RELAZIONE FORESTALE - Lozza · realizzazione ex novo di una pista ciclopedonale con finitura in...

Redattore

19/12/2017

Dottore Agronomo Pasi Valerio

TRASFORMAZIONE D’USO DEL SUOLO CONSISTENTE IN INTERVENTO DI TRASFORMAZIONE PERMANENTE DI BOSCO AI SENSI DELLA L.R. 31/2008 ART.43 E DELLA D.G.R. 27 LUGLIO 2006 N.8/3002.

RELAZIONE FORESTALE

COMUNE DI LOZZA

OPERE E MISURE COMPENSATIVE DELL’IMPATTO TERRITORIALE E SOCIALE – MISURE 41 E 41 BIS. LOTTO 2 : PERCORSI CICLOPEDONALI DEL CENTRO, DUNO E FOSSO GEMMA.

Dottore Agronomo Valerio Pasi

Consulenze e progettazioni agronomico-ambientali

Via San Michele, 11 21020 VARANO BORGHI (VA) - TEL. 348 5114424

e-mail [email protected] PEC [email protected] P.I. 02158670121 – C.F. PSA VLR 65S26 F205G

Data

Pasi Dr. Valerio – Agronomo ALBO N. 84 DI VARESE

Consulenze e progettazioni

agronomico - ambientali

Via S. Michele 11 – 21020 Varano Borghi (VA) tel. 348/5114424 e-mail [email protected]

PEC [email protected] P.I. 02158670121 – C.F. PSA VLR 65S26 F205G

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INTERVENTO DI TRASFORMAZIONE PERMANENTE DI BOSCO AI

SENSI DELLA L.R. 31/2008 ART.43 E DELLA D.G.R. 27 LUGLIO 2006

N.8/3002 FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE E MISURE

COMPENSATIVE DELL’IMPATTO TERRITORIALE E SOCIALE – MISURE

41 E 41 BIS : LOTTO 2 PERCORSI CICLOPEDONALI DEL CENTRO,

DUNO E FOSSO GEMMA.

RELAZIONE FORESTALE

PREMESSA

L’intervento che ci si prefigge di eseguire sono compresi nelle misure di

compensazione dell’impatto territoriale e sociale relative alla costruzione della

Autostrada Pedemontana Lombarda nel territorio di Lozza (A 60), secondo il

progetto preliminare approvato con delibera di Consiglio Comunale

unitamente alla Convenzione con Autostrada Pedemontana Lombarda.

Le misure compensative n° 41 e 41 bis sono finalizzate alla realizzazione di

percorsi ciclabili e pedonali, alla riqualificazione di tracciati preesistenti e alla

realizzazione di strutture e servizi di supporto. Il progetto prevede la

realizzazione di tre lotti di interventi distinti e la presente relazione forestale si

riferisce al lotto due che consiste nella realizzazione degli anelli ciclopedonali

del Centro, del Duno e del Fosso Gemma.

Per quanto concerne il tracciato, si rilevano interventi che si sviluppano su

sedimi di strade consortili o vicinali esistenti e utilizzate, per cui non si

ravvisano trasformazioni del bosco in quanto dette strade sono escluse

dall’ambito di applicazione della normativa relativa ai boschi ed inoltre la

realizzazione della pista si configura come un intervento di riqualificazione del






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fondo esistente. Per tre tratti, due dei quali compresi nell’anello del Centro e

uno compreso nell’anello del Fosso Gemma, si ravvisa invece la sussistenza

della trasformazione d’uso del suolo, in quanto trasformazione permanente

del bosco esistente.

Per quanto riguarda l’anello Centro si tratta degli interventi Centro 2 e Olona

1 che prevedono la realizzazione ex novo di una pista ciclopedonale con

finitura in asfalto con palificata, trincea di drenaggio e recinzione per una

larghezza di m 2,50 e una lunghezza di m 490 circa, dell’intervento Olona 2

che prevede la riqualificazione di un tracciato esistente con finitura in

calcestre e traversine in legno della larghezza di m 2,50 e della lunghezza di

m 170 e di un tratto dell’intervento Centro 3 che prevede la realizzazione di

un nuovo tracciato pedonale con finitura in calcestre per una larghezza di m

0,80 e una lunghezza di m 310 circa.

