVI

� Senso della socialità, intesa come rispe1o dell’altro, spirito di tolleranza e solidarietà

� Disponibilità al dialogo costru�vo all’interno del pluralismo di convinzioni

� Rifiuto della violenza e della sopraffazione anche culturale

� Capacità di proge1are e fare delle scelte in relazione al proprio futuro

OBIETTIVI COGNITIVI IN TERMINI DI COMPETENZE,

CONOSCENZE, CAPACITÀ

� Conoscenza dei contenu! previs! dai programmi disciplinari e dei materiali dida�ci forni!

� Conoscenza delle metodologie necessarie per l’indagine e tra1azione dei vari argomen!

� Competenze rela!ve ad un u!lizzo corre1o delle funzioni logico-comunica!ve

� Competenze rela!ve al possesso della terminologia specifica

� Capacità di analisi di un fenomeno, di una fonte, di un testo o di un documento

� Capacità di sintesi di un singolo argomento e delle linee essenziali di ciascun percorso

disciplinare

� Capacità di ragionamento logico-dedu�vo

� Capacità di collegamento e di confronto

� Capacità di organizzare autonomamente lo studio, ricercando, sistemando e u!lizzando in modo

funzionale i materiali a disposizione

OBIETTIVI TRASVERSALIOgni allievo è in grado, sempre in base alle personali capacità e impegno di:

� leggere, comprendere ed analizzare cri!camente un testo

� elaborare i da! di un problema

� esprimere giudizi cri!ci ed autonomia

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI DISCIPLINARI

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

UMANISTICA

ITALIANO

Conoscenza

essenziale dei

movimen! culturali,

delle corren!

le1erarie, degli

autori e delle opere

ogge1o di studio.

Conoscenza dei

generi le1erari e

delle loro

cara1eris!che

stru1urali.

Competenze

essenziali nell’analisi

dei tes! considera!

e nella produzione di

elabora! conformi

alle diverse !pologie

testuali previste

dall’Esame di Stato.

Saper inserire un

autore e la sua opera

nel contesto storico-

culturale.

Comprendere

messaggi orali e

scri�,

individuandone

le principali

informazioni.

Riconoscere le linee

di sviluppo storico-

culturale della

le1eratura e della

lingua italiana.

Individuare i

cara1eri specifici dei

generi le1erari.

Capacità di stabilire

semplici confron! e

valutazioni su autori,

tes! e tema!che.

STORIA

Conoscenza dei

contenu!

disciplinari, nelle

loro linee di sviluppo

essenziali.

Conoscere e

comprendere

termini e conce�

fondamentali.

Esporre in modo

chiaro e lineare gli

argomen! studia!.

Comprendere la

rilevanza a1ribuita ai

diversi sogge�

storici.

Individuare le par!

essenziali di un

processo storico

Saper riconoscere le

cause e gli effe�

degli even! storici.

Saper eseguire

semplici

collegamen!, con

forme anche

elementari di

ragionamento.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

LINGUISTICA

INGLESE

Acquisire le stru1ure

gramma!cali e

comunica!ve di base

nelle qua1ro abilità:

reading, wri!ng,

listening, speaking;

Acquisire il

vocabolario specifico

di indirizzo;

la classe, tranne

pochi elemen!, ha

difficoltà ad

esprimersi in lingua

con una corre1a

terminologia e un

uso altre1anto

corre1o delle

stru1ure

gramma!cali pur

riuscendo a stabilire

un sufficiente livello

di comunicazione. I

risulta! migliori si

sono o1enu! nel

reading e nel

listening piu1osto

che nello speaking e

nel wri!ng

considerando le

difficoltà di mol! nel

crearsi le basi

essenziali su cui

costruire solide

conoscenze e di

conseguenza

competenze.

nella la classe,

diversi studen!,

sono in grado di

riconoscere,

all’interno di tes! di

se1ore e non solo, le

stru1ure

gramma!cali

analizzate durante

l’a.s.; sono in grado

di riconoscere il

vocabolario

specifico; sono in

grado di analizzare

tes! riguardan!

argomen! specifici

di indirizzo.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

SCIENTIFICA

MATEMATICA

conoscere le

regole per

risolvere

equazioni di

primo e

secondo

grado;

saper risolvere

equazioni di 1°

grado;

saper risolvere

equazioni di 2°

grado;

saper risolvere

U!lizzare

consapevolment

e le procedure di

calcolo studiare;

applicare le

procedure di

calcolo studiate

ad altri ambi!

conoscere le

regole per

risolvere un

sistema di

equazioni;

conoscere le

regole per

risolvere

disequazioni

lineari, di

secondo grado

e fra1e;

conoscere il

conce1o di

funzione;

conoscere il

conce1o di

dominio della

funzione;

conoscere le regole

per il calcolo dei

limi! e delle

derivate;

conoscere i vari

passi per studiare

una funzione.

disequazioni

intere e fra1e;

saper calcolare

il dominio di

una funzione;

saper calcolare

limi! e

derivate;

saper studiare

una semplice

funzione;

saper leggere il

grafico di una

funzione.

del sapere.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

TECNICA

Proge1azione

costruzioni e

impian!

sapere gli Elemen!

di sicurezza;sapere

gli interven! per

eliminazione

barriere

archite1oniche;sape

re gli elemen!

cara1eris!ci

del’archite1ura dalla

rivoluzione

industriale alla realtà

contemporanea;sap

ere dis!nguere le

!pologie edilizie

degli edifici, nelle

loro cara1eris!che

tecnologie e

costru�ve, nella

loro organizzazione

funzionale,

archite1onica e

distribu!va nonché

nei rela!vi schemi

rappresenta!vi e

proge1uali;sapere i

sistemi costru�vi

nell’edilizia storica;

ambiente e ges!one

del territorio;sapere

le opere di

completamento e

finiture

tecniche;sapere gli

impian!

tecnologici;sapere

gli elemen!

fondamentali

dell’analisi

urbanis!ca,

saper riconoscere gli

aspe� !pologico-

formali degli edifici;

saper applicare le

norma!ve edlizio-

urbanis!che e i

parametri di

edificazione allo

studio proge1uale di

un edificio; saper

u!lizzare

compiutamente i

metodi di

rappresentazione

grafica, anche con

l’uso del CAD, sia nel

rilievo che nella

proge1azione

archite1onica.

saper Comprendere e

interpretare lo spazio

edificato come sistema

di funzioni integrate

(ambien!, geometrico

- architetoniche,

sta!co-stru1urali,

impian!s!co -

tecnologiche,relazional

i), ai fini del

consapevole

inserimento nel

complessivo processo

di proge1azione

edilizia, anche

a1raverso la

partecipazione a

gruppi di lavoro

interprofessionali;sape

r impostare e svolgere

la proge1azione

edilizia, a1raverso lo

studio e la ricerca delle

soluzioni !pologico-

archite1oniche,

distribu!vo- funzionali

e tecnico- costru�ve,

afferen! alla

organizzazione plano-

al!metrica della spazio

e dei volumi, in

relazione alle

des!nazioni d’uso e in

conformità alle

prescrizioni norma!ve

imposte dalla

legislazione vigente,

nonché di curare la

redazione degli

fondamen! giuridici

e norma!vi

essenziali, che

presiedono

all’a�vità edilizia e

alla trasformazione

dei territori.

elabora! esecu!vi (sia

grafici che descri�vo-

economici) del

proge1o archite1onico

sapere delle

cara1eris!che del

cemento armato;

sapere la differenza

tra muri di sostegno

a gravità e in

c.a.;sapere delle

problema!che

fondamentali del

comportamento dei

pon!, !pologie,

norma!va;sapere

dell’ iter realizza!vo

di un’opera pubblica

e connessi

adempimen!

tecnico-

amministra!vo-

contabili

la classe, tranne

pochi elemen!, ha

difficoltà ad

esprimersi con i

codici linguis!ci

adegua! ad una

corre1a

terminologia,

gradisce la

complessità e la

varietà dei problemi

di pra!ca

professionale, ma

non dimostra

soddisfacen!

capacità di

rielaborazione

individuale

necessarie per

effe1uare una

corre1a analisi delle

problema!che

disciplinari e pra!co-

professionali.

