Dicembre2015 1448897898

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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXV - N. 245 / DICEMBRE 2015 - Euro 5,00 Logistica / Silvia Scalia: “Pallet: priorità assoluta alla riduzione dei costi” Mobilità / Solaris: tagliato il traguardo di cinquecento Urbino in Italia Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI IL M ONDO DEI TRASPORTI 25 ° Intervista di Paolo Altieri da pagina 2 Volkswagen festeggia il titolo conquistato dal T6 È lui il Van of the Year 2016 UNRAE SEZIONE VEICOLI INDUSTRIALI Fenoglio nuovo timoniere Campanella a pagina 14 Servizio a pagina I Pierre Lahutte spiega il grande ritorno vincente di Iveco LA CONFERMA ARRIVA COL TITOLO MONDIALE L’edizione 2015 di Ecomondo ha confermato il grande interesse per i veicoli dedicati alla raccolta rifiuti Tutti i costruttori fortemente agguerriti per sfruttare al meglio le grandi opportunità costituite dai servizi ecologici Servizi da pagina 6 MERCEDES-BENZ TRUCKS Anche la Stella a cavallo della ripresa EVOBUS ITALIA Marcia ok per Mercedes-Benz e Setra GORENT RAFFORZA LA SUA ATTIVITÀ La rivoluzione del noleggio Basilico a pagina 18 Intervista a pagina 13 Un vero leader, supportato da un team di professionisti competenti e appassionati. È questo il ritratto umano e professionale dell’Iveco di Pierre Lahutte, il manager francese che da oltre un anno è alla guida di Iveco e che, da Brand President, sta portando avanti un’of- fensiva strategica a livello internazionale che ha consentito al co- struttore di riprendere un ruolo da global player nel competitivo set- tore dei trasporti. Nell’anno in cui Iveco compie 40 anni, in questa lunga intervi- sta, ci facciamo raccontare da Pierre Lahutte le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera professionale. Un punto di vista utile per capire chi sta dietro le scelte del management Iveco e quali sono le sfide che attendono il costruttore nel prossimo futuro. Furio Fabbri illustra le strategie dell’azienda fiorentina protagonista in un settore in crescita. La green economy si nutre di azioni concrete, a volte di rotture. In nome dell’ecologia e della sostenibilità, per il futuro del pianeta, le aziende che operano nel business sostenibile sono abituate ad agire nel concreto, al di là della logica chiusa dei proclami e delle belle parole. Studiano e applicano soluzioni che, in nome del legittimo profitto, siano improntate a severi criteri di tutela ambientale, a beneficio dei clienti e dell’ambiente. “Fare business per il bene” è il motto di Furio Fabbri, Presidente e Amministratore delegato di Gorent, nata nel 2002 a Firenze e azienda leader in Italia nel settore del noleggio di veicoli per i servizi d’igiene urbana (in primis raccolta rifiuti). A Ecomondo 2015, la fiera di settore, Gorent ha presentato il nuovo marchio Gofleet, nato dalla collaborazione con l’officina di manutenzione Oplonti con sede centrale a Torre Annunziata (Na). IL MANAGER PIEMONTESE, ATTUALMENTE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DI ITALSCANIA, LANCIA LA SUA SFIDA: UN TAVOLO COMUNE DI TUTTI GLI ATTORI DEL SETTORE PER UN OBIETTIVO CONDIVISO, QUELLO DEL RILANCIO OCCUPAZIONALE. “SI ACCANTONINO GLI OBIETTIVI PERSONALI E SI LAVORI BENE INSIEME NELL INTERESSE DI TUTTI”. “IL MERCATO DEI VEICOLI INDUSTRIALI SOPRA LE 6,5 TONNELLATE - SOTTOLINEA MAURIZIO POMPEI, DIRETTORE MERCEDES- BENZ TRUCKS IN ITALIA - HA MOSTRATO OTTIMI SEGNALI DI RIPRESA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. SIAMO ORMAI CERTI DI VEDERE A FINE ANNO UN MERCATO CHE SFIORERÀ LE 14MILA UNITÀ, INSOMMA UN BEL SEGNALE DELL AUSPICATA RIPRESA ”. “IN GENERALE - DICE HOLGER DÜRRFELD, PRESIDENTE E AD DELL AZIENDA MODENESE - SUL 2016 SONO OTTIMISTA PERCHÉ GIÀ QUESTANNO IL NOLEGGIO DEL TURISTICO È ANDATO BENE; ANCHE IL SETTORE DEL FINANZIATO VEDRÀ UNA CRESCITA NEL 2016 PERCHÈ SIAMO ATTUALMENTE A UN LIVELLO MOLTO BASSO, CON UN PARCO MEZZI CHE VA AL PIÙ PRESTO RINNOVATO. Giunto alla sesta generazione, il Volkswagen Transporter non ha smesso di fare incetta di premi. Dopo il successo del T4 nel 1992 e del T5 nel 2004, il nuovissimo T6 si aggiudica l’“International Van of the Year 2016”, battendo in finale concorrenti blasonati co- me Fiat Doblò, Peugeot Partner (insieme al gemello Citroën Ber- lingo) e il compagno di scuderia Volkswagen Caddy. Il premio è stato consegnato alla camera di Commercio di Lione in occasione della Fiera Solutrans da Jarlath Sweeney, presidente della giuria formata da 24 giornalisti in rap- presentanza di altrettanti paesi europei. Il van tedesco ha convin- to i giurati per i miglioramenti che hanno interessato il design esterno e il comfort di guida. Altieri a pagina 34 MAN IRROMPE NEI FURGONI Ultimissima!

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Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXV - N. 245 / DICEMBRE 2015 - Euro 5,00

Logistica / Silvia Scalia: “Pallet: priorità assoluta alla riduzione dei costi”

Mobilità / Solaris: tagliato il traguardo di cinquecento Urbino in Italia

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

Intervista di Paolo Altieri da pagina 2

Volkswagen festeggia il titolo conquistato dal T6

È lui il Van of the Year 2016

UNRAE SEZIONE VEICOLI INDUSTRIALI

Fenoglio nuovo timoniere

Campanella a pagina 14 Servizio a pagina I

Pierre Lahutte spiega il grande ritorno vincente di Iveco

LA CONFERMA ARRIVACOL TITOLO MONDIALE

L’edizione 2015 di Ecomondo ha confermato il grande interesse per i veicoli dedicati alla raccolta rifiuti

Tutti i costruttori fortemente agguerriti per sfruttare al meglio le grandi opportunità costituite dai servizi ecologici

Servizi da pagina 6

MERCEDES-BENZ TRUCKS

Anche la Stella a cavallo della ripresaEVOBUS ITALIA

Marcia ok per Mercedes-Benz e SetraGORENT RAFFORZA LA SUA ATTIVITÀ

La rivoluzione del noleggio

Basilico a pagina 18Intervista a pagina 13

Un vero leader, supportato da un team di professionisti competentie appassionati. È questo il ritratto umano e professionale dell’Ivecodi Pierre Lahutte, il manager francese che da oltre un anno è allagui da di Iveco e che, da Brand Pre sident, sta portando avanti un’of-fensiva strategica a livello in ternazionale che ha consentito al co-struttore di riprendere un ruolo da global player nel competitivo set-tore dei trasporti.

Nell’anno in cui Iveco compie 40 anni, in questa lunga intervi-sta, ci facciamo raccontare da Pierre Lahutte le tappe fondamentalidella sua vita e della sua carriera professionale. Un punto di vistautile per capire chi sta dietro le scelte del management Iveco e qualisono le sfide che attendono il costruttore nel prossimo futuro.

Furio Fabbri illustra le strategie dell’aziendafiorentina protagonista in un settore in crescita.La green economy si nutre di azioni concrete, a volte di rotture. Innome dell’ecologia e della sostenibilità, per il futuro del pianeta, leaziende che operano nel business sostenibile sono abituate ad agire nelconcreto, al di là della logica chiusa dei proclami e delle belle parole.Studiano e applicano soluzioni che, in nome del legittimo profitto, sianoim prontate a severi criteri di tutela ambientale, a beneficio dei clienti edell’ambiente. “Fa re business per il bene” è il motto di Furio Fabbri,Presidente e Amministratore delegato di Gorent, nata nel 2002 a Firenzee azienda leader in Italia nel settore del noleggio di veicoli per i servizid’igiene urbana (in primis rac colta rifiuti). A Ecomondo 2015, la fieradi settore, Gorent ha presentato il nuovo mar chio Gofleet, nato dallacol laborazione con l’officina di manutenzione Oplonti con se de centralea Torre Annunziata (Na).

IL MANAGER PIEMONTESE,ATTUALMENTE PRESIDENTE

E AMMINISTRATORE

DI ITALSCANIA, LANCIA

LA SUA SFIDA: UN TAVOLO

COMUNE DI TUTTI GLI

ATTORI DEL SETTORE PER

UN OBIETTIVO CONDIVISO,QUELLO DEL RILANCIO

OCCUPAZIONALE. “SI ACCANTONINO GLI

OBIETTIVI PERSONALI

E SI LAVORI BENE INSIEME

NELL’INTERESSE DI TUTTI”.

“IL MERCATO DEI VEICOLI

INDUSTRIALI SOPRA LE 6,5TONNELLATE - SOTTOLINEA

MAURIZIO POMPEI,DIRETTORE MERCEDES-BENZ TRUCKS IN ITALIA -HA MOSTRATO OTTIMI

SEGNALI DI RIPRESA

RISPETTO ALLO SCORSO

ANNO. SIAMO ORMAI CERTI

DI VEDERE A FINE ANNO UN

MERCATO CHE SFIORERÀ LE

14MILA UNITÀ, INSOMMA

UN BEL SEGNALE

DELL’AUSPICATA RIPRESA”.

“IN GENERALE - DICE

HOLGER DÜRRFELD,PRESIDENTE E AD

DELL’AZIENDA MODENESE -SUL 2016 SONO OTTIMISTA

PERCHÉ GIÀ QUEST’ANNO IL

NOLEGGIO DEL TURISTICO È

ANDATO BENE; ANCHE IL

SETTORE DEL FINANZIATO

VEDRÀ UNA CRESCITA NEL

2016 PERCHÈ SIAMO

ATTUALMENTE A UN LIVELLO

MOLTO BASSO, CON UN

PARCO MEZZI CHE VA AL PIÙ

PRESTO RINNOVATO.

Giunto alla sesta generazione, ilVolkswagen Transporter non hasmesso di fare incetta di premi.Dopo il successo del T4 nel 1992e del T5 nel 2004, il nuovissimoT6 si aggiudica l’“InternationalVan of the Year 2016”, battendoin finale concorrenti blasonati co -me Fiat Doblò, Peugeot Partner(in sieme al gemello Citroën Ber-lingo) e il compagno di scuderia

Volkswagen Caddy. Il premio èstato consegnato al la camera diCommercio di Lione in occasionedella Fiera Solutrans da JarlathSweeney, presidente del la giuriaformata da 24 giornalisti in rap-presentanza di altrettanti paesieuropei. Il van tedesco ha convin-to i giurati per i miglioramentiche hanno interessato il designesterno e il comfort di guida.

Altieri a pagina 34

MAN IRROMPE NEI FURGONI

Ultimissima!

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Pagina 2 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

PAOLO ALTIERITORINO

Un vero leader, supportato da unteam di professionisti competenti eappassionati. È questo il ritrattoumano e professionale dell’Iveco diPierre Lahutte, il manager franceseche da oltre un anno è alla gui da diIveco e che, da Brand Pre sident, staportando avanti un’offensiva strate-gica a livello in ternazionale che haconsentito al costruttore di ripren-dere un ruolo da global player nelcompetitivo settore dei trasporti.

Nell’anno in cui Iveco compie40 anni, in questa lunga intervista,ci facciamo raccontare da PierreLahutte le tappe fondamentali dellasua vita e della sua carriera profes-sionale. Un punto di vista utile percapire chi sta dietro le scelte delmanagement Iveco e quali sono lesfide che attendono il costruttorenel prossimo futuro.

Pierre Lahutte è nato l’8 marzo1972 ad Amiens, città francese si-tuata nel dipartimento della Som -me, nella regione della Piccardia,celebre per la cattedrale gotica piùgrande della Francia, Notre-Damedi Amiens. Si è sposato nel 1997con Katerina, nata in Cecoslovac-chia ma vissuta in America. La cop-pia ha tre figli: Adrian di 12 anni,nato in Spagna, Milan 9 an ni, natoa Bruges (Belgio), e Lu ka 3 anni,nato a Chieri (To).

LA VOLONTÀÈ PIÙ FORTE

“Ho studiato dapprima al liceoscientifico, poi sono passato allaGrande école, che ho interrotto peril servizio militare di due anni - ini-

zia a raccontare Lahutte - una ve rascuola di vita. Terminato il serviziomilitare con il grado di tenente dicavalleria blindata, ho frequentatola Business School in Francia equindi l’MBA nel Massachusetts”.

Pierre Lahutte è una personaschietta, disponibile al dialogo epronta a dire sempre ciò che pen sa.Amante della montagna, della corsae del lavoro in campagna, ha unapiccola fattoria nelle colline checircondano Torino, dove ap penapuò si rifugia per riprendere quelcontatto con la terra che lo ha vistocrescere all’interno di una famigliadi agricoltori. “Ricordo ancora ipiatti gustosi di mia nonna, nelNord della Francia, una cucina diispirazione fran co-fiamminga.Anche se il mio piatto preferitoresta la sogliola del Mare delNord”. Appassionato di calcio e dirugby (“Mi sono appassionato allaJuventus, fin da quando giocavaPlatini”), pratica lo sci e legge ditutto, a partire dai giornali. “Il miolibro preferito? - commenta - ‘Me-morie di Adriano’ di MargueriteYour cenar”.

Non crede al destino Pierre La-hutte - “Vado avanti come se il de-stino non esistesse, perché pensoche con la volontà si arrivi ovun-que” - e preferisce affidarsi al le ca-pacità individuali, che nel suo casocomprendono anche la conoscenzadi numerose lingue stra niere: fran-cese ovviamente ma anche inglese,tedesco, italiano, spa gnolo, porto-ghese, olandese e un po’ di ceco.

“Da ragazzo pensavo di fare l’a -gricoltore - continua - dal momentoche sono nato in una famiglia dicoltivatori. Sono cresciuto a bordodi un trattore Fiat”. Il destino però

era in agguato, visto che la patentePierre Lahutte l’ha ottenuta al vo-lante di un Iveco, un Turbostar del1990, a 18 anni.

Se parla della sua carriera pro-fessionale, il Brand President pre-mette di essere “ottimista nell’a zio -ne e pessimista nell’analisi”. Laprima esperienza di lavoro salariatorisale a quando aveva 16-17 anni,come responsabile ricambi in unconcessionario New Holland perun’estate. Dopo il servizio militareha svolto il ruolo di Product mana-ger alla New Holland e come Busi-ness Director per l’area Beneluxper tutti mar chi CNH.

RADICIINTERNAZIONALI

Lahutte ha anche lavorato nelproduct management, nel settoredel marketing e della comunicazio-ne. Un’evoluzione completa nel -l’ambito CNH Industrial, pri ma allaguida di Iveco Bus, poi di Iveco.

“Ho lavorato in molti paesi stra -nieri: sono stato due anni in Germa-nia, poi due anni in Francia, seimesi a Jesi in Italia, sei me si negliStati Uniti, sei mesi in Brasile e poiInghilterra, Spagna, Giappone, Bel-gio fino ad arrivare a Torino”. “Maimi sarei aspettato di diventare nu-mero uno di Iveco - spiega emozio-nato - Desideravo però uscire dalsettore agricolo per ampliare la miaesperienza in altri settori. Feci unaserie di colloqui con il Dottor Mar-chionne. Fu Alfredo Altavilla a por-tarmi in Iveco. Un passaggio fonda-mentale nella mia vita di cui glisarò sem pre grato”.

Pierre Lahutte non lesina nullasul lavoro, anche se la famiglia è

sempre una priorità: “Quando so noa casa, arrivo in ufficio dopo averportato i miei figli a scuola. In ognicaso, la sveglia suona alle 6.30 perl’ora di jogging, che - se pos so -non mi faccio mancare an che quan-do sono all’estero. Essendo spessolontano da casa, cer co di ottimizza-re nel migliore dei modi il tempo,lavoro molto e in modo organizzatocosì da potermi dedicare ai mieifigli quando sono a casa”.

Sul lavoro Pierre Lahutte adottaun modus operandi pragmatico.“Sono un mix tra accentratore e de-legante. Per definizione, all’internodi una realtà vasta come I ve co è ne-cessario delegare. Ci ten go a super-visionare personalmente attivitàstrategiche, come il product mana-gement e la comunicazione, che ri-tengo fondamentali. Delego invecesulla parte commerciale a un teamdi collaboratori che ovviamentefanno riferimento a me, e mi trova-no sempre di sponibile. Il mio meto-do di lavoro è incentrato su flessibi-lità e adattabilità. Se c’è un proble-ma, lo vado a stanare in profondità,ponendomi tutte le domande possi-bili. Capire il perché è fondamenta-le per lavorare a una soluzione ra-zionale ed efficiente. Quan do sonoarrivato al vertice di Iveco ho tra-scorso il primo mese ad ascoltare lavoce di tutti i miei collaboratori,dealer e clienti; ho trovato così deiprincipi guida che ho poi imple-mentato”.

Le indicazioni per la tua squadrasono di curare più la difesa o anda-re all’attacco? “Se ho l’opportunitàdi vincere - dice Lahutte - senzadubbio vado all’attacco sen za reti-cenze, ma se sono in dif ficoltà di-fendo fino alla morte. Questo l’ho

INTERVISTA A PIERRE LAHUTTE

Il titolo mondiale all’EurocargoIL MANAGER DI AMIENS, DA

OLTRE UN ANNO ALLA GUIDA

DI IVECO, PARLA DI SÉ E

RACCONTA LE TAPPE

FONDAMENTALI DELLA SUA

VITA E DELLA SUA CARRIERA

PROFESSIONALE. UN PUNTO

DI VISTA UTILE PER CAPIRE

CHI STA DIETRO LE SCELTE

DEL MANAGEMENT IVECO E

QUALI SONO LE SFIDE CHE

ATTENDONO IVECO NEL

PROSSIMO FUTURO. DA

BRAND PRESIDENT, PIERRE

LAHUTTE STA PORTANDO

AVANTI UN’OFFENSIVA

STRATEGICA A LIVELLO

INTERNAZIONALE CHE HA

GIÀ CONSENTITO AL

COSTRUTTORE TORINESE DI

RIPRENDERE UN RUOLO DA

GLOBAL PLAYER NEL SETTORE

DEI TRASPORTI.LA CONQUISTA DEL TITOLO

DI TRUCK OF THE YEAR

DA PARTE DI EUROCARGO È

LA CILIEGINA SULLA TORTA

DI QUESTO RITORNO

DI IVECO DA PROTAGONISTA

SU TUTTI I MERCATI.

PROTAGONISTI

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 3

imparato quando ero in cavalleria.In tutti e due i casi sono predispostoall’azione”.

Cosa significa oggi per Lahuttela parola Iveco? “Industrial VEhi-cles COrporation - risponde con vo-luta ironia - la natura di questaazienda è essere internazionale. Noidobbiamo fare in modo che Iveconon sia solo un’azienda italiana peril mercato italiano, ma una societàdi business internazionale. Lì cisono le nostre radici, che dobbiamoriprendere e rafforzare. Oggi CNHIndustrial è fondamentale per il fu-turo di Ive co. CNH Industrial ci hadato un respiro globale forte e haportato Iveco fuori dal suo campa-nilismo, nonostante l’azienda fossestata la prima a credere all’interna-zionalizzazione e sia nata comeazienda internazionale”.

CONSAPEVOLIDEL PROPRIO RUOLO

Oggi Iveco può contare su unagamma prodotti fortemente qualifi-cati e competitivi e all’altezza del lesfide internazionali. “In comune,Daily, Eurocargo, Stralis e Trakkerhanno tecnologia, Total Cost ofOwnership e sostenibilità. In unaparola, Daily è sinonimo di friend,l’amico dei trasporti, Eurocargo dicittà, Stralis di strada e Trakker dipista, intesa come sterrato. In que-sto primo anno alla guida di Ivecoposso considerarmi soddisfatto dellavoro svolto. Abbiamo fatto un belpasso avanti. Sicuramente siamoriusciti a centrare gli obiettivi per ilprimo step, in termini di utili conse-guiti, un’organizzazione mirata aiclienti, la ridefinizione del posizio-namento del marchio. Il passaggiosuccessivo è risviluppare il post-vendita. I servizi devono migliora-re: oggi non basati su processi ab-bastanza forti. Devono essere inve-ce di ottimo livello ovunque. La ri-conquista di posizioni all’e stero è

basata proprio sulla qua lità e sul-l’ottimizzazione del servizio.

Il prodotto ce l’abbiamo, le risor-se anche, gli uomini di qualità nonmancano, bisogna fare molto sulfronte del cliente. Questo è il primoanno in cui, dopo la lunga crisi, re-gistriamo una quota di mer cato inaumento in tutta Europa. Occorreperò spingere Iveco anche oltre ilvecchio continente. Abbiamo lan-ciato nuovi prodotti e oggi il pro-dotto Iveco è guardato con serietà enon più con perplessità. Ora dob-biamo raggiungere un migliore li-vello di competitività nel confrontocon gli altri costruttori. Il nostroobiettivo per il 2016 è confermare ilsuccesso commerciale del 2015 erafforzare ulteriormente il potenzia-

le di questi prodotti vincitori ditanti premi”.

Quanto pesa nei bilanci Ivecol’I talia, l’Europa e il resto delmondo? Risponde concisamente:“L’Italia pesa troppo, l’Europa nonabbastanza e il resto del mon do as-solutamente non abbastanza”. Chie-diamo a Lahutte quanto conta ilprodotto e quanto contano gli uomi-ni nel successo di un’a zienda: “50 e50 - afferma senza esitazioni - Almio fianco ho la fortuna di avereuna bella squadra di collaboratori,tutte persone mol to professionali,molti giovani talenti in posizioni dirilievo”.

Cosa invidi alla concorrenza?“Non invidio quasi nulla – precisacon sincerità il numero uno di

Iveco. L’unica cosa è che qualcunodi loro lo trovo ovunque nel mon -do: vorrei essere anche io ovunquenel mondo. Non invidio però il pro-dotto, il marchio o le per sone. Loroperò sono andati in posti nuovidove noi eravamo già stati e che poiabbiamo abbandonato. Questa cosanon deve più succedere: Iveco deveriprendere il suo ruolo di protagoni-sta a livello internazionale”.

Qual è stato allora l’errore o glierrori che Iveco ha commesso inquesti anni? “Essersi concentrataparticolarmente sul mercato italiano- dice Pierre Lahutte - Iveco eranata per essere internazionale e a uncerto punto ha perso il pas so. Nonso se sia stato un errore o un inci-dente, certo la crisi del 2008 ha in-

ciso in modo pesante. Però è anchevero che quando l’I ta -lia era forteabbiamo vissuto troppo basandocisul mercato nazionale e perdendoposizioni che oggi sarebbero diestrema rilevanza. Oggi, del resto,l’Italia è il no no mercato in Europanel settore dei pesanti.

TANTE COSEDA FARE

Prodotto e tecnologia sono i pun -ti forti dell’Iveco 2015. “I ve co ri-sponde alle moderne esigenze deltrasporto - conferma Lahutte - maabbiamo ancora tanto da fare, comedicevo, sul fronte dei servizi. Sullagamma prodotti posso dire con cer-tezza che siamo a un livello chetutti hanno potuto constatare, clientie concessionari. La traiettoria delfuturo Iveco è riposizionarsi doveeravamo a livello di redditività ecapacità di vendere all’estero. Il tar-get è fare di Iveco non soltanto ilbusiness potenzialmente più grandedi CNH Industrial, ma anche un bu-siness tanto redditizio da compen-sare il rallentamento che in questomomento sta vivendo quello agrico-lo”.

Un tema particolarmente caro aIveco riguarda le propulsioni alter-native; diesel, metano, ibrido: qualè la strada migliore da seguire?“Dipende dalle applicazioni - diceancora Pierre Lahutte - Di sicurol’ibrido e l’elettrico si svilupperan-no principalmente nel trasporto pas-seggeri per via del so vraccosto chesolo la volontà delle persone diavere un trasporto di qualità a paga-mento può sostenere; nel trasportomerci sarà il gas a imporsi, per l’ot-timizzazione del TCO che garanti-sce”.

Qual è più grande ambizione diPierre Lahutte? “Riportare Iveco aoccupare la posizione che gli spet ta,ovvero quella di global player ”,conclude il manager.

IVECO BRAND PRESIDENT

consacra il successo di IvecoI gioielli della corona LA NUOVA OFFENSIVA IVECO SUI MERCATI INTERNAZIONALI POGGIA SU UNA

GAMMA DI PRODOTTI ASSOLUTAMENTE COMPETITIVI COME NEW DAILY,EUROCARGO, STRALIS HI-WAY E TRAKKER. OGNUNO NEL SUO SEGMENTO.

Il Brand President Iveco Pierre Lahutte insieme ad alcuni dipendenti dello stabilimento di Brescia dove nascel’Eurocargo laureatosi “Truck of the Year” per il 2016.

STRALIS HI-WAY NEW DAILY

EUROCARGO TRAKKER

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Pagina 4 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

FABIO BASILICOTORINO

Ventiquattro anni dopo Euro-cargo torna sul gradino piùalto del podio. La nuova ge-nerazione del campione deimedi Iveco è stato eletto “In-ternational Truck of the Year2016”. L’ambito riconosci-mento è stato assegnato dauna giuria composta da 25gior nalisti che rappresentanole principali testate europeespecializzate nel settore deiveicoli industriali. Eurocargoè stato scelto per aver appor-tato “il più grande contributoal l’efficienza del trasportostra dale secondo criteri qualil’innovazione tecnologica, ilcomfort, la sicurezza, la ma-neggevolezza, i ridotti consu-mi, l’impatto ambientale e ilco sto totale di gestione(TCO)”. Per Iveco, quello del2016 è il quarto successo in-ternazionale, dopo il premio“International Truck of theYear 2013” vinto dallo StralisHi-Way, l’“International Vanof the Year 2015” ottenuto daDaily e l’“InternationalCoach of the Year 2016” chesi è aggiudicato il Magelys diIveco Bus. Nella storia del -l’”Internationl Truck of the

Year”, Iveco ha vinto in totalecinque edizioni: EuroCargo1992, EuroTech 1993, Stralis2003, Stralis Hi-Way 2013 enuovo Eurocargo 2016.

Questi premi rappresenta-no un importante riconosci-mento dell’elevato know howtecnologico di Iveco, messoal servizio della sostenibilitàe della riduzione del TCO. “I -ve co ha presentato un nuovocamion del segmento dei me -di che innalza ulteriormentegli standard in un settore e -stre mamente competitivo nelquale Eurocargo costituisce il

principale punto di riferimen-to da 25 anni”, ha commenta-to Gianenrico Griffini, Presi-dente della giuria “Internatio-nal Truck of the Year”.

L’esito del voto è stato an-nunciato durante l’ultima edi-zione di Solutrans, il salonebiennale dei professionisti deltrasporto stradale e urbano,che si svolge a Lione in Fran-cia. Pierre Lahutte, IvecoBrand President, in occasionedella cena di gala presso laCamera di commercio di Lio -ne, ricevendo il premio, hacom mentato: “Siamo molto

orgogliosi del riconoscimentoottenuto dal nuovo Eurocar-go, il camion che piace allacit tà, perché rispetta le perso-ne e l’ambiente. Abbiamo da-vanti a noi l’ultima genera-zione del veicolo che, conmez zo milione di unità ven-dute in tutto il mondo, vantada anni una posizione di lea-dership in Europa nel seg-mento dei medi. Negli ultimiquattro anni abbiamo conse-guito il più alto riconosci-mento in tutte le categorie: èun record assoluto. Siamol’u nico produttore di veicoliindustriali e autobus ad avereattualmente in produzione 4‘veicoli dell’anno’: un fortericonoscimento degli investi-menti che il brand ha effettua-to nel rinnovamento dellagam ma prodotto e della no-

stra leadership tecnologica,come dimostrato dall’esclusi-vo sistema HI-SCR”.

Del resto, sostenibilità edef ficienza energetica sono al -la base dell’impegno delbrand Iveco che si concretiz-za nella ricerca finalizzata al -la riduzione dei consumi edel le emissioni dei motoridiesel tradizionali, il cui risul-tato tangibile è rappresentatoproprio dalla tecnologia HI-SCR, vero e proprio vantag-gio competitivo di Iveco.Que sta attenzione ha inoltreconsentito di mettere alla luceil beneficio dei carburanti al-ternativi, ambito a cui Ivecoha da sempre attribuito gran-de importanza, divenendolea der europeo nel settore deiveicoli alimentati a gas natu-rale. Il Nuovo Eurocargo è in-

fatti disponibile anche in unaversione “super ecologica”, a -li mentata a gas naturale com-presso (CNG), che garantisceuna maggiore sostenibilitàam bientale ed economica. Ilmotore Iveco Tector da 210cv e 6 litri offre notevoli van-taggi in termini di efficienzaed emissioni. Il veicolo, giàog gi conforme ai requisiti sta-biliti dalla norma sulle emis-sioni Euro 6 step C (obbliga-torio dal 31 dicembre 2016),può entrare nelle aree a traffi-co limitato dei centri cittadi-ni, risultando particolarmenteidoneo per le missioni cheim plicano numerose fermate.I veicoli Eurocargo alimentatia gas naturale sono inoltre e -stre mamente silenziosi equin di ideali per missioni not-turne in aree urbane.

Va anche detto che il nuo voEurocargo è l’unico veicolodella sua categoria a soddisfa-re gli standard di emissioniprevisti dalla normativa Euro6 adottando un solo dispositi-vo di post-trattamento dei gasdi scarico: il sistema HI-SCRcon filtro antiparticolato pas-sivo (DPF). Si tratta dell’uni-co sistema di abbattimentodelle emissioni che non alterail processo di combustionepoi ché immette nel motoreso lo aria non miscelata con

gas di scarico. I motori IvecoTector 5 e Tector 7 sono otti-mizzati per operare nelle con-dizioni tipiche delle missioniurbane, mentre il nuovo tur-bocompressore permette alvei colo di rispondere pronta-mente all’accelerazione e allaripresa, garantendo un rispar-mio di carburante fino all’8per cento. Eurocargo è dun-que il partner ideale per lemis sioni urbane: ecosostenibi-le, silenzioso, efficiente neicon sumi, maneggevole e con-fortevole, un vero e proprio“uf ficio in movimento”. Tuttequeste caratteristiche, unite aco sti gestione ridotti, lo ren-dono il mezzo ideale per otte-nere un trasporto più sosteni-bile e a misura d’uomo. Non acaso il nuovo Eurocargo è “ilcamion che piace alla cit tà”.

IL MEDIO DELL’IVECO ELETTO “INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR 2016”

Eurocargo, è lui l’iridato“SIAMO MOLTO

ORGOGLIOSI DEL

RICONOSCIMENTO

OTTENUTO DAL NUOVO

EUROCARGO, IL

CAMION CHE PIACE

ALLA CITTÀ, PERCHÉ

RISPETTA LE PERSONE E

L’AMBIENTE - HA

DICHIARATO PIERRE

LAHUTTE, IVECO

BRAND PRESIDENT -SIAMO L’UNICO

PRODUTTORE DI

VEICOLI INDUSTRIALI E

AUTOBUS AD AVERE

ATTUALMENTE IN

PRODUZIONE 4‘VEICOLI DELL’ANNO’:

UN FORTE

RICONOSCIMENTO

DEGLI INVESTIMENTI

CHE IL BRAND HA

EFFETTUATO NEL

RINNOVAMENTO DELLA

GAMMA E DELLA

NOSTRA LEADERSHIP

TECNOLOGICA”.

Il nuovo Eurocargo è arrivato in un momento speciale per Iveco,nell’anno delle celebrazioni del suo 40° compleanno. Anche nellasua nuova veste, e ancora di più e meglio, Eurocargo si qualificacome il partner ideale nelle missioni urbane, dalla distribuzione aiservizi, attento all’ambiente e alla redditività, rinnovato nelle fun-zionalità e nel design. Un veicolo che offre consumi ridotti, garan-tendo maneggevolezza e versatilità stabili nel tempo. Parlando diEurocargo si fa riferimento a un veicolo che è già stato scelto damezzo milione di clienti in Europa, Africa, Medio Oriente, Austra-lia e America Latina.

La cabina è adatta a ogni missione: corta per muoversi agilmen-te in città, lunga (anche a tetto alto) per ospitare uno o due letti e ibagagli necessari; doppia a tetto basso per trasportare la squadra di

lavoro insieme agli attrezzi e ai materiali. Internamente, il veicolodà una sensazione di spaziosità e libertà di movimento. All’insegnadell’”ufficio in movimento”, Eurogargo offre pratiche soluzioniche facilitano il lavoro e la vita a bordo. Il sistema telematico avan-zato fornisce gli strumenti necessari per il controllo integrato ditutte le operazioni, raccolte e analizzate in remoto. Eurocargo èanche predisposto per integrarsi con tutti gli smartphone, i tablet e inavigatori GPS.

Iveco ha sviluppato due nuove motorizzazioni 4 cilindri Tector5 in grado di erogare 118 kW/160 e 137 kW/190 cv, progettate ap-positamente per l’uso in città. Complessivamente, vengono propo-ste tre motorizzazioni Tector 5 da 4.5 litri e quattro cilindri in linea(la terza è la variante 152 kW/210 cv) nonché quattro unità sei ci-

lindri in linea Tector 7 da 6.7 litri con potenze massime di 162kW/220 cv, 185 kW/250 cv, 206 kW/280 cv e 235 kW/320 cv. Inabbinamento ci sono cambi manuali a 6 e 9 rapporti, automatizzatia 6 e 12 rapporti e automatici con convertitore di coppia. La propo-sta Eurocargo Natural Power è equipaggiata con la versione 210 cv“super-ecologica“ del Tector 6 alimentato a gas naturale compresso(CNG). In totale, il nuovo Eurocargo è disponibile in 11mila ver-sioni di fabbrica, che nascono dalla combinazione delle sue varian-ti di prodotto: due tipi di trazione (4x2 o integrale permanente), 14livelli di massa totale a terra e 7 di potenza, 12 cambi, 15 passi etre tipi di cabina con due altezze, oltre a un’ampia gamma di so-spensioni, rapporti al ponte, assali e prese di forza. Eurocargoviene prodotto nello storico stabilimento di Brescia.

IL BEST SELLER IVECO CONFERMA E MIGLIORA LE SUE DOTI DI VERSATILITÀ E MANEGGEVOLEZZA

EUROCARGO ANCORA PIÙ PREPARATO PER LE SFIDE DELLA DISTRIBUZIONE

1977 Seddon Atkinson 2001978 MAN 2801979 Volvo F71980 MAN 3211981 Leyland T451982 Ford Cargo1983 Renault G260/2901984 Volvo F101985 Mercedes-Benz LN21986 Volvo FL1987 MAN F901988 Daf 951989 Scania Serie 31990 Mercedes-Benz SK1991 Renault AE Magnum1992 Iveco EuroCargo1993 Iveco EuroTech1994 Volvo FH1995 MAN F20001996 Scania Serie 4

1997 Mercedes-Benz Actros 1998 Daf 95XF1999 Mercedes-Benz Atego2000 Volvo FH2001 MAN TGA2002 Daf LF2003 Iveco Stralis2004 Mercedes-Benz Actros II2005 Scania Serie R2006 MAN TGL2007 Daf XF 1052008 MAN TGX/TGS2009 Mercedes-Benz Actros III2010 Scania Serie R2011 Mercedes-Benz Atego II2012 Mercedes-Benz Actros IV2013 Iveco Stralis Hi-Way2014 Volvo FH2015 Renault Trucks T 2016 Iveco Eurocargo

ALBO D’ORO “INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR”

Pierre Lahutte, Iveco Brand President, e a destra GianenricoGriffini, Presidente della giuria “International Truck of the Year”.

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SOSTENIBILEMotori Euro VI

con esclusiva tecnologia HI-SCR:

SICUROSistema di frenata di emergenza AEBS, sistema di rilevazione corsia LDWS,

Cruise Control adattivo ACC,

VERSATILE

IL CAMION CHE PIACE ALLA CITTÀ

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ALITÀ DELLQU

da 160 a7 motori,,stazioni::

vi esterni completamente ridisegnati,uono e fuori::dentr,,

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O EUROCARGOVNUO

’IT. LO EUROCARGO

ALIA CHE VIN’ITTA

ALIA CHE VINCE.

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Pagina 6 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

MAX CAMPANELLARIMINI

A Ecomondo 2015, il Salone del letecnologie green e delle soluzionitecnologiche più a vanzate e sosteni-bili per la corretta gestione e valoriz-zazione del rifiuto in tutte le sue ti -pologie, nell’area Iveco era no espo-sti i modelli della gam ma del co-struttore torinese dotati delle più in-novative trazioni alternative e in per-fetto accordo con lo spirito prin -cipale della manifestazione: la soste-nibilità ambientale. Protagonistadello stand la gamma leggera, con ilNuovo Daily Electric, il veicolo vin-

citore del prestigioso riconoscimento”International Van of the Year2015”, presentato in anteprima alpubblico internazionale nella suaversione a zero emissioni. Il veicoloesposto era il modello 50C VanElectric, da 109 cv, zero e missioni,furgone, passo 4.100 mm.

ALTAEFFICIENZA

“Il suo consumo di energia - spie-ga Marcello Zanella, Light Line Ma-nager Iveco - è ridotto grazie all’u ti -lizzo di ausiliari elettrici ad alta effi-cienza e al nuovo sistema di batterie

riciclabili al 100 per cento. Graziealle mo dalità di ricarica flessibile,brevettata da Iveco, è possibile rica-ricare le batterie del Nuo vo DailyElectric collegandosi a una stazionedi ricarica rapida, con un tempo me -dio di ricarica di circa due ore”.

Al Salone di Rimini il leggero dicasa Iveco era presente anche nellaversione Natural Power, alimentata agas na turale compresso (CNG). Ilmodello esposto era un cabinato35C14N P, da 136 cv, Eu ro VI, cam-bio meccanico, pas so 3.450 mm. “IlDaily CNG - prosegue Marcello Za-nella - mantiene gli stessi pun ti diforza del veicolo nel la versione

equivalente Diesel in termini di cop-pia, capacità di carico e guidabilità,garantendo un costo del carburanteminore e una ridotta rumorosità. Iltelaio a longheroni ren de il Dailynon solo la ba se preferita per gli al-lestitori, fornendo loro robustezza esup portando carichi pesanti; ma gra-zie alla sua struttura l’al locazionedelle bombole sulla versione NaturalPower non penalizza lo spazio utiledi carico o l’area dedicata a gli alle-stimenti”. Le tecnologie all’avan-guardia applicate al Daily giocanodunque un ruolo importante per lamobilità sostenibile anche al servi-zio del professionista, ribadendo

l’impegno di Iveco per il rispetto perl’ambiente con l’offerta di veicolialimentati a trazione alternativa.

Al centro dello stand era e spo stoil campione dei medi: il Nuovo Eu-rocargo, il veicolo che piace allacittà, lanciato quest’anno sui mercatiinternazionali. Il nuovo Eurocargo èinteramente progettato, sviluppato erealizzato in Italia. Sullo stand Ivecoera possibile apprezzare due declina-zioni della gamma me dia: il modello160E21K e il modello 80EL19P. IlNuovo Eurocargo, mod. 160E21K,versione spazzatrice, equipaggiatocon motore Iveco Tec tor 5 da 210cv, cambio meccanico a 9 marce, è

SPECIALE

ECOMONDO

IVECO

Così difende la sostenibilitàIL COSTRUTTORE NAZIONALE SBARCA AL SALONE ECOMONDO 2015 CON UNA GAMMA COMPLETA E UN FOCUS SUL RISPETTO DELL’AMBIENTE. IN ESPOSIZIONE

VEICOLI CHE METTONO IN RISALTO TUTTE LE POTENZIALITÀ DELLE TRAZIONI ALTERNATIVE. IN POLE POSITION IL NUOVO DAILY ELECTRIC, L’EVER GREEN ANCORA

PIÙ “GREEN”: IL VINCITORE DELL’INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2015 IN ANTEPRIMA AL PUBBLICO INTERNAZIONALE NELLA SUA VERSIONE A ZERO EMISSIONI.

“Your partner for sustainable transport”: è lo slogan che sottolinea l’impegno di Iveco per il trasporto del futuro.

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ottimizzato per i regimi tipici del lacittà. “In particolare - spiega Ales-sandro Oitana, Business Line Mana-ger Medium Heavy Range - la suacabina corta lo rende mezzo idealeper servizi municipali e il posiziona-mento dei componenti lo mette incondizione di essere carrozzabilecon e stre ma facilità. Questa specifi-ca versione è disponibile sia conguida a sinistra sia con gui da a de-stra”.

Il secondo veicolo della gam mamedia disponibile sul lo stand era ilmodello 80EL19P, equipaggiato conmo tore Iveco Tector 5 da 190 cv,cambio meccanico a 6 mar ce e so-spensione pneumatica posteriore.“In questo ca so - aggiunge Alessan-dro Oitana - il passo corto da 2.790mm, appositamente realizzato pergarantire una migliore ma novrabilitànei percorsi urbani dove gli spazi dimanovra sono molto ridotti, consen-te un diametro di sterzata di soli10,40 metri, che gli attribuisce unruolo di leader in questo settore”. Ilnuovo Eurocargo è l’unico veicoloEu ro VI della gamma media adadottare un solo dispositivo di post-trattamento dei gas di sca rico: il si-stema HI-SCR con filtro antipartico-lato passivo (DPF). HI-SCR è l’uni-

co sistema di abbattimento delle e -missioni che non altera il pro cessodi combustione, perché immette nelmotore solo aria pura, non mescolatacon i gas di scarico.

CAMBIO ALLISON PER LO STRALIS CNG

In rappresentanza della gam mapesante a Ecomondo non potevamancare Stralis CNG, esposto nelmodello AD260S33Y/PS e dotato dimotore Iveco Cursor 8 da 330 cv,cambio automatico Allison Tran-smission con rallentatore integrato,cabinato tre assi ed equipaggiato conla ca bina Hi-Road, per offrire un’ot-tima praticità durante la guida. Ma lavera forza di que sti veicoli è il moto-re Iveco Cursor 8 da 330 cv con ali-mentazione CNG, a gas naturalecompresso.

Un’ulteriore conferma del l’im -pegno di Iveco nei confronti del-l’ambiente è rappresentato dallascelta di utilizzare a Ecomondo unostand a bas so impatto ambientale,rea lizzato con materiali provenientidalla trasformazione della plasticarecuperata. Il tessuto in poliestere ri-ciclato, Perariatex, che rivestiva l’in-tero stand, è stato realizzato con po-

limero di bottiglie in pet, gli inchio-stri utilizzati per le grafiche a based’ac qua, il legno adoperato riciclatoe nuovamente riutilizzabile. Tutti imateriali utilizzati per l’allestimento

sono prodotti in Italia. In questachiave la partecipazione a Ecomon-do è in linea con il nuovo pay-offdel brand: “Iveco. Il tuo partner peril trasporto sostenibile”.

