DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ART. 6 O. M. 38/99) CLASSE QUINTA SEZ. A INDIRIZZO: GRAFICA...
Transcript of DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ART. 6 O. M. 38/99) CLASSE QUINTA SEZ. A INDIRIZZO: GRAFICA...
0
codice meccanografico: ANIS01800E
C. F. 81002070423 P.I. 01497170421
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(ART. 6 O. M. 38/99)
CLASSE QUINTA SEZ. A
INDIRIZZO: GRAFICA E COMUNICAZIONE
OPZIONE: TECNOLOGIE CARTARIE
DATA DI ADOZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE: 15.05.2019
1
INDICE
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA Pag. 2
PRESENTAZIONE DEL CORSO Pag. 3
DATI SULLA CLASSE Pag. 5
INDICAZIONI SU STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE Pag. 7
INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA Pag. 8
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – GRIGLIE DI VALUTAZIONE Pag. 11
LABORATORI TECNICI Pag. 20
IMPIANTI DI CARTIERA, AUTOMAZIONE E DISEGNO Pag. 24
TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE Pag. 47
CHIMICA CARTARIA E LABORATORIO Pag. 50
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA e STORIA Pag. 52
LINGUA INGLESE Pag. 58
MATEMATICA Pag. 61
SCIENZE MOTORIE Pag. 68
RELIGIONE Pag. 70
2
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
La scuola nasce come Regia Scuola Professionale di Arti e Mestieri alla quale nel
1939 si aggiunge l’Istituito industriale, specializzato per la lavorazione della carta, annesso
alla Scuola tecnica "G. Battista Miliani”.
Parallelamente nel 1949 l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Industriale si amplia
verso il settore chimico, dando luogo ad una specializzazione chimico cartaria, per poi
dare luogo, nel 1965, a due corsi di studio autonomi e distinti: uno per periti chimici e l’altro
per periti cartai. Nel 1970 viene inaugurata la nuova sede in Largo Salvo D'Acquisto e
l'Istituto viene titolato allo scomparso Senatore Aristide Merloni. Nel 1971 viene istituito il
corso di perito meccanico, al quale si aggiunge nel 2000, per rispondere alle nuove
esigenze formative del territorio, il corso di perito informatico, sperimentazione Abacus e
nel 2005 il corso serale per periti informatici. Dall’anno scolastico 2011-2012, la scuola
professionale e l’Istituto Tecnico Industriale sono state nuovamente riunite nell’Istituto di
Istruzione Superiore “Merloni-Miliani”.
La scuola ospita studenti che provengono sia da Fabriano sia, numerosi, da comuni
limitrofi. Questi ultimi generalmente sono pendolari e arrivano alla nostra sede con il
trasporto pubblico, solo poche unità sono ospitate presso il convitto gestito dall’Istituto
Agrario.
Nella sede ITIS sono presenti attualmente 4 indirizzi diurni ed un indirizzo serale:
Chimica, Materiali e Biotecnologie – articolazione Chimica e Materiali,
Grafica e comunicazione - opzione Tecnologie Cartarie,
Informatica e telecomunicazioni - articolazione Informatica,
Meccanica, meccatronica ed energia - articolazione Energia
Progetto Sirio – Informatica (serale)
Oltre alla formazione istituzionale, nell’istituto sono attivati percorsi di formazione
linguistica per le certificazioni finali dei livelli B1 e B2, sono attivi scambi culturali con la
Francia (Città di Lille). La scuola è anche sede di esame ECDL e collabora con la
fondazione ITS per l’Efficienza energetica.
3
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Obiettivo del corso per Periti di Grafica e Comunicazione – opzione Tecnologie
Cartarie è formare una figura professionale, capace di inserirsi in una realtà produttiva
caratterizzata da una rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che da quello
organizzativo.
Le materie caratterizzanti l’indirizzo, occupano uno spazio settimanale intorno al
50% del totale monte ore disponibile. Si tratta di attività specialistiche che prevedono
l’alternanza di studio teorico ed applicazioni sperimentali, con l’ausilio dei laboratori. Le
materie dell’area comune concorrono in modo sostanziale alla completezza formativa del
corso. Nel periodo estivo gli studenti possono partecipare a stage presso aziende o enti e
ad iniziative volte a stabilire contatti con il mondo del lavoro e l’università.
L’indirizzo “Grafica e Comunicazione – opzione Tecnologie Cartarie” è finalizzato
all’acquisizione di competenze specifiche per intervenire nei processi produttivi del settore
cartario e grafico, nell’editoria a stampa e multimediale, nei servizi collegati. L’identità
dell’indirizzo è riferita ad attività professionali nel campo della comunicazione a mezzo
stampa e multimediale, con specifico riferimento all’uso delle tecnologie per progettare e
pianificare l’intero ciclo di lavorazione dei prodotti comunicativi, nel rispetto delle normative
sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro.
Dopo aver terminato il corso di studi, il Perito di Grafica e Comunicazione è in grado
di intervenire in aree tecnologicamente avanzate dell’industria cartaria, di quella grafica e
multimediale, utilizzando metodi progettuali, materiale e supporti diversi in rapporto ai
contesti e alle finalità comunicative richieste. Può svolgere l’attività di tecnico nell’industria
cartaria, nei servizi di stampa grafica e multimediale, nella progettazione di imballaggi e di
oggetti di carta e cartone (cartotecnica); l’orientamento formativo al quinto anno, finalizzato
allo sviluppo di competenze organizzative e gestionali, può indurre ad avere compiti di
tecnico addetto alla conduzione e al controllo di impianti di produzione di industrie cartarie
e di operatore nei laboratori scientifici.
Non è da escludere anche un proseguimento degli studi a livello universitario. La classe,
durante il triennio scolastico, ha partecipato alle attività dell’Alternanza Scuola Lavoro sia
all’interno dell’istituto, come azienda simulata, sia all’esterno come stage in varie aziende
dell’indotto industriale locale. Tali attività hanno colmato il target delle ore prefissato dalla
riforma della Buona Scuola, secondo il Dlg. 107/2015, per un totale di 400 ore, da fare
nell’arco dei tre anni del corso di specializzazione.
4
Durante il periodo dell’alternanza, i ragazzi hanno potuto constatare di persona cosa vuol
dire partecipare all’iter lavorativo di una azienda, convivendo e condividendo
problematiche e soluzioni; esperienza quindi, forte e costruttiva per coloro che si
affacceranno a breve nel mondo del lavoro.
Tutta la documentazione inerente a questa attività, per ogni singolo studente, è depositata
nella segreteria scolastica.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Saper interagire in maniera costruttiva con i colleghi ed il personale;
essere capace di fare scelte consapevoli e motivate;
dimostrare senso di responsabilità nei confronti della propria persona, dell’ambiente
e della strumentazione utilizzata;
saper rispettare le regole ed interpretarle come strumento di crescita;
acquisire consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze.
OBIETTIVI DIDATTICI
a) Conoscenze
saper riferire contenuti e concetti relativi alle discipline utilizzando il linguaggio
specifico.
b) Abilità
saper relazionare e rielaborare in modo autonomo le varie tematiche delle
discipline;
saper utilizzare le conoscenze, i principi, le leggi, nello stesso contesto in cui sono
state acquisite o in situazioni nuove;
saper utilizzare metodi, tecnologie e strumenti informatici essenziali;
saper utilizzare strumenti per l’aggiornamento autonomo delle conoscenze.
c) Competenze
saper argomentare in modo coerente e logico;
saper analizzare ed interpretare fatti e fenomeni e stabilire tra loro connessioni di
causa-effetto;
saper organizzare il lavoro di gruppo ed individuale.
5
d) Obiettivi minimi
sapersi esprimere in modo semplice ma chiaro;
acquisire i contenuti teorici e pratici essenziali della disciplina;
saper comprendere un testo, distinguendo le informazioni principali dalle secondarie;
saper applicare i contenuti fondamentali nello stesso ambito in cui sono stati appresi;
saper analizzare e risolvere semplici situazioni problematiche.
Quadro orario settimanale nel triennio
Materie 2^Biennio 5^ anno
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 4 4 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1
Chimica cartaria 5 2 2
Impianti di cartiera 4
Tecnologie dei processi di produzione e laboratori 3 + 6 5 + 6 5 + 6
Totale Ore SETTIMANALI 32 32 32
Continuità docenti
disciplina Dalla 3ª
alla 4ª classe
Dalla 4ª
alla 5ª classe
LINGUE E LETTERATURA ITALIANA NO NO
STORIA NO NO
LINGUA INGLESE SI NO
MATEMATICA SI NO
CHIMICA CARTARIA SI SI
IMPIANTI DI CARTIERA SI NO
TECNOLOGIE PROC PROD E LAB SI SI
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SI NO
RELIGIONE/ATTIVITA’ ALTERNATIVE SI SI
6
Composizione del Consiglio di Classe
COGNOME NOME RUOLO Disciplina/e
Bregnocchi Giancarlo Insegnante Laboratori tecnici
Romani Sandro Insegnante tecnico
pratico Laboratori tecnici
Burattini Pamela Insegnante Tecnologie dei processi di
produzione cartaria
Giulietti Antonella Insegnante Inglese
Luna Compagnucci Insegnante sostegno
Menghini Annamaria Insegnante tecnico pratico
Chimica cartaria
Minelli Laura Insegnante Lingua e letteratura italiana
Storia
Rocchegiani Katia Insegnante Matematica
Lucenti Silvana Insegnante Chimica cartaria
Ranciaro Arnalda Insegnante Religione
Ricci Stefano Insegnante Scienze motorie
Lacchè Andrea Insegnante Impianti di cartiera
7
Prospetto dati della classe
Anno
Scolastico
Iscritti
iniziali
Inserimenti
durante
anno
Trasferimento
o ritiro
Iscritti a
fine
anno
Ammessi
classe
successiva
2016/17 16 2 14 14
2017/18 17 3 2 15 15
2018/19 16 1 17
INDICAZIONI SU STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE
Il Consiglio di Classe ha ritenuto opportuno dotare gli studenti diversamente abili di
strumenti che sollevino l'allievo interessato da prestazioni rese difficoltose dal disturbo
medesimo, tuttavia sempre cercando di promuoverne l'autonomia, incoraggiando
l'interesse per lo studio, l'autostima e la consapevolezza del proprio modo di apprendere,
senza, nel contempo, permettere che essi fossero marcatori di differenza o percepiti come
facilitazioni. In particolare si è concordato, conformemente ai Pei e Pdp, di programmare le
verifiche con adeguato preavviso, consentire, durante le prove, l'utilizzo di strumenti
dispensativi (suddividere il programma oggetto di interrogazione in più parti da riferire in
momenti diversi) e compensativi (quali schemi e mappe concettuali purché elaborati dallo
studente). Le proposte didattiche sono state in parte diversificate per una sola studentessa
per la quale si è resa opportuna una programmazione differenziata, un percorso
individualizzato in alcune discipline e l'ausilio di una docente di sostegno per n. 12 ore
settimanali. Si è altresì potenziato l'ascolto degli studenti ed il dialogo con le famiglie
interessate al fine di creare una effettiva rete ed uno scambio di informazioni funzionali alla
maggior interpretazione delle esigenze e delle aspirazioni degli allievi più fragili.
8
INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA
Metodologie e strategie didattiche
I metodi didattici prevalentemente utilizzati nelle varie discipline sono stati la lezione
frontale, la lezione interattiva, la ricerca guidata, il lavoro di gruppo in laboratorio,
l’approfondimento individuale, il problem solving, la flipped classroom.
Nel corso dell'anno sono state proposte attività di recupero in itinere e/o pomeridiane.
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex ASL): attività nel triennio
Il progetto, realizzato con la cooperazione di tutti gli indirizzi della scuola, vuole far
conoscere agli studenti del secondo biennio e del quinto anno le diverse realtà lavorative
del territorio e inserisce gli studenti in contesti che possano sviluppare le loro capacità
relazionali e comunicative, responsabilizzarli al corretto atteggiamento da tenere negli
ambienti di lavoro, migliorare la loro capacità di utilizzare strumenti e tecnologie,
promuovere un atteggiamento che li porti ad “imparare a imparare”. I periodi di stage
integrano le attività di impresa simulata che nel corso dell’anno vengono effettuate in
orario scolastico, utili alla comprensione dell’organizzazione aziendale, delle
problematiche produttive, delle strutture organizzative di aziende ed Enti, alla
collaborazione tra studenti con formazione tecnico scientifica di diversa estrazione. Le
visite guidate e le attività di stage in Enti e aziende li coinvolge in un ambiente che offre
loro la possibilità di comprendere i requisiti necessari per un futuro inserimento in un
contesto lavorativo. Gli incontri con esperti delle Università e del mondo del lavoro, le
visite presso le strutture universitarie, sono uno strumento di orientamento per la scelta del
futuro percorso degli studi o nella intrapresa di una attività lavorativa.
Concretamente il progetto si è sviluppato con la collaborazione di esperti esterni che
hanno ricoperto ruoli dirigenziali nelle loro aziende. Il loro compito è stato descrivere agli
studenti del terzo anno l’organizzazione e le interazioni tra i vari settori aziendali. Durante
il quarto anno gli studenti, sotto la guida e supervisione degli esperti esterni e dei docenti
di indirizzo, hanno progettato e realizzato un prodotto commerciale, inerente al packaging
per un sapone liquido e solido, partecipando con le loro competenze specifiche alla sua
realizzazione in collaborazione con studenti di altri indirizzi che progettavano lo stampo,
l’impianto per la realizzazione del sapone, ecc…. Il quinto anno è stato prevalentemente
utilizzato per attività di orientamento verso Università e formazione post diploma. Le
9
attività di stage si sono svolte prevalentemente nel periodo di giugno del terzo e del quarto
anno. Quando possibile sono state effettuate tenendo conto degli interessi degli studenti e
della specificità del percorso scolastico.
