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Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
Istituto Istruzione Superiore
"Stefani -Bentegodi"
SEDE DI SAN FLORIANO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5 AS
a.s. 2017/18
2
INDICE
1.Storia della classe Pag. 3
2.Situazione di partenza Pag. 5
3.Progetto didattico Pag. 6
4.Attività integrative svolte Pag. 8
5.Situazione finale Pag. 10
Il Consiglio di classe Pag. 14
Allegato1: Relazioni finali e programmi
svolti
Allegato 2: Simulazioni di prima,
seconda, terza prova scritta; griglie di
valutazione
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
1. Storia della classe
La classe 5AS frequenta il percorso di studio “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, le
cui finalità formative sono far sviluppare negli allievi competenze relative alla valorizzazione,
produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.
E’ composta da 12 allievi maschi, provenienti dalle zone circostanti: Lessinia e Baldo-Garda e
Verona, la maggior parte dei quali inserita in contesti familiari impegnati in attività agricole,
questo comporta una predilezione per quelle discipline tecniche e professionalizzanti che il
percorso di studi offre.
Sono presenti due alunni con certificazione ai sensi della Legge 104/92, che hanno seguito una
programmazione differenziata, sostenuti per tutto il ciclo di studi dagli insegnanti di sostegno.
Per tali alunni sono stati predisposti regolari PEI, visibili nell’allegato n.3 al presente documento.
L’attuale classe quinta si è costituita tre anni fa con l’unione di diverse classi del biennio e
l’arrivo di un alunno da altro istituto. I ragazzi si sono amalgamati tra di loro facilmente, ma nel
corso dei tre anni si è notevolmente ridotto il numero degli allievi, a causa del ritiro di alcuni
alunni e del numero elevato di studenti respinti alla fine dello scorso anno scolastico. E’ presente
un alunno ripetente, che proviene dalla classe quinta dello scorso anno.
Per quanto riguarda il corpo docente nel corso del triennio sono rimasti stabili i docenti di
Lettere, Matematica, Economia Agraria e di Valorizzazione, mentre si sono avvicendati gli
inseganti di Inglese, Agronomia Territoriale, Religione e Scienze motorie. I docenti di sostegno
sono rimasti fissi nel quarto e quinto anno.
4
DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DI QUESTO ANNO SCOLASTICO
Pavoni Viviana Lingua e letteratura italiana e Storia (Coordinatrice di classe)
Zampini Siro Matematica
Brigà Luciana Economia agraria e dello sviluppo territoriale
De Rossi Evelina Agronomia territoriale ed Ecosistemi forestali
Ferrari Gualtiero ITP Agronomia territoriale ed Ecosistemi forestali
Bozzola Roberto Scienze motorie
Orlando Matteo Religione
Sancassani Manuel
ITP Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e
comunitaria
Economia agraria e dello sviluppo del territorio
Quaranta Stefania Inglese
Verdevalle Romina Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e
comunitaria
De Luca Giuseppe Sociologia rurale e storia dell'agricoltura
Fasoli Benedetta Sostegno
Magagnotti Stefano Sostegno
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2. Situazione di partenza
La classe ha iniziato la frequenza in numero molto ridotto rispetto allo scorso anno scolastico e
questo ha creato all’inizio un certo disorientamento, sia negli allievi che nei docenti. Durante il
trascorrere del tempo la situazione è però migliorata, in quanto proprio i ragazzi, che negli anni
scorsi non erano riusciti a far sentire la propria voce (a causa di numerosi alunni che
disturbavano e turbavano le lezioni con atteggiamenti e comportamenti scorretti e maleducati)
sono emersi, apportando un debole ma evidente segnale della loro presenza.
La frequenza è stata abbastanza regolare per quasi tutti gli alunni per quanto riguarda le lezioni
del mattino, mentre le docenti impegnate nelle lezioni del venerdì pomeriggio hanno spesso
lamentato una frequenza discontinua che ha portato notevoli difficoltà nello svolgimento
regolare delle lezioni.
Aspetti educativo - relazionali
Nel complesso la classe è unita, ma non sempre attiva e partecipe alle lezioni. Nel corso
dell’intero anno scolastico ha mantenuto un comportamento corretto nei confronti dei docenti, ad
eccezione di episodi occasionali. Anche le relazioni interclasse hanno evidenziato atteggiamenti
educati e corretti. Durante le uscite didattiche o i momenti fuori aula, gli allievi si sono
dimostrati interessati alle attività proposte e hanno tenuto comportamenti seri e maturi.
I rapporti con i compagni certificati sono stati corretti, anche se è mancata una vera e propria
coesione della classe con i due allievi.
Aspetti cognitivi
Gli esiti del processo di apprendimento sono stati diversi a seconda delle discipline.
Gli alunni hanno espresso diversi livelli di rendimento, così come di interesse e di
partecipazione. Per un ridottissimo numero di alunni l’atteggiamento nei confronti delle materie
insegnate, il livello di interesse e la partecipazione sono risultati abbastanza buoni, al pari
dell’acquisizione delle conoscenze e del miglioramento delle competenze; per la maggior parte
della classe, invece, l’impegno si è dimostrato incostante e selettivo e i risultati riportati sono
stati spesso insoddisfacenti.
Il clima di lavoro in classe si è comunque dimostrato buono, pochi sono stati gli episodi di
comportamento non corretto e limitati a due ragazzi nel primo periodo dell’anno.
Nel corso dell'anno gli allievi hanno dimostrato di accettare il confronto reciproco, di essere
consapevoli dei risultati raggiunti e aperti al dialogo.
6
La collaborazione con i docenti e tra i compagni è stata sufficientemente adeguata in classe,
negativa se valutata anche nell’aspetto del rispetto delle scadenze dei compiti assegnati a casa.
Anche lo studio domestico si è rivelato nella maggior parte dei casi inadeguato agli obiettivi
richiesti per età e classe.
L’impegno nelle attività pratiche proposte, invece, si è generalmente dimostrato migliore rispetto
a quello dimostrato nello studio autonomo e nell’impegno a casa.
3. Progetto didattico
Gli obiettivi formativi e didattici sono stati finalizzati alla crescita culturale e sociale degli allievi
e a far acquisire agli stessi la capacità di cogliere, fare proprie, elaborare ed applicare le
conoscenze ricevute durante il corso degli studi.
Obiettivi educativo - relazionali
Il Consiglio di classe si è ripromesso di perseguire sul piano educativo i seguenti obiettivi
comuni:
◦ assumere un atteggiamento rispettoso in classe, durante, le uscite didattiche ed il
viaggio di istruzione (rispetto delle regole, dei compagni, del personale della scuola,
di ogni persona esterna con cui si entri in contatto durante le attività didattiche, delle
dotazioni scolastiche, ecc.);
◦ portare il materiale richiesto ed eseguire le consegne (senso del dovere);
◦ promuovere e consolidare la comunicazione interpersonale e la predisposizione al
lavoro in gruppo fra gli allievi (capacità di collaborazione con i compagni);
◦ favorire e rafforzare comportamenti autonomi e la capacità di attuare scelte
responsabili (senso di responsabilità, coscienza dei propri diritti e dei propri doveri);
◦ sostenere un rispettoso rapporto tra i compagni.
Obiettivi cognitivi
Il Consiglio di classe si è ripromesso di perseguire sul piano degli obiettivi cognitivi comuni:
◦ saper prendere appunti e organizzarli secondo uno schema logico ed ordinato;
◦ saper gestire autonomamente le attività pratiche;
◦ saper realizzare piccoli progetti di ricerca su nodi tematici delle singole discipline;
◦ potenziare le capacità di applicazione, analisi e sintesi ;
◦ promuovere e potenziare la conoscenza della terminologia specifica delle discipline,
specie nell’area di indirizzo;
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◦ favorire e rafforzare la capacità di effettuare collegamenti tra i diversi argomenti delle
singole materie e di trasferire e collegare le conoscenze in ambito pluridisciplinare.
Gli obiettivi didattici “minimi” sono stati stabiliti nella programmazione didattica disciplinare di
ciascun insegnante, ma il Consiglio di Classe ha individuato indicativamente i seguenti obiettivi
minimi comuni:
◦ capacità di utilizzare autonomamente il libro di testo;
◦ comprensione ed uso corretto della fondamentale terminologia della disciplina;
◦ conoscenza degli elementi fondamentali degli argomenti proposti;
◦ capacità di esporre in modo comprensibile le conoscenze acquisite.
Contenuti disciplinari
I contenuti propri di ciascuna materia, organizzati in moduli, sono stati previsti nella
programmazione individuale di ciascuna disciplina ad inizio anno e comunicati agli allievi
all'inizio delle lezioni.
Metodologie e strumenti
L'attività didattica è stata organizzata, nella fase di programmazione di inizio anno, per tutte le
materie, secondo moduli didattici, ciascuno finalizzato al conseguimento di specifiche
conoscenze, competenze e capacità, stabilendo le metodologie didattiche e gli strumenti
necessari al suo corretto ed ottimale espletamento.
Verifiche
Il Consiglio di classe ha programmato di effettuare le verifiche ricorrendo a metodologie di
valutazione diverse identificabili in prove scritte, prove orali, prove strutturate a risposta singola
o multipla, prove grafiche e prove pratiche da svolgersi, secondo le necessità e le opportunità, a
livello individuale o di gruppo.
Per le verifiche è stata disposta una chiara e tempestiva comunicazione della valutazione agli
studenti, riguardante anche le modalità di correzione e i criteri valutativi. Detti criteri e modalità,
oltre ai livelli minimi di sufficienza, sono stati individuati nelle riunioni per materia di inizio
anno. Inoltre i docenti del Consiglio di Classe hanno cercato di distribuire le verifiche, nel corso
dell'anno, in modo da non far svolgere agli alunni più di una verifica scritta al giorno.
8
4.Attività integrative svolte
Nel corso dell’anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative alle quali ha
partecipato l’intera classe
Attività e progetti di classe
• Progetto sport 5: attività sportiva d’istituto
• Progetto birra in fermento
• Progetto COSP
Visite didattiche, conferenze e viaggio di istruzione
• Viaggio d'istruzione di quattro giorni a Parigi-19/22 marzo 2018.
• FOOTGOLF – San Martino Buon Albergo (VR)- 9 ottobre 2017
• Uscita didattica al Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Peri (VR)- 22
gennaio 2018.
• Uscita didattica presso il Caseificio di Sabbionara d’Avio-29 gennaio 2018 (TN).
• Visita al Vittoriale a Gardone Riviera (BS) con relativo parco - 17 marzo 2018.
• Visita alla Fieragricola di Verona- 2 febbraio 2018.
• Uscita didattica presso il depuratore di Peschiera del Garda (VR)- 16 marzo 2018.
• Uscita didattica presso birrificio Mastromatto di Verona -09 maggio 2018
Alternanza scuola-lavoro (ASL)
L’alternanza scuola-lavoro offre a tutti gli studenti l’opportunità di apprendere mediante una
esperienza didattica in ambienti lavorativi e permette di collegare sistematicamente la
formazione in aula con l’esperienza pratica.
L' ALS è un criterio metodologico fondamentale rappresentato da tre momenti di apprendimento:
aula, laboratorio interno, laboratorio esterno.
L’ASL:
◦ sollecita l'insieme delle capacità intellettive degli allievi (cognitive, pratiche, sociali,
effettivo relazionali, riflessive);
◦ permette agli studenti di imparare con gradualità, di affrontare durante lo stage
compiti e problemi significativi utilizzando i saperi (teorici e pratici) acquisiti,
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padroneggiando personalmente le conoscenze, abilità e competenze acquisite nel
percorso scolastico;
◦ consente allo studente di intraprendere un percorso che può far emergere la propria
vocazione e i propri caratteri professionali, come ad esempio la serietà e l'impegno
con i quali affronta il compito assegnato;
◦ è un'esperienza educativa e formativa in quanto consente allo studente di: a)
attualizzare e valorizzare tutte sue le potenzialità, b) di imparare attraverso
l'esperienza di lavoro;
◦ è il risultato della progettazione dell'intero consiglio di classe in termini di gestione e
valutazione dell'esperienza dell'alternanza;
◦ arricchisce la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con
l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;
◦ favorisce l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazione personali, gli
interessi e gli stili di apprendimento individuali;
◦ permette di realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il
mondo del lavoro e la società civile;
◦ consente di correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico
del territorio.
L'alternanza scuola lavoro, sostituisce la vecchia “terza area professionalizzante” ed è stata, per
gli alunni, un'occasione per consolidare le conoscenze acquisite nel loro percorso e per
conseguire abilità di carattere pratico. Il consiglio di Classe ha previsto, per la classe, alcune
settimane di stage in aziende del territorio, da suddividere nei tre anni, unite con un progetto
finalizzato anche all'acquisizione delle basilari norme sulla sicurezza, e ha coinvolto tutte le
discipline di indirizzo del piano di studi.
La scansione è stata la seguente:
o 150 ore durante il terzo anno;
o 150 ore durante il quarto anno;
o 100 ore durante il quinto anno.
