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333333 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Numero studenti 21 Maschi 9 Femmine 12
Provenienza: stessa scuola n. 21
altra scuola n. 0
Promozioni classe precedente n. 21
Ripetenti n. 0
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. 0
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE INDICE
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
"JACOPO NIZZOLA" VIA P. NENNI, 10 - TREZZO SULL'ADDA (MI)
ESAMI DI STATO
INDIRIZZO RIM
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5aC RIM
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
Trezzo sull'Adda, 13 maggio 2016
2
INDICE Presentazione della classe pag. 3
Presentazione del Consiglio di classe pag. 4
Situazione della classe pag. 5
Debiti formativi e modalità di recupero ed interventi realizzati pag. 7
Attività integrative curricolari ed extracurriculari pag. 8
Elenco stagisti pag. 9
Obiettivi del Consiglio di classe pag. 10
Obiettivi di area pag. 12
Modalità di lavoro del Consiglio di classe pag. 13
Strumenti di verifica utilizzati pag. 14
Criteri comuni del Consiglio di Classe per la misurazione delle prove orali e scritte pag. 15
Programmi disciplinari pag. 17
Programma di Italiano pag 18
Programma di Storia pag 22
Programma di Inglese pag 25
Programma di Francese pag 28
Programma di Spagnolo pag 30
Programma di Diritto pag 32
Programma di Relazioni internazionali pag 34
Programma di Economia Aziendale pag 36
Programma di Matematica pag 39
Programma di Scienze Motorie pag 41
Programma di Religione pag 43
Simulazione I prova e griglia utilizzata pag 44
Griglia di valutazione della II prova pag 52
Testi delle simulazioni della terza prova pag. 53
Scheda di valutazione della terza prova pag. 64
Firme del Consiglio di Classe pag. 66
3
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Numero studenti 20 Maschi 2 Femmine 18
Provenienza: stessa scuola n. 20
altra scuola n. 0
Promozioni classe precedente n. 20
Ripetenti n. 0
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico n. 0
A.S. 11/12 Classe 1a C 29 alunni
15 promossi
5bocciati
9sosp.-promossi
A.S. 12/13 Classe 2a C 24 alunni
16 promossi
2bocciati
6sosp.-promossi
A.S 13/14
Classe 3a C(di cui
2da 2B- ed una
passata a AFM)
23alunni
17 promossi
1bocciato
5sosp.-promossi
A.S.14/15 Classe 4a C 22 alunni
13 promossi
2bocciati
7sosp.-promossi
A.S. 15/16 Classe 5a C 20 alunni
4
PRESENTAZIONE CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina
Nome del docente
Continuità didattica
nel triennio
Italiano/Storia Maria Egidia Barbero sì
L. Inglese Anna Colonbo sì
L. Francese Angelo Pappalardo no
L. Spagnola Denise Paroni no
Diritto/ Relazioni
internazionali Maria Giovanna Prezzati sì
Matematica Roberta Colombo no
Economia aziendale Maria Grazia Sironi no
Ed. Fisica Valerio Vanni no
I.R.C. Nausica Vimercati no
5
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe V C RIM, composta da 18 femmine e 2 maschi, tutti
provenienti dalla classe quarta, ha subito una graduale riduzione
numerica nel corso del quinquennio, passando da 29 studenti in classe
prima, a 23 in classe terza e quindi agli attuali 20 allievi. Solo 18 di
loro fanno parte del nucleo originario, 2 alunni, ripetenti di questo
istituto, si sono aggiunti in classe terza.
Fin dall’inizio del corso di studi la classe si è presentata caratterizzata
dalla sua indole pacata, dal carattere timido e riservato della maggior
parte degli allievi, da quello fragile di alcuni di loro e dalla generale
necessità degli studenti di essere guidati e spronati dai docenti per
affrontare lo studio nelle varie discipline. Nel corso del tempo, la
disponibilità alla partecipazione e all'impegno costante per
l'acquisizione di conoscenze è stata sostenuta da adeguata motivazione
allo studio, solo da parte di un piccolo gruppo di studenti.
Durante il quinquennio gli allievi hanno migliorato le loro abilità e
definito maggiormente il loro carattere. Alcuni di loro, benché siano
ancora timidi e riservati, sono riusciti a conseguire discrete capacità
di apprendimento, grazie all’interesse per le tematiche af frontate e la
serietà d’ impegno; altri, per la loro tenacia nello studio, sono
divenuti più abili, ma mostrano ancora fragili capacità; infine un
gruppo di allievi ha manifestato un atteggiamento superficiale
nell’adempiere ai propri doveri scolastici, una certa selettività o
mancanza di metodicità nello studio, eludendo le indicazioni e le
correzioni fornite dagli insegnanti.
Nell'anno in corso, solo nel secondo quadrimestre, il consiglio di
classe ha rilevato da parte degli studenti in difficoltà alcuni
miglioramenti, tesi a colmare le lacune con un atteggiamento più
responsabile.
In generale gli studenti della V C sono apparsi silenziosi durante le
ore di lezione; hanno seguito con sufficiente interesse le attività
proposte e gli argomenti presentati dagli insegnanti, ma sono risultati
un po’ passivi e poco inclini ad intervenire con richieste di
chiarimenti o riflessioni personali e raramente si sono lasciati
coinvolgere in discussioni argomentative. La loro indole si è riflessa
nel modo di affrontare lo studio domestico, dove è risultato esiguo il
lavoro di approfondimento dei temi affrontati.
L’impegno nel lavoro scolastico e l’apprendimento delle tematiche
proposte risultano molto eterogenei all’interno della classe; c’è infatti
chi ha curato la propria preparazione culturale, lavorando con impegno
6
costante e rispettando seriamente le consegne, c’è però anche chi non
ha conseguito una soddisfacente capacità di rielaborazione dei
contenuti appresi o per un apprendimento di tipo meccanico,
mnemonico e acritico o perché ha limitato per scelta il tempo da
dedicare allo studio. Vi sono pertanto alcuni studenti che hanno
conseguito in alcune discipline solo parzialmente gli obiettivi previsti
nella programmazione iniziale.
Nel corso degli anni il comportamento degli allievi nei confronti degli
insegnanti è apparso corretto e rispettoso; alcuni di loro però si sono
sottratti agli impegni con assenze e ritardi strategici, puntualmente
segnalati alle famiglie.
In merito ai rapporti le medesime, pochi sono stat i i genitori che
hanno collaborato con gli insegnanti al raggiungimento degli obiettivi
educativi e cognitivi e si sono presentati regolarmente ai colloqui con
i docenti. E’ significativo il fatto che per ben due anni la classe non
abbia avuto i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe.
Nel corso del triennio la classe non ha potuto godere della continuità
didattica in parecchie discipline e l’avvicendarsi di numerosi
insegnanti ha reso più difficili ad allievi e docenti le condizioni di
lavoro e limitato l’apprendimento delle discipline.
Nei primi mesi dell'attuale anno scolastico (ottobre -novembre)
l'assenza della titolare ha determinato difficoltà nello svolgimento del
regolare programma di lettere.
Più di metà della classe, a conclusione del quarto anno di studi, ha
partecipato all’attività di stage aziendale, promossa dall’istituto; i
giudizi ottenuti sono risultati positivi. Si precisa che Ultei Valentina e
Piarulli Francesca hanno conseguito in classe V la certificazione in
lingua inglese, rispettivamente a livello C1 e B2.
7
DEBITI FORMATIVI E MODALITÀ DI RECUPERO
Strategie per il recupero in itinere delle lacune e risultati conseguiti
Per la 5a
C RIM gli insegnanti hanno attuato interventi diversificati secondo le
seguenti Modalità di recupero:
Sospensione dell’attività didattica curriculare e attivazione di corsi di recupero
durante l’orario mattutino
Pausa didattica in orario curriculare
Attuazione di corsi di recupero pomeridiani per matematica di quattro ore
Prove scritte, strutturate e non, per la verifica in itinere del saldo del debito
formativo relativo al primo quadrimestre
INTERVENTI DIDATTICI INTEGRATIVI REALIZZATI
Tipologie
Attività di orientamento
Simulazione di prove d’esame (prime, seconde e terze prove)
Interventi extra-scolastici per il recupero disciplinare
Finalità
Recupero lacune disciplinari
Potenziamento competenze e abilità di base
Preparazione prove scritte
Individuazione e correzione dei metodi di studio delle alunne
Arricchimento dell’offerta formativa
Strumenti
Lezioni frontali
Prove strutturate
Roleplaying
8
ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
Italiano/Storia
1. Visita alla mostra “ La Memoria dei Viventi”–la Grande Guerra a Trezzo
sull’Adda, Biblioteca comunale di Trezzo
2. Visita al Museo del 900 di Milano
3. Lezione di arte e storia presso l’auditorium della scuola: “Jacopo Nizzola, chi
era costui?- Progetto-“Più arte al Nizzola”
Inglese
Lezione concerto: Da Masters ”Antologia di Spoon River” a De Andrè “Non al
denaro non all’amore né al cielo”
Francese
Un musical: "Cyrano.3” al Teatro di Colognola di Bergamo
Spagnolo
Il 3 febbraio 2016, gli studenti hanno partecipato a “Oltre il muro del silenzio”,
incontro con Vera Vigevani Jarach, testimone della tragedia dei desaparecidos e
collaboratrice delle “Madres de Plaza de Mao” (presso il Centro Asteria di Milano)
Economia Aziendale
1.Intervento della redazione della rivista “Altra Economia”
2.Lezione in auditorium:“Come affrontare un colloquio di lavoro”HR Mattel Italia
Progetto “Educazione alla salute”
Orientamento: Prospettive future, incontro con la Dott.ssa Bonfanti- Associazione
BIGI O.n.l.u.s,.
