Dispensa 2009 Stefano Allievi La Società Plurale

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 Dispensa 2009 Pubblicato ottobre 18th, 2012 | Da stefano La società plurale Approssimazioni per difetto ateriali didattici per il corso di !ociolo"ia #$orso di Laurea triennale interfacoltà in $omunicazione L%$&' e per i corsi di $omunicazione e (nterculturalità #L!$&$' e )lobalizzazione e pluralismo culturale #$orso di Laurea ma"istrale interfacoltà in !trate"ie di $omunicazione LL(* L!)!' Prof+ !tefano Alliei Anno accademico 2008-2009 .niersità de"li !tudi di Padoa !ommario Presentazione, p+ / (mmi"razioni e reli"ioni in uropa+ (dentità indiiduali e collettie in trasfor mazione, pa"+ isurar e il pluralismo Analisi di alcune ricerche compara tie, pa"+ 22 3ittime collaterali+ (ncontro con 45"munt 6auman, p+ 1 L7islam a scuola+ iessioni su intercultura e dintorni, p+ :1 La città plurale+ *uoe presenze culturali e mutamento urbano, p+ ;: $osa uol dire <coppie miste=> (l issuto e le interpre tazioni, p+ 88 L7ultimo tab? indiiduo e società di fronte alla morte, p+ 10: @5pnos e thanatos+ ( fratelli della notte, p+ 12 $arcere e società, p+ 128 Presentazione La dispensa ui presentata racco" lie alcuni testi di appo""io ai corsi di !ociolo"ia e di )lobalizzazione e pluralismo culturale, tenuti rispettiamente all7interno della Laurea triennale in $omunicazione e della Laurea ma"istrale in !trate"ie di comunicazione, entrambi corsi di laurea interfacoltà delle Bacoltà di !cienze Politiche e di Lettere e BilosoCa+ uali testi facciano parte dell7uno o dell7altro corso E indicato nei rispettii pro"rammi consultabili on line+ !i tratta, come indicato nel titolo, di testi che, per la ma""ior parte, analizzano diers e sfaccettature di uella che ui chiamiamo società plurale+ (l tema della pluralizzazione pro"r essia della società, a tutti i lielli, E infatti sia un Clo rosso e una sottotraccia del pi? "enerale corso di sociolo"ia #di cui si analizzano le implicazioni all7interno dei

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Dispensa 2009

Pubblicato ottobre 18th, 2012 | Da stefano

La società pluraleApprossimazioni per difetto

ateriali didattici per il corso di !ociolo"ia#$orso di Laurea triennale interfacoltà in $omunicazione L%$& 'e per i corsi di $omunicazione e (nterculturalità #L!$&$'e )lobalizzazione e pluralismo culturale#$orso di Laurea ma"istrale interfacoltà in !trate"ie di $omunicazione L L(* L !)!'

Prof+ !tefano Allie i

Anno accademico 2008-2009

.ni ersità de"li !tudi di Pado a!ommario

Presentazione, p+ /

(mmi"razioni e reli"ioni in uropa+ (dentità indi iduali e colletti e in trasformazione,pa"+

isurare il pluralismo Analisi di alcune ricerche comparati e, pa"+ 22

3ittime collaterali+ (ncontro con 45"munt 6auman, p+ 1

L7islam a scuola+ i essioni su intercultura e dintorni, p+ :1

La città plurale+ *uo e presenze culturali e mutamento urbano, p+ ;:

$osa uol dire <coppie miste=> (l issuto e le interpretazioni, p+ 88

L7ultimo tab? indi iduo e società di fronte alla morte, p+ 10:

@5pnos e thanatos+ ( fratelli della notte, p+ 12

$arcere e società, p+ 128

Presentazione

La dispensa ui presentata racco"lie alcuni testi di appo""io ai corsi di !ociolo"ia e di)lobalizzazione e pluralismo culturale, tenuti rispetti amente all7interno della Laureatriennale in $omunicazione e della Laurea ma"istrale in !trate"ie di comunicazione,entrambi corsi di laurea interfacoltà delle Bacoltà di !cienze Politiche e di Lettere eBilosoCa+ uali testi facciano parte dell7uno o dell7altro corso E indicato nei rispetti ipro"rammi consultabili on line+!i tratta, come indicato nel titolo, di testi che, per la ma""ior parte, analizzano di erse

sfaccettature di uella che ui chiamiamo società plurale+ (l tema della pluralizzazionepro"ressi a della società, a tutti i li elli, E infatti sia un Clo rosso e una sottotraccia delpi? "enerale corso di sociolo"ia #di cui si analizzano le implicazioni all7interno dei

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sin"oli ar"omenti "enerali trattati', sia, in forma e identemente di ersa, l7o""etto pi?analiticamente e direttamente trattato nel corso specialistico, come problema eo""etto in sF+Abbiamo chiamato uesto insieme di testi Gapprossimazioni7, non per caso+Approssimarsi si"niCca a icinarsi #proHimus, icinissimo', ma anche farsi prossimocioE non solo essere pi? icino #per osser are me"lio, con ma""iore chiarezza edeCnizione, ad esempio, ma mantenendo il distacco dell7osser atore rispettoall7o""etto osser ato', ma anche rendersi icino, in modo da porsi in connessionediretta, di a icinarsi ma anche di essere a icinato, o ero di porsi in relazione+ !esiamo prossimi di ualcuno o ualcosa, uesto di per sF puI produrre delleconse"uenze o scatenare delle reazioni, dei tipi pi? disparati, da ambo le parti+ Dati "liar"omenti trattati, non ci dispiace sottolineare uesto aspetto+$7E anche un altro si"niCcato, di una parola deri ata dalla medesima radice, che Etutta ia di ualche interesse per noi+ Da prossimo e approssimazione deri a ancheapprossimati o che si"niCca sJ <che si a icina al ero=, ma anche <non esatto, a"o,impreciso= #tutte le citazioni tra ir"olette sono tratte dal Dizionario etimolo"ico dellalin"ua italiana curato da + $ortelazzo e P+ 4olli, 6olo"na, 4anichelli'+ ualcosa chenon ha necessariamente lo statuto della erità scientiCca, ma E purtutta ia uno sforzodi comprensione e di lettura oltre tutto, di ualcosa che sta ancora accadendo, sotto inostri occhi, e che uindi non E sempre facile da com-prendere #anche ui, con tutti isuoi ricchi e sfaccettati si"niCcati <capire con l7intelletto=, ma anche <considerare conindul"enza=, nonchF <contenere=, <includere=, <racco"liere=K' e Go""etti are7+Approssimazioni, uindi, per difetto che, prose"uendo nel nostro "ioco, si"niCca a sua

olta <mancanza=, <insu cienza=, <imperfezione= #non perI, nel nostro caso, <colpa=o <peccato=, o almeno, con ualche autoindul"enza, non crediamo'+

L7insieme di uesti testi non a inteso uindi come un ualche tipo di isione or"anicae complessi a, essendo nati da occasioni tra loro di ersissime #per lo pi? relazioni acon e"ni, conferenze o ricerche'+ !i tratta semplicemente di supporti o comeinformazione di base per ar"omenti che non erano trattati nei manuali e nei testiadottati, ma sono stati trattati a lezione #ciI ale soprattutto per i testi che fannoparte del pro"ramma di !ociolo"ia', o come punti di ista di supporto ad altre lettureadottate nei pro"rammi di studio+Alcune e entuali e in certa misura ine itabili ripetizioni, che crediamo di a er ridottotutta ia al minimo, sono do ute al fatto che alcuni testi, che analizzano temi speciCcima per essere compresi pre ede ano ualche cenno ad ar"omenti pi? "enerali, erano

ori"inariamente ri olte a pubblici di ersi e tra loro etero"enei, e necessita ano uindidi ualche messa a punto di carattere fondati o, prima di essere aMrontati nellospeciCco+

Pado a, "ennaio 2009

%esto pubblicato ori"inariamente in spa"nolo sotto il titolo di (nmi"raciones 5reli"iones en uropa+ (dentitades indi iduales 5 colecti as en trasformaciNn, in )+Aubarell e + 4apata, (nmi"raciNn 5 procesos de cambio+ uropa 5 el editerrOneo enel conteHto "lobal, 6arcelona, (caria-( ed, 200 , pp+ /19-/:0+

(mmi"razioni e reli"ioni in uropa(dentità indi iduali e colletti e in trasformazione

di

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!tefano Allie i

(l fatto mo imenti mi"ratori e pluralizzazione reli"iosa

La presenza di percentuali sempre pi? si"niCcati e di immi"rati nel paesa""io socialeeuropeo non E solo un fatto uantitati o, che incide per cosJ dire Gpro uota7 sulledinamiche sociali, facendo crescere taluni indicatori #economici, sociali, di disa"io, ecc+

uesti, almeno, uelli pi? comunemente percepiti'+ ssa produce e crea nuo eproblematiche, innesca processi di relazione, mette in e idenza aspetti altrimentirimasti in ombra dell7articolazione sociale+.no di uesti E il Gritorno7 della reli"ione sulla scena pubblica, la sua ma""iorepresenza e isibilità anche nello spazio pubblico europeo, pur ampiamentesecolarizzato+ )li osser atori scoprono, o me"lio ri-scoprono, tal olta con ualchesconcerto, che uelle reli"iose si dimostrano cate"orie sorprendentemente d7attualitàe pertinenti per comprendere il "ioco delle identità indi iduali e colletti e, le lororeciproche interazioni e le loro trasformazioni, uanto e forse pi? di altre cate"orieinterpretati e ne"li anni scorsi molto inda"ate e mediatizzate, come uelle etniche,ma anche alcune diMuse cate"orie sociali+(l caso dell7islam, e dell7islam europeo in particolare, ad esempio, non foss7altro cheper uestioni numeriche, oMre note oli spunti di ri essione, in"lobando al suo internopro enienze etniche diMerenziate, un certo numero di autoctoni #i con ertiti', e delleseconde "enerazioni nate sul suolo europeo e pro"ressi amente Gautoctonizzate7, percosJ direQ nonchF un7ampia serie di ambiti in cui si propone e Gfa7 imma"ine, tal oltasuo mal"rado dal rinascere dei fondamentalismi ai rapporti di "enere, passando per lerelazioni tra stato e comunità reli"iose e per le dinamiche di miHitF matrimoniale+ anon E il solo a tro arsi in uesta situazione+

La Gmobilità7 delle reli"ioni E le"ata, e del resto lo E sempre stata, anche alla mobilitàumana+ 7 dun ue parte di uella pi? "enerale <ri oluzione mobiletica=, che coin ol"eil mo imento di informazioni, merci, denaro, idee, oltre che uomini e donne+ .nprocesso sempre pi? eloce, che E parte a sua olta del pi? problematizzato processodi "lobalizzazione+ .no dei suoi eMetti, su cui ci soMermeremo, E la pro"ressi ama""iore com-presenza sul medesimo territorio di una pluralità culturale e reli"iosasempre pi? ampia, che si sta delineando, pur tra resistenze e reazioni in direzioneopposta, nei processi di cambiamento che stanno in estendo l7 uropa, e non soloessa+

(l Rmomento reli"iosoS attualmente issuto dall7occidente #l7espressione E di !immel1989' E caratterizzato tra l7altro da due fenomeni concomitanti, e tal olta issuti, da"liattori sociali che li interpretano, come tra loro concorrenti+(l primo+ (nsieme alle reli"ioni tradizionali della ecchia uropa #le arie fami"liecristiane, la presenza ebraica, ualche sopra i enza che una olta si sarebbe deCnitapa"ana', tro iamo o""i, sempre pi? articolati e isibili, altri attori i nuo i mo imentireli"iosi che in uropa nascono o che en"ono importati da altri Corenti produttori #"li!tati .niti, ma anche non pochi paesi asiatici dall7(ndia al )iappone alla $orea, e altri'Qun7ampia produzione di spiritualità neT a"eQ sette reli"iose pi? o meno le"ate, ma"arianche solo per opposizione, al ecchio ceppo cristianoQ nobili tradizioni altrui da noiimportate per iniziati a soprattutto di occidentali e a modo loro #E il caso delbuddhismo'+(l secondo+ $on l7arri o di nuo e popolazioni immi"rate uello che in sociolo"ia E

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in also chiamare #da Poulat e poi 6ourdieu in a anti', con una metafora di deri azioneeconomica forse discutibile ma e cacemente descritti a, il mercato dei beni reli"iosi,si E ulteriormente GcomplessiCcato7+ L7oMerta di beni reli"iosi, "ià ampia per sueproprie lo"iche, come abbiamo isto, ha tro ato un7ulteriore, feconda nicchia dimercato in cui espandersi, ma anche nuo i imprenditori sociali del sacro, di ersemodalità di consumo, e si sono aperti nuo i canali di import-eHport reli"ioso+ *elconcreto, si"niCca che i E una sempre pi? marcata presenza di tradizioni reli"iose

ecchie e nuo e che sono arri ate insieme a"li immi"rati dall7induismo all7islam,passando per le reli"ioni Getniche7 #lo shinto, i siUh, ecc+', l7animismo, forme sincretichecome le cosiddette Gnuo e chiese7 africane, ecc+, oltre che nuo i membri, allo"eni, ditradizioni reli"iose "ià presenti, percepite come indi"ene #cattolici, denominazioniprotestanti, ortodossi, ebrei, ma anche membri stranieri di comunità reli"iose recenti,come i testimoni di )eo a, ecc+'+

uesti due fenomeni non sono separati e per cosJ dire impermeabili si intrecciano, sicompenetrano, si in uenzano reciprocamente, e retroa"iscono sulla società in cui siinseriscono, cosJ come uesta retroa"isce su di loro+ ueste nuo e presenze reli"iosenon sono infatti neutre+ non hanno conse"uenze solo per se stesse la presenza di

uesti nuo i Gin uilini7 E suscettibile di in uenzare, e di fatto sta "ià in uenzando,anche i ecchi Gpadroni di casa7 le istituzioni, i sistemi sociali, e, cosa su cui si ri ettemolto meno, le reli"ioni stesse+ pone una sCda interpretati a alla stessa sociolo"ia,che non pare ancora del tutto attrezzata per comprenderlo+

eli"ione e teoria sociolo"ica una premessa

(n "enerale le deCnizioni e le analisi della reli"ione che ci en"ono dai classici dellasociolo"ia sembrano accentuare le dimensioni della stabilità, della continuità, dellasua funzione inte"ratrice della società, in un7assunzione implicita di un postulato diunicità e di "lobalità sostanziale #sal o da parte delle teorie riduzioniste che ne"a anosemplicemente il ruolo della reli"ione, riducendola al ran"o di mero residuo'+ *ota peresempio 6er"er #19;V' che Runo dei punti principali della teoria sociolo"ica dellareli"ione proposta da DurUheim sta nella di coltà di interpretare entro il suo schema ifenomeni reli"iosi che non ra""iun"ono l7ampiezza della societàS+!olo in tempi pi? recenti #e in uesto E stato decisi o il contributo dello stesso 6er"er'la teoria ha cominciato ad assumere la pluralità reli"iosa come un temacaratterizzante in sF, anche se non sempre ne ha dedotte tutte le possibileconse"uenze+ (n particolare, la pluralità stessa iene spesso assunta, un po7paradossalmente, come Gri"ida7 si sottolinea l7e idenza empirica che ci sono pi?, ema"ari molte, reli"ioni compresenti+ a ueste sono issute come corpireciprocamente estranei e non intera"enti+ &ra, la situazione di pluralità implica duefenomeni altrettanto importanti+ La prima E il fatto di innescare dei processi direlazione, e prima ancora dei processi co"niti i, che costrin"ono "li attori a tenereconto dell7esistenza de"li altri so""etti reli"iosi #anche uando la scelta or"anizzati aE uella, tipica del fenomeno Gsetta7, dell7isolamento, della separatezza'+ La seconda Eproprio la essibilitàQ non solo e non tanto in termini or"anizzati i, ciI che apparemeno interessante e si"niCcati o, uanto in termini di essibilità so""etti a possibileo ero, la pluralità la si i e, ci si entra e ci esce per cosJ dire, o me"lio, all7interno diessa, si cambia+ (l problema E che poche teorie della reli"ione sembrano in "rado dispie"are da ero il cambiamento reli"ioso, anche se alcune descri ono almeno lecondizioni che lo consentono+ $ome ha osser ato sinteticamente 6ecUford #1991'

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Rmal"rado tutta la loro enfasi sul cambiamento e l7adattamento, i sociolo"i classici e iloro successori immediati preferi ano operare con concezioni statiche della reli"ioneS+!fu""ono uindi, in buona parte, sia le conse"uenze o""etti e della pluralizzazionereli"iosa, sia le modalità so""etti e, sempre pi? diMuse, di i ere nella #o dipartecipare alla' sfera reli"iosa, che sono conse"uenza della pluralizzazionemedesima+ &ltre alla modalità di appartenenza classica, uella tradizionale #sono diuna certa reli"ione, sostanzialmente, perchF ci sono nato, perchF lo erano i miei"enitori', sono infatti sempre pi? diMusi comportamenti che riassumiamo in altre tremodalità principali+La prima non essendoci disponibile, anche se l7aMermazione a in parte stemperata,Rnessun modello obbli"atorio di reli"ioneS #LucUmann 19;/', il <supermercato= deibeni reli"iosi puI permettersi di oMrire uello che iene deCnito come un sempre pi?

asto Rassortimento di si"niCcati Gultimi7S, "estito sul lato dell7oMerta, sosten"onoaltro e 6er"er e LucUmann #19;;', da una molteplicità di Ra"enzie di marUetin"dell7identitàS+ 7 uno dei modi di accesso al mercato in uestione # uello che da altri Estato e cacemente deCnito picU and choose', particolarmente isibile ad esempio nelmondo neT a"e ma non E il solo+.na seconda e di ersa modalità di presenza E uella deCnibile attra erso i concetti di<inclusione= e di <contaminazioni co"niti e= il processo di inclusione #distinto rispettoal concetto di sincretismo', a iene a partire dalle credenze tradizionali, inte"randolecon nuo e <sensibilità= o con altre credenze, anche contraddittorie con il sistema diappartenenza eWo di riferimento #esempio particolarmente si"niCcati o la sempre pi?fre uente credenza nella reincarnazione misurata da di erse ricerche tra praticanticristiani'+L7esperienza dei con ertiti mostra una terza e ulteriore modalità di presenza sul

mercato attra erso la scelta non solo di sin"oli temi tra loro incoerenti, ma di interisistemi di si"niCcato, al loro interno pi? o meno coerenti #in o"ni caso percepiti cometali', che en"ono assunti con tutte #o con parte del-' le loro conse"uenze pratiche,

uotidiane+ Anche se i sono pure con ersioni temporanee, intermittenti, part-time, epluricon ersioni, al punto che ualche autore ha potuto parlare di con ersion careers,riprendendo senza tematizzarlo il concetto di <carriere morali= elaborato da )oMman+

ualcuno ha addirittura deCnito uella attuale una a"e of con ersion tema peraltroripreso anche da )auchet #198:', che sottolinea come Rci sono eccellenti ra"ioniperchF "li uomini del dopo-reli"ione abbiano la tentazione di con ertirsi in tutte ledirezioni #tous azimuts'+ ce ne sono di ancora mi"liori perchF le loro con ersioni non

siano nF molto solide nF molto dure oli, poichF essi non sono capaci di rinunciare allera"ioni che li spin"ono a con ertirsiKS #pi? in detta"lio, su uesti diMerenti modelliinterpretati i, con i rimandi relati i, Allie i 1999Q una ri essione pi? ampia in Allie i200;'+Pluralità di oMerta, dun ue, pluralità di modalità di accesso, ma anche pluralità ere ersibilità dei percorsi so""etti i+ Anche perchF ui abbiamo descritto dei tipi pi? omeno Gpuri7, che tutta ia nella realtà si intersecano, si sommano, o ma"ari si elidono,ma comun ue contribuiscono a rideCnire appartenenze e identità+L7importante E comun ue tenere presente che ci tro iamo in una fase storica dipro"ressi a so""etti izzazione del rapporto con la reli"ione, in conse"uenza dei

processi di secolarizzazione, di pri atizzazione del reli"ioso, e di pluralizzazioneprocessi tra loro colle"ati, che fanno sentire le loro conse"uenze anche sul fenomenoo""etto del nostro studio+

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$ome ci siamo arri ati> !ecolarizzazione, pri atizzazione, pluralizzazione

*on potendo approfondire i concetti #l7abbiamo fatto altro e, Allie i 1998 e, pi?recentemente, 200;', ci limitiamo ui a enunciarli rapidamente+(l primo, la secolarizzazione+ .no de"li esponenti pi? radicali della teoria della

secolarizzazione la deCnisce come Ril processo per mezzo del uale il pensiero, lapratica e le istituzioni reli"iose perdono si"niCcanza socialeS #Xilson 19;;', e loconsidera anche un fenomeno, oltre che irre ersibile, onniper asi o, che informa tuttala società e non solo i suoi aspetti reli"iosi Rla secolarizzazione non indica solo uncambiamento che a iene nella società, ma anche un cambiamento della societàS#Xilson 1982'+!tarU e 6ainbrid"e hanno tutta ia sottolineato l7aspetto auto-limitante del processo disecolarizzazione+ 6roTn ha sottolineato l7ambi"uità delle tendenze in corso, chemostrano sia un declino del si"niCcato sociale della reli"ione #secularization' che unacrescita delle reli"ioni #reli"ionization' #per ueste ed altre posizioni critiche, 6ruce

1992'+ 6ecUford #1989' sostiene che sia nella natura stessa della società secolare di"enerare uella che chiama Rla rinascita paradossale della reli"ioneS+ 6ell, in polemicadiretta con Xilson a cui contesta una lettura riduzionista e portata a troppo estremeconse"uenze della teoria Teberiana della G"abbia d7acciaio7, fa notare che Ril terminesecolarizzazione E un tale imbro"lio perchF mischia due tipi molto diMerenti difenomeni, il sociale e il culturale, e due processi molto diMerenti che non sonocon"ruenti l7uno con l7altroS #19VV'+Ai nostri Cni E meno importante sottolineare che Rla secolarizzazione si presenta comeconse"uenza dell7alto "rado di diMerenziazione ra""iunto dalla società modernaS#Luhmann 1989' -cioE la secolarizzazione come conse"uenza di un processo- uanto il

fatto che essa produce a sua olta diMerenziazione -la secolarizzazione come causa-in particolare il fatto che, a causa del processo di diMerenziazione, nella societàindustriale non c7E pi? biso"no di un7istituzione particolare, a carattere reli"ioso, cherappresenti l7unità e la le"ittimità dell7intero sistema+ $ome a e a "ià notato Benn, cuidel resto Luhmann fa esplicito riferimento, Rla secolarizzazione non spin"e ia lareli"ione dalla società moderna, ma piuttosto incora""ia un tipo di reli"ione che nonpossiede alcuna funzione importante per l7intera societàS #Benn 19V2'+ (l fatto dellasecolarizzazione E comun ue oramia considerabile ac uisito al punto che dal punto di

ista teorico, come E stato notato, siamo ormai in una fase di Rpost-secolarizzazioneS#)uizzardi 199;'+

L7altra pre-condizione cruciale ai nostri Cni E il processo di pri atizzazione cheaccompa"na e allo stesso tempo E potenziato dalla secolarizzazione+ *on si tratta inun certo senso di una no ità storica+ )ià DurUheim sottolinea a che, almeno nei paesia dominante cristiana, il processo E in corso da tempo perchF si tro erebbe all7ori"inestessa del cristianesimo + 6er"er pi? compiutamente di altri ne ha tirato leconse"uenze la secolarizzazione stessa nascerebbe con e "razie al cristianesimo ealla sua scelta di separare la sfera di $esare da uella di Dio+ %utta ia E indubitabileche il processo si E note olmente ampliato e ha tro ato nuo a forza nel processostesso di secolarizzazione, che renderebbe o""i possibile un belie in" Tithoutbelon"in" #Da ie 1990' e, tal olta, cosa su cui si ri ette meno, e certamente menonumericamente incisi a, ma pure e idenziata da tutte le ricerche, un belon"in"Tithout belie in" ripie"ato su se stesso e sul proprio "uicciardiniano particulare,pri ato, insomma+ uesto a dispetto di una pur persistente presenza reli"iosa, che

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sia essa <diMusa=, <implicita= o deCniti amente <in isibile=+7 ancora Luhmann #1982' a notare che Rmentre prima l7incredulità era un aMare

pri ato, adesso lo di enta la fedeS, ormai rele"ata nell7ambito del tempo libero, daesso limitata e in esso soMocata da altre priorità+ %ale processo di pri atizzazione, chel7autore non considera tutta ia indi iduale #Rla pri atizzazione non E un aMarepri atoS' ma al contrario esso stesso una struttura sociale #e non un fenomeno checoncerne la reli"ione, ma un fenomeno che concerne la struttura del sistema sociale,che a sua olta in uisce sulla reli"ione', consente di sottrarsi a molte forme dicontrollo sociale di tipo reli"ioso, e ad aprirsi a possibilità di scelta diMerenziate+

%erza importante pre-condizione E uella del pluralismo, potremmo dire del politeismopotenziale che secolarizzazione e pri atizzazione oMrono all7indi iduo # aMesoli 1988parla di <policulturalismo= e di <politeismo popolare='+ La pluralizzazione delle oMerte,dei "ruppi, dei <mondi itali= almeno potenzialmente a disposizione # ualcuno haparlato di <pluri- erso etico=' costituisce la declinazione concreta di una

secolarizzazione che, altrimenti, potrebbe consentire solo la scelta tra fede eappartenenza ascritta e suo riCuto+(n forma di ersa il pensiero ClosoCco ha sintetizzato uesto situazione nella celebreformula di L5otard sulla Cne delle R"randi narrazioni della modernitàS che sarebbecaratteristica della postmodernità+La teoria sociolo"ica ha tro ato in 6er"er il suo pi? insistito sostenitore, che ha sempreconsiderato la pluralizzazione una sorta di fenomeno "emello della secolarizzazione#6er"er e LucUmann 19;;', ma anche pi? di uest7ultima una caratteristica peculiaredella modernità #6er"er, 6er"er e Yellner 19V/', che incide in entrambe le sfere, lapubblica e la pri ata, entrambe pluralizzatesi, ed E entrata a far parte in uanto tale

del processo stesso di socializzazione primaria e dun ue della formazione del sF+ Lapluralizzazione # uesto il nome che dà al fenomeno pi? "enerale, di cui il pluralismoreli"ioso non E che una delle molte ariantiQ 6er"er 1992' ha come eMetto uello dimoltiplicare ma nello stesso tempo di rendere pi? precarie le <strutture di plausibilità=,i i comprese uelle reli"iose, che di entano un prodotto dell7atti ità umana+ .na delleconse"uenze di uesto processo E la possibilità di <mi"razione= tra i di ersi mondireli"iosi e le loro relati e strutture di plausibilità+Pluralità di oMerta, dun ue, pluralità di modalità di accesso, ma anche pluralità ere ersibilità dei percorsi so""etti i che, tutti insieme, delineano una fase storica dipro"ressi a so""etti izzazione del rapporto con la reli"ione+

Le trasformazioni dell7identità

Le trasformazioni o""etti e, nella e della realtà sociale, inducono o comun ue sonoaccompa"nate da uelle so""etti e, nella e della identità personale+ .n dibattito,

uesto, che trascende il riferimento reli"ioso, per costituire problema a sF+$i limitiamo ui a constatare che sempre pi? l7identità a considerata, e puI essereletta e interpretata, Rnon "ià come una <cosa=, come l7unità monolitica di un so""etto,ma come un sistema di relazioni e di rappresentazioniS # elucci 1982'+ ,a""iun"iamo, di autopercezioni, e di percezioni non solo, classicamente, della<deCnizione della situazione=, ma anche di sF nella situazione+

RLa deCnizione dell7identità -ha notato altro e lo stesso elucci #199/'- si sposta dalcontenuto al processo, dal dato al potenziale e coincide sempre pi? con la capacitàde"li indi idui di identiCcarsi e di diMerenziarsi da"li altri E dun ue un processo

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continuo di identizzazioneS+ .n cammino pro"ressi o, il cui dato di partenza, come hanotato ancora 6er"er nel suo sa""io su usil #198 ', E Run GsF7 pluraleS, che non puIse non cercare di in entarsi uella Gsemplicità dell7ordine narrati o7, in uanto ordinatasuccessione di e enti, che non esiste nella realtà ma che o"nuno cerca di rein entarenella propria bio"raCa+ (l mondo, come "li stili di cui parla !chutz, che 6er"er cita, E

ero GCno a nuo o ordine7+ !i assiste a una crescente de-istituzionalizzazione dei corsidi ita, a pratiche di nomadismo e di G a"abonda""io spirituale7, e dun ue a continuiprocessi di socializzazione e risocializzazione, e uindi di rine"oziazione dei rapporti +)ià anni fa usconi nota a che uesto si"niCca Rro esciare uno dei luo"hi #comuni,ndr' pi? stantii dell7analisi sociolo"ica+ uesti luo"hi comuni edono la modernitàcome caduta nell7eterodirezione, nella perdita di sF, nel conformismo+ 7 un7incredibilestra ol"imento della realtà, che abbiamo sempre preso per buono+ (nfatti E il mondotradizionale ad essere dominato dal incolo di appartenenza delle scelte, di identitàcoatte, di conformismo+ La modernità in ece E sotto il se"no delle chances di scelta,sia pure a prezzo della precarietàS #1982'+.n processo che tende a produrre delle Rbio"raCe ri essi eS, come le ha chiamate)iddens, in cui Rl7io E isto come un pro"etto ri essi o, di cui E responsabilel7indi iduoS #)iddens 1991'+ 6io"raCe problematiche, in continuo ri-pensamento di sF,in cui l7identità E una sorta di sostrato psicolo"ico della pluralità dei ruoli #Berrara1998'+ .n Rindi iduo-come-processoS # elucci 1999', la cui di coltà ma""iore staproprio nell7assicurare a se stesso una unità e una continuità+&""i dun ue le identità sono sempre meno ascritte Cn dalla nascita e immutabili, esempre pi? possiamo parlare di identità transitorie, liberamente scelte #e, nel caso dialcuni "ruppi reli"iosi del tipo Gsetta7, un po7 meno liberamente abbandonate', assunteattra erso Gsocialità eletti e7 che codiCcano ma anche consentono l7in"resso nelle

moderne trib? di cui parla aMesoli, a carattere temporaneo, e inCne, in molti casi,multiple #tutt7altro dun ue che lo one dimensional man teorizzato a suo tempo daarcuse'+ .n processo uesto non pri o di conse"uenze sulle identità stesse ma

anche sulla loro percezione, dato che sembra di assistere a un di aricazionepro"ressi a, uasi una forma di schizofrenia sociale, tra identità sempre pi? incerte e#probabilmente non per caso l7una cosa sembra implicare l7altra' il biso"no sociale,Gsistemico7 potremmo dire, di indi iduarle, di riconoscerle+ $ome ha sottolineato!ciolla, Ri conCni di entano incerti mentre, al contempo, aumentano, in ece didiminuire, le richieste di accertamento dei conCni stessi da parte del sistema+L7identità, non essendo pi? chiaramente deCnibile in termini o""etti i, di enta per

l7indi iduo un problema so""etti oS #198/'+ il so""etto stesso si E fatto pi?sfu""ente+

(mmi"rati e reli"ioni PerchF abbiamo insistito su uest7analisi di sfondo, che ri"uardatrasformazioni pi? "enerali, a prescindere da"li immi"rati> Per una ra"ione moltosemplice perchF essa E proprio ciI che consente e Cnanco fa orisce la presenza dinuo e reli"ioni, che non iene pi? percepita nF come scandalosa nF come traumatica,e al limite puI ammantarsi di una patina di esotismo perCno attraente, alla moda+ 7

uesta situazione che fa sJ che o""i, in occidente, sia possibile e lar"amente facilitatoun processo di in"resso e radicamento di nuo e reli"ioni che in altre epoche, pi?reli"iosamente monolitiche #o forse sarebbe pi? esatto dire monopolistiche', sarebbestato semplicemente impensabile+ La sua conse"uenza immediata E che l7 uropa Edi entata una sorta di patchTorU reli"ioso al uanto complesso e in continuae oluzione+ Borse l7imma"ine mi"liore per deCnirlo non E uella, spesso usata ma

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troppo ri"ida, del mosaico, ma uella dinamica del caleidoscopio in continuomo imento certo, con ualche <pezzo= pi? "rosso de"li altri+ &rmai i paesi europeipossono essere deCniti per il riferimento, al loro interno, di <un Dio al plurale= #Allie i,)uizzardi e Prandi 2001'+La presenza di immi"rati costituisce uno dei motori che muo ono il caleidoscopio essanon E infatti culturalmente nF reli"iosamente neutra+ )li immi"rati non arri ano<nudi= portano con sF, nel loro ba"a"lio, anche isioni del mondo, tradizioni,credenze, pratiche, ta ole di alori, sistemi morali, imma"ini e simboli+ prima o poisentono il biso"no, se mai l7hanno perduto, di richiamarsi ad esse come adindispensabili nuclei di identitàQ se non per identiCcazione, almeno per opposizione+

ssi spesso "iustiCcano e confermano una speciCcità e anche una sensibilità reli"iosa,che una modernità superCciale nelle apparenze e nello stesso tempo profonda eradicale nella sua capacità di scalCre "li stili di ita tradizionali e i con incimenti su cuisi basano, apparentemente fa di tutto per cancellare+ (n una parola, la reli"ione, eancora di pi? la reli"ione issuta colletti amente e comunitariamente, ha un suospazio e un suo ruolo nella costruzione dell7identità indi iduale e colletti a di nucleisi"niCcati i di immi"rati+

uesto processo pro oca un cambiamento radicale di paradi"ma, e proprio nel sensoforte che ad esso ha dato Yuhn nel nostro criterio interpretati o e, ancora prima,nella nostra percezione, nel nostro issuto relati o al rapporto tra reli"ione-popolo-territorio+ Per dirla nel modo pi? semplice possibile, noi siamo abituati a imma"inare,del tutto intuiti amente, che, "rosso modo, ad un territorio corrisponda un popolo conuna reli"ione dominante, e con l7e entuale corollario di ualche presenza minoritaria#tale era anche la percezione implicita dei classici della sociolo"ia, a cominciare daDurUheim'+ &""i la com-presenza di s ariate entità reli"iose, resa ancora pi? isibile e

in un certo senso drammatizzata dalla presenza di cospicue comunità di immi"rati chesi richiamano a reli"ioni pi? o meno estranee alla storia europea, o almeno percepitecome tali, ci costrin"e a fare i conti con uella che mi sembra pertinente chiamare,mutuando l7espressione dal dibattito ClosoCco recente, una di ersa <"eo-reli"ione=#Allie i 1998'+Assistiamo infatti al pro"ressi o prodursi di una realtà molto pi? articolata, in cui su unmedesimo territorio si mischiano #o non si mischiano, ma comun ue co-abitano'popoli, reli"ioni ed altro ancora+ La pluralità, insomma, da patolo"ia che era si E fattaCsiolo"ia E di entata, o sta di entando, <normale=+ .n eMetto anche uesto, e tra imeno percepiti, della "lobalizzazione+ Per inciso, E proprio uesto processo che rende

sociolo"icamente infondate tesi come uella del clash of ci ilizations, popolarizzata da@untin"ton+ %ale tesi presuppone che le ci iltà, spesso da @untin"ton identiCcate con ilnome delle rispetti e reli"ioni dominanti in una determinata area, siano una < ui= euna <là=, separate, impermeabili, radicate con precisione in territori delimitabili+Proprio ciI che non E o non E pi?, e non solo in uropa, ma in aste parti del mondo+$iI che, naturalmente, non esclude aMatto "li scontri, e in particolare "li scontri amoti azione cultural-reli"iosa su cui @untin"ton si soMerma, ma li reinterpreta inchia e di ersa al limite, azzarderei #pur senza entrare nel campo alla lettera, minato

delle teorie politolo"iche e polemolo"iche', proprio come eMetto del contatto edell7interconnessione+

$on la presenza delle nuo e immi"razioni, uindi, la pluralizzazione reli"iosadell7 uropa si E fatta ancora pi? articolata, e il processo non accenna a diminuire alcontrario, ueste stesse reli"ioni, inizialmente presenti in forma pi? o meno

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<clandestina= e comun ue indi iduale o al massimo familiare, man mano che si fa pi?ampia la <so"lia etnica= #in uesto caso pi? correttamente deCnibile <so"lia reli"iosa='di riferimento, si <comunitarizzano=, tendono a di entare fatto sociale duro,incontro ertibile, e a rendersi isibili anche nello spazio pubblico, e dun ue ad esserepercepite come tali dalla popolazione autoctona+

%ale presenza produce l7eMetto di metterci in contatto con altre realtà, non solosincronicamente, ma anche, in un certo senso, diacronicamente tal olta con uestepresenze reli"iose E il nostro passato che ritorna, il nostro modo di ieri di i ere uellemedesime reli"ioni che o""i "li immi"rati, che l7hanno recepito, ci riportano un fattoparticolarmente isibile nelle presenze immi"rate cristiane, ma per certi ersi, in unaaccezione pi? <teolo"ica=, nei musulmani, che del resto assi"non a e a una oltadeCnito Ri nostri antenati contemporaneiS+

L7islam europeo

(l caso islam merita una sottolineatura particolare per un fatto semplice ma decisi operchF in pochi anni, di fatto nell7arco di una "enerazione, da nemico numero unodella cristianità europea che era, comun ue un so""etto altro ed esterno, oltre cheestraneo, E di entato la seconda presenza reli"iosa in uropa, (talia inclusa, dopo

uella cristiana "lobalmente intesa e si tratta di un presenza ormai considerabiledeCniti a e irre ersibile+ .na s olta che non esito a deCnire storica +.n processo che per un sottile paradosso della storia, al tempo stesso ironia e nemesi,E stato innescato dall7arri o in occidente di "ruppi ia ia pi? cospicui di immi"rati+L7ironia E data proprio dal fatto che laddo e, in uattordici secoli di storia comune, diincontri e soprattutto di scontri, non erano riusciti "li eserciti e le in asioni, stariuscendo, senza nemmeno a erlo oluto, uasi come conse"uenza casuale ecertamente non pianiCcata della sua presenza, l7<esercito industriale di riser a= deinuo i immi"rati+ L7islam penetra in uropa non sulla punta della spada, ma per leconse"uenze impre iste #di tutto si tratta tranne che di un deliberato dise"no, anchese la fantasia propa"andistica di alcuni orrebbe farcelo credere' di fenomeni socialiche nulla, di per sF, hanno a che fare con la reli"ione+.n7 uropa che E di entata uindi, senza eramente accor"ersene, prima la Rperiferiadell7islamS, come l7ha chiamata Yepel, poi la Rnuo a frontiera dell7islamS, come Estata pertinentemente deCnita da Dassetto e 6astenier #1991', e inCne, in maniera pi?Gimpe"nati a7, la parte europea della umma islamica+!tiamo assistendo dun ue ad una mo imentata e dinamica fase di passa""io e se ierila transizione era dall7esistenza di due unità distinte e tra loro impermeabili, ecomun ue non com-presenti su un territorio comune #islam ed uropa', alla situazionedi compenetrazione per il tramite dell7immi"razione #l7islam in uropa', o""i stiamoassistendo al passa""io erso una terza fase, un processo che potremmo chiamare diGendo"enizzazione7 il passa""io dall7islam in uropa all7islam d7 uropa #Allie i, 199; e2002'+

%ra l7altro non si tratta di un7entità in transizione, solo temporaneamente presente, inualche modo, foss7anche forzoso, ma"ari rispedibile al mittente come lo straniero di

cui ci ha parlato !immel #1908', non E colui <che o""i iene e domani a, bensJ Zcome[colui che o""i iene e domani rimane=+ \ il so""etto lontano che E di entato icino,per rimanere nella terminolo"ia simmeliana+Ai musulmani d7ori"ine occorre a""iun"ere un numero non tra ol"ente ma checomincia a essere si"niCcati o di con ertiti europei, il cui ruolo e la cui funzione, in

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alcuni paesi tra cui l7(talia, E pi? importante di uanto non indichino le e idenzestatistiche+ (noltre comincia a rendersi sempre pi? e idente una seconda e una terza"enerazione di musulmani che costituisce in fondo il ero islam d7 uropa, che puI dirsia tutti "li eMetti, insieme a uello dei con ertiti ma con ma""iore incisi ità numerica epi? complesse implicazioni ualitati e, il primo ero islam autoctono europeo #spessodel resto anche Gcittadino7 a tutti "li eMetti, e dotato uindi della pienezza dei diritti, i icompresi uelli politici'+ .n islam che cambia, che si e ol e, che per molte ra"ioni nonE pi? uello dei padri senza per uesto perdere la propria identità, disperdendosi nelmare dell7indeterminato e dell7indiMerenziato+.n islam in e oluzione, uindi, ma che in uesto stesso processo sancisce la suapro"ressi a stabilizzazione, candidandosi a di enire parte dell7identità culturale dellanuo a uropa in ia di faticosa costruzione+ .n islam inoltre minoritario, che in uestasua condizione, e con poche speranze di cambiarla, de e "iocare il suo ruolo econtrattare il suo spazio nella società, al pari di altre minoranze reli"iose e sociali uncambiamento non da poco, persino Gteolo"ico7, ancora tutto da esplicitare ma chepromette ris olti interessanti e, in a enire, un eMetto di feedbacU con i paesi d7ori"inedell7islam implicazioni ueste di cui probabilmente l7islam europeo comincia soloadesso, e a stento, a rendersi conto #o forse non comincia nemmeno le i e,semplicemente'+ $ambia l7islam, insommaQ ma cambia anche l7 uropa, cambial7occidente Rrealtà in mutamento, ma anche di mutamentoS #Dassetto 199;'+$itiamo alcuni temi rile anti di cambiamento, tra "li altri, solo per titoli- Per l7 uropa la pluralità reli"iosa sempre ma""iore e pi? incisi a, pi? isibile #lamezzaluna e la croce, il minareto e il campanile che si sta"liano sul proClo delle città,per usare imma"ini un po7 stereotipe ma e caci'Q l7imma"ine dell7altro da rideCnire#reciprocamente'Q la rideCnizione dei rapporti tra le due sponde del editerraneo #in

politica, economia, ecc+'Q le conse"uenze sulle relazioni umane, interpersonali contattipersonali, uotidiani, matrimoni misti #e loro conse"uenze su imma"ine e concetto difami"lia, di reli"ione, ecc+'Q le conse"uenze sul concetto stesso di uropa e dioccidente, non pi? identiCcabile solo con la radice ebraico-cristiana #a pi? lun"otermine', cioE sull7imma"ine che "li europei hanno di se stessi attualmente+- Per l7islam la separazione dell7identiCcazione islam-mondo araboQ l7accettazione difatto #e in prospetti a anche la teorizzazione e la <teolo"izzazione=' dello statuto diminoranza, del fatto di i ere come minoranza in una società non informataislamicamente #un fatto non scontato l7ortodossia in iterebbe al ritorno in dar al-islam, nella <casa dell7islam=+ uesto uol dire un cambiamento enorme, che mi pare

che la ma""ioranza anche de"li intellettuali musulmani non percepisca o sul ualepreferisca far Cnta di niente'Q il ruolo che "ioca l7islam nel mondo non islamico, o""iche E anche un attore interno dei paesi non musulmani, di cui occorrerà sempre pi?tenere contoQ il chiarimento, credo in buona sostanza tutto ancora da fare, dei rapporti#anche di forza, di subordinazione', dei canali di comunicazione, de"li obietti i # ualisono comuni e uali no' di uesti ari pezzi della ummaQ uale li ello di<europeizzazione= dell7islam E considerato accettabile senza perdere l7identitàmusulmana e al contempo senza chiuderla in un "hetto infecondoQ uale rideCnizionedel rapporto tra le""e reli"iosa e le""e ci ile #in fondo un rapporto, anchestrumentale, con la le""e ci ile e il potere che incorpora E "ià in atto, per esempio

attra erso la procedura per l7(ntesa+ Piaccia o non piaccia, si"niCca a er accettatoalmeno nei fatti il primato della le""e ci ile+ *on ci si potrà non interro"are suifondamenti rispetti i delle due concezioni della le""e, anche perchF "li scontri, per ora

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contenuti, sono dietro l7an"olo+ *e cito solo alcuni il problema delle con ersioni permatrimonio, comun ue ci si o"lia "irare intorno, forzate o, il minimo che si possa dire,burocratizzate e pri e di contenuto spirituale non E una s ilizzazione, anche perl7islam de"li europei>Q il problema dello statuto personale, la le"islazione sulla fami"lia

ripudio, se"re"azione educati a, ecc+ -, il ruolo della donna e i suoi diritti, ecc+'Q ep+e+, teolo"icamente uale rapporto con il testo fondatore, uali possibilità ditraduzione e di modi di lettura del $orano si potrà prescindere anche in futuro daun7ese"esi, nel senso sostanzialmente ormai ac uisito nella teolo"ia cristiana> Dettoin altri termini si potrà chiedere ancora a lun"o ai musulmani europei di essere solomusulmani, e di dimenticarsi di essere europei> si potrà chiedere loro, soprattutto allaseconda, alla terza "enerazione #e ale tanto per i C"li di immi"rati uanto per uellidi musulmani con ertiti' di non far incontrare la loro RmusulmanitàS con la loroReuropeitàS>

La speciCcità euro-islamica

Loro, i musulmani, come si i ono in uropa> Anche ui, nell7autocomprensione delproprio ruolo e della propria funzione, le no ità sono molte e cospicue+Per le minoranze che ci i ono, ma anche rispetto all7islam d7ori"ine, l7 uropacostituisce un laboratorio eccezionale da molti punti di ista libertà d7associazione edi manifestazione del pensiero #libertà relati e, o almeno tal olta Gcondizionate7, E

ero, nei confronti dell7islam or"anizzato soprattutto uando si tocca la sfera delriconoscimento "iuridico, dell7u"ua"lianza di trattamento delle minoranze reli"ioseQma nondimeno presenti e reali', situazione di pluralità reli"iosa, alti li elli di miHitF #inmolti sensi, di cui uello matrimoniale non E che un esempio', inizi di un islamautoctono, ed altro ancora, sono altrettanti elementi che fanno dell7 uropa nonsolamente una sCda, ma anche una opportunità importante per tutto l7islam+*onostante i limiti tal olta presenti, le società europee "arantiscono infatti un lar"omar"ine d7azione alle comunità e ai sin"oli musulmani+ *on per caso ari leadersdell7opposizione islamica radicale in paesi musulmani, costretti all7esilio, si sono ben"uardati dallo sce"liere la rischiosa ospitalità di altri paesi Gfratelli7, e hanno preferitodi "ran lun"o l7asilo politico tra "li Ginfedeli7, a Londra o a 6erlino, a Pari"i o, menospesso, a oma + uesto tra l7altro produce interessanti interazioni con l7islamimmi"rato, a cominciare dal moltiplicarsi dei centri di potere e di elaborazione politico-reli"iosa che si richiamano all7islam, e alle contrapposizioni interne tra le arieGsensibilità7 presenti che ciI comportaQ e altrettanto interessanti eMetti di feedbacU conlo stesso modo di or"anizzarsi e di pensarsi dell7islam Gd7ori"ine7+

L7 uropa dei musulmani E peraltro di ersa da uella che conosciamo nella suaproiezione istituzionale+ 7 pi? Glar"a7, innanzitutto non limitata a uella dei uindici #icui conCni interni ed esterni non hanno per l7islam si"niCcato', e fortemente proiettata

erso est, tra i paesi candidati all7in"resso nell7.nione uropea do e esistonoimportanti minoranze islamiche non immi"rate, e uindi cittadine a tutti "li eMetti, conmodalità secolari e sperimentate di rapporto con le ma""ioranze, e di "estioneistituzionale della speciCcità reli"iosa islamica #che E spesso anche lin"uistico-culturale, trattandosi in di ersi casi di minoranze turcofone, residuo della dominazione

ottomana' da parte de"li !tati in uestione+ Anche uesta uropa parte dall7Atlantico,ma si slancia pi? decisamente erso "li .rali+ d E un7 uropa non pensata in termini dinazione, o di macro-nazione, uanto piuttosto interpretata secondo linee di pensiero

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che aMondano le loro radici nella tradizione islamica, seppure confrontata con le sCdedell7o""i uno strano mFlan"e #strano, in primo luo"o, a"li occhi di un7europeo' di

uropa-cristianità e uropa-modernità+ .n7 uropa, in o"ni caso, interpretata "eo-reli"iosamente non come un centro, ma come una periferia la parte europea dellaumma+ $apace tutta ia, per i suoi dinamismi interni, i i compresi uelli checoncernono l7islam, di di entare un nuo o centro non il solo, non il principale, ma unodei centri importanti di elaborazione, come "ià E un centro di espansione, una Gnuo afrontiera dell7islam7 come E stata pertinentemente deCnita "ià molti anni fa, senza che"li europei se ne siano da ero resi conto+!i tratta tra l7altro di un7 uropa non piccola, se E ero, come E ero, che messainsieme la popolazione d7ori"ine islamica d7 uropa, anche se"uendo stime prudenziali#dodici- uindici milioni', che forse non ten"ono su cientemente conto dell7apportodelle seconde "enerazioni, E superiore a uella della ma""ioranza de"li stati membridella .nione uropea, presi sin"olarmente, esclusi solamente i pi? "randi e abitati)ermania, Brancia, )ran 6reta"na, !pa"na e (talia+ L7islam insomma, se fosse unanazione, sarebbe il sesto o il settimo paese d7 uropa per numero di abitanti+( nuo i so""etti dell7islam europeo sono nel contempo il prodotto e i mediatoridell7incontro tra l7islam e l7 uropa+ )iocano dun ue, possono "iocare, e in o"ni caso"iocheranno, un ruolo chia e nel tentati o di Gprodurre7 uesta nuo a Gislamità7europea+ *on hanno dopo tutto un Galtro e7 al uale reclamarsi, se non sul re"istromitico, in chia e reli"iosa o ideolo"ica+ 3i ono sul conCne, alla frontiera+ a mai comein uesto caso il conCne E da ero cum-Cnis ciI che separa, ma anche ciI che ho incomune con l7altro, "li altri+

uropa dar al-islam>

.no dei conCni su cui interro"arsi E dato dalla problematica deCnizione, o""i, deiconCni tra dar al-islam e dar al-harb + 7 il caso di approfondire la uestione, cheimplicitamente sta di entando un criterio di deCnizione cruciale del comportamentodei musulmani, ed esplicitamente, almeno nella pi? ristretta cerchia de"li addetti aila ori e dei responsabili associati i, comincia a di entare o""etto di ri essione e didibattito anche appassionato+Di fatto, E necessario sfu""ire proprio a uesta deCnizione dicotomica certoallettante, perchF apparentemente esplicati a, e perchF porta con sF il peso e l7inerziadi una lun"a tradizioneQ ma sempre meno utile per comprendere la situazionedell7islam di minoranza, e di fatto sempre meno utilizzata da"li stessi musulmani+&rmai, per sentirne parlare, biso"na le""ersi i libri sull7islamQ nella con ersazione con imusulmani, E ar"omentazione pressochF dimenticata+ a il problema che tocca nonha ancora rice uto una nuo a deCnizione, anche per mancanza di solide basi di fattomolto si dice nella tradizione classica sulla posizione delle minoranze altre #inparticolare delle G"enti del libro7' nell7islam, e poco o nulla in ece del contrario uasifosse una situazione impensabile, oltre che impensata+PuI essere interessante, intanto, cercare di analizzare le risposte che a uestoproblema sono state date Cnora+

(l pensiero tradizionale puI essere ben esempliCcato da una posizione che ha tra

l7altro l7interesse di essere stata formulata proprio in uropa, al tempo delladominazione islamica, nel momento in cui si face a pi? concreto il pericolo di uellache sarà chiamata recon uista uella di (bn ushd, cadJ e imam della "rande

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moschea di $ordo a e nonno dell7omonimo Closofo, pi? noto in occidente comeA erroE+ "li stabilJ che il do ere della hi]ra per sfu""ire alla dominazione de"li infedeliera da considerarsi permanente+ ( musulmani di una terra ricon uistata dai nonmusulmani a rebbero potuto ritornar i solo una olta restaurato l7ordine islamico, cosJcome ai compa"ni del profeta, che l7a e ano se"uito a edina, fu concesso diritornare alla ecca dopo la sua con uista+(n se"uito un "iurista marocchino, Ahmad al-Xansharisi, si spin"erà anche pi? in là,arri ando a sostenere che un musulmano non a rebbe do uto i ere nemmeno in unpaese "o ernato da cristiani "iusti e tolleranti e uesto proprio perchF sotto unre"ime tollerante il rischio dell7apostasia pote a essere addirittura ma""iore+(n tempi pi? recenti il problema E stato posto nel periodo coloniale #non solo nel pi?conosciuto mondo arabo si pensi all7(ndia colonizzata da"li in"lesi, do e i musulmanisi sono posti i medesimi interro"ati i' sia rispetto alla presenza di un "o erno nonmusulmano su una popolazione pre alentemente musulmana, sia anche rispetto allele""i che consenti ano di ac uisire la cittadinanza del paese colonizzatore+ )ià ilconcetto di nazione era di per sF estraneo all7islam, anche se i era entrato con lale""e ottomana sulla nazionalità del 18;9+ a il problema fu posto pi? brutalmente, apartire da"li anni G20, con le le""i francesi in terra coloniale, che oMri ano lacittadinanza francese in cambio della scelta di farsi "o ernare dalla le""e ci ileanzichF dalla le""e islamica+ La pre edibile risposta de"li ulama della 4a5tuna di

%unisi e di al-Azhar fu di assimilare l7ac uisizione della cittadinanza all7apostasia, contutte le conse"uenze del caso+(l problema si ripropose in maniera altrettanto brutale nel 19 8, con la nascita dellostato di (sraele in un territorio, nonostante espulsioni e fu"he di massa, abitato da unacospicua presenza musulmana+ Per molti palestinesi ebbe probabilmente anche uesto

si"niCcato, per chi potF sce"liere di emi"rare #altri furono semplicemente cacciati,come nella !pa"na dei re cattolici', in attesa di un rientro allora sperato come icinosi tratta a anche di andarsene da uella che nel frattempo era di entata, in nome di

uesti princJpi, dar al-Uufr, terra della miscredenza, e ui alente di dar al-harb+La dicotomia tradizionale ha tutta ia nel frattempo perso di si"niCcato anche sull7altro

ersante, e, si"niCcati amente, proprio per opera del pensiero islamista radicale+ 7per mezzo loro, attra erso "li scritti di !a55d utb e di altri, che si E lar"amentediMusa e popolarizzata l7idea che i paesi a ma""ioranza islamica non sono aMattoconsiderabili dar al-islam+ se l7ar"omentazione era polemica, di denuncia dei "o ernidi Gfalsi musulmani7 #G orte al faraone7, "rideranno "li assassini del presidente

e"iziano !adat', in nome di un ritorno a un G ero7 potere islamico, essa ha a uto pereMetto secondario di rendere semplicemente insensata, nel issuto e nell7implicito dimolti musulmani, la stessa dicotomia su cui si basa il concetto stesso di dar al-islam+!e non c7E pi? dar al-islam, che senso puI a ere parlare di dar al-harb o di dar al-Uufr>(n rapporto o in contrapposizione a che cosa>

d ecco spie"ati anche in uesto modo i cambiamenti a enuti nella deCnizione delleterre in cui i musulmani sono emi"rati+&""i un Griformatore7 come !oheib 6encheiUh, prendendo spunto dalla domanda suche cosa puI inse"nare al musulmano d7o""i in uropa una teolo"ia basata sulladicotomia tradizionale, puI permettersi di concludere che si tratta di una < isione

arcaica e pericolosa=, elaborata in un periodo di con itti militari-imperiali erispondente a esi"enze, dopo tutto, Gbelliche7+ Larbi Yechat, rettore della moschea edel centro culturale della rue %an"er di Pari"i, o""i probabilmente il luo"o islamico pi?

