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Istituto Statale di Istruzione Superiore “Segato-Brustolon” Via Jacopo Tasso, 11 – 32100 Belluno Sez. ITIS “Segato” Tel. 0437 940159 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 AIA Indirizzo INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONE Anno scolastico 2014-2015

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Istituto Statale di Istruzione Superiore “Segato-Brustolon” Via Jacopo Tasso, 11 – 32100 Belluno

Sez. ITIS “Segato” Tel. 0437 940159

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5 AIA

Indirizzo INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONE

Anno scolastico 2014-2015

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INDICE

1 Presentazione dell’istituto 3

2 Risultati di apprendimento e profilo professionale del Diplomato in Informatica e Telecomunicazione 4

3 Criteri di valutazione ( P.O.F) 6

4 Presentazione della classe 8

5 Obiettivi, metodologie, strumenti, verifiche e argomenti delle diverse discipline 9

5.1 Lingua e lettere italiane 9

5.2 Storia 14

5.3 Lingua straniera (inglese) 18

5.4 Matematica 21

5.5 Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni 24

5.6 Tecnologie e progettazione di Sistemi informatici 28

5.7 Gestione progetti e organizzazione d'impresa 31

5.8 Informatica 33

5.9 Educazione fisica 35

5.10 Religione 37

6 Attività culturali, visite guidate e viaggio d’istruzione 39

7 Simulazioni delle prove d'esame e griglie 40

8 Composizione del consiglio di classe (firme) 79

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

l'Istituto di Istruzione Superiore “Segato-Brustolon” nasce nell'anno scolastico 2011-2012, dalla fusione dell’ITIS “G. Segato” con l'IPSIA “A. Brustolon”. NOTA STORICA RELATIVA ALL´ITIS SEGATO Il 26 marzo 1905 viene fondata a Belluno la "Scuola Industriale" che inizia i corsi il 6 novembre, con 44 allievi, ed è diretta dall'ingegner Guglielmo Sartori. Il nuovo ordinamento scolastico del 1925 consente di affiancare alla Scuola Industriale, con biennio con vari indirizzi, il corso quinquennale per periti edili; nasce così la prima specializzazione dell'Istituto Industriale. Nel 1928 si aggiunge la "Scuola di Avviamento" al lavoro di durata triennale. Nel 1933 il Regio Decreto n. 2171 trasforma la Sezione in corso quinquennale per periti edili, annessa alla Regia Scuola Industriale di Belluno, in Regio Istituto Tecnico Industriale; l'Istituto prende il nome dell'illustre scienziato concittadino Girolamo Segato (Vedana 1792 - Firenze 1836). Nel 1940 si inaugura il primo corso meccanici-elettricisti, poi elettrotecnici, nel 1963 quello per metalmeccanici e nel 1964 quello per elettronici. Nel 1962 viene istituita la sezione staccata di Pieve di Cadore (biennio e triennio per elettrotecnici) e nel 1965 la sezione staccata di Feltre (corso metalmeccanici); quest'ultima si rende autonoma con la denominazione di ITIS "Luigi Negrelli" nel 1970. Dal 1990 l'Istituto adotta il Piano Nazionale di informatica per alcune sezioni del biennio e il Progetto "Ergon" per il corso metalmeccanici. Nel 1993 si affiancano la sperimentazione Progetto "Ambra" (per Elettronici ed Elettrotecnici) e quella per l'Edilizia. Dal 1994 il biennio e le specializzazioni triennali (esclusa l'Edilizia) confluiscono nei nuovi ordinamenti nazionali, adottando i rispettivi piani di studio. Dal 2005 sono state richieste e concesse anche le specializzazioni per Perito Informatico e Perito Termotecnico. Dall'anno scolastico 2010-2011, con la Riforma della scuola Secondaria Superiore, si avvia il riordino degli Istituti Tecnici . SPECIALIZZAZIONI PREVISTE DAL NUOVO ORDINAMENTO

• Costruzioni, ambiente e territorio • Elettronica e elettrotecnica • Informatica e telecomunicazioni • Meccanica, meccatronica ed energia (con opzione “Tecnologia dell'occhiale”)

I corsi di specializzazione dell'Istituto costituiscono un punto di riferimento importante per il territorio bellunese che è oggi una delle zone più attive d'Italia dal punto di vista economico e lavorativo, ricca di piccole e medie imprese con tecnologie avanzate in tutti i settori produttivi. L'Istituto Tecnico Industriale Statale, sin dalla sua istituzione, si è configurato come una realtà scolastica ben inserita nell'ambiente sociale, culturale e produttivo della città e della provincia di Belluno. SBOCCHI LAVORATIVI E DI STUDIO Il percorso didattico seguito nelle varie specializzazioni permette sia sbocchi lavorativi immediati dopo il diploma, sia l'iscrizione a qualsiasi corso universitario a lungo e a breve termine. Da alcuni anni fanno parte integrante dell'attività didattica le cosiddette "aree di progetto", mirate alla realizzazione tecnica e pratica di progetti commissionati da aziende leader della provincia che operano in vari settori.

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2. RISULTATI DI APPRENDIMENTO E PROFILO PROFESSION ALE DEL DIPLOMATO IN INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONE . La figura professionale del diplomato in Informatica e Telecomunicazione trova collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione di software, sia in tutte le situazioni di produzione e gestione dei software, sia nel dimensionamento e nell'esercizio di sistemi di elaborazione dati quando essi rappresentano attività rilevanti per l'azienda indipendentemente dal tipo di applicazione. Il Diplomato in Informatica : • ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web; • ha competenze e conoscenze che si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione; • ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; • collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”). E' in grado di: • collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; • collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; • esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; • approfondire l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. • utilizzare la lingua inglese, per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. SBOCCHI LAVORATIVI E DI STUDIO Il percorso didattico seguito nella specializzazione permette sia sbocchi lavorativi immediati dopo il diploma, sia l'iscrizione a qualsiasi corso universitario a lungo e a breve termine. Possibili inserimenti lavorativi dopo il diploma sono:

• analista di sistemi informatici; • progettista di sistemi industriali e di telecomunicazioni; • sviluppatore di pacchetti di software per sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati,

calcolo tecnico-scientifico, sistemi gestionali; progettista di sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale;

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Continuazione degli studi dopo il diploma Il diploma consente l'iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione ottenuta dopo il corso privilegia i seguenti indirizzi di studio:

• Ingegneria informatica; • Ingegneria dell'automazione; • Ingegneria elettronica; • Ingegneria gestionale. • Informatica

In alternativa si possono frequentare:

• Corsi post-diploma; • Corsi di formazione professionale.

Il diploma permette inoltre, dopo adeguato tirocinio e dopo superamento dell'esame di abilitazione, l'iscrizione all'Albo per la libera attività professionale.

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3. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL P.O.F. Corrispondenza tra valutazione numerica (docimologica) e giudizio

Si tratta di una corrispondenza di massima, date le differenze tra le diverse aree disciplinari e, in una stessa

disciplina, anche tra prove orali e scritte. Tiene conto delle conoscenze (sapere) e delle competenze (saper

fare) da valutare e la valutazione avviene secondo la scala docimologia sotto riportata.

1

nullo

L’alunno rifiuta la prova (non vuole essere interrogato) o consegna in bianco la verifica

scritta o non esegue i compiti domestici.

2

del tutto

insufficiente

L’alunno dimostra di non conoscere nulla degli argomenti proposti (sapere) e/o di non

sapere neanche impostare la risoluzione degli esercizi o la stesura di un testo (saper

fare).

3-4

gravemente

insufficiente

L’alunno conosce solo in piccola parte gli argomenti ed evidenzia lacune gravi e diffuse; è

disorganizzato e non pertinente nell’esposizione orale (sapere).Nelle prove scritte non sa

applicare, anche se può in parte conoscerle, le formule per risolvere gli esercizi proposti;

non è in grado di organizzare la stesura di un testo e possiede scarsissime competenze

grammaticali/lessicali/sintattiche (saper fare).

5

insufficiente

L’alunno dimostra di conoscere parzialmente e/o superficialmente gli argomenti trattati e

struttura approssimativamente il discorso, senza saper fare collegamenti se non guidato

(manca di autonomia organizzativa) (sapere). Le prove scritte sono imprecise e/o

disordinate, denotando superficialità anche formale; negli elaborati di lingua permangono

errori grammaticali e sintattici e la produzione è scarsa (saper fare).

6

sufficiente

L’alunno conosce gli argomenti trattati (o ha lacune in parti non fondamentali) anche se in

modo essenziale e/o superficiale; non sempre sa attuare collegamenti tra gli argomenti in

modo autonomo (sapere). Gli elaborati scritti sono sostanzialmente corretti, evidenziando

la conoscenza delle formule, anche se possono esserci imprecisioni (nei calcoli o errori

grammaticali) (saper fare). L’alunno sa e sa fare tutti quello che è stato specificamente

indicato come “Contenuti Minimi” per ogni disciplina.

7

discreto

L’alunno conosce gli argomenti in modo sostanzialmente completo, ma scolastico o

senza approfondimenti; sa stabilire nessi logici se opportunamente condotto (sapere). Gli

elaborati scritti denotano padronanza dei mezzi operativi e/o grammaticali, con qualche

imprecisione formale (saper fare).

8

buono

L’alunno denota padronanza dei contenuti proposti e conoscenza approfondita degli

argomenti e struttura in modo pertinente e organico le sue risposte (sapere). Negli

elaborati scritti sa risolvere gli esercizi proposti in modo completo, organico, autonomo,

motivando la scelta della strategia adottata; la produzione linguistica è corretta sia

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grammaticalmente sia sintatticamente e i contenuti ricchi e adeguati (saper fare).

9-10

ottimo

Oltre alla padronanza concettuale e linguistica indicata al punto precedente, l’alunno

dimostra originalità nelle soluzioni, capacità di stabilire correlazioni interdisciplinari in

massima autonomia (sapere) e grande correttezza, anche formale, negli elaborati scritti

(saper fare).

N.B.

La valutazione finale non è mai basata solo sui risultati conseguiti nelle prove scritte, scritto-pratiche

e/o orali, ma tiene conto della situazione iniziale, dei progressi realizzati in itinere, dell’impegno profuso (sia

domestico sia scolastico), di eventuali difficoltà dovute a problemi di salute e/o da particolari situazioni

familiari e sociali oggettive e documentate.

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4. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe all’inizio del triennio (anno scolastico 2012-13) era composta da 28 studenti. Dopo aver perso, nel corso degli anni successivi, alcuni alunni, dalla classe quinta dello scorso anno abbiamo accolto due ripetenti, anche se uno di loro non ha mai frequentato. Attualmente la classe è composta da 26 alunni, 24 maschi e 2 femmine. All'inizio del triennio la classe era coesa, attivamente impegnata nell'attività didattica e domestica, pochi gli alunni con difficoltà. Nel corso dei due anni successivi e in particolare nell'ultimo anno l'impegno per molti è calato e diventato discontinuo, anche la mancanza di continuità d'insegnamento nei tre anni di studio,in particolare nelle materie d'indirizzo, ha contribuito ad un calo complessivo dei risultati evidenziando per alcuni alunni delle difficoltà che hanno portato ad una preparazione poco approfondita. Va sottolineata comunque la presenza di alcuni alunni molto interessati e partecipi all'attività didattica che hanno ottenuto, con impegno e costanza, risultati decisamente positivi La classe ha sempre avuto un comportamento sostanzialmente corretto e rispettoso sia nei confronti dei docenti sia al suo interno, le due ragazze, presenti in classe fin dalla classe terza, sono ben integrate con i compagni. Nel Consiglio di Classe del mese di Novembre sono stati predisposti i PDP degli alunni che presentano disturbi specifici d'apprendimento, vedi l' Allegato al Documento.

MATERIA

CLASSE 3 A.S. 2012/3

CLASSE 4 A.S. 2013/4

CLASSE 5 A.S. 2014/5

Lingua e letteratura italiane De Pellegrini De Pellegrini Corò

Storia De Pellegrini De Pellegrini Corò

Lingua straniera (inglese) Olivotto Olivotto Olivotto

Matematica Iarabek Iarabek Iarabek

Complementi di Matematica Iarabek Iarabek

Sistemi e Reti. Massenz Decet Anesin

Laboratorio Sistemi e Reti Miotti Miotti Fistarol

Tecnologia e progettazione di sistemi informatici Bua Corona Bottino Zavarise Bua Corona

Laboratorio Tecnologia e prog. Sist. informatici Miotti Miotti Miotti

Informatica

Bua Corona

Bottino Caneve Zampieri

Laboratorio Informatica Miotti Fistarol Fistarol

Telecomunicazioni Tollot Tollot

Laboratorio di Telecomunicazioni Cornaviera Feltrin

Educazione fisica Capretta Capretta Capretta

Religione Plonka Plonka Plonka

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5. OBIETTIVI, METODOLOGIE, STRUMENTI, VERIFICHE E ARGOMENTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE

5.1 Lingua e lettere italiane

Insegnante: prof.ssa Giada Corò Ore settimanali: 4 Presentazione della classe La classe, che all'inizio dell'anno scolastico ha cambiato insegnante anche in questa disciplina, si è dimostrata da subito composita quanto ad attenzione, correttezza nel comportamento, curiosità, impegno, resistenza ai carichi di lavoro e risultati. Una discreta fetta della classe, spesso oltre la maggioranza, non si è dimostrata in grado di seguire le lezioni in modo proficuo (rifiutandosi addirittura, in alcuni casi, di sperimentare le strategie consigliate dalla docente rispetto alla creazione e alla gestione degli appunti), ha mantenuto un impegno estremamente superficiale e spesso legato solo a quei momenti di verifica che fossero stati esplicitamente e preventivamente fissati. Per questo gruppo i risultati sono stati altalenanti per tutto l'anno e ad oggi si assestano complessivamente sulla sufficienza, per alcuni neppure pienamente raggiunta. I restanti alunni si sono generalmente comportati invece in modo più responsabile, dimostrando, in alcuni casi, una certa curiosità. Per questi studenti i risultati conseguiti sono stati positivi e, in un paio di casi, soprattutto nell'acquisizione delle conoscenze, addirittura buoni. Complessivamente si è comunque registrata una flessione nei risultati tra il primo e il secondo periodo. Per tutto l'anno la classe ha inoltre manifestato una certa resistenza a lavorare direttamente, operativamente sui testi, e ha affrontato i momenti di verifica delle competenze relative alla scrittura in modo davvero superficiale per quanto riguarda la concentrazione, l'analisi delle richieste e la gestione dei tempi di lavoro. Obiettivi specifici della disciplina Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati a livello di dipartimento gli obiettivi che lo studente deve raggiungere alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e capacità. In modo specifico gli si richiede di: - Consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale. - Conoscenza diretta dei testi rappresentativi del patrimonio letterario italiano, considerato nella sua varietà, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con altre letterature europee. - Padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nelle produzioni orali e scritte. - Consapevolezza dello spessore storico e culturale della lingua italiana. Obiettivi di apprendimento Tali obiettivi fanno riferimento a tre settori. A) analisi e contestualizzazione dei testi; B) riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica; C) competenze e conoscenze linguistiche. Metodologie utilizzate Nell'affrontare gli argomenti ho adottato prevalentemente la lezione frontale, o i momenti di creazione condivisa di mappe concettuali, partendo spesso dalla lettura e dalla riflessione sui testi, privilegiando l´analisi dei contenuti e della poetica degli autori proposti rispetto ai tecnicismi formali, cercando sempre di stimolare interventi ed osservazioni da parte degli alunni. Alcuni testi sono stati affidati alla lettura preliminare o interamente personale degli studenti, nella speranza che questo potesse stimolare qualche loro intervento, anche semplicemente nella forma di domande di comprensione. Durante l'intero anno scolastico sono stati effettuati diversi momenti di recupero curricolare

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Mezzi e strumenti utilizzati

Descrittore

Lezione frontale

Discussione e confronto con gli studenti

Utilizzo del libro di testo

Utilizzo di dispense

Lavoro sul metodo di studio

Creazione di schemi e mappe concettuali

Esposizione di ricerche personali o di gruppo alla classe

Visione documenti filmati

Lettura personale integrale di un libro

Analisi di testi non presenti nel libro di testo in adozione

Verifiche

Descrittore

Tipologia A (analisi del testo)

Tipologia B (articolo d'opinione e saggio breve)

Tipologia C (tema di storia)

Compiti scritti in classe

Tipologia D (tema di ordine generale)

N.B. Sono state svolte due simulazioni della prima prova d´esame, in cui sono stati forniti agli alunni i materiali relativi a tutte le tipologie.

Colloqui orali

Verifiche strutturate e semistrutturate Verifiche scritte Quesiti a risposta aperta

Elenco degli argomenti trattati IL SECONDO OTTOCENTO: IL POSITIVISMO E L’ETA’ DEL R EALISMO. NATURALISMO E VERISMO

La cultura positivista (positivismo, evoluzionismo, materialismo e reazioni). Il predominio della scienza, il metodo sperimentale e la nascita delle scienze umane. Darwin. La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati. La narrativa d'appendice. Dal Realismo al Naturalismo: il realismo francese, russo e inglese; l'eredità di Balzac e Flaubert, il canone dell’impersonalità; la concezione dell’arte di Taine; Emile Zola, il romanzo sperimentale e i “cicli” di romanzi; le tematiche dei Naturalisti. Il Verismo italiano. Analogie e differenze tra il Naturalismo e il Verismo. Testi H. SPENCER, La legge dell'evoluzione; K. MARX, Struttura e sovrastruttura; G. FLAUBERT, Le insofferenze di Madame Bovary (brano affidato alla lettura personale); E. ZOLA, La stireria (brano affidato alla lettura personale); F. DOSTOEVSKIJ, La teoria del delitto; E. PRAGA, Preludio; A. BOITO, Dualismo (non antologizzato nel testo in adozione);

I. U. TARCHETTI, Succube di Fosca (brano affidato alla lettura personale); E. e J. GONCOURT, Dare voce alle lacrime che si piangono in basso (da Prefazione a Germinie Lacerteux, testo non antologizzato nel manuale in adozione).