: sapere comprendere

il funzionamento

sta!co di una

costruzione qualsiasi e

dimensionarne,

verificare e

rappresentare i rela!vi

elemen! stru1urali

(semplici); saper

impostare e affrontare

lo studio e il calcolo

stru1urale degli edifici

e delle opere d’arte

stradali (muri di

contenimento, pon!),

in conformità alle

norma!ve vigen!,

mediante la

formulazione (e la

successiva verifica )

delle opportune ipotesi

e approssimazioni

( assunte anche previa

consultazione

manuale),

coordinamento

opportunamente le

esigenze proge1uali di

!po archite1onico-

funzionale con quello di

cara1ere sta!co-

dimensionale;saper

approntare, anche con

l’uso del computer (e

dei soQware

specialis!ci: CAD, foglio

ele1ronico), i disegni

esecu!vi (di

carpenteria) e gli

elabora! tecnico-

economici del proge1o

stru1urale, u!lizzando

corre1amente-

all’occorrenza- la

simbologia grafico-

convenzionale e il

linguaggio tecnico-

specifico.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

TOPOGRAFIA Avere percezione

della complessità e

della varietà dei

problemi connessi

all’esercizio della

professione

Geometra-Topografo

Possedere la

necessaria

preparazione

basilare per poter

risolvere una vasta

gamma di problemi

di problemi semplici

e complessi

I diversi rilievi,

procedimen!

opera!vi e parametri

cara1eris!ci per

misurare, dividere e

modificare confini di

appezzamen! di

la classe, tranne

pochi elemen!, ha

difficoltà ad

esprimersi con i

codici linguis!ci

adegua! ad una

corre1a

terminologia,

gradisce la

complessità e la

varietà dei problemi

di pra!ca

professionale, ma

non dimostra

soddisfacen!

capacità di

rielaborazione

individuale

necessarie per

effe1uare una

corre1a analisi delle

problema!che

nella la classe, quasi

tu�, sono in grado di

stabilire il !po di

problema legato

all’uso degli

strumen!

topografici e una

buona dimes!chezza

nell’elaborazione dei

calcoli afferen! gli

argomen! svol!.

terreno di qualsiasi

forma e consistenza,

per calcolare i volumi

del terreno e

proge1are

spianamen!. Il

proge1o e la

rappresentazione di

ogni aspe1o di un

tronco stradale. Il

movimento di terra,

la rappresentazione

grafica dei volumi, lo

studio e la

definizione dei

movimen! di terra.

Gli elabora!

necessari allo studio

precedente.

disciplinari e pra!co-

professionali.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

GESTIONE

CANTIERE E

SICUREZZA

SUGLI AMBENTI

DI LAVORO

Processo di

valutazione dei rischi

e di individuazione

delle misure di

prevenzione.

Strategie e metodi di

pianificazione e

programmazione

delle a�vità

e delle risorse nel

rispe1o delle

norma!ve sulla

sicurezza.

Sistemi di controllo

del processo

produ�vo per la

verifica degli

standard qualita!vi.

SoQware per la

programmazione dei

valutare fa� e

orientare i propri

comportamen! in

base a un sistema di

valori coeren! con i

principi della

cos!tuzione e con

le carte

internazionali dei

diri� umani

analizzare il valore,

i limi! e i rischi delle

varie soluzioni

tecniche per la vita

sociale e culturale

con par!colare

a1enzione alla

sicurezza nei luoghi

di vita e di lavoro,

alla tutela della

Redigere i documen!

per valutazione dei

rischi partendo

dall’analisi

di casi da!.

Interagire con i

diversi a1ori che

intervengono nel

processo

produ�vo, nella

conduzione e nella

contabilità dei lavori,

nel rispe1o

dei vincoli temporali

ed economici.

Verificare gli

standard qualita!vi

nel processo

produ�vo

Redigere i documen!

lavori;

Documen! contabili

per il procedimento

e la direzione dei

lavori.

persona,

dell’ambiente e del

territorio

organizzare e

condurre i can!eri

mobili nel rispe1o

delle norma!ve sulla

sicurezza

u!lizzare i

principali conce�

rela!vi all'economia

e all'organizzazione

dei processi

produ�vi e dei

servizi

iden!ficare e

applicare le

metodologie e le

tecniche della

ges!one per proge�

redigere relazioni

tecniche e

documentare le

a�vità individuali e

di gruppo rela!ve a

situazioni

professionali

per la contabilità dei

lavori e per la

ges!one di

can!ere.

AREA MATERIA CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

GEOPEDOLOGIA

ESTIMO

Strumen! e metodi

di valutazione di

tutelare,

salvaguardare e

Applicare strumen! e

metodi di valutazione a beni

beni e servizi.

Metodi di ricerca

del valore di un

bene e s!me

patrimoniali

Catasto dei terreni e

Catasto dei

fabbrica!.

Metodi di S!ma dei

beni ambientali.

Giudizi di

convenienza per le

opere pubbliche.

Procedure per le

valutazioni di

impa1o ambientale.

Albo professionale

e codice e!co

-deontologico

C.T.U. e Arbitrato.

Ges!one e

amministrazione

immobiliare e

condominiale.

valorizzare le

risorse del

territorio e

dell'ambiente;

compiere

operazioni di

es!mo in ambito

privato e pubblico,

limitatamente

all’edilizia e al

territorio;

u!lizzare gli

strumen! idonei

per la res!tuzione

grafica di proge� e

di rilievi.

ges!re la

manutenzione

ordinaria e

l’esercizio di

organismi edilizi.

u!lizzare il

linguaggio e i

metodi propri della

matema!ca per

organizzare e

valutare

informazioni

qualita!ve e

quan!ta!ve

u!lizzare i

principali conce�

rela!vi

all’economia e

all’organizzazione

dei processi

produ�vi e dei

servizi

e diri� individuali

e a beni di interesse

colle�vo.

Valutare i beni in

considerazione delle

dinamiche che regolano la

domanda, l’offerta e le

variazioni dei prezzi di

mercato.

Applicare il procedimento di

s!ma più idoneo per la

determinazione

del valore delle diverse

categorie di beni.

Analizzare le norme

giuridiche in materia di

diri� reali e valutare il

contenuto economico e

quello dei beni che ne sono

grava!.

Applicare le norme

giuridiche in materia di

espropriazione e

determinare le Valutare i

danni a beni priva! e

pubblici.

Compiere le valutazioni

ineren! alle successioni

ereditarie.

Redigere le tabelle

millesimali di un

condominio e predisporne il

regolamento.

Compiere le operazioni di

conservazione del Catasto

dei terreni e

del Catasto dei fabbrica!.

Applicare le norme

giuridiche in materia di

ges!one e amministrazione

immobiliare

Applicare i criteri e gli

strumen! di valutazione dei

beni ambientali.

