Diapositiva 1 · 18.06.2015 · Title: Diapositiva 1 Author: Preferred Customer Created Date:...

Settore Bonifiche

Ex SIN “Bovisa Gasometri”: la contaminazione e gli interventi di bonifica

18 giugno 2015

Mario LagorioComune di Milano – Direttore Settore Bonifiche

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Mario Lagorio – Direttore Settore Bonifiche

Inquadramento

Ex SIN “Bovisa Gasometri”: la contaminazione e gli interventi di bonifica 2

Ex SIN

Ex SIN “Bovisa Gasometri”

• 41 ha

• Presenza di testimonianze storiche da valorizzare

• Aree verdi da preservare (es. boschetto area ex cava)


Perimetro Sito d’interesse Regionale(Ex-S.I.N DM 08.07.2002)

Perimetro Lotto 1Aprimo lotto di Bonifica –

Perimetro Lotto 1Bsecondo lotto di Bonifica –

Lotto 1: pari a circa 1/5 dell’area complessiva

Inquadramento ex SIN



Il passato industriale


Anni ’50

Settore Bonifiche

La cronologia del procedimento

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Cronologia del procedimento istruttorio

• 18.9.2001 Il Sito viene classificato come SIN (Sito contaminato di interesse nazionale) con DM n 468

• Periodo 2001-2012 Il procedimento di bonifica viene istruito dal MATTM. Non si perviene alle definizione di un intervento di bonifica attuabile

• 11.1.2013 Con DM il sito viene escluso dall’elenco dei SIN e diventa SIR (Sito contaminato di interesse regionale)

• 21.5.2013 Regione Lombardia comunica al Comune che anche per l’ex SIN è valida la delega di cui alla LR 30/2006

• 21.5.2013 Il Comune – Settore Bonifiche assume la titolarità del procedimento, il Settore PTVA assume ruolo di proponente (con MM spa come progettista e con il supporto tecnico-scientifico del Politecnico di Milano)



Cronologia del procedimento istruttorio

• 25.7.2013 si tiene la prima CdS del “nuovo procedimento” in merito al Piano di Caratterizzazione integrativo. ARPA chiede una diversa impostazione delle indagini e una revisione dei dati storici

• 29.1.2014 La CdS approva il Piano di Caratterizzazione integrativo

• 11.9.2014 si concludono le attività di Caratterizzazione (rapporto conclusivo MM)

• 23.9.2014 la CdS approva il progetto di bonifica del Lotto 1A

• 23.3.2015 la CdS approva il progetto di bonifica del Lotto 1B

Dopo 12 anni come SIN, in meno di 24 mesi sono finalmente autorizzati i primi 2 lotti di bonifica



Situazione e prospettive – Agg. a maggio 2015• Conclusa la fase di aggiornamento della

caratterizzazione

• Continuano i monitoraggi della falda sull’intero sito

• Prosegue l’intervento di SVE attivato dal 2004 per emergenza (lotto 2, zona debenzolaggio)

• Approvati i progetti di bonifica per lotti 1A e 1B, avvio previsto dei lavori ad autunno e inverno 2015 rispettivamente

• In corso di definizione gli interventi per il lotto 2

• Allo studio la situazione sul lotto 3 (ex-cava) con ipotesi interventi sperimentali/test pilota


Settore Bonifiche

La contaminazione

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La contaminazione

I contaminanti rilevati nei terreni includono:

• metalli pesanti (arsenico, cadmio, piombo, rame e zinco), con presenze di As anche superiori ai limiti di col. B

Sono sostanze cancerogene (As, Cd), mutagene (Cd), tossiche (As, Cd, Pb), tossiche per la riproduzione (Cd, Pb) e per gli ambienti acquatici (As, Cd, Pb, Zn)

• idrocarburi pesanti, con diversi valori eccedenti i limiti di col. B, sporadicamente nell’ordine delle diverse migliaia di mg/kg (limiti 50 – 750)

Sono miscele di composti di origine petrolifera (principalmente oli e carburanti) con caratteristiche cancerogene, tossiche e irritanti

• IPA (idrocarburi policiclici aromatici), presenti in modo diffuso nel suolo superficiale

E’ una famiglia di sottoprodotti cancerogeni, mutageni, irritanti e tossici per gli ambienti acquatici



La contaminazione - 2

• idrocarburi aromatici - BTEXS (in particolare Benzene, ma anche Toluene, Etilbenzene e Xilene) *

Sono composti cancerogeni (B), mutageni (B), irritanti (B, T), tossici (E, X), tossici per la riproduzione (T)

* A oggi già estratte più di 35 tonnellate dal solo SVE (4 pozzi), con una media di Benzene pari a circa il 50%

• cianuri, fenoli e PCB (casi isolati, meno frequenti)

Sono composti e sostanze mutagene (Fenolo), irritanti (Fenolo), tossiche (cn, Fenolo, PCB), tossiche per gli ambienti acquatici (PCB)

Cfr. Banca dati per Analisi

di rischio ISS-INAIL 2015



La distribuzione della contaminazione


Settore Bonifiche

L’iter istruttorio e l’analisi di rischio


I ruoli


Progettazione Istanza Esecuzione Conclusione

Istruttoria

• Comune (tit.)• ARPA• ASL • CMM – ex

Prov.

Controllo

• ARPA• ASL • CMM – ex

Prov.

Collaudo e Certificazione

• ARPA• CMM – ex

Prov.

