Diploma di TECNICO DEI SERVIZI DELLA …...2014/05/05 · e Tecnico della trasformazione...
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Prot. n°2561/C29d del 15/05/2014
n°esp.albo 678 del 15/5/2014
ESAMI DI STATO
a.s.2013/2014
Documento del Consiglio di Classe 5P CAPAC
Diploma di
TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Paolo Frisi Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico-Sociale
Istituto Professionale Settore Servizi Via Otranto 1, angolo Cittadini - 20157 Milano
Tel. 02 - 3575716/8 Fax 02 - 39001523 E-mail [email protected] – Sito www.ipsfrisi.it
Cod. Fisc. 80127550152
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INDICE ELENCO DEI DOCENTI DELCONSIGLIO DI CLASSE DEL CAPAC pag. 3 ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL FRISI pag. 4
ELENCO DEI CANDIDATI E TITOLO DELLE TESINE/PERCORSI pag. 5
PREMESSA DI CARATTERE NORMATIVO pag. 6 PROFILO PROFESSIONALE pag. 7
PRESENTAZIONEDELLA CLASSE pag. 8
CONTENUTI DISCIPLINARI
ITALIANO pag. 10
STORIA pag. 14
MATEMATICA pag. 16 INGLESE pag. 18 FRANCESE pag. 20 ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE pag. 23 LEGISLAZIONE pag. 26 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE pag. 28
LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
DEI SERVIZI RISTORATIVI pag. 31
QUADRO SINOTTICO DELLE ORE DI LEZIONE NEL QUINQUENNIO pag. 34 PRESENTAZIONE AREA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO pag. 35
CRITERI DI VALUTAZIONE pag. 39 MODALITÀ E STRUMENTI DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL CAPAC pag. 40 ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRA-CURRICOLARI pag. 42
SIMULAZIONE TERZE PROVE ESAMI DI STATO (TESTO DELLE PROVE) pag. 43
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA PROVA pag. 63
SECONDA PROVA pag. 67
TERZA PROVA pag. 68 COLLOQUIO pag. 70
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ELENCO CONSIGLIO DI CLASSE CAPAC
DISCIPLINA DOCENTI FIRMA
Lingua Italiana Marti Francesca
Lingua Inglese Vaghi Giada
Lingua Francese Vaira Anastasia
Storia Ariazzi Pierluigi
Matematica Riccardi Antonino
Alimenti e alimentazione Menaggia Giorgio
Economia e gestione delle aziende ristorative
Pitzalis Silvio
Legislazione Goffredo Luisa
Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi
Berto Thomas
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ELENCO CONSIGLIO DI CLASSE FRISI
DISCIPLINA DOCENTI FIRMA
Lingua Italiana Maria Rizzuto
Lingua Inglese Lorenzo Maura
Lingua Francese Massimo Fumagalli
Storia Maria Rizzuto
Matematica Roberto Gualano
Alimenti e alimentazione Carmela Buono
Economia e gestione delle aziende ristorative
Francesco Lopez
Legislazione Massimo Giannelli
Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi
Carmine Santagata
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ELENCO CANDIDATI E TITOLO DELLE TESINE/PERCORSI
ELENCO ALLIEVI TITOLO TESINE/PERCORSI
1 AUDISIO MARA SI ALLA NATURA: I VALORI DELLA VITA AGRESTE
2 BERTUZZO SILVIA ADDITIVI ALIMENTARI UTILIZZATI IN PASTICCERIA
3 CAIRONE GIADA CARATTERISTICHE DELLA DIETA MEDITERRANEA
4 CAPPELLA DANIELE INTOLLERANZE E ALLERGIE ALIMENTARI
5 CAPUTI STEFANO IL VINO: NUOVI PAESI EMERGENTI
6 CARLETTI LUCA IL GIAPPONE: LE TRADIZIONI DI OGGI E LE FERITE DI IERI
7 CARUSO ALEXANDER ISAAC
SCANDALI ALIMENTARI
8 CREMONESI LEONARDO I PROBLEMI DELLA SALUTE PER ABUSO DI ALCOL
9 FRANCAVILLA ADELE ROSA CORTESIA A TAVOLA
10 GALLIANI CHIARA ALIMENTAZIONE A GRAVITA’ ZERO
11 GANDOLFI GIANCARLO VIVERE E SOPRAVVIVERE DURANTE LA II°GUERRA
MONDIALE
12 GARLASCHE’ CAMILLA DIVENTARE MAMMA:ASPETTI E PROBLEMATICHE DELLA
GRAVIDANZA
13 GIOVINAZZO ANDREA L’ACQUA E’ PARTE DI NOI
14 LEPORE SAMUELA UN TUFFO NELL’ACQUA
15 PETRUCCI GIOVANNI EMANUELE ESSERE O APPARIRE
16 REDOLFI DAVIDE
DENUTRIZIONE IN AFRICA: ”UN’ESPERIENZA PERSONALE”
17 REYES REYGIE SHARMAINE CATERING E BANQUETING
18 RIOLO ILENYA ALIMENTARSI A PASSI DI DANZA
19 SFERLAZZA SOFIA LA PSICOANALISI E I DISTURBI ALIMENTARI
20 TERZO TATIANA ALIMENTAZIONE DELLA PRIMA INFANZIA
21 VERGAGNI CAROLA CONSUMI ALIMENTARI NEI PERIODI DI CRISI ECONOMICA
22 VILLA MASSIMILIANO DENUTRIZIONE E MALATTIE ALIMENTARI
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PREMESSA DI CARATTERE NORMATIVO
La classe 5P CAPAC POLITECNICO DEL COMMERCIO E DEL TURISMO di cui al presente Documento è composta da studenti provenienti da un percorso di IeFP, ad ordinamento regionale. Il gruppo di IeFP, in possesso del Diploma Professionale Tecnico di cucina, Tecnico dei servizi di sala e bar e Tecnico della trasformazione agroalimentare ha frequentato il corso annuale integrativo, valevole per l’accesso all’esame di Stato previsto dall’art. 15 ecc. del Dlgs n. 226/05 e regolamentato, a livello nazionale dalle Linee guida recepite con DM 4/2011 e dall’OM n° 13 esami di Stato ed a livello regionale, dalle Linee guida regionali, allegato A) al DDG 6424/12. Il gruppo di IeFP è stato aggregato alla classe 5P dell’IIS Paolo Frisi sulla base della tabella di corrispondenza dei titoli di cui alle Linee regionali, in coerenza con le disposizioni normative in materia. Gli alunni di tale gruppo sono aspiranti candidati all’esame; a seguito dello scrutinio di ammissione, in coerenza a quanto previsto dalla citata OM 13, gli studenti saranno a tutti gli effetti considerati candidati interni. Il corso annuale del gruppo di IeFP si è sviluppato in coerenza con la fisionomia specifica dell’ordinamento di IeFP, in ottemperanza alle specifiche disposizioni di cui alle Linee guida regionali e sulla base della Convenzione stipulata tra l’Istituzione scolastica Paolo Frisi di Milano e l’Istituzione formativa CAPAC POLITECNICO DEL COMMERCIO E DEL TURISMO, allegato al presente Documento. La declinazione specifica del percorso formativo trova evidenza nella parte successiva del presente Documento.
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PROFILO PROFESSIONALE
TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Il Tecnico dei Servizi della Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. OBIETTIVI TRASVERSALI:
· saper rispettare tempi, spazi e consegne · rispettare il Regolamento dell’Istituto · mantenere la concentrazione · partecipare all’attività didattica · relazionarsi correttamente con compagni e docenti · saper analizzare e sintetizzare un testo · utilizzare il lessico specifico delle discipline
· sviluppare il senso critico COMPETENZE PROFESSIONALI:
· saper provvedere all’approvvigionamento delle derrate
· saper controllare qualità-quantità-costi della produzione e della distribuzione dei pasti
· saper allestire buffet e banchetti · saper organizzare e guidare un gruppo
CONOSCENZE:
· il mercato ristorativo ed i suoi principali segmenti
· l’andamento degli stili alimentari e dei consumi · l’igiene professionale · i moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio · le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti
· la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti · l’antinfortunistica · i principali istituti giuridici che interessano la vita di un’azienda ristorativa · gli strumenti che può utilizzare un’azienda per conoscere il mercato.
Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda.