Religione
Progetto a Scuola di Libertà:
1-Conferenza presso il cinema teatro di Busnago: “Voce del verbo Furbare”,
relatore il magistrato Gerardo Colombo
2. Visita ad un carcere.
Scienze motorie
1. Torneo di Pallavolo
2. Giornata sportiva di fine anno
Partecipazione ai tornei scolastici “Homo Sapiens”
9
ELENCO STAGISTI
Classe V C RIM ESTATE 2015
ALUNNA PERIODO DITTA
1-Brambati Nadia 15.06.15 - 27.06.15 Commercialista Lozza
Laura Vaprio d’Adda MI
2-Ciceri Syria 6.07.15 - 18.07.15 Bluvacanze
Bellinzago Lombardo
3-Cogliati Martina 8.06.15 –20.06.15 Banjo Swing
Colnago MB
4-Colombo
Morgana 8.06.15 –20.06.15 Conune di Ornago MB
5-Marini Letizia 22.06.15 – 04.07.15 Comune di Grezzago MI
6-Piarulli Francesca 20.07.15 – 06.08.15 Atelier Hotel
Toscolano Maderno BS
7-Piazza Diego 20.07 15 – 31.07.15 Suend Viaggi
Trezzo sull’Adda MI
8-Romondia Andrea 15.06.15.- 27.06.15 A-gest di Albanese Nunzia
Trezzo s/Adda
9-Sala Giada 06.07.15 – 20.07.15 Hotel Miramonti
Passo del Tonale TN
10-Satta Greta 20.07.15 – 06.08.15 Atelier Hotel
Toscolano Maderno BS
11-Tempesta Sara 22.06.15 – 04.07.15 Fortezza Viscontea di
Cassano d’Adda MI
12-Ultei Valentina 06.07.15 – 20.07.15 Hotel Miramonti
Passo del Tonale TN
10
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
OBIETTIVI TRASVERSALI
EDUCATIVO FORMATIVI
Rispetto delle regole
Sviluppo ed adozione di comportamenti adeguati nell’ambiente scolastico
Sviluppo e consolidamento delle capacità di porsi in relazione con le
persone in modo corretto
Sviluppo e consolidamento delle capacità di collaborare con gli altri
Sviluppo e consolidamento delle capacità di affrontare compiti e situazioni
problematiche
Incentivazione della partecipazione e del coinvolgimento personale
Sviluppo e consolidamento di modalità di apprendimento critico
Potenziamento dell’interesse per l’approfondimento dei temi trattati
Sviluppo delle capacità di auto-valutazione
COGNITIVI
Acquisizione di un metodo di studio autonomo
Acquisizione di competenze ed abilità adeguate all’indirizzo di studi
Saper applicare principi e regole
Potenziamento delle capacità di esporre e comunicare in modo chiaro ed
efficace
Progressivo sviluppo delle capacità di analisi e sintesi
Potenziamento delle capacità di organizzazione logica dei concetti e dei
messaggi
Progressivo sviluppo delle capacità di risolvere problemi, di elaborare
strategie e di argomentare le scelte effettuate
Saper operare collegamenti all’interno della stessa disciplina e fra discipline
diverse
11
STRATEGIE COMUNI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
STRATEGIE PER OBIETTIVI EDUCATIVO-FORMATIVI
Stimolare la partecipazione attiva all’attività didattica
Favorire il confronto su argomenti di interesse comune
Regolare il dialogo sollecitando interventi ordinati e rispettosi dei tempi e
delle opinioni altrui
Utilizzare il lavoro di gruppo al fine di stimolare lo spirito di collaborazione
e solidarietà
Abituare a pianificare il proprio lavoro
Proporre argomenti abbastanza articolati e complessi e sollecitare da parte
degli studenti un giudizio personale ed argomentato
Esplicitare sempre i criteri di valutazione
STRATEGIE PER OBIETTIVI COGNITIVI
Esigere un’esposizione logica e ordinata
Correggere in maniera puntuale e comune a tutte le materie gli errori
espositivi sia durante le interrogazioni orali che nelle verifiche scritte
Assegnare letture e ricerche di approfondimento utilizzando testi diversi e
strumenti multimediali
Stimolare la capacità di argomentare le proprie scelte, chiedendo riflessioni
e commenti personali sugli argomenti trattati
Proporre esercitazioni sempre più complesse, soprattutto nelle discipline
dell’area di indirizzo
12
OBIETTIVI DI AREA
Area umanisitica
Italiano, Storia, Lingue straniere
Conoscenza e utilizzo del lessico generale e specifico
Conoscenze ed uso adeguato delle strutture morfo-sintattiche di base
Corretto uso del dizionario
Capacità di leggere, comprendere ed analizzare un testo
Capacità di disporre ed organizzare in modo logico ed ordinato il proprio
pensiero
Produrre relazioni sui contenuti appresi con proprietà di linguaggio ed
organicità
Capacità di disporre e organizzare in modo logico e ordinato il proprio pensiero
Area tecnica-giuridica
Matematica, Economia aziendale, Relazioni internazionali, Diritto.
Acquisizione e comprensione del linguaggio tecnico
Capacità di orientarsi con correttezza in situazioni specifiche in ambito
aziendale
Padronanza delle tecniche operative
Saper rielaborare evidenziando capacità di analisi e sintesi
Saper realizzare modelli e rappresentare graficamente i fenomeni osservati
Area motoria
Consolidamento delle capacità collaborative, della socialità, del carattere
Consolidamento di un adeguato autocontrollo
Conoscenza dei più diffusi sport di squadra
Conoscenza di alcuni argomenti di carattere teorico legati all’attività fisica di
genere sportivo
13
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MODALITÀ
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Lezione frontale X X X X X X X X X X
Lezione interattiva X X X X X X X X X X
Lavori di gruppo X X
Esercitazioni laboratorio
Problem solving X X X
Discussioni guidate X X X X X X X X
Utilizzo di audiovisivi X X X X
Utilizzo strumenti multimediali X X X X X X X X
Uso di altre fonti (riviste,
quotidiani, altri manuali, ecc) X X X X X X X X x X
14
STRUMENTI DI VERIFICA UTLIZZATI DAL CONSIGLIO DI
CLASSE
ATTIVITÀ
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Colloquio/
Interrogazione
lunga
X X X X X X X X X
Interrogazione
Breve X X X X X X X X X
Tema / Problema X X X X
Saggio breve
Trattazione
sintetica
X X X X X X
Articolo di
giornale X X
Prove strutturate X X X X X X X X X
Prove semi
strutturate X X X X X X X X X
Questionario X X X X
Relazione X X X
Elaborazione di
progetti
Lavori di gruppo X X X X X
Prove pratiche/
prove di
laboratorio
X
15
CRITERI COMUNI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA
MISURAZIONE DELLE PROVE ORALI E SCRITTE
VOTO GIUDIZIO
SINTETICO Corrispondenza
10 - 9 Eccellente
Piena padronanza di concetti, linguaggi e procedure
Capacità organizzare gli argomenti operando collegamenti tra concetti e
tematiche di più discipline.
Capacità di approfondimento e rielaborazione personale.
Prova completa e approfondita
8 Ottimo
Possesso di conoscenze approfondite.
Lessico corretto ed esposizione chiara e coerente
Sa inquadrare gli argomenti ed effettuare correlazioni
Prova completa , corretta e nel complesso organica
7 Discreto
Soddisfacente possesso di conoscenze, capacità di applicare in modo sicuro e
sostanzialmente corretto.
Uso corretto del lessico ed esposizione chiara
Si orienta tra gli argomenti e, se guidato, li inquadra
Prova essenziale e corretta
6 Sufficiente
Acquisizione ed applicazione dei contenuti a livello dei minimi irrinunciabili.
Uso del lessico non sempre adeguato, se guidato espone l’argomento in modo
lineare
Prova manualistica con lievi errori
5 Fragile
Acquisizione parziale dei minimi con evidente incertezza nel procedere ad
applicazioni corrette
Lessico non del tutto adeguato ed esposizione poco chiara
Prova incompleta con errori non particolarmente gravi
4 Insufficiente
Acquisizione lacunosa dei contenuti essenziali con conseguente difficoltà a
procedere nell’applicazione.
Lessico inadeguato, esposizione incoerente e confusa
Prova lacunosa con numerosi errori
3 Gravemente
insufficiente
Mancata acquisizione dei contenuti essenziali;
Incapacità di procedere nell’applicazione.
Prova con gravi e numerosi errori
2 Negativo Lavoro non svolto; mancate risposte.
Prova non valutabile
1 Nullo Rifiuto a sostenere la prova
16
La precedente tabella è stata adottata per la misurazione delle singole prove.
Il Consiglio di Classe per la valutazione finale ha tenuto conto dei seguenti fattori:
Conoscenza, intesa come capacità di memoria (di termini, regole, fatti, ecc.)
Comprensione, intesa come capacità di assimilare e rielaborare contenuti;
Applicazione, intesa come capacità di utilizzare i contenuti appresi per
risolvere un problema;
Linguaggio, inteso come acquisizione della terminologia corretta in ambito
disciplinare e capacità di esposizione;
Recupero, inteso come capacità di conseguire gli obiettivi precedentemente
non raggiunti segnalati dal docente e di potenziare l’impegno dimostrato
rispetto al lavoro specifico approntato dall’insegnante;
Impegno e partecipazione all’attività didattica;
Metodo di studio;
Progresso;
Livello della classe;
Situazione personale.
18
ITC”JACOPO NIZZOLA” TREZZO sull’Adda
CLASSE: V sez. C RIM
PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2015/16
Testo in adozione: G. BARBERI SQUAROTTI - G. GENGHINI, “Autori e opere della Letteratura”. “Dall’Unità d’Italia al primo Novecento.” Vol. 3A “Dal primo Novecento ad oggi.” Vol. 3B Atlas Editore, 2014, Libro Misto 1. Il secondo Ottocento
Il romanzo nel sec. XIX in Italia e in Europa : generi, tematiche e tecniche narrative.