Ambienti di apprendimento: Strumenti – Mezzi – Spazi del percorso Formativo
Il corso di Grafica e Comunicazione-opz. Tecnologie Cartarie, utilizza per le attività
laboratoriali tre ambienti: uno attrezzato per effettuare prove tecnologiche su vari tipi di
carta, un altro dedicato alla sua produzione e un terzo per la realizzazione della filigrana in
chiaro. Inoltre, il corso, prevede lo svolgimento di attività multimediali presso un’aula
attrezzata con personal computer e lim.
Le aule dove si svolgono le lezioni teoriche sono attigue ai laboratori ed usufruiscono della
rete wireless dell’istituto e di un videoproiettore.
ATTIVITA’ E PROGETTI
- Giornalino scolastico
- POF: progetto nato dal bando di concorso della Banca d’Italia “Inventiamo una
banconota”
- POF: progetto di stampa tipografica con macchina Heidelberg, di manoscritti
letterari presi dal programma didattico di Italiano/Storia ed Inglese
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
o Visita al Museo Storico della Carta (Istocarta) per la raccolta delle filigrane a cura dello
storico fabrianese Augusto Zonghi;
o Orientamento presso le Università di Ancona, Camerino, Perugina e Urbino;
o Progetto High School Game 2019;
o Corso PON su “Conoscenza e valorizzazione delle antiche manifatture: LA CARTA”
o Workshop Coca Cola presso aula Magna IIS Morea-Vivarelli;
o Visita allo stabilimento delle cartiere a Fabriano;
o Visita allo stabilimento delle cartiere a Rocchetta;
10
Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”
In sintonia con le azioni di sensibilizzazione e formazione finalizzate all’acquisizione di
conoscenze e competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”, la Classe V°
Chimica/Carta ha seguito un apposito modulo, all'interno del programma di storia, tenuto
dalla docente Luna Compagnucci, insegnante ed avvocato, d'intesa con la docente
curricolare prof.ssa Laura Minelli. Sono stati in particolar modo analizzati il termine
“Cittadinanza” e le modalità di acquisto della cittadinanza italiana, intesa come capacità di
sentirsi individui attivi che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della
società di cui fanno parte. E’ stato altresì affrontato il tema della Costituzione italiana (sua
genesi, composizione, funzione e confronto con il precedente Statuto Albertino di cui sono
state illustrate le principali caratteristiche ripercorrendo, in sintesi, le più rilevanti tappe
storiche), quale documento cardine della nostra democrazia e background fondamentale
che si auspica diventi sempre più patrimonio culturale dei nostri allievi. Una lezione ha
riguardato la libertà religiosa e, pertanto, i rapporti Stato-Chiesa, sia per quanto concerne
la chiesa cattolica che i culti di minoranza, con un richiamo ai Patti Lateranensi e
conseguente loro revisione con l'Accordo di Villa Madama. Infine, un cenno ai caratteri
dello Stato totalitario, quale approfondimento alla lezione sull'ascesa del fascismo e del
nazismo, in particolar modo richiamando la repressione delle libertà fondamentali ed
operando un confronto con lo stato democratico (all'uopo sono stati richiamati gli articoli
17,18 e 21 della Costituzione e si è condotto un proficuo dibattito sull'importanza della loro
salvaguardia contro ogni forma di dittatura).
In conclusione, l'obiettivo di questo breve percorso didattico è stato fornire ai ragazzi un
pensiero critico ed una migliore capacità analitica attraverso lo sviluppo di valori di
responsabilità sociale e morale, incoraggiando una partecipazione attiva all'interno della
comunità di appartenenza e potenziando una conoscenza storica che dia senso al
presente ma, soprattutto, consenta di orientarsi in una dimensione futura.
Percorsi interdisciplinari
Le materie di indirizzo sono state sviluppate con il costante scambio di informazioni sui
temi trattati. Un modulo di letteratura italiana relativo all’Estetismo, l’autore Oscar Wilde, è
stato trattato in parallelo dalle insegnanti di Italiano ed Inglese.
11
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Criteri di valutazione
La scelta dei metodi didattici di valutazione è funzionale alla finalità di favorire negli allievi
l’acquisizione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi educativi, espressi in
termini di conoscenze, competenze, abilità e socialità. Essa viene effettuata dopo
un’attenta analisi della situazione degli studenti, della struttura logica della singola materia
e delle risorse disponibili. Maggiori dettagli sono reperibili nelle relazioni dei singoli docenti
Criteri attribuzione crediti
Al termine di ogni anno scolastico l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi è stata
effettuata sulla base delle attività extrascolastiche documentate presentate dagli studenti o
sulla base della partecipazione attiva alla vita scolastica.
Griglie di valutazione prove scritte (eventuali indicazioni ed esempi di griglie che il
consiglio di classe ha sviluppato nel corso dell’anno o in occasione della pubblicazione
degli esempi di prova, nel rispetto delle griglie di cui al DM 769)
I punti assegnati per ogni indicatore vanno da 1 a 5 e quindi si distribuiscono su 5 livelli.
Per livelli intermedi, si può attribuire la valutazione intermedia di 0,5 punti.
12
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO
Tipologia A: Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
INDICATORI GENERALI DESCRITTORI PUNTI PESO PUNTEGGIO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. Coesione e coerenza testuale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura. Ricchezza e padronanza lessicale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
INDICATORI SPECIFICI
Rispetto dei vincoli posti nella consegna
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
3
Puntualità nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta). Capacità di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
2
Interpretazione corretta e articolata del testo
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
3
TOTALE
VOTO
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
13
Tipologia B: Analisi e produzione di un testo argomentativo.
INDICATORI GENERALI DESCRITTORI PUNTI PESO PUNTEGGIO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. Coesione e coerenza testuale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura. Ricchezza e padronanza lessicale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
INDICATORI SPECIFICI
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Capacità di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
2
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
2
TOTALE
VOTO
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
14
Tipologia C: Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
INDICATORI GENERALI DESCRITTORI PUNTI PESO PUNTEGGIO
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo. Coesione e coerenza testuale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura. Ricchezza e padronanza lessicale.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4
INDICATORI SPECIFICI
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e dell'eventuale paragrafazione.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
3
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
3
Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
2
TOTALE
VOTO
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
15
VALUTAZIONE SECONDA PROVA
VALUTAZIONE VALUTAZIONE
PRIMA PARTE: DISEGNO E RELAZIONE - ESERCIZIO SECONDA PARTE
PUNTEGGIO 0 - 5 PUNTEGGIO 0 - 5 PUNTEGGIO 0 - 5
DISEGNO E RELAZIONE ESERCIZIO QUESITO 1 QUESITO 2
AL
UN
NO
IND
.1
P
ES
O 5
IND
.2
P
ES
O 6
IND
.3
P
ES
O 6
IND
.4
P
ES
O 3
TOTALE PUNTI DISEGNO E RELAZIONE (MAX 100) IN
D.1
P
ES
O 5
IND
.2
P
ES
O 6
IND
.3
P
ES
O 6
IND
.4
P
ES
O 3
TOTALE PUNTI ESERCI ZIO (MAX 100)
TOTALE PUNTI PRIMA PARTE (MAX 70) IN
D.1
PE
SO
5
IND
.2
P
ES
O 6
IND
.3
P
ES
O 6
IND
.4
P
ES
O 3
TOTALE PUNTI QUESITO 1 (MAX 100) IN
D.1
P
ES
O 5
IND
.2
P
ES
O 6
IND
.3
P
ES
O 6
IND
.4
P
ES
O 3
TOTALE PUNTI QUESITO 2 (MAX 100)
TOTALE PUNTI SECONDA PARTE (MAX 30)
TOTALE PUNTI PRIMA + SECONDA PARTE (MAX 100)
VALUTAZIONE FINALE IN VENTESIMI
AL 4
5 4 3 83 4 5 4 3 83 59 4 5 4 3 83 4 5 4 3 83 26 85 18
Ogni peso è moltiplicato per un punteggio da 0 a 5; si aggregano i punteggi ottenuti dai quattro indicatori e la somma si moltiplica per la
percentuale associata alla tipologia di parte della prova.
ESEMPIO:
DISEGNO E RELAZIONE: IND.1 PESO 5 IND.2 PESO 6 IND.3 PESO 6 IND.4 PESO 3 TOTALE PUNTI DISEGNO E
RELAZIONE (MAX 100) MOLTIPLICATO PER 50%
4X5=20 5X6=30 4X6=24 3X3=9 TOT 83, 83X0,5=41,5=42
ESERCIZIO: IND.1 PESO 5 IND.2 PESO 6 IND.3 PESO 6 IND.4 PESO 3 TOTALE PUNTI ESERCIZIO
(MAX 100) MOLTIPLICATO PER 20%
4X5=20 5X6=30 4X6=24 3X3=9 TOT 83, 83X0,2=16,6=17
TOTALE PUNTI PRIMA PARTE (MAX 70) = 59
QUESITO 1: IND.1 PESO 5 IND.2 PESO 6 IND.3 PESO 6 IND.4 PESO 3 TOTALE PUNTI QUESITO 1
16
(MAX 100) MOLTIPLICATO PER 15%
4X5=20 5X6=30 4X6=24 3X3=9 TOT 83,
83X0,15=12,5=13
QUESITO 2: IND.1 PESO 5 IND.2 PESO 6 IND.3 PESO 6 IND.4 PESO 3 TOTALE PUNTI QUESITO 2
(MAX 100) MOLTIPLICATO PER 15%
4X5=20 5X6=30 4X6=24 3X3=9 TOT 83,
83X0,15=12,5=13
TOTALE PUNTI SECONDA PARTE (MAX 30) = 26
TOTALE PUNTI PRIMA + SECONDA PARTE (MAX 100) = 85 84 17
85 17
85 18
87 18
88 18
89 18
90 18
91 19
92 19
17
INDICATORI DESCRITTORI P
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.
molto frammentaria
conoscenza superficiale e incompleta dei concetti fondamentali della disciplina
Qualche incertezza ma sostanziale conoscenza degli aspetti essenziali della disciplina
conoscenza adeguata dei nuclei fondanti della disciplina
conoscenza ampia della disciplina
1
2
3
4
5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento alla comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte, all’analisi di dati e processi e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.
Gravi difficoltà di comprensione delle situazioni problematiche proposte, di analisi dei dati, dei processi e delle metodologie da utilizzare.
Difficoltà di comprensione delle situazioni problematiche proposte, di analisi dei dati, dei processi e delle metodologie da utilizzare.
Incertezza nel comprendere le situazioni
problematiche proposte, risposte nel complesso accettabili, non sempre complete, in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
Sostanziale comprensione delle situazioni
problematiche proposte, risposte adeguate in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
Comprensione delle situazioni problematiche proposte, risposte ampie in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
1
2
3
4
5
Completezza e pertinenza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti.
Svolgimento della traccia gravemente incompleto, mancanza di coerenza e correttezza degli elaborati
Svolgimento della traccia incompleto, limitata coerenza e correttezza degli elaborati
1
2
18
Svolgimento degli aspetti essenziali della traccia, coerenza e correttezza accettabile dei risultati e degli elaborati
Svolgimento della traccia adeguato, coerenza e correttezza sostanziale dei risultati e degli elaborati
Svolgimento della traccia completo e pertinente, coerenza e correttezza dei risultati e degli elaborati.
3
4
5
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
Grave difficoltà di argomentare, e di utilizzare i linguaggi specifici.
Limitata capacità di argomentare e sintetizzare le informazioni e di utilizzare i linguaggi specifici.
Accettabile capacità di argomentare e sintetizzare le informazioni, e utilizzare i linguaggi specifici.
Adeguata capacità di argomentare, sintetizzare le informazioni e utilizzare i linguaggi specifici.
Ampia capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
1
2
3
4
5
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
19
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio peso
P
m
a
x
I
Analisi di testi,
esperienze,
documenti,
progetti, quesiti,
problemi
proposti dai
commissari
1. Conoscenza
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
8 40
2. Abilità di collegare, argomentare, applicare le conoscenze, autocorreggersi e rielaborare
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
6 30
3. Competenza espressiva
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
4 20
II
«Percorsi per le
competenze
trasversali e per
l'orientamento»
1.Abilità nell’argomentare e rielaborare.
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
1 5
III
Percorsi di
Cittadinanza e
Costituzione
1. Conoscenza delle tematiche e capacità di rielaborazione
buona/ottima
discreta
sufficiente
gravemente lacunosa
scarsa
5 4 3 2 1
1 5
Punteggio TOTALE
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Simulazioni delle prove scritte.
Per le simulazioni delle prove scritte non si sono riscontrati problemi riguardo alle
tematiche proposte sia per le prime prove che per le seconde prove.
I docenti della classe prevedono di svolgere una o più simulazioni di colloquio nella fase
finale dell’anno scolastico.
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
20
Materia: LABORATORI TECNICI
Insegnanti: Bregnocchi Giancarlo, Romani Sandro a.s. 2018-2019
Situazione di partenza ed iter didattico
La classe ha avuto continuità didattica nella quinta. La materia non ha inoltre visto
una diminuzione di orario. Nonostante la disposizione di una programmazione della
disciplina, si è puntato a riprendere alcuni concetti già descritti nell’anno precedente e, in
seguito, ad affrontare nuovi argomenti.
Essendo la materia già nota, possiamo senza dubbio affermare che la classe si è
presentata sin dalle prime fasi dell’anno, abbastanza motivata e interessata, mostrando
un attitudine e un impegno soddisfacente, anche se differenziato. Qualche studente si è
dimostrato meno motivato e si è impegnato a fasi alterne.
