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La carta di Quale Consumo C di bassa qualita per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta ri- ciclata. quale L'iniziativa "Cooperazione e Sviluppo"è stata presentata alla stampa, a Milano, lunedì 22 febbraio. Sede prestigiosa della manifestazione è stata la Villa Comunale di via Palestra, gremita da una folta rappresentanza di dirigenti e soci di Coop Lombardia. Dopo l'introduzione del presidente Antonio Bertolini, i tre interventi in Burkina Fase, Niger e Nicaragua sono stati illustrati ai giornalisti dai responsabili tecnici dei tre progetti: rispettivamente Ettore Tibaldi per l'Università di Milano, Giovanni Ca.pe per Africa 70 e Arsenio I nvernizzi per Coop- teenital. Come chiarimento ulteriore dellíniziativa è stato presentato un filmato realizzato da Coop Lombardia, che da questo momento è a disposizione delle Sezioni soci che intendano realizzare manifestazioni e serate sull'argomento. Il saluto dei Paesi nostri partners è stato portato da Ivana Paniagua in rappresentanza del Console generale del Nicara- gua, da Isabella Gansorè per l'Ambasciata del Burkina Faso e dall'ambasciatore del Niger Baua Sadou. Nella foto un mo- mento della conferenza. Deilliratervento parliamo diffusamente a pagina 4 Quto filone §odaiità 9 di i sofidarietà Ge di di Antonio Bertolini Cono Lombardia affonda le sue radici nel Movimento co- operativo lombardo, nato sul finire del secolo scorso da una matrice sociale, solidaristica, e progressista con t'obiettivo di contribuire all'emancipa- zione dei lavoratori e delle classi meno abbienti. Questo filone di socialità, di solidarietà vive tuttora nella nostra cooperativa e si espri- me in molteplici iniziative in vari campi e settori della so- cietà italiana, rinnovando di volta in volta proposte e pro- getti tendenti sempre a soddi- sfare esigenze nuove dei con- sumatori e dei cittadini in ge- nerale. segue a pagina 4 C30 ent Tr ,ser.La ne faupp alla st2m a i g r - 4" 7 21 IERO PRQNMATO R TE D ••:,. Nel Centro Commerciale Bono à al quartiere Gallaratese liimo ipermercato della cooperazione di consranatoid della Lombardia apre 5 batienti con !hall-I1 i azione dell 23 marzo 1988, 5n via. Quarengb5 23, a Milano I quadri Coop Lombardia e i capinegozio lombardi in visita in due differenti incontri, il 7 ed il 14 marzo, i quadri di Coop Lombardia prima ed i capinegozio di tutte le co- operative lombarde poi, si sono dati appuntamento presso il centro commerciale Bonola al quartiere gallara- tese. dirigenti di Coop Lombar- dia e dell'Associazione lom- barda cooperative di con- sumatori hanno loro am- piamente illustrato le carat- teristiche di questa nuova, impegnativa impresa com- merciale. Antonio Bertolini e Sergio Ferrario hanno fornito u- n'ampia sintesi della struttu- ra del nuovo !per, insieme al presidente dell'Ipercoop Va- ghi, sottolineando la diversi- ficazione che 'con questa struttura Coop Lombardia ha intrapreso. Nel secondo incontro il pre- sidente dell'Associazione, Enrico Migliavacca, ha insi- stito invece sulle linee strate- giche e di lungo respiro del- l'organizzazione cooperativa che rappresenta, indicando come parte integrante di queste linee di tendenza pro- prio il realizzato "lpercoop" del Centro Bonola. Dopo il cordiale saluto portato ai "capinegozio" dal presidente del Consiglio della zona San Siro QT8 - Gallaratese, dott. Giampiero Chioccola, si è svolta la visita particola- reggiata ed esauriente all'i- permercato, mentre conti- nuavano i lavori per il defini- tivo approntamento di tutte le sue parti. Il discorso del presidente Enrico Migliavacca sulle prospettive di sviluppo in Lombardia della Cooperazione di consumatori - Una dichiarazione sul rapporto tra il Centro Commerciale Bonola e il quartiere, del dott. Giampiero Chioccola, presidente del Consiglio di zona San Siro - QT 8 - Gallaratese A pagina 5 lintervista al dott. Chioccola Comitato di Redazione Antonio Benolini, Sergio Ferrano, Sergio Ghiringhelli, Marco Maggi, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli. Elio Susani, Giorgio Voua Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli Impaginazione: Franco Ma lagu i i Maria Rosa Torri Disegni: Giano Peranzoni Editrice Coop Lombardia Viale Farriagosia, 75 70142 Milano - Tel. 844721 Stampa: Coop "Il Guado" Corbetta (M1)- Tel. 02-979446l 2 Spedizione in :Abbonamento postale gruppo Illi70_ Autorizzazione del Trib. di Milano n. 141: del 14 aprile 1952 Comitato Regionale Lombardo Periodico mensile della Coop Lombardia Associato alla Unione Stampa. Periodica Italiana Questo mese Il patrimonio soci di Sergio Ghiringhelli pag. 2 Oggi/Domani. Reclami di Giorgio Vozza pag. 2 Più moderno. Più bello. Più facile di Fabio Zanclii pag. 3 Niger: aiuti a misura di villaggio di Marco Maggi pag. 4 il drago non dorme mai di Daniele Moltrasio pag. 5 Se vuoi tenere in casa un pesce dell'Amarionia di Elio Susani pagg. 6-7 Pasqua esotica pag. 8 "Letture" di Ugo Pinferi pag. 9 Mappe e scene di vita di Laveno di Fiorella Fumagalli pag. IO Fiere, antiquariato e sentieri di montagna di Fiorella Fumagalli pag. 10

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Page 1: dii sofidarietà §odaiità Quto filone - Coop › CoopRepository › COOP › CoopLombardia... · La carta di Quale Consumo C di bassa qualita per la stampa ma di alta qualità ecologica.

La carta di Quale Consumo C dibassa qualita per la stampa ma dialta qualità ecologica. E tutta ri-ciclata.

quale

L'iniziativa "Cooperazione e Sviluppo"è stata presentata allastampa, a Milano, lunedì 22 febbraio. Sede prestigiosa dellamanifestazione è stata la Villa Comunale di via Palestra,gremita da una folta rappresentanza di dirigenti e soci diCoop Lombardia.Dopo l'introduzione del presidente Antonio Bertolini, i treinterventi in Burkina Fase, Niger e Nicaragua sono statiillustrati ai giornalisti dai responsabili tecnici dei tre progetti:rispettivamente Ettore Tibaldi per l'Università di Milano,Giovanni Ca.pe per Africa 70 e Arsenio I nvernizzi per Coop-

teenital.

Come chiarimento ulteriore dellíniziativa è stato presentatoun filmato realizzato da Coop Lombardia, che da questomomento è a disposizione delle Sezioni soci che intendanorealizzare manifestazioni e serate sull'argomento.Il saluto dei Paesi nostri partners è stato portato da IvanaPaniagua in rappresentanza del Console generale del Nicara-gua, da Isabella Gansorè per l'Ambasciata del Burkina Faso edall'ambasciatore del Niger Baua Sadou. Nella foto un mo-mento della conferenza.

Deilliratervento parliamo diffusamente a pagina 4

Quto filone§odaiità 9

dii sofidarietà Ge didi Antonio Bertolini

Cono Lombardia affonda lesue radici nel Movimento co-operativo lombardo, nato sulfinire del secolo scorso da unamatrice sociale, solidaristica,e progressista con t'obiettivodi contribuire all'emancipa-zione dei lavoratori e delleclassi meno abbienti.Questo filone di socialità, disolidarietà vive tuttora nellanostra cooperativa e si espri-me in molteplici iniziative invari campi e settori della so-cietà italiana, rinnovando divolta in volta proposte e pro-getti tendenti sempre a soddi-sfare esigenze nuove dei con-sumatori e dei cittadini in ge-nerale.

segue a pagina 4

C30 entTr ,ser.La

ne fauppalla st2m a

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721IERO PRQNMATOR TE D

••:,.

Nel Centro Commerciale Bono à al quartiere Gallaratese

liimo ipermercatodella cooperazione di consranatoiddella Lombardia apre 5 batienticon !hall-I1 i azione dell 23 marzo 1988,5n via. Quarengb5 23, a Milano

I quadri Coop Lombardia e i capinegozio lombardi in visita

in due differenti incontri, il 7ed il 14 marzo, i quadri diCoop Lombardia prima ed icapinegozio di tutte le co-

operative lombarde poi, sisono dati appuntamentopresso il centro commercialeBonola al quartiere gallara-

tese.dirigenti di Coop Lombar-

dia e dell'Associazione lom-barda cooperative di con-sumatori hanno loro am-piamente illustrato le carat-teristiche di questa nuova,impegnativa impresa com-merciale.Antonio Bertolini e SergioFerrario hanno fornito u-n'ampia sintesi della struttu-ra del nuovo !per, insieme alpresidente dell'Ipercoop Va-ghi, sottolineando la diversi-ficazione che 'con questastruttura Coop Lombardiaha intrapreso.Nel secondo incontro il pre-sidente dell'Associazione,

Enrico Migliavacca, ha insi-stito invece sulle linee strate-giche e di lungo respiro del-l'organizzazione cooperativache rappresenta, indicandocome parte integrante diqueste linee di tendenza pro-prio il realizzato "lpercoop"del Centro Bonola. Dopo ilcordiale saluto portato ai"capinegozio" dal presidentedel Consiglio della zona SanSiro QT8 - Gallaratese,dott. Giampiero Chioccola,si è svolta la visita particola-reggiata ed esauriente all'i-permercato, mentre conti-nuavano i lavori per il defini-tivo approntamento di tuttele sue parti.

Il discorso del presidenteEnrico Migliavacca sulle prospettivedi sviluppo in Lombardia dellaCooperazione di consumatori -Una dichiarazione sul rapporto trail Centro Commerciale Bonolae il quartiere, del dott. GiampieroChioccola, presidente del Consigliodi zona San Siro - QT 8 - Gallaratese

A pagina 5 lintervista al dott. Chioccola

Comitato di RedazioneAntonio Benolini, Sergio Ferrano,Sergio Ghiringhelli, Marco Maggi,Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,Ugo Pinferi, Enrico Rossi, AdolfoScalpelli. Elio Susani, Giorgio Voua

Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli

Impaginazione:Franco Ma lagu i iMaria Rosa TorriDisegni:Giano Peranzoni

Editrice Coop LombardiaViale Farriagosia, 7570142 Milano - Tel. 844721

Stampa: Coop "Il Guado"Corbetta (M1)- Tel. 02-979446l 2

Spedizione in :Abbonamentopostale gruppo Illi70_

Autorizzazione delTrib. di Milano n. 141:del 14 aprile 1952

ComitatoRegionale

LombardoPeriodico mensile dellaCoop Lombardia

Associato allaUnione Stampa. Periodica Italiana

Questo mese

Il patrimonio socidi Sergio Ghiringhelli

pag. 2

Oggi/Domani. Reclamidi Giorgio Vozza pag. 2

Più moderno. Più bello. Più faciledi Fabio Zanclii

pag. 3

Niger: aiuti a misura di villaggiodi Marco Maggi

pag. 4

il drago non dorme maidi Daniele Moltrasio pag. 5

Se vuoi tenere in casa un pesce dell'Amarioniadi Elio Susani pagg. 6-7

Pasqua esotica pag. 8

"Letture"di Ugo Pinferi

pag. 9

Mappe e scene di vita di Lavenodi Fiorella Fumagalli

pag. IO

Fiere, antiquariato e sentieridi montagnadi Fiorella Fumagalli

pag. 10

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Sergio Ghiringhelli

Come e a quanti siamo arrivati in questa nostra Coop

atrimoni Oel

1 I IDATA ISCRIZIONE

111111

N. E. SI PREGA DI SCRIVEREIN STAMPATELLOLE PARTI IN GRIGIO SONORISERVATE ALL'UFFICIO

Q. ISCRIZIONE COGNOME (da nubile par le signore) NOME

N. TELEFONO1 I

COD. FISCALE SOCIOCOGNOME ACQUISITO

COOP LOMBARDIA SOC. COOP. A R.L.

ANAGRAFICA SOCIALETIMER° DELLA SEZIONE

DATA

N. ISCRIZIONE

(2i [3!

n v.LE

'RIZZO DATI PERSONALI

Nei prossimi mesi molti soci riceveranno a domicilio il modulo qui riprodotto (ovviamentesolo per chi non l'avesse già compilato).Dovranno poi restituirlo con busta allegata, da non affrancare, all'ufficio preposto.Avvertiamo che è possibile procedere anche alla compilazione dei dati presso gli stessi negozidella Coop. le anche utile ricordare che chi non avesse provveduto entro il giugno 1988 nonriceverà più alcuna pubblicazione o comunicazione della Cooperativa al proprio domicilio.Sollecitiamo quindi tutti a provvedere.