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atti o della capitale, propone anch7e"li di <cancellare uesta nozione dalla nostraterminolo"ia=+

a anche un ortodosso insospettabile, referente di ambienti conser atori come di"ruppi radicali, come al- ardaTi, ri"etta la dicotomia tradizionale, e con lui molti altri,sostenendo che non si puI parlare di dar al-harb se il musulmano ha la possibilità diosser are i precetti reli"iosi+ Del resto i primi compa"ni del Profeta non furono da

uesti mandati in Abissinia #;1:-;22', sotto la protezione di un "o ernante cristiano ein mezzo a popolazioni cristiane, do e tro arono una ma""iore libertà di professarel7islam di uanta ne a essero tro ata nelle ecca politeista> Persino un pensatorecome (bn %a5mi55a, nume tutelare e riferimento abituale del pensiero islamista, eraarri ato a dire che un musulmano puI stare do e uole purchF resti musulmano e sitro i in condizioni di sicurezza personale+.na reinterpretazione della dottrina tradizionale di un certo interesse E stata elaboratada sha5Uh Ba5sal aTlaTi, dell7alta corte sunnita di 6eirut+ iprendendo laterminolo"ia di al-!haC7i, sostiene che i paesi non musulmani non sono ualiCcabili al"iorno d7o""i di dar al-harb, ma e entualmente di dar al-7ahd, terra del patto, deltrattato+ Anche se e"li preferisce proporre un termine che, come abbiamo pi? olteriscontrato, ha un certo successo ne"li ambienti militanti musulmani, e che o""i siapplicherebbe di fatto a tutto l7ecumene, islamico o meno uello, in un certo sensopi? semplice e pri o di connotati Gistituzionali7 e di implicazioni "iuridico-le"islati e, didar al-da7Ta, terra della predicazione, che fa riferimento alla posizione del Profeta edei suoi compa"ni prima della hi]ra erso edina+ (ncidentalmente, uestaar"omentazione raMorza la nostra deCnizione dell7islam minoritario europeo comesostanzialmente Gmeccano7, cioE pi? simile all7islam della ecca prima della hi]ra,

uando i musulmani erano minoranza, che a uello di edina #Allie i, 2002'+ del

resto ci pare che anche l7altra deCnizione, oltre tutto meramente descritti a, tal oltaproposta dell7 uropa come dar al-hi]ra, terra dell7emi"razione, non faccia i conti con ilfatto che essa E tale solo per la prima "enerazione uella che E emi"rata, appunto+

a le seconde "enerazioni, che non si sono mai mosse, e i con ertiti, per i ualiuesta espressione E semplicemente un nonsense> A uale hi]ra fare riferimento se

non, e entualmente, a un esilio puramente spirituale>achid )hannouchi, leader islamista tunisino o""i esule a Londra, ha fatto un passo

ulteriore, dichiarando, durante un discorso in occasione del con"resso del 1989dell7.oif #.nione delle or"anizzazioni islamiche in Brancia', che o""i la Brancia, e ilra"ionamento ale o iamente per tutta l7 uropa, E dar al-islam, per il semplice fatto

che i musulmani ci sono e, come ha attestato un successi o documento della stessa.oif, possono pure essere sepolti secondo le norme islamiche+ .na pro a in pi?, cipermettiamo di a""iun"ere, che la scelta di essere sepolti nel paese di emi"razione #o,per le seconde "enerazioni, di nascita o comun ue di socializzazione' E da ero uellaforma di inte"razione post mortem, di scelta deCniti a della propria Gcasa7 #dar', uellache si abiterà pi? a lun"o, cui abbiamo accennato in un precedente capitolo+ !emprelo stesso )hannouchi, in una nostra inter ista pi? recente #marzo 2000', ciconferma a la scelta di un paese non musulmano come luo"o d7esilio, comeun7opportunità anche Gislamica7, essendo uesti paesi pi? liberi e "arantendo ma""ioripossibilità di s ol"ere la oro islamico della ma""ior parte dei paesi musulmani+

Ar"omento che non puI non di entare un interro"ati o non neutro per le Flitesmusulmane in uropa che non o"liono accontentarsi di un puro tatticismo, di unutilizzo meramente strumentale delle possibilità oMerte sulla piazza europea+

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infatti un passo teorico ulteriore, pur basato su fonti classiche, l7ha fatto unrappresentante di ueste Flites di seconda "enerazione, un intellettuale e un leadertra i pi? ascoltati dell7 uropa odierna, %ari amadan+ "li infatti in un suo testorecente introduce il concetto di dar as-shahada, terra della testimonianza,richiamandosi a una duplice accezione del concetto di shahada, che E insiemetestimonianza intima #shahada E la confessione di fede da anti a Dio, ripetuta pi?

olte durante la pre"hiera uotidiana, e che per i con ertiti sancisce l7atto di in"ressonell7islam' e colletti a, sociale, <espressione della sua presenza partecipati a nellasocietà in cui si tro a= # amadan, 2002'+

L7 uropa, dun ue, sembra essere passata per tappe successi e, che dalla condizionedi dar al-harb, terra del con itto, della "uerra, e dar al-Uufr, terra della miscredenza,l7hanno portata ad essere, nei fatti, dar al-hi]ra, terra dell7emi"razione, almeno per laprima "enerazione di immi"rati, e in se"uito anche dar al-7ahd, terra del patto, deltrattato, di rapporti Gcontrattualizzati7 tra "li stati e le comunità musulmane, ma anche

dar al-da7Ta, terra di una missione a lar"o ra""io #tra i non musulmani, cui farconoscere l7islam, ma ancor pi? di re-islamizzazione tra i musulmani Gtiepidi7, o chel7islam l7hanno abbandonato', occasione di espansione, dun ue, seppure nonsostenuta dal potere delle armi e de"li statiQ e ancora dar as-shahada, terra dellatestimonianza, un concetto che apre all7impe"no e alla responsabilità dei credenti, aprescindere dalla società, e molto tipico di una società secolarizzata e plurale #nonsono di ersi i discorsi che si sentono in campo cristiano, o""i'Q Cno al suo possibiledi entare, o essere di entata, puramente e semplicemente dar al-islam nient7altroche la parte europea della umma ma in un si"niCcato in parte di erso da uellotradizionale terra anche dell7islam, e dell7islam tra altri, senza pretese su di essi,

nemmeno deCnitorie+(ncidentalmente, uesto si"niCca tra l7altro una cosa particolarmente rile ante anche,e soprattutto, dal punto di ista dell7 uropa non musulmana il fatto che, enendomessi in uestione "li attuali e uilibri centroWperiferia all7interno dell7umma islamica, efacendo della periferia europea un nuo o centro, attra erso un si"niCcati oslittamento pro"ressi o delle frontiere culturali, l7 uropa di iene, o me"lio di enteràpro"ressi amente, una posta in "ioco sempre pi? importante della "eopoliticamusulmana+

La presenza islamica e le sue implicazioni

La presenza islamica consente di riaprire in forma di ersa e in ualche modo diripensare dibattiti teorici "ià pienamente dispie"ati+ Penso per esempio al dibattito sulmulticulturalismo + Lo stesso si potrebbe dire per uel che concerne il dibattito,parallelo al precedente, tra liberal e comunitari, che pure si sta a iando a unapopolarità si"niCcati a, seppure pi? in ambito politico e ideolo"ico che strettamentescientiCco nato anch7esso in contesti assai di ersi da uelli della ecchia uropa #!tati.niti in particolare', e in un ambito disciplinare poco propenso alla eriCca empirica #laClosoCa politica', comincia a incontrarsi, in uropa, con situazioni, ra"ioni e reli"ioniche lo mettono in uestione, ma nello stesso tempo lo fecondano attra erso casestudies di ersi e, particolare non trascurabile, empiricamente osser abili sul terreno, e

anzi "ià da anni o""etto di studio della sociolo"ia +La presenza di immi"rati di aria pro enienza etnica e reli"iosa, lo strutturarsipro"ressi o di comunità che fanno riferimento a ueste stesse speciCcità, inducono

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uindi a ra nare l7analisi+ *on ci si puI pi? accontentare di studiare la presenza diimmi"rati #che poi, a partire dalle seconde "enerazioni, tali non sono pi?, dato che,propriamente, non si sono mai mossi', solo, per cosJ dire, come un a""re"ato diindi idui+

( musulmani per esempio, o almeno molti attori sociali che si richiamano all7islam, siautodeCniscono e si o"liono, corrisponda uesto alla realtà dei fatti oppure no,comunità #il riferimento E al concetto coranico di umma, che potremmo tradurre comecom-unità, in senso forte Gunità con7, ma anche Gunità per7'+ uello che E certo E che

uesta rappresentazione in uenza la ita di molti di essi+ non si tratta soltanto diuna comunità Gcasuale7 #come potrebbe essere una comunità territoriale, ma ancheuna comunità etnica, con un7ori"ine condi isa'Q l7ori"ine E diMerenziata, ma essi sipercepiscono come una comunità Gdotata di senso7 e GCnalizzata7, dotata di unpro"etto, o di pi? di uno, che E anche il Gcapitale comunitario7 di cui il "ruppo dispone+

%utta ia il mondo islamico europeo sta i endo un processo di trasformazione

estremamente rapido+ (n particolare, risulta di interesse strate"ico edere comeprose"uiranno i processi di strutturazione delle comunità islamiche in uesta fasecruciale, in cui non sono pi? delle comunità etniche pro enienti da altro e, dato checon il passa""io "enerazionale stanno perdendo almeno in parte e pro"ressi amentela caratterizzazione etnica e l7identiCcazione con i paesi d7ori"ine, ma non sono ancoradelle comunità puramente e semplicemente autoctone per moti i le"ati tanto allacultura e ai costumi di cui sono portatori, uanto a problematiche le"ate allacittadinanza, uanto soprattutto al fatto che non sono percepite come tali +(n uesta prospetti a la nozione stessa di Gcomunità7 islamica Cnisce per perdere

uell7idea di contrapposizione a Gindi iduo7 che mantiene almeno implicitamente, e

spesso esplicitamente, in molte letture del fenomeno islamico in uropa, che mostranoin uesto il loro carattere sempliCcatorio+ *el nuo o panorama che si a delineando,comunità e indi iduo non sono modalità alternati e di essere musulmani, ma alcontrario concomitanti, e persino raMorzati e l7una delle lo"iche dell7altra+ *on Ecorretto uindi impostare il dibattito in termini di comunitarismo o inte"razioneindi iduale #o semplicemente percorsi indi iduali', che costituisce una falsaalternati a, non confermata dalle analisi empiriche del fenomeno islamico, mapiuttosto dobbiamo parlare di comunitarismo e inte"razione indi iduale+ $on non pochicasi di uso funzionaleWstrumentale della comunità al Cne di supportare strate"ie dipromozione indi iduale, che in pi? usano la bi-nazionalità uanto meno culturale perposizionarsi fa ore olmente su un duplice mercato #anche, non di rado, economico' per Gbi-posizionarsi7, potremmo dire +

uesti processi non sono tutta ia senza conse"uenze anche sulle società in cui l7islamsi E inserito+ La presenza dell7islam, e pi? in "enerale di sempre pi? numerose ecospicue comunità culturali e reli"iose, apre una serie di interro"ati i tutti daesplorare, e richiama a una profonda e articolata ri essione sui Gfondamentali7+ *ecitiamo solo alcuni, senza poterli approfondire, in un mero elenco di interro"ati i+ (presupposti etici del patto sociale, e la sua stessa necessaria rideCnizione in unasituazione di mobilità e dun ue di mutamento che di enta caratteristica Csiolo"ica enon pi? patolo"ica delle comunità umane+ (l discorso sul rapporto tra indi iduo ecomunità, e tra ueste e territorio #discorso che E "ià parte inte"rante della ri essionesu comunitarismo e neo-comunitarismo'+ Problemi politici non da poco uale, peresempio, il nesso tra il concetto di democrazia cui ci riferiamo e il territorio> e comecambia, dun ue, la prima, in situazione di parziale pro"ressi a de-territorializzazione

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di parti si"niCcati e della popolazione> e di chi, in uesta situazione, di entarappresentati a, la democrazia che si autodeCnisce tale> Problemi "iuridiciconse"uenti altrettanto si"niCcati i uale il senso, in uesta situazione, dei riferimentitradizionali allo ]us soli o allo ]us san"uinis #e ualcuno comincia a parlare "ià o""i di

]us reli"ionis, in un sorprendente ritorno di cate"orie interpretati e del passato cuiusre"ioK'> ancora uali Gpaletti7 mettere all7applicazione dei diritti # uali diritti perchi, insomma', uale rapporto tra uni ersalizzazione dei diritti e particolarizzazione #e,in parte, comunitarizzazione' de"li stessi+ Problemi ClosoCci di fondo, che poi sonoimmediatamente culturali e relazionali, non da poco uale il rapporto tra e"o e alterin una situazione di condi isione di alcuni ambiti #per esempio il territorio,problematicamente anche il sistema "iuridico, la produzione di reddito e il Telfares5stem', ma non di altri #la razza, la reli"ione, la cittadinanza'> e do e sono o do e siricollocano i conCni identitari> sono, letteralmente, cum-Cnis, ciI che dopo tutto ho incomune con l7altro #$assano 199:', oppure ciI che separa> e do e la linea diseparazione uando si moltiplicano le situazioni di miHitF #matrimoniale, ma non solo'e di meticciato, nel senso pi? lato possibile del termine>!i potrebbe continuare a lun"o, a porre domande tutte, ancora, pri e di una rispostasoddisfacente+ tutte, soprattutto, che modiCcano in profondità, per riprenderel7espressione di @abermas #19;2', l7imma"ine e il concetto stesso di Gspazio pubblico7o di Gsfera pubblica7 europea, in tutte le sue dimensioni e in tutta la sua complessità+ (nparticolare scopriamo che la reli"ione torna ad a ere spazio, appunto, in esso+

uesto tanto pi? in presenza di reli"ioni, come l7islam, che lo spazio pubblico loin estono direttamente, senza inibizioni teoriche #al contrario ri endicandolo^', chenon si lasciano sottoporre facilmente alle nostre pre-comprensioni in termini, peresempio, di secolarizzazione e di pri atizzazione del reli"ioso, o di separazione delle

sfere del sacro e del profano +L7intrecciarsi della "lobalizzazione con le sue conse"uenze locali #altro dibattito teoricoche ui non apriremo' prospetta dun ue interessanti no ità per "li anni a enireproprio su uel suolo europeo che sembra a, almeno dal punto di ista delle tendenzereli"iose, ormai su cientemente Gspie"ato7, una olta per tutte+

iscopriamo, con l7ennesima riconferma, che Runa olta per tutteS E espressione chenon ha corso in sociolo"ia+

6iblio"raCa

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Allie i, !+, 6idussa, D+ e *aso, P+

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L7islam nelle città, ilano, Branco An"eli, 2000!immel, )+ 1908 !oziolo"ie, 6erlin, DuncUer @umblot, trad+ it+ !ociolo"ia, ilano,

dizioni di $omunità, 19891989 )esammelte !chriften zur eli"ionssoziolo"ie, 6erlin, DuncUer @umblot, trad+it+!a""i di sociolo"ia della reli"ione, oma, 6orla, 199/

%urner, 6+!+ 19V Xeber and (slam, London, outled"e Ye"an Paul

Xilson, 6+19;; eli"ion in !ecular !ociet5, London, Xatts $o+

1982 eli"ion in !ociolo"ical Perspecti e, &Hford, &Hford .ni ersit5 Press3ersione parziale #esclusa la parte 2' del testo isurare il pluralismo Analisi di alcunericerche comparati e, pubblicato ori"inariamente in )arelli B+, )uizzardi )+ e Pace + #acura di', .n sin"olare pluralismo+ (nda"ine sul pluralismo morale e reli"ioso de"liitaliani, 6olo"na, (l ulino, 200/, pp+2 9-29:+

isurare il pluralismoAnalisi di alcune ricerche comparati e

di

!tefano Allie i

La ricerca ui presentata si colloca all7interno di un uadro europeo e in una lo"icacomparati a+ *elle analisi che precedono si E approfondito il caso italiano, a partiredalle risultanze empiriche della ricerca nazionale+(n uesto capitolo ci proponiamo in ece di analizzare le ricerche comparati e europee"ià s olte di comparare le comparazioni, per cosJ dire , cercando di le""ereattra erso di esse alcuni cambiamenti in corso+ Porremo un7attenzione particolare a unaspetto, pro"ressi amente messo in luce, dalle ricerche stesse la tendenzialepluralizzazione reli"iosa e culturale delle società occidentali, e le sue possibiliincidenze sulla frammentazione spesso osser ata dei riferimenti a alori e normemorali nella costruzione di uella che potremmo chiamare l7etica uotidiana diriferimento de"li indi idui+(l percorso si limita alle principali ricerche esistenti, tutte collocate nell7ultimo uarto disecolo, con una fre uenza ma""iore in anni pi? recenti+ 7 solo in uesto periodoinfatti che si sono cominciate a s ol"ere ricerche comparati e a loro olta tra lorocomparabili, uanto a mezzi a disposizione e ad a namento pro"ressi o dellemetodolo"ie e de"li items analizzati+Le principali tappe della ricerca comparati a sui alori sono articolabili come se"ue+

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1+ La ricerca sui alori

(l pro"etto G urobarometro7

Dal 19V0 cominciano ad essere eMettuati "li studi noti sotto il titolo diG urobarometro7, un monumentale pro"etto di ricerca, lanciato e coordinato Cno al198; da _ac ues- enF abier, special ad isor alla $ommissione delle $omunità

uropee, e successi amente da Yarlheinz eif, su cui si baseranno in lar"a parte isuccessi i studi comparati i, anche su tematiche G aloriali7

Zad[ mpt5 ad slot # 1'^

mpt5 ad slot # 1'^

+ !i tratta della prima serie di studi su scala europea a carattere cross-national e cross-temporal di indicatori sociali, alcuni dei uali hanno a che fare con ciI che chiamiamoG alori7, anche se pi? propriamente si tratta di sonda""i sulle pubbliche opinionieuropee, spesso a carattere eminentemente politico, o almeno primariamente studiatiper uanto attiene il loro rilie o nei comportamenti elettorali+(l primo studio, approntato nel 19V0, a e a o iamente per o""etto "li atte""iamentie le opinioni nei confronti del ercato $omune e le istituzioni delle $omunità uropeenei sei paesi fondatori della $omunità+ ."ualmente si procederà nel 19V1, e ancoranel 19V/, su uelli che nel frattempo saranno di entati no e paesi membri #a Brancia,)ermania, (talia, 6el"io, &landa, Lussembur"o, si a""iun"ono )ran 6reta"na, (rlanda eDanimarca'+ Dal 19V , anno in cui prenderanno il nome di urobarometro con cui sonostate in se"uito conosciute, le sur e5s a ranno uno scopo pi? ampio, concernente lepercezioni del benessere e della ualità della ita nei paesi membri, comprendendoanche temi come "li atte""iamenti nei confronti della po ertà e della disoccupazione,dell7immi"razione, dei rapporti tra "eneri, dell7ambiente+ ( paesi o""etto di inda"inedi erranno dieci nel 1980, alla i"ilia dell7in"resso della )recia nella $omunità #1981',dodici con l7a""iunta di !pa"na e Porto"allo #198:'+ Dal 1990 includono anche l7areadella eH epubblica Democratica %edesca, e dal 199: Austria, Binlandia e ! ezia,comprendendo dun ue tutti e uindici i paesi membri dell7.nione uropea+L7 urobarometro E uno strumento tuttora esistente e ampiamente implementato + Lericerche dell7 urobarometro costituiscono una delle fonti di dati pi? utilizzate nellaricerca sociale comparati a, specie nelle analisi lon"itudinali sul cambiamento politico+!fortunatamente non si E ancora cimentato in sur e5s su temi le"ati all7appartenenzareli"iosa, anche se non sono mancate ricerche su temi sensibili correlati aproblematiche aloriali, come l7immi"razione e il razzismo, l7ambiente, leproblematiche di "enere, la po ertà+ La sua primaria attenzione resta perI ai temidella partecipazione politica e de"li atte""iamenti nei confronti dell7 uropa+!u dati urobarometro si basa, tra "li altri, l7elaborazione teorica di (n"lehart Z19VV esuccessi i[ incentrata sulla distinzione tra alori materialistici e postmaterialistici, e latesi della diMusione pro"ressi a di uesti ultimi+

Lo uropean 3alues !5stems !tud5 )roup # 3!!)'

.n pro"etto pi? mirato alle uestioni ui analizzate nascerà alla Cne della medesimadecade, e comincerà a far edere i suoi primi si"niCcati i frutti nel decenniosuccessi o+ *el 19V8 iene infatti fondato lo uropean 3alues !5stems !tud5 )roup

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# 3!!)' , poi di entato 3! , una fondazione indipendente con sede ad Amsterdam ese"retariato presso l7.ni ersità di %ilbur", che ha lo scopo di analizzare i cambiamentiG aloriali7 in atto nelle società europee occidentali, e anche di edere se e in chemisura ueste società condi idono alcuni alori comuniQ tale iniziati a di ricerca,promossa con il soste"no della $ommissione delle $omunità uropee e della uropean$ultural Boundation, nei decenni successi i promuo erà una serie di sur e5s e diricerche empiriche comparati e, con un uestionario comune, nel 1981 e poi ancoranel 1990 #allar"ata anche ad altri paesi europei, nonchF a !tati .niti, $anada, !udAfrica, )iappone e alcuni paesi dell7America Latina, sempre con il medesimo

uestionario, testato anche in ussia e altro e, ciI che ha portato a un totale di circaV00 milioni di persone teoricamente rappresentate +(n ueste sur e5s si analizzano temi come il la oro, la fami"lia, la sessualità, lapolitica, ma anche in speciCco la reli"ione e la morale+ Le prime ricerche dell7 3!!)saranno pubblicate in !toetzel Z198/[, Abrams, )erard, e %imms Z198:[, e @ardin", ePhillips Z198;[ +

7 chiaro comun ue l7interesse ad analizzare i alori in un7ottica sociolo"ica, che portal7autore della sintesi della prima ricerca a notare, in uello che possiamo considerare ilprincipale assunto teorico della medesima, che <"li uropei, man mano che aumenta illoro li ello di reddito, di entano in campo morale pi? pro"ressisti e pi? permissi i =Z!toetzel 198/, /2[+Alcuni autori mettono tutta ia le mani a anti rispetto a interpretazioni troppoasserti e+ (n uno dei primi testi in in"lese prodotti a partire dalla prima sur e5dell7 3!!) ci si premura di scri ere infatti RTe maUe no "rand claims for an5 uniCed<theor5 of human alues=S Z@ardin" Phillips 198;, Hii[, limitando le ambizioniteoriche, in realtà, alla semplice analisi delle risultanze empiriche+ uno dei membri

del "ruppo tra i pi? attenti alle uestioni e anche alle Gtrappole7 metodolo"iche haricordato pi? olte Zultima in @alman 199:a, ;/[ che Ril uestionario non E aMattofondato su una teoria elaborata sui alori o sui cambiamenti dei aloriS +(l uadro teorico, comun ue, esiste, e costituisce uanto meno un riferimentoimplicito, che per molti ersi non muterà si"niCcati amente rispetto alle premesseposte da (n"lehart, il pi? in uente tra "li studiosi della materia e attuale coordinatoredel X3!, come edremo tra pocoQ "li assunti di base, o le ipotesi "uida nell7analisi deidati, anche dopo la seconda serie di sur e5s condotte nel 1990, saranno le se"uentia' che man mano che a anza lo s iluppo economico dei ari paesi, i alori delle loropopolazioni si diri"ono erso una pro"ressi a indi idualizzazione Q b' che i alori

tendono uindi a frammentarsiQ c' che il sistema di alori indi idualizzato, nellesocietà moderne, tende a con er"ere Z ster, @alman e de oor 199/aQ de oor199:a[+3a detto anche, tutta ia Zcome ster, @alman e de oor 199/a hanno l7onestà diammettere, nell7epilo"o, p+229 se""+[ che, delle ipotesi iniziali a anzate , solo uellarelati a alla pro"ressi a frammentazione dei alori de"li indi idui iene consideratacome supportata dai dati ac uisiti+

ueste ricerche a anzano comun ue l7ipotesi "uida che Rmoral alue orientations areclosel5 related to reli"ious aluesS Z@alman e de oor 199/b, /8[Q e lo fanno inmaniera uasi Gpositi ista7, sostenendo che Rreli"ious alues and church-related moral

alues Till continue to chan"e in the direction of secularization and indi idualizationSZibidem, 1[+ $ome si edrà pi? a anti, E proprio uesto assunto che ci interesseràporre in discussione in ueste medesime società, alla luce della loro pro"ressi a

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pluralizzazione reli"iosa+ueste ricerche, e i uestionari relati i, saranno anche uella che potremmo chiamare

la Gpalestra metodolo"ica7 delle ricerche sui alori, e faranno emer"ere alcuni nodifondamentali nell7interpretazione dei alori e nella loro deCnizione+ !i porranno ui perla prima olta in maniera e idente alcuni interro"ati i tipici della ricerca uantitati ache intende inda"are temi delicati e sensibili, e ad un "rado #un7estensione' dicomparazione estremamente ele ato+L7assunto di partenza di ueste ricerche E che Rcross-cultural research demands cross-cultural conceptsS ZBre5, cit+ in @alman e de oor, 199/a, 2:[+ %utta ia, in pratica sitratta di un principio "uida di non facile attuazione pi? un auspicio che un obietti ora""iunto+ .n interro"ati o Gdi base7 si chiede se persone appartenenti a paesi di ersi,diciamo uno s edese e un italiano, o un "iapponese e uno statunitense, intendono allostesso modo parole e concetti ri"uardanti una certa deCnizione della morale, e ilconcetto stesso di alore, o ancora se le stesse modalità di risposta #ad esempio<moderatamente d7accordo= o <molto soddisfatto=' corrispondano eMetti amente allostesso concetto, nelle di erse latitudini+ (l problema se lo pone "ià (n"lehart Z19VV,1: [, il uale tutta ia #o iamente, dal suo punto di ista' si risponde che il rischiocomparati o non E eccessi o, e non in uenza si"niCcati amente i dati+$itando un altro autore @alman Z199:a, V/[ ricorda che Rindicatorifenomenolo"icamente identici non danno necessariamente misure e ui alenti sonospesso necessari indicatori di ersi per controllare concetti e ui alenti in ambientazionidi erseS+ Per esempio "li indicatori del li ello di educazione scolastica o dei partitipolitici e persino delle preferenze reli"iose sono RspeciCci di una nazioneS+ a iproblemi della comparazione in materia sono assai pi? ampi +

uesti interro"ati i mettono seriamente in dubbio l7e cacia del modello teorico

basato su uesto tipo di comparaione, tanto che di ersi ricercatori preferirannodeCnire uesti studi e i relati i uestionari una ReHploration of alues-related issuesSpiuttosto che dei RCne measurementsS ZAshford e %imms 1992, /[, limitandonesi"niCcati amente le ambizioni, oltre che le potenzialità esplicati e+3i E inoltre un problema comune a tutti i sonda""i e le ricerche uantitati e uello diRinferire "li orientamenti di alore in misura ma""iore dalle opinioni e da"liatte""iamenti che non dai comportamentiS Z$artocci 199/, H [Q ma E un limitein alicabile, che a tenuto presente nell7interpretazione dei dati, ma che non li inCcia,sal o il oler rinunciare opzione che sarebbe peraltro metodolo"icamente fondabile a uesto tipo di inda"ine+ ( medesimi interro"ati i hanno fatto sentire il loro peso

anche nell7approntamento del uestionario su cui si basa la ricerca presentata inuesto olume, non pri o di ambi"uità interpretati e, e che risente molto della di ersastoria anche in termini di costumi, di alori, di peso e modalità di presenzaistituzionale del fattore reli"ioso de"li studiosi coin olti e dei paesi di appartenenzadei medesimi, caratterizzati da contesti reli"iosi molto diMerenti+

(n"lehart e la Gri oluzione silenziosa7

(l punto di partenza della ma""ior parte delle analisi sui alori puI essere consideratoun sa""io di (n"lehart Z19VV[, primo di una lun"a serie di ricerche coordinate o s oltedal medesimo autore+ (n esso (n"lehart mette a fuoco uella che E stata la <ri oluzionesilenziosa= che da7 titolo al libro, e idenziando il passa""io, a enuto ne"li anni 7V0,dall7enfasi erso alori materiali e ac uisiti i al ma""ior interesse erso la ualità della

ita la premessa per il passa""io, in particolare nei "ruppi "io anili delle società

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a uenti occidentali, a un7ideolo"ia post-materialistica, che iene ui documentata conun7enfasi particolare sui suoi aspetti politici+ La ri oluzione in uestione E dettasilenziosa, o me"lio non #o poco' isibile, perchF si manifesta soprattutto a li elloindi iduale, appunto nella sfera dei alori indi idualmente issuti e interpretati+La constatazione di partenza ci sembra possa essere deCnita Gmaterialistica7, nel sensoche si basa sul presupposto che o""i #ieri, ormaiK' nelle società occidentali unnumero sempre pi? ampio di persone ha ac uisito li elli di sicurezza economica senzaprecedenti, e puI dun ue permettersi di puntare al soddisfacimento di biso"ni nonprimari #tra "li altri il biso"no di appartenenza, di stima e di auto-realizzazione', cosain precedenza concessa solo a delle minoranze #Ra desire for beaut5 ma5 be more orless uni ersal, but hun"r5 people are more liUel5 to seeU food than aestethicsatisfactionS, p+/'+.na seconda ipotesi di base, meno con incente con il senno di poi, alla luce anche diricerche successi e, e soprattutto pi? temporalmente collocata e determinata, uasida sembrare pi? un GeMetto coorte7 che una tendenza sociale, E che uestocambiamento abbia prodotto anche un ma""iore interesse per la politica interna einternazionale da parte di un pubblico sempre pi? ampio, e su cienti capacità #sUills'di partecipazione e di impe"no nel processo di decision-maUin"+ uesta secondaipotesi E comun ue al di fuori del nostro interesse in uesta sede+( due processi, a"li occhi dell7autore, si rinforzano l7un l7altro uno de"li aspettifondamentali dei cambiamenti nei alori E infatti il declino della le"ittimazionedell7autorità "erarchica, del patriottismo, della reli"ioneQ e ciI porterebbe all7in"ressodi nuo i alori e di nuo i attori sulla scena politica+(n un sa""io successi o Z(n"lehart 1990[, che s iluppa il discorso a iato con %he!ilent e olution, l7autore continua la sua esplorazione del passa""io da alori

materialisti a alori postmaterialisti, che rientrerebbero perI in un uadro pi? ampio incui <il cambiamento culturale comporta il declino de"li orientamenti reli"iositradizionali e delle con enzioni sociali e sessuali= #p+;'+*el suo pi? recente e ampio sa""io comparati o Z(n"lehart 199V[ tro iamosostanzialmente ribadita l7analisi precedente, seppure appo""iata a una pi? ampiamesse di dati #e a un pi? lar"o campione / paesi, rappresentanti, secondo "li autori,il V0 della popolazione mondiale, e non pi? solo in area occidentale' e certoemer"ono meno dubbi #forse da ero troppo pochiK', anche metodolo"ici, che nondai rapporti 3!!), su cui pure il sa""io di (n"lehart ampiamente si basa+L7ori"ine dei alori postmoderni sta comun ue per (n"lehart nell7aumentata sicurezza

esistenziale #prodotta a sua olta dall7aumento di molte olte del reddito pro-capiterispetto alla "enerazione della "uerra, pi? l7emer"ere del moderno stato sociale' essapro oca una minore enfasi sulla tradizione e una ma""iore enfasi sulle forme diautoespressione indi iduale+ < sistono pro e ribadisce di un mutamento di lun"otermine nelle società industriali a anzate che se"na il passa""io dalle normetradizionali reli"iose e culturali+ uesto declino delle norme tradizionali E strettamentele"ato al passa""io dai alori materialisti a uelli postmaterialisti= #p+;;'+

2+ .n approfondimento speciCco la uestione del pluralismo reli"ioso

#K'

/+ (l fattore GP7+ La pluralizzazione reli"iosa problema nuo o, anello mancante

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Di tutti uesti "randi cambiamenti non c7E in realtà molta traccia nelle ricerche suialori+ ppure la pro"ressi a pluralizzazione, reli"iosa in particolare, con i suoi eMetti a

li ello macro e uelli, identitari, a li ello micro, E rile ante anche, e soprattutto, nelleuestioni etiche, morali, aloriali, che costituiscono tanta parte del mondo reli"iosouotidiano, delle sue articolazioni nel issuto, ma anche, pi? in "enerale, della itauotidiana, e della connessa morale Gspicciola7, ordinaria, de"li indi idui, delle loro

opinioni su di sF e su"li altri+(n parte, uesta assenza E do uta alla no ità del fenomeno, che solo in anni recenti haassunto una certa isibilità, peraltro spesso tardi a rispetto alle sue primemanifestazioni e alla sua attuale consistenza+ a in parte E do uta anche a inerziedisciplinari, C"lie della storia stessa della sociolo"ia delle reli"ioni+(l problema della pluralità si puI porre sotto molti aspetti+ .no lo mostra ano "ià, apartire dai dati dei uestionari 3!!), alcuni autori, descri endo come un assunto dibase della ricerca il se"uente R3alues both ]ustif5 the eHistence and de elopment ofse"ments, as it Tere, of societ5 uslim alues are diMerent to $hristian alues andalso pre ent these se"ments from disinte"ratin" into mere "roupin"s of indi iduals the alues are uslim, $hristian and so onS ZAshford e %imms 1992, 2[+ a uesto Esolo un primo passo che assume il dato Gesotico7, in uesto caso oMerto dall7islam,non di ersamente da uanto si E fatto Cnora a partire dal rapporto tra ma""ioranze eminoranze Gtradizionali7 dell7 uropa+

a, come si E isto, il fattore GP7 #pluralizzazione' a isto, letto e interpretatoall7interno di un insieme di e enti pi? complesso, e "iocoforza di un uadro teorico pi?ra nato, che sappia co"liere tanto "li elementi di pluralità uanto le modiCcazioniindotte da essi all7interno delle istituzioni reli"iose e, prima ancora, deicomportamenti e delle opinioni reli"iose de"li indi idui che ad esse fanno riferimento

nonchF "li aspetti di G uidità7 del dato, che includono anche i di ersi rapporti tra imondi reli"iosi medesimi, contemplando anche la possibilità so""etti a di passaredall7uno all7altro, creando una nuo a situazione anche per "li indi idui e forse ancheun nuo o concetto di identità reli"iosa+*asce, lo abbiamo isto, un7 uropa che E sempre pi? un7 uropa di minoranze+ Anchele sF dicenti ma""ioranze lo sono sempre di meno, nell7opinione e nella percezione deiloro stessi esponenti+Pi? ancora ueste minoranze e proprio, eminentemente, intorno alle uestioni

aloriali, dalla bioetica #limiti della ita e della morte, trapianti, donazioni di or"ani,ecc+' a pi? tradizionali dilemmi morali #aborto, concetto di fami"lia, omosessualità,

ecc+', Cno alla morale spicciola dell7opinione sulla "ra ità di comportamenti de iantidi ersi #dal consumo di dro"he e alcolici all7adulterio, passando per l7etica del la oro el7uso del denaro' contribuiscono a loro olta a creare uelle che ormai possiamodeCnire delle ma""ioranze Ga "eometria ariabile7, che si formano a seconda delconsenso etico momentaneo e della sensibilità intorno a un sin"olo problema prontetutta ia a sfaldarsi, e comun ue sempre potenzialmente olatili, a fronte di unproblema di erso+La teoria di (n"lehart ad esempio, da cui abbiamo preso le mosse, risultacomplessiCcata dall7arri o, con le nuo e popolazioni immi"rate dell7occidente datocome Gpostmaterialista7 #e solo una parte lo E, come risulta del resto anche dalle

inda"ini che indi iduano la linea postmaterialista come ma""ioritaria', di nuo eculture e reli"ioni+ G*uo e7 per l7occidente, e tutta ia G ecchie7, e spesso tradizionalistee per nulla postmaterialiste+ sse sembrano rappresentare il passato, la tradizione,

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specie uando "uardiamo a reli"ioni come l7islam o l7induismoQ ma rappresentanotal olta il nostro passato anche uando "li immi"rati apparten"ono alle medesimeconfessioni reli"iose dominanti in occidente +!i puI ipotizzare che anche ueste nuo e presenze si ade"uino al trend ma""ioritario

e ci sono indizi che anno in uesta direzioneQ o si puI ipotizzare che, almeno inparte, essere riproducano il loro modello d7ori"ine, seppur ade"uandosi alle mutatecondizioni, nel nuo o contesto e anche in uesta direzione i sono interessanti indizinelle società multiculturali d7occidente+ La compresenza di ueste due tendenze puIfarci tutta ia ipotizzare che, dopo tutto, se abbandoniamo la tendenza a tro aresempre spie"azioni monocausali come fanno molte interpretazioni sistemiche maanche certo diMuso essenzialismo culturalista, che del resto ia""ia spesso inaccoppiata con le precedenti , stiano accadendo entrambe le cose +

+ isurare il cambiamento> ( problemi della ricerca

uanto E misurabile tutto ciI> Poco, naturalmente, e comun ue non facilmente, e diconse"uenza E poco misurato+Bacciamo alcuni esempi+ $ominciando, prima ancora che dalle opinioni e daicomportamenti intorno ai alori reli"iosamente deri ati, dalla presenza stessa di

ueste reli"ioni Galtre7 e di ueste nuo e popolazioni+$i incentreremo sul caso italiano, che ci consente anche una certa eriCca empirica,ottenibile attra erso altre fonti, di erse da uelle pro enienti dalle ricerche sullereli"ioni e sui alori+ icordiamo tutta ia che la pluralità di GoMerta7 E eMetti amentefenomeno nuo o, in (talia, e dun ue ine itabilmente non rile ato nelle prime ricerchein materia+RL7ipotesi E che anche in un contesto di modernità il nostro paese non abbia acaratterizzarsi per uel pluralismo delle fedi, per uella molteplicità delle espressionireli"iose, riscontrabile in molti paesi occidentaliS, scri e a )arelli all7inizio dello scorsodecennio Z1991,1/[+ !i delinea bensJ l7idea che le cose potrebbero cambiare,preC"urando Ralcuni elementi di no ità per il futuro reli"ioso del nostro paese, per undomani in cui puI enir meno il monopolio reli"ioso della chiesa cattolica e aMermarsiuna situazione di concorrenzialità tra le di erse espressioni reli"iose+ .na siMattasituazione si puI determinare anche in rapporto ai recenti ussi di immi"razionestraniera che interessano il paeseKS Zid+[+ %utta ia si aMerma che si de e ancoraparlare de <La reli"ione al sin"olare= #titolo del par+ del cap+('+(l tema iene ripreso in una ricerca comparati a condotta sotto l7e"ida dellaBondazione A"nelli Z@er ieu-LF"er et alii, 1992[, rile ando che nel caso italiano sipote a rile are solo <Pluralismo dell7espressione reli"iosa pi? che molteplicità dellefedi= Z)arelli 1992, titolo del par+1+ [ , sottolineando che l7adesione a confessioniGaltre7 Rinteressa non pi? di 1-2 so""etti su 100S Zp+;/[+(l pluralismo E sostanzialmente assente, anche solo come ipotesi, anche nelle ricerche

3!!) "ià citate+ La prima nota che Ril 9/ de"li inter istati si dichiara di reli"ionecattolica, mentre le altre reli"ioni costituiscono una percentuale irrile anteS Z$al arusoe Abbruzzese, 198:, 1[+ nell7ultima si osser a che, nonostante l7appartenenzareli"iosa sia in diminuzione Z82 , contro l78 ,; nel G90 e il 9/,; nell781Q Abbruzzese2000, 19[, le appartenenze Galtre7, o ero non cattoliche, risultano lo 0,V nel 1999,contro l71,1 nel 1990 e lo 0,V nel 1981 Ztab+ 9+2V, p+ 21[ in sostanza, ne"li ultimi

ent7anni, non ci sarebbe stata alcuna modiCca, neanche minimale, nell7entità delpluralismo reli"iosoQ in compenso sono in aumento i Gnon appartenenti7 dai ;,: della

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prima rile azione, ai 1:,: della seconda, ai 1V,9 nel 1999+ ."ualmente nontematizzato esplicitamente l7aspetto del pluralismo reli"ioso nell7analisi dei risultatiGitaliani7 della ricerca comparati a dell7(nternational !ocial !ur e5 Pro"ram #(!!P',condotta nei primi anni no anta in tredici paesi Z)arelli e & 199;[+Anche le ricerche locali si orientano soprattutto, e spie"abilmente, sul fenomenoreli"ioso ma""ioritario #$apraro, $ipriani, artelli, Pizzuti e molti altri', anche sealcune cominciano a rile are il manifestarsi della pluralità in alcune aree, e altrein ece, a partire da sin"oli fenomeni reli"iosi minoritari, a porla direttamente a temacentrale ed esplicito di ri essione si pensi, su piani di ersi, ad alcune ri essioni diBiloramo e %errin, nonchF alle sistematiche raccolte di dati di (ntro i"ne, alle ricerchedi 6erzano, acioti ed altri sul mondo esoterico, ma"ico e neT a"e, ai tentati i didescrizione del mondo buddhista e in "enerale orientale di acioti, Pace ed altri, e a

uelle le"ate alla principale componente reli"iosa Gimmi"rata7, l7islam, con "liapprofondimenti di Allie i, Allie i e Dassetto, Pace, !aint 6lancat +.n accenno di attenzione alla pluralità reli"iosa in una ricerca uantitati a nazionale lotro iamo in uno dei punti di sintesi pi? recenti della sociolo"ia delle reli"ioni in (taliaZ$esareo et alii 199:[, che E utile approfondire+.n primo problema si pone a li ello immediatamente statistico, di rispecchiamento deidati reali+ La popolazione residente in (talia, che ne compone il uadro reli"ioso, Ecomposta da italiani e da stranieri+ (n uesta occasione si E fatto un primo lode oletentati o di inserire espressamente "li immi"rati nel campione, in percentualiade"uate, riconoscendo esplicitamente che la cate"oria E normalmentesottorappresentata ZLanzetti 199:, /0;[Q a uesto proposito si E oluto sottolineareche Ril campionamento non E a enuto solo fra i cittadini italiani con diritto di oto eche i nominati i da inter istare non sono stati estratti solo dalle liste elettoraliS

Z$ipriani 199:, 11/[+ *ella ricerca in uestione l7uni erso di riferimento E uello dellapopolazione italiana di 18-V anni ZLanzetti 199:, 29 [Q un uni erso, come mostra latab+1 di p+29:, alutato in 2+0 +;V2 di persone+ peraltro andrebbe notato che il"ruppo de"li immi"rati E percentualmente pi? consistente di uanto stimabileattra erso un mero calcolo percentuale, essendo in esso lar"amentesottorappresentata precisamente la fascia sotto i 18 e uasi inesistente uella sopra iV anni+Al di là de"li immi"rati, poi, i E una pluralità reli"iosa interna, composta da cittadiniitaliani che non si riconoscono nella confessione cattolica ma""ioritaria+ &ra, i datiraccolti, riassunti nella tab+ 1 p+11/, ci danno i se"uenti risultati, in termini di

appartenenza reli"iosa, intesa come autocollocazione cattolico 88,; , testimone di)eo a 0,; #e ui alente a circa 2:0+000 adulti', protestanti 0,V #meno di /00+000',ortodossi 0,1, ebrei solo 0,02, musulmani 0,;, buddhisti 0,/, altro 0,/, senza reli"ione8,8, e assenza dato 0,1+

bbene, senza entrare in detta"li, e basandoci sulle pi? diMuse stime proposte ,sostanzialmente tutte le comunità reli"iose citate, tranne la cattolica, risultanosotto alutate in percentuali ariabili talora Cno al :0 #ortodossi' e oltre #musulmani,ebrei' anche se biso"na fare attenzione a non prendere per buone le auto alutazionidelle arie comunità, e sempre tenendo presente che ui la alutazione E fatta sullaclasse d7età 18-V anni + (n alcuni casi la sotto alutazione E do uta al fatto che i

cambiamenti sono recenti, successi i alla rile azione, e o iamente non pote anoessere misurati all7epoca #si pensi a"li ortodossi, con i recentissimi consistenti arri i daest, e in parte "li stessi musulmani'Q in altri E do uto all7essere i se"uaci di ueste

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reli"ioni essenzialmente stranieri, in parte in condizione irre"olareQ in altri ancora alledi coltà di rile azione, eMetto anche di uella che, a monte, E una di coltà, forse, diautoidentiCcazione do e tro are, ui, i membri, tutti autoctoni, dei tanti "ruppireli"iosi non cristiani o neo-cristiani, o di !cientolo"5, ma anche "li immi"ratibuddhisti, hindu o siUh> (l dato classiCcato come Galtro7 non E certo su ciente acontenerli tutti+ del resto a proposito delle nuo e forme di reli"iosità, di fronte ad unaprobabile sottostima, si osser a R!i puI ra"ione olmente ritenere che una parte de"liaderenti a "ruppi reli"iosi che si ispirano a culture non occidentali o ai nuo i culti emo imenti reli"iosi possa essersi identiCcata nella posizione di chi <crede in Dio senzaappartenere a una reli"ione speciCca=Q per cui soprattutto il fenomeno delle nuo ereli"iosità puI risultare un po7 pi? esteso di uanto rile ato dall7inda"ine+ &ltre a ciI Eindubbio che anche nel nostro paese l7in usso culturale delle reli"ioni orientali e dei"ruppi reli"iosi emer"enti sia pi? ampio della loro consistenza numericaS Z)arelli199:, p+21-22[ +*ell7insieme, la comparazione tra i dati rile ati e uelli stimati in altre sedi peraltronon necessariamente pi? attendibili, e biso"nosi essi stessi di eriCca ci mostracomun ue l7estrema uidità del <momento reli"ioso=, per dirla con !immel, che stiamo

i endo, e la conse"uente rapidità di cambiamento del paesa""io reli"ioso attualeuasi ci tro assimo al Cnestrino di un treno in corsa, piuttosto che dalla Cnestra da cui

l7osser atore scruta il terreno circostante, o all7interno del campo che delimita ilCeldTorU del ricercatore+Anche la ricerca che presentiamo in uesto olume soMre ine itabilmente dei limitiappena e idenziati se"no di un problema metodolo"ico comune nel percepire erecepire le e oluzioni in corso+ A cominciare dalla semplice domanda sulla nazionalità#indirettamente correlata o comun ue correlabile all7appartenenza reli"iosa, seppure

come indicatore "rossolano, utile tutta ia a notare subito alcuni problemi dirile azione', che ede ben il 99,/ rispondere italiana, solo lo 0, rispondere altranazionalità, mentre lo 0,/ non ne indica alcuna+ &ra, da altre fonti inisterodell7(nterno in base ai permessi di so""iorno sappiamo con certezza che la presenzadi stranieri E di oltre sei olte tanto, che di entano oltre otto olte tanto includendoanche i minori e i permessi rinno ati, secondo le annuali stime $aritas, e semprecontando solo i re"olari+

non solo a domanda speciCca, l781,2 risponde di appartenere a una comunitàreli"iosa+ Di uesti ben il 9V,: risponde di essere cattolico, e tutte le altre comunitàrisultano sottostimate anche rispetto all7inda"ine citata in precedenza + (l problema,

come o"ni osser atore, anche senza essere metodolo"o, potrebbe far osser are, Eche, puramente e semplicemente, di fronte a comunità comun ue piccole di numero,la ariazione di pochi so""etti fa oscillare drammaticamente le statistiche, facendoloro perdere o"ni attendibilità+ (l che E assolutamente ero e in lar"a misuraine itabile ma, forse, uesto dato ci dice anche che, per analizzare le minoranze, E lostrumento del campione nazionale in sF che pone pi? di un problema, e continuerà aparlo+(l fatto E che probabilmente la di ersità e la pluralità reli"iose #e le modiCcazioni nelcredere e nell7appartenere dei Gma""ioritari7 indotte anche dalla pluralità stessa' si

edono me"lio, anche se in forma ancora indistinta, altro e+

*el 18,8 delle persone che non ha risposto alla precedente domanda, intanto+*ell788,2 di coloro che credono che possono sal arsi tutti, e non soltanto alcuni#mentre solo il /,1 pensa che possono sal arsi soltanto i cristiani, e l71 i membri

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della Gmia7 reli"ione'+*ei molti che sosten"ono che Ranche se professano una particolare reli"ione, lepersone do rebbero sentirsi libere di trarre inse"namenti da altre tradizioni reli"ioseSQben il 2V,9 E molto d7accordo, e il V ,/ si colloca nelle risposte da a V #do e 1si"niCca per niente d7accordo e V molto d7accordo' ciI che misura un "rado ele atodi disponibilità a forme di Ginclusione7 o di Gcontaminazione co"niti a7+*el modesto 2: che ritiene che esista soltanto una era reli"ione, a fronte dei "radi

arie"ati di dubbio e di disponibilità a riconoscere il contenuto eritati o di altrereli"ioni in tutti "li altri+

%utti cambiamenti non abbastanza misurati dal 2, che ha cambiato "rupporeli"ioso, pro enendo da un altro #1, ' o da nessuno #1 ' +La ricerca ha dun ue il merito di farci conoscere l7ampiezza dell7area nonrappresentata dalla suddi isione in confessioni tradizionale, all7interno della uale Erintracciabile il nuo o pluralismo reli"ioso+ ancano ancora "li strumenti peranalizzarla in detta"lio, e darle dei nomi pertinenti+

Di coltà metodolo"iche

Abbiamo e idenziato un problema uello della rile azione della pro"ressi apluralizzazione reli"iosa+ $i pare che, dalle ricerche, sembri un dato ancora mar"inale,al massimo tendenziale, importante come tale, ma non ancora si"niCcati o di uncambiamento radicale di paradi"ma interpretati o+ a forse E "ià o""i pi? di uesto+

7 ero che i numeri sembrano ancora relati amente modesti, nel nostro paese sonoassai pi? si"niCcati i altro e, in paesi che hanno conosciuto prima di noi alcuni s iluppile"ati, in particolare, alle arie ondate mi"ratorie, e alle loro pochissimo studiateconse"uenze reli"ioseQ paesi a cui do remmo peraltro "uardare con un7attenzionespro incializzata, capace di co"liere similitudini e diMerenze nei rispetti i paesa""ireli"iosi, ma anche come mondi pi? familiari di uello che forse pensiamo+$i domandiamo tutta ia se i dati ui esposti, con i loro limiti, non occultino anzichFri elare una modiCcazione che l7occhio forse troppo sensibile dello studioso diimmi"razione o dell7esperto di reli"ioni minoritarie sembra edere con molta ma""ioreampiezza+$7E un fenomeno si"niCcati o di pluralizzazione> se sJ, do e si nasconde, in ualiinterstizi che il uestionario non riesce a co"liere>.na prima risposta la danno altri capitoli di uesta ricerca, che la pluralizzazione la

edono innanzitutto all7interno del mondo reli"ioso ma""ioritario #$ipriani, De !andretra "li altri', e nelle sue interazioni con un Gesterno7 non altrimenti connotato#)uizzardi e altri'+

a ci sono probabilmente problemi metodolo"ici ulteriori le"ati allo strumento inuanto tale, innanzitutto, nato per co"liere le "randi tendenze #e, a pur detto, le

ma""ioranze Gautoctone7', e in di coltà, almeno in mancanza di si"niCcati iriorientamenti, nel co"liere i fenomeni minoritari, peraltro so""etti a elocicambiamenti, e per "iunta in parte coin ol"enti popolazioni alloctone, o in relazionecon esse #si pensi alle reli"ioni, ecchie e nuo e, esse stesse alloctone, neTcomer,neoimmi"rate'+

%ra l7altro, E un problema pi? "enerale che le società di demoscopia do rannoimparare ad aMrontare, ade"uandosi e con ur"enza, pena la sempre minorerappresentati ità dei propri campioni a tale modiCcazione del paesa""io sociale+ $ipermettiamo anche un in ito diretto, ad inte"rare i campionamenti basati sulle liste

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elettorali con i detentori di permesso di so""iorno in esse non inseritiQ e uesto anchelimitandosi alla sola presenza re"olare, essendo uella irre"olare, per deCnizione,sfu""ente allo strumento statistico, e sostanzialmente in isibile ad esso, se non per

ia indiretta, indiziaria+ Dopo tutto, si tratta di inda"ini sulla popolazione residente,non sui cittadini cate"oria che, in fase di sempre ma""iore mobilità, rischia didi entare parzialmente distorcente+

a c7E un problema di rile azione anche di uel pluralismo che, nella nostra ipotesiinterpretati a, E bensJ le"ato alla presenza di reli"ioni altre, ma non E rappresentatoda esse, o non solo da esse con uesto fenomeno si interseca e ne iene in uenzato,ma a oltre esso, producendo cambiamenti a li ello di identità reli"iosa ancheall7interno delle supposte ma""ioranze #o di altre minoranze', e soprattuttomoltiplicando le collocazioni multiple, atipiche, sempre meno riconoscibili e deCnibilicon i canoni dell7ortodossia di fede, uale che essa sia+ .n aspetto, uesto, raramenteosser ato, anche nelle ricerche straniere+ Ba eccezione, tra le pochissime, $ampiche etalii Z1992[, che forse perchF pro eniente da un paese "ià ampiamente pluriculturale eplurile"ioso per storia e tradizione la ! izzera , E pi? attento anche alle nuo e formedi pluralità, con esplicita tematizzazione anche dal punto di ista teoretico+ ui sisottolinea infatti che Rles frontiEres du champ reli"ieuH sont de enues oues etpermFables, alors ue les interfFrences entre les traditions reli"ieuses et leuren ironnement culturel sont multiples+ Dans ces conditions, les traditions reli"ieusesne constituent plus des enceintes protF"FesS Z6o a5 e $ampiche 1992, /9[e idenziando, tra "li GeMetti collaterali7, la moltiplicazione delle relazioni interreli"iosee soprattutto ecumeniche, a li ello teolo"ico e istituzionale, ma anche di "ruppi localie informali #a li ello popolare, potremmo dire', con la non trascurabile conse"uenza diuna tendenza isibile al ra icinamento Gpratico7, prima ancora che teolo"ico, nelle

rispetti e posizioni e tradizioni, attra erso una Rcattolicizzazione del protestantesimoSe una omolo"a Rprotestantizzazione del cattolicesimoS+&ra, se le cose sono certamente pi? complicate dal punto di ista interreli"ioso, nonsono certamente estranei anche a uest7ambito cambiamenti si"niCcati i si pensianche a uestioni "enerali le"ate, per esempio, al rapporto con il corpo, l7e uilibriopsico-Csico, la salute, e altro ancora+

%ale pluralismo E rile ante, o iamente, anche rispetto a molte uestioni le"ate allamorale, e tocca Cnanco le speciCcità delle sin"ole reli"ioni+ *on E di cile tentare unelenco delle uestioni intorno a cui esso potrebbe essere osser ato dalleemotrasfusioni al e"etarianesimo, dalla reincarnazione alla ita dopo la morte, ma

arri ando Cno al concetto stesso di reli"ione, di appartenenza alla medesima, di eritàdi fede+$7E un implicito dei uestionari che la pluralizzazione pone e che noi dobbiamoporre, innanzitutto metodolo"icamente #e la metodolo"ia E anche la forma pi? alta dideontolo"ia professionale' in discussione+

uesto implicito E che esista una popolazione omo"enea, di Gma""ioranza7, per cosJdire, e che essa e entualmente ri ol"e uno s"uardo superCciale e distratto alleminoranze+ &ra, se le minoranze #ammesso e non concesso che uesto lin"ua""io siail pi? pertinente' cominciano a essere molte e disparate, uesto approccio ri ela tuttala sua insu cienza+ PerchF le identiCcazioni Gminoritarie7 sono sempre di pi?, e perchF

esse stesse "uardano alle #supposte' ma""ioranze, e si "uardano tra di loro^Di fatto, nei uestionari si pensa alla ma""ioranza e si chiede la sua opinione sulleminoranze, ma non si ipotizza il caso in erso, che pure c7E di minoranza che "uarda a

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ma""ioranze, o ad altre minoranze+ Per cui si chiede, di fatto, a una suppostama""ioranza Gnormale7 di "iudicare un reale o ipotetico comportamento moralmenteeWo reli"iosamente Gde iante7 #ad esempio non consentire trasfusioni o estireGstrano7'+!i pensi per esempio alla uestione del chador islamico+ (nnanzitutto c7E un problemanel modo di porre la domanda, laddo e uello che si chiama chador E in realtà unhi]ab, o ero un foulard e basterebbe chiamarlo in uesto modo per sdrammatizzarenote olmente la uestione e ottenere delle risposte completamente di erse+ a in pi?E e idente che il si"niCcato, e dun ue la risposta, sarebbe di ersa se l7inter istatofosse un cattolico o un musulmano, un membro della #supposta' ma""ioranza o dellaminoranza+ Per "iunta, nelle domande, spesso si commette il "ra e errore di deCnirloun obbli"o imposto o imponibile ad altri+ Per cui a se"uito dell7aMermazione secondocui R%utte le reli"ioni chiedono ai fedeli di fare alcune cose #come ad esempio coprirsi il

iso o il capo ' o ietano di farne altreKS, si chiede all7inter istato se sia d7accordo RKche si obbli"hino le ra"azze ad andare a scuola a capo coperto, se ciI fa parte dei lorocostumi reli"iosiS #e i per niente d7accordo risultano o iamente il ;; , cui annoa""iunti coloro che si collocano nelle posizioni non estreme della consueta scala da 1 aV'+ (mma"iniamo uanto di ersa sarebbe potuta essere la risposta se si fosse chiesto,in ece, un parere sul diritto di portare l7hi]ab #un foulard, dun ue' da parte dellera"azze musulmane+Di esempi cosiMatti se ne potrebbero portare a decine+ !i pensi per esempio a"liGindicatori di Cducia7 all7interno del tessuto ci ile, presenti nel uestionario 3!!),laddo e si chiede #ancora una olta, implicitamente, a una ma""ioranza' di esprimereil suo "rado di accettazione di un icino Gdi erso7 #che sia estremista politico,omosessuale, o immi"rato, o musulmano'+

*essuno ancora pare si sia posto il problema che, un domani, biso"nerà introdurre, per"li alloctoni, o le supposte minoranze, una domanda su uanto fanno loro paura,rispetti amente, cattolici, eterosessuali, politicamente moderati, bianchi, laiciK

icordiamo che "ià ora ci sono uartieri, in numerose città europee, do e i membri diuna reli"ione non solo non ma""ioritaria nel paese, ma per l7appunto alloctona e direcente importazione, sono ma""ioritari+!i pensi uanto sarebbe interessante, ma per ora non rile abile, analizzare le di erseconcezioni e opinioni sulla fami"lia, a seconda che si apparten"a a reli"ioni da noi#da"li estensori dei uestionari, dai ricercatori' "iudicate Gtradizionali7 #in termini diconcezione dei ruoli di "enere, consenso al matrimonio dei C"li, forme di dissolubilità,

ecc+' che siano "li asians in )ran 6reta"na #musulmani, hindu, siUh', i turchi in)ermania o i ma"hrebini in Brancia+ Borse, se inter istati, farebbero risultare menoGmoderne7 e radicali certe tendenze+ tutta ia anche al loro interno i E un7e oluzione,che passa innanzitutto per il passa""io "enerazionale, dalla prima "enerazioneimmi"rata alla seconda nata e socializzata nel paese di immi"razione+ non parliamopoi delle sempre pi? numerose unioni miste, non misurate dal numero di matrimonimisti, isto che in uest7ambito sono ampiamente so rarappresentate, rispetto allapopolazione autoctona, anche nel nostro paese, le con i enze fuori dal matrimonio+ !epoi dalle coppie si passa ai loro C"li, si puI comprendere come en"a ulteriormentecomplessiCcato il problema dell7identiCcazione con una reli"ione+

*on parliamo poi, come incidente metodolo"ico e interpretati o, dei problemi le"atialle domande sul rapporto con la chiesa o il fre uentare la chiesa, ai tentati i dimisurare l7ortodossia delle credenze supposte cristiane o secolarizzate de"li

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inter istati, con le classiche domande sulla ita dopo la morte, la resurrezione, lareincarnazione, l7anima, il dia olo, il paradiso, il peccato, e lo stesso Dio tuttecate"orie problematiche dal punto di ista di una omo"enea comprensione da parte dicredenti di di erse reli"ioni, e probabilmente anche all7interno delle medesime+ fanno problema, naturalmente, "li stessi termini tal olta usati, come il deCnireGfarisaico7, un certo atte""iamento nei confronti di alcuni alori+ isulta inoltree idente come la cate"oria interpretati a delle appartenenze reli"iose sia ancoramolto marcata da Gcristianocentrismo7 la deCnizione di churched e unchurched, maanche i contenuti di altre oci sondate, lo mostrano con chiarezza+

isulta e idente dun ue l7abitudine a rapporti sJ con forme di pluralizzazione reli"iosa,ma tutte interne all7al eo cristiano il che rende di cile co"liere uanto accadenell7islam seconda reli"ione d7 uropa, ma anche in molto mondo neT a"e, ed altriancora+ Lo ricorda a recentemente anche uno dei promotori dell7 3!!), conun7autocritica se era R(n the reli"ious domain 3! onl5 taps the traditionalinstitutional $hristian reli"ious orientations+ eli"ion is, in other Tords, conCned to$hristian reli"ion as embodied in the doctrines and practices of the $hristian churches+&ther reli"ions or Torld ieTs Tere not co ered in the uestionnaire+ !o, the stud5 ofreli"ion in contemporar5 societ5 usin" 3! data is limited to the eHtent to Thichtraditional $hristian beliefs and practices are still shared and eHercised in XesternsocietiesS Z@alman 199:b, 1[Q moti ando tra l7altro con l7impossibilità di in esti"arereli"ioni e isioni del mondo alternati e la sua adesione al pro"etto di ricerca eli"iousand oral Pluralism, di cui uesto stesso olume costituisce la parte italiana+*on E un problema di lin"ua""io politicall5 #o reli"iousl5' correct+ a E e di enteràsempre pi? un problema metodolo"ico di pertinenza delle nostre ricerche+ &accettiamo di ricercare solo sulle presunte ma""ioranze, o ci poniamo il problema, che

E ermeneutico, scientiCco, insisto, non politico o morale #anche se puI essereanalizzato e moti ato pure da uesto punto di ista', di includere anche minoranzecomun ue cospicue e sempre pi? consistenti+ uel che E Gpe""io7, minoranzeGtendenziali7, che danno o che fanno o che mostrano alcune tendenze in atto anchenelle presunte ma""ioranze+*on ci riferiamo, come si E pi? olte ripetuto, solo a"li stranieri e alle nuo e reli"ioni,ma ancor pi? a nuo e modalità di essere reli"iosi, che includono o me"lio ancora co-includono modalità di erse il sin"olo indi iduo di fatto non i e e spesso nemmenoco"lie concettualmente la contraddizione che il rappresentante di una sin"olareli"ione, e troppo spesso anche il sociolo"o, in ece, ritiene di do er co"liere in un

comportamento+$ome problema "enerale a notato che in uesto uadro di so rapposizione, disempre ma""iore con-fusione di idee reli"iose, di entano problematiche #e soprattuttodi problematico uso, interpretazione e a dabilità' le domande che, a fronte di unaserie di deCnizioni, presuppon"ono una sola risposta, ed escludono dun ue le risposteplurime a cominciare dalla stessa deCnizione di Dio+!i pensi anche alla domanda "ià citata sulla nazionalità, sempre pi? problematica amisura del passa""io "enerazionale, del moltiplicarsi di unioni e fami"lie miste, dellenaturalizzazioni #in cui cambia la nazionalità ma non certo l7identità reli"iosa che essain certa misura aiuta a percepire', dei cambiamenti le"islati i in materia, delle doppie

cittadinanze e cosJ ia+Anche laddo e della pluralità si tiene conto come nell7elencazione di aMermazionisu"li immi"rati eHtra-comunitari, e su"li italiani, di cui si chiede il "rado di accordo o

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disaccordo notiamo l7ipocrisia di non fare la batteria di domande se l7inter istato Estraniero+ Al contrario, sarebbe interessante contabilizzare a parte e comparare,semmai +

d E o io che una domanda che ci dice poco se a""re"ata, come uella sulle donnepastore, prete, ministro o rabbino, ci direbbe molto di pi? se fosse distinta in base allareli"ione+!e uesti sono i problemi, uali le possibili soluzioni>

uanto all7appartenenza reli"iosa, in teoria, una soluzione Gtecnica7 apparentementesemplice sarebbe uella di introdurre delle domande sull7autoidentiCcazione reli"iosa"ià nei censimenti, per non lasciarla solo alle ricerche, alle inchieste, alle stime siotterrebbe uindi un dato Go""etti o7, per uanto ancora "rezzo e biso"noso dispeciCcazione+

a al di là della sua e cacia, il problema E molto meno tecnico e in ece molto pi?politico di uanto potrebbe a prima ista sembrare+(n molti paesi le statistiche reli"iose non ci sono per scelta ideolo"ica Ga monte7, comeconse"uenza di una storia di "uerre di reli"ione, e di patti ci ili e sociali successi i,spesso fondati su e uilibri instabili, che hanno spinto a considerare la reli"ione unaMare pri ato+ d E interessante notare che E in corso o""i una batta"lia di Gideolo"iastatistica7, o di Gstatistica ideolo"ica7, su uesto punto+Dei /V paesi membri del $onsi"lio d7 uropa che hanno risposto a un uestionario adhoc, sui 1 che ne fanno parte, 1/ pon"ono una o pi? domande relati e alla reli"ionenei loro censimenti nazionali+ olti non lo fanno, o hanno addirittura le""i o articolidella costituzione che lo impediscono+ a nei prossimi censimenti pare che solo :paesi, tra uesti, intendano mantenere ueste domande Z$ourba"e, 1999[ + entrealtri, come la )ran 6reta"na, soprattutto per la spinta e la mobilitazione delle

comunità islamiche, ma con l7appo""io di tutte le altre comunità reli"iose, compreseuelle cristiane, hanno chiesto e ottenuto di introdurla nel censimento del 2001+ &ra,la reintroduzione di tale uestione in )ran 6reta"na, dopo che l7ultimo censimento con

uestioni reli"iose era stato uello del 18:1, E anche uesta frutto, "uarda caso,dell7insistenza di nuo e reli"ioni #musulmani e hindu in particolare', su cui hanno Cnitoper accordarsi "li altri so""etti reli"iosi, attra erso strumenti di lobb5in" reli"iosacomune come l7(nterfaith *etTorU + L7ampio dibattito sul multiculturalismo, ilpluralismo e il comunitarismo ci pare tocchi anche uesto punto, e mostra se non altro

uanto la uestione sia sensibile tutto, certamente, tranne che superata, anche nellesocietà post- o iper- o hi"h o radicalmente moderne+

