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1 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi” ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PERCORSO FORMATIVO COMPLESSIVO Classe: 5ª Sezione: G Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Articolazione: Enogastronomia DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PERCORSO FORMATIVO COMPLESSIVO

Classe: 5ª Sezione: G Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

Articolazione: Enogastronomia

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5ª G

Contenuto: a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE

1) Elenco dei candidati 2) Presentazione del Profilo Professionale 3) Relazione sulla classe 4) Attività integrative della classe/alunni

b) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL'ULTIMO ANNO DI CORSO

Religione

Lingua e letteratura

italiana

Storia

Matematica

Inglese

Francese

Scienza e cultura

dell’alimentazione

Diritto e tecniche amministrative della struttura

ricettiva

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore

cucina

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore

sala e vendita

Scienze motorie

c) SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO

d) SCHEDA RELATIVA ALLA TERZA PROVA SCRITTA

e) GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA E DEL

COLLOQUIO

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA INFORMATIVA GENERALE

ELENCO CANDIDATI - CLASSE 5ª G

Cognome e Nome Cognome e Nome

1. BAHUSH MYKOLA 11. LUCCHI CHIARA

2. BATTISTINI AGNESE 12. MAMBELLI MARIKA

3. BERNARDINI THOMAS 13. MORELLI ALBERTO AUGUSTO

4. BRUNO MICHAEL 14. PAOLETTI CARLOTTA

5. DE LUCA CIRO 15. PASINI NICOLA

6. FANTINI FEDERICO 16. PIRACCINI SIMONE

7. FRANCHINI FILIPPO 17. ROMANINI VIOLA

8. GIORGETTI MANUEL 18. SPERONI GIULIA

9. KOVALENKO ANNA 19. TAIUTI MASSIMILIANO

10. KUMAR LOVELEEN 20. ZAVALLONI SOFIA

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PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE

Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A.

Esso è finalizzato a:

a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani;

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.

I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.

L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici.

La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore.

Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro

di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità;

di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

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RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe 5a G è formata da 20 alunni: 12 maschi e 8 femmine. Gli alunni provengono dalla classe 4^G che si è formata, l’anno scolastico precedente, dall’unione di due terze ad indirizzo “cucina”. Un’alunna proviene dalla 5^A dello scorso anno scolastico. Quattro studenti, che hanno seguito il percorso IeFP, sono in possesso della qualifica di “operatore della ristorazione - settore cucina” conseguita nell’anno scolastico 2014/15. Per quanto riguarda la componente docenti del Consiglio di classe, è mancata la continuità, nel passaggio dal quarto al quinto anno, per gli insegnanti di italiano e storia, matematica, scienza e cultura dell’alimentazione, inglese, francese, diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, scienze motorie e religione. Sul piano comportamentale, la classe, in generale, ha mostrato una sostanziale correttezza nel rapporto con gli insegnanti e un sufficiente livello di attenzione e partecipazione alla attività didattica, anche se alcuni alunni hanno tenuto, a volte, un atteggiamento meno responsabile e collaborativo, segnalandosi anche per le numerose assenze che ne hanno ostacolato il processo di apprendimento. La classe risulta abbastanza eterogenea sia sotto il profilo delle competenze acquisite, sia per quanto concerne l’impegno profuso nello studio, che non risulta per tutti costante e proficuo. Gli alunni più motivati hanno conseguito una preparazione organica, possiedono competenze comunicative piuttosto sicure e sono in grado di rielaborare criticamente i contenuti proposti, altri, pur dotati di discrete capacità cognitive, si sono applicati nello studio in modo selettivo conseguendo una preparazione buona in alcune materie e meno approfondita in altre, altri ancora mostrano di avere acquisito una preparazione di carattere prevalentemente mnemonico ed organizzano con maggiori difficoltà gli interventi, sia a livello di colloquio che di produzione scritta e spesso non riescono ad esprimere in modo corretto le conoscenze comunque acquisite e le idee maturate. In campo professionale alcuni studenti hanno mostrato discrete attitudini professionali e buone competenze operative, altri hanno mostrato interesse più modesto e un impegno poco costante e proficuo. Alcuni alunni hanno recuperato interamente le carenze formative del primo trimestre, per altri permangono alcune difficoltà in determinate discipline, anche se il profitto risulta, in genere, quasi per tutti, migliorato dall’inizio dell’anno. La frequenza alle lezioni non è stata per tutti regolare. Al momento della stesura del documento, sono riconoscibili quattro livelli di profitto:

- per un numero ristretto di studenti il profitto è buono, e ciò si deve ad una applicazione costante, ad un efficace metodo di studio e discrete competenze di base;

- per un gruppo più consistente di studenti la preparazione complessivamente è più che sufficiente, o discreta in alcune discipline, in ragione di un’applicazione nello studio un po’selettiva, ma abbastanza proficua e competenze comunicative semplici, ma corrette;

- per alcuni studenti la preparazione è nel complesso sufficiente, anche se, alcuni, hanno trovato difficoltà a rielaborare criticamente i contenuti appresi, a collegare le conoscenze e riferirle a contesti precisi; - per altri studenti la preparazione è più superficiale e il profitto non ancora pienamente

sufficiente in alcune discipline, a causa di un impegno nello studio poco organico e discontinuo, finalizzato spesso ai soli momenti di verifica.

Il processo formativo della classe è stato integrato, come si evince dalla relativa scheda, dal percorso di “alternanza scuola-lavoro” e da attività complementari per le quali hanno dimostrato interesse e disponibilità. In corso d’anno gli insegnanti si sono resi disponibili per attività di recupero individualizzate (sportello “help”). Alcuni studenti si sono avvalsi di questa opportunità per alcune discipline. Sono state proposte simulazioni di prove scritte d’esame, in particolare una di prima prova, una di seconda prova e due di terza prova. Gli alunni stanno elaborando un personale lavoro di ricerca pluridisciplinare (tesina) e si sono rivolti ai loro insegnanti per avere suggerimenti circa le modalità di ricerca e di rielaborazione delle fonti, l’organizzazione e la stesura del testo.

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ATTIVITA' INTEGRATIVE CLASSE/ALUNNI 5ªG 27 ottobre 2016 Visita alla mostra “L’immagine della donna nella grande guerra” allestita presso l’Aula Magna dell’Istituto. 16 novembre 2016 La classe si reca al teatro Verdi di Forlimpopoli per assistere alla rappresentazione “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello a cura della Compagnia Teatro TILT di Genova. 09 dicembre 2016 Alcuni alunni partecipano all’iniziativa organizzata dal Centro di Orientamento Alpha Test relativa a simulazione dei test di ammissione alle diverse facoltà universitarie. 12 gennaio 2017 Incontro con l’esperto del Consorzio Grana Padano Paolo Parisse, sulla degustazione del Grana Padano. 24 gennaio 2017 Visita al SIGEP, fiera della gelateria e pasticceria a Rimini. 31 gennaio 2017 Alcuni alunni partecipano ad eventi promossi dal CIRI Agroalimentare–Tecnopolo di Cesena in preparazione al convegno internazionale FOODINNOVA 2017. 06 febbraio 2017 Incontro con medici del servizio sanitario nazionale e cittadini volontari nell’ambito della campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue. 20 febbraio 2017 La classe si reca al teatro Tarkovskij di Rimini per assistere allo spettacolo teatrale "Hamlet" di W. Shakespeare. Al termine della rappresentazione, gli alunni incontrano brevemente gli autori. 21 febbraio 2017 La classe si reca al teatro Verdi di Cesena per assistere allo spettacolo “Speer. Architettura e/o potere”. 22 febbraio 2017 Visita alla mostra “ART DÉCO - Gli anni ruggenti in Italia” presso il museo San Domenico di Forlì. 01-02 marzo 2017 Giornata dell'Orientamento ALMAORIENTA a Bologna. 16 marzo 2017 Incontro con esperti confcooperative dell'Emilia Romagna "Al servizio dell'uomo e delle imprese" relativo ai prodotti DOP e IGP dell’Emilia Romagna. 20 marzo 2017 Incontro con due ex allievi dell'istituto, esperti nel settore dell'Enogastronomia: Cacchi Nicholas e De La Cruz Richard Antony.

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21 marzo 2017 Prima simulazione terza prova d’esame di stato. Discipline coinvolte: inglese, diritto e tecniche amministrative, cucina e francese. 24 marzo 2017 Uscita didattica a Colorno e Parma. Visite ad aziende del territorio e all’Alma, Scuola di Cucina. 05 aprile 2017 Simulazione prima prova d'esame di stato 19 aprile 2017 Orientamento in uscita: incontro formativo tenuto in aula magna sul servizio civile e sulle opportunità offerte dalla Comunità Europea riguardanti tirocini formativi e volontariato europeo. L'incontro è coordinato dai referenti di Co. Pr. E.S.C. Cc e della cooperativa Kara Bobowski. 21 aprile 2017 Simulazione seconda prova d'esame di stato 27 aprile 2017 Seconda simulazione terza prova esame di stato. Discipline coinvolte: inglese, diritto e tecniche amministrative, cucina, matematica.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE – “P. Artusi”

LICEO DELLE SCIENZ UMANE – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE Nicosanti Chiara CLASSE Vª G DISCIPLINA Religione

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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Relazione finale sulla classe

La classe è composta da 20 alunni (2 alunni non si avvalgono dell’IRC).

Gli studenti si sono dimostrati non sempre attenti e partecipi alle lezioni, nonostante ciò, si è raggiunto

un rapporto docente-discente abbastanza soddisfacente. Solamente alcuni alunni, guidati nella

riflessione, hanno rivelato maturità e discreta conoscenza della materia. Hanno, inoltre, evidenziato

una buona motivazione all'apprendimento e al confronto, dimostrandosi capaci di ascoltare i compagni

e di rispettarne le idee con empatia e serietà.

Programma svolto

Come da programmazione, l'IRC ha concorso a promuovere, insieme alle altre discipline, il pieno

sviluppo della personalità dei ragazzi, con un'attenzione continua al particolare momento della vita ed

alla loro tensione ad inserirsi nel mondo professionale e civile. Ha perciò offerto la possibilità di una

riflessione sistematica della realtà storico-culturale da essi osservata. L'obiettivo dello sviluppo della

coscienza morale, della capacità critica, della rielaborazione personale del vissuto relazionale ed

emotivo si è sviluppato attraverso contenuti proposti alla discussione, attraverso gli strumenti

individuati all'inizio dell'anno scolastico.

Contenuti:

- le relazioni: il rapporto con l'altro, l'amicizia, l'amore, la sessualità, la famiglia, l'educazione;

- il confronto fra le religioni monoteiste, in particolare cattolicesimo e islam;

- la religione musulmana: principi e contenuti;

- il problema del terrorismo di matrice religiosa nella società occidentale contemporanea;

- il problema etico: il valore della vita umana; l'inalienabile dignità dell'uomo; i diritti fondamentali

dell'uomo; la libertà, la coscienza, la legge;

- la solidarietà come valore sociale e come virtù cristiana;

- religioni e alimentazione.

Metodi di insegnamento adottati

Nello svolgimento delle tematiche proposte, sono stati utilizzati vari metodi didattici, al fine di

stimolare l'attenzione e l'apprendimento significativo degli alunni. Punto di partenza è comunque

sempre stata la situazione concreta degli alunni e l'esperienza che, di questa, viene fatta nella società

in cui essi vivono. La successione e l'ampiezza degli argomenti è stata fissata tenendo conto

dell'esperienza vissuta dai ragazzi, degli avvenimenti del mondo che si impongono per rilevanza e

valore, dei contenuti svolti nelle altre discipline. Ogni argomento presenta nessi con gli altri. Si è

cercato, non solo di evidenziarne il legame tematico, ma soprattutto di far cogliere la logica della

unitarietà.

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Mezzi di insegnamento utilizzati

a. Lezione frontale

b. Lezione interattiva

c. Dialoghi guidati

d. Brain storming

f. Strumenti Audiovisivi

g. Stampa (quotidiani, riviste, libri...).

Spazi e Tempi del percorso formativo

Il programma è stato scandito modularmente, cercando di fissare e preventivare i tempi di esecuzione,

che non sono stati sempre rispettati. Per una parte della classe il livello qualitativo e quantitativo del

percorso formativo si è rivelato buono.

Criteri e strumenti di valutazione adottati

Per favorire la personalizzazione, il confronto e la verifica dei contenuti i ragazzi sono stati invitati a

seguire le lezioni intervenendo attraverso domande, riflessioni personali principalmente verbali,

raccogliendo materiale documentativo dai mass-media e riportando le loro esperienze quotidiane.

La valutazione si è basata sull'attenzione durante lo svolgimento delle lezioni, sul desiderio di un serio

confronto con la visione cristiana della vita e sull'impegno nella ricerca personale.

