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SCHEDA PROGETTO 1a ELABORATA NELLA FASE DI RICERCA-AZIONE a.s. 2015-16 ALL’INTERNO DEL PROGETTO MIUR/AID ‘DISLESSIA AMICA’ Denominazione progetto DIDATTICA METAFONOLOGICA E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DI SOGGETTI A RISCHIO DSA Priorità e traguardi di risultato Migliorare gli esiti delle prove standardizzate nazionali (PdM) Obiettivi di processo Attuare una didattica per competenze e compiti autentici (PdM) STRUTTURA INTERVENTO Ambito di intervento Linguistico (sia alla scuola dell’infanzia che alla scuola primaria) Caratteristiche utenza (classi coinvolte) Alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle classi 1^-2^-3^ della scuola primaria Obiettivo A. Individuare precocemente soggetti a rischio DSA (dislessia e disortografia) B. Mettere in atto una didattica metafonologica fin dalla scuola dell’infanzia Obiettivi specifici 1. Indagare sui precursori critici dell’apprendimento della scrittura e lettura 2. Analizzare il livello di concettualizzazione della lingua scritta posseduto dai bambini all’ingresso della scuola primaria 3. Portare l’attenzione del bambino sull’aspetto sonoro delle parole, separandolo dal significato 4. Promuovere l’acquisizione della fase alfabetica, ortografica e lessicale dell’apprendimento della scrittura e lettura 5. Individuare le situazioni di difficoltà persistenti, nonostante azioni didattiche mirate 6. Segnalare i soggetti resistenti all’intervento didattico ITER PROCEDURALE Attività svolte A. Individuare precocemente soggetti a rischio DSA (dislessia e disortografia) SCUOLA DELL’INFANZIA: - Conoscenze dei bambini sulla lingua scritta - Prova di scrittura spontanea (sez. 5 anni maggio) - Prove di prerequisito per la rilevazione delle competenze cognitive implicate nella letto-scrittura - IPDA: questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento - Prove CMF

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SCHEDA PROGETTO 1a

ELABORATA NELLA FASE DI RICERCA-AZIONE a.s. 2015-16

ALL’INTERNO DEL PROGETTO MIUR/AID ‘DISLESSIA AMICA’

Denominazione

progetto

DIDATTICA METAFONOLOGICA E INDIVIDUAZIONE

PRECOCE DI SOGGETTI A RISCHIO DSA

Priorità e traguardi di

risultato

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate nazionali (PdM)

Obiettivi di

processo

Attuare una didattica per competenze e compiti

autentici (PdM)

STRUTTURA INTERVENTO

Ambito di

intervento

Linguistico (sia alla scuola dell’infanzia che alla scuola

primaria)

Caratteristiche

utenza (classi coinvolte)

Alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle

classi 1^-2^-3^ della scuola primaria

Obiettivo A. Individuare precocemente soggetti a rischio DSA

(dislessia e disortografia)

B. Mettere in atto una didattica metafonologica fin dalla

scuola dell’infanzia

Obiettivi specifici 1. Indagare sui precursori critici dell’apprendimento della

scrittura e lettura

2. Analizzare il livello di concettualizzazione della lingua

scritta posseduto dai bambini all’ingresso della scuola

primaria

3. Portare l’attenzione del bambino sull’aspetto sonoro delle

parole, separandolo dal significato 4. Promuovere l’acquisizione della fase alfabetica,

ortografica e lessicale dell’apprendimento della scrittura

e lettura

5. Individuare le situazioni di difficoltà persistenti,

nonostante azioni didattiche mirate

6. Segnalare i soggetti resistenti all’intervento didattico

ITER PROCEDURALE

Attività svolte

A. Individuare

precocemente

soggetti a rischio

DSA (dislessia e

disortografia)

SCUOLA DELL’INFANZIA:

- Conoscenze dei bambini sulla lingua scritta

- Prova di scrittura spontanea (sez. 5 anni – maggio)

- Prove di prerequisito per la rilevazione delle competenze

cognitive implicate nella letto-scrittura

- IPDA: questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento

- Prove CMF

SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA

- Monitoraggio sui prerequisiti per la formazione delle classi (aspetto socio-relazionale e cognitivo) durante la settimana

dell’accoglienza

- Prove BIN

- Prove CMF

- Prova di scrittura spontanea, scrittura del nome, plurale

- Somministrazione di prove di screening:

dettato di parole (febbraio)

dettato di parole e riconoscimento di non-parole

(maggio)

CLASSE SECONDA

- Somministrazione di prove di screening:

dettato di parole e riconoscimento di non-parole (dicembre)

dettato ortografico (maggio)

CLASSE TERZA

- Somministrazione di prove di screening:

dettato ortografico (dicembre)

- Correzione e restituzione dati

- Comunicazione scritta alle famiglie della persistenza della

difficoltà attraverso compilazione di format predisposto

Attività svolte

B. Mettere in atto

una didattica

metafonologica

fin dalla scuola

dell’infanzia

SCUOLA DELL’INFANZIA:

percorsi di didattica metafonologica per lo sviluppo

delle competenze implicate nella letto-scrittura

SCUOLA PRIMARIA:

percorsi di didattica metafonologica per

l’acquisizione della letto-scrittura:

o suddivisione della frase in parole

o presentazione delle vocali e delle sillabe: uso dei facilitatori visivi, uditivi, motori, tattili per la

memorizzazione delle corrispondenze suoni-segni

o scansione e fusione sillabica; scansione e fusione

fonemica attraverso l’uso di mediatori specifici

(pupazzi per la scansione sillabica e fonemica delle

parole)

o utilizzo di strumenti cartacei semplici (griglie

sillabiche, cerchi colorati per la scansione

fonemica), come supporto alla memoria

o costruzione del “sillabiere” per ogni bambino, per la

memorizzazione delle corrispondenze tra sillabe e

simboli visivi di riferimento

o utilizzo di software didattici e/o materiale cartaceo

per il potenziamento dei processi di apprendimento

della scrittura e lettura o strategie per l’apprendimento stabile dei gruppi

consonantici omosillabici e eterosillabici

o strategie per l’apprendimento di lettere che non

rispettano il vincolo univoco con il corrispondente

fonema

o strategie per l’apprendimento dei suoni complessi:

digrammi e trigrammi ortografici (avvio alla fase

ortografica)

Attivazione di laboratori fonologici per alunni a

rischio DSA: azioni didattiche mirate con l’uso delle

nuove tecnologie (siti dedicati e software specifici)

e/o materiale cartaceo.

Organigramma e

funzionigramma

1.Referente di progetto:

- coordinamento, monitoraggio e valutazione del progetto

- somministrazione, correzione e valutazione dei test di

screening, restituzione dei dati

- contatti con le associazioni

2. Team di docenti esperti formati :

- supporto al team di lavoro, soprattutto alle risorse umane

in entrata

- raccolta della documentazione

- diffusione delle buone pratiche attraverso workshop

3. Classi/sezioni di sperimentazione (insegnanti dell’ultimo

anno della scuola dell’infanzia, classi 1^-2^-3^

primaria)

Esperienze

pregresse

- Adesione al Progetto Dislessia dell’INDIRE

- Adesione al Progetto Di.Sco.L.O. (Diversità Scoperte

Logiche Operative) dall’a.s. 2008-2009 - “Progetto

sperimentale inerente l’innovazione educativo/didattica

per una migliore qualità dell’istruzione e per la

formazione dei docenti riguardo alle difficoltà specifiche

dell’apprendimento”:

formazione pluriennale specifica per i docenti dei tre

ordini di scuola (‘Percorsi di educazione linguistica’

per la scuola dell’infanzia, ‘Didattica metafonologica’ per la scuola primaria e ‘Gestione della classe in

presenza di alunni con DSA’ per la scuola secondaria)

formazione specifica per somministratore di test di

screening

somministrazione e valutazione dei test di screening

nelle classi prime e seconde della scuola primaria a

cura di un formatore AID

somministrazione e valutazione dei test di screening

nelle classi prime della scuola secondaria di 1° grado a cura di un somministratore interno all’Istituto.

- Adesione al Progetto A.P.Ri.Co. (Attivazione di

interventi di Prevenzione, Rieducazione e

Compensazione per ragazzi con DSA con l’ausilio di

strumenti informatici) con sperimentazione del software

‘Ottovolante’

- Adesione al Progetto ‘Cruscotto’ per la sperimentazione

di un software utile per la somministrazione e

valutazione dei test di istituto

- Formazione specifica sul metodo metafonologico nelle

scuole dell’infanzia e primarie dell’Istituto con formatore

AID.

Materiali - Facilitatori visivi (matrici sillabiche, sillabiere, pupazzi,

…) realizzati dagli insegnanti

- Batterie oggettive per le prove di screening (Prove AID,

IPDA, Prove CMF, Prove BIN, …)

Spazi e tempi - Aule e laboratori informatici

- Progetto quadriennale (dall’ultimo anno della scuola

dell’infanzia alla classe terza della scuola primaria)

PRESUPPOSTI

TEORICI

TEORIE E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

- Ferreiro, E., & Teberosky, A. La costruzione della lingua

scritta nel bambino.

- Paoletti, A., & Stella, G. Indici qualitativi di rischio negli

screening sui disturbi specifici dell’apprendimento.

- Stella, G., & Apolito, A. Lo screening precoce in prima

elementare

- A. Capuano, F. Storace, L. Ventriglia, BES e DSA - La

scuola di qualità per tutti – Viaggiare nel testo:

orientarsi con le mappe

- Ianes, Competenze metafonologiche

- Testi specifici Erickson - Testi vari di Tressoldi e Cornoldi

- Formisano , Prova di scrittura spontanea

- Formazione, consulenza e sperimentazione a cura della

Dott.ssa L. Ventriglia (AID)

COINVOLGIMENTO FIGURE PROFESSIONALI

Figure interne - Coordinatori di progetto e referenti per la

documentazione

- Docenti formati

Figure esterne Dott.ssa Luciana Ventriglia (formatrice AID)

Dott.ssa Michela Soldi (formatrice AID)

COINVOLGIMENTO GENITORI

- Presentazione del percorso di monitoraggio della letto-scrittura nelle

assemblee istituzionali ultimo anno scuola dell’infanzia/classi prime

- Comunicazione scritta degli indicatori di rischio rilevati durante le prove di

screening per l’attivazione di percorsi osservativi presso l’ASL

- Incontri informativi con esperti

VALUTAZIONE ESITI

- Negli anni è maturata nei docenti una maggiore consapevolezza rispetto al

valore degli screening.

- Si è ridotta la tempistica nella diagnosi di alunni DSA.

- La percentuale degli alunni a rischio nelle classi prime si è notevolmente

ridotta.

- L’utilizzo della didattica metafonologica come buona pratica per

l’apprendimento della letto-scrittura si è generalizzata all’interno di tutto

l’istituto.

DOCUMENTAZIONE

- Raccolta di materiale didattico

- Unità di apprendimento / competenza sulla didattica metafonologica alla

scuola primaria (vedi allegato 1)

- Percorsi di didattica metafonologica alla scuola dell’infanzia

- Raccolta del materiale didattico elaborato dai docenti e riaggiornato in

itinere

- Condivisione del materiale e delle buone pratiche anche attraverso

workshop autogestiti a livello di istituto

- Protocollo di Istituto per la scuola dell’infanzia (ultimo anno): Questionario

IPDA, prove CMF, prova di scrittura spontanea

- Protocollo di istituto per la scuola primaria (accoglienza classi prime): prova di scrittura spontanea, prove CMF, griglie riepilogative di monitoraggio degli

aspetti socio-relazionali e cognitivi

- Protocollo di screening: griglie di rilevazione dei risultati di ogni singolo test

e griglia di monitoraggio dell’intero percorso

- Analisi statistica dei dati relativi all’esito finale del percorso di screening con

individuazione dell’indice di miglioramento

MIGLIORAMENTI

- Visibilità del progetto e delle sue fasi di attuazione sul sito di istituto

- Attuazione di un percorso di formazione sulle competenze logico-

matematiche per la prevenzione e l’individuazione precoce dei fattori di

rischio della discalculia

Collaborazioni con enti,

associazioni, università

AID

Associazione Sa.P.I.E.

