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7/21/2019 Futura 18 dicembre2015 http://slidepdf.com/reader/full/futura-18-dicembre2015 1/10    D    I    R    E    T    T    O    R    E    R    E    S    P    O    N    S    A    B    I    L    E   :    R    E    N    A    T    O    R    I    Z    Z    O  .    R    E    G    I    S    T    R    A    Z    I    O    N    E    T    R    I    B    U    N    A    L    E    D    I    T    O    R    I    N    O    N    U    M    E    R    O    5    8    2    5    D    E    L    9    /    1    2    /    2    0    0    4  .    E   -    M    A    I    L   :    G    I    O    R    N    A    L    I    S    M    O    @    C    O    R    E    P  .    I    T    P    O    S    T    E    I    T    A    L    I    A    N    E  .    S    P    E    D    I    Z    I    O    N    E    I    N     A  .    P  .    7    0    %   -    D  .    C  .    B  .    T    O    R    I    N    O  futura PERIODICODELMASTERINGIORNALISMO” GIORGIOBOCCA UNIVERSITÀ DITORINO-COREP 18DICEMBRE2015  ANNO11NUMERO9  FOCUS Idee regalo dalla Xbox alla mucca vals Collaborare per favorire la crescita economica e culturale della città. È stato questo il tema portante dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015/2016 dell’Università di Torino, apertosi ufficialmente l’11 dicembre durante la cerimonia alla Cavallerizza Reale. Il rettore Gianmaria Ajani ha ricordato i grandi contributi dati da UniTo allo sviluppo della città: “Ogni euro da noi investito ne ha creati 2,32 per l’economia locale. I soli studenti hanno generato sul territorio una spesa di 175 milioni di euro”. Ma la ricchezza portata dall’Università nel territorio sembra non aver trovato un sufficiente riscontro nelle istituzioni cittadine: “Esiste una contraddizione di fondo. Se da una parte Torino esprime a noi una domanda di supporto particolarmente rilevante, dall’altra la consapevolezza acquisita dalla città del ruolo dell’Università pare decisamente inadeguata”. Proprio per colmare questo gap l’Ateneo e le comunità locali hanno partecipato a tre Barcamp, incontri sui temi dell’interazione e della collaborazione. Dopo il rettore ha parlato il sindaco Fassino: “Torino deve affrontare la grande sfida di trasformarsi in una città universitaria. Sono cresciute le attività commerciali legate alla presenza di studenti, noi dobbiamo governare questo cambiamento”. E il problema più delicato riguarda gli alloggi, oggi insufficienti per far fronte alle richieste: “Abbiamo messo in campo un ‘masterplan’ per la costruzione di nuove residenze su suolo pubblico, non possiamo infatti ammettere che ci siano studenti costretti a rinunciare a venire qui per carenze di questo genere”. Sulla realizzazione di questi alloggi, appaltata a privati, si è aperta una polemica con i rappresentati studenteschi: “Questo ‘masterplan’ rischia di essere una speculazione con cui il Comune otterrà nuovo ossigeno per le sue casse – ha attaccato Carlo Debernardi, presidente del consiglio degli studenti – rinunciando ad aree importanti che potrebbero essere destinate a servizi pubblici”. Per ultimo è intervenuto l’ospite dell’evento, il professor Goddard dell’Univ Newcastle. Il docente, che è c uno dei massimi esperti di sviluppo locale, ha ammonito la città e l’A pericoli di una scarsa coopera necessario che queste due realtà in modo più produttivo, altrimenti di gettare al vento una grande o di crescita economica, sociale e  Al termine della cerimonia, l’Uni ricordato i professori mancati duran anno e premiato gli atleti del Cus c ottenuto importanti riconosciment riflettori sono ora puntati sui pros dalla cooperazione tra città e Atene una grande parte del futuro di entra Università e territorio, un 2016 all’insegna della collaborazio  di Tommaso Spotti  Visto da noi  SPORT Al Palavela i campionati del pattinaggio  FOCUS Torino terza città per furti in cas Monet Argenteuil (1875) olio su tela, Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) /Franck Raux. Le opere di Monet sono esposte fino al 31 gennaio 2016 alla Gam, Galleria d’Arte moderna di Torino.

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   R   I   Z   Z   O .   R   E   G   I   S   T   R   A   Z   I   O   N   E   T

   R   I   B   U   N   A   L   E   D   I   T   O   R   I   N   O

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futuraPERIODICODELMASTERINGIORNALISMO”GIORGIOBOCCA ”UNIVERSITÀ DITORINO-COREP

18DICEMBRE2015 ANNO11NUMERO9

 FOCUS

Idee regalodalla Xboxalla mucca vals

Collaborare per favorire la crescita economicae culturale della città. È stato questo il

tema portante dell’inaugurazione dell’annoaccademico 2015/2016 dell’Università diTorino, apertosi ufficialmente l’11 dicembredurante la cerimonia alla Cavallerizza Reale.Il rettore Gianmaria Ajani ha ricordato i grandicontributi dati da UniTo allo sviluppo dellacittà: “Ogni euro da noi investito ne ha creati2,32 per l’economia locale. I soli studentihanno generato sul territorio una spesa di175 milioni di euro”.Ma la ricchezza portata dall’Universitànel territorio sembra non aver trovato unsufficiente riscontro nelle istituzioni cittadine:“Esiste una contraddizione di fondo. Se da una

parte Torino esprime a noi una domanda disupporto particolarmente rilevante, dall’altra

la consapevolezza acquisita dalla cittàdel ruolo dell’Università pare decisamenteinadeguata”. Proprio per colmare questogap l’Ateneo e le comunità locali hannopartecipato a tre Barcamp, incontri sui temidell’interazione e della collaborazione.Dopo il rettore ha parlato il sindaco Fassino:“Torino deve affrontare la grande sfida ditrasformarsi in una città universitaria. Sonocresciute le attività commerciali legate allapresenza di studenti, noi dobbiamo governarequesto cambiamento”.E il problema più delicato riguarda gli alloggi,oggi insufficienti per far fronte alle richieste:

“Abbiamo messo in campo un ‘masterplan’per la costruzione di nuove residenze

su suolo pubblico, non possiamo infattiammettere che ci siano studenti costrettia rinunciare a venire qui per carenze diquesto genere”. Sulla realizzazione di questialloggi, appaltata a privati, si è aperta unapolemica con i rappresentati studenteschi:“Questo ‘masterplan’ rischia di essere unaspeculazione con cui il Comune otterrànuovo ossigeno per le sue casse – haattaccato Carlo Debernardi, presidente delconsiglio degli studenti – rinunciando ad areeimportanti che potrebbero essere destinate aservizi pubblici”.Per ultimo è intervenuto l’ospite dell’evento,

il professor Goddard dell’UnivNewcastle. Il docente, che è c

uno dei massimi esperti di sviluppolocale, ha ammonito la città e l’Apericoli di una scarsa cooperanecessario che queste due realtà in modo più produttivo, altrimentidi gettare al vento una grande odi crescita economica, sociale e  Al termine della cerimonia, l’Uniricordato i professori mancati durananno e premiato gli atleti del Cus cottenuto importanti riconoscimentriflettori sono ora puntati sui prosdalla cooperazione tra città e Ateneuna grande parte del futuro di entra

Università e territorio, un 2016 all’insegna della collaborazio

 

di Tommaso Spotti Visto da noi

 SPORT

Al Palavelai campionatidel pattinaggio

 FOCUS

Torinoterza cittàper furti in cas

Monet Argenteuil (1875) olio su tela, Paris, Musée d’Orsay © RMN-Grand Palais (musée d’Orsay) /Franck Raux. Le operedi Monet sono esposte fino al 31 gennaio 2016 alla Gam, Galleria d’Arte moderna di Torino.

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18DICEM

TORINO terza città per furti in casSecondo l’Istat, nel capoluogo piemontese si registra un incremento della crimina(+54% rispetto al 2010), in particolare per quanto riguarda i colpi in appartame

Torino diventa sempre meno sicura.Secondo l’Istat, nel capoluogo pie-montese si registra un incrementodella criminalità (+54% rispetto al

2010), in particolare per quanto riguarda i fur-ti in appartamento.Il rapporto del 2014, elaborato sui dati delDipartimento di Pubblica Sicurezza delMinistero dell’Interno, vede Torino al terzoposto nella classifica delle città con la più altapercentuale di furti in abitazione denunciatidai residenti: 720 ogni 100 mila abitanti, allespalle degli 839 di Ravenna (un aumento del20% nel giro di un anno) e dei 795 di Asti,per un totale di 16.500. Le città del Sud sono

in coda alla classifica, soprattutto perchémolti derubati non denunciano i furti subiti.Guardando ancora ai dati nazionali si scopreanche che il capoluogo piemontese registraun numero di denunce quasi doppio rispettoalla media del Paese. In Italia, nell’ultimoanno, le segnalazioni alle autorità sono s tate256 mila: un incremento del 2%, se si guardaal 2013. Numeri comunque molto modesti, sesi tiene conto dei furti totali.Ecco perché, dietro queste cifre, emerge unsegnale preoccupante: c’è scarsa fiducia nelleforze dell’ordine e, in generale, nella giustizia.Chi viene derubato sa che difficilmente riusciràa recuperare i suoi beni o ad ottenere almeno

un indennizzo economico al termine di unprocesso: spesso non si riesce nemmeno arisalire all’identità del ladro. Nel 2014, in Italia,i furti in casa sono stati 251 mila: in carcere,per questo reato, solo 3600 persone. Soloil 2,9% dei responsabili è stato individuato:molti hanno rimediato semplicemente unadenuncia a piede libero.L’unica risposta all’angoscia dei cittadini èuna proposta del ministero della Giustizia:aumentare le pene. Si dovrebbe passare daun minimo di due a un massimo di otto annidi detenzione, rispetto al tetto dei sei previstioggi. Questo renderebbe più difficile evitareil carcere con il beneficio della condizionale.

E vanificherebbe la prescrizionesecondo il ministero, solo il 5% di furti in appartamento sfugge alleproprio grazie a questo escamota

 A Torino, secondo l’Istat, il derubati non denuncia il furto 2014 sarebbero stati circa 1.7non denunciati, a fronte dei qucomplessivamente commessi.Un’ulteriore brutta notizia arrivareai danni degli anziani: nel 2014 son(25 mila i reati, in generale, contro Secondo i dati forniti dalla Prefettual 2013 c’è stato un incremento de

Futura è il periodico del Master di Giornalismodell’Università di Torino Testata di proprietà del Corep

Direttore responsabile:Renato RizzoCaporedattore:Sabrina RoglioProgetto grafico:SintagmaGroup srl

Segreteria Redazione:[email protected]

Redazione: Sandro Bocchio, Maurizio Crosetti, ClaraAttene, Fabio Lepore, Franco Borgogno, AlessandroCappai, Paolo Piacenza, Lodovico Poletto, Maurizio

 Tropeano, Vera Gandini, Paolo Matteo Maggioni,Carla Piro Mander, Simonetta Rho, Elena Rabbia,Alessandro Contaldo,Marco Bobbio,Stefania Giuliani,

Mauro Ravarino.Francesco Beccio, Claudio Carollo,

Sabrina Colandrea, Costanza MariaMacola, Federica Frola, Federico Ger Teresa Giannini, Azzurra Giorgi, Fabio

Sara Iacomussi,Alessio Incerti,andrea LMerola, Gianluca Palma, Daniele Alb Tommaso Spotti, Martina Tartaglino, E

Davide Urietti,Simone Vazzana.

