Fondamenti di Diritto Privato

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Validità e invalidità degli atti giuridici Un atto giuridico è valido quando presenta tutti i requisiti che la legge prevede come necessari per far si che quellʼatto possa valere come fonte di auto-disciplina. Lʼatto giuridico è valido quando è in sé idoneo a produrre i suoi specifici effetti giuridici. Per contro, un atto giuridico è invalido quando non presenta quei requisiti e quando dunque non è in sé idoneo a produrre effetti giuridici. Lʼinvalidità assume diverse gradazioni: nullità e annullabilità. Nullità e annullabilità degli atti giuridici Si ha nullità quando manca un requisito essenziale o quando lʼatto è illecito. Lʼatto è inidoneo a produrre effetti giuridici e tendenzialmente questa è una condizione permanente (irrimediabile). Si ha annullabilità quando vi è un vizio (difetto) di uno dei requisiti (ad esempio vizi del consenso: dolo, errore, violenza). Lʼatto produce effetti giuridici ma non in modo definitivo. Lʼesistenza del vizio permette di ottenere una sentenza di annullamento, che toglie di mezzo lʼatto viziato e cancella gli effetti in modo retroattivo (come se lʼatto non fosse mai esistito). Fino allʼeventuale sentenza di annullamento però lʼatto produce effetti (ed è quindi efficace). Efficacia e inefficacia degli atti giuridici Un atto giuridico è efficace quando produce attualmente effetti giuridici, ovvero solamente se compiuto da un soggetto che effettivamente abbia il potere di compierlo. Un atto giuridico è inefficace quando non produce attualmente effetti giuridici. Legittimazione È la situazione in cui si trova chi ha il potere di compiere efficacemente un atto giuridico (e dunque determinare la produzione di effetti giuridici). Combinazioni di validità/invalidità ed efficacia/inefficacia Atto valido ed inefficace: Soggetto che vende cosa altrui Atto in sé idoneo a produrre effetti giuridici ma che non produce attualmente effetti giuridici (dato che il soggetto non è legittimato, ovvero non ha potere di compiere efficacemente lʼatto, non essendo proprietario della cosa). Atto invalido ed efficace È il caso di un atto annullabile che però, fino alla sentenza di annullamento, è efficace e produce attualmente effetti giuridici. Regola Lʼatto nullo è senzʼaltro inefficace. Lʼatto annullabile è efficace fino alla sentenza di annullamento. Altieri Gianmarco - Fondamenti di Diritto Privato - Prof. Umberto Roma Preparazione allʼesame 1

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Nozioni fondamentali riguardanti il corso di Fondamenti di diritto privato.

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Validità e invalidità degli atti giuridici

• Un atto giuridico è valido quando presenta tutti i requisiti che la legge prevede come necessari per far si che quellʼatto possa valere come fonte di auto-disciplina. Lʼatto giuridico è valido quando è in sé idoneo a produrre i suoi specifici effetti giuridici.

• Per contro, un atto giuridico è invalido quando non presenta quei requisiti e quando dunque non è in sé idoneo a produrre effetti giuridici. Lʼinvalidità assume diverse gradazioni: nullità e annullabilità.

Nullità e annullabilità degli atti giuridici

• Si ha nullità quando manca un requisito essenziale o quando lʼatto è illecito. Lʼatto è inidoneo a produrre effetti giuridici e tendenzialmente questa è una condizione permanente (irrimediabile).

• Si ha annullabilità quando vi è un vizio (difetto) di uno dei requisiti (ad esempio vizi del consenso: dolo, errore, violenza). Lʼatto produce effetti giuridici ma non in modo definitivo. Lʼesistenza del vizio permette di ottenere una sentenza di annullamento, che toglie di mezzo lʼatto viziato e cancella gli effetti in modo retroattivo (come se lʼatto non fosse mai esistito). Fino allʼeventuale sentenza di annullamento però lʼatto produce effetti (ed è quindi efficace).

Efficacia e inefficacia degli atti giuridici

• Un atto giuridico è efficace quando produce attualmente effetti giuridici, ovvero solamente se compiuto da un soggetto che effettivamente abbia il potere di compierlo.

• Un atto giuridico è inefficace quando non produce attualmente effetti giuridici.

Legittimazione

È la situazione in cui si trova chi ha il potere di compiere efficacemente un atto giuridico (e dunque determinare la produzione di effetti giuridici).

Combinazioni di validità/invalidità ed efficacia/inefficacia

• Atto valido ed inefficace: Soggetto che vende cosa altruiAtto in sé idoneo a produrre effetti giuridici ma che non produce attualmente effetti giuridici (dato che il soggetto non è legittimato, ovvero non ha potere di compiere efficacemente lʼatto, non essendo proprietario della cosa).

• Atto invalido ed efficaceÈ il caso di un atto annullabile che però, fino alla sentenza di annullamento, è efficace e produce attualmente effetti giuridici.

• RegolaLʼatto nullo è senzʼaltro inefficace.Lʼatto annullabile è efficace fino alla sentenza di annullamento.

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Rappresentanza in ambito di atti giuridici

È una fonte particolare di legittimazione.La rappresentanza è il potere conferito ad un soggetto [rappresentante] di compiere atti giuridici che producano direttamente i loro effetti giuridici nei confronti di un altro soggetto [rappresentato/dominus].

Conferita dalla legge: rappresentanza legaleConferita dallʼinteressato (che si vuole fare rappresentare): rappresentanza volontaria

Rappresentanza legaleProvvedimenti per proteggere lʼinteresse del rappresentato (che è ad esempio o minore o incapace). Vi è comunque una attività di controllo da parte dello stesso giudice (che può revocare il potere di rappresentanza qualora rilevi violazione dei doveri o abuso di potere da parte del rappresentante).

• Rappresentanza legale dei genitori per i figli minori è basata sulla potestà sui figli.• In altri casi è conferita da un provvedimento del giudice: rappresentanza conferita

✓ al tutore di un minore (qualora non ci sia la potestà dei genitori),✓ al tutore di un interdetto,✓ allʼamministratore di sostegno per alcuni atti.

Rappresentanza volontaria: ProcuraLa procura è lʼatto unilaterale verso terzi con cui si attribuisce il potere di rappresentanza.Atto unilaterale verso terzi: non è accordo con rappresentante. Se cʼè accordo tra rappresentante e rappresentato si ha allora un contratto (mandato, società, lavoro) che regola i rapporti tra le parti e non riguarda quindi i terzi. Verso terzi occorre “investire” il rappresentante del potere di agire in nome e per conto (per conto = nellʼinteresse) del rappresentato. Ciò avviene con la procura. (il rappresentato può agire così verso i terzi)

Doveri del rappresentante procuratore: se usa la procura, DEVE comportarsi in modo da fare lʼinteresse del rappresentato.

• Agire in nome altrui: compiere atto giuridico assumendo il ruolo di chi agisce non per sé. Qualificarsi alla controparte come rappresentante. Gli atti compiuti in nome altrui hanno effetti diretti nella sfera giuridica del rappresentato.