Obiettivi raggiunti

Nel complesso possono dirsi parzialmente conseguiti gli obiettivi socio-affettivi e comportamentali,

per quel che concerne gli obiettivi cognitivo-operativi, essi non sono stati raggiunti come da

programmazione. Nello svolgimento del programma si è preferito tener conto degli interessi dei

ragazzi e, quindi, privilegiare argomenti e proposte che gli alunni erano stati invitati a manifestare

all'inizio dell'anno scolastico.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera – “P. Artusi”

LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE: PENNI EMANUELA CLASSE Vª G DISCIPLINA Italiano

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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1 – Relazione finale sulla classe La classe risulta composta da 12 maschi e 8 femmine. Alcuni studenti hanno dimostrato in corso d’anno un atteggiamento corretto e un livello di attenzione discreto e proficuo. Diversi degli argomenti proposti hanno destato interesse e curiosità e apprezzabile risulta la disponibilità all’ascolto e al dialogo educativo. Quasi tutti possiedono adeguate competenze di lettura. Per quanto riguarda la scrittura, alcuni dimostrano una discreta o buona padronanza dei mezzi espressivi, mentre altri ancora non riescono ad evitare errori morfosintattici e improprietà lessicali. Permane in alcuni una certa difficoltà a valutare ed interpretare criticamente le tracce e i documenti proposti per gli elaborati. L’impegno nello studio, per diversi alunni, non è stato costante quanto l’attenzione in classe; la conoscenza dei contenuti disciplinari risulta quindi non completa o non approfondita. Il livello di competenze raggiunto da certi alunni può dirsi buono o più che discreto. Una parte di loro ha dimostrato interesse ed è giunta ad approfondire gli argomenti attraverso lo studio e la lettura di testi facoltativi proposti o da loro stessi ricercati. Alcuni hanno raggiunto buoni e discreti risultati; la maggior parte della classe ha conseguito un profitto sufficiente o più che sufficiente; per alcuni, infine, la preparazione risulta lacunosa e le competenze comunicative non ancora consolidate. 2 - Programma svolto Modulo per genere e per contesto. La narrativa naturalista - verista Il genere romanzo. Elementi di analisi del testo narrativo. La cultura del Positivismo. I miti della scienza e del progresso. Le “scienze umane”. La teoria dell’evoluzione secondo Darwin. Il darwinismo sociale. Scienza e letteratura a confronto. Le poetiche del Naturalismo e del Verismo. Emile Zola: la vita dello scrittore, le idee, la poetica, la tecnica narrativa. Emile Zola, L’Ammazzatoio: vicenda, temi e significati del romanzo. Gustave Flaubert: vita, idee, stile di scrittura Madame Bovary: riassunto e struttura dell’opera; temi fondamentali, personaggi e denuncia della società borghese. Victor Hugo: vita, idee politiche, opere I Miserabili: trama, struttura dell’opera, stile, messaggio. La scapigliatura: tematiche, gusto per il patologico Giovanni Verga: la biografia e l’itinerario dello scrittore. Il primo Verga: riassunto di Storia di una capinera e Nedda Il secondo Verga: l’adesione al Verismo. Le strategie narrative. La visione della vita nella narrativa di Verga. Il “ciclo dei vinti”. Da Vita dei campi: La lupa I Malavoglia: l’ambientazione e la vicenda, tra storia e romanzo; lo schema narrativo; i personaggi; i temi; le tecniche narrative e le scelte stilistico – espressive. Da I Malavoglia: La prefazione ai Malavoglia, La famiglia Toscano, Visita di condoglianze

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L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni. Da Novelle rusticane: La roba. Mastro don Gesualdo, il romanzo della “roba”: la trama, i temi, la caratterizzazione e la vicenda esistenziale del protagonista. Da Mastro don Gesualdo: L’addio alla “roba”: la morte di Mastro don Gesualdo Modulo per genere. La poesia simbolista La poesia lirica: caratteristiche di genere. Livelli di analisi del testo poetico. Charles Baudelaire, precursore della modernità. Il doloroso esilio del poeta nella società contemporanea. I fiori del male: i temi e le modalità espressive. Da I fiori del male: L’albatro, Corrispondenze Spleen A una passante Da Baudelaire al Simbolismo: la poesia come scoperta delle segrete “corrispondenze” tra le cose, la dimensione simbolica del linguaggio poetico. I “poeti maledetti”. Verlaine: la vita Arte poetica Rimbaud, Vocali Il Decadentismo: Suggestioni del Simbolismo europeo sulla lirica italiana. La poesia di Pascoli e D’Annunzio. Giovanni Pascoli: la biografia, la personalità e la visione del mondo. La poetica del “fanciullino”: Il fanciullino Il simbolismo pascoliano. Le novità del linguaggio poetico. Da Myricae: Lavandare, X Agosto, Novembre, L’Assiuolo Temporale Il lampo Da Canti di Castelvecchio: La mia sera, Il gelsomino notturno. Gabriele D’Annunzio: la biografia, la personalità, le opere. Le Laudi. Da Alcyone: La pioggia nel pineto Modulo per genere e per temi. Il romanzo di indagine interiore La reazione al Positivismo e il superamento della poetica del Naturalismo. Il Decadentismo europeo. I principi della poetica decadente. L’Estetismo. La figura dell’esteta e il romanzo estetizzante. Gabriele D’annunzio, Il Piacere: la vicenda e la struttura del romanzo, il protagonista, le modalità della narrazione. Da Il Piacere: L’attesa dell’amante

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Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli. Da Il Notturno: Scrivo nell’oscurità Vergine delle rocce: struttura, stile narrativo e scopo del perfetto esteta (in fotocopia) Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: la vicenda e le sue possibili interpretazioni, il tema del doppio e il rapporto tra l’arte e la vita. Il romanzo della crisi in Italia e in Europa: gli autori, i temi, le strutture narrative. Luigi Pirandello: la biografia, la produzione narrativa e la poetica dell’umorismo. I temi: il contrasto tra apparenza e realtà e tra forma e vita, l’individuo e la sua mutevole identità, il relativismo conoscitivo, la solitudine e l’incomunicabilità, la pazzia. Da L’umorismo: la vita e la forma; il sentimento del contrario Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato Le vicende e i temi dei principali romanzi: Il fu Mattia Pascal; Da Il fu Mattia Pascal: riassunto dell’opera Il teatro pirandelliano. Il “teatro nel teatro”. Vicenda e temi di alcuni dei drammi più conosciuti: Sei personaggi in cerca d’autore. I meccanismi della memoria indagati dalla filosofia e dalla letteratura. Freud e la psicoanalisi. Italo Svevo: la biografia e la produzione narrativa. La figura dell’inetto e la sua evoluzione nelle opere di Svevo. Una vita: trama e messaggio Senilità: trama e messaggio La coscienza di Zeno: le novità strutturali del romanzo. I temi: la salute e la malattia. Da La coscienza di Zeno: Un rapporto conflittuale Modulo per genere. La poesia del primo Novecento L’antieroe: i crepuscolari: i temi, la poetica Gozzano: Totò Merumeni Caratteristiche della poesia futurista. Il futurismo: tematiche, stile Le Avanguardie storiche. Il futurismo. Filippo Tommaso Marinetti, Il Manifesto del Futurismo. Da Zang tumb tumb: il bombardamento di Andrianopoli L’ermetismo: caratteristiche e tematiche Giuseppe Ungaretti: la biografia, la formazione, l’idea di poesia, i temi (dal dolore alla speranza; il primo e il secondo Ungaretti). Le scelte stilistiche de L’allegria. Da L’allegria: Veglia, Sono una creatura, I fiumi, San Martino del Carso, Fratelli Mattina Soldati Da il Sentimento del tempo: La madre Da il Dolore: Non gridate più Eugenio Montale, una voce critica del nostro tempo.

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Il dolore di vivere, la memoria imperfetta e la fragilità del ricordo. Il correlativo oggettivo. Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato. Da Le Occasioni: Non recidere, forbice, quel volto. Da La bufera ed altro: A mia madre Da Satira: Ho fatto, dandoti il braccio, almeno un milione di scale DOPO IL 15 MAGGIO Salvatore Quasimodo: dall’Ermetismo alla poesia civile. Da Acque e terre: Ed è subito sera. Da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici. N.B. Il programma sarà completato nel periodo compreso tra il 15 maggio ed il termine delle lezioni. Attività integrative Teatro Bonci di Cesena : Speer l’architettura del potere Il quotidiano in classe: incontro con il giornalista in classe. 3 – Metodi di insegnamento adottati Impostazione modulare. Lettura ed analisi dei testi in classe. Lezione frontale alternata al dialogo (stimoli per la riflessione individuale ed autonoma sugli argomenti proposti) e a momenti operativi (esercizi di analisi). La programmazione è stata concordata coi colleghi delle classi parallele. 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati Il libro di testo in adozione per la classe è il seguente: M.M. Cappellini – A. Dendi, Il rosso e il blu, 3, Mondadori Education. Oltre al libro di testo, sono state fornite agli studenti fotocopie contenenti brani di letteratura ed esercizi di analisi dei testi e di sintesi delle tematiche. 5 – Spazi e tempi del percorso formativo Per l’attività didattica disciplinare sono previste 4 ore settimanali pari a 132 annuali. Le ore effettivamente svolte alla data del 15 maggio sono circa 111. 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati Strumenti di verifica sono stati colloqui, questionari scritti e prove scritte rispondenti alle tipologie previste per la prima prova dell’esame di Stato. Sono stati inoltre assegnati esercizi di analisi testuale come compiti da svolgere a casa. Per la valutazione del colloquio ho preso in considerazione i seguenti elementi: conoscenza dei contenuti, competenze espressive ed espositive, conoscenza ed uso della terminologia specifica, capacità di argomentare ed operare collegamenti, capacità valutative e critiche. Nella correzione degli elaborati ho usato i seguenti elementi di valutazione: pertinenza e completezza, contenuto informativo, competenze linguistico - espressive, capacità di organizzare un testo, capacità di interpretare e valutare (cfr. griglie di correzione degli elaborati allegate al presente documento). I quaderni sono stati periodicamente revisionati. In sede di scrutinio finale integrerò la misurazione delle singole prove con la considerazione della continuità o discontinuità dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione evidenziati, dei progressi rispetto alla situazione di partenza.

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7 – Obiettivi raggiunti Al termine dell’anno scolastico la maggior parte degli studenti ha conseguito in modo sostanziale i seguenti obiettivi.

conoscere temi e caratteristiche dei testi e dei generi letterari studiati, ricostruire il pensiero e la poetica di un autore, ricostruire il quadro culturale di un’epoca, esprimersi in modo chiaro e ordinato, elaborare testi coerenti e sufficientemente organici, applicare ai testi letterari analisi tematiche e formali, confrontare testi.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera – “P. Artusi” LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE Emanuela Penni CLASSE Vª G DISCIPLINA Storia

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 - Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 - Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 - Obiettivi raggiunti

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1 - Relazione finale sulla classe Gli alunni hanno dimostrato, in generale, interesse verso la materia, permettendo anche degli approfondimenti. Alcuni hanno evidenziato una buona attitudine e sufficiente capacità espositiva sia scritta che orale. Altri hanno imparato gli avvenimenti meccanicamente mentre una minoranza non è riuscita a raggiungere obiettivi completamente sufficienti. Il profitto di pochi alunni è nel complesso più che buono, per altri pienamente sufficiente, per altri la preparazione risulta un po’ superficiale. L’impegno generale si è dimostrato abbastanza costante. 2 – Programma svolto Modulo 1. Politica, economia e società nell’Italia unita. Il Risorgimento italiano e l’unificazione politica del paese (ripasso generale). I governi della Destra storica: il compimento dell’unità, le scelte politiche ed economiche. Il brigantaggio. Le riforme del governo della Sinistra. La crisi di fine secolo. La scuola dopo l’unità Le riforme di Giovanni Giolitti. Modulo 2. La prima guerra mondiale e le sue conseguenze. Le contraddizioni della “belle époque”. Nazionalismo e militarismo. Le rivalità tra gli stati. La crisi dell’impero ottomano e le guerre balcaniche. L’attentato di Sarajevo. Il mondo in guerra: gli schieramenti, le operazioni militari. L’intervento italiano. Novità della guerra: la guerra di trincea, carattere mondiale e di massa, le nuove tecnologie. La mobilitazione totale; il “fronte interno”. Dopo la guerra: un mondo diverso. La fine dell’egemonia europea. I “14 punti” di Wilson e i trattati di pace. La nuova carta politica dell’Europa e del Medio Oriente. Visione di un documentario sulla prima guerra mondiale Modulo 3. Crisi dello stato liberale e nuove forme di stato nel periodo tra le due guerre. I problemi del dopoguerra: i limiti dei trattati di pace, crisi economica, tensioni e trasformazioni sociali, crisi dello stato liberale. L’impero russo tra ‘800 e ‘900. La rivoluzione del 1905. Le rivoluzioni del 1917. L’azione di governo di Lenin. La nascita dell’U.R.S.S, il NEP. L’ascesa di Stalin. La collettivizzazione forzata e lo sterminio dei kulaki. La pianificazione economica e l’industrializzazione. Terrore e propaganda. L’ “arcipelago gulag”. Il dopoguerra in Italia. Il “biennio rosso”. Il fascismo da movimento a partito a regime totalitario. Le leggi fascistissime e la propaganda fascista: l’organizzazione del consenso. La politica economica e coloniale del regime fascista. L’opposizione antifascista. La crisi del 1929, Roosevelt e il New Deal. La repubblica di Weimar. Il nazismo. Il Terzo Reich: la costruzione dello stato totalitario, la

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persecuzione degli Ebrei, la politica economica. Caratteri comuni ai regimi totalitari di massa: assetti istituzionali, controllo dello stato sulla società, organizzazione del consenso. Modulo 4. La seconda guerra mondiale. La guerra civile in Spagna. L’espansionismo di Hitler. Lo scoppio del conflitto e le sue fasi: la “guerra lampo”, la guerra mondiale, la svolta e la vittoria degli Alleati. Il dominio nazista in Europa e lo sterminio degli Ebrei. La guerra e il dopoguerra in Italia: la Resistenza, il dramma dell’Istria e le foibe, la nascita della Repubblica e la Costituzione. Modulo 5. Il secondo dopoguerra La guerra fredda e la divisione del mondo in due blocchi contrapposti. La Germania e Berlino simboli dell’Europa divisa. L’equilibrio del terrore. Aree di crisi nel mondo negli anni della guerra fredda: Cuba, Vietnam (cenni). Cause e modi della decolonizzazione. Gandhi e la non violenza. Le eredità del colonialismo. La nascita dello stato di Israele e la questione palestinese. Il processo di integrazione europea (in sintesi). N.B. Gli ultimi 4 punti del modulo 5 saranno completati nel periodo compreso tra il 15 maggio ed il termine delle lezioni. 3 – Metodi di insegnamento adottati Impostazione modulare. Lezione frontale alternata a momenti di dialogo. Indicazioni per la riflessione individuale e lo studio autonomo. Realizzazione di mappe e di schemi di sintesi delle tematiche affrontate. Hanno fornito l’occasione per affrontare temi legati all’attualità la lettura del quotidiano e la scelta degli argomenti di ambito socio – economico, tecnico – scientifico e storico proposti in occasione delle prove scritte di italiano. 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati Il libro di testo in adozione nella classe è il seguente: A. Brancati, Pagliarani Trebi, Storia in campo,3, Nuova Italia Editrice. Oltre ai libri di testo, sono stati forniti talvolta agli alunni appunti e fotocopie. 5 – Spazi e tempi del percorso formativo Per l’attività didattica disciplinare sono previste 2 ore settimanali pari a 66 ore annuali. Le ore effettivamente svolte alla data del 15 maggio sono circa 56. Gli studenti sono stati accompagnati al teatro Verdi di Cesena per assistere alla rappresentazione Speer e il potere, e alla mostra Art Decò presso il Museo San Domenico di Forlì: documentari 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati Strumenti di verifica sono stati colloqui, prove semistrutturate, quesiti a risposta singola, tracce di argomento storico o socio – economico da svolgere nella forma del tema, del saggio breve, dell’articolo di giornale. Per la valutazione, ho preso in considerazione i seguenti elementi: pertinenza e completezza delle risposte, competenze espressive ed espositive, conoscenza ed uso della

