NUMERO 2 Dicembre 2015

Istituto Maria Ausiliatrice–Scuola dell’ Infanzia, primaria, secondaria di I grado

Sommario

Il sinodo sulla famiglia 2

I minions 2

La strage di Parigi 3

Il viandante davanti al mare di

nebbia

4

Il libro che consigliamo: After! 4

La riforma costituzionale 5

Incontro con l’assessore Coletta 5

Rubrica culinaria 6

Il 4 novembre cosa si celebra? 7

Al cinema c’è Descendans! 7

Come ogni anno, Don Bosco viene ricordato a scuola ed in oratorio per il suo miracolo delle castagne. Infatti quest’ anno la scuola Maria Ausiliatrice ha organizzato un’ in-tera giornata invitando le scuole dell’infanzia Primavera e Pizzigallo. Noi ragazzi delle medie abbiamo allestito i giochi per i bambini delle elementari. Vi racconto con ordine: appena arrivati, i bimbi della scuola dell’infanzia sono stati accolti da un gruppo di ragazzi con un’ ospitalità profonda ed in-sieme si sono diretti verso il

salone per un’allegra accoglienza. Sono allora cominciati i giochi, gestiti da noi della scuola media guidati dalla professores-sa Scialpi e dalla maestra Flora Pinto. I giochi sono stati diver-tenti, ma il tempo è vo-lato; a seguire, c’è stata una fantastica rappre-sentazione del miracolo delle castagne ad opera dei bambini di 2° ele-mentare ed animato dal-la 4° elementare. I balli sono stati richiesti dai bambini. La giornata si è conclusa con la conse-gna delle castagne ta-gliate ed arrostite da al-cuni genitori di tutte le classi. I ragazzi ne hanno man-giate così tante da es-serne sazi. Sono soddi-

sfatto dell’impegno mo-strato dalla mia classe per l’organizzazione en-tusiastica! Abbiamo ri-cordato un santo che l’anno scorso ha cele-brato 200 anni dalla na-scita aprendo le porte ai nuovi arrivati; lo stesso clima di festa si è ripetuto domenica in oratorio. Mi ha fatto sorridere il coinvolgi-mento di tante persone, anche adulte, mamme e papà che hanno voluto contribuire a rendere que-sta giornata speciale. Co-me dice la canzone “Le parole che ci suggerisci TU”, <Come un passe-partout le parole che ci

suggerisci tu Gesù, PAROLA ETERNA, co-me un passepartout per aprire quelle por-te che dividono tu sei la gioia per noi>. Ci prepariamo così al Natale!

Gabriele D’Aprile III media

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Il Sinodo è un'istituzione permanente del Col-legio episcopale della Chiesa cattolica e fu isti-

tuito da papa Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta al desiderio dei padri del Concilio Vaticano II di mantenere viva l'esperienza dello stesso Concilio. Il sinodo è un'as-semblea dei rappre-s e n t a n t i dell'episcopato cat-tolico che ha il com-pito di aiutare con i suoi consigli il Papa

nel governo della Chiesa universale. Sono membri effettivi del Sinodo coloro che, appartenendo al Collegio Episcopale, sono stati eletti dai loro confratelli, oppure sono stati no-minati direttamente dal Papa. Al sinodo possono anche partecipare dei non vescovi, invitati a motivo dalle proprie compe-tenze o per altre ragioni di opportunità: il loro ruolo all'interno del sinodo viene in questo caso definito volta per volta. Ultimamente il sinodo si è riunito e, tra i punti cardini emersi, vi è quello relativo alla comunio-ne per i divorziati e i risposati. Dopo tre settimane di riunioni, e a conclusione di un lavoro durato oltre due anni, è stato vota-to dai 270 padri il documento finale, relatio fi-nalis, del Sinodo della famiglia. Il quorum è sta-to raggiunto su tutti i punti della relazione.