Dal punto di vista della personalità dei singoli, si sono evidenziate nella classe
alcune identità più forti e partecipative, pronte ad intervenire e richiedere approfondimenti
su argomenti scientifici anche di carattere non strettamente legato alla materia. Altri
studenti sono stati più riservati ed hanno partecipato in modo più occasionale, ma con
atteggiamenti collaborativi e di condivisione del percorso didattico. In questo quadro
eterogeneo non si sono evidenziate conflittualità rilevanti tra studenti e la classe è
apparsa quasi sempre unita. In questo contesto anche l’attività di insegnamento si è
svolta in un clima positivo, con soddisfazione da parte del docente per il modo costruttivo
con il quale potevano essere proposte e sviluppate le attività didattiche, per il dialogo
sereno e proficuo che si poteva instaurare con la classe.
Piuttosto che su uno svolgimento ampio ed articolato del programma, si è preferito
puntare alla rielaborazione dei concetti appresi nell’anno passato, proponendo alle
argomentazioni teoriche delle attività laboratoriali. Nel corso dell’anno scolastico il
programma si è svolto abbastanza regolarmente.
Obiettivi disciplinari
La programmazione annuale per la materia “Laboratori Tecnici” prevedeva di
rendere gli studenti capaci di:
- conoscere gli argomenti trattati inerenti alla comunicazione grafica;
- saper valutare limiti e vantaggi delle diverse tecniche di stampa considerate;
- elaborare e presentare correttamente le nozioni tecniche acquisite;
- capacità di usare strumenti tecnologici per l’elaborazione di dati e immagini;
21
- organizzarsi e collaborare nello svolgimento delle attività di laboratorio.
Conseguimento degli obiettivi.
L’atteggiamento verso la materia è stato differenziato: alcuni studenti si sono
sempre impegnati nello studio ed hanno partecipato con attenzione, proponendo quesiti e
osservazioni, conseguendo alla fine buoni risultati; una parte della classe ha seguito le
lezioni in modo meno attivo ed ha qualche volta incontrato delle difficoltà nella
comprensione degli argomenti proposti. Risultati intorno alla sufficienza sono stati
conseguiti da quasi tutti gli altri studenti che hanno frequentato regolarmente le lezioni
anche se alcuni, nel corso dell’anno, hanno mostrato una preparazione poco omogenea o
basata su un metodo di studio poco efficace. Qualche studente risulta ancora avere una
preparazione che non raggiunge la sufficienza ma non possiamo escludere comunque
che le attività di recupero ancora in corso possano portare ad un miglioramento nell’ultimo
periodo.
Metodologia di insegnamento e sviluppo dei contenuti.
La materia, non essendo sconosciuta alla classe, è stata sviluppata cercando di
puntare su alcuni aspetti in linea con le attuali esigenze del mondo del lavoro grafico,
senza però perdere la consapevolezza che tale disciplina è volta alla formazione di Periti
nel settore cartario. Essendo un contesto ampio e complesso, si è cercato di fornire
principalmente conoscenze relative alle tecnologie grafiche più diffuse. Un occhio di
riguardo è stato sempre volto all’aspetto etico sulla tutela della persona, dell’ambiente e
del territorio.
Gli argomenti trattati hanno spaziato dal concetto di comunicazione ai vari processi
di stampa, dal progetto grafico ai diversi software utilizzati in tale settore.
L’utilizzo di un’aula multimediale, nel corso del triennio scolastico, ha sicuramente
aiutato la classe a meglio comprendere le nozioni teoriche a loro fornite, mettendo in
risalto l’abilità di ciascun individuo nel gestire strumenti tecnologici adeguati.
L’attività di laboratorio, ovviamente, non è stata volta solo al multimediale ma si è
concentrata molto anche sulla produzione della carta, delle prove fisico-meccaniche per
determinarne le caratteristiche peculiari, della determinazione della scolantezza con
l’apparecchio Schopper-Riegler. In questi frangenti, la classe ha sempre dimostrato un
forte interesse e coinvolgimento, mantenendo così un clima sereno e costruttivo.
Nell’ambito del normale orario scolastico si è cercato di recuperare nozioni di base
e focalizzare concetti risultati poco chiari. Il libro di testo, già introdotto nell’anno
22
precedente, è stato un punto di riferimento; alcuni argomenti sono stati trascurati ed altri
approfonditi o sintetizzati con appunti.
Attività di laboratorio
Nelle ore dedicate al laboratorio, si sono svolte le seguenti attività:
- determinare la scolantezza delle paste (grado Schopper-Riegler) utilizzando il
mulino PFI per la raffinazione;
- test per determinare le caratteristiche fisico-meccaniche della carta prodotta e
conseguente report finale;
- utilizzo aula multimediale e software dedicati per la parte grafica (Adobe
Photoshop, Adobe Illustrator, Corel Draw).
Valutazione
Il livello di preparazione è stato testato con verifiche orali e scritte e con relazioni su
tutte le attività di laboratorio. Le verifiche scritte sono state prevalentemente organizzate
secondo domande che prevedevano risposte aperte.
La valutazione delle varie prove ha tenuto soprattutto in considerazione la
conoscenza, ma anche la capacità e la competenza nell’applicazione dei fondamenti
teorici, le attitudini alla sintesi ed all’analisi, la proprietà di linguaggio tecnico e la
chiarezza espositiva, termini che sono così intesi:
Conoscenza: riconoscere, ricordare e riferire nozioni fondamentali così come sono
state enunciate.
Competenza: utilizzare le conoscenze per risolvere problemi in casi analoghi
ma anche diversi da quelli studiati.
Capacità: ordinare le conoscenze e descrivere nozioni fondamentali con
ragionamenti consequenziali e linguaggio adeguato.
Sintesi: capacità di trattare un argomento riconoscendone i tratti essenziali e
focalizzandone le problematiche più importanti.
Analisi: capacità di individuare gli elementi essenziali di una problematica e di
metterli in relazione tra loro.
Libri di testo, dispense, sussidi didattici.
Il testo usato è: "IL SEGNO GRAFICO ", autore: Gianni Fibbi, editore: HOEPLI.
23
LABORATORI TECNICI
PROGRAMMA SVOLTO
Insegnanti: Bregnocchi Giancarlo, Romani Sandro a.s. 2018-2019 LA COMUNICAZIONE La comunicazione. Il linguaggio visivo naturale. Il linguaggio costruito dall’uomo. La
comunicazione visiva. I meccanismi della percezione visiva. Il punto e la linea.
IL PROGETTO GRAFICO
Generalità sul marchio: marchio e comunicazione. La funzione del marchio. Il progetto del
marchio. La struttura del marchio. Elaborare, modificare, rimodernare e sostituire un
marchio. Progettazione del marchio e la realizzazione pratica.
L’IMMAGINE COORDINATA
La Corparate Image. La carta intestata. La carta intestata commerciale. Il biglietto da
visita. L’imballaggio: il Packaging e il Packing.
LA STAMPA
Le forme per la stampa
La stampa xilografica e la stampa tipografica
La forma litografica e la forma offset. Il procedimento di stampa offset
La stampa calcografica e rotocalcografica. La forma calcografica e
rotocalcografica. Il procedimento di stampa rotocalcografica
La stampa serigrafica. La forma serigrafica. Il procedimento di stampa
serigrafica
La stampa digitale. Vari tipi di carta: carte per quotidiani, carte per periodici,
carte per stampa offset, carte per stampa tipografica.
COSTI
Cenni su: definizione di costo, costi diretti e indiretti, calcolo costo primo: manodopera e
materia prima. Interesse e Tasso d’Interesse. Costi fissi e variabili. Calcolo del prezzo.
Utile, Ricavi e Costi Totali: grafico del “Break Even Point” in funzione del volume prodotto.
Centri di costo: cosa sono e a cosa servono in una azienda.
24
Materia: IMPIANTI DI CARTIERA, AUTOMAZIONE E DISEGNO
Insegnanti: Lacchè Andrea, Romani Sandro a.s. 2018/2019 Presentazione della classe
Il corso di “Impianti di cartiera automazione e disegno”, introdotto nell’ultimo anno di
specializzazione, con il nuovo ordinamento, si pone come obiettivo fondamentale quello di
far acquisire agli studenti una visione complessiva dell’impiantistica cartaria nelle sue
caratteristiche primarie e fornire i mezzi tecnico-scientifici necessari per interpretare le
problematiche inerenti ai processi produttivi cartari.
Il corso prevede quattro ore settimanali di lezione di cui tre di compresenza con
l’insegnante tecnico pratico; data la vastità del programma e la necessità di svolgere
ripetutamente esercizi e schemi di impianti per preparare gli studenti alla seconda prova
dell’esame di stato, parte delle ore destinate alle attività pratiche sono state utilizzate per
le lezioni teoriche e per le esercitazioni.
La classe composta da sedici elementi risulta essere molto variegata per impegno,
capacità e maturazione. Solamente alcuni studenti si sono distinti per un impegno
costante e per risultati raggiunti positivi, molti hanno mostrato poca applicazione nelle
attività didattiche, sia per una scarsa capacità di concentrazione e poca abitudine allo
studio che per indolenza. Nell’ultima parte dell’anno scolastico si è cercato, soprattutto, di
rafforzare negli allevi la capacità di risoluzione delle prove scritto/grafiche di impianti e di
completare l’ultima parte del programma che comunque è stata trattata in modo non
approfondito, per le numerose attività di orientamento svolte dagli studenti e per varie
problematiche extracurriculari che sono intercorse durante l’anno scolastico. Nell’ambito
delle attività pratiche e di progetto gli allievi hanno partecipato con discreto interesse.
In conclusione, a livello di profitto, alcuni studenti si sono distinti per capacità, attitudine e
applicazione, conseguendo così una buona preparazione sia teorica che scritto/grafica,
pochi si sono attestati su un livello discreto mostrando un impegno e un interesse
discontinuo, mentre la maggioranza della classe ha raggiunto un giudizio mediamente solo
quasi sufficiente a causa soprattutto dello scarso impegno nello studio e alle numerose
assenze ma anche per una certa difficoltà nello svolgimento dei calcoli impiantistici e dei
relativi schemi grafici.
25
Pertanto, alla data del documento di classe, risultano ancora alunni con valutazione non
sufficiente, per i quali si propongono strategie di recupero nel periodo scolastico finale allo
scopo di colmare le lacune in vista dell’esame.
Obiettivi disciplinari
Obiettivi generali
Al termine della specializzazione ogni studente dovrà:
1. possedere una visione complessiva dell’impiantistica cartaria e delle problematiche
relative alla gestione degli impianti dal punto di vista produttivo, economico ed
ecologico;
2. sviluppare il calcolo di massima di un impianto cartario;
3. saper schematizzare graficamente le parti e le linee fondamentali di un impianto di
cartiera;
4. aver acquisito tutte le conoscenze teoriche e pratiche relative alla struttura, al
funzionamento ed all’automazione degli impianti.
Obiettivi annuali minimi
Alla fine del quinto anno di corso l’allievo dovrà:
1. avere acquisito una completa conoscenza delle units operations fondamentali degli
impianti cartari e dei macchinari con le quali si attuano a seconda della materia prima
di partenza;
2. essere in grado di disegnare schemi di processo di dette units operations e saperle
collegare fra loro;
3. conoscere le funzioni fondamentali dei controllori automatici di processo, il loro uso più
appropriato e la loro schematizzazione grafica;
4. essere in grado di svolgere il calcolo di massima delle units operations di un impianto
cartario completo, pur semplificato nelle linee fondamentali, attraverso il metodo dei
bilanci di materia e di energia;
5. conoscere le problematiche generali dell’industria cartaria italiana, specialmente quelle
connesse con il riciclaggio delle materie prime;
6. conoscere il linguaggio specifico della disciplina e posseder un’adeguata capacità
espressiva.
26
Programma svolto
MODULO N. 1: CONTROLLO AUTOMATICO E REGOLAZIONE DEI
PROCESSI IN CARTIERA
Unità didattiche e
contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D.1 REGOLAZIONE
AUTOMATICA
Generalità sui sistemi di regolazione: variabile controllata e controllante, set- point, disturbo.
Anello di regolazione a retroazione: componenti, segnali pneumatici ed elettrici, parametri di risposta del processo (ricettività, tempo morto, resistenza).
Organo di regolazione finale: valvola pneumatica F/O e F/C.
Circuiti tipici per la regolazione delle grandezze più comuni: livello, portata, temperatura, pressione.
Simbologia per la rappresentazione grafica
CONOSCENZE
Riconoscere i componenti di un anello di regolazione.
Definire i vari tipi di regolatori.
Conoscere la simbologia UNICHIM
ABILITA’
Stabilire l’uso più appropriato dei vari regolatori nei processi.
Disegnare la regolazione di un processo secondo le norme UNICHIM
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Progettare la regolazione più opportuna in un determinato processo
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta/orale
Prova grafica: disegno schema con regolazioni
Mesi di
settembre ottobre
27
MODULO N. 2: LA PREPARAZIONE DEGLI IMPASTI
Unitaà
didattiche e contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D.1 L’APERTURA
DELLE FIBRE
Lo spappolamento idrodinamico (pulper) a bassa, media ed alta densità.
Impianti continui e discontinui.
Regolazione automatica del pulper
Apparecchiature ausiliarie: turboseparatori, vagli vibranti, depastigliatori.
Impianti di dispersione: coclee addensanti e trituratori.
Collegamento degli apparecchi, regolazione automatica e condizioni di esercizio.
Schemi grafici e calcolo di massima.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, usi, funzionamento e collegamento delle varie apparecchiature.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare le units operation, correlate della regolazione, secondo le norme in uso
Eseguire il calcolo di massima usando bilanci di massa ed energia .
Interpretare dati e schemi grafici.
