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Filippo Galluccio - Appunti 1999 1 Commerciale I principi generali sono quelli del diritto privato. Come mai si presenta in maniera differenziata dal diritto privato? L’origine è storica. I mercanti avevano delle esigenze diverse da quelle degli altri cittadini, entravano in contatto con realtà differenti, nasce come una sorta di diritto internazionale. Che deve far crescere la ricchezza cerca continuamente strumenti nuovi per fare questo (es: se devo vendere e il compratore non ha i soldi, invento il diritto di credito). Questi nuovi strumenti sono fuori costantemente dalle regole, il legislatore deve inseguire i fenomeni. Il diritto nasce come regolamentazione di un problema economico (o etico, ma l’etica entra in un secondo momento come profilo di tutela). I titoli di credito La carta viene riconosciuta come avente qualche valore. Diventa convenzione quando: - Viene riconosciuta come tale da una comunità. Quando un documento presenta determinate caratteristiche, gli attribuiamo un tale valore. Il titolo di credito circola, possiamo smobilizzarlo (=farlo circolare ottenendo moneta subito). Riesco a concludere la transazione e a procurarmi denaro per il processo produttivo. - Cosa succede se uno non paga? Sono titoli esecutivi, dotati della forza di una sentenza esecutiva. E’ un titolo che consente di andare a prendere per il collo il debitore. Mi consentono di prescindere dal rapporto sottostante, è privo di causa, sta tutto nel documento. Il secondo passaggio è quello della internazionalità del diritto commerciale. Processo lento per il quale i traffici commerciali hanno portato ad affrontare problemi differenti. Il fenomeno più incredibile di questa natura è la CE (si è formata su paesi con tradizioni diverse, molto forti; gli USA avevano molte risorse, poche tradizioni e simili). Qual è la posizione diversa rispetto ai mercanti degli altri soggetti? I nobili, che si occupavano della terra. Manca la necessità di internazionalizzazione ; la terra non veniva venduta, le regole erano molto cristallizzate. Due sistemi di regole, due codici. Nel ’42 il legislatore è giunto alla decisione di redigere un codice unico. Cc 2082 definizione di imprenditore. Non c’è una distinzione basata sugli atti di commercio,ma su un elemento soggettivo, la figura dell’imprenditore, che per esempio è assoggettato al fallimento. Gli altri cittadini non sono assoggettati a procedure concorsuali. Delle distinzioni esistono, ma siamo di fronte ad un sistem,a unificato. Il diritto civile si è evoluto ed è andato a prendere strumenti elaborati dal DC. Oggi si ritorna progressivamente ad una differenziazione. La CE cerca di portare all’ampliamento dei traffici la necessità di regole uniformi. La CE nasce nel 1957. Perché? Chi ha sentito l’esigenza di un mercato unico? L’America, che ha fatto un piano colossale di recupero per l’Europa. Che cosa volevano realizzare? Si è assunto che il mercato EU, così come erano le regole di partenza, non sarebbe mai esistito, non sarebbe andato da nessuna parte. Aumento della ricchezza attraverso la creazione del MEC, mercato comune europeo.

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Filippo Galluccio - Appunti 1999

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Commerciale I principi generali sono quelli del diritto privato. Come mai si presenta in maniera differenziata dal diritto privato? L’origine è storica. I mercanti avevano delle esigenze diverse da quelle degli altri cittadini, entravano in contatto con realtà differenti, nasce come una sorta di diritto internazionale. Che deve far crescere la ricchezza cerca continuamente strumenti nuovi per fare questo (es: se devo vendere e il compratore non ha i soldi, invento il diritto di credito). Questi nuovi strumenti sono fuori costantemente dalle regole, il legislatore deve inseguire i fenomeni. Il diritto nasce come regolamentazione di un problema economico (o etico, ma l’etica entra in un secondo momento come profilo di tutela).

I titoli di credito La carta viene riconosciuta come avente qualche valore. Diventa convenzione quando: - Viene riconosciuta come tale da una comunità. Quando un documento

presenta determinate caratteristiche, gli attribuiamo un tale valore. Il titolo di credito circola, possiamo smobilizzarlo (=farlo circolare ottenendo moneta subito). Riesco a concludere la transazione e a procurarmi denaro per il processo produttivo.

- Cosa succede se uno non paga? Sono titoli esecutivi, dotati della forza di una sentenza esecutiva. E’ un titolo che consente di andare a prendere per il collo il debitore. Mi consentono di prescindere dal rapporto sottostante, è privo di causa, sta tutto nel documento.

Il secondo passaggio è quello della internazionalità del diritto commerciale. Processo lento per il quale i traffici commerciali hanno portato ad affrontare problemi differenti. Il fenomeno più incredibile di questa natura è la CE (si è formata su paesi con tradizioni diverse, molto forti; gli USA avevano molte risorse, poche tradizioni e simili). Qual è la posizione diversa rispetto ai mercanti degli altri soggetti? I nobili, che si occupavano della terra. Manca la necessità di internazionalizzazione ; la terra non veniva venduta, le regole erano molto cristallizzate. Due sistemi di regole, due codici. Nel ’42 il legislatore è giunto alla decisione di redigere un codice unico. Cc 2082 definizione di imprenditore. Non c’è una distinzione basata sugli atti di commercio,ma su un elemento soggettivo, la figura dell’imprenditore, che per esempio è assoggettato al fallimento. Gli altri cittadini non sono assoggettati a procedure concorsuali. Delle distinzioni esistono, ma siamo di fronte ad un sistem,a unificato. Il diritto civile si è evoluto ed è andato a prendere strumenti elaborati dal DC. Oggi si ritorna progressivamente ad una differenziazione. La CE cerca di portare all’ampliamento dei traffici la necessità di regole uniformi. La CE nasce nel 1957. Perché? Chi ha sentito l’esigenza di un mercato unico? L’America, che ha fatto un piano colossale di recupero per l’Europa. Che cosa volevano realizzare? Si è assunto che il mercato EU, così come erano le regole di partenza, non sarebbe mai esistito, non sarebbe andato da nessuna parte. Aumento della ricchezza attraverso la creazione del MEC, mercato comune europeo.

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L’impresa come cella del sistema Il nostro sistema economico si basa sulla cella- impresa. Dal pdv degli obbiettivi del trattato EU ci sono modificazioni da tenere in considerazione. In origine si cerca di creare il mercato comune, il problema era far cadere le barriere e creare costante concorrenza tra tutti i prodotti (importazioni parallele). La costituzione immagina un disegno con libertà ai cittadini, ma riserva di legge al legislatore per iniziative pubbliche. L’iniziativa privata non è asservita all’utilità sociale. Il profitto come tale viene considerato legittimo e tutelato. Comma due: può essere visto nei confronti della clientela, ad esempio la pubblicità ingannevole. Il consumatore deve essere protetto. L’impresa non deve essere strumento di repressione. La creazione di un mercato unico presuppone regole comuni. Il terzo comma è la compensazione per quanto detto nei commi precedenti: spazio alla volontà popolare per scegliere se intervenire e in che misura. Si tratta di un indirizzo con scelte di fondo, non un assoggettamento a fini sociali. C’è stato un pendolo nell’attribuire più importanza ai primi commi o al terzo. Rispetto a questo discorso esiste un intervento dei trattati comunitari? Intervengono attraverso l’11 della costituzione.; non è stata fatta una norma ad hoc.

Nb:esiste una dottrina scatenata sul fatto che le modificazioni introdotte dal trattato di Maastrict sono incostituzionali. Es: i parametri. Cosa ci poteva essere di incostituzionale nei parametri? Cercando un vincolo economico preciso condizionavano in maniera ineludibile le spese degli ST (pensioni…); notevole limitazione della sovranità: la costituzione dava delle garanzie sociali che in assenza della sovranità potrebbero essere messe da parte.

Il trattato di Roma si occupava della libera circolazione delle merci, capitali e persone. C’è qualcosa in più: bisognava garantire anche la libertà di concorrenza. Per il MEC erano previsti alcuni strumenti, tra cui un sistema di libera concorrenza. (art 85 - 86, nuova numerazione 81 – 82). Nell’articolo 41 cost. è dato rinvenire un sistema di libera concorrenza? I trattati EU condizionano la lettura del 41. Situazione complessa. Il trattato di Maastrict conteneva riferimenti molto più puntuali ( il trattato di Roma si limitava a meccanismi generali che potessero bloccare la concorrenza), art 1 e 2 (NB: va recuperato). E’ molto innovativo: abbiamo gli obbiettivi che ci suggeriscono una lettura di tutte le norme future. TR Roma 3g: azione essenziale prevista dal trattato: il regime di non concorrenza, qualunque sistema economico non può discostarsi da questo. Va letto nella predominanza del primo comma e nel limite del C2 (Cfr crescita sostenibile: crescita della torta da spartire senza peggiorare le condizioni dei singoli). Il sacrifico è possibile se omogeneo. Limite del rispetto sulle norme della concorrenza, in questo si concretizza il limite dell’utilità sociale.

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L’imprenditore Mancano i requisiti di attività economica e professionalmente. Questa lezione è del 7/3. 2082 non può essere un criterio formale, come la registrazione, ma sostanziale: univocità degli atti posti in essere. Il problema rispetto all’inizio dell’attività d’impresa si pone quando c’è un avvio malandato. Quanto più la situazione è delicata, il prodotto complesso, non sono infrequenti accadimenti che ostacolino la messa in produzione e determinino situazioni di insolvenza. La forza delle società di distribuzione deriva dal fatto che pagano dopo le merci, dato il loro grande potere contrattuale dovuto alla gran massa di acquisti. L’elemento finanziario è molto importante. C’è un elemento fisiologico di cassa che bisogna considerare. Al momento dell’inizio dell’attività la dimensione finanziaria è essenziale. Il problema è diverso riguardo la fine dell’attività d’impresa: per la legge fallimentare è possibile la dichiarazione di fallimento entro un giorno di cessazione dell’attività di impresa. A volte dipende dall’imprenditore, ma possono essere in atto rapporti che continuano (esistenza di debiti). La giurisprudenza varia a seconda della categoria di imprenditori: - Imprenditore commerciale: giorno della chiusura - Società: la cessazione dell’attività avviene quando non ci sono più debiti da pagare