L’approvazione è stata resa nota dal portavoce di lingua tedesca Bernd Hagenkord. «Il primo dovere della Chiesa - ha detto Papa Francesco nel discorso conclusivo dei lavori del Sinodo - non è quello di distribuire condanne, ma è quel-lo di proclamare la misericordia di Dio, di chia-mare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore». Concludo questo articolo con una frase del Ponte-fice pronunciata alla chiusura delle assise: «Il sinodo ci ha fatto capire meglio che i veri di-fensori della dottrina non sono quelli che di-fendono la lettera, ma lo spirito, non le idee ma l'uomo, non le formule, ma la gratuità dell'amore di Dio e del suo perdono».

Maria Francesca Muschio Schiavone

III media

Ormai tutti i giovani ne parlano, presentiamoli allora!

La storia di Minions inizia all'alba dei tempi. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minions si evolvono attraverso i secoli, perennemente al ser-vizio dei padroni. Continua-mente senza successo nel pre-servare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone, i Minions si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono caduti in una profonda depressione. Ma un Minion di nome Kevin ha un

piano e lui - insieme all'adole-scente ribelle Stuart e all'adora-bile piccolo Bob– decide di av-venturarsi nel mondo per trovare

una nuova guida per sé e i suoi fratelli. Il trio si imbarca in un viaggio emozionante che li con-durrà alla loro prossima poten-ziale padrona, Scarlet Overkill. Un viaggio che li porterà dalla gelida Antartide alla New York City del 1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno affronta-re la loro sfida più grande: salva-re tutti i Minions ... dall'annienta-mento. Sono divertenti, ma at-tenti a non vedere in tutto ciò che ci viene proposto un esem-pio! Michela Ruggieri

Sonia Masciulli III media

Parigi ripiomba nel terrore. Un at-tacco al Bataclan, non lontano dal-la sede di Charlie Hebdo, dove so-no rimaste uccise 118 persone, in un normale venerdì sera di voci, di giovani, di vita, il 13 novembre. Colpi di kalashnikov in un ristoran-te e in un bar del X arrondisse-ment. Granate attorno allo Stade de France dove era in corso l'ami-chevole Francia-Germania. Spari a Beaumarchais e in altre due stra-de. In azione anche due attentatori suicidi. Gli attentati hanno causato 130 morti e 192 feriti, di cui 99 gravi. Otto gli attentatori uccisi dalle forze speciali della polizia francese. Si tratta di un'offensiva terroristica che colpisce al cuore della Francia, di fronte alla quale il presidente François Hollande an-nuncia lo stato d'emergenza e il

ripristino dei controlli alle frontiere, oltre alla mobilitazione di 1.500 militari a Parigi. Gli appartenenti del commando terrorista che ha assaltato il Batlacan sono morti du-rante il blitz della polizia. Tre di questi hanno azionato le loro cinture esplosive. L'ha riferito la polizia della capitale tran-salpina. Il blitz della polizia "è stato estre-mamente difficile: i terroristi erano chiusi al piano, hanno sparato e avevano cinture esplosive", ha dichiarato il prefetto di poli-

zia Cadot. Secondo gli inquirenti, "tutti" i terroristi autori dell'ondata di attentati che hanno insanguinato Parigi "sono morti". Testimoni che si trovavano al Bataclan di Parigi hanno raccontato in lacrime che i terroristi grida-vano "Allah u Akbar", "Allah è grande". E militanti dello Stato islamico hanno immediatamente celebrato su Twit-ter con l'hashtag in arabo "Parigi in fiamme". Poche ore dopo gli attentati è arrivata la rivendicazione dello Stato islamico. "Ricordate, ricordate il 13 novem-bre. Non dimenticheremo questo giorno, come gli ameri-cani l'11 settembre. La Francia manda i suoi aerei ogni giorno in Siria, bombardando bambini e anziani.

Un aspetto che voglio mettere in evidenza è che si tratta di un attacco alla convivenza tra gli uomini e alla pace. Si vuole impedire alla gente di vivere in modo tranquillo e sereno. Noi europei non dobbiamo avere paura e dob-biamo continuare a guardare al futuro con speranza, no-nostante gli attentati e la morte provocata dai terroristi a Parigi. Allo stesso tempo, non dobbiamo diffondere una cultura dell’odio nei confronti del mondo islamico; si trat-ta di un gruppo estremista che, come tutti gli estremi-smi, va controllato.

