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Istituto Professionale di Stato per l' Enogastronomia e l' Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti via Aeroporto A.Berardi, 51 - 37139 VR - tel. 045-569443 – fax 045 8100739 sede associata Viale Vittoria 93, 37038 Soave VR Tel. 045 7680695 Sede effettiva delle classi e dell’Esame di Stato: Viale Stazione – 37042 Caldiero (VR) tel./fax 045/6152172 http:// www.bertivr.it , e.mail:[email protected] [email protected] ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 ART. 5.2) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CLASSE 5AEso Anno scolastico 2015/2016

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Istituto Professionale di Stato per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti ” via Aeroporto A.Berardi, 51 - 37139 VR - tel. 045-569443 – fax 045 8100739 sede associata Viale Vittoria 93, 37038 Soave VR Tel. 045 7680695

Sede effettiva delle classi e dell’Esame di Stato: Viale Stazione – 37042 Caldiero (VR) tel./fax 045/6152172

http:// www.bertivr.it , e.mail:[email protected] [email protected]

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 ART. 5.2)

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

CLASSE 5AEso

Anno scolastico 2015/2016

INDICE INTRODUZIONE………………………………………………………………….... pag. 4

PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE………………………………… pag. 4

LA CLASSE VAEso ELENCO CANDIDATI……………………………………… pag. 6

CONTINUITA’ DOCENTI…………………………………………………………… pag. 7

PROFILO DELLA CLASSE………………………………………………………… pag. 8

RELAZIONE DELLA CLASSE……………………………………………………. pag. 8

ATTIVITA’ INTEGRATIVE…………………………………………………........... pag. 9

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO……………………………………………… pag. 10 OBIETTIVI………………………………………………………………………….. pag. 10

VALUTAZIONE……………………………………………………………………. pag. 12

SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE………………………. Italiano……………………………………………………………………………… Storia………………………………………………………………………………... Inglese ……………………………………………………………………………… Francese…………………………………………………………………………….. Tedesco……………………………………………………………………………... Matematica…………………………………………………………………………. Laboratorio di Sala e Vendita ……………………………………………………… Scienze Motorie ……………………………………………………………………. Diritto e Tecnica Amministrativa ………………………………………………….. Scienza e Cultura dell’alimentazione ………………………………………............ Laboratorio di Enogastronomia ……………………….………………………..….. IRC……………………………………………………………………………….…

pag.15

pag. 16 pag. 20 pag. 23 pag. 26 pag. 29 pag. 31 pag. 34 pag. 36 pag. 37 pag. 39 pag. 42 pag. 44

PROVE SIMULAZIONE D’ESAME………………………………………………………

Italiano……………………………………………………………………………… Scienza e Cultura dell’Alimentazione……………………………………………… Terza Prova………………………………………………………………………….

pag. 46

pag. 47 pag. 57 pag. 58

GRIGLIE DI VALUTAZIONE…………………………………………………………….. Prima prova Italiano………………………………………………………………... Seconda Prova Scienza e Cultura dell’Alimentazione……………………………... Terza Prova …………………………………………………………………………

Colloquio……………………………………………………………………………

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Pag. 66 Pag. 67 Pag. 74 Pag. 77 Pag. 78

IL CONSIGLIO DI CLASSE…………………………………………………………… Pag.81

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INTRODUZIONE L’IPSEOA “A. Berti” di Soave nasce nell’anno scolastico 2003/2004 come sede associata

dell’omonimo Istituto Alberghiero di Verona. Inizialmente la sede associata ospitava le classi

prime, seconde e terze e solo a partire dall’anno scolastico 2008/2009 l’offerta formativa veniva

ampliata anche alle classi quarte e quinte, presso l’Istituto Agrario Stefani-Bentegodi di Caldiero.

La nostra sede serve un bacino d’utenza molto vasto che comprende tutto l’Est veronese e parte

dell’ovest vicentino. Esso forma i giovani che vogliono entrare nel mondo dell’enogastronomia e

dell’ospitalità alberghiera attraverso un percorso di studi quinquennale articolato in un biennio

comune, che gli allievi svolgono presso il plesso di Soave, e in un secondo biennio e in un quinto

conclusivo che, invece, viene svolto nel plesso di Caldiero. PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE

Il percorso di studi quinquennale si sviluppa in cinque anni articolato in due bienni ed in un quinto

anno conclusivo.

Il primo biennio è uguale per tutte le articolazioni. Le ore settimanali sono 32 e si suddividono in

ore dell’area generale cultuale, e in ore dell’area di indirizzo professionalizzante. L’area di

istruzione generale offre ai giovani la preparazione di base attraverso metodi che valorizzino

l’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali. L’area di indirizzo permette

l’acquisizione delle competenze spendibili nel lavoro. Ulteriore scopo del biennio è quello di

orientare e di potenziare le capacità di ogni alunno in maniera che possa scegliere in modo più

consapevole l’indirizzo del terzo anno.

Al termine del primo biennio (fine della classe seconda), lo studente dovrà scegliere il proprio

percorso tra le diverse articolazioni:

- Accoglienza Turistica

- Enogastronomia

- Enogastronomia – opzione prodotti dolciari artigianali ed industriali

- Servizi di sala e di vendita Nel caso della classe 5Aeso l’articolazione seguita è quella di Enogastronomia.

Il secondo biennio è caratterizzato, come il primo, da discipline afferenti sia l’area di istruzione

generale che quella professionalizzante. Quest’ultima mira alla preparazione di una figura

professionale che è in grado di intervenire nella produzione, trasformazione e presentazione dei

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prodotti enogastronomici, che sa operare nel sistema produttivo, promuovendo le tradizioni locali,

nazionali ed internazionali e che sa individuare le nuove tendenze gastronomiche.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Discipline Orario settimanale

3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 Inglese 3 3 3 Storia 2 2 2 Matematica 3 3 3 Sc. Motorie e sportive 2 2 2 IRC o att. Alternative 1 1 1 Seconda lingua Straniera 3 3 3 Sc. e cultura degli alimenti 4 3 3 Diritto e tec. amministrative 4 5 5 Lab. Enogastronomia 6 4 4 La. Sala e vendita 2 2 Tot. Ore/settimana 32 32 32

Al termine della classe terza è stato possibile, su base facoltativa, acquisire il Diploma di

Qualifica di Operatore di Cucina. Tale Diploma è stato così proposto per l’ultima volta alle

classi “riformate”.

L’ultimo anno completa il percorso e prepara gli studenti con specifiche competenze tecniche,

economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia nei cui ambiti interviene in tutto il

ciclo organizzativo e produttivo.

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LA CLASSE 5AEso

Elenco candidati

Alunni Provenienza II lingua

straniera

1 Adejumo Daniel 4AEso Tedesco

2 Battocchia Omar 4AEso Tedesco

3 Bonomo Sofia 4AEso Tedesco

4 Cadoni Dante 4AEso Tedesco

5 Cappelletto Giorgia 4AEso //////////

6 Cavaggioni Valentina 4AEso Tedesco

7 Cobuz Andrei Bogdan 4AEso Tedesco

8 Coku Vjonela 4AEso Tedesco

9 Dal Zovo Giorgia 4AEso Tedesco

10 Dal Zovo Giulia 4AEso Tedesco

11 Dominguez Uruna Claudio Javier

4AEso Tedesco

12 Fongaro Mirco 4AEso Tedesco

13 Gambaretto Laura 4AEso Francese

14 Gambino Jacopo 4AEso Francese

15 Kaur Rajwinder 4AEso Francese

16 Leo Elisabetta 4AEso Tedesco

17 Lovato Giada 4AEso Tedesco

18 Marchi Elisa 4AEso Tedesco

19 Milinkovic Dorde 4AEso Tedesco

20 Mitic Stefan 4AEso Francese

21 Montini Michela 4AEso Tedesco

22 Picchi Daniele 4AEso Francese

23 Sartori Riccardo 4AEso Tedesco

24 Zenari Rebecca 4AEso Francese

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Continuità dei Docenti

La classe è stata seguita in modo continuativo dall’inizio del triennio dai soli docenti di Cultura e

Scienza dell’Alimentazione, Italiano , Matematica e Religione . La docente di sostegno ha seguito

l’ allieva con programmazione differenziata già dalla classe t e r z a , m e n t r e l ’ a l u n n o

c o n o b i e t t i v i m i n i m i p e r l ’ i n t e r o q u i n q u e n n io . Nelle altre discipline non si è

registrata continuità didattica, come emerge dal prospetto che segue:

Docente Material

Docente nella classe terza

Docente nella classe quarta

Andriola Giovanna Francese No Si

Aniello Mari Enogastronomia No No

Benvenuti Sabrina Italiano Si Si

Benvenuti Sabrina Storia Si Si

Golin Gilberto Tedesco No No

Gugole Nadia Sc. e Cultura dell’Alimentazione Si Si

Grifalconi Stefano Scienze Motorie No No

Lupo Mariella Diritto e Tecnica Amministrativa No Si

Maggio Marinella Sostegno Si Si

Pontieri Pasquale Sala e Vendita No No

Spinelli Roberta Matematica Si Si

Turco Virginio Religione Si Si

Ziviani Monica Inglese Si Si

PROFILO DELLA CLASSE

La classe 5AE ad indirizzo di Enogastronomia è composta da ventiquattro allievi, undici maschi e

tredici femmine. All'interno del gruppo classe una alunna segue una programmazione differenziata, un

alunno una programmazione per obiettivi minimi, due alunne sono state individuate con bisogni

educativi speciali e si avvalgono di un Piano Didattico Personalizzato.