• Agire per conto altrui: compiere atto giuridico nellʼinteresse di un altro soggetto.

• Rappresentanza diretta: il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato.

• Rappresentanza indiretta: il rappresentante agisce per conto del rappresentato ma in nome proprio.

Si usa dire che ...• Rappresentante = parte formale dellʼatto. È sua la dichiarazione di volontà dato

che ha il potere di dare il suo proprio consenso con effetti che però ricadono sul rappresentato.

• Rappresentato = parte sostanziale dellʼatto. Destinatario degli effetti dellʼatto.

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Mandato

Art. 1703Il mandato è il contratto con il quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dellʼaltra.

Mandatario: la parte che si obbliga a compiere uno o più atti giuridici.Mandante: la parte che affida il suo interesse (per conto) al mandatario.

Il mandatario si impegna ad una attività giuridica nellʼinteresse (per conto) del mandante

Funzione del contratto: conferire, e dunque assumere, un incarico.

Elemento della fiducia tra le due parti.

Lʼinteresse del mandante governa lʼesecuzione del contratto. Egli può revocare in qualsiasi momento il mandato, e se non cʼè giusta causa deve risarcire i danni.

Lʼinteresse del mandatario è comunque di ruolo primario.Il mandato si presume oneroso e lʼinteresse del mandatario è protetto anche contro la revoca da parte del mandante. Il mandante può sempre revocare il mandato ma, se non cʼè giusta causa, è tenuto a risarcire i danni. Se addirittura, il mandante revoca il mandato la cui esecuzione costituisce anche interesse del mandante (interesse che si aggiunge a quello di ricevere compenso) allora la revoca non estingue il mandato e, in altre parole, in mandante non ha potere di revoca.

Mandato e procura• Nel mandato, parliamo di contratto e di un incarico nonché di rapporto fiduciario.

Una parte è obbligata a compiere atti nellʼinteresse (non in nome) dellʼaltra parte. Qualsiasi incarico non vale però verso i terzi.

• Nella procura, parliamo di conferire un potere (no incarico), di atto unilaterale (no contratto) verso terzi. Per il procuratore non si parla di obbligo, in quanto la procura è atto unilaterale, ma solo di potere vincolato allʼinteresse del rappresentato.

Mandato senza rappresentanzaContratto di mandato: il mandatario compie atti nellʼinteresse (per conto) del mandante, NON A NOME DEL MANDANTE (non ha potere di rappresentanza).Effetti: il mandatario, che agisce in proprio nome, acquista diritti e assume obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi, anche se questi hanno avuto conoscenza del mandato. Se il mandatario acquista beni immobili, ha un generale obbligo di ritrasferire al mandante quanto acquistato. Se il mandatario acquista beni mobili, la legge prevede per il mandante lʼazione di rivendicazione (che lo fa considerare proprietario anche senza ritrasferimento).

Mandato con rappresentanzaContratto di mandato con procura: il mandatario compie atti nellʼinteresse e a nome del mandante.Effetti: il mandatario, che agisce in nome e per conto del mandante, determina effetti giuridici direttamente nella sfera del mandante.

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Comportamenti (seguito di mandato)Mandante: tenuto a fornire mezzi necessari per lʼesecuzione del mandato, tenuto a rimborsare spese e anticipazioni e a risarcire il danno al mandatario che derivi dallʼesecuzione del mandato.

Mandatario: obbligato ad eseguire il mandato con diligenza del buon padre di famiglia. Deve informare degli sviluppi (legame di fiducia) il mandante e attenersi alle sue istruzioni.

Rappresentanza in ambito contrattuale

Il rappresentante (parte formale) manifesta una volontà e forma un accordo che produce effetti nella sfera giuridica del rappresentato (parte sostanziale).

Forma della procuraLa stessa di quella prescritta per lʼatto che il procuratore deve compiere.

Parte sostanziale del contratto da stipulare: rappresentato.Parte formale del contratto da stipulare: rappresentante.Se cʼè un problema di errore che determina la conclusione del contratto si guarda al rappresentante (è sua la volontà viziata) a meno che non si tratti di aspetti decisi dal rappresentato (in questo caso il rappresentante funziona da semplice messo, cioè “vettore” della altrui volontà).

Il rappresentante può agire solamente:A. nei limiti della procura - altrimenti eccesso di potereB. nellʼinteresse del rappresentato - altrimenti abuso di potere

Eccesso di potere -> CONTRATTO INEFFICACEIl rappresentante eccede i limiti della procura o è del tutto sprovvisto del potere di procura (falso procuratore).Manca la legittimazione (potere di agire in nome e per conto altrui).

Di regola il contratto concluso in eccesso di potere del rappresentante è inefficace.

Solo la ratifica da parte del rappresentato può determinare lʼefficacia del contratto nei suoi confronti:• ratifica espressa: dichiarazione con stessa forma richiesta per la procura con cui il

rappresentato fa propri gli effetti del contratto• ratifica tacita: spontanea esecuzione del contratto

Responsabilità precontrattuale del falso rappresentanteHa violato dovere di correttezza (buona fede in senso oggettivo) e deve quindi risarcire i danni risentiti dallʼaltra parte per aver confidato in buona fede (senso soggettivo) nellʼefficacia del contratto.

Abuso di potere -> CONTRATTO EFFICACE ma annullabile

Il rappresentante non agisce nellʼinteresse del rappresentato.Il potere di procura cʼè, ma viene usato “male”, in modo deviato.Contratto produce effetti, ma il rappresentato può chiedere lʼannullamento.

CASI DI: CONFLITTO DI INTERESSI CONTRATTO CON SÈ STESSO

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Modi di acquisto dei diritti

TitolaritàRelazione di appartenenza di un diritto/obbligo ad un soggetto.

TitolareIl soggetto a cui appartiene quel diritto/obbligo.

TitoloÈ la fonte dellʼacquisto. In altre parole, il titolo è la fattispecie che ha per conseguenza lʼacquisto del diritto/obbligo.

Modalità di acquisto di un diritto• Acquisto a titolo originario: il diritto si costituisce in capo ad una persona senza

dipendere da posizioni precedenti (appunto in modo originario).✓ Acquisto della proprietà su animali pescati o cacciati (non esiste precedente

titolare)✓ Acquisto della proprietà di cosa smarrita: il precedente proprietario cʼè ma il

ritrovatore ne diventa proprietario a titolo originario.• Acquisto a titolo derivativo (successione): il diritto ha fonte nel diritto del precedente

titolare e dunque la sua esistenza e i suoi limiti dipendono dallʼesistenza e dai limiti del precedente titolare. Chi trasmette il diritto è detto dante causa, chi acquista da altri il diritto è detto avente causa. Ci sono, in questo caso, due principi base:➡ nemo plus iuris in alium transferre potest, quam ipse habet, nessuno può

trasmettere più di quello che ha➡ resoluto iure dantis, resolvitur et ius accipientis, se viene meno il diritto

dellʼalientante, viene meno anche il diritto dellʼacquirente.