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico le scelte operative effettuate in un impianto correlando aspetti teorici e pratici.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta/orale
Prova grafica: disegno schema con regolazioni
Mesi di
novembre dicembre gennaio febbraio
28
MODULO N. 3: LA RAFFINAZIONE
Unità didattiche
e contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D.1 LA RAFFINAZIONE
Importanza della raffinazione nella produzione della carta.
Principali raffinatori.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, usi, funzionamento e collegamento delle varie apparecchiature.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare le units operation, correlate della regolazione, secondo le norme in uso
Eseguire il calcolo di massima usando bilanci di massa
ed energia .
Interpretare dati e schemi grafici.
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico le scelte operative effettuate in un impianto correlando aspetti teorici e pratici.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta
Mese di
marzo
29
MODULO N.4: I CIRCUITI DI TESTA MACCHINA
Unità didattiche
e contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D.1: L’EPURAZIONE DEGLI IMPASTI
Generalità sull’epurazione.
Assortitori: vagli vibranti, assortitori a cestello aperti e chiusi a pressione.
Depuratori statici: ad azione centrifuga (cleaners):
Principi teorici di funzionamento degli apparecchi e condizioni di esercizio.
Schemi in cascata correlati di regolazione.
Schemi di istallazione di batterie di cleaners ed assortitori a pressione in testa macchina.
Schemi grafici e calcolo di massima.
CONOSCENZE
Sapere i principi che regolano l’epurazione
Ricordare caratteristiche, usi, funzionamento e collegamento delle varie apparecchiature.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare, secondo le norme in uso, le apparecchiature e le regolazioni necessarie.
Eseguire il calcolo di massima usando bilanci di massa ed energia .
Interpretare dati e schemi grafici.
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico le scelte operative effettuate nella fase di epurazione correlando aspetti teorici e pratici.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta/orale
Mesi di
marzo aprile
30
UD.2: LA DISAREAZIONE DELL’IMPASTO
Generalità sul problema dell’aria negli impasti cartari.
Descrizione e schema degli impianti classici.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, funzionamento e collegamento dell’impianto di disareazione.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare ed interpretare gli schemi grafici
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico i problemi inerenti alla presenza di aria nell’impasto ed alla sua eliminazione.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta/orale
Prova grafica: disegno schema con regolazioni
Mese di
marzo
31
MODULO N. 5: IL PROCESSO DI FORMAZIONE DEL FOGLIO
Unità didattiche
e contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D1: LE CASSE
D’AFFLUSSO
Generalità sulla formazione del foglio: influenza dei parametri classici.
I tipi più comuni di cassa d’afflusso.
Sistemi di distribuzione.
Parametri caratteristici in cassa d’afflusso: velocità e spessore del getto, apertura dello slice, pressione.
Controlli e regolazioni.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, funzionamento e collegamento delle casse d’afflusso.
Ricordare i parametri caratteristici
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare le casse d’afflusso, correlate della regolazione, secondo le norme in uso
Individuare e calcolare i parametri.
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico le problematiche presenti in cassa d’afflusso.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova orale/scritta
Mesi di aprile
maggio
32
U.D.2: MACCHINE PER LA
PRODUZIONE DEL FOGLIO
Tavola piana: caratteristiche strutturali e componenti fondamentali.
Organi di drenaggio.
Controllo del vuoto.
Parametri operativi: velocità della tela, formato utile e totale, grammatura al pope.
Cenni alle macchine a doppia tela: caratteristiche peculiari e loro evoluzione.
Schemi grafici e calcoli di massima.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, funzionamento e componenti dei vari tipi di macchine.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Eseguire calcoli di massima sulla tela e disegnare i relativi schemi grafici
Operare confronti tra i diversi tipi di macchine e le loro componenti
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere e valutare in modo critico le problematiche inerenti alla formazione del foglio ed all’evoluzione delle macchine.
Metodi:
Lezione frontale
Lezione interattiva.
Discussioni.
Esercizi
Disegni Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Esercizi.
Disegni. Sommative modulo:
Prova scritta/orale
Prova grafica: disegno schema con regolazioni
Mese di
maggio
33
MODULO N. 6: L’ESSICCAMENTO DELLA CARTA (Cenni)
Unità didattiche
e contenuti
Obiettivi di
apprendimento disciplinari:
Metodi e
Strumenti
Verifiche
Tempi
U.D. 1: SEZIONE
PRESSE
Cenni
Generalità sulla funzione della pressatura.
U.D. 2: LA SECCHERIA
Cenni
Analisi dei fenomeni di essiccamento della carta in aria e su seccheria pluricilindrica.
Descrizione della parte meccanica della seccheria.
CONOSCENZE
Ricordare caratteristiche, funzionamento e collegamento delle presse.
Conoscere le norme grafiche cartarie.
ABILITA’
Disegnare la sezione presse
Individuare i fattori che influenzano la disidratazione e le condizioni di esercizio.
Utilizzare il linguaggio specifico
COMPETENZE
Discutere in modo critico le scelte operative effettuate correlando aspetti teorici e pratici.
Metodi:
Lezione frontale
Discussioni. Strumenti:
Libro
Lavagna
Appunti
Laboratorio
Testi di impianti
Testi Aticelca
Riviste
Formative:
Domande flash
Discussioni.
Mese di
maggio
34
Esercitazioni di Impianti di Cartiera
- Visione e utilizzo dei macchinari di cartiera principali e ausiliari e delle strumentazioni di laboratorio.
- Esecuzione grafica dell’impianto preso in considerazione con regolazione e controlli.
Progetti e collegamenti pluridisciplinari
Durante l’anno scolastico si è lavorato in collaborazione con le varie discipline e
soprattutto con “Tecnologia cartaria”, “Chimica cartaria” e “Laboratori tecnici” data l’affinità
dei contenuti e della didattica, nonché degli interessi comuni nei progetti realizzati in
collaborazione.
La pluridisciplinarità è stata sviluppata nell’espletazione di prove tecnologiche a sostegno
delle varie attività di produzione cartaria e della attività svolta durante i progetti,
nell’eseguire le principali analisi chimico-fisiche di controllo durante le fasi di fabbricazione
della carta, nonché nel collegamento degli aspetti teorici che accomunano le discipline di
indirizzo.
Metodologie didattiche
Il conseguimento degli obiettivi è stato perseguito mediante l’uso di metodologie didattiche
motivanti ed adeguate allo sviluppo cognitivo degli allievi. A tale scopo il discorso
metodologico è partito dal concetto fondamentale di studio inteso non come semplice
“trasmissione” ma come “ricerca” del sapere, compiuta da studente e insegnante in
continua interazione.
In ogni caso si sono svolte lezioni di tipo interattivo cercando di stimolare continuamente
gli allievi ad intervenire in modo critico nelle discussioni aperte sugli argomenti trattati per
trovare, insieme al docente, le soluzioni ai problemi proposti.
Pertanto le lezioni frontali di carattere informativo sono state integrate da:
1. lezioni effettuate a partire dall’analisi di uno schema grafico;
2. lezioni dedicate alla risoluzione di esercizi e valutazione dei risultati ottenuti;
3. lezioni seguite dalla realizzazione di uno schema grafico da parte degli allievi con
correzione istantanea del lavoro e discussione degli errori;
35
4. lezioni di rinforzo svolte a partire dalle incertezze riscontrate nelle prove di verifica.
Gli argomenti sono stati arricchiti di esempi presi dal mondo dell’industria, di dati e fatti
reali, di risoluzioni di semplici esempi industriali. Inoltre la maggior parte delle lezioni sono
state affiancate da esecuzione di schemi grafici di processo con relativa regolazione e
calcoli di massima dei flussi del processo stesso.
Per quanto riguarda le esercitazioni di laboratorio esse sono state inserite armonicamente
durante la trattazione dei vari argomenti e hanno avuto lo scopo di trasferire le
conoscenze teoriche sul piano pratico ed applicativo.
Strumenti di lavoro
Libri di testo
S.Natoli – M.Calatozzolo “Tecnologie chimiche industriali” Ed. Edisco.
Testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopie
Dispense e fotocopie delle fasi produttive di cartiera messe a disposizione dall’Insegnante;
riviste specialistiche; testi editi dall’ATICELCA; opuscoli informativi di macchinari usati in
cartiera.
Sussidi audiovisivi, informatici e/o laboratori
Laboratorio di Chimica. Laboratorio di cartiera: reparto fabbricazione. Laboratorio
tecnologico.
Attività integrative
Visite alle cartiere Fedrigoni di Fabriano e partecipazione a progetti interni dell’Istituto.
Tipologia delle prove di verifica Verifiche formative
Il controllo in itinere dei processi di apprendimento è stato effettuato facendo in modo che i
momenti di verifica formativa fossero inseriti all’interno dell’attività di istruzione per
permettere l’intervento tempestivo nel piano dell’apprendimento e consentire quindi, a
ciascun allievo, di raggiungere gli obiettivi propri della procedura didattica. Questo ruolo
formativo della valutazione ha lo scopo di determinare costantemente in quale misura gli
alunni abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati. Tale verifica è stata effettuata attraverso
interventi flash dal posto o durante la risoluzione di esercizi alla lavagna.
Verifiche sommative
La valutazione sommativa ha avuto lo scopo di accertare il raggiungimento degli obiettivi
intermedi.
36
Oggetto di valutazione sono stati:
- prove orali;
- prove scritte;
- prove grafiche ovvero la realizzazione di uno schema di impianto e della relazione
esplicativa;
- domande flash dal posto;
- prove pratiche ovvero relazioni di attività di laboratorio ed area di progetto;
- osservazione continua di comportamento, interesse, partecipazione e di impegno
dimostrato durante lo svolgimento delle attività teoriche e sperimentali.
Le verifiche sommative sono stare precedute da un adeguato numero di verifiche
formative e seguite da un’analisi delle lacune riscontrate.
Criteri di valutazione Il metodo di valutazione usato ha un punteggio grezzo al quale si fa corrispondere la sufficienza al 60% del punteggio stesso. Le prove orali sono state valutate in termini di conoscenze, competenze e abilità relative agli obiettivi disciplinari fissati. Per quanto riguarda le prove scritte, grafiche e relazioni esplicative del disegno grafico sono state valutate tenendo conto dei seguenti indicatori e pesi statistici, in modo completo o parziale a seconda della tipologia di prova effettuata. PROVA
DISEGNO
IND.1 Impostazione corretta delle linee di flusso e degli apparecchi secondo le norme grafiche
3
IND.2 Completezza e correttezza degli apparecchi ausiliari, delle regolazioni automatiche e della legenda
2
IND.3 Qualità del tratto grafico
1
ESERCIZIO
IND.1 Correttezza dei calcoli e delle unità di misura
2
IND.2 Impostazione e sequenza logica dei calcoli
1
RELAZIONE
IND.1 Correttezza, completezza e approfondimento dei contenuti
2
IND.2 Chiarezza espressiva e uso di un linguaggio tecnico
1
QUESITO IND.1 Correttezza, completezza e approfondimento dei contenuti
2
IND.2 Chiarezza espressiva e uso di un linguaggio tecnico
1
37
Ad ogni indicatore dell’esercizio, disegno, relazione e quesiti è stato assegnato un
punteggio da 0 a 5.
Il punteggio grezzo percentuale è stato trasformato in valutazione in decimi.
I criteri di valutazione hanno tenuto conto dei seguenti fattori:
- livello di conseguimento degli obiettivi didattici;
- progresso rispetto ai livelli di partenza;
- partecipazione ed interesse;
- comportamento;
- particolari condizioni relative alla personalità dell’allievo e dell’ambiente socio-
affettivo di provenienza;
- assiduità nella frequenza;
- impegno nel lavoro domestico assegnato.
La misurazione del livello di conseguimento degli obiettivi didattici è stata effettuata
facendo riferimento alla scala di valutazione presentata nel Piano dell’Offerta Formativa.
Un profitto finale corrispondente ai primi tre livelli comporta il mancato raggiungimento
degli obiettivi, mentre al quarto livello corrisponde un parziale raggiungimento degli
obiettivi minimi della disciplina.
Criteri di valutazione e misurazione delle verifiche sono stati comunicati agli allievi, allo
scopo di renderli capaci di auto valutare il grado di preparazione raggiunto e per
permettere loro il recupero dei ritardi nel processo di apprendimento.
SCALA DI VALUTAZIONE SECONDO BIENNIO PIU’ MONOENNIO
CONOSC
ENZA Livello Voto
7 10 L’alunno possiede conoscenze approfondite ed ampliate
6 9-8 L’alunno possiede conoscenze complete e appropriate
5 7 L’alunno possiede conoscenze ed appropriate
4 6 L’alunno possiede le conoscenze di base della disciplina
3 5 L’alunno possiede conoscenze approssimative e a volte
errate
2 4-3 L’alunno possiede conoscenze molto lacunose e/o
errate
1 1-2 L’alunno non conosce gli argomenti di studio
38
ABILITA’ Livello Voto
7 10 L’alunno applica criticamente le conoscenze in ambiti
diversi da quelli in cui le ha apprese ed in contesti
complessi
6 9-8 L’alunno applica autonomamente le conoscenze in
ambiti diversi da quelli in cui le ha apprese ed in contesti
complessi
5 7 L’alunno applica le conoscenze in ambiti diversi da quelli
in cui le ha apprese ed in contesti non molto complessi
4 6 L’alunno applica le conoscenze nello stesso ambito in
cui le ha apprese in modo abbastanza autonomo
3 5 L’alunno applica le conoscenze in modo parziale e non
autonomo
2 4-3 L’alunno applica con molta difficoltà le conoscenze
acquisite, anche se guidato
1 1-2 L’alunno non compie operazioni logiche con le
conoscenze acquisite e non le sa applicare neanche se
guidato
COMPET
ENZA Livello Voto
7 10 L’alunno individua, analizza, confronta e collega i
concetti chiave in modo autonomo e critico. Rielabora le
conoscenze anche in situazioni complesse, propone
soluzioni originali, valuta metodi e teorie con
argomentazioni coerenti ed articolate.