(non cessa mai). Le di questa scelta di politica del diritto deriva da un intento di tutela dei creditori. Organizzazione Ruota attorno ai concetti di lavoro e capitale. Il punto è capire se il concetto dell’organizzazione è qualificante o meno. Si è sempre immaginato che nell’attività del professionista l’organizzazione non fosse l’elemento caratterizzante, per l’imprenditore sì. Pensiamo al venditore di diamanti in pantofole: qui prevale la dimensione finanziaria. Dobbiamo passare gli art 2229 e segg. Nella Gu ci sono moltissime leggi per la costituzione di nuove professioni, tantissime categorie hanno cercato di diventare negli anni delle professioni. Perché? E’ una barriera all’entrata, è una protezione per gli iscritti all’albo: è un numero chiuso. Da noi il notaio è veramente un numero chiuso (concorso), per avvocato, medico e ingegnere è un esame che da una certa qualificazione. In funzione di una serie di esigenze c’è l’art 2233: sarebbe inimmaginabile per un’attività d’impresa. Questo porta al fatto che la concorrenza esiste ma ha un minimo: quello che la legge dello ST stabilisce. E’ un disegno normativo completamente diverso dallo scenario imprenditoriale. Il professionista non è sottoposto al fallimento e alle scritture contabili per non aumentare i costi. Perché il legislatore fa questa scelta? La qualità del rischio è indifferente. Il parere dell’avvocato non assorbe risorse economiche. Il legislatore vuole assicurare una qualità minima. La logica di compensazione della prestazione non può essere quella automatica della domanda e dell’offerta. Devo regolare delle tariffe minime e massime; do’ un valore che stabilisco io legislatore alle cose. Creo un sistema di regole diverso dal mercato. Il professionista va anche in contro a grandi responsabilità. L’interpretazione più maliziosa della scelta del legislatore è quella fatta dal Galgano, libro “l’imprenditore”. Non c’è nessun motivo per tutelare il professionista; le ragioni per le professioni protette è che storicamente erano molto vicino al principe, e potevano condizionare la formazione delle regole. Queste tesi, al di là dell’aspetto teorico, che è stato recepito (non c’è differenza dal pdv concettuale tra professionista e imprenditore), non sono mai state prese in considerazione;

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da poco ci si comincia ad interrogare se conviene mantenere le professioni protette. Sono stati fatti studi a livello UE e poi nazionale che hanno mostrato la fondatezza delle tesi del Galgano. Antitrust: valutazione di illegittimità delle norme che stiamo trattando rispetto ai principi dell’ordinamento: non ci sono motivi fondati per la discriminazione. Toffoletto: la verità che Galgano non vede è che seduti accanto al principe ci sono altri (il potere economico), che hanno capito come conviene eliminare i professionisti. E’ assolutamente vero che forse e nel lungo termine il livello minimo della prestazione verrà garantito dal mercato. Queste leggi (2229) vengono considerate incompatibili con il sistema della concorrenza. Toffoletto: sotto regole di mercato le risorse che investire i in formazione si perdono nella pubblicità: devo farmi conoscere per sopravvivere. Si sposterebbe la professione nelle mani di chi ha massime risorse. Fino ad oggi c’era una legge del 1939 che impediva che le società esercitassero delle professioni (ratio: contro gli Ebrei). E’ rimasta in vigore fino a due anni fa. La persona del professionista rimaneva centrale. L’articolo della legge è stato abrogato, senza però un disegno. Il problema grave è questo: posso fare una società di avvocati che utilizzino capitale non loro? Rissa in Parlamento. Sono nate negli anni attività professionali in cui l’apporto del professionista è fondamentale, ma è uno degli elementi dell’attività d’impresa (2238): questo è avvenuto prima con gli ingegneri (grandi opere) poi con i medici (cliniche). Abbiamo visto medici diventare imprenditori delle loro cliniche finanziate da capitali altrui. I commercialisti hanno visto un’erosione della propria attività a causa delle società di revisione. Nascono network di consulenza molto vasti. Esiste argomento perchè non possa consentire questo fenomeno? L’indipendeza del professionista: deve lavorare per il cliente e soltanto per lui Il cliente non è in grado di capire dove la soluzione tecnica deve essere condotta. Toffoletto: no dovrebbero esserci capitali esterni, di nessun genere. Regola media: capitali esterni sì, ma in minoranza. Sono processi, né giusti né sbagliati, non devono essere pensati a tavolino, perché gli operatori possano adattarsi ai mutamenti del mercato.

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Le categorie di imprenditori Scambio di beni o servizi: si spiega da se. Produzione o scambio. Va letta un po’ così: il fine della produzione è lo scambio. Il legislatore usa la disgiuntiva per far rientrare nella categoria lo scambio. Dibattito sull’opportunità di introdurre la nozione di utile. Il legislatore non aveva in mente il lucro, rientrano nel 2082 anche le coperative, lo scopo mutualistico. Attività economica non finalizzata al lucro, ma ad un’utilità per via mediata.

Figure distinte per determinare la disciplina da applicare. Distinzione in senso quantitativo (dimensione, piccoli imprenditori sottratti ad una serie di norme; 2083 + art 1 legge fall.) e qualitativo (imprenditore agricolo e commerciale. Esistono anche altre categorie? Alcuni sostenevano l’esistenza dell’imprenditore civile. La questione oggi come oggi è ormai superata: tutti ritengono che il punto sia veder se le altre definizioni sono identificate in maniera positiva o sottraendole alla definizione generale del 2082. Tutto ciò che non rientra nel piccolo e nell’agricolo va sotto la categoria di imprenditore commerciale. Prendiamo il 2195. Nelle prime due categorie rientrano anche tutte le altre tre. Nella prima c’è la qualifica di industriale, nella seconda no. Il punto 5 è una norma di chiusura. Obiezione: bastavano i primi 2 e si risolveva tutto. Il legislatore vuole togliere dalle attività sub 3 e 4 alla nozione di industriale; es: attività di trasporto, in qualunque modo sia svolta, da’ luogo ad un impresa commerciale. Sembra che in realtà si finisca in ogni caso nel 2195. Le arance non è produzione di beni? Le norme che escludono devono essere da qualche altra parte. Vedi 2135. C’è un problema: l’uomo Chiquita non è un imprenditore agricolo. Secondo il tenore letterale della norma lo sarebbe. Ci giuda il buon senso: qual è la ragione per cui il legislatore tutela l’imprenditore agricolo? Mi interessa che l’imprenditore agricolo continui ad esistere: è soggetto ad un doppio rischio; il rischio ambientale è veramente imponderabile. Nel momento in cui esistono modalità operative che sottraggono un imprenditore a quel rischio, non c’è ragione di escluderlo.

La Cirio è sicuramente il valore aggiunto rispetto al pomodoro. Il ragionamento parte dalla ratio. C’è un problema di evoluzione della norma. La norma si affidano ad un criterio elastico: normalità. Perché il legislatore ha scelto un criterio del genere? Per dare valore nel tempo alla norma, per non dare rigidità. Serie di indicatori che di volta in volta il giudice valuta per veder se si rientra nella normalità oppure no. C’è qualcun altro che è sottoposto al rischio ambientale? Sì, il settore turistico. Il legislatore l’aveva in mente, ma aveva in mente anche il criterio dell’importanza del bene. Anche nei trattati EU il prodotto agricolo è assai tutelato e sottratto alle leggi di domanda e offerta (la domanda non si muove, è in funzione del numero delle persone). L’altra are di sottrazione è il 2083. Abbiamo una definizione in positivo, e pio una sorta di frase di chiusura. E’ una distinzione soltanto di carattere quantitativo. Abbiamo leggi sul coltivatore diretto, ma il piccolo commerciante non sappiamo chi sia. Quando si fa il salto di qualità? Non c’è problema con il coltivatore diretto: diventa IPA. Il concetto del lavoro proprio è caratteristico solo di una categoria aggiuntiva o di tutte le categorie di PIP? la soluzione non c’è, è un problema interpretativo. Ci si rifà ad altri elementi : le leggi sull’artigianato, tenendo presente che hanno una funzione diversa rispetto a questa norma. Entrano in un ottica di sostegno, si estendeva molto l’ambito di applicazione, vi rientrano anche le società (la legge fall. Dice che una soc. non può essere piccolo imprenditore).

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Il legislatore crea tantissime nozioni che hanno lo stesso nome ma variano in funzione dello scopo definitorio. Una fonte residuale è la legge fallimentare: art1 i piccoli IP sono esclusi dal fallimento ( e non sono soggetti a registrazione) due criteri dimensionali: - Capitale investito - Reddito Il legislatore per le dimensioni di un impresa si rifarà sempre a questi criteri , aggiungendo quello del numero di dipendenti (normalmente 50, in tutta EU è 400). I criteri come specificati qua non sono applicabili. L’articolo ci da’ però una via: dimensione dell’impresa rispetto a capitale e risultato prodotto. Il concetto di lavoro proprio e familiare è facilmente delineabile. Occorre valutare l’equilibrio lavoro proprio – capitale, lavoro di terzi. Il giudice farà questo. Torniamo al 2195 requisito dell’industrialità contrapposto all’artigianato. Abbiamo il commerciante a qualunque titolo e a qualunque funzione. 3-4 in funzione della delicatezza dell’attività, è necessario che siano assoggettati a certi controlli. Funzione del 2195 rispetto al sistema. Il legislatore aveva in mente di delineare le varie categorie di imprenditori, ma poi fa una correzione: ogni volta che non riesco a considerarmi piccolo o agricolo, devo andarmi a iscrivere. Incentivo all’iscrizione: solo i registrati possono servirsi delle procedure concorsuali minori.

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Impresa familiare Si creano similitudini con un organismo collettivo. L’IPF è un’impresa completamente diversa dalla società. Viene considerata figura residuare per disciplinare rapporti nell’ambito di una famiglia, in mancanza di accordi, che esercita l’attività d’impresa. Teniamo conto della realtà di 50 anni fa: sfruttamento dei familiari. Questa norma spinge l’IPF (dovrebbe dividere i risultati) a cercare altre figure che regolamentino i rapporti in maniera pattizia, più chiara. Polli in batteria Il doppio rischio non c’è. Ma non è detto che questa strategia porti all’eliminazione del rischio atmosferico: la logica è il collegamento con il fondo. Se continuo a dipendere dal fondo, corre il rischio.

NB:al di là della disciplina del fallimento, dove può avere rilevanza la qualifica di imprenditore commerciale? Aspetti fiscali. Occorre trarre degli spunti e chiedersi perché. Il legislatore fiscale ha stabilito una quota di mangime da dare ai polli per rimanere IPA. Esiste sempre la possibilità di confrontare le normative e verificare l’interscambiabilità dei criteri. Molto spesso l’interscambiabilità non è possibile, ma altre volte lo è. Conoscere la faccia fiscale del problema è comunque sempre rilevante.

Il registro delle imprese Prima. Cancelleria del tribunale per le società; anagrafica delle imprese piccole alla Camera di Commercio; bollettini come il BUSC. L’idea del legislatore era di un registro unico in cui si trovassero tutti gli atti relativi ad un’impresa, per rendere opponibili ai terzi questi atti. La registrazione non è quindi uno svantaggio per l’imprenditore.

Prima. Problema gravissimo: la notizia era opponibile ai terzi ma nessuno riusciva a conoscerla. C’erano grossi problemi di integrazione comunitaria. Le direttive mirano a mettere le società IT sullo stesso piano di quelle straniere: flusso di informazioni comparabili. Gli stranieri non riuscivano ad avere notizie sulle imprese IT, incrinando i rapporti commerciali.