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Giovanni Verga La vita. La formazione e l’amicizia con Capuana. L’ideologia: il pessimismo e la “lotta per la vita”; “l’ideale dell’ostrica”, l'illegittimità del giudizio. La teoria verghiana dell’impersonalità; l’”eclissi dell’autore”; la scomparsa del narratore “onnisciente” e la “regressione” nell’ambiente rappresentato, staniamento e straniamento rovesciato. La produzione mondana (caratteri generali). Le raccolte di novelle: Vita dei campi e Novelle rusticane. Il ciclo dei vinti: il progetto narrativo. I Malavoglia: la datazione e la trama; i motivi dell’opera; le tecniche narrative e la struttura. Mastro don Gesualdo: la datazione e la trama; la figura di Gesualdo; l’intensificarsi del pessimismo; il narratore variabile. Testi Non accusate l'arte; L'ideale dell'ostrica; Un documento umano; La fiumana del progresso; da Vita dei campi: Rosso Malpelo; da Novelle rusticane: La roba (testo non antologizzato nel manuale in adozione). da I Malavoglia: «Come le dita della mano»; «Non voglio più farla questa vita»; «Ora è tempo di andarsene»; da Mastro don Gesualdo: Morte di mastro don Gesualdo. Il Decadentismo Il contesto storico. La cultura del Decadentismo: la crisi di valori. La sfiducia nella scienza. L’esaltazione delle facoltà irrazionali dell’uomo. Il soggettivismo. Una categoria discussa: l’origine del termine. La poetica decadente attraverso i poeti simbolisti (cenni). Il rifiuto della morale comune e delle convenzioni sociali. Il passaggio dal poeta vate (Carducci: cenni) al poeta veggente. Il rifiuto della letteratura di stampo naturalistico. La poetica di stampo irrazionalistico: il simbolismo (cenni: il mondo come “foresta di simboli”; il tramonto della mimesi; la necessità di una poesia pura) e l’estetismo (arte e vita; l’antieroe decadente, cenni all’estetismo e al superomismo nietzschiano). Testi F. NIETZSCHE, «Dio è morto»; C. BAUDELAIRE, Perdita d’aureola; Corrispondenze; L'albatro; Spleen; A. RIMBAUD, «Bisogna essere veggente». Giovanni Pascoli La vita. La formazione e la visione del mondo: le esperienze biografiche dolorose; il pessimismo; il socialismo. Le tematiche: l’immagine del “nido” come chiusura sentimentale e come rifiuto della storia; la memoria dell’infanzia. La poetica del fanciullino. Il ruolo sociale della poesia. La precisione terminologica e il simbolismo (introduzione al correlativo oggettivo). L’opera: Myricae. Una poesia nuova: le novità strutturali e linguistiche. Testi Nè socialista né antisocialista; La grande proletaria si è mossa; E' dentro di noi un fanciullino; da Myricae: Arano; Lavandare; Temporale; Novembre; X agosto; da Canti di Castelvecchio: La mia sera.

Gabriele D´ Annunzio La vita. La personalità. L’impegno politico. L’apertura alla cultura europea. La poetica. L’estetismo come chiave di lettura di tutta l’opera di D’Annunzio (come vitalità selvaggia; come volontà di potenza e di gloria; come volontà di cogliere coi sensi il mistero delle cose). Lo sperimentalismo linguistico. L’opera dagli esordi alla maturità: l’estetismo; il mito del superuomo; il naturalismo panico. I romanzi: temi, personaggi (ci si è concentrati su Il piacere con qualche cenno al Trionfo della morte). Il teatro (cenni). Le laudi (struttura, finalità e macro-caratteristiche dell'opera). Lo stile: l’enfasi oratoria in prosa, la ricerca di musicalità in poesia. Il D’annunzio notturno. Testi da Il Piacere: La vita come opera d'arte; «Il verso è tutto»; Don Giovanni e Cherubino; da Alcyone: Nella belletta; La pioggia nel pineto; La sera fiesolana; da Notturno: «Scrivo nell'oscurità» (testo affidato alla lettura personale).

IL PRIMO NOVECENTO COME MOMENTO DI CRISI E FRATTURE Freud e la psicoanalisi, Bergson e la concezione del tempo, Binet e le personalità multiple (cenni). La novità dei romanzi di Proust e Joyce (cenni). La narrativa di massa (cenni). Italo Svevo La vita. La formazione da autodidatta e l’estraneità alla cultura italiana del tempo. L’influsso di Darwin, Schopenhauer e Freud (cenni). L’amicizia con Joyce e l’apprezzamento di Montale. I caratteri dellanarrativa: la centralità dell’uomo e il suo rapporto con la realtà; l’impegno ad indagare i meccanismi della coscienza e dell’inconscio; la rappresentazione della società con opere di aperta rottura rispetto alla tradizione precedente; l’inetto. I primi romanzi: Una vita; Senilità. La coscienza di

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Zeno: l’impianto narrativo; il trattamento del tempo (tempo misto); l’inattendibilità di Zeno narratore; la memoria e l’autoanalisi; il binomio salute-malattia; l'ironia. Il vecchione (cenni). Testi La mia indifferenza per la vita; Quella ridicola dannosa cosa; Un bambino di 64 anni; Svevo e la psicanalisi (brani affidati in parte alla lettura personale); da Senilità: Prove per un addio; La metamorfosi di Angiolina; ; da La coscienza di Zeno: Il fumo, Prefazione; Preambolo; La salute di Augusta; La vita è sempre mortale. Le “avanguardie” poetiche novecentesche e l'esperie nza della guerra Il contesto storico-culturale. L’identità delle avanguardie. Prima delle avanguardie, il Crepuscolarismo: i modelli, le tematiche, gli esponenti. Il Futurismo: l’ideologia; i temi e le scelte formali: “parole in libertà” e “immaginazione senza fili”. I lirici di area vociana. Ermetismo (cenni). La resistenza o il conformismo degli intellettuali di fronte al potere (cenni). Testi S. CORAZZINI, Desolazione del povero poeta sentimentale; F. T MARINETTI, Manifesto del futurismo; Manifesto della letteratura futurista (testo non presente nel manuale in adozione); Correzione di bozze + desideri in velocità; A. PALAZZESCHI, Lasciatemi divertire (da Poesie); C. SBARBARO, Taci, anima stanca di godere; R. SERRA, Esame di coscienza di un letterato (testo affidato alla lettura personale); V. MAJAKOVSKIJ, La guerra è dichiarata. Giuseppe Ungaretti La vita: dall’Egitto all’esperienza parigina; l’esperienza della guerra e la ritrovata identità nazionale. La conversione. L’affermazione letteraria e le raccolte della maturità. L’Allegria, Sentimento del tempo, Il dolore. Struttura, temi e scelte stilistiche di Vita di un uomo. La funzione della poesia. L’analogia. La poesia come illuminazione. La parola scavata. Scelte sintattico-stilistiche e temi. Visione di documenti audio/video d'epoca con lettura di poesie da parte di Ungaretti e sue interviste. Testi Una bella biografia; Ritrovate un ordine (lettura affidata agli studenti); La missione della poesia; da L´Allegria: Commiato; Italia; Pellegrinaggio; I fiumi; San Martino del Carso; Veglia; Vanità; (le pesie che seguono non erano presenti nell'antologia in adozione) Per i morti della resistenza; Poesia; Sono malato; Soldato; In memoria; Il porto sepolto; Dannazione; Risvegli; Fratelli; Sono una creatura; Allegria di naufragi; Natale; Mattina; Soldati; da Il dolore: Giorno per giorno; da Sentimento del tempo: La madre; L´isola. Luigi Pirandello La vita. Il pensiero: lo smarrimento della coscienza; la solitudine e l’incomunicabilità dell’uomo; l’opposizione “vita e forma”, il relativismo; la frantumazione dell’io; l'ironia; la lanterninosofia. La poetica dell’umorismo. Le opere. Novelle per un anno. I romanzi: Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila. Il teatro: Maschere nude, le novità del teatro di Pirandello, il metateatro. Testi Pagliacciate, pagliacciate, pagliacciate!; Un'enorme pupazzata; Pirandello fascista? (brano affidato alla lettura personale); La vita e la forma; da L'umorismo: Il sentimento del contrario; Non è una l'anima individuale; La vita e la forma; da Il fu Mattia Pascal: Maledetto Copernico; Un caso “strano e diverso”; Lo strappo nel cielo di carta; da Uno, nessuno e centomila: Quel caro Gengè; da Sei personaggi in cerca d'autore: Siamo qua in cerca d'un autore; da Enrico IV: Fisso in questa eternità di maschera; Assegnata per casa la visione integrale di Così è (se vi pare). Eugenio Montale La vita: un testimone del nostro tempo, la discrezione, il “disimpegno” politico e il successo. Ossi di seppia: il contesto; la poetica; disarmonia e linguaggio; tra ermetismo e simbolismo; male di vivere e ricerca del varco; la memoria. Gli sviluppi della lirica montaliana: Le occasioni, poetica degli oggetti e oscurità; La bufera; Satura (cenni). Testi Non chiederci la parola; La poesia come oggetto; Una totale disarmonia con la realtà; E' ancora possibile la poesia? (testi affidati in parte alla lettura personale); da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Forse un mattino andando;

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da Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto; da La bufera: Piccolo testamento; da Satura: Ho sceso dandoti il braccio. Umberto Saba Vita e poetica (cenni). Testi La capra, Città vecchia.

IL SECONDO NOVECENTO Gli anni del neorealismo (cenni) Lettura integrale di una delle seguenti opere: Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano Giuseppe Berto, Il cielo è rosso Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno Primo Levi, La tregua G. Ungaretti, L’Allegria Eugenio Montale, La bufera e altro Andrea Molesini, Non tutti i bastardi sono di Vienna

LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE: G. ARMELLINI – A. COLOMBO, Letteratura Letterature (versione rossa), volume 3.1 (Il secondo Ottocento); volume 3.2 (Il Novecento), Zanichelli editore N.B. Sulla base della decisione presa in sede di Di partimento di Lettere lo studio della Divina Commedia era stato completato in quarta.

Per presa visione gli allievi L´insegnante

prof.ssa Giada Corò

Belluno, 15 maggio 2015

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5.2 Storia

Insegnante: prof.ssa Corò Giada Ore settimanali: 2 Presentazione della classe La classe, che all'inizio dell'anno scolastico ha cambiato insegnante anche in questa disciplina, si è dimostrata da subito composita quanto ad attenzione, correttezza nel comportamento, curiosità, impegno, resistenza ai carichi di lavoro e risultati. Nonostante una certa curiosità rispetto alla storia del Novecento, una discreta fetta della classe, spesso oltre la maggioranza, non si è dimostrata in grado di seguire le lezioni in modo proficuo (rifiutandosi addirittura, in alcuni casi, di sperimentare le strategie consigliate dall'insegnante rispetto alla creazione e alla gestione degli appunti), ha mantenuto un impegno estremamente superficiale e spesso legato solo a quei momenti di verifica che fossero stati esplicitamente e preventivamente fissati. Per questo gruppo i risultati sono stati altalenanti per tutto l'anno e ad oggi si assestano complessivamente sulla sufficienza, talvolta neppure pienamente raggiunta. Molti di questi alunni sono alla continua ricerca di un recupero tardivo di fronte ad una mancanza di costanza e rigore nello studio domestico. Ad un mese circa dalla fine dell'anno scolastico si registrano inoltre ancora un paio di situazioni di insufficienza grave. I restanti alunni si sono generalmente comportati invece in modo più responsabile, dimostrando una curiosità costante (anche se spesso dispersiva) e talvolta la volontà di approfondire, anche spontaneamente, alcuni argomenti. Per questi studenti i risultati conseguiti sono stati positivi e in alcuni casi, più che buoni, nonostante si sia registrata una generale flessione nei risultati tra il primo e il secondo periodo. Obiettivi specifici della disciplina

• Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti.

• Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici.

• Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari.

• Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva. • Scoprire la dimensione storica del presente. • Affinare la “sensibilità” alle differenze. • Acquisire consapevolezza che la fiducia d’intervento nel presente è connessa alla capacità di

problematizzare il passato. Metodologie utilizzate Gli obiettivi generali proposti si sono riferiti, per quanto possibile e a livello base, a due campi d’intervento: il primo, meno sviluppato durante l'anno, riguarda la specificità del lavoro storico e lo statuto epistemologico della storia (si sono utilizzati soprattutto alcuni dei documenti presentati nel libro di testo: fonti, cartografia e conoscenza del territorio, parole chiave...); il secondo riguarda i bisogni formativi degli studenti, che vengono individuati nella esigenza della realizzazione di sé e dell’apertura al mondo e agli altri, in quanto la storia dovrebbe aiutare ad apprezzare differenze, a orientarsi nel mondo. Nella pratica didattica, pur utilizzando prevalentemente la lezione frontale, o i momenti di creazione condivisa di mappe concettuali, ho cercato di creare continui collegamenti con la storia recente e di suscitare domande e incoraggiare gli studenti a riflessioni personali anche su argomenti di stretta attualità. Solo alcuni studenti si sono resi disponibili a questo tipo di confronto. Durante l'intero anno scolastico sono stati effettuati diversi momenti di recupero curricolare.

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Mezzi e strumenti utilizzati

Descrittore

Lezione frontale

Lavoro sul metodo di studio

Discussione guidata e confronto con gli studenti

Utilizzo del libro di testo

Creazione di schemi e mappe concettuali

Presentazione alla classe di ricerche personali

Interventi di esperti esterni (incontro organizzato dall'ISBREC e dall'AMI sulla Costituzione italiana, relatori il prof. Perenzin e il dott. Cavagna)

Verifiche

Descrittore

Verifiche strutturate e semistrutturate

Simulazione di terza prova tip. B

Verifiche scritte

Quesiti a risposta aperta

Colloqui orali

Elenco degli argomenti trattati

L'imperialismo e la crisi dell'equilibrio europeo Inquadramento socio-economico e politico dell'Europa del secondo Ottocento L'Italia post-unitaria tra “questione meridionale” e imperialismo. La spartizione dell'Africa e dell'Asia La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze L'affaire Dreyfus (approfondimento presentato alla classe da uno studente) La belle époque e le sue inquietudini (con un approfondimento, presentato da uno studente, su oppio, coca e alcolismo nel XIX secolo) Lo scenario extraeuropeo Cina e Giappone (cenni) La Russia tra modernizzazione e opposizione politica La guerra tra Russia e Giappone e la rivoluzione del 1905 (cenni) La rapida crescita economica degli Stati Uniti (cenni) L’età giolittiana I progressi sociali e lo sviluppo industriale dell'Italia La politica interna tra socialisti e cattolici La politica estera e la guerra di Libia L'emigrazione ai tempi di Giolitti (approfondimento presentato alla classe da una studentessa) La prima guerra mondiale Le cause della guerra Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione Neutralisti e interventisti in Italia Le vicende sul fronte italiano Il fronte interno ed economia di guerra Dalla caduta del fronte russo all'intervento statunitense La fine della guerra e degli Imperi centrali

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La rivoluzione russa e la nascita dell'URSS La rivoluzione di febbraio, il governo provvisorio e i soviet La rivoluzione d´ottobre Lenin al potere: svolta autoritaria e fine della guerra Il primo dopoguerra Il nuovo assetto politico dell´Europa: la conferenza di pace, la Società delle Nazioni, i trattati di pace, la nuova carta geopolitica dell'Europa La fine dell'impero turco e la spartizione del vicino oriente Le ragioni della mancanza di stabilità in Europa I primi movimenti indipendentisti nel mondo colonizzato e la repubblica in Cina (cenni) Alcune letture personali di approfondimento nella sezione Dialogo con gli storici: sulla periodizzazione del Novecento; sull'età giolittiana; sulla grande guerra. L'Unione Sovietica di Stalin L'ascesa di Stalin e l'industrializzazione dell'Urss Il terrore staliniano e i gulag Il consolidamento dello stato totalitario Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo Le difficoltà economiche e sociali I nuovi partiti e i nuovi orientamenti politici La questione di Fiume e il biennio rosso Origini e ascesa del fascismo Dalla marcia su Roma al discorso del 3 gennaio 1925 Le “ leggi fascistissime” e la costruzione del regime Il potere fascista tra propaganda e repressione La politica economica I rapporti con la Chiesa cattolica La politica estera e le leggi razziali del 1938. Il regime fascista in Italia La nascita del regime Il fascismo tra consenso e opposizione La politica interna ed economica I rapporti tra Chiesa e fascismo La politica estera Le leggi razziali Approfondimento sul razzismo nella storia (presentazione da parte di uno studente) Gli anni 30 Gli Usa: ruolo internazionale e politica isolazionista I “ruggenti” anni Venti: la bolla del boom economico; il proibizionismo; i cambiamenti sociali La crisi del `29: cause ed effetti; la diffusione Il New Deal e la politica economica degli USA La crisi della Germania repubblicana e il nazismo La nascita della repubblica di Weimar Hitler e la nascita del nazionalsocialismo Il nazismo al potere L'ideologia nazista e l'antisemitismo L'Europa e il mondo verso una nuova guerra I fascismi in Europa (cenni) L'impero militare del Giappone (cenni) Il riarmo della Germania nazista e l'alleanza con Italia e Giappone La guerra civile spagnola L'escalation nazista La seconda guerra mondiale Verso la guerra: la politica delle annessioni, la conferenza di Monaco, il Patto d´acciaio e patto Molotov-Ribbentrop

