Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
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7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
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..
'
II
corpo umano non dimentica
n u l l a
diceva Thrse Bertherat quan
o
elaborava, ormai pi di quindici anni fa, il suo metodo di antigin
nastica. Le esperienze frustranti o negative, l'immagine che assumia
mo di fronte al mondo esterno, i blocchi dell'emotivit si riflettono
sul
corpo
in
tensioni e contrazioni muscolari che tendono a diventare cro
nici insieme allo
stress
e alle tensioni della vita psichica.
Questa ginnastica dolce, non ripetitiva
n
affaticante, antiginnasti
ca appunto, si prefigge i sciogliere le tensioni muscolari del nostro
corpo per restituirgli l'originaria armonia. L'autrice, psicologa, gi al
lieva della Bertherat, ci insegna come raggiungere questi obiettivi at
traverso alcuni semplici esercizi di antiginnastica, e soprattutto
ci
aiu
ta a trovare una chiave di lettura per individuare i nodi e le tensioni che
appartengono alla nostra storia personale e che vanno ascoltati e rico-
nosciuti per pqter essere sciolti. '
ntonella
Fracasso
noto nel 1955 o Padova, dove
si
laureato
in
psicologia .
Si
di
plomato o Parigi
0110
scuola di Thrse Bertherat e nell'81 ho portato
in
Italia l'Antiginna
stica. Vive e lavoro o Milano, dove ho fondalo il centro
II
Ginnasio, un centro di tera
pie psicocorporee.
ISBN
8 8 3 4 4 0 4 7 9 ~ 3
I
000 (I.i.)
9 7
: \ ~ '
n
l
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l O
l Z
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.
,
l
-. .
,
ANTONELLA
FRACASSO
- ..-
]
' -
G P
RITROV TO
MANUALE 01 ANTIGINNASTlCA
,
LA TERAPIA
-
FATIA
DI
PICCOLI
MOVIMENTI,
CHE AIUTA A SCIOGLIERE LE
TENSIONI
MUSCOLARI
EA
TROVARE L EQUILIBRIO
PSICO-FISICO ,
RMENI
-
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Antonella Fracasso
IL
CORPO
RITROV TO
ARMENIA l l E ITORE
: :
-
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All interno disegni
i
Stefano Bianchi
C o p } t \ ~ h t l . Arme.n il E d i t ( ) ~
Viale Ca Granda,
2
Milano
refazione
L argomento di questo libro l antiginnastica, che ho impara-
to a Parigi alla scuola di Thrse Bertherat.
Questo metodo costituisce da dieci anni la base del mio lavo-
ro terapeutico, il quale, per sua stessa natura, mi ha portata di
volta in
v o l t ~
a percorrere le strade che
mi
si sono presentate
d.avanti, straqe in cui la vita personale e lavorativa non si pote-
e non
si
dovevano distinguere.
Scrivere questo libro ha costituito un esper ienza molto appas-
sionante, attraverso la quale mi sembrato di poter raccogliere
i frutti di dieci anni di vita intensissimi.
Ho
cercato
di
descrivere pi chiaramente e pi fedelmente
pos
sibile il metodo dell antiginnastica cosi come stato codificato
da Thrse Bertherat, ma mi sono accorta che esso ha preso una
forma personale, forgiandosi completamente sulla mia specifica
esperienza.
n
questi anni, infatti, il mio lavoro ha progredito .
sviluppando sia i risvolti psicologici, ai quali questo metodo e la
mia stessa formazione mi indirizzavano, sia le problematiche della
gravidanza, della maternit e della salute nel suo insieme. Que-
sti argomenti hanno trovato quindi molto spazio nel libro.
i
Avrei potuto sviluppare maggiormente temi quali quelli del mo-
vimento o dell eziologia somatica dello squilibrio muscolare. Ho
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preferito viceversa concentrarmi sul nocciol d
che l s p o s i z i ~ n e dei legami che i n t e r c o r r o ~ ~ t ~ a q u e s t o t e s ~ o
t ~ r a p e u t l c a l
s p e c l f i ~ a .quale 1 antiginnas tica, e la vitau::ei
~ ~ ~ t ~ ~ ~
SIeme cos come lO
II
ho sperimentati.
Avrei
potuto
dare maggi t . .
. . ore s rutturazlOne scIentifica alle mie
a r g o I ? e ~ t a z l O m
ma Il mio lavoro mi ha portata . i l l
f e I a l l O ~ l l ~ n l a l ~ g l h che e verticali tra i fatti della vit:
i ~ t t ~ ~ ~ ~ r ~ h ~
e
r e f a f ~ l ~ r u l
ogiC
e e orizzontali, chiamate
s c i e n t i f i ~ h e
dalla scienza u
ICI
a e. -
Milano, gennaio 1991
ntroduzione
Lantiginnastica
nata
e cresciuta
in
Occidente
ed
dedicata
a chi in Occidente ci vive, a chi abituato a parole come stress,
tensione, difesa, deformazione, perch fanno parte, ormai da mol
to tempo, della cultura e della realt dell uomo occidentale.
I l terreno di base su cui si muove 1 antiginnastica quello dei
muscoli, considerando l individuo nella sua interezza.
Dato
che
la forma del corpo di una persona fortemente determinata dal
stato dei suoi muscoli, le si propone di vivere il corpo piena
mente, facendo dei movimenti che
non hanno
come obiettivo n
1 allenamento, n il fare fatica. Tali movimenti sono stati stu
diati per tonificare o allentare la muscolatura,
per
creare una si
tuazione in cui la persona sia facilitata ad entrare in contatto con
se stessa
ed
ascoltare la storia che il suo corpo le racconta:
Questi movimenti, chiamati preliminari,
non
sono ripetiti
vi, dato che la ripetizione, comune alle ginnastiche in genere, ten
de a produrre estraniamento
da
s piuttosto che ascolto ed at
tenzione.
Un obiettivo anche quello i riacquistare la forma. In questo
l antiginnastica in antitesi con l opinione corrente nel mondo
occidentale, e cio con
il
fatto che per
essere in forma siano
necessari un incessante allenamento e molta fatica. Per essere in
forma basta che il nostro corpo
riprenda
il suo originale equili
brio
muscolare, in cui la catena posteriore
non
accorciata e il
diaframma libero
di
muoversi.
Questa
una
buona
partenza
per divenire agili al punto di
poter
praticare 1 alpinismo, o essere
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cantanti in grado di usare il diaframma e la gola per fare uscire
la voce e scoprirne con emozione la potenza e la bellezza.
Ma proprio vero che siamo nati tutti in forma? Salvo han-
dicap genetici, congeniti o traumatici, tutti, da bambini, aveva-
mo muscoli forti
ed
elastici. La schiena era lunga e diritta, la re-
spirazione libera, il torace mobile e flessibile, il collo lungo, i piedi
avevano una forma armoniosa e non erano doloranti.
Lo
sguar-
do era vivo,
l
riso e il pianto non venivano trattenuti.
Detto questo non proponiamo ora di ripercorrere tappa per
tappa tutto il cammino che abbiamo fatto sino a deformarci, an-
che
se
sarebbe possibile, attraverso i muscoli, leggere la nostra
storia. Non proponiamo nemmeno di interpretare, dal punto di
vista simbolico e psicologico, tu tte
le
nostre tensioni,
ma
di pren-
derne coscienza prima di tutto ascoltando quello che il corpo ci
dic e qui ed ora.
E possibile superare queste tensioni, allentandole e ascoltan-
do quello che
i
vogliono segnalare; senza contrastarle ed osta-
colarle
come
se fossero qualcosa di diverso da noi.
Voglio che lei mi faccia passare il mal di schiena una frase
ricorrente che sentiamo nel nostro lavoro. Come se
il
mal di schie-
na fosse un entit separata, un disturbo da eliminare senza
mo-
dificare nient altro di s.
Non possibile che qualcuno ci faccia passare
l mal
di schie-
na,
ma
possibile per ascoltarlo, sentendo che deriva da un
ec-
cessiva tensione della muscolatura della schiena.
Se
allentiamo
questa tensione possiamo assumere una posizione diversa, abban-
donando gradualmente quella che lo provocava.
Cambiare posizione vuoI dire anche cambiare struttura, vuoI
dire essere disponibili nei confronti di noi stessi, mettersi in di-
scussione. VuoI dire cambiare qualcosa della propria vita in mo-
do che
la
nostra schiena non abbia pi bisogno di farsi sentire.
lO
apitolo
L antiginnastica
-
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.
I
Thrse Bertherat ha messo a punto il suo lavato negli anni
Settanta , a Parigi, e l'ha chiamato antiginnastica. E un ' attivit
che
si
svolge prevalentemente in gruppo, con la guida di un tera
peuta, ma anche in sedute individuali.
Arrivai da lei dopo aver letto l suo libro. Mi trovavo in un
momento particolarissimo della mia vita perch, da poco laurea
. ta in psicologia, ero in cerca di un lavoro ma ero anche terroriz
zata all'idea di trovarlo. Da
un
lato infatti avevo
l
consapevo
lezza che l'universit era stata una grossa esperienza culturale,
un ntensa scuola di vita e un ' appassionante stagione di lotte po-
litiche. Dall'altro lato per non avevo imparato un metodo di p-
proccio terapeutico che mi consentisse di intraprendere
l
mia
professione con un minimo di tranquillit d'animo. Inoltre non
mi ero ancora sottoposta a una terapia personale e avevo delle
forti resistenze ideologiche all'idea di intraprenderla. Partii per
Parigi dunque, pensando sia alla possibilit
di
imparare un lavo
ro, sia con una aspettativa personale ben precisa: avevo mal di
schiena e mi sembrava un po' troppo presto rispetto all'et che
avevo Mi accorsi in seguito, con l'esperienza professionale, che
invece comunissimo avere mal di schiena non solo a
24
anni,
come era
l
mio caso, ma anche molto prima. Voglio sottolineare
meglio questo punto perch costituisce una delle caratteristiche
pi originali dell' antiginnastica. Questo metodo infatt i, ha
l
gr n-
de pregio di rivolgersi a tutti coloro che, sentendo un disagio,
vogliono prenderne coscienza per cambiare e stare meglio. Que-
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sto significa che non necessario essere classificati come malati
per occuparsi di
se
. s t e s s i ~ come spesso invece siamo por tati a fa
re nella nostra socIet. E su questo che poniamo l accento nei
gruppi di
a n ~ i g i ~ n a s t i ~ a l
che non vuoI dire che le persone
ma
late o con dIsagI g r ~ v I non frequentino i nostri gruppi. Le une
sono spesso presenti accanto agli altri perch, come vedremo
me
glio pi
a v a ~ t ~ tutti
i malesseri di tipo posturale, (ma anche tut
te le malattie In generale) hanno un comune denominatore. Per
s o ~ a l m e n t :
amo
a v ~ r e
nei gruppi, persone molto eterogenee per
eta, estraZIOne socIale, sesso, salute e professione perch pi
stimolante, sia per me che per loro.