Vito Venerito

III media

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Noi ragazzi di 3’ con la professoressa Maria Ca-vallo abbiamo realizzato con pittura acrilica un di-segno del tedesco Caspar David Friedrich realizzato nel 1818. Il quadro rap-presenta un giovane sca-latore che ha raggiunto la cima e dall’ alto può ve-dere il sublime spettacolo dalle vette rocciose che emergono dalla coltre di nebbia e nuvole. Questo dipinto è considerato il

“manifesto” dalla pittura romantica e ci fa riflette-re su una caratteristica innata dell’uomo: pur co-noscendo i propri limiti si sente spinto a superarli. Friedrich è uno dei pittori dell’ Ottocento e tra le sue opere troviamo an-che “Il mare di ghiaccio” e “Monaco in riva al ma-re”.

Rebecca Chialà III media

After è la storia d’amore che ha già conquistato oltre un miliardo di lettori. UN FENO-MENO MONDIALE! La vera storia all’inizio si basava sul-la giovane band degli ’’One Direction’’, ma è stata cam-biata per diritti di immagine. La scrittrice Anna Todd, ini-zialmente era una lettrice appassionata su Wattpad (applicazione che permette di leggere e scrivere storie a vostro piacere), infatti, è stata proprio quest’app che l’ha ispirata a scrivere After. La storia descrive l’inizio della vita al college della giovane e bellissima Tessa, che, accompagnata dalla madre e dal fidanzato Noah, si ritrova a convivere con Steph, una ragazza che ha un modo di vestire ed un comportamento molto tra-sgressivo. Già dal primo giorno, Tessa viene invitata ad una delle tante feste che organizzano in una confraternita fuori dal

college. Arrivata lì, viene presa in giro per il suo abbi-gliamento antiquato. Quella sera incontra anche un cat-tivo ragazzo di nome Har-din; Tessa all’inizio crede che lui si sia interessato a lei, ma non è così. Dopo alcune settimane capi-sce di essersi innamorata di

Hardin e presto anche lui lo capirà; perciò si fidanzeran-no. Ci saranno tuttavia dei litigi tra i due. Tessa litighe-rà con la madre e con l’aiuto di Hardin indagherà sul pa-pà. Nel frattempo troverà un lavoro come scrittrice e le verrà proposto di trasferirsi in un’altra città. Questo però Hardin ancora non lo sa. Una mattina lei e il suo ra-gazzo incontrano per strada il papà di Tessa, con un a-spetto trasandato e fuori di sé. Continua e chissà cosa suc-cederà! E’ un romanzo appassionan-te, consigliato a noi adole-scenti per le tematiche che si affrontano e che ci fanno sognare.

Fabiana Laera III media

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13 ottobre 2015 17:54

Il senato ha approvato il disegno di legge preparato dalla ministra per le riforme istituzionali Maria Elena Bo-schi (per questo detto solo ddl Bo-schi) che riforma la nostra Costituzio-ne, definendo la composizione del futuro senato e abolendo il bicamera-lismo perfetto per cui i due rami del Parlamento avevano uguali poteri. Il ddl ha passato il vaglio del senato con 178 voti favorevoli, 17 contrari e 7 astensioni.

Come cambierà la composizione del senato con la riforma

•I senatori non saranno più 315, ma cento.

•La maggioranza dei senatori (95)

sarà eletta dai consigli regio-nali. Di questi 74 saranno scelti tra i consiglieri regionali e 21 tra i sindaci in carica. Quindi, alle elezioni politiche i cittadini non voteranno più per eleggere i propri rappre-sentanti al senato, ma do-vrebbero poter esprimere una preferenza durante le elezioni regionali.

•I restanti cinque senatori saranno nominati dal Presi-dente della Repubblica per un mandato di sette anni.