Il gruppo classe si è formato al termine del primo biennio dalle sezioni A e B e nel corso del secondo

biennio ha cambiato fisionomia: qualche alunno ha abbandonato il percorso scolastico , qualcun’ altro

non è stato ammesso alle classi successive; ad inizio del quarto anno si sono aggiunti : sei alunni

provenienti dal corso di formazione professionale del nostro Istituto, dopo aver ottenuto la qualifica

di Operatore di Cucina; un alunno proveniente da un istituto alberghiero di Lonigo ed infine una

alunna si è trasferita dalla sede centrale , inoltre nel corso del suindicato anno due alunni si sono

ritirati e un’ alunno è stato bocciato al termine dell’ a.s.

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Per quanto riguarda la seconda lingua, diciassette alunni studiano tedesco; sei alunni la lingua

francese. Nel quinto anno gli alunni hanno cambiato i docenti delle seguenti discipline : tedesco,

scienze motorie e sportive , sala e vendita mantenendo nelle rimanenti discipline gli stessi docenti

del quarto anno.

Relazione della classe

Gli allievi nel corso degli ultimi due anni del curricolo, pur nell'inevitabile diversificazione, hanno

mostrato un iter di crescita formativa e culturale anche se, nel corso degli anni precedenti e nel

corrente a.s , non sono mancati da parte di alcuni alunni, atteggiamenti immaturi, scarsa

collaborazione tra gli alunni stessi , e scarsa accettazione dei diversi tempi di apprendimento di

ognuno di loro. Nonostante le strategie poste in atto dai docenti , permangono divisioni in piccoli

gruppi .

Complessivamente gli alunni hanno dimostrato un adeguato interesse a quanto veniva loro proposto

ed alcuni elementi si sono distinti per la volontà di apprendimento, impegno, partecipazione ed un

discreto livello di attenzione e motivazione.

La classe si presenta eterogenea per preparazione di base, attitudini personali, impegno ed obbiettivi

didattici conseguiti.

Si possono individuare livelli diversi di apprendimento: un gruppo, costituito da poco meno della metà

degli allievi ha partecipato al dialogo educativo con discreto interesse e frequenza regolare, ha

utilizzato metodo di studio organizzato, puntuale e continuo nel tempo, raggiungendo una

preparazione di livello discreto caratterizzata da una più che accettabile conoscenza dei contenuti

disciplinari e da una sufficiente padronanza dei linguaggi specifici delle diverse discipline. Un

secondo gruppo è formato da alunni che, in classe, si sono distratti con facilità partecipando poco al

dialogo educativo e, a casa, hanno concentrato lo studio solo in prossimità delle verifiche riuscendo

comunque a raggiungere una preparazione sufficiente anche se permangono delle carenze nelle

conoscenze e competenze in alcune discipline, a causa anche per alcuni alunni di frequenza

discontinua e lacune pregresse.

Si distingue infine un piccolo gruppo che ha conseguito una preparazione omogenea, approfondita, e

di buon livello. Questi alunni si sono avvalsi di una autonoma organizzazione del lavoro, hanno

dimostrato di saper rielaborare le conoscenze acquisite e di essere in grado di saper cogliere i nuclei

fondanti di ogni disciplina.

Nel complesso la preparazione conseguita della classe può considerarsi positiva.

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ATTIVITA’ INTEGRATIVE

Le attività extracurriculari, oltre a potenziare ed integrare il curriculo, promuovono interessi e

scoprono attitudini degli studenti. Il nostro istituto si è sempre distinto per la varietà delle attività

extracurricolari, che spaziano dagli incontri con esperti esterni del settore, agli stage

professionalizzanti, alle uscite didattiche e viaggi d’istruzione volti ad arricchire ed approfondire il

bagaglio culturale degli alunni. Quasi tutte le attività sono state proposte all’intero gruppo classe,

solo in alcuni casi si è trattato di partecipare a progetti esterni alla scuola, ai quali gli studenti sono

stati chiamati ad aderire o su base volontaria o su individuazione da parte del Consiglio di Classe di

quegli alunni più idonei sulla base di criteri e di indicatori afferenti ai singoli progetti.

La classe nel corso dell’anno scolastico è stata impegnata in una serie di attività quali:

USCITE DIDATTICHE/VIAGGIO D’ISTRUZIONE

Uscita Didattica a Verona con visita del quartiere ebraico- Sinagoga- mostra fotografica della prima guerra mondiale Uscita didattica al salone dell’orientamento di Verona “Job Orienta” Orientamento in uscita presso Istituto “Galileo Galilei” ( alcuni alunni) Uscita Didattica Expo 2015 Progetto Rafting (alcuni alunni) La classe ha partecipato all’attività “Basket in carrozzina”

ATTIVITA’ INTEGRATIVE AFFERENTI L’AREA PROFESSIONALIZZANTE

Partecipazione all’Antica Sagra di San Mattia edizione 2016 Incontro con esperto del caffè Sagra dell’olio a Mezzane (alcuni alunni) Vinitaly

ATTIVITA’ AFFERENTI L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Incontro con l’associazione LEVISS sul tema della leucemia e della donazione. A seguito

dell’incontro e delle informazioni ricevute alcuni studenti si sono iscritti al registro Nazionale

“Donatori di Midollo Osseo”.

Incontro Associazione AVIS

Progetto Cattolica per i Giovani

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ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

L'Istituto valorizza la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro che mira a far maturare, in una realtà

produttiva esterna, alcune competenze previste dai Profili educativi culturali e professionali dei corsi di

studio.

L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel territorio, nella

consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga elevata da esperienze formative

significative realizzate presso le imprese, pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un

tirocinio formativo di 132 ore in Aziende del settore.

La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto di

Tirocinio Formativo. OBIETTIVI

Gli obiettivi dell’Istituto

Il tecnico dei Servizi per L’enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera al termine del percorso

quinquennale è in grado di:

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della

commercializzazione dei servizi di ristorazione;

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse

umane;

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute dei luoghi di lavoro;

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate

all’ottimizzazione della qualità del servizio;

Comunicare in almeno due lingue; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti

Gli obiettivi educativi e formativi

In relazione alle mete educative e formative definite nell’ambito della programmazione didattica

a livello d’Istituto (P.O.F.) e di Consiglio di Classe, i docenti si sono impegnati perché gli

allievi raggiungessero i seguenti obiettivi educativi nell’ambito dell’area cognitiva, relazionale e

professionalizzante:

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Area cognitiva:

Consolidamento di un metodo di studio e di lavoro adeguato

Consolidamento delle capacità di comunicazione

Sviluppo delle capacità di giudizio critico ed autonomo

Saper interpretare e produrre messaggi scritti di varia complessità, riconoscendo e

rispettando le finalità comunicative

Utilizzo delle competenze acquisite nelle diverse discipline attraverso un linguaggio corretto

e adeguato

Saper relazionare su un argomento in modo sintetico riconoscendo destinatario e scopo

Saper analizzare u problema ed individuare la strategia risolutiva

Saper leggere e interpretare diagrammi, grafici, e tabelle Area relazionale

Sviluppo del senso di responsabilità verso se stesso, verso gli altri in diversi contesti e nel

rispetto dei ruoli

Crescita armonica e consapevole della propria identità sociale

Saper esprimere e sostenere un'opinione personale in confronto costruttivo con opinioni

diverse

Area professionalizzante

Saper organizzare il proprio lavoro nel rispetto delle norme in materia di tutela della salute,

sicurezza e prevenzione del rischio

Saper utilizzare metodi, strumenti, tecniche per una corretta gestione della struttura ristorativa.

b. Individuare i modelli organizzativi più idonei alle esigenze della struttura in cui si opera.

c. Utilizzare adeguati strumenti di comunicazione per relazionarsi con clienti e collaboratori.

Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi creare le condizioni che

possano facilitare il conseguimento degli obiettivi appena descritti, i docenti del Consiglio di Classe hanno

caratterizzato il loro operato con alcune strategie didattiche che agevolino l’apprendimento attuate in tempi e

modalità diverse a discrezione dei singoli docenti e in considerazione degli argomenti:

cooperative learning,

didattica laboratoriale,

role-playing,

brain-storming,

flipped teaching, 11

elaborazione di mappe concettuali,

simulazione,

tutoring,

lavori di gruppo.

VALUTAZIONE

Essendo fondamentali la centralità del discente, l’attenzione alla sua sensibilità, il sostegno alla sua ricerca di

formazione personale e culturale, le verifiche sono state oggetto di costante impegno e cura da parte dei

docenti. Infatti, sono state concepite, non solo come strumento per accertare nell’allievo il livello di

preparazione e di partecipazione all’attività scolastica, ma anche come occasione per consentire all’allievo

stesso di prendere consapevolezza del proprio grado di preparazione e conoscenza, dei proprio progressi o

delle eventuali difficoltà, nonché delle proprie potenzialità e della propria maturazione. Nella valutazione è

stato pertanto attentamente considerato il reale miglioramento che ogni singolo allievo ha realizzato a partire

dalla sua situazione culturale iniziale.

Strumenti di verifica

Le verifiche, sono state concepite come strumenti grazie ai quali l’allievo prende consapevolezza delle

conoscenze e delle competenze acquisite e il docente mette a fuoco gli esiti del suo insegnamento e, di

conseguenza, programma e/o rimodula la propria attività didattica.

Tipologia delle prove effettuate

quesiti a breve risposta aperta (Tipologia B della terza prova d’esame dell’Esame di Stato)

tema di argomento generale (Italiano)

saggio breve e articolo di giornale (Italiano)

risoluzione scritta di esercizi e problemi (Matematica, Diritto e Tecnica Amministrativa

dell’Ospitalità Alberghiera)

verifiche strutturate e semi-strutturate

esercitazioni di laboratorio (Enogastronomia e Servizi di Sala & Vendita)

verifiche pratiche (scienze Motorie e Sportive) verifiche orali per tutte le discipline

Le prove scritte ed orali sono state corrette e valutate seguendo le modalità e i criteri stabiliti dal Collegio dei

Docenti le cui griglie si trovano inserite nel P.O.F. d’Istituto

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SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME Per aiutare gli studenti a sviluppare le capacità necessarie per affrontare nel modo adeguato la prova

d’esame, è stata svolta una simulazione delle tre prove scritte e della prova orale:

18/04/2016 Italiano

19/04/2016 Cultura e Scienze degli alimenti

22/04/2016 Terza prova

11 maggio 2016 Prova orale

La terza prova è stata organizzata secondo la TIPOLOGIA B, tre quesiti per quattro discipline.