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terminologia specifica, capacità di argomentare e di operare collegamenti, capacità di rielaborazione personale. In sede di scrutinio finale integrerò la misurazione delle singole prove con la considerazione della continuità o discontinuità dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione evidenziati, dei progressi rispetto alla situazione di partenza. 7 – Obiettivi raggiunti Al termine dell’anno scolastico gli alunni hanno conseguito, ad un livello almeno di base, i seguenti obiettivi:

conoscere gli eventi fondamentali della storia degli ultimi centocinquant’anni nei loro aspetti essenziali,

conoscere le trasformazioni economiche, sociali e politico – istituzionali avvenute tra XIX e XX secolo,

conoscere e confrontare ideologie e forme di stato, cogliere le relazioni di causa – effetto tra gli eventi, esporre le proprie conoscenze in forma chiara e sufficientemente ordinata.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE – “P. Artusi” LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE Alessandra Mengozzi CLASSE Vª G DISCIPLINA Matematica

1 - Relazione finale sulla classe 2 – Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 - Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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1 - Relazione finale sulla classe Ho conosciuto la classe solo quest’anno scolastico e, generalmente, gli alunni hanno dimostrato disponibilità al dialogo educativo favorendo un clima sereno; alcuni alunni si sono mostrati da subito con buone capacità e discreto intuito, intervenendo spesso e partecipando positivamente al dialogo educativo, ma non tutti hanno offerto un livello sufficiente di attenzione, di partecipazione e soprattutto di frequenza, tuttavia ciò non ha impedito lo svolgersi regolare delle lezioni e dell’apprendimento costante dei contenuti per gli studenti interessati. L’interesse per la disciplina, lontana dalle prospettive future, è stato generalmente superficiale. La frequenza per alcuni alunni non è stata regolare favorita dalla collocazione delle ore di lezione: la prima ora del lunedì, l’ultima del mercoledì e l’ultima del sabato, ciò ha influito sul rendimento unito al fatto che per molti gli esercizi svolti in classe hanno costituito l’unico spunto per l’elaborazione personale dei contenuti; il lavoro personale è stato scarso, per alcuni sono mancati l’applicazione e il costante impegno necessari per una conoscenza approfondita degli argomenti svolti che, quindi, risulta spesso superficiale. Il profitto rispecchia le personalità, il diverso interesse e le attitudini dei componenti la classe e si sono avuti vari risultati: dal raggiungimento di livelli molto buoni ad altri molto più modesti; permangono in alcuni poca consapevolezza dei procedimenti e scarse capacità di calcolo. Non tutti gli alunni hanno recuperato il debito del trimestre e al momento della stesura della relazione non tutti hanno colmato pienamente le lacune. 2 – Programma svolto Ripasso:

- Disequazioni razionali, irrazionali, col valore assoluto, esponenziali e logaritmiche. - Classificazione delle funzioni algebriche ( razionali intere e fratte,irrazionali) - Determinazione del dominio di tutte le funzioni viste e rappresentazione grafica dei

risultati trovati. - Studio degli intervalli di positività e negatività di una funzione e intersezioni con gli assi.

Rappresentazione cartesiana dei risultati ottenuti. Limiti e continuità di una funzione:

- Concetto intuitivo di limite di una funzione in un punto (attraverso tabelle). - Deduzione di limite finito o infinito di una funzione in un punto o all’infinito attraverso

tabelle. - Calcolo di limiti immediati - Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte che si presentano in forma

indeterminata (+∞-∞;00;

) attraverso infiniti equivalenti o scomposizione.

- Asintoti orizzontali, verticali e obliqui. - Continuità di una funzione. - Grafico probabile e ricerca dell’eventuale intersezione con l’asintoto orizzontale.

Derivata di una funzione

- Significato geometrico e utilità della derivata nello studio dell’andamento di una funzione. - Derivata di funzioni elementari ( y = k ; y = x ; y = x n) - Derivata di una funzione razionale intera. - Derivata di un quoziente(*). - Funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. - La ricerca dei massimi e dei minimi relativi di tutte le funzioni viste con lo studio del

segno della derivata prima. - Punti di non derivabilità (*)

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Studio di funzioni algebriche: - Classificazione - determinazione del dominio - determinazione degli intervalli di positività e di negatività - intersezioni con gli assi - limiti agli estremi - determinazione di eventuali asintoti - ricerca dei punti critici (massimo ,minimo ) - rappresentazione grafica

Gli argomenti segnati da (*) saranno affrontati da maggio al termine delle lezioni. 3 – Metodi di insegnamento adottati La metodologia didattica seguita si è articolata nel modo seguente:

- Ripasso degli argomenti degli anni precedenti inizialmente, utilizzato anche come strumento per conoscere la classe, e ogniqualvolta è stato necessario

- Attenzione concentrata sullo studio di funzione, quindi tutti gli argomenti di Analisi sono stati affrontati applicati allo studio di funzione; in particolare: il concetto di limite è stato affrontato soltanto in maniera intuitiva dal punto di vista numerico e grafico, della derivata è stata accennata la definizione e il significato geometrico per motivare il legame che ha con l’andamento della funzione.

- Proposta di problemi ed esercizi limitata ai casi più semplici e significativi. - Visualizzazione dello stesso argomento anche con grafici. - Per alcuni argomenti che richiedono una padronanza maggiore di calcolo ci si è limitati a

pochi esercizi più significativi o a soli esempi grafici - Numerosi esercizi standard svolti in classe - Ripresa di esercizi quando i risultati deludenti o le interruzioni delle attività scolastiche lo

hanno richiesto - Le lezioni sono state generalmente suddivise in una introduzione frontale ai concetti e in

una successiva applicazione degli stessi mediante esercizi svolti direttamente dall’insegnante e poi dagli alunni alla lavagna.

- Attivazione di uno sportello-help a gennaio. 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati Nello svolgimento delle attività didattiche sono stati utilizzati:

- Testo in adozione ( Leonardo Sasso : “Nuova Matematica a colori vol.4 ” ed. Petrini ) usato come eserciziario e consigliato come punto di riferimento e consultato in classe come aiuto per visualizzare situazioni grafiche.

- Lavagna come indispensabile mezzo di comunicazione 5 – Spazi e tempi del percorso formativo Per l’attività didattica sono previste 3 ore settimanali. Il trimestre è stato interamente impiegato per la conoscenza della classe ripassando tutte le disequazioni, la classificazione delle funzioni, lo studio del dominio e lo studio del segno e si è introdotto il parallelismo tra l’algebra e la visualizzazione grafica dei risultati ottenuti; quindi nel pentamestre, dopo il rallentamento didattico, si è proseguito con la parte riguardante i limiti che si è conclusa con lo studio del comportamento delle funzioni agli estremi attraverso la determinazione di eventuali asintoti e si è arrivati alla produzione di un grafico probabile, quindi con l’introduzione della derivata e attraverso lo studio del segno della derivata prima, si è studiato l’andamento e si sono trovati gli eventuali punti di massimo o di minimo. In ogni passaggio si è mantenuto il legame fra rappresentazione grafica e procedura analitica di semplici funzioni algebriche razionali.

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6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati Perché l’apprendimento proseguisse in modo lineare, si è ricorso alle classiche verifiche orali alla lavagna e a prove scritte riassuntive. Le verifiche ( anche quelle orali ) sono sempre state di carattere pratico con risoluzione di esercizi in modo tale che richiedessero il minor numero di prerequisiti algebrici e teorici. La valutazione ha tenuto conto ogni volta della conoscenza e comprensione degli argomenti , della capacità di rielaborare autonomamente, dell’abilità nell’organizzare in maniera ordinata e il più possibile esauriente la propria esposizione, della padronanza nell’utilizzare un linguaggio specifico corretto e all’attitudine ad utilizzare spirito critico. Poiché Matematica è stata inserita tra le materie oggetto della terza prova d’esame è stata proposta agli studenti nell’ultima delle due simulazioni nella forma di 3 domande aperte simili a quelle che abitualmente gli studenti hanno svolto in classe e nelle consuete verifiche scritte. 7 – Obiettivi raggiunti Gli obiettivi preventivati all’inizio dell’anno in accordo con le finalità del tipo di corso e con la fisionomia un po’ debole quanto a preparazione di base, attitudini e interesse alla materia di buona parte della classe, riguardavano:

- Utilizzo più consapevole e appropriato di tecniche e strumenti di calcolo - Lo sviluppo di un atteggiamento collaborativo e organizzazione del lavoro autonomo - Individuazione di elementi significativi per la risoluzione di problemi - Interpretazione e produzione di semplici grafici - Costruzione di una mente logica e flessibile

Alla luce dei risultati effettivamente raggiunti, si può affermare che parte della classe ha ampliato le proprie conoscenze, ha migliorato le proprie capacità logiche e critiche, sa interpretare e/o produrre semplici grafici.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA – “P. Artusi”

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame)

DOCENTE Loretta Casalboni CLASSE Vª G DISCIPLINA Inglese

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 - Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 - Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 - Obiettivi raggiunti

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1 – Relazione finale sulla classe Gli alunni hanno mantenuto nel corso dell’anno un atteggiamento abbastanza corretto, soprattutto nel secondo periodo, e la relazione con l’insegnante non è sempre stata facile, anche perchè la sottoscritta ha conosciuto gli alunni solo all’inizio della quinta. Essendo la classe composta da elementi molto diversi tra loro, per interesse, motivazione, impegno e preparazione linguistica, ci sono stati livelli diversi di dialogo comunicativo, talvolta molto difficile, talvolta aperto e produttivo. Eterogeneo risulta il livello di interesse, così come l'impegno e la partecipazione. Alcune alunne, motivate e con un discreto livello di preparazione di partenza, hanno mostrato interesse per la disciplina partecipando con diligenza alle lezioni, si sono impegnate nello studio ed hanno rispettato le consegne in modo puntuale. La loro preparazione risulta di conseguenza piuttosto corretta ed omogenea, anche se le capacità di rielaborazione personale si sono dimostrate diverse. Il loro profitto risulta discreto, buono o più che buono. Vari alunni invece, anche se con discrete potenzialità, non si sono dimostrati interessati a conseguire un profitto positivo, e nel corso dell’anno scolastico non si sono applicati nello studio con la necessaria costanza ed attenzione. Alcuni, in particolare, non portavano nemmeno il materiale scolastico e non prestavano la minima attenzione durante le lezioni. Non tutti hanno, di conseguenza, saputo far fronte alla richiesta di impegno, evidenziando un lavoro personale discontinuo e superficiale, in certi casi non adeguato, piuttosto scarso ed addirittua assente, finalizzato spesso ai soli momenti di verifica. Permangono, pertanto, per un certo numero di alunni, gravi e varie difficoltà nella stesura e nell' elaborazione del testo scritto e diffuse incertezze nella produzione orale, o per motivazioni scolastiche incerte e/o scarsa volontà, o per il debole approfondimento dei contenuti o per un metodo di lavoro inefficace e per alcuni prettamente mnemonico, la cui causa principale va ricercata nella preparazione lacunosa e soprattutto nel mancato impegno. Il loro profitto risulta tuttora non sufficiente o quasi sufficiente. L’opportunità di seguire attività di recupero e/o di potenziamento proposte dalla scuola e dall’insegnante sono state colte da pochi alunni nel corso dell’anno scolastico. 2 – Programma svolto MODULO: The world of Hospitality Accomodation: The hospitality industry Types of accomodation Accomodation: services and facilities Catering: Commercial versus non-profit catering Commercial catering Famous food outlet chains The stressful side of supper clubs Starbucks Hard Rock Café (fotocopy) The man who destroyed mealtimes (fotocopy) MODULO: Safety and Nutrition Diet and nutrition: The eatwell plate Organic food and Genetically Modified Organisms (GMOs) The Mediterranean diet Food intolerances and allergies Alternative diets: macrobiotics and vegetarianism Alternative diets: raw food, fruitarianism and dissociated diets How about some organic food?

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Eating disorders (Excellent Extra; fotocopy) Coeliac desease (fotocopy) Kids, Teenagers and Old people’s diet (fotocopy) Nutrition, a matter of information (fotocopy) Nutritional needs (fotocopy) Slow food and organic food Out of shape: the fruit test (fotocopy) What does 'diet' really mean? (fotocopy) The food pyramid (fotocopy) New culinary trends: Fusion cuisine – Molecular gastronomy (fotocopy) MODULO: International cooking Multicultural London Multicultural New York Street food around the world MODULO: Applying for a job Getting a job: How to write a Curriculum Vitae How to write a covering letter Job advertisements and interviews MODULO: English literature William Shakespeare: ‘Hamlet’, plot and themes; Extract from 'Hamlet'. MODULO: Grammar Structures Revision of irregular verbs Revision of present perfect Past simple vs present perfect Past Continuous Past Perfect Past Continuous vs Past Perfect Present simple, present continuous as future Zero conditional – facts always true, automatic results First conditional – possible future events Second conditional - possibility If, when, as soon as, unless, before, while, after – usage Passive: Present simpe, Past simple, Present perfect, will Relative pronouns: defining and non-defining Connectors Wish - wish+adjective+enough Too; not ... enough 3 – Metodi di insegnamento adottati Lezione frontale, lezione discussione, lavori a coppia, attività di rinforzo e recupero, conversazione in lingua, ascolto e analisi di documenti orali, lettura e analisi di testi scritti, attività di comprensione, riassunti, schemi.

