DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in...

21
DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino Piazzi Dr. Claudio Mansoldo, Dr. Giampaolo Fusato, Dr. Piero Terranova Convegno Convegno Fonti Rinnovabili di Energia Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Provincia di Verona L’energia da Biomasse

Transcript of DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in...

Page 1: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

Dr. Ottorino Piazzi

Dr. Claudio Mansoldo, Dr. Giampaolo Fusato, Dr. Piero Terranova

ConvegnoConvegno

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di EnergiaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

L’energia da Biomasse

Page 2: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Introduzione

Con il termine biomassa si intende la sostanza organica derivante direttamente o indirettamente (attraverso le catene alimentari) dalla fotosintesi clorofilliana. Mediante la fotosintesi, le piante assorbono dall’ambiente anidride carbonica che viene trasformata, con l’apporto di energia solare, acqua e sostanze nutrienti, in materiale organico.Ogni anno si stima vengano fissate complessivamente 2x1011 tonnellate di CO2, con un contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di tonnellate di petrolio, circa 10 volte l’attuale fabbisogno energetico mondiale.La Biomassa è la più antica e più diffusa delle fonti energetiche, sostituita gradualmente, negli ultimi 150 anni, dai combustibili fossili.Anche i combustibili fossili hanno origine organica, ma non sono ritenuti rinnovabili.Inoltre bruciare combustibili fossili significa bruciare “Vecchia biomassa” per produrre “Nuova anidride carbonica”; bruciare “Nuova biomassa “ in modo ciclico, non contribuisce alla produzione di “Nuova anidride carbonica”, in quanto le quantità emesse sono bilanciate dalle quantità assorbite.

Page 3: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Tipologia della risorsa energetica

La Biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili o trasformati in altre sostanze (solide, liquide o gassose) di più facile e conveniente utilizzazione negli impianti di conversione.

Le principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono:

Legna derivante dalle operazioni di cura e manutenzione dei boschiResidui dell’attività agricola (paglia , potature) Residui delle attività agroindustriali (sansa, gusci, noccioli, lolla, pula)Scarti della lavorazione primaria del legnoReflui industriali, reflui civili, deiezioni animali, frazione organica dei rifiuti solidi organici.Colture energetiche dedicate (ligneocellulosiche, oleaginose, amidaceee zuccherine) coltivate per essere destinate alla produzione di energia e/o combustibili.

Page 4: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Le biomasse ligneo-cellulosiche (1)

Secondo il censimento dell’agricoltura svolto dall’ISTAT nell’anno 2000, in provincia di Verona vi sono complessivamente 22303 ettari di superficie a bosco, pari al 10,17 % della superficie totale. Analizzando l’andamento della superficie boscata, così come riportato nei censimenti svolti dall’ISTAT negli anni 1970, 1982 e 1990, si ha che dopo un periodo di notevole contrazione della superficie, passata dai 25178 ettari del 1970 ai 18613 ettari del 1990, negli ultimi 10 anni si rileva una inversione di tendenza arrivando agli attuali 22303 ettari di bosco.

Legna destinata a combustibile negli anni 1999 – 2003 in Provincia di Verona (Fonte: Servizio Forestale Regionale – Ufficio di Verona).0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

35000

40000

1999 2000 2001 2002 2003anno

met

ri c

ubi

Page 5: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Le biomasse ligneo-cellulosiche (2)

Rappresentazione della superficie boscata a Verona suddivisa per le specie presenti (Fonte:Regione Veneto)

Page 6: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Le biomasse ligneo-cellulosiche (3)

Il riscaldamento degli ambienti mediante la combustione della legna da ardere in pezzi è la forma più diffusa di utilizzo delle biomasse per scopi energetici. Le tradizionali stufe a legna utilizzate per ambienti singoli, hanno bassi rendimenti di conversione energetica, talvolta inferiori al 20% ed inoltre necessitano di molta manutenzione.L’evoluzione tecnologica delle moderne caldaie a legna ha permesso la realizzazione di impianti con ottime prestazioni e ridotta manutenzione.