Riconoscere le finalità e

applicare le procedure per

la realizzazione di

una valutazione di impa1o

ambientale

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI DISCIPLINARI

Obie�vi raggiun!

Conoscenze: Gli allievi si confrontano con una varietà di soluzioni

tecniche connesse all’esercizio della professione di Geometra in ambito

impian!s!co.

Gli allievi conoscono gli schemi, le cara1eris!che funzionali principali

degli impian! tecnici in campo civile, le principali problema!che

dell'isolamento termico ed acus!co degli edifici, della prevenzione

incendi e le procedure e le operazioni da effe1uare per il rispe1o delle

norma!ve vigen!.

Capacità: Essi hanno acquisito capacità di calcolo e dimensionamento di

semplici impian! tecnici e di una loro rappresentazione mediante

schemi funzionali di base.

Nella classe, un gruppo consistente di allievi è in grado di stabilire il !po

di problema legato all’esercizio degli impian! per uso civile e una buona

capacità di elaborazione dei calcoli afferen! gli argomen! svol!.

Competenze: La classe, tranne pochi elemen!, si esprime con una

essenziale ma adeguata terminologia, predilige i casi di pra!ca

professionale e dimostra soddisfacen! capacità di analisi.

CRITERI METODOLOGICI

La par!colare composizione e la condizione degli adul! in formazione ha costre1o il CdC a

elaborare modelli metodologici elas!ci e flessibili. Si è alternata la lezione frontale ai lavori

individuali e di gruppo, sopra1u1o sfru1ando le esperienze individuali e professionali degli studen!-

lavoratori. Dal sapere pra!co e dai loro interessi si è cercato di risalire ad un inquadramento teorico.

Per quanto concerne lo specifico dei criteri metodologici, degli strumen! dida�ci, dei criteri di

valutazione delle prove e dei contenu! si rimanda alle singole schede elaborate dai docen!.

STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONELa valutazione è stata sopra1u1o di !po forma!vo (effe1uata durante lo svolgimento delle unità

dida�che e necessaria non per l'assegnazione dei vo! ma per offrire elemen! di giudizio e di auto-

valutazione al docente ed allo studente), ma anche di !po somma!vo alla fine di un compito o di

una verifica.

Il CdC inn ogni caso si è orientato verso un approccio dida�co di rinforzo, piu1osto che verso

un’ogge�va valutazione delle prove degli studen!-lavoratori. La verifica e la valutazione hanno

avuto un’importanza psicologica. Sono sta! ogge1o di valutazione l’impegno, l’assiduità, ma

sopra1u1o i miglioramen! rispe1o alla propria condizione di partenza, anche per non mor!ficare il

grande sforzo prodo1o da sogge� già prova! dalla vita e dal lavoro.

Valutazione forma.va

1. Colloqui.

2. Conversazioni e discussioni in classe.

3. Prove pra!che di laboratorio.

4. Prove stru1urate.

Valutazione somma.va

1. Interrogazioni.

2. Prove scri1e (composizioni, riassun!, resocon!).

3. Relazioni orali e/o scri1e.

4. Ques!onari (a scelta mul!pla).

VOTO DI CONDOTTA

Per quanto riguarda il voto di condo1a, considerato che l’impegno e il rispe1o sono comuni

denominatori acquisi! indis!ntamente da tu� gli studen! lavoratori, nell’anno in corso si è deciso di

legarlo alla frequenza della lezioni secondo il seguente schema:

• voto 6: per una percentuale di ore di presenza non superiore al 40%.

• voto 7: per una percentuale di ore di presenza non superiore al 60%.

• voto 8: per una percentuale di ore di presenza non superiore al 80%.

• voto 9: per una percentuale di ore di presenza non superiore al 90%.

• voto 10: per una percentuale di ore di presenza uguale o superiore al 90%.

percentuale di frequenza in ore Voto di condo>a

< 40% 6

41% – 60% 7

61% – 80% 8

81% – 90% 9

> 90% 10

Si desume dalla tabella, che la non ammissione all’esame, avviene solo se non si garan!sce la

frequenza minima dell’anno, che corrisponde, come stabilito dal Consiglio di Classe, e non essendovi

limi! per l’istruzione per adul!, essendo calibrato su un’indispensabile flessibilità oraria, a 386 ore

all’anno.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Con i nuovi Esami di Stato, viene a1ribuito agli studen! del triennio un punteggio legato alla

media dei vo! raggiunta: tale punteggio, sommato fino a raggiungere un massimo di 25 “credi!”,

cos!tuisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi. E’ pertanto molto importante che

ciascuno studente abbia chiaro le modalità con cui può o1enere il credito di ammissione agli Esami

di Stato, risultato principalmente della media raggiunta che fa accedere ad una banda di oscillazione

di pun! di credito con 1 punto di scarto fra minimo e massimo della banda; l’a1ribuzione del

punteggio più alto della banda di oscillazione è determinata da alcuni fa1ori che sono sta!

regolamenta!, per dare uniformità e trasparenza alle procedure di assegnazione dei pun! di credito

in sede di scru!nio finale.

Circa l’a1ribuzione del Credito Scolas!co, il Collegio dei Docen! recepisce integralmente la

norma!va vigente.

Ad ogni studente saranno assegna! i vo! in tu1e le discipline ed il voto in condo1a che

concorrerà alla formazione della media e alla determinazione dei credi! scolas!ci.

Il Credito scolas!co dipende dalla media dei vo!, con la possibilità di muoversi solo entro la

banda di oscillazione determinata dalla media dei vo!, sulla base dei criteri stabili! nel D.M. n. 42

del 22 maggio 2007 e nel D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 visualizza! nella tabella ministeriale.

Il credito scolas!co, da a1ribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella, va

espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre della media dei vo! (M), anche

dell'assiduità della frequenza scolas!ca, dell'interesse e dell'impegno nella partecipazione al dialogo

educa!vo e alle a�vità complementari ed integra!ve e di eventuali credi! forma!vi, secondo i

criteri di stabili! dal Collegio dei docen! e di seguito esplicita!.

Per gli studen! con sospensione del giudizio il Consiglio di classe, nel caso di promozione in sede

di scru!nio finale integra!vo, a1ribuirà come credito scolas!co il punteggio minimo nella fascia

rela!va alla media dei vo!.

Il Regolamento degli esami prevede che il Consiglio di Classe, in fase di scru!nio finale, debba

riesaminare il credito a1ribuito l’anno precedente allo studente che aveva riportato debito e che,

quindi, aveva o1enuto il punteggio minimo previsto dalla fascia rela!va alla sua media dei vo!,

soltanto se durante l’anno scolas!co in corso lo studente non ha nuovamente riportato il debito

nella stessa disciplina o in altre. In tal caso il Consiglio valuta discrezionalmente, operando con gli

stessi criteri che avrebbe ado1ato in presenza di un profi1o senza debito. (art. 11 DPR n. 323/98)

La tabella è parte integrante dei criteri di valutazione.

“Il credito scolas!co, da a1ribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla

precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M

dei vo!, anche l'assiduità della frequenza scolas!ca, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al

dialogo educa!vo e alle a�vità complementari ed integra!ve ed eventuali credi! forma!vi. Il

riconoscimento di eventuali credi! forma!vi non può in alcun modo comportare il cambiamento

della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei vo!”.

Il punteggio massimo della banda di oscillazione viene a1ribuito nei casi in cui sia possibile

riscontrare i seguen! elemen!:

1. media aritme!ca dei vo! uguale o superiore a 6,50 – 7,50 – 8,50 – 9,01.

