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LEEME- DII-Department of Information Engineering, University of Siena, Via Roma 56, 53100 SIENA, Italy . Tecnologie di fabbricazione del silicio: dai circuiti integrati ai nanosistemi

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Tecnologie di fabbricazione del silicio:

dai circuiti integrati ai nanosistemi

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La rivoluzione dell’elettronica1948 Schockley inventa il Transistor bipolare nei laboratori Bell.

(Nobel nel 1956)

E’ un interruttore a STATO SOLIDO a comando elettrico!

MOS transistor -1963

Lo stato dell’interruttore (aperto/ chiuso) è determinato dallo stato di un segnale elettrico!

Il transistor bipolare

Due stati di un segnale elettrico (tensione, corrente)….. Si possono associare a due stati logici:

Alto=Vero, Basso=Falso….LEEME- DII-Department of Information Engineering, University of Siena, Via Roma 56, 53100 SIENA, Italy .

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La rivoluzione dell’elettronica

Cosa si può fare con un transistor?

1- Si possono realizzare reti che svolgono funzioni logiche-aritmetiche

AND (serie), OR (parallelo), NOT.

2- si può scegliere quale operazione logica eseguire (quale rete ultizzare) sulla base dello stato di un segnale elettrico, cioè si possono realizzare strutture programmabili

Si possono realizzare strutture di calcolo che maneggiano solo

quantità elettriche ….. Calcolatori elettronici….

3- si possono realizzare delle strutture bistabili che memorizzano lo stato di un segnale elettrico = CELLE DI MEMORIA.

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La rivoluzione dell’elettronica

Perciò:

Dalla dimensione degli interruttori e delle interconnessioni!!

Integrazione e velocità……..

La potenza del calcolatore dipende:

dalla complessità della rete di calcolo, dalla velocità con cui la rete di calcolo è in grado di fornire il risultato (tempo di propagazione).

Il transistor allo stato solido ha reso possibile una miniaturizzazione molto spinta che ha portato a ridurre le dimensione di strutture di calcolo molto complesse.

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Si

Si parte da un materiale semiconduttore purissimo, il silicio (Si). A temperatura ambiente non conduce….si comporta come un isolante

Come è fatto un transistor…

p

Si producono zone in cui sono presenti impurità, atomi diversi: queste zone si comportano come conduttori (n,p), formano giunzioni raddrizzanti

n+n+

drain source

Vc - alta

Normalmente il percorso tra drain e source è ad elevata resistenza (aperto).

gate

Si rendono possibili i contatti elettrici deponendo

degli elettrodi metallici

Un potenziale positivo applicato al di sopra dello strato di isolante tramite il contatto metallico (gate), produce la formazione di un strato conduttore al di

sotto, chiudendo il percorso di corrente tra drain e source

Si depone uno strato di isolante

SiO2 che viene rimosso nelle zone in cui si vuole un contatto elettrico

DRAINDRAINSOURCE

n

Vd +Vs -

p

Si

n

p

n

gate

drainsource

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Un circuito è composto da transistor, interconnessioni ed altri componenti elettrici (resistenze e capacità).

Per ottenere la massima compattezza e ridurne le dimensioni si realizza in forma integrata: tutto viene realizzato sullo stesso substrato di silicio utilizzato per i transistor!

Cosa è un circuito integrato…

Primo circuito integrato –Texas Instruments - Jack Kilby 1958-

Premio Nobel nel 2000

(2 transistor su una barra di germanio)

Tutti I transistor realizzati sullo stesso substrato

12 mm

Primo IC commerciale -– Fairchild – Robert Noyce 1961.

(cella di memoria (Flip-Flop) )

Sviluppa la tecnologia per realizzare sul substrato dispositivi e interconnessioni

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Un passo avanti

Nel 1971, tre ingegneri della Intel, Federico Faggin, Ted Hoff e S. Mazer, realizzarono un ulteriore passo in avanti in fatto di

miniaturizzazione: progettarono e costruirono il primo microprocessore, cioè un’intera unità di calcolo (la CPU) in

un singolo circuito integrato. Questo microprocessore fu denominato Intel 4004.

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Circuiti integrati - Tecnologia Planare

substrato

Transistor Resistenza

Capacità

Metal 2= interconnessioni

Metal 1= interconnessione

isolante

vias

Sul substrato di silicio:

Si definiscono zone diverse sulla superficie

(progetto 2-D)

Si realizzano i transistor, i resistori e le capacità.