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 A Falchera non si denuncia per vergognao per sfi ducia in chi dovrebbe intervenire

Falchera, periferia di Torino. Un quartierea sé, quasi un piccolo borgo. I suoiabitanti soffrono della lontananza dalle

istituzioni e dalla gestione del Comune delcaopoluogo piemontese.Una lontananza che non è semplicementefisica, ma anche psicologica ed emotiva: moltipensionati, ad esempio, non denunciano i furtisubiti in casa. Perchè? Per vergogna, alcuni,altri per sfiducia nei confronti di chi dovrebbedifenderli, proteggerli e, a mali estremi,riparare i danni. La polizia non è più presentesul territorio così come lo era un tempo e icittadini di questa zona di Torino lo avvertonoquotidianamente.“Si sente la mancanza dei passaggi dellevolanti per le strade – racconta Dino DeSantis, presidente di Confartigianato e puntodi riferimento per gli anziani di quartiere – Unavolta, dal dopoguerra fino a un decennio fa,Falchera era un luogo sicuro e si tenevano le

porte delle case aperte. Ora, anche se continuaa essere un quartiere prevalentemente povero,è diventato un obiettivo dei malintenzionati”. A confermare la teoria di De Santis, letestimonianze di molti anziani. Sono proprioloro, infatti, i soggetti più coinvolti, e indifesi.Un signore, che abita a Falchera dagli annicinquanta, spiega: “Credo che i pensionativengano presi di mira perché più vulnerabilie facili da abbindolare. Ma nel quartiere, gliover 70, come la maggior parte degli abitanti,non sono certo abbienti”. Non sono il denaro,

né l’oro, né i gioielli, infatti,il “bottino” dei furti in casa,ma addirittura “gli utensili – prosegue il pensionato – Al mio vicino hanno rubatoi rubinetti... I rubinetti!”.Tra i furti più riccorrenti, ci sonole buste della spesa, magarilasciate nell’androne deipalazzi mentre si sta caricandoil resto sull’ascensore. Unsignore racconta: “Ero appenatornato dal supermercato. Avevo lasciato i sacchettiall’ingresso, perchè avevonotato che davanti alportone c’erano molte foglie.Per evitare che qualcunoscivolasse e si facesse male,ero andato a prendere lascopa. Tempo di tornare, le

buste erano sparite”.Come è tipico della zona, ilprotagonista della vicenda non ha denunciato:“Cosa potevo raccontare alle forze dell’ordine?- chiede - Non avevo visto nessuno”.Ma perché, anche se così frequenti, i furtinella maggior parte dei casi non vengonodenunciati?“Molti vedono del lassismo da parte delle forzedell’ordine – testimonia un altro anziano diFalchera – Io ho subito un furto in casa, hosporto denuncia, ma non è servito a nulla. Ho

fornito alla polizia la targa dell’auto dei ladrie dopo quattro mesi non ho ancora avutorisposte”.Un altro signore racconta una vicenda simile,vissuta sempre a Falchera: “I miei vicini hannosubito un furto in casa con i ladri che sonoentrati dal balcone”. Tutti avevano seguito ilcolpo “in diretta”: affacciati alle loro finestre,i residenti avevano assistito alla “scalata” delladro.

L’uomo racconta: “A me aveva telsignora del terzo piano, mi aveva adare un’occhiata fuori”.Però, anche in quel caso, la poliziastata avvisata: “Tramite il passapsapevano quello che era successo -il pensionato - Era stato chiamatil parraco del quartiere, ma nondell’ordine”.

SARA IA

Mi sono chiesta se valesse la pena fare

la denuncia, perché in effetti ho semprepensato che le forze dell’ordine nonpotessero farci più di tanto, anzi nulla”.Carla, 59 anni, ha subito due furti. La suaè solo una delle tante storie di cui si senteparlare: per strada, in casa, al lavoro, conamici o familiari. E, nel suo caso, come pertanti altri, a niente sono valse le indagini. Abitava nei pressi del Parco della Pellerinaquando è stata presa di mira dai ladri perla prima volta. L’appartamento era al quintopiano di una palazzina in ristrutturazione:fin troppo facile per i malviventi introdursisfruttando il ponteggio allestito per i lavoridella facciata. “Gli è bastato sollevare latapparella. La finestra quel giorno nonl’avevamo chiusa - racconta la signora conamarezza-. Abitando nell’attico, d’altronde,io e mio marito non pensavamo di poteressere derubati”. Il colpo, messo a segnoin pieno giorno, fu denunciato alla polizia.

Gli agenti fecero un sopralluogo, preseronota dell’accaduto, ma la vicenda si chiuselì. A distanza di qualche anno, nell’alloggiodove attualmente vive, Carla è statavittima di un nuovo furto. In questo casodinamica completamente diversa: i ladrihanno prima sfondato il vecchio portonein legno, ricavandone un’apertura dalpannello inferiore, poi, hanno fatto entrareun bambino che, di volta in volta, portavala refurtiva all’ingresso per farla valutareagli adulti. Gli inquirenti lo hanno potutodedurre dalla ricostruzione della signora

che ha trovato il portagioie rovesciato di

fronte all’ingresso.“È stato probabilmente un furto di zingari,- prosegue Carla -. Non è la prima volta checapita: già altri vicini di casa avevano subitoun attacco simile. E, anche in quel caso, gliagenti avevano sospettato l’azione di ungruppo di nomadi”. I ladri avevano studiatoil colpo in base alle abitudini familiari. Unapratica non rara, come quella di lasciaremessaggi cifrati sulla citofoniera, incorrispondenza del campanello; o quelladi entrare una prima volta nell’edificioper valutare, quando e come poter agire

indisturbati. A parte lo shock iniziale, Carladice di aver superato la paura. Dopo

l’ultimo furto, inoltre, ha fatto rinforzare laporta d’ingresso con pannelli in acciaio. E,da allora, ogni volta che esce di casa, siaccerta di aver chiuso finestre e tapparelle.Per il resto sa che, accorgimenti a parte,ci si può appellare solo alla fortuna. E, senon si vuole perdere tutto, è meglio nonconservare in casa oggetti di particolarevalore o i risparmi di una vita, tanto -conclude - “tutte le volte che si fa denuncianon serve a niente”.