Nel 1997 il registro delle IP è stato attuato, dando valore legale alle iniziative delle camere di commercio. Per le società esistono controlli riguardo a certi atti: omologazione degli atti societari che hanno una certa natura. La parte speciale del registro ha funzione di anagrafica di informazioni. Sedi secondarie 2197 Il caso tipico è quello delle banche. Legittimazione processuale: devo notificare alla sede secondaria o a quella principale? Esistono incertezze: noi NON dobbiamo occuparcene. Se esistono sedi in altri comuni vanno registrate e indicato il nome di un rappresentante. Ci sono società estere che esercitano grandissima attività industriale in IT solo attraverso un rappresentante: mi assumo le mie responsabilità, tutto è vincolato alla stessa società. La rappresentanza 1387, 2206. L’IP da solo non può fare tutto. Ha bisogno di persone che pongano in essere atti necessari all’esercizio dell’attività d’impresa. Il legislatore ha creato fugure istituzionali di rappresentanti di cui L’IP si può servire. Tre categorie: institori, procuratori e commessi. Possiamo dire che il direttore generale è sempre institore, ma non è detto che sia viceversa. Fa comodo l’esempio del direttore generale ma il legislatore, che pur consoce questa nozione, non la usa. Problema di potere di gestione e potere di rappresentanza.

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Momenti distinti: quello gestionale e quello della manifestazione esterna. Queste norme si occupano della manifestazione esterna. La scelta si fa invece con il rapporto di lavoro sottostante. Per il 3° non è importante chi ha deciso, ma che chi contratta con lui ha il potere di manifestare la volontà. E’ importante notare la disposizione del 2204: institore senza limitazione può fare tutti gli atti relativi all’esercizio dell’attività d’impresa, ha bisogno di autorizzazione per alienare gli immobili. La capacità di stare in giudizio è elemento molto importante della rappresentanza. Collegamento tra potere – limitazione del potere – procura. 2206 la procura institoria deve essere depositata presso il registro delle imprese. Il legislatore immagina una sanzione nel caso la registrazione non venga effettuata. L’imprenditore ha l’obbligo di far conoscere ai terzi chi sono i rappresentanti; se non da’ pubblicità a procura e sue limitazioni lo si mette a subire tutti quegli atti che l’institore compie. Tutela dei creditori. La legittimazione avviene dal fatto: se l’IP ha accettato e dato esecuzione agli atti dell’In, quando l’IP fa propri gli atti dell’In. Anche se la procura non è registrata, sarà vincolato a tutti gli atti che questo compirà: ingenera l’affidamento dei terzi. Certezza dei traffici commerciali. 2207 l’apparenza prevale su qualunque altra cosa. E’ opponibile quello che è scritto, ciò che non è scritto no a meno che non si provi che i terzi lo conoscevano. 2208 scopo della massima tutela dei terzi. L’In ha un potere indipendente dalla procura depositata secondo la legge. Per i procuratori dobbiamo affrontare gli stessi problemi: 2209 questa categoria è la più diffusa. Rapporto continuativo: non è importante se sia lavoro subordinato o collaborazione. Abbiamo un problema di costruzione che nasce sull’apparenza ingenerata. In mancanza di iscrizione il legislatore non vuole che si faccia in ogni caso riferimento alla categoria degli institori. Esiste una sfera di poteri indipendenti dal conferimento formale di una procura , sfera che si estende tanto quanto le mansioni del lavoratore. Se l’IP tollera che un dipendente si qualifichi come direttore commerciale, posso acquistare da lui prodotti dell’impresa. Nelle banche e nelle grandi multinazionali si utilizza una firma doppia. Le banche sfruttano il limite al dato normativo: iscrivono procure ridotte e fanno esercitare poteri maggiori. Giurisprudenza: i terzi sono tutelati dalla procura di fatto, si va oltre il dato normativo. Se tolleri che il procuratore vada oltre il limite della procura, è come se il limite fosse revocato. 2210 il principio che stiamo discutendo è molto più espresso. Il commesso è colui che ha poteri di rappresentanza molto limitati.

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Impresa familiare Si creano similitudini con un organismo collettivo. L’IPF è un’impresa completamente diversa dalla società. Viene considerata figura residuare per disciplinare rapporti nell’ambito di una famiglia, in mancanza di accordi, che esercita l’attività d’impresa. Teniamo conto della realtà di 50 anni fa: sfruttamento dei familiari. Questa norma spinge l’IPF (dovrebbe dividere i risultati) a cercare altre figure che regolamentino i rapporti in maniera pattizia, più chiara. Polli in batteria Il doppio rischio non c’è. Ma non è detto che questa strategia porti all’eliminazione del rischio atmosferico: la logica è il collegamento con il fondo. Se continuo a dipendere dal fondo, corre il rischio.

NB:al di là della disciplina del fallimento, dove può avere rilevanza la qualifica di imprenditore commerciale? Aspetti fiscali. Occorre trarre degli spunti e chiedersi perché. Il legislatore fiscale ha stabilito una quota di mangime da dare ai polli per rimanere IPA. Esiste sempre la possibilità di confrontare le normative e verificare l’interscambiabilità dei criteri. Molto spesso l’interscambiabilità non è possibile, ma altre volte lo è. Conoscere la faccia fiscale del problema è comunque sempre rilevante.

Il registro delle imprese Prima. Cancelleria del tribunale per le società; anagrafica delle imprese piccole alla Camera di Commercio; bollettini come il BUSC. L’idea del legislatore era di un registro unico in cui si trovassero tutti gli atti relativi ad un’impresa, per rendere opponibili ai terzi questi atti. La registrazione non è quindi uno svantaggio per l’imprenditore.

Prima. Problema gravissimo: la notizia era opponibile ai terzi ma nessuno riusciva a conoscerla. C’erano grossi problemi di integrazione comunitaria. Le direttive mirano a mettere le società IT sullo stesso piano di quelle straniere: flusso di informazioni comparabili. Gli stranieri non riuscivano ad avere notizie sulle imprese IT, incrinando i rapporti commerciali.

Nel 1997 il registro delle IP è stato attuato, dando valore legale alle iniziative delle camere di commercio. Per le società esistono controlli riguardo a certi atti: omologazione degli atti societari che hanno una certa natura. La parte speciale del registro ha funzione di anagrafica di informazioni. Sedi secondarie 2197 Il caso tipico è quello delle banche. Legittimazione processuale: devo notificare alla sede secondaria o a quella principale? Esistono incertezze: noi NON dobbiamo occuparcene. Se esistono sedi in altri comuni vanno registrate e indicato il nome di un rappresentante. Ci sono società estere che esercitano grandissima attività industriale in IT solo attraverso un rappresentante: mi assumo le mie responsabilità, tutto è vincolato alla stessa società. La rappresentanza 1387, 2206. L’IP da solo non può fare tutto. Ha bisogno di persone che pongano in essere atti necessari all’esercizio dell’attività d’impresa. Il legislatore ha creato fugure istituzionali di rappresentanti di cui L’IP si può servire. Tre categorie: institori, procuratori e commessi. Possiamo dire che il direttore generale è sempre institore, ma non è detto che sia viceversa. Fa comodo l’esempio del direttore generale ma il legislatore, che pur consoce questa nozione, non la usa. Problema di potere di gestione e potere di rappresentanza.

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Momenti distinti: quello gestionale e quello della manifestazione esterna. Queste norme si occupano della manifestazione esterna. La scelta si fa invece con il rapporto di lavoro sottostante. Per il 3° non è importante chi ha deciso, ma che chi contratta con lui ha il potere di manifestare la volontà. E’ importante notare la disposizione del 2204: institore senza limitazione può fare tutti gli atti relativi all’esercizio dell’attività d’impresa, ha bisogno di autorizzazione per alienare gli immobili. La capacità di stare in giudizio è elemento molto importante della rappresentanza. Collegamento tra potere – limitazione del potere – procura. 2206 la procura institoria deve essere depositata presso il registro delle imprese. Il legislatore immagina una sanzione nel caso la registrazione non venga effettuata. L’imprenditore ha l’obbligo di far conoscere ai terzi chi sono i rappresentanti; se non da’ pubblicità a procura e sue limitazioni lo si mette a subire tutti quegli atti che l’institore compie. Tutela dei creditori. La legittimazione avviene dal fatto: se l’IP ha accettato e dato esecuzione agli atti dell’In, quando l’IP fa propri gli atti dell’In. Anche se la procura non è registrata, sarà vincolato a tutti gli atti che questo compirà: ingenera l’affidamento dei terzi. Certezza dei traffici commerciali. 2207 l’apparenza prevale su qualunque altra cosa. E’ opponibile quello che è scritto, ciò che non è scritto no a meno che non si provi che i terzi lo conoscevano. 2208 scopo della massima tutela dei terzi. L’In ha un potere indipendente dalla procura depositata secondo la legge. Per i procuratori dobbiamo affrontare gli stessi problemi: 2209 questa categoria è la più diffusa. Rapporto continuativo: non è importante se sia lavoro subordinato o collaborazione. Abbiamo un problema di costruzione che nasce sull’apparenza ingenerata. In mancanza di iscrizione il legislatore non vuole che si faccia in ogni caso riferimento alla categoria degli institori. Esiste una sfera di poteri indipendenti dal conferimento formale di una procura , sfera che si estende tanto quanto le mansioni del lavoratore. Se l’IP tollera che un dipendente si qualifichi come direttore commerciale, posso acquistare da lui prodotti dell’impresa. Nelle banche e nelle grandi multinazionali si utilizza una firma doppia. Le banche sfruttano il limite al dato normativo: iscrivono procure ridotte e fanno esercitare poteri maggiori. Giurisprudenza: i terzi sono tutelati dalla procura di fatto, si va oltre il dato normativo. Se tolleri che il procuratore vada oltre il limite della procura, è come se il limite fosse revocato. 2210 il principio che stiamo discutendo è molto più espresso. Il commesso è colui che ha poteri di rappresentanza molto limitati.

