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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "JACOPO NIZZOLA" VIA P. NENNI, 10 - TREZZO SULL'ADDA (MI) ESAMI DI STATO INDIRIZZO RIM DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 a C RIM ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Trezzo sull'Adda, 13 maggio 2016

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333333 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Numero studenti 21 Maschi 9 Femmine 12

Provenienza: stessa scuola n. 21

altra scuola n. 0

Promozioni classe precedente n. 21

Ripetenti n. 0

Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. 0

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDICE

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE

"JACOPO NIZZOLA" VIA P. NENNI, 10 - TREZZO SULL'ADDA (MI)

ESAMI DI STATO

INDIRIZZO RIM

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5aC RIM

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

Trezzo sull'Adda, 13 maggio 2016

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INDICE Presentazione della classe pag. 3

Presentazione del Consiglio di classe pag. 4

Situazione della classe pag. 5

Debiti formativi e modalità di recupero ed interventi realizzati pag. 7

Attività integrative curricolari ed extracurriculari pag. 8

Elenco stagisti pag. 9

Obiettivi del Consiglio di classe pag. 10

Obiettivi di area pag. 12

Modalità di lavoro del Consiglio di classe pag. 13

Strumenti di verifica utilizzati pag. 14

Criteri comuni del Consiglio di Classe per la misurazione delle prove orali e scritte pag. 15

Programmi disciplinari pag. 17

Programma di Italiano pag 18

Programma di Storia pag 22

Programma di Inglese pag 25

Programma di Francese pag 28

Programma di Spagnolo pag 30

Programma di Diritto pag 32

Programma di Relazioni internazionali pag 34

Programma di Economia Aziendale pag 36

Programma di Matematica pag 39

Programma di Scienze Motorie pag 41

Programma di Religione pag 43

Simulazione I prova e griglia utilizzata pag 44

Griglia di valutazione della II prova pag 52

Testi delle simulazioni della terza prova pag. 53

Scheda di valutazione della terza prova pag. 64

Firme del Consiglio di Classe pag. 66

3

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Numero studenti 20 Maschi 2 Femmine 18

Provenienza: stessa scuola n. 20

altra scuola n. 0

Promozioni classe precedente n. 20

Ripetenti n. 0

Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. 0

A.S. 11/12 Classe 1a C 29 alunni

15 promossi

5bocciati

9sosp.-promossi

A.S. 12/13 Classe 2a C 24 alunni

16 promossi

2bocciati

6sosp.-promossi

A.S 13/14

Classe 3a C(di cui

2da 2B- ed una

passata a AFM)

23alunni

17 promossi

1bocciato

5sosp.-promossi

A.S.14/15 Classe 4a C 22 alunni

13 promossi

2bocciati

7sosp.-promossi

A.S. 15/16 Classe 5a C 20 alunni

4

PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE

Disciplina

Nome del docente

Continuità didattica

nel triennio

Italiano/Storia Maria Egidia Barbero sì

L. Inglese Anna Colonbo sì

L. Francese Angelo Pappalardo no

L. Spagnola Denise Paroni no

Diritto/ Relazioni

internazionali Maria Giovanna Prezzati sì

Matematica Roberta Colombo no

Economia aziendale Maria Grazia Sironi no

Ed. Fisica Valerio Vanni no

I.R.C. Nausica Vimercati no

5

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe V C RIM, composta da 18 femmine e 2 maschi, tutti

provenienti dalla classe quarta, ha subito una graduale riduzione

numerica nel corso del quinquennio, passando da 29 studenti in classe

prima, a 23 in classe terza e quindi agli attuali 20 allievi. Solo 18 di

loro fanno parte del nucleo originario, 2 alunni, ripetenti di questo

istituto, si sono aggiunti in classe terza.

Fin dall’inizio del corso di studi la classe si è presentata caratterizzata

dalla sua indole pacata, dal carattere timido e riservato della maggior

parte degli allievi, da quello fragile di alcuni di loro e dalla generale

necessità degli studenti di essere guidati e spronati dai docenti per

affrontare lo studio nelle varie discipline. Nel corso del tempo, la

disponibilità alla partecipazione e all'impegno costante per

l'acquisizione di conoscenze è stata sostenuta da adeguata motivazione

allo studio, solo da parte di un piccolo gruppo di studenti.

Durante il quinquennio gli allievi hanno migliorato le loro abilità e

definito maggiormente il loro carattere. Alcuni di loro, benché siano

ancora timidi e riservati, sono riusciti a conseguire discrete capacità

di apprendimento, grazie all’interesse per le tematiche af frontate e la

serietà d’ impegno; altri, per la loro tenacia nello studio, sono

divenuti più abili, ma mostrano ancora fragili capacità; infine un

gruppo di allievi ha manifestato un atteggiamento superficiale

nell’adempiere ai propri doveri scolastici, una certa selettività o

mancanza di metodicità nello studio, eludendo le indicazioni e le

correzioni fornite dagli insegnanti.

Nell'anno in corso, solo nel secondo quadrimestre, il consiglio di

classe ha rilevato da parte degli studenti in difficoltà alcuni

miglioramenti, tesi a colmare le lacune con un atteggiamento più

responsabile.

In generale gli studenti della V C sono apparsi silenziosi durante le

ore di lezione; hanno seguito con sufficiente interesse le attività

proposte e gli argomenti presentati dagli insegnanti, ma sono risultati

un po’ passivi e poco inclini ad intervenire con richieste di

chiarimenti o riflessioni personali e raramente si sono lasciati

coinvolgere in discussioni argomentative. La loro indole si è riflessa

nel modo di affrontare lo studio domestico, dove è risultato esiguo il

lavoro di approfondimento dei temi affrontati.

L’impegno nel lavoro scolastico e l’apprendimento delle tematiche

proposte risultano molto eterogenei all’interno della classe; c’è infatti

chi ha curato la propria preparazione culturale, lavorando con impegno

6

costante e rispettando seriamente le consegne, c’è però anche chi non

ha conseguito una soddisfacente capacità di rielaborazione dei

contenuti appresi o per un apprendimento di tipo meccanico,

mnemonico e acritico o perché ha limitato per scelta il tempo da

dedicare allo studio. Vi sono pertanto alcuni studenti che hanno

conseguito in alcune discipline solo parzialmente gli obiettivi previsti

nella programmazione iniziale.

Nel corso degli anni il comportamento degli allievi nei confronti degli

insegnanti è apparso corretto e rispettoso; alcuni di loro però si sono

sottratti agli impegni con assenze e ritardi strategici, puntualmente

segnalati alle famiglie.

In merito ai rapporti le medesime, pochi sono stat i i genitori che

hanno collaborato con gli insegnanti al raggiungimento degli obiettivi

educativi e cognitivi e si sono presentati regolarmente ai colloqui con

i docenti. E’ significativo il fatto che per ben due anni la classe non

abbia avuto i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe.

Nel corso del triennio la classe non ha potuto godere della continuità

didattica in parecchie discipline e l’avvicendarsi di numerosi

insegnanti ha reso più difficili ad allievi e docenti le condizioni di

lavoro e limitato l’apprendimento delle discipline.

Nei primi mesi dell'attuale anno scolastico (ottobre -novembre)

l'assenza della titolare ha determinato difficoltà nello svolgimento del

regolare programma di lettere.

Più di metà della classe, a conclusione del quarto anno di studi, ha

partecipato all’attività di stage aziendale, promossa dall’istituto; i

giudizi ottenuti sono risultati positivi. Si precisa che Ultei Valentina e

Piarulli Francesca hanno conseguito in classe V la certificazione in

lingua inglese, rispettivamente a livello C1 e B2.

7

DEBITI FORMATIVI E MODALITÀ DI RECUPERO

Strategie per il recupero in itinere delle lacune e risultati conseguiti

Per la 5a

C RIM gli insegnanti hanno attuato interventi diversificati secondo le

seguenti Modalità di recupero:

Sospensione dell’attività didattica curriculare e attivazione di corsi di recupero

durante l’orario mattutino

Pausa didattica in orario curriculare

Attuazione di corsi di recupero pomeridiani per matematica di quattro ore

Prove scritte, strutturate e non, per la verifica in itinere del saldo del debito

formativo relativo al primo quadrimestre

INTERVENTI DIDATTICI INTEGRATIVI REALIZZATI

Tipologie

Attività di orientamento

Simulazione di prove d’esame (prime, seconde e terze prove)

Interventi extra-scolastici per il recupero disciplinare

Finalità

Recupero lacune disciplinari

Potenziamento competenze e abilità di base

Preparazione prove scritte

Individuazione e correzione dei metodi di studio delle alunne

Arricchimento dell’offerta formativa

Strumenti

Lezioni frontali

Prove strutturate

Roleplaying

8

ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Italiano/Storia

1. Visita alla mostra “ La Memoria dei Viventi”–la Grande Guerra a Trezzo

sull’Adda, Biblioteca comunale di Trezzo

2. Visita al Museo del 900 di Milano

3. Lezione di arte e storia presso l’auditorium della scuola: “Jacopo Nizzola, chi

era costui?- Progetto-“Più arte al Nizzola”

Inglese

Lezione concerto: Da Masters ”Antologia di Spoon River” a De Andrè “Non al

denaro non all’amore né al cielo”

Francese

Un musical: "Cyrano.3” al Teatro di Colognola di Bergamo

Spagnolo

Il 3 febbraio 2016, gli studenti hanno partecipato a “Oltre il muro del silenzio”,

incontro con Vera Vigevani Jarach, testimone della tragedia dei desaparecidos e

collaboratrice delle “Madres de Plaza de Mao” (presso il Centro Asteria di Milano)

Economia Aziendale

1.Intervento della redazione della rivista “Altra Economia”

2.Lezione in auditorium:“Come affrontare un colloquio di lavoro”HR Mattel Italia

Progetto “Educazione alla salute”

Orientamento: Prospettive future, incontro con la Dott.ssa Bonfanti- Associazione

BIGI O.n.l.u.s,.

