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1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 D.L. 62 2017 O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Anno Scolastico 2018-2019

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Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi

(Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019)

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Classe: 5Ad

ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA

opzione

PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Anno Scolastico 2018-2019

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INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

STORIA DELLA CLASSE 3

PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA 4

METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE – VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO – ATTIVITA’ DI RECUPERO

5

PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE 7

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO– PCTO 7

ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E PROVE INVALSI 8

DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE 10

ALLEGATO 1: CONTENUTI DISCIPLINARI DELLE SINGOLE MATERIE 11

ALLEGATO 2: PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 56

ALLEGATO 3: SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 70

ALLEGATO 4: PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA 83

ALLEGATO 5: SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA 90

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA 95

GRIGLIE DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA 101

SIMULAZIONE COLLOQUIO 103

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO 103

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STORIA DELLA CLASSE

La classe VAD, formata da 25 alunni di cui nove ragazzi e sedici ragazze, è la quarta classe che giunge agli

Esami di Stato, dopo aver seguito il percorso del nuovo ordinamento del DPR 15 marzo 2010, delineato

dalle Linee Guida Ministeriali e presente nell’ambito per l’opzione prodotti dolciari artigianali e industriali

dell’articolazione enogastronomia. Per una ragazza è stato predisposto un PDP per DSA.

Nel corso dell’ultimo triennio la classe ha potuto godere di una certa stabilità nel metodo di insegnamento

tranne nelle seguenti materie:Tecnologie dei processi produttivi, Diritto e Tecniche amministrative della

struttura ricettiva e Matematica, Tedesco, i cui docenti sono arrivati all'inizio del quinto anno.

Il comportamento è sempre stato educato e rispettoso delle regole. Sin dall’inizio del triennio la maggior

parte dei ragazzi si è applicata con un metodo di studio adeguato, non sempre costante per alcuni, nel

rispondere alle richieste degli insegnanti. Questo ha permesso, per un gruppo, un miglioramento nelle

acquisizioni delle conoscenze e delle competenze.

Durante l'ultimo anno alcuni alunni hanno dimostrato una certa autonomia nello studio e nel metodo di

lavoro; hanno seguito le lezioni evidenziando una certa capacità di attenzione ed interesse, inoltre la classe

nel suo complesso, si è resa disponibile alla collaborazione e al confronto sia con i compagni, che con gli

insegnanti. La maggior parte degli alunni è riuscita così a raggiungere una valutazione positiva e per alcuni

alunni i risultati sono significativi.

La frequenza in termini di assenze e ritardi è stata regolare e responsabile anche se non per tutti.

Nonostante quanto detto tuttavia permangono nell’ambito del gruppo classe alcune situazioni di incertezza

dovute a lacune pregresse e ad un impegno saltuario e superficiale.

L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata positiva sia per le aziende ospitanti, sia per gli

alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di carattere pratico-manuale e organizzative

maturate durante il percorso scolastico. Inoltre ciò ha consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior

consapevolezza e una più attenta gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione

professionale proiettata nel futuro.

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PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA:

Prodotti dolciari industriali ed artigianali

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere inerenti

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo dell’organizzazione della

gestione dei servizi.

L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione “Enogastronomia”.

Nell’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire nella

valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici

dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul

controllo di qualità del prodotto alimentare.

Competenze di indirizzo

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti

enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le

tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i

colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze

di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni

e servizi in relazione al contesto.

Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i

prodotti tipici.

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali

dolciarie e da forno.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera

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METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE – VERIFICA E

VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO- ATTIVITA’ DI RECUPERO

METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli.

Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da esperienze

personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello studente nelle proprie

possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di operare. Si é osservata sempre la massima

trasparenza sui criteri di valutazione ed è stato stimolato il processo di autovalutazione per rendere i

ragazzi più consapevoli della loro preparazione e capacità.

METODI DIDATTICI:

lezioni frontali;

discussione guidata;

lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.;

lavori a coppie e di gruppo;

ricerche personali;

supporto tra pari;

Programmazione condivisa dal consiglio di classe

Come concordato nella programmazione iniziale i docenti, per favorire lo star bene dell’alunno con se

stesso e con gli altri e creare le condizioni per facilitare il conseguimento degli obiettivi, hanno

caratterizzato il loro lavoro in base alle strategie didattiche di seguito riportate:

stimolare e seguire gli alunni nel prendere gli appunti e nell’utilizzare il libro di testo

cercare di migliorare e consolidare il metodo di studio

facilitare l’utilizzo dei diversi linguaggi tecnici relativi ai diversi ambiti di studio

insegnare a produrre testi diversi: espositivi, argomentativi, analisi del testo

insegnare a leggere diagrammi tabelle e grafici

stimolare l’elaborazione dei processi di analisi e di sintesi

stimolare le osservazioni e le valutazioni critiche sulle diverse problematiche

Programmazione disciplinare

Riguardo la programmazione per le singole materie, gli insegnanti si sono attenuti a quanto

stabilito nei coordinamenti per materia.

Il Consiglio di Classe si è comunque prefisso di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed

educativi:

stimolare la partecipazione attiva e responsabile e l’acquisizione della consapevolezza delle

proprie capacità e competenze

promuovere costantemente il rispetto delle persone, dell’ambiente di studio, delle regole

di classe e del Regolamento di Istituto

incentivare l’impegno scolastico e la puntualità nelle consegne ricevute (anche le

giustificazioni)

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promuovere l’appartenenza alla tipologia di scuola frequentata e il rispetto delle regole

della buona convivenza

limitare l’utilizzo dei mezzi informatici nel rispetto dei momenti e dei tempi scuola previsti

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Per tutte le discipline è stata svolta in itinere con il supporto del docente, anche lavorando su piccoli gruppi.

MEZZI E STRUMENTI:

Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:

libri di testo;

fotocopie integrative secondo necessità;

aule speciali (laboratori di pasticceria, informatico, chimico e linguistico).

sussidi audiovisivi e multimediali.

VERIFICHE E SIMULAZIONI FREQUENZA

Almeno due prove scritte per quadrimestre

Almeno una/due prova orali/pratiche per quadrimestre

Quando non è stato possibile, le prove orali sono state sostituite da verifiche scritte.

Per alcune discipline, come scienze e cultura dell’alimentazione, visto il limitatissimo tempo a disposizione,

le valutazioni sono state consequenziali al tempo scuola e allo svolgimento degli argomenti stabiliti dalle

linee guida ministeriali.

TIPOLOGIA

PROVE ORALI:

colloquio tradizionale;

simulazione della prova orale d'esame.

PROVE SCRITTE:

produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni);

prove di varia tipologia;

questionari;

prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua;

simulazione delle prove d’esame, scritte e orali.

TIPOLOGIE DI PROVE SCRITTE DI LETTERE

Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere:

testi espositivi argomentativi;

analisi di un testo ( prosa/poesia)

prove strutturate e semistrutturate.

PROVE PRATICHE

- esercitazioni di laboratorio di pasticceria in gruppi organizzati e chimica

- relazioni sulle esercitazioni di laboratorio di chimica

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Nella votazione è stata usata la scala numerica da tre a dieci.

Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in ventesimi poi rapportata a decimi per la

valutazione quadrimestrale.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

Il Consiglio di Classe nel corso dell’anno scolastico ha elaborato i criteri valutativi considerando:

le conoscenze: i contenuti specifici delle singole discipline come proposti dalle linee guida

Ministeriali

le abilità cioè le capacità di applicare le conoscenze in relazione alle proposte ministeriali

le competenze cioè le capacità di autonoma elaborazione dei contenuti e delle abilità acquisite in

ambiti intra, extra e para scolastici sempre nel rispetto delle indicazioni ministeriali.

PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Programma di Cittadinanza e Costituzione

La Costituzione italiana: dallo Statuto Albertino alla nascita della Costituzione democratica. Caratteri e

struttura della Costituzione: caratteri generali (votata, scritta, lunga, rigida, sociale, programmatica) I

principi fondamentali: articoli 1-4 Cost., esplicitati il principio democratico, il principio dell'inviolabilità dei

diritti, il principio di uguaglianza e il principio del diritto-dovere al lavoro. Approfondimento: Malala

Yousafzai e il diritto all'istruzione Diritti dei cittadini: artt. 36-38, tutela del lavoro, retribuzione e divieto di

discriminazione. Il diritto di voto: art. 48 Cost., personale, segreto e libero. Approfondimento: i diritti degli

immigrati e la paura dello straniero, il razzismo.

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO –

PCTO

Il Decreto Legislativo 77/2005 disciplina l'alternanza scuola-lavoro, per assicurare ai giovani, oltre alle

conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.

I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione

scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di

rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e

privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento

in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.

La legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019

e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio 2019) apporta modifiche alla disciplina

dei percorsi di alternanza scuola lavoro.

L’Istituto ha garantito nell’arco del secondo biennio e quinto anno lo svolgimento di almeno 400 ore di

alternanza scuola-lavoro, recependo le indicazioni del DL 77 15/04/2005 e degli articoli 5 e 8 del DPR 87 del

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15/03/2010. L’attività in azienda è stata programmata solo per il secondo biennio per un totale di 320 ore e

si sono realizzate nei periodi sotto indicati:

CLASSE ORE DATA DI INIZIO DATA DI TERMINE

DELL’ATTIVITA’

TERZA AD 120 04/03/2017 24/03/2017

QUARTA AD 200 21/05/2018 24/06/2018

Il percorso AS-L si completa nel triennio con incontri informativi di settore, visite didattiche e

manifestazioni pertinenti all’indirizzo di studio per le restanti 80 ore.

A partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli attuali percorsi in alternanza scuola lavoro sono ridenominati

“percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. (art.1, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n.

145)

L’articolo 19 dell’Ordinanza Ministeriale 205 dell’11 marzo 2019 - Istruzioni organizzative e operative esame

di Stato II ciclo a.s. 2018-2019 dispone : “Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, inoltre,

mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi

per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal d.lgs. n. 77 del 2005, e così ridenominati

dall'art. l, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n. 145”. Pertanto ogni candidato interno, nell’ambito del

colloquio, presenterà alla Commissione la relazione di cui sopra;

Un gruppo di alunni hanno effettuato l’alternanza Scuola Lavoro a Londra

ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E PROVE INVALSI

TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA

Viaggio di istruzione

GRECIA Dal 2 al 7 aprile

Progetti e manifestazioni culturali Nell’ambito del progetto Scuola e territorio:educare insieme”

“Ilperdono responsabile “ Gherardo Colombo”

Casa circondariale 3h

Violenza sulle donne “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

Rappresentazione teatrale “Amorosi Assassini”

Gran Guardia 4 h

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Rappresentazione in lingua spagnola

Teatro Alcione 3h

Rappresentazione in lingua francese

Teatro Alcione 3h

Incontri con gli esperti

Incontro con AVIS e AIDO

Berti 4h

Corso Alta formazione BPM

Berti 12h

LEVISS Berti 2h

Orientamento

Partecipazione Open Day Università di Padova di tre studenti

Incontro ITS con il professor Tortella

Berti 1h

Prove INVALSI

Sono state dedicate molte ore alla preparazione delle prove INVALSI in quanto classe campione

Simulazioni

19 Febbraio simulazione prima prova 26 Marzo simulazione prima prova

28 Marzo simulazione seconda prova-prima parte 1 Marzo simulazione seconda parte seconda prova

2 aprile simulazione seconda prova (Orale) 12 Aprile simulazione seconda parte seconda prova

Partecipazione al Corso di Alta Formazione

Il nostro Istituto da tre anni organizza un corso di alta formazione per gli alunni delle classi quinte, con la

collaborazione e partecipazione di Enti e Docenti esterni, per approfondire e,o trattare argomenti affini al

corso di studi.

Quest’anno hanno partecipato la Banca Popolare di Milano e il SIAN della AULSS 9 Scaligera, entrambi per

sei ore di lezione pomeridiana. Al termine delle lezioni sono state somministrate due prove scritte per il

controllo delle conoscenze e competenze acquisite.

Agli alunni è stata data una certificazione di partecipazione al corso.

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RELAZIONE VIAGGIO DI ISTRUZIONE IN GRECIA

Dal 02/04/2019 al 07/04/2019 la classe 5AD ha partecipato al viaggio d’istruzione in Grecia organizzato dal

nostro istituto. Il viaggio d’istruzione, quale iniziativa complementare all’attività didattica, ha consentito

agli alunni di conoscere dal vivo ciò che avevano conosciuto sui testi scolastici nel corso degli anni ovvero la

realtà storica rappresentata da siti di grande interesse culturale ed artistico. L’itinerario affrontato ha

consentito un generale approfondimento storico e sociale, permettendo di spaziare nelle visite dai siti

micenei del secondo millennio a. C. alla grecità classica, luogo d’origine della democrazia, seppur molto

diversa dalla democrazia contemporanea, dalla spiritualità dei monasteri bizantini delle Meteore fino alla

Grecia moderna del centro di Atene, simbolo della svolta democratica dopo la dittatura militare, ma anche

della recente e gravissima crisi economica che ha colpito il paese. Il viaggio inoltre ha consentito alla classe

di confrontarsi con una cucina diversa da quella del loro paese e ogni sosta è stata per gli alunni motivo di

scoperta anche in questo ambito, approcciando sia piatti tipici della tradizione greca, sia varianti e

contaminazioni dello street food.

Al viaggio d’istruzione hanno partecipato ventidue alunni su venticinque: il comportamento della classe è

stato globalmente corretto, gli alunni hanno partecipato attivamente alle visite proposte, richiedendo

chiarimenti, interagendo con le guide e consultando i materiali d’approfondimento preventivamente forniti

dagli accompagnatori, i docenti di Analisi e Controlli Chimici dei Prodotti Alimentari e di Scienze degli

alimenti.

DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

Il Consiglio di classe propone testi, poesie, articoli quadri e fotografie come documenti . A tal proposito

verranno messi a disposizione della Commissione i documenti proposti durante le simulazioni del colloquio

orale che si terrà alla fine del mese di maggio.

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ALLEGATO n. 1

CONTENUTI DISCIPLINARI delle SINGOLE MATERIE

DISCIPLINA: FRANCESE

PROFESSORESSA: Roswitha Schatzer

TESTI UTILIZZATI:

Titolo: NOUVEAU FRANÇAIS EN CUISINE (LE) / MANUEL DE LANGUE POUR

LE CHEF CUISINIER

Autore: DE CARLO Arcangela

Casa editrice: Hoepli

Anno pubblicazione: 2012

Testi presi da Internet et documenti PowerPoint preparati dalla docente

Ore di lezione settimanali: 3

PROGRAMMA SVOLTO:

PRIMO QUADRIMESTRE

Grammatica:

I pronomi indefiniti

Il condizionale presente

L’imperfetto (ripasso)

Le frasi ipotetiche irreali

Le futur simple

Alcuni connettori logici

Introduction à la pièce “Rêvolution”, spectacle du 7.11.2018

Messages des acteurs (vidéos)

Chanson “Non non rien n’a changé”

Chanson “Mon précieux” de Soprano

Opinions sur le spectacle – lexique pour argumenter

Le stage

Comment rédiger le rapport du stage – schéma

Présentation et explication d’un plat réalisé pendant le stage

À l’oral: raconter le stage et répondre à des questions précises sur l’expérience vécue du point de vue

personnel et professionnel

La sécurité alimentaire

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Préparation d’une recette

Où sont les points critiques et que faut-il faire pour éviter les contaminations?

Travail en groupe: Caesar Salad (préparation choisie par les élèves)

SECONDO QUADRIMESTRE

Les différents régimes alimentaires

Le régime méditerranéen

La pyramide alimentaire

Recherches en binôme:

Le régime végétarien – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu

Le régime végétalien – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu

Le régime vegan – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu

Le flexitarisme (semi-végétarisme) – caractéristiques principales, les pour et les contre

Le régime macrobiotique – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu

Le régime sans gluten – la maladie coeliaque – définition, les symptômes chez les enfants et ches les

adultes, le diagnostic, les produits à éviter et les produits permis

Un peu de litérature:

Emile Zola, L’Assommoir

Quelques extraits – L’intrigue – la description qui annonce la fin tragique – les principales caractéristiques

du Naturalisme français

Comparaison entre Verismo et Naturalisme

Ma boutique mono-produit

1) Choix du produit – la recette

2) Choix de l’emplacement de la boutique et motivation du choix; nom et logo de la boutique

3) Réalisation de l’étiquette avec indication des valeurs nutritionnelles en français et en italien

4) Le plan du laboratoire avec tout l’équipement; respect de la marche en avant pour éviter les

contaminations

5) Calcul du coût (seulement sur la base des ingrédients utilisés)

6) Création d’un dépliant ou d’une affiche pour l’inauguration de la boutique

METODI DI INSEGNAMENTO:

L’unica alunna di Francese di 5AD ha frequentato le lezioni con il gruppo di 5BE. A seconda degli argomenti

da trattare, le lezioni si sono divise in lezioni frontali precedute da una messa insieme delle conoscenze già

acquisite da parte degli alunni/e, lavori in coppia e lavori di gruppo con presentazioni finali degli elaborati.