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Le scritture contabili NB: le scritture contabili sono dell’impresa, mantenere separato il concetto di azienda. Libro degli inventari e libro giornale. Ci sono differenze tra il 2217 e il bilancio delle s.p.a., che ha preso un’altra piega; prevede attività e passività dell’imprenditore estranee all’impresa. Veridicità convenzionale, principio della prudenza. 2740 sulla responsabilità patrimoniale. Il bilancio delle s.p.a. è molto più complesso, c’è in più la nota integrativa e cambia una finalità: mostrare la situazione finanziaria, patrimoniale e reddituale. Il 2217 sembra restringere lo scopo agli utili, ma sappiamo che c’è anche la dimensione patrimoniale : manca l’elemento finanziario. Bisogna separare crediti e debiti esigibili entro/oltre 12 mesi. Nel 2217 manca esplicitamente la chiarezza. Il 2423 prevede uno schema proprio per dare chiarezza: rispetto dello schema come requisito minimale per un’informazione comprensibile ai terzi. Prima esisteva solo una elencazione ridotta delle voci. Ora c’è anche il regime delle deroghe. 2220 vanno tenute 10 anni perché questo è il termine di prescrizione per le obbligazioni contrattuali. La prova Il terzo si può servire delle scritture contabili per provare l’esistenza di fatti. Generalmente io devo fondare la pretesa; non ho il bilancio; non posso chiedere che la controparte esibisca le scritture contabili (principio: nessuno è obbligato a portare dichiarazioni contro se stesso). 2709 è il giudice che vaglia se vale la pena di andare a prendere le prove dalla controparte. Le scritture contabili non possono essere scisse nel loro contenuto. Fanno prova a favore? Sì, ma solo nei rapporti tra imprenditori, perché c’è l’incrocio delle scritture. Azienda 2555 definizione sintetica. Si avrebbero risultati drammatici se considerassi lo stesso alienare l’azienda o i singoli cespiti che la compongono. Tutela dei molteplici interessi che gravitano attorno all’impresa. 2556 seconda parte. Per gli immobili è prevista una forma particolare di trasferimento. 2257 nb: opa Olivetti su Telecom.

L’oggetto del contratto è un trasferimento di partecipazioni; non c’è nessun trasferimento di azienda. La cassazione due anni fa ha detto il contrario. Per azienda piccola il trasferimento di una partecipazione di controllo (80-90%) mira a realizzare lo stesso scopo economico del trasferimento di AZ. E’ un’eccezione . Con il trasferimento di quote, il titolare dell’azienda non cambia: formalmente è la stessa società. Il terreno di disciplina diventa il diritto antitrust.

Durata temporale e luogo limitata. “o altre circostanze” pensiamo alla presenza su Internet. Il profilo rilevante è quella di sviare la clientela e quindi deprimere l’avviamento. Comma 2: il legislatore non accetta che uno bravo sia inibito dallo svolgere qualsiasi attività. C3 sostituzione automatica, non inficia la validità del contratto. Nb: Toffoletto non ha mai visto l’usufrutto. Il contratto d’affitto è praticabile, ma è uno dei più complessi: l’AZ è un bene in movimento; le modificazioni on sono inoppugnabili, sono frutto di scelte fatte in funzione del mercato. La nozione di avviamento

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L’acquirente si trova ad over fare i conti con una scelta che lo porta a pagare l’AZ un valore maggiore rispetto a quello dato dalla pluralità dei beni. Come si determina questo prezzo? Si guarda la capacità di produrre reddito. Gli elementi sono molteplici, alcuni hanno maggior peso. Poi entrano in gioco elementi amatoriali: sentori, valutazioni soggettive. Ragionamento che sfugge alle regole dell’economia (es del marchio Ferrari). Parametri in parte noti ed in parte ignoti. Noti: criterio patrimoniale a reddituale. Sono determinabili con certezza. Concetti che tengono conto dell’uno e dell’altro aspetto indifferentemente. Devo tener conto della natura dei beni e dell’attività. Parte patrimoniale ricostruita in funzione della condizione concreta. In altri casi l’aspetto patrimoniale non esiste, importante è la dimensione reddituale.

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Le società 28/3

Legislatore: crea centri autonomi di rapporti diversi dalle persone fisiche. Nella prospettiva del cod’42 erano strumenti contrattuali. 2247 lo strumento originario e più usato è la stipulazione del contratto. Che differenza c’è tra associazione e società? Le associazioni non si propongono di svolgere alcuna attività di impresa, si propongono di perseguire obbiettivi di vario genere, diversi (es: finalità assistenziali, ludiche). Nelle associazioni il rischio è vicino allo 0: es bocciofila; il profilo dell’autonomia patrimoniale passa in secondo piano, rileva il profilo del controllo esterno > sono in numero maggiore le associazioni non riconosciute. Cfr cost 18. i controlli non sono dati per scontato; i controlli fanno passare ad associazione riconosciuta. Tranne associazioni militari o segrete o illegali, possiamo fare quello che abbiamo voglia di fare. Perché da’ così fastidio il controllo? Sta nel senso di libertà: cerco di evitare qualsiasi ingerenza esterna. Nb: tenere a mente il periodo in cui si fa il codice. I controlli non erano effettuati dalla magistratura. Questo schema logico che abbiamo studiato in privato va mantenuto distinto da quello che studieremo per le società, anche se ci sono somiglianze. 2247 delinea tutti gli elementi costitutivi della fattispecie società. Problemi: capire il ruolo delle persone e come si struttura il contratto. Esistono differenze tra i contratti bilaterali o plurilaterali. “parte” vuol dire centro di interesse, può anche essere composta da più persone. Cfr 1420 non si può applicare ad un contratto bilaterale: nella compravendita la prestazione di ogni contraente è essenziale. Il contratto di società è plurilaterale con comunione di scopo: dividere gli utili.

EX: la società può nascere anche senza la stipulazione di un contratto. Alla nascita della società venivano fatte scendere conseguenze dovute alla pluralità dei soci, si è sempre ritenuto. Il legislatore ha cambiato rotta: 1. legge sulle privatizzazioni 2. direttiva Ue che ha consentito che le SRL nascessero da contratto 1. Ha convertito gli enti pubblici in SPA. Il procedimento di formazione del 2247 è standardizzato, ma non è l’unico procedimento. Il legislatore può trasformare in società. Si è applicato in questo caso e mai dopo; unico socie era il ministro del tesoro. Ha poi creato un procedimento per fare sorgere società da un provvedimento unilaterale. La direttiva UE (12?) ha consentito agli imprenditori di scegliere la strada della responsabilità limitata che caratterizza la disciplina delle società Il 2217 teneva lontano dall’attività d’impresa a causa del rischio patrimoniale Due strade: - Separazione all’interno del patrimonio (sistema portoghese) - Possibilità di creare società ad opera di un socio unico.

2247 conferiscono beni o servizi. Perché non usa “trasferiscono”? sarebbe stato riduttivo, qui si va oltre il diritto reale e il vocabolo si adatta anche a servizi. Conferire: evoca l’attribuzione di utilità patrimoniali per l’esercizio di uno scopo comune. Richiamo un concetto differente rispetto a quello del semplice trasferimento.

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Come si adatta a questa funzione l’istituto contratto? Il 1321 evoca la composizione di un conflitto. Qui il conflitto sembra non esserci, si è messa in discussione la scelta del legislatore. All’interno delle società il conflitto dov’è? Scopo comune e conferimento non prescindono da un conflitto: tutti vorrebbero trasferire il meno possibile e ottenere il più possibile. esiste un conflitto di partenza che ne fa trasparire una quantità enorme : il conflitto sulle scelte gestionali, che è figlio del precedente; se ho peso, posso influire sulle scelte. Al momento genetico, come nella vita, nella compagine dei soci si vengono a creare dei conflitti che sono continuamente risolti dal contratto di società. All’interno della società avremo costantemente una quantità di conflitti. Le scelte che il legislatore di volta in volta fa vanno a risolvere conflitti e di volta in volta sono asservite all’interesse di una delle parti (es: tutela o meno della parte debole). Posso decidere come legislatore di non dare alcuna regola, che siano i soci a sanare i conflitti. Si inseriscono anche problemi che nascono dai rapporti con i terzi. All’interno della società abbiamo problematiche che permangono nel tempo e vanno risolte. Il legislatore cercherà di lasciare spazio ove possibile all’autonomia contrattuale, in particolar modo nella disciplina delle società di capitali; per le società si persone le norme mirano ad integrare lacune o disfunzioni generate dal regolamento contrattuale. 2247 Beni o servizi. Per ogni società vi sono regole particolari che vanno a restringere questa gamma in funzione della tutela dei terzi (es mucca da 1 miliardo; nelle SP non è rilevante, tanto c’è la responsabilità illimitata). Scopo. La norma è generale, ma siamo in grado di ricostruire la volontà del legislatore dalla disciplina successiva: attività economica è attività d’impresa in senso lato. Il problema più delicato è quello dell’esercizio in comune. Al di là della condivisione del rischio, perché il fatto che l’amministrazione esercitata da altri mi consente comunque di dire che esercito in comune? Si scopre nella sostanza che l’adesione al contratto mi consente di partecipare alla vita della società nella misura in cui mi è consentito dai diritti sociali (i soci di maggioranza non fanno altro che sommare questi diritti). Non fa parte delle prerogative di socio partecipare direttamente alla gestione. Condivisione di rischio e risultati. Utili: quello che si richiede non è soltanto uno scopo lucrativo, vengono ricomprese anche le società di mutua assistenza, dove si ha un utilità per via mediata. Problema: la forma del contratto di società. C’è il principio della libertà di forma tranne che nei casi previsti dalla legge: 1350. Se il CDS fosse nullo per mancanza di forma difetterebbe di tutela dei terzi. Nel 2247 non si trova alcun riferimento alla forma, perché tratta la forma poi a seconda del tipo di società. Cfr 2251 società semplice: se trasferisco un immobile devo fare il contratto in forma scritta. Per i contratti eccedenti le 5 mila c’è un problema di prova: i contratti saranno di fatto in forma scritta. 2291 SNC non c’è riferimento; 2296 disciplina di pubblicità che richiede certe forme. 2297 non è fissata per la validità del contratto: la società esiste anche se non è registrata. La forma serve per applicare una certa disciplina. 2317 lo stesso discorso si può fare per la SAS. 2328 SPA atto pubblico. Forme e provvedimento di controllo. La forma è strumento per arrivare alla iscrizione, che è il momento genetico. Abbiamo un sistema che prescinde per una parte e poi impone la forma più “formale”, l’atto pubblico.

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L’invalidità del contratto di società sarebbe una sciagura per i terzi. La regola di invalidità si applicano anche al contratto di società, con l’eccezione di cui al 1420; c’è disinteresse della giurisprudenza per l’invalidità, contano i fatti o le apparenze nei confronti dei terzi. Regole particolari valgono per le società di capitali una volta registrate (2332).

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Sentenze Sentenza 1 M aveva attività d’impresa e fallisce. Nell’indagine si scopre che la moglie aveva in qualche misura finanziato l’attività del marito. Il problema è stabilire la relazione, oltre che di coniugio, abbia fatto nascere una società di fatto e la moglie sia passibile di fallimento (art 147 legge fall.) Motivi:

1. sentenze fatte con il ciclostilo dal tribunale fallimentare. Respinto: il difetto è assorbito dalla sentenza di appello;

2. nell’impresa familiare c’è un imprenditore e in essa collaborano i membri della famiglia. Toffoletto: la norma sull’Ipfam è residuale, dovrebbe essere applicata se non esistono altre regolamentazioni (230 bis)

La società nasce indipendentemente dal contratto quando si possono riscontrare tre elementi “occorre la prova del vincolo sociale, che presuppone la sussistenza di un fondo comune, di un alea comune nei guadagni e nelle perdite, nonché nell’affectio societatis (= sostanziale volontà dei sci di condividere le sorti della società nel bene e nel male).