“Iveco - afferma l’ingegner MihaiRadu Daderlat, da ottobre 2014 Ge-neral Manager del Mercato Italia diIveco - sta scrivendo un nuovo capi-tolo della sua storia, perseguendocon costanza la propria vocazione direaltà globale e multiculturale e con-tinuando a puntare su tecnologia, ri-duzione del TCO (Total Cost of Ow-nership, ndr), ovvero dei costi di ge-stione, sostenibilità e fidelizzazionedei clienti. L’attenzione continuaalle nuove tecnologie ha permesso aIveco di diventare lea der europeonel settore del le trazioni alternative,anticipando soluzioni che contribui-ranno in futuro all’ulteriore riduzio-ne dell’impatto ambientale nel setto-re dei trasporti”.

ATTACCO AL MERCATOCON LO STRALIS LNG

Nell’area esterna era inoltre espo-sto uno Stralis LNG a limentato a gasnaturale liquefatto, modelloAT440S33T/P. “Questo mezzo -spiega Alessandro Oitana - è equi-

paggiato con motore Iveco Cursor 8C-LNG Euro VI da 330 cv. Da unpunto di vista della sostenibilità eco-nomica, il risparmio complessivo delcosto totale d’esercizio di un veicolo

LNG supera il 10 per cento”.In concomitanza a Ecomondo si è

svolta la manifestazione “Città So-stenibile 2015”, in collaborazionecon IBE Green (International Busexpo), focalizzata sul Trasporto Pub-blico Locale. Il gruppo CNH Indu-strial era presente con il brand IvecoBus con un’area espositiva e un au-tobus Urbanway CNG, a limentato agas naturale com presso, con la livreaEx po 2015. Si tratta di uno degli au-tobus che hanno prestato servizioesclusivo di navetta durante i seimesi dell’evento.

Questo mezzo, già virtuoso in ter-mini ambientali perché alimentato ametano, è già adatto al funziona-mento a biometano, combustibilerinnovabile prodotto dalla biodige-stione di alcune biomasse, scartiagricoli, frazione organica dei rifiuti.Il biometano rappresenta per Iveco eper Iveco Bus la sfida tecnologicapiù efficace per ridurre le emissionidi CO2 ed essere in li nea con gliobiettivi richiesti dal l’Unione Euro-pea.

N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 7

ARRIVA IL NUOVO DAILY ELECTRIC

Dopo il grande successo delNuovo Daily, vincitore del pre-

stigioso riconoscimento “Internatio-nal Van of the Year 2015”, Iveco hapresentato in anteprima internazio-nale il Nuovo Daily Electric a Eco-mondo. Nuovo Daily Electric è unveicolo al 100 per cento elettrico, aemissioni zero, che garantisce lamassima sostenibilità, alti livelli diaffidabilità e si adatta perfettamentealle più comuni missioni in ambitourbano, come la distribuzione portaa porta e il trasporto urbano di per-sone.

Molte le novità di questa versionerispetto alla precedente. Grazieall’utilizzo di ausiliari elettrici adalta efficienza e dal peso contenuto,il consumo di energia è ridotto, ladurata delle batterie è superiore del20 per cento e la portata utile è au-mentata di circa 100 kg. Le presta-zioni delle batterie, riciclabili al100 per cento, sono ottimizzate intutte le condizioni ambientali e ditemperatura. Inoltre, grazie allamodalità di ricarica flessibile, bre-vettata da Iveco, è possibile ricari-carle sia in ambito pubblico sia pri-vato, collegandosi a una stazione diricarica rapida, con un tempomedio di ricarica di sole due ore.

Il veicolo è best-in-class per effi-cienza e garantisce un’autonomia,misurata secondo ciclo di omologa-

zione NEDC, che può arrivare finoa 280 km, ottenuta in configurazio-ne con tre batterie. Nuovo DailyElectric offre inoltre la possibilità diselezionare due modalità di gui da,Eco e Power: in modalità Eco, lacoppia motore è gestita in modo daminimizzare il consumo energetico,senza alcuna limitazione sulla velo-cità massima. In modalità Power, ilconducente può disporre della pienaprestazione del motore elettrico ditrazione.

Una novità di rilievo è la fun -zione Regenerative Bra king checonsente di selezionare anche du-rante la marcia differenti modalitàdi gestione della frenatura del vei-colo. In funzione delle caratteristi-che del tracciato e delle condizionidi traffico, il guidatore può selezio-nare in modo dinamico la modalitàdi frenata più opportuna per mini-mizzare il consumo energetico, man-tenendo un livello ottimale di guida-bilità.

Grazie alla gamma più ricca delmercato per le versioni furgone ecabinato, fino a 5,6 t di ptt e fino aun volume di carico di 19,6 mc, ealla comprovata versatilità tipicadel Daily, il Nuovo Daily Electric èperfetto per gli ambienti di lavoropiù svariati: dai centri cittadini e aiservizi navetta, fino ai viaggi di pia-cere. Inoltre, è estremamente silen-

zioso, caratteristica che contribui-sce alla riduzione dell’inquinamentoacustico e che lo rende ideale per leconsegne notturne nelle aree urba-ne. Il veicolo è infine dotato di seriedi un nuovo sistema di segnalazioneacustica per i pedoni, attivato inmodo automatico da 0 a 30 km/h.

La sua forza e robustezza sonogarantite dalla struttura portantedel telaio con profilo a C, punto diforza del Daily, costituita in acciaioad alta resistenza, che assicura la

massima durata nel tempo e flessibi-lità nell’uso.

Al suo interno, il Nuovo DailyElectric è dotato di tablet da 7” ri-movibile e di un quadro strumentielettronico dedicato al monitoraggiodati del veicolo. L’eccellente tecno-logia di navigazione è garantita daTomTom Bridge per Iveco. TomTomBridge per il Daily Elettrico è il ri-sultato della collaborazione traTomTom e Iveco, ottenuta per offrireai conducenti professionisti una so-

luzione personalizzata che si adattiperfettamente alle loro esigenze. Loschermo touch TomTom Bridge offreil comfort di un sistema integrato ela flessibilità di un dispositivo por-tatile.Iveco ha sviluppato e realizzato ilprimo Daily a propulsione elettricanel 1986, diventando così il precur-sore delle motorizzazioni a propul-sione elettrica; successivamente, lagamma è stata ampliata includendofurgoni e minibus urbani.

A ECOMONDO L’ESCLUSIVOPRINCIPINO A ZERO EMISSIONI

Alta tecnologia su tutta la gamma l’elemento di base del nuovo capitolo nella storia di Iveco.

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Pagina 8 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

MATTEO GALIMBERTIRIMINI

Punto d’incontro per la cosiddettaGreen Economy e la mo bilità ecoso-stenibile, tra i principali appunta-menti europei per la valorizzazione eil riuso dei materiali, il Salone Eco-mondo 2015 ha rappresentato la ve-trina ideale per Mercedes-BenzTrucks per proporre la soluzionedella Ca sa della Stella più indicata aogni esigenza, dall’ambito urbanoall’utilizzo professionale sulle lun-ghe distanze. A Ecomondo 2015 so -no scesi in campo i giganti “green”del costruttore di Stoccarda: dal trat-tamento dei rifiuti al riciclo, passan-do per la pulizia del le strade, c’è

sem pre una so luzione efficiente edecofriendly nella gamma Mercedes-Benz Trucks, un dream team che sidistingue per versatilità d’impiego emotorizzazioni in grado di conciliarepotenza ed efficienza in modo esem-plare, dal Canter Eco Hy brid, amba-sciatore della mo torizzazione ibridanella gam ma della Stella, all’inarre-stabile Unimog, passando per Antose Atego, specialisti nei servizi di di-stribuzione a lungo e medio raggio,ed E co nic, protagonista nei servizimunicipali in ambito urbano.

Fuso Canter, bestseller del lagam ma truck della Stella, si è pre-sentato alla fiera di Rimini nella suaversione ibrida. Rispetto alla versio-ne e qui paggiata con motore endo-

termico, il Canter a trazione ibridafa risparmiare fino al 23 per centodi carburante. Que st’autocarro pre-serva l’am biente e, grazie alle suecaratteristiche, rappresenta la so -luzione ideale per i servizi di distri-buzione.

Mercedes-Benz Unimog è il vei-colo polivalente per eccellenza, conuna tecnologia al l’avanguardia chegarantisce massima versatilità d’e -ser cizio in totale sicurezza e grandesemplicità. Questo si traduce inun’alta redditività che lo rende par-tner ideale per la propria attività.Unimog trova una perfetta applica-zione nelle attività di manutenzionedella rete stradale e viene utilizzatoin innumerevoli operazioni: dallosgom bero neve e per il traino di au-tocarri bloccati in inverno, a mezzodi primo intervento nelle operazioniantincendio, fino alla mansione di“lava tunnel” e falcia erba nel la sta-gione estiva.

I PUNTI FORTIDELL’ANTOS

Il campione della distribuzionepesante della Stella si chiama Mer-cedes-Benz An tos. I suoi punti diforza sono efficienza e maneggevo-lezza. Esiste sia in versione autocar-ro da 18 e 26 t sia come autotreno eautoarticolato di peso medio e pe-sante fino a un PTT di 44 t. Conquest’autocarro la Casa della Stellaha introdotto sul mercato una classenuova: Antos non è il frutto di uncompromesso tra modelli leggeri epesanti; al contrario è stato sviluppa-to precisamente per soddisfare leesigenze della distribuzione pesante.E poiché i requisiti da soddisfare inquesto settore sono molteplici, perAn tos sono disponibili diversi ti pi dicabina, quattro motori a sei cilindriin linea (OM 936, 470, 471 e 473)che coprono complessivamente 16livelli di potenza e, a richiesta, tutti isistemi di sicurezza e assistenza allaguida esistenti. Ci so no poi le ver-sioni speciali, co me Loader e Volu-mer, confezionate su misura per itrasporti in cui il carico utile o il vo-lume sono essenziali.

Campione di vendite europeo,Mercedes-Benz Atego è punto di ri-ferimento nel segmento della distri-buzione da 6,5 a 16 t di PTT in fattodi qua lità, affidabilità, costi di ripa-razione e manutenzione e longevità.Numerose le innovazioni introdottesulla nuova generazione, dalla cate-na cinematica al telaio alla cabina diguida. Infine Econic si con ferma ilveicolo perfetto per servizi munici-pali in ambito urbano; completo ditutti gli accorgimenti utili a chi de vemontare sul telaio attrezzature speci-fiche, è la ba se ideale per realizzareogni allestimento.

Presente in tutti i continenti, autentico bestseller tra gliautocarri per la distribuzione leggera, Canter Eco Hy-

brid è il modello più venduto da Daimler Trucks. Con l’am-pliamento della gamma di modelli, l’Efficiency PackageEcofficiency di serie e l’omologazione Euro 5b+ o Euro VIaumentano di nuovo le prestazioni di questo robusto auto-carro, che si rivela ora ancora più pulito ed efficiente.

Al Salone Ecomondo 2015 Canter Eco Hybrid è riuscitoa fare la quadratura del cerchio: l’alta tecnologia preserval’ambiente e conviene. Rispetto a un modello convenziona-le, Canter a trazione ibrida fa risparmiare fino al 23 percento di carburante, permettendo di ammortizzare la mode-rata differenza di prezzo nell’arco di pochi anni. Con fun-zione start-stop, partenza a trazione interamente elettrica ecambio a doppia frizione Duonic, Canter Eco Hybrid puòfare affidamento su dotazioni tecnologiche molto sofisticatee al tempo stesso robuste. Il sistema di propulsione, tantoparsimonioso nei consumi quanto silenzioso, fa di quest’au-

tocarro la soluzione ideale per il servizio di distribuzione. Dal Canter a trazione diesel convenzionale proviene il

modernissimo turbodiesel a quattro cilindri con cilindratadi 3 litri, potenza di 110 kW (150 cv) e coppia massima di370 Nm. Questo motore BlueTec 6 è omologato Euro VI eper la depurazione dei gas di scarico abbina un sistema diricircolo dei gas di scarico, la tecnica SCR con iniezione diAdBlue e un filtro antiparticolato diesel. Il motore elettricoeroga una potenza di 40 kW e una coppia massima di 200Nm, ricavando la propria energia da batterie agli ioni dilitio che presentano una capacità di 2 kWh e un peso di soli63,5 kg.

Canter Eco Hybrid offre su tutti i componenti principalidelle batterie una garanzia di dieci anni. Il peso aggiuntivodei componenti della trazione ibrida ammonta nel comples-so ad appena 150 kg circa. La portata del modello da 7,5 tin versione autotelaio con cabina di guida arriva di conse-guenza fino a 4,8 t.

IL BEST SELLER DEI LEGGERI CANTER IN VERSIONE ECO HYBRID

PARSIMONIOSO E SILENZIOSO: NATO PER LA DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI

SPECIALE

ECOMONDO

MERCEDES-BENZ TRUCKS

In campo i campioni “green”ECOMONDO 2015 VETRINA IDEALE PER LA CASA DI STOCCARDA, CHE HA ESPOSTO IL SUO COMPLETO VENTAGLIO DI SOLUZIONI

PER OGNI ESIGENZA, DALL’AMBITO URBANO ALL’UTILIZZO PROFESSIONALE SULLE LUNGHE DISTANZE. DAL CANTER ECO

HYBRID, AMBASCIATORE DELLA MOTORIZZAZIONE IBRIDA NELLA GAMMA, ALL’INARRESTABILE UNIMOG, PASSANDO PER ANTOS

E ATEGO, SPECIALISTI NEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE A LUNGO E MEDIO RAGGIO, ED ECONIC, PROTAGONISTA NEI SERVIZI

MUNICIPALI CITTADINI, ALLA FIERA DI RIMINI I CAMPIONI DELLA STELLA C’ERANO PROPRIO TUTTI.

Qui sopra, una delle moltepliciconfigurazioni del versatile Unimog.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 9

VALENTINA MASSARIMINI

CF PX-7 tre assi, LF Edizione 2016 e,poiché “l’efficienza è la somma di piùelementi”, tutta una serie di servizi al - l’autista e le ultime implementazioninella Rete di concessionari e di TRPParts Distributors. Un vero e proprio

sun to del “credo di Starace” era inesposizione allo stand Daf, al suoesordio al Salone Ecomondo 2015.Ad accogliere il visitatore uno stupen-do esemplare del CF PX-7 con telaiotre assi e ultimo assale sterzante. Unveicolo che, equipaggiato con motorePaccar PX-7 da 6,7 litri (da 283 o 314cv) e con portata fi no a 32 t, è il sim-

bolo della strategia del costruttoreolandese nel segmento dei carri:l’obiettivo è recuperare quota laddovefinora il marchio Daf è meno presen-te. Alla fiera di Ri mini in mostra inol-tre il mo dello LF Edizione 2016, ap-pena lanciato, con motore Paccar da4,5 litri, nuovo cam bio AS Tronic a12 mar ce, passi fino a 6,9 m e dispo-

nibile nella versione Silent, ideale perla distruzione urbana, laddove occor-rano interventi notturni o consegnealle prime luci dell’alba. “Agli o pe -ratori del settore del trasporto rifiuti -spiega Paolo Starace, Amministratoredelegato di Daf Trucks Italia - ilnuovo LF si propone con tut ta unaserie di dettagli tecnici che lo rendono

assolutamente competitivo nel seg-mento: innanzitutto la sua straordina-ria efficacia nel consumo di carburan-te, frutto dello sviluppo del motoreunitamente al nuo vo kit aerodinami-co. Sul pia no della sicurezza troviamoimpianto frenante d’emergenza avan-zato AEBS, avvertenza anticollisioneanteriore FCW, controllo di crocieraa dat tivo e sistema di avvertimento ab-bandono corsia”.

Lo sbarco al Salone Ecomondo sicolloca nel solco del la strategia deli-neata da Starace e in un periodo cheper il costruttore olandese è de -cisamente florido sul terreno dei ri-cambi. “Il 2015 - precisa il numerouno di Daf Trucks Italia - segna il re-cord dei risultati relativi ai ricambinel nostro paese. Sul piano più gene-rale delle vendite in Europa che an -che noi di Daf prevediamo con unachiusura di 255mila unità nel seg -mento dei pesanti oltre le 16 t e55mi la unità in quello dei veicolimedi, ovvero del no stro LF, Daf do-vrebbe realizzare volumi rispettiva-mente di 14mila e di circa 2milaunità. Ov vero nel settore dei pesantiregistriamo un aumento del 23 percento rispetto al 2014, che però èstato l’anno peggiore nella storia delmercato truck in Italia. Questo risul-tato da una parte ci conforta: sia motornati al livello ante 2012 e nel 2016prevediamo una crescita a doppiacifra. Nel contempo contiamo di rac -cogliere i frutti dei forti investimentiattuati sulla gam ma LF”.

Ma sotto l’ombrello “Daf Tran-sport Efficiency” nella strategia delcostruttore olandese non solo prodot-ti, design e tecnologia, ma anche altridue pilastri. “Nella prima me tà del2016 - anticipa Paolo Starace - avvie-remo nuovi ser vizi al trasportatoreche rappresenteranno anche nuovibusiness per le nostre Concessiona-rie, tra questi il sistema Daf per la ge-stione delle flotte on line, che per-metterà la trasmissione dei dati dellaflotta in tempo reale (camion, autista,posizione del veicolo ecc.)”. Ultimanota sulla Re te. “Alla nuova Conces-sionaria OMAT - conclude l’Ad diDaf Italia - che si occupa di un’areafinora scoperta (Umbria, nord Lazioe sud Toscana), si aggiungono i primidue TRP Shop in Italia che unisconodistribuzione ricambi e servizio offi-cina: MS Roma a Anagni e PoviaParts & Service Trucks a Piacenza”.

DAF TRUCKS

Le ragioni di un solido successoAL SUO DEBUTTO AL SALONE ECOMONDO, IL COSTRUTTORE OLANDESE AGLI OPERATORI DEL SERVIZIO DI RACCOLTA E

TRASPORTO RIFIUTI PROPONE CF CON TELAIO TRE ASSI E ULTIMO ASSALE STERZANTE E LF EDIZIONE 2016, DISPONIBILE

ANCHE IN VERSIONE SILENT. MA SOTTO L’OMBRELLO “DAF TRANSPORT EFFICIENCY” NUOVI SERVIZI PER IL TRASPORTATORE E

L’AMPLIAMENTO DELLA RETE: ARRIVANO I PRIMI DUE TPR SHOP IN ITALIA DEDITI AL SERVIZIO RICAMBI.

RAVO ITALIA

Il leader dello spazzamento

Alcuni esemplari della gam ma Sca-rab, la nuova generazione di spazza-trici e spray washer allo stand Ravo alSalone Ecomondo 2015. Aziendaolandese riferimento nel settore dellospazzamento, nata alla fine degli AnniSettanta come costruttore di macchinespazzatrici compatte, Ravo è da allorain posizione leader sul fronte delle ul-time tecnologie.

“Da un sistema non più meccanicoma a pressione - spiega Andrea Di Bi-tetto, Direttore Commerciale della fi-liale italiana che ha sede a Roma -negli anni l’esperienza nel settore ciha portato a proporre sul mercatomacchine sempre più efficienti, aven-do come obiettivo prioritario il minorfermo macchina possibile. La nostrastoria ci vede accanto al cliente fina-le, alla ricerca di sinergie finalizzateal minor costo possibile per il cliente,in termini di ricambi ma anche dellasua possibilità di svolgere un servizioregolare: se lo spazzamento avvienein modo tardivo o irregolare la cosasalta evidentemente subito all’oc-chio”.

Oggi Ravo ha contratti full servicecon molte municipalità, da Roma aMilano a Napoli. “Per 365 giornil’anno - prosegue Di Bitetto - la mu-nicipalità non deve preoccuparsi dellospazzamento: abbiamo una Rete dinove Concessionarie, recentemente

riorganizzata, tutte ad elevato livellodi professionalità e abbiamo strettopartnership con le Case costruttrici diveicoli per favorire una rapida ricam-bistica”. Tra le novità esposte a Rimi-ni due macchine Euro VI da 4 mc conmotore Iveco e due Scarab con moto-re Tier 4 a basso livello di emissioni.“Il nostro cavallo di battaglia - con-clude Andrea Di Bitetto - è la trazioneelettrica: si tratta solo di convincerele municipalità ad avviare la svolta, eper farlo mettiamo in campo l’espe-rienza e la competenza dimostrate sulcampo in tutti questi anni”.

Alla rassegna di Rimini il costruttore olandese ha proposto due nuovissimiScarab con motore Tier 4, confermandosi protagonista assoluto del settore.

MOVINCAR

Pratico per ogni attivitàMega Truck a Ecomondo era esposto non solo contrazione elettrica ma anche nella novità D-Truck.

Super compatto, MegaTruck è il veicolo che Mo-vincar ha esposto al Salo-ne Ecomondo 2015. Loavevamo conosciuto l’an-no scorso nella sua ver-sione elettrica, quest’an-no affiancata dalla novità2016: D-Truck, il “fratel-lino” alimentato con mo-tore diesel Kubota da 600cc raffreddato a liquido,che sviluppa una potenzadi 11,2 kW a 3.600 g/mine una coppia di 34 Nm a2.200 g/min. Esposto contelaio Cab base (telaio a longheroni per il massimo della sicurezza), lastruttura è in alluminio ad alta resistenza e anticorrosione.

“Mega Truck - spiega Riccardo D’Ercoli, Key Account Manager dellaDivisione Veicoli Elettrici di Movincar - per la sua compattezza è il veicoloadatto per i professionisti, dalle vendite al dettaglio alle consegne passandoattraverso il trasporto rifiuti: il suo vantaggio principale è che può andareovunque, con una superficie di lavoro e di volume veramente utile. Si pensiad esempio alla possibilità di spostarsi facilmente nei cantieri, che moltospesso so no di difficile accesso, o di muoversi agevolmente nelle aree con-gestionate. Alla versione elettrica, dotata di batteria al litio ricaricabile inqualsiasi momento tramite presa domestica, quest’anno affianchiamo il mo-tore diesel a basso consumo: nel primo caso abbiamo un’autonomia effetti-va di 70 km, per un costo di ricarica di circa un euro per 100 km; nel secon-do il consumo medio di carburante è di 4 l/100 km”.

Prodotto dalla francese Mega - presente in Europa con oltre 600 distribu-tori approvati dal la Casa Madre - e distribuito in Italia da Movincar, MegaTruck presenta un volume di carico di 2,5 mc e può essere configurato infunzione del tipo di attività: dalla versione telaio e cabina al pianale fissocon spondine, furgonato, ribaltabile o pick-up.

Andrea Di Bitetto, DirettoreCommerciale di Ravo Italia.

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Pagina 10 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

PAOLO ALTIERIRIMINI

Scania è tornata a Ecomondo piùconvinta che mai sull’importanzadel settore ecologia e servizi urba-ni. Lo conferma in questa intervi-sta Franco Fe noglio, Presidente eAmministratore Delegato di Ital-scania: “Abbiamo iniziato a parte-cipare a Ecomondo tre anni fa cre-dendo subito nella sostenibilitàche riteniamo sarà sempre più stra-tegica. Scania e gli altri costruttorinon sono attori passivi ma prota-gonisti che devono credere nel fu-turo. L’ecologia è importante. Ba -sti pensare che a livello mon dialeScania ha lanciato una vera e pro-pria offensiva per il controllo dellaCO2. In ol tre, va anche detto cheScania, da sempre molto forte nellungo raggio, vuole essere pro -tagonista in tutti i settori, compre-so quello dei servizi ur bani e am-bientali. Questa po litica ci ha per-messo oggi di consuntivare dellebelle sod disfazioni. La nostra èun’of ferta all’avanguardia, contutte le possibilità consentite dal-l’utilizzo di carburanti alternativi,dal metano CNG e LNG al biodie-sel al l’HVO (olio vegetale idro-trattato). A Ecomondo 2015 abbia-mo lanciato l’autocarro i bri do

Euro 6, una primizia di al tissimolivello. Scania fa gran di investi-menti nella sostenibilità”.

STATO DELL’ARTE DELLA SOSTENIBILITÀ

Il Grifone da anni persegue unpercorso di continuo miglioramen-to e di costante ricerca tecnologi-ca. A Ecomondo, il pubblico haavuto l’oc casione di cogliere lostato dell’arte dell’innovazione e

della sostenibilità delle soluzionidella Casa svedese. E l’autocarroibrido Euro 6 ne costituisceun’eloquente testimonianza. “Ladeterminazione di Scania nellacreazione di un sistema di traspor-to sostenibile è guidata da tre con-cetti chiave: trasporti intelligenti,efficienza energetica e utilizzo dicombustibili alternativi - sottoli-nea Fenoglio - Tre elementi checorrettamente combinati fra loropermettono di abbattere le emis-

sioni di CO2, in maniera prece-dentemente mai immaginata. E pernoi la sostenibilità si gnifica ancheredditività”.

Il nuovo veicolo a tecnologiaibrida approderà sul mercato con il2016, aprendo nuo ve prospettiveper la circolazione urbana e perconsegne o per la raccolta dei ri-fiuti nelle ore notturne. Risultatifrutto della silenziosità dell’a li -mentazione solo elettrica, e delmotore diesel a esso combinato e

compatibile al 100 per cento conbiodiesel e HVO. Chiediamo a Fe-noglio qua li sono oggi le richiestedelle aziende preposte ai serviziecologici? “I nostri clienti - ri -sponde il numero uno di Ital scania- chiedono economia e affidabilitàdel veicolo per via della necessitàdi ridurre i costi, e poi elevata as-sistenza. La sensibilità verso le te-matiche ecologiche, che diventeràmolto forte nel futuro, deve peròpartire non so lo da costruttori e

INTERVISTA A FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO ITALSCANIA

Ecologisti su tutti i fronti“LA DETERMINAZIONE DI SCANIA NELLA CREAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO

SOSTENIBILE È GUIDATA DA TRE CONCETTI CHIAVE: TRASPORTI INTELLIGENTI, EFFICIENZA

ENERGETICA E UTILIZZO DI COMBUSTIBILI ALTERNATIVI - SOTTOLINEA FENOGLIO - TRE

ELEMENTI CHE CORRETTAMENTE COMBINATI FRA LORO PERMETTONO DI ABBATTERE LE

EMISSIONI DI CO2, IN MANIERA PRECEDENTEMENTE MAI IMMAGINATA. E PER NOI LA

SOSTENIBILITÀ SIGNIFICA ANCHE REDDITIVITÀ”.

SPECIALE

ECOMONDO

Franco Fe noglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 11

clienti ma anche dalla politica at-traverso i regolamenti. Lavoraresul l’ab bat timento consumi è unprimo atto. È assolutamente im-portante che anche la politica diadelle indicazioni precise perchè sipossa investire facendo scelte difon do che ci consentano di essereattori importanti anche sul frontedell’ecologia”.

COLLABORAZIONECON GLI ALLESTITORI

Quanto è importante la col -laborazione tra costruttore e alle-stitore? “Importantissima - precisaFranco Fenoglio - Noi collaboria-mo con tutti coloro che garantisco-no criteri di qualità e affidabilità.Non ci interessa il costo basso mail giusto rap porto qualità prezzoper of frire ai clienti quello che cichiedono in termini di affidabilitàe qualità”. A Ecomondo lo standScania è stato adeguatamente sud - diviso in quattro isole tematichededicate a Ecolution by Scania,alla tecnologia i bri da, ai biocarbu-ranti e ai mo tori a metano CNG eLNG. Un’area espositiva impre-

ziosita dalla presenza, per la primavolta in Italia, dei principali com-ponenti del sistema ibrido Euro 6del costruttore svedese.

Gli ospiti han no potuto toccarecon ma no la power unit ibrida e ilmo tore elettrico, sviscerando ogniminimo dettaglio di questa innova-zione con l’uso di un iPad e di

un’applicazione per la realtà au-mentata. Nello stand erano ospita-ti, oltre a un motore a gas 9 litriEuro 6, anche uno Scania P 320DB6x2*4MNA, compatibile contutte le soluzioni attualmente di-sponibili in fatto di carburanti al-ternativi, biodiesel e HVO, nonchéuno Scania G 340 LA4x2MNA a

metano liquido (LNG) Euro 6.Quest’ultimo è un veicolo in gradodi unire a un’elevata autonomia,l’alta disponibilità di coppia findai bassi giri (1.600 Nm da 1.100a 1.400 gi ri/min) e, ovviamente, ilbas so impatto ambientale.

Nel le aree esterne, infine, so nostati esposti uno Scania G340

DB6x2*4MNA allestito con gru eil compattatore Scania P340DB6x2*4MNA, entrambi a meta-no. Gli operatori del settore hannoavuto l’occasione di comprenderecome l’ampia gamma di opportu-nità offerte al mercato da Scaniapossa aiutarli a trovare la soluzio-ne adeguata per rispondere alleesigenze di redditività e sostenibi-lità del loro lavoro.

Scania a Ecomondo ha ribadito,inoltre, il proprio impegno nellosviluppo di un trasporto semprepiù smart, anche, nell’ambito del -l’igiene ambientale. Durante il se-minario “La gestione ecosostenibi-le delle flotte per il trasporto rifiu-ti”, organizzato da Gorent, Miche-le Tenuti, responsabile Fleet Ma-nagement e Driver Services di Ital -scania, ha analizzato i van taggi de-rivanti dalle attività di driving ser-vices. Partendo dai dati raccolti at-traverso le tecnologie presenti suiveicoli della Casa svedese, sonostati mostrati i risultati ottenibilidai singoli autisti per migliorare leloro prestazioni in termini di con-sumi e quindi di riduzione dell’im-patto ambientale.

SALVATORE SALEMI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO COVIN SPA DI CATANIA

AEcomondo era presente anche l’avvocatoSalvatore Salemi, Presidente e Ammini-

stratore delegato della concessionaria CovinSpa di Catania, storico avamposto Scania inSicilia. Le tematiche ambientali e le attivitàconnesse all’igiene urbana sono da sempre alcentro dell’attenzione del dealer siciliano, chea Rimini non ha mancato di far sentire la suapresenza al fianco del Grifone. “La società,che attualmente conta su 18 dipendenti, nascenel 1974 al fianco del marchio Iveco - raccon-ta Salvatore Salemi, alla guida dell’aziendainsieme ai figli - poi nel 1998 abbiamo cam-biato tutto e, visto che c’era un vuoto di rap-presentanza in Sicilia da parte di Scania, misono presentato ottenendo la concessione. Ab-biamo lavorato sodo cercando di ricostruirela presenza del brand svedese che in passato

aveva goduto nell’isola di una forte egemoniache poi era stata persa. Lentamente siamo riu-sciti a riconquistare la clientela e oggi racco-gliamo i lusinghieri risultati. Scania è da sem-pre un partner prezioso: ci ha seguito e aiuta-to e insieme siamo riusciti a conquistare indue-tre anni le grosse flotte. Oggi registriamouna forte penetrazione nelle flotte che aveva-no l’esclusiva sulla concorrenza. In Siciliavantiamo un’ottima penetrazione di mercato,in certe aree arriviamo anche al 27 per centodel totale”.

Il 2015 si avvia all’archiviazione sotto ilsegno positivo per Covin: “Molti acquistivanno ribaltati sul 2016 perché non arriviamoin tempo con le consegne - precisa Salemi -Abbiamo già superato il budget che Scania ciaveva assegnato. Ci auguriamo che il 2016

possa proseguire con questo trend: se saràconfermato andremo alla grande, il nostroobiettivo è conquistare punti di mercato e ren-derli stabili. Vogliamo affermare il predominioScania su determinate aree geografiche. Ilprodotto certo ci aiuta, si qualifica come il piùaffidabile e ha trovato consenso nella cliente-la, anche in quella per noi strategica, ovvero ipiccoli padroncini che costituiscono almenol’85 per cento del totale; hanno avuto modo diapprezzare affidabilità e consumi ridotti, spe-cie con l’Euro 6. Abbiamo lavorato moltoanche nel settore del trasporto rifiuti, grazieanche allo stretto rapporto con un allestitorelocale che ha molta penetrazione sul mercatosiciliano. Il settore è sempre stato per noi inte-ressante, fin dai tempi di Iveco. Il prossimoanno intensificheremo le nostre azioni”.

“AL FIANCO DI SCANIA CON AMBIZIOSI OBIETTIVI PER IL NUOVO ANNO”

IDEALE PER LE ATTIVITÀ DI RACCOLTA RIFIUTI E CONSEGNA MERCI IN AMBITO URBANO

Cosa rende un trasporto intelligen-te? Come può un mezzo pesante

circolare in città senza impattaresull’inquinamento e sul traffico urba-no? La soluzione esiste e si basa suun intenso lavoro di squadra, cheparte dal ricercatore e arriva al citta-dino. Scania, storicamente sensibilealla tematica ambientale e attiva nellaricerca, ha scelto di declinare la quali-tà dei veicoli in termini ambientali,spingendo con convinzione verso lamessa sul mercato di soluzioni sem-pre più sostenibili.

Grazie all’intensa attività di ricerca

e sviluppo, cui lavorano ogni giornooltre 3.500 ingegneri a Södertälje, IlGrifone offre da sempre una gammadi prodotti che si distingue per il con-tenimento dei consumi senza alcunarinuncia in termini di prestazioni. Ilprimo autocarro ibrido Euro 6 alza ilvelo su una nuova tecnologia al-l’avanguardia. Il nuovo veicolo apreimportanti prospettive per quanto ri-guarda la circolazione urbana o inzone “zero emissioni”, anche nelleore notturne, grazie alla possibilità dipercorrere 2 km con alimentazionesolo elettrica, abbinata a un motore

adatto all’uso di biodiesel anche al100 per cento. Caratteristiche cherendono questa tecnologia ideale perla raccolta dei rifiuti e le consegnemerci. I sistemi di recupero dell’ener-gia dalla frenata e il livello di autono-mia sono stati studiati per garantireuna lunga vita alla batteria e un ab-battimento delle emissioni di CO2nell’ambiente anche oltre il 90 percento.

Per quanto riguarda i veicoli pre-senti, dopo l’esposizione del trattorealimentato a gas naturale compressoCNG nell’edizione 2014 di Ecomon-do, Scania fa un ulteriore passo avanticon un mezzo alimentato a gas natu-rale liquefatto LNG: lo Scania G340.Un veicolo che ha tra i suoi maggioripunti di forza l’elevata autonomia,l’ottimale economia o perativa, l’altadisponibilità di cop pia fin dai bassi

giri e, ovviamente, il basso impattoambientale. La determinazione diScania nella creazione di un sistemadi trasporto sostenibile è guidata datre concetti chiave: trasporti intelli-genti, efficienza energetica e utilizzodi combustibili alternativi.

Scania promuove un’or ga niz za zio -ne più “smart” del trasporto, ottimiz-zando gli spostamenti e dotando tuttii mezzi di si stemi di connettività peril monitoraggio della flotta. L’effi-cienza e nergetica fa riferimento siaall’innovazione tecnologica che al-l’uso ottimizzato del veicolo, cuisono rivolti i programmi Scania Dri-ver Training e Driver Coaching con laformazione degli autisti e il monito-raggio del loro comportamento al vo-lante. Servizi che portano a un rispar-mio di carburante accertato del 10-15per cento.

Tutto questo si combina con lacon tinua evoluzione nell’uso di com -bustibili alternativi con soluzioni ali-mentate a bioetanolo, biodiesel, HVO(olio vegetale idrotrattato), metano ebiometano. Il tutto a beneficio dei cit-tadini, da un lato, e dei privati dall’al-tro, con il calo dei con sumi e, quindi,anche dei costi. Si tratta di un approc-cio innovativo che accompagna l’atti-vità dell’a zien da in ogni sua fase,dallo studio del prodotto ai servizi, eche è al cen tro anche della comunica-zione del marchio del Grifone. Ne èe sem pio Scania Fuel Masters, il con-test europeo per il web: qualsiasi siail marchio del veicolo utilizzato, ogniconducente potrà pubblicare i propririsultati e confrontarsi con i col leghisulle proprie prestazioni, in termini diriduzione dei consumi e, quindi, dieco-sostenibilità.

L’AUTOCARRO IBRIDO PERIL TRASPORTO INTELLIGENTEFrutto del lavoro approfondito di oltre 3.500 ingegneri impegnati nello sviluppo e nella ricerca.

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Pagina 12 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

MATTEO GALIMBERTIRIMINI

Il metano sulla cresta dell’onda.Renault Trucks, che dal 2004 svi-luppa e commercializza veicolialimentati a gas naturale, ha scel-to la vetrina del Salone Ecomon-do per proporre il D Wide CNGcon cabina DayCab, con il qualela Losanga completa la GammaDistribuzione offrendo un veicoloequipaggiato con il nuovo motoreEuro 6 da 9 litri e 320 cv di po-tenza massima, disponibile in 2configurazioni: motrice 4x2 18tonnellate e motrice 6x2 26 t.

Tra la scelta di alimentazionialternative offerte dal costruttore

francese, il gas naturale compres-so, CNG, rappresenta una fonte dienergia affidabile e poco inqui-nante: i motori in pratica nonemettono particelle, fu mo o odori.In ambienti urbani, inol tre, hannoun’autonomia pressoché analogaa quella di un veicolo diesel.

“D Wide CNG Euro 6 - spiegaGiorgio Orsenigo, Direttore Re-nault Trucks Commercial - puòessere alimentato a gas naturale oa bio-metano, ovvero biogas. Ilbio-metano è un’energia rinnova-bile prodotta da materiali organiciche genera emissioni di CO2 no-tevolmente inferiori rispetto aquelli di un veicolo diesel. I truckalimentati a gas naturale o bio-

metano sono quindi perfettamenteadatti per l’utilizzo in ambientiurbani e interurbani, ad esempioper le attività di distribuzione econsegna, e sono molto apprezza-ti dalle amministrazioni pubblicheper attività di pulizia delle strade,raccolta rifiuti e distribuzione”.

Il nuovo propulsore Euro 6NGT9 a 6 cilindri, con una cilin-drata di 9 litri e una potenza di320 cv offre qualità dinamiche ecomfort di guida al pari di un mo-tore diesel tradizionale, mentreallo stesso tempo è in grado difornire maggiore coppia (1.356Nm) e bassi livelli di rumorosità.Renault Trucks D Wide CNGEuro 6 dispone anche di trasmis-

sione completamente automaticaAllison Serie 3200, particolar-mente adatta alle applicazioni diraccolta rifiuti. Come per la ver-sione diesel, i l cambio del DWide CNG passa automaticamen-te dalla modalità “neutro” allamodalità “drive” e viceversa. Al

fine di soddisfare ogni tipo di esi-genza, il D Wide CNG è propostocon due capacità di serbatoi: 600litri (120 mc) di gas compresso a200 bar ovvero 90 kg di gas stiva-ti in sei taniche, oppure 800 litri(160 mc) di gas compresso o 120kg di gas contenuti in otto serba-toi. L’autonomia arriva 400 km inambienti urbani e interurbani.

Per il loro approvvigionamen-to, Renault Trucks D Wide CNGoffre connessioni agli standardNGV1 e NGV2, al fine di soddi-sfare le esigenze dei fornitori digas in tutta Europa. I serbatoi diacciaio sono stati progettati perresistere a una pressione fino a500 bar, che è 2,5 volte superiorea quella normale e per rimanerein funzione per più di 20 anni.Come i veicoli diesel del costrut-tore, D Wide CNG viene prodottoin Francia, a Blainville-sur-Orne,e la sua manutenzione è assicura-ta da tutta la rete europea di Re-nault Trucks.

Il settore del gas è ora suppor-tato dall’Unione Europea che, nelSettembre 2014, ha adottatonuove regole volte a garantire unnumero adeguato di stazioni di ri-fornimento in tutto il vecchiocontinente.

IL PUNTO SUL MERCATO

Il Salone di Rimini è stata l’oc-casione per fare il punto sull’an-damento di Renault Trucks in Ita-lia (non solo nel settore delle so-luzioni per la raccolta e il traspor-to dei rifiuti) con Giorgio Orseni-go, da vent’anni nel settore auto-motive, da otto anni in RenaultTrucks, fino a giugno scorso Di-rettore Service poi, in seguito allariorganizzazione attuata all’inter-no di Volvo Group e alla conse-guente rivisitazione della strutturadell’equipe, Direttore RenaultTrucks Commercial. Oggi la sededella Losanga è ubicata a Zingo-nia, in provincia di Bergamo,

SPECIALE

ECOMONDO RENAULT TRUCKS

Losanga a tutto gas!CON L’INTRODUZIONE DEL D WIDE CNG CON CABINA DAYCAB

LA LOSANGA COMPLETA LA GAMMA DISTRIBUZIONE OFFRENDO

UN VEICOLO ALIMENTATO A GAS NATURALE ED EQUIPAGGIATO

CON IL NUOVO MOTORE EURO 6 DA 9 LITRI E 320 CV DI

POTENZA MASSIMA. DUE LE CONFIGURAZIONI DISPONIBILI:MOTRICE 4X2 18 TONNELLATE E MOTRICE 6X2 26 T.

A DISPOSIZIONE VEICOLI COMPATTI E FACILMENTE CARROZZABILI

Un camion deve poter accedere facilmente nelcentro delle città. Non è scontato quando ci

si deve organizzare per assicurare alla collettivitàlo svolgimento di tutti i servizi di cui necessita.Renault Trucks ha fatto suo quell’assunto e pro-pone sul mercato veicoli compatti, maneggevolie facilmente carrozzabili che entrano senza pro-blemi nei centri urbani e nelle zone di difficileaccesso per svolgere attività di pubblico servizio

come la raccolta rifiuti. Quest’ultimo è senzadubbio uno dei servizi più complessi e che ri-chiede precisi requisiti per essere svolto nel mi-gliore dei modi.

Renault Trucks propone un determinato livellodi comfort in cabina, per conducente e passegge-ri, e un accesso a bordo facilitato per risponderealle necessità di un’attività che richiede salite ediscese frequenti. Il D Cab 2,1 m è disponibile in

versione Crew Cab fino a 7 posti e il D Access acabina ribassata con pavimento piatto proponefino a 4 posti a sedere. Sul D Cab 2 m l’altezzadi accesso alla cabina parte da 459 mm. Il D Ac-cess è disponibile con cabina ridotta larga 2,29m, una garanzia per la percorribilità dei centri ur-bani. Cabina compatta e avanzata per il Maxity,che propone un raggio di sterzata a partire da4,80 m.

Sempre nell’ambito della raccolta rifiuti, Re-nault Trucks assicura ai clienti telai testati in con-dizioni estreme nonché numerose predisposizioniallestitore e oltre 100 modelli disponibili. Inoltre,grazie all’allestimento di cassoni mobili con gruo scarrabili i veicoli francesi sono adatti per iltrasporto di rifiuti industriali generici o specifici.La stessa competenza viene riservata al settoredella pulizia e del soccorso stradale. Il D Cab 2,1m allestito in versione spazzatrice-idropulitricecon paraurti 100 per cento in acciaio è parte inte-grante di una gamma di modelli dedicati allespazzatrici che integrano castelletto retrocabina epulizia dei longheroni all’interno del passo. Vei-coli concepiti per garantire visibilità ottimale deipedoni e del contesto urbano.

Nel particolare ambito dello sgombero neve,le gamme K e D sono proposte in versione tra-zione integrale e con la predisposizione per gliequipaggiamenti di sicurezza. Con una MTC finoa 11 t, il D Cab 2 m è ideale per le attività di soc-corso stradale. C’è anche il D Cab 2,1 m conpiattaforma di carico e in versione cabina 4 porteCrew Cab per il trasporto fino a 6 passeggeri.

Anche per i servizi di trattamento acque Re-nault Trucks risponde efficacemente alle esigen-ze degli operatori con veicoli potenti con coppiaelevata per azionare equipaggiamenti e pompe.Ed è così anche per i lavori in quota, dove ancheun centimetro conta e la gamma distribuzionedella Losanga è pronta per gli allestimenti conbraccio elevatore o scala.

