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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRENTO
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA
ELABORATO FINALE
Descrizione del sistema informativo dei Vigili del Fuoco
della Provincia Autonoma di Trento
Relatore: Laureanda: Prof. Marco Aiello Francesca Rossi
ANNO ACCADEMICO 2003–2004
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Indice
1. Introduzione pag. 04
2. Architettura del Sistema pag. 08
2.1 Componenti Software pag. 10
2.1.1 Interfaccia Web pag. 10
2.1.2 Interfacciamento locale pag. 11
2.1.3 Autenticazione pag. 12
2.1.4 Il primo livello: Server Citrix pag. 13
2.1.5 il secondo livello: Macchina MTS pag. 14
2.1.6 Database pag. 15
2.1.7 Il sistema Cartografico pag. 19
3. Il sistema Informativo dei Vigili del Fuoco pag. 23
3.1 Requisiti pag. 23
3.2 Utenti del Sistema pag. 24
3.3 Accenno al linguaggio di sviluppo: Visual Basic pag. 26 3.4 Struttura del Sistema pag. 27
3.4.1 L’interfaccia pag. 27
3.4.2 Componente sviluppato: Ricerca dei dati pag. 33
4. Stato dell’arte pag. 40
4.1 Soluzione ZEROgis On Line pag. 40
4.2 Soluzioni SIRIO pag. 42
4.3 Considerazioni e confronti pag. 43
4.4 Discussione pag. 44
5. Conclusioni pag. 46
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Appendice: I Vigili del Fuoco. pag. 48
La Struttura pag. 48
Le competenze pag. 50
Le Attrezzature pag. 51
Gli Interventi pag. 52
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Capitolo 1
Introduzione
Ogni qualvolta viene richiesto un intervento a Vigili del Fuoco o altre Corpi
della Protezione Civile questi sono chiamati ad operare con le loro attività
specialistiche mirate a far fronte alla chiamata di allertamento. Tutto è generalmente
coordinato da una struttura centrale localizzata in una “sala operativa”, dove si ha la
necessità immediata di individuare quali siano i singoli interventi da porre in essere
per far fronte all'evento che si è verificato, quali uomini, risorse e mezzi mettere in
campo per meglio ottimizzare le operazioni di soccorso e coordinarle sul territorio,
soprattutto quando la crisi è distribuita e comprende più giurisdizioni.
In questo tipo di interventi risulta rilevante riuscire a individuare l’entità dello
stato di crisi, recuperare il maggior numero di informazioni in merito utilizzando
regole e meccanismi predefiniti per meglio accedere ad una varietà di risorse
dislocate in posti diversi e provenienti da fonti eterogenee. Queste devono essere
facilmente reperite, verificate e utilizzate. Nel contempo è necessario generare per
ogni evento e in tempo reale, idonea documentazione che registri l’andamento della
situazione in atto, al fine di avere visione di quello che accade momento per
momento per poter prendere successive decisioni operative [07].
Le nuove tecnologie ed i sistemi informativi attuali possono dare un
contributo rilevante alla risoluzione di queste problematiche. Possono essere creati
diversi sistemi informativi con varie funzioni, ma tutte aventi lo scopo di fornire e
facilitare la condivisione di informazioni tra le squadre operative impiegate
sull’intervento. L’obiettivo è quello di agevolare il più possibile le operazioni di
soccorso costruendo un supporto professionale agli organismi interessati, al fine di
individuare tutte le risorse necessarie nel più breve tempo possibile, in modo sicuro
ed efficiente e considerando tutti i delicati fattori che potrebbero incidere
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negativamente sulle operazioni di risoluzione dell’evento.
Esistono diversi metodi per raggiungere questi obiettivi. Applicazioni di
simulazione e sistemi di supporto che forniscono informazioni di tipo cartografico e
geografico possono essere usate per riprodurre in modo realistico tipiche situazioni di
eventi pericolosi permettendo di studiare a tavolino piani di intervento preventivi,
nonché verificarne la loro effettiva efficacia basandosi sulle esperienze precedenti.
Un altro importante esempio di funzionalità utile durante le operazioni di
soccorso è quello di dare la possibilità alle squadre locali e alle squadre dislocate in
altri siti di aggiornare contemporaneamente le informazioni relative allo stato della
crisi in atto. Una soluzione può essere quella di un sistema in grado di registrare e
visualizzare tutti i cambiamenti in tempo reale permettendo sia agli utilizzatori che ai
coordinatori dell’evento la consultazione dei dati in merito, sviluppando
un’applicazione che dinamicamente si corregge e si aggiorna in continuo sia sui dati
che sulle operazioni da porre in essere. Un database ben organizzato e chiaro da
leggere nel tempo, mantenendo una registrazione storica, diviene un’indispensabile
documentazione su cui basarsi per prendere iniziative in nuove e simili situazioni di
crisi.
In questo campo sono state avviate negli ultimi decenni molte ricerche per lo
sviluppo di sistemi di supporto in merito alla gestione delle emergenze. Impiegando
quindi le migliori tecnologie informatiche esistenti ed integrandole con il software
allo stato dell’arte, si ha la possibilità di ottenere risultati anni fa impensabili
migliorando in misura notevole gli standard di efficienza ed efficacia nella
risoluzione degli interventi e al contempo impiegando al meglio le risorse umane e le
attrezzature nella loro massima funzionalità.
Nella presente tesi viene appunto studiata e sviluppata un’applicazione di
supporto all’opera professionale dei Vigili del Fuoco della Provincia di Trento.
Viene descritto il sistema informativo realizzato per le operazioni decisionali
e di coordinamento degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco Permanenti e
Volontari. Vengono altresì individuati i problemi di integrazione del sistema
informativo con altri sistemi informatici, le caratteristiche a cui deve rispondere
l’applicazione per incontrare le esigenze concrete sia del personale responsabile del
coordinamento sia degli utenti finali ai quali deve esser data una soluzione semplice
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ed atta ad ottimizzare i tempi delle operazioni di intervento in particolare nelle fasi
concitate iniziali. Il sistema informativo deve inoltre essere un supporto al fine di
determinare gli organi di competenza, l’individuazione del personale qualificato e
responsabile necessario, l’invio delle relative chiamate, la memorizzazione precisa e
puntuale delle “partenze” e cioè dei mezzi e delle squadre impiegate, ed infine
acquisire e fornire il maggior numero di informazioni cartografiche e gestionali
necessarie alla gestione dell’emergenza.
Nel secondo capitolo vengono descritti i problemi riscontrati nell’analisi
iniziale nella ricerca di soluzioni e prodotti elettronici che permettano di abbreviare i
tempi di elaborazione e di gestione della grossa mole di dati necessari nonché di un
numero variabile e crescente di utenti. L’applicazione permette infatti, anche al di
fuori dei momenti dell’emergenza, di aggiornare ed inserire nuove informazioni
anagrafiche e di supporto direttamente da parte degli enti di soccorso utilizzatori del
sistema. Tenendo conto del notevole numero dei Vigili del Fuoco Volontari della
Provincia di Trento (circa 6000) e delle relative informazioni necessarie si devono
quindi adeguare le strutture di memorizzazione dei dati in modo che esse siano
pronte ad una gestione di quantità crescente di elementi. L’applicazione è utilizzata
anche da locazioni remote. Quindi più utenti, di numero variabile a seconda
dell’emergenza e che utilizzano supporti informatici differenti per il collegamento
devono poter esser interconnessi senza problemi, attraverso un sistema che permette
di interagire e uniformare tecnologie diverse tutte connesse al sistema centrale.
Nel terzo capitolo viene illustrata l’applicazione in se stessa, sviluppata dopo
un’attenta analisi dei reali bisogni e problematiche rilevati con interviste dirette al
personale operante all’interno della struttura dei Vigili del Fuoco. Particolare cura è
stata impiegata per individuare le reali informazioni necessarie, calandosi nelle
specifiche e concrete esigenze operative del personale variamente impiegato: dal
personale nella centrale radio-telefonica al personale direttamente operativo negli
interventi. Di conseguenza l’applicazione è stata studiata tenendo conto di specifiche
funzionalità miranti ad ottenere un effettivo vantaggio operativo al personale
impiegato.
Il quarto capitolo mostra lo stato dell’arte sull’argomento dei sistemi
informativi sviluppati per la Protezione Civile, esempi di altre possibili soluzioni
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esistenti sul mercato che assomigliano per funzionalità all’applicazione da noi
proposta. Questo confronto è risultato utile ad individuare i migliori metodi di
soluzione e gestione informatica dei vari tipi di emergenze, nonché per affinarne la
realizzazione pratica operativa.
Il presente elaborato intende mostrare e sottolineare l’importanza crescente
che ha acquisito questa applicazione all’interno della struttura dei Vigili del Fuoco di
Trento nella quale ha assunto ormai il carattere di strumento indispensabile.
L’applicazione infatti è nata da un attento lavoro di progettazione con l’intento di
attenersi scrupolosamente alle reali necessità professionali e l’obiettivo di ottenere
come risultato un’applicazione che si dimostrasse sul campo, così come si è in effetti
dimostrata, uno strumento di facile utilizzo e realmente utile nel lavoro quotidiano di
prevenzione e soccorso.
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Capitolo 2
Architettura del sistema
È necessaria un’attenta analisi delle caratteristiche hardware su cui si basa il
sistema informativo, per comprendere successivamente i migliori componenti
software per lo sviluppo dell’applicazione.
Il sistema informativo dei Vigili del Fuoco della Provincia di Trento si basa
su un’architettura Client/Server a tre livelli. Dall’analisi del sistema esistente e
considerando i risultati da conseguire riusciamo a rilevare alcune caratteristiche
specifiche che devono essere soddisfatte. Requisiti fondamentali sono:
• Strumenti per la gestione del carico del Server, il monitoraggio dell’uso delle
risorse, l’automazione in termini di installazione dell’applicazione.
• Un’architettura che permetta la manutenzione centralizzata, la gestione e il
controllo del sistema senza necessità di intervenire nelle stazioni periferiche
distribuite sul territorio provinciale.
• Un sistema che permettesse di lavorare all’interno di ambienti eterogenei,
fornendo l’accesso ad applicazioni indipendentemente dal tipo di Client, dalla
tipologia di rete o protocollo.