Enti

La norma vigente è il Titolo V Parte IV Dlgs 152/06, che in sintesi prevede:

Proponente


L’iter istruttorio ai sensi di legge

– PdC Piano della Caratterizzazione

– AdR Analisi di Rischio OPPURE progetto con obiettivo direttamente a CSC (limiti tabellari)

– POB Progetto Operativo di Bonifica (fase unica, eventualmente per lotti, fasi, stralci)


CdS

CdS

CdS

Provvedimento Autorizzazione


Nel dettaglio, l’iter istruttorio prevede:


Il procedimento in oggetto

– Aggiornamento della caratterizzazione e riconversione vecchi dati secondo Dlgs152/06

– Analisi di Rischio tranne che per alcuni lotti con obiettivo direttamente a CSC (limiti tabellari)

– Progetto Operativo di Bonifica per lotti, fasi, stralci


CdS

CdS

CdS


ProvvedimentoAutorizzazione

La CdS del 25.7.2013 ha delineato il seguente percorso:


L’analisi di rischio

L’analisi di rischio (adr) Serve a definire obiettivi di bonifica sito-specifici(CSR – concentrazioni soglia di rischio) che, nonostante il mancato di rispetto dei limiti di riferimento assoluto (CSC – concentrazioni soglia di contaminazione), garantiscono comunque un rischio accettabile.

Le CSC sono invece limiti di riferimento assoluto che garantiscono la totale assenza di rischio e l’assenza di vincoli e limitazioni.

La bonifica puntata alle CSC:

è ammessa dalla norma (Dlgs 152/06 art. 240 c. 1 punto f, Allegato 4 al Titolo V Pt. IV, DGR della Regione Lombardia del 10 febbraio 2010 -n. 8/11348). Pende un ricorso straordinario al Capo dello Stato

per il caso in esame, è dettata da precise valutazioni di necessità e di opportunità



L’analisi di rischio – pro e contro

PRO

• permette di definire obiettivi più “permissivi” (CSR rispetto alle CSC), limitando gli interventi di bonifica

• permette di valutare interventi di messa in sicurezza (cioè senza rimozione della contaminazione), limitando gli interventi di bonifica


CONTRO

• spesso è futile, portando a definire obiettivi comunque coincidenti con quelli tabellari (CSR < CSC CSR=CSC)

• pone vincoli sull’assetto futuro,implicando l’impossibilità di trasformazioni o necessità di riapertura dell’istruttoria di valutazione

• in virtù della complessità intrinseca, implica costi di implementazione e lunghe istruttorie tecniche, di esito incerto


L’analisi di rischio - futilità

Sulla base delle indicazioni fornite da ISPRA e MATTM:

• include numerose ipotesi ultra-conservative e spesso sovrastima il rischio

• non può considerare alcun elemento di mitigazione sito-specifico laddove non è presente (profondità, presenza di barriere/isolamenti)

Si ottengono spesso CSR anche molto inferiori alle CSC o comunque coincidenti con esse (anche per effetto delle indicazioni MATTM prot. 0029706/TRI, che rilevano espressamente quanto sopra e impongono il taglio alle CSC)

Nel caso in esame la contaminazione interessa soprattutto il suolo superficiale, non vi sono (e non si vogliono avere!) barriere e limitazioni e pertanto l’adr sarebbe stata sostanzialmente futile



L’analisi di rischio – vincoli e limitazioni

È implementata da un modello matematico (software) che riceve in input i dati di contaminazione, le caratteristiche sito-specifiche (del terreno e della falda), i percorsi di esposizione

E’ necessario disporre del dettaglio progettuale in merito a:

• assetto del sito (quota del piano campagna ed eventuali elementi morfologici)

• edifici presenti entro 30 m (ubicazione, dimensione, presenza di interrati, dettagli progettuali di muri e solette…)

• bersagli di esposizione (tipo di fruizione di aree ed edifici)

Non avendo (ancora) disponibili i suddetti elementi, si sarebbero dovuti porre vincoli e limitazioni sugli scenari futuri



L’analisi di rischio – costi e tempi

Deve essere predisposta secondo le linee guida metodologiche di ISPRA (163 pagine!), che periodicamente sono aggiornate e oggetto di note di precisazione e interpretazione. L’adr pone notevoli elementi di attenzione (e complicazione) ed è in genere assistata da lunghi e costosi programmi di monitoraggio

• Può avere costi di predisposizione significativi, cui si sommano i costi di monitoraggio (in genere 10 anni)

• L’istruttoria tecnica da parte della CdS implica tempi lunghi e spesso numerose revisioni e conseguenti rinvii (talvolta anni)

Per il caso in esame, in virtù della futilità e dei vincoli evidenziati in precedenza, i costi aggiuntivi e la dilazione dei tempi sarebbero stati del tutto ingiustificati


Settore Bonifiche

L’intervento sui lotti 1A e 1B

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L’intervento autorizzato, in entrambi i casi:

consiste nella completa asportazione del terreno contaminato (quasi esclusivamente superficiale) e rinterro con terreno conforme all’uso verde pubblico

è di assoluta garanzia rispetto a rischi ambientali e igienico-sanitari, non pone alcun vincolo e limitazione sul futuro dell’area

preserva le testimonianze architettoniche di pregio storico (edifici industriali e gasometri, da riqualificare riconvertendoli agli usi che saranno definiti)

è preceduto dall’autonoma valutazione di un professionista agronomo per l’identificazione degli alberi di pregio da salvaguardare (trapianto, laddove interferenti) o compensare (laddove non sia possibile il trapianto)




la durata prevista è di circa 1 anno sia per il lotto 1A che per il lotto 1B

il costo complessivo previsto è di circa 5 milioni (compatibile con il finanziamento del Piano Città)

Il lavori saranno avviati entro fine anno (lotto 1A)




Grazie per l’attenzione

Comune di MilanoSettore BonificheVia Bernina 12Milano

Mario LagorioDirettore di settoreE-mail [email protected]. 02.88467699fax 02.88467727



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