Difetti e Deformazione Plastica -...

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Difetti e Deformazione Plastica Ing. Nadia Ucciardello

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Difetti e Deformazione Plastica

Ing. Nadia Ucciardello

Difetti di superficie

Le superfici sono importanti nello studio dei materiali metallici per molteplici

aspetti: attrito e abrasione, saldature, reazioni chimiche (corrosione,

ossidazione ecc.), comportamento meccanico di corpi sottili, fatica ecc.

La superficie è un difetto comunque presente in un solido reale. Essa

rappresenta un punto di discontinuità del reticolo cristallino.

Difetti di impilamento (stacking faults)

La struttura cfc è costituita da una sequenza di impilamento dei piani cristallini

secondo lo schema ABCABCABC… mentre quella hcp secondo lo schema

ACACAC… Se queste sequenze sono alterate il cristallo cfc potrebbe avere

una porzione con struttura hcp e viceversa. Per esempio se nella sequenza

ABCABCABC di un metallo cfc venisse a mancare un piano di tipo B avremmo

ABCACABC. Una porzione pari a quattro piani atomici si presenterebbe con

struttura hcp. Questo si definisce difetto di impilamento intrinseco.

In un difetto di impilamento estrinseco dove è presente uno strato di tipo C in più.

La sequenza è ABCACBCA e anche in questo caso una porzione del cristallo si

presenta con struttura hcp.

I difetti di impilamento (stacking faults) possono avere origine, come già visto in

precedenza, dalla aggregazione su un piano cristallino di vacanze o di

autointerstiziali. Possono inoltre essere generati durante la deformazione plastica

del metallo.

Bordi di grano

Un materiale policristallino è un aggregato di cristalli o “grani”, che differiscono tra

loro per l’orientazione. Le zone di contatto tra grani diversi si dicono bordi di grano

o giunti intergranulari.

a)- giunto con una componente di flessione e una di torsione;

b)- giunto di flessione (tilt boundary) asimmetrico;

c)- giunto di torsione (twist boundary);

d)- giunto di flessione (tilt boundary) simmetrico.

Giunti a basso angolo

Quando l’angolo di disallineamento tra i

due grani limitrofi < 10° si parla di

giunto a basso angolo. Un giunto di

flessione simmetrico si può pensare

come una fila di dislocazioni a spigolo,

la cui distanza h varia con l’angolo di

disallineamento secondo la

relazione:

dove b è il modulo del vettore di

Burgers. Per piccoli valori di (giunto a

basso angolo), la spaziatura tra le

dislocazioni vale

h

barctg

22

bh

Nel caso di un giunto di

flessione asimmetrico ci sono 2

gruppi di dislocazioni a spigolo

aventi distanze h1 e h2 disposte

su piani perpendicolari

Il giunto di torsione a basso

angolo è costituito da una griglia

a croce di 2 insiemi di

dislocazioni a vite.

La caratteristica di questo giunto

è che ci sono zone dove gli atomi

dei due cristalli combaciano

relativamente bene e altre invece

dove la struttura è altamente

distorta.

Giunti ad alto angolo

Quando l’angolo di disallineamento

> 10° si parla di giunti ad alto

angolo.

Un bordo di grano è una regione di

energia relativamente alta poiché

gli atomi nel bordo non

combaciano perfettamente coi

rispettivi reticoli cristallini. In

generale, l’energia che compete

ad un giunto intercristallino cresce

al crescere dell’angolo .

Quando i due grani si trovano in una di queste particolari posizioni, si dice

che essi formano un reticolo di coincidenza e che il bordo di grano è un

giunto speciale.

Struttura cristallina Asse di

rotazione

Angolo

di rotazione

Densità delle

Coincidenze

B.C.C.

[100]

[110]

[110]

[111]

[111]

36.9

70.5

38.9

60.0

38.2

1/5

1/3

1/9

1/3

1/7

F.C.C.

[100]

[110]

[111]

[111]

36.9

38.9

22.0

38.2

1/5

1/9

1/7

1/7

Effetti chimici ai bordi di grano

La diffusione avviene ai bordi più facilmente che nel corpo del cristallo per il

maggior disordine atomico e per i legami più deboli. Allo stesso modo è

logico pensare che nel bordo esistono zone dove atomi estranei possono

esser alloggiati meglio che altrove nel reticolo. Le impurità tendono a

muoversi verso i bordi e quindi ad addensarsi in queste posizioni dando

luogo spesso a precipitati.

