D.N.A.

Rassegna teatrale a cura del coordinamento C/Attive Compagnie

Teatro di Villa Mimbelli (Livorno) 2-11 agosto 2017

Il D.N.A. è la base dell’esistenza. Quella umana è fatta di storie e di memoria.

D.N.A.

Per la prima volta un gruppo di associazioni e gestori di spazi teatrali livornesi, si è ritrovato intorno ad uno stesso tavolo per dare vita ad un coordinamento denominato C/Attive compagnie. Questo è avvenuto su istanza dell’amministrazione pubblica livornese (assessorato alla cultura), nell’ottica della gestione, nell’agosto 2017, del teatro all’aperto di Villa Mimbelli. Con delibera n. 708 del 29/12/2016 la giunta comunale ha peraltro concesso all’Associazione Achab, capofila del coordinamento C/Attive Compagnie, il proprio partenariato per la partecipazione al bando UPA.

La piccola bottega degli artisti / Area 51

Risi'atori di Simone Fulciniti con Sandro Andreini, Daniela Salucci, Marco Bruciati, Valentina Carbone, Giuseppe Tecce, Roberta Stagno, Simone Fulciniti, Massimiliano Bardocci, Iuri Giusti, Guenda Mangoni. Regia Simone Fulciniti. Direzione Tecnica Eleonora Antoni. Dramma popolare ambientato nel mondo delle gare remiere livornesi. Mario Speranza , anziano risicatore del rione Borgo Cappuccini, resta paralizzato dopo una lite avvenuta all'arrivo della coppa risi'atori edizione 1984. A colpirlo un vogatore dell'armo rivale del Venezia. L'anno successivo, pur di vincere la gara, il Borgo Cappuccini, dove voga anche il nipote amatissimo di Mario Speranza, accetta di far salire sulla barca, proprio l'autore del brutto gesto dell'anno precedente. Il nipote avalla la scelta: la posta in palio è troppo importante. La famiglia accetta di nascondere la cosa a Mario. Ma non sarà sufficiente. Quando l'anziano vogatore scopre il complotto, la famiglia rischia di andare in pezzi.

Orto degli Ananassi / Associazione Achab

Testa di Rame di Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza

Con Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza Regia Omar Elerian Elementi scenografici Stefano Pilato e Emidio Bosco Ambienti sonori Giorgio De Santis Costumi Adelia Apostolico Luci e suono Alberto Battocchi Secondo dopoguerra livornese. Il rapporto uomo-donna visto attraverso l'oblò di un palombaro. Tratto da una storia vera, lo spettacolo racconta la vita di questi eroi della porta accanto, dediti al recupero di relitti, così come delle casse di munizioni e beni primari di ogni tipo dal fondo del mare, per ricostruire il porto e cancellare i segni della guerra e della fame. Scintilla è legato a Rosa, come un'ancora al suo fondale, come il mare alla terra che lo contiene e lo muove. Rosa è una donna vigorosa, che lo tiene legato sé con la forza e la naturalezza del vento di libeccio. Con il linguaggio proprio del teatro di narrazione e della commedia, facendo sapiente uso del dialetto livornese, la piéce racconta le paure, le passioni e la profondità schietta di due personaggi veraci che, dalla tempesta che tutto frantuma, riescono a salvare un rapporto d’amore viscerale, come un palombaro con il suo tesoro.

Habanera

Storie di Toscana due novelle della cultura toscana Teatro di figura con pupazzi animati e burattini in gommapiuma.

Soggetto, allestimento scenico e figure: Patrizia Ascione Adattamento, testi e regia: Stefano Cavallini Con Patrizia Ascione e Stefano Cavallini

In tutte le compagnie di Teatro di Figura e di burattini in particolare, non può mancare una produzione che racconti le storie della propria terra. Nel nostro caso, la Toscana, appunto. È per questo motivo, ma soprattutto per rammentare alle giovani generazioni le storie che entusiasmavano i loro nonni, nelle sere d’inverno, intorno a un caminetto acceso o la sera d’estate al fresco in campagna, che abbiamo messo in scena questo spettacolo. Le fiabe scelte sono quelle che hanno risvegliato la nostra memoria di fanciulli e che da adulti ci hanno divertito di più.

Compagnia Vertigo

Ceci, amore e… baccalà commedia in vernacolo livornese di Marco Razzaguta e Sergio Ghiozzi

Regia Marco Conte. Con: Massimiliano Bardocci, Alessandro Perullo, Lisa Pellicone, Filippo Savoca, Marco Conte, Fabio Favilli. Al piano Sergio Brunetti. Scenografia Patrizia Coli. Luci: Marco Conte, Luigi Liberti. Audio: Roberto Pacini. Assistenza tecnica: Barbara Pettinati, Carlo Silvestri, Fulvio Puccinelli.

