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I.S.I.S. “F. Zuccarelli” Pitigliano (GR) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5 a A Corso Programmatori (Progetto Mercurio) A.S. 2011/2012

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I.S.I.S. “F. Zuccarelli”

Pitigliano (GR)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE 5aA

Corso Programmatori (Progetto Mercurio)

A.S. 2011/2012

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Presentazione dell’Istituto

Caratteristiche del territorio e dell’utenza

L’Istituto “F. Zuccarelli” opera in un territorio poco popolato ed ha un bacino di utenza molto vasto.

Accoglie, infatti, alunni provenienti dai Comuni di Pitigliano, Manciano, Sorano, Semproniano,

Castell’Azzara, nonché dai Comuni dell’Alto Lazio, quali Latera, Ischia di Castro, Farnese.

E’ un territorio vasto, ma abbastanza omogeneo dal punto di vista economico e sociale: prevalgono le

attività agricole e artigianali. Ultimamente, si è registrato lo sviluppo delle attività turistiche e

commerciali, legate in particolare al relax (agriturismi) e al benessere (terme), ma anche alla

valorizzazione dei beni paesaggistici, culturali e ambientali presenti.

La mancanza di industrie, ritenuta, fino a qualche anno fa, un limite per questa zona, si sta rivelando un

punto di forza perché permette lo sviluppo di attività quali l’agricoltura biologica, il turismo rurale e le

attività commerciali legate ai prodotti enogastronomici che favoriscono anche le imprese del terziario

(servizi turistici), nonché il settore creditizio, ove si registra la crescita delle locali Banche di Credito

Cooperativo.

Queste attività necessitano di personale qualificato che la nostra scuola può formare ed indirizzare sia al

mercato del lavoro, sia al proseguimento degli studi.

Caratteri specifici dell’indirizzo di studio e profilo professionale in uscita

Il nostro indirizzo di studio ha come finalità la formazione di un ragioniere dotato di specifiche

conoscenze, competenze e capacità sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e

relazionale.

In particolare, egli deve essere in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera per

proporre soluzioni adeguate a problemi specifici e sapersi inserire in contesti aziendali sempre più

caratterizzati dal trattamento automatico delle informazioni.

Elementi caratterizzanti il P.O.F.

Dopo un’attenta valutazione dei bisogni educativi e formativi degli alunni, in rapporto alle esigenze del

territorio, nel Piano dell’Offerta Formativa sono state individuate tre linee fondamentali aventi come

obiettivo:

incoraggiare i ragazzi a coltivare interessi culturali, suscitare il piacere della lettura, sviluppare

abilità espressive e di comunicazione del sapere, per far acquisire capacità relazionali e critiche;

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orientare gli alunni alla scelta delle facoltà universitarie e all’inserimento nel mondo del lavoro,

attraverso stage e incontri con agenzie di formazione del territorio, per fornire conoscenze utili

all’esercizio di un’attività d’impresa e per un’adeguata analisi delle opportunità che il nostro

ambiente offre;

sviluppare competenze informatiche attraverso la frequenza di corsi utili al conseguimento della

patente europea.

In questa ottica sono state attivate le seguenti iniziative:

Progetto Orientamento per la scelta della facoltà universitaria visite di incontro all’Università di

Siena

Progetto E.C.D.L. per il conseguimento della patente informatica

Incontri con esperti del mondo lavorativo

Stage Aziendali nell’anno scolastico 2010/11

Progetto “Gruppo Sportivo Studentesco”

Struttura del curricolo

MATERIA CLASSE

TERZA

CLASSE

QUARTA

CLASSE

QUINTA

PROVE

D’ESAME

Religione 1 1 1 /

Italiano 3 3 3 S.O.

Storia 2 2 2 O.

Informatica 5 4 5 S.O.

Inglese 3 3 3 S.O.

Matematica 5 4 5 S.O.

Economia aziendale 7 8 7 S.O.

Diritto 3 3 3 O.

Economia politica 3 2 / O.

Scienza delle finanze / / 2 O.

Educazione fisica 2 2 2 P.O.

TOTALE ORE SETTIMANALI 34 32 32

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Presentazione della classe

STORIA DELLA 5°A NEL BIENNIO

CLASSE NUMERO

ISCRITTI

ISCRITTI

DA ALTRA

CLASSE

PROMOSSI

PROMOSSI

CON

DEBITO

FORMATIVO

RITIRATI O

TRASFERITI

NON

PROMOSSI

Prima

a.s.

2007/8

18 \ 17 5 \ 1

CLASSE NUMERO

ISCRITTI

ISCRITTI

DA ALTRA

CLASSE

PROMOSSI GIUDIZIO

SOSPESO

RITIRATI O

TRASFERITI

NON

PROMOSSI

Seconda

a.s.

2008/9

19

1 da altra

scuola

ripetente

17 7 \ 2

STORIA DELLA 5°A NEL TRIENNIO

CLASSE NUMERO

ISCRITTI

ISCRITTI

DA ALTRA

CLASSE

PROMOSSI GIUDIZIO

SOSPESO

RITIRATI O

TRASFERITI

NON

PROMOSSI

Terza

a.s.

2009/10

19

2 da altra

scuola5 dalla

2B

19 3 5 \

Quarta

a.s.

2010/11

19 - 19 0 0 2

Quinta

a.s.

2011/12

17 -

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La classe 5°A è composta da 17 alunni,1 maschio e 16 femmine, tutti provenienti dalla classe quarta

programmatori del nostro Istituto. Non vi sono ripetenti della classe quinta e molti di loro sono

insieme dalla classe prima.

Il comportamento della classe è stato sempre corretto anche se a volte la frequenza non è stata molto

assidua..

Gli alunni hanno mediamente acquisito conoscenze sufficienti in quasi tutte le materie di studio anche

se la preparazione complessiva non è completamente omogenea. Alcuni di loro, particolarmente

interessati e in possesso di buone capacità, si sono distinti per una preparazione organica, competenze

espositive, elaborative e di applicazione, confermando i risultati dell’intero curriculum scolastico. Altri si

sono impegnati solo nello studio di alcune discipline, per cui hanno ottenuto una preparazione poco

omogenea che sta migliorando nella parte finale dell’anno.

Questi elementi manifestano incertezze nell’esposizione dei contenuti , nei mezzi espressivi sia nella

forma orale che in quella scritta raggiungendo un profitto al limite della sufficienza.

La classe ha il merito di aver sempre partecipato con entusiasmo alle iniziative che di volta in volta sono

state loro proposte come concorsi, visite guidate, conferenze, spettacoli teatrali dimostrando un

comportamento corretto e interesse negli argomenti trattati.

Nel dettaglio si rinvia alle relazioni finali dei docenti.

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I docenti

Il Consiglio di classe è composto dai seguenti docenti: (con una X è indicata la presenza nella classe)

Prof.ssa Corsini Paola

Prof.ssa Roberta Crisanti

Prof.ssa Giannoni Sonia

Prof.ssa Mazzoni Fausta

Prof.ssa Guerrini Delia

Prof. Pasquini Luciano

Prof.ssa Crasmaru Liliana

Prof. Dessì Massimiliano Domenico

Prof.ssa Micci Francesca

Italiano e Storia

Economia Aziendale

Inglese

Diritto, Scienza delle Finanze

Religione

Matematica

Educazione Fisica

Informatica

Insegnante tecnico-pratico

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

Elementi di flessibilità

Il Collegio Docenti ha introdotto un breve periodo di flessibilità di circa una settimana in gennaio con

lo svolgimento di attività di recupero per colmare le carenze accumulate durante il primo trimestre Le

attività si sono svolte in orario mattutino con sospensione dei programmi e revisione dei contenuti del

trimestre.

Nel pentamestre sono state svolti corsi di potenziamento per la preparazione alle prove di esame in

alcune materie oggetto di esame.

Obiettivi trasversali in termini di conoscenze, competenze e capacità

Al termine del corso, in relazione agli obiettivi prefissati, sono stati conseguiti, in maniera diversa per i

diversi alunni, i seguenti obiettivi:

In termini di CONOSCENZE, gli allievi:

sanno comprendere i concetti essenziali ed applicare le regole fondamentali delle varie

discipline;

sanno comprendere e usare nella produzione orale e scritta una terminologia appropriata con i

termini specifici delle singole discipline;

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sanno analizzare e risolvere problemi semplici.

In termini di COMPETENZE:

sono in grado di redigere un bilancio di esercizio;

sono in grado di produrre testi scritti di vario tipo (relazioni, temi, riassunti, articoli di giornale,

testi argomentativi su tematiche di vario tipo ecc.);

sanno analizzare il ruolo e la funzione svolta dagli organi costituzionali dello Stato e altre

formazioni sociali;

sanno comprendere e analizzare semplici testi in lingua di carattere professionale;

sanno risolvere semplici problemi di matematica applicata all’economia

sanno analizzare realtà d’interesse e realizzare basi di dati gestionali adeguate

In termini di CAPACITA’:

lavorano in piccoli gruppi stabilendo operazioni, compiti e scopi da perseguire;

elaborano criticamente e produttivamente le conoscenze acquisite al fine di affrontare nuove

situazioni problematiche.

Gli obiettivi suddetti sono stati raggiunti dalla classe sul piano generale, ma in gradi diversi, e per alcuni

solo parzialmente.

Contenuti

Per ciò che concerne i contenuti e riguardo al raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni nelle

singole discipline, si rinvia alle relazioni finali dei docenti.

Metodologie

Lo strumento principale utilizzato è stato la lezione frontale durante la quale i contenuti sono stati

proposti, quando possibile, in forma problematica in modo da suscitare gli interventi degli allievi ed

abituarli a forme di dibattito ordinate e costruttive.

Nelle discipline tecniche sono stati eseguiti anche lavori di gruppo, soprattutto per la risoluzione di

esercizi.

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Strumenti

I mezzi utilizzati sono stati:

libri di testo, quotidiani, riviste specializzate, audio e video cassette, computer, internet.

Spazi

Aula, laboratori di informatica e di lingue, palestra e biblioteca.

Numero e tipologia delle prove scritte

Per ciascuna disciplina sono state effettuate le seguenti prove scritte a quadrimestre:

Materia 1°trimestre 2° pentamestre totale

ITALIANO 3 3 6

INGLESE 3 4 7

INFORMATICA 3 3 6

EC.AZIENDALE 3 3 6

MATEMATICA 2 3 5

Le prove scritte sono state assegnate anche secondo le tipologie previste dall’esame.

Per fornire agli alunni una adeguata preparazione alle prove scritte dell’esame di stato sono state

effettuate o programmate le seguenti simulazioni:

I° prova: italiano 1 simulazione

II° prova: economia aziendale 1 simulazione

III° prova 3 simulazioni

Le simulazioni della terza prova sono state effettuate con quattro quesiti a risposta chiusa e due a

risposta aperta, scegliendo la tipologia B + C con quattro discipline e concedendo 15/20 minuti a

disciplina per un totale di 60 minuti/80 minuti.

Riguardo alle modalità concordate in merito all’argomento del colloquio gli alunni hanno scelto di

presentare una tesina su argomenti interdisciplinari approfondendo parti del programma delle materie

oggetto di esame.

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Criteri e strumenti di valutazione

Nella valutazione si è tenuto conto dei progressi rispetto al livello di partenza, della partecipazione e

dell’interesse dimostrati.

Per quanto riguarda l’attribuzione del credito scolastico, sarà applicata la normativa vigente.

Sulla base di quanto deciso dal Collegio Docenti e indicato nel POF, il voto di condotta viene attribuito

dal Consiglio di classe tenendo conto dei seguenti indicatori:

regolarità nella frequenza, giustificazione puntuale delle assenze e dei ritardi;

diligenza a casa e a scuola: rispetto delle scadenze delle consegne, partecipazione al dialogo

educativo, atteggiamento nei confronti del percorso di apprendimento, quantità e qualità

dell’impegno personale;

comportamento con i compagni e i docenti: modalità di rapportarsi agli altri, uso del linguaggio

in situazioni ufficiali e non, disposizione al dialogo, al confronto, e alla critica costruttiva,

accoglienza degli altri.

I rapporti con le famiglie sono stati mantenuti attraverso due ricevimenti generali e uno settimanale di

ciascun insegnante.

Attività extracurriculari

Progetto Orientamento Universitario: visita all’Università di Siena (facoltà di medicina,

farmacia, ingegneria, economia, giurisprudenza, scienze politiche, scienze biologiche e

chimiche);

Viaggio d’istruzione a Barcellona;

Progetto: una giornata a Montecitorio;

Conferenza-incontro: “Quale economia per la ripresa?”;

Conferenza-incontro: “Costituzione e legalità”;

Conferenza-incontro: “Federalismo e Costituzione”;

Partecipazione ad eventi organizzati in occasione del 150° dell’Unità d’Italia;

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Allegati

1. Relazioni e programmi delle varie discipline

2. Tabella di equivalenza dei voti

3. Tabella dei criteri generali per l’attribuzione del credito formativo

4. Testo della simulazione della prova di Italiano

5. Testo della simulazione della prova di Economia Aziendale

6. Testi delle simulazioni della III prova

7. Griglie di correzione delle prove

8. Griglia di valutazione della prova orale

Pitigliano, 8 maggio 2012

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Il consiglio di classe

CORSINI Paola _______________________________________

(Italiano e Storia)

CRISANTI Roberta _______________________________________

(Economia Aziendale)

GIANNONI Sonia _______________________________________

(Inglese)

MAZZONI Fausta _______________________________________

(Diritto e Scienza delle finanze)

GUERRINI Delia _______________________________________

(Religione)

PASQUINI Luciano _______________________________________

(Matematica)

CRASMARU Liliana _______________________________________

(Educazione Fisica)

DESSI’ Massimiliano Domenico _______________________________________

(Informatica)

MICCI Francesca _______________________________________

(I.T.P.)

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Maria Grazia Trani

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Allegato 1

Relazioni e programmi

delle varie discipline

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PROGRAMMA DI ITALIANO

CLASSE QUINTA A A. S. 2011-12

PROF.SSA PAOLA CORSINI

MODULO 1

L’ETA’ DEL POSITIVISMO

- Caratteri generali. Naturalismo e Verismo: criteri narrativi.

- Émile Zola. Il ciclo di romanzi Rougon Macquart: “La bestia umana”.

- Giovanni Verga. Percorso letterario, analisi del contesto storico.

- Lettura e commento de: “Rosso Malpelo”, tratto da “Vita dei campi”;

- Lettura e commento de “La roba”, tratto da “Novelle Rusticane”;

- Prefazione a “L’amante di Gramigna”;

- Il ciclo dei vinti. I Malavoglia: “La famiglia Toscano”;

- Mastro don Gesualdo: “La morte di Gesualdo”

MODULO 2

L’ETA’ DEL DECADENTISMO - CARATTERI GENERALI

- Giovanni Pascoli. Biografia e percorso letterario.

- Lettura e commento dei seguenti testi: “La Poetica del Fanciullino”, “L’assiolo”,

“Lavandare”, “Il gelsomino notturno”, “Nebbia”, “Novembre”, “X agosto”, “La cavalla

storna”.

