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Alcalinizzano i tessuti, alzano le difese immunitarie, hanno azione chelante, rallentano l'invecchiamento cellulare grazie all'alto contenuto di sostanze antiossidanti. Hanno azione preventiva su ogni tipo di patologia e migliorano l'umore. Ci sono inoltre moltissime applicazioni per la pulizia della casa e dell'ambiente, nutrono la terra e la depurano. Il loro impiego puo' essere fatto a tutto tondo per ogni aspetto della nostra vita e quotidianità.

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Alcalinizzano i tessuti, alzano le difese immunitarie,hanno azione chelante, rallentano l'invecchiamentocellulare grazie all'alto contenuto di sostanzeantiossidanti. Hanno azione preventiva su ogni tipo dipatologia e migliorano l'umore. Ci sono inoltremoltissime applicazioni per la pulizia della casa edell'ambiente, nutrono la terra e la depurano. Il loroimpiego puo' essere fatto a tutto tondo per ogni aspettodella nostra vita e quotidianità.

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MicrorganismiMarinella Galletti

Di Stefano Abbruzzese, Giovedì 10 aprile 2014 alle ore 10.38L’UOMO E L’AMBIENTE: l’importanza della simbiosi con i batteri e i microorganismi benefici per la salute, perl’ambiente, per la terra e tutti suoi abitanti.

‘’ C’era una volta…miliardi di anni fa… un pianeta inospitale: la sua atmosfera era ricca di gas venefici e tossici; latemperatura dell’aria era alta; il terreno era poco più che magma solidificato, bruciante e sulfureo. In questoscenario inospitale ai nostri occhi, nonostante tutto, appena la temperatura si freddò sotto i 300° e comparvero leprime piogge, comparirono forme di vita molto semplici; organismi monocellulari prima e pluricellulari poi, cheiniziarono a nutrirsi delle sostanze tossiche di cui quel pianeta era composto…scindendole etrasformandole..portandole ad atomi semplici di Idrogeno, Ossigeno, Carbonio, Azoto… e mano mano che questeprimordiali forme di vita crebbero e si moltiplicarono, la trasformazione dell’atmosfera, dell’acqua, e del terreno diquel pianeta divenne sempre più sostanziale; altre forme di vita sempre più complesse presero forma; simanifestarono i licheni, i muschi..ed i funghi; poi crebbero i primi vegetali, dapprima piccoli arbusti e poi piantesempre più grandi, che contribuirono sempre più, insieme a primi batteri, a modificare l’atmosfera, l’acqua ed ilterreno di quel pianeta,fino alla comparsa delle prime forme di vita animali via via più complesse. Il pianeta assunsesempre più la veste nella quale lo conosciamo da qualche centinaio di migliaio di anni; cioè da quando l’uomo…ilprimo.. fece la sua comparsa in quel pianeta. Avrete certo capito che parlavo della TERRA. “Non è una favola per bambini, ma è, molto sinteticamente, ciò che è veramente successo; ai suoi primordi, il nostropianeta non era adatto per l’impianto della vita biologica animale e vegetale che noi studiamo sui libri di scienze; leprime forme di vita che si sono impiantate e che hanno proliferato a quei lontanissimi tempi sono state dellefamiglie di batteri primordiali. Batteri che hanno trasformato la composizione chimica dell’atmsofera, dell’acqua edel terreno del nostro pianeta, rendendo possibile lo sviluppo , mano mano, di tutto ciò che noi conosciamo oggi e acui diamo il nome di Vita biologica.Quei batteri primordiali erano batteri anaerobici; essi vivevano , cioè, in assenza di ossigeno. Mano mano che lacomposizione dell’atmosfera terrestre si è arricchita di ossigeno, altre famiglie di batteri, aerobici , si sono sviluppatisulla terra… e le prime alghe nell’acqua. I batteri anaerobici, però, non se ne sono andati; bensì hanno iniziato apenetrare nelle profondità del terreno.. dove a tutt’oggi possiamo trovarli.. e continuano il loro lavoro silente dicooperazione con l’uomo e tutto l’ecosistema.. se noi li lasciamo fare.Troviamo quindi, nella terra intesa come terreno, almeno due famiglie di batteri/microorganismi benefici: gli aerobicisulla superficie e nei primi 3-5 cm di crosta terrestre; gli anaerobici dai 5-7 cm in poi, all’interno del terreno.Ma anche l’essere umano vive grazie alla presenza, al suo interno di batteri/microroganismi.Siamo martellati su riviste e nei media di ogni genere di pubblicità sui bifidi.. ormai nessuno è esente dal sapere cheabbiamo una flora batterica intestinale… e che da essa dipende molto del nostro benessere psicofisico.In verità, dentro di noi non ci sono solo i bifidi..o i lactobacilli in genere; il nostro intestino, che nella concezioneestesa della medicina cinese va dalla bocca all’ano, conta milioni di batteri (in alcune pubblicazioni si stima sianocirca un Kg di peso) che vengono raggruppati tutti sotto il nome di SIMBIOTA INTESTINALE.E’ grazie alla presenza di questi batteri che il nostro intestino ha funzioni endocrine (produce ormoni), funzionidigestive (scindono il cibo e ne governano l’assimilazione), funzioni neurologiche (sistema nervoso enterico) efunzioni immunitarie (le più estese del nostro organismo).Non a caso tutto il gruppo dei microroganismi/batteri che popolano il nostro intestino, la nostra pelle e ogni celluladel corpo prende il nome di SIMBIOTA; la nostra vita dipende dalla vitalità di questi batteri.. senza di loro..o se lorosono ammalati..noi ci ammaliamo; ecco perché occorre che impariamo a prendercene cura in modo sano.In primis ..da cosa dipende la vitalità del SIMBIOTA INTESTINALE? Dalla qualità del cibo che introduciamo.Cosa rende un cibo ‘di qualità’? la qualità del cibo dipende da una serie di fattori, tutti importanti:· Metodo di coltivazione/allevamento: come abbiamo visto sopra, i microorganismi sono nel terreno,nell’acqua, nell’aria; ma le coltivazioni intensive dell’ultimo secolo hanno impoverito enormemente questopatrimonio attraverso la pratica dell’aratura (che ha fatto sì che batteri aerobici e anaerobici si scambiassero diposizione, con l’inevitabile morte di molti di loro), l’utilizzo dei disinfestanti a anticrittogamici, oltre che dei fertilizzantichimici (che hanno privilegiato solo alcuni componeti del terreno, a dicapito di altri, contribuendo anch’essiall’impoverimento anziché l’arricchimento del terreno). L’industrializzazione a caricatio l’atmosfera terrestre e