• Un sistema con un buon livello di prestazioni in velocità e la possibilità di
gestire un numero di utenti relativamente elevato, ma senza compromettere la
trasmissione ed elaborazione veloce dei dati.
• Un’architettura e l’utilizzo di strumenti che permetta la suddivisione di carico
di elaborazione e che dia la possibilità di gestione degli utenti, permettendo il
riconoscimento di questi e applicando ad ognuno ‘policy’ diverse di accesso
ai dati.
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Figura 2.1 Schema Architettura del Sistema
Nella figura precedente (Figura n. 2.1) viene mostrata l’architettura realizzata.
Tale sistema si compone principalmente di: 1. Componenti Hardware
- 3 Server (controllo accessi, gestione applicazione, elaborazioni)
- 2 Database (gestione dati generali, gestione cartografia) 2. Componenti Software
- un’interfaccia web per il collegamento in remoto da parte dell’utente
- un sistema Client per l’interfacciamento in locale dell’utente
- applicazione per il controllo del dominio
- Sistema Server per la pubblicazione di applicazioni e per la suddivisione del
carico di lavoro degli utenti
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- una macchina per la gestione delle transazioni
- un sistema di database per la memorizzazione ed elaborazione dei dati
2.1 Componenti software
2.1.1 Interfaccia Web
È risultato indispensabile permettere ai Client periferici un facile accesso
all’applicazione eseguita sul Server, questo è risolto utilizzando come collegamento
un comune browser.
Il collegamento in remoto dell’utente avviene attraverso un’interfaccia web
che per mezzo di un collegamento HTTPs si collega al Server per il controllo del
dominio dove l’utente viene autenticato. La pagina iniziale è memorizzata sul Server
Web presente sulla stessa macchina per la gestione degli accessi al sistema ed è
indirizzato dal Firewall al momento del collegamento dell’utente. Una volta avvenuta
la connessione al Server Web questo si aggancia al Server Citrix Metaframe,
macchina che si occupa della gestione delle operazioni per l’avvio di applicazioni. La
prima volta che un qualsiasi utente si collega, si autentica e accede alla pagina web,
automaticamente scarica e installa (se già non è installato) un ActiveX Control nella
periferica Client, il download viene avviato da un’applicazione Java che verifica
prima se già esiste il componente all’interno del sistema Client.
L’ActiveX Control scaricato è un componente software nel quale sono
contenuti metodi che permettono la comunicazione attraverso il protocollo ICA . Il
protocollo ICA è uno standard di comunicazione del Server Citrix Metaframe per la
distribuzione delle applicazioni. Tale protocollo supporta vari tipi di connessione, è
sicuro e utilizza una banda trasmissiva limitata. Lo standard ICA permette di
condividere le risorse del Client (dischi, stampanti, porte di comunicazione), in modo
trasparente, come se fossero fisicamente connesse al server [05].
La configurazione dei parametri per la comunicazione inizia quando, avviata
l’applicazione, viene spedito un particolare file ICA generato dopo un analisi del
sistema Client. Un ICA file è un file di testo in formato .ICA che contiene i parametri
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per la definizione di una connessione a un specifico Server Citrix Metaframe XP o a
un’applicazione pubblicata contenuta in esso, inviato questo file può avere inizio la
sessione Server-Client. Trasferendo questo particolare file vengono inviate
informazioni relative all’indirizzo IP/Porta della macchina connessa, ai dati di
autenticazione dell’utente e all’applicazione da avviare.
Tutto questo viene fatto in modo trasparente all’utente. Una volta connesso il
Client potrà utilizzare l’applicazioni pubblicate semplicemente selezionandola.
2.1.2 Interfacciamento locale
Per le macchine che utilizzano l’applicazione giornalmente, quindi quelle
installate nei locali della sede dei Vigili del Fuoco, non viene utilizzato un
interfacciamento tramite web, ma viene usata direttamente la rete locale. Questo è
permesso grazie a una relazione di fiducia tra i due Server per la gestione dei domini
in locale e remoto. L’utente locale si autentica al Server per il controllo del dominio,
il primo livello di codice è memorizzato direttamente nella macchina Client che si
può connettere direttamente al secondo livello, dove avvengono i processi di
transazioni verso il database della struttura, le connessioni, la preparazioni delle
stringhe di input da inviare al database e dove viene ricevuto l’output richiesto .
Questo permette di non appesantire il carico del Server Citrix, riservandolo
agli utenti esterni e, nel contempo, l’utilizzo dei Server Citrix dagli utenti esterni non
appesantisce la rete locale, distribuendo così maggiormente il carico d’utenza e di
elaborazione in modo ottimizzato.
Le macchine che lavorano in locale hanno più funzionalità rispetto a quelle
che si collegano tramite web. È infatti possibile tramite l’applicazione inviare
comunicazioni telefoniche senza digitare il numero sulla tastiera dell’apparecchio.
L’apparecchio telefonico è collegato alla macchina locale tramite una porta USB,
selezionando con il mouse il numero telefonico sullo schermo del terminale questo
viene composto automaticamente, quindi alzando la cornetta dell’apparecchio è
possibile avviare la normale comunicazione.
È, inoltre, possibile impostare un canale per la comunicazione utilizzando
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radiotrasmittenti. Dall’applicazione vengono inviati i dati di configurazione per la
trasmissione al Server Radio. In questo server è presente un software per
l’allacciamento dei vari ponti radio. Vengono quindi “prenotati” i canali di
comunicazione e viene attesa una risposta della buona riuscita dell’allacciamento. A
quel punto è possibile, tramite l’apparecchio radio, iniziare una comunicazione
standard.
2.1.3 Autenticazione: Controller di dominio
L’autenticazione di un utente del sistema avviene collegandosi a un primo
Server. Il Server, che chiameremo ‘Dominio’, ha il compito di riconoscere l’utente
che si collega in locale o tramite web e di gestire i diritti di accesso a determinate
funzionalità, questo viene gestito tramite il servizio Active Directory presente in
Server Windows 2003.
L’Active Directory è il servizio directory di Windows che memorizza le
informazioni sugli oggetti della rete e ne permette la ricerca e l'utilizzo da parte di
utenti e amministratori, fornendo un archivio dati strutturato in modo logico e
gerarchico. Tale servizio è caratterizzato da prestazioni e scalabilità e consente una
maggiore flessibilità nella progettazione, implementazione e gestione della directory
dell'organizzazione [03].
A questo server accedono tutte le macchine della nostra architettura per il
controllo degli accessi e per la gestione dei diritti: il server Citrix nel momento che
l’utente si collega dall’esterno per il riconoscimento, la macchina MTS per il
controllo di accesso alle funzioni e al tipo di dati del database dei vari utenti e per la
gestione e identificazione dei permessi del Server di dominio locale.
Gli accessi sono organizzati in unità organizzative. Sono state individuate tre
diverse unità: i Corpi, i Distretti e la Federazione, che sono i gruppi di utenti esterni
che si collegano tramite web.
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2.1.4 Il primo livello: Server Citrix Metaframe XP
Una volta che l’utente è autenticato entriamo nel primo livello
dell’architettura dove viene pubblicata l’applicazione. In questo livello della struttura
sono presenti due Server che permettono di suddividere il carico di elaborazione. Il
carico viene suddiviso tramite un processo che controlla il numero di utenti collegati
e indirizza la sessione dell’utente sulla macchina con meno lavoro in corso.
Questo livello viene sviluppato tramite il Server Citrix Metaframe. Il Server
Citrix è composto da un componente chiamato Farm che permette la pubblicazione
delle applicazioni sul server senza la necessità di scaricare applicazioni dal lato
Client. L’avvio di tutte le elaborazioni avviene in questo modo: una volta che
l’utente ha visualizzato l’interfaccia sul Client in cui compare l’icona del
programma, selezionandola esso invia il comando di inizio elaborazione
all’applicazione sul server, il quale a sua volta crea ed invia la visualizzazione
dell’applicazione sullo schermo della periferica Client. Il processo server continua a
inviare gli aggiornamenti e gli output dell’elaborazione sull’interfaccia Client
successivamente agli input ricevuti da quest’ultimo.
È stata costruita una struttura che permettesse l’utilizzo di un un’unica
applicazione per volta non permettendo la possibilità di accesso in modalità desktop,
ma sono in modalità applicazione. La Farm permette di pubblicare applicazioni senza
possibilità di accedere al sistema gestionale. Al suo interno mantiene un’istanza per
ogni utente connesso. Durante l’elaborazione viene riservata ad ogni utente la
quantità di memoria necessaria e cicli di CPU per un periodo di tempo strettamente
necessario all’elaborazione richiesta dopo di ché viene immediatamente liberata.
I benefici di questo tipo di sistema sono:
• un protocollo più leggero per la comunicazione Client/Server.
• il controllo di carico fra più server suddividendo gli utenti su due o più
macchine.
• la pubblicazione di applicazioni senza necessità di scaricarle sulle macchine
Client.
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2.1.5 Il secondo livello: macchina MTS
Se la prima parte è rivolta principalmente all’interfacciamento del sistema,
successivamente si trova la parte il cui compito è quella di reperire ed elaborare le
informazioni direttamente dal database. Tutto questo viene effettuato con l’utilizzo di
una macchina MTS (Microsoft Transaction Server) che si occupa delle transazioni e
della comunicazione con la base di dati vera e propria. Questo livello risiede su una
macchina e viene sviluppata attraverso delle librerie (DLL) ed utilizzando dei
componenti software sviluppati tramite lo standard COM+ (Component Object
Model) che definisce funzioni per creare componenti e per controllare la
comunicazione fra questi e i loro Client [02]. I componenti MTS vengono organizzati
all’interno del codice in gruppi “package” raccolti in base a funzionalità simili,
regole comuni per l’attivazione e disattivazione, regole per la sicurezza.
Primo compito di questo livello è quello di connettersi al database. Questo
avviene attraverso un collegamento TCP/IP che si collega al database tramite un
canale ODBC.
Questo livello si connette regolarmente una prima volta al database per
l’elaborazione, una volta finito, la macchina mantiene ancora attiva la connessione
anche se non associata ad uno specifico utente, infatti sono tenute in memoria un
pool di connessioni attive. Questo permette un miglioramento dei tempi di accesso
alla fonte di dati, in quanto non richiede una continua connessione e rilascio, ma
utilizza collegamenti già in uso.