MODULO 3

GABRIELE D’ANNUNZIO

- Biografia e percorso letterario. Analisi del contesto storico; Panismo e Superomismo.

- Lettura e commento delle seguenti opere: “Meriggio”, “La pioggia nel pineto”, “La sera

fiesolana";

- Il piacere: “L’attesa di Elena”.

MODULO 4

LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO

- Italo Svevo e Luigi Pirandello.

- Biografia, percorso letterario, analisi del contesto storico.

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- La coscienza di Zeno: “La vita è una malattia”; “Il vizio del fumo”; “Uno strano

fidanzamento”

- “Il fu Mattia Pascal”: “Morte di Mattia Pascal” ; “Enrico IV”: (lettura di un passo), “Uno,

nessuno e centomila” (“Allo specchio”; “Sei personaggi in cerca d’autore”: “L’ingresso dei

personaggi”.

- Le “Novelle”: “La carriola”, “La patente”;

MODULO 5

IL FUTURISMO

- Cenni generali. Filippo Tommaso Marinetti: “Manifesto tecnico della letteratura futurista”.

- Aldo Palazzeschi: “E lasciatemi divertire”.

MODULO 6

GIUSEPPE UNGARETTI

- Biografia e percorso letterario. Analisi del contesto storico.

- Lettura e parafrasi dei seguenti testi: “Veglia”, “I fiumi”, Natale”, “San Martino del Carso”,

“Sono una creatura”, “Mattina”, “Soldati”.

MODULO 7

EUGENIO MONTALE

- Biografia e percorso letterario. Analisi del contesto storico.

- Lettura e parafrasi di “Meriggiare pallido e assorto”, “La casa dei doganieri”, “Ho sceso un

milione di scale”, “Spesso il male di vivere”, “Non chiederci la parola”, “Piove”, tratti da

“Ossi di seppia” e da “Le occasioni”.

MODULO 8

L’ERMETISMO

Cenni generali. Mario Luzi: vita e percorso letterario. Commento dei testi “La corriera”, “Di

notte un paese”; “Le meste comari di Samprugnano”.

Dalle “Prose”: “Il monte Amiata”.

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MODULO 9

LA CULTURA ITALIANA NEL SECONDO DOPOGUERRA

- Contesto storico e letterario.

- Lettura e parafrasi di:

- U. Saba: “A mia moglie”

- S. Quasimodo: “Ed è subito sera”, “Alle fronde dei salici”

- I. Calvino: “Il sentiero dei nidi di ragno” (“La tana del dritto”); “Se una notte d’inverno un

viaggiatore”. Dai “Racconti”: “L’avventura di due sposi”

- D. Buzzati: “Il deserto dei Tartari” (“Il fascino della fortezza”, “Il nemico tanto atteso: la

morte”). Dai “Racconti”: “I sette messaggeri”

- U. Eco: “Il nome della rosa”: “Il riso”

- Primo Levi: “Se questo è un uomo” : “Il lager”

- Cesare Pavese: “Lavorare stanca”, “Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi

- Elio Vittorini: “Conversazione in Sicilia”: “Astratti furori”

- Elsa Morante: “La storia”: La morte di Useppe”

MODULO 10

- LA NARRATIVA STRANIERA

- James Joyce. La vita. Le opere. “Ulisse”: “Rognoni di castrato”

- Franz Kafka. La vita. Le opere. “Tre racconti brevi”: “Un messaggio dell’imperatore”,

L’avvoltoio”, “Davanti alla legge”.

MODULO 11

LA DIVINA COMMEDIA

- Cantica del Paradiso: aspetti generali, tematiche e personaggi dei canti: I, III (Piccarda

Donati), VI (Giustiniano), XV – XVI - XVII (Cacciaguida), XXXIII (preghiera alla

Vergine).

Pitigliano, 8 maggio 2012

L’insegnante

Prof. Paola Corsini

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO CLASSE QUINTA SEZIONE A COMM.LE

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

La classe V A è composta da 17 studenti. Essa si presenta, nell’anbito del profitto, della partecipazione

e dell’impegno, in modo eterogeneo, in quanto alcuni elementi mostrano buone capacità, interesse alla

materia e applicazione costanti, raggiungendo un livello buono e in qualche caso ottimo, nonché una

conoscenza più completa e articolata degli argomenti; un altro gruppo ottiene un profitto sufficiente o

discreto, mostrando di conoscere i fondamenti essenziali delle discipline studiate.

Alcuni alunni, invece, manifestano incertezze nella esposizione dei contenuti, nei mezzi espressivi, sia

nella forma orale, sia in quella scritta, e una preparazione debole e modesta, raggiungendo un profitto al

limite della sufficienza.

Nell’ultima parte dell’anno la classe, complessivamente, ha mostrato un maggiore impegno e un

comportamento più serio e più corretto, migliorando anche il profitto.

Quindi, in relazione alle capacità della classe, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.

OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

La classe ha raggiunto i seguenti obiettivi:

- Ricavare dai testi le idee e i principi poetici degli autori

- Riconoscere in un testo le tematiche proprie dell’autore e ricondurle all’ambito storico

culturale

- Saper confrontare esperienze letterarie diverse

- Saper produrre testi di vario genere: tema, saggio breve e articolo di giornale

CONTENUTI – METODI – TEMPI

I contenuti della disciplina sono stati divisi in moduli didattici, per consentire un progressivo

apprendimento, e in modo da rendere consapevoli gli alunni delle proprie capacità e del livello di

preparazione raggiunto, eseguendo verifiche finali.

Il programma è stato svolto regolarmente e gli obiettivi sono stati raggiunti.

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I contenuti hanno riguardato i principali autori del ‘900 e le correnti letterarie più significative, con una

scelta di testi poetici e narrativi che consentisse di coglierne gli aspetti più importanti e il collegamento

con il contesto storico e culturale dell’epoca.

Alcuni alunni hanno approfondito con maggiore impegno aspetti ed eventi di particolare interesse

letterario. La scansione temporale è stata determinata dai moduli didattici, in media di circa un mese

ciascuno.

CRITERI DIDATTICI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Nella didattica è stata privilegiata la lezione frontale, si sono inoltre utilizzati in classe il testo di italiano

e appunti forniti dall’insegnante, associati a letture di documenti.

Sono stati sollecitati gli interventi degli alunni stessi, in modo da stimolare un’esposizione chiara e

corretta dei contenuti. Le verifiche sono formative e sommative e la valutazione ha tenuto conto dei

progressi rispetto al livello di partenza, del rapporto con gli obiettivi prefissati, dell’impegno e della

partecipazione.

Le prove sono consistite in quattro interrogazioni orali e in quattro verifiche scritte con le tipologie

delle prove d’esame, di cui una simulazione nell’ambito dell’intera mattinata, da effettuare entro la fine

di maggio.

Pitigliano, 8 maggio 2012

L’insegnante

Prof. Paola Corsini

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PROGRAMMA DI STORIA CLASSE QUINTA /A COMM.LE

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

PROF.SSA PAOLA CORSINI

MODULO 1

- L’ETA’ GIOLITTIANA

- CARATTERI GENERALI

- POLITICA INTERNA ED ESTERA

- IL DOPPIO VOLTO DI GIOLITTI

- SUCCESSI E SCONFITTE

MODULO 2

- LA PRIMA GUERRA MONDIALE

- CLIMA CULTURALE – IMPERIALISMO, COLONIALISMO, NAZIONALISMO

- CAUSE DELLA GUERRA

- LE POTENZE IN CONFLITTO

- L’ITALIA IN GUERRA: NEUTRALISMO E INTERVENTISMO

- LE FASI DELLA GUERRA

- CONCLUSIONE E TRATTATI DI PACE

- SOCIETA’ DELLE NAZIONI E POSIZIONE DI WILSON

MODULO 3

- LA CRISI DELLO STATO LIBERALE

- IL PRIMO DOPOGUERRA

- LA SITUAZIONE ECONOMICA

- I PARTITI POPOLARI

- L’IMPRESA DI FIUME

- LA VITTORIA MUTILATA

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MODULO 4

- IL FASCISMO

- LA MARCIA SU ROMA

- DALLA FASE LEGALITARIA ALLA DITTATURA

- I RAPPORTI CON LA CHIESA – I PATTI LATERANENSI

- LA POLITICA ECONOMICA – IL CORPORATIVISMO

- POLITICA ESTERA E LEGGI RAZZIALI

MODULO 5

- IL NAZISMO

- LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE – LA REPUBBLICA DI WEIMAR

- IL PROGRAMMA HITLERIANO – IL TERZO REICH

- IL “NUOVO ORDINE” – L’OLOCAUSTO

MODULO 6

- LA CRISI DEL 1929

- GLI ANNI RUGGENTI DELL’AMERICA

- IL “BIG CRASH” – IL GIOVEDI’ NERO

- ROOSEWELT E IL “NEW DEAL”

MODULO 7

- LA SECONDA GUERRA MONDIALE

- CAUSE DEL CONFLITTO – INVASIONE DELLA POLONIA E RESA DELLA

FRANCIA

- LA “GUERRA LAMPO”

- IL DOMINIO NAZISTA IN EUROPA

- 1941-43: LA SVOLTA

- SECONDA CAMPAGNA DI RUSSIA - RESA DELL’ITALIA

- LA VITTORIA DEGLI ALLEATI

- LA RESISTENZA ITALIANA

- RESA DELLA GERMANIA E DEL GIAPPONE – LA BOMBA ATOMICA

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MODULO 8

- CONSEGUENZE E BILANCIO DELLA GUERRA

- IL PROCESSO DI NORIMBERGA

- TRATTATI DI PACE

- LE NAZIONI UNITE – ZONE D’INFLUENZA E GUERRA FREDDA

- NATO - PATTO ATLANTICO – PATTO DI VARSAVIA

- REPUBBLICA FEDERALE TYEDESCA E REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA

- IL MURO DI BERLINO

MODULO 9

- LA REPUBBLICA ITALIANA

- L‘ITALIA VERSO LA LIBERAZIONE

- GOVERNO BONOMI - PARRI

- L’ANTIFASCISMO – LA FASE COSTITUENTE

- IL REFERENDUM E LA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA

- 1 GENNAIO 1948: LA COSTITUZIONE

MODULO 10

- L’ITALIA DAL “MIRACOLO ECONOMICO” AGLI “ANNI DI PIOMBO”. IL

TERRORISMO

- L’ITALIA DEL CENTRISMO – ALCIDE DE GASPERI

- IL MIRACOLO ECONOMICO

- DAL CENTRO-SINISTRA AL ‘68

- GLI ANNI DI PIOMBO. IL TERRORISMO IN ITALIA. L’ASSASSINIO DI ALDO

MORO

- IL TERRORISMO INTERNAZIONALE: L’ATTENTATO DELL’11 SETTEMBRE 2001

ALLE TORRI GEMELLE

MODULO 11

- LA DECOLONIZZAZIONE IN ASIA E IN AFRICA

- L’APARTHEID IN SUDAFRICA. NELSON MANDELA

- L’INDIPENDENZA DELL’INDIA E LA FIGURA DI GANDHI

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- LA PRESIDENZA KENNEDY E MARTIN LUTHER KING: LA LOTTA DEI NERI

D’AMERICA

Pitigliano, 8 maggio 2012

L’insegnante

Prof.ssa Paola Corsini

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RELAZIONE FINALE DI STORIA CLASSE QUINTA SEZIONE A COMM.LE

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

La classe V A, composta da 17 studenti, si presenta diversificata per profitto e interesse, con alcuni

elementi che mostrano impegno propositivo e interesse costante, raggiungendo livelli sufficienti, buoni

e, in qualche caso, ottimi, mentre altri manifestano incertezze nella conoscenza degli argomenti e

nell’esposizione dei contenuti, con applicazione e impegno discontinui.

In qualche caso, quindi, la preparazione ottenuta risulta ai limiti della sufficienza.

Ciò è dovuto a carenze pregresse, ma, soprattutto, a scarsa partecipazione al lavoro didattico.

In relazione alle capacità della classe sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati.

Alcuni elementi hanno mostrato maggiore dedizione allo studio, ottenendo un rendimento discreto o

ottimo ed una conoscenza più completa e articolata degli argomenti; inoltre, complessivamente, la

classe, nell’ultima parte dell’anno, ha tenuto un comportamento più serio e più corretto, migliorando

l’impegno e il profitto.

OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

La classe ha raggiunto i seguenti obiettivi:

- Saper collocare correttamente fenomeni ed eventi nello spazio e nel tempo, individuando

rapporti di successione e contemporaneità.

- Conoscere i termini essenziali della disciplina e saper utilizzare sufficientemente il lessico,

esponendo i concetti storici in modo comprensibile.

- Analizzare fenomeni storici, mettendone in luce le relazioni reciproche, e individuando

correttamente i rapporti di causa-effetto, confrontando strutture economiche, politiche e sociali

nello spazio e nel tempo.

- Esporre fenomeni storici sulla base di una loro comprensione sintetica.

- Essere in grado di effettuare collegamenti tra i diversi argomenti

CONTENUTI – METODI – TEMPI

I contenuti della disciplina sono stati divisi in moduli didattici, per consentire un progressivo

apprendimento, e in modo da rendere consapevoli gli alunni delle proprie capacità e del livello di

preparazione raggiunto, eseguendo verifiche finali.

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Il programma è stato svolto regolarmente, selezionando le scelte opportune, in base anche agli interessi

della classe.

I contenuti hanno riguardato gli eventi politici, economici e sociali più importanti del ‘900, relativi

soprattutto ai due conflitti mondiali e ai regimi totalitari in Europa (Fascismo e Nazismo), affrontati sia

con l’ausilio del libro di testo, sia con letture di documenti e schede.

Alcuni alunni hanno approfondito con maggiore impegno aspetti ed eventi di particolare interesse e

significato storico. La scansione temporale è stata determinata dai moduli didattici, in media di circa un

mese ciascuno.

CRITERI DIDATTICI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Nella didattica è stata privilegiata la lezione frontale, si sono inoltre utilizzati in classe il testo di storia e

appunti forniti dall’insegnante, associati a letture di documenti.

Sono stati sollecitati gli interventi degli alunni stessi, in modo da stimolare un’esposizione chiara e

corretta dei contenuti. Le verifiche sono formative e sommative e la valutazione ha tenuto conto dei

progressi rispetto al livello di partenza,del rapporto con gli obiettivi prefissati, dell’impegno e della

partecipazione.

Sono state effettuate quattro prove, consistite nelle interrogazioni orali e in un test scritto con

trattazione sintetica di argomenti.

Ė stata svolta anche una simulazione di storia della terza prova d’esame.