Sono stati utilizzati dei documenti PP realizzati dalla docente, dei documenti scritti e audio-visivi selezionati

da Internet, delle piattaforme gratuite come Kahoot e edPuzzle. Si è cercato soprattutto a stimolare la

partecipazione attiva dei ragazzi/e e il miglioramento delle loro competenze orali più che scritte. Per questo

motivo si è dato ampio spazio a lavori di ricerca in coppia o in gruppo con l’elaborazione di un documento

PP e successiva presentazione orale.

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Lingua Spagnola

Docente Rita Pangrazio A.S. 2018-2019

Classe 5AD

Disciplina Lingua Spagnola

testo: S. Orozco González, G. Riccobono, Nuevo ¡En su punto!, Hoepli

L. Tarricone, N. Giol, ¡Eso es!, Gramática de lengua española con ejercicios, Loescher editore

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Il gruppo di alunni che studia la lingua spagnola come seconda lingua è composto da 11 alunni, di cui sei

ragazze e cinque ragazzi. Tutto il gruppo ha raggiunto gli obiettivi stabiliti all'interno della programmazione

di classe e di dipartimento, pur con diversi livelli. Gli alunni si relazionano tra loro e con la docente in modo

adeguato, dimostrando partecipazione attiva e costanza nella frequenza e nel lavoro domestico.

In generale, è stata acquisita una discreta, in qualche caso buona, autonomia di lavoro e di

approfondimento delle tematiche proposte, nonché una sufficiente capacità di operare collegamenti

disciplinari ed interdisciplinari.

TESTI:

La programmazione ha seguito il percorso delle unità didattiche proposte dal libro di testo: S. Orozco

González, G. Riccobono, Nuevo ¡En su punto!, Hoepli, con approfondimento e ripasso dei temi grammaticali

sul testo: L. Tarricone, N. Giol, ¡Eso es!, Gramática de lengua española con ejercicios, Loescher editore e con

l’utilizzo di materiali forniti in fotocopia dalla docente.

A TALE LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE ALL’INTERO GRUPPO CLASSE VIENE AGGIUNTO IN FOTOCOPIA MATERIALE DI

APPROFONDIMENTO SU TEMI STORICO-CULTURALI PROVENIENTE DA: A. BRUNETTI, E. CADELLI, I. APARICIO LLANES, A. JIMÉNEZ

VELASCO, RAÍCES, EUROPASS.

PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

Mod. 1

Ripasso e recupero per l’intero gruppo classe

Artículos. deter. e indeter., verbo ser, verbos en presente indicativo regular e irregular, hay/está, adjetivos

y pronombres posesivos, preposiciones de lugar, adejtivos y pronombres demostrativos, formación del

plural de adjetivos y sustantivos. Marcadores de frecuencia. Pret. Indefinido, pret. Perfecto e imperfecto

reg. e

irreg.

Por y para: principales diferencias, ser y estar diferencias y usos.

Principales perífrasis verbales.

Presente de subjuntivo. Imperativo afirmativo y negativo.

Regla 1 y regla 2 de las oraciones sustantivas.

Oracines condicionales reales

Futuro simple regular e irregular.

Reglas de acentuación gráfica.

Mod. 2

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Unidad 10: En cocina; maquinaria, utensilios, HACCP y seguridad en el trabajo; la maqunaria de cocina; ollas

y útiles en la cocina; normas higiénicas para los profesionales de cocina.

Mod. 3

Unidad 22: Destilados, licores y fermentados: los aguardientes; aguardientes a base de plantas azucaradas;

la cerveza; los licores

Mod. 4

Unidad 24: En busca de trabajo: la carta de presentación; cómo escribir una carta de presentación; la

creación del currículum vitae.

ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO

La Guerra Civil (p. 240-241).

De la dictadura a la democracia (pp. 242-243).

Los pilares de la democracia (pp.248-249).

Complementos

Películas : J.L. Cuerda, La lengua de las mariposas y de G Del Toro, El laberinto del fauno

METODI DI INSEGNAMENTO

La metodologia seguita è di tipo misto: le lezioni hanno previsto momenti in cui l’insegnamento-

apprendimento è stato di tipo comunicativo alternati a momenti di riflessione sulle strutture morfo-

sintattiche della LS2, in rapporto contrastivo con la lingua madre e con le altre lingue studiate. Tale scelta

comporta da un punto di vista didattico l’uso esclusivo in classe, sin dalle prime lezioni, della lingua

straniera (con eventuali chiarimenti in italiano soprattutto per le consegne) nonché lo sviluppo di quelle

abilità che permettono di trasferire conoscenze e metodo acquisiti dalle altre lingue oggetto di studio. Sono

state privilegiate attività comunicative – in piccoli gruppi e a coppie - permettendo agli studenti di

esprimere idee, opinioni, bisogni e soluzioni, oltre alla modalità di lezione frontale e lavoro individuale.

Sono stati seguiti i contenuti del testo in adozione a cui sono stati aggiunti, quando necessario, ampliamenti

di campi lessicali e di esponenti grammaticali funzionali ai contenuti comunicativo-situazionali del corso e/o

ai bisogni che si manifestavano dai progressi espressivi degli alunni.

Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento:

a) materiale dell'insegnante, materiale reperibile sul web (siti specializzati, video, quotidiani o riviste on

line, etc.)

b) attrezzature e spazi didattici utilizzati: aula, LIM, laboratori linguistici

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per quanto concerne i criteri di valutazione si rimanda alle griglie predisposte dai docenti ed approvate in

sede di Consiglio di Classe.

Prove scritte: ne sono state somministrate due nel 1° quadrimestre e due nel 2°; nel primo periodo sono

state anche di controllo delle strutture sintattiche (nucleo forte del livello intermedio) del lessico e

dell’abilità di comprensione e produzione scritta, per poi passare nel secondo periodo a dare maggior

spazio alla produzione scritta libera o su traccia.

Correzione compiti assegnati per casa.

Prove orali: sono state almeno due per quadrimestre; si sono svolte sotto forma di esposizione,

partecipazione e contributi al dibattito su un tema, risposte dirette a verificare l’apprendimento dei

contenuti linguistico/culturali dei testi in uso e delle lezioni di conversazione. L’osservazione della docente

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si è incentrata soprattutto sull’uso del lessico e dei connettori adeguati, la correttezza delle forme verbali,

la pronuncia e l’intonazione, la scioltezza globale del discorso.

La valutazione sommativa finale, sulla base della misurazione tecnica delle singole abilità linguistiche

raggiunte, ha incluso anche il grado di interesse, l’impegno e la partecipazione spontanea, i contributi di

ricerca personali, le capacità evidenziate in termini di tutoraggio dei compagni in difficoltà.

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DISCIPLINA: tedesco

PROFESSORESSA: Martina Alfano

TESTI UTILIZZATI:

Titolo: “Kchkunst”

Autore: Pierucci, Fazzi

Casa editrice: Loescher

Anno pubblicazione: 2017

PROGRAMMA SVOLTO:

Primo quadrimestre:

Kochrezepte: Imperativ, Passiv, Infinitiv, man

Secondo quadrimestre:

Anne Frank: das Tagebuch

Werbung: Anzeigen in Tageszeitungen

Lebenslauf

METODO D’INSEGNAMENTO

Date le cara eris che di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la comprensione globale del

testo: in questa fase abbiamo cercato di comprendere il messaggio globale e riceverne una prima

impressione ponendo delle semplici e brevi domande.

L'analisi del testo ci è servita per una compressioni pi dettagliata e per l'individuazione di elemen

linguis ci pi significativi. A questo scopo abbiamo individuato parole o espressioni fondamentali per la

suddivisione del testo in paragrafi in modo da poter riassumere gli stessi con brevi frasi e parole chiavi.

Sia per quanto riguarda la produzione scritta che quella orale sono volute incentivare la modalità del lavoro

di gruppo e del lavoro autonomo di ricerca e produzione.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

La valutazione viene effettuata utilizzando la griglia deliberata dal dipartimento di lingue straniere.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli alunni possiedono nozioni fondamentali relative a:

- Conoscenze linguistiche legate alle funzioni comunicative utili in situazioni di vita quotidiana e relativo

bagaglio lessicale;

- Conoscenza della microlingua settoriale: cucina

- Conoscenza degli strumenti necessari per la comprensione di una ricetta.

Gli alunni sono in grado di:

- individuare gli elementi fondamentali di una ricetta, saper analizzare i vari procedimenti;

- riconoscere l'organizzazione sequenziale di un testo;

- rilevare all'interno di un testo riferimenti relativi al sistema socio-economico e culturale;

- riconoscere la speci cità dei vari registri linguistici;

- riferire il contenuto di un testo in modo sintetico;

- esprimere proprie opinioni ed impressioni in maniera semplice.

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO:

-Der Bewerbungsbrief

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DISCIPLINA : ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI A.S. 2018/2019

Prof.ssa Carmela Incorvaia

Testo utilizzato: Autore Cassese – Capuano Titolo: ESPLORARE GLI ALIMENTI Ed: Clitt

N° ore settimanali 2

PROGRAMMA SVOLTO:

MODULO 1: I Lipidi

Lipidi di maggior interesse in ambito alimentare: acidi grassi, gliceridi, fosfolipidi e glicolipidi, steroli

Oli e grassi di maggior impiego nelle produzioni da forno

Irrancidimento

Principali metodi di analisi chimica degli oli e dei grassi

MODULO 2: I Glucidi

Classificazione dei glucidi: monosaccaridi, disaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi

Sostanze zuccherine di maggior impiego nelle produzioni da forno: zucchero da tavola, miele e altri

dolcificanti di interesse

Principali analisi chimico-fisiche dei glucidi

Principali analisi chimico-fisiche del miele

MODULO 3: Le Farine

I cereali: caratteristiche generali e loro impiego in campo alimentare

Il frumento: composizione chimica e struttura della cariosside, la molitura, le farine e le semole

Principi fisici e chimici generali alla base del processo di panificazione

Principali analisi chimico-fisiche degli sfarinati

Valutazione tecnologica delle farine nell’ambito delle produzioni da forno: caratteristiche

reologiche, caratteristiche fermentative, Indice Sintetico di Qualità

MODULO 4: Il Latte

Amminoacidi

Proprietà funzionali e strutturali delle proteine

Il latte (cenni) : definizione legale e caratteristiche generali, composizione chimica, tipi di latte

reperibili in commercio

Principali metodi di analisi chimico-fisica del latte

Eventuali argomenti da sviluppare dopo il 15 maggio:

Tematiche di natura eco-ambientale

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

DOCENTI: Prof. ENRICO BOVI

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Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi creare le condizioni che

possano facilitare il conseguimento degli obiettivi, il docente ha cercato di caratterizzare il proprio operato

e le proprie lezioni frontali mettendo a proprio agio gli studenti, adottando strategie per favorire la

partecipazione attiva ad un dialogo costruttivo relativo agli argomenti proposti.

Sono state inoltre individuate, al fine di migliorare l’apprendimento specifico disciplinare e renderlo pi

stimolante, alcune metodologie aggiuntive quali l’utilizzo di materiali audiovisivi e programmi virtuali ad

integrazione del libro di testo. Si è cercato di sviluppare in modo decoroso un percorso di apprendimento

laboratoriale specifico di analisi chimica.

SPAZI E TEMPI

UD 1: Le farine alimentari Caratterizzazione analitica delle farine alimentari. Ottobre - Novembre

UD 2: Il latte Metodi di analisi chimico – fisica del latte. Dicembre - Gennaio

UD 3: I Glucidi

Metodi chimici e fisici di analisi dei glucidi. Febbraio - Marzo

UD 4: I Lipidi

Metodi di analisi chimico – fisica dei grassi negli

alimenti del settore delle produzioni dolciarie e da

forno.

Maggio

CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli strumenti di verifica sono stati di almeno 2 prove di valutazione per quadrimestre. Le verifiche hanno

riguardato sia gli argomenti teorici affrontati durante le lezioni frontali che la risoluzione di problemi

tecnico-pratici relativi ad esercitazioni e lezioni pratiche svolte.

I criteri e le griglie di valutazione sono stati adattati di volta in volta alla tipologia della prova e alla difficoltà

degli esercizi proposti, tenendo conto anche delle difficoltà riscontrate in itinere dalla classe.

Per le prove scritte era presente un punteggio attribuito ai singoli esercizi, sulla base del quale era costruita

la scala di valutazione. La valutazione finale ha tenuto comunque conto del grado di impegno degli studenti,

della loro motivazione e dei loro eventuali progressi raggiunti in itinere.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, ha concorso al raggiungimento dei

seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine di competenze, secondo un

livello mediamente sufficiente:

- controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e

gastronomico

- agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali

dolciarie e da forno

- applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e

tracciabilità dei prodotti

- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con

particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e

del territorio

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Gli obiettivi raggiunti sono solo relativi al piano delle conoscenze a causa dell'impossibilità di svolgere

attività di laboratorio in modo veramente approfondito, in modo da acquisire realmente le abilità e le

competenze, dichiarate nelle linee guida.

La didattica laboratoriale favorisce lo sviluppo delle competenze nell’intero percorso formativo. È

necessario però sottolineare che il laboratorio non è ancora adeguatamente attrezzato per svolgere le

attività di analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari. Ragione per cui tali attività sono state svolte

compatibilmente con tale limitazione.

ATTIVITÀ PRATICA DI LABORATORIO

- Le farine:

determinazione dell'amido con Reattivo di Lugol

Osservazione microscopica dei granuli di amido

Determinazione del glutine umido

Reazione di Maillard

- Il latte:

Misura della densità diretta

Determinazione acidità del latte gradi SH

Calcolo della % di acido lattico

Non prevedendo il quinto anno l'attività di laboratorio per le competenze di carattere microbiologico, si è

deciso insieme all'insegnante di controlli microbiologici di effettuare alcune attività relative a tale ambito.

- Protocollo ricerca della Salmonella e Listeria Monocytogenes negli alimenti di ambito dolciario.

Abilità raggiunte (in scala ridotta)

Individuare e selezionare le informazioni relative a sistemi, tecniche e processi chimici.

Correlare la struttura chimica con le caratteristiche strutturali delle molecole.

Documentare le attività individuali e presentare risultati di un’analisi.

Applicare i metodi pi idonei per la preparazione all’analisi di un campione alimentare.

Individuare strumenti e metodi per organizzare e gestire le attività di laboratorio.

Elaborare i dati ottenuti da una analisi e esaminarne criticamente i risultati.

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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI

MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI A.S..2018/2019

Docente: Prof.ssa Lucia Rossi

Testo utilizzato: Cappelli Vannucchi vol. 3 Scienza e Cultura dell’Alimentazione;

per i Moduli 1 e 2 il testo Cappelli Vannucchi vol. 2 Scienza e Cultura

dell’Alimentazione;

Materiale didattico proposto dalla docente– appunti di lezione, slide.

L’integrazione di microbiologia con dispensa della docente prof.ssa M. Feriotti

relativa al terzo e quarto anno di corso

Ore di lezione: 3 ore alla

settimana di teoria

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: LE CONTAMINAZIONI

RIPASSO DEI DIVERSI TIPI DI CONTAMINAZIONI: CHIMICA, FISICA E BIOLOGICA

U.D. 1.1 LE CONTAMINAZIONI BIOLOGICHE (lezione 3.6 –volume 2 )

Agenti biologici e modalità di trasmissione

La cellula eucariote e procariote: microrganismi e parassiti

I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina

I virus: struttura e modalità di riproduzione

Il virus dell’epatite A e le altre forme di epatite

I Batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita

Le intossicazioni, le infezioni, le tossinfezioni alimentari

Le intossicazioni: stafilococco aureus e clostridium botulino

Le infezioni alimentari: salmonella, listeria, campylobacter

Le tossinifezioni: il clostridium perfringens

Le parassitosi: le tenie, anisakis, ossiuri

I lieviti e l’utilizzo nella produzione alimentare

Le muffe: struttura e i fattori ambientali di crescita.