Oltre alle ore di A.S.L. svolte in azienda (di cui segue un prospetto riassuntivo) si elencano le
uscite didattiche svolte nel triennio che completano il quadro orario dell’A.S.L.
USCITE ASL 2015/2016
• 01 dicembre 2015 5 ore-Azienda zootecnica “Lavarini” di Fosse e Impianto di
biogas
• 16 febbraio 2016 4 ore-Azienda vitivinicola di Caprino V.se
10
• 05 aprile 2016 5 ore-Azienda agricola Sant’Antonio
• 05/04, 08/04, 12/04 tot ore 10-ORTI scolastici
USCITE ASL 2016/2017
• 07 ottobre 2016 4 ore-Azienda Agricola Bonomo di Custoza
• 26 novembre 2016 4 ore-Stalla di vacche da latte di Trevenzuolo
• 26 gennaio 2017 10 ore-Cantina Cavit e Distelleria Marzadro in Trentino
• 09 marzo 2017 5 ore-Azienda agricola “Zantedeschi” di S. Pietro in Cariano
(potatura a secco)
• 20 marzo 2017 5 ore-Bosco Fontana di Marmirolo
USCITE ASL 2017/2018
• 29 gennaio 2018 5- Caseificio a Sabbionara d’Avio
• 22 gennaio 2018 5- Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Peri
• 02 febbraio 2018 8- Fieragricola di Verona
• 16 marzo 2018 5- depuratore di Peschiera del Garda
• 09 maggio 2018 3,5- birrificio Mastromatto di Verona
5.Situazione finale
Obiettivi raggiunti
Obiettivi educativo - relazionali
Gli obiettivi previsti in fase di programmazione iniziale, descritti in dettaglio nella parte iniziale
del presente documento, sono stati raggiunti solo in parte.
Obiettivi cognitivi
Sono stati parzialmente raggiunti gli obiettivi previsti in fase di programmazione iniziale,
descritti in dettaglio nella parte iniziale del presente documento.
Gli obiettivi disciplinari delle singole materie vengono decritti nel dettaglio nelle
programmazioni individuali di seguito descritte (Allegato 1).
Contenuti effettivamente svolti
La programmazione didattica in alcune discipline si è svolta in maniera regolare, mentre in altre
non sono stati trattati tutti i contenuti previsti dalla programmazione iniziale, a causa di assenze
numerose e immotivate di molti allievi. I contenuti svolti durante l'anno sono visibili nelle
programmazioni dei singoli docenti, riportate in modo dettagliato nell’allegato 1 del presente
documento.
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Metodologie, strumenti e attività
A livello collegiale il lavoro è stato essenzialmente quello di:
o adeguare la programmazione annuale per obiettivi e contenuti alle linee generali
del POF e alle indicazioni individuali delle programmazioni di ogni docente;
o pianificare le attività che venissero ad incidere sull’orario curricolare;
o pianificare collegialmente le simulazioni delle prove d’esame.
Sul piano metodologico il Consiglio di classe ha previsto, nello svolgimento delle attività
curricolari, come tipologia didattica privilegiata la lezione frontale, nella forma il più possibile
partecipata e interattiva, integrata da attività laboratoriali allo scopo di valorizzare il gruppo-
classe. Nei casi in cui si siano resi necessari degli interventi di recupero didattico, sono state
attivate dai singoli docenti opportune e mirate forme di recupero e sostegno in itinere o con help.
Ciascun docente, di conseguenza, ha attuato e attivato nel proprio ambito disciplinare metodi e
strategie, che hanno contribuito a far acquisire agli studenti conoscenze e competenze prefissate
nei rispettivi ambiti cognitivi e didattici, attraverso costanti forme di motivazione a livello
individuale e collettivo e l’opportuna selezione dei contenuti disciplinari significativi e
indispensabili per la formazione del profilo professionale indicato, nonché di cittadini maturi e
consapevoli.
Per i ragazzi con certificazione i docenti si sono avvalsi delle misure previste dal relativo
documento (PEI). Per la modalità delle relative prove d’esame si veda la relazione finale al
presente documento (allegato 3).
Verifiche: tipologie adottate
Nel corso dell'anno sono state effettuate prove scritte e prove orali, come stabilito nella
programmazione iniziale. Nelle valutazioni si è tenuto conto dei criteri stabiliti a livello
collegiale. Nelle attribuzioni delle valutazioni finali ci si è basati sui seguenti parametri:
conoscenze, competenze, capacità, partecipazione al dialogo educativo, frequenza scolastica,
percorso rispetto ai livelli di partenza, impegno.
Nella correzione delle diverse tipologie di prova, ad eccezione di quelle a risposta multipla, si è
fatto riferimento ai seguenti punti:
i. corrispondenza dell'elaborato alla traccia proposta;
ii. articolazione dei vari punti presenti nella traccia con esposizione delle nozioni principali;
iii. completezza nell'elaborazione;
12
iv. correttezza espositiva e competenza terminologica;
v. approfondimento critico e / o interdisciplinare
LIVELLI E VOTI – INDICATORI E DESCRITTORI
Punteggio in decimi
Punti esame
Stato:
Prove scritte
(PUNTI/15)
Punti esame
Stato:
Prove orali
(PUNTI/30)
Indicatori e descrittori
10
ECCELLENTE
(E)
15 29-30
a. conoscenza completa e profonda;
b. rielaborazione critica e personale con spunti
significativi ed originali; realizzazione creativa a
livello tecnico;
c. esposizione brillante, ricca di efficacia espressiva.
9 OTTIMO (O) 14 27-28
a. conoscenza organica ed esauriente;
b. spiccate capacità di interpretazione e giudizio;
collegamenti efficaci, realizzazione accurata a
livello tecnico;
c. esposizione fluida e ricca.
8
BUONO
(B)
13 24-26
a. conoscenza ampia e sicura;
b. rielaborazione precisa dei contenuti; interesse per
alcuni argomenti ; esecuzione disinvolta a livello
tecnico ;
c. esposizione sciolta e sicura.
7
DISCRETO
(D)
11-12
21-23
a. conoscenza abbastanza articolata dei contenuti;
b. rielaborazione con spunti personali su alcuni
argomenti; esecuzione esatta delle consegne a livello
tecnico;
c. esposizione abbastanza appropriata.
6
SUFFICIENTE
(S)
10 20
a. conoscenza degli elementi fondamentali della
disciplina;
b. comprensione/considerazione semplice dei
contenuti; esecuzione adeguata negli aspetti
essenziali a livello tecnico;
c. esposizione semplice ma sostanzialmente corretta.
5
INSUFFICIENTE
(I)
8-9
16-19
a. conoscenza incompleta o imprecisa/superficiale
degli argomenti trattati;
b. limitata autonomia nella elaborazione con
relazione dei contenuti; esecuzione talvolta
imprecisa a livello tecnico;
c. esposizione incerta/impresa e poco lineare.
4
SENSIBILMENTE
INSUFFICIENTE
(SI)
6-7
10-15
a. conoscenza frammentaria e poco corretta dei
contenuti fondamentali;
b. limiti quantitativi e qualitativi
nell’apprendimento; esecuzione imprecisa ed
approssimativa a livello tecnico;
c. esposizione scorretta e stentata.
3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
(GI)
3-5
5-9
a. conoscenza scarsa dei contenuti fondamentali;
b. scarso apprendimento ed esecuzione talvolta
mancante dei fondamenti a livello tecnico;
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c. esposizione gravemente scorretta e confusa.
1-2
TOTALMENTE
INSUFFICIENTE
(TI)
1-2
1-4
a. preparazione nulla, sino al rifiuto di sottoporsi alle
prove di verifica;
b. incomprensione dei contenuti e del linguaggio;
esecuzione del tutto mancante dei fondamenti a
livello tecnico;
c. mancanza di esposizione.
In allegato al documento (Allegato 2) si riportano le griglie usate durante l'anno per le
valutazioni delle prove, approvate dal Consiglio di Classe.
Nel corso dell'anno sono state effettuate le seguenti simulazioni delle prove d'esame, con le
seguenti scansioni:
o SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA, il giorno 03/05/2018, per la durata di 5 ore;
o SIMULAZIONI DI SECONDA PROVA, il giorno 04/05/2018, per la durata di 5
ore;
o PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA, il giorno 04/04/2018, per la durata
di 2,5 ore, con le seguenti materie: STORIA, AGRONOMIA TERRITORIALE,
SCIENZE MOTORIE;
o SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA, il giorno 26/04/2018, per la
durata di 3 ore, con le seguenti materie: ECONOMIA AGRARIA, INGLESE,
SOCIOLOGIA RURALE, MATEMATICA.
.
Relazione con le famiglie
Per quanto riguarda il rapporto con le famiglie è stato improntato alla trasparenza e consolidato
attraverso i periodici colloqui individuali con i docenti: ogni insegnante ha messo a disposizione
un'ora la settimana per i colloqui individuali con i genitori e sono stati organizzati un ricevimento
generale nel primo trimestre e un ricevimento generale nel secondo pentamestre.
14
Il Consiglio di classe
Pavoni Viviana Lingua e letteratura Italiana e Storia
(Coordinatrice di classe) _________________________
Brigà Luciana Economia agraria e dello sviluppo
territoriale _________________________
Ferrari Gualtiero ITP Agronomia territoriale ed
Ecosistemi forestali _________________________
Bozzola Roberto Scienze motorie _________________________
Orlando Matteo Religione _________________________
Zampini Siro Matematica _________________________
Sancassani Manuel
ITP Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione nazionale e
comunitaria /Economia agraria e
dello sviluppo territoriale
_________________________
Magagnotti Stefano Sostegno _________________________
Fasoli Benedetta Sostegno _________________________
Quaranta Stefania Inglese _________________________
Verdevalle Romina
Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione nazionale e
comunitaria
_________________________
De Luca Giuseppe Sociologia rurale e storia
dell'Agricoltura _________________________
De Rossi Evelina Agronomia territoriale ed
ecosistemi forestali _________________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
__________________________
S. Floriano, 13 maggio 2018
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
ALLEGATO 1
Relazioni finali e Programmi svolti a.s. 2017/2018
Docenti del Consiglio di classe
Pavoni Viviana Lingua e letteratura Italiana e Storia
Brigà Luciana/Sancassani
Manuel
Economia agraria e dello sviluppo territoriale
Bozzola Roberto Scienze motorie
Orlando Matteo Religione
Zampini Siro Matematica
Quaranta Stefania Inglese
Verdevalle
Romina/Sancassani Manuel
Valorizzazione delle attività produttive e
legislazione nazionale e comunitaria
De Luca Giuseppe Sociologia rurale e storia dell'agricoltura
De Rossi Evelina/Ferrari
Gualtiero Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
Materia: Lingua e letteratura italiana
Docente: Pavoni Viviana
ore 4
La classe, per quanto riguarda le discipline umanistiche, ha svolto un percorso regolare nei tre
anni, durante i quali, però, solo alcuni allievi hanno acquisito un metodo di lavoro e di studio
efficace, mentre altri hanno avuto difficoltà nell’affrontare gli argomenti e non hanno dimostrato
un impegno serio, costante e adeguato alla disciplina.
Altrettanto difficoltoso si è verificato il percorso atto a far acquisire le abilità di scrittura e di
analisi testuale, nelle quali si manifestano notevoli incertezze e, per alcuni allievi, gravi lacune
che impediscono loro di essere all’altezza delle richieste ministeriali a riguardo.
Il dialogo con l’insegnante e l’interesse per i temi trattati si è rivelato in crescita nel corso del
triennio, nell’ultimo anno, in particolar modo, alcuni allievi hanno dimostrato una partecipazione
abbastanza attiva alle lezioni con interventi e rielaborazioni personali dei temi trattati. Tuttavia la
motivazione allo studio dei contenuti letterari non è sempre stata sufficiente, né costante o
adeguata alle richieste previste per età e livello di competenze.
Solo pochissimi allievi hanno pertanto raggiunto risultati discreti.
Per sostenere gli alunni nello studio, le prove di verifica sia scritte che orali sono state
programmate, al fine di permettere loro una migliore organizzazione nello studio.
Il comportamento in classe è stato sempre corretto e rispettoso, collaborativo e adeguato
all’ambiente.
Il giudizio finale della docente è positivo solo per alcuni allievi, che, nonostante le difficoltà
della materia, hanno collaborato in modo efficace con l’insegnante nel corso dell’intero anno
scolastico, mentre per molti degli studenti il giudizio non è del tutto positivo a causa dello scarso
impegno e della demotivazione.
Per gli allievi certificati con legge 104 si possono vedere obiettivi e metodi di lavoro nel PEI.
PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
I.Realismo, Naturalismo e Verismo:
Contesto socio-economico
L’età del Positivismo
Caratteristiche principali e differenze dei due movimenti
Emile Zola opere:
• Gervasia all’Assomoir (pag.81)
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Giovanni Verga
Vita, opere, pensiero e poetica
Novelle e romanzi
Da I Malavoglia
• La prefazione de I Malavoglia (pag. 145)
• La famiglia Malavoglia (pag. 150)
• L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni (pag. 157)
Trama del romanzo Mastro-don Gesualdo
Da Vita dei campi
• Rosso Malpelo: solo trama
• La lupa (pag.138)
II.La nascita della poesia moderna
L’età del Decadentismo
Simbolismo ed Estetismo
La sensibilità decadente
Poesia e narrativa
Charles Baudelaire
Da I fiori del male:
• Corrispondenze (pag. 70)
Arthur Rimbaud
Da Poesie
• Vocali (pag. 76)
Giovanni Pascoli:
Vita e opere
Pensiero e poetica
Temi, motivi, simboli, innovazione stilistica
Da Il fanciullino:
• E’ dentro di noi un fanciullino (pag. 226)
Da Myricae:
• Lavandare (pag. 195)
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• X Agosto (pag. 197)
• Temporale (pag. 203)
• Il lampo (pag. 205)
• Il tuono (pag. 207)
Da Canti di Castelvecchio:
• La mia sera (pag. 210)
Gabriele D’Annunzio
Vita e opere
Pensiero e poetica
Estetismo e superomismo
Da Il piacere:
• Il ritratto di un esteta (pag. 265)
Da Laudi (Alcyone):
• La pioggia nel pineto (pag. 256)
III.L’età delle avanguardie
Il Futurismo e il suo manifesto
La letteratura futurista
Filippo Tommaso Marinetti:
• Il bombardamento di Adrianopoli (pag. 298)
IV.Il romanzo del primo’900
La crisi della ragione:
-la nascita della psicanalisi di Freud
-teoria del tempo di Bergson
-teoria della relatività di Einstein
Il romanzo della crisi
Il rinnovamento delle strutture narrative in Europa
Franz Kafka: temi del romanzo La metamorfosi
James Joyce: il flusso di coscienza
Marcel Proust: il tema del tempo nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto
Italo Svevo
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Vita e opere
La cultura e le tematiche
La novità narrativa
Da La coscienza di Zeno:
• Prefazione (pag. 340)
• L’ultima sigaretta (pag. 343)
• Un rapporto conflittuale -parti scelte- (pag. 350)
• Un salotto “mai più interdetto” –parti scelte- (pag. 359)
• Una catastrofe inaudita (pag. 366)
Luigi Pirandello
Vita e opere
Pensiero e poetica
Il contrasto tra forma e vita
Relativismo conoscitivo
La poetica dell’umorismo:
Da L’Umorismo:
Il sentimento del contrario – da riga 30 a 51- (pag. 388)
I romanzi:
Da Il fu Mattia Pascal:
• Premessa (pag. 393)
• Cambio treno -parti scelte-(pag. 396)
• Io e l’ombra mia –parti scelte- (pag. 403)
Da Uno, nessuno e centomila:
• “Salute!” –da riga 77 a 124- ( pag. 414)
Le novelle:
Da Novelle per un anno:
• Il treno ha fischiato (pag. 425)
Il teatro:
Da Così è (se vi pare):
• Trama e Come parla la verità (parte della scena nona-pag. 438)
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V.La poesia del ‘900
Panoramica essenziale
L’Ermetismo
Salvatore Quasimodo
Poetica e stile
Da Acque e terre:
• Ed è subito sera (pag. 679)
Da Giorno dopo giorno:
• Uomo del mio tempo (pag. 680)
Giuseppe Ungaretti
Vita e opere
La poetica
Da L’allegria:
• Veglia (pag. 466)
• Fratelli (pag. 468)
• I fiumi (pag. 475)
• San Martino del Carso (pag. 479)
• Mattina (pag. 484)
• Soldati (pag. 485)
Da Sentimento del tempo:
• La madre (pag. 489)
Umberto Saba
Poetica
Da Il Canzoniere
• Città vecchia (pag. 690)
• Amai (pag. 693)
• Eroica (testo in fotocopia)
Eugenio Montale
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Vita e opere
Poetica e fasi della produzione
Da Ossa di Seppia:
• I limoni (pag. 641, solo I e III strofa)
• Non chiederci la parola (pag. 644)
• Spesso il male di vivere ho incontrato (pag. 648)
Da Le occasioni
• Non recidere, forbice, quel volto (pag. 659)
Da Satura:
• Ho sceso, dandoti il braccio (pag. 668)
VI.La narrativa in Italia tra gli anni ‘20 e ‘50
Il nuovo realismo in Italia
L’esempio di Moravia
La stagione del Neorealismo in letteratura e nel cinema
Primo Levi
Vita e opere
Trama, struttura e temi di Se questo è un uomo
Italo Calvino
Vita e opere
Poetica della prima fase
Da Il sentiero dei nidi di ragno:
• La pistola (pag. 848)
Testo in adozione, Sambugar-Salà, Laboratorio di letteratura 3, La Nuova Italia
OBIETTIVI RAGGIUNTI
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Educazione linguistica: conoscenza essenziale della struttura morfo-sintattica della lingua
italiana e uso di un lessico semplice, ma adeguato al contesto; conoscenza delle procedure di
redazione delle seguenti tipologie testuali: testo argomentativo, articolo di giornale (di fondo),
saggio breve, tema storico, tema di ordine generale.
Educazione letteraria: Contestualizzazione del testo letterario e dei suoi i valori storico-sociali,
morali ed ideologici.
Conoscenza del genere letterario a cui il testo appartiene.
Comprensione dei mezzi stilistico- espressivi degli autori studiati.
Comprensione di affinità e differenze sul piano tematico e culturale di testi di epoche e autori
diversi.
Conoscenza dei quadri culturali e letterari, quali il Realismo, il Naturalismo, il Verismo
ottocenteschi, il Simbolismo, il Decadentismo, le Avanguardie, il Realismo e il Neorealismo
novecenteschi.
Competenze di semplici analisi testuali.
Produzione di un basilare parere personale su un’opera letteraria dopo la sua fruizione in lettura
diretta.
Obiettivi minimi essenziali relativi all’educazione linguistica: utilizzo delle fondamentali
strutture sintattiche e delle parti del discorso in modo funzionale; esposizione corretta e coerente;
produzione a livello essenziale delle varie tipologie testuali non letterarie previste
Conoscenza delle linee essenziali dei quadri storico-culturali riferibili alle opere lette;
riconoscimento di alcune figure retoriche fondamentali.
Obiettivi minimi essenziali relativi all’educazione letteraria: riconoscimento delle fondamentali
tipologie testuali letterarie; produzioni di brevi commenti motivati dei testi letterari letti;
ricostruzione del contesto storico generale di un testo letterario; conoscenza in modo essenziale
delle caratteristiche del Realismo, Naturalismo, Verismo, Simbolismo, Decadentismo,
Avanguardia, Realismo e Neorealismo; analisi di un testo narrativo e poetico, con individuazione
degli elementi stilistici, lessicali e sintattici di base.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE
Verifiche scritte
Sperimentazione delle diverse forme di scrittura previste dall’esame di stato (2 nel primo
trimestre e 3 nel pentamestre compresa la simulazione di prima prova).
Verifiche orali
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Interrogazioni programmate individuali e collettive (2 nel primo trimestre e 3 nel pentamestre e
un’ulteriore prova orale di recupero se necessaria).
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Materia: Storia
Docente: Pavoni Viviana
ore 2
La classe si è dimostrata abbastanza interessata agli argomenti storici trattati dall’insegnante,
l’impegno è stato costante e sufficientemente adeguato. I risultati possono essere considerati
sufficienti per quasi tutti gli allievi, anche se alcuni dimostrano una maggiore difficoltà
nell’esposizione e nei collegamenti tra epoche ed eventi storici. Nel complesso l’atteggiamento
degli allievi è stato corretto, abbastanza serio e adeguato. Alcuni hanno dimostrato particolare
interesse agli eventi storici del ‘900 e una certa capacità di relazionare tali avvenimenti al
presente, seppure operando semplici collegamenti. In generale la classe ha dimostrato di essere
cresciuta nel corso del triennio per capacità critica e di lettura del presente attraverso una
maggior adesione ai fondamenti della disciplina storica.
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
1 MODULO: La belle époque, il taylorismo, le tensioni politiche e sociali del primo ‘900 e l’età
giolittiana
2 MODULO: La Russia prerivoluzionaria e la rivoluzione d’ottobre
3 MODULO: Nazionalismi, riarmo, la 1° guerra mondiale, il primo dopoguerra in Italia e in
Europa
4 MODULO: I partiti di massa, liberismo e totalitarismo a confronto
5 MODULO: Il fascismo in Italia, il nazismo in Germania e lo stalinismo in Russia
6 MODULO: La crisi del ’29 negli U.S.A. e ripercussioni in Europa
7 MODULO: La 2° guerra mondiale e il secondo dopoguerra
8 MODULO: Il dopoguerra italiano e la ricostruzione
9 MODULO: La guerra fredda e l’inizio della distensione
10 MODULO: gli anni ’60 – ’70 in Italia e in Europa
Testo in adozione: P. Di Sacco, Passato Futuro 3, SEI.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI
Capacità di consultazione di manuali, atlanti, documenti, testi storiografici.
Conoscenza e utilizzo di termini, espressioni, concetti propri del linguaggio storiografico e socio-
economico.
Distinzione dei diversi aspetti di un evento storico complesso (economici, sociali, politici,
culturali, religiosi, ambientali) e le loro relazioni.
Capacità di confrontare istituzioni, fenomeni storici diversi, sapendo cogliere differenze e
analogie.
Comprensione del legame tra lo studio del passato e lettura del presente.
Conoscenza degli aspetti caratterizzanti la storia di fine Ottocento e del Novecento.
Conoscenza della nascita della Repubblica italiana.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE
Verifiche scritte
1 prova a domande aperte (simulazione di terza prova) nel secondo pentamestre.
Verifiche orali
Interrogazioni programmate individuali (2 nel primo trimestre e 2 nel pentamestre e un’ulteriore
prova orale di recupero se necessaria).
Materia: Scienze motorie e sportive
Docente: Bozzola Roberto
ore svolte: 2
La classe, composta da 12 alunni (tutti maschi) risponde alle attività proposte con
interesse abbastanza costante e una buona partecipazione. Sotto il profilo umano, la classe ha
sempre dimostrato atteggiamenti positivi amalgamandosi al suo interno e sviluppando rapporti
interpersonali amichevoli e solidali. Anche nei confronti del sottoscritto, gli alunni hanno sempre
manifestato un rapporto aperto, spontaneo e rispettoso.
In relazione al profitto, la classe è formata da elementi con buone e ottime potenzialità ed
attitudini all’attività fisica, ha sempre espresso l’impegno e il coinvolgimento necessari per
rispondere in modo compiuto ed adeguato agli stimoli proposti. La partecipazione si è sempre
rivelata propositiva.
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Nella classe sono presenti due alunni certificati con la legge 104/92, con caratteristiche e
attitudini differenti tra loro. Un allievo in particolare, proprio per la sua disabilità, ha difficoltà
nei movimenti che risultano essere poco coordinati. Tuttavia i due allievi hanno sempre svolto le
attività proposte e i compagni sono sempre stati coinvolgenti nei loro confronti.
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE MOTORIE
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
- AVVIAMENTO MOTORIO: esercizi di stretching – esercizi di mobilità articolare dei vari
distretti del corpo - esercizi di tonificazione a corpo libero – esercizi di resistenza andature,
corsa prolungata).
- RESISTENZA e VELOCITÀ: esercitazioni di corsa prolungata, prove in circuito.
- FORZA – MOBILITA’ ARTICOLARE : esercizi a corpo libero, con piccoli attrezzi, con
grandi attrezzi.
- DESTREZZA – COORDINAZIONE – AGILITÀ: esercizi a corpo libero, percorsi, circuiti,
lavoro agli attrezzi.
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA
GIOCHI SPORTIVI: Uni-hockey, Dodgeball, Crazy ball.
GIOCHI SPORTIVI
1. PALLAMANO: Fondamentali individuali: il passaggio, il tiro in porta. Fondamentali di
squadra: ruoli dei giocatori, l’attacco, la difesa
2. PALLAVOLO: Esercitazioni di squadra e partite con altre classi.
3. DOGE BALL: esercitazioni e partite.
4. HIT BALL: esercitazioni e partite.
5. HOCKEY: Fondamentali individuali e di squadra.
6. ULTIMATE FRISBEE: tecnica del diritto e rovescio, importanza del regolamento e
dell'auto-arbitraggio, la carta dello sportivo, rispetto dell'avversario e del compagno di
squadra, far play.
ATTIVITÀ’ LUDICA
1. PALLAVOLO: gioco di squadra
2. PALLAMANO: gioco di squadra
3. CALCETTO: gioco di squadra
4. PALLACANESTRO: gioco di squadra
5. HIT BALL: gioco di squadra
5. DOGEBALL, gioco di squadra.
6. HOCKEY, gioco di squadra.
7. ULTIMATE FRISBEE, gioco di squadra
e. TEORIA
1- Effetti e importanza dell'attività fisica sulla salute,
2- Doping: definizione, categorie, effetti dopanti e avversi delle varie sostanze e metodi.