Pitigliano, 8 maggio 2012

L’insegnante

Prof. Paola Corsini

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PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE CLASSE V° A CORSO PROGRAMMATORI

A.S. 2011/12 Prof.ssa Roberta Crisanti

MODULO 1: Le aziende industriali: contabilità generale e bilancio di esercizio. LE SCRITTURE DI ESERCIZIO: La CO.GE. e il sistema informativo Acquisizione e utilizzo dei fattori produttivi Operazioni di gestione relative ai beni strumentali Le immobilizzazioni materiali: acquisizione, utilizzo, dismissione, rinnovo, svalutazioni e rivalutazioni Le immobilizzazioni immateriali Regolamento dei debiti Le prestazioni di lavoro subordinato Liquidazione e pagamento del TFR Le vendite Regolamento dei crediti I contributi pubblici LE SCRITTURE DI CHIUSURA: la fase di chiusura dei conti Le scritture di completamento Le scritture di rettifica Le scritture di riclassificazione dei conti La situazione contabile finale Il riepilogo del conto economico e la rilevazione del risultato di esercizio Le scritture di chiusura generale dei conti patrimoniali LA REDAZIONE E LA REVISIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO: I postulati di bilancio La composizione del fascicolo di bilancio Il bilancio di esercizio Lo Stato patrimoniale Il Conto economico La Nota integrativa Le Relazioni accompagnatorie Il Bilancio di esercizio in forma abbreviata I criteri di valutazione I principi contabili L’approvazione e la pubblicazione del bilancio La revisione contabile MODULO 2: l’analisi di bilancio. Presupposti e contenuto delle analisi di bilancio Interpretazione dei dati di bilancio La riclassificazione dello Stato patrimoniale La riclassificazione del Conto economico L’analisi per indici Analisi patrimoniale: indici di struttura semplici Analisi finanziaria: indici di copertura e di liquidità Analisi economica: indici di redditività L’analisi per flussi

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Il Rendiconto finanziario delle variazioni del Ccn I Flussi di Ccn generati dalla gestione reddituale I Flussi di Ccn generati dalla gestione patrimoniale Il Cash flow di periodo e operativo MODULO 3: strategie, programmazione e controllo di gestione. LA CONTABILITA’ ANALITICO-GESTIONALE Le scelte operative e la gestione dei costi La COA e il sistema informativo Classificazione dei costi aziendali Break even analysis Determinazione del punto di pareggio con il metodo matematico a quantità e con il metodo grafico. Le configurazioni di costo L’oggetto di calcolo dei costi I metodi di imputazione dei costi La contabilità full costing e direct costing. L’activity based costing (cenni) IL CONTROLLO DI GESTIONE: BUDGET, REPORTING E ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI (da svolgere) Il controllo di gestione e il budget. Le caratteristiche e le funzioni del budget Il budget di esercizio e la sua articolazione funzionale. Il budget delle vendite, della produzione, delle materie, degli approvvigionamenti, della manodopera diretta, dei costi industriali, delle rimanenze. Il budget economico il budget patrimoniale. Il budget degli investimenti e il budget finanziario. L’attuazione del controllo budgetario. Il reporting. L’analisi degli scostamenti dei costi e dei ricavi Il business plan MODULO 4: la gestione bancaria. L’ATTIVITA’ BANCARIA L’intermediazione creditizia e il mercato dei capitali Funzioni delle banche e politica monetaria Equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico Aspetti della gestione economica La gestione finanziaria Bilancio dell’azienda bancaria Lo schema di Stato patrimoniale e di Conto economico Il Testo Unico Le autorità creditizie La vigilanza prudenziale e Basilea 2. La tutela dei depositanti

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Il segreto bancario LA RACCOLTA BANCARIA. Le operazioni di raccolta: i depositi bancari, i depositi a risparmio libero, i depositi vincolati, la raccolta obbligazionaria, la raccolta pronti contro termine I conti correnti di corrispondenza IL FIDO E I FINAZIAMENTI BANCARI. I fidi bancari Il fido e le sue fasi Le modalità di utilizzo del fido Le aperture di credito: in c/c e semplici Le aperture di credito per firma Lo smobilizzo dei crediti di fornitura Caratteristiche delle operazioni di smobilizzo Lo sconto cambiario La Ri.Ba. elettronica Gli anticipi s.b.f. su effetti La procedura del conto anticipo Gli anticipi su fatture Il conto anticipo su fatture I SERVIZI BANCARI. La prestazione di servizi I servizi di pagamento I servizi di incasso I servizi di custodia I servizi finanziari: il factoring. Pitigliano li 08 maggio 2012 Prof.ssa Roberta Crisanti

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: Economia Aziendale Classe VA A.S. 2011/2012

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in

termini di:

Conoscenze: l’insegnamento dell’economia aziendale è stato svolto seguendo le indicazioni ministeriali,

cercando però di approfondire quei concetti che si riferiscono più direttamente alla moderna

organizzazione aziendale e che permettono agli studenti di acquisire una cultura economico-aziendale

durevole nel tempo, in grado di far loro comprendere e interpretare la realtà e di seguirne la rapida

evoluzione.

In particolare dovranno essere in grado di analizzare i rapporti fra azienda e ambiente in cui essa opera

per proporre soluzioni a problemi specifici.

La classe ha tuttavia risposto in modo non omogeneo; soltanto 1/2 ha seguito in modo attivo e con

partecipazione costante e veramente interessata raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati:

1. Definire ed enunciare in modo efficace e corretto termini, concetti, principi, norme civilistiche e

fiscali;

2. Cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali;

3. Leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale, sapendolo riferire a

precise situazioni anche con riferimento agli adempimenti giuridici fiscali;

4. Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali.

Gli altri si sono invece applicati in modo discontinuo e superficiale raggiungendo un livello di

conoscenze non in linea con gli obiettivi stabiliti.

Competenze e capacità: gli obiettivi conseguiti in termini di competenza e capacità possono essere

suddivisi:

1. Saper utilizzare e collegare conoscenze; circa metà classe presenta difficoltà e incertezze.

2. Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere.

3. Interpretare e comprendere la struttura ed il contenuto di tutti i documenti che compongono il

bilancio collegando le informazioni da essi desumibili; soltanto alcuni alunni riescono a procedere in

maniera sicura, negli altri prevalgono difficoltà diffuse.

4. Partecipare al lavoro organizzato individuale e di gruppo accettando il coordinamento. Risulta nel

complesso accettabile; i migliori risultati si sono infatti ottenuti attraverso il lavoro in classe guidato.

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5. Acquisire la capacità di organizzare il proprio studio in modo razionale. Soltanto 1/3 della classe

dimostra di possedere un buon metodo di studio e riesce a motivare il proprio lavoro.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

MODULO 0

Ripasso S.p.a.

Durante il mese di settembre 2011

MODULO 1

Le aziende industriali:Contabilità generale e Bilancio d’esercizio

Ottobre e novembre 2011

MODULO 2

L’analisi di bilancio

Dicembre 2011 e gennaio, febbraio 2012

MODULO 3

Strategie, programmazione e controllo di gestione

Marzo, aprile, maggio 2012

MODULO 4

La gestione delle banche

Dal 15/09/2011 al 31/05/2012 (2 ore settimanali)

METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero,

sostegno e integrazione, ecc.):

I vari argomenti del programma sono stati svolti facendo ricorso a diverse metodologie per sviluppare

negli studenti abilità e competenze diverse in funzione degli obiettivi fissati:

lezione frontale nei momenti introduttivi di raccordo tra le varie unità didattiche;

esercitazioni individuali ed esercitazioni di gruppo allo scopo di consolidare le conoscenze acquisite;

attività di ripasso in classe di argomenti poco chiari attraverso lo svolgimento di esercizi (recupero

dell’applicazione) e lo studio guidato

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MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,

ecc.):

Libro di testo: Fortuna-Ramponi-Scucchia Corso di Economia Aziendale 5A-5B

Codice Civile

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (Prove scritte, verifiche orali, test oggettivi

come previsti dalla terza prova.)

Le verifiche sommative e formative sono state articolate in relazione agli obiettivi da controllare.

Sono state eseguite prove scritte , test e questionari, per il controllo di conoscenze e comprensione,

verifiche orali.

Pitigliano, 08/05/2012 Il docente

Prof.ssa Roberta Crisanti

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Programma di Inglese a.s. 2011/12 IL programma è stato svolto seguendo il libro di testo “In business” di Flavia Bentini e AAVV Pearson Longman Commercial theory Chapter 1 Commerce e E-commerce : - Commerce and Trade - The four factors of production - Types of economy - The Internet revolution - E-commerce - Types of online business activities Chapter 6 Finance : - The Stock Exchange -Who operates on the Stock Exchange - The London Stock Exchange - The New York Stock Exchange Chapter 8 Green economy -What is Fair Trade? - How did Fair Trade start? - What is Fairtrade Mark? - Microfinance - Nobel winner Yunus Commercial Correspondence Revision : Enquiries and replies to enquiries Orders and replies (dopo il 15 maggio) Cultural profiles Chapter 3 People and history The United Kingdom - The industrial revolution - The British Empire - Britain since 1930 Post- war and Contemporary Britain -The Chapter 3 People and history - The USA becomes a world power - The USA since World War II - Civil rights - After the Cold War

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Chapter 5 Government and politics The UK - The UK government -The Prime Minister and the electoral system -Political Parties Devolution The United States - Federal Government - Presidential elections - Political parties Chapter 6 Society : UK-USA keyfacts - Population - The welfare state - Religion in the UK and in the USA -Multicultural Britain - Survey exposes unequal Britain Class in Britain Literature O.Wilde The life The portrait of Dorian Gray The Victorian compromise. Comedy : The importance of being Earnest E.A.Poe Life and some short stories :The black cat , The oval portrait , William Wilson Pitigliano, 08/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Giannoni Sonia

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Relazione finale Lingua inglese a.s.2011/12 Classe VA Corso Programmatori Prof.ssa Giannoni Sonia La classe formata da 17 alunni, di cui nessuno ripetente della stessa classe, ha dimostrato nel corso dell’anno interesse e partecipazione alle lezioni e agli argomenti proposti mantenendo un comportamento corretto e responsabile. La preparazione di base non è completamente omogenea e la classe può essere divisa in tre fasce di preparazione e rendimento: la prima formata da cinque elementi con una preparazione buona di livello B1 , sei elementi con una preparazione nel complesso pienamente sufficiente, cinque elementi con rendimento discontinuo anche se nel complesso ai limiti della sufficienza . Il programma svolto ha rispettato le indicazioni della programmazione affrontando sia argomenti di tipo strettamente commerciale che di storia e geografia economica e completando la preparazione con la conoscenza di autori della letteratura del 19° e 20° secolo.. Il lavoro si è basato sull’apprendimento della lingua inglese commerciale e sulla conoscenza di argomenti tecnici e economici. Si è cercato di lavorare anche su testi di comprensione orale e scritta su argomenti di attualità e di letteratura in collegamento con le altre materie del corso commerciale. La metodologia usata si è basata principalmente sulle lezioni frontali e su esercitazioni in classe. Riguardo alla valutazione sono stati svolti 3 compiti scritti nel primo trimestre e 4 nel pentamestre mentre le valutazioni orali si sono basate su esposizione dei vari argomenti trattati nel corso dell’anno. Per il miglioramento della comprensione ho proposto la visione di film in lingua inglese e abbiamo assistito ad uno spettacolo teatrale a Grosseto su un testo teatrale di O.Wilde. La partecipazione a queste iniziative è stata attiva con La tipologia delle prove scritte è stata varia con composizione di lettere commerciali, domande sulla teoria commerciale e sulla geografia e brani di comprensione con domande aperte e a risposta multipla anche in vista della terza prova. A questo scopo sono state effettuate 3 simulazioni di terza prova insieme ad altre materie. Pitigliano, 08/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Giannoni Sonia

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PROGRAMMA DI DIRITTO CLASSE V° CORSO PROGRAMMATORI

A.S.2011/2012

TRIMESTRE LO STATO E LA COSTITUZIONE Concetto di Stato e suoi elementi costitutivi L’acquisto e la perdita della cittadinanza LA NASCITA E LE DIVERSE FORME DELLO STATO Lo Stato di diritto Forme dello Stato di diritto: lo Stato liberale, lo Stato costituzionale Lo Stato dittatoriale LE VICENDE DELLO STATO ITALIANO Lo Statuto albertino Dalla monarchia costituzionale al sistema parlamentare La crisi dello Stato liberale Il fascismo ORIGINE, CARATTERI E STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE La fine del regime fascista Il comitato di liberazione nazionale Il referendum istituzionale Il compromesso costituzionale La struttura della Costituzione I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE La sovranità popolare, i temi della giustizia e dell’uguaglianza I DIRITTI DI LIBERTA’ I diritti di libertà fisica e spirituale La libertà di riunione, di associazione, di religione I diritti economici in generale I doveri dei singoli I PRINCIPI DELLA FORMA DI GOVERNO La separazione dei poteri La democrazia rappresentativa Il diritto di voto Sistema elettorale proporzionale e maggioritario PENTAMESTRE IL PARLAMENTO Il bicameralismo perfetto La posizione dei parlamentari Lo scioglimento anticipato delle Camere e la loro organizzazione interna

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L’iter di approvazione delle leggi ordinarie e delle leggi costituzionali Il referendum Le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni IL GOVERNO Composizione, procedimento di formazione Il rapporto di fiducia Le crisi di Governo Il potere legislativo del Governo I poteri regolamentari IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Modalità di elezione I poteri I decreti LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE Magistrature ordinarie e speciali L’indipendenza e l’autonomia della magistratura Il Consiglio superiore della Magistratura: composizione e funzioni I caratteri della giurisdizione I gradi di giudizio LA CORTE COSTITUZIONALE Composizione e competenze LE AUTONOMIE LOCALI La riforma del titolo V della Costituzione Le Regioni Regioni a statuto ordinario e Regioni a statuto speciale L’organizzazione delle Regioni e la potestà legislativa Entro la fine dell’anno scolastico si prevede di trattare le Provincie, i Comuni e, a grandi linee, l’ONU e L’Unione Europea. Pitigliano, 08/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Fausta Mazzoni

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE CLASSE V SEZ.A CORSO PROGRAMMATORI A.S. 2011/2012

Materia : DIRITTO Docente: Fausta Mazzoni Presentazione della classe La classe è composta da 17 alunni, tutti provenienti dalla classe quarta la maggior parte dei quali è stata insieme fin dal primo anno di scuola superiore. Ad eccezione di qualche elemento che, talvolta, è apparso poco interessato e partecipe, la maggior parte ha seguito con interesse le lezioni anche perché la disciplina normalmente suscita abbastanza interesse in quanto attiene all’esercizio dei nuovi doveri di cittadini che alcuni hanno assolto con il diritto di voto per la prima volta. Per vivacizzare le lezioni, abbiamo tratto spunto di discussione dalle notizie di attualità commentando gli avvenimenti più salienti della vita politica del nostro Paese e, mi sembra, che la maggior parte abbia apprezzato questi riferimenti alla realtà, traendone motivo di interesse e forse di incoraggiamento per lo studio degli argomenti che stavamo trattando. Alla classe in generale va riconosciuto il merito di aderire con entusiasmo alle iniziative extrascolastiche che di volta in volta sono state loro proposte. In particolare per quel che riguarda diritto e scienza delle finanze, abbiamo fatto una visita guidata a Roma a palazzo Montecitorio e presenziato a due convegni organizzati dalla locale Banca di Credito Cooperativo, uno che ha avuto come tema l’imprenditoria giovanile, con l’altro si è trattato invece della crisi economica affrontando i temi del deficit e debito pubblico e del peso nella nostra economia. Tutta la classe ha partecipato con impegno seguendo le lezioni di preparazione svolte in classe dove i concetti dell’ultimo incontro sono stati ampiamente trattati utilizzando anche il materiale della conferenza che avevamo potuto visionare in anticipo. Quanto ai risultati ottenuti sul piano del profitto, si rileva quanto segue. CONOSCENZE Gli elementi migliori, distintisi per serietà ed impegno durante tutto il corso dell’anno scolastico, denotano conoscenze sicure e sono capaci di esporre gli argomenti richiesti con la terminologia appropriata. Altri hanno conseguito risultati più modesti, ma comunque di livello sufficiente, in alcuni casi migliorando rispetto ai risultati del primo quadrimestre, grazie ad un impegno più regolare. Rimane qualche situazione incerta, seppure non lontana dalla sufficienza, che dovrà essere oggetto di ulteriori verifiche nei giorni che rimangono da qui alla fine dell’anno scolastico. COMPETENZE E CAPACITA’ Con le differenziazioni sopra esposte, gli alunni sono in grado in grado di: ● definire il concetto di Stato, individuandone caratteri essenziali ed elementi costitutivi; ● collocare storicamente le vicende che hanno caratterizzato lo Stato italiano dallo Statuto Albertino all’avvento della Repubblica; ●cogliere i principi fondamentali della Costituzione nell’ambito dei rapporti civili, etico-sociali ed economici; ● individuare le funzioni degli organi costituzionali; ● cogliere i rapporti esistenti fra lo Stato e gli Enti locali come modificati dalla recente legge di riforma costituzionale. Gli elementi migliori sono in grado di esporre tali argomenti in modo ordinato e consequenziale, nonché di operare qualche collegamento, gli altri, che hanno conseguito risultati più modesti, sono molto più legati al libro di testo.