Le istanze degli oggetti sono generate solo quando l’applicazione ne ha
bisogno e rimangono attive il tempo necessario per l’esecuzione di un metodo, poi
vengono rilasciate. In questo modo a parità di risorse hardware è possibile servire più
Client.
La macchina MTS mantiene dei puntatori al codice e ai dati di ogni oggetto
istanziato nel primo livello, ma nel momento che un determinato oggetto finisce
l’elaborazione e termina il suo stato attivo, questo livello mantiene il suo stato e il
comportamento fino a quando la memoria a disposizione glielo permette. Nel caso lo
spazio disponibile per nuove istanze non fosse sufficiente, gli oggetti non attivi
vengono eliminati ed è quindi impossibile sapere, in un collegamento successivo, se
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lo stato dell’oggetto precedente è ancora memorizzato. Quindi sarà il Server Citrix
nel primo livello a tenere aggiornato permanentemente lo stato di ogni elemento
dell’applicazione e verrà ripristinato nel secondo livello solo nel momento di una
chiamata passandolo come parametro di input, permettendo ancora una volta una
migliore gestione della memoria disponibile.
L’elaborazione di transazioni è una delle funzioni più importanti di MTS.
Una transazione termina quando l’applicazione esegue un commit o interrompe la
transazione. Nel caso di un’operazione di interruzione, MTS è costretta a
interrompere quel processo e a comunicare a tutti i gestori di risorse di effettuare il
rollback di qualunque operazione eseguita, annullando ogni tipo di elaborazione
avvenuta. Nel caso la transazione avvenga regolarmente ogni modifica o comunque
operazione verrebbe memorizzata [01].
In questo livello vengono anche definiti i permessi di accesso a determinate
procedure che vengono gestiti poi tramite il Server Dominio. Vari utenti hanno la
facoltà di modifica e lettura dei dati, altri solo di lettura, alcuni possono leggere
anche dati privati e altri solo pubblici. Questo sistema viene sviluppato tramite
software. Durante lo sviluppo di un oggetto MTS sono stati definiti dei ruoli e
utilizzati al fine di dare autorizzazioni di sicurezza specifiche, concedendo o negando
l’accesso a determinate funzioni. Nel momento in cui viene creato un nuovo utente
che utilizza l’applicazione, questo viene vincolato a seconda del ruolo inserendolo in
un determinato gruppo di utenti.
2.1.6 Database
Piattaforma del database è Microsoft SQL Server 2003.
Ancora una volta nella progettazione del database è stato considerato la
necessità di elaborazioni veloci, la trasmissione al Client della minor quantità
possibile di dati e di mantenere l’integrità dei dati durante la modifica di questi.
Ci si è voluti assicurare che:
• Tutti gli aggiornamenti del database siano eseguiti come un’unica entità.
Questo significa che tutte le transazioni cercano di raggruppare gli
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aggiornamenti del database in una singola unità di lavoro e se un
aggiornamento non riesce, tutti falliscono.
• La gestione della consistenza dei dati anche in caso di errore dell'hardware
del server, del sistema operativo o del database. In caso di evento anomalo, al
momento del riavvio, vengono utilizzati i log delle transazioni per
l'esecuzione automatica del rollback delle operazioni non completate fino al
punto in cui si è verificato l'errore di sistema.
Questi obiettivi sono stati raggiunti garantendo che la transazione sia
completata nel tempo più breve possibile, bloccando il record appropriato e
ottimizzando l’interrogazione.
Per ottimizzare i tempi di elaborazioni nella struttura del database sono state
create Store Procedure, ossia piccoli programmi che si trovano all’interno del
database ed eseguono operazioni specifiche [04]. Lo spostamento del codice nel
database comporta sicuramente alcuni vantaggi:
• La possibilità di riutilizzo del codice, infatti tutti i moduli di codice possono
utilizzare la medesima procedura del database.
• Riduzione del traffico di rete. Il Server e il Client deve comunicare solo in
caso di errore, perciò il traffico è ridotto notevolmente.
• Precompilazione del codice. Le Store Procedure sono precompilate nel
server e funzionano in modo più efficiente rispetto al SQL dinamico, ossia la
possibilità di costruire interrogazioni al momento dell’esecuzione di un
programma [09].
• La limitazione del numero di dati recuperati dal database, vengono trasmessi
dati già elaborati e quindi semplicemente le informazioni necessarie,
diminuendo il numero di byte trasmessi, migliorando le prestazioni della
rete, del Client e del Server.
Oltre a Store Procedure sono state sviluppate delle Viste. Le Viste sono delle
query memorizzate con un proprio nome che possono essere considerate simili a
tabelle virtuali, vengono memorizzate all’interno del database e nel momento che
vengono utilizzate non occorrono lunghi tempi di elaborazione in quanto registrata
permanentemente sul database [04]. Sono una via efficace per mostrare informazioni
che arrivano da una o più tabelle. Grazie a questo strumento si è raggiunto l’obiettivo
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di mostrare solo una parte di una o più tabelle, raccogliendo record già “pronti” , dati
utili per altre eventuali interrogazioni.
Il database è stato strutturato in modo che non ci fossero informazioni
duplicate, compiendo una normalizzazione fisica e logica dei dati, riuscendo a
eliminare la ridondanza di informazioni
Per il tipo di dati che il nostro database contiene è frequente la possibilità di
riscontrare dati duplicati. Due esempi rilevanti possono essere dati dalle tabelle
contenenti le anagrafiche e i numeri di telefono di personale di varia provenienza.
Figura 2.1.6.1. Diagramma database Anagrafiche
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Si consideri il problema che la stessa persona può comparire con lo stesso
nome, essendo le stessa persona fisica, ma presente con ruoli diversi. Una persona
che svolge la carica di sindaco potrebbe anche svolgere il compito di Vigile del
Fuoco volontario, provocando in questo modo un duplicato di informazioni. Si è
risolto il problema inserendo in un’unica tabella le anagrafiche di tutte le persone
presenti nel database, inserendo il loro nome, cognome, indirizzo, data e luogo di
nascita, cittadinanza, codice fiscale e altre informazioni di carattere generale.
A questo punto sono state costruite diverse tabelle che ognuna raggruppa il
personale in base al ruolo svolto. La persona cercata nelle varie tabelle viene
riconosciuta con un codice univoco che lo identifica nell’anagrafica comune. Quindi
egli viene qui inserito una sola volta ed i dati identificativi della persona e il suo
codice di riferimento viene inserito nelle tabelle relative alle altre sue competenze.
Successivamente viene mostrato il diagramma (figura n. 2.1.6.1) relativo alla
struttura e alle relazioni di parte del database relativo alle anagrafiche comuni.
Simile al problema delle anagrafiche è il problema dei numeri telefonici. Anche in
questo caso ogni persona può avere più recapiti a seconda del ruolo svolto.
È importante riuscire a individuare il giusto recapito della persona che si
intende contattare a seconda della carica che svolge. Per esempio nel caso ci fosse
un’emergenza e fosse necessario avvertire il sindaco del comune di competenza su
quel territorio, occorre comporre il numero di telefono della sede comunale, invece
se fosse necessario comunicare con il comandante del corpo che presiede il comune,
che è la stessa persona che riveste la carica di sindaco, il numero per reperirlo
potrebbe essere diverso.
Questo è stato risolto inserendo in un’unica tabella i diversi numeri di
telefono. Questi vengono reperiti, quando necessario, a seconda del codice
identificativo della persona e del codice del ruolo ricercato per quel particolare
evento. Lo stesso meccanismo è stato implementato per quel che riguarda gli
indirizzi e-mail.
Successivamente viene mostrato il diagramma (figura n .2.1.6.2) relativo alla
struttura e alle relazioni di parte del database relativo ai numeri telefonici.
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Figura 2.1.6.2. Diagramma database relativo alle relazioni numeri telefonici/Anagrafiche Comuni
2.1.7 Sistema cartografico
Nell’architettura è previsto un sistema sofisticato per la gestione di un
supporto cartografico con il quale è possibile visualizzare le carte topografiche di
tutte le località della provincia di Trento ove può accadere un evento.
Questo è stato sviluppato utilizzando un Sistema Informativo Geografico
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(GIS) e più precisamente una tecnologia che permette di posizionare ed analizzare
oggetti su una mappa. Il GIS, strumento di organizzazione dei dati terrestri, integra
ricerche, analisi statistiche e permette la memorizzazione dei dati per la generazione
di analisi geografiche corredate da tabelle, documenti e mappe [13].
Uno strumento GIS è composto da vari componenti tra cui l’hardware che è
rappresentato dal nostro computer su cui opera il GIS e il software MapObject che
mette a disposizione le funzioni per memorizzare, analizzare e visualizzare le
informazioni geografiche e un sistema per la gestione del database contenete le
rappresentazioni geografiche.
La componente più importante di un GIS e' costituita dai dati. I dati
geografici e le informazioni alfanumeriche ad essi associate possono essere acquisiti
direttamente dall'utente o inserite tramite prodotti già esistenti sul mercato.
L'obiettivo generale del nostro sistema informativo geografico e'
essenzialmente quello di svolgere cinque funzioni:
• Inserimento
• Trattamento
• Gestione
• Ricerca e Analisi
• Visualizzazione
Il sistema permette di visualizzare diversi elementi di una carta geografica.
Questi potrebbero essere acquedotti, strade, ferrovie, ecc.. Questo è reso possibile
lavorando tramite una serie di Layer. Visualizzata la rappresentazione cartografica
principale a seconda di quello che si vuole rappresentare vengono sovrapposti alla
mappa i tematismi che si sono scelti. L’applicazione è in grado di individuare la
giusta locazione dei vari strati da visualizzare memorizzando all’interno del database,
contenete i vari tematismi cartografici, le coordinate e la giusta posizione geografica.
Il database è, infatti, organizzato memorizzando i dati come una collezione di tabelle.
Campi comuni in differenti tabelle ne consentono il collegamento individuando il
layer da visualizzare e sovrapporre.