Discipline coinvolte:

Lingua Straniera Inglese

Matematica

Diritto e Tecnica Amministrativa dell’Accoglienza Turistica

Laboratorio di Enogastronomia

Per l’alunno con obiettivi minimi sono state somministrate prove equipollenti nelle discipline: Laboratorio di Enogastronomia Diritto e tecnica amministrativa Scienza e cultura dell’alimentazione

La durata delle prove è stata di 6 ore per la prima e la seconda prova scritta, di 3 ore per la terza

prova scritta e sarà di 60 minuti ad alunno per la prova orale.

Sosterranno la simulazione della prova orale solo i tre alunni che saranno sorteggiati.

Le prove sono state considerate come momento di verifica di argomenti svolti nel corso dell’anno i

cui risultati sono stati utilizzati per delineare la valutazione del profitto nelle singole discipline

interessate.

Prima dello svolgimento della prova sono stati forniti agli studenti alcuni consigli utili quali:

- Leggere attentamente le domande o le consegne proposte

- Nella formulazione della risposta attenersi scrupolosamente ai limiti indicati nelle singole richieste

- Prima di consegnare la prova controllare che la produzione sia coerente alle richieste. 13

Obiettivi:

Conoscenza dei contenuti proposti

Capacità di applicare le conoscenze e competenze acquisite

Capacità di utilizzare la terminologia specifica per ogni disciplina

Capacità di sintesi

In allegato si possono consultare le prove di simulazione somministrate (allegato 2) e le griglie di

valutazione utilizzate per la correzione e lo svolgimento della prova orale (allegato 3).

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ALLEGATO 1:

SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE

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DISCIPLINA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

DOCENTE BENVENUTI SABRINA

Libro di testo Autore Titolo Casa editrice M. Magri, V. Vittorini Dal testo al mondo – Dal

secondo Ottocento all’età contemporanea - vol. 3

Paravia

Programma svolto MODULO U.D. TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

SCRITTURA

- il saggio breve - il tema di attualità e storico - l'analisi del testo

tutto l’anno

aula

STORICO LETTERARIO

L’età del Positivismo - Naturalismo e Verismo Testi: Verga: Prefazione ai Malavoglia - il ciclo dei Vinti - l’ideale dell’ostrica L'età del Decadentismo - le caratteristiche del Decadentismo. - la critica morale: il superuomo. - il ruolo degli intellettuali. - la poetica decadente. - i caratteri dell'Estetismo. - i caratteri del Simbolismo. - il Decadentismo in Italia. - il Futurismo. D'Annunzio: da Il piacere La filosofia del dandy, da Notturno: Il supplizio dei giacinti.

settembre/ottobre aula

GENERE

La poesia lirica tra Ottocento e Novecento - la poetica decadente, il poeta veggente. - Estetismo e superomismo. - il Simbolismo. - il Futurismo. - parole in libertà, l’anarchia futurista. Pascoli: la natura, il mito del nido, la poetica del fanciullino. Da Myricae: Lavandare, X agosto. Da I Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, la mia sera.

novembre/dicembre gennaio

aula

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D'Annunzio: la corrispondenza tra parola e natura, la musicalità. Da Alcyone: La pioggia nel pineto. Ungaretti: la realtà della guerra e la riscoperta di nuovi valori, la parola pura, l'innovazione formale. Da L'allegria: I fiumi Montale: la disarmonia tra l'uomo e realtà, il correlativo oggettivo, il rigore dell'intellettuale. Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato. Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio... Saba: la poesia onesta, la quotidianità e il linguaggio tradizionale. Da Il Canzoniere: Città vecchia, Goal.

TEMA

Il letterato di fronte alla guerra. La posizione del poeta di fronte alle due guerre mondiali. - dal Manifesto del Futurismo: la guerra igiene del mondo - Ungaretti: Da L'allegria: Veglia, Soldati, San Martino del Carso. - Marinetti: Il Manifesto del Futurismo e della letteratura. - Levi: da Se questo è un uomo: Nell'inferno di Auschwitz - Quasimodo: da Giorno per giorno: Alle fronde dei salici- uomo del mio tempo

febbraio/marzo aula

AUTORE

Luigi Pirandello: - la vita e la forma - il rapporto tra realtà e apparenza - la poetica dell'umorismo Da L’umorismo: Il sentimento del contrario (passi). Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato Il teatro. Da Enrico IV – atto III: La conclusione: la finzione della pazzia Da Il fu Mattia Pascal: La conclusione.

aprile aula

OPERA La Coscienza di Zeno di Italo Svevo. - i contenuti e la tecnica narrativa

Maggio/giugno aula 17

- la formazione mitteleuropea - la narrativa come esplorazione in chiave psicologica - l'inetto e il concetto di malattia - l'influenza della psicanalisi - monologo interiore e flusso di coscienza Analisi tematica e stilistica con particolare riferimento a: La Prefazione, Il vizio del fumo: il sintomo della malattia, La moglie Augusta.

Mezzi e strumenti di lavoro

Metodi: - lezione frontale ed interattiva - discussioni e letture - approccio con gli autori e la corrente letteraria di appartenenza - invito al confronto e collegamento di autori, opere e correnti letterarie - invito alla partecipazione attiva durante la spiegazione - cura dell'utilizzo del linguaggio specifico Strumenti: - libri di testo - quotidiani - fotocopie - vocabolario - supporti informatici

Verifiche Due verifiche orali e due scritte per quadrimestre insieme a prove semi-

strutturate e questionari. Valutazione Per la valutazione sono stati seguiti i criteri stabiliti dal Coordinamento di

materia e dal Consiglio di classe tenendo presente gli obiettivi specifici della disciplina. Per la parte scritta in particolare si è considerato l’aderenza alla traccia, la correttezza linguistica, la pertinenza e l’articolazione del discorso, la capacità di analisi, di riflessione e di critica. Per la parte orale in particolare si è tenuto conto della capacità espositiva e terminologica, della possibilità di promuovere confronti e collegamenti e dell’apporto critico realizzato. In ogni caso la valutazione finale ha tenuto conto della partecipazione, dell’impegno e della regolarità nell’adempimento del lavoro scolastico.

Obiettivi raggiunti

La maggior parte della classe ha lavorato con impegno e costanza, alcuni pur con qualche difficoltà nell’esposizione scritta e orale.. Ha manifestato un discreto interesse nei confronti di alcuni degli argomenti affrontati. Dopo un impegnativo lavoro di impostazione, ha migliorato la produzione scritta nelle sue diverse tipologie. Per alcuni studenti però lo svolgimento degli elaborati si presenta talvolta arduo nella realizzazione e nella messa a punto delle consegne. L’esposizione orale ha visto dei significativi progressi nell’utilizzo della terminologia specifica e nell’articolazione del discorso sia per la correttezza linguistica sia per gli apporti letterari. 18

Qualcuno propende ancora verso un’interrogazione di stampo nozionistico e va guidato nell’esposizione. Obiettivi raggiunti:

riconoscere e comprendere gli autori e le correnti letterarie di appartenenza

analizzare un testo letterario esporre in forma chiara e pertinente utilizzando un

vocabolario specifico inquadrare in chiave storica e geografica correnti e autori promuovere dei collegamenti e/o confronti esprimere un giudizio personale sugli autori e sulle

correnti letterarie organizzare un elaborato scritto in base alle consegne

Dopo il 15 maggio si prevede di completare l’ultimo modulo e di effettuare un ripasso generale.

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DISCIPLINA STORIA

DOCENTE BENVENUTI SABRINA

Libro di testo Autore Titolo Casa editrice Paolo Di Sacco Passato futuro 3 SEI

Programma svolto MODULO

U.D. TEMPI DI ATTUAZIONE

SPAZIO

LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE RUSSA

- tensioni e conflitti nelle relazioni internazionali - lo scoppio della grande guerra - l'Italia in guerra - vittoria dell'Intesa - la Russia degli zar - il governo provvisorio e i soviet - la rivoluzione d'ottobre

settembre/ottobre

Aula

LA CRISI DEL DOPOGUERRA

- le conseguenze della grande guerra - i trattati di pace - la crisi economica - le trasformazioni sociali ed economiche - la crisi del '29 - il New Deal

novembre/dicembre Aula

I REGIMI TOTALITARI

- la nascita del fascismo - la marcia su Roma e la conquista del potere - il regime fascista - politica economica ed estera del regime fascista - la Germania verso il nazismo - il regime nazista - l'economia di guerra - lo stalinismo - il regime totalitario sovietico

gennaio/febbraio aula

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

- lo scoppio del conflitto - la guerra lampo e i successi dell'Asse - la guerra diventa mondiale - l’avanzata degli alleati e la fine del fascismo - la sconfitta dell'Asse - la fine della guerra - dopoguerra e ricostruzione - nuovo assetto geo-politico

marzo/aprile

aula

20

dell'Europa - il piano Marshall - l’Onu - la guerra fredda - il muro di Berlino

L’ITALIA REPUBBLICANA

- gli italiani nel dopoguerra - il referendum del 2 giugno 1946 Maggio Aula

STORIA LOCALE

1944/1945 - La storia di Benetton e Ceoloni martiri di Soave - La storia del parroco di Giazza don Domenico Mercante

maggio/giugno Aula

Mezzi e strumenti di lavoro

- lezione frontale ed interattiva - discussioni e letture - pianificazione del percorso per mezzo di uno schema iniziale nelle sue parti fondamentali - invito alla partecipazione anche durante la spiegazione - cura dell'utilizzo del linguaggio specifico Strumenti: - libri di testo - quotidiani - fotocopie - supporto informatico - documentari e film storici - vocabolario - atlante

Verifiche Due verifiche orali per quadrimestre insieme a prove semi-strutturate e

questionari. Valutazione Si è posta particolare attenzione alla capacità espositiva, alla correttezza

linguistica e alla terminologia storica, all’articolazione e alla pertinenza del discorso, alla capacità di cogliere i nessi causa-effetto e anche alla collocazione geografica degli eventi studiati. Negli elaborati scritti sono stati considerati anche la fedeltà alla consegna e la capacità di sintesi.