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METODOLOGIE

Lo strumento principale è stata la lezione frontale, il più possibile partecipata e aperta agli interventi degli allievi, sia durante la spiegazione, sia nelle lezioni volte a verificare quanto i ragazzi avessero appreso di un argomento trattato nella lezione precedente. Lezioni di ripasso sono state svolte, sia per chiarire argomenti risultati di più difficile comprensione, sia per prepararsi a verifiche scritte e alle simulazioni della terza prova d’esame. Gli argomenti di maggiore interesse sono stati quelli concernenti il funzionamento degli organi costituzionali, anche perché è risultata più facile la comprensione di avvenimenti di attualità politica che abbiamo commentato in classe

MATERIALI DIDATTICI

Il testo in uso è DIRITTO PUBBLICO di G. Zagrebelsky – G. Oberto –G. Stalla –C. Trucco edito da Le Monnier.

SPAZI

Aula scolastica

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Le verifiche prevalenti sono state quelle orali, sia perché molti ragazzi hanno difficoltà espositive e c’era dunque bisogno di fare esercizio in tal senso in vista del colloquio d’esame, sia perché tali verifiche fanno meglio comprendere come è stato appreso l’argomento, se il ragazzo è capace di operare collegamenti anche interdisciplinari. Non sono mancate comunque esercitazioni scritte per valutare conoscenze e capacità di sintesi. Nell’attribuzione del voto, si è tenuto conto anche dei progressi fatti e dell’impegno dimostrato durante il corso dell’anno scolastico. Pitigliano 08/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Fausta Mazzoni

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PROGRAMMA DI SCIENZA DELLE FINANZE CLASSE V° CORSO PROGRAMMATORI

A.S. 2011/2012

TRIMESTRE LA SCIENZA DELLE FINANZE Oggetto della disciplina Beni e bisogni collettivi I soggetti pubblici CENNI DI STORIA FISCALE La scuola classica e neoclassica La teoria keynesiana e la critica neoliberista La teoria marxista IL PATRIMONIO DELLO STATO Il demanio pubblico I beni patrimoniali disponibili e indisponibili La vendita del patrimonio immobiliare LE IMPRESE PUBBLICHE E LE PRIVATIZZAZIONI Le aziende autonome, gli enti pubblici economici e l’impresa a partecipazione azionaria pubblica Ruolo dell’impresa pubblica Le privatizzazioni e i loro effetti. LE SPESE DELLO STATO Il vincolo di bilancio Le classificazioni della spesa pubblica La spesa per investimenti L’aumento della spesa pubblica e le sue conseguenze LE ENTRATE PUBBLICHE Definizione e classificazione I prezzi I tributi La pressione tributaria PENTAMESTRE Le entrate straordinarie L’IMPOSTA Gli elementi costitutivi e le classificazioni I diversi concetti di reddito tassabile L’imposta sul patrimonio I principi di equità tributaria Principi giuridici e amministrativi delle imposte Gli effetti economici dell’imposizione fiscale Evasione ed elusione fiscale

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IL BILANCIO DELLO STATO Definizioni e importanza politica I principi di redazione IL BILANCIO DELLO STATO ITALIANO Il Documento di programmazione economico-finanziaria La relazionale previsionale e programmatica L’art.81 della Costituzione La legge di stabilità, le leggi collegate Il bilancio di previsione e il bilancio pluriennale La presentazione e l’approvazione del bilancio Il controllo LA POLITICA DI BILANCIO Teorie liberiste ed interventiste La crisi del ‘29 Il ruolo dello Stato nella teoria keynesiana Politiche di bilancio espansive e restrittive IL DISAVANZO E IL DEBITO PUBBLICO Il finanziamento del disavanzo pubblico Effetti e classificazioni del debito pubblico I titoli di Stato Come ridurre il debito pubblico LO STATO SOCIALE Vantaggi e rischi dello Stato sociale Pensioni, sanità e istruzione IL FEDERALISMO FISCALE Il principio di sussidiarietà Federalismo politico e federalismo fiscale Vantaggi e svantaggi del federalismo fiscale Tributi comunali, regionali e provinciali. Nell’ultimo mese rimasto verranno trattati nelle loro linee generali: IRPEF Imposta sul reddito delle persone fisiche: Caratteri e obiettivi dell’imposta Soggetti passivi Base imponibile Aliquote Classificazione dei redditi Determinazione e liquidazione dell’imposta.

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IRES Imposta sul reddito delle società; IRAP Imposta regionale sulle attività produttive; IMU. Pitigliano, 08/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Fausta Mazzoni

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA Religione Classe V A COMMERCIALE

A.S 2011/2012

PREMESSA. La classe nel corso dell’anno scolastico ha mantenuto un comportamento vivace e abbastanza corretto. Buona la socializzazione, gli allievi hanno intrattenuto buoni rapporti tra di loro con buon spirito di gruppo. Gli alunni ben disposti al dialogo educativo hanno collaborato con l’insegnante e tra di loro, creando un buon clima di lavoro in classe. Hanno seguito le lezioni con interesse e partecipazione, rispondendo positivamente agli stimoli proposti. Ciò che li ha caratterizzati è stata una buona sensibilità di fronte agli argomenti trattati con un adeguata curiosità .Opportunamente guidati e sollecitati, hanno saputo riflettere in maniera critica e con sufficiente impegno. CONOSCENZE La conoscenza dei contenuti specifici della disciplina risulta mediamente più che sufficiente. COMPETENZE La classe ha acquisito un livello più che sufficiente delle seguenti competenze: sa fare analisi di argomenti e contenuti, di testi, di documenti e cogliere ove si presentino le dimensioni religiose; sa analizzare e comprendere un testo specifico esprimendo semplici commenti personali. Alcuni allievi hanno dimostrato inoltre, le competenze per l’opera di confronto, differenziazione e sintesi dei temi trattati; soprattutto nei nessi con la realtà sociale e culturale contemporanea. Non tutti hanno acquisito un pertinente linguaggio specifico. CAPACITA’ La classe ha acquisito un livello mediamente sufficiente delle seguenti capacità: capacità di partecipare ai colloqui e dibattiti, ascoltando ed intervenendo; capacità di organizzare un lavoro e collaborare nelle fasi di esecuzione; capacità di effettuare semplici collegamenti tra argomenti affini; capacità di confronto con realtà religiose diverse dalle proprie. CONTENUTI DISCIPLINARI E TERMPI DI REALIZZAZIONE I° TRIMESTRE 1. La nascita delle religioni e il sacro 2. Le grandi religioni e la comune ricerca di Dio :

La mappa delle religioni (oggi nel mondo).

Segni e simboli nelle religioni

L’Induismo, il Buddismo, la storia, i testi sacri,le verità fondamentali, i riti e le feste.

Il concetto di reincarnazione nelle diverse religioni, la reincarnazione nell’ottica cristiana, confronti tra reincarnazione e resurrezione

I diritti umani, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.( Meeting di Firenze)

PENTAMESTRE

L’ebraismo, storia, testi sacri, le verità fondamentali, riti e feste

La shoah, la giornata della memoria. Le leggi razziali in Italia e il razzismo.

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L’ Islam, l’origine, il profeta Maometto, il Corano,la dottrina morale,il fondamentalismo e l’integralismo, agganci con l’attualità.

I Kamikaze, la Jahad, la donna nell’Islam 3. I nuovi movimenti religiosi, il sincretismo religioso, le sette:

Le sette sataniche, i testimoni di Geova, gli scientology

Le forme di millenarismo, la paura della fine del mondo. 4. L’uomo e la natura: ecologia e sviluppo sostenibile 5. I valori della famiglia e del matrimonio ( da svolgere nelle rimanenti lezioni, dopo il 15/05/2012)

METODO DI INSEGNAMENTO: In particolare si è voluto privilegiare il metodo esperienziale-induttivo per mezzo del quale si è voluto stimolare e coinvolgere gli studenti ad un apprendimento attivo e significativo. Inoltre si è cercato di non trasmettere i contenuti in maniera nozionistica ma di volta in volta far conoscere le argomentazioni attraverso una riflessione critica, in modo che gli alunni imparassero a pensare la religione non esclusivamente come semplice fatto di fede, ma come oggetto di studio, come occasione e stimolo per la crescita di una personalità capace di scelte responsabili e consapevoli. METODOLOGIE

Lezione frontale

Lezione partecipata

Documentazione diretta (lettura in classe di documenti, riviste, quotidiani, libro di testo, analisi di immagini)

Dialogo educativo

Dibattiti e discussioni.

Cicle –time

Visioni di filmati

MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo, quotidiani, riviste , testi specifici su argomenti trattati, testi del magistero, Bibbia, consultazione di internet, visione filmati, uso di mezzi informatici. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Le valutazioni sono state effettuate prevalentemente tramite verifiche orali, conversazioni guidate e osservazioni libere. E’ stata effettuata inoltre, l’osservazione sistematica dei comportamenti e degli atteggiamenti tenuti a scuola. Pitigliano, 8/5/2012 Prof. ssa Delia Guerrini

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Programma di Matematica Applicata Classe 5° A Programmatori (Mercurio) AS 2011/12 Docente: prof. Luciano Pasquini

Analisi Infinitesimale

Funzioni di una variabile reale: richiami teorici e studio di funzione; integrale indefinito; regole di integrazione; integrale definito; teorema fondamentale del calcolo.

Funzioni di due variabili reali: richiami su rette e coniche; disequazioni di primo e secondo grado in due variabili; riferimento cartesiano ortogonale tridimensionale; definizione e dominio di funzioni di due variabili reali; rappresentazione grafica nel piano con le curve di livello; limiti e continuità; derivate parziali; sviluppo di Taylor; hessiano e studio dei punti critici.

Funzioni lineari di due variabili: disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili; funzioni lineari e senso di crescita delle curve di livello; ricerca dei massimi e dei minimi vincolati.

Statistica

Statistica descrittiva: distribuzioni statistiche; rappresentazioni grafiche; medie semplici e ponderate; moda e mediana; varianza e scarto quadratico medio.

Variabili casuali: variabili casuali discrete; funzione di ripartizione, valore medio, varianza e scarto quadratico medio; variabili casuali continue; densità di probabilità e funzione di ripartizione; valore medio, varianza e scarto quadratico medio; la curva normale e la curva normale standard; tracciamento grafico e calcolo di aree mediante le tavole di Sheppard.

Inferenza statistica: variabili campionarie; media campionaria e teorema del limite centrale; stima per intervallo di una media.

Statistica matematica: interpolazione per punti; interpolazione fra punti: il metodo dei minimi quadrati; calcolo della retta interpolante.

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Ricerca Operativa

Applicazioni della matematica all'economia: curve della domanda e dell'offerta; il prezzo di equilibrio; la funzione di vendita; elasticità dell’arco e puntuale; funzioni costo ricavo e profitto, totale medio e marginale; relazione tra costo totale e ricavo totale; il “break even point”; relazione tra costo unitario e costo marginale; il punto di fuga; relazione tra costo marginale e ricavo marginale; il punto di massimo profitto; grafici di sintesi.

Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati: problemi di massimo e minimo in una e due variabili; lo studio della “funzione somma”; il problema delle scorte; alternative qualitative; problemi nel caso discreto.

Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti: richiami sui regimi finanziari; rendite e problemi relativi; criterio dell'attualizzazione; criterio del tasso effettivo; criterio dell'onere medio annuo.

Scelte in condizioni di incertezza: criterio del valor medio; misura del rischio.

Programmazione lineare: impostazione dei problemi; funzione obiettivo e vincoli; problemi in due variabili: metodo grafico e metodo algebrico.

Pitigliano li 8/5/2012 Il docente Prof. Luciano Pasquini

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. Luciano Pasquini

Materia: Matematica Applicata

Classe: 5 sez. A Mercurio

a.s. 2011/20012

In relazione alla programmazione curricolare, la classe mostra di possedere le conoscenze di seguito

riportate:

elementi di calcolo differenziale in una e due variabili reali

- elementi di calcolo delle probabilità e statistica

- elementi di matematica finanziaria

- elementi di ricerca operativa.

Sono state perseguite le seguenti competenze e capacità:

- studiare funzioni di una e due variabili reali

- calcolare integrali indefiniti e definiti

- elaborare dati statistici

- risolvere problemi economici di scelta con effetti immediati e differiti, in condizioni di certezza e di

incertezza, in una o più variabili.

Ho avuto la classe per l'intero triennio. Gli alunni sono 17 di cui 16 femmine e 1 maschio.

Tra di loro si evidenziano alcuni dotati di apprezzabili capacità, motivati e che si sono impegnati con

continuità nel corso degli anni; essi hanno raggiunto una certa autonomia e livelli di profitto discreti e

anche buoni; altri si sono interessati, hanno partecipato al dialogo educativo e, pur non possedendo un

metodo di studio pienamente soddisfacente, hanno ottenuto un accettabile grado di preparazione

generale; un gruppo, invece, non si è impegnato in maniera adeguata nel colmare le lacune della

preparazione e un metodo di lavoro improprio ne ha condizionato negativamente il rendimento.

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CONTENUTI DISCIPLINARI

Per i contenuti disciplinari si fa riferimento al programma annuale.

METODOLOGIE

E’ stata adottata la lezione frontale nella presentazione e spiegazione dei contenuti e la lezione

interattiva per verificare il livello di apprendimento della classe. Particolare importanza è stata attribuita

alla comprensione delle metodologie proposte e alla loro applicazione nella risoluzione di problemi.

MATERIALI DIDATTICI

Testo adottato:

M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Spezia:

MATEMATICA PER L’ECONOMIA: Tomi C1, D, E, G

Ed. ATLAS

Software didattico:

Derive, Microsoft Office.