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe risulta inizialmente composta da 25 allievi, dopo una selezione tra gli studenti che hanno fatto richiesta di poter accedere al percorso 13 alunni provengono dalle due sedi del Capac, 2 allievi arrivano dal CFP AFOL NORD, 2 allievi arrivano dal CFP AFOL SUD, 1 allievo arriva dal CFPMARIA MAZZARELLO, 4 allievi arrivano dal CFP CIOFS e 3 dal CFP GALDUS. Gli indirizzi di studi affrontati negli anni precedenti risultano essere: Tecnico di Cucina (n. 14 alunni), Tecnico dei servizi di Sala e Bar (n. 5 alunni), Tecnico della trasformazione agroalimentare (n.6 alunni). Durante il percorso formativo 3 alunni hanno abbandonato gli studi. L’eterogeneità di provenienza degli allievi, associata al diverso percorso didattico svolto in precedenza (pur comune nello sviluppo delle competenze professionali), hanno determinato nella prima parte dell’anno scolastico, alcune criticità, soprattutto relative all’adeguamento del livello di preparazione necessario a soddisfare gli obiettivi previsti per affrontare l’Esame di Stato. Anche la costituzione di un corpo docenti completamente rinnovato ha comportato la necessità di un periodo di conoscenza iniziale fondamentale a supportare in modo adeguato la preparazione degli allievi in vista dell’esame di Stato finale. Un rilevante elemento di criticità è rappresentato dalla seconda lingua straniera (francese) prevista nel percorso curriculare dell’Istruzione di Stato fin dal primo anno, ma assente in quello dell’Istruzione Formativa. Nonostante le criticità, buona parte della classe ha mostrato una discreta capacità di recupero complessivo, e ha raggiunto un livello soddisfacente di acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie per sostenere l’esame di Stato. In particolare un piccolo gruppo di alunni ha mostrato impegno costante e buone capacità logico-espressive, raggiungendo risultati apprezzabili in tutte le materie. Complessivamente, Il comportamento degli allievi è stato sempre corretto e rispettoso delle regole. Alcuni studenti hanno dimostrato particolare senso di responsabilità e hanno partecipato con interesse alle lezioni. La frequenza è stata per alcuni allievi regolare, per altri compresa nei limiti previsti dal corso. Gli studenti con un maggior numero di assenze si sono preoccupati di recuperare i contenuti didattici affrontati in loro assenza. Sono da sottolineare il grande impegno e la determinazione mostrati da tutta la classe nell’approccio alla lingua francese, in quanto la maggior parte degli allievi ne ha iniziato lo studio solo quest’anno. La grande volontà di apprendere, il costante esercizio e uno studio intenso hanno permesso agli allievi di raggiungere livelli mediamente positivi.
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DISCIPLINA ITALIANO
DOCENTE Prof.ssa FRANCESCA MARTI
TESTO ADOTTATO:
Paolo Di Sacco, Mappe di letteratura,IlSettecento, L’Ottocento
Paolo Di Sacco, Mappe di letteratura,Il Novecento
Lo sviluppo della competenza linguistica costituisce il filo conduttore trasversale a tutto il curricolo, con particolare attenzione al rapporto interattivo tra lingua italiana e Lingue Straniere.
La competenza relativa alla comunicazione in madre lingua definisce la padronanza della variabilità degli usi linguistici, dall’asse degli usi “letterari”, a quello degli usi tecnici legati al settore professionale. Al suo sviluppo concorre fortemente l’educazione letteraria, intesa come sviluppo dell’habitus alla lettura autonoma di testi di diverso genere ed alla loro contestualizzazione e comprensione storico- culturale. La padronanza linguistica riguarda le diverse modalità e fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo, dalla raccolta delle idee, delle informazioni e/o di fonti di diverso tipo, alla loro rielaborazione ed alla sintesi finale. Le capacità tradizionali di parlare, leggere, scrivere, ascoltare sono interpretate in modo unitario, come abilità o dimensioni di un’unica esperienza di espressione-comunicazione.
COMPETENZA ABILITÀ MINIME
Gestire l’interazione comunicativa, individuando modalità e codici adeguati alle situazioni e ai diversi contesti sociali e professionali
Applicare tecniche di interazione relative agli aspetti pragmatici e soprasegmentali della comunicazione
Applicare tecniche di ricerca, elaborazione e organizzazione di
informazioni e concetti
Applicare tecniche di articolazione complessiva e locale
del testo
Utilizzare le strutture morfosintattiche e il lessico funzionali allo scopo e alla tipologia testuale
Leggere, comprendere e interpretare testi letterari
Adottare specifiche tecniche di lettura e in rapporto alla tipologia di testo
Utilizzare criteri di storicizzazione dei testi (analisi
formale e del contesto sociale e culturale)
Identificare i nessi tra produzione letteraria e quadro storico-
culturale in chiave diacronica
Applicare tecniche di analisi tematica, stilistica, narratologica
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CONTENUTI DISCIPLINARI
GIOVANNI VERGA: La vita La stagione del verismo
La "conversione" al Verismo:Nedda
I racconti di Vita dei campi
Il "ciclodei Vinti" e i Malavoglia
I Malavoglia Il significato del romanzo
La sperimentazione linguistica e il discorso indiretto libero
Il "coro paesano"
La trama
DaI Malavoglia “La famiglia Toscano”
Mastro Don Gesualdo Il romanzo di Gesualdo
La prima parte: la "roba", l'amore
La seconda parte: ascesa e decadenza del protagonista
La struttura e la trama dell'opera
Da Mastro Don Gesualdo: “Gesualdo e Diodata alla Canziria”, “La morte di Gesualdo”
GIOVANNI PASCOLI: La vita e la personalità Il percorso delle opere
La novità di Myricae
I canti di Castelvecchio La poetica del “fanciullino” e il suo mondo simbolico
La teoria del ”fanciullino”
Il poeta-fanciullo
Il simbolismo pascoliano
Presenza simboliche: le campane, i fiori, gli uccelli
Il “nido” e la madre
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Lo stile e le tecniche espressive
I suoni: l’uso delle onomatopee
La scelta lessicale: diversi livelli di linguaggio
Un sintassi soggettiva
Da Myricae:“Lavandare”, “Novembre”, “X Agosto” DaI fanciullino: “Il fanciullo che è in noi” ITALO SVEVO:
La vita e il contesto culturale Il percorso delle opere
Una vita: fra autobiografia e distanza critica
Il tema dell’inettitudine
Da Una vita a Senilità
La coscienza di Zeno: un libro nuovo per tempi nuovi
La “diversità” di Zeno
La coscienza di Zeno
Zeno, un uomo malato in un mondo malato
Il ruolo della psicoanalisi
L’ambiguità e la testimonianza della crisi
La sperimentazione narrativa
La trama e la struttura dell’opera Da La coscienza di Zeno: “Il fumo”, “Il funerale mancato”
LUIGI PIRANDELLO:
La vita
Le idee e la poetica: relativismo e umorismo
La personalità molteplice
La poetica dell’Umorismo
L’itinerario di uno scrittore sperimentale La ricca produzione novellistica
Il teatro delle “maschere nude”
Il percorso del teatro pirandelliano
Il fu Mattia Pascal: Un’avventura paradossale
La novità delle strutture narrative
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La trama dell’opera Da Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato” DaI fu Mattia Pascal: “Adriano Meis”
EUGENIO MONTALE:
La vita
L’itinerario delle opere e i temi:
La stagione ligure: Ossi di seppia
La stagione fiorentina: Le occasioni e La bufera La stagione milanese: Satura e gli ultimi libri
La poetica e lo stile:
Il poeta del “male di vivere”
L’essenzialità stilistica di Ossi di seppia
Ossi di seppia:
Una piccola, grande rivoluzione letteraria
Il paesaggio ligure Da Ossi di seppia “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”,
“Meriggiare pallido assorto”
Modulo trasversale propedeutico alla prima prova scritta dell’esame di Stato Tipologie:
analisi del testo
saggio breve
articolo
traccia storica e/o di attualità Milano, li 30/04/2014 Docente
Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof.ssa . Francesca Marti
.............................................................