Modi di acquisto della proprietà

Acquisto a titolo derivativo (più frequenti):contratto, successione a causa di morte* sempre secondo i due principi propri dellʼacquisto a titolo derivativo.

Acquisto a titolo originario:occupazione, invenzione, accessione, unione/commistione, specificazione, usucapione, possesso di buona fede

Modi di acquisto a titolo originario della proprietà

OccupazioneRiguarda le cose mobili che non sono di proprietà di alcuno (abbandonate). Queste cose mobili si acquistano, e si acquista la loro proprietà, prendendone possesso. Non parliamo di cose abbandonate, non smarrite.E gli immobili? Esistono immobili abbandonati, ma essi non sono di “proprietà di alcuno”: la proprietà degli immobili abbandonati viene acquistata automaticamente dallo Stato.

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InvenzioneDal latino “invenire”, significa “trovare”. Parliamo di cose mobili smarrite. Chi trova cosa smarrita ha il dovere di restituirle al proprietario o al sindaco. Se il proprietario si presenta dal sindaco a reclamare la cosa, lʼinventore ha diritto ad un premio. Se il proprietario non si presenta dal sindaco entro un anno dall'affissione dellʼavviso di cosa smarrita, lʼinventore ne diventa proprietario.

AccessioneDa “accedere”, significa “unirsi/andare verso”. Si ha quando un bene entra in rapporto con un altro che lo attrae, come per forza di gravità. Il tutto (i due beni) diventa proprietà del proprietario del bene principale.Accessione in senso stretto si verifica tra cosa mobile e cosa immobile: piante, materiali sono attratti al suolo. Così il proprietario del suolo diventa, per accessione, proprietario del tutto (suolo + piante + materiali).Come derogare allʼoperatività del principio di accessione? Con la costituzione di un diritto di superficie, ovvero diritto reale limitato di godimento, che tiene separata la proprietà del suolo dalla costruzione edificata.

UsucapionePossesso prolungato nel tempo.Perchè il possesso prolungato, nel nostro ordinamento, determina lʼacquisto della proprietà a titolo originario?1. Per premiare lʼattiva utilizzazione delle cose, a scapito di un diritto di proprietà inerte

per lungo tempo.2. Per far coincidere la situazione di diritto con la situazione consolidata nel tempo.

Perchè il possesso prolungato possa determinare lʼusucapione, il possesso deve essere• pacifico (non violento)• pubblico (non clandestino)• continuato (continuativo, il possessore non deve aver cessato di possedere la cosa

per qualche tempo)• non interrotto, dal proprietario o da terzi che abbiano privato il possesso per oltre 1

anno

* Significativo che tra i requisiti che il possessore deve avere per diventare proprietario tramite usucapione non sia presente la buona fede.

Termine: 20 anni per immobili e mobili. Per gli immobili può ridursi a 10 anni se cʼè buona fede, titolo idoneo a trasferire proprietà, trascrizione atto. Per i mobili se cʼè buona fede 10 anni, se cʼè buona fede e titolo idoneo si ha acquisto della proprietà immediato (e si esce dallʼusucapione).

Acquisto del possesso di buona fede di cosa mobileColui al quale è alienato un bene mobile da parte di chi non ne è proprietario, ne acquista la proprietà mediante possesso purché sia in buona fede e purché sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà. Art. 1153 possesso

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Capacità giuridica - art. 1

Attitudine ad essere titolare di diritti e obblighi. È lʼessere soggetto diritto.

Come si acquista? Con la nascita.E il nascituro allora? Bisogna distinguere ambito patrimoniale e non:• ambito patrimoniale: il nascituro - concepito e non - può succedere per successione

o testamento e ricevere una donazione. Se non cʼè nascita però queste attribuzioni si considerano come mai avvenute.

• ambito non patrimoniale: il feto vitale ha diritto alla vita e alla salute

Capacità giuridica speciale: idoneità ad essere titolare di un determinato tipo di rapporto giuridico.

Come si perde capacità giuridica? Con la morte.

Capacità di agire - art. 2

Attitudine di compiere validamente atti giuridici produttivi di effetti per lʼagente (chi li compie).Lʼatto compiuto da chi manca di capacità di agire (minore, interdetto) non è privo di rilevanza giuridica. Non si tratta cioè di un atto nullo, ma annullabile. Produce i suoi effetti fino al probabile annullamento (sentenza di annullamento).

Il “validamente” è da intendere con riguardo ai propri interessi: un atto giuridico può essere compiuto validamente da un incapace dʼagire se questi agisce in nome altrui, mediante procura rilasciata da soggetto capace.

Come si acquista? Per la generalità degli atti, al compimento del 18° anno di età.

Correttivi della capacità di agireInterdizione (legale, giudiziale), inabilitazione, amministrazione di sostegno.

Interdizione e inabilitazione: la persona viene totalmente o parzialmente privata di capacità di agire.Amministrazione di sostegno: limitazione della capacità di agire per alcuni atti.

Incapacità legale dʼagire: interdizione, inabilitazione, minore età, (amm. sostegno a volte).

Incapacità di fatto (o incapacità naturale / incapacità di intendere o di volere)

Incapacità di capire il contenuto dellʼatto e di decidere autonomamente, per assunzione di alcool o stupefacenti, stati confusionali.

Fermo restando la capacità legale di agire, si attribuisce limitata rilevanza alla incapacità naturale/di fatto, stati di infermità mentale, malattia debilitante.

Lʼincapacità di intendere o volere è causa di annullamento degli atti giuridici se sussiste al momento in cui lʼatto è compiuto. Non basta: lʼatto deve essere gravemente pregiudizievole per lʼincapace e in caso di contratto lʼaltra parte deve essere in malafede.

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INCAPACITÀ LEGALE - regola

Un incapace legale (minore, interdetto, inabilitato) può sempre compiere validamente atti giuridici come procuratore di un soggetto capace di agire. Il requisito per la validità degli atto giuridico è che lʼincapace procuratore abbia la capacità di intendere e volere adeguata alla natura e al contenuto dellʼatto.

Per questo motivo, tramite procura, i minori possono andare al cinema, in autobus, al bar, comprare vestiti, ecc. Ciò avviene per via di una procura TACITA da parte dei genitori.

Il minore

Potestà dei genitori fino alla maggiore età:1. diritto-dovere di istruire ed educare nonché mantenere figli2. potere-dovere di amministrazione dei beni di cui i figli minori siano titolari3. usufrutto legale sui beni del figlio

La potestà si esercita di comune accordo tra i genitori. Si perde per decadenza (una sentenza del Tribunale per minori rileva violazione di doveri o abuso di poteri) che rechi grave pregiudizio al figlio.