Si realizzano le interconnessioni,

in metallo-

Si possono ottenere livelli molto spinti di

integrazione realizzando molti livelli di

metallizzazione.

anche su più livelli

Tutto viene realizzato accedendo dalla superficie

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Circuiti integrati - Tecnologia Planare

substrato

Sul substrato di silicio:

Si modificano le proprietà elettriche di

alcune regioni attraverso l’impianto o la diffusione

di impurità

DROGAGGIO

Si depongono strati di ossido o

di metallo:

DEPOSIZIONE

Si rimuovono regioni degli strati creati:

ATTACCHI

Tutte queste azioni devono essere effettuate in maniera selettiva solo in alcune regioni stabilite

Secondo un disegno prestabilito: un pattern che viene determinato da una serie di maschere.

Struttura di silicio

Ogni rettangolo

colorato rappresenta

la definizione di una zona

con proprietà diverse

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Tecnologia planare• Preparazione del substrato di Si

Crescita di monocristalli di silicio purissimo:

Processo di Czochralski: Un seme cristallino è ruotato e lentamente

estratto da un crogiolo contenete silicio fuso

Il ‘lingotto’ (monicristallo) viene affettato con lame di

Diamante e lavorato per essere ridotto in fette di

circa 500 μm di spessore con superfici rettificate

Molto diffuso : ¼ della crosta terrestre

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Il Wafer e i dice

Wafer

Die

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Tecnologia planare• Deposizione di strati isolanti

• SiO2. Si pongono le fette (wafer) ad elevata temperatura in una atmosfera ossidante O2 o N2O

• Deposizione di strati metallici

Power Supply

Wafer di Silicio

Bersaglio di alluminio

Gas in Gas out

P

• sputternig

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Tecnologia planare• Drogaggio: p=Boro n=Arsenico

Ioni di drogante vengono accelerati e focalizzati sul wafer, nelle zone in cui la maschera non protegge il substrato di

silicio le impurità penetrano nel reticolo cristallino e modificano la struttura del materiale

Il materiale viene riscaldato per permetter una riorgazzinazzione del

cristallo

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Tecnologia planare

• Rimozione di materiale superficiale in regioni selezionate (substrato o strati deposti)

A seconda della soluzione chimica scelta è possibile rimuovere solo alcuni dei materiali.

Bagno acido

Es . il SiO2 si attacca con una soluzione acquosa di HF ……

Per il silicio in soluzione deve esserci anche HNO3........

• Etching = attacchi

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Sorgente di radiazione EM

Bagno acido

Zona esposta per il passo produttivo:

drogaggio o attacco acido

Maschera: da progetto

Zona protetta

Fotoresist non sviluppato: Non resistente agli attacchi

Fotoresist sviluppato: resistente agli attacchi

Sul wafer viene deposto uno strato di un polimero detto ‘fotoresist’

Il fotoresist è esposto ad una sorgente luminosa

attraverso una maschera

Sistema ottico

Si immerge in un solvente che elimina solo il fotoresist non esposto

Litografia: la maschera definisce un pattern Fotoresist

Sistema ottico

Fotoresist sviluppato

1

2

3

Permette di rimuovere selettivamente gli strati deposti, dando loro la forma (2-D) voluta o di accedere in corrispondenza di regioni precise al substrato

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Litografia – verso il limite…

E’ necessario tenere conto della diffrazione…

Si utilizza una pre-distorsione della maschera:

Optical Proximity Correction (OPC),phase-shift masks (PSM)

Si utilizza un liquido come mezzo di propagazione: Immersion lithography (2006- fino a 22nm)

Dipingere linee di 1 cm di spessore con un pennello di di 3 cm di diametro…

La lunghezza d’onda delle sorgenti ottiche utilizzate è minore delle (oggi =193 nm) dimensioni laterali dei dispositivi

E dopo…

Si possono utilizzare sorgenti a raggi X e cannoni elettronici

Lu

ng

he

zza

d’o

nd

a (

nm

)

Risoluzione del processo (nm)

Litografia: lunghezza d’onda- risoluzione

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Litografia

E dopo…

Oppure il microscopio a forza atomica AFM per deporre

molecole di fotoresist

(dip pen nanolytography)

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integrazione: processi CMOS

1971-4004, INTEL 10µm, 2k transistor

740 kHzFederico Faggin

2008- core i7, INTEL 45 nm, 730 M

transistor2.66 GHz

Nome del processo(INTEL)

P856 P858 Px60 P1262 P1264 P1266 P1268 P1270

1° produzione 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011

Generazione 250 nm 180 nm 130 nm 90 nm 65 nm 45 nm 32 nm 22 nm

Dimensione del wafer(mm)