- Utilizzo dei format elaborati dalla commissione di progetto riguardo a:

o consegna della certificazione all’Ufficio Protocollo della segreteria;

o colloquio informativo docenti/genitori secondo domande guida;

o griglia di osservazione dell’insegnante.

SCHEDA PROGETTO 1b

Denominazione

progetto

ALFABETIZZAZIONE L2 ITALIANO

Destinatari Tutti gli alunni, ma soprattutto gli alunni stranieri

Situazione su cui

si interviene

In questi anni il numero degli alunni stranieri nell’I.C. è

aumentato, raggiungendo percentuali del 13%-14%

rispetto alla totalità della popolazione scolastica; se da un

lato si sono create possibilità di interscambio, di dialogo,

di apertura, dall’altro sono incrementate le realtà di disagio sociale, economico, culturale; per quanto emerso

si sono resi necessari percorsi di alfabetizzazione, di

integrazione, di confronto verso gli alunni e le famiglie.

Obiettivo

generale

Favorire processi di integrazione interna ed esterna alla

scuola attraverso l’alfabetizzazione L2 Italiano

Attività previste

Progetti accoglienza

piani personalizzati a piccoli gruppi

piani individualizzati

progetti di alfabetizzazione primaria, secondaria, di

lingua per lo studio

percorsi personalizzati di recupero disciplinare

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti per poter attivare, in modo adeguato e

continuativo, i piani personalizzati e individualizzati in

ogni realtà scolastica: € 4000

Risorse umane

Docente referente

Eventuale utilizzo di organico potenziato per i percorsi

personalizzati

Utilizzo di personale curriculare

Utilizzo di esperti esterni (educatori e mediatori

linguistico-culturali della Cooperativa Odissea, del

Comitato Micheloni, docenti pensionati volontari)

Altre risorse

necessarie

Durata del

progetto/ Stati di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni

attesi

Comunicazione in lingua italiana:

alfabetizzazione di primo e secondo livello

recupero delle strumentalità di base

rinforzo di capacità operative e mentali

interiorizzazione di conoscenze.

SCHEDA PROGETTO 1c

Denominazione progetto

COMPETENZE LINGUISTICHE IN ITALIANO

Destinatari Alunni dell’Istituto Comprensivo

Finalità generale

Costruire strutture mentali: la comprensione del testo

come competenza trasversale

Situazione su cui

si interviene

I risultati delle prove standardizzate nelle classi finali dei

due ordini denotano risultati lievemente al di sotto delle

medie nazionali, anche a causa della variegata composizione delle classi. Si ritiene pertanto necessario

un intervento volto a migliorare le capacità degli alunni di

affrontare prove basate non solo sui contenuti ma anche

sui processi che ad essi sottendono

Obiettivo

generale

- Sviluppare il ‘comprendere’ come dimensione cognitiva

e sociale - Sviluppare modalità di lettura (diversificate a seconda

dello scopo per cui si legge un testo e del suo formato)

e competenza metacognitiva (a seconda della

situazione e del compito di lettura)

Attività previste

DOCENTI

- Progettazione per competenze a classi parallele (scuola primaria) e dipartimenti (scuola secondaria)

- Valutazione per compiti autentici e rubriche valutative

ALUNNI:

- ACQUISIZIONE DELLA COMPETENZA DI LETTURA:

sviluppo delle operazioni di decodifica dei segni grafici

(lettura decifrativa o strumentale); sviluppo delle

abilità cognitive e metacognitive; sviluppo delle abilità

di analisi critica del testo.

- Laboratori di recupero e sviluppo disciplinare (sc.

Primaria e Secondaria): organizzazione di plesso

- Allestimento e potenziamento di biblioteche di plesso,

sia cartaceo che multimediale: prestito, animazione

alla lettura, incontri con l’autore, laboratori, … a partire dalla scuola dell’infanzia

- Attivazione di laboratori e progetti di lettura a partire

dalla scuola dell’infanzia in collaborazione con

associazioni del territorio e proposti dalla Vetrina

Scolastica Comunale

- Partecipazione al ‘Campionato di Lettura’ (Scuola

Secondaria – Associazione ‘Amici del Libro’)

Risorse umane Attivazione di gruppi di lavoro per classi parallele e

dipartimenti

Progetto Lettura Scuola dell’Infanzia:

- Docenti interni in orario di non insegnamento per

allestimento biblioteche scuole dell’infanzia

- Esperti esterni (Associazione ‘Il Gabbiano’, ‘Paideia’)

Altre risorse

necessarie

Progetto Lettura Scuola dell’Infanzia:

- Acquisto di materiale per allestimento biblioteche

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni

attesi

Miglioramento degli esiti delle prove standardizzate

SCHEDA PROGETTO 1d

Denominazione

progetto

I LOVE ENGLISH

Destinatari Alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo

Finalità generale

1. Sviluppare una competenza linguistica riconducibile ai

livelli A1 (scuola primaria) e A2 (scuola secondaria) del

Quadro di Riferimento Europeo

2. Sviluppare una competenza pluriculturale riconoscendo

somiglianze tra lingue e culture diverse

Situazione su cui

si interviene

Le Indicazioni Nazionali invitano a sviluppare le quattro

abilità linguistiche di ascolto, parlato, lettura e scrittura

fin dalla scuola primaria, tuttavia il contesto

extrascolastico risulta poco stimolante

all’approfondimento linguistico. Pertanto, anche per

rispondere alle richieste della scuola di grado successivo,

le azioni intendono migliorare le competenze linguistiche degli alunni dell’istituto attraverso esperienze non solo

puramente disciplinari, ma anche legate ad una visione di

cittadinanza europea in cui la lingua inglese è la lingua

veicolare. Tali competenze sono incrementate a partire

dalla scuola dell’infanzia, con un primo approccio alla

lingua inglese.

Obiettivo

generale

1. Sviluppare le quattro abilità fondamentali della lingua:

comprensione orale (listening), produzione orale

(speaking), comprensione scritta (reading),

produzione scritta (writing), anche nell’ottica di una

certificazione linguistica (Framework Europeo)

2. Conoscere i principali aspetti della cultura

anglosassone

Attività previste

ATTIVITA’ PER STUDENTI

Scuola dell’infanzia:

- APPROCCIO PRECOCE per far familiarizzare i bambini

dell’ultimo anno con i suoni della lingua inglese,

attraverso l’utilizzo della LIM, la comprensione e la

ripetizione di filastrocche, canzoncine, attività di

listening, di Total Physical Response, momenti

comunitari legati alle festività in continuità Infanzia-

Primaria (laboratori a tema, canzoni, filastrocche, … )

- Progetto ‘MAKE A CIRCLE’ (Scuola dell’Infanzia di

Colognora): attività di prima alfabetizzazione in lingua inglese

Scuola primaria di Capannori:

- ‘ENGLISH LAB’ per il potenziamento della lingua

inglese in orario scolastico con attività laboratoriali

all’interno del ‘Progetto Libero’: storytelling, roleplays,

attività legate alle festività, video, giochi, canzoni,

filastrocche, CLIL (primo approccio) – 2 ore settimanali

a classi parallele

- ‘I LOVE ENGLISH’ – sperimentazione classi prime a.s.

2017-18: potenziamento orario (2 ore curricolari

anziché 1), laboratorio pomeridiano di ‘Libero’ a classi

aperte, attività di accoglienza giornaliera in lingua -

Percorso per l’avvio alla certificazione linguistica Cambridge Starters

- “TAKE CARE AND SHARE: SKILLS FOR LIFE” –

Progetto triennale di Partenariato Europeo Erasmus+

che coinvolge gli studenti delle classi quinte in tre

mobilità per la condivisione di buone pratiche nelle

scuole partner di Germania, Olanda e Svezia (per i

dettagli vedi scheda specifica).

Scuola Secondaria:

- Progetto ‘CAMBRIDGE ENGLISH KEY (KET) FOR

SCHOOL’: attività di speaking, reading, listening e

writing in orario extrascolastico a carico delle famiglie

rivolte alle classi seconde (25 ore da gennaio a maggio con incontri settimanali tenuti da insegnanti accreditati

Cambridge) e terze (25 ore da novembre ad aprile con

incontri settimanali tenuti da insegnanti accreditati

Cambridge ed esame finale). Il superamento

dell’esame finale consente l’acquisizione della

Certificazione Cambridge English Key for Schools,

corrispondente al livello A2 del Quadro Comune

Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Per

maggiori dettagli vedi scheda progetto allegata.

- Lettura di classici di narrativa in lingua inglese per

ampliare il lessico, stimolare alla conversazione,

conoscere aspetti della cultura dei paesi anglofoni

(classi prime). - Partecipazione alla rappresentazione di musicals in

lingua inglese, attività di approfondimento sul copione

e visione di film sottotitolati (classi seconde).

ATTIVITA’ PER DOCENTI

- Commissione in continuità infanzia-primaria-

secondaria per la condivisione di obiettivi, di prove di

ingresso e finali, di criteri per la scelta dei libri di testo

- Incontri di formazione con autori di libri di testo e case

editrici - Attivazione di un corso base e di un corso intermedio

di lingua inglese per docenti della Scuola Secondaria

tenuto da docenti esterni madrelingua del Cambridge

Institute

ATTIVITA’ PER GENITORI

- Vedi scheda Progetto Erasmus+ (Scuola Primaria di

Capannori)

Risorse

finanziarie

necessarie

Scuola Secondaria

- CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE a carico delle famiglie

Risorse umane

Attivazione di una Commissione Continuità tra i tre ordini

di scuola

Altre risorse

necessarie

Laboratori multimediali dei singoli plessi, LIM

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni attesi

- Aumento della percentuale di esiti positivi alle prove in uscita dalla scuola primaria e in ingresso alla scuola

secondaria

- CAMBRIDGE: aumento della percentuale di esiti positivi

agli esami finali, indagato attraverso un monitoraggio

degli esiti degli esami.

SCHEDA PROGETTO 2a

Denominazione

progetto

Sviluppo delle competenze matematiche

Destinatari Alunni dell’Istituto Comprensivo

Finalità generale Sviluppare e potenziare competenze logico-matematiche

Situazione su cui

si interviene

I risultati delle prove standardizzate nelle classi finali dei

due ordini denotano risultati lievemente al di sotto delle

medie nazionali, anche a causa della variegata

composizione delle classi e della presenza di un cospicuo

numero di alunni con difficoltà e disturbi in ambito

matematico. Si ritiene pertanto necessario un intervento volto a migliorare le capacità degli alunni di affrontare

prove basate non solo sui contenuti ma anche sui

processi che ad essi sottendono.

Obiettivo

generale

Sviluppare e potenziare l’intelligenza numerica a partire

dalla scuola dell’infanzia

Individuare precocemente segnali precursori di difficoltà in ambito matematico (scuola dell’infanzia e primaria)

Individuare e trattare le difficoltà e i disturbi in ambito

matematico (scuola primaria e secondaria)

Attività previste

PER I DOCENTI

- Potenziare le competenze didattiche dei docenti in

ambito logico-matematico

- Elaborazione di un protocollo per l’individuazione

precoce di casi a rischio di difficoltà/disturbo (scuola

infanzia e primaria)

PER GLI STUDENTI - Attuazione del protocollo per l’individuazione precoce

di casi a rischio difficoltà/disturbo

- ‘Laboratorio del numero’ (sc. infanzia e primaria)

- Utilizzo di artefatti/strumenti nella didattica della

matematica (scuola primaria)

- Valutazione degli errori e attivazione di percorsi di

recupero/potenziamento (scuola primaria e

secondaria)

- Valutazione delle abilità di calcolo e di problem solving

(scuola secondaria)

Risorse umane Docenti interni

Esperti esterni

Attivazione di gruppi di lavoro e di ricerca/azione di

istituto

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni

attesi

Miglioramento degli esiti delle prove standardizzate

Riduzione delle difficoltà in ambito matematico

SCHEDA PROGETTO 3a

Denominazione

progetto

TecnoLAB: laboratori tecnologici

Destinatari Alunni dell’Istituto Comprensivo

Finalità generale

- Sviluppare le competenze digitali degli studenti con

particolare riguardo al pensiero computazionale e

all’utilizzo critico e consapevole all’utilizzo critico e

consapevole dei social network e dei media (anche

attraverso progetti ed eventi in collaborazione con

università, associazioni, reti, convenzioni e partenariati di robotica);

- potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio

degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Situazione su cui

si interviene

La scuola ha il compito di formare il cittadino ‘digitale’ di

domani; per questo è necessario potenziare la

competenza digitale attraverso una didattica innovativa e lo sviluppo del pensiero computazionale, già a partire

dalla scuola dell’infanzia, attraverso la robotica educativa

e l’attività di coding.