6 9-8 L’alunno individua, analizza, confronta e collega i
concetti chiave in modo autonomo. Rielabora le
conoscenze anche in situazioni complesse, con
argomentazioni coerenti ed articolate.
5 7 L’alunno individua, analizza, confronta e collega i
concetti chiave in modo autonomo. Rielabora le
conoscenze con argomentazioni adeguate
4 6 L’alunno individua e analizza i concetti chiave, rielabora
e collega le conoscenze in situazioni semplici
3 5 L’alunno individua ed analizza i concetti chiave solo
parzialmente, rielabora e collega le conoscenze con
difficoltà ed in modo non autonomo
2 4-3 L’alunno individua solo in alcuni casi i concetti chiave
39
1 1-2 L’alunno non individua e non sa analizzare i concetti
chiave, non rielabora e non collega le conoscenze
Per gli studenti diversamente abili e per gli studenti DSA sono state adoperati gli strumenti
compensativi e dispensativi previsti nei relativi PEI e PDP; le valutazioni hanno tenuto
pertanto conto delle suddette indicazioni.
Criteri di valutazione della simulazione della seconda prova scritta dell’esame di stato
Sono state realizzate due simulazione ministeriali della seconda prova scritta degli esami
di stato della durata di sei ore.
Ogni prova d’esame simulata chiedeva di:
Prima parte
- realizzare il disegno dello schema descritto;
- risolvere un esercizio di impianti relativo al disegno;
- redigere una relazione esplicativa del disegno;
Seconda parte
- rispondere a due dei quattro quesiti proposti.
La prova è stata corretta tendendo conto degli indicatori e pesi statistici racchiusi nella
seguente tabella:
40
Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi
Indicatore
(correlato agli obiettivi della prova)
Punteggio max per ogni
indicatore (totale 20)
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei
tematici oggetto della prova e caratterizzante/i l’indirizzo di
studi.
5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali
specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con
particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o
delle situazioni problematiche proposte e alle
metodologie/scelte effettuate/procedimenti utilizzati nella loro
risoluzione.
6
Completezza nello svolgimento della traccia,
coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o
tecnico grafici prodotti.
6
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le
informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con
pertinenza i diversi linguaggi tecnici specifici secondo la
normativa tecnica unificata di settore.
3
Ad ogni indicatore dell’esercizio, disegno, relazione e quesiti è stato assegnato un
punteggio da 1 a 5 come da tabella (0 per la risposta nulla).
INDICATORI DESCRITTORI P
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.
Molto frammentaria
Conoscenza superficiale e incompleta dei concetti fondamentali della disciplina
Qualche incertezza ma sostanziale conoscenza degli aspetti essenziali della disciplina
Conoscenza adeguata dei nuclei fondanti della disciplina
Conoscenza ampia della disciplina
1
2
3
4
5
41
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento alla comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte, all’analisi di dati e processi e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.
Gravi difficoltà di comprensione delle situazioni problematiche proposte, di analisi dei dati, dei processi e delle metodologie da utilizzare.
Difficoltà di comprensione delle situazioni problematiche proposte, di analisi dei dati, dei processi e delle metodologie da utilizzare.
Incertezza nel comprendere le situazioni problematiche proposte, risposte nel complesso accettabili, non sempre complete, in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
Sostanziale comprensione delle situazioni
problematiche proposte, risposte adeguate in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
Comprensione delle situazioni problematiche proposte, risposte ampie in relazione alla analisi dei dati, ai processi e alle metodologie da utilizzare.
1
2
3
4
5
Completezza e pertinenza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti.
Svolgimento della traccia gravemente incompleto, mancanza di coerenza e correttezza degli elaborati
Svolgimento della traccia incompleto, limitata coerenza e correttezza degli elaborati
Svolgimento degli aspetti essenziali della traccia, coerenza e correttezza accettabile dei risultati e degli elaborati
Svolgimento della traccia adeguato, coerenza e correttezza sostanziale dei risultati e degli elaborati
Svolgimento della traccia completo e pertinente, coerenza e correttezza dei risultati e degli elaborati.
1
2
3
4
5
42
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
Grave difficoltà di argomentare, e di utilizzare i linguaggi specifici.
Limitata capacità di argomentare e sintetizzare le informazioni e di utilizzare i linguaggi specifici.
Accettabile capacità di argomentare e sintetizzare le informazioni, e utilizzare i linguaggi specifici.
Adeguata capacità di argomentare, sintetizzare le informazioni e utilizzare i linguaggi specifici.
Ampia capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
1
2
3
4
5
Alla prima parte si assegna il 70% del punteggio complessivo: 50% alla relazione più il
disegno (15%+35%), 20 % all’esercizio.
Alla seconda parte si assegna il 30% del punteggio complessivo: 15% ad ognuno dei due
quesiti.
Dall’esercizio, dal disegno, dalla relazione e dai quesiti attraverso un calcolo ponderato si
ricava un punteggio (valore massimo 100) che viene trasformato in valutazione di
ventesimi (decimi per il voto curriculare) mediante la seguente tabella di corrispondenza:
La tabella di conversione da punteggio grezzo a punteggio in ventesimi è la seguente:
Per gli studenti diversamente abili e per gli studenti DSA sono state adoperati gli strumenti
compensativi e dispensativi previsti nei relativi PEI e PDP;
nello specifico:
a) per gli studenti DSA è stato consentito l’utilizzo di formulari e di “manuali” con
rappresentazioni simboliche delle apparecchiature;
Punteggio grezzo 0 5
6 10
11 15
16 20
21 25
26 30
31 35
36 40
41 45
46 50
51 55
56 60
61 65
66 70
71 75
76 80
81 85
86 90
91 94
95 100
Punti / 20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
43
b) per lo studente con il PEI è stato consentito l’uso di formulari, di “manuali” con
rappresentazioni simboliche delle apparecchiature, di schemi e mappe concettuali.
Le valutazioni hanno tenuto pertanto conto delle suddette indicazioni.
Viene allegato il testo delle simulazioni di febbraio e di aprile comprese quelle assegnate
allo studente diversamente abile.
Simulazione Febbraio Il candidato è tenuto a svolgere i quesiti della prima parte e due quesiti a sua scelta della seconda parte.
PRIMA PARTE
Una cartiera produce carta per fotocopie utilizzando un impianto di preparazione impasti che inizia con una pulperazione in discontinuo a cui arriva materia prima cartacea contenente impurezze insolubili pari al 4% e umidità dell’8%. L’acqua di diluizione al pulper è costituita da acque bianche allo 0,3% in concentrazione derivanti da una vasca di alimentazione. In questa vasca confluiscono acque di recupero da altri processi successivi alla preparazione degli impasti più quelle dei vari ricicli dalla stessa fase. L’impasto uscente dal pulper, con una consistenza del 6% e una portata pari a 0,3 q/s, inizialmente viene scaricato in una tina e poi pompato alle successive operazioni. L’impasto risulta inoltre ancora condizionato dalla presenza di contaminanti con peso specifico superiore a quello della pasta e da altre impurità costituite prevalentemente da cere, bitumi e lattici ininfluenti ai fini dei calcoli ma che costringono la sospensione fibrosa ad ulteriori trattamenti in apparecchiature specifiche, prima di andare alle successive fasi di lavorazione. Con i dati a disposizione il candidato calcoli: 1. la portata delle acque di diluizione; 2. la portata della materia prima completa delle impurezze in ingresso al pulper; 3. il volume teorico del pulper considerando che esso compie tre cicli di lavorazione all’ora. Il candidato disegni lo schema grafico funzionale del processo produttivo descritto, completo delle apparecchiature ausiliarie necessarie e delle regolazioni automatiche principali, seguendo, per quanto possibile, la normativa specifica. Inoltre descriva in una relazione le caratteristiche dell’impianto e la funzionalità di ciascun componente in base alle informazioni fornite dal testo con particolare riferimento alle scelte effettuate per: - la costituzione della materia prima; - le tipologie di apparecchiature usate per la pulperazione; - le tipologie di apparecchiature ausiliarie; - le tipologie di apparecchiature per la separazione o il trattamento delle varie impurità; - i possibili ricicli delle acque.
44
SECONDA PARTE 1. Le fibre vegetali sono di due tipologie ed in base alle loro caratteristiche dimensionali sono più o meno adatte a produrre carta: sviluppa e spiega questo concetto, facendo anche riferimento ai parametri che permettono di definire numericamente se una fibra vegetale è più o meno adatta a produrre carta. 2. Descrivi tutte le fasi che caratterizzano il processo di realizzazione della carta, anche realizzando uno schema a blocchi. 3. Individua le variabili controllate e quelle manipolate nei sistemi di controllo usati per le apparecchiature nella preparazione degli impasti spiegando il funzionamento dei controllori applicati. 4. In base alle conoscenze acquisite, descrivi il controllo discontinuo on-off e una sua applicazione pratica. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso di calcolatrice non programmabile, manuali, prontuari tecnici e del dizionario di lingua italiana. Non è consentita la consultazione di libri di testo. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Simulazione Aprile Il candidato è tenuto a svolgere i quesiti della prima parte e due quesiti a sua scelta della seconda parte. PRIMA PARTE L’impianto di preparazione degli impasti di una cartiera che produce cartoncino, inizia con un pulper che lavora in continuo; in esso viene inviata materia prima cartacea e acqua di diluizione di recupero da altri processi successivi alla preparazione degli impasti più quella proveniente dai vari ricicli della stessa fase. L’impasto uscente dal pulper cade in una tina da dove viene convogliato dapprima in un depuratore per trattare le impurezze con peso specifico maggiore rispetto a quello della pasta e poi in un turboseparatore; da esso lo scarto leggero viene riciclato al pulper mentre quello pesante è scaricato. La sospensione fibrosa esce dal turboseparatore con una concentrazione del 4% e passa quindi alla depastigliazione. In seguito l’accettato, senza variazioni di consistenza, arriva in un impianto di addensamento costituito da due coclee disposte in serie. Le acque bianche drenate che hanno una concentrazione dello 0,3%, cadono in una tina e poi vengono in parte riciclate al pulper. L’addensato viene infine inviato in un trituratore in cui arriva vapore saturo con entalpia pari a 640 kcal/kg; la temperatura di entrata dell’impasto nel trituratore è di 30°C, quella di uscita è di 84°C. L’impasto triturato esce con una portata di 52 t/h e una concentrazione del 30%. Con i dati a disposizione il candidato calcoli: 1. la portata del vapore saturo al trituratore; 2. la portata dell’impasto che entra nella prima coclea. Il candidato disegni lo schema grafico funzionale del processo produttivo descritto, completo delle apparecchiature ausiliarie necessarie e delle regolazioni automatiche
45
principali, seguendo, per quanto possibile, la normativa specifica. Inoltre descriva in una relazione le caratteristiche dell’impianto e la funzionalità di ciascun componente in base alle informazioni fornite dal testo con particolare riferimento alle scelte effettuate per: - la costituzione della materia prima; - le tipologie di apparecchiature usate per la pulperazione; - le tipologie di apparecchiature ausiliarie; - le tipologie di apparecchiature per la separazione o il trattamento delle varie impurità; - i possibili ricicli delle acque. SECONDA PARTE 1. Le materie prime utilizzate per produrre carta sono costituite da fibre vegetali e macero. Descrivi le problematiche connesse all’utilizzo di entrambe, da un punto di vista ambientale, nell’ambito dell’organizzazione del processo produttivo e da un punto di vista prestazionale. 2. Cosa si intende per processo di raffinazione, dove e come avviene nell’ambito del processo di preparazione degli impasti, quali caratteristiche conferisce al prodotto finale. 3. Descrivere il sistema di controllo ad anello chiuso in retroazione indicando anche le differenze sostanziali con gli altri tipi di anelli di regolazione, volendo con l’aiuto di diagrammi a blocchi ed esempi pratici. 4. Il candidato descriva il compito, le caratteristiche costitutive ed i principali modi di funzionamento dell’elemento finale di controllo più comune in un sistema di regolazione automatica. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso di calcolatrice non programmabile, manuali, prontuari tecnici e del dizionario di lingua italiana. Non è consentita la consultazione di libri di testo. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Simulazione Febbraio - alunno con PEI Il candidato svolga i quattro quesiti di seguito riportati. PRIMA PARTE 1) Disegnare con uno schema a blocchi il processo di preparazione degli impasti compreso di legenda. 2) In un pulper arrivano acque bianche di diluizione con una portata di 36 t/h e materia prima con una portata di 4 t/h. L’impasto che esce dal pulper ha un secco di 2,4 t/h. Determinare inizialmente la portata dell’impasto e in seguito la sua concentrazione. SECONDA PARTE 3) Indicare il significato dell’acronimo dei seguenti controlli usati nella preparazione degli impasti in continuo: LIC in una tina o in pulper: FC sulla tubazione delle acqua o dopo una pompa: CIC sulla tubazione dell’impasto: PIC sulla tubazione dell’impasto: TIC sulla tubazione dell’impasto:
46
PI sulla tubazione dell’impasto: 4) Descrivere le fasi della preparazione degli impasti. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’utilizzo del manuale del perito tecnico. È consentito l’uso del dizionario di italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorsi 3 ore dalla dettatura del tema. Simulazione Aprile - alunno con PEI Il candidato svolga i quattro quesiti di seguito riportati. PRIMA PARTE 1) Disegnare, utilizzando la normativa allegata, lo schema del processo di preparazione degli impasti, compreso di legenda, seguendo la seguente descrizione: la materia prima viene inviata attraverso un nastro trasportatore in un pulper che lavora in continuo dove arrivano anche le acque di diluizione; l’impasto pulperato cade in una tina e con l’uso di una pompa centrifuga giunge ad un depuratore a pasta densa; lo scarto del DPD viene scaricato mentre l’accettato arriva al turboseparatore; lo scarto leggero del Tu è riciclato mentre quello pesante è scaricato; l’accettato del Tu attraversa un depastigliatore per poi raggiungere le coclee addensanti; dalle coclee le acque drenate cadono in una tina e successivamente vanno ai riusi; l’accettato della seconda coclea passa al trituratore dove viene introdotto anche vapore saturo; infine l’impasto triturato è mandato alle successive operazioni. 2) In una coclea addensante arriva un impasto da concentrare con consistenza del 4%. Dalla stessa coclea escono le acque bianche di drenaggio con una portata di 410 t/h e l’accettato con una portata di 50 t/h. Determinare la portata dell’impasto in entrata e il relativo secco. Sapendo inoltre che l’accettato uscente dalla coclea entra in un trituratore in cui arrivano anche 5 t/h di vapore saturo, determinare la portata dell’impasto triturato. SECONDA PARTE 3) Descrivere la valvola di regolazione pneumatica. 4) Descrivere le caratteristiche di un pulper soffermandoti sul suo funzionamento ed indicando il parametro che permette di valutare il suo corretto funzionamento. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’utilizzo del manuale del perito tecnico. È consentito l’uso del dizionario di italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’istituto prima che siano trascorsi 3 ore dalla dettatura del tema
47
Materia: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE
Insegnante: Burattini Pamela a.s. 2018/2019
Il corso di “Tecnologie dei processi di produzione” si propone di far acquisire agli allievi le
conoscenze fondamentali relative all’impianto di produzione della carta, soffermandosi
sulle tecnologie ed i macchinari che caratterizzano l’industria cartaria. Nell’ultimo anno di
studi la disciplina prevede cinque ore settimanali, di cui tre in copresenza con l’insegnante
tecnico pratico e dedicate quindi ad attività di laboratorio.