SOLUZIONI AD HOC PER LA COLLETTIVITÀ

Giorgio Orsenigo, Direttore Renault Trucks Commercial

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 13

nello stesso stabile di VolvoTrucks, e il team (Vendita e PostVendita) è stato suddiviso in duegrandi funzioni: Challenge e Sup-port. Quest’ultima Divisione sioccupa di logistica e techline,mentre la sfida della DivisioneChallenge è tutta nei veicoli e neiricambi. A capo di tutto il frontoffice, oggi Giorgio Orsenigo valegittimamente considerato vero eproprio ambasciatore del marchioRenault Trucks in Italia. Il mana-ger giusto per spiegarci lo sloganche campeggiava allo stand diEcomondo: “Renault Trucks: tuttasostanza”.

“Verosimilmente - ci ha spiega-to Giorgio Orsenigo - lo ritrovere-mo in tutto il 2016, sarà una sorta

di “filo rosso” dell’anno prossi-mo. Il perché è presto detto: lanostra gamma da un anno emezzo è stata completamente rin-novata e dopo questo periodo diampie prove sul campo oggi i vei-coli sono “sostanza” per i traspor-tatori. Il nostro compito è orastare vicini al cliente”.

In questo scorcio di fine annopossiamo finalmente tracciare unbilancio: com’è andato il 2015per il mercato dei veicoli profes-sionali in Italia? “Nei primi diecimesi dell’anno - risponde il ma-nager della Losanga - il mercatodei veicoli commerciali, inten-dendo quello delle 3,5 t, crescedel 25 per cento e consuntiverà afine anno circa 24-25mila unità:

una crescita consistente, che haconfermato le aspettative. Nelsegmento inferiore, da 3,2 a 3,5 t,prevediamo una chiusura con leg-gera regressione del 7-8 percento, mentre in quello superiore,da 3,5 a 6 t, il mercato cresce maa un ritmo inferiore, attorno al 6per cento. Un mercato complessi-vo che però va analizzato nel det-taglio: nei primi sei mesi è statocaratterizzato in particolare dalnoleggio, a seguire si è registratala crescita anche delle classichevendite dei veicoli. Ad ogni modola tendenza alla ripresa è eviden-te, al punto che si può immagina-re anche di raccogliere i frutti delnuovo modo di operare nel settoredei trasporti: dopo la crisi si bada

di più alla distribuzione piccola,interessano meno i veicoli delsegmento dalle 6 alle 11 t, perchéle consegne di piccoli pacchi el’e-commerce hanno questo tipodi esigenze e spingono questi seg-menti”.

DAGLI ALLESTIMENTIAI VIAGGI GREEN

In questo panorama quali sonoi risultati di Renault Trucks? “Inquesto segmento di minore ton-nellaggio - risponde Giorgio Or-senigo - Renault Trucks crescedel 47 per cento, ovvero più delmercato, recuperando almeno unpunto percentuale di quota: oggisiamo attorno al 4 per cento conMaster e Maxity, nel primo casocon vendite nel retail, nel secondoattraverso body builder e allesti-tori, che rappresentano almeno il60 per cento del volume. Il mer-cato dei medi cresce del 16 percento, ovvero è quello che regi-stra l’incremento minore, confer-mando la maggiore attenzione alsegmento inferiore: in questo

caso Renault Trucks cresce del 34per cento. Anche nella fasciamedio-superiore, ovvero nel seg-mento 6-11 t, Renault Trucks cre-sce fortemente, soprattutto graziealla gamma D e ai nuovi prodottiappena lanciati e esposti a Eco-mondo: quindi anche in questocaso cresciamo più del mercato.Infine, il segmento oltre le 16 tregistra un incremento di circa il37 per cento, chiuderà in Italia a12.300 immatricolazioni circa, ri-spetto alle poco più di 9.100 del2014: in questo caso RenaultTrucks cresce del 41 per cento,anche se poi in termini di quotarestiamo stabili per il fenomenodi registrazioni effettuate all’este-ro, prevalentemente nei Paesi del-

l’est. Ma la tendenza alla ripresaè evidente in ogni segmento: oggifinalmente oltre alle grandi flotteanche i padroncini stanno rinno-vando i propri mezzi”.

Veniamo alla presenza a Eco-mondo: quali sono i principalipunti di forza dei veicoli che nel2016 Renault Trucks proporràagli operatori del settore dellaraccolta e trasporto rifiuti? “Re-nault Access - risponde il Diretto-re Renault Trucks Commercial - èl’unico sul panorama a offrire ilpianale piatto (45 cm per la salita)e la possibilità della porta a sof-fietto vetrata, entrambi elementiimportanti per il mono-operatore.Access presenta la carreggiata piùstretta del mercato e ospita fino aquattro persone a bordo. Al suofianco troviamo D Wide CNG,che offre la possibilità di viaggia-re al cento per cento con gas fos-sile, quindi derivante da smalti-mento e trasformazione dei rifiu-ti, con conseguente riduzione del97 per cento di emissioni. In pro-posito va sottolineato il forte im-pegno di Renault Trucks nello

sviluppo, un impegno pari a quel-lo profuso per lo sviluppo dei mo-tori diesel, nonostante si tratti almomento di un mercato compres-so, ridotto: esclusi i veicoli piùpiccoli di tonnellaggio, quello delmetano in Italia si è chiuso l’annoscorso con un’ottantina di imma-tricolazioni e in Europa siamo acirca 5mila veicoli nel 2014. Aogni modo noi ci siamo e speria-mo che vi sia la possibilità di farconoscere adeguatamente e nellasua operatività reale questo veico-lo, in modo che gli operatori, delsettore del trasporto rifiuti manon solo, abbiano la possibilità discoprire l’enorme potenzialità cheesso rappresenta per il loro busi-ness”.

Sono diverse le aziende che hanno adottatoil Maxity Elettrico per le loro attività in

ambito distributivo. Come la francese Green-way Services, trasportatore specializzato nelle“consegne dell’ultimo chilometro”, che dal2011 serve i propri clienti con il Maxity zeroemission. L’elevata capacità di carico e l’otti-mo funzionamento del Maxity Elettrico per-mettono a Greenway Services di elaborarepiani logistici adeguati alle esigenze dei clien-ti, permettendole di ottimizzare i giri e am-mortizzare i maggiori costi derivanti dall’in-vestimento nella soluzione “all electric”.

All’interno della sua avanzata strategia disviluppo del trasporto sostenibile, RenaultTrucks pone grande attenzione alle propulsio-

ni alternative, tra cui quella elettrica. In Italiasono stati effettuati test del Maxity Elettricocon alcuni operatori logistici, nelle reali con-dizioni operative, con una soluzione di tra-sporto realmente alternativa. I risultati sonopositivi e confermano il potenziale dellagamma elettrica.

Il veicolo elettrico è più di un veicolo, èuna soluzione di trasporto. Ciò presuppone unforte coinvolgimento dei tecnici RenaultTrucks con il potenziale cliente per definire laproposta più idonea. Un veicolo elettrico, in-fatti, può operare in condizioni particolari siain funzione della propria autonomia, sia gra-zie alla silenziosità che ne permette l’utilizzoin qualsiasi orario del giorno. Maxity Elettri-

co è un veicolo con Mtt di 4,5 tonnellate ali-mentato da un motore elettrico asincrono tri-fase in grado di garantire un’autonomia mas-sima di 100 km.

Le caratteristiche salienti di questo veicolosono: velocità massima di 90 km/h limitata a70 km/h per ottimizzare l’autonomia, cambiorobotizzato, motore elettrico asincrono trifase400 V/47 kW raffreddato a liquido, coppiamassima in partenza (270 Nm), pendenze su-perabili inferiori al 15 per cento e recuperodell’energia in frenata.

Maxity Elettrico è un gioiello tecnologico:con le sue 2 tonnellate di carico utile e le suedimensioni compatte, presenta le stesse quali-tà intrinseche dell’omologa versione a gaso-

lio, riconosciuta per la sua efficienza negliambienti urbani. Il motore elettrico non pro-duce né emissioni inquinanti né CO2 e presen-ta anche il vantaggio di raggiungere la coppiamassima in fase di avvio. Tutto ciò rende ilveicolo particolarmente piacevole da guidareanche in strade strette e congestionate daltraffico.

IL MAXITY ELETTRICO AL CENTRO DELL’OFFENSIVA INNOVATIVA DI RENAULT TRUCKS

QUANDO DECISIVA È L’ENERGIA ALTERNATIVA

“Tutta sostanza” lo slogan di Renault Trucks che troneggiava allo stand del Salone Ecomondo 2015 di Rimini.

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Pagina 14 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

LINO SINARIRIMINI

La green economy si nutre di azioniconcrete, a volte di rotture. In nomedell’ecologia e della sostenibilità,per il futuro del pianeta, le aziendeche operano nel business sostenibilesono abituate ad agire nel concreto,al di là della logica chiusa dei pro-clami e delle belle parole. Studiano eapplicano soluzioni che, in nome dellegittimo profitto, siano im prontate aseveri criteri di tutela ambientale, abeneficio dei clienti e dell’ambiente.“Fa re business per il bene” è ilmotto di Furio Fabbri, Presidente eAmministratore delegato di Gorent,nata nel 2002 a Firenze e aziendaleader in Italia nel settore del noleg-gio di veicoli per i servizi d’igieneurbana (in primis rac colta rifiuti). AEcomondo 2015, la fiera di settore,Gorent ha presentato il nuovo mar -chio Gofleet, nato dalla col -laborazione con l’officina di manu-

tenzione Oplonti con se de centrale aTorre Annunziata (Na). “Con ilnuovo marchio Gofleet - spie gaFurio Fabbri - Gorent e Oplonti sipresentano al mercato con una pro-posta unica di ‘Gestione flot te per

l’igiene urbana’. La pro posta preve-de la presa in gestione della flotta at-traverso l’analisi dei singoli mezzi,la progressiva sostituzione di quelliobsoleti o non utilizzati con veicolidi ultima generazione in modalitànoleggio a lungo termine di cui Go-rent è leader di mercato”.

LA STRATEGIADELL’AZIENDA FIORENTINA

“Prevede inoltre - aggiunge Fab-bri - la manutenzione dell’interaflotta del cliente prendendo in caricoi veicoli, dopo un’attenta analisi tec-nica dello sta to d’uso degli stessianche per ridurne l’impatto ambien-tale, con la certezza di un canoneprestabilito. La vera novità di Gofle-et consiste nel rendere queste flot tegarantite alle percentuali di utilizzoproprie di veicoli nuovi. Al terminedel periodo di noleggio, il clienteavrà già la garanzia di cedere i pro-pri cespiti alle valorizzazioni mas -

sime sul mercato”. Il servizio di Ge-stione Flotte è proposto da Gorent incollaborazione con due partner:Eco.Partecipazioni per la valutazio-ne e il ritiro degli usati obsoleti e laneonata Gofleet per la manutenzione

della flotta del cliente con canonemensile.

“Il 2015 è stato un anno importan-te per Gorent - continua il PresidenteFabbri - che ha visto il cambiamentodel l’a zionariato. Ciò ha permessol’acquisizione della perfetta indipen-denza societaria. Io rappresento lasocietà di maggioranza con unaquota del 54 per cento. L’attività diGorent si è evoluta da società di no-leggio a breve e lungo termine, finoad arrivare a implementare la visionedi fare del noleggio un servizio piùche un bene, la cui disponibilità per-mette al cliente di svolgere al megliola propria attività”.

Nel corso dell’anno Gorent hamaturato risultati positivi. Comeconferma Furio Fabbri: “Abbiamoregistrato una crescita importante siain termini di risultati che di fattura-to; dai 12 milioni di euro del 2014sia mo passati ai 15 milioni di pre -visione 2015. Osserviamo il fattoche ormai veniamo per cepiti come

punto di riferimento per la gestionedelle flot te. Questo perché abbiamomesso in primo piano la salute, lasostenibilità e la sicurezza. Valoriz-ziamo accorgimenti e dispositivi perottimizzare componenti. Dobbiamo

infatti puntare ad avere va lori incampo. Il nostro mer cato è princi-palmente costituito da aziende pub-bliche e private nel settore dei servi-zi. Poniamo particolare attenzione alrischio finanziario. La nostra esposi-zione è reale, quindi ci rivolgiamoad aziende solide. Questo ha forte-mente condizionato la nostra presen-za in italia: siamo scesi al Sud e ab-biamo invece concentrato l’attivitànel Centro Nord”. Nel corso deglianni, Gorent ha saputo estendere lagamma dei servizi offerti, affiancan-do al noleggio la vendita dell’usatodi fine flotta e la georeferenziazionedei mez zi. Con un parco di circa 600unità, Gorent offre soluzioni di no-leggio personalizzate atte a soddisfa-re qualunque esigenza in fatto diigiene urbana. Nel corso del 2010,Gorent ha ottenuto le certificazionidi qualità Iso 9001 e ambientale Iso14001.

SONO DUE I PRINCIPALI OBIETTIVI

Nel 2014 inoltre ha ottenuto lacer tificazione Carbon Footprint diprodotto. “Due sono i principaliobiettivi che ci poniamo da sempre -continua Fu rio Fabbri - la soddisfa-zione del cliente e il rispetto perl’ambiente in cui viviamo”. Maquali le mission più specifiche cheguardano con favore al noleggio?“Tipico è il gestore della raccolta ri-fiuti - ri sponde Fabbri - Quello che èstrano in questo settore è che nelmomento in cui a livello mondiale sidiscute su come ridurre le emissioniinquinanti, la nostra filiera, che èambientale, non si occupa in manie-ra programmata delle emissioni. Iltrasportatore di li nea ha oggi un’at-tenzione al centesimo sui consumi dicarburante e quindi sulle emissioni;il nostro settore, invece, è ancoravergine. Noi promuoviamo i veicoli

ecologici, attività che per fortuna hagià avuto riconoscimenti importanti.L’impatto ambientale non è qualcosadi teorico perché riguarda la cittàdove un mezzo opera e riguardaanche l’operatore che utilizza quelmezzo e che quindi mette in gioco lasua salute”.

Come si immagina l’evoluzionedel settore? “Mi immagino che suc-ceda quello che è successo in settoridiversi - di ce ancora Furio Fabbri -Il core business del cliente deve es-sere l’ottimizzazione della raccoltarifiuti e la terziarizzazione del servi-zio. Sono ottimista per quanto ri-guarda lo sviluppo dell’azienda nel2016. Dobbiamo tenere alta l’atten-zione sulla valutazione dei rischi fi-nanziari, per creare partnership soli-de con clienti. Vedo poi grandi cam-biamenti positivi per evoluzione delmercato dell’igiene ambientale,dove più costruttori si stanno impe-gnando. Noi siamo una realtà chetutti gli anni investe dai 10 ai 20 mi-lioni di euro in veicoli. Og gi posse-diamo circa 600 veicoli e stiamo in-crementando prevelatentemente illungo termine. Inoltre, con il partnerOplonti, abbiamo creato una nuova eattrezzata sede a Firenze e intendia-mo aprire al tre filiali, una nel NordEst e una nel Nord Ovest; e poi va-luteremo il Centro Sud. Ai clientidico che devono assolutamente capi-re la situazione attuale e fare inmodo, come noi, di trasformare inleva com petitiva il miglioramentodel le condizioni della loro flot ta.L’utenza, il cittadino, è molto piùsensibile di quello che si pensasull’ambiente. L’intelligenza di unimprenditore, anche pubblico, è ca-pire che agendo per l’ambiente fal’interesse dell’azionista, cioè delcittadino utente; l’am ministrazionepubblica trae beneficio se l’utentecapisce che sta agendo per il be nedei suoi cittadini”.

INTERVISTA A FURIO FABBRI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO GORENT

Così Gorent cambia il mondo del noleggio

ECOLOGISTA PER VOCAZIONE, IMPRENDITORE CHE HA FATTO DELLA SOSTENIBILITÀ UN VERO

E PROPRIO CORE BUSINESS NONCHÉ UN VALORE STRATEGICO, IL NUMERO UNO DELL’AZIENDA

TOSCANA ILLUSTRA LA NOVITÀ RAPPRESENTATA DAL NUOVO MARCHIO GOFLEET E TRACCIA

UN QUADRO DELL’ANDAMENTO SUL MERCATO DI GORENT, LEADER IN ITALIA NEL SETTORE

DEL NOLEGGIO DI VEICOLI PER I SERVIZI DI IGIENE URBANA.

Gorent è la prima azienda ad applicare lostandard Product Carbon Footprint alla

gestione della propria flotta: il calcolo delleemissioni di CO2 lungo l’intero ciclo di vitadel servizio, rispetto al quantitativo dei rifiutitrasportati, dei chilometri percorsi e rispettoalla tipologia di veicolo, permette di ottenerela certificazione di conformità Iso 14067 e diattuare un piano per la riduzione nel tempodelle emissioni di CO2 con azioni di migliora-mento gestionali e tecnologiche mirate all’ot-timizzazione dei costi. Oltre a un rinnovamen-

to continuo del parco mezzi che consente diavere una flotta con un’anzianità media di treanni, Gorent dota i propri veicoli di dispositivie accessori che migliorano le prestazioni e ab-battono le emissioni inquinanti, facilitando altempo stesso il lavoro degli operatori addettialla raccolta.

Montanto il rallentatore Telma, che anticipal’affetto frenante delle pastiglie, si è ridottodell’80 per cento il consumo dei freni, limitan-do l’emissione di polveri sottili e di CO2. At-traverso la centralina EDA, che addolcisce le

rampe di accelerazione e limita i giri motoreintervenendo tra i 20 e i 50 km/h, si ottimizzalo stile di guida dei mezzi con cambio automa-tico con una riduzione del 13,5 per cento delconsumo di carburante e delle emissioni diCO2, senza effetti sulla velocità del servizio egarantendo una minore usura della meccanica.

Con la centralina Ecoflot, progettata da Go-rent, è possibile georefenziare i mezzi, i puntidi raccolta, le utenze e programmare le attivi-tà, certificando il servizio e monitorandone laproduttività.

Infine, grazie a un impianto di ingrassaggioautomatico, per i mezzi si utilizza solo grassobiodegradabile. Gorent, inoltre, è la primaazienda a proporre a livello nazionale una flot-ta a breve termine green composta per unaparte importante da veicoli Euro 6, a cui sisono appena aggiunti veicoli a metano ed elet-trici Free Duck4 a litio per lo spazzamento eveicoli studiati per la salute e la sicurezzadegli operatori che hanno guida e conferimen-to a destra a un’altezza che ne consente il cari-co senza sforzo.

RINNOVAMENTO CONTINUO DEL PARCO E DISPOSITIVI CHE ABBATTONO LE EMISSIONI

GORENT CON VIGORE SULLA STRADA DELLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE

Furio Fabbri, Presidente e Amministratore delegato di Gorent.

SPECIALE

ECOMONDO

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 15

MAX CAMPANELLARIMINI

Nuovo importante step nellalun ga e proficua carriera diFran co Fenoglio, uno dei ma-nager di punta del settore tra-sporti. Fenoglio è stato nomi-nato all’unanimità Presidentedella Sezione Veicoli Indu-striali dell’Unrae, Associazio-ne delle case automobilisticheestere in Italia. Come previstodallo Statuto, Fenoglio entraanche a far parte del Consi-glio Direttivo dell’Unione.

Franco Fenoglio, una lun -ga carriera in posizioni exe-cutive, è attualmente Presi-dente e Amministratore Dele-gato di Italscania. Arrivatonel l’azienda trentina nell’a -pri le 2012, ha assunto dappri-ma l’incarico di Amministra-tore Delegato a cui si è af-fiancato dal maggio scorsoquel lo di Presidente. Nato nel1953 a Pinerolo, in provinciadi Torino, una laurea inScien ze Politiche all’Univer-sità di Torino e una “HonorisCausa” in Scienze Aziendali,Franco Fenoglio ha maturatouna rilevante esperienza nel

sto, uno dei principali obietti-vi del neo Presidente saràquel lo di proporre, nelle sediistituzionali competenti, mi-sure per un reale e concretorilancio del comparto, chepas si attraverso l’adozione diprovvedimenti che, con l’o -biet tivo di contrastare il con-solidato esodo delle imprese

di autotrasporto italiane all’e -ste ro, consentano anche bene-fici occupazionali e alleggeri-scano il peso fiscale sulle im-prese, allineandole agli altripaesi europei.

“Ho accettato con grandeen tusiasmo questo incariconel quale, con spirito di servi-zio e di supporto, confido dipo ter mettere la mia esperien-za a disposizione dell’Asso-ciazione - ha detto Franco Fe-noglio commentando la suanomina - La Sezione VeicoliIndustriali dell’Unrae rappre-senta complessivamente oltreil 60 per cento del mercato e,pertanto, mi pongo, tra gli al -tri, l’obiettivo di contribuire auna sempre maggiore incisi-vità dell’azione associativanei confronti delle istituzionie, allo stesso tempo, consoli-dare il ruolo dell’Unrae qualepunto di riferimento per gli o -pe ratori e i media del settore.Quello del trasporto è un set-tore che spesso non cattural’interesse dell’opinione pub-blica, eppure in questi anni hasubito batoste tali da generaresituazioni davvero drammati-che di cui non si parla a suffi-cienza: officine che chiudono,aziende che sottraggono inve-stimenti all’Italia e vanno al -l’e stero sono il risultato delpas saggio dalle 25mila unitàvendute nel 2008 alle 9mila epoco oltre del 2014. Un qua-dro che fa perdere introiti e -co nomici e posti di lavoro”.

Da un’analisi del mercatonel settore dei veicoli conpor tata superiore alle 3,5 t, trail 2008 e il 2013 si sono persi(tra flotte e padroncini) circa200mila posti di lavoro, pari a15 volte l’Ilva di Taranto, 90vol te i dipendenti Alitalia e

Da gennaio a settembre 2015 le immatricola-zioni di autocarri pesanti (e cioè con portata di16 t e oltre) nel nostro paese sono aumentatedel 26,7 per cento rispetto allo stes so periododel 2014, contro una crescita media registratanei paesi dell’Unione Europea del 20,6 percento. Sempre nello stesso periodo in Italiasono cresciute anche le immatricolazioni di au-tobus. In questo caso l’aumento è stato del15,3 per cento, rispetto a un aumento medionei paesi dell’Unione Europea del 18,2 percento. Questi dati sono resi noti dal Centro Ri-cerche Continental Autocarro e derivano daun’elaborazione di Acea. “I dati diffusi daAcea - commenta Daniel Gainza, direttorecommerciale di Continental CVT - conferma-no che in Italia, dall’inizio dell’anno, continua

la ripresa del comparto dei veicoli pesanti.Questa crescita dipende certamente dalla ripre-sa dell’intera economia, che riparte dopo glianni difficili della crisi”. Vi sono però anchealtri fattori che, in particolare in Italia, contri-buiscono alla crescita del comparto di autocar-ri pesanti e autobus. Innanzitutto, l’esistenza diun parco circolante piuttosto vecchio (secondouna recente elaborazione del Centro RicercheContinental Autocarro l’età media degli auto-carri pesanti in Italia è di 16 anni) necessita diun urgente ricambio dei mezzi più datati e an-cora in circolazione. Inoltre, non è da tralascia-re il fatto che in Italia non vi sono, ad oggi, al-ternative praticabili al trasporto su strada dimerci e persone, visto lo stato corrente delleinfrastrutture.

CNH Industrial chiude il ter zo trimestre 2015 conricavi di 5,9 miliardi di dollari, utile operativo delleattività industriali di 245 milioni di dollari e unmargine pari al 4,4 per cento. I ricavi consolidatidel co losso industriale sono stati pari a 5.850 milio-ni di dollari, in diminuzione del 12,9% rispetto aquelli del terzo trimestre 2014. Escludendo l’impat-to negativo delle differenze cambio di conversione,i ri cavi di vendita netti sono au mentati per i veicolicommerciali (+4,6 per cento), con fermando l’anda-mento po sitivo nell’area Emea (Europa, MiddleEast e Africa) per i veicoli commerciali leggeri epesanti e i bus. Questo incremento è stato più checom pensato dal previsto calo nelle macchine perl’agricoltura, dovuto a una domanda inferiore nelsettore della coltura a file, principalmente nel le areeNafta (Nord America) e Latam (America Latina),leggermente compensato da migliori prezzi netti intut te le aree geografiche. I ricavi di vendita nettisono anche diminuiti nelle macchine per le costru-zioni, per effetto di un mercato che continua adavere volumi negativi principalmente in AmericaLatina.

Nel dettaglio, per quanto ri guarda il settore Vei-coli Com merciali, la distribuzione dei ricavi di ven-dita netti per area geografica è stata dell’80 percento in Emea, 12 per cen to in America Latina e 8per cento in Apac (Asia Pacifico). Il mercato euro-peo dei veicoli industriali (Ptt oltre 3,5 t) è cresciu-to del 16 per cen to rispetto al terzo trimestre 2014.Il mercato dei veicoli leggeri (Ptt 3,5-6 t) è inveceaumentato del 15 per cen to, quello dei veicoli medi(Ptt 6,1-15,9 t) si è incrementato del 7 per cento equello dei veicoli pesanti (Ptt oltre le 16 t) ha regi-strato una crescita del 21 per cento. Nel terzo trime-stre del 2015, la quota di mercato di CNH per i vei-coli industriali in Europa è stata dell’11,4 per cento,in crescita di 1,2 punti percentuali rispetto al terzotrimestre 2014. Sono stati consegnati circa 33.500veicoli (inclusi bus e veicoli speciali) nel trimestre,con un aumento del 16 per cen to rispetto al terzotrimestre 2014. I volumi sono cresciuti per veicolileggeri e pesanti, con un incremento del 15 e del 24per cento rispettivamente, mentre sono rimasti so-stanzialmente stabili nel segmento dei veicoli medi.

Per quanto riguarda le mac chine agricole, la di-stribuzione dei ricavi di vendita netti per area geo-grafica è sta ta del 39 per cento in Naf ta, 33 percento in Emea, 11 per cento in Latam e 17 per cen toin Apac. Nell’area Emea, il mercato è sceso del l’8per cento per i trattori ed è salito dell’8 per centoper le mietitrebbiatrici. Nel trimestre la performan-ce della quo ta di mercato del Gruppo CNH nellemacchine per l’a gri coltura è rimasta stabile per itrattori. La quota di mercato per le mietitrebbiatriciè scesa in Nafta e in Latam, è ri masta stabile inEmea ed è salita in Apac.Il totale delle u nità prodot-te è diminuito glo balmente del 24 per cento anno suanno. Il Gruppo prevede, nell’ultimo trimestre del -l’anno, un livello di produzione significativamenteinferiore alla domanda.

Nel comparto macchine per le costruzioni, la di-stribuzione dei ricavi di vendita net ti per area geo-grafica è sta ta del 55 per cento in Naf ta, 22 percento in Emea, 14 per cento in Latam e 9 per cen toin Apac. La domanda globale di macchine per lecostruzioni pesanti e leggere è calata rispettivamen-te del 17 e del 7 per cento. A livello globale, laquota di mercato delle macchine per le costruzioniCNH è rimasta stabile rispetto allo stesso periododell’an no precedente, sia per le macchine per le co-struzioni pesanti sia per quelle leggere.

360 volte le acciaierie di Ter -ni. Nello stesso lasso di tem -po hanno chiuso i battenti cir -ca 2mila imprese di trasportoe 26mila veicoli sono uscitidal l’Italia per operare all’e -stero, con una perdita per leen trate dello Stato stimata in10,4 miliardi di euro, circa lametà della manovra fiscale2014-2015. “Il mio sogno -afferma Franco Fenoglio - èche tutti gli attori del settore(non solo l’Unrae) lavorinoin sieme per raggiungere unobiettivo comune. A questopun to lancio una sfida: un ta-volo di lavoro attorno al qua -le si siedano tutti, al di là de -gli obiettivi “politici” di cia-scuna parte, per affrontarecon giuntamente il concetto u -ni versale di occupazione. Seciascuno di noi fa la sua par -te, la componente governativanon potrà che prestare mag-giore attenzione alle nostreistanze”. Una sfida che dun-que il neo Presidente lancia aldi là della squadra Unrae. “Inquesti anni grazie al lavoromeritorio dei miei predeces-sori - conclude Franco Feno-glio - sono stati fatti enormisfor zi ad esempio in un’anali-si di mercato che fosse la piùpuntuale ed esaustiva possibi-le: continueremo su questastra da ma abbiamo bisognodel supporto di tutti. Abbiamoun’idea che ci accomuna,quella di un’Italia che abbia ilruolo che merita nel trasportoe nella logistica: si accantoni-no gli obiettivi personali e sila vori insieme per fare l’inte-resse di tutti. Soltanto cosìrea lizzeremo un obiettivo nel -l’in teresse del nostro Paese ede viteremo il serio rischio diemarginazione”.

UNRAE

Franco Fenoglio a capo dei truckIL MANAGER PIEMONTESE, ATTUALMENTE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DI ITALSCANIA, LANCIA LA

SUA SFIDA: UN TAVOLO COMUNE DI TUTTI GLI ATTORI DEL SETTORE PER UN OBIETTIVO CONDIVISO,QUELLO DEL RILANCIO OCCUPAZIONALE. “SI ACCANTONINO GLI OBIETTIVI PERSONALI E SI LAVORI

INSIEME NELL’INTERESSE DI TUTTI: IN QUESTO MODO LA COMPONENTE GOVERNATIVA NON POTRÀ CHE

PRESTARE MAGGIORE ATTENZIONE ALLE NOSTRE ISTANZE”, DICHIARA IL NEO PRESIDENTE.

MERCATO

I pesanti riprendono alla grandeCNH INDUSTRIAL

L’area Emea premia truck e busConfortano i dati del Centro Ricerche Continental Autocarro: dagennaio a settembre 2015 il segmento degli autocarri registra inItalia un incremento che sfiora il 30 per cento rispetto al 2014.

Il colosso industriale ha comunicato i risultati del terzo trimestredel 2015. I ricavi sono aumentati per i veicoli commerciali e bus,confermando l’andamento positivo nell’area Emea.

settore dei veicoli industriali,rivestendo negli anni alti li-velli di responsabilità interna-zionale in ambito vendite,mar keting e business deve-lopment, in importanti azien-de del settore come Iveco,New Holland e Piaggio. Ilman dato conferito a Fenogliosi inserisce in un quadro eco-

nomico e finanziario di lieveripresa nel quale, in particola-re, il settore veicoli industrialisi porta il carico di una crisiche ha fatto registrare minimistorici di vendite, facendopre cipitare le immatricolazio-ni del 2014 di oltre il 60 percento rispetto a quelle di 6an ni prima. Proprio per que-

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GIANCARLO TOSCANOMONACO

Le sorprese non finisconomai. E questa volta MAN hadeciso di fare davvero le cosein grande, compiendo una ri-voluzione a 360 gradi delpro prio orizzonte operativo.La Casa di Monaco, da sem-pre riconosciuta come prota-gonista di primo piano nelset tore truck, sbarca in grandestile nel mondo dei furgoni egrazie alla collaborazione conVolkswagen Nutzfahrzeuge siappresta a lanciare sul merca-to un veicolo commercialege mello del nuovo Crafter,mes so in cantiere dalla Casadi Wolfsburg.

MAN Truck & Bus ampliadunque il proprio portafoglioprodotti inserendovi la cate-goria dei veicoli commercialie diventando così un costrut-tore full-range per mezzi da 3a 44 tonnellate. Il nuovo fur-gone denominato MAN TGEè stato sviluppato da Volks -wagen Nutzfahrzeuge e vienerealizzato nello stabilimentodi recente costruzione diWrzesnia, in Polonia, dovenascerà anche il nuovo Volks -wagen Crafter d’identicastrut tura. I due marchi sonosicuri che questa cooperazio-ne porterà vantaggi strategiciper entrambi nell’acquisizio-ne di nuovi gruppi di clienti.

MAN TGE sarà presentato inoccasione dello IAA 2016 esarà commercializzato nelcorso del 2017.

VIENE DOPO IL TGL

Joachim Drees, Ceo diMAN Truck & Bus, ritieneche molti clienti MAN abbia-no bisogno di questa catego-ria di veicoli: “Con il veicolocommerciale MAN, posizio-nato al di sotto del nostro ca-mion leggero MAN TGL, siapre un nuovo campo di atti-vità - ha dichiarato il numerouno di MAN - Molti dei no-

stri clienti che dispongono diun parco mezzi con veicoliin dustriali pesanti hanno bi-sogno anche di furgoni e perquesto il MAN TGE comple-terà in modo intelligente lagam ma di prodotti offerta.Co nosciamo molto bene le e -si genze e i settori merceologi-ci degli operatori professiona-li e per questo offriremo loroso luzioni e allestimenti per-fettamente adeguati. La notacompetenza nell’assistenzatecnica per i camion e la vastagamma di servizi porrannopie tre miliari in questo seg-mento ed entusiasmerannoan che gli acquirenti del no-

stro nuovo veicolo commer-ciale”.

I clienti MAN potrannoco sì rivolgersi a una rete chefa capo a una sola azienda pertutti i servizi di distribuzionee di assistenza, dal furgone almezzo di trasporto pesante.Vi sto che MAN non offriràso lamente il classico furgone,ma proporrà anche soluzioniper allestimenti speciali, adesempio per veicoli per can-tieri, macchine comunali oau tomezzi antincendio, l’a -zien da potenzierà ulterior-mente gli ottimi rapporti cheesistono già da anni con glial lestitori.

MAN TGE è un veicolocompletamente nuo vo, ilprimo storico frutto del le stra-tegie sinergiche tra i mar chiche orbitano insieme nelGruppo Volkswagen. E di si-nergie è ormai abituata a par -lare l’industria autoveicolisti-ca: basti ricordare che fi no aoggi il più pesante dei com -merciali Volkswagen, il Craf -ter appunto, era sviluppatosulla base del Mercedes-BenzSprinter.

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Il nuovo furgone sarà commercializzato daVolkswagen Veicoli Commerciali con il

nome di Crafter. È l’erede del grande van chesvolge il ruolo di ammiraglia della gammaVolkswagen VC. Quando nel settembre 2011venne avviata la commercializzazione in Italiadella seconda generazione del Crafter (il primodella serie arrivò nel 2006 in sostituzione delcelebre LT), era chiaro a tutti gli operatori delsettore e ai giornalisti della stampa specializza-ta che Volkswagen Veicoli Commerciali avevadelle ambizioni ben precise e ben motivate.Crafter, protagonista del segmento C/D, si pre-senta sul mercato con delle caratteristiche vin-centi, a cominciare dal design moderno e ac-cattivante per passare alle performance e al-l’efficienza operativa complessiva.

Dal punto di vista estetico Crafter si distin-gue per un design rielaborato all’insegna del-l’equilibrata essenzialità. La caratteristica sa-liente del frontale è lo sviluppo orizzontaledelle linee. Nell’abitacolo vengono utilizzatimateriali nuovi e resistenti con soluzioni parti-colari come le speciali imbottiture nei pannellidelle porte ordinabili in optional che fungonoda secondo bracciolo aumentando il comfort.La strumentazione di bordo è improntata a cri-teri di massima funzionalità e il posto guida er-gonomico facilita l’adattamento e la presa diconfidenza con il veicolo.

Al comfort generale contribuisce il clima-tizzatore semiautomatico Climatic con filtroantipolvere, antipolline per aria cabina guida eindicatore temperatura esterna. Il vano di cari-co del Crafter a tetto alto è sufficientementespazioso da risultare perfettamente indicato

per chi effettua attività di distribuzione cosìcome per tutti quei professionisti che utilizza-no il veicolo per il trasporto del materiale dilavoro.

All’interno dell’area di carico si può starecomodamente in piedi e questo facilita note-volmente la movimentazioni delle merci. Leoperazioni di carico risultano particolarmentesemplici, anche grazie alle porte posteriori abattente con ampio angolo di apertura, che as-sicurano un passaggio largo 1.565 mm. Ulte-riore contributo all’ottimale gestione delleoperazioni di carico e scarico delle merci è as-sicurato dalla pratica porta laterale scorrevoleestremamente ampia posizionata sul lato pas-seggero. A richiesta è disponibile una secondaporta laterale scorrevole, ovviamente sul latoguidatore.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, i TDI4 cilindri Euro 5 di Crafter consumano moltomeno e dato che sono più leggeri consentonoal veicolo un maggiore carico utile. Gli effi-cienti e insieme performanti turbodiesel 4 ci-lindri da 2 litri con iniezione common rail esovralimentazione turbo o biturbo sono abbi-nati a un cambio manuale a sei rapporti flessi-bile e reattivo alle diverse situazioni di guida. Ilivelli di potenza sono di 109, 136 e 163 cv. Ingamma c’è anche la versione Euro 6 2.0 TDIda 84 kW/114 cv.

Crafter dispone anche di un sistema di ripar-tizione elettronica della forza frenante e di undispositivo di assistenza in frenata che in baseall’azionamento del pedale riconosce una fre-nata di emergenza e quindi mette automatica-mente a disposizione la massima pressione fre-

nante in frazioni di secondo. All’interno della versatile gamma Crafter,

che annovera le versioni di carrozzeria furgo-ne, kombi per trasporto fino a 19 passeggeri eautotelaio base con cabina singola o doppiaper gli allestitori, la configurazione furgone è

già di per sé caratterizzata da un’offerta artico-lata: tre altezze e quattro lunghezze, con benotto capacità di carico, dai 7,5 metri cubi dellaversione compatta con passo corto e tetto nor-male fino ai 17 metri cubi della versione piùgrande con passo lungo e tetto superalto.

L’ATTUALE GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI VA IN PENSIONE

Il nuovo Crafter pronto alla battaglia nel nuovo anno

MAN TGE

Folgorati sulla via dei furgoniMAN SBARCA NEL MONDO DEI FURGONI. IL NUOVO PRODOTTO NASCE

DALLA COOPERAZIONE CON VOLKSWAGEN. CON IL COMMERCIALE TGE IL

LEONE SI QUALIFICA COSTRUTTORE FULL RANGE PER MEZZI DA 3 A 44 T. IL FURGONE DI MONACO, CHE VIENE REALIZZATO NELLO STABILIMENTO DI

WRZESNIA, IN POLONIA, LO STESSO CHE PRODURRÀ IL NUOVO CRAFTER

DI IDENTICA STRUTTURA, VERRÀ PRESENTATO IN OCCASIONE

DELLO IAA 2016 E SARÀ COMMERCIALIZZATO NEL CORSO DEL 2017.

L’attuale Volkswagen Crafter e, in alto a destra, il prossimosostituto. A sinistra il MAN TGL al di sotto del quale siposizionerà il nuovo MAN TGE, a sinistra nella foto in alto.

MAN TRUCK & BUS

MARTIN BÖCKELMANN

NUOVO RESPONSABILE

MEDIA RELATIONS

Martin Böckelmann è il nuovo responsabileMedia Relations di MAN Truck & Bus. Böc-

kelmann, 54 anni, proviene da Renault Trucks Ger-mania e nella sua carriera professionale ha ricoper-to diverse posizioni manageriali nel campo dellacomunicazione corporate e media relations. Il suodiretto superiore è Stefan Klatt, Direttore Corpora-te Communications di MAN Truck & Bus.

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Pagina 18 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

sopra le 6,5 tonnellate - ri-sponde Maurizio Pompei - hamostrato fino a ora degli otti-mi segnali di ripresa rispettoal lo scorso anno. Sono, infat-ti, diversi mesi che presentadei volumi superiori di oltre il30 per cento rispetto al 2014.Siamo ormai certi di vedere afine anno un mercato chesfio rerà le 14mila unità, in-somma un bel segnale di ri-presa rispetto agli anni passa-ti”.

NUOVO ANNO SOTTO I MIGLIORI AUSPICI

Il 2016 dunque si annunciasotto i migliori auspici. “Si-curamente per il 2016 auspi-chiamo che il mercato possaconsolidare gli ottimi risultatidel 2015 e confermare iltrend positivo che segnerebbela tanto attesa ripresa del set-

tore - precisa Pompei - Lepre messe per una definitivainversione del trend ci sonotutte. Gli studi di settore indi-cano nella prima parte del -l’an no un aumento dell’1,3per cento dei viaggi interna-zionali e del 4 per cento deiviag gi nazionali, con più ome no le stesse percentuali peri fatturati delle aziende di tra-sporto. Un’ulteriore confermaarriva anche dai transiti auto-stradali dei veicoli pesantiche hanno registrato una cre-scita del 2 per cento nel pri -mo trimestre di quest’anno”.

Nell’attuale situazione dimercato, come si posizionaMercedes-Benz e quali sonole priorità che intendete se-guire? “La soddisfazione delcliente resta sempre il puntofocale della strategia del mar-chio Mercedes-Benz - spiegail manager - Un’azienda di

FABIO BASILICOROMA

Prodotto e servizio. Un bino-mio indissolubile per Merce-des-Benz Trucks che lega ilsuccesso del marchio alla ca-pacità di soddisfare il clientenon solo in fase di trattativama lungo tutta la vita utile delveicolo con un adeguato ser-vizio e un supporto costante.Una politica che ben si armo-nizza con l’attuale tendenzaal la ripresa del mercato truckin Italia, dopo anni di pesantecrisi e recessione economica.Ne abbiamo parlato con Mau-rizio Pompei, Direttore Mer-cedes-Benz Trucks in Merce-des-Benz Italia. Al quale ab-biamo innanzitutto chiesto unresoconto sulle previsioni dichiusura del 2015 per il mer-cato truck in generale. “Ilmercato dei veicoli industriali

trasporto moderna non ha bi-sogno solamente di condizio-ni ottimali in fase di trattati-va, ma di un servizio e di unsupporto che la accompagni-no lungo tutta la vita utile delveicolo. Un cliente Mercedeso potenziale può accedere aun universo di servizi innova-tivi che iniziano già primadell’acquisto, come ad esem-pio il test drive prolungato sustrada, che lo possono tutela-re nel corso degli anni da co -sti non programmati, come icon tratti di ‘Accordo Assi-stenza’. Ma i nostri servizinon si limitano solo alla ge-stione del veicolo, ma anche aquella del personale, offrendoun portafoglio di corsi di gui -da che possono migliorare laprofessionalità degli autisti eaumentarne la redditività”.Mercedes-Benz Trucks si ri-volge a 360 gradi all’intero

mer cato truck, in tutte le suesfaccettature e applicazioni.“Naturalmente - continuaPom pei - in un settore comequello dell’autotrasporto, do -ve i grandi gruppi continuanoad aumentare il loro business,

l’attenzione primaria è rivoltaalle grandi flotte che hannobisogno di un prodotto affida-bile, che mantenga elevato ilsuo valore nel tempo, rispet-toso per l’ambiente e checon senta di ridurre i costi dicarburante. Ma la completez-za del nostro portafoglio pro-dotti ci rende protagonisti an -che nelle nicchie di mercato,dove siamo in grado di offriremolteplici soluzioni tecnicheu tili alle esigenze di ognicliente”.

NOVITÀIN ARRIVO

Ci sono novità di prodottoche interesseranno la gammadella Stella nel prossimo futu-ro? “La principale novità per

il 2016 - conclude MaurizioPompei - è il motore OM 471di seconda generazione, ilpropulsore da 13 litri di cilin-drata più venduto sulle nostregamme che assicura valori dicoppia elevati già ai bassi re-

gimi e i consumi ridotti di cir -ca il 3 per cento. Con il nuo -vo motore, inoltre, si rendedisponibile anche una nuovapotenza da 530 cv (390 kW)che soddisferà le esigenze diquei clienti che hanno biso-gno di un’iniezione di cavalliin più negli impieghi più gra-vosi. Abbiamo inoltre in pro-gramma diverse attività che ciporteranno a condividere mo-menti molto interessanti con inostri clienti, come ad esem-pio le visite presso il nostrosta bilimento produttivo diWoerth. Ci stiamo muovendosia in ambito nazionale che,in collaborazione con i nostriconcessionari, a livello loca-le”.