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La guerra lampo e l’attacco all’Inghilterra L’Italia nel conflitto L´attacco all'Unione Sovietica L’attacco giapponese e l’intervento USA La svolta del 1943 Il crollo del fascismo La guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei La Resistenza e la liberazione dell'Italia La conferenza di Yalta e la vittoria degli alleati l secondo dopoguerra (cenni) Usa e Urss: da alleati ad antagonisti La guerra fredda e il sistema delle alleanze J. F. Kennedy (approfondimento presentato da due studenti) La ricostruzione economica dell'Europa La caduta del muro di Berlino (approfondimento) La Russia di Gorbacev e Putin (approfondimento presentato da due studenti) L’ Italia nel secondo dopoguerra (cenni) Le forze politiche nell'Italia post-bellica Il referendum e la Costituzione repubblicana LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE A. BRANCATI – T. PAGLIARANI, Dialogo con la storia e l'attualità , volume terzo (L'età contemporanea), La Nuova Italia Per presa visione gli allievi L´insegnante

prof.ssa Giada Corò

Belluno, 15 maggio 2015

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5.3 Lingua straniera (inglese)

Insegnante: prof. Roberta Olivotto Ore settimanali: 3 Presentazione della classe La classe è formata da 26 alunni che presentavano all'ingresso diversi livelli di abilità. La forte disomogeneità iniziale non si è attenuata in corso d'anno, nonostante le numerose e costanti attività di recupero e potenziamento svolte in itinere. Non tutti gli alunni, infatti, si sono impegnati per superare le lacune pregresse mai colmate. Diversi alunni hanno raggiunto risultati buoni e in alcuni casi eccellenti, applicandosi con impegno in aula e a casa e partecipando con interesse alle lezioni. Un altro gruppo si è applicato con discontinuità, per lo più a ridosso delle verifiche, raggiungendo risultati sufficienti e, in qualche caso, appena sufficienti. Quattro alunni si esprimono ancora con difficoltà, sia nello scritto sia nell'orale. Nel secondo periodo diverse attività (gita scolastica, attività integrative, simulazioni di prove di esame e uscite di vario genere) si sono susseguite a ridosso delle vacanze pasquali determinando, insieme all'alto numero di studenti da sottoporre a interrogazione orale, un'importante pausa nell'attività didattica. Per questo motivo e per la necessità di prediligere la pratica orale con la scelta di dedicare alcune ore a attività di conversazione sugli argomenti oggetto di studio, i contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro iniziale sono stati ridotti. Obiettivi specifici della disciplina Obiettivi educativi:

• Migliorare il metodo di studio. • Utilizzare strategie di auto valutazione e auto correzione. • Costruire una personalità autonoma e capace di rapporti positivi con gli altri. • Raggiungere, attraverso l'uso di una lingua diversa dalla propria, la consapevolezza dell'importanza

del comunicare. • Rapportarsi in forma critica e dialettica alle altre culture. • Conoscere in un'ottica comparativa le strutture e l'uso delle due lingue.

Competenze:

• Potenziare le abilità di comprensione di testi tecnici relativi al settore di specializzazione e acquisizione di un lessico specifico, relativo agli argomenti trattati.

• Apprendere elementi della cultura di paesi anglofoni. • Utilizzare la lingua straniera per scopi comunicativi e operativi sempre più complessi. • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. • Acquisire strategie per la comprensione approfondita di testi e messaggi scritti e orali su argomenti

noti inerenti la sfera culturale, tecnica, sociale o l'attualità. Metodologie utilizzate L’approccio è stato prevalentemente di tipo comunicativo-funzionale, volto a sviluppare la competenza comunicativa orale e scritta. Ampio rilievo è stato dato all'ampliamento del lessico, in particolare modo quello tecnico. La riflessione sulla lingua ha incluso il rapporto lingua-cultura. Le verifiche scritte hanno incluso attività strutturate, composizioni, domande aperte sugli argomenti trattati, prove di comprensione del testo. Anche il lavoro assegnato per casa è stato oggetto di valutazione. Sono state valutate la conoscenza degli argomenti, la pertinenza delle risposte e la loro completezza, nonché la competenza e la correttezza linguistica (correttezza morfosintattica, coesione e range lessicale idoneo). Per quanto riguarda la produzione orale si sono tenuti in considerazione fluency e pronuncia, adeguatezza del range lessicale di base e microlinguistico, capacità di raggiungere lo scopo comunicativo al di là degli errori e delle difficoltà di vocabolario. Per la valutazione finale si è tenuto anche conto del lavoro svolto a casa, dell'impegno, della partecipazione e degli interventi dal posto (testing diffuso)

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Mezzi e strumenti utilizzati

Descrittore

Lezione frontale

Discussione e confronto con gli studenti

Utilizzo del libro di testo e fotocopie

Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione

Lavori di gruppo

Proiezione di filmati Programma svolto UD 0 – REVISIONE E AMPLIAMENTO STRUTTURE Ripasso delle principali strutture e funzioni oggetto di studio nel corso degli anni precedenti con fotocopie e materiali resi disponibili sulla cloud di classe (Dropbox). Ampliamento con l'introduzione di nuove strutture. L'attività di ripasso e di ampliamento si è svolta nel corso di tutto l'anno.

• PRESENT tenses: present simple vs present continuous • PAST tenses: simple past, present perfect, past continuous, past perfect • FUTURE tenses: present simple and continuous used as a future form, to be going to, will • Conditional sentences 0, I, II, III • Possessive case • Modal verbs: should, have to, must, can, could, might, may, shall • Comparative and superlatives • -ing or to+infinitive after verbs • Quantity expressions: many/much/a lot of/(a) few/(a) little/some/any • Passive • The/a/an • Relative sentences • Some/any/no and their compounds • Questions • Indirect speech • Double object • Word order

UD 1 – CIVILIZATION Da Radaelli, Invernizzi, Eyewitness, Pearson and Longman, 2011 Modulo 1: Hungry Planet

• Food Habits • Hunger crisis

Modulo 2: Oceania, Australia

• What's up: Where and what – Australia, a profile – Environmental challenges – The Australian Climate

• The land of everlasting song: A brief history of Australia – Key moments in the history of Australia • Migrate to Australia: a strong economy – A culturally diverse society • Dreamtime (materiale caricato su Dropbox)

Fotocopie fornite dall'insegnante: • Australia's animals • Sidney, the harbour city • Australia: The land

Team work: realizzazione a gruppi di un volantino su un luogo di interesse turistico in Australia. Sono stati proiettati i seguenti filmati:

• What are continents • Australia: location, boundaries and physical divisions

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• National apology to Aborigines • Australian History Timeline • 10 things you need to know about Sidney

Approfondimenti individuali. UD 2 – COMPUTER SCIENCE Da F. Avezzano Comes e altri, LOG IN, Hoepli, 2012. UNIT 9 – OFFICES SUITES

• Tips on word processing • What is a database? • Spreadsheets

UNIT 10 – ART, GRAPHICS AND DESIGN ON THE COMPUTER • Painting with a PC • Drawing Software • Design and drafting

UNIT 11 – TELECOMMUNICATIONS • Sending information • Analog communication • Digital communication

Fotocopie fornite dall'insegnante: Spreatsheets: Definition of a spreadsheet – Using spreadsheets – Formulas and operators Si prevede di completare il programma con: Da F. Avezzano Comes e altri, LOG IN, Hoepli, 2012.

UNIT 15: – THE INTERNET: ONLINE COMMUNICATION

• What is the Internet? • The World Wide Web

UNIT 16: – THE INTERNET: ONLINE SERVICES • The Internet Services • Blogging: a popular Internet activity

UD 3 – JOB SKILLS (Fotocopie fornite dall'insegnante e documento su Dropbox)

• Reading Job Ads • Writing a CV • Describing companies • Your CV (NUI Galway)

Attività individuale di laboratorio: redazione di u n CV

Per presa visione gli allievi L' insegnante

prof. Roberta Olivotto

Belluno, 15 maggio 2015

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5.4 Matematica

Insegnante: prof. Silvia Iarabek Ore settimanali: 3 Presentazione della classe La classe è composta da 26 alunni di cui uno ripetente; conosco la classe da tre anni e l'atteggiamento verso la materia è sempre stato abbastanza positivo anche se l'impegno, domestico e non, non è sempre stato adeguato. Per alcuni allievi l’impegno è stato spesso ridotto al minimo indispensabile provocando nella classe risultati disomogenei. Alcuni alunni si sono distinti per volontà e capacità ottenendo ottimi risultati. Obiettivi specifici della disciplina

• Acquisire conoscenze, maturare competenze ed abilità con grado di astrazione e formalizzazione sempre più elevati.

• Utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modelli, rielaborando anche autonomamente le informazioni.

• Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze. • Atteggiamento attivo rispetto alla materia

Metodologie utilizzate L'attività didattica è stata svolta attraverso le seguenti metodologie d’insegnamento: lezione frontale con presentazione dell’argomento oggetto della lezione, svolgimento di esercizi alla lavagna eseguiti dall'insegnante e dagli alunni, lavoro in laboratorio sull'argomento affrontato. La partecipazione richiesta agli alunni e i continui chiarimenti su eventuali difficoltà incontrate nello studio dei vari argomenti, sono stati indispensabili per rispondere alle aspettative della classe. Nello sviluppo del percorso formativo, viste le difficoltà incontrate da alcuni, si è trattato l’aspetto teorico di ogni argomento senza eccessivi approfondimenti, puntando soprattutto alle competenze sugli argomenti principali. Numerosi sono stati gli esempi e gli esercizi di tipo applicativo, allo scopo sia di far partecipare direttamente la classe allo svolgimento del programma, sia di consolidare e rafforzare le nozioni apprese e la padronanza di tecniche di calcolo. In alcune lezioni la strumentazione tradizionale è stata affiancata dall’utilizzo di power point per un ripasso e un recupero veloce degli argomenti trattati. La classe 5ª INFORMATICI, partecipa da 3 anni al progetto nazionale PP&S100 (Problem Posing and Solving) di cui sono referente. Il progetto prevede, in riferimento alla matematica, l’utilizzo di un software di calcolo evoluto (“Maple 16”) utile soprattutto per la visualizzazione grafica e la simulazione, già installato nel laboratorio informatico FF. Il progetto è una sperimentazione nazionale rivolta al secondo biennio che punta ad affidare ai docenti maggior autonomia di progettazione degli itinerari didattici più idonei al conseguimento dei risultati di apprendimento fissati dalle Linee Guida per l'intero territorio nazionale. Spinge verso l'utilizzo di strumenti informatici come supporto agli insegnanti . Si cerca di attivare un processo di innovazione didattica basato sulla crescita di una cultura del “Problem Posing and Solving” che investa trasversalmente la struttura disciplinare con un uso più consapevole delle tecnologie informatiche. Il progetto punta fra l’altro a sviluppare l’utilizzo dell’informatica tramite l’uso di una piattaforma per l’e-learning di nome Moodle che consente di utilizzare un nuovo canale di comunicazione tra docenti-alunni, per condividere materiali, realizzare discussioni, richiedere lo svolgimento di attività didattiche. Durante tutto l'anno scolastico abbiamo dedicato un'ora alla settimana al laboratorio studiando tramite Maple gli argomenti previsti dal programma Mezzi e strumenti utilizzati

Descrittore

Lezione frontale

Discussione e confronto con gli studenti

Utilizzo del libro di testo

Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione

Proiezione di Power Point su alcuni argomenti

Utilizzo di File Maple per spiegazioni su molti argomenti svolti durante l'anno

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Verifiche

Compiti scritti svolti in classe con svolgimento di esercizi di diversa difficoltà

Colloqui orali programmati o verifiche scritte per l'orale

Simulazioni di terza prova con quesiti di tipo “B” .

File Excel e File Maple consegnati in piattaforma durante le ore di laboratorio

Elenco degli argomenti trattati MODULO 1: Dati e previsioni Statistica descrittiva: ripasso delle distibuzioni univariate e dei suoi valori di sintesi; Distribuzioni bivariate: frequenze assolute, relative , percentuali; distribuzioni condizionate e marginali; Dipendenza e indipendenza dei fenomeni qualitativi: la contingenza , l'indice Chi Quadro e l'indice Chi Quadro Normalizzato, Dipendenza e indipendenza dei fenomeni quantitativi: la Covarianza e il Coefficiente di Correlazione Interpolazione statistica e matematica; Il problema della regressione: la regressione lineare e la retta dei minimi quadrati MODULO 2: Integrali Integrali indefiniti: interpretazione geometrica dell'integrale indefinito, integrali immediati, integrazione per parti (dimostrazione), per scomposizione, per sostituzione, integrazione di funzioni fratte (Delta < 0, > 0 , =0) e di vario tipo. Integrali definiti: interpretazione geometrica dell'integrale definito, teorema della media, formula di Newton (dimostrazione), teorema di Torricelli (dimostrazione). Applicazioni del calcolo integrale: calcolo dell'area di una superficie piana delimitata da una funzione o delimitata da due o più funzioni, calcolo del volume di un solido di rotazione. Integrali impropri. MODULO 3: Funzioni a due variabili e Geometria nel lo spazio Disequazioni in due variabili lineari e non lineari. Sistemi di disequazioni in due variabili Funzioni a due variabili: dominio (rappresentazione grafica nel piano XY) e rappresentazione grafica tramite le linee di livello Derivate parziali: calcolo e significato geometrico, piano tangente alla funzione in un punto dato, derivate parziali del secondo ordine, teorema di Schwarz, matrice Hessiana, punti stazionari: massimi, minimi e punti di sella. Geometria dello spazio: coordinate cartesiane nello spazio, equazioni di rette e piani nello spazio MODULO 4: Calcolo Combinatorio Calcolo Combinatorio: il fattoriale, Permutazioni semplici e con ripetizione, Disposizioni semplici e con ripetizioni, Combinazioni semplici e con ripetizioni, il Coefficiente Binomiale e le sue proprietà. MODULO 5: Laboratorio Utilizzo del foglio elettronico Excel per lo studio di distribuzioni di frequenze e per il calcolo dei vari indici statistici studiati. Progetto PPS: utilizzo del software Maple , costruzione di file interattivi per il calcolo integrale, uso di maple per il calcolo di aree ; uso di procedure con Maple. LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE Titolo: “Lineamenti.Math Verde 5” ed. Ghisetti e Corvi Autori: Baroncini,Manfredi, Fragni

Per presa visione gli allievi L' insegnante

prof. Silvia Iarabek

Belluno, 15 maggio 2015

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5.5 Sistemi di elaborazione e trasmissione delle in formazioni Insegnanti: prof. Giulietta Fistarol - prof. Violetta Anesin

Ore settimanali: 4 (di cui 3 di laboratorio)

Presentazione della classe

La classe è composta da 26 alunni, 24 maschi e 2 femmine. La continuità didattica durante il triennio non è stata mantenuta.

Gli studenti, durante l'anno scolastico in corso, si sono comportati sempre in modo corretto ed educato, dimostrando una significativa maturazione e capacità di proposta ed approfondimento autonomo. Il profitto della classe è soddisfacente nel complesso, anche se qualche elemento dimostra una conoscenza talvolta frammentaria degli argomenti. Si segnalano inoltre alcuni studenti il cui profitto presenta caratteristiche di eccellenza, sia in termini di conoscenze sia di competenze; caratteristiche che sono state utilizzate in modo creativo proponendo soluzioni articolate e degne di nota.

Un gruppo, formato da una mezza dozzina di studenti, presenta una preparazione sufficiente ma fatica ad articolare in modo pieno il proprio bagaglio tecnico, limitandosi a proporre soluzioni semplici e scolastiche alle problematiche di stimolo proposte.

Nel secondo quadrimestre diverse attività (gita scolastica, attività integrative e uscite di vario genere) si sono susseguite a ridosso delle vacanze pasquali determinando un'importante pausa nell'attività didattica. Per questo motivo i contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro iniziale sono stati ridotti.

Obiettivi

Conoscere gli sviluppi più recenti nelle architetture degli elaboratori. Conoscere standard d'interfaccia e tipologie di reti geografiche e locali. Conoscere le problematiche ed i prodotti software relativi all'implementazione dei vari livelli di un protocollo di rete. Progettare e realizzare una rete di elaboratori. Conoscere le problematiche caratteristiche delle moderne tecnologie informatiche e relativi aspetti di sicurezza ed affidabilità.

Metodo di insegnamento

Laboratorio, Lezione frontale, lavori di gruppo, e-learning in modalità blended.

Una parte dell’attività laboratoriale è stata supportata da video e testi in lingua inglese, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del software di simulazione Cisco Packet Tracer.

