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Diabaino News Diabaino News L’ESPERTO MALATTIE TIROIDE ED EFFETTI SUL CUORE p. 6 ALIMENTAZIONE OLIO DI PALMA, QUESTO SCONOSCIUTO p. 20 RICERCA & SALUTE DIABETE COLPISCE 5 MLN DI ITALIANI p. 19 Tariffa a regime libero- Poste italiane spedizione in A. P. 70% Autorizzazione DCB/RC/113/2005 valida dal Tariffa a regime libero- Poste italiane spedizione in A. P. 70% Autorizzazione DCB/RC/113/2005 valida dal 29/07/2005 29/07/2005 QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA E CULTURALE ANNO XII SETTEMBRE - DICEMBRE Sweet Dream

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L’ESPERTOMALATTIE TIROIDE ED EFFETTI SUL CUORE p. 6

ALIMENTAZIONEOLIO DI PALMA, QUESTO SCONOSCIUTO p. 20

RICERCA & SALUTEDIABETE COLPISCE 5 MLNDI ITALIANI p. 19

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QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA E CULTURALE

ANNO XII SETTEMBRE - DICEMBRE

Sweet Dream

e state leggendoquesto articolovuol dire che

siete riusciti a ritagliarvi unpiccolo spazio per voi, inmezzo al vostro stressantetran-tran quotidiano. E sì,perché corriamo da mattinaa sera, impegnati in mille at-tività, districandoci tra nu-merosi impegni, e spessoarriviamo a sera nervosi esenza più un briciolo di energia. Tutto questonon fa bene al nostro fisico, spesso finiamo perfare poco movimento, mangiare male e, pur-troppo, ritrovarci non più giovani e pieni di pro-blemi di salute. E così inizia il nostro rapporto “malato” con i far-maci. Abbiamo un mal di testa? Un dolore al gi-nocchio? Difficoltà digestive? Pensiamo dirisolvere tutto con le medicine. E invece esisteun rimedio naturale semplice e per il quale nonè necessario recarsi in erboristeria. Di cosaparlo? Ma dello sport, dell’attività fisica, natural-mente!Molte volte, tra le pagine del nostro DiabainoNews (e anche questa volta) abbiamo parlatodell’importanza del movimento. Per iniziare, nonnecessitano 2/3 ore di impegno, basta una pas-seggiata, passo veloce, di circa 30’. Questoaiuta tenere sotto controllo il peso, la glicemia(p chi ha il diabete), migliorando l'utilizzo dell'in-sulina. È chiaro che dall'oggi al domani non èpossibile fare un'intensa attività fisica ma dob-biamo adeguare la terapia motoria alle nostrecondizioni corporali. Importante è distribuireameno in 3/5 giorni settimanali il movimento,che sia le passeggiate, lento pede, la cammi-nata veloce o altra attività sportiva.Partono da presupposto che siamo stati conce-piiti grazie a un movimento, che l nostro vita ute-rina aveva come base il nuoto perchél'ambiente era il liquido amniotico. E magari,qualcuno tra voi che state leggendo, è nato inacqua e ricordiamo che già il primo vagito ha

messo in movimento l'apparato respiratorio.Questo editoriale rappresenta il cappelletto ditante informazioni e notizie utili su questo " stru-mento di salute". Ecco perché a chiamiamo "te-rapia motoria" e non attività fisica. I movimentoè un farmaco a costo zero che migliora il si-stema cardiovascolare, respiratorio e schele-trico. Insomma, tutto il nostro corpo.

Ma, d’altro canto, perché proprio noi dovremmofermarci? L’universo stesso è nato e dominatodal movimento: i pianeti, le stelle, i satelliti, simuovono continuamente.Anche un seme piantato nel terreno usa il mo-vimento per diventare pianta, albero, frutto.E il nostro muscolo più importante, il cuore, simuove “involontariamente”, pompando sanguee vita in ogni organo e parte del nostro corpo.

Nella storia umana, l’uomo ha vissuto, negliscorsi secoli, una crescita esponenziale in que-sto senso, divenendo l’essere vivente che simuoveva di più. Poi, con l’arrivo della prima ri-voluzione industriale e l’introduzione delle mac-chine, ci stiamo lentamente e progressivamentefermando. Una decisione a dir poco scellerata...

Questo articolo è arrivato alla conclusione:adesso puoi alzarti da quella sedia, indossareun paio di scarpe da running e andare a fareuna passeggiata o il tuo sport preferito.

Alla prossima!!!

La vita è movimento...M. Antonella Ferraro L’editoriale

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Sommario

L’EDITORIALE3/ ...

SPORT & SALUTE5/ DIABETE E ATTIVITÀ FISICA,

LA SCELTA GIUSTA

PAROLA ALL’ESPERTO6/ MALATTIE DELLA TIROIDE,

EFFETTI SUL CUORE16/ QUANDO IL DIABETE

VA IN VACANZA

STILI DI VITA8/ FILOSOFIA & DIABETE

L’UNIVERSO DELLE STAR9/ WOODYALLEN E IL SUO

DIABETE CONHUMOR

LE RICETTE DI MARELLA10/ TACCHINO CON ZUCCHINE IN

SALSA DI LIMONE

DIAPEBOOK12/ DIABAINO, CHIUSURA DIANNO CON “NOTE DI DOLCEZZA”

IL CASO15/ 20ENNE DI CAGLIARI

DENUNCIA FS

RICERCA & SALUTE19/ DIABETE COLPISCE5 MILIONI

DI ITALIANI

ALIMENTAZIONE20/ OLIO DI PALMA, QUESTO

SCONOSCIUTO

NEWS DAL MONDO23/ - ZUCCHERO IN ECCESSO IN CIBIBIMBI, UE DICE NO

- RECUPERARE IL SONNOARRETRATO NEL WEEKENDRIDUCE RISCHIO DIABETE

Periodico Quadrimestrale specializzato edito dall'associazione FAND CALABRIA Diabaino vip-vip dello Stretto Aut. Trib. Di Reggio Calabria n°9 del 19/12 /2003

-----Direttore responsabile Antonino Minoliti

Redazione: Mariantonella Ferraro, Alessio Rosato, Gabriella Violi,Pasquale Zumbo

Hanno collaborato a questo numero:Cristina Campolo, Carmelo Ferraro, Flavio Forner, Giusy Iacopino, Antonino Pardeo.