Si è fatto uso della calcolatrice scientifica tascabile per effettuare calcoli numerici in classe.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Per la valutazione dei risultati si è fatto ricorso alle interrogazioni orali, ai compiti scritti e ad

esercitazioni scritte semi-strutturate.

Sono state effettuate per ogni periodo e per ogni alunno:

1° trimestre:

due verifiche orali e due compiti scritti

2° pentamestre:

almeno tre verifiche orali e tre compiti scritti

Pitigliano li 8/5/2012 Il docente Prof. Luciano Pasquini

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Anno Scolastico : 2011-2012 Classe : V A Materia : Educazione Fisica Insegnante : Liliana Crasmaru

Presentazione della classe : Nell’anno scolastico 2011-2012 gli alluni della classe 5A nelle lezioni di Educazione Fisica

hanno svolto l'attività con rispetto, serietà, impegno e responsabilità. Anche se il livello delle abilità motorie specifiche per le diverse discipline sportive non è stato sempre alto si sono registrati progressi ottenendo rendimenti buoni e ottimi .

Tutti gli alunni hanno acquisito una maggiore conoscenza dei propri mezzi e in particolare hanno attenuato le difficoltà nell’uso dei grandi attrezzi avvicinandosi con timore sempre minore. La loro creatività ha reso le lezioni divertenti e uniche . L’attività svolta nell’ambito dell’educazione fisica proponeva di raggiungere le seguenti finalità:

1. acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile;

2. consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i nessi pluridisciplinari;

3. raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari;

4. approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute);

5. l'arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.

Alla fine dell’anno scolastico la maggior parte dei alunni ha dimostrato :

di essere consapevole del percorso effettuato per migliorare le qualità fisiche e neuromuscolari;

di adattare le qualità fisiche e neuromuscolari ai diversi contenuti motori;

di praticare almeno due tra le discipline sportive di squadra e individuale attraverso l’apprendimento delle tecniche individuali e delle caratteristiche tattiche ;

di trasferire le capacità e le competenze motorie in realtà ambientali diversificate ;

di conoscere e rispettare principi e valori della cultura sportiva;

di conoscere regolamenti delle specialità affrontate;

di conoscere e applicare le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni .

CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO I contenuti disciplinari perseguiti durante l’anno scolastico sono stati suddivisi in tre moduli:

I ° MODULO : La teoria dell’allenamento ( 8 lezioni ) – settembre –fine novembre

Terminologia specifica : parti , linee, piani e movimenti, posizioni ;

I principi dell’allenamento sportivo ;

Le qualità motorie (definizione , classificazione e allenamento )

II ° MODULO: Giochi sportivi di squadra: pallavolo e pallacanestro ( 14 lezioni ) – fine novembre –fine marzo

Il gioco e le regole fondamentali , fondamentali individuali , li schemi di gioco.

Pratica .

III ° MODULO : Gli sport individuali : ginnastica artistica e atletica ( 10 lezioni )- fine marzo –maggio

Ginnastica artistica ( le specialità : corpo libero e salti );

Atletica leggera(corsa veloce , corsa a ostacoli , salto in alto ).

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La METODOLOGIA utilizzata è stata adeguata agli obbiettivi proposti per stimolare la loro motivazione mediante alla proposta dei contenuti e attività, in concordanza con i loro bisogni e le loro capacita . Sono stati utilizzati gli seguenti metodi :

La comunicazione verbale , giustificata da motivazioni educative e scientifiche ;

La spiegazione teoretica con utilizzo del materiale illustrativo per approfondimento degli argomenti trattati ;

La gradualità della proposta;

La dimostrazione diretta dell’insegnante o di un alunno;

L’alternanza di fase di guida, controllo e correzione da parte dell’insegnante ;

Il continuo passaggio dal globale all’analitico e viceversa secondo le dinamiche del lavoro;

Proposte di situazioni per sperimentare la capacita di organizzazione personale e di gruppo.

Per la valutazione relativa all'area motoria sono state individuate alcune prestazioni tra quelle che indicano il possesso e il livello delle capacità e delle acquisizioni di tipo motorio e sportivo il più possibile correlate con l'obiettivo prefissato.

La valutazione motoria comprendeva:

l'aspetto coordinativo generale, per mezzo di prove che evidenzino soprattutto il possesso di determinate abilità e di controllo del movimento

l'aspetto tecnico-sportivo, attraverso l'esecuzione di gesti e movimenti propri di una determinata disciplina sportiva.

Nella valutazione abbiamo tenuto conto inoltre del livello di partenza e di quello finale di ciascun alunno dando così particolare importanza ai progressi ottenuti.

Per quanto riguarda la valutazione del comportamento socio-relazionale abbiamo ricorso all'osservazione sistematica dei singoli alunni sui seguenti aspetti:

partecipazione alle attività proposte,

interesse per le attività proposte,

rispetto delle regole,

collaborazione con compagni.

Per la valutazione della teoria si ricorrerà infine alle prove scritte o orali.

I criteri di valutazione adottati sono i seguenti:

0-4 non porta sempre l'occorrente per svolgere la lezione e partecipa poco

5 impegno e partecipazione discontinui

6 partecipa alle lezioni con sufficiente impegno ed interesse

7-8 impegno e partecipazione attiva

9-10 impegno costante, partecipazione costruttiva con rendimento ottimo .

Pitigliano , 8 maggio 2012 Il docente

Liliana Crasmaru

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Relazione finale del docente

“Informatica Generale ed Applicazioni Gestionali”

Classe V Sezione A

a.s. 2011/2012

Obiettivi conseguiti

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi specifici di

apprendimento espressi in termini di conoscenze, competenze e abilità:

Conoscenze

Conoscere le funzioni di un database Conoscere il concetto di schema e istanza di una base di dati Conoscere le fasi della progettazione di una base di dati Conoscere il modello ER e le rappresentazioni grafiche in esso utilizzate Conoscere i concetti di entità, attributo e classe Conoscere le associazioni Conoscere le relazioni e la loro rappresentazione Conoscere la differenza tra schema e istanza di una relazione Conoscere i vincoli di integrità Conoscere le operazioni relazionali Conoscere il concetto di normalizzazione Conoscere i tipi di dati supportati da SQL Conoscere le istruzioni di SQL Conoscere la sintassi dell’istruzione SELECT Conoscere la struttura di una rete di computer Conoscere le varie topologie fisiche e logiche di una rete Conoscere le caratteristiche dei principali mezzi trasmissivi Conoscere il modello ISO/OSI e la suite TCP/IP Conoscere gli indirizzi IP e le classi di indirizzi Conoscere i concetti di processo e risorsa Conoscere la struttura interna di un sistema operativo Conoscere lo stato di un processo Conoscere le interruzioni HW e SW

Competenze

Saper distinguere tra schema e istanza di una base di dati Saper individuare le varie fasi della progettazione di una base di dati Saper rappresentare una realtà di interesse tramite diagramma ER Saper trasformare un diagramma ER in uno schema relazionale Saper normalizzare una relazione Saper tradurre in SQL le operazioni dell’algebra relazionale Saper effettuare interrogazioni usando l’istruzione SELECT Saper individuare le varie topologie logiche e fisiche Saper configurare un computer Saper implementare una LAN tramite router

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Saper classificare un sistema operativo Saper distinguere tra interruzioni HW e interruzioni SW

Abilità

Saper individuare entità e associazioni in una realtà di interesse Saper individuare le istruzioni SQL corrette per effettuare delle operazioni relazionali Saper individuare l’architettura di rete più opportuna in un determinato contesto

Relazione sulla classe

La classe 5° A (Programmatori) è composta da 17 studenti così divisi: 1 maschio e 16 femmine.

Nella classe sono presenti 5 studenti di diversa madre lingua e nessun ripetente.

Ho avuto la possibilità di seguire questa classe per tutti i tre anni dell’indirizzo “Mercurio” e di

osservare come le dinamiche al suo interno si siano modificate col passare degli anni. Durante tutto il

tempo che ho potuto passare in questa classe, gli studenti si sono sempre dimostrati propositivi e

discretamente attenti sia durante le lezioni in classe che in laboratorio. A volte è stato necessario

riprendere alcuni elementi a causa di un’eccessiva vivacità che poteva compromettere il regolare

svolgimento delle lezioni, ma in linea generale non si sono mai verificati particolari eventi riguardo alla

disciplina.

Tutti gli studenti della classe, anche se con alcune differenze da studente a studente, dimostrano

di avere un metodo di studio per la maggior parte improntato su uno studio mnemonico degli

argomenti. Infatti ho potuto notare come le maggiori difficoltà si siano riscontrate nello svolgimento di

argomenti più orientati alla realizzazione di progetti e allo svolgimento pratico di esercizi:

programmazione, produzione di pagine web, definizione di basi di dati in SQL. Diverso è, invece, il

discorso relativo agli argomenti più teorici in cui tutti gli studenti hanno raggiunto la sufficienza e in

alcuni casi livelli di profitto molto elevati.

Durante lo svolgimento dell’ultimo anno molto tempo è stato impiegato sul primo modulo (Le

basi di dati), come indicato nella tabella nella sezione successiva, cercando di sottolineare il forte

legame esistente tra quanto studiato in maniera teorica e le reali applicazioni in ambito gestionale. Ciò è

avvenuto soprattutto relativamente allo studio e alla progettazione di basi di dati, analizzando un buon

numero di realtà di interesse affinché gli studenti potessero cimentarsi con la realizzazione di software

vicino a quelle che possono essere le reali esigenze gestionali di un’azienda.

In particolare, sono state effettuate alcune esercitazioni in laboratorio utilizzando il software Microsoft

Access al fine di far realizzare agli studenti quanto progettato in classe.

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Se da una parte la progettazione di una base di dati è risultata chiara alla maggioranza della classe,

qualche problema in più è stato riscontrato nello sviluppo tramite linguaggio SQL dove vengono

ancora commessi molti errori di sintassi.

Ad ogni modo, seppur con tempi differenti, quasi tutti gli studenti hanno acquisito buone

capacità di progettazione sfruttando i modelli concettuali e logici. La definizione di interrogazioni

relazionali in SQL è stata affrontata prendendo spunto dagli esercizi proposti dal libro di testo e dalle

tracce d’esame degli anni precedenti.

Circa, invece, i moduli di apprendimento relativi alle reti e ai sistemi operativi svolti finora, gli

studenti hanno dimostrato di avere una buona conoscenza dei concetti di base e della terminologia

specifica usata nei due ambiti sebbene molti abbiano una certa difficoltà nell’esporre correttamente

quanto studiato: ciò, come già accennato in precedenza, probabilmente dovuto ad un metodo di studio

non corretto che porta gli studenti a impegnarsi molto di più principalmente in prossimità di verifiche.

Come da programma allegato, sono stati svolti i moduli relativi alla progettazione e

realizzazione di una base di dati, il modulo relativo alle reti informatiche e, parzialmente, il modulo

relativo ai sistemi operativi. Al fine di approfondire al meglio l’argomento, di colmare le lacune

presentatesi durante le lezioni e di recuperare le ore di lezione perse per vari motivi (e.g. chiusura per

neve), molto tempo è stato speso con il modulo relativo alle basi di dati e alle esercitazioni in classe con

l’analisi di varie realtà d’interesse. Il tempo speso su tali argomenti ha, tuttavia, portato a cominciare il

modulo sui sistemi operativi decisamente in ritardo rispetto a quanto previsto nella programmazione

annuale. Pertanto tale modulo verrà svolto in maniera parziale, in particolare sviluppando la parte della

gestione dei processi da parte di un sistema operativo.

Complessivamente il mio giudizio sulla classe non può considerarsi negativo. Tutti gli studenti,

anche se modalità differenti, dimostrano maturità e desiderio di emergere, impegno e forza di volontà.

Rimane, tuttavia, una buona parte della classe non particolarmente orientata all’aspetto pratico della

materia e che ha, proprio per questo motivo, alcune difficoltà.

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Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione

Moduli Unità di apprendimento Periodo

Inizio Fine

Modulo 1

Le basi di dati

U.A. 1

Le basi di dati: generalità 12/9/2011 20/9/2011

U.A. 2

La progettazione concettuale:

il modello ER

20/9/2011 13/10/2011

U.A. 3

La progettazione logica:

il modello relazionale

13/10/2011 13/1/2012

U.A. 4

Lo standard SQL 13/1/2012 29/3/2012

Modulo 2

Le reti di computer

U.A. 5

Le reti di computer 6/3/2012 17/4/2012

U.A. 6

L’implementazione di una LAN 17/4/2012 24/4/2011

Modulo 3

I sistemi operativi

U.A. 7

I sistemi operativi: introduzione 24/4/2012 26/4/2012

U.A. 8

Il nucleo e la gestione dei processi 26/4/2012 In corso

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Metodologia

Le singole unità di apprendimento descritte in precedenza sono state affrontate e trattate

utilizzando le seguenti metodologie:

lezioni frontali, sia in classe che in laboratorio

o uso di slide e applicazioni in VBA Excel

esercitazioni pratiche, sia in classe che in laboratorio

o Microsoft Access, MySQL

risoluzione di esercizi applicativi

Le ore di lezione frontale sono state utilizzate per presentare agli studenti le teorie e i concetti di cui

avrebbero fatto uso nelle ore di esercitazione, avvenute principalmente in classe e in minor parte in

laboratorio.

Si è fatto molto uso degli esercizi proposti dal libro di testo, cercando di svolgere lezioni quanto

più interattive possibile al fine di coinvolgere gli studenti nel processo di costruzione delle proprie

competenze.

Durante il mese di maggio è stato poi istituito uno sportello didattico cui ha partecipato un

discreto numero di studenti della classe. Tali ore di lezione aggiuntive sono state utilizzate per:

approfondire argomenti trattati in classe;

consentire agli studenti che lo avessero richiesto di chiarire i dubbi relativi agli argomenti

svolti;

organizzare il lavoro necessario alla preparazione dei percorsi da presentare in sede

d’esame

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Mezzi e strumenti

A supporto delle lezioni teoriche e pratiche è stato utilizzato il libro di testo adottato per l’anno

scolastico 2011/2012:

Piero Gallo, Fabio Salerno

Informatica generale – Teorie e tecnologie digitali dell’informazione e della comunicazione,

Nuova edizione (vol. 3)

Ed. Minerva Italica, ISBN 978-88-298-2794-7

Oltre al libro di testo sono state utilizzate e distribuite agli studenti lezioni realizzate con Microsoft

PowerPoint di approfondimento all’argomento affrontato.

Durante le ore di laboratorio (Laboratorio Programmatori) sono stati utilizzati:

il DBMS relazionale Microsoft Access: creazione, popolamento di basi di dati e query

il sistema operativo Microsoft Windows

il DBMS relazionale MySQL: accenni sull’ambiente di esecuzione e sulla creazione e

popolamento di basi di dati

Verifica e valutazione

L’anno scolastico corrente è stato organizzato in sede di Collegio Docenti in due periodi: un

trimestre da settembre a dicembre e un pentamestre da gennaio a giugno.