Mezzi e strumenti utilizzati

Laboratorio attrezzato, videoproiettore, slide, Internet, libro di testo, materiali forniti dal docente e/o reperiti in Internet, articoli da riviste di settore, esperti esterni dal mondo del lavoro e dell'impresa, visite di istruzione. In particolare la classe ha partecipato a:

LINUX DAY 2014: 25/10/2014 E' un evento a cadenza annuale di approfondimento del mondo OPEN-SOURCE con interventi su varie

tematiche dell'informatica. (http://www.luganega.net/node/178) che quest'anno è stato ospitato presso il nostro istituto.

Progetto H-FARM

In data 22/01/2015 la classe ha visitato l’azienda-incubatore d’imprese H-Farm, all’interno di un progetto finanziato anche dalla Luxottica. Gli studenti hanno partecipato a laboratori esperienziali finalizzati ad un maggiore conoscenza delle problematiche legate al mondo del lavoro, nell’ambito delle nuove tecnologie.

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Visita all’Università di Trento – Povo Il 20/03/2015 la classe ha visitato il polo scientifico dell’università di Trento, partecipando a seminari e

laboratori di presentazione dei corsi universitari di Ingegneria Informatica. Lezione esperti Telecom

sui sistemi di telecomunicazioni a cura della ditta Telecom Italia (http://www.telecom.it) - Ing. Fabrizio Tatto, in data 24/03/2015, presso il nostro istituto. Sono stati presentati la struttura di gestione delle infrastrutture di telecomunicazione di Telecom, le relative problematiche di manutenzione e di sviluppo, interessanti informazioni teoriche e tecniche. La classe ha potuto successivamente partecipare alla

Visita della Centrale Telecom, in data 31/03/2015, in Via Matteotti a Belluno, presso la quale si sono anche svolte esercitazioni di giuntura di fibre ottiche e relative misure di attenuazione.

Lezione in lingua inglese da parte di un esperto del Comune di Belluno

Il sig. Mann, esperto informatico del comune di Belluno, ha tenuto un incontro in lingua inglese il 12/05/2015 presso il nostro istituto. I temi trattati sono relativi all’inserimento nel mondo lavorativo, sempre nell’ambito delle tecnologie informatiche.

Verifiche

Si sono utilizzate verifiche scritte con quesiti a risposta aperta e chiusa, esercizi, interrogazioni orali, attività ed esercitazioni pratiche svolte in laboratorio con relative relazioni tecniche, interazione ed osservazione durante le attività di laboratorio.

Risultati

La classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti, con alcuni casi di eccellenza nel profitto ed alcune situazioni di criticità.

Per taluni studenti l’assenza di motivazione e la scarsa applicazione extrascolastica hanno reso arduo il raggiungimento di un buon grado di preparazione e competenza. Per altri invece gli argomenti trattati in classe ed in laboratorio sono stati spunto di ulteriore approfondimento personale e critico, dimostrando motivazione, autonomia nell’apprendere e notevole interesse per le tematiche proposte.

Elenco degli argomenti trattati

Ripasso: Schema ISO/OSI -Il modello ISO/OSI (pag. 140 libro di quarta) Subnetting -Pianificazione di reti IP: il subnetting (pag. 260 libro di quarta) Algoritmi e protocolli di routing -Distance Vector Routing (pag. 294 libro di quarta) -Link State Routing (pag. 297 libro di quarta) Configurazione sistemi reti Il Bootstrap dei sistemi (da pag. 2 a 5)

-Configurazione e gestione della rete e dei sistemi -Configurazione di un host -Un po' di storia: il protocollo BOOTP

-BOOTP: la comunicazione Client/Server e l'indirizzamento

Dynamic Host Configuration Protocol (DHCP) (da pag. 6 a 9)

-Protocollo standard per l'assegnazione dinamica degli indirizzi ip

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-Configurazione dinamica dell'host

-Molteplici DHCP Server

Configurazione dei sistemi con DHCP ( da pag. 12 a 17)

-Parametri di configurazione

-Gli stati del DHCP Client

-DHCP relay agent

Configurazione di un computer Windows in LAN (da pag. 24 a 29)

-Configurazione dell'indirizzo Ip sui sistemi Windows con Automatic private IP Addressing

(APIPA)

-Configurazione manuale di computer windows client per la connessione alla rete locale

Esercitazioni con Packet Tracer sull'utilizzo di DHCP (da pag. 36 a 40)

-Uso del protocollo DHCP su rete LAN

-Esercizio guidato 1---> assegnazione automatica dell'indirizzo ip

-Esercizio guidato 2---> assegnazione manuale dell'indirizzo ip

Le reti private virtuali (VPN)

Caratteristiche di una VPN (Virtual Private Network) (da pag. 48 a 51)

-Presentazione generale

-Tipi di VPN

La sicurezza nelle VPN (da pag. 52 a 55)

-Autenticazione dell'identità

-Cifratura (o crittografia)

-Tunneling

-Vlan e trunks video su Youtube

La gestione della rete e dei sistemi

La gestione delle reti (da pag. 74 a 77)

-Il network management

-La documentazione di rete

-Gli strumenti per la gestione della rete

-Traffic shaping

La gestione di reti TCP/IP (da pag. 78 a 81)

-La gestione a livello Application

-Il modello architetturale

-Gli standard

-La struttura delle informazioni di gestione (SMI)

La struttura della MIB (da pag. 82 a 83)

-Le variabili della MIB

-Il namespace

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Il Protocollo SNMP (da pag. 84 a 86)

-Le caratteristiche di SNMP

-SNMP community

-Il paradigma fetch-store

La sicurezza delle reti e dei sistemi

La sicurezza dei sistemi informatici (da pag. 104 a 109)

-Sicurezza

-Gestione dei rischi

-Sicurezza fisica

-Sicurezza dei dati e dei programmi

-Controllo degli accessi

-Password

-Sicurezza in rete

-Criptografare messaggi e documenti

-Criptografia: algoritmo e chiave

-Criptatura a chiave simmetrica

-Criptografia a chiave pubblica

Gateway e servizi integrati: Proxy, Firewall, NAT e DMZ (da pag. 110 a 119)

-Proxy server

-Proxy server e Firewall

-NAT (Network Address Translation)

-DMZ

Esercitazione con Packet Tracer su ACL standard e estesa

Esercitazione con Packet Tracer su NAT statico e dinamico

Progettare strutture di rete: dal cablaggio alla virtualizzazione

La struttura della rete (da pag. 132 a 144)

-Topologia fisica

-Mezzi trasmissivi

-Apparati di rete

-Cablaggio strutturato

-Collocazione server dedicati e virtuali

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LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE

E.Baldino, R.Rondano, A.Spano, C.Iacobelli

INTERNETWORKING sistemi e reti p. 250 - € 19.20 ISBN 978-88-7485-400-4

Per presa visione gli allievi Gli insegnanti

prof. Giulietta Fistarol

prof. Violetta Anesi

Belluno, 15 maggio 2015

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5.6 Tecnologia e progettazione di sistemi Informat ici e di telecomunicazione

Insegnanti: prof. Bua Corona Gianni – prof. Miotti Clorinda

Ore settimanali: 4 (di cui 3 di laboratorio)

Presentazione della classe La classe è composta da un discreto numero di alunni interessati alla materia, che esegue regolarmente gli esercizi proposti e che ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Un altro gruppo, non numeroso, al contrario presenta diverse lacune e scarsa capacità o interesse, e fatica anche su obiettivi minimi. La maggior parte della classe si attesta su un livello medio. In ogni caso il docente sottolinea una grande correttezza degli alunni che si sono sempre mostrati maturi nei rapporti con l'insegnante e fra di loro, permettendo un regolare e fluido svolgimento delle lezioni, sia negli interventi "frontali" sia nel laboratorio. Va anche aggiunto che non vi è stata continuità didattica nel triennio e che il sottoscritto ha insegnato in questa classe solo quest'ultimo anno. Obiettivi specifici della disciplina

• Saper disegnare l'architettura di un software • Conoscere l'architettura client-server e la programmazione di rete • Conoscere e utilizzare la metodologia di progettazione top-down • Saper utilizzare javadoc per la documentazione • Conoscere parte di UML • Saper implementare classi in java • Saper utilizzare alcune funzioni di eclipse • Saper consultare autonomamente la documentazione delle API di java • Approfondire la tecnologia java: i socket, JDBC, Graphics2D, swing.

Metodologie utilizzate Lezione frontale, ed esercizi guidati dall’insegnante svolti in laboratorio all'interno di piccoli progetti. Mezzi e strumenti utilizzati

• Rete del laboratorio • Kit di sviluppo Java • IDE Eclipse • Codice prodotto dal docente • Sito web della documentazione ufficiale di java • MySQL • Sito web documentazione MySQL • LIM e proiettore

Verifiche

• Compiti scritti in classe con quesiti a risposta aperta • Colloqui orali: Interrogazioni in classe • Sviluppo progetti in laboratorio con relativa valutazione.

Elenco degli argomenti trattati Ripasso java OOP

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I dati e le variabili globali Il codice e i metodi Interfaccia e metodi pubblici Incapsulamento e metodi privati Costruttori Metodi getter (get e is) Setter Overloading I commenti javadoc Ereditarietà Overidding Polimorfismo Interfacce Classi astratte Progetto Tris Architettura modello-vista-controllore Eclipse Documentazione Suddivisione del lavoro La grafica in java: Graphics2D Progetto Reti L'architettura Documentazione Le primitive: request, response, indication e confirm Implementazione di alcune classi Programmazione concorrente I thread Gli stati di un thread La classe Thread in java Esempi di thread in java Metodi sincronizzati Writer e reader con sincronizzazione Writer e reader con buffer sincronizzato Progetto gaming ScenePanel Il thread di update Le interfacce Updatable e Drawble La classe Body La fisica: rimbalzi, gravità Animazioni Programmazione di rete Architettura client-server Le socket in java Server TCP Implementazione di client e server monothreaded Connessione ai database JDBC Predisposizione di eclipse MySQL Caso di studio: un'applicazione per gli scrutini

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NOTA : Tutti gli argomenti sono stati trattati per mezzo di esempi concreti ed esercizi in laboratorio.

Per presa visione gli allievi Gli insegnanti

prof. Gianni Bua Corona

prof. Clorinda Miotti

Belluno, 15 maggio 2015

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5.7 Gestione progetti e organizzazione d'impresa

Insegnanti: prof. Zampieri Paolo Ore settimanali: 3 Presentazione della classe La materia è specifica del quinto anno di corso. La classe, durante l'anno scolastico, si è comportata in modo corretto ed educato, dimostrando un adeguato livello di maturità e capacità di proposta ed approfondimento autonomo. Il profitto della classe è soddisfacente nella sua generalità. Si segnalano diversi studenti il cui profitto presenta caratteristiche di eccellenza, sia in termini di conoscenze e competenze che di abilità di organizzazione e collaborazione, caratteristiche che sanno poi utilizzare in modo creativo proponendo soluzioni articolate e degne di nota. Alcuni studenti non sono riusciti ad integrarsi pienamente nello sviluppo dei lavori di gruppo riuscendo comunque a proporre un sostegno organizzativo. Obiettivi specifici della disciplina

• Saper redigere un progetto. • Saper stimare tempi, costi e vincoli di un progetto. • Saper gestire gli aspetti relazionali all'interno di un team di lavoro • Conoscere alcuni strumenti software per la gestione di progetti.

Metodologie utilizzate Lezione frontale, esercizi risolti e discussi in classe sviluppo di progetti autonomi e di un progetto di gruppo. Mezzi e strumenti utilizzati

• Lezione frontale • Discussione e confronto con gli studenti • Attività di laboratorio • Sviluppo di progetti autonomi e loro valutazione • Sviluppo di progetti di gruppo e loro valutazione • Proiezione slide • Software ProjectLibre

Verifiche

• Compiti scritti in classe con quesiti a risposta aperta • Colloqui orali: Interrogazioni in classe • Sviluppo progetti con relativa valutazione.

Elenco degli argomenti trattati Principi e tecniche di Project Management Il progetto e le sue fasi Gli obiettivi di progetto L'organizzazione dei progetti Tecniche di pianificazione e controllo temporale La programmazione ed il controllo dei costi Pianificazione e gestione della documentazione Il software ProjectLibre Introduzione al software ProjectLibre e suo uso Utilizzo del software ProjectLibre nelle fasi di pianificazione/gestione di un progetto La comunicazione Cos'è la comunicazione

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Il ciclo della comunicazione Le comunicazione per risolvere un problema Le comunicazione per gestire un progetto ATTIVITA’ di LABORATORIO

• Sviluppo di almeno un progetto individuale • Sviluppo di un progetto di gruppo

LIBRO DI TESTO (consigliato) Gestione del progetto e organizzazione d'impresa HOEPLI

Per presa visione gli allievi L'insegnante

prof. Paolo Zampieri

Belluno, 15 maggio 2015

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5.8 Informatica

Insegnanti: prof. Giulietta Fistarol - prof. Paolo Zampieri Ore settimanali: 6 (di cui 4 di laboratorio) Presentazione della classe La continuità didattica non è stata mantenuta per l’intero triennio: il docente è cambiato ogni anno. La classe, durante l'anno scolastico in corso, si è comportata in modo sostanzialmente corretto ed educato, dimostrando un adeguato livello di maturità. Il profitto al termine del ciclo risulta soddisfacente nella sua generalità, anche se qualche studente dimostra una conoscenza talvolta frammentaria degli argomenti. Vanno segnalati alcuni studenti il cui profitto presenta caratteristiche di eccellenza, sia in termini di conoscenze sia di competenze. Un gruppo ha dimostrato una preparazione sufficiente seppur talora fatichi ad esporre in modo pieno il proprio bagaglio tecnico, limitandosi a proporre soluzioni semplici e scolastiche ai problemi proposti. Nel secondo quadrimestre diverse attività (gita scolastica, attività integrative, uscite) e giorni di vacanza si sono susseguite determinando una significativa riduzione delle ore disponibili per l'attività didattica. Per questo motivo i contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro iniziale sono stati ridotti, a discapito della parte relativa alla programmazione dinamica in PHP. Obiettivi specifici della disciplina

• Conoscere i concetti e le tecniche fondamentali per la progettazione di basi di dati. • Saper scegliere il tipo di organizzazione più adatto per rappresentare e gestire un insieme di

informazioni. • Saper gestire il progetto e la manutenzione di un Sistema Informativo per piccole realtà.

Metodologie utilizzate Lezione frontale, esercizi risolti e discussi in classe ed esempi guidati dall’insegnate svolti in laboratorio. Mezzi e strumenti utilizzati

• Lezione frontale • Discussione e confronto con gli studenti • Attività di laboratorio • Analisi di esempi pratici e/o di materiale didattico • Esercizi svolti in classe e discussione della soluzione • Proiezione slide

Verifiche

• Compiti scritti in classe con quesiti a risposta aperta • Colloqui orali: Interrogazioni in classe • Sviluppo progetti in laboratorio con relativa valutazione.

Elenco degli argomenti trattati GLI ARCHIVI Introduzione agli archivi a file Concetto di tabella , record, campo, chiave Organizzazione fisica, organizzazione logica e criteri di scelta di una organizzazione Le funzioni hash MD5 ed SHA e loro utilizzi Metodi di accesso : sequenziale , diretto e tramite chiave hash Archivio ad accesso indicizzato o diretto Archivi a file utilizzando chiave hash BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati DBMS Mysql : struttura e funzionalità ( DML e DDL ) Il Modello ER come struttura per la rappresentazione logica di una realtà Astrazione sui dati: le entità e gli attributi I diagrammi entità-associazioni Il concetto di chiave primaria ed esterna

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Associazioni tra entità e la cardinalità delle relazioni Le gerarchie ISA Vincoli di integrità che garantiscono la consistenza Le tre forme normali Il modello relazionale Regole di derivazione del modello relazionale da uno schema concettuale LINGUAGGI PER BASI DI DATI RELAZIONALI Algebra relazionale: le operazioni di prodotto, selezione, proiezione intersezione, differenza, unione Il linguaggio SQL: le operazioni di inserimento, aggiornamento e modifica dei dati Definizione dei principali dati di MySQL Come applicare i vincoli di integrità Funzioni di aggregazione L’ ordinamento delle tuple (order by) Raggruppamento delle tuple (group by) Le varie giunzioni (inner join, natural join, cross join, left e right join) La struttura della Select Implementazione di database con MySQL Cenni alla sicurezza dei DB ed alle politiche di backup Cenni alla concorrenza: lock/unlock, transazioni Cenni a viste, stored procedures, triggers PROGRAMMAZIONE PER IL WEB LATO SERVER Organizzazione client/server, principali tipi di server I costrutti del linguaggio PHP Le principali funzioni del linguaggio PHP AMBIENTE XAMPP PER LA REALIZZAZIONE DI PAGINE DINAM ICHE HTML; pagine statiche. I Form Connessione a MySQL con PHP Costruzione di alcune semplici pagine dinamiche in PHP ATTIVITA’ di LABORATORIO

• Esercitazioni sui file (archivio) utilizzando chiavi hash • Introduzione ai DB con l'utilizzo del software Microsoft Access • Database in rete: connessione a Mysql da client a riga di comando. • Introduzione all’uso di mysql. • Esercitazioni con mysql, i tipi di dato le tabelle, le chiavi, gli indici • Esercitazioni con mysql, dal Modello ER a quello Relazionale • Esercitazioni con mysql, la select, le condizioni, le join, order by e group by • Esercitazioni in php e mysql, interrogazione di un database tramite WEB

NOTA : LIBRO DI TESTO (consigliato) Progettare i database – SQL e PHP HOEPLI

Per presa visione gli allievi Gli insegnanti

prof. Giulietta Fistarol

prof. Paolo Zampieri

Belluno, 15 maggio 2015

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5.9 Educazione fisica

Insegnante: prof. Bruno Capretta Ore settimanali: 2 Presentazione della classe La classe ha evidenziato discreti livelli di abilità motorie e sportive, un livello di partecipazione ed applicazione dei singoli non omogeneo , una capacità di collaborazione tra alunni adeguata. Ciò ha permesso al gruppo di conseguire risultati mediamente discreti non sempre adeguati alle potenzialità. Obiettivi specifici della disciplina In riferimento ai programmi ministeriali, il programma ha mirato allo sviluppo di autonomia, responsabilità nella gestione delle attività proposte dal docente e permesse dalle strutture scolastiche. L'uso mirato delle attività teorico-pratiche ha permesso di sviluppare negli allievi le seguenti aree:

• area motoria: consolidamento delle capacità condizionali; miglioramento delle capacità coordinative generali e speciali; consolidamento delle abilità motorie e sportive relative alle attività svolte.