Religione

Progetto a Scuola di Libertà:

1-Conferenza presso il cinema teatro di Busnago: “Voce del verbo Furbare”,

relatore il magistrato Gerardo Colombo

2. Visita ad un carcere.

Scienze motorie

1. Torneo di Pallavolo

2. Giornata sportiva di fine anno

Partecipazione ai tornei scolastici “Homo Sapiens”

9

ELENCO STAGISTI

Classe V C RIM ESTATE 2015

ALUNNA PERIODO DITTA

1-Brambati Nadia 15.06.15 - 27.06.15 Commercialista Lozza

Laura Vaprio d’Adda MI

2-Ciceri Syria 6.07.15 - 18.07.15 Bluvacanze

Bellinzago Lombardo

3-Cogliati Martina 8.06.15 –20.06.15 Banjo Swing

Colnago MB

4-Colombo

Morgana 8.06.15 –20.06.15 Conune di Ornago MB

5-Marini Letizia 22.06.15 – 04.07.15 Comune di Grezzago MI

6-Piarulli Francesca 20.07.15 – 06.08.15 Atelier Hotel

Toscolano Maderno BS

7-Piazza Diego 20.07 15 – 31.07.15 Suend Viaggi

Trezzo sull’Adda MI

8-Romondia Andrea 15.06.15.- 27.06.15 A-gest di Albanese Nunzia

Trezzo s/Adda

9-Sala Giada 06.07.15 – 20.07.15 Hotel Miramonti

Passo del Tonale TN

10-Satta Greta 20.07.15 – 06.08.15 Atelier Hotel

Toscolano Maderno BS

11-Tempesta Sara 22.06.15 – 04.07.15 Fortezza Viscontea di

Cassano d’Adda MI

12-Ultei Valentina 06.07.15 – 20.07.15 Hotel Miramonti

Passo del Tonale TN

10

OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

OBIETTIVI TRASVERSALI

EDUCATIVO FORMATIVI

Rispetto delle regole

Sviluppo ed adozione di comportamenti adeguati nell’ambiente scolastico

Sviluppo e consolidamento delle capacità di porsi in relazione con le

persone in modo corretto

Sviluppo e consolidamento delle capacità di collaborare con gli altri

Sviluppo e consolidamento delle capacità di affrontare compiti e situazioni

problematiche

Incentivazione della partecipazione e del coinvolgimento personale

Sviluppo e consolidamento di modalità di apprendimento critico

Potenziamento dell’interesse per l’approfondimento dei temi trattati

Sviluppo delle capacità di auto-valutazione

COGNITIVI

Acquisizione di un metodo di studio autonomo

Acquisizione di competenze ed abilità adeguate all’indirizzo di studi

Saper applicare principi e regole

Potenziamento delle capacità di esporre e comunicare in modo chiaro ed

efficace

Progressivo sviluppo delle capacità di analisi e sintesi

Potenziamento delle capacità di organizzazione logica dei concetti e dei

messaggi

Progressivo sviluppo delle capacità di risolvere problemi, di elaborare

strategie e di argomentare le scelte effettuate

Saper operare collegamenti all’interno della stessa disciplina e fra discipline

diverse

11

STRATEGIE COMUNI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI

OBIETTIVI

STRATEGIE PER OBIETTIVI EDUCATIVO-FORMATIVI

Stimolare la partecipazione attiva all’attività didattica

Favorire il confronto su argomenti di interesse comune

Regolare il dialogo sollecitando interventi ordinati e rispettosi dei tempi e

delle opinioni altrui

Utilizzare il lavoro di gruppo al fine di stimolare lo spirito di collaborazione

e solidarietà

Abituare a pianificare il proprio lavoro

Proporre argomenti abbastanza articolati e complessi e sollecitare da parte

degli studenti un giudizio personale ed argomentato

Esplicitare sempre i criteri di valutazione

STRATEGIE PER OBIETTIVI COGNITIVI

Esigere un’esposizione logica e ordinata

Correggere in maniera puntuale e comune a tutte le materie gli errori

espositivi sia durante le interrogazioni orali che nelle verifiche scritte

Assegnare letture e ricerche di approfondimento utilizzando testi diversi e

strumenti multimediali

Stimolare la capacità di argomentare le proprie scelte, chiedendo riflessioni

e commenti personali sugli argomenti trattati

Proporre esercitazioni sempre più complesse, soprattutto nelle discipline

dell’area di indirizzo

12

OBIETTIVI DI AREA

Area umanisitica

Italiano, Storia, Lingue straniere

Conoscenza e utilizzo del lessico generale e specifico

Conoscenze ed uso adeguato delle strutture morfo-sintattiche di base

Corretto uso del dizionario

Capacità di leggere, comprendere ed analizzare un testo

Capacità di disporre ed organizzare in modo logico ed ordinato il proprio

pensiero

Produrre relazioni sui contenuti appresi con proprietà di linguaggio ed

organicità

Capacità di disporre e organizzare in modo logico e ordinato il proprio pensiero

Area tecnica-giuridica

Matematica, Economia aziendale, Relazioni internazionali, Diritto.

Acquisizione e comprensione del linguaggio tecnico

Capacità di orientarsi con correttezza in situazioni specifiche in ambito

aziendale

Padronanza delle tecniche operative

Saper rielaborare evidenziando capacità di analisi e sintesi

Saper realizzare modelli e rappresentare graficamente i fenomeni osservati

Area motoria

Consolidamento delle capacità collaborative, della socialità, del carattere

Consolidamento di un adeguato autocontrollo

Conoscenza dei più diffusi sport di squadra

Conoscenza di alcuni argomenti di carattere teorico legati all’attività fisica di

genere sportivo

13

MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MODALITÀ

Ita

lia

no

Sto

ria

Ing

lese

Ma

tem

ati

ca

Fra

nce

se

Sp

ag

no

lo

Eco

no

mia

Dir

itto

Rel

azi

on

i

inte

rna

zio

na

l

i

Sc.

mo

tori

e

Rel

igio

ne

Lezione frontale X X X X X X X X X X

Lezione interattiva X X X X X X X X X X

Lavori di gruppo X X

Esercitazioni laboratorio

Problem solving X X X

Discussioni guidate X X X X X X X X

Utilizzo di audiovisivi X X X X

Utilizzo strumenti multimediali X X X X X X X X

Uso di altre fonti (riviste,

quotidiani, altri manuali, ecc) X X X X X X X X x X

14

STRUMENTI DI VERIFICA UTLIZZATI DAL CONSIGLIO DI

CLASSE

ATTIVITÀ

Ita

lia

no

Sto

ria

Ing

lese

Ma

tem

ati

ca

Fra

nce

se

Sp

ag

no

lo

Eco

no

mia

Azi

en

da

le

Dir

itto

Rel

azi

on

i

inte

rna

zio

.

Sc.

Mo

tori

e

Rel

igio

ne

Colloquio/

Interrogazione

lunga

X X X X X X X X X

Interrogazione

Breve X X X X X X X X X

Tema / Problema X X X X

Saggio breve

Trattazione

sintetica

X X X X X X

Articolo di

giornale X X

Prove strutturate X X X X X X X X X

Prove semi

strutturate X X X X X X X X X

Questionario X X X X

Relazione X X X

Elaborazione di

progetti

Lavori di gruppo X X X X X

Prove pratiche/

prove di

laboratorio

X

15

CRITERI COMUNI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA

MISURAZIONE DELLE PROVE ORALI E SCRITTE

VOTO GIUDIZIO

SINTETICO Corrispondenza

10 - 9 Eccellente

Piena padronanza di concetti, linguaggi e procedure

Capacità organizzare gli argomenti operando collegamenti tra concetti e

tematiche di più discipline.

Capacità di approfondimento e rielaborazione personale.

Prova completa e approfondita

8 Ottimo

Possesso di conoscenze approfondite.

Lessico corretto ed esposizione chiara e coerente

Sa inquadrare gli argomenti ed effettuare correlazioni

Prova completa , corretta e nel complesso organica

7 Discreto

Soddisfacente possesso di conoscenze, capacità di applicare in modo sicuro e

sostanzialmente corretto.

Uso corretto del lessico ed esposizione chiara

Si orienta tra gli argomenti e, se guidato, li inquadra

Prova essenziale e corretta

6 Sufficiente

Acquisizione ed applicazione dei contenuti a livello dei minimi irrinunciabili.

Uso del lessico non sempre adeguato, se guidato espone l’argomento in modo

lineare

Prova manualistica con lievi errori

5 Fragile

Acquisizione parziale dei minimi con evidente incertezza nel procedere ad

applicazioni corrette

Lessico non del tutto adeguato ed esposizione poco chiara

Prova incompleta con errori non particolarmente gravi

4 Insufficiente

Acquisizione lacunosa dei contenuti essenziali con conseguente difficoltà a

procedere nell’applicazione.

Lessico inadeguato, esposizione incoerente e confusa

Prova lacunosa con numerosi errori

3 Gravemente

insufficiente

Mancata acquisizione dei contenuti essenziali;

Incapacità di procedere nell’applicazione.

Prova con gravi e numerosi errori

2 Negativo Lavoro non svolto; mancate risposte.

Prova non valutabile

1 Nullo Rifiuto a sostenere la prova

16

La precedente tabella è stata adottata per la misurazione delle singole prove.

Il Consiglio di Classe per la valutazione finale ha tenuto conto dei seguenti fattori:

Conoscenza, intesa come capacità di memoria (di termini, regole, fatti, ecc.)

Comprensione, intesa come capacità di assimilare e rielaborare contenuti;

Applicazione, intesa come capacità di utilizzare i contenuti appresi per

risolvere un problema;

Linguaggio, inteso come acquisizione della terminologia corretta in ambito

disciplinare e capacità di esposizione;

Recupero, inteso come capacità di conseguire gli obiettivi precedentemente

non raggiunti segnalati dal docente e di potenziare l’impegno dimostrato

rispetto al lavoro specifico approntato dall’insegnante;

Impegno e partecipazione all’attività didattica;

Metodo di studio;

Progresso;

Livello della classe;

Situazione personale.