“Per la nostra forza vendita- prosegue - è già pronto un

piano formativo studiato adhoc per ogni singolo consu-lente di ven dita; siamo sem-pre più con vinti che la profes-sionalità dei nostri venditorisia il miglior biglietto da visi-ta del no stro marchio”.

INTERVISTA A MAURIZIO POMPEI, DIRETTORE MERCEDES-BENZ TRUCKS

“Ripresa, ci sono le migliori premesse”

“IL MERCATO DEI VEICOLI INDUSTRIALI SOPRA LE 6,5 TONNELLATE - DICE IL MANAGER DI MERCEDES-BENZ ITALIA - HA MOSTRATO FINO A ORA DEGLI OTTIMI SEGNALI DI RIPRESA RISPETTO ALLO SCORSO

ANNO. SONO, INFATTI, DIVERSI MESI CHE PRESENTA DEI VOLUMI SUPERIORI DI OLTRE IL 30 PER CENTO

RISPETTO AL 2014. SIAMO ORMAI CERTI DI VEDERE A FINE ANNO UN MERCATO CHE SFIORERÀ LE 14MILA

UNITÀ, INSOMMA UN BEL SEGNALE DI RIPRESA RISPETTO AGLI ANNI PASSATI”.

IL PROPULSORE HEAVY DUTY OM 471 UNISCE POTENZA E RISPARMIO

L’ultima evoluzione del motore sei cilindriin linea Heavy Duty OM 471 da 12.8 litri

di Mercedes-Benz arriva quattro anni dopo illancio di questa rivoluzionaria generazione dimotori. Con questo propulsore gli ingegneriMercedes-Benz sono riusciti a fare la quadra-tura del cerchio: il consumo di carburantescende di nuovo anche del 3 per cento, mentreaumentano la coppia e la dinamica di marcia.A incoronare la serie costruttiva c’è ora unanuova potenza massima da 390 kW/530 cv,con una coppia di 2.600 Nm. Le caratteristi-che principali dell’innovativo propulsore sonoi due alberi a camme compositi in testa, l’in-novativo sistema di iniezione common railcon amplificatore di pressione X-Pulse, il tur-

bocompressore a gas di scarico asimmetrico,il potente freno motore e la depurazione deigas di scarico con tecnologia SCR, il sistemadi ricircolo dei gas di scarico e il filtro anti-particolato per ottemperare alle severe diretti-ve Euro 6. L’OM 471 è disponibile in cinquelivelli di potenza: 310 kW/421 cv, 330kW/449 cv, 350 kW/476 cv, 375 kW/510 cv e390 kW/530 cv.

Alle versioni di base da 310, 330 e 350 kWsi aggiungono tre varianti denominate “TopTorque”: gli autocarri equipaggiati con questimotori dispongono all’occorrenza di 200 Nmdi coppia in più nella marcia più alta del cam-bio automatizzato PowerShift Mercedes 3.Questa strategia riduce la frequenza degli in-

nesti e aumenta la velocità di trasporto senzaincrementare i consumi di carburante. Il siste-

ma X-Pulse di ultima generazione dispone diuna pressione di iniezione nettamente superio-re, che crea i presupposti per la nuova moto-rizzazione di punta dell’OM 471, quella da530 cv. Già ai 600 giri/min, che costituisconoil regime minimo, il nuovo motore è capace dipartenze poderose a 1.600 Nm di coppia.

Il motore OM 471 si spinge quindi in fascedi potenza e di coppia che soltanto fino apochi anni fa erano riservate agli otto cilindrie a propulsori di cilindrata nettamente supe-riore. La nuova motorizzazione di punta sod-disfa tutti i requisiti persino negli impieghimolto gravosi con peso complessivo dell’au-toarticolato di 40 tonnellate e oltre. Contem-poraneamente gli imprenditori beneficianodegli evidenti vantaggi in termini di peso e diconsumi rispetto a motori più grandi di analo-ga potenza.

SPINTA IN AVANTI OLTRE I 500 CAVALLI

“La soddisfazione del cliente resta sempre il punto focale della strategia del marchio Mercedes-Benz - dice Pompei - Un’azienda di trasporto esige un servizio per tutta la vita utile del veicolo”.

Maurizio Pompei, Direttore Mercedes-Benz Trucks inMercedes-Benz Italia.

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Un marchio della Daimler AG

La seconda generazione del motore da 12,8 l farà risparmiare all’Actros un ulteriore 3% di gasolio.Questi sono i migliori presupposti per poter ampliare ulteriormente il margine di risparmio di carburante registrato nei precedenti test drive comparativi «Fuel Duel». Constatate voi stessi, andando all’indirizzo www.fuelduel.it, oppure mettendovi personalmente al volante dell’Actros.

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GUIDO PRINAEINDHOVEN

“A volte la miglior musica èil silenzio”. Daf Trucks hafat to suo questo concetto edo po il successo riscosso dallancio dei modelli CF e XFSilent propone la filosofia nonoise anche sull’LF, veicoloper la distribuzione che ha ot-tenuto la certificazione“Quiet Truck”. Il nuovo mo-dello è stato progettato speci-ficamente per la distribuzioneurbana e regionale in aree incui sono in vigore limitazionidei livelli di rumorosità nelleore serali e notturne.

L’ampliamento della gam -ma Euro 6 per includere ilmo dello LF Silent rappresen-ta un valido esempio dellaDaf Transport Efficiency: unafilosofia volta ad aumentareulteriormente l’efficienza deiveicoli riducendo i costi d’e -ser cizio e garantendo la mas-sima disponibilità del veicolo.Nella modalità speciale “Si-lent mode”, il modello LF e -stremamente silenzioso pre-senta un livello di rumorositàmas simo di 72 dB(A), soddi-

sfacendo così le condizioniper la certificazione “QuietTruck” (veicolo silenzioso).Ciò consente di caricare esca ricare merci in aree in cuisono in vigore limitazioni deilivelli di rumorosità nelle oreserali, notturne o del primomattino; ciò contribuisce agarantire la massima disponi-

bilità del veicolo e, quindi,l’ef ficienza.

Il nuovo Daf LF Silent da7,5 tonnellate è dotato del l’ef -ficiente motore PX-5 Paccarda 4.5 litri con potenze di 112kW/152 cv e 135 kW/ 184 cv.Il propulsore è abbinato alcambio automatico AS Tronica sei marce. Daf è in grado di

offrire il nuovo LF Silentnella versione cabinato 4x2con la possibilità di sceglieretra una cabina Day Cab, Ex-tended Day Cab o SleeperCab e un’ampia selezione diopzioni relative al passo.

Daf ha presentato numero-se innovazioni per la popolareserie LF nell’ambito del tra-

sporto per la distribuzione.LF 2016 entra in produzioneproprio in questo mese di di-cembre. Trasmissioni ottimiz-zate (anche con nuovo cam-bio automatico AS Tronic a12 marce opzionale), un nuo -vo pacchetto aerodinamico euna scelta ancora più ampiadi passi e serbatoi del carbu-rante: tutti elementi che con-tribuiscono a ottenere rendi-menti superiori per chilome-tro. Inoltre, la maggior partedei modelli LF 2016 è dotatadi serie delle tecnologie dicom fort e sicurezza più re-centi, ad esempio AEBS,FCW, ACC e LDWS. Neldet taglio, i miglioramenti ap-portati consentono di ottenerefino al 5 per cento di riduzio-ne del consumo carburantegrazie all’ottimizzazione delmotore; in più, i nuovi kit perun’aerodinamica ulteriormen-te ottimizzata garantiscono unconsumo di carburante infe-riore fino al 4 per cento. Gliinterassi più lunghi consento-no volumi di carico supple-mentari e i volumi del serba-toio del carburante salgono fi -no a 1.240 litri. LF 2016 è an -

che fornito di una presa d’ariaposizionata dietro la cabinaper una maggiore flessibilitàdi installazione del cassonementre la predisposizione perl’unità frigorifero è ora dispo-nibile anche sul motore PX-5a quattro cilindri da 4.5 litri.Rispetto al cambio automati-co a 6 marce esistente, ASTro nic a 12 marce consente diottenere MTC più elevati,fino a 32 tonnellate, per offri-re una maggiore produttività.Inoltre, i valori del regime delmotore più bassi consentonodi ottenere un consumo car-burante minore e di ridurre ilivelli di rumorosità nell’abi-tacolo. Uno dei principalivan taggi del nuovo LF 2016 èla maggiore possibilità di per-sonalizzare il veicolo per unu tilizzo specifico, grazie aiset te nuovi passi con lunghez-ze fino a 6,90 metri. Ciò assi-cura lunghezze di carico finoa oltre 9 metri e la massimacapacità di carico. Il passopiù lungo consente di averevo lumi del serbatoio del car-burante fino a oltre 1.200 li -tri, caratteristica unica nelset tore dei veicoli per la di-stribuzione.

DRIVERSUPPORT

Un’ulteriore innovazione èrappresentata dalle luci poste-riori a Led, già proposte suimodelli CF e XF, e disponibi-li come scelta opzionale: han -no una durata pari alla duratadel veicolo e sono a risparmioe nergetico. Un altro esempiodi Daf Transport Efficiency. Ilsupporto prestazioni del con -ducente, presente sui modelliLF, CF e XF, fornisce al con-ducente informazioni detta-gliate sul risparmio carburan-te, sul comportamento in fa sedi frenata e sul modo in cui ilconducente ha previsto in an-ticipo le situazioni del traf -fico.

A partire dal nuovo model-lo LF 2016, i dati del tachi-grafo sono ora visualizzatian che sul display centraledel le informazioni: in questomodo il driver può monitora-re in modo più efficiente i va-lori della velocità del veicoloe le ore di guida per evitare diincorrere in violazioni. Sulloschermo viene visualizzataan che la data del successivoin tervento di manutenzionepre visto, assicurando così unamanutenzione tempestiva.Non va dimenticato che di se -rie sono previsti importantisi stemi di sicurezza. LF 2016(con Ptt da 8 t e sospensionipneumatiche sull’assale po-steriore) è dotato di AdvancedEmergency Braking System(AEBS, impianto frenanted’emergenza avanzato), Av-vertenza anticollisione ante-riore (FCW), Adaptive Crui seControl (ACC, controllo ve-locità di crociera a dat tativo) eLane Departure Warning Sy-stem (LDWS, sistema di av-vertimento abbandono cor-sia).

Daf CF Silent convince e vince: il modelloolandese ha vinto il premio Fleet Tran-

sport Truck Innovation 2016. E’ il secondoanno consecutivo che Daf Trucks si aggiudicail riconoscimento: dopo il premio ricevuto loscorso anno dal motore Paccar MX-11 la giu-ria ha elogiato l’efficace e brillante soluzione‘Silent Mode” del CF che contribuisce a esal-tare l’efficienza del trasporto.

Daf CF Silent è parte del programma DafTransport Efficiency che ha l’obiettivo di otti-mizzare ulteriormente il ritorno per chilome-tro tra l’altro attraverso una maggiore dispo-nibilità del veicolo. Grazie alla funzione Si-

lent, il camion permette di caricare e scarica-re le merci nelle zone in cui si applicano re-strizioni di rumorosità di sera, notte o mattinapresto. Quando la modalità Silent è attivata -basta premere il pulsante relativo sul cruscot-to - il software del motore passa al program-ma che limita il regime di coppia e motore. Icambi marcia avvengono a regimi del motoreinferiori. Anche l’innovativo rivestimento delcambio contribuisce alla riduzione del rumo-re, che non supera i 72 dB(A).

CF Silent è equipaggiato con il propulsoreEuro-6 MX-11, con potenze comprese tra 210kW/286 cv e 320 kW/435 cv.

DAF TRUCKS LF SILENT

Il silenzio degli efficientiDOPO IL SUCCESSO DEI MODELLI CF E XF SILENT, IL COSTRUTTORE OLANDESE PROPONE IL MODELLO LF SILENT PER LA

DISTRIBUZIONE URBANA E REGIONALE IN AREE IN CUI SONO IN VIGORE LIMITAZIONI DEI LIVELLI DI RUMOROSITÀ NELLE ORE SERALI E

NOTTURNE. LF SILENT 4X2 DA 7,5 TONNELLATE È DOTATO DEL MOTORE PX-5 PACCAR DA 4.5 LITRI CON POTENZE DI 112KW/152 CV E 135 KW/184 CV. IL PROPULSORE È ABBINATO AL CAMBIO AUTOMATICO AS TRONIC A SEI MARCE.

VINCE IL PREMIO FLEET TRANSPORT TRUCK INNOVATION 2016

CF SILENT TESTIMONE D’INNOVAZIONE

Nella modalità speciale “Silent mode”, il modello Daf LF Silent e stremamente silenzioso presentaun livello di rumorosità mas simo di 72 dB(A). Ottimo per le operazioni di carico e scarico in città.

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LINO SINARINOVI LIGURE

Costruzione impianti, traspor-to e vendita di GNL, gas na-turale liquido. In una parola:Ham. Il Gruppo spagnolo, dicui fa parte Ham Italia conse de a Faenza (Ra), è lo spe-cialista numero uno nel GNL.Una specializzazione a 360gradi, perché all’interno diHam ci sono società che co-prono l’intera filiera, dallapro gettazione di impianti allacostruzione, dal trasporto delprodotto alla sua commercia-lizzazione. Sul ruolo dell’Ita-lia nei piani strategici di dif-fusione del metano liquidoab biamo parlato con AldoBer nardini, Amministratore eDirettore Tecnico di Ham Ita-lia, in occasione dell’inaugu-razione del nuovo modernis-simo impianto di distribuzio-ne GNL di Novi Ligure, inpro vincia di Alessandria. Sitratta del secondo impiantodel genere in Italia, dopoquel lo già attivo a Piacenza.“Ham - conferma Bernardini- sta intensificando le azioniper espandere il metano in I -ta lia. Ham è stata la prima inEuropa a credere nel GNL,fin dal 1999, quando il Grup-po spagnolo ha iniziato a ope-rare nel settore e ha aperto laprima stazione di servizio aBar cellona. Oggi in Spagna lestazioni sono una quindicinae il paese iberico è molto a -van zato per quanto riguarda

nuo vo step è la stazione pertruck di Novi Ligure”. HamItalia è nata tre anni fa, pro-prio per volontà di Aldo Ber-nardini. “Sono da diversi anninel settore carburanti; primami sono occupato di Gpl eme tano tradizionale, poi dalsodalizio con la Ham è nataHam Italia. Dopo Novi, che èla prima stazione realizzatada Ham in Italia, altre 4 sonoin corso di realizzazione: unaa Castel San Pietro (Bo), Mo-dena, nella zona tra Ravennae Mestre e Brescia. Ce ne poial tre in trattativa. Stiamo an -

la diffusione del metano li-quido. Ham non costruiscepro pri impianti, ma li proget-ta e costruisce per altri. Hamha installato impianti in molteparti d’Europa (oltre 400 perun volume complessivo di40mi la mc) e ogni anno forni-sce qualcosa come 400 milio-ni di kg di GNL, che può es-sere trasportato su gommasen za il vincolo delle tubazio-ni. In Italia, a Modena, è giàattiva la più grande stazioneeuropea dedicata al riforni-mento autobus, con un pienoin cinque minuti. Adesso il

la colonnina di erogazioneGNC (gas naturale compres-so) tradizionale attraverso unpacco bombole di stabilizza-zione e delle riduttrici cheman tengono la pressione dierogazione costante. Ciò av-viene con un consumo ener-getico fino a 10 volte inferio-re rispetto a un impianto au-totrazione metano tradiziona-le. Il rifornimento richiedepo chi minuti”. Per i veicolipe santi a metano dotati di ser-batoio criogenico a bordo, ilGNL conservato nel serbatoiodell’impianto viene prelevatoe trasferito attraverso un’ap-posita colonnina di erogazio-ne al serbatoio del camion. Èil caso degli Iveco Stralis Na-tural Power equipaggiati conmotore Cursor 8 C-LNG Euro6 da 330 cv, che hanno unserbatoio criogenico LNG da510 litri e 4 serbatoi CNG(gas naturale compresso) da70 litri, per un’autonomia to-tale di oltre 750 chilometri,quindi agevolmente impiega-bili su media e lunga percor-renza. “L’interesse e l’impe-gno di Iveco per il metano èfondamentale - spiega AldoBernardini - Iveco è l’aziendapiù avanti in questo settorealmeno in Italia e dispone di

un’offerta di truck disponibilesul mercato. Il fatto che abbiainaugurato con noi l’impiantodi Novi è significativo. Unim pianto ha senso se ci sonoca mion fa rifornire e Iveco,producendo e vendendo truckalimentati a GNL, ha tuttol’interesse ad avere impiantidi rifornimento. L’interesse ère ciproco”. L’autonomia este-sa consentita dal metano li-quido e superiore a quella delmetano gas compresso: que-sto ben si addice all’utilizzoo perativo di un’azienda ditra sporti. Le potenzialità dicrescita dunque non manca-no. “In questo momento -commenta Bernardini - i vei-coli a GNL circolanti in Italiasono meno di una cinquanti-na. Il Gruppo Ham ha però lapropria ditta di trasporti con150 camion, di cui 90 vannoa metano liquido da 15 anni.Sappiamo cosa si risparmia ecosa si guadagna con il meta-no liquido e quando i traspor-tatori inizieranno a provare ilGNL sarà un processo irre-versibile. Oltre all’autonomia,ecologia e risparmio sono lechiavi del successo del meta-no liquido.

“L’Olanda è un paese incui il metano sta vivendo unperiodo di grande sviluppo -con clude Aldo Bernardini -Crediamo anche molto nelmer cato italiano perché quida noi quella del metano e delGpl è una cultura antica;quan do è così è molto piùsem plice per un trasportatorepensare ai vantaggi del meta-no. In Germania per adessoc’è ben poco, in Francia stia-mo realizzando diversi im-pianti e in Gran Bretagna ilsettore è sviluppatissimo:. IlRegno Unito è tra le nazioniquella con più veicoli circo-lanti. Nei paesi dell’Est qual-cosa si sta muovendo, pensoin particolare all’interessemanifestato dalla Turchia”.

che costruendo l’impiantoEni di Livorno. Il Nord Italiaè ben servito”. Il gas naturaleliquido, o metano liquido, ègas naturale trasformato informa liquefatta e conservatoa -160°C in serbatoi criogeni-ci al pari di altri gas come a -zoto liquido. “Con questo si-stema estremamente innovati-vo - spiega Bernardini - ilme tano viene prelevato dauna speciale pompa e com-presso ad alta pressione in unvaporizzatore che lo fa rigas-sificare. Una volta trasforma-to in gas compresso, passa al -

ALESSANDRO OITANA, ITALY MARKET SALES DISTRICT MANAGER IVECO

“DaL punto di vista della sostenibilità eco-nomica, il risparmio complessivo delcosto totale d’esercizio (TCO) di un vei-

colo a metano è fuori discussione”. Sorridesoddisfatto Alessandro Oitana, Italy MarketSales District Manager Iveco, presenta a NoviLigure in rappresentanza del costruttore chepiù di ogni altro ha creduto nelle potenzialitàdel gas naturale. “Il risparmio è evidente -continua - Noi stimiamo in un range tra il 6 el’8 per cento. Come Iveco, contiamo di chiu-dere il 2015 con un centinaio di vendite di pe-santi a metano GNC e GNL, anche se bisognadire che la tendenza va nella direzione dell’in-cremento del GNL. GNC e GNL differisconoper i metodi di stoccaggio: nel caso del gasnaturale compresso lo stoccaggio avviene conbombole, mentre con metano liquido si utiliz-zano serbatoi criogenici; le bombole GNC

fungono da riserva per il veicolo. Immagazzi-nando metano liquido invece che gassosoviene facilitata l’autonomia: noi dichiariamo750 km per i nostri truck anche se i clienti cistanno dichiarando autonomie anche superiori.Il motore è uguale a quello per la configura-zione GNC e anche la cabina è la stessa. Ilconfronto vero va fatto tra metano e diesel, intermini di vantaggi sulle emissioni, sulla TCOe sull’efficienza del trasporto e la sua sosteni-bilità”. Iveco offre una motorizzazione Natu-ral Power da 330 cv che permette di compiereuna buona parte delle mission dei clienti, sumedia e lunga distanza. “È evidente - aggiun-ge Oitana - che per mission più gravose, siacome percorso che per tipologia, probabilmen-te il 330 cv in alcuni situazioni è un po’ debo-le: per questo stiamo sviluppando un propul-sore più potente e anche l’impiego di una ca-

bina grande e del cambio automatico”. Il por-tafoglio prodotto di Iveco sul mercato del me-tano è già articolato ma anche in continuo svi-luppo. “Ci crediamo tantissimo - conferma ilmanager - Ad oggi il parco circolante di veico-li a metano, tra GNC e GNL conta un centina-io di mezzi; abbiamo appena venduto 30 vei-coli a GNL a Piacenza e abbiamo molte richie-ste, chiaramente spinte dagli imminenti incen-tivi governativi sul metano nei pesanti. Dalnostro punto di vista, nel trasporto futuro so-stenibile ed efficiente il metano rappresenteràuna buona fetta per certi tipi di trasporto; nonsarà la soluzione totale ma per certi tipi di tra-sporto sarà soluzione ideale. Tra i paesi che ri-chiedono più veicoli a metano primeggianoSpagna, Benelux e Francia. Anche l’Italia sista muovendo con l’unica differenza data dalleinfrastrutture: in altri paesi ci sono più distri-butori. Ma l’inaugurazione di Novi Ligure di-mostra che è arrivato il momento per l’offensi-va”.

“LA CONFERMA DELLA NOSTRA LEADERSHIP NEL SETTORE”

INTERVISTA AD ALDO BERNARDINI, AMMINISTRATORE E DIRETTORE TECNICO HAM ITALIA

Il GNL passa da quiÈ STATO INAUGURATO A NOVI LIGURE IL SECONDO IMPIANTO ITALIANO PER LA DISTRIBUZIONE DI GNL,

GAS NATURALE LIQUIDO, REALIZZATO DALLO SPECIALISTA HAM. UN PASSO AVANTI CHE PREANNUNCIA UN

VELOCE PROGRESSO DELLA RETE DISTRIBUTIVA DEL METANO. LA MAGGIORE AUTONOMIA RISPETTO AL

GNC, GAS NATURALE COMPRESSO, È LA CHIAVE DEL SUCCESSO ECONOMICO ED ECOLOGICO DEL

METANO LIQUIDO, DI CUI IVECO È GRANDE SPONSOR GRAZIE A UNA COMPLETA OFFERTA DI PRODOTTI.

MATTEO IEMMI, NEW BUSINESS OPPORTUNITIES EDISON

All’inaugurazione del-l’impianto GNL di Novi

Ligure c’era anche MatteoIemmi, da due anni responsa-bile dello sviluppo GNL diEdison. L’azienda piemonte-se operativa nel settore ener-gia è molto attiva nel pro-muovere un trasporto più ef-ficiente ed eco-sostenibile.

“Come Edison ci poniamo

come facilitatori del mercato,supportando lo sviluppo siadal punto di vista delle infra-strutture che della venditadel gas. Le potenzialità delsettore sono interessanti, le-gate a tanti fattori, compresoquello ambientale, inerentela sostenibilità e la riduzionedella CO2. Edison si proponenel settore dei trasporti come

promotore di combustibili100 per cento alternativi, dal-l’elettrico al GNL nel tra-sporto pesante su gomma enavale. I segnali sono inco-raggianti e chi realizza sta-zioni di rifornimento perGNL sta ampliando le poten-zialità di diffusione del meta-no liquido”.

Un ruolo decisivo è quello

dell’Italia: “all’interno delGruppo EDF Edison è lapiattaforma del gas e di fattol’Italia è paese pilota per ilGNL nei trasporti”.

Edison tra l’altro sta ope-rando per rendere disponibileun terminal italiano per l’ar-rivo e l’approvvigionamentodel GNL, che attualmenteviene trasportato dall’estero.

“NOI SIAMO I FACILITATORI DEL MERCATO GNL”

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MAX CAMPANELLAZINGONIA

Il trasporto di materiali peri-colosi o alimenti deperibili èsoggetto a requisiti specifici,a norme e regolamenti moltodettagliati: un veicolo adibitoa questo tipo di trasporto -co -sì come al trasporto di ali-menti deperibili e prodottichi mici - deve essere attrez-zato specificatamente per leclassi di materiali che è desti-nato ad ospitare. Ad esempioun veicolo per trasporto in re-gime ADR, in Accordo ADR2013, deve avere precise ca-ratteristiche.

Si pensi anche ai produtto-ri iniziali di rifiuti pe ricolosiche effettuano operazioni diraccolta e trasporto dei propririfiuti pericolosi, o ai traspor-tatori che operano nei porti,dove spesso le operazioni ditrasbordo prevedono il pas-saggio di tonnellate di mate-

riali pericolosi. Come preve-nire e gestire le emergenzeche possano verificarsi intutte queste tipologie di attivi-tà? Per soddisfare le necessitàdei clienti che operano inquesti settori, Renault Trucksha sviluppato una versioneCisterna del proprio veicoloRenault Trucks T (eletto “Ca-mion dell’anno 2015”). Que-sto veicolo si caratterizza perun peso ridotto e una maggio-re sicurezza, caratteristicheche migliorano sia il caricosia la guida del l’autista.

Per alleggerire il peso avuoto del veicolo e aumentareil carico utile, Renault TrucksT Cisterna è equipaggiato dicer chi in lega, serbatoi aria egasolio in alluminio e una ral -la più leggera. Inoltre, una se -rie di elementi non indispen-sabili, come l’estensione dellepor te cabina, sono stati elimi-nati. Complessivamente il ca-rico utile di una versione

Slee per Cab può migliorare di270 kg rispetto ad una versio-ne T standard. Per quanto ri-guarda la sicurezza del caricoe del conducente, il T Cister-na è dotato di un nuovo siste-ma di monitoraggio dellapressione degli pneumatici(TPMS). Questo garantisceal l’autista di poter costante-mente monitorare la pressio-ne delle gomme dal cruscotto,evitando ogni possibile ri-schio causato dalla perdita dipressione di uno pneumatico.Questo sistema consente an -che di ottimizzare i consumi erisparmiare l’usura dellegom me.

Gli pneumatici montati diserie sul T Cisterna vantano imiglior risultati del mercatoin termini di spazio di arrestodel veicolo. Il Renault TrucksT Cisterna è equipaggiato conil Pack Sicurezza che includel’AdaptiveCruise Control(ACC) che mantiene costante

la distanza con il veicolo cheprecede, le luci di svolta sup-plementari, l’attivazione au-tomatica delle luci, fari alloxe no, lavafari e monitoraggiodella pressione degli pneuma-tici.

Il T Cisterna ha guadagna-to la certificazione ADR, chegli consente di trasportare tut -te le tipologie di materiali pe-ricolosi, ed è equipaggiato dirompifiamma sullo scarico,stac ca batterie e di una torciaarancione all’interno della ca-bina.

Progettato e sviluppato incol laborazione con una cin-quantina di autisti di tutto ilmondo, il T è stato sottopostoalla più ampia e approfonditaserie di test nella storia dellaLosanga. Renault Trucks T èun veicolo modulare unicodel la nuova gamma a lungadi stanza, con una cabina spa-ziosa e altamente aerodinami-co. Offrendo il perfetto com-

promesso tra risparmio di car-burante e vita a bordo, è statoconcepito come uno strumen-to che serve sia per il guidato-re sia per il trasportatore, cosìentrambi possono fare il lorolavoro nel modo più efficaceed efficiente possibile. Conque sta nuova gamma LungaDistanza, Renault Trucks haintrodotto un’offerta omoge-nea, costituita da un unicovei colo la cui struttura modu-lare soddisfa tutte le esigenzedei clienti del settore dei tra-sporti a lunga distanza.

Proposto di serie, il cambiorobotizzato Optidriver sul Tdi Renault Trucks dispone diun nuovo software di coman-do elettronico di trasmissionee di un nuovo comando dirap porto con regolazione del -la temperatura per un raffred-damento più efficace. Grazieal l’esperienza acquisita inma teria di riduzione del con-sumo e, in particolare, alle ri-

cerche condotte con OptifuelLab, Renault Trucks proponesulla gamma T diverse tecno-logie dedicate a consumareme no. Per evitare perdite d’e -ner gia sono presenti diversicomponenti disinnestabili:quando non utilizzati o indi-spensabili, non sono azionati,quindi il consumo totale di-minuisce.

È il caso, ad esempio, delcompressore d’aria, del lapompa dello sterzo a por tatavariabile o del climatizzatore,la cui modalità Opti consenteuna gestione ottimizzata delcompressore e del la portatad’aria. Inoltre, la modalitàpower può essere inibita perlimitare il tempo di guida aldi fuori della zona ver de delcontagiri e T di RenaultTrucks può anche essere dota-to dell’arresto motore auto-matico, da tre a cinque minu-ti, per evitare che resti inmoto inutilmente.

PRONTA PER I TRASPORTATORI CHE OPERANO NEL SETTORE DEI MATERIALI PERICOLOSI, ALIMENTI DEPERIBILI E PRODOTTI CHIMICI UNA SOLUZIONE SPECIFICA

SVILUPPATA DALLA LOSANGA. IL RENAULT TRUCKS T CISTERNA È STATO CONFIGURATO PER SODDISFARE LE RIGOROSE ESIGENZE DI QUESTO MERCATO.ELIMINATI GLI ELEMENTI NON INDISPENSABILI, COME L’ESTENSIONE DELLE PORTE CABINA, È EQUIPAGGIATO DI CERCHI IN LEGA, SERBATOI ARIA E GASOLIO IN

ALLUMINIO, UNA RALLA PIÙ LEGGERA E DI UN NUOVO SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE DEGLI PNEUMATICI (TPMS).

Jost Group ha ricevuto 100 veicoli Renault Trucks. Aziendaleader in Europa nel trasporto e nella logistica, Jost Group

inserirà questi veicoli nella propria flotta per la gestione dei tra-sporti internazionali. Si tratta di T460 in configurazione trattore4x2. Renault Trucks diventa così uno dei maggiori fornitori delgruppo.

“Parlando di motorizzazione, il 460 cavalli è per noi il com-promesso migliore tra prestazioni e costi totali di gestione delveicolo, specialmente se si considera che i veicoli vengono uti-lizzati per i trasporti internazionali - ha spiegato JosephSchmitz, responsabile acquisti di Jost Group - I veicoli hannouna configurazione identica e hanno tutti il Pack Fuel Eco perottimizzare i consumi di carburante dell’intera flotta”. Il PackFuel Eco combina una serie di tecnologie che servono per ri-durre il consumo di carburante, tra cui: inibizione modalitàpower, eco cruise control con modalità ruota libera controllata

Optiroll, compressore d’aria disinseribile, pompa sterzo a por-tata variabile, arresto automatico del motore entro 3 minuti. Iveicoli consegnati a Jost hanno il bloccaggio del differenziale,il controllo della velocità, il serbatoio aria e gasolio in allumi-nio, deflettori tetto e laterali, aria condizionata, Bluetooth/MP3e frigorifero sotto la cuccetta.

I Renault Trucks T percorreranno 120mila chilometri all’an-no attraverso Belgio, Lussemburgo, Francia e Olanda. Sonoequipaggiati con un sistema idraulico per l’aggancio dei semiri-morchi. Creata nel 1958, Jost Group offre servizi a valore-ag-giunto nel settore dei trasporti su strada, della logistica di ma-gazzino, dei trasporti aerei e marittimi e delle spedizioni. Laflotta è composta da 1.100 veicoli e 2.400 rimorchi. I dipen-denti sono 1.650. Il Gruppo è presente in 13 paesi: Belgio, Lus-semburgo, Italia, Francia, Portogallo, Polonia, Germania, Olan-da, Romania, Slovacchia, Ungheria, Tunisia e Marocco.

CONSEGNATI 100 RENAULT T460 IN CONFIGURAZIONE TRATTORE 4X2

JOST GROUP INVESTE SULLA LUNGA DISTANZA INSIEME AL COSTRUTTORE FRANCESE

RENAULT TRUCKS

Priorità a carico utile e sicurezza

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Pagina 24 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

FABIO BASILICOMONCALIERI

Kamaz e Torino Design han -no unito le loro forze per an-dare incontro al futuro. Ilfrut to della partnership è statopresentato al Comtrans diMo sca. Si tratta del Kamaz2020, concept truck che nonha nulla da spartire con il pas-sato e guarda dritto avanti,ver so l’avvenire del trasportosu gomma. Non a caso, il co-struttore russo e l’innovativacompagna di progettazionecon sede a Moncalieri ripeto-no all’unisono che “per pro-gettare un veicolo veramenteinnovativo occorre dimentica-re quello che il veicolo è statofino a oggi”.

LA FILOSOFIAPROGETTUALE

Disegnando la cabina delcamion di domani per KamazTorino Design ha applicatoquesta filosofia progettuale“perché solo operando incompleto reset del pensiero èpossibile compiere un’inno-vazione di sostanza”.

Secondo Torino Design, illayout degli interni di un ca-mion è lo stesso da sempre eripete un’ architettura non piùadatta alle mutate funzioni enecessità. Oggi un camion èmez zo di trasporto, ufficio,ca sa e queste funzioni diversemeritano un’ architettura rivo-luzionaria.

Il concept truck Kamaz èun modello dimostrativo cheha le stesse dimensioni di tut -ti gli altri camion, ma che nelcontempo esprime una flessi-bilità e una gestione dellospa zio mai vista prima. Unam biente dove è possibile fa -re jogging, farsi una doccia,

cu cinare una cena da chef,de gustare un espresso guar-dando un film con l’impiantohome-cinema prima di ripo-sare e ripartire nel comfort to-tale. Kamaz 2020 evidenzanel contempo potenzialità enuo vi modi di intendere la ca-bina di guida, un ambienteraffinato e amichevole dovetra scorrere ogni momento consoddisfazione e appagamento.Perché avere più comfort epia cere nell’utilizzo del mez -zo equivale ad aumentare laredditività.

Arrivare prima degli altrinon dipende solo dalla veloci-tà, ma soprattutto dalla siner-gia che si crea tra l’uomo e ilproprio mezzo di trasporto.Kamaz e Torino Design han -no disegnato il concept truckintorno all’autista, per per-mettere un’ interazione sem -plice, intima e intuitiva. Uo - mo e camion si interfaccianoall’ambiente esterno con lepiù avanzate tecnologie di-sponibili. Quattro telecamere,connesse a 4 display posizio-

nati all’interno del mon tanteA, sostituiscono gli specchiet-ti retrovisori, intesi comegrandi e obsolete appendiciche ostacolano aerodinamicaed estetica. Inoltre, lo spaziointerno è stato rivoluzionato,partendo dalla plan cia, orien-tata verso il con ducente e ac-cessoriata con un quadro stru-menti altamente tecnologico.Digital instrument cluster, na-vigation system, head up di-splay e wea ther station sonoelementi in grado di suggerireal driver la scelta migliore perrendere performante il pro-prio viaggio, garantendo siacomfort che efficienza.

La tecnologia non è vezzoo abbellimento, ma necessitàladdove l’obiettivo è il mi-glioramento di un mestiere incontinua evoluzione. Il volan-te ingloba inoltre uno smart -phone per essere sempre con-nessi in totale sicurezza.“Pen sando a moderni criteridi ortopedia - fa sapere Tori-no Design - abbiamo volutodotare lo ‘Zar della strada’ del

trono che gli spetta: un driverseat Bose con sospensionielettromagnetiche, sedile cherileva buche e sconnessionidella strada e in tempo realecalcola una risposta annullan-do ogni scuotimento. Le vi-brazioni sono ridotte di piùdel 90 per cento, eliminando iproblemi di mal di schiena diogni camionista, al lungandole ore di guida e cancellandola fatica”. Kamaz e TorinoDesign hanno deciso di dona-re alla cabina guidatore un

grande eclettismo multifun-zionale, mettendo a disposi-zione dell’utente un ufficiocapace di offrire tutto il ne-cessario per poter organizzaree gestire le pratiche di cui ilnuovo professionista dei tra-sporti si deve occupare. I nu-merosi scompartimenti pre-senti sia nella zona driver chenella zona giorno permettonocon semplicità l’archiviazionedel le pratiche. Per i documen-ti più privati è stato previstol’utilizzo di scompartimenticassaforte. Un tavolino scor-revole è integrato nel mobi-letto centrale capace di per-correre tutta la lunghezza del -la cabina, occupando il minorspazio possibile ma garanten-do funzionalità e comodità o -pe rativa. Come ogni elementoall’interno di questo concept,la più avanzata tecnologia ri-sponde a molteplici esigenzedi spazio, efficienza e funzio-nalità. Il tablet da 13” presen-te nel quadro strumenti è lasoluzione performante percon nettersi in ogni momentocon la base operativa ed esse-re sostenuti nelle mansioni diordinaria amministrazione.

OGNI ELEMENTO PER TANTE FUNZIONI

Ogni elemento ha una mol-teplice funzione. Prendendospunto dall’aeronautica e dal -lo yatching, ogni spazio èpen sato per soddisfare molte-plici esigenze e funzioni coneleganza stilistica ed efficien-za. Kamaz e Torino Designhan no pensato anche all’esi-genza di sentirsi a casa quan-do si viaggia e lavora. La ri-voluzione non è solo stilisti-ca, ma prevede un ripensa-mento totale della cabina diguida. Il poco spazio a dispo-sizione è gestito al meglio,es sendo organizzato in areedifferenti pensate per essereutilizzabili in maniera sempli-ce e intuitiva.

Per i bisogni primari c’èl’a rea dedicata all’igiene per-

sonale, dotata di una docciacon getto d’acqua a pioggia,illuminata da Led e delimitatada struttura in plexiglass ascomparsa. Sempre a scom-parsa è il WC, realizzato sullabase dei modelli presenti suyacht e aerei, ma perfezionatoper l’uso in cabina. Completal’area un lavandino pieghevo-le a scomparsa utilizzabileper cucina o igiene. L’areaper cucinare è dotata dei mi-gliori componenti sul merca-to: un piano a induzione, ri-piegabile a scomparsa totalenella parete posteriore, dispo-ne di due zone cottura. C’èper sino un forno a microondemultifunzione che sposa aper fezione la logica propria diquesto concept truck. E nonde ve certo mancare un buoncaffè per iniziare una giornataimpegnativa alla guida: perquesto è stato inserito nelcon cept un elemento tipico dicasa, la macchina del caffèespresso. Ma gli spazi non so -no quelli propri di casa e allo-ra tutti gli elettrodomesticipos sono sparire nella pareteposteriore con lo scopo di ot-timizzare al massimo gli spa -

zi disponibili. Stessa logicaper il frigorifero spazioso cheaccoglie bevande e vivandeed è inserito nel mobilettoscor revole.

Funzionalità, flessibilità ecom fort ai massimi livelli an -che per la zona relax. Un di-vanetto ribaltabile è alloggia-to nello spazio posteriore del -la cabina, luogo deputato aguar dare un film o la tv gra-zie all’home-cinema offertoda uno schermo piatto da 24pollici. Inoltre, la poltrona delguidatore può essere ruotatacomodamente per un miglioreaccesso al tavolino o per sem-plice relax. E quando arriva ilmomento di dormire, un lettoconfortevole cala elettrica-mente dal soffitto, dove è al-loggiato senza ingombraredu rante il giorno. Scelta sen -za dubbio futuristica e di as-soluta avanguardia, mai rea-lizzata prima, è disporre diuna fitness area per fare jog-ging all’interno del camion. Ilpavimento di una porzionedel la cabina si trasforma in-fatti in “tapis roulant” permantenersi in forma anchecon condizioni atmosfericheavverse.

KAMAZ 2020 CONCEPT TRUCK

Si modifica l’architetturadel camion del futuro

IL CONCEPT TRUCK

NATO DALLA

COLLABORAZIONE TRA

KAMAZ E TORINO

DESIGN È UN MODELLO

DIMOSTRATIVO CHE HA

LE STESSE DIMENSIONI

DI TUTTI GLI ALTRI

CAMION, MA CHE NEL

CONTEMPO ESPRIME

UNA FLESSIBILITÀ E UNA

GESTIONE DELLO SPAZIO

MAI VISTA PRIMA. UN

AMBIENTE DOVE È

POSSIBILE FARE

JOGGING, FARSI UNA

DOCCIA, CUCINARE UNA

CENA DA CHEF,DEGUSTARE UN

ESPRESSO GUARDANDO

UN FILM CON

L’IMPIANTO HOME-CINEMA PRIMA DI

RIPOSARE E RIPARTIRE

NEL COMFORT TOTALE.

Torino Design è stata fon-data nel 2006 da Roberto

Piatti. L’azienda offre servizidi stile, modellazione CAS3D, ingegneria di fattibilità,costruzione di modelli e pro-totipi / show car funzionanti.Oggi, dopo 10 anni di attivi-tà, Torino Design ha una re-putazione consolidata nelmondo dell’automotive e ha

al suo attivo oltre 200 proget-ti e modelli realizzati per iprincipali costruttori mondia-li. Torino Design è una realtàsolida ed efficace. La filoso-fia è semplice: alta qualitàdel servizio. Un risultato rag-giunto grazie alla competen-za e alla professionalità delsuo “core team” che è statoprogressivamente arricchitodi nuove risorse ed esperien-ze ed è attivo nel settore comeuna “styling and enginee-ring” task force d’eccellenza. Stile Italiano, elevato knowhow nei comparti automotivee trasportation nonché com-petitività mondiale: queste lechiavi del successo della fac-tory piemontese.

In merito al progettoKamaz 2020 Concept Truck,Roberto Piatti ha affermato:“L’innovazione è da sempreuna priorità per il nostrocuore e per la nostra mente.Realizzare un layout per unacabina camion del domanicompletamente nuova è statauna ricerca che abbiamo svi-luppato per molti anni. Ilconcept per Kamaz è unsogno trasformato in realtà”.

Torino Design

Stile italiano e alta qualitàdel servizio

Sopra e in centro, alcuni dettagli stilistici e funzionali dell’innovativo Kamaz 2020 Concept Truck.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 25

MAX CAMPANELLASERRALUNGA DI CREA

Gestire le spese di carburantee abbattere le emissioni diCO2? Più che una necessitàun obbligo, al quale i traspor-tatori possono rispondere indue modi: sostituire il proprioveicolo con uno nuovo o mi-gliorare il proprio “compa-gno” di lavoro con le nuovetecnologie proposte da Eco-motive Solutions, azienda consede a Serralunga di Crea, al leporte di Alessandria, apparte-nente al Gruppo Holdim, rife-rimento a livello internaziona-le nel settore della calibrazio-ne motore. Ecomotive Solu-tions ha sviluppato la piat - taforma dual fuel D-GID, ingrado di alimentare un motorediesel simultaneamente conuna miscela di gas(metano/biometano, stoccatosia in forma compressa CNGsia liquida GNL/LNG, oltreche GPL, syngas, idrometano,ecc.) e gasolio. L’applicazionedel sistema non modifica lanatura del motore diesel man-tenendone inalterate presta-zioni ed efficienza iniziali;inoltre in mancanza di gas ilsistema torna a lavorare auto-maticamente con gasolio al100 per cento. “Nel mondodelle conversioni di veicoli sustrada - spiega Roberto Roa-sio, Alternative Fuels ProductManager di Ecomotive Solu-tions - la piattaforma D-GID èil massimo delle attuali tecno-logie che rendono “green” unveicolo, raggiungendo il risul-

tato delle migliori performan-ce ambientali. Un po’ in tuttaItalia, ma soprattutto al Sud, èpresente la forte necessità dei

trasportatori di adeguarsi allenormative che, in termini dipolitica ambientale, richiedo-no l’abbattimento delle emis-sioni. I professionisti devonotrovare una soluzione checonsenta di migliorare l’im-

patto ambientale dei veicoli, ilche vuol dire necessariamentecambiarne la tipologia di ali-mentazione”. Al tra sportatore

che intenda rinviare l’investi-mento in un nuo vo veicolo,Ecomotive So lutions proponeun’operazione di “retrofit”che, sperimentata ampiamen-te, può dare importanti risulta-ti in ter mini di riduzione di

consumi ed emissioni. “Lapercentuale - prosegue Rober-to Roasio - di utilizzo del me-tano dipende in gran parte

dallo sfor zo che è richiesto alveicolo e può arrivare al 90per cento della miscela. Nelcaso di un veicolo fermo chedeve riprendere velocità, ilmetano non garantisce le per-formance necessarie: il siste-

ma D-GID a quel punto fa di-minuire la quantità di metanonella miscela aumentando laproporzione di gasolio. Lad-

dove si riduca la richiesta dicoppia evidentemente la pro-porzione si ribalta”.