• area cognitivo-educativa: conoscenza ed accettazione delle proprie capacità e dei propri limiti; gestione di sé in ambito individuale e in situazioni di gruppo; rispetto degli altri e degli spazi altrui; rispetto delle regole. Inoltre gestione del gruppo intesa come: organizzazione e gestione di sottogruppi, arbitraggio, disposizione delle squadre in campo, scelta delle tecniche e della tattica, capacità di gestire il rapporto energia-tempo, capacità di organizzare le attrezzature in funzione delle attività da svolgere.

Metodologie utilizzate I metodi utilizzati sono stati: globale-analitico-globale, assegnazione dei compiti, soluzione di problemi. I contenuti sono sempre stati proposti utilizzando l'errore come fonte d'informazione e non come insuccesso. Si è sempre passati dal facile al difficile, dal semplice al complesso tenendo conto del bagaglio motorio dei soggetti modulando quindi le proposte in funzione del gruppo classe. Mezzi e strumenti utilizzati Attività in palestra. Analisi di esempi pratici. Esercizi svolti e discussione della soluzione. Discussione e confronto con gli studenti. Verifiche Attività pratiche di laboratorio. Argomenti teorici sui temi: “L’alimentazione dello sportivo “ e “Processi mentali e sport”. Elenco degli argomenti trattati Modulo 1: Pallavolo

• Fondamentali individuali: palleggio, bagher, battuta, schiacciata, muro, loro applicazione combinando battuta-ricezione , alzata-schiacciata, schiacciata-muro.

• Concetti di gioco individuale: frontalità, piazzamento, traiettorie, posizione in campo. • Moduli di gioco:4c4, 6c6 schema con alzatore al centro. • Collegamento tra situazione di gioco e regolamento.

Modulo 2: Basket • Fondamentali individuali del basket: conclusioni a canestro, passaggi, palleggio, rimbalzo. Principi

individuali in difesa ed in attacco: occupare lo spazio e aiutare i compagni per battere l'avversario o impegnarlo con e senza palla utilizzando situazioni 3c3, 4c4, 5c5

• Tattica di difesa: a uomo,a zona Collegamenti del regolamento alle situazioni di gioco Modulo 3: Calcio a 5

• Tecnica individuale nel calcio: calciare e ricevere la palla, passare, movimenti senza palla, difendere sull'avversario e sullo spazio.

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• Principi del gioco: distinzione tra gioco a uomo e gioco a zona, ruoli, posizioni, spostamenti. • Collegamento del regolamento alle situazioni di gioco. • Modulo di gioco 1 – 2 – 1, attacco e difesa.

Modulo 4: Acrobatica

Tappeto elastico: gestione atteggiamenti di corpo in volo. Transfert con abilità motorie comprendenti elementi di base al corpo libero (capovolta , ruota, verticale, tempo di kippe)

Modulo 5: Modulo 6: Arrampicata

Gestione in autonomia e sicurezza: dell’arrampicata in struttura artificiale con corda dall’alto, del boulder

Modulo 6: Potenziamento fisico con sovraccarico.

Costruzione di una scheda-pesi individualizzata con manubri e bilancieri. Teoria e pratica

Per presa visione gli allievi L' insegnante

prof. Bruno Capretta

Belluno, 15 maggio 2015

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5.10 Religione

INSEGNANTE: prof. Jadwiga Plonka ORE SETTIMANALI: 1 Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2014 - 2015 alla data del 07.05.2015: - 24 Presentazione della classe La classe ha partecipato con impegno e interesse alle attività didattiche. Alcuni alunni hanno sviluppato un metodo di studio indipendente e sicuro, con capacità di approfondimento e senso critico. Il comportamento è stato adeguato. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

• Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo. • Promuovere la conquista della libertà, intesa come possibilità della realizzazione di sé, valorizzando

nei ragazzi le inclinazioni, le doti e le potenzialità spesso inespresse, tramite il confronto con il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni.

• Acquisire la maturità personale e sviluppare una coscienza critica e sistematica della realtà. • Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico.

Confrontare il cattolicesimo con le altre confessioni cristiane e le altre religioni. • Comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono.

METODOLOGIE UTILIZZATE

• Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali con frequente uso di videoproiettore.

• Lettura e commento di testi di approfondimento forniti dall’insegnante. • Visione di documentari e approfondimento di alcuni temi • Discussione guidata verso un confronto serio e argomentato delle varie posizioni antropologico -

etiche implicate negli argomenti trattati. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI

Libro di testo: Bocchini Sergio: Religione e Religioni. Triennio. Bologna : EDB, 2002

Schede Mezzi scritti

Articoli: Zincone “L’ombra del sacrilegio”

Audiovisivi

Lezioni in power point. Film: “Sleepers”, alcuni episodi del film “Manuale d’amore 2” Documentari:, “Sopravvissuta all’aborto – Gianna Jessen”, “La prima meraviglia” , “10 Comandamenti” – di Roberto Benigni (1° parte)

VERIFICHE Come dichiarato nella programmazione e in corrispondenza con il particolare valore formativo ed educativo della disciplina, si valuteranno tutti gli interventi degli alunni, sia spontanei sia strutturati dall’insegnante, la capacità di riflessione e d’osservazione, attraverso: interrogazione orale, riassunti e relazioni personali, partecipazione in classe. Per i processi cognitivi saranno valutati: le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti. Per gli atteggiamenti si valuteranno: la partecipazione, l’attenzione, le risposte agli stimoli, la disponibilità al dialogo.

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ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI: QUALE ETICA?

1. Cos’è l’etica? 2. Inchiesta sull’etica. Le etiche contemporanee. 3. Bioetica di inizio vita: fecondazione assistita e aborto. 4. Le cellule staminali. Clonazione. 5. Eutanasia – diritto di morire? 6. Chiesa e omosessualità. 7. OGM 8. Religioni a confronto su alcune problematiche etiche.

LE DIECI PAROLE 1. La legge morale naturale. 2. Il Decalogo ieri e oggi; 3. I Comandamenti sono ancora attuali?.

PAGINE DIFFICILI 1. Le crociate e l’islam.

ATTUALITA’

1. Stato Islamico di Iraq e Siria. 2. Linux Day. 3. Incontro orientativo con la Guardia di Finanza. 4. Spettacolo teatrale sul Vajont. 5. Chi vuol essere bravo in religione. 6. La persona umana come relazionalità.

Per presa visione gli allievi L'insegnante

prof. Jadwiga Plonka

Belluno, 15 maggio 2015

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6. ATTIVITÀ CULTURALI, VISITE GUIDATE E VISITA D’IS TRUZIONE

Attività Periodo/Data

Progetto regionale "Istituto Tecnico come prima impresa" D.G.R.Veneto 2274 svolto solo da alcuni alunni

10 ore in orario extrascolastico

Linux Day 25 ottobre 2014

Visione della rappresentazione teatrale “La Sapadina – Storia dimenticata di Vajont”

8 novembre 2015

Incontro con l'Isbrec e il Presidente dell'Associazione Mazziniana per un percorso sulla Costituzione Italiana

19 gennaio 2015

H-FARM la classe ha visitato l’azienda-incubatore d’imprese H-Farm, 22 gennaio 2015

Visione del film „Freedom Writers“ in occasione della giornata della memoria

26 gennaio 2015

Visita all' ITS di Pordenone 27 gennaio 2015

Visita al polo scientifico dell’università di Trento 20 marzo 2015

Lezione esperti Telecom 24 marzo 2015

Visita Centrale TELECOM di Belluno 31 marzo 2015

Visita d’istruzione a Praga 14-18 aprile 2015

Visione del film “Insider” inserito nel progetto contro il tabagismo 28 aprile 2015

GIOrnata con l'esperto del comune di Belluno sulle temetiche progettazione UML in lingua inglese

12 maggio 2015

Incontri orientativi con la Guardia di Finanza durante le ore della prf.ssa Plonka

Giornata conclusiva progetto “Bit-Generation” (previsto) 29 maggio 2015

Belluno, 15 maggio 2015

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7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D'ESAME E GRIGLIE

SIMULAZIONI EFFETTUATE

Prova Data Note

Lettere 09 dicembre 2015

Lettere 28 aprile 2015

Informatica 08 aprile 2015

Informatica 4 maggio 2015

Terza Prova 09 febbraio 2015 Tipologia B

Tecn. Progett. Sist. Informatici (3 quesiti) Sistemi e Reti (3 quesiti) Inglese (3 quesiti) Matematica (3 quesiti)

Terza Prova 01 aprile 2015 Tipologia B

Tecn. Progett. Sist. Informatici (3 quesiti) Sistemi e Reti (3 quesiti) Inglese (3 quesiti) Storia (3 quesiti)

Terza Prova 20 maggio 2015 Tipologia B

Tecn. Progett. Sist. Informatici (3 quesiti) Sistemi e Reti (3 quesiti) Inglese (3 quesiti) Matematica (3 quesiti)

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Istituto Statale Istruzione Superiore “SEGATO-BRUSTOLON”

PRIMA SIMULAZIONE

PRIMA PROVA ESAME DI STATO

a.s. 2014-2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A- ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli, Il lampo (da Myricae) Il testo fu composto negli anni 1892-1893 e fu pubblicato nella terza edizione di Myricae. E cielo e terra si mostrò qual era1: la terra ansante2, livida, in sussulto; il cielo ingombro3, tragico, disfatto4: bianca bianca nel tacito5 tumulto6 una casa apparì sparì d'un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera. 1. nel momento della tempesta. 2. ansante si riferisce al vento che spazza il terreno. 3. ingombro di nuvole. 4. disfatto si riferisce agli squarci e ai vortici delle nuvole agitate dal vento. 5. tacito perché il tuono non è ancora scoppiato. 6. il tumulto è quello delle nubi. Comprensione del testo 1.1 Proponi la parafrasi della poesia. 1.2. Che cosa rivela la luce del fulmine? In che modo il fulmine illumina il paesaggio? Analisi del testo 2.1 Ai versi 2 e 3 l’aggettivazione qualifica la natura in termini soggettivi, proiettando sugli elementi lo stato d’animo del poeta. In quale particolare “ordine” sono presentati tali aggettivi? Quale effetto voleva ottenere il poeta? Quali sensazioni e sentimenti umani investono il paesaggio, personificandoli? 2.2 Analizza l’uso dei segni di interpunzione nel testo. Anche il loro utilizzo può avere un valore simbolico? In che senso? 2.3 Nella poesia è presente un chiasmo, individuane i membri e spiega in che modo questa figura di posizione concorra a descrivere ciò che il fulmine rende visibile per un attimo. 2.4 Individua e riporta le figure di suono presenti nel testo, cercando di riconoscere l’effetto ricercato dall’autore. 2.5 Nel testo è presente una similitudine, individuala e spiega il significato dell’immagine scelta. 2.6 Il lampo è istantaneo e improvviso: attraverso quali scelte stilistiche il poeta rende il fulmineo apparire-sparire della visione?

Interpretazione complessiva e approfondimenti 3. 1 La poesia in analisi potrebbe essere accostata, sia per le affinità a livello stilistico sia per i temi, a Temporale (che riportiamo di seguito). Un bubbolìo lontano… Rosseggia l’orizzonte,

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come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano.

Poni a confronto le due poesie rilevandone e commentandone le affinità e le differenze. 3.2 Come X Agosto (che riportiamo di seguito), anche Il lampo rimanda a una delle tragedie familiari del poeta, la morte del padre.

San Lorenzo , io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto : l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!

Illustra come la stessa tematica sia affrontata e resa con soluzioni differenti nei due testi.

TIPOLOGIA B: REDAZIONE DI “UN SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico-letterario

ARGOMENTO: Il romanzo della seconda metà dell’Ottocento fra Naturalismo e Verismo.

DOCUMENTI “Il romanziere è insieme un osservatore ed uno sperimentatore. L’osservatore per parte sua pone i fatti quali li ha osservati, individua il punto di partenza, sceglie il terreno concreto sul quale si muoveranno i personaggi e si produrranno i fenomeni. Poi entra in scena lo sperimentatore che impianta l’esperimento, cioè fa muovere i personaggi in una storia particolare, per mettere in evidenza che i fatti si succederanno secondo la concatenazione imposta dal determinismo dei fenomeni studiati. […] “Senza dubbio siamo ben lontani dalle certezze della chimica e anche della fisiologia. Non si conoscono ancora i reagenti capaci di scomporre le passioni permettendo di analizzarle. Spesso, in questo scritto, ricorderò anche che il romanzo sperimentale è più giovane della medicina sperimentale che, tuttavia, è appena nata. Ma il mio scopo non è quello di constatare dei risultati già acquisiti, desidero solo esporre con chiarezza un metodo. Se il romanziere sperimentale cammina ancora a tentoni entro la scienza più oscura e più complessa, ciò non toglie che questa scienza esista. E’ innegabile che il romanzo naturalista, quale ora lo intendiamo, è un vero e proprio esperimento che il romanziere compie sull’uomo, con l’aiuto dell’osservazione”. E. ZOLA, Il romanzo sperimentale, 1880. “Quando nel romanzo l’affinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa, che il processo della creazione rimarrà un mistero, come lo svolgersi delle passioni umane, e l’armonia delle sue forme sarà così perfetta, la sincerità della sua realtà così evidente, il suo modo e la sua ragione di essere così necessari, che la

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mano dell’artista rimarrà assolutamente invisibile, allora avrà l’impronta dell’avvenimento reale, l’opera d’arte sembrerà essersi fatta da sé, aver maturato ed essere sorta spontanea, come un fatto naturale, senza serbare alcun punto di contatto col suo autore, alcuna macchia del peccato d’origine”. G. VERGA, Prefazione a L’amante di Gramigna, 1880. “…rivolgemmo la nostra attenzione agli strati più bassi della società dove il livellamento non è ancora arrivato a rendere sensibili i suoi effetti; e vi demmo il romanzo, la novella provinciale, (più questa che quello) per farci la mano, per addestrarci a dipinger dal vero, per provarci a rendere il colore, il sapore delle cose, le sensazioni precise, i sentimenti particolari, la vita d’una cittadduzza, di un paesetto, d’una famiglia…” “il romanziere, il novelliere guarda di qua e di là, osserva, prende nota. Se non poggia un piede su un fatto «vero», non si crede punto sicuro, e non si avventura a mettere l’altro innanzi”. L. CAPUANA, Per l’arte, 1885. 2. Ambito socio-economico

ARGOMENTO- L'Africa tra migrazioni, malattie e opportunità.