Le capacità del minoreGli atti del minore non sono totalmente privi di rilevanza giuridica:• Se il minore entra in un rapporto di lavoro (di regola lo può fare dai 15 anni in poi)

acquista la capacità di esercitare diritti e azioni che dipendono dal contratto di lavoro - concetto di capacità giuridica speciale

• Il minore può contrarre matrimonio, con autorizzazione Tribunale minorenni, a 16 anni

• Il minore può, sempre a 16 anni, riconoscere figlio naturale• Minore emancipato: status acquisito dal minorenne sposato. È capace di compiere

tutti gli atti di ordinaria amministrazione, e per gli altri atti è assistito da un curatore (non sostituito) che non è rappresentante.

Panoramica sulla protezione del “soggetto debole” maggiorenne

Interdizione: Un tutore sostituisce lʼincapace

Inabilitazione: Un curatore assiste lʼincapace

Amministrazione di sostegno: Introdotta dal 2004, soddisfa la necessità di una figura che regoli casi quali lʼanzianità, gli invalidi, i malati gravi con ampia elasticità

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Interdizione giudiziale

Presupposto: abituale infermità di mente tale da rendere lʼinfermo incapace di provvedere ai propri interessi.

Totale perdita della capacità dʼagire.

Lʼinterdetto è incapace di compiere validamente qualsiasi atto patrimoniale.

1. Non può fare testamento2. Non può sposarsi3. Non può riconoscere un figlio naturale

Il tutore, a titolo di rappresentante legale, sostituisce lʼinterdetto nel compiere atti giuridici. Il tutore opera per conto dellʼinterdetto.

Tutore: nominato con sentenza di interdizione.

Rappresentanza legale del tutore• Non riguarda gli atti personalissimi, come il testamento, che dunque rimangono

totalmente preclusi allʼinterdetto.• Dal 2004, prevede la possibilità di assistere lʼinterdetto, e non sostituirlo, nel

compiere alcuni atti di ordinaria amministrazione.• È sottoposta al controllo del giudice tutelare.

Doppia pubblicitàTutti i provvedimenti che ruotano attorno allʼinterdizione devono essere iscritti:1. nel registro delle tutele (cancelleria tribunale)2. a margine dellʼatto di nascita

Interdizione legale

Colpisce automaticamente:chi viene condannato allʼergastoloOPPUREchi viene condannato a reclusione di almeno 5 anni

Misura punitiva, non protettiva.

Interdizione legale è pena accessoria rispetto alla sanzione primaria.

Inabilitazione

Carattere meno grave rispetto allʼinterdizione.

Presupposto:• infermità di mente non così grave da richiedere interdizione• patologica prodigalità• abuso abituale di sostanze alcoliche/stupefacenti quando espongono la persona o la

famiglia a grave pregiudizio economico• sordità / cecità congenite (da nascita) e da prima infanzia

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(continua inabilitazione)

Il curatore assiste lʼinabilitato (che dunque non viene sostituito) per gli atti di straordinaria amministrazione.

Lʼinabilitato può compiere autonomamente:• atti di ordinaria amministrazione• atti personali

Il giudice può prevedere che lʼinabilitato possa compiere determinati atti straordinari, senza assistenza del curatore.

Doppia pubblicità.

Amministrazione di sostegno

Si applica alla persona che, per effetto di una infermità ovvero una menomazione fisica o psichica, si trova nellʼimpossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.

Strumento di protezione molto elastico, di recente introduzione (riforma 2004).

Obiettivo: proteggere il soggetto debole attuando la minore limitazione possibile di capacità dʼagire.

Decreto di nominaGiudice nomina lʼamministratore di sostegno.

Giudice stabilisce:• per quali atti è richiesta ASSISTENZA da parte dellʼamministratore di sostegno• per quali atti è richiesta SOSTITUZIONE da parte dellʼamministratore di sostegno

Gli atti che richiedono sostituzione vengono compiuti dallʼamministratore in nome e per conto del soggetto debole beneficiario.

Atti non previsti dal giudice: il beneficiario conserva la sua capacità dʼagire.

Carattere temporaneoLʼamministrazione di sostegno può anche avere carattere temporaneo.Nel decreto di nomina, il giudice può stabilire la durata dellʼamministrazione.

Lʼamministratore di sostegno deve riferire periodicamente al giudice la sua attività.

Pubblicità: annotazione nellʼatto di nascita (no doppia).

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Libro III

La proprietà

Art. 832 c.c.Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con lʼosservanza degli obblighi stabiliti dallʼordinamento giuridico.

Art. 42 Cost.La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.

“diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo”: signoria sulle coseNon si parla di specifiche possibilità di uso del bene, né di interessi o fini.

“... entro i limiti e con lʼosservanza degli obblighi stabiliti dallʼordinamento giuridico”La proprietà può essere limitata dallʼordinamento giuridico.

Analisi del contenuto dellʼart. 832

Godere: Facoltà di godimentoTrarre dalla cosa ogni utilità che essa può dare, con lʼuso diretto (abitando la casa) o anche indiretto (dare in locazione la casa), percependo frutti naturali e civili.• Frutti naturali: provengono direttamente dalla cosa, indipendentemente dallʼopera

dellʼuomo. Es. prodotti agricoli.• Frutti civili: si traggono dalla cosa come corrispettivo di godimento. Es. corrispettivo

delle locazioni.

Disporre: potere di disporre - 2 prerogative1. Potere di determinare la sorte giuridica della cosa: venderla, donarla, costituirci diritti

altrui2. Potere di operare materialmente sulla cosa: modificarla, distruggerla, romperla.

In modo pieno ed esclusivoA rigore significa senza limiti, ma subito dopo si dice ...

Entro i limiti e con lʼosservanza degli obblighi stabiliti dallʼordinamento giuridico.

Senso della formulaSe la legge non stabilisce i limiti, il proprietario della cosa può fare ciò che vuole.

“esclusivo”Il proprietario ha un potere esclusivo. Pretesa verso tutti, a un comportamento che non ostacoli il libero e pieno godimento del bene.

Atti emulativiIl proprietario non può usare la cosa al solo scopo di nuocere agli altri. Limitazione!

• Carattere perpetuo: la proprietà è necessariamente non assoggettabile a termine finale.

• Carattere imprescrittibile: la proprietà non cade in prescrizione. È imprescrittibile lʼazione di rivendicazione con cui il proprietario rivendica il possesso della cosa, e dunque si ritiene imprescrittibile la proprietà in genere.

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Page 12: Fondamenti di Diritto Privato

Promemoria - Diritti reali

Diritti soggettivi reali (si differenziano da quelli soggettivi di credito o di obbligazione).Si instaura un rapporto immediato tra il titolare e la cosa. Il titolare del diritto reale è investito di una signoria sulla cosa; tale relazione si instaura senza bisogno di cooperazione altrui. Gli altri soggetti devono astenersi dal compiere qualsiasi atto volto a limitare il godimento del bene da parte del titolare.