La robotica educativa, infatti, è una metodologia innovativa che contribuisce all’acquisizione delle

competenze non solo digitali, ma anche relazionali e

comunicative.

I tre ordini di scuola devono implementare di almeno il

10% le dotazioni e gli strumenti robotici e digitali, ma

anche sussidi e materiali a corredo dei percorsi didattici.

La situazione di partenza evidenzia la necessità di

passare ad una didattica con metodi ‘attivi’, attraverso le

suggestioni del costruttivismo.

Attività previste

1. FORMAZIONE

- Formazione in rete provinciale e regionale, con Scuola

di Robotica di Genova e Scuola Superiore S. Anna di

Pisa, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e F-UIBI

per un gruppo di docenti referenti a livello di istituto

- Formazione di istituto per sensibilizzare tutti i docenti

sulla tematica della robotica educativa attraverso

attività in presenza con esperti esterni e workshop

gestiti da docenti formati

- Autoformazione (partecipazione a workshop, seminari, conferenze ed eventi) anche online (su piattaforme e

repository dedicate)

2. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

FINALITA’

- Favorire un uso critico e riflessivo della

tecnologia

Gli studenti non si limitano ad usare la tecnologia ma la

producono; la robotica diventa ‘ambiente di

apprendimento’ e il robot è vissuto non solo come

strumento ludico ma anche come una modalità diversa

per imparare

- Promuovere lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali

Utilizzo di metodi attivi (problem solving, brainstorming,

learning by doing, …), tecniche collaborative (cooperative

learning, peer tutoring, peer collaboration, …) e

metacognizione (aiutare gli studenti a scoprire i concetti

disciplinari che hanno usato per arrivare alla

concettualizzazione)

- Predisporre un ‘ambiente’ in cui lo studente è

costruttore di senso

Favorire un apprendimento per la costruzione della

conoscenza, nel quale l’insegnante diventa un ‘regista’ e

lo studente è una sorta di ‘ingegnere’ che progetta,

realizza, verifica e condivide. METODOLOGIA: Learning by doing

Scuola dell’infanzia e primaria (classe prima e seconda) -

Dalla robotica creativa alla microrobotica

- La Robotica creativa segue i principi teorici della robotica educativa da cui deriva; persegue gli obiettivi del

riciclaggio, stimola la creatività, e sviluppa competenze

metacomunicative e relazionali. Fasi di lavoro:

1. De-costruzione dei materiali (anche elettronici) di

recupero

2. Osservazione e scelta dei materiali

3. Progettazione creativa

4. Meccanizzazione dell’artefatto

5. Animazione e invenzione di storie

Esempi di attività: costruzione creativa di robot

(attraverso l’assemblaggio di materiale riciclato anche

proveniente da oggetti elettronici) e creazione di storie

animate. - Laboratorio di ingegneria: problem solving per la

realizzazione di macchine robotiche utilizzando materiale

strutturato (Geoforme Polidron). Esempio di attività:

osservazione, classificazione, ricerca, montaggio di

semplici macchine robotiche seguendo le istruzioni e la

figura e verifica

- Esplorazione e utilizzo didattico di robot: Sapientino

DOC, Dash&Dot, OzoBot, ...

- Dalla robotica creativa al robot Bee-Bot/BlueBot

L’utilizzo del robot Bee-Bot consente di sviluppare:

autonomia operativa, concentrazione, motivazione,

curiosità, capacità di problem solving, apprendimento peer-to-peer. Metodologia: brainstorming, gradualità

degli strumenti, tutoraggio, problem solving, ricerca e

azione, debugging. Esempi di attività: esplorazione del

robot, scoperta dei comandi di programmazione,

progettazione operativa e grafica di percorsi, verifica e

valutazione; ideazione e realizzazione di ambienti

tridimensionali per Bee-Bot (OrtoBot, VillageBot, …);

utilizzo di Bee-Bot per la narrazione, la scoperta di

concetti geometrici, lo sviluppo e il potenziamento di

concetti matematici.

Scuola Primaria (classe terza, quarta, quinta) – Dalla

microrobotica alla robotica educativa

- Laboratorio di ingegneria:costruzione di macchine utilizzando materiale strutturato (Lego, littleBits, …),

seguendo istruzioni. Esempio di attività: costruzione di

macchine semplici – leve di 1° 2° 3° genere – e di

macchine robotiche

- Robotica educativa: costruzione (utilizzando il manuale)

e programmazione (con software) di robot con kit Lego

WeDo e NXT. Esempio di attività: creazione di ambienti

per robot (narrazione)

- Introduzione al coding con ‘Programma il Futuro’;

esempio di attività: coding in ambiente Scratch (programmazione visuale)

- Scoperta e utilizzo di Makey Makey (scheda elettronica).

Esempio di attività: utilizzo creativo di Makey Makey

- Utilizzo di ProBot: robot per la progettazione e il

disegno di movimenti geometrici e figure geometriche.

- ‘Eureka! Funziona!’: progetto di orientamento

promosso da Federmeccanica, in accordo con il MIUR, su

modello europeo. Si tratta di una gara di costruzioni

tecnologiche, nella quale i bambini hanno il compito di

ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo

a partire da un kit fornito da Federmeccanica contenente

vari materiali. Gli alunni partecipanti sono divisi in gruppi,

in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli e devono realizzare

un'invenzione tecnologica in 6/8 settimane

(corrispondenti a 20 ore di attività). I diversi progetti

realizzati sono presentati in un evento pubblico e

vengono valutati da parte di una giuria deputata a

scegliere il giocattolo maggiormente innovativo, sulla

base di una scheda di valutazione ad hoc.

Finalità: sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di

orientamento alla cultura tecnica e scientifica. I bambini

partecipanti sono così introdotti al mondo del saper fare.

Infatti, lo svolgimento delle attività di invenzione e

progettazione consente agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito

imprenditoriale, le capacità manuali, l'attitudine al lavoro

di gruppo e la creatività. Inoltre i bambini hanno la

possibilità di sviluppare un'attitudine al problem solving,

nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono

applicate diverse materie di studio (dalla matematica al

disegno, passando per l'italiano e scienze) per concorrere

alla realizzazione del prodotto finale.

In questo modo i bambini vengono messi nella condizione

di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il

"learning by doing", metodologie didattiche che

consentono agli studenti di acquisire conoscenze e

competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche.

Scuola secondaria di 1° grado (classi prime)

- Dall’automa al robot: la meccanica (pezzi, ingranaggi,

lunghi, corti, …). Esempio di attività: l’orologiaio a scuola,

visione del film “Hugo Cabret”, “Un’ora da ingegneri”; “Il

lungo, il corto e … l’ingranaggio”.

- Manuale delle istruzioni (creazione e analisi, lettura e

comprensione). Esempio di attività: ‘Costruisci un robot e

crea il manuale di istruzioni’, ‘Divisione dei ruoli: il

lettore, il cercatore di pezzi, il costruttore il revisore; ‘manuali iconografici, grafici, simboli, scritti’.

- Introduzione al coding con ‘Programma il futuro’

Scuola secondaria di 1° grado (classi seconde)

- Dalla meccanica all’elettronica (corrente elettrica,

batterie, batterie ricaricabili). Esempio di attività:

costruzione di Robot Lego NXT Mindstorm (batterie,

analisi della resa rispetto al tipo di batteria, alla forma del

robot, alle azioni richieste); Makey Makey e il circuito

elettrico, energie rinnovabili e robot

- Coding iconografico – esempio di attività: cosa c’è

dietro le interfacce: presentazione di html e java;

programma NXT (programmazione del mattoncino e con il

software, programmazione per linee follone, problemi di distanza e di tempo, creazione di situazioni problematiche

sui percorsi.

- Coding in Scratch – esempio di attività: creazione di

sprite e di stage; i costumi degli sprite; sistema binario e

sistema esagesimale; flowchart semplici; analisi dei

blocchi di situazione, di movimenti, sensori, ecc.,

slideshows, …

Scuola secondaria di 1° grado (classi terze)

- Informatica: dalla programmazione all’azione (flowchart

complessi, progettazione per la soluzione di problemi,

programmazione iconografica e analisi del linguaggio

macchina). Esempio di attività ‘Puntiamo al futuro’: lettura del codice sorgente, NXT Lego (traduzione delle

icone in linguaggio macchina), programmazione in

Scratch, NAO e il linguaggio Piton

- Robomovie: creazione di azioni filmiche e videoclip in

cui i robot sono protagonisti; programmazione delle

azioni dei robot nei singoli ‘ciack’; allestimento di scenari

reali, virtuali e 3D con software del tipo EdMondo di

Indire, Minecraft, Unity, ecc.)

- Kit e data logging: analisi sperimentali dei dati e utilizzo

dei kit per problemi pratici legati alle attività progettuali

della scuola. Esempio di attività: la serra automatica

comandata da Arduino, lettura e analisi della temperatura

e della luce nell’anno, kit energie rinnovabili, … - Videogame: creazione di videogames a sfondo didattico

in Scratch o in spazi 3D di tipo educational per sostenere

l’apprendimento dei contenuti didattici. Esempio di

attività: il castello medievale in Unity; percorso di Lucca

rinascimentale in Scratch; … Creazione di oggetti digitali

come strumenti compensativi o facilitatori per i ragazzi

con disabilità (fatti dai ragazzi per i ragazzi)

- Competenze digitali e di cittadinanza: Bug nella

programmazione. Sistemi informatici pirata; controllo

della programmazione, verifica; verifica e feedback delle programmazioni.

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi di Istituto

Fondi provenienti da Fondazioni o altre agenzie

Risorse umane Animatore Digitale - Team dell’innovazione

Altre risorse necessarie

Aule (da implementare la flessibilità degli spazi con arredi adeguati e pareti scorrevoli)

Kit robotici per laboratori mobili

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con azioni annuali e monitoraggio .

Il progetto si edifica sulle fondamenta dei seguenti

progetti: 1. Progetti FCRLU e F-UIBI; 2. Puntiamo al

futuro (bilancio partecipativo del Comune di Capannori).

3. Rete di Robotica provinciale. Sulla base dei risultati emersi dal monitoraggio annuale

saranno effettuate modifiche in relazione al RAV

Valori/situazioni

attesi

Migliorare il benessere personale e sociale degli alunni

Annullamento degli episodi di cyberbullismo

Applicazione di strategie didattiche innovative (Flipped

Classroom, cooperative learning, tutoring, sharing, peer to peer, …) come pratica di istituto.

SCHEDA PROGETTO 3b

Denominazione

progetto

Didattica in ambienti di apprendimento e laboratori

di approfondimento disciplinare

Destinatari Alunni dell’Istituto Comprensivo

Finalità generale

Promuovere una didattica laboratoriale che

- favorisca l’inclusione e la motivazione;

- incoraggi la personale autonomia progettuale;

- superi l’organizzazione del gruppo classe;

- crei un ambiente di apprendimento favorevole; - valorizzi le competenze di ciascun studente in un

percorso di tipo cooperativo

anche attraverso l’ ampliamento dell’offerta formativa e

in stretto rapporto con le opportunità offerte dal

territorio.