Per uanto ci compete, ci accontentiamo di a anzare una sorta di plaido5er per unama""iore attenzione futura a uesto tema decisi o+

6iblio"raCa

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@alman, L+ e de oor, +199/a $omparati e esearch on 3alues, in %he indi idualizin" societ5 alue chan"ein urope and *orth America, %ilbur", %ilbur" .ni ersit5 Press, pp+21-/;199/b eli"ion, $hurches and oral 3alues, in %he indi idualizin" societ5 aluechan"e in urope and *orth America, %ilbur", %ilbur" .ni ersit5 Press, pp+/V-;:

@ardin", !+ e Phillips, D+198; $ontrastin" alues in Xestern urope unit5, di ersit5 and chan"e, 6asin"stoUe,London

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@er ieu-LF"er, D+ et alii1992 La reli"ione de"li europei, %orino, Bondazione A"nelli

@untin"ton, !+P+199; %he $lash of $i ilizations and the emaUin" of the Xorld &rder, trad+it+ Lo

scontro delle ci iltà e il nuo o ordine mondiale, ilano, )arzanti, 199V(n"lehart, +19VV %he !ilent e olution+ $han"in" alues and political st5les amon" Xesternpublics, Princeton, Princeton .ni ersit5 Press1990 $ulture shift in ad anced industrial societies, Princeton, Princeton .ni ersit5Press, trad+it+parz+ 3alori e cultura politica nella società industriale a anzata, 3icenza,Li iana, 199/199V odernization and postmodernization+ $ultural, economic and political chan"e in

/ societies, Princeton, Princeton .ni ersit5 Press, trad+it+ La società postmoderna mutamento, alori e ideolo"ie in / paesi, oma, ditori iuniti, 1998

(ntro i"ne, +, 4occatelli, P+, (ppolito acrina, *+ e oldOn, 3+2001 nciclopedia delle reli"ioni in (talia, Leumann #%o', lledici

YerUhofs, _+1991 <3alues and the $hallen"in" of urope7s (dentit5=, in eif e (n"lehart #a cura di',

urobarometer %he D5namics of uropean Public &pinion Q ssa5s in @onour of _ac ues- ene abier, 6asin"stoUe, London, acmillan, pp+/VV-/8

YhosroUha ar, B+199V L7islam des ]eunes, Paris, Blammarion

Lanzetti, $+199: *ota metodolo"ica, in $esareo, 3+, $ipriani, +, )arelli, B+, Lanzetti, $+ e o ati,)+, La reli"iosità in (talia, ilano, ondadori, pp+291-/12

Lasch, $+199: %he e olt of the lites and the 6etra5al of Democrac5, *eT `orU-London, *orton

$o+, trad+it+ La ribellione delle Flite, ilano, Beltrinelli, 199:

LucUmann, %+19;/ %he in isible reli"ion, *eT `orU, acmillan $o+, trad+ it+ La reli"ione in isibile,6olo"na, (l ulino, 19;9

Luhmann, *+1982 BunUtion der eli"ion, BranUfurt, !uhrUamp, trad+ it+ Bunzione della reli"ione,6rescia, orcelliana, 1991

aMesoli, +1988 Le temps des tribus, Paris, Fridiens YlincUsiecU, trad+ it+ (l tempo delle trib?+ (ldeclino dell7indi iduo, oma, Armando, 1988

*ielsen, _+1992 uslims in Xestern urope, dinbur"h, dinbur"h .ni ersit5 Press

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Pace, +199V $redere nel relati o, .% %, %orino

eif, Y+ e (n"lehart, + #a cura di'1991 urobarometer %he D5namics of uropean Public &pinion Q ssa5s in @onour of

_ac ues- ene abier, 6asin"stoUe, London, acmillan!immel, )+1989 )esammelte !chriften zur eli"ionssoziolo"ie, 6erlin, DuncUer @umblot, trad+it+!a""i di sociolo"ia della reli"ione, oma, 6orla, 199/

<!ocial $ompass=1999 Les con ersions à l7islam en uropeW$on ersions to islam in urope, ol+ ;, n+/

!toetzel, _+198/ Les aleurs du temps prFsent, Paris, Presses .ni ersitaires de Brance, trad+it+ (

alori del tempo presente+ .n7inchiesta europea, %orino, ! (, 198 %omasi, L+ #a cura di'1998 6ollettino biblio"raCco della sezione, n+ /, %rento, Associazione (taliana di!ociolo"ia, !ezione !ociolo"ia della eli"ione

Xilson, 6+19;; eli"ion in !ecular !ociet5, London, Xatts $o+1982 eli"ion in !ociolo"ical Perspecti e, &Hford, &Hford .ni ersit5 Press, trad+ it+ Lareli"ione nel mondo contemporaneo, 6olo"na, (l ulino, 198:

%esto ori"inariamente pubblicato in <aut aut=, n+ ///, "ennaio-marzo 200V, pp+ 108-128

3ittime collaterali

(ncontro con 4`) .*% 6A. A*!tefano Allie i+ 3ittime collaterali E un7espressione si"niCcati a, che ricorda un po7

uella di danni collaterali, espressione che si usa sempre pi? spesso per le "uerre, perla "uerra del )olfo, per la "uerra in (ra , e per tutte le cosiddette "uerre postmoderne+\ un7espressione tra le pi? ciniche e fredde che si potessero in entare e ha un "ra eeMetto collaterale uello di nasconderci "li aspetti pi? spiace oli della realtà+ ( dannicollaterali sono immensi, ma di solito non sono calcolati proprio perchF sono laterali,non stanno al centro della scena+ *on si calcolano prima, per non sprecare risorse# uel che conta E il bersa"lio', e non si calcolano neanche dopo, per e itare fastidiosi

esami di coscienza+ *ell7assordante silenzio dei media solo pochissime or"anizzazioniinternazionali cercano di contare le ittime della "uerra, di dare almeno un numero, senon un nome, a uelle ittime, di ricordare almeno statisticamente che ci sono e fare

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in modo che non scompaiano completamente+a chi sono ueste inutili, inin uenti ittime collaterali, di cui non E necessario

parlare, e di che cosa sono ittime> 6auman direbbe che sono innanzitutto ittimedella "lobalizzazione, dei processi "lobali in atto+ !ono i perdenti e i perduti della"lobalizzazione i perdenti, cioE "li sconCtti, ma anche i perduti, uelli che nontro iamo pi? e che non si ritro ano pi?, che si sono persi dentro il processo della"lobalizzazione, che non capiscono pi? do e sono+ !u alcune di ueste ittime 6aumanha focalizzato la sua attenzione lo straniero, l7immi"rato #o""i potremmo dire nellospeciCco il musulmano', il rifu"iato, i nomadi, i de ianti, i carcerati, "li anziani+ Persinoi morenti, perchF anche la morte E stata esiliata dalla nostra società italista e"io anilista+ (nsomma le ittime dello s iluppo ine"uale+ , pi? in "enerale, tra le

ittime collaterali della "lobalizzazione ci sono "li instabili, i precari+ ( frammentati,uelli che non riescono pi? a ricomporre i frammenti della loro identità+ a""iun"erei

inCne le parole, di cui occorre tornare a prendersi cura+.no dei pre"i della sociolo"ia di 6auman E proprio l7enfasi sulle parole, la curameticolosa, attenta, l7amore per le parole, il rapporto con la letteratura+ (o credo chebiso"nerebbe tornare a una sociolo"ia narrati a, perchF la narrazione E spesso l7unicomodo che abbiamo di ricomporre un7unità, di dare senso ai nostri percorsi di ita,raccontandoci+ ( sociolo"i, nei casi mi"liori, come in uello di 6auman, riescono a fareanche uesto ad ascoltare le ite de"li altri, cercando di ricomporle, di dare loro unsenso+ cco perchF nessuno me"lio di 6auman E in "rado di introdurci al nostro tema+)li chiediamo allora chi sono, secondo lui, le ittime collaterali e perchF ci dicono tantosulla società ma anche su noi stessi+

45"munt 6auman+ i tro o in una posizione in idiabile, perchF !tefano Allie i ha "ià

espresso, con "rande chiarezza, i punti fondamentali da aMrontare per s ol"ereinsieme alcune considerazioni sulla uestione delle ittime collaterali+ *ella Cttacorrispondenza che ha preceduto uesto incontro, Allie i mi ha proposto unadeCnizione estremamente precisa di chi sono le < ittime collaterali= sono uellepersone che non amiamo ricordare uando ci tro iamo a ri ettere, e che cerchiamo dinon prendere in considerazione uando parliamo+

a c7E una seconda ra"ione che rende la mia posizione particolarmente fa ore oleparlerI, infatti, in presenza di 5szard YapuscinsUi, il pi? profondo studioso di ueifenomeni che lui stesso ha deCnito le insensatezze del mondo contemporaneo e dicui il fenomeno delle ittime collaterali E un esempio+ i au"uro, perciI, di essereall7altezza delle sue straordinarie ualità di narratore+

i piacerebbe iniziare ricordando un detto diMuso in Africa < uando "li elefantilottano tra loro, E l7erba a subire le pe""iori conse"uenze=+ L7erba, in un certo senso, Euna ittima collaterale della lotta tra "li elefanti+ & iamente, l7erba non E nF ostile nFfa ore ole a"li elefantiQ non E loro alleata, nF si pone in con itto con essi+!emplicemente non E l7obietti o dell7azione de"li elefanti E solo una ittimacollaterale, una ittima non intenzionale di un7azione intenzionaleQ e il danno chel7erba subisce non E altro che un danno collaterale, un eMetto non pianiCcato e noncalcolato di un7azione calcolata+ L7azione tende al ra""iun"imento di uno scopopreciso, E sostenuta da speciCche moti azioni, ma anche le pi? alide moti azioni nonten"ono conto di tutte le conse"uenze che deri ano dal compiersi dell7azione stessa+$i sono molte persone che subiscono pesanti conse"uenze benchF non prendanoparte atti a all7azione e non i partecipino semplicemente perchF sono in relazioneindiretta con determinate azioni+ (n un certo senso, si sono tro ate troppo icine al

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luo"o in cui si sta a s ol"endo la lotta tra "li elefanti+a ciI che pi? mi interessa E capire per uali ra"ioni, nel "iro di pochi anni, il concetto

di ittime collaterali e uello di danni collaterali siano entrati a far parte del nostroocabolario+ PerchF non c7E dubbio che la connessione tra l7idea di <collateralità=, da

un lato, e uella di ittima, di danno e di disastro accidentale, dall7altro, siaun7ac uisizione di uesti ultimi anni+ a anche se siamo certi che le cose stiano cosJ,non abbiamo ancora fornito alcuna spie"azione del fenomeno+ D7altra parte, se"uardiamo indietro, se ripensiamo e riesaminiamo il passato tenendo presente ilconcetto di ittima collaterale, ci rendiamo conto di poterlo applicare anche a e entiaccaduti molto tempo fa, assai prima dell7introduzione di uesto termine nellin"ua""io comune+ , in eMetti, ittime collaterali e disastri collaterali sono esistiti sinda"li inizi della modernità, anche se non eni ano deCniti cosJ+ i en"ono in mentesoprattutto due processi tipici dell7epoca moderna l7epoca della ricerca ossessi a ecompulsi a della modernizzazione che sono stati particolarmente proliCci nellaproduzione di ittime collaterali+(l primo E senz7altro la costruzione di un nuo o ordine sociale o"ni olta che sicostruisce un nuo o ordine, un ordine mi"liore del precedente, succede sempre che uncerto numero di persone non E pi? in "rado di inte"rarsi nell7ordine appena costituito ede e uindi essere emar"inato oppure eliminatoQ in un certo senso si iene a creare lanecessità di to"liere di mezzo ueste persone perchF non si armonizzano con il nuo o

uadro sociale+ la modernità E stata l7epoca della costante ricostruzione, delcostante rinno amento e della continua riforma dell7ordine sociale ideale+(l secondo processo assai fecondo nella produzione di ittime collaterali E il cosiddetto<pro"resso economico=+ a che cos7E il pro"resso economico> (n termini molto"enerali, consiste nella capacità di produrre cose o""etti, beni a un costo minore,

con meno manodopera e con pi? e cacia di come fossero prodotte in passato+uando uesto accade, ecco che certe forme di ita, certi mezzi di sostentamentodi entano impraticabili non riescono a re""ere la competizione, non hanno pi? lastessa e cacia, e le persone che i si a da ano restano senza la oro+ A uestecondizioni, sono costrette a emi"rare, oppure a cambiare il proprio stile di ita perpoterlo ade"uare alle mutate condizioni del mondo o, se olete, al nuo o tra"uardora""iunto dal pro"resso economico+ Per cui se osser iamo il passato, a endo in mente

uesto concetto, ci accor"iamo immediatamente che il fenomeno delle ittimecollaterali non E aMatto nuo o+ Le ittime collaterali hanno accompa"nato il corso dellastoria, e se anche non siamo in "rado di dire precisamente da uando esistono se

da due o tre secoli , uel che E certo E che non si tratta di un fenomeno nuo o+a, allora, perchF all7impro iso E stato coniato uesto nuo o concetto, che ieneusato cosJ diMusamente da tanti politici, da tanti "enerali e, sulla loro scia, da tanti"iornalisti> .no spunto ci iene dalla deCnizione che ne ha dato lo stesso !tefanoAllie i le ittime collaterali sono uelle persone soMerenti di cui preferiamo e itare diparlare+ (l concetto, dun ue, E stato coniato proprio perchF, a un certo punto, non Estato pi? possibile mantenere il silenzio+ *on abbiamo pi? potuto e itare di aMrontarela uestione perchF, in ualche modo, si E riproposta in casa nostra, E entrata a farparte della nostra realtà+ Potremmo dire che abbiamo raccolto ciI che abbiamoseminato infatti, se anche uesto concetto E stato coniato, forse, per descri ere fatti

accaduti lontano da noi, all7impro iso, "uardandoci attorno, ci siamo accorti che essierano do un ue intorno a noi+ $iI che era lontano E di entato icino, ualcosa dimolto distante, e che in apparenza non ci ri"uarda a, E entrato a far parte della nostra

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ita+.na olta 6ertolt 6recht, parlando dei rifu"iati le tipiche ittime collaterali del (secolo, le ittime dell7intenso processo di costruzione delle nazioni , li ha deCniti "liaraldi, "li ambasciatori della s entura e della catti a sorte+ 3eni ano da lontano,portando con sF l7odore acre delle case bruciate, dei raccolti distrutti, di o"ni sorta dicatastrofe, e ci face ano presa"ire che tutto ciI sarebbe potuto capitare anche a noi+*e a e amo a uto dei presentimenti, tal olta ci capita a di fare so"ni an"osciosi su diloro, ma senza a ere la certezza che si tratta a di C"ure reali, e impro isamente essisi sono trasformati in simboli i enti, sintomi in carne e ossa, tracce concrete di

uanto sta a a enendo in ualche posto lontano, e che sarebbe "iunto Cno a noi+ilan Yundera, il "rande autore ceco-francese, in alcune pa"ine di L7i"noranza parla

della libertà, di tutte le forme che la libertà assume nella contemporaneità,para"onando la nostra esperienza di uomini liberi con la condizione di chi si E personella nebbia+ La nostra condizione, infatti, non E uella di coloro che si tro ano nellapi? completa oscurità, do e non sarebbe possibile edere nulla+ *on i iamo nellatotale oscurità, normalmente non E uesta la nostra condizione, siamo relati amenteliberi riusciamo a edere a enti, trenta metri, a olte anche un po7 oltre, e abbiamo

uindi una isione almeno parziale della nostra situazione+ $iI che non ediamo El7automobile che sta per sopra""iun"ere a forte elocità da dietro l7an"olo e che, trapochi secondi, ci in estirà+ 6ene, io credo che abbiamo cominciato ad a ere in mentela uestione dei danni collaterali uando uesto problema <ha s oltato l7an"olo=, Eentrato nel nostro orizzonte isi o e ha ra""iunto casa nostra+3i iamo in una condizione di incertezza, che E anche una condizione di umiliazione+

uesta sensazione di incertezza e uesto sentimento di umiliazione hanno la stessaori"ine, deri ano dalla con"iunzione di due condizioni molto spiace oli una condizione

di i"noranza e una condizione di impotenza+ !iamo anzitutto i"noranti perchF nonsappiamo da do e "iun"erà la catastrofe ci aspettiamo che ualcosa ci tra ol"a, manon sappiamo indi iduarne l7ori"ine+ La nostra attenzione oscilla tra di erse causepossibili e non appena ci sembra di a er tro ato una causa erosimile, siamo subitopronti a fronte""iarla, a contrattaccare, ma le nostre batta"lie sono di bre e durata,perchF si ri elano del tutto ine caci+ Allora sce"liamo un altro bersa"lio e cerchiamodi sca"liar"li contro tutta la nostra rabbia, il nostro dissenso e il nostro risentimento,sal o poi scoprire di nuo o che l7ori"ine, la fonte della nostra paura non si E dissolta+$erchiamo disperatamente un modo per far con er"ere uest7ansia diMusa edisarticolata di cui non conosciamo nF ori"ine nF causa contro un bersa"lio

determinato, contro cui crediamo di poter inter enire+ \ uesto il sentimento dii"noranza non sappiamo, non abbiamo abbastanza informazioni, non siamo in "radodi edere il uadro nella sua interezza+ Anche se a olte persone come YapuscinsUi ciilluminano su alcuni aspetti, il uadro complessi o continua a sfu""irci+3i E inoltre una sensazione di impotenza, per cui ci sentiremmo u"ualmente umiliatianche se sapessimo che cosa sta per tra ol"erci e da do e pro iene il pericolo+!aremmo comun ue impotenti, perchF non saremmo in "rado di rea"ire in manierae cace, risoluti a e radicale+ \ la combinazione dei sentimenti di impotenza e dii"noranza a produrre uesta atmosfera di incertezza, uesto a"o presentimento delpericolo, tanto di cile da localizzare+ Le ittime collaterali incarnano i simboli di

ueste diMuse, a"he e indistinte paure ecco le ra"ioni del nostro interesse per lauestione+Anche se uel che dico puI apparire cinico, sono con into che siano i nostri e"otistici

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sentimenti di libertà, le preoccupazioni per la nostra condizione personale, adalimentare il nostro l7interesse che resta blando, e tutta ia esiste per la uestionedei danni collaterali non intenzionali che si producono intorno a noi, in ualche postolontano ma anche in casa nostra+Le "randi multinazionali si fondono tra loro, mettendo in atto ciI che si E solitichiamare <scorporo delle atti ità=Q ed ecco che, impro isamente, centinaia di mi"liaiadi persone perdono il la oro+ a non sono loro il nemico da eliminare il ero nemico El7azienda concorrente+ Per cui a un certo punto un7azienda decide di distru""ereun7altra azienda, con la uale E in competizione sul mercatoQ soltanto che le ittimecollaterali o, se olete, le conse"uenze dei danni collaterali prodotti ri"uardano la itadelle persone, che inaspettatamente si edono cancellate le proprie competenze,ridotti a zero i propri meriti accumulati in anni di la oro+ !ono indi idui che non edonopi? riconosciuto il proprio contributo alla prosperità dell7azienda per la uale hannola orato per anni, e che adesso impro isamente de ono ricominciare da capo+Anche underclass E un termine nuo o, un concetto recente, di cui Cno a dieci o

uindici anni fa nessuno a e a mai sentito parlare + !i parla a di sistemi di classe, dipersone ricche e persone po ere, di classi diri"enti Zupper class[ e classi subalterneZloTer class[+ a la classe subalterna face a comun ue parte del sistema sociale eraa tutti "li eMetti una parte della società+ Le classi subalterne erano composte dapersone cadute in fondo alla scala sociale, ma che pote ano comun ue riscattarsiperchF esiste a una scala sociale se ualcuno si tro a a all7ultimo "radino della scalasociale pote a sempre tentare di risalirla, un "radino dopo l7altro, cercando dellepromozioni, rea"endo alle sconCtte, ricominciando a lottare+ (l concetto di underclassindica in ece ualcosa di molto di erso, perchF su""erisce che ci sono persone che sitro ano sotto il "radino pi? basso della scala sociale, al di sotto dell7intero sistema di

classe, fuori dai mar"ini della società, persone che sono state escluse, eliminate+)uardando la tele isione, potete facilmente edere come i moral tales dei nostri"iorni, i racconti a sfondo morale, siano i talU shoT e i realit5 pro"rammi come (l"rande fratello o !ur i or, o %he XeaUest LinU non sono altro che la messinscena delle

erità nascoste, della lo"ica nascosta della nostra ita+ uel che edete in uestipro"rammi, per esempio nel )rande fratello, E la ripetizione a cadenza settimanale diuna cerimonia, di un rituale, che produce un picco di eccitazione ne"li spettatoril7eliminazione di un membro dal "ruppo dei concorrenti+ Addirittura, in pro"rammicome %he XeaUest LinU, la sa"a che nel )rande fratello si prolun"a per settimane

iene condensata in non pi? di mezz7ora c7E una cerimonia o"ni cin ue minuti+ \

molto pi? eccitante, perchF non occorre aspettare a lun"o prima dell7esclusionesuccessi a+ a il fatto eramente interessante, per uanto ri"uarda il rituale diesclusione tanto in %he XeaUest LinU uanto nel )rande fratello, E che le persone nonsono eliminate necessariamente perchF hanno commesso un7azione illecita, o perchFhanno infranto una re"ola, oppure perchF non si amal"amano con "li altri partecipanti,ma semplicemente perchF i"e una re"ola che impone l7esclusione di una personao"ni settimana o o"ni cin ue minuti+ La re"ola dice proprio uesto E istituito l7obbli"odi escludere^ il messa""io, la suprema erità di uesti pro"rammi E che alla Cneresta soltanto una persona, tutte le altre saranno eliminate+ Da ciI si puI dedurrecome, di fatto, la minaccia di essere esclusi ed eliminati si a""ira costantemente tra

noi+*oi tutti siamo i danni collaterali di un mondo dere"olato, della lotta fra elefanti, dellaspietata competizione in corso tra poteri enormi, che facciamo fatica a comprendere e

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contro i uali possiamo fare molto poco+ & siamo "ià ittime collaterali senzatettonel mondo della sedentarietà, apolidi in un mondo spartito tra stati so rani o, sepreferite, tra stati che deten"ono una so ranità territoriale , oppure, ed E uesto ilnostro incubo, siamo ittime collaterali potenziali+ cco perchF ci spa enta tanto ilfenomeno delle ittime collaterali perchF E ualcosa che ma"ari accade lontano dacasa nostra, ma che ci appare come una pro a "enerale di ciI che capiterà anche anoi+ La mia domanda, allora, E la se"uente da do e iene uesto pericolo>

i riallaccio, ui, a un neolo"ismo in entato per descri ere la nostra condizioneattuale out-of-]ointness, con cui si uole indicare che la nostra esperienza Esconnessa, frammentata+ Per esprimere uesta frammentarietà della nostracondizione sempre pi? spesso E stato usato il termine <"lobalizzazione=, che si Erapidamente trasformato in una specie di parola-cestino, di passepartout+ !ulfenomeno della "lobalizzazione si sono dette molte cose importanti, insieme ad altredel tutto irrile anti E una parola lar"amente usata e abusata+ %utta ia orrei attirare la

ostra attenzione su un aspetto speciCco che si sta concretizzando e che si nascondedietro al fenomeno della "lobalizzazione+Prima di tutto orrei osser are che il termine <"lobalizzazione= E una nuo aac uisizione del nostro ocabolario uando ero studente, nessuno dei miei professoriha mai usato uesta parola+ !i parla a di <eMetti "lobali=, di <umanità= o di <"enereumano=, ma senza mai utilizzare la parola <"lobalizzazione=+ 6iso"na chiedersi, allora,perchF sia stato necessario introdurre impro isamente uesta nuo a parola+ La miaidea E che mentre le parole usate dai miei professori come <uni ersalità= e<uni ersalizzazione= implica ano un nostro do ere #era amo chiamati a rendereuni ersali certi modi di i ere, certe forme di le""e, certe forme di etica mi"liori dialtre', il termine "lobalizzazione non dà nessuna indicazione su che cosa dobbiamo

fare, uali sono i nostri do eri, anche eticiQ indica solo che stiamo subendo ualcosa,che ci sta accadendo ualcosa, ualcosa che "iun"e da fuori e che produce eMettisi"niCcati i su di noi+ \ un nuo o modo di edere le cose, soprattutto per l7 uropamentre in passato l7 uropa E sempre stata capace di approntare soluzioni "lobali perrisol ere problemi locali, ora, all7impro iso, accade l7opposto+ \ un e ento cheYapuscinsUi ha indi iduato chiaramente, nel corso dei suoi ia""i per il mondo si Ereso conto che le persone che incontra a non mostra ano pi? alcun interesse perl7 uropa, perchF dall7 uropa non pro iene pi? niente di si"niCcati o, arri ano notiziepi? importanti da altre parti del mondo+ La situazione, allo stato attuale, si Ecompletamente ro esciata, e l7 uropa si tro a impro isamente nell7impossibile

condizione di do er tro are soluzioni locali a problemi "lobali+La "lobalizzazione, dun ue, E ualcosa che ci sta capitando e orrei su""erire cheuesta condizione di out-of-]ointness, di frammentarietà, che i iamo, tipica del

processo della "lobalizzazione, deri a dal fatto che, Cnora, abbiamo a uto a che faresolo con "li eMetti prodotti dalla "lobalizzazione ne"ati a+ Per <"lobalizzazionene"ati a= intendo la "lobalizzazione del capitale Cnanziario, dell7informazione, delcommercio, della criminalità, del terrorismo, del tra co di dro"a e cosJ ia+ !onoprocessi molto di ersi tra loro, che hanno perI un aspetto in comune manifestano ilpi? completo riCuto per il rispetto della so ranità territoriale de"li stati-nazione, per lefrontiere, senza tenere in minimo conto le tradizioni, le le""i e le preferenze locali+

cco perchF la chiamo <"lobalizzazione ne"ati a= perchF tende a iolare i conCnide"li stati, incrinando cosJ le basi su cui abbiamo tradizionalmente fondato lapercezione della nostra sicurezza+

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Binora la "lobalizzazione ne"ati a non E stata accompa"nata o controbilanciata da una"lobalizzazione positi a, ale a dire dal tentati o di creare, a li ello "lobale, misureanalo"he a uelle s iluppate dai nostri predecessori, ne"li ultimi due o tre secoli, ali ello de"li stati-nazione, uando ci si rese conto dell7esi"enza di contenere eaddomesticare le forze iolente e fuori controllo che si sta ano scatenando+ iriferisco a istituzioni come una le"islazione imparziale e incolante a li ello uni ersale,come un codice etico da rispettare, che non puI essere iolato o infranto per nessunara"ione, da nessun potere e da nessuna le""eQ alle istituzioni della rappresentanzapolitica una sorta di controllo democratico attra erso cui la olontà popolare E in"rado di esprimersi e di imporsi ai poteri le"islati i esistenti+A li ello de"li stati-nazione, sono state create tutta una serie di istituzioniindispensabili, anche se non si sono sempre ri elate perfettamente e cienti e ersole uali sono state ri olte molte critiche+ $iI nonostante, o""i, a li ello "lobale, non c7Enulla che si a icini, nemmeno lontanamente, alla loro e cacia+ uesta E la ra"ioneche spie"a la discrepanza tra l7impatto ne"ati o della "lobalizzazione e l7assenza dioperatori e di strumenti concreti che ci permetterebbero di frenare e di tenere sottocontrollo uesti s iluppi tumultuosi+ \ per uesta ra"ione che il concetto di dannicollaterali risulta cosJ ade"uato perchF testimonia delle ittime non intenzionali, non

olute, della "lobalizzazione, delle ittime inconsape oli, non informate e noncolpe oli, che alla Cne siamo tutti noi+ Binora, purtroppo, non siamo ancora stati capacidi adottare delle misure che ci permetterebbero di tornare ad assumere il controllo, edun ue la responsabilità, dei processi che stanno a enendo+L7ultimo punto che orrei toccare ri"uarda uella che secondo me E la "rande

uestione della nostra epoca, se consideriamo l7enormità del problema, il suocarattere "lobale e uni ersale+ La fondamentale uestione da aMrontare e che, con

tutta probabilità, costituirà il nucleo delle ostre preoccupazioni, delle ostre ansie dico ostre, perchF sarà soprattutto un ostro problema io ho una certa età, nonedrI le conse"uenze, ma oi siete "io ani, a ete molti anni da anti a oi e penso che

spenderete "ran parte della ostra ita cercando di risol ere uesto problema , nonE tanto che cosa biso"na fare+ Penso infatti che si sia "ià formato un ampio consensonel mondo "ran parte dell7umanità E contro la "uerra, contro l7in uinamento e controil surriscaldamento del pianeta+ !e facessimo un sonda""io a li ello mondiale lama""ioranza delle persone oterebbe a fa ore di alori comuni e condi isibili+ a sesappiamo "ià e siamo tutti d7accordo su che cosa ada fatto, il ero problema, la eradi coltà, ora, E di capire chi metterà in pratica le cose da fare+ \ uesto il problema

pi? di cile e non abbiamo nemmeno iniziato ad accennare a una risposta seria+ Laconclusione pratica a cui "iun"ere, uindi, a partire dall7esperienza dei dannicollaterali, delle ittime collaterali, dei disastri collaterali, E che la sCda pi? "randedella nostra epoca E rappresentata dalla creazione di operatori che siano in "rado difar fronte ai problemi attuali+

!+A+ uando ha accennato al rituale di esclusione settimanale del )rande fratello, nonho potuto fare a meno di ri ettere sul nostro biso"no di escludere ualcuno, esoprattutto sul rituale con cui a iene uesta esclusione+ %ra i fondatori dellasociolo"ia, DurUheim per primo ha ra"ionato approfonditamente sia sui rituali sia sulsi"niCcato dell7esclusione, sull7idea di de iante, di criminale, come C"ura necessariaalla società per poter riconfermare la norma+ a ui mi riferisco all7idea ancora pi?in uietante, in società come la nostra, del capro espiatorio, uestione che lei conoscebene+ (l capro espiatorio E una C"ura cruciale, che ricompare ciclicamente, e che ci

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induce a chiederci se si tratti di ualcuno di necessario, persino di indispensabile allesocietà+ (l capro espiatorio di o""i non E pi? l7ebreo, E sempre pi? spesso l7immi"rato,e soprattutto il musulmano+ !e nel lin"ua""io comune uello politico, uello dei"iornalisti e dei libri sostituiamo la parola musulmano con la parola ebreo otteniamomolte frasi che considereremmo semplicemente indicibili+ !appiamo bene che sonoper erse e che la loro lo"ica E per ersa, ma non abbiamo nessuna di coltà apronunciarle continuamente e senza alcuno scrupolo di coscienza a proposito di

ualcun altro+ $ome dire che c7E sempre un ulteriore capro espiatorio+a la domanda che le faccio mette in connessione la uestione del capro espiatorio

con un altro tema, uello della paura i capri espiatori ser ono anche perchF sono imezzi che consentono di realizzare una rete di paure+ Alcuni sociolo"i, .lrich 6ecU perprimo, hanno ra"ionato sulla nostra società pensandola come una società del rischio,in cui siamo terrorizzati dai rischi "lobali, dal terrorismo, dai rischi di in uinamento,dalla precarietà e dalla essibilità, nonostante non siamo mai stati tanto ricchi e nonsiamo mai stati cosJ bene come o""i+ (o, perI, parlerei piuttosto di società della paura,perchF non si tratta solo di un rischio, E ualcosa che iene <seminato=

uotidianamente+ La paura si costruisce socialmente, perchF c7E ualcuno a cuiinteressa, c7E anzi molta "ente che ci "uada"na, ci sono "li imprenditori politici dellapaura, "li imprenditori economici della paura, "li imprenditori mediatici della paura+ Lapaura, insomma, ende bene+@o oluto uindi allar"are la ri essione sul rituale di esclusione, che mi ha in uietato,al tema del capro espiatorio perchF E connesso all7idea che c7E sempre pi? "ente cherica a dei "uada"ni dal fatto di seminare paura+ !embrerebbe che il capro espiatoriosia ancora necessario, che non siamo capaci di farne a meno+ Dobbiamo allorarasse"narci a pensare che le cose stiano proprio cosJ che non possiamo fare a meno

dei rituali di esclusione> $he, per forza, dobbiamo tro are ualcuno da escludere nellanostra ita uotidiana>

4+6+ Lei ha solle ato molte uestioni nella sua domanda+ a aMronterI il fenomenodell7esclusione, che non puI essere e itato in alcun modo, da un altro punto di ista+ (lnostro problema, infatti, non E tanto l7esclusione uanto la riabilitazione, lariammissione, il riciclo, in un certo senso, de"li esclusi+ L7esclusione, come E noto, E unfenomeno di ecchia data+ $ome ho "ià detto prima, la modernizzazione comporta duepreoccupazioni principali una E la costruzione di un ordine, l7altra il pro"ressoeconomico+ ntrambe sono state molto e cienti nell7escludere e nel rendere super uealcune persone+ *el passato, perI, c7erano due industrie chiamiamole cosJ moltopotenti ed e cienti per lo smaltimento dei riCuti per uanto ri"uarda l7 uropa, unaera costituita dall7imperialismo e dal colonialismo, e l7altra dall7istituzione dello statosociale+ La prima era possibile, o semplicemente pensabile, perchF per molto tempo per due o tre secoli almeno l7 uropa E stata l7unico an"olo del "lobo ad a iare unprocesso di modernizzazione, e uindi E stata l7unica a produrre persone in esubero, aescludere persone non necessarie+ a uell7eccesso di popolazione pote a esserefacilmente esportato, e fu esattamente ciI che accadde milioni di europei emi"rarononelle due Americhe, in Africa, in parte dell7Asia, riducendo, in un certo senso, l7esuberodi popolazione che si era prodotto in uropa+ uelle persone sono state necessarie pers iluppare i due prodotti principali della modernità solida l7industria di massa el7arruolamento di massa+ @anno riempito i reparti delle enormi industrie dellaproduzione di massa di @enr5 Bord, di ocUefellerQ sono state impie"ate in fabbrichecome la Biat, la enault+ Altre sono andate a in"rossare le Cle dell7esercito di le a+ !i

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tratta a di eserciti di riser a, in due sensi l7esercito della manodopera di riser a el7esercito di riser a in senso letterale, poichF uesti indi idui pote ano essererichiamati in ser izio atti o, nel caso in cui una "uerra a esse minacciato la itaprodutti a del paese+ Per uesta ra"ione, come i direbbe ualsiasi "enerale, biso"naa ere cura delle riser e chi fa parte della riser a de e essere ben nutrito, benaddestrato, de e a ere un allo""io e un estiario ade"uati e de e essere assistitosotto o"ni aspetto, perchF in ualsiasi momento de e essere pronto a tornare inser izio atti o+Attualmente, nessuna delle due istituzioni per il riciclo di uesto particolare tipo diriCuti E pi? disponibile non c7E pi? la possibilità di esportare altro e la popolazione ineccesso e nessuno pensa pi? che le persone senza la oro, e senza la capacità diricreare la propria esistenza sociale, costituiscano un esercito di riser a o ualcosa disimile+ Anche perchF si puI certo parlare di un esercito di soldati di riser a, si puIparlare di un esercito di la oratori di riser a, ma parlare di un esercito di consumatoridi riser a non ha alcun senso+ Le persone senza mezzi, senza potere d7ac uisto, chenon rea"iscono alla pubblicità correndo nei ne"ozi, non sono un esercito diconsumatori di riser a sono solo casi senza speranza+ *on contribuiscono albenessere dello stato, non contribuiscono al P(L, metro di misura del benessere di unanazione+

ntrambe le istituzioni sono ora in crisiQ dun ue, non hanno pi? la possibilità diesportare l7eccesso di popolazione o di canalizzarlo nell7industria oppure nell7esercitodi massa+ *on esiste pi? un arruolamento di massa "li eserciti sono formati da corpispecializzati che richiedono un impe"no a tempo pieno e un numero ridotto di unità+!ono eserciti che non hanno niente da "uada"nare da una massiccia mobilitazionedella popolazione+ D7altro canto, la modernità ha into la sua batta"lia, l7intero pianeta

si sta modernizzando e uindi ora o"ni an"olo del "lobo produce la sua parte dipopolazione in eccesso+ %utta ia, o""i, nessuno "ode del lusso di cui ha beneCciatol7 uropa nei due o tre secoli passati non c7E la possibilità di tro are soluzioni "lobali aiproblemi di esubero localiQ la popolazione in esubero non si puI esportare, come eraa enuto con la popolazione in eccesso dei ari paesi europei+ *on ci sono pi? aree

er"ini nel mondo, cosJ come non ci sono eserciti di con uistadores in "rado dispianare la strada per la popolazione in esubero+ !e si pro a a farlo ille"almente,andando contro i poteri che attualmente "o ernano il mondo, le persone en"onofermate al conCne e rimandate indietro, ai loro paesi di ori"ine+ *on esistono pi?soluzioni del "enere, e l7unica alternati a o""i alle soluzioni del passato E costituita dai

"ruppi pi? o meno clandestini, da"li eserciti di liberazione pi? o meno irre"olari, in"rado di assorbire i "io ani in eccesso e senza prospetti e di ita, oMrendo loro, alposto di una ita de"na, una non-di"nità di morte+

a, allora, che cosa si puI fare> Prima di tutto, come Allie i ha "iustamente notato,non rimane che scaricare la rabbia contro "li immi"rati+ (n primo luo"o perchF "liimmi"rati che stanno enendo ui, a""iun"endosi alla nostra popolazione "ià ineccesso, rappresentano una perfetta "iustiCcazione per dar sfo"o alla rabbia+ Liaccusiamo di essere la causa di o"ni sorta di problemi e di pericoli, cosicchF abbiamotro ato almeno un moti o per spie"are la nostra a ersione nei loro confronti+ $7Einoltre la tendenza a s ualiCcare i perdenti, persone che se in passato sarebbero

rientrate nelle classi subalterne della società ora sci olano nell7underclass+ (nuropa, inoltre, si tende in misura sempre ma""iore a criminalizzare i problemi sociali,che, mentre una olta eni ano deCniti, descritti e spie"ati come conse"uenze del

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catti o funzionamento delle istituzioni sociali, sono adesso riclassiCcati comedisfunzioni del cosiddetto sistema del laT and order, a cui si rea"isce costruendonuo e pri"ioni, rendendo pi? se ere le le""i penali e pi? lun"he le pene carcerarie+ A

uesto proposito E interessante notare come sia cambiata la natura del compito de"lia"enti per la libertà i"ilata+ Bino a ualche tempo fa il loro compito consiste a nelreinserire "li eH detenuti nella comunitàQ ora la loro funzione principale E tenerlilontani, non permettere loro di mescolarsi e confondersi con l7ambiente, sor e"liarliattentamente in modo che, al primo passo falso, siano rimandati al posto a cuiapparten"ono, ale a dire in pri"ione+

%utto ciI do rebbe farci prendere coscienza di un fatto abbiamo sotto "li occhi ilproblema "ra e e penoso per il uale, al momento, non abbiamo le risposteade"uate della riabilitazione e della riammissione nella società di persone che, peruna ra"ione o per l7altra, ne sono state escluse+ *on abbiamo tro ato alcuna soluzioneistituzionale a uesto problema, che in futuro di enterà sempre pi? "ra e eincrescioso+ %utte le soluzioni riduzionistiche non fanno altro che concentrare la nostraattenzione su un7unica uestione i "io ani musulmani che stanno arri ando ui+ $istiamo illudendo che se potessimo sbarazzarcene, ci libereremmo di un "rossoproblema di cui non amiamo parlare, perchF, se ammettessimo che il problema Ecomplicato, sarebbe subito chiaro che una soluzione riduzionistica non funziona+ $ipiace credere che se solo riuscissimo a mandarli ia dal nostro paese comesu""eri a &riana Ballaci, per esempio o"ni cosa tornerebbe a posto ritorneremmoall7età dell7oro, all7età delle certezze, della sicurezza, di un futuro mera i"lioso e cosJ

ia+ a o iamente non succederebbe niente di tutto uesto+ (n realtà stiamocombattendo contro i sintomi del malfunzionamento, non contro le cause+La uestione dell7(slam la uestione dei musulmani E da ero molto complessa e

richiederebbe una discussione pi? approfondita+ (n uesta sede mi limito a se"nalaresoltanto alcuni aspetti da considerare+ (n un certo senso, i musulmani si tro ano tral7incudine e il martello da un lato c7E la ci iltà occidentale che chiede loro dicon ertirsi ai suoi alori, ma che, contemporaneamente, fa tutto uel che E in suopotere per impedire che uesto a en"a da eroQ dall7altro ci sono re"imi autoritari edittatoriali dei loro paesi di ori"ine che non tollerano alcun "enere di tradimento+ (lrisultato E che chi cerca di mantenersi in una posizione intermedia iene assalito daentrambe le parti ha delle buone ra"ioni, uindi, per tro arsi in uno stato di ansia chenasce dalla propria condizione ambi alente+ a una olta che si i e in un tale stato diansia endemica, si Cnisce per essere ulnerabili e sensibili a o"ni "enere di seduzione

e di attrazione erso le cause pi? estremistiche+$7E anche un altro fattore che si a""iun"e alla loro attuale condizione di ambi alenzase da un lato i musulmani si sentono bistrattati dalle potenze occidentali che aspiranoal dominio mondiale, dall7altro, ue"li stessi musulmani possiedono la materia primada cui pi? dipende l7&ccidente il petrolio+ tutti sanno che le uniche riser e dipetrolio che non saranno esaurite entro la metà del ( secolo sono proprio uelle deipaesi arabi, dei paesi del edio &riente+ !i tratta uindi di una combinazione diimpotenza e di potere, un potere enorme e ancora inutilizzato, ma del uale l7Flitemusulmana ha sempre pi? consape olezza+ uanto importante sia uesto potere Edimostrato dalla corruzione costante dei re"imi pi? autoritari e dittatoriali del edio

&riente a opera del potere occidentale, che per un altro erso risulta essere anche illoro persecutore+ %utto E iniziato con il famoso incontro tra oos elt e il primo re dell7Arabia !audita,

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uando "li .!A promisero protezione ad inCnitum al re"ime saudita, in cambio delladisponibilità delle risorse petrolifere per le aziende americane accordo che funzionaancora, dopo pi? di mezzo secolo+ a ora la situazione si E ulteriormente complicata,perchF ci sono molti pi? paesi interessati a sedurre e a corrompere i "o erni chedeten"ono le riser e di petrolio+ Pensate alla rapidità con cui si sta realizzando ilprocesso di modernizzazione in $ina, in (ndia e presto anche in 6rasile sono paesimolto potenti, molto popolati, e tutti interessati ad ac uisire almeno una parte dellerisorse petrolifere disponibili+ ( musulmani, uindi, si tro ano al centro dellecontraddizioni del mondo contemporaneo, uelle presenti e uelle che emer"eranno infuturoQ sono in una posizione molto ulnerabile, nel cuore di una con"iunzione dicircostanze potenzialmente esplosi a+ !ono molte le uestioni su cui arrebbe la penara"ionare da una parte, per ra"ioni interne che ri"uardano i paesi in cui i iamo,do remmo focalizzare la nostra attenzione sul problema de"li immi"rati, e dall7altrado remmo chiederci uali sono le ra"ioni esterne per cui i militanti pro en"onosoprattutto da ambienti musulmani+ a entrambe ueste ra"ioni interne ed esterne apparten"ono a una stessa totalità a un mondo uni ersalmente interdipendenteinserito in un processo di "lobalizzazione dalla dinamica rapidissima

!+A+ 3orrei porle ancora una domanda su una uestione molto pi? semplice, ma densadi conse"uenze+ %ra le ittime collaterali del nostro tempo ci sono anche uelleprodotte da"li identitarismi+ (n una condizione di identità incerta, che anche lei hadescritto, siamo sempre pi? preda de"li spacciatori di facili certezze+ uestiidentitarismi sono diMusi anche tra noi sono i fondamentalismi reli"iosi e uelli laici,sono "li etnicismi, i razzismi, i localismi, i tribalismi metropolitani, che sopra i onoper esempio nella lo"ica del tifo calcistico+ %utta ia non c7E un moti o razionale nF una

ri essione profonda che informino uesti atte""iamenti+ Le chiedo allora se ancheuesto fenomeno il fatto di Cnire tanto facilmente nelle braccia dei enditori diidentità E una condizione che sta di entando un destino per noi E da ero unaseduzione a cui non riusciamo a sfu""ire> uali sono in ece le ie di uscita da

uesta trappola interpretati a>

4+6+ Borse ciI che sto per dire potrà apparire eretico, ma penso che i problemi relati iall7identità siano eccessi amente sopra alutati+ Dalla mia esperienza personale e da

uanto ho letto nei libri mi sembra che in nessun7altra epoca l7identità sia mai statatanto essibile e tanto facilmente modiCcabile come o""i+ L7identità non E pi?

incolata alla terra, non E ereditata+ *on siamo pi? "lebae ascripti, come si dice a neledioe o+ La ma""ior parte di noi ha ormai imparato a cambiare identità, a rinascere,

a ripartire daccapo pi? e pi? olte nella ita+ %utta ia, dietro alla domanda che mi pone mi sembra che ci sia un fraintendimentodiMuso o""i si parla molto della politicizzazione della reli"ione+ !i sente spesso direche la reli"ione si sta trasformando in militanza politica+ a, a mio a iso, succedeesattamente il contrario non E la politicizzazione della reli"ione, ma la farsi reli"ionedella politica+ sistono due tipi di pra"matica la pra"matica della politica e lapra"matica della reli"ione+ La politica, si sa, E l7arte del possibile si sonda che cosa sipuI fare e che cosa non si puI fare, uali siano i propri mar"ini di libertà, e, una olta

alutati uesti aspetti, ci si impe"na in un dialo"o con altre persone, si ascolta checosa hanno da dire "li altri e si osser a come si comportano+ !i cerca di ra""iun"ereun accordo e si sa che sarà necessario accettare ualche compromesso E cosJ chefunziona la pra"matica della politica+ La pra"matica della reli"ione, per ra"ioni

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e identi, E molto diMerente+ $7E un unico Dio lo aMerma in deCniti a o"ni reli"ione+*on sono solo i musulmani a dire Allah aUbar+ &"ni reli"ione aMerma che esiste un soloDio e un solo Libro, e che Dio E erità dun ue, per o"ni reli"ione, esiste una e unasola erità+ Di conse"uenza, ualsiasi cosa non sia contemplata da uesta erità, Euna menzo"na e do rebbe essere i"norata oppure combattuta+ *on c7E spazio per ildialo"o, nF per ra""iun"ere un accordo, non c7E spazio per la ne"oziazione, nF per ilcompromesso, c7E solo un radicale con itto+

a o""i nelle nostre pratiche politiche abbiamo la tendenza a presentare le azionipolitiche, e a tradurle in parole, come se si trattasse di azioni reli"iose, come se silottasse per la erità eterna e assoluta, come se si do esse compiere uncomandamento di ino+ \ uesto che emer"e dai discorsi dei nostri politici, in tutti ipaesi e non credo che l7(talia faccia eccezione da uesto punto di ista+ ( leaderpolitici si esprimono come se stessero compiendo la 3olontà di ina, come se fossero incontatto diretto con Dio chi non E con noi E contro di noi+ (n uesto modo la lotta per ipropri interessi si traduce nei termini di una lotta del bene contro il male+ l7unicamaniera possibile per condurre uesta lotta non puI che essere lo scontro militare+*on ci sono altre strade+ *on c7E la possibilità di sedersi intorno a un ta olo, parlarsi ecercare di persuadere l7altro circa la le"ittimità delle proprie ra"ioni+ \ uesto il "ra epericolo a cui stiamo andando incontro+

!+A+ olti spacciatori di identità in realtà non sono reli"iosi ci sono i nazionalismi, ilocalismi, "li etnicismi, i razzismi+ anche chi usa di pi? l7ar"omento reli"ioso per leproprie "uerre di identità, in realtà E spesso ateo il caso italiano E esemplare da

uesto punto di ista pensiamo a nomi come Ballaci, Pera, Berrara, !artori+ Lei comespie"a uesto fatto>

4+6+ ( sociolo"i hanno descritto molti casi del "enere, che si sono eriCcati anche inpassato, per esempio in alcuni uartieri delle "randi città britanniche, do e c7E semprestato molto attrito nei ceti sociali pi? po eri, meno istruiti e con minori prospetti e disuccesso, di di erse ori"ini+ \ ero che c7E un7ostilità tra protestanti an"losassoni epaUistani, tra paUistani #che sono musulmani' e ind? #che non lo sono, anzi che sonoantimusulmani' E, in un certo senso, l7ostilità tra (ndia e PaUistan esportata eriprodotta in )ran 6reta"na+ a una delle possibili spie"azioni con cui i sociolo"iinterpretano uesti fatti E la naturale tendenza, da parte di persone "ià oppresseall7interno della propria società e che ma"ari apparten"ono all7underclass, a tro areuna formula per far parte del "ruppo pi? pri ile"iato, indi iduando, escludendo eprendendosela con chi si tro a ancora pi? in basso nella "erarchia sociale+ uesta Euna delle spie"azioni esistenti cercare una formula con cui ristabilire almeno in partela propria di"nità, "ià umiliata, identiCcando ualcuno che abbia ancora meno di"nitàe che "oda di rispetto ancora minore+!e sono in una condizione di umiliazione ma, a mia olta, posso umiliare ualcun altro,allora posso almeno solle armi al di sopra del suo li ello+ \ una tendenza cheprobabilmente si reitererà nel tempo, come ri esso per erso, crudele e distorto dellacompetizione per il presti"io e la di"nità che a iene anche ai li elli pi? alti dellasocietà+ !i tratta di un fenomeno uni ersale+ *elle sfere pi? ele ate, la chiamiamocompetizione per la ricchezza, per il presti"io, per la notorietà, per il successoQ mentre

uando si replica ai li elli pi? bassi della società, uesta stessa competizione di entasemplicemente il tentati o di aMermare la propria di"nità umana+Per indicare l7infelicità umana usiamo nomi ed espressioni di erse, che in ecchiano

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piuttosto rapidamente e cambiano a seconda delle epoche, perchF anche se in uestomodo ci sembra di poter fare ualcosa per eliminarla, essa continua a esistere+$in uecento anni fa, chi si senti a infelice probabilmente a rebbe creduto di essereposseduto dal dia olo e sarebbe andato da a un prete per un esorcismo+ $ento anni fa,l7infelice a rebbe attribuito la causa al proprio matrimonio fallito o a un7infanziatraumatica e si sarebbe ri olto a uno psicanalista per inda"are nel proprio inconscio+&ra cerchiamo le ra"ioni della nostra infelicità in ciI che sta succedendo all7esterno dinoi stessi, nei problemi irrisolti dell7immi"razione, nella minaccia del terrorismo, neicriminali, nei pedoCli, in tutti coloro che infran"ono la le""e e disturbano l7ordinesociale E uesta la spie"azione pi? comune, certo non l7unica, ma uella che stariscuotendo pi? successo+ a se si compara uesta spie"azione con uelle prodotte inpassato, ci si rende facilmente conto che sarebbe opportuno prendere distanza daesse, perchF non sempre le spie"azioni col"ono la radice del problema+ !e "uardate leprime pa"ine dei "iornali o se ascoltate le notizie a cui iene dato pi? rilie o intele isione, E ra"ione ole aspettarsi che anche il lin"ua""io attuale perda il propriosi"niCcato, con la stessa ine itabilità con cui sono state respinte le ecchie nozioni,

uando hanno perso la loro alidità e il loro potere esplicati o+

%raduzione dall7in"lese di aMaella 3oi e assimo !imone

%ratto da + !antipolo #a cura di', Lin"ue, scuola, immi"razione ri essioni teoriche eproposte operati e, Peru"ia, )uerra dizioni #in corso di pubblicazione'

L7islam a scuolai essioni su intercultura e dintorni

di!tefano Allie i

Abstract(n uesto testo si cerca di approfondire il le"ame tra la pluralizzazione culturale ereli"iosa della società, ui spie"ata nelle sue ra"ioni profonde e di lun"o periodo, e ilformarsi di un Gcontesto interculturale7 che Cnisce per plasmare profondamentel7imma"ine e la realtà della società in cui i iamo+ La doppia tendenza, erso ilmeticciato culturale da un lato, e erso il formarsi di identità reatti e dall7altro, ieneanalizzata nelle sua forme e nella sue contraddizioni+ .no spazio speciCco di

approfondimento ri"uarda la presenza dell7islam nella società, e in particolare nellascuola, con ualche analisi dei pi? fre uenti incidenti comunicati i che rendonoproblematico il rapporto tra reli"ioni e culture+

Premessa

Di intercultura si parla molto+ Di dialo"o forse ancora di pi? tra le culture, tra lereli"ioni #tra le persone, i sin"oli indi idui, "ià meno'+

uando se ne parla, spesso E a sproposito+ Per citare un tema di cui mi occupo, lama""ior parte dei libri scritti da cristiani #come anche da musulmani, anche se per orasul piano uantitati o sono meno' che parlano dei rapporti tra cristianesimo e islam, eportano nel titolo la parola dialo"o, si situano in posizione radicalmente anti-dialo"ica+PerchF, per le"ittimarsi, spesso anche il discorso non dialo"ico e anti-dialo"ico de eCn"ersi dialo"ante+ Dun ue, E la Cnzione del dialo"o ad essere diMusa la sua realtà,

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assai meno+ $7E un moti o, per uesto il dialo"o, per esistere, de e esseremetodolo"ia concreta, praticabile+ (l mero auspicio E, in un certo senso, in essenzaanti-dialo"ico perchF se il dialo"o non lo si fa, se non lo si pratica, se non lo si Gparla7,non si parla il suo lin"ua""io, uol dire che non lo si uole+ PerchF il dialo"o Einnanzitutto conoscenza e incontro tra persone, e se persone di altra cultura oreli"ione o etnia o anche solo opinione non ne conosco da ero, o non o"lioincontrarle, o non lo so fare, tutto potrI fare, ma certo non dialo"are con loro+Per parlare di dialo"o, occorre allora cominciare a deCnire la propria situazione, lecircostanze in cui siamo immersi+ Per scoprire come il dialo"o tra culture, o""i #il loroincontro, ma anche il loro scontro, in o"ni caso il loro confrontarsi', non sia nF unauspicio nF un timore, ma un dato di fatto, un ualcosa che E nella lo"ica delle cose+*on E necessario auspicare nF il dialo"o nF l7intercultura+ 7 su ciente accor"ersi cheo""i siamo in un contesto interculturale+La scuola, come edremo, E un esempio eminente di uesta situazione+ *on E perchFimpro isamente docenti di buona olontà o in ualche modo ispirati hanno deciso,per una sorta di sindrome aperturista e buonista come orrebbe la caricatura che ilpensiero anti-dialo"ico fa della situazione di aprirsi alle altre culture, che si Ecominciato a parlare di multi- e poi di intercultura+ 7 perchF culture di erse e inpassato mai conosciute di persona, anche se ma"ari ne parla a ualche libro di testo,si sono presentate in carne ed ossa nelle classi prima elementari, poi de"li ordinisuperiori, che si E cominciato a rendersi conto che ualcosa non torna a chel7imma"ine che ne a e amo, se ne a e amo una, non Grestitui a7 le persone in carneed ossa, che non i si riconosce anoQ che manca ano "li strumenti per le""ere lasituazione, e l7inse"nante stesso riconosce a i limiti della sua comprensione e dellasua azione, la sua ine caciaQ che, conse"uentemente, di enta a di cile parlarsi e

capirsi, tra inse"nanti e studenti, e ma"ari anche "li studenti tra loro, e tal olta anchetra inse"nanti+La forte presenza di persone di culture e reli"ioni presunte di erse e nuo e nellascuola, la loro pro"ressi a ma""iore incidenza numerica, il loro peso statistico,innanzitutto, prima ancora di una ualsiasi ri essione pi? speciCcamente ualitati a,hanno fatto sJ che la scuola di entasse il luo"o in cui la di ersità culturale ieneimmediatamente issuta e conosciuta+L7altro luo"o in cui essa si fa isibile prima ancora della scuola, naturalmente E ilmondo del la oro+ a in uesto caso essa puI essere messa pi? facilmente traparentesi, essendo lo scopo per cui le persone si ritro ano a condi idere luo"o e

condizione, altro e di erso, e suscettibile di essere ra""iunto, in un certo senso, aprescindere dalle speciCcità culturali il che, paradossalmente, puI rendere possibileuna loro presa in considerazione in maniera uasi pi? facile, seppure soft #si pensi alleprescrizioni alimentari, tanto per citare una caso Gfacile7 e diMuso, ma anche, al limite,una modulazione dei tempi diMerente, capace di "estire anche i tempi reli"iosi e lefesti ità colle"ate, contrattualizzabile tra le parti'+

a la scuola non puI accontentarsi di "estire la di ersità culturale in maniera soft,parziale e minimalizzante+ Per il semplice fatto che essa E presupposta produrrecultura, e non solo trasmetterla #il che sarebbe comun ue "ià un problema, se docentie discenti non ne condi idono "li elementi fondamentali, l7abc'+ cco facilmente

spie"ato perchF nella scuola la domanda di ri essione e auto-ri essione su uesti temiE di entata una necessità imprescindibile e di enterà forse una priorità+ perchF lascuola, pur con tutti i suoi limiti, E di entata comun ue l7a"enzia sociale che pi? ha

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prodotto, e pi? ha fatto, nel bene e nel male, intorno a uesti problemi, cruciali nonsolo per il suo funzionamento, ma per la sua stessa ra"ion d7essere+

(l contesto interculturale

nnio Blaiano, uno dei rari scrittori italiani dotati di mordace senso dell7ironia, ama aripetere <!iamo in un7età di transizione+ $ome sempre=+ $ome dire tutto cambia,sempre, ma nulla cambia eramente+ $rediamo che le cose cambino perI, in fondoKLo dice a anche obert usil <$erchiamo sempre il nuo o+ %ro iamo solo le no ità=+La nostra epoca, abituata a fare del nuo ismo una malattia #e che al contrario has alorizzato completamente la parola G ecchio7, che in passato da a alore alle cose',che non uole accettare nulla che non sia neT, nella pubblicità come nella moda #in

uesti casi uasi per deCnizione' e ahimF, lo dico da "enitore, ma"ari anche nellascelta dei libri di testo ma spesso anche ne"li incontri della ita, a rebbe biso"no diun po7 della sana ironica cautela di Blaiano e usil+ %utta ia, forse perchF di mestierecerco anch7io di indi iduare le tendenze e i cambiamenti nella società #i sociolo"i infondo sono pa"ati per uesto', de o pur notare che ualcosa, eMetti amente, cambia,si muo e+

%ra le cose che sono cambiate nel paesa""io culturale in mezzo a tanti e meripseudo-cambiamenti a notata almeno una tendenza di lun"o periodo, che o""iemer"e in maniera spettacolare, ma da tempo procede nella stessa direzione, "ra idadi conse"uenze+ che ri"uarda le culture in "enerale, ma in maniera pi? spettacolareancora le reli"ioni #che del resto solo l7occidente contemporaneo tende a separare,facendosi peraltro anche molte illusioni sulla separatezza eMetti a delle due, anche daparte di chi una delle due di solito, la reli"ione ne"a e riCuta+ (n ori"ine, comeattesta l7etimolo"ia, erano unite cultura e culto condi idono non a caso la stessaradice, che implica anche la ita uotidiana e il la oro de"li uomini, dato che E lastessa anche di colere, colti are'+

uesta tendenza potremmo deCnirla semplicemente come una pluralizzazionepro"ressi a dei nostri riferimenti culturali, ma si articola in ari sotto-fenomeni+6asti pensare a fenomeni come uelli del multiculturalismo di mercato, che sono solol7elemento pi? isibile e superCciale di un fenomeno pi? profondo+ $he parte ma"aridalle arti #la musica in particolare' e dai cibi e altri consumi, come il estiario,l7arredamento e altri ancora #a loro olta potenziati dalla ma""iore fre uenza eper asi ità dei media, ma anche delle esperienze personali, attra erso ia""i, incontri,ecc+', per arri are ai alori, ai simboli, ai modelli di comportamento+

uesti fenomeni producono un interessante e per nulla paradossale fenomeno diritorno delle culture e delle reli"ioni, date in passato per morte+

%utti i fenomeni citati sono iniziati da tempo #alcuni hanno almeno un secolo di ita, informe "ià chiaramente isibili' ma sono stati potentemente accelerati e potenziati daun altro fenomeno, che non starI ui ad analizzare, ma di cui tutti abbiamo pi? omeno esperienza, e che riassumiamo con il termine "lobalizzazione+ .n fenomeno cheha molti aspetti #economici, di mercato, ma anche sociali e culturali', dei uali o"liosottolinearne almeno uno, passato troppo sotto silenzio, o me"lio non fre uentementecolle"ato ai fenomeni "ià citati uella che ualcuno ha chiamato ri oluzionemobiletica, o ero il fatto che tutto o""i si sposta molti di pi? e molto pi? in fretta informazioni, denaro, merci, idee, e inCne uomini e donne+ Le mi"razioni, dun ue, cheampiamente contribuiscono ad accelerare a loro olta e a ulteriormente potenziare ifenomeni citati+