Per quanto riguarda l’anello Fosso Gemma la trasformazione del bosco

interessa l’intervento Gemma 1 nel tratto compreso tra la strada consorziale

della Lueda e il percorso pedonale K1-X che prevede la realizzazione di un

nuovo tracciato ciclopedonale con finitura in calcestre per una larghezza di m

2,50 e una lunghezza di m 90 circa.

Si rende quindi necessario un intervento di trasformazione d’uso del suolo,

anche in considerazione della tipologia di pista ciclopedonale in progetto, la

quale è previsto venga realizzata in asfalto colorato (interventi Centro 2 e

Olona 1) o in calcestre (interventi Olona 2, Centro 3 e Gemma 1).

INQUADRAMENTO GENERALE

L’anello “del centro” ruota attorno all’area della cava. Partendo dalla pista

esistente di Via dei Frasini si scende all’impianto fotovoltaico. Raggiungendo






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il piede della collina con un sentiero, ci si sposta poi lungo la Via Volta

raggiungendo la pista esistente di Via V. Veneto a fianco del cimitero. Da qui

si risale verso il centro storico del paese raggiungendo il parcheggio e

successivamente, con un collegamento pedonale, il centro polifunzionale la

cui realizzazione è prevista nel lotto 1 di intervento.

Il cosiddetto anello del Duno è impostato su due livelli, un anello superiore e i

collegamenti con la parte bassa del paese. Il tracciato si sviluppa su una

serie di strade, mulattiere e sentieri esistenti che è necessario riqualificare.

L’anello superiore ha origine nei pressi del serbatoio dell’acquedotto e si

sviluppa su mulattiere in gran parte esistenti ed identificate in mappa con

tratteggio. L’unico tratto da ripristinare ex-novo riguarda la porzione a sud. I

collegamenti al centro sono tre: il primo a est discende la Via Cavour fino a

raggiungere il Municipio e la Chiesa, il secondo ad ovest sfrutta un sentiero

immerso nel verde che passando nei pressi dell’oratorio parrocchiale sbuca

poi in Via Cavour, il terzo, centrale è anch’esso un sentiero che scende dal

pianoro direttamente sulla Via Cavour.

L’anello del Fosso Gemma si colloca sul settore occidentale del territorio

comunale di Lozza lungo il versante sinistro della valle del Torrente Selvagna

ed in particolare interessa la piccola incisione valliva del Gemma (o roggia

Lueda) che dai piani del Duno scende verso valle. Questo ambito si

caratterizza per una doppia tipologia di tracciati: i tratti più prossimi alla zona

urbanizzata sono impostati su percorsi pedonali esistenti (marciapiedi) da

realizzare/riqualificare mentre la restante parte si sviluppa in un’area

totalmente immersa nel verde della valle su percorsi sterrati parzialmente

esistenti e già delineati.






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Anello Centro

I tratti per i quali si ritiene necessaria la trasformazione d’uso del suolo sono

collocati entro gli interventi Centro 2 e Olona 1 che prevedono la

realizzazione ex novo di una pista ciclopedonale con finitura in asfalto con

palificata, trincea di drenaggio e recinzione per una larghezza di m 2,50 e una

lunghezza di m 443 circa per una superficie di trasformazione pari a mq

1.107,50 circa, dell’intervento Olona 2 che prevede la riqualificazione di un

tracciato esistente con finitura in calcestre e traversine in legno della

larghezza di m 2,50 e della lunghezza di m 150 per una superficie di

trasformazione pari a mq 375,00 circa e di un tratto dell’intervento Centro 3

che prevede la realizzazione di un nuovo tracciato pedonale con finitura in

calcestre per una larghezza di m 0,80 e una lunghezza di m 50 circa per una

superficie di trasformazione pari a mq 40,00 circa.

La superficie complessiva di trasformazione ricompresa nell’Anello Centro è

pari a mq 1.522,50 circa. La tratta è parzialmente interessata ad un ambito

soggetto a vincolo idrogeologico.






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Figura 1 - Vincolo idrogeologico

Ovviamente la tratta è vincolata ai sensi della lettera g, corrispondente a

territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal

fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti

dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.

Le superfici boscate sono disciplinate dal Piano di Indirizzo Forestale della

Provincia di Varese.

Le tipologie forestali presenti sono il “Robinieto misto in evoluzione a

querceto di rovere e/o farnia delle cerchie moreniche occidentali” e

“Robinieto misto in evoluzione a querceto di rovere e/o farnia del Pianalto”.






