Analisi e sinossi di D emocrazia cosa é di Giovanni Sartori a cura della classe 4°B Anno...
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Analisi e sinossi
di “Democrazia cosa é ” di Giovanni Sartoria cura della classe
4°B
Anno scolastico 2007/2008
Capitolo 4 : Perfezionismo e UtopiaCapitolo 5 : Opinione pubblica e democrazia governanteCapitolo 6 : Democrazia verticaleCapitolo 7 : Democrazia e noCapitolo 8 : Democrazia degli antichi e democrazia dei moderni Capitolo 9 : Libertà e leggeCapitolo 10 : EguaglianzaCapitolo 11 : Liberalismo e democrazia
Docente coordinatore e responsabileLuisa Caime
Perfezionismo e Utopia
Valentini MariaGiambi Maria Serena
Serena Monghini Stefania
Capitolo 4
La deontologia male intesa
•Cattivo realismo Cattivo idealismo = PERFEZIONISMO
modo sbagliato di
intendere e di impiegare gli ideali
•Democrazia = - sovranità popolare - eguaglianza - autogoverno
•Perché?
Popolo sovrano = eguale sovranità dei singoli
autogoverno eguali poteri eguaglianza in generale
• Descrittivamente :
– Sovranità popolare = principio di legittimità– Eguaglianza = eguali leggi e eguale voto– Autogoverno micro democrazie
• Prescrittivamente fondano la deontologia(teoria della democrazia) democratica
mettere in chiaro
natura e funzione ideali
normativi degli ideali
1. Un ideale è un ideale Concetto di uguaglianza:Thomas Jefferson ( Dichiarazione di Indipendenza 1776) :“ tutti gli uomini sono creati uguali ”
Verità autoevidente ( = verità di fatto)Gli uomini NON sono creati uguali verità accettataper il democratico l’uguaglianza è giusta
2. Cosa sono gli ideali e la loro funzione
fraintende la natura degli ideali
Perfezionista dislivello tra reale e ideale
NO costitutivo
Dalla scienza all’utopiaMondo reale ≠ mondo ideale tradizione contemplativa Soluzione platonica = filosofo-re
si interrompe con Karl Marx (= città ideale è
realizzabile) filosofo rivoluzionario razionale è reale
Il perfezionismo era contemplativo : ora è perfezionisticoT. More: Utopia (ou = non topos = luogo) ≠
impossibile società retta da una ragione naturale
• Un utopista che crede nella realizzabilità del suo progetto non è un utopista Marx
Utopia non esiste non è possibile
Mannheim utopia = stato mentale che trascende
le utopie ( = ideologie rivoluzionarie) sono verità premature
Perfezionismo XX sec perfezionismo attivo
senso dell’ contemplazione città ideale da impossibile rappresentare in terra
L’impossibileSi può stabilire a priori cosa è possibile e cosa è impossibile?
• Aristotele principio di non-contraddizione
MA l’impossibilità è un problema dell’azione, del realizzabile
la struttura logica delle impossibilità pratiche assolute è la CONTRADDITORIETA’ di azioni contrarie
NON è POSSIBILE ottenere PIU’ di due cose che richiedono azioni contrarie
Utopico ( = non realizzabile) è determinabile EX ANTE
L’autogoverno che mai sarà
Autogoverno: governare se stessi da se
L’intensità di un autogoverno sta in relazioneinversa all’estensione e alla durata alla quale siapplica
STATO: autogoverno = uno stato di indipendenza nazionale
La funzione degli ideali
Def.: uno stato di cose desiderabile che non coincide mai con la realtà
Funzione: contrastare la realtà
Ideale pars destruens: forza d’urto che non si realizza pars costruens: ideale
trasformato che si realizza
Pericolo opposto esito inverso
IDEALE DEMOCRATICO
2)in democrazia
1) senza democrazia (all’interno di una
(prima che una democrazia democrazia insediata) venga in essere)
1) L’ideale democratico: ideale negante del sistema che combatte
2) L’ideale democratico: ideale, realizzato imperfettamente, sostiene e promuove la sua “creatura”
FUNZIONE DEGLI IDEALI: spingere il reale “verso il meglio”
Ideale che non reagisce contro il reale ma interagisce con esso
Ideale è costruttivo quando ideale si
sottomette impara dall’esperienza ai fatti
Proporre un ideale sempre più estremo in dosi sempre più massicce non funziona e il semplicismo diventa controproducente
PROBLEMA: gestione degli ideali
REGOLA: nella misura in cui un ideale è convertito in realtà, nella stessa misura va riproporzionato alla realtà stessa in chiave di feedback monitoring
Se viene violata si hanno esiti inversi
Esempio: “tutto il potere al popolo” = forma estrema del principio della sovranità popolare per abbattere una dittatura: va bene dopo averla abbattuta: pone in essere una titolarità. Resta il problema dell’esercizio del potere
Occorrono i principii intermediari meno potere il popolo controlla e cambia chi sta al potere ma non ha “tutto il potere”
Ma
Se si insiste per l’attuazione totale le strutture intermediarie non vengono più apprezzate come strumenti di conquista di esercizio ma avversate come ostacoli da abbattere, ritenute impedimenti
E l’ideale così approda a effetti inversi con il ritorno del principio “tutto il potere al popolo”
Se il popolo vuole avere il potere deve impedire il potere illimitato
“tutto il potere al popolo” deve diventare “tutto il potere a nessuno”
Se non è cosìUn potere assoluto viene distrutto per crearne un altro
Il pericolo di una democrazia che non ha più nemici non sta nella concorrenza di controideali ma nel reclamare una “vera democrazia” che scavalca e ripudia quello che c’è
Perfezionismo e demagogia
In teoria:PERFEZIONISMO = è un errore intellettuale
sviluppato da intellettualiDEMAGOGIA = è semplicemente convenienza
La teoria la combatte solo in modo indiretto :Il demagogo è un animale “naturale” se privato
di retroterra intellettuali farà meno danni
DEMOCRAZIA ECONOMIA tra partiti concorrenza tra produttori
ma
vaglio meno efficace sottoposta al controllopoiché i beni non sono dei consumatori: benitangibili né di pronto tangibili e di prontoconsumo consumo
La frode politica la frode in commercio non è punita viene punita
Come si corregge? Funzionari pubblici che non si lasciano corrompere
Opinione pubblica e democrazia governante
Pubblico e cose pubbliche Parte governata Democrazia Parte governante
Governante: tramite le elezioni Le elezioni sono: Occasionali Non lasciano libera scelta all’elettore Stabiliscono solo chi governa
“Il vero fondamento di ogni governo è l’opinione dei governati” (Dicey)
Le elezioni sono un mezzo il cui fine è il “governo di opinione”
Però
Elezioni libere con opinioni imposte non portano a nulla
La dizione “opinione pubblica” risale ai decenni che precedono la rivoluzione francese del 1789
“Opinione pubblica” denota un pubblico interessato alla “cosa pubblica”
Un’opinione viene detta pubblica non solo perché diffusa tra molti, ma anche perchè considera oggetti o materie che sono di natura pubblica
L’obiezione di sempre contro la democrazia era che il popolo “non sa”, arrivando a opporre che alla democrazia basta che il pubblico abbia opinioni
Consenso e governo consentito
“Governo consentito”: governo che nasce dalle opinioni degli elettori e che governa in sintonia con stati prevalenti di opinione pubblica (governo fondato sul consenso)
ma
Democrazia non richiede consenso ma conflitto (dissenso),è infatti massimizzata
e arricchita dal conflitto
Il consenso (sentire assieme) non è approvare ma accettare
3 oggetti e livelli di consenso: - accettazione di valori ultimi (livello di
comunità, consenso nelle credenze di valori)
- accettazione di regole del gioco (livello di regime, su regole procedurali)
- accettazione di governi (livello di governo, su politiche di governo)
La formazione dell’opinione
Soprattutto il pubblico riceve i flussi di informazione
Policentrismo e monopolio dei media
L’opinione sopra descritta si applica soltanto alla democrazia.
libertà di pensiero Tre condizioni libertà di espressione
policentrismo Totalitarismo: - la struttura di tutte le comunicazioni di
dei media massa è unicentrica e monocolore; - la distinzione tra propaganda ed
educazione è cancellata; - il mondo totalitario si preserva come un mondo chiuso;
- La propaganda e l’indottrinamento totalitario hanno atrofizzato l’uomo libero e la sua libertà di opinare in proprio;
Il policentrismo: deve essere in un qualche equilibrio
per l’informazione
Disinformazione informazione e competenza
Per ovviare a questo problema si dovrebbe
Aumentare ancora
di più l’educazione
in senso politicoDare la possibilità
anche al pubblico
di opinarefare scegliere
rappresentanti competenti
che governino il pubblico
La democrazia partecipatoria
Si fonda sul concetto di
partecipazione
Perde potere Se aumenta ilNumero di
“Partecipanti”
Non proponeNulla all’infuori
Di quello cherifiuta
È mossa da Un’intensità
Fine a se stessaE irrazionale
Forma gruppi diélite di stampo
leninista
Genera l’estremismoIl nemico piùArdito ed al
Contempo ignoranteDella democrazia
Il partecipazionista sta sempre raso terra e non arriva
mai allo stato
Democrazia diretta e democrazia referendaria
Democrazia diretta: democrazia senza rappresentanti e senza rappresentanza, immediatezza di interazioni.
