Diario Marocco Tour in Marocco Quando: a: gio: ona: 9...

6
Diario Marocco 1 COLORI FORTI La terra rossa attorno a Marrakech, i campi fertili della periferia di Fez, la macchia mediterranea di Rabat, Il deserto sabbioso di Merzouga, i canyon rocciosi delle vallate, i verdeggianti palmeti a ridosso dei corsi d’acqua... Tour in Marocco : le città imperiali Avventura fai da te in auto da Marrakech a Rabat, passando per Fez. Con una puntata nel fantastico sud! del turistapercaso tus L a sveglia suona presto: il nostro volo easyJet parte da Malpensa alle 9.50. All’uscita dall’aeropor- to di Marrakech il caldo e l’afa sono impressionanti. Finalmente siamo in Africa. Raggiun- giamo la città con un bus pubblico (costo 20 dirham) che ci lascia pro- prio di fronte all’Hotel Ali, il nostro punto di riferimento per i due giorni di visita della città. IN GIRO PER MARRAKECH Andiamo subito in Piazza Djemaa el-Fna con i suoi incantatori di ser- penti, addomesticatori di scimmie e venditori di succhi d'arancia, di frut- ta secca e di ogni genere di cose. Il xtrfoiceh Quando: aprile Durata: 9 giorni Viaggio: aereo, auto Costo a persona: (spesa approssimativa) 650 euro suk si rivela in tutta la sua intrigan- te bellezza: profumi acuti si diffondo- no nell’aria e i venditori offrono, sen- za eccessiva insistenza, la loro merce sapientemente esposta. Giungiamo alla Koubba Ba’ Adiyn e visitiamo la Medersa Ben Youssef (50 dirham), una scuola coranica ric- ca di decorazioni. Un diluvio improvviso trasforma la città in un ruscello rosseggiante: an- che per questo, sostituiamo le tap- pe culturali mancanti con il primo tè alla menta e un assaggio di deliziosi dolcetti marocchini in una pasticceria nei pressi della piazza. La sera Djemaa el-Fna si veste a fe- sta. I ristorantini iniziano a far fuma- re le loro braci, i musicisti e gli artisti intrattengono il pubblico e migliaia di luci splendono. Sorseggiare il se- condo tè alla menta su una delle ter- razze dei bar che si affacciano sulla piazza non ha prezzo: la vista è me- ravigliosa. Il giorno dopo, alle 7 decidiamo di avventurarci per le stradine deser- te della città alla ricerca di qualche angolino interessante. Purtroppo le botteghe sono ancora chiuse e si ve- dono persone assonnate che passeg- giano o che, brandendo una scopa, spazzano gli angoli davanti alle pro- prie attività. Rientriamo, quindi, in hotel giusto in tempo per la prima co- lazione, carichi di energia e rincuora- ti dal sole, ritornato a splendere. Par- tiamo, così, a pancia piena con il tour della città. Iniziamo dal Museo Dar Si Said (10 dirham): se non fosse per il bellissi- mo palazzo e il lussureggiante giar- dino andaluso, i pochi pezzi esposti non meriterebbero la visita. I meravi- gliosi stucchi del vicino Palazzo Ba- hia (10 dirham), invece, ci lasciano… di stucco! Le decorazioni sono sor- prendenti e i giardinetti che si apro- no sulle sale danno una sensazione di serenità. Dopo pochi passi scorgiamo le prime cicogne appollaiate sulle mura dei re- sti del Palazzo el-Badi (10 dirham). Il caldo inizia a essere pressante. Con- templiamo il sorprendente minareto della Koutoubia e il relativo giardino. Mangiamo, quindi, al Nid’Cigogne e non ce ne pentiamo. Proprio fuori dal ristorante si trova- no le Tombe Saadite (10 dirham) che, nascoste tra le mura della città, rac- chiudono veri capolavori di stucchi, piastrelle e soffitti intagliati. La sera cena al ristorante Chegrouni, bellissi- ma la vista sulla piazza. Oasi di tranquillità A Marrakech ci sono i giardini Majorelle, un tripudio di colori in una città monocromatica. I blu, i gialli e gli arancioni contrastano con il verde lussureggiante delle migliaia di specie di piante coltivate. Il giro è breve ma piacevole. Non perdete l’occasione per un bel tè alla menta nel bar del parco (a dire il vero, piuttosto costoso per gli standard marocchini). Ingresso 50 dirham.