Caldaie a tiraggio naturaleIl principio di funzionamento è simile a quello delle caldaie tradizionali dove il legno viene caricato nella parte inferiore e la combustione si alimenta per convezione naturale dal basso verso l’alto. Il rendimento di questa caldaia è intorno al 40% ed i fumi prodotti da questo tipo di combustione contengono ancora dei gas incombusti..

Page 7: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Le biomasse ligneo-cellulosiche (4)

Caldaie a fiamma inversaTali caldaie hanno due camere di combustione. La legna viene caricata nella prima camera dove avviene la combustione primaria. I fumi di combustione sviluppati, con un sistema di ventilazione forzata, passano alla seconda camera di combustione dove vengono incendiati liberando l’energia contenuta con una temperatura di combustione a 800-900°C.Questi impianti consentono di avere rendimenti fino all’80%, un buon controllo del calore erogato, ridotta manutenzione e basse emissioni in atmosfera. Impianti di questo tipo soddisfano utenze singole o aggregati di poche famiglie (25-80 kw)con una spesa ridotta ad un terzo rispetto ad un equivalente impianto a gasolio.

Confronto dei costi per produrre 100KWh in funzione del tipo di combustibile usato

Tipo di combustibile Unità di misura

Prezzo €/unità di misura

Quantità di combustibile per produrre 100KWh di calore

Costo per produrre 100 KWh in €

Gasolio Litri 0,83 12-17 9.96-14,11 Legno da ardere essicato all’aria e depezzato (faggio, robinia, rovere) Kg 0,07-0,11 38-53 2,66 – 5,83

Bricchette di legno sminuzzato e compresso Kg 0,19 30-43 5,70 – 8,17 Legno in pellets Kg 0,19 30-43 5,70 – 8,17

Page 8: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Quantità di biomassa ligneo-cellulosica disponibile

COMUNITÀ MONTANA DEL BALDO

Progetto integrato per la valorizzazione della filiera biomasse/energianel territorio della Comunità Montana del Baldo

Il progetto è finalizzato a stimolare la filiera di produzione ed impiego delle biomasse lignocellulosiche a fini energetici nell’ambito del territorio della Comunità Montana del Baldo.

COMUNITÀ MONTANA DEL BALDO

Progetto integrato per la valorizzazione della filiera biomasse/energianel territorio della Comunità Montana del Baldo

Il progetto è finalizzato a stimolare la filiera di produzione ed impiego delle biomasse lignocellulosiche a fini energetici nell’ambito del territorio della Comunità Montana del Baldo.

Page 9: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

La produzione di biogas da reflui zootecnici (1)

Lo sviluppo della suinicoltura a Verona, così come nel resto del territorio nazionale, è stato costante dal dopo guerra ai giorni nostri. Il censimento dell’agricoltura dell’anno 2002 fissa in 225.072 il numero di suini allevati a Verona.Gli allevamenti suinicoli sono circa 660.Le aziende con più di 500 capi per allevamento sono 86: esse contengono complessivamente 187.426 suini, pari al 94 % del patrimonio suinicolo complessivo della provincia di Verona.

Distribuzione degli allevamenti suinicoli, per classe dimensionale, nel territorio provinciale

Page 10: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

La produzione di biogas da reflui zootecnici (2)

Lo studio sugli impianti di trattamento del liquame suinicolo in Provincia di Verona ha evidenziato che, l’interesse e l’applicazione di questa tecnologia presso gli allevamenti ha avuto una discreta adesione verso la fine degli anni 80 dove l’incentivazione pubblica (tali impianti erano finanziati a metà a fondo perduto mentre la restante quota era finanziata con prestiti ventennali ad interessi zero) ha portato alla costruzione di diversi impianti pilota a servizio di allevamenti tra i 5000 ed 15000 capi allevati.

Secondo quanto riferito da allevatori che un tempo utilizzavano tali impianti, la loro dismissione è dovuta a difficoltà tecniche legate alla gestione impiantistica ed agli elevati costi di manutenzione.

Page 11: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

La produzione di biogas da reflui zootecnici (3)

L’unico impianto in funzione è quello dell’allevamento Casar Sant’Anna in comune di Valeggio sul Mincio. In tale allevamento sono presenti dai 5.000 ai 6.000 capi, per un peso vivo medio allevato pari a 450 tonnellate.