Intensità di autogoverno sta in relazione inversa alla sua estensione (meno autentico se il numero di chi si autogoverna cresce). Può raggiungere un ”soffitto”.
L’autogoverno si congiunge con la democrazia diretta? Sì No - anche la democrazia - una democrazia senza è condizionata dai numeri rappresentanza non è vincolata dai
numeri
Governo diretto = autogoverno finchè non oltrepassano la grandezza di gruppi relativamente piccoli.
Primo soffitto: formato assemblea. Anche formati più grandi a condizione che la
collettività in questione sia osservabile (esempio:Ekklesìa ), i cittadini devono osservarsi singolarmente tra di loro devono interagire.
Democrazia diretta significa anche governarsi da sé nell’ambito di “presenti osservabili”
Referendum: - strumento di democrazia diretta - democrazia rappresentativa
democrazia referendaria a “somma positiva”
non si limita a eleggere, ma decide sulle questioni da decidere
Democrazia a somma nulla Il votare che elegge non è a somma nulla: democrazia
votante democrazia rappresentativa (i rappresentati discutono per concordare soluzioni a somma positiva)
La democrazia referendaria centuplica i rischi di manipolazione e di imbroglio del demos
Implicazioni di una democrazia referendaria a somma nulla: - tende ad aggravare i conflitti- instaura un principio maggioritario assoluto violando il principio del rispetto della minoranza
Il problema della pubblica opinione è da riproporre: l’opinione dei pubblici deve essere autonoma e “di qualità” al positivo.
L’informazione non è più competenza: la padronanza conoscitiva presuppone informazione ma non l’incontrario,l’informazione non da epistéme (padronanza conoscitiva) che occorre alla democrazia referendaria. Non gli basta l’opinione, occorre cognizione
Peso crescente della televisione impoverisce l’informazione stessa e anche la qualità dell’opinione pubblica
Demos governato o governante?
La democrazia rappresentativa è governata; ma resta una democrazia.
Le democrazie stanno passando da democrazie governate a democrazie governanti?
Non bisogna scambiare l’attivismo per una paideìa;
Non bisogna lasciarsi ingannare dal demagogo; Meno potere per i governanti non è,
automaticamente, più potere per i governanti; Tutti gli attuali governi sono condizionati da
“imperativi tecnologici” e dalla inderogabile necessità di affrontarli;
CAP. 6 DEMOCRAZIA VERTICALE
Ginghini Gian Battista,Ginghini Gian Lorenzo, Nicola Madeddu
• DEMOCRAZIA ORIZZONTALE: è la base dell’edificio(opinione pubblica,democrazia elettorale)
• DEMOCRAZIA VERTICALE: è l’edificio come sistema di governo
ACCUSA: come mai il comando della maggioranza si trasforma in
comando di minoranze?maggioranza: - maggior numero
- criterio maggioritario
RISPOSTA:se la maggioranza è intesa come criterio maggioritario non vi è contraddizione
TIRANNIDE DELLA MAGGIORANZA
3 contesti:
1)costituzionale:violare legiferando i diritti delle minoranze
2) elettorale: la minoranza non ha diritti; perde e basta. Non ha senso parlare di tirannide
3)sociale: oppressione della società sull’ individuo ( imposizione opinioni, sentimenti,conformismo)
(Tocqueville e Mill)
Chi viene eletto?
PRINCIPIO DI MAGGIORANZA: risale a Locke (1632-1704). Greci e Romani non lo conoscevano.
Obiezione di Royer Collar: non dobbiamo obbedienza alla maggioranza.
TRE RISPOSTE:1) I numeri danno forza(ma non legittimità) risposta
debole2) E’ il male minore, solo uno strumento3) La volontà della maggioranza deve in ogni caso
prevalere ma deve essere giusta e ragionevole (Jefferson)
MINORANZA DI POTERE
(non quindi elettorali, linguistiche, razziali, religiose, ecc...):classe dirigente, èlites dominante,politica. Sono controllanti,cioè dotate di potere di controllo,identificate in due modi:
- CRITERIO ALTIMETRICO(sta in alto).(Dahl).
- CRITERIO MERITOCRATICO ( sta in alto perché se lo merita, è capace) (Pareto,Laswell)
La democrazia è gestita da minoranze al singolare?
SINGOLARE:Mosca Gaetano: Al comando c’è sempre una minoranza.(nega possibilità democrazia)
-Wright Mills: Gli USA sono dominati da una elite di potere.
-Dahl: il potere si rivela solo quando una decisione è controversa
La democrazia funziona come Poliarchia.Barachrach e Baratz: il potere è anche potere di
sopprimere i problemi.Conclusione di SARTORI:La struttura di potere della
democrazia è la POLIARCHIA.
1)MICHELS (1910) : LEGGE DI FERRO DELL’ OLIGARCHIA:L’ organizzazione snatura la democrazia e la
trasforma in oligarchia.2) SCHUMPETER (1974):TEORIA DELLA COMPETITIVITA DELLA
DEMOCRAZIA:Alcune persone acquistano potere mediante
lotta competitiva per voto popolare.3) SARTORI: La democrazia è il meccanismo
che genera una poliarchia aperta la cui competizione nel mercato elettorale attribuisce al popolo, e specificatamente impone la responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori.
Chi sono gli ELITISTI ?
RISPOSTA: non si sa: ormai è una parola che sta in bocca a tutti (Mosca,Pareto,Schumpeter,Dahl?)
-DEMOCRAZIA DESCRITTIVA: POLIARCHIA ELETTIVA
-DEMOCRAZIA PRESCRITTIVA: MERITOCRAZIA SELETTIVA.(Rousseau e Sartori)
EGUAGLIANZA: -ARITMETICA: cose uguali a tutti.(appiattisce)-PROPORZIONALE: cose uguali ad uguali, disuguali
a disuguali.(immette valore).
Democrazia e no
Capitolo 7
“Ogni determinazione è negazione”Spinoza
Come si definisce una democraziacontrario di:
AssolutismoAutoritarismo Totalitarismo Dittatura
Ma ciò non comporta che la democrazia sia contraddittorio delle realtà di governo utilizzate per definirla con il metodo “a contrario”.
Democrazia≠Democraticità
Delimitando una realtà induce a chiedersi cosa è
e cosa non è la democrazia
Induce a chiedersi la quantità di democrazia in una forma di
governo
Implica la preventiva definizione di cosa è la democrazia nel suo
insieme
Autocrazia
Conclusioni
un monarca è “assoluto” quando è al di sopra di ogni legge e quando il potere è svincolato da qualsiasi limite(ne è un esempio
nella storia il monarca francese Luigi XIV)
Assolutismo
Ciò deriva dal pensiero di Hobbes, il quale afferma che:
La legittimazione democratica limita il potere finché contrasta un potere autocratico. una volta abbattuti gli avversari essa attribuisce al
potere una sanzione assoluta.
Assolutismo è un buon contrario di democrazia? Sì ma in modo indiretto.
L’esercizio del potere viene definito assolutismo quando diventa troppo concentrato e/o quando chi detiene il potere detta leggi a sua discrezione.
Indietro
Figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria aveva compiuto appena cinque anni quando ereditò il trono di Francia, ma in realtà assunse il potere solo alla morte del suo Primo ministro, il Cardinale Mazarino, avvenuta nel 1661.Luigi prima di essere incoronato fu attaccato dai nobili nella rivolta della fionda, ma quando salì al trono costruì una grande reggia a Versailles e fece traslocare tutti i nobili. Luigi, che è noto anche come il Re Sole e come "Luigi il Grande" (Louis le Grand)[1] , governò sulla Francia per oltre settant'anni, più di qualsiasi altro monarca francese e di tutti i principali monarchi europei. Sposò l‘ infanta di Spagna Maria Teresa d'Austria (1638-1683) nel 1660.Si deve al Re Sole la trasformazione della monarchia francese in monarchia assoluta, ma in funzione di una precisa strategia volta a ridurre il potere della nobiltà, sempre pronta a interferire con i suoi intrighi nelle scelte politiche della Corona. Luigi si impegnò a indebolire la nobiltà di spada anche prendendo a servizio suo o del palazzo alcuni suoi esponenti e creando così i presupposti per una nobiltà di corte, totalmente fine a se stessa, parassita dell'ambiente regio e schiava dell'"etichetta", una sorta di "gerarchia" in voga allora nella reggia per cui più si era vicini al Re nel servirlo più si saliva di etichetta.