DOCUMENTI I riflessi economici dell’epidemia di Ebola «preoccupano molto»...A lanciare ieri l’allarme sulle conseguenze negative della diffusione del virus è stato il capo dell’associazione delle imprese tedesche in Africa, Christoph Kannengiesser. Per scongiurare un collasso delle aree raggiunte dall’epidemia occorre «agire in fretta», ha sottolineato, salutando positivamente l’annuncio del governo per un maggiore impegno. Mercoledì, rispondendo a un accorato appello della presidente liberiana Ellen Johnson-Sirleaf a dieci capi di governo, Angela Merkel ha promesso «in fretta» aiuti e ha parlato di una situazione «drammatica» in Liberia. In effetti si tratta del Paese più colpito dal virus, anche secondo le stime della Banca mondiale. Nel medio termine, lo scenario peggiore parla di un rischio di crollo del Pil del 11,7%. Ma anche per gli altri due Paesi in cui Ebola ha mietuto più vittime, Guinea e Sierra Leone, le stime più pessimistiche prevedono una caduta del prodotto, rispettivamente, del 2,3% e del 8,9%...Gli Stati Uniti hanno già reagito, mandando 3000 soldati nelle regioni più colpite dal virus e la Banca mondiale stessa ha promesso 200 milioni di aiuti per i tre Paesi più afflitti, Liberia, Sierra Leone e Guinea; anche il Fondo monetario internazionale ha annunciato 127 milioni per sostenerli. Invece, non è affatto chiaro in cosa consistano gli aiuti eventuali da Berlino: secondo alcune voci, il governo Merkel potrebbe organizzare un ponte aereo con le zone più colpite e fornire ospedali di campo. Ma nei giorni scorsi, dopo settimane di silenzio rispetto a un’emergenza che sta crescendo a ritmi vertiginosi, anche «Medici senza frontiere» ha rivolto una lettera a Merkel, accusandola di «non aver quasi reagito, finora, all’epidemia». (Tonia Mastrobuoni, Effetto Ebola sull'economia, scambi a rischio tra Africa e UE, La Stampa. 19.9.2014)

L'Africa fa spesso notizia, ma di solito solo per i suoi lati negativi: fame, guerra, sfruttamento delle risorse naturali, corruzione, dittature o abusi contro i diritti umani. Tutto ciò fa parte dell'Africa, ma l'Africa è molto più di questo. Per cominciare, è formata da più di cinquanta paesi diversi, ed è ricca di diversità sia dal punto di vista paesaggistico che da quello culturale. Esperti demografi hanno infatti stabilito che in Africa ci sarebbero almeno 3.000 gruppi etnici. Ma non è l'unica curiosità. Attualmente, la popolazione africana è di circa un miliardo di persone. Negli ultimi 40 anni c'è stata una vera e propria esplosione demografica, e così l'età media della popolazione del continente è relativamente bassa. In molti stati africani la metà della popolazione non ha ancora raggiunto i 25 anni. Inoltre l'Africa è il secondo continente più popoloso della Terra, dopo l'Asia, con circa 1,1 miliardi di persone. La popolazione africana sta crescendo più velocemente di quella asiatica, e si pensa che entro il 2050 l'Africa avrà 2,3 miliardi di abitanti. L'Africa è povera. Ma i paesi africani non sono tutti poveri. È la distribuzione della ricchezza che crea problemi. L'Angola, per esempio, sta vivendo una vera e propria fase di boom economico, tanto da aver invertito i flussi di immigrazione verso il Portogallo di cui è stata una colonia: oggi con la crisi, sono i portoghesi che emigrano in Angola. L'Africa è stata colonizzata da paesi non africani: Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia, Germania e Portogallo, senza il consenso della popolazione locale. Nel 1884-1885 la Conferenza di Berlino ha diviso il continente tra le potenze non africane. Nel corso dei decenni successivi, e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, i paesi africani hanno gradualmente riconquistato la loro indipendenza, con i confini decisi "a tavolino" dalle potenze coloniali. Questi confini, stabiliti senza riguardo alle culture locali, hanno causato numerosi problemi in Africa. (Focus.it, 10 cose che (forse) non sai dell'Africa)

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Da quando l'uomo è apparso sulla terra il fenomeno delle migrazioni è sempre stato presente e dominante, ma riguardava comunità relativamente piccole. Ora siamo otto miliardi di persone e continueremo ad aumentare secondo tutte le previsioni, ma le enormi diseguaglianze hanno reso le migrazioni un fenomeno che già ora e sempre più in futuro diventerà dominante. Centinaia di milioni di persone - e tra questi molti africani - vorranno trasferirsi da Paesi in preda alla miseria ed alla barbarie vera e propria verso luoghi più ricchi e più pacifici. L'Europa in particolare è destinata a diventare un paese meticcio, cioè una mescolanza di etnie che in parte già c'è ma il livello del meticciato è destinato a crescere in misura esponenziale. Siamo già entrati in una fase in cui le migrazioni di massa non saranno affatto pacifiche ma scateneranno scontri violenti ed anche mutamenti politici rilevanti. In Italia, in Francia e in altri Paesi d'Europa queste reazioni sono già in atto ma destinate a crescere. Metteranno in discussione la moneta unica e faranno risorgere i nazionalismi come reazione all'ideale dell'unità europea. Spesso questi mutamenti politici non vengono connessi con l'immigrazione ed è invece proprio quella la loro motivazione profonda. L'antidoto non è quello di abolire la diseguaglianza, che entro certi limiti è perfino un elemento di stimolo della produttività del sistema, ma di contenerla entro limiti accettabili. E qui entra in gioco, tra i vari fattori, anche quello religioso come elemento di ulteriore scontro tra le etnie migratorie da un lato e come elemento potenzialmente positivo di fraternità dall'altro. Papa Francesco predica la fraternità tra le religioni perché Dio è ecumenico ed è lo stesso per tutti, non è cristiano, non è musulmano, non è asiatico: è Dio per tutti.

(Eugenio Scalfari, Le nuove povertà che bussano alla nostra porta, Repubblica.it, 23 novembre 2014)

3. Ambito storico-politico ARGOMENTO: La prima guerra mondiale: Neutralisti e Interventisti in Italia DOCUMENTI “Compagni, non è più tempo di parlare, ma di fare: non è più tempo di concioni (discorsi), ma di azioni, e di azioni romane. Se considerato è come crimine l’incitare alla violenza i cittadini io mi vanto di questo crimine, io lo prenderò sopra me solo. […] Udite. Noi siamo sul punto di essere venduti come carne infetta. Chiamarsi italiano sarà nome da rossore, nome da nascondere, nome da averne bruciate le labbra. Intendete? Avete inteso? Questo vuol fare di noi il mestatore di Dronero (Giolitti), intruglio osceno. […] Questo vuol fare di noi quell’ansimante leccatore di sudici piedi prussiani. […]Formatevi in drappelli, formatevi in pattuglie civiche; e fate la ronda, ponetevi alla posta per pigliarli, per catturarli. Non una folla urlante, ma siate una milizia vigilante ” G. D’ANNUNZIO, Arringa al popolo di Roma, 13 maggio 1915

“Gridare: “Noi vogliamo la guerra!” Non potrebbe essere allo stato dei fatti molto più rivoluzionario che gridare “abbasso”? […] E’ a voi giovani d’Italia; giovani delle officine e degli atenei; giovani d’anni e giovani di spirito; giovani che appartenete alla generazione di “fare” la storia; è a voi che io lancio il mio grido augurale, sicuro che avrà nelle vostre file una vasta risonanza di echi e di simpatie. Il grido è una parola che io non avrei mai pronunciato in tempi normali, e che innalzo forte, a voce spiegata, senza infingimenti, con sicura fede, oggi: una parola paurosa e fascinante: guerra!” B. MUSSOLINI, Articolo di fondo del “popolo d’Italia”, 15.11.1914” “I fautori della guerra sostenevano allora l’urgenza di prendervi parte, ritenendo che essa sarebbe stata di breve durata; temevano che, venendo a finire senza il nostro intervento, si perdesse una magnifica occasione per compiere l’unità nazionale; ed affermavano che l’intervento nostro, rompendo l’equilibrio delle forze, avrebbe fatto finire la guerra in tre o quattro mesi. Io avevo invece la convinzione che sarebbe stata lunghissima, e tale convinzione manifestavo liberamente a tutti i colleghi della Camera coi quali ebbi occasione di discorrerne. A chi mi parlava di una guerra di tre mesi rispondevo che sarebbe durata almeno tre anni perché si trattava di debellare i due imperi militarmente più organizzati del mondo, che da oltre quarant’anni si preparavano alla guerra”. G.GIOLITTI, Le memorie. Nel “Convegno di Bologna” del Partito Socialista italiano, il 16 maggio 1915, prevalse la decisione di chiamare i lavoratori ad esprimere “l’avversione incrollabile del proletariato […] all’intervento” in guerra

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con manifestazioni e comizi che abbiano” carattere di disciplina, di dignità e di impotenza, e, nonostante l’opposizione di Serrati ed altri, passa la formula di Lazzari” né aderire, né sabotare”. Non patteggiamo col nemico […] Noi stessi, vinti per ora riconosciamo la necessità di subire la dura legge del più forte. Ma riaffermiamo la nostra incrollabile volontà di dare domani altre battaglie, ripetiamo la nostra fermissima speranza di conseguire la vittoria. Non è una tregua d’armi che domandiamo agli avversari e tanto meno un armistizio. Spontaneamente ci tiriamo in disparte. La sciamo che la borghesia faccia la sua guerra; la guerra che ha voluto e della quale se n’è assunta dinanzi al non lontano avvenire tutta la responsabilità”. AVANTI, 24 MAGGIO 1915 “Nel presentarle pertanto a Voi, che reggete in questa tragica ora le sorti dei popoli belligeranti, siamo animati dalla dolce e cara speranza di vederle accettate, e di giungere così quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale, ogni giorno di più, apparisce inutile strage”. BENEDETTO XV, Nota ai capi dei Paesi belligeranti, 1 agosto 1917 “Com’è bella, da monte a monte, la voce sonora e decisa dell’artiglieria! Come ricopre bene coi suoi tonfi lunghi e larghi, i pistolotti degli avvocati, i razzi dei poeti e i boati delle folle incattivite! Il cannone non fa che un verso, ma quel verso riempie per giornate intere gli stupidi cieli agresti da troppo tempo stagnanti e rimane scritto sul campo di mira a lettere di sangue con svolazzi di fumo. Siamo troppi. La guerra è un’operazione maltusiana. C’è un troppo di qua e un troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche attorno alla stessa tavola. E leva di tono un’infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutare la vita”. GIOVANNI PAPINI, scrittore, Amiamo la guerra, nella rivista “Lacerba”, 1 ottobre 1914 4. Ambito tecnico-scientifico

ARGOMENTO- Responsabilità della scienza e della tecnologia

DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» PRIMO LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» LEONARDO SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

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«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» PIETRO GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» MARGHERITA HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il primo conflitto mondiale rappresenta il tragico esempio della cosiddetta “guerra totale”, di una guerra cioè che non coinvolge solo gli eserciti, ma che impegna tutte le energie e le risorse di una Nazione. Si effettui un’analisi critica della principali caratteristiche di questo fenomeno con particolare riferimento al caso italiano.

TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE

Tra le cose che ci sono al mondo – asserisce con amara ironia Tahar Ben Jelloun - il razzismo è la meglio distribuita”.

Malgrado la scienza abbia dimostrato l’inesistenza delle razze, il razzismo permane in gran parte del mondo. Il candidato rifletta sul terribile peso dell’ignoranza e della disinformazione e sulle conseguenze spesso tragiche che ne sono seguite e che tuttora ne derivano.

________________________ È consentito soltanto l´uso del dizionario di italiano

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SECONDA SIMULAZIONE

PRIMA PROVA ESAME DI STATO

a.s. 2014-2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

L. PIRANDELLO, da “L’umorismo”

Il passo è tratto dal saggio intitolato L’umorismo che Luigi Pirandello pubblicò nel 1908. In questa opera si delinea sempre più chiaramente la schematizzazione definitiva della visione pessimistica e relativistica che lo scrittore ha della realtà. Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell’umorismo. Ordinariamente1, [...] l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa2 le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante la concezione, come durante l’esecuzione dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li coordina, li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente3 per l’artista essa non è un lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un tesoro d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo specchio interiore in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione4, la riflessione si nasconde, resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del sentimento. Man mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice spassionato, analizzandola; ma d’un tratto, mercé5 l’impressione che ne riceve. Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione d’animo di quegli scrittori che si chiamano umoristi e per il particolar modo che essi hanno di intuire e di considerar gli uomini e la vita, questo stesso procedimento avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività.

Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la riflessione non si nasconde, non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene6; ne scompone l’immagine; da questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o spira: quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario.

Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca7, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta8 e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario.

Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.

1.Ordinariamente: di solito 5. Mercè: grazie a 2. Organa: organizza 6. Spassionandosene: liberandosi dalla prima impres 3. Segnatamente: specialmente sione emotiva. 4. Concezione: ideazione. Nel momento della crea 7. Manteca: unguento zione, l’artista non usa la razionalità critica. 8. A prima giunta: di primo acchito

1. Comprensione complessiva

1.1 Riassumi il contenuto del brano (max 30 righe)

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1.2 Qual è la differenza fra avvertimento e sentimento del contrario? Qual è, in sintesi, la differenza tra comicità e umorismo secondo Pirandello?

2. Analisi e commento del testo Il testo definisce alcuni concetti e assegna loro una particolare funzione. Analizzali: 2.1 Che cosa intende Pirandello per opera d’arte ordinaria e quali sono le sue caratteristiche? 2.2 Quale ruolo svolge la riflessione durante la creazione artistica? 2.3 A qual fine Pirandello introduce l’esempio della vecchia signora imbellettata e che cosa vuole dimostrare con esso? 2.4 Qual è il cardine della poetica di Pirandello che emerge dal testo? 3. Approfondimenti 3.1 La concezione pirandelliana dell’umorismo è particolare, e fa riferimento all’introspezione psicologica e all’analisi

dell’emotività umana. Mettila in rapporto con l’ironia di Svevo e rifletti sul motivo per cui tali concezioni generano gli antieroi –tipici protagonisti delle opere dei due autori-.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI “UN SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. Ambito artistico-letterario ARGOMENTO - Intellettuali ed artisti di fronte alla guerra DOCUMENTI

1) Picasso, Guernica, 1937 2) Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830 3) Erasmo, Il lamento della pace Pochi anni fa, quando il mondo era travolto a prendere le armi da non so quale peste esiziale, alcuni araldi del Vangelo, frati Minori e Predicatori, dal sacro pulpito davano fiato ai corni di guerra e ancor piú infervoravano chi già propendeva per quella follia. In Inghilterra aizzavano contro i Francesi, in Francia animavano contro gli Inglesi, ovunque spronavano alla guerra. Alla pace non incitava nessuno tranne uno o due, a cui costò quasi la vita l’aver soltanto pronunciato il mio nome. Prelati consacrati scorrazzavano un po’ dovunque dimentichi della loro dignità e dei loro voti, e inasprivano con la loro opera il morbo universale, istigando […] ad affrettare la guerra […] A tal fine sono da noi distorte con somma impudenza – dovrei dire con sacrilegio – le leggi dei padri, gli scritti di uomini santi, le parole della Sacra Scrittura. […] Ditemi, come il soldato può recitare il “Padre nostro” durante queste messe? Bocca insensibile, osi invocare il Padre mentre miri alla gola del tuo fratello? “Sia santificato il tuo nome”: come si potrebbe sfregiare il nome di Dio piú che con queste vostre risse? “Venga il tuo regno”: cosí preghi tu che su tanto sangue erigi la tua tirannide? “Sia fatta la tua volontà, come in cielo, cosí anche in terra”: Egli vuole la pace, tu prepari la guerra. “Il pane quotidiano” chiedi al Padre comune mentre abbruci le messi del fratello e preferisci che vadano perse anche per te piuttosto che giovare a lui? Infine come puoi pronunciare con la lingua le parole “e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” mentre ti lanci a un fratricidio? Scongiuri il rischio della tentazione mentre con tuo rischio getti nel rischio il fratello. “Dal male” chiedi di essere liberato mentre ti proponi di causare il massimo male al fratello? Erasmo da Rotterdam, Il lamento della pace, Einaudi, Torino, 1990, pagg. 51-55

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4) Mariano il 15 luglio 1916

Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli G. Ungaretti, Fratelli, da L’Allegria

5) Firenze, 4 ottobre 2001 […] "Mi dica, che cosa spinge l'uomo alla guerra?" chiedeva Albert Einstein nel 1932 in una lettera a Sigmund Freud. "È possibile dirigere l'evoluzione psichica dell'uomo in modo che egli diventi più capace di resistere alla psicosi dell'odio e della distruzione?" Freud si prese due mesi per rispondergli. La sua conclusione fu che c'era da sperare: due fattori - un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di una guerra futura - avrebbero influito a mettere fine alle guerre in un prossimo avvenire. La morte risparmiò a Freud giusto in tempo gli orrori della seconda guerra mondiale. Non li risparmiò invece ad Einstein, che divenne però sempre più convinto della necessità del pacifismo. Nel 1955, poco prima di morire, dalla sua casetta di Princeton in America dove aveva trovato rifugio, rivolse all'umanità un ultimo appello per la sua sopravvivenza: "Ricordatevi che siete uomini e dimenticatevi tutto il resto". Da Tiziano Terzani, Lettere contro la guerra, 2002

6) Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno

la voce di basso del cannone sghignazzante, mentre da occidente cadeva rossa neve in brandelli succosi di carne umana. La piazza si gonfiava, una compagnia dopo l’altra, sulla sua fronte stizzita si gonfiavano le vene. «Aspettate, noi asciugheremo le sciabole sulla seta delle cocottes nei viali di Vienna!» Gli strilloni si sgolavano: «Edizione della sera! Italia! Germania! Austria!» E dalla notte, lugubremente listata di nero, scorreva, scorreva un rigagnolo di sangue purpureo. Versi tratti da Majakovskij, La guerra è dichiarata, 1914

7) Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertarî, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Marinetti, Manifesto del futurismo, 1909

8) Sulla spalletta del ponte

Le teste degli impiccati Nell'acqua della fonte La bava degli impiccati. Sul lastrico del mercato Le unghie dei fucilati Sull'erba secca del prato I denti dei fucilati.