Le muffe utili e le muffe produttrici di tossine. U.D.1.2 CONTAMINAZIONI CHIMICA E LE PATOLOGIE CONSEGUENTI

Contaminazione chimica ambientale e attività umane

I fitofarmaci

gli zoofarmaci: anabolizzanti e antibiotici

La contaminazione ambientale: le diossine, i PFAS

La contaminazione da metalli pesanti: mercurio, cromo, cadmio, piombo

La contaminazione da sostanze radioattive

I materiali MOCA e i problemi di cessione

I prodotti da usare a contatto con gli alimenti

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MODULO 2: LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D.2.1 : LA SICUREZZA E LA QUALITÀ ALIMENTARE recupero del programma di quarta e inserimento nuove conoscenze ( testo del 5° anno)

La sicurezza degli alimenti

le normative in merito alla sicurezza e la qualità degli alimenti

il controllo sulla sicurezza alimentare

L’autocontrollo e il sistema HACCP

La qualità e la qualità alimentare

i criteri di certificazione di qualità delle materie prime

la certificazione per ottenere la qualità

Igiene delle materie prime, dei locali, della persona

Sanificazione degli ambienti e igiene del personale

U.D 2.2 L’AUTOCONTROLLO E IL SISTEMA HACCP

Concetti principali sull’igiene personale e dell’ambiente ristorativo

Il sistema HACCP

I manuali di corretta prassi igienica

L’igiene degli ambienti, degli impianti, delle attrezzature e delle materie prime

MODULO 3: I SISTEMI DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

Perché conservare un alimento

Conservazione con i sistemi fisici:

l’utilizzo delle basse temperature: la refrigerazione, il congelamento lento e rapido, i prodotti

surgelati

l’’utilizzo del calore: la pastorizzazione, la sterilizzazione commerciale e la sterilizzazione;

la sottrazione di acqua: la concentrazione, l’essicazione, la liofilizzazione

I sistemi chimici naturali

Le mild tecnologies

MODULO 4: ALIMENTAZIONE, NUTRIZIONE E PATOLOGIE CORRELATE CON IL CONSUMO DEI PRODOTTI

DA FORNO

U.D. 4.1: LE BASI DELLA DIETETICA

Concetto di alimento, di alimentazione, di nutrizione, di digestione, di assorbimento, di

assimilazione

Concetti base sullo stato di nutrizione equilibrata

L’alimentazione equilibrata persone sane

La dieta qualitativamente e quantitativamente equilibrata

il metabolismo basale, il Fabbisogno energetico, i LAF

la suddivisione del F.E. nei principi nutritivi

I LARN

I 5 pasti la corretta ripartizione quotidiana

Lo stato di nutrizione e i metodi antropometrici di valutazione

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U.D.4.2 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

Il favismo, la PKU, la galattosemia, l’intolleranza al lattosio

Cenni sulle intolleranze alle sostanze ad azione farmacologica

Le allergie

Un caso particolare: la celiachia

Le diete da esclusione

U.D. 4.3: LE MALATTIE METABOLICHE

Il sovrappeso e l’obesità

La dietoterapia: la definizione

Il diabete. Il diabete di tipo 1, 2, cenni sul diabete di tipo 3

Ipercolesterolemia, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari

La sindrome metabolica

La gotta

Dei seguenti argomenti è stato fornito agli alunni il materiale didattico da studiare il 22 gennaio e si

cercherà di rivederli insieme dopo il 15 maggio insieme

Le linee guida formato integrale

Ancel Keys e la piramide alimentare

I Regolamenti Europei studiati:

Reg. Eu 178/2002; Il Pacchetto Igiene e il Reg. Eu 852/2004; Reg. Eu 2073/2005; Reg. Eu

1169/2011;

DISCIPLINA: ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DOCENTE: prof.ssa M. Feriotti

Da appunti delle docenti- per ora non ci sono i libri di testo specifici per questo percorso dell’Istituto

Alberghiero.

Il programma è stato svolto solo durante il terzo e il quarto anno

PROGRAMMA SVOLTO IN TERZA

MODULO SICUREZZA:

Sicurezza nei luoghi di lavoro secondo DL 81/08

Concetto di rischio e pericolo

Rischio chimico

Rischio biologico

Dpi di laboratorio

Norme di comportamento in laboratorio

MODULO MORFOLOGIA BATTERICA:

Uso del microscopio ottico

Morfologia dei microorganismi: allestimento di vetrini a fresco e previa colorazione di batteri,

muffe e lieviti

Colorazione di Gram

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MODULO STUDIO BIOMOLECOLE:

Riconoscimento di glucosio, amido, proteine in campioni alimentari vari

Estrazione del DNA della frutta

PROGRAMMA SVOLTO IN QUARTA

Ripasso sicurezza e norme di comportamento

MODULO CRESCITA BATTERICA:

I terreni di coltura per batteriologia: terreni minimi, terreni generici o di base, terreni arricchiti,

terreni selettivi, terreni differenziali

Preparazione, distribuzione e sterilizzazione di terreni di coltura

Incubazione delle colture: temperatura e tempo d’incubazione

Valutazione macroscopica della crescita batterica

MODULO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE:

CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELLE SUPERFICI DI LAVORO:

Scopo del controllo

Sistema di campionamento con tampone e delimitatori di superfici

Protocollo di campionamento

Parametri ricercati: carica batterica totale, coliformi fecali, stafilococchi, lieviti e muffe

Terreni di coltura utilizzati: PLATE COUNT AGAR, BAIRD PARKER AGAR, SABOURAUD AGAR, VRBL

AGAR

Valutazione dei risultati

CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELL'ARIA CONFINATA:

Scopo del controllo

Cenni al sistema di campionamento passivo

Sistema di campionamento attivo SAS

Protocollo di campionamento

Parametri ricercati: carica batterica totale, lieviti e muffe

Terreni di coltura utilizzati: PLATE COUNT AGAR, SABOURAUD AGAR

Valutazione dei risultati

METODI DI INSEGNAMENTO:

Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni.

Si è cercato di rendere le lezioni attive, favorendo la partecipazione degli alunni per abituarli alla riflessione

critica, agli interventi continui, alla ricerca di risposte.

Le lezioni sono state di tipo frontale, dialogate, brainstorming , sono stati utilizzati i seguenti strumenti

didattici: libro di testo, appunti di lavoro, power point, lavagna LIM.

Per le lezioni di microbiologia sono stati utilizzati il laboratorio di di microbiologia dell’Istituto.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (NUMERO E TIPOLOGIE DELLE PROVE).

Le verifiche sono state realizzate mediante prove scritte, non è stato possibile procedere con le

interrogazioni orali per il limitatissimo tempo a disposizione. Mi sono dedicata anche ad aiutare i ragazzi ad

acquisire un corretto metodo di studio e a collegare tutte le informazioni assunte nel precedente percorso

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scolastico, per avere una migliore conoscenza della disciplina. Per ogni alunno sono state organizzate

almeno tre prove scritte di alimentazione sia nel primo che nel secondo quadrimestre. Nel secondo

quadrimestre sono state proposte tre simulazioni scritte della seconda parte. Una prima parte della

seconda prova scritta e una svolta oralmente con la classe e due seconde parti della seconda prova.

Probabilmente verrà organizzata anche la simulazione inerente il colloquio dell’Esame di Stato. Nell’ ultimo

periodo di scuola se sarà possibile, verrà proposta un’ulteriore prova

CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DI VERIFICA.

Le prove scritte sono state formulate con la modalità strutturata e semi strutturata, tema e domande

aperte. La valutazione è stata sempre comunicata ai ragazzi e riportata sul compito. In ogni prova è stata

inserita la griglia di valutazione e il rapporto punteggio/voto. Per i temi scritti la griglia di valutazione è stata

condivisa nel dipartimento di materia ed è stata formulata secondo i suggerimenti ministeriali. Per le

valutazioni dei colloqui nelle prove di simulazione è stato tenuto conto delle conoscenze, abilità e

competenze acquisite. I giudizi quadrimestrali e finali sono stati formulati considerando anche l’interesse

dimostrato dagli alunni, la loro partecipazione, l’impegno, le capacità di elaborazione delle conoscenze e

dell’applicazione nello studio personale.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La maggior parte degli alunni è in grado di:

partecipare attivamente alle attività proposte;

di svolgere e portare a termine i compiti assegnati;

di assumere atteggiamenti responsabili;

mediare i propri interventi e avere autonomia organizzativa.

Rispetto alle conoscenze

La maggior parte degli alunni ha acquisito le conoscenze imprescindibili rispetto ai contenuti proposti

elencati nel programma svolto.

Per quanto riguarda le competenze sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:

rinforzare il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma

stimolare il lavoro di ricerca

promuovere la rielaborazione personale (riflessione sulle varie tematiche proposte)

approfondire la conoscenza del linguaggio scientifico e di stimolarne l’utilizzo

incentivare una maggiore autonomia nell’organizzare il lavoro

applicare il piano per la ricerca della qualità alimentare

applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti

interpretare e applicare in modo critico un piano HACCP

prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare

prevenire e gestire i rischi collegati alle patologie correlate al consumo dei prodotti dolciari

applicare le tecniche basi per effettuare l’analisi microbiologica degli ambienti e di alcune materie

prime

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Obiettivi minimi: nella valutazione sono stati considerati, oltre a quanto inserito nelle programmazioni

specifiche, i seguenti criteri:

• conoscenza degli argomenti trattati nelle linee generali e nei concetti fondamentali.

• esposizione semplice, ma organica e pertinente alla richiesta.

• sufficiente padronanza del lessico disciplinare

• sufficiente correttezza nell'individuazione dei concetti richiesti e semplici relazioni

• sufficiente rielaborazione delle informazioni individuali.

Per i casi di DSA si è lavorato nel rispetto del piano proposto sempre cercando di stimolare la

partecipazione attiva, l’interesse e l’autostima. Sono stati riconosciuti gli intervalli di tempo maggiore

quando necessari.

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DISCIPLINA: MATEMATICA

DOCENTE Scandiuzzi Leila Rina

Testi utilizzati:

Nuova matematica a colori volumi 4 e 5,

edizione gialla leggera.

Leonardo Sasso, ed. Petrini

N° ore settimanali: 3

N° ore svolte fino ad aprile: 73

N° ore previste fino al termine dell'anno scolastico: 89

Programma svolto

UNITÀ DIDATTICA 1: Funzioni reali di variabile reale

I e II quadrimestre. Conoscenze: Studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte.

I quadrimestre. Competenze: Saper classificare, determinare il campo di esistenza in forma intervallare,

determinare le simmetrie rispetto all'asse delle ordinate e rispetto all'origine, individuare i punti di

intersezione con gli assi cartesiani, studiare il segno e delimitare il grafico di una funzione.

II quadrimestre. Competenze: Descrivere le proprietà qualitative di una funzione e costruirne il grafico

Individuazione delle caratteristiche di una funzione da un grafico proposto.

(mese: maggio) Applicazioni interdisciplinari. Funzioni economiche. Funzioni esponenziali e logaritmiche.

UNITÀ DIDATTICA 2: Limiti

I e II quadrimestre. Conoscenze: Calcolo di limiti e anche in presenza di forme indeterminate.

Continuità e limite di una funzione.

I quadrimestre. Competenze: Saper calcolare limiti di funzioni. Saper determinare gli asintoti verticale,

orizzontale, obliquo di una funzione.

II quadrimestre. Competenze: Saper disegnare approssimativamente il grafico di una funzione. Saper

individuare da un grafico proposto i punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.

UNITÀ DIDATTICA 3: Derivata

I e II quadrimestre. Conoscenze: Significato geometrico di derivata di una funzione. Derivate di funzioni

algebriche razionali intere e fratte. Applicazioni del concetto di derivata. Funzioni crescenti, decrescenti,

convesse e concave.

I quadrimestre. Competenze: Saper calcolare derivate di funzioni. Saper calcolare l’equazione della retta

tangente ad una funzione tramite l’utilizzo delle derivate.

II quadrimestre. Competenze: Saper calcolare i punti di massimo e minimo relativo, punti di flesso.

(mese: maggio) Definizione di derivata e punti di non derivabilità.

UNITÀ DIDATTICA 4: Calcolo integrale

I e II quadrimestre. Conoscenze: Integrali indefiniti e definiti. Applicazioni del concetto di integrale definito.

II quadrimestre. Competenze: Saper calcolare semplici integrali indefiniti e definiti. Saper calcolare le aree

sottese da funzioni algebriche razionali intere e fratte semplici.

UNITÀ DIDATTICA 5: (dopo il 15 maggio) Calcolo delle probabilità

II quadrimestre. Conoscenze: Richiami di calcolo della probabilità. Probabilità composte ed eventi

indipendenti. Il teorema di Bayes.

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Competenze: Saper calcolare la probabilità di eventi

Metodo d'insegnamento

Le lezioni sono state svolte in modo cooperativo con l'ausilio della lavagna interattiva multimediale facendo

emergere un gruppo di alunni interessato alla disciplina, con un comportamento adeguato al livello

scolastico ed una partecipazione attiva, costruttiva e rispettosa. Durante tutto l'arco dell'anno scolastico

sono stati effettuati interventi di recupero e sostegno curricolare in forma sia di insegnamento alla pari sia

con l'insegnante e attività di gruppo. In particolare, sono stati svolti e discussi gli esercizi assegnati per casa

per rinforzare il recupero, l'approfondimento delle abilità e la preparazione alle singole verifiche. È stata

effettuata una simulazione della prova Invalsi di matematica.

Criteri e strumenti di verifica e valutazione.

Le tipologie delle prove sono state: quesiti a risposta aperta, esercizi strutturati, problemi, elaborati

individuali, elaborati prodotti a gruppi. In ogni quadrimestre vi sono state almeno due valutazioni e

mediamente nell'anno scolastico cinque valutazioni.

Segue la griglia di valutazione della dimensione cognitiva utilizzata. Gli indicatori sono stati: la conoscenza

dei contenuti, l’abilità nell'esplicitazione e nella comprensione dei percorsi logici e della terminologia, la

competenza procedurale e di attenzione.

Descrittori

1 o 2 Del tutto insufficiente Rifiuta la prova o mostra una quasi totale assenza di

conoscenze

3 o 4 Gravemente insufficiente Mostra scarse conoscenze

Mancano le giustificazioni

Commette numerosi errori che compromettono l'esito

operativo

5 Insufficiente Mostra parziali conoscenze

Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente

Commette errori o individua (collega) parzialmente le

procedure

6 Sufficiente Conosce gli argomenti essenziali (conosce i contenuti chiave)

Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente

Commette errori o individua (collega) parzialmente le

procedure

7 Discreto Conosce gli argomenti essenziali (conosce i contenuti chiave)

Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente

Commette errori

8 Buono Conosce i contenuti in modo ampio

Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),

motivato e preciso

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Commette errori

9 Distinto Conosce i contenuti in modo ampio

Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),

motivato e preciso

Commette sporadici errori

10 Ottimo Conosce i contenuti in modo ampio

Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),

motivato e preciso

Sviluppa in modo completo e rigoroso i procedimenti

Nota 1: nel caso in cui i descrittori qualitativi della griglia non hanno rappresentato esattamente la

valutazione degli indicatori, per la singola verifica è stato assegnato un voto intermedio tra i descrittori

quantitativi. Nota 2: ogni verifica scritta è stata corredata da una semplice griglia di valutazione per il

raggiungimento di un livello d'apprendimento sufficiente.

Obiettivi didattici.

La classe ha mediamente raggiunto gli obiettivi didattici declinati in conoscenze e competenze nel

programma svolto e ha pienamente raggiunto i seguenti obiettivi minimi:

Saper studiare funzioni algebriche razionali

Limiti: Saper calcolare limiti di funzioni algebriche anche in presenza di forme indeterminate. Saper

determinare gli asintoti di funzioni algebriche razionali

Derivata: Saper calcolare la derivata di funzioni algebriche razionali intere e fratte

Saper calcolare l’equazione della retta tangente ad una funzione tramite l’utilizzo delle derivate

Calcolo integrale: Saper calcolare semplici integrali indefiniti e definiti

In generale la classe ha mediamente acquisito le seguenti capacità

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali

per interpretare dati.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

Correlare la conoscenza della disciplina negli specifici campi professionali di riferimento.

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DISCIPLINA : LINGUA STRANIERA - INGLESE

A.S. 2018/2019

Docente prof.ssa Maria Anna Cammarata

Cook book club up Olga cibelli Daniela d’Avino Clitt editore N° ore Settimanali 3

PROGRAMMA SVOLTO

PRIMO QUADRIMESTRE

Settembre: Ripasso: Nutrients – How to describe a label

Ottobre: The HACCP System 80, 81, 83, 84, 86, 87.

Cleaning and disinfection pag 88

Case study : HACCP

Novembre

Dicembre:

Bacteria and food poisoning pag 95, 96

Food contamination the invisible challenge pag 97

Preventing food borne illnesses pag 100

Personal hygiene pag 101

Gennaio: Ancient and natural preservation methods pag 106 107

SECONDO QUADRIMESTRE

Febbraio

Marzo:

Preparazione Prova invalsi

Fotocopia : The power of chocolate

Ricerca individuale :Cioccolato di modica DOP IGP STG ( PAG 70 significato degli acronimi)

Refrigerated Storage Systems pag 111

Cook-chill and cook-freeze pag 112 113

Vacuum cooking pag 114

Temperature Control pag 115

Activity pag 117 N 31 33

A fight bac Story pag 118 119

Aprile: Food allergies pag 124 ,125

New EU law on food information to consumers pag 126 ,127, 130 ( ex 13 14)

Food allergy: order procedure pag 131

Case study pag 137

Maggio Fotocopie : Pastry : Describing a pastry recipe

Fotocopie : Decorations and creams

Si presume di svolgere la seguente parte di programma dal 15 maggio in poi:

Catering land scenarios: The coffee break pag 170 171 e ripasso.

L'insegnamento della lingua è stato impostato in modo tale da mettere gli alunni in grado di raggiungere i

seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE:

Metodi di conservazione

Saper leggere un'etichetta

Nutrienti

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Allergie e intolleranze

H.A.C.C.P.

Eventi speciali coffee break

COMPETENZE E CAPACITÀ:

Orientarsi nella comprensione di testi in lingua straniera relativi al settore specifico d’indirizzo.

Produrre semplici testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo di studi, con sufficiente

coerenza e coesione.

Agire creativamente in situazioni comunicative mettendo in atto le quattro abilità di base.

Avere assimilato strutture della microlingua.

Saper distinguere i vari metodi di conservazione ed il loro uso.