Luigi XIV
Assolutismo
In ambito amministrativo tolse man mano potere ai vecchi governatori provinciali, che tuttavia non esautorò, e sovrappose ad essi degli intendenti, non in gran numero e quasi tutti provenienti dall'aristocrazia e dalla nobiltà di toga. Gli intendenti erano una nuova figura amministrativa e rimasero in pianta stabile anche dopo la morte del Re Sole; avevano una dipendenza fortemente centralizzata che tuttavia persero col passare dei tempi e dei regnanti. I problemi legati alla successione ed il cattivo stato di salute intristirono gli anni finali del suo regno. Dopo il Gran Delfino morirono di vaiolo anche suo figlio, Luigi duca di Borgogna ed il primo figlio ed erede di questi. Rimaneva, unico principe di sangue reale erede legittimo di Luigi XIV, il figlio minore del duca di Borgogna, Luigi Duca d‘Angiò, divenuto poi re Luigi XV di Francia. Luigi XIV morì di cancrena dopo 72 anni e 100 giorni di regno. Gli successe il pronipote Luigi, Duca d'Angiò con il nome di Luigi XV, sotto la reggenza fino alla maggiore età nel 1723, del duca Filippo d'Orléans, nipote e genero del defunto Re Sole.
Autorità Autoritarismo ma Autorità ≠ Autoritarismo
Autoritarismo e Autorità
Autorità nell’uso comune= un potere che è accettato,rispettato,riconosciuto, legittimo.
Autorità= il diritto di dirigere e di comandare, di essere ascoltato e obbedito dall’altro.
Potere= la forza della quale si dispone e a mezzo della quale si può costringere l’altro ad ascoltare o ad obbedire.
Una buona democrazia dovrebbe tendere a trasformare il potere in autorità
Autoritarismo è contrario di democrazia se specifichiamo dittatura autoritaria.
Autorità autoritaria= una autorità cattiva e falsa, nemica della libertà (Benito Mussolini)
Autorità autorevole= un’autorità genuina che si appaia con la libertà
Autoritarismo= abuso ed eccesso di autorità che schiaccia la libertà.
Indietro
Fondatore del fascismo, fu primo ministro del Regno d'Italia, con poteri dittatoriali, dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Figlio del fabbro Alessandro e della maestra elementare Rosa Maltoni, nasce il 29 luglio 1883 in un casolare a Varano dei Costa, frazione del comune Dovia di Predappio, allora situato in provincia di Firenze, oggi in provincia di Forlì. Nel 1900 si iscrive al Partito Socialista Italiano e consegue la maturità magistrale nel 1901.Convinto anti-interventista negli anni precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò radicalmente opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la «vittoria mutilata», fondò il Partito Fascista (1921), e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e autoritario, con forti elementi antisocialisti e antisindacali che gli valsero l'appoggio della piccola borghesia e dei ceti industriali e agrari. Emerge quindi come il fascismo si sia caratterizzato, nella sua concreta realizzazione storica, come un movimento autoritario, nazionalista e antidemocratico (nel 1931 Mussolini esplicitò il proprio rifiuto della democrazia, definendo la disuguaglianza come «feconda e benefica»).
Benito Mussolini
L'arrivo da Roma di un comunicato in cui il Comitato di Liberazione Nazionale[37] esprimeva la necessità di una rinascita sociale politica e morale dell'Italia attuabile solo attraverso l'uccisione di Mussolini e la distruzione di ogni simbolo del partito fascista presente in Italia fornì successivamente una giustificazione politica dell'accaduto.La decisione venne attuata il 28 aprile 1945; secondo la versione ufficiale, Mussolini fu fucilato. I tempi e i modi dell'esecuzione furono dettati anche dalla volontà di evitare interferenze da parte degli alleati che avrebbero (almeno ufficialmente) preferito catturare Mussolini e processarlo davanti ad una corte internazionale.
Autoritarismo
TotalitarismoCaratteristiche del totalitarismo individuate da Friedrich:
•Partito unico di massa controllato da un’ oligarchia
•Monopolio delle armi
•Monopolio di tutti gli strumenti di comunicazione
•Sistema terroristico di polizia
•Un’ ideologia ufficiale
•Un’ economia diretta dal centro Aggiunta in seguito per giustificare lo stalinismo come un totalitarismo.
In seguito all’individuazione dei punti salienti è possibile riscontrare due tipi di regimi totalitari nella storia:
•Nazismo (guidato da Adolf Hitler)
•Stalinismo (guidato da Josif Stalin)Caratterizzato da una maggiore presa totalitaria per quanto riguarda l’estensione del fenomeno
Alcuni studiosi hanno individuato regimi totalitaristi anche nel passato,risalendo ai greci e,Edgar Hallet Carr ha perfino ipotizzato che la storia sia un succedersi di totalitarismi. Ciò è inaccettabile poiché svuota di significato il termine e poiché totalitarismo è una parola che è stata coniata in tempi moderni per descrivere quel volto del potere che non ha precedenti,fondandosi su una tecnologia del potere che in passato non esisteva. Risolto il problema del tempo gli studiosi si sono interrogati se abbia senso sviluppare e affinare il concetto di totalitarismo,ora che questi regimi sono caduti.La risposta è si perché il termine,concepito come tipo ideale,funge da parametro e da punto di riferimento,alla stregua di concetti come anarchia o feudalesimo che,seppur non esistenti nella società,facilitano la comprensione delle varie forme di potere e del suo esercizio. Per concludere rispondiamo alla domanda se totalitarismo sia un buon contrario di democrazia.Totalitarismo è un buon opposto se si specifica dittatura totalitaria,poiché è necessario che la legittimazione del potere non sia conferita dal popolo,mentre “totalitarismo” preso singolarmente potrebbe comprendere anche una democrazia totalitaria.
Indietro
Josif Stalin(1879-1953) è stato un politico russo,capo del Partito Comunista e dell’Unione Sovietica.Nasce a Gori(Georgia) da una famiglia di modeste condizioni economiche e trascorre un’infanzia segnata da difficili rapporti con il padre.Nel 1888 si trasferisce a Tibilisi per frequentare un seminario teologico ortodosso e contemporaneamente entra a far parte di gruppi clandestini di marxisti esiliati dallo zar,iniziando un’intensa propaganda tesa a porre le basi per la rivoluzione.Questa sua attività lo porta all’arresto nel 1900 e alla deportazione in Siberia,da cui riesce a scappare nel 1904.Nel 1908 partecipa in prima linea agli scioperi dei lavoratori a Baku e viene deportato nuovamente in Siberia, dalla quale riesce nuovamente a fuggire.Questi sono per Stalin anni cruciali poiché riesce a distinguersi dalla folla per personalità e carisma,tanto da essere chiamato a far parte del Comitato centrale del partito da Lenin.Assume la direzione della Pravda(organo di stampa bolscevico)e nel 1917 elabora la Dichiarazione dei popoli della Russia,che rimarrà un documento fondamentale per lo stato sovietico.Nel 1922 viene nominato segretario generale del Comitato centrale e dopo la morte di Lenin(1924),che negli ultimi anni aveva mostrato qualche diffidenza verso Stalin a causa delle eccessive ambizioni personali che quest’ultimo sembrava anteporre agli interessi del movimento,sfrutta la propria posizione per accrescere sensibilmente la propria notorietà e con il suo carisma(nel 1927) riesce a far prevalere le sue idee su quelle di Lev Trockij,più vicino al pensiero di Lenin.A partire dal 1928 ha inizio l’”era di Stalin”,che durerà fino al 1953(anno di morte),nella quale l’ URSS diventerà una delle potenze mondiali più influenti insieme agli Stati Uniti d’America.