200 200 200/300 300 300 300 300 300

interconnessioni Al Al Cu Cu Cu Cu Cu ?

canale Si Si Si Strained Si Strained Si Strained Si Strained Si Strained Si

Dielettrico do gate SiO2 SiO2 SiO2 SiO2 SiO2

(k=3.9)High-K High-K High-K

Elettrodo di gate Poly-Si Poly-Si Poly-Si Poly-Si Poly-Si Metal Metal Metal

MOS- FujitsuINTERCONNECT- Fujitsu

Strained Si= srato di Si in cui gli atomi si tovano a distanze maggiori di quelle che si hanno normalment. Questo si può ottenere crscendo il Si su di una strati di Si Ge (nel germanio le distneze ineratomiche sono maggiori). La maggior distanza tra gli atomi da’

luogo ad un incremento della mobilità degli elettroni. Velocità maggiore dei transistor

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Interconnessioni.

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Verso la miniaturizzazione più spinta

transistor non planari, controllo del gate su tre facce

Utilizzo di ossidi nuovi

Transistor Intel 32 nm

Promessi:22 nm poi 16 nm (2016)

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integrazione: I MICRODate   Name   Developer   Clock   Process   Transistors  

1971 4004 Intel 740 kHz 10 µm 2,250

1978 8086 IBM 10 MHz 3 µm 29,000

1989 80486 Intel 25 MHz 1 µm 1,180,000

1989 i860 Intel 25 MHz 1 µm 1,000,000

1999 Pentium III Intel 450-600 MHz 0.25 µm 9.5 M

1999 PowerPC 7400 Motorola 350-500 MHz 0.20 µm 10.5 M

1999 Athlon AMD 500-1000 MHz 0.25 µm 22 M

2008 Atom Intel 0.8-1.6 GHz 45 nm 47 M

2008 Core i7 Intel 2.66-3.2 GHz 45 nm 730 M

2008 Opteron "Shanghai" AMD 2.3-2.9 GHz 45 nm 751 M

2010 POWER7 IBM 3-4.14 GHz 45 nm 1200 M

x2000 :100 x1000Oggi 32 nm……..

1971-4004, INTEL 10µm, 2k transistor

740 kHzFederico Faggin

2010- core i7, INTEL 32 nm, 1.17 G

transistor3,3 GHz,248 mm2

248

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Integrazione: MEMORIE

year size(Mb) cyc time1980 0.0625 250 ns1983 0.25 220 ns1986 1 190 ns1989 4 165 ns1992 16 145 ns1996 64 120 ns2000 256 100 ns2003 1024 60 ns

Flash

291 MbSRAM –Intel-2,5 ns

Im-Flash tech.

32 Gbit NAND Flash

34 nm -May 2008

Samsumg 2010 4Gb 50 ns (30 nm)

(Single Chip DRAM)

=1 bit

1 Transistor=1 bit

=1 bit

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Elaborare segnali non elettrici

Concentrazione

Forza

Pressione

Temperatura

Spostamento

Accelerazione

Concentrazione

Forza

Pressione

Temperatura

Accelerazione

SENSORE ATTUATORE

SENSORE: trasforma una grandezza non elettrica in una

grandezza elettrica, che può essere memorizzata ed elaborata da un

elaboratore elettronico

ATTUATORE: trasforma una grandezza elettrica in una

grandezza non elettrica

Corrente

Tensione Carica

Corrente

Tensione

Carica

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Sensore: 2 esempi

Massa vincolata con un materiale elastico al corpo di cui si vuole misurare l’accelerazione

a=Fext/Mb

Elongazione della molla = a m/k (regime)

L’elongazione della molla viene trasformato in un segnale elettrico: tipicamente variazione di

capacità o di resistenza

P1

P2

dP2

Membrana elastica che si deforma in relazione alla differenza di pressione

La deformazione della membrana viene trasformato in un segnale elettrico:

tipicamente variazione di capacità o di resistenza

Accelerometro

Sensore di pressione

Q=CV C=A/d

Q=CV C=A/d

A

A

d

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Elaborare segnali non elettrici: Applicazioni

Automotive:Rilevazione delle condizioni di marcia del veicolo

Accelerazione = URTIMoto delle ruote = scivolamento, perdita di aderenza

Controllo del motore, misure di pressione

Attuazione di sistemi di sicurezza: AirBagSistemi di controllo dell’assetto (ABS, ESP…)

Consumer ElectronicsSistemi di stampa

Console di gioco.Movimento

Output ottici.