17

PROGRAMMI

DIDATTICI DISCIPLINARI

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

18

ITC”JACOPO NIZZOLA” TREZZO sull’Adda

CLASSE: V sez. C RIM

PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2015/16

Testo in adozione: G. BARBERI SQUAROTTI - G. GENGHINI, “Autori e opere della Letteratura”. “Dall’Unità d’Italia al primo Novecento.” Vol. 3A “Dal primo Novecento ad oggi.” Vol. 3B Atlas Editore, 2014, Libro Misto 1. Il secondo Ottocento

Il romanzo nel sec. XIX in Italia e in Europa : generi, tematiche e tecniche narrative.

L’età del Positivismo: origini e caratteri essenziali della filosofia positiva

La stagione del realismo in Europa: Naturalismo e Verismo

G. Flaubert : la teoria dell’impersonalità da Madame Bovary : Le inquietudini di Emma

E. Zola: Il romanzo sperimentale

da L’Ammazzatoio : Gervasia all’assommoir da prefazione a Teresa Raquin : Lo scrittore analista

L Capuana da Per l’arte: Riflessioni sulla poetica verista

G. Verga Biografia e opere giovanili Il romanzo epistolare Storia di una capinera (analisi passo “La monacazione”) Il bozzetto Nedda e la "conversione al verismo” “L’ideale dell’ostrica” da Fantasticheria Le tecniche narrative della prosa verista Il “ciclo dei vinti” e la polemica nei confronti del progresso “La fiumana del progresso” dalla prefazione a I Malavoglia I romanzi

I Malavoglia : genesi, struttura generale dell'opera, analisi dei personaggi, temi, stile

La presentazione della famiglia Malavoglia: l’incipit del romanzo L’addio alla casa del nespolo Il ritorno di `Ntoni e la conclusione del romanzo

Mastro don Gesualdo : struttura generale dell’opera, temi , stile La morte del vinto

Le novelle da Vita dei campi : ■ Rosso Malpelo

Cavalleria rusticana La lupa

19

da Novelle rusticane : ■ La roba Libertà

2. L’ Età del Decadentismo

Il contesto storico-culturale: la reazione al Positivismo e la crisi della ragione; l’irrazionalismo, i

maestri del pensiero antipositivista (F. Nietzsche, H. Bergson e S. Freud)

La Scapigliatura

Genesi e caratteristiche del movimento; i modelli e i temi; gli autori: Cletto Arrighi e Igino Ugo Tarchetti

■ da Fosca : L’incontro con Fosca (Lettura autonoma dello studente)

Il Simbolismo

Il “maledettismo” e il nuovo rapporto tra poeta e società

C. Baudelaire, precursore e maestro; la raccolta I fiori del male da I fiori del male : ■ L’albatros

■ Spleen

P. Verlaine : da Poemi saturnini : Canzone d’autunno

A. Rimbaud : da Poesie : Vocali

L’Estetismo

O. Wilde,

da Il ritratto di Dorian Gray : ■ I libri e la morale

■ Lo splendore della giovinezza

G. Carducci

La vita, le opere principali, la poetica e lo stile. Un classicismo al confine con il Decadentismo.

da Rime nuove : Pianto antico G. Pascoli

Biografia e opere principali La formazione e l’impegno politico Il pensiero e la “poetica del fanciullino” La poesia: raccolte e temi (Myricae e Canti di Castelvecchio)

La lingua e lo stile: innovazioni linguistiche e fono-simbolismo

da Il fanciullino (I-III-V-XX): La poetica del fanciullino

da Myricae : ■ Arano ■ Lavandare ■ X Agosto ■ Temporale ■ Il lampo ■ Il tuono

■ L’assiuolo

da Canti di Castelvecchio : ■ Il gelsomino notturno ■ La mia sera

20

G. D'Annunzio

Biografia e opere principali

L’estetismo e la commistione tra arte e vita Le fasi dell’evoluzione letteraria: l’estetismo giovanile (Il piacere), il superuomo letterario, il D’Annunzio “notturno” I fondamenti del pensiero e della poetica

da Il piacere : ■ Il ritratto di un esteta superuomo, La presentazione di Andrea Sperelli

da Alcyone : ■ La pioggia nel pineto ■ La sabbia del Tempo

■ I pastori

3. Il primo Novecento

Il primo Novecento: un’età di fratture e di sperimentalismi Le avanguardie storico-artistiche del Novecento (scheda riassuntiva generale)

Il Futurismo , la prima avanguardia letteraria

F. T. Marinetti Il Manifesto del futurismo Manifesto tecnico della letteratura futurista da Zang Tumb Tumb : Il bombardamento di Adrianopoli

Il romanzo della crisi : elementi tematici e tecniche narrative

J. Joyce

da Ulisse : Il monologo interiore di Molly Bloom F. Kafka

da La metamorfosi : La trasformazione di Gregor Samsa in insetto e la sua morte

L. Pirandello

Biografia e opere principali Il pensiero e la poetica

Il concetto di “umorismo” Il relativismo conoscitivo e il tema della maschera

La rivoluzione teatrale

da L’umorismo : Comicità e umorismo (r. 21-47) Il fu Mattia Pascal : struttura generale dell'opera, analisi dei personaggi, temi, stile

Adriano Meis, bugiardo suo malgrado

da Novelle per un anno : ■ La carriola ■ La patente ■ Il treno ha fischiato

I. Svevo

Biografia e formazione culturale Le opere giovanili : Una vita e Senilità

21

La trilogia dell’inetto e la vita come malattia L’influenza di J. Joyce e di S. Freud Il romanzo analitico e la tecnica del monologo interiore Le novità de La coscienza di Zeno Il “caso Svevo”

da La coscienza di Zeno : ■ La Prefazione del dottor S. ■ Preambolo

■ L’ultima sigaretta

■ Lo schiaffo del padre

4. Voci della grande poesia italiana del Novecento

“L’allegria” di G. Ungaretti

Biografia, formazione e opere principali L’evoluzione della poetica L’opera “L’Allegria”

da L’Allegria : ▪ I fiumi

▪ San Martino del Carso

▪ Veglia

▪ Soldati ▪ Fratelli

“OSSI DI SEPPIA” di E. Montale

Biografia e opere principali

Il pensiero e la poetica La poesia, prima fase (Ossi di seppia)

da Ossi di seppia : ■ Non chiederci la parola ■ Meriggiare pallido assorto ■ Spesso il male di vivere

Gli autori indicati con saranno, presumibilmente, trattati nel periodo scolastico dopo il 15

Maggio 2016

Ogni studente ha letto, in modo autonomo, una o più opere di autori contemporanei, segnalati dal

docente

Durante l’anno scolastico sono state proposte esercitazioni scritte inerenti le tipologie testuali richieste

all’esame di Stato (si sono privilegiati l’analisi e il commento di testo letterario, il saggio breve e il tema

generale)

La docente Maria Egidia Barbero

22

ITC”JACOPO NIZZOLA” TREZZO sull’Adda

CLASSE: V sez. C RIM

PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2015/16 Testo in adozione : G. GENTILE - L. RONGA – A.ROSSI “l’Erodoto 5. Il Novecento e gli inizi del XXI secolo” La Scuola Editori, 2012

1. LA SOCIETA’ DI MASSA

Che cos’è la società di massa

Partiti di massa e sindacati ; il Quarto Stato

La seconda Rivoluzione Industriale (caratteri fondamentali)

Il dibattito politico e sociale

La dottrina sociale della Chiesa Cattolica :la Rerum Novarum

Suffragette e femministe : il diritto di voto alle donne

L’età del nazionalismo e dell’imperialismo

La Belle Epoque 1.1 L’Eta` giolittiana

Lo sviluppo economico e sociale in Italia I caratteri generali dell’età giolittiana La guerra in Libia La “settimana rossa”

2. INSTABILITA’, GUERRE E RIVOLUZIONI 21 La Prima Guerra Mondiale

Cause e inizio della guerra L’Italia in guerra La grande guerra I trattati di pace

2.2 La Rivoluzione russa L’impero russo nel XIX secolo Le tre rivoluzioni La guerra civile e la nascita dell’URSS La statalizzazione e la Nep La dittatura di Stalin, le ‘purghe’ staliniane, i Piani Quinquennali

3. IL MONDO TRA LE DUE GUERRE MONDIALI 3.1 Il primo dopoguerra

I problemi del dopoguerra La nascita dell’internazionale comunista La crescita del movimento operaio Il biennio rosso L’Europa delle dittature

23

Il nazionalismo nelle colonie inglesi e francesi 3.2 L’Italia tra le due guerre: il fascismo

La crisi del dopoguerra

Il biennio rosso in Italia

Mussolini alla conquista del potere

L’Italia fascista

La politica estera

L’Italia antifascista 3.3 Gli Stati Uniti tra gli anni Venti e Trenta

Gli anni ruggenti : crescita, isolazionismo, xenofobia, proibizionismo

Il Big Crash e la crisi del 1929 : cause ed effetti economici e sociali

Roosevelt e il New Deal 3.4 La Germania tra le due guerre

La Repubblica di Weimar in Germania

Hitler fonda il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori

Il tentato colpo di stato a Monaco del 1923

La fine della repubblica di Weimar 3.5 La Germania nazionalsocialista

La figura di Adolf Hitler

Origini e fondamenti ideologici del nazismo

L’incendio del Reichtag

La costruzione dello stato totalitario

Dissenso, repressione, emigrazione

Propaganda e politica del consenso : vivere nel Terzo Reich

Il rapporto con le Chiese

La persecuzione degli Ebrei : dalle Leggi di Norimberga alla soluzione finale

Pangermanesimo e “spazio vitale”