Josif Stalin
I primi provvedimenti che Stalin prende per potenziare l’Unione Sovietica sono la meccanizzazione dell’agricoltura,la soppressione della proprietà privata, il potenziamento dell’industria(in particolare quella siderurgica)e il potenziamento dell’istruzione per plasmare nuove menti,fedeli all’ideologia di Stato,in grado di dotare l’URSS di tecnologie all’avanguardia.Nel 1934 l’Unione Sovietica entra nella Società delle Nazioni,proponendo il disarmo generale e nel 1936 porta aiuto alla resistenza spagnola contro Franco,ma nel 1939,in seguito al Patto di Monaco,stringe un’alleanza di non aggressione con la Germania di Hitler,il cosiddetto Patto Molotov-Ribbentrop per garantire la pace all’URSS.Il patto viene violato da Hitler nel 1941 e con il tentativo di invasione dei nazisti comincia una guerra tra le due potenze che durerà 4 anni,fino alla presa di Berlino e alla conseguente capitolazione della Germania.Con la fine della Seconda Guerra Mondiale si apre un altro conflitto(che non sfocerà mai in una guerra militare),questa volta tra URSS e Stati Uniti,denominato Guerra fredda che durerà fino al 1990.Stalin partecipa solo ai primi anni del conflitto poiché muore nel 1953 in seguito ad un colpo apoplettico.Muore lasciando dietro di sé una Nazione profondamente segnata dal terrore e dalla spietatezza delle azioni di repressione effettuate nel corso degli anni contro ogni forma di opposizioni politica.
Totalitarismo
Adolf Hitler(20 aprile 1889-30 aprile 1945) è stato un uomo politico tedesco.Nato a Braunau am Inn si trasferisce all’età di diciannove anni,dopo un’infanzia travagliata segnata dai difficili rapporti con il padre e dalla prematura scomparsa dei genitori,a Vienna dove cerca di essere conosciuto come artista non ottenendo risultati di rilievo.Nel 1914 partecipa con entusiasmo alla Prima Guerra Mondiale conseguendo il titolo di caporale.In seguito alla sconfitta della Germania,Hitler decide di dedicarsi completamente alla politica diventando leader del Partito Nazionalsocialista,piccolo partito estremista.In questi anni Hitler da prova della sua eccellente abilità oratoria che gli permetterà di “conquistare” sempre più aderenti(come Hermann Göring o Rudolf Hess)affascinati dai progetti di grandezza del futuro Führer.Nel 1923 tenta il colpo di Stato ma fallisce e viene recluso per 5anni(che saranno solamente nove mesi)nel carcere della prigione di Landsberg. Nonostante il fallimento,Hitler decide di riorganizzare il proprio partito imponendo una maggior disciplina e creando un corpo di guardia personale, guidato da Heinrich Himmler,che prese il nome di SS. L’ascesa politica del Führer ebbe inizio nel 1930 quando alle elezioni,svolte in un clima di grande depressione per il popolo tedesco a causa della forte disoccupazione e a causa di difficoltà economiche del Paese,il partito Nazionalsocialista ottenne 6.500.000 voti divenendo insieme al Partito Comunista e ai Socialdemocratici la maggior forza politica tedesca. Nel gennaio del ’33 Hitler diventa cancelliere e grazie al prestigio della carica ottenuta e ad un uso univoco di ogni mezzo d’informazione,persuade la maggioranza dei tedeschi a considerarlo come il salvatore della Patria dalla crisi economica,dagli Stati stranieri e dagli ebrei,che furono uccisi o portati come schiavi nei campi di concentramento a lavorare in condizioni disumane.
Adolf Hitler
Nel 1935 Hitler viola il Trattato di Versailles,che limitava il riarmamento della Germania,e pone le basi per la creazione di una nuova Marina e di una nuova Aviazione(posta sotto il controllo di uno dei suoi fedelissimi,Herman Göring)e nel 1936 appoggia Francisco Franco,durante la guerra civile spagnola,avendo così modo di provare le reali capacità delle forze armate a sua disposizione. Sempre nel 1936 si allea con Benito Mussolini formando l’asse Roma-Berlino e nel 1937 comincia a ultimare i preparativi per la conquista del cosiddetto “spazio vitale”. Il 23 agosto firma un patto di non aggressione con la Russia e il 1°settembre invade la Polonia,suscitando la reazione di Francia e Inghilterra che dichiarano guerra alla Germania.La guerra comincia per il Führer con una serie di vittorie fulminanti su Danimarca,Norvegia,Paesi Bassi,Belgio e addirittura Francia.Con l’entrata dell’Italia a fianco della Germania vengono aperti due fronti di guerra: quello nel Nord Africa e quello nei Balcani.Allo stesso tempo l’aviazione tedesca è impegnata in una difficile battaglia contro l’aviazione inglese che impedisce a Hitler di impossessarsi del territorio Britannico. La guerra procede bene per la Germania fino al momento in cui Hitler decide di violare il patto di non aggressione con la Russia tentandone l’invasione.Il freddo e la guerriglia dei russi rendono inefficace l’attacco delle truppe tedesche e, contemporaneamente all’entrata in guerra degli Stati Uniti che aprono un fronte di guerra a ovest della Germania,comincia l’avanzata russa su Berlino da est,ormai stretto in una morsa dalle due potenze mondiali. Il 30 aprile 1945,quando le truppe di Stalin arrivano a pochi metri dalla Cancelleria di Berlino,il Führer,ormai privo di ogni risorsa per contrastare il nemico,decide di suicidarsi nel proprio bunker,ponendo così sostanzialmente fine al Terzo Reich. Totalitarismo
Dictator = magistratura straordinaria per emergenze di guerra, vincolata a 6 mesi di dittatura che durò fino al III sec. a.C quando muore Cesare.
Dittatura si trasmette come termine positivo
Machiavelli e Rousseauelogiavano la dittatura romana.
Nella romanità:
Oggi giorno:
Dittatura= forma di Stato e una struttura che ne consente un uso illimitato e discrezionale.
Nello Stato dittatoriale il dittatore viola la Costituzione.
Legibus solutus
Neumann distingueva:
• Dittatura semplice
• Dittatura cesaristica (scelta ad esempio da Francisco Franco)
• Dittatura totalitaria ≠ Totalitarismo
Democrazia-dittaturaopposizione strutturale
Dittatura
Indietro
Francisco Franco è stato un generale e politico spagnolo. Fu l'instauratore, in Spagna, di un regime dittatoriale a carattere autoritario noto come franchismo. Rimase al potere dalla vittoria nella guerra civile spagnola del 1939 fino alla sua morte nel 1975.Nonostante fosse nato in una famiglia di classe media, la sua infanzia non fu molto fortunata. I suoi genitori erano separati ed ebbe sempre un rapporto conflittuale con il padre, Nicolás Franco Salgado-Araujo, mentre amò molto la madre, Maria del Pilar Bahamonde, dal carattere severo, ed estremamente religiosa. Collezionò numerosi successi e meriti divenendo ben presto una figura rilevante nell'ambito militare. Nel 1920 entrò nei ranghi della Legione straniera spagnola e si distinse per durezza e ferrea disciplina.Tornato in Spagna per un breve soggiorno, conobbe e sposò Carmen Polo, esponente dell'alta società asturiana. Ripartì quindi alla volta del nord Africa, dove proseguì la sua carriera militare sino a divenire colonnello nel 1925 e generale di brigata l'anno seguente (a 33 anni fu il più giovane generale d'Europa).Franco fu un nazionalista ad oltranza ed un anticomunista, con una concezione rigida e conservatrice della religione e una visione chiara della storia della Spagna.
Francisco Franco
Il 29 settembre 1936 fu ufficialmente dichiarato Generalísimo de los ejércitos de Tierra, Mar y Aire. Ne seguì una sanguinosa guerra civile, vinta la quale, nell'aprile 1939, il Generalísimo assunse la guida definitiva dello Stato, instaurando un regime dittatoriale di stampo fascista che scatenò una fortissima repressione. Durante la seconda guerra mondiale decise di mantenere la Spagna neutrale declinando l’offerta di Hitler di unirsi all’asse nel 1940. In questi anni la Spagna divenne un vero e proprio rifugio per gli Ebrei poiché egli si rifiutò di imporre le leggi antisemite. L'8 giugno 1973 lasciò la carica di Primo Ministro a Luis Carrero Blanco mentre diventò capo di stato Juan Carlos di Spagna. Morì il 19 novembre 1975.
Dittatura
Autocrazia contraddittorio
auto-investitura, proclamarsi capo da sé, o trovarsi a essere capo per diritto ereditario(come avvenne nel caso del celebre Pietro I il Grande di Russia).
Democrazia
•Regime nel quale il personale politico controllante viene scelto tramite elezioni libere, competitive e non fraudolente.
•Il potere dell’uomo sull’uomo può essere attribuito soltanto dall’investitura altrui.