Progetto grafico: Pasquale Zumbo

Stampa: Creative Artworks - Arghillà ,Reggio Calabria

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Sport & Salute

Se escludiamo alcuni testi antichidove si annoverava la presenza disintomi quali sete e abbondante po-liuria, possiamo affermare chel’esplosione della malattia diabeticaè abbastanza recente, ma con unacrescita più che esponenziale.Difatti, nella metà degli anni ’80, nelmondo le persone affette da questapatologia erano “solo” 30 milioni,nel 2005 la quota ammontava aben 200 milioni, oggi quasi 11 annidopo l’ultima stima il numero si èquasi raddoppiato: 360 milioni,inoltre, è stato calcolato che, entroil 2035 il numero di persone colpiteda diabete si aggirerà intorno almezzo miliardo.Più della metà della popolazioneinteressata da queste cifre vive inpaesi industrializzati o in via di svi-luppo.Le cause di tale crescita vertiginosasono da attribuire alla diffusione discorretti stili di vita: sedentarietà edieta sregolata.In questo articolo ci focalizzeremosu uno di questi due fattori cruciali:la sedentarietà.Siamo fatti per muoverci, e per se-coli il movimento inteso come la-voro fisico è stato fattore cardinedella nostra sopravvivenza: nellapreistoria i nostri antenati si sposta-vano continuamente alla ricerca diprede da catturare, successiva-mente, con lo sviluppo delle tecni-che di agricoltura e di allevamento,il lavoro si spostò nei campi e nellefattorie.Oggi invece il lavoro fisico è stato

rimpiazzato dai macchinari, e lemoderne tecnologie ci garantisconopersino di fare la spesa comoda-mente seduti sulla poltrona di casa.Da anni ormai endocrinologi, diabe-tologi, nutrizionisti consigliano aipropri pazienti di intraprendere unaregolare attività fisica, in quantoessa può giocare un ruolo chiavesia nella prevenzione, sia nel coa-

diuvarela classica terapia farmacologica enutrizionale: innumerevoli studihanno infatti dimostrato che l’attivitàmuscolare stimola l’azione dei re-cettori insulinici presenti sul tessutomuscolare, con conseguente mag-giore captazione dell’ormone insu-lina da parte degli recettori stessi.Inoltre la contrazione muscolareaumenta la permeabilità della mem-brana muscolare al glucosio grazieall’incremento dell’attività dei tra-sportatori di glucosio (GLUT 4) pre-senti sul tessuto muscolare.

Quale tipo di attività?L’American Diabetes Association,raccomanda di intraprendere unprogramma di allenamento contro

resistenze che coinvolga tutti i di-stretti muscolari (fitness metabolico)con il fine di stimolare i recettori in-sulinici e l’attività dei trasportatori diglucosio (GLUT 4) presenti sul mu-scolo. Il suggerimento di eseguiretale pratica fisica, insieme ad un la-voro aerobico, viene sottolineatoanche dall’American College ofSports Medicine.

Perché non esclusivamente lacamminata?In quanto attività aerobica, la sem-plice camminata da sola, potrebbenel tempo determinare un effetto dirisparmio dei carboidrati, andandoad utilizzare prevalentemente gliacidi grassi, inoltre essa, coinvolgein modo quasi esclusivo la parteinferiore del corpo quindi, non ga-

rantisce la diretta stimolazione mu-scolare degli arti superiori e deltronco.La giusta attività potrebbe racchiu-dere un programma “misto” (anae-robico e aerobico) che coinvolgatutti i distretti muscolari, della duratadi circa 150 minuti settimanali, conun’intensità pari al 50-70% dellaFCmax, associata ad un adeguatopiano nutrizionale, sempre sotto co-stante controllo medico e sotto laguida di personale qualificato.

Alessio CalabròDr. In Scienze delle

Attività Motorie e Sportive, Dietista

Diabete e attività fisica, la scelta giusta

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La tiroide è la ghiandola che pro-duce gli ormoni tiroidei (T3 e T4) edun alterazione della sua funzionepuò avere conseguenze su ogni or-gano incluso il cuore. Le patologie tiroidee sono estrema-mente varie ed eterogenee. Ad es-serne colpito è soprattutto il sessofemminile. Porre una corretta dia-gnosi, attraverso la consulenzadegli specialisti endocrinologi, è diestrema importanza per trattare nelmodo più appropriato la patologia eridurre i danni cardiovascolari cheda essa possono derivare.Sia l’eccessiva funzione tiroidea(ipertiroidismo) che la ridotta fun-zione tiroidea (ipotiroidismo) pos-sono provocare danni diretti edindiretti sull’apparato cardiovasco-lare o possono peggiorare la situa-zione clinica dei pazienti conmalattie cardiache preesistenti. Quando la produzione di ormoni ti-roidei non è sufficiente, si verificauna ridotta efficienza della funzionedi pompa del cuore che può deter-minare astenia, facile affaticabilità,bradicardia, ipotensione e/o iper-tensione e può nei casi più gravideterminare ingrossamento del mu-scolo cardiaco e/o insufficienza car-diaca. Non è infrequente, neipazienti con ipotiroidismo, il riscon-tro di ipercolesterolemia. Risultapertanto evidente come tale condi-zione possa provocare e/o aggra-vare malattie del cuore.

L’ipertiroidismo è invece caratteriz-zato da una eccessiva produzionedi ormoni tiroidei. Ciò determina unaumento della forza di contrazionedel muscolo cardiaco e della fre-quenza cardiaca, che si traduce inun aumento della quantità di ossi-geno consumata. I sintomi e i segnicardiaci più comuni includono tachi-cardia, palpitazioni, ipertensione ar-teriosa. Inoltre, in condizioniestreme, è possibile che l’ipertiroi-

dismo provochi o peggiori un insuf-ficienza cardiaca. Ciò è vero soprat-tutto nei pazienti con cardiopatiaischemica, dove un incremento delconsumo di ossigeno può contri-buire ad aggravare, il già prcarioequilibrio metabolico. Concludiamo questo breve articolosottolineando l’importante relazioneesistente tra le malattie della tiroidee quelle cardiovascolari. Ne deriva che la mancata o la ritar-data diagnosi della patologia tiroi-dea può ripercuotersisignificativamente sulla funzionedel cuore e viceversa ele conseguenze possono essereanche gravi (insufficienza cardiaca,fibrillazione atriale, cardiomiopatia,etc..). Al contrario, una precoce diagnosied un adeguato trattamento puòconsentirci di limitare e/o di evitarei danni.