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cco ciI che costituisce, a "randi linee, uello che abbiamo chiamato il contestointerculturale odierno+ .n fatto che costituisce un cambiamento ualitati o, non solo

uantitati o, delle nostre società+ Le so"lie di uantità infatti, una olta ra""iunto uncerto li ello, di entano Gso"lie di ualità7 e uello che sembra a solo un "radoulteriore di cambiamento nella società E di entato, in realtà, un fenomeno di erso, uncambiamento della società un7altra cosa, niente di meno che un7altra società+

uella cosa di ersa siamo noi o""i, ui e ora+ a ci E di cile accor"ercene perchF cisiamo in mezzo e come sempre, le cose che ci stanno intorno, troppo icine # uelle incui siamo, letteralmente, immersi', ci appaiono sfuocate o poco isibili, pocointelli"ibili+

i"razioni e cambiamenti nel paesa""io culturale e reli"ioso

La presenza di un numero sempre ma""iore di immi"rati in uropa non E, dice amo,solo un fatto uantitati o, con s ariate conse"uenze sociali, economiche e culturali+DiMerenti li elli uantitati i nei ari indicatori non producono solo un cambiamento

uantitati o+ (nsieme producono e creano nuo e problematiche, nuo i processi diinterrelazione in una parola, un cambiamento ualitati o niente di meno, come si Edetto, di un nuo o tipo di società+ Al uanto di erso dal modello di stato-nazione comenoi lo conosciamo, e dai suoi principi fondatori, che non a caso sono o""i in crisi+ !ipensi a"li elementi stessi dello !tato un popolo, un territorio, un ordinamento tutti etre, per moti i di ersi, attualmente in crisi, sotto pressione, in perdita di capacitàdeCnitoria e dun ue di e cacia+ Per non parlare di uell7altro elemento, implicito maben reale nella nostra comprensione della società #lo sanno bene coloro cheapparten"ono a una minoranza reli"iosa', che si a""iun"e ai tre precedenti unareli"ione #e, per estensione, una cultura'+La pluralizzazione a iene e aumenta "ià per dinamiche interne alle nostre società+

a, in pi?, la presenza di immi"rati non E culturalmente nF reli"iosamente neutra+ )liimmi"rati non arri ano <nudi= portano con sF, nel loro ba"a"lio, anche isioni delmondo, tradizioni, credenze, pratiche, ta ole di alori, sistemi morali, imma"ini esimboli+ prima o poi sentono il biso"no, se mai l7hanno perduto, di richiamarsi adesse come ad indispensabili nuclei di identitàQ spesso per identiCcazione, tal oltaanche solo per opposizione+ ssi spesso "iustiCcano e confermano una speciCcità eanche una sensibilità reli"iosa, che una modernità superCciale nelle apparenze e nellostesso tempo profonda e radicale nella sua capacità di scalCre "li stili di itatradizionali e i con incimenti su cui si basano, apparentemente fa di tutto percancellare+ (n una parola, la reli"ione, e ancora di pi? la reli"ione issutacolletti amente e comunitariamente, ha un suo spazio e un suo ruolo nella costruzionedell7identità indi iduale e colletti a di nuclei si"niCcati i di immi"rati+

uesto processo pro oca un cambiamento radicale di paradi"ma, a mio parere, eproprio nel senso forte che ad esso ha dato Yuhn nel nostro criterio interpretati o e,ancora prima, nella nostra percezione, nel nostro issuto relati o al rapporto trareli"ione-popolo-territorio+ Per dirla nel modo pi? semplice possibile, noi siamo abituatia imma"inare, del tutto intuiti amente, che, "rosso modo, ad un territorio corrispondaun popolo con una reli"ione dominante, e con l7e entuale corollario di ualchepresenza minoritaria #tale era anche la percezione implicita dei classici dellasociolo"ia, a cominciare da DurUheim pure, dopo tutto, C"lio di un rabbino'+ &""i lacom-presenza di s ariate entità reli"iose, resa ancora pi? isibile e in un certo sensodrammatizzata dalla presenza di cospicue comunità di immi"rati che si richiamano a

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reli"ioni pi? o meno estranee alla storia europea, o almeno percepite come tali, cicostrin"e a fare i conti con uella che mi sembra pertinente chiamare, mutuandol7espressione dal dibattito ClosoCco recente, una di ersa <"eo-reli"ione=+*on c7E pi?, insomma #semmai c7E stata in maniera cosJ totale in realtà anche uestaunitarietà E un mito di ori"ine romantica', un popolo con una propria fede che abita undeterminato territorioQ ma assistiamo al pro"ressi o prodursi di una realtà molto pi?articolata, in cui su un medesimo territorio si mischiano #o non si mischiano, macomun ue co-abitano' popoli, reli"ioni ed altro ancora+ La pluralità, insomma, dapatolo"ia che era si E fatta Csiolo"ia E di entata, o sta di entando, normale+ .neMetto anche uesto, e tra i meno percepiti, della "lobalizzazione+La pluralizzazione a iene dun ue su tutti i piani+ non E solo un fatto #ad esempio, lama""iore oMerta culturale, sociale, ecc+ disponibile'+ 7 un processo+ $he cambia lasocietà, e dun ue ci cambia+ $ambia noi, e cambia "li altri attori in "ioco, in primoluo"o "li immi"rati stessi trasformando le nostre e le loro identità indi iduali ecolletti e+

(l caleidoscopio delle culture, o ero l7importanza del fattore G$7

)lobalizzazione e mi"razioni hanno dun ue a uto l7eMetto paradossale, e certamentenon intenzionale, di rendere Gdisponibili7 su scala "lobale culture altre, lontane,sconosciute o misconosciute+ sse ci stanno ora, per cosJ dire, rimbalzando addosso,proiettate su uno scenario "lobale e ri-localizzate altro e, in particolare proprionell7occidente da cui ori"ina anche il macro-processo della "lobalizzazione+ .n eMetto,

uesto, che hanno osser ato, forse prima e me"lio di altri, alcuni antropolo"i, a direttocontatto con le culture altre e i loro cambiamenti+.lf @annerz, per esempio, E tra coloro che sottolineano come, pur essendo il mondodi entato una rete di relazioni sociali, non si sia assistito ad alcuna omo"eneizzazionedei sistemi di si"niCcato+ Al contrario, nei ussi di scambio di si"niCcati, la produzioneculturale delle periferie, in direzione del centro e, attra erso il centro, tra di loro non solo si E incrementata, ma sarebbe in ualche modo la risposta alla dominanzapolitica ed economica del centro+

7 insomma in corso un processo di de-ri-territorializzazione delle culture che stamostrando esiti di un certo interesse, per ie diMerenti, fondamentalmentericonducibili a due+La prima E la Gscoperta7 #da parte nostra', o la ri-scoperta di culture e saperi altrui, chetro iamo in territori lontani, apprendiamo e riportiamo Ga casa7, mettendoli a confrontocon i saperi attuali #per esempio uelli prodotti dalla Gra"ione scientiCca7', e anche coni nostri saperi Gtradizionali7, s iluppando confronti diacronici che cominciano a darefrutti di ualche interesse+ La presenza in occidente di Grappresentanti7 di uestisaperi, ormai sempre pi? numerosi e ricercati dall7occidente stesso, E un altro modoper far ia""iare mentalità, conoscenze, simboli, isioni del mondo+La seconda E l7arri o, attra erso le mi"razioni, di uelli che possiamo deCnire sapericondi isi si tratta in uesto caso non solo di conoscenze e idee sul mondo, ma dipratiche sociali e culturali diMuse e condi ise all7interno di "ruppi sociali #le comunitàimmi"rate' sempre pi? ampi, in "rado di i erle, di farle riprodurre, e anche dicontaminarle con forme di conoscenza altre+L7eMetto pi? immediato ed e idente di uesti processi E l7aumento del li ello dipluralizzazione non solo Gteorica7, ma eMetti amente, concretamente eimmediatamente disponibile dell7oMerta culturale, che ha uindi potenziato le

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possibilità di scelta oMerte nel concreto a ciascun indi iduo+ Le mi"razioni, soprattuttoda paesi eHtraeuropei, hanno infatti fa orito la presenza e la diMusione di modalità dicredere Galtre7, dato che i nuo i immi"rati hanno portato con sF, come o io, anche ilproprio ba"a"lio culturale+ .n processo tanto pi? forte e con incente in uanto taliculture e reli"ioni non sono rappresentate solo da indi idui e fami"lie, che in ualchemodo pro"ressi amente si inte"rano o non si inte"rano, o al limite si incapsulano nellasocietà di acco"lienza+ sse tro ano e assumono forme di radicamento colletti o ecomunitario, che consentono di Gtrapiantare7 anche forme e modalità di issuto

uotidiano e di appartenenza e identiCcazione culturale+Di enta o ridi enta dun ue cruciale e strate"ico ri ettere sulle implicazioni di uelloche possiamo chiamare il fattore G$7 G$7 come cultura+ *on E un caso che si diMondanoespressioni che fanno riferimento al Gmosaico delle culture7 o al patchTorU reli"iosoche si starebbe formando+ a ueste espressioni mettono in e idenza solo l7aspettostatico, ri"ido, di uanto sta succedendo, o ero l7aumentata pluralizzazione culturaledelle nostre società+ (n realtà, si tratta di un processo dinamico e al uanto complesso,che si lascia me"lio descri ere dall7imma"ine, non statica ma dinamica, e in continuae oluzione, del caleidoscopio delle culture i cui pezzi, sia uelli piccoli sia uelli pi?"randi #fuor di metafora, sia le nuo e forme culturali, sia uelle ecchie, in passatomonopolistiche e tuttora dominanti, o almeno ma""iormente istituzionalizzate' sono incontinuo mo imento+Lo scambio culturale, come pure la presenza di immi"rati, costituiscono alcuni tra imotori che muo ono il caleidoscopio+ il so rapporsi dei ari pezzi, uelli nuo i e

uelli preesistenti, produce nuo e forme e nuo e sfumature di colore, o ero producefenomeni di Gmeticciato7 e di sincretismo culturale+ @a eMetti, insomma, ancheGinterni7, di peso tutt7altro che trascurabile+

Dialo"o, tolleranza, con i enza

L7etimolo"ia la conosciamo tutti dal "reco diO e lN"os+ DiO ha si"niCcato diGattra erso7, Gmediante7, Gtra7, ma indica anche diMerenza, separazione, dun uealteritàQ risulta chiaro che il dialo"o presuppone due di ersità in contatto, non dueidentità, due u"ua"lianze+ LN"os in ece, come tutti sanno, E la parola, ma anche lalo"ica, la razionalità+ .na nota enciclopedia, la %reccani, deCnisce il dialo"o<discussione pi? o meno concorde o che miri a un7intesa=+ &ra, se prose"uiamo nel"ioco di scatole cinesi, discussione si"niCca esame approfondito di una uestione,concordia si"niCca conformità di sentimenti, ma anche accordo, con enzione,riconciliazione, e inCne era il nome di una di inità romana che personiCca a l7unionedei cittadini+ *on solo l7etimo latino, cum cordis #"eniti o di cor, cuore', ci dicechiaramente che presuppone una unione dei cuoriQ E implicato dun ue l7aMetto, oalmeno il coin ol"imento dei sentimenti, e non solo un astratto rispetto per l7altro+Presuppone, potremmo dire, una certa dose di simpatiaQ che E molto pi?dell7attrazione e della bene olenza E s5m pàthos, la capacità di GsoMrire con7 l7altro, dipartecipare in profondità alle sue icissitudini e anche alle sue debolezze, alle suedi coltàQ non per approCttarne, ma al contrario per con-di iderle, per soMrirle insieme,in un processo di identiCcazione che E innanzitutto la presa d7atto che, se purecapitano all7altro, neanche noi ne siamo immuni, e anche noi abbiamo biso"no di

ualcuno che le condi ida e che le soMra con noi+ A""iun"iamo a tutto uesto che, inuna accezione pi? politica, $arlo $attaneo deCni a il dialo"o come il <primo incontrofra !tati o partiti di ersi dopo un periodo d7a ersione= e mi pare che anche uesto

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si"niCchi ualcosa, in particolare per cristiani e musulmani ieri e, non di meno, o""i+Per incontrarsi a uesti li elli #e anche per scontrarsi ma, almeno, con scontri di buonli elloK' non basta uella che chiamiamo la tolleranza+ $e ne orrebbe almeno

uella, iene da dire, sentendo il lin"ua""io troppo spesso usata nei confrontidell7altro, uale che sia #ma me"lio se musulmano, o zin"aro, o ebreo, o ne"ro,secondo i casiK'+ a al di là di tutte le sotti"liezze dialettiche per cui la parola Ecriticabile, essa ha soprattutto un si"niCcato <Per la tolleranza, c7erano le case=,dice a Paul $laudel+ $ase in cui, E ero, a eni a un incontro ma limitato #a sin"oleparti del corpo, addirittura, e a tempi speciCci, solitamente bre i come, seppure contempi pi? lun"hi, nella compra endita di mano d7opera, dopo tutto', non scambiatoma comprato e enduto, tal olta subJto, a suo modo e cace #almeno rispetto adobietti i che con l7incontro in sF non hanno nulla a che fare' ma per nulla profondo,nonostante le ironie che si potrebbero fare in materiaK&ccorrerebbero almeno delle basi di partenza comuni il riconoscimento della comuneappartenenza all7umanità, in primo luo"o+ $he, in ece, iene spesso, pi? spesso di

uanto imma"iniamo, messa in uestione #nel lin"ua""io comune e diMuso,uotidiano, non solo, o iamente, in uello bellico e terroristico, do e la ne"azione

dell7umanità dell7altro E purtroppo plateale' nelle ersioni pi? rozze, come nei <6in"o6on"o= dei politici le"histi e non solo per deCnire "li immi"rati, o ne"li aperti insultifallaciani nei confronti dei musulmani, Cno alla ersione pi? ra nata della <di ersaumanità= #un concetto addirittura antropolo"ico, non solo teolo"ico' attribuita da unantico cardinale bolo"nese, ancora una olta, ai musulmani+ $he, a loro olta, troppofacilmente e fre uentemente usano la parola UaCr, <infedele=, per riferirsi ai cristiani,ad esempio+ si potrebbe continuare+ Per capire la "ra ità di uesto lin"ua""iosarebbe su ciente sostituire la parola Gebreo7 alla parola Gmusulmano7, in troppi

articoli di "iornale e roboanti dichiarazioni politiche e ualche olta anche aMermazionidi leader reli"iosi, per edere di nascosto l7eMetto che faQ o sostituire la parolaGmusulmano7 alla parola Gcristiano7 o Goccidentale7 a certe aMermazioni in campoislamico farebbe lo stesso identico eMetto+

7 e idente che in uesto modo si ne"ano alla radice le basi di ualsiasi forma di con-i enza+ %anto pi? paradossale da uando l7altro, l7eH-nemico come nel caso dei

musulmani E di entato, olenti o nolenti, co-in uilino+ su scala "lobale, inclusauella "eo-politica+ Per non parlare a proposito di dinamiche "lobali del nuo o

terrorismo islamico transnazionale, naturalmente, in cui la ne"azione dell7altro E a suaolta "lobale, e portata Cno alle estreme conse"uenze, in maniera particolarmente

eMerata non solo colpendo "li innocenti # uesto lo fa, purtroppo, ualsiasi "uerra, nonsolo il terrorismo', ma usandoli persino, sottilmente, come arma+ $7E posto solo perGnoi7, non per Gloro7, in uesta lo"ica "eopolitica "lobale stati-cana"lia o infedelicrociati che siano la lo"ica del dominio, del puro potere da esercitare o anche solo damostrare con un atto, appunto, dimostrati o pi? che militare, mors tua, ita mea+

%roppo spesso a noi, o""i cosJ attenti al alore della biodi ersità nel mondo animale,non iene proprio in mente di accettare che nel mondo de"li uomini delle culture,delle reli"ioni, delle etnie, delle razze possa essere la stessa cosa+ $he la di ersitàsia una risorsa, buona in sF+ $he, come considereremmo una perdita irreparabile eforse proprio un7impossibilità tecnica imma"inare una terra con un solo tipo di

animale, un cielo con una sola Grazza7 di uccelli, un mare con una sola Getnia7 di pesce#terra cielo e mare che, in uesto caso, probabilmente di errebbero sterili', cosJ Eimpensabile o semplicemente idiota imma"inare che potrebbe essere me"lio se "li

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uomini e le donne fossero tutti della stessa reli"ione o della stessa cultura semmaiciI fosse possibile, e non lo E+ Per non parlare della razza me"lio bianchi> di ualetonalità, poi> icordo !te e 6iUo, uno dei leader storici dell7opposizione all7apartheidsudafricano, che al "iudice che lo ualiCca a di nero, blacU, rispose con molte ra"ioniche, semmai, lui era marroneQ e che alla sua domanda se allora lui, il "iudice stesso,non fosse Thite, lui rispose che no, eMetti amente, semmai era rosaK*iente da fare+ A noi, a tutti, iene pi? facile il ri esso condizionato di sentircisuperiori+ !toria ecchia, uesta, nella storia dell7umanità+ Da cui ed E uesto checolpisce apparentemente non abbiamo imparato un "ranchF+

eticciato e identità reatti e

Accenna o in precedenza al multiculturalismo di mercato si pensi alla Torld music,che consente di mischiare elementi etero"enei, producendo non solo un nuo o tipo dimusica, ma spesso anche un nuo o modo di fruirla, e nuo i pubblici, a loro olta pi?Gmisti7 in una parola, una nuo a cultura+ a il fenomeno E pi? ampio e complesso, einclude anche la miHitF delle persone, il confondersi dei corpi e delle carni+ Penso a

uelle che chiamiamo coppie e fami"lie miste in tendenziale aumento e pi?ampiamente a uel complesso di fenomeni che mischiano le persone sul la oro, nelleamicizie, nei sentimenti, e inCne nella dimensione sessuale+ $ome dice a o"er6astide, a dispetto della nostra percezione contraria, <le razze si aMrontano e sibattono nei corpi che si cercano e si confondono=+ a si pensi anche a"li incontri didominanti e dominati in epoca e territorio colonialeQ anche per uanto concerne lastoria italiana+ , ma"ari, alla colonizzazione sessuale e alla prostituzione multietnica,che si ripresentano nelle situazioni in cui si mischiano fascino dell7esotico e rapporti didominio fa ore oli #alla parte dominante e normalmente maschile si pensi al turismosessuale'+&""i, a se"uito e come eMetto della pluralizzazione culturale, assistiamo nelle societàa un doppio mo imento, in due direzioni contrarie, anche se entrambe produconocambiamento erso il meticciato, il formarsi di culture e situazioni sociali complesse eappunto Gmeticcie7, da una parteQ e erso il ritorno e la chiusura identitaria, dall7altro+ (lritorno dei fondamentalismi reli"iosi, de"li etnicismi, dei razzismi, dei pi? di ersiGtribalismi7, appartiene a uesta seconda tendenza+ $ome anche uel curiosofenomeno che sono le Gidentità reatti e7 o ero la scoperta di a ere un7identitàcolletti a in presenza di persone che ne hanno un7altra, e solo per uesto moti o+&""i le identità sono sempre meno ascritte Cn dalla nascita e immutabili, e sempre pi?possiamo parlare di identità transitorie, liberamente scelte #e, nel caso di alcuni "ruppireli"iosi del tipo Gsetta7, un po7 meno liberamente abbandonate', assunte attra ersoGsocialità eletti e7 che codiCcano ma anche consentono l7in"resso nelle moderne<trib?=, a carattere temporaneo, e inCne, in molti casi, multiple+ .n processo uestonon pri o di conse"uenze sulle identità stesse ma anche sulla loro percezione, datoche sembra di assistere a un di aricazione pro"ressi a, uasi una forma dischizofrenia sociale, tra identità sempre pi? incerte e #probabilmente non per casol7una cosa sembra implicare l7altra' il biso"no sociale, Gsistemico7 potremmo dire, diindi iduarle, di riconoscerle+ uesto non ri"uarda solo le identità indi iduali, maanche uelle colletti e, e la percezione sociale di entrambe+La "lobalizzazione ha creato un mondo in cui la "eo"raCa si E in un certo sensosle"ata da altre ariabili, e lo spazio si E per cosJ dire Gcontratto7, ha perso diimportanza+ Proprio l7apparente superamento di tutti i conCni, o l7estensione e per cosJ

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dire lo Gstiramento7 dei conCni Cno a racchiudere il "lobo, fa tornare il biso"no diconCni, di piccole patrie fondamentalismi reli"iosi, localismi politici, etnicismi,razzismi, micronazionalismi, ma anche i neo-tribalismi metropolitani sullo stile deltifo calcistico , rispondono, uasi sempre inconsape olmente, a uesto biso"no+ 7 il

_ihad s+ cXorld, come l7ha chiamato il politolo"o 6en]amin 6arber+ (n cui il ]ihad#cioE l7idea del combattimento per la propria idea con Gsacro furore7, come nella "uerrasanta e l7autore non ha presente solo il modello islamico, che ne di entasemplicemente l7icona pi? nota' e il cXorld #cioE il mondo alla cDonald7s, il mondo"lobalizzato e Gomo"eneizzato7, per cosJ dire' sono consustanziali, l7una Eindissociabile dall7altro, in uanto sono l7una l7eMetto dell7altro, in un processo dicausalità circolare+*ascono e si s iluppano cosJ, anche in uropa, uelle che abbiamo chiamato Gidentitàreatti e7 identità che sono tali solo in contrapposizione a ualcun altro+ Le ritro iamotra i moltissimi che o""i in uropa, sul piano politico e su uello intellettuale, stannoriscoprendo le proprie radici cristiane da uando sono presenti i musulmani, e incontrapposizione a loro, ma"ari attra erso contro ersie sui simboli reli"iosi, come E ilcaso in (talia di uelle sul crociCsso e in Brancia uelle sull7hi]iab #ed E interessante chetali posizioni le tro iamo spesso, anche pi? s"uaiatamente, tra atei dichiarati si pensial caso di &riana Ballaci o di ichel @ouellebec , ma anche di molti neo-celtici nostrani

che tra i credenti, tra i uali pure tali posizioni non mancano, anche ad alti li elli"erarchici'+ a le ritro iamo anche tra i musulmani che riscoprono le loro radici,manifestandole attra erso costumi che a e ano smesso di praticare #dallafre uentazione della moschea, all7insistenza sull7hi]ab stesso', da uando i ono in

uropa+ !i tratta di uel modo di edere le cose #e, in particolare, le identità' chepotremmo sintetizzare con l7espressione di Gfallacismo7, essendo stata tale isione

popolarizzata come non mai dai libri recenti sull7islam di &riana Ballaci, anche se laritro iamo altro e nel mondo laico, in uello cattolico, e in uello islamico+ Lo stessouso della propria autodeCnizione, da parte dei musulmani come de"li autoctoni, intermini di Gcomunità7 E parte di uesto processo come se lo fossero da ero, come sece ne fosse soltanto una, come se tutti i membri della supposta comunità iapparten"ano o i aderiscano o i si riconoscano eMetti amente+!i ha uasi l7impressione che sempre pi? si insista sulla forma, o sui simboli, perchF siE dimenticato il contenuto e il suo si"niCcato+ Del resto E uesta la brillante deCnizionedi fanatismo che da a )eor"e !anta5ana <raddoppiare "li sforzi uando si Edimenticato lo scopo=+

ntrambe le tendenze #meticciato e sincretismo da un lato, identità reatti e dall7altro'sono costituti e del nostro paesa""io sociale+ d entrambe prose"uiranno+ (n fondociascuno di noi, a seconda delle situazioni, spesso E in bilico tra l7una e l7altra, o Econtestualmente l7una e l7altra+ !iamo pi? complessi e ambi"ui di uanto ci piacciaammettere+ il principio di non contraddizione ale solo all7interno di ben deCniticontesti teorici non esiste nella realtà, nella persone+ eno ancora nelle coscienze+

*uo e di isioni nella società

La società o""i si di ide su uestioni di erse da uelle del passato+ %ramontate leclassi #almeno nelle interpretazioni ideolo"iche diMuse e nel discorso intellettuale emediatico un po7 meno nella realtàK' o""i ci si di ide, sempre pi? spesso, su fattori diinclusione ed esclusione, spesso molto materiali #spese, interessi, costi e beneCci,tasse, ser izi, ecc+', ma altrettanto spesso ammantati di "iustiCcazioni etniche,

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razziali, culturali o pseudo-culturali+ La di ersità, anzi l7alterità di enta un problema oaddirittura una colpa in sF, per cosJ dire+ (l che si"niCca che anche "li attori sociali#inclusi uelli reli"iosi' si di idono sempre pi? non solo e non tanto tra loro, ma alproprio interno tra dialo"anti e non dialo"anti, tra aperti al cambiamento o chiusi adesso, tra coloro che sono disposti a mettersi in discussione, eWo a mettere indiscussione la società, e coloro che non ci pensano nemmeno anche a dispetto deifatti, dei cambiamenti "ià a enuti, di cui non si uole tenere conto+ %ra coloro chesono dun ue disposti a misurarsi e a confrontarsi con la di ersità e l7alterità, e dun ueaperti al collo uium #la parola, pi? felicemente uotidiana, che nell7ori"inale latino deidocumenti aticani sul tema sta per Gdialo"o7', e coloro che ne ne"ano le basi stesse+$on tutte le forme intermedie di atte""iamento che possiamo imma"inare+La diMusione della paura nelle nostre società, la sua strumentalizzazione politica, il suo"rosso mercato anche economico, sono un se"no chiaro che un pezzo si"niCcati odella società riCuta, per deCnizione, ualun ue apertura, anzi, ualun ue incontro+

uanto accade pi? cambiamento, pi? complessità, pi? Gmeticciato7 per molti, deltutto le"ittimamente, si"niCca pi? incertezza, pi? stress, pi? paura, pi? riCuti, pi?chiusura+ <Paura, madre di tutti i razzismi=, dice a $esbron+ Pi? pre-"iudizi, anche, insenso letterale "iudizi dati prima di conoscere da ero e di persona, in forma per cosJdire esperienziale #a dispetto dell7ironica deCnizione del pre"iudizio data da unoscrittore americano, Ambrose 6ierce <opinione senza Cssa dimora e pri a didocumentabili mezzi di sussistenza='+La società dun ue si di ide e si di iderà tra costruttori di ponti e costruttori di mura,tra coloro che percorrono le strade e coloro che si chiudono in casa+ La polarizzazionetra i due "ruppi E e sarà sempre pi? forte, Cno a di entare incomunicabilità+ ce neaccor"iamo "ià all7interno delle comunità reli"iose come nel mondo laico+ Do e

tal olta E pi? di cile parlarsi all7interno, tra persone che a partire da"li stessiriferimenti identitari hanno scelto opzioni e prassi di erse, che non confrontarsi conl7altro ero e proprio+

$osa puI fare la scuola

(ntanto, occorre uscire dall7autofusti"azione, anche uesta una forma dipro incialismo non E ero che non si fa nulla+ non parlo della produzione #tal oltadella proliferazione' di circolari, di con e"ni, di commissioni+$7E un problema di Gmulticulturalismo d7accatto7, che ha prodotto alcuni moltomediatizzati incidenti comunicati i, di cui parlerI tra poco+ a c7E anche altro+ Lascuola dopo tutto ri ette, e molto anche perchF E la prima istituzione #insieme a"liospedali ma uesti non hanno compiti formati i si limitano a curare il sintomoK' aincontrare la di ersità culturale, per "iunta in una fase delicata, formati a, e tras-formati a # uando non E poi o non E pi? o potrebbe non essere pi? cosJ di ersaK'+ Dacui la diMusione di corsi, formazione, testi, in cui si dedica tempo a ri ettere, aconfrontarsi, a discutere+ .n interesse osser abile anche nel numero di inse"nanti chepartecipano ad iniziati e non Gdedicate7 a loro+*el concreto, comun ue, la scuola cosa puI fare>(nnanzitutto, fa orire una presenza Gacco"liente7, nella scuola pubblica, diremmo perstatuto, ma non solo+ Andare incontro a tutte le iniziati e le"ittime e praticabili+ anon anticipare i problemi+&ccorre tutta ia stare attenti alle ri"idità dei nostri Gculturalismi7, come edremo con

ualche esempio a proposito del multiculturalismo d7accatto+ $ome per

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l7etnopsichiatria, o per certe aberranti decisioni "iuridiche, rischiamo di etnicizzare eper cosJ dire Greli"iosizzare7 l7altro pi? di uanto non lo sia, contraddicendo cosJ "listessi principi di uni ersalità su cui si fonda la nostra ci iltà "iuridica ma anche politicae culturale+ &ccorre uindi fare attenzione a certe deri e del politicall5 correctpericolosissime innanzitutto sul piano dei principi uasi uanto o tanto uanto "liidentitarismi claustrofobici, "li etnicismi e i microlocalismi microcefali, i razzismitifoidei+$redo che un buon modo di procedere, razionale ed empiricamente fondato, potrebbebasarsi su due principi primari e fondamentali #e minimali, ma che costituiscono unacondicio sine ua non'

il principio di sussidiarietà #non faccia il li ello "erarchico superiore ciI che puIessere fatto, aMrontato e risolto da uello inferiore'+ 3ale anche per il ruolo de"li entilocali, dei pro editorati, de"li assessorati all7istruzione, e per le forze politiche che siintromettono in dibattiti delicati+ Per esempio, non en"a deciso o pe""io le"iferato sulpiano nazionale o anche solo re"ionale ciI che puI essere discusso, approfondito erisolto, con un minimo di buon senso e la necessaria pra"maticità ed elasticità, ali ello locale, o addirittura di sin"olo istituto+

il principio di non sostituibilità #non sostituirsi a"li attori sociali, non Ganticiparli7, cheE tentazione fre uente, anche se animata dalle mi"liori intenzioni'+ $iascuno de e farela propria parte, tutta la propria parte, ma non uella dell7altro+ Anche se noisapremmo fare me"lio dell7altro+ &ccorre temperare le nostre impazienze, misurarlenei termini del nostro interlocutore #una fatica che, del resto, per un inse"nante E odo rebbe essere ordinaria abitudine'+ Prendere atto che E necessario la orare con ilGmateriale umano7 che abbiamo a disposizione #e penso a"li interlocutori islamicior"anizzati, ma per altri ersi anche a"li utenti delle scuole, le fami"lie e "li alunni', e

non con uello che orremmo o che ci si aspetterebbe+ Anche se non E all7altezza deiproblemi+ !e l7interlocutore non E all7altezza dei problemi, il problema E suo, a uelpunto+ e"lio non fare nulla se non ci sono le condizioni, che fare ciI che non si potràriempire di contenuto+ %anto le condizioni e "li attori matureranno presto prima di

uanto ci imma"iniamo+Le istituzioni, la scuola, in deCniti a non de ono fare altro che il loro do ere+ "rossomodo lo fanno, spesso con un supplemento d7anima e di interro"azione su di sF esull7altro+ Lo si ede anche in presenza di scelte non sempre condi isibili o condi isec7E dietro la oro, ri essione, tempo, studio+ &nore al merito, uindi, a chi fa sapendoche c7E necessità di sperimentazione, correndo il rischio di operare per tentati i ed

errori #che, lo ricordo, E la prima modalità di conoscenza che abbiamo a disposizioneuella che, dopo tutto, praticano "ià istinti amente il mio bimbo piccolo e il miocaneK'+$erto, ci orrebbe anche altro, in maniera or"anizzata+ uella dei tentati i ed erroripuI e de e essere una necessaria fase sperimentale, ma non si puI fermarsi lJ+La commissione intercultura nazionale, ad esempio, che Cne ha fatto> Dopol7insediamento, non E stata riunita per anni adesso batta un colpo o dueK &, se nonser e, la si abolisca che perI E un atto politico, una scelta+ .n dire il tema non ciinteressa, la cosa E inutile+ Almeno produrrebbe un confronto di opinioni con chi non Ed7accordo+ Anche il ta olo interreli"ioso, promesso anni fa, non si E mai fatto,

essenzialmente per la contrarietà della chiesa cattolica+ a ci sono state iniziati e inuesto senso a li ello di prefetture, che possono aiutare e si possono utilizzare+ Lostesso dicasi per l7osser atorio sui libri di testo, con il so raccarico di riproduzione di

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stereotipi e pre"iudizi #ma uel che E pe""io, alcuni sono infarciti di errori "rossolani es arioni inaccettabili per noi, per il nostro li ello culturale, prima ancora che perrispetto di ualsiasi cultura altra, come ho eriCcato anche personalmente sui libri deimiei primi due C"li, che stanno faticosamente attra ersando rispetti amente leelementari e le medie+ )iusto per citare un esempio che rappresenta una tendenza, sipensi alla Gmedie alizzazione7 dell7imma"ine dell7islam eicolata in molti testi'+(l problema, E ero, E pi? "enerale, e non ri"uarda solo l7islam+ olti libri di testosoMrono di un #parzialmente' comprensibile e ine itabile eurocentrismo,occidentocentrismo, e cattocentrismo #del resto, l7(talia E il solo paese al mondo do eanche il "iornalista esperto in uestioni reli"iose si chiama aticanistaK'+ $i si stala orando, e molto dipende dall7e oluzione dei tempi, che non sempre conciliano+L7importante E non cadere, di con erso, in sciocche compiacenze politicall5 correct+

a ri ettere su necessità di orizzonte pi? lar"o non E male, in un mondo "lobalizzato+Ba orendo la sparizione de"li stereotipi pi? marchiani, che E e identementenecessario+ PerchF i musulmani, a "iusto titolo, non i si riconoscono+ non aiutanonoi a capire+$erto, si pone anche l7annoso problema della presenza delle reli"ioni a scuola, econtestualmente dell7i"noranza anche a proposito della reli"ione ma""ioritaria, percolpe e uamente di ise tra un laicismo militante ormai lar"amente fuori epoca, e unclericalismo cattocentrico che preferisce rinunciare all7inse"namento reli"ioso diMusopur di mantenere il controllo sui contenuti del medesimo #che preferisce che lateolo"ia sia chiusa nel recinto ristretto delle facoltà teolo"iche o nelle uni ersitàcattoliche piuttosto che correre il pericolo che si inse"ni nelle uni ersità statali, ma adopera di docenti non controllati'+ cosJ l7italiano medio non sa neanche cos7E la6ibbia, pure codice interpretati o necessario anche solo per entrare in un museo o

capire una cattedrale+ Altro che G"rande codice7 dell7occidente, come "iustamente nonsi stancano di ripetere alcuni+ 6iso"na uscire, insomma, dal ecchio confronto tra"uelC e "hibellini, che Cnisce anche per tradursi nei libri di testo cosJ come nei dibattitisulla presenza di altre culture e reli"ioni a scuola+GDentro7 la scuola, ma non concernenti il contenuto scolastico, i sono anche altriproblemi il cibo, la "estione della mensa #in cui la lo"ica operati a do rebbe essere,anche ui, in base al secondo principio sopra e ocato, uella di non Ganticipare7 iproblemi, di non Gchiudere7 in un comunitarismo proietti o i bambini+ a fare tutto uelche si puI fare, uello sJ'+

ualche esempio uando il multiculturalismo E pri o di cultura

*on c7E solo il multiculturalismo nobile o uello di mercato+ siste anche, come detto,un multiculturalismo d7accatto+ Di cui di solito non sono responsabili i musulmani, mama"ari inse"nanti di ampie e democratiche idee, ma un tantino troppo astratte

edute+ pisodi che hanno fatto discutere+ L7inse"nante che di sua spontanea olontàto"lie il crociCsso perchF ci sono in classe dei bambini stranieri+ a anche casi pi?ordinari non si fa pi? il presepe a *atale, solo l7albero, che E meno Gcompromissorio7Qnon si canta pi? %u scendi dalle stelleQ si dice al bimbo musulmano di non parteciparealla recita perchF rappresenta la *ati ità #e lui che sarebbe ben contento di fare anchela parte di )es?, pur di partecipare, ci rimane maleK'Q si sostituisce nella canzoncinanatalizia G)es?7 con G irt?7+ si potrebbe continuareK cco, E uesto multiculturalismoal ribasso che E pericoloso+ a E una malattia che precede la presenza islamica+ Lamalattia del non sapere uello che siamo+

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Prendiamo un esempio olutamente secondario #ma citiamo dal ero'+ uello dellascuola di un paese in cui il consi"lio d7istituto delibera di disporre un "iorno di

acanza, tra uelli opzionali a discrezione di o"ni scuola, per una festi ità islamica, il"iorno di inizio di amadan, in considerazione dell7alta presenza di alunni arabi+ $hedire> (nnanzitutto, di informarsi la festi ità, nel caso, sarebbe la Cne del mese di

amadan+ (n secondo luo"o i musulmani non l7a e ano chiestaQ perchF anticiparliaddirittura> (n terzo luo"o a rebbero e entualmente potuto assentarsi di propriasponte, per moti i familiari, e entualmente all7uopo "iustiCcati dal direttore d7istituto,senza per uesto fermare la scuola+ (n uarto luo"o, e pi? "ra e di tutti cosJ li sicostrin"e ad essere musulmani+ (mma"iniamo una fami"lia, araba o di altro paesemusulmano, non praticante, sostanzialmente a"nostica, e ininteressata alla reli"ionecosa potrebbe fare a uesto punto> la si costrin"e a dichiararsi pubblicamente di ersadalla propria comunità di riferimento, o ad ade"uarsi conformisticamente ad essa> !ipuI essere fa ore oli al riconoscimento delle festi ità islamiche #le principali sonosoltanto due, dopo tutto come E del resto a enuto in altri paesi'Q cosJ come si Eimparato a tener conto delle festi ità di altre minoranze reli"iose+ anche in assenzadi un7(ntesa che le sancisca, di cui "odono "ià altri "ruppi reli"iosi minoritari, sipossono tro are accomodamenti possibili+ a uesto modo di porre il problema, o dianticiparlo, E ambi"uo e assai discutibile, perchF ci rende tutti pri"ionieri diun7identità+ Penso all7inse"nante che, in mensa, sapendo di un bimbo arabo, "lisostituisce sul piatto il prosciutto con il forma""io+ 3a bene la sensibilità ma, primo,do rebbe esserci a monte almeno una manifestazione di olontà dei "enitori, inassenza della uale non si capisce perchF procedere+ !econdo, la scelta do rebbeessere "arantita sempre, in caso di manifestazione di uesta olontà+ a se la fami"lianon E praticante #per non parlare del caso i cui possa essere araba cristianaK', perchF

costrin"erla> Lo si farebbe con un testimone di )eo a> &, a""iun"iamo, con uncristiano> Borse che si obbli"ano i bambini cattolici a man"iare di ma"ro il enerdJ>Altro esempio+ !e c7E il ramadan, e bambini musulmani in classe #ma anche in loroassenza', E semplicemente "iusto, e Cnanco do eroso, raccontare cos7E+ a perchFobbli"are il bimbo musulmano in uestione a farlo> se lui non lo sapesse> & se non

olesse> se i "enitori non lo praticassero> perchF de e comun ue essere lui aspie"arlo> Dopo tutto la Pas ua ci pensa l7inse"nate di reli"ione a spie"are cos7E, nonsi chiede ai bambini di farsene carico loro, di una spie"azione che anche i loro "enitori,che pure felicemente la feste""iano, a rebbero ma"ari ualche di coltà ad articolarecon proprietà+ , per l7appunto, si potrebbe continuare+

Per concludere il piacere del dialo"o

$ostruire muri appare in uesto momento pi? facile e assai pi? redditizio #si pensi albel mercato, editoriale e politico, che hanno i predicatori di odio e "li spacciatori difacili certezze sulla propria superiorità e sulla contestuale e idente inferiorità altrui'+ (muri di uesti tempi si endono certo assai me"lio dei ponti+ a costruirli e, pe""io,passare il tempo ad osser arli, E anche, alla lun"a, ripetiti o e noioso+ Diciamoloesteticamente danno un piacere inCnitamente inferiore+$ostruire ponti, o percorrere strade, E forse complicato e ma"ari inizialmentedispendioso ma anche stimolante+ PuI essere pericoloso+ a apre a panorami epaesa""i nuo i e insospettati+ persino, olendo, a nuo i mercati+ Dun ue E pi?piace ole+ in prospetti a puI persino essere pi? redditizio+3orrei, per concludere, soMermarmi su uesto elemento il piacere del dialo"o, il suo

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elemento estetico+ l7estetica, come dice a il poeta _osif 6rodsUi], nel suo discorso diaccettazione del premio *obel, E la madre dell7etica+Dialo"are, incontrare, E bello, prima ancora che "iusto+ La dimensione aloriale c7E #alminimo, nell7apprezzamento della di ersità', ma in un certo senso iene dopo ilpiacere, la "ratiCcazione+*aturalmente, come tutti i piaceri, E sostanzialmente indescri ibile biso"na pro arlo+$ome altri, posso solo testimoniare di a erci pro ato, e di a erne tratto un piacere lecito, e direi anche a buon mercato, alla portata di chiun ue o"lia "ustarlo+

a per saperlo "ustare, occorre almeno uno s"uardo curioso, e un minimo didisponibilità a mettersi in "ioco #un minimo poi le cose accadono da sFK',e entualmente anche a mettersi in discussione, a mera i"liarsi, in deCniti a+ La paura,la chiusura, la "rettezza, lo strin"ersi dei conCni, in uina proprio uesta disponibilitàcome ha scritto $hesterton, < uesto mondo perirà per mancanza di mera i"lia, nonper mancanza di mera i"lie=+ !e non apriamo la Cnestra, se non "uardiamo fuori, senon usciamo dal nostro "uscio, se non incontriamo nessuno, se non "uardiamo ersol7altro, nemmeno ce ne accor"eremo, e uindi potremo credere che non sia nF ero nF"rande nF bello, il mondo Gdi fuori7 + a a remo perso l7occasione di "ustarci il piacereprofondo di i ere+ *aturalmente, a remo anche corso molto meno rischi e non acaso i propa"andisti della paura dell7altro puntano molto su un7altra parola-chia e deldibattito politico ma anche sociale e mediatico odierno sicurezza+ A tutti i li elli che sitratti di "eopolitica o delle relazioni di icinato+Del resto, per comprendere uanto sia importante la disponibilità all7apertura, bastapensare a un7esperienza che abbiamo fatto tutti alla cucina, ai sapori di ersi,all7assa""iare specialità di altri paesi #non a caso, insieme alla musica e all7arte, eprima ancora di esse, il cibo E il ettore principe del Gmeticciato7 uotidiano,

dell7intercultura praticata, "ustata e non E nemmeno il caso di ricordare la parentelastretta tra sapere e saporeK'+ & alla lettura di libri di scrittori e letterature straniere esconosciute+ & ai ia""i in paesi nuo i+ & alle conoscenze fatte e a"li amori incontratilontano da casaK

%ornando al cibo, che E esperienza comune e uni ersale la sua storia, la nostra stessaesperienza, ci mostra uotidianamente uanto l7apertura sia continua+ $he si tratti disin"oli prodotti, dalla patata al caME, pure non ori"inari delle nostre terre, ma la cuiassenza sulle nostre ta ole ci sembrerebbe o""i impossibile, Cno alla passione per lacucina etnica odierna, al sempre ma""iore diMondersi di cibi e ristoranti di ersi, inbuona parte ma non esclusi amente le"ato al fenomeno dell7immi"razione+ !olo una

"rettezza culturale "re emente ideolo"ica puI auspicare la chiusura, e dire in ece<polenta sJ, couscous no=, come si E potuto le""ere su alcuni "eniali cartelli durantedelle manifestazioni anti-islamiche le"histe+ .na Gsa""ezza7 oltre tutto per nullaradicata culturalmente, isto che i nostri nonni e padri man"ia ano solo polentasemplicemente per mancanza di alternati e, e appena hanno potuto si sono lasciatisedurre da altri e pi? ricchi sapori+ !enza per uesto dimenticare la polenta,naturalmente+$i sono metafore nobili, dell7incontro+ %ipiche uelle della mistica e pi? in "eneraledella cultura, anche popolare la monta"na, e i sentieri che con er"ono in altoQ i ra""idella ruota che con er"ono erso il mozzo e che rendono uomini e donne pi? icini tra

loroQ l7arcobaleno e i suoi coloriQ la sinfonia composta da strumenti e melodie di erse+*on importa uali metafore si preferiscano+ Per il sociolo"o, oltre tutto, sono tuttealtrettanto insoddisfacenti perchF troppo Gbuoniste7, perchF espun"ono la dimensione

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del con itto, che E in ece Csiolo"ica, non patolo"ica, e dun ue connaturata allasocietà la norma, non l7eccezione #patolo"ico E solo olerlo perpetuare, il con ittonon passarci attra erso'+

%utte ueste imma"ini, ueste metafore, ci dicono comun ue che, se perse"uissimo lestrade dell7incontro, sarebbe me"lio, pi? utile anche, pi? opportuno, nel nostro casoanche pi? ade"uato alle sCde dei tempi, alla situazione o""etti amente interculturalein cui ci tro iamo+ Probabilmente, i remmo me"lio+ !enza per uesto sentirciobbli"ati all7incontro, come se fosse un do ere etico, assunto a malincuore #anche senella scuola, e identemente, uesto elemento E presente'+ *eanche spin"ereall7incontro E sano non E e non de e essere un obbli"o, se si uole che siaun7opportunità e un piacere+ 6asta lasciarlo accadere, uando capita nella itapersonale+ "o ernarlo, uando si tratta di "o ernare la società+Per molti moti i, non sono necessariamente ottimista sulle deri e delle societàoccidentali in cui i iamo, relati amente alla loro capacità di accettare e "o ernare letrasformazioni che stanno i endo, la loro continua pro"ressi a pluralizzazione+ $redoanzi che pa"heremo un prezzo alto in termini di muri ri-costruiti, di nuo e barriere, di

olontà primiti a e di Gstomaco7 di scontro, di cui "ià si edono ampi e diMusi se"ni+$redo che, dopo <l7inci ilimento dei barbari=, come titola a un ecchi librodell7antropolo"o 3ittorio Lanternari, stiamo assistendo ad ampi se"ni di<imbarbarimento dei ci ili=, non solo occidentali, peraltro #metto tra i ci ili, nonostantel7opinione corrente, anche il mondo islamico, che i e o""i radicali processi diGproduzione di barbarie7 che, checchF ne pensino alcuni, non "li sono intrinseci sonoC"li di uesti tempi'+Assumo, in sintesi, il titolo di un libro di uno scrittore palestinese <Le a enture diBelice ! entura il pessottimista=+ Andrà bene+ andrà anche male+ non sapremo

do e saremo uando accadrà il me"lio e il pe""io, e dun ue se accadrà a noi e a chi ciE icino l7uno o l7altro+ (n un certo senso non possiamo farci niente E il rischio deli ere+ a i ere aperti o chiusi fa una note ole diMerenza, che sta in buona parte

nelle nostre mani e nelle nostre scelte, indi iduali e colletti e+Dobbiamo accontentarci, come punto di partenza e di analisi, di un sano realismo adesempio nella lettura e nella comprensione di fatti sociali e tendenze in atto+ $he dopotutto ci mostra una pluralizzazione pro"ressi a delle nostre società, in certo sensoine itabile, di fatto aperta, anche al di là e nonostante la olontà de"li attori socialicoin olti, come ho cercato di raccontare in ueste pa"ine+ .na situazioneinterculturale e "lobalizzata che implica e in un certo senso impone forme sempre pi?

sottili e per asi e di incontro, di confronto e di scontro con la di ersità culturale, di co-abitazione tra di ersi, con la possibilità che si tratti di di ersi che parlano tra loro, nonsolo al loro interno o, pe""io, di di ersità mute, che non o"liono o non possonocomunicare+(l realismo, naturalmente, E bene condirlo con un po7 di altrettanto sano cinismo, nel

alutare il materiale umano che ci circonda+ $ome dice a arU %Tain <(o nondomando mai di che razza Znoi potremmo dire cultura, o reli"ione, ndr[ E un uomo+ ibasta sapere che E un uomo+ *essuno puI essere ualcosa di pe""io=+

*ota bio-biblio"raCca

*on ho oluto appesantire il testo con citazioni puntuali+ olte cose, prima che essereraccontate in libri, articoli e sa""i #oltre un centinaio, ormai, su uesti temi, in arielin"ue', fanno parte della mia esperienza di uomo e di studioso, di sociolo"o

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specializzato in ari temi portanti del mutamento culturale, in particolare di mi"razionie di reli"ioni, con particolare riferimento all7islam+Poi, certo, molte ri essioni le ho anche messe per iscritto+ $ito, sull7islam, almenoL7occidente di fronte all7islam #a cura di', Branco An"eli, 199 , un libro che ho curatoanni fa, ma che contiene ri essioni ancora utili sui rapporti tra islam e occidente,nonchF (slam italiano+ 3ia""io nella seconda reli"ione del paese, inaudi, 200/, in cuiho condensato, in un "enere letterario un po7 atipico che sta tra l7inda"ine sociolo"icae il rFporta"e, tra il racconto storico e la ri essione culturale, molta dell7esperienza edelle informazioni ac uisite nell7approfondimento della presenza islamica nel nostropaese, nel corso di oltre un decennio di la oro sul campo #esattamente dieci anniprima a e o pubblicato, con Belice Dassetto, la prima ricerca sulla presenza islamicain (talia, (l ritorno dell7islam, dizioni La oro, 199/'+$on un ta"lio pi? teorico, ho approfondito le trasformazione dell7islam europeo in

usulmani d7occidente+ %endenze dell7islam europeo, $arocci, 2002+ uslims in thenlar"ed urope #a cura di 6+ arFchal, !+Allie i, B+Dassetto, _+*ielsen', 6rill, 200/, E

in ece un cospicuo olume di oltre ;00 pa"ine che contiene un po7 lo stato dell7artedella presenza islamica in uropa la ricerca pi? ampia, condotta per conto della$ommissione uropea, Cnora s olta sul tema, premiata come outstandi" academictitle dall7American Librar5 Association+.n tema apparentemente mar"inale ma che risulta centrale anche alla luce dellebio"raCe dei rappresentanti dell7islam italiano a cui ho dedicato lun"hi anni diattenzione, E uello delle con ersioni una Cnestra sin"olarmente esplicati a delletrasformazioni in atto nel paesa""io reli"ioso, e nelle identità indi iduali+ !e netro ano i risultati in ( nuo i musulmani+ ( con ertiti all7islam, dizioni La oro, 1999,testo uscito in una prima e pi? ampia ersione in francese, premiato da un paio di

premi letterari anche di ualche rilie o+!u temi pi? "enerali, le"ati alle trasformazioni reli"iose, si eda .n Dio al plurale+Presenze reli"iose in (talia #con )usta o )uizzardi e $arlo Prandi', D6, 2001, e anche(l Libro e la spada+ La sCda dei fondamentalismi #con Da id 6idussa e Paolo *aso',$laudiana, 2000+Libri a cui ten"o molto sono uelli meno strettamente sociolo"ici, scritti sottol7ur"enza di ri ettere sulle "randi trasformazioni che i iamo, ma per un impulsointeriore, senza l7assillo di aMrontare descritti amente e GscientiCcamente7 sin"oliproblemi+ Appartiene a uesta tipolo"ia un libretto intitolato (l libro dell7altro+ (l 3an"elosecondo lo straniero, D6, 199 , che E un po7 il commento, alla luce delle mi"razioni

attuali, dei passi e an"elici che in ualche modo trattano della pluralità, dell7alterità,dello straniero, della di ersità culturale e reli"iosa+ .n altro testo, molto pi? recente,che pur olendo rispondere alle sollecitazioni dell7attualità #la "rande diMusione deilibri di &riana Ballaci' si pone in uesta lo"ica di ri essione culturale di pi? ampiospettro, E il mio *iente di personale, si"nora Ballaci, Aliberti, 200;, che riassume unatrilo"ia di risposta alla pi? nota trilo"ia fallace, iniziata con alcune pa"ine di Latentazione della "uerra+ Dopo l7attacco al Xorld %rade $enter A proposito di&ccidente, islam ed altri frammenti di con itto tra culture, 4eli", 2001, un Gdiario di"uerra7 che ho tenuto tra l7infausto 11 settembre 2001 e l7inizio dei bombardamenti inAf"hanistan nell7ottobre dello stesso anno, e prose"uita poi con a"ioni senza forza,

forze senza ra"ione+ .na risposta a &riana Ballaci, (, 200 +!ui temi della pluralizzazione culturale e reli"iosa della società, ui trattati, rimando almio Pluralismo, (, 200;+ .n bre e ma denso sa""io cui ten"o si"niCcati amente,

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che E anche il pi? recente frutto di una ri essione uasi entennale sull7imma"inarioreciproco tra uropa e islam e sulle sue ischiosissime trappole, in cui stiamo#in->'consape olmente cadendo, E il mio Le trappole dell7imma"inario islam eoccidente, Borum, 200V+ Da ultimo la pi? recente ricerca, non sui musulmani, ma pi?speciCcamente sui rapporti tra di essi e "li autoctoni europei di essa ho diretto laparte italiana, i cui la ori sono condensati in ( musulmani e la società italiana+Percezioni reciproche, con itti culturali, trasformazioni sociali, Branco An"eli, 2009+

%esto ori"inariamente pubblicato in (+ !i""illino #a cura di', L7islam nelle città+ Dalleidentità separate alla comunità plurale, ilano, Branco An"eli, pp+ 1/-:0+

La città plurale*uo e presenze culturali e mutamento urbano

di

!tefano Allie i!cenario la città in &ccidente

La città occidentale sta i endo una serie di mutamenti di "rande importanza+*essuno di essi costituisce in senso proprio una no ità in tempi normali, se la parolaha ancora un senso, in tempi di s iluppo lineare e, per cosJ dire, uieto, non tropporapido, costituirebbero forse solo un mutamento uantitati o+ %utta ia, tutti insieme,Cniscono per determinare un mutamento ben pi? radicale la uantità, oltre unadeterminata so"lia, si tramuta in ualità+ Dopo tutto, non misuriamo forse la ualitàdella ita nella città #la ualità dell7aria, dell7ambiente acustico, ecc+ non, perI, la

ualità delle relazioni' attra erso delle so"lie di uantità, il cui compito E precisamenteuello di a ertirci che E la ualità ad essere cambiata>

Di tutti uesti mutamenti occorre ricordarne almeno alcuni, che non necessariamentehanno ori"ine nelle città, ma in esse producono ma""iormente i loro eMetti, anche se illoro eMetto complessi o E uello di fare del mondo intero un7unica me"alopoli realtàassai pi? problematica e per certi aspetti in uietante dell7imma"ine "entile che a e aconiato cLuhan a proposito dei mass media, parlando di G illa""io "lobale7+ $iriferiamo a uei fenomeni che en"ono ricompresi sotto il termine di ri oluzionemobiletica # ussett, in !cidà 1990' solo per citarne alcuni, dalla copertura mediaticade"li e enti mondiali #una copertura, so ente, nel senso etimolo"ico del termine che

nasconde anzichF ri elare' al turismo di massa, dall7internazionalizzazione sempre pi?serrata delle atti ità economiche e Cnanziarie a"li scambi accademici e scientiCci,dalla per asi ità dei media interatti i #telefono, faH, lo stesso computer e leapplicazioni telematiche relati e, Cno a internet' al minor costo dei trasportiinternazionali, dalla diMusione della Gmoneta elettronica7 Cno, ciI che costituiscel7o""etto della presente analisi, alla sempre ma""iore presenza di stranieri, cioE di"ente Gstrana7 e in mo imento, in tutte le metropoli del mondo e, con essi, delle loroculture di riferimento +

%utti insieme uesti fenomeni stanno facendo del mondo un unico sistema mondialeurbano #Torld urban s5stemQ Yin" 1991' un sistema che, attra erso le sue

interrelazioni, fa sJ che la pi? "rande città industriale della )ermania sia !an Paolo, in6rasile, o che la terza città turca per popolazione sia Brancoforte #ed esempi analo"hisi potrebbero ripetere all7inCnito'+ che, complessi amente, fa del mondo anche #la

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delimitazione E indispensabile, anche se troppo spesso trascurata, perchF non Euesto il solo processo in corso altri anno in altra direzione o, per lo meno, fun"ono

da freno' un7unica, "i"antesca, interdipendente città, in cui si muo ono continuamentee si scambiano, seppure in direzioni di erse e con scambi ine"uali, capitali, merci,la oro, conoscenze, idee, simboli, mode, imma"ini e, naturalmente, uomini e donne+!appiamo, naturalmente, il ruolo cruciale che in uesto processo s ol"ono "li aspettieconomici non a caso abbiamo cominciato uesta elencazione citando capitali, mercie la oro+ a sappiamo anche che un ruolo fondamentale "iocano anche "li altri fattori,per i uali, tutta ia, c7E meno spazio e meno chiari luo"hi di confronto+ *on a caso seper i primi ci sono le camere di commercio, o i loro e ui alenti, anche a li ello "lobale#il Xto ed altri ancora', per i secondi non sapremmo ancora identiCcare dellee ui alenti Gcamere delle culture7, o ma"ari Gdei culti7, cui fare riferimento, comeluo"hi di mediazione+

uella del Torld urban s5stem E una realtà anticipata nella Cnzione letteraria dalle$ittà in isibili di $al ino #19V2', a proposito dell7imma"inaria città di %rude R!etoccando terra a %rude non a essi letto il nome della città scritto a "randi lettere, a reicreduto d7essere arri ato allo stesso aeroporto da cui ero partito+ #K' ra la prima

olta che eni o a %rude, ma conosce o "ià l7alber"o in cui mi capitI di scendereQa e o "ià sentito e detto i miei dialo"hi con compratori e enditori di ferra"lia #K'+PerchF enire a %rude> mi chiede o+ "ià ole o ripartire+ Puoi riprendere il olo

uando uoi, mi dissero, ma arri erai a un7altra %rude, u"uale punto per punto, ilmondo E ricoperto da un7unica %rude che non comincia e non Cnisce, cambia solo ilnome all7aeroportoS+3ale la pena sottolineare che uesto processo E in corso anche nel cosiddetto %erzo

ondo #sempre pi? impropriamente deCnito come tale, dato che si E ormai dissolto il

!econdo uello che ieri ma sembra "ià preistoria era l7impero so ietico e dintorni'+Latouche #1992' ha insistito del resto sulla pro"ressi a occidentalizzazione del mondo,come riassunti a di un processo comun ue pi? complesso+ Anche perchE per luil7occidente Rha a che edere con una entità "eo"raCca, l7 uropaQ con una reli"ione, ilcristianesimoQ con una ClosoCa, l7illuminismoQ con un sistema economico, ilcapitalismoQ e #K' tutta ia non si identiCca con alcuno di uesti fenomeniS+ restacomun ue di di cile deCnizione nelle parole stesse di Latouche E pi? una nozioneideolo"ica che "eo"raCca+ $i parrebbe utile notare, uanto meno, che molte realtàurbane #e non solo' del mondo in ia di s iluppo, per riprendere uest7altra assaiimprecisa e spesso ipocrita deCnizione, entrano per cosJ dire nella post-modernità

senza passare dalla modernità, nell7economia irtuale senza passare da uella reale,nel mondo della t e di internet, della Cnanza e de"li interessi sul debito, senzapassare, per cosJ dire, dalla ri oluzione industriale classica, dallo s iluppomanifatturiero, ecc+ .n anta""io e una soluzione, per certi aspetti c7E chi ha insistitosul minor in uinamento "lobale prodotto da uesto tipo di s iluppo, ma anche, pi?immediatamente, sul fatto che esso farebbe risparmiare al %erzo ondo i danni che lari oluzione industriale ha inferto alle società del Primo, che abbiamo troppo prestodimenticato+ a per molti altri ersi un problema, un ulteriore "ap, informati o edun ue culturale prima ancora che tecnolo"ico, che non mancherà di far sentire i suoieMetti in futuro+

&ccidentalizzazione a parte, e limitandoci a uanto accade in occidente, la ma""iorparte de"li studiosi di sociolo"ia urbana E d7accordo nel ritenere che il cambiamentoprincipale a enuto nelle città europee dal dopo"uerra ad o""i sia la modiCcazione

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della loro composizione etnica, do uta in "ran parte a mi"razioni per moti i di la oro laddo e la di ersità etnica implica la presenza di nuo e culture, di modi di ersi diintendere la società come di a"ire nel uotidiano, e inCne di nuo e reli"ioni+ (lfenomeno non E solo europeo laddo e non sta accadendo, E solo perchF E "iàaccaduto con ualche "enerazione d7anticipo, come ne"li !tati .niti e altro e+ &""i, edE uesta per noi la no ità, comincia ad accadere anche in (talia+ Dopo a er contribuito,in un secolo di emi"razioni che ha fatto dell7(talia la pi? "rande riser a di manodoperadi tutto l7occidente, a cambiare la composizione etnica delle città del mondoindustrializzato e non, ora tocca a"li italiani cominciare ad accor"ersi che uestopotrebbe succedere anche nelle loro città anzi, che sta "ià succedendo+ che E ora,pertanto, di prenderne coscienza+

