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Tradere notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana 2011 12 N U M E R O Anno V- N° 12 - Registrazione Trib. di Roma n. 397 del 18-09-2007 - Finito di stampare il 10 aprile 2011 - Notiziario trimestrale della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi dItalia Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3. confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia notiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi ditalia eretta dalla conferenza episcopale italiana Tradere Ricordiamo la sua beata passione 2011 confratelli in cammino Ruolo educativo della Confraternita IN EVIDENZA FOGC è nato I consultori famigliari Congresso Eucaristico I NOSTRI SCRITTI L’ansia consuma il corpo Le confraternite nella strada LA CONFEDERAZIONE INFORMA Verbale del 25/26 febb. Confraternite ammesse I NOSTRI CAMMINI Capranica Lazio Masone Genova IL MONDO CONFRATERNALE Mussomeli S. M. Odigitria Via Crucis a Roma RASSEGNA STAMPA, RECENSIONI I Cartigli di S. Eligio Il Natale del muto ARTE E STORIA Le confraternite 750 anni a Savona PIETÀ POPOLARE E LITURGIA La devozione a Maria

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Traderenotiziario ufficiale della confederazione delle confraternite delle diocesi d’italia eretta dalla conferenza episcopale italiana

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TradereRicordiamo la sua beata passione2011 confratelli in camminoRuolo educativo della Confraternita

IN EVIDENZAFOGC è natoI consultori famigliariCongresso Eucaristico

I NOSTRI SCRITTIL’ansia consuma il corpoLe confraternite nella strada

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale del 25/26 febb.Confraternite ammesse

I NOSTRI CAMMINICapranica LazioMasone Genova

IL MONDO CONFRATERNALEMussomeliS. M. OdigitriaVia Crucis a Roma

RASSEGNA STAMPA, RECENSIONII Cartigli di S. EligioIl Natale del muto

ARTE E STORIALe confraternite 750 anni a Savona

PIETÀ POPOLARE E LITURGIALa devozione a Maria

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Tradere – TRIMESTRALE

Anno V - numero 12 - Aprile 2011

DIRETTORE: Francesco Antonetti

DIRETTORE RESPONSABILE:

Massimo Carlesi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

Massimo Carlesi – [email protected]

DIREZIONEPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – RomaTel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

www.confederazioneconfraternite.org

E-mail: [email protected]

[email protected]

EDITORE: Confederazione delle Confraternite delleDiocesi d’ItaliaPiazza S. Giovanni in Laterano, 600184 – Roma

Registrazione del Tribunale di Roman. 397 del 18/09/2007

Hanno collaborato a questo numero:Fioralba Barusso, Rino Bisignano, Filippo GiacomoCerfeda, Roberto Clementini, Stefania Colafranceschi,Andrea D’Arrigo, Marco del Sindaco, Vincenzo Di Leo,Don Domenico Ferri, Vincenzo Focaroli, Giovanni Gallotti, Enrico Ivaldi, Giuseppe Larosa, Pino Mancini,Franca Maria Minazzoli, Valerio Odoardo, Giorgio Alessandro Pacetti, Biagio Pifano, Olimpia Tarzia.

Si ringrazia per le foto: Salvatore Francesco Bisignano, Altamura (BA), Salva-tore Catalano, Mussomeli (CL).

Finito di stampare il 10 aprile 2011dalla PrimegrafVia Ugo Niutta, 2a – 00177 RomaTel. 06 2428352 – Fax 06 2411356E-mail: [email protected]

TIRATURA DI QUESTO NUMERO: 2.000 copie

Tutela della riservatezza dei dati personaliI dati personali dei destinatari di Tradere sono trattati in con-

formità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di

protezione dei dati personali”) e utilizzati per le finalità diretta-

mente connesse e strumentali all’erogazione del servizio. In qual-

siasi momento è possibile richiedere la modifica, l’aggiornamento

o la cancellazione di tali dati, scrivendo a: Segreteria Generale del-

la Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.

Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma

Tel. 06 69886239 – Fax 06 69886182

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori.

In copertina:La pala della Resurrezione

Santi di Tito (Borgo San Sepolcro 1536 – Firenze 1603)Firenze, Basilica di Santa Croce

L’arredo pittorico della Basilica di Santa Croce a Firenze è in gran parte meri-to di Giorgio Vasari che ne volle la sistemazione; le opere di Santa Croce sonotra le rassegne antologie d’arte più complete del tardo manierismo. Vi sono ope-re dello stesso Vasari, del Bronzino, dell’Allori, di Santi di Tito, e molti altri. Labasilica di Santa Croce, di Firenze nell'omonima piazza è una tra le più impor-tanti realizzazioni del gotiche in Italia. È conosciuta anche come «Tempio del-l'Itale glorie» essendovi sepolti molti sommi artisti, letterati.

sommario 12

TradereRicordiamo soprattutto la sua beata passione, la sua gloriosa risurrezione e l’ascenzione al cielo di S.E. Mons. Armando Brambilla pag. 1Un 2011 ricco di confratelli in cammino del Presidente Francesco Antonetti pag. 2Quale ruolo educativo potrebbero avere le nostre Confraternite nella complessa questione giovanile? del Direttore Massimo Carlesi pag. 3

IN EVIDENZAÈ nato ufficialmente il FOGC di Valerio Odoardo pag. 5I consultori familiari: necessaria una riforma di Olimpia Tarzia pag. 6Il Vescovo della Diocesi di Noyon, S.E. Mons. Jacques Benoit-Gonnin, a Roma per il Convegno Eureloy di Stefania Colafranceschi pag. 7L’Évêque du Diocèse de Noyon, S.E. Mons. Jacques Benoît-Gonnin, à Rome pour le Congrès Eureloy de Stefania Colafranceschi pag. 7La fede rimane viva se si rivolge a tutto l’uomo pag. 9Con una semplice ma importante cerimonia è stata ufficialmente inaugurata la parete sulla quale saranno collocate le formelle delle Confraternite d’Italia di Giovanni Gallotti pag. 10XXV Congresso Eucaristico Nazionale - Eucaristia: pane del cammino pag. 10Lettera di S.E. Rev.ma Mons. Edoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona-Osimo a S.E. Mons. Armando Brambilla e al Presidente Francesco Antonetti per richiedere la collaborazione della Confederazione a coordinare le iniziative volte a far partecipare le Confraternite italiane al XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona pag. 11La Confraternite romane aderiscono al progetto di carità della Confederazione: questa è la prima iniziativa pag. 12

I NOSTRI SCRITTINulla consuma il corpo quanto l’ansia... di Roberto Clementini pag. 13Molte Confraternite a Vazia (Rieti) Un germoglio nuovo da un seme antico di Vincenzo Focaroli pag. 14Le Confraternite riscoprano la propria vocazione: la strada! di Don Domenico Ferri pag. 15

LA CONFEDERAZIONE INFORMAVerbale del Consiglio Direttivo dei Coordinatori regionali e loro Vicari del 25 e 26 febbraio 2011 pag. 16Elenco delle Confraternite ammesse alla Confederazione pag. 26Legge sulla privacy e adempimenti connessi per le Confraternite a cura di Marco del Sindaco pag. 26

I NOSTRI CAMMINIX Cammino di Fraternità delle Confraternite del Lazio, Capranica 16 ottobre 2011 pag. 30Cammino di Fraternità Interregionale delle Confraternite, 55° raduno ligure, 5° raduno piemontese pag. 31IX Cammino Regionale di Fraternità del Lazio di Giorgio Alessandro Pacetti pag. 31

IL MONDO CONFRATERNALENuovo direttivo della Confraternita S. Spina di Massimo Stivaletta di Pino Mancini pag. 32Il Card. Tarcisio Bertone ha firmato la bolla di costituzione dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento 1553 pag. 32A Caltanissetta l’Arciconfraternita della Matrice ha ottenuto il riconoscimento di “gruppo culturale di interesse comunale” pag. 33Altamura continua la fioritura delle Confraternite di Rino Bisignano pag. 34Nuovo direttivo per Santa Maria del Porto di Pino Mancini pag. 35La venerabile Arciconfraternita dei Siciliani in Roma ha accolto il cardinale titolare Nota redazionale pag. 35Gemellate le Confraternite del Sacramento di Mussomeli e del Sacramento di Valledolmo pag. 36Diocesi di Lucca pag. 36La Confraternita Collegio SS. Salvatore di Enna festeggia il suo anniversario 750 anni dalla fondazione 1261-2011 pag. 37A Roma la Via Crucis delle Confraternite guidata da S.Ecc. Mons. Brambilla pag. 37Arciconfraternita di S. Maria dell’Orazione e Morte. Il Card. Monterisi presiede la S. Messa in suffraggio di don Ariodante Branti pag. 38Elezioni del nuovo Priore e dei Consiglieri della Confraternita di S. Giuseppe Patriarca pag. 38S.E. Mons.Cesare Nosiglia incontra i rappresentanti delle Confraternite liguri e piemontesi di Enrico Ivaldi pag. 38Santuario S. Antonio Abate a Vibonate Confraternita de “I discepoli di S. Antonio Abate di Biagio Pifano pag. 39I Riti della Settimana Santa a Bisceglie di Vincenzo Di Leo pag. 39

RECENSIONI, RASSEGNA STAMPAPresentazione del Libro “Arciconfraternita del SS. Rosario” di Giuseppe Larosa pag. 40Antonio Dogetta: “S.E.R. Mons. Carlo Chenis Vescovo di Civitavecchia - Taquinia pag. 41I cartigli di Sant’Eligio dei Ferrari in Roma di Adalberto Biasotti, Massimo Carlesi, Marco Fagnani pag. 41Per non dimenticare da Prefazione di Filippo Giacomo Cerfeda pag. 42Il catalogo della mostra Anchelos a Cesena di Maria Gabriella Alessandroni pag. 43Il Natale del Muto. Percorso espositivo tra gli affreschi di Pietro Ivaldi di Stefani Colafranceschi pag. 43

ARTE E STORIASu iniziativa del priorato celebrati gli oltre 750 anni di presenza confraternale nella Diocesi di Savona-Noli di Floralba Barusso pag. 44

PIETÀ POPOLARE E LITURGIALa Preghiera di Lode: “Potenza del nome Divino” Salmo 8 di Franca Maria Minazzoli pag. 46La devozione a Maria di Andrea D’Arrigo pag. 47Due foto del nostro Patrono, il beato Piergiorgio Frassati... pag. 49Convocazione assemblea pag. 49 5

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�Carissimi confratelli e consorelle, la gioia del-la Pasqua sia con tutti voi. Il Signore Gesù havinto la Sua e la nostra morte, e ci ha aperto

le porte del Paradiso, ma ha anche iniziato una vi-ta nuova, “una vita buona, secondo il Vangelo”,cioè secondo la buona notizia e cioè che: “Dio Pa-dre d’amore, amante della vita, ha risuscitato il fi-glio suo Gesù Cristo per noi!”. “Dio lo ha risusci-tato il terzo giorno e volle che apparisse non a tut-to il popolo ma, a testimoni prescelti da Dio” (At10,40-41).I testimoni, illuminati dalla Parola di Dio, rileggonoil mistero della vita di Gesù alla luce delle sua mor-te e risurrezione e comprendono il disegno d’amo-re del Padre che, vuole salvare il mondo attraver-so la via oscura del dolore e della morte. Se per laragione umana la passione e la morte sono l’as-surdità più inspiegabile, alla luce della Sacra Scrit-

tura appaiono come la strada attraverso la quale lavolontà divina ha deciso di condurre il suo proget-to salvifico. Il mistero di Gesù può essere capito solo da chiragiona secondo Dio. Ai discepoli e a noi è chiestodi credere a Gesù, che ha vinto la morte per noi. Dicevano i due discepoli di Emmaus, dopo l’in-contro con Gesù pellegrino, che si rivela allo spez-zare del pane: “Non ci ardeva forse il cuore nelpetto mentre conversava con noi lungo il cammi-no, quando ci spiegava le scritture?” (Lc 24-32).Gesù si rivela a tutti, ma occorre avere il cuore e lamente aperti alla sua illuminazione per accogliereil suo messaggio. Solo chi ha conoscenza di Dioe dei suoi discepoli può aprirsi alla speranza pa-squale.In questo senso dobbiamo convertirci dalla pigri-zia, dall’egoismo del peccato, dai compromessi

con il male, da tutto ciò che ci allonta-na dall’amore di Dio. Anche se tuttoquesto non è facile, il Dio che ha risu-scitato Gesù dai morti, ci darà la suagrazia mediante i sacramenti, per ri-muovere le nostre resistenze alla Suagrazia. L’esperienza domenicale, che cele-briamo come pasqua settimanale, è ilgesto più grande di amore che pos-siamo vivere, che cambia, rinnova, tra-sforma la nostra esistenza personale equella delle nostre confraternite.Nell’indicazioni del Messale romano silegge: “La chiesa, adempiendo il co-mando ricevuto da Cristo Signore me-diante gli Apostoli, celebra la memoriadi Cristo, ricordando soprattutto la suabeata passione, la sua gloriosa risur-rezione e l’ascensione al cielo”.Nelle nostre confraternite dobbiamosempre ricordarci alla domenica,quando celebriamo l’Eucaristia, checelebriamo la sua memoria di morte erisurrezione. Celebrare la memoria nonè vivere un ricordo del passato, marendere presente Cristo stesso oggi.Allora quando diciamo: “Annunciamola tua morte Signore, proclamiamo latua risurrezione, nell’attesa della tuavenuta” esprimiamo ciò che la comu-nità sta celebrando, la Pasqua del Si-

La guida dello spirito

Ricordiamo soprattutto la sua beata passione, la sua gloriosa risurrezione

e l’ascenzione al cielo

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Tradere numero 12 aprile 2011

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Tradere numero 12 aprile 2011

gnore che si rende attuale per noi. Da qui nasce laforza di essere nel mondo segno di vita nuova, dicarità e d’amore. Le nostre confraternite sianosempre la novità che Cristo ha operato nella suaPasqua.A Reggio Calabria l’11 e il 12 giugno si terrà il XXCammino Nazionale delle Confraternite d’Italia.Ad Ancona al Congresso Eucaristico, il giorno 8settembre ci troveremo come Confraternite d’Italiaper celebrare il memoriale della Pasqua, secondo

l’ordine del Signore: “Fate questo in memoria dime”. In questa giornata, a noi dedicata, dovremmoessere presenti in molti.Con affetto vi Benedico e auguro a tutti BuonaPasqua.

