Divario tra nord e sud Italia, i dati Svimez 2014

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PRINCIPALI ANDAMENTI ECONOMICI E SOCIALI dal Rapporto SVIMEZ 2014 sull'economia del Mezzogiorno dati Calabria presentati da A.Giannola e G.Soriero Seminario UNICZ 19 novembre 2014

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I dati del rapporto Svimez 2014 esposti dal prof. Giannola, presidente Svimez, e da Giuseppe Soriero, autore del libro "Sud: vent'anni di solitudine"

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PRINCIPALI ANDAMENTI ECONOMICI E SOCIALI dal Rapporto SVIMEZ 2014 sull'economia del Mezzogiorno

dati Calabria presentati da A.Giannola e G.Soriero

Seminario UNICZ 19 novembre 2014

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Fig. 1. Tassi di crescita annuali e cumulati del prodotto in termini reali (%) (a)

(a) Calcolati su valori concatenati – anno di riferimento 2005

L’ECONOMIA ITALIANA ANCORA IN DIFFICOLTÀ: SI ALLARGA LA FORBICE CON L’EUROPA

Paesi 2008-2009

2010-2011

2012 2013 2008-2013

2001-2013

Mezzogiorno -6,5 -0,9 -3,2 -3,5 -13,3 -7,2

Centro-Nord -6,6 3,2 -2,1 -1,4 -7,0 2,0

Italia -6,6 2,2 -2,4 -1,9 -8,5 -0,2

Calabria -6,2 -0,7 -2,1 -5,0 -13,3 -7,7

Unione Europea (27 paesi) -4,1 3,7 -0,4 0,1 -0,9 16,1

Area dell'euro (17 paesi) -4,1 3,6 -0,7 -0,4 -1,7 12,6

Area non Euro 0,1 5,2 0,6 1,1 7,1 48,2

Germania -4,1 7,5 0,7 0,4 4,2 15,0

Spagna -3,0 -0,2 -1,6 -1,2 -5,9 19,0

Francia -3,2 3,8 0,0 0,2 0,7 14,3

Grecia -3,3 -11,7 -7,0 -3,9 -23,7 1,6

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Fig. 2. Prodotto Interno Lordo (variazioni % annue e cumulate) (a)

Ripartizioni 2012 20132008-2013

2001-2013

Mezzogiorno -3,2 -3,5 -13,3 -7,2

Centro-Nord -2,1 -1,4 -7,0 2,0

- Nord-Ovest -2,3 -1,2 -6,3 1,4

- Nord-Est -2,2 -2,1 -8,4 0,3

- Centro -1,9 -0,8 -6,5 5,0

Italia -2,4 -1,9 -8,5 -0,2

Calabria -2,1 -5,0 -13,3 -7,7

(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2005

2013: LA RECESSIONE, IN ATTENUAZIONE NEL CENTRO-NORD, SI ACCENTUA AL SUD

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Fig. 3. Variazioni % del valore aggiunto per settore e ripartizione (a)

Settori di attività Mezzogiorno Calabria Centro-Nord

2008-2013 (cumulata)

Agricoltura, silv. e pesca -8,8 -28,6 -2,1

Industria in senso stretto -24,7 -22,7 -15,3

Costruzioni -35,3 -32,5 -23,8

Servizi -7,7 -7,3 -2,5

Totale economia -12,1 -11,6 -6,7

(a) Calcolati su valori concatenati – Anno di riferimento 2005

LA CADUTA NELLA CRISI NON RISPARMIA AL SUD NESSUN SETTORE

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Fig. 4. Variazione del PIL nelle regioni meridionali (tassi medi annui e cumulati di variazione %) (a)

Regioni 2012 20132001-2007

2008-2013

Abruzzo -2,7 -1,8 5,5 -7,3

Molise -1,8 -3,2 7,9 -16,5

Campania -2,0 -2,1 8,5 -13,0

Puglia -2,9 -5,6 3,9 -14,3

Basilicata -3,7 -6,1 3,4 -16,3

Calabria -2,1 -5,0 6,5 -13,3Sicilia -4,8 -2,7 9,3 -14,6

Sardegna -4,3 -4,4 7,7 -13,0

Mezzogiorno -3,2 -3,5 7,1 -13,3

Centro - Nord -2,1 -1,4 9,7 -7,0

- Nord-Ovest -2,3 -1,2 8,3 -6,3

- Nord-Est -2,2 -2,1 9,5 -8,4

- Centro -1,9 -0,8 12,3 -6,5

Italia -2,4 -1,9 9,1 -8,5

(a) Calcolati su valori concatenati – Anno di riferimento 2005

2013: LA CRISI, IN ATTENUAZIONE NELLA MAGGIOR PARTE DELLE REGIONI DEL CENTRO-NORD, RESTA INTENSA IN TUTTE

LE REGIONI DEL SUD

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2008 - 2013- 67.739 in Calabria