Le immagini contenute nel database sono suddivise in quadrati di un
determinato chilometraggio ridotto in scala, per riuscire a caricare solo piccole parti
della cartina altrimenti la visualizzazione sarebbe troppo pesante, richiedendo un
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tempo eccessivo per il caricamento ed per il passaggio di dati al Client. Nel momento
in cui viene diminuito lo zoom su un area, che ricopre quindi una superficie più
ampia di un unico riquadro, l’immagine viene visualizzata unendo più quadrati di
immagine. Scendendo viceversa al di sotto di una certa scala il disegno visualizzato
cambia, richiamando un tematismo memorizzato nel database con un maggiore grado
di precisione e accuratezza.
Tutto questo è possibile costruendo un database di immagini che
rappresentano le varie zone e queste vengono richiamate tramite software che passa
le coordinate della zona da visualizzare e dal database vengono estratte le immagini
che soddisfano gli input. Tutto questo è fatto con l’appoggio di un programma
studiato appositamente per la visualizzazione di cartografie: MapObject.
Se l’utente ne ha i diritti ha la possibilità di memorizzare nel database nuove
località inserendole e inquadrandole sulla mappa. Se vengono selezionare nuove
zone, il database provvederà a inserire all’interno dell’apposita tabella il nome e le
coordinate da visualizzare nel caso venga richiesto.
Le immagini mostrano come si presenta la visualizzazione tipica delle carte
topografiche (figura n. 2.1.7.1) e viene dato un esempio di sovrapposizione di layer,
mostrando la rete stradale della città di Trento ( figura n. 2.1.7.2).
Figura 2.1.7.1. Esempio di visualizzazione. Cartografia di Trento
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Figura 2.1.7.2. Esempio di visualizzazione con Layer. Cartografia di Trento con rete stradale
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Capitolo 3
Il Sistema Informativo dei Vigili del Fuoco
3.1 Requisiti
La struttura organizzativa di cui si compone il Servizio Antincendi e
Protezione Civile è complessa, in quanto composta da elementi diversificati che
devono coordinarsi ed interagire fra loro. La struttura stessa richiede
un’organizzazione che permetta una continuità nelle diverse competenze, attraverso
metodologie di lavoro efficienti atte a consentire uno scambio d’informazioni fra i
vari organi.
I problemi gestionali risultano molteplici e diversificati.
La prima considerazione fondamentale riguarda la formazione professionale
del personale addetto che opera all’interno della struttura dei Vigili del Fuoco, nei
diversi settori di competenza. Infatti, all’interno di questa struttura è presente
personale con livelli di istruzione e di addestramento diversificati. È necessario,
quindi, avviare un’attività di programmazione che consenta di uniformare le varie
conoscenze attraverso la creazione di mezzi e strumenti utilizzabili da tutti
indistintamente. Non è necessario solo fornire un buon sistema, ma affinché il lavoro
risulti completo ed esauriente, è necessario fornire agli operatori, in prima istanza le
nozioni informatiche di base, ed in seconda istanza, i mezzi idonei alla divulgazione
delle notizie.
Secondo punto da considerare è che all’interno del Servizio dei Vigili del
Fuoco il lavoro viene gestito sulla base di turni alterni, svolti ciclicamente da
ciascuna squadra, in orario diurno e notturno. Una struttura organica di questo tipo
consente di dare continuità al lavoro garantendo così agli utenti efficienza e
professionalità nella gestione delle singole emergenze.
- 24 -
Affinché ci sia realmente continuità nel lavoro di prevenzione ed intervento
nell’emergenze diviene fondamentale dar vita ad una rete di collegamenti tra le molte
unità operative presenti, attraverso la quale il passaggio di informazioni possa
risultare rapido ed esaustivo. Per questo è necessario pensare ad un’applicazione che
permetta il reperimento di informazioni in modo trasparente e veloce. I dati devono
essere strutturati in modo tale che possano essere interpretati tutti allo stesso modo e
rapidamente, per avere immediatamente una visione della situazione presente.
Quindi formazione del personale e realizzazione di una programmazione
negli interventi, sono due fattori strettamente correlati fra loro nonché una
condizione essenziale per la progettazione e il buon andamento dell’intero sistema. Il
miglior connubio fra questi due elementi si ottiene attraverso studi approfonditi
mirati ad individuare i più appropriati mezzi di comunicazione e le migliori tecniche
di apprendimento al fine di poter utilizzare al meglio, all’occorrenza, risorse umane e
risorse materiali.
Un altro aspetto fondamentale della progettazione consiste nell’attendibilità
delle informazioni rilasciate e quindi nella necessità di aggiornamento continuo dei
dati stessi, perché questo aspetto risulti davvero di utilità pubblica, è indispensabile
organizzare un’attività di controllo sulla gestione dei dati, svolto da personale
competente individuato all’interno del Servizio stesso. Occorre controllare l’accesso
ai dati e le modifiche apportate devono essere verificate, è necessaria la possibilità di
risalire ai dati originari in caso di errore sviluppando sistemi di controllo e ripristino
di tutti i mezzi messi a disposizione.
Da tutto questo se ne deduce che è indispensabile indirizzare il lavoro di
progettazione verso studi atti a sviluppare contemporaneamente i mezzi con cui
operare, le tecniche con cui addestrare il personale ed i controlli con cui garantire
l’operato del Servizio.
3.2 Utenti del sistema
L’applicazione è utilizzata principalmente dalla Centrale del Corpo
Permanente dei Vigili del Fuoco (centralino) a cui è data la responsabilità di inviare
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il primo allarme in caso di necessità e a cui sono indirizzate le chiamate di soccorso
dei cittadini della Provincia di Trento. Sarà quindi il primo organo che dovrà venire a
conoscenza di tutto ciò che necessita l’intervento richiesto.
Il secondo organo a cui interessa questa applicazione è composto dai diversi
Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari distribuiti nei vari comuni e nelle sedi dei vari
distretti. In questo caso l’applicazione viene utilizzata per il reperimento di
informazioni e per l’aggiornamento dei dati relativi alla propria struttura del
personale, alle loro attrezzature in uso e, nel caso questi vengano allertati per un
eventuale intervento, per il reperimento delle informazioni. La distribuzione del
programma alle strutture periferiche collegate è importante in quanto per la sede
centrale dei Vigili del Fuoco non è sempre facile reperire cambiamenti di personale,
attrezzature, localizzazione di particolari zone periferiche del territorio .
La distribuzione di questa applicazione attualmente non è programmata per
altre strutture oltre quelle citate, ma questa contribuirà all’invio di un’eventuale
allarme ad organi di soccorso interessati nell’intervento.
Figura 3.2.1. Use Case
- 26 -
L’utente autorizzato interagirà con l’applicazione visualizzando e
modificando i dati inseriti nella base di dati a seconda dei diritti di accesso che
possiede: è utile infatti suddividere utenti con permessi di sola lettura e permessi di
modifica. Sarà necessario un ulteriore suddivisione del tipo di utenza a seconda che
la modifica venga fatta dal personale dei Corpi volontari o dai comandanti dei vari
distretti dato che i secondi hanno l’autorità di modifica e aggiornamento su una
quantità di dati maggiore, relativi a informazioni che raggruppano più comuni.
Lo UseCase (Figura n. 3.2.1) mostra una visualizzazione stilizzata degli
utenti che accedono all’applicazione e i principali e fondamentali obiettivi che questo
sistema si prefigge di raggiungere.
3.3 Accenno al linguaggio di sviluppo: Visual Basic
Visual Basic è un linguaggio ad oggetti ad alto livello che permette lo
sviluppo di software basato su componenti. Un componente è un blocco riutilizzabile
di software che può essere innestato con relativa facilità in altri componenti esistenti.
Questi componenti mostrano le loro funzionalità attraverso delle interfacce [02].
Questo nello sviluppo della nostra applicazione è molto importante in quanto
molte parti del programma condividono elementi comuni, quindi ciò permette di
integrare facilmente diverse parti dell’applicazione con componenti testati e
sperimentati non ricreandoli nuovi e permettendo di apportare in caso di necessità
eventuali funzionalità specifiche.
Un’altra caratteristica di Visual Basic è quella di essere un linguaggio event-
driven. Con questo termine si intende che l'elemento che sta alla base del linguaggio
è l'evento, cioè, più in generale, l'azione: un evento è il clic dell'utente su un pulsante,
la digitazione in una casella di testo, la selezione di un comando di menu, ma anche
il cambiamento della risoluzione, l'aggiunta di una periferica al sistema, ecc. Gli
oggetti inseriti in un form Visual Basic sono in grado di riconoscere in automatico gli
eventi più comuni, senza bisogno che il programmatore si preoccupi, ad esempio, di
stabilire quando l'utente fa clic su un pulsante, seleziona un elemento da una lista,
ecc. [10]
- 27 -
Queste caratteristiche fanno di Visual Basic un linguaggio di facile utilizzo,
ma che mette a disposizione strumenti per la programmazione Client-Server
3.4 Struttura del Programma
Le funzionalità che questa applicazione richiede non sono molte, ma è
necessario che queste vengano organizzate in modo che permettano al programma un’elaborazione e visualizzazione veloce.
Considerando le informazioni di cui si ha bisogno occorre suddividere queste
per argomenti, progettando una diversa scheda per la visualizzazione, permettendo di
analizzarle e poterle modificare separatamente per i diversi argomenti di
appartenenza, creando una struttura chiara senza ambiguità.
Nella creazione dell’applicazione sono stati considerati alcuni problemi per
sviluppare un programma che raggiungesse alte prestazioni di velocità.
Uno dei problemi principali per consentire un miglioramento delle prestazioni
è la diminuzione del numero di passaggi dei dati dal Client al Server al database e
viceversa, contribuendo a una rilevante diminuzione del traffico di rete come già
specificato nel primo capitolo.
Un’altra questione considerata è il numero di utenti potenziali e il notevole
volume di informazioni gestite, da cui la necessità di evitare sovraccarichi del
sistema. Con la presenza contemporanea di ‘n’ utenti che richiedono operazioni al
server la quantità di dati e le elaborazioni richieste aumentano proporzionalmente, è
necessario quindi pensare ad un tipo di ‘visualizzazione minima’ limitata allo stretto
necessario richiesto.
3.4.1 L’interfaccia
Dallo studio dei requisiti richiesti dall’applicazione deduciamo la necessità di
un’interfaccia utente il più possibile intuitiva, che permetta il facile reperimento delle
informazioni, le quali devono essere visualizzate in modo semplice, chiaro e senza
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possibilità di interpretazioni equivoche.