Durante entrambi i periodi sono state effettuate tre verifiche sommative, presentate sotto

forma di domande a scelta multipla, domande a risposta multipla, quiz, domande a risposta aperta,

nonché risoluzione di esercizi e problemi.

Oltre a tali verifiche sono state proposte agli studenti, in base agli argomenti affrontati, anche

delle verifiche formative sotto forma di test di varia tipologia. Le verifiche formative e sommative

sono poi state affiancate da colloqui orali.

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Programma effettivamente svolto

Modulo 1. Le basi di dati.

Definizioni: schemi e istanze

Modelli di dati e fasi della progettazione

DBMS e architettura di un DBMS

Modello ER

o Entità e attributi

o Attributi chiave

o Relazioni

o Proprietà e cardinalità di una relazione

o Vincoli di integrità

o Relazione ISA: specializzazioni e generalizzazioni

Modello relazionale

o Entità, attributi, vincoli e associazioni 1:N

o Relazioni 1:1 e M:N nel modello relazionale

o Specializzazioni nel modello relazionale

o Integrità referenziale

Algebra relazionale

o Unione, differenza, intersezione

o Proiezione, selezione

o Prodotto cartesiano, join interno ed esterno

Normalizzazione

o Prima forma normale (1NF)

o Dipendenze funzionali

o Seconda forma normale (2NF)

o Terza forma normale (3NF)

SQL

o Tipi di dati

o DDL:

creazione di tabelle, definizione di chiavi primarie e candidate

vincoli di dominio e definizione di chiavi esterne

modifica ed eliminazione di tabelle

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o DML:

Insert, Update, Delete.

Select con Alias, Distinct e uso del valore Null

Prodotto cartesiano, join interno, join esterno sinistro e destro, unione,

intersezione e differenza.

Ordinamento

Funzioni di aggregazione in SQL

Select tra più tabelle

Interrogazioni parametriche

Clausola Group by

Query annidate

Modulo 2. Le reti di computer.

La telematica.

Struttura delle reti di computer.

Architettura client/server.

DTE-DCE.

Flussi trasmissivi. Velocità di trasmissione.

Topologie

o Topologia fisica punto a punto e multipunto

o Topologie logiche: a stella, ad anello, a dorsale, a maglia.

Classificazione delle reti per dimensione: PAN, LAN, MAN, WAN.

Commutazione di circuito e di pacchetto.

Standard fisici per Ethernet.

CSMA/CD.

Token Ring.

Modelli di riferimento

o ISO/OSI

o Suite TCP/IP

Identificazione di computer in rete

o Indirizzi IP e classi di indirizzi IP

o Indirizzi pubblici e privati.

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Reti paritetiche e client-server.

Hub. Switch. Router. Bridge. Gateway.

Modulo 3. I sistemi operativi.

Introduzione ai sistemi operativi

o Sistemi batch, multiprogrammati, time-shared, distribuiti e sistemi operativi di rete

Programmi e processi

o Diagramma degli stati di un processo.

Passaggi di stato e interruzioni

o Interruzioni hardware e software. Interruzioni mascherabili e non mascherabili

o Gestione e riconoscimento delle interruzioni

o Polling e interrupt vector

Programma da svolgere

Modulo 3. I sistemi operativi.

Scheduling e algoritmi di scheduling

o FCFS, SJF, SRTF, Round Robin.

Gestione della memoria

o Indirizzi fisici e logici: rilocazione.

o Partizionamento.

o Memoria virtuale.

Pitigliano, 8 maggio 2012

I.T.P. Il Docente

(Francesca Micci) (Massimiliano Domenico Dessì)

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Allegato 2

Tabella di

equivalenza dei voti

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Tabella di equivalenza dei voti

Tabella 1 corrispondenza voti/giudizi

Sufficiente - 6 -

I nuclei cognitivi concettuali sono stati acquisiti in modo globalmente corretto; il linguaggio specifico è fondamentalmente accettabile, anche se usato in modo semplice; le competenze cognitive di base sono presenti in modo elementare ma appropriato.

Discreto - 7 -

Le prestazioni scolastiche evidenziano un’acquisizione pienamente corretta dei nuclei cognitivi concettuali e un’utilizzazione adeguata del linguaggio specifico

Buono - 8 -

L’alunno evidenzia ottime capacità critiche personali di buona levatura, riesce ad approfondire i nuclei concettuali proposti, collega in modo autonomo e significativo fatti, regole, elementi.

Ottimo - 9 /10-

L’alunno evidenzia ottime capacità critiche, riesce ad approfondire i nuclei concettuali proposti in modo personale e significativo, dimostra di essere in grado di applicare le conoscenze e le abilità conseguite a scuola anche alla decodifica e all’interpretazione della realtà circostante

10 Se il rendimento è particolarmente brillante

Insufficiente - 4/5 -

Le conoscenze sono state acquisite in modo meccanico e acritico; il linguaggio specifico utilizzato è approssimativo; il collegamento e il confronto avvengono in modo faticoso e talvolta inesatto.

- 4 - Se il livello è particolarmente basso

Gravemente insufficiente - 2/3 -

Le conoscenze sono state acquisite in modo frammentario e incompleto; il linguaggio specifico è approssimativo e spesso errato; mancano adeguate competenze di analisi, sintesi, confronto e collegamento.

Del tutto insufficiente - 1-

La prestazione dell’alunno denuncia una totale assenza di conoscenza dei contenuti disciplinari e il mancato conseguimento degli obiettivi previsti.

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Allegato 3

Tabella dei criteri generali

per l’attribuzione

del credito formativo

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Criteri generali per l’attribuzione del credito formativo

Tabella 3 CORRISPONDENZA ESPERIENZE-TITOLI-PUNTEGGI

CREDITO SCOLASTICO

PUNTI VOCI COMPRESE

Preparazione complessiva 0,25 0,5

Profitto, frequenza, impegno Livello integrato di conoscenze

Area progetti 0,25 0,5

Frequenza/partecipazione al dialogo educativo Attestato di competenze

Merito scolastico Recupero A discrezione del Consiglio di classe

Attività complementari e integrative

0,25 0,5

Teatro-concorsi-gruppo sportivo Certificazione competenze

CREDITO FORMATIVO

Corsi lingue straniere 0,5 1

Certificazione di competenze ottenute in anni precedenti a quello in corso Diploma PET –DELF conseguito nell’anno in corso

Corsi di informatica 0,5 1

Certificazione di competenze ottenute in anni precedenti a quello in corso Diploma ECDL conseguito nell’anno in corso

Attività artistiche 0,25 1

Mostre personali- frequenza Conservatorio Diploma di conservatorio

Attività sportive 0,25 0,5

Certificazioni enti sportivi di livello provinciale Certificazioni di enti sportivi di livello regionale o nazionale

Volontariato 0,25 AVIS – protezione civile- pubblica assistenza

Lavoro 0,25 Con documentazione dei contributi previdenziali versati e durata superiore ad un mese

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Allegato 4

Testo della simulazione

della prova di Italiano

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TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giovanni PASCOLI, L’assiuolo

1. Dov’era la luna? ché il cielo

2. notava in un’alba di perla,

3. ed ergersi il mandorlo e il melo

4. parevano a meglio vederla.

5. Venivano soffi di lampi

6. da un nero di nubi laggiù;

7. veniva una voce dai campi:

8. chiù...

9. Le stelle lucevano rare

10. tra mezzo alla nebbia di latte:

11. sentivo il cullare del mare,

12. sentivo un fru fru tra le fratte;

13. sentivo nel cuore un sussulto,

14. com’eco d’un grido che fu.

15. Sonava lontano il singulto:

16. chiù...

17. Su tutte le lucide vette

18. tremava un sospiro di vento:

19. squassavano le cavallette

20. finissimi sistri d’argento

21. (tintinni a invisibili porte

22. che forse non s’aprono più?...);

23. e c’era quel pianto di morte...

24. chiù...

G. Pascoli (1855 - 1912), nato in un piccolo paese della Romagna, iniziò gli studi a Urbino nel collegio dei padri Scolopi. Docente

nei licei, passò quindi all’Università.

Questa lirica, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il Marzocco”, entrò a far parte della quarta edizione di Myricae,

sezione “In campagna”.

L’assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia pascoliana come simbolo di tristezza e di

morte.

1. Comprensione complessiva

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe.

2. Analisi e interpretazione del testo

2.1 Ogni strofa della poesia inizia con una impressione di chiarore. Individua le parole che esprimono una idea di luminosità.

2.2 Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di mistero e in quali punti della poesia essa si accentua?

2.3 Il verso dell’assiuolo (chiù...) è dapprima “voce dei campi” (v. 7), poi “singulto (v. 15), infine “pianto di morte” (v. 23). Spiega

questa varietà di espressioni.

2.4 Spiega le ragioni per cui Pascoli ricorre spesso alle onomatopee.

2.5 Prova a spiegare il significato della domanda racchiusa tra parentesi ai vv. 21 - 22.

2.6 Esprimi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Approfondimenti

Questa poesia è caratterizzata dalla ricerca di suggestione: parola-musica. Spiega questa caratteristica nel contesto delle poesie

pascoliane a te note e nel rapporto con alcune tendenze della poesia a lui contemporanea.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i

documenti e i dati che lo corredano.

Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base

svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed

esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista

specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico

titolo.

Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi

che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.

Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione

(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni

o eventi di rilievo).

Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di

straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale.

DOCUMENTI

Dopo aver traversato terre e mari, Ma ora, così come sono, accetta queste offerte

eccomi, con queste povere offerte agli dèi

sotterranei,

bagnate di molto pianto fraterno:

estremo dono di morte per te, fratello, le porto seguendo l’antica usanza degli avi,

a dire vane parole alle tue ceneri mute, come dolente dono agli dèi sotterranei.

perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, E ti saluto per sempre, fratello, addio!

infelice fratello, strappato a me così

crudelmente.

CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari,

trad. S. Quasimodo, Milano 1968

Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797

«Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci

resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo

so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre:

vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci.

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Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio

sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti

sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani.

Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e

la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente

compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de'

miei padri»

U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802

«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e

impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo

scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di

pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa,

dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un

passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla

sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo

di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era

promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e

l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba

mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.»

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840

«Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita

infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino

è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e

vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare.

Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per

farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la

stessa profondità dell’uomo saggio.

Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera

fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo

specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero

costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero

costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la

prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e paura di un tremendo

rinnovamento»

H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961

«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In

mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era

destinata a sbiadire rapidamente.

Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione.

Ma l'impatto fu atroce.

Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli

malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare.

Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni

perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate.

L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi

c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.»

G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003

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«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo

migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un

matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di

un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove:

una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli

ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti

i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hanno qualcosa di me e

nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di

mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria;

penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente

no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un

nuovo viaggio. Una nuova migrazione.»

Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO,

in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002

«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre

all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle.

Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È

rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per

totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso”

totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a

un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali

di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso modo, qualcosa

dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le sue mani sicure, ed è

questo qualcosa che lo spinge al salto»

Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione

di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003

«La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico,

con riferimenti biografici (da Volos, cioè dalla sua città

natale, partirono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro),

ma anche con un destino di viaggi e delusioni, avventure e

depressioni, fino ad una probabile conquista…Un nuovo

arrivo e subito dopo una nuova partenza: resta quello di

Odisseo il mito centrale per De Chirico, l’uomo che ricerca

se stesso attraverso la peregrinazione e la perdita di tutto,

tranne che della memoria»

M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I

classici dell’arte - il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004

G. DE CHIRICO, L’angoscia della partenza, 1913

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2. AMBITO socio-economico

Argomento: Donne e mercato del lavoro in Italia

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al 1908, quando le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, ma l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Scoppiò un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Tra loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano di affrancarsi dalla miseria con il lavoro. In ricordo di questa tragedia, Rosa Luxemburg propose questa data come una giornata di lotta internazionale, a favore delle donne. (da Wikipedia)

La prima guerra mondiale è stata un momento cruciale per la definizione dei lavori delle donne, che

presero visibilità per la prima volta: la propaganda e le associazioni emancipazioniste furono infatti

alleate, con obiettivi diversi, nel conferire evidenza pubblica a un fenomeno che da sempre accompagnava la rivoluzione industriale. Tale visibilità venne ottenuta grazie a un'immagine fortemente sessuata: da una parte la professionalizzazione dei lavori di cura e della filantropia, tradizionalmente femminili (infermiere, assistenti sociali, ecc) o l'esaltazione della meticolosità "femminile" nei lavori

d'ufficio, dall'altra l'assunzione di un'immagine marcatamente maschile, spesso in divisa, vicina al travestitismo: tranviere, spazzine, meccaniche. In entrambi i casi comunque l'invasione di campo del lavoro retribuito scatenò una fortissima reazione di genere che portò all'esclusione simbolica - ancor più che reale - delle donne dal mondo del lavoro nel dopoguerra.

“In Italia, l’esperienza femminile assume forme rivoluzionarie in quanto la guerra stravolge gli elementi tradizionali

dell’identità femminile, il privato, la vita domestica, la riproduzione. E questo in un paese profondamente segnato dal

codice mediterraneo dell’onore, della morale e dell’educazione cattolica.” (Thebaud, la Grande Guerra, 1992)

“La donna è un sollievo miracoloso per tutti quelli che soffrono di complessi d’inferiorità: nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità… la gran maggioranza degli uomini non esprime apertamente questa presunzione. Non affermano l’inferiorità della donna: sono troppo penetrati dall’ideale democratico per non riconoscere in tutti gli esseri umani degli uguali … Purchè tuttavia constata alcune inferiorità – di cui la più importante è l’incapacità professionale – le mette in conto alla natura. (Simone de Beauvoir; Il secondo sesso, Milano 1962)

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - premesso che la grave crisi economica che ha investito il nostro Paese nel corso

degli ultimi due anni appare … ancora lontana dalla conclusione; molti indicatori economici mostrano che la ripresa dell'economia

italiana sarà modesta per un periodo piuttosto lungo, con conseguenze negative per il tasso di occupazione lavorativa che continuerà

a diminuire anche dopo che la crescita avrà ripreso il suo cammino; i dati OCSE non lasciano, purtroppo, margini di ottimismo

riguardo alla situazione occupazionale italiana nell'immediato futuro: le previsioni dell'Organizzazione per la cooperazione e lo

sviluppo economico stimano, infatti, che entro la fine del 2010 il nostro Paese toccherà un tasso di disoccupazione del 10,5 per cento,

raggiungendo livelli sconosciuti da molti anni; a pagare le conseguenze di questa drammatica situazione sono, al solito, le categorie

più esposte e meno tutelate della società: giovani, precari, immigrati e donne; per queste ultime basti pensare che gli obiettivi stabiliti

dai Trattato di Lisbona riguardo all'occupazione femminile fissavano la soglia del 60 per cento entro il 2010, si è invece al 47,2 per

cento, 12 punti percentuali al di sotto della media dell'Unione europea; le donne lavoratrici continuano inoltre a pagare un prezzo

assai alto al momento della maternità: fonti dell'Università Bocconi attestano che, in Italia, il 25 per cento delle donne del sud, e il 19

per cento delle donne del nord, si ritrova senza lavoro dopo la nascita del primo figlio; tali cifre appaiono … indegne di un Paese

civile soprattutto se si pensa che in alcune aree del Paese e per alcune tipologie contrattuali di lavoro è, purtroppo, non infrequente il

ricorso da parte dei datori di lavoro al metodo delle cosiddette dimissioni in bianco, consistente nel far firmare alla neoassunta una

lettera di dimissioni volontarie, su foglio bianco e senza data, da utilizzare nel caso in cui la lavoratrice rimanga incinta; (lettera del

deputato Maria Grazia Gatti)

In generale l'Italia con il 46,6% di occupazione femminile è penultima in Europa contro le percentuali svedese (71,8%),

olandese (69,6%, finlandese (68,5%); agli ultimi posti Malta (36,9%) e la Grecia (47,9%).