I diritti reali sono distinguibili in:

1. Diritto di proprietà

2. Diritti reali limitati / Diritti reali su cosa altrui✓ diritti reali di godimento: superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione,

servitù✓ diritti reali di garanzia: pegno, ipoteca

I diritti reali limitati/su cosa altrui sono diritti che gravano su beni di proprietà altrui e sono destinati a coesistere con il diritto del proprietario, comprimendolo. Dunque sullo stesso bene gravano due diversi diritti reali. Questa funzione di compressione della proprietà appartiene soprattutto ai reali di godimento, più che ai reali di garanzia.Mediante un diritto reale di godimento, il proprietario, che originariamente ha diritto di godere e disporre in modo pieno ed esclusivo, si vede compromettere il diritto di godere (godimento), mentre rimane intatto il diritto di disporre (disposizione).Il diritto di godimento del proprietario può essere compromesso anche dai diritti personali di godimento (di credito/obbligazione). I diritti personali di godimento sono costituiti in favore di una persona e non direttamente sul bene. Nascono cioè in forza di un accordo con il proprietario che si obbliga a far godere il bene.I diritti reali di godimento, invece, insistono direttamente sulla cosa: diritto di seguito, proprio dei diritti reali (che non è presente nei diritti personali di godimento).

In generale, i diritti reali LIMITATI / SU COSA ALTRUI seguono la cosa, nonostante cambi il proprietario.

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Page 13: Fondamenti di Diritto Privato

Usufrutto, grande diritto reale di godimento

Diritto di godere, usare, percepire i frutti della cosa, ferma restando la sostanza della cosa.

Diritti dellʼusufruttuario

Diritto di godere della cosa (uso diretto e indiretto e percezione dei frutti naturali e civili). Lʼusufruttuario può ad esempio dare in locazione la cosa.

Potere di disporre del proprio diritto, per un certo tempo o per tutta la durata del diritto, se ciò non è escluso dallʼatto costitutivo.Se lʼusufruttuario cede il diritto di usufrutto ad un altro soggetto cessionario, e poi muore, il cessionario perde diritto.Lʼusufruttuario ha potere di disporre del diritto, non della cosa che rimane del proprietario.

Grande limitazione: lʼusufruttuario non può modificare la destinazione dʼuso, ovvero la destinazione economica della cosa.

Obblighi dellʼusufruttuario

1. Restituire la cosa alla cessazione del diritto2. Usare diligenza del buon padre di famiglia nel godimento3. Fare inventario e prestare garanzia4. Pagare spese per manutenzione5. Pagare imposte

NascitaPer volontà privata (contratto, testamento) o per usucapione.

Durata: Limitata• Persona fisica: durata non può eccedere la vita dellʼusufruttuario e, se egli lo aliena,

il diritto di usufrutto cessa comunque alla scadenza prevista nel titolo o alla morte del primo titolare.

• Persona giuridica: max 30 anni.

Nudo proprietarioIl proprietario di un bene su cui vi è diritto di usufrutto perde completamente la facoltà di godere di quello stesso bene. Per questo motivo è detto “nudo”.Nudo proprietario = NON HA FACOLTÀ DI GODERE.Per questo motivo la durata dellʼusufrutto è limitata.

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Page 14: Fondamenti di Diritto Privato

Servitù prediali

Art. 1027La servitù prediale consiste nel peso imposto sopra un fondo per lʼutilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario.

Obbligo a carico del proprietario di un fondo: il proprietario è detto fondo servente.

Reciproca pretesa a favore del proprietario di un fondo vicino: il proprietario è detto fondo dominante.

Lʼobbligo non può essere di FARE, ma di NON FARE oppure LASCIAR FARE.

ScopoUtilità di altro fondo appartenente a diverso proprietario.Non si parla di vantaggio personale del titolare del diritto - servitù personale.

ContenutoVantaggio di un fondo e restrizione di godimento dell'altro fondo.Nelle servitù prediali si parla di un rapporto che si instaura tra i proprietari dei due fondi, come tali, e che quindi permane anche quando cambiano i proprietari.

• Proprietà del fondo gravato dal peso: servitù determina vero e proprio limite della proprietà

• Proprietà del fondo avvantaggiato: servitù determina vero e proprio arricchirsi di un diritto su cosa altrui

Costituzione della servitù1. coattivamente - servitù legale solo per servitù non apparenti2. volontariamente 3. per usucapione solo per servitù apparente4. per destinazione del padre di famiglia

Servitù coattiva/legale

Servitù imposta dalla legge.In forza di legge, il proprietario di un fondo ha diritto di ottenere da parte del proprietario di un altro fondo la costituzione di servitù. Questo diritto non basta però per costituire servitù: in capo al proprietario che diventerà fondo servente si costituisce un obbligo a contrarre.

Modalità di costituzione della servitù coattiva• Contratto: in forza dellʼobbligo a contrarre che sorge quando, per legge, il

proprietario di un fondo ha diritto ad ottenere da parte di altro proprietario costituzione di servitù.

• Sentenza: se il proprietario che è tenuto a costituire servitù non rispetta lʼobbligo a contrarre (si rifiuta o non arriva ad accordo), lʼavente diritto può chiedere sentenza del giudice ed ottenere così la costituzione della servitù.

EsempiFondo intercluso, ovvero fondo non collegato direttamente alla vita pubblica.Servitù di passaggio, ovvero fondo con inadeguato accesso a vita pubblica (handicap).

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Page 15: Fondamenti di Diritto Privato

Servitù volontaria

Non è obbligatoria (non è tra quei casi di servitù legale).

Sorge per contratto o testamento.

Servitù apparenti

Richiedono opera visibile o permanente, come un acquedotto, elettrodotto.

Destinazione del buon padre di famiglia: quando emerge, mediante qualsiasi tipo di prova, che due fondi attualmente divisi sono stati posseduti dallo stesso proprietario, e che questo proprietario ha lasciato o posto le cose nello stato dal quale risulta servitù.

Usucapione: Tramite il possesso durato ininterrottamente per 20 anni o per periodo minore (usucapione di diritti reali di godimento).

Parentesi: servitù personali

Il proprietario di un fondo si obbliga a permettere lʼutilizzo del fondo - ad esempio il passaggio - da parte di altri soggetti per loro vantaggio personale.

Obbligo personale del proprietario del fondo che contratta con un soggetto ben preciso una pretesa di questo soggetto verso di lui: rapporto obbligatorio.

Non si parla di diritto reale su cosa altrui.

Differenza rispetto a servitù predialeSe il proprietario del fondo vende, il nuovo proprietario (acquirente) non è gravato di alcun peso. Se cambia proprietario, cessa il rapporto obbligatorio, essendo basato sulle persone e non sulla cosa (non si parla di diritto reale infatti).

Superficie

Diritto reale di godimento

Di regola ciò che è costruito sul suolo appartiene al proprietario del suolo. È questo il principio della accessione, ovvero un modo di acquisto della proprietà a titolo originario.

Con la superficie si esclude il meccanismo dellʼaccessione, per legge o per volontà delle parti.

Superficie determina: SEPARAZIONE tra proprietà del suolo e proprietà di ciò che è costruito sopra o sotto il suolo.