Obiettivi raggiunti

Una buona parte degli allievi ha manifestato partecipazione e curiosità nei confronti di quanto appreso e ha conseguito buoni risultati, talvolta brillanti. Altri studenti invece si sono limitati ad un apprendimento mnemonico e nozionistico, senza avere la volontà di approfondire la materia in modo più snello, interessante e di conseguenza più accessibile nell'apprendimento. Nel dettaglio: - saper esporre con chiarezza, puntualità e precisione i fatti esaminati - riconoscere ciò che è importante all'interno dell'evento storico - utilizzare un linguaggio specifico - collocare geograficamente i luoghi oggetto di indagine - saper affrontare un tema storico - saper affrontare con lucida concretezza e pertinenza i test o questionari proposti - saper confrontare e collegare col presente gli eventi storici 21

- offrire un proprio taglio critico agli eventi studiati Dopo il 15 maggio si prevede di completare l’ultimo modulo e di effettuare un ripasso generale.

22

DISCIPLINA LINGUA STRANIERA INGLESE

DOCENTE MONICA ZIVIANI

Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice Olga Cibelli Daniela d’Avino

Cook Book Club Cook Book Club Up

CLITT

Programma svolto A.S. 2015/2016 MODULO ARGOMENTO TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

Mod. 3 Unit 1 da Cook Book Club

Menu (page 201) Menu sequence (page 202) Menu types (page 203)

Settembre Aula

Mod. 5, Unit 2 da Cook Book Club

Nutrition (page 313) Nutrients (page 314-317) Healthy Eating (page 318) Healthy Eating Pyramid

(page19)

Ottobre Aula

Mod. 2, Unit 2 da Cook Book Club Up

Food Safety and Hygiene (page 80)

HACCP (page 83) The steps of HACCP (page

87)

Ottobre/Novembre Aula

Mod. 2, Unit 3 da Cook Book Club UP

Bacteria, Viruses & Food Poisoning (page 95-96)

Food Contamination: the invisible challenge (page 97)

Preventing Food borne illnesses (page 100)

Personal Hygiene (page 101)

Dicembre/ Gennaio

Aula

Mod. 2, Unit 4 da Cook Book Club UP

Food Preservation: a step towards sustainability (page 104)

Ancient and Modern preservation methods (page 106-107)

Refrigerated storage systems: cook-chill and cook-freeze (page 111-112)

Vacuum Cooking (page 114)

Febbraio Aula

23

Mod. 3, Unit 1 da Cook Book Club UP

Food allergies and Intolerances (page 124-126)

Best practice management and guidelines for caterers to cope with allergies and intolerances (page 129)

Marzo/Aprile Aula

Fotocopia Eating Disorders: Anorexia nervosa Bulimia Nervosa, Binge Eating, PICA

Aprile Aula

Mod. 3, Unit 2 da Cook Book Club Up

Catering for customers with special needs:

An example of a free from recipe: Lemon Chicken Rice with Herbs (page 140)

Aprile Aula

Mod. 4, Unit 1 da Cook Book Club Up

Catering for special events: Coffee Break (page 170) Business Lunch (page 174)

Maggio Aula

Mezzi e Strumenti di lavoro

Libro di testo Appunti delle lezioni Fotocopie

Verifiche Verifiche scritte strutturare e semi-strutturate

Verifiche scritte a domanda aperta (tipologia B) Verifiche di comprensione del testo verifiche orali su questionari guidati verifiche orali con esposizione argomentativa Simulazioni della terza prova d’esame

Nelle verifiche scritte è stato consentito l’uso del dizionario bilingue

Valutazione Le prove scritte ed orali sono state corrette e valutate seguendo le modalità e i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti le cui griglie si trovano inserite nel P.T.O.F. d’Istituto

Obiettivi raggiunti La classe ha lavorato con sufficiente interesse ed impegno. Lo studio

personale, invece, è stato discontinuo per una parte della classe e in alcuni casi si è concentrato in occasione delle verifiche; per un piccolo gruppetto, invece, l’impegno e lo studio è stato costante, preciso e puntuale. Per alcuni studenti rimangono difficoltà di produzione sia orale che scritta degli argomenti affrontati a causa soprattutto di lacune 24

pregresse. Gli obiettivi sono stati raggiunti in modo complessivamente soddisfacente soprattutto se si tiene conto delle singole difficoltà iniziali e dei progressi evidenziati nel corso dell’anno scolastico. Alcuni studenti denotano ancora carenze legate soprattutto alle strutture morfo-sintattiche e all’accuratezza linguistica e di micro lingua che si riflettono anche nella produzione orale in lingua. Per la produzione orale è stato fornito un questionario al termine di ogni modulo per agevolare la preparazione e lo studio degli alunni maggiormente in difficoltà.

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DISCIPLINA LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE

DOCENTE ANDRIOLA GIOVANNA

Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice Arcangela De Carlo Antonella Amatuzzi

Le nouveau français en cuisine (in possesso degli alunni ma non utilizzato perché sostituito da materiale autentico fornito dalla docente per decisione del dipartimento ad inizio a.s.)

Hoepli

Programma svolto MODULO ARGOMENTO TEMPI DI ATTUAZIONE SPAZIO 1 Charles Baudelaire: la

biographie. Analyse de “Correspondances”, “Albatros”

Settembre/Ottobre Aula/Aula LIM

2

Que veut dire bien

manger?

Je suis végétarienne.

L’équilibre

alimentaire.

Aliments et nutrients.

La pyramide

alimentaire.

Les certifications de

qualité en France et

en Italie.

Ripasso di argomenti

grammaticali (il

presente, il passato

prossimo e

l’imperativo per

formulare brevi frasi

nel contesto

Ottobre/Novembre Aula/Aula LIM

26

professionale).

3 Le végétarisme et le végetalisme. Le régime macrobiotique. Les régimes religieux. L’Islam et l’alimentation. Manger “cacher”, qu’est-ce que cela veut dire? Chorba Frik: les ingrédients et la preparation de la recette

Dicembre/Gennaio Aula/Aula LIM

4 Les différents types de restauration. La cuisine régionale italienne. La cuisine régionale française.

Febbraio/Marzo Aula/Aula LIM

5 Escapade gourmande: séjour en Provence et en Emilie-Romagne. Le décalogue de l’hygiène alimentaire

Aprile/Maggio Aula/Aula LIM

Mezzi e Strumenti di lavoro

Fotocopie fornite dal docente

Documenti video in lingua originale (tramite LIM)

Per la comprensione scritta dei testi oggetto di studio è stata seguita la seguente strategia di lettura: lettura delle domande poste alla fine del testo ed eventuali consegne

lettura del testo per cogliere il suo significato globale e verificarne le consegne

lettura analitica soffermandosi sulle componenti lessicali e strutturali invitando gli studenti a inferire il significato di termini sconosciuti attraverso termini noti o a desumerli dal contesto

Verifiche La preparazione degli studenti è stata controllata attraverso scritti e orali.

Nel primo e nel secondo quadrimestre sono state eseguite due verifiche orali e due verifiche scritte

Valutazione I criteri di valutazione sono per le abilità orali rapportate al grado 27

– di correttezza fonetica e di intonazione

– di correttezza lessicale e sintattica

I criteri di valutazione sono per le abilità scritte rapportate al grado – di correttezza ortografica

– di correttezza lessicale

– di correttezza sintattica

– di completezza del testo

I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.

Obiettivi raggiunti Capire in modo preciso un testo scritto generico e del settore

professionale. Rispondere per iscritto a domande su un testo Leggere correttamente un brano studiato ed analizzato in classe Rispondere a domande precise sul testo Parlare degli argomenti trattati indicandone gli aspetti fondamentali

Nota: il gruppo di francese – seconda lingua straniera è formato da 6 alunni (3 maschi e 3 femmine): tra di essi 2 due sono stati individuati come BES. Si tratta di un gruppo nella media quanto a preparazione culturale e ad abilità di base, abbastanza continuo quanto a senso di responsabilità, impegno e partecipazione al dialogo educativo. Il comportamento è corretto. I contenuti trattati, legati al settore ristorativo e alle problematiche ad esse collegate, sono discretamente appresi.

Dopo il 15 maggio si prevede di: affrontare il tema dell’igiene e delle intolleranze alimentari; recuperare e approfondire gli argomenti svolti; terminare le prove di valutazione.

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DISCIPLINA Lingua Tedesca

DOCENTE Gilberto Golin

Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice Brigliano - Doni Paprika Neu Hoepli

Programma svolto MODULO ARGOMENTO TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

Alkoholische Getränke: das Bier; Bier und Speisen; Der Wein; Wein und Speisen; Qualitätskategorien ; Spirituosen ; Handelssorten; Liköre: Eigenschaften; Handelssorten.

2 mesi Sett. – Ott.- Nov.

Ernährung und Lebensmittelkunde; Inhaltstoffe von Lebensmitteln : Kohlenhydrate, Fette, Eiweiss, Mineralstoffe, Vitamine, Wasser, Ballaststoffe.

2 mesi Dic. – Genn.

Die Verdauung der Nährstoffe. Ernährungsformen : Energiebedarf, Diätformen, Nahrungspyramide, Mittelmeerdiät.

1 mese Febbr.

Schadstoffe in der Nahrung : Giftstoffe. Konservierung und Konservierungsmethoden. Hygiene und HACCP.

2 mesi Marzo- Aprile.