Mordere l'aria mordere i sassi La nostra carne non e' piu' d'uomini Mordere l'aria mordere i sassi Il nostro cuore non e' piu' d'uomini. Ma noi s'e' letta negli occhi dei morti E sulla terra faremo liberta' Ma l'hanno scritta i pugni dei morti La giustizia che si fara'. F. Fortini, Canto degli ultimi partigiani

2. Ambito socio-economico ARGOMENTO - Economia oggi: quali proposte e quali punti critici?

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DOCUMENTI 1) "L'unica garanzia è la fiducia. Chi ha avuto un prestito sa che, se restituisce i soldi in tempo, potrà accedere ad altro credito. E' un sistema virtuoso che funziona praticamente sempre". Queste le parole di Muhammed Yunus creatore del microcredito da un'intervista a Il Messaggero. Questo il fondamento della pratica messa in atto da quest'uomo, premio Nobel per la pace 2006. Economista e banchiere bengalese, fonda la Grameen Bank nel 1976. Il progetto si basa sul microcredito, un sistema di piccoli prestiti per imprenditori che non possono ottenere crediti dalle banche tradizionaliperchè non in grado di estinguere il debito o perchè non hanno garanzie reali. Il primo prestito, Yunus lo fece ad un gruppo di donne del villaggio di Jobra, fabbricatrici di mobili di bambù. Queste avevano un guadagno molto basso perchè erano costrette a rivendere i propri prodotti a chi aveva prestato loro le materie prime. Non potevano ottenere prestiti perchè le banche non erano interessate a progetti di così bassa entità e con così alti rischi. Inoltre, erano donne. Donne senza garanzie. Yunus e collaboratori hanno esteso poi il progetto a molti villaggi del Bangladesh. E questo ha inciso anche sull'emancipazione femminile: sono proprio le donne, infatti, i soggetti a cui Yunus concede maggiori prestiti. Dice: le donne gestiscono meglio i soldi. I figli e tutta la famiglia ne beneficiano. Se un uomo viene a chiedere un prestito, noi gli diciamo fai venire tua moglie e vedrai che la pratica si risolve prima. Funziona così. Le donne sono più affidabili, restituiscono i prestiti anche più velocemente, appena è loro possibile. Il tasso di solvibilità della Grameen Bank è infatti del 99% e il 97% dei clienti sono donne. (Il microcredito che salva l'economia: l'esempio di Yunus, economiacristiana.it, 3 aprile 2009)

2) Viviamo in una società della crescita. Cioè in una società dominata da un'economia che tende a lasciarsi assorbire dalla crescita fine a se stessa, obiettivo primordiale, se non unico, della vita. Proprio per questo la società del consumo è l'esito scontato di un mondo fondato su una tripla assenza di limite: nella produzione e dunque nel prelievo delle risorse rinnovabili e non rinnovabili, nella creazione di bisogni -e dunque di prodotti superflui e rifiuti - e nell'emissione di scorie e inquinamento (dell'aria, della terra e dell'acqua). Il cuore della società della crescita diventa allora la dipendenza dei suoi membri dal consumo. (... )Per usare una metafora siamo diventati dei "tossicodipendenti " della crescita. Che ha molte forme, visto che alla bulimia dell'acquisto -siamo tutti "turboconsumatori " -corrisponde il workaholism, la dipendenza dal lavoro. Un meccanismo che tende a produrre infelicità perché si basa sulla continua creazione di desiderio. Ma il desiderio, a differenza dei bisogni, non conosce sazietà. Poiché si rivolge ad un oggetto perduto ed introvabile, dicono gli psicoanalisti. Senza poter trovare il "significante perduto", si fissa sul potere, la ricchezza, il sesso o l'amore, tutte cose la cui sete non conosce limiti. (...)Anche per questo ci serve immaginare un nuovo modello. Economico ed esistenziale. (S. Latouche, Così costruiremo una nuova società dell'abbondanza, Repubblica.it, 14 settembre 2012)

3) "La mancata ripresa dalla recessione sta portando il reddito pro capite dell'Italia a scendere ancora più in basso rispetto alle principali economie dell'Ocse". Lo scrive l'Organizzazione parigina mettendo in evidenza quanto la stagnazione economica stia ampliando il gap con il resto del mondo: il Pil pro capite italiano nel 2013 era inferiore del 30% rispetto alla media dei primi 17 Paesi Ocse. Il gap è sensibilmente cresciuto negli ultimi anni: nel 2007 era del 22,7%. Il tutto anche perché "gli sforzi di riforma dell'Italia sono rallentati rispetto al 2011-12 e pertanto c'è un ritardo rispetto agli altri paesi periferici dell'area euro". Tuttavia - aggiungono gli economisti - "il governo ha recentemente completato i primi passi di un programma complessivo di riforma strutturale. Perseguire questo programma con determinazione, contestualmente all'effettiva attuazione delle riforme precedenti, dovrebbe contribuire a una crescita più forte e più inclusiva". (Ocse: Italia in ritardo sulle riforme, cresce il divario con le altre economie, Repubblica. It , 9 febbraio 2015)

4) Intervista a J. Attali, economista francese, consigliere dei presidenti francesi Mitterrand, Sarkozy e Hollande. Cosa pensa dei movimenti No Euro? Sono molto dannosi (…). Un'ipotetica nuova valuta avrebbe subito e, come minimo, un valore del 20% in meno rispetto all' Euro. La gente realizzerebbe immediatamente di aver perso parte dei propri risparmi e trasferirebbe i conti all'estero. Ora come ora sono pericolosi soprattutto in Germania, ma se questo Paese uscisse dall'euro si suiciderebbe per la terza volta, dopo il 1914 e il 1933 (alla vigilia delle Guerre Mondiali). Spero non lo faccia. Quale consiglio darebbe a un giovane che oggi prepara il suo futuro? Viaggiare, aprire la mente, conoscere realtà diverse, non stare fermo. Mai. Pensare al motivo per cui è venuto al mondo e perché speciale e diverso da chiunque altro. Può diventare un imprenditore, un artista, quello che vuole, basta che sappia scegliere un lavoro che sa di poter fare solo lui e nessun altro. E poi non smettere mai di studiare. Le tecnologie moderne hanno ridotto i tempi di qualunque cosa, tranne quelli della gestazione e dell'apprendimento. Per imparare davvero ci vogliono anni. (L'Huffinghton post, 7 novembre 2014)

3. Ambito storico-politico ARGOMENTO - Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader DOCUMENTI 1) Camerati! […] Bisogna essere inflessibili con noi stessi, fedeli al nostro credo, alla nostra dottrina, al nostro giuramento e non fare concessioni di sorta, né alle nostalgie del passato, né alle catastrofiche anticipazioni dell'avvenire.

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Tutti coloro che credono di risolvere la crisi con rimedi miracolistici sono fuori di strada. O questa è una crisi ciclica, nel sistema, e sarà risolta; o è una crisi del sistema ed allora siamo davanti ad un trapasso da un'epoca di civiltà ad un'altra. Là dove si è voluto esasperare ancora di più il capitalismo, facendone un capitalismo di Stato, la miseria è semplicemente spaventosa. Si è posto anche il problema dei giovani. Il problema dei giovani si pone da sé. Lo pone la vita, la quale ha le sue stagioni, come la natura. Ora, nel secondo decennio, bisogna fare largo ai giovani. Nessuno è più vecchio di colui che ha la gelosia della giovinezza. Noi vogliamo che i giovani raccolgano la nostra fiaccola, si infiammino della nostra fede e siano pronti e decisi a continuare la nostra fatica. Occorre fascistizzare ancora più quelli che io chiamo gli angoli morti della vita nazionale, non farsi troppo assorbire dalla ordinaria amministrazione fino al punto di rinunciare a quella che è la gioia e l'ebbrezza del rischio; essere pronti a tutto quello che può costituire il compito più severo di domani. Benito MUSSOLINI, Discorso del 17 ottobre 1932

2) «Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)

3) «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)

4) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)

4. Ambito tecnico-scientifico ARGOMENTO - Ordine e caso DOCUMENTI 1) “Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio all’imperatore di una copia del suo libro Exposition du sistème du monde, Napoleone osservò: “Cittadino, ho letto il vostro libro ed ho

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notato che non vi avete dato nessuno spazio all’opera del Creatore”. Al che Laplace ribattè: “Cittadino primo console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi”. Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per

spiegare la realtà, e a maggior ragione oggi non c’è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista, alla questione ognuno può rispondere come la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono”. Edoardo BONCINELLI, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012 P.7 2) “191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell’essere non per necessità di natura, ma per intelletto e volontà; ora chiunque agisce per intelletto o volontà agisce per un fine, dato che l’intelletto operativo ha come principio il fine: è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano state fatte per un fine. 192.Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente: ora, è meglio fare una cosa per un fine che farla senza l’intenzione di un fine: dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono fatte, dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine. 193.Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotte nella natura, nelle quali niente è invano, ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l’ordine della natura. E’ dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine” San Tommaso D’AQUINO, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010 3) “In sostanza si prende atto della realtà dell’evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni previsti dei testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell’evoluzione per selezione naturale alla quale si contrappone l’ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall’inizio diretta da un “disegno superiore”. Questo movimento di opinione viene chiamato “neocreazionismo” e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana” Telmo PIEVANI, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006 4) “Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace? Per due motivi a mio avviso. Il primo è la capacità pressochè immediata del termine “Dio” di far comprendere la posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l’origine dell’universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell’unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico, ma anche filosofico per l’importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con sole tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti l’esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato per l’esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista, vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l’attuale separazione tra discipline scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di tornare all’antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un’invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina” Vito MANCUSO, La scienza e la sapienza, “La Repubblica”- 5 luglio 2012 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nella prima metà del XX secolo si affermarono sulla scena politica europea tre regimi totalitari: il nazismo in Germania, il fascismo in Italia e lo stalinismo in Russia. Essi conquistarono rapidamente il potere e dettero vita ad un sistema dittatoriale e repressivo di ogni libertà. Analizza questi tre regimi, individuando caratteri comuni e differenze. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Giorgio Gaber, nel ritornello della celebre canzone La libertà (1972), afferma: « La libertà non è star sopra un albero, / non è neanche avere un'opinione, / la libertà non è uno spazio libero, / libertà è partecipazione. » Prendendo spunto dalle parole di questa canzone, il candidato analizzi il valore assegnato al concetto di libertà nei suoi diversi aspetti, articolando in modo motivato considerazioni e convinzioni a riguardo. ________________________ È consentito soltanto l´uso del dizionario di italiano

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I.T.I.S. “G. Segato” Belluno Griglia per la valutazione della prima prova scritt a – Classe 5ª Candidato: Cognome Nome TIPOLOGIA A: Analisi testuale

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-2 1

(nullo)

Comprensione del testo

Completa e approfondita

Esauriente Più che sufficiente

Sufficiente, ma con alcune inesattezze

Incompleta Gravemente incompleta

Analisi Completa e accurata

Abbastanza precisa

Adeguata, con qualche incertezza

Abbastanza adeguata, anche se a volte imprecisa

Superficiale Molto superficiale

Inquadramento storico-letterario Approfondimenti

Completo e approfondito

Adeguato, ma non sempre approfondito

Sufficientemente sviluppato

Essenziale Piuttosto schematico

Vago e/o errato

Struttura del discorso

Coerente ed efficace

Organica Discretamente articolata

Ordinata, ma poco articolata

Spesso disordinata e frammentaria

Molto disordinata e incoerente

Forma Corretta e precisa

Chiara e lineare Nel complesso corretta

Chiara, ma con alcuni errori

Con frequenti errori

Molto scorretta

Proprietà e varietà lessicale

Lessico pertinente e ampio

Appropriato Elementare, ma sostanzialmente corretto

Elementare e/o con alcune inesattezze

Povero e trascurato

Improprio e/o ripetitivo

media

Altri elementi da valorizzare: valutazioni critiche. voto

I.T.I.S. “G. Segato” Belluno Griglia per la valutazione della prima prova scritt a – Classe 5ª Candidato: Cognome Nome

TIPOLOGIA B: Saggio Breve

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-2 1

(nullo)

Rispetto delle

consegne (tipologia

testuale)

Completo ed

efficace Soddisfacente

Abbastanza

adeguato Sostanziale Incompleto

Gravemente

incompleto

Utilizzazione della

documentazione

Molto ampia e

precisa Pertinente Accettabile Limitata Molto limitata

Scorretta /

Inesistente

Individuazione

Tesi

Evidente e ben

formulata Evidente

Abbastanza

evidente

Sufficientemente

riconoscibile

Appena

accennata Non espressa

Presentazione

dell’argomento/

Articolata e

approfondita

Adeguatamente

sviluppata

Abbastanza

sviluppata Essenziale

Schematica e

poco organica

Superficiale/

Poco coerente

o/Argomentazione Rigorosa ed

efficace Valida e coerente

Nel complesso

articolata

Sufficientemente

articolata Poco individuabile

Confusa/

contraddittoria

Struttura discorso Coerente Organica e scorrevole Ordinata Ordinata, ma con

qualche incongruenza

Spesso

incoerente

Disordinata/

Incoerente

Forma Corretta e precisa Chiara e lineare Nel complesso

corretta

Chiara, ma con alcuni

errori

Scorretta Molto scorretta

Lessico Pertinente e

ampio

Appropriato Elementare, ma

sostanzialmente

corretto

Elementare e/o con

qualche inesattezza

Povero e

trascurato

Improprio e/o

ripetitivo

media

Altri elementi da valorizzare: apporto personale, linguaggio efficace. voto

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I.T.I.S. “G Segato” Belluno Griglia per la valutazione della prima prova scritt a – Classe 5ª Candidato: Cognome Nome

TIPOLOGIA B : Articolo di giornale

Criteri Punteggio 15 14-13 12-11 10 9-7 6-2 1

(nullo)

Rispetto delle

consegne

(tipologia

testuale)

Completo ed

adeguato

Soddisfacente Abbastanza

adeguato

Sostanziale Incompleto Inesistente

Utilizzazione della

documentazione

Molto ampia e

precisa

Pertinente Abbastanza

adeguata

Limitata Molto limitata Scorretta /

Inesistente

Individuazione

tesi

Evidente e ben

formulata

Evidente Riconoscibile Per lo più

riconoscibile

Appena

accennata

Non espressa

Presentazione

dell’argomento

Ricca e

approfondita

Ampia Discretamente

strutturata

Accettabile Modesta Scadente

Forma Corretta e

precisa

Chiara e lineare Nel complesso

corretta

Chiara, con alcuni

errori

Scorretta Molto scorretta

Lessico Ampio ed

efficace

Appropriato Abbastanza

appropriato

Elementare e/o con

qualche inesattezza

Povero e

trascurato

Improprio e/o

ripetitivo

media

voto

Altri elementi da valorizzare: efficacia comunicativa, linguaggio giornalistico. I.T.I.S. “G Segato” Belluno Griglia per la valutazione della prima prova scritt a – Classe 5ª Candidato: Cognome Nome

TIPOLOGIA C e D: Tema

Criteri Punteggio

15 14-13 12-11 10 9-7 6-2 1 (nullo)

Informazione Esauriente Ampia Più che sufficiente

Sufficiente Molte imprecisioni Molto limitata

Scorretta/ inesistente

Aderenza Traccia

Completa Adeguata Abbastanza adeguata

Sostanziale Superficiale/ incompleta

Fuori tema/scarsa

Sviluppo dei contenuti

Approfondito Ampio Abbastanza esauriente

Accettabile Carente Mediocre

Struttura Discorso

Coerente Organica Ordinata Sufficientemente ordinata

Talvolta incoerente

Disordinata/ incoerente

Forma Corretta Chiara e lineare Nel complesso corretta

Chiara, ma con alcuni errori

Con frequenti errori

Molto scorretta

Lessico Pertinente e ampio

Appropriato Semplice, ma corretto

Elementare e/o con alcune inesattezze

Povero e trascurato

Improprio e/o ripetitivo

media

voto

Altri elementi da valorizzare: originalità, personalizzazione. Note:

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SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO 2014/15

Indirizzo: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI (Nuovo ordinamento)

Articolazione: INFORMATICA

Un’agenzia immobiliare intende potenziare la sua attività per offrire, nella città dove si trova, affitti di case per brevi periodi. In tale città è infatti forte la richiesta di tali servizi in ogni momento dell’anno ed anche in relazione a diversi eventi internazionali che richiamano un forte flusso turistico, che non trova accoglienza nelle strutture alberghiere. L’agenzia intende realizzare un sistema, anche accessibile dal suo sito web, che renda pubbliche le offerte di affitto di appartamenti di proprietari privati, consentendo al tempo stesso le prenotazioni e la conferma delle transazioni di affitto.

Degli appartamenti interessa registrare le caratteristiche generali e i dettagli rilevanti per le offerte, non escluse alcune foto. Dei proprietari degli appartamenti sono rilevati i dati anagrafici e di residenza, quelli di contatto e le coordinate bancarie per gli accrediti dei pagamenti. Per i potenziali clienti interessati all’affitto degli immobili, che devono registrarsi con nome utente e password, occorrono dati anagrafici e di residenza, oltre a dati di contatto.

La disponibilità degli appartamenti è registrata per il mese corrente e per i sei mesi successivi. Le prenotazioni possono avvenire per i giorni che risultano disponibili e devono essere confermate entro tre giorni mediante il versamento di una quota pari al 40% del costo di affitto dovuto, altrimenti l’appartamento ritorna disponibile.

Dopo aver proceduto all’analisi concettuale e logica dei dati, il candidato indichi le istruzioni per ottenere dalla base di dati le seguenti informazioni:

le caratteristiche generali di un appartamento, dato il suo codice;

l’elenco degli appartamenti che si trovano in un determinato quartiere;

l’elenco degli appartamenti che offrano un numero di posti letto non inferiore ad un valore indicato;

il numero totale di appartamenti offerti dall’agenzia, indipendentemente dalle loro caratteristiche;

il costo totale di affitto per ogni prenotazione, in relazione al numero di giorni richiesti.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo la sintassi, non guide) dei linguaggi utilizzati.

Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 3 ore dall'inizio della prova.

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SIMULAZIONE DI PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO 2014/15

Indirizzo: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI (Nuovo ordinamento)

Articolazione: INFORMATICA

Tema di: INFORMATICA

Tipologia C

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda ad almeno due tra i quesiti proposti nella seconda parte

Prima Parte

Il Consorzio di un Formaggio Tipico riunisce più di 400 produttori, sparsi nella zona di produzione. Il Consiglio del Consorzio decide di operare un forte rinnovamento tecnologico al duplice scopo di monitorare al meglio la raccolta di latte e la produzione del formaggio, nonché avere un sito di riferimento che permetta al pubblico di cercare, identificare e 'visitare' virtualmente i vari caseifici.

A tale scopo intende realizzare un sistema informativo automatizzato che, per ogni caseificio, raccolga giornalmente i dati relativi alla quantità di latte lavorata, a quella impiegata nella produzione di formaggio, alla quantità di forme prodotte e al numero di quelle vendute. Per ciascuna forma venduta interessa conoscere la stagionatura raggiunta (12, 24, 30 o 36 mesi), nome e tipo dell’acquirente (grande distribuzione, grossisti, ecc.) e se è di prima o di seconda scelta (forma con difetti di produzione). Tali informazioni vengono inserite direttamente dai caseifici a fine giornata, mediante accesso ad un’area riservata dell’interfaccia Web del sito del consorzio.

Ciascun caseificio ha un codice numerico di 4 cifre col quale vengono marchiate le forme, sulle quali viene anche apposta la data di produzione (mese ed anno) ed il numero progressivo all’interno del mese.

Il Consorzio è anche interessato a registrare le informazioni relative ai luoghi di produzione, a partire dal nome, indirizzo, dati di geolocalizzazione, nome del titolare, ed una serie di fotografie del caseificio per realizzare un “tour virtuale” .

Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi 1. un’analisi della realtà di riferimento individuando le possibili soluzioni e scelga quella che a suo motivato

giudizio è la più idonea a rispondere alle specifiche indicate 2. lo schema concettuale della base di dati 3. lo schema logico della base di dati 4. la definizione in linguaggio SQL di un sottoinsieme delle relazioni della base di dati in cui siano presenti

alcune di quelle che contengono vincoli di integrità referenziale e/o vincoli di dominio, laddove presenti.

5. le seguenti interrogazioni espresse in linguaggio SQL: a) Visualizzare il numero di forme prodotte da ciascun caseificio tra due date fornite b) Visualizzare la media del latte lavorato giornalmente nell’anno corrente dai caseifici provincia per provincia Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo la sintassi, non guide) dei linguaggi utilizzati. Non è consentito lasciare l’aula prima che siano trascorse 3 ore dall'inizio della prova. c) Visualizzare i dati del caseificio che ha venduto il maggior numero di forme di prima scelta in un anno

impostato dall’utente

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d) Visualizzare l’elenco dei caseifici che, in un certo periodo individuato da due date fornite dall’utente, hanno venduto meno di 10 forme di seconda scelta

Seconda parte Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) risponda ad almeno due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.

I. In relazione al tema proposto nella prima parte, indichi come intende affrontare la gestione degli accessi riservati agli operatori dei caseifici per lo svolgimento delle loro funzioni.

II. In relazione al tema proposto nella prima parte, sviluppi la query SQL per calcolare la percentuale di forme di seconda scelta prodotte annualmente da un certo caseificio (sul totale delle forme da lui prodotte annualmente).

III. Illustri, anche servendosi di esempi, il concetto di “vista” in una base di dati. IV Descriva le tipologie di linguaggi utilizzate in un DBMS.

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Criteri di Valutazione della Simulazione della Seconda Prova Scritta: INFORMATICA

Nome del Candidato :_____________________________________ Classe :______________

INDICATORI Sufficiente

Capacità di analisi e sintesi del problema, ipotesi aggiuntive e linguaggio usato

Analisi e sintesi carenti, linguaggio approssimativo

1

Analisi e sintesi adeguati, linguaggio semplice

2

Analisi e sintesi ben formulati linguaggio tecnico ed adeguato

3

Soluzione proposta (modello ER, entità usate, relazioni )

Soluzione gravemente lacunosa

1

Soluzione parzialmente

adeguata 2

Soluzione adeguata , implementazione

essenziale 3

Soluzione ben articolata ,

implementazione adeguata

4

Soluzione ben articolata ,

implementazione dettagliata

5

Capacità di implementare la soluzione proposta (modello relazionale , chiavi, attributi , query)

Approssimativa

1

Adeguata

2

Adeguata e ben articolata

3

Completa

4

Ordine e rigore logico nello svolgimento del compito ed uso di un linguaggio specifico

Compito frammentario e linguaggio approssimativo 1

Compito ordinato linguaggio semplice

2

Compito strutturato e linguaggio adeguato

3

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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2014-2015

Prima simulazione di terza prova - Lunedì 9 febbraio 2015

Classe: V INFO

MATERIA: INGLESE Studente:

_________________________

Answer the following questions. Write about 90-120 words.

1. Describe the leaflet on Australia you prepared for your group work ____/15

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2. Describe a myth about the creation of the world and/or human life of your choice ___/15

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3. Introduce Australian fauna. Don't forget to tell the reason it is unique to this continent. ____/15

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Voto in 15esimi

E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue. Voto in 10imi

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Simulazione terza prova esame di stato Sistemi e Reti 9/02/2015

Classe 5INF Nome e Cognome:_________________________________

Con riferimento alla seguente immagine, rispondere alle domande, argomentando opportunamente.

(gli IP Phone sono dispositivi telefonici collegati in Voip)

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1)Spiegare i criteri per la scelta delle varie subnet mask (30, 24, 16) nelle 7 reti. (punti 50 su 100)

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2) Distance Vector Rounting: (punti 25 su 100)

I collegamenti tra i tre router hanno tutti costo 10.

Aggiungiamo due collegamenti, tra router C e router D, e tra router B e router D, entrambi di costo 30.

Compilare la tabella finale di routing per il router D.

Nodo Costo Next hop

A … …

B … …

C … …

3) Quale tecnologia potrebbe permettermi di tenere tutti gli IP Phone nella stessa rete, cambiandone

l’indirizzamento? Spiega brevemente quali dispositivi andrebbero configurati e come. (punti 25 su 100)

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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2014-2015

Prima simulazione di terza prova - Lunedì 9 febbraio 2015 Classe: V INF

MATERIA: MATEMATICA Studente: _________________________

Rispondere sul foglio protocollo ai seguenti quesiti

1.Risolvere il seguente Integrale definito ____/15

2. Dopo aver dimostrato la regola dell'integrazione per parti, risolvere con questo metodo il seguente

integrale ____/15

3. Data la seguente tabella, interpolare I dati con una retta di regressione usando “x” come

variabile indipendente e “y” come variabile dipendente.

a) Trovare i coefficienti “a” e “b” della retta di regressione con la risoluzione del sistema adeguato

b) Disegnare il diagramma di dispersione e la retta di regressione sullo stesso piano cartesiano

c) Con quali formule avrei potuto trovare I coefficienti “a” e “b” invece di risolvere un sistema?

X 3 5 6 8 9 11

Y 2 3 4 6 5 8

E' consentito l'uso della calcolatrice (non telefono come calcolatrice) ____/15

Regole da ricordare

cxfdxxf

xf +=∫ |)(|ln)(

)(' ∫ f ' ( x)senf( x)dx=�cos f ( x)+c

∫ f ' ( x)cosf ( x)dx=senf( x)+c

∫ f ' ( x) f n( x )dx=1

n+1f n+1( x)+c ∫ f ' ( x)e f ( x)dx=e f (x)+c ∫

f ' ( x)

cos2 f ( x)dx=tgf ( x)+c

Voto in 15esimi

Voto in 10imi

∫ (2x�1)⋅sen2x dx=

( ) =+

+∫1

022

12

x

x

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Tecnologie e progettazione di sistemi informatici 9/02/2015

1. Spiega in che modo con la tecnologia java un client si connette e comunica con un server.

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2. L'applicazione SuperTest permette di sottoporre diverse tipologie di quesiti a più utenti sfruttando

un'architettura client-server. Descrivere i dati del modulo RispostaMultipla che contiene tutte le

informazioni per porre un quesito di risposta multipla (con 4 risposte di cui una sola corretta) e per

correggerlo.

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3. Il modulo RispostaMultipla è implementato in java dalla omonima classe. Dichiara le variabili d'istanza

corrispondenti ai dati da te descritti nell'esercizio precedente.

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ITIS “G. SEGATO” - A.S. 2014/2015

Simulazione di Terza Prova per l’Esame di Stato – T ip. B

Disciplina: STORIA

ALUNNO_____________________ V AIA Belluno, 01/04/2 015 (Cognome Nome)

QUESITO 1

Quali furono i protagonisti, quali le caratteristiche e quali le forme dell’antifascismo?

_________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

QUESITO 2

Quali furono i presupposti teorici, quali i protagonisti, quali le direttrici d’azione e quali i principali

provvedimenti che caratterizzarono il New Deal?

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_________________________________________________________________________________________

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_________________________________________________________________________________________

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QUESITO 3

Quali furono i protagonisti, quali i contenuti, quali le finalità e quali le “conseguenze” degli Accordi di Locarno?

_________________________________________________________________________________________

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Simulazione terza prova esame di stato Sistemi e Reti 1/04/2015

Classe 5INF Nome e Cognome:_________________________________

Con riferimento alla seguente immagine, rispondere alle domande, argomentando opportunamente.

E’ raffigurato un router che collega due reti, sul quale sono state inserite le istruzioni riportate sotto.

22 è la porta utilizzata da SSH successore di Telnet.

1)Ipotizzando che la le due reti siano 172.16.16.0/28 e 172.16.48.63/28 (e non /20 come in figura), spiegare

l’effetto delle ACL sul traffico passante per il router1 (punti 35 su 100)

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2) Che significato ha “0.0.0.15”, e come va corretto, ipotizzando che le due reti siano 172.16.16.0/20 e

172.16.48.63/20 come in figura? (punti 35 su 100)

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3)Spiega brevemente la differenza tra router, switch e hub. Scrivi anche a quale livello del modello ISO/OSI

appartengono e gli effetti sui domini di collisione e di broadcast. (punti 30 su 100)

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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2014-2015

Prima simulazione di terza prova – 01/04/ 2015

Classe: V INFO

MATERIA: INGLESE Studente:

_________________________

Answer the following questions. Write about 90-120 words.

1. Introduce the most important evente in Australia history ____/15

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

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2. Provide some tips to someone who is writing a CV ___/15

______________________________________________________________________________

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3. Introduce painting and drawing programs . Compare the two type of software. ____/15

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Voto in 15esimi

E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue. Voto in 10imi

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Tecnologie e progettazione di sistemi informatici 01/04/2015

1. Descrivi gli stati di un Thread.

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2. In riferimento alla piattaforma di gaming sviluppata in laboratorio,spiega la funzione di ScenePanel,

Animator e Body.

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3. Scrivi parti significative del codice sorgente della classe ImageBody.

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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2014-2015

Terza simulazione di terza prova – 20 maggio 2015

Classe: V INFO

MATERIA: INGLESE Studente:

_________________________

Answer the following questions. Write about 90-120 words.

1. Describe the laboratory of your school (consider the software, the hardware and the network

topology)

____/15

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__________________________________________________________________________________

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_________________________________________________________________________________

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2. Apple, Windows, or Linux? What is your choice? Why?

____/15

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__________________________________________________________________________________

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3. Are you an Internet addicted? Speak about the way the Internet affects your life. What do you

do when you surf the Net? What devices do you use?

____/15

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__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

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Voto in 15esimi

E' consentito l'uso del dizionario monolingue e bilingue. Voto in 10imi

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Simulazione terza prova esame di stato Sistemi e Reti 20/05/2015

Classe 5INF Nome e Cognome:_________________________________

Con riferimento alla seguente immagine, rispondere alle domande, argomentando opportunamente.

Addressing Table

Device Interface IP Address Subnet Mask Default Gateway

Fa0/0 10.10.0.1 255.255.250.0 N/A

S0/0/0 172.16.7.1 255.255.255.252 N/A

S0/0/1 172.16.7.5 255.255.255.252 N/A HQ

Lo1 209.165.202.129 255.255.255.252 N/A

Fa0/0 10.10.4.1 255.255.254.0 N/A

S0/0/0 172.16.7.2 255.255.255.252 N/A Branch1

S0/0/1 172.16.7.9 255.255.255.252 N/A

Fa0/0 10.10.6.1 255.255.254.0 N/A

S0/0/0 172.16.7.10 255.255.255.252 N/A Branch2

S0/0/1 172.16.7.7 255.255.255.252 N/A

Noti qualche evidente errore nell’Addressing Table? Se sì, indica quali e correggili. (punti 35 su 100)

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2) Ipotizziamo che il Pc2 sia configurato come DHCP server, con 3 pool di indirizzi. (punti 35 su 100)

Quanti indirizzi potranno essere configurati per ogni rete?

Rete 10.10.0.0/22: ______

Rete 10.10.4.0/23: ______

Rete 10.10.6.0/23: ______

Perché?

(scrivi i calcoli che hai fatto)____________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

Come possiamo fare affinché i pc sulla rete 10.10.4.0/23 e sulla rete 10.10.6.0/23 possano ottenere gli indirizzi in

DHCP dal server Pc2?

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____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________________

3) Spiega cos’è la virtualizzazione dei server e quali siano i principali vantaggi (punti 30 su 100)

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Tecnologie e progettazione di sistemi informatici

Nome e Cognome:

Per ogni risposta utilizzare tutte le righe a disposizione. Fare in modo che ogni riga contenga in media una

decina di parole. Non inserire schemi o disegni.

1. Descrivi il database usato nell'applicazione "scrutini" facendo riferimento ai diversi campi.

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

2. Descrivi i diversi oggetti o classi che entrano in gioco in un'applicazione Java per aprire una

connessione ad un server MySQL, inviare comandi SQL e leggere le risposte del server.

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

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___________________________________________________________________________

3. Spiega il funzionamento dei thread Writer e Reader con riferimenti al codice, e metti in evidenza il

vantaggio dato dall'uso di un buffer sincronizzato.

____________________________________________________________________________

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ITI SEGATO – BELLUNO - Anno scolastico 2014-2015

Terza simulazione di terza prova – 20 maggio 2015

Classe: V INFO

MATERIA: MATEMATICA Studente: _________________________

Risolvere i seguenti quesiti sul foglio protocollo:

1) Data la seguente funzione a due variabili :

Determinare e rappresentare graficamente il suo dominio

2) Data la seguente funzione Z = 4 x y² + 4 x² y – 6 x y + 5 determinare se i

punti A(1/2; 1/2 ) e B(0;0) sono punti di massimo, minimo o sella.

3) Risolvere i seguente quesiti di Calcolo Combinatorio

a)In un compito in classe vengono proposti 5 esercizi e si chiede di svolgerne

almeno 3, per avere la sufficienza. Quante sono le possibili scelte che uno

studente ha a disposizione?

b) Calcola il valore della seguente espressione

yxyxxz −+−−= 22

=⋅+−4

3,532,9 2

P

DPC

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Istituto Tecnico Industriale Statale “ G.SEGATO” Via Jacopo Tasso, 11 – 32100 Belluno

GRIGLIA di VALUTAZIONE TERZA PROVA

COGNOME ___________________ NOME _________________ CLASSE _______________

MATERIA __________________________

Punti

ASSEGNATI

DESCRITTORI

MODALITÁ

PUNTI

SUFF.

Q1

Q2

Q3

Aderenza alla

traccia

• Non aderente • Aderente in parte • Aderente

0 1 2

2

Conoscenza

degli argomenti proposti dalla

traccia

• Assente • Superficiale • Sufficiente • Discreta • Buona

0 1 2 3 4

2

Analisi e

rielaborazione

• Assente • Parziale e frammentaria • Sufficiente , ma non completa • Completa • Completa e approfondita

0 1 2 3 4

2

Correttezza della

soluzione* proposta e utilizzo del linguaggio specifico

• Stentata e contorta • Poco chiara • Semplice e con termini spesso non appropriati • Chiara e con termini generalmente appropriati • Chiara e precisa nei termini adottati

1 2 3

4 5

4

* Per quanto riguarda storia la voce è stata così modificata: Correttezza della forma proposta e utilizzo del linguaggio specifico

PUNTEGGIO DISTINTO PER QUESITO

PUNTEGGIO DELLA PROVA

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Composizione del consiglio di classe

Lingua e letteratura italiane Corò Giada

Storia Corò Giada

Lingua straniera (inglese) Roberta Olivotto

Matematica Silvia Iarabek

Sistemi e Reti Anesin Viola

Laboratorio Sistemi e Reti Fistarol Giulietta

Tecnologia e progettazione di sistemi informatici Bua Corona Gianni

Laboratorio di tecnologia e prog. Sistemi informatici Miotti Clorinda

Gestione Progetto organizzazione d'impresa Zampieri Paolo

Informatica Zampieri Paolo

Laboratorio di Informatica Fistarol Giulietta

Educazione fisica Bruno Capretta

Religione Jadwiga Plonka

Belluno 15 maggio 2015

Il Dirigente Scolastico

___________________

Salvatore Russotto