Con oltre vent’anni di e -sperienza nel controllo moto-re, la piattaforma di Ecomoti-ve Solutions fa uso del lungo

know-how dell’azienda, chead esempio prevede l’utilizzodi una centralina elettronicain grado di “governare” la

giu sta quantità di metano edie sel, disinnescabile qualora,non essendo possibile il rifor-nimento di metano, il traspor-tatore decida di viaggiare solocon trazione a gasolio. “Stia-mo ottenendo risultati rag-guardevoli - afferma RobertoRoasio - soprattutto nel casodi veicoli particolarmente“energivori”: chi ha un veico-lo che consuma molto ottieneun feedback più rapido, conriduzione nei consumi che su-perano il 50 per cento”.

La piattaforma D-GID hasupportato ad esempio la con-versione in Dual Fuel CNG di30 autobus della flotta Metro-bus, società di trasporti di Jo -han nesburg, operazione rea -lizzata da Ecomotive Solu-tions attraverso il partner su-dafricano Vehicle Gas Solu-tions. I bus, di otto anni di an-zianità, hanno potuto ripren-dere la loro attività per lestrade della metropoli suda-fricana. E nel futuro quali sa-ranno gli ulteriori sviluppi?“Puntiamo - conclude Rober-to Roasio - a sostituire il me-tano con il biometano, carbu-rante superiore sul piano am-bientale: è questa la frontieradel futuro per abbattere le e -mis sioni inquinanti”.

ECOMOTIVE SOLUTIONS

Così trasformo il tuo truckRENDERE “GREEN” IL

PROPRIO COMPAGNO DI

LAVORO È POSSIBILE

GRAZIE ALLA

PIATTAFORMA D-GID,CHE ALIMENTA IL

MOTORE DIESEL

SIMULTANEAMENTE

CON UNA MISCELA DI

GAS METANO (IN

FORMA COMPRESSA

CNG O LIQUIDA

GNL/LNG) EGASOLIO. ROBERTO

ROASIO: “È LA NUOVA

FRONTIERA NEL

MONDO DELLE

CONVERSIONI DI

VEICOLI SU STRADA:UN’OPERAZIONE DI

“RETROFIT” CHE,SPERIMENTATA

AMPIAMENTE, PUÒ

DARE IMPORTANTI

RISULTATI IN TERMINI

DI RIDUZIONE DELLE

EMISSIONI E DEI

CONSUMI, CHE

SOPRATTUTTO NEL

CASO DI MEZZI

‘ENERGIVORI’ SUPERA

IL 50 PER CENTO”.

Roberto Roasio, Alternative Fuels Product Manager diEcomotive Solutions. In alto e a destra, alcuni dettagliapplicativi della piattaforma dual fuel D-GID.

Uniroyal ha sviluppato una nuova lineadi prodotti per poter offrire una soluzioneadatta alle applicazioni combinate di di-stribuzione regionale e a lungo raggio. Ipneumatici per asse sterzante 315/80R22.5 FH 40 e per asse trattivo 315/80R22.5 DH 40 garantiscono un eccellenterisultato per quanto riguarda il chilome-traggio e una manovrabilità estremamen-te affidabile. Sempre fedeli alla tradizio-ne del marchio Uniroyal, questi pneuma-

tici per autobus e autocarri sono partico-larmente performanti anche sul bagnato.

Il design del battistrada di nuova con-cezione dei pneumatici per asse sterzanteFH 40 migliora la tenuta sul bagnato eraggiunge la classe B dell’etichettaturaeuropea per i pneumatici. La specialetecnologia delle lamelle impiegata neldesign del battistrada ottimizza l’espul-sione del l’ac qua e assicura sicura mano-vrabilità anche in caso di pioggia. Il pro-

filo del pneumatico FH 40 è stato miglio-rato al fine di ottenere usura uniforme ebassa resistenza al rotolamento; la nuovamescola, inoltre, consente di ottenere ot-timi risultati per quanto riguarda la resachilometrica.

I pneumatici FH 40 sono contrasse-gnati con il simbolo M+S (Mud + Snow).Il design del battistrada dei pneumaticiper asse trattivo DH 40 è stato progettatoappositamente per fornire elevata trazio-

ne e ottime prestazioni su superfici ba-gnate e innevate. Il design assicura un’u -su ra uniforme, che si traduce in un chilo-metraggio elevato. La cintura ottimizzatarende il pneumatico per asse trattivo par-ticolarmente robusto e resistente. I pneu-matici DH 40 sono contrassegnati con isim boli M+S (Mud + Snow) e 3PMSF(Three Peak Mountain Snow Flake). Allabase di tutti i pneumatici della nuovagamma Uniroyal vi è la carcassa rico-

struibile. Il tallone della carcassa di en-trambi i modelli FH 40 e DH 40 è statorinforzato per aumentare la resistenza. Ladensità dei cavi ottimizzata della cinturaconsente ai pneumatici di sopportare me-glio i carichi mutevoli, mentre lo specialestrato interno previene la graduale perdi-ta di pressione.

UNIROYAL TRUCK

Qualità e innovazione senza compromessiNuova gamma di pneumatici per autocarri e autobus dello storico marchio belga, dal 1979 integrato nelGruppo Continental e presente nel segmento del trasporto medio-pesante con credibilità e competenza.

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Brianza milanese per la distri-buzione e consegna raggiun-gono la zona di Brescia. I vei-coli non viaggiano sempre apieno carico e spesso sono co -stretti a fermarsi in coda, confrequenti “stop&go”, e per -correre salite e discese. “Ilproblema - precisa UmbertoTomaino - l’abbiamo registra-to su un truck acquistato nel2010. A distanza di due an ni siè accesa la spia del l’Ad Blue equella è stata la pri ma voltache, portato il mez zo in offici-

na, veniva effettuato il resetdel sistema pen sando di averrisolto il pro blema. Invecedopo tre o quat tro mesi la spiasi riaccendeva e, soprattutto,ci accorgevamo che il cambionon rendeva: ad esempio insalita si avvertiva che il veico-lo non era efficiente”.

Per Tomaino da quel mo-mento ha inizio una sequenzadi andirivieni in officina chedu rerà fino a quest’anno,quan do per caso il trasporta-tore lombardo s’imbatte nel -

MATTEO GALIMBERTIPADERNO DUGNANO

Prevenire la formazione di de - positi nel sistema SCR (Ridu-zione selettiva catalitica) eproteggere il veicolo è fonda-mentale per mantenere sempreoperativo il proprio “compa-gno di lavoro”, riducendo itempi di fermo macchina e ico sti di gestione. Ne sa qual-cosa Umberto Tomaino, tra-sportatore dal 1976, che sologra zie all’utilizzo dell’Air1OptiSpray, prodotto sviluppa-to e brevettato dalla norvegeseYara, è riuscito a risolvere unproblema che stava pesandofortemente sulla sua normaleattività lavorativa, con pesantiripercussioni anche di tipoeconomico. Titolare di dueaziende di trasporto, con unaflotta di otto veicoli tutti di re-cente acquisizione (il mez zopiù “anziano” è stato immatri-colato nel 2008), Umberto To-maino effettua servizio di tra-sporto per conto di gruppi lo-gistici di grosse dimensioni,trasportando merce mista - dalvestiario ai liquori, dagli ali-mentari ai mangimi - in per-corsi che da Milano e dal la

l’OptiSpray di Yara, che uti-lizza al posto dell’AdBlue ri-solvendo finalmente il pro-blema. “Ho letto un articolo -precisa Umberto Tomaino -che sembrava trattare propriodel nostro caso: veniva spie-gato che, soprattutto d’inver-no e in genere a basse tempe-rature di utilizzo, si possonofor mare depositi di urea nellazo na di miscelazione del si-stema SCR con la conseguen-za che l’impianto di scarico siin tasa. A quel punto mi sono

rivolto al rivenditore del pro-dotto di cui si parlava, l’Opti-Spray, e devo ammettere chein Yara ho trovato un suppor-to decisivo: hanno messo adi sposizione non solo il pro-dotto, che ha finalmente risol-to il problema, ma mi hannoanche spiegato come funzio-na e in che modo si può per-mettere al sistema SCR difun zionare in modo efficace”.

A occuparsi del “caso To-maino” (come di tanti altritra sportatori con problemi re-

lativi al sistema SCR) è statoil Team di Yara Italia dedicatoal business Air1 insieme al ri-venditore Air1 di zona, Lu -nikgas Spa. “Siamo interve-nuti sul posto - ci ha spiegatoLorenxzo Cravino, BusinessManager Air1 in Yara Italia -per comprendere la proble-matica e consigliare il prodot-to giusto. Si tratta di un pro-blema le gato alla temperaturad’e sercizio: bassi regimi,basse velocità, elevato nume-ro di ar resti e avvii tipici diuna gui da urbana possononon con sentire di raggiungerela temperatura ideale utilizzoaumentano così il rischio diformazione di depositi nel si-stema SCR. Il veicolo avverte

l’anomalia e viene depoten-ziato, consuma di più e nonpresenta il massimo rendi-mento. Ci capita spesso chetrasportatori demotivati cichiedano un supporto. Graziead un professionale networkdi rivenditori autorizzati Air1,il nostro approccio è non solofornire il prodotto, ma moni-torare l’evoluzione del la si-tuazione, seguendo il clienteper verificare il risultato otte-nuto offrendo sempre la mi-gliore soluzione”.

YARA ITALIA

Air1 OptiSpray riduce i tempi di fermo macchina e i costi di gestione

INCREDIBILE TESTIMONIANZA DI UMBERTO TOMAINO, TRASPORTATORE DI PADERNO DUGNANO, IN PROVINCIA DI MILANO, CHE

DOPO OLTRE DUE ANNI DI ANDIRIVIENI IN OFFICINA HA RISOLTO IL SUO PROBLEMA UTILIZZANDO LA SOLUZIONE SVILUPPATA DAL

PRODUTTORE NORVEGESE IN SOSTITUZIONE DELL’ADBLUE. “SONO DIVERSI I TRASPORTATORI DEMOTIVATI DAI FERMO MACCHINA

DOVUTI ALLA FORMAZIONE DI DEPOSITI NEL SISTEMA SCR: OLTRE A FORNIRE IL PRODOTTO LI ASSISTIAMO FINO AD ESSERE CERTI

DEL RISULTATO”, SPIEGA LORENZO CRAVINO, BUSINESS MANAGER AIR1 IN YARA ITALIA.

Air1 OptiSpray è disponibile in formato da mille litri. A destra, itecnici Yara con il trasportatore Umberto Tomaino.

gie e dei servizi per l’indu-stria e la sanità al serviziodel la mobilità, del trasportomerci e passeggeri. È la nuo -va frontiera di Air Liquide,multinazionale con sede a Pa-rigi, in Francia, presente in 80

paesi con oltre 50mila colla-boratori e oltre due milioni diclienti serviti dalle varie Di-visioni/Business Lines. Traque ste ultime nella divisioneALAB (Air Liquide Advan-ced Business) è nata due anni

URBANO LANZAMILANO

Purificare il biogas, mettendol’esperienza e la competenzamaturate in anni di attività nelsettore dei gas, delle tecnolo-

fa la squadra dedicata specifi-catamente allo sviluppo delbiometano: si tratta dell’équi-pe Biogas di cui è DirettorePierre-Emmanuel Meyers, 46anni, un’esperienza consoli-data nel settore del gas e so-prattutto una straordinariapas sione per l’incarico rice-vuto, che rappresenta un’au-tentica sfida.

“Il biogas - spie ga Pierre-Emmanuel Meyers - per ilmomento non ha un peso de-terminante nelle soluzioniambientali, ma le prospettivedi mercato sono a dir pocopositive nel futuro e di conse-guenza lo sono le ambizionidi Air Liquide: stiamo svilup-pando il mix energetico delfuturo. All’interno di questomix l’idrogeno avrà un po stoimportante ma non sarà l’uni-co carburante gassoso alter-nativo: consolidate le tecno-logie di purificazione del bio-gas, obiettivo di Air Liquide èvalorizzare quest’energia rin-novabile nel settore del tra-sporto merci e passeggeri”.

Il manager francese preve-

de uno sviluppo rapido, anchee soprattutto in Italia che, se-conda solo alla Germania nel -la diffusione del Biometano(prima nell’utilizzo del meta-no nel trasporto passeggeri),può contare al momento sucirca 1.300 installazioni cheproducono biogas.

“Si tratta - ha precisatoPierre-Emmanuel Meyers - dibiodigestori che trasformanoin energia i rifiuti agricoli, in-dustriali, domestici e i fanghiprovenienti dalla stazione didepurazione. Al momento irifiuti vengono trasformatinel processo di bio digestionein digestato (fra zione solida)e biogas (fra zione gassosa). Ilbiogas pro dotto alimenta mo-tori a com bustione, i cogene-ratori, che producono calore(per autoconsumo) e energiaelettrica che viene poi im-messa nel la rete del gestore.Alle socie tà che già dispon-gono di tali installazioni oche hanno in pro getto nuoviimpianti di biodigestione,possiamo fornire la nostratecnologia: un modulo speci-

fico che purifica il biogasprodotto dalla digestioneanaerobica, trasformandolo inbiometano che può essere siainiettato in rete gas che poiutilizzato come car buranteper i veicoli, in particolareper il trasporto mer ci su stra-da. Il biogas proveniente dalprocesso di digestione anae-robica è una miscela princi-palmente composta da Meta-no e da diossido di carbonio.Tale miscela vie ne pretrattataal fine di rimuovere comple-tamente l’umidità e le impu-rezze provenienti dal proces-so a monte. Una vol ta ‘pre-trattatta’ la miscela è prontaper essere elaborata attraver-so la tecnologia a mem brane.Il prodotto finale sarà biome-tano con caratteristiche ido-nee agli utilizzi finali. Air Li-quide ha inoltre le competen-ze e l’esperienza per comple-tare la filiera biometano,dallo stoccaggio, alla liquefa-zione, alla distribuzione fina-le del biometano”.

“In Svezia - conclude Pier-re-Emmanuel Meyers - abbia-mo raggiunto il numero diuna cin quantina di stazioni diri fornimento di biometanoper la mobilità, dall’annoprossimo contiamo di aprirele pri me stazioni in Francia eItalia: entro il 2020 prevedia-mo centinaia di stazioni intutta Eu ropa. I vantaggi sonotangibili, per l’ambiente maan che per il trasportatore, chebeneficia di minore TCO edei vantaggi derivanti dall’u -ti lizzo di energia pulita: nien-te fermi alle ZTL e sostegnofiscale da parte delle autoritàgovernative che sempre piùdi frequente incentivano l’uti-lizzo di carburanti gassosi nelset tore del trasporto”.

AIR LIQUIDE

Dal biogas al biometanoSVILUPPARE IL MIX ENERGETICO DI DOMANI È L’OBIETTIVO DI AIR LIQUIDE,

CHE HA COSTITUITO UN TEAM DI BUSINESS DEVELOPERS ESCLUSIVAMENTE

DEDICATO ALLO SVILUPPO DEL BIOMETANO COME CARBURANTE GASSOSO. ACAPO DELLA SQUADRA PIERRE-EMMANUEL MEYERS, CHE CONSIDERA L’ITALIA

UNO DEI PAESI DI PUNTA PER LA CRESCITA DEL MERCATO.

Pierre-Emmanuel Meyers, Direttore dell’équipe Biogas di AirLiquide.

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INTERGOMMA

La sfida del DragoneDOPO AVER RINNOVATO LA GAMMA AEOLUS CON LA NUOVA MISURA NEL PROFILO

ATR33 E DUE NUOVI PRODOTTI PER LE LUNGHE PERCORRENZE NEI PROFILI ASL33 E ADL 33, IL PRODUTTORE CINESE SCHIACCIA L’OCCHIO ALLE APPLICAZIONI

PORTUALI E ALLE GRU MOBILI CON PNEUMATICI SVILUPPATI AD HOC. E NEL 2016PUNTA A RINFORZARE LA SUA PRESENZA NEL SEGMENTO MEDIO PESANTE GRAZIE

AGLI INVESTIMENTI ATTUATI NEI SITI INDUSTRIALI DI JIAOZUO.

MAX CAMPANELLAPIACENZA

Al GIS di Piacenza, fieradedicata al sollevamento eai tra sporti eccezionali, In-tergomma era presente conalcune importanti novità.Fra queste sicuramente iprodotti del la gamma Aeo-lus, che nascono nei due sitidi produzione si tuati a Jiao-zuo, nella provincia diHenan, in Cina, entrambicaratterizzati da processi dielevata qualità. Sullo standpiacentino erano espostiAeolus AIN 46, pneumaticoper applicazioni portuali sucarrelli elevatori industriali,e Aeolus AR 28, pneumati-co progettato per le gru mo-bili sia in strada sia in fuori-strada. Aeolus AIN 46 è unpneumatico appositamenteconcepito per l’uso in appli-cazioni portuali su carrellielevatori industriali. È co-struito con un in volucro tec-nologicamente avanzato perfornire eccellente stabilità ecapacità di carico superiore.Aeolus AIN 46 offre una

guida molto confortevolecapace di ridurre fortementel’affaticamento dell’o pe -ratore. Il pneumatico AeolusAR 28 è stato progettato perle gru mobili sia per un usoin strada che fuoristrada.Presenta un battistrada stu-diato per garantire una pro-gressiva capacità autopulen-te e, gra zie a questo, unatrazione eccellente anchenelle condizioni più difficili.

Ma com’è costituito at-tualmente il più generaleventaglio di prodotti Aeolusdestinati al trasporto profes-sionale? Lo abbiamo chiesto

a Giacomo Rossi, da quasi18 anni Direttore Commer-ciale Settore Ricambi Inter-gomma, a zienda in cui è ap-prodato nel 1978 svolgendovarie mansioni: ha iniziatocome apprendista per poidivenire addetto agli assem-blaggi del Pri mo Equipag-giamento. Nel 1984 ha ini-ziato a occuparsi del settoreRicambi con la qua lifica dimagazziniere per poi diven-tare Responsabile ammini-strazione vendite per quantoriguarda gli stessi ordini daevadere. È poi passato a oc-cuparsi della gestione scor te

di magazzino mantenendo icontatti diretti con i fornito-ri. Successivamente ha ini-ziato a lavorare come Re-sponsabile commerciale ge-stendo i rapporti con gliagenti coordinandosi con ilDirettore Commerciale. Nelgennaio 1998 ha sostituitonel ruo lo il precedente Di-rettore Commerciale di In-tergomma dopo che questiaveva rassegnato le dimis-sioni. Oggi per Intergommasegue 15 Agenti presenti sututto il territorio na zionale eun Call Center interno diquattro persone. Stabilisce,inoltre, le direttive com -merciali e la gestione acqui-sti con i fornitori. “Il com-parto Autocarro - spiegaGiacomo Rossi - è costituitoda più linee, nello specifico:Urbano, Media percorren-za/Regionale, Cava, Cantie-re, Lun ga Percorrenza eNeve. Le grandi novità diquesto 2015 sono state lanuova misura 385/65R22.5nel profilo ATR 33 e i duenuovi prodotti per le lunghepercorrenze nei profili ASL33 e ADL 33, tutti presentatiad Autopromotec 2015. Peril 2016 si parla di rinnovarei profili “bts” nel com partotrasporto “Medio Pe sante”,ma di questo ne sapremo dipiù a gennaio. Grazie ai co-spicui investimenti nel latecnologia degli pneumatici,Aeolus dispone di un mo-dernissimo centro tecnolo-gico e di quattro istituti diricerca e sviluppo per ela-stomeri e pneumatici. Que-sto investimento ci consentedi offrire ai professionisti ditutto il mondo pneumaticirealizzati con tecnologied’avanguardia”.

Giacomo Rossi, Direttore Commerciale Settore RicambiIntergomma

VALENTINA MASSAASSAGO

FuelMax, gamma di pneu-matici Goodyear per auto-carro con cepita per ridurre iconsumi di carburante, èstata testata dalla flotta tede-sca SpeditionBartkowiak innormali con dizioni di utiliz-zo. Un lun go test comparati-vo fra pneumatici effettuatodall’a zien da ha dimostratochiaramente il potenziale diriduzione dei consumi offer-to dai pneu matici FuelMax,che han no consentito un ri-sparmio fino a 1,6 litri per100 km.

FuelMax si confermaquindi elemento chiave perla flotta all’interno del pro-getto “20-20-20”, volto a ri-durre i consumi globali dicarburante a 20 litri per 100km entro il 2020, per il qualeanche Goodyear darà il suocontributo. Nell’ambito delprogetto, un Renault TrucksT Euro VI DTI 11 da 338KW e 460 cv, con rimorchioBergeRecotrail SAPL 24 di4,715 kg e dotato di sospen-sioni Wabco EBS, vieneequipaggiato con pneumaticiGoodyear FuelMax S perl’asse sterzante e FuelMax Dper l’asse motore. “Duranteil test comparativo dei pneu-matici - spiega AndreasManke, consulente del la HIConsulting, società di consu-

equipaggiare progressiva-mente tutta la flotta Bartko-wiak con pneumatici Fuel-Max e di effettuare gli altritest del progetto 20-20-20utilizzando esclusivamentepneumatici FuelMax e pneu-matici Goodyear KMax sul -l’as se sollevabile del rimor-chio”. Del resto il carburanteè la principale voce di costodel le aziende del trasporto econtinua a rappresentare unasfida chiave. “Attualmente -prosegue Andreas Manke - ilcosto del carburante rappre-

lenza coinvolta nel progetto20-20-20 e gestore delle flot-te di SpeditionBartkowiak -sono stati percorsi 320milakm su strade pubbliche dadiversi autisti che hanno uti-lizzato pneumatici GoodyearFuelMax. Sui tre veicoli uti-lizzati, i pneumatici Fuel-Max hanno fatto registrareun risparmio di consumi di1.2, 1.5 e 1.6 litri/100 km ri-spetto ad altri pneumatici.Sono risparmi enormi. Invirtù di risultati così signifi-cativi, abbiamo deciso di

senta poco meno del 30 percen to dei costi totali di Bart -kowiak persino con la tem-poranea riduzione del prezzodel petrolio grezzo. Qualsia-si misura volta a ridurre iconsumi di carburante tendea ripagare in fretta l’investi-mento. Ad e sem pio, una ri-duzione dei con sumi di car-burante di 1,2 li tri per 100km sulla flotta di 38 motricidella SpeditionBartkowiak,che copre circa 3,8 milionidi km l’anno, farebbe rispar-miare 45.600 litri l’anno.Con un costo del diesel di1,25 euro al litro, ciò signifi-ca un risparmio annuo di57mila euro, l’equivalentedel costo di due rimorchi”.

La gamma di pneumaticiautocarro Goodyear Fuel-Max comprende i pneumati-ci per asse sterzante Fuel-Max S, i pneumatici per assemotore Fuel Max D e quelliper rimorchio FuelMax T. Labassa resistenza al rotola-mento è la principale caratte-ristica di que sta gamma, chenon scende a compromessiin altri ambiti, come chilo-metraggio o frenata sul ba-gnato. I pneumatici per assemotore FuelMax D rispetta-no tutti i requisiti delle mar-cature invernali, con la mar-catura M+S e il sim bolodella montagna a tre cimecon il fiocco di neve(3PMSF).

Nell’ampia gamma di ricostruiti Marix dedicata all’autocarro, altrasporto leggero e al movimento terra, allo stand Marangoni alSalone Ecomondo 2015 non poteva che risaltare il nuovo supersingle autocarro integrale ricostruito a caldo Marix MT Natio-nal 3. Prodotto di nuova generazione, originale Marangoni, ingrado di soddisfare le richieste di un mercato estremamente se-lettivo grazie alla capacità di conciliare resa chilometrica e con-tenuti consumi di carburante, Marix del nuovo disegno supersingle MT National 3 era il leader dei prodotti della gamma e -spo sti alla manifestazione di Rimini. Nato per rispondere al leesigenze degli utenti del segmento regionale e lunghe di stanze,in condizioni di u su ra regolare del battistrada, e in dicato per ri-morchi e semirimorchi (trailer), il profilo MT National 3, nondirezionale, è caratterizzato da quattro larghi canali longitudina-li che conferiscono stabilità direzionale su qualsiasi tipo di su-perficie, anche bagnata, innevata o ghiacciata grazie alla marca-tura M+S e resistenza al surriscaldamento assicurando ottimaresa chilometrica.

Altre particolarità del nuo vo pneumatico sono le spal le ampiee massicce che garantiscono il massimo della resistenza agli stri-sciamenti la terali e trasversali e la presenza di protezioni fondoincavo volte a diminuire il rischio di penetrazione da corpi con-tundenti (sassi), un buon drenaggio dell’acqua e contemporanea-mente una riduzione del ru-more di fondo, con sentendo,in tal modo, mas simo comfort.Il nuovo super single è realiz-zato con una mescola specialeche permette di conciliareaderenza e resa chilometrica,assicurando bassissima resi-stenza al ro tolamento e minoriconsumi di carburante. La me-scola permette, inoltre, alpneumatico di lavorare a tem-perature più basse in condizio-ni di utilizzo che comportanoun elevato surriscaldamento,assicurando un ridotto affati-camento della carcassa e unavi ta più lunga del pneumaticoin situazioni di grande stress.

Bartkowiak testa la riduzione dei consumi di carburante dei pneumatici autocarro dellagamma FuelMax, che ancora una volta dimostra il suo potenziale in termini di contributoall’efficienza dei mezzi pesanti, elemento chiave per una flotta: il costo del carburanterappresenta all’incirca il 30 per cento dei costi totali delle aziende di trasporto europee.

GOODYEAR

Risparmio alla prova dei fattiMARANGONI COMMERCIAL TYRES

Marix super singleA Ecomondo 2015 lo specialista dellaricostruzione ha presentato alcuniesemplari delle gamme autocarro,trasporto leggero e movimento terra.

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MAX CAMPANELLAVIMERCATE

Undicesima azienda al mon -do nella produzione di pneu-matici, con brand che godonodi una forte presenza in Cinaco sì come negli Usa, dove afi ne anno inizierà ad operareil nuovo sito produttivo conuna capacità potenziale cherag giunge i 20 milioni dipneu matici l’anno e andrà adaffiancarsi agli altri otto siti(set te in Cina e uno in Indo-nesia, dove si trova l’head-quarter) superando la capacitàproduttiva globale di centomi lioni di pneumatici l’anno,Giti Tire continua la sua stra-tegia di crescita anche nel no-stro paese. Senza puntare agros si balzi in avanti verso ladoppia cifra: la strategia èpiut tosto quella di una cresci-ta continua, graduale e cheviag gi di pari passo con l’ul-teriore sviluppo dei prodotti,affinché possano risponderealle esigenze normative sem-pre più stringenti e in conti-nua evoluzione del mercatoeu ropeo.

Protagonista di tale strate-gia da due anni è Daria SalaDel la Cuna, valtellinese diGro sotto, piccolo paese a duepas si dal Mortirolo. Managerte nace, ricorda con un sorrisogli studi per conseguire lalau rea in Lingue, ma quandopar la di truck non si può nonno tare una straordinaria pas-sione, insolita in una donna.O no? “Al mio primo impie-go - risponde la manager diGiti Tire - dovevo sceglieretra un incarico nel settore del -

la moda e uno in Continental.Scelsi quest’ultimo e da 25an ni sono rimasta in questomon do”. In Continental DariaSala Della Cuna en tra comeassistente marketing e scalagra dualmente i gradini dellacar riera. La grande svolta nel2000, quando le propongonodi occuparsi del mercato del -l’autocarro. “È stato - afferma- amore a prima vista: ho co-minciato a seguire questomon do con passione. E anco-ra oggi non disdegno affattod’indossare la tuta e stare ac-canto al cliente per verificarele sue difficoltà, vivere in pri -ma persona il suo lavoro e ca-

pire quale possa essere la no-stra risposta di fornitore dipneu matici per soddisfare lesue necessità, aiutarlo nel suolavoro e ovviamente nel suobusiness”. Una passione che,af fiancata alla competenzatec nica maturata, due anni faè stata notata da Giti Tire, ilcui management le ha propo-sto una sfida: rimettersi ingio co per ricostruire un mo-dello organizzativo in gradodi far sviluppare gradualmen-te la presenza dei brand GTRadial e Primewell, prodottida Giti Tire e in Italia distri-buiti rispettivamente da Ma -gri Gomme e da Fintyre. A

quel punto lascia Continentale, dopo due anni di risultatico me Country Manager Italia,Spagna e Portogallo, que -st’an no è arrivata anche lano mina a TBR Sales & Mar -keting Director Europe. Perlei, che intanto si è sposata eha una figlia di 17 anni, non èil coronamento di un sognoma l’invito a continuare unper corso: quello di dedicarsia nima e corpo al mondo deitra sporti per contribuire a raf -forzare la presenza dei brandGT Radial e Primewell nelset tore truck e bus. “I nostripneumatici - spiega Daria Sa -la Della Cuna - si posiziona-no nella fascia media, al cuiinterno rappresentano un’ec-cellenza riconosciuta, sono lavera punta di diamante in Eu-ropa. Abbiamo numeri di tut -to rispetto, che nulla hanno dainvidiare ai marchi premium,questo grazie a un rapportotra resa chilometrica e prezzoche va a tutto vantaggio di chisceglie i nostri prodotti”.

L’ingresso in Europa di Gi -ti Tire risale a dieci anni fa el’esordio avvenne proprio conuno pneumatico truck, seg -mento che vale la metà del

bu siness sul mercato europeo:il 27 per cento della produ-zione complessiva Giti Tire èdedicato al trasporto. “Allaba se dei nostri pneumatici -prosegue Daria Sala della Cu -na - c’è una competenza pro-vata sul campo, oltre a fortiin vestimenti in Ricerca e Svi-luppo che garantiranno neglian ni a venire la piena rispon-denza dei prodotti alle richie-ste di tipo normativo”. E poi-ché “è l’autista contento chegui da il proceso d’acquisto”in Giti Tire si sono inventatila figura del Truck Develop-ment Manager. “Il nostro mo-dello di business - spiega inconclusione Daria Sala DellaCuna - non intende sostituireil gommista, bensì sostenerlo:il trasportatore va informatosulle caratteristiche tecniche,deve poter provare il prodot-to. Tale figura (per il momen-to uno in ogni paese europeoritenuto “strategico”, Italia in-clusa) ha il compito di entrarein contatto con le flotte, fareopera di promozione per spia-nare il terreno al gommista,che ha così maggiore possibi-lità di incrementare il suo bu-siness”.

Giti Tire amplia la gammadei pneumatici multiuso

per asse sterzante GT RadialGSR225 Combi Road con trenuo ve misure 19.5” e, allostes so tempo, incrementa gliindici di carico per la prossi-ma generazione di pneumati-ci 22.5” per soddisfare lenor mative Euro 6. Di sponibiliin tutta Europa le misure:245/70R19.5, 265/70R19.5 e285/70R19.5 studiate apposi-tamente per i veicoli commer-ciali più piccoli e per i pull -man. Inoltre, i pneumatici22.5” - incluse le misure275/70R22.5, 295/80R22.5,

315/60R22.5, 315/70R22.5 e315/80R22.5 - hanno regi-strato un aumento degli indicidi carico fino a 158/150L perrispondere alle normativeEuro 6. Progettato sia pertrat te regionali che per illungo raggio, il modello ultraperformante GSR225 CombiRoad è caratterizzato da me-scole appositamente studiateper garantire un’ottima resachilometrica e un’usura rego-lare oltre a offrire un’eccel-lente handling sia sul bagna-to che sull’asciutto. Il parti-colare disegno del battistradafavorisce l’espulsione dellepie tre proteggendo così lacar cassa da urti e lacerazioniso prattutto se sottoposto a unuso regionale regolare e ag-gressivo. “Nel 2013 - affermaPeter Foulkes, Marketing Di-rector Europe CommercialTires di Giti Tire - abbiamopresentato il nostro primopneu matico multiuso, ilGSR225 Combi Road, che inbreve tempo è diventato il piùvenduto nella gamma 22.5”per furgoni e autobus. Sindall’inizio abbiamo lavoratoin partnership con alcunidegli autotrasportatori leaderin Europa e con i gestori dipullman per realizzare il pro-getto iniziale e, oggi, per mi-gliorare ulteriormente i pneu-matici di prossima generazio-ne, ci avvaliamo della strettacollaborazione e dell’altaprofessionalità del nostro re-parto Ricerca & Sviluppo.L’ampliamento della catego-ria 19.5” rientra nella strate-gia di rispondere in manieraadeguata alla crescente do-manda del mercato europeodi un pneumatico multiusoGT Radial studiato e proget-tato per veicoli commerciali epullman; e visti i precedentisuccessi, crediamo ancheque sta volta di ottenere ottimirisultati”.

GITI TIRE

L’evoluzione non si fermaCRESCITA CONTINUA E GRADUALE: È LA STRATEGIA CON CUI DARIA SALA DELLA CUNA DA DUE ANNI GUIDA LA SEDE ITALIANA

DELL’UNDICESIMA AZIENDA AL MONDO NELLA PRODUZIONE DI PNEUMATICI. MANAGER TENACE E DALLA STRAORDINARIA PASSIONE

PER IL MONDO DEL TRASPORTO, DA QUEST’ANNO È ANCHE TBR SALES & MARKETING DIRECTOR EUROPE. MA LEI GUARDA

LONTANO: “STIAMO GIÀ LAVORANDO SULLE NOSTRE GAMME GT RADIAL E PRIMEWELL AFFINCHÈ SIANO IN REGOLA CON LE

NORMATIVE DEL 2020 IN TERMINI DI IMPATTO AMBIENTALE E RUMOROSITÀ; GRAZIE A QUESTE CARATTERISTICHE E ALLA NUOVA

FIGURA DEL TRUCK DEVELOPMENT MANAGER CONTINUEREMO A CRESCERE ANCHE IN ITALIA”.

Nuove misure

Indice di caricoall’insù persoddisfare i requisiti Euro 6

OBIETTIVO: RISPONDERE ALLA CRESCITA DELLA DOMANDA

Per rispondere in modo adeguatoalla continua crescita di domanda

OE, del product planning e dei pro-getti nel campo dell’ingegneria, GitiTire ha rafforzato il team operativoallo European R&D di Hannover enell’impianto test MIRA di Nuneatoncon quattro nuove nomine. XavierPainous ricopre il ruolo di Objective

Test Engineer, Benjamin Offeney diDevelopment Engineer, MichaelDolby di Test Engineer mentre Anto-nio Palummo riveste la carica di TBRAutomotive Engineer. Queste nomineportano il team a 17 persone altamen-te specializzate che hanno comeobiettivo lo sviluppo dei piani strate-gici per i marchi GT Radial, Prime-

well e Runway. “I team di Hannovere di MIRA - afferma Stefan Fisher,Managing Director Europe for Pro-duct Technology di Giti Tire - sonoveramente eccezionali, la qualità del-l’impegno e del lavoro svolto, da cuinascono pneumatici GT Radial, metteperfettamente in evidenza quali sonole enormi potenzialità del mid-mar-

ket. La collaborazione con le nostrepiattaforme globali R&D in Cina, In-donesia e USA, ci offre inoltre unaprospettiva mondiale permettendocidi sfruttare al meglio le competenzedi oltre 600 esperti. Le nuove carichesi inseriranno perfettamente in questastruttura accrescendo così le espe-rienze e le conoscenze”.

RAFFORZATO IL TEAM EUROPEO DI RICERCA & SVILUPPO

Daria Sala Della Cuna, manager di Giti Tire.

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LA NOSTRAESPERIENZA

PER FARE STRADA,INSIEME

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Nel trasporto di carichi pesanti e vo-luminosi è essenziale ottimizzare lo

spazio di carico fino all’ultimo me trocubo di spazio disponibile. ContinentalTruck ha sviluppato nuovi pneumaticiper rimorchio specifici per veicoli mega-liner che consentono di sfruttare al mas-simo l’altezza totale permessa dallalegge, pari a 4 metri. I pneumatici435/50 R19.5 Conti Hybrid HT3 è ilnuovo nato nella gamma Continental. Inuovi pneumatici per rimorchio, disponi-bili nelle dimensioni 435/50 R19.5 e445/45 R19.5, nonostante il loro diame-tro ridotto sono caratterizzati da unamaggiore capacità di carico e da una vitautile ottimale. Come i pneumatici analo-ghi con cerchio 22.5, i nuovi 435/50R19.5 e 445/45 R19.5 Conti Hybrid HT3consentono un carico per asse pari a 9 t.Allo stesso tempo, offrono un utilizzoottimale dell’altezza interna di carico di3 m quando montati sui semirimorchi deiveicoli megaliner. I profili ottimizzati ela distribuzione equilibrata del caricopermettono un’usura uniforme dei pneu-

matici per rimorchio, il che consente unadurata prolungata. Gli ingegneri del di-partimento R&S del produttore tedescosono anche riusciti a ridurre la resistenzaal rotolamento dei nuovi pneumatici del15 per cento rispetto al modello prece-dente. Come risultato, entrambi i pneu-matici hanno così raggiunto il parametro“B” per quanto riguarda l’efficienzaenergetica, nel sistema europeo di eti-chettatura dei pneumatici.

I due pneumatici Conti Hybrid HT3435/50 R19.5 e 445/45 R19.5 riducono iconsumi di carburante nel trasporto re-gionale e a lungo raggio. Il nuovo profiloe il nuovo design del battistrada rendonoquesti pneumatici per rimorchio partico-larmente robusti, specialmente nellazona della spalla. Questi pneumatici pre-sentano un battistrada con più gommagrazie alla tecnologia “Plus Volume Pat-tern” che aggiunge più battistrada nellearee a minor deformazione, contribuen-do al miglioramento della resa chilome-trica e all’aumento della la vita utilenonché ne permettono un’u su ra unifor-

me. Il design ottimizzato delle scanalatu-re interne del battistrada impedisce la ri-tenzione di pietrisco. Le scanalatureesterne sono progettate per essere parti-colarmente resistenti, per una maggiorevita utile. Sia il 435/50 R19.5 che il445/45 R19.5 Conti Hybrid HT3 so nomarchiati con il simbolo M+S.

Come tutti i pneumatici della gammaConti Hybrid, entrambi i nuovi pneuma-tici per rimorchio possono essere riscol-piti e ricostruiti allungandone così consi-derevolmente la vita utile. Nel battistra-da della carcassa sono inseriti indicatorispeciali per segnalare la profondità di ri-scolpitura. Inoltre, le carcasse dei 435/50R19.5 e 445/45 R19.5 Conti Hybrid HT3sono dotati di AirKeep, una tecnologiainnovativa brevettata della carcassa chemantiene fino a un 50 per cento più alungo la pressione di gonfiaggio (in con-fronto alla tecnologia tradizionale). Iltallone rinforzato con fili metallici e lanuova mescola della gomma nella cintu-ra favoriscono la ricostruibilità dei pneu-matici.

GUIDO PRINAMILANO

Un’azienda di trasporto chevoglia garantire il massimodella sicurezza per il proprioca rico di merci o passeggeriper affrontare l’inverno devenecessariamente dotare lapro pria flotta di pneumaticiadatti alla stagione invernale.Per guidare in sicurezza econ una trazione ottimaleanche su strade bagnate oghiacciate, Continental pro-pone la gam ma di pneumati-ci Winter per tutti gli assi diautocarri e autobus. I requisi-ti di legge di sempre piùpaesi europei prevedonol’uso di pneumatici spe -cificatamente adatti all’u soin condizioni invernali. An -che se non esiste a oggi unostandard univoco che i den -tifichi i pneumatici invernaliper camion e autobus, Con -tinental dispone della piùampia gamma Winter sulmercato e, inoltre, tutti ipneu matici trattivi della Ge-nerazione 3 sono marcati nonsolo M+S ma anche 3PMSF(fiocco di neve su cime dimon tagna).

PRESTAZIONIIN TUTTA SICUREZZA

I pneumatici Winter diCon tinental non solo garanti-scono performance miglioriri spetto ai pneumatici mar-chiati con il simbolo M+S,ma presentano anche caratte-ristiche superiori a quelle ne-cessarie per potersi dotaredel simbolo 3PMSF (Three-Peak Mountain Snowflake)che risponde ad un’esigenzaspecifica di prestazioni suneve (in dice di aderenzaneve), superiore al ben cono-sciuto M+S. Per poter essereetichettati con il simbolo3PMSF, i pneumatici inver-nali devono superare un testpratico standard definitonella direttiva ECE 117.02,nonché un test comparativorelativo a frenata e trazioneche dimostri l’idoneità al-

l’uso invernale su strade in-nevate.

I test comparativi dellatrazione eseguiti da Conti-nental con pneumatici stan-dard dimostrano che, se uti-lizzati su tut ti gli assi, i pneu-matici Win ter per autocarriaccorciano di quasi 10 metrila distanza di frenata su nevead una ve locità di 50 km/h.Allo stes so tempo, è stato re-gistrato anche un aumentodella tra zione fino al 40 percento in condizioni invernaliestreme. Con la gamma dipneumatici Winter Scandina-via, Continental offre un por-tafoglio completo per auto-carri, sia per il trasporto didistribuzione (cerchio 17.5”e 19.5”) sia per il trasporto alungo rag gio (cerchio 22.5”).La gam ma include anche ilpneumatico per rimorchio

445/45 R19.5 HTW 2 Scan-dinavia, de stinato all’impor-tante segmento dei veicolipesanti e al trasporto di gran-di volumi.

GOMME WINTERANCHE SU BUS & COACH

Nello sviluppo di pneuma-tici Winter per pullman e au-tobus, le esigenze dell’indu-stria del trasporto si fannopiù specifiche. Accanto allasicurezza, nell’ambito deltrasporto passeggeri, giocanoun ruo lo decisivo anche la si-lenziosità di guida e il com-fort dei passeggeri. Il nuovopneu matico della Generazio-ne 3 Conti Urban Scandina-via HA3 si afferma con suc-cesso come pneumatico pertutti gli assi, adatto al tra-sporto pubblico cittadino du-rante la stagione invernale,grazie al design caratterizza-to da numerosi angoli di ade-renza e lamelle.