La politica nella polis plurale

La politica #riferimento d7obbli"o da polis, città', do rebbe introdurci in uesto nuo oambiente, ma E stata a sua olta colta di sorpresa+ ea"isce, o retroa"isce, pi? chea"ire+ uesta nuo a pluralità la co"lie lar"amente impreparata il che rappresenta unproblema assai serio, perchF il tema a a toccare i fondamenti della polis stessa+All7interno di una linea che a da !ocrate al $icerone della epubblica romana #Binle5198:', uripide aMerma ad esempio, nelle !upplici, che Ril potere che tiene assieme lecittà de"li uomini E la nobile preser azione delle le""iS+ 7 l7ideolo"ia u ciale,incessantemente ripetutaci da una so rabbondante letteratura, secondo la ualedemocrazia e città nascono insieme, sono contestuali e forse inseparabili+ Peraltro allacostruzione ideolo"ica fa eco con cruda ironia la ri-costruzione storica R$olui chea e a fondato Atene ebbe anche il pri ile"io di esserne espulso per primo+ GDopo che

%eseo a e a donato la democrazia a"li Ateniesi, un certo Lico riuscJ, denunciandolo, afare in modo che l7eroe enisse ostracizzato7S #$alasso 1988'+ L7eroe morirà, ucciso, inesilio+

7 un7altra delle contraddizioni, o delle polarizzazioni, in cui si dibatte la città+$ontraddizioni antiche, come si ede+ a poste in nuo a luce dalle modiCcazioni che lacittà sta i endo e a cui abbiamo accennato+ *o ità che ci costrin"ono a cercare dideclinare in forme nuo e anche il nesso fondamentale che colle"a le""e epopolazione, o""i plurali, forme della città e forme stesse della politica dun ue, perl7occidente, della partecipazione, della democrazia+ uesto in una situazione dipluralità culturale, dun ue di ulteriore frazionamento dell7opinione pubblica, che ai"reci era come tale sconosciuta "li stranieri non contribui ano al "o erno della polis,anche se i pote a essere un pluralità di credi, anche reli"iosi, interni, e i era di casauna pluralità di opinioni +.n capitolo ancora tutto da scri ere, uesto, ma denso come pochi di conse"uenze+$he andrà dun ue approfondito ancora #ci torneremo in sede di conclusioni'+ PerchF lacittà E molto pi? di uno spazio E un luo"o, con una sua ita, una sua memoria e unsuo "enio "enius loci, appunto+ 7 molto pi? di un insieme di strutture #non soloarchitettoniche' E un complesso di funzioni, che "iocano un ruolo cruciale neimeccanismi della comunicazione tra "li uomini+ 7 molto pi? di un fatto urbanistico Eun fatto urbano un a""etti o che deCnisce una ci iltà, un modo di essere e dipensare+ 7 molto pi? di un luo"o di potere E un luo"o politico, potenzialmentedisponibile ai pi? di ersi apporti+ 7, soprattutto, un luo"o abitato, forse pri o in sF dianima ma abitato da persone che spesso riten"ono di possederne una+ non soloindi idualmente anche come colletti ità, come culture condi ise, come comunità+

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*el solco dello Gspirito del tempo7 cui appartene a, ousseau pote a dire R!ono lecase a fare un bor"o, ma sono "li uomini a fare una cittàS uomini di ersi, cittàdi erse+ *oi, o""i, sappiamo che E ero anche il contrario, e uesta consape olezzafonda uel uid di tra"ico in pi? che caratterizza la nostra epoca+ a uesto processobidirezionale non E comun ue scontato una città plurale E capace di creare di per sFuomini e donne plurali> e una pluralità di popolazioni sempre pi? marcata E in "rado dicostruire una città in "rado di acco"lierla e di "estirla>$os7E allora cosa di enta in uesto scenario una città> .na deCnizione di LouisXirth, uno dei pionieri dell7approccio Gecolo"ico7 alla città in entato dalla Gscuola di$hica"o7, ne parla a ne"li anni G/0 come di un insediamento relati amente asto,denso e duraturo di persone socialmente etero"enee+ La deCnizione E intuiti a maanche "enerica, e tiene forse proprio in uanto tale asta uanto> densa uanto>etero"enea uanto> comprensi a dei soli cittadini o anche dei residenti temporanei> e

uanta etero"eneità puI sopportare prima di perdere la sua identità, o almeno unaualche forma di unitarietà>

*ella prospetti a di Xeber si ha eramente città solo uando uesta E Gautocefala7 inuanto si dà i propri ordinamenti in maniera autonoma #il riferimento classico E alle

città-stato "reche, in parte ai comuni medie ali italiani un modello che non esistepi?'+ a do e E ancora cosJ> do e la città puI dirsi indipendente dai processi,sempre pi? "lobali, in cui E inserita, e di cui subisce le conse"uenze una delle uali Ela mi"razione di uomini e di mondi culturali pi? di uanto non ne determini iprocessi>

come, soprattutto, uesta città sempre pi? plurale puI ancora rispondereall7esi"enza fondamentale che E la sua stessa ra"ion d7essere, e che Aristoteleriassume a con ueste parole R"li uomini si raccol"ono nella città per i ereQ i

riman"ono per i ere beneS>Porre l7interro"ati o non uol dire precostituire una risposta, nF tanto meno pensareche essa non possa essere che ne"ati a+ La lucidità non porta necessariamente alcinismo e al disimpe"no+ PuI portare anche a una partecipazione al "ioco, e allacostruzione delle sue re"ole, pi? consape oleQ una partecipazione radicata proprioperchF distaccata, duratura proprio perchF non le"ata al contin"ente, pra"maticaanche, proprio perchF non crede pi? a un7unitarietà di fondo #di popolo, cultura, città e

uant7altro' che forse del resto non c7E mai stata un in estimento oculato, uindi, incui l7in estitore "ioca il me"lio di sF proprio perchF non ci "ioca l7anima, indi iduale ecomunitaria, e non ne cerca una nel risultato perchF ce l7ha "ià in sF, ed

e entualmente nella propria comunità di riferimento, appunto+ 7 a uesta sCdapartecipati a, in un certo senso, che ci obbli"a il processo di pluralizzazione chestiamo i endoQ o, in alternati a, alla fu"a, all7isolamento, alla chiusura in primo luo"omentale, come da tante parti, anche politiche, siamo sollecitati a fare+

$ittà e identità processi di trasformazione

&""i, man mano che aumenta la complessità e appunto la "randezza del tessutourbano, e si diMonde l7urbanesimo come stile di ita #un ritmo di ita pi? eloce,relazioni basate pi? sulla competizione che sulla cooperazione, ecc+', si creano anchecontrotendenze a uesti stessi fenomeni, e a uelli pi? in "enerale riconducibili a

uella che o""i E ormai di entato d7uso chiamare "lobalizzazione + .no E ilripie"amento sul pri ato e sulla dimensione familiare, sulle relazioni primarie+ L7altro Ela ricostituzione di comunità di senso e di condi isione all7interno stesso della città e

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della società+ (l Gritorno7 delle comunità, il comunitarismo di cui sempre pi? si parla, Eanche e forse soprattutto uesto + in esso "iocano un ruolo decisi o le identitàetniche e reli"iose, che spesso del resto si so rappon"ono, anche se la seconde sonospesso, e lo sono certamente nel caso dell7islam che ui ma""iormente ci interessa,pi? ampie di uelle etniche, e uindi plurietniche al loro interno+(n città tra l7altro, anche per il suo essere parte inte"rante e tramite dei processi diidentità ma anche di consumo colletti i #le due cose non sono sle"ate, tutt7altroesistono anche dei Gconsumi identitari7', E possibile la pluri-appartenenza a "ruppidi ersi #"iusto per citare un caso limite, uello della doppia ita diurna e notturna di unindi iduoQ ma potrebbe essere anche un appartenenza reli"iosa con ittuale con i aloridominanti nella società di appartenenza'+ (noltre il controllo sociale E notoriamenteassai pi? ridotto che nelle piccole comunità non per caso si dice pro erbialmente cheGl7aria della città rende liberi7+ soprattutto nelle città, e pi? ancora nelle metropoli,praticamente o"ni atti ità E in "rado di a ere o me"lio di costruire la propria sub-società di riferimento #@annerz 1992', che E l7e ui alente della so"lia etnica per "listranieri sotto- o micro-società #dei ]azzisti come de"li omosessuali, dei Clatelisticome dei ri oluzionari, dei botanici come dei pedoCli, delle femministe come de"lihooli"ans' che fa oriscono uindi uel processo di moltiplicazione delle sediassociati e o comun ue delle reti sociali or"anizzate per comunità di interessi eWo percondizioni omo"enee+ %ra ueste, o iamente, e non sono tra le meno importanti, isono le comunità reli"iose che anch7esse tro ano nella città lo spazio e il modo percostituirsi in nucleo sociale e, per cosJ dire, socializzante+

uesto insieme di elementi etero"enei E del resto anche ciI che fa della città il luo"odell7inno azione, do e ci si pon"ono problemi inesistenti altro e, e per i uali sicercano uindi soluzioni nuo e uello dei rapporti tra reli"ioni, o del i ere in un

contesto di pluralità reli"iosa concorrente, nonchF pi? in "enerale di pluralità alorialee morale, E certamente uno di uesti problemi+L7appropriazione della città e i modi attra erso cui si attua di enta uindi cruciale,tanto per "li immi"rati che per "li autoctoni #che poi sono spesso solo de"li immi"ratida pi? antica data'+ uanto detto per le comunità immi"rate ale o iamente ancheper le culture di cui sono portatrici, e arrebbe anche se si trattasse di culturecomun ue Gimportate7, anche a prescindere dalla presenza di una comunità straniera+Dopo tutto non esiste una sola città ma molte, e soprattutto molte imma"ini e moltedi erse percezioni di essa, a tutti i li elli+ La città si presta a arie utilizzazioni e adi erse letture, tal olta con ittuali, talaltra semplicemente incoerenti l7una con l7altra,

ma il pi? delle olte anche inconsape oli dell7esistenza stessa di letturepotenzialmente con i""enti+ *on ce lo imma"iniamo nemmeno uanto di erse sianole percezioni della città che abbiamo, a seconda dei "ruppi, delle culture, ma anchedel sesso, della classe, dell7età, ecc+, di appartenenza+$ambiano persino, a seconda dei "ruppi e delle comunità di appartenenza, anchetemporanee, i riferimenti sensoriali, so rabbondanti in ambiente urbano, ma tra cuioperiamo una spesso inconsape ole selezione ista #se"nali, se"ni e simboli',odorato, "usto #cibi', udito #le speciCche Gsonorità7 anche reli"iose campana, appelloalla pre"hiera', e cosJ ia+ cambiano i riferimenti simbolici ad esempio laGnominazione7 di ersa e alternati a, da parte di comunità straniere ma anche di altri

"ruppi identitari, per esempo "io anili, di luo"hi ari della città, che a letta come untentati o di inte"razione, di appropriazione della realtà, da prendere in positi o, e non,come tal olta si tende a fare, come una forma di "hettizzazione o di

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auto"hettizazione, come tale da riCutare #dopo tutto, E dando il nome a"li animali cheAdamo ne di iene padrone, o per me"lio dire instaura un le"ame con loro, senza per

uesto appropriarsene in ia esclusi a'+ .n altro esempio E l7adozione o latrasposizione nella nuo a realtà dei propri tempi, dei propri calendari, delle propriefeste culturali e reli"iose, che si inte"rano in ualche modo nel paesa""io urbano, "iàse"nato da altri tempi che potremmo chiamare Gma""ioritari7 #per cui al *atale sia""iun"e la festa di @annuUà, l7Aid, il capodanno cinese e uant7altro' +La scommessa, naturalmente, E di riuscire a co-includere ueste pluralità senzaarri are alla dissociazione o alla dissoluzione pura e semplice del concetto di società, edi città come suo microcosmo #micro per modo di dire, del resto', in uanto operacomune e con-di isa+ %ra l7altro, uando si tratta di comunità straniere, imparando adistin"uere condizioni e concetti che in ece abbiamo sempre considerato so rapposti,come uelli di nazionalità e di cittadinanza #o, se si uole, di urbanità'+ &""i lamancanza del re uisito di cittadinanza in senso "iuridico non inCcia pi?, o nondo rebbe, la possibilità di sperimentare una piena cittadinanza sociale in linea colsi"niCcato etimolo"ico della parola cittadinanza, che prima di indicare l7appartenenzadel sin"olo a uno stato, si"niCca a appunto, pi? semplicemente, l7insieme de"liabitanti di una città+

Borse E banale, ma non del tutto inutile, ricordare del resto che la storia di o"ni "randecittà E una storia di apporti successi i o, se si preferisce, di successi e ondatemi"ratorie nonchF, incidentalmente, di in asioni #la storio"raCa occidentale, daPirenne a 6raudel a umford e a tanti altri, E lJ a testimoniarlo'+

7 storia appena di ieri per il nostro paese la sta"ione delle mi"razioni interne, dal sud,al ritmo di decine di mi"liaia di arri i all7anno nel periodo del boom economico+ *on E

mai terminato poi, in molte metropoli, l7arri o dalle zone limitrofe #compensato dal pi?recente fenomeno di fu"a dalla città di chi "ià i abita', sia nella forma di mi"razionistabili, eredi del tradizionale esodo dalle campa"ne alle città, che in uella assai pi?cospicua, anche se transeunte, che pro oca la uotidiana in asione di pendolari+

entre l7ultimo e pi? recente apporto di popolazione allo"ena E uello di cui ui cioccupiamo "li immi"rati stranieri+*on E opportuno, su uesto dato di fatto, lasciarsi portare alle ideolo"izzazioni+ 7 fuordi dubbio che E intrinseco all7esistenza stessa delle città, e in particolare di uelle cheo""i si deCniscono metropoli, l7essere costituite uasi per strati diMerenziati dipopolazione continuamente rinno antisi+ a E altrettanto fuori da o"ni dubbio, anchea oler prescindere dalle in asioni ere e proprie e dalle occupazioni straniere manumilitari, che uesto processo di cilmente E, in senso sociolo"ico, paciCco+ (mplicaanche incomprensioni, con itti, a""iustamenti pro"ressi i dell7e uilibrio sociale+

sula lar"amente dal nostro interesse in uesta sede cercare di deCnire che cosa Euna comunità, locale o me"lio localizzata, e in che cosa o in che modo la cittàeuropea E #ancora' una comunità, o piuttosto da7 spazio alle sub-comunità che lacompon"ono+ a E indubbio che in uesta rideCnizione di identità #ed e itiamoappositamente di usare il termine crisi, tanto a"o uanto inappropriato' "ioca unruolo anche la presenza di persone cosJ isibilmente straniere, come forse mai nellastoria, per lo meno delle città italiane+ $erto, "iocano molti altri fattori, sia di tipostrutturale #economici, urbanistici, ecc+' sia di tipo immateriale # alori, aspirazioni,miti'+ %ra "li altri, in disordine sparso i mass media, l7internazionalizzazionedell7economia, l7omolo"azione di alcuni modelli di consumo #e la di ersiCcazione dialtri', la per asi ità delle tecnolo"ie diMuse, la deindustrializzazione e la

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terziarizzazione della città, il cambiamento delle strutture familiari, dei ruoli sessuali,le modalità di uso del tempo, le aspettati e indi iduali e di "ruppo, e uant7altro+ %ra

uesti elementi, c7E anche la presenza Csica de"li stranieri+ a"ari meno incidentede"li altri fattori ricordati, ma carica #o caricata' di un alore a""iunto simbolico chenon E possibile trascurare+

Lo straniero nella ita della città

(n uesto uadro si spie"a l7attenzione necessaria allo studio delle città, il luo"oeletti o in cui uesti processi i ono nello stesso tempo una inne"abile accelerazione,la loro massima isibilizzazione, e anche, in un certo senso, la loro le"ittimazione+Ai nostri Cni E utile recuperare, dai classici della tradizione sociolo"ica #!immel,!chutz, !ombart, ParU, tra "li altri' almeno l7idea dell7importanza e del ruolo dellostraniero e della Gmentalità da straniero7 nello s iluppo della città+ (n particolareproprio per le relazioni strumentali che dominano mano a mano che dalla comunitàlocale ori"inaria, e piccola, il sistema urbano di enta pi? "rande e complesso+ Lostraniero, in uanto Ruomo senza storiaS, come l7ha deCnito !chutz #19V9' dal puntodi ista della società di inserimento, o iamente, in uanto non condi ide, e spessonemmeno conosce, la sua storia -, E per cosJ dire facilitato in uesto tipo di relazione,in uanto meno le"ato da una storia che implica anche una condi isione di le"ami,dun ue di freni all7azioneQ il che spie"herebbe, secondo uesti osser atori, laparticolare capacità di intrapresa, anche concretamente economica, di molte comunitàdi immi"rati, o e entualmente di so""etti Gestraneizzati7, mar"inalizzati dalla società,come "li ebrei+.n passo ulteriore potrebbe portarci a edere la città come l7ambiente eletti o idealedello straniero, e nello stesso tempo straniero e cittadino #e non dimentichiamo che inprospetti a storica il cittadino non E che lo straniero inseritosi e radicatosi in una faseprecedente' come prodotti in certa misura ine itabili e forse, per cosJ dire,ideolo"icamente coerenti, dell7economia di mercato+ (l principale esponente dellascuola di $hica"o, ParU, elaborando un7intuizione che era "ià di !immel e per altri

ersi di Xeber #per il uale la città nasce essenzialmente e iene deCnita come unRinsediamento di mercatoSQ e uesto, non l7idealizzazione della polis "reca comea"orà, ne costituirebbe il fondamento ', sottolinea il le"ame che unisceconcettualmente e praticamente denaro, or"anizzazione industriale, mobilità emi"razioni, e il ruolo che in uesto processo s ol"e la città+ R(l denaro E lo strumentoprincipale per mezzo del uale i alori sono stati razionalizzati e i sentimenti sono statisostituiti da"li interessiS, osser a altro e+ RL7estensione dell7or"anizzazioneindustriale, fondata sulle relazioni impersonali istituite dal denaro, ha procedutoparallelamente a una crescente mobilità di popolazioneSQ una mobilità che Rnondipende soltanto dai trasporti, ma anche dalle comunicazioni+ L7istruzione, la capacitàdi le""ere e l7estensione dell7economia monetaria a un numero sempre cresente diinteressi, nella misura in cui sono ser iti a spersonalizzare le relazioni sociali, hannonello stesso tempo aumentato enormemente la mobilità delle società moderneS+ Da

ui a ritornare al principio, al denaro come entità astratta che, orremmo dire in sE,accelera il processo di mobilizzazione e il suo manifestarsi tipico nella città, E solo unpasso+ $i pare che ueste osser azioni siano ancora di non poca utilità per aMrontareseriamente, dai fondamenti, e con ma""iore penetrazione ed e cacia, anche iproblemi o per me"lio dire "li eMetti delle odierne mi"razioni, e il loro portato ancheculturale+

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7 uesto, tutto uesto, che fa della città il paradi"ma tipico della società plurale+entre la città i e uesto processo continuo di immissione di nuo i apporti e culture,

contemporaneamente si rideCnisce anche nel suo modo di essere comunità locale, enella propria autopercezione+ )li uomini infatti i ono anche di simboli, dirappresentazioni, di desideri e di so"ni+ 7 dun ue importante capire che cos7E unacomunità locale, ma anche cosa crede di essere, come si concepisce, e inCne cosa

orrebbe essere+ %anto pi? in una fase, come l7attuale, di profonda rideCnizione delproprio ruolo, della propria autocoscienza, e delle propria identità+ Anche se uesto Ein certo modo il destino stesso delle città ed E di cile indi iduare un momento ditransizione in un or"anismo in perpetuo mo imento, in continua crescita, e dun uesempre e ine itabilmente in transizione Rsiamo in un7età di transizione, comesempreS, ironizza a nnio Blaiano+ 3i sono perI, come nella crescita de"li esseriumani, punti di s olta pi? incisi i di altri, momenti di rottura+ o""i stiamoprobabilmente i endo, con una consape olezza solo relati a, come sempre a iene,uno di essi+ Della mutazione si a rà piena coscienza, probabilmente, solo uando saràpienamente a enuta+Anche se a ricordato che la città ha sempre a uto uesta caratteristica essa E o""isolo pi? isibile, in uanto l7apporto E pi? fortemente da culture, come si E detto,

isibilmente altre+ non si tratta comun ue di una no ità assoluta nella storia dellecittà al contrario+ !i tratta solo di una modalità che assume, o""i, connotazionidiMerenti e, probabilmente, che o""i E isibilizzata, mediatizzata, e dun ueGdrammatizzata7 di ersamente+ 3ale la pena di sottolineare che ParU #1928', ricorda aa uesto proposito, "ià erso la Cne de"li anni enti, che il Rmo imento e lami"razione di popoli, l7espansione del commercio e dei tra ci, e, in particolare, ilcontinuo aumento, nei tempi moderni, di uel asto cro"iuolo di culture e di razze che

sono le "randi metropoli, ha enormemente allentato i le"ami locali, distrutto le culturepopolari e tribali e sostituito la libertà delle città alle lealtà localiQ al posto del sacroordine della tradizione tribale, sta ora l7or"anizzazione razionale che noi chiamiamoci iltàS+ .na tendenza uesta che, in un suo precedente testo, ParU #192:' inscri e inuna pi? "enerale teoria della mobilità, ricordando tra le altre cose che Rla mente E unprodotto accidentale della locomozioneS+ ParU cosJ speciCca RLe piante compionoe identemente tutti i processi del metabolismo caratteristici de"li animali cioE uelliche chiamiamo processi e"etati iQ ma non si recano in nessun luo"o+ !e, come alcuniriten"ono, le piante posse""ono una mente, de 7essere di uel tipo meditati o e

e"etati o caratteristico dei mistici che, completamente dimentichi della ita atti a,

sono assorti nella contemplazione dei loro processi interiori+ (n ece "li animali, inparticolare "li animali superiori e di fatto ualsiasi cosa al di sopra dell7ostrica,posse""ono la caratteristica di essere atti alla locomozione e all7azione+ (noltre, neiprocessi di locomozione, che comportano un mutamento di scena e di luo"o, "liuomini sono posti in "rado di s iluppare le loro attitudini intellettuali pi?caratteristiche, cioE l7attitudine e l7abitudine al pensiero astrattoS+ Anche se, dopo

uesta sorta di elo"io della mobilità, non dimentica di rile are, confrontandosi con lamentalità del a"abondo che Rha con uistato la mobilità, ma ha perdutol7orientamentoS, il ruolo cruciale della localizzazione e della comunicazione,indispensabili perchE nella società ci sia Rpermanenza e pro"ressoS+

7 ui "ià isibile in nuce uella doppia tensione, uel doppio processo e oluti o incorso, in direzione contemporaneamente della localizzazione e di una crescentemobilità e pluralizzazione, che in un e idente disordine concettuale ci sta portando,

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forse inconsciamente, a cercare di rideCnire i paradi"mi interpretati i di uesto dupliceprocesso, che abbiamo cercato di riassumere indi iduandone i due poli di riferimentorispetti i nella comunità locale, o me"lio localizzata, e nella società plurale+La città E contemporaneamente, per riprendere la nota dicotomia di %gnnies, comunitàe società e sempre pi? società e sempre meno comunità man mano che cresce didimensioni+ tutta ia o"ni "rande città E certamente, in alcuni suoi aspetti, comunitàlocale, o per me"lio dire ha al suo interno ambiti di comunità #culturale, etnica,reli"iosa e uant7altro, nelle molte forme che possono assumere le Gsocialità eletti e7di cui parla aMesoli 1988' localizzataQ ed E altrettanto certamente, a se"uito di altriprocessi, società plurale+ d E probabile che una cosa sia speculare all7altra che stiacercando di rideCnirsi come comunità locale proprio nella misura in cui di enta societàplurale+ Due processi solo apparentemente antitetici, non necessariamente con ittualie con i""enti #possono esserlo, ma non E detto che lo siano', che in maniera per "ranparte inconsape ole il tessuto sociale sta con fatica, e contemporaneamente,elaborando, e la teoria altrettanto faticosamente cercando di interpretare #si pensi aldibattito attuale sul multiculturalismo e il comunitarismo e neo-comunitarismo'+ Borseper di entare, in una nuo a futura sintesi, chissà, una comunità pluraleK

$ittà e reli"ioni

Le reli"ioni contribuiscono in maniera decisi a allo s iluppo dell7imma"inario sullacittà, e alla costruzione simbolica di essa, che ha un peso non meno rile ante dellecostruzioni ere e proprie di cui la città E composta di simboli le culture i ono e sinutrono essenzialmente, e di simboli, anche inconsape olmente, i ono uindi lepopolazioni+)ià se diamo un7occhiata al mondo pi? costituti amente Goccidentale7, o almenopercepito come tale, tro iamo importanti riferimenti basti pensare a uella chepotremmo chiamare Gla città biblica7, e all7imma"inario relati o+R&ra $aino si unJ alla mo"lie che concepJ e partorJ nochQ poi di enne costruttore diuna cittàKS #)en ,1V'+ $omincia cosJ, nella 6ibbia, l7a entura della città nel se"nodi $aino+ la città, da 6abele a !odoma a 6abilonia, assumerà spesso le connotazionidescritti e del male assoluto+ R 7 caduta, E caduta 6abilonia la "randeS canteràtrionfante l7an"elo dell7Apocalisse annunciando il "iudizio #Ap 1 ,8'+

a anche il bene assoluto iene descritto sotto le spo"lie della città, seppure in unaisione che non fa riferimento al passato, ma al futuro la )erusalemme celeste di cui

ancora l7Apocalisse ci oMre la descrizione, ma le cui tracce si possono ritro are ne"liscritti profetici e altro e+(n uesta tensione, in uesta polarizzazione #tra la storia e l7escatolo"ia, tra il "ià e ilnon ancora', stanno le imma"ini bibliche della città+ (mma"ini di ersiCcate, del restola !crittura non disde"na di parlare anche di città-rifu"io, di città che si con ertiranno#come *ini e nel racconto di )iona' e saranno benedetteQ purchF sappiano, comerecita il salmista, che Rse il !i"nore non custodisce la città in ano e"lia il custodeS#!al 12V,1'+(l cristianesimo E erede ambi alente di uesta tradizione+ R*on abbiamo ua""i? unacittà stabile, ma cerchiamo uella futuraS dice la Lettera a"li brei #1/,2'+ uno scrittotra i pi? poetici e ricchi del cristianesimo primiti o cosJ parla dei cristiani RAbitanonella propria patria, ma come stranieri, partecipano a tutto come cittadini, e tuttosopportano come forestieriQ o"ni terra straniera E loro patria e o"ni patria una terrastranieraSQ e tutto uesto per la semplice ra"ione che Rdimorano sulla terra ma sono

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cittadini del cieloS #A Dio"neto, 3,: e 3,9'+ .n testo che puI fondare al contempo ilsenso della partecipazione cristiana alla costruzione della città comune, e dun ue allasua ita politica, al suo "o erno, ma anche la ia della pi? eletta ascesi #tanto pi?sublime in uanto nascosta, in isibile, Gdisciolta7 nella partecipazione anzichF nellafu"a mundi e uindi lie ito del pane comune, sale di una terra calpestata da tutti'+La città d7occidente E C"lia anche di uesti apporti e non andrebbe dimenticato,

uando si comincia a ra"ionare su di essa e sui rapporti con l7altro tanto pi? se l7altroE anche un7altra reli"ione+ Borse a buon diritto, come reclamano alcuni studiosi, nonmeno europea #l7 uropa, anche a limitarci a"li apporti reli"iosi, non E C"lia del solocristianesimo ebraismo e islam, e la sempre dimenticata ortodossia nel campocristiano, solitamente conCnata all7oriente, "iocano anch7esse un ruolo'Q e tutta iacertamente, per icende storiche che sarebbe lun"o esaminare ui, meno conosciuta +

La città islamica

*on pretendiamo ui di deCnire cosa sia la città islamicaQ nF se uesta stessadeCnizione abbia un senso, e uale+ *on aMronteremo l7ar"omento nF dal punto di

ista teolo"ico, intendendo uello della teolo"ia islamica, nF da uello architettonico ourbanistico+*on siamo nemmeno del tutto con inti che un tale approccio sia da ero possibile, epertinenteQ o se esso non sia piuttosto C"lio di un7ansia di classiCcazione, ma anche disempliCcazione, tutta occidentale+ *on E un caso che Abdallah Laroui inciampi in unaconsiderazione di uesto "enere, e sia a partire proprio da un libro di Garchitetturaislamica7, e da una critica all7essenzialismo implicito in uesto modo di ra"ionare, chearri a a scri ere il suo sa""io sui rapporti tra islam e modernità, e tra islam eoccidente, due temi che si so rappon"ono #Laroui 1992'+Anche i mi"liori studiosi del settore in itano del resto alla cautela+ $osJ P+ $uneo#198;' RLa presenza di ueste tre ariabili, la storia, la "eo"raCa, la molteplicitàetnica, e le possibilità praticamente inCnite delle loro combinazioni, oMrirono allacultura islamica, in sF unitaria, per molti ersi chiusa ed e"uale solo a se stessa, lecondizioni per una estrema di ersiCcazione di fenomeni urbaniSQ e ancora Rlacompresenza di componenti di erse resta tuttora uno dei caratteri peculiari delle cittàstoriche del mondo musulmanoS+ Anche se poi a""iun"e che Rsi tratta del pi? asto edel pi? numeroso complesso di città storiche culturalmente omo"enee dell7interopianetaS+La situazione E, in uropa, e identemente di ersa non siamo in dar al-islam, nellaGcasa dell7islam7, con tutte le conse"uenze del caso+ a intanto ci pare non inutilericordare che anche nei paesi musulmani di o""i E possibile osser are un le"ame tral7aumento dell7urbanizzazione e lo s iluppo della reli"ione islamica #Ar]omand 1990'Qun aumento di interesse per l7islam, dun ue, anzichF il fenomeno contrario, come ci sipotrebbe aspettare pensando allo s iluppo occidentale, come sintetizzato da Xeber eripreso nell7odierna sociolo"ia delle reli"ioni +.n fatto di un certo interesse, pensando all7islam come nuo o prota"onista reli"iosod7 uropa, e non di modeste dimensioni pensando, cioE, all7islam seconda presenzareli"iosa #dopo la ma""ioranza cristiana, o iamente' praticamente in tutti i paesieuropei, (talia inclusa +

L7islam dispone di un suo modello di città + di una sua tradizione urbana bastipensare che intorno all7anno mille le città pi? "randi conosciute erano tutte

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musulmane $ostantinopoli e $ordo a, con circa :0+000 abitanti, mentre la Palermoaraba era la pi? "rande d7(talia+ Del resto, al di là di romantiche imma"ini di deserti ecammelli, tipiche di certo orientalismo pittorico e di certo romanticismo interpretati o,l7islam E costituti amente un fenomeno urbano+ uesto anche al di là delle ricorrentitentazioni di Grimandarlo7 nel deserto, se"uendo le pur opportune puntualizzazionide"li studiosi che hanno preferito sottolineare "li aspetti Gnomadici7 del pensieroislamico+(l $orano stesso non nasconde le sue di denze nei confronti delle "enti Gdi fuori7+ delresto non appare un caso che il calendario islamico cominci proprio con la hi]ra che hacondotto uhammad da ecca, do e era dopo tutto solo il leader di uella che o""ideCniremmo una setta minoritaria, a `athrib, do e di enterà il capo spirituale epolitico della città, e poi di una "rande potenza reli"iosa e militare+*on E un caso perchF E proprio di entando fenomeno urbano e ma""ioritario chel7islam potrà esprimersi in tutte le sue potenzialità creando un modello di cittàmusulmana capace di "estire o almeno indirizzare in un Cne comune l7insieme delleatti ità urbane #o almeno di pensare di farlo, e di or"anizzarsi per farloeMetti amente'+*on E un caso dun ue nemmeno che `athrib en"a ribattezzata edina , adinat an-*abi, la città del Profeta, e poi la città per antonomasia # adina al-munaTTarat, lacittà che irradia luce, nella tradizione islamica' una città che contiene letteralmentenel suo cuore, secondo una ese"esi non ille"ittima, la dimensione reli"iosa din#reli"ione in arabo', di cui edina E l7espressione paradi"matica +L7islam si presenta dun ue come un fatto essenzialmente urbano+ (n ambiente ruralel7islamizzazione sarà spesso superCciale+ del resto E la città il luo"o idealtipico in cuisi manifesta e si rende isibile la so rapposizione tra momento reli"ioso e momento

politico uell7interpretazione dell7islam come din, dun5a e daTla #reli"ione, stato esocietà, per sintetizzare al uanto "rossolanamente' che ha fatto la deCnizione stessadell7islam in occidente, tal olta anche indebitamente, al di là del suo eMetti ocontenuto intrinseco e delle sue eMetti e manifestazioni storiche+(bn Yhaldun stesso, spesso deCnito un sociolo"o ante litteram dell7islam #m+ 1 0;',manifesterà un e idente partito preso in fa ore dell7atti ità sedentaria del cittadino#199V', assumendo e probabilmente potenziando la tradizione antinomade di cui Eimpre"nato lo stesso $orano #l7islam reli"ione di nomadi E come abbiamo isto unmito romantico'+)li interpreti occidentali della città islamica sottolineeranno ulteriormente uesto

aspetto+ X+ arjais E radicale nel sostenere che Rper realizzare inte"ralmente il suoideale sociale e reli"ioso l7islam non puI fare a meno della ita urbanaS, che esso RsiaMerma sin dalla sua apparizione come una reli"ione essenzialmente cittadinaS, e cheRle città sono per l7islam i soli luo"hi o e i suoi adepti possono soddisfare a tutti "liobbli"hi della le""e, ed essere inte"ralmente, speciCcamente musulmaniS+ onneretde 3illard a""iun"e che Rreli"iosamente e socialmente l7islamismo E un prodotto della

ita cittadinaS+ si potrebbe continuare +(n un certo senso "li odierni muha]]irun, "li attuali emi"ranti, stanno ripercorrendoinconsape olmente lo stesso cammino+ ciI che forse E pi? importante, alcune fran"epi? consape oli e reli"iosamente moti ate, tra loro, lo teorizzano esplicitamente+

Anche in territorio europeo, in situazione minoritaria+(l modello, per entrare nel concreto, non E del resto particolarmente complesso lacittà islamica ideale non ha biso"no in fondo che di pochi punti fermi la moschea, la

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scuola coranica, e delle fondazioni pie per "estire il tutto, secondo nnakfer #199;'+L7autore fonda la sua analisi su fonti storiche per noi europei assai interessanti i"iuristi che, all7epoca, hanno dibattuto la possibilità e la liceità reli"iosa, per imusulmani, di continuare a i ere nella penisola iberica dopo l7a ento al potere dei recattolici, e in !icilia dopo la Gricon uista7 normanna+ .na uestione che si E ripropostain termini di ersi con la uestione coloniale, in particolare l7in asione francesedell7Al"eria a"li inizi del ( secolo, e ancora dopo la caduta dell7impero ottomano+.na uestione peraltro non risolta deCniti amente con i pareri fa ore oliall7emi"razione e al ritorno in dar al-islam in base al principio dell7uni ersalitàdell7islam, che presuppone anche un potere temporale #e a""iun"iamo,Teberianamente, il monopolio della forza le"ittima per farlo rispettare', da un lato, el7attitudine pi? Gliberal7 e positi a rintracciabile nelle fataTa prodotte in territoriosiciliano, dall7altro+La situazione odierna nelle città europee tutta ia, sostiene nnakfer, sarebbe di ersa,RperchF uesta uropa nuo a proclama la libertà di cultoS+ dun ue sarebbesu ciente "arantire moschee, Uuttab e madrasa #scuole e istituti', e Ta f #Ta f ohabous sono le fondazioni reli"iose proprietarie dei luo"hi di culto e di inse"namento',per "arantire l7a enire stesso dei musulmani nelle città europee+*essun biso"no di controllo totale, uindi, #che subito di enta totalizzante e totalitario,nella suscettibile e ipersensibile percezione occidentale'+ *emmeno sul modelloGClosoCco7, del resto solo relati amente pi? Glaico7, imma"inato da Al-Barabi #199;' nel

secolo con la sua Gcittà irtuosa7 #una sorta di .topia in chia e platonico-islamica'+(n particolare le moschee, pi? correttamente deCnibili, il pi? delle olte, sale dipre"hiera , in eMetti si diMondono a ista d7occhio, nella misura in cui la presenzamusulmana non solo si amplia, ma si radica e, a""iun"iamo, si inte"ra+ Anche senza

minareto, stanno di entando parte del paesa""io urbano europeo+ Le oltre centomoschee di 6ruHelles, Gcapitale7 d7 uropa, ne sono in ualche modo il simbolo+ Le oltremille stimate in Brancia, e le di erse centinaia calcolate in )ran 6reta"na, )ermania eun po7 o un ue, ne sono la concreta testimonianza+ (n particolare ci sembra utilese"nalare la ma""iore rapidità del pur pi? tardi o ciclo musulmano dei paesi a nuo a

ocazione immi"ratoria, come !pa"na e (talia #do e o""i se ne contano non meno di100-120' ui le moschee hanno cominciato a nascere subito, e "ià con la prima"enerazione, a diMerenza del ciclo musulmano dei paesi del centro-nord uropa, pi?lento e pi? le"ato al passa""io "enerazionale+

si tratta di un fatto non solo strettamente reli"ioso anche in uropa, forse perchF

fenomeno allo statu nascenti e dun ue pi? simile all7islam de"li inizi, la moschea non Esolo luo"o di culto, ma anche centro di atti ità associati e, solidaristiche, educati e eanche commerciali +3i sono comun ue altri se"ni di imprintin" islamico nelle città d7 uropa+ Alcuni di pi?immediata e idenza, come uelli le"ati ai commerci, anche se in uesto caso nondeCnibili ethnic ma e entualmente reli"ious businnesses in particolare la rete dellemacellerie halal e le librerie islamiche+Altri in ece meno e identi, ma non necessariamente meno importanti+ Pensiamo a

uella forma di domiciliazione e in fondo anche di inte"razione post mortem #E ilse"no, simbolicamente di "rande importanza, che si E Cnito per considerare la terra di

emi"razione come la Gpropria7 terra, la propria casa anch7essa, in deCniti a, dar al-islam' che E il cimitero, con tutto il problema colle"ato della tanatolo"ia islamica e delrispetto delle sue re"ole reli"iose+ $ome ha notato Dassetto #199;', si puI parlare di

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un ero e proprio ciclo mi"ratorio dei morti, all7interno del uale i membri della prima"enerazione Ranche morti i ono come hanno issuto, lo s"uardo olto erso il paesed7ori"ineS+

L7islam nello spazio pubblico europeo

L7islam E ormai di entato un elemento interno, indi"eno potremmo dire, del paesa""iosocio-reli"ioso europeo+ uesto nonostante sia percepito nella ma""ior parte deicasi, nell7imma"inario mediatico come nel dibattito politico per Cnire con la ri essioneaccademica, come un elemento altro, allo"eno, importato, pi? o meno di passa""ioQciI che fa sJ che sia percepito, nell7inconscio colletti o, come una presenza transitoriae, in certo modo, re ersibile +*on E cosJ, e identemente l7islam E ui per rimanere+ $ome lo straniero di cui ci haparlato !immel #1989', non E colui Rche o""i iene e domani a, bensJ Zcome[ coluiche o""i iene e domani rimaneS+ \ il so""etto lontano che E di entato icino, perrimanere nella terminolo"ia simmeliana+Del resto le seconde, terze, e ualche olta ormai anche uarte "enerazioni dimusulmani residenti #e ormai, semplicemente ma irre ocabilmente, G i enti7' in

uropa, ci dimostrano, con la concretezza del fatto sociale Gduro7 eramente Gcosa7nel senso durUheimiano del termine, e come tale ina""irabile che l7islam, anche se cisembra e tal olta eMetti amente si presenta come esterno, non #ancora' inserito, riccodi elementi culturali e reli"iosi Galtri7, E in realtà, ormai, sostanzialmente radicato, ino"ni caso capace di radicarsi, di adattarsi a uesta nuo a realtà, a uesto nuo oterreno e entualmente, a modo suo, con alcune peculiarità uindi, anzichF a modonostro si E, se o"liamo, sedentarizzato+ \ di entato, anche lui, prima abitante #anzi,pi? modestamente, ma non meno inesorabilmente, co-in uilino', e ora anche C"lio di

uesta uropa che rimane tutta ia incapace, almeno per ora, di percepirsi anche comemusulmana #Allie i 199;'+!e la realtà E uesta, siamo tutta ia ancora lontani dal renderci conto delle sueconse"uenze+ *F disponiamo ancora di ade"uati strumenti di analisi+

%ra le altre cose, si fa tuttora fatica a distin"uere operazione peraltro euristicamenteindispensabile tra tre di ersi li elli di lettura, concettualmente distinti, ma nell7analisispesso so rapposti islam per cosJ dire Gin sF7, Gteorico7 se si uole #teolo"ia, ecc+'Qislam come modello #sociale, politico, culturale, reli"ioso' concretamente esistente,ma che ha molte e di erse applicazioni e articolazioni nel mondo musulmano#occorrerebbe, in uesto caso, parlare de "li islam, al plurale'Q e inCne islam in uropa,Gtrapiantato7, che si tro a in una situazione completamente di ersa da uella dei paesid7ori"ine #ma uale ori"ine, dalle seconde "enerazioni in a anti, nate in contestoeuropeo>', cosJ come da uella descritta dall7islam come principio di riferimento,

uello che abbiamo chiamato in mancanza di me"lio islam Gin sF7+ .na situazioneinedita, caratterizzata innanzi tutto dall7essere l7islam europeo, a diMerenza che neipaesi d7ori"ine, una minoranza, per "iunta inserita in un contesto lar"amentesecolarizzato, dominato e entualmente, uando lo E, da reli"ioni altre che l7islamreli"ioni che, peraltro, l7islam #tanto uello dominante nelle realtà d7ori"ine che uelloteolo"ico' E capace di imma"inare solo come elementi concorrenziali e di con itto, ocome realtà minoritarie al proprio interno, con lo statuto di dhimmi, di protetti inbre e, una situazione che tanto l7islam dei paesi d7ori"ine uanto l7islam Gintemporale7non pre edono+!e ci E permessa un7intromissione teolo"ica, diremmo che l7islam europeo si tro a in

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una situazione assai pi? simile a uella meccana, a uella cioE in cui uhammad e isuoi primi se"uaci costitui ano una piccola minoranza, in mezzo ad altre reli"ioni uasisempre pi? potenti e sottomessi ad un sistema che non li corrisponde a ed a malapena li tollera a, che non a uella medinese, in cui costitui ano la ma""ioranza ed ilnucleo reli"ioso ma anche politico della città+ (l problema E che la teolo"ia diriferimento, Cn dai riferimenti coranici pi? chiaramente normati i e olti al "o ernodella comunità, E uasi tutta Gmedinese7, e si pone dal punto di ista di una comunitàma""ioritaria ciI che l7islam europeo non E e, almeno Cn do e l7occhiodell7osser atore consente di edere, non sarà anche se, le"ittimamente, ualcheattore sociale musulmano colti a la speranza e concretamente opera perchF le cose

adano di ersamente+*on sorprende, in uesta situazione, che "li Gattrezzi teorici7 che utilizziamo percercare di comprendere l7islam siano utilizzati in maniera confusa, e che fa a sua oltaconfusione tra i ari li elli di interpretazione #cfr+ il mio sa""io in Pizzini 199;, e Allie i1999c'+

%utto ciI, per "iunta, accade in una situazione peculiare di uello che potremmochiamare, con un7altra espressione di !immel #199/', l7attuale Rmomento reli"iosoSd7occidente caratterizzato da importanti modiCcazioni Gstrutturali7 concernenti il ruolodella reli"ione nelle società dette s iluppate, cosJ come da correlate diMerenti modalitàGso""etti e7 di i ere il rapporto con la reli"ione e il senso di appartenenza ad essa+

%ra le prime possiamo citare almeno uelle su cui pi? ha insistito la recente sociolo"iadelle reli"ioni modiCcazioni le"ate ai processi concomitanti di secolarizzazione, diseparazione della sfera reli"iosa dalle altre sfere sociali, di pri atizzazionedell7esperienza reli"iosa, di pluralizzazione pro"ressi a, con la sparizione contestuale esostanziale dei monopoli reli"iosi #o almeno la diminuzione del loro potere e della loro

capacità di presa sul sociale, anche uando il loro ruolo istituzionale restasi"niCcati o', ecc+ %ra le seconde possiamo almeno citare le pi? diMuse tra le modalità so""etti e diappartenenza che oltre all7appartenenza tradizionale #sono di una certa reli"ione,sostanzialmente, perchF ci sono nato', o al riCuto della medesima, pre edono ilGsupermarUet dei beni reli"iosi7 la cui imma"ine E stata resa popolare "ià molti anni fada LucUmann #19;9', e che altri autori chiamano e cacemente picU and chooseQl7inclusione di elementi appartenenti ad altri mondi reli"iosi nel proprio uni erso diriferimento, nella propria Gpro incia Cnita di si"niCcato7, per riprendere i terminischutziani #si pensi alla credenza nella reincarnazione da parte di cristiani, tanto per

citare un esempio tra i pi? macroscopici'Q e inCne la con ersione reli"iosa era epropria, cioE il passa""io da un mondo reli"ioso all7altro + %utti elementi, uesti, cheaccentuano il fenomeno di pluralizzazione e di frammentazione che "ià rile a amo sulpiano strutturale, o""etti o+ che si ri ettono anche sull7islam, come su tutti "li altriso""etti reli"iosi presenti nel Gcampo reli"ioso7 europeo, con importanti e ancoratroppo poco studiate conse"uenze+

(l mutamento come norma l7islam metropolitano

( processi ui troppo sommariamente descritti costituiscono lo sfondo, ma anche lacorrente profonda di cambiamento, in cui l7islam europeo E coin olto+$ambiamenti radicali, che edono aMacciarsi alla ribalta nuo i attori dalle seconde"enerazioni #che costituiscono l7inizio di uel mutamento di radicale importanza etroppo sotto alutato che E il passa""io dall7islam dei padri all7islam dei C"li e nipoti' ai

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con ertiti, e pi? in speciCco, per riprendere la pertinente terminolo"ia Teberiana, anuo i imprenditori sociali del sacro nuo i spesso, pi? o oltre che nei contenuti, nellaloro "enesi, nelle modalità di formazione, nelle pratiche sociali+ $ambiamenti, uindi,che incidono anche sulla presenza delle comunità reli"iose nelle città, che da esse

en"ono silenziosamente ma non meno incisi amente Gmarchiate7, lasciando il propriose"no nel paesa""io urbano, nel suo imma"inario come, concretissimamente, nellesue pietre, nel suo sU5line+!i formano uindi nelle città europee medine tal olta nascoste, impercepite, eppureben presenti, radicate o almeno radicantesi all7interno delle città, che non sono nF"hetto etnico nF eramente comunità reli"iosa omo"enea, ma un insieme inedito,ancora lar"amente in di enire e poco esplorato+ edine sommerse, in certo modo cheemer"ono da ero alla sorpresa attenzione dell7occidente soltanto in occasione delleprincipali feste reli"iose, come l7id al-Uabir, la festa del sacriCcio di Abramo, o l7id al-Ctr, la festa della rottura del di"iuno di ramadan, celebrate pubblicamente, in "randiraduni, ma"ari in un ualche luo"o simbolico e aperto, dun ue isibile, della cittàQ oancora in occasione di manifestazioni di massa, e entualmente politiche, attra erso le

uali si Gscopre7 Cnalmente, per eMetto della isibilizzazione mediatica, ciI che "ià erapresente ma non ancora percepito e compreso+

edine non semplicemente trapiantate, perI semmai ri-radicate+ Passate primaattra erso un processo di sradicamento spesso brutale, e successi amente impiantatesu un terreno completamente di erso, nel uale si radicano anche "razie a nuo iinnesti, non solo attra erso le ramiCcazioni ori"inarie+ (l che dà ori"ine a un arbustodiMerente, a inCorescenze dai colori inediti, e a frutti di tutt7altri sapori,sostanzialmente di ersi, lar"amente impre isti, per buona parte anche impre edibili+!i tratta di un processo pi? "enerale, del resto, che non ri"uarda il solo islam europeo+

La città in "enerale, insomma, come la società, e non potrebbe essere altrimenti, ase"uito delle mi"razioni e non solo di esse, si pluralizza, si GcomplessiCca7+ non E pi?,semmai lo E stata e in realtà non lo E stata mai uell7apparentemente armoniosoinsieme di ethnos, telos e demos che un7interpretazione romantica ed essenzialista ha

oluto tal olta dare di essa+ &, come ci tramanda un altro modello classico della cittàideale, una fusione di topos, lo"os e nomos #"li elementi si possono in un certo sensomescolare a piacere+ Pur si"niCcando cose di erse sono in un certo senso, nel nostroimplicito, uasi sinonimi, o comun ue elementi di uello che potremmo deCnire uninsieme ordinato e coerente uello che la comunità do rebbe essere e non E pi?'+ 7in ece uel caleidoscopio in continuo mo imento di diMerenti e non di rado

contrapposti "ruppi, identità, e Cni, che l7osser azione socio-antropolo"ica, e la nostrastessa esperienza uotidiana, ci mostrano non E, insomma, Uosmos, un insiemearmonicamente ordinato, ma semmai, al contrario, chaos un caos che sottendetutta ia, da ualche parte, un suo ordine peculiare, di cile da decifrare+$ome ci mostrano tanti studi recenti di sociolo"ia e antropolo"ia urbana, nelle cittàodierne, sotto un7imma"ine di caos apparente complessi o, sono rile abili sottosistemie reti che, in realtà, funzionano, e spesso molto e cacemente, producendo un ordinepi? complesso e in certo modo occulto, sfu""ente, almeno CnchF ci si limita adosser are il Gtutto7+ (l problema semmai, e ce lo dicono urbanisti e "eo"raC urbaniprima ancora che sociolo"i e antropolo"i, E che uesti sottosistemi spesso non si

parlano, non comunicano tra loro, non si capiscono, non hanno un lin"ua""io comune,o forse ne hanno troppi, non situati perI sulle medesime lun"hezze d7onda+7 importante rendersi conto, a uesto proposito, che anche il concetto stesso di

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ma""ioranza e minoranza cambia, o sta cambiando+ forse "ià o""i non se ne puI pi?parlare in uesti termini, ma occorre parlare di un complesso "ioco di interazioni traminoranze #alcune pi? "randi e pi? potenti, E o io, perchF pi? le"ate all7ereditàstorico-culturale dominante e dun ue anche pi? istituzionalizzate', che portano anchea ma""ioranze di erse, a seconda dell7o""etto di riferimento + !i creano, dun ue,ma""ioranze sin"le issue uello che potremmo deCnire anche, e ci pare unadeCnizione pertinente, Gma""ioranze a "eometria ariabile7+ a uesto discorso ciporterebbe troppo lontanoK$i basta ui risottolineare che "ià la città si trasforma incessantemente,trasformandoci, per lo"iche sue proprie, tal olta anche per erse R(l capitalismo hasottolineato LeTis umford #19;V' nel suo fondamentale studio diacronico sulle cittàd7occidente nelle conse"uenze che esercita sulla città, E para"onabile a

uell7aberrazione della Csiolo"ia umana nota ai medici come lo stomaco che di"eriscese stessoS+ che uesta trasformazione incessante iene ulteriormente potenziatadalle presenze altre, straniere, continuamente rinno antesi+ $ome ci ha fatto capirepi? recentemente un antropolo"o come arc Au"F, nel suo noto testo sui nonluo"hi#199/', o""i pi? che mai i iamo sotto il se"no di @ermes, dio della so"lia e dellaporta, ma anche dei croce ia e de"li in"ressi delle città+La città, per l7appunto, in ualche modo reiCca, solidiCca uasi, uesto processorelazionale+ $ome ha notato in un altro suo testo !immel #199:', infatti, la culturaincorporata ne"li o""etti # uella che chiama Gspirito o""etti o7', metropolitana perdeCnizione, so rasta ormai lar"amente, come in nessuna epoca precedente E potutoaccadere, lo Gspirito so""etti o7 de"li indi idui e la loro stessa possibilità di tenerdietro, e ancor meno di tener testa, allo Gspirito o""etti o7 Rl7indi iduo E sempre menoall7altezza dello s iluppo lussure""iante della cultura o""etti aS #con un eMetto

spiace ole di RatroCa della cultura indi iduale do uta all7ipertroCa di uellao""etti aS'+ *uo i indi idui, tutta ia, e nuo e comunità, portano con sF anche nuo iGo""etti7, anche simbolici, che en"ono posti a confronto e in relazione, e entualmenteoppositi a, ma pi? spesso anche sincretica e comun ue positi a, con i precedenti, inun dinamismo complessi o che potremmo intendere anche come una pro"ressi aGperdita dei conCni7 #culturali, per esempio ma cultura e culto, come abbiamo isto,hanno dopo tutto la stessa etimolo"ia dun ue, pi? lentamente, anche reli"iosi', manello stesso tempo un riproporsi e un rideCnirsi continuo dei medesimi che,letteralmente, sono ciI che ci separa ma anche ciI che abbiamo in comune con l7altro

cum-Cnis, per l7appunto #$assano 199:'+

Le mura delle città del resto non esistono pi?, o hanno assunto una funzione di meroGabbellimento7, uando non en"ono colpe olmente #dal punto di ista artistico,naturalmente' distrutte+ anten"ono una funzione di rammemorazione, ma il ualcosache ricordano si E perso nel tempo+ *on separano pi? nulla, e certamente non la ci iltà#riferimento obbli"ato da ci is, cittadino' dalla barbarie, connotazioni che come talinon conoscono pi?, semmai le hanno conosciute, barriere Csiche, e tanto meno nettediMerenziazioni urbanistiche tra dentro e fuori, tra in e out+!e le mura della città non ci sono pi?, altre barriere tutta ia, meno isibili ma tal oltanon meno spesse, anche se non in alicabili come abbiamo isto, si formano e si tras-formano barriere culturali e identitarie, che si a""iun"ono a ma anche attra ersano

e capo ol"ono altre barriere pi? note e di pi? lun"a tradizione, anche di studi, comeuelle di classe e di "enere+

Lo s"uardo del poeta una critica morale della città

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uesto processo non E senza conse"uenze, nF senza costi+ !e i barbari, ma"ari attesi,come nella nota poesia di Ya aCs , sono ormai inseriti, perchF, come ha notato6raudel #1982', Ril barbaro trionfa soltanto nel corto termine+ 6en presto E assorbitodalla ci iltà so""io"ataSQ se, insomma, come nota ancora lo storico francese, Rla portadi casa si richiude alle spalle del barbaroS, altre forme di barbarie, ma"ari, simanifestano ma in ueste "li stranieri non c7entrano+R*elle metropoli e ne"li imperi sta facendo ritorno la barbarieQ E implicito nel loroor"o"lio, nella loro potenza, nel loro lussoS, ha ricordato un testimone pri ile"iato delsecolo, rnst _un"er #198V'+ , sempre a proposito di barbarie Ginteriore7, il Palomar di$al ino #198/' ci ri ette a partire da un peculiare ma non "ratuito an"olo isuale, incui molti di noi possono riconoscersi per esperienza uotidiana RAi colombi il cui oloralle"ra a un tempo le piazze E succeduta una pro"enie de"enerata e sozza e infetta,nF domestica nF sel atica ma inte"rata nelle istituzioni pubbliche, e come taleinestin"uibile+ (l cielo della città di oma E da tempo caduto in balJa dellaso rapopolazione di uesti lumpen-pennuti+ #K' !tretta tra le orde sotterranee dei topie il "re e olo dei piccioni, l7antica città si lascia corrodere dal basso e dall7alto senzaopporre pi? resistenza che altra olta alle in asioni dei barbari, come i riconoscessenon l7assalto di nemici esterni ma "li impulsi pi? oscuri e con"eniti della propriaessenza interioreS+L7arte E stata spesso s"uardo critico sulla città, s"uardo "iudicante, s"uardopessimista e disincantato, anche se non sono mancati i cantori della città, "li aedidella ita metropolitana, della sua elocità, della sua potente opera dispersonalizzazione, che ha come contraltare il mettere in risalto l7indi iduo+ Letestimonianze in tal senso sono numerose, e non ci dispiace citarne ualche altra,rubate alle letture di anni testimonianze dure, cupe, uasi una sorta di memento

mori, su cui anche in uesto contesto non E inutile ri ettere+R*on sanno, le città, se non mentire+ %ruMano il "iorno+ %ruMano la notte+ %ruMano i bimbi e "li animali+ entonocon il silenzio+ $oi rumori, mentono+

entono col "ro i"lio delle case,che si pie"ano anch7esse alla menzo"naS # ilUe'+R(n una città un uomo puI i ere cent7anni e non accor"ersi che E morto e putrefattoda uel dJ+ *on c7E tempo per capire se stessi, si E sempre occupatiS #%olsto]'+RAlla città orace

che nella fo"na ancor tutti aMratellaS # ebora'+R!otto la città le fo"ne,dentro nulla, sopra lo smo"+*ulla abbiamo "oduto e ancora le abitiamoesse lentamente, noi rapidi deperiamoS #6recht, nel aha"onn5'+R*el frattempo da moltosono Cniti "li uomini+!ono rimasti solotristi in uiliniS #De Andrade'+RDi ueste città resterà solo chi le tra ersa ora il ento^S #ancora 6recht'+

Per concludere con uesta sintesi di Lanza del 3asto, riassunti a di uesto fastidio, diuesta perplessità, di uesta an"osciaR$he fan di necessario le "randi città>

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Banno il "rano del pane che man"iano>Banno la lana del panno che estono>Banno il latte> Banno l7uo o> Banno il frutto>Banno sJ la scatola+ Banno l7etichetta+Banno i prezzi+Banno la politica+Banno i manifesti+Banno rumore+S

a""iun"eR@ai troppa ita, "rande città+

%roppa ita si chiama febbre+Bebbre E se"no di malattia+La tua malattia E di mancare di ra"ion d7essereS+Borse E in uesto nodo, che non approfondiremo ulteriormente, ma che non ci Esembrato inutile e ocare, che sta il ero problema posto anche da alcune cultureGaltre7 che si aMacciano sulla ribalta, letteralmente, delle nostre città, in fondo le""ibilicome dei "i"anteschi teatri in cui mettiamo in scena l7imma"ine che o"liamo dare delnostro GsF7, anche colletti o+ forse biso"nerebbe a ere il cora""io di porre ilproblema della pluralità culturale, il dibattito sul multiculturalismo se o"liamo, ad unli ello di "eneralizzazione pi? ampio, che includa anche una radicale messa in

uestione del Gnoi7 autoctono, e delle sue modalità e ra"ioni d7essere+ Potremmoscoprire, in uest7ottica, che le presenze straniere, e tanto pi? uanto pi? si o"liono,anche se non sempre da ero sono, radicalmente Galtre7, possono essere unaformidabile chance per ripensare il nostro percorso, per ripensarci+ (n o"ni caso,

olenti o nolenti, E uesto l7eMetto che producono, E uesto che sta o""i accadendo+

edine d7 uropa, tra com-presenza e con-senso

%ornando al nostro tema, l7islam costituisce una delle comunità di cui si dice a, checercano precisamente di rispondere al declino e all7indi idualizzazione che costituisceper l7appunto il centro della critica Gletteraria7 ma di contenuto, in realtà cheabbiamo isto+ .n tentati o di Gre-incanto7 del mondo, se si uole, in risposta aldisincantamento del mondo messo in luce da Xeber, che produce eMetti profondi+L7islam seconda reli"ione d7 uropa ha anche conse"uenze su cui si ri ette ancoramolto poco concernenti le modalità di or"anizzazione interna delle comunitàmusulmane, i li elli e i tipi di interazione in atto con la società non musulmanacircostante, e le modalità di presenza e di isibilizzazione nello spazio pubblico,dun ue nelle città+(ntorno a uesto processo di costituzione di una sorta di inedito Gspazio islamico7 nellecittà europee si E aperto un dibattito, e in certe situazioni un contenzioso,particolarmente si"niCcati o, anche come metro di misura e di "iudizio delle tendenzeculturali in atto nei di ersi paesi rispetto al rapporto con le culture Galtre7, e in speciCcorispetto al rapporto con l7islam medesimo, anche al di là dello spazio urbano+!i tratta di un processo che induce a sua olta si"niCcati i cambiamenti nell7islameuropeo+ (l principale ci pare essere che, da fatto etnico e comunitario, nato nel senodi speciCche comunità etniche, l7islam trapiantato in uropa sembra assumere semprepi? un olto interetnico e neo-comunitario, nel senso di comunità pi? ampia, Gcostruita7#un esempio o""i osser abile allo statu nascenti di Grealtà come costruzione sociale7'+(l problema deCnitorio tutta ia si complica, in uanto E intrecciato con le presenze