Economia e società nel Terzo Reich

4. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Crisi e tensioni internazionali

Riarmo della Germania

La guerra civile in Spagna

L’annessione di Austria e Sudeti

Il Patto d’acciaio

Il Patto di non aggressione con l’URSS

L’ invasione della Polonia

La guerra lampo: conquista di Danimarca e Norvegia, crollo della Francia

L’intervento dell’Italia : la guerra parallela di Mussolini

L’attacco alla Gran Bretagna

L’attacco all’Unione Sovietica : l’operazione Barbarossa

L’attacco giapponese a Pearl Harbor : l’entrata in guerra degli Stati Uniti

Lo sbarco anglo-americano in Sicilia e la caduta del fascismo

L’Italia dal 25 luglio all’8 settembre 1943

L’Italia divisa in due : Regno del Sud e Repubblica Sociale Italiana

La Resistenza

24

Lo sbarco in Normandia

La Conferenza di Yalta e la fine della guerra in Europa

La bomba atomica contro il Giappone

Stragi, campi di sterminio, Olocausto 5. LA COMPETIZIONE TRA I DUE BLOCCHI Le origini della guerra fredda

Gli anni difficili del dopoguerra

Il processo di Norimberga

La divisione del mondo

La grande competizione 6. L`ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA La nascita della Repubblica Italiana

Il referendum monarchia-repubblica del 2 giugno 1946

La Costituente e la Costituzione della Repubblica Italiana

Le elezioni del 18 aprile 1948

La ricostruzione e gli anni del boom economico

Le unità indicate con saranno, presumibilmente, svolte dopo il 15 Maggio 2016

La docente Maria Egidia Barbero

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PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA' INGLESE

INSEGNANTE: PROF.SSA ANNA COLOMBO

BUSINESS AND BUSINESS COMMUNICATION

FOREIGN TRADE TERMS

Incoterms

PAYMENT IN FOREIGN TRADE

Risk assessment, open account, bank transfer, clean bill collection, documentary

collection, letter of credit and payment in advance

Documents in foreign trade

Emerging markets: newly industrialized countries

TRADE DOCUMENTS

Order forms, online orders, the invoice

CUSTOMS PROCEDURES

Trade within the EU

International trade outside the EU

Economic integration

CLIL

BANKING

Banking today,

Remote banking

Banking services to business: current accounts, deposit accounts, foreign currency

accounts, overdrafts, leasing, factoring, forfeiting, confirming

The Stock Exchange

INSURANCE

Types of business insurance

Marine insurance

TRANSPORT

Types and choice of transport

Transport by land

Transport by air

Transport by water

BUSINESS CORRESPONDENCE

Enquiries and replies to enquiries

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Orders and conditional orders

Replies to orders

Modification or cancellation of orders

Complaints and adjustments

BUSINESS CONVERSATION

Telephone enquiries and replies

Ordering on the phone

Telephone replies to orders

Complaining

CULTURAL CONTEXT

THE INDUSTRIAL REVOLUTION IN BRITAIN

Definition, causes, development and consequences

Extracts from Charles Dickens’novels: “ Oliver wants some more - Oliver Twist*;

“Coketown” – Hard Times*.

A film: scenes from Oliver Twist

THE GREAT DEPRESSION

The Wall Street Crash

The New Deal

An Economist: John Maynard Keynes, an article from TIME magazine, 29 March

1999*

NORTHEN IRELAND

A troubled past

The Good Friday Agreement

A poem: Easter 1916 by William. Butler Yeats*

A film: Michael Collins

UK AND WARS

World War I: causes, development and effects

“There is nothing worse than war” an extract from A Farewell to Arms by Ernest

Hemingway*

“Dulce et decorum est”, a poem by Wilfred Owen*

World War II: key dates and facts.

“Refugee Blues”, a poem by Wystan Hugh Auden**

Extracts from two famous speeches:

W. Churchill and The Battle of Britain, BBC Broadcast, June 1940;*

President Harry S. Truman on the atomic bomb, Report to the American Congress,

Aug. 6, 1945*

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An article from TIME magazine: “The men who dropped the bomb” August 1,

2005**

A documentary film: “The night will fall” by Alfred Joseph Hitchcock, 1945**

A film : Pearl Harbour.**

CLIL

ECONOMICS

Adam Smith: the father of Economics

John Maynard Keynes

Milton Friedman and John Kenneth Galbraith**

Three Nobel laureates**

LANGUAGE IMPROVEMENT

During the year the students have had the chance to watch regularly international

news on the BBC and read some articles from TIME International magazine, to keep

updated on world events.

Besides they have practiced to improve their communiticative skills: reading,

listening, speaking and writing while working on their text book.

Writing business letters has been part of the program.

SOURCES:

Margherita Cumino, Philippa Bowen, Next Generation Business in the digital age,

Petrini editore 2013

Several photocopies from books and TIME magazine*.

BBC world service channel.

Trezzo sull'Adda, 23rd April 2016 Prof.ssa Anna Colombo

NB: Gli argomenti svolti dopo il 15 maggio sono contrassegnati con un doppio

asterisco.**

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PROGRAMME DE FRANCAIS CLASSE V C RIM

COMMERCE

• Unité 5:Le transport et les assurances

• La demande de tarifs de transport, la réponse à une demande de tarifs de

transport, la demande de tarifs d’assurance, la réponse à une demande de tarifs

d’assurance, la demande de livraison anticipée, la réponse à une demande de

livraison anticipée, la réclamation pour retard de livraison, la réponse à une

réclamation pour un retard de livraison, la réclamation pour des articles

endommagés, la réponse à une réclamation pour des articles endommagés, la

réclamation pour des articles non conformes, la réponse à une rèclamation pour

des articles non conformes, la déclaration d’un sinistre, la résilition d’un

contrat d’assurance.

• Unité 6: La réclamation

• La reclamation suite à une erreur de facturation, la réponse à une reclamation

due à une erreur de facturation, la demande de prorogation d’échéance, la

réponse à une demande de prorogation d’échéance, la demande de prorogation

de tarifs, la résponde à une demande de prorogation de tarifs, demande de

paiement, la résponse à une sollecitation de paiement, le rappel de paiement, la

résponse à un rappel de paiement.

• Unité 7: Les échanges

• La demande de renseignements à la Chambre de Commerce, la résponse à une

demande de renseignements, la lettre d’un fornisseur, la résponse d’un

fornisseur, la recherche d’un acheteur, la résponse d’un acheteur, l’envoi d’un

contrat de distribution, la résponse à une offre de contrat de distribution, l’offre

de contrat de franchise, la résponse à une offre de contrat de franchise.

GRAMMAIRE

• Le plus-que-parfait

• Le gérondif

• Les adjectifs nouveau, fou, mou, vieux, beau

• Le present continu, le future proche et le passé recent

• Les expressions de cause

• L’hypothèse

• Les prépositions de lieu

• Le subjonctif présent

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COMMUNICATION

• Dire: pour exposer un problème, pour répondre

• Ecrire: pour se référer à un échange précédent, pour demander, pour

réclamer, pour déclarer, pour répondre

• Dire: pour payer une facture, pour reclamer au téléphone, pour répondre

• Ecrire: pour se référer à un échange précédent, pour demander, pour

réclamer, pour solliciter et rappeler, pour répondre, pour expliquer

• Dire: pour convaincre, pour répondre

• Ecrire: pour demander, pour rechercher des fournisseurs/acheteurs, pour

proposer, pour répondre

THEORIE

• La logistique et les transports

• Le contrat de transport

• L’assurance

• Les circuits de distribution

• Les différents types de distribution

• La douane

• L’importation

• L’exportation

• Les Incoterms

• La recherche d’emploi

• Le recrutement

• Les différents types de contrats de travail

CIVILISATION

• La France centrale

• Le Midi

• La France Atlantique

• La France d’outre-mer

• Quelques informations sur: Guadeloupe, Martinique, Clipperton,

Polynésie française, Guyane, Mayotte, les îles Eparses, Réunion, les

TAAF, la Nouvelle-Calédonie, Wallis-et-Futuna et Saint-Pierre-et-

Miquelon

• Les secteurs de l’économie franaiçse: le secteur primaire, le secteur

secondaire, le secteur tertiaire

• Histoire: la V° République, Mai 1968, Les Trente Glorieuses, le 8 mai,

La seconde guerre Mondiale*

COMMERCE EN ACTION

Domitille Hatuel

Francais Objectifs Specifiques

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Materia: LINGUA SPAGNOLA Docente: prof.ssa Denise PARONI

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Testo in adozione: L. Pierozzi, ¡TRATO HECHO!- El español en el mundo de los negocios, 2014, Zanichelli.