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l’acqua del pianeta di sostanze inquinanti, che sono, gioco forza, entrate a fare parte del ciclo biolgocio del cibo (siai vegetali che gli animali si nutrono di acqaua e repsirano).Tutto questo discorso vale chiaramente anche per gli animali, che per essere sani e vitali hanno bisogno di alimenticoltivati secondo natura.. e di vivere essi stessi secondo la propria natura e non, come accade, in spazi angusti eristretti, all’ingrasso, nutriti con mangimi sintetici arricchiti di antibiotici, ormoni o altri farmaci per farli sviluppare edingrassare più in fretta.· Tempo di raccolta: soprattutto per ciò che riguarda la frutta e la verdura, esse raggiungono il massimocontenuto di sali minerali e vitamine negli ultimi 4-5 gg di maturazione sulla pianta o nel suolo. Va da sé che se unfrutto è raccolto acerbo per poter sopportare giorni di viaggio prima di arrivare a destinazione, magari sostandoanche in celle frigorifere o altri spazi conservativi.. arriva sulle nostre tavole notevolmente impoverito delle suesostanze vitali.· Metodo di conservazione/trasformazione : da sempre nella nostra tradizione contadina si fanno conserve;ma certo esse sono valide sono se partono da una materia prima matura, se vengono lavorate nelle giustecondizioni igieniche e, soprattutto, prive di conservanti sintetici, coloranti o qualsivoglia additivo alimentare;un’ottimo modo per preservare i cibi, mantenendo quasi inalterata la loro bioenergia oltre che i valori nutrizionali.. èl’essicazione (esistono in commercio essicatori anche casalinghi) o il congelamento (che però va sempre eseguitoda fresco.. e non va mai interrotta anche se per poco la ‘catena del freddo’). Nella moderna industria alimentare,invece, vengono spesso lavorate materie prime stoccate anche da diverso tempo, pretrattate con antimicotici oantibatterici per prevenire la formazione di muffe, funghi e batteri venefici.. e che poi proseguono il loro viaggioinsieme alla materia prima, fino al prodotto finito che viene esposto sugli scaffali dei supemercati ed arriva nei nostripiatti.· Metodo di cottura: molte delle proprietà del nostro cibo, se ne vanno durante la cottura, soprattutto sequesta è errata. Buona norma è mangiare a crudo tutto ciò che si può. Per i cibi cotti, preferire la cottura a vapore,in pentola a pressione o al forno. Usare acqua per cuocere priva di calcare e metalli pesanti (si ottiene con impiantia osmosi inversa o altri tipi di depurazione). I materiali migliori per la cottura sono la pietra, il vetro, la ceramica (nonsmaltata con vernici contenenti metalli pesanti) e la terracotta. L’acciaio, che è molto comodo, rilascia comunqueNichel… e può essere usato per cotture veloci, avendo l’avvertenza di non lasciare poi dentro alla pentola gli avanzidi cibi cotti, al fine di evitare che l’acidificazione del cibo faccia rilasciare più nichel al tegame.Tutti questi fattori insieme contribuiscono a formare la biovitalità del cibo, che non è solo la somma dei suoi nutrientibiochimici, ma che è sensibilmente influenzata dalle sue origini e trattamento.

Come possiamo utilizzare i microroganismi per migliorare il nostro pianeta, il nostro ambiente, la nostrasalute???Grazie allo studioso giapponese Teruo Higa abbiamo notizie certe sul ruolo fondamentale dei microorganismi (dalui definiti Micororganismi Effettivi) per la salute della terra e di tutti i suoi abitanti.In circa 25 anni di studi, egli ha selezionato 10 diverse famiglie di microorganismi, che sono formate da circa 80specie diverse, che coesistono simbioticamente in un’unica miscela formata da:· Batteri della fotosintesi· Lieviti (come quelli della birra..o del pane.. o del Kefir)· Batteri dell’acido lattico (come quelli contenuti nello yogurt..o nei formaggi)

Come agiscono questi microorganismi?Essi agiscono secondo quattro principi fondamentali:

Principio di prevalenza o dominanza:

Secondo tale principio in natura esistono 3 tipi di microrganismi :· degenerativi o patogeni ( attraverso il processo ossidativo producono i radicali liberi )· neutrali, opportunistici ( rappresentano la maggioranza )· rigenerativi ( ostacolano l’ossidazione, producendo sostanze antiossidanti)

secondo il principio della prevalenza, i microrganismi neutrali seguono il gruppo predominante, cosiddetto “leader”.

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Introducendo quindi in natura, nelle coltivazioni, negli animali ed in noi, questi microorganismi che fanno parte dei‘rigenerativi’, noi trasciniamo tutti quei microorganismi neutri, dando vita di nuovo al fenomeno di trasformazionedelle sostanze tossiche/inquinanti che devastano ormai ogni ambito del nostro pianeta e del nostro corpo.

Principio della fermentazione:

I microorganismi rigenerativi favoriscono la fermentazione (c.d. maturazione) a discapito delladegenerazione/putrefazione.

In agricoltura , ad esempio, essi contribuiscono a:· fissare l’azoto atmosferico· rendere solubili sostanze nutritive· sviluppare sostanza organica nel suolo, attraverso la fotosintesi· migliorare le proprietà fisiche del suolo· scomporre la sostanza organica presente nel suolo· rendere il cibo animale più digeribile· eliminare i cattivi odori degli allevamenti· contrastare i processi ossidativi

Principio antiossidante:

L’ossidazione, come processo chimico, avvien quando ad un elemento vengono sottratti degli elettroni. Nel corpoumano ed animale, si parla di ossidazione anche quando c’è un eccesso di ‘radicali liberi’, che sono le sostanze discarto del metabolismo cellulare, che tanto sono più numerosi quanto , oltre alla biochimica naturale di questo oquel composto, le nostre cellule si vedono arrivare sostanze inquinanti quali metalli pesanti, conservanti, coloranti,ecc ecc.

Le sostanze con proprità antiossidante (cioè in grado di contrastare l’ossidazione) sono molteplici: vitamine,minerali, aminoacidi esenziali…e microorganismi rigenerativi.

Principio De-ionizzzante

Favorisce la riduzione degli elementi in forma ionica. In tal modo si garantisce la stabilità e si riduce la reazionechimica frale molecole.Lo sviluppo dei radicali liberi viene bloccato.

E’ chiaro quindi, dopo questa lunga premessa, che possiamo utilizzare i microorganismi rigenerativi pertrasformare il nostro ambiente e migliorare lo stato di salute nostro, degli animali e delle piante, del pianetain toto; usandoli nelle pulizie di casa, nella preparazione di detergenti e saponi , lavando il cibo checonsumiamo, assumendoli nelle bevande, irrorando i terreni, il cibo per gli animali e i loro ricoveri, ecc eccecc.

Dove possiamo trovare i microorganismi rigenerativi?