2. voto di condo1a uguale o superiore a o1o;

3. ammissione alla classe successiva nello scru!nio di giugno o ammissione all’Esame di Stato.

Per gli alunni con media aritme!ca dei vo! compresa tra 6,00 – 6,49; 7,00 – 7,49; 8,00 – 8,49 il

punteggio assegnato è, di norma, quello minimo della banda.

Viene, invece, assegnato il punteggio massimo della banda di oscillazione, anche in presenza di

una media aritme!ca dei vo! inferiore a 6,50; 7,50; 8,50; nei casi in cui sia possibile riscontrare i

seguen! elemen! :

1. voto di condo1a uguale o superiore a nove;

2. credi! forma!vi documenta! e riconosciu!;

3. ammissione alla classe successiva nello scru!nio di giugno o all’Esame di Stato.

Agli studen! con voto di condo1a sei o se1e verrà a1ribuito il punteggio minimo della banda di

oscillazione del credito scolas!co determinato dalla media dei vo! riporta! nello scru!nio finale.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO

“Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei credi! forma!vi... sono acquisite, al di fuori

della scuola di appartenenza, in ambi! e se1ori della società civile lega! alla formazione della

persona e alla crescita umana,civile e culturale quali quelli rela!vi, in par!colare, alle a�vità

culturali, ar!s!che e ricrea!ve, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato,

alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.” D.M. 452,art.1.

Tali esperienze devono:

1) avere una rilevanza qualita!va;

2) tradursi in competenze coeren! con il !po di corso cui si riferisce l’esame di stato, ineren!

cioè a contenu! disciplinari o pluridisciplinari previs! nei piani di lavoro dei singoli docen! o nel

documento del consiglio di classe di cui all’art. 5 del D.P.R. 323; al loro approfondimento; al loro

ampliamento; alla loro concreta a1uazione;

3) essere a1estate da en!, associazioni, is!tuzioni;

4) essere debitamente documentate, compresa una breve descrizione dell’a�vità, che consenta

di valutarne in modo adeguato la consistenza, la qualità e il valore forma!vo.

A !tolo riassun!vo e non esaus!vo è predisposto nella tabella che segue un elenco di esperienze

ritenute coeren! con il corso di studi, e quindi valutabili, e il loro livello qualita!vo minimo.

AMBITO

DELL'ESPERIENZATIPOLOGIA SPECIFICA LIVELLO QUALITATIVO MINIMO

ATTIVITA' CULTURALI Corsi di lingue straniere

(anche all'estero) con

cer!ficazione finale da

parte di un ente

cer!ficatore

Livello "avanzato" (per le quinte B2; per le

quarte B1; per le terze A2) con cer!ficazioni

rilasciate da en! riconosciu! dal M.P.I. (Trinity,

Cambridge, Goethe Ins!tut, Alliance Française,

Pi1man, Cervante, …).

A�vità scien!fiche

Pubblicazioni scien!fiche su riviste nazionali

legalmente riconosciute;

vi1oria concorsi nazionali o regionali

organizza! da is!tuzioni legalmente

riconosciute.

A�vità le1erarie

Partecipazione concorsi nazionali o regionali

organizza! da is!tuzioni legalmente

riconosciute;

pubblicazioni con !ratura di 1000 copie.

ATTIVITA'

ARTISTICHE

Musica Esami di conservatorio.

A�vità di recitazione

Danza

Musica.

Rappresentazioni/saggi in teatri del circuito

nazionale e regionale.

Ar! visive e plas!cheRiconoscimen! nazionali e/o regionali

rilascia! da is!tuzioni pubbliche.

FORMAZIONE

PROFESSIONALE

Corsi di informa!ca

avanzata

Collaborazione a testate

giornalis!che registrate

regolarmente

En! organizzatori riconosciu! a livello

nazionale e/o regionale o is!tuzioni

scolas!che;

frequenza con almeno 40 ore di

partecipazione;

esplicita acquisizione di competenze di

livello avanzato con esame finale (linguaggi di

programmazione, grafica computerizzata,

realtà virtuale, creazione si! web).

ALTERNANZA

SCUOLA - LAVORO

A�vità presso studi

professionali o altro.

A�vità di Stage Aziendale organizza! dalla

scuola con la collaborazione dei Centri per

l’Impiego e svol! comunque presso stru1ure

private (studi professionali, imprese di servizio

e produzione ed altro) per un numero di ore

non inferiore a 60 stante il cara1ere forma!vo

di ques! maturato all’ esterno dell’ is!tuzione

scolas!ca.

LAVOROA�vità presso studi

professionali o altro.

Almeno 80 ore di esperienza, esplicita

acquisizione di competenze e cer!ficazione

dell’assolvimento degli obblighi previdenziali e

fiscali. Tirocinio forma!vo di almeno 4 mesi

con regolare posizione assicura!va.

AMBIENTE A�vità per la protezione

dell'ambiente.

Partecipazione ad a�vità della durata di

almeno 40 ore, organizza! da en! o

associazioni riconosciu! a livello nazionali e/o

regionali, con esplicita acquisizione delle

competenze (esame finale e/o test valuta!vo).

VOLONTARIATO

Assistenza anziani

Assistenza handicappa!

Assistenza ammala!;

Corsi di protezione civile

SOLIDARIETA'

A�vità di supporto ai

sogge� "a rischio" di

droga e alcol.

Devianza giovanile

COOPERAZIONEA�vità per lo sviluppo del

terzo mondo

SPORT

Sport olimpici

TIPOLOGIA ATTIVITÀ

Individuale

Campiona!

regionali/provinciali di

a�vità spor!ve promosse

da en!, federazioni, società

e/o associazioni riconosciute

dal CONI.

Di squadra

Campiona! nazionali o

regionali o provinciali di

a�vità spor!ve promosse

da en!, federazioni, società

e/o associazioni riconosciute

dal CONI, partecipazione a

selezioni nazionali,

campiona! serie a o b di

federazioni riconosciute dal

CONI.

Corsi per

arbitri spor!vi e

allenatori

federazioni CONI.

Con almeno 40 ore di

frequenza ed esame finale

con esplicitazione delle

abilità acquisite.

Scacchi

Partecipazione a concorsi di livello nazionale

e/o regionale o provinciale organizza! da

Is!tuzioni Scolas!che o dalla Federazione

Nazionale Scacchi.

PROGETTIFondi Europei

Fondi statali e/o regionali

Finanziamen! priva!

Con almeno 40 ore di frequenza a corsi

organizza! da en! legalmente riconosciu! e

con esplicita acquisizione delle competenze.

Partecipazione a proge� innova!vi

cofinanzia! da en! pubblici e/o priva! che

prevedano formazione con esper! esterni per

almeno 20 ore.

N. B.: Ogni cer!ficazione può dar luogo all'a1ribuzione del credito una tantum; non è

possibile presentare lo stesso !po di cer!ficazione più di una volta.

Il punteggio assegnato ad ogni cer!ficazione potrà essere di 0,50 o 1,0 (in ogni caso saranno

valuta! al massimo due cer!fica! per ogni anno scolas!co). Questo punteggio andrà ad

incrementare il punteggio fi�zio delle tabelle 1 e 2 u!li a stabilire l’oscillazione all’interno della

banda, senza alcuna possibilità di modificare la banda del credito scolas!co determinata solo dalla

media dei vo! riportata.