Uno dei pi grandi meriti di Thrse Bertherat quello di aver
proposto un metodo di cura e guarigione privo
di
connotazioni
mediche o
i s i o t e r a ~ i c h e .
Questo aspetto mi appassion tantissi
n:o quando conobbI l antiginnastica a Parigi, forse perch allora
n . s ~ o n d e v ~
una mia costituzionale esigenza di oppor mi alla
me
dlcma uffIcIale.
Ma
a tutt oggi, con pi consapevolezza di me
stessa e del mondo
che.
circo,:da, penso
sia
comunque un aspet
to fondamentale e ongmale di questa terapia.
A seconda di chi conduce il gruppo, l antig innastica pu assu
mere le caratte ristiche di una terapia, perch tende alla guarigio
attraverso l.a:rescita e il cambiamento delle persone, oppure
dI.
lavoro
dI ~ I p o . ~ e d a g o g i c o
in cui si tende ad impartire de
mseg-?amenuutili al benessere e alla salute dei partecipanti
al gruppI.
.
D u r a n t ~
le.
s e d u ~ e
.di antiginnastica si compiono dei movimen
ti
t t r a v ~ r s ~ 1
quali SI
p r ~ n d e
contatto cn le sensazioni corporee
e le tenSIOnI muscolari. E infatti inutile cercare di rilasciare una
tension,e se non si nemmeno in grado di sentire dove essa si
t ~ a t a .
E
n ~ c e s s a r i o
dunque favorire nelle persone la concentra
ZIOne su dI s la presa di coscienza, il sentire. Que sto impor
tante
p ~ n t o
c ll
partenza, che di per s
gi un buon risultato,
no,: lo SI raggIunge attraverso ricette preconfezionate automati
smI
o
e q u e ~ z e
uguali per tutti. La: coscienza del co;po infatti,
nasce mnanzitutto dalla volont di concedersela e non esiste nes
sun
~ t o d o ~ n e s s ~ n m ~ v i m ~ ~ t o che: ce
la possa garantire. I piccoli
grandi mOVImentI dell antlgmnastIca, tendono a favorire questa
14
coscienza, ma sarebbe pericoloso accostarcisi passivamente, pen
sando di ottenere da essi, quindi dall esterno, qualcosa che dob
biamo invece cercare attentamente in noi stessi.
reliminari
I movimenti dell antiginnastica sono chiamati
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tare i propri ritmi ed i propri tempi. In questo lavoro cerchiamo
di imparare a ritrovare dei movimenti economici e giusti per ri
creare un'intelligenz a muscolare in cui la parte anterior e del cor
P? a v o r ~
in
maniera completa e solidale con il resto. Se per esem
pIO voglIamo sollevare la testa per guardarci i piedi stan do diste
si a te.rra, all'ix:izio pu essere molto faticoso.
Non
sentiamo quali
sono I muscoh che sollevano la testa, o pi spesso crediamo che
siano quelli della nuca o della regione lombare perch ci fanno
~ a l e .
Ma queste
z o ~ e
contratte sono invece quelle che ci impe
d I s ~ o . n o
q u e s t ~
m?VImento.
I ? o ~ o
un
certo
tempo
di
pratica, se
arrIVIamO a SCIOglIere le tenSIOnI della nuca e della schiena riu
~ c i r e m o sollevare la testa non solo con queste, ma anche con
I muscoh del
ventre
,
ed
in seguito con quelli delle cosce. Tutti
i muscoli anterio ri si associano per sollevare la testa ma
c
biso
gno di ritrovare questo modo di organizzarsi, perch la maggior
parte
di noi l ha
perduto. Ma
di questo antagonismo
tra
la mu
scolatura anteriore e quella posteriore, scoperto e sperimentato
da Franoise Mzires, parler meglio in seguito.
n Occidente purtroppo abbiamo generato
un
grande abisso che
s ~ p a r a la mente dal corpo. Il lavoro corporeo diventato spesso
fme a se s t ~ s s o .
Il
corpo una macchina da allenare con pesanti
stratagemmI che a volte, come nel caso del body building asso
migliano pi ai lavori forzati che a esercizi fisici che d o v r ~ b b e r o
portare b e n e s s e r e ~ Molto spesso questo maltrattamento avviene
ax:che a d ~ x ; n o dei
b a ~ b i n i .
I genitori, ossessionati dal bisogno
dI n o r m ~ t a ~ a l u t e li p o r ~ a n o a fare ogni tipo di ginnastica e
sport, afhnche il loro corpo
SIa
corretto, raddrizzato e irrobustito.
A questo proposito voglio parlare
di
una persona
che
ho in
contrato durante
un
seminario da me tenuto.
.
~ z o
B.
un u?mo di
40 anni, illustratore di libri per bambi
n: e l ~ s ~ g n a n t e dI nuoto. Arriv da me dopo aver
letto
i libri
dI h e r e s ~ ~ e r t ~ e ~ a t e aver gi messo
in
pratica i preliminari in
e S ~ I
deSCrIttI. MI dIsse che era ent usia sta del met odo e che lo ap
plIcava rego larmente, da tempo, ai suoi allievi nuotatori.
La cosa farebbe rizzare i capelli alla Mzires e alla Bertherat
da sempre ~ o n t r a r i e a ogni sport che non sia camminare.
lo
ascoltaI CUrIosa
16
In pratica
Enzo
incominci a fare
e s e ~ u i r e
ai s u ~ i al i
evi
dei
preliminari, perch vedeva troppe lordosl, tropp.e CIfOSI c h ~ sa
peva non sarebbero state migliorate dal nuoto,
il
quale; stimo:
lando fortemente tutti i muscoli posteriori,
soprattutto
1 dorsali
e gli spinali non fa altro che p e g g i ~ r a r e la s ~ t u ~ z i o n e .
l
successo
stato talmente evidente che ora il nuoto e dIventato un prete
sto. O meglio, alle persone
che
vanno lui. a nuotar.e p er ~ r i n :
forzarsi e per raddrizzar si, Enzo non dIce dI no, ma I tempI del
preliminari all' asciutto si allungano sempre
di
pi rispetto a quelli
del nuoto vero e proprio .
Enzo ha
avuto
l idea di
chiamare
l antiginnastica
anche ante-
ginnastica. E anch io la considero
un
preliminare assolutamente
indispensabile a qualsiasi tipo di sport e di ginnastica.
l
l voro di gruppo
Nelle sedute
di
antiginnastica ognuno pu servirsi dei compa
gni di gruppo come specchio
p ~ r s c o p ~ i r s i pu
servirsi del tera:
peuta per essere guidato verso il cambIamento e soprattutto puo
comunicare le proprie sensazioni, derivanti d a ~ l a v o r ~ c o : p o r e ~
ch
; possono essere immagini, emozioni, atteggIamenti pSicologI-
ci, abitudini, comportamenti. . .
Nel
liberare le tensioni muscolari si possono provare mfattI
sensazioni che non sono solo corporee, ma anche psichiche, per
ch
tutto in
noi collegato: il corpo una manifestazione della
nostra psiche e viceversa.
Lo stimolo a comunicare le sensazioni ci rende pi attenti ver-
so noi stessi.
Il
saper collegare alle sensazioni corporee immagini
ed
emozioni ci aiuta a ristabilire quei canali di comunicazione
c o r p o - m e n t ~ che abbiamo spesso disattivato. Q u ~ ~ t o .favorisce
la salute l'intuizion e, l'intelligenza.
Un
buon
equihbno
musco
lare
i n f a ~ t i
si traduce anche in un migliore invi o di impulsi ner
vosi al cervello e viceversa. Ignoriamo che potremmo aumenta
re le nostre capacit intellettuali se scoprissimo come i orientia
mo nello spazio, come organizziamo i movimenti
e ~ ~ o r p o .
No?
ci viene neppure in mente che aumentando la velocita e la preCi-
17
I
l
-
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sione degli stimoli nervosi tra cervello e muscoli, miglioriamo an
che l funzionamento del cervello.1
Se la grande rivoluzione di Franoise Mzires stat a quella
di ribaltare metodi dell ortopedia classica, scoprendo che la mu-
scolatura posteriore non va rinforzata ma rilassata, la rivoluzio
ne di Thrse Bertherat quella di aver creato con le sue sedute
di antiginnastica un momento in cui persone - che non neces
sariamente rientrano nel novero dei malati - si possono occu
pare attivamente della propria salute senza rivolgersi al medico.
L antiginnastica si indirizza infatti a coloro che sono alla ri
cerca di loro stessi, che soffrono o che stanno per soffrire, e non
solo a persone forzatamente individuate gi come malate dalla
medicina ufficiale.
I movimenti dell antiginnastica, insegnando a muoversi con
scioltezza e grazia naturali, tipiche di quando non si trattenuti
dalla tensione muscolare, ci fanno sperimentare l esper ienza del
lo stare bene. Essi non servono a dare
l
benessere solo nel
mo-
mento in cui si compiono, ma permettono di integrare la nuova
libert di movimento in tutti i gesti quotidiani.
Pu succedere che durante una seduta di antiginnastica una
persona faccia
un
certo movimento, servendosi
per
esempio di
una palla di gommapiuma, e questo movimento pu induda a ri
lasciare, anche solo per poco tempo, la tensione nella zona lom
b ~ e
o nel tratto compreso tra le scapole,
in
modo che, per
la
pnma
volta questa persona sappia che la sua schiena pu posarsi
a terra i q tutt a la sua lunghezza senza provare dolore. Il diafram
ma,
non
pi
trattenuto
dalle contratture del dorso, diventa allo
ra mobile e consente di respirare meglio ed insieme ad esso an-
che la schiena pu espandersi e respirare.
Si possono fare tante e sperienze di questo genere fino ad inte
grare questi piccoli cambiamenti di volta in volta nel proprio cor
po, nella giornata, nella vita.
Un
piede massaggiato con l aiuto
di una pallina, o lavorato in modo da distenderne i muscoli che
1. Thrse Bertherat.
Guarire con l antiginnastica.
Edizioni Mondadori.