Mezzi e Strumenti di lavoro

E’ stato sempre usato il testo in adozione nello svolgimento del programma. La lezione frontale si è resa necessaria per mantenere desta l’attenzione. Gli alunni hanno visto i film tedeschi L’onda e Goodbye Lenin.

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Verifiche Sono stati assegnati due compiti scritti a quadrimestre, uno sui contenuti studiati e uno sulla comprensione di un testo con domande sul testo. Le verifiche orali sono state due a quadrimestre con domande sui contenuti studiati.

Valutazione Allo scritto lo studente doveva rispondere in modo pertinente ed esaustivo alle domande, senza dimenticare la correttezza formale. All’orale l’allievo doveva dimostrare una conoscenza degli argomenti e dei vocaboli oltre che della lingua del settore e infine una certa capacità comunicativa e una pronuncia corretta. Un gruppo ha lavorato bene ed ha acquisito conoscenze buone o discrete,un altro ha avuto un impegno altalenante per cui ha raggiunto conoscenze sufficienti ed infine un piccolo gruppo, che ha lavorato poco anche a causa di lacune pregresse, ha ottenuto risultati non del tutto sufficienti.

Obiettivi raggiunti Diversi allievi sono in grado di discutere su semplici argomenti e

soprattutto sui temi studiati. Sanno abbinare le bevande vino e birra ai cibi, conoscono i tipi di dieta e la piramide alimentare e le principali norme igieniche in ambito gastronomico.

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DISCIPLINA MATEMATICA

DOCENTE ROBERTA SPINELLI

Libro di testo Autore Titolo Casa editrice Leonardo Sasso Nuova matematica a colori

Vol.4 e vol.5 Petrini

Programma svolto MODULO TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

DISEQUAZIONI

Ripasso e approfondimento delle disequazioni di primo e secondo grado, dei sistemi di disequazioni e delle disequazioni fratte.

settembre

aula

FUNZIONI

definizione e classificazione di una funzione;

dominio di una funzione; punti di intersezione di una

funzione con gli assi cartesiani e studio del segno di una funzione;

funzioni pari o dispari e relative simmetrie.

ottobre aula

LIMITI

concetto di limite; calcolo dei limiti anche con

le principali forme di indeterminazione (

00;;

)

individuazione del valore di limiti dal grafico di funzioni proposte;

equazioni degli asintoti di una funzione;

definizione di funzione continua (cenni);

classificazione dei punti di discontinuità.

Novembre,dicembre aula

DERIVATE

definizione di derivata; derivate delle funzioni

elementari; derivata della somma di

funzioni, del prodotto e quoziente di funzioni;

Gennaio, febbraio, marzo

aula

31

studio della derivata prima di una funzione per stabilire gli intervalli in cui è crescente o decrescente e per ricavare i punti di massimo, minimo e flesso orizzontale;

studio della derivata seconda di una funzione per stabilirne la concavità ed i flessi obliqui;

grafico di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte;

individuazione delle caratteristiche di una funzione da un grafico proposto.

INTEGRALI

Definizione di integrale indefinito

Integrali indefiniti immediati

Proprietà degli integrali indefiniti e calcolo di integrali di funzioni polinomiali

Definizione di integrale definito

Proprietà dell’integrale definito

Formula di Newton – Leibniz per il calcolo di un integrale definito

Applicazione degli integrali definiti al calcolo di aree

Aprile, maggio aula

Mezzi e strumenti di lavoro

Libri di testo Appunti delle lezioni Fotocopie con esercizi svolti e con esercizi da svolgere in classe Utilizzo di geogebra LIM

Verifiche Verifiche scritte (talvolta in parte strutturate) e verifiche orali

Simulazione della terza prova d’esame

Valutazione Ogni verifica scritta contiene una griglia di valutazione; per lo scritto e per l’orale i voti sono stati compresi tra 1 e 10.

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Obiettivi raggiunti

La classe ha lavorato con interesse ed impegno discreti; un buon gruppo di alunni ha partecipato alle lezioni in modo attivo; altri hanno avuto, invece, un atteggiamento altalenante: sostanzialmente attenti alle spiegazioni ma non sempre impegnati nelle attività di esercizi e di rinforzo. Lo studio personale è stato puntuale e preciso per gli alunni motivati ed invece un po’ carente e concentrato soprattutto in occasione delle verifiche, per gli altri. Per alcuni alunni rimangono difficoltà di comprensione e di applicazione degli argomenti affrontati a causa soprattutto delle lacune pregresse. Per gli altri gli obiettivi sono stati raggiunti in modo buono/discreto. Per tutti la parte più carente rimane l’uso di una corretta terminologia scientifica. Viste la difficoltà del programma di matematica di classe quinta per un Istituto Professionale, ho solo accennato alla trattazione teorica di alcuni argomenti: ad esempio per quanto riguarda il concetto di limite e di funzione continua; ho preferito esercitare maggiormente gli alunni nel calcolo dei limiti e nella loro applicazione nello studio di funzione. Per quanto riguarda le formule delle derivate ho dato solo quelle necessarie per calcolare la derivata di polinomi e di prodotti e quozienti di polinomi. Infine nell’affrontare gli integrali ho proposto solamente il calcolo di integrali di funzioni polinomiali ed alcune semplici applicazioni di calcolo di aree sottese da funzioni algebriche razionali intere.

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DISCIPLINA LAB. SERV. ENOG. SETT. SALA E VENDITA

DOCENTE PONTIERI PASQUALE

Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice Emilio Aniballi Paolo Gentili Sala e Vendita Edizioni Calderini Programma svolto

MODULO ARGOMENTO TEMPI DI ATTUAZIONE

SPAZIO

N° 1 L'organizzazione del lavoro e cenni di gestione aziendale. Il personale di sala ( Brigata) Le tecniche di base. Stili di servizio. Mise en place. Organizzazione del lavoro. Realizzazione del servizio.

Settembre-Ottobre Aula

N° 2 Gestione e l'offerta del bar. Brigata di bar. Il servizio caffetteria. Frullati frappe. La birra. Le bevande in uso, alcoliche, analcoliche,super alcoliche,acque minerali. Gestione diretta. Gestione a stock. Cocktail . Distillati. Amari.

Novembre-Dicembre-Gennaio

Aula

N° 3 Enologia e abbinamenti. La vite. Metodi di vinificazione. Fasi di lavorazione dall'uva al mosto Metodi Charmant

Febbraio-Marzo-Aprile

Aula

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Champenuas Altre tipologie di vino. La cantina e la gestione. La carta dei vini. L'enografia nazionale. La degustazione.

Mezzi e Strumenti di lavoro

Libro Lim

Verifiche Scritte Orali Valutazione Per la valutazione si è tenuto conto dei seguenti indicatori:

Conoscenza dei contenuti. Capacità di interpretare criticamente i contenuti Capacità di applicare le conoscenze acquisite.

Obiettivi raggiunti L'alunno conosce le principali regole del servizio da svolgere

nel contesto di una struttura ricettiva settore sala. Lo studente ha una corretta metodologia di studio alla disciplina, di tipo comprensivo , mediante sia l’autonomia personale di studio che di relazione.

(Dopo il 15 maggio verranno svolti i seguenti argomenti….)

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DISCIPLINA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

DOCENTE GRIFALCONI STEFANO

Libro di testo Autore Titolo Balzoni e Dispenza Movimento + Sport = Salute

Programma svolto MODULO ARGOMENTO TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

n.1 Fresbee 8 ore Palestra n.2 Basket 8 ore Palestra n.3 Rugby 8 ore Palestra n.4 Arrampicata Sportiva Indoor 4 ore King Rock (Palazzina) n.5 Badminton 8 ore Palestra n.6 Basket per disabili 2 ore Palestra n.7 Orienteering 8 ore Ambiente esterno

Mezzi e Strumenti di lavoro

Attrezzatura messa a disposizione del docente e attrezzatura acquistata nel corrente Anno Scolastico dall’Istituto.

Verifiche Pratiche Valutazione Da 5 a 10/10

Obiettivi raggiunti Acquisire, Conoscere e Migliorare le capacità motorie specifiche dell’attività sportiva specifica; Favorire e Migliorare la collaborazione con i compagni; Favorire la riflessione su tematiche sociali come la disabilità.

(Dopo il 15 maggio verranno svolti i seguenti argomenti: UNIHOCKEY)

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MODULO ARGOMENTO TEMPI DI ATTUAZIONE

SPAZIO

Mercato Turistico Internazionale

UD Il turismo internazionale e gli enti turistici (paragrafi 1.1-1.3-1.4-1.5 ; cenni sugli enti di statistica) UD Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale (paragrafi 2.1-2.2)

Settembre-Ottobre

Aula

Business Plan nelle imprese ricettive e ristorative

UD La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione(paragrafi1.1- 1.2-1.3-1.4-1.5-1.6- 1.7-1.9-1.10) UD La redazione del business plan (paragrafi 2.1-2.3-2.4- 2.5; semplificazione con fotocopie)

Novembre-Dicembre- Gennaio

Aula

Marketing dei prodotti turistici

UD Il marketing (paragrafi 1.1-1.2-1.3; il prodotto:sintesi pg.175; 1.5-1.6; la comunicazione: sintesi pg.176; 1.8-1.9-1.10- 1.11) UD Le strategie di marketing e il marketing plan (paragrafi 2.1-2.2-2.3- 2.4)

Febbraio-Marzo- Aprile

Aula

Normativa del settore turistico e alberghiero

UD Le norme internazionali e comunitarie di settore

Maggio-Giugno Aula

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DISCIPLINA Diritto e Tecnica amministrativa

DOCENTE Lupo Mariella

Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice

Batarra-Mainardi Imprese ricettive e ristorative Oggi

Tramontana

Programma svolto

(paragrafi 1.1-1.2-1.3- 1.4 fotocopie semplificazione) UD Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti (paragrafi 3.1- 3.2-3.3-3.4-3.5-3.6)

Mezzi e Strumenti di lavoro

Lezione frontale ,lezione partecipata, lezione con possibilità di organizzarsi in gruppi per approfondire argomenti di particolare interesse. Libro di testo; Lim; Fotocopie; appunti ; fonti normative e documenti.