Possiamo trovare soluzioni già pronte in commercio dagli importatori dei prodotti fatti secondo le indicazioni delProf. Teruo Higa, sotto il nome di EM – Microorganismi effettivi®

Oppure…possiamo autoprodurli con una semplice ed efficace tecnica di fermentazione; anch’essa è sperimentatada anni in Tahilandia, e divulgata tramite un canale satellitare (purtroppo solo in Thai) dalla signora Pa Cheng, checondividendo con la popolazione la tecnica di fermentazione, sta insegnando a tutti coloro che vogliono curarsi dasoli e migliorare la loro vita e l’ambiente come fare. Essa fa tutto questo senza chiedere soldi; vende i suoi

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fermentati molto invecchiati al mercatino di Bangkok solo a quelle persone che sono molto ammalate non possonoaspettare anni per avere fermentati abbastanza poteteni per curarsi efficacemente e in fretta.

Il metodo è molto semplice:

In un contenitore (meglio di plastica, con coperchio) metto 3 parti di materiale che voglio fermentare, 5 parti diacqua (depurata meglio o oligominerale) e 1 di miele (o zucchero di canna integrale bio).Esprimendolo in Kg e litri: 3 kg di frutta, 5 litri d’acqua, 1 kg di miele (o zucchero).

I micoroganismi rigenerativi si nutrono di sostanza zuccherina; lo zucchero o il miele servono quindi per innescarela fermentazione e la loro riproduzione, in modo che poi vadano anche ad utilizzare lo zucchero che trovano nellefrutta che mettiamo a fermentare, ma che utilizzeranno solo quando avranno raggiunto un certo numero di individuicolonizzatori.

La prima che parte è la fermentazione zuccherina; poi si trasforma in acetica (e questa rimane per un bel po’ ditempo) poi rimane solo quella autorigenerante (masuccede non prima dell’anno di fermentazione).

Ci sono alcuni accorgimenti:· la frutta (o erba o radici, ecc) dovrebbe essere, possibilmente, Bio o (ancora meglio) da agricolturabiodinamica, permacultura o spontanea.· L’acqua deve essere priva di metalli pesanti e calcare (va bene acqua di fonte, depurata, oligominerale odistillata)· Anche il miele o lo zucchero, per un prodotto di buona qualità, dovrebbero essere bio.· La capienza del contenitore deve essere tale, che una volta riempito con tutti gli ingredienti, rimanga unospazio vuoto di 5-6 cm sotto il tappo. Le dosi sopra sono per un contenitore da 10 litri.

Dopodichè, chiudo il coperchio del contenitore senza sigillarlo (durante la fermentazione si liberano dei gas cherischiano di farlo scoppiare se non hanno modo di uscire) e mescolo tutti i giorni per far rimanere bene sotto illiquido tutta la frutta (o altro materiale) che ho messo a fermentare. Di solito, questo è necessario solo nel primomese di fermentazione; e serve anche per controllare che non si formino muffe o altre cariche patogene negative; ilnostro controllo va avnti anche nei mesi successivi e serve affinchè i batteri rigenerativi abbiano la meglio su quellidegenerativi. Se tutto procede per il meglio, dopo 4 mesi si può iniziare ad usare il liquido per tutti gli usi. (sono 6mesi se metto a fermentare bucce e scarti di cucina… o se la materia prima di partenza è contaminata da pesticidio altri prodotti inquinanti).

Procedura particolare per fermentazione di erbe o altri materiali voluminosi ma ‘leggeri’

Quella descritta sopra è la procedura con le proporzioni standard da usare quando mettiamo a fermentare frutta oaltri materiali che hanno un peso specifico uguale o maggiore di quello dell’acqua; quando invece mettiamo afermentare erbe oficinali, fiori, foglie o altri materiali che pesano poco ma fanno molto volume, occorre aggiustare ledosi.Possiamo scegliere tra queste due procedure:

· Raddoppiamo o triplichiamo la dose di acqua e zucchero. Ad esempio, se ho sei Hg di lavanda, dovreimettere, secondo la procedura standard, 1 litro di acqua e 200 g di miele (o zucchero di canna integrale). Conqueste proporzioni, però, il liquido non è sufficiente afar sì che l’erba sia totalmente ricoperta; ecco cheraddoppierò o triplicherò la dose di acqua /zucchero, che diventerà quindi 2 litri acqua e 400g di miele nel caso didose doppia… o 3 litri d’acqua e 600 g di miele per dose tripla. In alcuni (rari) casi..occorre anche quadruplicare ladose di acqua e miele(o zucchero). CI DOBBIAMO ASSICURARE CHE IL LIQUIDO, PIGIANDO BENE L’ERBA, LACOPRA DI CIRCA 3-4 CM.

Oppure

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· Mettiamo acqua e miele fino a coprire la metà della capacità del contenitore (ad esempio, se ho un contenitore da5 litri, metto 2,5 litri d’acqua e 500 g di miele o zucchero). Poi metto erba fino a quanta ce ne sta sotto il liquido,avendo cura di pressarla al massimo, che il liquido stia sempre quei 3-4 cm sopra l’erba e rimangano almeno 4-5cm vuoti sotto il tappo del contenitore. In questo secondo modo non peso l’erba, ma mantengo le proporzioni diacqua e miele(o zucchero).

Dopodichè, come nella procedura base, chiudo il coperchio senza sigillare e rimescolo tutti i giorni per spingere afondo l’erba.. che tenderà a diminuire di volume.Anche questi fermentati li posso usare per diversi usi, trascorsi i solit 4 mesi di fermentazione, controllando ognitanto che non si siano formate muffe o proliferazioni degenerative.

Tenendo conto che i fermentati hanno tutti un’azione simile, ma, naturalmente, mantengono le informazioni dellamateria prima da cui sono ricavati, posso usare questa caratteristica per destinarli ad usi specifici: per la cura delterreno magari userò fermentati di erbe che migliorano la concimazione; per l’uso come anticrittogamico, possofermentare erbe che abbiano questa funzione in natura; per la cura di patologie o disturbi del corpo umano, possofermentare erbe che abbiano efficacia in quei disturbi/patologie. Il mondo dei fermentati è in continuo divenire esperimentazione: il contributo e l’esperienza di ognuno sono, se condivise, patrimonio comune.

