Diritti del cittadino -...

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■Curiosità

6I tre giorni della merla

■Diritti del cittadino

10Stop alle bollette ogni 28 giorni

■In Penisola

12Via all’installazione di nuove telecamere

di videosorveglianza nelle frazioni massesi

Arriva in municipio la carta di identità elettronica

14Spariscono le banche da Sant’Agnello e

Piano di Sorrento

16Avvistamenti Ufo

■Giovani in Penisola

17Sordi ma non solo...

■Condominio

18Danni da infiltrazioni provenienti

dal lastrico solare

■Opinionista

20Il mondo dorato delle cartoline

■Fisco e Tasse

24Il reddito Imponibile

■Prevenzione e salute

26Ritiro gengivale

28Quando la palpebra si infiamma:

la blefarite, sintomi e cure

■Musica

34I Pennelli di Vermeer

■Natura36

La Natura dietro casa

■Cultura

38L’abbigliamento giusto nella danza...

■Mondo animale

40Disordini gastrointestinali

■Nutrizione

44Tipologie di grasso

■Psicologia

46Bullismo: un fenomenoda conoscere meglio

■Finanza

48Mifid 2: che cos’è e cosacambia per i risparmiatori

■Tecnologia

52 Sicurezza informatica:

gli attacchi che hanno fatto la storia

■Giovani e Cultura

56La consapevolezza di dire no alla

violenza

Rubriche

|04| Curiosità|22| Notizie|42| Ricette del mese|60| Annunci

Cari lettori, benvenuti nel 2018. L’unico augurio che proviene dalla redazione di Curiosando è di vivere 365 giorni sereni e felici, tenendoci lontano da tutte le negatività che possano contrastare i nostri progetti , la nostra quotidianità ed i nostri sogni… Vivere senza sogni è come vivere senza emozioni, senza curiosità e senza motivazioni. Diamo una spinta in avanti al nostro Ego e proiettiamoci verso successi, prosperità e salute.

Auguri e buona lettura.

Direttore responsabileAvv. Salvatore Caputo

Curiosando

CuriosandoMagazine di informazione gratuitaAut. trib. Torre Annunziata n° 535 del 16/04/2014

RedazioneVia Cavone, 21 - Piano di Sorrento (NA)presso “Dipil”

EditoreDipil di Aprea Giuseppaemail [email protected]

DirettoreSalvatore Caputoemail [email protected]

Progetto graficoGaDesign di Valeria Castellanoemail [email protected]

Gennaio 2018Ringraziamo i piccoli Giulia e Valerio in copertina per Circolandia

www.curiosandomagazine.it

Contatti pubblicitari 380 35 71 772 380 32 41 537

Curiosando Magazine

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Curiositàe le sue

CURIOSANDO pag 4

1. Hai mai sentito parlare di Generale Inverno? L’e-spressione, che indica una stagione freddissima, fu coniata nel 1812 da Michel Ney, ufficiale di Napole-one durante la Campagna di Russia: scrisse che la Francia non fu battuta dalle armi, ma “dal Generale Fame e dal Generale Inverno”.

2. Le parole “inverno” e “ibernazione” vengono tut-te e due dal latino hibernum, che significa appunto inverno. L’ibernazione, o letargo, è infatti il modo che usano alcuni animali per supera- re senza danni i r igo- ri della cattiva

stagione.

3. Pensa-te che fra dicembre e mar-zo faccia f r e d d o p e r c h é

la Terra è più lontana dal Sole?

Invece no: quando da noi è inverno,

la distanza dal Sole è

minima. I suoi

raggi, però, arrivano più inclinati e quindi illuminano e scaldano di meno. Nell’emisfero australe succede il contrario.

4. L’inverno è anche la stagione in cui si disputano le Olimpiadi dedicate agli sport su neve e ghiaccio. La prima edizione si tenne nel 1924 a Chamonix (Fran-cia): tra le specialità c’era anche Pattuglia militare, un misto tra sci di fondo, sci alpinismo e tiro a segno.

5. A San Pietroburgo (Russia), c’è il Palazzo d’In-verno, residenza degli zar dal 1732 al 1917. La sua facciata è lunga 500 metri! Oggi ospita il museo Her-mitage, ma vanta ancora il titolo di palazzo reale più lungo del mondo.

6. Un inverno eccezionale fu quello del 1709. In Eu-ropa faceva così freddo che tutti i fiumi gelarono e si poteva passare il Po a piedi e attraversare il lago di Garda... su un carro di buoi.

7. Come tutte le stagioni, anche l’inverno ha una data ufficiale d’inizio: il 21 dicembre, giorno del solstizio. Nell’emisfero Sud il sole raggiunge la massima altez-za sopra l’orizzonte, da noi resta basso e tramonta presto: è la notte più lunga dell’anno...

8. Il proverbio “Santa Lucia (il 13 dicembre), il giorno più corto che ci sia” è falso? Ecco la spiegazione: il detto risale a prima del 1582 quando, per la riforma gregoriana, il calendario avanzò di 10 giorni in una sola notte.

9. Se per voi l’inverno è troppo freddo e lungo, con-solatevi pensando che su Marte dura 8 mesi e il ter-mometro scende a –140 °C. Su Saturno dura 7 anni

e su Nettuno 40!

10. “Giardino d’inverno” è il nome di strutture vetrate dove ospitare gli alberi di agrumi nei mesi

freddi, molto in voga fra XVII e XIX secolo. Il più grande mai costruito fu il Crystal Palace di Londra:

lungo 600 m e largo 150, copriva una superficie di 84 mila m2, cioè più di 10 campi da calcio!

Tante sono le curiosità che questa stagione porta con sé. Curiosando per l’anno 2018 regala a Voi lettori le più interessanti che stuzzicano il Vostro intelletto. Bhè chi era a conoscenza che in inverno la distanza tra terra e sole si accorcia? Questa e altre nove curiosità sull’inverno.

L’inverno

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I tre giorni della merla

Curiosità

CURIOSANDO pag 6

La prima versione nasce in tem-pi assai lontani, quando Gennaio non aveva ancora 31 giorni ma solo 28. Si narra che Gennaio fosse particolarmente scherzoso e un po’ invidioso, in particolar modo con una Merla, molto am-mirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchis-sime. Per questo Gennaio si di-vertiva a tormentarla; ogni volta infatti che ella usciva in cerca di cibo egli scatenava bufera di neve e vento. Stufa di tutto questo un giorno la Merla andò da Gennaio e gli chiese: “Amico mio potresti durare un po’ di meno?”. Ma Gen-naio, orgoglioso come era rispo-se: “E no, carissima proprio non posso. Il calendario è quello che è, e a me sono toccati 28 giorni”.A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido così che rimase per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio: “Eh caro mio, quest’anno sono sta-ta proprio bene, sempre al cal-duccio, e tu non hai potuto farmi congelare il becco nemmeno un

giorno.” Detto ciò Gennaio se la prese così tanto che andò dal fra-tello Febbraio, che vantava ben 31 giorni, e gli chiese in prestito 3 giorni. Il fratello dubbioso doman-do: “Cosa vuoi farne?” e Gennaio rispose: “Ho da vendicarmi di una Merla impertinente. Stai a vedere”. E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni. La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tor-nare al suo nido. Trovato il comi-gnolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e del-la fuliggine. Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere. La seconda versione, ambienta-ta nel capoluogo lombardo, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell’estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l’inverno sotto una gron-

da, al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva dif-ficile trovare le provvigioni così che il merlo volava da mattina a sera in cerca di cibo, che tuttavia scarseggiava sempre di più. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per protegge-re i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto gli ultimi tre di Genna-io). Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il cami-no. Nel primo dì di febbraio com-parve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scuri-to a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un’ec-cezione di favola.

La Redazione

La tradizione vuole che il 29-30-31 di Gennaio, gli ultimi tre giorni di questo primo mese dell’anno, ven-gano ricordati come i “giorni o dì della Merla”, ad in-dicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Ma da dove trae origine questa credenza, entrata oramai a far parte della vita di tutti noi? Molte sono le versio-ni che spiegano l’origine di questa leggenda, alcuni simili altre assi diverse, ma che vedono in tutte un unico protagonista: una Merla.

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CURIOSANDO pag 7

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CURIOSANDO pag 10

Con il voto di fiducia alla Camera è stato con-vertito il decreto fiscale che contiene anche lo stop alle bollette ogni 28 giorni che, tanto nella telefonia, quanto nella pay-tv, ha comportato un aumento annuale per gli utenti pari all’8,6%.Per tornare alla fatturazione mensile bisognerà aspettare altri 4 mesi, termine entro il quale i colossi delle Telecomunicazioni dovranno adeguarsi e smettere quindi di fattura-re a 28 giorni.Agli operatori che non si adeguano potranno es-sere comminate le sanzioni previste dal Codice delle Comunicazioni che sono però per tale tipo di violazioni raddoppiate, e portate ad un minimo di 240 mila euro ad un massimo di 5

milioni.Il compito di vigilare e comminate eventuali sanzioni spetta all’Autorità garante delle Comunicazioni, che si occuperà anche degli eventuali rimborsi.Ad ogni singolo utente vittima della bolletta fatturata irregolarmente spetteranno 50 euro forfettario di rimborso con aggiunta di 1 euro per ogni giorni di ritardo a partire dal termine di rimborso deciso dall’Autorità. Nessun rimborso sarebbe previsto per il pregresso. Non ci resta che consigliarvi di leggere con attenzione bollette, ed in caso di irregolarità contattare il vostro gestore di telefonia fissa per ottenere lo storno od il rimborso dell’eccedenza.

Stop alle bollette ogni 28 giorni

Diritti del cittadino

La Redazione

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VIA ALL’INSTALLAZIONE DI NUOVE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA NELLE FRAZIONI MASSESI

in Penisola

CURIOSANDO pag 12

È in fase di appalto l’implementazione dell’impianto di videosorveglianza comunale. L’investimento previsto dall’Amministrazione comunale guidata da Lorenzo Balducelli è di 50.000 euro e prevede l’installazione di ulteriori 5 telecamere di cui due dotate di un moderno sistema di lettura automatico delle targhe e di un innovativo impianto di ponti radio che faciliteranno l’installazione di nuove telecamere nelle frazioni di Monticchio, Pastena, Termini e di Marina del Cantone. Inoltre il nuovo impianto di ponti radio, progettato dall’ingegnere Figurati, è una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo ulteriore dell’impianto di videosorveglianza in altre frazioni del territorio comunale. Le telecamere faranno capo al Comando di Polizia Municipale guidato dal capitano Rosa Russo e coordinato

dal Tenente Carlo Fabiano che stanno seguendo l’iter dei lavori. Anche l’apparato di controllo della videosorveglianza del comando dei caschi bianchi sarà potenziato. Le immagini raccolte saranno a disposizione di tutte le forze dell’ordine ed oltre ad essere un deterrente in fase di prevenzione di crimini sarà utile in caso di repressione e di indagini da parte della magistratura e della polizia giudiziaria.“Avevamo promesso maggiore sicurezza dei cittadini durante l’emergenza furti e stiamo mantenendo le promesse fatte, -commenta il sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli - abbiamo investito risorse importanti nell’implementazione dell’impianto comunale di videosorveglianza e continueremo a farlo nell’interesse dei cittadini e del loro diritto alla sicurezza ed alla tranquillità. La cosa da sottolineare è che i fondi

comunali sono stati investiti in una infrastruttura fondamentale come la trasmissione dei dati con i ponti radio che ci permetterà in futuro di implementare ulteriormente il servizio nelle tante frazioni di Massa Lubrense. Sempre nel campo della sicurezza voglio ricordare che oltre al potenziamento dell’impianto di videosorveglianza con i moderni lettori di targhe, il comando di Polizia Municipale è stato dotato di un etilometro di ultima generazione, di un sistema mobile di rilevamento delle targhe per il controllo della copertura assicurativa e delle revisioni periodiche previste dalla legge e dell’ammodernamento dell’apparato di trasmissione radio”.