Diritto di costruire (diritto reale su cosa altrui)diritto che il proprietario di unʼarea costituisce a favore di un altro soggetto.Determina lʼacquisto della proprietà dellʼedificio, separatamente da quella del suolo.

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Page 16: Fondamenti di Diritto Privato

Possesso

Art. 1140Potere sulla cosa che si manifesta in una attività corrispondente allʼesercizio della proprietà o di altro diritto reale.

Fattispecie del possessoLa persona che si comporta di fatto come si comporterebbe il proprietario (o titolare di altro diritto reale)

Potere che si manifesta tramite unʼattività che eserciterebbe il proprietario sulla cosa: possesso come comportamento corrispondente al proprietario sulla cosa.

Non è diritto, ma situazione di fatto: potere di fatto sulla cosa.

Possessore è colui che di fatto ha in suo potere la cosa.

Requisiti1. Tolleranza non crea possesso: possesso non può derivare solo dalla benevola

tolleranza del proprietario.2. Non è possessore chi da segno di riconoscere altrui diritto: possessore è colui che

tiene o utilizza la cosa come la terrebbe il titolare di un diritto.

DetenzioneSi può possedere direttamente o per mezzo di altra persona. Questʼaltra persona ha detenzione della cosa.Il possessore di una automobile, la presta ad un amico. Lʼamico è detentore, ma il possessore conserva il suo potere di fatto.

Detenzione: potere di fatto sulla cosa di chi la tiene o utilizza riconoscendo lʼaltrui diritto.

Art. 1153 REGOLA FONDAMENTALE - POSSESSO VALE TITOLOLa persona a cui è alienato un bene mobile non registrato, anche se lʼalienante non era proprietario della cosa (acquisto dal non proprietario, acquisto a non domino), ne diventa proprietario tramite possesso. I requisiti per poter acquisire la proprietà sono 2:1. acquisto del possesso in buona fede (buona fede in senso soggettivo)2. deve sussistere un titolo astrattamente idoneo a trasferire proprietà (no nullo/

annullabile/rescindibile)

Azione di reintegrazione (da spoglio)

Rientra tra le c.d. azioni possessorie, ovvero azioni con cui il possessore può rivolgersi al giudice e chiedere provvedimenti a tutela della sua posizione, ovvero posizione di possesso, ovvero di comportamento di fatto (corrispondente allʼesercizio di proprietà o altro diritto reale).

Qualunque possessore, indipendentemente da come abbia acquistato il possesso, è protetto contro lo spoglio, ovvero privazione violenta o clandestina del possesso.

Entro un anno dallo spoglio, può chiedere di essere reintegrato nel suo possesso.

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Page 17: Fondamenti di Diritto Privato

Responsabilità

Fonti di responsabilità: situazioni che producono danni.

La fonte primaria di responsabilità per danni è lʼillecito civile.

Illecito civileAtto o fatto lesivo di un interesse protetto da una norma giuridica e dal quale derivi pregiudizio per il soggetto leso.

Esistono due fonti di responsabilità:• illecito contrattuale: da inadempimento dellʼobbligazione -> resp. contrattuale• illecito extra-contrattuale: fatto illecito in senso proprio -> resp. extra-contrattuale

Illecito contrattualeÈ fonte di responsabilità contrattuale. Si parla di inadempimento dellʼobbligazione quando:a. esista tra due parti un rapporto giuridicob. si verifichi inadempimento imputabile al debitorec. dal quale derivi danno per il creditore

Illecito extra-contrattualeÈ fonte di responsabilità extra-contrattuale. Fatto illecito in senso proprio è:qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto.Qui, a differenza della responsabilità contrattuale, non cʼè un precedente rapporto tra danneggiante e danneggiato.

ILLECITO EXTRA-CONTRATTUALE

Art. 2043Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

Funzioni del risarcimento del danno:• riparatoria, a seconda dellʼentità del danno• sanzionatoria• preventiva

La condotta del danneggiante è fonte di responsabilità se:• cagiona un danno ingiusto• è colpevole, ovvero dolosa o colposa (il comportamento è compiuto da soggetto

imputabile, ovvero capace di intendere e volere)

Elementi dellʼillecito• oggettivi: danno ingiusto e nesso di causalità tra fatto e danno• soggettivi: imputabilità e colpevolezza

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Page 18: Fondamenti di Diritto Privato

Elementi dellʼillecito extra-contrattualeElementi dellʼillecito extra-contrattuale

Oggettivi Soggettivi

Danno ingiustoLesione di un interesse protetto dalla legge. Non sempre è facile stabilire cosa sia meritevole di protezione da parte dellʼordinamento.

Ad oggi, sono considerati come danno ingiusto:• Danno subito per lesione di un diritto

soggettivo assoluto. Assoluto perchè protetto contro la generalità.

• Danno subito dal creditore determinato da un soggetto terzo rispetto al rapporto creditore-debitore.

• Danni riguardanti situazioni diverse dal diritto soggettivo (tra cui il danno subito per la lesione del possesso)

ImputabilitàEsistono dei requisiti per permettere di legare allʼautore di un comportamento una determinata responsabilità. Imputabilità è lʼallineamento comportamento-responsabilità.Questi requisiti sono di coscienza e volontà. Tantʼè che ...

Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva capacità di intendere o volere, al momento in cui lo ha commesso, a meno che quella incapacità non sia stata determinata da una sua colpa.

• Lʼincapacità esclude lʼimputabilità se lʼincapacità non deriva da colpa del soggetto.

• Lʼincapacità non esclude imputabilità se lʼincapacità deriva da colpa del soggetto.

Art. 2047Chi viene danneggiato da soggetto incapace è protetto dalla legge in 2 modi:1. se lʼincapace ha un sorvegliante:

responsabilità indiretta2. se lʼincapace non ha sorvegliante:

pagamento indennità

Nesso di causalitàLegame tra fatto compiuto e danno.

Si considerano provocati da illecito solo quei danni che possano considerarsi conseguenze dellʼilliceità secondo una valutazione dei rapporti causa/effetto in base a ciò che normalmente accade.

ColpevolezzaOpera mediante due modalità:1. dolo: evento previsto e voluto2. colpa: negligenza, imprudenza,

inosservanza

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Page 19: Fondamenti di Diritto Privato

Criteri di imputazione per la responsabilitàCriteri di imputazione per la responsabilità

Per colpa, art. 2043 Responsabilità oggettiva

Responsabilità oggettiva

Casi in cui la responsabilità è attribuita a prescindere dalla colpa, che risulta irrilevante.

Vantaggio del danneggiato: non deve provare lʼelemento soggettivo della colpa.

Per applicare la responsabilità oggettiva si deve ricadere nella casistica prevista, e dunque nella previsione legale.