Qui di seguito, alcune diluizioni consigliate per gli usi più comuni secondo le esperienze di Teruo Higa:

· Scarichi: elimina incrostazioni; lasciare agire senza diluire· cappa aspirante: elimina depositi di unto; nebulizzare 1:500· contenitore rifiuti biologici: pulisce / elimina odori; nebulizzare 1:100· piastrelle / rubinetteria :pulisce; nebulizzare 1:250· lavastoviglie: potenzia il detersivo / risparmio sul detersivo; puro· piano cottura / forno: pulisce ;nebulizzare puro o 1:100· elettrodomestici: pulisce; pulire con diluizione 1:500· frigorifero / interno: elimina gli odori / pulisce; nebulizzare 1:500· taglieri: pulisce / disinfetta; nebulizzare 1:500· panni per pulire: pulisce / elimina gli odori ; ammollo diluizione 1:100· scarichi: contro gli odori e gli intasamenti; lasciar agire non diluito· water: contro odori e incrostazioni; 20/30 ml al giorno nello sciacquone· lavatrice: contro le incrostazioni / potenzia il detersivo; 20/30ml a lavaggio· piante da appartamento: per annaffiare per microclima; diluizione 1:500 o nebulizz. diluiz. 1:1000· ambienti combatte gli odori / migliora il microclima ; nebulizz. diluiz. 1-2 ml/ lt· muffa su muri / parete: impedisce la formazione; nebulizz. diluiz. 1:100 (non inumidire troppo)· cani / gatti : combatte l'odore; nebulizzare 1:500

Daniela Eugenia Bello!!! Grazie !! Scusate la domanda . Le percentuali 1:100 ad scempio . .. Vuol dire 10 ml con 100 mlacqua ?! Grazie11 aprile alle ore 7.47 · Mi piace · 1

Stefano Abbruzzese 1:100 vuol dire 1 ml ogni 100 ml, 10 ml per litro11 aprile alle ore 7.57 · Mi piace · 2

Daniela Eugenia Grazie Stefano , avevo sospetto che fosse 1 ml ... Ma mi pareva pochino .. Eh eh11 aprile alle ore 8.41 · Mi piace · 1

Stefano Abbruzzese si, sono molto potenti, quindi bastano concentrazioni molto basse11 aprile alle ore 11.19 · Mi piace · 1

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Di Stefano Abbruzzese, Sabato 16 febbraio 2013 alle ore 17.08

FerVìda (fermenti di vita)Preparazione ed usoLa putrefazione è la fermentazione più diffusa e conosciuta. Se si butta un frutto si avvolgerà di muffein breve tempo, marcirà, puzzerà. E' un processo naturale che alla fine produce comunque sostanzeutili alla terra, ma ne libera pure di tossiche. Nella putrefazione intervengono anche microrganismibenefici, presenti in natura, ma in condizioni normali non riescono ad assumere il controllo esoccombono. In un ambiente adatto (soluzione zuccherina) i microrganismi benefici hanno ilsopravvento e convincono gli inerti a lottare per il processo benefico. Il FerVìda (FV) è quindi il brodo dicoltura dei microrganismi benefici (MB), che si nutrono sia degli zuccheri aggiunti che degli elementitossici presenti nella soluzione trasformando il tutto in sostanze preziose per la vita: enzimi,amminoacidi, tannini ecc... Ma un FV non è solo questo. I MB riconoscono le sostanze tossiche e letrasformano in sostanze utili, mentre le sostanze nutritive presenti nel brodo vengono copiate etramesse nel loro corredo genetico. I MB presenti nel FV provengono in gran parte dai frutti cheintroduciamo e sono presenti ovunque in natura. Un FV porta con se i principi attivi della frutta con cui èstato a contatto ma aumentati in proporzione all’invecchiamento e tutte le sostanze benefiche che lafermentazione ha prodotto.

PreparazionePer preparare un FV serve un contenitore di plastica o vetro (solo con questi materiali avviene ilprocesso benefico), della frutta fresca possibilmente bio (oppure erbe, foglie, radici, cortecce, gemme,germogli, fiori ... ), un dolcificante naturale e zuccherino (come lo zucchero integrale di canna, il miele, imalti, gli sciroppi naturali ...) e acqua osmotizzata, oppure demineralizzata, distillata, minerale se noncontiene acidi (vivamente sconsigliate le acque con contenuto di cloruri e fluoruri). Il contenitore deveavere un’apertura larga, in modo da rendere facili le operazioni accessorie alla fermentazione e untappo possibilmente a vite che dia possibilità al passaggio di aria dal momento che la fermentazionebenefica avviene sia a livello aerobico che anaerobico.Per permettere la fermentazione benefica dobbiamo mantenere una proporzione tra frutta, acqua ezucchero di 3-5-1. Ossia, ogni 3 parti di frutta aggiungiamo 5 di acqua e 1 di zucchero. Se abbiamo 3kg di frutta aggiungeremo ad essa 5 litri di acqua e un kg di zucchero ben mescolati tra loro inprecedenza. La frutta dovrà essere lavata con cura con acqua e fervìda, se ne avete (lasciandola inimmersione) oppure aceto di mele o al limite bicarbonato di sodio. Idem per i contenitori. Non usatedetergenti chimici. I detersivi industriali uccidono sia microrganismi benefici che putrefattivi, impedendoogni tipo di fermentazione.Questa è la parte più difficile del processo: trovare frutta di qualità, trovare un contenitore adatto ecalcolare le proporzioni in base anche alla capienza del contenitore. Ecco una maniera semplice perottimizzare le proporzioni in base al contenitore che abbiamo a disposizione.Consideriamo il nostro contenitore una unità divisa in 10 parti uguali. 3 parti su 10 sono da riempire difrutta, 5 parti su 10 di acqua, 1 parte per lo zucchero ed 1 di spazio vuoto. Quindi per calcolare lesingole quantità basta dividere per 10 e moltiplicare per 1 per lo zucchero; per 3 per calcolare la frutta eper 5 per l'acqua; l'ultimo decimo è lo spazio vuoto. Se abbiamo un contenitore da 2 litri la quantità di