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4 – Mezzi di insegnamento utilizzati Oltre ai libri di testo Catrin Elen Morris: 'Excellent', ed. Eli; P.Radley: 'Network 2', ed. Oxford, sono state utilizzate fotocopie e materiali d’ascolto forniti dall’insegnante. Per i tests di comprensione scritta non si è fatto uso del dizionario. 5 – Spazi e tempi del percorso formativo Per l’attività didattica disciplinare sono previste 3 ore settimanali pari a 99 ore teoriche. Le ore effettivamente svolte nel primo trimestre sono state 39, mentre quelle del pentamestre, alla data del 15 maggio, sono 52. La classe ha usufruito della pausa di rallentamento didattico all’inizio del pentamestre. 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati Sono state richieste almeno tre prove scritte e due orali a periodo. Come prove di verifica sono stati proposti documenti autentici e non su cui effettuare prove di comprensione scritta e interrogazioni in classe. Tra le varie tipologie si è dato anche spazio a questionari a domande aperte, secondo quanto deciso dal Dipartimento di Lingue Straniere e dal Consiglio di Classe, per abituare gli alunni alla tipologia della terza prova dell’esame di Stato, di cui sono state svolte due simulazioni durante il pentamestre. Come criteri per valutare le prove scritte e orali sono state utilizzate griglie di valutazione realizzate in collaborazione di tutti i docenti di lingue, al fine di uniformare il sistema valutativo delle due lingue straniere. Tali griglie tengono conto dei punti considerati essenziali: per le verifiche scritte, capacità di comprensione, aderenza alla traccia, contenuto, correttezza grammaticale e sintattica, padronanza lessicale e ortografica; per le verifiche orali, capacità di comprensione e di produzione (correttezza grammaticale, fonetica e padronanza lessicale nell’esposizione) e conoscenza dei contenuti. Nella misurazione sono stati impiegati tutti i valori della scala decimale e nella valutazione finale si è tenuto conto dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione evidenziati e dei progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza. 7 – Obiettivi raggiunti Mediamente gli alunni sono capaci di: - Comprendere il significato globale di un testo orale nell’ambito di un contesto conosciuto, quale

quello settoriale - Cogliere il senso di semplici testi scritti relativi al settore di appartenenza - Esprimersi in modo sufficientemente comprensibile rispondendo a domande precise - Dare risposte scritte in modo globalmente comprensibile a questionari attinenti l’indirizzo

professionale - Individuare le informazioni basilari dell’alimentazione - Individuare i principali aspetti del rapporto fra cibo e salute - Individuare le tendenze principali della ristorazione nel Regno Unito e negli USA - Compilare un curriculum vitae con relativa lettera di accompagnamento

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE – “P. Artusi” LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE Simona Gatto CLASSE Vª G DISCIPLINA Francese

1 - Relazione finale sulla classe 2 – Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 - Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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1- Relazione finale sulla classe La classe, nuova all’insegnante, proviene dal settore Enogastronomia e si compone di 20 alunni frequentanti il corso di lingua francese. Inizialmente un esiguo numero di alunni aveva dimostrato scarso interesse per la disciplina ed un comportamento non sempre attento e corretto in classe; atteggiamenti che sono discretamente migliorati nel corso dell’anno e che hanno portato ad un clima di collaborazione abbastanza proficua tra tutti gli studenti. Un altro gruppo invece si è distinto sin da subito per motivazione, attenzione e impegno. Gli alunni che nel corso dell’a.s. hanno mostrato impegno discontinuo, oltre all’assimilazione mnemonica dei contenuti, manifestano incertezza nella preparazione. Gli alunni che si sono distinti per l’interesse mostrato e per la partecipazione costruttiva al dialogo formativo mostrano una discreta o buona acquisizione dei contenuti, delle funzioni e del lessico della micro lingua e raggiungono una più che sufficiente competenza comunicativa e/o espositiva in contesti specifici dell’indirizzo professionale. Tuttavia anche fra questi alunni si possono riscontrare errori di sintassi e una limitata capacità a dominare contesti comunicativi aperti al libero confronto su argomenti di natura socio-culturale. Un esiguo gruppo ha raggiunto un livello più che buono nelle varie competenze e abilità linguistiche previste. 2- Programma svolto Restauration : Module 5 Qu’y a-t-il au menu? - Les banquets - Les menus réligiqux - Garder le cybercontact avec les clients Module 6 Santè et securité : - L’HACCP et ses principes - Les infections et les intoxications alimentaires - Les aliments bio et les OGM - Le régime méditerranéen; la pyramide alimentaire - Les allergies et les intolérances alimentaires - Les régimes alternatifs : macrobiotique, végétarien, végan, crudivorisme, fruitarien, dissociés - La santé vient en mangeant Module 8 Postuler à un emploi : - Les métiers de la restauration - Comment devenir chef de cuisine - Comment devenir chef de la restauration - Comment rédiger un CV - Comment rédiger une lettre de motivation Grammaire et fonctions communicatives: Unité 15: - S’informer et donner des informations sur un monument - Demander et donner son opinion - Exprimer la cause et la conséquence - Proposer un choix alternatif - L’hypothèse (3 formes) - Le conditionnel passé

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- Pendant que/tandis que - L’expression de la durée - L’infinitif Littérature: - Baudelaire et les poètes maudits - Lecture et analyse du poème “Corréspondances” Matériels en photocopie: - Les restos du coeur - Le droit de bouchon - Zéro gaspil’ - L’Art Déco Vidéo: - A l’école de la cuisine française - Film: “La classe” 3 – Metodi di insegnamento adottati Lezione frontale, attività di rinforzo e di ripasso degli argomenti svolto negli anni precedenti, dialoghi guidati su argomenti quotidiani e professionali, ascolto e attività di comprensione globale e analitica di documenti orali, lettura e analisi di documenti scritti con attività di vero-falso, scelta multipla, completamento, domande aperte. Sono state dedicate ore di lezione ad attività interdisciplinari attuando approfondimenti di argomenti trattati in altre materie. 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati Oltre ai libri di testo in adozione “Superbe!” (Christine Duvallier, Ed. Eli) e “C’est dans l’air” (L. Parodi, M. Vallacco, ed. Minerva Scuola), sono stati utilizzati materiali in fotocopia forniti dall’insegnante. Sono stati inoltre visionati alcuni materiali didattici in video (documentari, film in lingua). 5 – Spazi e tempi del percorso formativo Per l’attività didattica disciplinare sono previste 3 ore settimanali. 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati Sono state effettuate almeno due verifiche scritte e almeno una interrogazioni orale nel primo trimestre e tre verifiche scritte e un’interrogazione orale nel pentamestre. Per la verifica formativa: colloqui (guidati e non), osservazione sistematica dei lavori individuali e di gruppo, simulazione delle prove d’esame (terza prova, consistente in un’analisi del testo e due quesiti correlati). Per la verifica sommativa: quesiti a risposta aperta, test a risposta chiusa e/o multipla (comprensione scritta), esposizione orale. Tutte le prove sono state effettuate in itinere, durante lo svolgimento delle unità di lavoro e a conclusione dei moduli ed hanno avuto come punto di riferimento le griglie di valutazione approvate collegialmente dal dipartimento di lingue. Nella valutazione, le abilità e le competenze raggiunte sono state messe in relazione con le condizioni di partenza, la partecipazione e l’impegno dimostrati. Come criteri per valutare le prove scritte e orali sono state utilizzate griglie di valutazione concordate con il dipartimento disciplinare di lingua straniera, al fine di uniformare il sistema valutativo. Tali griglie tengono conto dei punti considerati essenziali; per le verifiche scritte: la congruenza con la traccia, la correttezza grammaticale e sintattica, la padronanza lessicale; per le verifiche orali, si è

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tenuto conto della capacità di comprensione della lingua, della capacità di produzione (correttezza fonetica, linguistica ed espositiva) e della conoscenza dei contenuti. 7 – Obiettivi raggiunti Mediamente, gli alunni sono in grado di comprendere un semplice testo orale e scritto nell’ambito di un contesto conosciuto, quale quello professionale. In generale, la classe si esprime in modo sufficientemente comprensibile rispondendo a domande precise mentre incontra difficoltà maggiori nella produzione scritta. Alla luce dei risultati effettivamente raggiunti e di quanto esposto nella relazione, si può affermare che solo una parte della classe ha ampliato ed approfondito le proprie conoscenze, migliorando altresì le competenze comunicative.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE: Alessandro Costa CLASSE Vª G DISCIPLINA: Scienza e cultura dell’alimentazione

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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1) Presentazione della classe La classe è formata da 20 alunni: 12 maschi e 8 femmine. Il comportamento disciplinare della classe si può considerare, nel suo complesso, sostanzialmente corretto, anche se, in certi casi, si è dovuto sollecitare alcuni alunni a tenere un atteggiamento più maturo e responsabile. Il profilo della classe risulta non del tutto omogeneo, per quanto concerne la partecipazione all’attività didattica, l’impegno nello studio e il profitto conseguito. Alcuni alunni hanno seguito le lezioni con disponibilità e partecipazione, altri, invece, hanno mostrato un interesse più superficiale e difficoltà a mantenere attenzione per tempi prolungati, altri ancora hanno seguito le lezioni in modo un po’ passivo. Gli alunni più motivati, impegnandosi nello studio con una certa continuità ed efficacia, sono riusciti ad acquisire discrete competenze e una buona conoscenza degli argomenti, su cui sanno riferire in modo corretto. Alcuni alunni, pur dotati di sufficienti attitudini, a causa di un impegno meno costante, hanno acquisito una conoscenza non molto approfondita degli argomenti, di cui mostrano di avere, tuttavia, sufficientemente chiari gli aspetti fondamentali; altri ancora hanno trovato difficoltà a rielaborare criticamente i contenuti appresi, a collegare le conoscenze e riferirle a contesti precisi ed hanno conseguito una preparazione di carattere prevalentemente mnemonico. Alcuni alunni, pur avendo ottenuto risultati sufficienti, non hanno, tuttavia, acquisito una preparazione organica, in quanto il loro impegno nello studio è stato finalizzato prevalentemente allo svolgimento delle verifiche scritte e orali. Diversificate sono anche le competenze acquisite in ambito comunicativo, che risultano essere abbastanza sicure per alcuni, meno consolidate per altri. La frequenza non è stata per tutti regolare. 2) Programma svolto DIETETICA La dieta equilibrata. Il fabbisogno energetico totale giornaliero ( metabolismo basale, termogenesi indotta dalla dieta, termoregolazione, energia per le attività fisiche ). Il peso teorico, l’indice di massa corporea (IMC). Il fabbisogno di proteine, lipidi, glucidi, vitamine, sali minerali, acqua. I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (L.A.R.N.). La classificazione degli alimenti nei 5 gruppi. La lista alimentare ( l’equilibrata ripartizione nei pasti delle calorie assunte giornalmente ). Le linee-guida per una corretta alimentazione. L’alimentazione in funzione delle diverse necessità fisiologiche e nutrizionali. Alimentazione in gravidanza, alimentazione in allattamento. Alimentazione nella prima infanzia, nell’età scolare, nell’adolescenza. Alimentazione nell’età adulta, alimentazione nella terza età. Tipologie dietetiche. La dieta mediterranea. La dieta vegetariana. La dieta macrobiotica. Le diete dimagranti. La piramide alimentare. La dietoterapia. Caratteristiche, cause, rischi per la salute e indicazioni dietetiche relative alle seguenti patologie alimentari: obesità, aterosclerosi, ipertensione, diabete, gotta, gastrite e ulcera. Alimentazione nella prevenzione dei tumori. Le intolleranze alimentari. La celiachia. Le malattie da carenza vitaminico-salina. Anoressia e bulimia.

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IGIENE DEGLI ALIMENTI La contaminazione degli alimenti. Contaminazioni chimiche: metalli, fertilizzanti, pesticidi, idrocarburi, sostanze chimiche usate nella pratica veterinaria (antibiotici, anabolizzanti). Contaminazioni biologiche: virus, batteri, lieviti, muffe, prioni. I fattori di crescita dei batteri, la moltiplicazione batterica, le spore e le tossine batteriche. Le tossinfezioni alimentari. Modalità di trasmissione dei microrganismi e caratteristiche delle principali tossinfezioni alimentari: salmonellosi, intossicazione stafilococcica, botulismo, tossinfezione da Clostridium perfringens, listeriosi, colera. Le infezioni virali: l’epatite A. Le parassitosi: teniasi, anisakidosi. La prevenzione igienico sanitaria. Igiene degli ambienti di lavoro. Igiene del personale. Il sistema di controllo dell’igiene HACCP. La qualità degli alimenti; le certificazioni di qualità. Le frodi alimentari. I NUOVI CONSUMI ALIMENTARI L’evoluzione dei consumi alimentari. I nuovi prodotti alimentari. ALIMENTAZIONE E RELIGIONI Le consuetudini alimentari nelle principali religioni. 3) Metodi di insegnamento Il programma è stato svolto utilizzando una metodologia didattica costituita dalla lezione frontale partecipativa nel corso della quale gli alunni sono stati sollecitati ad intervenire per esprimere opinioni e per riferire su esperienze o conoscenze personali pregresse al fine di promuoverne un maggiore coinvolgimento. Per la trattazione di alcuni argomenti sono state utilizzate delle video-presentazioni al computer al fine di agevolare l’apprendimento anche attraverso la memoria visiva. 4) Mezzi di insegnamento Per la trattazione degli argomenti, ci si è serviti di appunti a dispense, corredati di schede e tabelle, ricavati dalla consultazione di varie fonti di informazione e del libro di testo. Alcune lezioni sono state svolte con l’ausilio dei mezzi informatici ( presentazioni al computer in Power point di alcune unità didattiche ). Testo in adozione: - S. Rodato Alimentazione oggi, CLITT 5) Tempi del percorso formativo Per l’attività didattica disciplinare sono previste 3 ore di lezione settimanali pari a circa 99 ore teoriche. Il numero di ore effettivamente svolte è risultato inferiore, rispetto a quanto preventivato nel piano di lavoro, a causa delle diverse attività ( uscite didattiche, incontri con esperti, ecc.) che hanno impegnato gli alunni in alcune ore di lezione. 6) Criteri e strumenti di valutazione Strumenti di verifica. - Stesura di temi. - Prove scritte semistrutturate ( trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola,