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DISCIPLINA STORIA
DOCENTE Prof. PIERLUIGI ARIAZZI
TESTO ADOTTATO:
BALZANI ROBERTO BOLOCAN BIAGIO FORUM STORIA 2 ARCHIMEDE EDIZIONI
La competenza storico-sociale e civica, definisce l’utilizzo e la finalizzazione di conoscenze ed abilità di carattere storico e sociale al contributo attivo del soggetto nella comunità di appartenenza. La dimensione storica costituisce elemento portante; ad essa si riferisce l’habitus alla tematizzazione e problematizzazione dei nodi e delle grandi questioni del presente, alla strutturazione della molteplicità di informazioni, all’utilizzo di modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storico-sociali locali, regionali, continentali e planetari.
La riflessione sulla vita civile e politica del recente passato, estende ed approfondisce la stressa dimensione civile del soggetto in apprendimento. In particolare i temi storici affrontati e le prospettive di indagine contribuiscono a illuminare, mediante un percorso di approfondimento ricorsivo, la nozione di cittadinanza responsabile, le tematiche legate ai diritti e doveri e a valori civici quali la democrazia, diritti umani, partecipazione, coesione sociale, solidarietà, tolleranza di fronte alla diversità e legalità.
COMPETENZA ABILITÀ MINIME
Comprendere e interpretare eventi rilevanti per la comunità utilizzando strumenti e categorie fondamentali proprie del metodo storico
Recepire da diverse tipologie di fonti le informazioni relative alla vita sociale e civile, ed
all’identità e storia del territorio
Utilizzare concetti organizzatori - nuclei concettuali portanti
Elaborare ricostruzioni mediante il reperimento di costanti, di relazioni tra le variabili storiche e l’individuazione di cause e concause
Stabilire relazioni tra le variabili storiche
applicare concetti interpretativi e termini
storici in rapporto con gli
specifici contesti storico- sociali
Applicare tecniche di documentazione, mediante fonti informative di diversa natura, scopo e oggetto
applicare le conoscenze del passato per la
comprensione del presente
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CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI OBIETTIVI
ACCOGLIENZA - Conoscenza della classe. - Verifica situazioni personali di partenza. - Impostazione del programma.
L’età degli imperialismi in Europa e la I guerra mondiale: Imperialismo, colonialismo e corsa agli armamenti; - La crisi di fine secolo e l’età
giolittiana - La I guerra mondiale, - La rivoluzione russa del
1917 - I trattati di pace ed il nuovo
assetto dell’Europa.
Riconoscere il peso storico di un evento traumatico che ha segnato l’inizio della decadenza europea e della fine dell’eurocentrismo
La crisi delle democrazie in Europa - Il primo dopoguerra ed il
fascismo in Italia - L’ascesa di Hitler e la
dittatura nazista - La tragedia del popolo
ebraico
- Riconoscere nelle diverse interpretazioni storiche di fatti e fenomeni, le differenze rispetto alla ricostruzione degli avvenimenti. Comprendere la crisi del liberalismo e dei regimi democratici: l’avvento dei regimi totalitari
La II guerra mondiale ed il secondo dopoguerra in Italia. - Cause e svolgimento del
conflitto; - La Resistenza in Italia
Comprendere le cause e le conseguenze dello scoppio di conflitti di vaste proporzioni che hanno coinvolto per la prima volta anche le popolazioni civili
Il nuovo assetto dell’Europa post-bellica - tra guerra fredda e
distensione - verso un sistema bipolare
Individuare nei fatti storici esaminati gli aspetti e le problematiche che hanno influenzato la realtà contemporanea in Italia e in Europa.
Milano, li 30/04/2014 Docente
Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof. Pierluigi Ariazzi
.............................................................
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DISCIPLINA MATEMATICA
DOCENTE Prof. ANTONINO RICCARDI
TESTO ADOTTATO:
Dodero - Baroncini - Manfredi – “Argomenti di
matematica” (GLI) IPC 3 – GHISETTI E CORVI EDITORI
La competenza matematica, in rapporto alle più consistenti capacità di astrazione e formalizzazione degli allievi del quinto anno, rappresenta un consolidamento – nella direzione di una maggiore autonomia - della padronanza degli strumenti e del linguaggio matematico in rapporto alle concrete problematiche del contesto di vita e professionale acquisita nelle annualità precedenti.
COMPETENZA ABILITÀ MINIME
Applicare il linguaggio matematico per descrivere e risolvere problemi
Identificare questioni risolvibili con l’ausilio di strumenti matematici
Verificare catene deduttive date
Applicare modelli matematici codificati a
problemi posti
Identificare specifiche modalità di rappresentazione matematica
di oggetti,
fenomeni e situazioni in rapporto al problema
Utilizzare codici formali,
strumenti, tecniche e strategie di calcolo
CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI
1° MODULO
RIPASSO:
Scomposizione di un polinomio di 2° e 3° grado. Equazioni e disequazioni lineari di primo e secondo grado. Equazioni e disequazioni frazionarie. La retta nel piano cartesiano, equazione generale e rappresentazione; significato geometrico di coefficiente angolare e termine noto.
2° MODULO
FUNZIONI:
Insiemi di numeri reali; Intervalli e intorno; insiemi limitati e illimitati. Funzioni reali di una variabile reale. Classificazione delle funzioni. Definizione di dominio e codominio di una funzione. Calcolo del dominio di una funzione razionale intera e fratta. Calcolo dei punti d'intersezione con gli assi. Studio del segno di una funzione. Rappresentazione grafica nel piano cartesiano del dominio, dei punti d'intersezione e del grafico dello studio del segno della funzione.
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3° MODULO
STUDIO DEL GRAFICO DI UNA FUNZIONE
Definizioni di funzione crescente e decrescente. Definizioni di punto di massimo e minimo relativo e assoluto. Definizioni di funzione concava e convessa. Definizioni di punto di flesso di una funzione. Dal grafico di una funzione saper individuare gli intervalli in cui una funzione risulta crescente o decrescente. Riconoscimento degli eventuali punti di massimo e minimo relativo. Dal grafico di una funzione saper individuare gli intervalli in cui una funzione risulta concava o convessa. Riconoscimento degli eventuali punti di flesso.
4° MODULO
LIMITI-1° PARTE
Concetto intuitivo di limite; limite destro e sinistro. Interpretazione grafica delle quattro definizioni di limite di una funzione per x che tende ad un valore
finito o infinito. Definizione intuitiva di limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito.
Limite destro e limite sinistro. Definizione intuitiva di limite finito di una funzione per x che tende all’infinito.
Asintoti orizzontali. Definizione intuitiva di limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito.
Asintoti verticali. Definizione intuitiva di limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito.
Riconoscimento di limiti dal grafico. Algebra dei limiti (solo enunciati). Calcolo del limite di funzioni razionali intere e fratte, anche nel caso delle forme indeterminate
0
0 ; .
5° MODULO
LIMITI-2° PARTE
Uso dei limiti nello studio di una funzione per trovare gli asintoti obliqui. Rappresentazione grafica degli asintoti. Grafico probabile di una funzione.
6° MODULO
DERIVATA DI UNA FUNZIONE Significato geometrico. Derivate fondamentali (enunciati): derivata della funzione costante, della funzione identica, della funzione potenza. Teoremi sul calcolo delle derivate (enunciati): derivata della somma, del prodotto di una costante per
una funzione potenza e del quoziente di due funzioni.
Studio del segno della derivata prima. Determinazione degli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente. Massimi e minimi relativi e assoluti. Determinazione dei punti stazionari di una funzione. Studio del segno della derivata seconda. Concavità e convessità di una funzione. Flessi della funzione. Studio di funzioni razionali intere e fratte con relativa rappresentazione grafica.
Teorema di de L'Hôpital per calcolare limiti che si presentano nella forma indeterminata
o
0
0 .
Milano, li 30/04/2014 Docente
Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof. Antonino Riccardi
.............................................................
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DISCIPLINA INGLESE
DOCENTE Prof.ssa GIADA VAGHI
TESTI ADOTTATI:
Conti, Sharman, Green, Cowan, The Burlington English Grammar, ed. Le Monnier.
E. Caminada, M. Girotto, N. Hogg, A. Meo, P. Peretto, Between Courses (an English journey through International catering), ed. Hoepli.
La competenza di Lingua Straniera definisce, oltre all'ulteriore sviluppo della formazione di base, già in
parte acquisita, il conseguimento di una autonomia operativa che consente di collocarsi ad un livello
medio-alto, in linea con gli standard professionali previsti dalla CEE.