La Redazione

ARRIVA IN MUNICIPIO LA CARTA D`IDENTITÀ ELETTRONICA

Arriva anche a Sorrento la novità. Dal 7 Gennaio presso l’ufficio Anagrafe del Comune di Sorrento, è possibile richiedere la carta d’identità elettronica. A darne l’annuncio il sindaco Giuseppe Cuomo.Per ottenere la carta d’identità elettronica è necessario recarsi presso l’ufficio muniti di una foto tessera formato Icao, rigorosamente su fondo bianco, il vecchio documento e la tessera sanitaria.Per la carta di identità elettronica

è previsto un costo. Per ottenerla è possibile anche prenotarsi telefonicamente ai numeri: 0815335252 – 0818781150. Ciò allo scopo di evitare lunghe attese, in quanto il meccanismo di emissione della nuova carta di identità elettronica richiede tempi più lunghi. Contestualmente si può esprimere la volontà sulla donazione di organi e tessuti .L’effettivo rilascio e la consegna della tessera avverrà nei sei giorni successivi a cura del ministero direttamente presso la propria

abitazione. Il costo della nuova carta di Identità elettronica sarà di 23 euro a scadenza naturale, e 28 euro se la vecchia non è scaduta.

La Redazione

SORRENTO

MASSA LUBRENSE

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CURIOSANDO pag 13

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SPARISCONO LE BANCHE DA SANT’AGNELLO E PIANO DI SORRENTO: IL SINDACO SAGRISTANI

ISTITUISCE BANDO PER LOCAZIONE

in Penisola

CURIOSANDO pag 14

Niente banche a Sant’Agnello e due filiali (Unicredit e Montepaschi) chiuse a Piano di Sorrento. Nei due comuni della Penisola Sorrentina stanno praticamente scomparendo gli sportelli bancari a disposizione dei cittadini. Una situazione curiosa quanto dannosa che il Comune di Sant’Agnello ha cercato di contrastare. Il sindaco Piergiorgio Sagristani, infatti, ha fatto istituire un bando per mettere a disposizione a Piazza Matteotti un locale di 58 mq. Un modo per venire incontro alle esigenze dei cittadini che sono difatti costretti ad arrivare a Sorrento anche per le operazioni bancarie più semplici.Nel bando pubblicato, si leggono i criteri di assegnazione e le altre informazioni:Prezzo a base d’astaIl valore locativo a base di gara viene determinato in €. 900/mese, in ragione dei dati delle quotazioni immobiliari riferite al territorio di ubicazione dell’immobile in parola, agli atti di fascicolo. L’immobile sarà locato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova.Criteri di aggiudicazioneLa gara è disciplinata dal Regolamento per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato, approvato con RD. 23 maggio 1924, n. 827 e verrà aggiudicata mediante espletamento di procedura aperta prevista all’art. 73, lettera c) ed all’art. 76 del citato R.D., con aggiudicazione, a mezzo di offerte segrete, a favore dell’Istituto bancario che presenterà l’offerta più vantaggiosa, in aumento sul prezzo a base d’asta. Non sono

ammesse offerte in diminuzione sul prezzo d’asta. Sono ammesse solo offerte pari o in aumento rispetto al suindicato prezzo a base d’asta. In presenza di due o più offerte uguali si procederà a richiedere, in sede di gara, ai relativi offerenti, ove essi siano presenti all’asta, un’offerta migliorativa in busta chiusa; se risultassero ancora migliori offerte uguali, ovvero nessuno di coloro che fecero offerte uguali sia presente, o i presenti non vogliano migliorare l’offerta, si procederà mediante estrazione a sorte a norma dell’art. 77 del RD. n. 827/24 e smi. Si procederà all’aggiudicazione anche in caso di presentazione e/o ammissione alla gara di una sola offerta valida e questa risulti pari o in aumento rispetto al prezzo stabilito a base d’asta.In caso di discordanza tra il prezzo dell’offerta indicato in lettere e quello indicato in cifre, sarà ritenuto valido quello più vantaggioso per l’Ente. Dell’esito della gara sarà redatto regolare processo verbale. Il verbale d’asta non tiene luogo né ha valore di contratto. Gli effetti traslativi si produrranno al momento della stipula del contratto di locazione. L’Amministrazione, pertanto, non assumerà verso l’aggiudicatario alcun obbligo se non dopo la stipula del contratto. Gli offerenti non potranno avanzare alcuna pretesa nei confronti dell’Amministrazione per mancato guadagno o per costi sostenuti perla presentazione dell’offerta.

L’offerta si considera vincolante per l’offerente ed irrevocabile

dalla sua presentazione fino al 120° giorno successivo all’aggiudicazione e, comunque, entro e non oltre sei mesi dalla presentazione dell’offerta. Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile e sono pertanto immediatamente vincolanti per l’offerente. Non sono ammesse, oltre il termine di scadenza, offerte sostitutive od aggiuntive, né si darà luogo a gara di miglioria al di fuori del caso di parità di migliori offerte valide. Così pure non si darà luogo ad azione per diminuzione di prezzo per qualunque materiale errore nella descrizione dell’immobile offerto in locazione o nella determinazione del prezzo d’asta, nell’indicazione della superficie, dei confini, di particelle catastali e per qualunque altra difformità, dovendo espressamente intendersi che il concorrente, secondo la sua espressa dichiarazione rilasciata ai sensi di quanto esposto al successivo punto, ben conosce l’immobile nel suo complesso e nelle sue singole parti.

Vincenzo Velluso

SANT’AGNELLO EPIANO DI SORRENTO

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AVVISTAMENTO UFO in Penisola

CURIOSANDO pag 16

C’è anche Vico Equense tra le località che, nel 2017, hanno segnalato un avvistamento ufo. Lo rivela il Centro Ufologico Mediterraneo, che recentemente ha realizzato un video che raccoglie i migliori avvistamenti ufologici dell’anno appena passato in Italia. Nel contenuto, pubblicato su Youtube, vengono raccolti fotogrammi di Ufo di tutti i tipi: dischi volanti, sfere, squadriglie, ufo luminosi e di vari colori, stazionari, velocissimi, a bassa o alta quota, piccoli ed enormi. A segnalarli, raccontano al C.UFO.M., sono stati i cittadini: giovani, anziani, maschi, femmine, italiani ma anche stranieri. “Sembra che nel 2017”, ha dichiarato il presidente e fondatore del Centro Ufologico Angelo Carannante, “vi sia stato un salto di qualità negli oggetti avvistati. Un dato

molto significativo è costituito dai dischi volanti che, dopo anni di assenza, sembrano tornati, come dimostrato dagli ufo di di Lavagna, Civitavecchia (provincia di Roma, clamoroso per chiarezza) ed Arco Felice (Napoli)”. Alcune volte, gli ovni (oggetti volanti non identificati) hanno volato anche in squadriglia, dando origine allo spettacolare fenomeno delle flotillascome capitato in tutta Italia nell’appena trascorsa estate 2017, quando hanno volato sulla verticale di Roma durante un concerto di Ennio Morricone. Non sono mancati dei veri e propri inseguimenti tra ufo e caccia militari, come capitato a Cosenza e testimoniato da molte persone. Altre località interessate dagli avvistamenti, spiegano dal centro ufologico, (alcuni ancora in fase di indagine) sono state Paestum,

Brescia, Trieste, Latina, Firenze, Napoli, Pomezia, Casalnuovo di Napoli, San Benedetto del Tronto, Vico Equense, Caserta, Ascoli Piceno, Guglionesi, Cassino, Vicenza. Sul sito ufficiale del Centro Ufologico Mediterraneo www.centroufologicomediterraneo.it sono postate immagini e notizie, con approfondimenti e statistiche su questi ufo files nostrani.

La Redazione

VICO EQUENSE

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Il giorno 23 settembre 2017, un gruppo di ragazzi del Liceo “Publio Virgilio Marone” di Meta, si è recato al “Teatro Tasso” Di Sorrento per assistere alla vide-oproiezione del documentario ‘‘Il rumore della vittoria ’’, ideato e diretto da Ilaria Galbusera e Tony Guzzardi, due giovani ragazzi sordi, appassionati di sport. Il documentario, che ha ri-cevuto prestigiosi riconoscimen-ti, è stato realizzato allo scopo di sensibilizzare su tematiche di cui i media parlano poco e per portare sullo schermo una realtà che risulta sconosciuta ai più. Protagonisti di questo docufilm sono Alice, Anna, Claudio, Loris, Mauro e Pasquale e le loro sei storie di ragazzi sordi a cui lo sport e una grande forza di volontà hanno fornito la base per superare gli ostacoli e le difficoltà che hanno incontrato nel loro percorso di vita, fino ad arrivare ad indossare la maglia

azzurra. Provenienti da tutta Italia, i sei ragazzi presentano ciascuno, un diverso tipo di sordità e praticano sport diversi. Alice è un’ atleta della Nazionale Volley femminile sorde, Anna una cestista della Nazionale di Basket sorde, Claudio uno snowboard , Mauro un calciato-re , Loris un rugbista, capitano e fondatore della Nazionale Italiana sordi , Pasquale è un campione di karate che rischia di non poter più gareggiare ad alti livelli poiché, in Italia, l’ unica via che concede agli atleti di continuare a svolgere la propria attività a livello agonistico, dopo i ventun anni, è quella di entrare a far parte dei gruppi sportivi delle Forze Armate. Tale strada è, però, preclusa ai disabili. Alice, Anna, Claudio, Loris, Mauro e Pasquale sono l’esem-pio di come con l’ impegno, il sacrificio e la forza di volontà possa essere raggiunto qualsia-

si traguardo. La proiezione del documenta-rio è stato motivo d’ “incontro” fecondo sia con Pasquale Longobardi sia con le ragazze della Nazionale Italiana di pal-lacanestro sorde; quest’ ultima, nata a Pesaro nel 2010, grazie alla grinta e allo sprone del Direttore tecnico FSSI, Beatrice Terenzi, si propone, attraverso lo sport, di integrare i sordi in una società a misura d’ uomo. Le ragazze, dopo aver conseguito la medaglia di bronzo nel giugno del 2016 ai Campionati Europei in Grecia,a Salonicco, hanno replicato nel luglio del 2017 conquistando un altro bronzo alle Deaflympics di Samsun in Turchia. Il rumore della loro “grande vittoria”… è giunto fino a noi…