Figura 3.4.1.1. Interfaccia utente.
È stato scelto l’utilizzo di una grafica essenziale ma che permette una
elaborazione poco costosa in termini di risorse utilizzate, risolvendo così il problema
di tempi troppo lunghi per il caricamento di immagini non necessarie o di pesanti
elementi grafici non richiesti, evitando nel contempo di aumentare inutilmente i cicli
macchina necessari alle elaborazioni.
È stata quindi implementata un’interfaccia (figura n. 3.4.1.1) suddivisa in due
parti: la prima ha la funzione d’inserimento dei parametri di ricerca delle località di
interesse e la seconda è utilizzata per la visualizzazione dei risultati.
Nella parte dedicata alla ricerca si ha la possibilità di inserire anche in modo
parziale ed errato una stringa di testo relativa al nome di località della Provincia di
Trento al fine di poter selezionare gli organi competenti per quella determinata zona,
tutti i Corpi appartenenti al un comune ove essa si trova ed altre informazioni
concernenti il suo distretto. Le informazioni possono essere ulteriormente raffinate
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utilizzando un filtro che permette di selezionare le località e corpi appartenenti ad un
determinato comune, in alternativa ad una visualizzazione generale di tutti i corpi e
di tutte le località. Le eventuali insicurezze sul nome esatto delle località possono
essere risolte ricercandone solamente la parte iniziale o inserendo una qualsiasi
stringa contenuta nel nome.
Nella parte dedicata alla ricerca è presente anche una finestra cronologie,
contenente tutte le località, corpi e distretti ricercati in precedenza, è quindi possibile
visualizzare e recuperare dati relativi a ricerche effettuate precedentemente.
Le informazioni trovate si riferiscono sempre ad un Comune ed ai Corpi di
soccorso esistenti in esso, nonché alle attrezzature a disposizione, mezzi, ecc. Il
Comune è cioè l’unità territoriale prescelta come base geografica sicura e
indiscutibile nei suoi confini per visualizzare con esattezza le informazioni relative
all’insieme degli organi di soccorso su di essa competenti. I risultati della ricerca
vengono raggruppate in diversi moduli (figura n. 3.4.1.2) a seconda a quale tipo di
argomento si riferiscono. La maggior parte delle informazioni riguardano numeri di
telefono ed indirizzi delle strutture competenti della zona ricercata.
Figura 3.4.1.2 Moduli per suddivisione delle informazioni ottenute tramite la ricerca
I moduli che a disposizione si dividono in:
• Generale: raccoglie le informazioni più importanti e utili riguardanti il
Corpo che presiede il comune ricercato
• Organico: visualizza il personale appartenente al Corpo selezionato.
• Carabinieri: visualizza tutte le informazioni relative alla corpo dei
Carabinieri che presiede nel comune e rende disponibili tutte le
informazioni necessarie per un eventuale comunicazione con la
centrale di comando della località ricercata
• Comune: visualizza tutte le informazioni relative alla sede comunale e
rende disponibili tutte le informazioni necessarie per un eventuale
comunicazione con il comune della località ricercata..
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• Forestale: visualizza tutte le informazioni relative al corpo Forestale
che presiede nel comune e rende disponibili tutte le informazioni
necessarie per un eventuale comunicazione con la sede della località
ricercata
• Soccorso Alpino: visualizza tutte le informazioni relative alla struttura
del Soccorso Alpino che presiede nel comune e rende disponibili tutte
le informazioni necessarie per un eventuale comunicazione con la
sede della località ricercata.
• Mezzi: mostra un elenco dei mezzi a disposizione del Corpo ricercato
ed in più visualizza un elenco di tutte le vetture di cui si dovrebbe
avere la disponibilità, ma che non tutti possiedono. Nel caso il Corpo
ricercato non ha in dotazione un particolare mezzo, selezionandolo
dall’elenco, viene visualizzata una lista di tutti i Corpi che lo
possiedono in ordine crescente per distanza dalla località che si è
scelta.
• Attrezzature: mostra un elenco delle attrezzature a disposizione del
Corpo ricercato ed in più visualizza un elenco di tutti gli strumenti di
cui si dovrebbe avere la disponibilità, ma che non tutti possiedono.
Nel caso il Corpo ricercato non avesse in dotazione una particolare
attrezzatura, selezionandola dall’elenco, viene data una lista di tutti i
Corpi che la possiedono in ordine crescente per distanza dalla località
che si è scelta. .
• Radio: da qui è possibile inviare le selettive selezionando le radio
appartenenti ad ogni Corpo dalla località che si è scelta.
• Note Permanenti: il corpo Permanente di Trento ha la possibilità di
inserire annotazioni o promemoria in riferimento alla zona
visualizzata. Le note si potrebbero riferire a eventi successi, a mezzi in
manutenzione, ecc.
• Note Volontari: il corpo di giurisdizione della località scelta ha la
possibilità di inserire annotazioni o promemoria. Le note si potrebbero
riferire a eventi successi, a mezzi in manutenzione, ecc.
L’interfaccia mette a disposizione varie funzionalità per la gestione dei dati
- 31 -
visualizzati.
Funzione molto importante è quella di inviare Selettive o chiamate
telefoniche automatiche, il che significa che passando con il mouse sopra il numero
di telefono o il numero del canale radio e selezionandolo si invia direttamente la
chiamata senza comporre fisicamente il numero sulla tastiera dell’apparecchio o
impostando i ponti radio, permettendo quindi una selezione veloce e senza errori.
Le varie informazioni visualizzate possono essere ovviamente modificate.
Ciò può avvenire anche in remoto e con diversi livelli nei diritti di accesso e
modifica dei dati, in relazione al diverso grado di responsabilità dell’utente connesso
al sistema. Posizionati sulla scheda che si intende modificare e qualora si abbiano le
competenze e i diritti è possibile quindi visualizzare il modulo per la modifica dei
dati con relativa funzione di salvataggio. Ciò è utile nel caso di cambiamenti di
informazioni di recapito, del cambiamento dei mezzi a disposizione dei corpi,
dell’inserimento e modifica delle annotazioni di fatti occasionali e di qualsiasi altro
mutamento nei dati importante e rilevante.
È inoltre possibile, una volta individuata la località di interesse, visualizzarne
la posizione su cartografia. Per fare questo si seleziona semplicemente il pulsante
“Cartografia” presente nella barra superiore dell’interfaccia (Figura n. 3.4.1.3) e
automaticamente viene visualizzata una mappa con al centro la zona ricercata.
Figura 3.4.1.3. Barra degli strumenti per la scelta di visualizzazione
A questo punto è possibile richiedere la visualizzazione di altri elementi
(tematismi), cioè tipi diversi di informazioni grafiche relative al territorio mostrato
che potrebbero essere utili e rilevanti nell’emergenza. Ne sono un esempio: fiumi,
acquedotti, ponti, ferrovie.
E’ possibile scegliere gli elementi da visualizzare da un menu a sinistra
dell’immagine. Una volta visualizzato il tema interessato viene aggiornata
automaticamente la rappresentazione cartografica (figura n. 3.4.1.4).
L’applicazione cartografica permette di ricercare altre località una volta
- 32 -
visualizzata la zona iniziale. Tramite apposite icone è possibile selezionare vari
strumenti di manipolazione grafica della zona rappresentata per ingrandire o
diminuire la scala di rappresentazione per individuare meglio un determinato punto
della mappa, nonché spostarsi sulla mappa in tutte le direzioni.
È possibile infine passare dalla vista stilizzata in modalità cartografica di un
territorio ad una vera e propria fotografia aerea della zona stessa (figura n. 3.4.1.5),
permettendo anche la sovrapposizione di entrambe le viste e cioè mantenendo
disponibili tutte le funzioni che l’applicazione mette a disposizione per la cartografia:
la visualizzazione degli elementi, la ricerca di nuove località, ecc..
Figura 3.4.1.4. Immagine della città di Trento con visualizzazione dei corsi d'acqua e la rete stradale
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Figura 3.4.1.5. Immagine reale della città di Trento
3.4.2 Componente sviluppato: Ricerca dei dati
È stato pensato un componente (figura n. 3.4.2.1) che permettesse il
reperimento di informazioni con la possibilità di inserire parametri di ricerca validi
per risultati generici come pure più specifici. Le possibili ricerche sono molteplici, si
va dalla ricerca di strutture organizzative provinciali, ai numeri telefonici, agli organi
di giurisdizione e competenza territoriali.
Questo componente è stato sviluppato con una serie di metodi e funzioni che
trasmettono una serie di richieste al database, e si occupa della visualizzazione dei
risultati della ricerca attraverso opportune tabelle e liste. Tale componente si allaccia
successivamente ad altri classi ed oggetti che si occupano dell’aggiornamento degli
altri moduli per mostrare i dati più esaustivi e specifici dei risultati inizialmente
prodotti con l’inserimento dei parametri.
- 34 -
Figura 3.4.2.1. Componente per la ricerca delle informazioni
Nello sviluppo di questo componente è stato molto importante considerare il
peso che ogni ciclo di istruzioni aveva sulla velocità di elaborazione
dell’applicazione, cercando di diminuire al massimo la richiesta di risorse della
macchina. Queste risorse sono la memoria, le chiamate al database, il numero di
componenti da visualizzare, elementi che devono esser considerati ma che comunque
non devono influire sul risultato della ricerca che deve soddisfare al meglio l’input.
È stato necessario ottimizzare al massimo il codice per permettere il minor
numero possibile di elaborazioni e di richieste al server, questo attraverso una
struttura del database non ridondante, l’aggiornamento dei vari elementi
dell’interfaccia facendo riferimento ad essi in un'unica chiamata o comunque nel
- 35 -
minor numero di sessioni possibili.
3.4.2.1 Simulazione del funzionamento
L’impostazione di default di questo componente è la lista di tutte le località
inserite nel database della provincia.
A questo punto è possibile selezionare attraverso varie opzioni cosa si vuole
ricercare: si può scegliere fra la lista delle località vere e proprie, l’elenco dei Corpi
Volontari o quella dei vari distretti (figura n. 3.4.2..1.1). Da questa prima scelta
vengono visualizzate nella lista principale le informazioni trovate: tutte le località
della Provincia, tutti i corpi dei Vigili del Fuoco Volontari del fuoco che
appartengono ai vari comuni o tutti i distretti che compongono la provincia.