Toffoletto: c’è una parziale inversione della ratio della residualità: se accerto che c’è una società, non vado oltre ad accertare se si potrebbe configurare l’impresa famigliare. La Cassazione voleva svalutare l’elemento dell’apparenza: quando i sono coniugi, bisogna andare cauti.

Ratio della protezione del terzo ignaro: M ha creato rischio nel mercato, che gli sta dietro ha contribuito a generare il rischio. Società apparente: manifestazione di un vincolo, anche se il vincolo è inesistente. Nb: lo stesso comportamento tenuto da MO, se fosse stato tenuto da un terzo, avrebbe costituito società di fatto. Sentenza 2: problema di conflitto tra creditori: la banca non vuole che la MO fallisca

Per non dover concorrere con altri creditori. La Carialo lamenta l’insufficienza delle motivazioni che provavano l’esistenza della società di fatto.

La comunione a scopo di godimento 2248 capiamo la diversità di situazione. Ci sono però alcune ipotesi in cui non si capisce da che parte stiamo. C’è il rischio che la distinzione sia solo quantitativa. Se compro e affitto 100 appartamenti? Tenere presenti gli elementi di organizzazione e destinazione del bene. Esistono delle situazioni di confine che sono insolubili. Non si entra mai in questo livello di dettaglio perché il problema non si pone, la comunione non fallisce. E’ un problema di tante cose. C’è un caso che ci mette in difficoltà: la società holding. E’ una società che gestisce partecipazioni in altre società: è molto vicino al godimento. Ci sono holding e holding, ma così descritta non fa altro che godimento. La differenza con la comunione deriva dallo scopo dei soci. C’è una vecchia tesi: il contratto di società non si può simulare: è la risultante di un procedimento costituito da più atti materiali di volontà. La soluzione a questo problema non esiste. Cosa sono queste società? Cassazione. Il problema si è posto per una persona fisica che faceva la funzione di una holding. La cassazione lo ha fatto fallire. Il signore comprava e gestiva partecipazioni. Cassazione: la holding, come l’IP persona fisica che fa della gestione delle partecipazioni la sua attività, svolge attività di coordinamento dei flussi finanziari delle partecipazioni che può essere considerata vera e propria attività d’impresa. Il coordinamento dei flussi finanziari va al di là del mero godimento.

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I tipi di società 2249 individua i tipi delle società. Le soc. che hanno come oggetto attività commerciali non possono essere società semplici. Per questa ragione la soc. semplice ha un uso pratico molto modesto. Esiste un vincolo ad usare uno dei tipi? Si possono inventare tipi misti? Il legislatore ricollega alle diverse tipologie di soc. conseguenze molto precise. Sicuramente esiste uno spazio per gli operatori di inventar regole da porre alla base della regolamentazione pattizia, ma non è possibile stravolgere le caratteristiche delle società come previste dal legislatore. Abbiamo società che attraverso la semplice indicazione della tipologia societaria devono portare ai terzi informazioni sulle caratteristiche interne di funzionamento e sulle regole che disciplinano i rapporti con i terzi. Snc: responsabilità illimitata dei soci è una regola inderogabile, il terzo automaticamente lo sa. Attraverso l’enunciazione della ragione sociale il terzo è reso edotto della natura della bestia con cui ha a che fare. Lo spazio dell’autonomia negoziale è normalmente affidato dal legislatore a quella parte della regolamentazione che non ha effetto con i terzi. Capisco se sono norme derogabili o meno dalla ratio di tutela dei terzi. Esistono situazioni nette, ed altre dove il dibattito interpretativo è ancora in corso: es: decisione di maggioranze diverse: la dottrina lascia libertà, la giurisprudenza dice che sono vincolanti le maggioranze previste dal legislatore. Per dare autonomia evolutiva alla disciplina societaria il legislatore ha spostato l’attenzione regolamentativi sul piano amministrativo. Oggi il quadro è in rapidissima evoluzione, a volte incontrollabile: vedi le società di calcio quotate in borsa (ex no profit, senza concorrenza sui diritti televisivi: il legislatore vuole far affluire i soldi alle nuove iniziative, doveva abbattere le barriere).; dobbiamo capire come mai il legislatore agisce in un certo modo. 2250 è una normettina, ma va rispettata nei dettagli. Caso particolare di responsabilità importantissima è l’ultimo comma: srl ad unico socio, non esiste la conflittualità tra i soci che ne controlla la gestione. Più soci: interesse collettivo alla regolarità gestionale. Le società di persone Strumento fondamentale è conoscere le tecniche legislative di rinvio tra le varie discipline. La disciplina della società semplice sta alla base di quella delle società di persone. Il legislatore non ha dettato discipline complete per ogni tipologia di società; le tecniche di rinvio usate sono diverse: com’è costruita la legislazione? Su tre normettine: 2293 per le snc che sono regolate “in quanto queste non dispongano, dalle norme del capo precedente”; 2315 è un po’ più complesso. Il quadro sembra assottigliarsi, ma va arrichendosi. Abbiamo sempre meno norme introduttive tranne che per la società semplice. 2291 da’ la caratteristica tipica dell’snc 2313 idem per le sas Situazione molto delineata. Per lo stesso problema del rapporto con i terzi, troviamo una norma sulla ragione sociale: 2292, 2314. Il comma secondo del 2314 è una sanzione. Il C2 2292 affronta il problema della salvaguardia del valore del nome. 2251 è principio generale per tutte le società di persone: 2297 e 2317 so occupano della conseguenza della mancata registrazione > nasce comunque la società, abbiamo visto la

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società di fatto. Deve essere scritto tutto il contratto o solo l’atto di trasferimento? Toffoletto dice che il requisito della forma passa a tutto il contratto. 2252 è norma importantissima. Perché è così? Il 1325 prevede come elemento essenziale l’accordo tra le parti. Il legislatore non è fesso: i soci possono convenire diversamente. Questa tecnica è usata moltissimo: due funzioni: - Esplicitare cosa le parti possono fare - Fornire un pacchetto precostituito per integrare i contratti societari laddove la

disciplina contrattuale era assente. Per completare il discorso, è vero almeno a livello di soc. di capitali, che è la maggioranza che fa tutto; necessità di non paralizzare il governo societario; non è vero che il principio maggioritario è proprio del diritto soc, che trova invece il fondamento nella disciplina dei contratti. Il legislatore ha ritenuto che alcune regole generali venissero presidiate dal consenso unanime. Pattiziamente posso accettare un sistema misto. Non è necessariamente vero che una regola maggioritaria risolve tutti i problemi. Comincio a entrare nella comprensione di un sistema che è estremamente variegato. Qui la regola è: nel silenzio occorre l’unanimità. La soc. semplice è suddivisa in modo schematico. Riguardo al contratto: 2295, 2296 e 2297; 2316 e 2317. rispetto alla disciplina ss la dsnc si preoccupa di trovare alcuni requisiti al contratto. E’ la prima volta che il legislatore parla di atto costitutivo: è il contratto sociale, che si inserisce in un processo di costituzione. 2295 C1 normalmente nei contratti complessi uno dei problemi essenziali è l’individuazione delle parti. C3 amministrazione e rappresentanza come momenti separati dell’attività gestionale. C4 viene in essere un soggetto nuovo, è perfettamente ragionevole. C5 è ciò che la società si propone di fare, oggetto dell’attività che ci si propone di svolgere. L’interesse tutelato è quello dei soci, per i terzi è del tutto indifferente. L’oggetto sociale è importante per i soci, a cui conviene individuare quello che gli amministratori vanno a fare. Strumento che il legislatore da’ per costruire i parametri all’interno dei quali l’amministratore si deve muovere. C6 problema del conferimento, momento caratteristico della società. Il conferimento può essere di tanti tipi, è un momento cruciale del funzionamento della società. Il conferimento non è necessariamente in denaro, se do beni e servizi si pone un problema di raffronto. C7 si può conferire anche l’opera C8 è un elemento molto importante perché consente ai soci di uscire dalla società. Alla scadenza il socio riacquisisce il diritto ad avere la sua quota- parte. E’ molto importante il concetto di durata. Non dovrebbe essere mai u contratto a tempo indeterminato, che funziona diversamente: una parte può sempre receder con preavviso. Possiamo immaginare che la società nasca anche senza un documento fatto cn queste caratteristiche. 2296 termine e obbligo per gli amministratori di provveder al deposito. Ragionamento: c’è interesse grandissimo dei soci a che la società sia iscritta; devono poter ottener che gli amministratori iscrivano la società, altrimenti possono farlo loro stessi. L’iscrizione è soltanto una regolarizzazione formale. Fa ottener alla società uno status differente per l’applicazione di certe regole.

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Regola generale: quando non si arriva alla registrazione, l’autonomia patrimoniale dell’snc si affievolisce. Situazione deteriore per i soci in termini di responsabilità. Società irregolare: snc o sas non registrata. Affrontiamo ora regole dettate per l’ss ma che sono veramente generali: principi per il conferimento: 2253-4-5 e utilizzazione dei beni sociali: 2256. La società deve esser dotata di un patrimonio sufficiente a perseguir l’interesse sociale.; su questo non esiste alcun tipo di controllo, grazie a Dio: si limiterebbe l’imprenditorialità individuale e andrei ad incidere sulle libertà economiche costituzionali. Se faccio un controllo di questo genere, stravolgo il sistema economico; talvolta il legislatore ha ritenuto che in funzione della peculiarità dell’attività fossero necessari capitali minimi, laddove l’interesse pubblico era fortemente meritevole di tutela. L’eccesso di regolamentazione bloccherebbe il funzionamento del mercato. 2253 il c. soc. stabilisce i conferimenti che ciascuno deve fare. Mi posso obbligare a conferire anche durante la vita della società. C2 disciplina di soccorso: il legislatore immagina che i soci si siano obbligati in parti uguali; gli amministratori possono chiedere conferimenti fino al raggiungimento dell’oggetto sociale. Pattiziamente non è necessariamente in parti uguali, il patto può stabilire ciò che si vuole a parte l’esclusione dagli utili e dalle perdite. 2254 esiste un problema di passaggio dei rischi: quando avviene il trasferimento e su chi gravano i rischi. C2 in caso di passaggio di proprietà è il passaggio del rischio. Funziona in maniera simile alla locazione. 2255 legislativamente si considera la garanzia assunta cfr 2167.