� Armando BrambillaVescovo Ausiliare di Roma

Assistente Ecclesiastico della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia

Il Pensiero del Presidente

Un 2011 ricco di confratelliin cammino

�Un lungo elenco di appuntamenti indica que-st’anno gli incontri confraternali che impe-gnano la Confederazione.

Avremo i Cammini regionali: il 15 maggio a Maso-ne per il Cammino interregionale Piemonte e Ligu-ria, il 16 ottobre a Capranica per quello del Lazio,il 23 Ottobre ad Avezzano per quello interregiona-le Abruzzo e Molise.Ci saranno incontri e Convegni diocesani a Cora-to il 15 maggio, ad Enna il 21 maggio a Beneven-to il 19 giugno.A tutti la Confederazione ha offerto e offre il pro-prio sostegno e partecipazione e soprattutto si staimpegnando nel collaborare con i due grandieventi nazionali che coinvolgeranno tutte le con-fraternite italiane.Il primo sarà a Reggio Calabria, dove nei giorni 11e 12 giugno verrà celebrato il XX Cammino di Fra-ternità e il secondo il giorno 8 settembre nelle cit-tà di Iesi ed Ancona dove i confratelli pregherannoinsieme in occasione del XXV Congresso Eucari-stico Nazionale.Questi due grandi eventi dovranno, ancora unavolta, essere occasioni di testimonianza, di fede, diPietà popolare e di crescita per la nostra secolarerealtà.In particolare ad Ancona testimonieremo il nostro

amore per la Santa Eucaristia. Ricordo che nell’ul-timo sussidio catechetico dal titolo Confraternite:La Spiritualità del Confratello, uno dei temi affrontatiè quello della Santissima Eucaristia, dove vienedetto che: la devozione all’Eucaristia è uno dei pun-ti fondamentali della spiritualità confraternale. Co-me sapete molte confraternite curano particolar-mente le processioni del Corpus Domini, celebra-no le Quaranta ore di adorazione al SS Sacra-mento e vivono profondamente le preghiere nelGiovedì Santo.Il confratello quindi ha amato ed ama la SantissimaEucaristia e proprio l’Eucaristia è stata alle origini,ed è tuttora, il fondamento della spiritualità confra-ternale. Nel nostro documento catechetico esortia-mo ad impegnarci affinché la riflessione sulla SantaEucaristia accompagni la nostra vita quotidiana pernon separare mai la pratica religiosa dalla vita con-creta, né la preghiera dalla bontà verso il prossimo.Questo è quello che vogliamo portare nei nostriCammini e renderlo ancora più evidente con la no-stra presenza al XXV Congresso Eucaristico Nazio-nale. In attesa di incontrarvi, invio a tutti un augurioper una serena e Santa Pasqua di Resurrezione.�

Dott. Francesco AntonettiPresidente della Confederazione

delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

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Tradere numero 12 aprile 2011

�Una questione, meglio chiamarla, un terminepiù appropiato, un problema: i nostri giovaniin confraternita. È sempre stato attuale e non

cambierà anche tra qualche secolo, come lo è sta-to nei secoli passati ovvero, cambierà la maniera dipercepirlo di affrontarlo ma la questione giovani sa-rà sempre attuale e sempre identico, il problemanasce inevitabilmente sempre da una questione ge-nerazionale.Però se non fosse così, il costante mutare dei co-stumi, dell’etica, dei modelli e l’inesorabile ma stu-pendamente affascinante del trascorrere del tem-po, saremmo tutti senza età e senza tempo, nes-suno sarebbe più saggio e nessuno avrebbe me-no esperienza.Vorrei in queste mie riflessioni soffermarmi sulleconflittualità generazionali, attenzione non parlo diguerre ma intendo con la parola – conflittuale – l’in-contro di diversi intendimenti, diversi modi nel sen-tire, del percepire dell’agire e del reagire propri deidiversi tempi ed epocheOsservo da tempo i giovani: sono partito, come cre-do molti di noi fanno, dall’osservazione critica ne-gativa, questa crea solo distanze ed incomprensio-ni, si contrappone una osservazione finalizzata alcomprendere, quindi più vicina, partecipe e co-struttiva. Noi viviamo ed operiamo nelle Confrater-nite, comunità che possono avere una enorme eprorompente forza trascinante nel promuovere queivalori umani che spesso, nei giovani, percepiamoaffievolirsi o peggio scomparire lasciando il postotroppo spesso a sentimenti ove l’oggi è in assolutopiù importante del domani e che tutto ciò che po-teva essere ieri non ha memoria. Tutto si concretiz-za in un tragico nulla perchè il tempo è fuggito e i ri-cordi e il futuro non hanno spessore. Per nostra for-tuna questo possibile tragico quadro non appartie-ne alla normalità dei più, però è sempre vivo ed inagguato pronto ad impossessarsi dei nostri giova-ni, quelli culturalmente più deboli, soprattutto peruna scarsa, talvolta inesistente sana educazione fa-migliare. Tralascio queste considerazioni che, mal-grado appena scritte, appaino datate, gia le sentovecchie, mi hanno ricordato infatti per un momentocerti discorsi di mio padre che, se fosse ancora invita, avrebbe quasi cento anni, affrontiamo le rifles-sioni che mi sono programmato. La Confraternita,potrebbe avere un effettivo ruolo educativo all’inter-

no di questa nostra società? Credo di si. Bisognacambiare però qualche cosa. Cosa? Uso paroleche ho sentito spesso dal nostro Vescovo Monsi-gnor Brambilla -apriamo le porte delle confraternite,facciamo entrare aria nuova eliminando certe pol-verosità- A questa sacrosanta e lungimirante con-siderazione ne aggiungerei un’altra urgente ed im-perativa, “Rinnoviamoci!” intendiamoci però sul ter-mine che potrebbe trarre in inganno se non com-preso. Rinnovare vuol dire: ripetere, ribadire, rifare,riproporre, innovare, rigenerare, riordinare, ripristi-nare, rinfrescare, cambiare aria, rifiorire, ringiovani-re, aggiornare, rinvigorire, lascio a voi la libera in-terpretazione di ogni termine purché riferito allaConfraternita. Domandiamoci: Per quale motivo ungiovane che tenta di avvicinarsi alla Confraternitadovrebbe riconoscersi nei suoi valori se il messag-gio al quale aspira, di purezza, correttezza, giustizia,amore verso il prossimo, felicità e certezza della vi-ta ultraterrena, passa attraverso atmosfere austerecome quelle delle sale dei nostri consigli ed orato-ri. Lì trovano decine di vecchietti e vecchiette sedu-ti intenti a recitare l’Ufficio, pratica che si ripete in ta-lune realtà da centinaia di anni, i valori che il giova-

L’editoriale del Direttore Responsabile

Quale ruolo educativo potrebberoavere le nostre Confraternite nellacomplessa questione giovanile?

di Massimo Carlesi

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ne va cercando vengono professati e testimoniaticon rituali troppo antichi e statici per poter interes-sare una giovane gagliarda intelligenza sempre al-la ricerca del nuovo.Allora c’è bisogno di grande coraggio all’interno deinuclei responsabili delle nostre confraternite, co-raggio vero che si può manifestare soltanto con unvero rinnovamento che interessi i giovani a fre-quentarci; certamente non possiamo intraprenderequesta sfida proponendo noi il rinnovamento ed ilringiovanire: partoriremmo nella maggior parte deicasi proposte già vecchie nella sostanza perchénon abbiamo l’elasticità e lo spirito di una intelli-genza giovane.Credo che il coraggio del cambiamento passa at-traverso una strada molto complessa; occorre chela Confraternita stessa si deve avvicinare ai giovanise vuole che i giovani si avvicinino alla Confraterni-ta, è banale ma è così. Meno incomprensibili chiu-sure e meno distanze ma più comprensione, sin-tesi e chiarezza, sforzandoci di comprendere unanuova lingua, meno pulpiti e meno parole, cercarel’essenzialità per presentarsi in modo inedito e com-prensivo al fenomeno della odierna gioventù. Com-prendere che i nostri giovani sono una nuova real-tà alla quale dobbiamo aprirci, colloquiare e condi-videre con loro ansie ed aspirazioni. È la nuova ge-nerazione, una nuova umanità, che ha un propriolinguaggio nuovo per noi, che troppo spesso noncondividiamo perché non capiamo. È una forte frat-tura quella del linguaggio, si deve al fatto che nonsiamo più in grado e capaci di far leggere in modocorretto ai giovani le regole di comportamento cheriguardano: famiglia, scuola, istituzioni, società,Chiesa, Confraternita limitandoci a presentarle co-me le vediamo e le viviamo noi. Nella enorme con-tradditorietà della cultura contemporanea la “istitu-zione” ha perso il suo significato simbolico, i giova-ni percepiscono questa distanza e, la comunità lai-ca confraternale, ma fortemente cristiana, viene av-

vertita, oggi dai giovani, come prescrizione e comeregola, queste indispensabili, purché resa com-prensibili. Nessuno farà fatica nell’ammettere chegli adolescenti e ancor più i giovani, tranne alcunefortunate realtà, sono i grandi assenti nelle nostreConfraternite, è sufficiente partecipare ad una ce-lebrazione o ad una manifestazione confraternale,in una qualsiasi delle nostre Confraternite, in parti-colar modo in quelle delle grandi città, per rendersiconto che gli adolescenti e i giovani presenti, sonosolo una piccolissima minoranza, poco attratti dauna cultura che non comprendono, rimasta impor-tante, insostituibile, ineliminabile, grande ma con unidioma antico a loro molto distante. La Confraternita deve rinnovarsi, deve mostrarsi vi-vace e perché no anche divertente, gioiosa, pro-pensa all’incontro, al chiasso, alla felicità. Il ruoloeducativo coinvolgente i giovani, se lo si vuole con-quistare, passa anche per questa strada. Non sipuò pensare di “governare“ una Confraternita conl’austerità ottocentesca, necessaria quando si do-veva imporre con il rigore regole che oggi possonoessere accettate solo se spiegate con chiare paro-le che cercano di dare un senso all’appartenenza.Mi limito ad osservare che per cominciare a parla-re dei giovani, ai giovani, e dire ciò che il Vangelo ciautorizza a testimoniare loro con umiltà e fiducia,dare loro consapevolezza e pieno consenso valo-rizzandoli ed integrandoli: i giovani che conosconoi linguaggi dei loro coetanei, sapranno entrare inrapporto diretto e personale con quanti si lasceran-no incontrare, annunciando loro che la Confraterni-ta può divenire la loro casa comune ove non si di-mentica mai di nessuno e lì c’è il Signore che li at-tende, li cerca, li accoglie e li perdona. La Confra-ternita può diventare la loro Casa/Chiesa, senza tra-lasciare la loro Parrocchia con la quale la Confra-ternita deve interagire trovando nel coinvolgimentoattivo la ragione della loro fede. Ogni confraternita,con o senza giovani al suo interno, deve chiedersi

in che modo può interessarsidel problema educativo; è ne-cessario comprendere che le ri-voluzioni si fanno buttandocisi inmezzo per cambiare lo stato dicose a partire dal cambiare noistessi ed il nostro pensiero, allo-ra la rivoluzione (il nostro rinno-vamento) forse si attua. Nonstravolgere l’antico mondo con-fraternale (è una ricchezza chedeve essere la base del cam-biamento) ma renderlo attualeper una esistenza più longeva,senza effimeri compromessi dimodernità privi di costrutto, cer-chiamo solo consensi ragionatiinsieme ai giovani. �

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In evidenza

�Sabato 2 aprile, a Roma, è stato firmato daipresidenti degli Enti fondatori lo Statuto delFOGC – Forum Omnium Gentium Confrater-

nitatum. Erano presenti Dott. Francesco Antonetti,Presidente della Confederazione Nazionale delleConfraternite d’Italia, Giovanni Poggi, Priore Ge-nerale del Priorato dell’Arcidiocesi di Genova,Francois Dunan, Grand Maitre de la Maintenancede Penitentes de France et Monaco, FernandoFerrari, Presidente dell’Unione delle Confraternitedella Diocesi di Lugano; assente giustificato Ric-cardo Beconcini, Presidente della Compagnia Na-zionale delle Misericordie.Con la firma dei presidenti è stato portato a com-pimento quel progetto di creare una Confedera-zione Internazionale delle Confraternite che già ilnostro Presidente aveva promosso nel 2006 e cheera divenuto possibile in particolar modo dopo ilCammino Internazionale di Lourdes 2008. L’appo-sita Commissione Estera della Confederazione incollaborazione con gli altri Enti fondatori ha porta-to avanti il progetto in questi 3 lunghi anni arrivan-do in fine a stipulare questo Statuto poi sottoscrit-to da tutte le parti.

Si tiene a sottolineare l’eccezionalità di questo sto-rico momento per il nostro movimento confrater-nale, giacchè si è riusciti a portare a compimentoquesto progetto dopo che in altre due occasioninon era stato possibile giungere ad un’intensa, nel1939 e nel 1984

Concretamente i primi compiti che attendono ilneo Consiglio del FOGC si possono sintetizzarenei seguenti punti: 1) trasmissione dello Statuto alPontificio Consiglio dei Laici cui spetta l’approva-

zione dello Statuto; 2) diffondere nel mondo la co-stituzione del FOGC e ricercare nuove confrater-nite estere che possano aderirvi; 3) verificare i sitiche possano ospitare un nuovo Cammino Inter-nazionale, da tenersi nel 2013, e sottoporlo agli en-ti fondatori per l’individuazione della località chemeglio possa rispondere alle esigenze delle con-fraternite.