Fornire informazioni sui principali metodi conservazione e congelamento degli alimenti con adeguato

linguaggio settoriale

Descrivere tutte le fasi dell'HACCP. Esplorare il legame tra la sicurezza del cibo e la salute pubblica.

Saper riconoscere le cause della malattie da cibo

Paragonare allergie ed intolleranze

METODO D'INSEGNAMENTO

Per la maggior parte del tempo si è fatto uso di lezioni frontale e di interventi individualizzati. Partendo

dalla presentazione di testi scritti e orali se ne è stimolata la comprensione, attraverso la discussione in

lingua e non, sul testo, anche per ampliare il vocabolario e la fraseologia inerente all'argomento ;

Sono state fatte attività di ascolto inerenti agli argomenti affrontati ed alcune attività di preparazione alle

prove invalsi sono state effettuate in laboratorio.

La comprensione è stata generalmente facilitata dall'uso di sinonimi e parafrasi da parte dell'insegnante

,dalla traduzione in italiano ma soprattutto di esercizi " ask and answer" contenuti nel libro di testo. Sono

stati frequenti gli esercizi di riepilogo soprattutto a livello di strutture grammaticali con approfondimento di

quelli più usati nel settore ( passivo condizionali modali) ed il ritmo di lavoro è stato rallentato quando si è

reso necessario.

Si sottolinea che simulazioni di prima , seconda prova ,prove invalsi ed altre attività sono state fatte

durante le ore curricolari interrompendo la continuità didattica

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione sommativa si è tenuto conto del livello di apprendimento raggiunto nel corso dell'anno

scolastico , del livello di competenza comunicativa di ogni singolo allievo. Sono anche state prese in

considerazione le capacità e la volontà di recupero rispetto alle posizioni di partenza, dell'interesse verso la

materia e la partecipazione in classe.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Gli alunni hanno avuto un comportamento corretto in classe rispettosi sia nei confronti dell' insegnante che

tra loro; la partecipazione alle lezioni è stata discreta; tutto ciò non sempre è stato coadiuvato da uno

studio costante ed approfondito da parte di alcuni alunni. Un ristretto gruppo ha ottenuto risultati

soddisfacenti. Gli alunni hanno consolidato lessico e strutture morfosintattiche per comprendere brani

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riguardanti argomenti ristorativi e sono nella maggior parte dei casi ,in grado di rispondere a domande sugli

argomenti studiati.

Permangono tuttavia delle lacune a livello grammaticale nella produzione scritta e, in alcuni anche

nell’esposizione orale;

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DISCIPLINA: TENICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI a.s. 2018/2019

DOCENTE : Prof. Enrico Pimazzoni

Testo utilizzato: TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI Vol.1 e 2

Autore: Cataldo V. Biffaro, Rosalba Labile, Raffaella Labile

N° ore settimanali:4

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

MODULO 1: Circuiti pneumatici

Caratteristiche degli aeriformi, i gas perfetti, il concetto di pressione.

I principi della pneumatica: legge dei gas perfetti, leggi di Boyle e Gay-Lussac.

La centrale di produzione dell’aria compressa: principali componenti della centrale di produzione, schema

funzionale di una centrale di produzione.

Organi di comando: i distributori, le valvole di controllo della portata.

Organi attuatori: attuatori lineari a semplice e doppio effetto.

MODULO 2: Elettropneumatica e sistemi automatici

Fondamenti di automazione: perché si utilizza, i suoi vantaggi in ambito industriale.

Architettura del sistema di automazione: l’algebra degli schemi a blocchi, la retroazione.

Il sistema elettropneumatico: componenti fondamentali e simbologia, le logiche di comando, i componenti

elettropneumatici.

I sistemi automatici: sistemi cablati e programmati, plc e arduino.

MODULO 3: La gestione dei processi produttivi

I focus nella gestione dei processi produttivi: produzione per processo, per prodotto e sistemi misti.

I layout per processo, prodotto e dei sistemi misti.

Le tecniche reticolari: il CPM (Critical Path Method); il calcolo delle date di fine al più presto, della durata di

progetto, delle date di fine al più tardi, del ritardo totale e la determinazione del percorso critico. Il Pert,

cenni al diagramma di Gant.

Cenni sui fondamenti del modello industria 4.0.

MODULO 4: I trasportatori industriali

I trasporti interni: classificazione dei trasporti, gestione dei trasporti, elementi costitutivi e finalità dei

trasportatori industriali.

I trasportatori a rulli.

I trasportatori a nastro.

Altri trasportatori interni: elevatori, trasportatori a catena, trasportatori vibranti, trasportatori per materiali

alla rinfusa.

Trasportatori pneumatici.

Sistemi di trasporto automatici.

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MODULO 5: Gestione dei magazzini e delle scorte

Influenza sul mercato delle scorte. Tipologie e posizionamento delle scorte: concetti di valore e turnover

del magazzino.

La gestione a scorte: quantità economica di riordino, le politiche di riordino.

Analisi economiche e creazione di un preventivo: costi fissi e variabili.

Esercitazioni in laboratorio con l’ausilio del pacchetto office/libre office.

MODULO 6: Qualità e sicurezza nei luoghi di lavoro

La qualità: concetto di qualità totale, il sistema qualità Italia, ciclo di vita di un prodotto, documenti per la

qualità, normativa di riferimento.

Il controllo della qualità: strumenti per il miglioramento della qualità consistenti nella raccolta dati,

costruzione di istogrammi, di diagrammi di Pareto, di carte di controllo.

La sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa e terminologia, documenti obbligatori ai sensi del D.Lgs.

81/2008, il rischio elettrico, il rischio meccanico, il rischio microclima, il rischio per videoterminali ed il

rischio incendio.

MODULO 7: Attività laboratoriale

Utilizzo del pacchetto libre office con particolare attenzione all’apprendimento dei fondamenti necessari ad

un proficuo utilizzo del foglio elettronico, del pacchetto di videoscrittura.

Sono state effettuate anche simulazioni di layout di una pasticceria/gelateria artigianale con l’utilizzo di

programmi per il disegno.

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DISCIPLINA: LINGUA e LETTERATURA ITALIANA

a.s. 2018/19

Prof. ssa Martina Vicentini

Testo utilizzato: Monica Magri, Valerio Vittorini: DAL TESTO AL MONDO –

Dal secondo Ottocento all’età contemporanea Vol. 3 – Ed.:Paravia N° ore settimanali: 4

Programma svolto

Conoscenze:

MODULO 1: POSITIVISMO, NATURALISMO E VERISMO

Le linee generali della cultura europea

La cultura filosofica e scientifica

Il Positivismo: caratteristiche generali

Il letterato e il pubblico di massa

I movimenti letterari:

Il Naturalismo

Il Simbolismo

Le linee generali della cultura italiana

La Scapigliatura

Lo scrittore e il pubblico

Il Verismo

Naturalismo e Verismo: analogie e differenze

Il romanzo e la novella in Europa e negli Stati Uniti

Gustave Flaubert: il precursore del Naturalismo

Lettura e analisi di: ”La morte di Emma” e “Emma, prigioniera della noia” da Madame Bovary

Emile Zola: la poetica del Naturalismo

La narrativa scapigliata e la narrativa per ragazzi: cenni

MODULO 2: LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO E IL TEATRO TRA NATURALISMO E SIMBOLISMO

La nascita della poesia moderna

Il Simbolismo: caratteristiche

Charles Baudelaire, “I fiori del male”: significato dell’opera

Corrispondenze: analisi del componimento

Giosue Carducci e il Neoclassicismo

Cenni sulla vita e sulla poetica di Carducci

Lettura e analisi di “Nevicata” dalle Odi barbare

Lettura e analisi di ”Pianto antico” da Rime nuove

Dalla tragedia romantica al dramma borghese

La tragedia romantica e il melodramma

Il dramma borghese e naturalista

Henrik Ibsen: lettura e analisi di “L’uscita di scena di Nora” da Casa di bambola

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MODULO 3: GIOVANNI VERGA

Vita, opere, poetica

L’ evoluzione poetica: il periodo preverista

La svolta: Nedda

L’ adesione al Verismo

Il discorso indiretto libero

L’ideale dell’ostrica

Lettura e analisi di:

“Rosso Malpelo” da Vita dei campi

“La famiglia Toscano”, “Il naufragio della Provvidenza” da I Malavoglia

“La Roba” da Novelle rusticane

“La morte di Gesualdo” da Mastro-don Gesualdo

MODULO 4: IL DECADENTISMO

L’affermarsi della cultura di massa

Le peculiarità del Decadentismo italiano

I contenuti del romanzo decadente

Decadentismo e produzione letteraria

Oscar Wilde: lettura e analisi di “La vita come arte” da Il ritratto di Dorian Gray

Il modello dandy

MODULO 5: GIOVANNI PASCOLI

Vita, opere e poetica

Lettura e analisi di “La poetica del fanciullino” da Il fanciullino

Lettura e analisi delle seguenti poesie:

“Il lampo”, “Lavandare”, “X Agosto” da Myricae

MODULO 6: GABRIELE D’ANNUNZIO

Vita, opere e poetica

L’estetismo

Il superomismo

Lettura di “La filosofia del dandy” da Il piacere

Lettura e analisi delle seguenti poesie: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”, “I pastori” da Alcyone

MODULO 7: L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO

Linee generali della cultura europea

La psicoanalisi, Freud

L’età dell’ansia

Linee generali della cultura italiana

Il Futurismo: caratteristiche

Tommaso Marinetti: Il Manifesto del Futurismo

Le riviste

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MODULO 8: LE AVANGUARDIE E LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO

Caratteri generali delle avanguardie europee

La poesia italiana

I crepuscolari

Guido Gozzano, lettura e analisi di “La signorina Felicita ovvero la Felicità” da I colloqui

Filippo Tommaso Marinetti: “Bombardamento” da Zang,Tumb Tumb, Adrianopoli, Ottobre1912

Aldo Palazzeschi: “Lasciatemi divertire” da L’incendiario

I futuristi in cucina

MODULO 9: LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO

Le caratteristiche del romanzo del Novecento

Il romanzo in Europa

Il romanzo in Italia: Pirandello e Svevo

MODULO 10: LUIGI PIRANDELLO

Vita e opere

Le concezioni sulla vita e sull’arte

Il teatro pirandelliano

La visione del mondo

La poetica: dall’umorismo ai miti

Lettura e analisi di:

“I primi due capitoli: le premesse”, “Una nuova identità per Mattia”, “Adriano Meis non esiste: crolla la

finzione”, “La conclusione” da Il fu Mattia Pascal

“La conclusione del romanzo” da Uno, nessuno e centomila

“Ciàula scopre la luna” da Novelle per un anno

MODULO 11: ITALO SVEVO

Vita, opere e poetica

Una vita e Senilità: romanzi dell’inetto

Lettura e analisi di: “La doppia introduzione: la Prefazione e il Preambolo”, “Il vizio del fumo: il sintomo

della malattia”, “Lo schiaffo del padre morente”, “La moglie Augusta”, “La conclusione del romanzo” da La

coscienza di Zeno

MODULO 12: LA NARRATIVA E LA POESIA DAGLI ANNI VENTI AGLI ANNI CINQUANTA

Panoramica generale del periodo

Salvatore Quasimodo e l’Ermetismo

Lettura e analisi di ”Ed è subito sera” da Acque e terre

Lettura e analisi di “Alle fronde dei salici” da Giorno per giorno

Primo Levi: vita

Lettura di “Nell’inferno di Auschwitz” e “Il lavoro” da Se questo è un uomo

MODULO 13: GIUSEPPE UNGARETTI

Vita, opere, poetica

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Lettura e analisi di ”Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, ”Mattina” da L’Allegria

MODULO 14: UMBERTO SABA

Vita, opere, poetica

Lettura e analisi di “La capra”, “Ritratto della mia bambina”, “Città vecchia” da Il Canzoniere

Confronto con la canzone di De Andre: Città Vecchia

ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO:

MODULO 15: EUGENIO MONTALE

Vita, opere, poetica

Lettura e analisi di:

“Ho sceso dandoti il braccio….” da Satura

“Spesso il male di vivere ho incontrato” da Ossi di seppia

“Non recidere, forbice, quel volto” da Le Occasioni

Cenni al Neorealismo

METODO D’ INSEGNAMENTO

Gli argomenti del programma sono stati trattati in modo da evidenziare la consequenzialità e le differenze

tra le varie correnti di pensiero mediante lezione frontale (vita, poetica, contesto storico-letterario), analisi

e lettura del testo (poetico/prosa) e lezione partecipata in modo da suscitare negli alunni l’interesse per ciò

che si stava trattando, per abituarli alla riflessione critica e a interagire con l’insegnante e con i compagni.

Il programma è stato svolto con la finalità di far acquisire agli studenti una corretta capacità di espressione

orale e scritta e un’adeguata conoscenza dei movimenti letterari e degli autori considerati in corso d’anno.

Per quanto riguarda la produzione scritta si è proceduto ad una accurata correzione degli elaborati talvolta

anche insieme agli alunni stessi.

SPAZI E TEMPI

Aula 4 ore settimanali.

I Quadrimestre: Moduli dal n°1 al n°6

II Quadrimestre: Moduli dal n°7 al n°15

STRUMENTI

Libro di testo, lettura del Quotidiano, utilizzo della LIM, fotocopie e schemi di sintesi/approfondimento

tratti anche da altri testi.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione sono quelli esplicitati nella programmazione stabilita nel dipartimento per materia.

L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati verificati mediante

interrogazioni orali, questionari a risposta multipla e/o aperta ed esercitazioni scritte relative alle tipologie

delle prove d’esame. Per quanto riguarda la tipologia A e B gli alunni hanno svolto la parte di

“comprensione e analisi” rispondendo separatamente alle singole domande.

Sono state dedicate diverse ore alle esercitazioni per le Prove Invalsi.

La valutazione finale ha tenuto conto oltre che delle conoscenze, competenze e abilità, anche del livello di

partenza, della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità personale.

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Per le prove scritte era presente un punteggio attribuito alle singole domande sulla base delle quali era

costruita la scala di valutazione.

APPROFONDIMENTI

In occasione della “GIORNATA DELLA MEMORIA”, gli alunni hanno assistito alla rappresentazione

teatrale“Anna Frank”

Presso la Casa circondariale di Montorio, nell’ambito del progetto “Scuola e territorio:educare insieme” gli

alunni hanno partecipato all’ incontro dal titolo “Il perdono responsabile” tenuto dal magistrato G.

Colombo e, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”,

hanno assistito alla rappresentazione teatrale “Amorosi assassini”

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In merito alla programmazione curricolare, in generale la classe ha conseguito i seguenti obiettivi in termini

di:

Conoscenze:

Lo studente conosce:

- le diverse correnti di pensiero letterarie

- il contesto storico e letterario in cui l’autore opera

- il contenuto generale delle opere degli autori considerati

- le diverse tipologie testuali delle prove d’esame

Competenze:

Di un testo letterario lo studente sa:

- definire l’argomento e la tematica

- contestualizzare il periodo e l’autore

- fare la parafrasi di un testo studiato

Capacità:

Lo studente è in grado di:

- individuare i temi essenziali di un testo

- collocare nel tempo e nello spazio le principali correnti letterarie

- confrontare le varie correnti di pensiero letterario individuando analogie e differenze

- produrre elaborati sintetici e sufficientemente corretti relativi ai testi delle prove d’esame

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DISCIPLINA: STORIA

a.s. 2018/19

Prof. ssa Martina Vicentini

Testo utilizzato: Paolo Di Sacco: PASSATO E FUTURO –

DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI – Vol.3 Ed: SEI N° ore settimanali: 2

Programma svolto

Conoscenze:

UNITÀ 1: LE ILLUSIONI DELLA BELLE ÈPOQUE

Migliora la qualità della vita

I cambiamenti del modo di produzione

L’industria dei consumi: pubblicità, merci, tempo libero

Le tensioni politiche e sociali all’inizio del Novecento

Il graduale allargamento del diritto di voto

L’emancipazione

Il Femminismo

UNITÀ 2: L’EST DEL MONDO: RUSSIA, GIAPPONE, CINA

Gli sviluppi in Russia: la rivolta del 1905

L’opposizione al regime

Il disegno politico di Lenin

UNITÀ 3: L’ETÀ GIOLITTIANA IN ITALIA

Dall’assassinio del re al governo di Giolitti

Sviluppo industriale e arretratezza del Mezzogiorno

Le riforme di Giolitti

Vantaggi e limiti di una politica riformatrice

L’ingresso dei cattolici nella politica italiana

Colonialismo e guerra di Libia

Il Riformismo

UNITÀ 4: I NAZIONALISMI E IL RIARMO (sintesi)

UNITÀ 5: L’EUROPA IN FIAMME

Sarajevo, 28 giugno 1914

Cause e conseguenze dell’attentato

L’Europa in guerra

In Italia si fronteggiano interventisti e neutralisti

L’inizio delle ostilità: la Germania all’attacco

La lezione delle “radiose giornate di maggio”

UNITÀ 6: UNA GUERRA MONDIALE

Il fronte italo-austriaco

La guerra di trincea

Un conflitto totale, per terra, per mare e nell’aria

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Il 1917: gli Stati Uniti entrano in guerra