Non democrazia
•Qualsiasi regime il cui personale politico controllante non proviene da elezioni.
•Potere non proveniente dal consenso popolare.
Il potere non è proprietà di nessuno Nessuno può esercitare il potere senza condizioni né limiti.
Costituzionalismo
Autocrazia
Indietro
ConclusioniDopo aver esaminato le caratteristiche dell’assolutismo,dell’autoritarismo,del totalitarismo,della dittatura e dell’autocrazia possiamo ragionevolmente sostenere che tra tutti i sistemi politici elencati,l’unico vero contrario di democrazia è autocrazia poiché segna un netto confine tra ciò che è democrazia e ciò che non è democrazia,mentre i restanti sistemi politici rendono possibile tracciare un’ipotetica linea che unisce,a coppie,ogni regime con la democrazia,rendendo possibile l’individuazione di casi intermedi posti nel mezzo dei due poli.
Democrazia
Dittatura
Totalitarismo
Autoritarismo
AutocraziaCome sopra spiegato non è possibile tracciare una linea di continuità essendo due oppostiFine presentazi
one
Pietro I il Grande nasce a Mosca,il 30 maggio 1672,dall’unione tra Alessio I e la seconda moglie Natalya Naryskina.A soli 10 anni viene scelto come futuro zar al posto del fratellastro IvanIV,affetto da turbe psichiche,sotto la reggenza iniziale della madre.Ufficialmente Ivan viene considerato allo stesso livello di Pietro,ma in pratica non avrà gli stessi poteri di quest’ultimo.A partire dal 1696 con la morte del fratello Ivan,e con la precedente morte della madre nel 1694,Pietro rimane solo alla guida della Russia e da inizio ad un governo assoluto e autocratico.Sono anni di grandi cambiamenti per il Paese, poiché lo zar attua uno svecchiamento delle tradizioni e un’occidentalizzazione assolutamente innovativi per l’epoca.Questa svolta è dovuta all’esigenza di riformare l’esercito(da ora addestrato da numerosi ufficiali stranieri),alla necessità di potenziare l’economia e i traffici commerciali,alla riorganizzazione dell’amministrazione e alla nascita di una nuova cultura di Stato.Alla morte di Pietro nel 1725,la Russia ha ormai chiaramente definito la propria posizione internazionale,evidenziando le sue enorme possibilità di futura crescita.
Pietro I il Grande
Autocrazia
• Righini Matteo (Introduzione,Assolutismo,Autoritarismo e Autorità con relativi esponenti);
•Sillato Stefano (Totalitarismo con relativi esponenti e conclusioni);
•Randi Jacopo (Dittatura e Autocrazia con relativi esponenti).
Capitolo 8
Democrazia degli antichi e democrazia dei moderni
“ È chiaro che tutte le condizioni della libertà hanno cangiato; la parola stessa libertà non ha il medesimo significato presso gli antichi e presso i moderni… Sarà sempre
utile studiare gli antichi, come puerilei e pericoloso imitarli.”( E. Laboulaye )
Bandini AlessandroCasadei Giulia &
LetiziaCirillo Silvia
• Capitolo 8.1: dalla città allo stato
• Capitolo 8.2: partecipazione e rappresentanza
• Capitolo 8.3: libertà individuale e collettiva
• Capitolo 8.4: democrazia e repubblica
• Capitolo 8.5: la scoperta del pluralismo
• Capitolo 8.6: ricapitolazione
La storia ha prodotto due tipi di democrazie :
La democrazia diretta:
partecipazione esercizio diretto del potere polis La democrazia indiretta:
rappresentazione controllo del potere meccanismi rappresentativi
In prima analisi la diretta sembra essere più soddisfacente MA le polis hanno vissuto una esistenza turbolenta, nonostante fossero un laboratorio ideale
per la democrazia diretta.
La democrazia antica non fu una città-Stato su una città senza stato
Capitolo 8.1: dalla città allo stato
Stato ( da status = situazione qualsiasi ) nel vocabolario indica le formazioni politiche medioevali non definibili regnum, imperium o
civitas.
Machiavelli fu il primo ad usare questo termine, ma si affermò solamente nel XIX
Oggi Stato = apparato vastissimo e complesso di governo, amministrazione e legislazione.
La parola STATO non è assolutamente riferibile ai greci
( questo non vuol dire che fosse tutta autogestione : c’erano l’ ekklesia, un boulé di 500 membri e varie magistrature )
Nelle poleis le cariche pubbliche erano a sorteggio e a rotazione : una politica senza politici ossia :
una configurazione orizzontale della politica ( non verticale )
Quindi, per i greci, senza Stato equivale a dire senza verticalità.
Per conservare il suo “ non Stato “ la Grecia doveva restare intra moenia, perché un allargamento della città avrebbe fatto crollare
il governo diretto dei polites.
L’ incapacità di ingrandirsi della poli sancì il suo definitivo eclissarsi
senza Stato comporta senza espansione.
Una città senza territorio è un’ enorme entità non vitale, che necessita di passare dalla città allo
Stato
↓
Per passare dalla città allo Stato senza perdere la democrazia ci sono voluti più di duemila anni.
↓
La democrazia odierna non è più condannata ad essere piccola, ma ciò avviene solo perché si pone
come STATO
La democrazia degli antichi non è più applicabile alla realtà dei moderni
supponiamo che lo sia…
Aristotele poneva la democrazia tra le forme di governo degenerate ( il cattivo governo dei molti ) :
“ la democrazia è governo dei poveri a proprio vantaggio “
↓Non è una visione socio-economica perché nella democrazia
governerebbero i poveri anche se in minoranza.
È uno dei tre casi di governo nell’ interesse proprio
Capitolo 8.2: partecipazione e rappresentazione
Ad Aristotele si affiancarono altri pensatori :
Per Erodoto ( coniatore del termine ) la democrazia era fondata sulla Isonomia;
50 anni dopo Senofonte afferma “ è assurdo che il demos abbia il diritto di fare quel che gli piace “.
In breve il buono della democrazia venne travolto
l’ isonomia ebbe breve vita;
Le leggi venivano fatte e disfatte dal demos a suo piacimento, così così la polis si polarizzava in una lotta di classi.
L’ autogoverno dei greci comportava una totale devozione del cittadino al pubblico servizio
↓
doveva trascurare i propri affari per lavorare a profitto della città:così si creava un profondo disequilibrio nella vita
associata.
______________________
La democrazia indiretta è un correttivo della democrazia diretta:
Permette di sfuggire alla radicalizzazione del potere;
Anche senza partecipazione totale mantiene il controllo e la limitazione del potere;
In Grecia tutti i poteri erano assorbiti dalla polis
Sprofondarono in un vortice di troppa politica;
“ Chi ha bisogno di lavorare per vivere non può essere cittadino “ Aristotele
Gli antichi avrebbero scelto la democrazia diretta o partecipativa ?
È davvero un dubbio
Mentre i moderni, per avere una democrazia duratura, si sono accontentati di meno democrazia.
I moderni pretendono meno dalla partecipazione al potere ma una maggiore libertà individuale.
Quando si dice “ limitazione del potere “ si tenta di eliminare l’ oppressione dell’ uomo sull’ uomo in nome della libertà
individuale.
- L’assenza di una sfera privata, personale, di libertà;
- L’affermazione della libertà per mezzo della partecipazione politica attiva;
- La negazione di indipendenza e sicurezza soggettive.
- L’identità tra libertà umana e governo collettivo
e- L’eteronomia dell’individuo dalla società politica
Capitolo 8.3: libertà collettiva e libertà individuale
Il significato che la civiltà greca ascriveva al soggetto umano ben differisce da quello tradizionalmente tollerato dai moderni sistemi valutativi democratici; entro la polis alcun valore personale o privato dell’individuo fu consentito, mentre vi resistette soltanto quello civile.
Nell’agire politico (comunitario) oltre a conservarsi i principi di una norma costituzionale, quella della Democrazia Diretta e Partecipatoria, si annunciava l’individuo, si manifestava il ruolo sociale del personaggio umano, così finalmente sottratto all’oscurità di un intimità mai riconosciuta.
Disporre di diritti politici, votare, nominare magistrati, conseguire dignità pubbliche: in questo soltanto si risolveva la Libertà Greca, esclusivamente dedita alla tutela della collettività sull’individuo e alla definitiva negazione di ogni indipendenza.
producono
• Libertà Greca
Riassumendo:
- Alessandro Bandini -
• Libertà Moderna
soggettivo proprio e inalienabile all’individuo.Vive infatti tra i moderni e gli antichi non tanto una differenza di intenzioni quanto piuttosto di esperienze sociali, culturali e ideali, che hanno infine consentito la sperimentazione e la definitiva approvazione di nuove forme di libertà: rispetto e tutela dell’individuo-persona, diritto alla difesa giuridica personale, garanzia di indipendenza e sicurezza soggettive sono sì conquiste profondamente radicate nella coscienza privata e pubblica dei moderni sistemi democratici e civili, ma sono ancor prima il prodotto di una nuova congiuntura storica.