Maddalena Savarese

CURIOSANDO pag 17

Sordi ma non solo…Giovani in Penisola

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Condominio

CURIOSANDO pag 18

Sottoponiamo ai lettori di Curiosando un caso pratico di rilevante attualità in materia condominiale. Chi risponde dei danni da infiltrazione di acqua provenienti dal lastrico solare di proprietà esclusiva di un solo condomino, all’appartamento sottostante di proprietà di un altro condomino: l’Amministratore di condominio; i condomini oppure il proprietario esclusivo del lastrico solare?Come vengono ripartite le relative spese?Determinante ai fini della risoluzione del caso pratico oggetto di disamina è richiamare preliminarmente la disciplina codicistica in materia di comunione. Si ha comunione ex art. 1100 c.c. “quando la proprietà o altro diritto reale spetta in comunione a più persone”. Nella comunione ciascun partecipante è comproprietario di una quota ideale di proprietà sull’intero bene. Tale quota rappresenta la misura di partecipazione del singolo; maggiore è la quota, maggiori sono le facoltà e gli obblighi che spettano al partecipante. Il Condominio rappresenta la figura più complessa di comunione forzata e perpetua che nasce nel caso di più proprietà divise per piani, in cui vi sono parti all’interno dell’intero stabile che non possono che essere “in comune”.Invero, il Condominio è un

ente di gestione che opera in rappresentanza e nell’interesse comune di tutti coloro che ne fanno parte, limitatamente all’amministrazione e al buon uso della cosa comune senza interferire nei diritti autonomi di ciascun condomino. L’amministratore di condominio ha la rappresentanza ex mandato dei vari condomini (cfr. art. 1129 c.c.) senza privare però questi ultimi del potere di agire personalmente a difesa dei propri diritti sia esclusivi che comuni.L’art. 1117 c.c. contiene una elencazione solo esplicativa, e non tassativa, dei beni che si presumono essere comuni. Tale presunzione di condominialità si fonda sul duplice presupposto: della attitudine oggettiva dei beni al godimento comune; e della concreta destinazione di esso al servizio comune, (Cass.

sent. n. 17993/2010; Cass. sent. n. 4787/2010). Il bene comune si trova così collegato strutturalmente, materialmente e funzionalmente con le unità immobiliari di proprietà esclusiva di ciascun condomino.Dibattuta in dottrina ed in giurisprudenza è stata la prova contraria a vincere tale presunzione di condominialità ex art. 1117 c.c.Se una parte di dottrina riteneva sufficiente provare il titolo di proprietà del bene o anche l’atto costitutivo del Condominio, ovvero il regolamento costitutivo, giurisprudenza dominante, invece, riteneva sufficiente provare “la rilevanza della funzione concreta del bene” in rapporto da accessorio a principale ( Cass. sent. n. 1680/2015; Cass. sent. n. 2800/2017). Alla luce di tanto, il lastrico solare di cui all’art.

Danni da infiltrazioni provenienti dal lastrico solare di proprietà esclusiva di un condomino: ripartizione delle spese di manutenzione.

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a cura della Dott.ssa Giuseppina d’Esposito

1126 c.c. viene ricompreso tra i beni comuni del Condominio a cagione della sua funzione primaria di copertura e protezione dell’edificio. Il suo utilizzo esclusivo da parte di un solo condomino non fa venire meno né la destinazione primaria di “uso comune” né “la presunzione di condominialità”, in assenza di un titolo contrario ex art. 1117 c.c..Per tale motivo ai fini della ripartizione delle spese di manutenzione, riparazione e ricostruzione dei lastrici solari ad uso esclusivo di un condomino l’art. 1126 c.c. dispone che le stesse sono ripartite in misura di 1/3 al proprietario ad uso esclusivo, ed i restanti due terzi

sono a carico di tutti i condomini dell’edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno. Recente intervento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito che” in tema di condominio negli edifici, qualora l’uso del lastrico solare non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni all’appartamento sottostante rispondono sia il proprietario, in qualità di custode del bene ex art. 2051 c.c., sia il condominio in forza degli obblighi inerenti l’adozione dei controlli necessari alla conservazione delle parti comuni incombenti

sull’amministratore ex art. 1130 comma 1 n. 4 c.c., nonché sull’assemblea dei condomini ex art. 1135 comma 1 n.4 tenuta a provvedere alle opere di manutenzione straordinaria, salvo la rigorosa prova contraria della specifica imputabilità soggettiva del danno, ( Cass. sent. n. 9449/2016).In conclusione, dei suddetti danni saranno responsabili tanto il proprietario del lastrico ad uso esclusivo, quanto il Condominio secondo la predetta ripartizione e titolo, salvo la rigorosa prova contraria della specifica imputabilità soggettiva del danno.

Condominio

CURIOSANDO pag 19

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CURIOSANDO pag 20

Prima se ne vedevano tante: nelle tabaccherie, nelle rivendite di giornali, sui banchi di vendita di cartolibrerie ed affini: le cartoline illustrate a colori o in bianco e nero. Riproducevano località famose, lidi turistici, monumenti celebri, statue e quadri di autore, opere frutto dell’estro di artisti conosciuti e non.Chi andava in vacanza, chi affrontava un viaggio, certamente inviava una cartolina ai parenti, agli amici, raffigurante il sito che aveva scelto per riposarsi e divertirsi; se poi la partenza non era dovuta a motivi edonistici, questo rettangolo quadrato di carta doveva esprimere affetto e simpatia alle persone care e comunque vicine nel mondo

affettivo. Un pensiero gradito per il mittente e per chi riceveva quel piccolo pezzo di intimità e di calore, legato ai sentimenti. Oggi non se ne rinvengono più, sono rimaste ingoiate dal ritmo incalzante della vita moderna e per quel velocizzare i rapporti fra le parti. Oggi gli innamorati si affidano ai messaggini del cellulare; gli auguri la gente se li scambia telematicamente: è il nuovo modo di contattarsi e di tenersi aggiornati. Le cartoline, dunque, appartengono ad un mondo dorato, una cornice da appendere alle pareti nella stanza dei ricordi. Questo spaccato di vita, fotografato in un quadrato o in rettangolo di carta, rappresentava

un momento piacevole di pausa, una riflessione affettiva che oggi non ha più ragione di essere perché non è più il tempo del romanticismo e dell’intimismo “bio” cioè naturale. Non è certamente facile fare un paragone valutativo fra l’antico e il moderno, no: non è una cosa facile. Se guardiamo all’aspetto squisitamente pratico, questo comunicare il più rapidamente possibile e in modo direi asettico può assumere un vantaggio. Se invece guardiamo le cose con occhio nostalgico, quel rettangolo o quadrato di carta affiatava maggiore calore fra le persone emotivamente coinvolte.

Il mondo dorato delle cartoline

Opinionistaa cura dell’avv. Augusto Maresca

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CURIOSANDO pag 22

NotiziedalMondoÈ gara di pulsanti nucleari fra Donald Trump e Kim Jong-un.Il leader nordcoreano Kim Jong-un è sempre pronto a far scoppia-re una guerra nucleare. Recen-tissima è la dichiarazione che ‘il pulsante nucleare è sempre sulla sua scrivania”.Di pronta risposta Donald Trump afferma di avere anche lui il pulsante nucleare, molto più grande e più potente di quello del nordcoreano! La Cina invita “a mostrare misura” e a dire cose utili “per alleviare la tensione”, in merito alle ultime scintille tra il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang commen-

tando il “pulsante nucleare più grande e più potente” rivendicato in un tweet dal tycoon rispetto a quello vantato e pronto sulla sua scrivania da Kim nel suo discorso di nuovo anno. Intanto Seul ac-coglie favorevolmente l’apertura di Pyongyang sulle Olimpiadi in-

vernali, mostrando apertura circa la possibilità di ammettere atleti nordcoreani. Che sia proprio lo sport l’arma vincente per aprire la strada alla diplomazia ed alla pace? Non ci resta che aspettare gli sviluppi delle prossime Olim-piadi invernali.

Notiziedall’EuropaGran Bretagna: Aumenti record dei biglietti dei treni.Con l’anno nuovo arriva-no rincari da record per i già molto alti prezzi dei trasporti ferroviari in Gran Bretagna. Il prezzo più alto degli ultimi cinque anni. L’aumento dei bi-glietti è stato in media del 3,4% con alcuni operatori che sono arrivati al 4-5% causando forti proteste fra i pendolari costretti a sborsare migliaia di sterline per acquistare i loro abbonamenti. Questo il motivo delle recenti

manifestazioni in numerose sta-zioni ferroviarie del Regno Unito, mentre il governo cerca di gettare acqua sul fuoco. Un portavoce del

ministero dei Trasporti sostiene che l’aumento è giustificato dalla serie di investimenti in infra-strutture compiuti negli ultimi anni, in parti-colare il Crossrail, la nuova linea ferroviaria che taglia Londra da est a ovest.Nella polemica è intervenuto anche il sindaco laburista della capitale, Sadiq Khan, secondo il quale i rinca-ri sono “da lacrime” e

ha chiesto di fornire ai passeggeri dei servizi migliori a prezzi meno onerosi.

Notizie

La Redazione

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CURIOSANDO pag 24

Andiamo a determinare il reddi-to imponibile.Le somme che sono oggetto del ricalcolo a conguaglio fiscale di fine anno sono quelle che sono state corrisposte come reddito per lavoro dipendente (art. 49 del d.p.r. n. 917 del 1986, detto anche tuir – testo unico delle im-poste sui redditi) e i redditi ad esso assimilati (come indicato nell’art. 50), come ad esempio i compensi ai collaboratori a pro-getto, borse di studio ecc.Sono considerati redditi da la-voro dipendenti anche le retri-buzioni percepite come sostitu-zione del reddito quale cassa integrazione, indennita’ di mo-bilita’, indennità corrisposte dall’ente previdenziali per malat-tia, maternità, le somme erogate dall’inail per invalidà tempora-nea, salvo casi in cui non venga indicato nella certificazione uni-ca che le somme sono esenti, ecc., comensi in natura (fringe benefit), le pensioni di ogni ge-nere.Devono essere prese in consi-derazione anche i redditi esteri tenendo conto delle retribuzioni convenzionali attribuite, in luogo dell’effettiva corrisposta ai lavo-ratori che hanno prestato lavoro all’estero. Tale attività deve av-

venire in via continuativa, deve essere oggetto esclusivo del rapporto di lavoro e deve essere svolta per un periodo superiore a 183 giorni nell’arco di 12 mesi come stabilito dall’art. 51 c.8bis del tuir.Teniamo conto che per le retri-buzioni vige il principio di cas-sa allargato, cosa vuol dire, che le retribuzioni percepite entro il 12 gennaio che si riferiscono all’anno precedente, sono da considerarsi come di competen-za dell’anno concluso e non di quello nuovo appena iniziato, in base all’art 51 del tuir.Una volta ottenuto il totale dei redditi di lavoro dipendente e assimilati percepiti, il datore di lavoro o ente pensionistico, deve determinare la base im-ponibile ai fini del calcolo delle imposte. In pratica sommati i redditi percepiti deve sottrarre gli oneri deducibili dal reddito per ottenere l’imponibile fisca-le sul quale calcolare l’imposta irpef e le addizionali comunali e regionali dovute. L’art. 10 del tuir fornisce un elenco specifico di quali sono gli oneri deducibili, nel caso del prestatore d’opera, come onere deducibile abbia-mo in primo luogo al quota di contributi a suo carico. Quindi

tutte le somme trattenute nel ce-dolino come contributi per l’inps riducono il reddito imponibile fi-scale.Oltre ai contributi previdenziali, godono dell’esenzione fiscale, e quindi non sono interamen-te o parzialmente esclusi dal calcolo delle imposte irpef, sia mensilmente che in sede di con-guaglio fiscale i seguenti emolu-menti (art. 51 del tuir):I contributi previdenziali e assi-stenziali a carico del lavoratore, esenti al 100% e rientranti negli oneri deducibili per i contributi previdenziali;Gli assegni per il nucleo familia-re, esenti al 100%;I premi per le polizze a copertu-ra di rischi professionali derivan-ti da infortunio, esenti al 100%;Indennità di mensa (ticket re-staurant) fino al limite di 5,29 euro al giorno;La trasferta in italia fino a 46,48 euro al giorno e la trasferta all’e-stero fino a 77,47 euro al giorno;I rimborsi spese per la trasferta in italia fino a 15,49 euro al gior-no e per la trasferta all’estero fino a 25,82 euro al giorno;I trasferimenti in italia fino a 1.549,37 euro all’anno e all’este-ro fino a 4.648,11 euro all’anno.