Caporetto e la resistenza sul Piave

La resa di Germania e Austria e il bilancio delle vittime

UNITÀ 7: VINCITORI E VINTI

La pace dettata dai vincitori

Il riassetto dell’Europa

La “vittoria mutilata” dell’Italia

La Società delle Nazioni

UNITÀ 8: LA RIVOLUZIONE RUSSA

La “rivoluzione di febbraio” (1917)

Il governo provvisorio di Lenin

Lo strappo rivoluzionario

I bolscevichi al potere

La guerra civile e la nascita dell’Urss

UNITÀ 9: LA CRISI DEL DOPOGUERRA E IL NUOVO RUOLO DELLE MASSE (sintesi)

UNITÀ 10: LA GERMANIA DI WEIMAR E IL FASCISMO AL POTERE IN ITALIA

La Germania di Weimar

La crisi dell’Italia post-bellica

Il biennio rosso

Il malessere della borghesia italiana

Il cambiamento del quadro politico

La marcia su Roma

Mussolini al governo

UNITÀ 11: L’ITALIA DI MUSSOLINI

Le elezioni del 1924 e il caso Matteotti

L’”Aventino”: l’opposizione esce di scena

Il fascismo si trasforma in una dittatura

I Patti lateranensi

La politica estera del fascismo: la conquista dell’Etiopia

La vergogna delle leggi razziali

UNITÀ 12: LE DEMOCRAZIE ALLA PROVA

L’espansione economica degli anni Venti

Gli Stati Uniti: una società industriale avanzata

La crisi del 1929: il crollo di Wall Street

Le conseguenze della crisi in America e in Europa

Il New Deal di Roosvelt

UNITÀ 13: L’URSS DI STALIN E LA GERMANIA DI HITLER

La NEP di Lenin, una risposta alla crisi economica

I piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre

L’industrializzazione forzata

Il “terrore” staliniano e le “purghe”

Hitler e il partito nazionalsocialista

L’ascesa politica del nazismo

La conquista del potere

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Il Terzo Reich, la dittatura personale di Hitler

La persecuzione degli oppositori e delle minoranze

UNITÀ 14: L’AGGRESSIONE NAZISTA ALL’EUROPA

Le mire di Hitler: Praga e Danzica

Il Patto d’acciaio e le illusioni di Mussolini

Lo strano accordo tra Hitler e Stalin

UNITÀ 15: L’ASSE OFFENSIVA

L’invasione della Polonia

La Francia occupata

L’intervento italiano (giugno 1940)

La resistenza della Gran Bretagna

L’Italia all’attacco in Africa e in Grecia

L’aggressione tedesca all’Urss

La posizione statunitense e la Carta atlantica

L’attacco giapponese a Pearl Harbor: gli Stati Uniti in guerra

UNITÀ 16: LA SVOLTA NEL CONFLITTO E L’ITALIA DELLA RESISTENZA

1942, la massima espansione dell’Asse e la riscossa degli Alleati

Lo sbarco in Sicilia e la caduta di Mussolini

L’armistizio dell’8 settembre 1943

La Repubblica sociale italiana

La Resistenza: guerra di liberazione e guerra civile

La guerriglia partigiana

L’importanza della Resistenza italiana

UNITÀ 17: LA FINE DELLA GUERRA: AUSCHWITZ E HIROSHIMA

Lo sbarco in Normandia

La lenta liberazione dell’Italia

I successi dell’Armata rossa e la conferenza di Yalta

L’ultima disperata resistenza

La fine di Hitler e Mussolini

La terribile tragedia della Shoah

Auschwitz: la morte in una catena di montaggio

Il dovere della memoria (e della responsabilità)

L’olocausto nucleare e la resa del Giappone

UNITÀ 18: EUROPA, USA, URSS

I tre paesi vinti (Italia, Giappone, Germania)

I paesi vincitori e la supremazia di Usa e Urss

Nasce l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite

Il piano Marshall e la rinascita dei paesi occidentali

L’atomica sovietica e la risposta della NATO

I “due blocchi”

La “cortina di ferro”

L’equilibrio del terrore e la guerra fredda

La guerra di Corea (1950)

UNITA’ 19: IL LENTO CAMMINO DELLA DISTENSIONE (sintesi)

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UNITA’ 20: DUE ANNI CHIAVE: IL 1968 E IL 1989 (sintesi )

Contestazione giovanile

Il Sessantotto in Europa

La caduta del muro di Berlino

L’ITALIA DAL “MIRACOLO ECONOMICO” AGLI ANNI’80: panoramica generale

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO:

Scienza, tecnica, economia, società e cultura dal II dopoguerra ad oggi. L’Italia repubblicana.

METODO D’INSEGNAMENTO SEGUITO

Gli argomenti sono stati trattati per lo più mediante lezione frontale cercando di far partecipare anche gli

alunni in modo da renderli attivi e partecipi agli eventi storici considerati. Infatti durante l’anno si è cercato

di confrontare la storia di ieri con gli eventi contemporanei prendendo spunto dai fatti d’attualità

evidenziandone gli opportuni collegamenti. Nel corso dell’anno alcuni degli argomenti trattati sono stati pi

volte ripresi e ripassati.

SPAZI E TEMPI

Aula, 2 ore settimanali

I Quadrimestre: dall’unità n°1 al n°10

II Quadrimestre: dall’unità n°11 al n°20 e approfondimenti

STRUMENTI

Libro di testo, lettura del Quotidiano, utilizzo della LIM, fotocopie, schemi di sintesi e/o approfondimenti

tratti anche da altri testi, visione di documentari e interviste inerenti ai temi trattati.

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione sono quelli esplicitati nella programmazione stabilita nel dipartimento di materia.

La valutazione conclusiva, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei risultati oggettivi delle

prove scritte (sotto forma di quesiti a risposta multipla, brevissima o V/F) e delle interrogazioni orali, ha

tenuto conto del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità della studente.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe, in generale, ha conseguito i seguenti obiettivi in termini di

Conoscenze:

Del periodo storico trattato lo studente conosce:

- i singoli fatti storici

- il contesto nel quale si verificano

- il loro evolversi

Competenze:

Lo studente sa:

- collocare cronologicamente gli avvenimenti

- analizzarli

Capacità:

Lo studente è i grado di:

- interpretare gli eventi storici tramite una lettura o un documento

- confrontarli tra di loro

- collocarli nella logica causa-effetto

- accostarli alle situazioni problematiche del mondo di oggi ed esprimere un parere personale

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DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE DI AMMINISTRAZIONE

a.s. 2018/2019

DOCENTE : Prof.ssa FEDERICA D’ANGELO

Testo utilizzato: Gestire le imprese ricettive 2, e fotocopie modulo 3 del testo Imprese ricettive e

ristorative 3 casa editrice Tramontana.

Autori: S. Rascioni e F. Ferriello

N° ore settimanali: 2

PROGRAMMA SVOLTO

CONOSCENZE

Composizione e caratteristiche delle fonti di finanziamento di capitale proprio e di capitale di terzi. I finanziamenti bancari Classificazione dei costi e dei ricavi dell’impresa ristorativa e il break even point Le principali scritture contabili con l'esclusione delle scritture complesse Struttura e caratteristiche dei documenti che compongono il bilancio d’ esercizio: stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Analisi di bilancio Aspetti essenziali del marketing, tecniche di marketing per la promozione e la commercializzazione dei prodotti di settore Certificazioni di qualità

MODULO a: I finanziamenti delle imprese turistico-ristorative

Lezione 1: il fabbisogno finanziario e i finanziamenti aziendali Lezione 2: i finanziamenti bancari MODULO b: La contabilità e il bilancio delle imprese turistico-ristorative Lezione 1: la comunicazione aziendale Lezione 2: le scritture dell'impresa turistico-ristorativa con l'esclusione delle scritture complesse MODULO c: L'analisi dei costi delle imprese turistico-ristorative

Lezione 1: la classificazione dei costi Lezione 2: i metodi di calcolo dei costi Lezione 3: il diagramma di redditività Lezione 4: il food and beverage cost Lezione 5: la fissazione del prezzo di vendita

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO

Sono state svolte lezioni frontali con il costante ausilio della LIM e del libro di testo, senza tralasciare continui e pragmatici riferimenti all’attuale realtà industriale ed artigianale nel campo della pasticceria. La classe ha mostrato una buona autonomia nel lavoro scolastico.

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SPAZI E TEMPI

Durante il primo quadrimestre è stato ripreso e potenziato il modulo relativo ai contratti già trattati anche nell’anno precedente. Lo svolgimento della programmazione è stato regolare nonostante le soventi attività che hanno coinvolto la classe durante le varie attività collaterali. Nel secondo quadrimestre è stato trattato principalmente il modulo b (lezioni 3 e 5) “Gestire le imprese ricettive 2” e la parte delle fotocopie, modulo 3, del testo Imprese ricettive e ristorative 3. Si provvederà nella parte conclusiva dell’anno ad una attività di ripasso, alternata ad interrogazioni orali programmate, per consentire alla classe una più proficua preparazione agli esami di maturità.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei livelli di conoscenza, competenza e capacità è stata svolta con interrogazioni e prove scritte. Le prove scritte sono state strutturate in domande a risposta aperta ed esercizi, così da verificare, oltre alle conoscenze, anche la capacità di analisi e rielaborazione acquisite dagli studenti.

Le prove strutturate e i quesiti sono stati valutati con l’ausilio di griglie proposte di volta in volta che assegnavano un punteggio ad ogni singola domanda (a seconda della complessità e delle difficoltà richieste). Tale griglia è sempre stata chiaramente illustrata all’interno del testo della prova strutturata, per stimolare negli studenti anche la gestione del tempo durante la verifica.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

Nella valutazione degli obiettivi minimi si è voluto privilegiare l’ottenimento delle conoscenze, cercando di strutturare la griglia del punteggio in modo tale che con un adeguato impegno nello studio ed una appena sufficiente capacità di rielaborazione, fosse sempre possibile raggiungere la sufficienza.

Un discreto gruppo ha mostrato buone capacità anche di analisi, collegamento e rielaborazione sia durante le verifiche scritte/orali, che nelle attività di laboratorio.

Un gruppo più ristretto ha raggiunto ottimi risultati, mentre un esiguo gruppo di studenti ha raggiunto risultati appena sufficienti.

ARGOMENTI DOPO IL 15 MAGGIO

Ripasso

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DISCIPLINA: Lab. Serv. Enog. - Sett. PASTICCERIA

DOCENTE: prof. STEFANO MONTRESOR a.s. 2018/2019

Testo in uso: - “Tecniche di Pasticceria” – aut. ALMA – Ed. PLAN

- materiale didattico proposto dal docente: slide e appunti di lezione

Ore di lezione:

3 settimanali

PROGRAMMA SVOLTO

Il programma è stato svolto secondo i criteri di lavoro già utilizzati negli anni precedenti, pur, cercando di

inserire le argomentazioni di base utili alla crescita professionale degli alunni. Nella attività pratiche di

laboratorio sono stati inseriti i seguenti argomenti di carattere generale:

- impasti solidi come la pasta frolla dolce e salata, tutte le possibili variazioni in fase di produzione

dell’impasto e gli usi possibili nella produzione dolciaria intesi come diversità di presentazione e di

supporto a farciture dolci e salate;

- impasti montati come il pan di Spagna farcito oppure come ingrediente fondamentale nella

composizione di dolci elaborati che lo utilizzano come base fondamentale di presentazione e

composizione organolettica; impasti simili al Pan di Spagna ma a base di burro montato;

- preparazioni con l’uso della pasta da bignè, utilizzata semplicemente per pasticcini da banco come

bignè ed eclaires, oppure in composizione di torte montate come la Saint Honoré e Profiteroles;

- farce dolci e salate come composti per torte salate e, per farciture dolci, crema pasticciera in tutte

le sue varianti semplici e complesse; creme al burro in diverse combinazioni con altre creme per le

farciture e coperture;

- mousse, composizioni soffiate a base di uova, latticini ed in composizione con cioccolato e frutta

secca e ghiacce adatte alla glassatura di preparazioni dolci e salate come bignè o cannoli di sfoglia;

- le paste lievitate e sfogliate, utili alla preparazione di dolci semplici e complessi a base di pasta

sfoglia, pasta brioche e croissant, nonché torte montate come millefoglie, trancio diplomatico, vol-

au-vent farciti dolci e salati;

- la meringa come ingrediente di base utile alla composizione di piccoli dolci mignon e nella

composizione di composti a base di uova, zucchero e latticini, per la produzione di dolci surgelati

come semifreddi di varia natura e gelati semplici; sorbetti e biscotteria semplice di

accompagnamento;

- composizioni di impasti di diversa natura con l’utilizzo di variegate materie prime dolci per la

composizione di dolci mignon da banco, comprese preparazioni salate tradizionali come sfogliatine,

bignolini e tortini salati a base frolla;

- produzione di dolci idonei alla somministrazione a persone celiache o con intolleranze alimentari,

utilizzando farine diverse da quelle tradizionalmente presenti e costruzione di piccolo ricettario

alternativo in funzione di alcune tra le intolleranze e/o allergie alimentari più diffuse.

Si è provveduto a svolgere alcune lezioni in classe, anziché in laboratorio, nel limite delle possibilità

concesse dai tempi di sviluppo, per la ricerca di ingredienti utili all’arricchimento del ricettario ed idonei

alle argomentazioni previste dal ministero in tema di prodotti alimentari responsabili di allergie ed

intolleranze. Trascrivo sotto elenco comprensivo di tutte le preparazioni professionali affrontate

durante l’intero anno scolastico, nonché i temi affrontati nelle lezioni svolte in aula.

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LEZIONI PRATICHE DI LABORATORIO:

03/10/2018 Lezione: Canestrelli, Biscotti con farina di riso, Ovis mollis, Biscotti di frolla montata,

Sbrisolona, Pasta brisée, Tortini salati, Focaccia, Croissant, Biscotti al farro, Crema pasticciera

10/10/2018

Lezione: Pasta brioche e croissant; crema pasticciera con farina di riso; pastafrolla montata;

piccole sbrisolone; ovis mollis; canestrelli; biscottini di riso; piccole torte salate; crema

pasticciera con amido di mais

24/10/2018 Lezione: Pasta brioche e Croissants; Macarons; crema Pasticciera con fecola; pasta Frolla da

spremere e piccole Sbrisolone; Ovis Mollis, Canestrelli, Biscottini di riso; piccole torte salate

07/11/2018 Lezione: Piccole Sacher, Torta al cioccolato e noci, Bavarese al cioccolato, Baci di Alassio,

Macarons, Pizza

14/11/2018 Lezione: Pizza, preparazione croissant, piccole Sacher, torta cioccolato e noci, Macarons

28/11/2018 Lezione: Croissants, Pasta sfoglia, Strudel di mele, Ciambella al cioccolato, Treccia in pasta

danese, Muffins di mele e carote.

05/12/2018 Lezione: Zelten, Struffoli, Croissants, Pizza, Torta natalizia a base di pan di Spagna colorato e

crema al burro.

12/12/2018 Lezione: Pizza; Bavarese al caffè e cioccolato; Mousse gelata al cocco e cioccolato; Struffoli;

Tortino di ricotta; Red velvet; dolci natalizi della tradizione tedesca.

19/12/2018 Lezione: brutti e buoni, cantucci, tortino yogurt, gelato all'olio d'oliva, millefoglie, quiche

lorraine.

16/01/2019 Lezione: Preparazione croissant e surgelamento; Pizza; Muffin mele e carote; Tortini yogurt e

limone vegetariani; Plum cake mele e zenzero x celiaci; Plum cake arancio e cioccolato bianco

23/01/2019 Lezione: Croissants; Crostata cioccolato lamponi; Crostatine pere e zabaione; Bavarese agli

agrumi; Panna cotta cardamomo e albicocche; Torta del verbano.

30/01/2019 Lezione: Croissants con marmellata; Crostata cioccolato e lamponi; Crostatine con pere e

zabaione; Bavarese agli agrumi con s. arancia; Panna cotta al cardamomo e albicocche.

06/02/2019 Lezione: Frittelle con lievito di birra, Galani, Vol-au-vent salati, krapfen, tortine salate, crema

fritta.

20/02/2019 Lezione: Pizza; Croissant alla crema; Chocolate pie; Muffins yogurt e limone; Occhi di bue con

marmellata; Crostatine crema mandorle e mele; Piccole capresi con olio evo.

27/02/2019

Lezione: Croissant cottura e preparazione croissant; castagnole cioccolato ricoperte;

Chocolate pie; Muffin yogurt e limone; Crostatine 3 confetture; Crostatine con crema

mandorle e mele; Piccole capresi con olio evo.

20/03/2019 Lezione: Caprese al limone; Torta allo yogurt; torta morbida alle albicocche; Torta del

verbano; Tortino salato con verdure; Sorbetto al limone e menta.

10/04/2019 Lezione: Ovis Mollis cioccolato e cannella, Sorbetto all'ananas, Torta Streusel ai frutti di

bosco, Crostatine al limone meringate, Canestrelli.

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LEZIONI TEORICHE IN CLASSE:

19/09/2018 Lezione: Ripasso sul libro di testo, consegna foglio presenze e giudizio tutor aziendale.