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etniche, tra loro frasta"liate e plurali, con e attra erso le uali l7islam E arri ato, e concui si E #ed E stato' a lun"o identiCcato+ &ra, l7islam E un sottosistema etnico oreli"ioso>Possiamo forse rispondere cosJ nasce come etnico #ma meno in (talia e in paesi a ciclomi"ratorio e ciclo musulmano recente', ma di enta reli"ioso, oltre che per dinamicheinterne, per un fatto strutturale decisi o come il passa""io "enerazionale, e inCne pereMetto della percezione e della domanda pubblica, anche istituzionale, in molti paesi#che per un interessante paradosso, anche uesto un GeMetto per erso7 dell7azionesociale, anche uando E domanda critica, che non orrebbe uesto esito, e che anzi loteme, di fatto, Gfantasmatizzandolo7, seppure in ne"ati o, lo e oca e lo produce in

uesto senso, l7islam E anche un prodotto della sua e ocazione, del dibattito su diesso'+!e E ero del resto che il peso del fattore etnico rimane comun ue si"niCcati o #lodimostra il processo iniziale che normalmente porta alla nascita, in una città, di unamoschea, per poi arri are alla costituzione di tante moschee uante sono le etnie e lelin"ue di riferimento mano a mano che il ra""iun"imento di una su ciente so"liaetnica lo consente', non di meno appare e idente sul suolo europeo un processo chenei paesi d7ori"ine delle popolazioni musulmane immi"rate E di "ran lun"a meno

isibile e in molti casi impensabile, Gtecnicamente7 impossibile, per cosJ dire lacreazione di poli reli"iosi plurali al loro interno, sia etnicamente, che Grazzialmente7 eanche, complice l7adozione della lin"ua del paese di inserimento, lin"uisticamente#anche se all7ori"ine le lin"ue sono di erse'+ !i tratta da ero di un7esempliCcazioneplastica della umma islamica, uesta comunità al di sopra delle comunità, uestaGmadre di tutte le comunità7 #dopo tutto umm in arabo si"niCca appunto madre, emantiene tutto il richiamo e ocati o e simbolico della sua ori"ine' che costituisce il

richiamo anche ideolo"ico principe dell7islam+ .n termine che in italiano possiamorendere, accentuandone il si"niCcato, con com-unità, Gunità con7 e, anche, Gunitàper7Q senza che con uesto si riescano a tradurre tutte le implicazioni dell7espressionearaba+ $ome speciCca il $orano #(((,10 Q (((,110 e altro e', con un7accentuazionesi"niCcati a, <una comunità che ordina il bene e proibisce il male=+

uali le conse"uenze uindi della presenza dell7islam e pi? in "enerale della com-presenza sul medesimo territorio di un numero sempre pi? ele ato di culture inpassato separate, e tal olta persino nemiche> $rediamo che uesta situazionerichiami a una profonda e articolata ri essione sui Gfondamentali7+ *e citiamo soloalcuni, senza poterli approfondire, in un mero elenco di interro"ati i + ( presupposti

etici del patto sociale, e la sua stessa necessaria rideCnizione in una situazione dimobilità e dun ue di mutamento che di enta caratteristica Csiolo"ica e non pi?patolo"ica delle comunità umane+ (l discorso sul rapporto tra indi iduo e comunità, etra ueste e territorio #discorso che E "ià parte inte"rante della ri essione sucomunitarismo e neo-comunitarismo, ma che andrebbe in ualche modo radicalizzatose prendessimo ancora pi? sul serio il fenomeno di Ksradicamento cui sempre pi?assistiamo'+ Problemi politici non da poco uale, per esempio, il nesso tra il concettodi democrazia cui ci riferiamo e il territorio> e come cambia, dun ue, la prima, insituazione di parziale pro"ressi a de-territorializzazione di parti si"niCcati e dellapopolazione> e di chi, in uesta situazione, di enta rappresentati a, la democrazia che

si autodeCnisce tale> Problemi "iuridici conse"uenti altrettanto si"niCcati i uale ilsenso, in uesta situazione, dei riferimenti tradizionali allo ]us soli o allo ]us san"uinis#e ualcuno comincia a parlare "ià o""i di ]us reli"ionis, in un sorprendente ritorno di

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cate"orie interpretati e del passato cuius re"ioK'> ancora uali Gpaletti7 mettereall7applicazione dei diritti # uali diritti per chi, insomma', uale rapporto trauni ersalizzazione dei diritti e particolarizzazione #e, in parte, comunitarizzazione'de"li stessi+ Problemi ClosoCci di fondo, che poi sono immediatamente culturali erelazionali, non da poco uale il rapporto tra e"o e alter in una situazione dicondi isione di alcuni ambiti #per esempio il territorio, problematicamente anche ilsistema "iuridico, la produzione di reddito e il Telfare s5stem', ma non di altri #larazza, la reli"ione, la cittadinanza'> e do e sono o do e si ricollocano i conCniidentitari> sono, appunto, cum-Cnis, ciI che dopo tutto ho in comune con l7altro,oppure ciI che separa> e do e la linea di separazione uando si moltiplicano lesituazioni di miHitF #matrimoniale, ma non solo' e di meticciato, nel senso pi? latopossibile del termine> si potrebbe continuare a lun"o, a porre domande tutte,ancora, senza risposta+

ueste presenze plurali non sono, insomma, neutre+ non hanno conse"uenze soloper se stesse la presenza di uesti nuo i Gin uilini7 E suscettibile di in uenzare, e difatto sta "ià in uenzando, anche i ecchi Gpadroni di casa7 le istituzioni, i sistemisociali, e, cosa su cui si ri ette molto meno, le stesse reli"ioni+La presenza di percentuali sempre pi? si"niCcati e di immi"rati di altre reli"ioni nelpaesa""io sociale europeo non E dun ue solo un fatto uantitati o, che incide per cosJdire Gpro uota7 sulle dinamiche sociali, facendo crescere taluni indicatori #economici,sociali, di disa"io, ecc+ uesti, almeno, uelli pi? comunemente percepiti'+ ssa in uncerto senso produce e crea nuo e problematiche, innesca processi di relazione, mettein e idenza aspetti altrimenti rimasti in ombra dell7articolazione sociale cambia ilpaesa""io stesso, insomma, non si limita ad abitarlo di ersamente+La presenza di immi"rati, l7abbiamo isto, non E culturalmente nF reli"iosamente

neutra+ )li immi"rati non arri ano Gnudi7 portano con sF, nel loro ba"a"lio, ancheisioni del mondo, tradizioni, credenze, pratiche, ta ole di alori, sistemi morali,imma"ini e simboli+ prima o poi sentono il biso"no, se mai l7hanno perduto, dirichiamarsi ad essi come ad indispensabili nuclei di identitàQ se non per identiCcazione,almeno per opposizione+ (n una parola, la reli"ione, e ancora di pi? la reli"ione issutacolletti amente e comunitariamente, ha un suo spazio e un suo ruolo nella costruzionedell7identità indi iduale e colletti a di nuclei si"niCcati i di immi"rati+&""i, come "ià notato, la com-presenza di s ariate entità reli"iose, resa ancora pi?

isibile e in un certo senso drammatizzata dalla presenza di cospicue comunità diimmi"rati che si richiamano a reli"ioni pi? o meno estranee alla storia europea, o

almeno percepite come tali, ci costrin"e a fare i conti con uella che mi sembrapertinente chiamare, mutuando l7espressione dal dibattito politolo"ico e ClosoCcorecente, una di ersa G"eo-reli"ione7+ Assistiamo infatti al pro"ressi o prodursi di unarealtà molto pi? articolata, in cui su un medesimo territorio si mischiano #o non simischiano, ma comun ue co-abitano' popoli, reli"ioni ed altro ancora+ La pluralità,insomma, da patolo"ia che era si E fatta Csiolo"ia E di entata, o sta di entando,Gnormale7+ .n eMetto anche uesto, e tra i meno percepiti, della "lobalizzazione+.n processo, uesto, che a iene ciI che rende anche pi? interessante la GsCda7 incorso in un momento in cui, nel mondo occidentale, si sta ulteriormenteradicalizzando un fenomeno di pro"ressi o Gsradicamento7 di fasce si"niCcati e delle

popolazioni, do uto a un insieme di concause tra le uali la secolarizzazione e laGri oluzione mobiletica7 non sono le meno importanti+ Benomeno che, per "iunta,a iene sJ toccando tutta la società, ma, cosa su cui si ri ette troppo poco, partendo

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dai ceti ma""iormente esposti ai processi della #post>-' modernità, in particolare dauelle Flites che Lasch #199:' ha chiamato le Gclassi parlanti7 # uelli che Gfanno

tendenza7, uindi intellettuali, professioni trend5, professionisti, ecc+', a cui lo stessoautore imputa, a causa proprio della loro pro"ressi a e decisi a mobilità, una sorta di< isione turistica dei fenomeni morali= in contro-tendenza, uindi, rispetto al neo-comunitarismo che ritro a amo altro e, in certe fasce dell7immi"razione+ Anche se,probabilmente, dobbiamo abituarci a considerare entrambi i fenomeni non inalternati a, uasi due letture opposte delle tendenze sociali in atto #E uesto il modopi? Gideolo"ico7, e probabilmente il pi? fre uente, di aMrontare il tema', ma al contrariocome concomitanti e Gine itabili7, e anche ine itabilmente colle"ati, uasi che unorichiami l7altro, e non necessariamente solo per contrapposizione anche uesti sonoC"li delle medesime concause o meta-cause #si edano tra "li altri, per le implicazioniprofonde di ueste dinamiche, i contributi recenti di 6auman 199; e 1999a, e )eertz1999'+(l Gcaso islam7, pur senza porli direttamente, riassume tutti uesti interro"ati i+ $on inpi? anche l7aspetto fortemente simbolico, e tutt7altro che pri o di conse"uenze ancheper l7o""i, di essere di entato la seconda reli"ione del paese e del continente dopoesserne stato per uattordici secoli il nemico storico, almeno nella percezione se nonnella realtà dei fatti il che, tutta ia, non cambia le cose E la percezione che, nellesue conse"uenze, fa testo+Dobbiamo dun ue in entarci modi per aMrontarlo di ersi da uelli del passato+ *onpretendiamo di oMrire ui ricette in tal senso, ma un7indicazione di metodo, forse,

uella sJ+ $7E infatti un problema, decisi o, che in uina le nostre ri essioni e le spin"espesso erso reazioni di paura irri esse ed emoti e #da parte di tutti "li interlocutori'ed E uello dell7imma"ine che abbiamo dell7altro+ .n7imma"ine spesso ipostatizzata

ed essenzialista, C"lia pi? della somma delle interpretazioni del passato chedell7esperienza del presente+ .n modo di b5-passarla, di andare oltre, di non farsiulteriormente intralciare, di uscire insomma da uesta impasse non solo sta"nante eimprodutti a ma potenzialmente pericolosa, E uello di passare, come ho insistitoaltro e #Allie i 1999c', Gdall7islam ai musulmani7+ Di passare dai sistemi ai so""etti,insomma #o ancora, altra espressione ormai abusata, dall7Gislam di carta7 all7Gislam dicarne7'Q dalle erità o pseudo- erità astratte alle realtà empiriche, che spesso lecontraddicono o, almeno, hanno pi? fantasia di esse per ritro are la loro erità+ Perritornare poi, dopo uesto salutare ba"no di concretezza, con rinno ato e di ersoatte""iamento, a confontarsi con i sistemi+ a cercare di costruirne, anche, uno che

possa funzionare, in cui si possa tentare di con- i ere appunto, una città plurale+6iblio"raCa

Allie i, !+ #199;', #a cura di', L7occidente di fronte all7islam, ilano, Branco An"eli

Allie i, !+ #1998', Les con ertis à l7islam+ Les nou eauH musulmans d7 urope, Paris,L7@armattan, ediz+it+ ( nuo i musulmani, oma, dizioni La oro, 1999

Allie i, !+ #1999a', <Pour une sociolo"ie des con ersions+ Lors ue des europFensde iennent musulmans=, in !ocial $ompass, n+ ; #/'

Allie i, !+ #1999b', <Pluralismo reli"ioso e società multietniche=, in BilosoCa e teolo"ia,n+/

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sposito, + #1998', $ommunitas+ &ri"ine e destino della comunità, %orino, inaudi

tzioni, A+ #1998', #a cura di' *uo i comunitari+ Persone, irt? e bene comune,$asalecchio #6o', Arianna

Al-Barabi, La città irtuosa, ilano, izzoli, 199;

Beatherstone, + #199:', #a cura di', )lobal culture+ *ationalism, "lobalization andmodernt5, London, !a"e

Beatherstone, +, Lash, !+, obertson, + #199:', #a cura di', )lobal modernities,London, !a"e

Berrara, A+ #1992', #a cura di' $omunitarismo e liberalismo, oma, ditori iuniti

Binle5, +(+ #198:', La politica nel mondo antico, 6ari, Laterza

)eertz, $+ #1999', ondo "lobale, mondi locali, 6olo"na, (l ulino@annerz, .+ #1992', splorare la città+ Antropolo"ia della ita urbana, 6olo"na, (l

ulino

(bn Yhaldun #199V', Discours sur l7histoire uni erselle+ al- u addima, Paris, !indbad-Actes sud

_un"er, +, !chmitt, $+ #198V', (l nodo di )ordio, 6olo"na, (l ulino

Yin", A+D+ #1991', .rbanism, $olonialism and the Xorld- conom5, London, outled"e

Laroui, A+ #1992', (slam e modernità+ )eno a, ariettiLasch, $+ #199:', La ribellione delle Flite, ilano, Beltrinelli

Latouche, !+ #1992', L7occidentalizzazione del mondo, %orino, 6ollati 6orin"hieri

LucUmann, %+ #19;9', La reli"ione in isibile, 6olo"na, (l ulino

aMesoli, + #1988', (l tempo delle trib?+ (l declino dell7indi iduo, oma, Armando

umford, L+ #19;V', La città nella storia, ilano, 6ompiani

*ielsen, _+ #1992', uslims in Xestern urope, dinbur"h, dinbur"h .ni ersit5 Press<&rientamenti= #199;', (l tempo e la festa, ilano, n+9-10

&rte"a 5 )asset, _+ #19;2', La ribellione delle masse, 6olo"na, (l ulino

ParU, + +, 6ur"ess, +X+, cYenzie, +D+ #19;V', La città, ilano, dizioni di $omunità

Pirani, 6+ + #2000', #a cura di', L7abba"lio multiculturale, oma, 6ulzoni

Pizzini, B+ #199;', #a cura di', L7Altro imma"ine e realtà+ (ncontro con la sociolo"ia deipaesi arabi, ilano, Branco An"eli

obertson, + #1992', )lobalization+ !ocial theor5 and "lobal culture, London, !a"e

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!chutz, A+ #19V9', Lo straniero+ !a""io di psicolo"ia sociale, in !a""i sociolo"ici, %orino,.% %

!hadid, X+A+ + e 3an Yonin"s eld, P+!+ #199:', eli"ious Breedom and the position of(slam in Xestern urope, Yampen, YoU Pharos

!hadid, X+A+ + e 3an Yonin"s eld, P+!+ #a cura di' #199;', uslims in the ar"in+Political esponses to the Presence of (slam in Xestern urope, Yampen, YoU Pharos

!cidà, )+ #1990', )lobalizzazione e culture+ Lo s iluppo sociale fra omo"eneità edi ersità, ilano, _aca 6ooU

!immel, )+ #1989', !ociolo"ia, ilano, dizioni di $omunità

!immel, )+ #199/', !a""i di sociolo"ia della reli"ione, oma, 6orla

!immel, )+ #199:', Le metropoli e la ita dello spirito, Armando, oma

%omlinson, _+ #1999', )lobalization and culture, $ambrid"e, Polit5 Press

3ercellin, )+ #199;', (stituzioni del mondo musulmano, %orino, inaudi

Xeber, + #19V ', conomia e società, ilano, dizioni di $omunità

Pubblicato in (+ 4ilio-)randi #a cura di', !posare l7altro+ atrimoni e matrimoni mistinell7ordinamento italiano e nel diritto islamico, 3enezia, arsilio, 200;, pp+ 11- 1

$osa uol dire <coppie miste=>(l issuto e le interpretazioni

di

!tefano Allie i

(ntroduzione uale islam>

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Punto di partenza delle osser azioni che se"uono, che E "iusto sia necessariamentedichiarato, E non solo l7insoddisfazione, ma direi l7irritazione e uasi l7indi"nazione umana e scientiCca di fronte all7inaccettabile astrattezza della ma""ior parte delleri essioni correnti sulle coppie miste da uelle "iornalistiche a uelle teolo"iche,passando per uelle "iuridiche e Cnanco pseudo-sociolo"iche cosa anche pi? "ra ea endo uest7ultima disciplina, per statuto scientiCco e per deontolo"ia, un incolonecessario di osser azione empirica della realtà sociale, dalla uale sempre do rebbepartire+La sensazione in ece, sfo"liando la pubblicistica corrente, E che si parta uasi sempreda un7idea di <musulmanità= astratta, disincarnata, in ualche modo <a prescindere=da uello che da anni chiamo <islam di carta=+ si prescinda ancora troppo dall7<islamdi carne= fatto di persone, di comportamenti uotidiani, di contraddizioni, di scelteche spesso non hanno un rapporto lineare nF causale con i principi di riferimento,spesso solo presunti, in o"ni caso mediati con altri principi ed esperienze in unaparola, con la ita+$iI che accade normalmente ai musulmani come a chiun ue di noi ma che,stranamente, E uasi assente dalle ri essioni che facciamo su di loro #un po7 meno, sudi noi'+ Di loro, per esempio, postuliamo una adesione reli"iosa assoluta ed acritica,dominante e uasi totalizzante, ciI che raramente facciamo pensando a noi stessi+

a dire che dalle nostre ri essioni E assente la ita, E come dire che E assente larealtà+ (n maniera radicale, potremmo uasi dire che, troppo spesso, rischiamo didiscutere sul nulla+ *on E cosJ ma E forse utile una ualche ri essione su uesto che,scientiCcamente, E innanzitutto un problema co"niti o non da poco, che anzichFilluminarci sulla realtà rischia clamorosamente di nascondercela+*on solo E sintomatico che, parlando di coppie miste, uasi sempre en"a messo in

uestione solo l7islam, come cate"oria di riferimento+ $ome se, ad esempio, altririferimenti rile"iosi, culturali, o la mancanza dei medesimi, abbiano meno cittadinanza+(l che dà immediatamente l7idea che ci sia un problema, e che uesto problema sia#solo' l7islam sempre, o uasi sempre, come astratta cate"oria interpretati a+ $iI cheE comprensibile per ra"ioni storiche e di attualità che poco tutta ia hanno a che farecon il tema in o""etto+ rischia in ece di essere, anche uesto, un problemainterpretati o e co"niti o, e non dei minori+$ercherI dun ue di rispondere, nelle ri essioni che se"uono, a una domanda perCnopro ocatoria, in una sede in cui di uesto dopo tutto si parla esiste l7o""etto diri essione <coppie miste=> se sJ, come ce lo rappresentiamo> ancora ual E il

rapporto tra la rappresentazione e la realtà> \ la rappresentazione o la realtà che ci dàle chia i interpretati e pi? diMuse>

$ontestualizzare la pluralità come orizzonte

a, prima ancora, dobbiamo introdurre una considerazione "enerale, che ci aiuta acontestualizzare, ma anche a relati izzare l7idea di <misto=, relati amente alle coppiedi cui parliamo+ d E uesta ci tro iamo in una fase storica di pro"ressi apluralizzazione della società, incluso del suo paesa""io reli"ioso cosJ come dei suoimodelli familiari, e non solo per eMetto delle pur si"niCcati e presenze di nuo i orelati amente nuo i immi"rati #noi continuiamo a percepirli come tali anche uandonuo i non lo sono pi? da un pezzoK'+!ecolarizzazione, pri atizzazione e pluralizzazione del reli"ioso producono la possibilitàconcreta di incontrare, assai pi? spesso che in passato, reli"ioni di erse+ La fase di

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pro"ressi a so""etti izzazione del rapporto con il reli"ioso che tutti attra ersiamo eche ci attra ersa ha reso prassi diMusa modalità di erse di credere+ Le mi"razioni,fenomeno insieme C"lio e compa"no della "lobalizzazione #esistono da sempre, ma lelo"iche della "lobalizzazione che culturalmente le implicano anche uandopoliticamente le riCutano le hanno in ualche modo accelerate', rendonoulteriormente pi? isibile uesta nuo a pluralità #ma non sono esse a produrla,semmai a radicalizzarla, a renderla uantitati amente pi? incisi a ed esteticamentepi? spettacolareK' +

la pluralità incide e attra ersa anche i modelli familiari non a caso, tra fami"liesempre pi? instabili, ricostituite e sempre pi? complesse nelle loro relazioni, ma anchepro isorie, a le"ami deboli, etero od omosessuali, si sente il biso"no rappresentatodall7attuale dibattito sul tema di re"olamentare anche "iuridicamente, e attra ersociI di sancire nella loro esistenza, anche modelli familiari e forme di con i enzadiMerenziate, non assimilabili ai modelli tradizionali+Di uesta aumentata pluralità di modelli fanno parte anche le fami"lie miste che nonsi riducono alle sole coppie miste, ma ri"uardano forme di parentela articolate etransnazionali, e, nel caso delle adozioni internazionali, anche le fami"lie adotti e,spesso miste per pi? di un aspetto #razziale, etnico, culturale, reli"ioso'+

.na delle molte conse"uenze dei processi ui sommariamente descritti E uella direndere sempre meno decisi o l7analizzare un solo aspetto #della cultura e della itanel nostro caso la reli"ione', che di enta sempre meno preditti o dei comportamentiindi iduali un fattore, sJ, ma fra tanti altri, e come tanti altri usato spessostrumentalmente, secondo le necessità e il biso"no, non secondo le presunteappartenenze o i contenuti delle credenze+ Le persone sono meno pri"ioniere delle

identità a cui en"ono tal olta abusi amente ascritte, di uanto pensino coloro chele osser ano alla luce della propria disciplina di riferimento+ (n deCniti a uellareli"iosa E una cornice interpretati a, un frame, ma fra molti, e che a di olta in oltacontestualizzato e rideCnito+ *on necessariamente il pi? rile ante #sempre che il pi?rile ante sia facilmente deCnibile, tra i tanti fattori in "ioco razza, reli"ione, etnia,cultura, lin"ua, li ello di istruzione, classe sociale, sesso, pi? i fattori psicolo"iciine itabilmente anch7essi in "ioco'+!o che spiace alle reli"ioni come alle culture laiche essere messe in uestione nellaloro pretesa di rile anza, ma E tutta ia precisamente uesto che occorre fare+ (l fattorereli"ioso puI essere il pi? forte, uello decisi o+ a non per natura per scelta eletti ade"li indi idui, perchF si uole che lo sia o che lo di enti, perchF lo si decide+ !pesso,inoltre, ciI accade in alcune fasi della ita e non in altre, e pi? so ente intorno adalcune decisioni chia e, ad alcune s olte tra le uali puI esser i la fase dicostituzione di una fami"lia, o una ualche sua fase o rito di passa""io, o ancora, forseanche pi? spesso, la sua rottura + 7 in ueste fasi che esso, ma"ari latente esonnolento, iene e entualmente richiamato in causa, tal olta strumentalmente+

atrimoni misti in uropa e in (talia un fenomeno in crescita

$ome abbiamo isto, insieme ad altri fattori di pluralizzazione per cosJ dire Gendo"eni7,le mi"razioni, e pi? in "enerale i mo imenti di popolazione #anche uelli temporanei,

come il turismo o occasionali spostamenti la orati i', se come eMetto principale hannoil fatto che le popolazioni si pluralizzano inducono come eMetto collaterale, e non deiminori, anche la pro"ressi a rottura di uello che E stato chiamato <il tab? del con i io

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e del connubio=, noto anche nella formula popolare <buoni steccati fanno buoni icini=+ $i si incontra, e non solo si man"ia insieme, ma da cosa nasce cosa dall7incontrocon i iale nasce la conoscenza personale, dalla conoscenza personale uella Gcarnale7,e da uella carnale nascono, come noto, anche i bambiniK!e assumiamo come deCnizione del matrimonio misto uella, la sola "iuridicamentepossibile, di matrimonio tra persone con di ersa cittadinanza, ediamo che le unionimiste sono in pro"ressi a e rapida crescita+ )ià alla Cne de"li anni G80 i matrimonimisti rappresenta ano percentuali cospicue oltre il V dei matrimoni celebrati in)ermania e in ! ezia, l78 in Brancia, oltre il 10 in 6el"io, e addirittura pi? del 20in paesi come il Lussembur"o o la ! izzera non per caso, le percentuali pi? alte letro iamo nei paesi a pi? ele ato, e pi? Gantico7, insediamento mi"ratorio+ &""i sono increscita ulteriore e rapida, man mano che le occasioni di incontro, sual piano sociale,aumentano anche per la pro"ressi a stabilizzazione de"li immi"rati, e ancor pi?attra erso il passa""io "enerazionale dalla prima alla seconda "enerazione diimmi"rati o, me"lio dalla "enerazione de"li immi"rati a uella dei neo-autoctoni+(n (talia, come in tutta l7 uropa mediterranea, le percentuali sono sensibilmente pi?basse a causa del ciclo mi"ratorio pi? recente, e dun ue anche della per ora modestapresenza di immi"rati di seconda "enerazione, per i uali le occasioni di incontro conautoctoni Cn dalle Ga"enzie di socializzazione7 come la scuola, e di conse"uenza anchei le"ami familiari misti, aumentano sensibilmente+ %utta ia "ià o""i siamo di fronte acifre non trascurabili, e soprattutto a una tendenza attestata, che farà rapidamentesentire i suoi eMetti +

uale coppia mista> Approssimazioni deCnitorie

La deCnizione "iuridica della miHitF E tutta ia lar"amente insoddisfacente, e oltre tuttostatisticamente deformante, in uanto tende a sottostimare il fenomeno+Dal punto di ista statistico E insoddisfacente innanzitutto perchF nei paesi do epre ale lo ius soli la ma""ioranza de"li stranieri E di entata Gcittadina7, almeno dalpunto di ista "iuridico-formale, pur mantenendo di ersità etniche, reli"iose,lin"uistiche, certo non meno importanti di uelle basate sulla cittadinanza, e spessotutte ueste insieme+ a anche nei paesi do e pre ale lo ius san"uinis non mancanopercentuali si"niCcati e di naturalizzazioni +(n secondo luo"o, ciI che E ancora pi? si"niCcati o, la sottostima E do uta al fatto cheil numero dei matrimoni non tiene o iamente conto delle con i enze di fattoQ che daidati del censimento possiamo desumere molto pi? ele ata della media nazionale #tradieci e uindici olte tanto' il che ci dice "ià ualcosa di si"niCcati o, almeno in partele"ato alla disappro azione sociale relati a al tema+

a E soprattutto dal punto di ista concettuale che la deCnizione "iuridica della miHitFri ela tutti i suoi limiti+ ssa infatti considera alla stessa stre"ua unioni miste come

uelle, per esempio, di un francese con una italiana, o di un italiano con una tedesca,do e spesso l7unica di ersità profonda E uella lin"uistica #ma sono in comunereli"ione, Grazza7 e modelli di riferimento', e uelle con un sene"alese, una cinese o une"iziano, do e si sommano anche di ersità culturali, reli"iose, etniche e Grazziali7 assaipi? profonde, anche se altrettanto superabili delle prime+ curiosamente, ma nontanto, sono proprio ueste che Geccitano "li animi7, e la stampa, uando si parla dimatrimoni misti+ *on ci si rende conto, oltretutto, che ueste di ersità possonoprescindere, e sempre pi? prescinderanno in futuro, dalla cittadinanza in uesto casoun matrimonio islamo-cristiano, o tra un bianco e una nera #o una "ialla, una rossa,

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ecc+', come per con enzione pi? o meno politicall5 correct chiamiamo le razze, liconsidereremo misti oppure no>(l fatto E che lo stesso concetto di Gmisto7 E C"lio di una cultura e di un7epoca in cui lasituazione era note olmente di ersa, e uella che E stata chiamata Gri oluzionemobiletica7 non a e a ancora manifestato cosJ radicalmente i suoi eMetti+ inoltre,come nota a "ià anni addietro uno studioso francese del fenomeno, la stessa parolamisto contiene in sE un7idea se non addirittura un7ideolo"ia #la miHofobia, come lachiama P+-A+ %a"uieM', e come tale non E per nulla neutrale, E del resto diMusa+ *onfoss7altro perchF postula, a contrario, come un7e idenza che tale non E, l7esistenza diuna coppia non mista +

Le""ere tra le ri"he

$i sono molti modi di le""ere l7esistenza e la stessa le"ittimità delle coppie miste+$erchiamo di elencarne ualcuno, dando oce al non detto che di norma E sottesoanche all7elencazione che si orrebbe paludata e scientiCca+ sse en"ono spessolette dal punto di ista microsociale, interno alla coppia stessa, in chia e psicolo"ica#l7attrazione del di erso' o di disa"io sociale #un rapporto tra mar"inali'Q socio-demo"raCcamente, in termini macrosociali, di sistema, come un allar"amento delmercato matrimoniale #pi? arietà, pi? scelta, pi? occasioni'Q in termini antropolo"icicome un discorso sull7endo"amia e l7eso"amia Glecita7 all7interno di una data cultura#discorso che puI essere solo descritti o si fa, non si fa o anche interpretati o perchF sJ, perchF no'Q in termini teolo"ici, come discorso sulla erità intrinsecadell7appartenenza reli"iosa #se una reli"ione E mi"liore dell7altra, come possonoGmischiarsi7>' e sulla le"ittimità stessa della coppia #non solo' reli"iosamente mista #Ebene, E maleQ E permesso, E proibito'Q e cosJ ia+(n uesta sede ci accontenteremo di osser are il fenomeno, limitandoci a constatareche la coppia mista Gaccade7, e cercando di ederne alcune implicazioni+ *on senzaricordare, se"no che certi tratti sono comun ue presenti da ualche parte dentro dinoi #e o"ni tanto, infatti, Gesplodono7, in maniera pi? o meno inconsulta', che nelnostro imma"inario colletti o la prima imma"ine di coppia mista che iene alla menteE probabilmente uella Grazziale7, "iocata sul contrasto biancoWnero+ )ià uestanettezza dei toni e dei Gcolori7 E si"niCcati a, e richiama un7alterità assoluta, senzasfumature, al punto che il lin"ua""io stesso tradisce la realtà come ricorda a infatti!te e 6iUo durante il processo che "li a e a intentato il !udafrica dell7apartheid,limitatamente alla scala dei colori e"li non era blacU, nero, ma semmai, marroneQ e al"iudice, un bianco, che "li chiede a stupito come allora a rebbe deCnito lui, risposeironicamente, ma assai pi? icino al ero del lin"ua""io comune, rosaK

a un7altra osser azione potrebbe farci ri ettere, e cioE che noi, europei, occidentali,come coppia Gproblema7 pensiamo a un nero e una bianca E uesto chema""iormente ci intri"a, ci costrin"e a ri ettere+ L7antico tab? della Gproprietà7 clanicadelle donne non E scomparso dal nostro imma"inario+ $i interro"a la domanda <cosafaresti se tua C"lia olesse sposare un ne"ro>=, popolarizzata dai razzisti statunitensicome una domanda che non ha nemmeno biso"no di risposta, su ciente a chiudere ladiscussione non il contrarioQ il C"lio, tutto sommato, puI sce"liere, il tab? non E

iolato, o E comun ue meno "ra e + (nfatti, si"niCcati amente, l7imma"ine di unbianco e di una nera E pi? le"ata a ersioni #e, ma"ari, per ersioni' pi? francamenteproiettate su un imma"inario sessuale come ci inse"nano la storia del colonialismo e

uella della porno"raCa, Cno all7attuale prostituzione multietnica+ !i"niCcati amente,

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ma non sorprendentemente, in altri contesti culturali #come puI capitare di osser areui e là, dal mondo arabo all7estremo oriente e, tanto per dare un esempio,

nell7imma"inario prodotto dalla cinemato"raCa indiana', E il contrario l7o""ettosessuale di enta la donna bianca+&""i E forse Cnita l7epoca de"li incontri sessuali Gcoloniali7, basati solo sulla forza e ilpotere #anche se il caso !omalia, tra "li altri, potrebbe indurci dei dubbi', e ilcolonialismo ha del resto un altro nome, ma tali forme di rapporto e di relazione, anchenon ridotte alla pura forma dello sfruttamento #della colonizzazione' sessuale e dellaprostituzione, si ripresentano nelle situazioni in cui si mischiano fascino dell7esotico erapporti di dominio Gfa ore oli7 #alla parte dominante e normalmente maschile sipensi al turismo sessuale'+ a si pensi anche a situazioni di dipendenza all7in ersoper esempio a certe forme di relazione di coppia e di matrimonio interetnico, ma"aricon import diretto della mo"lie, scelta su catalo"o o in appositi ia""i, che a en"onoin occidente, a partire da situazioni di depri azione del partner #soprattutto ma nonsolo maschile' occidentale, che puI essere psicolo"ica #timidezza, incapacità direlazione' o Cnanco Csica #carenza di donne in certe zone rurali o di monta"na, ecc+'+$ome ha notato o"er 6astide , a dispetto della nostra percezione contraria, <le razzesi aMrontano e si battono nei corpi che si cercano e si confondono=+La ariabile razziale tutta ia, per uanto presente nell7imma"inario, lo E molto menonella realtà, almeno europea+ un ipotetico (ndo ina chi iene a cena> continentaledo rebbe edere come prota"onista, al posto del !idne5 Poitier di turno, che so, Yabir6edi o &mar !harif+ & ma"ari una prota"onista Gcolorata7 femminile+ persal a"uardare il lieto Cne, cioE l7amore, l7e"ua"lianza e la "iustizia#holl5Toodianamente facilitati dall7appartenenza a un medesimo ceto sociale eGculturale7 medio-alto le barriere cosJ non si sommano ad altre barriere, come in ece

so ente accade nella realtàK', si potrebbe ipotizzare l7inter ento, pi? che del preteamico di fami"lia, dell7imam del uartiere+$ontano in ece ma""iormente, e non solo dal punto di ista numerico, pi? che larazza, fattori e diMerenze culturali e reli"iose, meno isibili ma certamente non menoincisi e+ che spesso si so rappon"ono, si sommano l7una all7altra, e non sonoimmediatamente separabili+

(mma"inario e realtà

Al di là dell7imma"inario, una lettura di uanto accade nella realtà E in "rado dismontare molti preconcetti, se non o"liamo chiamarli direttamente, in sensoletterale, pre-"iudizi "iudizi dati sempre troppo prestoK!i puI scoprire per esempio, attra erso i dati del censimento , che ad onta dellapercezione comune dell7immi"razione come sostanzialmente maschile #percezioneinesatta, perchF a diMerenza del ciclo mi"ratorio Gstandard7, in (talia sono arri ate trale prime proprio le donne, impe"nate nel la oro domestico', occorre ro esciare i ruolidei prota"onisti nell7assoluta ma""ioranza dei casi #il ;8 ' il partner straniero, nellacoppia mista, E uello femminile+

c7E da Gsfumarne7 colorazione e di ersità in uasi il ;V dei casi il coniu"e stranieropro iene da un altro paese s iluppato, e di uesti solo nel 19,: dei casi E il marito adessere straniero, mentre nel V,1 dei casi E straniera la mo"lie un dato spie"abilein parte considerando uesti mFna"es il frutto di precedenti ondate mi"ratorieautoctone, e precisamente dell7emi"razione maschile e Gcelibe7 italiana in se"uitorientrata portandosi appresso la fami"lia Giniziata7 in terra di emi"razione+

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!oprattutto, la realtà ci mostra la faccia nascosta della miHitF uella pre- #ocomun ue non' matrimoniale il fatto che le donne, Clippine come capo erdiane eanche nordafricane musulmane, compaiono nelle statistiche pi? spesso #conpercentuali uasi doppie^' come madri del C"lio di un italiano che non come sposedello stessoQ o che le coppie miste presentano proporzioni molto ma""iori di nascitefuori del matrimonio #con una media del /1,8 , contro il ; delle coppie italiane', diconcepimenti prenuziali #il 19,; , contro il 9 tra le coppie italiane', e di aborti,soprattutto se il coniu"e italiano E il padre+ (l che ce la dice lun"a sui rapporti di poteretra i sessi, sul Gmercato7 sessuale e matrimoniale in cui uesti "iochi di potere en"onorappresentati, e anche su alcune Gstrate"ie di inte"razione7 messe in atto, con pi? omeno successo, dall7anello debole rappresentato dalle donne straniere +*onostante l7aumento del numero di coppie miste, a tutta ia rile ato che la tendenzama""ioritaria E tuttora uella all7endo"amia, e uesto sia per uanto ri"uarda i paesidi acco"lienza, che le stesse comunità immi"rate, tra le uali per esempio l7eso"amiatra stranieri di di ersa etnia E pochissimo diMusa+Anche tra le seconde "enerazioni di immi"rati del resto, come dimostrano di ersericerche europee, la tendenza, misurata nelle aspetti e, E ma""ioritariamente ri oltaall7endo"amiaQ anche se sono presenti isibilissime diMerenze da un "ruppo etnicoall7altro, anche appartenenti alla stessa area culturale e reli"iosa, a seconda dellaforza dei costumi tradizionali, ma anche delle di erse strate"ie d7inte"razione adottatee dal "rado di strutturazione interna delle arie comunità+ *on mancano tutta ia casifre uenti di Grottura7 #anche con le modalità tradizionali di scelta del partner, a datealle fami"lie, ai sensali in patria, al mantenimento dei le"ami con il paese d7ori"ine,con conse"uente importazione di Gcu"ine7, ecc+', in cui l7eso"amia non E pi? percepitasocialmente come tale, se non come dato in ualche modo ori"inario e in un certo

senso Gantico7+ Del resto tra un "io ane ma"hrebino di terza "enerazione dellabanlieue pari"ina e la sua compa"na e ma"ari con i ente francese doc #il che si"niCcanormalmente immi"rata una o due "enerazioni prima da ualche altra zona dellaBrancia se non da un paese allora d7emi"razione come l7(talia o ualche altro', lediMerenze culturali, lin"uistiche e di riferimenti altri, i i compresi uelli reli"iosi -pi? oGpersi7 o ampiamente secolarizzati in entrambi i casi- sono spesso da ero assaimodeste probabilmente inferiori alle barriere sociali che continuano a separare lebanlieues stesse dai uartieri alti+La miHitF mette uindi a dura pro a le cate"orie interpretati e di cui disponiamo,proprio perchF E una zona di conCni labili, o di scomparsa pro"ressi a dei medesimi in

cui il conCne E letteralmente con-Cne ciI che si ha in comune con l7altro + ndo"amiaed eso"amia risultano cosJ concetti esplicati i troppo netti+ (n eMetti si puI riscontrare,in alcune realtà di emi"razione, una forma intermedia per deCnire la uale possiamoparlare di eso"amia seletti a #o endo"amia Gallar"ata7'+ 7 uella che ritro iamo incomunità omo"enee per un aspetto culturale forte e Gstrutturante7 #la reli"ione inparticolare, ma potrebbe essere la lin"ua o l7appartenenza etnica', ma miste per altriaspetti #la cittadinanza, la razza o altro'+ %ale eso"amia seletti a E riscontrabile peresempio nella miHitF culturalmente omo"enea de"li europei #ricordiamo che uelle tracittadini italiani e cittadini di altri paesi s iluppati costituiscono tuttora il "rosso dellecoppie miste, in cui E di ersa la cittadinanza e, nenahce sempre, la lin"ua, ma non il

contesto culturale di riferimento e spesso nemmeno la reli"ione o altri fattoriGseparanti7'+.n caso pi? interessante e inedito di eso"amia seletti a #ma forse ui E pi? opportuna

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la dizione in ersa di endo"amia allar"ata, essendoci un criterio forte e dirimente chenasce dall7interno di una comunità di alori, ed ha incoli precisi e non superabili' lo siritro a nella miHitF reli"iosamente omo"enea dei musulmani si pensi ai matrimoniintramusulmani, per esempio tra un europeo con ertito all7islam e una somala o unama"hrebina -caso non infre uente nel nostro paese, do e se"ue ormai percorsisperimentati e anche Gor"anizzati7-, ma anche a coniu"i musulmani pro enienti dapaesi di ersi, che si conoscono in terra di emi"razione+ (n uesto caso il referentereli"ioso, che di enta anche punto d7incontro sociale #si pensi al ruolo della moschea,in cui si ritro ano immi"rati pro enienti da tutta l7umma islamica, il cui solo elementocomune E appunto la reli"ione', sposta per cosJ dire i conCni dell7eso"amia Glecita7, epuI di entare, come E spesso per i con ertiti ma non solo per loro, il criterio stessocon cui muo ersi nel mercato matrimoniale, cui appone conCni precisi, del tutto nuo irispetto a uelli precedenti la scelta di con ersione, e nello stesso tempo oMre inedite

ie di concretizzazione del proprio pro"etto matrimoniale+

( matrimoni musulmano-occidentaliPrima di aMrontare il tema, "iusto una precisazione terminolo"ica+ *el lin"ua""iocomune e anche in uello sa""istico E in also chiamare ueste coppie Gislamo-cristiane7 con ciI attribuendo loro d7autorità un7identità, un7identiCcazione eun7appartenenza in realtà tutte da eriCcare, sia per l7uno che per l7altro partner+ Per

uesto moti o preferiamo chiamare le coppie in cui uno dei due coniu"i o con i enti E di ori"ine #sociolo"icamente, per cosJ dire' musulmana, o me"lio ancora, in

maniera anche pi? neutra, pro eniente da un paese musulmano o, nel caso delleseconde "enerazioni, C"lio di una fami"lia immi"rata da un paese islamico, coppiemusulmano-occidentali, o musulmano-europee+ La deCnizione E altrettantoinsoddisfacente, e lun"i dall7oMrire una precisione terminolo"ica anche soloaccettabile+ $ome sempre, si Cnisce per confrontare, come abbiamo "ià isto aproposito di islam e occidente, entità tra loro non confrontabili+ a almeno non ciesponiamo al rischio essenzialista di attribuire d7u cio identità di cui nostro obietti oE in ece precisamente di eriCcare l7esistenza, e nel caso le modalità+ Del resto, a

oler essere da ero precisi, le cose si farebbero al uanto complicate, essendo nonsolo le due culture, ma anche le due stesse reli"ioni di riferimento, ampiamente anchese in misura e soprattutto in modo di erso so""ette al processo di secolarizzazione+Do remmo dun ue chiamare i due partners rispetti amente, che so, musulmano-culturali e cristiano-secolariQ ma ci asteniamo, per decenza lin"uistica+ (ntroducendocidirettamente ai contenuti+

uest7ultimo riferimento ci porta a ualche considerazione sulla pi? problematizzata #ilche non si"niCca necessariamente la pi? problematica' delle unioni miste uellacosiddetta, molto inesattamente come abbiamo isto, islamo-cristiana, ma che uichiameremo, dato che il riferimento reli"ioso E spesso pi? supposto che reale,sociolo"icamente ascritto pi? che personalmente issuto, musulmano-occidentale,insistendo pi? su fattori culturali, seppure reli"iosamente informati, che non sullareli"ione in senso stretto+

%ale matrimonio E uello che suscita l7interesse pi? attento, tal olta in maniera persinomorbosa, sia della stampa che delle istanze reli"iose+ *on si contano i richiami allacautela, le messe in "uardia, le peraltro le"ittime preoccupazioni, pastorali e non#e idenziate da un lin"ua""io in cui, oltre appunto a RpreoccupazioneS, RcautelaS, eRmessa in "uardiaS, abbondano espressioni come Ra rischioS, Rrealismo pessimistaS,

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in iti a Rscora""iareS, a RdissuadereS, ecc+' + La sensazione tutta ia E che ladrammatizzazione sia cominciata, in un certo senso, prima del dramma, come delresto spesso succede uando E in "ioco l7islam, e pi? ancora le proiezionifantasmatiche che esso sembra indurre+ $iI che E tipico della temperie culturaleodierna, e in particolare di uello che chiamo il <fallacismo culturale= che sembraessere tipico di ampie fasce di opinione pubblica #incluso politica, mediatica, e perCnoreli"iosa' uando si parla di islam +*on che manchino i casi anche drammatici, soprattutto indotti da con itti tra sistemi"iuridici di ersi le pratiche pendenti nelle nostre non sempre solerti ambasciate dialcuni paesi arabi, ma anche casi tal olta assai curiosi che cominciano a presentarsinei tribunali europei, ne sono la testimonianza tan"ibile+ L7errore sta nell7interpretarlicome il se"no di una problematicità Gine itabile7 ed E proprio uesta suppostaine itabilità che a contestata, nella consape olezza che essa nasce da unadistorsione prospettica nel percettore pi? che nel percepito+PerchF> (n primo luo"o, perchF, nonostante la sensazione contraria di uasi o"nuno dinoi, non esiste nessuna e idenza statistica che i matrimoni musulmano-occidentalifunzionino pe""io de"li altri, e producano un numero di Grotture7 ma""iore dellefami"lie pi? o meno #credute' omo"enee #che del resto, come noto, non "odononeanch7esse di una "ran buona salute+ Al contrario, nei collo ui con i rari operatori chese"uono con continuità le coppie miste, e anche da osser azioni personali, sembra

uasi di poter tro are ualche fondamento empirico per aMermare il contrario + ciI Etanto pi? ero, uanto pi? le coppie sono reli"iosamente con inte e moti ate uantopi?, cioE, sono da ero islamo-cristiane, e non solo culturalmente musulmano-occidentali + *on E ero dun ue che le coppie miste di uesto tipo si Grompono7 pi?delle altre+ uello che E ero E semmai che, in caso di rottura, a causa dei con itti tra

sistemi "iuridici di di ersa impostazione, in particolare per uanto concerne la tuteladei so""etti deboli, a cominciare dalla prole, i problemi sono pi? "ra i, e tal oltapenosamente drammatici +$ome si spie"a allora uesta percezione tutta in ne"ati o, testimoniata da inchieste"iornalistiche e documenti pastorali, nonchF dalle aMermazioni talora incaute di uestoo uel responsabile reli"ioso #incidentalmente, di ambo le parti', che tradiscono unapaura e idente> A parte i pre"iudizi, o la paura di Gin uinare7 il patrimonio reli"ioso, ola specialissima attenzione per la Gpurezza7, presunta o reale, che le reli"ioni ma nonsolo le reli"ioni dimostrano #come "li studi da ar5 Dou"las in a anti ci su""erisconodi porre in e idenza', che moti ano una peraltro le"ittima opinione contraria ai

matrimoni reli"iosamente misti, anche empiricamente si spie"a con un fatto talmentebanale da passare inosser ato e cioE che ueste persone en"ono a contatto solo, ocomun ue pre alentemente, con i casi problematici+ Dopo tutto le coppie che annobene che moti o a rebbero di ri ol"ersi ad esse> a l7incapacità di distanza criticatende a proiettare sull7uni erso, non conosciuto, uanto accade nel campione,tutt7altro che casuale, conosciuto+(n secondo luo"o biso"na tener conto del fatto che uando uesti matrimoni Cniscono#cosa per la uale, come abbiamo detto, non hanno una predisposizione G"enetica7',essi di entano in ualche modo un simbolo colletti o, la "iustiCcazione di unari endicazione identitaria la cosa non E pi? di pertinenza dei soli indi idui, e a torto o

a ra"ione, in itate o meno a farlo, le rispetti e comunità di appartenenza siintromettono e "iudicano uasi che, attra erso i due indi idui, fossero i due "ruppi asepararsi, e il caso sin"olo non di enti che la Gdimostrazione7 di un7irriducibilità

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di ahl al-Uitab'+ *on cosJ per la donna in base a un7interpretazione, raramentediscussa ma probabilmente discutibile, di $or+ ((,221, e soprattutto di $or+ L ,10 e di3,: do e, insieme al cibo delle "enti del libro, iene considerato lecito lo sposare <ledonne caste di uelli cui fu data la !crittura prima di oi=+ (n uesto caso, come chiosala tradizione, <la mo"lie non musulmana ha il diritto di esercitare il suo culto e diconsumare i cibi che la sua reli"ione le permette+ *on ha il diritto di trasmettere la suareli"ione ai C"li e non puI ereditare dal marito= +

a l7impedimento per la donna a sposare un non musulmano si basa soprattutto sulprincipio "ià enunciato, e certo pi? facilmente percepibile dalla Gra"ione antropolo"ica7che non da uella teolo"ica, della successione patrilineare e della lo"ica di "ruppo#tribale, di clan' di Gcessioni7 e Gac uisti7 che essa, intesa con ri"ore, comporta+ Aprescindere dalle ra"ioni e dai fondamenti della proibizione, comun ue, sta di fattoche essa E parte di una ininterrotta tradizione, solo occasionalmente contestata, per lomeno esplicitamente, dall7interno dell7islamQ e al contrario incessantemente ribaditada una letteratura tanto ampia uanto ripetiti a #e pressochF totalmente maschile'+

%ali principi e tali norme sono stati in o"ni caso recepiti ne"li ordinamenti "iuridici diuasi tutti i paesi islamiciQ anche di uelli, come la %unisia, i cui codici non i fanno

esplicitamente cenno+ d E forte al punto che, per un implicito corollario, se lacon ersione all7islam della donna, "ià sposata con un non musulmano, subentrasuccessi amente, il matrimonio in precedenza contratto do rebbe essere sciolto+ sesubentrasse uella che nella lo"ica islamica iene considerata apostasia, cioEl7abbandono dell7islam da parte di uno dei coniu"i e in particolare dell7uomo, ilmatrimonio do rebbe u"ualmente essere sciolto+La diMerenza di fede E rile ante anche per alcune norme di diritto familiare se infatti ilmatrimonio si scio"lie, il diritto di custodia dei C"li da parte della madre non

musulmana E limitato, e in certi ordinamenti puI essere impedito nel caso i siatimore che la madre allontani i C"li dalla reli"ione paterna, che E uella islamica perdeCnizione + 7 interessante tutta ia rile are, a uesto proposito, che i sonointeressanti inno azioni tanto nella teolo"ia uanto, in speciCco, nella "iurisprudenzaislamica #le""i pronunciamento di fatTa' prodotta sul suolo europeo +

Dal punto di ista sociolo"ico i matrimoni misti anno e identemente letti in manieradi ersa+ ssi sono infatti un esempio in ualche modo idealtipico di un processo diinte"razione, che puI essere perI di due tipi+ & riuscito e "ià a enuto, e del uale Ein ualche modo la conclusioneQ o in corso, e del uale E pi? una tappaparticolarmente importante anche dal punto di ista simbolico, che una conclusione+.na tappa tal olta inconscia, un desiderio di sentirsi u"uali a"li altriQ che di entaconsape ole o addirittura pianiCcata nel caso limite del matrimonio di con enienza, alCne per esempio dell7ac uisizione della cittadinanza del paese di emi"razione+

7 ero che in molte comunità si assiste ancora a una pre alenza dell7endo"amia+ a Ealtrettanto ero che le tendenze anno erso una pro"ressi a Geso"amizzazione7,particolarmente isibile in alcune comunità + uesto a dispetto del fatto che ilmercato matrimoniale "iochi tuttora un ruolo decisi o nelle politiche mi"ratorie,essendo il ricon"iun"imento familiare uno dei pochissimi canali di in"resso in uropaancora relati amente aperto ciI che comporta la costruzione di articolate strate"iematrimoniali endo"amiche transnazionali+Parlando di miHitF reli"iosa, naturalmente, il discorso cosJ impostato ha un sensoladdo e i sia una ma""ioranza in cui inte"rarsi e una minoranza, e nonsemplicemente una pluralità di riferimenti reli"iosi+

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*el caso comun ue di matrimoni per scelta eletti a dei coniu"i, che ui postuliamo, lacoppia mista i e alcune esperienze peculiari+$7E innanzitutto un impatto ma""iore con la di ersità dell7altro e, di necessità, nonfoss7altro per i problemi pratici che ci si tro a a do er aMrontare, una ri essione pi?approfondita sulla diMerenza+ (l <noi coniu"ale= misto ha uno spessore particolare i Ela necessità di tro are l7altro nel profondo della sua diMerenza #<riconoscimi là do e ioho pi? possibilità di essere riconosciuto=, chiede il coniu"e all7altro nella di ersità,appunto'+(nsieme a tutti "li altri problemi di comunicazione, di lin"ua""io, di pre alenzaculturale e fattuale di un coniu"e sull7altro #perchF il luo"o di residenza determina disolito la pre alenza di una lin"ua sull7altra, perchF spesso mancano i parenti e dun ueil tessuto d7appo""io del coniu"e immi"rato, ecc+', la coppia mista musulmano-occidentale, i e percorsi e problemi suoi propri+

(n primo luo"o uello "ià citato delle con ersioni di uelle che altro e abbiamo

chiamato Gcon ersioni funzionali7, o strumentali, Cnalizzate appunto al matrimonio+L7islam le fa orisce e, come si E isto, nel caso che sia l7uomo non musulmano a olersposare una musulmana, le impone+ Le procedure, tra l7altro, sono estremamentefacili, diremmo rudimentali, anche se certamente poco approfondite e pococon incenti dal punto di ista reli"ioso+ 7 una sorta di "rande Cnzione, pi? burocraticache spirituale, che iene in Cn dei conti accettata e Grecitata7 come tale, anche perchFla durata e "li eMetti di ueste con ersioni, anche su un7e entuale educazionereli"iosa dei C"li, sono nella ma""ior parte dei casi limitati al tempo necessario perottenere il permesso di matrimonio+(l fatto che l7assoluta ma""ioranza di ueste con ersioni sia issuto alla le""era, da

persone che indi idualmente non hanno, per lo pi?, una particolare sensibilitàreli"iosa, e tanto meno una irrefrenabile attrazione per l7islam, nulla to"lie al fatto,sorprendentemente poco rile ato, che si tratti di una "ra e coartazione dei dirittiindi iduali fondamentali e, in particolare, di uello alla libertà reli"iosa+ *on lo sarebbese si trattasse solo di un su""erimento, per uanto pressante, o di un incolo morale+

a lo di enta allor uando, in mancanza del certiCcato di con ersione dell7uomo, leambasciate di di ersi paesi musulmani, in base alle rispetti e le""i nazionali, siriCutano di fornire alla donna emi"rata i documenti necessari alla celebrazione dellenozze #certiCcato di stato libero et similia', impedendole, e impedendo alla coppia, diusufruire di un suo diritto fondamentale+La cosa, di per sE comun ue "ra e, lo sarebbe forse di meno se fosse una mera

uestione di principio, pri a di conse"uenze pratiche di erse dall7appartenenza auesta o uella comunità reli"iosa+ , limitatamente al nostro ordinamento "iuridico, le

cose stanno dopo tutto in uesti termini+ a l7appartenenza reli"iosa comporta, aisensi de"li ordinamenti dei paesi d7ori"ine del coniu"e musulmano, una serie diimportanti conse"uenze relati amente al diritto familiare+ %ali conse"uenze,probabilmente non ade"uatamente spie"ate per usare un eufemismo al coniu"eche si con erte #e la cosa ale a ma""ior ra"ione se chi si con erte, non obbli"ata

uesta olta, E la donna', si possono far sentire anche se la coppia i e sul territorio dipertinenza dell7ordinamento occidentale #si pensi al ripudio in absentia ottenibile peresempio in arocco dal coniu"e ori"inario di uel paese', ma di entano anche pi?importanti in caso di trasferimento della coppia in un territorio di pertinenzadell7ordinamento islamico+3a comun ue anche ricordato che, in (talia, "ià un paio di sentenze hanno consentito

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la possibilità di celebrare le"almente il matrimonio tra una musulmana d7ori"ine e unnon musulmano non con ertito, anche in mancanza dei documenti necessari, nonottenibili in assenza di con ersione+ !oluzione solo indi iduale, comun ue costosa#presuppone un ricorso al tribunale amministrati o re"ionale', in o"ni caso in"iustaperchF a""ira solamente l7ostacolo, e non pri a di conse"uenze per il coniu"emusulmano sia sociali, per il pre edibile ostracismo che subirà da parte della suastessa fami"lia del paese d7ori"ine, sulla uale ricade il disonoreQ sia anche, forse,"iuridiche, nel caso di un ipotizzabile rientro, anche solo temporaneo, nel paesed7ori"ine del coniu"e musulmano+A uesti problemi impostati in termini di diritti, su cui ci siamo su cientementedilun"ati, se ne a""iun"e tal olta un altro, sociolo"ico, che a in ece, curiosamente,nella direzione opposta l7opposizione, rile ata in alcune ricerche , di molte fami"liemusulmane al matrimonio di una loro C"lia con un autoctono nonostante e in un certosenso a causa della disponibilità manifestata dall7uomo alla con ersione+ &pposizioneche potremmo sintetizzare con uesta frase che cosa ale un uomo che rinne"a lapropria reli"ione per una donna>.n esempio, tra i tanti, di come la sensibilità de"li uomini possa essere lontana dal

uadro "iuridico imposto dalle burocrazie reli"iose+

Al di là dei problemi le"ati alla con ersione, il matrimonio misto puI anche essere,nell7imma"inario sociale del "ruppo di appartenenza, una specie di indice diimmoralità #sessuale in primo luo"o' della donna, che intacca l7onore della fami"lia+*on di rado, uindi, produce, almeno nelle prime fasi dell7immi"razione #ma moltodipende in realtà da altri fattori, pi? sociali che reli"iosi classe sociale, li ello diistruzione, "rado di urbanizzazione', una rottura con la fami"lia d7ori"ine, immi"rata o

meno che sia, specie se uesta E posta da anti al fatto compiuto, per esempio di unacon i enza #di ersamente dalla fuitina tuttora anche se sempre meno praticata indi erse realtà del nostro ezzo"iorno, che E soprattutto un modo per a""irareGle"almente7, so ente con la complicità delle fami"lie, l7ipocrisia sociale'+Per uanto ri"uarda "li uomini in ece, al di là uindi del problema reli"ioso, il loromatrimonio con donne occidentali, molto pi? tollerato e spesso una sorta diconsacrazione dell7a enuto adattamento, E comun ue mal isto soprattutto dallecomponenti femminili del "ruppo, sia in emi"razione che nel paese d7ori"ine, perchFconsciamente o meno iene percepito come una de alorizzazione della donna araba, odell7idealtipo della donna musulmana al punto da pro ocare in alcuni paesi prese diposizioni u ciali, o iamente contrarie, delle or"anizzazioni femminili+*otiamo di passa""io che in certi casi il pro"etto matrimoniale puI precederel7immi"razione del coniu"e E il caso delle conoscenze fatte a se"uito di so""iorni, perturismo o per la oro, all7esteroQ ma anche uello, non infre uente e sociolo"icamenteinteressante, dei matrimoni tradizionali con donne pro enienti da un paese islamicocombinati da #o per conto di' con ertiti occidentali all7islam+

A endo parlato a lun"o di problemi, di enta ine itabile constatare che, laddo e uestimatrimoni Cniscono #cosa per la uale comun ue, come abbiamo "ià accennato, nonhanno una predisposizione G"enetica7', la cosa non E di pertinenza dei soli indi idui, ea torto o a ra"ione, e in itate o meno, le rispetti e comunità di appartenenza siintromettono e "iudicano, direttamente o indirettamente uasi che, attra erso i dueindi idui, fossero i due "ruppi a separarsi+ La cosa E naturalmente pi? isibile uandole storie Cniscono male, con contrasti che di entano anche le"ali e di sistemi "iuridici

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#di ci iltà si dice, troppo a entatamente' nel ual caso, si possono le""ere difre uente anche sulle pa"ine dei "iornali, ma"ari sotto forma di notizia su un caso dile"al #e tal olta anche di ille"al' Uidnappin"+ Le ambasciate nei paesi arabi di di ersipaesi occidentali, i i comprese uelle italiane, come "ià si E notato, sono ricche didossiers in tal senso+!e in ece il matrimonio a bene, e in "enerale laddo e le condizioni sono pi?fa ore oli #in termini di comprensione tra i coniu"i ma anche, che non "uasta, di li ellodi istruzione e ma"ari di possibilità economiche, che possono fornire i mezzi materialiper una conoscenza reciproca pi? approfondita studi, ia""i nei rispetti i paesi dipro enienza, ecc+', nel matrimonio misto si assiste spesso a una alorizzazione dellabi-etnicità eWo della bi-reli"iosità della coppia, anche rispetto ai C"li, attra erso lamessa in atto di ere e proprie Gstrate"ie interculturali7, tal olta di "rande ori"inalità ericchezza+ .na alorizzazione spesso consape ole, ma tal olta anche inconsape ole,frutto pi? di compromessi sul concreto, sulla ita uotidiana, che di ere e proprieazioni preordinate+ una alorizzazione che, cosJ almeno ci sembra in molti casi,punta pi? sul dato culturale #o interculturale' ampio, che non su uello strettamentereli"ioso mettendo anche un po7 a mar"ine l7aspetto di Gesperienza7 che il sentimentoe l7appartenenza reli"iosa, uando sono da ero sentiti, presuppon"ono+(l recupero di identità nel confronto con l7altro passa dun ue, oltre che per alcuniimportanti atti simbolici #il matrimonio stesso, e uelli che ri"uardano l7appartenenza el7identità culturale-reli"iosa dei C"li', attra erso la mediazione del uotidiano+ in

uesto, probabilmente, i matrimoni misti assumono il loro senso pi? profondo+

uolo e diritti del bambino

L7enfasi sulle coppie miste rischia di farci dimenticare il resto+ il Gresto7 E anch7esso incarne ed ossa+ $i riferiamo, naturalmente, ai C"li delle medesime+La ita del bambino, in contesto islamico, si inscri e, Cn dalla nascita, in un uni erso disi"niCcati marcatamente reli"ioso #mediato tutta ia, come sempre, dalla cultura, de"liindi idui e dei loro "ruppi di riferimento, nonchF dei contesti in cui i ono di ersi, aparità, per cosJ dire, di so rastruttura reli"iosa si pensi, per citarne una, allediMerenze tra contesto rurale, urbano o addirittura metropolino pur all7interno delmedesimo paese'+ (l codice marocchino, la uduTTana, asse"na addiritturaesplicitamente al matrimonio lo scopo di contribuire all7accrescimento della umma , lacomunità islamica, in ciI manifestando uanto E "ià implicito nei comportamentisociali+La riproduzione di enta cosJ, non di ersamente del resto da certo inse"namentoecclesiastico, una funzione reli"iosa di cui i "enitori sono "li arteCci, in ualche modo isacerdoti, e il bambino E ad un tempo il risultato e la "aranzia di continuità+ (l tuttoperI all7interno di una le"islazione che, con cate"orie occidentali, andrebbe chiamataci ile, ma che in ambito musulmano assume un altro si"niCcato ed E, di fatto #oalmeno, cosJ E da molti intesa', una deri azione, una conse"uenza necessaria di uellareli"iosa+ in una cultura, non propria solo dell7islam #me"lio in un certo numero diculture all7interno del mondo islamico, come del resto di altri', per la uale laprocreazione ha pi? la funzione di dare una discendenza al "ruppo che ai "enitori, allafami"lia allar"ata pi? che a uella nucleareQ nella uale il alore dell7unità familiare, ilpresti"io anche numerico del clan, fa in un certo senso premio sul diritto alla felicitàindi idualeQ e per la uale inCne il rapporto padre-C"lio assume un7importanza socialealmeno pari a uella del rapporto uomo-donna+

