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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.1 di 51 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a. s. 2016 - 2017 CLASSE 5^ Sez. E VITICOLTURA ED ENOLOGIA

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.1 di 51

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a. s. 2016 - 2017

CLASSE 5^ Sez. E

VITICOLTURA ED ENOLOGIA

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I N D I C E

I Docenti della classe ........................................................................................... PAG. 03

Presentazione della classe .................................................................................... PAG. 04

Storia della classe................................................................................................ PAG. 05

Risultati al termine del V anno .............................................................................. PAG. 06

Programmazione degli obiettivi ............................................................................. PAG. 07

Programmazione disciplinare ................................................................................. PAG. 10

Lingua e Letteratura Italiana ................................................................................. PAG. 10

Storia ................................................................................................................ PAG. 13

Lingua e Civiltà Straniera Inglese .......................................................................... PAG. 15

Matematica ......................................................................................................... PAG. 17

Enologia ............................................................................................................. PAG. 18

Viticoltura e Difesa della Vite ................................................................................ PAG. 20

Biotecnologie Vitivinicole ...................................................................................... PAG. 21

Economia, Estimo, Marketing e Legislazione ............................................................ PAG. 24

Gestione dell’Ambiente e del Territorio....................................................................PAG. 26

Produzioni Animali .............................................................................................. PAG. 28

Scienze Motorie e Sportive ................................................................................... PAG. 31

Religione Cattolica... ............................................................................................ PAG. 32

Valutazione ......................................................................................................... .PAG. 34

Simulazione prove scritte .................................................................................... .PAG. 44

Attività integrative alla didattica svolte nel corrente anno scolastico ........................... .PAG. 49

Argomento o tesina alunni per il colloquio ............................................................... .PAG. 50

Consiglio di Classe... ............................................................................................ .PAG. 51

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1. DOCENTI della Classe 5^ Sez. E “VITICOLTURA ED ENOLOGIA”

Insegnante Materia

Continuità didattica

nel triennio

BISACCI RICCARDO ENOLOGIA 5^ anno

CACCIOLARI DORIA LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA INGLESE 3^ 4^ 5^ anno

CAPROLI CLAUDIO PRODUZIONI ANIMALI 3^ 4^ 5^ anno

CASTIGNANI RAFFAELE (Genio Rurale – Economia)

1. BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

2. GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO

3^ 4^

5^ anno

INNAMORATI ROMOLO ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E

LEGISLAZIONE 5^ anno

DE LAURENTIIS PAOLA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

STORIA 3^ 4^ 5^ anno

DE RAZZA MARIA

CRISTINA MATEMATICA 3^ 4^ 5^ anno

FABIANI ANDREA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 5^ anno

RIPANI KATIA (Produzioni vegetali)

VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE

Produzioni vegetali/

3^ 4^ anno

5^

SERAFINI SANDRO RELIGIONE CATTOLICA 3^ 4^ 5^ anno

CARDELLA STEFANO I.T.P. GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRIT.

5^ anno

LIPPI LORENZO

I.T.P. (Produzioni vegetali-Biotecnologie agrarie)

I.T.P. BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

VITICOLTURA E DIFESA DELLA VITE

3^4^ anno

5^ anno

PALLOTTO ANGELO I.T.P. ENOLOGIA 5^ anno

SABATINI NADIA I.T.P. PRODUZIONI ANIMALI 5^ anno

GIORGETTI GESSICA SOSTEGNO 5^ anno

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2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

GLI ALUNNI

1. ANSELMI FRANCESCO

2. BINDELLI NICOLO’

3. BRACCI SERENA

4. CAPONI EDOARDO

5. CATALINI DANTE

6. GARBUGLIA GIUSTO

7. GIORDANO FRANCESCO

8. MAMMARELLA GIANNI

9. MARINELLI GIANLUCA

10. MASSUCCI EDOARDO

11. PETRONE LORIS

12. RACCOSTA EDOARDO

13. SERRANI MANUEL

14 . TOBALDI MARICA

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STORIA DELLA CLASSE

A. S. CLASSE N° ALUNNI PROMOSSI

NON

PROMOSSI

RITIRATI TRASFERITI INSERITI

2014-15

2015-16

2016-17

3^ E

4^ E

5^ E

16

14

14

14

13

--

2

0

--

0

1

--

2

0

0

0

0

1

La Classe è composta da 14 alunni (12 maschi e 2 femmine), di cui 2 con certificazione DSA ed uno diversamente abile. Nel corso del triennio, la sua composizione ha subito dei cambiamenti; infatti nell’anno 2014-15, il gruppo era formato da 16 alunni, di cui quattro ripetenti e due provenienti da altro Istituto scolastico. L’insieme iniziale risultava eterogeneo, anche a causa della provenienza degli

alunni da sezioni diverse e di livelli differenti di competenze. Il gruppo riuscì ad amalgamarsi fin dall’inizio, instaurando anche con i docenti

un rapporto basato sul reciproco rispetto, pur dimostrandosi non sempre collaborativo.

Pertanto, a fine anno scolastico, due alunni non furono ammessi alla classe successiva per non aver raggiunto gli obiettivi minimi nella maggior parte delle

discipline, soprattutto a causa della scarsa motivazione e delle numerose assenze.

Nell’anno scolastico 2015-16, uno degli alunni provenienti da altro Istituto interruppe gli studi per inserirsi nel mondo del lavoro.

Per il resto la classe, pur abbastanza attenta ed interessata alle lezioni, trascurava il lavoro domestico, dimostrandosi per questo ancora non

pienamente disponibile ad un lavoro serio e costante, conseguendo risultati non del tutto in linea con le aspettative.

Va rilevato che nel corso del triennio non sono emersi studenti che si siano

distinti per particolari meriti scolastici e che gli interventi didattici sono stati largamente finalizzati all’acquisizione della motivazione allo studio. Nell’ultimo anno di corso, tre nuovi docenti sono stati assegnati alla classe per le seguenti materie:

1. Economia, estimo, marketing e legislazione;

2. Enologia;

3. Scienze Motorie

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RISULTATI AL TERMINE DEL 5° ANNO

L’articolazione di studio frequentata è “VITICOLTURA ED ENOLOGIA”, le cui competenze specifiche comprendono gli aspetti fondamentali dell’organizzazione della

filiera vitivinicola, dalla produzione alla trasformazione dell’uva, includendo la gestione del vigneto e della cantina con le applicazioni biotecnologiche, i relativi giudizi economici sulle possibili scelte, la valutazione dei beni strumentali e dell’ecosistema

viticolo, ai fini della tutela ambientale e della valorizzazione dei prodotti enologici di qualità.

Nel corrente a.s., la classe ha continuato a manifestare un discreto interesse ed una migliore partecipazione nei riguardi delle molteplici attività didattiche e formative proposte, mantenendo inoltre un atteggiamento generalmente corretto durante le

lezioni. Tuttavia il momento della interiorizzazione dei contenuti a casa è stato spesso

disatteso, poiché in molti hanno lavorato in modo saltuario, superficiale e finalizzato alle verifiche, soprattutto nella prima parte dell’anno scolastico, in cui mancava la volontà di una applicazione responsabile.

Successivamente, un atteggiamento più collaborativo ha portato gli alunni al raggiungimento degli obiettivi in modo lento, graduale e progressivo.

Infatti solo pochissimi studenti hanno lavorato con continuità e senso di responsabilità, ottenendo risultati complessivamente apprezzabili, seppur con

difficoltà di apprendimento; alcuni, anche se capaci, hanno raggiunto obiettivi a livello di semplice sufficienza; altri hanno conseguito una preparazione

complessiva a volte lacunosa dovuta a carenze pregresse ma anche ad un impegno individuale superficiale e discontinuo e ad una partecipazione non

sempre adeguata. Tali lacune sono comunque tali da non pregiudicare una accettabile preparazione generale.

Gli interventi didattici per raggiungere gli obiettivi disciplinari sono stati focalizzati sul principio dell'attivo coinvolgimento degli alunni tenendo conto

delle loro caratteristiche individuali.

La metodologia di insegnamento si è basata sulla lezione frontale e quella interattiva, su esperienze di flipped classroom, sulla scoperta guidata,

privilegiando le discussioni e i dibattiti, i lavori di gruppo. E' stato effettuato un adeguato numero di verifiche individuali e collettive.

Le valutazioni complessive sono state formulate dai dati che i docenti hanno acquisito nel corso dell’attività didattica su ciascun alunno, tenendo conto

dell’evoluzione del processo di apprendimento, di autonomia, delle capacità espositive e logiche, dell’interesse, della preparazione e delle abilità

dimostrate, del grado di preparazione raggiunto. Oltre all’iter curriculare, è stato previsto per gli alunni un iter formativo

caratterizzato da esperienze esterne in differenti ambiti, dall’alternanza scuola-lavoro, alla frequenza di alcuni progetti d’Istituto, all’orientamento

universitario, a viaggi e visite d’istruzione, finalizzate all’arricchimento della formazione culturale.

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3. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Di seguito viene riportata la programmazione degli obiettivi effettuata dal Consiglio di Classe ad inizio anno scolastico 2016/2017.

COMPETENZE TRASVERSALI

• Collocare l’esperienza personale in sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla

Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. • Saper utilizzare la lingua italiana parlata, scritta e trasmessa per entrare in rapporto con gli altri.

•Saper comprendere, analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico, tecnico e linguistico. •Saper lavorare autonomamente ed in gruppo.

•Saper comunicare, attraverso il

linguaggio formale, scritto ed orale, concetti ed idee. •Saper tradurre uno stesso concetto in linguaggi diversi.

•Acquisire la competenza digitale come arricchimento per l’accesso a nuovi saperi per la costruzione di percorsi di apprendimento individuali. • Conoscere le informazioni necessarie per

la soluzione di problemi di diversa natura. • Apprendere strutture e saperle trasferire a nuove situazioni per operare in ambienti in continua evoluzione

1 .CONOSCENZE : • Conoscere i diritti e i doveri dell’uomo in un contesto

sociale e di reciproco rispetto ed il principio di uguaglianza tra le persone.

2. ABILITA’: • Riconoscere il diritto alla diversità ed accettarlo come fonte di arricchimento. • Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper rispettare le regole, l'ambiente e le cose altrui e le proprie.

• Saper valutare ed autovalutarsi con senso critico. 1.CONOSCENZE : • Conoscere le strutture portanti delle discipline oggetto di studio. • Conoscere i diversi tipi di linguaggio. • Essere in grado di ritrovare le informazioni necessarie.

2. ABILITA’ • Porsi problemi e prospettare soluzioni. • Saper inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse. • Saper considerare criticamente affermazioni ed informazioni per arrivare a convinzioni fondate e a decisioni

consapevoli. • Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a problemi sempre nuovi. • Saper prendere decisioni ed assumere responsabilità. • Acquisire capacità di lavoro interattivo.

COMPETENZE PROFESSIONALI IN USCITA

• Saper analizzare le problematiche relative agli ordinamenti produttivi e alla meccanizzazione agricola. • Saper operare in strutture aziendali ed

1.CONOSCENZE Conoscere gli elementi necessari per una corretta

gestione delle aziende vitivinicole. Conoscere le informazioni tecnico-economiche

propedeutiche all’attività di produzione vitivinicola.

Conoscenze dell’assetto territoriale dal punto di vista

ecologico per una riduzione dell’impatto ambientale e ai fini della difesa dell’ambiente

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industriali del settore agro-alimentare ed in particolare vitivinicolo.

• Sapersi orientare nel tessuto economico e produttivo del proprio territorio.

Acquisire concetti utili per valutare l’efficienza delle scelte imprenditoriali.

Acquisire informazioni tecnico-economiche propedeutiche all’attività di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti

della cantina. 2. ABILITA’

• Saper effettuare collegamenti interdisciplinari

nell’ambito delle materie professionalizzanti.

• Saper affrontare le tematiche relative alla gestione

corretta dell’agroecosistema ai fini della salvaguardia

dell’ambiente e della qualità dei prodotti agricoli

• Acquisire le capacità utili ad operare nelle strutture

aziendali ed industriali del settore viticolo-enologico.

• Acquisire capacità utili alla progettazione nel settore

vitivinicolo

• Saper effettuare delle scelte economiche e gestionali

all’interno dell’impresa.

• Saper esprimere giudizi di valore di beni fondiari e delle produzioni

STRATEGIE DIDATTICHE

Il Consiglio di classe al fine di favorire il raggiungimento

degli obiettivi prefissati, programma di mettere in atto diverse strategie e di avvalersi degli strumenti didattici di volta in volta ritenuti più idonei a consentire la piena attuazione del processo di

“ insegnamento/apprendimento “ • Lezione frontale • Lezione dialogata • Flipped classroom • Metodo induttivo e deduttivo

• Scoperta guidata • Cooperative learning • Problem solving • Brain storming • Analisi dei casi • Attività laboratoriale • Viaggi di istruzione e visite guidate

STRATEGIE DI RECUPERO

Le strategie previste dal C.d.C consisteranno al termine del primo periodo scolastico nella progettazione di percorsi

didattici personalizzati per gli allievi che avranno riportato una valutazione negativa e, laddove sarà possibile, saranno attivati corsi di recupero nelle ore pomeridiane. In particolare, il C.d.C. ritiene che siano di utilità per il recupero delle discipline, anche dal punto di vista motivazionale, l’attività laboratoriale, il

recupero/potenziamento a classi aperte, il recupero

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formalizzato in orario curricolare anche con l’utilizzo dei docenti assegnati al potenziamento.