LINGUA:

Repaso de los principales tiempos del Indicativo

Uso de los tiempos pasados del Indicativo

Revisión de Presente de Subjuntivo

Morfología y Uso del Condicional Simple y Compuesto

Expresar hipótesis y Probabilidad

Expresar opiniones, deseos y sentimientos

Principales conectores y uso

COMMERCIO:

Saper presentare e dare informazioni su un’azienda classificandola Lessico legato all'azienda e all'ufficio Struttura base di una lettera commerciale Saper rispondere a una domanda di lavoro Il colloquio di lavoro Lettera di presentazione Il curriculum vitae Conoscere e saper descrivere l’organigramma di un’azienda Lanciare e promuovere un prodotto sul mercato La pubblicità e l'analisi degli annunci Il Marketing Il commercio e la distribuzione Il Commercio equo e solidale CULTURA: La geografia della Spagna Madrid e Barcellona: luoghi di interesse e caratteristiche principali delle due città Lo Stato Spagnolo e le comunità autonome Le lingue in Spagna Il sistema educativo spagnolo L'economia spagnola: principali settori produttivi e principali imprese L'attuale crisi economica: cause e conseguenze La guerra civile spagnola: cause e svolgimento

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Visione del film "La lengua de las mariposas"

Analisi dei manifesti di propaganda dei due schieramenti

Il Franchismo: caratteri salienti e fasi

Argentina: Desaparecidos y Terrorismo de Estado

La figura di Vera Vigevani Jarach e le Madres de Plaza de Mayo

Visione del film "Kamchatka"

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PROGRAMMA DI DIRITTO

PROF.SSA PREZZATI MARIA GIOVANNA

II soggetti del diritto commerciale internazionale Il commercio ed il diritto internazionale; il diritto commerciale internazionale; i soggetti del diritto commerciale internazionale: gli Stati - organi ed enti di intervento dello Stato italiano nel commercio internazionale (il Ministero dello Sviluppo Economico, le Regioni, le Camere di Commercio, l’ Agenzia ICE, la SACE spa, la SIMEST spa); le organizzazioni internazionali intergovernative (WTO, FMI, WBG: BIRS, IDA, SFI; UE, OCSE, UNIDROIT, UNCTAD) e non governative (la Camera di commercio internazionale); Le imprese Le fonti del diritto commerciale internazionale Fonti interne: la Costituzione, il Codice Civile, il Diritto Internazionale Privato; Fonti comunitarie primarie: i trattati istitutivi modificativi e di adesione UE; fonti comunitarie derivate: atti unilaterali (regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri); atti convenzionali (accordi internazionali ed interistituzionali); Fonti complementari: norme del diritto internazionale, la giurisprudenza della Corte, i principi generali del diritto; Fonti interstatuali: le consuetudini, i trattati; fonti non statuali: lex mercatoria, i principi UNIDROIT. Le imprese e le iniziative internazionali Importazioni ed esportazioni dirette ed indirette; gli accordi di collaborazione interaziendali: licensing, franchising, piggy back, joint venture; insediamenti produttivi all’estero: acquisizioni e investimenti greenfield. I contratti commerciali internazionali Il contratto commerciale internazionale: contratto internazionale, fonti normative, elementi di estraneità; il contratto di compravendita internazionale: oggetto del contratto, legge applicabile (legge comunitaria, Convenzione di Vienna, principi UNIDROIT), le parti e i loro obblighi, contenuti del contratto di compravendita internazionale (condizioni di vendita, modello di contratto, clausole contrattuali), termini di consegna delle merci, internazionalità, cautele; contrato di trasporto/spedizione internazionali: oggetto del contratto, legge applicabile, le parti ed i loro obblighi, internazionalità, cautele, adempimenti doganali e documenti legati al trasporto, il regolamento dei crediti esteri, le garanzie, l’ assicurazione ed il finanziamento delle esportazioni; contratto di agenzia, contratto di distribuzione, contratto di franchising, contratto di joint venture: oggetto dei contratti, leggi applicabili, le parti ed i loro obblighi, internazionalità, cautele. La regolamentazione dei rapporti internazionali

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La relazione tra Stati e l’ ordine internazionale; controversie internazionali fra Stati; Tribunali internazionali e Corte internazionale di giustizia; Corte di giustizia europea. Le controversie internazionali in ambito contrattuale Gli elementi di un contratto internazionale: legge applicabile, contratti tipo, forma, lingua ed organo competenza; rimedi alle controversie internazionali: rimedi classici (azione giudiziaria, arbitrato) rimedi alternativi (negoziazione, mediazione, conciliazione, revisione); l’ arbitrato commerciale internazionale:

contenuto, fonti normative, tipi di arbitrato, clausola compromissoria ed il compromesso, requisiti degli arbitri, la Camera di commercio in Italia, i soggetti arbitrali internazionali, vantaggi e svantaggi del sistema arbitrale. La normativa a tutela del consumatore Le fonti normative della tutela dei consumatori: fonti nazionali (Legge n. 281 del 30/07/1998, Codice del consumo e successive integrazioni e modifiche); fonti comunitarie (trattati comunitari, regolamenti comunitari, direttive comunitarie; fonti internazionali; soggetti del rapporto di consumo, il diritto all’ informazione: informazione sui prodotti alimentari, indicazioni minime dei prodotti e dei prezzi; le pratiche commerciali; la pubblicità; le televendite. I contratti del consumatore Gli accordi contrattuali con il consumatore: principi generali; clausole vessatorie ed azione inibitoria; contratto di credito al consumo: contenuto, soggetti, caratteristiche ed elementi del contratto; i contratti negoziati fuori dai locali commerciali ed i contratti a distanza: contenuto, diritto all’ informazione, diritto di recesso, obblighi del consumatore, registro pubblico delle opposizioni; commercio elettronico: principi, obblighi informativi, esclusioni, codici di condotta, controversie; pacchetti turistici: contenuto, risarcimento e responsabilità. La tutela dei consumatori La sicurezza dei prodotti: prodotto sicuro e prodotto pericoloso, produttore e distributore e loro obblighi, amministrazioni competenti e misure amministrative, il RAPEX; responsabilità per danni da prodotti difettosi: prodotto difettoso, responsabilità oggettiva e solidale, esclusione di responsabilità, onere della prova; vendita dei beni di consumo: conformità, difetto di installazione e di conformità, diritti dei consumatori, garanzie; accesso alla giustizia: tutela individuale e collettiva, legittimazione ad agire, azione collettiva, azione di classe.

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PROGRAMMA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI

PROF.SSA PREZZATI MARIA GIOVANNA

Il soggetto economico pubblico nel sistema economico IL ruolo dello Stato e della finanza pubblica; Scienza delle finanze ed economia pubblica; il sistema liberista e la finanza neutrale; il sistema collettivista; il sistema misto e la finanza funzionale; il soggetto economico pubblico; le diverse funzioni dell’ intervento del soggetto pubblico nell’ attività economica; gli strumenti di intervento: interventi economici diretti, interventi di regolamentazione normativa del mercato, interventi di politica economica. L’ intervento pubblico diretto e la regolamentazione del mercato L’ intervento diretto del soggetto pubblico: beni pubblici demaniali, beni pubblici patrimoniali, le imprese pubbliche; la regolamentazione dei mercati. La politica economica Gli obiettivi della politica economica: stabilità economica, sviluppo, occupazione, lotta all’ inflazione, aggiustamento della bilancia dei pagamenti; gli strumenti della politica economica: la politica fiscale, la politica monetaria, la politica valutaria, la politica dei redditi; l’ influenza della Uem sulla politica economica. La politica economica internazionale La politica commerciale; le barriere commerciali tariffarie e non tariffarie; il fenomeno dell’ integrazione economica; la politica commerciale dell’ UE; gli accordi commerciali della Ue con il resto del mondo. Il fenomeno della spesa pubblica Il concetto di spesa pubblica; classificazione della spesa pubblica; l’ espansione della spesa pubblica; il problema del controllo della spesa pubblica; effetti positivi e negativi della politica della spesa pubblica. La spesa sociale Lo Stato sociale; la previdenza sociale; il sistema pensionistico; le prestazioni previdenziali a sostegno del reddito; assicurazione contro infortuni e malattie professionali; assistenza sanitaria; assistenza sociale. Le entrate pubbliche Le entrate pubbliche e le tre grandi fonti di entrate pubbliche: prezzi, prestiti, tributi; classificazioni di entrate pubbliche; i tributi e tipi di tributi; gli indicatori della misura delle entrate pubbliche; le entrate pubbliche come strumento di politica economica. Le imposte L’ imposta: presupposto ed elementi dell’ imposta; i diversi tipi di imposta: dirette ed indirette (pregi e difetti delle imposte dirette ed indirette), reali e

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personali, generali e speciali, proporzionali, progressive e regressive; i diversi tipi di progressività di imposta: continua, per detrazioni, per classi, per scaglioni ; i principi giuridici di imposta: generalità, uniformità, progressività; gli effetti macroeconomici dell’ imposta: evasione fiscale, elusione, rimozione, traslazione, ammortamento e diffusione. La politica di bilancio La programmazione della politica economica; tipologie di bilancio: preventivo e consuntivo, preventivo di cassa e di competenza; i principi del bilancio preventivo italiano; le fasi del processo di bilancio: fase di programmazione (Def), fase della manovra finanziaria (legge di stabilità e legge di bilancio, modifica art.81 Cost. e legge n. 243/2012), fase di gestione di bilancio; le classificazioni del bilancio dello Stato: bilancio decisionale e gestionale; i saldi del bilancio: risparmio pubblico, saldo netto da finanziare, indebitamento netto e ricorso al mercato; i controlli sulla gestione e sulle risultanze di bilancio; esecuzione del bilancio; il disavanzo pubblico e le politiche europee; la politica di bilancio; la spending review; dal centralismo al federalismo fiscale(la legge delega n. 42/2009; il Patto di stabilità interno; il bilancio dell’ UE. Il sistema tributario Il sistema tributario; la dichiarazione dei redditi; modelli in vigore; il controllo sulle dichiarazioni. Irpef Caratteri dell’ Irpef; categorie di reddito; determinazione dell’ imposta. Ires e la tassazione del reddito di impresa Caratteri dell’ Ires e determinazione della base imponibile; società di capitali e la doppia tassazione; determinazione del reddito di impresa; la tassazione dei gruppi societari; casi particolari di tassazione. Le imposte indirette Le imposte indirette erariali: imposte sugli affari, le imposte sulla produzione, monopoli e lotto; Iva: soggetti passivi ed operazioni Iva, volume d’ affari, aliquote Iva, obblighi del contribuente; Iva e le operazioni internazionali; Iva ed evasione. Le imposte locali Irap; Iuc Accertamento e rapporti con il fisco Attività di accertamento; i diversi tipi di controllo; tipologie di accertamento; rapporti tra contribuente e fisco; Statuto del contribuente

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PROGRAMMA ECONOMIA AZIENDALE

DOCENTE: M. Grazia Sironi

Il lavoro svolto durante l’anno ha avuto come obiettivo l’acquisizione delle

competenze, delle conoscenze e delle abilità di indirizzo previste dalle

disposizioni ministeriali e si è basato sui Moduli e sulle Unità di seguito indicate.