Fisco e Tasse

Il reddito ImponibileCONSULENTE DEL LAVOROa cura di Antonino Ercolano

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Ritiro gengivale

DENTISTAa cura del dott. Salvatore Massa

Prevenzione e salute

CURIOSANDO pag 26

La gengiva insieme all’alveolo (spazio osseo dove si alloggia il dente) costituiscono il sostegno principale del dente.La gengiva nel suo aspetto normale è di colore roseo e fa da cornice alla corona del dente.

Ci sono vari fattori che alterano la normale posizione della gengiva, i principali:

• Fumo• Paradontopatia• Bruxismo• Protesi, otturazioni inadatte• Spazzolamento errato

Il tartaro produce nella gengiva un infiam-mazione, che nelle prime settimane è acuta, quindi eliminando il tartaro la gengiva torna al suo stato normale. Passate alcune settimane, se non rimosso il tartaro, l’infiammazione di-venta cronica. Questo fa si che l’osso alveolare che circonda il dente si riassorbe e la gengiva segue l’osso. Si ha quindi un ritiro gengivale

per paradontopatia.L’utilizzo di setole dure dello spazzolino, ed un suo uso molto energico può alterare il normale contorno gengivale esponendo il cemento radicolare.

L’esposizione del cemento radicolare nel cavo buccale produce sensibilità termica a stimoli principalmente freddi ma anche caldi.Questo perche il cemento radicolare è rivestito da dentina che è connessa direttamente al nervo.Oltre che al lato funzionale, il ritiro gengivale si ripercuote anche sull’estetica, poiché la dentina ha un colore più giallo rispetto allo smalto che ricopre la corona.Per migliorare l’estetica ed eliminare la sensibilità, i colletti esposti a seguito del ritiro gengivale vengono sigillati con desensibilizzante e materiale estetico dello stesso colore della corona.

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CURIOSANDO pag 27

Massa Lubrense - S. Agata sui due Golfi - zona centralissima - appartamento al primo piano di circa mq. 120 composto da: soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 2 bagni e ampio terrazzo a livello di circa mq. 50, completamente ristrutturato € 510.000,00

Massa Lubrense - Marina del Cantone – a pochi passi dalla spiaggia con discesa a mare - graziosa soluzione semindipendente composto da: soggiorno, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, terrazzo a livello e posto auto, completamente e finemente ristrutturato con vista diretta sull’isola dei Galli e su Marina del Cantone.

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Quando la palpebra si infiamma: la blefarite, sintomi e curea cura di Angelo De Rosa

OTTICO OPTOMETRISTA

CURIOSANDO pag 28

Prevenzione e salute

L’occhio può subire aggressioni di diversa origine: traumi, allergie, infezioni, corpi estranei.Ciò che ne consegue è un’infiammazione che può colpire l’occhio nelle sue varie parti, a cominciare dalle più esposte: le palpebre. Alcune infiammazioni si curano facilmente e non sono gravi, altre invece possono influire sull’acuità visiva in modo significativo, portando addirittura alla cecità.Le infiammazioni della palpebraLe palpebre sono soggette a infiammazioni in genere non gravi, come:•l’orzaiolo: un foruncolo doloroso provocato da un’infezione batterica che colpisce un follicolo pilifero;•il calazio: piccolo grumo sotto la pelle caratterizzato dall’infiammazione di una ghiandola sebacea e dall’accumulo delle sue secrezioni intorno alla palpebra;•la blefarite: un’infiammazione del margine della palpebra dovuta a un’infezione batterica, a un’ipersecrezione di sebo o alla rosacea oculare.Le cause della blefarite: attenzione alle ghiandole

sebaceeCome abbiamo visto, la blefarite può essere causata da un’infezione batterica che colpisce la pelle della palpebra. Ciò avviene in genere quando il sistema immunitario è indebolito o quando una lesione lascia penetrare i batteri nell’organismo.Le infezioni cutanee spesso non sono gravi, ma vanno curate per evitarne il diffondersi e le conseguenti complicazioni. La cura si basa principalmente sulla somministrazione di antibiotici e antisettici. Ovviamente l’igiene personale è un fattore preventivo fondamentale.Un’altra possibile causa delle blefarite è l’iperproduzione di sebo ovvero la secrezione grassa delle ghiandole sebacee che ha la funzione di ammorbidire e proteggere l’epidermide dagli attacchi esterni – e quindi dalle infezioni -, mantenendola elastica, impermeabile e idratata.Le ghiandole sebacee sono sparse su tutta la superficie cutanea (tranne palmi delle mani e piante dei piedi), ma senza omogeneità nella loro distribuzione: sono, infatti, più concentrate (fino a 900 ghiandole per cm2) e attive in alcune zone,

Le palpebre sono le parti dei nostri occhi più esposte: ecco quali sono le infiammazioni più comuni da conoscere e prevenirePerché gli occhi si infiammano?

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come il viso e il cuoio capelluto.La secrezione di queste ghiandole è continua nella vita di un organismo, con un aumento nell’età puberale: si parla in questo caso di seborrea, prima causa di forfora del cuoio capelluto e acne.In tutte le altre situazioni, l’iperattività delle ghiandole può essere influenzata da sbalzi ormonali, ma anche stress nervosi o difetti nell’alimentazione.L’ultima possibile causa della blefarite cui abbiamo accennato è la rosacea oculare, che tende a colpire quasi la metà delle persone soggette ad acne rosacea, una malattia infiammatoria cronica della pelle.Riconoscere e curare la blefariteQuanto ai sintomi, la blefarite può provocare rossore, irritazione, prurito e formazione di croste simili a forfora sulle ciglia. L’occhio brucia e si ha la sensazione che contenga sabbia, e a volte lacrima abbondantemente, le palpebre si gonfiano e prudono.Quest’infiammazione della palpebra può colpire a qualsiasi età e coinvolgere un solo occhio o entrambi. In altre parole è un disturbo fastidioso,

ma difficilmente causa danni permanenti alla vista e non è contagioso.Il trattamento principale delle blefarite consiste in una corretta igiene personale da effettuare con:• impacchi tiepidi per fluidificare il sebo;• massaggi delicati per agevolarne la fuoriuscita;• pulizia accurata della palpebra per eliminare polvere e impurità varie, sebo, batteri.In caso di conclamata origine batterica, viene prescritta una terapia antibiotica, generalmente sotto forma di pomata locale.

Prevenzione e salute

CURIOSANDO pag 31

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Musica

CURIOSANDO pag 34

Il nuovo disco che contiene dieci nuovi brani nel primo decennale di carriera della band

A tre anni di distanza dall’ultimo album, Noianoir, è uscito il 3 novembre, su CD, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, Misantropi felici il nuovo lavoro dei PENNELLI DI VERMEER su etichetta Soter e distribuito da Believe Distribution Service.

Sulla scena da oltre un decennio, la band vesuviana ha esordito nel 2004 con un album autoprodotto: Mod. Barocco, Fragile, Maneggiare con cura. Grazie!, ma l’esordio discografico ufficiale è considerato nel 2007 con il cd Tramedanna, seguito da La primavera dei sordi nel 2008 e da Noianoir nel 2014, preceduto però dal progetto teatrale La Sacra Famiglia nel 2010 pubblicato in dvd. Fra rock, progressive e teatro can-zone, la band nel corso degli anni non si è mai negata alla sperimentazione ed alle contaminazioni musicali.

Misantropi felici è il ritorno al rock d’autore, anticipato dal singolo Ho perso il pelo, non mancano comunque intime ballate, in alcuni tratti sorprendentemente grin-tose come la title-track Misantropi felici considerata il singolo che ben riassume la tematica del disco. Dieci canzoni intime, introspettive. Parole sussurrate che scivolano come acqua ora trasparente, ora torbi-da. Silenzi che raccontano, echi di un tempo lontano che non ritornerà. La riscoperta dei sentimenti e degli affetti. La voglia di cambiamento. Come precisa l’au-tore Pasquale Sorrentino, sono nate in un periodo di grandi cambiamenti, scelte e rinunce. Misantropi felici scava nel profondo dell’animo: i testi, molto intimisti, raccontano di contraddizioni e sentimenti, vizi e paure, voglia di cambiamento e di fuga dalla frenesia quoti-diana.

Una ritrovata dimensione domestica fatta di sguardi, carezze, attimi e piccoli gesti, quelli che nessuno vede a cura di Peppe Prudente

Idea Disco

Per essere aggiornati su concerti e showcase del disco seguiteli sui loro canali social:

https://www.facebook.com/pennellidivermeerfanpage/

https://www.facebook.com/Soter-La-bel-871433642929945/

PENNELLI DI VERMEER“MISANTROPI FELICI”

più perché non fanno notizia e clamore. In questo “mondo sommerso” della quotidianità, si danno appuntamento due misantropi, ani-me fragili e invisibili, pensatori non conformi e poco allineati.

La band è formata da: Pasquale Sorrenti-no (voce e chitarra acustica), Stefania Aprea (voce e chitarra acustica), Michele Matto (bas-so), Marco Sorrentino (rullante e cassa), Giu-seppe Dardano (chitarra elettrica).

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CURIOSANDO pag 36

La popolazione urbana è in continua crescita e nel 2050 costituirà l’80% della popolazione totale. Soprattut-to per ragazzi e bambini, il contatto con il verde urbano è spesso l’unica occasione per vivere la natura nel quotidiano.

In tale ottica l’invito del WWF è quello di arricchire sempre più le città di spazi verdi che possano ga-rantire più ricchezza di vita, svago, aria pulita e migliorare la biodiver-sità urbana.