Verifiche Verifiche scritte, verifiche orali, esercizi in classe. Valutazione Oltre ai criteri stabiliti ed allegati nel P.O.F verranno considerati ai fini

della valutazione : partecipazione attiva alle lezioni , progresso e miglioramenti in corso d’anno.

Obiettivi raggiunti Classe eterogenea per interesse e impegno. Si evidenzia l’atteggiamento

e la determinazione di alcuni allievi che hanno contribuito al processo di apprendimento e rielaborazione dei contenuti, altri, si sono limitati ad una attenzione silenziosa e non sempre recettiva. Gli obiettivi didattici e formativi si considerano generalmente raggiunti. Il profitto è complessivamente discreto.

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DISCIPLINA

ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE

DOCENTE

NADIA GUGOLE

Libro di testo

Autore Titolo Casa editrice A. Machado “Scienza e cultura

dell'alimentazione” ed. Poseidonia

Programma svolto

MODULO U.D. TEMPI DI ATTUAZIONE

SPAZIO

La contaminazione degli alimenti

1. Contaminazione fisica e chimica. Contaminazione da metalli pesanti, da fitofarmaci e zoofarmaci.

1. Fattori antinutrizionali, fitofarmaci, zoo farmaci, sostanze cedute da contenitori e imballaggi per alimenti.

2. Contaminazione biologica degli alimenti da prioni, batteri, virus, funghi, protozoi ed elminti.

3. Fattori ambientali e crescita microbica. Le tossinfezioni alimentari.

Settembre - Ottobre aula

La sicurezza alimentare

4. Igiene e sicurezza dell’ambiente ristorativo.

5. La sicurezza alimentare in Europa. L’autocontrollo ed il sistema HACCP.

6. La qualità degli alimenti e i marchi di tutela. Le frodi alimentari.

7. I nuovi alimenti e gli OGM.

Novembre aula

La conservazione degli

alimenti

2. Cause di alterazione degli alimenti.

3. Metodi fisici di conservazione con basse o alte temperature.

4. Conservazione per sottrazione di acqua.

5. Metodi biologici di conservazione: fermentazioni.

6. Conservazione in ambienti artificiali. Conservazione con

Dicembre - Gennaio

aula

39

radiazioni ionizzanti. Trattamento ad alta pressione o ad ultrasuoni.

7. Metodi chimici di conservazione: conservanti naturali ed artificiali.

8. Gli additivi alimentari: requisiti legali e classificazione.

Il metabolismo

9. Il metabolismo, misurazione dell'energia generata dalla combustione degli alimenti. Il metabolismo basale e il fabbisogno energetico totale.

10. Il bilancio energetico, il peso corporeo ideale e la sua valutazione in base all'indice di massa corporea.

Febbraio

aula

La dieta in condizioni fisiologiche

11. Diete nelle diverse fasce d’età e nelle diverse condizioni fisiologiche (età evolutiva, neonato e lattante, svezzamento, dell’adolescente, dell’adulto, in gravidanza della nutrice, nella terza età)

8. Nuova piramide alimentare della dieta mediterranea

12. Diete particolari: dieta dello sportivo, dieta mediterranea,

dieta vegetariana, dieta macrobiotica

Febbraio - Marzo aula

La dieta in condizioni

patologiche

13. La dieta nelle malattie dell’apparato digerente (reflusso esofageo, gastrite e ulcera, stipsi, celiachia, cirrosi)

14. La dieta nelle malattie cardiovascolari (aterosclerosi, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipertensione arteriosa)

15. La dieta nelle malattie del metabolismo (sindrome metabolica, il diabete mellito, l’obesità)

16. Alimentazione e cancerogenesi (sostanze cancerogene e anticancerogene presenti negli alimenti)

17. Disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia)

Aprile- Maggio

Aula

40

L'alcool e la salute

18. Cos'è l'alcool, grado alcolico e unità alcolica, come si calcola la quantità d'alcool presente in una bevanda alcolica

19. Gli effetti dell'alcool sulla salute a breve e a lungo termine, effetti dell'alcool sul sistema nervoso centrale

20. Gli effetti dell'alcool sulla guida, come si calcola l'alcolemia,le Linee Guida sull'assunzione di bevande alcoliche

Maggio aula

Mezzi e strumenti di lavoro

Libro di testo Mezzi multimediali Fotocopie

Il metodo d’insegnamento è stato sia di tipo frontale, che interattivo, cercando di favorire una partecipazione attiva in classe e un collegamento pluridisciplinare degli argomenti trattati.

Verifiche Verifiche scritte di varie tipologie (risposte multiple, risposte aperte, temi,

prove parallele, simulazione dell'esame di stato) Verifiche orali

Valutazione Come criteri di valutazione si è tenuto conto della conoscenza dei contenuti, dell’uso di una terminologia specifica, della capacità di approfondire e collegare tra loro le varie problematiche affrontate in diverse materie o inerenti a fatti di attualità. È stato inoltre valutato il comportamento in classe, la partecipazione alle lezioni, l’interesse per la materia, l’impegno nello studio, la correzione degli esercizi e dei temi assegnati per casa, il ripasso degli ultimi argomenti svolti, gli interventi d’approfondimento, il miglioramento rispetto al livello iniziale ed il grado di autonomia raggiunto. Nel secondo quadrimestre è stata effettuata una simulazione di seconda prova, della quale si allega una copia.

Obiettivi raggiunti

Il programma è stato svolto come previsto. Il comportamento dei ragazzi è stato corretto, sebbene talvolta un po' vivace e le lezioni si sono svolte in un clima sereno e di collaborazione. Tutti gli allievi sono migliorati rispetto al livello iniziale ed hanno seguito le lezioni con più attenzione e partecipazione, pur con differenze di coinvolgimento e motivazioni personali. La maggior parte degli alunni ha dimostrato interesse per le attività proposte ed impegno costante ed ha raggiunto una preparazione discreta, buona o ottima; alcuni studenti hanno dimostrato attenzione ed impegno discontinui, riuscendo comunque a raggiungere gli obiettivi minimi, ma le competenze analitiche e di rielaborazione sono piuttosto limitate.

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DISCIPLINA: Laboratorio di Servizi Enogastronomici – settore cucina DOCENTE: Prof. Aniello Nicola Maria Rosario Mari Libro di testo Autore Titolo Casa Editrice Gentili Paolo Cucina Gourmet Calderini

Programma svolto

MODULO ARGOMENTO TEMPI DI ATTUAZIONE

SPAZIO

1 (U.D.2) Sicurezza igienica e sistema HACCP 21. L'igiene personale, 22. la sanificazione dell'impianto di cucina, 23. il sistema HACCP, 24. la realizzazione di un piano di

autocontrollo.

Novembre-Dicembre (16 ore)

Aula e laboratorio di cucina

3 (U.D.1) Il menù e il buffet 9. I tipi di menù, 10. la composizione del menù, 11. il buffet.

Dicembre (2 ore)

Aula

4 (U.D.1) Le tecniche e le scienze in cucicna I cambiamenti di stato dell'acqua, la denaturazione delle proteine, la formazione di gel, la reazione di imbrunimento non

enzimatico, le emulsioni, altri processi e tecniche, il sottovuoto in cucina.

Dicembre - Gennaio (6 ore)

Aula e laboratorio di cucina

4 (U.D.2) Lo studio del piatto e l'arte della presentazione Le dinamiche del gusto, l'abbinamento degli ingredienti e la

degustazione del piatto, la rivisitazione di una ricetta, la creazione di un piatto, l'arte della presentazione del piatto.

Gennaio (10 ore)

Aula e Laboratorio di Cucina

5 (U.D.1) Le tecniche e le preparazioni di base Le procedure di base, il taglio degli alimenti, le preparazioni complementari, burri composti, salature, marinature e farce, il processo di legatura, l'abbattimento e lo scongelamento dei

prodotti, le temperature al cuore degli alimenti in

cottura, le guarnizioni.

Marzo - Aprile (14 ore)

Aula e Laboratorio di Cucina

5 (U.D.2) I fondi e le salse I fondi, le salse calde, le salse emulsionate e le salse fredde.

Aprile (4 ore)

Aula e Laboratorio di Cucina

42 4

6 (Le schede)

La cucina e la salute. La cucina per celiaci. L'abbinamento cibo-vino. La cucina per intolleranti al lattosio. La cucina per vegetariani. La cucina per vegani. La cucicna per ipertesi, diabetici,

ipercolesterolemici.

Maggio (12 ore)

Aula e Laboratorio di Cucina

Verifiche Per quanto riguarda il programma teorico durante l'anno è stata

effettuata una verifica scritta semi strutturata. Oltre a questa durante l'anno sono state effettuate anche verifiche pratiche per valutare la preparazione nelle conoscenze operative.

Valutazione In decimi. La valutazione degli alunni ha tenuto conto durante l'anno dei progressi conseguiti in base alle capacità e predisposizioni di ciascuno, dell'impegno profuso durante le lezioni sia teoriche, che laboratoriali, dell'autonomia raggiunta nel lavoro pratico, della capacità di trasporre nelle attività pratiche le conoscenze apprese nello studio della teoria.

Obiettivi raggiunti Discrete competenze gestionali, organizzative e manageriali.

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Mezzi e Strumenti di lavoro Aula: lezioni frontali, con l'ausilio di mappe concettuali, libro di testo.Laboratorio di Cucina: ambienti e impianti a disposizione dell'istituto.