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zucchero sarà 200g, quella di frutta 600g, l'acqua 1lit. Contenitore da 5 lit : 500g di zucchero, 1.5kg difrutta, 2.5 lit di acqua. Contenitore da 12: 1.2kg di zucchero, 3.6kg di frutta, 6 litri d'acqua e così via.Questo procedimento vale per tutta la frutta, per gran parte delle radici e per molte verdure, ma per leerbe, le foglie, e per tutti i vegetali leggeri il processo si complica un po’. Essendo esse molto leggere eprive di zuccheri, è opportuno raddoppiare o triplicare le dosi di acqua e zucchero, ossia passare dallaproporzione classica 3-5-1, ad un 3-10-2, oppure 3-15-3. Un modo più semplice pero’ è quello diriempire il recipiente per metà di acqua e zucchero e aggiungere poi le erbe fino a che non riempiano ilbarattolo nella quasi totalità, senza controllare il peso, ma solo il volume. Questi Fervìda leggeri vannocurati maggiormente, mescolati con movimento verticale per molte volte nelle prime settimane.Stesso metodo per i FV misti contenenti bucce, fiori, frutti ecc nei quali facciamo aggiunte quotidiane:metà contenitore riempito di acqua e zucchero, la parte vegetale invece aggiunta di giorno in giorno finoal quasi riempimento del contenitore.Dopo l’ultima aggiunta, o semplicemente dopo l’unica aggiunta va appicata al contenitore una etichettache descriva il tipo di vegetale usato e che indichi una data d’inizio della fermentazione del nostroFerVìda.Una volta avviata la fermentazione sarà solo necessario mescolare con movimento verticale confrequenza giornaliera o più raramente a senconda delle necessità. I contenitori dovranno sempreessere chiusi, ma non in modo ermetico. Se si hanno a disposizione solo tappi ermetici, allora vannosolo appoggiati e protetti da un tovagliolo con elastico per evitare l’ingresso di insetti e polvere.Prima che un FV sia pronto all’assunzione orale devono passare almeno 4 mesi dalla sua messa inopera, deve avere un sapore acetico spiccato e buona limpidezza. Non deve avere muffe, odorealcolico ne odori spiacevoli non tipici (alcuni frutti hanno comunque odori particolari per loro natura).Se vogliamo utilizzare un FV dobbiamo compiere un processo di filtrazione usando un imbuto einserendovi una garza. Travasiamo quindi una parte del liquido preoccupandoci di rimettere nelbarattolo i residui rimasti nella garza. Il passo successivo, che abbiamo definito rabbocco, è quello diriportare il nostro FV d’origine al livello iniziale introducendo acqua e zucchero in proporzione 5 a 1, benmiscelati, versando fino a raggiungere il livello primario. Le operazioni di mescolatura quotidiana o laraccolta delle condense sottotappo possono abbassare il livello di galleggiamento quindipotremmo evidenziare questo livello con un pezzo di nastro adesivo alla prima preparazione del FV,messo all’esterno del contenitore, oppure mettere l’etichetta con la data in modo che segni anche illivello.Dopo il rabbocco il FV recupera in pochi giorni il potenziale raggiunto precedentemente. Troppirabbocchi ravvicinati pero’ potrebbero indebolirlo, ovvero diminuirne vivacità ed efficacia; quindiconsigliabile non fare più di 3 rabbocchi annui ad una distanza di almeno 4 mesi uno dall’altro. I FVpossono essere ermenticamente chiusi, se necessario, solo dopo l’anno di età, quando sicuramentesmetteranno di produrre gas essendosi completamente purificati. Verso l’anno di età i MB terminano illoro lavoro di “copiatura” delle virtù del frutta. Quindi, ad un anno un Fervida puo’ diventareindipendente e continuare a crescere anche separato dalla frutta. Il FV separato, di almeno un anno dietà, puo’ essere messo in rigenerazione e continuare a maturare e a potenziarsi. Una tecnica dirigenerazione lenta, da portare avanti per un anno consta nell’aggiungere al FV invecchiato lamedesima quantità di acqua e di miele, tecnica 1-1-1. Se invece preferiamo una rigenerazione piùrapida usiamo la tecnica 5-5-1 ovvero 5 parti di FV maturo, 5 parti di acqua ed una parte di miele. Letecniche di rigenerazione servono se vogliamo aumentare la quantità di un FV invecchiato senzaperderne qualità.

Uso

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L’invecchiamento di un FV è direttamente proporzionale alla sua efficacia terapeutica, un ferVìdagiovane ha un effetto blando sia a livello nutrizionale che terapeutico (che corrisponde grossomodoall’efficacia dei microrganismi effettivi in commercio) un Fv invecchiato diventa molto potente e bastanopoche gocce per curare gran parte delle patologie più diffuse. I FV sono un rimedio universale perchèagiscono a diversi livelli: rafforzano il sistema immunitario e rigenerano la flora batterica, purificanol’organismo con la loro azione chelante e detossificante, rallentano l’invecchiamento cellulare grazieall’altissimo contenuto di sostanze antiossidanti tra cui spiccano l’acido ellagico, di cui si fa un granparlare in fatto di prevenzione e cura dei tumori e l’acido gallico, altro potente antiossidante. I FerVìdasono alimenti vivi, come la frutta, nutrono quindi l’organismo, oltre che a livello molecolare, anche alivello vibrazionale apportando energia vitale, agiscono quindi anche sull’umore, portando serenità egioia.L’azione dei FV è molto potente indipendentemente dal vegetale che si è fatto fermentare, ma puo’potenziarsi ulteriormente a seconda delle sue caratteristeche. Per questo si scelgono vegetali diversida fermentare, e si fanno maturare separatamente per poi unire i FV che presentano caratteristichesimili per affrontare un problema. Faccio un esempio molto impegnativo: una selezione di FVproveniente dalla fermentazione di frutti anticancro, che porta con se tutte le caratteristiche di ognisingolo frutto, potenziandole, puo’ essere utilizzata per curare malati di tumore, anche in fase terminale,come testimoniano centinaia di guarigioni documentate, avvenute in Thailandia dove la signora Chengdiffonde questa tecnica da lei ripresa tra vecchie alchimie antiche e dimenticate e portata alla diffusionenazionale tramite una TV da lei gestita.Ma gli utilizzi dei FerVìda non si limitano solo all’azione terapeutica e nutrizionale. I FV supportano inmodo globale la nostra quotidianità, la nostra esistenza.Purificano l’acqua che beviamo soltanto aggiungendo poche gocceIgienizzano i cibi freschi allungandone la conservazioneAggiungono elementi nutrizionali ai cibi, anche se cottiDanno un gusto piacevole a bibite e tisaneSostituiscono i detergenti chimici o agiscono in combinazione con essi, aumentandone l’efficacia eannullando l’impatto ambientaleSostituiscono dentifrici con la loro potentissima azione antibattericaFungono da ottimi digestiviHanno un forte potere cicatrizzante, ottimi sulla pelle, danno lucentezza e morbidezza, eliminano ogniproblema epidermico, anche i più resistenti, come la psoriasiArmonizzano l'ambiente e migliorano la qualità delle zone prive di vitalità, riducendo l'azioneeventualmente negativa dei campi elettromagneticiFungono da antiparassitari, per gli animali domestici e per le piante, fertilizzano e ripuliscono la terraEliminano i cattivi odoriRendono innocui i rifiuti tossici e radioattiviInsomma, se non sono la panacea di tutto, poco ci manca.La signora Cheng produce con una tecnica particolare dei Fervìda invecchiati 12 anni che usaticome collirio eliminano i problemi della vista, miopia, strabismo, astigmatismo, presbiopia... e aiutano arisolvere infezioni agli occhi, glaucomi, retinopatie ecc..I bagni della signora Cheng sono stati definiti miracolosi dalla stampa Thailandese, per poterla deridereinquinando la purezza e la forza del suo messaggio. Questi bagni non sono certo miracolosi, madonano sollievo e tonicità e contribuiscono a debellare le malattie del corpo e dell’anima assiemeall’assunzione orale; anzi è proprio l’azione combinata tra ingestione e assorbimento che rende iFerVìda ancora più potenti. Questi bagni consistono nell’aggiungere un bicchiere di FV maturo

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(benissimo un misto di bucce) in una vasca piena d’acqua e rimanerci in ammollo per un’ora. Unapratica semplice e vitale!

Buona fermentazione e fèrvida passione!

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Superfermentati Pag.