E’ tempo di tornare a scoprire la Natura ma, soprattutto, è tempo di far tornare la Natura in città ‘ri-co-struendo’, laddove è assente o poco curata, la biodiversità delle metro-poli, piantando alberi che rigenera-no l’aria che respiriamo, curando il verde pubblico, realizzando nuovi parchi, incentivando il verde pensi-le, creando corridoi naturali di colle-gamento tra parchi urbani, aree di campagna e zone boscate.

La recente esperienza del WWF Ter-re del Tirreno con la realizzazione di una vera e propria Oasi in città sul tetto di un’autorimessa interrata, ed il grande apprezzamento da par-te dei cittadini, svela l’enorme biso-gno di Natura che c’è tra la gente.

Ma l’Africa, intesa come natura selvaggia, è spesso dietro casa: tra le fessure di un muro, nel prato selvatico, nell’agrumeto abbando-nato, tra i cespugli di rovo, sotto la grondaia o in un vecchio tronco in

decomposizione … la natura negli spazi cittadini si nasconde ovunque non solo nelle campagne o nei par-chi urbani, ma anche nelle piazze, nei cortili di scuola, tra i ruderi delle stazioni, nei giardini condominiali fino al balcone di casa!

La biodiversità che popola le nostre città, per quanto grigie e inospitali, è infatti ricchissima, basta solo sa-

pere osservare, per scoprire che il numero delle specie animali e ve-getali che vivono accanto a noi è elevatissimo. Queste meravigliose forme di vita si sono evolute con noi e, da sempre, svolgono il proprio fondamentale ruolo negli equilibri ecosistemici.

Il calendario del WWF Terre del Tir-reno del 2018, con le bellissime foto

“La Natura dietro casa”Il CALENDARIO 2018 DEL WWF TERRE DEL TIRRENO

Ambiente

con le immagini di Simona Forte “Nella nostra penisola sopravvive un patrimonio naturale che in tanti ci invidiano…

Una flora dai colori e dai profumi tipici, una fauna preziosa e altrove rara.Questa natura, così prodiga di bellezze, di luci, di suoni e di silenzi,

Raccoglie in sè quanto di più bello possiamo desiderareE chiede solo di essere rispettata e protetta!”

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CURIOSANDO pag 37

Ambiente

di Simona Forte, ci farà conoscere alcuni di questi nostri “coinquilini”. Un mondo sconosciuto, che vive al nostro fianco ma di cui troppo spesso ce ne dimentichiamo. La poesia delle immagini del calendario, realizzate anche con particolari lenti vintage, non può lasciare indiffe-renti e aiuterà ad educarci alla conoscenza della natu-ra, allo spirito di osservazione ed al rispetto per le tutte le forme di vita: dalla furtiva volpe alla timida chioc-ciola, dal mimetico gufo alla vivace cincia … al docile bombo … fino all’ultimo apparentemente insignificante

fungo, che spunta nel sottobosco con le prime piogge d’autunno.

Il calendario, stampato a tiratura limitata, potrà esse-re richiesto scrivendo al WWF Terre del Tirreno (mail: [email protected] - facebook: WWF Ter-re del Tirreno).

WWF Terre del Tirreno

Claudio d’Esposito

Simona Forte, sorrentina con la passio-ne della fotografia, si è specializzata in ritratti fotografici e reportage naturalistici in Italia e nel resto del mondo (Africa- Norvegia).

Con le sue foto d’autore, scattate con l’ausilio di potenti teleobbiettivi e particolari lenti vintage, si è aggiudicata in pochi anni numerose medaglie d’oro e menzioni d’onore in diversi concorsi internazionali.

Tra i tanti riconoscimenti: Trierenberg Super circuit 2014: gold medal portrait;Cairo Int. Photographic Art Exhibition

Concorso Internazionale 2014 CIPAE RPS: Gold Medal;Prilep salon 2015 Nature PSA Ribbon, Indian Summer 2015 nature ISF Gold medal;Indian Summer Portrait CFFU: Bronze medal;Woman Strakonaice 2015 section wo-man FIAP Blue Ribbon;Moscow International Foto Award 2017: Honorable Mention - Category Nature Wildlife;Neutral Density Photography Award 2017: Honorable Mention in Nature - Wildlife Category

Simona Forte C Moon

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CURIOSANDO pag 38

Cultura

L’abbigliamento giusto nella danza... Senz’altro comodo, ma anche che renda giustizia alla fluidità del corpo e dei movimenti, che li accompagni, senza mai essere un ostacolo. Parliamo dell’abbi-gliamento dedicato a chi ama danzare, qualunque tipo di ballo si scelga. La danza è un’arte che si basa semplicemente sui movimenti del corpo. Non serve niente altro che il corpo, e un accompa-gnamento musicale che risvegli il senso del ritmo. E dato che in primo piano c’è il corpo, è normale che l’abbigliamento assuma un ruolo fondamentale nell’accompagnare l’uomo e la donna in questa straordinaria disciplina. I ballerini devono sentirsi sempre a proprio agio negli abiti che indossano e hanno bisogno di mantenere alta la concentra-zione, che non può e non deve essere interrotta da questioni legate a problemi come scarpe non adatte o cuciture fastidiose. In secondo luogo, questo tipo di abbigliamento risponde a una necessità estetica e di comunicazione verso chi guarda: gli abiti, scelti con cura, possono aiutare il corpo ad esprimersi al meglio. In questo modo l’abbigliamento aiuta la comunicazione già insita nel ballo, abbellisce e sottolinea i movimenti. Nella danza classica, tutù e scarpette a punta donano gra-zia e leggerezza alle ballerine, che talvolta sembrano volare. Nell’hip-hop, l’abbigliamento della strada si fa strada nella

danza, e così la cultura urbana influenza la musica e il mondo del ballo. Nel corso del tempo, c’è stata un’evoluzione nell’abbigliamen-to per la danza. Evoluzione che si è concentrata soprattutto sullo sviluppo di tessuti migliori. Si è lavorato molto sui concetti di leggerezza ed elasticità dei materiali. Ci si è orientati, inoltre, sullo sviluppo di tessuti traspiranti. L’idea è quella di accompagnare i movimenti senza ostacolarli, fornendo al corpo il

beneficio di “respirare” attraver-so i vestiti. Oggi sappiamo che la libertà dei movimenti dipende in buona parte dalla capacità del tessuto di espandersi e ritirarsi: per questo motivo si preferiscono tessuti sintetici. Ad esempio se parliamo di body, meglio orientare la scelta su tessuti elasticizzati come la microfibra, il cotone elasticizzato o i tessuti con elastane. Stesso discorso per i fuseaux.

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Un posto molto importante tra i tessuti che rispondono a queste esigenze lo occupa la lycra, la prima fibra sintetica che è stata creata e che, grazie alla sua principale caratteristica di elasticità, risponde bene alle esigenze dell’ab-bigliamento per la danza. Spesso viene usata in tessuti misti con cotone e unisce leggerezza, elasticità e vestibilità. Per le calze di solito si usano calze in microfibra (per lo più color carne o nere), o pantacollant, e a volte gli scaldamuscoli in lana. L’abbigliamento per la danza, ai giorni nostri, è diventato molto popolare anche tra chi non la pratica. E’ successo grazie alla larga diffusione del ballo in televisione, attraverso programmi e reality che si basano proprio sulla passione per il ballo. A cura di Mariana e Mariangela Asd Spaziodanza Sorrento Foto di Marco Gargiulo Vestiti Jasha Atelier

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VETERINARIOa cura del dott. Ferdinado Iaccarino

D i sord i n i g as tro i n t e s t i n a l i

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Mondo animale

I disordini gastrointestinali sono patologie molto comuni nei nostri animali d’affezione principalmente nel periodo post natalizio... molto spesso infatti si tende a dimenticare la vera natura dei nostri piccoli amici ed a trattarli dal punto di vista dell’alimentazione come fossero bambini. Credendo di fargli piacere li alimentiamo con dolci, cioccolata, fritture e tante altre cose che per loro non vanno bene per niente. In prima istanza l’apparato più colpito è quello gastroenterico con manifestazioni di vomito e diarrea ma si possono avere anche reazioni cutanee fino a malattie vere e proprie come il diabete.Spesso disordini gastrointestinali si possono avere principalmente nei cuccioli se si cambia bruscamente l’alimentazione. Anche se si tratta di crocchette un brusco cambiamento può comportare l’insorgenza della diarrea che durerà finchè l’animale non avrà adattato la sua flora microbica intestinale a quell’alimento. Per questo motivo nel momento in cui abbiamo deciso di cambiare l’alimentazione del nostro amico lo

dobbiamo fare in maniera graduale e dobbiamo sostituire l’alimento progressivamente.Disordini gastrointestinali si possono avere anche in seguito all’ingestione di piante, la maggior parte delle nostre piante di appartamento possono essere tossiche per i nostri amici e sebbene non siano quasi mai mortali possono comportare comunque sintomatologie gastroenteriche più o meno gravi.In ogni caso dove la sintomatologia gastroenterica non si risolve in breve tempo o nel caso in cui l’animale ci sembra prostrato, è sempre utile portarlo a visita in modo che il veterinario si accerti della causa e della gravità e stabilisca la terapia più adatta.La terapia in questi casi può consistere in una dieta facilmente digeribile, nell’utilizzo di fermenti che aiutino a ripristinare la flora microbica intestinale o nell’utilizzo di adsorbenti o disinfettanti intestinali. Sarà il medico veterinario a stabilire la strategia terapeutica più adatta per il caso.

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A m b u l a t o r i o Ve t e r i n a r i o I a c c a r i n oA m b u l a t o r i o Ve t e r i n a r i o I a c c a r i n o

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Ricetta del Mese

Torta alle due mele

■ 100 g di zucchero■ 3 mele Renette■ 2 mele Golden■ 2 uova■ 1/2 dl di latte■ 1 limone non trattato■ 10 g di lievito vanigliato in polvere■ 30 g di burro■ 1 pizzico di salePER LA CREMA■ 100 g di zucchero a velo■ 80 g di burro■ 1 uovo

INGREDIENTI

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di “Antichi Sapori” dello CHEF Umberto Coppola

La torta due mele si prepara velocemente. Prima di tutto preriscaldate il forno a 160° e sciogliete i 30 grammi di burro su fiamma bassissima o a bagnomaria e lasciatelo intiepidire.Intanto setacciate la farina con il lievito e trasferitela in una ciotola. Unite lo zucchero, le uova leggermente sbattute, il latte e il burro sciolto e mescolate per amalgamare gli ingredienti.Unite un pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata e le mele renette sbucciate e tagliate a dadini. Versate l’impasto ben amalgamato nello stampo, livellate la superficie, mondate le mele Golden, tagliatele a fettine sottili, senza sbucciarle e disponetele a raggiera sulla superficie del dolce.Cuocete la torta in forno per 20 minuti, versatevi sopra il burro rimasto, lavorato a crema con lo zucchero a velo e l’uovo, e proseguite la cottura per altri 20 minuti circa.Lasciate riposare la torta per 30 minuti. Levatela dallo stampo e servite la torta due mele tiepida, accompagnata da un ciuffo di panna montata.