26/09/2018 Lezione: Disquisizioni su esami di Stato, revisione gruppi di lavoro, bilanciamento paste frolle,

video su tecnica produzione, stampaggio e cottura della pasta frolla

21/11/2018

Lezione: Libro di testo: caratteristiche delle materie prime da A68 a A82; verifica grafica sugli

argomenti precedenti; organizzazione delle settimane in aula con il contributo degli alunni;

domande sulla composizione delle paste frolle.

09/01/2019

Lezione: nuova ripartizione del lavoro in laboratorio; istruzioni per costruzione ricettario

alternativo per celiaci, intolleranti al lattosio, vegani, colesterolo; ripartizione argomenti di

studio per la seconda verifica e per le verifiche 2° quadrimestre; gli zuccheri alternativi.

13/02/2019 Lezione: Disquisizioni sull'esame di Stato; importanza del ricettario complementare dedicato

alle problematiche alimentari ed assegnazione dei compiti relativi da svolgere in autonomia

13/03/2019 Lezione: Accordi per futura interruzione attività di laboratorio; PROVE INVALSI.

17/04/2019

Lezione: Controllo entrata merci, suddivisione per famiglie merceologiche, temperature di

conservazione alimenti freschi deperibili-surgelati-non deperibili, contaminazioni crociate,

contaminazione biologica-fisica-chimica, registrazione schede merci, inventario, buoni

prelievo del caporeparto, marcia a senso unico, codice colore. Brevi spiegazioni sui seguenti

argomenti del libro di testo: pan di Spagna, biscotto arrotolato, bigné, prodotti lievitati,

creme e semifreddi, le mousse.

08/05/2019

Lezione: verifica scritta sui seguenti argomenti del libro di testo da pag. D22 a pag. D71 e

argomenti spiegati precedentemente. Spiegazioni sui seguenti argomenti del libro di testo:

creme bavaresi, semifreddi, gelati, l’uso dell’olio, le bagne alcolico-zuccherine, cottura dello

zucchero, pastigliaggio.

15/05/2019 Lezione: verifica sugli argomenti del libro di testo da pag. D72 a pag. D120. Spiegazioni sui

seguenti argomenti del libro di testo: tecniche di cottura, tecniche di conservazione.

22/05/2019

Lezione: verifica sugli argomenti del libro di testo da pag. E01 a pag. E30; ripasso e

preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda prova

ministeriale.

29/05/2019 Ripasso e preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda

prova ministeriale.

05/06/2019 Ripasso e preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda

prova ministeriale.

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METODI DI INSEGNAMENTO:

Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni. Si è cercato di rendere le

lezioni il più coinvolgenti possibile, favorendo la partecipazione dei ragazzi per abituarli alla riflessione

critica e alla ricerca di risposte in base alle diverse situazioni problematiche.

Le lezioni sono state di tipo laboratoriale con formazione di gruppi di lavoro dall’inizio dell’anno; le lezioni

teoriche in classe sono state utilizzate per eventuali richieste di ripasso oppure per definire operazioni

pratiche da realizzare in laboratorio.

Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici: libro di testo come strumento di studio, lavagna LIM su

documenti proposti dall’insegnante e per ricerche relative ai prodotti alimentari utilizzati durante le

esercitazioni di laboratorio.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (NUMERO E TIPOLOGIE DELLE PROVE)

I giudizi pratici sono stati assegnati sulla base della qualità complessiva del lavoro pratico anche in

riferimento alla qualità finale all’assaggio e alla qualità della presentazione del tema assegnato, per la quasi

totalità delle lezioni di laboratorio, nell’arco dell’anno scolastico in corso.

Le diffuse attività in essere nella programmazione culturale complessiva d’Istituto hanno di fatto limitato il

tempo delle lezioni, già molto limitato rispetto alla programmazione specialistica e alle richieste ministeriali

relative al nuovo Esame di Stato. Tale situazione si è riflessa anche sulla difficile pianificazione delle attività

previste per gli alunni. Durante le ore di lezione ho cercato, per quanto possibile, di aiutare i ragazzi ad

acquisire un corretto metodo di pianificazione del lavoro, relativamente alle nozioni tecnico-pratiche e di

responsabilità nel mantenimento di un corretto assetto di sicurezza igienico-sanitaria e personale, assunte

nei precedenti anni scolastici e nel percorso recente, al fine di migliorare la conoscenza complessiva di una

professione alquanto complessa e variegata. Per ogni alunno sono state organizzate almeno due prove

scritte. Per gli alunni che hanno seguito una programmazione particolare, si fa riferimento alla specifica

documentazione.

CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DI VERIFICA.

Le prove scritte sono state formulate con la modalità “a risposta aperta” con 10 righe disponibili. Nel

secondo quadrimestre sono state svolte due simulazioni di seconda prova d’Esame di Stato, realizzate così:

una della prima parte utilizzando il documento mandato dal MIUR e due della seconda parte della seconda

prova, formulate ed assegnate agli alunni, dai due docenti nominati dal Ministero in qualità di commissari

interni. La prima parte della seconda simulazione del 2 aprile, è stata visionata ed analizzata insieme con la

classe. La valutazione è sempre stata comunicata agli alunni e riportata sulla prova eseguita. In ogni prova è

stata inserita la griglia utilizzata per tale valutazione. Tale griglia di valutazione è stata redatta in assenso

del dipartimento di materia ed è stata formulata in relazione alle informazioni concesse dal Ministero. I voti

quadrimestrali sono stati calcolati tenendo conto non solo delle conoscenze, delle abilità, delle

competenze, ma anche dell’interesse dimostrato dagli alunni attraverso la partecipazione al lavoro di

gruppo, alle capacità di elaborazione del problema pratico e dell’impegno personale nello svolgimento

esecutivo e nel rispetto dei tempi concessi, peraltro spesso appena sufficienti.

SPAZI E TEMPI

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Non è stato possibile organizzare e rispettare i tempi previsti a causa dei molteplici impegni scolastici e

delle difficoltà legate all’eccessivo affollamento di persone all’interno del laboratorio, anche tenendo in

debita considerazione la ristrettezza dei tempi concessi, dall’orario scolastico, per lo sviluppo delle

argomentazioni previste.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Dal punto di vista pratico, gran parte degli alunni è in grado di:

partecipare attivamente alle attività proposte;

svolgere e portare a termine i compiti assegnati;

assumere atteggiamenti responsabili;

mediare i propri interventi e avere autonomia organizzativa.

Per quanto riguarda le competenze sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:

rinforzare il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma

stimolare il lavoro di ricerca

approfondire la conoscenza delle materie prime specifiche e di stimolarne l’utilizzo

incentivare una maggiore autonomia nell’organizzare il lavoro

applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza

alimentare e trasparenza

interpretare e applicare in modo critico un piano HACCP

prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare

Obiettivi minimi

Oltre a quanto inserito nelle programmazioni specifiche, si considerano i seguenti criteri:

conoscenza degli argomenti trattati per linee generali e concetti fondamentali

esposizione semplice e pertinente alla richiesta

sufficiente padronanza del lessico disciplinare

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DISCIPLINA: Scienze Motorie e Sportive DOCENTE: Prof.ssa Barbieri Stefania

TESTO: Movimento +sport=salute ed. Il Capitello di Balboni e Dispenza

ore settimanali 3

PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

L’elenco dei contenuti disciplinari non prevede una distinzione in attività fondamentali e complementari,

poiché la scelta di una attività può essere condizionata dalla situazione ambientale o dai mezzi disponibili.

Le attività elencate sono state utilizzate tenendo conto che ciascuna di loro, a seconda della metodologia

adottata, può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi.

Attività ed esercizi con opposizione e resistenza

Attività ed esercizi a carico naturale

Attività ed esercizi con piccoli attrezzi, grandi attrezzi, codificati e non.

Attività ed esercizi di rilassamento, di controllo segmentario per la respirazione.

Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazione spazio-tempo variate.

Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni di volo.

Attività sportive di squadra

Organizzazione di attività di arbitraggio negli sport di squadra

Conoscenze essenziali sulle norme di comportamento e sulla prevenzione degli infortunio

Informazioni sulla teoria del movimento

TEMPI DI REALIZZAZIONE

SETTEMBRE Presentazione del programma, dei metodi lavorativi e dei criteri di

valutazione. Ripasso norme di comportamento da tenere in palestra e negli spogliatoi.

Preparazione atletica generale: stretching ed esercizi di mobilità articolare e potenziamento

muscolare. Metodo TABATA

PALLAVOLO: ripasso dei fondamentali individuali. Fasi di gioco

TEST MULTIPLI sulla velocità , la forza e la resistenza

OTTOBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare. Staffette per il

miglioramento della capacità aerobica.

PALLAVOLO: fondamentali di squadra, ricezione a 4 e copertura all’attacco dalla zona 2 e 4

BADMINTON: ripasso fondamentali e studio del clear ed il drop

NOVEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di mobiltà articolare e potenziamento muscolare

Teoria: La salute dinamica. I benefici dell’attività fisica e i rischi della sedentarietà

BADMINTON: ripasso della battuta dal basso e di rovescio. Fasi di gioco

DICEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare con grandi e piccoli

attrezzi.

ULTIMATE FRESBEE: ripasso fondamentali del diritto e del rovescio. Fasi di gioco .

GENNAIO Preparazione atletica : esercizi aerobici ed anaerobici in circuito e con lo step. Stretching

Lezione di teoria sulla SALUTE DINAMICA

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PALLAVOLO: ripasso fondamentali di attacco e difesa con ricezione su battuta e schiacciata

MADBALL: studio dei fondamentali e del regolamento. Fasi di gioco.

FEBBRAIO Preparazione atletica: metodo TABATA con esercizi sulla capacità aerobica. Stretching.

Giornate dello sport: Torneo di pallavolo e visione film “Glory Road”

HITBALL: ripasso fondamentali e fasi di gioco

MARZO Preparazione atletica: Stretching ed esercizi di potenziamento muscolare

HOCKEY: studio dei fondamentali e del regolamento. Fasi di gioco.

APRILE Preparazione atletica generale e stretching

PALLAVOLO: ripasso fondamentali con partita

BADMINTON: esercizi a coppie per lo studio delle impugnature e dei colpi fondamentali

SPEED LADDER: esercizi di rapidità e di coordinazione

15 MAGGIO Preparazione atletica generale e attività aerobica con gli step

PALLA TAMBURELLO: ripasso fondamentali con esercizi a coppie e partita

BADMINTON: ripasso dei fondamentali studiati con partita

BASEBALL: ripasso fondamentali dei lanci e prese, regolamento. Fasi di gioco

Lezione sul DOPING con verifica

ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO

La programmazione della parte pratica è stata rispettata e nella fase finale dell’anno scolastico, si cercherà

soprattutto di approfondire la padronanza delle competenze e delle conoscenze acquisite.

METODI DI INSEGNAMENTO

Ogni proposta didattica è stata presentata seguendo metodiche globali alternate ad interventi analitici

correttivi. Le varie attività sono state illustrate e presentate per mezzo della spiegazione verbale,

dimostrazione collettiva, controllo, correzione individualizzata, ripetizione dell’azione corretta. L’assistenza

è stata di tipo diretto e/o indiretto secondo la necessità. Le proposte didattiche sono state diversificate al

fine di fornire nuovi motivi di stimolo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Con l’osservazione diretta e le prove di verifica sono stati valutati:

Il livello di partenza, criterio che tiene conto dei fattori personali più complessi quali le motivazioni,

capacità, abilità pregresse, ritmi e stili di apprendimento;

Il raggiungimento dell’obiettivo;

L’impegno dimostrato dall’alunno;

L’interesse per la materia e la partecipazione alle lezioni;

La responsabilità nell’assunzione dei propri doveri;

Il grado di autonomia nella conduzione del lavoro;

Il rispetto di se stesso, degli gli altri, dell’ambiente e delle strutture.

Nella realizzazione tecnico-pratica sono state valutate:

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La partecipazione intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni

sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo;

L’impegno nell’adempiere con costanza e puntualità gli obblighi richiesti;

La capacità esecutiva.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In relazione alla programmazione curricolare tutti gli allievi:

Hanno acquisito la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo

Hanno aumentato la propria esperienza motoria

Tollerano un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato

Sanno trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate

Conoscono e praticano almeno uno sport di squadra

Sono in grado di organizzare ed arbitrare alcuni giochi e specialità sportive

Hanno fatto proprio il valore sociale dello sport, del fairplay, del concetto di benessere e di salute

dinamica.

Conoscono le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso.

OBIETTIVI MINIMI

Conoscono le procedure utilizzate per l’avviamento motorio e lo stretching;

Conoscono le procedure utilizzate per il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative;

Conoscono l’organizzazione e la strutturazione del movimento;

Hanno sviluppato capacità relazionali nel rispetto delle norme di sicurezza, delle regole e delle

diversità;

Controllano e regolano i movimenti per risolvere un compito motorio eseguendo i gesti tecnici

richiesti;

Hanno sviluppato il senso di responsabilità individuale e del senso civico.

Conoscono un sano stile di vita ed una corretta alimentazione per il mantenimento di un buon stato

di salute.

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RELIGIONE

PROFESSORE: DANIELE FABIO GRAFFAGNINO

TESTO UTILIZZATO:

Il maestro di tavola

Autore: Massimo Salani

Casa editrice: EDB

Anno pubblicazione: 2014

PROGRAMMA SVOLTO

Primo quadrimestre

Modulo 1. Questioni di etica e di bioetica: I diritti fondamentali dell'uomo, i valori fondamentali della vita,

l'uomo tra fragilità e trascendenza, le disuguaglianze sociali, clonazione e biogenetica.

Modulo 2. Questioni teologiche e filosofiche: il bene e il male, il sacro, la morte, reincarnazione e

resurrezione, nuove forme di religiosità, ecumenismo e pluralismo religioso, evoluzione e/o creazione.

Secondo quadrimestre

Modulo 3. Questioni di dottrina sociale: iI lavoro, l'economia, la corresponsabilità, la cura, il volontariato,

l'accoglienza.

Modulo 4. Questioni ecologiche e ambientali: Il riscaldamento globale, l'ambiente come casa comune, la

coscienza ecologica, cibo e sostenibilità, il significato simbolico del cibo, religioni e regole alimentari.

SPAZI E TEMPI

Il lavoro si è svolto prevalentemente in classe, anche riorganizzando l'assetto della stessa in base alle

esigenze del tema trattato in modo tale da facilitarne la comprensione e l'interiorizzazione, nonché per

facilitare il dialogo educativo. Ciascun modulo si è svolto in otto lezioni circa (2 mesi).

METODI DI INSEGNAMENTO E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI

Il criterio metodologico fondamentale è stato il principio di correlazione particolarmente adatto in ambito

scolastico al raggiungimento delle finalità proprie della scuola stessa e della materia in oggetto perché

favorisce la rielaborazione personale dei contenuti proposti.

Il metodo di insegnamento utilizzato è stato attivo, basato su un modello di apprendimento che pone al

centro del processo pedagogico la relazione tra il soggetto che apprende e il sapere che gli è estraneo e del

quale egli si appropria in maniera attiva, sulla base dei mezzi che linsegnante gli fornisce, come le

informazioni, le chiavi di lettura, i metodi, i significati di cui è privo e che sono essenziali affinché egli possa

coprire o almeno ridurre la distanza che lo separa dall'oggetto del sapere. Tale metodo si compone di tre

fasi:

1) fase proiettiva, di espressione, finalizzata a far esprimere i singoli allievi e la classe sulla propria

comprensione del tema, le proprie precomprensioni, stereotipi, pregiudizi e sulle conoscenze pregresse;

2) fase di analisi e di approfondimento del tema, affrontato nella sua oggettività;

3) fase di appropriazione dei contenuti e di riespressione personale sul tema, al fine di interiorizzare e

assimilare il lavoro svolto;

Le modalità di lavoro sono state differenti a seconda della fase nella quale ci si trovava: lavori di gruppo e

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personali, discussioni di classe, uso di documenti, lezioni e spiegazioni frontali.

Gli strumenti didattici privilegiati sono stati: libri di testo, fotocopie, supporti multimediali, sussidi

audiovisivi, siti internet, utilizzo della lim.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

La valutazione ha tenuto conto dellimpegno, interesse e partecipazione dello studente. Le attività svolte in

classe che hanno permesso di valutare gli studenti sono consistiti in lavori di gruppo, lavori individuali e

interventi personali durante le lezioni.

Nello specifico i criteri con i quali sono stati valutati gli obiettivi proposti sono stati:

Partecipazione: capacità di intervenire con pertinenza nel lavoro svolto in classe.

Interesse: apprezzamento per la materia e le tematiche affrontate.

Conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico: saper riesprimere i contenuti e decodificare il

linguaggio religioso nel suo specifico.

Capacità di rielaborazione, di lettura, di apprezzamento dei valori religiosi: comprendere e apprezzare i

valori, al di là del contenuto, nella loro specificità umana.

Capacità di riferimento alle fonti e ai documenti: capacità di citazione e utilizzazione critica.