COMPETENZA ABILITÀ MINIME
Comunicare in lingua comunitaria in forma orale e scritta, in contesti di vita quotidiana e professionale (Livello B1) del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue)
Identificare i contenuti di messaggi orali, annunci e conversazioni relative all’ambito di vita e di lavoro
Applicare tecniche e criteri di ricerca di informazioni all’interno di testi scritti di diversa estensione e natura
Interagire con autonomia in [brevi] conversazioni, in presenza e telefoniche
Utilizzare correttamente la fonetica di un repertorio di parole e frasi
di uso comune
Descrivere [aspetti essenziali di] esperienze ed eventi
Produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti di carattere
quotidiano e specialistico di varia natura e finalità
Identificare i fattori essenziali che caratterizzano la civiltà del paese straniero
CONTENUTI DISCIPLINARI
1. Grammar revision:
Articles;
Comparatives and Superlatives;
Simple Present;
Present Continuous;
Simple Past;
Past Continuous;
Past Perfect;
Future Simple Tenses;
Passive Form;
Linking Words;
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2. Civilisation: Unit 1. Food and Culture: “The British Isles and the U.K.”;
Unit 2. Food and tradition: “British Meals”;
“A Taste of Britain”;
“Festive Days”;
“Drinking tea: just a British habit?”;
“Tea in Britain today”;
London;
Unit 5: International Cooking: “From muddy fields… the golden grains of life”;
“Great eating adventures in South-East Asia”;
“Spicy India”;
“Far Eastern Cuisine”;
“Mexican Cuisine”;
“Pasta: an Italian passion?” (testo facoltativo);
“Where does pizza come from?” (testo facoltativo);
“Meat lovers” (testo facoltativo);
“Fish lovers” (testo facoltativo);
Milano, li 30/04/2014 Docente Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof.ssa . Giada Vaghi
.............................................................
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DISCIPLINA FRANCESE
DOCENTE Prof.ssa ANASTASIA VAIRA
TESTI ADOTTATI:
DE CARLO A. – AMATUZZI A. - FRANCAIS A’ LA CARTE (LE) MANUEL DE LANGUE POUR LES PROF. DE - HOEPLI VIETRI GIUSEPPE - FICHES DE GRAMMAIRE, TERZA EDIZIONE, NUOVA EDIZIONE - EDISCO
La competenza di Lingua Straniera definisce, oltre all'ulteriore sviluppo della formazione di base, il
conseguimento di una autonomia operativa che consente di collocarsi ad un livello medio(A2/B1).
Analogamente alla lingua madre, allo sviluppo della competenza in lingua straniera concorre l’educazione
letteraria e storica.
COMPETENZA ABILITÀ MINIME
Comunicare in lingua comunitaria in forma orale e scritta, in contesti di vita quotidiana e professionale (Livello B1) del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue)
Identificare i contenuti di messaggi orali, annunci e conversazioni relative all’ambito di vita e di lavoro
Applicare tecniche e criteri di ricerca di informazioni all’interno di testi scritti di diversa estensione e natura
Interagire con autonomia in brevi conversazioni, in presenza e telefoniche
Utilizzare correttamente la fonetica di un repertorio di parole e frasi
di uso comune
Descrivere aspetti essenziali di esperienze ed eventi
Produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti di carattere
quotidiano e specialistico di varia natura e finalità
Identificare i fattori essenziali che caratterizzano la civiltà del paese straniero
PREMESSA La maggior parte degli allievi ha iniziato lo studio della lingua francese, approfonditamente, solo quest’anno. La prima difficoltà si è presentata nell’acquisizione di una pronuncia corretta . Alcuni studenti hanno avuto grosse difficoltà a superare il blocco della pronuncia di alcuni suoni e questo ha influito sulla lettura e sull’espressione orale in generale. Costante ripetizione, lettura e rilettura delle parole singole e poi di brevi frasi hanno portato lentamente gli allievi ad avvicinarsi alla lingua parlata con più sicurezza. Contemporaneamente è iniziato lo studio della grammatica di base per poter procedere alla costruzione di semplici frasi ed affrontare la traduzione (da e in francese / italiano), attraverso l’introduzione e la spiegazione della regola, seguita da esempi ed esercizi costanti scritti e orali . Nella seconda parte dell’anno si sono affrontate le letture in programma , consolidando la pronuncia, affrontando la lettura di testi completi e più difficili , curando l’arricchimento lessicale anche del settore, passando alla traduzione dei testi dal francese all’italiano e rielaborando il testo in lingua per produrre delle semplici analisi testuali. Gli allievi sono in grado di presentarsi in lingua e fornire semplici informazioni relative alla loro sfera personale, sono in grado di esporre un breve argomento su un tema scelto e rispondere a semplici domande relative alle letture in programma. Buona la comprensione della lingua francese scritta e orale. Concludendo, gli allievi hanno affrontato il programma di questa lingua, dapprima con timore e poi via via con sempre più partecipazione e impegno, arrivando a rielaborare gli ultimi lavori di lettura, traduzione e analisi testuale in autonomia. Ciononostante sussistono problemi di pronuncia corretta e rielaborazione di testi lunghi e complessi.
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CONTENUTI DISCIPLINARI ELEMENTI DI FONETICA DI BASE : accenti, pronuncia della “e”, dittonghi, trittonghi, consonanti finali, eccezioni varie. ELEMENTI DI GRAMMATICA:
Gli articoli determinativi
Articoli indeterminativi
Gli articoli partitivi
Preposizioni semplici
Le preposizioni articolate
Preposizioni davanti a nomi geografici
Preposizioni di luogo e luogo
Espressione di tempo: ora, data, giorni della settimana, mesi dell’anno e stagioni.
Preposizioni di tempo
Il femminile dei nomi e degli aggettivi
Il plurale dei nomi e degli aggettivi
L’accordo e la posizione degli aggettivi
Gli aggettivi dimostrativi
Gli aggettivi possessivi
Gli aggettivi numerali cardinali e ordinali
Le misure
Monsieur, Madame, Mademoiselle
Gli avverbi di modo e maniera
Gli avverbi interrogativi
Gli avverbi di quantità
Il y a – c’est – il est
Il faut
Cenni all’uso dei pronomi personali tonici
Cenni all’uso dei pronomi personali complemento diretto e indiretto
Y –en
Pronomi relativi :qui, que, dont, où
Il verbo:
La forma negativa
La forme interrogative
La forma interrogativa negativa
Forma attiva , forma passiva
Ausiliari essere e avere
Verbi 1° e 2° gruppo regolari ( -er, -ir -re)
Tempi verbali - modo indicativo- presente, passé composé, imperfetto, futuro
Modo condizionale – presente ; imperativo ; participio passato
On + 3° persona del verbo e verbi impersonali
Accordo del participio passato con il verbo essere
I gallicismi
Avverbi di tempo e luogo
21
Traduzione di molto
I connettivi
Semplici esercizi di traduzione italiano/francese
Verbi irregolari studiati
Être, avoir aller, écrire, lire, dire, savoir, faire, mettre, venir, ouvrir, devoir, pouvoir, vouloir, voir, connaître,
accueillir, boire, vivre, découvrir, suivre, prendre, produire, provenir ,apprendre ,partir,sortir,falloir,lire, LETTURE con traduzione e ricerca lessicale
L’histoire de la gastronomie
La restauration
Le Grand Marnier
Le pastis
Le foie gras
La moutarde
Les huitres
Chefs Francesi (i più significativi)
L’Alsazia , la Bretagna , P.A.C.A.
Milano, li 30/04/2014
Docente Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof.ssa . Anastasia Vaira
.............................................................