Figura 3.4.2.1.1. Componente per la scelta del tipo di dati da visualizzare
Una volta visualizzata la lista principale, selezionando con il mouse uno dei
suoi elementi vengono aggiornate in automatico tutte le informazioni relative, sia
nella parte del componente dedito alla ricerca sia nei moduli collegati per la
visualizzazione di dati più specifici.
Se si vuole ottenere una selezione più specifica partendo dalla lista iniziale
generica sono possibili ulteriori ricerche più dettagliate.
Il componente permette di fare una ricerca inserendo parte di una parola.
All’interno del database vengono selezionate le parole che iniziano o che contengono
il termine inserito. La visualizzazione dei risultati avviene in ordine decrescente di
importanza. In questo caso per importanza si intende il fatto che i risultati della
ricerca si avvicinino il più possibile al termine inserito, più il criterio di ricerca è
uguale a una parola più acquisirà valore. Nella fase di ricerca verrà quindi valutato
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tale criterio. Nel momento che viene analizzata la lista vengono generate tutte le
possibili forme alternative della parola cercata e visualizzate quelle che più si
avvicinano.
La ricerca può essere effettuata in due modalità: o inserendo la parola nella
finestra di testo e quindi viene cercata la parola che inizia con il termine inserito
(figura n. 3.4.2.1.3) oppure inserendo un termine più impreciso nella finestra che
compare selezionando il pulsante “Ricerca” (figura n. 3.4.2.1.2). In questo caso verrà
avviata una ricerca della stringa immessa, quale parola o parte di testo contenuta
nella denominazione della località che verrà trovata anche più volte con la completa
scansione della lista delle Località, Corpi o Distretti.
Figura 3.4.2.1.2 Pulsante e finestra per la ricerca di una stringa contenuta in una località
Figura 3.4.2.1.3. Casella di testo e lista principale per la ricerca di una stringa iniziale di una località
Sviluppando questa parte si è cercato di ridurre il meno possibile i risultati
errati o inesistenti dovuti ad errori commessi dall’utente nell’inserimento del termine
di ricerca. Sono stati considerati errori come l’inserimento di doppie inesistenti ed
accenti. Altro fattore considerato il fatto che alcune località possono essere ricercate
col nome dialettale, cioè il nome tipico utilizzato in zona, nome che può risultare
diverso da quello correttamente memorizzato in italiano. La soluzione a questo
problema è stato risolto analizzando le varie località e confrontandole con il termine
di ricerca considerando tutte le possibili soluzioni. Vengono generate più parole
togliendo inizialmente ogni accento e successivamente eventuali doppie contenute. A
- 37 -
questo punto il confronto con il termine di ricerca inserito avviene sia sulla parola
originaria, sia sulla parole ricavate togliendoli alcuni elementi. In questo modo
aumentano le probabilità di riuscire ad individuare la località ricercata.
La ricerca è implementata facendo una scansione sequenziale della lista delle
località del database alla ricerca della stringa immessa, nel caso essa venga trovata e
si trovi all’inizio del nome il record riceve una priorità maggiore, viceversa nel caso
essa venga trovata contenuta all’interno esso riceve un diverso e minore grado di
priorità. Esistono poi altri criteri che assegnano altri gradi di priorità in funzione di
diversi parametri e una serie di altre precedenze per somiglianze fra la stringa inserita
e il nome della località. Alla fine viene stilata una lista di quelle località, corpi o
distretti che soddisfano almeno uno dei vincoli. Per ognuna di queste ricerche
vengono quindi proposte sia le denominazioni delle località identiche al termine
inserito sia quelle simili o somiglianti secondo criteri prestabiliti. Esse vengono poi
visualizzate secondo l’ordine corrispondente al valore di priorità predefinito.
Figura 3.4.2.1.4 Lista Secondaria: vengono visualizzati i Corpi Volontari che presiedono nella località ricercata
Figura 3.4.2.1.5. Cronologia: lista delle ricerche effettuate precedentemente
Una volta selezionata una voce dalla lista principale è successivamente e
automaticamente aggiornata la lista secondaria (figura n. 3.4.2.1.4). Questa viene
visualizzata solo nel caso si tratti di una ricerca sulle località (non avviene cioè nel
caso di ricerca diretta di Corpo o Distretto). In questa lista secondaria viene
visualizzata l’informazione più importante ai fini dell’ immediato allertamento e cioè
il Corpo o i Corpi di competenza che presiedono al comune della località ricercata.
Tutte le selezioni effettuate e le ricerche vengono inserite nella finestra
- 38 -
relativa alla cronologia (figura n. 2.6.1.5), che raccoglie la sequenza storica. Dalla
cronologia selezionando una voce presente nella lista si può ritornare al termine
ricercato con tutte le opzioni prescelte precedentemente.
All’interno del componente è presente anche un filtro sui comuni (figura n.
3.4.2.1.6), utile nel caso si ricerchino località, oppure sui distretti nei casi in cui sia
stata prescelta la lista dei Corpi. Questi due filtri servono rispettivamente per ottenere
liste di località o di Corpi volontari relativi solamente al comune o al distretto
prescelto. Quindi nel primo caso è possibile selezionare un comune e
conseguentemente verranno visualizzate solamente le località riferite a quel comune
e analogamente nel secondo caso selezionando un distretto verranno visualizzati
esclusivamente i corpi volontari che presiedono a quel distretto.
Sempre al fine di velocizzare le ricerche nei filtri è stato implementato un
meccanismo di completamento automatico delle parole. Quando viene digitata una
prima lettera all’interno della casella di testo essa viene ricercata nel database e mano
a mano che si digitano le altre lettere si ottiene automaticamente il completamento
della parola, cioè della denominazione della del comune o del distretto. Nel caso in
cui essa non corrisponda alla località che si voleva cercare, continuando a digitare i
caratteri la ricerca automatica del termine viene mano a mano affinata. In pratica
viene sempre completata la parola e proposta all’operatore una località le cui lettere
iniziano in modo corrispondente alle lettere già digitate. Tale meccanismo funziona
anche nella normale ricerca al di fuori del filtro ma in questi caso la parola non viene
completata, ma semplicemente si viene posizionati automaticamente sulla località
corrispondente ai caratteri digitati. Qualora la stringa digitata non corrisponda a
nessun termine memorizzato nel database con quei caratteri iniziali, l’operatore,
come già spiegato, potrà comunque procedere tramite il pulsante “ricerca” ad
effettuare una scansione per testo contenuto.
Una limitazione delle possibilità di ricerca è data dal fatto che non è possibile
abbinare contemporaneamente la ricerca di una stringa e la ricerca tramite filtro.
Tutte queste procedure sono state implementate per permettere ricerche più
rapide e con meno possibilità di errori. Nel filtro l’errore viene evitato in quanto
qualora venga ricercato un comune o un distretto inesistente esso semplicemente non
verrà visualizzato quindi non c’è la possibilità di ricerca di dati inesistenti.
- 39 -
Figura 3.4.2.1.6. Finestre per la ricerca tramite filtro per comune o distretto
Questo componente risulta essere un elemento importante per il
funzionamento dell’interfaccia. Tutte le visualizzazioni dei dati ricercati partono da
qui.
- 40 -
Capitolo 4
Stato dell’arte
Il sistema informativo della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco non è
uniformato in tutta Italia. Non è cioè presente un identico software in tutti i comandi
provinciali sparsi sul territorio nazionale, cosa che in realtà permetterebbe fra l’altro
di uniformare anche le analisi statistiche. Ogni Corpo Provinciale italiano
generalmente studia una propria soluzione di gestione, utilizzando software spesso
realizzati in proprio o più spesso commissionati a ditte esterne e seguendo le proprie
esigenze e possibilità economiche.
Nel campo dei sistemi geograficamente distribuiti è possibile trovare varie
soluzioni sviluppate anche da aziende private, impegnate nello sviluppo di
applicazioni per enti sia pubblici che privati.
Se si fanno ricerche nel web o si leggono riviste specializzate della protezione
civile [08] si trovano sempre più spesso applicazioni che somigliano alla soluzione
implementata per il Corpo dei Vigili del Fuoco della Provincia di Trento, ma sono
spesso poco orientate alla concreta operatività professionale. Tutti gli applicativi
sviluppati cercano di seguire le disposizioni contenute nel regolamento denominato
“Augustus” della Protezione Civile, che fornisce l'insieme di normative alle quali è
indispensabile attenersi in caso di eventi calamitosi per facilitare le operazioni in
caso di emergenze ed interventi.
Di seguito vengono illustrati alcuni esempi.
4.1 Soluzione “ZEROgis On Line” [12]
Zerobyte Sistemi è un’azienda che si occupa della informatizzazione di enti
pubblici, sia nell'ambito gestionale che cartografico. L'azienda produce software
specifico per agevolare ed ottimizzare i lavori delle Amministrazioni.
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Lo strumento software di seguito illustrato ricorre ad un sistema GIS per
pianificare ed ottimizzare le risorse a disposizione. L’applicazione sviluppata utilizza
la rete Internet e consente la gestione completa (lettura/scrittura/cancellazione dei
dati) di quasi tutti i settori amministrativi.
Con questo prodotto informazioni disomogenee provenienti da settori diversi
confluiscono in un insieme organico di dati, utilizzabili dai vari Uffici secondo le
loro specifiche competenze.
È possibile, mediante Internet, condividere informazioni prodotte da svariati
sistemi indipendentemente dalla collocazione geografica e temporale, dalla
piattaforma usata o dal sistema hardware adottato. Di seguito viene mostrata
l’immagine (figura n. 4.1.1) dell’interfaccia per la visualizzazione dei dati.
Figura 4.1.1. Interfaccia visualizzazione dati
Tramite la struttura di ZEROgis On Line è possibile l’aggiornamento dei dati,
con l’utilizzo di un collegamento Internet il prodotto è disponibile per tutti gli Utenti
abilitati.
Il motore cartografico (figura n. 4.1.2) utilizzato è di ultima generazione e in
grado di interagire con i formati cartografici più diffusi quali, ad esempio, i file SHP
(Arcview), DWG (Autocad), Geotiff, Gif, ECW etc.