E’ grazie ad eventi quali il rinascimento, il giusnaturalismo, la Riforma e tutta la lunga meditazione filosofica conclusasi in Kant, che la società occidentale ha potuto maturare l’attuale concezione di libertà umana: svincolata al suo significato politico e civile originario, essa è divenuta l’intrinseca testimonianza di un valore
Libertà Moderna
Il soggetto sociale consegue valore e dignità
personali.(indipendenti dalle nozioni di cittadinanza, politicità, statualità cui usava soggiacere)
Consente:
- una inedita individualità umana del cittadino;
- il diritto alla difesa giuridica personale;
- rispetto e tutela per una libertà soggettiva e“privata”.La libertà può conservarsi soltanto entro i diritti
positivi dell’uomo e non più in sottordine allo Stato
- Alessandro Bandini -
La democrazia degli antichi fu breve, quanto?
Il termine democrazia viene coniato da Erodoto a metà del V secolo
E finì con la morte di Alessandro Magno del 323 a.C.
Poi non si parlò più di democrazia, ma di respublica
• Respublica = “ cosa di tutti “ interesse generale;• Democrazia = “ cosa di una parte “ il demos potere di
qualcuno.
Capitolo 8.4: democrazia e repubblica
L’ inglese commonwealth (common weal) indica il benessere comune
Così si delinea la repubblica come un sistema politico intemedio tra la “ cosa di uno solo “ e la “ cosa del popolo “
Nella Storia…
Kant critica chi confonde la repubblica con la democrazia; ogni governo è dispotico o repubblicano la democrazia ( nel senso proprio del termine ) è un dispotismo
Hamilton-Madinson repubblica ( sistema rappresentativo ) e democrazia ( la democrazia diretta ).
“ Le democrazie hanno sempre offerto turbolenza e dissidi […] in contrasto con ogni forma di garanzia delle persone”
Limitazioni del pluralismo
Fideismo e fanatismo;
affidamento solo alla fede con degrignazione della ragione
riconoscersi ed identificarsi in maniera esasperata in
un particolare credo o sistema di credenze
Stato vincolato alla volontà della chiesa;
Stato che politicizza la società;
Idee diverse e dibattito aiutano un ordine politico-sociale
Differenziazione = vitale per convivenza
Genesi Prima della Riforma:
Diversità = causa di Rovina degli Stati
Umanità = necessari
Fondamento Dei governi
Capitolo 8.5: la scoperta del Pluralismo
Chi ha scoperto il pluralismo?
Nessuno in particolare. Essendosi l’idea sviluppata durante la Riforma si pone l’attenzione sui riformatori, in particolare sulle sette puritane.
I puritani hanno chiarito ciò che appartiene a Dio e ciò che appartiene allo Stato.
Tuttavia invocarono la libertà di conoscenza e d’opinione
per sé.
Punti fondamentali
Pluralismo:
I. Concepito Come una credenza Di valore
II. Presuppone e Comporta la tolleranza
III. Esigenza della Chiesa separata Dallo Stato e della Società autonoma
Conclusione
Spesso viene subordinato il valore di “liberalismo”, concetto sottinteso, quando si parla di democrazia.
IN REALTA’
La democrazia moderna esiste perché è istituita da una prevalenza liberale
La democrazia moderna dovrebbe
essere chiamata “liberal democrazia”.
Democrazia antica
Prevale il concetto di uguaglianza.
Si basa sulla partecipazione dei cittadini.
Democrazia liberale
Prevale l’idea di libertà.
Si fonda sulla competizione tra candidati e sul meccanismo della delega tramite elezioni.
democrazia moderna = liberaldemocrazia
Combina il principio della sovranità con la tutela dei diritti liberali e con la divisione del potere
Per i greci
democrazia = decisioni collettive
Hobbes: “ Ateniesi e Romani erano liberi, vale a dire che le loro città erano libere.
Ma città libere ≠ cittadini liberoL’ idea di libertà moderna non coincide con quella degli ateniesi
[ perché storicamente separati da noi ]
Nessun margine di indipendenza
Nessuna protezione per
il singolo
Capitolo 8.6: ricapitolazione
I greci partecipavano alla polis per arrivare al polítes
l’ individuo è sussunto della sua città
Opposizione tra concezione dei moderni e degli antichi:
l’ uomo non è semplicemente :
cittadino di uno Stato la partecipazione di
una società collettiva
L’ esercizio del potere collettivo non risolve i nostri problemi
Nemmeno risolveva i problemi dei greci tutto quello le la folle acclamava finiva per diventare legge
Questo sancì la fine dell’ isonomia
È grazie alla diseguaglianza al modello Greco che le nostre democrazie sono in grado di durare
Esistono due tipi di democrazia
non intercambiabili :
Come esercizio diretto del potere
Come controllo e limitazione del
potere
I moderni non hanno solo creato una democrazia in grado di durare, ma hanno anche risolto problemi che i greci non risolsero, e perseguito valori che essi non conoscevano.
Capitolo 9Libertà e legge
Libertà
Esistono due libertà completamente differenti
politica liberale
Libertà politica• Libertà politica è coesistere in libertà e resistere alle illiberalità;• Libertà protettiva poiché permette di essere “liberi da…” per
poter essere “liberi di…”;• Combatte l’abuso di potere e ha la possibilità di limitare
l’esercizio del potere;• Protegge i cittadini dalle oppressioni;
composta da 5 elementi
privacy e indipendenza
(libertà da…)
abilità,potere e opportunità
(libertà di…)
Portano alla completa libertà
Libertà liberale
• Ritiene che il cittadino è libero da oppressioni solo se è servo delle leggi;
• Siamo liberi se sottostiamo alle leggi e non ai padroni;
Supremazia della legge e democrazia in Rousseau
• Sostiene che la libertà era fondata dalla legge e nella legge
e che il problema della politica è mettere la legge al di
sopra dell’uomo.
• Ritiene che lo stato abbia bisogno di poche leggi,che devono essere fatte da un legislatore.
• Reputa la Repubblica la migliore forma di governa,tale governo è guidato dalla volontà generale, che è la legge.
Se viene meno il vigore della legge non si può avere né libertà né sicurezza e di conseguenza si avrà uno stato di
padroni e schiavi
Libertà e autonomia
• Sempre Rousseau sostiene che l’uomo è libero quando governano le leggi e non altri uomini perché non è esposto a nessun arbitrio.
• È possibile avere libertà solo se non abbiamo impedimenti d’ azione.
Diritto dei legislatori
Oggi non siamo liberi perché produttori di leggi alle quali siamo sottoposti,ma perché i legislatori che le fanno,
sono liberi di farle secondo il loro libero arbitrio.
COSTITUZIONALISMORifonda ed equilibra in sé la legge come
limite e come manifestazione di volontà,ma tale equilibrio è funzione di come la legge
viene concepita
Costituzionalismo
Consente di fare le leggi trasformando il Parlamento in
un organo legislativo
Fa si che siamo governati da leggi solo se il legislatore è
sottoposto a queste
Controllo delle leggi permette di evitare che un tiranno eserciti il suo
potere in nome della legge
Mentre in passato il giudice creava leggi conformi alle consuetudini,i legislatori moderni concepiscono la legge semplici e puri comandi. Tutto questo porta ad uno sciupo delle leggi per 4 motivi:
I 4 motivi
• 1° inflazione di leggi: vengono formulate talmente tante leggi che vengono chiamate così,ma che non hanno nessun valore,quindi si ha un inflazione di leggi
• 2° cattiva qualità: troppe leggi sminuiscono la loro importanza e si ha una perdita di chiarezza.
• 3° perdita di certezza: la funzione del sistema giuridico è di dare ai destinatari delle norme,ma il continuo rifacimento delle leggi non permette di avere la certezza che ci aspettiamo.
• 4° perdita di generalità: siamo davanti ad una crescita di una legislazione settoriale,dunque di leggi non uguali per tutti. Questa mancanza di generalità porta alla mancanza di protezione.
Leggi e diritti
Libertà è liberarsi dalla legge,ma la libertà è una
questione rapportuale e non intereriore.