Esempi• Responsabilità della potestà per danni provocati da minori o interdetti - art. 2048• Far sostenere i rischi di unʼattività a chi ne trae vantaggio

DifferenzeDifferenze

Nel criterio di imputazione per colpa, il danneggiato deve provare:1. danno2. nesso causalità fatto - danno (condotta

e danno)3. dolo o colpa del danneggiante

Nel criterio di imputazione per responsabilità oggettiva, il danneggiato deve provare:1. danno2. nesso causalità fatto - dannoALLEGGERIMENTO PROBATORIO

Responsabilità indiretta/per fatto altrui

Responsabilità civile che non dipende da proprio fatto, ma appunto da un fatto altrui.

Casi eccezionali, previsti dalla legge.

Il danneggiato viene protetto unendo la responsabilità per i danni derivanti da fatto illecito in capo allʼautore di quel fatto alla responsabilità di un soggetto diverso.

Perchè questa responsabilità? Per accrescere la possibilità per il danneggiato di ottenere risarcimento. Il danneggiato ha 2 patrimoni su cui rivalersi.

Esempi:• Art. 2048• Art. 2047

Art. 2048• Genitori e tutori sono responsabili per il danno cagionato da fatto illecito di figli

minori non emancipati o di interdetti (soggetti a tutela del tutore) che abitino con loro.• Soggetto è considerato IMPUTABILE e quindi risponde personalmente del fatto

illecito.• Soggetto considerato imputabile perchè capace di intendere e volere.• Genitori o tutore possono liberarsi dimostrando di aver dato educazione

conveniente.

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Page 20: Fondamenti di Diritto Privato

Art. 2047• Soggetto considerato NON IMPUTABILE, perchè incapace di intendere o volere.• Si parla di sorveglianza, e non di una generica potestà.

Obbligazioni, definizione e fonti; Prestazione, caratteri prestazione SCHEMA A PARTE

Responsabilità da inadempimento dellʼobbligazione

Art. 1218 - Regola fondamentaleIl debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che lʼinadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.

Il debitore è tenuto ad ogni possibile sforzo.

Anche la massima diligenza non libera il debitore se non cʼè stato adempimento.

Se cʼè stata impossibilità dellʼadempimento, e questa è stata scatenata da negligenza del debitore, lo stesso debitore deve comunque rispondere.

In sostanza:1. Non basta la massima diligenza per liberare il debitore dal rispondere2. Se cʼè stata impossibilità, ma dovuta alla negligenza del debitore, egli stesso risponde3. Se cʼè stata impossibilità, e questa è dovuta a causa non imputabile al debitore, il

debitore si libera dallʼobbligo di risarcire il danno.

Requisiti dellʼimpossibilità:• oggettiva: nessun debitore potrebbe eseguire la prestazione oggettivamente

impossibile• assoluta: nessuno sforzo potrebbe rendere la prestazione possibile

È difficile che il debitore si liberi dallʼobbligo di risarcire il danno. I casi in cui si libera sono 3:1. caso fortuito, atto assolutamente imprevedibile2. forza maggiore, situazione a cui non è possibile resistere anche se prevedibile3. atto dʼautorità

DiligenzaArt. 1176: il debitore nellʼadempiere (eseguire esattamente prestazione) deve usare diligenza del buon padre di famiglia, ovvero BUON SENSO dellʼuomo medio.

Diligenza è un criterio di misura della precisione richiesta al debitore nellʼadempiere.Diligenza non è modalità per liberare il debitore dallʼobbligo di adempiere.

Obbligazione di risultato: la diligenza non libera il debitore dalla prestazioneObbligazione di mezzi: prestazione e condotta diligente tendono a coincidere

Inesigibilità della prestazioneIn alcuni casi la pretesa del creditore alla prestazione può andar contro il dovere di correttezza e costituire abuso del diritto del creditore. Ciò accade quando la prestazione benché possibile sia inesigibile.

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Page 21: Fondamenti di Diritto Privato

Effetti dellʼinadempimento di obbligazioneEffetti dellʼinadempimento di obbligazioneEffetti dellʼinadempimento di obbligazione

Responsabilità per inadempimento

Responsabilità patrimoniale

Esecuzione forzata

Risarcimento danni Il debitore risponde dellʼadempimento con tutti i suoi beni presenti e futuri

Soddisfazione concreta del creditore contro debitore che non collabora.

Se si parla di ritardo colpevole del debitore nellʼadempiere MORA

Garanzia patrimoniale generica

Giudice può disporre esecuzione forzata (espropriazione)

Buona fede, 2 accezioniBuona fede, 2 accezioni

In senso oggettivo In senso soggettivo

Dovere di correttezza Ignoranza incolpevole

Dovere di comportarsi da persone oneste e leali.

Corrisponde al contrario di “malafede”.

Nel contratto vi è dovere di correttezza sia nella fase anteriore alla stipulazione (trattativa) sia nelle fasi successive.

Non si parla di dovere di comportamento come per lʼoggettiva, ma di una situazione psicologica di ignoranza di certi fatti.

Mora del debitore

Ritardo colpevole, cioè imputabile al debitore, nellʼadempimento.

La mora postula il ritardo ma esige qualcosa di più per poter parlare di mora del debitore

Per parlare di mora, e per determinare gli effetti giuridici della mora, il debitore deve essere COSTITUITO IN MORA (costituzione in mora)

Come si costituisce in mora il debitore?Mediante intimazione o richiesta di adempiere scritta.

Quando la costituzione in mora non è necessaria per determinare la mora?CASI DI MORA AUTOMATICA:• Quando il debitore ha già comunicato di non voler adempiere (intimargli di

adempiere dunque è contro senso)• Quando è scaduto il termine per adempiere, se il debitore deve adempiere al

domicilio del creditore (debiti portabili)

Effetti della mora:1. risarcimento dei danni provocati dal ritardo2. il debitore sopporta il rischio di impossibilità sopravvenuta anche per causa a lui non

imputabile

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Page 22: Fondamenti di Diritto Privato

Contratto

Art. 1321Il contratto è lʼaccordo di due o più parti per costituire, regolare, estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.

Strumento di autonomia privata

Contratto consensuale: si conclude con il solo consensoContratto reale: si conclude con la consegna della cosa a cui si riferisce il contratto

Contratto ad effetti reali: detti anche ad efficacia traslativa (efficacia reale), sono quei contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una determinata cosa, o la costituzione/trasferimento di un diritto reale o il trasferimento di un altro diritto.Contratto ad effetti obbligatori (efficacia obbligatoria): non hanno il carattere traslativo ma riguardano obbligazioni.

Nullità e annullabilità del contrattoNullità e annullabilità del contratto

Nullità Annullabilità

Art. 1418Il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga diversamente.