ATTREZZATURE E STRUMENTI DIDATTICI

• Libri di testo • Riviste specializzate • Appunti e dispense • Video e documentari storici • CD e DVD

• Utilizzo sistematico della Biblioteca • Manuali e dizionari • Personal computer • Palestra • Fotoriproduttore • Laboratori della scuola • Lim

VERIFICHE E VALUTAZIONE (periodicità, criteri, punteggio)

La verifica deve riguardare l'intero processo insegnamento-apprendimento e costituirà motivo di riflessione per eventuali attività di recupero. Per ogni materia, scritta, orale, grafica e pratica saranno effettuate

almeno due prove nel primo periodo e tre nel secondo. Per le valutazioni sono utilizzate la scala dei voti riportata nel P.T.O.F. La valutazione finale terrà conto, comunque, di:

- votazioni riportate nelle verifiche; - livelli di partenza; - progressi evidenziati nel percorso didattico; - interesse ed impegno; - partecipazione, metodo di lavoro ed abilità raggiunte; - raggiungimento dei saperi essenziali.

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4. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare:

MATERIA ITALIANO DOCENTE P r o f . s s a P a o l a D e L a u r e n t i i s ( 4 o r e s e t t i m a n a l i ) Libro di testo Rosa fresca aulentissima di C. Bologna e P. Rocca voll.3 A e 3 B ed. Loescher MODULO I NATURALISMO E VERISMO

Positivismo Naturalismo e Verismo; E. Zola : La prefazione ai Rougon-Macquart E. e J. De Goncourt: Germinale G. Verga : vita, opere, poetica

Vita dei campi: Rosso Malpelo; La Lupa Novelle rusticane: La roba I Malavoglia: Prefazione; La famiglia Toscano ; ‘Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica Mastro don Gesualdo: La morte di Gesualdo

MODULO 2 DECADENTISMO

Decadentismo Simbolismo,,Estetismo; O. Wilde e Il ritratto di Dorian Gray Pascoli: vita, opere, poetica

Myricae: Lavandare X agosto Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno;

Il Fanciullino

G.D’Annunzio:pensiero,poetica, opere ● La trama dei romanzi: “Il piacere”; Le vergini delle rocce; Il fuoco ● Da “Alcyone” La pioggia nel pineto

MODULO 3 I NUOVI LINGUAGGI DEL NOVECENTO

La ricerca di nuove forme di comunicazione Le avanguardie poetiche e artistiche del ‘900 Futurismo ( caratteri generali) Surrealismo (caratteri generali)

MODULO 4 IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO

Le nuove forme del romanzo del novecento

● Freud e la fondazione della psicoanalisi ● Da “Alla ricerca del tempo perduto” di M. Proust La madeleine

Da Joyce: Ulisse ● Da “La metamorfosi”di F. Kafka Il risveglio di Gregor Samsa

Svevo, pensiero,poetica, opere Da “La coscienza di Zeno”:La prefazione; Il fumo; Lo schiaffo; Il finale

● Vita, pensiero e poetica di L. Pirandello ● Da “L’umorismo” Essenza, caratteri e materia dell’umorismo ● Da “Novelle per un anno” Il treno ha fischiato, La patente ● Da “Il fu Mattia Pascal” Cambio treno!; Lo strappo nel cielo di carta e la “lanterninosofia”;Il fu Mattia Pascal

Da “Uno, nessuno e centomila”: La vita non conclude Da “Sei personaggi in cerca d’autore” L’ingresso dei sei personaggi

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MODULO 5 LA POESIA DEL NOVECENTO

G. Ungaretti: vita, opere, poetica

Da “L’Allegria”: Veglia; Fratelli Soldati;San Martino del Carso; I fiumi; Mattina. Da “Il dolore”: Non gridate più.

E. Montale: vita, opere, poetica

Da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; I Limoni Da “Le Occasioni”: La casa dei doganieri Da “La bufera e altro” La primavera hitleriana (Versi scelti) Da “Satura” Ho sceso dandoti il braccio, almeno ….

S. Quasimodo: vita, opere, poetica Da “Giorno dopo giorno”: Alle fronde dei salici

U. Saba: vita, opere, poetica Da “Il Canzoniere”: Amai; Trieste; Città vecchia; A mia moglie

MODULO 6 IL NEOREALISMO E OLTRE

C. Pavese: il simbolismo e la realtà nei romanzi La casa in collina e La luna e i falò E. Vittorini: la polemica con Togliatti sul ruolo degli intellettuali

Conversazione in Sicilia e Uomini e no I. Calvino: dal neorealismo fiabesco alla “sfida al labirinto”

Il sentiero dei nidi di ragno; i nostri antenati; Se una notte d’inverno un viaggiatore.

OBIETTIVI COMPETENZE

●Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana adeguandolo alle specificità dei diversi contesti comunicativi ●Analizzare e interpretare diverse tipologie testuali con particolare riferimento alla letteratura ●Produrre testi di vario tipo ●Riconoscere le linee fondamentali della storia letteraria nazionale, anche con riferimento all’evoluzione sociale, scientifica e tecnologica

CONOSCENZE E ABILITA’

●Saper operare collegamenti tra la tradizione culturale italiana e quella straniera in una prospettiva interculturale ●Conoscenza, nelle linee fondamentali, di vita, pensiero e poetica degli autori presi in esame ●Conoscenza delle fasi evolutive della storia letteraria ●Abilità nel prendere appunti ●Abilità nello schematizzare ●Abilità d’uso corretto, chiaro e logico della lingua italiana, sia orale che scritta ●Abilità nel contestualizzare, da un punto di vista storico-culturale, i testi letterari ●Abilità d’analisi di un testo poetico o narrativo nei suoi essenziali aspetti formali e contenutistici ●Abilità d’interpretazione critica di un testo letterario ●Abilità nel confrontare autori e loro produzione letteraria ●Abilità nel produrre un tema, saggio breve, articolo di giornale, secondo le principali regole tipologiche

METODOLOGIA E STRUMENTI DI LAVORO

Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e

collegamento. Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.

Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto.

Testo adottato Lezioni frontali Lezioni in Power Point Fotocopie Mappe logiche LIM e video-lezioni ( DA VIDEOTECA RAI SCUOLA E REPETITA TRECCANI)

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

Colloqui orali prove strutturate e semistrutturate prove scritte in classe e a casa Le verifiche formative sono state effettuate ‘in itinere’; le verifiche sommative al termine di ciascun modulo La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a dieci. I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, progressi evidenziati nel percorso

didattico, interesse, impegno, raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte.

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MATERIA STORIA

DOCENTE Prof.ssa Paola De Laurentiis ( 2 ore settimanali)

LIBRO DI TESTO Fossati, Luppi, Zanette, Passato e Presente, B.Mondadori

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

La grande guerra

- La prima guerra mondiale: il nodo dei Balcani, le cause della

guerra,il genocidio del popolo armeno in Turchia, la trappola delle

alleanze, l’Italia tra interventismo e neutralità, Il Patto di Londra,

la guerra di trincea, la svolta del 1917, l’intervento degli Stati Uniti

in guerra, la guerra sul fronte italiano e la disfatta di Caporetto, il

crollo dell’Austria-Ungheria e la vittoria italiana.

- I trattati di Versailles, di Saint-Germain, di Sevres.

- La rivoluzione russa: la crisi della società russa, la Rivoluzione di

Febbraio, le tesi di Aprile di Lenin, la Rivoluzione d’Ottobre, la pace

di Brest-Litovsk, la guerra civile, il comunismo di guerra.

MODULO 2

I totalitarismi

- Il quadro economico e la crisi del ’29

- Le tensioni del dopoguerra italiano: le lotte sociali del 1919-20 e i

risultati delle lotte sindacali.

- Il disagio sociale dei ceti medi e la nascita del fascismo; la vittoria

mutilata e l’occupazione della città di Fiume.

- La violenza squadrista e le elezioni del 1921; la nascita del Pnf; la

nascita del partito comunista d’Italia; la marcia su Roma, il crollo

dello stato liberale, il delitto Matteotti e il discorso di Mussolini del

3 gennaio 1925. La dittatura e le leggi “fascistissime”.I patti

Lateranensi, La politica economica e coloniale, le leggi razziali e

l’opposizione al fascismo.

- Il nazismo: dalla Repubblica di Weimar all’ascesa di Hitler. La

nascita del Partito nazionalsocialista (Nsdap) e il fallito putsch del

1923; l’ideologia del Mein Kampf, antisemitismo e antibolscevismo.

Hitler viene nominato cancelliere nel gennaio del 1933. Inizio della

dittatura nazista. Le leggi di Norimberga, la notte dei cristalli.

- Lo stalinismo: nascita dell’URSS; lo scontro tra Stalin e Trockij.

L’unione sovietica negli anni Trenta: guerra ai Kulaki, deportazione

nei gulag, piani quinquennali e industrializzazione accelerata.

Differenze tra lager e gulag.

- Il franchismo: “l’alzamiento” del generale Francisco Franco e la

guerra civile spagnola.

MODULO 3

La seconda guerra

mondiale

- La seconda guerra mondiale: le radici della guerra; Hitler si ribella

al trattato di Versailles; la conquista dello spazio vitale tedesco;

asse Roma –Berlino; Anschluss dell’Austria; Conferenza di Monaco

e annessione dei Sudeti; Patto d’acciaio e Patto Molotov-

Ribbentrop.

- Invasione della Polonia e dichiarazione di guerra alla Germania da

parte di Francia e Gran Bretagna.

- La spartizione della Polonia e il crollo della Francia.

- La shoah: la “soluzione finale”del problema ebraico; campi di

internamento e campi di sterminio.

- La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della operazione Leone

marino.

- L’Italia entra in guerra: l’attacco alla Grecia; le offensive italiane

nella Somalia britannica e in Egitto.

- L’operazione Barbarossa e la resistenza sovietica.

- L’attacco giapponese alle basi militari americane di Pearl Harbor

nelle Hawaii, l’entrata in guerra degli Stati Uniti.

- La caduta del fascismo, la destituzione di Mussolini, lo sbarco in

Sicilia degli Alleati, la firma dell’armistizio dell’8 settembre del ’43.

- Mussolini fonda la Repubblica sociale italiana a Salò.

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- Le prime bande partigiane e la formazione del Cln ( comitato di

liberazione nazionale); le diverse anime politiche della Resistenza.

- Le stragi nazi-fasciste: il massacro delle Fosse ardeatine, la strage

di Marzabotto e gli eccidi nel territorio marchigiano.

- L’eccidio delle foibe: italiani massacrati dai partigiani jugoslavi di

Tito.

- Lo sbarco in Normandia e la resa della Germania.

- La guerra nel Pacifico e la tragica fine del conflitto in Giappone.

MODULO 4

L’Italia nel

dopoguerra

- la scelta repubblicana del 2 giugno del 1946

- l’Italia tra il 1960 e il 1970; la nascita del Mercato comune europeo

apre i mercati europei per le merci italiane; grande sviluppo

industriale e nuovi stili di vita e di consumo

- gli anni di piombo.

MODULO 5

Il mondo bipolare

Il dopoguerra e la nascita dell’ONU

- la divisione politica del mondo: la guerra fredda.

- Il processo di Norimberga le condanne per crimini contro

l’umanità.

- Repubblica federale tedesca e Repubblica democratica tedesca.

- Il muro di Berlino.

- Autoritarismo e democrazia in Sudamerica: il colpo di Stato di

Pinochet in Cile e l’Argentina dei militari e delle madri di Plaza de

Mayo.

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

COMPETENZE

Collocare scoperte scientifiche ed innovazioni tecnologiche in

una dimensione storico-culturale ed etica

Analizzare il contributo di scienza e tecnologia allo sviluppo di

saperi e valori, al cambiamento delle condizioni di vita e culturali

Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali,

istituzionali, culturali

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali nazionali ed

internazionali, anche ai fini della mobilità di studio/lavoro

Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un

sistema di valori coerente coi principi della Costituzione e con i

diritti umani internazionalmente riconosciuti

CONOSCENZE E

ABILITA’

Conoscenza del fondamentale sviluppo storico dal 1861 alla fine

della guerra fredda, da un punto di vista politico, socio-

economico, scientifico-tecnologico e culturale

Conoscenza di tempi e luoghi, cause e conseguenze dei principali

fatti, eventi e fenomeni storici

Abilità d’espressione in forma linguisticamente chiara, corretta e

logica

Abilità d’utilizzo del lessico settoriale

Abilità di schematizzazione

Abilità di cogliere nessi e relazioni, continuità e mutamenti storici

Abilità di cogliere il significato critico, per il nostro presente, dei

processi storici analizzati

METODOLOGIA Lezione frontale

Lezione dialogata

Lezioni di potenziamento sui totalitarismi con l’ausilio del docente

di potenziamento Prof. Michele Biondini.