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quesiti a risposta multipla.) - Colloqui. Criteri di verifica. Per la valutazione delle prove scritte si è tenuto conto dei seguenti indicatori: - Conoscenza dei contenuti. - Correttezza linguistico-espositiva e capacità di utilizzare la terminologia specifica della disciplina. - Capacità di interpretare criticamente i contenuti e di spiegarli in modo personale. Per la valutazione dei colloqui si è tenuto conto dei seguenti indicatori: - Conoscenza dei contenuti. - Padronanza dei mezzi espressivi. - Capacità di utilizzare la terminologia specifica. - Capacità di collegare le conoscenze nell’argomentazione. - Rielaborazione critica e personale degli argomenti. Nella valutazione complessiva del profitto conseguito da ciascun alunno, alla fine dell’anno scolastico, si terrà conto, oltre che dei risultati delle verifiche orali e scritte, anche dell’impegno, della partecipazione, del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei progressi compiuti rispetto al livello di partenza. 7) Obiettivi raggiunti Mediamente gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi: - Conoscere le linee-guida per una corretta alimentazione. - Saper calcolare il peso teorico e il fabbisogno energetico giornaliero di una persona. - Saper formulare consigli dietetici appropriati in funzione delle diverse necessità fisiologiche e nutrizionali. - Conoscere i principi fondamentali di dietoterapia in alcune importanti malattie alimentari. - Saper formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. - Conoscere le principali allergie ed intolleranze alimentari. - Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti. - Conoscere le principali tossinfezioni alimentari, le loro modalità di trasmissione e saper operare per prevenirne la diffusione. - Conoscere le regole per mantenere una corretta igiene personale, nella manipolazione degli alimenti e nei locali di ristorazione. - Conoscere i principi su cui si basa il sistema di autocontrollo dell’igiene HACCP. - Saper individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari. - Saper individuare le nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari - Conoscere le principali consuetudini alimentari nelle grandi religioni. Alcuni alunni, tuttavia, hanno raggiunto solo parzialmente tali obiettivi in quanto mostrano di conoscere gli argomenti trattati in modo un po’ approssimativo e superficiale e rivelano difficoltà nel collegare le conoscenze e una certa insicurezza nella loro utilizzazione.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera – “P. Artusi” LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE Racioppi Armando CLASSE Vª G DISCIPLINA Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 - Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 - Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 - Obiettivi raggiunti

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1. Relazione finale sulla classe

Il lavoro comune con la classe 5G è cominciato solamente nell’anno scolastico in corso, infatti nel precedente biennio si sono alternati due diversi insegnanti. La classe risulta abbastanza eterogenea nel livello di conoscenze ed abilità, nelle potenzialità e nell’atteggiamento. Le lezioni si sono svolte regolarmente, ma alcuni alunni, in particolare, hanno dimostrato poca propensione a raccogliere le sollecitazioni. Non tutti gli studenti hanno offerto durante l’anno scolastico un livello sufficiente di attenzione, interesse e partecipazione. Ho cercato di catturare l’attenzione e l’interesse degli alunni, cercando agganci con la realtà economica e giuridica, al fine di fornire gli strumenti per comprendere una realtà micro e macro economica complessa e dinamica. Purtroppo solo pochi studenti si sono applicati costantemente allo studio della materia ottenendo risultati apprezzabili; l’impegno per gran parte della classe è risultato prevalentemente finalizzato all’esclusivo sostenimento delle verifiche, ottenendo risultati non sempre positivi e comunque al di sotto delle potenzialità e delle aspettative. Più volte ho avvertito la necessità di richiamare ad un maggior impegno e ad una partecipazione più motivata e collaborativa, riprendendo in particolar modo un gruppo di alunni con il loro immaturo comportamento, incuranti dei risultati non del tutto accettabili sia sul fronte educativo sia sul piano dell’apprendimento.

2. Programma svolto Contenuti ripresi dal precedente anno scolastico Il bilancio d’esercizio (funzione informativa del documento, contenuto dello Stato Patrimoniale, del Conto Economico e della Nota Integrativa) l’analisi di bilancio per indici ( economica, patrimoniale e finanziaria), l’analisi della redditività aziendale (BEP). Modulo A Il mercato turistico Lezione 1 Il mercato turistico internazionale I caratteri del turismo. I fattori che influenzano il turismo internazionale. Le dinamiche del turismo mondiale. Lezione 2 Gli organismi e le fonti normative internazionali Gli organismi internazionali. Gli organi dell’Unione Europea. Le fonti normative internazionali e comunitarie. Lezione 3 Il mercato turistico nazionale Gli strumenti di analisi del mercato turistico interno. Le dinamiche del turismo in Italia. Lezione 4 Gli organismi e le fonti normative interne Gli organismi interni. Le fonti normative interne. Modulo B Il marketing Lezione 1 Il marketing: aspetti generali Il marketing. La differenza tra marketing strategico e marketing operativo. Il marketing turistico. Lezione 2 Il marketing strategico Le fasi del marketing strategico. Le fonti informative. L’analisi interna. L’analisi della concorrenza. L’analisi della domanda. La segmentazione. Il target. Il posizionamento. Gli obbiettivi strategici. Lezione 3 Il marketing operativo Le caratteristiche del prodotto. L’utilizzo della leva del prezzo. I canali di distribuzione. La comunicazione. Lezione 4 Il web marketing Il web marketing. Gli strumenti del web marketing. Lezione 5 Il marketing plan Il marketing plan. Il marketing plan di una piccola impresa. Il marketing plan di un’impresa medio/grande.

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Modulo C Pianificazione, programmazione e controllo di gestione Lezione 1 La pianificazione e la programmazione Una scelta imprenditoriale strategica. I fattori da cui dipende la strategia dell’impresa. La vision e la mission dell’impresa. Il rapporto tra pianificazione e programmazione aziendale. Il vantaggio competitivo. Le funzioni del controllo di gestione. Lezione 2 Il budget Il budget. La differenza tra bilancio d’esercizio e budget. L’articolazione del budget. Il budget degli investimenti. Il budget economico di un ristorante. Il budget economico di un albergo. Il controllo budgetario. Lezione 3 Il business plan Il business plan. Il contenuto del business plan. Modulo D La normativa del settore turistico – ristorativo Lezione 1 Le norme sulla costituzione dell’impresa Gli adempimenti giuridici e fiscali richiesti per la costituzione di un’impresa turistico – ristorativa. Le forme giuridiche che possono assumere le imprese turistico – ristorative. Lezione 2 Le norme sulla sicurezza del lavoro e dei luoghi di lavoro La sicurezza del lavoro. Il Testo unico sulla sicurezza del lavoro. La sicurezza dei luoghi e delle attrezzature di lavoro. La normativa antincendio. Lezione 3 Le norme di igiene alimentare e di tutela del consumatore La normativa alimentare. La rintracciabilità e tracciabilità degli alimenti. I meccanismi di controllo della filiera agro – alimentare. Le norme igieniche che devono essere rispettate nei locali di lavoro e da parte del personale del settore ristorativo. La tutela della privacy. Le norme volontarie ISO 9000. Lezione 4 I contratti delle imprese ristorative e ricettive Gli elementi di un contratto. La responsabilità sotto l’aspetto giuridico. I contratti del settore ristorativo. Le caratteristiche del contratto di ristorazione. Il Codice del consumo. Le caratteristiche del contratto di catering. Le caratteristiche del contratto di banqueting. Le caratteristiche del contratto d’albergo. Gli effetti giuridici della prenotazione. Le caratteristiche del contratto di deposito in albergo. Le altre responsabilità che assumono ristoratori e albergatori. Modulo E Le abitudini alimentari e l’economia del territorio Lezione 1 Le abitudini alimentari I fattori che incidono sui consumi e sulle abitudini alimentari. Le caratteristiche dei consumi alimentari in Italia. Le attuali tendenze in campo alimentare. Lezione 2 I marchi di qualità alimentare Il marchio. I marchi di qualità alimentare. I prodotti a km 0. Esercizi applicativi svolti:

- redazione di un semplice bilancio d'esercizio (Stato Patrimoniale e Conto Economico) - calcolo degli indici di bilancio (di redditività, patrimoniali e finanziari) - calcolo del punto di equilibrio (BEP) e rappresentazione mediante il diagramma di

redditività - calcolo degli indici della domanda e dell'offerta turistica - calcolo della quota di mercato di un’impresa ristorativa e confronto tra quota di mercato

effettiva e quota di mercato potenziale di un’impresa ricettiva - segmentazione della clientela e rappresentazione sulla mappa di posizionamento - determinazione del prezzo di vendita di una pietanza e di un posto letto con i metodi full

costing e direct costing - adesione o meno al franchising - l’analisi SWOT - il budget degli investimenti, il budget delle vendite e il budget economico delle imprese

turistico - ristorative

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3. Metodi di insegnamento adottati Il programma è stato svolto utilizzando una metodologia didattica costituita dalla lezione frontale partecipativa, dalla lettura e comprensione del testo con spiegazioni arricchite da casi operativi e dalla presentazione di problemi da risolvere. E' stato operato un costante monitoraggio del percorso didattico al fine di attuare adeguate e mirate strategie di recupero.

4. Mezzi di insegnamento utilizzati Testo adottato: “ Gestire le imprese ricettive 3” di Rascioni S. e Ferriello F. Ed. Tramontana. Oltre al manuale di base sono state utilizzate dispense per approfondire determinati argomenti.

5. Spazi e tempi del percorso formativo Per l'attività didattica sono previste 5 ore settimanali. I tempi preventivati per la trattazione degli argomenti specifici sono stati ampiamente rispettati, i risultati non sempre positivi sono da imputare al disinteresse, alla mancanza di studio domestico e alla disordinata partecipazione degli alunni all’attività didattica. E’ stato effettuato un intervento di recupero attraverso uno sportello pomeridiano di complessive 3 ore, a cui hanno partecipato unicamente gli alunni con il debito formativo, con lo scopo di focalizzare l’attività di recupero, che si è conclusa positivamente: tutti hanno recuperato le difficoltà pregresse.

6. Criteri e strumenti di valutazione adottati Per la verifica degli apprendimenti mi sono servito di:

colloqui impostati come una discussione con il coinvolgimento di più alunni su tematiche specifiche;

esercitazioni scritte costituite da relazioni sugli argomenti proposti da svolgere coerentemente alla traccia o alle domande (nel caso di domande a risposta singola);

La misurazione delle prove (espressa in decimi: da 1 a10) è stata effettuata considerando i seguenti indicatori:

congruenza al quesito proposto; conoscenza dei concetti e dei metodi e consequenzialità espositiva; capacità di interpretare criticamente i contenuti e di spiegarli in modo personale; conoscenza e corretto utilizzo del lessico tecnico; capacità di applicare i concetti alla soluzione dei problemi.

Le griglie di valutazione (predisposte in decimi e quindicesimi), illustrate analiticamente e fornite agli alunni all'inizio del terzo anno di studio, costituiscono uno strumento di lavoro costantemente utilizzato. Solo per alcune tracce, che prevedevano, ad esempio, una parte applicativa, sono state predisposte griglie specifiche. La valutazione complessiva è il frutto della verifica degli obiettivi disciplinari raggiunti nel loro aspetto cognitivo e operativo in relazione al superamento del livello di partenza, all’impegno, all'interesse e alla partecipazione al dialogo didattico - educativo.

7. Obiettivi raggiunti Alla data di compilazione del documento qualche alunno dimostra una preparazione più che discreta, alcuni alunni evidenziano una conoscenza dei contenuti più che sufficiente o discreta, diversi studenti dimostrano una preparazione quasi sufficiente o sufficiente. Permangono, per diversi studenti, difficoltà nella trattazione, sia orale e sia scritta, degli argomenti più tecnici. Coloro che hanno lavorato con sufficiente impegno:

hanno migliorato la loro formazione professionale e sono passati da un approccio prevalentemente pratico ad uno progettuale (seppur con qualche difficoltà e in simulazioni di semplici contesti operativi) ;

hanno arricchito le loro capacità espressive nell'ambito economico tecnico;

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hanno acquisito competenze tecniche (in relazione a problematiche gestionali nell'aspetto finanziario, economico e contabile e a problematiche organizzative relativamente all'attività commerciale e budgetaria) che cercano di applicare nelle diverse situazioni operative.

Saranno successivamente fornite alla commissione, se richieste, le prove proposte nel corso dell'anno scolastico.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE – “P. Artusi” LICEO SOCIO–PSICO–PEDAGOGICO E DELLE SCIENZE SOCIALI – “V. Carducci” (sez.associata)

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE ROBERTO LUCCHI CLASSE Vª G DISCIPLINA Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina

1 - Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 - Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6- Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 - Obiettivi raggiunti

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1 – Relazione finale sulla classe. La quinta G è composta da 21 allievi tredici maschi e otto femmine, tredici dei quali provengono dalla stessa classe 3G che ho avuto modo di seguire, 7da due terze di un percorso IeFP che seguo dal precedente A.S.mentre un allievo ripetente. In corso d’anno un allievo si è ritirato. La classe si presenta abbastanza eterogenea, l’atteggiamento è sostanzialmente corretto grazie al clima di collaborazione che si è venuto a creare. Gli studenti nel complesso hanno partecipato alle lezioni con attenzione ed interesse mostrandosi disponibili all’ascolto, anche se è da rilevare che alcuni di loro hanno privilegiato la componente pratica a discapito di quella teorica. Attualmente un allievo, a causa di una perdita di interesse e motivazione verso l’indirizzo scelto sin dall’anno precedente, si trova ad avere grosse lacune teorico/pratiche supportate anche dalle numerose assenze (molte delle quali nella pratica di laboratorio) e dal percorso di alternanza del precedente A.S. non svolta per motivi di salute. Il programma è stato svolto interamente, diversi sono i livelli di competenze raggiunti, diversi sono anche i comportamenti e l’impegno dimostrati. L’interesse per i contenuti della disciplina, per una buona parte degli alunni, è stato affiancato da un impegno costante e proficuo, mentre molti altri hanno lavorato in modo discontinuo, superficiale e/o finalizzato al superamento delle verifiche. La frequenza alle lezioni, ad eccezione di un caso, è stata nel complesso regolare. Il livello di preparazione medio della classe è buono ma non mancano situazioni di modesto profitto ed in qualche caso permangono, alla data attuale, difficoltà nel raggiungere una sufficienza. In generale gli alunni hanno evidenziato nei moduli di “area professionalizzante” buone competenze di base. Gli allievi in difficoltà non si sono avvalsi dell’opportunità di recupero offerto dalla scuola in corso d’anno “sportello Help”. 2 - Programma svolto.