L’età del Positivismo: origini e caratteri essenziali della filosofia positiva
La stagione del realismo in Europa: Naturalismo e Verismo
G. Flaubert : la teoria dell’impersonalità da Madame Bovary : Le inquietudini di Emma
E. Zola: Il romanzo sperimentale
da L’Ammazzatoio : Gervasia all’assommoir da prefazione a Teresa Raquin : Lo scrittore analista
L Capuana da Per l’arte: Riflessioni sulla poetica verista
G. Verga Biografia e opere giovanili Il romanzo epistolare Storia di una capinera (analisi passo “La monacazione”) Il bozzetto Nedda e la "conversione al verismo” “L’ideale dell’ostrica” da Fantasticheria Le tecniche narrative della prosa verista Il “ciclo dei vinti” e la polemica nei confronti del progresso “La fiumana del progresso” dalla prefazione a I Malavoglia I romanzi
I Malavoglia : genesi, struttura generale dell'opera, analisi dei personaggi, temi, stile
La presentazione della famiglia Malavoglia: l’incipit del romanzo L’addio alla casa del nespolo Il ritorno di `Ntoni e la conclusione del romanzo
Mastro don Gesualdo : struttura generale dell’opera, temi , stile La morte del vinto
Le novelle da Vita dei campi : ■ Rosso Malpelo
Cavalleria rusticana La lupa
19
da Novelle rusticane : ■ La roba Libertà
2. L’ Età del Decadentismo
Il contesto storico-culturale: la reazione al Positivismo e la crisi della ragione; l’irrazionalismo, i
maestri del pensiero antipositivista (F. Nietzsche, H. Bergson e S. Freud)
La Scapigliatura
Genesi e caratteristiche del movimento; i modelli e i temi; gli autori: Cletto Arrighi e Igino Ugo Tarchetti
■ da Fosca : L’incontro con Fosca (Lettura autonoma dello studente)
Il Simbolismo
Il “maledettismo” e il nuovo rapporto tra poeta e società
C. Baudelaire, precursore e maestro; la raccolta I fiori del male da I fiori del male : ■ L’albatros
■ Spleen
P. Verlaine : da Poemi saturnini : Canzone d’autunno
A. Rimbaud : da Poesie : Vocali
L’Estetismo
O. Wilde,
da Il ritratto di Dorian Gray : ■ I libri e la morale
■ Lo splendore della giovinezza
G. Carducci
La vita, le opere principali, la poetica e lo stile. Un classicismo al confine con il Decadentismo.
da Rime nuove : Pianto antico G. Pascoli
Biografia e opere principali La formazione e l’impegno politico Il pensiero e la “poetica del fanciullino” La poesia: raccolte e temi (Myricae e Canti di Castelvecchio)
La lingua e lo stile: innovazioni linguistiche e fono-simbolismo
da Il fanciullino (I-III-V-XX): La poetica del fanciullino
da Myricae : ■ Arano ■ Lavandare ■ X Agosto ■ Temporale ■ Il lampo ■ Il tuono
■ L’assiuolo
da Canti di Castelvecchio : ■ Il gelsomino notturno ■ La mia sera
20
G. D'Annunzio
Biografia e opere principali
L’estetismo e la commistione tra arte e vita Le fasi dell’evoluzione letteraria: l’estetismo giovanile (Il piacere), il superuomo letterario, il D’Annunzio “notturno” I fondamenti del pensiero e della poetica
da Il piacere : ■ Il ritratto di un esteta superuomo, La presentazione di Andrea Sperelli
da Alcyone : ■ La pioggia nel pineto ■ La sabbia del Tempo
■ I pastori
3. Il primo Novecento
Il primo Novecento: un’età di fratture e di sperimentalismi Le avanguardie storico-artistiche del Novecento (scheda riassuntiva generale)
Il Futurismo , la prima avanguardia letteraria
F. T. Marinetti Il Manifesto del futurismo Manifesto tecnico della letteratura futurista da Zang Tumb Tumb : Il bombardamento di Adrianopoli
Il romanzo della crisi : elementi tematici e tecniche narrative
J. Joyce
da Ulisse : Il monologo interiore di Molly Bloom F. Kafka
da La metamorfosi : La trasformazione di Gregor Samsa in insetto e la sua morte
L. Pirandello
Biografia e opere principali Il pensiero e la poetica
Il concetto di “umorismo” Il relativismo conoscitivo e il tema della maschera
La rivoluzione teatrale
da L’umorismo : Comicità e umorismo (r. 21-47) Il fu Mattia Pascal : struttura generale dell'opera, analisi dei personaggi, temi, stile
Adriano Meis, bugiardo suo malgrado
da Novelle per un anno : ■ La carriola ■ La patente ■ Il treno ha fischiato
I. Svevo
Biografia e formazione culturale Le opere giovanili : Una vita e Senilità
21
La trilogia dell’inetto e la vita come malattia L’influenza di J. Joyce e di S. Freud Il romanzo analitico e la tecnica del monologo interiore Le novità de La coscienza di Zeno Il “caso Svevo”
da La coscienza di Zeno : ■ La Prefazione del dottor S. ■ Preambolo
■ L’ultima sigaretta
■ Lo schiaffo del padre
4. Voci della grande poesia italiana del Novecento
“L’allegria” di G. Ungaretti
Biografia, formazione e opere principali L’evoluzione della poetica L’opera “L’Allegria”
da L’Allegria : ▪ I fiumi
▪ San Martino del Carso
▪ Veglia
▪ Soldati ▪ Fratelli
“OSSI DI SEPPIA” di E. Montale
Biografia e opere principali
Il pensiero e la poetica La poesia, prima fase (Ossi di seppia)
da Ossi di seppia : ■ Non chiederci la parola ■ Meriggiare pallido assorto ■ Spesso il male di vivere
Gli autori indicati con saranno, presumibilmente, trattati nel periodo scolastico dopo il 15
Maggio 2016
Ogni studente ha letto, in modo autonomo, una o più opere di autori contemporanei, segnalati dal
docente
Durante l’anno scolastico sono state proposte esercitazioni scritte inerenti le tipologie testuali richieste
all’esame di Stato (si sono privilegiati l’analisi e il commento di testo letterario, il saggio breve e il tema
generale)
La docente Maria Egidia Barbero
22
ITC”JACOPO NIZZOLA” TREZZO sull’Adda
CLASSE: V sez. C RIM
PROGRAMMA DI STORIA SVOLTO NELL'ANNO SCOLASTICO 2015/16 Testo in adozione : G. GENTILE - L. RONGA – A.ROSSI “l’Erodoto 5. Il Novecento e gli inizi del XXI secolo” La Scuola Editori, 2012
1. LA SOCIETA’ DI MASSA
Che cos’è la società di massa
Partiti di massa e sindacati ; il Quarto Stato
La seconda Rivoluzione Industriale (caratteri fondamentali)
Il dibattito politico e sociale
La dottrina sociale della Chiesa Cattolica :la Rerum Novarum
Suffragette e femministe : il diritto di voto alle donne
L’età del nazionalismo e dell’imperialismo
La Belle Epoque 1.1 L’Eta` giolittiana
Lo sviluppo economico e sociale in Italia I caratteri generali dell’età giolittiana La guerra in Libia La “settimana rossa”
2. INSTABILITA’, GUERRE E RIVOLUZIONI 21 La Prima Guerra Mondiale
Cause e inizio della guerra L’Italia in guerra La grande guerra I trattati di pace
2.2 La Rivoluzione russa L’impero russo nel XIX secolo Le tre rivoluzioni La guerra civile e la nascita dell’URSS La statalizzazione e la Nep La dittatura di Stalin, le ‘purghe’ staliniane, i Piani Quinquennali
3. IL MONDO TRA LE DUE GUERRE MONDIALI 3.1 Il primo dopoguerra
I problemi del dopoguerra La nascita dell’internazionale comunista La crescita del movimento operaio Il biennio rosso L’Europa delle dittature
23
Il nazionalismo nelle colonie inglesi e francesi 3.2 L’Italia tra le due guerre: il fascismo
La crisi del dopoguerra
Il biennio rosso in Italia
Mussolini alla conquista del potere
L’Italia fascista
La politica estera
L’Italia antifascista 3.3 Gli Stati Uniti tra gli anni Venti e Trenta
Gli anni ruggenti : crescita, isolazionismo, xenofobia, proibizionismo
Il Big Crash e la crisi del 1929 : cause ed effetti economici e sociali
Roosevelt e il New Deal 3.4 La Germania tra le due guerre
La Repubblica di Weimar in Germania
Hitler fonda il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
Il tentato colpo di stato a Monaco del 1923
La fine della repubblica di Weimar 3.5 La Germania nazionalsocialista
La figura di Adolf Hitler
Origini e fondamenti ideologici del nazismo
L’incendio del Reichtag
La costruzione dello stato totalitario
Dissenso, repressione, emigrazione
Propaganda e politica del consenso : vivere nel Terzo Reich
Il rapporto con le Chiese
La persecuzione degli Ebrei : dalle Leggi di Norimberga alla soluzione finale
Pangermanesimo e “spazio vitale”
Economia e società nel Terzo Reich
4. LA SECONDA GUERRA MONDIALE Crisi e tensioni internazionali
Riarmo della Germania
La guerra civile in Spagna
L’annessione di Austria e Sudeti
Il Patto d’acciaio
Il Patto di non aggressione con l’URSS
L’ invasione della Polonia
La guerra lampo: conquista di Danimarca e Norvegia, crollo della Francia
L’intervento dell’Italia : la guerra parallela di Mussolini
L’attacco alla Gran Bretagna
L’attacco all’Unione Sovietica : l’operazione Barbarossa
L’attacco giapponese a Pearl Harbor : l’entrata in guerra degli Stati Uniti
Lo sbarco anglo-americano in Sicilia e la caduta del fascismo
L’Italia dal 25 luglio all’8 settembre 1943
L’Italia divisa in due : Regno del Sud e Repubblica Sociale Italiana
La Resistenza
24
Lo sbarco in Normandia
La Conferenza di Yalta e la fine della guerra in Europa
La bomba atomica contro il Giappone
Stragi, campi di sterminio, Olocausto 5. LA COMPETIZIONE TRA I DUE BLOCCHI Le origini della guerra fredda
Gli anni difficili del dopoguerra
Il processo di Norimberga
La divisione del mondo
La grande competizione 6. L`ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA La nascita della Repubblica Italiana
Il referendum monarchia-repubblica del 2 giugno 1946
La Costituente e la Costituzione della Repubblica Italiana
Le elezioni del 18 aprile 1948
La ricostruzione e gli anni del boom economico
Le unità indicate con saranno, presumibilmente, svolte dopo il 15 Maggio 2016
La docente Maria Egidia Barbero
25
PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA' INGLESE
INSEGNANTE: PROF.SSA ANNA COLOMBO
BUSINESS AND BUSINESS COMMUNICATION
FOREIGN TRADE TERMS
Incoterms
PAYMENT IN FOREIGN TRADE
Risk assessment, open account, bank transfer, clean bill collection, documentary
collection, letter of credit and payment in advance
Documents in foreign trade
Emerging markets: newly industrialized countries
TRADE DOCUMENTS
Order forms, online orders, the invoice
CUSTOMS PROCEDURES
Trade within the EU
International trade outside the EU
Economic integration
CLIL
BANKING
Banking today,
Remote banking
Banking services to business: current accounts, deposit accounts, foreign currency
accounts, overdrafts, leasing, factoring, forfeiting, confirming
The Stock Exchange
INSURANCE
Types of business insurance
Marine insurance
TRANSPORT
Types and choice of transport
Transport by land
Transport by air
Transport by water
BUSINESS CORRESPONDENCE
Enquiries and replies to enquiries
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Orders and conditional orders
Replies to orders
Modification or cancellation of orders
Complaints and adjustments
BUSINESS CONVERSATION
Telephone enquiries and replies
Ordering on the phone
Telephone replies to orders
Complaining
CULTURAL CONTEXT
THE INDUSTRIAL REVOLUTION IN BRITAIN
Definition, causes, development and consequences
Extracts from Charles Dickens’novels: “ Oliver wants some more - Oliver Twist*;
“Coketown” – Hard Times*.