Situazione su cui si interviene

Nell’istituto la variegata composizione delle classi e la presenza di un cospicuo numero di alunni con difficoltà

relazionali, di apprendimento e situazioni di svantaggio

socio-economico-culturale implica scelte metodologico-

didattiche di tipo laboratoriale e la realizzazione di

ambienti di apprendimento finalizzati al raggiungimento

di competenze sociali e civiche e al potenziamento degli

apprendimenti.

Obiettivo

generale

Realizzare ambienti di apprendimento per favorire

1) l’inclusione e lo star bene a scuola

2) l’attività di problem solving, volta a sviluppare negli alunni la capacità critica

3) far emergere attitudini e competenze (didattica

orientativa)

attraverso laboratori in verticale.

Attività previste

ALUNNI

- Laboratori di plesso: ORTO DIDATTICO, CUCINA, STORICO- SCIENTIFICI, TECNOLOGICI, …

- Laboratori Progetto ‘Libero’ Scuola primaria di

Capannori:

area espressiva: CINEMA,TEATRO,MUSICA.

area scientifica: ORTO, CUCINA, ED. ALIMENTARE,

ESPERIMENTI

area linguistica: ANIMAZIONE ALLA LETTURA,

INGLESE

area sportiva: SCACCHI, KARATE, SCHERMA,

MINIBASKET..

area culturale: INTERCULTURA, CINEMA

area creativa: MANIPOLAZIONE, PITTURA, RICAMO,

RICICLO area tecnologica: WEB-NEWS, GIORNALINO,

ROBOTICA EDUCATIVA

DOCENTI

Formazione per docenti:

- educazione alimentare

- orto didattico

Risorse

finanziarie

necessarie

Esperti esterni e materiali di facile consumo.

Materiali per i laboratori PITTURA, MANIPOLAZIONE,

CUCINA, CUCITO

Risorse umane

Docente referente

Docente collaboratore per organizzazione, verifica e valutazione progetto ‘Libero’ (Scuola Primaria di

Capannori) – collaborazione di tipo B

Docenti curricolari ed utilizzo di organico potenziato

Docente referente di progetto con compiti di

organizzazione generale e monitoraggio

Docente collaboratore di progetto per la gestione interna

dei laboratori

Docente collaboratore di progetto per la gestione delle

risorse economiche interne e materiali

Esperti esterni (anche a titolo gratuito)

Altre risorse

necessarie

Rivalutazione dello spazio cucina, separato dallo spazio

globalità dei linguaggi.

Strutturazione aula scientifica con microscopi e spazi

adeguati

Acquisto materiale di facile consumo e specifico per i

laboratori

Indicatori

utilizzati

Verifica attraverso assemblee a classi parallele

Monitoraggio dei laboratori attraverso questionari

individuali online somministrati agli alunni

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni attesi

Sviluppo della socializzazione tra gli alunni di classi diverse

Sviluppo delle capacità organizzative degli alunni chiamati

a scegliere le varie attività

Segnalazione da parte delle insegnanti delle attitudini e

dei talenti emersi nei laboratori

Somministrazione di questionari di gradimento e

tabulazione dati

SCHEDA PROGETTO 4a

Denominazione

progetto

CONTINUITA’

Destinatari

Alunni degli anni ponte scuola infanzia/primaria e scuola

primaria/secondaria

Finalità generale

- Garantire all’alunno un processo di crescita unitario,

organico e completo nei tre ordini di scuola

- Prevenire il disagio e l’insuccesso scolastico

Situazione su cui si interviene

In questi ultimi anni si è verificato un forte incremento di alunni stranieri nelle scuole dell’istituto. La presenza di

studenti provenienti da culture ed etnie diverse necessità

di strategie e interventi efficaci per evitare forme di

insuccesso scolastico. Le classi hanno una composizione

molto variegata con molteplici problematiche legate non

solo allo svantaggio socio-economico e culturale, ma

anche a situazioni di handicap, disturbi specifici di

apprendimento, borderline cognitivo e disturbi del

comportamento che necessitano di percorsi personalizzati.

Area organizzativo-gestionale del progetto: individuare strategie cognitive che sviluppino in un

processo educativo continuo le competenze trasversali costruire attività- ponte che consentano agli alunni di

sperimentare la collaborazione con i compagni e i docenti

di altri ordini di scuola ricercare, proporre e pianificare pratiche didattiche atte

a comunicare valori culturali ed artistici con i diversi

linguaggi progettare, organizzare e gestire interventi di

formazione per favorire un approccio corretto al nuovo

ordine di scuola (sfera socio-relazionale) migliorare lo stato psicologico dei destinatari

aiutare il bambino a riconoscere le proprie potenzialità e

a sviluppare capacità di collaborazione e interazione alimentare l’autostima rispettando il ruolo degli altri

promuovere comportamenti sociali rispettosi delle più

elementari regole di convivenza civile favorire la condivisione di esperienze, la socializzazione

e l’integrazione (sfera metacognitiva) rimuovere le difficoltà, valorizzare le risorse,

promuovere le capacità di ciascuno creare situazioni di studio piacevoli, divertenti, creative,

educative e costruttive a sostegno dell’autoapprendimento sviluppare la comunicabilità attraverso i vari linguaggi:

verbale, musicale, iconico, informatico, mimico-gestuale

Obiettivo

generale

Facilitare il più possibile il passaggio degli alunni dalla

scuola dell’infanzia alla primaria, dalla scuola Primaria

alla scuola secondaria di 1° grado e da questa alle scuole secondarie di 2° grado.

Rendere più efficace la continuità tra i vari ordini di

scuola dell’istituto.

Organizzare attività di prima accoglienza degli alunni e

delle loro famiglie.

Attivazione di progetti fra scuola primaria e scuola

secondaria di I grado.

Attività previste

Scuola infanzia- primaria

- Assemblee dei genitori: presentazione del piano

dell'offerta formativa ai genitori dei bambini di 5 anni

- Raccordo metodologico: didattica meta fonologica

- Scambio di informazioni: incontri delle insegnanti di

scuola dell'infanzia con apposita commissione (primaria

Capannori) o con i docenti scuola primaria per la

predisposizione dei futuri gruppi classe secondo criteri

stabiliti collegialmente; presentazione degli alunni degli

anni ponte attraverso protocolli elaborati a livello di

istituto mirati alla individuazione precoce dei DSA;

accoglienza /prime attività dei bambini della prima classe con la presenza delle educatrici della scuola

dell'infanzia; osservazione e monitoraggio nella prima

settimana della classe prima per verificare la adeguata

composizione dei gruppi classe; incontri tra docenti;

incontri specifici relativi agli alunni BES

- Continuità curricolare: coordinamento livello di

padronanza e prove di uscita/ingresso comuni sia per

l'area linguistica che logico matematica

- Visite e scambi: visite tra classi ponte, in caso di

plessi contigui; scambio di materiali e/o utilizzo delle

tecnologie informatiche per rapportarsi tra classi ponte

- Progetti anni ponte: nel caso di contiguità tra plesso

infanzia e primaria si realizzano incontri periodici tra

bambini della scuola dell'infanzia (5 anni) bambini frequentanti la prima classe primaria per preparare e

condividere momenti di festa (ricorrenze,

manifestazioni, eventi sportivi...) ed esperienze

- Laboratori: globalità dei linguaggi, lab. espressivi,

cucina

Scuola primaria-secondaria

- Assemblea dei genitori: presentazione ai genitori

degli alunni delle classi quinte del piano dell’offerta

formativa

- Interventi in continuità: collaborazione per

realizzazione spettacolo di fine anno (Scuola Primaria di

Lunata)

- Settimana dell’Accoglienza: gli alunni delle classi V assistono a delle lezioni con i compagni delle classi

prime della scuola secondaria; vengono accompagnati

dai compagni più grandi ad una visita della scuola per

conoscere le strutture, familiarizzare con i compagni più

grandi e i professori, attraverso la realizzazione di

attività comuni di laboratorio, musicali, etc.

- Percorsi di continuità: incontro con i docenti delle

primarie, condivisione di curricoli e obiettivi trasversali

e di notizie utili alla formazione delle classi;

preparazione di prove concordate con i docenti referenti

dell’orientamento della primaria e della secondaria di I

grado; individuazione – confronto tra i livelli di acquisizione delle competenze e delle conoscenze degli

alunni e le modalità di apprendimento al termine della

scuola primaria, prerequisiti per la scuola secondaria di

1° grado; incontri finalizzati alla trasmissione di

informazioni tra docenti dei due ordini scolastici,

riguardanti alunni in situazioni di disagio per un loro

positivo inserimento nella nuova realtà scolastica.

- Scuola Aperta: Presentazione dei percorsi più

significativi realizzati dagli alunni della scuola

secondaria.

- Percorsi di accoglienza per alunni disabili:

partecipazione a incontri laboratoriali

- Incontro con i genitori degli alunni diversamente abili

Scuola secondaria di primo grado – Scuola

secondaria di secondo grado (vedi Scheda Progetto

Orientamento 4b)

- Colloqui con i docenti per alunni con particolari

problematiche

- Trasmissione del PEI per alunni con certificazione di

handicap

- Colloqui tra insegnanti di sostegno per alunni con certificazione di handicap

- Trasmissione dei risultati ottenuti dagli ex alunni nel

biennio delle scuole superiori

In particolare si prevedono incontri tra i docenti dei vari

ordini di scuola per:

- individuazione/confronto tra i livelli di acquisizione delle

competenze e delle conoscenze degli alunni e le modalità

di apprendimento al termine della scuola primaria,

prerequisiti per la scuola secondaria di 1° grado;

- elaborazione di prove oggettive di valutazione delle

competenze di matematica, di italiano e della lingua

inglese per gli alunni delle scuole primarie (classe 5°) da riproporre all’inizio della prima media;

- utilizzo scheda continuità per la migliore conoscenza

degli alunni;

- trasmissione di informazioni tra docenti dei vari ordini

scolastici, riguardanti tutti gli alunni, in particolare quelli in

situazioni di disagio per un loro positivo inserimento nella

nuova realtà scolastica;

- verifica della formazione delle classi con i docenti delle

scuole primarie nel mese di ottobre-novembre

Risorse

finanziarie

necessarie

- Mezzi di trasporto per effettuare gli incontri in

continuità per gli alunni degli anni ponte e per la

partecipazione ad eventi comuni

- Merende nella settimana della continuità scuola

primaria- secondaria: € 300

- Materiale facile consumo per progetti continuità scuola

secondaria : € 200

- Materiale facile consumo per progetti continuità: € 200

Risorse umane

Funzione Strumentale

Commissione composta da 3 collaborazioni di tipo B (1

infanzia, 1 primaria, 1 secondaria)

Gruppi di lavoro per alunni con certificazione di handicap

Eventuale utilizzo di organico potenziato

Docenti della scuola secondaria che fanno interventi al di

fuori dell’orario personale (18h - € 700)

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

Valori/situazioni

attesi

Prevenzione dell’ insuccesso scolastico dovuto a stati di

ansia provocati dal cambiamento

Prevenzione del fenomeno delle assenze per

demotivazione scolastica

SCHEDA PROGETTO 4b

Denominazione progetto

ORIENTAMENTO

Destinatari

Alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria

di primo grado con particolare riferimento agli alunni

degli “anni ponte” e ai genitori

Finalità

generale

Formare persone in grado, un giorno, di essere

protagoniste attive della propria vita, attraverso un

processo formativo e decisionale che veda studenti e

genitori come parte attiva dello stesso.