Telecomunicazioni

Sistemi in RF, Sistemi ottici - ricevitori Sistemi in RF, Sistemi ottici –Attuazione di switch, trasmettitori

MedicinaMicrofluidicaBiosensori

Console di gioco, telefoni portatili, notebook.Intensità e colore di radiazioni.

Rilevazione del movimento (accelerazione, posizione)

Sistemi ottici, Fotocametere, Macchine fotografiche.

Intensità e colore di radiazioni

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MS e MEMS

Concentrazione

Forza

Pressione

Temperatura

Spostamento

Accelerazione

Concentrazione

Forza

Pressione

Temperatura

Accelerazione

SENSORE ATTUATORE

MS: Micro-System

MEMS: MicroElectroMechanical- System

E’ interamente realizzato sul o nel substrato di silicio, sfruttando le tecnologie di lavorazione microlettroniche ed aggiungendo dei passi

speciali.

E’ necessario passare dalla lavorazione planare del silicio alla lavorazione 3-D.

…Dagli anni 80

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MS: le due tecnologie più diffuse

BULK MICROMACHINING:

La struttura 3-D è ricavata nel substrato.

SURFACE MICROMACHINING

La struttura 3-D è realizzata sopra il substrato

Attacchi anisotropi, idrossido di potassio, KOH

Membrana per la misuradella pressione

Cerniera

Dispositivo mm, struttura 1 µm, spessore 100 µm.

Dispositivo mm, struttura 1 µm,

spessore 1-3 µm.

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Bulk micromachining

Cristallo di Si

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Surface micromachiningStructural – poliSi

Sacrificial –vetro fosfosilicato (deposto per sputtering) o SiO2

2

1

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MS: sensori di pressione

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MS: Accelerometri

BULK MICROMACHINING:

La struttura 3-D è ricavata nel substrato.

SURFACE MICROMACHINING

La struttura 3-D è realizzata sopra il substrato

massa

a

mollamassa

a

10 um

10 um

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MS: giroscopi

Forza di Coriolis- accelerazione lungo x

F=-2mv

x

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MS: ELETTRONICA DI CONSUMO

Accelerometrogiroscopio

St microlelettronica ha prodotto il miliardesimo accelerometro mems nel

2009

Sensore magnetico

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MS: Biosensori

Surface MICROMACHINING:

Travi a sbalzo come bilance per molecole.

C

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MS: Biosensori

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MEMS: MicromacchineAttuazione elettrostatica F=1/2 AV2/d2

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MEMS: Micromacchine

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MOEMS: Microspecchi

16 µm

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MOEMS: microspecchi

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MS: testine per inkjet

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E poi….. …. nano….

nanostrutture

microstrutture

atomi

Circa 25 nm

H

HH2 Bottom -up

Top - downMICROELETTRONICA MICROSISTEMI

1 mm

1 mm

100 µm

10 µm

1 µm

100 nm

10 nm

1 nm

0.1 nm

10 µm

Globulo bianco

3 nm

Quantum realm

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Nano pillar per DNA separation (Honk Kong University)

Attuatori di nano bolle (Honk Kong University)

Nanotubi di carbonio

Top-Down

Si spingono le tecnologie del silicio basate sulla fotolitografia

3 µm

300 nm

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Bottom-up• Reazioni chimiche: Sol-gel, CVD, Spray,

PVDL….molto utilizzate per nano-polveri, nano-tubi etc.

• Reazioni chimiche: Self Assembly.

si sfrutta il legame ordinato tra atomi o molecole che si crea in alcune condizioni (es. crescita di cristalli, DNA)

• Atom by Atom Assembly.

si manipolano i singoli atomi: ad esempio con la punta di un microscopio a forza atomica (AFM) con tecniche di nanolitografia ‘dip pen’.

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Circuiti integrati - Tecnologia Planare

substrato

Resistenza isolante

Sul substrato di silicio:

Si definiscono zone diverse sulla superficie

(progetto 2-D)

Si realizzano i transistor, i resistori e le capacità.

Si realizzano le interconnessioni,

in metallo-

Si possono ottenere livelli molto spinti di

integrazione realizzando molti livelli di

metallizzazione.

anche su più livelli

Tutto viene realizzato accedendo dalla superficie

vias Metal 2= interconnessioniMetal 1= interconnessione

Transistor

Capacità

LEEME- DII-Department of Information Engineering, University of Siena, Via Roma 56, 53100 SIENA, Italy .

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