Per l’uso cittadino in con-dizioni climatiche molto se-vere, Continental offre an cheil Conti Urban ScandinaviaHD3, pneumatico Winter perasse trattivo. Per pullman eautobus dedicati al trasportoregionale interurbano e turi-stico, Continental consiglial’HSW2 Coach, ideato appo-sitamente per l’impiego nellastagione invernale e per esse-re montato su tutti gli assi.La struttura chiusa del batti-strada di questo pneumaticicon mol teplici lamelle tridi-mensionali e l’eliminazionedella struttura a blocchi assi-curano un’eccezionale stabi-lità di mar cia e riducono effi-cacemente le emissioni sono-re per sino a velocità elevata.“I pneumatici Continentaldella linea Winter per il tra-sporto merci e passeggeri -sottolinea Daniel Gainza, di-rettore commerciale di Con-tinental CVT - sono stati pro-gettati ap positamente persoddisfare le esigenze dimassima sicurezza ed effi-cienza economica degli ope-ratori del trasporto”.

CONTI HYBRID: NUOVI PNEUMATICI PER RIMORCHIO SPECIFICI PER VEICOLI MEGALINER

OTTIMIZZATO LO SPAZIO DI CARICO FINO ALL’ULTIMO METRO CUBO

Pagina 30 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

CONTINENTAL TRUCK

Inverno sicuro se è ScandinaviaPER AUTOCARRI E AUTOBUS IL PRODUTTORE TEDESCO PROPONE LA GAMMA INVERNALE WINTER SCANDINAVIA, SPECIFICA PER CIASCUN ASSE, CON TRAZIONE

MIGLIORATA FINO AL 40 PER CENTO SU GHIACCIO E NEVE, MASSIMA SICUREZZA DI GUIDA ED EFFICIENZA ESTREMA. TEST COMPARATIVI DIMOSTRANO CHE, SE UTILIZZATI

SU TUTTI GLI ASSI, VIAGGIANDO CON UN AUTOCARRO A UNA VELOCITÀ DI 50 KM/H RIESCONO AD ACCORCIARE DI QUASI 10 METRI LA DISTANZA DI FRENATA SULLA NEVE.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 31

MAX CAMPANELLAAGRATE BRIANZA

Un’intervista a Carlo Citarel-la, 52 anni, mette sempre dibuon’umore. Intanto perché,da buon casertano di Aversa(per quanto da molti anni“tra piantato” a Monza), ilma nager Hankook è perso-naggio di estrema simpatia:l’in telligenza la trasmette al -l’interlocutore senza mai sfo-

ciare nella presunzione. E do - po quattro parole eccolo en-trare nel dettaglio della suama teria: Carlo Citarella parladel suo mondo, quello deipneu matici, settore nel qualeopera da trent’anni, con estre-ma semplicità e naturalezza.Come se volesse lasciarsi ca-pire, da tutti, anche dalla“sciu ra Maria” che alla cassadel ristorante in pausa pranzolo incontra e, al momento ditrascrivere sulla fattura il ter-mine “Hankook” lo guarda edi ce: “Ah sì, quelli dellegom me! Già, l’ho vista in te-levisione”.

SIAMO SULLA STRADA GIUSTA

“Questi piccoli episodi - cispiega il Direttore Commer-ciale di Hankook Italia, caricache detiene dal 2012 - sonosignificativi: non già perchéappagano la mia vanità, comepure qualcuno potrebbe so-

spettare, ma perché vuol direche siamo sulla strada giusta:i nostri messaggi stanno rag-giungendo l’utente finale. Èquello che sin dal mio arrivoin Hankook mi sono prefisso,e nel settore del truck è ancorpiù importante: se per un au-tista privato 5.000 km in piùo in meno possono non esseresignificativi, quando si è alvo lante di un camion contanoeccome!”

Del resto il percorso pro-fessionale di Carlo Citarellaha inizio come venditore dipneumatici Truck: dopo alcu-ni anni di primo approccio almercato e una breve esperien-za nel mercato dei ricostruiti,nel 1993 approda in Bridge-stone - dove rimane per 19an ni - si occupa di pneumaticiAutocarro, scalando tutti igra dini della carriera fino alDirettore Commerciale. Poil’arrivo in Hankook: un’ulte-riore sfida per Carlo Citarella,che l’ha accettata e vinta: adi stanza di quattro anni laquo ta nel segmento Truck èsa lita fino a raggiungere e su-perare il traguardo della dop-pia cifra.

IL SEGRETO STA NEL MODELLO DISTRIBUTIVO

Come ha fatto? Qual è ilsegreto di questo ma nager“self-made-man”, dal l’ariadeterminata ma an che giovia-le e amichevole? “In -nanzitutto - risponde CarloCitarella - il prodotto: abbia-mo un ventaglio di soluzionialtamente competitivo. Sitrat ta di far arrivare questomes saggio all’utente finale,ov vero al trasportatore. E lofac ciamo con un modello di-stributivo che si basa sul ri-venditore: abbiamo scelto cir -ca un centinaio di rivenditoriselezionati tra quelli che lavo-

rano con i nostri miglioricom petitor, quindi i migliorisul mercato, disposti ad ap-prezzare il nostro prodotto esoprattutto tecnicamente pre-parati, che sanno cosa vuoldi re il valore di una carcassaricostruibile, effettuare test dipro dotto, essere disponibili apromuovere il prodotto alleflotte. Abbiamo scelto e sia -mo stati al fianco di ciascunodei rivenditori: oggi un teamdi cinque Specialisti più unSales Manager operano sulter ritorio. E nel 2016 si ag-giungeranno altre due perso-ne: la sesta per il sud e, secon tinuiamo a crescere, laset tima per il nord Italia”.

Un modello distributivoche premia dunque i rivendi-tori: nel 2014 e 2015 lo stessoCarlo Citarella ha guidato ungruppo di otto rivenditori nelcosiddetto “TBR Study Tour”alla scoperta dei siti produtti-vi, prima in Corea poi in Ci -na, nel sito di Chongqing, in -au gurato nel 2013. “Hannotoc cato con mano - prosegueil Direttore CommercialeHan kook Italia - la differenzatra il luogo comune del “Ma -de in China” e, come scherzo-samente lo abbiamo definito aPechino, il “Produced in Chi -na”: un’eccellenza tecnologi-ca, dalla catena produttiva aisofisticati sistemi di controlloqualità, che li ha resi ancorpiù consapevoli della qualità

dei prodotti Hankook. Un’e -spe rienza che naturalmenteha rafforzato la partnership, eche quindi mi auguro di ripe-tere nel 2016”.

ITALIAALL’AVANGUARDIA

In un mercato dei truck checresce del 4-5 per cento, Han -kook Italia cresce dunque dipiù. Merito di prodotto e mo-dello distributivo? “Esserepart ner di Hankook - rispondeCarlo Citarella - vuol dire ri-vendere un prodotto competi-tivo sul piano del rapportoqua lità-prezzo. Questo in unsettore che presenta una mar-ginalità non elevata vuol direconsentire margini interessan-ti, spesso superiori rispetto aicompetitor: questo è secondome il motivo per cui molti no-stri clienti sono anche convin-ti testimonial”.

Altro punto di forza di

Han kook è la comunicazione:confermato per altri tre anniil supporto all’Europa Lea-gue, sponsorship in linea conun’a zien da giovane, dinami-ca, che crede nei proprimezzi, l’o biettivo anche peril 2016 è lanciare messaggiche arrivino dritti al traspor-tatore. “Abbiamo - affermaCarlo Citarella - una grandeopportunità: rappresentiamouna valida alternativa ai pro-dotti premium storici. Lasquadra di Han kook Italia hadato, sta dan do e continuerà adare un importante contributonella rea lizzazione della “Vi-sion 2020” della casa madre:diventare il quinto produttoredi pneumatici al mondo. Almomento siamo in settimaposizione ma il solco è trac-ciato”.

A dare un ulteriore, decisi-vo impulso nel 2017 potrebbees sere la “grande svolta” delsito ungherese: al momentonel quadro dei sette stabili-menti Hankook dalle sue li -nee escono solo pneumaticivet tura e van, mentre quelliper trasporto pesante arrivanoin gran parte da Cina e Corea.“Se si creano i presupposti divolume - conclude Carlo Ci-tarella - nel giro di un paio dianni la quota di mercato diHankook in Europa giustifi-cherà un investimento nel sitodi produzione in Ungheria: lebasi strutturali per avviare laproduzione di pneumatici Au-tocarro già ci sono. E sul pia -no logistico questa scelta sa-rebbe per noi un’ulteriore ar -ma vincente”.

HANKOOK TIRE

Dalla Corea con furoreSUPERATA LA DOPPIA CIFRA NEL SEGMENTO AUTOCARRO, CARLO CITARELLA, DIRETTORE COMMERCIALE HANKOOK TIRE ITALIA,

GUARDA CON SODDISFAZIONE AL 2015 CHE STA PER CHIUDERSI. E CON LEGITTIMO OTTIMISMO AL PROSSIMO ANNO: “ABBIAMO

RAGGIUNTO E SUPERATO TUTTI I TARGET. IL MIO SOGNO? INSIEME AI COLLEGHI DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI CONTINUARE A

OTTENERE RISULTATI POSITIVI E “COSTRINGERE” IL TOP MANAGEMENT HANKOOK AD INVESTIRE NEL SITO PRODUTTIVO UNGHERESE

PER UNA IMPORTANTE PRODUZIONE DI PNEUMATICI TRUCK”, DICHIARA IL MANAGER CAMPANO.

SI AMPLIA IL PORTAFOGLIO PRODOTTI HANKOOK PER TRUCK E BUS

Hankook Tire ha annunciato i risultati fi-nanziari per il terzo trimestre del 2015.

L’azienda coreana ha riferito delle entrate tri-mestrali consolidate globali di 1.328,7 milionidi euro e un profitto operativo di 186,1 milio-ni di euro. Rispetto al trimestre precedente,Hankook Tire è stata in grado di registrareuna robusta crescita delle vendite del 6,5 percento e un aumento del profitto operativo del20,2 per cento. A dispetto del calo della do-manda nell’industria auto motive globale,

Hankook Tire è stata in grado di consolidarela propria presenza nei mercati degli pneuma-tici premium grazie alla sua forte leadershiptecnologica e ai suoi prodotti di qualità asso-luta commercializzati a un prezzo competiti-vo. Le prestazioni di Hankook Tire nel terzotrimestre hanno visto dei risultati incoraggian-ti e diffusi. In particolare, dei pneumatici ra-diali per autocarri leggeri (LTR) dell’Americasettentrionale ha evidenziato una crescitadelle vendite. Hankook Tire, nel corso del-

l’anno, ha inoltre ampliato i propri affari diprimo equipaggiamento, OEM, con le Caseeuropee. Inoltre, una crescita significativa nelmercato degli pneumatici invernali della re-gione ha avuto un impatto positivo sui risulta-ti finanziari complessivi dell’azienda. La ri-presa economica in America settentrionale edEuropa ha portato Hankook Tire a consolidar-si quale azienda di pneumatici di primo livelloglobale diversificando il portafoglio esistentecon una rete globale ottimizzata, al fine di

soddisfare le esigenze specifiche in tutto ilmondo. Numerose le novità di prodotto chesono state lanciate nell’anno che volge al ter-mine. Le nuove misure strategiche già dispo-nibili sono: 385/65 R22.5 164K AH31 e385/55R22.5 160K AH31, mentre nel primotrimestre del 2016 saranno disponibili 355/50R22.5 156L AL10+ e 315/45 R22.5 147/145LDL10+. Sempre nel 2016 verranno lanciatidue nuovi disegni autocarro, uno per il seg-mento regionale e uno per i bus.

RISULTATI STREPITOSI: ENTRATE DALLE VENDITE PER 1.328,7 MILIONI DI EURO

Carlo Citarella, Direttore Commerciale di Hankook Italia.

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

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LINO SIN ARIVIMERCATE

“Da qui al 2020 il nostro o -biet tivo è crescere di un pun -to l’anno: abbiamo la forza,le strategie di sviluppo enuovi prodotti sui quali pun-tare. Siamo il secondo pro-duttore di pneumatici nel seg-mento Autocarro e questo ciconsente una forza relativamolto elevata: pur in un pe-riodo di crollo del mercatoabbiamo mantenuto le nostreposizioni e dal 2012 la cre-scita è ricominciata. Oggi lastrada è spianata”. Un’inter-vista ad Andrea Marconcini,classe 1971, da 25 anni nelsettore de gli pneumatici e dal2011 Director CommercialProducts di Bridgestone Eu-rope-South Region, cominciaal l’in segna dei buoni auspici.E suberante e grintoso comesempre, Marconcini è unoche nel suo lavoro crede for-temente.

IL RUOLODEL VENDITORE

A chi gli chiede se - in unperiodo di cambiamenti neimanagement delle grosseaziende - non abbia voglia diaspirare a ulteriori evoluzionidel suo ruolo (ad esempiover so la carica di Ammini-stratore delegato), rispondecon assoluta determinazione:“Sono un uomo di mercato,la mia mission è l’analisidelle dinamiche della doman-

da e offerta: per me evoluzio-ne può voler dire solo occu-parmi e ventualmente di unaltro mer cato, almeno altret-tanto importante e strategicocome l’Italia”.

Trattandosi di un produtto-re globale come Bridgestone,il pensiero corre alle nazionilimitrofe alla nostra. Magiacché siamo in Italia appro-fittiamo delle sue competen-ze, maturate in Firestone neipri mi Anni Novanta, per pro-seguire in Bridgestone-Fire-stone rivestendo ruoli di logi-stica, marketing e vendite:co m’è cambiato il mercatoitaliano degli pneumaticiTruck in quest’ultimo decen-nio? “Si è totalmente modifi-cato - risponde Andrea Mar-concini - l’approccio cliente-produttore. Se prima il tra-sportatore ac quistava gommedi un brand, in funzione dellesue esigenze in termini dirapporto qualità-prezzo, oggilo stes so trasportatore chiedesoluzioni integrate e pacchet-ti di servizi. Si pone la do-manda “oltre al pneumaticocosa mi offre un determinatomarchio a supporto della miaattività?”. Questo nuovo ap-proccio ha cambiato comple-tamente il modo di porsi delven ditore, al quale è richiestamolta più professionalità.Og gi l’utente finale ha esi-genze molto specifiche, perlo più o rientate a tenere sottocontrollo i costi”.

Altro ambito profonda-mente mutato riguarda il pa-

norama di produttori oggipre senti. “Un decennio fa -prosegue il manager del pro-duttore nipponico - a propor-re pneumatici Autocarro eraBridgestone con pochi altri.Oggi sono intervenuti moltioperatori dall’Oriente che adesempio hanno portato a unradicale ripensamento dellestra tegie nel ricostruito, cherappresenta una parte dell’of-ferta dei nostri marchi. Èstata avviata una politica

molto o rien tata sul prezzo e ilnostro compito è oggi far ca-pire alla flotta che non contasolo il prez zo del pneumati-co, ma che occorre tenerepresente numerose altre va-riabili: qualità e ricostruibili-tà della carcassa, resa chilo-metrica, sicurezza e il venta-glio di soluzioni che il pro-duttore è in gra do di propor-re”.

Qui si colloca l’offerta To -tal Tyre Care di Bridgestone,lanciata tre anni fa ma com-pletata e riorganizzata que -st’an no con forti investimentiin tal senso, coordinati e pro-mossi con la forte volontàdel lo stesso Marconcini. “Ènato - aggiunge il DirectorCom mercial Products diBrid gestone Europe-SouthRegion - il nuovo brand Brid-gestone Partner, che garanti-sce alla flotta un servizio pro-fessionale su tutti i piani, dal -la vendita alle soluzioni inte-grate. Per quanto riguarda lavendita ogni BridgestonePart ner dispone di un venta-glio complessivo di prodottiBridgestone, Firestone e inesclusiva Dayton, in grado digarantire un certo tipo di bu-siness ma anche di soddisfarele esigenze di ogni tipo diazienda di trasporto, da quel-le che cercano prodotti pre-mium a quelle più orientateal prezzo nell’ottica di un di-verso tipo di utilizzo dei vei-coli. Alla vendita sono affian-cati servizi tecnologici e l’as-sistenza tramite il network

Bridgestone Partner. Su que -st’ul timo aspetto abbiamopun tato fortemente e dallaRe te abbiamo ottenuto un im-portante riscontro: all’ultimariunione convocata l’adesio-ne è stata significativa, segnodell’interesse per il pacchet-to, che ritengono valido sup-porto alla loro attività”.

Bridgestone non si è limi-tata alla selezione dei Bridge-stone Partner, ma sta suppor-tando i rivenditori nell’imple-mentazione dell’attività. L’o -biettivo è chiaro: fare in mo -do che siano pronti a un 2016al l’insegna della crescita,pron ti alla ripresa prevista egià in essere nel segmentoTruck. “Il supporto di Brid-gestone - prosegue AndreaMarconcini - va dall’allesti-mento del negozio, nell’otticadel l’aumento dell’aspettoqualitativo, alla proposta diprogrammi sales & Marker-ting per supportare lo svilup-po del business e dei servizi,proseguendo con la fornituradi Tool box, un’applicazioneche viene utilizzata per moni-torare le performance delleflotte e la disponibilità delTPMS per il monitoraggio dipressione e temperatura deipneumatici. Infine ma non daultimo la consulenza degliuomini Bridgestone: il nostropersonale è a disposizione delBridgestone Partner nel suoruolo di consulente per leflotte, con un supporto con-creto affinché il suo operatorientri pienamente nel nostro

concetto di “Value selling”,ovvero vendere non solopneu matici, ma tutto ciò chepuò servire alla flotta”.

Un impegno che ha dato isuoi frutti in questo 2015 chevolge al termine? “In realtà -risponde Andrea Marconcini- dal 2012 registriamo unacrescita, dopo anni nei quali,pur in un mercato in cadutavertiginosa, abbiamo sempremantenuto le nostre posizio-ni: nell’arco dell’ultimo de-cennio ogni anno si è chiusoin modo stabile o in crescita.Bridgestone è il secondo pro-duttore italiano di pneumaticiTruck con una quota cheviag gia attorno al 20 per cen -to e questo, unitamente a unagamma in grado di coprire o -gni tipo di esigenza, suddivi-sa nei tre brand Bridgestone,Firestone e Dayton, e a unastra tegia che ci vede in primaposizione al fianco dei Brid-gestone Partner, ci dà la con-vinzione che abbiamo i nu-meri e le risorse per raggiun-gere il target di crescita di unpunto percentuale l’anno daqui al 2020”.

IN ARRIVO IMPORTANTI NOVITÀ

Nessun timore dalla con-correnza dell’estremo Orien-te? “Anche in questi anni - harimarcato Andrea Marconcini- la crescita più importantel’ab biamo registrata con ilmar chio Bridgestone, eviden-te segnale di una richiesta diqualità che esiste tuttora a di-spetto della crisi. Chi imma-ginava qualche anno fa che imar chi Premium fossero de-stinati a soccombere al-l’avanzare di quelli economi-ci ha dovuto ricredersi: so-prattutto nel segmento pro-fessionale il pneumatico nonsolo resta e le mento fonda-mentale per il suo naturaleruolo di contatto veicolo-suolo, ma l’autista ha scoper-to che oltre alla variabile-prezzo occorre prestare at -tenzione a tutta una serie dialtri elementi: la strategiaTotal Tyre Care nasce dal l’a -na lisi di questa tendenza”.

Nel 2016 ci aspettano no-vità nella gamma? “Lancere-mo - ci ha anticipato il mana-ger Bridgestone - la nuovagam ma cava-cantiere a mar-chio Bridgestone e nel venta-glio Firestone inseriremonuo vi prodotti principalmenteper il mercato regionale e au-tobus. Infine aggiungeremoaltre due misure alla gammaDayton, in modo che la pro-posta complessiva sarà costi-tuita dalle quattro misure-chiavi del mercato autocar-ro”.

BRIDGESTONE

“La strada per la crescita è spianata”L’INTERVISTA AD ANDREA MARCONCINI, VULCANICO DIRECTOR COMMERCIAL EUROPE-SOUTH REGION

DI BRIDGESTONE, SI TRASFORMA NELL’ANALISI DELL’ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE PROSPETTIVE

PER IL 2016. “IN ITALIA SIAMO IL SECONDO PRODUTTORE DI PNEUMATICI AUTOCARRO CON UNA QUOTA

CHE NAVIGA ATTORNO AL 20 PER CENTO: NEGLI ANNI DELLA CRISI ABBIAMO MANTENUTO

LE NOSTRE POSIZIONI E DAL 2012 IN POI OGNI ANNO È STATO CHIUSO CON IL SEGNO PIÙ. DA QUI AL 2020 INTENDIAMO CRESCERE DI UN PUNTO PERCENTUALE L’ANNO: ABBIAMO DALLA NOSTRA

PRODOTTI, STRATEGIA E UNA RETE DI BRIDGESTONE PARTNER CUI NON MANCHERÀ MAI IL NOSTRO

APPOGGIO”, DICHIARA IL MANAGER DEL PRODUTTORE NIPPONICO.

Chi èOriginario di Bresso, inprovincia di Milano, An-drea Marconcini inizia lasua carriera abbando-nando ben presto il lavo-ro di perito informaticoper seguire la sua voca-zione per gli pneumatici.Un incontro avvenutoper caso – una sostitu-zione maternità – si rive-la il percorso che AndreaMarconcini non smetteràdi seguire, occupandosisin dal 1995 di pneuma-tici Truck e Movimentoterra in Firestone primae in Bridgestone poi. Èquest’ultima che , nel2001, interrompe la suabreve esperienza in Ya-maha, richiamandolo aricoprire il ruolo di Re-sponsabile Truck e dal2011 in poi di DirettoreCommerciale.

Andrea Marconcini, Director Commercial Europe-South Regiondi Bridgestone.

“Si è totalmente modificato l’approccio cliente-produttore - dice Marconcini - prima il trasportatore acquistava gomme di un brand, oggi chiede soluzioni e servizi”.

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MOBILITÀ

PAOLO ALTIERIMODENA

Estimatore dell’Italia e professionistaattento ai fatti, soprattutto ma nonsolo quelli attinenti il suo settore dicompetenza, Holger Dürrfeld, Pre - sidente e Amministratore de legatoEvoBus Italia, traccia in questa lungaintervista un quadro esaustivo delleattuali tendenze del mercato i ta lianodegli autobus, di tutti i settori, dal-l’urbano all’inter urbano fino al turi-stico. Un’a nalisi obiettiva e appassio-nata che tiene ovviamente conto deipositivi risultati messi a se gno daEvoBus Italia con en trambi i brand diriferimento, Mercedes-Benz e Setra.A Dürrfeld, da quasi quattro anni nu-mero uno della filiale italiana di Evo-Bus, chiediamo innanzitutto di fareun quadro del mercato alla lucedell’or mai imminente chiusura del2015. “Per il 2015 - dice l’Ad di

EvoBus Italia - osserviamo un settorenoleggio molto for te, con una cresci-ta importante. Altri settori invece,nello specifico per quanto riguarda irisultati fino a fine settembre, soffro-no l’assenza di gran di movimenti inconfronto con il 2014. Da qui a fineanno è molto difficile fare una previ-sione, perchè negli ultimi mesi tuttopuò cambiare. Gare importanti chepermetterebbero di registrare nuo veimmatricolazioni da qui a fine annonon ne vedo, anche se questo nonvuol dire che non ci sono. In definiti-va, il 2015 ha portato con sé la cre-scita in confronto al 2014 ma si trattadi qualcosa di poco eclatante, basatoinnanzitutto sul settore del coach”.

E le prospettive 2016? “In genera-le - continua Holger Dürrfeld - sonoottimista perché già quest’anno il no-leggio del turistico è andato bene, so - stenuto da un aumento dei turisti, iltutto confortato dai numeri del mer-

cato. Se la ripresa economica vaavanti c’è la possibilità che anche ilsettore autobus, almeno nel segmentodel noleggio turistico, abbia a benefi-ciarne. Ma an che il settore del finan-ziato secondo me vedrà un aumentonel 2016 perchè siamo attualmente aun livello così bas so, con un parcomezzi co sì vecchio che a un certopun to se le aziende pubbliche non in-vestono più saranno costrette a ridur-re l’offerta di trasporto pubblico lo-cale; co sa che nessuno vuole, anchein ragione della leggera ripresa eco-nomica che facilita l’oc cupazione equindi la mobilità delle persone. Unautobus Euro 0 di 15-16 anni co sta il50 per cento in più di un autobusnuovo dal punto di vi sta dei consumi,senza contare la manutenzione. Inpiù, i ricambi per un autobus vecchionon si trovano tanto facilmente”.

In questa situazione EvoBus, at-traverso i marchi di riferimento, Mer-cedes-Benz e Setra, ha potuto cosun-tivare risultati soddisfacenti. Lo con -ferma lo stesso Dürrfeld: “Pos so direche siamo contenti. Nei primi novemesi del 2015 abbiamo fatto bene intutti i settori, ma attenzione: il con-teggio definitivo si fa al 31 dicembre.Negli ultimi tre mesi tutto cambiareanche se noi ci sentiamo protetti”.

FATTORIDECISIVI

Un risultato positivo che Hol gerDürrfeld ascrive a sva riati fattori.“Inanzitutto è dovuto a una gammamolto ampia nel settore del noleggio,perché tra Mercedes-Benz Tourismoe Setra TopClass HDH copriamoegregiamente il settore. Ognuno ha lapossibilità di trovare il vei colo giustoper le sue esigenze di trasporto. Sulfinanziato, quest’anno siamo riuscitiper la prima volta a posizionare ilMercedes-Benz Intouro insieme alSetra UL business con numeri impor-tanti. Da due anni c’è l’offerta Intou-ro in Italia e come sempre l’i nizionon è stato facile; ora pe rò siamo alpunto che i clienti hanno accettatoquesto prodotto indicato per i serviziurbani. Anche con il Mercedes-BenzCitaro abbiamo raccolto successi, in-nanzitutto con i veicoli corti. Citaroof fre precise garanzie in tema di Lifecycle cost, grazie ai mo tori efficientie alla qualità complessiva del prodot-to, tut ti fattori importanti per i clien ti.Abbiamo messo a se gno significativeconsegne nel finanziato: in Toscanainnanzitutto con Citaro - a Firenzesono andati oltre 100 veicoli - maanche in altre zo ne d’Italia”.

Per il 2016 su quali prodotti puntaEvobus? “Risposta semplice - affer-ma Dürrfeld - Quest’anno abbiamopuntato sull’interurbano Setra Multi-Class low entry. Le prime rispostesono stimolanti e vogliamo quindirealizzare numeri importanti. Si tratta

di un veicolo ribassato versatile econfortevole, un misto tra urbano einterurbano, un segmento che in Ita-lia sta crescendo ma da un livello dipar tenza abbastanza basso”. Mol te leiniziative a supporto delle venditeportate avanti nel 2015. Quali quellepreviste nel 2016? “Sì, abbiamo fat todiverse cose - precisa Hol ger Dür-rfeld - Un’iniziativa molto importan-te è “Sicurezza dieci e lode”, orienta-ta sulla sicurezza del trasporto scola-stico, lanciata inisieme ad Anav conuna buona copertura nei media enelle scuo le. Abbiamo anche coin-volto la Polizia Stradale. EvoBus èfiera di essere sponsor dell’iniziativache durerà fino alla prossima prima-vera. Sul piano commerciale, siamou sci ti quest’anno con pacchetti orien-tati al concetto di Full service chehanno raccolto un buon successo tra iclienti. Tut to va nella direzione del -l’ot timizzazione del Life cy cle cost.Inoltre, abbiamo rin forzato l’offertatraining con i corsi di guida economi-ca. Lo stile di guida è fondamentaleper contenere i consumi. Importantianche i servizi di fleet managementFleetBoard, che abbiamo spin to conbuone risposte dal mercato. FleetBo-ard ha la fun zione di monitorare losti le di guida dell’autista con la pos-sibilità di agire subito per vedere econdivere insieme con il driver di-verse situazioni di guida. Il consumoscende, il sistema funziona”.

L’arricchimento tecnologico checaratterizza un autobus modernocome viene visto dal cliente? “All’in-troduzione del l’Euro 6 - spiega Dür-rfeld - i clienti erano molto scetticiper i temuti aumenti dei prezzi. Oggil’atteggiamento è com pletamente di-verso, i clien ti vedono che non sitratta di un aumento dei prezzi ma diuna consistente riduzione dei consu-mi e quindi dei costi. I clienti hannopiù fiducia nel costruttore e nei suoiingegneri. La stessa cosa succede peri dispositivi di sicurezza. I cloientivedono l’utilità del progresso”.

La tecnologia all’avanguardia èanche al centro del la strategia dellemotorizzazioni alternative. Il discor-so chiama in causa il metano e il Ci-taro NGT. “Non voglio escludere -dice Holger Dürrfeld - che in questigiorni an che il metano vedrà una for -ma di rinascimento, perchè il nostronuovo motore 936 G ri duce la CO2del 20 per cen to rispetto a un motorediesel Euro 6. E se un’azienda è ingrado di utilizzare il biometano la ri-duzione di CO2 è ancora maggiore.Non solo si riduce la CO2: il 936 Griduce anche il consumo di carburan-te del 15 per cento rispetto al motore447 G Euro 5. Un ar gomento in più afavore del la tecnologia del metano èche non ci sono particolati e mes si enon c’è tecnologia AdBlue, con van-taggi dal pun to di vista della legge-rezza del veicolo e quindi della ridu-

zione dei consumi. L’ultimo puntoimportante è la rumorosità: il motorea metano è molto più silenzioso deimo tori Euro 6”.

Al Presidente e Amministratoredelegato di EvoBus Italia abbiamoanche chiesto di fare il punto sulmercato del l’usato. “Attualmente ilmer cato dell’usato è forte e cre sce.La nostra strategia, de clinata tramiteil nuovo brand BusStore è offrire alcliente finale la nostra migliore offer-ta, tramite la connessione di tutti lefiliali e dei siti europei in temporeale. Tramite il portale BusStore e isuoi servizi abbiamo verificato cheproprio la collaborazione tra i varipaesi funziona molto bene e moltomeglio di prima. Stiamo comprandoautobus in Europa per clienti in Ita-lia. E viceversa”.

POST-VENDITASTRUTTURATO

E per quanto riguarda la re te? Cisono cambiamenti in atto? “Sonomolto contento del l’andamento delbrand OMNI plus con la sua comple-ta offerta post-vendita - aggiungeHolger Dürrfeld - Ha trovato il suoposto sul mer cato. Un post-venditaben organizzato e strutturato è vitaleper il successo sul mercato. Il nostroobiettivo numero uno è ottimizzarela rete e arrivare a una buona coper-ttura del paese ma non solo sullacarta ma in termini di concreto sup-porto ai clienti. Abbiamo investito inmaniera consistente nei service cen-ter e godaimo di un’ottima immagi-ne sul mercato”.

Alla fine, chiediamo a HolgerDürrfeld di fare un bilancio sulla suapersonale esperienza alla guida diEvoBus Italia, iniziata quattro annifa. “Ho trovato un mercato del finan-ziato che funziona in mo do diversodal resto d’Europa - commenta -Negli altri paesi c’è meno burocraziae più flessibilità delle gare an che se ilrisultato alla fine è lo stesso. L’Italiaè un paese mol to complicato, buro-cratico, ma alla fine non cambia il ri-sultato, a cui gli altri però ar rivanopiù velocemente e con meno costi.Nel settore del noleggio, invece, gliimprenditori italiani sono uguali aquelli stranieri. Il finanziato è unmondo a parte. In EvoBus poi ho tro-vato un team mol to motivato e moltoin gam ba, collaborativo; lavorare initalia è un piacere. Sono le condizio-ni, innanzitutto nel finanziato, chesono più difficili rispetto al resto del-l’Europa”. E l’ambizione di HolgerDürrfeld per il prossimo futuro? “Ame interessa il trasporto pubblico -conclude - Credo nel nostro prodottoe la mia ragione d’essere professio-nalmente parlando è lavorare per au-mentare la qualità del trasporto pub-blico in Italia. Inoltre, sono un ecolo-gista convinto”.

INTERVISTA A HOLGER DÜRRFELD, PRESIDENTE E AD EVOBUS ITALIA

Offerta premium a prova di mercato

“IN GENERALE - DICE IL NUMERO UNO DI EVOBUS ITALIA - SUL 2016 SONO OTTIMISTA

PERCHÉ GIÀ QUEST’ANNO IL NOLEGGIO DEL TURISTICO È ANDATO BENE; ANCHE IL SETTORE

DEL FINANZIATO VEDRÀ UNA CRESCITA NEL 2016 PERCHÈ SIAMO ATTUALMENTE A UN LIVELLO

COSÌ BASSO, CON UN PARCO MEZZI SEMPRE COSÌ VECCHIO CHE A UN CERTO PUNTO SE LE

AZIENDE PUBBLICHE NON INVESTONO PIÙ SARANNO COSTRETTE A RIDURRE L’OFFERTA DI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. MERCEDES-BENZ E SETRA HANNO REGISTRATO RISULTATI

POSITIVI E QUINDI AFFRONTIAMO IL IL NUOVO ANNO CON GIUSTIFICATA TRANQUILLITÀ”.

SICURESICURESICURESICURESICURESICURESICURESICUREEZEZZZZAZAAASICURESICURESICURESICURESICURESICURESICURESICUREEZEZZZZAZAAASICURESICURESICURESICURESICURESICURESICURESICUREEZEZZZZAZAAA10101010 eeSICURE

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C A M PC A M PC A M PA G N A A N AA G N A A N AA G N A A N AA G N A A N AA G N A A N AV S I C U R E Z Z A V S I C U R E Z Z A V S I C U R E Z Z A V S I C U R E Z Z A V S I C U R E Z Z A V S I C U R E Z Z A C A M PC A M PT R A S P O R

C A M PA G N A A N AT R A S P O R

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A G N A A N AT O S C O L A S T I C O

A G N A A N AV S I C U R E Z Z A T O S C O L A S T I C O

V S I C U R E Z Z A T O S C O L A S T I C O

V S I C U R E Z Z A T O S C O L A S T I C O

V S I C U R E Z Z A T O S C O L A S T I C O

V S I C U R E Z Z A T O S C O L A S T I C O

V S I C U R E Z Z A T R A S P O RT R A S P O RT R A S P O RT R A S P O R T O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C OT O S C O L A S T I C O

Holger Dürrfeld, Pre sidente e Amministratore de legato EvoBus Italia

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Nuovo Solaris.Studiato in ogni piccolo dettaglio.

Nel nuovo Solaris, il connubio tra l’attualità delle soluzioni originali e le ultime innovazioni tecnologiche, hanno permesso di migliorare ancora. L’obiettivo dei nostri progettisti è stato quello di realizzare

un autobus dal design accattivante ed un confort di marcia ai massimi livelli, un veicolo che invogli ad utilizzare il trasporto pubblico senza

far pesare di aver lasciato a casa la propria automobile.

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Pagina 36 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

LINO SINARINOVARA

È un raggiante Alberto Fiorequello che, affiancato da Lui -gi Martinoli, AmministratoreU nico della società dei tra-sporti SUN, incontriamo aNo vara. Nella centralissimaPiazza Della Repubblica, alco spetto del Duomo, si svol-ge una breve ma significativacerimonia: Solaris Bus &Coach consegna a SUN un’u -nità dell’Urbino 12, autenticocavallo di battaglia del pro-duttore polacco nel segmentourbano. Giunto alla quarta ge-nerazione, è diventato neglianni sinonimo di veicolo ma-neggevole, attuale sul pianoe stetico ed ancora più effi-ciente in termini di consu -mi/e missioni e capacità di ca-rico. Nella versione a pianalecompletamente ribassato -quale quella fornita a SUN -il Solaris Urbino è altresì no -

to per la facilità di accesso,an che per persone a ridottamo bilità: se nei primi annidel lo sbarco del costruttorepolacco in Italia (avvenutodie ci anni fa) Solaris era mar-chio noto per i filobus, con iTrollino che ancor oggi viag-giano per Roma, nel tempogli Urbino si sono fatti cono-scere un po’ ovunque, da Sa-lerno a Bologna passando perMilano, Napoli e Pisa tantoper citare qualche città.

UN TRAGUARDOPRESTIGIOSO

Ma quello consegnato aSUN Novara non è un Urbino“qualsiasi”: la presenza di Al-berto Fiore e dell’entusiasmo,suo e del suo staff, sono spie-gate dal numero 500. Tantisono infatti gli autobus Sola-ris consegnati in Italia e quel-lo che circola dal centro allaperiferia novarese è proprio il

cinquecentesimo Urbino che,uscito dalle linee del sito diBo lechovo, località nei pressidi Poznan, ha raggiunto il no-stro paese. “Un bel traguardo- afferma Alberto Fiore, 49anni, Direttore Generale Sola-ris Italia, dal 2008 in forze alproduttore polacco dopo unabrillante carriera nella Divi-sione Autobus di Mercedes-Benz - se consideriamo che lanostra azienda è operativa sulmercato italiano a partire dal2008, mentre prima erogavasolo servizi per vendite effet-tuate da terzi: ad esempio sioc cupava dell’assistenza dei30 filobus dell’ATAC. Lacom mercializzazione vera epro pria di Solaris in Italia èiniziata a fine 2008. Il nostroprimo cliente fu la ATCM diModena, ora SETA, con seiautobus urbani di 18 metri delmodello Solaris Urbino dellaprecedente generazione. Oggici onora l’acquisto da parte diSUN Novara del nostro nuo-vissimo modello di ultima ge-nerazione Euro 6, dotato ditut te le caratteristiche cheque sti prodotti devono avereper svolgere nel modo più ef-ficiente possibile il servizio dilinea nei prossimi 15 anni”.

PROTAGONISTI NELSEGMENTO URBANO

Il Solaris Urbino di quartagenerazione conferma le pe-culiarità del precedente mo-dello ma aggiunge qualcheelemento in più di assoluto ri-lievo. “La carrozzeria in ac-ciaio inox - prosegue AlbertoFiore - è stata alleggerita ri-spetto al precedente modellodi 700 kg: questo ci permetteuna tara inferiore e una porta-ta di passeggeri maggiore inpari proporzione. Il veicolo sidistingue per gli ampi spaziall’interno dell’abitacolo a di-sposizione dei passeggeri, manon abbiamo trascurato nem-meno il posto conducente,pur ridisegnato in conformitàalle nuove norme europee:l’o biettivo di dare soddisfa-zione a un ampio raggio di

SOLARIS URBINO

La carica dei cinquecentoCONSEGNATO A SUN NOVARA UN NUOVO URBINO 12: SI TRATTA DEL 500ESIMO AUTOBUS DEL PRODUTTORE POLACCO VENDUTO IN ITALIA ED È GIÀ

OPERATIVO NEL SERVIZIO DI LINEA. A UN DECENNIO DALLO SBARCO NEL NOSTRO PAESE, UN RAGGIANTE ALBERTO FIORE COMMENTA I RISULTATI DELL’ANNO

CHE STA PER CHIUDERSI E GUARDA AL 2016 CON PROSPETTIVE DECISAMENTE INCORAGGIANTI. “LA FIDUCIA DEI CLIENTI È LA MIGLIORE MOTIVAZIONE A

PROSEGUIRE NEL SOLCO DEL SUCCESSO CHE ABBIAMO OTTENUTO FINORA”, SOTTOLINEA IL DIRETTORE GENERALE DI SOLARIS ITALIA.

Acronimo della vecchia municipalizzata,mantenuto anche in sede di società per

azioni, SUN sta per Servizi Urbani di Novara.“In realtà - spiega Luigi Martinoli, Ammini-stratore unico della società di trasporto - nonfacciamo più servizi soltanto urbani: a questisi è aggiunta tutta la conurbazione negli ottocomuni limitrofi alla città di Novara, che rap-presentano più del 50 per cento della popola-zione della provincia”.

L’attività di SUN dal punto di vista delruolo della municipalizzata è cominciata 45anni orsono, è società per azioni dal 1999, unatrasformazione nella quale lo stesso LuigiMartinoli ebbe un ruolo significativo: ai tempida assessore al bilancio e alle aziende parteci-pate del comune di Novara avviò il processoche nel 1999 portò alla costituzione della SpA.Per una sorta di “nemesi storica” l’attuale sin-daco Andrea Ballarè gli ha poi conferito primala carica di Presidente del Consiglio Ammini-strazione e ora di Amministratore unico.

“L’azienda - illustra Luigi Martinoli - pos-siede circa 200 mezzi e deve districarsi nelledifficoltà che in questo momento patisce il set-tore del TPL un po’ ovunque: l’evoluzione delmondo del trasporto è in fermento per viadelle gare, delle aggregazioni e per via di unquadro normativo non esattamente ancora de-

finito. Noi inoltre soffriamo un po’ di più acausa di qualche vicissitudine di carattere fi-nanziario non esattamente felice: quattro annifa que st’a zienda era sull’orlo del fallimento,l’anno scorso e que st’anno ha chiuso i conti inequilibrio ed è stata ricapitalizzata dal suoazionista”. Una storia in parte passata: oggiSUN sta tentando di ringiovanire il parco, cheha ancora un’età media superiore agli ottoanni.

“Se guardiamo all’Europa - prosegue LuigiMartinoli - siamo lontani da alcune splendiderealtà di parchi giovani ed efficienti. Nel no-stro piccolo siamo contenti di presentare unmezzo che è il primo della serie degli Euro 6della produzione Solaris: Solaris è uno deiproduttori leader in questo momento nelmondo degli autobus, ha vinto una recentecommessa a Milano ed è marchio noto per lasua estrema affidabilità. Come abbiamo fattoquest’investimento? Usando una sorta di liqui-dazione del nostro estratto conto sul piano au-

tobus 2009 figurante della Regione Piemonte:avanzava un piccolo fondo, allo sforzo dellaRegione si è affiancato quello dell’azienda eabbiamo comprato questo mezzo”.

Un acquisto quello di SUN Novara avvenu-to in assoluta anteprima: le unità della quartagenerazione dell’Urbino stanno gradualmentearrivando nel nostro paese. “La nostra azienda- prosegue Luigi Martinoli - ha già ordinatoaltri mezzi, pochi purtroppo: stiamo aspettan-do l’esito delle gare di questo territorio per av-viare un piano industriale che preveda il cam-bio dell’intera flotta. Siamo una piccola azien-da, ma soddisfatti delle piccole tappe raggiun-te. È tutt’altro che facile, sia per le condizionidi carattere finanziario, che non sono esclusi-ve di quest’azienda ma dell’intero comparto,sia per l’incertezza normativa che speriamovenga presto risolta”. All’avvio del nuovoanno sono previste una serie di gare: a quelladi Novara si aggiungono quelle di Toscana,Liguria e Friuli Venezia Giulia.

SUN NOVARA NELLE PAROLE DELL’AMMINISTRATORE UNICO LUIGI MARTINOLI

DUECENTO VEICOLI: UNA PICCOLA REALTÀ DAL GRANDE DINAMISMO

Alberto Fiore, Direttore Generale Solaris Italia. In alto, il 500esimo Urbino presente in Italia.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 37

conducenti di varia statura èstato raggiunto”.

Confermata la tecnologiaCAN-bus per quanto riguardail sistema diagnostico del l’im -pianto elettrico che regolal’apertura porte, il veicolo for -nito a SUN è motorizzato conun generoso DAF Euro 6 da11 litri, propulsore che svilup-pa 240 kW. Ma dove sono di-slocate per lo più le unità diSolaris Urbino finora conse-gnate in Italia? “Maggiormen-te al centro Nord - rispondeAlberto Fiore - una su tutte ri-cordo la consegna fatta l’annoscorso all’ATM di Milano:125 Urbino 12 metri Eu ro 6che il cliente an novera tra iveicoli più affidabili e ancheapprezzati, da par te degli auti-

sti che hanno avuto il piaceredi guidare e “assaggiare con leproprie ma ni”, presenti all’in-terno del loro parco”.

