Documento del 15 Maggio · 2019-06-03 · Sett. “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità...

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “DANILO DOLCI” Sett. “Servizi socio-sanitari” e “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” - Partinico Sett. “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità accoglienza turistica” - Via G. Mameli, 4 – 90047 PARTINICO (PA) tel. 091/8901103 - Fax 091/8781481 C.F.80023890827 – www.iisdanilodolci.it E-Mail [email protected] Documento del 15 Maggio CLASSE V E Indirizzo: Tecnico dei Servizi Eno-gastronomici

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ISTITUTO DI I STRU ZI ON E SUPERI ORE “ DA NILO D OLCI”

Set t . “ Ser vi z i so c io -sa ni ta r i ” e “ Servi z i per l ’a g r i co l tura e l o sv i luppo rura l e” - Pa r t in i co

Set t . “ Ser vi z i per l ’e no g a s tro no mia e l ’o sp i ta l i tà a cco g l i enza tur i s t i ca ” -

Via G. Ma mel i , 4 – 9 0 0 47 PARTI NICO (P A)

te l . 0 9 1 /8 90 1 10 3 - Fa x 0 9 1 /87 8 1 48 1 C.F.80023890827 – www.iisdanilodolci.it

E-Mail [email protected]

Documento del 15 Maggio

CLASSE V E Indirizzo: Tecnico dei Servizi Eno -gastronomici

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Indice

1. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

1.1 La nostra scuola, utenza e contesto socio-culturale

2. CURRICOLO

2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo

2.2 Profilo professionale del Tecnico dei Servizi Enogastronomico

2.3 Quadro orario settimanale

3 DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE

3.1 Composizione consiglio di classe

3.2 Continuità Docenti

3.3 Composizione e storia classe

3.3 bis DSA

3.4 Fisionomia della classe: partecipazione e comportamento

3.5 Impegno scolastico: Livelli di apprendimento e Competenze professionali

4. STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE

5. INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA

5.1 Metodologie, strategie didattiche e strumenti

5.2 Strumenti didattici funzionali

5.2 Strumenti didattici utilizzati

5.4 Interventi di recupero/potenziamento

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5.5 Le strategie didattiche adottate

5.6 Ambienti di apprendimento

6. ATTIVITA’ E PROGETTI

6.1 Attività extracurriculari

6.2 INVALSI

6.3 Attività di arricchimento dell’offerta formativa

6.4 Alternanza Scuola Lavoro

7. ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DEGLI APPRENDIMENTI

7.1 Criteri di valutazione

7.2 Criteri attribuzione crediti

7.3 Griglie di valutazione prove scritte

7.4 Griglie di valutazione colloquio

7.5 Simulazioni delle prove scritte

7.6. Attività in preparazione dell’esame di Stato

7.7. Indicazioni ed osservazioni sulla seconda parte della seconda prova

ALLEGATI

Allegato n. 1 Relazione Tutor Alternanza Scuola-Lavoro

Allegato n. 2 Relazioni insegnanti di sostegno degli alunni H

Allegato n. 3 Relazioni alunni DSA

Allegato n. 4 Relazioni finali – Consuntivo docenti

Allegato n. 5 VERBALE SCRUTINIO FINALE

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LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

1.1 La nostra scuola, utenza e contesto socio-culturale

L’Istituto d’Istruzione Superiore “Danilo Dolci” di Partinico costituisce un sicuro punto di riferimento

formativo all’interno di un comprensorio territoriale ampio e diversificato, offrendo diversi indirizzi di studio

tra i quali il settore “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”. L’offerta formativa si propone

l’obiettivo di soddisfare gli interessi culturali, le attese lavorative degli alunni e le esigenze che provengono dal

mondo del lavoro, nell’ambito del territorio di riferimento.

L’utenza è piuttosto eterogenea, per estrazione sociale, per competenze di base, per interessi, per motivazioni

e aspettative. Il fenomeno del pendolarismo è elevato e condiziona alcune scelte didattiche della scuola, come

la distribuzione oraria settimanale; gli alunni infatti provengono oltre che da Partinico anche da diversi paesi

limitrofi quali: Balestrate, Alcamo, San Giuseppe Jato, Trappeto, Giardinello, Montelepre, Camporeale, Cinisi e

Terrasini.

I citati paesi sono per la maggior parte piccoli centri con realtà socio- culturali modeste, ove talvolta si

riscontrano contesti familiari che vivono difficoltà in più fronti, finanziario, lavorativo, di disagio

ambientale, ecc..

Inoltre sono contesti che offrono spazi poco strutturati per l’organizzazione del tempo libero e per la

promozione positiva dell’aggregazione giovanile.

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In relazione alle diverse esigenze dell’utenza, l’Istituto mira al riequilibrio culturale, da un lato cercando di

curare i giovani che presentano buoni livelli di partenza e adeguate capacità, dall’altro motivando quegli alunni a

rischio di dispersione scolastica.

L’esigenza da parte dei giovani, di forme di qualificazione professionale, di integrazione e di arricchimento delle

conoscenze e competenze di base è sempre più in aumento e, in effetti, proprio grazie a questa richiesta

nell’ultimo decennio si sta assistendo ad una crescita virtuosa in diversi comparti, da quello ricettivo a quello

turistico a quello ristorativo che, sembrano pertanto essere i settori emergenti nel mercato del lavoro:

agriturismi, centri commerciali, Bar, offrono in effetti buone prospettive occupazionali.

La finalità in questo senso della Scuola Alberghiera “D.Dolci” è il successo formativo culturale ed

umano dei propri discenti. L’istituto si propone nel territorio come patner di un sistema educativo

integrato, che declina l’esperienza formativa in una molteplicità di contesti , sia educativi formali

(educazione istituzionalizzata), sia contesti educativi non formali, intesi come luoghi di aggregazione

le cui esperienze educative non sono certificabili, e tra i quali si annovera l’esperienza stessa del

soggetto, dalla piazza ai media, ai social media. Missione della scuola è pertanto la capacità di

sviluppare nei nostri giovani studenti una coscienza critica che possa consentire un approccio

consapevole e una partecipazione attiva, e non subita, ad una società in continua trasformazione e

profondamente complessa, di stimolare curiosità e motivazione, in perfetta sintesi tra sapere e saper

fare, che diventa competenza e capacità di sapersi continuamente adattare al cambiamento,

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sviluppando e sollecitando un concetto di life-long-learning, intesa come capacità di imparare durante

tutto l’intero arco della vita.

L’Istituto infine persegue lo sviluppo integrale dell’allievo in tutte le sue dimensioni; cognitive, emotive-

affettive, socio-relazionali, morali e motorie e, per tale motivo tende a seguire un modello educativo e

formativo frutto non solo della sapienza degli insegnanti ma della collaborazione e condivisione di questi con

le famiglie e con gli studenti stessi.

Una scuola dunque che:

➢ E’ aperta alle diverse realtà;

➢ Favorisce l’integrazione senza discriminazione alcuna;

➢ Mette in primo piano i bisogni degli studenti in difficoltà;

➢ Valorizza ed incrementi le competenze anche extrascolastiche;

➢ E’ sensibile alle problematiche sociali e promuova la cultura della pace e della solidarietà;

➢ Rifiuta fenomeni di violenza e prevaricazione sociale e culturale;

➢ Accresce l’autostima negli allievi;

➢ Promuove stili di vita sani e positivi prevenendo così le dipendenze da droghe, alcool, tabacco,

farmacie cc..;

➢ Educa i suoi allievi al rispetto della natura e dell’ambiente che li circonda;

➢ Promuove l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica

➢ Impartisce l’uso corretto e sicuro di questi strumenti prevenendone in questo modo le varie forme di

dipendenza.

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CURRICOLO

2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo

Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) del secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento

unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226. Esso è

finalizzato a:

a) La crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere

unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) Lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) L’esercizio della responsabilità sociale e personale.

Il Percorso sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di

formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità

operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la

condizione per maturare e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e

professionale.

COMPETENZE SPECIFICHE DI INDIRIZZO:

➢ Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva;

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➢ Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici,

ristorativi e di accoglienza turistica;

➢ Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove tendenze di filiera;

➢ Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,

nutrizionale e gastronomico.

➢ Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità

dietologiche;

➢ Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti;

➢ Adeguare ed organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici;

➢ Conoscere le nuove tecnologie, conscio delle dinamiche, anche complesse, appartenenti alle comunità online;

➢ Essere in grado di supportare altri professionisti, imprese ed aziende nel difficile compito di portare sul Web attività

di marketing e di comunicazione aziendale.

ATTIVITA’ PROFESSIONALI E/O TIPOLOGIE DI LAVORO CUI IL TITOLARE DEL CERTIFICATO PUO’ ACCEDERE:

➢ Cuoco in alberghi, ristoranti ed attività ricettive

➢ Cuoco nella ristorazione, ferroviaria, aerea, marittima, autostradale.

➢ Cuoco pizzaiolo

➢ Executive chef, chef de cucine

➢ Pasticcere e cioccolataio

➢ Addetto alla preparazione, alla cottura e alla vendita di cibi prepararti o pronti

➢ Addetto alla preparazione dei pasti

➢ Addetto alla preparazione dei pasti per specifiche necessità dietologiche

➢ Addetto al banco dei servizi di ristorazione

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➢ Commesso di banco

➢ Inserviente di cucina

➢ Esercente di bar e rivendite di prodotti enogastronomici

➢ Esercente di pasticceria, cioccolateria e gelateria

Il diploma permette di proseguire gli studi in molti corsi universitari.

2.2 Profilo professionale del Tecnico dei Servizi Enogastronomici

In sintesi l’intervento formativo del biennio post-qualifica ha l’obiettivo di trasmettere e consolidare una

cultura professionale che associa alla conoscenza del sistema aziendale abilità specifiche per tutte le attività

connesse alla ristorazione ed ai servizi di ospitalità. Il Tecnico dei Servizi Enogastronomici e Rist. dovrà quindi

possedere una buona conoscenza dell’aspetto merceologico, enologico, dietologico dei prodotti utilizzati, una

sicura padronanza delle tecniche di preparazione di piatti e bevande e delle tecnologie del settore. Dovrà inoltre

disporre di un’adeguata competenza comunicativa, anche in lingua straniera, spendibile flessibilmente nei diversi

contesti occupazionali. Il profilo professionale è integrato dalla specializzazione acquisita secondo il progetto

biennale di Alternanza Scuola Lavoro (PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO)

di cui in allegato e le competenze chiavi di Cittadinanza e Costituzione. La non materia trasversale (Cittadinanza

e Costituzione) riguarda tutti i percorsi scolastici e si colloca principalmente nell’ambito delle aree storico-

geografica e storico-sociale, ha sia una dimensione integrata (con una valutazione che trova espressione nelle

discipline coinvolte), sia una dimensione trasversale (partecipazione alle iniziative di educazione alla legalità e

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alla cittadinanza attiva promosse dal nostro Istituto ed esplicitate nel Ptof. Lo scopo è di superare la divisione

fra le discipline attraverso la valorizzazione e il potenziamento della dimensione civico-sociale delle discipline

stesse.

2.3 Quadro orario settimanale

QUADRO ORARIO ORE SETTIMANALI

IV anno V anno

Italiano 4 4

Storia 2 2

1^ Lingua straniera (Inglese) 3 3

2^ Lingua straniera (Francese) 3 3

Matematica 3 3

Diritto e Tec. Amministrative 5 5

Laboratorio di cucina 2 2

Scienze e Cultura degli alimenti 3 3

Laboratorio dei servizi Sala e Vendita 4 4

Scienze Motorie 2 2

Religione 1 1

Totale ore settimanali 32 32

DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE

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3.1 Composizione consiglio di classe

COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE COGNOME NOME MATERIA FIRMA

PROF. Cannella Giuseppa Italiano

PROF. Cannella Giuseppa Storia

PROF. Filippi Vincenza Diritto e tecnica amministra

PROF.SSA La Placa Rosa Scienze degli alimenti

PROF. Bellavia Gaspare Laboratorio dei Servizi

Enogastronomici

PROF.SSA Zappia Serena Lingua inglese

PROF.SSA Guagliardo Oriana Lingua francese

PROF.SSA Lo Iacono Alberto Ed. fisica

PROF.SSA Noto Antonino Religione

PROF. Castellino Giuseppina Matematica

PROF. Barbera Salvatore Esercitazione di Sala

PROF. Sapienza Angela Sostegno

PROF

Cipolla Michele Sostegno

PROF.