In presenza di un mezzo corrosivo, le impurità favoriscono un attacco

preferenziale lungo il bordo. Questo è stato osservato anche nei metalli di

alta purezza. Si è altresì osservato che la corrosione intergranulare dipende

dalla disorientazione dei grani: grani con piccole disorientazioni sono più

difficili da aggredire chimicamente.

Negli acciai il problema della formazione di precipitati lungo i bordi dei grani

può costituire un serio problema in presenza di agenti corrosivi. Per

esempio, la formazione di carburi nei confini di grano impoverisce la

matrice nelle zone adiacenti di elementi di lega e quindi si produce

un’alterazione locale della composizione e delle proprietà del materiale.

Geminati

La geminazione è dovuta al movimento

coordinato degli atomi che si trovano

dallo stesso lato di un certo piano,

detto piano di geminazione, rispetto

quelli che si trovano dal lato opposto.

Come risultato di tale movimento le

posizioni reticolari delle due parti del

cristallo diventano speculari rispetto al

piano di geminazione. Fig. (alto)

mostra un geminato nella struttura cfc.

La sequenza di impilamento è

simmetrica rispetto al piano di

geminazione A: CABCACBACB. In

basso è invece mostrato il movimento

che porta alla formazione del

geminato: i piani cristallini nella parte

superiore del cristallo subiscono degli

scorrimenti di entità sempre maggiore

man mano che ci si allontana dal piano

di geminazione.

La geminazione costituisce un modo di deformazione dei cristalli metallici

alternativa allo scorrimento. Le caratteristiche di questo processo di

deformazione sono:

a) la geminazione interessa un ben definito volume di materiale, entro il

quale il cristallo mantiene la stessa struttura ma non l’orientazione

originaria;

b) mentre nello slittamento ciascun atomo si muove di una o più distanze

atomiche, nella geminazione si sposta di una frazione di distanza

interatomica;

c) affinchè si possa riprodurre la struttura originaria del cristallo, l’entità dello

spostamento in ciascun piano può assumere un unico valore, dipendente

dalla distanza dal piano di geminazione.

Geminati coerenti ed incoerenti

Si definiscono geminati incoerenti quei geminati in cui il bordo del geminato

non coincide col piano di geminazione. I geminati coerenti sono quelli in cui

c’è coincidenza.

L’energia di un bordo di geminazione è molto sensibile alla orientazione.

La tabella seguente confronta per alcuni metalli l’energia di geminati coerenti,

incoerenti e bordi di grano. Come si può vedere, l’energia più bassa compete

alla struttura più ordinata del geminato coerente.

In fig. si mostra la foto di un geminato che presenta rispetto al cristallo da

cui si è formato un’interfaccia coerente ed una incoerente. Si possono ben

distinguere in quanto quella coerente è piana mentre quella incoerente ha

forma irregolare.

Rappresentazione schematica di un geminato incoerente (sinistra). I

geminati coerenti hanno energia superficiale inferiore di quella dei

geminati incoerenti (destra).

Superfici tra fasi solide diverse

Le superfici interfase sono le superfici che

separano due fasi diverse presenti nel

metallo. Si possono presentare tre diverse

situazioni nelle superfici tra fasi solide

diverse:

coerenza totale,

semi-coerenza,

incoerenza totale.

Si parla di coerenza totale quando i piani

cristallini della prima fase (fase )

combaciano esattamente lungo

l’interfaccia con i piani della seconda fase

(fase ) .

In figura è rappresentata in (a) un caso di

coerenza totale ideale poiché i piani reticolari

delle due fasi hanno esattamente la stessa

spaziatura e c’è continuità reticolare attraverso

l’interfaccia. Per questo non si determinano

stress elastici. Di fatto questa è una situazione

ideale, che in realtà non si verifica mai.

In (b) abbiamo un’altro caso di coerenza totale

tra fasi con piani cristallini aventi diversa

spaziatura, tuttavia la diversa orientazione dei

due grani permette un perfetto combaciamento

degli atomi all’interfaccia. Anche in questo caso

non sono presenti stress elastici.

In (c) viene mostrata un’interfaccia con coerenza totale dove la diversa

spaziatura tra i piani delle due fasi determina stress elastici. Questo è il caso

più frequente e si parla di coerenza totale reale.

Se a e a sono le distanze interplanari nelle fasi e , lo stress elastico

vale :

= ( a - a ) / a

Quando non esiste nessun tipo di relazione tra le due fasi e quindi nessun

tipo di combaciamento, l’interfaccia si presenta come mostrato nella figura

sotto (interfaccia incoerente).