A film: scenes from Oliver Twist
THE GREAT DEPRESSION
The Wall Street Crash
The New Deal
An Economist: John Maynard Keynes, an article from TIME magazine, 29 March
1999*
NORTHEN IRELAND
A troubled past
The Good Friday Agreement
A poem: Easter 1916 by William. Butler Yeats*
A film: Michael Collins
UK AND WARS
World War I: causes, development and effects
“There is nothing worse than war” an extract from A Farewell to Arms by Ernest
Hemingway*
“Dulce et decorum est”, a poem by Wilfred Owen*
World War II: key dates and facts.
“Refugee Blues”, a poem by Wystan Hugh Auden**
Extracts from two famous speeches:
W. Churchill and The Battle of Britain, BBC Broadcast, June 1940;*
President Harry S. Truman on the atomic bomb, Report to the American Congress,
Aug. 6, 1945*
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An article from TIME magazine: “The men who dropped the bomb” August 1,
2005**
A documentary film: “The night will fall” by Alfred Joseph Hitchcock, 1945**
A film : Pearl Harbour.**
CLIL
ECONOMICS
Adam Smith: the father of Economics
John Maynard Keynes
Milton Friedman and John Kenneth Galbraith**
Three Nobel laureates**
LANGUAGE IMPROVEMENT
During the year the students have had the chance to watch regularly international
news on the BBC and read some articles from TIME International magazine, to keep
updated on world events.
Besides they have practiced to improve their communiticative skills: reading,
listening, speaking and writing while working on their text book.
Writing business letters has been part of the program.
SOURCES:
Margherita Cumino, Philippa Bowen, Next Generation Business in the digital age,
Petrini editore 2013
Several photocopies from books and TIME magazine*.
BBC world service channel.
Trezzo sull'Adda, 23rd April 2016 Prof.ssa Anna Colombo
NB: Gli argomenti svolti dopo il 15 maggio sono contrassegnati con un doppio
asterisco.**
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PROGRAMME DE FRANCAIS CLASSE V C RIM
COMMERCE
• Unité 5:Le transport et les assurances
• La demande de tarifs de transport, la réponse à une demande de tarifs de
transport, la demande de tarifs d’assurance, la réponse à une demande de tarifs
d’assurance, la demande de livraison anticipée, la réponse à une demande de
livraison anticipée, la réclamation pour retard de livraison, la réponse à une
réclamation pour un retard de livraison, la réclamation pour des articles
endommagés, la réponse à une réclamation pour des articles endommagés, la
réclamation pour des articles non conformes, la réponse à une rèclamation pour
des articles non conformes, la déclaration d’un sinistre, la résilition d’un
contrat d’assurance.
• Unité 6: La réclamation
• La reclamation suite à une erreur de facturation, la réponse à une reclamation
due à une erreur de facturation, la demande de prorogation d’échéance, la
réponse à une demande de prorogation d’échéance, la demande de prorogation
de tarifs, la résponde à une demande de prorogation de tarifs, demande de
paiement, la résponse à une sollecitation de paiement, le rappel de paiement, la
résponse à un rappel de paiement.
• Unité 7: Les échanges
• La demande de renseignements à la Chambre de Commerce, la résponse à une
demande de renseignements, la lettre d’un fornisseur, la résponse d’un
fornisseur, la recherche d’un acheteur, la résponse d’un acheteur, l’envoi d’un
contrat de distribution, la résponse à une offre de contrat de distribution, l’offre
de contrat de franchise, la résponse à une offre de contrat de franchise.
GRAMMAIRE
• Le plus-que-parfait
• Le gérondif
• Les adjectifs nouveau, fou, mou, vieux, beau
• Le present continu, le future proche et le passé recent
• Les expressions de cause
• L’hypothèse
• Les prépositions de lieu
• Le subjonctif présent
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COMMUNICATION
• Dire: pour exposer un problème, pour répondre
• Ecrire: pour se référer à un échange précédent, pour demander, pour
réclamer, pour déclarer, pour répondre
• Dire: pour payer une facture, pour reclamer au téléphone, pour répondre
• Ecrire: pour se référer à un échange précédent, pour demander, pour
réclamer, pour solliciter et rappeler, pour répondre, pour expliquer
• Dire: pour convaincre, pour répondre
• Ecrire: pour demander, pour rechercher des fournisseurs/acheteurs, pour
proposer, pour répondre
THEORIE
• La logistique et les transports
• Le contrat de transport
• L’assurance
• Les circuits de distribution
• Les différents types de distribution
• La douane
• L’importation
• L’exportation
• Les Incoterms
• La recherche d’emploi
• Le recrutement
• Les différents types de contrats de travail
CIVILISATION
• La France centrale
• Le Midi
• La France Atlantique
• La France d’outre-mer
• Quelques informations sur: Guadeloupe, Martinique, Clipperton,
Polynésie française, Guyane, Mayotte, les îles Eparses, Réunion, les
TAAF, la Nouvelle-Calédonie, Wallis-et-Futuna et Saint-Pierre-et-
Miquelon
• Les secteurs de l’économie franaiçse: le secteur primaire, le secteur
secondaire, le secteur tertiaire
• Histoire: la V° République, Mai 1968, Les Trente Glorieuses, le 8 mai,
La seconde guerre Mondiale*
COMMERCE EN ACTION
Domitille Hatuel
Francais Objectifs Specifiques
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Materia: LINGUA SPAGNOLA Docente: prof.ssa Denise PARONI
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Testo in adozione: L. Pierozzi, ¡TRATO HECHO!- El español en el mundo de los negocios, 2014, Zanichelli.