3- Primo soccorso, BLS (Basic Life Sistem)
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Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione
Unità didattiche Periodo Capacità percettivo - coordinative durante la pratica sportiva Capacità condizionale: la forza – velocità - rapidità settembre – ottobre - novembre Riscaldamento muscolare e mobilità articolare all’inizio di ogni lezione Pratica sportiva: pallavolo ottobre Pratica sportiva: pallamano novembre - dicembre Pratica sportiva: calcio a cinque nell’arco dell’a.s. Pratica sportiva : uni-hockey marzo - aprile Pratica Sportiva: footgolf ottobre Teoria: attività fisica e benessere ottobre – novembre – marzo e aprile Salute e benessere, doping novembre Corso Primo soccorso BLS aprile Altre ore Durante l’anno scolastico Ore effettivamente svolte dal docente fino al 03 maggio
2018
53
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini
di:
Conoscenze
Gli studenti conoscono:
- l’ importanza della fase iniziale di riscaldamento preparatorio per la successiva attività
motoria;
- i regolamenti dei seguenti giochi sportivi: pallavolo, pallamano, calcio a cinque, uni-hockey.
- le caratteristiche tecnico-tattiche di: pallavolo, pallamano, calcio a cinque in termini di gesti
fondamentali e di semplici principi tattici di difesa e di attacco;
- la didattica di base i gesti fondamentali della disciplina tennis;
- principi di forza e metodologia applicata in circuiti specifici;
- richiamo abilità motorie di base con utilizzo di spalliera e piccoli attrezzi;
- i principi metodologici di base per un corretto svolgimento dell’attività motoria;
- per quanto riguarda gli aspetti teorici, la classe ha acquisito conoscenze sul doping,
definizione, categorie sostanze e metodi illeciti, effetti dopanti e avversi delle varie categorie;
l'importanza dell'attività fisica per il benessere psico-fisico e rilevanza sulla salute; il primo
soccorso e protocollo BLS.
Competenze
Gli studenti sono in grado di:
- compiere attività di resistenza, velocità, tonificazione muscolare, mobilità articolare, ciascuno
in base alle proprie differenze morfologiche e funzionali;
- coordinare i propri movimenti in maniera efficace in mutevoli situazioni motorie;
- praticare le attività sportive, sapendone applicare correttamente i fondamentali, ciascuno
secondo il proprio ruolo e la propria attitudine;
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- utilizzare i piccoli e grandi attrezzi della palestra al fine di realizzare progetti operativi
finalizzati;
- applicare le conoscenze acquisite dei giochi di squadra per arbitrare e organizzare una partita;
- nel corso dell’anno la classe ha acquisito competenze relative a coordinazione e pratica nelle
discipline di footgolf e tennis.
- collaborare positivamente con l’insegnante e con i compagni durante la lezione.
Capacità
Gli studenti sono in grado di:
- utilizzare, nelle varie situazioni spazio-temporali, le proprie capacità motorie sia coordinative
che condizionali;
- eseguire gli sport programmati applicando schemi di attacco e di difesa adeguati alle
situazioni;
- utilizzare le conoscenze e le competenze per consolidare una cultura motoria sportiva quale
costume di vita instaurando contatti socio-relazionali soddisfacenti;
- gestire e padroneggiare i movimenti del proprio corpo nel lavoro a corpo libero, con gli
attrezzi, e in ambiente naturale;
- concentrarsi e controllare i propri movimenti e la propria emotività nel gioco di squadra.
Metodologie
- lezione frontale in palestra con dimostrazione dell’insegnante o di un allievo ed esecuzione
collettiva della classe;
- lezioni teoriche in palestra e in classe;
- confronti con produzione grafici, relazioni svolte a casa.
Materiali didattici
- Per la parte teorica è stato utilizzato il libro di testo e strumenti multimediali.
- Sono state effettuate esercitazioni in palestra, con tutte le attrezzature disponibili (piccoli
attrezzi: cerchi, palle, palle mediche, bacchette, funicelle, coni e grandi attrezzi: spalliere,
tappeti).
Attività’ extra, para, extracurricolari
Progetto SPORT 5:
Footgolf: la classe ha partecipato ad una giornata di approfondimento didattico, attraverso
l’attività di footgolf gli allievi hanno sperimentato e messo alla prova la propria capacità
coordinativa oculo-podalica.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE
- n.4 Prove pratiche su unità didattiche come da programma, con Utilizzazione di test strutturati
per la valutazione delle capacità motorie e tabelle di valutazione.
- Per la parte teorica sono state fatte 2 verifiche scritte con test a risposta chiusa e aperta.
- Simulazione terza prova
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Docente : Brigà Luciana, Sancassani Manuel
Materia : Economia agraria e dello sviluppo territoriale
Ore settimanali: 6
Presentazione della classe
Gli allievi della 5AS si sono dimostrati poco partecipi all’attività scolastica proposta ed il loro
impegno molto diversificato: costante e proficuo per pochi, altalenante per altri e scarso per
alcuni elementi. Lascia a desiderare, invece, il senso di responsabilità di alcuni allievi che per
tutto l’anno scolastico hanno accumulato ritardi nella puntualità delle consegne. Per quel che
riguarda gli obiettivi cognitivi si può affermare che il livello di apprendimento conseguito in
termini di conoscenze, competenze e capacità è stato complessivamente appena sufficiente,
anche se si registrano alunni che hanno ottenuto risultati discreti. Il grado d’interesse per la
materia è stato molto variabile, non sempre soddisfacente. Permangono alcuni casi che
presentano lacune e carenze diffuse, difficoltà di studio e di applicazione pratica dei concetti
teorici.
I ragazzi hanno evidenziato difficoltà nella capacità di leggere ed analizzare criticamente i
risultati dei bilanci parziali per individuare la redditività dei vari settori produttivi e il loro
contributo al reddito globale dell’azienda, nel suggerire opportune scelte in relazione
all’ordinamento produttivo, all’organizzazione aziendale ed alle eventuali modifiche strutturali,
sulla base delle analisi economiche effettuate. La capacità di redigere un bilancio economico
parziale e totale utilizzando dati scaturiti da esperienze personali e dati di riviste specializzate è
stata una caratteristica di pochissimi alunni.
PROGRAMMA SVOLTO DI ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO
TERRITORIALE
MODULO 1
Interesse semplice e composto. Il montante e i coefficienti di anticipazione e posticipazione.
Determinazione del tasso e del tempo. Le accumulazioni di somme disomogenee: il principio
fondamentale della matematica finanziaria.
Le annualità limitate e illimitate, anticipate, posticipate, costanti.
L’accumulazione iniziale e finale. Formula di capitalizzazione. La reintegrazione e
l’ammortamento. I costi, i ricavi ed il reddito.
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MODULO 2
Miglioramenti fondiari e bonifiche: definizione e differenza. Determinazione del costo di
miglioramento: spese dirette e mancati redditi. Il giudizio di convenienza dei miglioramenti in
termini di reddito, capitale e saggio. I miglioramenti fatti dal proprietario e dall’affittuario.
MODULO 3
Il bilancio aziendale: parziale e totale. Equazione del tornaconto. Descrizione dell’azienda e dei
capitali. Determinazione delle voci di spesa. Indici dei bilanci parziali e totali. I costi di
produzione della carne. Costo di produzione di 1Kg di carne bianca; bilancio relativo ad un
allevamento di vitelloni da ingrasso (carne rossa).
MODULO 4
Conti colturali e costi di produzione. Il costo di produzione di frumento, orzo, mais, soia. I conti
colturali in termini di reddito lordo (Rl), di tornaconto ad ettaro e a Kg. La determinazione della
convenienza delle colture erbacee: le scelte dell’imprenditore. Fasi produttive di una coltura
arborea. I conti colturali delle colture arboree: voci di difficile determinazione in relazione al
ciclo
produttivo. Determinazione del costo di produzione. Bilancio relativo ad un vigneto e un
meleto.
L’età del massimo tornaconto: determinazione a tentativi.
MODULO 6
Il valore di trasformazione. Il giudizio economico di convenienza alla trasformazione. Il prezzo
di trasformazione dell’uva in vino e del latte in formaggio.
MODULO 7
Il costo d’esercizio delle macchine: bilancio totale e parziale. Costo d’esercizio di una
macchina operatrice: la trattrice. Distinzione tra costi fissi e variabili: voci di costo miste
(stipendi e manutenzione). Costo d’esercizio di una lavorazione. Scelte dell’imprenditore
relativamente al parco macchine. Il costo dei fertilizzanti: cuf. Il prezzo di surrogazione.
MODULO 8
L’estimo e gli ambiti di applicazione. Gli aspetti economici di stima. La figura del perito; le
fasi della stima, il principio dell’ordinarietà. Il metodo di stima, i procedimenti di stima
sintetica e per capitalizzazione dei redditi.
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MODULO 9
Stima dei prodotti in corso di maturazione: frutti pendenti e anticipazioni colturali. I diversi casi
applicativi.
MODULO 10
Il catasto dei terreni. L’Agenzia del territorio. La formazione del catasto, pubblicazione e
attivazione. La conservazione del catasto. Documenti catastali e la loro visura. I redditi catastali
e le tariffe d’estimo.
Durante il corso dell’anno sono state effettuate delle variazioni negli argomenti preventivati
inizialmente. Per ogni modulo sono stati eseguiti e proposti diversi esercizi, stesure di bilanci sia
parziali che totali, ad esclusione dei moduli 8 e 10 a cui è stata data una trattazione
esclusivamente teorica.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Si considerano raggiunti i seguenti obiettivi:
- utilizzare strumenti analitici per elaborare bilanci di previsione, riscontrare bilanci parziali e
finali,
emettendo giudizi di convenienza;
- individuare gli elementi necessari alla stesura dei conti colturali, alla quantificazione dei costi
di
produzione e dei valori di trasformazione, partendo dal bilancio aziendale;
- determinare i conti colturali, i costi di produzione ed i valori di trasformazione;
- determinare la produttività (totale, media) dei singoli fattori della produzione.
Il percorso didattico ha permesso di conseguire i seguenti apprendimenti in termini di
conoscenze, abilità e competenze:
- conoscere i parametri tecnico – economici dei miglioramenti fondiari.
- saper valutare la convenienza economica di un investimento fondiario;
- saper esprimere un giudizio economico di convenienza.
- saper esprimere un giudizio economico di convenienza sulla utilizzazione dei mezzi
tecnici aziendali.
- saper determinare i costi di produzione ed i conti colturali.
- saper valutare la convenienza alla trasformazione.
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TIPOLOGIE E NUMERO DI VERIFICHE
Sono state effettuate sia prove scritte che verifiche orali, in numero pari a tre scritti per ciascun
trimestre o pentamestre, due orali nel secondo periodo.
Materia: I.R.C.
Docente: Orlando Matteo
Ore: 1 ora
Si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica 12 alunni (tutti maschi) su un totale di
12 alunni.
La classe, nel corso dell’intero anno scolastico, è risultata particolarmente propositiva,
interessata agli argomenti presentati, sempre corretta e quando, su diversi argomenti, è stato
possibile chiedere un’opinione personale, la maggior parte degli alunni ha avuto modo di spiegar
bene la propria posizione.
PROGRAMMA SVOLTO DI I.R.C.
Questi, in ordine cronologico, sono gli argomenti svolti dal 26 settembre 2017 fino alla data del
15 maggio 2018 (il martedì, nel corso della quinta ora mattutina di lezione):
- Conoscenza della classe e presentazione del programma; - Gioco Test "Conosci te stesso"; -
Sull’attribuzione di responsabilità: la situazione della “Donna sul Ponte”; - Il deep web e i
pericoli della Blue Whale; - Riflessioni su alcuni aspetti legati alla "festa" di Halloween; - Anna
Frank e la memoria negata. Riflessioni sulla violenza negli stadi e l'antisemitismo; - I cicli della
vita e i riti di passaggio; - Matrimoni, poligamia e matrimoni misti; - Mafie e antimafie in Italia.
Le religioni contro la criminalità; - L'abbigliamento nelle religioni; - Sette e settarismi nelle
religioni, nella società e nella politica. Due casi paradigmatici: la "Manson Family" e gli
estremismi politici; - Il cibo e le religioni; - Il senso e i valori del natale; - L'aborto; - I pericoli
delle sette parapsicologiche; - La pianificazione familiare e le religioni; - Controllo delle nascite;
- La contraccezione; - La legge elettorale e i programmi dei partiti politici per le prossime
elezioni; - Aerial Ireland - Paesaggi, tradizioni e religioni irlandesi; - 8 marzo e 25 novembre.
Donne, cronaca, politica e religioni; - La tutela degli animali nelle religioni; - L'aldilà nelle
religioni; - Angeli e demoni nei monoteismi e nelle religioni orientali; - Esorcismi e preghiere
apotropaiche nelle religioni; - Elemosina e giustizia sociale. Matrimoni misti e coppie di fatto.
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
Divorzio; - I valori fondamentali della vita sociale (verità, libertà, giustizia, pace); - La famiglia,
cellula vitale della società, il lavoro e la civiltà dell'amore.