MICROORGANISMI DA SCARTI DI CUCINA

Lo dico spesso, ma nessuno sembra gradire il fermentato misto, che, pur essendo il più lento, è anche quello più ricco disostanze nutrizionali. Repetita iuvantQuesto fermentato matura molto più lentamente, quindi per un primo periodo, di 5,6,7 mesi, è meglio non usarlo perassunzione alimentare, ma, dopo il primo anno di età diventa il fermentato più completoIl sistema più comodo è di tenere in zona cucina un bidoncino riempito in buona parte di acqua e zucchero di canna nellegiuste proporzioni. Poi ogni volta che mangi frutta o che cucini verdure metti le bucce nel bidoncino, mescolando benecon movimento verticale. Noi li chiamiamo scarti, ma spesso è il meglio del frutto! (dal punto di vista nutrizionalealmeno). Puoi aggiungere ogni giorno, anche a più riprese. Naturalmente lava bene la frutta con fermentati, o acetonaturale (che già contiene microrganismi) o bicarbonato lasciando in immersione qualche minuto. La data di inizio lametti quando il bidoncino è riempito nelle giuste (approssimative) proporzioni. Per le dosi si va a occhio. (impossibiletenere il conto se ne fai molti) se hai un bidoncino di 10 litri metti 5 litri di acqua, un kg di zucchero e aggiungi fino araggiungere quasi l'orlo del contenitore. Comunque non serve una precisione svizzera Tieni presente che uno strato di aria ci deve sempre essereNoi usiamo il fermentato misto per tutti gli usi esterni, come detergente, per pulire e curare la pelle, per pulire ilpavimento, per il giardinaggio, per gli animali. Ora però ha quasi un anno ed è già un potente farmaco. Chiedi pure senzaproblemi, se hai pazienza di aspettare avrai le tue risposteSui fermentati misti vanno preparati sia per uso esterno ma quando sono fatti maturare x molti anni possono ancheessere ingeriti.

METODI DI PREPARAZIONE SUPER FERMENTATI

Come fare per i fermentati che compiono 6 mesi per la loro conservazione a lungo termine. In questo caso si possonofare due cose (che io sappia, magari anche di più):

una è lasciare sempre il contenitore chiuso per almeno 5 anni senza aprirlo mai,

l'altra è aprilo dopo un anno, separare il fermentato dalla frutta e aggiungerci acqua e miele nelle medesime quantità inun nuovo contenitore e poi ripetere le medesima operazione ogni anno se vuoi quantità oltre che qualità.

il metodo 2 è più complicato; il metodo 1 è quello di lasciare la fermentazione al suo corso sigillando il coperchio, nondevi fare aggiunte, non devi fare nulla. Dopo 5 anni apri il tuo fermentato, filtri il contenuto e lo usi come meglio tiaggradaSe scegli il secondo metodo, puoi lasciare fermentare tranquillamente fino al quinto-settimo-decimo anno di età, poiestrai il liquido e lo unisci ad altri superfermentati, un po' di acqua e miele e il tuo elisir è pronto, tutto qui!

Dato che il problema del metodo 2 è l'eccessiva quantità allora possiamo ridurre la quantità di partenza, se è ilcontenitore, alla fine ne servirebbe uno enorme, allora potremmo distribuire il contenuto in più contenitori separati omagari, per alcuni interrompere la fermentazione dopo 2 o 3 anni, insomma anche qui, dobbiamo usare un po' la fantasia

Riepilogando togliamo il fermentato e togliamo la gelatina...resta la frutta già indebolita, a questa aggiungiamo acqua emiele nella quantità che abbiamo tolto e si potrebbe richiudere facendo ripartire per un tempo x che decideremo. Con lagelatina di 5 anni possiamo ripartire con un fermentato che ha già 5 anni solo dopo un mese aver aggiuntoacqua e miele...

aL liquido fermentato tolto dopo 5 anni vai ad aggiungere acqua e miele... nella stessa proporzione un lit di fermentato,un kg di miele, un litro di acqua. Il tempo può variare ma in meno di un mese il nuovo fermentato riassume la sua pienae armoniosa maturità, ovvero i 5 anni di etàNon dobbiamo spaventarci di avere tanti fermentati, li possiamo usare, vendere, regalare, diffondere nell'ambiente, ètutta energia beneficail miele è sempre meglio, ma Pa cheng usa lo zucchero anche per i fermentati più importanti lei però riesce a procurarsiuno zuccero di canna di ottima qualità

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Personalmente i miei fermentati misti li ho usati molto quindi, anche se invecchieranno ci vorranno molti anni perchèdiventino superfermentati come quelli di supercheng. Come dice Mari, alcuni fermentati sono destinati alla fermentazionelunga, e sono quelli dei frutti di più largo spettro terapeutico, come la graviola, il noni, l'aloe (anche la vera ha moltissimeproprietà, non è un falso aloe come qualcuno asserisce), il mangostano, il longan, la clitoria ternatea, il mirabolano,l'uvaspina indiana...... Questi fermentati saranno poi destinati ad unirsi in modo che insieme coprano ogni tipo dipatologia come o forse più del nostro fermentato misto. Insomma, fare fermentati è abbastanza semplice, anche il loroutilizzo, ma fare superfarmaci diventa leggermente più complicato, personalizzato, creativo. Io per esempio non metterei i6 frutti di supercheng per il superfermentato di 7 anni: lei non mette la curcuma per esempio, mentre io lo ritengo unodei fermentati migliori, lei non mette la graviola, che non è molto conosciuta da queste parti, e nemmeno l'aloe. Però ilnoni vale quanto un fermentato misto copre uno spettro di 101 malattie, calma persino le crisi di astinenza datossicodipendanza. Quindi dobbiamo metterci molto anche di nostro

FRUTTA E GELATINA DA SUPERFERMENTATI

La frutta che resta, dopo la fermentazione lunga potrebbe non essere più in grado di nutrire un nuovo fermentato, la usiper far ripartire la fermentazione, ma poi sarebbe meglio sostituirla con frutta fresca per dare vigore ai tuoi micorganismi.Nonostante la frutta fresca avrai comunque un fermentato invecchiato! la frutta dopo lunga fermentazione perde la suaforza nutritiva, quindi, dopo che hai aggiunto acqua e zucchero per avviare un nuovo fermentato potrebbe esserenecessario sostituire la frutta.

la frutta dopo 5 anni è ormai scarica e rischia di rallentare il fermentato quindi tolgo il liquido che aggiungo di acqua emiele, il miele è un nutrimento più immediato quindi il fermentato riprende vigore, con la gelatina possiamo avviare unulteriore fermentatola gelatina non serve al vecchio fermentato, è meglio usarla per avviare un nuovo fermentato ex novo. I microrganismisono già nel liquido ed hanno tutte le caratteristiche della frutta da cui provengono e il nutrimento necessario percontinuare a crescere e a produrre nuova gelatinaI microorganismi sono anche nella gelatina, che puoi a sua volta aggiungere di acqua e miele e avere altri fermentati di 5annila frutta la puoi usare anche solo come innesco e la sostituisci dopo un paio di mesi, il fermentato che hai tolto earricchito con miele e acqua lo puoi sigillare e lasciare a fermentare così come le gelatine, che metti in un contenitorenuovo con acqua e miele per avviare un nuovo fermentato. Poi decidi tu se proseguire con tre fermentati, con uno o condue ho notato che quando separo il fermentato dalla frutta questo comincia a crescere velocissimo come se la frutta lorallentasse, ma il contatto con la frutta è assolutamente necessario nel primo periodo