Transcript of Diario Marocco Tour in Marocco Quando: a: gio: ona: 9...

Diario Marocco

1

COLORI FORTI La terra rossa attorno a Marrakech, i campi

fertili della periferia di Fez, la macchia mediterranea di Rabat,

Il deserto sabbioso di Merzouga, i canyon rocciosi delle

vallate, i verdeggianti palmeti a ridosso dei corsi d’acqua...

Tour in Marocco: le città imperialiAvventura fai da te in auto da Marrakech a Rabat, passando per Fez. Con una puntata nel fantastico sud! del turistapercaso tus

La sveglia suona presto: il nostro volo easyJet parte da Malpensa alle 9.50. All’uscita dall’aeropor-

to di Marrakech il caldo e l’afa sono impressionanti. Finalmente siamo in Africa. Raggiun-giamo la città con un bus pubblico (costo 20 dirham) che ci lascia pro-prio di fronte all’Hotel Ali, il nostro punto di riferimento per i due giorni di visita della città.

In gIro per MarrakechAndiamo subito in Piazza Djemaa el-Fna con i suoi incantatori di ser-penti, addomesticatori di scimmie e venditori di succhi d'arancia, di frut-ta secca e di ogni genere di cose. Il

x t r f o i c e h

Quando: aprile

Durata: 9 giorni

Viaggio: aereo, auto

Costo a persona:

(spesa approssimativa)

650 euro

suk si rivela in tutta la sua intrigan-te bellezza: profumi acuti si diffondo-no nell’aria e i venditori offrono, sen-za eccessiva insistenza, la loro merce sapientemente esposta. Giungiamo alla Koubba Ba’ Adiyn e visitiamo la Medersa Ben Youssef (50 dirham), una scuola coranica ric-ca di decorazioni. Un diluvio improvviso trasforma la città in un ruscello rosseggiante: an-che per questo, sostituiamo le tap-pe culturali mancanti con il primo tè alla menta e un assaggio di deliziosi dolcetti marocchini in una pasticceria nei pressi della piazza.La sera Djemaa el-Fna si veste a fe-sta. I ristorantini iniziano a far fuma-

re le loro braci, i musicisti e gli artisti intrattengono il pubblico e migliaia di luci splendono. Sorseggiare il se-condo tè alla menta su una delle ter-razze dei bar che si affacciano sulla piazza non ha prezzo: la vista è me-ravigliosa.Il giorno dopo, alle 7 decidiamo di avventurarci per le stradine deser-te della città alla ricerca di qualche angolino interessante. Purtroppo le botteghe sono ancora chiuse e si ve-dono persone assonnate che passeg-giano o che, brandendo una scopa, spazzano gli angoli davanti alle pro-prie attività. Rientriamo, quindi, in hotel giusto in tempo per la prima co-lazione, carichi di energia e rincuora-ti dal sole, ritornato a splendere. Par-tiamo, così, a pancia piena con il tour della città. Iniziamo dal Museo Dar Si Said (10 dirham): se non fosse per il bellissi-mo palazzo e il lussureggiante giar-dino andaluso, i pochi pezzi esposti non meriterebbero la visita. I meravi-gliosi stucchi del vicino Palazzo Ba-hia (10 dirham), invece, ci lasciano… di stucco! Le decorazioni sono sor-prendenti e i giardinetti che si apro-no sulle sale danno una sensazione di serenità. Dopo pochi passi scorgiamo le prime cicogne appollaiate sulle mura dei re-sti del Palazzo el-Badi (10 dirham). Il caldo inizia a essere pressante. Con-templiamo il sorprendente minareto della Koutoubia e il relativo giardino. Mangiamo, quindi, al Nid’Cigogne e non ce ne pentiamo. Proprio fuori dal ristorante si trova-no le Tombe Saadite (10 dirham) che, nascoste tra le mura della città, rac-chiudono veri capolavori di stucchi, piastrelle e soffitti intagliati. La sera cena al ristorante Chegrouni, bellissi-ma la vista sulla piazza.