LINGUA:
Repaso de los principales tiempos del Indicativo
Uso de los tiempos pasados del Indicativo
Revisión de Presente de Subjuntivo
Morfología y Uso del Condicional Simple y Compuesto
Expresar hipótesis y Probabilidad
Expresar opiniones, deseos y sentimientos
Principales conectores y uso
COMMERCIO:
Saper presentare e dare informazioni su un’azienda classificandola Lessico legato all'azienda e all'ufficio Struttura base di una lettera commerciale Saper rispondere a una domanda di lavoro Il colloquio di lavoro Lettera di presentazione Il curriculum vitae Conoscere e saper descrivere l’organigramma di un’azienda Lanciare e promuovere un prodotto sul mercato La pubblicità e l'analisi degli annunci Il Marketing Il commercio e la distribuzione Il Commercio equo e solidale CULTURA: La geografia della Spagna Madrid e Barcellona: luoghi di interesse e caratteristiche principali delle due città Lo Stato Spagnolo e le comunità autonome Le lingue in Spagna Il sistema educativo spagnolo L'economia spagnola: principali settori produttivi e principali imprese L'attuale crisi economica: cause e conseguenze La guerra civile spagnola: cause e svolgimento
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Visione del film "La lengua de las mariposas"
Analisi dei manifesti di propaganda dei due schieramenti
Il Franchismo: caratteri salienti e fasi
Argentina: Desaparecidos y Terrorismo de Estado
La figura di Vera Vigevani Jarach e le Madres de Plaza de Mayo
Visione del film "Kamchatka"
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PROGRAMMA DI DIRITTO
PROF.SSA PREZZATI MARIA GIOVANNA
II soggetti del diritto commerciale internazionale Il commercio ed il diritto internazionale; il diritto commerciale internazionale; i soggetti del diritto commerciale internazionale: gli Stati - organi ed enti di intervento dello Stato italiano nel commercio internazionale (il Ministero dello Sviluppo Economico, le Regioni, le Camere di Commercio, l’ Agenzia ICE, la SACE spa, la SIMEST spa); le organizzazioni internazionali intergovernative (WTO, FMI, WBG: BIRS, IDA, SFI; UE, OCSE, UNIDROIT, UNCTAD) e non governative (la Camera di commercio internazionale); Le imprese Le fonti del diritto commerciale internazionale Fonti interne: la Costituzione, il Codice Civile, il Diritto Internazionale Privato; Fonti comunitarie primarie: i trattati istitutivi modificativi e di adesione UE; fonti comunitarie derivate: atti unilaterali (regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri); atti convenzionali (accordi internazionali ed interistituzionali); Fonti complementari: norme del diritto internazionale, la giurisprudenza della Corte, i principi generali del diritto; Fonti interstatuali: le consuetudini, i trattati; fonti non statuali: lex mercatoria, i principi UNIDROIT. Le imprese e le iniziative internazionali Importazioni ed esportazioni dirette ed indirette; gli accordi di collaborazione interaziendali: licensing, franchising, piggy back, joint venture; insediamenti produttivi all’estero: acquisizioni e investimenti greenfield. I contratti commerciali internazionali Il contratto commerciale internazionale: contratto internazionale, fonti normative, elementi di estraneità; il contratto di compravendita internazionale: oggetto del contratto, legge applicabile (legge comunitaria, Convenzione di Vienna, principi UNIDROIT), le parti e i loro obblighi, contenuti del contratto di compravendita internazionale (condizioni di vendita, modello di contratto, clausole contrattuali), termini di consegna delle merci, internazionalità, cautele; contrato di trasporto/spedizione internazionali: oggetto del contratto, legge applicabile, le parti ed i loro obblighi, internazionalità, cautele, adempimenti doganali e documenti legati al trasporto, il regolamento dei crediti esteri, le garanzie, l’ assicurazione ed il finanziamento delle esportazioni; contratto di agenzia, contratto di distribuzione, contratto di franchising, contratto di joint venture: oggetto dei contratti, leggi applicabili, le parti ed i loro obblighi, internazionalità, cautele. La regolamentazione dei rapporti internazionali
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La relazione tra Stati e l’ ordine internazionale; controversie internazionali fra Stati; Tribunali internazionali e Corte internazionale di giustizia; Corte di giustizia europea. Le controversie internazionali in ambito contrattuale Gli elementi di un contratto internazionale: legge applicabile, contratti tipo, forma, lingua ed organo competenza; rimedi alle controversie internazionali: rimedi classici (azione giudiziaria, arbitrato) rimedi alternativi (negoziazione, mediazione, conciliazione, revisione); l’ arbitrato commerciale internazionale:
contenuto, fonti normative, tipi di arbitrato, clausola compromissoria ed il compromesso, requisiti degli arbitri, la Camera di commercio in Italia, i soggetti arbitrali internazionali, vantaggi e svantaggi del sistema arbitrale. La normativa a tutela del consumatore Le fonti normative della tutela dei consumatori: fonti nazionali (Legge n. 281 del 30/07/1998, Codice del consumo e successive integrazioni e modifiche); fonti comunitarie (trattati comunitari, regolamenti comunitari, direttive comunitarie; fonti internazionali; soggetti del rapporto di consumo, il diritto all’ informazione: informazione sui prodotti alimentari, indicazioni minime dei prodotti e dei prezzi; le pratiche commerciali; la pubblicità; le televendite. I contratti del consumatore Gli accordi contrattuali con il consumatore: principi generali; clausole vessatorie ed azione inibitoria; contratto di credito al consumo: contenuto, soggetti, caratteristiche ed elementi del contratto; i contratti negoziati fuori dai locali commerciali ed i contratti a distanza: contenuto, diritto all’ informazione, diritto di recesso, obblighi del consumatore, registro pubblico delle opposizioni; commercio elettronico: principi, obblighi informativi, esclusioni, codici di condotta, controversie; pacchetti turistici: contenuto, risarcimento e responsabilità. La tutela dei consumatori La sicurezza dei prodotti: prodotto sicuro e prodotto pericoloso, produttore e distributore e loro obblighi, amministrazioni competenti e misure amministrative, il RAPEX; responsabilità per danni da prodotti difettosi: prodotto difettoso, responsabilità oggettiva e solidale, esclusione di responsabilità, onere della prova; vendita dei beni di consumo: conformità, difetto di installazione e di conformità, diritti dei consumatori, garanzie; accesso alla giustizia: tutela individuale e collettiva, legittimazione ad agire, azione collettiva, azione di classe.
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PROGRAMMA DI RELAZIONI INTERNAZIONALI
PROF.SSA PREZZATI MARIA GIOVANNA
Il soggetto economico pubblico nel sistema economico IL ruolo dello Stato e della finanza pubblica; Scienza delle finanze ed economia pubblica; il sistema liberista e la finanza neutrale; il sistema collettivista; il sistema misto e la finanza funzionale; il soggetto economico pubblico; le diverse funzioni dell’ intervento del soggetto pubblico nell’ attività economica; gli strumenti di intervento: interventi economici diretti, interventi di regolamentazione normativa del mercato, interventi di politica economica. L’ intervento pubblico diretto e la regolamentazione del mercato L’ intervento diretto del soggetto pubblico: beni pubblici demaniali, beni pubblici patrimoniali, le imprese pubbliche; la regolamentazione dei mercati. La politica economica Gli obiettivi della politica economica: stabilità economica, sviluppo, occupazione, lotta all’ inflazione, aggiustamento della bilancia dei pagamenti; gli strumenti della politica economica: la politica fiscale, la politica monetaria, la politica valutaria, la politica dei redditi; l’ influenza della Uem sulla politica economica. La politica economica internazionale La politica commerciale; le barriere commerciali tariffarie e non tariffarie; il fenomeno dell’ integrazione economica; la politica commerciale dell’ UE; gli accordi commerciali della Ue con il resto del mondo. Il fenomeno della spesa pubblica Il concetto di spesa pubblica; classificazione della spesa pubblica; l’ espansione della spesa pubblica; il problema del controllo della spesa pubblica; effetti positivi e negativi della politica della spesa pubblica. La spesa sociale Lo Stato sociale; la previdenza sociale; il sistema pensionistico; le prestazioni previdenziali a sostegno del reddito; assicurazione contro infortuni e malattie professionali; assistenza sanitaria; assistenza sociale. Le entrate pubbliche Le entrate pubbliche e le tre grandi fonti di entrate pubbliche: prezzi, prestiti, tributi; classificazioni di entrate pubbliche; i tributi e tipi di tributi; gli indicatori della misura delle entrate pubbliche; le entrate pubbliche come strumento di politica economica. Le imposte L’ imposta: presupposto ed elementi dell’ imposta; i diversi tipi di imposta: dirette ed indirette (pregi e difetti delle imposte dirette ed indirette), reali e
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personali, generali e speciali, proporzionali, progressive e regressive; i diversi tipi di progressività di imposta: continua, per detrazioni, per classi, per scaglioni ; i principi giuridici di imposta: generalità, uniformità, progressività; gli effetti macroeconomici dell’ imposta: evasione fiscale, elusione, rimozione, traslazione, ammortamento e diffusione. La politica di bilancio La programmazione della politica economica; tipologie di bilancio: preventivo e consuntivo, preventivo di cassa e di competenza; i principi del bilancio preventivo italiano; le fasi del processo di bilancio: fase di programmazione (Def), fase della manovra finanziaria (legge di stabilità e legge di bilancio, modifica art.81 Cost. e legge n. 243/2012), fase di gestione di bilancio; le classificazioni del bilancio dello Stato: bilancio decisionale e gestionale; i saldi del bilancio: risparmio pubblico, saldo netto da finanziare, indebitamento netto e ricorso al mercato; i controlli sulla gestione e sulle risultanze di bilancio; esecuzione del bilancio; il disavanzo pubblico e le politiche europee; la politica di bilancio; la spending review; dal centralismo al federalismo fiscale(la legge delega n. 42/2009; il Patto di stabilità interno; il bilancio dell’ UE. Il sistema tributario Il sistema tributario; la dichiarazione dei redditi; modelli in vigore; il controllo sulle dichiarazioni. Irpef Caratteri dell’ Irpef; categorie di reddito; determinazione dell’ imposta. Ires e la tassazione del reddito di impresa Caratteri dell’ Ires e determinazione della base imponibile; società di capitali e la doppia tassazione; determinazione del reddito di impresa; la tassazione dei gruppi societari; casi particolari di tassazione. Le imposte indirette Le imposte indirette erariali: imposte sugli affari, le imposte sulla produzione, monopoli e lotto; Iva: soggetti passivi ed operazioni Iva, volume d’ affari, aliquote Iva, obblighi del contribuente; Iva e le operazioni internazionali; Iva ed evasione. Le imposte locali Irap; Iuc Accertamento e rapporti con il fisco Attività di accertamento; i diversi tipi di controllo; tipologie di accertamento; rapporti tra contribuente e fisco; Statuto del contribuente
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PROGRAMMA ECONOMIA AZIENDALE
DOCENTE: M. Grazia Sironi
Il lavoro svolto durante l’anno ha avuto come obiettivo l’acquisizione delle
competenze, delle conoscenze e delle abilità di indirizzo previste dalle
disposizioni ministeriali e si è basato sui Moduli e sulle Unità di seguito indicate.