La classe è costituita da un nucleo eterogeneo di sedici allievi, poco amalgamato e poco
coeso, che, tranne per un piccolo gruppo costituito da non più di tre alunni, nel corso
dell’anno scolastico ha sempre dimostrato un interesse decisamente modesto verso la
disciplina, sia nell’attività teorica, sia nelle attività di laboratorio.
L’impegno profuso nello studio è stato assolutamente discontinuo e comunque mai
adeguatamente approfondito per la quasi totalità degli studenti, con risultati a livello di
profitto piuttosto deludenti, che si attestano intorno alla sufficienza, solo pochissimi si
sono distinti per partecipazione e correttezza.
Il programma è stato svolto nella sua interezza, seppur faticosamente a causa di una
partecipazione assolutamente poco attiva, e per una condotta spesso poco responsabile,
che ha più volte influito negativamente sulla scansione temporale della programmazione
Obiettivi disciplinari
problematiche relative alla gestione delle materie prime ed al loro approvvigionamento
conoscenza dell’impianto di produzione cartaria nelle sue parti principali;
conoscenza delle caratteristiche prestazionali ed estetiche del prodotto finito.
Valutazione
Il livello di preparazione è stato testato attraverso verifiche scritte ed orali nel corso
dell’anno scolastico. La valutazione ha tenuto conto delle capacità di completezza
nell’esposizione, della conoscenza dei principali processi di produzione e della capacità di
utilizzare un linguaggio tecnico appropriato
48
Programma svolto
1. LE TIPOLOGIE DI CARTA
- Carte per scrivere e per disegnare
- Carte per la stampa e per usi grafici
- Carte per imballaggi
- Carte per usi igienico sanitario
- Carte speciali per usi industriali
- Cartoni e cartoncino.
2. LE PROPRIETA’ FISICO MECCANICHE DELLA CARTA
PROPRIETA’ FISICHE
- Grammatura
- Spessore
- Doppio viso
- Speratura
- Direzione o senso della fibra
- Umidità della carta
- Densità
- Porosità
PROPRIETA’ MECCANICHE
- Resistenza alla trazione
- Resistenza all’allungamento
- Resistenza alla lacerazione
- Resistenza allo scoppio
- Resistenza alla piegatura
PROPRIETA’ OTTICHE
- Grado di bianco
- Opacità
- Lucido
3. IL PROCESSO PRODUTTIVO
LA PREPARAZIONE DEGLI IMPASTI
- Le materie prime di tipo vegetale, fibre lunghe e fibre corte, proprietà e
caratteristiche di utilizzo
-Indice di feltrabilità e indice di feltrabilità di Runkel
- Nastri di caricamento e pulper
- Il processo di disinchiostrazione
49
- Epuratori primari, a ciclone ed a cestello
- Le tine con agitatori
- La depastigliazione
- La raffinazione: effetti della raffinazione sulla fibra, effetti della raffinazione
nell’ottenimento del prodotto finito, energia di raffinazione
- Raffinatori conici e raffinatori a dischi
- Valvola di grammatura e fun pump
4. LA MACCHINA CONTINUA
- Impianto di testa macchina, l’epurazione delle paste: cleaners, screens, disareatori
- Sezione di formazione
- La cassa d’afflusso idraulica
- Cassa di afflusso aperta calcolo della velocità di uscita e principio di Bernulli
- La tavola piana e la ritenzione meccanica: il percorso di formazione del foglio, il cilindro
capotela ed i foils, il forming board, la tela di formazione e la zona del vuoto forzato.
- Disidratazione del foglio e ritenzione meccanica
- La sezione presse
- La seccheria
5. PATINATURA E TRATTAMENTI SUPERFICIALI e PRODOTTI AUSILIARI
- Patinatura online e offline
- Size press
- Film press
- Patinatura a lama
- Patinatura a lama d’aria
- Patinatura Bill-Blade.
Attività di laboratorio
La classe è stata impegnata in un progetto laboratoriale di stampa tipografica, realizzato
all’interno del laboratorio di cartiera dell’Istituto Merloni-Miliani, in cui, utilizzando la
macchina Heidelberg gli studenti, coadiuvati da tecnici esperti nel settore hanno realizzato
la stampa di testi relativi al programma di letteratura italiana del quinto anno di studi ed a
testi relativi al settore cartario.
Tutto il materiale prodotto è stato stampato su carta realizzata dagli stessi studenti sempre
all’interno del laboratorio di cartiera dell’Istituto.
50
Materia: CHIMICA CARTARIA E LABORATORIO
Insegnanti: Lucenti Silvana e Menghini Annamaria a.s. 2018/2019 SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe V° Grafica e comunicazione si è caratterizzata, nel suo insieme, per un discreto
interesse nei confronti della disciplina; la partecipazione al dialogo educativo non è stata
sempre attiva ed il comportamento di alcuni alunni a volte è stato molto vivace. Essendo la
classe, nelle sue singolarità, abbastanza eterogenea si sono definiti durante il corso
dell’anno, diversi percorsi di vita scolastica che hanno portato gli studenti a raggiungere
risultati oscillanti tra situazioni di ottimo profitto a situazioni di quasi sufficienza. Questo è
dovuto al fatto che in alcuni componenti della classe è prevalso un senso di responsabilità
che, accompagnato da partecipazione costruttiva alle lezioni, impegno rielaborativo a
casa, puntualità nelle verifiche, ha prodotto un profitto tale da garantire una buona
preparazione. In altri elementi la rielaborazione e l’organizzazione dello studio non sono
stati puntuali, ma comunque tali da assicurare loro il raggiungimento degli obiettivi minimi
prefissati. La progressione dell’apprendimento è stata costante nel corso dell’anno
scolastico. Il livello medio di apprendimento raggiunto dalla classe si può dire più che
sufficiente e tale da permettere una conoscenza da parte di taluni allievi non solo
superficiale o nozionistica della disciplina.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL PERCORSO FORMATIVO
Nello svolgimento del programma si è cercato di mettere a proprio agio gli allievi mediante
una collaborazione aperta e fattiva. A tale scopo il discorso metodologico è partito dal
concetto fondamentale di studio inteso non come semplice “trasmissione” ma come
“ricerca” del sapere, compiuta da studente ed insegnante in continua interazione. Il
programma, i cui contenuti sono stati strutturati avendo come riferimento gli obiettivi sopra
indicati, è stato svolto in accordo con quanto previsto dalle disposizioni ministeriali e con
quanto preventivato all’inizio dell’anno scolastico.
CRITERI DI VERIFICA
Il controllo dei processi di apprendimento è stato effettuato inserendo i momenti di verifica
formativa all’interno dell’attività di istruzione per permettere l’intervento tempestivo
nell’apprendimento e consentire quindi, a ciascun allievo, di raggiungere gli obiettivi propri
51
della procedura didattica. Tale verifica è stata effettuata mediante interventi flash dal posto.
La valutazione sommativa, intesa ad accertare il raggiungimento degli obiettivi intermedi è
stata effettuata mediante prove scritte e prove orali.
La misurazione del livello di conseguimento degli obiettivi didattici è stata effettuata
facendo riferimento alla scala di valutazione presente nel POF.
ATTIVITA’ di RECUPERO
Le attività di recupero e sostegno sono state effettuate in itinere, durante l’orario
scolastico.
STRUMENTI DI LAVORO
“ Introduzione alla fabbricazione della carta” Aticelca
Fotocopie integrative fornite dalle insegnanti.
PROGRAMMA SVOLTO
5. Modulo n°1 - Raffinazione
o Materie prime fibrose e non fibrose: fibre cellulosiche vergini e secondarie; sostanze di carica; materie collanti; materie coloranti.
o Raffinazione: effetti della raffinazione sulle fibre, sul nastro umido e sul foglio; principali tipi di raffinatori; determinazione del grado di raffinazione; prove tecniche di resistenze meccaniche.
- Modulo n°2 - Norme di sicurezza in un laboratorio chimico
o Sistemi, soggetti, norme e documentazione per la valutazione dei rischi e la gestione della salute e della sicurezza.
Modulo n°3 - Tutela ambientale e processi di smaltimento dei rifiuti nel settore
cartario.
Modulo n°4 – Le acque di cartiera
o Classificazione delle acque di cartiera.
o Cicli aperti e cicli chiusi delle acque.
o Caratteristiche delle acque impiegabili in cartiera.
o Approvvigionamento delle acque di cartiera.
o Acque reflue.
o Parametri di valutazione dell’inquinamento delle acque reflue di cartiera.
o Processi di depurazione: trattamenti fisici, biologici e chimici.
52
Materie: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA e STORIA
Insegnante: Minelli Laura a.s. 2018-2019
Analisi della classe
La classe è composta da 25 alunni per italiano e storia, sia il gruppo dei chimici
che il gruppo dei grafici svolgono l'attività didattica come unica classe. Tutti i
ragazzi sono disponibili al dialogo, il loro comportamento è sempre stato corretto
nei confronti dell’insegnante.
Parte della classe si dimostra interessata alla trattazione degli argomenti sia
letterari che storici e lo studio risulta costante ed approfondito da parte di alcuni
alunni, mentre il resto della classe dimostra minor interesse alla rielaborazione
domestica.
Le capacità espositive, sia a livello scritto che orale, si manifestano buone per
alcuni alunni mentre nel resto della classe si nota una fascia che raggiunge un
livello più che sufficiente ed un’ altra un livello accettabile. Si è riscontrato un
notevole miglioramento in alcuni alunni che all’inizio dell’anno scolastico
avevano evidenziato particolari difficoltà espressive negli interventi orali, tuttavia
permangono alcune situazioni da verificare.
53
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
MODULO 1 L’ITALIA ALLA FINE DEL SECOLO XIX
L’unificazione Italiana La Destra e la Sinistra storiche
MODULO 2 LA SOCIETA’ DI MASSA
Che cosa è la società di massa? Il dibattito politico e sociale Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo
MODULO 3 L’ETÀ GIOLITTIANA: UNO SVILUPPO INQUIETO
I caratteri generali dell’età giolittiana Il doppio volto di Giolitti Tra successi e sconfitte
MODULO 4 LA GRANDE GUERRA
Cause ed inizio della guerra
L’Italia in guerra La Grande Guerra I trattati di pace
MODULO 5 LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA
L’impero russo nel XIX secolo Tre rivoluzioni
La nascita dell’URSS
L’URSS di Stalin
MODULO 6 IL PRIMO DOPOGUERRA
I problemi del dopoguerra Il biennio rosso Dittature, democrazie e nazionalismi
MODULO 7 L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE, IL FASCISMO
La crisi del dopoguerra Il biennio rosso in Italia La marcia su Roma Dalla fase legalitaria alla dittatura Il Fascismo
L’Italia antifascista
MODULO 8 LA CRISI DEL 29
Gli anni “ruggenti”
Il “Big Crash”
Roosvelt ed il “New Deal”
MODULO 9 IL NAZISMO E LA REPUBBLICA DI WEIMAR
La repubblica di Weimar Dalla crisi economica alla stabilità La fine della repubblica di Weimar Il terzo Reich Economia e società La Seconda Guerra Mondiale
Libro di testo: Nuovo dialogo con la storia e l’attualità – corso di storia per il secondo biennio e il quinto anno
Rizzoli education: Antonio Brancati, Trebi pagliarani
54
PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
MODULO N.1: LA CULTURA ROMANTICA
Obiettivi:
Conoscere e saper contestualizzare autore, evoluzione del pensiero e opere Consolidare le competenze di analisi testuale Comprendere il pensiero romantico attraverso la lettura dei testi degli autori
analizzati Comprendere i nessi tra contesto storico e contesto culturale Sapersi esprimere in maniera chiara, corretta e appropriata Confrontare le conoscenze acquisite con le proprie esperienze per giungere ad un
personale giudizio.