La delegazione è stata poi ricevuta, in Vaticano, daS. Em.nza il Cardinale Tarcisio Bertone, Segreta-rio di Stato a cui è stata consegnata una copia del-lo Statuto. Particolarmente “calda” l’accoglienzadel Cardinal Bertone buon conoscitore delle no-stre confraternite, che aveva recentemente avutomodo di incontrare presiedendo lo scorso Cam-mino di Fraternità in piazza San Pietro. S. Em.nzahe ricordato i valori dei nostri sodalizi, l’essere por-tatori di storiche tradizioni della Chiesa che non sipossono tralasciare, stimolando le confraternite al-la preghiera e a coinvolgere il più possibile i gio-vani, tutti temi a noi molto cari.

I Presidenti hanno infine nominato primo Presi-dente del FOGC il confratello Giacomo Cerruti diGenova, già Vice Priore Generale del Priorato diGenova e Resp. Commissione Rapporti conl’Estero della Confederazione Nazionale Confra-ternite d’Italia.

Dei 9 membri della Delegazione facevano altresìparte per la nostra Confederazione, Don FrancoMolinari, vice Assistente Nazionale, Felice Grilletto,Tesoriere e Valerio Odoardo, commissione rapporticon l’Estero. Presente altresì Antonio Tavilla che hacollaborato al progetto. �

È nato ufficialmente il FOGCForum Internazionale delle Confraternite

di Valerio Odoardo

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�La legge istitutiva nazionale 405 dei consul-tori familiari risale al ’75 e quella regionale al‘76: in 35 anni vi sono stati notevoli cambia-

menti a livello sociale, sanitario e culturale che im-pongono oggi una riqualificazione di tali strutture,innanzitutto prendendo coscienza della progressi-va perdita della loro istitutiva funzione sociale di so-stegno alla famiglia e alla maternità e paternità re-sponsabili. Ecco il motivo per cui il 26 maggio u.s.ho presentato in Consiglio Regionale del Lazio laproposta di legge “Riforma e riqualificazione deiconsultori familiari”, di cui è in corso l’esame pres-so la Commissione Politiche Sociali. Il testo, con-diviso con la Commissione Welfare del Forum del-le Famiglie, di cui faccio parte, rappresenterà latraccia da proporre a tutte le regioni. “Il vero svi-luppo ha un centro vitale e propulsore, e questo è“l’apertura alla vita”: infatti, “quando una societàs’avvia verso la negazione e la soppressione dellavita, finisce per non trovare più le motivazioni e leenergie necessarie per adoperarsi a servizio del ve-ro bene dell’uomo. Se si perde la sensibilità perso-nale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vi-ta, anche altre forme di accoglienza utili alla vita so-ciale si inaridiscono” (Caritas in veritate, 28).Questaè la convinzione che sta alla base del mio proget-to di legge, che considero parte di un progetto po-litico che guarda lontano, che ha accettato la sfidadi testimoniare che è possibile difendere i principinon negoziabili e i fondamenti etici nell’azione po-litica. La “sanitarizzazione” dei consultori è divenu-ta prassi consolidata e l’unica via per uscirne è, in-fatti, una riforma che restituisca – facendo rientra-re tali strutture nei livelli essenziali dell’assistenzasociale, oltre che sanitaria – il loro ruolo sociale diservizio alla famiglia, alla persona, alla coppia e alminore. La riforma prevede una rafforzata equipemultidisciplinare, necessaria oggi per affrontare erisolvere la complessità delle problematiche. Poi-ché la maternità rappresenta un valore sociale che

le Istituzioni sonochiamate a tutelare, èprevisto che in ogniconsultorio debbanoessere sostenute ledonne lasciate sole difronte a una maternitàdifficile e per offrirequella tutela che con-senta loro la libertà dinon abortire. Ai con-

sultori è affidato il compito obbligatorio, in occa-sione del colloquio con la donna, di contribuire afar superare le cause che potrebbero indurla al-l’aborto, di esaminare le possibili soluzioni dei pro-blemi e di offrire alternative all’aborto, anche tra-mite la collaborazione di associazioni di volonta-riato impegnate sul territorio nella difesa della vitanascente e della maternità. Inoltre, nel testo di ri-forma, vengono riconosciuti, nell’ottica della sussi-diarietà, i consultori promossi da associazioni fa-miliari, di volontariato, diocesani, ecc., nel rispettodelle proprie finalità statutarie, attribuendo loro pa-ri dignità di quelli pubblici, anche tramite forme diaccreditamento. Poiché la prima causa di ricorsoall’aborto è di natura economica, è prevista anchel’istituzione di un fondo per aiutare le famiglie e lemamme in difficoltà con un sussidio mensile esten-sibile per i primi 5 anni di vita del bambino. “Pur-troppo, come sempre accade, ormai, nel nostroPaese quando si affrontano temi quali il diritto allavita e il valore della famiglia, contro la proposta sisono scatenati violentissimi attacchi da una certaarea culturale ideologica.”. Ma le parole del SantoPadre, come sempre, ci sono di conforto: «Sareb-be totalmente falsa e illusoria qualsiasi difesa dei di-ritti umani politici, economici e sociali che non com-prendesse un’energica difesa del diritto alla vita dalconcepimento alla morte naturale(…).Nella difesadella vita, non dobbiamo temere l’ostilità e l’impo-polarità, rifiutando ogni compromesso ed ambigui-tà, che ci conformerebbero alla mentalità di questomondo”. (Papa Benedetto XVI, ai Vescovi Brasiliani,28.10.2010). Già alcune significative realtà del no-stro mondo associativo hanno accolto il mio invitoa farsi sentire con una dichiarazione di appoggio,tra queste: il Forum della Associazioni Familiari delLazio, la Compagnia delle Opere, la Consulta Re-gionale per la Pastorale Sanitaria, il Movimento Cri-stiano Lavoratori, l’Associazione Medici Cattolici,l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani, l’Unione Giu-risti Cattolici Italiani, l’Istituto di Bioetica dell’UCSCdi Roma, il Rinnovamento nello Spirito, Il Movi-mento dei Focolari-Famiglie Nuove, il MOICA, laSocietà Italiana di Psicologia, il MOIGE, la Confe-derazione Italiana dei Centri di Regolazione Natu-rale della Fertilità e stanno pervenendo molte altreimportanti adesioni (www.olimpiatarzia.it). In unquadro politico generale a dir poco desolante, civiene chiesto di non rassegnarci, di “alzarci in pie-di” e continuare insieme il cammino intrapreso, per-ché rinasca la speranza! �

I consultori familiari: necessaria una riforma

di On. Olimpia TarziaPresidente Commissione Scuola, Regione Lazio

6 In evidenza

Tradere numero 12 aprile 2011

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Tradere numero 12 aprile 2011

�Dal 9 al 13 aprile si incontrano a Roma leConfraternite e le Compagnie devote a San-t’Eligio di Noyon, conosciuto anche sotto il

nome di Alo o Lò, nato a Chaptelat nel 588 nel Li-mosino, e morto il 1º dicembre 660 a Noyon. Ve-nerato come Santo dalla Chiesa cattolica, fu unabile orafo e poi alto funzionario della corte dei remerovingi. Secondo la tradizione, Clotario II gliavrebbe commissionato un trono consegnandoglil’oro necessario per l’opera, ed Eligio ne avrebberealizzati due: fortemente impressionato dalla suaperizia e dalla sua onestà, il Re lo nominò orafo dicorte e maestro della zecca. La leggenda gli attri-buisce numerose opere oggi in gran parte perdu-te: i vasi sacri e altri arredi per le chiese parigine diNotre Dame e Saint Denis, e di Saint Loup a No-yon. Sotto il Re Dagoberto I (629 – 639), fu nomi-nato tesoriere di corte e incaricato di alcune deli-cate missioni diplomatiche; riuscì a stabilire la pa-ce tra i Franchi e i Bretoni. Si dedicò incessantemente ad opere di carità infavore dei poveri e dei malati, e per il riscatto deiprigionieri: finanziò la costruzione di numerosechiese, e nel 632 fondò un monastero a Solignac.Dopo la morte del sovrano, fu eletto Vescovo del-la Diocesi di Tournai e Noyon nel 640, e consacra-to il 13 maggio 641; si dedicò alla conversione deipagani ancora presenti nella sua vasta Diocesi.È patrono degli orafi e dei lavoratori del ferro. Laleggenda racconta che il santo Vescovo avrebbeprodigiosamente risanato la zampa ad un caval-lo, e per questo invocato quale patrono dei ca-valli e dei vetturini. La sua memoria liturgica ri-corre il 1º dicembre secondo il Martirologio Ro-mano. Nel giorno della sua ricorrenza, in moltelocalità europee si effettua la benedizione dei ca-valli, per via del patrocinio tradizionalmente as-segnatogli. Il Vescovo della Diocesi di Noyon, S. E. Mons. Jac-ques Benoit-Gonnin, insieme all’Abate della Cat-tedrale di Noyon, l’Arciprete Philippe Montier, sa-ranno presenti a Roma per l’evento, e presenzie-ranno ai vari momenti del Convegno. Nel corsodell’incontro “EURELOY 2011” di Roma, è in pro-gramma la partecipazione all’Udienza Papale di

L'Évêque du Diocèse de Noyon, S. E. Mons.

Jacques Benoît-Gonnin,à Rome pour le Congrès

EURELOYde Stefania Colafranceschi

�Du 9 au 13 avril ils se rencontrent à Rome lesConfréries et les Compagnies fidèles auSant’Eoi de Noyon, connu aussi sous le nom

de Sant’Eligio ou Alo, né au Chaptelat en 588 dansle Limousin, et mort le 1º décembre 660 au Noyon.Vénéré comme saint de l’Église catholique fut unorfèvre adroit et puis haut dirigeant de la cour desrois merovingi. Selon la tradition, Clotario II lui auraitcommissionné un trône en lui remettant l’or néces-saire pour l’oeuvre, et Eloi en aurait réalisé deux: vi-vement impressionné de sa maîtrise et de son hon-nêteté, le Roi nomma orfèvre le de cour et maîtrede l’hôtel de La Monnaie. Aujourd’hui La légendelui attribue nombreuses œuvres, dans une grandepartie sont perdue: les vases sacrés et autres tu temeubles pour les églises parisiennes de NotreDames et Saint Denis, et de Saint Loup au Noyon.Sous le Roi Dagoberto I, (629-639), il fut nommé tré-sorier de cour et responsable de missions diplo-matiques délicates; il réussit à établir la paix entreles Francs et les Breton. Il se consacra aux oeuvresde charité sans cesse pour les pauvres et des ma-lades, et pour le rachat des prisonniers: il finança laconstruction de nombreuses églises, et en 632 ilfonda un monastère au Solignac.Après la mort du souverain, il fut élu Évêque du Dio-cèse de Tournai et Noyon en 640, et consacré le 13mai 641; il se consacra à la conversion de l’ancrepaïenne tu présentes dans son diocèse vaste.Il est Patron des orfèvres et des travailleurs du fer.La légende raconte que le saint Évêque aurait pro-digieusement redressé la patte à un cheval, et pourcelui-ci invoqué quel Patron des chevaux et des co-chers. Sa mémoire liturgique recourt le 1º décem-bre second le Martirologio Romain. Dans le jour desa récurrence, en beaucoup de localités euro-péennes il a lieu la bénédiction des chevaux, àcause du parrainage traditionnellement lui assigné.L’Évêque du Diocèse de Noyon, S. E. Mons.Jacques Benoît-Gonnin, avec l’abbé de la Cathé-drale de Noyon, l’archiprêtre Philippe Montier seraprésent à Rome pour l’événement, et ils assisterontaux moments différents du Congrès. Dans le cours de la rencontre “EURELOY 2011 deRome est en programme où la participation à l’au-

Il Vescovo della Diocesi di Noyon, S. E. Mons.