EMILIANO TOLU

“Mi hanno derubata per due volte”IL GRIMALDELLO

 VENUTO DALL’ES

Il miglior alleato degli scassinatori e l’indi chi ha serrature di vecchia generazioè la chiave bulgara, chiamata così percinventata dai servizi segreti bulgari ai tedella Guerra Fredda.Bastano pochi minuti e una valigetta digrimaldelli-chiavistelli di varie misure.All’interno della toppa viene inserita lacosiddetta «chiave morbida» in gradodi leggere i codici della serratura, dasovrapporre poi a un secondo attrezzoruotandola lentamente da destra a sinisIl passo successivo è creare, con un pitornio, la copia che si adatterà perfettaalla serratura.Per i ladri ha però un unico handicap:funziona solo con le chiavi a doppia maSoluzione? Dotarsi di una serratura a ceuropeo. Questo è l’unico sistema per

impedire agli scassinatori di aprire la pblindata dal momento che queste chiavpossono essere duplicate se non con lamappatura originale dei codici.

 ALESSIO IN

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18DICEM

Mille idee per i REGALI di Na

PER LUI

PER LEI

Il Natale è alle porte. E se tutti attendono con trepidazione i tradizionali pranzi

infiniti e i deliziosi manicaretti, non si può dire altrettanto dell’attività che terrorizza

più di ogni altra: la famigerata ricerca dei regali. Abbiamo deciso di scendere incampo al fianco dei ritardatari, suggerendo alcune idee regalo per lui, onde

evitare tragedie familiari future. Troppi, infatti, rimandano fino a quando, il 23, sitrovano puntualmente a correre disperatamente su e giù per negozi, finendo per

comprare portauovo a forma di renna e golfini scozzesi.

Per chi ha a che fare con eterni bambini, si va sul sicuro regalando l’ultimomodello di Xbox e Play Station. In questi giorni, infatti, sono molte le promozioni

che permettono di acquistare le console di Microsoft e Sony a un prezzoinferiore a quello abituale. Se poi si ha il coraggio di vivere insieme al proprio

lui un’esperienza indimenticabile, quale idea migliore dei cofanetti smartbox

‘Brivido Estremo’, che consentono di scegliere tra diverse attività comeparacadutismo, rafting, parapendio e guida sportiva? Chi, invece, desidera fare

un regalo trendy, può puntare su un accessorio alla moda e adatto al periodoinvernale: lo scaldacollo maschile. I siti di shopping online offrono molti modelli

diversi, scontati fino al 50%, acquistabili da casa con un semplice ‘click’. Mentresi aspetta che la cioccolata calda sia pronta.

COSTANZA FORMENTON

Fidanzati e mariti di tutta Italia siete indecisi su che regalo fare alla vostra

bella? Si sa che il Natale da questo punto di vista è il periodo più nevroticoe stressante dell’anno. Per non impazzire alla ricerca del dono perfetto, che

intanto non troverete, ecco una gamma di soluzioni che vi permetterannodi strappare il bacio sotto il vischio.

Ma il regalo giusto dipende dalla ragazza/donna in questione. Se aveteaccanto una fashion addicted andate sul sicuro con un accessorio. Borsa

e gioielli (senza andare da Louis Vuitton o Cartier) sono grandi classici

sempre graditissimi. Se la vostra lei è fan di trucchi e prodotti di bellezzaallora trousse, palette e creme (rigorosamente non antirughe!) sono il

dono ideale. Sempre su questa linea esistono anche i cofanetti, i famosismartbox, che permettono di passare un fine settimana alle terme o in una

spa. Ma c’è anche un altro grande regalo intramontabile: un libro. Quello

che cambia è il modo per leggerlo, perché alla carta, quest’anno come nonmai, si stanno affiancando i Kindle e gli e-book in genere.

Poi c’è un regalo che accontenta tutte le donne: il viaggio. Che sia per una

meta esotica o per una capitale europea, se fate trovare sotto l’albero unbiglietto aereo, il successo è assicurato.

 ALESSIO INCERTI

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dalla Xbox alla mucca valsugana

 ADOTTA UNDONO

SOLIDARIETÀ 

“Adotta un regalo” è un’idea originale che stupirà tutti gli am

visitare il canile più vicino e regalarsi un compagno fedele allaltre le cose che si possono adottare, alcune insospettabili

pigotta, la bambola di pezza realizzata a mano dai volontariche “avrà pure un cuore di pezza, ma ogni anno salva mig

bambini africani”. E si può adottare un albero di Natale da

Ciampi di Benevento, una delle attività più colpite dall’alluvioscorso ottobre.

Tra i progetti più curiosi c’è poi “adotta una mucca”, nato fa per valorizzare l’attività delle malghe. Sul sito visitvalsug

disponibile il catalogo 2016 per un totale di 150 mucche, o

con una foto e un nome distintivo. Con l’adozione si prende progetti benefici, ma soprattutto si può far visita alla propria

durante l’alpeggio, un’esperienza adatta a tutta la famigscoprire la tradizione casearia d’alta quota.