Malattie della tiroide: effetti sul cuore

Antonino Pardeo Parola all’esperto

Le patologie tiroidee possonoprovocare danniall’apparato cardiovascolare.Necessaria unadiagnosi precoce

dr. Specialista in Malattiedell’Apparato Cardiovascolare

La Calabria o le Calabrie, secondouna divisione geografica antica, hadato personaggi illustri soprattuttonel campo della filosofia influen-zando molti pensatori non solo di ita-lica stirpe. Si desidera disquisire inquesta sede su Bernardino Telesionato a Cosenza nel 1509 e mortonel 1588. Il grande Bernardino stu-diò filosofia, fisica, medicina a Pa-dova. Soggiornò a Roma Napoli eovviamente a Cosenza. La suaopera maggiore è “De rerum naturajuxta propria principia” ossia “la na-tura spiegata con se stessa”. Il pen-siero di Telesio è stato l’espressionemassima del naturalismo rinasci-mentale con uno degli assi portantidel suo pensiero che è la critica al-l’aristotelismo. L’obiettivo principaledel nostro è quello di voler inaugu-rare un mondo nuovo che non siperda in un pura e mera astrazione,come nel Medio Evo, cercando distudiare la natura per trovare in essala spiegazione di tutti i fenomeni.Bernardino vede la natura soggettaa una forza che continuamente latrasforma . La forza è il principio di-namico di tutti i processi naturali e siscinde in due elementi opposti, ilcaldo principio della vita e il freddoprincipio della morte. Tutti gli esseridella natura sono prodotti dai dueprincipi. Il caldo permea l’universo,lo fa vivere e sentire, quindi ogni

cosa essendo fornita di spirito caldoper essere ed è anche fornita disenso. Telesio riprende i concettipresocratici del ilozoismo e panzen-zismo, ossia tutto è vivo, tutto sente.Da tutto quanto espresso è chiaroche la cosa riguarda anche l’uomodove in più la sua coscienza è fruttodello spirito caldo! Anche le opera-zioni intellettive sono da riportare alprincipio del caldo e la differenza tral’uomo e l’animale è solo una que-stione di grado. A Telesio rimane ilproblema dell’anima, problema cherisolve attraverso la fede, infatti af-ferma che l’uomo è dotato di unaanima soprannaturale creata da Dioed è per questo che l’uomo può pen-sare il soprannaturale, l’eterno e adesso aspirare. Due sono infine i con-cetti che fanno a capo dell’anima so-prannaturale: la libertà e laresponsabilità. Bernardino così uni-sce il risultato della sua indagine fi-losofica e la sua cultura religiosa.Tutta la teoria del filosofo cosentinonon bastò a ripararlo dalla condanna

ecclesiastica e dalle infinite polemi-che scatenate dal De Rerum tanto èche in Italia si formano due grandiscuole, due grandi partiti, quello delnord prettamente di ispirazione ari-stotelica e quella del sud telesiana.Ma non finisce qui, come accennatoin epigrafe il nostro influenzò Cam-panella, Hobbes, Bacone tre pietremiliari della storia del pensiero! Per-ché si è detto tutto questo? Innanzi-tutto bisogna considerarlo come unomaggio a un grande figlio della Ca-labria, poi perché chi scrive cerca diavere delle risposte naturali spiegatecon se stesse in questo momento dicaos e di umiliazioni che le istituzionioffrono gratuitamente a tutti i malatinonché ai diabetici. Procediamocon ordine: • Perché i tagli alla sanità ar-rivano puntualmente ogni anno conconseguente chiusura di interi ospe-dali e reparti e pronto soccorso?• Perché esiste la prassi dellarivedibilità dei diabetici ogni tot annipresso le strutture sanitarie?• Perché un diabetico devevivere un’odissea per compiere il rin-novo della patente?• Perché è eccessivo il costodei farmaci che non sono met for-mina?• Perché molti dirigenti ridu-cono la prescrizione di alcuni far-maci e degli ausili per il

Filosofia & DiabeteCarmelo Ferraro Stili di vita

L’approcciodi Bernardino Telesio,grande filosofo diCalabria, buono perrispondere ai pro-blemi della Sanità

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monitoraggio del diabete contro laprescrizione del diabetologo?L’elenco potrebbe essere più lungoma questi bastano a giustificare lamessa in ballo di Bernardino Telesio.Chi occupa le poltrone nei quartierialti sembrano siano permeati dalfreddo così come le loro facoltà in-tellettive. Purtroppo loro pensano epensano bene, alle domande dannorisposte banali… Ora proviamo a metterci nei panni diTelesio e cerchiamo di fare una in-dagine sui quesiti proposti primaperò analizzando le risposte di chista seduto comodamente in pol-trona.Al primo punto ci fanno credere chescoppiamo di salute e che i tagli mi-

gliorano il servizio sanitario. Silenzioassoluto però su chi non scoppia disalute: in caso di emergenza invecedi fare un paio di km per ricevere lecure necessarie, si ritrova a farne 25e in alcuni casi ai medici non rimaneche costatarne il decesso del ma-lato.Secondo punto, è assurdo che undiabetico è rivedibile, vogliono farcicredere nei miracoli, che dopo treanni si possa guarire? Magari lofosse. Chi scrive ad esempio ha ini-ziato da poco a fare dei pellegrinaggia piedi verso alcuni santuari, ma nonper chiedere la guarigione o miracoli(la natura spiegata con se stessadice Telesio) ma per seguire quelverso che sta nella lettera di San

Paolo ai Galati dove invita a portarela croce per essere uno di Gesù!Terzo punto rinnovo della patente,qui la cosa è da teorie di razza pura!Perché il diabetico deve fare oltre lavisita medica , esame fondo oculare,misurazioni della glicemia, elettro-cardiogramma e così via… sembrache gli incidenti li creiamo noi dellasetta dei diabetici! Perché gli esaminon sono per tutti uguali? Gli alcoli-sti, i consumatori di sostanze alluci-nogene e altri perché no? Nonsiamo tutti uguali? Dei rimanenti punti il lettore ne trarràle conseguenze. Ma tutti e quattro ipunti fanno intravedere seguendo ilmetodo di Bernardino una pensatatetra, macabra, dettata dal Dio de-naro che rispetto al nostro Dio forni-sce l’idea dell’irresponsabilità, “piùdifficoltà mettiamo più soldi rispar-miamo e se abbiamo fortuna moltiraggiungeranno l’eterno e noi rispar-miamo sulle pensioni!” Se uno dei si-gnori leggerà questo scrittoaccuserà lo scrivente di populismo,ma non lo è, la conclusione tratta èsecondo gli insegnamenti di Bernar-dino Telesio “de rerum natura iuxtapropria principia”!Si dedica questo articolo a un amico,Fabio Villari che se ne è andato inuna calda e assolata giornata diquesta estate, magari avrebbe vo-luto sentire delle risposte soste-nendo con dignità quella croce…quelle volte che lo si incontrava do-nava sempre quel sorriso e felicitànell’incontrare l’altro!