La libertà di ognuno deve trovare il suo limite nella reciprocità,ovvero nel rispetto della libertà
degli altri
Sono “libertà da...” convertite in “libertà di…”
Con l’ aumentare dei diritti cresce la libertà politica,si allarga in
libertà economica e la libertà liberale trapassa in libertà democratica
EGUAGLIANZA
“L’ineguaglianza è facile perché richiede soltanto di galleggiare con la corrente, laddove l’eguaglianza è
difficile perché ci richiede di nuotare controcorrente.”
(Tawney)
CAPITOLO 10
Identico e giusto Eguaglianza al singolare=idea-protesta simbolo della
rivolta contro le cristallizzazioni gerarchiche,i dislivelli fortuiti,gli svantaggi o vantaggi di nascita Rousseau: ”è precisamente perché la forza delle cose tende sempre a distruggere l’eguaglianza, che la forza della legislazione deve sempre tendere a mantenerla”(contratto sociale,II,11)
Eguale identico≠Eguale giustizia
eguaglianza tra gli uomini Aristotele: “ingiustizia è
ineguaglianza,giustizia è
eguaglianza”
Eguaglianza al plurale=idea-proposta
Eguali opportunità L’eguaglianza di opporunità risale alla rivoluzione francese Dichiarazione dei diritti(1789) articolo 6: “essendo tutti i cittadini eguali(agli occhi della legge) essi hanno eguale titolo a tutti gli
emolumenti e posizioni del pubblico ufficio in accordo con le loro capacità e in ragione del solo criterio della loro virtù e intelligenza”. Premessa isonomìa _eguale accesso a tutti i pubblici uffici
per merito: in ragione di capacità,virtù e
intelligenza _eguali partenze
Eguali opportunità
Eguale accesso: eguale riconoscimento a eguali capacità promuovere una meritocrazia
posto da forme-diritti,procedure,modalità- di accesso Eguali partenze:i parenti devono essere in condizioni eguali poste da condizioni e circostanze materiali Eguale accesso=libertà-eguaglianza/Eguali
partenze=eguaglianza ma dubbia libertà
difficile però eguagliare le
partenze: il povero è sempre
svantaggiato di fronte al ricco
poiché l’eguale
partenza richiede eguale
benessere e confluisce in una
relativa eguaglianza economica
positiva: relativo
pareggiamento nell’avere e degli averi Eguaglianza economica negativa: nulla a nessuno
Eguaglinza economica relativa e al positivo istanza delle eguali opportunità di partenza.
Eguali opportunità Eguaglianza economica Ridurre la miseria,pareggiare gli estremi del miliardario e del
mendicante, non è oggi soltanto “giustizia economica”,è anche giustizia nelle opportunità.
Tipi di eguaglianze• Eguaglianza giuridico-politica• Eguaglianza sociale eguale
accesso• Eguaglianza di opportunità
eguali partenze
relativa (al positivo)• Eguaglianza economica
radicale (al negativo)
• Egualitarismo totale (tutti identici in tutto)
Criteri semplificati
• Quote eguali a tutti • Quote proporzionate alle differenze rilevanti• Quote tanto sproporzionate da neutralizzare le
differenze rilevanti• A ciascuno in ragione della capacità• A ciascuno in ragione del bisogno
Criteri di eguaglianza
1. Lo stesso a tutti: eguali quote (oneri, benefici) o regole a tutti
2. Lo stesso agli stessi: eguali quote (oneri, benefici) o regole a chi è uguale, e diseguali a chi è diseguale. Cosi:
2a in proporzione(monotonica o progressiva) 2b quote diseguali per differenze rilevanti 2c quote eguali per meriti eguali (a ciascuno in
ragione delle capacità) 2d quote eguali per bisogni eguali (a ciascuno
secondo i suoi bisogni)
Liberalismo Puro e SempliceLiberalismo Puro e Semplice I movimenti politici delI movimenti politici del LiberalismoLiberalismo, , SocialismoSocialismo, , ComunismoComunismo,, DemocraziaDemocrazia caratterizzano la lotta politica del XIX e del XX sec caratterizzano la lotta politica del XIX e del XX sec.. Tutti e quattro nascono contemporaneamente dalla riv. FranceseTutti e quattro nascono contemporaneamente dalla riv. Francese.. De Ruggiero afferma cheDe Ruggiero afferma che: “ ... tra il 1789 e il 1793, tre rivoluzioni si svolgono : “ ... tra il 1789 e il 1793, tre rivoluzioni si svolgono
l’ una dall’ altra, e l’ una forma nel tempo stesso il complemento e l’ antitesi l’ una dall’ altra, e l’ una forma nel tempo stesso il complemento e l’ antitesi dell’ altra. [...] una sola delle tre rivoluzioni è veramente matura: quella dell’ altra. [...] una sola delle tre rivoluzioni è veramente matura: quella liberale borghese.”liberale borghese.”
LIBERALISMO PURO E SEMPLICELIBERALISMO PURO E SEMPLICE Secondo Sartori il Secondo Sartori il fenomenofenomeno nasce precedentemente alla nasce precedentemente alla parolaparola, apparsa , apparsa
per la prima volta in Spagna tra il 1810-11 il cui sviluppo è ancora più per la prima volta in Spagna tra il 1810-11 il cui sviluppo è ancora più tardivo, e ciò lo tardivo, e ciò lo connotò negativamente. connotò negativamente.
Stati Uniti: Stati Uniti: esempio di pensiero liberale, il termine non riuscì ad attecchire: esempio di pensiero liberale, il termine non riuscì ad attecchire: “Gli Americani percepirono il loro sistema prima come una repubblica e “Gli Americani percepirono il loro sistema prima come una repubblica e subito dopo come una democrazia”. La costituzione americana è il prototipo subito dopo come una democrazia”. La costituzione americana è il prototipo delle altre costituzioni liberali, ma gli Americani non la avvertono come tale ( delle altre costituzioni liberali, ma gli Americani non la avvertono come tale ( Dahl Dahl la chiama democrazia madisoniana ).la chiama democrazia madisoniana ).
Francia e Inghilterra: Francia e Inghilterra: la parola acquista accezioni sbagliate la parola acquista accezioni sbagliate
Capitolo 11Capitolo 11
LIBERALISMO ≠ LIBERISMOLIBERALISMO ≠ LIBERISMO
Mentre il Mentre il liberalismoliberalismo acquisiva un nome proprio era in corso la acquisiva un nome proprio era in corso la 1 1 aa Rivoluzione Rivoluzione IndustrialeIndustriale. Sotto l’ ottica di un simile fenomeno guadagnava una notevole . Sotto l’ ottica di un simile fenomeno guadagnava una notevole importanza il importanza il liberismo economico.liberismo economico.
Per tale ragione il termine liberalismo acquisì un’ accezione più economica che Per tale ragione il termine liberalismo acquisì un’ accezione più economica che politica, e additato come manifestazione dell’ animo “borghese e capitalista” politica, e additato come manifestazione dell’ animo “borghese e capitalista” ottenne le ostilità del proletariato industriale. ottenne le ostilità del proletariato industriale.
==
LIBERALISMOLIBERALISMO
≠≠
LOCKE, MONTESQUIEU, MADISON, CONSTANTLOCKE, MONTESQUIEU, MADISON, CONSTANT:
non furono teorici di economia ma
del costituzionalismo e della libertà politica..
Teoria + Prassi della libertà individuale, della protezione giuridica e dello stato costituzionale.