Oggi di Giof o Vozza Domanieefa.m11

Il 68% dei clienti cambia negozio perché ha ottenuto un cattivo servizio o perchéè stato maltrattato. Per ogni reclamo conosciuto ce ne sono ottanta inespressi.Le cifre possono anche essere esagerate: esse si riferiscono a ricerche condotte inaltri Paesi dove la rete commerciale è più moderna e dove dunque esistononumerose alternative per i consumatori. Resta il fatto che la soddisfazione de]cliente è il principale obiettivo di ogni impresa, industriale o distributiva.Soprattutto nel settore alimentare i motivi di reclamo sono molto frequenti.Spesso il problema investe modesti valori economici che non spingono iconsumatori alla contestazione. Nondimeno anche piccoli fastidi possonoindurre i clienti di un prodotto o di un negozio a cambiare scelta di acquisto,dunque a incrinare quel legame di fiducia, quei rapporti economici che unisconol'impresa al suo mercato e che sono indispensabili al successo aziendale.In una situazione di forte concorrenza la perdita anche di piccole fasce di clientelaè un lusso che nessun imprenditore può permettersi.i reclami perciò non dovrebbero essere scoraggiati e la loro gestione può essereconsiderata un buon investimento.Nelle Coop i frequenti contatti con soci e clienti offrono ai consumatori agilicanali di comunicazione che favoriscono, attraverso gli scambi informativi,costante miglioramento dell'organizzazione.Ma non c'è dubbio che ancora parecchio è da perfezionare in questo ambito.Al fondo occorre avere la convinzione che soddisfare il proprio cliente costameno che trovarne uno nuovo.

L'espansione delle adesionialla Coop Lombardia conti-nua in un crescendo davverosorprendente. Le cifre ripor-tate in tabella sono eloquen-ti: oltre 17.000 nuovi soci nel1987, E siamo a quota102,427!Un patrimonio davvero in-estimabile di aggregazionesociale. Ora essi inizierannoa ricevere i segni della nostraattività: tutti riceveranno"Quale consumo". Tutti sa-ranno invitati alle nostre as-semblee istituzionali. Tuttipotranno conoscere più davicino i programmi e le rea-lizzazioni della cooperativa.Quale sarà il traguardo deiprossimi anni?Certamente altre decine dimigliaia di nuovi soci entre-ranno nella Coop, forse solotra alcuni anni potremmo es-sere anche 200.000.Ciò comporta e comporteràuna grande responsabilità digestione, non tanto (anchese) burocratica, ma soprat-tutto sociale. Dovremo esse-re all'altezza de! compito,

fotografia più ravvicinata.Stiamo procedendo con e-strema attenzione ad una re-visione anagrafica totale. Unlavoro difficile e oneroso perle difficoltà di rintracciaremolti soci che hanno cam-biato abitazione senza co-municarlo e per le lentezzetipiche di questo lavoro bu-

Le categorie socialiTra le condizioni professionali gli operai mantengono un25,2% piuttosto stabile negli ultimi anni ma vi si aggiungonoaltri 1.586 soci capi operai che prima non apparivano. Gliinsegnanti passano dall'1,5% del 1985 al 2,4% del 1987. Idirigenti, che nella precedente anagrafe non erano classificati,sono ben 1.607.Nelle fasce di età le indicazioni sembrano non proiettaregrandi variazioni:

fio a 30 anni da 31 a 50 51/60 oltre 601985 12,9% 41,7% 19,0% 27,1%1987 11,2% 42,2% 19,2% 27,5%In ogni caso su questi dati, al loro completamento, torneremocon maggior cognizione di causa e analisi più approfondite. Èun obiettivo 1988, certamente utile per conoscerci meglio eper le indicazioni delle nostre attività future.

la distribuzione terri oriag

NegozioAl

31.12.86Soci

AcquisitiSoci al

31.12.87Fa magosta 554 - 1 553Ancore 1.239 120 1.359MI- Trenno 517 - 193 324Sei tini° Milanese 345 94 439Bollate 2.674 337 3.011Cinisello Garibaldi 2.247 1.674 3 . 921Como 5.656 545 6.201Corsico 2.116 375 2.491Peschiera Borrome o 3.700 592 4.292Laveno 1.560 - 194 1.754Locale Triulzi 657 80 737MI -Livign o 2.405 679 3.084MI -Freikofel 1.622 107 1.729MI-Ornato 3.442 573 4.015Muggiò 2.226 334 2.560Opera 2.520 315 2.835Novate Milanese 5.316 491 5.807Pieve Emanuele 101 85 186R oziano 762 141 903V igevano 3.832 604 4.436San Donato 607 - 211 396Sesto S. Giovanni 2.087 269 2.356V illasanta 999 109 1108Garbagnate 403 50 453Cormano 881 84 965M I -Pitagora 2.249 326 2.575Lodi 4.040 408 4.448Gassano M agnago 634 - 3 63iM / -S117_7a [Li 777 94 871MI-Visconti 1.387 436 1.823Monza 1.210 - 64 1.146Cinisello S. Paolo 2.317 1.134 1.183Ba regi o 3.768 395 4.163Bergamo 494 - 3 491Voghera --- 5.194 5.194CR-Soldi 569 48 617CR-Cad o ma 1.063 128 1.191CR-Ghinaglia i.996 217 2.213CR-CS de] Vescovo 1.757 165 1.922Soncino 929 53 982Casalmaggiore I.032 75 1.107Pizzighettone 1.016 106 1.122Soresina 1.017 717 1.734Crema 4.387 564 4.951BS- Venezia 1.233 224 1.457BS-Veneto 1.128 285 1.413BS-Casata I 318 - 261 1.057BS- Rodi 1.518 - 629 889BS-Corsica 2.719 2.719Sez. da definire 613 --- 613

Totali 84.920 17.507 102.427

poter offrire le informazioninecessarie con tempestività etrasparenza. Dovremo saperoffrire un'immagine semprepiù convincente, servizi eopportunità di partecipazio-ne qualificata che valorizzil'essere cooperatori.Ma chi sono i nuovi soci?Come si modifica il corposociale rispetto alle tradizio-nali adesioni presenti nellastoria cooperativa?Già nella indagine sul nostroperiodico, effettuata su uncampione di soci-lettori, ap-parivano nette le modifica-zioni in atto. Basti pensareche i laureati che hanno ri-sposto spontaneamente alquestionario passano dal2,6% presenti nelle intervisteal 6,9%, i diplomati dal28,6% al 36,9%.In questi anni vi sono altretendenze generali in positivomutamento: oltre il 70% deisoci in produzione, le donnepassano dal 47,7% del 1985al 50% del 1987 (gli uominiprevalgono ancora per soli365 soci). Ma tentiamo una

rocratico. Tuttavia ben68.000 moduli anagraficicompleti di dati aggiornatisono ritornati e ora sono infase di elaborazione. Traqualche mese saremo in gra-do di avere risultati precisi edettagliati. Per ora ci accon-tentiamo di esaminare alcu-ne prime proiezioni.

cale (112MasembÌeeSono convocate le 30 assemblee di Sezionesoci per l'approvazione del bilancio consunti-vo 1987.Una tornata, quest'anno, particolarmenteimpegnativa per un calendano ristretto e pergli aspetti istituzionali compresi nell'ordine delgiorno. Infatti oltre al bilancio, ogni sezionedovrà esprimersi con un voto sulla propostanominativa di rinnovo del Consiglio di am-ministrazione, eleggere i propri delegati al-l'Assemblea di bilancio, rinnovare i Comitatidi Sezione soci. Un complesso di compiti digrande responsabilità che valorizzano la fun-zione sociale e partecipativa dei soci che attra-verso la delega hanno la concreta possibilità diesprimere, a tutti i livelli, le proprie istanzerappresentative.Dopo l'avvio sperimentale dello scorso anno,anche queseanno le assemblee separate sono

- state convocate dal Consiglio di amministra-zione sulla base dell'art. 30 dello statuto chestabilisce la facoltà della formalizzazione isti-tuzionale delle stesse. Pertanto, nel pieno ri-

2 - Quale consumo

ilefiero

spetto delle normative statutarie, ogni assem-blea separata é convocata col medesimo ordi-ne del giorno della Assemblea generale e do-vrà delegare i propri rappresentanti nella pro-porzione di I ogni 10 presenti.

E bene ricordare che "L'Assemblea generalesarà costituita dai delegati eletti dalle assem-blee separate, ciascuno dei quali rappresente-rà il numero dei voti attribuitogli, e risultantedal processo verbale della rispettiva assem-blea separata". Inoltre: "Per ogni deliberazio-ne dell'Assemblea Generale il computo deivoti sarà fatto tenendo conto dei voti di cia-scuna deliberazione riportati nelle singole as-semblee separate".

Un lavoro intenso e impegnativo dunque alquale i soci sono chiamati. con regolare con-'vocazione domiciliare, ad esprimersi demo-craticamente attraverso regole e prassi statu-tarie che nascono dalla lunga e sperimentataesperienza di vita associativa della cooperati-va.

7 il

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Sia il supermercato di Como che quello di Corsici) hanno adisposizione due parcheggi per le auto. A Como Io spazio pergli automobilisti è a ridosso del supermercato. A Corsici),invece, il parcheggio è dall'altro lato della strada. Questo ponequalche problema, come confessano a malincuore i respon-sabili del negozio. Sì, perché purtroppo sono in molti, unavolta fatta la spesa e caricate le borse in macchina, a "dimenti-carsi" di riportare il carrello. C'è, anzi, chi si dimentica addirit-tura di arrivare in macchina: cosi finisce che, fatta la spesa, sela porta a casa con il carrello_ E poi lo lascia lungo il marcia-piede, con la conseguenza che i vigili, continuamente telefo-nano ai responsabili del supermercato per segnalare i carrelliabbandonati. Dopo la telefonata, regolari, fiaccano le multe.Che fare? Per scoraggiare il fenomeno (fastidioso soprattuttoper chi non trova il carrello al posto giusto) si è studiato unsistema "a moneta". U n marchingegno già sperimentato all'e-stero terrà tutti i carrelli agganciati gli uni agii altri. Persganciarne uno occorrerà inserire in questa macchinetta unamoneta da 500 lire. Terminata la spesa, per recuperare le 500lire, basterà agganciare il carrello vuoto agli altri. Un sistemaingegnoso e, tutto sommato, civile.

Fabio Zanchi

Como e Corsico: non, è stato rifatto solo il vestito dei supermercati

lÙ Aodemopiù bei°più facileConversazione con AntonangeloLunati, responsabile delsettore impiantidi Coop Lombardia

Conioillstruttuvazione

davvero importante

Corsici)Servizio ,-n.Abin.alle

settorl potenzILI111 verde ed il giallo delle strisce studiate da Bob Noorda ed ilrosso del marchio Coop rielaborato dal nuovo progetto grafi-co hanno conquistato altri due supermercati. Uno, iI piùmaestoso per dimensioni e per tradizione, è quello di viaGiussani a Como. L'altro, più ridotto ma non meno impor-tante, è quello di piazza Cervi a Corsico. Nel primo caso, laristrutturazione, seguita senza fermar le macchine dal prece-dente caponegozio Romano Signorini e dall'attuale GiuseppeDe Giorgi, è già terminata.A Corsico, invece, è stato già completato tutto il lavoroall'interno del negozio, sotto l'occhio vigile del "capo" MarioLo Turco. L'esterno sarà pronto entro marzo. Cioè in tempisuper rapidi: due opere complesse, che hanno richiesto parec-chio sacrificio e sforzo aggiuntivo rispetto alla normale routi-ne. Ma che costituiscono un traguardo essenziale per il mo-vimento cooperativo. Lo conferma Antonangelo Lunati, re-sponsabile del settore degli impianti di vendita della CoopLombardia: "L'importante in queste operazioni — dice —non è tanto rifare il vestito, quanto introdurre contenutinuovi, che rispondano meglio alle mutate esigenze dei soci edel nostro pubblico e siano in grado di tener testa alla concor-renza".

Ha comportato una rivolu-zione consistente in questonegozio che alla Coop con-siderano una struttura labo-ratorio. La prima grandestruttura Coop di vendita ditutta la Lombardia: 2.286metri quadri di superficie divendita, sorta nel 75 alleporte di Como, continua-mente potenziata in tuttiquesti anni, punto di riferi-mento affermato ormai datempo per una significativafascia di popolazione checomprende sia la città che ipaesi della periferia."Nel caso di Como — spiegaancora Lunati — abbiamomirato alla difesa ed all'irro-bustimento della struttura.Abbiamo ridisegnato com-pletamente il suo mercato,trasformando uno scatolonecon contenuti più o menoobsoleti in un supermercatointegrato in grado di offrireun servizio molto moderno".Quattordici casse, ported'entrata ed uscita automati-che (come quelle che verran-no installate a Corsico), unlungo settore dedicato al-l'abbiglia mento ed ai capi divestiario, nel "cuore" del su-permercato di Como è statapiazzata una struttura in le-gno chiaro, larice, riservataalla vendita di frutta e verdu-ra. I banchi, in genere, sonostati tutti ampliati, seguendouna linea di maggior qualifi-cazione dei generi deperibili.C'è anche il forno: nel repar-to riservato a pane, pasticce-ria, vendita di caramelle, pa-sticcini freschi e "a lungaconservazione", i pane viencotto, sfornato e messo invendita. Come accadeva unavolta nei paesi, o nei quartieripopolari della città. in effetti,

questo del servizio diretto (siè cominciato con i salumi,poi si è passati al pane e inalcuni casi alla vendita "ser-vita" della verdura) è uno diquei contenuti nuovi che laristrutturazione dei super-mercati del movimento co-operativo ha portato con sé.Una sorta di ritorno ad unrapporto diretto con chi fa laspesa, un ritorno all'anticoche può trovare un'ambien-tazione non stridente anchein strutture moderne e razio-nali come i supermercati na-ti, a dir Ia verità, con tutt'al-tro scopo, essenzialmenteconsumistico.Fra i reparti più massiccia-mente razionalizzati c'è quel-lo delle carni (21 metri dibanco a "libero servizio", cuisi aggiungono altri 11 metriabbondanti di banco per lagastronomia e 21 dedicati asalumi e latticini): il reparto"lavorazione" è stato com-pletamente rinnovato, men-tre i prezzi vengono determi-nati e appiccicati alle confe-zioni con procedure comple-tamente automatiche.Una novità c'è anche per isoci. Il loro ufficio è degno diuna receprion di gran livello:accanto al salottino di attesa,c'è una saletta riservata percolloqui d'affari. Tanto ri-guardo è, d'altra parte, com-prensibile. Non solo perchéquesto di Como è uno deipiù importanti negozi delmovimento cooperativo del-la Lombardia.Ma soprattutto perché qui aComo i soci, seimila, hannoun tetto di prestito socialedavvero ragguardevole: so-no infatti i primi anche inquesta classifica rispetto allealtre sezioni soci.