Jacques Benoit-Gonnin,a Roma per il

Convegno EURELOYdi Stefania Colafranceschi

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Tradere numero 12 aprile 2011

mercoledì 13 aprile ove, al termine dell’Udienza, ilPresidente Europeo EURELOY, Massimo Carlesi,a nome della Federazione, farà dono a Sua Santi-tà Benedetto XVI di un busto argenteo rappresen-tante Sant’Eligio Vescovo. Il busto è stato realiz-zato per l’occasione dalla Scuola dell’Arte dellaMedaglia, dell’Istituto Poligrafico e Zecca delloStato, ed è una riproduzione in formato ridotto delbusto originale seicentesco contenente una reli-quia del Santo, eseguito da Giovanni Pallottola nel1628, raffigurante il Santo protettore degli Orefici,in lamina di argento e argento dorato sbalzata.Pregevole esempio di arte barocca con forti e do-minanti accenti rinascimentali, è conservato nellaChiesa di S. Eligio degli Orefici di Roma. Il giorno martedì 12 aprile, alle ore 16,00 nella Ba-silica Papale di Santa Maria Maggiore, presiedutadal Cardinale Bernard Francis Law, Arciprete, sa-rà celebrata una Solenne Messa Pontificale in ono-re di Sant’Eligio (St. Eloy in lingua francese), pre-senti il Vescovo Benoit-Gonnin, l’Arciprete Mon-tier, oltre ad alcune rappresentanze delle Confra-ternite romane. È previsto inoltre, il giorno lunedì11 aprile alle ore 18,00 a cura della Romana Uni-versitas Artium, un Concerto nel Pantheon dell’or-chestra a Plettro “Costantino Bertucci”, diretta dalMaestro Alvaro Lopes Ferreira. Sono previsti i bra-ni Stabat Mater di Antonio Vivaldi, e il Salve Reginadi Giovanni Battista Pergolesi. Il Concerto sarà pre-ceduto alle ore 17,30 dalla Recita dei Vespri. �

dience le mercredi Papale le 13 avril, à la fin de l’au-dience, le Président Européen EURELOY, MassimoCarlesi, au nom de la Fédération fera don à SaSainteté Benedetto XVI d’un buste représentantSant’Eloi Évêque d’argent. Le buste a été réalisépour l’occasion de l’École de l’art de la Médaille, del’institut Polygraphique et Hôtel de la Monnaie del’État, et c’est une reproduction en format réduit dubuste du dix-septième siècle contenant une reliqueoriginal du Saint, exécuté par Giovanni Pallottola en1628, raffigurante le Saint protecteur des Orfèvres,en lame d’argent et argent doré repoussé. Exem-ple estimable d’art baroque avec des forts et ac-cents dominants de la Renaissance, est conservédans l’Église de S. Eligio des Orfèvres de Rome.Le jour mardi 12 avril, aux heures 16,00 dans la Ba-silique Papale de Sainte Maria Maggiore, présidéepar le Cardinal Bernard Francis Law, Archiprêtre, uneSolennelle Messe Pontificale sera célébrée en hon-neur de Sant’Eloi, Sant’Eligio en langue italienne,présente l’Évêque Benoît-Gonnin, l’archiprêtre Mon-tier, au-delà à quelques représentations des Confré-ries romaines. Il est prévu en outre, le jour lundi 11avril aux heures 18,00 par la Romaine UniversitasArtium, un Concert dans le Panthéon de l’orchestreau Médiator “Constantin Bertucci” dirigé par le Maî-tre Alvaro Lopes Ferreira. Les passages sont prévusStabat Mater d’Antonio Vivaldi et la Sauve Reine deGiovanni Battista Pergolesi. Le Concert sera pré-cédé à 17,30 heures de l’il Récite des Vêpres. �

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In evidenza 9

Tradere numero 12 aprile 2011

�Pietà popolare e gioventù vanno d'accordo?I giovani, possono farsene ancora qualcosadella processione del Corpus Domini, dei

pellegrinaggi mariani o della venerazione delle re-liquie? Sì, possono! E c'è un bel libro, «La fede deipiccoli», che ne è la prova. L’autrice, Elisabeth vonThurn und Taxis, è una giovane donna moderna.Cresciuta a Ratisbona, è andata a scuola a Lon-dra, ha studiato a Parigi e ha vissuto a New York:nel mondo e di casa. Tanto più positivo è il fatto che una come lei si oc-cupi di pietà popolare. Infatti oggi si scrive ben po-co su questo tema. E poi la pietà popolare è in cer-to qual modo messa ai margini dalla pietà liturgi-ca. Quest’ultima è naturalmente molto importan-te. Ma la pietà liturgica ha bisogno di essere com-pletata dalla pietà popolare alla quale alcuni guar-dano invece con una certa alterigia. Perché, inve-ce, la devozione popolare appartiene in modo pri-mario alla nostra fede? La risposta è molto sem-plice: ciò che è particolarmente bello nella fedecattolica sono gli elementi che ne sollecitano i sen-si. La nostra fede non si limita alla preghiera, al-l'interiorizzato e alla razionalità. La nostra fede af-ferra l'uomo intero. Tutto l'uomo è chiamato allasantità, e così egli deve tendervi attivamente contutti i suoi sensi. Molti sacerdoti aspirano ad essere "moderni", "alpasso coi tempi", per usare solo alcune tra leespressioni oggi più in voga. Credono che la pie-tà popolare sia qualcosa di superato e, passo do-po passo, la espellono dalla vita della Chiesa. Ilprotestantesimo ha già abbandonato questa for-ma di pietà. Per i cristiani evangelici la Chiesa èpresente unicamente lì dove si prega e dove ven-gono amministrati i sacramenti. Ma così si dimen-tica che la Chiesa è una realtà sempre presenteche riempie tutta la nostra vita e che aspira a coin-volgerla integralmente. Purtroppo una simile ten-denza ha cominciato a prender piede anche tranoi cattolici. Ci accorgiamo, però, che lì dove vie-ne praticata solo una "religione razionale", la fedeperde forza e, prima o poi, scompare del tutto.La fede non è un fatto solamente razionale; necessita anche di espressioni semplici e veraci,presenti sin dall’inizio e delle quali l'uomo avràsempre bisogno. Proprio per noi cristiani esse so-no fondamentali.La pietà popolare è un tesoro della Chiesa. Ed al-

lora è tanto più impor-tante opporsi in modobuono e appropriato al-la sua rimozione. Dicoquesto pensando pro-prio ai giovani. Ben pre-sto si accorgerebberodi cosa ha perso la no-stra fede se non la sipotesse più “toccarecon mano”, non coin-volgesse più l'uomo in-tero. In Baviera, la miaterra; la pietà popolareha da sempre un ruoloimportante. Ai bavaresil'elemento puramenterazionale importa me-no. Per essi in primopiano sta ciò che è per-cepibile con i sensi. Perquesto in Baviera lapietà popolare ha unposto particolare nel-la vita religiosa dellepersone.Certo oggi a causa del-la grande mobilità deisingoli divieni più diffici-le mantenere in vita tra-dizioni preziose. E tut-tavia, più la vita divienefrenetica, più gli uominihanno bisogno della lo-ro patria, dei propri riti eusi. Per questo è tantoimportante che la pietàpopolare continui a es-sere curata e alimenta-ta con entusiasmò, co-sì che possano goderne anche le generazioni future. La fede rimane viva solo se si rivolge a tut-to l’uomo. E questo è il messaggio che rivolgo aigiovani cristiani di oggi. E così sono particolar-mente contento del fatto che una giovane donnamoderna, una giovane scrittrice, la voglia far co-noscere e amare proprio alla sua generazione,mostrando questo: la pietà popolare ci avvicina aGesù Cristo. �

“La fede rimane viva sesi rivolge a tutto l’uomo”

Questo scritto di Georg Ratzinger che proponiamo, apparso su un giornale, è particolarmente interessante: tratta della Pietà Popolare ed è anche rivolto ai giovani.

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Tradere numero 12 aprile 2011

che per alcuni mesi ha sostato nella prima cap-pella a sinistra della Basilica, era ormai collocatasul muro, nel luogo dove rimarrà per sempre. Rea-lizzato nella fornace “Il Tondo” di Andrea e Mar-cello Manuzza di Celle Ligure, il bassorilievo poli-cromo, ispirato ad un quadro seicentesco, è statocreato con una particolare tecnica a simulare il rin-venimento di un antico affresco murale in argillasemirefrattaria, cotto prima a granfuoco e succes-sivamente a terzo fuoco con oro zecchino. Pocoprima, alle ore 15, si era svolta nel vicino Palazzodelle Azzarie la riunione dei Priori delle Confrater-nite diocesane.Nonostante immancabili polemiche, discussioni,rinvii, lungaggini burocratiche, muove così un pri-mo passo il progetto che testimonierà la recenteproclamazione del Santuario di Nostra Signora diMisericordia come riferimento di tutte le Confra-ternite d’Italia. �

Con una semplice ma importante cerimonia è stata ufficialmente inaugurata la parete sulla quale saranno

collocate le formelle delle Confraternite d’Italia

Da Mater Misericordie n° 4/2010 di Giovanni Gallotti

�Con una semplicema importante ceri-monia, sabato 16

ottobre 2010, sulla piaz-za della Basilica è stataufficialmente inauguratala parete sulla quale sa-ranno collocate le for-melle delle Confraternited’Italia.È stato un pomeriggiopiovoso ed autunnalequello di sabato 16 otto-bre 2010. Nonostante iltempo non proprio favo-

revole, una piccola folla si accalcava in un angoloinsolito della piazza, verso il Palazzo Azzarie. Co-perta ancora con un telo la ceramica di Renata Mi-nuto, con l’Apparizione della Madonna al Botta,

Ore 08.00 In ogni Diocesi della Metropolia, nellaChiesa Cattedrale o altra su scelta del-l’Ordinario verrà celebrata la Santa Messapresieduta da un Vescovo, alla quale se-gue l’Adorazione Eucaristica

Ore 09.30 Palazzetto dello Sport di Jesi: Lodi• Presiede

S.E. Mons. Armando Brambilla• Lectio: S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti

Ore 10/12 Palazzetto dello Sport– Proiezione video introduttivo – Approfondimento e dibattito sul tema –

Incontro con le Confraternite

XXV CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

Ancona 3-11 settembre 2011

EUCARISTIA: PANE DEL CAMMINO

• Relatore: Don Giuseppe Ruta (Centro Catechistica Salesiano, Catania)

• Moderatore: Dott. Francesco Antonetti (Presidente Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia)

Ore 15.00 Percorsi turistici, culturali e religiosiOre 17.00 Piazza del Plebiscito - Ancona

Celebrazione EucaristicaPresiede il Legato Pontificio o S.Em.za Card. Agostino Vallini

Ore 18.00 Processione Eucaristica – Ancona

NB: sul sito www.congressoeucaristico.it, è possibile iscriversi al Congresso Eucaristico e partecipare alla giornata delle confraternitecompilando la scheda

Per gli alloggi ci si può collegare con la Raptim, referente Dott. Paolo Tsimbirlis: 06. 687091; [email protected].

Ulteriori dettagli organizzativi verranno comunicati successivamente.Vedi anche il nostro sito www.confederazioneconfraternite.org

Giovedì 8 settembre 2011 JESI-ANCONA: Programma provvisorioGIORNATA DEDICATA ALLE CONFRATERNITE

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Tradere numero 12 aprile 2011

Lettera di S.E. Rev.ma Mons. Edoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona-Osimo a S.E. Mons. Armando Brambilla

e al Presidente Francesco Antonetti per richiedere la collaborazione della Confederazione a coordinare le iniziative volte a far partecipare leConfraternite italiane al XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona

Prot. 394/2011/MAncona, 10 marzo 2011A Sua Eccellenza ReverendissimaMons. Armando BRAMBILLAAssistente Ecclesiastico della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia

Al Dott. Francesco ANTONETTIPresidente della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia

Sono lieto di comunicarVi, come del resto sicuramente saprete, che dal 3 all’11 settembre 2011 saràcelebrato nell’Arcidiocesi di Ancona – Osimo e nella sua Metropolia che comprende le Diocesi diSenigallia, Jesi, Fabriano – Matelica, Loreto, il XXV Congresso Eucaristico Nazionale il cui temaè“Signore da chi andremo? (Gv 6,68): l’Eucaristia per la vita quotidiana”.

Il programma del Congresso Eucaristico Nazionale (CEN) è in via di definizione.

Tuttavia posso già assicurare che esso comprenderà una riflessione che mette in rapporto l’Eucaristiae gli ambiti pastorali approfonditi nel Convegno Ecclesiale di Verona del 2006.

Tra questi vi è il tema della tradizione che sarà ripreso nella giornata di giovedì 8 settembre a Jesi conil titolo: “Eucaristia: pane del cammino”.

A questo incontro di Jesi sono invitati in modo particolare le Confraternite presenti in Italia al fine direcuperare un’esperienza che tanti frutti ha dato alla Chiesa e alla quale ancora aderiscono un grannumero di fedeli.

Il Comitato Organizzatore del CEN è lieto di rivolgere un invito alle Confraternite, le quali avranno lapossibilità di partecipare l’8 settembre non solo al momento mattutino della riflessione ma in particolareunendosi alla processione eucaristica del pomeriggio ad Ancona: sarebbe bello che fossero presentile Confraternite del Santissimo Sacramento.

Fin d’ora codesta Confederazione potrebbe attivare una sensibilizzazione orientata a suscitare interesseper l’avvenimento ecclesiale del CEN ma anche per avviare un coordinamento utile all’organizzazione:a questo riguardo il Comitato si rende disponibile ad offrire le indicazioni necessarie.

Per questo sono lieto di far conoscere la posta elettronica della segreteria del CEN,[email protected], il sito internet www.congressoeucaristico.it, il centralinotelefonico 071 285551, il numero del fax 071 2855570 e l’indirizzo postale, Via Colle Ameno, 5 -Località Torrette, 60126 - Ancona.

Spero vivamente che le Confraternite vedano nella partecipazione al CEN una testimonianza di fede euna grazia di comunione ecclesiale.

Cordialmente,� Edoardo Menichelli

Arcivescovo di Ancona - OsimoPresidente Comitato Organizzatore CEN

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12 In evidenza

Tradere numero 12 aprile 2011

Le Confraternite romane nell’ambito del programma pastorale del 2011si attivano per realizzare un progetto missionario a favore dell’infanzia.

A tale scopo le Confraternite proporranno eventi presso le loro sedi finalizzate alla raccolta di fondi.

L’iniziativa rientra anche nel progetto di carità della Confederazione che chiede, quando necessario, unire risorse comuni.