Si ha nullità per:• mancanza di un requisito• illiceità contratto: illiceità di causa/

oggetto/motivo comune ad entrambe le parti/condizione

• altri casi stabiliti da legge

• Difetti dei requisiti essenziali del contratto, ovvero capacità e volontà

• Abuso della rappresentanza

Alcuni casi di nullità:MANCANZA REQUISITO• Mancanza dellʼaccordo:

✓ o perchè mancano proprio i contraenti

✓ o perchè manca la manifestazione di volontà

• Mancanza forma richiesta per la validità (invece, se manca la forma richiesta per la prova non vi è nullità)

ILLICEITÀ CONTRATTOContrasto degli elementi essenziali con:1. norme imperative: norme inderogabili dallʼautonomia privata delle parti, tutelano interesse pubblico2. ordine pubblico: linee fond. ordinament.3. buon costume: morale corrente

• Annullabilità per incapacità legale• Annullabilità per abuso di

rappresentanza• Annullabilità per incapacità di intendere

o di volere

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Page 23: Fondamenti di Diritto Privato

Disciplina dellʼazione in materia di nullità e annullabilitàDisciplina dellʼazione in materia di nullità e annullabilità

Due diversi rimedi alle cause di nullità e annullabilità (invalidità):Due diversi rimedi alle cause di nullità e annullabilità (invalidità):

Azione di nullità Azione di annullabilità

Nullità serve a proteggere interesse generale.

Assoluta: può essere fatta valere da chiunque ne abbia interesse e fatta rilevare dʼufficio.

Annullabilità serve a proteggere lʼinteresse della parte che ha concluso contratto per vizio di volere o in stato di incapacità.Relativa: può essere fatta valere solo da quella parte nel cui interesse la stessa annullabilità è stabilita.

NON È AMMESSA CONVALIDA

(un difetto originario non si ripara)

La parte che potrebbe chiedere annullamento può invece produrre CONVALIDA.Convalida è atto unilaterale.La parte deve essere in condizione di concludere il contratto.

Conversione:Il contratto nullo, per il principio della conservazione che il legislatore tende ad applicare, può produrre gli effetti di un contratto DIVERSO del quale abbia stessi requisiti di forma e sostanza.

Nullità è DICHIARATIVA:Il giudice dichiara la nullità, ovvero accerta che la nullità si è già prodotta e il contratto non ha prodotto effetti.

Annullabilità è COSTITUTIVA:Annullabilità significa che il contratto PUÒ essere annullato, dal giudice, su domanda della parte legittimata.La sentenza di annullamento produce un CAMBIAMENTO: il contratto aveva prodotto effetti ma questi vengono cancellati, come se il contratto non fosse stato mai concluso (annullamento ha efficacia retroattiva).

NON SI PRESCRIVE SI PRESCRIVE IN 5 ANNI

Vizi del consensoVizi del consensoVizi del consenso

Il consenso allʼaccordo è avvenuto in modo viziatoIl consenso allʼaccordo è avvenuto in modo viziatoIl consenso allʼaccordo è avvenuto in modo viziato

Art. 1427Il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere annullamento del contratto secondo disposizioni seguenti.

Art. 1427Il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere annullamento del contratto secondo disposizioni seguenti.

Art. 1427Il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere annullamento del contratto secondo disposizioni seguenti.

Errore Violenza Dolo

Errore vizioerrore motivo

Violenza morale, ovveroMINACCIA

RAGGIRO

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Page 24: Fondamenti di Diritto Privato

Requisiti:essenziale e riconoscibile

Distinzione dolo determinante - dolo incidente

Risoluzione legaleRisoluzione legaleRisoluzione legale

Riguarda i contratti sinallagmatici, ovvero a prestazioni corrispettive.Riguarda i contratti sinallagmatici, ovvero a prestazioni corrispettive.Riguarda i contratti sinallagmatici, ovvero a prestazioni corrispettive.

Contratti che prevedono interdipendenza tra le prestazioni delle parti.Contratti che prevedono interdipendenza tra le prestazioni delle parti.Contratti che prevedono interdipendenza tra le prestazioni delle parti.

1. Inadempimento 2. Impossibilità sopravvenuta 3. Eccessiva onerosità

1. inadempimento (1453): se una delle due parti di un contratto a prestazioni corrispettive non adempie, lʼaltra parte può scegliere se chiedere adempimento del contratto (imporre alla parte inadempiente di adempiere) oppure chiedere scioglimento del contratto (SCIOGLIMENTO GIUDIZIALE). In ogni caso è possibile chiedere il risarcimento del danno. Attenzione: Si può chiedere la risoluzione anche dopo aver già promosso il giudizio per lʼadempimento. Non vale il contrario: se ho chiesto la risoluzione non posso chiedere adempimento.Lo scioglimento, in 3 casi, è possibile senza intervento del giudice RISOLUZIONE EXTRAGIUDIZIALE: a. diffida ad adempiere (alla parte inadempiente lʼaltra intima - intimazione + dichiarazione - per iscritto di adempiere in congruo termine, e trascorso il termine il contratto si intende risoluto - dunque scioglimento del contratto senza fare causa) , b. clausola risolutiva espressa (1456 - se una determinata obbligazione non viene adempiuta secondo le modalità stabilite il contratto si risolve - è necessario un comportamento attivo da parte della parte interessata allo scioglimento del contratto che deve dichiarare di voler avvalersi della clausola risolutiva), c. termine essenziale (se il termine fissato per la prestazione di una delle parti deve considerarsi essenziale nellʼinteresse dellʼaltra, questa se vuole esigerne lʼesecuzione nonostante la scadenza del termine deve darne notizia allʼaltra parte entro 3 giorni. In mancanza ... art. 1457 - il caso del vestito da sposa).

2. impossibilità sopravvenuta (1463): due obbligazioni gravanti ciascuna su una parte del contratto. Una delle due prestazioni diventa impossibile per causa non imputabile al debitore. Lui è liberato dallʼobbligazione (impossibilità sopravvenuta è causa di estinzione dellʼobbligazione): non può pretendere la prestazione dallʼaltra parte. Il discorso è collegato al sinallagma. Se cʼè nesso di interdipendenza tra le due prestazioni, ciascuna prestazione si giustifica per il fatto che sia adempiuta o possa essere adempiuta quella dellʼaltro. Se salta una delle due, salta anche lʼaltra.

3. eccessiva onerosità (1467): Questa figura si applica ai contratti a prestazioni corrispettive, ma in particolare in una particolare tipologia di questi detta “contratti di durata”, o a contatti che tendono a protrarsi nel tempo oppure che devono avere efficacia nel futuro (contratti a esecuzione differita). Contratti destinati ad avere efficacia nel futuro: lʼobbligo assunto contrattualmente in un certo momento diventa eccessivamente oneroso, per cause straordinarie e imprevedibile. Oggi è stato programmato un certo valore economico per un contratto che deve durare un certo numero di anni, o che deve essere eseguito più avanti e non subito. Si verificano situazioni imprevedibili e la prestazione diventa eccessivamente onerosa. Quella parte che deve sopportare lʼeccessiva onerosità può chiedere risoluzione del contratto.

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Page 25: Fondamenti di Diritto Privato

Perchè? Perchè il rapporto tra le due prestazioni, nel momento della loro esecuzione, diventa sproporzionato rispetto a quello che era stato programmato al momento della stipulazione del contratto.

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