Ricorso, quando possibile, al contributo di altre discipline (Italiano,

Storia dell’arte e Diritto )

Schematizzazione

Proposte di lettura autonoma (romanzi legati agli argomenti

trattati)

Visione di filmati storici Testimonianza diretta di un prigioniero sotto la dittatura argentina

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.15 di 51

MATERIA LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA INGLESE

DOCENTE Prof.ssa Doria CACCIOLARI

LIBRO DI TESTO

ADOTTATO

V. BIANCO

A. GENTILE SOW AND REAP Ed. REDA

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

Olive oil

Olive tree growth and propagation

Olive Oil processing

Types of oils: extra- virgin, vegetable oils

EU Classification of oils

The olive fly

MODULO 2

Sustainable and organic agriculture

- The ecological footprint of farming

- Differences between organic and sustainable

- GMOs

MODULO 3

Animal husbandry

Unit 1

Livestock

Animal classification

Animal farming practices

A modern stable

Cattle feeding, breeding, identifying

Animal welfare, environmental impact

Unit 2

Animal watering and feeding

Unit 3

Animal farming systems

Pig intensive farming

Industrial chicken farming

MODULO 4

Winemaking

An introduction to viticulture

Some biblical and mythological hints

Grape and soil, types of grapes

How to take care of grape vines

Sign. Roberto Calamita STRUMENTI

DI LAVORO

- Testo adottato

- Lezioni frontali

- Lezioni in Power Point

- Fotocopie e mappe concettuali

- Utilizzo LIM per visionare documentari scaricati dal web

CRITERI E STRUMENTI

DI VALUTAZIONE

ADOTTATI

- Colloqui orali

- Prove strutturate e semistrutturate

- Le verifiche formative sono state effettuate ‘in itinere’; le verifiche

sommative al termine di ciascun modulo

- La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a

dieci.

- I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF.

- La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di

partenza, progressi evidenziati nel percorso didattico, interesse,

impegno, raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione,

metodo di lavoro, abilità raggiunte.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.16 di 51

Winemaking: equipment; red and white winemaking

Classification of wines: European quality labels

Wines Types

Types of dangerous insects and fungi

Modena Balsamic vinegar

MODULO 5

Food processing and preservation

Dairy products:butter, cheese, Parmigiano Reggiano

Food preservation

Ancient and modern methods

MODULO 6

VICTORIAN LITERATURE

- Oscar Wilde

Life and main works

- The picture of Dorian Gray

The Preface. Extract from Chapter 1

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

COMPETENZE E RELATIVO LIVELLO DA CONSEGUIRE SECONDO IL CEFR:

LIVELLO B1/B2: lo studente è in grado di: Comprendere il contenuto generale di testi scritti e orali

Conoscere lessico, strutture e funzioni relativi all’argomento

in esame Conoscere ed usare una terminologia tecnica corretta e specifica

Conoscere fatti e fenomeni di tipo professionale collocati nel tempo e

nello spazio

Comunicare attraverso il linguaggio formale scritto e orale concetti e

idee professionali

Produrre testi scritti, sia di carattere quotidiano che tecnico, ponendo

attenzione ad una adeguata terminologia Operare gli opportuni collegamenti tra i vari moduli e con le altre

discipline, sia a livello di produzione orale che scritta Considerare i contenuti tecnici proposti criticamente per elaborare

giudizi motivati e consapevoli

METODOLOGIA

Lezione frontale; lezione partecipata (attività di brainstorming);

lavori di gruppo; lavoro individuale; note-taking

Schematizzazione

Project based learning

Communicative approach

CLIL

STRUMENTI E

SPAZI DI LAVORO

Libro di testo, fotocopie di testi, mappe logiche, materiale autentico da

Internet. schede grammaticali riassuntive (Grammar maps)

Aula, laboratorio multimediale, LIM

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Test orali e scritti (quesiti a risposta aperta, produzione personale,

simulazioni terze prove)

Elaborati domestici (traduzioni, questionari, esercizi di completamento,

trasformazione, T/F, Multiple Choice, matching, riassunti, prodotti

multimediali)

CRITERI DI

VALUTAZIONE

Produzione orale: pronuncia, intonazione, correttezza lessicale e

grammaticale, scioltezza, efficacia comunicativa.

Produzione scritta: comprensione e sviluppo della traccia, corretto uso

di strutture e funzioni linguistiche, chiarezza espositiva dei contenuti,

organicità, rielaborazione personale

Conoscenza adeguata dei contenuti

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.17 di 51

MATERIA MATEMATICA DOCENTE Prof.ssa Maria Cristina De Razza LIBRO DI TESTO

ADOTTATO M. Re Fraschini - G. Grazzi – C. Melzani: Calcoli e Teoremi – volume 4 e 5 - Ed Atlas M. Re Fraschini - G. Grazzi – C. Melzani: Calcoli e Teoremi: Statistica e Probabilità - Ed. Atlas

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1

Integrali

Integrali indefiniti: definizione di integrale indefinito, proprietà degli integrali, calcolo degli integrali immediati, metodo di scomposizione, integrazione delle funzioni razionali fratte, metodo di integrazione per sostituzione, metodo di integrazione per parti. Integrali definiti: l’area del trapezoide e l’integrale definito; proprietà dell’integrale definito; applicazione del teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo di aree di figure piane dal contorno curvilineo.

MODULO 2

Probabilità

Definizione di probabilità classica, frequentista e soggettiva. Teoria assiomatica - I teoremi della probabilità: probabilità contraria, probabilità totale, probabilità condizionata e composta, il teorema di Bayes.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Integrali indefiniti e definiti Applicare Teorema del calcolo integrale Calcolare l’integrale di funzioni elementari Calcolare l’integrale per sostituzione Calcolare l’integrale per parti Calcolare l’integrale di funzioni razionali fratte Il calcolo integrale nella determinazione di aree Calcolare aree di figure dal contorno curvilineo. Probabilità Definire la probabilità nei vari contesti; Enunciare i teoremi sulla probabilità; Calcolare la probabilità di un evento; Applicare i teoremi sulla probabilità; Individuare il procedimento più idoneo per calcolare la probabilità di un evento

METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni frontali.

STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO

Libro di testo, lezione dialogata, aula e laboratori.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Prove tradizionali: Colloqui orali, prove scritte

Criteri di valutazione: impegno, partecipazione, acquisizione dei contenuti, capacità di utilizzare le conoscenze, abilità di rielaborazione critica, chiarezza e correttezza espositiva, uso degli strumenti introdotti.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.18 di 51

MATERIA ENOLOGIA DOCENTE Prof. Riccardo Bisacci

LIBRO DI TESTO

ADOTTATO

“Enologia” di Cappelli P. – Vannucchi V.

casa editrice: ZANICHELLI.

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

L’uva: produzione,

raccolta e

composizione

Storia e geografia della vite e del vino.

La vite e l’uva.

I processi di prima trasformazione dell’uva.

La composizione chimica dell’uva e del mosto.

Il mosto

Analisi e correzioni del mosto.

Il diossido di zolfo in enologia.

Gli agenti delle fermentazioni: lieviti e batteri.

Aspetti fondamentali della chimica delle fermentazioni.

La vinificazione

La vinificazione in rosso. Particolari vinificazioni in rosso

(macerazione carbonica: i vini novelli), la vinificazione in bianco e in

rosato. I vini delle Marche.

Il vino: composizione

ed analisi

La composizione chimica del vino. Il colore del vino.

Le analisi del vino.

Cure e correzioni al

vino

Colmature e travasi. Le correzioni al vino. L’illimpidimento dei vini

mediante filtrazione e centrifugazione. La chiarifica mediante

collaggio e la stabilizzazione dei vini.

Invecchiamento e vini

speciali

Invecchiamento e classificazione dei vini. I vini speciali.

I vini spumanti naturali (metodo Champenois e Charmat) ed

artificiali. I vini passiti.

Difetti, alterazioni e

malattie dei vini

I difetti del vino: i difetti di riduzione, le deviazioni aromatiche di

tipo fenolico, i difetti ossidativi, il gusto di tappo.

Alterazioni del vino: la casse ferrica, la casse rameosa, la casse

proteica, la casse ossidasica o bruna.

Le malattie del vino: la fioretta, l’acescenza, lo spunto lattico o

agrodolce, il girato, l’amaro o amarore, il filante.

Normativa Normative nazionali e comunitarie di settore, sulla sicurezza e sulla

tutela ambientale.

Esercitazioni svolte Riconoscimento attrezzature enologiche;

svolgimento di analisi sensoriale dell’uva e chimico-analitiche dei

componenti fondamentali del mosto e del vino

(titolo zuccherino: metodo rifrattometrico, densimetrico e titolazione

con reattivo di Fehling; titolo alcolimetrico; acidità fissa, volatile e

totale; estratto secco; diossido di zolfo totale e libero); limite di

gessatura e salatura.

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

Conoscenze: 1) II mondo del vino e i fattori che ne influenzano la qualità.

2) Linee generali di legislazione vitivinicola: disciplinari di

produzione.

3) La materia prima uva: composizione acino, maturazione e

maturità.

4) Linee di trasformazione dell’uva e correzioni dei mosti:

ammostamento, composizione del mosto e correzioni.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.19 di 51

5) Conoscenze chimico-analitiche dei componenti fondamentali del

mosto e del vino.

6) La cantina: locali e loro distribuzione, vasi vinari ed attrezzature.

7) Aspetti fondamentali delle fermentazioni (fisici, chimici,

microbiologici): fermentazione alcolica, malolattica, ecc..

8) La tecnologia di vinificazione: aspetti generali e distintivi della

vinificazione in bianco e in rosso.

9) Processi fisici ai mosti e ai vini: chiarifica, stabilizzazione,

conservazione, filtrazione, processi di apporto e fattori di controllo.

10) Processi di maturazione e affinamento: in vasca, in legno e in

bottiglia.

11) Produzione di vini spumanti.

12) Principali difetti, alterazioni e malattie dei vini.

13) Sistemi di comunicazione delle informazioni relative ai prodotti:

linee generali di analisi sensoriale e presentazione di un vino.

Abilità: 1) Scegliere le tecnologie di trasformazione adeguate all’obiettivo

enologico (tipologia di prodotto). 2) Definire i controlli e le analisi correlate al mosto e alle

fermentazioni.

3) Organizzare processi di pulizia del mosto

4) Organizzare processi di stabilizzazione dei vini.

METODOLOGIA

La lezione frontale con lo stimolo al dialogo, non è stata l’unica

strategia adottata per il raggiungimento degli obiettivi sopra

descritti, anzi, sono stati infatti utilizzati sussidi didattici, quali siti

internet, DVD disponibili in Istituto.

In collaborazione con l’I.T.P. sono state svolte diverse esercitazioni

pratiche nel laboratorio di chimica, in cantina ed in campo.

Uso di un linguaggio semplice ma tecnico.

Compresenza, per 3 ore settimanali, con I.T.P.

STRUMENTI E

SPAZI DI LAVORO

Laboratorio di chimica. Cantina. Vigneto.

Libro di testo.

Riviste specializzate nel settore.

Manuali.

Materiale audiovisivo ed informatico.

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Verifiche scritte, colloqui e verifiche orali in aula ed in azienda.

Verifiche pratiche al laboratorio di chimica.

Interventi in itinere con materiale didattico diversificato e tecniche

alternative (discussione guidata, esercitazione guidata).

CRITERI DI

VALUTAZIONE

La valutazione è espressa in forma decimale. Dal conseguimento

degli obiettivi minimi scaturisce una valutazione sufficiente. La

valutazione tiene conto dell’attenzione, impegno, interesse e

partecipazione dell’alunno.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.20 di 51

MATERIA Viticoltura e difesa della vite

DOCENTE PROF. Ripani Katia

CLASSE 5 sez. E

INDIRIZZO VITICOLTURA ED ENOLOGIA

LIBRO DI TESTO

ADOTTATO

Giuseppe Sicheri – Viticoltura - Hoepli

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

Sistematica della vite.

Caratteri anatomici e morfologici della vite : radice, fusto e tralci,

foglie,gemme, fiore, frutto, seme.

Metodi di identificazione dei vitigni. MODULO 2

Fenologia e fisiologia della vite: Ciclo vitale. Ciclo biologico annuale

vegetativo e riproduttivo. Fasi fenologiche e aspetti fisiologici, ruolo degli

ormoni, fotosintesi ed efficienza fotosintetica.

MODULO 3

Propagazione della vite: La fillossera e i problemi connessi. Vivaismo

viticolo. Linee generali di miglioramento genetico. Propagazione della vite

per talea e innesto. Reinnesto.