Ammissione all’Esame di Stato

Nel rispe1o di quanto previsto dalla legge 11/1/2007, dal D.M. n. 42 del 22/5/07 art.1 comma3 e

dell’O.M. 40 dell’8 Aprile 2003 nonché dall’art. 6 del D.P.R. 122/2009 per gli alunni delle classi finali,

ai fini dell’a1ribuzione finale del voto nelle singole discipline si procederà ad una valutazione

collegiale dello studente che tenga conto, delle conoscenze e delle competenze dallo stesso

acquisite nell’ul!mo anno del corso di studi, delle sue capacità cri!che ed espressive e degli sforzi

compiu! per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione tale da consen!rgli di

affrontare l’esame. A tal proposito il CdC in presenza di proposte di votazioni non sufficien! nelle

singole discipline (massimo tre) non si limiterà a prendere a1o di queste ma procederà ad una

valutazione a1enta dei singoli casi. In par!colare una volta a1ribuito il voto in condo1a in coerenza

con la tabella di equivalenza riportata nei criteri di valutazione approvata dal Collegio dei Docen! in

presenza di proposte di votazione inferiori a sei decimi il Coordinatore di Classe può proporre,

interpella! i docen! interessa!, quando, in par!colare la proposta di voto inferiore a sei decimi può

apparire compensata da una o più proposte di voto di sufficienza in discipline affini e/o

complementari e in ragione degli sforzi comunque compiu! per colmare le lacune, di procedere

all’a1ribuzione di una votazione pari a sei decimi. La proposta di voto in caso di parere favorevole

dei docen! interessa! è quindi so1oposta all’a1enzione del C.d.C. ed è approvata solo se sulla stessa

si registra l’adesione della maggioranza dei componen! del Consiglio. Al termine di tali a1ente

valutazioni si procede quindi alla verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.6 del D.P.R.

122/2009 per la deliberazione di ammissione agli Esami di Stato per gli alunni che hanno conseguito

a seguito delle operazioni di scru!nio una valutazione non inferiore a sei decimi in tu1e le discipline

e a un voto rela!vo al comportamento non inferiore a sei decimi . Gli allievi che presenteranno, in

sede di scru!nio finale, più di tre discipline con valutazione non sufficiente non saranno ammessi

all’Esame di Stato. La deliberazione di non ammissione per gli alunni per i quali al termine dello

scru!nio le condizioni di ammissione non sono verificate è puntualmente mo!vata anche in

relazione al rispe1o della presente procedura.

TIPOLOGIA DELLA SIMULAZIONE

DELLA TERZA PROVA

La simulazione della terza prova scri1a è stata preparata u!lizzando la !pologia C (30 quesi! a

risposta mul!pla) (4 possibilità) con una sola risposta esa1a.

Sono state svolte due simulazioni

Le materie coinvolte sono state:

MATEMATICA, INGLESE, GESTIONE CANTIERE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO,

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI ED IMPIANTI , ESTIMO.

Sono state escluse dalla prova le materie già ogge1o della prima e della seconda prova d’esame

Per ogni disciplina sono state formulate 6 domande a ognuna delle quali è stato a1ribuito un

punteggio massimo di 0.5, per un totale di pun! 3 per ogni singola disciplina.

La durata della simulazione è stata fissata in 60 minu!.

La copia delle due prove si allegano al documento.

CLIL

Dall’a.s. 2014/2015 si è data attuazione alla metodologia CLIL per l’insegnamento di una disciplina

non linguistica in lingua straniera in tutte le classi terminali dell’Istituto.

L’introduzione della metodologia è stata graduale e la sua attivazione ha riguardato circa il 20% del

monte ore annuale della disciplina veicolata in lingua straniera.

Per questo primo anno di attuazione la metodologia CLIL è stata oggetto di progetti interdisciplinari

in lingua straniera e organizzati in collaborazione con i docenti di lingua straniera attuati anche

mediante un’organizzazione didattica flessibile e laboratoriale.

Il modulo prevede la descrizione delle fondazioni superficiali ( Founda.ons ), con individuazione

delle !pologie e criteri di dimensionamento.

Le competenze: scegliere la !pologia di fondazione sia rispe1o alla !pologia delle stru1ure in

elevazione che rispe1o al !po di terreno.

ATTIVITÀ DISCIPLINARI

Per i moduli sviluppa! nelle singole discipline si rinvia ai programmi svol! dai docen! e dai

dipar!men!.

I contenu! e le tema!che sono sta! tra1a! u!lizzando la !pologia della lezione frontale, anche

con il supporto di mezzi audiovisivi e informa!ci.

Per ciò che riguarda l’organizzazione dell’a�vità rispe1o agli obie�vi fissa!, il lavoro collegiale è

maturato essenzialmente all’interno del C.d.C.

ALLEGATI

� Griglie di valutazione della prima prova, seconda prova e terza prova e del colloquio interdi-

sciplinare

� Programmi

� Simulazioni delle terze prove

Documento del 15 maggioAnno Scolastico 2016-2017

(Art. 5, comma 2 del D.P.R. del 23/7/1998 n° 323)

CENTRO PERMANENTE ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

CLASSE QUINTA

SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO C.A.T.

(COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO)

.

ALLEGATO 1: GRIGLIE DI VALUTAZIONE

L’istruzione e la formazione

sono le armi più potenti che si possono

utilizzare per cambiare il mondo

(Nelson Mandela)

Griglia 1^prova - Italiano

TIPOLOGIA A ( ANALISI DEL TESTO )

Alunno____________________________________________Classe______________

Indicatori Valutazioni

Comprensione e

analisi del

contenuto del

testo

Esauriente

3

Quasi esauriente

2 – 2,5

Con alcune

lacune

1 – 1,5

Incompleta

0 – 0,9

Commento Tesi

interpreta!va

riconoscibile

con chiarezza

3

Tesi interpreta!va

riconoscibile non

sempre chiaramente

2 – 2,5

Tesi

interpreta!va

poco

riconoscibile

1 – 1,5

Non esprime una

tesi interpreta!va

0 – 0,9

Stru1ura del

discorso

Ordinata e

corre1a

3

Con alcuni errori

2 – 2,5

Con frequen!

errori

1 – 1,5

Disordinata e

scorre1a

0 – 0,9

Corre1ezza

formale (sintassi-

ortografia-

punteggiatura)

Perfe1amente

corre1a

3

Con alcune

improprietà/alcuni

errori

2 – 2,5

Con frequen!

e/o gravi errori

1 – 1,5

Molto scorre1a

0 – 0,9

Appor!

personali

Validi e originali Significa!vi Scarsi/poco

sviluppa!

Non presen!/non

per!nen!

3 2 – 2,5 1 – 1,5 0 – 0,9

Punteggio

parziale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA ______________________________________

TIPOLOGIA B ( SAGGIO BREVE E )

Alunno________________________________________Classe______________

Indicatori Valutazioni

Per!nenza alla

!pologia testuale

Adeguata

3

Superficiale

2 – 2,5

Scarsa

1 – 1,5

Inesistente

0 – 0,9

Comprensione

dei materiali

forni! e loro

u!lizzazione ai

fini

dell’informazione

Puntuale/efficace

3

Corre1a

2 – 2,5

Limitata

1 – 1,5

Scorre1a/inesistente

0 – 0,9

Stru1ura del

discorso

Ordinata e

corre1a

3

Con alcuni errori

2 – 2,5

Con frequen!

errori

1 – 1,5

Disordinata e scorre1a

0 – 0,9

Corre1ezza

formale (sintassi-

ortografia-

punteggiatura)

Perfe1amente

corre1a

3

Con alcune

improprietà/alcuni

errori

2 – 2,5

Con frequen!

e/o gravi errori

1 – 1,5

Molto scorre1a

0 – 0,9

Appor! personali Validi e originali

3

Significa!vi

2 – 2,5

Scarsi/poco

sviluppa!