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L’amministrazione 1731 se cade un amministratore, cadono tutti. Se vengono nominati nel contratto costitutivo, possono essere revocati solo per giusta causa. Quando è nominato in atto separato sarà revocabile anche senza giusta causa, previo diritto al risarcimento. Per la revoca di amministratori SAS in questo secondo caso sarà necessaria la maggioranza che li ha nominati. Disciplina del mandato significa che gli amministratori devono usare la diligenza del buon padre di famiglia, il singolo amministratore deve esercitare l’attività di persona. L’eventuale modifica della rappresentanza deve seguire le regole dette prima: 1396 deve essere fatto conoscere ai terzi con mezzi idonei. Hanno fatto: 1257-1258-1267-2318-230-1760-1396.

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Gli amministratori Il controllo dei soci Quali sono i poteri che i non amministratori hanno nei confronti degli amministratori? Il problema non si pone con la società di capitali (sdc).: la struttura è delineata e disciplinata dalla legge, qui c’è spazio per l’autonomia contrattuale. Nelle sdc c’ è un organo che regola il rapporto tra i soci. Nelle sdp non è da escludere però che venga stabilita una forma decisionale simile a quella delle sdc, assemblea dei soci, ma niente è disciplinato dalla legge. 2261 enuncia il principio generale in materia di sdp. Il problema è quello che i soci ricevano infos sullo svolgimento dell’attività. Questa norma pone gli amministratori in dovere di fornire le informazioni. Nb: questo è regolato in maniera differente nelle sdc; il problema è stabilire una modalità di controllo adatta all’ente che abbiamo organizzato. E’ anche un problema di costi: sarebbe inutile gravare una società piccola di strutture di controllo. Nella ss si parla di rendiconto. Bilancio si ha nel 2320. Dal pdv concettuale è identico, ma dal pdv della qualità delle informazioni rese è diverso. Nb: il rapporto tra mandante - mandatario obbliga a rendere conto dell’attività svolte. Rapporto stretto. Com’è strutturato il rendiconto? Toffoletto non ce lo sa dire. Non si è tenuti ad una struttura simile a quella del bilancio. E’ sufficiente che gli amministratori siano in grado di rendere conto in un modo che rappresenti correttamente l’andamento dell’attività. La funzione è di: 1. controllo della legalità e correttezza dell’azione degli amministratori 2. determinazione di utili e perdite Per quanto riguarda il primo punto 2256 vincolo di destinazione delle cose sociali. In sede fallimentare l’ipotesi di sottrazione del patrimoni porta ad una sanzione penale fino a 10 anni di reclusione. Quando i soci trasferiscono un utilità alla società, non possono più disporne. La distinzione dei patrimoni è un problema molto delicato. Il legislatore punisce duramente i danni provocati alle società. Dovere degli amministratoli di usare diligentemente il patrimonio. Struttura del problema con cui si confronta il legislatore: 1. formare un patrimonio 2. il patrimonio deve essere destinato a certi fini 3. rapporti tra chi ha conferito le utilità e chi le amministra: responsabilità e controllo 4. meccanismi di tutela. La disciplina dettata dal legislatore risponde a queste esigenze. Questi strumenti servono poi a proteggere varie categorie di terzi. Una forma di complicità tra soci e ammin. Potrebbe lasciare a mani vuote i terzi. Deve costruire un sistema di controllo e responsabilità anche per i terzi; alcune disfunzioni vengono affidate alla correzione del mercato, altre al giudice penale. C’è interdipendenza assoluta tra quello che succede dentro e quello che succede fuori. Dal pdv del controllo dei soci, sono in grado di misurare se gli amministratori hanno fatto quello che dovevano fare oppure no. Il secondo profilo dei controlli è quello di stabilire il risultato dell’attività. La ss presenta con una peculiarità 2262 “salvo patto contrario” tenere presente che molte di queste norme sono una rete di protezione per lacune patrizie. Scopriamo che il rendiconto va approvato, ma non sappiamo come, c’è un area grigia.

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Toffoletto: il rendiconto viene approvato dagli amministratori, e poi ogni socio può dissentire.C’ è un azione di rendiconto. Questa sembra la soluzione più accreditata perché troviamo il riferimento al principio che attribuisce ai soci la loro parte di utili.. Nella sdc non troviamo affermato il diritto agli utili, che sono a disposizione dell’assemblea e non dei singoli soci. Per la ss c’è il diritto dei soci a ricevere gli utili, in automatico: le risorse prodotte fuoriescono immediatamente dalla società perché l’autonomia patrimoniale è blanda e i terzi possono rifarsi su altre risorse. Automatismo produzione – distribuzione. Nelle sdc, data l’autonomia patrimoniale, è necessario che ci siano altre regole per l’uso dell’utile a fine di tutelare i terzi. 2263 “si presume” vedi sopra. Si può stabilire per un socio partecipazione più elevata agli utili e meno alle perdite. Abbiamo regole molto flessibili, in assenza di pattuizioni le regole sono molto semplici. Il comma sul socio d’opera è molto complicato: c’è il problema di come si valuta la prestazione d’opera. 2265 divieto del patto leonino: è contrario al concetto stesso di società. Il patto leonino mina l’affectio societatis. Per il socio d’opera, se non consentissimo un controllo, arriveremmo facilmente alla schiavitù. In assenza di pattuizione, il giudice applica criteri equitativi. Ma la pattuizione è libera? Soccorrono una serie di principi generali. Non posso lasciare libere parti che non sono libere. Nella cost c’è il 36: non posso stabilire la retribuzione in maniera libera. Rispetto all’attività lavorativa, la libera determinazione delle parti non esiste. Obbiezione: il contratto di società non è un contratto di lavoro! Sembrerebbe che il 36 possa entrare nel contratto societario perché è posto a tutela dell’attività lavorativa in qualsiasi modo si venga a formare, e non a protezione di singoli contratti. Problema: la soc. può anche perdere. Come faccio a garantire un’esistenza libera e dignitosa? Perché il legislatore ha permesso la cessione d’opera? Faccio un accettazione del rischio prima! la soluzione è complessa. La normativa si presta a degli abusi. La visione del legislatore era monca: presumeva che tutti i soci avessero potere contrattuale. La tutela è la rescissione prevista per il contratto concluso in stato di bisogno. 2264 è arbitraggio. Vediamo il problema nella sas, 2320. In virtù della presenza di una particolare categoria di soci, abbiamo per queste regole particolari che Toffoletto segnala per la loro importanza in quanto costituiscono al peculiarità di questo tipo societario. Ultimo comma: abbiamo la rappresentazione di un socio che è un socio, di diciamo così, “di capitali”; non ha possibilità di partecipare se non con limiti angusti alla gestione della società. Non ci dice la norma che ha diritto di approvare il bilancio. La giurisprudenza si è scatenata. Chi dice di non sostiene che sarebbe un atto di gestione: si potrebbe incidere sulle politiche di bilancio. Avrà sempre la possibilità di impugnare il bilancio, la sua posizione soggettiva non è intaccata dal fatto di non poter approvare il bilancio. La giurisprudenza sembra privilegiare l’elemento testuale. Importante sono le modalità di controllo: il socio accomandatario ha accesso alla documentazione contabile. Per la restante documentazione, si può discutere. In materia di divisione degli utili c’è il 2303 nella snc ci sono limiti più netti allal divisone degli utili.

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La rappresentanza E’ il completamento rispetto alla funzione degli amministratori. E’ la norma di confine che ci fa passare alla disciplina del rapporto con i terzi. Nell’ambito di ogni entità collettiva il profilo della rappresentanza è strettamente necessario. E’ un aggregazione di persone fisiche, qualcuno deve essere intitolato a parlare in loro conto. C’è una separazione tra le persone dei soci e l’entità a cui hanno dato vita: nasce un nuovo centro di imputazione di diritti ed obblighi. Il diritto mi consente di costituire centri di imputazione diversi dai privati stessi, è una finzione. Ho bisogno di centri di imputazione degli atti. Il livello di separazione tra le sfere può essere assoluto o molto relativo, a seconda degli interessi da proteggere. Il livello di separazione è costituito con livelli diversi d forme; a certe forme corrispondono conseguenze differenti. La forma e il procedimento sono funzionali ad esigenze sostanziali completamnte diverse. La soc. ha bisogno di qualcuno che decide e qualcuno che manifesti all’esterno l volontà. Il momento gestionale di un attività è costituito dal momento gestionale vero e proprio e dalla rappresentanza all’esterno della scelta gestionale. Sono momenti complementari ma concettualmente distinti. 2266 regola generale: quelli che hanno l rappresentanza sono soci. Questo non esclude che la società possa avere procuratori, institori e commessi, è un'altra questione. Comma due: ciascun socio amministratore è dotato del potere di rappresentanza. Ho problema di salvaguardia delle posizioni interne e fare in modo che all’esterno vada una volontà sola. Sdc il presidente ha la firma sociale. Sdp si trova più facilmente coincidenza tra potere di rappresentanza e potere di gestione. Comma due: tutti gli atti che rientrano nell’oggetto sociale. L’OS stabilisce il limite massimo a cui si possono spingere i poteri dei rappresentanti. Si è detto che l’os stabilisce la capacità della società. Fuori dall’os la società non ha capacità e non può quindi trasferirle ai rappresentanti. Ci sono due momenti critici: la protezione del terzo e la protezione del rappresentante. Come fa il terzo a sapere se gli atti rientrano o meno nell’oggetto sociale? Esistono attività accessorie strumentali al conseguimento dell’oggetto sociale, ma dipende dalla modalità con cui vengono esercitate. La norma ci pone dei problemi gravissimi di applicazione. Il terzo è costretto a fare un giudizio di strumentalità dell’os. Ma nella ss come faccio a conoscere l’os? Il legislatore pone un problema di oneri e doveri. Il terzo si deve attivare. Perché il legislatore ha fatto soc così cretina ce il terzo si deve muovere? Il legislatore ha immaginato un sistema in cui, in funzione del tipo di attività, il terzo deve fare solo un minimo sforzo: la ss non può svolgere attività commerciali. Le attività agricole sono connesse al fondo, è facile per me capire chi è l’amministratore. Inoltre c’è il 1396. una volta fatto il primo controllo e avuto risposta affermativa dalla società, l’onere si sposta su quest’ultima. 2298 I terzi devono andare a vedere il registro delle imprese. E’ data facoltà alla società di restringere la rappresentanza.

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Sentenza 1 sul 2320 La sola presenza della clausola nello statuto, comporta, indipendentemente dalla concreta attività svolta dall’accomandante, snaturamento della qualità di socio accomandatario, per cui bisogna rispondere? Si tratta di stabilire, a seconda dell’attività svolta concretamente dall’impresa, quanto incida l’autorizzazione dell’accomandante sulla gestione degli accomandatari.