MODULO 4

Ecosistema viticolo

Fattori pedo-climatici, nutrizionali e loro influenza sulle produzioni

vitivinicole. Impianto del vigneto: La scelta del vitigno e del Portainnesto,

Preparazione del terreno, Messa a dimora delle viti

Sistemi di allevamento della vite: elementi da considerare per la scelta

della forma di allevamento, Principali forme di allevamento della vite:

sistemi a sviluppo verticale, a ricadere, a sviluppo orizzontale e/o inclinato,

Strutture e materiali impiegati. Potatura: Scopi e principi fisiologici della

potatura, tipi di potatura, epoca e modalità di esecuzione, Interventi di

potatura secca e potatura verde. Potatura di allevamento e di produzione.

MODULO 5

Gestione del suolo: Lavorazioni del terreno, inerbimento, pacciamatura,

diserbo.

La nutrizione Principi della concimazione, ruolo di macroelememti e

microelementi.

Concimazione di fondo e di produzione, concimazione fogliare.

Meccanizzazione delle varie operazioni: Potatura secca, potatura

verde, trattamenti fitosanitari, vendemmia.

MODULO 6

Ampelopatie e difesa della vite: Principali avversità e malattie della

vite: avversità di natura climatica, carenze ed eccessi nutritivi, agenti di

malattia e di danno e relativi interventi. Prodotti fitosanitari e loro

distribuzione. Criteri di lotta integrata e biologica in viticoltura.

MODULO 7

Principi generali della viticoltura di precisione.

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

Obiettivi mediamente raggiunti dagli alunni. Conoscenze:

caratteri anatomici e morfologici della vite, ciclo vitale e biologico, le fasi fenologiche, gli aspetti fisiologici e il ruolo degli ormoni.

metodi di propagazione della vite, requisiti agronomici e legislativi del materiale di propagazione, tecniche di miglioramento genetico.

caratteristiche significative dell’ecosistema viticolo: vitigno, portinnesti, condizioni pedoclimatiche.

criteri da seguire e le operazioni necessarie per l’impianto di un vigneto, principali forme di allevamento e criteri di scelta .

operazioni necessarie per la gestione del suolo: inerbimento, diserbo, lavorazioni del terreno, concimazione e meccanizzazione in viticoltura.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.21 di 51

principali operazioni di potatura secca e verde. principali ampelopatie della vite e relativi interventi di difesa.

Abilità:

Saper scegliere gli ambiti di coltura della vite e le tecniche per la progettazione e la gestione del vigneto secondo i principi di agricoltura sostenibile.

Saper identificare e descrivere le caratteristiche significative dei portainnesti al fine di poter attuare la scelte più razionali.

Saper identificare la tipologia di potatura del vigneto in base alle diverse finalità. Saper esplicare i criteri per l’elaborazione di un piano di concimazione.

METODOLOGIA Lezione frontale di tipo informativo ed esplicativo, utilizzo di power-point per

presentare gli argomenti della lezione. Lezione dialogata , analisi di testi e fonti iconografiche. Proposte di lettura che integrino o amplino gli argomenti trattati

STRUMENTI E

SPAZI DI LAVORO Libro di testo, lim, appunti e materiale di approfondimento, laboratorio, vigneto della scuola.

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Le verifiche hanno riguardato l'intero processo insegnamento-apprendimento. Sono state svolte verifiche scritte sia sottoforma di quesiti a risposta aperta che svolgimento di tracce; verifiche orali e pratiche.

CRITERI DI

VALUTAZIONE

La valutazione finale ha tenuto conto dei livelli di partenza, progressi

evidenziati nel corso dell’anno, interesse, impegno, partecipazione, metodo

di lavoro e obiettivi raggiunti.

MATERIA BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

DOCENTE Prof. Raffaele CASTIGNANI

LIBRO DI TESTO

ADOTTATO

Microbiologia enologica - Giovanna SUZZI e Rosanna TOFALO

Edizioni Edagricole

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

ELEMENTI DELLA MICROBIOLOGIA ed ATTIVITA’ DI LABORATORIO 1) MICROBIOLOGIA: la cellula microbica, differenziazione dei microrganismi, la

scoperta dei microrganismi, la generazione spontanea, l'ambiente microbico. 2) MICROSCOPIA: formazione dell'immagine, obbiettivi ed oculari, scelta degli

obbiettivi e degli oculari per diversi ingrandimenti, microscopia a contrasto di

fase, sorgenti luminose di bassa lunghezza d'onda, microscopio elettronico a trasmissione.

3) PREPARAZIONE DEI TERRENI DI COLTURA: aspetti generali della nutrizione microbica, categorie nutrizionali tra i microrganismi, interazioni nutrizionali tra microrganismi, l’elaborazione e la scelta del terreno di coltura, i terreni

solidificabili, composizione di alcuni terreni di coltura, molto usati. 4) STERILIZZAZIONE: cinetica della sterilizzazione, sterilizzazione al calore,

pastorizzazione, sterilizzazione per trattamenti chimici, sterilizzazione per filtrazione, sterilizzazione con le radiazioni.

5) TECNICHE MICROBIOLOGICHE: inoculazione, incubazione delle colture microbiche, colture anaerobiche, l’isolamento della coltura pura, le colture di arricchimento, esame microscopico dei microrganismi, conta dei microrganismi determinazione delle dimensioni di microrganismo.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.22 di 51

MODULO 2

LIEVITI ed ATTIVITA’ DI LABORATORIO

1) ECOFISIOLOGIA DEI LIEVITI VINARI: la scoperta degli agenti viventi della

fermentazione, la storia dei lieviti selezionati, la controversa storia della classificazione dei lieviti vinari, utilizzazione degli zuccheri da parte di, Saccharomyces cerevisiae, definizione di lievito selezionato per vinificazione,

i lieviti associati con gli ambienti di cantina, potenziale d’innovazione dell'ecologia di cantina di Saccharomyces cerevisiae.

2) METABOLISMO DEI LIEVITI VINARI:

metabolismo dei composti ternari (catabolismo degli zuccheri, utilizzazione differenziale di glucosio e fruttosio, glicolisi, regolazione della

fermentazione alcolica e della respirazione, regolazione della fermentazione glicero-piruvica, formazione, accumulo e demolizione dell’acido acetico, degradazione e sintesi dell'acido malico, produzione di altri composti minoritari di fermentazione), metabolismo dei composti quaternari (assimilazione dell'ammonio, biosintesi e catabolismo degli aminoacidi, formazione di alcoli superiori ed esteri).

3) PROPRIETÀ TECNOLOGICHE E DI QUALITÀ DELLE SPECIE DI LIEVITI VINARI: attività fermentativa, (andamento fermentativo, vigore fermentativo, potere fermentativo o alcoligeno), produzione di composti solforati (anidride solforosa, idrogeno solforato), acidità volatile, produzione di glicerolo, tolleranza all’etanolo, tolleranza agli additivi tecnologici (resistenza all'anidride solforosa, resistenza al rame, resistenza ai pesticidi), carattere “killer”, composti secondari prodotti dai lieviti

correlati alla qualità organolettica del vino (alcoli superiori, acetaldeide, acetoino e 2,3-butandiolo, acetato di etile), influenza della specie/ceppo di lievito sul contenuto di composti secondari nel vino (composti formati con un minimo livello di variazione all'interno della specie, composti formati con una grande variabilità all'interno della specie), interazione lievito/vitigno, influenza della specie/ceppo di lievito sul

contenuto di composti legati alla qualità salutistica del vino (amine biogene (AB), polifenoli totali (PFT) ocratossina A (OTA).

4) FATTORI CHE CONDIZIONANO LO SVILUPPO DEI LIEVITI NELLA

VINIFICAZIONE: fattori di natura chimica: nutrienti (gli zuccheri, i composti dell'azoto, l’ossigeno, le vitamine, gli elementi minerali, gli acidi organici) metaboliti (l'etanolo, l'anidride carbonica, gli acidi organici, i

carboidrati di riserva, glicerolo, prolina e glicina); fattori di natura fisica: la temperatura, la pressione osmotica; fattori di natura biologica: le interazioni con altri microrganismi (le muffe, i batteri, altri lieviti)

5) I LIEVITI SELEZIONATI E IL LORO IMPIEGO ENOLOGICO: aspetti storici dei

lieviti selezionati, fermentazione naturale e fermentazione in purezza, evoluzione dei lieviti selezionati, caratteri di selezione dei lieviti per

enologia (caratteri tecnologici e metabolici fondamentali, caratteri fermentativi e tecnologici che influenzano il processo di vinificazione, caratteri qualitativi che influiscono sulla composizione e quindi sulla qualità del vino, cenni sul nuovi caratteri di selezione dei lieviti vinari), l'impiego dei lieviti selezionati (l'uso della S02, preparati commerciali degli starter enologici).

MODULO 3

BATTERI ed ATTIVITA’ DI LABORATORIO 1) I BATTERI LATTICI E LA FERMENTAZIONE MALOLATTICA: batteri lattici di

interesse enologico ( tassonomia Lactobacillus spp., Leuconostoc spp.,

Oenococcus spp., Pediococcus spp.), fisiologia (metabolismo aminoacidico, metabolismo degli acidi organici), fattori che influenzano lo sviluppo dei batteri lattici in vino (fattori fisico-chimici, fattori biologici), ecologia), la fermentazione malolattica (biochimismo della fennentazione malolattica e suo significato biologico, effetti della fermentazione malolattica sul vino (riduzione dell'acidità, stabilità microbiologica, modificazioni delle proprietà organolettiche), fattori che influenzano la fermentazione malolattica, la

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.23 di 51

fermentazione malolattica spontanea, la fermentazione malolattica indotta (uso di tecnologie alternative per la fermentazione malolattíca indotta).

2) I BATTERI MALOLATTICI SELEZIONATI E LORO IMPIEGO: utilizzo di colture

selezionate per indurre la fermentazione malolattica, isolamento, identificazione e selezione di un coltura starter, tipi di preparazioni batteriche (colture liquide, colture batteriche congelate, colture batteriche

liofilizzate, preparazioni liofllizzate da riattivare (starter di prima generazione), preparazioni liofilizzate a inoculo diretto (starter di seconda generazione)), effettuare l'inoculo, quando effettuare l’inoculo.

3) LE ALTERAZIONI MICROBICHE DEI VINI: origine dei microrganismi

alteranti, alterazioni causate da batteri acetici, alterazioni causate da batteri

lattici (formazione di acidi, alterazioni causa rifermentazione, filante (ropiness), alterazione per produzione di mannitolo (agrodolce), alterazione detta “gusto di topo” o “mousiness”, degradazione degli acidi organici (degradazione dell'acido citrico, degradazione dell'acido sorbico “nota di geranio", degradazione dell'acido tartarico “girato”), degradazione del glicerolo con formazione di acroleina (amarore), produzione di amine biogene, degradazione dell’arginina e formazione di precursori dei

carbammati di etile).

MODULO 4

ATTIVITA’ DI LABORATORIO 1) LA CONTA MICROBICA: mosto non ancora in fermentazione (metodi

microscopici, conta su piastra), controllo della fermentazione (determinazione del numero delle cellule di Saccharomyces cerevisiae, determinazione dei microrganismi contaminanti della fermentazione), controllo di sterilità del vino imbottigliato (metodi microscopici)

2) L'IGIENE IN CANTINA: fonti di contaminazione microbica nelle cantine

(materia prima, macchine e impianti, locali, atmosfera, vasi vinari, personale)

i microrganismi inquinanti e i loro effetti sulla qualità del vino (lieviti dotati di capacità fermentativa, lieviti a metabolismo prevalentemente ossidativo, batteri acetici, batteri lattici, batteri sporigeni, attinomiceti e muffe).

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

Gestione di semplici attività laboratoriali e loro protocolli Conoscenza dei principali agenti delle fermentazioni Fattori di controllo delle fermentazioni Controllo delle norme igieniche Controllo delle norme di sicurezza nel luogo di lavoro Applicazione delle leggi (comunitarie, nazionali, regionali) relative all'uso degli

agenti delle fermentazioni Redigere relazioni tecniche Riconosce gli agenti delle fermentazioni Riconosce gli agenti delle alterazioni dell'uva, del mosto e del vino Conosce i fattori di controllo delle fermentazioni ed alterazioni Riconosce il protocollo di sviluppo di lieviti e batteri Conosce il protocollo da seguire per le attività laboratori ali.

METODOLOGIA

Lieviti dell'uva Lieviti del mosto e le fermentazioni spontanee Sistematica dei lieviti

Fattori che influenzano lo sviluppo dei lieviti

Lieviti selezionati Caratteri tecnologici e qualitativi dei lieviti Miglioramento genetico dei lieviti Metodi di laboratorio per il riconoscimento dei lieviti e dei batteri enologici Concetto di fermentazione Identificazione dei diversi tipi di fermentazioni (alcolica, malolattica) Caratteri fondamentali dei lieviti e dei batteri di importanza enologica

Conoscenza dei principali caratteri tecnologici e di qualità dei lieviti Conoscenza delle principali alterazioni dei mosti e dei vini Concetti e tecniche fondamentali del miglioramento genetico dei lieviti.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.24 di 51

STRUMENTI E

SPAZI DI LAVORO

Lezioni frontali Conversazioni guidate

Consultazione bibliografica e informatica di fonti utili allo sviluppo del progetto

Realizzazione di un progetto originale.