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Figura 2 - Tipologia forestale

In particolare, l’area oggetto di trasformazione ricade totalmente all’interno di

un’area boscata classificata dal Piano di Indirizzo Forestale per la maggior

parte come “Boschi previsioni urbanistiche”.

Figura 3 – PIF Provincia di Varese : Trasformazioni ammesse






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Figura 7 – Rete Ecologica PTCP

Verificato che i boschi in oggetto non risultano all’interno di varchi della rete

ecologica, l’intervento è da considerars ammissibile.

Si rileva che l’intervento per cui viene presentata la domanda di

autorizzazione consiste nell’eliminazione del bosco, per la superficie

strettamente necessaria per la realizzazione della pista, secondo il progetto

definitivo presentato. Per quanto riguarda gli scavi e i reinterri, si faccia

riferimento alle sezioni illustrate nelle tavole depositate.






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Figura 8 - Punti di ripresa fotografica

1 2

3

4






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Foto 1 Foto 2






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Foto 3 Foto 4






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Anello Fosso Gemma

Il tratto per il quale si ritiene necessaria la trasformazione d’uso del suolo è

collocato tra la strada consorziale della Lueda e il percorso pedonale K1-X. E’

prevista la realizzazione di un nuovo tracciato ciclopedonale con finitura in

calcestre per una larghezza di m 2,50 e una lunghezza di m 90 circa, la quale

ricade entro il bosco esistente per una superficie complessiva di

trasformazione pari a mq 167,25 circa.

L’area di trasformazione è soggetta a vincolo ai sensi dell’art. 142 comma 1

del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. alla lettera c, che corrisponde a fiumi, i torrenti, i

corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di

legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11

dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una

fascia di 150 metri ciascuna.

Figura 1 - Vincolo fascia 150 m dai fiumi

La tratta è parzialmente interessata ad un ambito soggetto a vincolo

idrogeologico.






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Figura 2 - Vincolo idrogeologico

Ovviamente la tratta è vincolata ai sensi della lettera g, corrispondente a

territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal

fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti

dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.

Le superfici boscate sono disciplinate dal Piano di Indirizzo Forestale della

Provincia di Varese.

La tipologia forestale presente è il “Robinieto misto in evoluzione a querceto

di rovere e/o farnia delle cerchie moreniche occidentali”.






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Figura 3 - Tipologia forestale

In particolare, l’area oggetto di trasformazione ricade all’interno di un’area

boscata classificata dal Piano di Indirizzo Forestale per la maggior parte

come “Boschi previsioni urbanistiche” e per una superficie irrisoria rispetto il

contesto come “Bosco trasformabile ex art. 30 N.T.A.”.

Figura 4 – PIF Provincia di Varese : Trasformazioni ammesse






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Verificato che i boschi in oggetto non risultano all’interno di varchi della rete

ecologica, l’intervento è da considerarsi ammissibile.

Figura 7 – Rete Ecologica PTCP

Si rileva che l’intervento per cui viene presentata la domanda di

autorizzazione consiste nell’eliminazione del bosco, per la superficie

strettamente necessaria per la realizzazione della pista, secondo il progetto

definitivo presentato. Per quanto riguarda gli scavi e i reinterri, si faccia

riferimento alle sezioni illustrate nelle tavole depositate.






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Figura 8 - Punti di ripresa fotografica

Foto 5

1

2

3






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Foto 6 Foto 7






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Le proposte trasformazioni sono ricomprese tra le “Trasformazioni a fini

urbanistici” e/o tra le “Trasformazioni speciali” così come definite in base

all’art. 31 punto 1 delle N.T.A. del vigente Piano di Indirizzo Forestale della

Provincia di Varese e in particolare come definite alla lettera a).

1. Costituiscono trasformazioni speciali:

a) gli interventi non ricompresi nei precedenti casi che per la loro esigua

estensione e diffusione sul territorio non rientrano nella pianificazione

preventiva e non sono cartografabili (es. sistemazioni idrauliche forestali,

idraulico-agrarie, recupero terrazzamenti agricoli senza creazione di nuova

superficie agricola, interventi sulla rete sentieristica, piccoli interventi sulla

viabilità agro-silvo-pastorale, piccoli interventi e strutture per la fruizione delle

aree boscate – posa di bacheche, segnaletica, arredi per la sosta, interventi,

infrastrutture e strutture a sostegno dell’attività agro-silvopastorale, ecc.).