-582.868al SUD(-9,0%)

-401.566al NORD

(-2,4%)

26,3% occupati59,2% perdite

73,7% occupati40,8% perdite

Fig. 5. EMERGENZA LAVORO: PERSI AL SUD QUASI 600 MILA POSTI DI LAVORO

IL MERCATO DEL LAVORO “EPICENTRO” DELLA CRISI AL SUD

-67.739 in Calabria-(-11,4%)

2,4% occupati

6,9% perdite

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Mezzogiorno Centro-Nord Calabria

15-34 anni -582,1 mila(-29,3%)

-1.221,2 mila(-23,8%)

-51,6 mila(-29,4%)

35 anni e oltre-0,8 mila(0,0%)

+819,6 mila(+6,9%)

-16,2 mila(-3,9%)

Totale-582,9 mila(-9,0%)

-401,6 mila(-2,4%)

-67,7 mila(-11,4%)

Fig. 6. Occupazione per classi di età: variazioni 2008-2013

NELLA CRISI È IL LAVORO DEI GIOVANI A SOCCOMBERE

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Fig. 7. Tasso di occupazione 15-34 anni

Ripartizioni2008 2013

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Mezzogiorno 45,5 26,2 35,9 33,4 21,6 27,6

Centro-Nord 66,3 53,0 59,7 53,1 43,0 48,1

Italia 58,2 42,4 50,4 45,5 34,7 40,2

Calabria 40,8 24,1 32,5 30,7 18,8 24,9

Media UE a 27 (2012) 64,0 53,6 58,9 59,0 50,9 55,0

AL LAVORO SOLO UN GIOVANE MERIDIONALE SU QUATTRO

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Fig. 8. Graduatoria delle 272 regioni europee (NUTS2) in base al tasso di attività (15-64 anni) nel 2013

Regioni NUTS 2Tasso di attività

femminilePosizione Regioni NUTS 2

Tasso di attività

femminilePosizione

Åland (Finlandia) 83,2 1 Malta 50,2 264

Stockholm (Svezia) 81,3 2 Sud-Est (Romania) 48,4 265

Västsverige (Svezia) 79,7 3 Abruzzo 50,2 263

Utrecht (Olanda) 78,8 4 Sardegna 47,9 266

Emilia-Romagna 66,1 156 Molise 45,6 267

UE 28 66 Basilicata 42,1 268

Lombardia 62,8 189 Puglia 38,6 269

Piemonte 62,7 191 Calabria 37,7 270

Toscana 62,7 192 Campania 37,3 271

Marche 61,4 205 Sicilia 35,3 272

LE REGIONI MERIDIONALI: LE ULTIME IN EUROPA PER PARTECIPAZIONE FEMMINILE

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Fig. 9. Distribuzione percentuale delle famiglie per quintili di reddito famigliare – Anno 2012

UN TERZO DELLE FAMIGLIE DEL SUD NELLA FASCIA PIÙ POVERA

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Fig. 10. Individui a rischio di povertà per Regioni - Anno 2012 (in % popolazione residente)

TRE VOLTE MAGGIORE NEL SUD IL RISCHIO DI POVERTÀ RISPETTO AL CENTRO-NORD

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Fig. 11. Quota % del valore aggiunto dell’industria in senso stretto sul valore aggiunto totale (a)

(a) Calcolata su valori concatenati – anno di riferimento 2005

Regioni 2007 2013

Abruzzo 26,2 21,8Molise 18,4 17,1Campania 12,7 11,6Puglia 15,7 13,3Basilicata 17,5 14,5Calabria 8,7 7,6Sicilia 10,6 8,2Sardegna 13,0 11,2

Mezzogiorno 13,7 11,8Centro - Nord 22,8 20,7 - Nord-Ovest 25,6 23,3 - Nord-Est 25,7 23,7 - Centro 15,7 13,9Italia 20,8 18,8

CONTINUA IL RIDIMENSIONAMENTO DELLA BASE INDUSTRIALE DEL SUD