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uesto almeno Cno a ieri per l7o""i e per il domani, pur tenendo presenti le inerziestraordinarie dei substrati culturali profondi #l7inerzia forza principale della storia,come riconosce a %olsto], e della natura, come con altra espressione istinto diconser azione l7hanno descritta i primi naturalisti', occorre adottare una lettura inchia e e oluti a, che ten"a presenti i formidabili cambiamenti in corso, in terminieconomici, demo"raCci, di istruzione, di diMusione dei media, ecc+, che stannoproducendo una colossale destrutturazione anche di ueste culture, e costruendo nelsilenzio, e per lo pi? nell7inconsape olezza di chi i e uesto processo ma anche di chilo osser a, un nuo o paradi"ma culturale di riferimento sempre ancorato al reli"ioso,ma in maniera pro"ressi amente diMerente #e, per taluni, del tutto disancorato dacate"orie reli"iose'+

La funzione in ualche modo reli"iosa del matrimonio che, pure, nell7islam E, moltolaicamente, un contratto e della procreazione non si perde comun ue nemmeno nelcaso di matrimonio misto, soprattutto se la parte islamica, unica ipotesi che

l7ortodossia riconosce , E uella paterna, che Gpesa7 per ben pi? che la metà in terminidi potere e di diritti+Dal punto di ista "iuridico i ruoli rispetti i del padre e della madre sono ben deCniti ela di isione dei ruoli non potrebbe essere pi? netta+ Al padre spetta la potestà#Tila5ah, da cui anche Tali', alla madre la custodia #hadanah' del bambino+ La potestàsi conC"ura nel potere esclusi o di decidere in termini di educazione, istruzione,a iamento al la oro, matrimonio e amministrazione dei beni dei C"li, per citare solo"li ambiti pi? importantiQ la custodia nel diritto-do ere di alle arli, sor e"liarli ecurarli +*aturalmente nel concreto le cose sono assai pi? articolate e sfumate, e in molti

mFna"es pi? condi iseQ ma in termini di richiamo "iuridico, uelli che al"ono in casodi con itto tra le parti, il criterio dirimente E uello citato+ *aturalmente, solo nei paesido e l7ordinamento islamico E dominante, e con importanti diMerenze da paese apaese+ (n occidente poi, e tanto pi? con il passare delle "enerazioni, le cose possonoessere, o di entare, anche note olmente di erse molto rapidamente Cnisce per farpremio, anche culturalmente, la le"islazione del paese in cui si i e+(n caso di sciol"imento del incolo matrimoniale, comun ue, l7a damento dei minori Enormalmente attribuito alla madre e alla sua fami"lia, e solo in seconda battuta, o inun secondo tempo, a partire da un7età ariabile a seconda de"li ordinamenti, al padre+

La coppia mista, lo si E "ià notato, E in certi casi per l7immi"rato anche l7occasione e ilmodo di sancire il proprio radicamento in una società altra, di Cssare la propria dimora,per cosJ dire+ A ma""ior ra"ione implica la Cssazione del carattere culturale enazionale, e di un carattere di erso da uello paterno, dei C"liQ che si accompa"naall7accettazione, per nulla scontata, del fatto che i C"li i ano in un paese nonmusulmano come minoranza culturale consape ole, come tale accettata, anche senon manca chi si ede nel ruolo profetico e testimoniale di testa di ponte di una futurama""ioranza, cioE di una futura ipotetica islamizzazione+Pre iste o meno, inoltre, le possibilità di fare un matrimonio misto aumentano con laseconda "enerazione, che i e assai meno separata dalla società circostante, e ama""ior ra"ione nei C"li di coppie esse stesse "ià miste+ (n una lo"ica storica, nelpassa""io delle "enerazioni, il concetto stesso di miHitF sfuma+ se resta uellareli"iosa, Cnisce comun ue per perdere le connotazioni le"ate alla cittadinanza e allaprossimità con la cultura d7ori"ine che la rendono pi? Gdrammatica7, almeno nella

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percezione comune+ Anche il tener conto di una prospetti a e oluti a, tanto pi? in unos"uardo che abbraccia pi? "enerazioni #ma anche solo intra-"enerazionale anche ilsin"olo e ol e e cambia, nell7arco di una ita, e niente E deCniti amente scritto etanto meno pre-scritto ', E dun ue importante per e itare le tentazioni di ri"idaipostatizzazione cui si E accennato+$omun ue sia, in uello che potremmo chiamare il primo "rado o la prima"enerazione di miHitF, le diMerenze sono ancora e identi, e proprio nel rapporto con iC"li di entano pi? isibili+ .n esempio tipico E costituito dalla scelta del nome deibambini, che, anche per le coppie che non si considerano reli"iose, aiuta a capirecome la coppia stessa si colloca eWo intende collocare il bambino rispetto alla pluralitàdelle culture di riferimento+ puI essere indicati a anche del Gpro"etto7 che, ma"ariinconsape olmente, la coppia, e non solo la coppia, fa sul futuro proprio e dei C"lisapendo che essi non rappresentano solo il futuro dei loro "enitori, ma anche il futurodei loro nonni, dei rispetti i "ruppi di appartenenza, ecc+.na delle politiche pi? diMuse E uella delle Gtecniche di neutralizzazione7 #pi? chetecniche, forse, delle ere e proprie strate"ie', consistenti nella scelta di nomi pococaratterizzati, neutrali appunto, al Cne di non pri ile"iare nF l7una nF l7altra cultura+ 7il caso, per le femmine, di nomi come !onia e *adia, diMusissimi, che hanno il

anta""io di non appartenere nF all7uno nF all7altro de"li uni ersi culturali coin olti,ma di essere facilmente accettabili, in ualche modo traducibili, per entrambiQ o di

iriam # aria, traslitterato nelle pi? di erse "raCe nome presente tanto nella 6ibbiauanto nel $orano e indicante sempre la madre di )es?, (sa per "li arabi'+ Per i maschi

puI trattarsi della scelta di un nome come Yarim, esotico e orientale""iante ma menocaratterizzato islamicamente di un ohamed # uhammad, il nome del Profeta', di un&mar #uno dei primi e pi? popolari cali o di Ali per "li sciiti' o di tutti uelli con il

preCsso abd #ser o da Abdallah, ser o di Dio, a tutti "li altri'Q o ma"ari dell7in enzionedi un @edi, facilmente trasformabile all7occorrenza in un an"licizzante dd5, o altrestrate"ie di dissimulazione analo"he, come la scelta di un nome che, a seconda dellapronuncia adottata, apparten"a all7uno o all7altro uni erso parentale #il caso, uasiclassico, di Ahmed e Amedeo'+.n7altra modalità abbastanza diMusa E uella del doppio nome, uno per o"ni uni ersoculturale, e entualmente ro esciabili, nell7ordine in cui sono dati e detti, a secondache si i a nell7uno o nell7altro+ *on E raro in uesti casi notare come le parentelerispetti e tendano a pri ile"iare uello che appartiene al loro uni erso, incurantima"ari del fatto che i "enitori abbiano scelto un ordine di importanza e una consecutio

diMerente sono, anche ueste, modalità di Gappropriazione7 del bambino da parte del"ruppo+L7altra ariabile, naturalmente, E che la olontà dell7uno o dell7altro coniu"e siimpon"a, imponendo un solo nome che sia anche un se"no chiaro di appartenenza+ &,alternati a probabilmente pi? comune, che il coniu"e maschio decida tra la olontà diperpetuare almeno nel nome la sua appartenenza a un uni erso di si"niCcati, spessoanche reli"iosi, e il desiderio di inte"rarsi, al limite di mimetizzarsi il pi? possibile nellasocietà circostante+

uanto al co"nome, in ece, il destino E se"nato dalle consuetudini le"islati e lefemmine d7ori"ine islamica lo perderanno con il matrimonio, se uesto sarà misto

#ipotesi non contemplata dall7ortodossia ma ben possibile "iuridicamente in uropa, edi fatto presente', e anche in caso di matrimonio con un correli"ionario di cittadinanzaeuropea #nel caso, per esempio, di un con ertitoQ ma ciI non E pi? ero nei casi di

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cittadini stranieri naturalizzati, che manten"ono o iamente il proprio co"nomed7ori"ine', confondendosi, almeno nominalmente, con la società circostante+ entre "liuomini, anche in caso di matrimonio misto, se lo trasmetteranno di padre in C"lio, edanzi lo trasmetteranno alle autoctone che da uesti matrimoni nasceranno+ uasi unari incita dell7immi"rato sulla società circostante, una tardi a nemesi+

.n interessante problema che si pone, nelle coppie miste, E uello della lin"ua che siutilizza o che si intende utilizzare con i C"li+ .n problema, uesto, presente di norma intutte le coppie composte da coniu"i di nazioni diMerenti, ma che nel caso di coppie conun coniu"e arabo-islamico implica coloriture diMerenti+ *on c7E infatti solo il problemadella comprensione tra coniu"i Q "ioca un ruolo anche il fatto che per un musulmano, etanto pi? se uesti E arabofono, l7arabo E anche la lin"ua che Dio ha usato per parlarea"li uomini, per ri elarsi ad essi attra erso il $orano+ $iI detto, E anche do erosoconstatare che uesto ar"omento incide molto meno per i musulmani non arabofoni#che sono la ma""ioranza dei musulmani del mondo, ma non di uelli presenti in

uropa e ancor meno di uelli a cui Gaccade7 un matrimonio misto', ma soprattutto Edestinato a perdere di importanza nel passa""io dalla prima alla seconda #e poi allaterza, ecc+' "enerazione di immi"rati in prospetti a inter"enerazionale infattidiminuisce la percentuale di coloro che conoscono e Gpraticano7 la lin"ua dei padri, e

uesto anche a prescindere da e entuali matrimoni misti+

Dopo la scelta del nome, e pi? impe"nati a ancora, i E uella le"ata ai riti dipassa""io, che possono a ere o meno un si"niCcato reli"ioso+ 6attesimo sJ o no,circoncisione sJ o no, ecc+ a mentre nel caso del battesimo il si"niCcato Echiaramente reli"ioso, nel caso della circoncisione esso E tal olta issuto, anche dal"enitore non musulmano, in altro modo pi? un se"no di appartenenza culturale, nonancora impe"nati o di una scelta reli"iosa, e in certo modo una "aranzia per ilbambino in caso di trasferimento della fami"lia nel paese d7ori"ine del "enitoremusulmano+!pesso, comun ue, le scelte pi? esplicitamente reli"iose en"ono rin iate, lasciate allalibertà di scelta, pi? o meno Geducata7, naturalmente, del bambino tenendo anchepresente che l7educazione dei C"li in situazione di pluralità reli"iosa interna alla coppiapresuppone una continua autoeducazione dei "enitori stessi, che tale situazione sonocostretti a rielaborare uotidianamente #senza l7esperienza di a erla issuta, a loro

olta, da piccoli', man mano che si presentano problemi, di coltà e con itti, ancheori"inati all7esterno del nucleo familiare+ (n o"ni caso i comportamenti adottatidipendono molto dal "rado di reli"iosità dei rispetti i "enitori, non di rado solosociolo"icamente membri dell7una o dell7altra comunità reli"iosa+ %utti, comun ue, cipaiono indicatori sensibili di uel processo di europeizzazione dell7islam #che, come siE isto, non si"niCca necessariamente Gdiluizione7' in cui abbiamo inserito anche lanostra ri essione sulle coppie miste indicatori dei limiti e della Gelasticità7 dellefrontiere culturali, del loro spostarsi, del loro creare nuo i paradi"mi interpretati i e, inuna certa misura, nuo i so""etti sociali che li incarnano+

$onclusioni pro isorie

L7analisi delle coppie miste andrebbe do erosamente approfondita+ ualche primaricerca, che coin ol"e direttamente i so""etti coin olti, o ero le coppie stesse e, alloro interno, i rispetti i partner che possono interpretarla in maniera anchesi"niCcati amente di ersa da come presumono la rappresentino i rispetti i partner

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#non di ersamente dalle altre coppie, del resto ma, ui, con una di ersità daelaborare in pi?, che di enta a sua olta un meta-o""etto di elaborazioneK' comincia ua e là ad essere s olta, spesso pi? con buona olontà e con buoneintenzioni che con buone metodolo"ie ma si tratta uanto meno di tentati i diapprossimazione, utili e che anno rispettati come tali+Di pi? si potrà fare uando ricerche pi? serie potranno essere messe in piedi,Cnanziate e condotte+ a, intanto, ualcosa "ià si puI intuire non conclusi amente,ma come indicazione+ Per esempio, che la coppia mista di enta, possiamo ben diresuo mal"rado, un interessante laboratorio sociale che in este problemi molto pi? ampidi uelli concernenti le modalità Gmicrosociali7 di "estione dei con itti relazionali efamiliari+ ssa infatti E un indicatore sensibile #e, se ci fosse la capacità di mettersi inascolto, anche un interessante Gelaboratore di soluzioni7 che, naturalmente, nonsempre funzionano' di problemi tipicamente Gmacro7 che sono tra i pi? centrali edibattuti del i ere sociale odierno uelli, appunto, le"ati alle arie forme di pluralitàculturale, di cui uella reli"iosa non E che un esempio particolarmente Gforte7 dal puntodi ista simbolico, ma certamente non il solo +(l problema, per le coppie in uestione, E che solo di rado riescono a s ol"ere il loropercorso in maniera autonoma+ (deolo"ie #reli"iose e non' tra loro contrapposte di cuidi entano olenti o nolenti una bandiera, forme diMerenziate anche Glaiche7 discomunica e demonizzazione, ma anche in"enui Tishful thinUin" che ne fanno unimprobabile ideale sociale, le so raccaricano di una serie di responsabilità di "ruppodelle uali probabilmente farebbero olentieri a meno, che si sommano ai problemiindi iduali e di coppia+ La fami"lia mista insomma, almeno Cno a uando resterà uncaso minoritario e in un modo o nell7altro eccezionale, fatica a tro are un ambito chesia tutto proprio, pri ato, in cui poter essere semplicemente se stessa+ , pi? di altre,

si tro a proiettata su un palcoscenico sociale il cui pubblico, spesso pre enuto, simostra poco incline all7applauso, e la critica particolarmente se era+

Pubblicato ori"inariamente nel olume di + 6ucchi e B+ *eresini #a cura di', !ociolo"iadella salute, oma, $arocci, 2001

L7ultimo tab? indi iduo e società di fronte alla morte

di

!tefano Allie i

Premessa

La oce Gmorte7 risulta uasi del tutto assente dai manuali e dai dizionari di sociolo"ia+*on se ne parla, nemmeno la si cita+ L7uomo #e la donna' costruito e imma"inato dallasociolo"ia, non muore mai si pone solo il problema del i ere, mai uello del morire+La morte risulta uindi essere la "rande assente, la "rande rimossa, non solo in"enerale, ma anche in sociolo"ia+ *on che non si sappia che esiste, e identementeanche i sociolo"i ne sono al corrente, e dopo tutto essi pure sono destinati adincontrarla+ a Gsi fa Cnta che7, si i e Gcome se7 come se non ci fosse come se sipotesse capire la storia a prescindere da come a a Cnire+ $ome se, inCne, il modo di

morire e di concepire la morte non a esse in uenze sul modo di i ere de"li indi idui,ma anche sul modo di concepire la società stessa+!trana contraddizione, se pensiamo che si tratta di un fenomeno che ci ri"uarda tutti+

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%anto strana da meritare di andare a cercarne una spie"azione plausibile che nontro eremo nella sociolo"ia, ma a monte di essa, in un clima culturale che lacomprende ma la supera di "ran lun"a+

La morte costituisce uno dei "randi tab? del nostro tempo l7ultimo, forse+

L7uomo, il solo animale che sappia di essere mortale, come E stato spesso deCnito,preferisce spesso, di fronte alla morte, abdicare alle sue capacità e possibilitàco"niti e l7uomo occidentale, almeno+ *ello stesso momento in cui si profondonorisorse colossali ed enormi capitali scientiCci, culturali e Cnanziari allo scopo diallun"are la ita, di mi"liorarne le possibilità e la durata, di rallentare i processi disenescenza, di lenire i dolori, di "uarire o almeno contenere malattie in passatoinesorabili, di fronte a uest7ultima barriera si continua a preferire il non sapere, il noninda"are, il non conoscere+ di fronte all7immane pro"resso scientiCco intorno alla

ita, E impara"onabile la po ertà dei nostri discorsi intorno alla morte scientiCci, maanche ClosoCci e reli"iosi, per uanto uest7ultimo sia rimasto uno dei pochi ambiti in

cui il discorso sulla morte E considerato ancora Glecito7+La morte resta, almeno nell7occidente s iluppato che noi, un tab? scon eniente, unGo""etto7 incompreso e inaccettatoQ abitiamo non cosJ altro e, in altre epoche e in altreculture+L7uomo occidentale insomma sembra preferire di non sapere con la sua mente uelloche la sua carne, in o"ni caso, sa e non puI i"norare+ .na tentazione indi iduale cheha sempre accompa"nato l7uomo, ma che o""i si E trasformata, nelle moderne ci iltàa anzate d7occidente, in tentazione e in pratica sociale, non solo ammessa ecodiCcata, ma anche l7unica socialmente accettata+

la società occidentale, che forse pi? di altre, e mai con tale forza nella storia, sembra

pro are un "usto e una ocazione particolare nell7abbattere tutti i tab?, intorno allamorte ne ha eretto uno particolarmente solido e impenetrabile anche perchF, adiMerenza di altri, non c7E nessuno che o"lia seriamente liberarsene+ La morte hadun ue sostituito il sesso come ultimo tab? sociale non per caso uno dei primistudiosi ad a er aMrontato uesto fenomeno di rimozione colletti a, )eoMre5 )orer,"ià ne"li anni !essanta ha potuto titolare un suo noto articolo #ripreso in )orer, 19;:'

%he Porno"raph5 of Death+ a ci sono molte meno probabilità che la morte i a, se Econcesso il "ioco di parole, la stessa parabola e lo stesso destino del sesso che, datab? che era, ha Cnito per in adere, in maniera sempre pi? esplicita e Gpubblicitaria7,strade, piazze, tele isioni, telefoni e siti Teb, prendendosi un ampio spazionell7imma"inario indi iduale e colletti o, cosJ come nelle pratiche sociali+La morte, crediamo, resterà ancora a lun"o isolata, se non chiusa, in un uni ersomisconoscente ed allusi o, perchF tale lo uole il modo odierno di pensare non lamorte, ma la ita stessa, e persino uell7attacco alla ita che E la malattia, e dicon erso uel baluardo di essa che si pretende l7odierna medicina+

$os7E la morte> Per capire di cosa parliamo

<La morte continua ad essere, per eccellenza, l7a enimento pi? uni ersale eirrefutabile la sola cosa di cui siamo eramente sicuri, anche se ne i"noriamo il "iornoe l7ora, il perchF e il come, E che si de e morire=+ 7 uesta la prima ra"ione con cui L+-

3+ %homas "iustiCca, e apre, un suo importante studio di Antropolo"ia della morte#%homas, 19V;'+ )ià lo dice a A"ostino di (ppona, del resto <(ncerta omnia+ !ola morscerta=+

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a c7E di pi? noi non ne i"noriamo solo Gil "iorno e l7ora, il perchF e il come7 nei"noriamo anche l7essenza, e persino i conCni+ (n pratica, non sappiamo da ero cosasia, e tanto meno, uindi, come aMrontarla+ Do e inizia infatti la morte> e do e Cnisce

eramente la ita> L7odierno dibattito bioetico, e la di coltà di una deCnizione"iuridica condi isa di ita e morte, E in fondo tutta ui+*on c7E biso"no nemmeno di scomodare le morti colletti e, indotte da catastroCnaturali o Gumane7, come le "uerre, "li etnocidi e i "enocidi atti che richiamano unadomanda di senso ulteriore+ Per la nostra ri essione E su ciente occuparci della morteindi iduale, che poi indi iduale non E mai, perchF di enta fatto sociale, socialmentecostruito, imma"inato, issuto+*on tratteremo tutta ia ui delle molte deCnizioni possibili, ClosoCche, reli"iose,scientiCche, mediche, del fenomeno Gmorte7+ $i accontenteremo di sottolineare inprima istanza che si tratta non di un fatto, ma di un processo prima di essere mortisiamo morenti, e prima della morte c7E il morire+ non solo nel senso che,ClosoCcamente, lo siamo sempre, dal momento della nascita, "iorno in cui cominciamoa morire # uotidie morior, dice ano "li antichi'+ a anche Gtecnicamente7, isto che,biolo"icamente, al nostro interno si s ol"e un continuo processo di morte , e che simuore spesso per "radi, tal olta Ga pezzi7 #muore un nostro or"ano, che ma"ari o""isiamo in "rado di sostituire e rimpiazzare, e sempre pi? lo saremo in futuro, ma nonancora ciI che, con note ole approssimazione, deCniamo Gnoi7'+ anche dopo morti, latrasformazione continua e dal punto di ista della natura, della ita nella sua"lobalità, non si muore mai del tutto < i o, io a"isco in massa, e morto rea"isco inmolecole=, dice a "ià Diderot+Per non parlare del fatto che, dentro di noi, non solo ci sono cellule che muoiono edaltre che nascono, ma anche cellule che si suicidano, altre specializzate nell7uccidere

#altre cellule pericolose per l7or"anismo o malate, per esempio', e inCne che le cellulestesse, di per sF, non sono necessariamente mortali+ !e E ero uanto sembranosu""erirci i pi? recenti s iluppi della biolo"ia, infatti, per lun"o tempo, forse uno o duemiliardi di anni da che compar ero le prime semplicissime specie i enti, uestenon erano mortali, nF pro"rammate per la senescenza e la morte obbli"atoria esse siriproduce ano #e tuttora si riproducono, come accade ad or"anismi unicellularidiMusissimi come batteri, amebe, ecc+' per Cssione, cioE per duplicazione del proprioD*A e successi a scissione, cosicchF si crea un nuo o Gindi iduo7 senza morte delprecedente non c7E cada ere, per cosJ dire, dun ue non c7E morte+ se muoiono,come accade, puI essere solo per morte accidentale, per Ga""ressione7 esterna non

c7E, in loro, morte pro"rammata, come c7E in ece ne"li or"anismi complessi che siriproducono altrimenti che per Cssione +!arebbe stata la loro complessiCcazione, la nascita di or"anismi pluricellulari, le"ata alperiodo in cui le prime cellule fecero i loro primi esperimenti sessuali, Cnalizzati allariproduzione #del resto, "eneticamente, la sessualità E in senso stretto la sola rispostapossibile alla morte', che "li or"anismi, ia ia pi? complessi, sarebbero anchedi entati mortali al punto che si E potuto aMermare, con proposizione non solobiolo"icamente ma anche ClosoCcamente dirompente, che <il fenomeno Gmorte7,

uindi, non E comparso contemporaneamente al fenomeno G ita7= #$larU, 1998'+ *on sipuI non sottolineare che nel nostro imma"inario, nel nostro Gimplicito7, e pi? ancora

nella nostra esperienza, morte e ita sono in ece fenomeni ben strettamente colle"ati+ %anto che E possibile deCnire la ita come ciI che lotta per non morire secondo unaper nulla tautolo"ica deCnizione, da allora spesso ripetuta, di a ier 6ichat, medico

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all7@otel-Dieu di Pari"i, autore nell7800 di un testo di G icerche Csiolo"iche sulla ita esulla morte7, <la ita E l7insieme delle funzioni che resistono alla morte=+Alla luce di uanto ci dice o""i la biolo"ia sulle ori"ini della ita di enta dun uepersino improprio il nostro concetto, diMuso anche a li ello di discorso comune, nonscientiCco, di Gmorte naturale7, con cui cerchiamo di spie"are le morti non accidentalila morte di enta Gnaturale7 solo da un certo li ello di complessità or"anica in a anti+Per noi, or"anismi irrimediabilmente complessi, esistono cause endo"ene, non soloeso"ene, che producono, che pro ocano la morte "enetica o naturale, presenti nelD*A+ La morte sarebbe dun ue deCnibile come morte Gpro"rammata7 dall7or"anismo,in certo modo prestabilita, preordinata, cosJ come l7in ecchiamento+ $ause endo"enee cause eso"ene sono del resto pi? le"ate tra loro di uanto siamo abituati a pensarechi sta fre uentemente accanto a Gmorenti7 ha a uto occasione di testimoniarlo #es+Y bler- oss 19V9 e 199V'Q l7or"anismo che Gsta per7 morire spesso si lascia anchemorire, lascia per cosJ dire Gentrare7 la morte in sF, so ente con meno an"oscia di chi a

ueste morti Gannunciate7 assiste, coin olto da un le"ame aMetti o col morente+7 un discorso che ale per i malati terminali, ma anche per coloro che stanno

morendo a se"uito di cause dette accidentali, che arri ano prima del Gtermine7 che cisi sarebbe potuti aspettare incidenti, catastroC, omicidi, per non parlare di fame e"uerra o irus e ricordiamo che morti anticipate rispetto a un termine pi? o menonaturale sono anche l7eutanasia e il suicidio+ L7a""ressore esterno tal olta sembraGchiamato7, consciamente o inconsciamente, pi? di uanto la dia"nostica sia in "radodi dirci e per taluni uesto arrebbe anche per le morti iolente, "li incidenti e "liaccidenti, secondo certe isioni del mondo, improntate a una concezione olistica della

ita, assai meno Gcasuali7 di uanto si aMermi comunemente +Psicolo"icamente, tutta ia, non E uesto il nostro atte""iamento pre alente la morte

ci sorprende e ci stupisce comun ue, non la consideriamo da ero Gnaturale7, tanto Eero che, di fronte a una persona che muore, anche anziana, se non chiediamopropriamente <chi l7ha uccisa>=, ci chiediamo comun ue <di cosa E morta>=, che E

uasi la stessa cosa+ $ome se fosse impossibile e inaudito pensare che si possamorire, per l7appunto, di morte Gnaturale7 perchF si E cessato di i ere,semplicemente perchF Gera ora7+

uesta sconCtta della ra"ione, perchF in una isione razionalistica di uesto si tratta, Esempre meno accettata anche dalla classe medica, che pure do rebbe conoscerne imeccanismi me"lio di altri+ Lo dimostra la diMusione sempre pi? ampia nel mondoeconomicamente pi? a anzato della pratica dell7autopsia, allo scopo di Gspie"are7

#certe morti impro ise, per esempio' e non solo uando E necessario per moti i osospetti di carattere "iudiziario #o, sempre pi? spesso, assicurati o'+ uasi undesiderio di spie"are ciI che inconsciamente, altrimenti, consideriamo inspie"abileanche se, come E stato notato #$larU, 1998', uando si fa un esame autoptico sucada eri di anziani di oltre ottant7anni, si tro ano sempre almeno uattro o cin uera"ioni malattie "ra i e in corso di s iluppo, per esempio per cui Gin o"ni caso7

uella persona sarebbe morta di lJ a poco, uale che sia la Gcausa7 della mortesopra""iunta+

!e sappiamo che la morte Gaccade7, le deCnizioni dell7istante Gmorte7, all7interno diuel pi? lun"o processo che E il Gmorire7, sono rese di cili anche dalla stessa

Csiolo"ia il corpo umano infatti continua a morire, e in un certo senso a i ere, ancheGdopo7 a er emanato uello che si suole deCnire l7ultimo respiro+ 7 noto da sempreall7osser azione umana che in se"uito alla morte alcune funzioni persistono le pi?

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note e isibili delle uali sono la crescita delle un"hie e dei capelli+ &""i uestifenomeni, "razie ai pro"ressi scientiCci, sono ancora pi? isibili+ (l che spie"a perchF ledeCnizioni della morte siano sempre pi? GscientiCcizzate7 e G"iuridicizzate7+ ( pro"ressistessi della scienza rendono pi? precisa e insieme pi? di cile la deCnizione dellamorte+!e una olta pote a bastare la constatazione dell7arresto del polso e del cuore, o lacessazione della respirazione, constatata ma"ari con l7antico sistema dello specchiettoposto da anti alla bocca del cada ere, e inCne la mancanza di ricetti ità e di reazionea stimoli esterni, o""i le pro e si fanno sempre pi? cumulati e #%homas 1988', epresuppon"ono l7ausilio di macchinari in "rado di constatare, tra le altre cose, per lomeno un encefalo"ramma piatto senza interruzioni per un certo numero di ore+ (ndi ersi paesi la base per la deCnizione della morte clinica, sottolinea due criteril7indi iduo E da considerarsi morto se E cessata irre ersibilmente la funzionecircolatoria e respiratoria, e se E cessata la funzione di tutto il cer ello, incluso iltronco cerebrale+ a anche uesta deCnizione, ancora relati amente "enerale, lasciaspazio a dubbi, come sempre posti in e idenza da casi estremi, come uello, accadutoper la prima olta ne"li !tati .niti nel 199/ #$larU, 1998' ma poi pi? olte ripetutosi, diuna madre dichiarata cerebralmente morta ma incinta al uinto mese, cui si E fattacompletare la "ra idanza Cno all7otta o mese, per poi far nascere il C"lio con un partocesareo e inCne Gscolle"ata7 un frutto dell7e oluzione recente della tecnolo"iamedica, che ha in entato uell7Gimpensabile7 che E <una persona morta con un corpo

i o=+ tuttora si discute per l7appunto se si debba considerare la morte dellaGpersona7 o la morte dell7Gor"anismo7 cioE considerare la morte come perditairre ersibile delle funzioni superiori #corticali', come la coscienza e le facoltà co"niti e,oppure dell7insieme delle funzioni cerebrali+

Di cile dire, tutta ia, se anche la deCnizione della morte pro"redisca con il pro"ressonella misurazione delle funzioni itali+ $ome ha aMermato un medico che tra i primi haaperto un dibattito franco ed esplicito sulla morte, il francese L+ !chTartzenber", <lanuo a deCnizione della morte che E passata nei testi non E nF medica nF scientiCcaQ Euna deCnizione metaCsica=, perchF si muore, secondo lui, uando E morta lacoscienza, uando si E morti alla specie umana, e non uando "li or"ani hanno Cnitodi i ere+ (l che sposta il dibattito su una so"lia di ersa un dibattito ri italizzato, Eproprio il caso di dirlo, dalle odierne possibilità che la scienza sta aprendo di riatti are,ri italizzare appunto, il D*A di or"anismi "ià morti, e di manipolarlo "eneticamente,come ci mostra con una certa fre uenza, ormai, anche la Cction + L7interro"ati o, che E

anche uello che anima il dibattito bioetico sulle deCnizioni di morte, sollecitato tantoda"li s iluppi nelle pratiche di rianimazione che dal diMondersi dei trapianti di or"ani, Eper l7appunto come distin"uere, come capire uale E il momento della morte G era7>$itiamo almeno le deCnizioni a anzate in (talia dal $omitato *azionale per la 6ioetica#1991', che cosJ statuisce <(l concetto di morte E deCnito dalla perdita totale eirre ersibile della capacità dell7or"anismo di mantenere autonomamente la propriaunità funzionale=, per poi proporre la se"uente deCnizione <(n pratica, puI dirsi che lamorte a iene uando l7indi iduo cessa di Gessere un tutto7, mentre il processo delmorire termina uando Gtutto l7or"anismo7 E "iunto alla completa necrosi=+ .nadeCnizione, anche uesta, che, come molte altre, risulta tutt7altro che uni oca,

consentendo di erse interpretazioni, e aprendo cosJ la strada a uel fenomeno nuo oche E la "iuridicizzazione della morte o ero, E morte ciI che la le""e dice che sia+&ra, poichF la le""e E frutto di contrattazioni tra ideolo"ie o almeno isioni

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contrapposte, e "ruppi di potere che le portano a anti, la conse"uenza E che E morteciI che i "ruppi di potere dominanti o coalizzati decidono che sia+ $on tutte lediMerenze imma"inabili tra le"islazioni di di ersi paesi e di di ersi tempi, e lemodiCcazioni sempre pi? fre uenti indotte dallo s iluppo sempre pi? rapido delleconoscenze scientiCche e dello s iluppo delle tecnolo"ie applicate+

Di che cosa si muore> PerchF si muore>

Due domande di erse, due risposte di erse+ Alla prima domanda puI forse tentare dirispondere la scienza+ a per tro are una risposta alla seconda, la scienza non basta+L7esi"enza di sapere non puI accontentarsi di una risposta Gtecnica7+ <La morte E un"iallo in cui biso"na tro are il colpe ole=, E stato detto #A+ $arotenuto, cit+ in De !antiet al+, 1999'+ a al malato spesso interessa pi? il Gsenso7 della sua morte che la suaGcausa7, pi? o meno o""etti a od o""etti abile+La statistica puI dirci tutta ia le cause di morte pi? diMuse, aiutando una risposta chepuI illuminare altri piani+ $i dice ualcosa sulla società, per esempio, il fatto di sapereche, secondo alcune stime, nel prossimo futuro forse un terzo delle persone, nei paesis iluppati, E destinato ad ammalarsi di cancro, e di uesti, tre su uattro, a morirneanche se uesto non dipende da una ma""iore diMusione della malattia, masemplicemente all7in ecchiamento pro"ressi o della popolazione, che soprattutto oltreuna certa età, in passato ra""iunta da pochi, ne iene colpita+.na analisi epidemiolo"ica della mortalità in (talia indica per l7(talia oltre mezzomilione di morti l7anno+ La cifra assoluta dice poco, o iamente+ Pi? si"niCcati a laconferma della tendenza all7allun"amento della ita media, rispetti amente V: anniper "li uomini e 81 per le donne, secondo una tendenza ormai attestata praticamente un "uada"no di 2:-/0 anni in meno di un secolo + La diMerenza trauomini e donne, tradizionale #E attestata almeno dal inascimento in a anti', ieneconfermata per tutte le età sono sempre pi? "li uomini a morire delle donneQ anche sele diMerenze, che sono in primo luo"o di ruoli sociali, e in secondo luo"o di stili di itaa uesti connessi, tendono a diminuire+Le due principali cause di morte sono le malattie del sistema cardio ascolare, con il

delle morti, e i tumori con il 28 Q esse coprono da sole uasi i tre uarti dellemorti+&ltre il ;0 dei morti sono ultrasessantenni si muore dun ue sempre pi? tardi+ o iamente, essendo le morti concentrate in fasce d7età in cui le donne sonoma""ioritarie, si"niCca anche che a morire a uesta età sono sempre pi? spessodonne sole, comun ue pri e di coniu"e, con i problemi sociali connessi, economici, maanche di soste"no, che si possono intuire+Da"li anni &ttanta E in ece in controtendenza, rispetto alle dinamiche "enerali, lamortalità relati a alla fascia cosiddetta dei "io ani-adulti, tra i 2: e i anni+ uiinfatti la mortalità E in aumento per "li uomini e stabile per le donne, in diretto le"amecon alcune patolo"ie recenti, in particolare l7Aids, che costituisce la prima causa dimorte in uesta fascia d7età+(ndichiamo di se"uito le prime dieci cause di morte per "li uomini adulti Aids 21,: ,tumori 1:,; , incidenti stradali 12,/ , malattie cardio ascolari 9,8 , suicidi V,1 ,incidenti ari :,: , cirrosi epatica ,: , o erdose ,2 , omicidi 2,V , accidenticerebro ascolari 2,;+ $ifre che la dicono lun"a non solo sulla sparizione, o ia datol7ele amento della speranza di ita, della mortalità cosiddetta naturale in uesta fasciad7età, ma anche su uella che Cnisce per essere la percezione sociale della morte

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come Ginnaturale7, come incidente, come e ento eccezionale e drammatico nelle suemodalità+ $ifre, anche, che dicono molto su"li stili di ita e, per cosJ dire, su"li Gstili dimorte7 probabilmente considerabile, alla luce di uesti dati, un e ento pi? Gscelto7 di

uanto siamo abituati a pensare+Per le donne i dati sono si"niCcati amente di ersi, sia in cifra assoluta che associatialle cause di mortalità+ uoiono infatti, in uesta fascia d7età, 1/+ V/ uomini l7anno esolo :+V0V donne, meno della metà+ ntrambe, peraltro, sono cifre molto basse,rispetto al mezzo milione di morti nel corso di un anno cui face amo riferimento nonde ono uindi indurci nell7errore di so rastimare ueste cause di morte rispetto allatotalità della popolazione+ Le donne comun ue muoiono di tumore nel /9,V dei casi,di Aids al 1/,9 , di malattie cardio ascolari e di incidenti stradali al ;,; , di accidenticerebro ascolari al ,8 , di suicidio al ,: , di cirrosi epatica al /,2 , di malattiener ose al 2,: , di incidenti ari all71,: , e di cause non deCnite all71,1, + 7 dun uepossibile confermare, contrariamente alla percezione comune della morte come unacosa che Gcàpita7, un mero accidente, che le donne di uest7età scel"ono di morire inmaniera si"niCcati amente di ersa da"li uomini, e soprattutto molto meno+Pi? in "enerale, come considerazione che trascende il caso italiano e ri"uarda tutto ilmondo economicamente pi? s iluppato, occidentale in particolare, possiamo dire chela morte E sempre pi? posposta nel tempo, che la corsa contro il tempo, intrapresadalla scienza medica, in nome e per conto di tutta la società, sta mostrando i suoisuccessi+ *el caso de"li !tati .niti per esempio E stato calcolato che la sempliceintroduzione de"li apparecchi per la deCbrillazione e la respirazione assistita, resiormai popolari da molti teleClm sui reparti d7emer"enza de"li ospedali, ma ormaiesistenti anche come strumenti portatili di pronto soccorso, a dati anche a personaleparamedico, abbia fatto diminuire #o me"lio, appunto, posporre' le morti per arresto

cardiaco del enti per cento+ (l che si"niCca enti persone su cento che, letteralmente,dopo essere Gmorte7, come sarebbe accaduto prima dell7in enzione di uestetecnolo"ie, sono state riportate in ita uno dei moti i, incidentalmente, per cui si Edo uto introdurre il criterio di Gmorte cerebrale7, di cui prima de"li anni G:0 non cisarebbe stato biso"no+

L7uomo e la morte in occidente historia bre is

*on si muore come si E sempre morti+ &"ni società produce i propri modi G"iusti7 dimorire+ la morte, come o"ni cosa, ha una storia aMascinante+*on abbiamo spazio e modo di ricostruire ui la storia della morte in occidente+ Altril7hanno fatto ma"istralmente, seppure in serrata discussione sull7interpretazione di

uesta stessa storia #AriEs 19V8 e 1980Q 3o elle, 19V e 198;Q %enenti, 19VV'+ ui ciaccontenteremo di rile are alcune continuità e alcuni cambiamenti se e come la

i iamo di ersamente dal passato+!i comincia, e non potrebbe essere altrimenti, con la demo"raCa, con la statistica checi dice che, nel edio o, nel 1200-1/00, prima ancora delle "randi pestilenze, lasperanza media di ita in uropa era intorno ai /0-/: anni a seconda dei paesi, e che il

0-:0 della popolazione non ra""iun"e a i ent7anni+ .na speranza di ita che non siele erà di molto Cno ad epoche recenti, tal olta Cno al secolo scorso, se E ero, comeriporta 3o elle #198;', che la speranza di ita era ancora di 2: anni nella Brancia del1V9: e di /2 nei Paesi 6assi del 181;+La morte, in uest7epoca, E, assai pi? spesso che per noi, morte iolenta in cui "iocaun ruolo la brutalità de"li uomini #"uerre, iolenze, condizioni di la oro', ma anche

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della natura #carestie, epidemie anch7esse tutta ia, in buona parte, e enti con causesociali, e che, nonostante la retorica sull7u"ua"lianza da anti alla morte, colpi anospesso in modo di erso ricchi e po eri', o anche a""ressioni di animali e Cere, pericoliper noi sopra issuti solo nelle fa ole o nella Cction a carattere horror+ Abbiamodimenticato ormai il terrore, letteralmente Gmortale7, che pote ano e ocare, nell7uomomedie ale, parole come Gnotte7, Gbosco7, Gtemporale7, Gbuio7+

a al di là dei dati e dei numeri, come E cambiato l7atte""iamento di fronte alla morte,pure a uesti e identemente colle"ato>Possiamo distin"uere almeno alcune fasi+ AriEs #19V8' ne propone uattro, cheriassume come se"ue+La prima fase E uella della morte addomesticata+ La morte fa in ualche modo partedel paesa""io, e in uesto senso E Gnaturale7, o ia+ L7atte""iamento pre alente difronte ad essa E la rasse"nazione, e c7E un7abitudine alla coesistenza di i i e mortientrambi apparten"ono, per cosJ dire, allo stesso mondo, lo con-di idono+ !i attende lamorte come un destino accettato, ed essa iene, uando possibile, or"anizzata comecerimonia pubblica, i cui riti sono relati amente semplici, pri i di carattere drammaticoe, uasi, di emozione+Dalla metà del edio o in a anti abbiamo una fase di morte di sF, di Gscoperta7 dellamorte indi iduale e della sua drammaticità+ !i diMondono le artes moriendi, i manualidel ben morire, e nell7arte temi come le danze macabre e i trionC della morte #si pensial trionfo della morte del camposanto di !iena, con la morte a ca allo, e alle danzemacabre di $lusone, Pinzolo e $arisolo, con la morte che conduce con sF nella suadanza ricchi e po eri, papi e contadini', che nella loro tal olta morbosa descrizione didecomposizione dei cada eri e di scheletri ri elano forse un ancora pi? forte amoreper la ita, e il terrore di perderlaQ <la morte E di enuto il luo"o in cui l7uomo ha preso

me"lio coscienza di se stesso=+ !i assiste anche a una Gpersonalizzazione7 della C"urastessa della morte, che di iene in certo modo indipendente dallo stesso Dio, e non pi?un suo strumento+ $ol passare del tempo, "razie anche alla Gin enzione7 delpur"atorio, aumenterà l7in estimento sul cielo, attra erso i le"ati testamentari,almeno per i nobili in (n"hilterra, nel 1 /8, errà creata una istituzione specializzata,lo All !ouls colle"e, con lo scopo precipuo di celebrare messe e pre"are per l7anima dire nrico 3 e dei ricchi che si possono permettere tale trattamento, pratica di cui sifanno carico "li scolari indi"enti+ per i ricchi si s ilupperanno anche lerappresentazioni Gdal i o7 del morto, nella pittura e nella scultura, a partire dal Due-

%recento i Gmorti raddrizzati7, e non pi? "iacenti, come li chiamerà PanofsU5+ Poi,

"radualmente, con l7umanesimo, si ha una ri alutazione della ita e dell7amoreQ siaMronta bensJ la morte, ma non ci si insiste sopra <chi ben i e ben muore, e chi i emale muore anche male=, sintetizzerà il card+ 6ellarmino+La terza fase, la morte dell7altro, si inau"ura a partire dal 3((( secolo+ La morte Edrammatizzata, dominante, ma, attra erso per esempio la concezione romantica, siesce dalla contemplazione di se stessi e del proprio destino per osser arema""iormente uello altrui la morte dell7altro che pian"iamo, che ci interro"a e ci fasoMrire la Gmorte del tu7, dell7amato, all7interno anche di una pi? accentuatasensibilità familiare+ l7idea della morte, anche altrui, commuo e, tal olta con uncerto compiacimento+ La morte si laicizza, perde molti caratteri reli"iosi si

scristianizza, dirà 3o elle+ si diMonde, in ece, il culto dei morti, attra ersomonumenti e celebrazioni, in una nuo a forma di reli"ione ci ile, le"ata anche alnascente nazionalismo e all7enfasi sulle "lorie colletti e dello stato + *asce ui anche il

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culto delle tombe, l7attenzione ai propri morti, il dialo"o con loro, in un7accezione uasiintima, uotidiana+

uarta tappa, la nostra, l7attuale, E uella della morte proibita, e comincia "rossomodo dal secondo dopo"uerra di uesto secolo+ La morte scompare dal panoramasociale, o""etto di er"o"na e di di ieto, <poichF ormai E "eneralmente ammesso chela ita E sempre felice o de e sempre a erne l7aria=+ ( riti restano u"uali, ma sonos uotati dall7interno del loro pathos, della loro carica drammatica+ *on si muorenemmeno pi? a casa e tra i propri familiari, ma in ospedale e sempre pi? soli,circondati al massimo dalla fami"lia ristretta, non da uella cerchia allar"ata, anche a

icini ed amici, che caratterizza a la fase precedente+ La morte iene rimossa,scompare dall7orizzonte sociale, come anche da uello indi iduale+ *on E pi? nF istanF pensata AriEs parla di <ri oluzione brutale=, di <fenomeno inaudito=+

uesta schematizzazione E stata criticata da molti, anche sul piano storico, edaccusata di eccessi a ri"idità, e di a er tratto troppo in fretta conclusioni tal oltaopinabili #%enenti, 19VV'+ A noi, in uesta sede, non interessa tutta ia il dibattitostorico, ma alcune delle indicazioni, sul piano sociolo"ico, che possiamo trarne per lenostre ri essioni+ Prendendo ma"ari atto delle puntualizzazioni di 3o elle #198;', cheparlerà di una Gs olta irre ersibile7 a partire "ià dal !ettecento, uando si a rà ilraddoppio della popolazione e <la Cne della peste, che conclude un intero ciclo dellastoria della morte nell7 uropa occidentale=+

7 in uesto periodo che si comincia a misurare un aumento si"niCcati o della duratadella ita, una sua minore insicurezza, e per inciso anche lo scarto nella speranza di

ita tra uomini e donne+ !ul piano culturale comincerà l7opera di demistiCcazione euasi di banalizzazione della morte iniziata dai philosophes, "razie alla uale essa non

E pi? considerata una punizione di ina ma un fenomeno naturale, <null7altro che

limite, accidente=+ *on un casti"o o una fatalità, ma appunto le""e naturale contro cuicombattere E in uesto periodo del resto che si assiste all7emer"ere al capezzale delmorente della C"ura del medico, che prima a anca e poi pro"ressi amente sostituisceil prete+ $7E uindi un esplicito tentati o, se non di eliminare la morte, per lo meno dicomprenderla e di combatterla+ La laicizzazione dei testamenti, la diminuzione de"liaspetti reli"iosi, dell7enfasi sulle messe, e della presenza stessa di personale reli"ioso,E un altro chiaro se"no di uesta mutata mentalità+Dal punto di ista Gtecnico7 assistiamo all7introduzione della bara e a un pro"ressi oGesilio7 dei morti in nome dell7i"iene pubblica anche uesta una forma didesacralizzazione, perchF la morte non E pi? le"ata a un luo"o santo, uale era il

cimitero parrocchiale, situato intorno alla chiesa, isitato e attra ersatoordinariamente, inte"rato nel panorama cittadino, ma a un luo"o posto fuori città,Gfuori le mura7+Dal punto di ista sociale, ista la diminuzione o scomparsa di le"ami diretti nellapopolazione cittadina, si creano C"ure di Gannunziatori7 specializzati, Gan"eli dellamorte7 che pro"ressi amente si incaricheranno anche di or"anizzare i funerali, "liantenati delle attuali a"enzie di pompe funebri Q e si introducono le partecipazionifunebri, per comunicare una morte di cui altrimenti non si a rebbe pi? notizia diretta+*elle sepolture assistiamo al passa""io da uelle indi iduali al diMondersi delle tombedi fami"lia+ la memoria, il ricordo, assume un altro status, un alore ci ico, uasi un

incenti o Glaico7 a una ita spesa anche per il bene comuneQ come dirà $omte < i ereper "li altri al Cne di sopra i ere attra erso e ne"li altri=+ (l ricordo, la memoria, lacom-memorazione ha del resto un ruolo rassicurante noi moriremo, ma altri ci

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ricorderannoQ una certezza che si a tutta ia perdendo, nella pro"ressi a diminuzionedelle isite ai cimiteri, anche nei "iorni ai morti deputati+ , per co"liere un altro se"no,nella dele"a, e idente in altri paesi, ad altri, delle funzioni le"ate alla morte in di ersipaesi europei infatti le atti ità le"ate alla morte, da sempre considerate impure,Gsporche7, sono sempre pi? lasciate, come altri la ori sporchi, a personale straniero, aimmi"rati+ forse ci sarebbe da ri ettere su cosa si"niCca per una società il lasciaread altri, che non considera pienamente membri della stessa, le funzioni le"ate allamemoria, al ricordo, alla tradizione, al radicamento alla propria storia in Cn dei conti+ (morti costituiscono un le"ame con la terra, e assai concreto, dopo tutto+(nCne, si cominciano a introdurre le pratiche di incinerazione, peraltro ancora elitarie+.na delle primissime società ad hoc di tutta uropa nasce a ilano nel 18V:, anche sela pratica si diMonderà soprattutto nei paesi protestanti, mentre in uelli cattolici "odetuttora di scarso fa ore+!e"ni comun ue, anche uesti, della Cne del monopolio cristiano sulla morteQ unmonopolio tutta ia non ancora demolito come ad un prima lettura sembrerebbe+ Lo

ediamo tutt7o""i uanto ancora sia centrale nella ita di molti paesi europei lanascita, il matrimonio e altri riti di passa""io si laicizzano ma di fronte alla mortecerchiamo ancora, spesso, la chiesa, e un senso reli"ioso, tal olta solo perchF non cene sono altri disponibili+

esta il fatto, semplice e proprio per uesto decisi o, tra ol"ente nel suo impatto sullasocietà, sulla cultura, e o iamente sull7imma"inario le"ato alla morte, delcambiamento radicale che si E a uto nella speranza di ita, passata in occidente da /0a :0 anni nel corso dell7&ttocento, e poi ancora da :0 a 80 anni nel corso del*o ecento cin uant7anni di ita in pi? nella ita di o"nuno, in soli due secoli^ .na

era e propria ri oluzione, pi? decisi a di tante altre+ ancora non sappiamo cosa ci

riser a il futuro, se continuasse uesta tendenza e non ci sono ra"ioni plausibiliperchF debba in ertirsiKDun ue, E ero, sembra di assistere a una pro"ressi a rimozione della morte, di cuianalizzeremo di se"uito alcuni se"ni+ a anche perchF la morte E di entata fenomenopi? raro, meno fre uente, e che E molto pi? di cile incontrare+

( costi indi iduali della rimozione della morteK

orte indi iduale e morte sociale l7indi iduo di fronte alla propria morte, la società difronte alla morte altrui+!ocialmente pare da ero di poter le""ere i se"ni che ci fanno dire che ci siamoaccomodati a uesta paradossale Cnzione sociale che la morte non esiste+ che, seanche sospettiamo che esista, in o"ni caso non dobbiamo parlarne+ eno che mai conil morente+ ancora meno con i bambini+ La società dell7informazione e dellaconoscenza ha scelto in uesto caso, olontariamente, l7i"noranza, il nascondimento, ilsilenzio+ $on uali costi, sociali e indi iduali>

Der ensch ist zum %ode #@eide""er'+ L7uomo E la sua morte, se la porta dietro dallanascita, comincia a morire dal "iorno in cui nasce, come ci inse"na la ClosoCa, da

picuro, con il suo noto GsoCsma dell7inesistenza della morte7, in a anti, passando per"li stoici latini Cno all7esistenzialismo + a uesta constatazione, lun"i dal di enire

consape olezza indi iduale, rischia di essere soltanto una fredda frase+ L7approcciointellettuale alla morte non E il pi? profondo+ (l solo approccio profondo E uelloradicato nei sentimenti la morte di ualcuno che conosciamo, che amiamo+ 7 uesta

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la sola morte che ci interro"a personalmente, sulla nostra morte, e ma"ari anche sulsenso che diamo alla nostra ita+ Anche se la società puI cullarsi nella tran uillitàillusoria del nascondimento, l7indi iduo, solo, i conti con l77estrema nemica7 li de efare+ PerchF non conosciamo nF il "iorno nF l7ora mors certa, hora incerta+(l nascondimento, la rimozione della morte, appare uindi dannosa per l7indi iduoproprio perchF "li to"lie le occasioni e dun ue le possibilità di entrare in contatto con

uello che sarà anche il proprio futuro, e dun ue di fare i conti con se stesso, i proprisentimenti, la propria fami"lia, il proprio la oro, in deCniti a il senso della ita diciascuno + .na celebre icono"raCa del memento mori che ci iene dal edio o E perl7appunto uella dei morti che dicono ai passanti <ciI che siete lo fummo+ $iI chesiamo lo di errete=+ Li a isano, in sostanza+ Per l7uomo moderno, che i enell7illusione che la morte non esista, e che in o"ni caso non la incontra pi?, <la morte

come dice !cheler #198/' sopra""iun"e soltanto come catastrofe=+ ualcosa diinsensato e di alieno che non si capisce, e che ci lascia interdetti, senza parole e alladeri a+$erto, siamo confrontati continuamente teoricamente con la minaccia di mortecome strumento di lotta politica #dalla corsa a"li armamenti al terrorismo, dallaGdissuasione7 nucleare alle "uerre tribali'Q con la morte sociale, ma"ari sotto forma dihandicap con le sue conse"uenti forme di esclusione, di pensionamento anticipato, di

ita in ospizio, che E insieme un esempio di morte sociale e il suo strumento pi?ra nato, comun ue di inutilità, di mancanza di un ruolo sociale #de-functus, si diceappunto del morto pri o di funzioni'Q con uella forma di morte ci ile che corrispondeal carcere a ita e alle istituzioni manicomialiQ ma ueste sono imma"ini della morteastratte, metaforiche+

entre non siamo abbastanza confrontati a uella che, con un7espressione di per sF

si"niCcati a, come abbiamo isto, chiamiamo Gmorte naturale7+ *on ha torto chi, dopoanni in cui lo slo"an, di per sF "iusto, era Griprendiamoci la ita7, consi"lia ora anche diGriprenderci la morte7 di to"lierla ai medici, alle infermiere, e anche ai preti, perriportarla a casa, in fami"lia, nei nostri pensieri, nelle nostre discussioni, nella nostra

ita, insomma+icominciando, per esempio, ad or"anizzarla+ !embra strano, parlare cosJ, e tutta ia il

pensare alla morte era in passato anche l7occasione per fare testamento, e faretestamento non era solo Gdi idere le spo"lie7 era l7occasione per moti are delle scelte,per dare dei consi"li+ Per inse"nare ualcosa a coloro che restano, ma"ari+ Per direun7ultima parola Gforte7+ Anche ai bambini+ icorda AriEs che Cno al 3((( secolo non

esistono imma"ini di una stanza di a"onizzante in cui non ci sia la presenza deibambiniK entre E probabile che il silenzio di o""i ri etta altre preoccupazioni chenon il supposto bene dei bambini <)li adulti che e itano di parlarne ai loro C"litemono, forse a ra"ione, di poter comunicare loro le proprie an"osce e paure dellamorte= # lias, 198:'+

Ke i suoi costi sociali

La dise"ua"lianza pi? "rande e radicale, la pi? e idente delle in"iustizie, anche se Estranamente meno percepita di altre, E certamente uella relati a alle diMerenze nelleaspettati e di ita, nella speranza di ita la Gmortalità diMerenziale7+.na dise"ua"lianza che puI diMerenziare ricchi e po eri all7interno di un paese, mache si proietta anche su scala "lobale tra paesi ricchi e paesi po eri+ (noltre puIdiMerenziare cate"orie sociali, sessi, etnie, ecc+, secondo la situazione+

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*ella Londra del 18/0 per esempio, nelle Flites l7età media al decesso era di / anni,ma di 2: tra arti"iani e impie"ati, e di 22 tra "li operai+ *el 18 2 a anchester E di /8per la "entr5, la nobiltà, e di 1V tra i labourers+ A Derb5 E rispetti amente di 9 e 21anni, e a Li erpool addirittura di /: e 1:^ #3o elle, 198;'+ (n misura meno netta, E eroanche ui ed ora, o""i in (talia+6asti pensare alla contabilità, occulta e occultata, che potremmo dedurre da"liincidenti e dalle morti sul la oro, per rendercene conto+ Per non parlare de"li eMettidelle condizioni di ita #reddito, cibo, abitazione' sulla mortalità nelle arie classisociali, o della disponibilità e accessibilità di cure mediche e ospedaliere e della lorodi ersa e cienza nelle arie aree del paese+ L7(stituto *azionale di !tatistica da

ualche tempo ha cominciato a produrre de"li indici di mortalità per "rado diistruzione, condizione professionale e caratteristiche socioeconomiche della fami"lia diappartenenza+ *e risulta per esempio che il titolo di studio E un indicatore altamentepreditti o della mortalità #essa E tre olte pi? alta tra "li analfabeti che tra i laureati',cosJ come lo E la condizione la orati a in particolare la mortalità tra i disoccupati E tre

olte superiore a uella dei la oratori atti i, e la diMerenza E ancora pi? rile ante peruanto concerne i suicidi #2:,V suicidi su 100+000 morti tra i disoccupati, solo ;,: tra

"li occupati, nel 198 '+ !i"niCcati amente, inoltre, le diMerenze sono pi? marcate tra"li uomini che tra le donne, e nelle fasce di età pi? basse #3ineis e $apri, 199 '+

%utta ia pochi si interessano a uesto tipo di statistiche, e ne col"ono il peso ediremmo la drammaticità in uanto indicatori e persino simboli della uestione sociale+!i usano di pi? in caso di confronti internazionaliQ ma come statistiche interne moltomeno+*on E solo la morte comun ue a diMerenziarci, con aspettati e di ita di erse+ Anche ilricordo del morto, spesso, ci diMerenzia+ Anche a ere un passato, una memoria, E

spesso una forma di lusso, di ricchezza+ il ricordo dei morti Gdi pre"io7, nella nostracultura, dura di pi?, non foss7altro che per uestioni Gtecniche7 la statua in marmo e ilsarcofa"o del nobile contro la sepoltura nella nuda terra e la croce in le"no destinato amarcire del po ero, per sintetizzare+ Anche le testimonianze sulla morte del passatopi? lontano, del resto, sono "iunte a noi "razie ai tumuli "i"anti, si pensi alle piramidi,o alle pietre innalzate di ualche tomba re"ale+ .na consape olezza, uesta, che forseritro iamo nella diMusa e un po7 patetica ossessione per le "enealo"ie pi? o menonobiliari, frutto del desiderio di un passato, di ricordare e di ri-scoprire, per essere anostra olta ricordati, forse sintomo pi? di un biso"no sociale reale che di una dubbiaricchezza una po ertà autentica, non rimpiazzata pi?, come nelle piccole ma anche

"randi comunità del passato, uanto meno, da una storia e una memoria colletti e+Altro che <7a li ella=, uindi, come dice a %otI, che ci rende tutti u"uali <nulla di pi?ine"ualitario della morte=, ha ricordato 3o elle+

a uesto Gcosto7 E nelle cose+ ui ci interessa in ece analizzare i costi della rimozioneodierna della morte, le sue conse"uenze culturali+

La con enzione sociale uole che non se ne parli, che non la si nomini nemmeno, cheen"a almeno a olta nella cortina fumo"ena di irritanti metafore #dal "reco metO e

phFrein, lett+ Gportare oltre7', che anzichF dire me"lio e in altro modo, semplicementenascondono la realtà, illudendosi in uesto modo di cancellarla, di ne"arla+ .na prassi,

uesta della ne"azione della malattia, oltre che della morte -, che E di tutta lasocietàQ e che si traduce in una preoccupazione particolarmente isibile nel lin"ua""iousato per cercare di non dirla, di non nominarla dalla comunicazione "iornalistica#nessuno muore mai di cancro, ma sempre Gdopo lun"a malattia7' ai tecnicismi del

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"er"o medico-ospedaliero, Cno alla ipocrita delicatezza del lin"ua""io uotidiano#nessuno E mai morto al massimo, E Gmancato7, uasi si fosse persoK' e al lin"ua""iopudico della pubblicità delle a"enzie di pompe funebri #per le uali la morte Edi entata un insapore Gtransito7 o un Gdecesso7, i parenti Gdolenti7, la tomba unasepoltura, il funerale le ese uie, la bara il feretro, il corpo ormai cada ere la salma, lespo"lie o, pe""io, i resti, ecc+'+