Celestra Grazia Alternanza RC

La Dirigente Scolastica : Patrizia Roccamena

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3.2 Permanenza del corpo docente

Nel corso dei cinque anni di studio sono cambiati diversi docenti. Il turn-over purtroppo ha interessato quasi

tutte le discipline ed inoltre a ciò si è aggiunto un cambio di locali, infatti la struttura scolastica si divide in tre

plessi e le classi quasi sempre per il ciclo di studi non permangono nella stessa sede ma cambiano di anno in anno.

La mancanza di continuità sia logistica che didattica, ha inevitabilmente rallentato ed influito sullo svolgimento

dei programmi e sull’apprendimento degli studenti.

3.3 Composizione e storia della classe

La classe è formata da sedici alunni; sono presenti due studenti H e due con Disturbo Specifico di

Apprendimento. Inoltre, molti sono pendolari, arrivando da paesi limitrofi; e ciò ha creato inevitabilmente

disagi, quali ripetute assenze, ritardi e/o uscite anticipate; ma i docenti con grande senso di responsabilità,

hanno sempre tenuto conto dei bisogni e delle esigenze dei singoli alunni ed hanno cercato di colmare le

difficoltà legate a questo problema, che ha una ricaduta inevitabilmente anche dal punto di vista del

rendimento.

Nella classe si specifica che i due discenti diversamente abili seguono un Piano Educativo Individualizzato,

il quale prevede un sistema di valutazione che fa riferimento all’art. 15 dell’ordinanza ministeriale 21 Maggio

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2001 n°90 e non ai programmi ministeriali, per cui svolgeranno prove d’esame differenziate ed omogenee al

percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità acquisite attraverso il rilascio

di un Attestato di Credito Formativo come previsto dal DPR. 323/98 art. 13. Si sottolinea a tal proposito

che, affinché gli alunni diversamente abili affrontino con serenità l’esame di Stato, il C.d.C. ritiene

indispensabile il supporto, sia alle prove scritte che a quelle orali, dei rispettivi insegnanti di sostegno,

confidando nella premura e sensibilità della Commissione esaminatrice. (Allegato n.2)

Agli esami di Stato, nella nostra Sez. E, sono inoltre presenti due diplomandi, che hanno sostenuto e

superato gli esami e le prove preliminari per l’ammissione agli esami di Stato 2018/2019 con successo in

data 08/05/2019.

3,3 bis: DSA

La legge 170/2010 sui disturbi specifici dell’apprendimento è certamente un elemento nuovo che determina una

modifica sostanziale per la gestione dei DSA (termine ad ombrello nel quale rientrano dislessia, disgrafia,

disortografia e discalculia) nella scuola italiana .

La situazione è senza dubbio del tutto al di fuori dell’ambito di competenza della legge 104/1992, perché questi

disturbi si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche e di

deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione per alcune attività della vita quotidiana. Quindi non vi è

disabilità, non c’è diritto all’insegnamento del sostegno, e gli alunni DSA vengono seguiti dagli insegnanti stessi

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della classe e hanno bisogno solamente di una didattica più flessibile che assicuri pari opportunità a tutti i ragazzi

divenendo più inclusiva. In pratica hanno necessità più che mai di docenti che sappiano cosa sono i DSA ma

soprattutto siano in grado di adeguare la propria didattica a tali disturbi.

Considerando il crescente numero di alunni DSA inscritti e frequentanti il nostro Istituto , si intende perseguire

con l’intervento educativo – didattico un sistema focalizzato su:

• didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano

conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti adottando una metodologia e una strategia educativa

adeguata;

• strumenti compensativi ( mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche)

• misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere

• adeguate forme di verifica e valutazione ( modalità di verifica che consentono all’alunno con DSA di

dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto mediante l’applicazione di misure che

determinano le condizioni ottimali relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione

delle prove, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli

aspetto legati all’abilità deficitaria.

Tutto ciò esposto si è inteso svolgere nell’ambito delle singole discipline dal C.d.C. per i due discenti DSA presenti

in Classe. (Si veda Allegato n. 3 – Relazioni DSA).

3.4 Fisionomia della classe: partecipazione e comportamento

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Durante l’anno scolastico si è notata una certa discontinuità nell’impegno da parte di alcuni studenti che, pur

possedendo le capacità e l’autonomia necessaria ad affrontare il percorso conclusivo di studio, si sono dimostrati

poco costanti nello studio individuale e non sempre hanno acquisito risultati apprezzabili. Il giudizio del consiglio

di classe resta comunque complessivamente positivo.

Il dialogo con le famiglie è avvenuto sostanzialmente solo in occasione delle udienze generali per quasi tutti gli

alunni, in considerazione anche della raggiunta maggiore età di tutti gli studenti della classe V E.

La classe ha mantenuto nel tempo un comportamento vivace ma nel complesso sempre molto corretto nei

confronti sia dei docenti che del personale scolastico tutto, improntato al dialogo ed al rispetto reciproco;

sicché il clima istauratosi in classe è stato sempre stato sereno e collaborativo. La frequenza e la

partecipazione alle lezioni è stata regolare per quasi tutti gli studenti. L’attenzione prestata in classe non

sempre però è stata supportata dallo studio individuale svolto fuori dal contesto scolastico e ciò ne ha inficiato il

rendimento, con particolare riferimento alle discipline non specificatamente di indirizzo. In generale, comunque,

gli allievi hanno dimostrato un concreto e costante interesse per le attività proposte.

3.5 Impegno scolastico: Livelli di apprendimento e Competenze professionali

Nel complesso la classe ha evidenziato interesse nell’ambito professionale poiché le predisposizioni attitudinali e

gli interessi di gran parte di essi sono più volti ad acquisire competenze professionalizzanti. Nello studio, in

particolare domestico, invece, l’impegno è stato alterno in molte discipline, e per alcuni alunni, non sempre

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sostenuto da una costante applicazione. Infatti, ad una situazione didattica nel complesso accettabile non

sempre ha corrisposto un consolidamento degli apprendimenti in quanto l’impegno è stato discontinuo; ma va

sottolineato chiaramente che ciò va posto in relazione al fatto che gran parte di loro sono studenti lavoratori.

Solo alcuni alunni infatti sono capaci di impegno adeguato e quindi evidenziano un metodo di studio più efficace e

consono alla classe frequentata.

La classe evidenzia livelli di apprendimento differenziati, inferiori talora alle reali potenzialità dei vari allievi.

Globalmente, l’aspetto cognitivo appare accettabile, anche se l’apprendimento, piuttosto nozionistico, fatica nella

rielaborazione, l’approfondimento personale e l’articolazione interdisciplinare degli argomenti affrontati. La

maggior parte degli studenti, anche quelli meno propensi allo studio, hanno evidenziato un buon livello di

professionalità nelle attività laboratoriali, riportando giudizi positivi negli stage effettuati nell’ambito

dell’alternanza scuola- lavoro.

STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE

Il Consiglio di Classe ha operato in coerenza con il Piano per l'inclusione che definisce le modalità' per l'utilizzo coordinato

delle risorse, che dovranno essere finalizzate alla modifica dei contesti inabilitanti, all'individuazione dei facilitatori di

contesto, alla progettazione e programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica. La

presenza di alunni che necessitano di un’attenzione speciale a causa di uno svantaggio personale, sociale/culturale o scolastico

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richiede la messa a punto di strategie complesse atte a offrire servizi stabili e punti di riferimento qualificati attraverso

l’individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi formativi progettati e realizzati dai consigli di classe (piani didattici

personalizzati). Il consiglio di classe ha predisposto le azioni di osservazione e di screening attraverso le procedure attivate

dalla scuola; ha incoraggiato l’apprendimento collaborativo (cooperative learning) favorendo le attività in piccoli gruppi; ha

sostenuto e promosso un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento

(strumenti compensativi e misure dispensative); ha privilegiato l’apprendimento esperienziale e laboratoriale.

Si vedano in particolare le buste di riferimento per ciascun discente in tal senso interessato.

INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA

5.1 Metodologie, strategie didattiche e strumenti

Con l’intento di rendere efficace il processo di insegnamento – apprendimento, la didattica quanto possibile, è stata

improntata sul metodo induttivo. Dalla sperimentazione e dall’esperienza pratica che viene dalla conoscenza fisica e tangibile

dei problemi, si costruisce e si ricerca il perché teorico; dall’osservazione dell’impatto ambientale e sociale di un problema, si

arriva all’analisi; dall’incidenza sociale, familiare ed individuale del pericolo insito nelle attività lavorative, si comprende

l’importanza della sicurezza. Gli obiettivi disciplinari e formativi, le metodologie e le strategie di intervento, i criteri di

valutazione adottati dal Consiglio di Classe sono stati concordati in sede di programmazione. Essi risultano coerenti con le

linee generali contenute nel PTOF e sono stati esplicitati agli allievi.

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Il Consiglio di Classe, inoltre, al fine di promuovere gli aspetti fondanti delle aree d’istruzione generale e d’indirizzo e di

favorire l’apprendimento per competenze si è avvalso di diverse metodologie didattiche, quali cooperative learning, problem

solving, ecc.

5.2 Strumenti didattici funzionali: verifiche e valutazioni

In particolare sono stati adottati i seguenti metodi in rapporto ai contenuti e ai tempi:

lezione mista, con l’utilizzo del metodo induttivo al fine di potenziale le capacità intuitive, creative e critiche con un

coinvolgimento più attivo degli alunni .

lezione interattiva, volta alla scoperta di nessi, relazioni, leggi flipped classroom

ricerca e approfondimento, per stimolare le capacità di lavoro autonomo avvalendosi anche di strumenti multimediali.

lezioni frontale, soprattutto nella presentazione della tematica generale.

colloqui, volti a migliorare l’uso dei linguaggi specifici.

Sono stati inoltre utilizzati i laboratori e le aule speciali di cui l’Istituto è dotato.

Le verifiche hanno avuto come presupposto un’attenta analisi ed una puntuale definizione del livello di partenza

della classe.

Esse sono state svolte sotto forma di:

• Dialoghi informali

• Verifiche orali;

• Prove strutturate e semistrutturate;

• Esercitazioni scritte;

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• Relazioni e dibattiti

Le valutazioni hanno tenuto conto:

• Della situazione di partenza;

• Del raggiungimento totale o parziale degli obiettivi;

• Del possesso di un adeguato metodo di studio;

• Dell’uso di un linguaggio specifico;

• Dei contributi originali e personali al dialogo educativo;

• Dell’interesse e dell’impegno;

• Dell’acquisizione di competenze tecnico – pratiche;

La valutazione è stata misurata seguendo la griglia definita nel P.O.F

5.3 Strumenti didattici utilizzati

Libri di testo - Manuali

Lavagna

LIM - PC/Tablet

Strumenti ed attrezzature di laboratorio

Uscite sul territorio

Visione di film e/o documentari

5.4 Interventi di recupero/potenziamento

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Ciascun docente nel rispetto del 20% delle ore curriculari ha attivato interventi di recupero collettivi ed individualizzati per

il recupero delle insufficienze del primo trimestre. Sono stati consentiti colloqui programmati, verifiche semi strutturate e

strutturate, mappe concettuali sulle quali organizzare verifiche orali e riassunti sui principali temi della disciplina in

questione.