22
DISCIPLINA ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
DOCENTE Prof. SILVIO PITZALIS
TESTI ADOTTATI:
BATARRA GRAZIA MAINARDI MONICA IMPRESE RISTORATIVE: ECONOMIA E GESTIONE TRAMONTANA
Competenza:
- saper provvedere all’approvvigionamento delle derrate; - saper controllare qualità-quantità-costi della produzione e della distribuzione dei
pasti; - saper allestire buffet e banchetti; - saper organizzare e guidare un gruppo;
CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI OBIETTIVI
LA GESTIONE ECONOMICA E
FINANZIARIA DELL’IMPRESA
RISTORATIVA
RIPASSO DEGLI ARGOMENTI DI
QUARTA: LA FATTURA, LA BANCA E
L’INTERESSE BANCARIO, I COSTI E I RICAVI,
BREAK EVEN POINT
U.D. 1 LE RILEVAZIONI CONTABILI
U.D. 2 IL BILANCIO D’ESERCIZIO
U.D. 3 LE IMPOSTE
U.D. 4 LE FONTI DI FINANZIAMENTO
conoscere l’utilità e i principali documenti contabili
dell’impresa ristorativa
conoscere le caratteristiche, il contenuto, i principi di
redazione del bilancio d’esercizio.
conoscere le principali imposte dell’impresa ristorativa.
conoscere le fonti di finanziamenti dell’impresa
ristorativa
LA GESTIONE DELLE RISORSE
UMANE
U.D. 1 LA POLITICA DEL
PERSONALE
U.D. 2 L’AMMINISTRAZIONE DEL
PERSONALE
conoscere i principi della politica delle risorse umane.
conoscere le fasi della gestione del personale.
saper leggere e compilare una semplice busta paga.
23
MARKETING MANAGEMENT E
COMUNICAZIONE AZIENDALE
U.D. 1 IL MARKETING DELLE
IMPRESE TURISTICO-RISTORATIVE
U.D. 2 LE STRATEGIE DI
MARKETING
conoscere il concetto di marketing e la sua
importanza nel contesto economico.
conoscere gli strumenti del marketing- mix.
conoscere le diverse forme di calcolo prezzo dei
prodotti.
conscere i canali di distribuzione del prodotto
ristorativo.
conoscere le principali forme di comunicazione
delle imprese ristorative.
LA GESTIONE DEI SERVIZI
RISTORATIVI
U.D.1 ASPETTI GESTIONALI NELLE
IMPRESE DELLA RISTORAZIONE
conoscere i principali servizi offerti dall’impresa
ristorativa.
conoscere i principali concetti della qualita’ totale
nell’impresa ristorativa.
conoscere i principali indici di efficienza nelle
imprese ristorative
Milano, li 30/04/2014 Docente Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof. Silvio Pitzalis
.............................................................
24
DISCIPLINA LEGISLAZIONE
DOCENTE Prof.ssa LUISA GOFFREDO
TESTI ADOTTATI:
DIRITTO DELLE IMPRESE RISTORATIVE G. BACCELLI-M.MICELLI
Competenza: Individuazione e comprensione delle norme che disciplinano il settore ristorativo nel quadro sistematico generale dell’ordinamento
CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI OBIETTIVI
Le obbligazioni e il contratto
Le obbligazioni
Il diritto di obbligazione
Le fonti delle obbligazioni
Le obbligazioni solidali
Le obbligazioni pecuniarie Adempimento e inadempimento delle obbligazioni
L’adempimento delle obbligazioni
L’inadempimento delle obbligazioni
Le conseguenze dell’inadempimento: il danno
La responsabilità patrimoniale del debitore Il contratto
Il contratto in generale
L’autonomia contrattuale
Gli elementi essenziali del contratto Responsabilità precontrattuale e classificazione dei contratti
La classificazione dei contratti Invalidità, rescissione e risoluzione del contratto
Cause di invalidità del contratto
I vizi originari
I vizi sopravvenuti
Padronanza del linguaggio giuridico Conoscenza del modo di estinzione delle obbligazioni nei suoi vari aspetti Individuazione degli effetti traslativi e obbligatori del contratto Individuazione dei limiti all’autonomia contrattuale Identificazione dei casi di nullità da quelli di annullabilità nei casi concreti
I principali
contratti
dell’impresa
Il contratto di vendita
Il contratto di vendita
Gli obblighi del venditore
Gli obblighi del compratore
I contratti particolari di vendita Il contratto di deposito
Il contratto di deposito
Il deposito irregolare I contratti di franchising, leasing
Il contratto di franchising
Il contratto di leasing
Distinguere la specificità dei diversi tipi di contratto Utilizzazione e applicazione della disciplina generale del contratto ai diversi tipi di contratto
25
I contratti specifici
I contratti di somministrazione, catering e banqueting
Il contratto di somministrazione
Il contratto di catering
Il contratto di banqueting Il contratto d’albergo
Gli obblighi delle parti
La registrazione del cliente
Tipologie di contratto d’albergo
La prenotazione
La caparra
La risoluzione delle controversie Il deposito in albergo
La responsabilità dell’albergatore
Responsabilità limitata e illimitata
Conoscenza ed individuazione dei principali contratti tipici e atipici di rilevanza professionale
Il contratto di lavoro
Il diritto del lavoro e le sue fonti
Lavoro autonomo e lavoro subordinato
Il diritto del lavoro
Le fonti del diritto del lavoro Il rapporto di lavoro subordinato
Il rapporto di lavoro subordinato
L’assunzione
Il contratto di lavoro
La sospensione e la cessazione Il contratto di somministrazione Contratti di lavoro alternativi
Contratti di lavoro alternativi
Contratti che incidono sull’orario di lavoro
Contratti di collaborazione
Individuazione degli aspetti giuridici e normativi del mondo del lavoro Conoscenza delle diverse tipologie del contratto di lavoro
Milano, li 30/04/2014
Docente Alunni: …………………………………………………….
............................................................. Prof.ssa . Luisa Goffredo
.............................................................
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DISCIPLINA ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
DOCENTE Prof. GIORGIO MENAGGIA
TESTI ADOTTATI:
SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA A. MACHADO NUTRIZIONE E SALUTE OGGI G. DONEGANI & G. MENAGGIA
Competenze:
- Elaborare semplici esempi dietetici equilibrati in riferimento a diversi soggetti in condizioni fisiologiche normali
- Identificare e fronteggiare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente nel luogo di lavoro, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione
- Specificare le corrette operazioni necessarie alla conservazione e allo stoccaggio degli alimenti in conformità alle vigenti norme igienico-sanitarie (HACCP)
- Individuare le adeguate caratteristiche qualitative degli alimenti nel rispetto delle norme igienico -sanitarie vigenti
Abilità: Analizzare le caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali di
alimenti e bevande.
Individuare i prodotti tipici.
Riconoscere la qualità di un alimento, dal punto di vista nutrizionale,
merceologico ed organolettico.
Distinguere i vari criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle
bevande.
Applicare tecniche di conservazione e/o cottura degli alimenti idonee alla
prevenzione di tossinfezioni alimentari
Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento.
Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei
nuovi prodotti alimentari.
Individuare gli alimenti alla base delle più diffuse intolleranze alimentari .
Utilizzare un piano di autocontrollo igienico sanitario (HACCP)
Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi
religioni.
27
CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI
IGIENE DEGLI ALIMENTI Contaminazioni alimentari: principali malattie trasmesse con gli alimenti Contaminazione biologica degli alimenti
Infezione da salmonelle spp. (Salmonellosi, Tifo e paratifo);
Infezione da shigellespp;
Infezione da Listeria monocytogenes;
Infezione da Vibriocholerae (Colera);
Intossicazione stafilococcica;
Intossicazione da Clostridiumbotulinum (Botulismo);
Tossinfezione da Clostridium perfrigens;
Tossinfezione da Bacillus cereus;
Parassitosi: teniasi, anisakiasi La contaminazione chimica degli alimenti
La tossicità acuta e cronica; DL50;
La contaminazione da metalli pesanti: piombo, mercurio e cadmio
La contaminazione da contenitori per alimenti:
La contaminazione da fertilizzanti
La contaminazione da pesticidi
La contaminazione da composti organici policlorobifenili o PCB
La contaminazione da idrocarburi policiclici aromatici o IPA
La contaminazione da pratiche zootecniche e veterinarie La prevenzione igienico sanitaria nei servizi ristorativi
Legislazione relativa all’igiene degli alimenti, degli ambienti di lavoro e del personale: “pacchetto igiene” riguardante l’Autocontrollo e il Controllo Ufficiale, il Regolamento CE n.178/2002 sulla Sicurezza degli alimenti e la Rintracciabilità
Sistema HACCP: metodo da applicare per la realizzazione del piano di Autocontrollo
Le frodi commerciali e sanitarie
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI, ADDITIVI ALIMENTARI E NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE AGLI ALIMENTI Cause di alterazioni degli alimenti e classificazione dei metodi di conservazione Metodi fisici di conservazione
Uso del freddo: refrigerazione, congelamento e surgelazione
Uso del calore: pastorizzazione e sterilizzazione
Sottrazione di acqua: concentrazione; essiccamento e liofilizzazione
Uso delle radiazioni
Ambienti modificati: sottovuoto, atmosfera controllata e modificata Metodi chimici di conservazione
Impiego di sostanze chimiche naturali (sale, zucchero, aceto, alcool etilico e l’olio)
Impiego di additivi chimici
Metodi chimico-fisici: l’affumicamento Metodi biologici di conservazione
le fermentazioni (alcolica, lattica, propionica, acetica) Additivi alimentari
La classificazione degli additivi
Il rischio per la salute
I coloranti
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Milano, li 30/04/2014 Docente Alunni: ………………………………………………….