Unità didattiche
Il Romanticismo europeo
Il pensiero di G. Leopardi
Contenuti Il contesto europeo del primo Ottocento
La figura dell’intellettuale romantico Le tematiche romantiche
- G. Leopardi: dallo Zibaldone ( la teoria del piacere; il vago e l’indefinito; la
rimembranza;) Dai Canti: l’Infinito; A Silvia; Il passero solitario.
MODULO N.2: L’ETA’ DEL REALISMO
Obiettivi 6. Conoscere il contesto storico, economico e sociale del positivismo 7. Conoscere la poetica naturalista e verista in relazione al contesto storico-
culturale di riferimento
8. Saper esprimersi in maniera chiara, corretta e appropriata.
Unità didattiche Il romanzo realista Il naturalismo francese G. Verga
55
Contenuti
Il contesto storico della seconda meta’
dell’Ottocento Il positivismo, il darwinismo.
Il romanzo naturalista.
• E. Zola, il romanzo sperimentale, Il romanzo verista.
• G. Verga: Prefazione a Eva. Da vita dei campi: Fantasticheria,
• Prefazione al ciclo dei vinti
• I Malavoglia: (la trama, la struttura).
• Mastro Don Gesualdo (la trama, la struttura).
MODULO N.3: LA LIRICA MODERNA
Obiettivi
Conoscere le manifestazioni letterarie, le opere, gli autori del primo Novecento
Conoscere e saper contestualizzare il programma futurista
Saper contestualizzare autori e testi
Consolidare la competenza testuale
Sapersi esprimere in maniera chiara, corretta e appropriata
Saper esprimere un proprio giudizio personale, motivandolo
Unità didattiche
Il simbolismo
La poesia decadente
Il Futurismo
La poesia ermetica
Contenuti
Crisi della modernità e compensazioni simboliche. L’inconscio e la formazione del
linguaggio simbolico.
Oscar Wilde : Il ritratto di Dorian GrayI
C.Boudelaire: I fiori del male.
56
Il simbolismo pascoliano e l’estetismo dannunziano.
G. Pascoli, Il fanciullino; Myriace, X Agosto, da i canti di Castelvecchio: il
Gelsomino notturno;
G. D’Annunzio, dalle laudi,(Alcyone), La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, Il
piacere.
Il Futurismo:
- Tommaso Marinetti, Il Manifesto teorico della letteratura futurista.
-La poesia Ermetica:
G. Ungaretti, “San Martino del Carso” da l'Allegria. Analisi della poesia.
G. Ungaretti, “Soldati”. Analisi della poesia.
MODULO N.4: IL ROMANZO DELLA CRISI
Obiettivi
- Conoscere i nuovi modelli e le nuove forme del romanzo e del teatro del primo
Novecento
- Conoscere e comprendere i temi presenti nei nuovi romanzi e saperli inquadrare nel
contesto
- Saper confrontare autori e testi diversi
- Riconoscere la complessità del quadro di riferimento
- Consolidare le competenze testuali
- Saper esprimersi in maniera chiara, corretta e appropriata
- Saper esprimere un proprio giudizio personale, motivandolo.
Unità didattiche
Incontro con l’autore: I. Svevo
Contenuti
Da “La coscienza di Zeno”: la morte del padre . Analisi.
Italia e l’Europa dalla Grande guerra alle dittature.
Lo studio della mente umana: S. Freud.
57
- Svevo: biografia, formazione culturale, La coscienza di Zeno
(passi scelti).
- Trama dei romanzi: “Una vita “e “Senilità”.
Incontro con l'autore: E. Montale.
Contenuti:
Da “Ossi di Seppia”: “Meriggiare pallido e assorto” e “Spesso il male
di vivere ho incontrato”.
58
Materia: LINGUA INGLESE
Insegnante: Giulietti Antonella a.s. 2018/19
La classe 5° dell’indirizzo Carta e Grafica, composta da 16 alunni è stata seguita
dalla sottoscritta solo in questo anno scolastico.
All’inizio del primo quadrimestre, si è voluto rilevare il grado di conoscenza della
Lingua sotto il punto di vista lessicale e grammaticale, in quanto la classe si presentava
abbastanza disomogenea. Tale monitoraggio è servito ad evidenziare le carenze, le
lacune pregresse e, in alcuni casi, il quasi mancato approccio con la Lingua Inglese.
Per quanto riguarda il settore specifico della microlingua, e cioè ciò che attende il
Processo di Produzione della carta, i Materiali, le materie Prime e le fasi del
Procedimento, si è dovuto iniziare tutto in questo anno scolastico, con grandi difficoltà e
spesso con poca partecipazione da parte di un gruppo di studenti della classe.
Alcuni di loro, già con percorso scolastico difficoltoso, hanno contribuito a svolgere
un’azione di disturbo, rendendo pesante e poco sereno il clima della classe, soprattutto dal
punto di vista comportamentale, ma con risvolti negativi anche nell’andamento didattico.
Nella classe si possono distinguere diverse tipologie di atteggiamenti e risultati. Un buon
gruppo composto da persone mature, propositive, interessate alla disciplina, serie anche
nell’impegno e rispettose nei confronti dei loro compagni e degli insegnanti, che ha
conseguito risultati buoni e molto buoni. Un secondo gruppo, di allievi corretti da un punto
di vista comportamentale, che raggiunge una preparazione sufficiente anche se, con
qualche incertezza a causa, per alcuni, di uno studio non approfondito, per altri, di lacune
pregresse e / o di scarsa attitudine verso la disciplina. Qualche studente ha mostrato
immaturità, disinteresse verso ogni argomento proposto e poco rispetto verso gli altri e
verso gli insegnanti, che insieme ad uno scarso impegno personale nello studio, ha
portato ad una preparazione ad oggi non soddisfacente.
Ogni struttura linguistica proposta è stata accompagnata da:
* Svolgimento di esercizi di produzione/completamento di esercitazioni nell’uso della
struttura grammaticale;
* attività di Reading Comprehension e di Listening;
* riflessione di alcune strutture della lingua Inglese e di come esse si distacchino da quella
Italiana.
59
Module 1
Da Materiale fotocopiato ottenuto da siti web e da dispense provenienti da riviste
specifiche:
From the Forest to Finished Products: The Papermaking Process
HOW TO PRODUCE PAPER:
The General Background
Basic overview of Pulp and Paper Manufacturing Process
Environmental Consequences of Pulp and Papr Manufacture
The Future
Raw Materials
Making Pulp
Beating
Pulp to Paper
Finishing
Environmental Concerns
Module 2:
Civiltà: materiale fotocopiato
- OVERPOPULATION
- NATURAL DISASTERS
- THE GLOBAL WARMING
- MIGRATION
- ECOLOGY
- POLLUTION
- THE FERTILITY DECLINE
- CIBERBULLYING
- POLITICAL SYSTEMS in UK and in USA
- OSCAR WILDE and the AESTHETIC MOVEMENT “ The Picture of Dorian Gray”
- THE FOOD PYRAMID
- THE BREXIT and THE EUROPEAN UNION
60
METODOLOGIA
Le lezioni sono state effettuate con la partecipazione attiva degli alunni attraverso
conversazioni in lingua, esercizi, questionari, traduzioni, analisi, ascolto in lingua,
rielaborazione e riassunto dei testi in lingua (Cooperative Learning) schede aggiuntive di
lavoro con approfondimenti o riassunti caricati sulla piattaforma “DIDATTICA” del registro
elettronico.
Tipologia delle verifiche
Per ogni quadrimestre sono state effettuate 3 prove scritte (comprensione di un testo di
indirizzo tramite questionari ed esercizi di completamento) e due verifiche orali (per
valutare la padronanza della produzione linguistica, nel lessico specifico e nella
pronuncia). In vista del nuovo Esame di Stato è stato favorito l’approccio orale anziché
scritto.
Valutazione
Senza prescindere dagli obiettivi minimi disciplinari fissati all’inizio dell’anno scolastico in
sede di Consiglio di Classe, nella valutazione sono stati considerati l’impegno, l’interesse,
la partecipazione in classe, la progressione rispetto ai livelli di partenza ed, in particolare,
le condizioni relative alla personalità dell’allievo.
Interventi di recupero
Gli interventi di recupero sono stati essenzialmente curriculari incentrati sulla
puntualizzazione di aspetti morfo-sintattici e grammaticali.
61
Materia: MATEMATICA
Insegnante: ROCCHEGIANI KATIA a.s.2018/2019
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^ Grafica e Comunicazione opzione Tecnologie Cartarie è composta da sedici
studenti di età diverse, con esperienze scolastiche pregresse molto difformi, dei quali due
alunni con certificazione di DSA e un’alunna con PEI e programmazione differenziata. Una
buona parte degli studenti ha una storia scolastica piuttosto travagliata e sono approdati
alla nostra scuola dopo insuccessi scolastici in altre realtà. La sottoscritta ha insegnato
alla classe dal primo al quinto anno, ad eccezione del quarto.
Il programma svolto in questo anno scolastico è conforme ai prerequisiti generali ed al
programma svolto nel biennio precedente e tiene conto delle disomogeneità che
caratterizzano la classe. Gli argomenti proposti durante l’anno scolastico sono stati
affrontati riducendo, per quanto possibile, la parte teorica e cercando di limitarne la
complessità, anche ricorrendo ad esercizi di pura reiterazione meccanica delle procedure
che potessero essere eseguiti con calcoli algebrici semplici. Un tale approccio si è reso
necessario perché, in generale, le competenze algebriche di base, che gli alunni
avrebbero dovuto acquisire nel primo biennio, sono risultate alquanto deboli e
frammentarie. La fragilità dei prerequisiti, l’impegno quasi nullo a casa ed un
atteggiamento in generale poco costruttivo degli alunni, hanno reso necessario ripetere e
ribadire gli stessi concetti più volte. Ricorrenti atteggiamenti oppositivi di un piccolo gruppo
di studenti, che non sanno confrontarsi con l’insegnante, ed in generale con l’adulto, e non
rispettano i ruoli e l’autorità, esibendo in diverse occasioni atteggiamenti palesemente
scorretti, hanno condizionato negativamente l’intero anno scolastico rendendo i rapporti tra
docente e gruppo classe conflittuali e costringendo l’insegnante a discussioni che hanno
avuto a che fare prevalentemente con la sfera comportamentale e poco con la disciplina di
insegnamento.
Queste difficoltà non escludono atteggiamenti positivi di un gruppo di studenti che lavora
in classe e sporadicamente anche a casa, i quali, tuttavia, spesso fanno domande poco
pertinenti che denotano una scarsa conoscenza dell’algebra di base: nonostante
conoscano procedure e definizioni a memoria sono evidenti le enormi lacune pregresse e i
limiti dovuti al metodo di studio inadeguato. Per questo motivo anche gli alunni con
valutazione più che sufficiente sono in grado solo di eseguire esercizi ripetitivi senza però
comprendere fino in fondo né l’argomento né tanto meno l’essenza della disciplina. Solo
62
verso la fine dell’anno scolastico in alcune giornate il clima in classe è stato più costruttivo
e, di conseguenza, le lezioni meno ripetitive; ma le lacune accumulate durante tutto l’anno
scolastico hanno impedito il recupero di conoscenze adeguate ad un corretto
apprendimento.
Le attività di recupero integrative si sono articolate lungo tutto l’anno scolastico con una
costante attività di sportello che però sono state ignorate dalla gran parte degli alunni in
difficoltà e sono state seguite occasionalmente da un gruppo di alunni che ne hanno
approfittato per fare esercizi di ripasso soprattutto in occasione di verifiche.
Alla fine dell’anno scolastico oltre un terzo della classe ha conseguito una valutazione
insufficiente, pure a fronte di obiettivi perseguiti di livello medio-basso.
CONOSCENZE o CONTENUTI TRATTATI: (anche attraverso UDA o moduli)
1. Ripasso delle derivate - Derivate di funzioni elementari; - Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma di due funzioni, derivata
del prodotto di una costante per una funzione, derivata del prodotto e del quoziente di due funzioni, derivata della funzione composta;
- Calcolo di derivate.
2. Integrali indefiniti Definizione di primitiva, enunciato e dimostrazione del teorema sulle primitive di
una funzione; Definizione di integrale indefinito e condizione sufficiente di integrabilità; Proprietà di linearità dell’integrale indefinito; Formule di integrazione: integrali delle funzioni fondamentali e integrali di funzioni
la cui primitiva è una funzione composta; Calcolo di integrali indefiniti immediati, calcolo di integrali la cui primitiva è una
funzione composta, risoluzione di semplici problemi con gli integrali indefiniti immediati e calcolo di integrali del tipo ;
Integrazione per parti: formula, dimostrazione e applicazioni; Esempio notevole di integrazione per parti: ; Integrali di funzioni frazionarie con il numeratore di primo grado e il denominatore
di secondo grado con discriminante positivo.
3. Integrali definiti Definizione di trapezoide e rappresentazione grafica; Aree delle superfici dei plurirettangoli e definizione delle successioni e ; Definizione di integrale definito; Proprietà degli integrali definiti; Teorema della media: enunciato, significato geometrico, dimostrazione e
applicazioni; Definizione di funzione integrale ed enunciato del teorema fondamentale del
calcolo integrale; Relazione tra integrale definito e integrale indefinito, calcolo dell’integrale definito:
dimostrazione della formula di Leibniz – Newton; Calcolo di integrali definiti immediati;
63
Relazione tra area di una superficie e integrale definito; Area di una superficie compresa tra una curva e l’asse x in un intervallo
assegnato; Area della superficie delimitata da due funzioni: formula, rappresentazione grafica
e spiegazione della formula; Rappresentazione grafica e calcolo dell’area della superficie compresa tra una
retta e una parabola; Rappresentazione grafica e calcolo dell’area della superficie compresa tra due
parabole; Calcolo dei volumi dei solidi di rotazione intorno all’asse delle ascisse; Volumi di cilindro, cono e sfera: dimostrazione della formula geometrica con il
calcolo del volume di rotazione; Applicazioni del calcolo di volumi e risoluzione di semplici problemi.