Dimensione media del grano

Le proprietà di un materiale metallico sono altamente influenzate dalla

dimensione dei grani. La dimensione media dei grani si può descrivere

convenzionalmente con il numero ASTM (American Society for Testing and

Materials) n usando l’ espressione:

dove N è il numero medio di grani per pollice quadrato ad un ingrandimento

di 100x. A valori di n crescenti corrispondono dimensioni medie del grano

decrescenti.

1n2N

Area del bordo di grano

Assumendo la forma dei grani come cubica, l’area di bordo di grano AG.b in

pollici quadrati per pollice cubo di metallo si può esprimere:

(inch2 /inch3)

dove N è il numero di grani per pollice quadrato a 100x. Passando ai centimetri

(cm2 /cm3)

2

1

4

.b.G)10Nx(3A

2

1

4

.b.G)10Nx(

54.2

3A

Orientazione del grano

Grande importanza per le proprietà di un

materiale ha la distribuzione delle

orientazioni dei grani che compongono il

policristallo. Il complesso di queste

orientazioni si definisce tessitura

cristallina. La rappresentazione della

tessitura è costituita dalla O.D.F.

(Orientation Distribution Function).

Forti tessiture sono principalmente

causate da:

1-deformazione plastica,

2-ricristallizzazione e crescita del grano,

3- trasformazioni di fase.

Un materiale metallico con forte tessitura,

cioè con orientazioni preferenziali dei grani

cristallini, mostra in genere una spiccata

anisotropia delle proprietà meccaniche.

Inclusioni e porosità

DEFORMAZIONE PLASTICA

DEFORMAZIONE PLASTICA

Geometria dello scorrimento

Nei cristalli la deformazione plastica avviene per scorrimento di dislocazioni in

particolari piani (piani di scorrimento) lungo particolari direzioni

cristallografiche (direzioni di scorrimento) giacenti nei piani di scorrimento.

Un piano di scorrimento e una direzione di scorrimento definiscono un

sistema di scorrimento.

Il meccanismo dello scorrimento è semplicemente il movimento di

dislocazioni il cui vettore di Burgers giace parallelo alla direzione di

scorrimento.

Alcuni metalli deformano con sistemi di scorrimento diversi a temperature

diverse. Oltre che per scorrimento, alcuni metalli possono deformare anche

per geminazione.

Linee di scorrimento

Se si sottopone a trazione un metallo, la

cui superficie è stata preventivamente

lucidata a specchio, si possono osservare

le linee di scorrimento. Ogni linea di

scorrimento è un gradino, la traccia

lasciata sulla superficie dalla fuoriuscita di

più dislocazioni che si sono mosse su un

singolo piano di scorrimento. Quando

molte linee di scorrimento sono

raggruppate si parla di bande di

scorrimento.

Le linee di scorrimento nei metalli dove la

deformazione ha luogo su un solo gruppo

di piani si presentano come linee diritte

mentre esse sono ondulate nei metalli

dove gli scorrimenti avvengono su più

piani.

Cu (fcc)

Fe-Al (bcc)

Deformazione di monocristalli

Anche se i metalli di interesse per l’ ingegneria industriale sono

principalmente policristallini, per comprendere i meccanismi della

deformazione plastica conviene occuparsi prima dei sistemi più semplici,

cioè dei monocristalli.

Un concetto fondamentale è quello di stress critico c cioè il minimo

sforzo, risolto nel piano di scorrimento e nella direzione di scorrimento,

utile per innescare la deformazione plastica.

Determiniamo per un monocristallo sottoposto a trazione la componente

dello stress applicato nel piano e nella direzione di scorrimento.

è l’ angolo tra la normale al piano di scorrimento e

l’asse di trazione, è l’ angolo tra la direzione di

scorrimento e l’asse di trazione. Essendo A l’area della

sezione normale del cilindro, A/cos è l’area della sezione

contenente il piano di scorrimento; la componente del

carico nel piano di scorrimento nella direzione di

scorrimento è Pcos. Per cui lo stress risolto r risulta

essere:

coscos

cos/

cos

A

P

A

P

r

Una delle prime idee sviluppate per spiegare l’incrudimento fu quella del back-

stress sulle sorgenti dovuto a dislocazioni bloccate da ostacoli presenti nel

cristallo.

Le barriere che bloccano il moto delle dislocazioni possono essere di tipo

diverso:

- precipitati,

- atomi estranei,

- dislocazioni immobili (sessili),

- grovigli di dislocazioni, ecc.

Nei policristalli anche i bordi di grano sono ostacoli importanti per il moto delle

dislocazioni. Trattando di monocristalli, ovviamente, ci si disinteressa di questo

ultimo aspetto.

Sperimentalmente si osserva che le curve - di monocristalli possono

presentare 3 stadi in campo plastico