Infine, si può addirittura “regalare il Natale”, grazie al Seviziodi Lecco, dedicato all’integrazione di adulti in difficoltà. L’in

donare generi alimentari di prima necessità che confluiran

tradizionale pranzo di Natale organizzato dall’associazione.SABRINA COL

Se non sapete che cosa regalare a Natale perchè i destinatari hanno già tutto

rimasti senza idee originali, niente paura. Anche quest’anno c’è un modo per fafigura e soprattutto aiutare chi ne ha più bisogno: i regali solidali. Ce ne sono p

gusti dai giocattoli ai libri, dall’abbigliamento ai prodottienogastronomici, dagli acalla cosmesi.

 A Torino sono molti i punti vendita o i temporary shop dove si possono acq

pensierini originali e allo stesso tempo contribuire a campagne benefiche. La sampia dalla periferia al centro: con bancarelle e gazebo allesiti dove, con una

offerta è possibile sostenere i progetti di Msf, Unicef, Airc, Wwf, Greenpeace e a casa cartoline, bambole, stelle di natale e libri. In via delle Orfane 24/D dal

dicembre è aperto “Marte - cose buone da dentro”, dove si trovano borse, ma

bigiotteria, oggettistica e generi alimentari prodotti nelle carceri italiane. Oltre a l’attenzione su un tema difficile e delicato, gli articoli sono di grande qualità e co

e loghi ironici. Un esempio? I prodotti da forno della Banda Biscotti, le borse in p

con i teloni dei camion di Malefatte, le birre Semi di Libertà. A pochi isolati di distanza, in piazza Solferino 9 si possono esplorare tante idecasa eleganti e raffinate nel Christmas Shop della Fondazione Paideia che d

vent’anni offre assistenza ai bimbi con disabilità e alle loro famiglie. Il ricava

vendita finanzierà la realizzazione di due stanze dedicate alla logopedia nelPaideia in costruzione in via Moncalvo a Torino. Un’altra classica meta per ch

ricerca di regali solidali è l’ InfoPoint di Emergency in corso Vittorio Emanueldove oltre ai gadget della ong fondata da Gino Strada si possono trovare ca

giocattoli, pasta, confetture bio. Il ricavato andrà a finanziare i tanti ospedali

sanitari che Emercency ha in Italia e nelle zone “calde” del pianeta.MARTINA TAR

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“Il DONO” dei ragazzi di MaskPanettoni, cioccolato, bibite e spumante: sono questi i regali che l’agenzia di fotorit

donerà alle famiglie torinesi più bisognose

Panettoni, cioccolato, bibite e spu-mante, ma anche beni di primanecessità come la pasta: sonoquesti i doni che i ragazzi del-

l’agenzia di fotoritocco Mask porterannoalle famiglie torinesi più bisognose. “Ab-biamo pensato di rivolgerci alla nostra pic-cola fetta di mondo - spiega il fondatoreRiccardo Ossola -. Contattando le parroc-chie e il Cottolengo, abbiamo ricevuto unalista di indirizzi a cui consegneremo i no-stri doni di Natale”.L’iniziativa dei giovani, tutti tra i 24 e i 35anni, del Talent Garden di Torino (Tag) sichiama proprio così: “Il Dono di Natale”ed è nata dalla volontà di Ossola di farebeneficienza partendo dalla propria città.“Per me è stato semplice: volevo rendermiutile ancor prima di fondare la mia azienda- racconta Ossola - . Il difficile era primadi tutto trovare un ente che accettassesoldi da un’impresa e non da un privato.Molte realtà come Unicef, poi, hanno co-sti di struttura elevati: questo fa sì che laquota offerta non venga venga devoluta al100%”.Da qui nasce l’idea di dare vita al proprioevento benefico. Lunedì 21 dicembre i ra-gazzi di Mask poseranno computer e mac-

chine fotografiche per diventanatalizi. A loro piace definirsi propriocettiamo chiunque voglia unirsnando qualcosa”, invita il fondIl ritrovo è al Tag alle 8.30 di mma tappa la spesa. “Nel corsonata faremo i pacchi - spiegaTutti i soldi che avanzeranno sstribuiti in parti uguali insieme terina di auguri per un futuro mGli elfi di Mask si divideranno per portare i doni alle famiglieIl primo sarà fatto intorno quando i bambini tornano da secondo verso le 20, quando trovare le persone a casa.“Di porta in porta leggeremo gio. Credo che questo sia il veNatale - assicura l’ideatore va-: ricevere un augurio da unmai vista prima”.Per tutto il 2016 Mask organizformativi di fotografia, il cui rrà totalmente messo da partere il progetto di beneficienzaPer informazioni e per partec4673821

FEDER

L’ironia degli addobbi di NATALE è made in Turin

C“Portare ironia nella vita di tutti i giorni”. Le Palle di Natale, per Marta Valsania,

servono a questo. Trentenne, torinese, laureata al Dams, Valsania cura lacomunicazione dell’azienda di Torino che crea le Palle di Natale. “Certo, finiscilopure”, “Per te questo e altro”, “È un piacere conoscere i tuoi”, sono alcune delle

frasi fatte che i ragazzi di LePalle. it prendono dalla ‘ipocrisia’ comune e mettono su dischida appendere all’albero di Natale ma anche su sottobicchieri, grembiuli, t-shirt, spillette ealtri oggetti, tutti prodotti in Italia rispettando i principi di sostenibilità ambientale.Inizialmente la vendita era limitata al periodo natalizio - spiega Valsania - ma le frasisono slegate dal Natale. Per questo abbiamo deciso di trasformarlo in un vero e propriobrand”. Non solo un’originale soluzione per i ritardatari della vigilia, dunque, ma anche unasimpatica idea regalo per ogni occasione: “Il nostro obiettivo è diversificare cercando nuoveidee da realizzare con partner attenti all’etica del prodotto sostenibile e del Made in Italy”.L’ultima idea di LePalle. it è il pacchetto Shopper+Shopping: una borsa per gli acquisti