L’attività di recupero e consolidamento ha inteso offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni per garantire loro pari

opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Gli interventi messi in atto da

ciascun docente sono stati coerenti e finalizzati al raggiungimento di migliori risultati in termini di valore aggiunto, nonché ad

una ricaduta sulla capacità di pianificare e organizzare l’azione di miglioramento. Il percorso seguito per l’innalzamento dei

livelli ha previsto azioni formative di consolidamento/recupero/valorizzazione.

5.5 Le strategie didattiche adottate

Le strategie didattiche adottate da tutto il corpo docente per il raggiungimento degli obiettivi trasversali sono state

le seguenti:

• Massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione;

• Rispetto dello stile cognitivo dello studente;

• Utilizzo dell’errore come occasione di apprendimento;

• Privilegiare, nel limite del possibile, lo svolgimento di argomenti interdisciplinari;

• Sollecitare il più possibile l’uso della terminologia disciplinare specifica;

• Svolgere le lezioni con metodologie diversificate, organizzare recuperi vari, con esplicitazione delle valutazioni

ed assegnazione di lavori personali con il rispetto delle scadenze;

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• Utilizzo del lavoro di gruppo nelle discipline in cui questo poteva risultare proficuo.

5.6 Ambienti di apprendimento

Gli ambienti di apprendimento sono stati la classe e soprattutto i laboratori, vista la specificità del percorso di studi, per

mezzo dei quali i docenti hanno operato utilizzando metodi (lezione frontale, lavori di gruppo, etc) e strumenti (libri di testo,

testi didattici, schede predisposte dai docenti, computer, uscite sul territorio, proiezioni di film , internet) propri di ciascuna

disciplina.

ATTIVITA’ E PROGETTI

6.1 Attività extracurriculari

La classe ha partecipato, per intero o con alcuni alunni, alle iniziative culturali, sociali e educativo-ricreative proposte

dall’Istituto e di seguito elencate:

❖ Incontro Avis per la donazione del sangue in data 30/11/2018;

❖ Incontro in data 25/02/2019 con la saggista M.A. Ferrarolo per la presentazione del libro “Il Gattopardo

raccontato a mia figlia” (Circ. inter. N. 2 del 18/02/2019);

❖ Progetto di Formazione – Prevenzione dalle dipendenze e MSTS “Casa Rosetta” di Partinico, in data 28/03/2019

e in data 01/04/2019;

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❖ Convegno Europa&Giovani – politiche, formazione e futuro – c/o Real Cantina Borbonica, Partinico in data

05/04/2019;

❖ Visione del film in data 29 Aprile 2019, “Il campione” (Circ. n. 230 del 16/04/2019);

6.2 INVALSI

Gli alunni della classe VE in data 06 e 07/03/2019 hanno svolto le prove INVALSI CTB per le seguenti discipline :

matematica, italiano, inglese ascolto, inglese lettura.

Le prove non saranno oggetto di valutazione nazionale, in quanto la nostra scuola è risultata essere “NON CAMPIONE”

e pertanto l’espletamento delle prove contribuisce solamente ad ” arricchire il curriculum studente”.

Nelle date 2-3-4 maggio gli alunni assenti hanno potuto recuperare le prove precedentemente non svolte.

6.3 Attività di arricchimento dell’offerta formativa

Il Consiglio di classe ha realizzato, in coerenza con gli obiettivi del PTOF e della C.M. n. 86/2010, le seguenti attività per

l’acquisizione delle competenze di Cittadinanza e Costituzione:

• 08/10/2018 incontro con l’arma dei Carabinieri presso caserma “Dalla Chiesa” di Palermo. Tema dell’incontro: “Il

contributo che l’Arma ha dato alla prima guerra mondiale”;

• 03/12/2018 presso il Palazzo dei Carmelitani per il Convegno “Verso una attiva cittadinanza delle persone con

disabilità”;

• 28/03/2019 Convegno sulle Dipendenze presso Casa Rosetta;

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• 29/03/2019 gli alunni partecipando all’incontro finale “Testimoni di memoria” nell’ambito del progetto “Dalle aule

parlamentari alle aule scolastiche” – Lezioni di Costituzione presso Mattatoio.

6.4 Alternanza Scuola – Lavoro

L’Alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n.77 del 15 Aprile 2005 e ridefinita

dalla legge 13 luglio 2015 n. 107, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:

✓ Collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;

✓ Favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;

✓ Arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;

✓ Realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica il mondo del lavoro e la società.

✓ Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

I tirocini curriculari in azienda sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati e sono volti alla realizzazione del

profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi.

I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e possono essere svolti con modalità differenti, anche in momenti

diversi da quelli previsti dal calendario delle lezioni.

Si veda la Relazione del tutor: Allegato n. 1.

ELEMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DEGLI APPRENDIMENTI

7.1 Criteri di valutazione

Il voto viene considerato espressione di sintesi valutativa, pertanto, è fondato su una pluralità di prove diversificate e

riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico – didattiche adottate, come riporta la C.M. n.89 del

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18/10/2012 e il D. lgs. N. 62 del 13 aprile 2017. La valutazione dei livelli raggiunti dagli allievi nell’acquisizione delle

competenze di cittadinanza e di Asse/Area, si avvale dell’adeguato utilizzo delle rubriche di valutazione che costituiscono

parte integrante del PTOF e facilmente consultabili. Nel PTOF si ha la descrizione dei livelli di raggiungimento delle

competenze. Anche per la valutazione della condotta si fa riferimento al PTOF alla luce del D.L. 137/08 convertito in

L.169/08, del D.P.R. 122/09 e del DPR 249/98.

7.2 Criteri attribuzione crediti

MEDIA DEI VOTI

CREDITO SCOLASTICO ( Punti)

III ANNO

IV ANNO

V ANNO

M < 6

-

-

7-8

M = 6

7-8

8-9

9-10

6 < M > 7

8-9

9-10

10-11

7 < M < 8

9-10

10-11

11-12

8 < M < 9

10-11

11-12

13-14

9 < M < 10

11-12

12-13

14-15

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7.3 Griglie di valutazione prove scritte

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ESAMI DI STATO

INDICATORE 1

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

INDICATORE 2 Coesione e coerenza testuale

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

INDICATORE 3 Ricchezza e padronanza lessicale

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

INDICATORE 4

Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

INDICATORE 5 Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei

Insufficiente 4

10 Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

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riferimenti culturali Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

INDICATORE 6

Espressione di giudizi critici e valutazioni personali

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che sufficiente 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Totale Punteggio: ________/60

Elementi da valutare nello specifico (Max 40 pt)

Rispetto dei vincoli

posti nella consegna

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Capacità di

comprendere il testo

nel suo senso

complessivo e nei

suoi snodi tematici e

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

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TIPOLOGIA

A

stilistici Ottimo 10

Puntualità nell’analisi

lessicale, sintattica,

stilistica e retorica (se

richiesta)

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Interpretazione

corretta ed articolata

del testo.

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Totale punteggio:_______/40

Totale punteggio degli indicatori generali _______/60

Totale punteggio della tipologia specifica _______/40

Totale punteggio ______/100

Voto Finale (punteggio in centesimi :5)

______/20

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Elementi da valutare nello specifico (Max 40 pt)

TIPOLOGIA

B

Individuazione

corretta di

argomenti presenti

nel testo principale

Gravemente Insufficiente 6

15

Insufficiente 7

Mediocre 8 - 9

Sufficiente/Più che Suff. 10 -11

Discreto 12

Buono/Distinto 13 - 14

Ottimo

15

Capacità di sostenere

con coerenza un

percorso ragionativo

adoperando

connettivi pertinenti

Gravemente Insufficiente 6

15

Insufficiente 7

Mediocre 8 - 9

Sufficiente/Più che Suff. 10 -11

Discreto 12

Buono/Distinto 13 - 14

Ottimo 15

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Correttezza e

congruenza dei

riferimenti culturali

utilizzati per

sostenere

l’argomentazione

Insufficiente 4

10

Mediocre 5

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Totale punteggio:__________/40

Totale punteggio indicatori generali _______/60

Totale punteggio tipologia specifica _______/40

Totale punteggio ______/100

Voto Finale (punteggio in centesimi:5)

______/20

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Elementi da valutare nello specifico (Max 40 pt)

TIPOLOGIA

C

Pertinenza del testo

rispetto alla traccia e

coerenza nella

formulazione del

titolo e

dell’eventuale

paragrafazione.

Gravemente Insufficiente 6

15

Insufficiente 7

Mediocre 8 - 9

Sufficiente/Più che Suff. 10 -11

Discreto 12

Buono/Distinto 13 - 14

Ottimo

15

Sviluppo ordinato e

lineare

dell’esposizione.

Gravemente Insufficiente 6

15

Insufficiente 7

Mediocre 8 - 9

Sufficiente/Più che Suff. 10 -11

Discreto 12

Buono/Distinto 13 - 14

Ottimo

15

Insufficiente 4

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Correttezza e

articolazione delle

conoscenze e dei

riferimenti culturali

Mediocre 5

10

Sufficiente/Più che Suff. 6 - 7

Buono/Distinto 8 - 9

Ottimo 10

Totale punteggio:_________/40

Totale punteggio indicatori generali _______/60

Totale punteggio tipologia specifica _______/40

Totale punteggio ______/100

Voto Finale (punteggio in centesimi:5)

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7.4 Griglia di valutazione colloquio

INDICATORI

DESCRITTORI

PUNTI

GRIGLIA

PUNTI

ASSEGNATI

COMPETENZE

DISCIPLINARI:

Contenuti, metodo e

Linguaggio specifico

Competenze approfondite e originali, espresse con linguaggio

specifico, ricco e approfondito; la metodologia usata indica

ottime conoscenze epistemologiche

7

Competenze approfondite e originali, espresse con linguaggio

specifico, appropriato; i modelli epistemologici sono acquisiti a

livello generale.

6

competenze complete espresse con linguaggio specifico

corretto; i modelli epistemologici sono alquanto corretti

5

Competenze adeguate e/o espresse con linguaggio specifico

generalmente corretto, la metodologia usata è accettabile.

4

Punteggio sufficiente Competenze incerte e/o espresse con linguaggio non sempre

adeguato; la metodologia è applicata meccanicamente.

3

Conoscenze disciplinari non strutturate o non tradotte in

competenze, espresse con linguaggio inadeguato; imprecisa la

metodologia usata

2

Conoscenze disciplinari gravemente lacunose e confuse

1

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CAPACITA’ DI

EFFETTUARE

COLLEGAMMENTI

DISCIPLINARI E

INTERDISCIPLINARI

Eccellenti i collegamenti tra le varie discipline con sviluppo di

nessi e valorizzazione di percorsi inter e multi disciplinari

5

Approfonditi collegamenti fra le varie discipline sviluppati in

maniera coerente e personale

4

Punteggio sufficiente Nessi e collegamenti interdisciplinari articolati nella

presentazione

3

Relazioni interdisciplinari adeguate con nessi disciplinari

appropriati

2

Frammentarietà delle conoscenze, fragili i collegamenti fra le

discipline

1

CAPACITA’ DI

ARGOMENTAZIONE

CRITICA E PERSONALE

Esposizione argomentata in maniera originale, notevole

presenza di spunti e riflessioni critiche ottimamente integrate

anche con le esperienze trasversali e per l’orientamento svolte

nell’ambito del percorso di ASL e le riflessioni sulle attività e

percorsi svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione

5

Argomentazione ben articolata, conoscenze adeguatamente

integrate anche con le esperienze trasversali e per

l’orientamento svolte nell’ambito del percorso di ASL e le

riflessioni sulle attività o percorsi svolti nell’ambito di

Cittadinanza e Costituzione

4

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Punteggio sufficiente Argomentazione semplice, conoscenze integrate in modo

generico anche con le esperienze trasversali e per

l’orientamento svolte nell’ambito del percorso di ASL e le

riflessioni sulle attività o percorsi svolti nell’ambito di

Cittadinanza e Costituzione

3

Argomentazione poco articolata, collegamenti alquanto

frammentari tra i contenuti appresi

2

Argomentazione scoordinata, collegamenti inadeguati 1

DISCUSSIONE E

APPROFONDIMENTO

PROVE SCRITTE

Riconoscimento degli errori, integrazione degli stessi

mediante osservazioni e argomentazioni pertinenti con nuovi e

validi elementi

3

Riconoscimento degli errori con osservazioni e opportune

integrazioni

2

Punteggio sufficiente Presa d’atto degli errori e delle imprecisioni senza alcun

supporto personale

1

Non comprende le correzioni effettuate dagli insegnanti 0

TOTALE

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7.5 Simulazioni delle prove scritte

Gli alunni hanno svolto le simulazioni ministeriali della prima prova scritta in data 19 febbraio e e in data 26 marzo, e della

seconda prova scritta il 28 febbraio e il 02 aprile, rispettando i tempi ufficiali di svolgimento delle stesse.