............................................................. Prof.. Giorgio Menaggia
.
............................................................
I conservanti antimicrobici
Gli antiossidanti e gli acidificanti
Gli addensanti, i gelificanti e gli stabilizzanti
Gli emulsionanti
Gli esaltatori di sapidità
Gliedulcoranti
Gliaromatizzanti ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA
Alimentazione equilibrata secondo le indicazioni L.A.R.N.
Le linee guida per una sana alimentazione
La Piramide alimentare
La doppia piramide
Classificazione degli alimenti:
I cinque gruppi fondamentali di alimentali
Gli alimenti di nuova generazione
Alimentazione nelle diverse età e situazioni fisiologiche
Infanzia
Adolescenza
Età adulta
Terza età Stili dietetici particolari (sportivo, mediterranea, vegetariana, ecc)
Elementi di dietoterapia
Disturbi del comportamento alimentare: anoressia e bulimia
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DISCIPLINA LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
DOCENTE Prof. THOMAS BERTO
TESTO ADOTTATO:
VOCI GIUSEPPE - RISTORAZIONE PROFESSIONALE – LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI - HOEPLI
Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi è una disciplina che si caratterizza, oltre che per la particolarità dei temi trattati, per la sua funzione “catalizzatrice”: in essa convergono e vengono applicati nozioni e concetti appresi nelle altre discipline dell’area di indirizzo. L’organizzazione e la gestione di una azienda di ristorazione presuppone competenze molto ampie e approfondite, l’allievo deve:
- saper individuare e conoscere le diverse realtà aziendali - saper predisporre l’organizzazione più confacente per ognuna di esse. - sapersi calare nella realtà operativa possedendo anche nozioni di legislazione, di
alimenti e di alimentazione, di economia e gestione delle aziende ristorative - essere capace di farle interagire con le sue competenze professionali.
CONTENUTI DISCIPLINARI
CONTENUTI OBIETTIVI
1° MODULO:CORRETTA PRASSI IGIENICA UD.1 IL SISTEMA HACCP: PRINCIPI E ANALISI UD.2 COSTRUIRE E APPLICARE IL SISTEMA HACCP UD.3 PRINCIPI DI IGIENE DELL’ AMBIENTE UD.4 PRINCIPI DI IGIENE PERSONALE
Conoscere i principi di controllo e prevenzione per evitare possibili contaminazioni dei prodotti alimentari
Imparare ad applicare il sistema HACCP con la finalità di garantire i principi dell’igiene dell’ambiente, delle attrezzature, delle persone, delle lavorazioni
Conoscere le cause di contaminazione alimentare
Conoscere i principi dell’igiene riferiti all’ambiente, agli operatori e agli alimenti
30
Milano, li 30/04/2014
Docente Alunni: ……………………………………………………. .
............................................................ Prof. Thomas Berto
.............................................................
2° MODULO:ORGANIZZARE IL LAVORO UD.1 L’ORGANIZZAZIONE DELLA “MACCHINA RISTORATIVA” UD.2 APPLICARE I PRINCIPI DI SICUREZZA UD.3 IL CENTRO DI PRODUZIONE PASTI UD.4 LA DISTRIBUZIONE
Conoscere l’organizzazione del lavoro nelle diverse realtà aziendali
Conoscere l’importanza del coordinamento tra produzione e distribuzione rispetto ad una ristorazione di tipo industriale
Conoscere le innovazioni tecniche
Conoscere e saper predisporre l’organizzazione di un centro di produzione pasti e l’organizzazione del processo distributivo
3° MODULO:I VINI E LE BEVANDE RAPPORTATI AL MENU UD.1 LE BEVANDE ALCOLICHE UD.2 LE BEVANDE ANALCOLICHE UD.3 IL VINO UD.4 L’ABBINAMENTO VINO - PIATTO
Conoscere le caratteristiche delle principali bevande utilizzate nel mondo della ristorazione
Conoscere i vini più importanti e le tecniche di abbinamento con i cibi
Individuare le varietà di bevande presenti sul mercato e saperle scegliere in relazione alla tipologia di menu dell’attività ristorativa
4° MODULO:CATERING, BANCHETTI E BUFFET UD.1 IL CATERING UD.2 BANCHETTI, BUFFET E ALTRI SERVIZI - IL BANQUETING UD.4 LE DECORAZIONI
Conoscere le principali forme di aziende di catering e le differenze che le caratterizzano
Conoscere le forme di servizio più adatte alle diverse circostanze
Conoscere le modalità organizzative del servizio banqueting
Conoscere le principali tecniche di decorazione
Conoscere le attrezzature del catering e le sequenze operative
5° MODULO:PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELL’ATTIVITA’ RISTORATIVA UD.1 LA PROGRAMMAZIONE E IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI UD.2 I MENU ROTATIVI E CICLICI UD.3 COORDINAMENTO TRA PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E SERVIZIO UD.4 IL SERVIZIO DI QUALITA’
Conoscere i principali metodi di programmazione dell’attività ristorativa più adatte all’utenza a cui è rivolto il servizio
Saper programmare e pianificare i menu
Saper pianificare le fasi della produzione
Saper coordinare le procedure della distribuzione con la produzione stessa
31
QUADRO SINOTTICO DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE NEL QUINQUENNIO NELLE SINGOLE MATERIE
5P IFP TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE 4950 (990 ORE ANNUALI PER 5 ANNI)
MATERIE ANNI TOTALE ORE
AREE DI BASE
ITALIANO 5 555
STORIA 5 229
DIRITTO ED ECONOMIA 4 146
INGLESE 5 445
FRANCESE 1 160
MATEMATICA 5 520
SCIENZE 4 132
INFORMATICA 4 254
ETICA E MORALE (IRC) 3 99
ATTIVITA' MOTORIA 3 87
TOTALE ORE AREE DI BASE 2627
AREE TECNICO PROFESSIONALI
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE 4 418
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE 1 64
LEGISLAZIONE 1 64
EC. GEST. AZIE. RIST. 1 64
LAB DI ORG. E GEST. SERV. RIST 1 96
LABORATORIO PROFESSIONALE 4 1039
STAGE 3 578
TOTALE ORE AREE TECNICO PROFESSIONALI
2323
TOTALE ORE CORSO 4950
32
CRITERI DI VALUTAZIONE
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E GIUDIZI
Voto Giudizio sintetico
Giudizio analitico
1-2
Assolutamente
insufficiente
Non consce i contenuti, non si orienta nell’argomento proposto,consegna le prove scritte in bianco, non risponde alle interrogazioni orali.
3
Scarso
Presenta serie lacune nella conoscenza dei contenuti minimi,commette gravi errori nelle prove scritte,non possiede nessuna competenza.
4
Gravemente insufficiente
Conosce i contenuti in modo lacunoso e frammentario; pur avendo conseguito alcune abilità, non è in grado di utilizzarle in modo autonomo, anche in compiti semplici.
5
Insufficiente
Conosce i contenuti in modo non del tutto corretto ed è in grado di applicare la teoria alla pratica solo in minima parte.
6
Sufficiente
Conosce i contenuti in modo accettabile, ma non li ha approfonditi; non commette errori nell’esecuzione di verifiche semplici raggiungendo gli obiettivi minimi. Utilizzo sufficientemente corretto dei codici linguistici specifici.
7
Discreto
Conosce i contenuti in modo sostanzialmente completo e li applica in maniera adeguata. Commette lieve errori nella produzione scritta e sa usare la terminologia appropriata nelle verifiche orali.