Oasi di tranquillitàA Marrakech ci sono i giardini Majorelle, un tripudio di colori in una città monocromatica. I blu, i gialli e gli arancioni contrastano con il verde lussureggiante delle migliaia di specie di piante coltivate. Il giro è breve ma piacevole. Non perdete l’occasione per un bel tè alla menta nel bar del parco (a dire il vero, piuttosto costosoper gli standard marocchini). Ingresso 50 dirham.

Diario Marocco

2

Diario Da Marrakech a Rabatmagazine

Verso sud: TeloueTLa mattina seguente andiamo a ritira-re l’auto, prenotata prima. Abbiamo anche il navigatore che, dopo qual-che difficoltà, ci guida bene per tut-to il viaggio. Non appena siamo fuori dalla città, il paesaggio cambia magi-camente. La strada attraversa villag-gi rossastri, dello stesso colore del-la terra tutta attorno. Poi iniziamo a salire per il passo di Tizi n’Tichka e il paesaggio continua a variare. Do-po circa due ore e mezza di viaggio, raggiungiamo la prima meta: la ka-sbah in rovina di Telouet. Inizialmen-te diffidiamo di Ibrahim, che si offre di farci da guida, ma lo troviamo sim-patico e poco invadente. Ci lasciamo

condurre, così, sui sentieri infangati di terra rossa e nelle sontuose stan-ze del palazzo abbandonato al degra-do del tempo (20 dirham). Pranziamo nell’unico e caratteristico ristoran-te dove, con 90 dirham, mangiamo diverse portate di piatti marocchi-ni. Su consiglio di Ibrahim, prendia-mo la strada che da Telouet porta ad Ait-Ben-Haddou. Apprezziamo, così, le meravigliose vedute sulla vallata, sui villaggi e sulle kasbah in rovina. Arrivati ad Ait-Ben-Haddou, l’avven-tura si fa ancora più emozionante: per raggiungere il villaggio è neces-sario guadare il fiume, saltando su sacchi di sabbia. Il corso d’acqua, so-litamente in secca, è carico di fango.

01 MIlle e una noTTe Le luci di Piazza Djemaa el-Fna.

02 cIbo da sTrada Tajine per le vie di Marrakech. In genere è a base di carne in umido, ma si trova anche di verdure.

03 TraffIco Nei pressi di Piazza Djemaa el-Fna.

04 al MercaTo Tappeti e spezie in mostra a Marrakech.

Ne vale la pena: lo ksar è favoloso (10 dirham). Avrei vagato per ore lun-go le sue stradine e le sue costruzio-ni di fango e paglia. Per la notte, ab-biamo due camere all’Hotel La Vallée, nei pressi di Ouarzazate.

Valle e gola del dadesLa mattina successiva visitiamo la kasbah di Taourirt a Ouarzazate (20 dirham). Il tempo è pessimo ma il pa-lazzo è bello e ben restaurato, no-nostante gli interni siano piuttosto semplici. Appena fuori c’è un grande negozio con oggetti di artigianato e mobili antichi. Ci addentriamo, quin-di, nella valle delle mille kasbah in direzione di Skoura. Il paesaggio è

02

03

01

04

STATOSTATO CONFINESTRADA SECONDARIA

STRADA PRINCIPALE

MONUMENTO

FIUME

MARE

PARCO

MARE LAGO/FIUME PARCO PARCO 2

STRADA STATO STRADA CITTÀ

TERRA STATO TERRA CITTÀ PALAZZO STATO CONF. TRACCIA PART.

181 37

Marrakech

TeloueT

aiT-Ben-haddou

ouarzazaTe

rissani

erg cheBBi

FezraBaT

skoura

BouMalne du dadesTinerhir

marocco

oceano atlantico

raBaT

mar

occo alg e r i a

mau r itan i amal i

oceano atlantico

raBaTCapitale ammini-strativa del Maroc-co, è situata sulla costa atlantica.

MarrakechIl cuore della città è la sua grande piazza, Djemaa el-Fna.

FezÈ la più antica delle città imperiali del Paese. La terza per popo-lazione.