Per quanto concerne la valutazione delle prove scritte il Consiglio di Classe, sulla base dei quadri di riferimento ministeriali,

ha utilizzato le griglie allegate al presente documento.

SECONDA PARTE

Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici righe.

1. Le condizioni igieniche degli alimenti e dei servizi di ristorazione possono causare svariate patologie legate

all’alimentazione.

Il candidato spieghi quali sono le differenze tra le infezioni, le intossicazioni e le tossinfezioni di origine alimentare.

2. Una dieta sana ed equilibrata può concorrere nella prevenzione di alcune forme tumorali.

Il candidato, motivando la risposta, illustri quale prevenzione dei tumori possiamo attuare nella scelta degli alimenti e

del metodo di cottura da utilizzare.

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SECONDA PARTE

Il candidato svolga due quesiti tra i seguenti, a sua scelta, utilizzando per ciascuno non più di quindici righe.

1. Il candidato illustri le caratteristiche nutrizionali di un prodotto alimentare tipico del territorio di

appartenenza e indichi un piatto che lo valorizzi, spiegandone la preparazione.

2. Il candidato indichi, secondo le procedure definite dal Codex Alimentarius, quale è la settima fase dell’

HACCP e, quindi, il secondo degli step obbligatori e individui attraverso quale procedura canonica

viene individuata tale fase.

3. Un’ alimentazione corretta contribuisce al mantenimento del proprio stato di salute. Il candidato illustri

le caratteristiche di una dieta equilibrata, riportando le modalità di distribuzione di energia e nutrienti

nell’ arco della giornata.

4. Per gli operatori del settore alimentare è fondamentale la formazione ai fini della sicurezza alimentare.

Il candidato, dopo aver definito in che cosa consiste la contaminazione biologica, faccia qualche

esempio di malattia veicolata dagli alimenti.

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7.6 Indicazioni ed osservazioni sulla seconda parte della seconda prova

Visto il D.lgs 13 aprile 2017 che recita ”nei percorsi di istruzione professionale la seconda prova ha carattere pratico ed è

tesa ad accertare le competenze professionali a dal candidato. Una parte della prova è predisposta dalla commissione di

esame in coerenza con le specificità del piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica”.

Fatta salva l’autonomia della commissione d’esame per quanto attiene alla individuazione delle modalità operative e

organizzative della parte di sua competenza;

CONSIDERATO che sia la parte di competenza del MIUR, sia la parte di competenza della Commissione costituiscono le due

sezioni dell’unica prova, si è ritenuto sottoporre all’attenzione dei docenti e del futuro Presidente, solo come esempio, alcuni

modelli e\o indicazioni operative al fine di condividere degli orientamenti, ai quali la Commissione, nelle sue autonome scelte ,

potrà fare riferimento:

a) Chiedere al candidato di individuare e descrivere fasi e modalità operative:

1. Nella realizzazione di un menu composto da due piatti, scegliendo materie prime e tecniche di preparazione e

cotture che rispondano ad una sana ed equilibrata alimentazione.

2. Nella preparazione di un dolce, precisando le variazioni che devono essere operate a seconda del profilo dietologico

o patologico di almeno due figure di clienti.

3. Nella costruzione di un percorso turistico-enogastronomico.

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b) Proporre al candidato quesiti atti ad accettare la sua preparazione professionale nella predisposizione, organizzazione

e gestione di un laboratorio o nell’allestimento di un servizio di catering e\o banqueting o di pasticceria per un

determinato tipo di evento.

c) Chiedere al candidato di individuare modalità di presentazione, valorizzazione, promozione ed eventualmente di

commercializzazione di prodotti a KM 0 o di piatti tipici rappresentativi dell’immagine della Regione di appartenenza.

d) Ove sussistono nella sede di esame le condizioni logistiche e organizzative per una attività di tipo laboratoriale,

procedere a modalità operative, tenendo, comunque, nel dovuto conto che dovranno essere garantiti il rispetto dei

tempi e modalità valutative individuali.

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7. 7 Griglia di valutazione seconda prova scritta

SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE/ LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI-SETTORE CUCINA

CANDIDATO……………………………………………………………..CLASSE ……………………………….DATA…………………….

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI TOTALE

PUNTI

20/20

1. COMPRENSIONE DEL TESTO

INTRODUTTIVO O DELLA

TEMATICA PROPOSTA O DELLA

CONSEGNA OPERATIVA

Superficiale e parzialmente lacunosa 1 MAX 3 PUNTI

Adeguata e sufficientemente corretta 2

Completa, corretta e approfondita 3

2. PADRONANZA DELLE

CONOSCENZE RELATIVE AI

NUCLEI FONDAMENTALI DELLE

DISCIPLINE

Nulla o frammentaria 1 MAX 6 PUNTI

Decisamente lacunosa 2

Limitata/superficiale 3

Essenziale e sufficientemente corretta 4

Completa: contenuti corretti e talvolta

approfonditi

5

Esaustiva e approfondita 6

3. PADRONANZA DELLE

COMPETENZE TECNICO-

PROFESSIONALI EVIDENZIATE

NELLA RILEVAZIONE DELLE

Scarsa 1 MAX 8 PUNTI

Scorretta/frammentaria e lacunosa 2

Limitata/superficiale 3

Parziale 4

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PROBLEMATICHE E NELL’

ELABORAZIONE DELLE

SOLUZIONI

Sufficiente 5

Discreta 6

Buona 7

Ottima 8

4. CAPACITA’ DI

ARGOMENTARE, DI COLLEGARE

E DI SINTETIZZARE LE

INFORMAZIONI IN MODO

CHIARO ED ESAURIENTE,

UTILIZZANDO CON PERTINENZA

I DIVERSI LINGUAGGI SPECIFICI

Superficiale e parzialmente lacunosa 1 MAX 3 PUNTI

Adeguata e sufficientemente corretta 2

Completa, corretta e approfondita 3

TOTALE PUNTI ……../20

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CREDITI FORMATIVI

Le caratteristiche formali e sostanziali richieste per i crediti formativi sono quelle indicate dal D.M. 49/2000 ovvero le

esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita

umana, alle attività culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport. I crediti formativi possono dar

luogo al riconoscimento di 0,10 punti di credito all’interno della fascia di appartenenza che NON può comunque essere

superata. Per l’attribuzione dei crediti scolastici si fa riferimento alla tabella approvata dal collegio dei docenti nella seduta

del 11 aprile2016

CRITERI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Assiduità ore di lezione >90% su 1056 0,30

Assiduità Alternanza scuola – lavoro su

66 ore>%70

0,15

Media voti > dei parametri centrale delle

bande 6.5–7.5-8.5 – 9.5

0,25

Partecipazione ProgettiScolastici 0,10

Crediti formativi extrascolastici 0,10

Religione o attività alternativa 0,10

Totale 1

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PROGRAMMI E CONSUNTIVI DISCIPLINE

CONSUNTIVO DI LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE CUCINA

DOCENTE: PROF.RE BARBERA GASPARE

CLASSE: V/E

LIBRO DI TESTO : TECNICHE DI CUCINA E PASTICCERIA ‘’C’’ CASA EDITRICE ‘’ALMA PLAN’’.

Ore settimanali: N. 4

Ore di lezione preventivate:N. 132

Ore di lezione effettivamente svolte (fino alla data del 15 maggio 2019):N. 92.

Si prevede che sino alla fine delle attività didattiche si svolgeranno n. 15 ore per un totale di n.107 ore.

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe V/E settore cucina, è composta da n°16 alunni. Sono presenti n. 2 alunni diversamente abili che seguono una programmazione differenziata e n. 2 alunni con PDP.

Dal punto di vista disciplinare quasi tutti hanno mostrato un comportamento vivace ma controllato, improntato al rispetto sia verso gli insegnanti sia verso i compagni; nel

complesso tutti hanno mostrato interesse e partecipazione alle attività didattiche, anche se alcuni alunni non sono stati sempre costanti nello studio.

Lo svolgimento del programma ha avuto un rallentamento sia per le assenze, sia perché interrotto da momenti di recupero, per dare la possibilità a tutti di assimilare i

contenuti, consolidare la preparazione, colmare alcune lacune e quindi raggiungere gli obiettivi prefissati.

I contenuti previsti dal piano di lavoro sono stati, tuttavia, svolti tutti per intero.

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Quasi tutti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, naturalmente ciascuno in maniera diversa, secondo il livello di partenza e la capacità d’apprendimento, e nel complesso il

livello medio di preparazione raggiunta dagli alunni è più che sufficiente.

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CONSEGUITI

L’insegnamento della materia, vista la eterogeneità della classe, ha mirato ad un recupero, ad un approfondimento, perfezionamento e consolidamento delle competenze

apprese tramite il vissuto per giungere al rafforzamento delle capacità tecnico-operative degli studenti stessi.

Le esperienze maturate nel mondo del lavoro attraverso le attività svolte e le esperienze personali hanno costituito la base su cui allargare la comprensione dei problemi

gestionali, organizzativi, e programmatori delle varie tipologie di aziende ristorative.

Il percorso didattico è stato mirato a conseguire capacità esplicative autonome attraverso una meta cognizione dell’argomento e quindi una rielaborazione personale delle

problematiche fornite.

COMPETENZE

-Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

-Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

-Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

-Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

-Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

-Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

-Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

-Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

-Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

-Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il

coordinamento con i colleghi.

CONOSCENZE

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-La sicurezza sul lavoro: quadro normativo e sistema di gestione

-La sicurezza alimentare definizione e quadro normativo

-Il pacchetto igiene

-La rintracciabilità dei prodotti alimentari

-Il sistema HACCP: caratteristiche, applicazione, descrizione delle fasi

-Simulazione del piano di autocontrollo HACCP di un ristorante

-Le reazioni avverse agli alimenti

-Le intolleranze alimentari

-Il catering: caratteristiche e forme (buoni pasto, ristorazione viaggiante, catering aziendale, catering a domicilio, catering industriale), contratto di catering

-Il trasporto dei pasti

-Il banqueting: caratteristiche e forme (private banqueting, banqueting cerimoniale), banqueting manager, organizzazione di un banchetto, contratto di banqueting, scheda

evento, organizzazione della logistica, preparazione delle pietanze, organizzazione della sala

-Il servizio a buffet: caratteristiche, classificazione, organizzazione, accorgimenti operativi.

ABILITA’

-Simulare un piano HACCP

-Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute

-Realizzare piatti funzionali alle esigenze della clientela con problemi di intolleranze alimentari

-Simulare eventi di catering e banqueting

-Simulare l’organizzazione di un buffet nelle sue diverse tipologie

-Progettare menu per tipologia di eventi

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-Organizzare il servizio attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti, mezzi e spazi

-Simulare nuove forme di ristorazione con l’offerta di prodotti food and drink e fingerfood

SAPERI ESSENZIALI

-Sistema HACCP

-Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro

-Tipologie di intolleranze alimentari

-Tecniche di catering e banqueting

-Tipologie di buffet

CONTENUTI DISCIPLINARI AFFRONTATI

La disciplina è stata insegnata attraverso moduli didattici a tematiche differenti a seconda degli argomenti proposti dal Programma Ministeriale.