ZEROgis On Line utilizza Oracle per la gestione di database, ed è
compatibile con file Access; per facilitare l’interazione e l’importazione degli archivi
già esistenti presso gli Enti.
Questo sistema mette a disposizione un metodo di comunicazione
diffondendo le informazioni in Rete, infatti sono a disposizione funzionalità per
- 42 -
pubblicare notizie (viabilità, linee guida ecc.) rendendole di pubblico dominio
Figura 4.1.2 Interfaccia visualizzazione dati geografici
Tramite questa applicazione è possibile interagire con sistemi di monitoraggio
mezzi e persone (tramite rete GPS GSM e/o Radio), e con ZEROmessage, software
per la comunicazione e la reperibilità (tramite SMS, FAX, E-MAIL e messaggi di
testo via Radio).
4.2 Soluzioni “SIRIO” [11]
Celesta è un’azienda italiana che sviluppa applicazioni per la Protezione
Civile. Ha varie opzioni di software per diverse funzionalità.
Un applicativo chiamato “Sirio Comunale” permette di realizzare piani
comunali e provinciali di previsione, prevenzione e di gestione dell’emergenza, è
indicato per gestire gli eventi, il Volontariato e la modulistica d’emergenza. Quindi
gestisce l’anagrafica degli ospiti, la stampa automatica di tesserini di identificazione,
le risorse, il personale di supporto. Si occupa della creazione e della gestione
dell’albo delle organizzazioni di Volontariato a livello Provinciale e/o Regionale.
All’interno dell’archivio esiste poi la possibilità di ricercare ogni associazione
secondo varie chiavi di filtro. Per ogni associazione esiste una completa anagrafe che
garantisce il coordinatore sulla conoscenza dei volontari; infatti, questi sono
identificati da una scheda con vari dati. E’ presente un completo archivio per la
gestione delle risorse disponibili, che permette di conoscere quelle esistenti e
- 43 -
verificarle tecnicamente, di identificare chi le detiene e le necessità di manutenzione.
Questa utilità può essere necessaria in caso di emergenza per la possibilità di ricerca
e risorse umane e materiali.
Inoltre permette di assimilare i più diffusi formati grafici esistenti dando la
disponibilità di utilizzare basi cartografiche. È disponibile l’inserimento di dati
direttamente dalla cartografia, referenziando automaticamente tutte le informazioni,
come ad esempio i tematismi, le reti tecnologiche, le zone a rischio, gli eventi, le
strutture, le località geografiche.
Un’altra applicazione sviluppata e denominata "SIRIO GPS" è un programma
software che gestisce una flotta di automezzi di qualsiasi tipo collegati ad una
centrale operativa e monitorati tramite sistema di radiolocalizzazione satellitare GPS.
In particolare il programma è strutturato per gestire la localizzazione dell’automezzo
più vicino ad una località, la localizzazione di un veicolo, la localizzazione di tutti i
mezzi. Ogni automezzo monitorato è identificato da una scheda che permette di
conoscerne ad esempio: il modello, il personale assegnatario del mezzo, la targa, un
eventuale numero automezzo interno, la funzione (ad es. trasporto prodotto grezzo),
l’eventuale codice di chiamata selettiva. Le località geografiche sono inserite e
georeferenziate direttamente dal supporto cartografico.
4.3 Considerazioni e confronti
Queste sono solo alcune della applicazioni esistenti sul mercato mirate al
supporto alle operazioni della Protezione Civile.
Queste soluzioni software sono simili nelle funzionalità al sistema da noi
sviluppato. Anch’esse permettono la visualizzazione, condivisione e gestione di
informazioni sia alfanumeriche che grafiche.
Il primo sistema analizzato gestisce funzionalità di reperimento tramite Sms o
telefonia di ultima generazione, ma per il momento la nostra applicazione non ne
sente l’esigenza.
Tra le soluzioni proposte nel secondo paragrafo si scopre l’utilizzo di
tecnologie per la localizzazione dei mezzi. Questo tipo di funzionalità richiede
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particolari tecnologie, ma l’utilità che può esserci non risulta essere molto rilevante e
di uso comune in particolare per il Corpo dei Vigili del Fuoco. Il suo utilizzo non
risolve problemi quotidiani, ma potrebbe essere interessante solamente in particolari
situazioni. Tenendo conto anche della complessità della tecnologie utilizzate si
dovrebbe valutarne l’effettiva utilità calcolandone i reali costi/vantaggi apportati da
questo sistema all’operatività professionale. Ad esempio se è utile conoscere l’esatta
ubicazione di tutte le ambulanze operative contemporaneamente su un territorio
esteso come quello provinciale, al fine di dirottare una di queste sul luogo di un
incidente stradale, questa evenienza non si verifica in genere nell’attività dei Vigili
del Fuoco in quanto nel 99% dei casi i mezzi intervenuti sono in numero limitato.
Ancora meno frequentemente si ha contemporaneità di interventi tipo incendi o
simili con conseguente necessità di dirottare le squadre intervenute. E’ ovvio cioè,
che l’esatta ubicazione dei mezzi usciti per simili interventi è ben conosciuta dal
coordinatore delle operazioni che si trova in sede. Sono comunque attualmente in
progettazione metodi che attraverso dei comandi presenti sui mezzi permettono di
inviare al database dei dati tra cui la localizzazione del mezzo per riuscire a creare
della documentazione durante l’evento. Se per esempio durante un intervento parte
un veicolo, selezionando un comando è possibile memorizzare nel database l’ora e i
dati identificativi del mezzo in partenza. Una volta che la squadra ha raggiunto il
luogo dove prestare il servizio, attraverso un altro comando sarà possibile inviare e
memorizzare i dati relativi all’arrivo sul posto del mezzo. Otteniamo in questo modo
una procedura che diminuisce i tempi di comunicazione con la sala operativa dando
maggior spazio alle operazioni di soccorso.
4.4 Discussione
La caratteristica che differenzia maggiormente la applicazione descritta in
questa tesi rispetto a quelle in commercio è che essendo nata, analizzata e infine
sviluppata e realizzata direttamente all’interno della struttura operativa in cui essa
viene utilizzata, essa risulta più corrispondente alle reali esigenze operative dei Vigili
del Fuoco di Trento. La personalizzazione spinta del sistema unita ad una flessibilità
- 45 -
permette la perfetta integrazione del nostro software con il resto dei pacchetti
operativi. I database sono condivisi e non ridondanti nelle informazioni che risiedono
in copia unica. Sono stati raccolti i dati strettamente necessari al settore operativo
interventistico rendendo quindi il sistema snello e leggero.
Questa caratteristica rende particolarmente interessante l’applicazione per il
fatto che essendo costruita utilizzando il sistema informativo interno essa si integra
perfettamente condividendo i componenti che la compongono con le altre
applicazioni utilizzate in rete all’interno della sede centrale dei Vigili del Fuoco di
Trento. Infatti anche gli altri software utilizzati dal personale interno, sia operativo
che amministrativo, sono stati realizzati utilizzando risorse già implementate nel
software descritto. Esempi rilevanti e immediati di risorse riutilizzate sono oltre al
database delle località, quello del personale, degli automezzi, delle attrezzature.
- 46 -
Capitolo 5
Conclusioni
Il progetto nasce come esplicita esigenza interna del Corpo Permanente dei
Vigili del Fuoco. Ha inizio dall’analisi dalle esigenze del personale stesso, conscio di
una nuova e urgente necessità di miglioramento della propria attività professionale.
Tale esigenza, inizialmente espressa in modo poco formale e preciso, si riferisce alla
gestione delle emergenze e in particolar modo alle sue fasi iniziali più concitate, ove
maggiore è il rischio di errori ed inefficienze. Dai requisiti iniziali informali espressi
indipendentemente dal sistema informativo esistente si è riusciti a passare a una
specifica ingegneristica meglio definita. Dapprima vengono studiate le esigenze reali
attraverso le interviste al personale operativo. In contemporanea avviene l'analisi
dettagliata delle modalità operative così come esse si svolgono in assenza degli
strumenti richiesti. In tal modo si riescono a raccogliere tutte le informazioni
necessarie per individuare precisamente i target che si vogliono ottenere ed i requisiti
principali che il sistema dovrà possedere al fine di fornire quelle determinate
prestazioni.
Lo studio che ha portato all’implementazione dell’applicazione descritta in
questa tesi è stato curato in modo preciso e attento in tutti i dettagli. Ciò ha permesso
di ottenere come risultato un’applicazione che, a detta degli utilizzatori stessi, risulta
essere snella ed efficace. Il programma installato nelle unità operative del Servizio
Antincendi ha riscontrato un immediato successo. Il punto di forza dell’applicativo e’
la semplicità di utilizzo nonostante la complessità implementativa delle funzionalità
proposte, che pur restando trasparenti sono potenti senza con questo appesantire
l'interfaccia o creare sconcerto negli operatori non informatici. Caratteristica queste
che non sconvolgono la normale attività dei Vigili del Fuoco permettendo loro rapide
risposte assieme ad un'estrema facilità di utilizzo durante le emergenze. La
semplicità delle strutture utilizzate in questo caso, non sminuisce il risultato
professionale ottenuto, ma al contrario apporta un indiscutibile miglioramento e reali
- 47 -
vantaggi di efficienza operativa negli interventi richiesti.
Lo scopo e la filosofia seguiti fin dall'inizio hanno evitato di costruire un
software troppo pretenzioso e pesante che sviluppasse funzionalità perfette dal punto
di vista informatico, ma di raro o complesso utilizzo. L'uovo di Colombo è stato
quello di partire umilmente dalle reali e concrete esigenze del personale operativo e
tenendo costantemente presente che se così non si operava, il rischio sarebbe stato un
fallimento nell'introduzione del nuovo software. Nel momento di necessità il
personale, non avendo familiarità con gli strumenti informatici per i quali da sempre
vi è una istintiva diffidenza, avrebbe potuto reagire in modo controproducente e ne
avrebbe rilevato un troppo difficile utilizzo. Troppo spesso nel passato grossi ed
inutili pacchetti distribuiti dal Ministero o frutto di acquisti affrettati hanno avuto vita
breve. Nel tempo anche la applicazione presentata in questa tesi si è evoluta
arricchendosi di nuove e più complesse funzionalità, ma essendo ormai partiti bene i
pericoli erano superati. Tali innovazioni sono state comunque implementate in modo
graduale e sempre seguendo il personale che piano cresceva assieme all'applicativo
mantenendone una completa accettazione.