PREPARAZIONE DI SUPERFERMENTATI DI PA CHONG

in sintesi quello che fa Pa Cheng per fare il suo superfermentato di 6 frutti di 7 anni. Fa fermentare i 6 fruttiseparatamente per una anno sigillando il contenitore dopo 3 o 4 mesi di fermentazione. Allo scadere del primo annotoglie il liquido fermentato dei 6 contenitori e lo mette tutto insieme in un unico contenitore, poi ci aggiunge la medesimaquantità di zucchero e di acqua. Per esempio se toglie un litro da ognii contenitore (6 litri in tutto) aggiunge 6 kg dizucchero e 6 litri di acqua. poi sigllla questo nuovo preparato per un anno, allo scadere del quale ripete l'operazione,ossia, a questi presunti 18 litri di fermentato aggiunge 18 kg di zucchero e 18 litri di acqua, poi sigilla per un anno allafine del quale aggiunge ai 54 litri di fermentato 54kg di zucchero e 54 litri di acqua e così via per 7 anni. Non tantosemplice come procedimento, non serve che arriviamo a tanto, già i tuoi fermentati di 6 mesi possono curare il cancro,anche se il 7 anni di PaCheng lo farebbe in maniera più rapida e repentina.Nel metodo 1 Pa Cheng parlava di un'eventualità, di una possibilità per il fermentato di perdere forza stando 5 anni o piùsolo con il nutrimento iniziale... però Pa Cheng fa anche fermentati di 10-12 anninei primi 5 anni non succede nulla. Io ho però notato che se separi il fermentato dalla frutta comincia a fermentare piùvelocemente e a fare gelatine in quantità, quindi al quinto anno per fare un esempio, filtrerei e aggiungerei miele e acquaNon prima di 5 anni però perchè prima rischi di alterare l'equilibrio necessario, Pa Cheng non parla di questa eventualità

SUPERFERMENTATO PER OCCHI

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Superfermentati Pag.

Ha poi avuto buoni risultati tua moglie con la cura per gli occhi?mia moglie non porta quasi più gli occhiali, da vicino vede meglio di me da lontano ha ancora qualche problema, ma diceche gli occhiali sono troppo forti e comunque la vista migliora di giorno in giorno. Mio papà che sta usando gli stessifermentati ha cambiato occhiali, usa quelli che usava anni fa quando aveva una vista migliore. (mio papà ha 70 anni)Il problema agli occhi erano sia miopia che quello da vicino che non so come si dice si prende due gocce al mattino e duealla sera di fermentati di 12 anni preparati da Pa Cheng mescolando non so quali fermentati con acqua, credo che liprepari come sorta di medicina omeopatica.

CONTENITORI

Per scegliere i contenitori si possono fare ordini onlinece ne sono di ogni tipo io li ho presi tutti qui a partire da 25 CC fino a 60 Lt...http://www.unclebeto.com/contenitori_fusti_bocca_larga_rotondi.aspx

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i contenitori in plastica per la conservazione dei cibi in frigorifero con il coperchio a pressione potrebbe dare problemi,perchè nel primo periodo hanno bisogno di traspirare e producono molto gas, però non devono entrare moscerini, quindilo sfiato deve essere microscopico

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Modalità d'uso, posologiaDi Stefano Abbruzzese, Mercoledì 28 maggio 2014 alle ore 20.45

Un Fervìda è maturo quando ha sufficiente limpidezza, spiccato gusto acetico e profumo fruttato e non ha odorealcolico, gusto dolce e muffe (anche benefiche) . Appurata l'avvenuta maturazione ecco come assumerlo.

Anzitutto vanno sempre bevuti com molta acqua e possibilmente dopo i 3 pasti principali, soprattutto se si vuoleperdere un po' di peso, altrimenti, prima dei pasti creano appetenza. Partiamo dai FV giovani, di appena 4-6 mesi.Si sceglie una dose di partenza che potrebbe essere un cucchiaio dopo ogni pasto, per un totale di 3 cucchiai algiorno. Ci si osserva con questa modalità di assunzione e se non ci sono disturbi, causati dalla purificazione, siaumenta gradatamente la dose fino a raggiungere quello che è il nostro apporto ideale giornaliero di Fervìda.Qualora si presentassero disturbi si scende alla dose di assunzione precedente. Sconsigliate dosi abbondanti conFV giovani.

Sono considerati invecchiati i ferVìda oltre l'anno di età, l'efficacia aumenta quindi ne bastano poche gocce anchese non vi sono più limiti all'assunzione. Pa Cheng consiglia di partire da 3 gocce diluite in acqua dopo i pasti eaumentare la posologia fino a che l'effetto benefico è percepibile. Per chi si approccia meglio procedere per gradi,quando questo tipo di assunzione sopra descritto non crea problemi di sorta, allora si puo' estendere il loro impiegoa tutti i modi che conosciamo, usando i FV come condimento, per purificare l'acqua da bere, per dare un tocco disapore a bibite e tisane ecc...

La posologia del "collirio" (Fervìda invecchiato 12 anni preparato da Pa Cheng) è di 2 gocce per ogni occhio lamattina prima di entrare nel pieno delle attività e la sera, prima di addormentarsi, quindi, in tutto, 8 gocce al giorno.Perchè la cura sia efficace e bene darle continuità. Per i più sensibili è possibile assumere anche una sola gocciaper occhio, ovviamente l'effetto sarà più blando, per i più temerari invece si possono assumere anche 3 gocce pervolta, ma, così facendo si potrebbero avere dei disturbi, mal di testa e sonnolenza per esempio, ma l'efficaciasarebbe ancora maggiore.

Per chi si approccia all'assunzione mi sento di consigliare cautela, gli effetti della depurazione e della purificazionesono a volte fastidiosi. Chi parte nell'avventura dei Fermenti Di Vita sappia che la sua vita cambierà e, come ognicambiamento, potrebbe essere sofferto e doloroso. Quindi rendete armonioso il viaggio, siate morigerati, nonstrapazzatevi. Fèrvida passione per la fermentazione!