Solaris anche quest’anno -co me già nel 2014 - viaggiaattorno alle cento unità vendu-te, pur in un mercato ancoraoggi in crisi. “Questo vuoldire per noi - prosegue il ma-nager Solaris - rappresentareal l’interno del segmento urba-no oltre il 10 per cento: vo-gliamo mantenere questotrend ma soprattutto Solarisvuole anche spingersi all’in-terno del segmento interurba-no attraverso il nuovo prodot-to, l’Interurbino nella configu-razione da 12 metri. Questoper rispondere al trend del2016 per come lo prevediamo

in relazione alle gare cui stia-mo partecipando, tra cui la piùimportante per 415 autobus:la tendenza di acquisto si spo-sta verso l’interurbano, di cuic’è un fabbisogno maggiore.Solaris risponde a questa esi-genza con un prodotto al -l’avanguardia, disponibile an -che con trazione elettrica.L’Italia non può più aspettare:già l’anno prossimo sono pre-viste gare che daranno van -taggi alla trazione elettrica.Ad esempio la Regione Pie -monte ha preannunciato lostanziamento di circa 15 mi-lioni di euro per portare al l’in -terno del proprio parco una

trentina di autobus elettrici,che sarebbero a livello euro-peo la più grossa fornitura incalendario l’anno prossimo”.

Quella di Novara è dunqueuna fornitura che fa da corol-lario a un anno decisamentesul la cresta dell’onda per So-laris: a Genova sono in arrivodue Solaris Urbino 18 metridi ultima generazione, un’al -tra consegna di tre veicoli inversione CNG è prevista allaSETA di Modena, altri 10vei coli 12 metri CNG arriva-no alla ACTV di Venezia eun’u nità del “fratello minore”da 9 metri a Cortina D’Am-pezzo. “Solaris - prosegue Al-

berto Fiore - in tutti questianni continua a viaggiare incontrotendenza rispetto almer cato: se il mercato è sta-gnante, Solaris non regrediscema continua nella sua tenden-za alla crescita. Questo per-ché all’ottimo prodotto si af-fianca una squadra che si de-dica anima e cuore al cliente:questo viene estremamenteapprezzato e riconosciuto datutti i nostri clienti”.

CAVALLO DI BATTAGLIAANCHE IL TROLLINO

Altro cavallo di battagliaSo laris resta il filobus Trolli-no, ormai collaudato in oltre50 pezzi sul mercato italianocon piena soddisfazione deiclienti. “Il trend del filobus -ag giunge Alberto Fiore - asua volta è in controtendenza:è in crescita perché le aziendeche hanno dismesso le linee

bifilari di alimentazione deifilobus le stanno rimodernan-do affinché questo prodottopossa riessere ricollocato al -l’in terno delle città. L’altrono stro gioiello di famigliadel la Solaris è il Tramino, chevorremmo provare a colloca-re anche sul mercato italianonon appena si presenteràun’op portunità di gara”.

Insomma, oggi Solaris inItalia è a pieno titolo costrut-tore che si colloca alla paricon i colossi dell’industriadel la mobilità urbana e inte-rurbana. “Siamo orgogliosi -afferma in conclusione Alber-to Fiore - di aver raggiunto

que sto traguardo in così pocotempo: questo sta a significa-re che i nostri clienti ci hannocreduto, hanno tratto soddi-sfazione dall’acquisto e conti-nuano a crederci. Frutto diquesta negoziazione è il fattoche oltre il 70 per cento deiclienti che acquistano autobusoggi sono dei “ri-acquisti”:clienti che hanno già all’inter-no del parco un nostro pro-dotto, che si è confermatovin cente per il suo utilizzo.Questa è la chiave di letturache diamo al nostro prodottoe che soprattutto danno i no-stri clienti. Sei anni fa quandobussavamo alle porte deiclien ti eravamo soprattuttoimpegnati nel cercare di farcapire chi stavamo rappresen-tando in quel momento: ilprodotto Solaris era pratica-mente sconosciuto. Oggi è ilcliente stesso che chiama lanostra azienda per assicurarsi

che Solaris partecipi alle ga -re: tra i big di questo mercato,big intesi in termini di numerima anche tra coloro che rea-lizzano qualità, uno dei mar-chi principali è Solaris. Un ri-sultato ottenuto con grandesacrificio di tutto lo staff diSolaris Italia. E continueremoa farlo, continueremo a e -span derci in relazione a quel-lo che è il volume che andia-mo a collocare”. Oggi SolarisItalia, che ha sede a Roma,conta 11 dipendenti tra direttied indiretti (nove dei quali sioccupano di assistenza), checoprono l’intero territorio na-zionale con le rispettive zone.

NELLA GAMMA LA VERSIONE ELETTRICA E IL NUOVO URBINO LE

Il design moderno che caratterizza la nuovagenerazione di autobus urbani di Solaris è

stato applicato anche al segmento del buselettrico. La nuova costruzione esprime uncarattere dinamico e sportivo, anche graziealle linee taglienti del corpo.

Il cambio di look dell’Urbino ha come finemigliorare la funzionalità del bus. “Uno deiprincipali obiettivi del nuovo progetto - spie-ga Alberto Fiore, General Manager SolarisItalia - è stato quello di aumentare il comfortdei passeggeri e il piacere del loro viaggio.Chi salirà a bordo del Nuovo Urbino avràmodo di apprezzare le porte più ampie, chefacilitano lo scambio di passeggeri in entrata-uscita, così come le grandi finestre e l’illumi-

nazione interna a LED, per non parlare ditrentatre sedili, tra cui sedici posti senza pie-distallo. Tutti questi miglioramenti praticirendono il nuovo Solaris sinonimo di com-fort”.

Grazie al suo stile unico, ai risultati straor-dinari in termini di prestazioni e basso costodi gestione e alla maggior parte di tutte le ca-pacità funzionali praticamente illimitate, ilnuovo Urbino 12 elettrico è la risposta perfet-ta alle crescenti esigenze delle metropoli invia di sviluppo, che necessitano di veicoli di-namici, comodi e rispettosi dell’ambiente.Con gli autobus Solaris di nuova costruzionealimentati a batteria, gli abitanti possono re-spirare un’aria più fresca e pulita, mentre gli

operatori possono godere di costi di eserciziomediamente tre volte più bassi.

L’altra novità 2016 nella gamma Urbino èil nuovo Urbino 12 LE, che si distingue intermini d’interni confortevoli ed ergonomici.I passeggeri potranno beneficiare di un incre-dibile spazio, oltreché di porte più ampie epiù alte, la seconda delle quali spostata ulte-riormente verso il retro: gli ingegneri Solarishanno fatto in modo che il passaggio lungo ilpavimento dalla parte inferiore al retro delbus sia confortevole e facile. Degni di nota ilfacile accesso al posteriore, molto spazioso, ele sei file di comodi posti, adatti soprattuttoper percorsi più lunghi, tipici dell’utilizzo ex-traurbano.

Ma Solaris ha pensato anche agli operato-ri: riunendo e unificando la famiglia Urbino,è possibile utilizzare molti componenti iden-tici come pezzi di ricambio per i diversi mo-delli della gamma. Vantaggio che va ad af-fiancarsi all’innegabile aspetto estetico, rico-nosciuto e premiato con l’IF Design Award2015.

E poiché Solaris non si ferma, è previstal’introduzione di ulteriori nuovi modelli Ur-bino alimentati con energie alternative verde:nel corso del 2016 arriveranno il nuovo Urbi-no 12 CNG e il nuovo Trollino 12. Stando alpiano del produttore polacco la maggior partedei prodotti di nuova generazione sarà dispo-nibile entro la fine del 2016.

NEL 2016 LA FAMIGLIA SI ARRICCHIRÀ CON METANO E TROLLINO 12

Il Direttore Generale di Solaris Italia, Alberto Fiore (al centro), consegna le chiavi del Solaris Urbino numero 500 al gruppo dirigentedell’azianda di trasporto novarese. Alla sua sinistra, il sindaco di Novara Andrea Ballarè.

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Pagina 38 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

VALENTINA MASSACOMO

Cinque Iveco CrosswayLow Entry sono stati conse-gnati ad ASF Autolinee diComo, società di Trasportopubblico locale che gestiscele linee nella città di Comoe provincia. I nuovi veicoli,che hanno iniziato a circola-re ufficialmente sulle stradedi Como in occasione del-l’inizio dell’anno scolastico2015-2016, sono destinati aicollegamenti urbani, ex-traurbani e scolastici nelcomprensorio comasco.

La flotta di ASF Autoli-nee, oggi partecipata delgruppo Arriva, leader mon-diale nei servizi di trasportopasseggeri, composta da300 autobus, si rinnova conl’entrata in servizio deinuovi mezzi Iveco di ultimagenerazione. L’acquisto deiveicoli della casa italiana daparte di ASF Como è il ri-

IVECO BUS / CONSEGNATI I PRIMI CINQUE AUTOBUS A ELEVATO STANDARD DI COMFORT

ASF si rinnova con Crossway Low Entry

NISSAN LANCIA IN ITALIA UNA NUOVA VERSIONE DI E-NV200 PER

RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI CLIENTI PROFESSIONALI E PRIVATI INTERESSATI

A VERSATILITÀ, PRATICITÀ, BASSI COSTI DI GESTIONE E MANUTENZIONE E

PERFORMANCE A ZERO EMISSIONI. I PREZZI PARTONO DA 28.218 EURO.

URBANO LANZAROMA

Cresce la proposta e-NV200, il fratello 100 percento elettrico del van diNissan. Leader mondialenel mercato dei veicoli elet-trici con oltre 190mi la unitàvendute negli ul timi 5 anni,Nissan amplia la gamma delsuo pluripremiato e-NV200con il lancio di una versione7 posti versatile e pratica,capace di offrire una sceltacompleta in termini di tec-

nologia, stile, eleganza ecomfort a zero emissioni.

Il nuovo modello - ilprimo al mondo 100 percento elettrico 7 posti -viene introdotto per rispon-dere alle esigenze di clientiprofessionali (settore turisti-co, taxi e trasporto pubbli-co) e privati interessati aibassi costi di gestione e dima nutenzione e alle perfor-mance a zero emissioni delveicolo leader nel settore. InItalia, la gamma e-NV200 èdunque ora disponibile in

tre allestimenti: Van, Bus (5o 7 posti) ed Evalia (5 o 7posti) per offrire ai clienti lapiena li bertà di scegliere ilveicolo che si adatti al me-glio alle lo ro esigenze.

Il lancio della ver sione a7 posti completa la gammadei veicoli elettrici, rappre-sentando un unicum almondo in grado di traspor-tare un numero più elevatodi persone, a emissionizero.

e-NV200 - che si basasulla tecnologia collaudata

di Nissan Leaf, l’auto elet-trica più venduta al mondo -ha co sti di gestione e manu-tenzione inferiori del 41 percento rispetto a un furgonediesel tradizionale: in unanno il risparmio comples-sivo è di circa 1.500 euro secalcolato su una base di20mila km. Il costo del solorifornimento per percorrere100 chilometri è di circa 4euro. E nonostante i bassicosti di gestione e manuten-zione, e-NV200 offre pre-stazioni di tutto rispetto: haun’autonomia di 167 chilo-metri, sufficiente a coprireoltre l’80 per cento deglispostamenti quotidiani deiclienti. Con la ricarica rapi-da CHA deMO è possibilepassare da zero all’80 percento in soli 30 minuti.

La versione a 7 posti ècon figurata con due postiaggiuntivi nella parte poste-riore del veicolo (terza fila),che possono essere singo-larmente ab bassati e ripie-gati senza alcuno sforzo. Ilrisultato è un interno estre-mamente flessibile e di

semplice utilizzo che puòrapidamente essere ottimiz-zato per i passeggeri o per ilcarico. Il veicolo può ospi-tare con facilità sette adulti,offrendo spazio per legambe e poggiatesta pertutti gli o spi ti. Con la se-conda fila di sedili spostatae piegata in a van ti e con ilsesto e il settimo sedile ri-piegati e spostati lateral-mente, è disponibile unvano di carico di 2,94 mc,abbastanza ampio per tra-sportare tre biciclette con leruote montate.

Anche con tutte le tre filein posizione, e-NV200 a 7posti ha una capacità di ca-rico di 870 litri, permetten-do il trasporto di sette per-sone e di un ampio baga-gliaio. I prezzi chiavi inmano partono dall’allesti-mento Bus Visia con 28.218euro per coloro che scelgo-no la comodità del noleggiodella batteria (da 89 euro almese, iva inclusa) e 34.118euro per chi acquista il vei-colo e la batteria a titolo de-finitivo.

NISSAN E-NV200

Il primo elettrico 7 posti

La nuova versione dell’e-NV200, il leader dei leggeri a trazione elettrica, è frutto della consolidataesperienza del costruttore nipponico nell’ormai competitivo settore della trazione alternativa.

sultato di una gara europeavinta da Iveco Bus, a con-ferma dell’attenzione delbrand al tema della sosteni-bilità ambientale, da sempreai primi posti nella missionaziendale anche dell’azien-da di Como.

I Crossway, da 12 metri,sono equipaggiati con moto-ri Cursor 9 Euro VI da 360cv con cambio automaticoVoith D864.6. Sono dotatidi 36 posti a sedere, con sol-levatore manuale e area at-trezzata per il trasporto dipasseggeri disabili, oltre aun pianale ribassato che ga-rantisce la massima accessi-bilità in fase di salita e di di-scesa dal veicolo ai passeg-geri con disabilità. Al finedi garantire i più alti stan-dard di comfort, i veicolisono dotati di sedili ergono-mici, luci interne full led,impianto di climatizzazioneautomatico, e dispositivosupplementare per il riscal-

damento interno. Crossway LE non utilizza

il ricircolo dei gas di scarico(EGR) per controllare leemissioni, ma si affidaesclusivamente alla riduzio-ne catalitica selettiva del si-

stema HI-SCR. Si tratta diuna tecnologia esclusivaIveco, l’unico sistema dicontrollo delle emissioniche non altera il processo dicombustione, perché funzio-na attraverso l’immissione

di aria pura, non mescolatacon i gas di scarico. Oltre aicinque Crossway LE, laflotta della ASF Como si èampliata con l’ingresso ditre nuovi Crossway Pro 12metri, entrati in servizio in

occasione dell’inizio diExpo 2015. Questi veicolipossiedono un mix di dispo-sitivi che li rendono capacidi viaggiare sia in città siadi operare nel segmento in-terurbano premium.

La cerimonia di consegna delle cinque unità Iveco Crossway LE entrate a far parte della flotta della comasca ASF, società diTrasporto pubblico locale che gestisce le linee nel capoluogo lariano e provincia. ASF è oggi partecipata del gruppo Arriva.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 39

Anche nei dettagli, il Tourli-ner dimostra di essere un au-tentico mezzo pre mium.Basti pensare ai mo nitor benvisibili, al frigo da 56 litri ealla pratica nicchia cucina.

PUNTUALI RISPOSTEALLA CLIENTELA

MAN ha mostrato a Kor-trijk anche alcune realizza-zioni speciali del Bus Modi-fication Center (BMC) perbus di linea e da turismo, incui sono state implementaterichieste par ticolari dei clien-ti in tema di allestimento fi-nale. Il NEOPLAN Citylinerdispone di un arredo internocon lounge progettata dalBMC per favorire il dialogoe la comunicazione durante ilviaggio. L’autobus disponeanche di un impianto di illu-minazione e di distribuzioneaudio sviluppato apposita-mente per il veicolo.

Il turistico a due pia niNEOPLAN Skyliner riuniscedue funzioni in un solo vei-colo: al piano inferiore ilsimpatico bistrot invita astare insieme, con un’ampiacucina a forma di L comple-tamente equipaggiata, 18posti a sedere Exclusive Pluse due doppi sedili contrappo-sti con tavolini regolabili inaltezza per garantire il massi-mo comfort di viaggio.

FABIO BASILICOKORTRIJK

Fiera di settore di rilevanzamon diale, dal 16 al 21 otto-bre Busworld 2015 ha comesempre attirato a Kortrijk(Belgio) costruttori, allestito-ri e for nitori del mondo bus.Il Gruppo MAN ha fatto an-cora una volta sentire la suaimponente presenza con lagamma MAN e NEOPLANdi autobus urbani, interurbanie turistici nonché con i servi-zi o rien tati ai clienti. I temicentrali dell’esposizione delcostruttore tedesco sono datem po al centro delle suastrategia nel settore del tra-sporto pas seggeri: efficienzanei con sumi e sicurezza.

CURACOSTANTE

Negli ultimi tre anni, ilMAN Lion’s City è stato si-stematicamente ottimizzatoper offrire ai clienti il massi-mo in termini di qualità evan taggi. Le principali misu-re adottate riguardano l’otti-mizzazione del peso, la mag-giore facilità di manutenzio-ne, l’aumento della capacitàpasseggeri nonché la riduzio-ne del consumo di carburan-te. L’attenzione della Casabavarese si è concentrata inparticolare sull’efficienza e

l’ottimizzazione del consumodi carburante. Oltre alle di-verse misure di riduzione delpeso e alla tecnologia Euro 6per le e mis sioni dei gas discarico, sono stati introdottiper esempio la funzionestart&stop automatica, ilnuovo software per cambioautomatico per ZF EcoLifeStep 3 e un nuo vo turbocom-pressore a due sta di. Un ulte-riore punto saliente sono lenuove porte riservate agli au-tobus urbani: una soluzionerobusta che non richiede ma-nutenzione indicata per ilduro impiego quotidiano cheprevede continue operazioni

di apertura e chiusura. Oltrealle misure di potenziamentodell’efficienza, MAN ha va-lorizzato il suo programma diautobus urbani anche graziea importanti sviluppi in ter-mini di comfort per il condu-cente. Quello tedesco è unodei primi produttori a offriredi serie nei suoi autobus ur-bani la nuova generazione disedili conducente ISRINTS2, valorizzando il postodi guida in termini di ergono-mia e comfort. Feature fon-damentali sono i supportilombari, la climatizzazione ela possibilità di regolare ilsedile in tre direzioni.

Il Lion’s Intercity ha fattoil suo ingresso sulla scena in-ternazionale proprio allafiera di Kortrijk. L’autobus èconcepito per il servizio inte-rurbano e interregionale, maan che come robusto scuola-bus; riu nisce comfort, fun-zionalità, sicurezza e qualitàMAN ridefinendo gli stan-dard non solo con il designmarcato e aerodinamico e leottimali caratteristiche dimarcia, ma an che con il ri-dotto consumo di car burantee i bassi Life Cy cle Cost.L’idea che sta alla base deiTCO (Total Cost of Owner-ship) contenuti è una pro -

gettazione che mira in mo doconseguente alla riduzionedel peso. Anche l’aerodina-mica sofisticata e la facilitàdi manutenzione e di ripara-zione contribuiscono a dimi-nuire i costi d’esercizio.

Al Busworld 2015 ilNEOPLAN Tourliner havinto il premio IBC ComfortAward 2015 per il suo livellodi com fort. Il lussuoso auto-bus per lunghe distanze sipresenta come un bus a 5stelle con sedili VIP per 32passeggeri con la fila di sedi-li di sinistra che si componedi sedili singoli mentre quel-la di destra di sedili doppi.

MAN BUS

Il trasporto come plusvaloreIL GRUPPO MAN HA

FATTO ANCORA UNA

VOLTA SENTIRE LA SUA

IMPONENTE PRESENZA

CON LA GAMMA MANE NEOPLAN DI

AUTOBUS URBANI,INTERURBANI E

TURISTICI NONCHÉ

CON I SERVIZI

ORIENTATI AI CLIENTI. ITEMI CENTRALI

DELL’ESPOSIZIONE DEL

COSTRUTTORE

TEDESCO SONO DA

TEMPO AL CENTRO

DELLE SUA STRATEGIA

NEL SETTORE DEL

TRASPORTO

PASSEGGERI:EFFICIENZA NEI

CONSUMI E SICUREZZA.

Il NEOPLAN Skyliner e a destra gli eleganti interni del Tourliner.

Bombardier Transportation, leader nella tecnologia ferroviaria, si èaggiudicata un con tratto decennale per la ma nutenzione della flottaTre nitalia di 50 treni ad altissima velocità ETR1000/V300 Zefiro,conosciuto in Italia co me Frecciarossa 1000. Si tratta di uno deicontratti più importanti di manutenzione del la flotta assegnati inItalia ne gli ultimi anni, e sarà eseguito in partnership con Ansaldo-Breda. La quota del contratto di Bombardier Transportation è pari acirca 154 mi lioni di euro.

“Il nostro obiettivo - ha dichiarato Jean Baptiste Eymeoud, Head

of Services Execution Bombardier Transportation Western Europe,Middle East & Africa (WMA) - è ottimizzare la disponibilità e l’af-fidabilità dei nuovi convogli con un a de guato programma di manu-tenzione preventiva e correttiva, una volta che i convogli sa ranno inservizio, a partire dalla metà del 2015. Questo contratto e la sua du-rata rappresentano un grande risultato per il Frecciarossa 1000 erafforzerà l’impegno a lungo termine di Bombardier in Italia”.

In Italia il team del ServicesExecution di Bombardier è già re-sponsabile della manutenzione di oltre 200 convogli.

Costruito in partnership con AnsaldoBreda, Frecciarossa 1000 èl’ultimo membro della famiglia di treni ad alta velocità BombardierZefiro. Con una velocità commerciale massima di 360 km/h, V300Zefiro è il treno più veloce in Europa e la sua alta ac celerazioneconsente eccellenti tempi di percorrenza, an che su rotte ventose.Inoltre è completamente interoperabile: i passeggeri potranno attra-versare i confini europei sen za dover cambiare treno. V300 Zefiropuò essere adattato per circolare sulle reti di molti paesi non euro-pei.

BOMBARDIER

Il Frecciarossa va sempre a milleContratto di manutenzione decennale con Trenitalia in partnership con AnsaldoBreda: affidata aloro la disponibilità e affidabilità dell’ultimo membro della famiglia di treni ad alta velocità Zefiro.

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Pagina 40 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

do grandi distanze. L’affida-bilità e l’efficienza del carbu-rante sono importanti per noicome operatore, ma morbi-dezza e com fort sono fonda-mentali per l’esperienza delcliente”.

Con la Continuous PowerTechnology™ di Allison, lacoppia motore è moltiplicataalla partenza grazie al siste-ma brevettato Allison e icambi di marcia sono realiz-zati sen za interruzione dicoppia, con conseguente tra-sferimento di potenza alleruote motrici, mas sima effi-cienza tra motore e trasmis-sione e viaggio confortevoleper i passeggeri. Il Van HoolAltano TX17 a due piani è unveicolo a tre assi alto 3,73 m,lungo 13,20 m e largo 2,55m. Ideale per lunghi viaggi intutta comodità, può ospitarefino a 59 passeggeri. Nel-l’ambito della partnership,Van Hool costruisce anchecoach equipaggiati con la tra-smissione completamente au-tomatica Allison B500 perl’iconico marchio americanoGreyhound Lines.

MAX CAMPANELLACOURTRAI

Il produttore europeo di auto-bus Van Hool ha aggiunto latrasmissione completamenteautomatica T525R di AllisonTransmission al suo coachAl tano TX17. Questa confi-gurazione del coach VanHool offre inoltre FuelSense,ultima tecnologia di rispar-mio di carburante di Allison,nella sua configurazione piùcompleta FuelSense Max. Ilpri mo di questi veicoli è statoconsegnato al tour operatorbelga De Zigeuner.

T525R di Allison Tran-smission è parte della gammaTorqmatic, linea di trasmis-sioni completamente automa-tiche specificamente proget-tate per le esigenze specifichedi autobus turistici, urbani edex traurbani con motorizza-zioni fino a 410 kW (550 cv)e 2.550 Nm. Il motore DafMX13 Euro 6 da 12,9 litriche equipaggia il Van Hoolsvi luppa una potenza di 375kW (510 cv) e 2.500 Nm dicoppia. A esprimere la soddi-

sfazione per il Van Hool contrasmissioni Allison e propul-sore Daf è Jan Vanheusden,presidente dell’azienda DeZi geuner. “Ho continuato achiedere ai nostri amici diVan Hool - spiega De Zigeu-ner - la possibilità di questotipo di configurazione e orala nuova generazione del mo-tore Daf Euro 6 MX13 l’haresa possibile”.

Progettata per il funziona-mento semplice ed efficiente,con sei marce e una retromar-cia, la gamma di trasmissioniTorqmatic di quinta genera-zione dispone di controlli e -let tronici avanzati per il fun-zionamento ottimizzato efunzionalità diagnostica. Èinoltre disponibile un rallen-tatore al l’uscita della trasmis-sione integrale. “Già in pas-sato - ha detto Jan Vanheu-sden - abbiamo avuto un busequipaggiato Allison e sonorimasto molto colpito dallamorbidezza eccezionale.Come azienda giriamo un po’ovunque, portiamo i passeg-geri verso destinazioni intutta Europa, spes so copren-

Negli anni della crisi, dellein frastrutture (spesso) inutilie dei lavori per grandi operemai terminati, c’è una galleriache non solo funziona, mache a dispetto delle “civette”del la prima ora continua arap presentare un collegamen-to essenziale, richiesto e sem-pre più frequentato anche peril trasporto delle merci.

Si tratta del tunnel dellaMa nica, comunemente noto

come Eurotunnel, dal nomedella società franco-britanni-ca Groupe Eurotunnel che,fondata nel 1986, si è occupa-ta di finanziare, costruire ege stire una galleria tra RegnoUnito e Francia. La galleria èstata inaugurata nel 1994,pre senti la regnante d’Inghil-terra, Regina Elisabetta II, el’allora presidente franceseFrancois Mitterand. Il tunneldella Manica è lungo oltre 50

km e unisce il Comune bri-tannico di Cheriton, nel Kent,a quello francese di Coquel-les, vicino a Calais, passandosotto il fondo del Canale dellaManica. È il tunnel con laparte sottomarina più lunga almondo e, nella sua lunghezzacomplessiva, è secondo soloalla galleria Seikan in Giap-pone. Ma la galleria dellaManica corre per circa 39 kmsotto il mare, contro i 23 del

ALLISON TRANSMISSION

L’Altano più completoIL COACH VAN HOOL AL SUO DEBUTTO EUROPEO CON LE TRASMISSIONI DEL

PRODUTTORE AMERICANO: IL PRIMO MODELLO ALTANO TX CON MOTORE

DAF MX13 E CAMBIO ALLISON T525R COMPLETAMENTE AUTOMATICO È

STATO CONSEGNATO AL TOUR OPERATOR BELGA DE ZIGEUNER. AL PRODOTTO

DELLA GAMMA TORQMATIC, LINEA SPECIFICAMENTE PROGETTATA PER LE

ESIGENZE SPECIFICHE DI AUTOBUS TURISTICI, È UNITA LA TECNOLOGIA

FUELSENSE PER IL RISPARMIO DI CARBURANTE.

EUROTUNNEL

Niente crisi sotto la ManicaDOPO I PRIMI ANNI DELUDENTI, DAL 2005 (ANNO D’INIZIO DELLA PRESIDENZA DI JACQUES GOUNON)IN POI LE MERCI TRASPORTATE LUNGO IL TUNNEL CHE COLLEGA FRANCIA E INGHILTERRA SONO VIA VIA

SEMPRE AUMENTATE. DEFINITIVAMENTE ARCHIVIATI ANCHE GLI EFFETTI DELL’INCENDIO DEL 2008:DOPO IL PRIMO RECORD DEL 2012 L’ANNO SCORSO SI È CHIUSO CON IL MASSIMO FINORA RAGGIUNTO,OVVERO 20.350.000 TONNELLATE DI MERCI TRASPORTATE SU TRENI MERCI E NAVETTA.

Seikan.I primi anni d’esercizio

non furono particolarmenteentusiasmanti, certamente aldi sotto del target previsto. Adare man forte alle critichemosse ci si è messo l’incen-dio in uno shuttle merci, cheportò a una diminuzione deivolumi del traffico nel 1997.Ma già l’anno dopo il volumedi merci raggiunse un piccodi 3,1 milioni di tonnellate.

Negli anni a seguire Eurotun-nel ha avuto una crescita im-portante a seguito della ri-strutturazione avviata da Jac-ques Gounon, dal 2005 Presi-dente del Consiglio di Ammi-nistrazione, e i numeri glihanno dato ragione: fatta ec-cezione per il calo dovutoagli effetti dell’incendio del2008, di fatto il volume deltraffico merci è sempre cre-sciuto e il tunnel della Mani-

ca ha non solo superato in-denne la crisi economica, maha segnato ben due record neltrasporto di merci (treni mercie treni navetta): il 2012 si èchiuso con il primo record su-perando i 20 milioni di ton-nellate, traguardo nuovamen-te raggiunto e superato nel2014 con esattamente20.350.000 tonnellate. L’annoscorso record anche di pas-seggeri: 10.397.894.

Allison Transmission ha lanciato ufficialmente sul mercatouna nuova serie di modelli per autobus in grado di aumen-

tare l’efficienza dei consumi. Denominate xFE, nome che indi-ca il risparmio addizionale di combustibile (Extra Fuel Econo-my), le trasmissioni completamente automatiche per autobushanno dimostrato fino al 7 per cento di risparmio in più oltre aquelli offerti dalla tecnologia FuelSense. “Oltre ai nostri pro-dotti ibridi - afferma Lawrence Love, Responsabile GlobalMarketing di Allison Transmission - i nuovi modelli xFE rap-presentano la nostra miglior tecnologia per ottimizzare l’utiliz-zo del combustibile. Il nostro obiettivo con la nuova gammaxFE è ottenere il maggior risparmio di combustibile possibilein un autobus allestito con una trasmissione automatica”.

I modelli xFE sono nuove trasmissioni con dimensioni especifiche pari a quelle dei modelli precedenti, ma caratteriz-zate da rapporti di riduzione ottimizzati e abbinati al pacchettoFuelSense Max. Per migliorare ulteriormente il risparmio dicombustibile, le trasmissioni xFE consentono la presa diretta

già in prima marcia e permettono al veicolo di operare a regimimotore inferiori con marce lunghe. “I nuovi rapporti di ridu-zione - prosegue Lawrence Love - offrono una maggiore eco-nomia di combustibile nei cicli di lavoro con frequenti fermatee ripartenze e velocità medie basse. Gli autobus urbani sono icandidati ideali per questa tecnologia ed è per questo che lastiamo lanciando in quest’applicazione”. Mentre i risultatidelle singole flotte dipenderanno in larga misura dai cicli di la-voro, nei test condotti con le flotte dei clienti di quattro conti-nenti e in città che vanno da Saint Louis a Seoule, da Pechinoa Rio de Janeiro, gli autobus equipaggiati con xFE hanno regi-strato fino al 7 per cento in più di risparmi di combustibile ri-spetto ai modelli base. Questi risultati sono dovuti ai nuovirapporti di riduzione e sono indipendenti dalle prestazioni diFuelSense. I modelli xFE sono anche compatibili con motori atrazioni alternative. La produzione è iniziata questa primaveraa Indianapolis. Al di fuori del Nord America, Allison offrirà trenuovi modelli xFE: T3280 xFE, T3325 xFE e T3375 xFE.

TECNOLOGIA PER ABBASSARE ULTERIORMENTE I CONSUMI

ARRIVA SUL MERCATO IL MODELLO XFE PER BUS URBANI

La consegna simbolica di un modellino di trasmissione a Jan Vanheusden, presidente diZigeuner. Consegna il premio Edgar Lips, Responsabile Clienti del Benelux di Allison.

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+ SCORREVOLEZZA + SICUREZZA + SERVIZI

Eurotunnel, leader nel traffico strada-rotaia con 1.5 milioni di veicoli trasportati ogni anno sta investendo in capacità aggiuntiva per trasportare 2 milioni di veicoli per anno dal 2020.

Aumentata la capacità del Terminal con la creazione di un nuovo parcheggio a Coquelles con 340 posti disponibili

Raddoppiato il numero di accessi alle corsie

Maggiore sicurezza grazie a programmi di Alto Livello di Sicurezza e Sorveglianza

Più servizi offerti ai clienti(Wifi nei terminali…) ed un contodedicato Freight Twitter

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TERMINAL2015NUOVO

ATTRAVERSARE LA MANICA CON IL

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cessi di funzionamento emanutenzione, permettendoagli operatori di ottenere unrisparmio energetico chepuò raggiungere il 10 percento l’an no.

Altri due progetti sularga scala di Kapsch ri-guardano la realizzazionedi reti di comunicazione di-gitale TETRA: Ne xus, unodei più grandi operatori ditrasporto pubblico delRegno Unito, ha affidato aKapsch il compito di sosti-tuire la rete esistente con ilpiù moderno network TE -TRA; e a Rio de Janeiro, inpre visione dei giochi Olim-pici del 2016, verrà costrui-ta una nuova metropolitanaper la quale Kapsch sta rea-lizzando una rete radio di-gitale sicura, basata sullostesso standard.

“Nel più breve tempopossibile - conclude Tho-mas Schöpf, COO diKapsch CarrierCom -siamo riusciti a dimostrareche siamo in grado di offri-re un nuovo livello di qua-lità alla mobilità urbanagrazie ad avanzate soluzio-ni di IT, telematica e tele-comunicazioni. Consideria-mo la nostra missione con-tinuando a migliorare lereti tecniche rendendo cosìpossibile il trasporto inter-modale, una domanda, que-sta che è in continua cresci-ta”.

MATTEO GALIMBERTIVIENNA

Attiva nel trasporto pubbli-co da soli tre anni, KapschCarrierCom - divisione delGruppo Kapsch, con sede aVienna, specializzata in so-luzioni di telecomunicazio-ne e infrastrutture intelli-genti per ferrovie, operatoridel trasporto pub blico, ope-ratori di rete e so cietà difornitura di energia - harealizzato progetti in diver-si Paesi: infrastrutture cheoggi sono in grado di dimo-strare come information te-chnology, telematica e tele-comunicazioni possanocontribuire a migliorare ilcomfort dei passeggeri eaccrescere l’ef ficienza ope-rativa nel trasporto pubbli-co; una serie di so luzioniinnovative che, sul campo,dimostrano come technicalnetworking e software in-telligenti possano offrireuna qualità totalmentenuova alla mobilità.

“La nostra nuova divi-sione dedicata al trasportopubblico - afferma KariKapsch, CEO di KapschCarrierCom - sta crescendorapidamente sia in terminidi clienti, sia per la va rietàdell’offerta. Questo è sicu-ramente il risultato dellacapacità del gruppo di farle va su una lunga esperien-za nel campo delle tecnolo-gie ap plicate ai trasporti. Diquesto ampio know-howbeneficeranno oggi anchegli operatori del trasportopubblico”.

“So no fermamente con-vinto - aggiunge Kapsch -che information technolo-gy, telematica e telecomu-nicazioni siano la chiaveper risolvere una delle prin-cipali sfide dei nostritempi. Oggi muoversi facil-mente è un’esigenza fonda-mentale dei cittadini, masoddisfarla con soluzionisostenibili dal punto divista ambientale, soprattut-to nei cen tri urbani in rapi-da crescita, sta diventandosempre più difficile. Ed èqui che interveniamo noiproponendo le più recentisoluzioni tecnologiche permigliorare l’efficienza o pe -rativa e ridurre l’impattoambientale del trasportopubblico offrendo ai pas-seggeri un servizio ottima-le”.

Per rispondere a questa

sfida, l’offerta di KapschCarrierCom copre l’interacatena di processo. Le solu-zioni mul timodali di Bi-

Riuscire ad attrarre più passegge-ri e rendere i pagamenti sicuri edelettronici sono due delle princi-pali sfide che gli operatori deitrasporti si trovano ad affrontareoggi. A esse Xerox, che da oltre40 anni collabora con aziende delsettore del trasporto in più di 35Paesi, risponde con Xerox Seam-less, soluzione di facile impiegoin grado di creare un nuovo e in-novativo modello di pagamentotramite dispositivi mobili.

Basata sulla tecnologia brevet-tata Xerox, la soluzione Seamlesspuò essere applicata su treni, buse tram, per i servizi di parcheggiodi interscambio o nei casi di carpooling. “Xerox Seamless - spie-ga Richard Harris, Director Com-munications and Marketing, In-ternational Transportation and

Government di Xerox - è caratte-rizzata da elevata versatilitàd’impiego e in grado di supporta-re numerosi utenti. La nuova so-luzione offre due vantaggi chia-ve: è una tecnologia universale ecompatibile con qualsiasi opera-tore telefonico, poiché non è con-nessa alla SIM card, può essereinstallata facilmente e rapidamen-te sia dagli operatori del settoretrasporti sia dagli utenti e offre lestesse garanzie di sicurezza deisistemi di bigliettazione contac-tless; inoltre Xerox Seamlessrende facilmente accessibile edintuitivo l’utilizzo dei sistemi ditrasporto pubblico ai nuovi utenti.I turisti, ad esempio, potrannoutilizzare immediatamente tutti iservizi senza dover conoscere lemeccaniche di tariffazione o il si-

stema di trasporto locale”.Come funziona Xerox Seam-

less? “Gli operatori - illustra Ri-chard Harris - devono semplice-mente installare i tag NFC (ovve-ro Near Field Communication,ndr) forniti da Xerox all’internodella loro rete di trasporti. Questitag, tecnicamente molto più sem-plici da utilizzare rispetto ad altrisistemi di convalida dei biglietti,si basano su un metodo brevettatosviluppato dai team Xerox di Ri-cerca e Sviluppo di Grenoble eValence, che garantisce una tra-smissione di transizioni criptatesicura, anche in mancanza di con-nessione di rete. I sistemi di con-valida tradizionale richiedonouna connessione a internet e allarete elettrica, rendendo agli ope-ratori dei trasporti un’installazio-ne spesso molto costosa e com-plicata. Grazie alla soluzione Se-amless, i tag possono essere in-stallati senza alcun bisogno diconnessione”.

In aggiunta alla soluzioneXerox Seamless, è stata lanciataun’app per smartphone che ren-derà agli utenti del trasporto pub-blico la gestione e l’esperienza diviaggio ancora più semplici. Ba-sterà scaricare l’app sul propriosmartphone e registrarsi. Dopoogni viaggio effettuato sui varimezzi di trasporto, verrà automa-ticamente processata la regolarefatturazione del servizio.

KAPSCH CARRIERCOM

Trasporto pubblico sì, ma “smart”Da soli tre anni

attiva nel trasportopubblico, l’azienda

austriaca harealizzato progetti

in Belgio, Olanda eSudafrica.

XEROX

Pagamenti sicuri con SeamlessPresentato un innovativo sistema di pagamento per i trasportipubblici: universale, sicuro, non necessita di ticket e si attivatramite smartphone. E’ il trionfo della tecnologia intelligente.

gliettazione ElettronicaAFC (Automatic Fa re Col-lection) permettono aglioperatori del trasporto pub -

blico di interagire con ipasseggeri in maniera piùefficace attraverso unagamma di canali di venditaintegrati.

I Sistemi di Controllodel Trasporto IntermodaleITCS (Intermodal Tran-sport Control Systems) aiu-tano gli operatori a miglio-rare l’efficienza e la perfor-mance operativa grazie almonitoraggio in tempo rea -le dei veicoli, l’assistenzaalla guida per massimizzarel’efficienza energetica, in-formazioni relative all’iti-nerario, in formazioni sulpiano di manutenzione eavvisi di deviazioni. Inquesto modo i passeggeripossono pianificare meglioi loro viaggi, evitando ritar-di e raggiungendo la lorodestinazione più veloce-mente.

Tra i clienti di questosegmento, Kapsch conta DeLijn in Belgio, Arriva, Veo-lia e Syn tus in Olanda,Reya Vaya in Sudafrica.

All’altro estremo dellacatena di processo si collo-cano il funzionamento e lamanutenzione dei mezzi. Inquesto segmento, Kapschha fornito i sensori ai tramdi Linz Linien in Austrianel quadro del progettoM2M in collaborazione conBombardier. Grazie ai da tiraccolti dai sensori è sta topossibile migliorare i pro-

Progetti su larga scala quelli realizzati dal management KapschCarrierCom, specializzata in telecomunicazioni e infrastrutture.

Al Giubileo con il treno. Questoil senso del piano elaborato daFer rovie dello Stato Italiane edal le sue società operative per ipel legrini che arrivano nella Ca-pitale. Le novità sono state pre-sentate dal l’Amministratore de-legato di FS Italiane, MicheleMario Elia, nel corso di una con-ferenza stampa alla presenza tragli altri del pre fetto di RomaFranco Gabrielli, del Presidentedella Regione Lazio Nicola Zin-garetti, del dirigente Ufficio Spe-ciale per il Giubileo di Roma Ca-pitale Virginia Proverbio e dimonsignor Rino Fi sichella, Pre-sidente del Pontificio Consiglioper la Promozione del la NuovaEvangelizzazione.

Il trasporto integrato gomma-ferro giocherà un ruolo fonda-mentale nel corso di tutto l’annogiu bilare. Roma Tiburtina, RomaAurelia, La Storta, Fiumicino eCiampino sono le principali sta -zioni d’interscambio dotate dipar cheggi e servizi che permetto-no facili soluzioni di viaggio,con oltre mille treni, per chi arri-va a Roma in autobus, in auto oin aereo. La stazione di Roma Ti-burtina è per il Giubileo dellaMisericordia la principale portadi accesso alla Città Eterna.Nodo cruciale per la mobilità ca-pitolina, Tiburtina viene servitagiornalmente da 64 Frecciarossa,22 Frec ciargento e 10 treni Inter-city e Notte. All’offerta naziona-

le si ag giungono circa 307 col le -ga men ti regionali, che renderan-no Ti burtina il più importantesnodo ferroviario di Roma pen -sato per gli spostamenti dei pel -legrini. Inoltre, Ro ma Tiburtina èdo tata di un parcheggio per ipull man turistici provenienti dal -l’A24. Per i pellegrini raggiunge-re San Pietro è dunque facile gra-zie ai collegamenti della lineaFL3 Tiburtina-San Pietro. UnLeo nardo Express ogni 15 minutitra l’aeroporto e la stazione Ter-mini va poi ad aggiungersi alle124 corse regionali quotidiane daFiu micino a Tiburtina. Ciò signi-fica un treno ogni 7 minuti e 30secondi da Fiumicino per la Ca-pitale.

FERROVIE DELLO STATO

Esercito di treni per il Giubileo“Lascia l’auto e prendi il treno”: il messaggio che l’Ad Michele MarioElia lancia in occasione dell’anno giubilare. Tiburtina è la stazioneMaster, hub principale dotato di parcheggio per i pullman.

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MAX CAMPANELLAMILANO

Approfondire il tema della ge stionedei pallet per le a zien de del settoredel largo consumo. Questo l’obietti-vo del convegno “Interscambio pal-let: processi e costi d’interfaccia perla filiera del lar go consumo”, tenuto-si a Milano e organizzato da GS1 I -ta ly Indicod-ECR in ambito ECRItalia. Un tema presidiato da ECRItalia con l’analisi neutrale delle so-luzioni presenti sul mercato avendoco me obiettivo quello di consentirealle aziende scelte con sapevoli attra-verso la raccolta e la condivisioned’in formazioni di grande solidità.“Non possiamo - ha dichiarato SilviaScalia, Coordinatore di GS1 Italy In-dicod-ECR in apertura dei lavori -che guardare in modo positivo al-l’esistenza di soluzioni concorrentiche spingono all’efficienza e alla ri-duzione dei costi. A fronte dellescelte delle aziende il ruolo di ECRItalia è quello di evidenziare le mi-gliori condizioni operative, in parti-colare nelle fasi d’interfaccia fraproduttore e distributore”.