MODULO 1: COMUNICAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA
Unità 1: Bilanci aziendali
1. Il bilancio d’esercizio
2. Il sistema informativo di bilancio
3. La normativa sul bilancio
4. Principi di redazione del bilancio
5. Le componenti del bilancio d’esercizio civilistico
6. Lo Stato Patrimoniale
7. Il Conto economico
8. La Nota integrativa
9. Il bilancio in forma abbreviata
10. La relazione sulla gestione
11. I principi contabili internazionali
Unità 2: Analisi per indici
1. L’interpretazione del bilancio
2. Le analisi di bilancio
3. Lo Stato patrimoniale riclassificato
4. I margini della struttura patrimoniale
5. Il Conto economico riclassificato
6. I principali indici di bilancio
Unità 3: Analisi per flussi
1. I flussi finanziari e i flussi economici
2. Le fonti e gli impieghi
3. Il Rendiconto finanziario
4. Le informazioni desumibili dal Rendiconto finanziario delle
variazioni di PCN
MODULO 2: CONTABILITA’ GESTIONALE
Unità 1: Metodi di calcolo dei costi
1. La classificazione dei costi (effettivi, standard, variabili, fissi,
specifici, comuni, generali, diretti, indiretti, cessanti, emergenti, di
produzione, di vendita, amministrativi, finanziari, tributari,
preventivi, consuntivi)
2. La contabilità a costi diretti
3. La contabilità a costi pieni
4. Il calcolo dei costi basato sulle attività (ABC)
5. I costi congiunti
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6. I costi standard
Unità 2: Scelte aziendali di breve termine
1. L’accettazione di un nuovo ordine
2. Il mix produttivo
3. L’eliminazione dei prodotti in perdita
4. Il make or buy
5. La convenienza delle scelte internazionali di breve periodo
6. La break even analysis
7. La valutazione delle rimanenze
8. L’efficacia e l’efficienza aziendale
MODULO 3 :STRATEGIA, PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
AZIENDALE
Unità 1: Strategie aziendali
1. Il concetto di strategia
2. La gestione strategica
3. L’analisi SWOT
Unità 2: Pianificazione e controllo di gestione
1. La pianificazione strategica
2. La pianificazione aziendale
3. Il budget
4. L’articolazione del budget
5. I budget settoriali
6. Il budget degli investimenti fissi
7. Il budget finanziario
8. Il budget economico e il budget patrimoniale
9. Il controllo budgetario
10. L’analisi degli scostamenti
11. Il reporting
MODULO 4 : PIANI STRATEGICI
Unità 1: Marketing plan
1. Il piano di marketing
2. L’articolazione del marketing plan
3. La definizione delle strategie e degli strumenti
4. La realizzazione del piano e il controllo dei risultati
Unità 2: Business plan
1. La pianificazione delle nuove iniziative imprenditoriali
2. La determinazione del processo di nascita di un’impresa
3. I soggetti destinatari del business plan
4. L’articolazione del business plan
5. L’introduzione al business plan
6. La ricerca delle informazioni
7. Il contesto competitivo: analisi del settore e della concorrenza
8. Il contesto competitivo: L’analisi di mercato
9. La struttura tecnico operativa
10. L’analisi quantitativo-monetaria
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11. Le considerazioni conclusive al piano di business
Unità 3: Business plan per l’internazionalizzazione
1. La pianificazione delle iniziative all’estero
2. L’analisi del Paese
3. La scelta di localizzazione
4. L’analisi del settore
5. L’analisi del mercato
6. La struttura tecnico operativa
7. L’analisi quantitativo-monetaria e le conclusioni
TESTO: Astolfi, Barale, Nazzaro & Ricci, IMPRESA E MERCATI INTERNAZIONALI
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Docente: Roberta Colombo
Materia: MATEMATICA
Testi in adozione: M. Bergamini - A. Trifone, CORSO BASE ROSSO di MATEMATICA - Vol 4, Ed.
Zanichell M. Bergamini - A. Trifone, CORSO BASE ROSSO di MATEMATICA - Vol 5, Ed.
Zanichell
RIPASSO Elementi di geometria analitica Funzioni reali di una variabile reale - Dominio. - Derivate. - Massimi e minimi.
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI - Funzioni in 2 : definizione di funzione reale di due variabili reali. - Dominio e codominio delle funzioni di due variabili. - Rappresentazione geometrica delle funzioni di due variabili : linee di
livello. - Derivata di una funzione in due variabili
o Derivate parziali delle funzioni di due variabili o Interpretazione geometrica delle derivate parziali di una funzione
z=f(x;y) – Equazione del piano tangente o Derivate parziali degli ordini superiori . Derivate seconde :
teorema di Schwarz. (senza dimostrazione).
MASSIMI E MINIMI - Generalità sui massimi e minimi di funzioni a due variabili. - Ricerca di massimi e minimi liberi:
o Condizione necessaria per l’esistenza di estremi liberi o Condizione sufficiente per l’esistenza di estremi liberi ( il
determinante Hessiano ). - Massimi e minimi vincolati.
o Ricerca di estremi vincolati riconducendo il problema alla ricerca di max./min. di funzioni in una variabile (metodo di sostituzione)
o Ricerca di max/min vincolati con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
( i teoremi sono stati studiati senza dimostrazione)
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APPLICAZIONI DELL’ANALISI ALL’ECONOMIA ( per funzioni in una variabile) Domanda:
o Legge della domanda o Rappresentazione grafica della funzione di domanda secondo
vari modelli ( lineare, parabolico, esponenziale ed iperbolico) o L’elasticità della domanda: coefficiente di elasticità d’arco e
puntuale o Domanda anelastica, domanda elastica e domanda rigida.
- Offerta: o Legge dell’offerta o Rappresentazione grafica della funzione di offerta secondo il
modello lineare e parabolico. - Equilibrio tra domanda e offerta:
o Mercato in regime di concorrenza perfetta o Determinazione del prezzo di equilibrio
- Costi di produzione: o Costi fissi e costi variabili o Costo totale. Costo medio o unitario. Costo marginale
(modello lineare e parabolico) o Il confronto fra costo marginale e costo medio.
- Ricavo: o Il ricavo in un mercato di concorrenza perfetta o Il ricavo in un mercato monopolistico o Il ricavo medio e il ricavo marginale.
- Profitto: o La funzione profitto o Interpretazione grafica. (Diagramma di redditività e break even
point) RICERCA OPERATIVA - Finalità e metodi della ricerca operativa - Classificazione dei problemi di scelta - Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati:
o Problemi di scelta nel continuo in una variabile o Problemi di scelta nel continuo in due variabili con
funzione obiettivo assegnata o Problemi di scelta tra più alternative
- Problema delle scorte -
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Valerio Vanni
Obiettivi
Educativo-formativi
Disponibilità al lavoro e alla collaborazione attiva, impegno nel portare a termine il
lavoro assegnato, raggiungimento di autonomia nel lavoro, conoscenza dei propri
limiti attraverso la consapevolezza dei propri mezzi, capacità di lavorare sia
individualmente che in gruppo, capacità di riflessione critica, capacità di esprimere
giudizi, capacità di rielaborazione creativa.
Didattici
Potenziamento fisiologico, rielaborazione degli schemi motori, conoscenza e pratica
delle attività sportive consolidamento del carattere e sviluppo della socialità e del
senso civico e nozioni principali sull’avviamento motorio Il consolidamento del
carattere e sviluppo della socialità e del senso civico e le informazioni fondamentali
sulla tutela della salute
avviamento motorio generale e specifico pratico e teorico miglioramento delle qualità
motorie di base.
Contenuti
Atletica leggera: perfezionamento del proprio ritmo di corsa di fondo, conteggio
pulsazioni cardiache e distribuzione dello sforzo nel tempo, getto del peso, salto in
alto, salto in lungo, corsa veloce,tennis tavolo, badminton.
sport di squadra: pallavolo, basket 3 contro 3, calcio a 5.
adesione al progetto Homo Sapiens relativo a tornei scolastici ed extra scolastici di
pallavolo, calcio a 5, nuoto, sci e /o snowboard, basket, badminton, tennis tavolo e
atletica, principali regole sportive dei giochi praticati, arbitraggio.
La parte teorica riguarda: riconoscimento stato di coscienza e di incoscienza, primo
intervento in caso di coscienza, primo intervento in caso di incoscienza, le ferite:
tipologia e primo trattamento,epistassi, fratture, distorsioni, lussazioni.
Metodi e strumenti
Si è usato il metodo globale e a volte anche quello analitico utilizzando i piccoli e
grandi attrezzi, la palestra della scuola, la corsa in ambiente naturale, gli allenamenti
a circuito.
Verifiche
Test fisici su forza, flessibilità e velocità nel 1° qd, conoscenza del gesto sportivo
pratico e teorico, partecipazione alle lezioni pratiche, collaborazione all’interno della
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squadra nel 2° qd, impegno e comportamento dimostrato durante la pratica nelle
lezioni, risultati raggiunti.
La parte teorica è stata svolta e verificata verbalmente principalmente su alcuni
appunti ed in parte sul libro di testo .
I recuperi sono stati eseguiti in itinere durante l'intero anno scolastico.
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Programma di Religione cattolica
Classe V^ C
Insegnante: Vimercati Nausica
Testo: L. Solinas, Tutti i colori della vita, SEI.
PRIMA TAPPA
Progetto A SCUOLA DI LIBERTA’ (Ha partecipato l’intera classe)
1. Il carcere nella mente degli alunni (Questionario che ha aperto ad un dialogo in
classe)
2. Film “Le ali della libertà”
3. Ascolto di alcune testimonianze di detenuti (DVD)
4. Lettura di articoli della rivista Ristretti Orizzonti di Padova
5. Lezione di vita al carcere di Bollate. Visita di parte della struttura e dialogo con
alcuni detenuti.