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Orali (a carattere teorico e teorico pratico): colloquio; interrogazioni e dialogo in classe.

Scritte: risposte aperte a quesiti singoli. Pratiche: redazione di progetti ed attività di consulenza ambientale.

Le verifiche sono state effettuate in numero congruo, con frequenza variabile, secondo i tempi di sviluppo del programma e, di norma, durante e alla fine di ogni ciclo di lezioni omogenee per argomento (unità didattiche).

CRITERI DI

VALUTAZIONE

Capacità ed attitudini individuali.

Interesse, assiduità e partecipazione. Assiduità, partecipazione.

Capacità di lavoro autonomo nella ricerca delle informazioni necessarie. Rielaborazione personale ed originale del lavoro svolto. Raggiungimento degli obiettivi minimi richiesti.

MATERIA ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING, LEGISLAZIONE CLASSE 5 E A.S. 16/17

DOCENTE Prof. ROMOLO INNAMORATI LIBRO DI TESTO Stefano Amicabile: Corso di Economia, Estimo, Marketing e

Legislazione. C. Ed. Hoepli CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 Giudizio di stima ed Aspetti economici dei beni:

Generalità. Probabile valore di Mercato. Probabile Val. di Costo (e suoi aspetti particolari quali: val. di riproduzione, costo deprezzato e coefficienti di vetustà, costi diretti e indiretti). Probabile Val. di Trasformazione (e suoi aspetti particolari quali: val. o prezzo di macchiatico e valore di demolizione). Probabile Val. di Surrogazione. Probabile Val. Complementare. Probabile Val. di Capitalizzazione.

MODULO 2 Procedimenti di stima: Principio dell’ordinarietà. Aggiunte e detrazioni al valore ordinario. Valore ordinario e valore reale. Parametri di confronto. Procedimenti sintetici: Stima a vista, Stima comparativa per parametri tecnici ed economici, Stima storica, Stima per valori tipici.

MODULO 3 Stima degli arboreti: Arboreti coetanei specializzati. (Stima del Vo o valore del suolo o valore della nuda terra, Stima del Vi o valore intermedio, Stima del Vs o Soprassuolo). Stima analitica e sintetica degli arboreti.

MODULO 5 Stima dei miglioramenti fondiari: Generalità. Stima del costo di un miglioramento. Giudizi di convenienza economica generali (in base al reddito, al valore e al saggio di fruttuosità) e particolari (Convenienza di un proprietario colt. diretto, convenienza di un miglioramento da seminativo ad arboreto, convenienza dell’affittuario). Stima dell’indennità per miglioramento spettante all’affittuario e all'usufruttuario.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.25 di 51

MODULO 6 Il Catasto: Definizione, tipi, scopi, funzioni. Il Catasto terreni: Breve panorama storico. Formazione del catasto terreni. Attivazione e Conservazione: Mappa particellare, archivio informatizzato, Mutazioni oggettive e soggettive, cenni al frazionamento, Visure.

MODULO 7 Stima degli indennizzi nelle espropriazioni per pubblica utilità: Generalità. Il testo unico. Indennità di esproprio: criteri generali, indennità per aree edificabili, edificate, non edificabili. Cessione volontaria. Occupazione temporanea.

MODULO 8 Servitù prediali coattive: Generalità, Servitù di passaggio.

MODULO 9 Stime per danni: Generalità. Contratto assicurativo e aspetti economico legali di esso. Danni da grandine. Danni da incendio a soprassuoli. Danni da interruzione di acque irrigue. Danni da inquinamento di acque e suoli.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenza delle norme e procedure che regolano la valutazione dei beni.

Svolgimento di una stima in modo ordinato e comprensibile. Esecuzione dei calcoli necessari a una stima in modo veloce e

corretto. Svolgimento di una relazione di stima. Acquisizione di dati utili alla stima. Comprensione dei quesiti estimativi. Capacità di osservare gli aspetti globali della realtà di un

problema.

Capacità di pianificare il proprio tempo e finalizzare il lavoro agli obiettivi da raggiungere.

Utilizzo delle teorie estimative in modo interdisciplinare. Obiettivi minimi -Conoscenza schematica ma chiara delle basi teoriche dei contenuti proposti. - Utilizzo adeguato della terminologia specifica. - Capacità applicativa sufficiente ad individuare i passi fondamentali per la risoluzione dei quesiti proposti. Parte della classe ha raggiunto i soli obiettivi minimi, altri si sono collocati su livelli intermedi ed infine alcuni hanno pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari.

METODOLOGIA Spiegazione degli argomenti prima nella teoria poi negli aspetti pratici, con continuo aggancio ai programmi svolti negli anni precedenti e agli aspetti trasversali e interdisciplinari della materia, interazione con gli alunni, richiesta di loro interventi, attuazione di interventi di recupero in itinere in caso di difficoltà di alcuni, dimostrazione di professionalità, coerenza, umanità, rispetto.

STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO

Lezioni frontali, uso delle risorse informatiche (risorse on-line, file prodotti dall’insegnante ecc.), LIM, uso del libro di testo, esercitazioni in classe guidate dal docente, svolte in gruppo e singolarmente, assegnazione di compiti domestici di tipo teorico e pratico, verifiche orali e scritte.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.26 di 51

CRITERI E STRUM. DI VALUTAZIONE

Ci si è attenuti ai criteri contenuti nel POF.

MATERIA GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

DOCENTE Prof. Raffaele Castignani

LIBRO DI

TESTO

ADOTTATO

Gestione dell’ambiente e del territorio

Elena STOPPIONI - Zanichelli Editore

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

AMBIENTE , TERRITORIO E PAESAGGIO

1) SISTEMI AMBIENTALI NATURALI E ANTROPIZZATI - Definizioni di ambiente, territorio e paesaggio - Struttura e funzionamento degli ecosistemi naturali : regole e funzionamento

dell’ecosistema, flusso di energia e circolazione della materia, concetto di habitat e nicchia ecologica, struttura e dinamica delle popolazioni, rapporti intraspecifici e interspecifici, biodiversità e stabilità degli ecosistemi (meccanismi di feed-back) - Struttura e funzionamento degli ecosistemi antropizzati (agroecosistema): biotopo e biocenosi , energia ausiliaria, rapporti tra organismi dell’agroecosistema, classificazione dei sistemi agrari, concetto di agricoltura sostenibile o ecocompatibile.

2) CARATTERISTICHE E TIPOLOGIE DEL PAESAGGIO - Ecologia del paesaggio (landescape ecology): elementi costitutivi e sottosistemi del paesaggio (unità strutturali o patches e matrice), frammentazioni e connessioni ecologiche, ecotoni, - Classificazioni tassonomiche e qualitativa delle principali tipologie di paesaggio - Sistemi paesaggistici italiani

- Indicatori ecologici per lo studio paesaggistico.

3) PAESAGGISTICA E CLASSIFICAZIONE DEI TERRITORI - Metodi e strumenti per lo studio del territorio: cartografia di base, cartografia tematica, telerilevamento, GIS - Analisi territoriale: aspetti climatici, geologici e vegetazionali di un territorio

MODULO 2

RISORSE E PROBLEMI AMBIENTALI 1)TUTELA DELLE ACQUE - La risorsa acqua e le problematiche ambientali.

- Tipologie di inquinamento delle acque, naturali, dovuti alle attività umane, sia dei corpi idrici superficiali sia delle falde acquifere. - Potere autodepurante dei sistemi idrici 2)TUTELA DEL CLIMA E DELL’ARIA - Alterazioni atmosferiche su scala globale e su scala locale

- Problemi connessi all’utilizzo di energia fossile

- Gas climalteranti di origine agricola 3)TUTELA DEL SUOLO - Il suolo e il suo degrado - Fonti di inquinamento puntuale e fonti di inquinamento diffuso - Natura del terreno e capacità di assorbimento dei contaminanti

- Il suolo come risorsa per il clima globale: il sequestro di carbonio atmosferico - Indicatori e bioindicatori per la qualità del suolo 4) GESTIONE DEI RIFIUTI

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.27 di 51

- Definizioni e classificazione dei rifiuti (D.lgs. n° 152 / 2006) - Gestione integrata dei rifiuti

- Buone pratiche per risolvere in modo ecocompatibile il problema dei rifiuti 5) TUTELA DELLA BIODIVERSITA‘ - Componenti della biodiversità: diversità genetica, di specie e tra ecosistemi - Azioni U.E. per proteggere la biodiversità (Rete natura 2000 , aree SIC e ZPS)

MODULO 3

DIFESA DEL PAESAGGIO SOSTENIBILE 1) TUTELA DELL’AMBIENTE

- Concetto di sviluppo sostenibile - Concetto di impatto ambientale - Valutazioni e procedure di autorizzazione ambientale: VIA , VAS , 2) TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE - Ruolo dell’agricoltura nella gestione del territorio : rinaturalizzazione, rinaturazione,

gestione sostenibile delle aree non coltivate

3) PROBLEMATICHE E TECNICHE DI DIFESA DEL TERRITORIO - Dissesto idrogeologico - Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e controllo dell’erosione - Tecniche di ingegneria naturalistica: materiali ed interventi antierosivi e stabilizzanti

MODULO 4

POLITICHE DI TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO 1) POLITICA AGRICOLA E AMBIENTALE COMUNITARIA - Misure agro-ambientali, principali direttive sull’ambiente. 2) NORMATIVE NAZIONALI DI TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL PAESAGGIO

- Codice dell’ambiente (D.Leg. 152/2006) - Enti ed istituzioni che si occupano di ambiente

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

Conosce gli aspetti e le caratteristiche fondamentali del proprio territorio ed ha competenze in attività di gestione delle aree rurali in funzione di una loro corretta

utilizzazione. Utilizza strumenti e tecnologie innovative finalizzate alla conoscenza, gestione e

valorizzazione del territorio, con competenze specifiche nella lettura, interpretazione e redazione di carte tematiche di uso agricolo; conosce ed applica i principali strumenti normativi locali finalizzati ad una corretta pianificazione delle aree agricole con particolare riguardo ai regimi vincolistici del territorio ed alla tutela delle aree protette.

METODOLOGIA Conosce gli aspetti e le caratteristiche fondamentali del proprio territorio ed ha competenze in attività di gestione delle aree rurali in funzione di una loro corretta utilizzazione. Utilizza strumenti e tecnologie innovative finalizzate alla conoscenza, gestione e

valorizzazione del territorio, con competenze specifiche nella lettura, interpretazione e redazione di carte tematiche di uso agricolo; conosce ed applica i principali strumenti normativi locali finalizzati ad una corretta pianificazione delle aree agricole con particolare riguardo ai regimi vincolistici del territorio ed alla tutela delle aree protette.

STRUMENTI E

SPAZI DI

LAVORO

Lezioni frontali

Conversazioni guidate Consultazione bibliografica e informatica di fonti utili allo sviluppo del progetto Realizzazione di un progetto originale.

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Orali (a carattere teorico e teorico pratico): colloquio; interrogazioni e dialogo in classe.

Scritte: risposte aperte a quesiti singoli. Pratiche: redazione di progetti ed attività di consulenza ambientale. Le verifiche sono state effettuate in numero congruo, con frequenza variabile, secondo

i tempi di sviluppo del programma e, di norma, durante e alla fine di ogni ciclo di lezioni omogenee per argomento (unità didattiche).

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.28 di 51

CRITERI DI

VALUTAZIONE

Capacità ed attitudini individuali. Interesse, assiduità e partecipazione. Assiduità, partecipazione.

Capacità di lavoro autonomo nella ricerca delle informazioni necessarie. Rielaborazione personale ed originale del lavoro svolto. Raggiungimento degli obiettivi minimi richiesti

MATERIA PRODUZIONI ANIMALI - Classe 5^ Sez. E a.s. 2016/17

DOCENTE Prof. Claudio Caproli - ITP: Prof.ssa Nadia Sabatini

LIBRO DI TESTO

ADOTTATO

Produzioni Animali Vol. 2 Alimentazione animale, igiene e sanità zootecnica

Autori: A. Falaschini – M.T. Gardini / Reda Edizioni - Torino

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

INTRODUZIONE

Allevamenti zootecnici e loro caratteristiche. L’attività zootecnica tra produzioni, consumi e sostenibilità. La zootecnia biologica.

MODULO 1

ALIMENTI

FISIOLOGIA

DELLA NUTRIZIONE

E

PRINCIPI NUTRITIVI

1.1 - Alimenti per animali in allevamento Classificazione degli alimenti (foraggi, concentrati, sottoprodotti), composizione chimica (analisi sul “tal quale”) e proprietà nutrizionali.

Le tecniche di produzione, conservazione, preparazione e distribuzione dei principali alimenti per il bestiame. 1.2 - Fisiologia della nutrizione

Alimentazione e nutrizione. Fisiologia digestiva dei monogastrici. Fisiologia digestiva dei ruminanti: a) digestione microbica ruminale della cellulosa e formazione di AGV; b) sintesi di proteine e vitamine della microflora, microfauna e lieviti. Assorbimento e metabolismo.