A2

n6

n4

n1

A2

n11

n13

n6

n6

n8

n9

n10

n9

n12

n13

Marrakech

Diario Marocco

3

gola del Todra e Tour nel deserToIl giorno dopo, la guida ci consiglia di visitare subito le gole: pare che, al mattino, la luce le illumini magica-mente. Nemmeno stamane, però, ab-biamo la fortuna di un po’ di sole. Co-sì puntiamo verso le vicine gole del Todra. Risaliamo un po’ la valle, ma il punto più interessante è all’inizio: altissime pareti di roccia rossa sem-brano stringere la strada che corre all’interno. Sono impressionanti e ci si sente davvero piccolini. Il percorso che ci attende per raggiungere Mer-zouga è lungo. Attraversa paesag-gi brulli e desertici, e qualche paesi-no. Dopo un veloce pranzo a Erfoud,

raggiungiamo Rissani dove si intra-vedono in lontananza le bionde du-ne dell’Erg Chebbi. Il tour nel deserto parte alle 17.30 dall’Hotel Palais des Dunes di Merzouga, ai piedi del de-serto (300 dirham tutto compreso). I nostri dromedari sono pronti e fanno versi che ci intimoriscono. Una volta in groppa, ci tranquillizziamo e inizia-mo a goderci la gita sulle dune. Il sole appare solo raramente con pozze di luce che illuminano la sabbia. L’espe-rienza è incredibile. Arriviamo al bi-vacco tutti doloranti e con una gran voglia di correre sulle dune. Io mi lan-cio anche con lo snowboard… fanta-stico! Al tramonto una luce dorata fende le nuvole, tingendo di dolci co-

01 Terra rossa La valle del Dades è ricca di kasbah e palmeti.

come le isole grecheA Rabat merita una visita la kasbah Oudaia, ac-

coccolata su uno sperone di roccia e racchiusa da mura, a guardia del mare e del fiume che sepa-ra Rabat da Salé. Attraversata la bella porta, sem-bra materializzarsi l’abitato di un’isola greca: case imbiancate a calce, con le imposte azzurre, si affac-ciano su vie strette. Lasciatevi andare agli acquisti nella tranquilla medina, lungo rue des Consuls e rue Souk es-Sebat, dove si trova ogni genere di prodotto a prezzi ragionevoli.

brullo e, qua e là, compaiono nuovi e antichi palazzi in rovina. Lavata l’auto (ne aveva bisogno), iniziamo la visi-ta della kasbah di Amerhidil (ingres-so 10 dirham). Situata all’inizio di un palmeto rigoglioso, il palazzo è im-pressionante e meraviglioso. Gli in-terni sono, invece, semplici e spogli. La nostra guida Reda ci illustra le va-rie stanze e gli oggetti di vita quoti-diana. Facciamo una breve sosta a Kelaa M’Gouna, cittadina nota per la ven-dita di prodotti ricavati dai petali di rosa. Dopo qualche acquisto, prose-guiamo verso la valle del Dades. Per la notte, il nostro alloggio è l’Hotel Ri-ad Agraw a Tinerhir.

01

I ricordi di viaggio dei TurIsTIpercaso

01 a Marrakech Omaggio a un artigiano del Tpc willy59 02 a colorI Pelle... rossa del Tpc ludovicore 03 dIsseTanTe Un buon tè della Tpc Elisina21.01

03

02

Diario Marocco

4

lori le dune del deserto. Ci chiamano nella tenda principale dove è pronta la cena: insalata di riso alla marocchi-na, pane, tajine e melone. Poi i nostri carovanieri si armano di bonghi e ci lasciamo trasportare sulle note di rit-mi berberi e antichi.