MODULO 1: COMUNICAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA

Unità 1: Bilanci aziendali

1. Il bilancio d’esercizio

2. Il sistema informativo di bilancio

3. La normativa sul bilancio

4. Principi di redazione del bilancio

5. Le componenti del bilancio d’esercizio civilistico

6. Lo Stato Patrimoniale

7. Il Conto economico

8. La Nota integrativa

9. Il bilancio in forma abbreviata

10. La relazione sulla gestione

11. I principi contabili internazionali

Unità 2: Analisi per indici

1. L’interpretazione del bilancio

2. Le analisi di bilancio

3. Lo Stato patrimoniale riclassificato

4. I margini della struttura patrimoniale

5. Il Conto economico riclassificato

6. I principali indici di bilancio

Unità 3: Analisi per flussi

1. I flussi finanziari e i flussi economici

2. Le fonti e gli impieghi

3. Il Rendiconto finanziario

4. Le informazioni desumibili dal Rendiconto finanziario delle

variazioni di PCN

MODULO 2: CONTABILITA’ GESTIONALE

Unità 1: Metodi di calcolo dei costi

1. La classificazione dei costi (effettivi, standard, variabili, fissi,

specifici, comuni, generali, diretti, indiretti, cessanti, emergenti, di

produzione, di vendita, amministrativi, finanziari, tributari,

preventivi, consuntivi)

2. La contabilità a costi diretti

3. La contabilità a costi pieni

4. Il calcolo dei costi basato sulle attività (ABC)

5. I costi congiunti

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6. I costi standard

Unità 2: Scelte aziendali di breve termine

1. L’accettazione di un nuovo ordine

2. Il mix produttivo

3. L’eliminazione dei prodotti in perdita

4. Il make or buy

5. La convenienza delle scelte internazionali di breve periodo

6. La break even analysis

7. La valutazione delle rimanenze

8. L’efficacia e l’efficienza aziendale

MODULO 3 :STRATEGIA, PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE

AZIENDALE

Unità 1: Strategie aziendali

1. Il concetto di strategia

2. La gestione strategica

3. L’analisi SWOT

Unità 2: Pianificazione e controllo di gestione

1. La pianificazione strategica

2. La pianificazione aziendale

3. Il budget

4. L’articolazione del budget

5. I budget settoriali

6. Il budget degli investimenti fissi

7. Il budget finanziario

8. Il budget economico e il budget patrimoniale

9. Il controllo budgetario

10. L’analisi degli scostamenti

11. Il reporting

MODULO 4 : PIANI STRATEGICI

Unità 1: Marketing plan

1. Il piano di marketing

2. L’articolazione del marketing plan

3. La definizione delle strategie e degli strumenti

4. La realizzazione del piano e il controllo dei risultati

Unità 2: Business plan

1. La pianificazione delle nuove iniziative imprenditoriali

2. La determinazione del processo di nascita di un’impresa

3. I soggetti destinatari del business plan

4. L’articolazione del business plan

5. L’introduzione al business plan

6. La ricerca delle informazioni

7. Il contesto competitivo: analisi del settore e della concorrenza

8. Il contesto competitivo: L’analisi di mercato

9. La struttura tecnico operativa

10. L’analisi quantitativo-monetaria

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11. Le considerazioni conclusive al piano di business

Unità 3: Business plan per l’internazionalizzazione

1. La pianificazione delle iniziative all’estero

2. L’analisi del Paese

3. La scelta di localizzazione

4. L’analisi del settore

5. L’analisi del mercato

6. La struttura tecnico operativa

7. L’analisi quantitativo-monetaria e le conclusioni

TESTO: Astolfi, Barale, Nazzaro & Ricci, IMPRESA E MERCATI INTERNAZIONALI

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Docente: Roberta Colombo

Materia: MATEMATICA

Testi in adozione: M. Bergamini - A. Trifone, CORSO BASE ROSSO di MATEMATICA - Vol 4, Ed.

Zanichell M. Bergamini - A. Trifone, CORSO BASE ROSSO di MATEMATICA - Vol 5, Ed.

Zanichell

RIPASSO Elementi di geometria analitica Funzioni reali di una variabile reale - Dominio. - Derivate. - Massimi e minimi.

FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI - Funzioni in 2 : definizione di funzione reale di due variabili reali. - Dominio e codominio delle funzioni di due variabili. - Rappresentazione geometrica delle funzioni di due variabili : linee di

livello. - Derivata di una funzione in due variabili

o Derivate parziali delle funzioni di due variabili o Interpretazione geometrica delle derivate parziali di una funzione

z=f(x;y) – Equazione del piano tangente o Derivate parziali degli ordini superiori . Derivate seconde :

teorema di Schwarz. (senza dimostrazione).

MASSIMI E MINIMI - Generalità sui massimi e minimi di funzioni a due variabili. - Ricerca di massimi e minimi liberi:

o Condizione necessaria per l’esistenza di estremi liberi o Condizione sufficiente per l’esistenza di estremi liberi ( il

determinante Hessiano ). - Massimi e minimi vincolati.

o Ricerca di estremi vincolati riconducendo il problema alla ricerca di max./min. di funzioni in una variabile (metodo di sostituzione)

o Ricerca di max/min vincolati con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

( i teoremi sono stati studiati senza dimostrazione)

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APPLICAZIONI DELL’ANALISI ALL’ECONOMIA ( per funzioni in una variabile) Domanda:

o Legge della domanda o Rappresentazione grafica della funzione di domanda secondo

vari modelli ( lineare, parabolico, esponenziale ed iperbolico) o L’elasticità della domanda: coefficiente di elasticità d’arco e

puntuale o Domanda anelastica, domanda elastica e domanda rigida.

- Offerta: o Legge dell’offerta o Rappresentazione grafica della funzione di offerta secondo il

modello lineare e parabolico. - Equilibrio tra domanda e offerta:

o Mercato in regime di concorrenza perfetta o Determinazione del prezzo di equilibrio

- Costi di produzione: o Costi fissi e costi variabili o Costo totale. Costo medio o unitario. Costo marginale

(modello lineare e parabolico) o Il confronto fra costo marginale e costo medio.

- Ricavo: o Il ricavo in un mercato di concorrenza perfetta o Il ricavo in un mercato monopolistico o Il ricavo medio e il ricavo marginale.

- Profitto: o La funzione profitto o Interpretazione grafica. (Diagramma di redditività e break even

point) RICERCA OPERATIVA - Finalità e metodi della ricerca operativa - Classificazione dei problemi di scelta - Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati:

o Problemi di scelta nel continuo in una variabile o Problemi di scelta nel continuo in due variabili con

funzione obiettivo assegnata o Problemi di scelta tra più alternative

- Problema delle scorte -

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Valerio Vanni

Obiettivi

Educativo-formativi

Disponibilità al lavoro e alla collaborazione attiva, impegno nel portare a termine il

lavoro assegnato, raggiungimento di autonomia nel lavoro, conoscenza dei propri

limiti attraverso la consapevolezza dei propri mezzi, capacità di lavorare sia

individualmente che in gruppo, capacità di riflessione critica, capacità di esprimere

giudizi, capacità di rielaborazione creativa.

Didattici

Potenziamento fisiologico, rielaborazione degli schemi motori, conoscenza e pratica

delle attività sportive consolidamento del carattere e sviluppo della socialità e del

senso civico e nozioni principali sull’avviamento motorio Il consolidamento del

carattere e sviluppo della socialità e del senso civico e le informazioni fondamentali

sulla tutela della salute

avviamento motorio generale e specifico pratico e teorico miglioramento delle qualità

motorie di base.

Contenuti

Atletica leggera: perfezionamento del proprio ritmo di corsa di fondo, conteggio

pulsazioni cardiache e distribuzione dello sforzo nel tempo, getto del peso, salto in

alto, salto in lungo, corsa veloce,tennis tavolo, badminton.

sport di squadra: pallavolo, basket 3 contro 3, calcio a 5.

adesione al progetto Homo Sapiens relativo a tornei scolastici ed extra scolastici di

pallavolo, calcio a 5, nuoto, sci e /o snowboard, basket, badminton, tennis tavolo e

atletica, principali regole sportive dei giochi praticati, arbitraggio.

La parte teorica riguarda: riconoscimento stato di coscienza e di incoscienza, primo

intervento in caso di coscienza, primo intervento in caso di incoscienza, le ferite:

tipologia e primo trattamento,epistassi, fratture, distorsioni, lussazioni.

Metodi e strumenti

Si è usato il metodo globale e a volte anche quello analitico utilizzando i piccoli e

grandi attrezzi, la palestra della scuola, la corsa in ambiente naturale, gli allenamenti

a circuito.

Verifiche

Test fisici su forza, flessibilità e velocità nel 1° qd, conoscenza del gesto sportivo

pratico e teorico, partecipazione alle lezioni pratiche, collaborazione all’interno della

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squadra nel 2° qd, impegno e comportamento dimostrato durante la pratica nelle

lezioni, risultati raggiunti.

La parte teorica è stata svolta e verificata verbalmente principalmente su alcuni

appunti ed in parte sul libro di testo .

I recuperi sono stati eseguiti in itinere durante l'intero anno scolastico.

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Programma di Religione cattolica

Classe V^ C

Insegnante: Vimercati Nausica

Testo: L. Solinas, Tutti i colori della vita, SEI.

PRIMA TAPPA

Progetto A SCUOLA DI LIBERTA’ (Ha partecipato l’intera classe)

1. Il carcere nella mente degli alunni (Questionario che ha aperto ad un dialogo in

classe)

2. Film “Le ali della libertà”

3. Ascolto di alcune testimonianze di detenuti (DVD)

4. Lettura di articoli della rivista Ristretti Orizzonti di Padova

5. Lezione di vita al carcere di Bollate. Visita di parte della struttura e dialogo con

alcuni detenuti.