PREPARAZIONE

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Tipologie di grasso

La regione del corpo in cui si deposita il grasso è indicativa della condizione ormonale dell’individuo. È opportuno, quindi, tenerne conto per attuare un adeguato intervento nutrizionale.Caratteristiche dell’obesità androide e approccio nutrizionaleL’obesità androide è tipica del sesso maschile e della donna dopo la menopausa. Tuttavia, questa non è una regola standard, poiché è possibile ritrovarla anche in donne più giovani. L’adipe, in questi soggetti, si concentra in zona addominale. Riflette, spesso, un accumulo di grasso di tipo viscerale. In sostanza, l’eccesso adiposo si deposita all’interno e all’esterno dei visceri, cioè gli organi interni. Questa situazione predispone allo sviluppo della sindrome metabolica, ovvero, un insieme di fattori come l’innalzamento della glicemia, dell’insulina circolante, dei trigliceridi, del colesterolo, della pressione arteriosa che, nel complesso, predispongono allo sviluppo di malattie croniche come il diabete.Quali scelte fare a tavola, non solo

per ridurre il grasso addominale ma, soprattutto, per correggere questi dismetabolismi?Innanzitutto, limitare i carboidrati che provocano un eccessivo innalzamento glicemico, come pane e pasta da farine raffinate e, peggio ancora, dolciumi. Optare, invece, per fonti come i legumi e i cereali integrali. Da non sottovalutare cibi che, anche se non contengono carboidrati provocano, però, bruschi aumenti della secrezione di insulina, come il latte e i suoi derivati.Caratteristiche dell’obesità ginoide e approccio nutrizionaleL’obesità ginoide o gluteo-femorale (poiché l’adipe si accumula tra natiche e cosce) è diffusa principalmente nella donna.L’accumulo di grasso, in questo caso, è rappresentato da tessuto adiposo sottocutaneo. In sostanza la regione di deposito è localizzata tra la pelle e i muscoli, quindi molto più superficialmente. Il grasso ginoide non predispone a malattie metaboliche, tuttavia ha comunque un impatto negativo sulla salute.Il grasso sottocutaneo in

sede gluteo-femorale mostra spesso una forte resistenza al dimagrimento. Ciò accade, in particolar modo, quando è associata una condizione di alterata microcircolazione che sfocia poi in un problema di cellulite. Questo tipo di situazione va in genere affrontata con un approccio a 360°. Un particolare occhio alla tipologia di allenamento, che andrà studiato “ad hoc”, al fine di non peggiorare la condizione infiammatoria che ne è alla base.Dal punto di vista alimentare possiamo indicare alcuni punti chiave che possono migliorare la situazione:•Evitare l’eccesso di proteine animali per non esasperare un contesto ormonale già fortemente estrogenico;•Non tagliare drasticamente i grassi ma, piuttosto, preferire il tipo monoinsaturo e polinsaturo, presenti in olio d’oliva, olive, avocado e frutta secca;•Limitare i carboidrati a sera, preferendo cereali integrali;•Aumentare il consumo di vegetali appartenenti alla famiglia delle Crucifere come cavolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, broccoli…

BIOLOGA NUTRIZIONISTAa cura della dott.ssa Emma Ruocco

nutrizioneNutrizione

differenze metaboliche e approcci nutrizionali

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Tipologie di grasso

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Nell’articolo precedente si è introdotto il tema del bullismo, dalla derivazione del termine alle caratteristiche principali del fenomeno (intenzionalità, persistenza e disequilibrio) e ai suoi protagonisti (il bullo/bulli, la vittima, il gruppo). Ora

approfondiremo le conseguenze del bullismo sulla vittima e come quest’ultima può essere aiutata.Uno dei fattori che favorisce conseguenze negative sulla vit-tima è il ruolo svolto dal gruppo che può essere di tipo passivo o provocatorio. All’interno di episodi di bullismo il gruppo, infatti, è uno dei tre protagonisti da non sottovalutare e ha una grande responsabilità. Faccia-mo qualche esempio: se coloro che assistono alla scena ridono

(ruolo provocatorio) contribui-scono a far sentire importante il bullo, che a sua volta si sentirà forte e autorizzato a ripetere le prepotenze, se i membri del gruppo, invece, assistono sen-za intervenire e sono omertosi (ruolo passivo) il bullo si sente difeso e sembra meno colpe-vole possibile. Con tali atteg-giamenti il gruppo può favorire lo sviluppo di comportamenti antisociali e problemi relazionali della vittima.Che cosa possono fare i membri del gruppo per non diventare sostenitori del bullo?E’ bene mettere a conoscen-za il gruppo sulle seguenti raccomandazioni: evitare di ridere per le sue azioni o per gli atteggiamenti della vittima,

non essere mai suo complice, non diventare amico del bullo perché si ha paura di lui e si pensa in questo modo che non farà del male, non imitarlo, non seguire il bullo solo perché è grande e forte, non schierarsi contro le vittime come fa il bullo, se si è già amici del bullo, pro-vare a fargli cambiare idea e se non accetta, allontanarsi da lui e ambiare amico.Vediamo ora nello specifico quali sono le conseguenze psicologiche e fisiche serie cui può andare incontro la vittima se gli episodi di prepotenza vengono perpetrati continua-tivamente e per lunghi periodi: alcune di queste sono cambi di umore improvvisi fino a veri e propri disturbi emotivi, problemi di salute fisica come problemi

Bullismo: un fenomeno

da conoscere meglio

Psicologia

a cura della Dott.ssa Maria Luisa Reale

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA seconda parte

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del sonno, dolori addominali, stati di nervosismo e di ansia, tendono a chiudersi in se stessi e non comunicare con il mondo circostante (spesso provano vergogna o temono di non essere creduti); possono cadere in stati depressivi e la loro sicurezza e autostima cala, non riescono a vedere una via d’uscita divenendo incapaci di chiedere aiuto. Nei casi più gravi e la disperazione può prendere il sopravvento e possono decidere di togliersi la vita.Dunque che cosa può fare la vittima per non incorrere nelle conseguenze appena viste?È importante seguire le seguenti indicazioni: - dire alla vittima di raccontare quello che gli è suc-cesso ad una persona di cui si fida, ad un amico, un insegnante, he mantenere il segreto non cam-bia le cose, ma di ricordarsi che chiedere aiuto non significa essere deboli, una spia o incapaci di arrangiarsi da soli, ma è il primo passo verso la risoluzione della situazione;- fare in modo che la vittima eviti di stare da solo e stia con compagi in grado di dargli sostegno e fiducia;- raccomandare alla vittima di cercare di dire sempre quello che pensa e quello che sente,

anche se non è sempre facile e si può avere un po’ paura;- raccomandare alla vittima di trovare un’attività in cui riesce bene e di impegnarsi in questa, magari in un contesto diverso rispetto a quello in cui avvengono episodi di bullismo;- dire alla vittima di non pensare che è lui (o lei) ad avere “qualcosa che non va”, che spesso i bulli prendono di mira un bambino e si divertono a farlo stare male, dirgli che non è colpa sua.Dunque sarebbe auspicabile che le indicazioni sopraccitate per i membri del gruppo e per la vittima siano integrate in programmi ed interventi di prevenzione e di formazione sul bullismo nelle scuole, nelle associazioni sportive e in tutti quei contesti dove ci sono gruppi e si possono verificare episodi di bullismo.Sono ancora troppo pochi gli interventi svolti nelle strutture sia pubbliche che private e scarsa la presa di coscienza che è meglio investire sulla prevenzione e formare per “pronti interventi” le persone che stanno a contatto con i bambini nel quotidiano (genitori, insegnanti educatori, ecc.), anziché curare le conseguenze postume, a volte, sfortunatamente irrimediabili.

Psicologia

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Quando inizierete a leggere quest’articolo la cosiddetta MIFID 2 sarà già entrata in vigore. La data fissata infatti è il 3 gennaio 2018 giorno epocale e che porterà ad una vera rivoluzione nel mondo dei servizi finanziari in tutta Europa. Peccato che sui mezzi di stampa più usuali non ve ne è dato il giusto risalto. Nel nostro piccolo quindi cerchiamo di colmare questa lacuna.Se non avete avuto tempo per spulciare le “148 pagine” della “Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari”, non preoccupatevi cerco di farvene un sunto veloce.Cos’è la MIFID 2?A partire dal 2007, la MIFID è stata la pietra angolare della regolamentazione UE dei mercati finanziari. Da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. In pratica è quella norma che ha comportato la compilazione di quel noioso questionario circa gli obiettivi di investimento e sul livello di conoscenza degli strumenti finanziari. Spesso tali questionari sono stati compilati direttamente dall’operatore finanziario senza che il risparmiatore ne avesse nessuna consapevolezza.La crisi finanziaria e gli scandali bancari che hanno coinvolto migliaia di piccoli investitori, hanno reso indispensabile riesaminare le regole del gioco ed imporre regole più stringenti per gli operatori.La Commissione europea ha

così adottato una serie di nuove norme (MiFID 2 e MIFIR) che rivoluzionano il quadro dei servizi di investimento in Europa.La MIFID 2 mira a conseguire tre obiettivi principali:1) Aumentare la tutela per gli investitori2) Promuovere la trasparenza dei costi degli strumenti finanziari. 3) Garantire l’efficienza dei mercati finanziari.Ma in pratica cosa cambierà con la MIFID 2?La MIFID 2 tocca molti aspetti tra cui la consulenza, la vendita e le informazioni sui costi dei prodotti finanziari. Tralasciando i concetti più tecnici ci soffermeremo principalmente sugli aspetti che ci toccano più da vicino come risparmiatori.Non vi è dubbio che la novità più grande della MIFID 2 riguarderà proprio la maggiore trasparenza sui costi e sui servizi di investimento.D’ora in avanti, gli intermediari finanziari (banche, SGR, SIM, etc.) dovranno essere più chiari e trasparenti sulle spese e sulle commissioni pagate dai clienti. Almeno una volta all’anno, vi sarà l’obbligo di inviare al cliente informazioni dettagliate su tutti i costi e gli oneri relativi agli strumenti finanziari e ai servizi accessori (quali ad esempio la consulenza). Questo aiuterà l’investitore a comprendere più

da vicino qual è l’impatto dei costi sui rendimenti degli investimenti.Per i fondi comuni di investimento, ad esempio, dovrà essere fatta menzione dei costi di gestione, di consulenza e delle commissioni di entrata e di uscita del fondo. Tale informativa dovrà essere fornita sia prima della sottoscrizione degli strumenti finanziari sia dopo, a consuntivo. Inoltre le varie istituzioni finanziarie dovranno dimostrare che il proprio personale che ha rapporti con la clientela abbia le competenze per poter svolgere adeguatamente l’attività di consulenza finanziaria in materia di strumenti di investimento.Quanto paghiamo realmente per i prodotti di investimento che sottoscriviamo? La maggioranza degli investitori non saprebbe rispondere con esattezza a questa domanda. Dal 3 gennaio sarà una risposta più facile da dare e sicuramente ciò comporterà una maggiore concorrenza tra i vari istituti a tutto vantaggio della clientela.La tenuta del mercato, tuttavia, non può dipendere solo da regole e da chi le fa rispettare ma, soprattutto, da investitori consapevoli delle loro prerogative. Per chi volesse approfondire tali temi può visitare il mio sito: www.giuseppedemaio.it Buon investimento a tutti.