18
lo rendono d o l o r a n t ~ sar sempre pi, difficile da rinchiudere i n
una scarpa appuntid o con tacco alto che lo deforma, deforman-
do di conseguenza, tutto l corpo. .
Nel corso delle sedute si fanno piccolissimi esperimenti. Alcu
ni producono uno choc, altri vengono ~ s s i m i l a t i piano piano. So:
no cambiamenti millimetrici che richiedono
al
nostro corpo dI
organizzarsi in una maniera completamente nuova. Magari per
pochi secondi impariamo una possibilit di movimento che non
conoscevamo, perch ci siamo serviti di muscoli diversi, che nor
malmente sono inattivi. Abbiamo la possibilit cosi di scoprire
il nostro corpo, come se fosse la prima volta.
In
questa scoperta
siamo lasciati liberi: non dobbiamo conformarci a nessun pro
gramma, dobbiamo trovare da soli quello che conveniente al
nostro benessere, senza aspettare dall esterno un approvazione.
Spesso per per arrivare
l
benessere bisogna passare attraverso
brutti momenti: quelli in cui si scopre che si impossibilitati a
compiere certi gesti, a causa di blocchi muscolari di lunga d a ~ a .
Ci si trova impotenti, rigidi di fronte ad un malessere che abbIa
mo sempre cercato di evitare, deformandoci. In questi momenti
critici il paziente pu assumersi la responsabilit di affrontare
il malessere per cambiare, ma pu anche desistere, e rifiutare im
plicitamente
di
guarire
per
non cambiare. Per questo a volte
si
pu uscire da una seduta pi a disagio di quando si arrivati.
Ma
se
riusciamo a superare l immediata negativit delle nostre
sensazioni potremo trasformarle in
uno
stimolo per cambiare. Il
disagio
in s
non certo positivo, ma p o s s i m ~ pren?e:ne
scienza, possiamo sentirne la causa e questo puo serVIrCI a eVI-
tarlo e a trovare l equilibrio.
Antiginnastica non
dunque rilassamento e sollievo, ma un
lavoro intenso e sconvolgente, che pu certo portare a stare me-
glio, ma attraverso un cammino che pu essere lungo, tortu,0so
e pieno di pericoli, perch
in
ogni rigidit
m ~ s c o l a r e
,eh: va
a visitare o a dissolvere
contenuta
una stona e
un
slgmfIcato
che si liberano. . .
L innovazione dell antiginnastica quella
di
fornire un luogo,
un
modo per affrontare se stessi in piena libert, facendo dei mo-
vimenti di allungamento e di presa di contatto con l proprio cor-
19
-
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po, mirati ad abitarlo meglio, a esserne padroni e consapevoli sen
za esserne i controllori e i censori.
Questo intervento
su
di s ci fa prendere coscienza che lo sta
' re bene una nostra responsabilit, dunque
ci
stimola ad essere
attivi e autonomi rispetto
.glla
nostra salute.
A influire positivamente sul nostro stato psicofisico non sono
le
mani del terapeuta) non sono le medicine del medico ai quali
ci
rivolgiamo spesso con lo stesso spirito di quando portiamo
1'au
tomobile dal meccanico: guardi che cos'ha e ci pensi
lei
a ripa
rarla (o ripararlo, se il corpo). Quante volte ho constatato que
sto atteggiamento grezzo e ignorante anche e soprattu tto
in
per
sone di pretesa sapienza e levatura intellettuale
I benefici conseguibili mediante
il
semplice
massaggio
del ventre
sono un esempio di quanto il contatto e la confidenza con
se
stessi
siano importanti e benefici.
Nelle sedute di antiginnastica infatti, oltre a fare movimenti
volti
l
riequilibrio muscola're, si fanno movimenti e automassaggi
volti all'esplorazione e alla consapevolezza. Proponendo di mas
saggiarsi il ventre con una sequenza particolare che favorisce i
movimenti peristaltici intestinali e
lo
scorrimento dell'energia,
le
persone hanno spesso reazioni di meraviglia: Ma come?
duro
qui sotto oppure:
morbido . Oppure di piacere, o ancora
di dolore o di insofferenza. C' anche chi ha un vero e proprio
rifiuto a toccarsi dicendo che ha una sensazione di
sgradevolez-
za e di fastidio. Quasi sempre per, subito o dopo un certo tem
po,
le
persone scoprono che massaggiandosi provano benesse
re, sollievo
l
dolore, beneficio per la stipsi, tanto che riescono
a utilizzare il massaggio in ogni momento in cui ne sentono l'esi
genza.
Sembra la Scoperta dell'acqua calda
ma
quante
volte
stipsi osti
nate, aerofagie, c rampi e gonfiori si sono risolti cos, con un ge
sto semplice ma che sottende calore contatto con s, autorassi
curazione e autonomia.
20
I
FR NOISE MEZIERES
. . metodo Thrse Bertherat partita
N elio s V l l u p p ~ r e
il
s u ~ M' 'res di leggere
il
corpo umano
dalla proposta
dI
FJan
?I: e ~ ~ o l k e : quella anteriore e
u e l ~
come composto da ue tIpI d mu . temi contrapposti interagentl
la posteriore, che forman? ue SIS
tra di l o r ~ . . f : t pista francese nasce nel 1947 da
La teona. dI questa lS10 e f ~ e ma a dir poco geniale: la mu-
un'osservazIOne. o ~ ~ o s e m P e l m ~ l t o forte e tendenzialmente ac- _
scolatura postenore e
s e ~ p r
il po a disegnare delle lordosi,
corciata, . anto. c?e costnnge l corhezza. Quella anteriore per
cio deglI archI,
In
tutta sua .ung debole L'occasione per fare
contro tendenzialmente
1 P ? t ? m c ~ :
una
a ~ i e n t e
afflitta da un'e
questa verifica fu data lMeZleres t da due anni un corsetto di
norme gobba. Ques ta onna por ~ ~ : o nessun beneficio. Mzi
cuoio e ferro che non ~ v e v a Pffsioterapista si adoper per mesi
res, che era allora ,-:na g I O d v ~ n e l SI
Cl
ma s e n ~ a risultati. Ebbe al-
li
. t on
1
meto
1
c as , .
su a paZlen -e c . - l aziente a terra supina per applat
lora l'idea di far dlstenddere a Pf Ile spalle vidi che mentre
bb
P n o con orza su .
tire la go a. reme . no appena la zona lombare SI
-.
Il
d
Il
d na
SI
muoveva ,
re spa e e a onQ , d i le piegai le ginocchia sul ventre ,
inarcava a ponte.
ua? o.
po la tes ta si rovesciava all'indie-
l
b
si appIattiva ma
la
zona.
om are l l
l
o
di
questa donna era sconcer-
tro con Il m e n ~ o verso i ahto: t c a ~ i a secondo le indicazioni clas-
me'
1
musco c e In eo , .
tante per. . f are si comportavano Invece
co
siche, avremmo dovuto nn trdalla' testa
i
piedi e come
se
questo
me se esistesse U ; solo mufco Ripetei pi volte l'esercizio e ot
muscolo fosse gla t r o P P ~ f or . Chiamai una collega, ed ella con
tenni s e m p r ~
lo
stesso
d
e ~ : : ~ c h e i muscoli dorsali si comporta
venne che bIsognava e l he erano troppo forti e troppo ~ o r -
vano come un solo m u s , c ~ , o e t n
1
nCl'0' a tratt are i suoi pazlen-
. A nto Mezleres InCOHil . l
tI.
questo.
pU
f 'l d
Il
.
tUl'
zione ed i risultati furono ta _. - d
il
1
o e a sua In .
di
1
tI seguen o b ndon completamente 1 meto c as
mente incoraggIantI che ab a t
l
metodo Mzires nacque
sici pe r elaborare la scoperda.
he
rl'balto' tutti i concetti
. r
d
uesta onna c
cosl, dalla
g ~ m a
Ita Id
q
t con grande precisione una tec-
dell'ortopedIa, metten o a pun o _
21
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
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nica che guarisce quasi tutto ci che normalmente COnSll..< i ato
incurabile. Vederla lavorare
assolutamente appassionante: 'co-
me se vivesse le stesse
Cose
che vive il suo paziente, ed sempre
conquistata da quello che sU ccede durante il suo trattamento, co-
me
se
fosse la prima volta. E una donna piccolina, energica con
il viso rotondo, gli occhi azzurri vivaci e curiosissimi, quasi da
bambina, un caschetto di capelli bianchi e liscissimi.
Osservando
l
corpo umano dal punto di vista dell' anatomia,
infatti, possiamo constatare come tra
la
faccia anteriore e la fac-
cia posteriore
i
sia gi una grossa differenza: i muscoli posterio
ri sono pi numerosi ed hanno maggiore massa e densit rispetto
a quelli anteriori.
Nella zona lombare e in quella cervicale, che per la maggio
ranza delle persone rappresentano dei veri e propri punti ne
vralgici, i muscoli posteriori sono 22 nella zona cervicale con
tro 2 anteriori, e 10 nella zona lombare contro, nella parte ante
riore, i soli muscoli addominali.
Oltre a ci i muscoli posteriori sono poliarticolari, cio fissati
da pi tendini e collegati spesso non solo ad una
ma
a due artico
lazioni. Quelli anteriori invece oltre ad essere inferiori di nume
ro sono monoarticolari e spesso isolati l uno dall'altro. (Vedi fi-
gure 1 e 2).
ccorciamento post rior
Cosl, mentre la parte posteriore, ben collegata in tutti i suoi
muscoli, una vera e propria catena che pu contrarsi tutta in
sieme come un solo muscolo, la parte anteriore
costituita da
una linea muscolare tratteggiata, che sembra continuamente in
terrompersi.
Secondo Mzires, l'accorciamento muscolare posteriore la
vera causa
di
ogni deformazione, salvo traumi o deformazioni
congenite. All'osservazione
di
come la muscolatura posteriore sia
sempre contratta ed agisca come un solo muscolo, segue un'altra
importantissima osservazione: l'allungamento di uno qualsiasi dei
muscoli posteriori provoca 1'accorciamento del resto della mu-
22
Fig. 2
Fig. 1
23
-
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scolatura posteriore nel suo insieme. Cosa che conferma la gran-
de solidariet che
c
tra muscoli posteriori nel cercare di resta-
re sempre contratt i, come un esercito in difesa: se uno dei solda-
ti cede, gli altri lo rimpiazzano.
Se per esempio la zona lombare si allunga, subito il collo si
accorcia.