1 – 1,5

Non presen!/non

per!nen!

0 – 0,9

Punteggio

parziale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA ______________________________________

TIPOLOGIA B (ARTICOLO DI GIORNALE)

Alunno_______________________________________Classe______________

Indicatori Valutazioni

Per!nenza alla

!pologia testuale

Adeguata

3

Superficiale

2 – 2,5

Scarsa

1 – 1,5

Inesistente

0 – 0,9

Comprensione

dei materiali

forni! e loro

u!lizzazione ai

fini

dell’informazione

Puntuale/efficace

3

Corre1a

2 – 2,5

Limitata

1 – 1,5

Scorre1a/inesistente

0 – 0,9

Linguaggio

giornalis!co

Efficace

3

Non molto

efficace

2 – 2,5

Poco efficace

1 – 1,5

Non “giornalis!co”

0 – 0,9

Stru1ura del

discorso

Ordinata e

corre1a

3

Con alcuni errori

2 – 2,5

Con frequen!

errori

1 – 1,5

Disordinata e scorre1a

0 – 0,9

Corre1ezza

formale (sintassi-

ortografia-

punteggiatura)

Perfe1amente

corre1a

3

Con alcune

improprietà/alcuni

errori

2 – 2,5

Con frequen!

e/o gravi errori

1 – 1,5

Molto scorre1a

0 – 0,9

Punteggio

parziale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA ______________________________________

TIPOLOGIA C (TEMA DI ARGOMENTO STORICO)

Alunno___________________________________________Classe______________

Indicatori Valutazioni

Aderenza alla

traccia

Completa

3

Superficiale

2 – 2,5

Scarsa

1 – 1,5

Fuori tema

0 – 0,9

Conoscenze e

informazioni

Esaurien!

3

Corre1e

2 – 2,5

Limitate

1 – 1,5

Scorre1e/inesisten!

0 – 0,9

Argomentazione

e stru1ura del

discorso

Ordinata e

corre1a

3

Con alcuni

errori

2 – 2,5

Con frequen!

errori

1 – 1,5

Disordinata e

scorre1a

0 – 0,9

Corre1ezza

formale (sintassi-

ortografia-

punteggiatura)

Perfe1amente

corre1a

3

Con alcune

improprietà/alc

uni errori

2 – 2,5

Con frequen!

e/o gravi errori

1 – 1,5

Molto scorre1a

0 – 0,9

Appor! personali Validi e originali

3

Significa!vi

2 – 2,5

Scarsi/poco

sviluppa!

1 – 1,5

Non presen!/non

per!nen!

0 – 0,9

Punteggio

parziale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA ______________________________________

TIPOLOGIA D (TEMA DI ORDINE GENERALE)

Alunno__________________________________________Classe______________

Indicatori Valutazioni

Aderenza alla

traccia

Completa

3

Superficiale

2 – 2,5

Scarsa

1 – 1,5

Fuori tema

0 – 0,9

Informazione Esauriente

3

Corre1a

2 – 2,5

Limitata

1 – 1,5

Scorre1a/inesistente

0 – 0,9

Argomentazione

e stru1ura del

discorso

Ordinata e

corre1a

3

Con alcuni errori

2 – 2,5

Con frequen!

errori

1 – 1,5

Disordinata e

scorre1a

0 – 0,9

Corre1ezza

formale (sintassi-

ortografia-

punteggiatura)

Perfe1amente

corre1a

3

Con alcune

improprietà/alcu

ni errori

2 – 2,5

Con frequen!

e/o gravi errori

1 – 1,5

Molto scorre1a

0 – 0,9

Appor! personali Validi e originali

3

Significa!vi

2 – 2,5

Scarsi/poco

sviluppa!

1 – 1,5

Non presen!/non

per!nen!

0 – 0,9

Punteggio

parziale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA ______________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA

SCRITTA

Realizzazione del

percorso, esposizione

del progetto

Competenza

dell’applicazione

delle procedure e

Conoscenza dei

contenuti

disciplinari

Ordine nell’esposizione e

cura nella

rappresentazione grafica

OTTIM O Realizza il percorso

in modo logico,

completo e

congruente

6 Adppi lical inli

modo

preciso le

procedure

richieste

3 Possiede una

conoscenza

Solida, completa e

articolata.

3 Presentazione molto

curata anche con

accorgimenti di tipo

grafico.

3

DISCRE

TO/BU

ONO

Realizza il

percorso in modo

corretto e

congruente

5 Eventuali errori

nell’applicazione

sono

trascurabili, come

conseguenza di

fretta o

2

,

5

Possiede

conoscenze

abbastanza estese

e

accurate.

2

,

5

Presentazione

normalmente curata.

2,5

SUFFIC

IENTE

Gli errori nel

percorso sono tali

da non lasciar

dubitare sulla

capacità sostanziale

di

svolgere la traccia.

4 Gli errori, pur non

trascurabili,

consentono

comunque di

considerare

sostanzialmente

capita la

logica della

procedura

applicata.

2 Conosce i

contenuti

basilari degli

argomenti

affrontati.

2 L’ordine è

compromesso da

qualche correzione o

presenta

qualche inestetismo

2

INSUFF

ICIENT

E

Vi sono errori nel

percorso e nella

sua congruenza che

consentono però di

individuare un

certo orientamento

sul tema trattato

3 Gli errori sono tali

che la

procedura può

essere

considerata

compresa solo

nei suoi aspetti

più generali

1 La conoscenza è

frammentaria,

incerta e non

adeguatamente

dimostrata.

1

,

5

La presentazione è

evidente- mente

trascurata,

talvolta impedisce la

comprensione

immediata dello

svolgimento o non può

essere adeguatamente

giudicata per

l’incompletezza dello

svolgimento.

1,5

SCARS O Dimostra evidenti

incapacità di

orientarsi e

rispettare la traccia,

anche

eventualmente

per

l’incompletezza

dello svolgimento.

1 La procedura non

è applicata

o lo è in modo

parziale

0 Molto lacunosa o

non

valutabile per

grave

incompletezza.

0 La presentazione è

molto

trascurata o non

giudicabile

per la grave

incompletezza

dello svolgimento.

0

PUNTEGGIO

TOTALE

TABELLA DI CONVERSIONE

VOTO IN DECIMI VOTO IN QUINDICESIMI

2 3

3 4

3,5 5

4 6

4,5 7

5 8

5,5 9

6 10

6,5 11

7 12

7,5 12,5

8 13

8,5 13,5

9 14

9,5 14,5

10 15

Griglia di valutazione della Terza prova

Si rimanda ai criteri di valutazione espressi in copertina alle due simulazioni.

CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTI DISCIPLINE FIRME

ALDA CASSINO Lingua e Letteratura

Italiana

ALDA CASSINO Storia

NICOLA MASTROSIMONE Matematica

ANGELA RAMUNNO Lingua e civiltà Inglese

BOVE TERENZIOGeopedologia, Economia,

Estimo

GRECO ALESSANDRO Topografia

FORASTIERE VINCENZOProgettazione costruzioni e

impianti

“ “

Gestione del cantiere e

sicurezza dell’ambiente di

lavoro

VOTTA FRANCESCOITP Progettazione e

Topografia

Moliterno, li 09 maggio 2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. CARMINE FILARDI

Documento del 15 maggioAnno Scolastico 2016-2017

(Art. 5, comma 2 del D.P.R. del 23/7/1998 n° 323)

CENTRO PERMANENTE ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

CLASSE QUINTA

SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO C.A.T.

(COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO)

.

ALLEGATO 2: PROGRAMMI (15 Maggio)

L’istruzione e la formazione

sono le armi più potenti che si possono

utilizzare per cambiare il mondo

(Nelson Mandela)

43

ARGOMENTI TRATTATI(al 15 maggio)

PER SINGOLE MATERIE

ITALIANO-STORIA

DOCENTE: Prof. ssa Alda Cassino

ARGOMENTI TRATTATI :

1) Il Neoclassicismo: Foscolo (vita, pensiero e parafrasi di alcuni sone�)

2) Il Roman!cismo: Leopardi e Manzoni (vita, pensiero e analisi di alcune opere)

3) Il Verismo: Verga (vita, pensiero e le1ura di alcuni brani tra� da “I Malavoglia”)

5) Il Decaden!smo: Pascoli e D’Annunzio (vita,pensiero e analisi di alcune opere)

6) Svevo e Pirandello (vita, pensiero e le1ura di alcune pagine tra1e dai romanzi più famosi)

7) L’Erme!smo

1) Il Risorgimento Italiano

2) Destra e Sinistra storica

3) La Belle Epoque

4) L’età gioli�ana

5) La Prima Guerra Mondiale

6) L’avvento del Fascismo- la nascita della di1atura

7) La Germania di Hitler e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale

OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZE

44

PROGRAMMADI

ITALIANO-STORIAA.S. 2016-2017

CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTIPROF.SSA Alda Cassino

Migliorate le capacità di rielaborazione autonoma e personale dei contenu!.

COMPETENZE

Sono in grado di scrivere una relazione.

Sono in grado di storicizzare un testo le1erario inquadrando l’opera nel suo contesto storico-

culturale.

Riescono a stru1urare discorsi anche di !po argomenta!vo in modo logicamente sequenziale.

ABILITA’

METODOLOGIE

Nel corso delle a�vità dida�che, il docente ha privilegiato la lezione frontale dialogata per

coinvolgere i discen!. Le lezioni così stru1urate, sono risultate efficaci

perché il docente ha selezionato i contenu! cercando di effe1uare sintesi complete e

sollecitando i centri di interesse degli alunni, gradualmente emersi nel corso delle a�vità

dida�che. Per i discen! che non hanno frequentato con regolarità, sono state realizzate delle

a�vità di recupero con argomen! ed assegni individualizza!.

MOLITERNO, 09/05/2017

L’insegnante

Prof.ssa Alda Cassino

45

• Gree!ngs

• Definite and indefinite ar!cle

• Possessive adjec!ves

• Saxon geni!ve

• There is \are

• Auxiliary verbs: be; have got

• Simple present: all forms

• Simple present: 3rd person singular “s” “es”

• Auxiliaries: do/don’t; does/doesn’t; did/didn’t; + base form

• Adverbs of frequency and Frequency expressions

• Love, like, hate etc + gerund/infini!ve

• Present con!nuous

• Simple past: be (all forms)

• Simple past: regular and irregular verbs

• Future simple

• If clauses with future and condi!onal

46

PROGRAMMADI

INGLESEA.S. 2016-2017

CLASSE V CORSO SERALE PER ADULTIPROF. Angela Ramunno

ESP (English for specific purposes)

• The func!ons of the surveyor and the engineer

• Building and construc!on materials

• Types of bricks

• Bri!sh homes and houses

Moliterno, lì 09/05/2017

Il Docente

Prof.ssa Angela Ramunno

47

PROGRAMMADI

MATEMATICAA.S. 2016-2017

CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTIPROF. NICOLA MASTROSIMONE

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2017

Ripasso

- Equazioni determinate, indeterminate e impossibili;

- Equazioni lineari a coefficien! interi;

- Equazioni a coefficien! frazionari;

- Equazioni fra1e con rela!ve condizioni di esistenza;

- Equazioni contenen! prodo� notevoli;

- Sistemi di equazioni lineari e loro risoluzione col metodo di sos!tuzione;

- Equazioni di secondo grado complete, pure e spurie e loro formule risolu!ve;

- Sistemi di equazioni di secondo grado;

- Disequazioni lineari,

- Disequazioni lineari fra1e;

- Sistemi di disequazioni di primo grado e rela!va rappresentazione grafica;

- Disequazioni di secondo grado e schema di risoluzione.

Funzioni

- Definizione di funzione;

- Dominio e codominio di una funzione;

- Funzioni pari e funzioni dispari;

- Classificazione delle funzioni,

- Determinazione del dominio delle funzioni razionali intere, fra1e, irrazionali e

logaritmiche;

- Intersezioni con gli assi cartesiani;

- Studio del segno;

- Conce1o di limite dal punto di vista intui!vo;

- Crescenza e decrescenza di una funzione ( dal punto di vista intui!vo - grafico);

- Le1ura del grafico di una funzione.

Matrici

- Matrici quadrate, re1angolari, triangolari inferiori e triangolari superiori;

- Matrice nulla, matrice unità, matrice trasposta, matrice riga, matrice colonna e matrice

trasposta;

- Operazioni con le matrici.

ARGOMENTI DA SVOLGERE ( dopo il 15 Maggio 2017)

- Determinante di una matrice quadrata;

- Regola di Sarrus;

48

- Proprietà dei determinan!;

- Matrice inversa.

Sistemi lineari: cenni.

Moliterno,09/05/2017

Firma del docente

Prof Nicola Mastrosimone

49

PROGRAMMADI

Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente dilavoro

A.S. 2016-2017CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTI

PROF. VINCENZO FORASTIERE

Programma svolto al 15 maggio 2017

DAL PROGETTO AL CANTIERE:

Le componen! del proge1o;

Dal proge1o all’affidamento dei lavori;

IL PROGETTO DEL CANTIERE:

Consegna dei lavori e organizzazione del can.ere;

Fine lavori e collaudo

LA SICUREZZA NEL CANTIERE

Sogge+ e documen. della sicurezza;

Valutazione e prevenzione dei rischi;

piano di sicurezza e di coordinamento;

MOLITERNO, 09 MAGGIO 2017

Il Docente

Prof. Foras�ere Vincenzo

Opere edili in cemento armato:

Criteri di resistenza;

50

PROGRAMMADI

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

A.S. 2016-2017CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTI

PROF. VINCENZO FORASTIERE

Compressione semplice;

Carico di punta;

Flessione semplice;

Pressoflessione, cenni;

Taglio e flessione;

Torsione, cenni;

Verifiche di deformabilità, cenni;

Gli elemen! costru�vi stru1urali in c.a., pilastri, travi;

Solai;

Scale.