PERSONAL FINANCIAL ADVISORa cura di Giuseppe de Maio

Mifid 2: che cos’è e cosa cambia per i risparmiatori

(Finanza(

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Internet è ormai diventato un luogo “virtuale” di fatto senza confini, nel quale l’immensa quantità di dati è informazioni ha fatto sì che comuni criminali, organizzazioni dedite al crimi-ne e agenzie governative siano costantemente in guerra alla ri-cerca di informazioni. Gruppi ter-roristici e Stati utilizzano il web per combattere e distruggere i rivali con ogni mezzo, sottraen-do o corrompendo dati. L’accatto hacker effettuato tramite Wanna-cry, il ramsonware che agli inizi dello scorso anno ha bloccato i computer di mezza Europa, ha dimostrato che nessuno, privato o società, è al sicuro.Gli albori.Durante la Guerra Fredda tra USA e URSS, quando le due superpotenze si scontravano a colpi di rincorse tecnologiche e corse agli armamenti, il web iniziò ad essere terreno di con-

quista. Era il 1982, e internet era ancora una rete utilizzata a soli scopi militari, e a seguito di spe-cifici studi la CIA scoprì il modo di intrufolarsi nella rete del siste-ma di controllo di un gasdotto siberiano. Senza alcuna opera-zione militare, i tecnici americani riuscirono a infettare il sistema con quella che viene chiamata una bomba logica, ovvero un si-stema capace di restare nasco-sto ed attivarsi solo al verificarsi di certe condizioni, che nel caso specifico si verificarono e il virus mandò completamente in avaria il sistema di gestione delle pom-pe del gas, provocando un tale aumento della pressione da cau-sare l’esplosione di tutta la base e un incendio mai visto prima. Per la prima volta una cosa del genere fu provocata da un sem-plice codice informatico invece che da ordigni esplosivi. Furono i primi segnali delle pericolose

potenzialità della rete.I dati.Con il passare degli anni, il web è arrivato alla portata di tutti. I mi-litari americani sono passati ad altri tipi di reti lasciando che In-ternet, a seguito dell’intuizione di qualcuno, diventasse l’immensa rete che è oggi. Questo però ha fatto sì che ormai tutti i nostri dati siano sul web, e hacker e crimi-nali informatici non si sono certo fatti sfuggire l’occasione di sfrut-tare questa opportunità. Come ad esempio l’attacco informatico portato avanti da cinque hacker russi e ucraini, dal 2005 al 2012, i quali in 7 anni riuscirono ad en-trare in possesso dei dati di 160 milioni di carte di credito e 800 mila conti correnti, rivendendoli poi su siti appositi o utilizzando-li per prelievi sicuri di denaro. In totale furono sottratti circa 300 milioni di dollari prima che i cin-que hacker fossero messi sotto

Sicurezza informatica:

gli attacchi che hanno fatto la storiaa cura di Pasquale “Perry” Taliercio

ESPERTO INFORMATICO

Tecnologia

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CURIOSANDO pag 54

processo con numerosi capi di accusa.Un attacco simile fu portato an-che ai danni di Heartland, un si-stema americano dedicato ai pic-coli pagamenti. Per molto tempo gli hacker riuscirono a sottrarre i dati di circa 130 milioni di carte di credito, dando vita al più grande furto di dati sensibili della storia, prima che alcune attività sospet-te sui conti e le carte di credito dell’azienda fossero scoperte.Playstation Network.Uno degli attacchi più eclatanti di questi anni fu quello perpetrato ai danni di Sony e del suo siste-ma di gioco online, il Playstation Network. Nel 2011 un gruppo di hacker sconosciuti riuscì a colpi-re i dati di ben 77 milioni di gioca-tori, trafugando i dati dei sistemi di pagamento, e incredibilmente riuscì a portare avanti l’attacco per ben 24 giorni, mandando an-che in down i server. Sony provò in svariati modi a fermare l’at-tacco, invitando gli utenti a non connettersi per evitare altri guai. Per diverse settimane il Playsta-tion Network rimase inaccessi-bile e gli utenti furono costretti a cambiari i dati di accesso e soprattutto a utilizzare sistemi di pagamento più sicuri. In segui-to all’attacco la stima del danno oscillò tra 1 e 2 miliardi di dollari, e Sony fu costretta a fare offer-te speciali e regali per ripagare i suoi utenti del danno subito.Shadyrat.Nel 2011 Symantec scoprì uno dei virus più famosi della storia: Shadyrat. Si scoprì che questo trojan era attivo dal 2006 ed era passato inosservato per ben cinque anni. Il suo sistema di diffusione era molto semplice: arrivava come allegato ad un’e-

mail dall’apparenza innocua, e se aperto si installava sul pc in maniera veloce e totalmente trasparente. Una volta installato trasformava il PC infetto in un vero e proprio terminale sotto il pieno controllo degli hacker, i quali potevano fargli fare tutto ciò che volevano, naturalmente tra le attività principali c’era quella di rubare dati sensibili. Riuscì a colpire 72 grandi organizzazio-ni in 14 paesi, infiltrandosi nei computer di istituzioni come le Nazioni Unite, il Comitato Olim-pico Internazionale e numerose aziende impegnate nel campo della difesa di varie nazioni.A tutt’oggi la natura dell’attacco è ignota. Alcuni sostengono che dietro ci fosse la Cina ma nulla è stato mai provato. Ciò che ha dell’incredibile è che una mi-naccia di tale portata sia stata perpetrata con sistemi semplici: con una banale email si riusci-rono a trafugare codici sorgente di programmi, segreti nazionali, documenti riservati, dettagli su giacimenti petroliferi ecc.Guerra tra Stati.Come detto all’inizio dell’articolo, l’arma informatica è sempre più al centro di vere e proprie bat-taglie fra stati rivali. Nel 2012 in Iran fu scoperta Flame, una del-le più sofisticate armi digitali mai create. Il virus colpiva i computer con sistema operativo Windows, si diffondeva facilmente tramite chiavette USB o reti locali infet-tando i computer con il sempli-ce aspetto di file di testo, docu-menti PDF o AutoCAD. Il virus era praticamente capace di fare qualsiasi cosa, dal catturare una schermata fino alla registrazione di conversazioni o al furto di do-cumenti. Tramite BlueTooth era

in grado di infettare anche smar-tphone e tablet e rubare docu-menti ed email da questi ultimi. La sua struttura molto sofisticata ha sempre fatto pensare si trat-tasse di uno strumento creato da Israele per colpire i rivali iraniani.Iran e Israele si sono trovati an-che al centro di un’altra disputa informatica, se vogliamo più pre-occupante. Grazie alla collabora-zione con gli Stati Uniti, i servizi segreti israeliani riuscirono ad intrufolarsi nell’impianto nucle-are iraniano di Natanz. Il virus, chiamato Stuxnet e creato nel 2006, fece sì che la velocità di rotazione delle turbine nucleari aumentasse a tal punto da di-struggere ben 1000 centrifughe nucleari a Teheran. Quando nel 2010 il virus fu scoperto ormai il danno era fatto e le conseguen-ze per il programma nucleare ira-niano furono uno stop di almeno due anni. Tutta l’operazione però destò non poca preoccupazione nell’opinione pubblica, vista la portata dell’attacco e le probabili conseguenze ancora più cata-strofiche.Conclusioni.Spero di non avervi annoiato con questo articolo dedicato alla sto-ria della sicurezza informatica.Come sempre per chiarimenti, domande, dubbi potete contat-tarmi tramite la pagina Facebook di PERRY 2.0, oppure sul mio sito perryduepuntozero.altervi-sta.org (tra poco sarà online il nuovo sito www.perryduepunto-zero.it) o ancora tramite e-mail a [email protected]. Nella pubblicità che trovate in questo giornale ci sono tutti i miei rife-rimenti.

Tecnologia

Fonti: EveryEye/Tech, web, tanta esperienza.

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Il Progetto “La Consapevolezza della legalità”, nato nell’A.S. 2016/2017, presso il Liceo “Publio Virgilio Marone” di Meta, in continuità con l’Istituto Comprensivo di Piano di Sorrento e, da quest’ anno anche con l’ I.C.”Buonocore-Fienga” di Meta e l’ I.C. “Bozzaotra” di Massa Lubrense, si propone di sensibilizzare ed educare i giovani riguardo tematiche legate alla difesa dei diritti umani e, pertanto, di contrasto verso qualsiasi forma di violenza attraverso la consapevolezza del proprio progetto di vita ovvero promuovendo la conoscenza, la cultura, lo spirito di solidarietà. Nei mesi iniziali di quest’anno scolastico, tale percorso, ideato e guidato dalla professoressa Carmela Sicignano, con la collaborazione dei docenti Angela De Rosa, Giovanni Ruggiero, Luis Manuel Grimaldi, ha visto come punto di avvio: lezioni e attività per conoscere il problema delle dipendenze, in particolare da alcol e droghe ed è proseguito con laboratori, incontri, testimonianze, per dire un NO chiaro e netto contro la violenza di genere.

Vorremmo chiedere alla Professoressa Carmela Sicignano, responsabile del Progetto, quali

sono stati i motivi che l’hanno spinta ad intraprendere tante iniziative come, per esempio, quella dei calendari solidali e quella del murales “ Non tacete!”?

“Da sempre, ritengo che sia imprescindibile dal mio ruolo di docente cercare di guidare i ragazzi attraverso percorsi di consapevolezza al fine di andare al di là dei libri, per dare un senso concreto alle conoscenze, per interagire in sinergia con il territorio e il mondo attuale. Penso, infatti, che sia importante mettersi in gioco, tutti, in una sfida che serva a sensibilizzare i giovani, spesso sfiduciati nel futuro, e tale, pertanto, da aiutarli a crescere, credendo nelle proprie possibilità e, nello stesso tempo, riconoscendone anche i limiti.Questa è stata la mia convinzione, quando lo scorso anno ho deciso di proporre il progetto “ La consa-pevolezza della legalità”, in realtà erede di un altro cominciato nel 2010/2011, e lo è tuttora. Tutte le attività mi stanno a cuore e vorrei riuscire a demolire sempre il muro di silenzio che spesso le separa da voi ragazzi, però, mi sono par-ticolarmente cari sia il calendario solidale 2018 che il murales “ Non tacete!”, in quanto rappresentano

un iter di conoscenza sulla donna contro il silenzio della Storia o la mistificazione delle fonti e delle isti-tuzioni. Il calendario, patrocinato dal “Consiglio Regionale della Commissione Pari Opportunità della Campania”e dall’ “Assessorato alla Responsabilità e ai Diritti civili e sociali del Comune di Piano di Sorrento”, presenta il profilo di donne reali come valide testimonianze, nel corso della storia, per la difesa dei diritti universali e anche, quindi, del rispetto tra uomo e donna. Esse sono: Irena Sendler , Hatshepsut, Kate Sheppard, Claudia Ruggerini, Agnodice, Ruth Bader Ginsburg, Meaza Ashenafi, Eufrosina Cruz, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Ana Maria de Jesus Ribeiro ( Anita Garibaldi), Olympe de Gouges, Eleonora de Fonseca Pimentel , Maria di Nazaret. Il lavoro è stato effettuato insieme ad alcuni alunni del Liceo, animati da grande passione e spirito di “saper fare”, in collaborazione con la Prof Angela Maria Altrui dell’ “I.C. Piano Di Sorrento”, l’ Associazione di volontariato “ Diamo vita ai giorni”e con lo straordinario contributo della prof Adriana Valerio, teologa e docente di “ Storia del Cristianesimo e delle