MODULO 1: I PRODOTTI E L’APPROVVIGIONAMENTO Obiettivi: Controllare e utilizzare gli alimenti sotto il profilo organolettico, tecnologico e gastronomico; valorizzare e promuovere le tradizioni locali e nazionali; scegliere il livello di lavorazione dei prodotti in base a criteri economici, gastronomici e organizzativi, utilizzare strumenti gestionali nella produzione eii servizi e prodotti enogastronomici. Attuare strategie di pianificazione e monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi. Abilità:Distinguere i criteri di qualità di ogni varietà di alimenti,utilizzare corrett amente i prodotti congelati e surgelati, comprendere il significato di standard di qualità ed applicarlo a situazioni concrete; utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi. Effettuare controlli tipici del ricevimento merci; stoccare corretttamente le merci. U. D 1 : i prodotti alimentari: La classificazione dei prodotti in base al livello di lavorazione , i congelati e i surgelati .I sistemi di tutela e di valorizzazione dei prodotti tipici il significato di prodotto biologico e di O.G.M. U.D. 2: Approvvigionamento e gestione delle merci: Gli elementi del servizio di approvvigionamento, le funzioni dell’economo e i rapporti tra l’economato e gli altri reparti. Le tecniche di gestione delle merci, dall’ordinazione allo stoccaggio, la documentazione tipica del settore approvvigionamento. MODULO 2 : L’ORGANIZZAZIONE DELLA CUCINA E DELLA PRODUZIONE Obiettivi:utilizzare strument nella produzione di servizi e prodotti eenogastronomici; attuare strategie di pianificazione,conpensazione ,monitoraggio perottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto;utilizzare tecniche di lavorazione nella produzione di prodotti enogastronomici;valorizzare e promuovere le tradizioni e le nuove tendenze di filiera intervenendo nella trasformazione dei prodotti gastronomici. Abilità:Comprendere l’importanza della correttaprogettazione per la riuscita del servizio;organizzare il servizio attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti,mezzi e spazi;saper collocare la cucina sottovuoto nelle diverse tipologie di ristorazione;saper valutare i vantaggi dei legami di distribuzione nelle diverse situazioni ristorative; scegliere le attrezzature in base a criteri tecnici e organizzativi,organizzare il

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lavoro in funzione delle caratteristiche del servizio proposto all’utenza;valutare la programmazione del lavoro in relazione alle risorse economiche e al servizio proposto;elaborare procedure di lavoro standardizzate con l’ausilio di schede tecniche;descrivere la realizzazione tecnica di un piatto. U.D 1 : l’organizzazione dell’impianto di cucina. I modelli tradizionali e innovativi di organizzazione dell’impianto di cucina, le tecniche di legame differito. Principi, tecniche , vantaggi e svantaggi: -del sistema cook & chill -della cucina sottovuoto -della cucina d’assemblaggio U.D 2 :L’organizzazione del lavoro in cucina Per un’organizzazione razionale del lavoro;l’organizzazione del lavoro per regole; programmazione della produzione e della distribuzione. U.D.3:La cottura degli alimenti( svolta in laboratorio) Classificazione e le temperature: cotture in un grasso; in un liquido; in umido;a calore secco;al cartoccio e in crosta; al microonde. MODULO 3: RESTAURANT MANAGER Obiettivi:Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clienetela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche;attuare strategie di pianificazione per orttimizzare la produzione;intervenire nella valorizzazione,produzione,conservazione, e presentazione dei prodotti enogastronomici, applicarele normative vigenti nazionali ed internazionali in fatto di sicurezza. Abilità: costruire un menu alle necessità dietologiche e nutrizionali della clientela;progettare un catalogo di menu rispettando le regolegastronomiche;progettare la carta in funzione ditipicità, stagionalità e target dei clienti;progettare graficamente menu semplici;utilizzare il menu come strumento di vendita;comprendere le problematiche tipiche del servizio di catering; redigere un conratto dibanqueting;adeguare il servizio in funzione della domanda,comprendere l’importanza della prevenzione sul lavoro,comprendere l’importanza del corretto uso dei dispositivi di sicurezza e degli atteggiamenti corretti;riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto delle normative in materia di sicurezza. U.D.1:Le funzioni del menu,la pianificazione del menu e dei piatti,la grafica del menu, la descrizione del menu e dei piatti,il menuengineering. U.D.2:Il servizio di banqueting,definizione del servizio,organizzazione gestionale e operativa. U.D.3:Sicurezza e tutela sul lavoro,normativa di riferimento, le basi della prevenzione. 3 - Metodi di insegnamento adottati. I metodi di insegnamento utilizzati sono stati:

- Lezioni frontali in cattedra; - colloquio-scambio; - prove semi-strutturate. - Lezioni pratiche di laboratorio

4 - Mezzi di insegnamento utilizzati. I metodi di insegnamento utilizzati sono stati: - Libro di testo "cucina gourmet" di Paolo Gentili, edizioni Calderini; - riviste/testi di settore 5 – Spazi e tempi del percorso formativo. Il programma è stato svolto con la seguente scansione temporale:

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Modulo 0: ripasso generale argomenti anno precedente e igiene professionale ( settembre-ottobre) Modulo 1: Prodotti e approvvigionamento ( novembre-dicembre) Modulo 2: L’organizzazione della cucina e dellaproduzione (-gennaio febbraio) Modulo 3: Restaurant maneger ( -marzo-aprile-maggio) Modulo 4: pratica operativa di laboratorio ( da ottobre a maggio) Al termine del programma nel mese di maggio verrà effettuato un ripasso generale degli argomenti svolti con colloqui individuali ed interventi a gruppi di lavoro. Attività di recupero sono state svolte in itinere con rallentamenti nello svolgimento del programma. 6 - Criteri e strumenti di valutazione usati. Gli studenti sono stati valutati attraverso la somministrazione di questionari scritti con domande aperte, verifiche orali e di pratica di laboratorio. Il giudizio di ogni prova è stato formulato prendendo in considerazione degli aspetti ben definiti con relativo punteggio espresso in centesimi (vedi griglia di valutazione) GRIGLIA DI VALUTAZIONE Pertinenza alla domanda o tema e conoscenza dei contenuti punti 20 Capacità di approfondire i concetti punti 25 Capacità di analisi e di sintesi degli argomenti trattati punti 25 Proprietà di linguaggio tecnico-professionale punti 30 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRATICA Igiene della persona e aspetto comportamentale punti 10 Descrizione della preparazione da eseguire punti 18 Utilizzo degli spazi in cui si opera nel rispetto delle normative punti 16 di igiene e sicurezza corretta manipolazione degli ingredienti punti 16 utilizzo appropriato delle attrezzature o apparecchiature/utensili punti 18 le abilità manuali durante tutte le fasi punti 22 (preparazione,cottura,presentazione) 7 – Obiettivi raggiunti. Alla data di compilazione del documento,in linea generale, le competenze sono state raggiunte in misura accettabile da quasi tutti gli studenti, con le differenze derivanti dall’impegno e dalle predilezioni di ciascuno. Dieci studenti hanno raggiunto un approfondito livello di conoscenza dei contenuti, discreto il livello per cinque allievi. Sufficiente il livello raggiunto per due allievi a causa di un impegno non adeguato alle reali attitudini che non hanno voluto valorizzare. Permangono insufficienti e gravemente insuficienti le competenze/conoscenze per due allievi. Le competenze disciplinari ministeriali determinate sono le seguenti:

Attuare strategie di pianificazione compensazione e monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto e alla domanda di mercato

Adeguare ed organizzare la produzione ela vendita in relazione alla domanda dei mercati Utilizzare tecniche di lavorazione nella produzione di prodotti enogastronomici Conoscenza delle funzioni e tipi di menu, le regole per la costruzione di menu tecnicamente

corretti,i menu della ristorazione sociale,analisi e strategie nella gestione del menu e della carta

Acquisizione di ozioni sulla comunicazione e siu linguaggi per favorire la comunicazione e comprendere i meccanismi della psicologia nella vendita.

Conoscere le caratteristiche del catering,del banqueting, le problematiche di tali servizi e loro organizzazione.

Sapere organizzare un servizio ristorativo di qualità e adeguarlo alle esigenze della domanda

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dell’utenza. L’importanza della standardizzazione dellavoro Conoscenza delle regole che stanno alla base del sistema della sicurezza sul lavoro.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame)

DOCENTE Papa Basilio CLASSE Vª G

DISCIPLINA Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

1 – Relazione finale sulla classe 2 – Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 – Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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1 – Relazione finale sulla classe. Ho assunto l’ insegnamento con la classe 5°G composta da alunni 21( RITIRATO 1); di cui maschi 12 e femmine 8. La classe proviene dalla qualifica di operatore dei servizi ristorativi settore cucina, si presenta divisa in 2/3 gruppi spesso in contrasto fra loro. Gli studenti nel complesso hanno partecipato alle lezioni con abbastanza attenzione ed interesse, mostrandosi disponibili all’ascolto. Il programma è stato svolto quasi interamente e solo parte degli alunni ha partecipato in modo attivo alle lezioni senza riscontrare particolari difficoltà. 2 - Programma svolto.

MODULO 1: LA DISTILLAZIONE OBIETTIVI: Saper distinguere le varie fasi della distillazione, dalla materia prima, la raccolta, il trattamento, il prodotto finale. U.D. 1: Saper riconoscere i vari metodi di distillazione, le differenze fra loro, i fattori qualitativi, U.D. 2: I vari distillati: il Brandy, il Cognac, l’Armagnac, la Grappa, la Vodka,Whiskey il Rum; da cosa derivano, come vengono distillati, conservati, invecchiati. Metodi di servizio dei vari distillati. un servizio su misura, i luoghi e le modalità di servizio, il servizio al tavolo aspetti tecnici, la mis en place della sala, le fasi del servizio. Le tecniche del servizio, l’interazione con il commensale, l’accoglienza, la vendita, la gestione dei reclami, la comunicazione U.D. 3: il Whisky e il Whiskey; come si produce, che tipi se ne ricavano, le diverse zone e nazioni di provenienza, come si serve e si beve. Classificazioni ed abbinamenti con cibi. MODULO 2: LA BIRRA OBIETTIVI: Valorizzare e gestire la bevande nella ristorazione e utilizzarle sotto il profilo gastronomico, saper proporre diversi abbinamenti cibo-birra. U.D. 1: La birra l’impiego nella ristorazione, nel tempo libero. U.D. 2: la degustazione della birra, il servizio della birra, l’abbinamento cibo-birra. U.D. 3: le diverse varietà e tradizioni

MODULO 3: VINI LIQUOROSI , VINI AROMATIOZZATI, VINI VENDEMMIA,TARDIVA PASSITI ,MUFFA NOBILE, EISWINE. OBIETTIVI: Saper riconoscere le varie caratteristiche e differenze fra i VARI prodotti U.D. 1: Vini Aromatizzati: il Vermouth, gli ingredienti, come si produce, le varie tipologie, come si serve o come viene impiegato nei cocktais. U.D. 2: Vini Liquorosi: il Marsala, il Porto, lo Sherry: gli ingredienti, come viene prodotto, come viene conservato, le varie tipologie come si servono e si bevono. L’utilizzo in cucina e nei cocktail. U.D. 3: Preparazione dei cocktail a base vini liquorosi e vermouth per aperitivo. U.D. 4: Abbinamento vini dolci con dolci ,formaggi , fegato d'oca. Degustazione U.D 5: I vini passiti più rappresentativi delle regioni Italiane. MODULO 4: LA SPUMANTIZZAZIONE, LE ZONE PIU' VOCATE DEL NORD ITALIA OBIETTIVI: Saper riconoscere le produzioni (aree) più importanti del nord dello spumante metodo classico. U.D 1: Franciacorta- Alta Langa- Trento- Talento- Oltrepo' Pavese- Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene-Moscato D'Asti. U.D. 2: Servizio , varie tipologie, la loro composizione, il mercato, la qualità. U.D. 3: Abbinamento cibo -vino dai momenti di festa fino alla tradizione per arrivare all' abbinamento per contrasto. U.D. 4: I cocktail a base spumante Sparckling, Servizio aperitivo. U.D. 5: Degustazione dei spumanti delle varie zone, in modo da far percepire le differenze produttive e l'impronta riconoscitiva.