7 come se la società non olesse sapere di do er morire, si cullasse in un7illusione dieternità+ La società, e indi idualmente i suoi membri+ $iI che E ero per la natura #=(lbastone del nonno dura comun ue pi? a lun"o del nonno stesso, per non parlare dellamonta"na, che lui ha salito=, ci dice rnst 6loch', e per la specie rispetto all7indi iduo#=La morte E un ta"liale"na, ma la foresta E immortale=, si consola )esualdo 6ufalino,nella Diceria dell7untore', la società lo orrebbe anche per sF+ La colletti ità, con la suarimozione sociale dell7ar"omento Gmorte7, sembra oler pretendere anch7essa uestopri ile"io+ nascondersi dun ue la propria caducità, la propria mortalità #mentreanche le ci iltà, e al loro interno le istituzioni, sono mortali <ci iltà noi adessosappiamo che siete mortali=, dirà Paul 3alFr5'+ $ome se la società non potessefunzionare se si mettesse in discussione uesto assioma+ $ome se uesto rendesse ilGre sociale7 deCniti amente nudo+ (l che, forse, E pi? ero di uel che pensiamo+ Lasocietà stessa, ha notato orin #19V0', non funziona mal"rado e contro la morte, maper, attra erso e dentro di essa, uasi una sua conse"uenza+ La stessa impresaculturale, l7esistenza della cultura, non ac uista il profondo del proprio senso, della suaepica drammaticità, che a causa del fatto che le antiche "enerazioni muoiono ebiso"na trasmettere senza tre"ua il patrimonio colletti o dei saperi alle nuo e"enerazioni < ssa non ha senso che come riproduzione, e uesto termine diriproduzione prende il suo senso pieno in funzione della morte= +

)li esempi di rimozione sociale si possono moltiplicare a iosa+ non si tratta solo delGnon dire7, delle ipocrisie del lin"ua""io+ .n7altra forma di rimozione, tipica del restodella modernità, E uella della di isione del la oro sociale creare delle istituzionispecializzate che se ne occupino #che si occupino di occultarla', liberando cosJ il restodella società, a cominciare dai parenti, dall7obbli"o anche solo di pensarci+(l fatto che sempre meno si muoia a casa, in fami"lia, e che si passi direttamentedall7ospedale al cimitero, ci rende estranei al fatto stesso della morte l7incontro conessa non puI uindi che essere casuale #per esempio un incidente'+

a di uesto pa"hiamo anche un prezzo la morte Gospedalizzata7 di enta anche mortespersonalizzata, perchF l7istituzione ospedaliera <si fa carico non dell7indi iduo, ma del

suo male= # + de $erteau'+ $ome "ià nota a ilUe, nei suoi uaderni di alte Laurids6ri""e, <ora si muore in ::9 letti+ (n serie, naturalmente+ $on una produzione cosJenorme o"ni sin"ola morte non E proprio ben ese"uita, ma non importa #K' &""i chidà ancora alore a una morte ben fatta>=+ Del resto si tratta di un problema pi?"enerale le"ato all7istituzione ospedaliera+ $ome ha notato la Y bler- oss #199;', ilso raccarico di la oro burocratico e tecnico rischia di far sJ che, anche per il personaleinfermieristico, <in uesto sistema sempre pi? elaborato, il malato puI di entare menoimportante dei suoi elettroliti=+Persino uando ce lo uole ricordare, e ci uole preparare, per moti i di interesse #ilramo assicurati o ne E un eccellente esempio', la società si incarica di renderci il fatto

neutro e per cosJ dire Gdolce7, ricorrendo a espressioni che per essere pie menzo"nenon sono meno sintomatiche non per caso uesto tentati o di sconC""ere almenoalcune conse"uenze della morte, uesta forma tutta moderna di praeparatio mortis, la

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si chiama, si"niCcati amente, assicurazione sulla ita+.na società italista e "io anilista non inciampa olentieri nei suoi morti, come delresto nei suoi ecchi+ La morte, e con essa tutto ciI che puI ricordarla #la ecchiaia, lamalattia, il dolore' iene sempre pi? Gpri atizzata7 e nascosta+ Borse anche per ra"ionistrutturali, come lascia intendere lias <(n passato la morte era una uestionepubblica in misura assai ma""iore di uanto lo sia o""iQ del resto non pote a esserealtrimenti perchF di rado "li uomini rimane ano soli=+ a molto anche per ra"ioniculturali+$ome si E detto, si muore sempre meno a casa, in mezzo alla "ente, ai sani, aiGnormali7+ (l funerale lo si fa in chiesa Q sparisce anche il corteo funebre nel uartiere, esi edono sempre meno simboli esteriori #addobbi, paramenti'+ Anche le esistenzechiassose si spen"ono discretamente con la note ole eccezione della morte dei ip,

uelli che d"ar orin chiama "li ol5mpiens, che di enta essa stessa notizia, e ritocolletti o si pensi alla morte di Diana !pencer, me"lio nota come Lad5 D, ma anche,

uasi nello stesso periodo, di persona""i al uanto di ersi e morti in circostanze deltutto dissimili, come adre %eresa di $alcutta e )ianni 3ersace + La pubblicità, sal oe enti drammatici, E a data ai soli necrolo"i sui "iornali l7ultimo uarto d7ora dicelebrità possibile, in una società do e un e ento, se non passa sui media, non esiste +L7estremo capola oro di una società che dedica colossali ener"ie a cercaredisperatamente di non in ecchiare, di allun"are la ita a tutti i costi, foss7anche di unminuto, e di cancellare dun ue il dolore e la morte dal panorama sociale Gnon stabene7, morire in pubblico, come non sta bene ed E scon eniente esternare la tristezzae il pianto+ .na società che a "iusto titolo E stata chiamata Ganal"esica7+

(mma"ini della morte la società Ganal"esica7

)ià dalle ricerche s olte ne"li anni !essanta da )orer #19;:' risulta a che il V0 circadelle persone da lui inter istate non a e a mai assistito a un seppellimento, e ibambini non erano stati fatti partecipare nemmeno ai funerali dei parenti pi? stretti+La morte E o""i, nelle nostre società, <"ra ata da inibizione comunicati a=+ (n unasocietà che si uole culturalmente a anzata, E il testimone silenzioso della nostraarretratezzaQ in un certo senso, <il settore pi? primiti o della società industriale=#Buchs7 19V/'+ *on se ne puI parlare+ !pendiamo sempre pi? risorse ad occultarla+ Difronte ad essa rimaniamo, si"niCcati amente, senza parole <muti come una tomba=+

a poi la morte, il dolore che pro oca, i funerali, si edono in t + ual E allora il sensodi uesta opera di occultamento> PerchF la morte iene nascosta>Le ipocrisie del lin"ua""io non sono che uno dei tanti in"anni e autoin"anni intornoalla morte+ L7altro, pi? "rande ancora, concerne i mass media, che hannodesacralizzato la morte, e nello stesso tempo hanno <sostituito lo spettacolo al rito=#%homas, 19V8'+(l paradosso E pertanto che il meccanismo del nascondimento a en"a in una societàin cui siamo circondati dalla morte, o me"lio da una spettacolarizzazione della morte,che E un po7 l7altra faccia della rimozione la sua banalizzazione+

7 stato calcolato che un "io ane di 18 anni ha assistito, in media, a 0+000Gammazzamenti7 tele isi i e cinemato"raCci+ uasi sempre si tratta di morti con unacausa precisa dis"razie, omicidi, uasi mai comun ue morti naturali+.na ricerca ormai un po7 datata che tende a a mostrare e a uantiCcare lo spaziodedicato alla morte sulla stampa pari"ina, da a i se"uenti risultati #Potel, 19V0'necrolo"i 19,9 , assassinii e uccisioni 18,/ , incidenti stradali 1V,/, altri incidenti

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1:,8, "uerre e "enocidi 11,V, morte di persona""i famosi 10, suicidi 2,;, esecuzionicapitali #all7epoca, in Brancia, non ancora abolite' 2, , minacce colletti e, dall7atomo alcancro 1,/, medicina, e morte Gordinaria7 0,V+ 7 probabile che alcuni dati sarebberoo""i da a""iornare sospettiamo un aumento delle notizie le"ate alle Gbatta"lie controla morte7 della medicina e della scienza, per esempioQ ma si tratta di dati checomun ue ci fanno ri ettere sul Gtipo7 di morte cui pensiamo uando ne pronunciamo e non E il caso pi? fre uente il nome+La società dello spettacolo, e non c7E da stupirsi, ha fatto anche della morte unospettacolo uotidiano e ordinario+ Binto, per lo pi? ma non solo+ $asi celebri di suicidio esecuzioni in diretta ci ricordano che uesti sono e enti mediatici se"uiti eottimamente retribuiti+ .na foto o un ideo di una tra"edia ale denaro, e ne produce+

7 la morte G era7, che passa perI ancora da"li schermi tele isi i, anzichFdall7esperienza diretta che in occasione di una carestia o di una stra"e terroristica fairruzione nelle nostre case attra erso i %" della sera, all7ora di cena+ a che ormai Eo""etto pri ile"iato di interi pro"rammi basati in buona parte su un o5eurismo che hanella morte il suo centro si pensi alle arie G eal % 7+Le morti GCnte7 sono presenti altrettanto se non pi? massicciamente e perconse"uenza anestetizzano+ $ome le dro"he, danno l7assuefazione+ La morte de eessere Gtanta7, se no non fa pi? eMetto+ @oll5Tood inse"na lun"he e redditizie carrieresi sono costruite su uesto G"enere7Q !tallone, !chTarzene""er, 3an Damme, 6ruceXillis e tanti altri, anche meno muscolosi+ La morte di enta seriale, come i naturalborn Uillers e i prota"onisti di pulp Cctions pi? o meno intellettuali o di splatters diserie 6 Clm horror di zombies e notti dei morti i enti, il cui maestro E )eor"e

omero, i ari @alloTeen, i Clm con Xes $ra en, i ampiri, i Dracula e i *osferatu,l7horror pi? intellettuale alla !tephen Yin", e tanti altri, come il Clone catastroCco dei

terremoti, de"li aerei in a aria, de"li ura"ani, de"li incendi+ Bino alla necroClia ironica e"entile della fami"lia Addams+Le danze macabre medie ali a e ano una funzione educati a, contene ano uninse"namento memento mori, ricordati che de i morire+ (l cinema e la letteratura dimassa, forse pi? raramente+ a in certi casi, come nel D5lan Do" nostrano e in altriprodotti uasi sempre meno ra nati, come il darU rocU, la musica Gmetallica7 in cui inomi dei "ruppi non potrebbero essere pi? esplicitamente Gmortiferi7 #lett+ portatori dimorte', assume il ruolo di ri essione proprio là do e era stata espunta, di rispostaforse non del tutto inconsape ole proprio a uella rimozione che si percepisce falsa eipocrita, e forse pericolosa mortale, appunto+

Detto uesto, la demonizzazione dei media ser e a poco, e non E probabilmentenemmeno un bersa"lio centrato+ uello che ci preme sottolineare, come fatto socialesi"niCcati o, E il di ario, uasi una forma di schizofrenia sociale, tra la sostanzialesparizione dalla ita delle persone della morte G era7, e la diMusione a dosi massicce di

uella Grappresentata7+ $he, perI, non ci prepara aMatto all7e ento morte nF allanostra, nF a uella altrui+

La morte ospedalizzata

La medicina, per occuparsi della ita, E do uta passare attra erso la morteQ bastipensare al ruolo che ha a uto la dissezione dei cada eri nel fa orire i suoi pro"ressi ele sue conoscenze+ a se essa sa rapportarsi con i cada eri, e letteralmentemanipolarli, sembra che tro i o""i molte pi? di coltà a rapportarsi con l7e entoGmorte7, e sin"olarmente con i morenti+ Al punto che la morte, pure il compimento di

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un processo che E l7o""etto di inter ento del medico, non si studia uasi le si passaaccanto, ma mal olentieri, e disto"liendo lo s"uardo, interessati ad altro+ Do rebbeessere, da sola, materia d7esame, di almeno un esame, e orizzonte ultimo di moltialtri e in ece scarse""iano persino i testi di ri essione, in proporzione almeno alconfronto, uotidiano, con la uestione+<La funzione della malattia E o""i di nascondere la morte= #.rbain, 1998', di tacerla odi tra estirla+ $oncentrato sulla malattia, su come combatterla, il medico disto"lie los"uardo dal suo esito, nel lun"o termine, ine itabile, perchF E l7esito di o"ni ita+ Dopotutto, per il medico esso E uasi sempre issuto come uno scacco professionale, unasconCtta la medicina contemporanea si concepisce come una titanica batta"lia,spesso incente, contro la morte non riesce ad accettare, uindi, di perdere+.n atte""iamento, uesto, che ha Cnito per instillare nel "rande pubblico e nel suoimma"inario l7idea che la morte sia un7anomalia, la conse"uenza di unmalfunzionamento, al limite di un erroreQ e che ha Cnito per ritorcersi contro la stessaclasse medica, o""i pi? che in passato confrontata con il moltiplicarsi di cause"iudiziarie, per inadempienza, per errore dia"nostico colposo o altro+.n atte""iamento, inoltre, che non E estraneo alla fre uente tendenza del medico adessere presente e atti o nelle fasi di Glotta7, e ad eclissarsi nel momento in cui, come sidice, <non c7E pi? niente da fare=, e il malato, ormai morente, de e solo, per l7appunto,morire lasciando la responsabilità di se"uire uesta fase cruciale al personaleparamedico, al personale reli"ioso, ai olontari, ai familiari, o, pe""io, a nessuno+ .nosser atore direttamente implicato #6rFhant, 19V;' "ià sottolinea a del resto ilparadosso per cui <una delle cose pi? di cili della nostra arte medica E di occuparci di

uelli che non hanno pi? biso"no di cure=+ppure la medicina e le sue istituzioni sono sempre pi? confrontate dalla morte, per la

semplice ra"ione che prose"ue la tendenza, apparentemente inesorabile,all7ospedalizzazione della morte , anche se comincia a edersi ualche se"nale dicontrotendenza che tutta ia, come il parto in casa o altre forme di de-ospedalizzazione della nascita, incide per ora pi? a li ello di costume che statistico+&rmai solo una minoranza di persone, in occidente, muore fuori dall7ospedale, in casao altro e specie se sa, o lo sanno i suoi parenti, che la morte sta arri ando se,ma"ari, la sta aspettando+ &ccore dun ue imparare a "estire uella di coltà o""etti ache comporta, anche per il personale medico e paramedico, lo stare icino alla morte+*on ci si puI pi? accontentare di un atte""iamento di falsa indiMerenza e eronascondimento, come uello misurato "ià nelle prime ricerche in materia, uando

)laser e !trauss #19;:' rile a ano come il personale ospedaliero si costruisse unmodo Gaccettabile7 di far fronte alla morte anche se o""i pi? fre uentemente di allorail malato iene informato del suo destino+Le ra"ioni di uesto processo sono molte la solitudine delle persone, la scomparsapro"ressi a della fami"lia allar"ata, con le sue molte risorse disponibili, ma anchedelle relazioni di icinato, specie nelle aree urbane, la mancanza di tempo de"li altrifamiliari, coniu"e incluso, che sempre pi? spesso la ora, il fatto che le case stesse, itroppo piccoli appartamenti metropolitani, poco si prestino ad operazioni sempre pi?complesse, man mano che il processo di medicalizzazione della morte, specie inpresenza di patolo"ie pi? di cili da aMrontare, comporta anche perchF le patolo"ie in

uestione si fanno sempre pi? di cili man mano che aumenta l7età del morente ediminuiscono le Grisorse7 del corpo e della mente nell7aMrontarla+ (ndubbiamente, poi,"li ospedali possono oMrire supporti Gtecnici7 e un7assistenza continuati a che non E di

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norma alla portata del pri ato, del sin"olo, della fami"lia media+ a c7E anche unproblema culturale l7an"oscia di fronte alla morte, il non sapere che fare di fronte adun e ento cui non c7E stata preparazione+ anca la Gdimestichezza7 con la morte, ilrenderla Gdomestica7, appunto, e come tale "estibile anche per l7eMetto dellascomparsa pro"ressi a della compresenza "enerazionale all7interno delle fami"lie non c7E pi? chi inse"ni, con le parole o con l7esempio, ciI che del resto non si hanessuna o"lia di imparare+ a superare uesto problema, l7ospedalizzazione nonaiuta al contrario, lo incancrenisce+ %anto che si comincia a ri ettere sul fatto che<cosJ come la medicalizzazione della nascita E stata messa in discussione, cosJdobbiamo mettere in discussione la medicalizzazione della morte= #)allucci, in De!anti et al+, 1999'+6iso"na tutta ia prendere realisticamente atto che il processo E in corso, e seppure

ualche timido se"nale di in ersione di tendenza si manifesta, E probabile che lama""ioranza delle morti continuerà ad a ere luo"o in ospedale+ Per non parlare di

uelli che, sostanzialmente, non potrebbero fare altrimenti, come i malati terminalicoloro che, letteralmente, sono Gcondannati a morte7 e, uasi sempre, lo sanno,anche se non "lielo si dice Q coloro che sono in a"onia una lotta, una fatica, uno sforzo# uesto il senso etimolo"ico della parola lo stesso per l7appunto di a"onismo', che habiso"no di supporto, di aiuto, di accompa"namento+A diMerenza di altre lotte, di altre Gcompetizioni7, di uesta si sa in anticipo come andràa Cnire+ *on si saprà, ma"ari, uale decorso potrà prendere la malattia, uali brani sido ranno Grecitare7+ a si sa, comun ue, come andrà a Cnire la piEce+ !i conosce inanticipo, insomma, il nome dell7assassino anche se uesto non E ancora, o iamente,la soluzione dell7eni"ma+ .n po7 come in uei "ialli in cui in cui la scena del delitto, e ildelitto stesso, appaiono subito, e il lettore o lo spettatore li conosce la suspense sta

solo nel edere come l7in esti"atore lo scopre+ *el nostro caso l7o""etto di ri essioneE il senso della propria ita, pi? ancora che della propria morte e la suspense sta neledere se lo si scoprirà, in che modo, con uali esiti+ .n problema che non E solo o

eminentemente medico e medicalizzabile, ma che non puI nemmeno essere del tuttoespunto dall7orizzonte ospedaliero, posto che la morte, sempre pi? spesso, a iene trale sue mura+ (l che spie"a perchF, anche nel mondo medico, ci sia chi comincia a porsiil senso del silenzio sulla morte, o del suo mascheramento sotto le spo"lie di un merodiscorso razionale, professionale, Gtecnico7, limitato alla cura, alla lotta contro la morte+L7e ento morte non E separabile in una componente razionale, di cui si puI parlare econ cui ci si puI confrontare, e di una irrazionale, nelle sue componenti psicolo"iche

ma anche ClosoCche e spirituali, da cui in ece l7ospedale do rebbe stare fuori nellapersona del paziente, dei suoi familiari, ma spesso anche del personale ospedaliero,ueste componenti sono unite e inseparabili+

$erto, colui che E icino alla morte E una C"ura atipica+ 7 colui che non puI #o a cuinon si puI' pi? far nulla per impedir"li di morire E il morente, il uasi morto, ilmorituro+ a la medicina ha sempre a uto, Cn dalle ori"ini, due aspetti+ (l primoconcerne il "uarire, che implica, come si e ince anche dall7etimolo"ia della parola, ilGdifendere7, o pro arci almeno, dall7a""ressione della malattia+ (l secondo E il curare+ curare si"niCca precisamente prendersi cura proprio nello stesso senso in cui ilcurato E colui che si prende cura, delle anime nella fattispecie anche se separare

anime e corpi E u"ualmente un esito per nulla ine itabile, e concettualmente maanche praticamente problematico, anche per la medicina+ La medicina occidentale si Eforse troppo orientata sul primo aspetto, il "uarire, mettendo eccessi amente in

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ombra uando non dimenticando il secondo, il curare+ $erto, se si puI, biso"na"uarire, cioE combattere e incere la malattia, e ristabilire la salute+ a non sempre Epossibile, e tipicamente non E possibile per i malati che "ià si sanno terminali+< uando il malato non puI essere "uarito, ha ancora biso"no di essere curato=#Abi en, 1990' di essere aiutato a i ere la sua ultima malattia+ $ombattendo ildolore Csico che comporta, per esempio, uel dolore che E "ià in certo modoun7anticipazione della morte, che ce ne anticipa in ualche modo l7esperienza, eintorno al uale c7E spesso una sorprendente sotto alutazione, sottolineata ormai damolti studi come se ormai non alesse uasi pi? la pena di approntare untrattamento anal"esico ade"uato + a il problema non si esaurisce ui non di solamorCnaK(l problema non E pi? di G incere7, di prolun"are all7inCnito una lotta senza senso

uello che si E imparato a chiamare accanimento terapeutico+ a proposito, anche uitro iamo un paradosso, l7ennesimo <nel tentati o di prolun"are la ita si prolun"ain olontariamente il processo del morire= #)allucci in De !anti et al+, 1999'+<L7escatolo"ia E stata trionfalmente dissolta nella tecnolo"ia=, ha notato 6auman#199:'+ a uesto trionfo apre pi? problemi di uanti non ne risol aQ e non solo dalpunto di ista etico, ma anche da uello pratico, della G"o ernabilità7 e in deCniti adella stessa utilità di alcune pratiche medicali+ L7accanimento terapeutico produce, sJ,un ulteriore tempo di ita+ a che ita> 7 ita> chi lo decide> Anche ui non

o"liamo sempliCcare eccessi amente un dibattito complesso, ma alcune domande,anche radicali, E bene che comincino ad essere poste apertamente+ $ome E statosintetizzato da ualcuno <3ite pi? lun"he e salute pe""ioreQ malattie pi? lun"he emorti pi? lenteQ ecchiaia pi? lun"a e demenza crescente=+ Borse non sarà da ero esolo cosJ, e certo E di erso porsi ueste domande uando non si E direttamente e

personalmente coin olti, ma ualche ri essione su uesta tendenza, che ancheuando non iene deCnita accanimento E pur sempre esistente # uale del resto ilconCne con la semplice cura, con la disperata olontà di tenere in ita ualcuno>',

uasi una tentazione faustiana, biso"nerà pur rilanciarla+!ono i malati stessi, spesso, a non a ere pi? il mito medico della durata, che non E lorodata, come ha notato ancora Abi en, forte del frutto della propria esperienza in unaunità ospedaliera di cure palliati e, per malati terminali uelli, appunto, che sonoormai coscienti che un termine c7E+ a resta loro u"ualmente il problema della ualitàdi uel po7 di ita che resta, e della sua di"nità + &ccorre assumere il paradosso che ilmalato a a morire, ma non dimenticare che resterà i ente Cno alla Cne+ .n

paradosso non facile da "estire nF per il personale medico nF per uello paramedico,che andrebbero entrambi ade"uatamente preparatiQ del resto non E facile nemmenoper il morente stesso e anche lui a rebbe biso"no di un po7 di ri essione e dipreparazione, e della possibilità di condurle, di esplorarle, di prepararsi insomma+ dinon rapportarsi uindi con un sistema, e al suo interno con delle persone, che,semplicemente, fanno Cnta di niente o pi? precisamente, come dice a uno scrittore,

nnio Blaiano, <fanno Cnta di tutto=+

$onclusioni G*ormalizzare7 la morte>

7 indubbio che c7E un lato positi o, e straordinario, nelle Grestrizioni all7arbitrio dellamorte7 che l7uomo E stato capace di porre, in particolare attra erso i pro"ressidell7i"iene, della medicina e della scienza+ (l prolun"amento pro"ressi o della duratadella ita, la sconCtta di molte cause endemiche di morte #ricordiamo che una malattia

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che ha a pi? riprese decimato la popolazione europea, la GPeste *era7, era di entata unsimbolo della morte stessa', le mera i"lie terapeutiche odierne, le tecnolo"ie deitrapianti, ecc+, testimoniano l7aspetto titanico di uesta lotta contro la morte, di uestoriCuto prometeico, di uesta lotta a coltello per rubarle un "iorno di ita dopo l7altro+

a uesto pro"resso, sul piano sociale, E stato Cnora pa"ato con la pro"ressi aGsolitudine del morente7 peraltro specchio fedele di altre diMuse solitudini , con la<silenziosa esclusione de"li indi idui senescenti e morenti dalla comunità umana=# lias, 199:', con il raMreddamento e uasi la cessazione #attra ersol7ospedalizzazione' dei rapporti tra i enti e morenti, pro ocando un ulteriore distaccoda"li aMetti e dai luo"hi che danno senso e sicurezza alla ita, e anche o"lia di i ere+.no costo tutta ia, uesto, che non sembra do er essere ineluttabile+

%homas, studioso, come antropolo"o, della Gmorte africana7, del rapporto semplice eimmediato con essa di molte popolazioni africane, fa la se"uente osser azione aproposito dell7e oluzione del rapporto Gmoderno7 con la morte+ (l processo dipro"ressi a desacralizzazione della morte che ha in estito l7occidente ha implicatoanche una profonda desocializzazione #uno dei si"niCcati di reli"ione E appunto di re-li"are, cioE tenere insieme, socializzare dun ue'Q le nuo e concezioni della malattia,della morte, e il Gculto7 della salute hanno prodotto un raMorzamento dei tab? erso lamorte ed il lutto+ (l che pro oca ulteriore desocializzazione+Borse E per uesto, ed E da considerarsi un7inconscia risposta a uesta e oluzioneculturale, se, tra i momenti topici della ita, la nascita e il matrimonio tendono adessere, per una parte importante della popolazione, sempre pi? separate dallareli"ione, mentre la morte tro a ancora il suo Gspazio naturale7 nei luo"hi detti sacri #ilnumero di funerali reli"iosi tende ad essere molto superiore a uello di altri riti dipassa""io', uasi che la reli"ione fosse tra le poche ad a ere parole per dire la morte,

o almeno uno dei pochi ambiti in cui non iene ne"ata+ $ome ha ricordato AriEs, ilculto dei morti E l7unica manifestazione reli"iosa comune a credenti e miscredenti Q ec7E pi? Gtolleranza7 erso un modo reli"ioso di intenderla anche in ambienti e trapersone indi idualmente ma"ari poco propense ad attardarsi su interro"ati i di tiporeli"ioso, anche ne"li stessi ospedali e nel corpo medico+ !eppure uasi sempreinconsape olmente, l7estremo saluto al morto prima del Gtransito7, del ia""io, E unaddio nel senso etimolo"ico un a damento a-Dio, seppure un Dio spesso a"o eindeCnito, di cui non c7E molta certezza+Borse si tratta solo di una sopra i enza culturale, destinata pure essa aridimensionarsi+ \ si"niCcati o tutta ia che o""i ci en"a riproposta, in forme atipiche,

dalle dinamiche stesse della società multiculturale, dalle diMerenti isioni della morte,e della ita, che culture di erse ci propon"ono, e con cui la stessa ita ospedaliera hacominciato a confrontarsi culture pro enienti appunto dall7Africa, dall7AsiaK!i"niCcati amente, il Gritorno7 del dibattito esplicito sulla morte E in parte do utoproprio ai problemi inediti che il personale ospedaliero, a tutti i li elli, si tro a a do eraMrontare a causa della sempre ma""iore presenza di indi idui appartenenti a mondiculturali e reli"iosi di ersi da uelli a noi pi? familiari, che la morte la i ono, e iltermine non E scelto a caso, in maniera di ersa+ $orsi di formazione e testi ad hoccominciano ad essere approntati, specie nei paesi europei a ma""iore presenzastraniera, e ciI fa orisce il riproporsi anche per "li autoctoni di alcuni interro"ati i di

fondo+a al di là de"li aspetti reli"iosi tradizionalmente intesi, il processo di

Gnormalizzazione7 della morte il i erla come accadimento normale, appunto, e

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uindi il non i"norarla, recuperando il cora""io di G"uardarla in faccia7 in este anchealtri ambiti culturali+*on sappiamo se da ero il nostro corpo E la crisalide che con la morte libera lafarfalla, come dopo anni di icinanza GCsica7 con la morte e con i morenti sostiene +Y bler- oss #tra "li altri, 1982'+ !appiamo perI che il nostro atte""iamento di frontealla morte non E indiMerente e irrile ante rispetto al nostro atte""iamento di frontealla ita+Borse l7uomo non E il solo animale a sapere di essere mortale, ma certamente E il solo<animale che seppellisce i propri morti=Q e il solo, anche, a ricordarli+ Puntualizza

%homas <tra tutti "li esseri i enti l7uomo rappresenta la sola specie animale cui lamorte E onnipresente durante tutta la sua ita #e sia pure solo a li ello di fantasmi'Q lasola specie animale che accompa"na la morte con un rituale funebre complesso ericco di simboliQ la sola specie animale che ha potuto credere, e spesso ancora crede,alla sopra i enza e alla rinascita dei defuntiQ in bre e, la sola specie per la uale lamorte biolo"ica, fatto di natura, si tro a continuamente superata dalla morte comefatto di cultura=+

7 possibile dun ue che anche "li attuali modi di edere #o me"lio, di non oleredere' la morte, siano so""etti a moda culturale, e possano cambiare cosJ come,

almeno in certi settori della società, si tende a recuperare un7alimentazione pi?naturale, dei tempi di ita non totalmente subordinati ai tempi del la oro, una nuo acultura del parto e della nascita, una di ersa concezione della malattia, del corpo,della salute, ecc+ uella che abbiamo Cnora analizzato E certamente la Gtendenzalun"a7 della società+ !i potrebbe ipotizzare, tutta ia, che se la società E capace diprodurre de"li anticorpi, sotto forma di indi idui e "ruppi sociali capaci di ricercare unami"liore G ualità della ita7, potremmo aspettarci, e certamente auspicare, che insieme

ad essa si ritro i la consape olezza dell7importanza di una ade"uata G ualità dellamorte7+ Del resto anno di pari passo, e si richiamano l7un l7altra+ *on si tratta di unlusso, ma di una necessità che non ci dispiace ualiCcare di itale+

Percorso biblio"raCco

olte sono le ri essioni "enerali sul problema della morte, di ambito ClosoCco,reli"ioso, antropolo"ico, biolo"ico, ecc+ una letteratura cui non faremo ui che pochiriferimenti+Apparten"ono al primo tipo, tra "li altri, i testi di aH !cheler, (l dolore, la morte,l7immortalità, lle Di $i, Leumann #198/', di Paul-Louis Landsber", (l silenzio infedele+!a""io sull7esperienza della morte, 3ita e Pensiero, ilano #199:', e, pi? recenti, di3ladimir _anUFlF itch, La mort, Paris, Blammarion #19VV', e Pensare la morte>,

aMaello $ortina, ilano #199:'+(mportanti e adatti a una prima introduzione i testi di Louis-3incent %homas, di cuicitiamo innanzitutto il completo Antropolo"ia della morte, )arzanti, ilano #19V;', maanche, pi? Gpolitico7, ort et pou oir, Paris, Pa5ot #19V8', Le cada re+ De la biolo"ie àl7anthropolo"ie, 6ruHelles, $ompleHe #1980', libro dall7autore stesso deCnitoGnauseabondo7, che <sCda l7indecenza=, e il sintetico La mort, Paris, Presses.ni ersitaires de Brance #1988'+Dal punto di ista biolo"ico su""eriamo Xilliam + $larU, !esso e ori"ini della morte,

c)raT-@ill, ilano, 1998+&ttima introduzione al pensiero di lizabeth Y bler- oss, cui si de e molto dellos iluppo di uella che potremmo considerare l7attuale tanatolo"ia, anche a li ello di

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pubblico "enerico, E La morte e il morire, Assisi, $ittadella #19V9', il suo testo pi?teorico e pi? completo, che ha a uto un7in uenza note ole sull7attuale ris e"lio diinteresse intorno alla morte, e alla ma""iore attenzione al morente che ne E corollario,nel mondo an"losassone e non solo+Analizza in ece un insieme di percorsi di morenti $ome moriamo+ i essioni sull7ultimocapitolo della ita, ilano, ondadori #199:', del medico !herTin 6+ *uland+ Di ta"liosimile E anche La morte amica, izzoli, ilano #199;' di arie de @ennezel+Di tutt7altra impostazione i testi, che E comun ue do eroso citare, del $omitato*azionale per la 6ioetica, che se non altro ci danno un7idea del comune sentire delmondo medico-scientiCco, cosJ come iene Gmediato7 dal $omitato suddettoDeCnizione e accertamento della morte nell7uomo, oma, Presidenza del $onsi"lio deiministri, Dipartimento per l7informazione e l7editoria #1991', e uestioni bioeticherelati e alla Cne della ita umana #199:', medesimo editore+(n campo sociolo"ico ricerche pionieristiche sono state uelle di )laser, 6+ e !trauss,A+, ATareness of D5in", $hica"o, Aldine #19;:', e di )orer, )+ Death, )rief and

ournin" in contemporar5 6ritain, London, Doubleda5 #19;:'+ %esti uasi classici sono*orbert lias, La solitudine del morente, (l ulino, 6olo"na #198:', e d"ar orin,L7homme et la mort, Paris, !euil #19V0', che ha ori"ine in un testo ancora pi? lontano,risalente ai primi anni 7:0+ (mportante, con un ta"lio diMerente, pi? di sociolo"ia dellacultura, anche 45"munt 6auman, (l teatro dell7immortalità, 6olo"na, (l ulino #199:'+$itiamo anche Xerner Buchs, Le imma"ini della morte nella società moderna, inaudi,

%orino #19V/', e _ean 4ie"ler, ( i i e la morte+ !a""io sulla morte nei paesi capitalisti,ondadori, ilano #19V8', di ta"lio pi? Gmilitante7+ .tile introduzione anche la raccolta

di sa""i curata da Antonio $a icchia !calamonti, (l Gsenso7 della morte+ $ontributi peruna sociolo"ia della morte, Li"uori, *apoli #198 ', meno strettamente sociolo"ica # i

sono sa""i di ClosoC e storici' di uanto faccia pensare il sottotitolo+ %esti pi? speciCcamente destinati alla comunità dei sociolo"i sono le raccolte di sa""icontenute in $larU, D+ #a cura di', %he sociolo"5 of death theor5, culture, practice,&Hford, 6lacUTell #199/' e, pi? antropolo"ica, DicUenson, D+ e _ohnson, + #a cura di',Death, d5in" berea ement, London, !a"e #199/', molto dise"uali in termini dicontenuti, nonchF !eale, $+, $onstructin" death the sociolo"5 of d5in" andberea ement, $ambrid"e, $ambrid"e .ni ersit5 Press #1988'+*el testo citiamo anche _+ Potel, ort à oir, mort à endre, Paris, DesclFe et $ie#19V0'+Per uanto ri"uarda "li aspetti storici, i riferimenti indero"abili sono i se"uenti

Philippe AriEs, !toria della morte in occidente, izzoli, ilano #19V8' e L7uomo e lamorte dal medioe o ad o""i, 6ari, Laterza #1980', i testi di ichel 3o elle, La morte el7&ccidente, 6ari, Laterza #198;', e 3o elle et al+, ourir autrefois+ Attitudes collecti esde ant la mort auH 3(( et 3((( siEcles, Paris, )allimard #19V ', nonchF di Alberto

%enenti, (l senso della morte e l7amore della ita nel inascimento, %orino, inaudi#19VV'+

%ra i testi di medici che hanno aMrontato il tema in maniera pi? Goperati a7, Abi en, +#a cura di', Pour une mort plus humaine+ HpFrience d7une unitF hospitaliEre de soinpalliatifs, Paris, (nter ditions #1990', 6rFhant, _+, %hanatos+ Le malade et le mFdecinde ant la mort, Paris, LaMont #19V;', !piro, @+ +, c$rea $urnen, +)+ e Xandel, L+P+

#a cura di', Bacind death+ Xhere culture, reli"ion and medicine meet, London #*eT@a en', `ale .ni ersit5 Press #199;', e in italiano De !anti, A+, )allucci, + e i"liano,P+ #a cura di', (l dolce morire+ La relazione di aiuto al morente nelle cure palliati e,

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oma, $arocci #1999'+.tili testi che potremmo deCnire di Gaccompa"namento7 e di ri essione, nonstrettamente scientiCca, sono "li altri olumi della Y bler- oss, come Domande erisposte sulla morte e il morire, $omo, ed edizioni #199;', facile introduzionestrutturata a domande e risposte su casi concreti ed esempi di pratica ospedaliera,Li in" Tith death and d5in", *eT `orU, acmillan #1982', libro anche uesto facile,tratto da sue conferenze, cosJ come, La morte E di itale importanza, ilano, Armenia#199V'+ Pi? speciCci, nei rispetti i ambiti, &n children and death, *eT `orU, acmillan#198 ', A(D!+ L7ultima sCda, ilano, aMaello $ortina #1989', e XorUin" it throu"h,*eT `orU, acmillan #198V', che rende conto dei suoi TorUshops sul tema della morte+!orta di bre e manuale E anche !mith, $+ +, 3icino alla morte+ )uida al la oro socialecon i morenti e i familiari in lutto, %rento, $entro studi ricUson #1990', traduzione diun testo della 6ritish Association of !ocial XorUers+ Brutto di un corso E orretta, + e

%ommasi, + #a cura di', (l percorso del morire+ L7esperienza del morire e lacondi isione della soMerenza, ilano, .nicopli #199:'+ .na raccolta di sa""i moltodise"uali E tratta da"li atti di un con e"no sul tema, !"reccia, +, !pa"nolo, A+)+ e DiPietro, +L+ #a cura di', L7assistenza al morente aspetti socio-culturali, medico-assistenziali e pastorali, ilano, 3ita e Pensiero #199 '+.n tema pi? Glaterale7 E trattato nei olumi di _ean-Didier .rbain La sociFtF deconser ation Ftude sFmiolo"i ue des cimetiEres d7&ccident, Paris, Pa5ot #19V8', eL7archipel des morts, Paris, Pa5ot #1998', sui cimiteri, nonchF, di ichel a"on, Lospazio della morte+ !a""io sull7architettura, la decorazione e l7urbanistica funeraria,)uida, *apoli, 198;+!ui dilemmi etici le"ati al tema dell7eutanasia, che non abbiamo aMrontatodirettamente, il bre e @ans _onas,

(l diritto di morire, )eno a, (l elan"olo #1991'+ .n7analisi dubbiosa sulla praticamedica nel paese do e si E andati pi? lontano nel suo riconoscimento le"ale, E uelladel medico $+B+ )omez, che ha inter istato alcuni suoi colle"hi olandesi in e"ulatin"death+ uthanasia and the case of the *etherlands, *eT `orU, %he Bree Press #1991'+(nCne, abbiamo citato il pi? "enerale Paolo 3ineis e !tefano $apri, La salute non E unamerce+ cacia della medicina e politiche sanitarie, %orino, 6ollati 6orin"hieri #199 ',che al tema della morte fa ualche discreto cenno+

&ri"inariamente pubblicato in <!er itium=, n+ 128, marzo-aprile 2000, pp+ V2-V;

@5pnos e thanatos( fratelli della notte

di

!tefano Allie i

orire, dormire, forse so"nareXilliam !haUespeare

Lo stato di sonno e lo stato di e"lia, come la notte e il "iorno, come il buio e la luce,cui sono stati spesso intuiti amente para"onati, si richiamano l7un l7altro, e fannorisaltare l7uno la "randezza e la profondità dell7altro+ *el contempo, costituiscono l7uno

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il limite dell7altro con in mezzo, occasionalmente, uello stato liminale, spesso riccodi intuizioni come tutti i conCni #cum-Cnis' che, nel momento in cui li si arca,trasformando una Cne in un inizio, introducono in un mondo altro, che E il dormi e"lia+

a c7E un altro parallelo, ancora pi? Gforte7, che ha accompa"nato la storia umanauello tra il sonno e la morte+ !ia che la seconda fosse considerata una forma del

primo che continua ab ternum, deCniti a e irre ocabile, un sonno da cui non ci sis e"lia pi?Q sia che il parallelo fosse allar"ato Cno ad includere, come nel sonnoordinario, il momento del ris e"lio, della resurrezione+*ella mitolo"ia "reca il "enio del !onno, @5pnos, E il fratello di %hanatos i "emellidella notte che dimorano ne"li inferi+*el mondo latino, da $icerone a & idio, <somnus est ima"o mortis=+

*ella 6ibbia tro iamo entrambe le concezioni della morte citate uella del sonnoeternoQ e poi, pro"ressi amente, uella del sonno da cui ci si ris e"lierà+

sempio della prima, del sonno eterno senza possibilità di ris e"lio, E il lamento

disperato di )iobbe #1 ,V-12' <PoichF anche per l7albero c7E speranza W se ieneta"liato, ancora ributta W e i suoi "ermo"li non cessano di crescere #K' W L7uomo in ecese muore "iace inerte #K' W l7uomo che "iace pi? non s7alzerà, CnchF durano i cieli nonsi s e"lierà, W nF pi? si desterà dal suo sonno=+ (l lamento indi iduale del salmista "li faeco <)uarda, rispondimi, !i"nore mio Dio, W conser a la luce ai miei occhi, W perchFnon mi sorprenda il sonno della morte= #!al 1/, '+ Anche il !iracide # ;,19' parla di!amuele e <dell7ora del suo eterno sonno=Q e )eremia mette in bocca al !i"nore

uesta minaccia nei confronti di 6abilonia <li inebrierI perchF si stordiscano W e siaddormentino in un sonno perenne, W per non s e"liarsi mai pi?= #:1,/9', <essidormiranno un sonno eterno e non potranno pi? s e"liarsi= #:1,:V'+

sempi della seconda in ece, del sonno che si conclude in un ris e"lio, li tro iamo inentrambi i testamenti < olti di uelli che dormono nella pol ere della terra siris e"lieranno "li uni alla ita eterna e "li altri alla er"o"na e per l7infamia eterna=#Dn 12,2'Q o ancora < a di nuo o i ranno i tuoi morti, W risor"eranno i loro cada eri+ W!i s e"lieranno ed esulteranno W uelli che "iacciono nella pol ere= #(s 2;,19'+ $enniche di entano pi? espliciti nel *uo o %estamento, "razie ad episodi come laresurrezione della C"lia di )iairo #<La bambina non E morta, ma dorme= di c :,/9, Lc8,:2 e t 9,2 ' e uella di Lazzaro #) 11,11-1/' <(l nostro amico Lazzaro s7EaddormentatoQ ma io ado a s e"liarlo=+La le""enda dei sette dormienti di feso, conosciuta anche in un noto paralleloislamico, costituisce un7altra imma"ine di morte e resurrezione+ Anche il mondoislamico del resto indi idua in Dio il superamento della morte indi iduale <Lui solo E ilPermanente=, si scri e so ente sulle tombe musulmane+ La morte di enta cosJ unpassa""io, nient7altro che il ris e"lio dopo il sonno, che E nel contempo la "aranziadella continuità <La prima condizione per una sopra i enza dopo la morte E la mortestessa=, ricorda a aH !cheler+

*el discorso comune E possibile sentire espressioni come <E passato dal sonno allamorte=, in un7accezione aloriale positi a, uasi una continuità Gnaturale7Q unasoluzione pratica, indolore, per una società ossessionata dal timore del dolore delcorpo, del cuore e della mente, e che fa di tutto per abolirlo una società anal"esica,come l7ha chiamata ualcuno+Pi? inconsape olmente usiamo frasi del tipo <morire di sonno=, che comun ue ciacclimatano a uesta identiCcazione+ Del resto forse il parlare della morte come di un

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sonno eterno E un modo di rendercela dolce, un po7 meno nemica di uanto latemiamo+ Per uesto nel lin"ua""io reli"ioso, sia popolare che colto, i richiami in

uesta direzione si moltiplicano dal <si E addormentato nel !i"nore= al +(+P+,re uiescat in pacem #anche se l7umorista americano Ambrose 6ierce sostene asi"niCcasse reductus in pul eris' cosJ presente su tombe e lapidi occidentali+&""i che la tabuizzazione e il riCuto della morte a anza, scopriamo con ualchesorpresa, ma constatando un7indubbia coerenza, che in parallelo si E diMusa anche lacredenza nella reincarnazione, anzichF nella resurrezione #misurata in percentualisempre pi? cospicue, dalle pi? recenti ricerche, anche tra i cristiani praticanti'+ Anchese, esattamente al contrario rispetto alle reli"ioni orientali, per le uali E pi? unacondanna che un premio #la condanna al ciclo delle reincarnazioni cui si sfu""e "razieall7in"resso nel nir ana', sospettiamo che in occidente sia soprattutto issuta come unanti-stress, una seconda possibilità, un7altra ita insomma, un7occasione perrecuperare "li errori o il non senso di uella in corso+ uesta credenza sembra dun ueessere C"lia, oltre che della paura, di una concezione atti istica e produtti istica della

ita, non di una ClosoCa di ita coerente e onnicomprensi a tanto che ci pare di poterosser are come, in occidente, sia pensata in maniera indi idualistica e, anzi,accentuatamente personale+ !i ha la sensazione, insomma, che ci sia un biso"no fortedi credere nella propria reincarnazione, non necessariamente in uella altrui, ma"aridei propri "enitori defunti, che pi? olentieri si continuano ad imma"inare Glass?7, da

ualche parte, piuttosto che G ua""i?7, in uietantemente icini+

La metafora del morire come dormire E antica, come si E isto+ La parola cimitero, dal"reco Uoimeterion, si"niCca precisamente il luo"o o e si a a dormire #Uoman Eappunto Gfare addormentare7'+ a ha conosciuto una nuo a fortuna in tempi moderni

l7uso di scri ere sulle tombe < ui riposa=, che tro iamo in tutta uropa e in tutte lelin"ue, si diMonde soprattutto a ca allo del 1900, in concomitanza con le pratiche dirimozione e di nascondimento della morte+ a partire dal ( secolo, come ha notato

_ean-Didier .rbain in un suo studio sui cimiteri, si diMonde u"ualmente a li ello dimassa la statuaria relati a ai dormienti, che traduce la percezione della morte come diun lun"o sonno+ (n ueste statue <il morto E là, che dorme=, e occorre confermarlo, peresserne sicuri, per crederci anche noi+Del resto, lo nota a 6achelard, <le nuo e psicolo"ie dell7inconscio ci inse"nano che imorti, CnchF restano ancora tra noi, sono, per il nostro inconscio, dei dormienti+

iposano+ Dopo i funerali sono, per l7inconscio, de"li assenti, cioE dei dormienti pi?nascosti, pi? coperti, pi? addormentatiK=Anche se per la erità, nella asta biblio"raCa sulla morte che, per uestioniprofessionali, ci E occorso di consultare, i riferimenti alla morte come sonno, pureapparentemente consolanti, paiono relati amente rari+ Borse perchF la morte, manmano che di entiamo incapaci di pensarla e di confrontarci con essa, si sposta semprepi? nel re"istro dell7indicibile e dell7inaccettabile, dun ue E me"lio non parlarneproprio+ (l tab? che la circonda, la rimozione, risulta uindi pi? e caceQ mentrel7identiCcazione con il sonno contribuirebbe a normalizzarla, a banalizzarla uasi, ciIche pare ormai fuori dalle nostre possibilità+Di fronte alla morte siamo ormai <muti come una tomba=+ il morto lo temiamototalmente inutile, pri o di funzioni de-functus, appunto+

esta il fatto che l7uomo ha sempre temuto, so""etti amente, di passare dal sonnoalla morte, ma"ari a causa di un7a""ressione pro eniente dall7esterno, o per

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l7in uietante somi"lianza tra le due condizioni ha sempre a uto paura, insomma, dinon Gritornare7 dal suo sonno+ per scon"iurare uesta possibilità si E premurato dichiedere la protezione di DioQ molte pre"hiere recitate prima di andare a dormireparlano del resto esplicitamente della morte+)li ebrei de oti chiudono la loro "iornata con ueste parole <6enedetto tu sia, !i"norenostro Dio, e dell7.ni erso, che stendi sui miei occhi le fasce del sonno e fai dormirele mie palpebre+ Possa la tua olontà consentirmi, o !i"nore mio Dio e Dio dei mieipadri, di "iacere in pace e di rialzarmi ancora in pace=+(l salmo 1;,V-10, entrato a far parte anche della litur"ia cattolica, recita <6enedico il!i"nore che mi ha dato consi"lioQ W anche di notte il mio cuore mi istruisce+ #K' W ancheil mio corpo riposa al sicuro, perchF non abbandonerai la mia ita nel sepolcro, nFlascerai che il tuo santo eda la corruzione=+

una tradizione islamica contenuta in un hadith, un detto di uhammad, riporta<L7(n iato di Dio, uando si ritira a per dormire, dice a G*el %uo *ome, mio Dio, i o emuoio7+ uando si s e"lia a G!ia lode a Dio che ci fa i ere dopo a erci fatto morire,e erso di Lui E la resurrezione7=+Pi? tra"icamente ironico, pi? in uietante, pi? rispondente uindi alla nostracondizione, pi? moderno, tro iamo tutta ia il ro esciamento paradossale che ci hainse"nato non poca letteratura+ $he nello scoprire che la ita, spesso, E so"no, oincubo, e so ente irreale, ci lascia intuire che potrebbe essere la ita stessa, oltre cheso"no, sonno, e notte, in attesa di ris e"lio, di "iorno, di luce, di liberazione+

&ri"inariamente pubblicato in <&rientamenti=, n+ /- , 2000, pp+ :-10

$arcere e società

di

!tefano Allie i

.no spesso muro separa il carcere dalla città+ .n muro non solo simbolico, che nellasua in"ombrante materialità tende ad essere ine itabilmente isibile, e identeimpossibile, di fronte ad esso, fare Cnta di non accor"ersene+ Probabilmente E proprioper uesto che o""i si tende a spostarlo fuori dalla città e dai suoi conCni, a renderloin isibile+ Bino a far"li perdere uella funzione di ricordo, al limite di minaccia, cheforse a e a in ori"ine+

!arebbe importante in ece tenerlo Gdentro7 la città+ $ome il cimitero una olta, chesta a in città, intorno alla chiesa, una piccola città dei morti attra ersata re"olarmentedai i i, e uindi considerata normale, accettata, parte della ita stessa+ &""i chetendiamo a Gperiferizzare7 la morte, a nasconderla, a metterla anche Csicamentealtro e, scopriamo che con uesto la Gperiferizziamo7 anche dal nostro cuore e dallanostra mente, sperando con ciI di ne"arla+ Anche se essa non E meno reale o""i diieri+Per il carcere E lo stesso+ $ome anche per i po eri, del resto, o i nomadi, e in "eneraleper tutti uelli che dalla società, dalla città, sono percepiti come problemi sociali, che"enerano insicurezza perchF toccano nodi irrisolti del nostro essere, indi iduale e

sociale #non E cosJ per altri problemi, che pure pe""iorano ma""iormente la nostraualità della ita, come il tra co o l7in uinamento accettati come ine itabili, forse,anche perchF, pur "enerando di coltà anche "ra i, non "enerano appunto nella

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stessa misura insicurezza'+*on E nascondendoli, tutta ia, spostandoli pi? lontano, do e occhio non ede, che ilcuore non duole pi?+ uesto E solo l7eMetto superCciale, di addormentamento dellecoscienze+ uesti problemi, e il carcere tra essi, fanno parte di noi+ tornano fuori, neisussulti delle crisi che periodicamente, come eruzioni ulcaniche, scon ol"ono lasuperCcie che ci siamo costruiti, e macchiano la nostra illusione di normalità+Anche tra le opere di carità, del resto, uella concernente i pri"ionieri E la menofre uentata+ Dar da man"iare all7aMamato, ualche olta, passi+ $ome dar da bereall7assetato, o estire "li i"nudi, possiamo farlo nella forma moderna, indiretta, di uelpo7 di elemosina che diamo ad a"enzie specializzate nello s ol"ere uesti ser izi+

alati e anziani, ne conosciamo tutti, e tal olta lo siamo noi nel primo caso,occasionalmente, nel secondo, prima o poi, irre ocabilmente+ !appiamo uindi cosasi"niCca, ne siamo toccati, coin olti+ a isitare i carcerati, se non sono nostri parentistretti, presuppone un7atti azione di risorse diretta che non fa parte del nostro

costume, che ci manca+ Per non parlare del fatto che, tra tutte, E certamente la pi?di cile, nel concreto, da praticare non basta la o"lia occorrono i permessiK

ppure, il carcere non solo E un luo"o abitato E un luo"o sempre pi? abitato+ c7Eualcosa di storto nel meccanismo, se uesto accade+ *e"li !tati .niti i carcerati, i

pri"ionieri #da prehensus preso', i reclusi, i Gchiusi dentro7 # uesto del resto si"niCcacarcere recinto', sono il 2 della popolazione, e in continuo aumento, tanto dasfasare persino le statistiche sulla disoccupazione, creando polemiche internazionalisulla loro attendibilità+ la situazione, con percentuali di erse, E simile anche altro e+PerchF un aumento> PerchF cosJ rapido> perchF E una tendenza osser abile in tutti ipaesi detti s iluppati, in processi paralleli anche se in contesti diMerenziati,dall7(n"hilterra thatcheriana che ha pri atizzato perCno le pri"ioni, liberando lo statoda un7incombenza spiace ole, e perdendo uindi o"ni interesse reale ad altro che altenere le persone sotto controllo al minor costo possibile, alla !candina iasocialdemocratica cosJ ricca di misure di recupero> Do 7E il male, do e sta la suaori"ine>

pi? ancora a cosa ser ono ueste pri"ioni> (n ori"ine erano case di la oro, di cui sisuppone a una funzione educati a, o uanto meno socialmente utile, corretti a #non acaso si chiama ano anche correzionali'+ nel corso della storia, dopo tuttorelati amente recente, del carcere, si E posto l7accento, oltre che sulla sua funzionepuniti a e repressi a, e su uella pre enti a e di deterrenza, anche su uellarieducati a, riabilitati a #e col passare de"li anni, con pietosa menzo"na sociale,l7accento E stato sempre pi? messo sulle ultime, anche se continua ano a pre alere leprime'+

a ora che pre ale la funzione Gimmobilizzati a7, pri a di ualsiasi utilità indi iduale edi ris olto sociale, un mero parche""io umano, che cosa E di entato, a che cosaser e>$erto, crediamo che per alcuni, forse non pochi, s ol"a un ruolo o uanto menoconsenta una funzione di re-interro"azione su di sF, un comprendere che c7E odo rebbe esserci un ordine sociale, che chi l7ha scon olto de e essere punito, che Gchisba"lia pa"a7, insomma ce lo siamo sentiti dire, come aMermazione condi isa, infondo tanto pi? sorprendente da parte di ualcuno che sta Gpa"ando7, da pi? di undetenuto+ certamente per alcuni E il luo"o dell7incontro, Cnalmente, con un pezzo disocietà che si mette in relazione con un so""etto che, di ueste relazioni, non E

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riuscito ad a erne in passato come accade ma"ari ne"li istituti minorili e tal olta,forse da ero troppo tardi, ne"li altri in cui per la prima olta, lo stato, le istituzioni, sifanno presenti in forma nonostante tutto nonostante, in primo luo"o, il fatto Csicodella costrizione, della reclusione positi a, attra erso educatori, corsi di recupero, dialfabetizzazione, ma"ari uno psicolo"o, una isita medica pi? attenta anche albenessere "enerale dell7indi iduo e non solo al sintomo+ Ba ri ettere, in un istitutopenitenziario per minori, edere un diciassettenne a ere lJ, e non a ere a uto prima,l7occasione di imparare a le""ere, di fare un po7 di educazione sanitaria, di scoprirecosa si"niCca la parola Gpro"etto7 o la parola Gresponsabilità7, per sF e per "li altri+

a, naturalmente, in carcere non si scopre solo uesto+ !i puI scoprire, o riscoprire, ilsenso o il non senso della iolenza, di una ita uota, di tempi assurdamente allun"atie letteralmente insensati, pri i di uno scopo #condizione diMusa anche Gfuori7, E

eroK'+ a ere la ri-conferma, se ce ne fosse stato biso"no, di i ere in una societàradicalmente in"iusta #in"iusta cioE alla radice non per sba"lio, per un7ine cacia

occasionale ma perchF nasce e si riproduce cosJ'+*on E di cile, in carcere, anzi E patente, a ere le pro e che la società E di isa inclassi, me"lio mascherate nella ita uotidiana, del tutto nascoste dalla realtàtele isi a comun ue si o"lia chiamare la di isione tra ricchi e po eri, tra chi conta echi al contrario puI essere solo contato+ LJ certe persone non ci mettono piede, e se celo mettono fanno per l7appunto notiziaQ e non durano molto, del resto perchF esconopresto #buoni a ocati fanno la pena corta, o una misura alternati a ade"uata alloscopo', o perchF in ualche raro caso, non ce la fanno proprio, e soccombono #i celebrisuicidi del periodo ani Pulite fanno testoQ ma anche altri si suicidano, e pi? spesso solo che non fanno notizia'+

!olo per rare con"iunzioni astrali puI accadere che adano in carcere le personeGsba"liate7, anche se i reati dei colletti bianchi non sono meno "ra i e meno dannosiper la società+ (l periodo di %an"entopoli E stato una di ueste+ a le con"iunzioniastrali hanno la caratteristica di essere bre i, oltre che rare la durata di un7eclissi, perl7appunto+ infatti uella sta"ione fa "ià parte del passato, e iene rie ocata da molticon scandalo e indi"nazione+

%orniamo al carcere+ $hi ci a o""i> con uali problemi> 3ediamone alcuni+L7aumento rapidissimo del numero dei reclusi, e tra uesti dei tossicodipendenti,se"no e idente che la risposta sociale al problema E, il meno che si possa dire,inade"uata e ine cace+ La sproporzione intollerabile tra coloro che sono in attesa di"iudizio e uelli che stanno eMetti amente scontando una pena comminata, passata in"iudicato+ (l so raMollamento, in molte carceri ormai cronico # uol dire che do edo rebbero starci duemila persone ce ne stanno tremila ci rendiamo conto di cosada ero e nel concreto si"niCca>'+ Le strutture ecchie e inade"uate, al limitedell7accettabile in un paese ci ile, e tal olta al di sotto+ Le carenze di or"anico, lapo ertà spesso della sua formazione, che fa il paio del resto con il li ello dei suoi salari#E senso comune, e non retorica, dire che in carcere, di reclusi, spesso non ci sono soloi carcerati'+ L7ottusità di molte procedure burocratiche, "ià insopportabili tra i Gliberi7,ma ulteriormente dolorose uando colpiscono chi non ha un altro e cui ri ol"ersi o incui fu""ire #ricordiamo di a ere letto una olta l7esilarante e istrutti a Gautobio"raCa diuna domandina7, raccontata da un detenuto di !+3ittore'+ poi, in un elenco casuale icasi di autolesionismo e di suicidioQ le di coltà drammatiche di sieropositi i e malati diaidsQ i problemi speciCci le"ati al consistente aumento di presenze straniere #che, per

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dirne una, possono "odere solo di rado di misure alternati e e anche solo di permessiper il fatto banale che presuppon"ono un domicilio impossibile per essi da dimostrare

per non parlare della minor tutela le"ale, della mancanza di reti di supporto, o anchesolo di uelle isite dei familiari, cosJ importanti anche solo per tirare a anti, per noncrollare psicolo"icamente'Q la speciCcità le"ata alla presenza di donne con bambini#costretti tal olta a i ere anch7essi, innocenti, la realtà carceraria'Q le non su cientioccasioni di la oro, pure una olta uasi ra"ion d7essere della detenzione #si pensi aila ori forzati, appuntoQ o""i si E forzati pi? spesso al non la oro, all7inutilità'Q leu"ualmente insu cienti occasioni di formazione, di crescita culturale e spirituale, insenso lato e anche speciCco #tal olta E di cile anche reperire un libro'Q le formeancora troppo rare rispetto ai biso"ni e alle potenzialità di pene e misure alternati ealla detenzione che, tutto sommato, in molti casi risulta essere pi? una parte delproblema che una sua soluzione+

$erto, si fa molto, e molto anche di buono, per cercare di cambiare le cose, di

mi"liorarle, di Gumanizzare7, come si dice, un uni erso che e identemente non ieneconsiderato tale+ Da parte dei le"islatori, de"li operatori, delle istituzioni, dei olontariche sempre pi? numerosi atti ano iniziati e dentro il carcere, e in ascolto ad esso,anche+ a uasi sempre, ancora, si tratta di iniziati e, pur indispensabili, checoncernono il carcere come mondo a sF+ Ancora troppo di rado anno a toccare ilrapporto tra carcere e società, pure cruciale sia per il Gprima7, per e itare che la"ente, in carcere, ci entri, sia per il Gdopo7, per fa orire un reinserimento che E spessodrammaticamente di cile, proprio a causa dell7idea di carcere che abbiamo nellasocietà, per i timori che, anche comprensibilmente, fa nascere, e che si fa troppo pocoper cercare di interpretare, se non di fu"are+

!i preferisce, come sempre facciamo, sia come indi idui che come società, di frontealle realtà spiace oli, non pensare, rimuo ere+ !uscita ri-mozione, anzichF e-mozione,la realtà carceraria+ a E una ferita+ san"uina+ non E sano per un corpo, nemmenoper un corpo sociale, portare con sF la propria malattia senza curarla, lasciando che si