OBIETTIVI RAGGIUNTI: OBIETTIVI:
- Prerequisiti (disponibilità e confronto al dialogo educativo con l’insegnante e con i compagni di
classi; disponibilità ad accogliere “l’altro” nel rispetto della originalità e diversità di ciascuno;
disponibilità ad accostarsi alla cultura religiosa, al suo linguaggio, alle fonti, alle sue maggiori
espressioni storiche, culturali ed artistiche).
- Conoscenza dei seguenti argomenti: la persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le
ricorrenti domande di senso; la morale della comunicazione sociale; il mondo della politica e la
sua etica; la dottrina sociale della Chiesa; le religioni, il dialogo interreligioso e il suo contributo
per la pace fra i popoli; l’insegnamento della Chiesa Cattolica e delle altre religioni sui vari
momenti della vita.
- Obiettivi minimi pedagogico-didattici raggiunti: saper programmare e organizzare la propria
attività di studio; - saper leggere e comprendere le lezioni assegnate; - conoscere, esplicitare e
spiegare i concetti fondamentali della materia; - acquisire competenze linguistiche di base della
materia; - considerare l’IRC come disciplina che può arricchire l'uomo, che insegna il rispetto
delle convinzioni altrui, nell’ambito del pluralismo delle concezioni della vita;
Al termine di questo quinto anno gli alunni hanno dimostrato di: conoscere i contenuti del
programma didattico; - comprendere e saper riassumere e spiegare ciò che si è appreso; -
applicare i procedimenti appresi anche in situazioni diverse; - analizzare identificando gli aspetti
più rilevanti dei processi esaminati; - sintetizzare la struttura dell’argomento affrontato; -
valutare e rielaborare criticamente ciò che si è appreso.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE: I criteri con i quali sono stati valutati gli
obiettivi proposti sono: - partecipazione; - capacità di intervenire con pertinenza nel lavoro che si
svolge; - interesse; - apprezzamento per la materia e le tematiche affrontate; - conoscenza dei
contenuti e del linguaggio specifico; - riespressione dei contenuti e decodificazione del
linguaggio religioso; - rielaborazione, lettura, apprezzamento dei valori religiosi; - comprensione
dei valori al di là del contenuto nella loro specificità umana; - apprezzamento dell’importanza
delle religioni nella comprensione della realtà umana
Nell’IRC la valutazione finale richiede un giudizio sul processo compiuto più che sui risultati
conseguiti. Al termine di ogni unità didattica, come stabilito dalla programmazione iniziale, sono
state fatte delle verifiche (questionari a domande aperte, con risposte verbali degli studenti). A
causa dell’esiguo monte ore le verifiche sono state 1 per quadrimestre.
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Materia: Inglese
Docente: Quaranta Stefania
ore 3
La classe 5AS è formata da 12 studenti tutti maschi. Uno studente ripete la classe quinta, due
studenti usufruiscono della Legge 104, con programmazione differenziata.
In seguito a iniziali osservazioni e rilevazioni da parte della docente, la classe è risultata
caratterizzata da un livello di competenza comunicativa e grammaticale in lingua inglese molto
basso dovuto anche all’avvicendarsi di diversi docenti nel corso degli anni precedenti che non
ha favorito la continuità nell’apprendimento oltre ad una mancanza di applicazione e continuità
di studio a casa. Solo uno studente ha mostrato serietà nello studio e nel rispetto delle consegne.
Pochi studenti presentano un livello discreto della lingua, ma lo scarso interesse per la materia e
l’atteggiamento generale piuttosto passivo e superficiale, non ha permesso uno svolgimento
delle lezioni adeguato ad una classe quinta.
PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE:
• Quinto anno: revisione dei principali tempi verbali, 4 moduli di microlingua:
MODULE 1: AGRICULTURE THEN AND NOW
• The primary sector pages 37-38
• Introducing agriculture pages 39-40
• The origins of agriculture: from page 41 to 49
• Photosynthesis page 63
• Biotech farming and sustainable and organic farming pages 72-74
MODULE 2: BOTANY AND FORESTRY
• A scientific study of plants pages 108
• Carolus Linnaeus page 109
• Plant variety- classification pages 110-11
• Botanical gardens page 113
• Forestry pages 115-116
• Types of trees pages 118-119
• Horticulture pages 120-121
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MODULE 3: THE FOOD INDUSTRY
• Food manufacturing and careers ( no automation and skills and tasks) pages 134-135
• Food processing page 137
• Dairy products, pasteurization, homogenization and cheese making ( pages 139-140)
• Olive oil pages 142-143
• Food preservation and common techniques page 145
MODULE 4: THE BEVERAGE INDUSTRY
• Beverage production page 161
• Wine page 164 + fotocopia allegata
• Wine production, fermentation and ageing pages 168-169 ( no filtering)
• Wine types, champagne production (172-173)
Argomenti svolti dopo il 30-04:
• Beer pages 174-175
• British pubs page 176
• Describing wines page 177
Inoltre si sono svolte simulazioni su “cv writing and the job interview”, oltre alla visione di film
in lingua originale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
- comprendere un semplice testo nella sua globalità;
- conoscere una terminologia specifica (a seconda dell’indirizzo scelto) relativa ai testi e
alle letture presi in esame
- conoscere in maniera globale i principali argomenti trattati relativi all’indirizzo.
- sapersi esprimere con pronuncia non lontana dal modello standard;
- saper rispondere in modo coerente alle domande scritte e orali.
Gli obiettivi di apprendimento sono stati raggiunti solo in parte e non dall’intera classe. La
conoscenza dei principali argomenti trattati è solo parziale per molti studenti che non sempre
sono stati in grado di rispondere in modo coerente alle domande sia scritte sia orali, nonostante la
richiesta di svolgere riassunti a casa, spesso non svolti.
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TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE:
Le verifiche si sono svolte prevalentemente in funzione della tipologia della terza prova, quindi a
domande aperte sugli argomenti trattati. Le verifiche di recupero hanno previsto anche un brano
con domande aperte di comprensione ed esercizio sul lessico.
Si sono svolte due verifiche scritte e due orali nel primo trimestre e tre verifiche scritte
(compresa la simulazione) e due orali nel successivo pentamestre. Si è valutato anche il report
dello stage svolto per due studenti a Dublino, per il resto della classe in azienda.
Valutazione: criteri
Le prove scritte sono state valutate secondo la tabella di riferimento della terza prova in allegato
• conoscenza del lessico specifico;
• conoscenza delle strutture grammaticali;
• competenza delle informazioni e attinenza alla trattazione proposta
• capacità di produrre comunicazioni, frasi e testi minimi con utilizzo adeguato di
lessico, strutture, spelling e punteggiatura;
Per la valutazione delle prove orali si è ritenuto opportuno tenere conto non solo della
preparazione raggiunta dall’alunno rispetto agli obiettivi prefissati e al programma previsto per
l’anno di corso, ma anche di un certo percorso personale dell’alunno rispetto ai livelli di partenza
e al livello complessivo della classe.
La valutazione finale, dunque, è risultante di un processo formativo nel quale si sono tenuti in
considerazione anche elementi quali: impegno, partecipazione in classe, cura nell’utilizzo del
materiale scolastico, rispetto e puntualità nelle consegne. Per i criteri di valutazione e
l’esplicazione del livello di sufficienza si è fatto riferimento alla griglia di valutazione qui di
seguito allegata con la scala dei voti da 1 a 10 trasformati dai quindicesimi.
Agli studenti è concesso consultare un dizionario bilingue messo a disposizione dalla
commissione.
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
Materia: Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
Docente: De Rossi Evelina
ore: 2
La classe, composta da 12 alunni, non ha seguito in maniera continuativa le lezioni, registrando
numerose assenze da parte degli studenti, fino a situazioni in cui la classe presentava quattro soli
alunni. Questo ha reso difficile il raggiungimento degli obiettivi didattici e una continuità nella
trattazione degli argomenti.
Sul versante dell’impegno scolastico di conseguenza l’interesse è apparso nel complesso appena
sufficiente, il coinvolgimento nelle attività e nel dialogo educativo è risultato debole e
frammentato, con un atteggiamento nei confronti delle attività didattica positivo e partecipativo
durante le uscite, piuttosto passivo se non addirittura assente nell’autonomia di studio a casa.
Per quanto riguarda le attitudini e le abilità cognitive il livello medio è risultato nel complesso
appena sufficiente. Qualche allievo tuttavia ha dimostrato impegno e partecipazione più seri e
costanti.
E’ stato proposto un laboratorio di riconoscimento delle principali specie forestali ornamentali ed
autoctone, con scarsi risultati in termini di apprendimento, e gli studenti hanno inoltre avuto
modo di visitare due parchi francesi nel corso del viaggio d’istruzione a Parigi.
PROGRAMMA SVOLTO DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI
FORESTALI
MODULO DIDATTICO 1-Ecologia forestale
Generalità sul bosco, gli ecosistemi e gli agro ecosistemi. L’ecosistema bosco. Le relazioni delle
piante del bosco con i fattori ecologici. Fattori abiotici e biotici. Funzioni del bosco.
Riconoscimento delle piante forestali.
MODULO DIDATTICO 2 – La selvicoltura
Gli interventi selvicolturali. Le funzioni del bosco. Le forme di governo e trattamenti del bosco
(ceduo e fustaia). Il miglioramento del bosco. I rimboschimenti. I piani di assestamento dei
boschi e la scheda di campagna (cenni).
MODULO DIDATTICO 3- Agricoltura montana e Alpicoltura. Piccoli frutti di bosco e
tartuficoltura.
MODULO DIDATTICO 4- Il verde ornamentale
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Funzione del verde urbano. Il ruolo del verde nelle città. Scelte florovivaistiche. Classificazione
del verde urbano.
Si cercheranno di perseguire nelle ore di lezione successive alla stesura del presente documento i
seguenti moduli didattici:
MODULO DIDATTICO 5 – Assetto del territorio
Cenni sulla situazione dei boschi italiani. Il bacino e reticolo idrografico. Il trasporto solido, i
versanti e gli alvei: interventi strutturali e non strutturali. La funzione del bosco e della
vegetazione riparia. Tipologie d’intervento di riassesto sul reticolo idrografico e sui versanti.
MODULO DIDATTICO 6: Pioppicoltura
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il percorso didattico ha portato al raggiungimento, da parte della buona parte degli allievi, dei
sotto indicati obiettivi, distinti in conoscenze, abilità e competenze:
Conoscenze
Ecologia e selvicoltura, principi di assetto del territorio, tecniche di agricoltura montana,
interventi nel verde pubblico e privato, fattori ambientali agenti sulle associazioni vegetali,
Abilità
Analizzare le relazioni ambiente – soprassuolo boschivi e forestali; realizzare interventi di
recupero di verde pubblico e privato;
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Competenze
Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona attraverso
l’utilizzazione di carte tematiche; prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di
miglioramento delle condizioni di parchi e giardini; utilizzare i principali concetti relativi
all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi (cenni)
Si cercheranno di perseguire nelle ore di lezione successive alla stesura del presente documento i
seguenti obiettivi:
Conoscenze
Tecniche di arboricoltura da legno, ruolo dei boschi nella regimazione idrica.
Abilità
Identificare le condizioni di stabilità; definire i fattori che regolano gli equilibri idrogeologici
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE
Nel corso dell’anno sono state proposte complessivamente sei verifiche , secondo svariate
tipologie: tipologia “b” con tre domande a risposta aperta (tipologia prevalente), sotto forma di
test, sotto forma di verifica orale, sotto forma di relazione delle visite svolte.
Materia: Matematica
Docente: Zampini Siro
ore 3
Il programma è stato svolto nel complesso come da Programmazione. Ho ritenuto opportuno,
però, effettuare alcune modifiche tenendo conto dell’andamento della classe. Quindi non ho
svolto le parti riguardanti i teoremi di continuità e di derivabilità, le definizioni dei punti di
continuità e non derivabilità. Infine nella trattazione degli integrali ho tolto ogni riferimento agli
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integrali indefiniti, lavorando soprattutto con le aree (prima con segno e poi “geometriche”).
Particolare attenzione è stata data all’analisi del grafico.
Come previsto nella programmazione la metodologia didattica predominante è stata la lezione
frontale con la possibilità di intervento degli studenti. Prima di affrontare un nuovo argomento
ho sempre presentato l’obiettivo finale in modo da avere sempre chiaro l’obiettivo.
I metodi di valutazione e criteri sono stati coerenti con la Programmazione iniziale. Quasi tutte le
prove sono state improntate su tre esercizi tipo terza prova. Si è svolta anche una simulazione di
terza prova di tipologia B.
L’attività di recupero è stata effettuata in itinere.
Sul piano educativo: il rispetto delle regole è stato mediamente seguito, eccetto una tendenza, da
parte di diversi studenti, ad assenze e ritardi frequenti. Il rapporto tra compagni è stato generalmente
rispettoso; positivo, sereno e generalmente collaborativo quello con me. La classe ha dimostrato
comunque discreto interesse e costante attenzione durante le ore di lezione. Più che sufficienti
mediamente l’impegno e lo studio individuali, per alcuni anche buoni.