abbinata a due ore in compagnia della consulente d’immagine Giuseppina SansIl modello di sviluppo è incentrato sul network dal basso: “Stiamo costruendo ungiovani realtà italiane e piccole fiere di design e artigianato in giro per il PaeseMarta Valsania. In questo senso vanno le collaborazioni con 13sedicesimi, aziendche crea agende personalizzabili, e Essent’ial, piccola casa di moda e oggettistisull’utilizzo di materiali non convenzionali.Marta Valsania, che si occupadi comunicazione anche per ilFestival delle colline torinesi eper Play with food, un festivaldi arti visive dedicato al cibo, sabene quanto importanti siano isocial network per la promozionedi un’azienda giovane einnovativa come LePalle. it: “Isocial network hanno un ruolofondamentale; i nostri articolisono giovani e freschi, e siprestano ai nuovi canali dellacomunicazione. Ci rivolgiamoprincipalmente a donne e uominitra i 30 e i 50 anni, personesensibili alla produzione italianache rispetta l’ambiente. Nel giro

di un anno abbiamo triplicato ilnumero di like sulla nostra paginaFacebook e duplicato gli accessisul sito. Vogliamo far conoscereal maggior numero di personepossibile le nostre idee”.

FABIO GRANDINETTI

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SPETTACOLI

Tre appuntamenti, dal 28 al30 dicembre, per il Galà 

internazionale di danza

Al Regio Bolle in una “sfi da” tra étoile

Roberto Bolle tornerà sul palco delTeatro Regio a distanza di un anno.Lo farà lunedì 28, martedì 29 emercoledì 30 dicembre per il suo

Galà di danza che coinvolgerà ballerini di famainternazionale. Un lungo tour che lo ha vistoimpegnato sui palchi italiani più prestigiosi

 – dalle suggestive Terme di Caracalla allostorico Petruzzelli di Bari – e che riporterà nellasua regione Bolle, nato a Casale Monferrato.Questo spettacolo è una sfida a colpi dipunte: sul palco si disputerà un’amichevolebattaglia in nome della danza, per confrontaretecniche, stili e scuole. Passi a due e assoliselezionati tra i grandi classici dell’Ottocento edel Novecento. Presente la scuola russa, con

 Anna Tikhomirova, prima solista del BolshoiBallett e Semyon Chudin, principal dancer

della stessa compagnia. Tra loro anche lasiberiana Anna Tsygankova, prima ballerinadel National Ballet di Amsterdam dal 2007.Bolle, dopo l’ingresso alla Scala di Milano e unincontro con Rudolf Nureyev quando era poco

più che adolescenteha avuto una carrierafulminante, ed èstato conteso daipiù importanti teatridel mondo. Come ilBalletto di Stoccarda,che sarà presentedurante il Galà conla principal Alicia

 Amatrian, nome dipunta della compagniada oltre un decennio.Tra gli artisti cheaccompagnerannol’étòile non potevanomancare glianglosassoni del

Royal Ballet di Londra,come il canadeseMatthew Golding, eMelissa Hamilton, diorgini irlandesi, prima

Trombe, sassofoni, tamburi eclarinetti riscalderanno i torinesiche il 31 dicembre sfideranno ilfreddo in piazza San Carlo.“Quando la banda passò” èinfatti il tema, quest’anno,

del tradizionale capodannoin piazza, protagoniste lebande musicali con i loro millestrumenti e sonorità. Tra unamazurka e una polka l’attricee cantante Elena Castagnolie il musicista Gipo di Napoliintratterranno il pubblico epresenteranno i ballabili dellaBanda di Avola, i ritmi in levaredella Bandakadabra e laforsennata fanfara balcanicadella Agusevi DzamboOrkestar.Ma l’ospite più atteso dellaserata è senz’altro VinicioCapossela con la sua Bandadella Posta, accompagnati sulpalco da due altri gruppi.“Uniremo il suono della nostra banda a quello dellealtre convenute dai quattro angoli del paese, Balcani

compresi - ha dichiarato il cantautore - Personalmenteporterò una banda da sposalizio, una banda difuorilegge di paese, la Banda della Posta, gruppodi comprovata esperienza e di deflagrante energia,supportato dai giovani polmoni della banda comunaledella Città di Calitri e, per regalo a noi stessi, allapiazza e al nuovo anno, una vera banda di mariachimessicani: Los Mariachi Mezcal”.Oltre al capodanno “ufficiale” le alternative per la seradi San Silvestro sotto la Mole sono moltissime.

 All’Hi roshima Mon Amour, storico locale torinese, siterrà il Capodanno dell’Anno, serata per ballare tuttala notte organizzata da Avanzi di Balera, mentre al

teatro Le Serre di Grugliasco, il Cirko Vertigo saluteràl’arrivo del 2016 con il Vertigo Christmas Show, unafavola natalizia che vede come protagonisti artisti

internazionali di circo contemporaneo.#untemposenzavoi è invece il tema del Cenone delDigiuno di quest’anno che si terrà a partire dalle 20negli spazi dell’Arsenale della pace.L’invito del Sermig è di rinunciare al cenone tradizionalee devolvere l’equivalente in denaro per l’accoglienzadei bisognosi. Il cenone si concluderà alle 23 conla tradizionale marcia della pace che raggiungeràil Duomo di Torino per la messa di mezzanotte,celebrata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia.

 ANDREA LAVALLE

Capodanno in città: festa in piazzae Cenone del digiuno all’Arsenale

Roberto Bolle (Agrigento)

Foto ® Luciano Romano

solista della stessa compagche ospite principale del Sper Ballet di Dresda. Torna anche una vecchia conoscelirico di piazza Castello, la

Hee Seo, principal dell’ABallett Theatre, che nel 201interpretato il “Pas de DTchaikovsky, accompagnsuo collega – principal delloballetto – James Whitesidepoliedrico, oltre che coreogPer chiudere restando in calzerà le punte insieBolle anche David Trzedirettamente dalla NationaHouse di Bucarest. I ancora disponibili potrannoacquistati alla BiglietteTeatro Regio, on line sul siticketone.it e telefonicame011.8815.270.