Tutti i liquami prodotti nell’allevamento sono convogliati in una grande vasca (38x52x8 metri), che si trova quasi completamente sottoterra. Tale vasca è superficialmente ricoperta con un telone sotto il quale si raccoglie il biogas prodotto.Il biogas prodotto viene pompato ad un motore che produce energia elettrica. L’energia prodotta dall’impianto è pari a 150 KW/h, energia sufficiente ai fabbisogni energetici dell’intero allevamento. Tale impianto di biogas ha consentito un risparmio energetico quantificabile in circa 3.500 – 4.000 € mensili.

Page 12: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

La produzione di biogas da reflui zootecnici (4)

I motivi per cui tale impianto continua ad essere utilizzato sono:1) semplicità impiantistica: la parte impiantistica è ridotta all’osso e pertanto sono pochi i comparti da tenere sotto controllo (il solo motore);2) grande capacità della vasca di reazione che, per l’inerzia legata alle masse in gioco, rende più stabile il processo;3) la vasca di reazione, vero cuore del sistema, è per gran parte interrata (per circa 6 metri) consentendo anche nella stagione fredda il mantenimento del processo biologico;4) l’allevamento è di soli animali da ingrasso e pertanto meno soggetti all’uso di medicinali e di antibiotici che possono inibire i successivi processi fermentativi

Page 13: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (1)

Le discariche, ed in particolare gli impianti destinati allo smaltimento dei rifiuti urbani, costituiscono una fonte rilevante di metano. Nonostante le norme vigenti (D. Lgs. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni) prevedano una drastica riduzione del ricorso alla discarica in tempi abbastanza brevi, è ragionevole pensare che notevoli quantità di rifiuti saranno ancora conferiti, seppure sotto forma di frazioni più o meno stabilizzate e ridotte nella componente organica, in queste tipologie di impianti, che rappresentano la modalità di smaltimento finale ancora largamente prevalente nel nostro paese.

Il biogas è il prodotto gassoso della fermentazione anaerobica metanogenica della sostanza organica. Si tratta di una miscela composta da metano, anidride carbonica, ossigeno, azoto e impurità (fluoruri, solfuri, silicati, ammoniaca). Ossigeno e azoto non sono tuttavia generati dalla degradazione bensì dall'infiltrazione di aria all'interno dei rifiuti. L'idrogeno invece può prodursi solo immediatamente dopo il deposito dei rifiuti e per un periodo di tempo molto limitato.

Page 14: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (2)

Fasi di produzione del biogas:fase aerobica transitoria, avviene grazie alla presenza di ossigeno, comporta un aumento della mineralizzazione delle sostanze organiche, con produzione di anidride carbonica ed acqua; è costituita da una rapida degradazione dei rifiuti che si compie in un periodo variabile da alcune ore a qualche giorno in funzione della profondità degli strati e del loro grado di compattazione;fase anaerobica: suddivisa in una prima fase acida ed in una seconda metanigena chesubentra una volta esaurito l’ossigeno presente, è una trasformazione più lenta ed incompleta, che comporta in ultima analisi produzione di anidride carbonica e metano.

tempo

Page 15: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (3)

PERCHE’ RECUPERARE IL BIOGAS DALLE DISCARICHE?La captazione ed il trattamento del biogas in discarica è importante per due ordini di ragioni:

le emissioni di biogas dalle discariche contribuiscono in maniera rilevante all’effetto serra, per il contenuto in anidride carbonica e soprattutto in metano presenti; al proposito, non è inutile ricordare che il metano ha un’attività serra valutabile in 21 volte quella dell’anidride carbonica;

permette di eliminare impatti dannosi sull’ambiente e sulle popolazioni. Il biogas ed i suoi effetti rappresentano la fonte di pressione maggiormente sentita da parte delle popolazioni che vivono nelle vicinanze degli impianti. Gli effetti del rilascio di biogas nell’ambiente si manifestano sotto forma di emissioni di odori, danni alla vegetazione, e anche pericoli di incendi ed esplosioni.

Se la percentuale di metano nel biogas è superiore al 50%, è possibile utilizzare quest’ultimo per produrre energia elettrica, o termica, o entrambe (cogenerazione), quando naturalmente i flussi di biogas captati siano quantitativamente sufficienti a giustificare gli investimenti per la costruzione degli impianti.