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MODULO 5: VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI. OBIETTIVI : Far capire l'importanza e il ruolo dei prodotti tipici per la ristorazione (e la cucina a essi legata), valorizzare la ristorazione come anello fondamentale di una lunga catena di protagonisti, far comprendere che il motto “l'unione fa la forza”, oggi è più attuale che mai. U.D. 1: La tipicità come elemento strategico U.D. 2: Forza e debolezza del prodotto tipico U.D. 3: Il ruolo dei consumatori U.D. 4: I marchi di tutela dei prodotti. MODULO 6: I CIBI “ PRIMARI “ED I CONDIMENTI BASE. OBIETTIVI : Far capire come cambiano le esigenze, i gusti e il modo di consumare le cose. Cercando di mostrare l'importanza che ricopre la conoscenza ed riconoscere i cambiamenti socio economici. U.D. 1: Pane- insalate (semplici, miste, composte) – I risi e le cotture- i frutti tropicali ed il loro usi U.D. 2 : I vari tipi di sali- pepi- aceti -olii U.D. 3 :L'olio extravergine di oliva Italia ed comunitario differenze U.D. 4: Le salse stabili e instabili. MODULO 7 : REGIONI: PRODOTTI TIPICI, CUCINA E VINI OBIETTIVI: Conoscere la cucina regionale, i prodotti tipici e i vini, in particolare della produzione regionale. U.D. 1: Lombardia -Piemonte -Alto Adige – Friuli Venezia Giulia – Veneto – Emilia Romagna – Toscana – Marche- Umbria. MODULO 8: COME PROGETTARE UN RISTORANTE FUNZIONALE, LA CARTA DEI VINI E DELLE VIVANDE . OBIETTIVO: Insegnare il giusto modo di costruire una struttura funzionale con le giuste attrezzatura , vivande e bevande in modo da essere competitivi in un mercato sempre più esigente e diversificato. Conoscere le nuove tecniche di cottura e tecnologia. U.D. 1: L'office- la sala- la cucina- il bar (la struttura scheletrica) I reparti come si progettano U.D. 2: La carta dei vini e le varie carte Menu cosa prediligere e la giusta carta per ogni evenienza U.D. 3 : La bassa temperatura , la rigenerazione il rooner, ultrasuoni, Vaso cottura e sottovuoto. L'uso adeguato per risparmiare tempo denaro e personale. MODULO 9: L'APERITIVO UN MODO D'INCONTRO MA ANCHE ESIGENZE NUOVE. OBITTIVO: Proporre un aperitivo attuale conoscendo la tradizione. U.D. 1: I stuzzichini tradizionali d'accompagnamento canape, tartine, risole , cocktail di scanpi in salsa rosa ecc. U.D. 2: Le crudità , le marinate sale olio aceto Alternative valide (ostriche salmone alici) U.D. 3: Finger Food le nuove proposte U.D. 4: L'aperitivo lungo il Brunch. MODULO 10: LA GESTIONE DEGLI STILI DI SERVIZI. OBIETTIVO: Acquisire le competenze necessarie per valutare l'applicazione degli stili di servizio con un ampia visione operativo- gestionale. U.D. 1: Servizio all'italiana, all'inglese, alla francese, alla russa ,i servizi alla americana self service, al buffet in piedi con operatore o senza. U.D. 2: I nuovi servizi all'italiana con vassoio e con cloque. MODULO 11: LA PRESA DELLA COMANDA PER L'ALTA RISTORAZIONE E IL TABLET OBIETTIVO: Conoscere i vari modi per prendere una comanda in base alla struttura U.D. 1: La comanda in duplice -triplice copia. L'uso della tecnologia ed il sistema operativo U.D. 2: le sigle, la chiamata l'organizzazione di scrittura. MODULO 12 : LE SOSTANZE NERVINE E LE NUOVE TECNICHE PER POTER PROPORRE LE BEVANDE IN MODO PROFESSIONALE E CONSAPEVOLE.

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OBIETTIVO: Conoscere le nuove tecniche per la preparare delle bevande con base latte ( latte arte), infusi e tisane. U.D. 1: Latte Arte a caldo e freddo, emulsione , area, sifone. U.D. 2 : tisane ,te ed infusi le varie combinazioni e il giusto servizio. U.D. 3 : LA cioccolata in tazza con l'uso di vari tipi di cacao . Differenze e combinazioni. MODULO 13: LA COLAZIONE OBIETTIVO: Far conoscere l'importanza che ricopre oggi questo servizio sia sotto il profilo economico, religioso, diverse culture e per questioni di salute ed allergie. U.D. 1: Come disporre il cibo. Le piattaforme U.D. 2: le nuove esigenze i nuovi orari i nuovi cibi salutistici U.D. 3 : le nuove tecnologie e le nuove forme di preparare al momento i cibi. 3 - Metodi di insegnamento usati. I metodi di insegnamento utilizzati sono stati: Lezioni frontali in cattedra;

colloquio-scambio; prove semi-strutturate.

4 - Mezzi di insegnamento usati. Per lo svolgimento del programma sono stati utilizzati: - Libro di testo "SALA- BAR E VENDITA” di Oscar Galeazzi, edizione Hoepli - Fotocopie 5 – Spazi e tempi del percorso formativo. Il programma è stato svolto con la seguente scansione temporale: Modulo (ottobre-dicembre) Modulo (gennaio-marzo) Modulo (marzo-aprile) Al termine del programma nel mese di maggio verrà effettuato un ripasso generale degli argomenti svolti con colloqui individuali ed interventi a gruppi di lavoro. Attività di recupero sono state svolte in itinere con rallentamenti nello svolgimento del programma. 6 - Criteri e strumenti di valutazione usati. Gli studenti sono stati valutati attraverso la somministrazione di questionari scritti con domande aperte, quesiti con risposte a scelta multipla, verifica orale. Il giudizio di ogni prova è stato formulato prendendo in considerazione degli aspetti ben definiti con relativo punteggio espresso in centesimi (vedi griglia di valutazione) GRIGLIA DI VALUTAZIONE Pertinenza alla domanda o tema e conoscenza dei contenuti punti 20 Capacità di approfondire i concetti punti 25 Capacità di analisi e di sintesi degli argomenti trattati punti 25 Proprietà di linguaggio tecnico-professionale punti 30

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7 - Competenze raggiunte. Alla data di compilazione del documento,in linea generale, le competenze sono state raggiunte in misura accettabile da quasi tutti gli studenti, con le differenze derivanti dall’impegno e dalle predilezioni di ciascuno. Le competenze determinate sono le seguenti:

Saper riconoscere le varie tipologie di bevande distillate e non. Conoscere le materie prime e da cui derivano.

Conoscere il prodotto e l’utilizzo che ne deriva, al bar, in sala o in cucina e le regole per venderlo.

Conoscenza delle bevande distillate e a cosa si và incontro nell’abuso di esse, sia per la salute propria e altrui.

Conoscere le varie tipologie di vini liquorosi e aromatizzati.

Conoscerne l’utilizzo nel servizio.

Saper valorizzare il prodotto durante il servizio e le regole per venderlo.

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Allegato B

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO (per i Docenti delle classi quinte costituisce parte integrante

del documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame) DOCENTE: Prof. Cinotti Carlo Bruno CLASSE Vª G DISCIPLINA: Scienze motorie

1 – Relazione finale sulla classe 2 - Programma svolto 3 – Metodi di insegnamento adottati 4 - Mezzi di insegnamento utilizzati 5 – Spazi e tempi del percorso formativo 6 – Criteri e strumenti di valutazione adottati 7 – Obiettivi raggiunti

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Relazione finale La classe ha dimostrato un interesse al dialogo educativo, nel complesso buono ed una altrettanto buona attitudine per gli sport di squadra.Gli alunni si sono resi sempre disponibili ed il comportamento è stato generalmente sempre corretto e rispettoso evidenziando una buona conoscenza degli argomenti trattati. Il giudizio complessivo della classe è da considerarsi più che buono. Programma svolto Lo svolgimento del programma è stato finalizzato alla ricerca dei contenuti fondamentali della materia trattata, quali la ricerca dello sviluppo armonico della personalitá e la graduale presa di coscienza corporea, facendo della pratica dei vari esercizi e discipline affrontate, strumento di crescita e di miglioramento delle qualitá di base personali degli alunni. Gli argomenti trattati sono stati : -fondamentali di gioco e regole della pallavolo, pallacanestro e del calcio; -esercizi sul correre e saltare, es. di coordinazione oculo - manuale ed oculo - podalica; es. per la mobilizzazione articolare ed allungamento muscolare. Informazioni teoriche sull’apparato locomotore. Metodi d’insegnamento adottati Il metodo adottato è stato del tipo globale. Mezzi d’insegnamento utilizzati Palloni da pallavolo, pallacanestro, calcetto; spalliere e tappeti. Spazi e tempi del percorso formativo Nel primo periodo dell’anno scolastico si è privilegiato la conoscenza dei regolamenti degli sport trattati e la presa di coscienza delle proprie capacità tecnico-atletiche mentre nel secondo periodo abbiamo alternato la pratica della pallavolo, della pallacanestro e del calcio con lezioni teoriche volte alla conoscenza dell’apparato locomotore. Criteri e strumenti di valutazione adottati Osservazione qualitativa e quantitativa dell’impegno profuso, della correttezza e del rispetto delle persone, delle cose e delle regole durante le lezioni. Obiettivi raggiunti Conoscenze teoriche dell’apparato locomotore e della sua funzione; competenze motorie; sviluppo della socialità; conoscenza degli sport trattati (pallavolo,pallacanestro e calcio ) incremento delle singole qualità (tonificazione e potenziamento muscolare, resistenza , mobilità articolare, coordinazione, senso del ritmo ed equilibrio), presa di coscienza corporea ( stretching, educazione posturale), considerazione di tutte le norme socializzanti insite nella pratica dei giochi sportivi ( rispetto delle regole, accettazione del proprio ruolo, collaborazione con i compagni per un fine comune, rispetto dei giudici di gara, degli avversari e del materiale comune).

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Allegato C

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA RELATIVA ALLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

Alternanza scuola-lavoro e percorsi formativi professionalizzanti

Classe 5^G settore CUCINA A.S. 2014/15, 2015/16, 2016/17

Esperto di enogastronomia con indirizzo di cucina ( Enogastronomo) Destinatari: alunni di 3° e in seguito 4° e 5°G PROFILO PROFESSIONALE L’esperto di enogastronomia con indirizzo di Cucina è colui che, in rapporto alla struttura in cui opera, interviene nelle operazioni di pianificazione, organizzazione e gestione di eventi. Può operare sia nei settori pubblici, sia nei settori privati, per l’organizzare eventi enogastronomici ( fiere, sagre manifestazioni, itinerari dei sapori e promuove le tipicità di un territorio). Inoltre sa gestire il comparto F&B ed effettuare consulenze per ristoranti e pubblici esercizi. Interviene nelle operazioni di approvvigionamento delle derrate, in relazione al rapporto di qualità- quantità- costi , nella loro selezione, preparazione e trasformazione. Controlla le materie prime e le attrezzature ,verifica la merce e ne controlla la conservazione in ottemperanza alla normativa vigente. In particolare conosce e sa operare ,con adeguate competenze, nelle moderne strutture ristorative, sa progettare e preparare in rapporto alle esigenze della clientela, sa rapportarsi al caposervizio, ai colleghi, ai fornitori e al cliente. Sa intervenire e prestare soccorso in caso di infortuni. Conosce e sa usare le tecnologie informatiche per ottimizzare i tempi di lavoro. Conosce almeno due lingue straniere e possiede capacità di comunicazione e di rappresentazione delle finalità dell’azienda. CONOSCENZE Conoscere le norme che regolano l’igiene ( H.A.C.C.P.) e la sicurezza sul lavoro. Conoscere le nozioni di antinfortunistica e primo soccorso. Conoscere il mercato dei prodotti alimentari con riferimento ad alcune D.O.P. e I.G.P. Conoscere i prodotti nelle loro caratteristiche organolettiche e di classificazione d (per gamme)

e la gestione del settore economato. Conosce le diverse tipologie di impianto: cucina tradizionale,evoluta, centro produzione pasti,

la cucina di finizione, la cucina satellite e il sistema cook&chill (cottura,abbattimento e sottovuoto).

Conoscere le nuove formule ristorative. Conosce le varie tipologie di catering Industriale e le tecniche di distribuzione differita. Conosce il servizio di sala, le corrette procedure e le regole classiche del servizio. Conosce il servizio delle bevande ( acque minerali, vino, birra) e la corretta conservazione del

vino. Conoscere le tecnologie informatiche. Conosce le nuove tendenze gastronomiche e nuovi format che porteranno alla creazione di

nuove proposte ristorative( es.food court).

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ABILITA’ Saper distinguere le varie tipologie di ristorazione e le varie situazioni di lavoro. Saper selezionare i vini ed abbinarli al cibo. Saper selezionare i prodotti per la preparazione di buffet, banchetti, menu a tema, pranzi per

cerimonie, menu programmati (rotativi e ciclici). Saper realizzare preparazioni di pasticceria dolce e salata. Saper comunicare in lingua con clienti stranieri. Saper gestire il magazzino con competenze informatiche. Saper realizzare un piano di autocontrollo H.A.C.C.P. COMPETENZE PROFESSIONALI E RELAZIONALI Rapportarsi al caposervizio, ai colleghi, al cliente. Pianificare e gestire i rapporti con i fornitori. Organizzare e coordinare le risorse umane. Individuare le esigenze del mercato e della clientela. Il corso in oggetto si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: dare agli allievi partecipanti delle competenze professionali, in un settore in continua ricerca di

personale adeguatamente formato, stagionale e non, part-time e full time; fornire alle imprese operanti nel settore, personale preparato e competente, in grado di

soddisfare una clientela sempre più esigente; rispondere alle richieste di qualificazione del personale proveniente dalle associazioni di

categoria.

Alternanza scuola-lavoro anni 2014/15 , 2015/16 e 2016/17 ATTIVITA’ ORE ESPERTO DOCENTE

Alternanza scuola-lavoro presso aziende territorio dal Gennaio al

Febbraio 2015 Stage estivo facoltativo, estate 2015

Alternanza scuola-lavoro presso

aziende territorio da Maggio a Giugno 2015

Progetto “ Le vie per l'Expò “ ,

promosso daUsr Emilia, Romagna e Chef to Chef

Alternanza scuola-lavoro presso

aziende territorio da Maggio a Giugno 2016

Stage estivo facoltativo, estate 2016

SOGGIORNO LINGUISTICO a

Colchester a Settembre 2014

120

240**

80

24**

120

240**

80*

Tutor aziendale

Tutor aziendale

Tutor aziendale

Chef to Chef

Tutor aziendale

Tutor aziendale

Docente esperto lingua Inglese

Tutor scolastico

I.T.P.

Tutor scolastico

ITP referente

Tutor scolastico

I.T.P.

I.T.P.