Situazione su

cui si interviene

In questi ultimi anni si è verificato un forte incremento

di alunni stranieri nelle scuole dell’istituto. La presenza

di studenti provenienti da culture ed etnie diverse

necessità di strategie e interventi efficaci per evitare

forme di insuccesso scolastico. Le classi hanno una

composizione molto variegata con molteplici

problematiche legate non solo allo svantaggio socio-

economico e culturale, ma anche a situazioni di

handicap, disturbi specifici di apprendimento,

borderline cognitivo e disturbi del comportamento che

necessitano di percorsi personalizzati. Scuola dell’ infanzia

Aiutare il bambino che entra nel mondo scolastico a

scoprire i propri punti di forza e di debolezza per

costruire poi dei percorsi individualizzati tesi a

potenziarne e a valorizzarne al meglio i talenti e a

rimuovere eventuali ostacoli all’apprendimento. La

scuola dell’infanzia tiene conto della scuola personale

dei bambini e svolge una funzione di filtro,

arricchimento, valorizzazione nei confronti di tutte le

esperienze fatte dagli allievi anche in altri contesti; per

questo è opportuno il coinvolgimento dei genitori e con

le altre figure di raccordo (educatori di nido es.)

Scuola primaria Le modalità di sviluppo personale presentano

dinamiche evolutive che non sempre corrispondono ai

passaggi formali della scuola quindi è necessario

garantire ad ogni alunno un percorso formativo senza

fratture, facilitando il passaggio da una scuola all’altra,

mirando ad una concreta continuità educativa e

formativa capace di valorizzare le potenzialità e i

talenti di ciascun individuo.

Scuola secondaria di primo grado

L’orientarsi è l’elemento essenziale durante tutto l’arco

dell’esperienza formativa e professionale della

persona: è un processo continuo. E’ diretto a favorire la produzione di saperi ed esperienze indispensabili per

realizzare in modo autonomo e consapevole

un apprendimento continuo, rispettoso delle

potenzialità personali e dei vincoli del contesto sociale. Il documento " Linee guida nazionali per l'orientamento

permanente" del 2014 rende l'orientamento non più

soltanto come strumento per gestire la transizione tra

scuola, formazione e lavoro, ma assume un valore

permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo

sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di

decisione con l'obiettivo di promuovere l'occupazione

attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale. La

scuola è chiamata ad investire sulla formazione iniziale

e continua di tutti i docenti affinché essi si facciano

carico di esigenze diverse, delle mutate richieste della

società e del mondo del lavoro, nonché di nuovi modelli

di apprendimento dei giovani, come pure delle loro

difficoltà e disagi.

Nella Scuola Secondaria l’orientamento formativo

significa:

- formare abilità e capacità funzionali al “saper

scegliere” nelle situazioni del quotidiano come nelle

situazioni a maggior grado di complessità;

- promuovere capacità di impostazione e di soluzione

dei problemi;

- individuare nel soggetto le prime manifestazioni

attitudinali e gli interessi per specifiche esperienze

disciplinari;

- riconoscere le competenze di base acquisite e

motivare a ulteriori approfondimenti;

- fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di interpretazione del contesto locale

socio-economico e culturale di una società multietnica

e globalizzata;

- migliorare, ristrutturare e integrare i curricoli

disciplinari, in funzione di saperi interdisciplinari e

transdisciplinari capaci di leggere ed interpretare la

complessità della realtà.

L’azione orientativa, nella scuola secondaria di primo

grado, prevede un’azione di “accompagnamento”

dell’alunno che si concretizza nella proposta di percorsi

personalizzati di apprendimento in modo da offrire

all’orientamento formativo i caratteri di una strategia istituzionale funzionale al proseguimento degli scopi

formativi del discente. L’ orientamento si basa, quindi,

più che sui risultati scolastici veri e propri (voti..), su

una valutazione autentica di tutte le caratteristiche

degli allievi e dei loro talenti; orientarsi significa avere

consapevolezza delle proprie conoscenze, abilità e competenze in sintonia con i dispositivi previsti a livello

di Unione Europea per le competenze chiave per

l'apprendimento permanente e per le qualificazioni.

Obiettivo

generale

Il nostro percorso educativo si articola su piani

differenti e mira al raggiungimento dei seguenti

obiettivi: Area alunni

FORMATIVO di autoconoscenza per:

- sviluppare in modo armonico la propria identità

- ri-conoscersi distinguendosi dall'altro

- imparare ad autovalutarsi in modo critico

- acquisire conoscenza in termini di competenze,

attitudini, interessi, potenzialità

INFORMATIVO di conoscenza del mondo esterno

per:

- acquisire informazioni sul sistema scolastico ,

conoscere i vari percorsi formativi e professionali

- conoscere gli aspetti più importanti del mondo del

lavoro , le professioni e i mestieri - conoscere l'offerta formativa del proprio territorio

Area genitori:

- conoscere i servizi di orientamento e le nuove

opportunità formative

- condividere con gli operatori scolastici la

responsabilità educativa

Attività previste

ORIENTAMENTO INFANZIA – PRIMARIA:

didattica orientativa

- Assemblee dei genitori: presentazione del piano

dell'offerta formativa ai genitori dei bambini di 5

anni

ORIENTAMENTO PRIMARIA-SECONDARIA

- Assemblee dei genitori: presentazione del piano

dell'offerta formativa ai genitori degli alunni delle

classi quinte

- Scuola Aperta: presentazione dei percorsi più

significativi realizzati dagli alunni della scuola

secondaria - Percorsi di accoglienza per alunni disabili:

partecipazione a incontri laboratoriali

- Incontro con i genitori degli alunni

diversamente abili

ORIENTAMENTO IN USCITA DALLA SCUOLA

SECONDARIA

Azioni di orientamento formativo rivolte agli

alunni

- classi prime: conoscenza di sé con l’insegnante di lettere durante l’anno scolastico

- classi seconde: conoscenza di sé in rapporto alla

realtà che ci circonda conoscenza di sè in rapporto

alla realtà che ci circonda con l’insegnante di lettere

durante l’anno scolastico

- classi terze: esplorazione del mondo delle

professioni con docente di lettere, psicologo, docenti

commissione orientamento (novembre/dicembre)

Azioni di orientamento informativo rivolte agli

alunni

- informazione preliminare sull’insieme delle iniziative

in programma e sulla possibilità di accesso alla

sezione orientamento nel sito della scuola (classi terze)

- divulgazione di qualsiasi materiale informativo

(tutte le classi)

- segnalazione delle giornate provinciali e delle

settimane dell’orientamento (classi seconde e terze)

- tempestiva comunicazione degli open day e degli

stage promossi dalle scuole (classi terze)

- allestimento nella scuola di una bacheca con

depliant e comunicazioni varie fornite dalle

superiori (tutti le classi)

- organizzazione di stage presso le scuole (classi 3^ a

richiesta per gruppi di interesse, preferibilmente non più di una per alunno)

- costante aggiornamento del sito (tutte le classi)

- OrientaGiovani (5 rappresentanti di ciascuna terza)

- incontro informativo con lo psicologo (classi terze)

- incontro con i docenti delle scuole secondarie di

secondo grado (classi terze)

- Sportello informativo (alunni e genitori classi terze)

- attività di maggior conoscenza della scuola

superiore attraverso laboratori di robotica per gli

alunni iscritti all’ITI FERMI, laboratorio del vino con

Ist. Agrario di Mutigliano, lab di scienze presso il

liceo Majorana (classi terze)

- inserimento nelle scuole scelte per alunni con certificazione di handicap (classi terze)

AZIONI PER I GENITORI

- incontro iniziale per illustrare il progetto

orientamento (novembre)

- incontro per chiarire le tipologie di scuole

- incontro informativo con le scuole superiori ospitate

presso la scuola secondaria di 1° grado

- incontro informativo in cui gli insegnanti di sostegno

delle scuole superiori illustrano i vari percorsi offerti dagli istituti del territorio

- sportello informativo (gennaio – su appuntamento)

Risorse

finanziarie

necessarie

- Acquisto di un iPad e pc per l’organizzazione delle

attività (spesa raccomandabile – previsti € 800)

- Pullman per stage: € 498

- Rimborso biglietti autobus docenti € 70,40 - Richiesta di 2 pullman per gli stage del prossimo

a.s. (€ 1000)

Risorse umane

- Funzione Strumentale Continuità e Orientamento - Collaborazione di tipo A (50 ore)

- Commissione scuola secondaria: 4 docenti (8h per

ciascun docente)

- Docente area orientamento primaria –secondaria

(14h)

- Docente area secondaria- superiori (12h)

- Docente area genitori (12h)

- Docenti scuola infanzia (20h)

- Docenti scuola primaria (20h)

- Commissione generale (infanzia-primaria e 2 sec.)

2h

- Psicologo (€ 350)

- Stage docenti (20h) - Scuola aperta (3h per 15 docenti)

- OrientaGiovani (10h)

Altre risorse

necessarie

- Sala convegni del distretto del Comune di Capannori

per incontri in plenaria e incontri con i genitori degli

alunni in uscita dalla scuola secondaria di 1° grado

- Aule dotate di pc e LIM per interventi nelle classi

Indicatori

utilizzati

INDICATORI DI ESITO

1. Partecipazione

2. Maturazione e consapevolezza

3. Indice di concordanza

4. Indice di distribuzione sui livelli

5. Indice di distribuzione sugli indirizzi 6. Indice di evasione scolastica

7. Indice di riuscita

8. Efficacia

9. Efficienza

Partecipazione: intesa come condivisione attiva del

percorso di orientamento e di scelta.

Dimensione a più livelli che comprende la

partecipazione dei ragazzi, dei genitori, degli

insegnanti e degli esterni.

Un percorso è partecipato quando tutti si sentono

corresponsabili rispetto all’obiettivo, in questo caso la

costruzione della migliore scelta possibile per ciascun

ragazzo e per ciascuna famiglia.

Tutti gli studenti di terza media “partecipano” alle attività di orientamento ma non tutti partecipano allo

stesso modo, con lo stesso coinvolgimento e con la

stessa motivazione. Il coinvolgimento e la

partecipazione si basano sul senso di fiducia che si

instaura tra ragazzo e docente/docenti, nella relazione

più o meno positiva che i docenti, e in particolare il

docente tutor per orientamento, sanno mettere in

campo. È strettamente correlato con l’indice di

concordanza.

La partecipazione dei genitori alle attività proposte

dalla scuola secondaria di primo grado può essere un

ottimo indicatore di interesse, di bisogno di

informazione, di stima nei confronti della scuola media e della proposta da essa elaborata.

La misura della partecipazione è data dalle presenze

alle assemblee, ai colloqui individuali per

l’orientamento, agli eventuali incontri con gli

Orientatori, alla raccolta di materiali e di informazioni,

all’eventuale consiglio di classe orientativo, alle visite

alle scuole superiori, ecc.

La partecipazione dei docenti deve essere coordinata e

discreta. E’ opportuno che al ragazzo e alla famiglia

arrivino proposte ben ponderate e possibilmente dal

referente del progetto, in quanto troppe voci rischiano

di creare confusione e ansia nei ragazzi e nei familiari. Il massimo della partecipazione è dato dal

coinvolgimento di tutti i docenti del consiglio di classe

nel costruire con il coordinatore/tutor la proposta

orientativa e dalla conoscenza approfondita delle reali

scelte di tutti gli studenti da parte di tutti i docenti.

Maturazione e consapevolezza dei ragazzi: il

percorso di avvicinamento alla scelta è essenzialmente

un percorso di maturazione di alcune consapevolezze

rispetto a se stessi come studenti e a se stessi

proiettati in un futuro scolastico e professionale. Il

momento della scelta è un momento particolarmente

efficace, dal punto di vista emotivo, per aprire una

vera riflessione su se stessi nelle varie dimensioni. Numerosi insegnanti riferiscono che a fine percorso i

ragazzi risultano complessivamente più maturi. Per il

momento la maturazione è valutata dai docenti che

vedono i cambiamenti del ragazzo nel percorso. Si

rende necessario costruire un indicatore che,

indipendentemente dalla scelta scolastica effettuata dai

ragazzi o dalle famiglie, consenta di “misurare” meglio

la maturazione avvenuta nell’intero processo di

orientamento.