Page 16: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (4)

CONVENIENZA ECONOMICA DEL PROCESSODal punto di vista economico il recupero di energia dal biogas è abbastanza redditizio. L’investimento è dell’ordine di 800-1500 euro/kW di potenza installata a seconda della taglia, che di solito è modesta (quasi sempre inferiore a 5 MW, spesso da 500 kW a 1 MW). Per fare un esempio, una città di provincia con 100 mila abitanti è possibile che in venti anni abbia con i suoi rifiuti comportato il riempimento di una discarica da un milione di tonnellate. Tale discarica, in piena produzione di biogas, è in grado di produrre gas per generare dai 6 agli 8 GWh/a (che valgono attorno agli 800 mila euro/anno a fronte di costi di esercizio per 200mila) con un motogeneratore da 1 MW (che richiede circa 1 milione e mezzo di euro di investimento).

Il beneficio ambientale è equivalente ad aver rimosso dalla circolazione 5.000 automobili o aver piantato 32 chilometri quadrati di nuovo bosco.

Man mano che la taglia degli impianti cresce, la complessità impiantistica e le soluzioni tecnologiche diventano più impegnative, rendendo necessarie procedure di esercizio e manutenzione più sofisticate ed il supporto di specialisti, ma aumenta anche la redditività.

Page 17: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (5)

Rappresentazione schematica di un impianto

di recupero energeticodi biogas da discarica

Page 18: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (6)

La discarica di Pescantina rappresenta il più rilevante sito di

smaltimento di rifiuti urbani e speciali assimilabili in Provincia di

Verona.. Attualmente l’impianto, che ha preso

l’avvio nel 1987, occupa una volumetria pari a circa 3.400.000 di

metri cubi; ad oggi sono in fase di coltivazione i quattro lotti

dell’ampliamento della discarica, che hanno preso l’avvio nel 1999.

ESPERIENZE DI RECUPERO DI ENERGIA DA BIOGAS IN PROVINCIA DI VERONA: LA DISCARICA DI PESCANTINA

Page 19: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (7)

Mentre in precedenza il biogas estratto dalla massa dei rifiuti veniva bruciato in due torce, in occasione dell’ampliamento della discarica è stato progettato e realizzato un impianto per il recupero energetico del biogas, autorizzato nel 2000 dal Ministero per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato, che deve operare secondo le condizioni prescritte dal D.M. 5/2/1998 sul recupero dei rifiuti non pericolosi.

L’impianto, alimentato con il biogas prodotto dalla discarica, è costituito da tre motori a combustione interna a ciclo otto Jenbacher, della potenza termica complessiva immessa con il combustibile di 6.740 kW ed elettrica di circa 2.600 kW, ed è destinato alla produzione di energia elettrica, poi ceduta interamente all’ENEL mediante collegamento in parallelo con la rete. I motori sono equipaggiati con il sistema CL.AIR, un termorettore per l’abbattimento degli inquinanti presenti nei gas di scarico che consente il rispetto dei limiti previsti dal D.M. 5/2/98.

In caso di fermo dell’impianto entrano in funzione le due torce ad alta efficienza preesistenti in discarica. .

Page 20: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (8)

. . Discarica di Pescantina - Vecchio lotto - Best CaseProduzione teorica e captabile biogas (LFG)

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

anni

m3/h

L

FG

- t

RS

U/1

00

afflusso rifiuti (t/100)

produzione teorica di biogas

captazione effettiva di biogas

Page 21: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA Fonti Rinnovabili di Energia Potenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona Verona, 24 novembre 2004 Dr. Ottorino.

DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VERONA

Fonti Rinnovabili di EnergiaFonti Rinnovabili di Energia

Potenzialità ed applicazioni in Provincia di VeronaPotenzialità ed applicazioni in Provincia di Verona

Verona, 24 novembre 2004Verona, 24 novembre 2004

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

L’E

nerg

ia d

a B

iom

asse

Recupero energetico biogas da discarica (9)

. .

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

kWh

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mese

PRODUZIONE 2002

0100.000200.000300.000400.000500.000600.000700.000800.000

kWh

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

mese

PRODUZIONE 2003