Se si
allunga invece la zona tra le scapole favorendo l in-
sorgenza della gobba, subito le zone di schiena inferiori e su
periori ad essa si accorciano inarcandosi. Nel caso di cifosi la
cosiddtta gobba) e quindi di convessit della schiena, che appa-
rentemente sembrerebbe causata da una muscolatura troppo de-
bole, se andiamo a guardare la persona nel suo insieme, notere-
mo che in qmilche punto della schiena o nel suo collo, i muscoli
sono talmente contratti da costringere ad una iperlordosi.
TI nostro occhio attirato dalla gobba che appare come il di
fetto pi macroscopico, ma essa solo la conseguenza di un ec
cessivo inarcaniento, dovuto alla tensione dei muscoli posteriori
che si trovano pi in alto o pi in basso della gobba. (Vedi fi
gura 3).
Dato che dobbiamo mantenere lo sguardo parallelo all orizzonte
non potremo certo solo inarcarci, perch finiremmo con il guar-
dare per aria. Ad ogni arco dunque siamo cost retti a compensare
con una gobba per mantenerci ,diritti. La cosa ben visibile
in queste due figure
4
e 5).
Ad un accentuarsi della lordosi, dovuta all accorciamento po
steriore,. consegue un accentuarsi della cifosi.
ntagonismi
Il ventre, a causa della concavit posteriore, viene spinto
al
l infuori. Per questo assurdo pretendere, come si fa comune-
~ e n t e
e l i m i ~ a r e
la pancia con la normale ginnastica: la pan-
CIa
promInente e provocata senz altro dal rilassamento dei mu
scoli addominali, ma finch non riusciremo a rilassare i loro an
tagonisti, situati nella zona lombare, essi non potranno mai con
trarsi perch sono inibiti dalla forza eccessiva dei posteriori.
Questo stesso meccanismo si ripete in tante altre zone del cor-
24
Fig. 3
5
-
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13/68
po: nel collo, per esempio, la muscolatura posteriore spesso trop
po contratta, tanto da costringere il .collo a diventare
un
arco.
I muscoli anteriori, sternodeidomastoidei, sono poco tonici e la
sciano che i loro antagonisti posteriori eseguano
tutto
il lavoro
di sostentamento della testa e sono
da
questi inibiti. Solo rila
sciando la parte posteriore potremo attivare quella anteriore.
Cosi avviene anche nelle gambe: finch i bicipiti (posteriori)
non si rilasciano
i
nostri quadricipiti (anteriori) saranno molto
inibiti e molli.
n
qualsiasi tipo di attivit corporea bisogna dunque tener conto
di questo principio degli antagonismi: inutile fare
tanta
fatica
per fortificare gli addominali con movimenti che interessano an
che la schiena invece di rilasciarla e allungarla: ot terremo addo
minali solo un po' pi tonici, ma avremo poi
una
schiena talmen
te
contratta da crearci dei problemi.
Un'altra osservazione di Franoise Mzires che la lordosi
si sposta lungo la colonna
e
anche pi
in
gi), come
un
anello
lungo una corda: se eliminiamo la lordosi nella zona lombare que
sta passer pi in alto, nella zona cervicale, o riapparir
tra
le
sca
,p
ole, o ancora sotto le ginocchia.
E inutile occuparsi qu indi della 10rdosi solo
11
dove essa ci ap-
pare: per correggerla e quindi per allentare la tensione dei mu
scoli che ne sono responsabili, dovremo occuparci del corpo in
tutto
il suo insieme. Solo allungando tutta la muscolatura poste
riore possiamo eliminare la tensione
di un tratto
di essa. Altri
menti, dato che i muscoli posteriori costituiscono un insieme mol-
to
ben collegato e solidale, ogni tensione eliminata
in
basso ri
comparir
in
alto e viceversa.
Mzires dice che l'accorciamento posteriore causa di ogni
deformazione perch sono i muscoli che contraendosi o rilascian
dosi fanno prendere alle ossa determinate posizioni che sono spes
so causa di deformazione, infiammazione e dolore.
Un
esempio
semplice e diffuso quello della famosa artrosi cervicale: le ver
tebre del collo a poco a poco, a causa della tensione muscolare
che le tira e le sposta, si avvicinano e si usurano provocando gran
de
sofferenza. Solo se eliminiamo la causa dello spostamento po
tremo
avere dei benefici: allentando perci la tens ione posterio-
27
;1
'I
I
J
.
'i
[
il
:1
i
: i
i
I
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14/68
re
non solo localmente, ma nell insieme della muscolatura e atti-
vando la tensione anteriore per sorreggere adeguatamente la testa,
le
vertebre potranno allontanarsi .una dall altra senza farci soffrire
. ~ o s s i a m o dunque influenzare la nostra postura e quindi la po-
SIZIone
delle nostre ossa at traverso 1 azione sulla muscolatura. Le
ossa da sole infatti, non sono causa dei nostri malanni, come nor-
malmente si ritiene.
otazione int
erna
degli arti
La
catena posteriore, grande causa di deformazioni, ha poi dei
compli ci: i n;uscoli rotato ri inte rni degli arti, che agiscono in per-
fetta smtoflla con la muscolatura posteriore pur non facendone
p ~ r t e : e ~ s i
sono ~ e s p o n s a ? i l i della rotazione interna di spalle e
gmocchia. QuestI muscoli, come i pettorali per quanto riguarda
le spalle, e gli adduttori per le ginocchia, non fanno parte della
catena posteriore, ma agiscono di comune accordo con essa.
Nelle posture Mzires, per ritrovare l equilibrio muscolare
si
tiene conto perci anche delle compensazioni dei muscoli r o ~
tatori interni. Inutile per esempio allungare collo, schiena e gambe,
se nello stesso momento le spalle o le ginocchia ruotano all inter-
no. La nostra postura subirebbe una modificazione momentanea
per ritornare poi come prima.
a respirazione
L ori,ginalit di Mzires per quanto riguarda la respirazione
sta ? ~ l l f f e r m r ~ che essa non va appresa, ma liberata. Essa in-
fattI e poco ampIa e insufficiente perch il diaframma quasi
sempre bloccato nella fase inspiratoria. Poich l diaframma
si
l ~ g a
alle
v e r t e b r ~ l o m b a ~ i
sempre comunque a causa della ten-
s I O ~ e
d ~ I
muscolI postenori che esso trattenuto e impedisce al-
I
ana
dI entrare ma soprattutto
di
uscire liberamente. Questo,
a l u n ~ o andare, produce la deformazione della gabbia toracica,
perche e come se essa fosse una scatola che
si
deve adattare ad
un coperchio, costitui to dal diaframma, che tende a disporsi obli-
quamente.
8
Non
si
tratta dunque di imparare dei movimenti respiratori
particolari, ma di rilasciare la tensione d e l l ~ m ? s c o l ~ t u r a poste-
riore nel suo insieme, sempre durante l espIraZIOne,
n
modo da
sbloccare l diaframma. .
Espirare a fondo, a bocca aperta,
l solo ~ o ~ di a:vvIcmarsi
alla forma perfetta del torace e del ventre. DI
qUi
un I m p ~ r t a n -
tissimo caposaldo del metodo Mzires: la forma determma la
funzione e non viceversa.
a forma determina la funzione
Si crede spesso che
se
una persona non
in
grado di ~ o m p i e r e
un certo movimento (come pu essere appunto la
r e s p l r a Z l ? ~ ~
basti farglielo compiere pi volte fino a i ~ p a r a r l o . Per e z l ~ -
res invece se una persona non sa o non puo fare un c ~ r t o
:nOVI-
mento
perch la sua struttura non glielo permet te i l a s c I ~ n d ?
la tensione che costringe la persona a una postura rIgIda, S puo
dunque far cambiare la struttura corporea, e q u ~ s t o fa si
ch e
la
funzione venga recuperata. Se r i l a s ~ i a m o t e n s I ~ m e p o ~ t e r 1 ? r e
scomp aiono
le
gobbe, le
~ p e r l o : d o s I
le
aSImmetrIe degh
~ r t I
e
ci ci fa compiere dei mOVImentI che fmo a quel
~ o m e n t o Cl
sem-
bravano impossibili. La modificazione della cattIva forma, agen-
do sulla struttura, fa recuperare la f u n z i o ~ e perduta.
C
poi un interazione evidente di.questo tIpo anc?e per quanto
riguarda la digestione: agendo sul dIaframma e r e s t 1 t u e n ~ o al
race la forma corretta, si pu recuperare una buona funZIone dI-
gestiva.
Rilassare la muscolatura
posteriore
non
significa
solo rilassarsi
Rilasciare la muscolatura posteriore significa liberare i
u s ~ o -
li anteriori antagonisti e farli lavorare, quindi non un semplice
rilassarsi e liberare tensioni. .
.
ilassando un qualsiasi muscolo
p o s t e n o ~ e
p r o v o . c h ~ a m o l ac-
corciamento dell insieme dei nostri muscolI posterIOrI: dunque
29
I;i
lj :
-
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mentre
i
rilassiamo e
ci
allunghiamo dobbiamo tener conto del
nostro corpo in
tutto
il suo insieme, eliminando le possibili com
pensazioni .quali sono le contratture di altri muscoli posteriori,
le rotazioni interne degli arti, il blocco della respirazione.
Il rilassamento posteriore un lavoro durissimo e non una pra
tica rilassante, anche se pu esserci questo effetto rilassante, do-
vuto ad un migliore equilibrio muscolare ed energetico.
a
portata
delle
scoperte di Mzires
Le scoperte
di
Mzires, hanno portato ad un metodo, prati
cato quasi esclusivamente da fisioterapisti, che costituisce un'
e
norme rivoluzione nel campo dell' ortopedia. Con questo meto
do
si
pu arrivare a tratt are moltissimi tipi di patologie, alcune
delle quali sono considerate ancora incurabili, salvo intervenire
chirurgicamente: dalla comune lombalgia alla scliosi, passando
per artrosi, periartriti, alluci valgi, ginocchia vare, piedi piatti,
sciatiche, ernie ecc. Dato che non
si
capaci di guarire allora
si opera, dice Mzires.
Non
occorrono macchinari o attrezzature speciali: basta
1 oc
chio sapiente
di
chi pratica la fisioterapia mezirista.
Questo tipo
di
terapia purtroppo non molto diffusa. Accet
tarla e praticarla significa infatti mandare all'aria gli studi tradi
zionali e la visione dell'uomo su cui essi si basano. Essa inoltre
mal
si
accorda con la fretta e la frammentariet dei nostri meto
di terapeutici tradizionali. Sono necessarie inf atti sedute indivi
duali di almeno un'ora, con frequenza settimanale, per tempi
ab
b ~ t n z lunghi.