rITorno al nord: fezSono le 4.30 del mattino quando un tuono ci fa sobbalzare. Un tuono nel deserto? Ebbene sì, nel giro di pochi minuti un temporale si rovescia sulla nostra tenda. I cammellieri ci sveglia-no quando il sole si è già levato. Ri-saliamo in groppa ai dromedari che, avendo dormito all’aria aperta, han-no tutte le coperte inzuppate. Alme-no ha smesso di piovere e, talvolta, il sole sbuca dalle nubi, ridonando alla sabbia bagnata il suo splendi-do manto dorato. Il dolore alle gam-be, ormai, è quasi insostenibile. Arri-vati al punto base, doccia, colazione e partiamo per il lunghissimo viag-gio che ci condurrà a Fez, attraver-so i palmeti del Tafilalt, la valle del-

lo Ziz e il Medio Atlante. Il paesaggio è, come sempre, bello. Dal finestri-no della nostra auto scorrono deser-ti stepposi, verdeggianti palmeti, cit-tadine sonnolenti, canyon e kasbah. Facciamo una sosta a Midelt, citta-dina di montagna. Durante il resto del viaggio ci intristiamo quando, at-traversate le foreste di cedri del Me-dio Atlante, non scorgiamo nessuna scimmietta. Nemmeno la serenità e la pulizia della cittadina di Ifrane ci ral-legrano troppo. L’arrivo a Fez è sorprendente per tre motivi: il traffico esagerato, la facili-tà con cui si possono immaginare le meraviglie racchiuse nelle mura della città e l’impossibilità di trovare il no-stro hotel. Vaghiamo invano con il na-vigatore che non riesce proprio a dar-ci una mano. Dopo un lungo errare dentro e fuori le mura, un tizio in mo-to si auto-impone di accompagnarci alla nostra meta. Dopo un po’ di gi-ri, alla fine, arriviamo a destinazione. Ovviamente prepariamo la mancia, ma il tizio pretende ben 50 dirham…

da non credere! Cediamo solo perché dovremo lasciare l’auto in strada per tutta la notte (meglio non ritrovarla sfasciata) e per via della giornata di-sastrosa. Le fanciulle sono tutte piut-tosto traumatizzate dai vari avveni-menti di giornata - tra cui un brutto incidente di percorso con un vendi-tore di tappeti a Midelt - così, nono-stante il bellissimo Hotel Batha sia vicino alla medina, non ne vogliono sapere di fare due passi nei suk. Anzi, corrono verso il ristorante Clock Café per la cena.

alla scoperTa della cITTà IMperIaleIl giorno dopo, ci affidiamo a una guida autorizzata, prenotata trami-te l’hotel (250 dirham), in modo da non perderci nel dedalo di viuzze del-la medina. Wafi preferisce iniziare il tour di Fez in auto, portandoci prima a vedere le bellissime porte di otto-ne del Palazzo Reale e poi la sorpren-dente vista della città, baciata final-mente da un bel sole, dalla fortezza

Marrakech in bello stileBasta anche solo un weekend lungo per rimanere rapiti dal fascino di Marrakech, la più “stilosa” di tutte le città del Marocco. E per un soggiorno speciale, vale la pena stare in un riad, palazzi tradizionali trasformati in b&b. Tanti indirizzi, per tutte le tasche, si trovano sul sito www.ilove-marrakesh.com/lesriads.html.

01 esperIenze esTreMe... ... tipo dormire in tenda nel deserto.

02 oasI Le palme della valle dello Ziz.

03 VITa quoTIdIana Olive e frutta in vendita nel souk.

04 archITeTTure A passeggio nei pressi della Bab Bou Jeloud, nella medina di Fez.

02 03 04

01

Diario Marocco

5

che domina uno dei colli che la cir-condano. Un’infinità di casupole, ter-razze e antenne ruotano attorno ai tetti verde smeraldo della moschea e dei principali monumenti, che si sta-gliano sui vicini edifici. Come temevamo, il tour comprende la tappa obbligatoria ad alcune bot-teghe artigiane. Ci fermiamo, quindi, a visitare una fabbrica di ceramiche: tour interessante e prodotti veramen-te belli nelle loro sfaccettature di co-lori e composizioni. Raggiungiamo, sempre in auto, la zona delle conce-rie e qui parcheggiamo per iniziare la visita della città vera e propria. Saliamo sui gradini che conducono a una terrazza: si affaccia sulla conce-

Karaouine: il cortile, con la fontana per le abluzioni, è sorprendente per il contrasto tra la complessità delle de-corazioni e la mistica serenità che si respira.Dopo aver dato un’occhiata all’in-gresso del Foundouk el-Attarine, Wa-fi ci accompagna in un ristorantino tranquillo e veramente incantevole. I prezzi non sono bassissimi per gli standard marocchini (circa 120 dir-ham a testa) ma il cibo è molto buo-no: i tavoli sono sistemati nel cortile di un antico riad, ricco di stucchi, in-tarsi e piastrelle decorate. Rientrati in hotel, salutiamo la gui-da e partiamo alla volta di Rabat. Ci fermiamo a comprare qualcosa in un

rabat, ovvero il Marocco atlantico

03 a Mollo Le spiagge sono molto frequentate dai turisti.04 sporT d’acqua Sul bagnasciuga con la città sullo sfondo.