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L’universo delle starL’universo delle star Personaggi

“Grazie, ma non lo merito. In realtànon merito nemmeno il diabete, ep-pure ce l’ho. In parte è responsabiledella mia ipocondria. Però mi haanche insegnato a condurre una vitasana” così ha esordito uno dei registipiù chiacchierati, Woody Allen, du-rante la consegna di un premio.

Un bambino prodigio

Nasce a New York, dove la sua fami-glia di origini ebraiche è appena emi-grata dall’Europa ed emerge fin dabambino per il suo elevato quozienteintellettivo. Abile negli sport ma so-prattutto nei giochi con le carte, stupi-sce i compagni con i trucchi di magia.Non ama la scuola e tanto meno la si-nagoga: dopo averla frequentata,sente il bisogno di allontanarsi dallareligione, fino a dichiararsi aperta-mente ateo.

I primi esordi sono quelli televisivi epoi teatrali: scrive sceneggiature perla rete televisiva nazionale ABC e allostesso tempo per il teatro Tamiment,dove ha modo di fare esperienzaanche nelle vesti del regista. E’ quiche emerge la sua scrittura creativa,

tra l’umoristico e il realistico, è qui cheWoody Allen mette a nudo le sue fissee i temi ricorrenti, come la psicanalisi,la filosofia, la critica alla borghesia.

Allen e il diabete

Il rapporto che Allen ha con il diabeteviene svelato in una sua opera tea-trale, intitolata Dio. È la storia di dueartisti ateniesi, Diàbete e Epàtite, chesono alle prese con l’allestimento deldramma di Fidipide, lo schiavo del reEdipo, che deve consegnare un mes-saggio al suo padrone tra mille peripe-zie. Lo schiavo riesce nell’impresa, maanziché essere premiato riceverà unacondanna a morte. Si tratta di undramma particolare, che prevede lapresenza attiva del pubblico oltre chedei due autori Diàbete e Epàtite, iquali tentano di modificare il triste fi-nale della storia: ci provano con l’in-gresso di un deus ex machina, cheperò si blocca e causa la morte di Dio.Una storia contorta, pregna dell’umo-rismo grottesco tipico di Woody Allene con un finale aperto: Dio è morto, la-sciando gli uomini in balia del loro de-stino, dei loro problemi e delle loromalattie … ognuno con il suo fardello.

Il diabete ha obbligato Woody Allen adadattarsi a una vita fondata su sanaalimentazione e lunghe passeggiate;non sapremo mai quanto queste abitu-dini abbiano influito sulla sua prolificascrittura.

“Tanto per cominciare si dovrebbe ini-ziare morendo, e così tricchete trac-chete il trauma è bello che superato.Quindi ti svegli in un letto di ospedalee apprezzi il fatto che vai migliorandogiorno dopo giorno. Poi ti dimettonoperché stai bene e la prima cosa chefai è andare in posta a ritirare la tuapensione e te la godi al meglio. Colpassare del tempo le tue forze aumen-tano, il tuo fisico migliora, le rughescompaiono. Poi inizi a lavorare e ilprimo giorno ti regalano un orologiod’oro. Lavori quarant’anni finché nonsei così giovane da sfruttare adegua-tamente il ritiro dalla vita lavorativa.Quindi vai di festino in festino, bevi,giochi, fai sesso e ti prepari per ini-ziare a studiare. Poi inizi la scuola,giochi con gli amici, senza alcun tipodi obblighi e responsabilità, finché nonsei bebè. Quando sei sufficientementepiccolo, ti infili in un posto che ormaidovresti conoscere molto bene. Gli ul-timi nove mesi te li passi flottandotranquillo e sereno, in un posto riscal-dato con tanto affetto, senza che nes-suno ti rompa i coglioni. E alla fineabbandoni questo mondo in un orga-smo!”

Woody Allen e il suodiabete con humor

notizie e immagini tratte da: www./iltuodiabete.it/

Le ricette di MarellaLe ricette di Marella Cucina

Dosi: per 2 persone - Tempo: circa 30 minuti

Ingredienti:

250 g di carne di tacchino1 cipolla grande

1 spicchio d’aglio3 zucchine di media grandezza

2 cucchiaini di olio d’olivaSale, pepe

½ cucchiaino di scorza di limone bio tritata finemente1 cucchiaio di formaggio fresco magro

1 cucchiaio di succo di limone8-10 foglie di basilico

Preparazione:

Sciacquare la carne in acqua fredda e asciugarla. Tagliarla a strisce larghe 1 cm e lun-ghe 4 cm. Sbucciare la cipolla, tagliarla in quattro e poi a fettine sottili. Sbucciare e tri-

tare l’aglio. Lavare le zucchine, eliminare le due estremità e tagliarle a fettine sottili.Scaldare l’olio in una padella. Rosolarci la carne con le cipolle e l’aglio per 2-3 minuti econdirla con sale e pepe. Condire le zucchine con la scorza di limone. Lasciare cuocere

il tutto per altri 2-3 minuti.Aggiungere il formaggio fresco e il succo di limone, scaldare e aggiustare di sale e

pepe. Infine, lavare le foglie di basilico, spezzettarle grossolanamente e aggiungerle allapietanza.

Calorie: 235 per porzioneCarboidrati: 7 g per porzioneProteine: 35 g per porzione

Grassi: 8 g per porzioneFibre: 3 g per porzione

Circa ½ unità di carboidratiricetta e immagine tratte da www.iltuodiabete.it

Tacchino con zucchine in salsa di limone

10 Diabaino News settembre - dicembre 2015

DiapebookDiapebookil social space delle api Diabaino

12 Diabaino News settembre - dicembre 2015

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Chiusura dell’anno sociale con “Note di dolcezza”, in ricordo di Egidio Archero

Fine anno sociale a tempo di musica per l’associazione Diabaino Vip-Vip dello Stretto di ReggioCalabria. Da oltre 15 anni sul territorio per difendere i diritti della persona con diabete, laDiabaino, al termine di un intenso 2015, ricco di eventi, iniziative ma soprattutto dedicato al-l’assistenza, ha organizzato il concerto a tinte Jazz “Note di Dolcezza”, svoltosi presso l’Au-ditorium “Lucianum” di Reggio Calabria, L’evento è stato dedicato a Egidio Archero, presidentedella FAND nazionale, scomparso improvvisamente lo scorso ottobre.