DISCIPLINA

RELIGIONE

DOCENTE

VIRGINIO TURCO

CLASSE 5AESO

Libro di testo Autore Titolo Casa editrice Salani, Massimo Il Maestro di Tavola EDB

Programma svolto MODULO TEMPI DI

ATTUAZIONE SPAZIO

U.D. 1 Etica della pace e le guerre – interdisciplinare con Storia

Settembre– Novembre Aula – visita alla mostra sulla Prima Guerra mondiale a Verona

U.D.2 La persona e la relazione con il cosmo

Novembre- Aprile Aula

U.D. 3 Coscienza ecologica e principi nuova gastronomia

Maggio Aula

Mezzi e strumenti di lavoro

Tecniche di comunicazione e dinamiche di gruppo. Visione di un film documentario sulla Grande Guerra. Analisi di testi scientifici, letterari, biblici, teologici, storici. Confronto su “Tecnologie della produzione agroindustriale e

alimentazione umana”. Verifiche Sintesi partecipata in classe.

Breve saggio di sintesi (valutazione congiunta di italiano e storia) Breve verifica strutturata a domande aperte alla fine dei moduli.

Valutazione A fine quadrimestre si sono valutati in forma ponderata, l’interesse, la partecipazione, il profitto (prove di verifica). Il valore ponderato della valutazione ha poi permesso la determinazione del giudizio con la seguente griglia: insufficiente I (5) sufficiente S (6) discreto D (7) buono B (8) ottimo O (9) eccellente E (10) 44

Obiettivi raggiunti

Partecipazione Gli allievi, nel complesso, sono stati abbastanza partecipi nel conseguire gli obiettivi scolastici. La maggior parte del gruppo ha mantenuto un atteggiamento di apertura, che ha permesso di realizzare un buon livello di partecipazione su tutti gli argomenti. Solo in alcuni allievi ci sono state difficoltà a partecipare positivamente al dialogo scolastico.

Interesse Gli alunni hanno dimostrato un discreto interesse per le questioni etico-religiose poste dal piano di lavoro annuale.

Impegno C'è stata una sufficiente acquisizione di alcuni contenuti fondamentali dell'etica cristiana e un aperto confronto sulla realtà culturale nei quali i ragazzi sono inseriti.

Conoscenze C’è stata la presa di coscienza che la cultura e la religione

sviluppano una cosmologia che implica una azione nell’ambiente in cui si vive;

Abbiamo delineato i contenuti e gli stili di una nuova “ecologia mentale” anche in relazione alla produzione del cibo e all’alimentazione umana;

Abbiamo rilevato le istanze etiche legate al tema della pace.

Competenze Si è appreso ad interpretare la realtà personale e sociale con

dei criteri il più possibile condivisi; Si è appreso ad usare un metodo razionale nella ricerca

delle scelte etiche anche accogliendo le istanze etico-religiose del cristianesimo e delle altre religioni;

Si sono confrontate le visioni etico-religiose presenti nella classe e si sono precisati alcuni punti di convergenza nel rispetto delle diversità.

Capacità Alcuni allievi sono diventati soggetti attivi della propria

ricerca etica e non meri esecutori di una morale esterna; C’è stata una sufficiente capacità di confronto con le

visioni degli altri e delle istituzioni sociali ed educative Quasi tutti gli allievi si sono mostrati capaci di dialogo.

Si è molto lavorato sulla capacità di rispetto e di riconoscimento reciproco.

DATA 15 05 2016 IL DOCENTE Programma dopo il 15 maggio: approfondimento su alcuni principi di eco- gastronomia:

“Mangiare è un atto agricolo” – Studio della carta di Milano - Expo 2015 (processo e testo) I principi del “Fair Trade” – commercio equo e solidale

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ALLEGATO 2:

PROVE DI SIMULAZIONE

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016 (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su 47

giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1- Comprensione del testo Riassumi gli argomenti principali del testo

2- Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo” 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza

3- Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il dono.

«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro?

E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia

meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI

«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012

«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).

La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»

ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino

a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).

Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

56

SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 20 APRILE 2016 CLASSE V AE Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione ........ righe

La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di seguire una dieta equilibrata.

Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova soluzione grafica.

1. Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte a tavola” Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico, spieghi il motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e qualitativo di un alimento

2. La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona. Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico. Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F. E.

3. La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo interessano l’uomo. Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che incidono sulla possibile alterazione di un cibo.

4. I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune patologie legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare più importante da questi veicolata.

57

Simulazione 2015/2016 TERZA PROVA Classe _____________ DATA ________________ Materia: Lingua Straniera Inglese

CANDIDATO:

Il candidato risponda ai seguenti quesiti rispettando lo spazio massimo a disposizione.

Quesito 1: Outline HACCP in terms of definition, history, main aim. Remember to list the seven principles of HACCP

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Quesito 2: Outline Food Preservation Methods in terms of definition, aim and types. Then choose a natural and a modern Food Preservation method and describe them briefly

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58

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Quesito 3: What are allergies and intolerances? Give a definition of both and outline the differences and the analogies between the two.

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E’ consentito l’uso del Dizionario bilingue (Italiano-Inglese)

59

Simulazione 2015/2016 TERZA PROVA Classe _____________ DATA ________________ Materia: Laboratorio di Enogastronomia

CANDIDATO:

Quesito 1: Il candidato spieghi in cosa consiste la scheda di valutazione del piatto

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Quesito 2: Le salse emulsionate: Aspetti generali (Descrivine una).

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60

Quesito 3: I tipi di menù: Aspetti generali (Descrivine uno).

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61

Simulazione 2015/2016 TERZA PROVA Classe _____________ DATA ________________ Materia: Matematica

CANDIDATO:

Quesito 1

Osserva il grafico della seguente funzione e stabilisci:

Il dominio:

Le coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani:

Il segno della funzione:

Simmetrie?

Intervalli in cui la funzione è crescente/decrescente:

Massimi/minimi:

Eventuali asintoti:

)(lim xfx

)(lim xfx

Concavità e flessi:

Quesito 2:

Data la seguente funzione: 3

932

x

xxy determina gli intervalli in cui è crescente o decrescente e gli

eventuali punti di massimo e minimo relativo o di flesso orizzontale.

Quesito 3:

Scrivi le proprietà dell’integrale indefinito:

dxxfk )( …………………………………………..

dxxgxf )()( ……………………………………….

Calcola il seguente integrale indefinito: dxxxxx )245753( 542 =

63

Simulazione 2015/2016 TERZA PROVA Classe _____________ DATA ________________ Materia: Diritto e tecnica amministrativa

CANDIDATO:

Quesito 1: Definisci la segmentazione ed elenca parametri e requisiti . (max 10 righe)

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Quesito 2: Spiega la differenza tra programmazione e pianificazione aziendale, soffermati sul processo di pianificazione strategica di medio e lungo periodo. (max 10 righe)

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Quesito 3: Illustra le fasi del Marketing plan (max 10 righe)

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65

ALLEGATO 3:

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

66

PRIMA PROVA: «ITALIANO»

Analisi del testo

CANDIDATO:

Indicatori / Descrittori grav. insuff

1-5 Insuff. 6-9

Suff. 10

discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Comprensione del testo Competenza negli strumenti di analisi

Correttezza e proprietà

Contestualizzazione

Totale Punteggio = totale / 4

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE ANALISI DEL TESTO

Indicatori / Descrittori

grav. insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

discreto 11-12

buono 13-14

Ottimo 15

Comprensione del testo

gravi errori nella comprensione e interpretazione

parziale e approssimativa

Essenziale ma corretta

Essenziale e completa

Completa e sicura

Approfondita , esauriente e con apporti personali.

competenza negli strumenti di analisi

difficoltà nell’uso degli strumenti

improprio degli strumenti di analisi

corretto di alcuni strumenti di analisi.

Uso corretto degli strumenti di

padronanza sicura degli strumenti

Padronanza efficace e significativa degli strumenti

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattic a e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche impropriet à linguistica.

Esposizione corretta, approfondit a e fluida

Esposizione appropriata, fluida e originale.

67

Contestualizzazion e

assente o arbitraria

Parziale e approssimativa .

Parziale, ma pertinente

Completa e pertinente

Precisa ed efficace

Articolata, precisa e originale.

Totale Punteggio = totale / 4

68

Saggio breve /articolo di giornale

CANDIDATO: Indicatori / Descrittori grav.insuff

1-5 Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11- 12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Comprensione dei documenti dati Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo

Correttezza e proprietà linguistica

Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione

Totale Punteggio = totale / 5

69

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE

Indicatori / Descrittori

grav.insuff 1-5

Suff. 6-9

Suff.10

discreto 11-12

buono 13

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Esclude la tematica proposta

Affronta marginalment e la tematica proposta

Si attiene alla tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione .

Sviluppa tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.

Sviluppa la tematica in modo rigorose e originale

Comprensione dei documenti dati

Gravi errori nella comprensione e nell’interpretazi one

Gravi errori nella comprensione e nell’interpreta zione.

comprensione globale dei documenti pur con qualche incomprensione.

Comprensio ne complessiva e corretta.

Comprension e precisa e puntuale.

Approfondita e completa.

Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo

Frammentaria e con evidenti incongruenze logiche.

Frammentaria e con evidente incongruenze logiche,

Argomentazione coerente anche se poco autonoma rispetto ai documenti dati.

Argomentazi one coerente e autonoma.

Argomentazio neautonoma echiara,

argomentazion e chiara e stringente

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Gravi e diffusi errori morfosintattici ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche improprietà

Esposizione corretta e fluida

Esposizione fluida e con appropriato registro stilistico.

Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione

Assenza o gravi errori nel rispetto delle consegne.

Parziale rispetto delle consegne.

Rispetto delle consegne pur con qualche incongruità.

Rispetto delle consegne con una corretta formalizzazi one.

Rispetto pieno e corretta delle consegne.