MONICA M

Scade il 31 gennaio il banddel premio InediTo, in giuriacantante MorganTorna il premio InediTO – Colline di Torino, concorsoletterario dedicato alle opere mai date alle stampe. E lo fa cun’importante novità “musicale”: tra i giurati della XV edizi

ci sarà infatti anche Morgan, che presiederà la sezione dedai testi delle canzoni. Il frontman dei Bluvertigo è il regalo dorganizzatori, l’Associazione culturale il Camaleonte di Chialla manifestazione per i suoi 15 anni.Il concorso nasce nel 2002 con l’obiettivo di scoprire evalorizzare nuovi talenti della poesia e della narrativa italiaAnno dopo anno si è arricchito di nuove sezioni, fino adarrivare alle sei attuali, che spaziano dal romanzo al testoteatrale. Gli aspiranti scrittori dovranno confrontarsi con gspecializzate, presiedute da personaggi di spicco della cultitaliana: il poeta Antonio Riccardi per la sezione delle operein versi, gli scrittori Aurelio Picca e Margherita Oggero peri romanzi, Davide Longo della Scuola Holden per i raccontibrevi, l’attore Michele Di Mauro per i testi teatrali, gli artistiGianluca e Massimiliano De Serio e il comico di Zelig DiegoCasale per i testi cinematografici e infine l’ex giudice di XFactor, Morgan, per i testi musicali.A presiedere l’edizione 2016 sarà per il terzo anno consecuDavide Rondoni, poeta e professore di letteratura, mentre icomitato d’onore sarà composto da personalità della politie della cultura piemontese, tra cui Piero Fassino, Sergio

Chiamparino, il direttore delle Biblioteche Civiche TorinesiPaolo Messina e il presidente del Circolo dei Lettori LucaBeatrice.Il bando di partecipazione è stato pubblicato sul nuovo sitointernet www.premioinedito.it e sarà attivo fino al 31 genna2016. I testi in gara verranno valutati entro la primavera e laproclamazione dei vincitori avverrà al Salone del Libro 201Il concorso si chiuderà poi con le premiazioni nelle città deColline di Torino coinvolte: Chieri, Santena, Moncalieri eChivasso.

DANIELE PEZ

Vinicio e Bandarid- ® Simone Cecchetti

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SPORT

Finisce il 2015 e si conclude l’avventura diTorino come capitale europea dello sport.

Se partiamo da un dato, i 352 mila spettatoriche hanno partecipato agli appuntamenti,il bilancio non può che essere positivo perle istituzioni cittadine. L’anno cheha messo in fermento sportivo ilcapoluogo piemontese ha ospitato840 eventi agonistici e amatoriali,tra i quali 98 appuntamentidi rilievo internazionale, 16paralimpici e 107 in ambito italiano.Senza dimenticare le altre 248manifestazioni culturali e 379iniziative su salute e alimentazioneche hanno movimentato le giornateanche fuori Torino.Tra i main event, l’amichevole dicalcio Italia-Inghilterra, il test matchprima del mondiale di rugby fraItalia e Scozia, l’ultima tappa delGiro d’Italia, la World League dipallanuoto, gli Europei di pallavolo.

E ancora, i campionati italianiinvernali di sci universitario e gliassoluti di nuoto sincronizzato, discherma, di ginnastica artistica e di judo. “Passion lives here”, il mottodelle Olimpiadi invernali del 2006 èvivo più che mai. L’organizzazionemessa in campo per “Torino 2015” èinfatti paragonabile per dimensioni aquella dei giochi invernali che quasiun decennio fa hanno contribuito acambiare il volto della città.La speranza del Comune èche l’esperienza che si sta per

concludere rilanci positivamente anche lapassione dei torinesi per l’attività fisica. I dati

OCSE sulla pratica sportiva segnalano chel’Italia non brilla in confronto agli altri paesieuropei: nel 2014, solo il 3% degli italiani

dichiara di praticare una o più discipline“regolarmente”, contro l’8% della media dei

28 paesi UE. E solo il 27% degli italiani fasport “con qualche regolarità” contro il 33%europeo.

L’altro lato della medaglia - ma importante - riguarda le il gi

generato. Un progetto di ricerca aComune al centro Omero (OlympicEvents Research Observatory) del

di Torino ha analizle maggiori masportive in calenvalutare le ricadute ee i vantaggi portati dLo studio ha messo che il budget com“Torino 2015” è smilioni di euro di cspesi in città emetropolitana. Il dal canto suo, ha bilancio per l’orgauna cifra totale di di euro: 870 milaeventi sportivi, 360quelli culturali e 11la comunicazione, i

circa 300 mila euro di soggiorno e 800in servizi e sponsfinanziarie. Per gli ein esame, la ricadutè stata di circa 18,euro: numeri che ccome l’organizzamanifestazioni spquesta portata si riun volano per loeconomico e social