03

04

01 rabaT Guardie all’entrata

del mausoleo dedicato

a Moammed V.02 MaesTose Le mura

della città vecchia di Rabat.

ria con le sue numerosissime buche piene di colori e di omini immersi nei liquidi colorati, intenti nei loro lavo-ri. L’odore è sgradevole e il rametto di menta non può fare granché. Pas-seggiamo per il saliscendi di stradi-ne del quartiere andaluso: qui Wafi ci racconta delle tradizioni locali e della vita degli abitanti della medina. È un peccato che la maggior parte dei ne-gozietti sia chiusa il venerdì e che le stradine siano più tranquille del soli-to. Raggiungiamo facilmente Piaz-za el-Seffarine, con la splendida e ricchissima porta monumentale Me-dersa el-Attarine, e diamo un’occhia-ta attraverso i numerosi portoni di in-gresso della leggendaria Moschea

01 02

Diario Marocco

6

01 VendITorI dI TappeTI Nella medina.

02 sky lIne Tutto il fascino del centro abitato all'imbrunire.

Info e link utiliAmbasciata d’Italia a Ra-bat (Zankat Idriss Al

Azhar 2, Quartier Hassan). Telefono +212 537 219730, cel-lulare di reperibilità +212 661221324, e-mail [email protected], sito www.am-brabat.esteri.it/ambasciata_ra-bat.

documentiTRAVEL

È necessario il passaporto in corso di validità. Solo

se si è in gruppi turistici orga-nizzati di almeno otto persone è consentito entrare in Marocco con la carta d’identità valida per l’espatrio.

fuso orario Un’ora in meno rispetto all’Italia, due quando da

noi vige l’ora legale.

MeteoClima temperato lungo le coste: le temperature esti-

ve non sono molto elevate e gli

inverni sono miti. Le piogge si verificano soprattutto da no-vembre a febbraio. Nell’interno, le temperature sono molto ele-vate in estate, mentre gli inver-ni sono miti. Durante la notte sono molto basse, soprattutto nel deserto.

Moneta Un euro vale indicativa-mente 11,16 dirham.

spese varie Il volo easyJet da Milano Malpensa è costato 90 eu-

ro, mentre il noleggio dell’auto 82 euro a persona. Le notti e il bivacco nel deserto 144 euro, l’assicurazione medica 40 euro.

sanità Sono consigliati i vaccini contro l’epatite A e B.

noleggiare un’autoSi può fare, ad esempio, con Auto Escape già

dall’Italia, attraverso il sito

www.autoescape.it. Una Re-nault Kangoo costa circa 400 euro per 6 giorni. La vettura si ritira all’autonoleggio indicato. La patente italiana è valida per un massimo di tre mesi.

dove dormireMarrakech

Hotel Ali (www.hotel-ali.com). La struttura è molto

semplice e di poche pretese ma le stanze sono pulite e la posi-zione è impareggiabile: vista sul via vai di Piazza Djemaa el-Fna, a 100 metri dalla fermata di bus e taxi. Prezzo 160 dir-ham a notte. ouarzazateHotel La Vallée (km 1 route de Zagora, Taboute, www.hotella-valleemaroc.com). Bella strut-tura con piscina. Prezzo per una doppia 250 dirham con cena e colazione incluse. TinerhirHotel Riad Agraw (Al Masalla 10). La struttura è di buona qualità in rapporto al prezzo.