Questa è la prima iniziativa

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13I nostri scritti

Tradere numero 12 aprile 2011I NOSTRI SCRITTIi

Nulla consuma il corpo quanto l’ansia…

di Roberto Clementini

�E chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi diessere preoccupato per qualsivoglia cosa.Questo aforisma del Mahatma Gandhi può

esserci veramente utile per trattare l’argomentodella superstizione latente nella nostra quotidianità.Provate a chiedere, ad ogni buon cristiano, se è superstizioso e la risposta sarà certamente negativa.Ad una domanda diretta sappiamo ben distingue-re tra il bene ed il male, ma nell’atteggiamentoquotidiano della nostra vita, siamo veramente an-tisuperstiziosi?Spesso mi capita, al mattino, seguire la trasmis-sione televisiva prima pagina, su canale 5: notizieripetute, ogni quarto d’ora, dalle 6 alle 8, e verso lafine del quarto d’ora, tra le tante notizie, c’è anchel’oroscopo della giornata.Ogni volta, nel sentirlo, sto attento a quello del miosegno zodiacale e a quello di mia moglie e ci fac-cio un sorriso sopra sulla genericità delle indica-zioni, che possono valere per tutti e dunque pernessuno, ma quello che più mi preoccupa è ilmessaggio finale in cui si invitano gli ascoltatori a

mandare un sms (esse emme esse) ad un nume-ro particolare, con l’indicazione del proprio segnozodiacale, per ricevere, in abbonamento, un “ser-vizio” settimanale al costo, scritto piccolo piccoloe sotto, di 31 centesimi di euro a messaggio persette messaggi alla settimana.Facendo un breve calcolo del costo per persona,e presupponendo una famiglia tipo di quattro per-sone, questo abbonamento costerebbe, all’anno,oltre 400 Euro.A questo punto mi chiedo: sicuramente non c’ènessuno così sciocco da cadere nella trappola?però rifletto, anche sul perché viene fatta, in ma-niera assillante e quasi subliminale, tale pubblici-tà e concludo: sicuramente qualcuno che abboc-ca c’è!Spero proprio che tra questi allocchi non ci sia al-cun confrate o consorella!Ma la superstizione strisciante, quasi inconsape-vole, può colpire molti cristiani; infatti, se prestia-mo attenzione, per un momento, al rituale delloscambio della pace, durante la S. Messa, ci si puòaccorgere spesso che, incrociandosi le mani,qualcuno si tira indietro ed ha la faccia tosta di di-re: non facciamo la croce perchè porta male. Allo-ra, in questi casi, io puntualizzo: ma è proprio laCroce che ci salva!Stiamo attenti, dobbiamo vigilare, dobbiamo affi-darci totalmente al Signore, accettare le croci e leprove della vita; il nemico vuole renderci schiavi edansiosi per ogni piccola cosa che ci circonda: noncadiamo nelle grinfie dei maghi lestofanti, non af-fidiamoci all’oroscopo, non temiamo il gatto nero.Anzi, in maniera gratuita, l’oroscopo ve lo faccioio, che vale per tutti i segni (il costo di 400 euro po-trebbe essere utilizzato all’adozione di uno o duebambini a distanza,):“se affidiamo veramente il nostro cuore, a MariaSantissima ed al nostro Signore, la nostra vita sa-rà serena, luminosa e ricca di grazia”. Buon giorno, buona settimana, buon anno, in-somma, auguri per tutta la vita. �

“L’astronomia” (1508), Roma, Palazzi Vaticani Stanza della Se-gnatura. L’affresco di Raffaello rappresenta, secondo una recen-te ipotesi, il cielo di Roma al momento dell’elezione sul soglio pon-tificio di Giulio II avvenuta il 31 Ottobre 1503, tre ore dopo il tra-monto. Il papa della Rovere era talmente fiducioso nei pronosticidegli astrologi, che rimandò il giorno della propria incoronazioneper attendere un cielo favorevole.

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14 I nostri scritti

Tradere numero 12 aprile 2011

�La Confraternita di S. Antonio Abate della Par-rocchia S. Maria delle Grazie in Vazia, inco-raggiata dal parroco don Zdenek Kopriva, ha

organizzato un pomeriggio insieme: per pregare eper riflettere sul significato attuale delle confrater-nite. Erano presenti rappresentanze di molte con-fraternite nella Diocesi, nonché molti parrocchianii quali hanno voluto iniziare la festa del Santo Pa-trono in modo diverso. Il canto solenne del Vespro,la meditazione del parroco ha contribuito a far siche tutti si sono sentiti Chiesa. Il vicario per le con-fraternite Mons. Mariano Assogna ha dato a tutti ilsaluto del Vescovo Delio Lucarelli e ha ricordatocome questo incontro è il frutto di un cammino ri-preso da oltre cinque anni. Un cammino voluto dalVescovo e seguito con attenzione da vari collabo-ratori. Questo incontro, ha ricordato don Mariano,si inserisce in un programma di formazione e dicomunione che la Diocesi annualmente proponecon un incontro ad inizio anno liturgico, altro nellaprima domenica di quaresima e altri momenti cheogni confraternita è sollecitata a promuovere. Larelazione storico-pastorale è stata tenuta da donMario Sensi, sacerdote, noto storico della religio-sità popolare, originario di Spello. Preliminarmente c’è da osservare che l’Umbria,suo luogo di origine, è cara a tutti noi. Teniamo incomune valori forti: S. Francesco – con i santuaridella nostra Valle Santa –, il Seminario maggioredi Assisi, che per secoli ha accolto i nostri giovanichierici, Mons. Giuseppe Chiaretti – leonessano –vescovo emerito di Perugia, caro a tutti noi. DonMario, quale cultore e studioso della storia delleconfraternite, ha fatto un excursus storico dal me-dio evo ad oggi e ci ha aiutato a comprendere ilmotivo, il perché sono sorte le confraternite: l’eser-cizio della carità verso i poveri, l’ospitalità dei viag-giatori, la cura dei malati, la premura verso le gio-vani orfane per aiutarle a formarsi una famiglia, lasepoltura dei morti. Ha sottolineato le non pocheproblematiche che queste Pie Unioni hanno in-contrato nel corso dei secoli e in relazione al po-tere laico e in relazione al potere ecclesiastico. Haevidenziato come l’amministrazione dei beni, del-le ricchezze ha comportato e comporta ancoraproblemi alle Confraternite e alla Chiesa in genere.Ha fatto cenno alle Arciconfraternite romane lequali essendo costituite nella città eterna nel M.E.

e anche dopo, godevano di più ampi benefici eprerogative e come queste le partecipassero inperiferia attraverso le aggregazioni di confraterni-te più piccole, concedendo indulgenze e privilegiin cambio di riscontri patrimoniali. È emerso, co-munque che nel corso dei secoli, la storia delleconfraternite è stata ricca e positiva, per il benecompiuto, per le opere d’arte commissionate, pergli edifici di culto costruiti. Una storia che non valetta solo al passato, ma la nostra epoca ha biso-gno nuovamente di laici impegnati, laici che in for-za del battesimo e della buona volontà decidonodi servire i fratelli attraverso la Chiesa. QuestaChiesa che non è fatta di soli chierici, ma anche ditante persone generose su cui il Concilio VaticanoSecondo ripone non poche speranze. All’indoma-ni del Concilio la realtà laicale era portatrice di unanuova primavera, di tanta speranza, ma col pas-sare degli anni pare che siamo carenti di ottimi-smo, di profezia, di fiducia e così a volte il clerica-lismo torna a fiorire. Le Confraternite potranno es-sere di nuovo realtà vive, capaci di aiutare il par-roco a diffondere ad extra, il buon seme del Van-gelo. I confratelli, proprio perché laici, sono chia-mati ad incarnare nella concretezza quotidiana ivalori della fede, valori che non necessariamentedebbono esser vissuti in modo individuale ma pro-prio perché valori certi debbono essere condivisi evissuti nella trasparenza della vita ordinaria.La nostra Diocesi ritiene che con le confraternitepossono trovare spazio di lavoro e di impegno pa-storale i nostri non pochi diaconi i quali sono chia-mati appunto alla diaconia, al servizio, cosa che leconfraternite hanno sempre fatto. I nostri compli-menti con questi confratelli di Vazia che hanno ini-ziato un cammino nuovo che va oltre il contingen-te, a volte ristretto al calendario e alla festa an-nuale. �

Molte Confraternite a Vazia (Rieti)Un germoglio nuovo da un seme antico

di Vincenzo Focaroli

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15I nostri scritti

Tradere numero 12 aprile 2011

Le Confraternite riscoprano la propria vocazione: la strada!

di Don Domenico FerriDelegato Diocesano delle Confraternite della Diocesi di Sora

�In occasione del 400° Anniversario della na-scita della Confraternita del SS.mo Crocifis-so ad Isola del Liri (Sora), presenti il Vescovo

Diocesano Sua Ecc.za Mons. Filippo Iannone, ilPresidente della Confederazione dott. FrancescoAntonetti, e un vasto pubblico, il Delegato Dioce-sano delle Confraternite, don Domenico Ferri, hatenuto una riflessione sul tema: ”Le Confraternite,oggi, quale strada”. Le Confraternite nella nostra Diocesi, sono 60. Nel2000, erano una trentina, e molte di esse “quie-scenti”, con pochi aggregati. La maggior parte,erano Confraternite del culto, segregate nelle sa-grestie, e, spesso abbandonate a se stesse. Og-gi, le Confraternite, hanno riscoperto la loro voca-zione: la strada!Ma la strada non è solo un luogo, è una dimen-

sione: significa lì dove Dio ci vuole, dove noi dob-biamo attuare il suo Regno. Lì, dove aiutiamo Ge-sù a costruire la sua famiglia: la Comunità, la Dio-cesi, la Chiesa.I nostri Convegni si chiamano “Cammini”, perchécamminiamo. Ma si può camminare anche ozio-samente, al sole, senza alcuna attenzione all’altro.* Noi camminiamo, come gli antichi pellegrini, po-

veramente, ricchi di un saio ed un bastone; mafelici di aver incontrato Dio.

* Noi camminiamo, come gli evangelizzatori e te-stimoni; risuona anche nelle nostre orecchie l’in-vito di Gesù: ”Andate in tutto il mondo, annun-ciate il Vangelo ad ogni creatura. Io sono convoi, tutti i giorni, fino alla fine dei secoli”.

* Noi camminiamo, come chi si fa compagno diviaggio, solidale con le povertà e le miserie delfratello. Oggi così varie e terribili, più della pestedi un tempo.

* Noi camminiamo, gli uni accanto agli altri, gli uniper gli altri, con-fratelli, fratelli di tutti.

I nostri Cammini sono sempre una festa, non unarigorosa sfilata, ma una gioiosa testimonianza peraver trovato Qualcuno che ci ama, ed ha cambia-to la nostra vita.E lo vogliamo, dire, quasi gridare, camminandotra tutti. Un male che non ci appartiene è la ver-gogna: noi siamo felici di gridare la nostra Fedesulle strade. Un grande contributo alla rinascita delle Confra-ternite lo ha dato Giovanni Paolo II.Se non ci fosse stato quel Papa, non saremmostati 50.000 in Piazza San Pietro, il 10 Novembre

2007, e in 20.000 nel 2010.È per lui (Giovanni Paolo 2°), che abbiamo rinco-minciato a “camminare” nel vero senso della pa-rola. Fu lui, che volle la partecipazione delle Con-fraternite all’Anno Santo 2000 ove fece un discor-so ri-fondativo. Lui ci ha ricordato le cose belleoperate dai nostri padri, ci ha ridato fiducia: “Dio viama, – disse nel 1984 – la Madonna non si è scor-data di voi, i Vostri Santi Protettori ancora veglianoe sognano che qualcuno li ricordi e gli somigli sul-la terra.* Abbiamo rincominciato a camminare nella vita,

con una formazione più seria, con una fede piùviva, con una carità operosa, con più convin-zione.Oggi, possiamo di nuovo camminare sulle vie,sulle strade delle nostre Diocesi, da laici vivi, te-stimoni credibili, cristiani coscienti e più nume-rosi! Questo siamo e questo vorremmo esseresempre meglio.

* Abbiamo rincominciato a camminare nelle no-stre Comunità, fratelli accanto a fratelli, a inte-ressarci dell’evangelizzazione, e della missione,accanto ad altre realtà ecclesiali. È qui che cigiochiamo tutto il nostro rinnovamento, e la no-stra identità.

È passato l’inverno. Da poveri cirenei, che al mas-simo assistevamo a qualche funerale, se chiama-ti, ora siamo l’Associazione più numerosa della no-stra Diocesi; grazie all’assistenza premurosa e sti-molante dei nostri Vescovi, e, all’accoglienza diParroci ben disposti e benevoli.Ma crescere, dipende da noi, da voi. Se la Socie-tà va male, bisogna unirsi in piccoli gruppi, e, ri-sanare gli angoli del corpo; essere una “cura rico-stituente”, per le famiglie, per i giovani, essere una“diga” contro il malessere che colpisce i ragazzi ele nuove generazioni.Anni fa ho visto in un crocicchio, una immagine diMaria, sotto vi era scritto: “Madonna della strada,indicaci la via”! Sarei felice, se nascesse una Con-fraternita chiamata “Madonna della strada”, cosìci ricorderebbe sempre, che la nostra vocazione èsulla strada, per risanare tutti, come dei buoni Sa-maritani. Questa è la nostra vocazione! La strada che dob-biamo battere! Il Cammino vero che dobbiamocompiere! Essere sulla strada, compagni di viag-gio, di chiunque incontriamo, capaci di liberare, erisanare tutti. �

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�Con il saluto dell’Assistente Ecclesiastico,S.E.R. Mons Armando Brambilla, porto dalPresidente, il quale comunica che, per im-

previsti impegni pastorali, arriverà durante il corsodella riunione, si è riunito, in data 25 febbraio 2011,ore 14,30, il Consiglio Direttivo della Confedera-zione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, i Co-ordinatori Regionali con i loro Vicari, in sessioneordinaria, alla presenza del Collegio dei Revisori,presso il Seminario Maggiore di Roma, con il se-guente Ordine del Giorno:(Riservata ai Coordinatori e Vice Coordinatori conla partecipazione del Consiglio e del Collegio deiRevisori):– saluto S.E.R. Mons. Armando Brambilla;– relazione del Presidente sulla vita della Confe-

derazione;– relazioni dei Coordinatori e dei Vice Coordinato-

ri sulle proprie zone di competenzaSono presenti: il Presidente Francesco Antonetti, IlSegretario Generale Roberto Clementini, il Teso-riere Felice Grilletto, i Consiglieri: Leonardo DiAscenzo, Giulio Obletter, Giuseppe Vona, FrancoZito.Ritardano, a causa incidente ferroviario, il Vice Pre-sidente del Nord Mario Spano ed il ConsigliereGiovanni Poggi ed il Vice Assistente EcclesiasticoMons. Franco Molinari.Assenti giustificati: il Vice Presidente Vicario Vin-cenzo Bommino, il Vice Presidente del Centro Au-gusto Sardellone, il consigliere Franca Maria Mi-nazzoli.Per il Collegio dei Revisori sono presenti: PietroD’Addelfio, Presidente; Andrea D’Arrigo e Valenti-no Mirto, membri effettivi; Eugenio Anguilla e Vin-cenzo Mandato, membri supplenti. Assenti: nes-suno.Per i Coordinatori e Vice Coordinatori sono pre-senti:Felice Grilletto, Leonardo Di Ascenzo, FrancescoZito, Umberto Tornabene, Emilio Bertoni, MassimoGiuliani, Mario Lastretti, Enrico Ivaldi, Gennaro Co-mes, Annunziata Petrelli, Aldo Mancini, AntonioRizzi, Giovanni Del Vecchio, Giovanni Iannacconee Vitantonio di Milia.Assenti Giustificati: Antonino Punturiero, Riccardo