Più ridotto per dimensioni(700 metri quadrati di super-ficie dì vendita) il supermer-cato di Corsico non ha com-portato meno cambiamentie sforzi. Anche qui si è pun-tato sulla razionalizzazionedel servizio, sul potenzia-mento di alcuni settori, suuna approfondita opera direstauro e ripensamento del-l'immagine. Ne è risultato unnegozio moderno, con novecasse, un banco per la fruttae la verdura di 16 metri ab-bondanti, uno di 13,75 per lecarni, uno di circa 18 metriper salumi e latticini.Anche qui si è pensato ad

un'isola in legno chiaro per leofferte promozionali di frut-ta e verdura. Il pane frescoviene venduto, con serviziodiretto, nel reparto attiguoalla gastronomia. Pure inquesto caso, insieme all'ariadi modernità del servizio, sirespira quella di un riconqui-stato rapporto tra il consu-matore e chi lo assiste negliacquisti. Anche qui è statointrodotto un ufficio socidove una collaboratrice puòintrattenere i soci sia per leoperazioni di prestito socialesia per le informazioni piùgenerali sulle cooperative.

ghilterra) nel 1843, esprime ancora oggi i suoivalori morali e caratterizza la cooperazione ela sua presenza democratica nella società civi-le.

Sabato 9/4 14,30 Laveno Centro Civico - Via C'. Battisti, 46

Lunedì 11/4 21,00 Sesto/ Pitagora Circolo Rondò - Via Fiorani, I - Sesto S.G.

Lunedì 11/4 21,00 Cremona/Ghinaglia Camera del Lavoro - Via Ghinaglia, 95Luogo Martedì 12/4 21,00 Peschiera / Freikofel -

S. Donato Sala Coop Edif. - Via Giovanni XXIIIBiblioteca Civica - Via Suzzani, 273

Centro Polivalente - Via Livigno, 3 Martedì 12/4 21,00 Bollate Garbag-nate c/ o Palestra - Via Garibaldi - Bollate

Sala Convegni "Velia Mandelli" -Via Matteotti, 37

Martedì 12/4 21,00 Cremona Cà Del Vescovo c/o Cascinetto - Via Maffi, 2

Martedì 12/4 21,00 Pizzighettone Biblioteca Comunale - Via GaribaldiCircolo "Nuova Vittoria" - Via Molinazzo, 6 Mercoledì 13/4 21,00 Lodi Scuola "Arcobaleno" Via TartiniCircolo Turati - P.zza Garibaldi Giovedì 14/4 21,00 Bareggio / Settimo M. Auditorium Scuole S. Martino -

Via M. AssuntaSala Coop - Via E. Soldi, 2/13

Saloncino della Pianta Via Leopardi, 7 Giovedì 14/4 21,00 Muggiò Coop.va Edificatrice Via Galvani, 1

Centro Sociale Via S. Apollinare - ArcoreGiovedì 14/4 21,00 Crema Auditorium "Cavalli"- P.zza Trento e Trieste

Venerdì 15/4 21,00 Novate Milanese Sala Teatro ComunaleVia Vittorio Veneto, 18Sala Quartiere n. 4 -

Via XI Febbraio, 58 Venerdì 15/4 21,00 Voghera Cinema Arlecchino - Via XX SettembreSala Leoni - C.so Garibaldi, 71 Sabato 16/4 14,30 Opera / Locate T. /

Rozzano Auditorium Centro Civico - Via Emilio.Auditorium Centro Civico -Via Quarenghi Sabato 16/4 14,30 Come Centro Civico - Via Varesina, ICamera di Commercio - Via Einaudi, 23 Lunedì 18/4 21,00 Soresina Sala del Podestà - Via MatteottiSala Coop.va Edificatrice - Via C. Villa, 6 -Ingresso Via Garibaldi

Martedì 19/4 21,00 MI/ Ornato Sala Risorgimento - Via Hermada, 8

"Ogni testa un voto", indipendentemente daicapitale sottoscritto.Questo basilare e fondamentale principio chefu dettato dai Probi pionieri di Rochdale (In-

Data Ora Sezione

Mercoledì 30/ 3 2190 mi/ Sumni

Giovedì 31/3 21,00 MI/ Livigno

Giovedì 31/3 21.00 Cassano M.

Martedì 5/4

21,00 Cormano

Mercoledì 6/4

21,00 Casalmaggiore

Mercoledì 6/ 4 21,00 Cremona/ Soldi

Giovedì 7/4 21,00 Corsico

Giovedì 7/4 21,00 Arcore VilLasanta /Monza

Giovedì 7/4 21,00 Cremona/ Cadoma

Venerdì 8/4 21,00 Vigevano

Venerdì 8/4 21,00 MI/Visconti - Trento

Venerdì 8/4 21,00 Brescia

Sabato 9/4 14,30 Cinisello Balsamo

QI N& CORISMO — 3

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iuti aLira di

gio',interventodi Lombardia

NIGERIA .;,km 40Ci

rima in che consiste il nostro progetto Marco Maggi

Questo moinesot.E[Ifià,

di solidarietà...

Il progetto

curato da "Africa 70" diIl Niger, come tutti i Paesidell'Africa saheliana, è staocolpito nell'ultimo trenten-nio da ricorrenti siccità che,sommate a numerosi fattoristorici, politici e sociali tipicidel sottosviluppo hannocontribuito .pesantemente aldegrado fisico ed economicodel Paese. La conseguente eprogressiva desertificazioneha massicciamente ridotto learee coltivabili, imponendol'esodo verso le città e gli Sta-ti confinanti più ricchi (so-prattutto la Nigeria). L'in-tervento di Africa 70 ricalcale linee generali di sviluppodel Paese, e individua nellacrescita agricola l'unica stra-da per il riscatto del Niger dauna situazione cronica di di-pendenza. Si tenta quindi difar cessare l'esodo dallecampagne con una serie dimicrorealiz7azioní a misuradi villaggio, per potenziare ocreare dove ancora è possibi-le Ie attività legate all'agricol-tura. Il progetto in corso èstato iniziato da Africa 70 nelsettembre 1986 con un fi-nanziamento FAI, e do-vrebbe concludersi con ia fi-

Dai temi dell'ecologia a quel-li della salute, dall'educazio-ne alimentare ai problemi deltempo libero, dello svago,della ricreazione ai temi piùspecifici della solidarietà.Nasce da qui l'impegno diCoop Lombardia per unprogetto di "cooperazione esviluppo "in Paesi che stannovivendo momenti di partico-lare difficoltà nella crescitaeconomica e dove i problemidella sopravvivenza si scon-trano con l'ostilità di condi-zioni ambientali difficili.Gli interventi nel BurkinaFaso, in Niger e in Nicara-gua, in collaborazione conorganizzazioni che si occu-pano da tempo di questiproblemi (Africa 70, il pro-fessor Tibaldi), rappresenta-no un momento significativodi questo nostro impegno.Questi aiuti sono indirizzati,attraverso le istituzioni uffi-ciali di questi Paesi, ad orga-nizzazioni cooperative dicontadini che si stanno asso-ciando per affrontare le av-versità e risolvere al meglio i

loro problemi.La formula cooperativa,come lo fu per noi nel secoloscorso anche qui è un mo-mento importante di aggre-gazione e di solidarietà.Lo stanziamento complessi-vo è di 400 milioni più lespese di organizzazione, que-stifondi provengono dall'uti-le di bilancio di Coop Lom-bardia, ed è destinato perqueste specifiche iniziative.Non è e non vuole essere uncontributo caritatevole, ditipo assistenziale, ma di co-operazione per lo sviluppo,mirato su precisi progetti, incollaborazione con istitutipreposti a convogliare altristanziamenti e costruirequalcosa che possa contri-buire concretamente a mi-gliorare la vita di questi Pae-si. Questo intervento vuoleessere anche un messaggio dipace, di amicizia, per contri-buire a far progredire la col-laborazione internazionaleIra i popoli di diversi Paesi econtinenti.

Antonio Bertolini

ne del 1988. Esso prevede lamessa a coltura di 4 "siti" i-dentificati come favorevoliper la qualità del terreno esoprattutto per la disponibili-tà di acqua nel sottosuolo.Ad ogni "sito" corrispondo-no 5 villaggi. Nel progettocomplessivo sono coinvolti600 contadini che, con la loroproduzione, interessano4.000 abitanti dei villaggi peruna superficie totale coltivatanel primo anno di 37,4 Ha.L'obiettivo è Io sviluppo dellecolture di "contre saison" inperimetri attrezzati con pozziper l'iniga7ione, alberi fran-givento, sistemazione del ter-reno. Le colture sono preva-lentemente orticole e creanouna alternativa ai cereali col-tivati da giugno ad ottobre(stagione delle piogge), per-mettendo di coltivare gli or-taggi da ottobre ad aprile(stagione secca), integrandocosì l'alimenta7ione ed il red-dito familiare. Con più di 80pozzi costruiti, e 3 "siti" giàoperativi, i tre cooperanti checostituiscono l'équipe di A-frica 70 sul posto hanno giàottenuto buoni risultati.

Nel programmadelle relazioni di solidarietàcon i Paesi in via di sviluppo,pubblichiamo qui una radiografiadel Niger con una descrizione

Per soddisfare la domanda urgente, proveniente dalle autori-tà nigerine e dalle popolazioni del Nord Mirriah, di ampliarele zone di intervento del progeto di Africa 70, Coop Lombar-dia ha accordato un finanziamento di 300 milioni di lire, taleda permettere da subito l'aumento dei "siti" interessati alprocesso di sviluppo.Questo progetto si integrerà, alla scadenza del biennio 1987-1988, con uno stanziamento successivo da parte della coope-razione italiana tale da consentire, nei due anni successivi, unintervento complessivo su 8 "siti" per un totale di 35 villaggi.Una prima zona è già stata individuata, e per mezzo deifinanziamenti ricevuti i lavori sono iniziati con il gennaio1988.Si tratta dell'area di Beberkia, situata a 17 lori dalla capitaleregionale, Zinder. L'intervento interessa 7 villaggi con unapopolazione totale di 2.322 abitanti, facenti capo a 222 fami-glie.Le attività dominanti sono l'agricoltura, l'allevamento e l'arti-gianato tradizionale. Si coltivano soprattutto miglio e sorgo,durante la stagione delle piogge. L'andamento pluviometricoscarso e comunque irregolare degli ultimi anni ha determina-to una considerevole diminuzione dei raccolti, tanto che lapopolazione, con le scorte accantonate, non riesce a soddisfa-re i propri bisogni alimentari fino al raccolto successivo.L'obiettivo principale del nostro intervento è assicurare l'au-tosufficienza alimentare sviluppando:1:3 le colture orticole con la sistemazione di un perimetroirriguo di 15 ettari;Pa l'allevamento a stabulazione controllata nei villaggi con ladistribuzione di 25 capi bovini riproduttori;Ei la creazione di 7 gruppi di "mutuo soccorso" (uno pervillaggio) coordinati dalla costituzione di una cooperativa performare gli agricoltori interessati alla continuazione delleiniziative intraprese.

MALI

Ell Nfiger: carta Adenti&11 Paese è privo di sbocchi sul mare, e confina conl'Algeria, la Libia, il Ciad, la Nigeria, li Rutin, il Mali e ilBurkina Faso. La sua superficie è pari a 1.187.000 long.,quasi quattro volte 'Italia.La popolazione stimata è di circa 6,5 milioni di abitanti,con un tasso di incremento demografico del 3% annuoche si inserisce nella media dell'area saheliana, ma che ènotevolmente superiore alla media italiana.Il prodotto interno lordo pro-capite è di circa 330 dollariUSA, e si calcola una speranza di vita di circa 45 anni.L'economia è di tipo prevalentemente rurale, specie dopola crisi sul mercato internazionale dell'uranio del quale ilNiger era un esportatore primario.1191% della forza lavoro è impiegata in agricoltura, il 3%nell'industria e il 6% nel terziario. Su un'area a vocazioneagricola di 15 milioni di ettari, le coltivazioni copronosolo 3300.000 ettari. LIndice di autosufficienza alimen-tare può essere considerato mediamente pari al 100%, madurante gli ultimi periodi di siccità (1981-1984)1a bilanciaalimentare è stata deficitaria. Considerato l'andamentodiscontinuo delle ultime piogge, anche per il 1988 siprevede la necessità di integrare le produzioni alimentaricon importazioni e, soprattutto, con aiuti internazionali.