Sentenza n 2 Il legislatore aveva in mente che non si verificasse che un accomandate, in virtù della procura speciale, si trovasse un potere di gestione della società. La straordinaria amministrazione Il nostro codice non fa riferimento alla SA nella gestione dell’impresa tranne che in due casi: - 2323 comma due - società di capitali, quando vengono meno gli amministratori. Questi casi non avvengono mai. Ci sono però clausole statutarie che tendono a limitare gli atti di straordinaria amministrazione da parte degli amministratori. Sono ordinaria amministrazione gli atti che rientrano nel normale esercizio dell’impresa. In dottrina si dice che è straordinaria amministrazione ciò che eccede l’oggetto sociale; questa tesi non ha mai avuto successo in giurisprudenza: ciò che va al di fuori dell’oggetto sociale, è semplicemente vietato. L’art 320 da’ un criterio di discernimento, ma in materia di patrimonio di minori; la critica che si fa è che l’impresa è improntata a tutt’altro criterio, qui è importante la conservazione, che il genitore non disponga dei beni. L’impresa si paralizzerebbe. E’ nella concezione diffusa che gli atti straordinari siano comprare o vendere un immobile. La responsabilità nelle società di persone C’è almeno uno che risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali. Importantissima è la spendita del nome. L’interesse del legislatore è stabilire di volta in volta dove ricadono le conseguenze degli atti. Con i conferimenti i soci vanno ad attribuire ai conferimenti un vincolo di destinazione a una parte del loro patrimonio. 2267 alcuni soci potrebbero essere esclusi dal rispondere illimitatamente.

Nb: il patto può essere valido ma non opponibile. Se non lo faccio consocere ai terzi con mezzi idonei.

2268 “agevolmente” è importante. Nb: siamo in una società semplice e non ho pubblicità. Sarà problema del socio far sì che la società paghi prima di lui. Devono essere beni di facile escussione.

Ci sono soci che entrano e soci che escono. Chi risponde, come e quando: 2269, 2290.

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Responsabilità nelle snc Esiste il patto contrario? Sì, ma non è opponibile ai terzi. Beneficio della preventiva escussione del patrimonio sociale estremamente rafforzato: esiste una pubblicità, il terzo è in grado di conoscere le possibilità patrimoniali della società. La snc ha autonomia patrimoniale rafforzata rispetto alla ss. Lo schermo della società via via si rinforza. E’ il creditore che deve darsi da fare. Responsabilità nelle sas Non c’è niente da aggiungere, gli accomandanti non possono essere aggrediti da i creditori sociali. Rapporto con i creditori particolari 2270 è immaginato che al socio derivino due diritti di natura patrimoniale: Diritto agli utili Diritto alla quota di liquidazione Il creditore può far valere il suo credito direttamente sugli utili: sono parte del patrimonio del socio, già usciti da patrimonio della società. La quota non è niente di più di un aspettativa che il socio ha, e si trasforma in diritto di credito alla momento della liquidazione. La quota on può essere aggredita, ma solo sottoposta a misure conservative. Comma due. Nonostante la società sia ancora in vita, il creditore che non riceve soddisfazione dal patrimonio personale del socio, può chiedere la liquidazione della quota e l’estromissione del socio. La norma ci da’ dimostrazione dell’autonomia patrimoniale dell’ss: il creditore può interferire con la consistenza patrimoniale della società. Cfr 2305 nell’snc il creditore non può chiedere la liquidazione della quota. Se i soci modificano il termine della società, interviene il 2307. In caso di rinnovo tacito il creditore può chiedere la liquidazione.

EX: come mai esiste questa differenza? La snc è base del sistema economico: l’interesse collettivo per le società che svolgono attività commerciali è stato ritenuto più alto dal legislatore, che ha quindi adottato maggiori misure conservative.

Problema della compensazione 2271. Se i patrimoni soci – società fossero confusi, sarebbe possibile anche il contrario. Qui è possibile solo la compensazione tra i crediti che un creditore societario ha nei confronti di un socio e il debito che la società ha nei suoi confronti. Nell’snc bisogna trattare il problema della tutela dei creditori societari rispetto alle riduzioni. Nelle sdp non c’è norma che fissi il capitale sociale minimo per svolgere una certa attività. I soci potrebbero prosciugare i conferimenti. Il problema non esiste nella società semplice perché i creditori dei terzi possono aggredire con estrema facilità i beni dei terzi. 2306 le ipotesi di riduzione del capitale sono due: È andato perso È esuberante La prima ipotesi non è presa in considerazione qua, più preoccupante per i creditori sociali è la seconda. La norma include l’ipotesi di rinuncia dei crediti da conferimento. 2303 è la norma di completamento. Lo scioglimento della società Dallo scioglimento i soci si aspettano che la società venga messa in liquidazione, cioè conversione in denaro liquido; non si persegue più l’oggetto sociale. 2272, 2308, 2323. Le norme si combinano 1. decorso del termine. Il cds ha un termine, e raggiuntolo cessa di avere efficacia. I

soci possono intervenire a modificare il termine.

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2. è successo qualche cosa di definitivo rispetto alle previsioni originarie del contratto. E’ solo in alcune ipotesi che si può conseguire l’oggetto sociale.

3. volontà di tutti i soci. Si tratta di una modifica del contratto sociale. 4. pluralità di soci. Devono essere almeno due al momento genetico, ma qui

sopravviene la mancanza della pluralità, è un momento successivo. Il legislatore ha in mente che l’attività d’impresa debba essere preservata comunque.

5. manifestazione dell’autonomia negoziale di soci. Nelle società di capitali non sarà possibile la proroga; 2273 finzione della modifica contrattuale. 2308 si aggiungono 6. provvedimenti dell’attività governativa. Nb: non stiamo parlando del giudiziario 7. dichiarazione di fallimento. I fallimento prevede una modalità di liquidazione sotto il

controllo giudiziario. 2323 8. viene meno una delle categorie di soci. Il problema è più delicato quando vengono a

mancare gli accomandatari. Comma tre. Può essere quindi un socio accomandante o un terzo.

2274 il fatto che si sia realizzata una causa di scioglimento, fa cadere l’obbligo degli amministratori di perseguire l’os; gli obblighi degli amministratori cambiano. Se l’amministratore non se ne accorge, diventa responsabile.

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La liquidazione Fare da soli la liquidazione della società I liquidatori, 2279, sono tenuti ad un obbligazione sostanzialmente identica a quella del 2274. Cosa viene considerata dalla giurisprudenza come nuova operazione? La valutazione è articolata, varia a seconda delle circostanze; es: semilavorati: la non trasformazione potrebbe risultare di grande danno per l’impresa. Dipende dal rischio che viene introdotto nel processo di liquidazione: il patrimonio deve essere garantito. Occorre guardare a che punto del processo produttivo si è arrivati. Se l’attività richiesta è marginale e di mero completamento, può essere posta in essere. 2277 momento cruciale. Dal momento dell’inventario, i liquidatori prendono in consegna i beni. Abbiamo un meccanismo che mira a dividere i due periodi 2278 il contratto sociale può limitare i poteri dei liquidatori. Vendita in blocco è tipicamente vendita dell’azienda; c’è il rischio che attraverso una vendita in blocco, la liquidazione porti a risultati modesti. Toffoletto: per l’attività d’impresa questo non è vero: il massimo interesse dei soci è quello i vendere l’azienda nella sua unità funzionale (plusvalore dell’avviamento) Nel momento in cui viene meno l’unità dell’azienda, se non c’è avviamento, è interesse dei soci che i singoli beni non vengano venduti a blocchi. Transazione: 1965 nell’ambito di tutto il codice è un atto grave: la parte sta rinunciando a qualcosa; il socio deve avere il potere di impedirle. E’ un contratto di importanza fondamentale. Compromesso: è un accordo che le parti possono contrarre per sottrarre una liet al giudice ordinario e sottoporla alla competenza di un tribunale arbitrale. La clausola compromissoria è inserita in un contratto. Anche questo viene considerato dal legislatore un atto grave; sono clausole che richiedono la doppia sottoscrizione, 1441. Ci si sottrae alle regole generali del codice di procedura civile. 2280 ci da’ la gradazione dei pagamenti che devono essere effettuati. Principio: non puoi dare niente ai soci se prima non hai pagato i debiti. Il capitale di finanziamento viene pagato prima del capitale di rischio. C’è una proporzione logica nelle società tra debiti di finanziamento e patrimonio. Creditori privilegiati: vantano una prelazione sul pagamento. I soci possono essere chiamati ad integrare, se il patrimonio non è sufficiente. 2281 per i beni in godimento: mi riprendo il bene nello stato in cui si trova 2283 2282 vado a ripartire innanzitutto i conferimenti: se c’è un eccedenza, va considerata come un utile. Problema con il socio d’opera: problema di capitalizzazione dell’apporto. C’è un effetto tempo e un effetto calcolo differente. Per l’snc c’è il problema del registro delle imprese. 2311 il socio può impugnare l’intero impianto. Bilancio depositato che da’ una struttura alla liquidazione. Maggiore formalità del procedimento di liquidazione. Se nell’inventario viene celato un debito ed i liquidatori si dimenticano di pagarlo, non c’è colpa da parte loro. Dalla norma sembrerebbe che dopo la cancellazione la società sia fuori gioco. La giurisprudenza si è accorta che lasciando funzionare un sistema come questo, si metteva in crisi la capacità dei terzi di esigere i crediti (art 10: non può fallire oltre un anno dalla cessazione dell’attività). Giuri: l’attività non cessa finchè c’è un debito da pagare, salvo il limite della prescrizione del debito (10 anni) 2324 sempre nei limiti di quello che hanno ricevuto. Scioglimento limitatamente ad un socio E’ di tre tipi: morte, recesso ed esclusione

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Morte Le possibilità sono tre: 1. liquidazione della quota. 2289 2. la società continua con gli eredi. Se gli eredi acconsentono. C’è un problema

delicato: il contratto sociale può prevedere la liquidazione della quota del de cuius, ma mai prevedere che gli eredi siano vincolati ad entrare. L’entrata in società è un atto che gli eredi possono evitare. C’è su questo discussione: nei casi di soci a responsabilità illimitata si ritiene che clausole del genere possano essere ritenute valide.

3. la società si scioglie. O è previsto nel contratto, o gli altri si accorgono che senza quel socio, la società non ha più senso.

Recesso 2285 i rapporti a tempo indeterminato consentono sempre ad un socio di recedere. Quando la società è contratta a tempo determinato, il socio non può recedere,a meno che questa facoltà gli sia data da giusta causa o dal cs. Quando sussiste giusta causa, non è richiesto il preavviso. Esclusione E’ di due tipi: 1. volontaria: c’è una decisione dei soci 2286 è sostanzialmente la disciplina dell’

inadempimento. 2278 il voto si fa per teste. Cfr: per il veto agli atti gestionali la maggioranza è calcolata come per la divisione degli utili. Ipotesi particolari sono previste dal secondo e terzo comma.

2. di diritto: 2288 socio fallito per attività diversa da quella della società. 2290 risponde delle obbligazioni contratte fino al momento dello scioglimento. Sentenze Toffoletto è un problema di tutela dei creditori, ratio della norma e dato testuale del 2284. 2289 la liquidazione è fatta in base alla situazione patrimoniale: non è da ecsludere che venga considerato l’avviamento.