La disoccupazione media in Italia è del 7,9% con il primato di donne inattive (49,3%), insieme a Malta (60,1%), il

valore più basso è della Svezia 23,2%.

Un paese come la Spagna, molto simile al nostro per cultura e livello di sviluppo, pur con un tasso di inattività al 10,9%

ha visto però cresce dal '94 il tasso di occupazione femminile dal 30,7% a al 54,7% nel 2007, con un incremento totale

dell’80% contro il 25% dell’Italia. In Italia, inoltre, i tassi di occupazione femminile diminuiscono all’aumentare del

numero di figli in modo maggiore rispetto agli altri paesi. Sono scarsi gli aiuti alla conciliazione tra tempi di vita e di

lavoro quali il part- time, solo al 26,9% al di sotto della media dell'Europa dei 15 al 36,7% ed più alto dove pià alta è

l'occupazione femminile (ad es, nel nord est).

Lo stesso avviene in Europa dove paesi ad alta occupazione quali l'Olanda 75,0% - Svezia 40,0% - UK 42,2%. Negli

anni è diminuita l’asimmetria dei ruoli ma per le nuove strategie adottate dalle donne. Nell’arco di 14 anni si passa

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dall’84,6% al 77,7% di ore di lavoro familiare delle coppie assorbite dalle donne. Il dato è dovuto principalmente alla

scelta delle donne di diminuire il tempo dedicato al lavoro familiare (- 33 minuti) che per un maggior coinvolgimento

degli uomini che hanno aumentato la loro partecipazione di 16 minuti in 14 anni, 1 minuto all’anno.La crescita recente

dell’occupazione, che riguarda in buona parte il comparto femminile, è stata spiegata da due fattori fondamentali:

1. Aumento della permanenza degli ultracinquantenni

2. Aumento della componente straniera

3. Aumento dei tempi determinati

(M. Laura Sabbadini, commento alle rilevazioni ISTAT sulla forza lavoro III trimestre 2008)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Crollo dei regimi nazionalistici, “guerra fredda” e motivi economici agli inizi del processo di

integrazione europea.

DOCUMENTI

«Era ovunque assai forte [nella seconda metà degli anni Quaranta del sec. XX] la repulsione contro il nazionalismo – il

proprio non meno che quello degli altri – che tanti mali aveva prodotto...Affermazioni europeiste, più o meno precise,

apparvero quindi con frequenza crescente nelle dichiarazioni programmatiche di molti partiti e governi. Questa

diffusione non fu tuttavia uguale in tutti i paesi e in tutti i partiti dell’Europa occidentale. Ebbe un terreno più

favorevole nelle nazioni che avevano avuto l’esperienza dell’umiliazione totale dei loro Stati, e che necessariamente

riponevano una assai minor fiducia nella restaurazione delle tradizionali sovranità nazionali. L’europeismo si diffuse

con relativa facilità, come si può ben comprendere, in Germania e in Italia, che dal loro sfrenato nazionalismo avevano

raccolto amarissimi frutti, nonché in Olanda, Belgio e Lussemburgo, che avevano constatato il valore nullo della

sovranità dei loro piccoli paesi…Messo da parte il capo della liberazione, le forze politiche francesi che assunsero la

direzione della Quarta Repubblica si orientarono assai presto verso una politica estera europeista, vedendo in essa la

sola possibilità di mettere su basi nuove le relazioni future, soprattutto con la Germania».

A. SPINELLI, Europeismo, in “Enciclopedia del Novecento”, vol. II, Roma, 1977

«Per gli americani però un’Europa efficacemente ricostruita, parte dell’alleanza militare antisovietica che costituiva il

logico complemento del Piano Marshall – l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) istituita nel 1949 –

doveva realisticamente fondarsi su una forte economia tedesca e sul riarmo della Germania. Il meglio che i francesi

potevano fare era di intrecciare così strettamente gli interessi francesi e quelli tedesco-occidentali da rendere

impossibile il sorgere di un nuovo conflitto tra i due vecchi avversari. I francesi proposero perciò la propria versione

dell’unione europea nella forma della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (1950), che si sviluppò nella

Comunità Economica Europea o Mercato Comune Europeo (1957), più tardi semplicemente designata come Comunità

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Europea e, dal 1993, come Unione Europea. I suoi quartieri generali erano a Bruxelles, ma il suo vero nucleo risiedeva

nell’unità franco-tedesca».

E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, Milano, Rizzoli, 1994

«In questo clima fu approvato il 18 aprile 1951 il testo del trattato istitutivo della “Comunità Europea del Carbone e

dell’Acciaio”, che, dopo il completamento dei processi di ratifica, entrò in vigore il 25 luglio 1952, con la immediata

nomina di Jean Monnet a presidente dell’Alta Autorità della CECA stessa...Il trattato infatti si poneva esplicitamente

come il primo passo verso il superamento di quelle rivalità storiche che avevano diviso l’Europa da sempre...L’Europa

aveva pagato con il proprio declassamento internazionale e con l’autodistruzione l’antico prevalere della politica di

potenza. Pur senza voler affermare che la politica di potenza cessasse per virtù di norme scritte in un trattato, è

importante rilevare che questo trattato recepiva un sentire comune, secondo il quale nulla poteva giustificare i sacrifici

di nuove guerre e tutto doveva incanalarsi entro l’alveo dei negoziati: all’interno di istituzioni o fuori di esse ma sempre

in modo pacifico. La pacificazione fra la Germania e la Francia attraverso il trattato CECA era un primo segno, grazie

al quale diventava possibile affermare che i rapporti fra i due paesi non sarebbero più divenuti una minaccia per la pace

europea».

E. DI NOLFO, Storia delle relazioni internazionali (1918-1992), Roma-Bari, Laterza, 1994

«La tensione provocata dal blocco di Berlino nel 1948, dalla creazione delle due Germanie, dalle pesanti limitazioni

all’attività industriale tedesca imposte dal Consiglio di controllo alleato era elevata. Relegare l’economia tedesca a una

posizione di inferiorità non appariva realistico visto che, sin da allora, si cominciava a sentire la necessità di associare la

Germania alla difesa dell’Occidente…Acciaio e carbone costituivano allora la base della potenza economica».

B. CEPPETELLI CAPRINI, La Comunità del carbone e dell’acciaio, in “Storia dell’integrazione europea”,

vol. I, Marzorati, Milano, 1997

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della

Natura!

DOCUMENTI

«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in

lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco,

finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste

non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a

lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo

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continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto

sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la

sua fucina è inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori

sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta

vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si

pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non

le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia

spontaneamente… È un tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre».

J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793

«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per

mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver

aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò

tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si

tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in

lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è

sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano,... coloro che

abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare... Nel tempo successivo, accaduti

grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte tremenda... scomparve

l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è impraticabile e inesplorabile,

essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi».

PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim

«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre

responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un

punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e

comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente

umanitario, ma politicamente qualificato».

G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004

«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della

Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di

panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno,

ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del

globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi

delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive

di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è

un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una

serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma

pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi

astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante notizie–

previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto

altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per

ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in

alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati,

non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti».

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E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo,

CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005

«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi

lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto

svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o

maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato

solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia

di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da

improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque

sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva,

vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i

due terzi della nostra Terra?».

E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005

«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né

l’instabilità dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico

della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati

possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli

elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità

non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure

la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere

spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si

creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni

aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre

è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la

geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su

descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria».

A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982

«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In

prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per

agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione

stessa non è forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma

l’universo, nella sua immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci

sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo

perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un

tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui si è rifugiato vede l’onda che sale

o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza

comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che fare buon viso a cattivo

gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo brulica di situazioni sulle quali

visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto del

nostro intervento».

R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985

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TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Europa e Stati Uniti d’America: due componenti fondamentali della civiltà occidentale. Illustra gli elementi comuni e

gli elementi di diversità fra le due realtà geopolitiche, ricercandone le ragioni nei rispettivi percorsi storici.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Campagne e paesi d’Italia recano ancora le tracce di antichi mestieri che la produzione industriale non ha

soppiantato del tutto e le botteghe artigiane continuano ad essere luoghi di saperi e di culture ai quali

l’opinione pubblica guarda con rinnovato interesse. Contemporaneamente, anche il mondo dell’artigiano è

stato investito dalla innovazione tecnologica che ne sta modificando contorni e profilo.

Rifletti sulle caratteristiche dell’artigianato oggi e sulla importanza sociale, storica ed economica che esso

ha avuto e che in prospettiva può avere per il nostro Paese.

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Allegato 5

Testo della simulazione

della prova di Economia Aziendale

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Allegato 6

Testo delle simulazioni

della terza prova

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Storia Alunno …………………………………………………………….. 1. A cosa si riferisce l’espressione vittoria mutilata ?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

Cosa fu la “questione meridionale” ?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

In che anno il governo Giolitti avviò la spedizione in Libia?

1915

1935

1911

1940

La Gran Bretagna intervenne nella prima guerra mondiale contro la Germania per:

Rispettare gli accordi della Triplice Intesa

Ritorsione nei confronti dell’espansionismo coloniale tedesco

Solidarietà con la Francia in quanto paese liberal-democratico

La violazione della neutralità del Belgio da parte della Germania

La legge Acerbo prevedeva:

La distribuzione proporzionale dei seggi in Parlamento.

L’assegnazione dei 2/3 dei seggi alla lista che avesse ottenuto la maggioranza assoluta dei voti.

L’assegnazione dei 2/3 dei seggi alla lista che avesse ottenuto la maggioranza relativa dei voti. L’estensione del suffragio anche alle donne.

Con la marcia su Roma Mussolini intendeva:

Rovesciare il governo esistente e instaurare la dittatura.

Manifestare l’appoggio all’iniziativa dannunziana dell’annessione di Fiume.

Ottenere un maggiore peso dei fascisti nell’esecutivo.

Svolgere un’azione di propaganda per il Partito fascista.

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MATERIA: INFORMATICA CANDIDATO/A: ____________________________

1) Quando due relazioni R e S vengono definite compatibili?

___________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

2) Che cosa si intende per dipendenza funzionale?

___________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

3) Una relazione è in prima forma normale quando:

non contiene attributi multipli

non contiene attributi composti

non contiene attributi multipli né attributi composti

non contiene chiavi esterne

4) L’operazione relazionale di join:

è possibile solo se le relazioni coinvolte hanno un attributo in comune

ha grado pari alla somma dei gradi delle due relazioni coinvolte

ha cardinalità pari a quella del prodotto cartesiano

viene chiamata anche full join

5) Una dipendenza funzionale transitiva si ha quando:

un attributo dipende completamente dalla chiave primaria

un campo dipende da una chiave esterna

un attributo dipende da un campo a sua volta dipendente dalla chiave primaria

un campo dipende da una parte della chiave primaria

6) L’operazione relazionale di selezione:

visualizza solo alcuni attributi della relazione

visualizza solo alcune righe della relazione

è un’operazione relazionale binaria

si applica solo a relazioni compatibili

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INFORMATICA

1. In cosa differiscono la topologia fisica punto a punto e la topologia fisica multipunto?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________

2. Quali sono le caratteristiche principali, i vantaggi e gli svantaggi della topologia logica a

stella?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________

3. Nella politica di trasmissione di tipo broadcast:

Tutti gli host nella rete ricevono e conservano tutti i messaggi

Solo gli host appartenenti ad un determinato gruppo ricevono e conservano i

messaggi

Tutti gli host nella rete ricevono tutti i messaggi, ma solo i destinatari li conservano

Gli host che ricevono messaggi non a loro destinati li rinviano sul canale

trasmissivo

4. Nel flusso di trasmissione half duplex:

La comunicazione è unidirezionale

La comunicazione è bidirezionale, ma solo un senso per volta

La comunicazione è bidirezionale e può avvenire contemporaneamente in entrambe

le direzioni

Nessuna delle precedenti

5. Nella topologia logica ad anello:

Ogni host è connesso direttamente ad ogni altro host nella rete

Un host può inviare messaggi ad entrambi i nodi cui è connesso

La comunicazione avviene in un solo verso

Se si guasta un nodo, la rete continua a funzionare senza problemi

6. Nella commutazione di circuito:

Il messaggio viene diviso in pacchetti ricomposti dal destinatario

Il percorso viene occupato in maniera esclusiva per tutto il tempo della connessione

La ricerca del percorso può avvenire indifferentemente prima o durante la

connessione tra le due stazioni

I dati possono seguire percorsi differenti

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INFORMATICA

1. In cosa differiscono i sistemi operativi di rete e i sistemi distribuiti?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________

2. Descrivere brevemente il funzionamento dei sistemi batch.

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

3. Nei sistemi operativi time-sharing:

Il processo che sta utilizzando la CPU non può essere interrotto

Viene realizzato un parallelismo reale

Dopo che il processore è stato assegnato ad un processo, questo lo rilascia solo al

termine della sua esecuzione

I processi si contendono il processore e lo utilizzano solo per un periodo di tempo

limitato

4. Il fenomeno dell’attesa attiva:

E’ caratteristico dei sistemi real time

Si verifica quando il processore è libero e il processo correntemente in esecuzione è

occupato in operazioni di input/output

Non si verifica mai con processi I/O bound

Si può verificare solo in presenza di processi CPU bound

5. Nella schematizzazione a strati di un sistema operativo:

Ciascun modulo software fornisce primitive ai livelli superiori

Il sistema operativo fa parte del software non essenziale

Il sistema operativo fa parte del software applicativo

La macchina fisica comunica direttamente con l’utente

6. Il sistema operativo:

Fa parte del software applicativo

Non interagisce direttamente con l’utente

Gestisce le risorse del sistema di elaborazione

Insieme con il software applicativo, costituisce una macchina virtuale

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Terza prova a.s.2011/12 Materia : Inglese

Questions

1) Explain the differences between planned economy, free market economy and mixed economy.

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………

2) Write about the importance of middle classes in the UK of the 19th

century , their composition and their moral

values.

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………

E.A.Poe

- had a lot of success during his life and his works were known everywhere.

- had the help of his father to publish his works.

- had the help of his fellows cadets in West Point to publish his first poems.

- had a good relationship with his adopted parents who helped him economically.

A search engine is

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Choose the right information :

- Workers were not ruthlessly exploited by industrialists because their moral values imposed the respect of their

rights.

- Workers were ruthlessly exploited by industrialists but at the same time there was a

large diffusion of charity organisations.