Protagonista assoluto della serata Giampiero Locatelli, pianista e compositore di importanzanazionale, nonché Docente del corso di Didattica della Musica presso il conservatorio "F. Cilea"di Reggio Calabria.Prima del concerto, breve presentazione al pubblico dell’attività 2015 svolta dalla DiabainoVip-Vip dello Stretto, dal convegno nazionale sul pancreas all’istituzione dell’AmbulatorioSociale Diabaino, dalle battaglie per avere una diabetologia migliore in Calabria alle iniziativeper promuovere la prevenzione.

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gennaio - aprile 2015 Diabaino News 13

Quindi, spazio alle sublimi note del M° Locatelli. Il suo è un programma vario, composto da brani tratti dalla sua produzione musicale, eche trascina armoniosamente il pubblico in un tourbillon di emozioni. Così, con uno stileoscillante tra new jazz e mainstream, il pianista ha aperto con “Inspire me”, per poi pro-seguire con “Like a gentle mood”, “Crazy’s Bounce”, “Fallen Glows”, “Girasoli”, con unaspruzzata di brasil in “Choraçaorinho”.

Prima della cconclusione, l’intervento della dott.ssa Mariantonella Ferraro, diabetologaDiabaino e presidente Co.Di.Cal, che ha voluto ringraziare l’equipe Diabaino per l’impegnoprofuso nel corso del 2015 e Giampiero Locatelli per aver regalato all’associazione unachiusura d’anno così raffinata.Quindi, a grande richiesta, i bis finali a tema natalizio, suonati in stile mainstream, “Wewish you a Merry Christmas” e “Silent Night”.

Fragorosi applausi hanno salutato la brillante performance di Giampiero Locatelli e quindil’iniziativa della Diabaino, splendido augurio per un nuovo anno sociale, si spera ancor piùricco di soddisfazioni.

Pasquale Zumbo

SPORTELLO DEL DIABETE: Diabaino Vip-Vip dello Stretto ONLUS FANDLlunedi e venerdì mattina (9,00 - 12,00) e martedì pomeriggio (16,00 - 19,00) Per informa-zioni: mercoledì ore 17 -20. presso Sede Uffici: Via Aschenez 44, Tel - Fax 0965. 21516Tel. 0965. 883180. www.diabaino.org - [email protected] Presidente: dott.ssa Gabriella Violi cell. 348-3294314. Sede Legale: Via Umberto I, 100 89135 Gallico (RC)

Diabaino Vip della Piana FAND PolistenaMartedi e Giovedì ore 17,00 - 20,00 Sabato ore 9,30 - 11,30 Presidente: Ignazio Albo Cell. 3381896397 email: [email protected] Scientifico: Dott. Antonia Russo Sede Sociale: Via Filippo Turati, Polistena (RC)

Diabaino Vip FAND AcriSede Legale: Via Anna Frank n° 21 ACRI (CS) Presidente: Pasqualina Pisano cell. 3281569566 email: [email protected]

Diabelvedere FAND Belvedere Marittimo (CS) Sede Legale: Via F. Dini Palazzo Nastri

Presidente Antonio Monetta cell. 3479797792email: [email protected]

Hipponion Diab FAND Vibo ValentiaSede Legale: Contrada S. Bruno, Melia s.n.c. - Ioppolo (VV). Presidente: Giuseppe Calogero, cell. 3389547523email: [email protected]

Coordinamento FAND CalabriaResponsabile:Dott. Marella Ferraro Via Aschenez, 44 - Reggio Calabria Tel/fax 0965/21516 - cell. 3342504917email: [email protected]

Santa Famiglia Diabaino Vip-Vip anche a CatanzaroSede legale: via Benedetto Musolino, 46 - 88100 Frazione S. Maria (CZ)Presidente: Valentina Caré - cell. 3383463686

email: [email protected]

Contributi Volontari Liberatori intestati a: Diabaino Vip-Vip dello Stretto ONLUS 1. Banca Prossima, Via Miraglia , 12 - 89100 Reggio CalabriaIBAN IT90X03359016001000001060292. Agenzia Postale Gallico (RC) c/c n. 22482889

Info DiabainoInfo Diabaino

Il caso

Michele, 20 anni, cagliaritano, ha un di-ploma di perito capo tecnico con specia-lizzazione in elettronica e automazionecon votazione 100/100.

Lavora in un'azienda elettromeccanicacome addetto al reparto pompe som-merse, ma non mancano occasioni pertrasferte in altre aziende e in altri cantieri.C'è un problema: per le Ferrovie delloStato, Michele non può essere assuntocon mansioni di "operaio manutenzionespecializzato" in quanto affetto da diabetedi tipo 1.

E questo malgrado abbia superato tutti itest fisici, psicologici e motivazionali. Ladenuncia arriva dallo stesso Michele, ap-poggiato dalla Federazione diabete giova-nile. Logica la delusione del ragazzo. Che,anche in un'altra occasione, con un altropotenziale datore di lavoro, era rimastofuori.

"Dopo aver superato i colloqui psicoattitu-dinali e tecnici ed essere rimasto fra i trefinalisti in lista per l'assunzione - spiega -ero stato scartato alla visita medica inquanto il diabete, secondo il loro medicocompetente, non poteva essere associatoad un lavoro che prevedeva presenze inquota".

Michele e l'associazione che lo sostienechiedono un cambio di rotta.

"Non è la prima volta - spiega Antonio Ca-bras, presidente della Federazione diabetegiovanile - che ci troviamo a dover difen-dere i diritti di un giovane con diabete eanche in questo caso porteremo la nostrabattaglia fino in fondo. Sarebbe il caso cheanche in Italia le commissioni d'esameprendessero definitivamente atto delle at-tuali condizioni di vita dei tanti ragazzi chelavorano e convivono tranquillamente conquesta patologia, esattamente come ac-

cade nel resto del mondo. Ma ancora oggil'ostacolo da superare è la diffidenza neiriguardi del lavoratore diabetico. Il datoredi lavoro è prevenuto perché sostiene cheil diabetico non possa assolvere alle pro-prie mansioni lavorative come gli altri di-pendenti, e che possa frequentementeassentarsi per malattia. E' ormai condivisoinvece che il diabete mellito, ben compen-sato - conclude Cabras - non debba rap-presentare un ostacolo per l'inserimentonel mondo del lavoro e non implica una ri-duzione della capacità lavorativa".