Economia di mercato
Socialismo e SocialdemocraziaSocialismo e Socialdemocrazia Caratteristica comune:Caratteristica comune:
avversione e negazione dellaavversione e negazione della
proprietà privataproprietà privata
Nel capitolo l’autore analizza la Nel capitolo l’autore analizza la Riv. FranceseRiv. Francese asserendo che : asserendo che :
1)1) Nel 1791 la Nel 1791 la Dichiarazione dei Diritti Dichiarazione dei Diritti statuiva che statuiva che
“ “La proprietà è un diritto sacro ed inviolabile”La proprietà è un diritto sacro ed inviolabile”
… … per necessitàper necessità
con giusta con giusta
indennitàindennità
Era inconcepibile che Era inconcepibile che
si convertisse in strumentosi convertisse in strumento
di uguaglianza materialedi uguaglianza materiale
Dalla 1 e dalla 2 segue che:Dalla 1 e dalla 2 segue che: LA RIV. FRANCESE LA RIV. FRANCESE NON ERANON ERA ( O LO ERA ( O LO ERA
LIMITAMENTE) LIMITAMENTE) SOCIALISTASOCIALISTA
Esistono tanti tipi di socialismo
Nessuno può esserne privato se non …
2) La Riv. Francese era diretta contro il potere
fu necessaria la maturazionefu necessaria la maturazione
della Riv. Industriale ( e i della Riv. Industriale ( e i
disagi da essa derivanti)disagi da essa derivanti)
Con Leroux appare il termine socialismoCon Leroux appare il termine socialismo
Dal 1821 al 1848 molteplici moti di protesta sociale ed economica:Dal 1821 al 1848 molteplici moti di protesta sociale ed economica:
NON ANCORA SOCIALISMONON ANCORA SOCIALISMO ( arcipelago di sinistra ) ( arcipelago di sinistra )
Dopo la sconfitta che le idee socialiste (1848) subirono con il colpo di Stato di Luigi Dopo la sconfitta che le idee socialiste (1848) subirono con il colpo di Stato di Luigi Bonaparte il socialismo si trasferì in Germania e diede origine e diffusione ai partiti Bonaparte il socialismo si trasferì in Germania e diede origine e diffusione ai partiti operai operai
Per la nascita del pensiero socialista…
Fourier Owen Saint-Simon Leroux Blanc Proudhon Blanqui
MARXISMOMARXISMO18481848 Manifesto dei comunisti di Marx-Engels si afferma un socialismo Manifesto dei comunisti di Marx-Engels si afferma un socialismo inficiato dalla sua dottrina inficiato dalla sua dottrina 1863 1863 Lassalle a capo del 1 Lassalle a capo del 1°° partito operaio tedesco partito operaio tedesco18691869 Liebknect e Bebel formano il partito marxista Liebknect e Bebel formano il partito marxista18751875 Unificazione dei 2 partiti a Gotha Unificazione dei 2 partiti a Gotha1891 1891 Kautski sende il programma di Erfurt che definì il marxismo Kautski sende il programma di Erfurt che definì il marxismo ortodossoortodosso
SOCIALISMO ITALIANOSOCIALISMO ITALIANO
Bissolati Bissolati fonda nel 1912 il partito riformista fonda nel 1912 il partito riformistaTurati Turati marxista che si oppone al massimalismo rivoluzionario marxista che si oppone al massimalismo rivoluzionarioLabriola Labriola marxismo italiano, interprete originale di Marx marxismo italiano, interprete originale di Marx
OGGI OGGI i partiti socialdemocratici i partiti socialdemocratici hanno ripudiato il marxismohanno ripudiato il marxismo..
PERIODI DELLA PERIODI DELLA SOCIALDEMOCRAZIASOCIALDEMOCRAZIA
11° ° fase ( sino al 1918 )fase ( sino al 1918 ) : :
Socialdemocrazia non distingue nulla. Il partito di Bebel e quello di Kautski poi si Socialdemocrazia non distingue nulla. Il partito di Bebel e quello di Kautski poi si definisce socialdemocraticodefinisce socialdemocratico
SOCIALDEMOCRAZIA = SOCIALISMO = PASSAGGIO AL COMUNISMOSOCIALDEMOCRAZIA = SOCIALISMO = PASSAGGIO AL COMUNISMO
22°° fase ( dal 1918 ) fase ( dal 1918 ) : :
Lenin fonda il Partito Comunista Russo Lenin fonda il Partito Comunista Russo
Divisione tra il Divisione tra il
IL socialismo resta marxismo che vede nel capitalista un nemico e che ricerca una IL socialismo resta marxismo che vede nel capitalista un nemico e che ricerca una nuova società senza proprietà, senza classi e senza Stato.nuova società senza proprietà, senza classi e senza Stato.
33° ° fase ( sino al 1940 )fase ( sino al 1940 ) : :
Competizione fra socialisti e comunisti per definire il reale partito marxista (In Italia la Competizione fra socialisti e comunisti per definire il reale partito marxista (In Italia la questione si risolse con il questione si risolse con il CONGRESSO DI LIVORNO, 1921CONGRESSO DI LIVORNO, 1921 ) )
Il Socialismo rimase marxista sino al 1940.Il Socialismo rimase marxista sino al 1940.
COMUNISMO (leninismo – stalinismo)≠
SOCIALISMO
La Democrazia LiberaleLa Democrazia Liberale
Evo antico, medioevo, assolutismo Evo antico, medioevo, assolutismo regimi regimi liberi e repubblicheliberi e repubbliche
Fine monarchie assolute Fine monarchie assolute si dissolve l’antitesi si dissolve l’antitesi monarchia/repubblicamonarchia/repubblica
1789 (Riv. Francese) 1789 (Riv. Francese) dissidio tra liberalismo e dissidio tra liberalismo e democrazia democrazia
1848 (socialismo) 1848 (socialismo) dissidio tra democrazia e dissidio tra democrazia e socialismosocialismo
DEMOCRAZIADEMOCRAZIA•Eguaglianza nella libertà•Eguaglianza assertrice di libertà
SOCIALISMOSOCIALISMO•Eguaglianza nel disagio e nella servitù•Eguaglianza negatrice di libertà
•Metà del XIX ideale liberale e ideale democratico si fondono e si confondono: Democrazia intesa come Liberal democrazia (attributi del liberalismo)•Libertà è il fine e la democrazia è lo strumento prevale la democrazia i liberali rinunciano alla propria identità liberalismo è inteso come etichetta
Libertà ed UguaglianzaLibertà ed Uguaglianza
Liberalismo = libertàLiberalismo = libertà
TocquevilleTocqueville
Democrazia = uguaglianza
La liberal democrazia tende a conciliarle entrambe
Libertà e uguaglianza sono la demarcazione tra liberalismo e democrazia Uguaglianza liberale = preparare tramite la libertà aristocrazie qualitative uguaglianza giuridico-politica contraria al merito regalato dall’altoDemocrazia = uguaglianza che frena ogni sforzo di differenziazione
Uguaglianza = allargamento orizzontale “eguali opportunità di diventare ineguali”Democratico = integrazione sociale, fa perno sulla società
Libertà = slancio verticale“diseguali opportunità per diventare eguali”
Liberale = apprezza l’ innovazione, fa perno sull’ individuo
PROGRESSISTIPROGRESSISTI Identificano libertà e Identificano libertà e
uguaglianza uguaglianza Partendo da una libertà Partendo da una libertà
formale (uguaglianza) formale (uguaglianza) giungono a identificarla giungono a identificarla con la libertà realecon la libertà reale
SARTORISARTORI Divide libertà e Divide libertà e
uguaglianzauguaglianza Pur notando il possibile Pur notando il possibile
passaggio da una libertà passaggio da una libertà formale (uguaglianza) ad formale (uguaglianza) ad una libertà reale una libertà reale preferisce distinguerle preferisce distinguerle
A = libertà formale B = libertà reale
Se A è condizione di B, A = B
Se A è condizione di B, A ≠ B
Stato liberale e Società Stato liberale e Società democraticademocratica
LIBERALISMOLIBERALISMO
Tecnica dei limiti del Tecnica dei limiti del potere dello statopotere dello stato
Attenzione verso la Attenzione verso la formaforma dello stato dello stato come devono essere come devono essere create le norme create le norme
Democrazia in senso Democrazia in senso politicopolitico
DEMOCRAZIADEMOCRAZIA
Immissione del potere Immissione del potere popolare dello statopopolare dello stato
Importanza del Importanza del contenutocontenuto delle norme delle norme cosa cosa dev’essere stabilito dalle dev’essere stabilito dalle normenorme
Democrazia in senso Democrazia in senso sociale - economicosociale - economico
DemocraziaDemocrazia è più del è più del liberalismoliberalismo in senso sociale ma non in senso politico in senso sociale ma non in senso politico Il liberalismo è un presupposto della democrazia Il liberalismo è un presupposto della democrazia La democrazia politica coincide con il liberalismoLa democrazia politica coincide con il liberalismo
La democrazia è più del liberalismo quando mira a obiettivi come La democrazia è più del liberalismo quando mira a obiettivi come l’eguaglianza sociale e il benessere economico l’eguaglianza sociale e il benessere economico
Più democrazia democrazia in senso socialePiù democrazia democrazia in senso sociale
contenuto sociale contenuto sociale
modo di essere della societàmodo di essere della società
antefatto e substrato della democrazia in grandeantefatto e substrato della democrazia in grande
Non comporta meno liberalismoNon comporta meno liberalismo
Democrazia riceve dal liberalismo le strutture politiche che la rendono agibileDemocrazia riceve dal liberalismo le strutture politiche che la rendono agibile
DemocraticoDemocratico:: per il benessere, eguaglianza e per il benessere, eguaglianza e
coesione sociale coesione sociale
Liberale: per i problemi della servitù politica, della forma dello stato e delle iniziative individuali
Democrazia liberaleDemocrazia liberale