E una terapia che non fornisce stampelle o momentanei tam
ponamenti, ma cambiamento e guarigione. Quest'ultima spesso
non ammissibile n per le istituzioni sanitarie che finirebbero
per
non avere pi senso, n per i pazienti stessi che hanno spes
so bisogno delle loro malattie . Per tutti coloro che invece sono
disponibili
alla
guarigione, il metodo Mzires costituisce una via
d'uscita, che pu essere l'inizio di un percorso di crescita.
La terapia mezierista infatti concepisce una visione del corpo
3
assolutamente particolare per
il
nostro mondo occidentale: sia per
ch tiene conto dell' essere umano nella sua globalit, quindi si
collega ad un concetto olistico dell'uomo e della salute, sia per-
. ch prevede due sistemi contrapposti (la muscolatura anteriore
e quella posteriore) che interagiscono tra d i loro, in una dinami
ca simile a quella yin e yang della medicina cinese.
Forse non a caso Franoise Mzires nata in Vietnam pur
lavorando e appartenendo al mondo occidentale Grazie infatt i
alla scoperta della correlazione tra forma, struttura e funzione
ha saputo elaborare una terapia globale, pi simile a quelle orien
tali sintetiche e funzionali, che a quelle occidentali analitiche e
frammen tarie.
Un giorno, durante un seminario tenuto da Mzires, dopo tan
to sentir parlare di accorciamento posteriore, mi venne sponta
nea una domanda e gliela posi: Perch questo accorciamento po
steriore nella razza umana?. Mi rispose un po' seccata che l'a
veva gi spiegato e ricominci a spiegarmelo, ma io la interruppi
dicendole che le cause le avevo capite, quello che non capivo era
l
senso di tutto questo. Cio perch certe persone erano cos ac
corciate e altre no, e soprattutto perch gli uomini, in quanto
razz; , presentavano questa caratteris tica. Rispose che non cono
sceva il motivo, che gli uomini forse sono cos perch lavorano,
studiano. Oggi, per esempio, vo
tutti
siete stati per ore qui se
duti nella stessa posizione, un altro animale non l'avrebbe mai
fatto, perci ci si deforma . In effetti avevo cercato con la mia
domanda
di
farla parlare di qualche cosa di cui non ha mai volu
to interessarsi: la relazione tra muscoli ed emozioni. Mzires
molto semplicemente si definisce una meccanica, affermando
che le interessa principalmente ridare la forma perfetta alle per
sone che si presentano da lei:
se
poi questo produce anche uno
stato di benessere mentale, tanto meglio, ma cercare
le
corrispon
denze per lei utile come cercare di fabbricare l'aria fritta
31
I
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apitolo
L unit psicosomatica
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Nell uomo i pensieri si manifestano, devono manifestarsi
in
parole ed azioni. Per contro se alcuni dei nostri muscoli sono pe
rennemente cont ratti, non possiamo pi esprimerci con libert.
Partiamo dall affermazione di Mzires che, come abbiamo
vi-
sto, dice che la forma a condizionare la funzione e non vicever
sa. Arriviamo
cos
al nocciolo dell antiginnastica, la quale dopo
aver accolto la teoria e la pratica mezieriste, le ha elaborate in
esperienza diversa, nel corso della quale le persone hanno l op-
portunit di sperimentare la totalit corpo-mente. .
elazione
tr
muscoli e comportamento
Dicevamo dell uomo e dei suoi pensieri: aggiungiamo
le
emo
zioni e proviamo ad immedesimarci ..
Quando
lasciamo via libe
ra ad
un
pensiero o ad un emozione ci ritroviamo a compiere un
movimento, un azione conseguente. Se questo non avviene per
ch
in
qualche punto del nostro corpo questo fluire dell energia
mentale viene fermato. A questo scopo ci serviamo di qualche
muscolo che, anzich rendere
in
altra forma
l
nostro pensiero,
si contrae e resta contratto per impedire che
l
pensiero sia espresso
mediante un azione. Vorremmo correre ma stiamo fermi e le no
stre gambe, invece che lasciarci andare, ci frenano contraendosi.
Amiamo qualcuno, ma non lo manifestiamo;
l petto
e
l
torace
invece che assecondare i palpiti del nostro cuore si irrigidiscono
35
i
I
I
I
l
I
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per rinchiuderli. Siamo arrabbiati, ma nessuno se ne deve accor
gere; vogliamo parlare ma stiamo zitti, le nostre mascelle allora
si contraggono spasmodicamente per trattenere la rabbia e le pa
role.
In
pratica impegnamo la nostra forza per impedire al corpo
di
inscenare quello che la psiche ci comnica.
La
fatica
enorme
perch dobbiamo continuamente contrastare e mascherare il fluire
dell' energia mentale.
Il
blocco dell energia
Ll dove i
nostri
muscoli sono impegnati
in
questo sforzo, il
flusso dell' energia si interrompe e ci rende impacciati e bloccati
perch non possiamo pi utilizzare questi stessi muscoli per com
piere altro che questa resistenza. .
Thrse Bertherat paragona la muscolatura posteriore a una ti
gre,
un
animale feroce nascosto nel nostro corpo. Passiamo la no
stra
vita ad azzuffarci con lei diventando rigidi e sentendoci fre
nati nei nostri gesti, invece
di
fare amicizia accettando la nostra
muscolatura rispettandola.
T ornando ai muscoli, a furia di bloccarli, con traendoli peren
nemente, diventiamo rigidi e non siamo pi
in
grado di compie
re l percorso inverso. Non possiamo utilizzare la nostra musco
latura per fare dei movimenti armonici che ci diano un senso di
benessere psichico. Se
l
corpo infatti
tutto
impegnato a funge
re
da
gabbia
per
la mente,
non
riuscir
nemmeno
a percepire i
segnali che provengono dall' ambiente circostante.
Se camminiamo con gambe e piedi perennemente contratti,
come fossero
dei
trampoli, non riusciremo a percepire dal suolo,
1.
Lo
stesso tipo di meccanismo lo ritroviamo nella depressione. Quando
una persona depressa talmente, apatica, rinchiusa nel suo guscio che sem
bra
non avere energia. Se andiamo per a fondo del problema
ci
accorgiamo
che spesso questa apatia in realt una spossatezza, un'enorme stanchezza
che le proviene sempre da
un
conflitto in corso, Nello sforzo
di
tenere a fre
no qualcosa che non vuole accettare (per Thrse Bertherat la tigre ), la
persona non
ha
pi forza ed energie a disposizione per vivere .
36
n o s t r ~
p o t e n z i ~ l e
amico,
.le
informazioni che ci
permettono
di
,:olt.a n volta d adattare l nostro movimento per trovare l'equi
.hbno, usufruendo della forza e dell'energia del rimbalzo. Non
utilizzando questa energia di ritorno dobbiamo per forza spen
dere sempre e solo la nostra, senza mai ricaricarci.
cquisire consapevolezza
L'antiginnastica fornisce un metodo, l'acquisizione di consa
pevolezza, che
preliminare a qualsiasi attivit. un percorso
di conoscenza in cui riallacciamo i canali del corpo con quelli della
mente per rimetterli in comunicazione. Questo lavoro avviene
rilasciando le zone di tensione del corpo che sono situate soprat
t ~ t ~ ~ ~ u n o la ~ u s c o l a t u r a posteriore, dando alle persone la pos
slbilita di sentire quello che sta loro succedendo e lasciando che
esse comunichino le sensazioni
che
via via si presentano.
La strada per acquisire consapevolezza passa sicuramente at
traverso il riequilibrio della muscolatura, ma prosegue poi nel crea
re 1 ) spazio affinch la persona sia messa nella condizione
di
ascol
tarsi e sia stimolata a comunicare
di
volta
in volta
le sensazioni
e i mutamenti che intervengono.
Elaborando con l aiuto del terapeuta queste sensazioni, che
spesso derivano da emozioni e azioni trattenute vedendone le
c r r i s p o n ~ e z e
CO
i comportamenti che spesso s ~ n o stereotipa
ti,
meCCanICI,
pOSSIamo far sl che la mappa corpo-mente si ricom
ponga e che l'energia torni a fluire in tutte le direzioni.
ntiginnastica come preliminare
Nella mia pratica terapeutica
ho
visto come la consapevolezza
sia propedeutica a qualsiasi tipo
di
azione. Alcuni musicisti che
in
questi
anni hanno
partecipato ai miei gruppi mi hanno segna
lato che l armonia muscolare che avevano acquisito dava loro
oltre a una maggiore scioltezza nel produrre la musica, anche
minor bisogno
di
esercizio e allenamento.
7
i
I
I
I
i
I
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19/68
Anche chi fa dello sport, dopo qualche momento di smarri
mento, si accorge di possedere un corpo intelligente che non ha
bisogno di essere allenato o domato, e riesce ad acquisire una con
sapevolezza che gli permette di fare movimenti pi armoniosi e
con minor fatica.
Ecco perch anti-ginnastica: perch non vero che il movi
mento faccia bene incondizionatamente. Se non siamo in equili
brio nel nostro corpo-mente faremo a comando dei movimenti
incompleti, u tilizzando solo una parte dei muscoli, quelli pi forti
e contratti. Cosl, credendo di conquistare il benessere il nostro
squilibrio aumenta: la parte forte diventa sempre pi forte, quella
pi debole resta tale. Il lavoro muscolare, tanto salutare e piace
vole in condizioni di armonia con
se
stessi e con l'ambiente cir
costante, pu rivelarsi un nemico della salute se svolto in condi
zioni di stress e di tensione.