Nessuna discriminazione. Ma sempliceapplicazione di regole, stringenti, ma a tu-tela della salute, di chi soffre di alcune pa-tologie. È la risposta, attraverso l'ufficiostampa, delle Ferrovie dello Stato.

(tratto da: www.sardegnalive.net)

20enne di Cagliari denuncia FS: “nonmi assumono perché ho il diabete”

16 Diabaino News settembre - dicembre 2015

na diagnosi di diabete ditipo 1 si presenta findall’inizio come un com-pito arduo sia per il me-

dico che deve comunicare ladiagnosi, sia per il paziente che daallora in poi, dovrà rinunciare al-l’identità da sempre sentita propriae gestire la nuova condizione dimalato. Il diabetologo si trova adoperare e a trovare soluzioni all’in-terno del complesso mondo dellemalattie croniche, che a differenzadelle malattie acute, le quali con leappropriate cure regrediscono finoalla completa guarigione, possonoessere curate ma non guarite de-finitivamente. Accompagnare il pa-ziente nel vivere giorno per giornola sua malattia, significa costruireinterventi che hanno come obiet-tivo alleviare la sua sofferenza, ri-durre il danno procurato dallamalattia e potenziare le risorsepersonali al fine di rendere la ma-lattia compatibile con il proprio stiledi vita. Dall’altra parte il paziente che sideve confrontare con la comparsadi una malattia cronica affronta unevento cosi destabilizzante, ac-compagnato da emozioni com-plesse, che necessitano di esseresottoposte ad un processo di com-prensione, interpretazione e ri-de-finizione. Il paziente alla luce diquesta nuova condizione, da unlato si ritrova a ripensare alla pro-pria vita alla luce dell'irruzionedella malattia, dall'altro si deve im-pegnare nella ricerca di strategieper imparare a convivere conessa, autogestire la propria cura ediventare responsabile del propriostato di salute. Quando si parla didiabete, non si può fare a meno diconsiderare anche il grande rilievoche questa malattia ha sulla vita

Quando ildiabete vain vacanza...

LA PAROLA ALL’ESPERTO

U

settembre - dicembre 2015 Diabaino News 17

sociale del paziente e della suafamiglia, sui suoi progetti e sullesue aspirazioni. Fin quanto dettomette in evidenza come le sem-plici attività di informazione e sen-sibilizzazione del paziente, dasole non sono sufficienti per sce-gliere e progettare il miglior tratta-mento possibile, in quanto lasemplice trasmissione di informa-zioni nella maggior parte dei casinon produce i risultati attesi in ter-mini di cambiamento del propriocomportamento e dello stile di vitadel soggetto. I programmi di Educazione tera-peutica si costituiscono come unpratico e concreto supporto peristruire i pazienti e le loro famiglie,nella gestione e nella cura dellaloro malattia e si caratterizzanoper essere dei processi sistema-tici, di lunga durata che dovreb-bero accompagnare la cura alungo termine del paziente. In par-ticolare i soggiorni educativi oltread offrire un’esperienze formativae allo stesso tempo piacevole, inun clima di incontro con l’Altro, sicostituiscono come un importantespazio attivo per realizzare effi-caci programmi di educazione te-rapeutica. Spinti dalla consapevolezza che ilpaziente necessità di avere “Li-bertà di Vivere con il Diabete” l’as-sociazione Diabaino Vip-Vip delloStretto, da 16 anni si propone alterritorio reggino come punto di ri-ferimento e di sostegno per tutti ipazienti con diabete ed è impe-gnata nella divulgazione di infor-mazioni legate a questapatologia. Tra i numerosi inter-venti educativi che pongono alcentro il paziente con i suoi disagie le sue problematiche, l’associa-zione ha proposto il SoggiornoEducativo dal titolo “Quando il

Diabete va in Vacanza …” svoltonella settimana dal 29 Agosto al 5Settembre 2015, presso VillaggioRobinson Torre Ruffa San Nicola diRicadi, Capo Vaticano (VV). I sog-giorni educativi offrono ambientipotenziali dove poter proporre aipartecipanti momenti educativi eopportunità di nuovi insegnamenti,dal momento che l’educazione aldiabete si costituisce come un pro-cesso continuo e costante di ap-prendimento.I momenti educativi condotti dal-l’equipe multidisciplinare, realizzatiattraverso lezioni frontali hanno in-teressato:

ß le conoscenze generali dei

partecipanti in merito alla propriamalattia,

ß l’adattamento della dose di

insulina e la gestione del microin-fusore,

ß la dieta e il conteggio dei

carboidrati,

ß giochi sugli scambi diete-

tici

ß simulazioni di situazioni

problematiche legate all’iper/ipoglicemia

ß promuovere uno stile di

vita sano e l’attività fisica come abi-tudine quotidiana Alle lezioni frontali si sono alternatimomenti di svago, gioco e diverti-mento che hanno favorito il con-fronto tra i partecipanti, i qualihanno potuto condividere i loroproblemi e superare la frequentesensazione di isolamento e diver-

Non è l’annuncio di un progetto,c'è già la paziente numero uno. Èuna donna texana di 43 anni,Wendy Peacock, che ha convis-suto con la forma più grave dellamalattia da quando aveva 17anni e ora, grazie al nuovo tra-pianto, fatto il 18 agosto scorso,produce insulina autonoma-mente. Un successo della medi-cina firmato da un italiano,Camillo Ricordi, direttore del Dia-betes Research Institute e delCell Transplant Program dell'Uni-versità di Miami."Abbiamo ingegnerizzato unmini-organo che imita il pancreasnativo - ha spiegato il professorRicordi - Partendo dalle isolepancreatiche da donatore eunendole al plasma del paziente,siamo riusciti a creare nell'ad-dome un'impalcatura biologicacompletamente riassorbibile dal-l'organismo. Non vi è silicone,non vi sono materiali sintetici oestranei al corpo umano, entrodue settimane questo substratobiologico viene assimilato dalcorpo mentre una nuova rete divasi sanguigni nutre le isole pan-creatiche trapiantate".