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Le società di capitali Nella spa si vengono a creare conflitti di interessi caratteristici, tra i soggetti che partecipano alla società: 1. soci di maggioranza – soci di minoranza: i soci di maggioranza hanno la possibilità di

determinare una grande fetta della vita della spa: hanno la maggioranza in assemblea e scelgono quindi i gestori.

2. soci – gestori della società: i gestori, avendo interessi diversi da quelli dei soci, conducono la politica societaria secondo il proprio tornaconto. Le politiche desiderate dai soci spesso non sono corrispondenti ai desiderata degli amministratori.

3. soci – creditori sociali: i soci rispondono limitatamente alla quota. Il legislatore presterà particolare attenzione a questo problema.

4. soci – mercato: all’interno del mercato ci sono società con il gruppo di comando stabile o instabile. Quello stabile potrà nominare gli amministratori, condizionare le politiche e fregarsene di quello che fanno i piccoli finanziatori, ottenendo facilmente crediti per la propria visibilità. Quando il gruppo è instabile, si deve preoccupare dei piccoli finanziatori, che potrebbero determinare un crollo sul mercato.

La disciplina Codice civile, 2325 segg. Negli anni 60 e 70 in alcuni stati comunitari, si sentì l’esigenza di dare nuova impostazione al diritto societario. L’IT tentò di imitare con il Progetto De Gregorio. Da un altro lato il TR Roma ha cercato di dare impulso al diritto societario Sotto il profilo dell’uniformità legislativa; art 54 n 3 lettera G: le istituzioni comunitarie devono procedere a dare principi applicabili in materia d’impresa. Possiamo costatare una serie di direttive: 68/1951 pubblicità e nullità della società di capitali, introdotta in Italia con il DPR 1127/69 che ha comportato l’aggiunta del 2330 bis e sostituzione del 2330. nel 1974 c’è stata una miniriforma (legge 216 di quell’anno) che h introdotto la CONSOB. Importanti anche la terza direttiva, sulle fusioni, e la sesta, sulle scissioni. DL 580 del 1998, TUF (testo unico della finanza o legge Draghi), è importantissimo: ha introdotto modifiche alla disciplina delle società quotate. Leggiamo il 2325. Il legislatore ha voluto sottolineare una delle fondamentali caratteristiche: l’attributo della personalità giuridica. Cosa vuol dire? Una delle scelte della dottrina è quella di sovrapporre questo concetto a quello della soggettività giuridica. Non basta: e le società di persone? La dottrina ha cercato allora di riempire questo concetto con quello di autonomia patrimoniale: perfetta: si compone di irresponsabilità del patrimonio sociale nei confronti dei creditori

particolari dei soci e irresponsabilità dei soci per le obbligazioni sociali imperfetta: prevede solo l’irresponsabilità verso i creditori particolari. Non bisogna ragionare in termini comparativo- quantitativi: i due tipi di autonomie assolvono a funzioni economiche differenti. Differenze spa – sdp 1. la responsabilità per debiti 2. trasferibilità delle quote: la libera trasferibilità è caratteristica costante delle spa. 3. organizzazione corporativa: si intendono gli istituti preposti allo svolgimento

dell’attività sociale. Modalità di costituzione E’ una fattispecie a formazione progressiva: non si costituisce in un solo momento ma in tre fasi distinte: 1. atto costitutivo: stipulazione del contratto i società 2. fase di omologazione: controllo dell’autorità giudiziaria 3. iscrizione registro delle imprese: fase di pubblicità. Viene iscritta anche nel BUSAL

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Atto costitutivo Ci sono due modalità di costituzione del contratto sociale

Per pubblica sottoscrizione E’ desueta, 2333 – 2336. La prima fase prevede la redazione di un programma, il cui contenuto sta nel 2333: deve indicare l’OS, il capitale sociale… Perché questa informazione? Ratio: che investirà deve sapere in che cosa investe. A questa fase di programma segue una fase in cui vengono raccolte le sottoscrizioni all’investimento. Raccomandata che impone di effettuare il versamento entro un mese. Successivamente si convoca l’assemblea dei sottoscrittori che devono compiere determinate attività, come dal 2335: accertano le condizioni per una spa, nomina degli amministratori e di sindaci, deliberano sugli utili che si riservano i promotori. Vi è così la possibilità di raccogliere il capitale prima della redazione dell’atto costitutivo. I promotori sono responsabili per le obbligazioni contratte per la sottoscrizione dei conferimenti.

Simultanea L’atto sostitutivo prende la forma di atto pubblico Per quanto riguarda il contratto preliminare c’è stato dibattimento: l’orientamento consolidato propende per l’atto pubblico. L’atto costitutivo deve contenere alcune informazioni, contenute nel 2328 1. chi sono i soci? Non solo persone fisiche. Dubbi restano per la partecipazione di enti

pubblici 2. cfr 2326. deve contenere il termine spa: deve rispettare i principi del diritto

industriale, segni distintivi: chiari, distinguibili, leciti ecc… Cfr nelle società di persone si presenta almeno un socio, ingenerando maggior affidamento. E’ ammissibile tuttavia che sia presentato il nome di un socio a fianco di spa: c’era stato dibattimento, prima si negava questa possibilità per all’affilamento aggiuntivo che può generare. Sedi: serve per la dichiarazione di fallimento, art 9 legge fall.

3. l’os indica l’attività della società. Potere di limitare l’azione degli organi sociali. L’assenza o illiceità dell’oggetto sociale determina la nullità dell’AC. Il legislatore ci tiene a conservare l’oggetto sociale , vedi 2361. Viene datala possibilità di recesso al socio nel caso in cui una delibera modifichi l’os. Gli imprenditori allora prevedono un os generico, o che prevede molte attività complementari. Rilievo degli atti estranei all’os: 2384bis la società è comunque obbligata con terzi in buona fede.

4. differenza sostanziale tra mera sottoscrizione ed effettivo versamento. L’iscrizione nel RI diventa spartiacque fondamentale: permette di richiedere tutte le sottoscrizioni. Finche i conferimenti non sono stati versati le azioni i dicono non totalmente rilevate; possono circolare, ma l’alienante rimane obbligato in solido per tre anni.

5. il valore nominale è il valore di libro. 6. cfr 2342 c’è un problema di valutazione, che deve essere fatta da un perito, che

esponga i metodi di valutazione adottati: relazione giurata di stima (in genere patrimoniale, reddituale o misto). Nei 6 mesi che seguono gli amministratori devono rivedere la valutazione. Se è inferiore di 1/5 il capitale sociale va ridotto, le azioni vengono annullate o il socio fa ulteriori conferimenti.

7. codice 8. sono stati introdotti limiti a questa partecipazione: non più del 10% degli utili per non

più di 5 anni. 9. codice 10. il collegio sindacale è quell’organo preposto al controllo interno della società, al

controllo della condotta degli amministratori. 11. codice

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12. questa previsione è stata introdotta dal DPR 30/1986 ratio: ci potrebbe essere erosione dei conferimenti, vanno stabilite in anticipo.

Accanto all’AC, sintetico, che si occupa essenzialmente della struttura di base della società, c’è uno statuto, che è più analitico; presenta le norme del codice sul funzionamento della società con le deroghe possibili. Lo statuto deve avere forma di atto pubblico, per legge deve essere allegato all’atto costitutivo. Vi è poi un ulteriore elemento , non contemplato dalla legge: i patti parasociali. Si sostiene che abbiano un efficacia puramente obbligatoria: vincolano i soci che vi hanno aderito, ma non possono incidere sulla vita della società. Per costituire la società sono necessarie condizioni: 2327 un capitale minimo, £ 200 milioni. Leggi speciali innalzano questo ammontare. Sono sorte questioni in dottrina riguardo l’adeguatezza del capitale sociale rispetto all’attività che si va a svolgere. La dottrina maggioritaria nega però che il tribunale, in fase di omologazione, possa sindacare in merito: il giudizio di adeguatezza deve essere spostato all’attività della società dopo la sua costituzione. Fase di omologazione Il tribunale agisce in via di volontaria giurisdizione (esercizio di funzioni amministrative da parte del tribunale). Il giudizio sulla fase dell’atto costitutivo non può essere di merito, ma di legittimità. Verificate le condizioni e sentito il PM, il giudice con decreto ordina l’iscrizione al RI Fino a che non è iscritta, si può avere revoca dell’omologazione. Dopo la registrazione si può avere solo nullità della società. Iscrizione nel Registro delle imprese 2330 tre soggetti: notaio, amministratori e soci. Sanzione: 2626. Solo a questo punto viene ad esistenza la spa Il contratto sarà nullo o annullabile secondo la disciplina generale, cfr art 1420 e 1446 Nullità La nullità è prevista dal 2232 può essere dichiarata solo se si ricade in uno dei casi previsti dalla legge. Il n°1 deve essere intesa come mancanza materiale dell’atto costitutivo. La nullità viene sanzionata con lo scioglimento della società. Riveste il carattere della sanzionabilità.

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Nullità della spa E’ una domanda fondamentale. E’ norma importante e frutto di una riforma. Il 2332 individua una serie di situazioni in cui può essere dichiarata la nullità. Da notare: avvenuta l’iscrizione nel registro delle imprese. Cosa significa? Abbiamo prima l’atto costitutivo, poi la procedura di omologazione e infine l’iscrizione nel ri. Dopo, l’iscrizione la disciplina della nullità dei contratti non trova più applicazione, l’unica norma che si applica è il 2332. Perché il legislatore fa questa scelta? Nel momento in cui nasce la spa, sorgono effetti giuridici che sarebbe un grosso problema eliminare. E’ un elenco chiuso. E’ stato battezzato “decreto champagne” perché il legislatore era in preda ai fumi dell’alcool. Non si capisce nessuno dei punti. 1. come sarebbe possibile questo? 2. ci indica che il punto 1 non si può interpretare: mancanza di uno degli elementi < la forma, che è un elemento, è tuttavia trattata separatamente. 3. depositare l’atto il 31° giorno è un vizio grave? Si può ritenere che il legislatore i riferisse ai vizi più gravi dell’omologazione. 4. ci avviciniamo alla disciplina dei contratti 5. “ogni” cosa vuol dire? Il legislatore, dato l’elenco tassativo, doveva usare formulazioni inequivocabili. 8. si assume che il notaio non sappia contare fino a due. Prima dell’iscrizione l’atto costitutivo è sottoposto alla disciplina generale in materia di contratti. Il legislatore modifica la nozione di nullità; troviamo la possibilità di sanare ogni tipo di vizio. La sentenza che dichiara la nullità nomina i liquidatori. Opera come una causa di scioglimento. Il problema è la tutela dei terzi, al numero due viene la sopravvivenza della società.