Sul piano cognitivo: il profitto nel complesso è buono. La classe ha risposto positivamente agli
stimoli e argomenti proposti. Alcuni alunni hanno raggiunto un livello di eccellenza rispetto agli
argomenti trattati. Un piccolo gruppo ha avuto notevoli difficoltà a raggiungere un livello di
sufficienza, nonostante gli argomenti proposti siano stati semplificati e standardizzati
notevolmente
PROGRAMMA DI MATEMATICA
FUNZIONI, LIMITI, CONTINUITA'
• Funzioni: classificazione, dominio, codominio, segno, parità (ripasso IV).
• Limite: definizione di limite finito per x che tende a finito
• Limite: il calcolo
• Forme indeterminate e loro risoluzione
• Funzioni continue
• Asintoti: determinazione degli asintoti verticali e orizzontali per tutte le funzioni e obliqui solo
per le funzioni razionali fratte.
• Analisi di un grafico: dominio, codominio, segno, parità, asintoti
DERIVATE
• Concetto di derivata di una funzione: legame tra definizione algebrica (limite del rapporto
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incrementale) e geometrica (coefficiente angolare retta tangente)
• Calcolo delle derivate delle funzioni: polinomiali, logaritmo naturale, esponenziale di base
“e”, irrazionali, fratte, prodotto e composte.
• Il calcolo della retta tangente ad una funzione in un suo punto.
• Determinazione degli intervalli di monotonia di una funzione
• Determinazione e calcolo dei punti stazionari (massimi e minimi relativi) mediante l’uso della
derivata.
• Grafico di funzione: studio completo di funzione fino all’analisi della derivata prima.
• Analisi di un grafico: monotonia, massimi e minimi relativi.
INTEGRALI
• Il calcolo delle aree con segno.
• L’integrale definito.
• Il calcolo dell’integrale definito.
• Il calcolo integrale per la determinazione di aree geometriche.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Lo studio della matematica nel corso dell’anno ha permesso il raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
• affrontare situazioni problematiche di varia natura, avvalendosi di modelli matematici atti alla
loro rappresentazione;
• costruire procedure di risoluzione di un problema, anche geometrico, sia per via analitica che
sintetica
• utilizzare consapevolmente elementi di calcolo dell’analisi nello studio di funzione
• operare con il simbolismo matematico;
• analizzare un grafico di funzione nelle sue varie componenti.
NUMERO E TIPOLOGIE DI VERIFICHE
Le verifiche sono state quasi totalmente scritte, anche quelle per l’orale. Nel trimestre iniziale sono
state: tre scritte e una orale (scritte con tipologia terza prova); nel pentamestre sono state, ad oggi,
una scritta, una orale e una simulazione terza prova tipologia B. Sono previste altre due verifiche
per lo scritto e una per l’orale entro la fine dell’anno scolastico.
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Materia: Valorizzazione
Docente: Verdevalle Romina, Sancassani Manuel
ore 6
La classe V AS è formata da 12 alunni, tutti maschi, di cui due certificati secondo la legge n. 104. Il
livello raggiunto non è abbastanza omogeneo: ci sono pochi alunni che hanno evidenziato discrete
capacità espositive e di analisi, altri che hanno mostrato di voler recuperare le difficoltà e le carenze
attraverso un discreto impegno. Il livello generale è appena sufficiente.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DI VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
MODULO I : la tutela dell’ambiente
• L’ambiente e la politica ambientale internazionale
• L’Unione europea e l’ambiente
• La legislazione ambientale italiana e le amministrazioni competenti
• Il Codice dell’ambiente
• La tutela dai danni da inquinamento
• I beni paesaggistici
• Le procedure di impatto ambientale
• Gli organi preposti alla gestione dei rifiuti
• La classificazione dei rifiuti
• Gli adempimenti per gli agricoltori
• Inquinamento del suolo
• Il regime giuridico delle acque
• I servizi idrici
• I bacini idrografici
• L’inquinamento delle acque e la relativa normativa
• La politica forestale europea
• La legislazione italiana
• Il piano di riordino forestale
• I provvedimenti per le zone montane
• La comunità montana
Modulo II: organizzazione amministrativa dello Stato
• Struttura dell’ordinamento amministrativo italiano. (cenni)
• Enti con competenze amministrative territoriali (cenni)
• Le tendenze evolutive dell’organizzazione e dell’attività amministrativa (cenni)
• Le diverse competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni (cenni)
MODULO III: figure giuridiche nelle attività agricole
• I modelli organizzativi
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• Gli obiettivi e i vantaggi dell’associazionismo agricolo
• Forme di integrazione
• Forme giuridiche di aggregazione
• I Patti territoriali per l’agricoltura
• I progetti integrati
• La filiera agroalimentare
• Il controllo di filiera
• I canali di distribuzione dei prodotti agroalimentari
• I distretti produttivi
MODULO IV: diritto e attività agricola europea
• La nascita della Comunità europea
• Le istituzioni dell’Unione europea
• Il mercato unico
• La politica agricola comune (Pac)
• Gli sviluppi della Pac negli anni ‘80
• La riforma della Pac
• La nuova Pac (2014-2020)
• L’organizzazione comune dei mercati agricoli (Ocm)
• Il mercato dei prodotti agroalimentari
• La cessione di prodotti agricoli e agroalimentari
• Le norme commerciali dell’Unione europea
• La legislazione alimentare
• La tracciabilità e la rintracciabilità
• La trasformazione dei prodotti agroalimentari
• La legislazione e la normativa commerciale
• La vendita diretta
• L’etichettatura dei prodotti alimentari
• Il sistema Haccp
• Le norme Iso
• La regolamentazione degli Ogm
• I marchi di qualità
• La produzione biologica
• L’etichettatura dei prodotti biologici
MODULO V: interazione tra mercato e impresa
• Il marketing agroalimentare
• Il marketing mix
• Il benchmarking (argomento da svolgere)
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Conoscenza/Abilità/Competenza acquisita
Modulo 1: la tutela dell’ambiente
• Conoscere gli atti internazionali sull’ambiente
• Conoscere i principi sui la UE basa la sua politica ambientale
• Conoscere il significato di sviluppo e consumo sostenibile
• Conoscere la legislazione italiana ambientale
• Conoscere la legislazione italiana sulla tutela del paesaggio
• Conoscere la normativa sulla gestione dei rifiuti
• Conoscere il quadro normativo italiano sulla difesa e tutela del suolo
• Conoscere il regime giuridico della tutela delle acque
• Conoscere la legislazione forestale
• Saper distinguere gli adempimenti degli agricoltori in tema di rifiuti
• Saper descrivere il ruolo dell’agricoltura in rapporto all’inquinamento del suolo
• Saper descrivere le diverse funzioni dei servizi idrici e dei bacini
Idrografici
• Saper descrivere le funzioni del Piano di riordino forestale
•
Modulo 2: organizzazione amministrativa dello Stato
• Struttura dell’ordinamento amministrativo italiano. Enti con competenze amministrative
territoriali
• Saper riconoscere e descrivere le tendenze evolutive dell’organizzazione e dell’attività
amministrativa
• Saper distinguere le diverse competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni
•
Modulo 3: figure giuridiche nelle attività agricole
• Conoscere i modelli organizzativi dei produttori agricoli
• Avere la consapevolezza dell’importanza dell’associazionismo agricolo
• Conoscere il significato di tracciabilità di filiera
• Conoscere le tipologie di integrazione per lo sviluppo delle imprese agricole
• Conoscere le forme giuridiche di aggregazione
• Conoscere e saper distinguere le tipologie dei Patti territoriali per l’agricoltura
• Conoscere il significato di filiera agroalimentare
• Conoscere i modelli organizzativi del distretto rurale
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Modulo 4: diritto e attività agricola europea
• Conoscere le istituzioni dell’Unione europea
• Conoscere il significato di Mercato unico europeo
• Conoscere la politica agraria europea (Pac)
• Conoscere il significato di tracciabilità e rintracciabilità
• Conoscere la normativa che regola la vendita diretta
• Conoscere il sistema Haccp
• Conoscere la regolamentazione relativa agli Ogm
Saper individuare i vantaggi derivanti dall’appartenenza all’Ocm
Modulo 5: interazione tra mercato e impresa
• Conoscere il rapporto del marketing con il mercato
• Conoscere le caratteristiche del marketing agroalimentare
• Conoscere la logica di marketing
• Saper distinguere i vari momenti della ricerca di mercato
OBIETTIVI RAGGIUNTI
a) Sul piano educativo: il rapporto tra compagni è stato positivo e in modo sostanziale corretto, come
pure quello con gli insegnanti. La classe ha dimostrato un discreto interesse per la materia e la
partecipazione è stata attiva solo per alcuni componenti della classe. L’impegno e lo studio
individuali non sempre sono stati apprezzabili.
b) Sul piano cognitivo: il profitto è stato quasi per tutti gli alunni appena sufficiente.
TIPOLOGIE E NUMERO DI VERIFICHE
Verifiche : modalità e frequenza
Verifica scritta a risposta aperta e chiusa (2/3 a quadrimestre). Interrogazione orale (2 per
quadrimestre)
Nella valutazione finale si è tenuto conto anche della continuità dell’impegno, della partecipazione al
dialogo educativo, della capacità di autocorrezione. Al termine di ogni verifica l'allievo è stato
informato dell'esito e delle motivazioni relative.
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Materia: Sociologia rurale e storia dell’agricoltura
Docente: De Luca Giuseppe
ore: 3
La classe 5AS, composta da 12 alunni, ha seguito le lezioni con costanza.
Sul versante dell’impegno scolastico gli studenti hanno avuto un comportamento un po’ vivace che
pian piano si è normalizzato.
L’interesse non è stato per tutta la classe partecipe. Il coinvolgimento nelle attività e nel dialogo
educativo è risultato positivo. Per quanto riguarda le attitudini e le abilità cognitive il livello medio si
è dimostrato buono.
PROGRAMMA SVOLTO DI SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA
MODULI DIDATTICI
• Rapporti fra città e campagna
• L'agricoltura nel periodo fascista.
• Agricoltura negli anni sessanta
• Ricerca crisi agraria nell'ottocento.
• Il positivismo
• Società nell'ottocento
• Rapporto citta'-campagna e sviluppo rurale
• Primi attrezzi usati in agricoltura
• Il medioevo
• Società contadina
• Ricerca origini dell’agricoltura
• Differenze tra vita in città ed in campagna
• Esodo dalle campagne negli anni 60
• Società rurale
• Società contadina in Italia nell'ottocento
• La ruralità nei decenni cinquanta e sessanta
• Latifondi durante il fascismo
• Politica agraria durante il fascismo
• I latifondi
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
• Il Medioevo società
• Crisi agraria e crisi sociale nel 1881
• Storia dell'agricoltura
• Società contadina in Europa nel 2018
• Storia agricoltura Neolitico.
• Il clero e la nobiltà nel medioevo
• Concetto di ruralità
• Addomesticamento animali
• Crisi agraria e crisi sociale
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il percorso didattico ha portato al raggiungimento, da parte di buona parte degli allievi, dei sotto
indicati obiettivi, distinti in conoscenze, abilità e competenze:
Conoscenze: Sono stati raggiunti gli obiettivi previsti in fase di programmazione.
Abilità: Saper organizzare le informazioni, individuare i rapporti di causa ed effetto. Confrontare e
riconoscere gli aspetti della società rurale economica e politica del periodo studiato.
Competenze: capacità di utilizzare autonomamente gli appunti dell’insegnante ed effettuare ricerche
in internet; comprensione ed uso corretto della fondamentale terminologia della disciplina;
conoscenza degli elementi fondamentali degli argomenti proposti; capacità di esporre in modo
comprensibile le conoscenze acquisite.
TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SVOLTE
Sono state svolte due verifiche scritte e una interrogazione orale sugli argomenti studiati.
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ALLEGATO 2
Simulazioni Prima Seconda Terza Prova scritta
Griglie di valutazione delle prove scritte
Griglia di valutazione per l'orale
SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA
ALUNNO ______________________________ CLASSE ________ 03/05/2017
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giovanni Pascoli, Nella Nebbia, da Primi Poemetti, Zanichelli, Bologna, 1926.
E guardai nella valle: era sparito
tutto! Sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz’onde, senza lidi, unito.
E c’era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenziosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine,
né seppi donde, forse a certe péste* *péste: orme, impronte, quindi passi
che sentii, né lontane né vicine;
eco di péste né tarde né preste,
alterne, eterne. E io laggiù guardai:
nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.
Chiesero i sogni di rovine: – Mai
non giungerà? – Gli scheletri di piante
chiesero: – E tu chi sei, che sempre vai?
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante
con sopra il capo un largo fascio. Vidi,
e più non vidi, nello stesso istante.
Sentii soltanto gl’inquieti gridi
d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,
e, per il mar senz’onde e senza lidi,
le péste né vicine né lontane.
Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855, quarto di dieci figli. Il poeta è
segnato dolorosamente da un’infanzia e un’adolescenza costellate da lutti familiari e sciagure,
prima fra tutte l’assassinio del padre. Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei, inizia la
carriera universitaria, che lo porterà a succedere a Carducci all’Università di Bologna. Muore a
Bologna nel 1912, accudito dalla sorella Mariù, con la quale aveva cercato tutta la vita di
ricostituire il ‘nido’ distrutto. Le raccolte poetiche di Pascoli presentano un’organizzazione che
non corrisponde alla reale sequenza cronologica dei testi, in quanto l’autore lavora
contemporaneamente a contenuti e generi diversi. La lirica Nella Nebbia, tratta dai Primi
poemetti, presenta molti dei motivi, delle immagini e dei simboli che caratterizzano la
produzione poetica pascoliana.
1.Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica.
2. Analisi del testo
2.1 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di
figure retoriche, alle scelte lessicali.
2.2 Spiega il significato simbolico dell’immagine del “mar senz’onde e senza lidi” presente
nella prima e nell’ultima strofa del testo.
2.3 Spiega a che cosa può alludere l’espressione ‘un’ombra errante’ al v. 19.
2.4 Soffermati sulle modalità descrittive dell’ambiente naturale, evidenziando l’uso dei diversi
piani sensoriali e il particolare effetto di sospensione degli elementi di riferimento spazio-
temporali.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia,
ricostruendone simboli e temi. Approfondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad
altri testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con l’ambiente naturale diventa
esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenza.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio
breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni
opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua
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trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti
al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo
di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba
essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di
foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il tema della gelosia nella letteratura e nell’arte.
«Quand'aveva la barba era veramente un bell'uomo; alto di statura, ferrigno. Ma ora, tutto raso
per obbedire alla moda, con quel mento troppo piccolo e quel naso troppo grosso, dire che fosse
bello, via, non si poteva più dire, soprattutto perché pareva che lui lo pretendesse, anche così con
la barba rasa, anzi appunto perché se l'era rasa. - La gelosia, del resto, - sentenziò, - non dipende
tanto dalla poca stima che l'uomo ha della donna, o viceversa, quanto dalla poca stima che
abbiamo di noi stessi. E allora... Ma guardandosi per caso le unghie, perdette il filo del discorso,
e fissò donna Giannetta, come se avesse parlato lei e non lui. Donna Giannetta, che se ne stava
ancora alla specchiera, con le spalle voltate, lo vide nello specchio, e con una mossetta degli
occhi gli domandò: - E allora... che cosa? - Ma sì, è proprio questo! Nasce da questo! - riprese
lui, con rabbia. - Da questa poca stima di noi, che ci fa credere, o meglio, temere di non bastare a
riempire il cuore o la mente, a soddisfare i gusti o i capricci di chi amiamo; ecco!» Luigi
PIRANDELLO, La fedeltà del cane, Novelle per un anno, CDE, Milano, 1987
«Fra i poteri della gelosia c’è quello di rivelarci quanto la realtà dei fatti esteriori e i sentimenti
dell’animo siano qualcosa di sconosciuto che si presta a mille supposizioni. Crediamo di sapere
esattamente le cose e quel che pensa la gente per la semplice ragione che non ce ne importa. Ma
non appena abbiamo, come hanno i gelosi, il desiderio di sapere, davanti a noi c’è un
caleidoscopio vertiginoso nel quale non distinguiamo più niente.» Marcel PROUST, Alla ricerca
del tempo perduto, Albertine scomparsa, trad. G. Raboni, Mondadori, Milano, 1993
«La cucina è spenta, non preparo la cena, non apparecchio i piatti, niente vino. Siedo con il
foglio del conto aperto e aspetto. Lei ritorna, saluta, vede e si mette a sedere. Quanto siamo
rimasti zitti, poi che parole mandate allo sbaraglio nel campo dei centimetri che le nostre mani
non potevano attraversare: ho scordato. Deve avermi detto di non fare così, ma io non so più di
che materia fosse quel così, se bruciava o era spento. Ora che è vita andata, recito l’atto di
dolore: mi pento e mi dolgo, mi dolgo e mi pento di averle presentato il conto. La presunzione di
avere diritto mi gonfiava la vena della fronte. Avanzavo il mio rauco reclamo e più sacrosanto
era, più era goffo: le chiedevo conto, e mai si deve tra chi sta in amore. Non esiste il tradito, il
traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.» Erri DE
LUCA, Il conto, Il contrario di uno, Feltrinelli, Milano, 2009
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.
DOCUMENTI
«L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire
sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science,
dalla 'cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come
questa forma di comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il
90% degli utenti della Rete è solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo
un fatto generazionale, assicurano gli esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani
ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la
metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani. Segno che, spiegano le autrici del paper,
questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che all'età. Durante un'interazione
faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o FaceTime, usiamo non
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal movimento
delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto'
scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche
modo sostituisce la comunicazione non verbale. "Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli
emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte
peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei
differenti modi sul come e perché le usiamo". […] "Le persone formulano giudizi su di noi in
base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna essere consapevoli - ha concluso -
che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, se ad
esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".» Altro che gesti, gli emoticon
raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017
«Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta. I
francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo
posto assoluto l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo,
quando comunica, è felice. Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati
sono giunti i ricercatori della University of Michigan e della università di Pechino. Hanno
analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4 milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono
risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio su cinque contiene un emoji — seguiti a
distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in Russia, sono uno su dieci). Il
primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele. L’interpretazione dei
ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni scorrono più
liberamente. […] Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata,
iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app
dedicate (WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi;
offrono originalità di massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda:
quanto durerà il gioco? L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le
vecchie parole non sono più adatte per portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si
intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire il profumo dell’emozione
preconfezionata.» Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride, «Corriere
della Sera», 5.1.2017
«L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è
ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il
lavoro psichico alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che
facilita il contatto, predispone alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo
meccanismo, che funziona nella sua stessa direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende,
senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di pensieri rimossi (incompatibili con la
correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende l’espressione dei sentimenti più
immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di sostare tra il dire e il
non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova della
libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità.
Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e
pensieri complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di
connessioni e della plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera
pittorica. Di conseguenza irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di
apertura al mondo, che è all’origine di ogni nostra espressione. Si trova a disagio nell’area
dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci sfugge, sentimenti che assumiamo e
sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad afferrare la potenzialità del
nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del nostro modo di
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essere.» Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto»,
30.5.2015
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il colonialismo italiano.
DOCUMENTI
«Chi, in Italia, non ha sentito almeno una volta alla radio o in televisione esecuzioni di
canzonette del periodo coloniale come Faccetta nera o Tripoli bel suol d’amore? Ma quanti
sarebbero in grado di precisare quali domini coloniali l’Italia liberale e l’Italia fascista
stabilirono, in quali anni, per quale motivo e con quali risultati? In quasi tutte le città della
Penisola permane il ricordo toponomastico delle imprese coloniali dell’Italia unita: una piazza
Adua, un corso Tripoli o una via Mogadiscio, o simili, fanno ancora mostra di sé negli elenchi
stradali italiani. Ma quanti - soprattutto tra i giovani - sanno spiegarsi il perché di quei nomi a
fronte dell’assenza di quelli di altre città africane, forse anche più importanti ma che non furono
dominio italiano?» Nicola LABANCA, Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Il
Mulino, Bologna, 2002
«Si deve a singoli episodi se, in modo sporadico e irregolare, l’Italia uscita dal fascismo e dalla
guerra ha ricordato e ricorda il passato coloniale. La nostalgia ha cancellato le colpe dai libri di
testo e i sensi di colpa dalle coscienze; l’oblio ha appannato i sentimenti e gli interessi. Eppure il
colonialismo, benché in parte fuori tempo e pieno di manchevolezze, è parte integrante della
storia d’Italia e della sua stessa formazione come nazione e Stato unitario. La lunga
frequentazione con l’Africa autorizza i documenti del ministero degli Esteri o il dibattito politico
ordinario a parlare pudicamente di legami storici e culturali, ma l’attenzione è scarsa,
superficiale, inficiata da preconcetti e luoghi comuni.» Gian Paolo CALCHI NOVATI, L’Africa
d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Carocci, Roma, 2011
«… lo scopo di questi tentativi coloniali è quello appunto di convertire questi vasti territorii in
larghi mercati e centri novelli di consumazione. Quando in quelle ora deserte contrade il contatto
di colonie italiane verrà mutando usanze e tenore di vita, e vi saranno introdotte le istituzioni e le
abitudini dell’Europa, gl’indigeni, invece di cibarsi malamente di un po’ di dura [cereali], e di
coprirsi di pochi cenci, cominceranno a sentire novelli bisogni, e diverranno consumatori utili dei
prodotti europei, per le esigenze create dal sole della civiltà. D’altronde, dovunque l’uomo
incivilito porta con sé in mezzo a popoli di civiltà inferiore capacità intellettuali, cognizioni
tecniche, capitali, e lavoro, è impossibile economicamente, che non produca e non accresca
valori e ricchezze.» Giorgio ROCHAT, da Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Mancini, alla
Camera dei deputati sulla politica italiana nel Mar Rosso (27 gennaio 1885) – in Giorgio
ROCHAT, Il colonialismo italiano, Loescher, Torino, 1973
«La grande Proletaria si è mossa. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano
troppi e dovevano lavorare per troppo poco. […] Il mondo li aveva presi a opra i lavoratori
d’Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li
stranomava. […] Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata
dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la
quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri
progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un
pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto. […]
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Vivranno liberi e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con
frapposta la strada vicinale del mare. Troveranno, come in Patria, a ogni tratto le vestigia dei
grandi antenati. Anche là è Roma. […] Ora l’Italia, la grande martire delle nazioni, dopo solo
cinquant’anni ch’ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte
all’umanamento e incivilimento dei popoli; al suo diritto di non essere soffocata e bloccata nei
suoi mari; al suo materno ufficio di provvedere ai suoi figli volonterosi quel che sol vogliono,
lavoro ...» Giovanni PASCOLI, La grande Proletaria si è mossa, discorso pronunciato a Barga il
26.11.1911 per celebrare la guerra per la conquista della Libia – in Giovanni PASCOLI, Prose I.
Pensieri di varia umanità, Mondadori, Milano, 1971
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici: responsabilità
delle generazioni presenti verso le generazioni future.
DOCUMENTI
«[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile.
La sua origine è l’attività umana e, proprio per questo, l’uomo può ancora intervenire per
limitarne gli impatti più disastrosi. Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi
energetici, nelle nostre abitudini di consumo, nei modi di produrre. In altre parole, serve un
nuovo modello di sviluppo, una transizione – inevitabilmente lenta, ma da guidare con mano
sicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche collaborazione internazionale, soprattutto a
favore dei Paesi in via di sviluppo, spesso i più vulnerabili ai cambiamenti climatici. E servono
politiche chiare e lungimiranti nei Paesi sviluppati. […] Abbiamo visto come il tema dei
cambiamenti climatici sia strettamente legato a quelli dell’uguaglianza sociale e dello sviluppo
economico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri sociali usando metriche
oggettive, basandoci sui risultati della ricerca scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi delle
cause, sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlato di benessere, di opportunità, di
convenienza. […] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricerca –
simile a quello fatto anni fa per la ricerca spaziale – per individuare quelle tecnologie che, da un
lato, ci possano permettere di produrre energia a basso costo e senza impatti sul clima e
sull’ambiente, dall’altro migliorino la nostra capacità di conservare l’energia prodotta ed, infine,
ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas serra che abbiamo immesso in questi ultimi decenni.
[…] La strada da percorrere non dipende solo dalle istituzioni: ogni individuo, ogni impresa,
ogni comunità può decidere di intraprendere fin da oggi scelte coerenti nei consumi, nelle
modalità di spostamento, nelle risorse utilizzate, nell’organizzazione della produzione, nei
servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.» Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima
che cambia, Il Mulino, Bologna, 2015
«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza
e la Cultura riunitasi a Parigi dal 21 ottobre al 12 novembre 1997 nella sua 29a sessione. […]
Constatando che la sorte delle future generazioni dipende in gran parte dalle decisioni e misure
prese oggi e che i problemi attuali, tra i quali la povertà, l’insufficiente attrezzamento materiale e
tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le minacce all’ambiente
devono essere risolti nell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama
solennemente in questo dodicesimo giorno di novembre 1997 la presente Dichiarazione sulle
responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezione
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dell’ambiente 1. Affinché le generazioni future possano beneficiare della ricchezza offerta dagli
ecosistemi della Terra, le generazioni presenti dovrebbero agire per uno sviluppo durevole e
preservare le condizioni della vita e in particolare la qualità e l’integrità dell’ambiente.»
Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata
dalla Conferenza generale dell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei
diritti umani a cura di M. Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S. Fioravanti Sapere 2000, Roma, 2003
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Le leggi razziali del ’38.