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4 — QupgRe consumo gaa piroga sul fiume, come sull'autobus ogni 311111111112 al lavoro. Nella foto in alto, ai limiti del deserto un nomade rizza la sua tenda

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--917.111rIl programma - -tecnico agricolo

Per la sistemazione di un perimetro irriguo di 15 ettari siprevedono i seguenti interventi:

L'acqua— costruzione di 30 pozzi in cemento per mezzo di manod'opera specializzata nigerina, ma con la partecipazione dellapopolazione per i lavori non qualificati (scavo, trasporti, ecc.);

Le piìanile— costituzione di un vivaio dì piante che permetterà il tra-pianto di 10.000 alberi per la recinzione frangivento del peri-metro, e rimboschimento di luoghi pubblici e privati. Agliagricoltori interessati sì forniranno alberi da frutto dietro ilpagamento del 50% del prezzo di mercato; distribuzione di 25capi bovini ad altrettanti agricoltori sotto forma di prestitorimborsabile, per permettere la moltiplicazione dell'iniziativaanche ad altri agricoltori. Si organizzeranno inoltre dei corsidi formazione per insegnare semplici pratiche veterinarie e dialimentazione sulla base di tecniche di insilamento ed utilizzodi sotto-prodotti;

La cooperazione— costituzione di una cooperativa e di 7 gruppi di "mutuosoccorso". La cooperativa sarà gestita da un comitato forma-to da un presidente, un tesoriere, un segretario, tre cornmissa-ri ai conti. I compiti della cooperativa riguarderanno la com-mercializzazione dei prodotti, la vendita del materiale neces-sario alla produzione, le operazioni di credito. Inizialmente ilmateriale sarà fornito dal progetto, e con i rimborsi ottenuti sicreerà un fondo per la manutenzione delle infrastrutturecreate.

Al lavoro nel gronde salone deilIper, Mentre scriviamo~TIRO in Case di oilkstimerdo banconi e case

6aniele Mollrasio A Brescia in aprile e maggio

particolareggiata dell'aiuto realizzatodalla nostra azienda, ricordandoche gli altri Paesi compresi nel progettodi solidarietà sono Burkina Pasoe Nicaragua rago non

•me mai

Un viaggio di piccoli visitatoritra oggetti comuni lasciatiin posizione di pericolo

"Casa dolce casa" recita unantico e saggio proverbio.Quale rifugio migliore, infat-ti, dai problemi, dalle ansiedella vita di tutti i giorni senon le classiche, confortevoliquattro mura domestiche?Potrebbero essere il classico,perfetto, paradiso, un'oasi dipace ed invece... Invece an-che in casa possono venirsi acreare situazioni pericoloseattraverso oggetti apparen-temente innocui o attraversol'uso improprio di fonti dienergia altrimenti indispen-sabili quali acqua, luce e gas.A farne più frequentementele spese sono i bambini an-che perché essi rappresenta-no indubbiamente i soggettipiù indifesi dell'ambito fami-ilare.Sono purtroppo migliaia icasi di infortuni domesticiche ogni anno mietono vit-time tra í ragazzi; uno stilli-cidio preoccupante che, sen-za destare il clamore di scia-gure più spettacolari, presen-ta tuttavia un conto in ter-mini di vite incredibilmentepiù alto.Che fare allora? Come di-

fendere i bambini? Comesalvaguardarli da prodottialtrimenti utili e necessariquali detersivi, candeggine,fiammiferi, medicine, ecc.?Indubbiamente non esiste unmetodo certo, come d'altraparte la vigilanza, per quantonecessaria, non basta. L'ap-proccio, per la soluzione delproblema, non puà che esse-re interdisciplinare e quindipsicologico e pedagogico.Partendo da questo assuntola Coop da anni si è posta ilproblema di come interveni-re su questo versante, consi-derate le strette implicazioniche intercorrono tra inciden-

ti domestici e consumi. Unaprima risposta pedagogica ènata durante le "Giornate deigiovani consumatori" a Bre-scia; una delle più riuscite a-nimazioni di quell'edizionefu proprio quella dei" Perico-li ín casa':Sulla scia di quell'esperienzasi è cercato di approfondire ildiscorso con gli insegnanti dìscuola materna ed elementa-re perché potessero sviluppa-re verso le famiglie ed i bam-bini un atteggiamento più at-tento anche rispetto agli a-spetti psicologici del pro-blema.

Sul problema è infatti diver-so l'approccio metodologicoche va rivolto ai ragazzi, aseconda delle diverse fasced'età. Fino a 5 anni, ad e-sempio, nel bambinoaumentano gli interessi sen-so I percett ivi, egli compienuove esperienze, camminaspeditamente con la possibi-lità di esplorare il territoriodomestico.

un'età dove l'incidente èmolto frequente e che vaprevenuto rimuovendo lefonti di pericolo; diversa, e dimolto, la situazione per il ra-gazzo più cresciuto, che ap-prende nozioni nuove, ac-quisisce numerose abilità,valori ed impara a ragionaree a confrontarsi con gli altri.In questo caso l'approccio,anche perché già inserito nel-la vita scolastica, sarà più ditipo pedagogico con l'intentodi educarlo alla sicurezza,indicandogli norme corrette,proibendogli la sperimenta-zione di situazioni veramentepericolose, favorendo atteg-giamenti che possano poi di-ventare "habitus comporta-mentale".

Lgborrateziosui pedeoli

Ca999.

Su queste basi è nata l'idea direalizzare un "Laboratoriosui pericoli in casa" che po-tesse essere visitato dalle sco-laresche bresciane, accom-pagnandolo con una serie dimateriali didattici rivolti agliinsegnanti che fossero pro-pedeutici al problema."11 Drago che non donne" èil ritolo ed il simbolo dell'ini-ziativa che ad aprile e mag-gio si terrà a Brescia. Nellafigura del drago, così carat-teristica dell'immaginario in-fantile, è riassunto l'aspettoprincipale del problema:quello del pericolo.Nel laboratorio viene ricrea-to un ambiente domestico inogni dettaglio; dalla cucinaal bagno, ai giochi ecc. ...Ai piccoli visitatori toccheràpercorrere un viaggio incon-sueto tra oggetti di uso co-mune lasciati però in posi-zioni di pericolo.Con gli animatori, i draghidella situazione, si rifletteràsulle mille occasioni di peri-colo che l'ambiente domesti-co offre, attraverso l'uso dielettrodomestici e di prodottitra i più comuni. Con gli in-segnanti si terrà invece unseminario per approfondire

simbolo

gli aspetti pedagogici e saràloro chiesto di compilare unquestionario appositamenteredatto dalle autrici dei ma-teriali didattici: le studioseRosa Bianco e Marisa Gat-to.I risultati del questionariosaranno poi oggetto di un in-contro di valutazione sull'e-sperienza e costituiranno perl'assessorato competente unutile materiale di lavoro.

Ci pare importante sottoli-neare l'importanza di questainiziativa che pur collocan-dosi in un campo relativa-mente nuovo per la coopera-zione di consumatori offre incambio una possibilità dirapporto con la scuola diver-sa da quella più collaudatasu llalimentazione.

"Il drago che non dorme" sa-rà visitato dalle classi ele-mentari e materne del Co-mune di Brescia nei mesi diaprile e maggio presso laScuola Elementare "Ugoli-ni", Via Repubblica Argen-tina 122. Per prenotare le vi-site delle classi funziona unservizio di segreteria pressola Direzione delle ScuoleMaterne ( tel. 030122.37. I 3).

dalla prima ipercoop"Quale consumo" ha chiestoa] presidente del Consiglio dizona un'opinione sul rappor-to che si è venuto delineandotra Centro commerciale equartiere. ll dott. Chioccolaha risposto: "L'apertura delCentro Commerciale Inte-grato e la presenza dell'Iper-coop trasformeranno abitu-dini e consuetudini di diversicittadini della Zona e di que-sta parte di periferia.Questo non solo in riferi-mento all'aspetto commer-ciale ma anche dal punto-divista sociale.In tutte le cose che cambianovi sono aspetti negativi e po-sitivi. Di positivo c'è la crea-zione di un centro di aggre-

gazione sociale, di negativovi saranno problemi di viabi-lità e traffico.Questo va affrontato subitoed in tal senso è determinan-te la volontà dell'Ammini-strazione Centrale a conside-rare le nostre proposte chenon sono limitate ai solo a-spetto di quartiere.li Centro Bonola per le suedimensioni non gravita solosul Gallaratese o sulla Zona19. Il nostro Consiglio diZona per tradizione ha sem-pre cercato di risolvere i pro-blemi in un'ottica cittadina,mediandoli con gli interessizonali.Esempio il percorso della-MM ed ultimo il sovrappas-

so Kennedy Monte Stella-S.Elia.Questo progetto è stato mo-dificato rispetto a quello ori-ginario e senza stravolgere laprogettualità 'funzionale èstato salvaguardato l'aspettopaesistico del Monte Stella eridisegnata la viabilità per iltraffico locale. Lo stesso bi-sognerà fare per il CentroBonola. Mi riferisco ai mer-cati rionali che sono nelle sueimmediate vicinanze: Ce-cho v e Uruguay. Vi è unaproposta del Consiglio diZona che tiene conto dell'a-spetto complessivo. Bisognaattuarla e presto. Questocompete all'Amministrazio-ne centrale.

Quale consumo -- 51

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Elio Susani Gli acquari: una moda venuta dall'Oriente. Prima era solo il "pe

Come coltivare un hobby ecologicoe naturale - Sistemi di conservazione -Qualche prezzo indicativo -Ma soprattutto tanta cura

h-nWiziorriedeilz raaPossedere oggi un acquarionon è un'impresa trascen-dentale. Grazie alla modernatecnologia anche questohobby assai specifico può es-sere messo in pratica dachiunque. Beninteso, dachiunque scopra un'autenti-ca passione al riguardo. Av-vicinarsi al mondo magico,esotico, raffinato dell'acqua-riologia non può che costi-tuire fonte di gradevoli sor-prese. Ben presto il fatto diriuscire a mantenere in vita

nelle condizioni ottimali un"trancio" d'oceano o di Riodelle Amazzoni su un mobiledi casa non può non dareluogo a considerazioni ed ariflessioni. Gradatamente sievince un gran motivo di in-tima soddisfazione nel tute-lare un simile magnificoquadro di vita animale e ve-getale al riparo da attacchid'ogni sorta, primo fra tutti ilmisfatto dell'inquinamento.Perciò non mancheranno, apartire dall'acquariofiloprincipiante, gli spunti perriconsiderare i pericoli cui vaincontro la fauna acquaticad'ogni tipo ormai in ogni an-golo del globo terrestre. Ot-timo per chi ha bambini, ot-

timo ed istruttivo per i ragaz-zi. Si può partire anche daqui per scoprire l'ecologia: sidiventa protagonisti di una"fetta" di natura viva e vege-ta, la si deve mantenere inte-gra, la si deve sviluppare. Ineffetti l'acquario deve essereperfetto secondo natura, o incondizioni tali da rasentaretale perfezione, altrimentitutto degrada, tutto muore,poiché nell'acquario non esi-ste nulla di fittizio: è tuttovero, dal sasso alla rocciavulcanica, dalle pietre lavi-che ai coralli, agli anemoni,alle piante, alle alghe e, be-ninteso, ai pesci e le altrecreature dell'universo su-bacqueo.

L'acquario ccEsistono due tipi d'acquario:quello d'acqua dolce che è strut-turato in modo da permettere lasopravvivenza ai pesci ed allepiante dei fiumi (in particolaredei grandi corsi d'acqua dell'A-merica Meridionale, del bacinodell'Asia sud-orientale. India edAfrica), e l'acquario ad acquamarina, che consente la vita aipesci ed alle alghe dei mari edegli oceani (in particolare o-ceani Pacifico ed Indiano, MarRosso). 1 negozianti specializza-ti si trovano ovunque, soprat-tutto nei centri capoluogo e neimedi centri urbani. La maggiorparte di essi sono prodighi dionesti consigli per chi si appros-

L'uomo è sempre stato affa-scinato dalla possibilità di ri-produrre nel proprio habitatquotidiano parziali estensio-ni del mondo naturale. Ciò,quando non è accaduto perfini strettamente economici(allevamenti, coltivazioni), siè verificato e tuttora succedeper scopi puramente edoni-stici. Esempi assai evidentiriguardano il giardinaggio ela detenzione di animali do-mestici, dal gattino al pap-pagallo esotico.Possedere un acquario veroe proprio, però, è sempre sta-ta considerata una Mania daricchi; i più, infatti, si ferma-no da sempre al pesciolinorosso nella boccia di vetro,soprattutto per il diletto e lacuriosità dei figliolett i.Bisogna considerare chementre cani e gatti erano giàconviventi dell'uomo in etàprimordiale, la cura e l'alle-vamento dei pesci viene ascoprirsi in età medievale,ma quasi unicamente pressopopoli orientali (i primi fu-rono i cinesi), interessati aconservare le specie più belleed appariscenti per scopoornamentale.L'acquariofilia incomincia adiffondersi in Europa soltan-to attorno al XVII secolo edesclusivamente per un solo

tipo di pesce: il CarassiusAuratus, meglio conosciutocome "il pesciolino rosso':Quest'arte del tener vivi i pe-sci in casa propria acquistavia via popolarità e, sempregrazie ai cinesi, incomincia-no a giungere nel VecchioContinente specie semprepiù diverse che ben prestodanno luogo alle prime ri-produzioni in acquario dipesci tropicali. Ma siamo giànel XIX secolo. Occorre te-ner presente che i primi ac-quari tropicali erano gingilliquantomai primitivi, riscal-dati con lampade a petroliood a gas. Solamente dopo il1920 è esplosa una vera epropria passione per gli ac-quari nel mondo occidentaleche ha quindi permesso lanascita e la proliferazione dinegozi anti a trattare in modosempre più particolareggiatoe scientifico pesci esotici emateriali d'acquario. Oggianche i pesci più rari e delica-ti si possono ottenere me-diante semplice ordinazione.Direttamente dai fiumi a-mazzonici o dalle barrierecorallifere del Pacifico giun-gono nei più attrezzati nego-zi specializzati di "Animali ePiante": basta qualche ora ditrasporto aereo in particolaricontez7itori.