Il valore ponderato della valutazione ha poi permesso la determinazione del giudizio con la seguente griglia:

sufficiente (S)= 6

discreto (D)= 7

buono (B)= 8

ottimo (O)= 9

eccellente (E)= 10.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe è risultata essere molto accogliente e disposta al dialogo educativo, interessata alla materia si è

mostrata il più delle volte curiosa e ricettiva. Dal punto di vista del comportamento è risultata essere una

classe vivace, ma nello stesso tempo sempre educata e corretta. Molto buone sono state le relazioni tra i

compagni, cordiali e rispettosi quelle con linsegnante.

COMPETENZE

Costruisce un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso.

Valuta il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche

in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose.

Valuta la dimensione religiosa della vita umana, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio

religioso.

Sviluppa un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel

confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto

multiculturale.

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Coglie la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del

lavoro e della professionalità.

Utilizza consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti

nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

CONOSCENZE

Interrogativi universali dell'uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni.

Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della

società contemporanea.

Elementi di storia della Chiesa e loro effetti sulla cultura europea.

Il valore della vita e la dignità della persona.

Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico- culturale,

religiosa ed esistenziale.

Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi.

Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con

altri sistemi di pensiero.

Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e

globalizzazione.

Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

ABILITÀ

Formula domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione.

Imposta un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e

nell'arricchimento reciproco.

Legge i segni del cristianesimo nell'arte e nella tradizione culturale.

Opera scelte morali, circa le esigenze dell'etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.

Analizza e interpreta correttamente testi biblici scelti.

Riconduce le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o

religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione.

Confronta i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.

Motiva, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel

quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.

Riconosce il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla

vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.

Riconosce il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.

ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO

O.G.M. tra pericoli e opportunità.

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ALLEGATO n. 2

PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO

FEBBRAIO 2019

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare

tremulo di cicale!

Stridule pel filare

moveva il maestrale

le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole

in fascie polverose:

erano in ciel due sole

nuvole, tenui, róse1:

due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,

fratte di tamerice2,

il palpito lontano

d'una trebbïatrice,

l'angelus argentino3...

dov'ero? Le campane

mi dissero dov'ero,

piangendo, mentre un cane

latrava al forestiero,

che andava a capo chino.

Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione

di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo

sempre rimpianto dal poeta.

1

corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)

3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse

prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

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Comprensione e analisi

1. Individua brevemente i temi della poesia.

2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi

riassuntivi dell'intero componimento?

3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali

soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa

specchio del suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?

5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.

Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una

parola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle

domande proposte.

Interpretazione

Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio

esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti

testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,

dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella

realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".

Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo

l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,

dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal

destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici

in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla

Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano

Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei

Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra

metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria

fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava

d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.

“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto

qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5

[…].

Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il

basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,

essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il

suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde,

arancione e rosso vivo.

Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che

sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo

febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la

sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in

faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa

gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua

pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:

“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.

5 in collo: in braccio.

6 incolume: non ferito.

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I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo

che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non

avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle

circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8

che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si

vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento

semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida

ravvisò10

, intatto, il casamento11

con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui

Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in

terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 12

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili

sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano

essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano

frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da

recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!”

Comprensione e analisi

1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui

madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle

reazioni dei personaggi.

2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa

descrizione sonora? Quale effetto produce?

3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo

sguardo innocente del bambino?

4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi

di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,

ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle

domande proposte.

7 accosto: accanto.

8 pulverulenta: piena di polvere.

9 divelte: strappate via.

10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.

11 il casamento: il palazzo, il caseggiato.

12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere

di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando

diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e

infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste

piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel

percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e

contemporaneo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

divelte: strappate via.

ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.

il casamento: il palazzo, il caseggiato.

Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico

l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi

riguardanti l’umanità13

. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente

e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra

presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel

rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che

sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14

. In questo ambito

prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della

giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di

senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti

laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di

curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E

possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione

dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il

passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive

che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di

due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis

(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora

mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15

.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità

particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si

può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere

la rena e l’erba che coprono corti e palagi16

; ricostruire, per compiacercene o

dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le

difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella

storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una

sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In

secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e

sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.

13 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.

14 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour

l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 15

Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in

Cornelio Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti,

Milano 1991, p. XLVIII. 16

Corti e palagi: cortili e palazzi.

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La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un

legame con Cartagine17

. Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.

Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?

3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?

4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?

5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si

può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere

la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi

siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi»,

rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in

particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle

tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un

discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi. ___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

17 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W.

Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi,

Einaudi, Torino 1962, p. 75.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le

forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,

strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la

violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la

volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro

tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.

Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro

in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo

biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger,

niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali»,

ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato,

l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a

prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore

per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui

la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre

sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia

dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io

sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare

l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è

al contrario ribellione contro la legge naturale».

Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine

alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io

biologico non prevalga sull’io sociale.

Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si

consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La

tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti

tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,

in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di

generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei

fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di

persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un

processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,

ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,

ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato

che vi sono ancora molte più colline da scalare». Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp,

230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.

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Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?

4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili.

5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

Produzione Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,

recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in

cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo

ritieni utile, suddividere in paragrafi.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa

degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio

Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi

neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è

intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di

interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della

fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.

L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un

elemento essenziale nella catalisi della produttività.

La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su

scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso

percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal

momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso

con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che

tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.

Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile

tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle

conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la

globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della

ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha

creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra

individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere

raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme

sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti

negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee

respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi

assunti dalle loro nicchie.

Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto

della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma

che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale

potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e,

di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.

A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però

solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che

saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione

delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla

loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di

trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando

Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La

diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee

nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il

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nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e

conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può

creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è

senza dubbio un valido esempio.

Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro

che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da

tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo

processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di

coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema

dell'emarginazione.

Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.

Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle

indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo

contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare

alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,

nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi

più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe

invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal

potere accumulato nel tempo. […]

(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno

accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di

fondo e lo sviluppo argomentativo.

2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata

all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il

melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale

esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?

3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della

comunità scientifica?

4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei

nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello

culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo,

esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o

dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere,

come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di

godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui

mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia

vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella

che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le

occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare

ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal

modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,

Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo

Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo

possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”

fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità

giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture

personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare

ed essere aiutati.

Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di

una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle

sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.

Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale

che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si

possono inserire momenti persino di ebbrezza.

La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da

sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita

propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la

consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella

condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e

letture personali.

Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

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candidati di madrelingua non italiana.

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ALLEGATO n. 3

SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO

MARZO 2019

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e

Ombre”).

L’agave sullo scoglio

Scirocco

O rabido18

ventare di scirocco

che l’arsiccio terreno gialloverde

bruci;

e su nel cielo pieno

di smorte luci

trapassa qualche biocco

di nuvola, e si perde.

Ore perplesse, brividi

d’una vita che fugge

come acqua tra le dita;

inafferrati eventi,

luci-ombre, commovimenti

delle cose malferme della terra;

oh alide19

ali dell’aria

ora son io

l’agave20

che s’abbarbica al crepaccio

dello scoglio

e sfugge al mare da le braccia d’alghe

che spalanca ampie gole e abbranca rocce;

e nel fermento

d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci

che non sanno più esplodere oggi sento

la mia immobilità come un tormento.

18 rabido: rapido

19 alide: aride 20

agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo

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Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta

Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della

raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso

dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.

Comprensione e analisi 1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.

2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?

3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e

meditazione esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo

risultato.

4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta

crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?

5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;

statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo

organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione

Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta

che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa

mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni

riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti

con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973

Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con

quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo

trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,

nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,

solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.

Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero

andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21

su l’ombra del mio corpo, e rimasi un

tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,

l’ombra mia.

Chi era più ombra di noi due? io o lei?

Due ombre!

Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto;

l’ombra, zitta.

L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...

Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.

– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!

Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi.

Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22

. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’

viandanti, voluttuosamente23

. Una smania mala24

mi aveva preso, quasi adunghiandomi25

il ventre; alla fine

non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la

avevo dietro, ora.

“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”

Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era!

il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui.

Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26

: la sua ombra per le vie di Roma.

Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva

rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una

testa. Proprio così!

Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi

21 mi s’affisarono: mi si fissarono.

22 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.

23 voluttuosamente: con morboso desiderio.

24 smania mala: malvagia irrequietezza.

25 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie

26 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere

dell’uomo

che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.

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de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò

un tram, e vi montai.

Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la

prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.

Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in

casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della

quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe

denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,

impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di

casa e vaga per le strade di Roma.

Comprensione e analisi

1. Riassumi il contenuto del brano.

2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più

significative presenti nel testo.

3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di

discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su

ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del

protagonista.

4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;

aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e

comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo

organico le risposte agli spunti proposti. Interpretazione

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di

riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture

e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle

proposte nel testo.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore,

Roma, 2016, pp. 28-30.

L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti

italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo

il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che

il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la

competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel

senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e

realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai

costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la

situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i

prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o

conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti

artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.

Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità

di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]

A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione

veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il

consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?

La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel

mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati

in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un

marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.

Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che

colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,

patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]

Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una

rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della

concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un

atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.

Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una

trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato

all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né

ideato in Italia.

La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e

aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova

teoria del consumatore emotivo.

Comprensione e analisi 1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.

2. Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale

passaggio.

3. Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?

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4. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come

rappresentazione mentale dell’italianità? E quale differenza può essere

individuata tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?

Produzione

Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del

“made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti

con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle

conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.

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Durata massima della prova: 6 ore.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la

parola, «Panorama», 14 novembre 2018.

Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per

padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come

maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,

le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la

tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le

diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi

che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle

interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più

semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È

impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.

Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano

Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza

onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un

appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata

lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.

Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono

migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la

colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame

reale con le cose. […]

Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno

sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e

telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle

automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro

quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola.

Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]

Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza

artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica.

[…]

Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi,

alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo

pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società

l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di

Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci

prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i

banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe

l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.

Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano

questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del

concetto di pubblicità personalizzata. […]

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Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le

luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto

volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a

convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta»

spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi

americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a

un assistente domestico».

Comprensione e analisi

1. RRiassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.

2. LLa grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?

3. CChe cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?

4. NNell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione.

Produzione Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed

esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema

della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.

Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso

che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Paolo Rumiz27

, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la

vittoria, La Repubblica, 2 Novembre 2018

Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.

Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]

Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in

preda all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra

interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia

cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza

dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità

d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo

ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno.

Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre

dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in

grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede

scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella

guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...]

Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati,

Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia

aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il

Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe,

essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"28

l'appartenenza alla nuova nazione. E

così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e

a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.

Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani

a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest

ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]

Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino,

oppressione degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi

persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza,

vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace

con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non

ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a

Trieste nel settembre del ’38 [...].

Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre.

Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la

divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.

Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De

27 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della

commemorazione del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28

"alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.

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Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta

consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila),

indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati

all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un

fiore. Morti di seconda classe.

Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo

fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori

a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le

verità scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo

senso contro Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena

mandati con le buone o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri

italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come

disertori e spesso lasciati morire di stenti.

Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la

memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e

la geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se

non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.

Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.

Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come

accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si

rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].

Comprensione e analisi

1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della

principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo

conferma?

2.

In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata

nel dopoguerra?

3.

Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la

Prima Guerra mondiale?

4.

Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo

dopo la sua conclusione?

5.

Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione

dell’articolo?

Produzione Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia

italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle

ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo

nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa

il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?

Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze

personali. _____________________

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua

del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Page 81: DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: …...1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a

chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?

Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti

potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda

affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio.

Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di

un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il

deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo

stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma

difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il

viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto

siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci

aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per

San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità

del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in

viaggio. […]

Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del

Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.

La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una

riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di

incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,

senza essere costretto a farne esperienza diretta.

Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la

tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,

alla tua sensibilità.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua

non italiana.

Page 82: DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: …...1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla

scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non

possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue

emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la

letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.

Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica

testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle

emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della

nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano

essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e

infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è

frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel

passato, e di quello che siamo ora.

La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o

lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile

riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria

vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei

nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende

riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle

Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità. Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69

Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si

può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o

dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,

testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della

nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci

aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?

Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche

ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la

trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto. ___________________________

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del

paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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ALLEGATO n. 4

PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA

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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: IPPD – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA

OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI

Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI

PRODOTTI ALIMENTARI e

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA

DOCUMENTO

LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA

4. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti

“Il sapore dolce è legato ad una serie di sostanze sia naturali che artificiali. Quelle naturali

appartengono per lo più alla categoria dei carboidrati semplici o zuccheri (i carboidrati

complessi, come l’amido, sono privi di sapore dolce). Quelle artificiali sono rappresentate da

molecole di diversa natura chimica. Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di

zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Lo zucchero comune (saccarosio) si ricava per

estrazione sia dalla barbabietola che dalla canna da zucchero, che ne rappresentano le fonti

più ricche. È presente naturalmente nella frutta matura e nel miele, che contengono anche

fruttosio e glucosio. Il latte contiene un altro zucchero, il lattosio. Il maltosio è uno zucchero

presente in piccole quantità nei cereali; si può inoltre formare dall’amido per processi di

idrolisi, fermentazione e digestione.

Gli zuccheri sono facilmente assorbiti ed utilizzati, sia pure con diversa rapidità. Il consumo di

zuccheri, specialmente se assunti da soli, provoca quindi in tempi brevi un rapido

innalzamento della glicemia (ossia della concentrazione di glucosio nel sangue) che tende poi

a ritornare al valore iniziale (curva glicemica) entro un periodo più o meno lungo.

E’ questo “rialzo glicemico” il meccanismo che compensa la sensazione di stanchezza fisica e

mentale e il senso di fame che si avvertono lontano dai pasti o in tutte quelle situazioni in cui

si ha una ipoglicemia o “calo degli zuccheri”. Esso è però un evento svantaggioso per chi,

come i soggetti diabetici, ha difficoltà ad utilizzare il glucosio a livello cellulare. Tuttavia anche

nelle diete di soggetti diabetici è possibile includere gli zuccheri e i dolci, purché consumati in

quantità controllate e nell’ambito di un pasto, ossia accompagnati da altri alimenti e

Page 85: DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: …...1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE

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soprattutto da fibra alimentare che ne rallentino l’assorbimento, evitando così la comparsa di

picchi glicemici troppo elevati.

Gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonti di energia per l’organismo, nei

limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero (corrispondenti, per una dieta media di

2100 calorie, a 56-84 grammi). Particolare attenzione va fatta nei casi di diabete o in quelli di

intolleranza (piuttosto diffusa quella al lattosio).

[…]

Fra gli alimenti dolci occorre fare una distinzione. Alcuni (prodotti da forno) apportano

insieme agli zuccheri anche carboidrati complessi (amido) e altri nutrienti. Altri, invece, sono

costituiti prevalentemente da saccarosio e/o da grassi (caramelle, barrette, cioccolata, ecc.).

Per appagare il desiderio del sapore dolce è preferibile perciò consumare i primi. Il loro uso va

comunque attentamente controllato nel quadro della dieta complessiva giornaliera, tenendo

conto del loro apporto calorico e nutritivo.

[…]

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Come comportarsi:

Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la

quantità di zuccheri consentita.

Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno

grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc.

Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette

biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme)

Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli

che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti

dopo il loro consumo.

Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti

sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire”.

(Fonte: Linee guida per una sana alimentazione italiana, revisione 2003, in:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_652_allegato.pdf)

Al candidato si chiede di sviluppare l’elaborato, attenendosi alle seguenti indicazioni:

a) Con riferimento alla comprensione del documento introduttivo, utile a raccogliere

informazioni e stimoli alla riflessione, il candidato risponda ai seguenti quesiti:

Le “Linee Guida per una sana alimentazione italiana” considerano di grande rilevanza

l’esperienza del “sapore dolce” nell’alimentazione e la collegano a sostanze naturali e

artificiali.

Riferisci almeno 4 fonti di glucidi, due per la preparazione di prodotti dolciari, due per

l’alimentazione in generale.

Il documento fornisce una spiegazione dell’aumento della glicemia. Riporta la

spiegazione che daresti a un tuo amico se ti chiedesse il significato del termine

“glicemia” e dei fattori che ne determinano un rapido aumento.

Nella Linea guida viene suggerito di preferire “i prodotti da forno. della tradizione

italiana”. Per quali ragioni?

b) Con riferimento alla produzione di un testo, il candidato, utilizzando le conoscenze acquisite

nel corso degli studi, esponga le caratteristiche principali del diabete.

c) Con riferimento alla padronanza delle conoscenze fondamentali e delle competenze tecnico

– professionali conseguite, il candidato predisponga almeno due prodotti dolciari per la prima

colazione di un ragazzo della sua età. Chiarisca le ragioni delle scelte operate, la selezione

delle materie prime, le tecniche di allestimento dei prodotti e formuli raccomandazioni per

soggetti affetti da un’allergia o intolleranza alimentare, a sua scelta.

d) Il candidato, facendo anche riferimento alle attività laboratoriali o alle esperienze extra-

scolastiche in contesti operativi, suggerisca almeno una innovazione per un dolce tipico della

Regione di appartenenza.

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____________________________________

Durata massima della prova – prima parte: 4 ore.

La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre

la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa

dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.