«Con l’espressione «leggi razziali» si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia
dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime
fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a
indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze
razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della
seconda guerra mondiale.» Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di
Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari, 1996
Linee orientative. Per lo svolgimento del tuo elaborato potrai, se vuoi, fare riferimento ad alcuni
tra i seguenti argomenti: al contesto storico in cui vengono emanate le «leggi razziali»; ad
alcune misure discriminatorie previste in queste leggi; ai concetti di “identità”, di “razza”, di
“appartenenza a una confessione religiosa”; alle origini storiche dello stereotipo antisemita;
al modo in cui queste «leggi razziali» furono applicate; a eventuali fonti storiche, letterarie e/o
cinematografiche che conosci.
Potrai, infine, concludere il tuo elaborato, se vuoi, con riflessioni e argomentazioni personali.
Se lo ritieni, potrai aggiungere una tua riflessione sulla valenza che le tendenze razziste
assumono quando la loro visibilità pubblica è «acquisita».
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Globalizzazione e vulnerabilità sociale.
«Negli ultimi cinquant’anni il vertiginoso aumento della popolazione e la necessità di
incrementare la produzione agricola e industriale hanno comportato l’ampliamento delle aree
urbanizzate e un maggior consumo di suolo. «Megacittà» di milioni di abitanti hanno raggiunto
anche aree potenzialmente pericolose per l’uomo, dove un tempo non si sarebbe costruito per le
cattive caratteristiche geomorfologiche o climatiche. Di fatto, si è determinata una maggiore
esposizione al rischio delle nostre società: siamo più numerosi e più vulnerabili agli eventi
naturali, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la globalizzazione crea condizioni di
sempre maggiore interdipendenza tra i Paesi.» Silvia PEPPOLONI, La terra uccide ma possiamo
limitare i danni – in: «Corriere della Sera – la Lettura», 11 settembre 2016
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità,
potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo: sul fenomeno del «vertiginoso aumento
della popolazione», con riferimento alle aree del mondo in cui tale fenomeno si rende più
evidente; su ciò che si intende per «consumo di suolo»; sullo sfruttamento agricolo e
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industriale dei territori e sul fenomeno dell’antropizzazione delle aree a rischio; sul fenomeno
del cambiamento climatico, sull’emergenza alimentare e sulla preziosità dell’acqua; su ciò che
si intende per «globalizzazione» e per «interdipendenza tra i Paesi».
Potrai concludere il tuo elaborato con riflessioni sul concetto di vulnerabilità in relazione ai
fenomeni appena trattati. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità
e maggior completezza all’elaborato.
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA
Cognome…………………….nome………..………..classe……………….data………………..
Sede di San Pietro in Cariano
Simulazione seconda prova d’ esame
Materia: Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due dei quesiti proposti nella seconda
parte.
Parte prima
La salvaguardia dell’ ambiente è stata vista per molto tempo contrastante con lo sviluppo
economico e i produttori di beni di consumo, abituati a considerare l’ ambiente alla stregua di un
contenitore di rifiuti, non considerando le problematiche che ricadono sull’ intera collettività.
Alla luce di ciò, il candidato, illustri la politica ambientale nazionale e internazionale
soffermandosi anche sulla normativa della tutela del paesaggio e le procedure di impatto
ambientale.
Parte seconda
1. La vendita diretta
2. Normativa sui reflui zootecnici
3. Produzione biologica ed etichettatura
4. La nuova Politica Agricola Comunitaria: Europa 2020
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PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
ALUNNO _______________________________ CLASSE _____________ DATA:_________
DISCIPLINA: STORIA
1) In quale momento storico è stato siglato il Patto di Londra, tra quali stati e quali furono le sue
conseguenze politiche?
2) Quali sono le mosse politiche messe in atto da Mussolini una volta salito al potere?
3) Spiega le divisioni dell’Europa dopo la Seconda Guerra mondiale.
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE
1) Il candidato esponga brevemente la definizione di doping, esplicitando le varie categorie.
2) Il candidato esponga gli effetti dopanti e avversi dell’utilizzo degli “STIMOLANTI”.
3) Il candidato descriva brevemente il protocollo salvavita dell’RCP (o BLS), si chiede di
elencare la sequenza corretta delle varie fasi.
DISCIPLINA: AGRONOMIA TERRITORIALE
1) Il verde ornamentale pubblico e privato: ruolo e funzioni.
2) Le fasi della pratica vivaistica forestale.
3) La classificazione della vegetazione forestale del Veneto.
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SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
ALUNNO _________________________ CLASSE __________ DATA:__________
DISCIPLINA: MATEMATICA
1) Indica: dominio, codominio, segno, intersezione con gli assi, asintoti, monotonia,
massimi e minimi relativi della funzione di grafico
2)Determina l’equazione della retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa
.
3)Determina le equazioni degli asintoti della funzione
È consentito l’uso della calcolatrice non programmabile.
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DISCIPLINA: SOCIOLOGIA RURALE
1) Descrivi l’agricoltura medievale.
2) L’agricoltura ai tempi del fascismo: descrivi i metodi e le tecniche utilizzate.
3) Descrivi il Positivismo.
DISCIPLINA: ECONOMIA AGRARIA
1) Il candidato, dopo aver dato la definizione di miglioramento fondiario, spieghi i
metodi per esprimere i giudizi di convenienza.
2) Si definiscano metodi e procedimenti utilizzati per stimare un fondo rustico.
3) Il candidato definisca il “costo orario di una macchina” e quali voci di costo si devono
prendere in considerazione per determinarlo.
DISCIPLINA: INGLESE
Answer the following questions within 10 lines
1) The food manufacturing industry and food preservation methods.
2) The origins of agriculture from the Neolithic period to the Middle Ages. The most important
crops and techniques.
3) The history of wine: vine growing and types.
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GRIGLIA CORREZIONE TERZA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
da 1 a 7
Conoscenza e comprensione di:
contenuti, regole, leggi, processi
Lacunosa
Frammentaria e superficiale
Sufficiente
Completa
Completa
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
da 1 a 5
Argomentazione e strutturazione del
discorso o delle procedure,
correttezza formale
Scorretta
Confusa
Sufficientemente chiara
Corretta e sintetica
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
da 1 a 3
Correttezza grammaticale lessicale e
terminologica
Imprecisa
Essenziale
Corretta
Voto:
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Allegato:
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA (Inglese) Tipologia a: trattazione sintetica di argomenti
Punteggi e
Descri
ttori
Indicatori
1
Risposta
Non data o
assolutamente
non
pertinente
2 - 5
Presenza di
elementi
isolati,
scarsamente
significativi
e
disorganici
6-7
Insufficienza
grave:
presenza
solo di
aspetti
elementari
in un
quadro
confuso e
frammentari
o
8 -9
Insufficienza:
carenze o
limiti in
aspetti
importanti
richiesti.
10
Sufficienza:
presenza
degli aspetti
essenziali
richiesti,
sebbene con
qualche
imprecisione
nei
contenuti e
nella forma
11 - 12
Discreto:
presenza
della
maggior
parte
degli
aspetti
richiesti
proposti
in modo
semplice
e
corretto
13 - 14
Buono:
padronanza
degli
aspetti
richiesti e
chiarezza
espositiva
15
Ottimo:
utilizzo
autonomo
delle
conoscenze
arricchito di
elaborazioni
pertinenti;
individuazione
di particolari
collegamenti
Punti
Co
no
scen
ze
Individuazione
dei concetti di
base
Completezza
delle
informazioni
Attinenza alla
trattazione
proposta
Co
mp
eten
ze
Utilizzo del
linguaggio
specifico
Esposizione
lineare ed
analitica
Applicazione
delle
conoscenze
Media
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GRIGLIA CORREZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI DESCRITTORI 15 10
Competenze linguistiche
Correttezza grammaticale e sintattica; proprietà lessicale; proprietà ortografica; punteggiatura.
-negativo: errori gravi e diffusi, esposizione non scorrevole -grav. insufficiente: molti errori, esposizione poco scorrevole -insufficiente: alcuni errori, ripetizioni -sufficiente: sporadici errori, esposizione abbastanza scorrevole -discreto: nessun errore, lessico sufficientemente appropriato, esposizione abbastanza scorrevole -buono: nessun errore, lessico appropriato, esposizione scorrevole -ottimo: nessun errore, esposizione chiara e scorrevole, lessico ricercato e settoriale (se richiesto)
1-5 6-7 8-9 10 11-12 13-14 15
2-3 4 5 6 7 8-9 10
Organicità
Coerenza e coesione del testo, capacità argomentativa.
-negativo: elaborato disorganico, tesi inesistente -grav. insufficiente: elaborato disorganico, tesi non ben individuabile -insufficiente: elaborato parzialmente organico, tesi poco chiara - sufficiente: elaborato nel complesso organico, tesi definita - discreto: elaborato organico, tesi definita, argomentazioni sufficientemente coerenti - buono: elaborato coerente in tutti i passaggi, tesi definita e argomentata in modo coerente - ottimo: elaborato coerente in tutti i passaggi, tesi definita, coerente e argomentata con efficacia
1-5 6-7 8-9 10 11-12 13-14 15
2-3 4 5 6 7 8-9 10
Capacità di analisi (specifiche per tipologia) Analisi del testo: sintesi, comprensione, analisi testuale. Saggio/ Articolo: utilizzo delle fonti, titolazione e destinazione editoriali, tecniche compositive. Tema storico: conoscenze del contesto storico, completezza della trattazione. Tema di ordine generale: conoscenze dell’argomento, completezza della narrazione, aderenza alla traccia.
-negativo: analisi dei testi o delle fonti inesistente, conoscenze lacunose -grav. insufficiente: analisi del testo o delle fonti inconsistente, conoscenze insufficienti -insufficiente: analisi del testo o delle fonti insufficiente, conoscenze imprecise -sufficiente: analisi del testo o delle fonti sufficiente, conoscenze esatte ma parziali -discreto: analisi del testo o delle fonti discreta,conoscenze esatte ma non particolarmente approfondite -buono: analisi del testo o delle fonti buona,conoscenze esatte e approfondite -ottimo: analisi del testo o delle fonti efficace, conoscenze molto approfondite ed esaustive
1-5 6-7 8-9 10 11-12 13-14 15
2-3 4 5 6 7 8-9 10
Capacità di rielaborazione
(specifiche per tipologia) Analisi del testo: Attualizzazione, contestualizzazione, collegamenti, approfondimenti personali e critici. Saggio/ Articolo: Originalità dei contributi personali e rielaborazione critica delle fonti. Tema storico: Rielaborazione critica e autonoma delle tematiche storiche. Tema di ordine generale: Rielaborazione autonoma e critica delle conoscenze.
-negativo: rielaborazione personale inesistente -grav. insufficiente: rielaborazione personale sporadica ed inconsistente -insufficiente: rielaborazione personale non approfondita e imprecisa -sufficiente: rielaborazione personale presente ma superficiale -discreto: rielaborazione personale pertinente ma non approfondita -buono: rielaborazione personale pertinente e approfondita -ottimo: rielaborazione personale ricca, originale ed autonoma
1-5 6-7 8-9 10 11-12 13-14 15
2-3 4 5 6 7 8-9 10
VALUTAZIONE
Istituto Istruzione Superiore "Stefani Bentegodi" SEDE DI SAN FLORIANO (VR)
GRIGLIA CORREZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
INDICATORI DESCRITTORI GIUDIZIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO
REALIZZATO
Conoscenza
Sviluppo e
comprensione degli
argomenti richiesti
dalla prova
(congruenza).
Utilizzo di terminologia
specifica.
Grav. Insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
0-1
2
3
4
5
Competenza
Capacità di applicare le
conoscenze ai casi
specifici.
Completezza operativa,
coerenza dei valori,
chiarezza espositiva,
scelta oculata e
giustificata dei dati.
Grav. Insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Buona
Ottima
1-2
3-4
5
6
7
Capacità
Apporti personali e
motivazione delle scelte
effettuate. Ordine e
metodologia scelta.
Scarsa o inesistente
Adeguata
Buona/Ottima
0-1
2
3
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GRIGLIA COLLOQUIO
CANDIDATO: _____________________ CLASSE: _______________
INDICATORI DESCRITTORI
Argomento presentato dallo studente Grav. Ins.
1 9
Insuff.
10 19
Suff.
20
Discreto
21 24
Buono
25 27
Ottimo
28 30
Abilità nell'esporre e mettere in luce i
punti nodali
Capacità di utilizzare conoscenze
pluridisciplinari e individuare
problematiche. Uso di strumenti
multimediali
Proposte della commissione Grav. Ins.
1 9
Insuff.
10 19
Suff.
20
Discreto
21 24
Buono
25 27
Ottimo
28 30
Conoscenze delle discipline e dei
linguaggi specifici
Capacità di orientarsi all'interno delle
discipine e di cogliere i collegamenti tra
esse
Capacità di argomentare ed
approfondire criticamente gli argomenti
proposti
Discussione delle prove scritte Grav. Ins.
1 9
Insuff.
10 19
Suff.
20
Discreto
21 24
Buono
25 27
Ottimo
28 30
Capacità di approfondimento e/o
integrazione di temi e/o argomenti non
sufficientemente sviluppati nelle prove
PUNTEGGIO FINALE