8
Buono
Conosce i contenuti in modo completo e approfondito e li applica in maniera appropriata e autonoma, sa rielaborare le nozioni acquisite e nella produzione scritta commette lievi imprecisioni. Buona padronanza dei codici linguistici specifici. È in grado di organizzare ed applicare autonomamente le conoscenze in situazioni nuove.
9-10
Ottimo Eccellente
Conosce i contenuti in modo completo e approfondito mostrando capacità logiche e di coordinamento tra gli argomenti anche interdisciplinari. È in grado di organizzare e applicare autonomamente le conoscenze in situazioni nuove di risolvere casi complessi.
33
MODALITÀ, STRUMENTI DI LAVORO E DI VERIFICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL CAPAC
MODALITA' DI LAVORO
Modalità Italiano Storia Matematic
a Francese
Inglese Economia Diritto Alimenti Ristorazione
Lezionecon
esperti
Lezione
frontale x x x x x x x x x
Lezione
multimediale x x x
Lezione
pratica x x x x x
Problem
solving x x x
Metodo
induttivo x x x x x x x x x
Lavorodi
gruppo x x x x x x x
Discussione
guidata
x x x x x x x x x
Simulazioni x x x x x x x Esercitazioni x x x x x x x x x
Studio
individuale x x x x x x x x x
STRUMENTI DI LAVORO
Strumenti Italiano Storia Matematica
Francese
Inglese Economia Diritto Alimenti Ristorazione
Manuale x x x x x x x x x
Laboratorio x x x
Lavagna x x x x x x x x
Registratore x x
Appunti x x x x x x x x x
Proiettore
diapositive
x x x
Materiale
fotocopie
x x x x x x
CodiceCivile x
Video x
Dizionario bilingue
x x
34
STRUMENTI DI VERIFICA
Attività Italiano Storia Matematica Francese Inglese Economia Diritto Alimenti Ristorazione
Colloquio x x x x x x x x x
Interrogazione
breve
x x x x x x x x x
Prove di laboratori
o
x
Prove pratiche
x
Prova strutturata
x x x x x x x
Relazione x x x x
Esercizi x x x x x x x
35
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRA CURRICOLARI
15/11/2013 Rappresentazione teatrale “Sei personaggi in cerca di autore” di Pirandello presso il teatro Carcano di Milano (regia Giulio Bosetti)
36
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
37
SIMULAZIONE 1
DISCIPLINA: LEGISLAZIONE
Classe 5P e 5 Capac
Nome ________________________Cognome____________________data________
RIFLETTERE BENE PRIMA DI RISPONDERE: LA RISPOSTA SEGNATA
NON PUO’ ESSERE MODIFICATA!
Indica con una crocetta la risposta esatta:
( punti 1.25 per risposta corretta: max 5 punti)
1. Il contratto viziato da violenza morale è: a) nullo b) annullabile c)insanabile d) illecito 2. Un contratto concluso in stato di pericolo può essere: a) annullato b) dichiarato nullo c) risolto d) rescisso 3. La compravendita è un contratto: a) gratuito, corrispettivo, tipico b) oneroso, corrispettivo, tipico c) oneroso con prestazione di una sola parte, tipico d) gratuito con prestazione di una sola parte, tipico 4) Il risarcimento del danno per inadempimento avviene rispondendo a quali requisiti: a) Danno emergente e lucro cessante b) Lucro emergente e danno cessante c) Danno esistente e lucro emergente d) Lucro emergente e danno esistente
38
Rispondi alle seguenti domande rispettando le righe assegnate ed utilizzando
il lessico disciplinare in modo appropriato.(Max 10 righe).
Totale punti 15
Sufficienza 10/15
1. Dopo aver definito il rapporto obbligatorio analizza gli elementi che lo
compongono.
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
2. Individua e analizza gli obblighi del venditore e del compratore.
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
39
40
41
TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B+C
Classe 5ª P
Matematica
CANDIDATO
Cognome:____________________________________________________________ Quesiti a risposta multipla: la risposta omessa, errata o cancellata viene valutata 0 punti.
1)Dopo aver osservato il seguente grafico, rispondi alla domanda:
. +8 . +5 -3 -2 -1 +1 +4 +6 +7 +9
-5
Il dominio della funzione è:
;; 02
;12;
;; 02
;01;
2) La funzione2
24
3
172)(
x
xxxf
ammette:
Asintoto verticale x = 2 / 3
Asintoto verticale x = 0
42
Asintoto verticale x = 3
Non ammette asintoto verticale
3) La seguente funzione 3
2)(
x
xxf interseca l’asse delle ordinate nel punto:
A(0; +2/3)
A(0; -3 / 2)
A(0; 1)
A(0; -2 / 3)
4) Data la seguente funzione xx
xxf
2
21 la condizione da porre per determinare il dominio è:
02 xx
02 xx
021
2
xx
x
021 x
5) Studia il segno della seguente funzione e trova l’insieme di positività: 2
1072
x
xxy
6)Trova il dominio della seguente funzione: 2
2
1
6
x
xxxf
43
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
44
SIMULAZIONE 2
DISCIPLINA: LEGISLAZIONE
Classe 5P e 5 Capac
Nome ________________________Cognome____________________data________
RIFLETTERE BENE PRIMA DI RISPONDERE: LA RISPOSTA SEGNATA
NON PUO’ ESSERE MODIFICATA!
Indica con una crocetta la risposta esatta:
( punti 1.25 per risposta corretta: max 5 punti)
1. Che cosa sono “caso fortuito” e “forza maggiore”:
a) eventi attribuibili a responsabilità del debitore
b) eventi imprevedibili e inevitabili da parte del debitore che rendono impossibile la
prestazione
c) eventi attribuibili a responsabilità del creditore
d) eventi attribuibili a responsabilità di entrambe le parti
2. E’ un contratto reale
a) la compravendita
b) la vendita con patto di riscatto
c) il deposito
d) la locazione
3. il leasing finanziario ha per oggetto
a) solo beni immobili
b) beni mobili non standardizzati
c) beni mobili o immobili standardizzati
d) beni mobili o immobili anche non standardizzati
4. Il contratto che permette a un’impresa il diritto di utilizzare un marchio di un’altra
impresa è il contratto di
a) franchising
b) leasing
c) deposito irregolare
d) locazione
45
Rispondi alle seguenti domande rispettando le righe assegnate ed utilizzando
il lessico disciplinare in modo appropriato.(Max 5 righe).
Totale punti 15
Sufficienza 10/15
1. Illustra le principali caratteristiche del franchising
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2. Spiega che cosa è il contratto di somministrazione e illustra le principali regole che lo
disciplinano
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
46
47
48
TERZA PROVA SCRITTA: TIPOLOGIA B+C
Classe 5ª P
Matematica
CANDIDATO
Cognome:________________________ Nome:______________________
Punteggio:
Quesiti a risposta multipla: la risposta omessa, errata o cancellata viene valutata 0 punti.
1)La funzione 72
15824
4
xx
xxy ha un asintoto orizzontale di equazione:
a) y=-4
b) y= 1/7
c) y = 4
d) non esiste asintoto orizzontale
2)Il limite seguente 5
2 574lim
x
xx
x
risulta:
a. 0
b. 7
c. d. -∞
3)Data la funzione 6
543
x
xxy il suo dominio è:
a) R
b) (-∞, 6)U(6, +∞)
c)(6, +∞)
d)(-∞, -6)U(-6, +∞)
4) Se il codominio di una funzione è limitato, possiamo dire che tale funzione:
a) può avere più asintoti verticali
b) ha un asintoto orizzontale
c) non può avere un asintoto verticale
d) ha anche il dominio limitato.
49
Domande aperte
5) Trova gli eventuali punti di massimo e minimo relativo della seguente funzione:
f(x) = 2x3-4x
2 +5
6) Stabilire se la seguente funzione: 9
13)(
2
x
xxf risulta decrescente nel punto x= -2.