Totale ore moduli ** Ore facoltative o attività per alcuni allievi

320

584**

* ATTIVITA’ SVOLTE IN ALTERNATIVA ** ATTIVITA' FACOLTATIVA, SU BASE VOLONTARIA

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Percorsi formativi professionalizzanti classe 5^G - settore cucina

A.S. 2014/15 , 2015/16 e 2016/17 TEMPI PREVISTI Ore lezioni teorico/pratiche: 35 e ulteriori 46 facoltative e/o selettive MODALITA’ ESECUTIVE Lezioni teoriche nel primo pomeriggio ( indicativamente dalle 13,45 , per 2 ore o 2 ore e 30 minuti ). Pratica operativa in orario pomerdiano-serale. Visite a fiere , cantine, aziende alberghiere e ristorative, in Italia o all’estero , in base alla disponibilità dell’ azienda/ente ospitante. Partecipazione a concorsi. VERIFICHE E CERTIFICAZIONI

Test scritto, al termine del corso sicurezza negli ambienti di lavoro. Valutazioni pratiche al termine di ciascun modulo.

ARTICOLAZIONE DEL CORSO ( in moduli )

MODULI ORE ESPERTO ESTERNO DOCENTE

Presentazione del corso 1 ITP REFERENTE

Corso preparatorio sulla sicurezza negli ambienti di lavoro

8 Docenti di enogastronomia sala e cucina

Open days in istituto 3** ITP IN SERVIZIO

Partecipazione a fiere, convegni, visite aziendali (Expò, Sigep , ecc, )

30 Docenti ITP e di Scienze degli

alimenti

Pratica operativa in istituto e all’esterno con attività prestata per cene aperte al pubblico e/o richieste da Enti territoriali. Progetto “Chef Stellati in istituto-Cucinarte”

8**

ITP

Prodotti Dop e Igp Emilia-Romagna 3 Esperti esterni Confcooperative E.R.

Corso Grana Padano 3 Esperti esterni Azienda Grana Padano

Lavorazione del cioccolato 3**

Esperti esterni ITP referente

Lezione con esperti in nuove tecnologie 4**

Chef esterni ITP referente

A casa dello chef Percorso teorico pratico con visita al ristorante S. Domenico di Imola

5** in programma

ITP referente

Totale ore moduli ** Ore facoltative o attività per alcuni allievi

45

68

Il docente referente Prof. Roberto Lucchi

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Allegato D

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

IST. PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “Pellegrino Artusi”

SCHEDA RELATIVA ALLA TERZA PROVA SCRITTA

Criteri seguiti per la progettazione della terza prova scritta Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curriculum di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica, della composizione della commissione e della disciplina della seconda prova scritta, ha progettato le prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso in relazione ai contenuti delle seguenti materie: Simulazione del 21 marzo 2017 1) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 2) Inglese 3) Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina 4) Francese Simulazione del 27 aprile 2017 1) Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 2) Inglese 3) Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina 4) Matematica TIPOLOGIA DELLE PROVE Il Consiglio di classe ha ritenuto opportuno fare affrontare agli studenti, tra le diverse tipologie di prove, la tipologia B. La prova può prevedere da 10 a 15 quesiti a risposta singola secondo l’art 3 DM 20/1/2000. Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate due simulazioni aventi ad oggetto le discipline elencate sopra: la prima il 21 marzo e la seconda il 27 aprile 2017. Sono stati proposti 2 quesiti per le lingue straniere (preceduti da un testo di riferimento in lingua) e 3 per le altre discipline. Le simulazioni sono state realizzate al fine di testare tipologie, tempi e grado di difficoltà. Le prove sono state consegnate simultaneamente e gli alunni hanno liberamente scelto l’ordine nel quale svolgerle tenendo conto dei tempi concessi. La valutazione della prova, espressa in quindicesimi, prevede la possibilità di assegnare per ogni materia un punteggio variabile tra 1 e 15 (sufficienza 10), e quale valutazione della prova complessiva il risultato della media dei voti così espressa. Il C.d.C. ha previsto tre ore per lo svolgimento della prova. Per le prove di lingua straniera gli alunni si sono avvalsi dell’utilizzo del dizionario bilingue. Verrà fornita copia delle simulazioni di terza prova proposte, allegate al presente documento.

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ESAME DI STATO

TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO

CANDIDATO ____________________________________ CLASSE __________

INDICATORI

LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTI

PERTINENZA E COMPLETEZZA Pertinenza delle risposte Completezza della prova

Nettamente insufficiente 1 Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CAPACITA’ DI ANALISI Comprensione dei significati del testo Analisi formale

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

COMPETENZE LINGUISTICO – ESPRESSIVE Lessico, ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Disposizione delle informazioni secondo un ordine logico e sequenziale Uso corretto dei connettivi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CAPACITA’ DI ELABORAZIONE CRITICA Capacità di interpretare, stabilire relazioni, contestualizzare, argomentare

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA

……… / 15

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ ESAME DI STATO

TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE

CANDIDATO ____________________________________ CLASSE __________

INDICATORI

LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTI

PERTINENZA Congruenza del contenuto e delle scelte espressive rispetto alle consegne e alla situazione comunicativa indicata

Nettamente insufficiente 1 Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CONTENUTO INFORMATIVO Selezione e utilizzo delle informazioni Conoscenze personali

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

COMPETENZE LINGUISTICO – ESPRESSIVE Lessico, ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Disposizione delle informazioni secondo un ordine logico e sequenziale Uso corretto dei connettivi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CAPACITA’ VALUTATIVE E CREATIVE Elaborazione personale, riflessione critica, originalità, capacità di argomentare

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA

……… / 15

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA D’ESAME DI STATO

TIPOLOGIA C : TEMA DI ARGOMENTO STORICO

TIPOLOGIA D : TEMA DI ORDINE GENERALE

CANDIDATO ____________________________________ CLASSE __________

INDICATORI

LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTI

PERTINENZA E COMPLETEZZA Aderenza alla traccia in tutti i suoi aspetti

Nettamente insufficiente 1 Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI Capacità di proporre informazioni corrette, significative, funzionali alla trattazione

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

COMPETENZE LINGUISTICO – ESPRESSIVE Lessico, ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Articolazione del testo in introduzione, corpo centrale, conclusione; disposizione delle informazioni secondo un ordine logico e sequenziale; uso corretto dei connettivi

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

CAPACITA’ VALUTATIVE E CREATIVE Elaborazione personale, riflessione critica, originalità, capacità di argomentare

Nettamente insufficiente (o non valutabile)

0-1

Insufficiente 1,5 Sufficiente 2 Discreto 2,5 Buono / ottimo 3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA

……… / 15

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE FORLIMPOPOLI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

DELLA SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO MATERIA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE CANDIDATO ____________________________________ CLASSE __________

Indicatori Descrittori Punteggio

Conoscenza dei

contenuti

Mostra una conoscenza lacunosa dei contenuti 1 - 3

Mostra una conoscenza superficiale dei contenuti 4 - 5

Mostra una conoscenza sufficiente dei contenuti 6

Mostra una conoscenza discreta dei contenuti 7

Mostra una conoscenza approfondita dei contenuti 8

Correttezza linguistico- espositiva e capacità di utilizzare la terminologia

specifica della disciplina

- Si esprime in modo incerto e utilizza la terminologia specifica della disciplina in modo poco preciso

1

- Si esprime e utilizza la terminologia specifica della disciplina in modo sufficientemente corretto

2

- Si esprime in modo corretto e mostra una buona padronanza del lessico specifico della disciplina

3

Capacità di interpretare

criticamente i contenuti e di

spiegarli in modo

personale

Mostra incertezza nella rielaborazione dei contenuti appresi 1

-Riesce a rielaborare le conoscenze in modo sufficientemente corretto

2

- Mostra una discreta sicurezza nella rielaborazione dei contenuti appresi 3

- Rielabora criticamente le conoscenze acquisite con sicurezza e competenza

4

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA:

…..………/ 15

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62

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

ESAME DI STATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

MATERIA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

CANDIDATO ____________________________________ CLASSE __________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Conoscenza dei contenuti

Trattazione molto lacunosa Trattazione superficiale Trattazione sufficientemente estesa Trattazione ampia ed esaustiva

1 – 2,5

2,5 – 5

5 – 8

8 – 10

Conoscenza e corretto utilizzo del lessico tecnico

Non sa utilizzare il lessico tecnico Non ha sufficiente padronanza del lessico Utilizza il lessico in modo sufficientemente corretto Ha una sicura padronanza del lessico tecnico

0,5

1 2 3

Capacità di interpretare criticamente i contenuti e/o di operare collegamenti

Non sa interpretare / collegare Interpreta/collega in modo incerto Sa interpretare/collegare sufficientemente Interpreta/collega con sicurezza e competenza

0,25

0,5

1 2

La misurazione prevede l’utilizzo di valori intermedi compresi fra i numeri corrispondenti ai diversi descrittori ( 0.25, 0.50, 0.75)

TOTALE

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63

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

ESAME DI STATO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

MATERIA: MATEMATICA

CANDIDATO ___________________________________________ CLASSE _____________

INDICATORI

DESCRITTORI

PUNTI

CONOSCENZA E UTILIZZO DI

TERMINOLOGIA E SIMBOLOGIA

PUNTI 2

Conosce ed usa simboli in modo incerto Conosce ed usa simboli in modo sufficiente Conosce ed usa simboli in modo adeguato e corretto

0

1

2

CORRETTEZZA DI ESECUZIONE E

PROPRIETA’ DI CALCOLO

PUNTI 7

Esecuzione incerta con errori Esecuzione sufficiente Esecuzione corretta e precisa

1-4

5

6-7

CONOSCENZE ( CONTENUTI ) DI

REGOLE E PROCEDIMENTI

PUNTI 3

Individua scarsamente le regole e i procedimenti Li sa individuare sufficientemente Li sa individuare tutti con precisione

0-1

2

3

CAPACITA’ DI APPLICARE REGOLE E PRINCIPI NEL CASO

SPECIFICO

PUNTI 3

Applicazione incerta o non appropriata Applicazione sufficiente Applicazione adeguata e consapevole

0-1

2

3

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

----/15

Page 64: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · Per quanto riguarda la componente docenti del Consiglio di classe, è mancata la continuità, nel passaggio dal quarto al quinto anno, per gli

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

ESAME DI STATO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

MATERIA: LINGUA STRANIERA CANDIDATO ___________________________________________ CLASSE _____________

INDICATORI

DESCRITTORI PUNTI

CONGRUENZA CON LA TRACCIA

PARZIALE 1

COMPLETA 2

CONTENUTO

MOLTO LACUNOSO 1

PARZIALE E/O POCO ORGANICO 2

SUFF. ESTESO ED ORGANICO 3

DISCR. ESTESO ED ORGANICO 4

AMPIO ED APPROFONDITO 5

CORRETTEZZA GRAMMATICALE

ERRORI GRAVI E DIFFUSI (PREGIUDICANO LA COMPRENSIONE)

1

ERRORI GRAVI (NON PREGIUDICANO LA

COMPRENSIONE)

2

STRUTTURE SEMPLICI CON QUALCHE INCERTEZZA

3

STRUTTURE SEMPLICI E CORRETTE 4

STRUTTURE COMPLESSE E CORRETTE 5

LESSICO

LIMITATO E NON APPROPRIATO 1

SOSTANZIALMENTE APPROPRIATO 2

RICCO ED APPROPRIATO 3

TOTALE

Page 65: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · Per quanto riguarda la componente docenti del Consiglio di classe, è mancata la continuità, nel passaggio dal quarto al quinto anno, per gli

65

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Forlimpopoli

ESAME DI STATO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

MATERIA: ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA

CANDIDATO ___________________________________________ CLASSE _____________

INDICATORI

DESCRITTORI PUNTI

Conoscenza dei contenuti

Trattazione molto lacunosa Trattazione superficiale Trattazione sufficientemente estesa Trattazione ampia ed esaustiva

0-2 3-4 5-6 7-8

Conoscenza e corretto utilizzo del lessico

Non sa utilizzare il corretto lessico Non ha sufficiente padronanza del lessico Utilizza in modo suff. il corretto lessico Ha una sicura padronanza del lessico

0 1 2 3

Capacità di interpretare criticamente i contenuti e/o di operare collegamenti interdisciplinari

Non sa interpretare / collegare Interpreta /collega in modo incerto Sa interpretare/collegare sufficientemente Interpreta/collega con sicurezza e competenza

0-1 2 3 4

TOTALE

Page 66: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · Per quanto riguarda la componente docenti del Consiglio di classe, è mancata la continuità, nel passaggio dal quarto al quinto anno, per gli

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Forlimpopoli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME DI STATO

CANDIDATO ___________________________________________ CLASSE _____________ ARTICOLAZIONE DEL COLLOQUIO E PUNTEGGIO MASSIMO

INDICATORI LIVELLI DI VLUTAZIONE

PUNTEGGIO corrispondente ai diversi livelli

PUNTEGGIO attribuito all’indicatore

ARGOMENTO SCELTO DAL CANDIDATO PUNTI 8

Conoscenza dei contenuti, competenze espositive ed espressive, capacità di selezionare informazioni e di rielaborarle in modo critico

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

3 - 4

INSUFFICIENTE 5 SUFFICIENTE 6 DISCRETO 7 BUONO/OTTIMO 8

PERCORSO PLURIDISCIPLINARE PUNTI 18

Conoscenza dei contenuti PUNTI 7

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

1 – 2

INSUFFICIENTE 3,5 SUFFICIENTE 5 DISCRETO 6 BUONO/OTTIMO 7

Competenze espressive ed espositive, conoscenza della terminologia specifica PUNTI 5

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

1

INSUFFICIENTE 2 SUFFICIENTE 3 DISCRETO 4 BUONO/OTTIMO 5

Capacità di argomentare e di operare collegamenti PUNTI 3

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

0,5

INSUFFICIENTE 1 SUFFICIENTE 2 DISCRETO 2,5 BUONO/OTTIMO 3

Capacità valutative e critiche PUNTI 3

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

0,5

INSUFFICIENTE 1 SUFFICIENTE 2 DISCRETO 2,5 BUONO/OTTIMO 3

PRESA VISIONE DEGLI ELABORATI PUNTI 4

Capacità di comprendere gli errori commessi, di correggerli ed eventualmente di chiarire, ampliare ed approfondire i contenuti degli elaborati

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

1

INSUFFICIENTE 1,5 SUFFICIENTE 2 DISCRETO 3 BUONO/OTTIMO 4

PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA

……... / 30

N.B. Il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in presenza di numeri decimali, viene approssimato per eccesso all’unità superiore. La sufficienza è corrispondente al punteggio di 20/30