Il:acquario coiIndubbiamente ha costi lie-vemente superiori in tutte levoci rispetto al suo collegad'acqua dolce. Prioritaria-mente dovrete essere dimaggiori dimensioni (mini-mo 100 litri) se davvero nonsi hanno esigenze ridotte alminimo. Tutto l'impianto,peraltro, è identico al model-lo d'acqua dolce con l'unicaaggiunta del densimetro q

regolatore della salinità, cor-redato di tutti i suoi collega-menti sul fondale. Il processodi "costruzione" è il medesi-mo, ma abbisogna di fasi in-termedie più lunghe. Il moti-vo è la necessità di dovercreare una particolare florabatterica nella quale do-vranno noi sopravvivere a-nemoni, alghe e creature ma-rine le più svariate. Ciò acca-de dopo aver creato sinteti-camente l'acqua marina(normale acqua del rubinet-to trattata con liquidi e so-stanze speciali). È da precisa-re che il fatto di riprodurre lecaratteristiche dell'acqua dimare non significa assolu-tamente creare acqua "falsa"

Boemi: ma marea.eticheCe

Enorme successo ha conseguito la terza edizionedel concorso "Scopri il marchio ed il prodottoCoop" organizzato dal Comitato soci CoopLombardia di Soresina nei mesi di novembre edicembre scorsi. L'iniziativa, come sempre rivoltaai bambini e ragazzi delle scuole elementari emedie, è stata promossa questa volta anche nel

territorio soresinese interessando parecchi comu-ni limitrofi. Entro il 23 dicembre i bambini avreb-bero dovuto raccogliere il più alto numero possi-bile di etichette con il marchio Coop, ed il risulta-to ottenuto sta ad indicare quanto sia stata ap-prezzata tale iniziativa-concorso: ben ventisette-mila sono state le etichette Coop consegnate pres-so il supermercato. Alla vigilia dell'Epifania ilComitato soci ha provveduto alle premiazioni:prima classificata è risultata Annalisa Brugnini,soresinese, che di etichette ne ha raccolto vera-mente una marea.

Novate: qualegatfi Coop

Si è dimostrata positiva l'iniziativa assunta dallaSezione soci di Novate, in collaborazione con illocale assessorato alla cultura, di promuovere 2cicli di film (uno destinato alla generalità dei cit-tadini, e l'altro indirizzato ai ragazzi).L'obiettivo era quello di dare un contributo signi-ficativo al rilancio di questa forma di comunica-zione artistica, proponendo film molto recenti,che sapessero coniugare al loro interno spettaco-larità e contenuti, riqualificandone la visione ri-spetto all'uso sempre più massiccio ed indifferen-ziato che se ne fa da parte della televisione.L'affluenza del pubblico non è stata numerosis-sima (e nessuno certo se lo aspettava), ma, co-munque numericamente elevata; ed il pubblico—a parte chi aveva acquistato la tessera per l'inte-ro ciclo — ha ruotato sulla base dei gusti collegatialle diverse pellicole.Alcuni film — maggiormente accattivanti— hanno avuto un vero e proprio successo; il cicloper i ragazzi — in particolare — ha visto "masse"vocianti e festose.Un esperimento riuscito, che dovrà sicuramenteavere un seguito nei prossimi anni.

CalilfileVak l Vigevanoconhi "media alitworro Coop"Nell'ambito delle manifestazioni cittadine in oc-casione del Carnevale '88 si è svolta a Vigevano, il7 febbraio scorso, la Caccia al tesoro Coop orga-nizzata, quest'anno, dal Comitato soci in collabo-razione con la Pro loco e l'Associazione C.B.Venticinque gli equipaggi in gara, che hanno co-involto un centinaio, circa, di giovani.Tra le sei tappe previste una, dislocata nel piazzaledel Supermercato, poneva quesiti inerenti la co-operativa ed il ritrovamento di determinati ogget-ti: sacchetto ecologico, giornale "Quale consu-mo", prodotti vari con marchio Coop.La gara è stata entusiasmante!All'arrivo in Piazza Ducale, previsto per le ore 13,è seguita una "risonata" preparata dal cuoco Egi-dio, con il supporto degli allievi della scuola al-berghiera di Garlasco, nel corso della quale sonostate distribuite gratuitamente 400 razioni di riso(Coop, naturalmente!).Il montepremi della Caccia al tesoro è stato ric-chissimo: e con targhe ricordo della manifesta-zione a tutti i partecipanti. La premiazione si ètenuta domenica 14 febbraio, in Piazza Ducale,prima della sfilata dei carri allegorici, alla presen-za di oltre cinquemila persone.

D presidente dei sociCoop di Sorgi De Petricon i primi diecibambini classificati

6 -- Qiuge cerimmo

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Disposizione tipica di una vasca. Legrandi rocce nascondono gli angoli,mentre le pietre alte, poste dietro speciepiù basse, danno un senso dì profondità.

Visto di fiancol'acquario mostracome la ghiaia radascendendo verso laparte anteriore.

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Nei di acqua dolce

E quandosi vah vacanza?

Se l'assenza è di breve perio-do (massimo una settimana)non si pongono soverchiepreoccupazioni. È unica-mente il caso di escludere l'il-luminazione artificiale e la-sciare la stanza dove si troval'acquario illuminata dallaluce naturale.

Per qualche giorno anche l'a-bmernazione ai pesci può es-sere soppressa tranquilla-mente.Diversamente si pongonoproblemi maggiori quandol'assenza da casa si protraepiù a lungo.Bisognerebbe affidarsi ad u-na persona di fiducia, ma lacosa appare per lo più ostica;meglio sarebbe affrontarena spesa ulteriore (nell'ordi-ne di qualche decina di mi-gliaia di lire) e munirsi di untimer programmato per unaperiodica accensione dellalampada a fluorescenza. Il

problema del mangime lo sipuò risolvere con un altropiccolo ordigno atto a som-ministrare quantità di cibodeterminate a scadenze pro-grammate.

In conclusione però, è benenon dimenticare che di per sél'acquario ha sempre biso-gno di tante piccole atten-zioni, per cui il male peggioreda evitare è proprio la tra-scuratezza, e sarebbe un gra-ve errore (che qualcunocommette) considerarlo sol-tanto un bene d'arredamen-to.

Per saperne di prà

Sommariamente abbiamotracciato un quadro infor-mativo sull'argomento ba-dando all'essenziale; per chiintendesse avere maggioriapprofondimenti, anche invista di un concreto tentativonel mondo affascinante del-

r l'acquarioIogia, possiamoconsigliare la consultazioneIdi un esauriente libricino fa-cilmente reperibile sia nellelibrerie che nei negozi d'ac-quari: Pesci d'acquario diDick Mills - Ediz Vallardi;Lire 12.000.

Montaggio, manutenzione e costi: vediamositua alla piccola avventura, edesistono inoltre testi e pubblica-zioni esplicative ragguardevolied a basso costo, alla portata ditutti,È il medesimo negoziante cheinstalla la vasca con tutto il rela-tivo corredo di impianto d'ossi-genazione, Miraggio ed illumi-nazione (con lampada a fluore-scenza). L'acquario è autono-mo, pertanto non deve esserecollegato a nessun rubinetto nétubazione d'acqua.Collocato l'acquario occorreprocedere alla prima fase diambientazione; l'acquario deverimanere 'vuoto", unicamentecon l'acqua ed il fondale di finis-

tanto per intenderci, ma veraacqua marina in condizionibiologiche pure, senza ilbenché minimo agente in-quinante, praticamente per-fetta o comunque ottimale.La difficoltà maggiore, rela-tivamente, che presenta l'ac-quario marino è appuntoquella di dover ad ogni costomantenere inalterato l'equi-librio biologico raggiuntodurante le delicate fasi dipreparazione. Tale dinamicadeve risultare irreversibile,pena il pregiudicare total-mente la fauna e la flora. Ol-tre a ciò nessun'altra partico-lare manutenzione è necessa-ria, se non la solita illumina-zione periodica e la sommi-nistrazione di alimenti adat-ti. Possiamo dunque rilevareche in definitiva il carico dimanutenzione dell'acquariomarino risulta complessiva-mente inferiore a quellod'acqua dolce. Potrebbe ap-parire un paradosso, ma lecose stanno davvero così: in-fatti mentre in quest'ultimo èpossibile "mettere le mani"spesso e volentieri cambian-

sima ghiaia per almeno unaquindicina di giorni, con tantodi lampada accesa.

Solamente in un secondo mo-mento la fantasia dell'acquario-filo avrà modo di scendere incampo: è il momento di costrui-re il fondo vero e proprio consassi, rocce, piantine ecc. e do-vranno attendersi altri quindicigiorni di ambientazione primadell'introduzione, finalmente,dei pesci.Non avere fretta, ma piuttostoallungare i tempi di preparazio-ne significa porre le basi più so-lide per una buona riuscita del-l'acquario.

do addirittura scenografiadel fondale ecc., l'acquariomarino non va "toccato",anzi, una volta impostato edavviato dovrebbe essere la-sciato com'è. È infatti evi-dente che qualunquealtra in-tromissione provocherebbeuno squilibrio chimico-bat-teriologico che potrebbe ad-dirittura essere esiziale. An-che le aggiunte di nuovi pescidovranno essere fatte a ra-gion veduta e con tutte lecautele del caso. Inoltre è dasottolineare che, a parità didimensioni, nell'acquariomarino andrà circa la metà,meglio ancor meno, dellaquantità di pesci che solita-mente possono vivere inquello d'acqua dolce. Essen-do quelli marini od oceanicipesci di non minuscole di-mensioni, si vedrà che ingran parte dei casi non più dicinque q sei pesci con unpaio di anemoni o tre, ed unpaio di stelle marine andran-no a popolare l'acquario.Chi ama le murene od i polpidovrebbe consultare testispecifici e provati specialisti.

Una volta che l'acquario esi-ste al completo ne rimarreteaffascinati, tanto da soppor-tare quel minimo di "obbli-ghi" assolutamente inevitabi-li alla sua esistenza. Primofra tutti il cambio dell'acqua;si esegue in media ogni quat-tro settimane per una quanti-tà pari a circa la metà dellacapienza. E assolutamenteimportante immettere acquagià opportunamente trattatae temperata (usare le apposi-te soluzioni nelle quantitàindicate). È l'operazione difondamentale importanza: lespeciali sostanze servono adepurare l'acqua, a conferirel'adeguata acidità, alcalinità,a legare le particelle metalli-che eventualmente presenti,a renderla, infine, il più simi-le possibile a quella tropicaleautentica. La lampada fluo-rescente per l'illuminazionedovrà rimanere accesa percirca 10/ 12 ore al giorno, so-prattutto per la flora acqua-tica.La temperatura dovrà rima-nere sempre fissa attorno ai24° centigradi, pertanto unacontrollata al termometrointerno all'acquario andràfatta almeno una volta algiorno. Se necessario occor-rerà manovrare appena larotellina del piccolo termo-stato. Una buona regolazio-ne, comunque, rimane inal-terata anche per periodi mol-to lunghi. Durante i periodiestivi particolarmente caldi sipotrà addirittura togliere taleaggeggio, ridulTe l'illumina-zione sino al 50% e tenerescoperto l'acquario, altri-menti potrebbero verificarsiproblemi di surriscaldamen-to altrettanto pericolosi. Diseguito, è necessario alimen-tare i pesci con gli appositimangimi (basta una volta algiorno) ed aver cura di ripu-lire il fondale o la superficie