50
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Tipologia A: Analisi del testo
Alunno/a ___________________________
INDICATORI
VOTO / 15
Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
ORTOGRAFIA
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
SINTASSI
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
LESSICO
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
Comprensione del testo e capacità di sintesi riassuntiva
Nessuna 0
Priva dell’identificazione del plot e dei passaggi fondamentali 1
Essenziale nelle parti fondamentali, ma con alcune imprecisioni nelle parti
importanti
2
Corretta e precisa 3
Capacità di rispondere organicamente alle domande
Nessuna 0
Risposte non organiche (più di 5 errori) 1
Risposte mediamente organiche (da 3 a 5 errori) 2
Risposte organiche 3
Esame del significato e corretta interpretazione
Nessuna 0
Interpretazione non corretta con errori nella comprensione del significato (più di
5 errori)
1
Interpretazione con alcuni errori (da 3 a 5) 2
Interpretazione sufficientemente corretta (da 1 a 2 errori) 3
Interpretazione corretta (0 errori) 4
Capacità di contestualizzazione
Nessuna contestualizzazione 0
Sufficienti aspetti di contestualizzazione 1
Contestualizzazione corretta 2
VOTO FINALE
51
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Tipologia B: Saggio breve/Articolo di giornale
Alunno/a ___________________________
INDICATORI
VOTO / 15
Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
ORTOGRAFIA
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
SINTASSI
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
LESSICO
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
Capacità di avvalersi in modo critico del materiale proposto
Nessuna 0
Pochi riferimenti 1
Sufficienti osservazioni 2
Ampio uso critico 3
Capacità di argomentare e di far emergere il proprio punto di vista
Nessuna 0
Argomentazione minima 1
Argomentazione sufficiente 2
Argomentazione adeguata 3
Argomentazione con riferimenti personali interessanti 4
Coerenza e consequenzialità logica nell’esposizione
Nessuna 0
Semplice coerenza ed una minima consequenzialità 1
Testo sufficientemente articolato 2
Adeguata coerenza e consequenzialità 3
Registro linguistico coerente con argomento e destinatario
Registro non coerente 0
Accettabile 1
Adeguato 2
VOTO FINALE
52
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Tipologia C: Tema di argomento storico
Alunno/a ___________________________
INDICATORI
VOTO / 15
Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
ORTOGRAFIA
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 1
Da 0 a 2 errori 2
SINTASSI
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 1
Da 0 a 2 errori 2
Analisi dell’evento storico nel suo complesso
Nessuna 0
Conoscenza minima dell’evento (con errori nella sistemazione cronologica degli
avvenimenti)
1
Sufficiente conoscenza dei principali avvenimenti dell’evento 2
Conoscenza adeguata 3
Conoscenza completa ed approfondita dell’evento 3,5
Conoscenza in senso diacronico e sincronico
Nessuna 0
Minima 1
Sufficiente 1,5
Adeguata 2
Capacità di collegamenti e raffronti con altri eventi storici
Nessuna 0
Semplici e limitati 1
Sufficienti 2
Adeguati 2,5
Uso appropriato del lessico specifico
Più di 4 termini impropri 1
Da 2 a 4 termini impropri 2
Da 0 a 1 termine improprio 3
VOTO FINALE
53
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Tipologia D: Tema di ordine generale
Alunno/a ___________________________
INDICATORI
VOTO / 15
Aderenza alla traccia
Nessuna 0
Individuazione e sviluppo sufficiente di alcuni aspetti 1
Sufficiente (con semplici imprecisioni) 2
Adeguata ed ampia 3
Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
ORTOGRAFIA
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
SINTASSI
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
LESSICO
Più di 5 errori 0
Da 3 a 5 errori 0.5
Da 0 a 2 errori 1
Chiarezza dell’impostazione ed ampiezza della trattazione
Limitata 0
Minima 1
Sufficiente 2
Adeguata 3
Coerenza e consequenzialità logiche dell’esposizione
Limitata 0
Minima 1
Sufficiente 2
Adeguata 3
Organicità e capacità di approfondimento
Limitata 0
Minima 1
Sufficiente/adeguata 2
Ampia 3
VOTO FINALE
54
GR1GLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA SCRITTA
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
CANDIDATO: __________________CLASSE:___________
Punteggio massimo
Livelli Punteggio
per livello
Punteggio Attribuito
Pertinenza 4
a) Non è pertinente alla traccia richiesta
1
b) Risponde alle richieste 2
solo in parte e alcuni argomenti non sono inerenti
c) I contenuti sono pertinenti e riguardano tutte le richieste della traccia
3-4
Conoscenza dei contenuti
8
a) I concetti sono scarsi, superficiali e generici
1-2
b) I concetti presenti non
sono sempre adeguatamente sviluppati
3-4
c) 1 concetti sono espressi in modo accettabile anche se non adeguatamente approfonditi
5-6
d) Gli argomenti richiesti sono tutti adeguatamente sviluppati
7
e) I concetti espressi sono numerosi, corretti e ben approfonditi
8
Capacità espressiva
3
a) Mancanza di linguaggio tecnico, esposizione poco coerente e frammentaria
I
b) Uso del linguaggio tecnico accettabile, esposizione lineare
2
c) Linguaggio tecnico adeguato,esposizione coerente
3
TOTALE PUNTEGGIO OTTENUTO in 15esimi
Griglia Seconda Prova a.s .2013/14
55
Griglia di valutazione per la Terza Prova Tipologia B + C
Classe 5^P a.s. 2013/2014
Candidato/a:…………………………...
Materia: ………………………….
Punteggio totale:…………/15
Quesiti a risposta multipla
1,25 punti a quesito: totale /5
Quesiti a risposta singola
Conoscenze disciplinari
Il candidato dimostra conoscenze disciplinari:
- scarse e scorrette
- limitate
- accettabili ma lacunose
- sufficienti nonostante qualche errore
- corrette
- corrette e approfondite
Primo quesito
max 2 punti
0 – 0,25
0,5 – 1
1 – 1,25
1,25 – 1,5
1,5 – 1,75
2
Secondo quesito
max 2 punti
0 – 0,25
0,5 – 1
1 – 1,25
1,25 – 1,5
1,5 – 1,75
2
Competenze logico-sintattiche
Il candidato:
- elenca semplicemente le poche nozioni assimilate
producendo un elaborato scarno e privo di coesione
- utilizza le nozioni assimilate e produce un elaborato
povero e poco coeso
- utilizza le nozioni assimilate, le rielabora e produce
un elaborato abbastanza completo
- sa cogliere i quesiti proposti e organizza i contenuti
appresi con buona sintesi e coerenza
Primo quesito
max 1,5 punti
0 – 0,5
0,5 – 1
1 – 1,25
1,5
Secondo quesito
max 1,5 punti
0 – 0,5
0,5 – 1
1 – 1,25
1,5
Competenze linguistiche ed espressive, utilizzo dei
codici specifici
Il candidato:
- si esprime in modo poco o per niente lineare,
commette diversi errori e usa un lessico generico
- si esprime in modo abbastanza lineare, commette
qualche errore, ma usa un lessico abbastanza
appropriato
- si esprime in modo chiaro e lineare utilizzando la
terminologia specifica
Primo quesito
max 1,5 punti
0 – 0,5
0,5 – 1
1 – 1,5
Secondo quesito
max 1,5 punti
0 – 0,5
0,5 – 1
1 – 1,5
Totale primo
quesito /5
Totale secondo
quesito /5
56
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO
Candidato/a ………………………………………..
Argomento a scelta del candidato
-Conoscenza -Capacità espositiva -Grado di approfondimento -Capacità di collegamento interdisciplinare -Originalità della trattazione -Capacità di collegare la problematica affrontata con argomenti scolastici o con proprie esperienze
Fino a 6 punti
Atteggiamento durante l’esame
-E’capace di interagire autonomamente e con sicurezza -Risponde in modo coerente -Procede autonomamente nella risposta e la elabora in modo sufficiente -Risponde ma ha bisogno di essere indirizzato -Risponde con incertezza e con imprecisione ai quesiti
5
4 3
2 1
Conoscenza dei contenuti
- Appropriata - Accettabile - Insufficiente - Scarsa
6
4– 5 2– 3
1
Competenze
- Appropriate - Accettabili - Insufficienti - Scarse
6
4 – 5 2– 3
1
Capacità logiche e critiche
- Appropriate - Accettabili - Insufficienti - Scarse
4 3 2 1
Discussione delle prove scritte
-Dimostra capacità di autocorrezione e interloquisce attivamente -Riesce a comprendere facilmente gli errori compiuti -Comprende gli errori a fatica e solo se guidato
3
2 1
Punteggio totale
/30