(tratto da: www.ilgiornale.it)

Diabete, ora nonsi fa più insulina

18 Diabaino News settembre - dicembre 2015

sità. Sono stati proposti pasti a buf-fet che hanno costituito per i parte-cipanti l’occasione di valutare leconseguenze delle proprie sceltealimentari sui valori della glicemiapost- prandiale. Si è deciso di darespazio anche alle implicazioni psi-cologiche che il diabete ha sullavita del paziente e su come gliaspetti emotivi possono influire sultrattamento. Oltre ad essere fonda-mentali momenti che arrichiscono ilpercorso di cura dei partecipanti, i

soggiorni educativi costituisconoanche un arricchimento professio-nale per l’intera equipe che oltre adaver occasione di osservare i ra-gazzi anche al di fuori dell’ambienteambulatoriale possono consolidarei rapporti con loro. La partecipazione ai soggiorni edu-cativi oltre ad avere un valore sulpiano educativo nell’insegnare aipartecipanti di essere autonominella gestione quotidiana del lorodiabete, ha anche un valore sul

piano emotivo in quanto può costi-tuire un valido supporto per supe-rare tensioni e paure che spessoaccompagnano il vivere con unamalattia cronica.

Dott.ssa Caterina Bova

settembre - dicembre 2015 Diabaino News 19

In Italia il diabete colpisce 5 milioni di per-sone. Rispetto a 30 anni fa il numero di ma-lati è più che raddoppiato. La maggior partedei pazienti è ultrasessantenne: il 65% hapiù di 65 anni, il 25% ne ha più di 80, men-tre solo il 3% ne ha meno di 35. È quantoemerge dal “Rapporto Arno Diabete 2015”,elaborato dalla Società italiana di diabe-tologia (Sid) e dal Cineca, che ha ana-lizzato i dati provenienti da più di 30 Asl,sparse su tutto il territorio nazionale. Diffusione della malattia - Nel corsodella ricerca, gli autori hanno individuatoun campione di 550 mila diabetici, rap-presentativo della popolazione italiana.L'analisi ha permesso di appurare chela prevalenza del diabete, pari al 6,2%(circa 3.780.000 italiani) è più che rad-doppiata rispetto a 30 anni fa. In soli 18anni, i casi noti sono aumentati di oltre il70%. Inoltre, si stima che i malati “inconsa-pevoli” - ai quali non è stata ancora diagno-sticata la malattia - siano uno ogni quattrocasi di diabete noto. Pertanto, secondo glistudiosi, i casi complessivi dovrebbero es-sere circa 5 milioni e la prevalenza del dia-bete in Italia dovrebbe attestarsi sull'8,1%. Spesa sanitaria - Dal rapporto emerge cheil diabete è una patologia costosa. Per cu-rarla ogni anno si spendono, in Italia, circa15 miliardi di euro. In particolare, il 90% deifondi è destinato alla gestione delle compli-canze. La spesa sanitaria pro capite annuadei diabetici è circa doppia rispetto a quelladi chi non soffre della malattia (2.900 eurocontro 1.500). Il 50% di questa spesa è do-vuta ai ricoveri, il 21% agli esami speciali-stici, il 20% ai farmaci per trattare condizionidiverse dal diabete, il 7% ai farmaci antidia-betici e il 4% ai dispositivi. Gli esperti evi-denziano che la spesa per le visitediabetologi che ambulatoriali rappresentaappena l'1% del totale. Il costo della ge-

stione standard del diabete copre circa il10% dei costi totali, mentre il valore dellecomplicanze croniche rappresenta il 90%.Farmaci - Il documento rileva che il 96% deimalati assume almeno un farmaco per ildiabete o per altre patologie. Inoltre, con-suma circa il doppio delle confezioni di far-

maci (71 contro 32) rispetto ai non diabetici.Il 93% delle persone con diabete ha rice-vuto dal Ssn almeno una prestazione spe-cialistica (visita ambulatoriale o esami delsangue o strumentali), contro il 73% dei nondiabetici. Inoltre, una persona con diabetesu 5 viene ricoverata almeno una voltal'anno (media di 1,7 volte) e la degenzamedia è superiore di quasi un giorno ri-spetto ai non diabetici.

Terapie - In Italia i trattamenti più diffusisono due: le insuline di ultima generazionee gli antidiabetici orali, ritenuto dal docu-mento “ormai datati e spesso inadatti”. Il27% dei diabetici italiani viene trattato coninsulina, da sola o in associazione ad altreterapie, e circa la metà degli 850 milioni dieuro spesi ogni anno per le terapie vienesborsata per le insuline. Il farmaco più uti-lizzato in Italia per il trattamento del diabete,in conformità con le linee guida, è la met-formina, che viene somministrata a piùdell'80% dei malati. Sul fronte insuline sono

sempre più usati gli analoghi e sempremeno le vecchie insuline umane Dna-ri-combinanti. Le insuline più utilizzate sonoglargine e lispro.Gestione della malattia - I diabetici italianiche fanno uso di dispositivi come lancettepungi-dito e strisce per la misurazione dellaglicemia, aghi per penne o siringhe, sonocirca la metà del totale. Troppo pochi se-condo Enzo Bonora, Presidente Sid, "so-prattutto se si considera che uno su 4 èin terapia con insulina e che il 40% as-sume farmaci (sulfaniluree o repaglinide)che espongono al rischio di ipoglicemia".Numeri insufficienti anche per i diabeticitrattati per gli altri fattori di rischio cardio-vascolare: “Solo il 72% prende un far-maco per l'ipertensione”, osservaBonora, secondo cui invece il dato do-

vrebbe essere pari a “85-90%. Solo il 48%assume farmaci contro il colesterolo (do-vrebbe essere il 60-70%), e soltanto il 34%antiaggreganti piastrinici (dovrebbe essereil 50-60%)”.

Ricoveri - Lo scompenso cardiaco rappre-senta la causa di ricovero più frequente trale persone con diabete. I malati, infatti,hanno possibilità tre volte maggiori di es-serne colpiti rispetto ai non diabetici. Al se-condo posto si classifica l'insufficienzarespiratoria, con tassi più che doppi. Per-centuali analoghe vengono rilevate ancheper i ricoveri per infarto del miocardio eictus. "Praticamente tutte le patologie de-terminano ricoveri più frequenti nei diabeticiche nei non diabetici - conclude il Presi-dente Sid - e questo conferma che tuttequeste patologie andrebbero consideratecome «complicanze» del diabete".