Indice di concordanza: rappresenta la percentuale di scelte condivise tra scuola, ragazzi e famiglie. Si tratta

di un indicatore importante basato sull’evidenza che

dove è maggiore la concordanza, maggiori sono le

possibilità di riuscita alla scuola superiore. Per una

percentuale che va dal 30% al 40% la concordanza è

naturale, si tratta di “scelte” facili e condivisibili. Sopra

queste percentuali, l’alto indice di concordanza indica

un lavoro ben svolto dalla scuola, lavoro di ascolto, di

ricerca e di condivisione. Un’alta concordanza non

indica necessariamente che sono i ragazzi ad

accogliere acriticamente le proposte della scuola, ma

anche che la scuola, dopo un’attenta valutazione,

rimette in gioco la propria posizione, considerando quella del ragazzo e della famiglia e le relative

motivazioni, e sostenendo il progetto del ragazzo

dando fiducia agli elementi nuovi messi in campo.

Distribuzione sulle macro tipologie formative: una

buona distribuzione sulle macro tipologie formative

(liceale, tecnica, di istruzione professionale e

formazione professionale) indica un’attenzione della

scuola alle abilità personali di ciascun ragazzo e alle

reali richieste della scuola superiore e indica

contemporaneamente il contenimento di fenomeni di

trend e di moda, sia nelle escursioni verso l’alto che

verso il basso. Esistono differenze anche rilevanti tra le singole classi, ma le percentuali complessive delle

scuole dovrebbero avvicinarsi alla distribuzione media

regionale e territoriale. Dispersioni dalla distribuzione

media di oltre 10 punti percentuali devono essere

approfondite, possono risultare rappresentative di

situazioni critiche.

Distribuzione sugli indirizzi: anche la distribuzione

sugli indirizzi indica la qualità del percorso svolto

nell’avvicinamento alla scelta. Più approfondita risulta

la conoscenza degli indirizzi e più articolate e

corrispondenti agli interessi di ciascuno risultano le

iscrizioni. Una buona distribuzione sugli indirizzi

consente, inoltre, una formazione più specifica e articolata in diversi ambiti e quindi, al termine del

percorso di studi, maggiori opportunità di inserimento

nel mondo del lavoro.

Indice di evasione scolastica: restituisce la

percentuale dei ragazzi che non si iscrivono alla scuola

superiore, che evadono dall’obbligo scolastico. In

questi anni si è trattato di un dato marginale, inferiore

all’1%. Monitorare questo indice può comunque

risultare interessante perché restituisce la capacità

della scuola media di accompagnare e di aiutare i ragazzi a dare senso ad una formazione scolastica

prolungata.

Indice di riuscita: riferito al termine del primo anno

di scuola superiore, restituisce la capacità orientativa e

formativa della scuola media. E’ un indicatore

irrinunciabile per una scuola attenta ai ragazzi e

attenta ai processi di orientamento. Misura il successo

formativo del primo anno e quindi il livello di

preparazione dei ragazzi in uscita dalla scuola media e,

contestualmente, misura, attraverso i cambi di scuola,

la coerenza dei percorsi proposti ed intrapresi.

Efficacia: l’efficacia di un progetto si può misurare

confrontando i risultati ottenuti con risultati ottenibili senza intervento specifico. Per calcolare l’efficacia si

possono confrontare gli indicatori sopra citati con i

risultati attesi per evoluzione legata alle normali prassi

scolastiche. Un progetto che non ottiene punteggi

elevati per indice di concordanza, per distribuzione e

per successo, non è efficace in quanto non determina

nessun cambiamento significativo rispetto ad interventi

aspecifici.

Efficienza: indica quante ore/risorse in termini di

intervento aggiuntivo rispetto ai percorsi scolastici

sono necessarie per ottenere cambiamenti efficaci. Più

alto risulta il monte ore di intervento esterno e le risorse impiegate più bassa risulta l’efficienza, e

viceversa. Ovviamente il calcolo dell’efficienza è

rapportato al grado di efficacia.

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con revisione annuale

PROSPETTIVE - Formazione su percorsi di orientamento, abilità

trasversali comunicative, metacognitive,

metaemozionali, cioè delle competenze orientative di

base e propedeutiche, life skills, e competenze chiave

di cittadinanza.

- Attivazione di incontri con lo psicologo divisi per

gruppi classe: l‘alto numero dei partecipanti ha reso

meno efficace molto faticoso l’intervento e molto

faticoso.

- Attivazione del percorso con lo psicologo dalla

seconda classe per potenziare un orientamento

formativo personale.

- Attivazione di uno o più interventi di personale della provincia per illustrare in modo più approfondito e

dettagliato i percorsi di istruzione e formazione

professionale.

Valori/

situazioni attesi

Incremento degli indici rispetto agli anni precedenti, in

particolare l’indice di evasione scolastica e l’indice di

riuscita.

SCHEDA PROGETTO 5a.1

Denominazione

progetto

“MUOVERSI IN CORO”

Docente

referente

Giovanna Del Barga e Nadia Dugini

Destinatari Alunni della Scuola Primaria di Lunata

Finalità generale

Educare all’uso consapevole ed espressivo della voce e

sviluppare la capacità di cantare in coro in modalità e

stili diversi.

Situazione su

cui si interviene

Il progetto si svolge in continuità tra la Scuola Primaria e

la Scuola Media, con il professore Del Vecchio Giovanni,

docente del Conservatorio Cherubini di Firenze.

Obiettivo generale

Acquisire un’educazione musicale in grado di migliorare la conoscenza di sé, delle proprie emozioni, e, al

contempo, di facilitare la relazione con gli altri nel

gruppo.

Attività previste

Lezioni per classe, per classi aperte, con l’esperto;

saggi, manifestazioni, concorsi.

Risorse

finanziarie

necessarie

Interventi dell’insegnante di musica della Scuola

secondaria di 1° grado da quantificare

Risorse umane

Insegnanti della scuola; contributo dell’esperto Del

Vecchio; insegnante di musica della Scuola Secondaria

di 1° grado.

Altre risorse

necessarie

Aula di musica; classe; strumenti musicali; tastiera;

ambiente del teatro.

Indicatori

utilizzati

Partecipazione ad eventi musicali.

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Annuale con prospettiva di ripetitività

Valori/situazioni

attesi

Coinvolgimento attivo e risposta positiva di tutte le

classi.

SCHEDA PROGETTO 5a.2

Denominazione

progetto

“TUTTI IN CORO”

Docente

referente

Consolata Daniela Vozza e Sonia Fambrini

Destinatari Alunni della Scuola secondaria di 1° grado

Finalità generale

Educare all’uso consapevole ed espressivo della voce e

sviluppare la capacità di cantare in coro in modalità e

stili diversi.

Situazione su

cui si interviene

Il progetto del coro scolastico rappresenta, all’interno

del piano dell’offerta formativa dell’istituto, un efficace

strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le famiglie, il

territorio, in un’ottica di continuità e rinnovamento dei

percorsi didattici intrapresi. E’ altresì un’attività che

favorisce preziose esperienze di scambio, arricchimento

e stimolo delle potenzialità di ciascun alunno,

riconoscendone e sviluppandone le eccellenze,

attraverso un canale comunicativo universale come

quello musicale. La pratica “corale” rappresenta una

vera e propria strategia per un apprendimento a tutto

tondo, ove vengono chiamate in causa la “sfera emotiva,

espressiva, comunicativa, sociale” di ogni singolo

individuo e tutte insieme riconducono a una crescita

armoniosa dell’individuo stesso che ne potrà trarre indiscutibile beneficio.

Grazie alla pratica dell’espressione musicale,

dell’esercizio mnemonico, linguistico, fonetico, attentivo

e all’esperienza del fare insieme l’attività di canto corale

può aiutare concretamente a superare eventuali

difficoltà (di linguaggio, di comprensione, sociali ecc.) o

rendere palesi e sviluppare particolari doti di sensibilità

ed espressione musicale; inoltre si rivela un’attività

molto coinvolgente soprattutto con gli alunni con gravi

difficoltà (handicap). Ovviamente alla voce si possono e

si devono abbinare l’utilizzo dei gesti-suono e dello

strumentario ORFF (ove presenti anche percussioni ad intonazione quali xilofoni, metallofoni, piastre sonore,

ecc.). Il coro in tante lingue è un passaggio attraverso

l’interculturalità, un modo per unire e condividere

riflessioni sulle relazioni tra persone di paesi diversi in

un ottica interlinguistica. Per questo il repertorio corale

comprenderà canti in inglese, spagnolo, albanese, greco,

francese, ebraico, libanese e anche dialetti. Il progetto

prevede anche attività strumentali per attivare

“l’orchestra dei flauti” attraverso l’esecuzione di brani

d’opera con i flauti dolci rivolto solo alle classi seconde e

terze della scuola secondaria.

Obiettivo

generale

OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO

- sviluppo della percezione sensoriale, delle capacità

interpretative, espressive, mnemoniche, di attenzione e

concentrazione

- sviluppo della sfera affettiva ed emotiva

- potenziamento delle capacità comunicative - socializzazione, integrazione

- conoscenza e consapevolezza nella gestione della

fisicita’

Attività previste

- Attività espressivo-corporee

- Attività corale

- Prima alfabetizzazione musicale attraverso esercizi e giochi di rilassamento e scioglimento della muscolatura

- Esercizi di respirazione e vocalizzi su testi, fonemi,

vocali, ecc.

- Vocalizzi per lo sviluppo di risonanza: articolazione ed

estensione vocale

- Giochi di coordinazione gesto-suono-ritmo

- Canti finalizzati all’apprendimento dei primi elementi

del linguaggio musicale

- Canti da vari repertori

- Scansioni ritmiche, con particolare attenzione a

strutturare il repertorio dei canti in un ottica

multiculturale che vede la scelta di brani in lingua

(inglese, francese, spagnolo, ebraico, albanese, greco) - Pratica strumentale con i flauti dolci

- Concerto di natale, partecipazione a rassegne musicali,

concerto in occasione della festa di fine anno della

scuola.

Gli alunni sono suddivisi per gruppi verticali fra diversi

ordini (tutte le classi della scuola secondaria di primo

grado); è prevista la collaborazione con la scuola

primaria per la realizzazione di un repertorio che sarà

deciso nel mese di settembre dopo l’incontro con il

maestro Giovanni Del Vecchio in collaborazione con l’Associazione “Cori della Toscana”.

Le attività si svolgeranno nelle ore curriculari ma

saranno utilizzate delle ore pomeridiane per unire tutte

le classi in previsione dei concerti e concorsi.

Risorse

finanziarie necessarie

- 20 ore per docenti interni in orario aggiuntivo

Risorse umane - Docenti di ed. musicale

- Esperto in direzione e pratica corale dell’Associazione

“Cori della Toscana” Giovanni Del Vecchio, maestro di

composizione e direzione corale del Conservatorio

“Cherubini” di Firenze che farà alcuni interventi gratuiti presso la sede della scuola per valutare e consigliare la

preparazione del gruppo corale formato (modalità e orari

da decidere).

Indicatori

utilizzati

Partecipazione ad eventi musicali

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Annuale con prospettiva di ripetitività

Valori/situazioni

attesi

- Formazione di compagini corali (coro delle insegnanti,

coro alunni della primaria, coro alunni della secondaria)

- Orchestra di flauti dolci

SCHEDA PROGETTO 5b.1

Denominazione

progetto

ARTE e CITTADINANZA

Destinatari

Alunni delle scuole dell’infanzia e primarie dell’Istituto

Comprensivo

Finalità generale

Favorire l’espressione degli alunni attraverso l’arte, la

cultura e la conoscenza curando e coltivando il loro

benessere fisico, psichico e sociale

Situazione su cui si interviene

Attraverso modalità laboratoriali, si vuol far Ri-Conoscere ai bambini la spontanea attitudine che

l’essere umano ha di esprimersi attraverso l’uso di

diversi linguaggi

Obiettivo

generale

Stimolare la capacità di rielaborazione dei bambini,

favorire la manipolazione plastica, l’uso di tecniche

diverse, il riconoscimento di forme, colori e la loro presenza nello spazio

Attività previste

“Globalità dei Linguaggi” (Primaria Capannori):

metodologia che ha come scopo la comunicazione e

l’espressione degli e tra gli esseri umani attraverso tutti i

linguaggi, verbali e non verbali. “L’arte non si impara, si

sa (valore autotelico delle arti). Il GdL ha inizio dalla

classe prima e si conclude in quinta con il laboratorio teatrale, come momento finale dell’espressione e della

comunicazione del sé e della propria identità.