Non vogliamo condannare lo sport e la ginnastica ma segnala
re che qualsiasi esercizio fisico pu fare bene a patto che sia pra
ticato in modo consapevole, senza automatismo, senza separa
zione o allontanamento della mente e del corpo. Possiamo con
trarre i muscoli di cui abbiamo bisogno ma poi dobbiamo rila
sciarli quando non serve. Pi spesso invece ci deformiamo poi
ch non riusciamo a lasciare la tensione e ripetiamo all'infinito
lo stesso movimento. Senza rendercene conto, per esempio, cor
riamo con le spalle contratte, e la corsa invece che darci benesse
re accentua la nostra posizione di stress: le spalle, il trapezio
sem
pre pi contratti, 'il collo incassato, ildiaframma bloccato. Op
pure nuotiamo con il collo e la zona lombare sempre in tensione:
allora le curve della spina dorsale si accentuano sempre pi per
e ; 1111111
-
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o questo. conflitto, cercher di ritrovarsi nella stessa situazione
che ha VIssutO. La sua famiglia infatti,
per
quanto fonte di dolo
re, la sua prim,a ,esperienza af fettiva, o per lo meno la pi coin
volgente, perche e quella attraverso la quale si cresciuti. Quan
do allora questa persona s a r ~ prese con la scelta del partner
per costrUlre
una
nuova famIglIa, tender ad innamorarsi di chi
stesse caratteristic he del genitore, in modo da consentirgli
d ~ r l c r ~ a r e la stessa a t m ~ s f e r a ~ a m i l ~ r e . Finch non c la presa
dI COSCIenza del
m e ~ ~ a ~ I s m o
ft?che il conflitto non viene supe
r ~ t ? ,
p e r ~ ~ n a
sara
I r f 1 m e ~ I a b i l m e n t e
attratta
dallo stesso tipo
dllndividUl. N ~ l corpo a:rviene la stessa cosa: assumiamo la po
st;ura c.h.e C?nOscI.amo meglio perch, anche se si pu rivelare fonte
dI sqUlhbno o dI dolore, quella che ci ha aiutato a difenderci
a
e V l t a r ~
o a superare dolori, delusioni, paure.
Le reSIstenze che abbiamo nell abbandonarla sono le resisten
ze che la maggior parte delle persone ha quando deve separarsi
d.a qualcosa? qualcuno che, pur nel conflitto, stato loro vi
~ l n O per anm. ~ l a m o p o r t ~ t i istir:,tivamente a preferire quello che
e nostr.o p e r ~ h e lo c o n o s c I a m ~ gIa, e pensiamo che non possa esi
stere dI meglio. Per non cambIare,
pOI,
facciamo di tutto per man
ten.ere lo
s t a t ~ s - q ~ o
e. spesso siamo anche abilissimi a nascondere il nostro disaglQ dIetro a pretesti o ad alibi
dI
f
L 1 di erro.
a una professione avviene spessissimo in base a que-
sto crlteno, come vedremo anche in seguito Com f
. . unque aCCla-
mo un esempIO, torna?do agli avvocati: possibile che una per-
sona, che per sopraVVIvere ad una situazione familiare dolorosa
ha as.sunto una pastura di attacco, con petto in fuori, tenda poi a
s ~ e g l i e r e .u? a v o r ~ a ~ hoc, dove questo atteggiamento ben noto
SIa
p ~ a u s l b ~ e
.e
qUlndl possa essere inosservato. L aula del tribu
nale un l i ~ l
p e r f e t ~ o
e diven ta allora il luogo ideale per mante
nere il ~ r o p r t o atteggIamento stereotipato. T nostro avvocato pu
resta,re c o n ~ a p e v o l e per anni di questo meccanismo, fino a quan
do
SI
rendera
conto
che
il
suo, atteggiamento non
una scelta
h
2
.
Interessante, a questo proposito, l libro di Robin Norwood o
c e amano troppo
Edizioni Feltrinelli.
nne
40,
vantaggiosa ma una costrizione. una mashera che si porta die
tro in tut te le circostanze, anche in quelle in cui non utile, per
ch non pi necessario avere il controllo della situazione. La
vita sentimentale pu essere una di queste. Se egli non si lascer
andare, infatti, non potr n amare n essere amato e n e nascer
un conflitto. Aff iorer allora la sofferenza che tanto aveva cer
cato di evitare.
noto che ci sono anche persone che durante la vita non arri
vano mai veramente alla crisi, al dubbio, alla consapevolezza dei
propri meccanismi
di
difesa.
Ma
pagano comunque il prezzo del
la propria situazione di squilibrio perch vanno facilmente in
contro a seri problemi di salute. Non voglio per dare luogo a
fraintendimenti: non
che l atteggiamento difensivo sia sbaglia
to o dannoso di per s: lo diventa quando non alternato ad
un
opposto atteggiamento di rilasciamento. Il modello potrebbe es
sere quello di
un
guerriero nella foresta: s ta in tensione nel mo
mento del pericolo, ma poi si distende per recuperare le forze
per poter affrontare un altro pericolo.
Il.pensiero in azione
Assistendo a spettacoli teatrali quali quelli dell Odin Thatre
di Eugenio Barba o delle compagnie dirette da Peter Brook,
so
no stata conquistata dal fatto che gli attori si muovono, cantano
e parlano armoniosamente manifestando un flusso omogeneo di
movimenti in cui il testo, l azione, il se ntimento e il suono si cor
relano senza freni o separazioni. La loro presenza scenica cos
forte perch la rappresentazione stessa del pensiero in azione.
Un esempio chiarir meglio quello che voglio dire. Assistevo ad
uno
spettacolo costi tuito da un dialogo tra un
prete
e Dio.
Era
un monologo perch c era
un
unico protagonista. L attore era abi- ,
lissimo nel passare da un ruolo
all'
altro. Lo spettacolo era rap
presentato in
un
chiostro e ad
un
certo pun to mentre 1 attore stava
parlando nel ruolo di Dio
al
prete,
entr
un pipistrello che inco
minci a svolazzare al di sopra della scena e del pubblico. L atto
re fin il suo discorso e immediatamente cambi ruolo, divent
prete e, dopo aver indicato il pipistrello, disse a Dio: E adesso
41
I
i
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
21/68
se sei cosl bravo come dici di essere, fallo uscire . Poi come
Dio rispose: Non so se ci riesco Non c'era stato n e m m ~ n o un
attimo di interruzione o di imbarazzo, non solo perch
r
attore
un p:ofessionista di ,altissimo .livello, ma perch la sua rappre
sentazIone era un
tutt
uno con
l
tempo e lo spazio che stava
vi-
ven?o in que m o m e n t ~ . il, pipistrello usc dopo poco; egli disse
a
DIO:
GrazIe e contInuo senza che ci fosse mai statoun
cam-
biamento di tono o di ritmo
A ~ c h e
nel campo della musica, dal rock alla lirica, ci sono spet
tacolI che sembrano delle speculazioni intellettuali e altri in
cui
quello che
si
vede, si ode e le
emozioni
che vengono trasmesse
sono un tutto omogeneo. Guardando e ascoltando certi musici
sti o cantanti,
si
ha la percezione della musica che fluisce dallo
ro corpo allo strumento e dallo strumento a noi,
in
un'unica azio
ne.
Il
loro corpo si muove in armonia, la musica e la voce non
trovano intoppi nel loro fluire, la loro pastura non
rigida, il
collo e la nuca sono lunghi, le braccia sono libere, il petto e le
spalle sono mobili.
na reazione difensiva esemplare: l freddo.
Per
capire meglio come l nostro corpo si comporti in modo
stereotipato di fronte auna situazione di sforzo o di stress e irri
gidisca elettivamente le zone pi rigide per proteggere quelle pi
deb?li , vi .far un esempio banale e semplice: l freddo. Quando
a ;>bIamo freddo, come quando subiamo un'aggressione, ci difen
d l a ~ o ~ s s u m ~ n d o
varie posizioni. Per esempio
ci
sfreghiamo le
m a n ~
o
l I ~ C r O C l a m o
le braccia.
Ho
notato per che ognuno di noi
reagIsce In modo del tutto personale. Possiamo trovare chi alza
le spalle, chi stringe i denti, chi si rannicchia, chi invecesi mette
a
~ a r e
u ~ a corsetta. A ognuno questa reazione sembra semprela
plU
.ovvia e
n a ~ u r a l e
Se osserviamo meglio invece vediamo che
ogm persona rISponde al freddo come a qualsiasi altra aggressio-
3. Lo spettacolo era Il mare in tasca di e con Csar Brie.
42
I
ne, irrigidendo e bloccando i muscoli gi contratti e forti, atti
vando cio comportamenti stereotipati. Se siamo presi alla sprov
vista e ci dobbiamo difendere useremo
i
comportamenti che ci
sono pi familiari. Tendiamo a metterci nelle posizioni che co
nosciamo meglio e che ci fanno sentire pi al sicuro. Come nel
caso del freddo, anche in
tutte
le altre situazioni
in
cui
si
presen
ta, la tensione pu avereuna sua utilit, quella di proteggerei da
qualche cosa che noi avvertiamo come pericoloso. Pu anche non
essere pi un pericolo, ma pu esserlo statoun tempo, quando
eravamo pi piccoli e indifesi. Resta
l
fatto che
come se per
noi suonasse un campanello d'allarme e finch non ne prendia
mo coscienza, continuiamo a comportarci nella maniera che co
nosciamo meglio e che ci ha permesso o di evitare o di non senti
re
l
pericolo.
L util it della tensione
importante che ogni persona possa sperimentare che ogni
tensione ha una sua utilit. Invece di c ombatterla come qualche
di estraneo da s, ognuno pu invece accoglierla e mettersi
in contatto con essa. Fa parte di noi, della nostra storia, della
nostra vita.
Se
riusciamo a collegarla a certi comportamenti e
si-
tuazioni che ei si presentano, possiamo anche coglierne le corri
spondenze, non tanto per r i ~ ~ r c o r r ~ r e
n o ~ t r a
~ t o r i a e risalire
magari alla causa, ma per venhcare n pIeno l eqUIvalenza corpo:
mente e pre nderne coscienza, per poi
a ~ b a ~ d . o n a r e
quello.che e
diventato un vecchio comportamento npetItlvo e stereotIpato,
che non ci sta pi bene, come un vestito diventato troppo stret
to.
In
questo modo la persona, m e t ~ e n d o s i in c o n t a t ~ o con una
parte di s, pu comprendere e spenment a;e la proprIa
e r ~ o n ~ -
le ed esclusiva relazione corpo-psiche. Va ncordato che l obIettI
vo del nostro lavoro non
quello di eliminare tensioni e rigidit
muscolari come fossero nemici da abbattere.
Un
tale programma
comporterebbe dei pericoli, perch, come abbi.amo visto, ten
sioni fanno pa rte di noi, sono u na nos tra creaZIOne e, cheSIa ve
ro o no, ci proteggono.
Se
le perdessimo senza nemmeno render-
43
.
.: :
o : I
I
i
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
22/68
cene conto, senza che sia avvenuto un processo di cambiamento
cosciente e i assimilazione del nuovo modo di essere, potrebbe
essere traumatico perch ci ritroveremmo certo senza tensioni
e dolori, ma anche senza protezione.