•Non rientrano in questo nu-mero gli ex Presidenti della Repubblica, che dopo la fine del loro mandato saranno se-natori a vita. Al momento ci sono sei senatori a vita: gli ex presidenti Carlo Azeglio Ciam-pi e Giorgio Napolitano, l’accademica esperta di bio-tecnologie Elena Cattaneo, l’ex presidente del consiglio Mario Monti, l’architetto Ren-zo Piano e il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia.

•Lo stipendio dei senatori sarà a carico delle regioni e non ci saranno indennità aggiuntive per il servizio prestato in par-

lamento, se non per i senatori a vita e per quelli nominati dal presidente.

Come cambieranno le fun-zioni del senato

•Non ci sarà più bicamerali-smo paritario: il senato non avrà più gli stessi poteri della camera e diventerà camera delle autonomie (cioè regio-nale). Per “Bicameralismo” intendiamo il sistema parla-mentare in cui due camere di rappresentanti sono organo del potere legislativo.

•Conserverà il potere legisla-tivo solo per riforme costitu-zionali, leggi costituzionali, leggi elettorali degli enti locali e ratifiche dei trattati interna-zionali, leggi sui referendum popolari e il diritto di famiglia, il matrimonio e il diritto alla salute.

•Non voterà la fiducia al go-verno.

Marco Simeone

Vito Venerito

III media

Il 23 ottobre nella scuola Maria Ausiliatrice si è tenuto l’ incontro con l’ assessore all’ ambiente Stefano Coletta. Abbiamo approfondito degli argo-menti sull’ ambiente principal-mente, discutendo inoltre anche della mafia e dei prossimi proget-

ti avviati in città. Un progetto in program-ma è sulla raccolta dif-ferenziata. Consisterà nel togliere definitiva-mente i cas-sonetti per collocare nelle case

dei cittadini dei contenitori diver-si:ogni giorno poi si raccoglierà un prodotto, una volta toccherà alla carta, un’ altra all’umido e così via. Un altro argomento discusso e molto interessante è stato quello relativo all’inquinamento dell’ IL-

VA. L’ Ilva sarà chiusa? Coletta ci ha detto che probabilmente ver-ranno chiusi dei settori molto in-quinanti, ma ci ha anche accen-nato, spinto da motivazioni per-sonali, che per lui sarebbe meglio se la chiudessero, anche perché è appunto molto pericolosa per la salute delle persone. E’ stato presentato e discusso anche il problema dell’ ecomafia; fortunatamente, nella nostra zo-na non esistono queste situazio-ni. E’ stata un’ esperienza molto interessante e abbiamo capito e imparato molte informazioni, an-che perché è un giovane molto calmo e molto bravo a spiegare e far capire. Desirèe Tripolo

III media

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Rubrica culinaria!!!

Ricette a prova di b

imbo...

Salame al

cioccolato!

Ingredienti 100 gr. di cacao amaro, 150 gr. di zucchero, 100 gr. di burro fuso, 1 uovo, 300 gr. di biscotti secchi.

Prearazione

PROCEDIMENTO: sbriciolate i biscotti (non troppo), aggiungete lo zucchero, il cacao e mischiate il tut-to. Nel frattempo fate sciogliere in un pentolino il burro (non fatelo arrivare all’ebollizione). Quando lo versate, mescolate bene, di seguito aggiungete l’uovo. Formate dei salami, avvolge-teli nella carta alluminio. Infine fateli riposare in frigo per alcune ora prima di servirli .

E adesso .... Buona degustazione! Roberta Mastro III media

Abbiamo anche condiviso queste bontà

in occasione della festa delle castagne!

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Il 4 novembre in Italia si celebra la Festa delle Forze Armate, che ricorda la vittoria del Regno d’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Il 4 novem-bre 1918, infatti, entrò in vigore l’armistizio fra il Regno d’Italia e l’Austria-Ungheria. Il terribile mas-sacro della Grande Guerra è durato mezzo decennio e costato la vita a 8 milio-ni e mezzo di persone, cui vanno aggiunti quasi 8 milioni di prigionieri e di-spersi e 21 milioni di feri-ti! In Italia questo orrore viene ricordato perché l’imperialismo italiano riu-scì a strappare ai suoi nemici alcuni territori, quali Trento, Trieste, Sud Tirolo, Istria, per i quali il 4 novembre significò l’inizio di una nuova oppressio-ne nazionale. Queste conquiste si aggiunsero alle colonie in Nord Africa e Albania. Alla fine quei mi-lioni di morti erano serviti solo a spartire diversa-mente i territori e le colonie delle potenze imperia-liste!