CLAUDIO

I Campionati assoluti italiani di pattinaggio al Palavela chiudono l’an

della città Capitale europea dello Sport

Torino torna al Palavela perl’appuntamento annuale sul ghiaccio.La città dal 16 al 19 dicembreospita, per il secondo anno di fila, i

campionati nazionali di pattinaggio. Tante lenovità di questa edizione: prima fra tutte ilfatto che a gareggiare ci siano anche atletigiovanissimi, appartenenti alla categoriaJunior.“È una grande emozione per la nostrasocietà organizzare insieme alla Fisg(Federazione italiana sport ghiaccio) questegiornate – afferma Valeria Vercellino dellaPat, Pattinatori artistici Torino – Abbiamo giàmolta esperienza, ma i campionati italianirappresentano un bel traguardo nel nostropercorso”.Tra i grandi atleti protagonisti dell’evento,hanno gareggiato Luca Lanotte e AnnaCappellini, la coppia di danza campionessa

mondiale ed europea nel 2014, medagliad’argento in Europa nel 2015 e sesta alleolimpiadi di Sochi 2014. “Stiamo affilando icoltelli per quelle di Corea 2018 – raccontaCappellini -. Ci sono tante giovani all’interno

della nostra nazionale che stanno ottenendorisultati lusinghieri e noi sappiamo di doverdare l’esempio a partire da questo dicembre,soprattutto su un palcoscenico importantecome il Palavela”.Molte, infatti, le giovani promesse che sistanno sfidando nelle categorie di artistico:da Giada Russo della società torinese IceClub, che difende il titolo italiano conquistatonel 2014, ai suoi compagni di squadraFrancesca Zaza, Marta Castagno, AnnaRossanese, Paolo Balestri, Virginia Simone,Bogdana Semyryazhko e Ginevra BarraBajetto, ai ragazzi della Pat Ilaria Nogaro,Gaia Maiorano e Delia Paparella.Competono, poi, grandi nomi del pattanaggioitaliano come Ondrej Hotarek e ValentinaMarchei, al loro secondo campionato italianoinsieme, e la senior Roberta Rodeghiero, dal2011 sul podio della gara nazionale.

“L’inaugurazione del 16 dicembre è statoun momento importante per la nostrasocietà – spiega Vercellino -. Abbiamopresentato una coreografia con bandieree l’esibizione del nostro team di Teatro sul

ghiaccio “Snowflakes”, composto da 23atlete che mettono in scena uno spettacolodi pattinaggio e recitazione”.Domani, 19 dicembre alla chiusura dellegare seguirà la cerimonia conclusiva di

Torino 2015: la decisione del Cdell’assessore allo sport Stefanè quella di finire dove tutto è inPalavela.

FEDERIC

Si torna sul ghiaccio per festeggiare Torino 201

Il capoluogo torinese corona il decennaledelle Olimpiadi con un anno di gare e attivit

Cermonia di apertura Torino 2015

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SAVETHEDATEA CURA DI FEDERICO GERVASONI

Nella bellissima cornice del Teatro Gobetti torna uno dei granditesti del teatro comico. La commedia originaria è il capolavorodi Georges Feydeau, importante autore francese, vissuto acavallo tra Ottocento e Novecento e capace di mettere a nudoi vizi della società.www.teatrostabiletorino.it

L’ALBERGO DEL LIBEROSCAMBIO

FINO AL 20 DICEMBRE

 Al Teatro Astra va in scena un classico del Natale, la storia diCharles Dickens raccontata da Fabrizio Martorelli per la regiadi Antonio Mingarelli. Lo spettacolo sarà accompagnato dellemusiche originali composte da Roberto Fiore. OrganizzalaCompagnia Teatri della Plebe.www.fondazionetpe.it

CANTO DI NATALE ACHRISTMAS CAROL18 – 20 DICEMBRE

Il Milione rappresentato per la prima volta nella Parigi dellaBelle Epoque, questa la trama dello spettacolo di scena alTeatro Astra. Protagonista della recita un pittore squattrinatoche ha vinto alla lotteria proprio il Milione del titolo, tuttaviaha smarrito il biglietto vincente. Così, insieme ai suoi amici sidedica alla totale ricerca del tesoro perduto.www.fondazionetpe.it

LO SPETTACOLO DELLE FESTE26 DICEMBRE – 10 GENNAIO

La mostra artistica, esplora attraverso quarantacinqueopere, i percorsi del Divisionismo come movimentostorico artistico, partendo dall’epicentro della pittura divisaitaliana: il Piemonte e tutta la Lombardia.www.fondazioneaccorsi-ometto.it

DIVISIONISMO TRATORINO E MILANO

FINO AL 10 GENNAIO

Diciottesima edizione dell’interessante collezione diopere luminose tra le vie e le piazze del centro storicocittadino. Luci di artisti italiani, molti dei quali torinesi einternazionali.www.contemporanytorinopiemonte.it

LUCI D’ARTISTA 

FINO AL 10 GENNAIO

Il meraviglioso presepe di Emanuele Luzzati, da sempresimbolo del Natale a Torino, trova casa anche quest’annotra le vie e la piazza del Melograno del Borgo Medievale.I personaggi della tradizione si affiancano ai protagonistidelle fiabe in un gioco di figure illuminate tra i portici e icortoli del Borgo.www.nataleatorino.it

IL PRESEPE DI LUZZATI

FINO AL 10 GENNAIO

Il Musèe d’Orsay che attualmente conserva la più impogrande collezione dell’artista francese, ha concesso permesi quaranta capolavori del padre dell’impressionismosaranno esposti alla Gam di Torino.www.gamtorino.it

MONETFINO AL 31 GENNAIO

 Apre la mostra “Cinema neorealista. Lo splendore dnell’Italia del Dopoguerra”.

 A settant’anni dall’apparizione di Roma città aperta di Roil Neorealismo continua ad essere un momento della scinema molto amato.www.museocinema.it

CINEMA NEOREALISTA 

FINO ALL’11 GENNAIO

Le più recenti opere di Luca Pignatelli sono esposte nedella Wunderkammer. La mostra è presentata all’interGam e curata da Elena Lydia Scipionim.www.gamtorino.it

LUCA PIGNATELLI

FINO AL 17 GENNAIO

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Un grande classicoserve sempre—

IL CIRCOLO DEI LETTORI

Torino | Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino 9

Novara | Complesso Monumentale del Broletto , via F.lli Rosselli 20