Le azioni variano a seconda dell’offerta della Vetrina

Scolastica Comunale e delle associazioni territoriali.

Per l’a.s. 2016-17 sono attivati i seguenti percorsi:

“Arte in gioco” (Infanzia Colognora)

“Ricoloriamo il mondo – Murales Art”(Primaria

Capannori)

“Impara l’arte” (Primaria Lunata)

“La scoperta del colore” (Primaria Lunata)

“Identità, espressioni, ritratti” (Primaria Capannori,

Pieve, Tassignano)

Risorse Sc. Infanzia: esperto esterno + materiale di consumo

finanziarie

necessarie

Sc. Primaria: esperto esterno Palazzo Mansi + contributo

per ogni alunno

Progetti finanziati dalla Vetrina Scolastica Comunale

Risorse umane Docenti curricolari

Altre risorse

necessarie

Esperti esterni (Associazione INARTE, Palazzo Mansi)

Docenti formati

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Triennale con variazione annuale

Valori/situazioni

attesi

Aumentare la capacità di espressione e comunicazione

del sé e della propria identità

SCHEDA PROGETTO 5b.2

Denominazione

progetto

Ricicli-AMO “Design e Architettura”

Docente

referente

Licia Diosi – Patrizia Vangelisti (docenti di Educazione

Artistica)

Destinatari

Progetto-pilota in vista di una formazione più ampia

da programmare a seguire a valenza biennale destinato

a 18 alunni delle classi 2^ e 3^ della Scuola Secondaria

di 1° grado

Finalità generale

Educare e sensibilizzare gli alunni al riciclo e al riuso

creativo di materiali di uso comune (carta, plastica, piccoli contenitori, stoff, bottoni, giocattoli, parti

meccaniche, …), alla bellezza e alla creatività in un

percorso di acquisizione delle competenze di

cittadinanza attiva

Situazione su

cui si interviene

- Importanza della sensibilizzazione al recupero

consapevole nel rispetto dell’ambiente (regola delle 4R)

- Scarsa manualità dei ragazzi

Obiettivo

generale

- Sviluppare la creatività e la manualità

- Incentivare l’attività, lo scambio e la condivisione tra

classi diverse

- Creare una rete di tutoraggio tra i ragazzi per

diffondere conoscenze e abilità

- Introdurre ai primi approcci progettuali

Attività previste

- Classi seconde (1° anno): acquisizione dei fondamenti

e produzione di oggetti semplici

- Classi terze (2° anno): approfondimenti metodologici e

progettuali con ideazione e realizzazione di oggetti più

complessi completando la ‘filiera’ che di norma sta dietro

la produzione di design industriale formulazione di proposte sulla realizzazione di

nuovi oggetti, riutilizzando o riciclando materiali di

scarto, obsoleti o non più funzionanti

progettazione preliminare a gruppi

attività manuale di assemblaggio

Metodologia: esperienza laboratoriale progettuale, grafica e manuale a gruppi di massimo 3 alunni ciascuno

Risorse

finanziarie

necessarie

- 16 ore aggiuntive di non insegnamento (8 ore per 2

insegnanti)

Risorse umane - 2 docenti di Educazione all’immagine in orario

extrascolastico

Altre risorse

necessarie

Materiale di consumo ordinare da quantificare in

dettaglio

Indicatori

utilizzati

Risultati del progetto dalla parte degli alunni che siano

verificabili

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

- 4 incontri a cadenza settimanale di 2 ore ciascuno in

orario extrascolastico dal 16/01/2017 al 6/03/2017 (1

mese)

- possibilità di prolungamento biennale

Valori/situazioni

attesi

- Crescita dei ragazzi in termini di sensibilità al recupero

consapevole – Crescita nella comprensione dei

meccanismi di minimizzazione dell’impatto ambientale

provocato dalla produzione di oggetti di uso comune

- Attenzione e partecipazione al laboratorio in tutte le

sue fasi, con contributo creativo personale

- Attività di tutoraggio nella classe di appartenenza nella

diffusione dei contenuti e delle buone pratiche per il

riuso

- Educazione al riciclo intesa come educazione alla

bellezza e sviluppo della manualità - Eventuale esposizione dei progetti e degli oggetti

realizzati alla mostra di fine anno della scuola

SCHEDA PROGETTO 5b.3

Denominazione

progetto

AI WEIWEI LIBERO

Docente

referente

Licia Diosi (docente di Educazione Artistica)

Destinatari

Alunni delle classi 3^D e 3^E della Scuola Secondaria di

1° grado

Finalità generale

- Stabilire un contatto diretto con l’opera d’arte, che esce

dal libro di testo e diventa ‘reale’.

- Confrontarsi con l’arte contemporanea per

comprendere il suo strettissimo rapporto con la società in

tutte le sue sfaccettature e complessità.

- Riflettere sul’uso di Internet come mezzo di

comunicazione libera e allo stesso tempo sui rischi di omologazione che porta con sé.

Situazione su cui

si interviene

L’arte è sempre specchio della società di cui è

espressione, sin dalle prime forme del Paleolitico; oggi

l’arte contemporanea è spesso un ambito poco esplorato e per questo poco compreso dai ragazzi

Obiettivo

generale

- Sperimentare, attraverso la visita alla mostra e la

partecipazione al laboratorio, un primo approccio con

l’arte contemporanea e con le sue strette interconnessioni

con la società e con la storia vissute quotidianamente.

Attività previste

- Visita alla mostra dell’artista cinese contemporaneo Ai

Weiwei presso Palazzo Strozzi (Firenze), in cui presenta

opere storiche accanto a nuove produzioni (installazioni

monumentali, sculture, video, serie fotografiche)

- Partecipazione al laboratorio ‘Voci fuori dal coro’ che

approfondisce il tema della libertà di espressione

partendo dall’uso che l’artista fa della propria immagine

sui social network e nelle sue opere

Risorse

finanziarie

necessarie

€ 72 + €4 per ogni alunno (totale €316) per accesso alla

mostra e al laboratorio

Il costo del trasporto è a carico degli alunni

Risorse umane

Insegnante referente di progetto

2 docenti (1 per ciascuna classe coinvolta)

Altre risorse necessarie

- Esperti esterni del Museo di Palazzo Strozzi per la visita alla mostra e il laboratorio (vedi risorse finanziarie

necessarie)

- Spazi: Museo di Palazzo Strozzi (Firenze)

Indicatori

utilizzati

- Attenzione, partecipazione e interventi nel corso della

visita alla mostra e del laboratorio

- Sensibilità all’approccio e comportamento all’interno del Museo e degli spazi del laboratorio

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

2 ore consecutive negli spazi di Palazzo Strozzi (Firenze)

Valori/situazioni

attesi

- Uscita dai luoghi comuni relativi all’arte contemporanea

come espressione del non-sense e del ‘questo lo sapevo

fare anch’io’

- Coinvolgimento emotivo e sensibilizzazione delle classi a

temi storico-sociali contemporanei attraverso l’opera

d’arte

- Riflessione sulla validità e l’efficacia delle relazioni

basate sulla comunicazione multimediale e social.

SCHEDA PROGETTO 5c

Denominazione progetto

Progetto “Teatro e Cittadinanza”

Destinatari Alunni classi quinte Scuola Primaria di Capannori

Priorità e

traguardi

di risultato

Sviluppare competenze sociali e civiche

Obiettivi di

processo

Realizzare ambienti di apprendimento finalizzati al

raggiungimento delle competenze sociali e civiche

Finalità generale

Coinvolgere gli alunni in un graduale percorso di scoperta

e conoscenza di sé, di riconoscimento ed espressione

delle proprie emozioni, acquisendo autonomia,

autoconsapevolezza e autostima attraverso la

simulazione di personaggi e la simbolizzazione di

esperienze personali

Situazione su cui

si interviene

Nelle classi si manifestano difficoltà nell’esternare la

propria emotività, nell’accettare i cambiamenti del proprio

corpo, nel sentirsi parte del gruppo. Partendo dalla lettura

dalla lettura di un testo o da altre esperienze ‘forti’, si

intendono approfondire le tematiche della conoscenza e

dell'accettazione di se stessi e l’importanza dell’amicizia e

del gruppo come punto di riferimento.

Obiettivo

generale

- Favorire la conoscenza e l’accettazione di se stessi,

l’autostima, l’autoconsapevolezza e l’autocontrollo

- Creare un clima positivo nel gruppo classe

- Acquisire competenze espressivo-vocali, mimico-

gestuali e creative

Attività previste

Laboratorio a classi aperte

30 ore suddivise in 20 incontri settimanali di 1h30’

ciascuno a cui partecipano tutti gli alunni, divisi in due

gruppi, a settimane alterne

Risorse finanziarie

necessarie

€ 600 + IVA

Risorse umane

(ore)/area

Esperti esterni de “La Cattiva Compagnia” o altre

compagnie teatrali

Docenti classi quinte in orario di servizio

Altre risorse

necessarie

Spazio utilizzato per il laboratorio: salone parrocchiale

Capannori

Spazio utilizzato per la performance finale: Artè

Indicatori

utilizzati

- Performance finale aperta ai genitori all’interno della

manifestazione “Lucca Teatro Festival – Che cosa sono

le nuvole?”

- Performance finale aperta ai genitori all’interno della

Festa di fine anno (manifestazione di plesso) – giugno

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Annuale con prospettiva di ripetitività

La Scuola Primaria di Capannori attiva da anni un

progetto di teatro rivolto agli alunni delle classi quinte al

fine di favorire l’espressione e la comunicazione del sé e

della propria identità al termine del percorso di Globalità

dei Linguaggi.

Valori/situazioni Rappresentare, attraverso l’esperienza concreta dell’uso

attesi

del corpo e della parola, un racconto letto, comunicando

le proprie emozioni e la propria identità in performance

aperte al pubblico dei familiari, dei compagni di scuola, di un’audience sconosciuta

SCHEDA PROGETTO 7a

Denominazione

progetto

PNSD - DIDATTICA 2.0/3.0

Docente

referente

Animatore digitale

Destinatari Alunni dell’Istituto Comprensivo

Priorità e

traguardi

di risultato

Incrementare il successo formativo degli alunni

(PdM)

Obiettivi di

processo

- Realizzare ambienti di apprendimento finalizzati

al raggiungimento delle competenze sociali e

civiche (PdM)

- Incrementare il successivo formativo degli

alunni BES (PdM)

Finalità generale

- Realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso

la collaborazione con Istituzioni scolastiche e

associazioni;

- potenziamento degli strumenti didattici e

laboratoriali, delle dotazioni tecnologiche necessari a

migliorare la formazione e i processi di innovazione

delle istituzioni scolastiche;

- adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per

favorire la governance, la trasparenza e la

condivisione di dati, lo scambio di informazioni tra

dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni

scolastiche ed educative e articolazioni

amministrative del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

- valorizzazione delle migliori esperienze delle

istituzioni scolastiche;

- partecipazione a bandi nazionali ed europei per

finanziare dette iniziative.