UN ACQUARIOBEN ATTREZZATO

i Riscaldatore2 Termostato esterno3 Termometro4 Filtro5 Diffusore o pietra

porosa6 Coperchio con tubo

a fluorescenza7 Pompa dell'aria8 Tubo in plastica

dell'acqua da foglioline mor-te o deteriorate. Se l'acquarioè "ben impostato" i decessidei pesciolini non sarannoaffatto frequenti (anzi la du-rata media può anche arriva-re ai due o tre anni); in ognicaso il pesciolino morto vatolto immediatamente.L'acquariofilo dovrà fare at-tenzione a non incorrere ne-gli errori più banali, che sonol'eccessivo "affollamento"dell'acquario, e ;introduzio-ne di specie di pesci noncompatibili tra loro: l'acqua-rio non è un'arena di gladia-tori,!costi. I non addetti ai lavoripaventeranno grosse cifre.Sfatiamo la leggenda. Unacquario di acqua dolce dicirca 100 litri di capacità ( èuna buona dimensione), giàinstallato, funzionante, pescie piante ovviamente esclusi,costa meno della metà di unbuon TV color di medie di-mensioni (400/ 500 mila lire).Secondo i tipi i pesci hannocosti abbastanza contenuti(dalle 2.000 alle 12.000 lirecadauno). Ancora meno co-stano le piante. Mangimi, li-quidi ed altre sostanze neces-sarie hanno costi nell'ordinedelle poche migliaia di lire edurano mesi. Il dispendio dienergia elettrica, infine, è irri-sorio.

sci di acqua marina (o salina)

Week-end aolrientrii° o propoNto tsI A VligevanoLezioA educaziioneali consumoSempre più intenso il rapporto tra Coop Lom-bardia e il mondo della scuola. In questi primi duemesi dell'anno abbiamo soddisfatto parte dellerichieste pervenute concretizzando una serie dilezioni sull'educazione al consumo nelle scuolemedie: "Cesare Cantù" di Como, Bollate, "Virgi-lio" di Peschiera e Pantigliate, "Marelli" Zona 7(Milano), Cittiglio e Laveno (VA), coinvolgendo55 classi per un totale di circa 1,200 studenti.Abbiamo programmato per tutto il mese di mar-zo un ciclo di lezioni nelle quattro scuole mediepresenti in zona 9 dí Milano (Niguarda) in colla-borazione e col patrocinio del Consiglio di Zona.Il moltiplicarsi delle richieste che ci pervengono egli interventi che concretamente riusciamo acompiere testimoniano della necessità che l'edu-cazione al consumo venga inserita nei programmiscolastici ministeriali, nel pieno rispetto della ri-forma della Scuola Media.

Pago a ComoAnche nell'edizione comasca, nel 'nuovo" su-permercato di Via Giussani, la Pagoda ha riscos-so un concreto interesse da parte dei clienti econsumatori Coop. In questa occasione l'impe-gno è stato finalizzato soprattutto a rinsaldare un

legame e a rafforzare l'immagine complessiva del-la cooperativa attraverso moltissimi incontri (piùdi diecimila in otto giorni) con i soci ed abitualiclienti. La collaborazione della sezione soci, illavoro di preparazione, attento e puntuale, hapermesso di concretizzare gli obiettivi e dare ulte-riori stimoli per rinnovare ed allargare la basesociale. Trecento nuovi soci, trentacinque nuovisoci prestatori (143.000.000 versati) sono La con-ferma del buon lavoro svolto.

Adriano Franchi

successo delleOffellte soci 1937

Pezzi Sconto ai sociI) Frutta secca 13.845 55.380.0002) Pacco carni miste 10.455 78.412.5003) Fustino Coop 33.458 171.304.9604) Olio extravergine

e mais 42.508 212.540.0005) Cassetta frutta 25.067 100.268.0006) Biscotti Coop 27.862 96.460.4807) Caffè Prestigio 34.831 157.436.1208) Pacco carni miste 16.237 162.370,0009) Cassetta formaggi 27.899 i 11.596.000

Media 25.795 116.196.000

Risparmio medio per ogni socio 40,536 lire.

Il Comitato soci Coop di Vigevano proponeun Week-end a Firenze nei giorni di sabato 7e domenica 8 maggio 1988. La quota indivi-duale è di lire 115.000 fino ai 18 anni e di105.000 lire per i partecipanti con più di 60anni. Ecco il programma della gita:Viaggio in pullman da Gran Turismo conpernottamento, cena del sabato e colazionedella domenica mattina in albergo di 2a cate-goria (camere con bagno a 2 letti); il pranzodelle giornate di sabato e domenica al risto-rante; la guida turistica per tutto il soggiorno

e l'entrata in 2 musei.La quota non comprende: bevande ai pasti, ilpasto della domenica sera al rientro e tuttoquanto non espressamente indicato in pro-gramma.Supplemento camera singola: lire 18.000Acconto: lire 40.000 all'atto della prenota-zione.Saldo: lire 75.000 o lire 65.000 entro il 23aprile 1988.Le prenotazioni si ricevono fino al 15 marzo1988 o ad esaurimento dei posti disponibili(pullman da 53 posti).

Ecco il programma dettagliato: Sabato 7 maggio 1988:ore 6 - Partenza dal Piazzale della Coopore 11,00 - Arrivo all'albergo e sistemazione in cameraore 12,00 - Pranzo al ristoranteore 14,00 - Con guida turistica visita al centro storico che comprende: la Cattedrale,

Battistero, Campanile di Giotto, Piazza della Signoria, Ponte Vecchio eChiesa di Santa Croce.

Domenica 8 maggio 1988ore 7,30 - Colazione in albergoore 9,00 - Visita ai musei degli Uffizi e delle Cappelle Mediceeore 12,00 - Pranzo al ristoranteore 14,00 - Escursione panoramica in pullman a Fiesole e Piazzale Michelangeloore 17,30 - Partenza da Firenze per il rientro. Sosta verso le ore 20 presso un Autogrill.

Rientro previsto per le ore 23,30 a Vigevano.

Q ilgdf?. COLISFIrrn — 7

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(Star Fruit)

Mangustanimwor

Liteid(Ciliegie della Cina)

Interno a cura diRoberta Meneghini

Decisioni negadve per il teatro milaneseSi prospettano tempi difficili per il panorama teatrale milanese.La Commissione Centrale Prosa, costituita presso il Ministeroper il Turismo e Spettacolo, ha infatti escluso dall'elenco deiteatri stabili privati due teatri cittadini, il "Filodrammatici" e il"Teatro Verdi", ed ha collocato in una sorta di limbo il "Teatro diPorta Romana.Questa revisione del sistema teatrale di Milano, che ha suscitatonumerose perplessità, sembra non tener conto della vitalità diprogrammi e di progetti, né dell'incremento di pubblico teatralenella città.U n altro aspetto negativo sottolineato dagli operatori del settore,è che ad essere penalizzato da queste decisioni della Commissio-ne è il teatro cooperativo. Tutti e tre i teatri esclusi infatti sonocooperativi. Questo atteggiamento non è stato riservato solo aMilano: a livello nazionale infatti gli esclusi dall'elenco sono solocooperative come pure il cinquanta per cento dei teatri che sonoin forse.

Convenzione fra C Lo ria!, rdia e Unipolstata recentemente sottoscritta una convenzione fra Cgil

Lombardia e l'Unipol, in base alla quale i lavoratori iscritti allaCgil e le loro famiglie potranno usufruire una vasta gamma diprodotti assicurativi.Si potranno fare assicurazioni su auto (responsabilità civile,furto, incendio), sulla vita, la casa, per infortuni e malattie, acondizioni più favorevoli rispetto al mercato, per le prestazionipiù vantaggiose o per le tariffe inferiori a quelle correnti o per lacombinazione di servizi aggiuntivi. Ad esempio, la polizza in-cendio e furto auto, nell'abbinamento alla responsabilità civile, ècomprensiva di un servizio "Europa Assistente" che dà diritto aprestazioni di assistenza alla persona e alla casaGli iscritti La sindacato riceveranno, insieme alla tessera Cgil,un'apposita "Unicard" che testimonierà del loro diritto ad usu-fruire dei vantaggi della convenzione.

fin week end per scoprire Mantova e dintorniUna cooperativa del mantovano, la "Itinerari di Polirone" si èspecializzata nell'organizzazione di iniziative turistiche volte a farconoscere una delle zone della pianura padana più ricche diattrattive storiche, artistiche, culturali e ambientali e ancora pococonosciute: Mantova e i suoi dintorni.Nei fine settimana, con la guida di un esperto, si potrannoconoscere le bellezze naturali del Mantovano e soprattutto diSan Benedetto Po, con il celebre monastero benedettino, dove visarà la possibilità di ascoltare anche concerti di musira.È anche possibile definire un itinerario personalizzato in relazio-nene agli interessi e al tempo chsponibile. Per ogni infommione:cooperativa Itinerari di Polirone, tel. 0310 614818.

LI i

Nei supermercati Coop frutta nuova che si fa strada

Frutta esotica: per molti di noi è già un'abitudine, un consu-mo acquisito. Per molti invece può rappresentare una piace-vole novità, qualcosa da proporre in alternativa alle consueteportate pasquali.Nei supermercati Coop infatti, proprio nel periodo pasquale,potremo trovare una vastissima offerta di frutta esotica ingrado di soddisfare i palati più curiosi e le scelte più raffinate.Ma non basta: oltre alla frutta per tutti i consumatori saràdisponibile un pratico e coloratissimo libretto che fungerà davademecum per conoscere questi nuovi e un po' misteriosifrutti.Per ognuno di essi sarà riportato il Paese d'origine, la fotogra-fia perché siano facilmente riconoscibili, indicazioni di carat-tere nutritivo e le modalità di conservazione.Anche in questo caso Coop si preoccupa di informare, perchéil consumatore sappia ciò che acquista.Una Pasqua diversa dunque all'insegna di un esotismo che,certamente, sarà festa per il palato.

(Phisalis)

Alchechentí

esotica

Provenienza:Italia, Columbia, AfricaCentrale.

Stagione:per il frutto d'importazionemarzo-maggio. Nei climimediterranei la raccolta av-viene a fine estate-autunno.

Aspetto/ varietà:il frutto è avvolto da unamembrana chiusa dall'aspet-to di foglie secche. Simile aduna ciliegia di colore aran-cione. Ha un gradevole sa-pore aciudulo.

Come scegliere:l'involucro esterno deve esse-re ben secco ma ancora chiu-so.

Come consumare:allo stato fresco, ma serveanche per preparare confet-ture e composte. Molto usa-to nell'industria dolciaria,Ecco una preparazione ori-ginale: l'involucro va apertoe rigirato all'indietro, senzastaccarlo dal frutto che vaimmerso in cioccolato fuso.

Proprietà nutrizionali:ricco di vitamina C. Ha effet-to lassativo e diuretico, nellamedicina popolare era con-siderato un potente antiuri-co, un ottimo rimedio controla gotta. Con le foglie (30grammi, in un litro di vino, amacerare per 30 giorni) si ot-teneva il vino di alchechengi,di sicuro effetto diuretico.

Provenienza:Costa Rica, Brasile.Stagione:disponibile tutto l'anno.Aspetto/varietà:frutto oblungo, leggermentea pera, la buccia, sottile everde, maturando diventagialla. La polpa fine ricordala polpa del melone e puòessere rosa o rossa o giallasecondo le varietà. La cavitàcentrale è piena di semini ne-ri non commestibili. incommercio si trovano fruttida 300/400 gr. ma nei Paesid'origine può anche pesare 1kg.Come scegliere:è maturo quando il frutto ètutto, o quasi, giallo.Conservazione:tenie il freddo, quindi mette-re in frigo soltanto nelloscomparto della verdura do-ve può conservarsi fino a 15giorni. Il frutto matura atemperatura ambiente.Come consumarlo:ottimo fresco con una spruz-zata di limone, in macedo-nia.

• Proprietà nutrizionali:relativamente poche le calo-rie: 40 per 100 grammi. Ric-co di vitamine A e C. NeiPaesi d'origine si consumaabitualmente alla fine dei pa-sti perché facilita la digestio-ne, grazie ad un enzima, lapapaina. che ha la stessa a-zione della bromelina (nel-l'ananas) e dell'actinidina(nel kiwi), cioè aiuta la dige-stione delle proteine. È con-siderato antibiotico e vermi-fuga.

Provenienza:Malesia, Brasile, Israele.

Stagione:è disponibile tutto l'anno.

Aspetto/ varietà:ha un aspetto particolarissi-mo, ad elica, e quando è ta-gliato in sezione trasversale siha una bellissima stella a 5punte. Il colore è giallo chia-ro, ceruleo.

Come scegliere:quando è ben formato e so-do, mangiare quando il frut-to ha un profumo pieno eintenso.

Conservazione:a temperatura ambiente se siconsuma entro 2/ 3 giorni;per una conservazione piùlunga (fino a 2 settimane)mettere il frutto in frigo alriparo dagli urti.

Come consumare:per la sua forma si prestaparticolarmente per guarni-zioni di torte, da aggiungerea macedonie e in cocktails.Nei Paesi asiatici una varietàpiù asprigna viene utilizzataanche in piatti salati (comenoi usiamo il Limone).

Proprietà nutrizionali:fornisce circa 40 calorie per100 grammi. Ricca di vita-mina C, potassio e fibra.

Provenienza:Equador, Australia, Italia.

Stagione:Primavera-estate.

Aspetto/varietà:assomiglia ad una papaya al-lungata, appartiene infatti al-la stessa famiglia. Frutto, ingenere, di grosse dimensioni,sa di fragola ed ananas.

Come scegliere:il frutto maturo ha un belcolore giallo-oro.

Conservazione:si conserva molto bene e alungo in frigo.