di n.c. (11/11/2015)da il sole 24 ore

Il diabete colpisce 5 milioni di italiani

Ricerca & Salute

20 Diabaino News settembre - dicembre 2015

ALIMENTAZIONE

Olio di Palma,questo sconosciuto

della dott.ssa Cristina Campolo (endocrinologa)

olio dipalma e’ un

grasso di originevegetale estrattodal frutto dellepalme di origineafricane o sudamericane.I grassi sono mi-scele di trigliceridila cui composizionein acidi grassi ne in-fluenza la solidità atemperatura am-biente. Solitamentei grassi animali(burro, lardo ecc.)sono solidi a tem-peratura ambiente perché ric-chi in acidi grassi saturi,mentre gli oli vegetali (di soia,di oliva ecc) sono liquidi atemperatura ambiente perchéricchi di acidi grassi poli emono-insaturi. Dalla satura-zione per idrogenazione degli

oli vegetali si ottiene poi laMARGARINA.L’olio di palma pur essendoun olio vegetale è tendenzial-mente solido a temperaturaambiente per il suo elevatocontenuto in grassi saturi alunga catena (50%), motivoper cui viene comunemente

utilizzato al posto del burro.Dal punto di vista commer-ciale, infatti, presenta alcunecaratteristiche che lo rendonolargamente utilizzato nell’in-dustria alimentare, quali: l’ot-tima sapidità, l’ottimaresistenza all’ossidazione (ir-rancidisce meno facilmente),

II grasso vegetale, negli ultimi tempi, è salito agli onoridella cronaca per motivi tutt’altro che positivi.

L’

settembre - dicembre 2015 Diabaino News 21

il basso costo di produzione. L’olio di palma grezzo, riccodi carotenoidi precursori dellavitamina A, subisce un pro-cesso di raffinazione prima diarrivare sulle nostre tavoledurante il quale i carotenoidivengono purtroppo inattivatidal calore, perdendo uno deisuoi pochi benefici.Negli ultimi mesi l’olio dipalma è diventato oggetto diinfuocati dibattiti soprattuttoda quando ha sostituito igrassi idrogenati (assai piùdannosi) nell’industria ali-

mentare. Ma fa male alla sa-lute? L’olio di palma non contienecolesterolo, ma esattamentecome il burro, contiene unaquantità elevata di acidigrassi saturi, che IN ELE-VATA QUANTITA’ aumentanocomunque il rischio di acci-denti cardiovascolari. E vistoche l’olio di palma è pratica-mente dappertutto ed è facil-mente accumulabile durantela giornata, i rischi per il cuoree per la circolazione ci sonoeccome.

Ciò che si potrebbe allorafare è bilanciare formaggi,carne rossa e prodotti conolio di palma nella dieta quo-tidiana (che dovrebbero es-sere non più del 10%dell’energia giornaliera), cer-cando comunque di preferirecereali grezzi e poco raffinati,legumi, frutta e verdura, fruttasecca (noci, mandorle),pesce e il nostro mitico olioextravergine di oliva. Ce la fa-remo????

settembre - dicembre 2015 Diabaino News 23

News dal MondoRecuperare sonno arretrato nelweekend riduce rischio di diabeteDormire a lungo per due notti consecutive permette di ridurre il rischio di diabete legato proprioalla mancanza di sonno. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Chicago, che pub-blicano i risultati del loro studio su Diabetes Care.Le conclusioni a cui sono giunti dimostrano che il numero di ore che passiamo tra le bracciadi Morfeo condiziona pesantemente il nostro metabolismo: dormire poco aumenta il rischiodi diabete tanto quanto l'essere obesi. Non ci credete?I ricercatori lo hanno scoperto tenendo sotto osservazione per due settimane 19 volontari,tutti giovani uomini in ottima salute. E' bastato farli dormire poco (circa 4-5 ore) per quattronotti consecutive, per osservare subito i primi effetti: la sensibilità delle loro cellule all'insulinaè scesa del 23%, mentre il rischio di sviluppare diabete è aumentato del 16%.Grazie ad un bel weekend di riposo (circa 10 ore di sonno per due notti consecutive) i parametrisono tornati nella norma, esattamente come se i 19 volontari avessero dormito quasi 9 oreper notte per tutto il corso della settimana.Questi risultati faranno sicuramente piacere ai pigri che amano crogiolarsi fra le lenzuola,mentre forse faranno storcere il naso a quelle povere persone che “vorrebbero ma non pos-sono”, perchè si trovano a combattere con l'emicrania ogni volta che dormono un po' più delsolito. Di certo, le conclusioni dello studio non devono farci credere che la dormita del weekendsia l'assoluzione per tutti i nostri peccati. La ricerca ha infatti indagato gli effetti della deprivazionedi sonno soltanto nel breve termine: insomma, se vi capita di dormire poco e male per qualchegiorno, potete pure confidare nel weekend per riprendervi. Ma a lungo andare, dormire inmaniera sregolata fa sempre male alla salute.

(tratto da: www.msn.com)

Diabete 1Zucchero in eccesso incibi per bambini, parlamento UE dice no

Lo zucchero è un elemento importante per l’alimenta-zione di tutti ma è anche vero che assumere dosi di zuc-chero in eccesso può portare a malattie come il diabetee l’obesità. Per troppo tempo è stato trascurato che molticibi per bambini contengono troppo zucchero maadesso il Parlamento europeo ha deciso di sanare ilvuoto normativo. “Il parlamento europeo ha vietato il progetto dinorme comunitarie che permetterebbero agli ali-menti per i bambini di continuare a contenere quan-tità di zucchero fino a 3 volte superiori ai limitiraccomandati dall’Organizzazione mondiale dellasanità (Oms).”Una decisione che non è stata presa facilmente vistoche ci sono molte lobby che operano trasversalmentein politica, spaccando anche il parlamento di Strasburgo. Il voto, come riporta Repubblica.it, è stato così diviso:“A favore della riduzione dello zucchero hanno vo-tato 393 deputati, ma 305 sono stati i contrari (12 gliastenuti). Bloccato dall’aula, il provvedimento legi-slativo è stato così rinviato alla commissione”.

L’Oms raccomanda di limitare l’assunzione di zuccheria meno del 10% del consumo totale di energia. Pur-troppo nei cibi per bambini c’era il rischio che continuas-sero a contenere fino al 30% dell’apporto caloricoconsigliato: zucchero 7,5 g / 100 kcal equivale a 30 kcalda zucchero in energia 100 kcal.

(tratto da www.mondobenessereblog.com/)

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Nel riquadro “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”

Grazie dalle api operaie della Diabaino Vip-Vip dello Stretto

P.S.: Nella speranza che la burocrazia non vada a rilento, quando saremo informatidagli organi preposti dell’entità globale delle risorse raccolte, sarà nostra cura darenotizia sul loro impiego

RICORDATI DI TE!RICORDATI DI TE!