La consapevolezza di dire no alla

Giovani e Cultura

Violenza

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CURIOSANDO pag 57

Chiese” presso il Dipartimento degli Studi Umanistici dell’ Università degli Studi FedericoII di Napoli. Il calendario vuole essere una risposta culturale concreta, portata avanti da sette anni per “ consegnare” solidarietà a chi ha bisogno con e attraverso i nostri ragazzi ; nello specifico, per la quarta volta, aiutando persone ammalate di cancro e in disagio economico. Sempre in linea con un discorso educativo di conoscenza e dignità è il Murale “Non Tacete!”, presentato ufficialmente, insieme al calendario, il 19 dicembre scorso. Alla presenza di ospiti istituzionali e di alcuni membri delle associazioni di riferimento. E’ stato realizzato da un gruppo di ragazze su di una parete interna dell’ Istituto come monito per non dimenticare mai le donne che sono state uccise da chi non le amava ed è per dire sì alla bellezza della vita, sempre … non solo il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere.Alcuni nomi di esse sono simbo-licamente scritti sui frammenti di nastro rosso, che la donna violata, rappresentata, afferra nell’ atto di rialzarsi, in ricordo di tutte le donne vittime di soprusi e violenze, anche di quelle i cui nomi non si conosco-no. Ad ogni donna vanno le parole lapidarie di William Shakespeare: “ Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, … in piedi, Signori,davanti ad una donna.” Vorrei ringraziare tutti gli alunni che hanno partecipato all’iter proposto finora e ricordare, in particolare, i

nomi di quelli che hanno collabora-to alle attività legate al calendario e al murale, per il loro impegno e per l’entusiasmo profuso: Flavio Aiello, Francesca Arcucci, Flavia Castellano, Johanne Cilento, Mar-tina Cilento, Federica Cocorullo ,Claudia Cioffi, Marianna Coppola, Ludovica De Martino, Margherita De Martino, Fiorinda De Simone, Sabrina Falanga, Brunella Fausto, Gianmarco Ferraro, Giovanna Iac-carino, Rosaria Lauro, Maria Mare-sca, Domitilla Mascolo, Velia Mic-cio, Giulia Persico, Maria Grazia Russo, AriannaTesta, Margherita Terminiello, Roberta Zarrella.

La prima problematica, affrontata, quest’ anno, nell’ ambito del progetto “La consapevolezza della Legalità”, a cura del Prof Giovanni Ruggiero, è stata quella riguardante le dipendenze, frutto di devianze psicologiche, affettive, di abuso di sostanze e pratiche d’azzardo o di disturbi del comportamento alimentare, purtroppo sempre più in crescita tra i giovani e spesso trascurate al punto tale da portare a catastrofiche e irreversibili conseguenze, se non addirittura alla morte. Anche attraverso dei racconti indiretti di persone che hanno visto il baratro e che vivono il cammino del recupero, é stato possibile rendersi conto di ciò che porta alla dipendenza, tentare di accettare le proprie fragilità per non lasciarsene sopraffare, come a pure comprendere realmente che esistono meccanismi che portano all’ assuefazione e all’alterazione di facoltà fisiologiche e cerebrali, quando con estrema leggerezza

si vuole provare e si rischia di “ fumarsi il cervello e la vita”. “Quelle più diffuse” -spiega il professore Giovanni Ruggiero, durante una delle sue lezioni – “sono causate da alcol e droghe. IL beffardo ciclo delle dipendenze ha inizio sempre da un disagio, fisico o psicologico che sia, e si trasforma in seguito in una catena il più delle volte indistruttibile, che stringe a sé la persona coinvolta allontanandola dai propri affetti e devastando la sua personalità.”

Altra tappa del percorso di legalità intrapreso riguarda il contrasto alla violenza di genere,già illustrato in alcuni aspetti dalla responsabile del Progetto.. Si tratta di una grave violazione dei diritti umani, purtroppo tragicamente attuale e non di rado sottovalutata con ulteriore pregiudizio, quando non ha ancora raggiunto la forma estrema del femminicidio. Secondo la Dichiarazione ONU del 2009,infatti, il 70% delle donne, nel corso della propria vita, subisce una forma di violenza psicologica, fisica, economica o sessuale da uomini che, nella maggior parte dei casi, sono partner o conoscenti, in riferimento a quanto viene denunciato, ciò che è sommerso ovviamente nasconde realtà e fenomeni ancora più gravi e soprattutto lontani dal tentativo di conquistare una vita migliore e ottenere giustizia. Una delle tante vittime di femminicidio è stata Enza Avino, la cui storia è stata raccontata dalla professoressa Sicignano, nel corso delle sue lezioni, e il 23 novembre scorso, presso la biblioteca del Liceo, dai genitori, dalla cognata e dal professore di Diritto di lei , Avv. Carmine Giordano, testimone di giustizia contro lo stalking ,che la giovane ha subito costantemente prima di essere barbaramente uccisa.-“Enza era una ragazza sempre solare e disponibile”- dice la

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mamma con le lacrime agli occhi –“e ancora oggi la sofferenza è insostenibile perché nessuno è mai pronto alla perdita di un figlio, né tanto meno io ero pronta ad un simile dolore.” Enza aveva solo trentacinque anni quando fu uccisa il 14 settembre 2015 dal suo ex compagno, Nunzio Annunziata, con più colpi di pistola; condannato,poi, con rito abbrevia-to a trent’ anni. Continua la mam-ma: “ La storia di mia figlia è stata co-stellata di denunce inascoltate, perché nessuno ha mai mosso un dito per aiutarla”.La povera Enza, infatti, sperava di liberarsi dal suo ex compagno, di-venuto per lei un vero e proprio in-cubo; la tormentava, la picchiava e la seguiva persino fuori alla scuola serale che stava frequentando in-sieme alla cognata. “Era una studentessa eccellente”- dice quest’ultima –“ma purtroppo non è mai riuscita ad avere tra le mani quel diploma per cui aveva tanto studiato.”Anche il professore Giordano le era molto affezionato ed è partico-larmente sensibile alla sua storia.“Cercavo di ascoltarla e di darle tutti i consigli che mi chiedeva, ma a quanto pare, non sono bastati”- dice col viso solcato dalle lacrime -Dinanzi a queste tragiche testi-monianze, non abbiamo potuto trattenerci dal chiedere al padre, che sembrava nascondere il suo profondo dolore dietro i suoi incol-mabili silenzi, come sia riuscito ad accettare la morte della figlia. “Non è stato per niente facile e non lo è ancora oggi pensare che la mia piccola Enza ora non è più tra noi”- racconta straziato - “l’unica mia consolazione è la fede, grazie alla quale so che un giorno, spero presto, potrò stringerla di nuovo tra le mie braccia. Questo pensiero mi allevia il dolore e mi riempie il cuore di gioia, anche se adesso mi man-ca, mi manca tanto.”Questa storia non poteva che far commuovere tutti i presenti, riuniti

in memoria di Vincenza Avino, che continuerà a vivere nel cuore di tutti noi e di tutti coloro che hanno fatto parte della sua vita. Questa tragedia, come sottolinea la mamma di Enza, Giovanna Gi-funi, dovrebbe far capire a tante ragazze che non è amore quello di un uomo che non rispetta la pro-pria compagna e che sono tanti i segnali per evitare o troncare un rapporto sbagliato, per allontanare il peggio, anche se Vincenza aveva lasciato il suo carnefice, aveva ten-tato di liberarsi. Altre attività nell’ambito del contrasto alla violenza di genere si sono tenute il 24 e il 25 e il 28 novembre A Vico Equense, quelle del 24 e del 25, il primo incontro, come confronto con delegazioni di alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado della penisola, è stato organizzato dal centro antiviolenza del Piano Sociale di zona, A33, gestito dal “Consorzio Confini”, attivo dall’ottobre 2016 nei comuni di Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Vico Equense, quello del 25, promosso dall’ Associazione “ Nata Libera”, operante sul territorio come sportello di ascolto e accoglienza, consulenza legale e di supporto psicologico contro ogni forma di abuso e prevaricazione che ha p dato l’ opportunità di ascoltare, attraverso il parere di avvocati ed esperti del settore, testimonianze vissute e, in aggiunta, anche tranches teatrali molto significative. Molti ragazzi hanno avuto,in tal modo,la possibilità di aprire un dibattito sull’argomento e di capire il ruolo e l’importanza dei centri anti-violenza, che accompagnano le donne nel percorso di fuga dai soprusi subiti e le sostengono dal punto di vista psicologico e legale; le aiutano, inoltre, a riacquisire l’autonomia sottratta.Il 28 novembre,infine, a Meta, pres-so le sale parrocchiali di “ Santa Maria del Lauro”, un gruppo di

alunni partecipanti alle lezioni pro-gettuali ha visto lo spettacolo “Lui”, ideato da Ivan Scherillo e promos-so dall’ Associazione di volontariato “ Il teatro va a scuola” in cui, attra-verso il filtro teatrale si raccontano storie realmente accadute. Lui” è una storia di plagio, alcol e violen-za tra marito e moglie, purtroppo di “ordinaria” violenza tra le mura do-mestiche dove si vuole credere nel “ Vissero felici e contenti quando si dovrebbe dire solo vissero”, dove si vuole credere in un matrimonio che non esiste, quando”Lui” è un pugile fallito che sfoga le sue fru-strazioni da marito violento e Lei , la vittima, che solo da morta e nel vedere il suo cadavere, scopre che l’unica strada è quella della consa-pevolezza dell’ essere innocente, troppo tardi per lei, ma non per chi vuole prendere coscienza. Questi eventi sono stati organiz-zati per celebrare la 18 giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fissata al 25 novem-bre, data decisa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre del1999. La scelta non è casuale poiché il 25 novembre del 1960, tre sorelle di Santo Domingo: Patria, Minerva e Mariateresa Mira-bal, oppositrici del regime dittato-riale di Trujillo,dopo aver fatto visita ai mariti,in carcere come prigionieri politici, furono catturate, torturate, violentate ed uccise da agenti del Servizio di informazione militare e fu simulato un incidente. Dopo tale assassinio, il popolo della Repub-blica Dominicana, insorse e pose fine alla dittatura che persisteva da trent’anni. Ecco perché da tutti quelli che han-no capito che amore e violenza non possono essere declinati insieme e che non esiste un amore malato, ma solo l’ Amore o l’ odio, dai muri del nostro liceo, contro qualsiasi forma di prevaricazione,si leva all’ unisono una voce: “Non tacete!”

Flavia Castellano, Arianna Testa

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