Per approfondire il costo d’inter-scambio pallet EPAL per la filieradel largo consumo derivante dallepratiche adottate dai suoi protagoni-sti, ECR Italia ha realizzato in colla-borazione con il C-Log della LIUCUniversità Cattaneo di Castellanza eil Politecnico di Milano una ricercasul campo che, dal 2008 a og gi, hacoinvolto 12 aziende - quat tro distri-butori (GDO), ot to produttori (PRO)- e i rispettivi operatori logistici(3PL). L’indagine ha consentito divalorizzare le sei voci di costo rile-vanti e determinare il costo comples-sivo d’interscambio per la filiera,

co me somma dei costi d’interfacciaPRO-GDO, focalizzandosi unica-mente sul processo che ha comepunto di partenza il punto di stockdel PRO dal quale è evaso l’ordinericevuto dalla GDO e, come pun to diarrivo, il CeDi (Centro di Distribu-zione) della GDO.

Il trasporto di ritorno dei palletnon interscambiati con interscambioimmediato costituisce la secondavoce per rilevanza per il campionede gli otto produttori analizzati, conun’incidenza pari al 34 per cento delcosto totale. Pro prio l’alta rilevanzadi que sta componente di costo de vespingere le aziende alla pratica del-l’interscambio immediato, che oggisi attesta tra il 65 e l’85 per cento.La pra tica d’interscambio differitache dovrebbe essere consideratacome straordinaria, è sem pre più dif-fusa. “L’incremento dei buoni pallet

aumenta la dispersione del par copallet e attiva contrattazioni basatesul potere contrattuale di ogni azien-da piuttosto che sul valore effettivodel be ne”, afferma Gino Marchet,Professore di Logistica del Po -litecnico di Milano.

L’indagine presso i PRO confer-ma che il livello qualitativo delparco pallet EPAL circolante si è ab-bassato negli anni, determinandoun’incidenza crescente di palletscartati presso i punti di consegna.“Uno dei principali punti critici nelmodello dell’interscambio EPAL -afferma Fabrizio Dallari,Direttoredel Centro di Ricerca sulla LogisticaLIUC dell’Università Cattaneo - èquello relativo al la qualità dei pallet:nonostante ci siano delle linee gui damolto precise emanate dal Co mitatoTecnico EPAL di Con legno, accadeche la percentuale dei pallet scartati

in banchina presso i CeDi sia mol tovariabile da azienda ad azienda”.Sommando i valori medi stimatinelle due indagini separate (quattroaziende GDO e otto aziende PRO)e mer ge un costo medio unitario digestione dell’interscambio pallet perla filiera di po co superiore ai 2 europer pallet.

In conclusione, esiste un co stoper l’interscambio dei pallet che, semoltiplicato per il numero di palletinviati dai pro duttori nel settore(circa 60 milioni di pallet, quasi unoper abitante) produce un co sto annuodi 120 milioni di eu ro l’anno per lafiliera. Que sto dato rappresenta unulteriore stimolo per sviluppare ini-ziative di miglioramento da perse-guire attraverso percorsi collaborati-vi tra PRO, GDO e 3PL che da sem -pre contraddistinguono i progetti diECR.

N° 245 / Dicembre 2015 Pagina 43

LOGISTICAGS1 ITALY INDICOD-ECR

PALLET, MA QUANTO MI COSTI!

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

OGGI L’INTERSCAMBIO RAPPRESENTA UNA VOCE DI COSTO PER LA FILIERA DEL LARGO

CONSUMO PARI A 120 MILIONI DI EURO ANNUI. È IL RISULTATO CONCLUSIVO DELLA

RICERCA EFFETTUATA DA ECR ITALIA IN COLLABORAZIONE CON IL C-LOG

DELL’UNIVERSITÀ CATTANEO DI CASTELLANZA E IL POLITECNICO DI MILANO

E PRESENTATA NEL CORSO DI UN CONVEGNO A MILANO. OBIETTIVO DELL’ANALISI:DETERMINARE IL COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERSCAMBIO DEI BANCALI.

Nel corso del convegno i tre rap-presentanti delle aziende - ri-

spettivamente GDO, PRO e 3PL -hanno testimoniato la loro esperien-za nella gestione dell’interscambiopallet. Paolo Rangoni, nelle vesti diDirettore Supply Chain CarrefourItalia, ha lanciato la sua provoca-zione: “Siamo tracciati a ogni no-stro movimento e azione. Dato il va-lore dei beni e informazioni traspor-tati non è giunta l’ora del pallettracciabile?”. A seguire Fulvio Gra-mazio, Transport Manager L’Oréal,ha sottolineato l’importanza di unasostanziale integrazione del ruolodell’autotrasporto nella gestione deipallet, a beneficio del settore e ditutta la filiera. Infine Loredana Igne,Pallet & Delivery Document Direc-tor di Number 1 Logistics Group, hapresentato l’esperienza di Number 1nella gestione “shared” dell’EPAL,analizzando il ruolo dell’operatorelogistico nella filiera e i segnali dicambiamento, e ha annunciato unostudio con l’azienda GI Trasporti diParma finalizzato a comprendere lereali difficoltà del trasportatore che“per noi è una risorsa”, ha dichia-rato

Silvia Scalia, Coordinatore di GS1 Italy Indicod-ECR

UN’ANALISI DETTAGLIATA SUL COSTO DELLA GESTIONE DEL PALLET

La gestione dei pallet è da sempre temacaldo e di attualità per chi si occupa di lo-

gistica. Proprio per la delicatezza del tema eper l’impatto economico che esso può avere,ECR Italia, nel suo ruolo di sede di confrontoed elaborazione di best practice, si occupa datempo di facilitare la discussione aperta fra leaziende, elaborando e diffondendo le miglioriprassi operative.

“Il mondo dell’interscambio pallet EPAL -

commenta Giuseppe Luscia, Responsabileprogetti ECR Supply di GS1 Italy Indicod-ECR - basa la sua efficienza e la sua economi-cità sul rispetto del sistema di regole su cui ècostruito. Per questo ECR Italia promuovedue concetti chiave: la certezza dell’impiantodi regole e la profonda conoscenza del siste-ma”. In quest’ottica vanno lette le attività pre-sentate nel corso del convegno: la Raccoman-dazione ECR per l’interscambio del pallet

EPAL (documento nato nel 2005 e più voltesottoposto alla verifica delle aziende) e le atti-vità legate all’Osservatorio sul Valore del Pal-let Interscambiabile, attività che ECR Italia,in collaborazione con Conlegno (ConsorzioServizi Legni Sughero) mantiene dal 2005 eche fornisce un importante riferimento pertutte le operazioni di “monetizzazione” delpallet legate all’applicazione della Raccoman-dazione.

ECR Italia ha realizzato l’analisi sul costodella gestione del pallet, la cui sintesi è conte-nuta all’interno del volume Blue Book “Lagestione dei pallet nella filiera del largo con-sumo”, i cui risultati sono stati presentati alconvegno, con l’obiettivo di offrire alle azien-de importanti riferimenti sul costo delle ope-razioni d’interscambio con cui confrontare leproprie performance e valutare al meglio pro-cessi e servizi.

DA SEMPRE UN TEMA CALDO PER CHI SI OCCUPA DI LOGISTICA

Tre testimonianze

Un comuneleit-motiv: “Iltrasportatore èuna risorsa”

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Pagina 44 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

FABIO BASILICOBOLOGNA

Italia e Dubai riducono le di-stanze e aumentano i contatti.Emirates, la compagnia aereadi bandiera dell’emirato, hauf ficialmente inaugurato ilcol legamento diretto giorna-liero da Bologna a Dubai.Una nuova grande opportuni-tà non solo dal punto turisticoma anche economico gra zie aEmirates Sky Cargo. Il capo-luogo emiliano diventa co sì laquarta destinazione i ta liana diEmirates e porta a 56 i voli

settimanali che colleganoDubai e l’Italia. Sulla trat taviene impiegato un Boeing777-300ER con configurazio-ne a tre classi, che ga rantiscel’unico servizio a lun go rag-gio con aereomobile wide-body da e per Bologna. Ilnuovo volo aggiunge ben5.040 posti a settimana per lacittà, consentendo ai clienti diBo logna e delle regioni limi-trofe collegamenti convenien-ti con le zone servite da Emi-rates nel Far East, Medio O -rien te, Africa e Asia. Il voloinaugurale da Dubai è atterra-

to all’aeroporto Marconi diBo logna ed è stato accoltocon un saluto con cannoni adacqua. All’evento erano pre-senti Thierry Antinori, Execu-tive Vice President di Emira-tes and Chief CommercialOfficer Commercial Opera-tions Worldwide, Fabio Ma riaLazzerini, Country Managerdi Emirates in Italia, VirginioMerola, Sindaco di Bologna,ed Enrico Postacchini, Presi-dente dell’Aeroporto di Bolo-gna.

“Emirates - ha dichiaratoThierry Antinori - ha una sto-

ria lunga e proficua con l’Ita-lia e per noi il lancio di unaquarta destinazione italianaha perfettamente senso dalpun to di vista commerciale.Ab biamo avuto un grandesuc cesso in tutta Europa uti-lizzando i nostri aerei wide-bodied nei gateway regionali,venendo incontro a quella ri-chiesta di collegamenti di cuic’era bisogno. Siamo certiche il nostro nuovo volo gior-

naliero porterà benefici eco-nomici, più commercio e in-vestimenti nella regione, conuna domanda di collegamentidiretti da e per l’Oriente chesarà più diffusa che mai”. En-rico Postacchini ha dichiara-to: “Il nuovo collegamento diEmirates con Dubai è una op-portunità importante per ilno stro territorio: uno sboccofondamentale verso il FarEast per le imprese a forte vo-cazione internazionale e unanuova porta di accesso perl’in coming turistico”.

Il volo giornaliero collegaBologna a Dubai e poi con-nette senza soluzione di con-tinuità i passeggeri con unadel le 147 destinazioni del va -sto network di Emirates. Datoche Bologna è uno dei centriin dustriali più importanti d’I -ta lia, Emirates si aspetta dive dere una forte domanda siaper quanto riguarda i passeg-

geri che i servizi cargo, traen-do vantaggio dai convenienticol legamenti che Emiratespuò offrire verso l’Est, inclu-so Dubai, uno dei centri eco-nomici con più rapida crescitaal mondo.

Con una capacità car go to-tale di 46 tonnellate al giorno,i voli Emirates Sky Cargocollegano i clienti a Bo lognacon varie città in tut to ilmondo. Per l’export, le mag -giori destinazioni includonoEmirati Arabi Uniti, Giap -pone, Cina, India e Australiamentre i beni maggiormenteesportati dovrebbero essereveicoli di lusso, tessuti e capid’abbigliamento, ceramiche,marmi e gioielleria.

Le maggiori esportazioniver so Bologna dovrebbero es-sere costituite da parti di pro-duzione, prodotti farmaceuti-ci, capi in pelle e alimenti de-peribili.

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

DAL 1992 LA COMPAGNIA È CRESCIUTA IN LINEA CON L’EVOLUZIONE DEL MERCATO

Emirates è presente in Italia dal 1992,quando ha lanciato i voli a Roma. Negli

ultimi 23 anni, la compagnia aerea ha gra-dualmente aumentato la sua presenza in basealla domanda e oggi, considerato il numerodei voli e gli acquisti di beni e servizi italiani,supporta più di 10mila posti di lavoro in Italia

e contribuisce per 747 milioni di euro all’eco-nomia del Paese.

Il volo Emirates EK093 parte dal Dubai In-ternational Airport alle 8:45 e arriva all’aero-porto Guglielmo Marconi di Bologna alle12:20 del giorno stesso. Il volo di ritornoparte da Bologna alle 14:40 e arriva a Dubai

alle 23:30. Emirates opera già un triplo voloquotidiano per Roma e Milano e un volo gior-naliero per Venezia. Effettua anche un vologiornaliero per New York da Milano che èoperato con un aeromobile A380 dallo scorso1° Giugno.

Emirates Airline è una delle compagnie

aeree con la crescita più rapida al mondo; haricevuto più di 500 premi internazionali perl’eccellenza dei suoi servizi e conta oltre 8,3milioni di membri Skywards in tutto ilmondo.

Emirates vola verso 147 destinazioni in 79paesi, utilizza 241 wide-body Airbus e Bo-eing, è leader del settore con 67 aeromobiliA380 e ha ordini per altri 267 aeromobili, perun valore di circa 128 miliardi di dollari.

ITALIA SEMPRE PIÙ NEL CORE BUSINESS EMIRATES

EMIRATES

Linea diretta Bologna-DubaiIL COLLEGAMENTO DIRETTO GIORNALIERO TRA IL CAPOLUOGO EMILIANO E DUBAI AVVANTAGGIA NON SOLO IL

TURISMO MA ANCHE IL BUSINESS, GRAZIE ALLE POSSIBILITÀ OFFERTE DA EMIRATES SKY CARGO CHE

GARANTISCE UNA CAPACITÀ TOTALE DI 46 T AL GIORNO E COLLEGAMENTI CON VARIE CITTÀ NEL MONDO.

La compagnia aerea Emirates ha ufficialmente inaugurato il collegamento diretto quotidiano traBologna e Dubai. Grossa opportunità anche per le imprese grazie Emirates Sky Cargo.

TNT

Il buon giorno si vede dal mattinoTNT, una delle più grandi aziende di trasportoespresso al mondo, sta potenziando i suoi serviziespresso di consegna internazionale diretti al NordEuropa grazie a un potenziamento dei collegamentiaerei con Svezia e Finlandia e un’ulteriore estensio-ne della copertura delle consegne nell’ultimo miglionei grandi centri di business.

Con questi miglioramenti, TNT ha potuto espan-dere la copertura dei suoi servizi internazionali diconsegna al mattino in Svezia, Danimarca, Norvegiae Finlandia. TNT può adesso servire il 15 per centoin più di codici postali e il 34 per cento in più di cen-tri di business in queste aree prima del mezzogiornodel giorno lavorativo successivo. Le aziende chespediscono da e per l’Europa del Nord beneficeran-no di più opzioni di consegna per le loro consegneurgenti di colli e per il freight.

“Abbiamo esteso il numero delle località per le

consegne internazionali e next-day nei Paesi delNord per aiutare i nostri clienti che cercano velocitàe sicurezza - ha spiegato Ian Clough, Managing Di-rector di TNT International Europ - Questi ultimimiglioramenti sono parte del la strategia Outlook chepunta a rafforzare la nostra posizione in Europa”.L’e span sione è stata possibile grazie ai recenti mi-glioramenti dell’operatività nei network road ed airdi TNT.

Da settembre, TNT ha reintrodotto voli da Liegiagli aeroporti di Stoccolma Arlanda (ARN) e Örebro(ORB). La rotta è effettuata 5 volte a settimana conun B737 e permette di anticipare i tempi di arrivoper l’import e di posticipare le partenze per l’export,rispetto al precedente volo diretto all’aeroporto diVästerås. In Finlandia, il servizio quotidiano delB737 Freighter da Liegi a Turku effettuerà ora unostop a Helsinki.

GRUPPO CODOGNOTTO

Piacenza sulla rotta per la PoloniaIl Gruppo Codognotto, unodei principali operatori nelsettore della logistica e deltrasporto con 22 società nelmondo, 30 magazzini e 950collaboratori, ha lanciato direcente un servizio intermo-dale fortemente innovativocon l’attivazione di una lineaferroviaria merci tra Italia ePolonia. Ogni settimana, il

lunedì e giovedì mattina dallaPolonia, il mercoledì e sabatomattina dall’Italia, partonotreni da 1.300 tonnellate cia-scuno (550 metri composti da37 unità cariche da 45”), checollegano Piacenza alla cittàdi Lodz.

Il trasporto avviene inmeno di 42 ore, con un moni-toraggio costante, 24h su

24h, durante tutto il percorsoferroviario per fornire aiclienti informazioni sul posi-zionamento del treno nei varipassaggi dei confini di Stato.Il piano prevede, entro ilprimo quadrimestre del 2016,l’aggiunta di un terzo treno,portando cosi a tre round triple attuali due partenze setti-manali.

Nel treno viaggiano merciprovenienti dal settore side-rurgico, cartario, plastico,legno e derivati, elettrodome-stici, alimentare non refrige-rato e chimico, con possibili-tà di trasportare merci peri-colose e rifiuti in regime ADRe CER. Su una tratta media di1.300 km questo servizio, ri-spetto al trasporto terrestre, èin grado di abbattere drasti-camente l’inquinamento at-mosferico con una riduzionedelle emissioni di CO2 del 60per cento.

Ogni settimana il servizioferroviario sostituisce, in ter-mini di capacità di carico,circa 150 camion.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 45

GIANCARLO TOSCANOMILANO

Il trasporto di prodotti farma-ceutici sfida l’efficienza opera-tiva delle compagnie aeree car -go. Qatar Airways Cargo, tra ileader del settore, ha lanciatodue nuove rotte Pharma Ex-press dall’India fino a Do ha,capitale del Qatar. Si tratta diun servizio in più dedicato al-l’industria farmaceutica che si

aggiunge alla rotta Bruxelles-Basilea-Doha lanciata lo scorsogennaio. La pri ma delle duenuove rotte opera da Mumbaifino a Doha via Ahmedabad(India) ogni martedì e venerdì.La seconda rotta opera tra Hy-derabad e Doha ogni mercoledìe sabato. Entrambi i voli offro-no la piena connettività conl’esteso network globale diQatar Airways.

“Siamo orgogliosi del lancio

delle due nuove rotte dal l’India- ha sottolineato Ulrich Ogier-mann, Qatar Airways Chief Of-ficer Cargo - Attualmentesiamo l’unica compagnia aereache offre questo ser vizio dedi-cato all’industria farmaceutica.I voli Pharma Express provve-dono alle esigenze della cre-scente industria farmaceuticanella regione. Gli standard ri-chiesti per la gestione del cari-co di farmaci e per l’ottimizza-

zione del le specifiche condizio-ni di temperatura stanno diven-tando sempre più stringenti,con linee guide sempre più pre-cise. Il nostro impegno per ga-rantire il massimo rispetto dique sti requisiti garantisce a Qa -tar Airways Cargo la possibilitàdi continuare a offrire ai clientiun servizio meticoloso e senzacompromessi”.

Il servizio Qatar Pharma,che comprende il servizio car go

di prodotti farmaceutici e in ge-nerale sanitari, offre sia solu-zioni attive che passive. La so-luzione attiva riguarda la messaa disposizione di con tainer atemperatura controllata che re-golano la temperatura lungotutta la tratta; quella passivamantiene il pro dotto a una pre-definita tem peratura. Qatar Air-ways Car go offre un transferveloce all’hub di Doha attraver-so la soluzione Quick RampTransfer: Qatar Airways èl’unico vettore del MedioOriente che propone truck refri-gerati per assicurare i transfer. Iprodotti sono trasferiti agli

aerei con l’u tilizzo di camion atemperatura controllata checonsentono di evitare il rischiodel pericoloso sbalzo termico.

Il mercato farmaceutico in-diano è il terzo al mondo pervo lumi e il tredicesimo per va -lore. Il subcontinente indiano èinoltre un mercato importanteper i voli cargo. Con 27 volicargo alla settimana di retti inIndia e sette destinazioni servi-te con la potenzialità di arrivare

a 10, la presenza di Qatar Air-ways Cargo in India si sta pro-gressivamente rafforzando pervenire incontro alla crescentedomanda. Qatar Airways Cargoè attualmente la terza per im-portanza a livello mondiale: lacrescita straordinaria avvenutanel l’ar co di cinque anni si basasu una politica di espansioneattenta e improntata alla massi-ma qualità ed efficienza. At -tualmente la compagnia dispo-ne di una flotta di sei Airbus330, otto Boeing 777 e un Bo-eing 747. Nei piani del l’a zien -da c’è il lancio di due nuoviprodotti: QR Equine (trasporto

cavalli) e QR Express. Il ChiefExecutive del Gruppo QatarAirways, Ak bar Al Baker, hainoltre comunicato i piani perun nuovo punto operativo cargoche sa rà aperto nel 2018 all’-Hamad International Airport diDoha e che porterà la capacitàhub dell’aeroporto a 4,4 milionidi tonnellate all’anno con unpotenziale di crescita fino a 7milioni di tonnellate nel prossi-mo futuro.

LOGISTICAATTRAVERSO L’HUB MEDIORIENTALE QATAR AIRWAYS RAGGIUNGE TUTTO IL MONDO

Qatar Airways Cargo, la terza compagniacargo del mondo, serve più di 40 destina-

zioni a livello globale avendo come punto diriferimento il moderno hub di Doha e si occu-pa anche della distribuzione cargo in più di150 destinazioni chiave per il business utiliz-zando un totale di 170 aerei.

La flotta del vettore include attualmente sei

Airbus 330, 8 Boeing 777 e un Boeing 747.Al salone aeronautico 2015 di Parigi QatarAirways ha firmato un ordine per quattroB777 in aggiunta ai quattro B777F ordinati alFarnborough Airshow 2014. Entro il 2017 laflotta dovrebbe contare su 21 aeromobili. Ilcontributo della divisione Cargo è fondamen-tale per la continua crescita ed espansione del

network globale di Qatar Airways. Operativa dal 1997, Qatar Airways Cargo

ha progressivamente esteso la sua presenza alivello mondiale, arrivando a consolidare lapiù alta crescita delle attività nel 2014 nelconfronto con i competitor.

Negli ultimi 15 anni, il panorama interna-zionale del trasporto cargo ha subito dei pro-

fondi cambiamenti: le compagnie aeree hannoperso quote di mercato mentre le operazioniin Medio Oriente continua a crescere grazie asignificativi investimenti e importanti localiz-zazione geografiche.

L’hub dell’Ha mad International Airport diDoha si è ormai qualificato hub di livello glo-bale: lo stato del Qatar ha investito notevolirisorse nel potenziamento di progetti infra-strutturali e l’hub aspira a diventare un polo dilivello mondiale per la logistica.

DOHA CROCEVIA CARGO DI RILEVANZA INTERNAZIONALE

PORTO DI VENEZIA / ATTIVO IL PRIMO SERVIZIO INTERMODALE CHE COLLEGA EUROPA CENTRALE E GRECIA

Nave e treno per trasporti veloci ed eco-friendly

Un ponte per l’Europa. È a questo che mira ilprimo servizio interamente intermodale

nave+treno che collega Europa Centrale (Francofor-te) e Grecia. Una soluzione veloce, green ed effi-ciente che ha il centro nel Porto di Venezia ed è ca-pace di coniugare il trasporto marittimo e ferrovia-rio. È partito dal terminal Autostrade del Mare di Fu-sina (Porto Marghera, Venezia) il primo treno dalPorto di Venezia per Francoforte per il trasporto ditrailer (camion senza motrice) via Brennero fino aimercati dell’Europa Centrale. Con questo nuovo ser-vizio, i corridoi di trasporto trans-europei trovano,attraverso il “porto-corridoio Brennero-Venezia”, laloro naturale prosecuzione nelle Autostrade del Maree sfruttano il potenziale commerciale del Mediterra-neo Orientale. La nuova catena logistica è stata atti-vata a tempo record, a soli 3 giorni dal collaudo delrevamping della linea ferroviaria, con un primotreno lungo oltre 500 metri che porta 13 carri (per 26

trailer). Un servizio che si prevede possa già a breveraddoppiare l’attuale frequenza settimanale sfruttan-do la velocità di un collegamento che in soli 3 giorniè capace di consegnare le merci direttamente suimercati di riferimento. Molte aziende europee el’Unione Europea stessa sono infatti sempre più at-tente non solo all’efficienza delle catene logistichema anche alla componente ambientale preferendo eincentivando l’uso di servizi ferroviari e di collega-menti multimodali per il trasporto delle merci all’in-terno dei paesi dell’Ue. Porto Marghera ricominciacosì a sfruttare il patrimonio infrastrutturale di 135km di ferrovie, 40 km di strade, 7 km di fibra ottica,12 km di banchine operative accumulato in centoanni di storia e rimasto inutilizzato per decenni.

Paolo Costa, Presidente dell’Autorità Portuale diVenezia, ha commentato: “Il nuovo collegamentosfrutta la geografia vincente dello scalo veneziano abeneficio dell’intero Nord Est, dell’Italia e dell’Eu-

ropa. Il mercato dell’intermodale puro (nave+treno)ha un enorme potenziale che oggi sfrutta i trailer tra-sportati dalle navi Ro/Ro (Roll-on/Roll-off, con au-tomezzi che salgono e scendono da soli attraverso larampa di carico, ndr) e che domani si accompagneràcon l’inoltro via ferrovia anche dei container. Un po-tenziale che si esprimerà completamente una voltarealizzato il sistema portuale offshore-onshore cheridarà a Venezia l’accessibilità nautica di cui ha biso-gno e l’efficienza che l’Italia e le imprese del nor-dest reclamano”.

Il treno, organizzato e commercializzato dalle so-

cietà Kombiverkehr e commissionato dalla società diautotrasporto greco-tedesca Thomaidis GmbH, rac-coglie le merci a Francoforte e parte via Brennero ilvenerdì per Venezia dove scarica e ricarica le mercicon destinazione Grecia. Da lì i trailer sono imbarca-ti su navi Ro/Ro del Gruppo Grimaldi il quale operaun servizio diretto, con frequenza trisettimanale, traVenezia e Patrasso. Di ritorno, le merci provenientidalla Grecia e sbarcate a Fusina dalle navi del Grup-po Grimaldi sono caricate, il sabato, sul treno condestinazione la Germania e da lì verso altre localitànord europee.

QATAR AIRWAYS CARGO

Pharma express

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Pagina 46 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 245 / Dicembre 2015

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

PALLETWAYS

Il network guarda con attenzione a SudInaugurati tre nuovi centri di smistamento internazionali.

La società Higas realizzerà un deposito costiero.

Il Gruppo Palletways ridisegna la mappa deltrasporto espresso su pallet nel vecchio conti-nente e apre tre hub Internazionali a Montpel-lier (Francia), Milano e Saragozza (Spagna).La riorganizzazione del servizio nel Sud Euro-pa a opera del più importante network europeospecializzato nella movimentazione di mercepallettizzata, parte con l’inaugurazione delnuovo Centro di Smistamento Regionale diMontpellier, nella Francia meridionale. Rispet-to all’attuale struttura di Gonesse, vicino a Pa-rigi, il nuovo hub permette di aumentare signi-ficativamente l’efficienza del servizio.

I tempi di transito saranno più rapidi, sia perle consegne a livello nazionale, in particolarequelle destinate al Sud-Est della Francia, cheper le spedizioni internazionali. Contestual-mente al lancio dello smistamento di Montpel-lier, Palletways ha deciso di valorizzare ilruolo delle strutture di Milano e di Saragozza,facendoli divenire a tutti gli effetti hub Interna-

zionali. I concessionari collegati con Milanopotranno inviare al centro di smistamento delcapoluogo lombardo tutte le spedizioni inter-nazionali destinate alla Francia, al RegnoUnito e alla Penisola Iberica. Sono avviati,inoltre, il Servizio giornaliero tra Italia e Spa-gna e due nuove rotte, che collegano Montpel-lier rispettivamente a Milano e Saragozza, contariffe più competitive per entrambi i servizi,Economy e Premium.

“La nuova configurazione del network com-porta un notevole miglioramento in termini ditariffe e tempi di resa per il traffico di mercenel Sud Europa - ha dichiarato James Wilson,Ceo di Palletways Group - Con questa iniziati-va, gettiamo le fondamenta per un ulterioresviluppo dell’attività in tutto il vecchio conti-nente”. Il riordino della rete paneuropea di Pal-letways si è reso necessario a fronte di una cre-scita costante dei volumi che transitano sullerotte internazionali.

PIETRO VINCICALDERARA DI RENO

Investimenti per sostenere lacrescita. Niente di meglio perassicurarsi il successo. Èquel lo che succede al GruppoPalletways che avanza in Eu-ropa sull’onda dell’espansio-ne dei volumi in Germania eItalia. Il più importante ope-ratore europeo specializzatonei servizi di trasporto espres-so su pallet ha annunciato uninvestimento di 10 milioni dieu ro per la realizzazione diun nuovo hub in Germania ecompletare l’espansione dellosmistamento italiano ubicatoa Calderara di Reno (Bo).

Palletways GermanyGmbH ha già iniziato i lavoriper il nuovo centro di smista-mento che sarà completatoen tro la prossima primaveranel la zona industriale diKnüll wald- Remsfeld, vicinoalla sede attuale di HombergEfze, nel cuore della Germa-nia centrale.

Il progetto si estende suun’a rea di 50mila metri qua-drati e comprende un deposi-to di 7.200 metri quadrati,con relativi spazi verdi, par-cheggio e infrastrutture, adat-to a contenere circa 90 mezzi.

Viene così raggiunta una ca-pacità tre volte superiore aquella della struttura di Hom-berg, centro operativo di Pal-letways in Germania dal2011. Il Gruppo dispone cosìora di uno spazio adiacente dianaloghe dimensioni che puòessere utilizzato per i servizidi smistamento e logistica edè in grado di supportare glisviluppo futuri del networktedesco.

Nel frattempo, PalletwaysItalia ha ulteriormente am-pliato l’hub bolognese con

2.400 metri quadrati di spazioaggiuntivo, per un totale di22mila mq. “Si tratta di un in-vestimento indispensabile perfronteggiare il continuo incre-mento del traffico - ha dichia-rato l’Amministratore delega-to Albino Quaglia - Con que-sta iniziativa, mettiamo a di-sposizione del net work unacapacità aggiuntiva gettandole basi per sostenere la cresci-ta futura di volumi di tut ti inostri concessionari”.

La rete paneuropea di Pal-letways continua a crescere a

ritmi incalzanti: attualmentegestisce più di 33mila palletal giorno in tutto il vecchiocon tinente e si stima un’e -span sione dei volumi tran-sfrontalieri nell’ordine del 50per cento per quest’anno. Nel2015, il network ha portato acompimento un ulteriore svi-luppo della rete, con l’inclu-sione di Polonia, Paesi Balti-ci, Bulgaria e Romania. Pal-letways nasce nel 1994 nelRegno Unito dall’idea di con-sorziare aziende di autotra-sporto per offrire un servizio

PALLETWAYS

Mossa vincente sullo scacchiere europeoIL PIÙ IMPORTANTE OPERATORE EUROPEO SPECIALIZZATO NEI SERVIZI DI TRASPORTO ESPRESSO SU PALLET HA ANNUNCIATO UN INVESTIMENTO DI 10 MILIONI DI

EURO PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO HUB IN GERMANIA E PER COMPLETARE L’ESPANSIONE DELLO SMISTAMENTO ITALIANO UBICATO A CALDERARA DI RENO.

FEDERMETANO

Il metano liquido sbarca in Sardegna

Anche in Sardegna sta per arrivare il metano, li-quido per la precisione. La società Higas realizze-rà nell’area portuale di Oristano un deposito co-stiero di metano liquido che sarà in grado di sod-disfare un terzo del fabbisogno isolano, stimato in100-150 milioni di metri cubi l’anno. Questa noti-zia è resa nota dall’Osservatorio Federmetano,struttura di ricerca sul metano per autotrazione.“Si tratta di un progetto molto interessante - so-stiene Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Fe-dermetano - progetto che costituisce un primopas so verso la creazione di una nuova infrastruttu-ra per rendere il metano liquido disponibile su tut -to il territorio regionale. In questo modo anche inSar degna si potrà approfittare dei risparmi garan-titi dall’uso di veicoli a metano. A trarne beneficiosa rà anche l’ambiente, visto che i veicoli a meta-no hanno emissioni di sostanze nocive inferiori ri-spetto a quelli alimentati in maniera tradizionale”.

Il deposito dovrebbe essere operativo entro il2018. Al momento è in corso l’iter legislativo perla concessione delle autorizzazioni necessarie.

Considerati i tempi tecnici per le varie fasi dei la-vori è plausibile che il deposito possa essere ulti-mato entro 24 mesi. L’impianto sarà costituito dasei serbatoi con capacità di 9.000 metri cubi. Ildeposito immagazzinerà metano destinato sia a u -ti lizzi industriali e civili sia per il trasporto veico-lare di camion, autobus e per la navigazione ma-rittima. L’iniziativa della costruzione di un depo-sito di metano liquido in Sardegna è partita dallasocietà Higas, controllata dal Gruppo norvegeseStolt-Nielsen Gas BV, il cui presidente AndrewPi ckering ha dichiarato di essere molto interessatoalle importazioni di GNL su piccola scala, soprat-tutto in Sardegna, una regione in cui si sta regi-strando un notevole incremento della domanda dimetano. Uno dei primi clienti del nuovo depositocostiero potrebbe essere la cooperativa A3 di Ar-borea che all’inizio dell’anno ha deciso di attivareun piccolo rigassificatore per la propria centraleenergetica, importando metano liquido dalla Spa-gna e facendolo arrivare in autocisterne al portodi Cagliari.

innovativo che permetta dispedire pallet da una tonnella-ta con i tempi di un corriereespresso.

Il Gruppo Pallet ways èoggi leader nella distribuzio-ne espresso di merce pallet-tizzata in Europa, dove è pre-sente attraverso cinque net-work costituiti da oltre 400concessionari in Belgio, Da-nimarca, Francia, Germania,Irlanda, Lussemburgo, PaesiBassi, Portogallo, Regno U ni -to Spagna, Portogallo, Re-pubblica Ceca, Slovacchia,

Li tuania, Estonia, Lettonia,Po lonia, Turchia, Austria,Bul garia e Romania. Operati-va dal 2002, Palletways Italiaè il primo network specializ-zato nella movimentazione dimerce pallettizzata nel nostroPaese.

Costituito da 90 concessio-ni distribuite capillarmentesul territorio nazionale, il net-work italiano ritira, smista edistribuisce attraverso i trehub di Bologna, Milano eAvellino oltre 8.000 pallet anotte.

Albino Quaglia, Amministratore delegato Palletways Italia.

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N° 245 / Dicembre 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 47

LOGISTICA

La rivoluzione Packstation diDHL Express non si arresta. Siamplia il network di innovativesoluzioni self-service per ricezio-ne e spedizione al servizio deicittadini 7 gior ni su 7, 24 ore su24. La pri ma novità consiste nel -l’e stensione della rete Packsta-tion anche a Roma: si tratta di 4nuovi punti di accesso ai ser vizie al network DHL (le stazionidella metropolitana di Piramide,Conca d’Oro, Ci pro e Termini)che si aggiungono ai 5 attivatidallo scorso anno a Milano(Piazzale Segrino, Via Golgi,Piazza De Angeli, Piazza Amen-

dola e Piazza Sraffa). La secondanovità è che i tanti clienti di que-sta soluzione ol tre che ritirare leproprie spedizioni a qualunqueora senza la necessità di attende-re a ca sa il corriere possonoanche u tilizzare Packstation perinviare.

“L’estensione della rete Pack-station a Roma e il suo potenzia-mento con la possibilità di spedi-re oltre che di ricevere rappre-sentano un pas so chiave nella no-stra strategia retail ‘click &walk’di av vicinamento alle esigenzede gli utenti finali attraverso solu-zioni innovative, accessibili ed

eco-sostenibili - ha commentatoElena Galletti, Head of RetailChannel DHL Express Italia -Con i servizi e le soluzione DHLtutti gli user han no la possibilitàdi spedire e ricevere in mobilità,da qualunque punto di accesso(sia esso fisico o virtuale), sen zaalcun vincolo di orario”. Grazie aun accordo triennale con ATAC,a Roma sono state installate 4nuove Packstation nelle stazionimetropolitane.

Per la spedizione è sufficienterecarsi a una postazione Packsta-tion con una regolare lettera divettura DHL. Per ritirarla è ne-cessario un co dice d’accesso ri-servato che verrà inviato al-l’utente au tomaticamente. LePackstation sono inoltre collega-te al la rete DHL tramite un soft -wa re che garantisce le comunica-zioni relative allo stato del la spe-dizione, attraverso l’in vio dimessaggi ai clienti che attestanola disponibilità delle spedizioni,il caricamento e il ritiro negliscompartimenti, sia da parte delcliente che del corriere. L’espe-rienza italiana di Packstationsegue e conferma il successo ri-scosso in Ger mania, dove dal2001 DHL ha attivato in oltre1.600 centri urbani 2.700 Pack -station, di cui fruiscono 4,5 mi-lioni di utenti registrati fra i 24 ei 30 anni. Le spedizioni gestiteattraverso questa rete hanno rag-giunto quota 300mila al giorno,per un totale di spedizioni annua-li di circa 30 milioni.

DHL EXPRESS

Con Packstation tutto è easyDopo Milano è attivo anche nella Capitale il servizio di ricezione espedizione self-service.

KÖGEL

Opzione Cargo Rail per Fercam

L’altoatesina Fercam amplia il raggio d’azione deltraffico multimodale e si affida a 93 nuovi semiri-morchi Kögel Cargo Rail per il suo parco veicoli.Fercam è un fornitore di logistica a 360° che offre aipropri clienti di tutto il mondo una gamma completadi servizi logistici, posizionandosi ai primi posti tra leimprese europee di trasporto e logistica a conduzionefamiliare. Con i nuovi semirimorchi Kögel per traffi-co misto, l’operatore di Bolzano non solo rinnova ilproprio parco veicoli ma fornisce anche un contribu-to essenziale alla tutela dell’ambiente. Infatti, il tra-sporto combinato strada-rotaia consente di sfruttareal meglio i vantaggi specifici del trasporto ferroviarionel tratto principale e la versatilità dell’autocarro neipercorsi preliminari e successivi, riducendo significa-tivamente le emissioni di CO2. I semirimorchi desti-nati al traffico multimodale sono dotati di un telaiorinforzato. Le prese per pinza integrate nel telaio e laprotezione telone in aramide con apposite pinze ren-dono il Cargo Rail idoneo per il traffico misto. KögelCargo Rail è dimensionato per il caricamento flessi-bile sui più comuni carri tasca delle ferrovie. Inoltre,per un’immobilizzazione ottimale del carico, il telaioperforato esterno in acciaio VarioFix dispone di 13coppie di anelli fermacarico con una forza di trazionedi 2.000 chilogrammi ciascuno. Naturalmente, i se-mirimorchi sono certificati anche DIN EN 12642 Co-dice XL. Come in tutti i veicoli Kögel, anche l’interotelaio del Kögel Cargo Rail è protetto in modo dure-

vole dalla corrosione mediante la tecnica di rivesti-mento cataforetico-nanoceramica con successiva ver-niciatura.

Su richiesta, i 93 nuovi semirimorchi sono statiequipaggiati secondo la direttiva Daimler 9.5. L’equi-paggiamento comprende tra l’altro la battuta per pal-let e il doppio pannello frontale. Inoltre, sono dotatiopzionalmente di una protezione antincastro in accia-io ribaltabile e bloccabile nonché di serbatoi d’aria inalluminio. Come ulteriore accessorio opzionale, intutti i semirimorchi è montato sulla traversa longitu-dinale un estintore con indicazione della pressione eapposito supporto. Oltre alla grande scritta Fercamsui teloni, anche i portelloni dei semirimorchi presen-tano naturalmente disegni noti e vistosi. Kögel è unodei principali costruttori di rimorchi in Europa. Dallafondazione nel 1934, l’azienda ha prodotto più di500mila veicoli. Con i suoi veicoli commerciali e lesoluzioni per i settori delle spedizioni e dell’edilizia,Kögel propone da oltre 80 anni qualità ingegneristica“made in Germany”. Da allora l’azienda mette alcentro delle proprie attività la passione per il traspor-to e le innovazioni, che creano un evidente e durevo-le valore aggiunto per gli spedizionieri. La sededell’azienda e lo stabilimento di produzione principa-le della Kögel Trailer GmbH & Co. KG si trovano aBurtenbach (Baviera). Altri stabilimenti Kögel sonoubicati a Neu-Ulm (Germania), Duingen (Germania),Chocen (Rep. Ceca) e Mosca (Russia).

Il fornitore di logistica si affida a 93 semirimorchi Cargo Rail per trasporto combinato strada-rotaia che consente di sfruttareal meglio i vantaggi specifici di ogni singolo sistema.

Già sede di grandi realtà mul-tinazionali, il Centro Direzio-nale Bodio Center di Milanoaccoglie anche la sede com-merciale di LeasePlan Italia,operativa nel settore del no-leggio a lungo termine e ge-stione delle flotte aziendali,con soluzioni consulenzialipersonalizzate per aziende diogni dimensione. In occasionedell’inaugurazione ufficiale,

LeasePlan ha organizzato unatavola rotonda con i principalistakeholder della società espeaker d’eccezione comeOscar Farinetti, Presidente diEataly, Valerio De Molli, Ma-naging Partner of The Europe-an House Ambrosetti, Miche-le Angelo Verna, DirettoreGenerale Assolombarda, acommentare l’andamento eco-nomico in Lombardia, nel-

l’anno dell’Expo. “La scelta di trasferire la

nuova sede a Milano - spiegaAlfonso Martinez, Ammini-stratore Delegato di Lease-Plan Italia -ha tra gli obiettiviampliare la visibilità commer-ciale stimolando il businesscon clienti e prospect. Lease-Plan gestisce in Lombardia4.135 aziende e quasi 32milaveicoli, che rappresentano il

29 per cento del portafoglioclienti. A ciò si aggiunge lavolontà di rendere maggior-mente confortevole l’ambien-te lavorativo che ci avvicinaal cuore del business, nell’ot-tica di offrire un servizio sem-pre migliore ai clienti, dallapiccola azienda alla multina-zionale”.

Durante i lavori gli ospitihanno approfondito i temi re-

lativi alle sfide che coinvolgo-no la Lombardia. Valerio DeMolli ha evidenziato che laLombardia rappresenta circaun quarto del PIL nazionaleed è la quarta regione più in-dustrializzata in Europa.“L’export lombardo - ha di-chiarato il Managing Partnerof The European House Am-brosetti - proseguirà ad acce-lerare arrivando a crescere del

LEASEPLAN ITALIA

Più vicini al cuore del businessINAUGURATA LA NUOVA ELEGANTE E MODERNA SEDE COMMERCIALE ALL’INTERNO DEL CENTRO DIREZIONALE BODIO CENTER DI

MILANO. “L’OBIETTIVO È AMPLIARE LA VISIBILITÀ COMMERCIALE STIMOLANDO IL BUSINESS CON CLIENTI E PROSPECT”, HA

DICHIARATO ALFONSO MARTINEZ, AMMINISTRATORE DELEGATO DI LEASEPLAN ITALIA, CHE IN LOMBARDIA GESTISCE 4.135AZIENDE E QUASI 32MILA VEICOLI, OVVERO IL 29 PER CENTO DEL PORTAFOGLIO CLIENTI.

5,8 per cento nell’anno incorso e del 6,2 per cento nel2016. I segni della ripresa ciinducono a essere ottimisti e aconsiderare la Lombardiacome volano di crescita per ilPaese”.

LeasePlan Italia è control-lata da LeasePlan Corpora-tion, operatore leader a livellomondiale, con oltre1,3 milionidi veicoli gestiti in 32 diffe-renti paesi. Gestisce una flottadi circa 110mila veicoli sustrada, con una quota di mer-cato del 18 per cento circa eun fatturato di circa 783 mi-lioni di euro, e impiega 560dipendenti, con presenza sututto il territorio nazionale.LeasePlan Corporation è pos-seduta da Global MobilityHolding, che a sua volta èposseduta per il 50 per centoda Volkswagen e per il 50 percento dalla società di investi-mento Fleet Investments.

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Sempre più avanti.

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