Argomenti Programma Spunti iniziali e

Possibili connessioni

Riflessioni di

cittadinanza e

costituzione

RECUPERO E POTENZIAMENTO DEGLI

ARGOMENTI TRATTATI AL IV ANNO:

-La cucina regionale italiana.

- La cucina internazionale.

•I piatti tipici delle varie Regioni d’

Italia.

•I principali piatti internazionali.

•Classificazione dei metodi di

conservazione degli alimenti.

Italiano-Storia-Scienza degli alimenti-

Inglese-Diritto-Sala e Vendita.

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- I metodi di conservazione degli alimenti.

- I metodi di cottura.

-La preparazione delle carni.

-I prodotti ittici.

-Gli impasti fondamentali di pasticceria.

•Classificazione dei metodi di cottura.

•Le carni da macello, gli animali da

cortile e la selvaggina.

•I pesci di mare e d’ acqua dolce, i

molluschi e i crostacei.

•Gli impasti di base di pasticceria.

LA SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE La sicurezza sul lavoro quadro

normativo

•La sicurezza alimentare definizione e

quadro normativo

•Il Regolamento (CE) n. 178/2002

•Il pacchetto igiene

•La rintracciabilità

Normativa di riferimento per la

sicurezza sul lavoro.

Diritto-Scienza degli alimenti.

IL SISTEMA HACCP •L’autocontrollo e il sistema HACCP

•Le cinque fasi preliminari

•I sette principi dell’HACCP

•La gestione dei prodotti non idonei

Applicazione del sistema HACCP.

Scienza degli alimenti-Inglese-Diritto-

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Sala e Vendita.

L’ IGIENE NELLA

RISTORAZIONE

•L’igiene professionale

•La cura e l’igiene della persona

•Gli ambienti: igiene e sicurezza

•Le attrezzature: igiene sicurezza

•I prodotti alimentari: igiene sicurezza

Scienza degli alimenti-Sala e Vendita.

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LA SALUTE IN CUCINA

•Le reazioni avverse agli alimenti

•Le intolleranze alimentari

Scienza degli alimenti.

IL CATERING

•Che cosa si intende per catering

•Il contratto di catering

•Forme di catering

•Il trasporto dei pasti

Le aziende di catering e il trasporto.

Diritto-Sala e Vendita.

IL BANQUETING •Che cosa si intende per banqueting Differenze con il catering e tipologie di

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•Forme di banqueting

•Il Banqueting manager

•L’organizzazione di un banchetto

•Il contratto di banqueting

•La scheda evento

•L’organizzazione della logistica

•La preparazione delle pietanze

•L’organizzazione della sala

eventi.

Diritto-Sala e Vendita.

IL SERVIZIO A BUFFET

•Il buffet

•La classificazione

•Come organizzare il buffet

•Accorgimenti operativi

Sala e Vendita.

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METOLOGIE

Lezione frontale in aula e in laboratorio dimostrativo

Lavori di ricerca individuale o di gruppo

Esperienza stage presso strutture ricettive e ristorative attraverso i percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Utilizzo della LIM o di strumenti multimediali.

Mappe concettuali.

VERIFICHE E STRUMENTI UTILIZZATI

Le verifiche delle competenze e conoscenze sono state svolte a completamento dei blocchi tematici o unità didattiche.

La verifica permette di conoscere le capacità comunicative dei discentie inoltre ha un duplice scopo quello di appurare le conoscenze degli alunni per l’insegnante, mentre per

l’alunno è uno strumento di autoriflessione e valorizzazione in proiezione agli esami di stato.

VALUTAZIONE

Nel corso dell’anno scolastico gli alunni sono stati valutati in seguito alle diverse prove strutturate fatte e ai colloqui orali. La valutazione è utile per la misurazione delle

conoscenze acquisite e del raggiungimento degli obiettivi. La valutazione complessiva deve tenere conto di alcuni parametri di giudizio quali: l’impegno costante,

partecipazione, metodo di studio, elaborazione delle conoscenze e progressione dell’apprendimento.

- Partecipazione: Interviene con pertinenza esprimendo valutazioni personali

-Impegno: Esegue i compiti in modo puntuale ed accurato

-Metodo di studio: Organizza le informazioni in modo coerente ed ordinato

-Socializzazione: Collabora ed offre il proprio apporto durante le attività

-Comportamento: Controlla le proprie reazioni e gestisce i propri stati emozionali

-Frequenza: Mantiene una frequenza regolare alle lezioni e alle attività proposte.

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Disciplina:

Laboratori di servizi enogastronomici, articolazione Sala e Vendita

Docente: Salvatore Paolo Bellavia

Monte ore annuale previste: 66 In data 09/05/2019 ore svolte 35

Profilo della classe:

La classe V E Cucina è composta da n° 16 alunni, con 2 DSA e 2 diversamente abili con programmazione differenziata. Nel suo complesso, la classe dimostra un livello di partenza medio-basso in termini di conoscenza ed abilità.

Nel corso dell’anno, l’impegno non è stato il punto forte della classe. Per gli alunni con programmazione differenziata si è lavorato in sintonia con l’insegnante di sostegno ottenendo buoni risultati. Per gli alunni DSA sono stati utilizzati tutte le misure compensative e dispensative sottolineate nel PDP, inoltre sono state utilizzate caratteri per la lettura che gli facilitassero la concentrazione e l’impegno allo studio (i caratteri sono: “OpenDyslexicAlta” e “Arial” che sono caratteri ad alta leggibilità.

Obiettivi minimi raggiunti:

Co

no

scen

ze • Tecniche di gestione dell’azienda turistico-ristorativa.

• Criteri e strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro.

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Ab

ilità

• Riconoscere le varie tecniche di gestione di un’azienda turistico-ristorativa.

• Saper rispettare le regole di sicurezza nell’ambiente di lavoro.

• Saper applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti

Metodologia e materiali:

Per conseguire gli obiettivi sopra indicati si sono utilizzati un insieme di strumenti: libro di testo (MASTER LABLaboratorio di Servizi enogastronomici 4° e 5° classe articolazione Enogastronomia – Sala e Vendita. Libro + Web di “Le Monnier Scuola”; ISBN 978-88-00-22232-7. Autori: A. Faracca, E. Galiè, A. Capriotti, T. Ficcadenti); videoproiettore; Slide in powerpoint; lezione frontale; flipped-learnig. Per i DSA/BES si sono adottate le misure compensative e dispensative nonché criteri di valutazione e verifiche adatte a valorizzare la persona, la conoscenza, l’autostima per il raggiungimento degli obiettivi minimi della disciplina e per la crescita della persona.

Modalità di verifica:

Le verifiche sono state di tipo formativo (in itinere) e di tipo sommativo di tipologia orale sia individuale che di gruppo. Per attribuire il voto unico si è tenuto in considerazione il livello di partenza di ciascun discente, il percorso svolto, le difficoltà proprie, l’impegno profuso, la crescita personale, lavoro di gruppo nonché le conoscenze acquisite.

Obiettivi formativi ed educativi raggiunti: rispetto delle regole per quanto riguarda: comportamento (rispetto dei compagni, del personale della scuola, delle strutture) puntualità (rispetto delle scadenze per la presentazione degli elaborati e dell’orario scolastico) ordine e cura del materiale scolastico (personale e comune) rispetto degli altri, rispetto dell’ambiente e delle attrezzature comuni, sviluppo del senso di appartenenza al nostro Istituto.

Gli obiettivi trasversali prefissati raggiunti: lavorare in team, sviluppare lo spirito di gruppo, capacità di cogliere analogie e differenze tra argomenti simili delle diverse discipline, sviluppare la capacità di auto valutazione, sono stati nel complesso quasi raggiunti.

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Programma svolto alla data del 09 maggio 2019

Argomenti / Autori

Programma

Spunti iniziali e possibili connessioni

Riflessioni di Cittadinanza e Costituzione

L’Azienda enogastronomica

- La ristorazione tradizionale

- La ristorazione agrituristica

- I ristoranti a tema - La neoristorazione

- La ristorazione collettiva

- Tipologie di bar

- Nuovi modelli aziendali

- L'organizzazione aziendale

Le strutture ristorative, tipologie e classificazione.

La sicurezza

alimentare

- La sicurezza alimentare

- HACCP nozioni principali

- Piano HACCP

- L'igiene professionale

- L'igiene degli alimenti

- Pulizia e disinfezione degli ambienti

- La sicurezza sul lavoro

Lavorare in un ambiente sicuro e garantire un’alimentazione sana.

Sc. e Cultura dell’Alimentazione: contaminazione alimentare.

Viticoltura delle regioni italiane

- La produzione vitivinicola delle regioni italiane.

- Il sistema di qualità (classificazione secondo decreto legislativo 61/2010) DOP, IGP, Vini.

Argomenti / Autori

Programma

Spunti iniziali e possibili connessioni

Riflessioni di Cittadinanza e Costituzione

Tecniche gestionali

Gestione delle aziende ristorative:

- Outsourcing.

- Franchising, licensing

Diritto ed economia: i contratti di gestione.

Il docente

Salvatore P. Bellavia

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CONSUNTIVO DOCUMENTO 15 MAGGIO

MATEMATICA

Docente: Prof.ssa CASTELLINO GIUSEPPINA MARIA

Livello di partenza della

classe: Fin dall’inizio dell’anno scolastico la classe si è presentata

eterogenea dal punto di vista didattico e disciplinare: un gruppo di

alunni difatti ha mostrato interesse allo studio, capacità di sintesi, di

rielaborazione personale, di autonomia, capacità critiche, di

comprensione e di osservazione raggiungendo profitti apprezzabili;

un gruppo si è impegnato costantemente, nonostante le gravi carenze

di base; un gruppo, condizionato da una partecipazione superficiale

dovuta anche a carenze di fondo, ha seguito in modo poco agevole

mostrando un ritmo di apprendimento lento comunque con

miglioramenti significativi verso la fine dell’anno scolastico.

Obiettivi disciplinari: Considerando l'indirizzo di studio, gli argomenti sono stati affrontati privilegiando

l'aspetto pratico in termini di esercitazioni, pur non rinunciando agli aspetti teorici più

significativi. Non tutti gli obiettivi prefissati all'inizio dell'anno scolastico sono stati

raggiunti in pieno da tutti gli alunni, da qualcuno solo parzialmente, essendo tutto in

funzione delle rispettive capacità dei discenti, delle loro conoscenze preliminari e

dell’impegno profuso dagli stessi nello studio della disciplina. Gli obiettivi riguardano:

l’analisi critica di quanto studiato; il riconoscere e classificare una funzione

determinando il suo dominio, la sua intersezione con gli assi, il suo segno; capire il

concetto di limite di una funzione per x che tende ad un valore finito o infinito;

calcolare limiti di funzioni che si presentano anche in forme indeterminata; riconoscere

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funzioni continue in un punto; individuare le caratteristiche di una funzione dalla sua

rappresentazione grafica; individuare gli asintoti di una funzione; sapere cosa si intende

per rapporto incrementale; stabilire la derivabilità di una funzione; calcolare la derivata

di una funzione applicando opportune regole di derivazione; saper individuare gli

intervalli in cui una funzione cresce o decresce; conoscere il teorema di de L’Hôpital,

individuare i punti di massimo e di minimo di una funzione ; individuare la concavità di

una curva; individuare i punti di flesso di una funzione.

Obiettivi trasversali: Sviluppare capacità e senso di partecipazione alle attività scolastiche.

Promuovere la correttezza nei rapporti con gli altri.

Sviluppare la capacità di osservazione, di ascolto delle ragioni degli altri e di

esposizione delle proprie.

Sviluppare competenze comunicative e relazionali.