4. Equazioni differenziali del primo ordine Definizioni: equazione differenziale, ordine, integrale generale; Forma normale dell’equazione differenziale del primo ordine; Problema di Cauchy e integrale particolare; Equazioni differenziali della forma ; Equazioni a variabili separabili e integrale singolare; Equazioni lineari omogenee; Equazioni lineari non omogenee.
ABILITA’:
Calcolare derivate prime di funzioni Definire e comprendere il concetto di primitiva e integrale indefinito Enunciare e dimostrare i teoremi studiati sull’integrale indefinito Calcolare integrali indefiniti con i metodi proposti Risolvere semplici problemi con il calcolo degli integrali indefiniti Definire l’integrale definito di una funzione continua Operare con le proprietà degli integrali definiti Enunciare e dimostrare i teoremi studiati Calcolare integrali definiti Calcolare le aree di trapezoidi di semplici funzioni (; ; ; Risolvere semplici problemi con il calcolo degli integrali definiti Calcolare volumi di rotazione intorno all’asse delle ascisse di semplici funzioni Riconoscere solidi di rotazione notevoli (cono, cilindro e sfera) e confrontare il
volume calcolato con l’integrale con il risultato ottenuto con la formula geometrica
Conoscere definizioni Riconoscere le diverse tipologie di equazioni differenziali del primo ordine e
individuare le opportune strategie risolutive Risolvere equazioni differenziali
64
COMPETENZE RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la disciplina:
Competenza Non raggiunta
Raggiunta in modo parziale
Raggiunta
C1 Utilizzare il linguaggio ed i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
X
C2 Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni
X
C3 Utilizzare i concetti ed i modelli delle scienze sperimentali
X
C4 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare X
C5 Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
X
METODOLOGIE:
Le metodologie usate per il raggiungimento degli obiettivi saranno di tipo diverso in quanto
terranno conto delle esigenze della disciplina, della necessità di coordinamento e
interazione con le discipline affini e delle caratteristiche della classe.
In generale questi saranno i punti fondamentali:
Richiamo dei prerequisiti: all’inizio dell’anno scolastico si ripasseranno gli argomenti
dell’anno precedente per consolidare le conoscenze acquisite.
Svolgimento delle varie fasi dell’unità didattica: viste le difficoltà concettuali degli
argomenti, gli stessi verranno affrontati gradualmente e sotto vari aspetti; ove possibile si
procederà con un approccio problematico seguito da una lezione guidata e dialogata ed
infine anche frontale, nel rispetto della correttezza logica e terminologica; il tutto sarà
65
illustrato con numerosi esempi e controesempi per favorire uno studio critico e non
puramente mnemonico. Quando l’insegnante lo riterrà opportuno sarà effettuata attività di
laboratorio per un apprendimento di tipo induttivo utilizzando strumenti multimediali. Gli
esercizi volti a verificare le conoscenze teoriche e a sviluppare le abilità di risoluzione
saranno trattati per tipologie per facilitare l’apprendimento e il recupero. Al fine di
consolidare le competenze, si procederà con un apprendimento a spirale.
Verifiche formative: in classe si darà spazio alle esercitazioni alla lavagna
sollecitando contemporaneamente interventi dal posto per evidenziare eventuali difficoltà
e/o lacune; a casa verranno assegnati compiti che poi, al bisogno, saranno controllati e
corretti in classe con i chiarimenti e gli approfondimenti del caso. Al persistere di situazioni
problematiche si procederà ad una attività di sostegno/recupero secondo le modalità
specificate in seguito.
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO, RECUPERO, APPROFONDIMENTO
Recupero in itinere: durante lo svolgimento delle varie fasi di ogni unità didattica
verranno effettuate verifiche formative (esercizi alla lavagna e in classe, domande dal
posto, confronti…) per accertare il livello di apprendimento e programmare eventuali
strategie di recupero. Premesso che i momenti dedicati alle interrogazioni ed alle
esercitazioni alla lavagna sono importanti occasioni di recupero, questo verrà effettuato
ogniqualvolta se ne ravveda la necessità e la possibilità in orario curriculare proponendo
esercitazioni individuali e/o di gruppo.
Recupero in orario non curriculare: è stata attivata attività di sportello didattico dal
mese di dicembre fino a fine anno scolastico.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
La valutazione si svolgerà in itinere per controllare e misurare il grado d’apprendimento
dell’alunno in relazione agli obiettivi prefissati e terrà conto del raggiungimento degli stessi
e/o del progresso rispetto ai livelli di partenza. Le verifiche saranno di tipo:
- Formativo: controllo dei compiti assegnati, esercitazioni guidate scritte e orali e
attività di recupero e/o approfondimento.
- Sommativo: ogni alunno ha sostenuto tre colloqui orali sulla parte teorica dei
contenuti e sull’applicazione (uno il primo quadrimestre e due il secondo) e sette verifiche
scritte sull’applicazione dei contenuti (tre il primo quadrimestre e quattro il secondo)
Per le prove scritte sarà assegnato un tempo a disposizione adeguato ai quesiti posti e si
userà una griglia di valutazione definita secondo i seguenti criteri:
66
voto 2 (compito in bianco o completamente errato), voto 6 (60% del punteggio massimo
della prova), voto 10 (punteggio massimo).
Al variare della difficoltà delle prove assegnate, l’insegnante avrà facoltà di variare il
punteggio minimo e/o massimo.
Per le prove orali sono stati applicati i seguenti indicatori:
1) Possesso delle conoscenze fondamentali della disciplina;
2) Saper applicare le conoscenze, individuare errori ed eseguire verifiche;
3) Correttezza e proprietà nell’uso del linguaggio specifico,
4) Capacità di collegare ed argomentare.
Saranno considerate sufficienti le prove nelle quali l’alunno dimostra di possedere le
conoscenze essenziali della materia, le espone con un linguaggio semplice ma chiaro,
avvalendosi soprattutto di capacità mnemoniche, le applica in modo autonomo in contesti
visti.
Alla fine dell’anno scolastico si intende sottoporre gli studenti ad un colloquio orale che
simuli quello dell’esame di stato.
Per la valutazione finale di ciascun alunno si è tenuto conto della sua personalità, della
situazione di partenza e dei progressi compiuti, della frequenza scolastica, della
partecipazione al dialogo educativo, dell’applicazione allo studio, del metodo di studio,
della frequenza agli eventuali interventi didattici e delle prove formative e sommative.
Per la valutazione si fa riferimento alla griglia inserita nel PTOF.
TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:
LIBRO DI TESTO
Titolo: “Calcoli e teoremi”, volume 5
Autori: M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Melzani
Editore: Atlas
MATERIALI PRODOTTI DAL DOCENTE
o Appunti, materiale scaricato da internet e mappe concettuali e formulari riguardanti
le parti del programma svolto negli anni scolastici precedenti necessarie come supporto
per lo svolgimento dell’ultimo anno di corso.
o Appunti sugli integrali: raccolta di definizioni, teoremi, dimostrazioni, metodi e
procedure studiati con esercizi di reiterazione meccanica delle procedure.
o Schede, mappe e formulari e esercizi aggiuntivi degli argomenti svolti durante
l’anno scolastico.
67
OBIETTIVI MINIMI:
L’alunno:
- Conosce e riconosce notazioni e terminologie, proprietà e regole, criteri e metodi
- Interpreta dati, leggi, formule, rappresentazioni, modelli a volte in modalità guidata
- Applica regole, proprietà, principi, leggi, metodi e criteri nell'ambito in cui sono state
apprese
- Sa analizzare una situazione problematica semplice
- Trova qualche difficoltà nel rielaborare i contenuti in maniera autonoma
- Si esprime con uno stile sintetico ma sostanzialmente corretto
Gli alunni con un piano didattico personalizzato possono usare, durante le verifiche, la
calcolatrice ed il proprio quaderno, nel quale sarà loro cura inserire il materiale assegnato
dai docenti, gli appunti e gli esercizi. In merito agli alunni con piano educativo individuale,
si fa riferimento alla relativa documentazione specifica.
68
MATERIA: SCIENZE MOTORIE
Insegnante: Ricci Stefano
Introduzione
La classe lascia molto a desiderare, l’eterogeneità della stessa non aiuta almeno per la
mia materia. Nel secondo quadrimestre sono riuscito ad ottenere una maggiore
partecipazione, aver dato delle insufficienze ha spronato alcuni ad un maggior impegno, in
questa ultima parte dell’anno scolastico ho notato da parte loro alcuni miglioramenti ed un
clima più partecipativo e sereno.
CONOSCENZE: (anche attraverso UDA o moduli)
Coscienza di sé attraverso il controllo della postura, l’ascolto del sistema
cardio/respiratorio e il rilassamento.
Conoscenza delle capacità condizionali, sistemi che le controllano, loro sviluppo, loro limiti
e sistemi di allenamento
Conoscenza delle capacità coordinative, sistemi di controllo, loro sviluppo, loro limiti e
sistemi di allenamento
Conoscenza degli sport di squadra alternativi, obiettivi e funzione degli stessi.
Conoscenza di alcuni sport di squadra classici
Atletica leggera: discipline di corsa, di salto e di lancio
ABILITA’: Assumere posture corrette, riconoscere posture scorrette, saper misurare la
propria e altrui frequenza cardiaca, rapporti tra frequenza cardiaca e respirazione,
capacità di rilassamento, saper distinguere i diversi tipi di allenamento e adattarli alle
esigenze ed agli obiettivi, capacità di lavorare in gruppo attraverso il contatto fisico,
adeguarsi a situazioni nuove attraverso giochi non conosciuti, adattarsi a nuove situazioni
e giochi che prevedono molta variabilità, capacità di lavorare in gruppo attraverso i giochi
di squadra classici e alternativi.
69
COMPETENZE:
Aver acquisito il valore della propria corporeità come manifestazione di una personalità
equilibrata e stabile.
Aver consolidato una cultura motoria e sportiva
Aver sviluppato le proprie capacitàà motorie
Aver sperimentato e compreso il valore del linguaggio del corpo
Aver acquisito una maggiore conoscenza diretta in ambito sportivo nei diversi ruoli e
apprezzato lo sport come valore per favorire un inserimento consapevole nella società e
nel mondo del lavoro
METODOLOGIE:
La lezione è stata prevalentemente frontale, sono stati proposti lavori di gruppo, gli
argomenti sono stati presentati ad inizio lezione e poi provati praticamente e di nuovo
rivisti a livello teorico come controprova di quanto premesso.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
La valutazione è stata fatta mediante un confronto tra quanto premesso all’inizio dell’anno
rispetto ad alcuni principi: partecipazione, coinvolgimento e capacità degli alunni e quanto
realmente ottenuto da ogni studente oltre che da un test scritto sul programma svolto.
TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:
La scuola non adotta libri di scienze motorie, materiale sportivo presente in palestra e
portato dall’insegnante.
70
MATERIA: RELIGIONE
Insegnante: Ranciaro Arnalda
Introduzione generale della classe relativamente alla propria disciplina
La classe 5 indirizzo chimica ha evidenziato sempre un comportamento corretto e maturo.
L’interesse e la partecipazione sono stati nel complesso più che apprezzabili.
CONTENUTI TRATTATI: (anche attraverso UDA o moduli)
1. Il lavoro: la dottrina sociale della chiesa (Rerum Novarum, Centesimo anno);
2. La bioetica: la manipolazione genetica, l’aborto, l’eutanasia, la pena di morte;
3. La chiesa nel XX e nel XXI secolo: testimone del vangelo;
4. La critica alla religione: i maestri del sospetto;
5. La solidarietà;
6. Le feste della tradizione cristiana;
7. Attualità del Vangelo.
ABILITA’:
• Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita confrontandole in
modo costruttivo con quelle di altre religioni e visioni di pensiero.
• Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine, in un confronto aperto
con gli altri.
• Riconoscere sul piano etico potenzialità e rischi dello sviluppo scientifico e
tecnologico.
• Ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro a documenti biblici o
religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione.
• Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo, in
confronto con il cristianesimo e le altre religioni o sistemi di pensiero.
• Collegare la storia umana alla storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di
comprendere l’esistenza dell’uomo nel tempo.
COMPETENZE
• Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita.
71
• Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche
prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità.
• Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo interpretandone
correttamente i contenuti di un confronto aperto al mondo del lavoro e della
professionalità.
METODOLOGIE:
• Laboratorio multimediale.
• Lezione frontale.
• Discussione in classe sui temi affrontati.
• Lettura del libro di testo.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
• Attenzione durante la lezione.
• Interesse agli argomenti trattati.
• Partecipazione attiva.
• Schede da compilare sugli argomenti trattati.
TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:
• Itinerari IRC di M. Contadini casa editrice ELLEDICI volume unico.
• La Bibbia.
• Encicliche (Rerum Novarum)
• Quotidiano.
72
I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
______________________________ Prof. Bregnocchi Giancarlo
______________________________ Prof.ssa Burattini Pamela
______________________________ Prof.ssa Compagnucci Luna
______________________________ Prof.ssa Giulietti Antonella
______________________________ Prof. Lacchè Andrea
______________________________ Prof.ssa Lucenti Silvana
______________________________ Prof.ssa Menghini Annamaria
______________________________ Prof.ssa Minelli Laura
______________________________ Prof.ssa Ranciaro Arnalda
______________________________ Prof. Ricci Stefano
______________________________ Prof.ssa Rocchegiani Katia
______________________________ Prof. Romani Sandro