È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

Page 88: DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: …...1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ANGELO BERTI

IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA

OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI

TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI e

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA

SECONDA PARTE SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO

1 MARZO 2019

TIPOLOGIA B: QUALITÀ SICUREZZA ALIMENTARE E HACCP

Nella predisposizione di un laboratorio di pasticceria,l'OSA deve agire con un livello di responsabilità molto

alta anche per evitare situazioni di pericolo che si possono presentare dall'inizio dell'attività lavorativa.

Il livello di preparazione e di specializzazione deve garantire un'elevata qualità del prodotto finito.

Il candidato riporti i passi necessari per il corretto approccio al lavoro, facendo riferimento alla richiesta di

produzione di 2 dolci per la prima colazione.

Page 89: DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: …...1 Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi (Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019) DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Classe: 5Ad ARTICOLAZIONE

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Si illustrino i criteri necessari per ottenere un prodotto di alta qualità.

Si descriva:

il diagramma di produzione di uno dei due dolci in preparazione, facendo riferimento alla

programmazione svolta nel triennio;

i rischi che possono presentarsi durante l'allestimento del prodotto e l'utilizzo dei macchinari;

si individuino i punti critici che possono essere classificati come CP oppure come CCP, definendo le

divesre modalità di prevenzione.

Nella somministrazione di una crema bavarese, si è presentata una contaminazione da Lysteria

Monocitogenes. Si descriva :

l'agente contaminante;

la malattia;

i sistemi di prevenzione da mettere in atto per evitare il rischio igienico sanitario.

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ALLEGATO n. 5

SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ANGELO BERTI

IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA

OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI

TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI e

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA

SECONDA PARTE SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO

1 MARZO 2019

TIPOLOGIA B: QUALITÀ SICUREZZA ALIMENTARE E HACCP

Nella predisposizione di un laboratorio di pasticceria,l'OSA deve agire con un livello di responsabilità molto

alta anche per evitare situazioni di pericolo che si possono presentare dall'inizio dell'attività lavorativa.

Il livello di preparazione e di specializzazione deve garantire un'elevata qualità del prodotto finito.

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Il candidato riporti i passi necessari per il corretto approccio al lavoro, facendo riferimento alla richiesta di

produzione di 2 dolci per la prima colazione.

Si illustrino i criteri necessari per ottenere un prodotto di alta qualità.

Si descriva:

il diagramma di produzione di uno dei due dolci in preparazione, facendo riferimento alla

programmazione svolta nel triennio;

i rischi che possono presentarsi durante l'allestimento del prodotto e l'utilizzo dei macchinari;

si individuino i punti critici che possono essere classificati come CP oppure come CCP, definendo le

diverse modalità di prevenzione.

Nella somministrazione di una crema bavarese, si è presentata una contaminazione da Lysteria

Monocitogenes. Si descriva :

l'agente contaminante;

la malattia;

i sistemi di prevenzione da mettere in atto per evitare il rischio igienico sanitario.

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ANGELO BERTI

IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA

ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA

OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI

TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI

PRODOTTI ALIMENTARI e

LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA

SIMULAZIONE SECONDA PARTE DELLA SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO

12 APRILE 2019

TIPOLOGIA B: CONSERVAZIONE E REAZIONI AVVERSE

Documento

Dal Reg. Eu 178/2002

Art. 3, p.3 «operatore del settore alimentare», la persona fisica o giuridica responsabile di

garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta

sotto il suo controllo;

p 30 Gli operatori del settore alimentare sono in grado, meglio di chiunque altro, di elaborare

sistemi sicuri per l'approvvigionamento alimentare e per garantire la sicurezza dei prodotti forniti;

essi dovrebbero pertanto essere legalmente responsabili, in via principale, della sicurezza degli

alimenti. Sebbene tale principio sia affermato in alcuni Stati membri e in alcuni settori della

legislazione alimentare, in altri settori esso non è esplicito o la responsabilità viene assunta dalle

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autorità competenti dello Stato membro attraverso lo svolgimento di attività di controllo. Tali

disparità possono creare ostacoli al commercio e distorsioni della concorrenza tra operatori del

settore alimentare di Stati membri diversi.

Tema tipologia B

In relazione alla prima parte della seconda prova proposta dal Ministero, il candidato ipotizzi di

aver assunto l’incarico di dover predisporre tre dolci per una festa di compleanno per una comitiva

di 20 studenti.

Rispetto alle preparazioni richieste riporti i motivi della scelta.

Di una preparazione riporti:

- gli ingredienti utilizzati

- La scelta dei prodotti spiegandone bene la qualità selezionata e i criteri di scelta

- I criteri di stoccaggio e i metodi di conservazione utilizzati all’interno dell’azienda

produttiva specificando

A) i metodi, le attrezzature e le temperature

B) la diversa conservazione e le caratteristiche di eventuali prodotti utilizzati quali

- congelati e surgelati e liofilizzati acquistati

- le eventuali avvertenze da comunicare alla clientela

Due componenti del gruppo hanno comunicato di essere soggetti a reazioni avverse al cibo di cui

un’intolleranza al lattosio e la celiachia

Il candidato esponga:

- Descriva i casi particolari dell’intolleranza al lattosio e della celiachia e la possibile relazione

tra le due situazioni cliniche

- Spieghi gli obblighi di legge riguardo alla somministrazione di alimenti contenenti sostanze

che possono provocare allergie o intolleranze e come intende procedere nel rispetto degli

adempimenti degli stessi.

Il candidato concluda predisponendo una pagina informativa da allegare alla lista della propria

produzione con due indicazioni che rassicurino il cliente sulla sicurezza e salubrità dei prodotti

alimentari che vengono preparati dall’azienda.

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A (Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano)

INDICATORI

GENERALI

DESCRITTORI

(MAX 60 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ideazione, pianificazione

e organizzazione del

testo

efficaci e

puntuali

nel complesso

efficaci e puntuali

parzialmente

efficaci e poco

puntuali

confuse ed

impuntuali

del tutto confuse

ed impuntuali

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Coesione e coerenza

testuale

complete adeguate parziali scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ricchezza e padronanza

lessicale

presente e

completa

adeguate poco presente e

parziale

scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Correttezza

grammaticale

(ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed

efficace della

punteggiatura

completa;

presente

adeguata (con

imprecisioni e

alcuni errori non

gravi);

complessivamente

presente

parziale (con

imprecisioni e

alcuni errori

gravi);

parziale

scarsa (con

imprecisioni e

molti errori gravi);

scarso

assente;

assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ampiezza e precisione

delle conoscenze e dei

riferimenti culturali

presenti adeguate parzialmente

presenti

scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Espressione di giudizi

critici e valutazione

personale

presenti e

corrette

nel complesso

presenti e corrette

parzialmente

presenti e/o

parzialmente

corrette

scarse

e/o scorrette

assenti

PUNTEGGIO PARTE

GENERALE

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INDICATORI

SPECIFICI

DESCRITTORI

(MAX 40 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Rispetto dei vincoli posti

dalla consegna (ad

esempio, indicazioni di

massima circa la

lunghezza del testo – se

presenti– o indicazioni

circa la forma

parafrasata o sintetica

della rielaborazione)

completo adeguato parziale/incompleto scarso assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Capacità di

comprendere il testo nel

senso complessivo e nei

suoi snodi tematici e

stilistici

completa adeguata parziale scarsa assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Puntualità nell’analisi

lessicale, sintattica,

stilistica e retorica (se

richiesta)

completa adeguata parziale scarsa assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Interpretazione corretta

e articolata del testo

presente nel complesso

presente

parziale scarsa assente

PUNTEGGIO PARTE

SPECIFICA

PUNTEGGIO

TOTALE

NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna

proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)

INDICATORI

GENERALI

DESCRITTORI

(MAX 60 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ideazione,

pianificazione e

organizzazione del

testo

efficaci e

puntuali

nel complesso

efficaci e puntuali

parzialmente

efficaci e poco

puntuali

confuse ed

impuntuali

del tutto

confuse

ed impuntuali

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Coesione e coerenza

testuale

complete adeguate parziali scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ricchezza e

padronanza lessicale

presente e

completa

adeguate poco presente e

parziale

scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Correttezza

grammaticale

(ortografia,

morfologia, sintassi);

uso corretto ed

efficace della

punteggiatura

completa;

presente

adeguata (con

imprecisioni e

alcuni errori non

gravi);

complessivamente

presente

parziale (con

imprecisioni e

alcuni errori

gravi);

parziale

scarsa (con

imprecisioni e

molti errori

gravi);

scarso

assente;

assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ampiezza e

precisione delle

conoscenze e dei

riferimenti culturali

presenti adeguate parzialmente

presenti

scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Espressione di giudizi

critici e valutazione

personale

presenti e

corrette

nel complesso

presenti e corrette

parzialmente

presenti e/o

parzialmente

corrette

scarse

e/o scorrette

assenti

PUNTEGGIO

PARTE GENERALE

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INDICATORI

SPECIFICI

DESCRITTORI

(MAX 40 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Individuazione corretta di

tesi e argomentazioni

presenti nel testo proposto

presente nel complesso

presente

parzialmente

presente

scarsa e/o nel

complesso scorretta

scorretta

14-15 11-13 9-10 6-8 1-5

Capacità di sostenere con

coerenza un percorso

ragionato adoperando

connettivi pertinenti

soddisfacente adeguata parziale scarsa assente

14-15 11-13 9-10 6-8 1-5

Correttezza e congruenza

dei riferimenti culturali

utilizzati per sostenere

l’argomentazione

presenti nel complesso

presenti

parzialmente

presenti

scarse assenti

PUNTEGGIO PARTE

SPECIFICA

PUNTEGGIO TOTALE

NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna

proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C (Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di

attualità)

INDICATORI

GENERALI

DESCRITTORI

(MAX 60 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ideazione, pianificazione e

organizzazione del testo

efficaci e puntuali nel complesso

efficaci e puntuali

parzialmente efficaci

e poco puntuali

confuse ed

impuntuali

del tutto confuse

ed impuntuali

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Coesione e coerenza

testuale

complete adeguate parziali scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ricchezza e padronanza

lessicale

presente e

completa

adeguate poco presente e

parziale

scarse Assenti

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9-10 7-8 6 4-5 1-3

Correttezza grammaticale

(ortografia, morfologia,

sintassi); uso corretto ed

efficace della punteggiatura

completa;

presente

adeguata (con

imprecisioni e alcuni

errori non gravi);

complessivamente

presente

parziale (con

imprecisioni e alcuni

errori gravi);

parziale

scarsa (con

imprecisioni e molti

errori gravi);

scarso

assente;

assente

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Ampiezza e precisione delle

conoscenze e dei riferimenti

culturali

presenti adeguate parzialmente

presenti

scarse assenti

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Espressione di giudizi

critici e valutazione

personale

presenti e corrette nel complesso

presenti e corrette

parzialmente

presenti e/o

parzialmente

corrette

scarse

e/o scorrette

assenti

PUNTEGGIO PARTE

GENERALE

INDICATORI

SPECIFICI

DESCRITTORI

(MAX 40 pt)

9-10 7-8 6 4-5 1-3

Pertinenza del testo rispetto

alla traccia e coerenza nella

formulazione del titolo e

dell’eventuale suddivisione

in paragrafi

completa adeguata parziale scarsa assente

14-15 11-13 9-10 6-8 1-5

Sviluppo ordinato e lineare

dell’esposizione

presente nel complesso

presente

parziale scarso assente

14-15 11-13 9-10 6-8 1-5

Correttezza e articolazione

delle conoscenze e dei

riferimenti culturali

presenti nel complesso

presenti

parzialmente

presenti

scarse assenti

PUNTEGGIO

PARTESPECIFICA

PUNTEGGIO TOTALE

NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna

proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).

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Tabella di conversione punteggio/voto

PUNTEGGIO VOTO

20 10

18 9

16 8

14 7

12 6

10 5

8 4

6 3

4 2

2 1

0 0

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Griglia Valutazione Seconda Prova: Scienza e Cultura dell’Alimentazione

Candidato/a___________________________________________________Classe :_____________

Materia Comprensione dei contenuti

proposti e della

consegna

punti Padronanza delle

conoscenze

punti Padronanza delle

competenze Tecnico –

prof.

punti Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare

punti

Sc. Alim. 1-3 1-6 1-8 1-3

6 Totale punteggio Prova____________/ 20

Indicatori Comprensione dei contenuti proposti e della consegna operativa

1 Interpreta il testo base solo a livello generale e non riesce a focalizzare le richieste

2 Interpreta il testo, focalizzare le richieste, sviluppa semplicemente le problematiche proposte nel testo e/o l’elaborazione è ripetitiva (obiettivo minimo)

3 Interpreta correttamente il testo, utilizza le richieste e le elabora come base per lo sviluppo della tematica proposta

Indicatori Padronanza delle conoscenze rispetto ai nuclei fondamentali delle discipline

1 Non è in grado di orientarsi in merito all’argomento proposto, le conoscenze sono molto limitate, sono presenti vari/ gravi errori di concetto

2 Conoscenze parziali; conoscenze non sempre corrette

3 Conoscenze base degli argomenti proposti

4 Conoscenze fondamentali generiche propone solo una ripetizione di quanto studiato (obiettivo minimo)

5 Conosce gli argomenti proposti, ma li elabora con semplicità. La trattazione è completa.

6 Conoscenze articolate, approfondite, l’esposizione è sicura. Evidenzia buona capacità di sintesi e di rielaborazione personale.

Indicatori Padronanza delle competenze tecnico professionali

1 Non è in grado di interpretare e utilizzare le proposte avanzate e non risponde secondo quanto richiesto

2 Individua le proposte, ma non risponde coerentemente al testo dato.

3 Individua le problematiche, ma le proposte sono marginali

4 Interpreta le richieste, ma le soluzioni proposte corrette sono parziali e prive di rielaborazione personale

5 Individua le problematiche, le soluzioni sono adeguate solo ad una risoluzione superficiale del caso, ripete quanto appreso senza o con una modesta riflessione personale (obiettivo minimo)

6 Individua le problematiche, le soluzioni proposte sono utili, ma non approfondite e prive di rielaborazione.

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7 Interpreta correttamente le problematiche, le analizza e propone soluzione adeguate dei problemi

8 Interpreta le problematiche, analizza, riflette, valuta e indica strategie appropriate formulando proposte operative per la soluzione dei problemi

Indicatori Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.

1 Difficoltà ad argomentare, la sintassi è poco lineare, non utilizza, se non con difficoltà il linguaggio tecnico scientifico (obiettivo minimo)

2 Sa argomentare, la sintassi è lineare e comprensibile, l’uso del linguaggio tecnico è adeguato. Collega le conoscenze teoriche con l’attività pratica (anche se in modo semplice )

3 L’interpretazione e la rielaborazione del testo è buona. La sintassi è corretta il lessico scientifico è appropriato. Collega le conoscenze con le esperienze tecnico pratiche e attraverso un’analisi personale, elabora proposte corrette.

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SIMULAZIONE COLLOQUIO

Sarà effettuata una simulazione del colloquio orale alla fine del mese di Maggio. GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato/a………………………………………….……………………….. Verona, … maggio 2019 Classe 5ª

INDICATORE DESCRITTORI Punteggi

Aver acquisito i nuclei fondanti propri delle discipline

Conosce in modo parziale e frammentario i nuclei tematici fondanti delle discipline

1-2

Evidenzia una padronanza essenziale dei nuclei fondanti e dei metodi propri delle discipline 3-4

Evidenzia una consapevole padronanza dei contenuti e una corretta acquisizione dei metodi propri delle discipline 5

Mostra di aver acquisito il pieno possesso dei contenuti disciplinari e dei metodi propri delle discipline 6

Saper collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare

Mostra difficoltà nel collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline 1

Riesce, se guidato, a effettuare collegamenti essenziali tra i nuclei tematici fondamentali

2

Riesce a collegare i contenuti in modo corretto, nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare

3

Collega in modo autonomo, consapevole e coerente i contenuti disciplinari 4

Saper comunicare e argomentare utilizzando anche la Lingua straniera

Comunica in modo disorganico e incerto, in un linguaggio non sempre appropriato

1

Comunica in modo essenziale, utilizzando un linguaggio specifico non sempre adeguato

2

Argomenta con organicità e correttezza, utilizzando il linguaggio specifico in modo appropriato anche in lingua straniera

3

Argomenta in modo organico e corretto, evidenziando capacità critiche e utilizzando un linguaggio ricco e pertinente anche in lingua straniera

4

Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle discipline, traendo spunto anche dalle personali esperienze, per analizzare e comprendere la realtà e affrontare le problematiche proposte

Utilizza con difficoltà i concetti e gli strumenti fondamentali delle discipline; nell’inquadramento e nell’analisi delle problematiche proposte fornisce soluzioni parziali e non sempre corrette

1-2

Affronta le problematiche proposte inquadrandone gli aspetti fondamentali e pervenendo, se guidato, a soluzioni pertinenti.

3-4

Affronta le problematiche proposte in modo corretto riuscendo a pervenire a soluzioni pertinenti 5

Affronta le problematiche proposte, inquadrandole in modo consapevole e autonomo, proponendo soluzioni esaustive e originali 6

TOTALE PUNTI SU 20