Stefano Abbruzzese Stefania, il rabbocco è descritto nel doc sulla preparazione, non c'è molto altro da dire, si toglie e sisostituisce la parte tolta. Ti copincollo il punto in cui ne parlo. " Se vogliamo utilizzare un FV dobbiamo compiere un processo difiltrazione usando un imbuto e inserendovi una garza. Travasiamo quindi una parte del liquido preoccupandoci di rimettere nelbarattolo i residui rimasti nella garza. Il passo successivo, che abbiamo definito rabbocco, è quello di riportare il nostro FVd’origine al livello iniziale introducendo acqua e zucchero in proporzione 5 a 1, ben miscelati, versando fino a raggiungere il livelloprimario. Le operazioni di mescolatura quotidiana o la raccolta delle condense sottotappo possono abbassare il livello digalleggiamento quindi potremmo evidenziare questo livello con un pezzo di nastro adesivo alla prima preparazione del FV, messoall’esterno del contenitore, oppure mettere l’etichetta con la data in modo che segni anche il livello.

Dopo il rabbocco il FV recupera in pochi giorni il potenziale raggiunto precedentemente. "29 maggio alle ore 4.20 · Mi piace · 1

Stefano Abbruzzese Lucia, se vuoi portarlo a lunga maturazione meglio non fare rabbocchi se il FV è vivace oppure farnesoltanto uno se è un po' spento e ha bisogno di una ricarica zuccherina. Dopo il secondo e terzo rabbocco il Fervida comincia ascaricarsi; resta comunque potente e a scopo nutrizionale è sempre validissimo; ma a scopo terapeutico meglio portare i FV chenon hanno subito molti rabbocchi, maturati per almeno un anno a contatto con la frutta, ma poi fatti invecchiare con la tecnica dirigenerazione. Quindi il rabbocco, a lungo andare, depotenzia, mentre la rigenerazione ne aumenta le virtù (queste sonoinformazioni preziose, per esperti )

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Tabella delle proporzioni fra zucchero, frutta e acqua, e capienza contenitore

Di Mari Tempestosi, Giovedì 15 maggio 2014 alle ore 17.58

...per preparare l’ambiente adatto allo sviluppo del Microrganismi.

Quando si parla di zucchero è sempre sottinteso lo zucchero di canna INTEGRALE, altri zuccheri che non riportino questadicitura possono non essere di canna. Lo zucchero può essere sostituito anche dal miele, se si preferisce.

Questa è la proporzione 1-3-5 e sui multipli o sottomultipli, per agevolere i calcoli, secondo la quantità che si desiderafermentare o la disponibilità in litri del contenitore che si ha a disposizione.

Queste proporzioni valgono per la frutta e molte verdure, o radici che contengono già una discreta quantità di acqua e dizuccheri.

Per quanto riguarda le erbe aromatiche, Salvia, Rosmarino, Organo ecc. particolarmente ricche di proprietà

come pure le erbe selvatiche tipo l’Apparine Gallium, la Bardana, Achillea, Iperico, Tarassaco, ecc.ecc. che noncontengono zuccheri e una scarsa quantità di acqua, le proporzioni di acqua e zucchero andranno duplicate o triplicate, avolte anche quadruplicate, il parametro giusto da tener presente è che il liquido deve coprire bene le erbe di almeno 3-4cm.

Ripeto: Mantenendo sempre le giuste proporzioni fra acqua e zucchero o miele.

Zucchero/miele kg......Frutta kg.......Acqua lt......Contenitore lt.

0,050 ............................0,150.............0,250

0,100.............................0,300.............0,500.................1

0,200............................ 0,600.............1,000................ 2

0,300............................ 0,900.............1,500................ 3

0,400.............................1,200.............2,000................ 4

0,500.............................1,500.............2,500................ 5

0,600.............................1,800.............3,000................ 6

0,700.............................2,100.............3,500................ 7

0,800............................ 2,400.............4,000................ 8

1,000............................ 3,000.............5,000...............10

2,000............................ 6,000...........10,000................20

4,000............................ 9,000...........20,000................35

6,000.......................... 12,000...........40,000................60

8,000...........................24,000...........60,000................95

P.S.: Le quantità riportate in tabella sono solo alcune... per quantià diverse da queste potrete dividere, moltiplicare osommare i diversi ingredienti fino a raggiungere quella quantità da voi desiderata.

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Come prepare le proporzioni con la formula, altrimenti, molti lo preferiscono.

Partendo da un data quantità di frutta è possibile trovare le proporzioni giuste da aggiungere di acqua e di miele ozucchero. Consideriamo F la quantità di frutta, il calcolo delle proporzioni per alcuni risulta più semplice:-l’acqua si trovaapplicando la formula 5/3*F-lo zucchero o miele si ricava da F/3 (quindi è sempre pari a un terzo della frutta)e la quantitàtotale del fermentato sarà paria 3*F (ossia tre volte il peso della frutta)Mentre nel caso contrario che conosciamo lacapienza di un contenitore ( V ) e vogliamo trovare quanta frutta dobbiamo metterci,dobbiamo tenere conto che valasciato un pò di spazio per l’aria, il contenitore infatti non va mai riempito completamente.

In questo caso per rendere più facile il calcolo consideriamo di mantenere le seguenti proporzioni:

5 parti di acqua, 3 parti di frutta, 1 parte di miele o zucchero e 1 parte di aria.

Troveremo facilmente le quantità che ci interessano usando le seguenti proporzioni:

Per trovare l’acqua applicheremo la formula 5/10*V.

Per trovare la frutta faremo 3/10 * V.

Il miele sarà pari a 1/10 * V …il resto è aria….

Si consiglia frutta (o erba o radici, ecc) possibilmente Bio o da agricoltura biodinamica, o spontanea.

L’acqua deve essere priva di metalli pesanti, cloro o fluoro (va bene acqua di fonte, depurata, o distillata).

Anche il miele o lo zucchero, per un prodotto di buona qualità, dovrebbero essere bio.

La capienza del contenitore deve essere tale, che una volta riempito con tutti gli ingredienti, rimanga uno spazio vuoto dialcuni cm sotto il tappo.

Le dosi sopra sono per un contenitore da 10 litri. Si ribadisce che il contenitore deve essere di plastica o vetro, tutti gli altrimateriali non permettono la formazione di microrganismi benefici, inoltre deve avere una imboccatura larga e non deveessere riempito fino all’orlo.

Nei primi 4-5 mesi del processo di fermentazione il contenitore non dovrà essere sigillato, ma coperto, in maniera chepassi aria, per esempio nel caso di tappo a vite, non si dovrà avvitare fino in fondo, in modo che, nella prima fase dellamaturazione, ci sia sempre contatto con l’aria esterna.

La frutta deve essere sana, non troppo matura, accuratamente lavata con bicarbonato di sodio, aceto naturale o, meglioancora con microrganismi, lo zucchero sarà di canna integrale biologico o meglio ancora miele.

Anche il contenitore dovrà essere ben lavato con detergenti non aggressivi e molto ben risciacquato.

Per preparare i fermentati si comincia versando nel contenitore l’acqua, aggiungendo lo zucchero e mescolando fino allaperfetta miscelazione, si aggiunge poi la frutta e si chiude il coperchio, come detto prima, senza sigillare, perché durantela fermentazione si liberano dei gas che rischiano di fare scoppiare il contenitore se non hanno modo di uscire.