La zona attorno all’hotel, tut-tavia, può non ispirare molta fiducia. Si può prenotare su www.hostelbokers.com. Prezzo indicativo 135 dirham.fezHotel Batha (Place de l’Istiq-lal Batha). Bellissimo albergo a 200 metri dalla porta di ac-cesso alla medina, Bab Bou Jeloud. Prenotabile su www.octopustravel.com. Prezzo indi-cativo 175 dirham. rabatHotel Majestic (Av. Hassan II 21, www.hotelmajestic.ma). Ben posizionato in centro. Prezzo indicativo 300 dirham per la doppia, colazione esclu-sa. Le camere del lato nord hanno una bella vista sul suk, sulla Grande Moschea e sulla strada principale della vecchia medina. TemaraHotel La Felouque (www.lafe-louque.com). Sulla spiaggia Sables d’Or, una bella caletta dalla sabbia dorata. Le camere

danno sul mare. Prezzo indica-tivo 210 dirham.

dove mangiareMarrakech

Nid’Cigogne (Piazza delle Tombe Saadite 60). La

terrazza con vista sui tetti della moschea della kasbah è sor-prendente, i panini e le omelet-te buonissimi.Chegrouni (Piazza Djemaa el-Fna). Prezzi contenuti e bella vista sulla piazza. Ottimi cous cous e tajine. fezClock Café (Derb el-Magana 7, Talaa Kbira, http://cafeclock.com). Bar gestito da giovani marocchini, realizzato all’inter-no di un vecchio palazzo. Il po-sto è molto bello e si possono assaporare sia piatti tradiziona-li che panini classici.TemaraPanorama. Cucina soddisfa-cente, romantica cena a lume di candela e intrattenimento musicale.

coMe, doVe, quanToSiti e indicazioni per un viaggio on the road nel Marocco imperiale

un po’ a raggiungere l’Hotel La Felou-que di Temara. Dopo un pasto velo-ce, andiamo in spiaggia. Il vento è insistente, ma un bel sole brilla alto nel cielo. Osiamo perfino un bagno nell’oceano, freddino ma non trop-po. La sera a cena optiamo per il ri-storante Panorama con vista mare (anche se il sole è già tramontato). È l’ultima notte marocchina. Sul volo di ritorno ripensiamo alle av-venture che ci stiamo lasciando al-le spalle e a tutte le cose più strane che abbiamo visto, annusato, ascol-tato, toccato e mangiato. Tutti i sen-si sono entrati in gioco per catturare ogni attimo di questa terra così affa-scinante.

Lo spettacolo della naturaNella valle del Dades risalite la gola fino a M’Semrir per circa 90 minuti, non ve ne pentirete. I palmeti fanno da contrasto a montagne rossastre dalle forme fantasiose, le kasbah abbandonate dormono arroccate su speroni di roccia, strette gole e rapidi canyon cambiano aspetto a ogni curva, proponendo paesaggi sempre nuovi e sorprendenti.

oppressivi. Anzi, piuttosto che con-trattare rinunciano a un cliente. So-no già quasi le 22 quando ci sediamo nella zona del mercato coperto per addentare una pizza dal bell’aspet-to in un bar semplice, pieno di gen-te del posto. La mattina dopo visitiamo la kasbah Oudaia. Ormai la vacanza è agli sgoc-cioli, così ci lasciamo andare in modo quasi frenetico nella tranquilla medi-na. Risaliti in auto, facciamo una ra-pidissima sosta per ammirare la Torre Hassan, alta 44 metri, e l’esterno del monumentale Mausoleo di Moham-med V. La voglia di rilassarsi al mare, ormai, prevale sull’attrazione eserci-tata dalle tappe culturali. Fatichiamo

01 02

grande supermercato fuori dalla cit-tà di Fez e ci stupiamo di quanto sia simile ai nostri. Sembra tutta un’al-tra realtà rispetto alla medina: donne che lavorano alle casse, prodotti mul-tinazionali ben allineati negli scaffali e nessuna contrattazione. È una delle mille facce del Marocco.

rabaT e relax al MareArriviamo con un bel sole ancora al-to ed è amore a prima vista. Il mare di Rabat ci sorride luccicante, la gen-te passeggia per le strade e le mu-ra ocra ci accolgono al nostro arri-vo. Ci sistemiamo all’Hotel Majestic e ci lanciamo nella medina, gremita di gente e negozi. I venditori non sono