Rispetto delle consegne congruo e originale

Totale Punteggio = totale / 5

70

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO

CANDIDATO:

Indicatori /Descrittori Grav.insuff 1-5

Insuff. 6-9

suff. 10

discreto 11-12

buono 13-14

ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Conoscenza dei contenuti Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzazione Totale Punteggio = totale / 4

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO

Indicatori /Descrittori

Grav.insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Esclude la tematica proposta

Affronta marginalmente la tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazion

Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenz

Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni

Conoscenza dei contenuti

Gravi e diffuse lacune

Parziale e approssimativa.

Essenziale e corretta

Essenziale e completa.

Completa e sicura

Approfondita esauriente.

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Senza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

accettabile pur con qualche incertezza morfosintattic a e lessicale.

stesura corretta pur con qualche impropriet

Esposizione corretta e fluida

Esposizione fluida e con appropriata terminologi

Contestualizzazione

Assente o arbitraria

Parziale e approssimativa.

Parziale, ma pertinente.

Completa e pertinente.

Precisa ed efficace

Articolata, precisa e critica.

Totale Punteggio =

71

TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO:

Indicatori /Descrittori grav.insuff 1-5

Insuff. 6-9

suff. 10

discreto 11-12

buono 13-14

ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Informazione sui contenuti Coerenza e coesione Correttezza e proprietà linguistica Totale punteggio = totale / 4

72

DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO: Indicatori / Descrittori

grav.insuff 1-5

insuff. 6-9

suff. 10

discreto 11-12

buono 13-14

ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Elude la tematica proposta.

affronta marginalmente la tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta pur sviluppandola in modogenerico.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazion

sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenz

sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni

Informazione sui contenuti

scarsa Parziale e approssimativa.

essenziale anche se non ricca.

essenziale e completa.

cura ed esauriente

approfondita e documentata.

Coerenza e coesione

frammentaria e con evidenti incongruenze logiche

frammentaria e con qualche incongruenza logica.

Stesura sostanzialment e coerente.

stesura coerente e con un appropriato uso dei

stesura coerente ed equilibrata nelle parti.

stesura lineare chiara e stringente.

Correttezza e proprietà linguistica

gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

senza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

stesura corretta pur conqualche improprietà linguistica

esposizione corretta e fluida.

esposizione fluida e ricca nel lessico.

Totale punteggio = totale / 4

73

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SECONDA PROVA

Materia:

Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe5° …… Data……………………..

PUNTEGGIO I PARTE max 9 punti su 15

Indicatori Descrittori Punteggio Conoscenza e completezza dei contenuti richiesti

1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima parte

2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente solo in parte.

3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne .

1 2 3

PertInenza dei contenuti in relazione alla richiesta

1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema.

2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne.

3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso

1 2 3

Esposizione e utilizzo della terminologia specifica

1. Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la

terminologia specifica

2. Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul

linguaggio specifico

3. Espone in modo fluido, appropriato e corretto

1 2 3

Voto Finale della Prova

…./15

Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15. 74

II Parte max 6 su 15

La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti . I quesiti sono numerati in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente . Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti ,che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva .

GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE

INDICATORI

DESCRITTORI

1° quesito

2° quesito

3° quesito

4° quesito

conoscenza e completezza degli argomenti

1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte.

1

1

1

1

2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte

2

2

2

2

3. sviluppa e rielabora i contentui e le riflessioni proposte.

3

3

3

3

Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta

1.risponde in modo incoerente confuso o fuori tema.

1

1

1

1

2.risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti,qualche difficoltà nella sintesi .

2

2

2

2

3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi

3

3

3

3

correttezza formale

1.gravi errori nell’esposizione e nella terminologia

1

1

1

1

2.qualche errore di esposizione e nella terminologia

2

2

2

2

3.esposizione tecnica e corretta

3

3

3

3

PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI

75

TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15

PUNTEGGIO TOTALE PER i 2 QUESITI

3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18

1 2 3 4 5 6

Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte.

PUNTEGGIO I PARTE .................................../15

PUNTEGGIO II PARTE ................................../15

PUNTEGGIO TOTALE II PROVA ...................... 15

76

TERZA PROVA

Disciplina:

CANDIDATO:

Obiettivo Contenuto Valutazione Livello Voto Conoscenze Esposizione corretta

dei contenuti. Comprensione e conoscenza dei concetti e/o delle leggi scientifiche contenute nella traccia

Gravemente insufficient

Non conosce i contenuti richiesti

1

Insufficiente Conosce e comprende solo una minima parte dei contenuti richiesti

2

Scarsa Conosce solo parzialmente i contenuti

3

Quasi sufficiente

Conosce alcuni contenuti 4

Sufficiente Conosce in modo sufficiente i contenuti, pur con qualche lacuna o imprecisione

5

Buona Conosce e comprende in modo adeguato i contenuti

6

Ottima Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti

7

Competenze Correttezza nell’esposizione, utilizzo del lessico specifico.

Interpretazione e utilizzo di formule e procedimenti specifici nel campo scientifico

Gravemente insufficient

Si esprime in modo poco comprensibile, con gravi errori formali

1

Insufficiente Si esprime in modo comprensibile, con alcune imprecisioni formali o

2

Sufficiente Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve imprecisione

3

Buona Si esprime in modo corretto e complessivamente

4

Ottima Si esprime con precisione costruendo un discorso ben articolato

5

Capacità Sintesi appropriate Scarsa Procede senza ordine logico 1 Incerta Analizza in linea generale

gli argomenti richiesti, con una minima rielaborazione

2

Adeguata Analizza gli argomenti richiesti operando sintesi appropriate

3

Totale valutazione prova: ……………/15 77

COLLOQUIO

Candidato:

Indicatori Descrittori grav.

insuff. 1-8

insuff. 9-19

suff. 20

discreto 21-24

buono 25-27

ottimo eccellente 28-30

Argomento presentato dallo Student

1. Abilità nell’esporre e mettere in luce i punti nodali

2. Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali

Proposte della Commissione 3. Conoscenza delle discipline

e dei linguaggi specifici

4. Capacità di orientarsi all’interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse

5. Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti.

Discussione delle prove 6. Capacità di

approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte.

TOTALE PUNTEGGIO = TOTALE/6

78

COLLOQUIO (indicatori per l’argomento presentato dallo studente)

Indicatori Descrittori grav.

insuffi. 1-8

insuff. 9-19

suff. 20

Discreto 21-24

Buono 25-27

Ottimo eccellente: 28-30

Argomento presentato dallo student

1. Abilità nell’esporre e mettere in luce i punti nodali

Non si orienta

Si orienta se guidato

E’ corretto ma essenzi ale

Fa un’analisi completa e coerente

Coglie le implicazioni

Compie correlazioni esatte e analisi approfondite

2. Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali

Non fa, anche se guidato, semplici collega menti

Sa fare semplici collegam enti se guidato

Sa fare i collega menti essenzi ali

Si orienta autonoma mente sugli argomenti proposti

Compie correlazioni esatte e rielabora in modo corretto e autonomo

Rielabora e approfondisc e in maniera autonoma e critica situazioni complesse

COLLOQUIO (indicatori proposte delle commissione)

Indicatori Descrittore grav.

insuffi. 1-8

insuff. 9-19

suff. 20

Discreto 21-24

Buono 25-27

Ottimo eccellente: 28-30

Proposte della Commissione

1. Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici

Conosce in modo frammenta rio gravement e lacunoso

Dimostra conoscon o minime

Dimostra conoscenz e non complete e un linguaggio adeguato

Dimostra conoscendo complete ed usa un linguaggio specifico

Dimostra conoscenze ampie ed articolate e padronanza linguistica

Conosce in maniera completa ed approfondit a, utilizzando un lessico ricco e appropriato

2. Capacità di orientarsi all’interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra

Non si orienta

Si orienta con qualche difficoltà se

Si orienta in maniera adeguata e coglie semplici collegame

Si orienta in modo preciso e coglie collegament i non solo in

Si orienta in modo sicuro e autonomo ed instaura collegament i anche

Si orienta in modo sicuro ed autonomo riuscendo a operare

79

Esse guidato nti casi

semplici complessi collegament

i in modo critico

3. Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti.

Argoment a in modo frammenta rio e non sa sviluppavi gli argomenti proposti

Argomen ta in modo frammen tario sviluppa ndo gli argoment i con qualche difficoltà

Argoment a in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo semplice

Argomenta in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo abbastanza articolato

Argomenta in modo equilibrato e sviluppa gli argomenti con correlazioni esatte rielaborand ole in maniera corretta e autonoma

Argomenta in modo rigoroso e preciso approfonde ndo gli argomenti anche con apporti personali e critici

COLLOQUIO (indicatori discussione delle prove)

Indicatori Descrittore

grav. insuffi. 1-8

insuff. 9-19

suff. 20

Discreto 21-24

Buono 25-27

Ottimo eccellente: 28-30

Discussione delle prove Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte.

Non riesce a individu are errori e/o lacune presenti nelle prove

Individ ua errori e/o lacune solo se guidato

Individua errori e/o lacune riuscendo a fare semplici correzioni e/o integrazio ni

Individua errori e/o lacune; riesce a fare correzioni e/o integrazioni in modo autonomo

Riesce ad integrare autonomame nte gli argomenti trattati

Riesce ad approfondi re autonoma mente e criticamen te gli argomenti trattati

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

DISCIPLINA COGNOME E NOME FIRMA

Italiano Prof.ssa Benvenuti Sabrina

Tedesco Prof. Golin Gilberto

Inglese Prof.ssa Ziviani Monica

Francese Prof.ssa Andriola Giovanna

Matematica Prof.ssa Spinelli Roberta

Scienze dell’alimentazione Prof.ssa Gugole Nadia

Storia Prof.ssa Benvenuti Sabrina

Diritto e Tecniche amministrative

Prof.ssa Lupo Mariella

IRC Prof. Turco Virginio

Scienze motorie Prof. Grifalconi Stefano

Enogastronomia Prof. Aniello Mari

Sala – Bar Prof. Pontieri Pasquale

Sostegno Prof.ssa Maggio Marinella

Caldiero, 11 maggio 2016

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