Livorno, primi anni ´70, nonna, genero ´bria´o, nipoti (maschio e femmina) che fanno danni, debiti con il droghiere; accanto a imbrogli e macchinazioni,... Riuscirà nonna Palmira a sistemare tutto? questi sono gli ingredienti di una commedia in vernacolo: un divertentissimo spaccato di una Livorno matriarcale con un messaggio di speranza e di recupero di certi valori

ArteATRO

Massischermo di Riccardo Lorenzetti

Con Claudio Marmugi e Vito Manfrè. Adattamento e regia di Claudio Marmugi

Cosa succede alla Rotonda quando ad organizzare la "Festa dell'Unità" tocca al vecchio partigiano Libero Taddei?

Come ci rimane il dirigente della sezione Ardenza del Pd, il rampante 38enne ex boyscout Jacopo Raugi, quando scopre che il vecchio Taddei non vuole mettere il Maxischermo per vedere le partite del Mondiale 2006?

Compagnia lirica livornese

Operetta… che passione

VI° PREMIO NAZIONALE OPERETTA a Cosetta Gigli Gran Galà di arie e duetti tratti da celebri operette. La Vedova Allegra, Cin Ci Là, Il Paese dei Campanelli, La Danza delle Libellule, La Scugnizza, Il Paese del Sorriso, La duchessa di Chicago Come ogni anno La Compagnia Lirica Livornese presenta in estate il Premio Nazionale Operetta che consegna ad un nome importante a livello nazionale del mondo dell'operetta . Per quest'anno saremo lieti di portarlo a Villa Mimbelli e sarà consegnato a Cosetta Gigli soubrette per molti anni del Bagaglino di Roma. Stiamo cercando di avere come ospite della serata Maurizio Micheli. Artisti in scena: Massimo Gentili (tenore), Paola Pacelli ( soubrette), Annalena Lombardi (soubrette), Matteo Micheli (comico) e Viviana Larice. Ospite Cosetta Gigli Stefania Casu (pianoforte), Rita Bacchelli ( violino) Presenta la serata Franco Bocci - Balletto ABC Danza di Livorno

Teatro Agricolo

Giulia, un femminicidio

Con Giovanni Balzaretti

Nel repertorio di un Contastorie antico non potevano mancare le parabole religiose del Santo. “Giulia, un femminicidio” narrerà quanto ci è giunto delle peripezie della vita della Patrona di Livorno e la tragedia della sua morte. Impianto classico della Narrazione: senza quarta parete, una Narratrice, un musico dal vivo. In Prima Nazionale per il Teatro di Villa Mimbelli.

Nuovo Spazio Teatro

Giorgio Fontanelli

Nuovo spazio teatro dedica una performance a Giorgio Fontanelli, poeta, commediografo, studioso popolare e fondatore della compagnia. Si avvale di materiali forniti direttamente dalla famiglia e di quelli in possesso della compagnia, mettendo in scena uno spaccato della produzione dell'intellettuale livornese, focalizzando sia la parte popolare che la parte più squisitamente classica e teatrale che lo hanno fatto conoscere ed apprezzare anche fuori dalla Toscana.

Effetto Collaterale

Di notte

Associazione 140, Progetti Memoria/Città/Generazioni e Germogli di memoria di Effetto Collaterale

Lo spettacolo prende origine dalla prima serie di interviste sulla vicenda del Moby Prince (10 aprile 1991). Intorno a questi materiali stiamo lavorando a ritessere una storia e una memoria collettiva perduta che, prendendo le mosse da quel giorno lontano, ci aiuterà a riflettere sulla nostra identità e più in generale sull’importanza fondamentale del ricordo, come prima pietra fondante di una società che possa definirsi civile nel più ampio dei significati.

Associazione Blow Up

A me mi piace il mare teatro canzone

Con Laura Cini (attrice) Marco Del Giudice (chitarra) Maria Torrigiani (voce)

Il tema del mare è raccontato attraverso un percorso intelligente, ironico ed emozionante, nella letteratura, la poesia, la canzone popolare e cantautoriale

Centro Artistico Il Grattacielo

C’era una volta Livorno di Eleonora Zacchi

con Eleonora Zacchi, Riccardo de Francesca e Prunella Meschini regia Eleonora Zacchi luci: Lorenza Pucci

Spettacolo teatrale al confine tra leggenda, sogno e realtà. Una contastorie che non sa che storia raccontare, due suoi aiutanti che, tra errori e sbadataggini, si affannano per darle una mano. In questa cornice buffa e surreale vengono rivissuti alcuni episodi salienti e suggestivi di Livorno, dalle origini fino al 1600, periodo nel quale, Ferdinando I dei Medici con i suoi “privilegi” dette impulso alla città rendendola, già in tempi lontani, un miscuglio di popoli e di culture diversi unito nella convivenza.