Carminati, Michele Piscitelli, Ida Anfossi, Salvato-re Salvato, Andrea Benedetti, Fabio Menconi, Ga-briele Amicarelli, Marco Del Sindaco, Massimo Sti-valetta, Nicola Capitanio.Assenti ingiustificati: Grano Bruno, Roberta Reg-giani. A questo punto, dopo la preghiera iniziale, si pas-sa alla discussione dei punti posti all’Ordine delGiorno:2° punto relazione del Presidente sulla vita dellaConfederazione:Il Presidente Dr. Francesco Antonetti comunica:Cosa è stato fatto negli ultimi mesi:• XIX Camino nazionale di fraternità: buono il ri-

sultato sia per la partecipazione di circa 15000-20000 confratelli e per la qualità del cammino.Scarso il risultato delle raccolte e adesioni aquanto proposto;

• fallito il tentativo di organizzare il viaggio in TerraSanta per mancanza di adesioni;

• scarsi i contributi ricevuti, Contatti continui per ri-cevere contributi promessi dai vari Enti locali;

• incontri per la preparazione del XX camminoNazionale di Fraternità a Reggio Calabria. L’or-ganizzazione è sotto la responsabilità di Mons.Lauro e Maurizio Nucara;

• incontri per la preparazione del Cammino regio-ne Lazio a Capranica (Diocesi di Civita Castella-na), con decisione presa insieme al VescovoS.E.R. Romano Rossi. Il Presidente è nel Comi-tato organizzatore in qualità di Coordinatore re-gionale;

• incontro in Ancona per la preparazione dellagiornata del Confratello in occasione del XXVCongresso Eucaristico Nazionale. Ottima l’ac-coglienza ricevuta da parte dei delegati dioce-sani presenti. Grande attesa per la partecipa-zione. Sono state coinvolte le Misericordie d’Ita-lia tramite il presidente Gabriele Brunini. Neces-sario coinvolgere le confraternite marchigiane equelle vicine in particolare quelle del SS Sacra-mento;

• vestizione confraternita Torrita Tiberina con lapresenza del Vescovo Diocesano;

• valutazioni per vademecum del Confratello scrit-to da Don Benedetto Fiorentino;

Verbale del Consiglio Direttivo, deiCoordinatori regionali e loro Vicari

Roma, 25 e 26 febbraio 2011

a cura del Segretario Generale Roberto Clementini

16 La Confederazione informa

Tradere numero 12 aprile 2011LA CONFEDERAZIONE INFORMA

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• mediazioni per la preparazione dello statutoFOGC 8. Il punto focale è quello di pretendereda parte della Confederazione che lo statuto af-fermi che in Italia solo la confederazione faràparte del FOGC e tutti gli altri saranno ammessisolo attraverso la Confederazione);

• redazione, Stampa e invio di Tradere 11;• redazione, stampa e invio del calendario 2011;• richiesta acquisto e invio Libro del decennale;•

raccolta contributi per Tradere;• lettera Mons. Miglio per chiarire rapporti con il

coordinamento regione Piemonte;• omaggio al Cardinal Bertone e Reggente Casa

Pontificia (ricevuti Biglietti ringraziamento);• lettera al Ministero per richiesta convegno beni

Culturali Confraternite;• cura continua della segreteria da parte dei vo-

lontari (Rosanna 1, Rosanna2, Gloria, FrancescoCorradini)-

Impegni già programmati:principali Incontri Confraternali 2011 che coinvol-gono la Confederazione:31 Marzo Corato: Conferenza sui valori at-

tuali delle Confraternite;14 e 15 Maggio Masone: Cammino Fraternità

confraternite liguri e piemontesi;1 Maggio Modena: celebrazione 500 anni

Miracolo S. Geminiano;21 e 22 Maggio Enna: 750° anno Fondazione

Confraternita Collegio San Salva-tore;

11 e 12 Giugno Reggio Calabria: XX CamminoNazionale di Fraternità;

2 e 3 Luglio Monopoli: Cammino Beato Pier-giorgio Frassati;

19 Giugno Benevento: Cammino Confrater-nite Metropolia beneventana;

8 Settembre Ancona: Cammino confraterniteper Congresso Eucaristico;

16 Ottobre Capranica: Cammino confraterni-te Regione Lazio;

23 Ottobre Avezzano: Cammino Interregio-nale Abruzzo e Molise.

Cosa resta da Fare:• proseguire preparazione per XX cammino na-

zionale di fraternità;• proseguire preparazione Giornata del confratel-

lo per il XXV Congresso Eucaristico;• proseguire preparazione per Cammino regione

Lazio;• pubblicazione vademecum del Confratello (uni-

co testo o supplementi Tradere o supplementosussidio catechetico);

• preparazione nuovo sussidio catechetico;• definire FOGC;• costituire e/o far partire le Commissioni:

Commissione comunicazioni, censimento e uffi-cio stampa;

Commissione Editoriale;Commissione giovani ;Commissione Beni Culturali e archivistici;Commissione Giuridica e fiscale;Commissione Catechetica.

Preparazione Convegno sui beni Culturali e Archi-vistici Confraternite;• proseguire richieste per campagna sostegno

Tradere (Attualmente il nostro indirizzario contie-ne circa 500 indirizzi inclusi i vescovi Diocesani);

• preparazione, Stampa ed invio Tradere 12; • controllo indirizzari insieme a Mario Spano,rice-

vuti dal ministero dell’interno;• ristrutturazione ufficio confederazione;• stanno iniziando le trattative per indire il prossi-

mo concorso scolastico patrocinato economi-camente anche dalla Confederazione e che sisvolgerà nel 2013-2014.

Dopo l’intervento del Presidente, si passa a di-scutere il 3° punto all’Ordine del giorno: - relazionidei Coordinatori e dei Vice Coordinatori sulle pro-prie zone di competenza:Emilio Bertoni, Coordinatore Emilia Romagna, co-munica che All’inizio del mese di febbraio ha avu-to luogo la prima udienza con il nuovo Arcivesco-vo di Modena-Nonantola S.E.R. Mons. AntonioLanfranchi, Presidente della Provincia Ecclesiasti-ca Emiliana. Sua Eccellenza ha dichiarato la pro-pria attenzione nei confronti delle Confraternite, ri-velandosi informato sulle problematiche inerenti laloro natura giuridica, le pratiche tese ad ottenere ilriconoscimento dello scopo esclusivo di culto, equanto occorra fare per tutelarne l’esistenza. Si èanche soffermato su ciò che si sta facendo in Re-gione per il sostegno di queste Associazioni di Fe-deli laici.Nel corso dell’ultimo anno quanto si era program-mato ha subito dei rallentamenti, dovuti ad unacerta freddezza da parte di numerose realtà con-fraternali, le quali hanno “glissato” sull’incontrocon Sua Santità del 13-14 novembre 2010 in oc-casione del XIX Cammino di Fraternità. Altro moti-vo di impasse è legato alla sopravvenuta non di-sponibilità dei Vice Coordinatori regionali e di chida qualche tempo prestava una collaborazione uti-le seppur in modo saltuario. Si sta procedendo perindividuare chi possa subentrare.La nascita al cielo dell’Assistente Spirituale delleConfraternite Rev. Don Giacomo Bazzani nell’ago-sto dello scorso anno ha lasciato un vuoto che so-lo ora sarà possibile provvedere a colmare, graziealla disponibilità del Rev. Fra’ Luciano Pallini da Vì-gnola, o.f.m. cap., di cui si è parlato in via infor-male con Sua Eccellenza; tale richiesta verrà for-malizzata presso il Rev. Padre Provinciale del suoOrdine.Nel presente anno 2011 la Confraternita di SanGeminiano di Modena ha predisposto festeggia-

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Tradere numero 12 aprile 2011

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menti straordinari per i 500 anni della solennità delMiracolo del Santo il 18 febbraio 1511 (liberazionedella città dall’assedio dei francesi) e per i 300 an-ni della Riconsacrazione della Chiesa sede dellaConfraternita, ricostruita e riaperta il 25 luglio 1711.Sono state predisposte iniziative sia di caratterereligioso, che la scorsa settimana hanno visto lapresenza di Mons. Arcivescovo, in visita alla sededel Sodalizio per la prima volta, sia di carattere ar-tistico (musicale, pittorico, teatrale) culturale (con-ferenze, pubblicazioni), al fine di rendere una la cit-tà (istituzioni e fedeli) maggiormente consapevolidella profondità del rapporto esistente da 17 se-coli con il Santo Patrono. Da ultimo, il caloroso invito al Presidente dr. Anto-netti e al Prelato, Coadiutore di Sua Eccellenza,don Franco Molinari, ad essere a Modena dome-nica 1 maggio in occasione del XIII PellegrinaggioDiocesano dell’epoca moderna al Santuario diSan Geminiano a Cognento, Pellegrinaggio pro-mosso dalla Confraternita da quasi due secoli;Massimo Giuliani, Coordinatore Umbria, comunicache la realtà del proprio territorio non è facile, an-che se ha dato i natali ai Santi più illustri. Nel 2009di è svolto il primo raduno regionale ad Orvieto –750° Anniversario miracolo di Bolsena-Orvieto –nel 2010 la partecipazione al XIX Cammino a Ro-ma, nel 2012 si prevede il prossimo raduno re-gionale (probabilmente a Terni) prossimi contatticon S.E.R. Mons Vincenzo Paglia, Vescovo di Ter-ni e Narni e Presidente della Conferenza Episco-pale Umbra; si aspetta di individuare due vice Co-ordinatori per le Diocesi di Perugia e Terni.Infine, ci ricorda la personale idiosincrasia per lostrumento informatico, ma anche la buona volon-tà di adeguarsi, lentamente;Chiede la parola Eugenio Anguilla, Presidente del-le Confraternite dell’Arcidiocesi di Lecce, che illu-stra i cambiamenti che si sono verificati nella pro-pria Diocesi con l’avvento del nuovo ArcivescovoMons. Domenico D’Ambrosio, evidenziandol’enorme considerazione che il nuovo Pastore harivolto, sin dal primo momento, al mondo Confra-ternale.Evidenzia, in particolare, che Mons. D’Ambrosioha voluto iniziare una nuova fase di adeguamento,di rilancio e di rivitalizzazione dei Sodalizi dellaDiocesi, ponendo al centro i valori di spirituali-tà, di misericordia e carità, ai quali, seppur in uncontesto moderno, si deve sempre ispirare la mis-sione delle Confraternite, addivenendo, nel con-tempo, ad una maggiore sensibilità dei Sodaliziverso agli aspetti formali e burocratici.Comunica, inoltre, che Sua Eccellenza ha ritenutodi nominarlo Commissario Straordinario Diocesa-no al fine di attuare questa fase di cambiamento,che muove i propri passi con la redazione di unnuovo Statuto, ormai alla fine.

Esprime, infine, una nota di elogio per i successiavuti dalla Confederazione Nazionale e soprattut-to per l’istituzione delle Commissioni quali Organispecialistici di coordinamento e di indirizzo, pro-ponendo di estendere le competenze della Com-missione Legale anche agli aspetti fiscali. Antonio Palone, candidato a Vice Coordinatore peril Lazio, comunica che nel territorio di Velletri Segnie Latina le Confraternite sono molto numerose epropone il personale impegno per il servizio percui è candidato;Mario Lastretti, Coordinatore per la Sardegna, co-munica di avere promosso varie riunioni tra le Con-fraternite, già iscritte in Confederazione, coinvol-gendo, in seguito, anche altre realtà confraternalidel territorio, prossimi appuntamenti le Sacre Ce-neri nella Cattedrale di Cagliari, L’arcivescovo diCagliari S.E.R. Mons. Giuseppe Mani nominerà ilnuovo delegato arcivescovile per le Confraternite.Il 14 maggio prossimo a Nuraminis (CA) si terrà ilRaduno diocesano, organizzato dalla locale Con-fraternita del S. Rosario.Il 23 febbraio scorso ha ricevuto dal Vescovo diOzieri S. E. R. Mons. Sergio Pintor, il visto del N.O.per la candidatura a Vice Coordinatore di Antonel-lo Flores;Pietro D’Addelfio, già Coordinatore per la Sicilia,comunica che le Confraternite in Sicilia hanno re-gistrato una grande crescita nel numero e nellaqualità e si preparano al Cammino regionale di cir-ca 800 Confraternite sicule, durante il proprio ser-vizio ha curato l’incontro con i Vescovi, riuniti nellaConferenza Episcopale Siciliana, per presentareanche, tra i vari argomenti, la tutela delle anticheConfraternite dal punto di vista giuridico, eviden-ziando il valore di un Ente confraternale,il quale,anche se ridotto al lumicino, conserva per la pro-pria posizione giuridica, un posto che può rivelar-si molto utile alla chiesa locale circa l’attività dellacarità. In quella riunione S.E.R. Mons. DomenicoMogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, ha pun-tualizzato che sopprimere una Confraternita non èpossibile perché, per le norme del Diritto Canoni-co sul carattere perpetuo, esso è un atto illegitti-mo;Annunziata Petrelli, Vice Coordinatore per la Pu-glia, comunica che le 4 Diocesi del sud Salento:Lecce, Nardò-Gallipoli, Otranto e Ugento-S. Mariadi Leuca, ricche per numero di Confraternite e vi-ve nell’annuncio del Vangelo della carità, attraver-sano un’era di risveglio, di visibilità nella condivi-sione dell’opera confraternale.Quest’ultimo lembo di terra salentina, ricco di sto-ria e di cultura, ma povero anche per abbandonipolitici, affronta ancora una volta l’onda di immi-grati che sbarcano su tutte le coste e fa riaprire icentri di accoglienza e gli oratori confraternali perquesta ennesima emergenza.