1.3 - Principi nutritivi Glucidi: funzioni biologiche, carboidrati strutturali e non. Grassi: composizione e funzioni biologiche. Proteine: composizione, aminoacidi essenziali, funzioni e valore biologico,

sostanze azotate non proteiche e loro utilizzo. Vitamine: classificazione e funzioni; fonti, azioni biologiche e sintomi da carenza delle vitamine liposolubili (A, D, E, K, F) e idrosolubili (B1; B2; B6; PP; Acido Folico; Acido Pantotenico; Biotina; B12; C). Macroelementi: azioni biologiche e principali sintomi da carenza di calcio,

fosforo, sodio, cloro, potassio e magnesio.

Microelementi: azioni biologiche e principali sintomi da carenza di ferro, rame, zinco, cobalto, iodio e selenio. Additivi e integratori alimentari.

MODULO 2

UTILIZZO FISIOLOGICO

DEGLI

2.1 – Utilizzazione fisiologica degli alimenti Digeribilità degli alimenti e fattori che la influenzano. Il ruolo della fibra nel razionamento animale: differenze tra il metodo di rilevazione Weende (FG) e quello Van Soest (NDF, ADF e ADL). Utilizzo dell’azoto proteico e non, nei mono e poligastrici. Utilizzazione biologica dell’energia alimentare: energia lorda, energia

digeribile, energia metabolizzabile ed energia netta.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.29 di 51

ALIMENTI E

STIMA DEL VALORE

NUTRITIVO

FABBISOGNI NUTRITIVI

E FATTORI DI

RAZIONAMENTO

2.2 - La stima del valore nutritivo energetico degli alimenti in base a: U.F.L. (bovini e ovini da latte); U.F.C. (bovini da carne);

E.D. ed E.M. (suini ed avicoli). 2.3 - I fabbisogni nutritivi nei bovini da latte relativi a: mantenimento, accrescimento, produzione latte, gestazione, asciutta, steaming up e termoregolazione. 2.4 – I Fattori di razionamento con riferimento ai bovini ad attitudine latte, carne e duplice (valori individuati dall’esame di tabelle): sost. secca, energia,

proteine digeribili, fibra, calcio e fosforo, minerali e vitamine; La razione alimentare: requisiti; valutazione chimica, fisiologica e biologica.

MODULO 3

TECNICHE DI ALLEVAMENTO

BOVINI

Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno

Tipologie di allevamento bovino. I caratteri geno-morfo-funzionali delle

principali razze bovine allevate in Italia. Metodi e tecniche di riproduzione.

3.1 - Produzione del latte e alimentazione

a. La produzione del latte e i controlli funzionali: mammella, tecnica di mungitura, composizione del latte; curva di lattazione; i fattori influenzanti la produzione quantitativa e qualitativa del latte.

b. Alimentazione: fase colostrale e tecniche di svezzamento vitelli;

criteri di alimentazione delle manzette, manze (età e peso più favorevole al 1° concepimento/1° parto), vacche in lattazione e in asciutta. Razionamento: scelta, preparazione e distribuzione degli alimenti (alimentazione unifeed : caratteristiche e principali vantaggi; uso dell’

autoalimentatore nella distribuzione dei concentrati).

3.2 – Produzione della carne Fattori influenzanti la produzione di carne:

a) scelta dei tipi genetici (razze e/o meticci) e loro caratteristiche morfologiche ed attitudinali;

b) categorie da macello: vitello da latte a carne bianca; vitellone precoce; vitellone medio (da Kg. 550 a Kg. 650); vitellone tardivo o pesante (da Kg.700 a 850 Kg.);

c) i parametri funzionali in allevamento e alla macellazione (AMG, ICA, età e pesi alla macellazione, rese al macello e qualità della carne);

d) La produzione dell’IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”. La linea vacca – vitello: le fattrici per la produzione dei vitelli da ristallo per l’ingrasso (caratteristiche genetiche, morfologiche e funzionali). Alimentazione del vitellone: i fabbisogni nutrizionali (valori individuati dall’esame di tabelle), i piani

alimentari, preparazione e distribuzione degli alimenti.

3.3 - Fabbisogni nutritivi e i piani di razionamento Esercitazioni in classe, anche con uso del foglio elettronico, sulla stima dei

fabbisogni nutritivi e della razione nelle bovine da latte e nei vitelloni con riferimento ai principali alimenti concentrati (mais, orzo, farina estr. di soia e girasole, semi di cotone, ecc.) e foraggi (silo mais ceroso, paglia di orzo, fieni di medica e graminacee, ecc.) con valori nutrizionali da tabelle. 3.4 – Malattie Cenni su dismetabolie (acidosi, acetonemia, SVG, SVM e collasso puerperale) e mastite.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.30 di 51

MODULO 4

TECNICHE DI ALLEVAMENTO

SUINI

Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno Tipologie di allevamento suino (ciclo chiuso ed aperto, ecc.) e indirizzi

produttivi: suino leggero, medio e pesante. Le principali categorie suine da riproduzione e da ingrasso. La scelta dei tipi genetici relativi al suino leggero, medio e pesante. 4.1 - Alimentazione dei riproduttori Criteri di alimentazione e fabbisogni nutritivi delle scrofette e delle scrofe alla fecondazione, in gestazione e in allattamento; preparazione e distribuzione alimenti.

4.2 – Alimentazione del suino leggero, medio e pesante. Fabbisogni nutritivi e alimentazione nelle categorie: lattonzolo (fase svezzamento), lattone, magroncello, magrone e suino grasso, per la produzione del suino leggero, medio e pesante. Con particolare riferimento al suino pesante: tecnica di alimentazione (ad libitum e razionata; asciutta ed umida); i principali alimenti; i parametri tecnico economici: AMG, ICA., età, pesi e rese di macellazione.

MODULO 5

TECNICHE DI

ALLEVAMENTO OVINI

Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno Tipologie e sistemi di allevamento ovino. Indirizzi produttivi.

Caratteri geno-morfo-funzionali delle principali razze ovine allevate in Italia.

5.1 - Produzione del latte e alimentazione Produzione del latte ovino e alimentazione della pecora in lattazione. 5.2 – Produzione della carne e della lana. Alimentazione Produzione della carne ovina (agnello leggero da latte, agnello pesante da

latte, agnellone leggero, medio e pesante) e alimentazione (lattea,

svezzamento e ingrasso). Produzione della lana: caratteristiche.

Caratteri

generali degli ALLEVAMENTI

I fattori ambientali e loro importanza. Tipologie di stabulazione relative alle specie animali considerate. Le principali cure igienico sanitarie per la tutela della salute e del benessere animale.

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

Gli obiettivi medi raggiunti dalla Classe nell’a.s., in sintesi, sono:

Conoscenze pienamente sufficienti circa le:

- basi nutrizionali e di alimentazione;

- caratteristiche nutrizionali dei principali alimenti;

- tecniche di allevamento nella specie bovina, suina ed ovina;

- problematiche relative alle tipologie di allevamento e alle cure igienico sanitarie degli animali.

Abilità sufficienti su:

- rilevazione e interpretazione dei principali parametri tecnici e funzionali, inerenti agli indirizzi produttivi nei bovini, suini ed ovini per l’adozione di razionali metodi e/o tecniche di alimentazione;

- individuazione dei fattori determinanti la scelta dei sistemi di allevamento, dei tipi genetici e degli indirizzi produttivi, in relazione al management, al mercato dei prodotti, alla tutela ambientale;

- analisi e valutazione dei parametri tecnici ed economici relativi alle attitudini produttive nella specie bovina, suina ed ovina.

METODOLOGIA

Sviluppo degli argomenti modulari in unità didattiche con riferimento sia agli aspetti teorici che pratici della materia. Collegamenti e richiami intermodulari. Svolgimento delle lezioni di tipo: a) frontale: comunicazione diretta, ascolto con dialogo guidato;

b) lezioni con uso di Lim e slide; c) problem solving: presentazione di tematiche, analisi, ipotesi e soluzioni.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.31 di 51

Inoltre, la compresenza dell’I.T.P. in una delle due ore di lezione settimanali, ha permesso di meglio approfondire:

gli aspetti relativi alla pratica della alimentazione animale; le problematiche relative ai criteri, metodi e tecniche di allevamento delle specie e razze considerate con riferimento agli indirizzi produttivi, al mercato dei prodotti e alle cure igienico sanitarie.

STRUMENTI E SPAZI DI

LAVORO

Libro di testo.

Laboratorio di riferimento: stalla bovini di razza Marchigiana azienda agraria dell’Istituto. Sussidi didattici sulle tecniche di allevamento, quali: uso di file in formato

PowerPoint, word ed Excel preparati dal docente per la presentazione di argomenti curricolari e di aggiornamenti; ricerche sui siti web delle associazioni di razza ed altri, con scaricamento di file; aggiornamenti da riviste specializzate (Informatore Zootecnico, Allevatore, ecc.) Utilizzo della LIM per le lezioni, esercitazioni e verifiche.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

ADOTTATI

Orali (a carattere teorico e teorico pratico): colloquio; interrogazioni e

interventi legati alla partecipazione al dialogo educativo. Scritte in forma di: risposte aperte a quesiti singoli inerenti agli argomenti dell’area disciplinare.

Teorico pratiche: valutazione dei parametri tecnici relativi agli alimenti, alle attitudini produttive e al razionamento delle diverse specie considerate. Le verifiche sono state effettuate in numero congruo, relativamente al numero di ore di lezioni svolte, con frequenza variabile, secondo i tempi di sviluppo del programma e, di norma, durante e alla fine di ogni ciclo di lezioni omogenee per argomento (unità didattiche). Criteri di valutazione:

capacità ed attitudini individuali; interesse, assiduità e partecipazione; livello conseguito nell'acquisizione disciplinare delle conoscenze e delle abilità; raggiungimento degli obiettivi minimi richiesti. Le attività di recupero e di rinforzo degli alunni sono state effettuate a livello

individualizzato durante le ore disciplinari settimanali.

MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE Prof. Andrea Fabiani

LIBRO DI TESTO ADOTTATO VIVERE LO SPORT - Virgili – Presutti Editore Atlas

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

MODULO 1

Test d’ingresso

con griglie di

valutazione

1. salto in lungo da fermo

2. salto in alto da fermo 3. trazioni dorsali isometriche 4. 60 m.

MODULO 2

Potenziamento

generale

1. es. di potenziamento generale con attenzione alla tecnica delle ripetute e delle serie. Lavori settoriali per conoscere e praticare l’efficacia delle contrazioni concentrica, eccentrica e isometrica. Esercitazioni volte a definire i criteri di

allenamento della forza veloce e/o della forza resistente. 2. percorsi di durata con monitoraggio della frequenza cardiaca. Esercitazioni di

interval training e in continuo volte a definire i concetti di lavoro quantitativo e/o qualitativo.

3. circuiti con piccoli carichi e variazione nella velocità di esecuzione e nei recuperi.

MODULO 3

Giochi di squadra

Approfondimento dei fondamentali individuali e di squadra di attacco e di

difesa: pallavolo basket calcio

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.32 di 51

Pallapugno scolastica Tecnica e tattica di gioco con schemi semplici in piccoli gruppi.

Simulazione delle varie fasi del gioco. Partite con squadre avversarie nei tornei di Istituto.

MODULO 4

Fenomeno del

doping

Nozioni teoriche:

Nozioni sul fenomeno del doping: - definizioni di Doping - sanzioni

- sostanze e metodi sempre proibiti, sostanze e metodi proibiti in competizione.

OBIETTIVI

RAGGIUNTI

CONOSCENZE: - Conoscere diversi metodi per migliorare la resistenza generale e specifica

- Conoscere diversi metodi per migliorare la forza - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno due discipline sportive individuali - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno una disciplina sportiva di squadra - Conoscere elementari schemi di gioco di almeno una disciplina sportiva - Conoscere le regole dei giochi praticati

- Conoscere le principali regole dell’allenamento. ABILITA': - Riconoscere il valore educativo dell’attività sportiva - Saper valutare in base alle proprie prestazioni gli elementi che concorrono alla realizzazione di prestazioni motorie. - Realizzare movimenti complessi in forma economica

- Avere un buon controllo motorio e organizzarsi nello spazio e nel tempo - Realizzare i movimenti utili alla gestione di almeno due discipline sportive individuali - Riconoscere le qualità personali più importanti utili alla pratica della disciplina sportiva - Rielaborare quanto appreso in diverse realtà operative

METODOLOGIA Lavoro individuale, a piccoli gruppi e a squadra. A corpo libero, con piccoli carichi e a carico naturale.

STRUMENTI E

SPAZI DI LAVORO

Palestra, spazi esterni, campetto.

Tutti i grandi e piccoli attrezzi.

Sussidi audiovisivi e LIM.

STRUMENTI DI

VALUTAZIONE

ADOTTATI

Di tipo formativo corrispondente ai livelli delle conoscenze e delle competenze: verifiche oggettive attraverso prove pratiche. Di tipo sommativo per verificare il livello delle competenze e delle capacità:

verifiche pratiche individuali o a piccoli gruppi, prove strutturate.