IMPATTO DELL’OPERA SULL’AMBIENTE E SUGLI ECOSISTEMI

Il bosco interessato dalla trasformazione è situato all’interno della Rete

Ecologica del PTCP di Varese ed è ricompresa in parte tra le aree di

completamento ed in parte in core area secondaria.

A livello superiore, è ricompresa tra gli elementi di secondo livello della

R.E.R..

La superficie è irrisoria rispetto il contesto boscato di cui fa parte con

analoghe caratteristiche tipologiche.

L’eliminazione permanente del bosco non è in contrasto con la conservazione

della fitocenosi di appartenenza.






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Anche i percorsi naturali della fauna terricola eventualmente presente non

vengono interrotti o modificati, con un impatto praticamente nullo

sull’ambiente e gli ecosistemi.

INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE AMBIENTALE

PROPOSTI.

Dato lo scopo della trasformazione, non si prevede mitigazione ambientale

dell’intervento, in quanto l’area trasformata è di dimensione irrisoria rispetto il

contesto.

Per quanto riguarda la compensazione ambientale degli interventi si

evidenzia che i seguenti interventi :

- Olona 2 (riqualificazione di un tracciato esistente con finitura in calcestre e

traversine in legno della larghezza di m 2,50 e della lunghezza di m 150) per

una superficie di trasformazione pari a mq 375,00 circa;

- un tratto dell’intervento Centro 3 (realizzazione di un nuovo tracciato

pedonale con finitura in calcestre per una larghezza di m 0,80 e una

lunghezza di m 50 circa) per una superficie di trasformazione pari a mq 40,00

circa;

- intervento tra la strada consorziale della Lueda e il percorso pedonale K1-X

(realizzazione di un nuovo tracciato ciclopedonale con finitura in calcestre per

una larghezza di m 2,50 e una lunghezza di m 90 circa) per una superficie

complessiva di trasformazione pari a mq 167,25 circa;

per una superficie complessiva di mq 582,25 circa siano da considerare

esclusi dall’obbligo di compensazione.






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Infatti, poiché in base all’art. 39 – “Trasformazioni con obblighi di

compensazione ridotta o nulla

1. Sono esclusi dall’obbligo di compensazione di cui all’art. 37 i seguenti

interventi, per quanto previsto dall’art. 43, comma 5, L.R. 31/2008 e dalla

D.G.R. n. 8/675 del 21 agosto 2005:

- manutenzione e la realizzazione di sentieri e itinerari di pubblica utilità

rispettosi dei requisiti tecnici previsti dalla D.G.R. VII/14016/2003”;

rientrando tra le tipologie tecniche previsti dalla normativa sopracitata ed

essendo l’intervento di trasformazione realizzato per pubblica utilità,

l’intervento è escluso dall’obbligo di compensazione.

Per quanto riguarda invece gli interventi Centro 2 e Olona 1 (realizzazione ex

novo di una pista ciclopedonale con finitura in asfalto con palificata, trincea di

drenaggio e recinzione per una larghezza di m 2,50 e una lunghezza di m

443 circa) per una superficie di trasformazione pari a mq 1.107,50 circa, non

sussistendo i requisiti tecnici di cui alla D.G.R. VII/14016/2003, si ritiene che

sussista l’obbligo di compensazione. In particolare, poiché per il bosco in

oggetto il rapporto di compensazione definito dal PIF è medio e corrisponde

ad un valore 2, il valore di compensazione calcolato come da prospetto sotto

riportato è pari a € 18.540,60.

CALCOLO VALORE DI COMPENSAZIONE PER BOSCHI PIF VARESE

Comune : LOZZA Indice boscosità : MEDIO

Valore Soprassuolo 2,5867

Valore Agricolo Medio 5,78

Rapporto Compensazione 2

Valore di compensazione 16,7334

Superficie 1108

Costo compensazione 18540,6072

TOTALE CAUZIONE 22,088088






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Pertanto, per quanto riguarda la compensazione ambientale dell’intervento, si

propone di realizzare gli interventi compensativi consistenti nelle Sistemazioni

Idraulico Forestali (SIF), ricomprese nel medesimo progetto e individuabili

negli interventi, situati all’interno dell’ Anello del Duno, Duno 1 (tappetini

esclusi), Duno 2 e Duno 4 (tappetini esclusi) i quali costi sono superiori ai

valori di compensazione calcolati secondo l’art 37 delle N.t.A. del P.I.F..

A disposizione per ulteriori chiarimenti, porgo distinti saluti.

Pasi Dr. Valerio

Agronomo

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