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La piètas è unanime e trasversale non esistonoConfraternite o Diocesi, tutti offrono la propria di-sponibilità sia di tempo che economica.Essere uniti è, anche, accogliere nuovamente, do-po Lecce, nella terra di “De finibus terrae”, a nomedel nuovo Vescovo della Diocesi Ugento-S. Mariadi leuca, S.E.R. Mons. Vito Angioli, il Cammino re-gionale della Confraternite del 2012, indicando an-che un’eventuale data nel 25 aprile 2012.L’anima dei confratelli salentini è: gioire nella fedepraticando la carità;Gennaro Comes, Vice Coordinatore per la Puglia,comunica che le Confraternite della Diocesi diConversano-Monopoli, oltre ad essere in armoniae collaborazione tra loro, vengono anche incontroalle varie esigenze della Diocesi.Ad iniziativa dell’Arciconfraternita del SS. Sacra-mento di Monopoli, le Confraternite della città diMonopoli hanno voluto creare nel loro territorio co-munale, nei pressi della collina monopolitana, unsentiero dedicato al nostro Patrono il Beato Pier-giorgio Frassati, facendo scolpire su una rupe ilnome del Beato stesso, sistemato il sentiero perrenderlo agibile per le passeggiate estive, l’inau-gurazione avverrà la domenica del 3 luglio2011,saranno presenti le massime autorità delpaese civili, religiose e militari, con la partecipa-zione della Confederazione delle Confraternited’Italia.Su 49 Confraternite esistenti sul territorio, 42 sonogià iscritte e 5 verranno ammesse nel Consiglionazionale di domani;Aldo Mancini, Vice Coordinatore per la Puglia set-tentrionale, comunica che la Diocesi di Foggia-Bovino è rappresentata da ben 37 Confraternitedelle quali oggi sono iscritte alla Confederazionecirca 25.Lo Statuto della Diocesi prevede il rinnovo deiConsigli direttivi ogni due anni più altri due, men-tre per il terzo biennio occorre la richiesta da inol-trare all’Ordinario diocesano.Promette, infine, di continuare nell’impegno di Vi-ce Coordinatore con lo stesso entusiasmo dellaprima volta.Francesco Zito, Coordinatore regionale per la Pu-glia, comunica che con spirito di servizio si dimet-te dalla carica di coordinamento, affermando chegli anni passati nel ruolo sono stati esaltanti e af-frontati con tanto entusiasmo, con tanta voglia dilavorare per la rinascita ed il fiorire delle Confra-ternite in Puglia, che la fatica, il tempo sottratto agliaffetti familiari, sono stati ben ricompensati dai ri-sultati ottenuti. Quando gli è stato conferito l’inca-rico di Coordinatore, le Confraternite pugliesi iscrit-te alla Confederazione erano circa 115, oggi sonoquasi 440. Si sono svolti sette Cammini regionalidi Fraternità (Monopoli, Foggia, Castellaneta, Mar-tina Franca, Altamura, Lecce ed Oria), tutti parte-

cipatissimi e nei quali si ha avuto la gioia della pre-senza del Assistente Ecclesiastico S.E.R. Mons.Armando Brambilla e del Presidente Dott. France-sco Antonetti. Questi raduni hanno consentito dicrescere soprattutto nella fede, oltre ad e essereoccasione propizia di conoscenza, condivisione,scambio di esperienze, momenti di fraterna ami-cizia.Afferma, tra l’altro, Francesco Zito: abbiamo co-nosciuto e stretto rapporti con tanti Priori e centi-naia di confratelli e consorelle con i quali ci siamoconfrontati sulle tante problematiche, che investo-no il mondo confraternale, dando suggerimenti edutili consigli. Abbiamo creato, in definitiva, una fit-ta rete di comunicazione, avente sempre, comescopo primario, la conoscenza e la diffusione ca-pillare della Confederazione nazionale sul territoriopugliese, non lasciandoci mai prendere, così co-me cristianamente ci è stato insegnato da beceripersonalismi.“Chi vuole essere primo, si faccia ultimo dei servi”,è su questa esortazione evangelica che ho sem-pre indirizzato il mio lavoro e quello di quanti mihanno supportato.A questo proposito, sento la necessità di ringra-ziare S.E.R. Mons. Brambilla ed il Presidente An-tonetti per la fiducia accordatami in questi anni edi Vice Coordinatori: Gennaro Comes, Aldo Manci-ni, Tina Petrelli e Michele Piscitelli che, con tantoentusiasmo, con tanto slancio, ciascuno per lapropria competenza territoriale, hanno fatto sì chesi raggiungessero i risultati prima evidenziati, a Lo-ro vada il mio fraterno saluto e la riconoscenza perl’ottimo lavoro svolto. Grazie.A questo punto interviene il Presidente Dr. Anto-netti, ringraziando Francesco Zito per l’impegno,mostrato in tutti questi anni.Giuseppe Vona, Consigliere e nella qualità di ViceCoordinatore per la Sicilia orientale: Nel giugno del2007 a Cagliari mi è stato conferito l’incarico di Vi-ce Coordinatore per la Sicilia Orientale a cui hocercato di adempiere al meglio delle mie possibi-lità, grazie anche all’aiuto di Dio e a quello di tutti iConfrati. Per questo incarico ringrazio S.E.R.Mons. Armando Brambilla, il Presidente Dott. Fran-cesco Antonetti e il Consiglio Nazionale di alloraper la stima e la fiducia espressami.Dal momento che nel giugno 2010 sono stato elet-to Consigliere Nazionale mi sembra opportunorassegnare le dimissioni per dare la possibilità adaltri confratelli di mettersi al sevizio della Comuni-tà. È chiaro che la mia disponibilità il mio contri-buto a livello regionale saranno sempre in sintoniacon il Consiglio regionale stesso e quello nazio-nale. Umberto Tornabene, Coordinatore regionale dellaSicilia:ringrazio sentitamente il Consiglio Nazionale per

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tiva ad un’altra Confraternita, ciò non è possibile,non è legittimo, dipende dal Priore o legale Rap-presentante che, forse, non sa espletare azioni ditutela e di conservazione del patrimonio e che po-trebbe essere chiamato, per responsabilità, al rein-tegro del patrimonio della Confraternita.Giovanni Iannaccone; Vice Coordinatore dellaCampania:Uno dei progetti che sta portando avanti il gruppodi coordinamento della Regione Campania e cheritengo utile portare all’attenzione della Confede-razione riguarda al costituzione di Un museo vir-tuale dei beni culturali, storici e artistici delle Con-fraternite. il progetto parte dalle esperienza fatta alcammino regionale della Campania dove a lateredell’evento è stata allestita una mostra virtuale (cir-ca 350 oggetti) dei beni custoditi da varie confra-ternite nella metropolia di Benevento e si fondasull’opportunità di utilizzazione dei fondi europeidisponibili presso la Regione Campania per le an-nualità 2007 e 2013 ciò che interessa maggior-mente è la salvaguardia attiva e valorizzazione delterritorio, del paesaggio e della qualità diffusaInoltre i piani territoriali di coordinamento tra l’altroincludono azioni finalizzate a: valorizzare gli aspet-ti della cultura locale e rurale che si manifestanoattraverso la diffusione di pratiche tradizionali (ma-nifestazioni religiose e folcloristiche) e la conser-vazione di antichi mestieri.L’obiettivo del progetto è quello di:1. condurre una ricognizione delle Confraternite

presenti sul territorio provinciale;2. recuperare, laddove possibile, le confraternite

dormienti;3. allestire presso ogni Diocesi un museo virtuale,

sostanzialmente un documento digitale conte-nente:a. un inventario dei beni mobili e immobili del-

le Confraternite;b. una scheda illustrativa delle loro attività sul

territorio nel campo sociale, culturale, religio-so… ecc;

4. realizzare “una rete” di musei virtuali che inte-resseranno le Diocesi;

5. connettere la rete al sistema di promozione tu-ristica e valorizzazione del territorio.

A questo punto Il Presidente Antonetti, comunicache in Sicilia e precisamente a Mussomeli l’Arci-confraternita del SS. Sacramento, nel gennaioscorso, è stata dichiarata gruppo di interesse co-munale, così come riportato dal quotidiano “La Si-cilia” del 22.2.2011.La Gaudium et Spes, continua Iannaccone, ricor-da che l’uomo ha ricevuto da Dio il compito di“perfezionare la creazione”, e il genio umano si èespresso producendo anche opere mirabili. I Be-ni culturali ecclesiastici, espressi dal genio del-l’uomo, attinenti alla sfera religiosa sono Beni di

la fiducia accordatami nel nominarmi Coordinato-re delle confraternite della Regione Sicilia. Incaricoarduo soprattutto per la valenza positiva delle ge-stioni precedenti svolte dai coordinatori Clementi-ni e D’Addelfio. Non mancherà il massimo del mioimpegno per proseguire nel percorso già segnatoe incentrare ogni sforzo per la realizzazione delprogramma già approntato con i vice coordinato-ri segnalati e i siciliani facenti parte del ConsiglioNazionale.La Sicilia è ricca di realtà confraternali dislocate inun vasto territorio, per cui necessita coinvolgere iresponsabili diocesani per creare un buon rap-porto di collaborazione con i Vescovi, con i Parro-ci e gli Assistenti religiosi. Tanto si può realizzarese esiste un gruppo di coordinamento numerica-mente tale da impegnarsi per realizzare un pro-gramma predisposto almeno per il breve e mediotermine.Il Coordinamento Regionale di Sicilia ha predi-sposto, sulla base di quanto ho enunciato, il se-guente documento di programmazione suscettibi-le di successivi aggiustamenti a seconda gli indi-rizzi della Chiesa e della Confederazione.Il programma comporta una catechesi permanen-te per i Confrati e le Consorelle in sintonia con laChiesa ed i Vescovi che la rappresentano, l’utiliz-zazione dei Cammini regionali per una catechesiviva e popolare ed una particolare attenzione aigiovani, utilizzando anche la cultura e lo sport,Confido in Dio per dare un mio contributo positivo,anche se piccolo, alla realtà delle confraternite nel-le quali vivo come cattolico credente e praticante.Alle ore 17,00 circa, arriva tra noi S.E.R. Mons. Ar-mando Brambilla, Assistente Ecclesiastico, chenel comunicarci che la C.E.I. lo ha nominato mem-bro della Commissione permanente dei laici, ci in-vita a continuare il nostro incontro nello spirito dicomunione e fraternità.Subito dopo, arrivano il Vice Presidente del nord eSardegna Giovanni Mario Spano, il consigliere eGiovanni Poggi ed il Vice Assistente ecclesiasticodon Franco Molinari.A questo punto interviene Giovanni Del Vecchio,Vice Coordinatore della Campania:presenta la problematica riguardante i loculi dellesepolture ed il trasferimento di beni immobili adopera del Vescovo: per i loculi richiama la discipli-na prevista dal D.P.R. 633/1972 sull’I.V.A., distin-guendo tre tipologie: A) Confraternite recenti deldecreto di riconoscimento del fine prevalente edesclusivo di culto; B) Confraternite costituite primadel 7 giugno 1929, riconosciute come Enti eccle-siastici ed iscritte nel registro delle Prefetture; C)Confraternite senza alcun riconoscimento giuridi-co civile.Per quanto riguarda il trasferimento di beni immo-bili ad opera del Vescovo da una Confraternita at-