- The exploitation of workers by industrialists did not cause many problems because of the good

conditions of life in work places .

- Charity organizations improved life conditions of the working class.

Choose the right definition :

-The Victorian Compromise is the symbol of the Industrial Revolution thanks to the use of

steam power.

-The Victorian Compromise is the consequence of the diffusion of Socialism in the British

society.

- The Victorian Compromise is the crisis of the middle class values during the 19th

century

-The Victorian Compromise is the desire to avoid extremes in the ordinary life and not to be guilty towards the poor.

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Terza prova

Objectives of the Scottish National Party

The aim of the SNP is to take Scotland forward to independence with the Scottish Parliament having full control over

Scottish affairs. Independence would give Scotland full control of energy policy and the North Sea oil and gas

revenues.

More than 90% of the UK’s oil revenues come from the Scottish sector ; in addition they have vast renewable energy

potential ; in fact Scotland has 25% of Europe’s wind and 10% of wave power.

The SNP is determined to transform this potential into a successful industry.

As part of the UK this country has no direct role in influencing the decisions of the EU and to become part of the

decision-making process in Europe, Scotland needs to become an independent member state ; to obtain it, people of

Scotland would like to vote in a referendum . If a majority chose independence, the Scottish government would

negotiate with London to agree an independence settlement.

Answer the questions :

1) Why does the SNP think Scotland should be successful as an independent nation?

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

2) What methods will be used to decide if the Scottish people want independence?

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

Multiple choice

1) Which definition of devolution is correct ?

a) The act of concentrating all power in a central government.

b) The act of giving power from a central government to a government in a local region

c) The act of giving more power to the Parliament.

2) The Welfare is :

a) a system of social services organised and paid by the government to protect and improve the people’s life.

b) A new school system divided into primary and secondary school.

c) A National Health Service providing free medical care for all.

3) The House of Lords :

a) has 646 members chosen by the people in a General Election who have to win in their constituencies.

b) is responsible for police forces in the country.

c) has 750 members who are not elected, they are usually people with experience in politics, business or law

appointed by the Prime Minister.

4) “ A hung Parliament” is

a) when after a general election there is an absolute majority in the Parliament.

b) when after a general election there isn’t a sure majority and they have to find an ally.

c) when Labour Party loses elections as in the latest General Elections of 6th

May 2010

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Simulazione 3° prova d’esame: MATEMATICA 5 A

Quesiti a risposta multipla

1) La funzione )(xfy ha un massimo nel punto 0x se:

a. 0)(''0)(' 00 xfxf

b. 0)(''0)(' 00 xfxf

c. 0)(''0)(' 00 xfxf

d. 0)(''0)(' 00 xfxf

2) La formula corretta dell’integrazione per parti é:

a. '' fgfggf

b. ''' fgfggf

c. ''' fggfgf

d. ''' gffggf

3) dxx 1

a. 2 x

b. 2

2

1x

c. x

d. xln

4) Nella formula b

aabdxxf )()()(

a. è la derivata prima di f

b. è la derivata seconda di f

c. è una primitiva di f

d. è una funzione costante

Quesiti a risposta singola

1) Calcolare l’integrale indefinito dxx 4

2) Calcolare l’integrale definito dxx2

0

3

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Simulazione 3° prova di matematica, classe 5

Quesiti a risposta multipla

1) In un sistema di riferimento tridimensionale, il

piano xy ha equazione: a) 0x

b) 0y

c) 0z

d) 0xy

2) Il dominio della funzione:

è:

a) tutto il piano xy

b) il piano xy esclusa la retta: x=2

c) il piano xz

d) il piano zy esclusa la retta: y=2x

3) Le curve di livello della funzione:

sono:

a) rette parallele alla bisettrice del 2°e4°quadrante

b) rette parallele alla bisettrice del 1°e3°quadrante

c) rette perpendicolari all’asse x

d) rette perpendicolari all’asse y

4) La curva di livello 0 della funzione:

è:

a)

b)

c)

d)

Quesiti a risposta singola

1)Calcolare le derivate parziali prime della funzione:

2)Determinare e studiare il punto critico della funzione:

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MATEMATICA APPLICATA

Quesiti a risposta singola:

1. Verificare che la funzione: 0, e ,con , baRbax

baxy , molto utilizzata in

economia, ha un minimo nel punto )2,( aba

bP .

2. Definire i punti critici di una funzione reale di due variabili reali e studiare quelli della fun-

zione: xyxz 222

Quesiti a risposta multipla,

scegliere la risposta corretta tra quelle proposte:

1. Se a è una costante e 1n , allora dxaxn

a. cxn

a n

1

1

b. cxa

n a

1

1

c. cxn

a a

1

1

d. cxa

n n

1

1e.

2. Se bax)x(C , con Rb,a , è la funzione costo totale, allora la funzione costo medio

)x(Cm è uguale a:

a. a

b. x

ba

c. x

bax

d. cbxax 2

2

1

3. Se X è una variabile casuale continua distribuita normalmente, il suo valore medio e lo

scarto quadratico medio, allora ]X[P 33 è uguale a:

a. 68,26%

b. 95,45%

c. 99,73%

d. 1

4. Se n

n

p....p

x....x

p

X

1

1 con 11

n

i

ip è una variabile casuale discreta, allora il suo valore medio è dato

da:

a.

n

i

ii px1

2

b.

n

i

ii px1

2

c.

n

i

ii px1

d.

n

i

ii p)x(1

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DIRITTO

Che cos’è il Consiglio superiore della Magistratura?

a) Un organo consultivo del Ministro della Giustizia

b) Un organo consultivo del Governo per i temi dei giuridici

c) L’organo di autogoverno dei giudici

d) Un tribunale speciale

Sono “giudici di merito”

a) I giudici di primo grado

b) I giudici di primo e di secondo grado

c) La Corte di Cassazione

La Corte di cassazione esprime un giudizio di legittimità perché

a) Controlla che le leggi siano correttamente approvate

b) Controlla che le leggi siano rispettate da tutti gli organi dello Stato

c) Controlla, su istanza di una parte, che la legge sia stata correttamente applicata durante il processo

d) Controlla che non vi siano nell’ordinamento leggi incostituzionali

Il controllo di costituzionalità viene operato dalla Corte costituzionale:

a) Prima che la legge venga approvata

b) Prima che la legge venga promulgata

c) Prima che la legge venga pubblicata

d) Successivamente per effetto di un ricorso diretto o incidentale

Quali sono le funzioni del Consiglio superiore della Magistratura?

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Quali sono le funzioni della Corte costituzionale?

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SCIENZA DELLE FINANZE

Il presupposto dell’imposta è:

a) La ricchezza su cui l’imposta viene applicata

b) La situazione di fatto che fa sorgere l’obbligo tributario

c) La ricchezza utilizzata per pagare l’imposta

d) Il rapporto tra aliquota e base imponibile

Dalla curva di Laffer si può dedurre che lo Stato, via via che aumenta la progressività delle imposte, ha:

a) sempre entrate crescenti

b) sempre entrate decrescenti

c) entrate crescenti fino a un massimo; ulteriori elementi di aliquota diminuiscono le entrate

d) entrate decrescenti fino a un massimo; ulteriori elementi di aliquota aumentano le entrate

Quando il contribuente, per pagare meno tributi, ricorre a scappatoie giuridiche senza violare le norme

tributarie si ha:

a) evasione

b) elusione

c) erosione

d) traslazione

Tra i seguenti effetti economici delle imposte ha ripercussioni positive sull’economia:

a) la rimozione negativa

b) la rimozione positiva

c) l’elusione

d) l’erosione

In che cosa consiste la traslazione d’imposta?

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------

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---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Cosa si intende per equità orizzontale ed equità verticale?

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Allegato 7

Griglie di correzione

delle prove

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ISIS ZUCCARELLI PITIGLIANO ESAME DI STATO 2011/2012

GRIGLIA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ITALIANO

CANDIDATO …………………………………………….. CLASSE …………………………………

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGIO

MASSIMO

ATTRIBUIBILE

LIVELLI DI

VALORE DI

VALUTAZIONE

PUNTEGGIO

CORRISPONDENTE

AI DIVERSI LIVELLI

VOTO

ATTRIBUITO

ALL’INDICATORE

ADEGUATEZZA Coerenza alla traccia

individuazione del nucleo tematico

conoscenza degli argomenti

uso dei documenti (tipologia B)

rispetto delle consegne (tipologia B)

3 punti Scarso

Mediocre

Sufficiente

Buono

Ottimo

0,7 – 1,3

1,4 – 1,9

2

2,1-2,9

3

ORGANIZZAZIONE

DEL TESTO Chiarezza delle argomentazioni

Coerenza delle argomentazioni

Ordine delle argomentazioni

5 punti Scarso

Mediocre

Sufficiente

Buono

Ottimo

1,2-2,3

2,4- 3,3

3,4

3,5- 4,9

5

CORRETTEZZA

ORTOGRAFICA

MORFOSINTATTICA

E LESSICALE

rispetto delle regole grafiche

conoscenza e uso delle regole di

morfologia e sintassi

ampiezza, diversificazione

e originalità del lessico

5 punti Scarso

Mediocre

Sufficiente

Buono

Ottimo

1,2 – 2,3

2,4 – 3,3

3,4

3,5 – 4,9

5

CARATTERISTICHE

DEL CONTENUTO ampiezza delle argomentazioni

autonomia e approfondimento dei

contenuti

apporto critico

2 punti Scarso

Mediocre

Sufficiente

Buono

Ottimo

0,4 – 0,6

0,7 – 1,1

1,2

1,3 – 1,9

2

Totale

I commissari ……………………… ………………………… …………………………….. ………………………………

……………………………… ……………………………….. ……………………………

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SCHEDA PER IL PUNTEGGIO DELLA PROVA DELL’ESAME DI STATO

SECONDA PROVA SCRITTA: ECONOMIA AZIENDALE CANDIDATO/A: ______________________________________________________ CLASSE: ____________ Cognome e Nome

GIUDIZI SINTETICI Gravem. insuff.

Insuff. Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

% Punti totali

INDICATORI 3 – 4 5 – 6 7 – 8 9 – 10 11 – 12 13 – 14 15

1) CONOSCENZA DEI CONTENUTI SPECIFICI

0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3 3,3 3,6 3,9 4,2 4,5 30%

2) CHIAREZZA E COERENZA NELLA APPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI

0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,2 2,4 2,6 2,8 3 20%

3) CAPACITA’ DI ELABORAZIONE E SINTESI

0,9 1,2 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3 3,3 3,6 3,9 4,2 4,5 30%

4) COMPLETEZZA DELLE RISPOSTE

0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,2 2,4 2,6 2,8 3 20%

PUNTEGGIO GREZZO TOTALE

I.S.I.S. “F. Zuccarelli” Via M. Cardella, 71 Pitigliano (GR)

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Griglia di correzione 3° prova (tipologia B + C)

__/__/____ Classe: ______

Candidato _______________________________

Materia

Quesiti

a risposta multipla

Quesiti

a risposta breve Totale

1° 2° 3° 4° 1° 2°

Punteggio totale della prova: ____/15

Quesiti a risposta multipla:

risposta esatta punti 1,25

risposta sbagliata o nessuna risposta punti 0 Quesiti a risposta breve:

Indicatori Descrittori Punti

Correttezza e completezza dei contenuti

Nessuna risposta o contenuti sostanzialmente assenti

0

Contenuti lacunosi e/o con errori gravi 1

Contenuti sufficientemente ampi e/o con errori non gravi

1,5

Contenuti ampi e corretti 2

Produzione coerente con la richiesta

Nessuna risposta o risposta molto incoerente 0

Risposta sufficientemente coerente 1

Risposta ampia e coerente 1,5

Capacità espressiva (uso del linguaggio specifico)

Assente o con errori gravi 0

Sufficiente: con errori non gravi 1

Corretta 1,5

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Allegato 8

Griglia di valutazione

della prova orale

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Griglia di valutazione della prova orale

CANDIDATO/A: _________________________________ Classe ________________________

Indicatori Giudizio Punteggio

Conoscenza degli argomenti

Gravemente insufficiente 2

Insufficiente 3

Mediocre 4

Sufficiente 5

Discreta 6

Buona 7

Ottima 8

Capacità di effettuare collegamenti

Gravemente insufficiente 2

Insufficiente 3

Mediocre 4

Sufficiente 5

Discreta 6

Buona 7

Ottima 8

Correttezza e fluidità espositiva

Gravemente insufficiente 2

Insufficiente 3

Mediocre 4

Sufficiente 5

Discreta 6

Buona 7

Ottima 8

Capacità critiche e creative

Insufficienti 1

Mediocri 2

Sufficienti 3

Discrete 4

Buone 5

Ottime 6

PUNTEGGIO TOTALE DEL COLLOQUIO

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Descrittori del giudizio

Valutazione

Indicatori

Gravemente

insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

Conoscenza degli

argomenti Conoscenze nulle o

fortemente lacunose

Ha scarse conoscenze e commette molti errori

nell’esecuzione di compiti semplici

Ha conoscenze superficiali commette

qualche errore nell’esecuzione di compiti semplici

Le sue conoscenze sono essenziali e non commette errori

nell’esecuzione di compiti semplici

Conoscenze complete non commette errori nell’esecuzione anche di compiti complessi

Possiede conoscenze complete e non

commette errori nell’esecuzione di compiti complessi

Ha conoscenze ampie e complete e non

commette imprecisioni di alcun tipo

Capacità di effettuare

collegamenti

Non riesce ad applicare le conoscenze in

semplici situazioni

Raramente riesce ad applicare le sue conoscenze e ad effettuare analisi

Effettua analisi parziali e incomplete

Sa collegare parzialmente le sue

conoscenze nel momento dell’analisi

commettendo qualche errore

Applica le conoscenze e effettua analisi anche

se con qualche imprecisione

Applicale sue conoscenze senza

imprecisioni

Sa applicare correttamente le sue

conoscenze ed effettua analisi complete ed

approfondite anche in contesti nuovi

Correttezza e fluidità

espositiva

Si esprime inadeguatamente con errori gravi, mostra di

non possedere competenze

terminologiche

Commette errori molto gravi e usa una

terminologia scorretta

Commette qualche errori e è

approssimativo nell’uso dei termini

Non commette gravi errori nella

comunicazione verbale usando in genere una

terminologia appropriata

Si esprime con chiarezza, con un

lessico semplice e una costruzione abbastanza

corretta dei discorsi

Si esprime con chiarezza con un

lessico disciplinare corretto

Espone con completezza e in forma

corretta, usando una terminologia

appropriata e curata

Capacità critiche e

creative

Assenza di critica e creatività. Non

sintetizza neanche se guidato

Non riesce a sintetizzare le proprie

conoscenze né a rielaborarle criticamente

Sintetizza e rielabora parzialmente solo se

guidato

Ha elementari capacità di sintesi e talvolta

dimostra autonomia di giudizio

Sintetizza le sue conoscenze nella

maggioranza delle occasioni e ha

autonomia di giudizio

Mostra di saper rielaborare le conoscenze

autonomamente, esprime giudizi

motivati.

Rielabora correttamente le sue

conoscenze ed effettua autonomamente

valutazioni personali e collegamenti tra le

varie discipline