MATERIA RELIGIONE DOCENTE Prof. Sandro Serafini LIBRO DI TESTO ADOTTATO

Tutti i colori delle vita L. Solinas edizioni SEI

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 Dio nella tradizione cristiana

L’immagine di Dio e la riflessione cristologica: Elementi basilari sulla persona, opera, messaggio e mistero di Gesù Cristo.

L’immagine regale e paterna di Dio. Un Dio amore e creatore.

MODULO 2 La Chiesa istituzione e mistero

L’origine della Chiesa e i dati essenziali della sua istituzione e della sua missione nel mondo.

La Chiesa al servizio di Dio e degli uomini. La Chiesa celebra i sacramenti della salvezza. Come vivere i sacramenti nella società di oggi.

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.33 di 51

MODULO 3 L’esperienza morale cristiana

L’etica personale e morale della persona umana. La moralità degli atti umani. La persona umana tra libertà e valori.

MODULO 4 L’amore umano e la famiglia

La vita come amore: i vari volti dell’amore. Il pensiero cristiano sul matrimonio e la famiglia. L’apertura alla vita e l’educazione dei figli.

MODULO 5 La vita umana e il suo rispetto

La bioetica e le sue principali implicazioni.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli alunni hanno acquisito una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo, delle grandi linee del suo sviluppo storico e delle espressioni più significative della sua vita individuale e sociale.

METODOLOGIA Nell’attività scolastica si è cercato di impostare un discorso sul piano dialettico – dinamico – creativo permettendo così di mirare l’intervento educativo – culturale alla situazione concreta nella classe nel suo insieme e alla situazione personale del singolo alunno, attraverso mediazioni concettuali, pluralità di approcci linguistici nel confronto culturale con altre discipline.

STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO

Libro di testo; Sacra Scrittura; documenti patristici, liturgici e dottrinali.

Utilizzo di strumenti multimediali (DVD, CDRom). CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Attenzione, impegno, interesse, partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo.

Conoscenza dei contenuti e della capacità di giudizio personale e critico.

Ricerche ed approfondimenti. Colloqui in classe.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.34 di 51

5. VALUTAZIONE

La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia “in itinere” (valutazione formativa), che in sede sommativa per controllare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obiettivi predeterminati.

Il Consiglio di Classe ha ritenuto delineare in modo corretto i criteri di valutazione e misurazione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta di

trasparenza dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire ai fruitori di quella azione un controllo dei propri apprendimenti ed una incentivazione dei meccanismi di autovalutazione.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

La normativa sugli esami, letta nel suo complesso, prevede tre momenti nella valutazione delle prove:

- misurare la prestazione del candidato in rapporto ai vari elementi osservati (conoscenze e abilità), come stabilito dalla normativa;

- giudicare se la prestazione complessiva è sufficiente, sulla base di una decisione

collegiale della Commissione; - assegnare alla prova un punteggio corrispondente alla prestazione, secondo le

modalità indicate dalla normativa.

Il Consiglio di Classe, in base alle indicazioni del Collegio Docenti, ha adottato

questo sistema elaborando griglie di valutazione che hanno costituito il mezzo di misurazione delle prove durante tutto l’anno scolastico. Si riportano di seguito gli

indicatori, generici e specifici, individuati per la valutazione e le “griglie” adottate nel corso dell’anno. Si precisa che il passaggio dal punteggio grezzo al voto può essere effettuato

mediante l’utilizzo di un foglio elettronico appositamente predisposto.

Indicatori generici

raggiungimento dei saperi essenziali prefissati;

livelli di conoscenza e abilità ottenuti;

impegno dimostrato nel cercare di migliorare la propria situazione di partenza;

progressi evidenziati nel percorso didattico;

costanza nell’assiduità e nell’impegno;

metodo di lavoro e interesse per l’approfondimento;

partecipazione attiva, corretta e rispettosa per il lavoro in classe.

5.1 VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Per la prima prova scritta saranno accertate, le abilità descritte dagli indicatori

elencati nella tabella di seguito riportata, dove sono pure specificati, per ogni indicatore, i descrittori che costituiscono gli elementi che saranno tenuti presenti ai fini

della valutazione. Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.35 di 51

diversa importanza, a seconda della tipologia, secondo i pesi precisati nella tabella

medesima.

INDICATORI

DESCRITTORI

PESI

Correttezza e proprietà

nell'uso della lingua

(per tutte le tipologie)

Con riferimento specifico alla tipologia scelta:

- Correttezza ortografica e morfosintattica.

- Proprietà e ricchezza lessicale.

- Ricchezza e varietà dello stile.

Tip. A : 4

Tip. B1 : 4

Tip. B2 : 4

Tip. C : 4

Tip. D : 4

Possesso delle conoscenze

relative all'argomento e al

quadro di riferimento

(per tutte le tipologie)

Qualità e quantità delle informazioni relative

all'argomento e sua contestualizzazione.

Pertinenza delle informazioni utilizzate.

Tip. A : 3

Tip. B1 : 3

Tip. B2 : 3

Tip. C : 3

Tip. D : 3

Attitudini allo sviluppo critico

delle questioni proposte e

alla costruzione di un

discorso organico e coerente

(per tutte le tipologie)

Individuazione del nucleo delle tematiche

proposte.

Pertinenza delle argomentazioni e valutazioni

personali a sostegno delle tesi addotte.

Rielaborazione critica dei contenuti.

Coesione e compiutezza della trattazione.

Tip. A : 2

Tip. B1 : 2

Tip. B2 : 2

Tip. C : 2

Tip. D : 2

Conoscenze e competenze

idonee a individuare la

natura del testo e delle sue

strutture formali

(per la sola tipologia A)

Comprensione ed interpretazione del testo

proposto.

Possesso ed utilizzazione degli strumenti di

decodifica.

Tip. A : 3

Capacità di comprendere e

utilizzare i materiali forniti

nel rispetto della tipologia

prescelta

(per la sola tipologia B:

B1 = saggio breve

B2 = articolo di giornale)

Utilizzazione del corredo documentario.

Strutturazione del testo finale, tenendo presenti

le consegne (destinatario, titolo, limite di

stesura, ecc.).

Consequenzialità della trattazione.

Tip. B1 : 3

Tip. B2 : 3

Capacità di organizzare la

trattazione in assenza di

materiali.

(per le sole tipologie C, D)

Consequenzialità della trattazione.

Riferimento a fonti (soprattutto tipologia C)

Apporto personale (soprattutto tipologia D)

Tip. C : 3

Tip. D : 3

Ogni abilità sarà valutata, in base alla prestazione fornita con riferimento ai singoli

descrittori, ma considerati nella loro globalità, con un punteggio da 1 a 5 secondo la scala seguente:

1 = prestazione gravemente insufficiente;

2 = prestazione insufficiente; 3 = prestazione sufficiente;

4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta); 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima). In casi eccezionali alla prestazione sarà attribuito punteggio 0.

In questo modo ogni candidato acquisirà un punteggio “grezzo” ottenuto dalla somma dei prodotti delle valutazioni delle singole abilità per i rispettivi pesi.

Si delibera di giudicare la prova di un candidato sufficiente se egli avrà ottenuto un punteggio grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo conseguibile.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.36 di 51

TABELLA n. 1 - PRIMA PROVA SCRITTA di ITALIANO I N D I C A T O R I Punteggi

Tipologia del tema

Correttezza e proprietà

nell'uso della lingua

(tutte le tipologie)

Possesso delle

conoscenze relative all' argomento e al quadro

di riferimento

(tutte le tipologie)

Attitudini allo

sviluppo critico delle questioni

proposte e alla

costruzione di un

discorso organico e coerente (tutte le tipologie)

Conoscenze e

competenze idonee a

individuare la natura del testo

e delle sue strutture formali (solo

tipologia A)

Capacità di

compren-dere e

utilizzare i materiali

forniti nel

rispetto della

tipologia prescelta

(solo tipologia

B)

Capacità di

svolgere autonomamente il

tema proposto

(solo tipologie C e D)

Punte

ggio

gre

zzo

Percentuale di

punteggio grezzo

ottenuta dal candidato

P E S I

Max

A 4 3 2 3 --- --- 60 B1 4 3 2 --- 3 --- 60 B2 4 3 2 --- 3 --- 60 C 4 3 2 --- --- 3 60 D 4 3 2 --- --- 3 60

Cognome e nome

VALUTAZIONI PARZIALI

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.37 di 51

5.2 VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DI

ENOLOGIA

Per quanto riguarda la seconda prova scritta saranno accertate, le conoscenze e le abilità descritte dagli indicatori di seguito riportati, ai fini della valutazione globale.

INDICATORI 1. Conoscenze: possesso delle conoscenze disciplinari specifiche relativamente agli

argomenti proposti.

2. Abilità 1: capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione personale; 3. Abilità 2: correttezza espressiva e uso adeguato del linguaggio specifico della

disciplina.

Il calcolo del punteggio grezzo inizia assegnando alla prova dello studente una

votazione con una scala pentenaria, che va a misurare ogni indicatore della prestazione fornita, con un punteggio da 1 a 5, (0 in caso di prestazione nulla) in

base alla seguente scala:

0 = Prestazione assolutamente nulla

1 = Prestazione gravemente insufficiente 2 = Prestazione insufficiente

3 = Prestazione sufficiente 4 = Prestazione discreta/buona 5 = Prestazione buona/ottima

Ogni singola valutazione degli indicatori va moltiplicata per il peso relativo a ciascun indicatore e dalla sommatoria dei prodotti si forma il punteggio grezzo (PG).

Da questo, con le dovute proporzioni si ottiene la proposta di voto in base 15.

Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio

grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo, come dalla griglia di valutazione riportata in Tabella n. 2

TABELLA n. 2 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA di ENOLOGIA

Ind 1 Ind 2 Ind 3

Conoscenze Abilità 1 Abilità 2

P E S I PG

max

5 2 3 50 Proposta di VOTO

N. Cognome e Nome VALUTAZIONI PARZIALI PG Perc.

base

15 base 10

1 5 5 5 50 1,00 15 10

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5.3 VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B

(Quesiti a risposta singola)

Per quanto concerne la terza prova scritta, a carattere multidisciplinare, il Consiglio

di Classe ha selezionato la tipologia B, ritenuta la più idonea a mettere in evidenza le conoscenze e le abilità degli studenti, anche alla luce delle esperienze fatte negli anni precedenti. Più precisamente, per la terza prova scritta sono stati proposti ai

candidati 12 quesiti di tipologia B, tre per ciascuna delle quattro materie coinvolte, con un numero prefissato di 12 righe utili alla risposta di una domanda.

Ogni quesito viene valutato in base ai seguenti 3 indicatori:

a. Conoscenze: possesso delle conoscenze specifiche disciplinari relativamente

agli argomenti proposti; b. Abilità 1: possesso di abilità nel collegamento, approfondimento e

rielaborazione personale dei contenuti disciplinari; c. Abilità 2: possesso di abilità nell’uso corretto e adeguato del linguaggio e/o

terminologia propri della disciplina.

Ad essi si attribuisce preventivamente un coefficiente di difficoltà, definito in tabella

come Peso, da 1 a 3 (conoscenze con peso uguale o maggiore alle abilità) e la cui somma dia complessivamente 5. Ai fini della valutazione, ad ogni risposta e per ciascun indicatore è assegnato un

punteggio, da 1 a 5 (0 a prestazione nulla), secondo la seguente scala:

0 = assenza di risposta

3 = prestazione sufficiente

1 = prestazione gravemente insufficiente 4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta)

2 = prestazione insufficiente 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima)

In questo modo ogni candidato acquisisce un punteggio parziale, espresso in

venticinquesimi, per ciascun quesito. Dalla somma dei punteggi parziali si forma un punteggio totale che, trasformato in centesimi, va a rappresentare il punteggio grezzo percentuale dal quale scaturisce la proposta di voto a base 15.

Proposta di voto/15

Punteggio grezzo % Proposta di voto/15

Punteggio grezzo %

Base 15 Base 15 1 0-2 9 43-49

2 3-7 10 50-56

3 8-12 11 57-64

4 13-18 12 65-73

5 19-23 13 74-82

6 24-29 14 83-93

7 30-35 15 94-100

8 36-42

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Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio

grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo, come dalla griglia di valutazione in Tabella n. 3

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.40 di 51

TABELLA n. 3 – GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

Disciplina

Materia 1 Materia 2 Materia 3 Materia 4

Quesito 1

2 3 1

2 3 1

2 3 1

2 3

Indicatore

a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità 2

Conoscenze

Abilità 1

Abilità

2

Pesi

(a+b+c)

totale 5

2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1

Punti

(1 - 5)

Tot.

Parz.

Tot. punti /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /300

Punteggio

grezzo % Proposta di voto = ……/15

* Punteggi da assegnare ad ogni

indicatore:

0 Prova non svolta

1 Gravemente insufficiente

2 Insufficiente

3 Sufficiente

4 Buono 5 Ottimo

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5.4 VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

La valutazione del colloquio, relativa alle discipline oggetto di esame, è stata effettuata in base agli indicatori ed ai pesi individuati dal Consiglio di Classe, secondo la griglia di seguito riportata (Tabella N. 4) e ritenuta idonea a mettere in

evidenza le conoscenze e le abilità degli studenti.