Situazione su cui si interviene

In questi ultimi anni i ragazzi risultano più motivati a impegnarsi nell’uso delle nuove tecnologie (TIC) per

avvalersi di strumenti propri del loro tempo. Le TIC sono

ormai entrate a far parte della didattica sia speciale, sia

inclusiva, sia quotidiana; favoriscono attività di co-

costruzione degli oggetti di apprendimento (mappe

concettuali e mentali, learning objects,…), di

documentazione e accesso ai contenuti (piattaforme

“Moodle”, “blog”,…) per la loro successiva rielaborazione

in un’ottica di personalizzazione e individualizzazione

ovvero di personale costruzione di nuovi significati e materiali. Nell’usare le TIC come risorse, all’interno di

impostazioni didattiche di tipo collaborativo e

costruttivista, gli studenti sono incoraggiati ad esplorare

i loro propri interessi ma anche a diventare co-

costruttori attivi di conoscenza insieme a docenti,

esperti, altri studenti anche di altre scuole allo scopo di

risolvere problemi autentici. Questo ha portato

all'acquisto e alla fornitura di numerosi strumenti: dalle

Lim ai PC , dai tablet ai kit robotici. Oggi è necessario

passare dall'uso limitato e spesso inconsapevole ad una

didattica con le TIC per lo sviluppo delle competenze

attraverso strategie evidence-based. La complessità e la

diversità delle classi e delle situazioni personali di ogni singolo alunno richiedono alla scuola l'utilizzo di

strumenti motivanti ed efficaci per sostenere

l'apprendimento, ma anche la qualità della vita. Inoltre

le competenze digitali debbono essere identificate in

tutte le loro sfaccettature, al fine di educare i ragazzi ad

un uso critico e consapevole di tutti gli strumenti digitali

con i quali si trovano ad interagire quotidianamente. Si

intende in questo modo formare il cittadino "digitale" di

domani.

Scuola dell’infanzia

Nella scuola dell'infanzia si intende migliorare

l’elaborazione di progetti che passino dal corporeo e vissuto al digitale e viceversa, educando i bambini a

riconoscere il reale dal virtuale.

Scuola primaria

Le scuole primarie possiedono un patrimonio di oggetti

digitali che va dai vecchi pc, fino ai netbook Abaco di

Intel, LIM e notebook, nonché kit robotici e tablet. In

questo ordine di scuola, i docenti, in parte già formati

all'uso delle tecnologie, hanno il compito di fornire ai

ragazzi degli input innovativi utilizzando una didattica

che superi la tradizione piagetiana per spostarsi

ulteriormente al costruttivismo papertiano. Per questo si

farà riferimento al progetto “Avanguardie educative” di Indire http://www.indire.it/progetto/avanguardie-

educative/

e per robotica e coding al “Programma il futuro” del

MIUR http://www.programmailfuturo.it/

Scuola secondaria di primo grado

Nella scuola secondaria di primo grado gli strumenti

tecnologici sono ancora insufficienti, nonostante la

presenza di LIM, tablet, pc e kit robotici, per cui sarà

necessario implementare i devices e procedere a strategie didattiche del tipo BYOD. Sarà però necessario

migliorare anche lo sviluppo delle competenze digitali e

di cittadinanza per superare le problematiche legate al

cyberbullismo. Inoltre sarà necessario ampliare l'utilizzo

di applicazioni e software per la creazione di OER (Open

Educational Resources) e la creazione di classi virtuali

collegate anche con l'utilizzo del Registro elettronico,

nonché di MOOC e repository dedicate a progetti

interdisciplinari e disciplinari.

Obiettivo

generale

- Acquisizione delle COMPETENZE DIGITALI

Il modello teorico di riferimento per l'acquisizione delle

competenze digitali si articola in tre dimensioni, indicate

come tecnologica, cognitiva ed etica.

1. La dimensione tecnologica comprende:

una conoscenza “formale” della tecnologia, ad

esempio conoscenza della struttura del computer,

dell’hardware, del software, applicazioni, kit

robotici; comprensione di situazioni comuni, quali si

incontrano nell’uso quotidiano e diretto del

computer e dei tablet, e che richiedono abilità

concrete di problem solving (cavarsela coi

problemi, riconoscere interfacce, selezionare la

tecnologia appropriata).

2. La dimensione cognitiva che viene identificata con

l’Information Literacy, cioè con la capacità di

trattamento, elaborazione, lettura, valutazione critica

di testi, dati, informazioni e fonti. Comprende:

capacità cognitive di carattere generale,

soprattutto linguistiche o logico-linguistiche. 3. La dimensione etica riguarda conoscenze relative ai

comportamenti, più o meno opportuni, richiesti dal

mondo delle tecnologie e della rete, dal quale

emerge, infatti, una rilevante divaricazione tra le

crescenti capacità tecnologiche della net-generation

da un lato e la scarsa attenzione alle conseguenze

etiche e sociali dei loro comportamenti tecnologici

dall’altro. Comprende:

tutelare

rispettare,

conoscere (il gap tecnologico, netiquette, privacy

e copyright)

Attività previste

ALUNNI

Scuola dell’Infanzia

LIM:

- Rielaborazioni delle esperienze e delle narrazioni

- Il corpo e il movimento (scenari per la drammatizzazione)

- Colori, forme e immagini (educazione all'immagine)

- Media education (visione guida e rielaborazione di

movie e clip)

- Giochi interattivi (acquisizione dei prerequisiti)

ROBOTICA

- Robotica creativa (costruzione di robot con oggetti

riciclati)

- Bee bot (esplorazione del robot, narrazione e percorso)

TABLET

- Documentazione di esperienze e vissuti

- Foto e filmati

- Giochi interattivi - Semplici e-book

COMPETENZE DIGITALI

- Brainstorming (cos'è un robot, come funziona un pc,

smontare....)

Scuola Primaria

LIM:

- Rielaborazioni delle esperienze e realizzazione di

toolkit

- Educazione all'immagine: filmica, fotografica e grafica

(sia fruizione sia creazione)

- Media education (dai pc, alla LIm, interfacce grafiche e

netiquette) - Giochi e attività interattive disciplinari e

interdisciplinari

- Lim come luogo di implementazione di progetti

didattici di classe o di istituto

ROBOTICA

- Robotica creativa (primo utilizzo dei kit Lego,

laboratori di ingegneria, ...)

- Bee-Bot (narrazione e percorsi, numeri e operazioni

matematiche, giochi topologici e di problem solving)

- WeDo (costruzione e programmazione, primi passi con

uso di tutorial)

- Scratch e Programma al futuro (attività di introduzione

al pensiero computazionale con MOOC e software predisposto a blocchi)

- Makey Makey (esplorazione del microchip e studio dei

circuiti elettrici)

TABLET

- Documentazione di esperienze e vissuti e

organizzazione di repository indicizzate

- Foto e filmati, editing di video e trailer

- Uso applicazioni multicanale per le lezioni del docente

e le rielaborazione degli alunni

- Giochi interattivi per le discipline (compensativi per BES)

- E-book

- Condivisione degli elaborati (strumenti Google, social

network, sito istituzionale)

COMPETENZE DIGITALI

1. tecnologiche (hardware e software, circuiti elettrici,

microchip, motori e sensori, robot, programmazione a

blocchi, ...)

2. cognitive (indicatori e motori di ricerca, indicizzazione

delle repository, pensiero computazionale, indicatori

booleani, ...)

3. etiche (analisi delle interfacce, confronto e studio

delle informazioni, analisi di veridicità, conseguenze di azioni digitali, inoltre, costruire strumenti digitali per

attività compensative o inclusive anche da parte dei

ragazzi)

4. certificazioni europee (EIPASS)

Scuola Secondaria

LIM:

- Rielaborazioni delle esperienze e realizzazione di

toolkit disciplinari, compensativi, e per l'inclusione

- Educazione all'immagine: filmica, fotografica e grafica

(sia fruizione sia creazione)

- Media education (interfacce grafiche, netiquette, analisi siti internet, interazione fra device)

- Attività interattive disciplinari e interdisciplinari, anche

utilizzando i supporti dei libri di testo misti

- Utilizzo si software per migliorare la didattica e per

l’inclusione (cmaptools)

- Implementazione di progetti didattici di classe o di

istituto e costruzione di strumenti di studio

- Ascolto e interazione su contenuti disciplinari

ROBOTICA

- Robotica creativa (classe prima, studio della

meccanica, gli automi e i robot differenze, costruzione e

programmazione creativa ...)

- NXT (costruzione, analisi della parte elettrica, sensori e motori, e programmazione con e senza tutorial

- MINDSTORMS EV3 (costruzione, analisi della parte

elettrica, sensori e motori, e programmazione con e

senza tutorial

- Scratch e Programma al futuro (attività di introduzione

al pensiero computazione con MOOC e software

predisposto a blocchi, costruzione di slides show in

Scratch e di game interattivi su argomenti e contenuti

progettuali o disciplinari)

- Makey Makey (esplorazione del microchip e studio dei circuiti elettrici, costruzione di joystick anche per

l'inclusione)

- Programma al futuro (Minecraft, creazione di scenari

storici, geografici e scientifici, con l'utilizzo del coding a

blocchi)

- Arduino (esplorazione individuale o in piccoli gruppi

del kit, fornito in comodato d'uso ai ragazzi per periodi

definiti)

TABLET

- Documentazione di esperienze e vissuti e

organizzazione di repository indicizzate, su siti di classe

e su drive, o su siti dedicati

https://sites.google.com/site/roboticpiaggia/ - Foto e filmati, editing di video e trailer, fumetti e

cartoni animati

- Giochi interattivi per le discipline (compensativi per

BES)

- E-book interattivi con verifiche finali (quiz, scelte

multiple, ecc.)

- Verifiche online (google module, quiz faber)

- Condivisione degli elaborati e delle competenze con

altri ordini di scuola, con alunni di scuole della rete di

robotica, e con partner (strumenti google, social

network, sito istituzionale, hangouts, skype, teleskill)

COMPETENZE DIGITALI 1. tecnologiche (hardware e software, circuiti elettrici e

batterie elettriche, microchip, motori e sensori, robot

umanoidi e non, programmazione a blocchi, cenni di

programmazione con linguaggi codificati come html, C,

pyton...)

2. cognitive (indicatori e motori di ricerca, indicizzazione

delle repository, pensiero computazionale, indicatori

booleani, webquest, blog, voky, ...)

3. etiche (analisi delle interfacce, confronto e studio

delle informazioni, analisi di veridicità, conseguenze di

azioni digitali, cyberbullismo e uso del mobile; inoltre,

costruire strumenti digitali per attività compensative o

inclusive anche da parte dei ragazzi) 4. certificazioni europee (EIPASS)

DOCENTI

- Progetto Europeo Erasmus+ “Job Shadowing” (docenti

scuola primaria)

- Progetto Europeo Erasmus+

“Corso strutturato di Robotica”

- Reti Robotica Educativa (provinciale e regionale)

Risorse

finanziarie

necessarie

- Acquisto devices

- Riparazione e manutenzione dei devices

Risorse umane

Animatore digitale, Team dell'innovazione, collaborazioni

tecnologiche, esperti della scuola o delle reti, esperto

Hacking Lab (Scuola dell’Infanzia)

Altre risorse

necessarie

- Aule (da implementare la flessibilità degli spazi con

arredi adeguati e pareti scorrevoli)

- Aule dotate di pc e LIM

- Armadi e arredi per aule implementate dalla tecnologie

- Scelta di rotazione degli alunni nelle classi /laboratorio

Indicatori

utilizzati

INDICATORI DI ESITO

1. Risposte al test iCDA sulle competenze digitali

2. Numero di alunni coinvolti

3. Prodotti realizzati (siti web, elaborati digitali, MOOC,

Video, Classi virtuali)

4. Costumer satisfaction 5. Efficacia

6. Efficienza

7. Numero di eventi a cui l'istituto partecipa su richiesta

8. Analisi qualitativa e quantitativa delle strategie

utilizzate (evidenze scientifiche e ricerche)

9. Rapporto fra device presenti nella scuola/device

utilizzati nelle classi

10. Durata media dei progetti e delle attività digitali

11. Rapporto fra costi dei device/durata della loro

funzionalità

Durata del

progetto/ Stati

di avanzamento

Annuale per la parte didattica, triennale per la

valutazione

Il progetto si edifica sulle fondamenta dei seguenti

progetti precedenti:

1. Progetto [email protected]

2. Puntiamo al futuro (bilancio partecipativo del Comune

di Capannori)

3. Rete di robotica provinciale (senza fondi)

Valori/situazioni

attesi

Annullamento degli episodi di cybebullismo

Applicazione di strategie didattiche innovative (Flipped

classroom, cooperative learning, tutoring, sharing, peer

to peer, ...)