Nella nostra città questa festa è commemorata con la messa presso il monumento ai caduti, alla quale abbiamo spesso partecipato e la visita alla

caserma dell‘ Aereonautica Militare. In occasione di questa ricorrenza, al Teatro Verdi la sera del 4 novembre è stato rappresentato uno spettacolo dal titolo “Il milite ignoto” con interessanti ri-flessioni sul tema; in questa serata è stato anche presen-tato il programma della sta-gione teatrale offerta dalla città. Riteniamo che sia giusto ri-cordare chi è andato in guerra per difendere l’Italia;

noi ragazzi dobbiamo conoscere il nostro passato ed imparare da questo a non commettere più gli stessi errori. La violenza non risolve i problemi, ai nostri giorni dobbiamo difendere la nostra patria portando avanti quei valori di democrazia frutto di tanti sacrifici e lotte. Giuseppe Loparco

Giuseppe Martucci III media

Tutti siamo abituati a ve-dere sempre gli stessi cat-tivi Disney. Abbiamo letto poco prima dei Minions, ma anche i più cattivi hanno il loro lato buono! Descen-dants è proprio la storia del ''lato positivo” di vari per-sonaggi: Ben, Mal, Evie, Carlos e Jay sono i figli di Re Bestia e della Regina

Belle (Ben), Malefica (Mal), della Regina Cattiva (Evie), Crudelia Demon (Carlos) e Jafar (Jay). Cu-riosi di sapere la trama, eh? Allora chiudete gli occhi e provate a immaginarvi in un paradiso ter-

restre come il regno di Auradon, dove Ben è pronto a salire al trono. Per dimostrare la sua bontà dà a Mal, Evie, Carlos e Jay, costretti a vi-vere in esilio su un'isola da oltre vent'anni, la pos-sibilità di riavere la libertà. Ammessi per la prima volta ad Auradon, i discendenti di tutti i cattivi ini-

ziano una scuola preparatoria insieme alle figlie della Fata Madrina, di Cenerentola, della Bella Ad-dormentata e di Mulan. Secondo voi riusciranno i nostri eroi a andare oltre la malvagità dei loro geni-tori? Riuscirà l’amicizia che li lega a vincere su tut-to? Vi siete anche mai chiesti perché il film si inti-tola proprio ‘Descendants’? È bene dire che questa parola è inglese e significa appunto ‘Discendenti’. Personalmente ci divertiamo nel fare ‘gossip’ nel

cast di un film Disney. Non vi viene mai la curiosità di sapere chi si nasconde die-tro le ‘maschere’ dei vostri eroi Disney preferiti? Ecco i protagonisti alle prese con qualche selfie in spiaggia che li rende molto simili a noi!

Simona Semeraro, Luigia Soldano, III media

AL CINEMA C’E’ DESCENDANS!

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La red@zione ringrazia per la collabora-zione alla realizzazione di questo nu-mero:

Rebecca Chialà III media) Gabriele D’Aprile (III media) Fabiana Laera (III media) Giuseppe Loparco (III media) Giuseppe Martucci (III media) Sonia Masciulli (III media) Roberta Mastro (III media) Maria Francesca Muschio Schiavone (III media) Michela Ruggieri (III media) Simona Semeraro (III media) Marco Simeone(III media) Luigia Soldano (III media) Desirée Tripolo (III media) Vito Venerito (III media) Prof.ssa Simona Fasano(Docente) Sr. Filomena Argese (Docente) Coordinamento-impaginazione-verifiche: Simona Fasano.

CONTATTI:

Unika-mente Giornalino scolastico

Istituto M. Ausiliatrice– Martina Franca Email: laboratorio.multimed@libero.it

A.s. 2015-2016

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