Come consumare:anche la buccia è commesti-bile. Può essere consumatoal naturale, con panna o ge-lato, in macedonia. li sorbet-to di babaco è dissetante,come pure il frullato fattocon aggiunta di limone, zuc-chero, acqua e ghiaccio.Ed ecco una ricetta fiam-meggiante: Babaco flambé.È necessario un babaco, del-le palline di gelato alla pannae un bicchiere di Gran Mar-nier. Tagliare a fette strasver-sa li il frutto e su di esse porreuna pallina di gelato. irrorarecon il liquore e dar fuoco,

Provenienza:Malesia

Stagione:Marzo-Maggio

Aspetto/varietà:grandezza di un'albicocca unpo' schiacciata. Sembra uncioccolatino avendo unaspessa buccia marrone conun piccolo fiore bianco so-pra. La. polpa assomiglia aquella del litchi.

Conservazione:a temperatura ambiente.

Come consumarlo:ha profumo delicato e sapo-re simile al lampone, è squisi-to al naturale o in macedo-nia, è adatto per gelati emarmellate.

Provenienza:Madagascar, Malaisia.

Stagione:da Novembre a Gennaio ead Aprile.

Aspetto/varietà:assomigliano ad una noce ingrandezza e aspetto. Hannoun sottile guscio ruvido rossoe rosa, che si stacca facilmen-te. La polpa è bianca, traslu-cida, succulenta e dolce, conun seme che ricorda quellodelle nespole. Il litchi ha undelicato profumo di moscatoe rosa.

Come scegliere:il frutto deve avere un aspet-to fresco e un delicato pro-fumo di rosa.

Conservazione:da 1 a 2 settimane a tempera-tura ambiente. Il sapore ri-mane inalterato anche se ilguscio diventa più scuro.

Come consumare:per gustare a pieno il sapore,mangiate il litchi fresco al na-turale. Comunque si adattaanche molto bene a numero-se ricette, con macedonia,aggiunto ai cocktails di spu-mante o rhum, in sorbetti.

Proprietà nutrizionali:Valore calorico: 55-60 calo-rie per 100 grammi. Fra levitamine è presente in buonaquantità la C. buone anche ledosi di sali minerali (calcio,potassio, magnesio e fosfo-ro).

Estem

Per i formag ' che uccidono, 'niente pelaresi ice la CEE"Niente paura!" ha affermato iI Comitato veterinario della CEEa proposito di eventuali, ulteriori controlli alle frontiere suiformaggi deI tipo di quello svizzero che ha causato la morte díuna trentina di persone per la presenza della micidiale "listeriamoncitogena". I consumatori europei si devono quindi accon-tentare dì controlli normali perché — magari a danno dellasalute e della vita stessa — cosi almeno si evitano "ostacoli allalibera circolazione delle merci". In realtà si teme che qualcheStato ne approfitti per respingere dai propri banchi di venditaformaggi esteri che sottraggono fette di mercato a quelli naziona-li.Naturalmente questo ottimismo è conseguenza della pressioneesercitata dalle potenti lobbies agricole e soprattutto da quellafrancese. In Germania, infatti, era incominciata una campagnadi stampa che chiedeva controlli più severi sui formaggi francesiprovenienti dalle regioni confinanti con la Svizzera dove ilfenomeno della mortale 'isteria aveva seminato decine di morti.

Fra due armi niente giocattoli pleolosiPer fortuna a livello comunitario si è pensato più seriamente alla

a cura diVera Squarcialupi

3 — Quale consumo

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"Utture"

di_Ugo Pinferi

e dellaall'80

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L'ARTE DELLA CUCINAIN ITALIA

L n Ogi OI RICETTE E 1H, r Insuku DoL39, DELLA P,CL, D.I. .Nr, 41251F :31CCOLD

passati è arrivata alla dignitàdella pubblicazione grazie adautori che per professione so-no stati cuochi o cerimonieripresso papi, duchi e gran si-gnori. Come si sa per arrivaread una cucina "borghese", airistoranti, si è dovuto aspetta-re l'ottocento.E per arrivare aIl'Artusi, ilprimo, vero libro della cucinaitaliana si è dovuto attendere il1891.

Per Quale consumo abbia-mo usato una lettura alla ri-cerca dei riferimenti lornbar-di.

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CO-DICEue -

DIR1t1D DEL CONSUMODELL'UTENZg

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Dalla stampa aLuelna odi videro

Sicurezza domesticaDopo la Francia l'Italia è il Paese della CEE dove "la casa",ovvero un insieme di attività ritenute solitamente non dannose, èfonte di maggiore mortalità.Un caso emblematico riguarda i bambini: si parla di duemilabambini che annualmente perdono la vita a causa di incidentilegati a prodotti chimici (farmaci, detersivi, ecc.), all'elettricità eal gas.Questo ii problema: la soluzione sta — soltanto — in unaopportuna azione di informazione e prevenzione.

Usa:quanta diossina è noi?Secondo l'EPA (ente americano per la protezione dell'ambientee dell'uomo) la diossina rappresenta un problema che riguardatutti coloro che utilizzano prodotti a base di cellulosa: pannolini,assorbenti, tovagliolini.

La causa presunta: dalle falde inquinate, evidentemente, ancheda questo composto, cosi tristemente rinomato dopo Seveso.

Giappone: ill rossetto sì, purché "hiotecnolodco"In Giappone è iniziata la produzione di rossetti a base di unasostanza naturale ma molto difficile a trovarsi in quantitàapprezzabili, di qui la necessità di riprodurla in laboratorio pervia biotecnologica.Le sue qualità, antibatterica e cicatrizzante, ne fanno un prodot-to protettivo, non solo coprente per maquillage.

Plastica: quale dea t &abilità?Un paio di anni fa si esultò alla notizia di Ull materiale plasticofotodegradabile: l'ambiente pulito senza problemi di riciclaggioné — il sole agendo — intervento dell'uomo.La realtà sembra essere diversa: secondo l'esperienza condottada una scuola media di Moena questi sacchetti, esposti al soleper ben sette mesi, hanno cambiato colore ma non si sonodegradati.Promessa non mantenuta, d'altra parte sembra che le sportine dìplastica "normali" potrebbero durare anche duecento anni...

Usa. La Coca Cola ha un nuovo concorrente:il latteNaturalmente non parliamo del latte tradizionale, ma di una suaversione aggiornata, moderna.Con le bollitine, appunto. I maghi della tecnologia hanno inven-tato un latte "gassato", trasformandolo da alimento in bevandainnovativa.

Gustavo Ghidini - Paolo Mariotti, Codice del diritto delconsumo e dell'utenza, Giuffrè, Milano, 1987, pp. 943, lire50.0(10

Siamo di fronte ad un'operaimportante. Si tratta della rac-colta di Libri di ricette e tratta-ti sulla civiltà della tavola dalXIV al XIX secolo.Può essere ricondotto nel Milano, Bologna, Genova,grande filone della "storia ma- scoprirete con piacere non so-teriale", una nuova scuola che lo libri sulla cucina locale, mapropone la rilettura del passa- anche preziose riedizioni dito attraverso i prodotti, il lavo- classici.ro, le tecniche, i materiali ap- Si tratta in genere di pubblica-punto che via via hanno ac- zioni "anastatiche". Cioè sonocompagnato l'uomo. Ma so- riproduzioni fotografiche da-prattutto con questo libro si è gli originali conservati nellefatta un'operazione culturale biblioteche. E magari sono indi grande livello. Di cucina in

latino o in italiano antico. So-

Italia si sono occupati in molti, no quindi libri per appassiona-ma sino ad oggi il lavoro di ti e non possono certo entrarepubblicazione dei vecchi trat- in tutte le case.tati era avvenuto nell'ambito Con L'arte della cucina in Ita-locale. Se facendo il turista vi

lia l'editore Einaudi di Torino

soffermate davanti alle vetrine

ha messo a disposizione in undei migliori librai di Torino, solo libro la "biblioteca"antica

Ortensio La ndi, modenese del '500, propone un itinerariogastronomico e per la Lombardia cita:

Goderai in Milano il cervelato del Peragallo, cibo re dei cibi, colquale ti conforto mangiar delle offellette e bervi dopo dellavernaciuda di Cassano, d'Inzago e d'Avauro; goderai certi ver-dorMi della buona dalli arrosti; non ti scordar la luganica sottile ele tomacelle di Moncia, non le trotta di Como, non li agoni diLugano, non le erbolane e fagiani montanari che dai deserti diOri soni a Chiavenna capitar sogliono; non anche i maroni chia-vennaschi, non il cacio di Malengo e della valle del Bitto, non letruttarcllc della Mera...

Capitando in Brescia voglio da parte mia vali al signor GiovanBattista Luzago, overo al signor Ludovico Barbisono, e dilli cheti dia bere di quella vernaccia che già più fiate mi dettero: hanno iBresciani, oltre la vernaccia di Celatica, moscatelli superiori alliBergamaschi e alli Brianceschi, e mi soviene che il consultissimoconte Camillo me ne fece asaggiar di uno che mai non assaggiai ilmigliore.

Vi mangerai una vivanda detta in lor lingua fiadoni, belli davedere, grati al gusto, odoriferi più che l'ambra e più che ilmuschio, morbidi al tatto, confortano il stomaco, danno vigorea' sensi, ristorano le forze, son facili da digerire né punto aggra-vano io mi maraviglio grandimenti che que' tanti terzaruolilodatori de bacelli, d'orinali, di ricotte e d'altre fanfalug,he non sisiano posti a lodare i fiadoni bresciani non però mai bastevol-mente lodati.

Cristoforo Messisbugo, del primo '500, riporta questa ricetta:

Torta lombarda

Piglia una buona brancata di bieta; e ben lavata, la tritaraiminuta e Ia ponerai in un vaso, con libbre 2 di buon formaggioduro ben grattato, e libbra una e mezza di butiro fresco, e uovasei, e di pevere pisto un quarto, e un pizzico di gengevro ecannella, e libbra mezza di zuccaro, se alcuno gliene vuole,perché per lo ordinario non se gli pone.Poi farai le tue spoglie, e bene impastato il tuo battuto e unta latiella con once 2 di butiro fresco, gli porrai una spoglia, poi ilbattuto sopra la spoglia.E dopo gli porrai sopra l'altra spoglia, facendogli poi il suorotelle intorno; e sopra gli porrai once 4 di butiro disfatto. Poi lacuocerai nel forno o sotto il testo.E quando sarà quasi cotta, le porrai sopra once 3 in 4 di zuccaro epoi la finirai di cuocere.

su questo tema. Naturalmentei testi in latino hanno la tradu-zione a fronte, i vecchi terminivengono aggiornati in nume-rose note. Grande merito va alcuratore, Emilio Facciali, unostudioso che più di altri si èdedicato in questi anni alla ri-scoperta e ala riproposta diantichi libri con articoli e pub-blicazioni varie.Qualche nota non è esaurien-te, qualche termine rimanesconosciuto, alcune localitàvengono male localizzate, marimane nel complesso un lavo-ro pregevole. Naturalmentel'arte della cucina nei secoli

Invece Bartolomeo Scappi (1500) che cucinò anche per Carlo V,propone questa ricetta:Per fare una vivanda di riso alla lombarda sottestafacon polpe di polli, cervellate e rossi d'uova.Piglisi il riso nettato nel modo soprascritto e cuocasi in brodo nelqual siano cotti capponi, oche e cervellate; e cotto che sarà dimodo che sia sodo, piglisi una parte d'esso riso e pongasi in unpiatto grande di terra o d'argento over dì stagno, e spolverizzisi dicascio, zuccaro e cannella, e pongasi sopra esso riso alcun boc-concino di butiro fresco e la polpa del petto di cappone e ochecon cervella ti tagliati in pez_zuoli, e rispolverizzisi di cascio, zucca-ro e cannella. In questo modo faccíanosi tre suoli, e l'ultimo siabagnato di butiro fresco liquefatto e spolverizzato dalla medesi-ma composizione, e pongasi al forno che non sia troppo caldo, elasciti stare per meza ora fin a tanto che pigli un poco di colore, esbruffasi d'acqua di rose e servasi cosi caldo. Si può accomodarquesto riso in un altro modo; cioè, cotto che sarà, ongasi il piattodi butiro, e ponganovisi fette di provatura fresca non salata, espolverizza te di zuccaro e cannella e cascio grattato; e sopra diesse pongasi il riso, e sopra il riso pongasi rossi d'uova freschecrude secondo la quantità del riso, avendo però fatti i vacui nelriso dove si pongano i rossi dell'uova, e sopra essi rossi ponganosialtre tante fette di provatura spolverizzate di zuccaro, cascio ecannella e poi coprasi con altro tanto riso. In questo modo sipotranno far due o tre suoli, e nell'ultimo pongasi un poco dibutiro sopra e facciasi stare su le ceneri calde, o in forno come disopra, e servasi caldo.

Con Giovan Felice Luraschi altre ricette:

Broecole alla milaneseTagliate le brocc vie a fiocchettini, imbianchitele nell'acqua e sale,asciugatele con un panno, sbattete un uovo con formaggiograttugiato, passatele all'uova, ed impanatele ad una, fatele frig-gere al butirro purgato in una tortiera e servitele al naturale e seavete poca sostanza versatela sopra.