Sviluppare la capacità di osservazione e di ascolto.

Sviluppare la capacità di sintesi.

Considerare criticamente affermazioni ed informazioni per arrivare a convinzioni

fondate.

Prendere conoscenza e coscienza della realtà in cui si vive.

Sviluppare la propria capacità di esprimersi

Comunicare con un linguaggio che, pur conservando piena spontaneità, sia

chiaro, pulito e preciso.

Risultati raggiunti Gli allievi sono in grado di: riconoscere alcune caratteristiche delle funzioni, calcolare

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(in termini di competenze e

abilità):

limiti di funzioni, calcolare gli eventuali asintoti di una funzione, conoscere quando una

funzione è continua, riconoscere quando una funzione è derivabile e calcolare la sua

derivata. sapere applicare il teorema di de L’Hôpital, conoscere con le derivate quando

una funzione è crescente oppure decrescente, stabilire la concavità di una funzione,

riconoscere i punti di massimo, minimo e flesso di una funzione.. Nei rimanenti giorni che

ci separano dalla chiusura dell’anno scolastico gli allievi saranno messi nelle condizioni di

esercitarsi nello studio di funzioni applicando e ripetendo quanto imparato.

Metodologie

/Strategie:

Lezioni frontali introduttive.

In particolare sono state utilizzate le seguenti metodologie:

- metodologia di tipo sistematico induttivo e deduttivo, per favorire un adeguato

sviluppo delle capacita di sintesi;

- metodologia della comunicazione verbale, per abituare gli alunni ad organizzare le

proprie conoscenze e ad esporle con chiarezza.

Tipologie di verifiche: Per accertare il raggiungimento degli ob iettivi programmati, sia in termini di contenuti e di capacità maturate, nonché di competenze acquisite, l 'andamento didattico è stato sottoposto periodicamente a verifiche orali e scritte.

Modalità di recupero: Percorsi in itinere così da collegare i nuovi argomenti con quelli studiati e verificare il

possesso dei prerequisiti necessari

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Programma d’esame: Richiami:

Equazioni frazionarie

Disequazioni

Disequazioni di primo e secondo grado

Sistemi di disequazioni

Le funzioni;

Il dominio di una funzione;

Dominio di funzioni intere, fratte e irrazionali

Funzioni crescenti, decrescenti

Intorno di un punto; intorno destro e sinistro

Il concetto di limite

Il limite finito per x →x0

Il limite infinito per x →x0

Il limite destro e il limite sinistro

Il limite finito per x →∞

Il limite infinito per x →∞

Il calcolo dei limiti:

Teorema sulla somma, differenza, prodotto, quoziente

Le forme di indecisione (o indeterminate)

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Il calcolo delle forme indeterminate 0/0, ∞/∞, +∞-∞

Forme indeterminate ∞/∞ di quozienti di funzioni polinomiali

La definizione di funzione continua;

Gli asintoti di una funzione;

Asintoti verticali, orizzontali, obliqui e condizioni necessarie e sufficienti per la loro

esistenza

Richiami sulle rette

Il rapporto incrementale e il concetto di derivata;

Il significato geometrico di derivata prima

La derivata delle funzioni elementari;

Le regole di derivazione

Derivata della somma, differenza, prodotto, quoziente di funzioni

Derivata delle funzioni composte

Derivate di ordine superiore

Teorema di De L’Hôpital

Uso della derivata nello studio delle funzioni crescenti o decrescenti

Massimi e minimi: definizione e loro ricerca

La concavità e i punti di flesso

DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO

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Esercitazione sullo studio di funzioni complete

Obiettivi minimi:

stabiliti nei dipartimenti

disciplinari (da utilizzare anche

per gli alunni diversamente

abili che seguono la

programmazione curriculare)

• Saper riconoscere le funzioni e alcune loro caratteristiche

• Sapere calcolare semplici limiti di funzioni elementari

• Saper calcolare la derivata di funzioni elementari

• Conoscere i teoremi principali del calcolo differenziale

• Saper studiare e rappresentare il grafico di semplici funzioni

Strumenti didattici: Libro di testo in adozione, lavagna, fotocopie

Criteri di valutazione: Impegno, partecipazione ed interesse al dialogo educativo didattico

Valutazione: La valutazione ha tenuto conto delle capacità di esporre con chiarezza e

correttezza un argomento,delle conoscenze e dell’uso appropriato di termini

tecnici, delle capacità di analisi e di sintesi, della partecipazione all’attività

scolastica, dell’impegno profuso nello studio e della progressione

nell’apprendimento.

Note e considerazioni

finali:

Gli alunni, diversi per livelli di partenza e metodo di studio, hanno in generale dimostrato

nel corso dell’anno interesse per la disciplina anche se non tutti sono stati costanti nello

studio della stessa e non tutti hanno raggiunto gli stessi risultati

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Situazione di Handicap: Si rimanda a quanto riportato nella relazione finale dei docenti di sostegno.

Testo adottato: Leonardo Sasso: NUOVA MATEMATICA A COLORI ED. GIALLA– vol.5– Editore: Petrini

Spunti iniziali Caratteristiche principali delle funzioni dedotte dalla loro rappresentazione grafica.

La DOCENTE

Prof.ssa Castellino GiuseppinaM.

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CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA DISCIPLINARI

CLASSE V SEZ. A

MATERIA: FRANCESE

DOCENTE: ORIANA GUAGLIARDO

LIBRO DI TESTO “ PRET A MANGER” DI M. OLIVIERI E P. BEAUPART. ED. RIZZOLI

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Livello di partenza della

classe:

Il possesso dei pre-requisiti di base si attesta su fasce di livello culturali di partenza, che

oscillano tra la mediocrità e la sufficienza. Complessivamente modesta la

comprensione orale e scritta della lingua.

Obiettivi disciplinari: Gli obiettivi disciplinari si sono raggiunti attraverso le seguenti voci:

• La comunicazione verbale, tenendo sempre in considerazione la

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funzione comunicativa, presentata in contesti reali e diversificati,

affrontando delle tematiche di carattere sociale e culturale.

• La comunicazione orale, mirata non solo all’uso appropriato degli

elementi grammaticali, ma anche ai vari registri linguistici, nonché

alla pronuncia e intonazione.

• La riflessione sulla lingua attraverso la lettura di testi per una

comprensione sia globale che dettagliata del testo stesso.

Obiettivi trasversali: • Migliorare la capacità di analisi e di riflessione attraverso lo studio

della lingua straniera e acquisizione di una competenza linguistica

e logico-espressiva.

• Potenziamento delle capacità logico-cognitive attraverso il

confronto con un'altra lingua e civiltà, e quindi il rispetto della

diversità quale momento di crescita e arricchimento al fine di

impedire il formarsi di stereotipi e pregiudizi.

Risultati raggiunti

(in termini di competenze e

abilità):

Inizialmente, per promuovere lo sviluppo delle potenzialità di ciascun alunno e

armonizzare i livelli della classe, si è proceduto con attività didattiche volte al recupero

del metodo di studio e al rinforzo delle abilità espositive orali e scritte. In particolare

nella pianificazione del discorso scritto, alcuni alunni hanno evidenziato delle lacune,

scaturite dal modesto esercizio di lettura e di scrittura. La difficoltà di utilizzare

correttamente la lingua, in maniera appropriata, è una lacuna che gli alunni si

trascinano fin dall’inizio del corso dei loro studi, per il mancato uso della lingua

straniera nell’ambito della realtà di tutti i giorni. Con una didattica mirata, ho curato

l’esposizione del discorso espositivo e argomentativo in modo più organizzato,

servendomi di mappe di raccolta delle idee, costruite con la collaborazione degli stessi

allievi, invitati poi a collegare i vari punti-chiave, al fine di costruire argomentazioni

logiche, coese, articolate e coerenti. I risultati più soddisfacenti si sono evidenziati

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meglio nella lingua orale, fatta qualche eccezione.

Le attività volte all’approfondimento, al recupero e/o al rinforzo delle abilità di

scrittura e esposizione orale, hanno avuto, in genere, una positiva ricaduta, se si

considera il livello di partenza; tuttavia, alcuni di loro, pur migliorando un uso più

adeguato della lingua, non sono riusciti del tutto a superare le difficoltà linguistico -

lessicali nella lingua scritta e/o nel parlato.

La scelta dei contenuti, potrebbe risultare essenziale, ma non si è voluto procedere

privilegiando la quantità a scapito della qualità. Si è rispettato il ritmo di

apprendimento dei ragazzi, le loro capacità senza sottovalutare la motivazione,

affrontando argomenti da loro scelti, inerenti al loro indirizzo specifico di studi.

Durante il primo trimestre non tutti gli allievi si sono impegnati in modo assiduo e

approfondito, mentre, in questa seconda fase dell’anno scolastico, la loro

partecipazione è stata molto più attiva e l’impegno costante.

In termini di abilità, di competenze maturate. i risultati finali possono quindi

considerarsi sufficienti, pur con qualche eccezione.

Metodologie/Strategie: L'approccio scelto è stato sempre quello comunicativo che ha privilegiato l'uso della

lingua straniera come strumento di comunicazione e di espressione. La metodologia

adottata si è basata su lezioni prevalentemente dialogate. L’alunno è stato sollecitato con

la tecnica del brainstorming o con discussioni guidate, alla comprensione di nuove

tematiche e strutture linguistiche, con esercitazioni individuali o di gruppo. Attraverso

sistematici esercizi di esposizione dei contenuti, ogni singolo alunno è riuscito, con una

sorta di automatismo, a rendere l’apprendimento, non solo stimolante e competitivo ma

soprattutto consapevole e mai sterile né mnemonico.

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Tipologie di verifiche: Le verifiche sono state effettuate al termine di ogni unità didattica e sono state: prove

strutturate o semi-strutturate, quesiti a risposta aperta, esercizi a scelta multipla, “vero

ou falso”e interrogazioni.

Modalità di recupero: Le attività di recupero sono state effettuate durante le ore curriculari attraverso pausa

didattica o esercizi di rinforzo per colmare le lacune emerse durante il corso dell'anno.

Gli interventi ripetuti e individualizzati, effettuati si sono rivelati proficui per il

recupero di eventuali difficoltà, sia nella produzione scritta, ma soprattutto orale ed

hanno permesso loro di raggiungere livelli pienamente sufficienti o accettabili.

Eventuali progetti:

Riflessioni di

cittadinanza e

Costituzione

Diritto alla Salute (Alimentation et santé)

UNESCO E DIETA MEDITERRANEA

Sicurezza sul lavoro HACCP

Programma d’esame:

(dettagliato)

Per quanto attiene ai contenuti disciplinari, Il selezionamento delle tematiche proposte

è stato minuzioso, ed effettuato semplificando e adattando gli argomenti alle loro

potenzialità e ad esigenze interdisciplinari.

Lo studio della lingua francese nella suddetta classe, si è realizzato, attraverso la

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trattazione nelle linee generali di taluni aspetti della cultura enogastronomica del paese

oggetto di studio con confronti con le tradizioni italiane. Le tematiche inquadrate nella

realtà francese, hanno determinato un maggiore coinvolgimento degli alunni per una

lingua che altrimenti, avrebbe rischiato di apparire troppo lontana dalla loro realtà.

I settori di contenuto scelti hanno permesso loro, l’acquisizione di competenze pratiche

e professionalizzanti.

Oltre all’utilizzo del libro di testo, si è preferito fornire materiale fotocopiato da altri

testi o da riviste specialistiche più rispondente alle richieste dell’utenza. Gli argomenti

svolti sono i seguenti:

TRIMESTRE

MODULE 2: LES SERVICES DU MENU

UNITE 4

ETAPE 9: Les garnitures.

La nouvelle cuisine

UNITE 5

ETAPE 1 :Les desserts :

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ETAPE 3 :les pâtisserie et pates à gâteaux

Les viennoiseries et l’origine du croissant.