SECONDA TAPPA
Etica: il problema della scelta
1. La morale cristiana, ovvero il decalogo: obiettivi e contenuti
Etica applicata alla vita quotidiana: l’etica della vita (o bioetica)
2. La bioetica. Una “scienza” in difesa della vita dell’uomo: excursus breve
sull’origine e sullo stato attuale del dibattito bioetico; alcune coordinate di
principio e di metodo
3. Problemi di bioetica applicata: etica della vita nascente (aborto e fecondazione
assistita); etica della vita morente (eutanasia e “testamento biologico”); le
frontiere della genetica.
EXURSUS
Tema etico: la giustizia
- Film “Le ali della libertà”.
Tema bioetico: fecondazione in vitro
- Film “La custode di mia sorella.
- Film "Non è mai troppo tardi".
-
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SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ITALIANO Classe: V C RIM 12 Maggio 2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
1. Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io
un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e
in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata
come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere
l’effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal
mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio
scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò
l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente
lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso
avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce,
nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale,
un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo,
e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri
contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva
cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa)
si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I
furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta
secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho
trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho
letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa
(eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un
certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta
nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il
nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste
«istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla
esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e
avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire
dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli
e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11
giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro
«antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali,
cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […]
Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo
era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la
sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile
d’ogni esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata
morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
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2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da
cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una
tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
2. Argomento: Amore, odio, passione.
AMBITO SOCIO - ECONOMICO
3. Argomento: Migrazioni
AMBITO STORICO - POLITICO
4. Argomento: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
5. Argomento: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO
6. Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili
cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite
dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
7. “«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino,
un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […]
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per
ogni bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio
diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per
aver rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue
opinioni in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti
internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176
del 27 maggio 1991..
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2. Amore, odio, passione DOCUMENTI
. G. KLIMT, Il bacio, 1907-08
G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917
P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di
stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’
tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza
pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un
cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai
pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano
perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e
andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi
sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa
lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad
andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima
vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le
braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra
verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio
supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli
poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare
Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai
soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava,
non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella
passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data
una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco
dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe
dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
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3. MIGRAZIONI. DOCUMENTI
Gli umani hanno le gambe. La capacità di spostarsi da un luogo all' altro è intrinseca alla nostra natura ed è una
prerogativa preziosa per adattarsi e migliorare le condizioni di vita. Per i cacciatori e raccoglitori fu vitale
strumento di sopravvivenza; per gli agricoltori un mezzo per sfruttare le potenzialità del territorio e per scambiare
i prodotti della terra; per i mercanti un'abituale necessità. M. Livi Bacci, In cammino. Breve storia delle migrazioni, Il Mulino, Bologna 2010
Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuoI dire non essere soli, sapere che nella
gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile
starci tranquillo [ ... ]. Nuto che, in confronto a me, non si è mai allontanato dal Salto, dice che per farcela a vivere
in questa valle non bisogna mai uscirne.
C. Pavese, La luna e i falò, Mondadori, Milano 1979)
Ma perché devi ripartire sempre, eh, pa'? Psè?" Mio padre non rispose subito. Allora io aggiunsi: "Non stai bene
qui con noi?"
Lui mi prese la faccia tra le mani e mi guardò dritto negli occhi. Disse con una voce profonda, quasi commossa:
"Immagina che un uomo senza scrupoli, un bagasciaro nato, ti punta la pistola alla tempia e ti dice: 'O parti o
premo il grilletto!'. Tu che fai?"
Aspettò invano una risposta che non volevo, non potevo dargli.
"Parti" si rispose da solo. "Parti, naturalmente, come sono partito io e tanti giovani del paese, ché non avevamo
scampo. Il lavoro di contadino, con quel poco di terra che abbiamo, ci bastava a malapena per non morire di
fame" [ ... ].
"Per questo sono partito" disse, "per questo non posso ritornare per sempre. Se torno chi li manda i soldi a
Elisa per l'università? Che ci mangiamo, se ritorno, capocchie?"
C. Abate, La festa del ritorno, Mondadori, Milano 2014
In Italia, a qualche anno dalla fine della guerra, le cose si erano messe male. Si veniva instaurando un regime che
consideravo nefasto, e il panorama culturale mi sembrava particolarmente deprimente. Si sentiva nell'aria
l'arretratezza della nostra cultura tradizionale. [ ... ] Ero convinto invece che fuori ci fosse un mondo migliore,
migliore non solo di qualche grado ma incomparabilmente. E la chiave era la cultura europea moderna, per brevità
avrei detto della Francia e dell'Inghilterra.
L. Meneghello, Il dispatrio, BUR, Milano 2000
Tutte le società producono stranieri: ma ognuna ne produce un tipo particolare, secondo modalità uniche e irripetibili. Se si definisce «straniero» chi non si adatta alle mappe cognitive, morali o estetiche del mondo e con la sua semplice presenza rende opaco ciò che dovrebbe essere trasparente; se gli stranieri sono persone in grado di sconvolgere i modelli di comportamento stabiliti e costituiscono un ostacolo alla realizzazione di una condizione di benessere generale; se compromettono la serenità diffondendo ansia e preoccupazione e fanno diventare seducenti esperienze strane e proibite [ ... ], se, infine, provocano quello stato di incertezza che è fonte di inquietudine e smarrimento - allora tutte le società conosciute producono stranieri.
(Z. Bauman, La società dell'incertezza, Il Mulino, Bologna 1999)
Il 24 ° stato più popoloso del mondo non esiste: è il paese fantasma del popolo dei rifugiati, la patria senza confini
degli sfollati e dei richiedenti asilo, degli apolidi per causa di forza maggiore e dei sopravvissuti in fuga. Sono 60 milioni di persone, 8,3 milioni più di un anno fa, 23 milioni più di dieci anni fa. Non sono mai stati così tanti, e non sono mai state così poche le persone che riescono finalmente a tornare in ciò che rimane della loro casa. È la sconcertante realtà raccontata dai numeri, dalle voci e dalle storie del rapporto annuale dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati. [ ... ] Ogni 122 abitanti della Terra, uno è diventato un profugo, e in maggioranza (51 %) si tratta di bambini. [ ... ] Nella classifica dei paesi ospitanti, al primo posto è salita la Turchia 1,59 milioni di perso-ne), seguita dal Pakistan (1,51 milioni) e dal Libano (1,15), dall'Iran, dall'Etiopia e dalla Giordania. E se guardiamo al rapporto tra rifugiati e cittadini, il primato della mano tesa va al Libano: 232 rifugiati ogni mille abitanti, quasi uno su quattro.
(P.G. Brera, Il rapporto annuale sui profughi, «la Repubblica»)
A Tripoli ho vissuto quasi un mese nel quartiere dei somali. Tutti noi tahrib [immigrati] somali ed etiopi in attesa di imbarcarci per l'Italia stavamo in una decina di palazzine addossate le une alle altre, nello stesso quartiere, a est della città. Un quartiere brutto e sporco, da clandestini e topi di fogna quali eravamo. Ma l'arrivo a Tripoli dal primo istante è stato una liberazione. Non avrei mai più visto il deserto per il resto della mia vita, di questo ero sicura. Non c'era niente che avevo odiato di più del deserto. Il deserto, se ci passi mesi, ti entra nelle ossa, ti entra nel sangue, nella saliva, non te lo togli più di dosso. [ ... ] Ma la cosa peggiore è che il deserto ti annulla l'anima, ti cancella i pensieri.
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(G. Catozzella, Non dirmi che hai paura, Feltrinelli, Milano 2014)
Come recluto i migranti? Ho cinque persone in giro per la Tunisia che mi cercano i clienti [ ... ]. lo da questo affare devo ricavare il più possibile. [ ... ] Qui, durante la rivoluzione del 2011, era un macello: venivano da tutto il paese, dopo essersi venduti ogni cosa. Tutti volevano partire, tutti volevano andare a Lampedusa. Non pensate che sia facile, per fare questo business bisogna essere coraggiosi. Non si deve avere paura della polizia, non si può temere il carcere. [ ... ] Qui la mia parola è sempre l'ultima altrimenti ti massacro di botte, chiaro? Con me non si negozia.
(A. Di Nicola, G. Musumeci, Confessioni di un trafficante di uomini, Chiarelettere, Milano 2014) 4. Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà.
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che
modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso
che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o
restringono.
Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei
profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e
della scienza.
Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la
civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa.
È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare
tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei
confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia
e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la
democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle
varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi
gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze
e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione
di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano
lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del
mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno
crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del
Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono
celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di
esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per
l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad
affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.
Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la
fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti,
non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle
coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»
Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra
regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme.
L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per
l’Unione europea.
Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione
europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle
coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso
beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante
ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di
sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...]
Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi
interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di
una
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zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un
obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è
imprescindibile.
Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di
maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e
culturali più approfonditi.»
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania,
Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli
affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
5. Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.
originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si
insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per
il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno
concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto
solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di
studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un
credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse
materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso
l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza
neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba
o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora
scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero
sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul
serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più
che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse
disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere
l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a
considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono
mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo
del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che
alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello
che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un
futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della
conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi
multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di
distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro
coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri
valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa
bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe
essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni
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in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e
l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le
applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio.
Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere
conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
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ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO …………
I.T.C. “JACOPO NIZZOLA” Trezzo s/Adda
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA D’ITALIANO
(1^ PROVA ESAME DI STATO)
CANDIDATO: _____________________________________________ Classe Quinta sez C
PROVA DI TIPO A
ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio
1. Comprensione e interpretazione e del testo. (da 0 a 3)
2. Analisi e commento del testo:
correttezza e proprietà nell’uso della lingua;
conoscenza dell’argomento scelto;
conoscenza del quadro di riferimento generale dell’argomento scelto.