Dobbiamo quindi far sl che ogni persona sia capace di accet
tare e rispettare la propria rigidit o la propria tensione, perch
lei che la produce e ne ha un tornaconto, un utilit nell econo
mia e nell equilibrio personali. Eventualmente si pu cercare di
allentare la tensione per ascoltare che cosa racchiude. Si pu
af-
finare l ascolto e mettersi in contatto con se stessi e sentire che
cosa succede. Allora magari
possibile scoprire che non
pi
necessaria la tensione e la si pu abbanqonare, assieme al com
portamento corrispondente, per vivere pienamente e manifesta
re il proprio essere nel mondo in tutte
le
direzioni.
- ..
,
apitolo
La riappropriazione della salute
nella sua globalit
.
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
23/68
Affinare l ascolto di s :
L antiginnastica, come altre terapie corporee, tende ad affi
nare l ascolto di s attraverso i p r o p r ~ sensi. Questa importante
funzione, che si sperimenta in un primo tempo sul piano musco
lare, porta a disimparare le cattive abitudini ed a rispettare il pro
prio corpo.
Se
una persona impara ad affinare le proprie perce
i o n i ed a rendere pi viva l attenzione, sar pi disponibile ad
accogliere i messaggi che provengono dall interno, imparando a
non ignorarli,
ma al
contrario a dare l importanza e lo spazio che
meritano. Eviter cos1 di lasciare che segnali, a lungo trascura
ti,
si
amplifichino sino a tramutarsi in malattia. Perch la malat
tia si presenta allora come un accidente inaspettato e inspiega- .
bile, rispetto al quale
non si
dispone
di
un autonoma capacit di
comprensione e reazione. L ascolto v a esercitato, a ltrimenti ten
de gradualmente a diminuire e, quindi, a necessitare dimessaggi
sempre pi potenti. . .
La scienza medica uHiciare non ci educa a porre in relazione .
certi segnali allo stato di salute o di malattia. n genere
si
atten
de che il sintomo si trasformi in una patologia definitiva e loca
lizzata, che diventa l oggetto specifico della terapia.
Vediamo di proporre
q u ~ c h e
esempio, come l valgismo del-
l alluce, volgarmente chiamato
la
cipolla. Si tratta di una
de-
formazione dell articolazione metatarsica dell alluce, dovuta a pro
cessi di accorciamento della muscolatura posteriore. Il fenome-
47
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
24/68
no
oggetto di
intervento solo quando diviene
talmente
invali
dante,
da non poter
pi
essere trascurato. L'intervento consiste
nell' asportaz ione della parte ossea calcificata. In realt si potrebbe
intervenire prima che la gravit del fenomeno
renda
obbligato
l'
intervento
chirurgico.
Una
terapia orientata a conseguire un rie
quilibrio muscolare, se attuata per tempo, pu scongiurare un cos
traumatico intervento.
Un altro esempio comune quello del mal di testa, sporadico
o periodico, Le cause sono spesso: tensioni muscolari, squilibri
ormonali, intossicazione
di
organi, come i reni,
l
fegato, la cisti
fellea, l'intestino, La terapia proposta dalla nostra medicina uf
ficiale inesistente. Le persone non hanno altra scelta che con
sumare analgesici, i quali non fanno che peggiorare l'int
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
25/68
dotto al minimo, perch il medico, per rassicurare se stesso, ten-
de ad usare macchinari sofisticati che lo sostituiscono ed ai quali
egli a sua volta delega il problema della salute del suo paziente.
Cos1
facendo il medico perde la capacit di osservare la persona
nel suo insieme. Disimparando a guardare sapr vedere sempre
meno e perder anch'egli la fiducia in se stesso. Nessun macchi-
nario pu sostituire la capacit umana di guardare il tutto. Assi-
stiamo invece ad
una
proliferazione di tes ts, esami e misurazio-
ni, come
se
nella
quantit
e nella precisione di rilevazioni fram-
mentarie e specialistiche potessimo trovare un sostituto alla
sag-
gia visione intuitiva e sintetica dell'insieme.
Ma perch cosi difficile assumersi la responsabilit di se stessi
e della propria salute? Perch molto difficile ascoltarsi. Il non
ascolto fa sl che si attutisca la sensibilit ai segnali. La soglia del-
la percezione
si
alza. La persona si indurisce. Per certi versi ac-
quisisce il vantaggio di elevare la soglia del dolore. Per contro
si accorge di un
fattore
di sofferenza solo quando questo ha pro-
dotto forme patologiche gravi.
Sul piano sociale questa propensione individuale ha compor-
tato la formazione di istituzioni che sono in grado di far fronte
momentaneamente alle ricbieste di aiuto, di protezione, di rassi-
urazione, di compagnia. E comodo affidarsi a chi dimostra
co-
noscenze superiori alle nostre, per facile sprofondare nella per-
dita di consapevolezza che fa
s
che malattia, nascita e morte sia-
no eventi sempre pi estranei a noi, alla nostra comprensione,
e quindi lontani ed inafferrabili.
D'altronde l a nos tra societ industriale impone ritmi serratis-
simi. L'uomo non ha materialmente il tempo di fermarsi per ba-
dare a se stesso, perch spinto sempre pi a lavorare e a pro-
durre per poter consumare. Il tempo della cura, cos1 necessario
alla salute e alla sopravvivenza, non previsto. La malattia vi-
sta come qualcosa
di
estraneo all'individuo, una specie di fasti-
dioso imprevisto, completamente inutile, ed perci da scongiu-
rare. Per questo ci si orienta sempre pi verso una politica cosid-
detta di prevenzione. Cannonate di antibiotici sparate a bambi-
ni sani contro innocue influenze, vaccinazioni a tappeto, esami
clinici, radiografie.
50
L'obiet tivo quello di stroncare il male al suo insorgere, me-
glio, ancora prima che si manifesti. Questa strategia viene attua-
ta con strumenti e procedimenti che producono esiti contrari a
quelli sperati: non
si
muore pi di TBC o di infezione; peccato
per che si muoia di .cancro e di AIDS.
Nella nostra societ dai ritmi forsennati ammalarsi non
visto, potrebbe distoglierci dal p r ~ d u r r e ecco allora che la ma-
lattia diventa
un
tab. :Analogamente
un
tab la morte nel mo-
mento in cui essa rappresenta la possibilit di sottrarsi
al
potere
di un sistema di produzione, fondato sulla reificazionee l'alie-
nazione del lavoro llmano.
alattia salute
Ammalarsi invec'e, se vissuto consapevolmente, costitpisce un
momento di riflessione e di crescita per ogni persona. E l'occa-
sione per risanarsi, ed
un
percorso di apprendimento. La salu-
te non assenza di malattia, ma equilibrio dinamico tra malat-
risanamento. Ammalarsi fa parte della vita.
Ogni inverno
mi
trovo a constatare come molte persone, quan-
do
si
trovano alle prese con le classiche m l ~ t t i e da raffredda-
mento, siano incapaci di darsi il tempo necessario alla cura e alla
guarigione. Molto spesso sono orgogliose di dire che non sono .
capaci di starsene a letto con l'influenza,
l
mal di gola o il r a f ~
freddore.
Si sentono forti e dinamiche e pensano che stare acasa amma-
lati sia inutile e improdut tivo. Non badano poi al fatto che 'in-
fluenza, invece che scomparire, si ripresenta anche due o tre volte
durante lo stesso inverno, o compaiono al suo posto altri sintomi
come stanchezza, stress, depressione.
L'inverno la stagione dell'ibernazione e del letargo,
la
natu-
ra a riposo. Un tempo
l
contadino in questo periodo si riposa-
va, mentre paradossalmente in estate, stagione in cui noi siamo
soliti riposarci andando in vacanza, egli era nel pieno dell'attivi-
t, in accordo con tutto il resto della natura. Anche se ora l'uo-
mo organizzato diversamente, questo non vuoI dire che. non
51
i:.
i
I
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
26/68
senta pi l'influenza dei cicli biologici stagionali: in inverno ten
ad
~ v ~ r e
pi ~ i s o g n o dormire e di riposarsi, di isolarsi e
dI n U ~ : I r s l . Non SI tra tta dI.camb are le nostre abi tudini o di pas
sare l mverno a letto , ma dI consIderare le malattie da raffredda
mento come un'occasione per realizzare queste necessit vitali.
Ignorarle
stroncarle con i medicinali pu essere molto perico
loso p e r ~ h e a lungo andare pu far crescere questo bisogno di
letargo
fmo a provocare malattie pi gravi o la depressione.
vano pensare
c?e
ci si pu
r i ~ o s a r e
in un altra stagione:
si
pu
farlo,
Ila
non rItroveremo malIa stessa qualit del riposo inver
nale. E come quando si dorme di giorno invece che di notte.
La malattia, in quanto espressione di una situazione di con
flitto
n o n . r i s o l t ~
o di un'aggressione non respinta (pi in genera
le e.spresslone dI un momento di crisi psico-fisica), va accettata
e
VIssuta
come l'occasione per una riflessione su
se
stessi e sul
proprio destino. .
Ri.muovere la malattia significa perdere la preziosa possibilit
del tlsanamento, che consiste nel prendere contatto con la realt
per crescere e fortificarsi.
. Un e fettivo pr?cesso di risanamento coincide con l'acquisi
ZIOne
dI
una
~ g g l o r e
conoscenza degli elementi che hanno pro
dotto la malattIa . u ~ s t o co.nsente a ~ a p.ersona di cambiare per
non rIprodurre plU glI stessI meccamsmi patogeni.
aola
un esempio di processo di risanamento
. una donna
a ~ t a
e? elegante. Mi appare un po' austera, non
sorrIde. E molto mfelice a causa del suo matrimonio. Sembra es
se:e ~ m p r i g i o n a t a in una gabbia d'oro che disprezza e odia, co-
stitUIta dal matrimonio con un uomo professionalmente arrivato
e da un ambiente sociale che vede corrotto e disumano.
Arriva da me inviata da una mia paziente, sua amica,
la
quale
sl?e,ra
che, c0D: la c u s ~ di affr.ontare dei problemi di dolori e rigi
dita muscolarI, SI deCIda ad affrontare altri nodi della sua vita
La iscrivo
in un
gruppo e Paola sembra trovare a sprazzi
u?
s o r r ~ s o
ora
un
po' di colore e di vitalit, alternati a momenti
dI apatIa e depressione. . .
52
Poi, per un mese, non la vedo e non la sento: scompare. Quando
mi richiama mi dice che ha sublto una mastectomia.
Rimango sconvolta.