ETAPE 4 :les fruits

PENTAMESTRE

MODULE 3 : ALIMENTATION ET SANTE

UNITE 6

Etape 1 :comment manger équilibré ?

✓ 2 : les groupes alimentaires

✓ 3 : la ration alimentaire et la pyramide alimentaire

✓ 4 : les cuissons diététiques

UNITE 7

Etape 1 :le régime crétois

✓ 2 :le végétarisme et le végétalisme

✓ 3 : le régime macrobiotique

✓ 4 : le régimes religieux

En savoir plus : crudivorisme en cuisine

Module5

UNITE 12 SYSTEMES DE CONTROLE ET DE PREVENTION

Etape 1 le système HACCP

✓ 2 la marche en avant et la gestion des stocks

✓ 2 Le contrôle qualitatif et le contrôle quantitatif

✓ 3 hygiène et sécurité du personnel, des locaux.

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Strumenti didattici:

L’uso del libro di testo è stato utile e determinante, come un “ porto sicuro”, nella

trattazione degli argomenti. Per andare incontro all’esigenza di un approfondimento

dei contenuti concernenti il loro indirizzo di studi, non sufficientemente affrontati o

non trattati dal loro libro di testo, si è fatto ricorso a materiale fornito dall’insegnante,

estrapolato da altri testi o riviste specializzate.

Criteri di valutazione: I criteri di valutazione corrispondono a quelli stabiliti dal consiglio di classe.

Valutazione: La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza di ciascun alunno, ha

misurato i progressi raggiunti in termini di: partecipazione, interesse, ritmo di

apprendimento generale ed individuale all'interno del gruppo classe. Si è tenuto

conto inoltre, della frequenza alle lezioni.

Note e considerazioni Purtroppo mancano nella scuola strumenti didattici adeguati, come il

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finali: laboratorio attrezzato di lingua straniera.

Situazione di Handicap: Le alunne Mattina e Purpura hanno seguito una programmazione differenziata, con esiti

positivi. Nella classe ci sono due alunni DSA, Soresi e Guaina. L’alunno Soresi presenta

difficoltà nella lettura che appare lenta e scorretta. Tuttavia la comprensione, con i

dovuti interventi chiarificatori, è accettabile. L’alunno Guaiana, serio e puntuale nelle

verifiche e nei compiti assegnati, ha una maggiore fluidità nella lettura.e nella

comprensione. La docente ha sempre cercato di favorire la motivazione e l’autostima,

insegnando loro a gestire in modo efficace il loro metodo di studio. Nella scrittura,

hanno eseguito i compiti in classe con l’uso del computer, per caratteri grafici più

comprensibili. La docente nella valutazione sia scritta che orale, non ha tenuto conto

della forma ma del contenuto. Quindi una valutazione delle conoscenze e non delle

carenze. Gli esiti si sono attestati sulla sufficienti per Soresi e discreti per Guaiana.

Testo adottato: « Prêt à manger » di M. Olivieri e P. Beaupart. Ed. Rizzoli.

La Docente

(Prof.ssa Oriana Guagliardo)

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Livello di partenza della

classe:

La classe V sezione E, indirizzo Servizi Alberghieri e della ristorazione, formata da

sedici alunni, di cui uno non avvalentesi. La classe non presenta problemi disciplinari,

rispetta le regole di convivenza democratica. Gli alunni mostrano un buon grado di

socializzazione ed un adeguato comportamento sia tra di loro, sia nei confronti della

docente. Quasi tutti risultano autonomi nell’organizzare e gestire il proprio lavoro;

complessivamente la classe è in possesso di conoscenze e di abilità di base più

sufficienti.

Obiettivi disciplinari: • Conoscere le differenze che esistono tra le varie religioni

• Riflettere sull’importanza che le dimensioni spirituale e interiore assumono nella vita dell’individuo e della società

• Capire perché e come la diversità sia fonte e stimolo di crescita qualitativa.

• Saper documentare alcune ragioni che stanno alla base del valore della convivenza tra diversi.

• Saper scegliere i criteri del vivere e dell’agire dell’uomo partendo dalle tre componenti distinte ma indissociabili tra loro: economica, sociale e politica.

Obiettivi trasversali: Comprendere il valore e l’importanza del dialogo religioso. Il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, il dialogo interreligioso, l’etica della vita, delle relazioni, della solidarietà, le questioni del rapporto fede-scienza, l’insegnamento sociale della Chiesa.

Disciplina: RELIGIONECATTOLICA

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Comprendere il valore e l’importanza del dialogo religioso.

Risultati raggiunti

Si può ritenere globalmente buono il bilancio complessivo della classe dal punto di vista

didattico; la quasi totalità degli studenti, anche se in modo diversificato, ha conseguito

gli obiettivi educativi e didattici fissati e perseguiti nel corso dell’anno.

Si rileva, tuttavia, che alcuni studenti hanno raggiunto in modo appena sufficiente

tutti gli obiettivi indicati, malgrado le strategie messe in campo per il recupero e gli

interventi mirati predisposti.

Metodologie/Strategie: Il metodo di insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo, per mezzo

del quale si sono stimolate e si coinvolte le studentesse ad un apprendimento attivo e

significativo e in cui ricerca, dibattito e sperimentazione sono stati i mezzi per il

raggiungimento degli obiettivi specifici. Fonti di ricerca, apprendimento e

documentazione sono stati: il libro di testo, la Bibbia e i documenti del Magistero

ecclesiale.

Tipologie di verifiche: Colloqui orali, questionari di verifica strutturati.

Modalità di recupero: Verifiche individuali e/o a gruppi

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Strumenti didattici: Libro di testo: SOLINAS Luigi, Tutti i colori della vita, Edizione BLU

o Dispense fornite dal docente.

o Appunti e mappe concettuali.

o Sacra Bibbia

o Documenti del Magistero ecclesiastico.

Criteri di valutazione: Per quanto riguarda la VALUTAZIONE ci si attiene ai seguenti criteri per

esprimere il giudizio:

insufficiente: per gli alunni che non dimostreranno interesse per la materia, che

non parteciperanno alle attività proposte dall’insegnante e che non avranno in alcun

modo raggiunto gli obiettivi;

sufficiente: per gli alunni che avranno dimostrato impegno e partecipazione,

anche in modo discontinuo, e che avranno raggiunto anche solo parzialmente gli

obiettivi;

buono: per gli alunni che avranno partecipato all’attività scolastica con continuità,

che avranno dimostrato interesse per la materia ed avranno raggiunto in gran parte

gli obiettivi generali;

ottimo: per gli alunni che avranno dimostrato particolare entusiasmo

per la disciplina, che avranno partecipato in modo costruttivo all’attività

didattica, che avranno sviluppato le indicazioni e le proposte

dell’insegnante con un lavoro puntuale e sistematico e con

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approfondimenti personali.

Valutazione: La classe ha maturato atteggiamenti di apertura, di confronto e di dialogo sulle

tematiche a loro proposte. Più che sufficienti i risultati finali dell’intera classe.

La valutazione finale è stata adeguata ai criteri di valutazione di tutte le altre discipline.

Gli elementi fondamentali per la valutazione finale sono stati:

- la situazione di partenza;

- l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;

- i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;

- l’acquisizione delle principali nozioni.

Note e considerazioni

finali:

La classe ha maturato atteggiamenti di apertura, di confronto e di dialogo sulle

tematiche a loro proposte.

Testi adottati:

LIBRO DI TESTO: TUTTI I COLORI DELLA VITA

Autori: SOLINAS LUIGI

Editore: EDIZIONE BLU

Professore Antonino Noto

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Organizzazione del programma disciplinare di Diritto e Tecnica Amministrativa

Argomenti

Programma

Spunti iniziali e

possibili

connessioni

Riflessioni

di Cittadinanza e

Costituzione

LA

LEGISLAZIONE

TURISTICA

Lettura introduttiva con commento in classe sul

programma di studio da affrontare:

- La figura dell’imprenditore (art.2082 c.c.)

- Lo Statuto dell’imprenditore commerciale

- Il fallimento

In corrispondenza

dei temi di economia

politica correlati e

trattati.

La libertà di iniziativa

economica (art.41

Cost.)

LA

LEGISLAZIONE

TURISTICA

- Il sistema di gestione della sicurezza

- Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro

- Il Documento di valutazione dei rischi.

- La normativa antincendio

La valutazione dei

rischi in un ristorante:

i possibili fattori di

rischio, il danno atteso

e gli interventi

preventivi.

La tutela della salute

costituzionalmente

garantita (art.32 Cost.)

La Carta dei diritti

fondamentali dell’UE

(art.31)

- L’igiene e la sicurezza alimentari:

la strategia “dai campi alla tavola”

- La rintracciabilità e la tracciabilità

- Il sistema HACCP

Spunto iniziale: la

ricerca dell’importanza

dei controlli integrati

nella filiera. Il caso

aziendale nella filiera

della carne bovina.

CONNESSIONE CON

LE ALTRE

DISCIPLINE.

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LA

DISCIPLINA DEI

CONTRATTI

DI SETTORE

- La disciplina generale: contratti tipici e atipici

- I contratti ristorativi : l’offerta al pubblico

(art.1336 c.c.)

- Il contratto d’appalto di servizi, la

somministrazione, la vendita, il contratto d’opera .

Spunto iniziale: Il Menu,

da semplice foglio di

scelta a vero e proprio

“manuale di

informazione”.

- la responsabilità del ristoratore (art.2043 c.c.)

- prendere in gestione un ristorante: la locazione

immobiliare e l’affitto d’azienda

-

Spunto iniziale: la

contestazione del

conto da parte del

cliente.

I danni subìti dai

clienti in un

ristorante.

Art. 27 Costituzione (il

principio della

responsabilità

personale)

- il contratto di catering: gestione di mense aziendali,

di ticket restaurant, mense scolastiche , ospedaliere,

sui mezzi di trasporto.

il contratto di banqueting

Spunto iniziale:

risarcimento del

danno non

patrimoniale per

nozze rovinate.

Connessioni con

Lab. di servizi

enogastronomici –

sett. cucina

Argomenti

Programma

Spunti iniziali e

possibili connessioni

Riflessioni

di Cittadinanza e

Costituzione

LA

PROGRAMMAZIONE E

IL BUDGET

- La programmazione aziendale;

- Il business idea e business plan

- L’analisi dei contesti

- Il vantaggio competitive

- la definizione delle strategie

- I preventivi di impianto: tecnico, economico e

finanziario

- La valutazione dei dati e la fase di start up

Spunto iniziale: i

vantaggi di costo e di

differenziazione.

La segmentazione del

mercato.

I costi di esercizio: fissi

e variabili.

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- La programmazione durante la gestione

Spunto iniziale: il web

come vantaggio

competitivo

IL BUDGET NELLE

IMPRESE

RISTORATIVE

- La struttura e il contenuto del budget

- Il budgetary control

- I valori di budget

- Il budget generale (degli investimenti, economico e

finanziario)

- Vantaggi e limiti del budget

Spunto iniziale:

L’analisi degli

scostamenti favorevoli e

sfavorevoli e le possibili

cause.

il budget economico di

un’impresa ristorativa.

LE POLITICHE DI VENDITA NELLA

RISTORAZIONE

Il Marketing.

L’evoluzione del concetto di marketing

Customer Relationship Management

Spunto iniziale: la

creazione di relazioni

durevoli nel tempo e

l’osservazione costante

alle mutevoli esigenze

della società e

dell’ambiente.

Il marketing turistico territoriale

Micromarketing

Macromarketing

Spunto iniziale: le

fiere e le sagre nel

nostro territorio

Art. 116 Cost.

(Autonomia Regionale )

Art. 3 Cost. : “…la

Repubblica deve

rimuovere gli ostacoli di ordine economico …..”