Frittura di polenta alla lodigianaFate una polenta di farina gialla con tre mezzi di acqua, giusta disale e ben bollente, fatela ben cuocere, versatela fuori e lasciatelaraffreddare, tagliatela a fette e con un copapasta tagliatela dellagrandezza d'uno scudo; tagliate a fettine del formaggio dolce od'orsera della grandezza e grossezza della polenta, indorate d'uo-va sbattute la polenta, e ponete sopra una fettina del formaggio,indi copritelo con altra fettina di polenta, fatele passare all'uovasbattute ed impanatele, fatela friggere nella tortiera con butirropurgato e poca salvia tridata e servitela.

Ci fermiamo perché altre cose è giusto le scopriate da soli.

L'arte della cucina in Italia, Libri, ricette e trattati sulla civiltàdella tavola dal XIV al XIX secolo, a cura di Emilio Faccioli,Einaudi, Torino, 1987, pp. 878, lire 80.000

Il Codice del diritto del con-sumo e dell'utenza in 943 pa-gine raccoglie le norme cheregolano il commercio, lapubblicità, i doveri e le re-sponsabilità del produttore, icontratti di massa, la salute el'ambiente, e le indica in dueindici: uno cronologico e u-no sistematico.È un libro specialistico per ilprezzo, per l'editore, per icontenuti, per gli autori. Evero però che i temi della di-fesa del consumatore sonoormai diventati di diffusione

vizi. Se questo campo si èampia, con giornali e tv cheallargato lo si deve anche ane parlano spesso, con vi-Gustavo Ghidini, che concende clamorose che pur-Paolo Mariotti è autore ditroppo guadagnano anche lequesto Codice.prime pagine.Gustavo Ghidini è stato l'e-E non si può parlare di dirit-

ti, e di doveri, senza fare rife- sponente del consumerismoitaliano che più è riuscito arimento alle leggi. Ecco cheguadagnare l'attenzione dei

allora una raccolta organica giornali e delle televisioni sul-delle norme su questa mate- le iniziative a difesa dei con-ria può stare benissimo nella sumatori.

E nei proporrebiblioteca di organizzazioniquesta raccolta di leggi anco-che in qualche misura deb-ra una volta ha dimostrato labano fare i conti con le vi-concretezza della sua azione.cende del consumo e dei ser-

Roberto La Pira, Che cosa dicono le etichette. Informazioni,contenuti, avvertenze di tutte le etichette, con lacollaborazione di Simona Gioia, Rizzali, Milano. 1987, pp.116, lire 22.000

Quando parla di etichette LaPira intende non solo quelleche ci siamo abituati a legge-re sui prodotti alimentari,ma giustamente spiega conmolta chiarezza e con utiliillustrazioni, il significato dimarchi e indicazioni dei tes-suti, delle rnoquette, deipiumini, dei materiali elettri-ci, dei pneumatici, ma anchequelli riportati per classifica-re gli alberghi e le loro fattu-re. Non mancano le indica-zioni sui farmaci, sulle siga-rette, e un glossario sui ter-mini e le sostanze più citatein etichetta. Un libro del ge-nere dovrebbe far parte dellabiblioteca familiare. Ogniconsumatore oggi deve averenel suo bagaglio culturalequesti elementi di conoscen-za. E anche un volume che sipresta all'uso nelle scuole, neicorsi per addetti al commer-cio e naturalmente per chi inmodo volontario o profes-sionale deve occuparsi dellatutela del consumatore.Roberto La Pira è uno degli

esponenti del Comitato dife-sa consumatori, un'organiz-zazione ben radicata in annidi impegno e che pubblica larivista "Altro consumo". Sitratta della pubblicazioneche più si impegna a diffon-dere test comparativi sui di-versi prodotti, avvalendosianche di collegamenti e col-laborazioni di carattereeuropeo.

'211.1Cíe —

sicurezza dei bambini, ma senza esagerare e con calma, natural-mente. Fra due anni, infatti, non ci dovranno essere più invendita giocattoli pericolosi, e ciò è stato possibile dopo undecennio di discussioni perché gli interessi in gioco in fatto di...giocattoli, sono enormi ma nello stesso è enormemente inaccet-tabile che migliaia di bambini perdano ogni anno Ia vita a causadella pericolosità palese o latente in molti giocattoli. Lamieretaglienti, vernici tossiche, vetro e plastica facili da spezzare,sostanze chimiche pericolose, materiali infiammabili sono infattile mille insidie che si nascondono sotto l'aspetto rassicurante deigiocattoli.L'eurogiocattolo quindi dovrà esser sicuro e questo costituirà unfreno anche all'importazione di pericolosi giocattoli provenientisoprattutto dall'Asia, taglienti, pungenti, disgregabili e quindiingoiabili.Che pericoli reali e attuali ci siano nei giocattoli è indicato da unesempio tra tanti Nella plastilina è prevista la presenza di untenore massimo di 50 milligrammi di cadmio mentre nei liquamiil cadmio può essere presente solo nella quantità di 20 milli-grammi!

Giradovione alicoolica per le hiaTeLa birra, e in qualche caso l'aceto, dovranno riportare la grada-zione alcoolica in modo da rendere noto al consumatore ancheuna presenza modesta di alcool. La birra ha una gradazionealcoolica che varia dal 3 al 5 per cento mentre quella dell'acetodovrebbe raggiungere I'1,5 per- cento. Nulla è previsto peri "ovinecoolers" cioè quelle miscele di vino e di succhi di frutta chestanno andando forte fra i giovani ma che non sono ancoraregolamentate dalla legge.

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Mostra con lacallaborazionedella Sezione soci

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Lo stemma in ceramica del Comune di Laveno, opera di Albino Reggioni

Sponsorizzata dalla CoopLombardia su proposta del-la Sezione soci di Laveno(Varese), si è conclusa a La-veno Mombello, sulla spon-da lombarda del lago Mag-giore, l'interessante mostradocumentaria "Sessant'annifa accadeva a Lavano...".Istantanee d'inizio secolo e-sposte per la prima volta alpubblico, provenienti dallacollezione privata di CarloTinelli di Gorla, scattate daDaniele Tinelli, hanno offer-to inediti flash su scorci pae-saggistici oggi scomparsi,momenti quotidiani di vitadella gente locale e i mestieridi una volta; un aniarcordreso ancora più incisivo datante piccole curiosità d'epo-ca come fatture, note di spesee conti d'albergo, raccoltidalle famiglie locali.Nei progetti di Franca Bor-gogni, presidente della Se-zione soci di Lavano, che ha

mantenuto i rapporti conl'amministrazione comunaleper realizzare l'iniziativa, c'èun libro che raccoglierà granparte del materiale fotografi-co già. esposto.Ma l'esposizione a PalazzoComunale ha avuto il suoprincipale punto di forza inuna vera e propria rarità, leaccurate riproduzioni foto-grafiche delle tre mappe tere-sianadi Lavano e Mombello(in origine i due borghi eranostaccati uno dall'altro) e lavicina frazioncina di Cerro,delizioso nucleo di case dipescatori che si affaccia suuna piccola baia con il cin-quecentesco Palazzo Pera-bò, celebre e prestigiosa sededi uno dei più interessantimusei italiani di terraglia, adocumentare la rinomatatradizione lavenese delle ce-ramiche.Per !a precisione, al catastoteresiano vero e proprio ap-

partiene soltanto la mappadi Cerro, mentre le primedue furono in realtà disegna-te in precedenza ma sempresu commissione di Casa A-sburgo.Risalenti al primo Settecen-to, preziosissima traccia del-l'opera di Maria Teresad'Austria, l'illuminata impe-ratrice che provvide a ri-muovere i privilegi fiscali egiuridici dei quali godeva lanobiltà subordinandola sen-za umiliarla al diritto comu-ne e all'obbligo di pagare leimposte, le mappe sono staterigorosamente restaurate dallaboratorio "Il Pluteo" diUrbino e sono attualmentecustodite dall'Archivio diStato di Milano.Terminata la mostra, le treriproduzioni sono attual-mente conservate nel Muni-cipio di Laveno, accessibili atutta la cittadinanza.

F. F.

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Fiorella Fumagalli

Per festeggiare degnamente iprimi tepori primaverili sipropongono nuovi pro-grammi di trekking per tuttala penisola. Vale la pena disegnalare quello lombardo.Sabato 26 marzo parte ungiro di due giorni sui sentieridel Resegone, con superbipanorami su Lecco ed il la-go, i piani d'Erna e le bellepunte del Resegone (quota60 mila lire). Un altro classi-co itinerario dei camminato-ri lombardi è la via dei MontiLariani lungo le montagnedella sponda occidentale dellago di Como, altri due gior-ni da sabato 9 aprile (70 milalire). Le mete successive, finoal prossimo autunno, saran-no le Alpi Lepontine e leGrigne, la Val Codera, il tri-angolo lariano, la conca delPizzo Arera, le valli del Bitto,l'alta Val Varrone, il giro deilaghi Orobici, l'alta Valsassi-na, la valle Venerocolino (E-tlisind, corso di Porta Vitto-ria 46, Milano, tel. 5459521).

zvilaUna solida tradizione, al suoquarto anno di vita, torna adanimare il 26 marzo (fino al 9aprile) il bel castello dei Prin-cipi a Belgioioso (Pavia), se-de di un centro d'arte e dicultura: la "Mostra mercatodell'antiquariato", che radu-na una sessantina di noti an-tiquari da tutta Italia con iloro mobili inglesi, del ba-rocco lombardo e veneto,quadri da museo, sculture,tappeti, stampe, gioielli,maioliche, giade e argenti.Chi volesse fermarsi a pran-zo trova allestito un ristoran-te nel parco; da vedere ilgrande fossato, una torre anord con ponte levatoio, trelati di alte mura merlate, in-somma i resti del passato vi-sconteo del castello. L'in-gresso è sulla bella facciata

settecentesca che dà su ampigiardini alla francese; inte-ressanti le serre e un pontecon orologio solare di Leo-poldo Pollak. Le campagnecircostanti, a una quindicinadi chilometri da Pavia sullastrada per Cremona, riser-vano interessanti scoperte.Verso il Po. a San Giacomoun oratorio di gotiche sem-bianze custodisce una Ma-donna ed altri affreschi delFoppa; nei pressi, a Spessa,si possono assaggiare ed ac-quistare le grappe e le con-serve dell'antica ditta di li-quori Panizzari, ancora arti-gianale (0382/ 79053); oltrel'Olona, a Zerbo, un castellofondato secondo un'anticaleggenda dai Templari è oggisede di un ristorante che of-fre a 25 mila lire (prezzo me-dio) rane, risotti, oca ed ana-tra al forno (0382/79260).

LugznoAmmirare la luna e le abitua-li curiosità celesti stagionali,osservare le macchie solari,riunirsi a parlare di astro-nomia: gli incontri, a partiredal 26 marzo, sono organiz-zati dalla Società astronomi-ca ticinese preSso la Casa Ca-lma, l'osservatorio astrono-mico di Carona. Il villaggio,a 5 chilometri da Lugano,offre anche la possibilità dípernottare, a prezzi però nonastronomici. Per informa-zioni più dettagliate si puòscrivere all'Osservatorio Ca-sina, Casella postale 8, CH-6914 Carona.

remaDomenica 27 marzo la tra-dizionale "Fiera di SantaMaria della Croce" che dis-semina festosamente le merci

più varie davanti all'omoni-mo santuario quattrocente-sco di influsso bramantesco,in fondo a un viale piantato aplatani ed ippocastani ed a-perto nell'Ottocento, puòdar spunto a una visita aCrema, di cui scoprire il pre-zioso centro storico di im-pianto medievale racchiusonella cerchia delle mura ve-nete del 1488 (0373/56414).A Cremona, martedì 29, laprestigiosa cattedrale offreun concerto del locale CoroPolifonico dal titolo "I ro-mantici discepoli di Bach",ingresso libero (0372/ 21722).

SondAo eellogairno

Pasqua, 3 aprile, si festeggiaa Bormio (Sondrio) con unavariopinta sfilata dei carri al-legorici tipici di ogni contra-da locale (0342/901116). AVedeseta (Bergamo) la ban-da scorta la statua lignea diSan Bartolomeo fino allapiccola chiesa dove nel Sei-cento era situato il rifugiodegli ammalati di peste. Davedere le trecentesche torridel paese (0345/47036).Lo storico giuramento stret-to nel 1167 dai Comuni dellaLega Lombarda in difesadelle loro libertà contro ilBarbarossa torna come ognianno, sabato 9 e domenicaIO aprile, a ripetersi nellapiazza di Pontida (Berga-mo). La lettura è accompa-gnata dall'annuncio della vit-toriosa battaglia, dalle evo-luzioni degli armigeri e dalledanze delle fanciulle, il tuttoin rigoroso costume d'epoca(035/795028, oppure a Mi-lano Ugo Gini, 7496584).

Appuntamenti in Lombardia

iniziativa soci N° 4 del 1988

Set pulizia casa:

Coup PAattl -:,iquidoiLt. 1a5

Coop P ozia Cisa Lt.

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Lt. 15

Periodo per i Soci:15 - 30 aprile

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Sconto per i Soci:L. 3.000 a confezione

10 QuElle consumo

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COMUNICAZIONE RISERVATA AI SOCI DI COOP LOMBARDIALa legge stabilisce un limite massimo di 20 milioni per socio

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