(da 0 a 2)
(da 0 a 2)
(da 0 a 2)
3. Approfondimenti. (da 0 a 3)
4. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 3)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15
PROVA DI TIPO B
ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio
1. Adeguatezza alla tipologia testuale. (da 0 a 2)
2. Ricchezza e correttezza informativa. (da 0 a 6)
3. Coerenza logica e coesione generale. (da 0 a 3)
4. Padronanza stilistica (capacità di usare registro e lessico adeguati
alla tipologia testuale scelta).
(da 0 a 1)
5. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 3)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15
PROVA DI TIPO C – D
ELEMENTI DI VALUTAZIONE Valore Punteggio
1. Attinenza alla traccia. (da 0 a 2)
2. Correttezza delle informazioni. (da 0 a 3)
3. Ricchezza argomentativa. (da 0 a 3)
4. Coerenza logica e coesione generale. (da 0 a 3)
5. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica. (da 0 a 4)
VALUTAZIONE COMPLESSIVA 15
Il docente
………………………………….
52
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA 2° PROVA SCRITTA LINGUA INGLESE, prevista per il giorno 27 maggio ‘16
Cognome e nome del candidato:__________________________________________
ELEMENTI DI VALUTAZIONE Punteggio
1. Comprensione del testo
ottima 3
sufficiente 2
povera 1 Totale / 3
2. Produzione scritta
l’elaborato risponde in modo completo alla traccia; le idee espresse sono personali, efficaci e approfondite
6
le idee sono lineari e pertinenti c’è coerenza logica
5
l’elaborato risponde alla richiesta anche se alcune idee non sono inerenti
4
l’elaborato risponde parzialmente alla richiesta; solo minima l’elaborazione delle idee
3
povera, poco organica; non è sempre evidenziabile lo sviluppo logico
2
Totale / 6
3. Aspetto morfo-sintattico e lessicale.
corretto dal punto di vista formale; ottima la scelta lessicale
6
alcune imprecisioni e improprietà, ma l’esposizione è nel complesso scorrevole; lessico buono
5
alcuni errori di forma rendono l’elaborato poco scorrevole in alcune sue parti
4
errori morfo-sintattici; lessico solo in parte adeguato
3
numerosi errori di grammatica, di sintassi e di lessico rendono l’elaborato poco chiaro
2 / 1
Totale / 6
Punteggio assegnato /15
53
COPIE DELLE SIMULAZIONI DI
TERZA PROVA
EFFETTUATE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
2015/2016
TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola, max 10 righe )
3 domande per ogni disciplina coinvolta
4 discipline
Durata di entrambe le prove 2 ore e 30 minuti
Le due prove sono state svolte l’11 marzo ed il 29 aprile 2016.
54
1a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
11 marzo 2016
Materie coinvolte: ECONOMIA AZIENDALE
FRANCESE
MATEMATICA
DIRITTO
Durata della prova: 2 ore e trenta minuti
55
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE
1. Leggere il caso aziendale e svolgere quanto richiesto.
Un'impresa industriale produce e vende tre diversi articoli, ALFA, BETA e GAMMA. I dati relativi alla produzione dell’anno 20.. sono i seguenti:
ALFA BETA GAMMA Quantità prodotte e vendute 3.000 2.800 3.400 Prezzo vendita 150 euro 180 euro 115 euro Costo variabile unitario 90 euro 108 euro 48 euro
Costi fissi comuni 480.000 euro
Determinare:
i margini di contribuzione unitario e totale dei tre prodotti;
il risultato economico della produzione;
di quale prodotto e di quante unità conviene incrementare la produzione andando a saturare completamente la capacità produttiva sapendo che attualmente è utilizzata per il 92%.
2. Quali sono le finalità dell’analisi di bilancio? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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3. Indicare le differenze tra lo Stato patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari prima e dopo la delibera di distribuzione dell’utile d’esercizio. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/2016 LINGUA
FRANCESE
Répondez aux questions suivantes en une dizaine de lignes au maximum.
Quels sont les principaux modes de transport des marchandises et leurs avantages et
inconvenients? ________________________________________________________________________________
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Qu'est-ce que le commerce integré? Et ses points de vente?
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Parle de la France atlantique et du Mont Saint Michel. ________________________________________________________________________________
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57
Simulazione terza prova di Matematica
1. Dopo aver definito il dominio di una funzione in due variabili, calcolare il dominio della
seguente funzione:
2. Che cosa è la domanda di un bene economico? Illustrare le caratteristiche generali della legge della domanda e presentare un modello a scelta.
Che cosa s’intende per funzione di vendita? Come si rappresenta graficamente?
3. Spiegare la differenza fra massimi /minimi liberi e vincolati.
Data la funzione determina:
a) i punti massimo/minimo liberi della funzione;
b) i punti massimo/minimo vincolati della funzione con vincolo x – y = 0, con il metodo
che ritieni più opportuno, motiva la tua scelta.
58
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/2016 DIRITTO
1. Definisci la politica interventista nell'economia da parte dello Stato e
gli organi attraverso cui può attuarla. ________________________________________________________________________________________________
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2. Esponi il le caratteristiche e le funzioni dei "carnet ata". ________________________________________________________________________________________________
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3. Riporta brevemente le principali fonti da cui derivano le collaborazioni
fra imprese italiane ed estere. ________________________________________________________________________________________________
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59
2a SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
29 APRILE 2016
Materie coinvolte: ECONOMIA AZIENDALE
FRANCESE
RELAZIONI INTERNAZIONALI
MATEMATICA
Durata della prova: 2 ore e 30 minuti
60
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE
1. Leggere il caso aziendale e svolgere quanto richiesto.
Un’azienda industriale produce due tipi di prodotti A1 e A2 per i quali impiega due materie prime Y e Z. Per il prossimo esercizio le previsioni di vendita sono: per il prodotto A1 vendite mensili di 6.000 unità al prezzo di euro 55 per il primo semestre ed euro 60 per il secondo semestre; per il prodotto A2 vendite mensili di 3.800 unità al prezzo di euro 75 per il primo semestre ed euro 80 per il secondo semestre
A1 B2 COSTO STD Materia prima Y Kg 2 Kg 3 Euro 12 al kg Materia prima Z Kg 1,2 Kg 1,5 Euro 8 al kg
2. Quali sono le finalità dell’analisi di bilancio? …………………………………………………………………………………………………………
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3. Indicare le differenze tra lo Stato patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari prima e dopo la delibera di distribuzione dell’utile d’esercizio. …………………………………………………………………………………………………………
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61
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2015/ LINGUA FRANCESE
Répondez aux questions suivantes en une dizaine de lignes. En quoi consiste l'import-export de marchandises? ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Quelle est la démarche complète pour la recherche d'un travail?
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Parle de la France du Midi, de la Corse et de la Camargue. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
62
Disciplina: Relazioni internazionali 1. Attività finanziaria neutrale e funzionale ______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
________________________________
2. Effetti negativi della politica della spesa pubblica
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
3. Le fasi del processo di bilancio
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
__
63
Simulazione terza prova di Matematica
Dopo aver definito il costo medio e il costo marginale ed il loro significato, illustrare e
commentare l’andamento delle curve del costo medio e del costo marginale nel caso in cui
la funzione di costo totale sia di tipo lineare.
1. Presentare la definizione di derivata parziale prima rispetto alla variabile y.
Determinare il piano tangente della seguente funzione x
xyz
21
12
nel punto P(-1, 1):
2. Che cosa sono il ricavo, il ricavo medio e il ricavo marginale?
Risolvere il seguente problema:
In un mercato monopolistico la domanda di un bene è data da: . Determinare e rappresentare le funzioni del ricavo totale, del ricavo marginale e del ricavo medio. Calcolare per quale quantità il ricavo è massimo e il massimo ricavo.
64
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Cognome e nome del candidato:__________________________________________
Materia:______________________
INDICATORI DESCRITTORI
PUNTEGGIO
Conoscenze
Completo e rigoroso 8
Completo 7
Quasi completo 6
Parziale ma preciso 5
Parziale 4
Carente 3
Gravemente insufficiente 2
Nullo 1 Totale conoscenze
Competenze
Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo coerente e adeguato
4
Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo adeguato
3
Si limita ad elencare correttamente le conoscenze assimilate
2
Elenca in modo inadeguato le conoscenze assimilate
1
Totale competenze
Capacità
Si esprime in modo chiaro e corretto usando la terminologia specifica
3
Si esprime in modo sufficientemente corretto e chiaro
2
Non si esprime in modo corretto 1
Totale capacità
TOTALE
/ 15
65
I.I.S.S. J. NIZZOLA – TREZZO SULL’ADDA
SCHEDA DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA TERZA PROVA
SCRITTA
CANDIDATO/A: ____________________________________ 5a C RIM
MATERIA PUNTEGGIO/15
VALUTAZIONE
MEDIA
COMPLESSIVA
66
IL CONSIGLIO DI CLASSE V C RIM
Italiano/Storia
Maria Egidia
Barbero
L. Inglese Anna Colombo
L. Francese Angelo Pappalardo
L. Spagnola Denise Paroni
Economia aziendale Maria Grazia Sironi
Matematica Roberta Colombo
Diritto/Relazioni
internazionali
Maria Giovanna
Prezzati
Scienze motorie Valerio Vanni
Religione Nausica Vimercati
Per presa visione dei programmi svolti durante il corrente anno scolastico, le firme
dei rappresentatanti di classe:
Martina Cogliati:_________________________
Greta Satta:_______________________________
Trezzo sull’Adda, 13 maggio 2016