Attualmente il programma è in distribuzione presso tutti i Corpi Volontari
dei Vigili del Fuoco situati nei vari comuni della provincia di Trento. Da un primo
riscontro si è avuta la conferma di quanto sopra, appurando che il pacchetto veniva
accettato ed utilizzato con soddisfazione anche dal personale volontario. Dalle
statistiche di accesso al database si è riscontrato un significativo numero di accessi ed
anche l'aggiornamento dati risulta continuo ed esatto nelle regole di immissione. Ne
consegue che dopo l’istruzione iniziale fornita agli utenti abilitati e la prima prova
concreta sul campo, il feedback che abbiamo ottenuto finora risulta senz'altro
positivo. L’applicazione è stata accettata da tutti gli utenti e ne è stato avviato
l'immediato utilizzo. Si può desumerne quindi una loro prima soddisfazione e la
convinzione che il programma sia apparso loro utile e interessante.
- 48 -
Appendice
I Vigili del Fuoco
“
1. La struttura
La struttura dei Vigili del Fuoco si compone di vari elementi (figura n. 1):
• i Corpi Permanenti dei Vigili del Fuoco:
• I Corpi Volontari dei Vigili del Fuoco
• Le Unioni provinciali e distrettuali o comprensoriali dei Vigili del
Fuoco.
• Le Scuole Provinciali Antincendi: i compiti di tali strutture per legge
comprendono la formazione, qualificazione, aggiornamento ed
addestramento del personale permanente e volontario dei servizi
antincendi ed ad altre organizzazioni aventi per scopo il soccorso e la
protezione civile e la predisposizione di programmi didattici e
informativi rivolti alla comunità provinciale ed in particolare alle
scuole di ogni ordine e grado. Il Corpo docente conta oltre un
centinaio di soggetti, diversamente abilitati per livello di docenza e
argomentazioni.
• Le Squadre Aziendali.
Il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è la prima e fondamentale forza della
Protezione Civile Italiana, ha per scopo principale di prestare il soccorso immediato
a persone, animali e proprietà” (RDL 333 del 27/02/1939 - Legge n° 1570)
- 49 -
Figura 1. Struttura del servizio Antincendi e Protezione Civile
Il Corpo Permanente, comprende circa 170 unità esperte e costituisce le
"colonne mobili", formato da gruppi organizzati e appositamente attrezzati, a cui
spetta il soccorso alle popolazioni colpite e il ripristino dei servizi essenziali. Sono
presenti in questo Corpo squadre specializzate, per interventi in caso di situazioni
particolari, ne sono un esempio il nucleo elicotteri, il nucleo sommozzatori,
audioriparatori, ecc. organizzati in appositi turni di reperibilità che assicurano un
supporto specifico e continuo negli interventi.
Il Trentino è suddiviso in 223 comuni; per obbligo di legge ogni comune deve
istituire almeno un Corpo di Vigili del Fuoco volontari, infatti, vi sono 293 Corpi per
complessivi 6.100 Vigili del Fuoco volontari in servizio attivo.
I Corpi sono organizzati a livello distrettuale in Unioni, le Unioni distrettuali
sono 13 ed a capo di ogni Unione c’è un ispettore, a loro volta loro formano la
Federazione provinciale dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari. E’ compito dei Corpi
provvedere alla sicurezza delle persone, alla protezione delle cose, alla prevenzione,
ed al combattimento dell’evento calamitoso. Ogni Corpo opera principalmente in
ambito comunale dove è pianamente responsabile del servizio. A seconda del tipo e
- 50 -
della dimensione dell’evento, i Corpi intervengono in modo singolo o collettivo a
livello distrettuale o provinciale; in tali casi partecipa anche il Corpo professionale di
Trento che ha la competenza sulla città di Trento. Le chiamate del soccorso fanno
riferimento alla centrale del Corpo permanente che smista ai vari Corpi dotati di
adeguata strumentazione attraverso una rete radio provinciale. Il servizio così
strutturato garantisce una prontezza operativa nell’arco di pochi minuti dalla
chiamata di soccorso, anche nelle zone periferiche del territorio Trentino. I Corpi
inoltre sono in stretta collaborazione con tutte le forze del soccorso operanti.
Tutte queste componenti sono complementari fra loro e, ovviamente
nell’ambito della propria rispettiva competenza territoriale, sono essenziali ad un
corretto sviluppo delle attività ad esse attribuite [15].
2. Le competenze
Secondo la Legge Provinciale è compito di tale struttura provvedere alla
prevenzione e all’estinzione degli incendi, di provvedere alla protezione, al soccorso
e all’assistenza in favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche, curare la
gestione e la manutenzione delle reti operanti sulle frequenze assegnate ai Vigili del
Fuoco, predisporre ed attuare, coordinandosi con gli altri servizi interessati, gli
interventi di competenza per l’estinzione d’incendi. In pratica le attività rilevanti del
Servizio Antincendi e Protezione Civile si possono suddividere nelle seguenti
categorie [14]:
• Attività d’intervento qualora si verifichino delle situazioni di emergenza, in
caso di calamità naturali o disastri. In questo caso il Corpo Permanente
opererà in collaborazione con i Vigili del fuoco volontari e le altre
componenti della Protezione Civile.
• Valutazione di situazioni di pericolo ed esecuzione di perizie.
• Esame di progetti di prevenzione incendi e sopralluoghi di verifica: i controlli
di prevenzione incendi permettono ai Vigili del Fuoco di conoscere e
preparare il terreno sul quale poter misurarsi in caso di incendio ma
soprattutto è utili per garantire al cittadino un accettabile livello di sicurezza
- 51 -
antincendio secondo le norme vigenti.
• Ricezione di richieste d’interventi e diffusione allarmi attraverso una sala
operativa che, raccolti, li trasmette ai soggetti competenti per il soccorso.
• Coordinamento con i vari gruppi Volontari vigilandone l’organizzazione e
l’andamento. Infatti risulta evidente che il Corpo Permanente sia il naturale
punto di riferimento tecnico-organizzativo per i Vigili del fuoco del Trentino,
e per tutte le altre forze del volontariato impegnate nel settore della
Protezione Civile, ma nella struttura della Protezione Civile il lavoro dei
Volontari è fondamentale, dato dalla struttura del territorio dove l’intervento
del Corpo Permanente potrebbe richiedere molto tempo.
• Gestione di un magazzino antincendio, mettendo a disposizione le proprie
competenze per la manutenzione e l’acquisto di mezzi ed attrezzature per i
Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari: in questi ultimi anni i diversi gruppi dei
Vigili del Fuoco si sono sempre più adeguati in strutture, uomini e mezzi per
fronteggiare le più diversificate situazioni di rischio. La sua organizzazione
tende a garantire l’espletamento, nella massima efficienza, dei servizi
istituzionali richiesti dalla comunità.
3. Le Attrezzature
Al fine di poter intervenire in modo rapido i Corpi sono stati dotati
d’attrezzature e automezzi in relazione alle tipologie e alla specificità del servizio e
più dettagliatamente:
• dotazioni d’automezzi e attrezzature base per ogni corpo, adatto alle esigenze
dell’area di rispettiva competenza.
• dotazione d’automezzi e attrezzature alle sedi distrettuali come centri di
appoggio immediato
• dotazione d’automezzi e attrezzature alle Unioni distrettuali in caso di
utilizzo in vaste aree di intervento
• dotazione d’automezzi e attrezzature provinciali (Corpo Permanente e
Protezione Civile) in caso di calamità provinciali e nazionali.
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4. Modo di operare: gli interventi.
Gli interventi sono gestiti all’interno della Centrale Radiotelefonica del Corpo
Permanente dei Vigili del Fuoco dove vengono ricevute le chiamate di soccorso 24
ore su 24, sia attraverso linee telefoniche che tramite apparati radio che ricevono
allarmi automatici trasmessi da rilevatori posizionati nelle zone a rischio in contatto
con i principali centri di chiamata della Provincia e del Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco.
Compito della Centrale Operativa è di svolgere la funzione di centro raccolta
informazioni e controllo della situazione ed avviare eventuali segnali d’allarme
distinti secondo la gravità dell’intervento [14].
La gestione delle chiamate è affidata a personale appositamente qualificato
che provvede all’invio delle squadre predisposte nei piani d’intervento e
all’eventuale estensione dell’allarme a altri elementi rilevanti nel soccorso come i
Vigili del Fuoco Volontari, il Soccorso Sanitario, il Soccorso Alpino, ecc. La
chiamata avviene tramite selettive utilizzando sistemi informatici e specifici
programmi software gestiti direttamente dal laboratorio di informatica e dal
laboratorio radio del Corpo Vigili del Fuoco permanente di Trento.
- 53 -
Bibliografia
[01] Visual Basic 6: programmazione client/server
Autori: Michael Mac Donald – Kurt Cagle
Editore: McGraw-Hill
Anno: 1999
[02] Sviluppare componenti con Microsoft Visual Basic 6.0
Autori: Guy Eddon –Henry Eddon
Editore: Mondatori Informatica
Anno: 1998
[03] Windows 2000 Active Directory
Autore: Edgard Brovick – Doug Hauger – William C. Wade
Editore: Apogeo
Anno: 2000
[04] Microsoft SQL Server Training
Editore: Mondadori Informatica
Anno: 1998
[05] Citrix Metaframe XP for Windows Administrator
Manuale utente
Anno: 2001
[06] Gestione e soluzione dei problemi di rete
Autore: Feldman Jonathan
Editore: Tecniche Nuove
Anno: 2003
- 54 -
Riviste e Articoli
[07] Intelligent Mobile Crisis Response Systems
Autori: Yufei Yuan - DetlorBrian
Rivista: Communication of the Acm
Numero: No. 2 - Febbraio 2005
[08] Rivista “La Protezione Civile Italiana”
Editore: Edizioni Nazionali
Numero: No. 8 – ottobre 2004
Siti Web
[09] http://freeasp.html.it
[10] http://www.itportal.it
[11] http://www.celesta.it
[12] http://www.zerobyte.it
[13] http://www.esriitalia.it
[14] http://www.vigilifuoco.it
[15] http://www.protezionecivile.tn.it