Connessioni con Lab.

di servizi

enogastronomici –

sett. Cucina: i prodotti

tipici locali

- Il marketing strategico e operativo

Il piano di marketing

L’analisi della situazione sterna ed esterna

Le ricerche di mercato: analisi quantitativa e

qualitativa o motivazionale

L’analisi della domanda e della concorrenza

Il posizionamento del prodotto e l’analisi Swot

Spunto iniziale:

l’identickit del cliente

della ristorazione

urbana.

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Argomenti

Programma

Spunti iniziali e

possibili connessioni

Riflessioni

di Cittadinanza e

Costituzione

LE POLITICHE DI

VENDITA NELLA

RISTORAZIONE

- Il ciclo di vita del prodotto : le varie fasi

- Gli obiettivi di marketing

- Gli elementi del marketing mix:

- La politica del prodotto

- La politica dei prezzi

- La distribuzione

- Le forme di comunicazione

- La pubblicità

- La promozione

- Le pubbliche relazioni

- Il direct marketing

- Il web marketing

- Il marketing emozionale

- Il controllo dei risultati

Spunto iniziale: la

costruzione di un

grafico

sull’andamento delle

vendite dell’impresa

ristorativa nelle

diverse fasi del ciclo

di vita del prodotto.

Spunto iniziale:le

varie forme di

pubblicità su internet.

Spunto iniziale: un

piano di marketing

per il rilancio di un

ristorante: dall’analisi

delle situazioni di

partenza, alle strategie

di marketing, fino alla

valutazione dei

risultati.

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LE NORME

VOLONTARIE : Cenni

Il sistema di qualità

La certificazione delle qualità

Le norme ISO 9001

I principali organismi di normazione

Le norme ISO 14001 (la certificazione di

qualità ambientale): cenni.

Le norme ISO 22000 (sicurezza alimentare):

cenni.

Spunto iniziale: i

vantaggi di un sistema

di qualità certificato.

Spunto iniziale:Il

questionario di

soddisfazione del

cliente di un

agriturismo.

Situazione di

Handicap: Si rimanda a quanto riportato nella relazione finale dei docenti di sostegno.

Testo adottato: “Diritto e Tecnica amministrativa dell’impresa turistica” - V anno –

Ed. Liviana – Caterina De Luca – Maria Teresa Fantozzi

Strumenti didattici: Libro di testo in adozione, lavagna, fotocopie, mappe concettuali, slide

Criteri di valutazione: Impegno, partecipazione ed interesse al dialogo educativo didattico

Valutazione: La valutazione ha tenuto conto delle capacità di esposizione chiara e correttezza delle conoscenze e

dell’uso appropriato di termini propri, delle capacità di critica e di sintesi, della partecipazione all’attività

scolastica, dell’impegno profuso nello studio e della progressione nell’apprendimento.

Note e considerazioni

finali: Gli alunni, diversi per livelli di partenza e metodo di studio, hanno in generale dimostrato nel corso

dell’anno interesse per la disciplina anche se non tutti sono stati costanti nello studio della stessa, e non

tutti hanno raggiunto gli stessi risultati.

Risultati raggiunti

(in termini di

Gli allievi sono in grado di argomentare sui temi principali della disciplina; riconoscere alcune fare

collegamenti con le altre discipline, in cui gli stessi argomenti vengono affrontati da prospettiva

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competenze e abilità): naturalmente diverse. Dalla metà del mese di maggio in poi, sono messi in condizione di lavorare in gruppo

e di realizzare mappe concettuali e riassunti, e con l’uso del PC, slide, ripetendo e organizzando un lavoro

di auto verifica sul programma svolto.

In termini di abilità, di competenze maturate. i risultati finali possono quindi considerarsi più che

sufficienti, pur con qualche eccezione.

LA DOCENTE

Vincenza Filippi

I.I.S. “ DANILO DOLCI “

Sett. “ Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera”

PARTINICO ( PA )

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

MATERIA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

CLASSE V SEZ. E ( cucina ) DOCENTE: La Placa Rosa

LIBRO DI TESTO: ” SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE “

Luca La Fauci – Markes

Ore di lezione effettuate fino al 15 Maggio: 78

Profilo della classe. La classe è formata da 16 alunni. All'interno del gruppo classe sono presenti due alunne che seguono una

programmazione differenziata e altri due alunni con DSA. Tutti gli alunni anche se con un giudizio diverso hanno raggiunto gli obiettivi

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previsti dalla programmazione didattico-disciplinare iniziale. La classe ha mostrato interesse per la disciplina ed un impegno sempre più

costante.

Competenze acquisite. Riconoscere gli aspetti geografici , ecologici, territoriali dell’ambiente e le connessioni con le strutture

demografiche, sociali, culturali .Valorizzare e promuovere le tradizioni e il territori. Predisporre o.menù coerenti con il contesto e le

esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il

profilo organolettico, merceologico, nutrizionale e gastronomico. Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle

grandi religioni. Individuare le nuove tendenze nel settore dell’alimentazione. Prevenire e gestire i rischi di tossinfezioni .

Metodologia. Comunicazione diretta del docente. Discussioni e osservazioni guidate. Lavori individuali e di gruppo. Lettura e

discussione di articoli riguardanti la disciplina. Simulazione di casi.

Materiale didattico. Libro di testo, fotocopie fornite dal docente, mappe concettuali e schemi.

Verifica. Essa è stata effettuata tramite prove orali, scritte e simulazioni di casi , allo scopo di verificare il raggiungimento delle

conoscenze e il conseguimento delle competenze .

Valutazione. La valutazione è stata svolta a individuare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dagli allievi , nonché l’uso

corretto del linguaggio specifico, l’esposizione orale fluida e sicura e ancora l’impegno e la partecipazione alle attività didattiche, nonché

il progresso fatto.

Programmazione disciplinare di SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE

1. CONTAMINANTI NELLA CATENA ALIMENTARE

• Contaminanti fisici, chimici e biologici

• Igiene del personale

• Igiene, dei locali e delle attrezzature.

• Sicurezza alimentare e HACCP

• La qualità degli alimenti.

Spunti iniziali

La corretta igiene è uno strumento fondamentale per prevenire le contaminazioni.

Le condizioni igieniche degli alimenti e dei servizi di ristorazione possono essere causa di infezioni, intossicazioni e tossinfezioni.

Uno dei cardini della sicurezza alimentare consiste nell'obbligo della rintracciabilità.

Connessioni.

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Lab.Ser.enogastronomici: l'HACCP; i marchi di qualità.

Riflessioni di cittadinanza e costituzione.

L’ “HACCP” “. La certificazione di qualità.

2. DIETA RAZIONALE ED EQUILIBRATA

• Principi di dietetica e modelli alimentari di riferimento

• La dieta equilibrata

• La dieta in gravidanza, nell'allattamento in età evolutiva, nella terza età e nello sportivo.

Spunti iniziali.

Le abitudini alimentari mediterranee contribuiscono alla prevenzione delle malattie del “ benessere” L'educazione alimentare è il primo

passo per il mantenimento del proprio stato di salute.

Rendere razionali ed equilibrate le diete alimentari dei propri cittadini è un'esigenza di ogni governo

La dieta equilibrata deve garantire la giusta ripartizione di energia durante la giornata e una corretta ripartizione percentuale dei

nutrienti.

Dall'età scolare all'adolescenza è molto importante una corretta educazione alimentare.

Connessioni.

Lab. Ser. Enogastronomia: un menù tipico della dieta mediterranea; un menù tipico della dieta vegetariana; un menù tipico della dieta

vegana.

3. DIETA RAZIONALE ED EQUILIBRATA NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE

• Dietoterapia e obesità

• Malattie cardiovascolari .

• Diabete

• Tumori

• Allergie e intolleranze

• Anoressia, bulimia e abuso di bevande alcoliche

Spunti iniziali

Il diabete è una delle patologie maggiormente diffuse in Italia.

L'obesità ed errate scelte alimentari aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.

Il ruolo dell'alimentazione nella prevenzione dei tumori.

All'interno dei cibi possono essere presenti delle sostanze che determinano delle reazioni avverse all'alimento stesso.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei Paesi industrializzati.

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Connessioni

Lab. Ser.enogastronomia: la gestione di allergie e intolleranze nella ristorazione; la cottura e rischio tumori.

Riflessioni di cittadinanza e costituzione.

Regolamento U.E. 1169/2010 : obbligo di dichiarazione di ingredienti allergenici in etichetta.

4. ALIMENTAZIONE COME ESPRESSIONE DI CULTURA E INNOVAZIONE

• Religione e scelte alimentari

• I nuovi prodotti alimentari: alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti, alimenti funzionali

• Alimenti di nuova gamma

• Alimenti dietetici

• Integratori alimentari

• Alimenti OGM

Spunti i iniziali

La società italiana evolve continuamente verso un modello multiculturale con una percentuale crescente di diverse etnie.

Negli ultimi decenni l'offerta alimentare si è caratterizzata per la grande varietà di prodotti introdotti

Nessun Paese europeo rientra tra i maggiori produttori di OGM.

Connessioni

Diritto e tecnica amministrativa: la filiera corta

Riflessioni di cittadinanza e costituzione. Quadro legislativo stabilito dall'U.E. sugli OGM.

Partinico, 10/05/2019 La docente

Rosa La Placa

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Lingua e cultura inglese

Docente: Prof.ssa Zappia Serena

Programma d’esame Spunti iniziali Possibili

connessioni

Riflessioni

di

Cittadinan

za e

Costituzio

ne

Revision

• Types of accommodation

• Commercial a non-commercial catering

• The chef’s uniform

• The kitchen brigade

• Kitchen equipment

• Food and preparing

• Menus

Culinary habits

menu di un

ristorante o

pizzeria

contratti

ristorativi

(Diritto e

tecniche

amministrative

), la cucina

internazionale

(Lab Serv

Enogastronomi

ci)

Food preservation

• Physical methods

• Chemical methods

• Biological methods

foto di cibi

trattati secondo

i metodi

studiati

Health and safety

• HACCP

articolo di

giornale su

eventi

il piano di

autocontrollo

HACCP al

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• Food transmitted infections and food poisoning

• Risks and preventive measures to combat food contaminations

riguardanti

intossicazioni

alimentari

ristorante (Lab

Serv

enogastronomi

ci); l’igiene e

la sicurezza

alimentari, la

certificazione

di qualità

(Diritto e

tecnica

amministrativa

)

Diet and nutrition

• Organic food and GMOs

• The Mediterranean diet

• Food intolerances and allergies

• Alternative diets: macrobiotics and vegetarianism, raw food, fruitarian and dissociated

diets

una ricetta

vegana/

vegetariana,

articolo di

giornale/sondag

gio sui prodotti

organici e

geneticamente

modificati,

articolo sui

benefici della

dieta

mediterranea

la gestione di

allergie e

intolleranze

nella

ristorazione,un

menù tipico

della dieta

mediterranea

(Lab Serv

Enogastronomi

ci); il biologico

(Alimentazione

); la

globalizzazione

contro il

localismo

(Storia)

U.E.

1169/2010

obbligo di

dichiarazio

ne di

ingredienti

allergenici

in

etichetta;

quadro

legislativo

stabilito

dall’U.E.

sugli

OGM.

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Service

• Preparing for service

• How to serve

• Different types of service

foto/immagine

di ristoranti e

location a

confronto,

sondaggio sulle

preferenze della

clientela in

merito ai

ristoranti e al

tipo di servizio

offerto

la cucina di

sala (Sala e

vendita), il

servizio a

buffet (Lab

Serv

enogastronomi

ci)

Bar and drinks

• Types of bar

• Wine

• Beer

• Spirits

• Cocktails

articolo di

rivista sui

prodotti del

territorio

la sommellerie,

la produzione

vitivinicola

delle regioni

italiane,

europea ed

extraeuropea

(Sala e vendita)

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Applying for a job

• How to write/fill a CV

Culture corner:

• U

K geography

• H

alloween’s recipes

• T

hanksgiving’s recipes

• B

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La docente: Zappia Serena