Il giorno seguente la vedo e le parlo in privato. Le chiedo cosa
sia successo.
Mi
dice che era da tempo che sentiva che
q u a l c o s ~
non quadrava. Si era fatta visi tare dal medico e poi dal gineco
logo. Aveva scoperto un piccolo nodulo al seno che si era subito
rivelato
un
tumore maligno. Di qui, operazione, chemioterapia,
vacanze per ritemprarsi.
Invece di consolarla o confortarla le comunico quello che sen
to: un grande freddo. Paola allora si apre e piange consapevole
che non pu trovare calore se continua a trattare se stessa e gli
altri con freddezza.
Dopo qualche tempo si decide finalmente a chiedere aiuto: non
vuole pi fare la.chemioterapia perch la fa stare troppo male
e, dice: Non sono pi disposta a soffrire cosi. Le parlo, per
l verit senza troppa speranza di riuscire a coinvolgerla, di una
clinica svizzera dove curano i malati di cancro con metodi natu
filli e medicina omeopatica. Paola scompare un altra volta: i n se-
guito mi avverte che stata
in
questa clinica, ha fatto le cure
ed ora continua a praticare l'euritmia, un 'atti vit corporea basa
ta sulla filosofia steineriana, la stessa su cui si basano le cure del
la clinica svizzera.
La incontro casualmente in vacanza due anni dopo, sorriden
te e serena. Mi ringrazia per l consiglio che le
ho
dato. La sua
vita,
mi
dice, cambiata profondamente.
Ha
trovato pace, sere
nit. Ora lavora, ha aperto una galleria
d arte, un
sogno che
si
portava dentro senza mai riuscire a trovare le energie positive
per metterlo in pratica.
Ricevo periodicamente gli inviti alle mostre che
si
tengono nell.a
sua galleria e ogni volta mi ritrovo commossa.
Penso che per lei la volont di cambiamento fosse iniziata gi
nel momento in cui era venuta ad iscriversi al gruppo
di
antigin
nastica e sia proseguita acquisendo maggiore consapevolezza e
contatto con s stessa, cosa che
ha
fatto s che campanelli d'al
larme della malattia siano stati sentiti molto precocemente, tan
to da accorgersi del male al suo primo insorgere. La malattia
53
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
27/68
stata poi uno strumento di crescita, maturazione e cambiamento
che ha coinvolto la sua vita anche negli aspetti pi profondi.
Salute e assenza di malattia
Non dobbiamo fare confusione tra salute e assenza di malat
tia. Spesso si crede che le due cose coincidano.
In
realt l'assen
za
di ~ a l a t t i a una chimera.
come immaginare un mondo di
solo
~ 1 0 r n o
senza notte, di nascite senza morti, di sorrisi senza
rabbIe.
Viceversa,' abbiamo gi detto come la salute consista nella ca-
pacit
i
o v i m e ~ t o e cambiamento, nel procedere attraver
so stati dI malattIa e
dI
guarigione.
cultura o m i n a n t e si
? a s ~ su
di uno schema di ragionamen
to dI q u ~ s t o tIpo: la malattIa VIene considerata come un elemen
to negatIVo, da mettere fuori per poter essere combattuto
e
< ~ d e b e l l a t o ,
come fosse qualcosa di esterno e diverso da
s
. E talmente difficile ammettere e riconoscere l'esistenza d e n ~
t ~ ~ di s, di . sentimenti o elementi negativi, che pi f a c i l ~ e n t e
.
S
e.
propensI a
~ o n s i d e r a r l i
a noi estranei, isolandoli e scinden
.doh d a ~ a p r p ~ I a persona. Questo processo, detto schizofrenico
paranolde ne1linguaggio psicologico, sta alla base di tutta la cul
tura medica dominante.
Una .volta.
~ c ~ s c r i t t o l
male,
si
POSSO?O seguire due tipi di
p r o c e ~ h m e n t I , attI a debellarlo. Il prImo S attua successivamen
te ~ l f l s o ~ g ~ r e de male ed costituito dalla soppressione siste
n:atlca del SIr;ttoml. Un caso tipico, oltre a quelli citati all'inizio
dI
qu.esto capItolo,
quello della cura della sciatica e del l' ernia
del
dIsco, cosi come viene praticata dalla nostra medicina ufficiale.
Il secondo procedimento
si
attua invece preventiva mente e
si
propone di impedire l'insorgere del male, come avviene nel caso
della vaccinazione di massa .obbligatoria.
54
Intervento a posteriori: l ernia del disco
Una persona ha i sintomi della sciatica: una .gamba dolente
a partire dal gluteo e dall'alto della coscia, fino alla punta del
piede. Si dice comunemente che la causa l nervo sciatico in
fiammato e si prescrivono anti-infiammatori e analgesici locali
o per bocca. A breve termine
si
ottiene un effetto calmante, ma
i farmaci di per s intossicano l'organismo e possono anche
au-
mentare l'infiammazione.
Questa patologia pu essere esaminata da un pi ampio punto
di vista. Nella maggior parte dei casi chi soffre di sciatica pre
senta anche o una rotazione dell'ultima vertebra lombare o uno
schiacciamento della medesima vertebra sulla prima sacrale.
Dato che il nervo sciatico passa proprio tra queste due verte
bre,
se
proviamo ad allentare la tensione della muscolatura
po-
steriore, che
il fattore determinante i fenomeni di rotazione
o di schiacciamento, vedremo che le vertebre ritroveranno la lo-
ro giusta distanza ed il nervo sciatico ne otterr beneficio.
Per ottenere questo risultato abbiamo avuto bisogno solo di
v e d e r e la persona tutta intera e di agire s n
un
esteso insie
me
di fattori, e non solo
su
quelli d irettamente collegati
al
sin
tomo.
Per questa via possibile ottenere una soluzione pi stabile
del problema. Infatti soltanto i paraocchi ci portano ad infierire
con farmaci chimici sul povero nervo sciatico, il quale, costretto
tra le
due vertebre, continua ad essere sempre pi i n f i ~ m m a t o
ed in pi intossicato.
Pochi per sanno di dover allentare la muscolatura posteriore,
perci continuano ad irrigidirla.
Le
vertebre vengono lasciate nella condizione di avvicinarsi
ancora di pi fino a far fuoriuscire
l
disco intervertebrale, nello
stesso punto in cui
si
presentava lo schiaccia mento o in un altro.
Dopo la sciatica dunque la volta dell'ernia del disco. A que
sto punto, sempre se non si interviene con un riequilibrio mu-
scolare, c' l'operazione chirurgica, che consiste nell'ablazione
del disco. .
Un vero trionfo per l medico che crede di estirpare la causa
55
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
28/68
di
t a n t ~
sofferenza, Una vera atrocit per il paziente che speri
mentera:
1) Un taglio i ~ e s s u t i e terminazioni nervose e quindi un'inter
ruzIone dI cIrcolazione sanguigna, energetica e nervosa La
par,te rester ~ ~ m p r e pi isolata dal resto del corpo e quindi
~ a r a s e m p ~ e pIU ~ o g g e t t a a riammalarsi. Se noi pensiamo che
m
~ e n e r e
il taglIo viene fatto nella zona lombare vici n '
r e n ~
ed alla
v ~ s ~ i c a ,
ancora peggio, perch dal p ~ n t o
df
s ~ a
ella
m : ~ I c I , n a ~ 1 O e s e ,
a sciatica,
si
accompagna proprio
a
, ~ n o
squilI,bno dI questI due mendiani,
2)
pn
1 O ~ o s s i c a z i o n e , dovuta
agIi
anestetici ed ai calmanti, la qua
e
S n p e r c u ~ t e
oltre al resto, anche sui nervi e quindi anch
su nervo SClatlco, e
3) Un m i g 1 i o r a l l e ~ to, c ~ e pu durare su per gi da qualche me
un palO dI an01, segUito quasi invariabilmente da una
r I , c ~ u ~ a : un a l ~ r o disco in genere fuoriesce, dato che le con
IZlOO1 generalI non sono mutate,
4)
~ ~
g e n e r ~ l e a ~ ~ a s s a m e n t o delle difese immunitarie, dovuto
~ ~ m a c l e
~ ~ t ~ r v e n t o
,chirurgico, Questo accresce ancor
dI
plU
la posslbihta della ncomparsa dei sintomi dell . ' ,
ca dato che
, , d
a
SCIatl-
" , essa e gla l
per
s un segno di depressione immu01tana.
-
Intervento a priori: le vaccinazioni
Pu sembrare u n ' e r e ~ i a criticare oggi le vaccinazioni di mas
chI
s e l l b r a n ~
~ v e r
,rIsolto problemi gravi come il diffondersi
I ma a.ttle q ~ a h .
v ~ l O l o ,
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poliomielite,
la difterite ecc
VaccInare sIg01ftca 100culare element i microbicl' . l
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b enua a ~ d e r 'provocare una leggera malattia in generale
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1
M. Deotto Salimei
C u ~ ' " na l . .
SA
VAI. ' ,.. .tlra t per steropostttvit e
AIDS,
Edizioni
56
I
Il problema che la stimolazione dei processi immunitari pu
essere pericolosa e ancora molte cose devono essere scoperte in
questo campo.
Le reazioni alle sostanze inoculate
non
sempre sono protetti
ve; in un numero di casi disgraziatamente troppo alto, esse sono
nocive: provocano lesioni cellulari e tessutali che si manifestano
nell' organismo per tutto il tempo in cui la sostanza estranea vi
petmane. ,
E noto purtroppo che molto spesso si verificano, in seguito
alle vaccinazioni, casi di meningite, sclerosi a placche, polinevri
ti, psoriasi, herpes e addirittur a le stesse malattie cont ro le quali
si voleva vaccinare. Non esistono statistiche ufficiali a questo ri
guardo, perch non si vuole mettere in relazione la vaccinazione
con l verificarsi della malattia, ma esistono associazioni di me
dici e genitori o pazienti, che cercano
di
sensibilizzare l'opinio
ne pubblica diffo'ndendo statistiche e casi verificatisi.
Un
altra osservazione paradossale
questa: se guardiamo at
tentamente
le statistiche ufficiali ci rendiamo
conto
che le varie
i d e m i e
sono regredite sia nei paesi
-
7/25/2019 Il Corpo Ritrovato Antonella Fracasso
29/68
Cantone dt Ginevra
Cantone
di
Vaud
vaccinato)
non vacclnalo)
dal
1932
al
1114
dal 1932 1 1 9 ~ 0
\
\
\ 13
\
100
\