Indicatori: A: Conoscenza specifica degli argomenti disciplinari proposti;

B: Padronanza della lingua e competenza argomentativa; C: Abilità nell’approfondimento e nella rielaborazione autonoma; D: Abilità nel collegare e organizzare le conoscenze acquisite.

Tabella n. 4 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE del COLLOQUIO

Indicatori

Pesi

Candidati

A

B

C

D

Punt.

grezzo max 50

Voto

Base 30

4

2

2

2

Calcolo punteggio grezzo, assegnando al candidato una votazione pentenaria: Pi = peso x__ + peso x__ + peso x__ + peso x__ = ____

Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita diversa importanza secondo i pesi decisi dai docenti. Inoltre ogni abilità sarà misurata, in base alla

prestazione fornita dal candidato, con un punteggio da 1 a 5 (0 in casi eccezionali), in base alla seguente scala:

- 0 = Prestazione assolutamente nulla

- 1 = Prestazione gravemente insufficiente - 2 = Prestazione insufficiente

- 3 = Prestazione sufficiente - 4 = Prestazione discreta/buona

- 5 = Prestazione buona/ottima Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio

grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo. N.B.: Nel corso dell’anno scolastico ciascuna disciplina ha utilizzato le rispettive griglie di

valutazione dell’orale secondo quanto concordato nei vari dipartimenti.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.42 di 51

6. SIMULAZIONI PROVE SCRITTE

Il Consiglio di Classe, allo scopo di esercitare gli studenti ad affrontare le prove scritte previste nell’Esame di Stato, ha programmato una serie di simulazioni delle stesse così come di seguito riportato. 6.1 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA

La simulazione della prima prova scritta di Italiano verrà effettuata il 19 Maggio 2017

(classi quinte congiunte).

6.2 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

La simulazione della seconda prova scritta di Enologia verrà effettuata il 25 Maggio

2017.

6.3 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

Il Consiglio di Classe – come anticipato al punto 5.3 - in riferimento alla terza prova scritta multidisciplinare, ha deciso di proporre la tipologia B: quesiti a risposta

singola (aperta) con un numero prefissato di 12 righe per ciascuna domanda. Gli alunni hanno effettuato due prove scritte simulate, strutturate su 12 quesiti (tre per ogni materia), che hanno coinvolto le seguenti discipline:

a) Lingua e Civiltà Straniera Inglese;

b) Biotecnologie Vitivinicole;

c) Produzioni animali;

d) Viticoltura e difesa della vite.

Per l’esecuzione di ogni prova simulata è stato concesso il tempo di 3 ore.

Di seguito l’esempio della tabella con griglia di valutazione della terza prova

scritta, adottata per la correzione delle simulazioni.

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Tabella con griglia di valutazione Simulazioni Terza Prova Scritta

Discipline LINGUA E CIV. STR. INGLESE BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE VITICOLTURA PRODUZIONI ANIMALI Quesito 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3

Indicatori

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

CN

S

AB

1

AB

2

PESO 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 Pg

Max = 300 VOTO

N. Cognome e Nome PUNTEGGI GREZZI PARZIALI DEI SINGOLI QUESITI P.G.

% su p.g.gmax

base 15

1 ANSELMI FRANCESCO 0 0,00 1

2 BINDELLI NICOLO’ 0 0,00 1

3 BRACCI SERENA 0 0,00 1

4 CAPONI EDOARDO 0 0,00 1

5 CATALINI DANTE 0 0,00 1

6 GARBUGLIA GIUSTO 0 0,00 1

7 GIORDANO FRANCESCO 0 0,00 1

8 MAMMARELLA GIANNI 0 0,00 1

9 MARINELLI GIANLUCA 0 0,00 1

10 MASSUCCI EDOARDO 0 0,00 1

11 PETRONE LORIS 0 0,00 1

12 RACCOSTA EDOARDO 0 0,00 1

13 SERRANI MANUEL 0 0,00 1

14 TOBALDI MARICA 0 0,00 1

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Di seguito i testi delle domande proposte e relative alle simulazioni della terza prova

1^ Simulazione terza prova del 07.03.2017

Lingua e Civiltà Straniera Inglese

1. What are the main aspects of intensive pig farming?

2. What should be done to respect animal welfare in

breeding livestock? 3. What are the activities of the viticulturist during the

different seasons?

Biotecnologie vitivinicole

1. Il candidato illustri l’origine dei lieviti vinari.

2. Il candidato illustri i lieviti del genere Saccharomyces in enologia.

3. Il candidato illustri lo sviluppo e ciclo vitale del Saccharomyces cerevisiae .

Produzioni animali

1. Indicare e descrivere i fabbisogni nutritivi

indispensabili per un corretto razionamento delle bovine da latte.

2. Evidenziare il normale andamento della lattazione e

le relazioni esistenti con la capacità di ingestione in sostanza secca e il peso vivo delle bovine.

3. Precisare e descrivere, in ordine di importanza, i

fattori che influenzano la produzione quantitativa e qualitativa del latte, nel contesto di una corretta gestione dell’allevamento.

Viticoltura e difesa della

vite

1. Il candidato spieghi il significato dei termini “terroir”

e territorio riferiti alla vitivinicoltura.

2. Il candidato analizzi la fase del ciclo riproduttivo

relativa alla differenziazione delle gemme e spieghi quali sono i fattori che influiscono su tale processo.

3. Il candidato descriva quali caratteristiche devono

possedere due bionti affinchè si abbia la garanzia della riuscita dell’innesto.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.45 di 51

2^ Simulazione terza prova del 20.04.2017

Lingua e Civiltà Straniera

Inglese

1. What are the ancient methods of food preservation?.

2. What are the most common types of dangerous

insects and fungi in a vineyard? 3. What do you know about balsamic vinegar produced

in Modena?

Biotecnologie vitivinicole

1. Il candidato illustri i caratteri principali richiesti ai lieviti utilizzati nel processo di spumantizzazione dei

vini.

2. Il candidato illustri l’ecofisiologia dei lieviti flor nell’invecchiamento biologico dei vini.

3. Il candidato illustri la morfologia e l’ecofisiologia di Kloechera apiculta nella fermentazione vinaria.

Produzioni animali

1. Il candidato/a, in relazione all’allevamento del suino

pesante tipico italiano, descriva le caratteristiche, i fabbisogni nutritivi e i criteri di alimentazione.

2. Il candidato/a delinei gli indirizzi produttivi del suino leggero e intermedio, evidenziando obiettivi,

parametri tecnico-economici e tecnica di allevamento.

3. Il candidato/a, in riferimento agli stati fisiologici della

scrofa, esponga i relativi fabbisogni nutritivi e criteri di alimentazione

Viticoltura e difesa della

vite

1. Il candidato, relativamente alle tecniche di

miglioramento genetico, spieghi in che cosa consiste la selezione clonale.

2. Il candidato descriva come sono organizzati i campi di piante madri per portinnesti.

3. Il candidato analizzi su quali elementi si basa la

scelta del portainnesto per l’impianto di un vigneto.

Di seguito il prospetto predisposto per la simulazione della terza prova con

relativa valutazione per ogni disciplina.

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A.S. 2016/2017

Classe 5^ Sez. E Viticoltura ed Enologia

Candidato/a ________________________________

Macerata, ___/____/2017

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Tipologia B

Tempo a disposizione: 210 minuti

Discipline coinvolte:

Viticultura e difesa della vite Produzioni animali Biotecnologie vitivinicole Lingua e Civiltà Straniera Inglese

E’ consentito esclusivamente l’uso di: - Calcolatrice scientifica - Dizionari di lingua Inglese e di Italiano Le risposte devono essere contenute all’interno delle righe predisposte per ciascuna domanda. Viene fornito un foglio aggiuntivo per "brutta copia" che deve comunque essere restituito insieme al testo. Non è consentito uscire prima del termine della prova.

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Documento del Consiglio di Classe – 5E pag.47 di 51

MATERIA 1 :

1° quesito: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2° quesito:

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Candidato/a ________________________________

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA

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3° quesito: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Candidato/a ________________________________

TABELLA DI VALUTAZIONE

Disciplina MATERIA 1:

Domanda 1 2 3

Indicatori CNS AB1 AB2 CNS AB1 AB2 CNS AB1 AB2

Pesi (a+b+c=5)

2 2 1 2 2 1 2 2 1

Punti * (da 1 a 5)

Punteggio indicatore

Punteggio risposta __/25

Totale Punteggio grezzo _____/75

Indicatori:

CNS: Conoscenze; AB1: Abilità in capacità colleg./approf./rielab.; AB2: Abilità espositive

* Punteggi da assegnare ad ogni indicatore: 0 = Prestazione

assolutamente nulla 1 = Prestazione

gravemente insufficiente

2 = Prestazione insufficiente

3 = Prestazione sufficiente

4 = Prestazione discreta/buona

5 = Prestazione buona/ottima

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7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA

SVOLTE NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO

La Classe ha partecipato con impegno e interesse a varie attività integrative alla didattica, quali progetti, viaggio di istruzione, visite guidate, attività di Orientamento

Scolastico e Professionale, come di seguito riportato: a) Progetto Alternanza Scuola – Lavoro, in aziende vitivinicole;

b) Convegno Progetto Scuola Lavoro “Le mie mani sul Futuro”; c) Progetto “Star bene a scuola” ;

d) Progetto Orientamento: - Giornata dell’orientamento presso il nostro Istituto delle Università di Macerata, Perugia, Camerino; - nonché Azienda vivaistica Magagnini Recanati (orientamento imprenditorialità) e studio di consulenza sul lavoro;

- Università di Ancona (3 incontri); - visite autonome presso Università del territorio

e) Progetto Laboratorio Teatrale; f) Progetto “Eventi” - partecipazione a Fiere, Convegni, RACI 2017 ; g) Progetto “Alla ricerca di se stessi”

h) Il quotidiano in classe; i) CIC – Centro Informazione e Consulenza;

j) XXXVI Corso di specializzazione per tecnici, imprenditori e operatori agricoli organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini – Abbadia di Fiastra;

k) Incontro informativo con docenti Unimc sul tema”Diritti ed accoglienza ai rifugiati”;

l) Viaggio di istruzione a Praga, Monaco e Dachau, con visite a caseificio (Fondo,

provincia Trento) e birrificio Pilsenr a Plzen, Repubblica Ceca.

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8. ARGOMENTO o TESINA degli alunni per il Colloquio

Cognome e Nome

Testo dell’Argomento o Tesina

1 ANSELMI FRANCESCO Il Barolo: il re dei vini

2 BINDELLI NICOLO’ I frutti del mare

3 BRACCI SERENA Viticoltura biologica: ambiente e salute

4 CAPONI EDOARDO Cultura del vino nei Colli Maceratesi

5 CATALINI DANTE Alcol e alcolismo: usi ed abusi

6

GARBUGLIA GIUSTO Utilizzazione delle piante per colonizzare

ambienti ostili

7 GIORDANO FRANCESCO Ventennio fascista e viticoltura dell’epoca

8 MAMMARELLA GIANNI Colli Orientali del Friuli Picolit

9 MARINELLI GIANLUCA Il vino nell’antica Roma

10 MASSUCCI EDOARDO L’arte della spumantizzazione

11 PETRONE LORIS Dall’ Alternanza Scuola – Lavoro…

12 RACCOSTA EDOARDO Il marketing del vino

13 SERRANI MANUEL La Terra: utilizzata o sfruttata?

14 TOBALDI MARICA Lo scoutismo tra storia ed ambiente

Allegati: N. 3 allegati alunni BES

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IL CONSIGLIO DI CLASSE 5^ Sez. E “VITICOLTURA ED ENOLOGIA”

DOCENTE DISCIPLINE FIRMA

BISACCI RICCARDO ENOLOGIA

CACCIOLARI DORIA LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA

INGLESE

CAPROLI CLAUDIO PRODUZIONI ANIMALI

CASTIGNANI RAFFAELE BIOTECNOLOGIE VITIVINICOLE

GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL

TERRITORIO

INNAMORATI ROMOLO ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING

E LEGISLAZIONE

DE LAURENTIIS PAOLA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

STORIA

DE RAZZA MARIA CRISTINA

MATEMATICA

FABIANI ANDREA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RIPANI KATIA VITICOLTURA E DIFESA DELLA

VITE

SERAFINI SANDRO RELIGIONE CATTOLICA

CARDELLA STEFANO I.T.P. GESTIONE DELL'AMBIENTE

E DEL TERRITORIO

LIPPI LORENZO

I.T.P. BIOTECNOLOGIE

VITIVINICOLE

I.T.P. VITICOLTURA E DIFESA

DELLA VITE

PALLOTTO ANGELO I.T.P. ENOLOGIA

SABATINI NADIA I.T.P. PRODUZIONI ANIMALI

GIORGETTI GESSICA SOSTEGNO

Macerata, 11 maggio 2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO pro tempore (Prof.ssa Sabrina Fondato)

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