SECONDA TAPPA

Etica: il problema della scelta

1. La morale cristiana, ovvero il decalogo: obiettivi e contenuti

Etica applicata alla vita quotidiana: l’etica della vita (o bioetica)

2. La bioetica. Una “scienza” in difesa della vita dell’uomo: excursus breve

sull’origine e sullo stato attuale del dibattito bioetico; alcune coordinate di

principio e di metodo

3. Problemi di bioetica applicata: etica della vita nascente (aborto e fecondazione

assistita); etica della vita morente (eutanasia e “testamento biologico”); le

frontiere della genetica.

EXURSUS

Tema etico: la giustizia

- Film “Le ali della libertà”.

Tema bioetico: fecondazione in vitro

- Film “La custode di mia sorella.

- Film "Non è mai troppo tardi".

-

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SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ITALIANO Classe: V C RIM 12 Maggio 2016

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

1. Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981

Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io

un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e

in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata

come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere

l’effetto che fa.

Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal

mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio

scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò

l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.

Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente

lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso

avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce,

nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.

Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,

un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo,

e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri

contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva

cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.

Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa)

si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I

furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta

secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho

trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho

letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa

(eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un

certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta

nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il

nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste

«istruzioni per l’uso» della presente antologia.

Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla

esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e

avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire

dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli

e poesie.

A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11

giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro

«antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali,

cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […]

Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo

era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la

sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile

d’ogni esperienza».

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?

2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).

2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata

morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).

2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega

l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).

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2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da

cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una

tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in

parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che

l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

2. Argomento: Amore, odio, passione.

AMBITO SOCIO - ECONOMICO

3. Argomento: Migrazioni

AMBITO STORICO - POLITICO

4. Argomento: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.

AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

5. Argomento: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO

6. Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili

cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite

dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

7. “«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino,

un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […]

La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per

ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio

diritto.”

Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per

aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.

Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue

opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti

internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176

del 27 maggio 1991..

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2. Amore, odio, passione DOCUMENTI

. G. KLIMT, Il bacio, 1907-08

G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917

P. PICASSO, Gli amanti, 1923

«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di

stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’

tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza

pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un

cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai

pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»

Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42

«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano

perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e

andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi

sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:

- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!

- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.

Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa

lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad

andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima

vostra! balbettò Nanni.»

Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880

«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.

– Ma vieni!

Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le

braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.

– No, no, no...

Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.

– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?

Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra

verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.

– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...

Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.

– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!

Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.

– Assassino! – urlò allora furibonda.

E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.

– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.

Il cane latrava contro il viluppo.

Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio

supremo.

E precipitarono nella morte avvinti.»

Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894

«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli

poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare

Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai

soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava,

non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella

passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data

una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco

dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe

dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»

Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)

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3. MIGRAZIONI. DOCUMENTI

Gli umani hanno le gambe. La capacità di spostarsi da un luogo all' altro è intrinseca alla nostra natura ed è una

prerogativa preziosa per adattarsi e migliorare le condizioni di vita. Per i cacciatori e raccoglitori fu vitale

strumento di sopravvivenza; per gli agricoltori un mezzo per sfruttare le potenzialità del territorio e per scambiare

i prodotti della terra; per i mercanti un'abituale necessità. M. Livi Bacci, In cammino. Breve storia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna 2010

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuoI dire non essere soli, sapere che nella

gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile

starci tranquillo [ ... ]. Nuto che, in confronto a me, non si è mai allontanato dal Salto, dice che per farcela a vivere

in questa valle non bisogna mai uscirne.

C. Pavese, La luna e i falò, Mondadori, Milano 1979)

Ma perché devi ripartire sempre, eh, pa'? Psè?" Mio padre non rispose subito. Allora io aggiunsi: "Non stai bene

qui con noi?"

Lui mi prese la faccia tra le mani e mi guardò dritto negli occhi. Disse con una voce profonda, quasi commossa:

"Immagina che un uomo senza scrupoli, un bagasciaro nato, ti punta la pistola alla tempia e ti dice: 'O parti o

premo il grilletto!'. Tu che fai?"

Aspettò invano una risposta che non volevo, non potevo dargli.

"Parti" si rispose da solo. "Parti, naturalmente, come sono partito io e tanti giovani del paese, ché non avevamo

scampo. Il lavoro di contadino, con quel poco di terra che abbiamo, ci bastava a malapena per non morire di

fame" [ ... ].

"Per questo sono partito" disse, "per questo non posso ritornare per sempre. Se torno chi li manda i soldi a

Elisa per l'università? Che ci mangiamo, se ritorno, capocchie?"

C. Abate, La festa del ritorno, Mondadori, Milano 2014

In Italia, a qualche anno dalla fine della guerra, le cose si erano messe male. Si veniva instaurando un regime che

consideravo nefasto, e il panorama culturale mi sembrava particolarmente deprimente. Si sentiva nell'aria

l'arretratezza della nostra cultura tradizionale. [ ... ] Ero convinto invece che fuori ci fosse un mondo migliore,

migliore non solo di qualche grado ma incomparabilmente. E la chiave era la cultura europea moderna, per brevità

avrei detto della Francia e dell'Inghilterra.

L. Meneghello, Il dispatrio, BUR, Milano 2000

Tutte le società producono stranieri: ma ognuna ne produce un tipo particolare, secondo modalità uniche e irripetibili. Se si definisce «straniero» chi non si adatta alle mappe cognitive, morali o estetiche del mondo e con la sua semplice presenza rende opaco ciò che dovrebbe essere trasparente; se gli stranieri sono persone in grado di sconvolgere i modelli di comportamento stabiliti e costituiscono un ostacolo alla realizzazione di una condizione di benessere generale; se compromettono la serenità diffondendo ansia e preoccupazione e fanno diventare seducenti esperienze strane e proibite [ ... ], se, infine, provocano quello stato di incertezza che è fonte di inquietudine e smarrimento - allora tutte le società conosciute producono stranieri.

(Z. Bauman, La società dell'incertezza, Il Mulino, Bologna 1999)

Il 24 ° stato più popoloso del mondo non esiste: è il paese fantasma del popolo dei rifugiati, la patria senza confini

degli sfollati e dei richiedenti asilo, degli apolidi per causa di forza maggiore e dei sopravvissuti in fuga. Sono 60 milioni di persone, 8,3 milioni più di un anno fa, 23 milioni più di dieci anni fa. Non sono mai stati così tanti, e non sono mai state così poche le persone che riescono finalmente a tornare in ciò che rimane della loro casa. È la sconcertante realtà raccontata dai numeri, dalle voci e dalle storie del rapporto annuale dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati. [ ... ] Ogni 122 abitanti della Terra, uno è diventato un profugo, e in maggioranza (51 %) si tratta di bambini. [ ... ] Nella classifica dei paesi ospitanti, al primo posto è salita la Turchia 1,59 milioni di perso-ne), seguita dal Pakistan (1,51 milioni) e dal Libano (1,15), dall'Iran, dall'Etiopia e dalla Giordania. E se guardiamo al rapporto tra rifugiati e cittadini, il primato della mano tesa va al Libano: 232 rifugiati ogni mille abitanti, quasi uno su quattro.

(P.G. Brera, Il rapporto annuale sui profughi, «la Repubblica»)

A Tripoli ho vissuto quasi un mese nel quartiere dei somali. Tutti noi tahrib [immigrati] somali ed etiopi in attesa di imbarcarci per l'Italia stavamo in una decina di palazzine addossate le une alle altre, nello stesso quartiere, a est della città. Un quartiere brutto e sporco, da clandestini e topi di fogna quali eravamo. Ma l'arrivo a Tripoli dal primo istante è stato una liberazione. Non avrei mai più visto il deserto per il resto della mia vita, di questo ero sicura. Non c'era niente che avevo odiato di più del deserto. Il deserto, se ci passi mesi, ti entra nelle ossa, ti entra nel sangue, nella saliva, non te lo togli più di dosso. [ ... ] Ma la cosa peggiore è che il deserto ti annulla l'anima, ti cancella i pensieri.

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(G. Catozzella, Non dirmi che hai paura, Feltrinelli, Milano 2014)

Come recluto i migranti? Ho cinque persone in giro per la Tunisia che mi cercano i clienti [ ... ]. lo da questo affare devo ricavare il più possibile. [ ... ] Qui, durante la rivoluzione del 2011, era un macello: venivano da tutto il paese, dopo essersi venduti ogni cosa. Tutti volevano partire, tutti volevano andare a Lampedusa. Non pensate che sia facile, per fare questo business bisogna essere coraggiosi. Non si deve avere paura della polizia, non si può temere il carcere. [ ... ] Qui la mia parola è sempre l'ultima altrimenti ti massacro di botte, chiaro? Con me non si negozia.

(A. Di Nicola, G. Musumeci, Confessioni di un trafficante di uomini, Chiarelettere, Milano 2014) 4. Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.

DOCUMENTI

«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che

modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso

che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o

restringono.

Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei

profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e

della scienza.

Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la

civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa.

È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare

tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei

confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia

e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la

democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle

varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi

gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze

e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»

Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991

«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione

di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano

lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del

mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno

crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del

Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono

celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di

esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per

l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad

affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.

Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la

fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti,

non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle

coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»

Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008

«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra

regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme.

L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per

l’Unione europea.

Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione

europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle

coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso

beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante

ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di

sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...]

Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi

interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di

una

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zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un

obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è

imprescindibile.

Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di

maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e

culturali più approfonditi.»

Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania,

Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli

affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012

5. Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.

originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si

insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per

il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno

concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto

solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di

studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un

credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse

materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso

l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza

neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba

o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora

scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero

sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul

serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più

che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse

disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere

l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a

considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono

mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo

del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che

alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello

che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un

futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della

conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi

multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di

distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro

coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri

valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa

bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe

essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni

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in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e

l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le

applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio.

Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere

conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

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ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO …………

I.T.C. “JACOPO NIZZOLA” Trezzo s/Adda

SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA D’ITALIANO

(1^ PROVA ESAME DI STATO)

CANDIDATO: _____________________________________________ Classe Quinta sez C

PROVA DI TIPO A

ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio

1. Comprensione e interpretazione e del testo. (da 0 a 3)

2. Analisi e commento del testo:

correttezza e proprietà nell’uso della lingua;

conoscenza dell’argomento scelto;

conoscenza del quadro di riferimento generale dell’argomento scelto.

(da 0 a 2)

(da 0 a 2)

(da 0 a 2)

3. Approfondimenti. (da 0 a 3)

4. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 3)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15

PROVA DI TIPO B

ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio

1. Adeguatezza alla tipologia testuale. (da 0 a 2)

2. Ricchezza e correttezza informativa. (da 0 a 6)

3. Coerenza logica e coesione generale. (da 0 a 3)

4. Padronanza stilistica (capacità di usare registro e lessico adeguati

alla tipologia testuale scelta).

(da 0 a 1)

5. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 3)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15

PROVA DI TIPO C – D

ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio

1. Attinenza alla traccia. (da 0 a 2)

2. Correttezza delle informazioni. (da 0 a 3)

3. Ricchezza argomentativa. (da 0 a 3)

4. Coerenza logica e coesione generale. (da 0 a 3)

5. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 4)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15

Il docente

………………………………….

52

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA 2° PROVA SCRITTA LINGUA INGLESE, prevista per il giorno 27 maggio ‘16

Cognome e nome del candidato:__________________________________________

ELEMENTI DI VALUTAZIONE Punteggio

1. Comprensione del testo

ottima 3

sufficiente 2

povera 1 Totale / 3

2. Produzione scritta

l’elaborato risponde in modo completo alla traccia; le idee espresse sono personali, efficaci e approfondite

6

le idee sono lineari e pertinenti c’è coerenza logica

5

l’elaborato risponde alla richiesta anche se alcune idee non sono inerenti

4

l’elaborato risponde parzialmente alla richiesta; solo minima l’elaborazione delle idee

3

povera, poco organica; non è sempre evidenziabile lo sviluppo logico

2

Totale / 6

3. Aspetto morfo-sintattico e lessicale.

corretto dal punto di vista formale; ottima la scelta lessicale

6

alcune imprecisioni e improprietà, ma l’esposizione è nel complesso scorrevole; lessico buono

5

alcuni errori di forma rendono l’elaborato poco scorrevole in alcune sue parti

4

errori morfo-sintattici; lessico solo in parte adeguato

3

numerosi errori di grammatica, di sintassi e di lessico rendono l’elaborato poco chiaro

2 / 1

Totale / 6

Punteggio assegnato /15

53

COPIE DELLE SIMULAZIONI DI

TERZA PROVA

EFFETTUATE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO

2015/2016

TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola, max 10 righe )

3 domande per ogni disciplina coinvolta

4 discipline

Durata di entrambe le prove 2 ore e 30 minuti

Le due prove sono state svolte l’11 marzo ed il 29 aprile 2016.

54

1a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

11 marzo 2016

Materie coinvolte: ECONOMIA AZIENDALE

FRANCESE

MATEMATICA

DIRITTO

Durata della prova: 2 ore e trenta minuti

55

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE

1. Leggere il caso aziendale e svolgere quanto richiesto.

Un'impresa industriale produce e vende tre diversi articoli, ALFA, BETA e GAMMA. I dati relativi alla produzione dell’anno 20.. sono i seguenti:

ALFA BETA GAMMA Quantità prodotte e vendute 3.000 2.800 3.400 Prezzo vendita 150 euro 180 euro 115 euro Costo variabile unitario 90 euro 108 euro 48 euro

Costi fissi comuni 480.000 euro

Determinare:

i margini di contribuzione unitario e totale dei tre prodotti;

il risultato economico della produzione;

di quale prodotto e di quante unità conviene incrementare la produzione andando a saturare completamente la capacità produttiva sapendo che attualmente è utilizzata per il 92%.

2. Quali sono le finalità dell’analisi di bilancio? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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3. Indicare le differenze tra lo Stato patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari prima e dopo la delibera di distribuzione dell’utile d’esercizio. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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56

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/2016 LINGUA

FRANCESE

Répondez aux questions suivantes en une dizaine de lignes au maximum.

Quels sont les principaux modes de transport des marchandises et leurs avantages et

inconvenients? ________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________

Qu'est-ce que le commerce integré? Et ses points de vente?

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________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

Parle de la France atlantique et du Mont Saint Michel. ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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___________

57

Simulazione terza prova di Matematica

1. Dopo aver definito il dominio di una funzione in due variabili, calcolare il dominio della

seguente funzione:

2. Che cosa è la domanda di un bene economico? Illustrare le caratteristiche generali della legge della domanda e presentare un modello a scelta.

Che cosa s’intende per funzione di vendita? Come si rappresenta graficamente?

3. Spiegare la differenza fra massimi /minimi liberi e vincolati.

Data la funzione determina:

a) i punti massimo/minimo liberi della funzione;

b) i punti massimo/minimo vincolati della funzione con vincolo x – y = 0, con il metodo

che ritieni più opportuno, motiva la tua scelta.

58

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/2016 DIRITTO

1. Definisci la politica interventista nell'economia da parte dello Stato e

gli organi attraverso cui può attuarla. ________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

______

2. Esponi il le caratteristiche e le funzioni dei "carnet ata". ________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

______

3. Riporta brevemente le principali fonti da cui derivano le collaborazioni

fra imprese italiane ed estere. ________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

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________________________________________________________________________________________________

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59

2a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

29 APRILE 2016

Materie coinvolte: ECONOMIA AZIENDALE

FRANCESE

RELAZIONI INTERNAZIONALI

MATEMATICA

Durata della prova: 2 ore e 30 minuti

60

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE

1. Leggere il caso aziendale e svolgere quanto richiesto.

Un’azienda industriale produce due tipi di prodotti A1 e A2 per i quali impiega due materie prime Y e Z. Per il prossimo esercizio le previsioni di vendita sono: per il prodotto A1 vendite mensili di 6.000 unità al prezzo di euro 55 per il primo semestre ed euro 60 per il secondo semestre; per il prodotto A2 vendite mensili di 3.800 unità al prezzo di euro 75 per il primo semestre ed euro 80 per il secondo semestre

A1 B2 COSTO STD Materia prima Y Kg 2 Kg 3 Euro 12 al kg Materia prima Z Kg 1,2 Kg 1,5 Euro 8 al kg

2. Quali sono le finalità dell’analisi di bilancio? …………………………………………………………………………………………………………

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3. Indicare le differenze tra lo Stato patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari prima e dopo la delibera di distribuzione dell’utile d’esercizio. …………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

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61

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/ LINGUA FRANCESE

Répondez aux questions suivantes en une dizaine de lignes. En quoi consiste l'import-export de marchandises? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quelle est la démarche complète pour la recherche d'un travail?

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Parle de la France du Midi, de la Corse et de la Camargue. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

62

Disciplina: Relazioni internazionali 1. Attività finanziaria neutrale e funzionale ______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

________________________________

2. Effetti negativi della politica della spesa pubblica

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

3. Le fasi del processo di bilancio

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

__

63

Simulazione terza prova di Matematica

Dopo aver definito il costo medio e il costo marginale ed il loro significato, illustrare e

commentare l’andamento delle curve del costo medio e del costo marginale nel caso in cui

la funzione di costo totale sia di tipo lineare.

1. Presentare la definizione di derivata parziale prima rispetto alla variabile y.

Determinare il piano tangente della seguente funzione x

xyz

21

12

nel punto P(-1, 1):

2. Che cosa sono il ricavo, il ricavo medio e il ricavo marginale?

Risolvere il seguente problema:

In un mercato monopolistico la domanda di un bene è data da: . Determinare e rappresentare le funzioni del ricavo totale, del ricavo marginale e del ricavo medio. Calcolare per quale quantità il ricavo è massimo e il massimo ricavo.

64

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

Cognome e nome del candidato:__________________________________________

Materia:______________________

INDICATORI DESCRITTORI

PUNTEGGIO

Conoscenze

Completo e rigoroso 8

Completo 7

Quasi completo 6

Parziale ma preciso 5

Parziale 4

Carente 3

Gravemente insufficiente 2

Nullo 1 Totale conoscenze

Competenze

Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo coerente e adeguato

4

Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo adeguato

3

Si limita ad elencare correttamente le conoscenze assimilate

2

Elenca in modo inadeguato le conoscenze assimilate

1

Totale competenze

Capacità

Si esprime in modo chiaro e corretto usando la terminologia specifica

3

Si esprime in modo sufficientemente corretto e chiaro

2

Non si esprime in modo corretto 1

Totale capacità

TOTALE

/ 15

65

I.I.S.S. J. NIZZOLA – TREZZO SULL’ADDA

SCHEDA DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA TERZA PROVA

SCRITTA

CANDIDATO/A: ____________________________________ 5a C RIM

MATERIA PUNTEGGIO/15

VALUTAZIONE

MEDIA

COMPLESSIVA

66

IL CONSIGLIO DI CLASSE V C RIM

Italiano/Storia

Maria Egidia

Barbero

L. Inglese Anna Colombo

L. Francese Angelo Pappalardo

L. Spagnola Denise Paroni

Economia aziendale Maria Grazia Sironi

Matematica Roberta Colombo

Diritto/Relazioni

internazionali

Maria Giovanna

Prezzati

Scienze motorie Valerio Vanni

Religione Nausica Vimercati

Per presa visione dei programmi svolti durante il corrente anno scolastico, le firme

dei rappresentatanti di classe:

Martina Cogliati:_________________________

Greta Satta:_______________________________

Trezzo sull’Adda, 13 maggio 2016