Sovrastru>ure ed opere d'arte stradali;

Spinta delle terre;

Spinta della terra con superficie orizzontale su paramento ver!cale;

La teoria di Coulomb;

I sovraccarichi;

La teoria di Rankine generalizzata:spinta della terra con superficie inclinata su paramento

ver!cale;

Rankine: casi par!colari e limitazioni;

I sovraccarichi;

Spinta della terra con superficie inclinata su paramento inclinato. Limitazioni;

La costruzione di Rebhan-Poncelet e la formula generalizzata di Coulomb;

La teoria del masso limitato di Résal (1936);

Zone sismiche. Azioni sulle pare! di sostegno;

Muri di sostegno a gravità e a sbalzo (in c.a.): proporzionamento e verifiche – disegni esecu!vi;

Verifica a ribaltamento;

Verifica a scorrimento;

Capacità portante e verifica allo schiacciamento;

Verifica allo sli1amento del complesso terra-muro;

Le pare! di sostegno a gravità a sezione trapezia;

Calcolo della parete a gravità a sezione trapezia. Proge1o di massima;

Le pare! di sostegno in C.A. a sbalzo;

Calcolo della parete in C.A. a sbalzo. Proge1o di massima;

Le pare! di sostegno in C.A. a contraffor!;

Calcolo della parete in C.A. a contraffor!. Proge1o di massima;

Le verifiche con il supporto informa!co;

Opere speciali;

51

La rivoluzione industriale ;

L’art Nouveau;

Gli Sta! Uni!;

L’Europa tra le due guerre;

L’Europa nella seconda metà del xx secolo;

Gli sta! Uni! nella seconda metà del xx secolo;

L’ Italia del XX secolo;

Responsabilità professionali e codice appal.;

Storia e tecnica dell’Urbanis.ca;

Igiene Ambientale;

Le Esigenze Fondamentali dell’archite>ura;

Barriere Archite>oniche.

MOLITERNO, LÌ 09 MAGIO 2017

Il Docente

Prof. Foras!ere Vincenzo

52

PROGRAMMADI

GEOP.EC.ESTIMOA.S. 2016-2017

CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTIPROF. TERENZIO BOVE

Programma svolto al 15 maggio 2017. ESTIMO GENERALE

• Finalità della materia

• Gli aspe� economici dei beni

• Il metodo di s!ma

• I procedimen! di s!ma

ESTIMO CIVILE

• I fabbrica! civili

• S!ma dei fabbrica! civili col valore di mercato

• S!ma delle aree fabbricabili col valore di mercato e col valore di trasformazione.

• I fabbrica! Rurali

• es!mo condominiale

• tabelle millesimali

ESTIMO RURALE

• Generalità sui fondi rus!ci

• s!ma dei fondi rus!ci col valore di mercato e cenni sulla s!ma dei fondi rus!ci col valore

di capitalizzazione

ESTIMO LEGALE

• S!ma dei danni

• Le espropriazioni per pubblica u!lità

• S!ma dei diri� reali ( Servitù prediali coa�ve, usufru1o, rendite, superficie)

• Successioni

ESTIMO CATASTALE

• Il catasto terreni

• Il catasto fabbrica!

53

MOLITERNO, LÌ 09.05.2017

Il Docente

Prof. Bove Terenzio

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI – MODULI

MODULO “A” : OPERAZIONI CON LE SUPERFICI

UdA N° A1 Titolo : CALCOLO DELLE AREE

54

PROGRAMMADI

TOPOGRAFIAA.S. 2016-2017

CLASSE V SEZ. A CORSO SERALE PER ADULTIPROF. ALESSANDRO GRECO

� Metodi numerici e grafo- numerici

� Area di un poligono–Formula del camminamento

� Area di un poligono mediante le coordinate polari

� Area di un poligono – Formula di Gauss

� Formula di Bezout

UdA N° A2 Titolo : DIVISIONE DELLE SUPERFICI AGRARIE

• Calcolo delle aree da suddividere proporzionali ai coefficien! pi di un appezzamento di terreno

di uniforme valore unitario.

• Divisioni di superfici triangolari:

• Divisioni con dividen! uscen! da un ver!ce;

• Divisione con dividen! uscen! da un punto sul lato;

• Divisioni con dividen! parallele ad un lato;

• Divisioni con dividen! perpendicolari ad un lato.

• Divisione di superfici a contorno poligonale : il problema del trapezio

UdA N° A3 Titolo : SPOSTAMENTO E RETTIFICA DI CONFINE

Spostamento di confine:

• Confine re�lineo uscente da un punto assegnato;

• Confine re�lineo parallelo ad una direzione assegnata.

55

Re+fica di confini bilateri :

• Sos!tuzione di un confine bilatero ABC con un nuovo confine re�lineo e di compenso uscente

dal puntoA;

• Sos!tuzione di un confine bilatero con un re�lineo e di compenso uscente da un punto sul

confine laterale a distanza nota dall'estremo;

Re+fica di confini poligonali:

• Sos!tuzione di un confine poligonale con un re�lineo e di compenso uscente da un estremo

del confine dato.

MODULO “B” : OPERAZIONE CON I VOLUMI

UdA N° B1 Titolo : CALCOLO DEI VOLUMI

• Baricentro di una superficie poliedrica a facce triangolari

• Volume dei solidi prisma!ci

• Volume del prismoide – Formula del Torricelli

UdA N° B2 Titolo : SPIANAMENTI

• Spianamen! orizzontali a quota prefissata

• Spianamen! orizzontali di compenso tra sterri e ripor!

MODULO “C” : IL PROGETTO DELLE OPERE CIVILI (STRADA)

56

UdA N° C1 Titolo : ELEMENTI COSTRUTTIVI E NORMATIVI DI UNA STRADA

� Cenni storici

� Elemen! di una strada

� Classificazione delle strade

� Analisi del traffico

� Raggio minimo delle curve circolari

� Geometria delle curve circolari

� Curve di ritorno o tornan!

� Cara1eris!che costru�ve e dimensioni degli elemen! costru�vi della pia1aforma stradale

� Intersezioni stradali

UdA N° C2

Titolo : ELEMENTI DEL PROGETTO STRADALE

• Indagini preliminari

• Fasi della proge1azione: preliminare, defini!va, esecu!va

• Allega! di un proge1o stradale

• Studio preliminare del tracciato ed esecuzione del tracciolino

• Considerazioni sull'economicità di una strada

• Studio defini!vo del tracciato

• Planimetria

• Curve circolari

• Elemen! di una curva circolare

• Profilo longitudinale

• Problemi sulle livelle1e

• Sezioni stradali e calcoli rela!vi

• La zona di occupazione della strada

57

METODOLOGIA DIDATTICA, STRUMENTI UTILIZZATI E ATTIVITA’

---- Lezione frontale,lezione partecipata, ecc.

---- Libro di testo, fotocopie, laboratorio ecc.

---- Lavori di gruppo ecc.

TIPOLOGIA VERIFICHE E MODALITA’ DI RECUPERO

---- Verifiche orali

---- Verifiche scri1e

---- Verifiche mediamente esercitazioni pra!che

MOLITERNO, Lì 09/05/2017

Il Docente

Prof. ALESSANDRO GRECO

Documento del 15 maggioAnno Scolastico 2016-2017

(Art. 5, comma 2 del D.P.R. del 23/7/1998 n° 323)

CENTRO PERMANENTE ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

CLASSE QUINTA

SETTORE TECNOLOGICO – INDIRIZZO C.A.T.

(COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO)

.

58

ALLEGATO 3: SIMULAZIONE TERZA PROVA

L’istruzione e la formazione

sono le armi più potenti che si possono

utilizzare per cambiare il mondo (Nelson Mandela)

CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTI FIRME

FORASTIERE VINCENZO

RAMUNNO ANGELA

MASTROSIMONE NICOLA

CASSINO ALDA

GRECO ALESSANDRO

BOVE TERENZIO

VOTTA FRANCESCO

59

Moliterno, li 09 maggio 2017 IL DIRIGENTE SCOLASTICO

60