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Se con alcune Diocesi i contatti sono bene avvia-ti, per altre c’è ancora molto da fare e soprattuttoda individuare i responsabili locali, che possanofare da tramite tra il coordinamento e le confrater-nite delle rispettive Diocesi. Chiedo, pertanto, al Consiglio di ratificare la nomi-na a vice-coordinatore di Marcello De Chirico, del-la Confraternita del SS. Suffragio di Ponzone, conspecifici compiti di segreteria e di coordinamentodelle Diocesi di Acqui Terme, Alessandria, Casalee Asti.L’11 Marzo, il coordinamento piemontese avrà unincontro con S.E.R. Mons. Cesare Nosiglia, Arci-vescovo di Torino, per discutere con lui la possibi-lità di istituire nuovi coordinamenti diocesani. Sitratta di un incontro molto importante che sperodia i frutti che tutti noi speriamo.Infine vorrei concludere ricordando che il Coordi-namento organizzerà a Masone, Domenica 15Maggio 2011, in comunione col 55° cammino del-la Regione Ecclesiastica Ligure, il 5° cammino Pie-montese. Mario Spano Vice Presidente per il Nord e la Sar-degna:CONFRATERNITE CIVILMENTE RICONOSCIUTEVi presento la situazione al 31 dicembre 2010:a partire dal 1931 ne sono state riconosciute 7444confraternite. (6 lo scorso anno);a partire dal 1965 ne sono state estinte 1159 (72 loscorso anno).Pertanto, le confraternite tuttora riconosciute sono6285.Ma i conti non tornano. Un censimento del Mini-stero degli Interni risalente al 2001 rileva che vi so-no 2493 Enti Ecclesiastici comprendenti Chiese,Seminari, Santuari, Capitoli e Confraternite.Ciò vuol dire che sono la quasi totalità quelle rico-nosciute che non hanno adempiuto alle indicazio-ni del nuovo Concordato del 1985 che prevedeval’iscrizione al Registro delle Persone Giuridiche og-gi tenuto dalle Prefetture.Sono vicino alla conclusione della informatizzazio-ne di tutte le Confraternite riconosciute cui segui-rà l’ inserimento di quelle estinte. Terminata que-sta fase potremo avere una serie di dati legati alleDiocesi e alle regioni come alle dedicazioni. Pos-so già anticipare la consistente presenza di quel-le dedicate al SS. Sacramento o del SS. Rosarioconsistenza molto più numerosa dei Santi. Co-munque è necessario avere un’incontro con l’Uffi-cio Culti del Ministero degli Interni in quanto di unaparte non abbiamo la dedicazione.PARETE DELLE CONFRATERNITENonostante le difficoltà incontrate il 16 ottobre ab-biamo potuto inaugurare, dopo vai rinvii, la pare-te delle Confraternite italiane.Si è scoperto il grande pannello in ceramica poli-croma, realizzato dall’ artista savonese Renata Mi-

valore specifico e unico, in quanto esprimono il le-game stesso che unisce l’uomo a Dio creatore.In generale per museo virtuale si intende una col-lezione di immagini digitali di ambito artistico-cul-turale, accessibile mediante strumenti telematici.Dal punto di vista dei contenuti, un museo virtualepuò essere costituito dalla digitalizzazioni di edifi-ci storici, statue, quadri, disegni, diagrammi, foto-grafie, video, siti religiosi e ambienti architettonici;dette digitalizzazioni sono realizzate per essere ac-cessibili o in ambienti informatici ristretti o pubbli-camente, mediante la rete Internet. Tra gli obiettivi del progetto a nostro parere quelliche maggiormente interessano la Confederazionesono quelli di:1. condurre una ricognizione delle Confraternite

presenti sul territorio;2. recuperare, laddove possibile, le confraternite

dormienti;3. allestire presso ogni Diocesi un documento di-

gitale contenente:a) inventario dei beni mobili e immobili delle

Confraternite;b) scheda illustrativa delle loro attività sul terri-

torio nel campo sociale culturale religioso…ecc;

4. realizzare “una rete” di musei virtuali che inte-resseranno le Diocesi;

5. connettere la rete al sistema di promozione tu-ristica e valorizzazione del territorio.

È evidente che il progetto potrà interessare tutte lerealtà territoriali che presentano le stesse condi-zioni. Mi risulta che altre regioni dove è possibileattingere ai fondi regionali per questo progetto, ol-tre alla Campania sono sicuramente la Puglia, laCalabria e la Sicilia.(Copia integrale dell’interessante intervento verràtrasmesso, per competenza, alla costituendaCommissione Beni culturali ed archivistici dellaConfederazione).Enrico Ivaldi, Coordinatore del PiemonteCari Confratelli,questo è la mia seconda riunione dei coordinatoria cui partecipo da coordinatore della Regione Ec-clesiastica Piemontese. .Lo scorso anno, il 17 Aprile 2010 le ConfraternitePiemontesi si sono radunate in occasione del Pel-legrinaggio alla Sacra Sindone a Torino, eventoche oltre a significare un primo vero contatto tra leconfraternite della regione ecclesiastica piemon-tese, ha permesso, grazie alla significativa operadella Confraternita del SS. Sudario, che ha orga-nizzato il Cammino, di cominciare a raccogliereuna base dati che ha permesso di censire partedelle confraternite presenti su territorio. Sono ben 242 le Confraternite che risultano ad og-gi a questo coordinamento, delle quali oltre la me-tà iscritte alla confederazione.

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te riservata alle regioni così da avere un panora-ma completo e soprattutto unitario delle varie atti-vità locali e la possibilità per tutti i Membri dellaConfederazione di esser informati.In collaborazione con la Prefettura di Chieti e laProvincia è in corso l’allestimento di una Mostratematica itinerante in quattro sedi diverse sul mon-do Confraternale.Incontro con S.E.R. Mons. Pietro Santoro, Vesco-vo di Avezzano, per coordinare il Cammino regio-nale e con S.E.R. Mons. Emidio Cipollone, nuovoVescovo di Lanciano.Felice Grilletto, Tesoriere e Coordinatore dellaCampania:Durante il decorso anno 2010 il Coordinamentodelle Confraternite delle Diocesi della RegioneCampania ha espletato le seguenti attività:01/05/2010 – Presenza al 1° Cammino Diocesanodelle Confraternite della Diocesi Amalfi – Cava;19/09/2010 – 3° Cammino delle Confraternite delleDiocesi della Regione Campania in Caserta;29/05/2010 – Convegno Assemblea Regionale deiPriori delle Confraternite della Regione Campaniain Nola (Na); Riunione con cadenza bimestrale delcoordinatore e vice-Coordinatori del Coordinamen-to della Regione Campania presso la sede di Nola,per lo scambio degli aggiornamenti e per l’orga-nizzazione delle attività da espletare. Sono state da-te diverse consulenze a singole Confraternite, ricer-cati contatti con alcuni priori di Confraternite e de-legati diocesani e offerte varie collaborazioni.Affrontata e discussa l’opportunità di promuove-re l’interesse delle Confraternite a costituire,ognuna per proprio conto, l’inventario dei benistorici-artistici, perché, cumulati, possano esseremessi in uso della Confederazione delle Confra-ternite ai fini conoscitivi e conservativi.Organizzazione per una maggiore visibilità deiCammini regionali.Il Coordinamento, per l’immediato, intende:1) Organizzare il IV Cammino delle Confraternite

delle Diocesi Campane;2) Dare avvio alla richiesta di costituzione degli in-

ventari dei beni artistici-culturali;3) Insistere nell’attività di avvicinamento della Con-

federazione alle Confraternite.Dopo l’intervento del Tesoriere Felice Grilletto, ilCollegio dei Revisori si riunisce in altra aula per ilcontrollo del bilancio 2010.A questo punto, prima di concludere, il Presiden-te Dott. Francesco Antonetti dà lettura all’assem-blea dei Coordinatori e Vicari delle relazioni di al-cuni Coordinatori assenti giustificati:Antonino Punturiero Coordinatore per la Calabria:punti salienti: informa che il prossimo XX Cammi-no nazionale avverrà l’11 e il 12 giugno p.v. a Reg-gio Calabria e presenta una bozza di programmaquasi definito;

nuto (la stessa che ha realizzato il monumentalepannello collocato nei Giardini Vaticani), raffigu-rante la Madonna di Misericordia ove ha trovatodegna collocazione il logo della Confederazione.Questa opera fu presentata e benedetta il 18 mar-zo scorso da S. E. Mons. Armando Brambilla, es-sendo presente il nostro Presidente Francesco An-tonetti ed una rappresentanza della Confedera-zione con alcuni confratelli di Roma.Per concludere l’iniziativa è necessario avere tuttele formelle delle regioni italiane ove sono presentile confraternite, dopo di ché potremo richiedere ilnulla osta in quanto il complesso del Santuariocon relative zone circostanti sono sottoposte a vin-colo dalla Soprintendenza.A tutt’oggi ne sono pervenute 6 (Piemonte, Tosca-na, Lazio, Sicilia, Emilia e Calabria).Invito i Coordinatori delle restanti regioni ad atti-varsi per far si che questa iniziativa portata avantidalla Confederazione e dal Priorato Diocesano diSavona possa concludersi entro il 18 marzo 2012. Nello stesso tempo invito tutti a promuovere pel-legrinaggi a questo Santuario che abbiamo elettocentro spirituale delle Confraternite italiane. Antonio Rizzi, Vice Coordinatore del Piemonte:Da una ricerca fatta la situazione nel basso Pie-monte non è entusiasmante, molte Confraternitesoppresse senza nemmeno indagare sulla loroesistenza; alcune estinte di fatto, altre dormienti odifficili da identificare per la loro poca attività e perun po’ di disinteresse, e quasi sempre rappresen-tate dai Parroci.Nella Diocesi di Mondovì, di cui sono più informa-to, su 90 Confraternite 68 risultano con personali-tà giuridica; ora di quelle 68 ne sono rimaste sol-tanto 8.Questa purtroppo è la situazione ora proveremoad indagare ancora e porvi qualche rimedio.Leonardo Di Ascenzo Consigliere e Coordinatorecon incarico esplorativo nel Veneto:presenta unasituazione di poche presenze confraternali, ma siriserva la possibilità di continuare nell’opera di ri-cerca in tutte le Diocesi del Veneto.Giulio Obletter, Consigliere e incaricato da Augu-sto Sardellone, Coordinatore Abruzzo e Molise:Incarichi diocesani sono stati affidati a GiuseppeRandazzo per l’Aquilano e ad Angelo Palladino peril Teramano. programmazione per i Cammini Con-fraternali del prossimo triennio: Avezzano 23 otto-bre 2011, Vasto settembre 2012, Campobasso2013.Impostato un programma di comunicazione più ef-ficace con la stampa di una brochure sull’attivitàdel Coordinamento regionale, l’acquisto di unostendardo finanziato dalla locale Cassa di Rispar-mio e l’allestimento di un sito web per comunica-re le attività. A questo proposito si ritiene che es-so possa esser inserito sul sito nazionale nella par-

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Istituzione Commissioni di lavoro: redazione gior-nale, collaboratori per la Segreteria ed altre esi-genze presentate dal Presidente; Ammissione di Confraternite; Varie ed eventuali.Sono presenti l’Assistente Ecclesiastico S.E.R.Mons. Armando Brambilla, il Vice don Franco Mo-linari, il Presidente Francesco Antonetti, il Vice Pre-sidente per il Nord e la Sardegna Mario Spano, ilSegretario Generale Roberto Clementini, il Teso-riere Felice Grilletto, i Consiglieri: Leonardo DiAscenzo, Giulio Obletter, Giovanni Poggi, Giusep-pe Vona e Francesco Zito:Sono assenti giustificati: Il Vice presidente Vicarioper il Sud e la Sicilia, Vincenzo Bommino, il VicePresidente per il Centro, Augusto Sardellone ilconsigliere, Franca Maria Minazzoli.Per il Collegio dei Revisori sono presenti: IL Presi-dente Pietro D’Addelfio, membri effettivi AndreaD’Arrigo e Valentino Mirto, membri supplenti Eu-genio Anguilla e Vincenzo Mandato. Assenti: nes-suno.Si passa a discutere il primo punto:Approvazione del verbale della seduta in data 24 e25 settembre 2010 del Consiglio Direttivo dellaConfederazione, il cui testo è pubblicato su Trade-re n. 11.A richiesta, il Segretario puntualizza la necessità diprocedere alla redazione del verbale, dopo la riu-nione medesima, al fine di comporre in forma leg-gibile e pubblicabile sul notiziario della Confede-razione la stesura in questione. Evidenzia, altresì,che è sempre possibile nella riunione successiva,anche se è già avvenuta la pubblicazione, appor-tare modifiche e correzioni che si rendono neces-sarie per la verifica del testo medesimo, pubbli-candole nel successivo numero.A questo punto il Segretario pone all’approvazio-ne del Consiglio il testo del verbale scorso, indi-cato nell’Ordine del giorno.Il Consiglio, per alzata di mano, approva all’unani-mità il verbale pubblicato, senza modifica alcuna.Si passa a discutere il secondo punto all’Ordinedel giorno:Nomina Coordinatori regionali e Vice coordinatori.La votazione per i singoli nominativi avviene per al-zata di mano, si prende atto, per le nuove nomi-ne, dei Nulla Osta da parte dei rispettivi Ordinaridelle Diocesi di provenienza, ed il risultato è una-nime, con la sola astensione del Consigliere inte-ressato, quando ricorre il proprio nominativo: COORDINAMENTI REGIONALI Conferme o rinno-viREGIONE ABRUZZO-MOLISE– Coordinatore: Augusto Sardellone - Diocesi di

Lanciano Ortona – Vice Coordinatore Molise: Gabriele Amicarelli -

Diocesi di Trivento

preannunzia che il VII Cammino di Calabria si ter-rà il prossimo 2012 nella Diocesi di Mileto-Nicote-ra-Tropea ed informa che nella Diocesi di Cosen-za-Bisignano sono diventati annuali i Cammini dio-cesani e presto arriveranno altre iscrizioni alla Con-federazione.Segnala, infine, come Vice Coordinatori per il suddella Calabria: Francesco Mandica e per il nordOvest della Calabria la consorella Elena Cairo;Marco Del Sindaco Vice Coordinatore per l’Abruz-zo e Molise:presenta un’interessante relazione circa la leggesulla Privacy e adempimenti connessi per le Con-fraternite distinguendo i dati soggetti al decretoGenerale della CEI e quelli soggetti alla normativastatale sulla privacy. Tutto il testo della relazioneviene trasmesso all’istituenda Commissione giur-dica e fiscale;Michele Piscitelli Vice Coordinatore per la Puglia:Per le diverse Diocesi a Lui affidate (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Trani-Barletta- Bisceglie-Naza-reth, Bari-Bitonto, Andria-Canosa, Altamura-Gravi-na) Le Confraternite partecipano in gran parte aiCammini regionali, alcune Diocesi sono già total-mente iscritte alla Confederazione, in altre, proprioper la mancanza di un organismo diocesano chele raggruppi, vivono una vita comunitaria limitataal massimo nell’ambito di un singolo centro, e van-no aderendo pian piano alla Confederazione.Fabio Menconi, Vice Coordinatore Regione To-scana: Il ricambio del Vescovo per il nascente prio-rato Apuano nella Diocesi di Massa Carrara-Pon-tremoli S.E.R. Mons. Giovanni Santucci, segnauna fase di iniziale organizzazione, che ha richie-sto la designazione di un Assistente Ecclesiasticoper le Confraternite e si è ancora in attesa di talenomina. Per iniziare un percorso di aggregazione tra leConfraternite della Diocesi è stato deciso di orga-nizzare un primo Cammino di Fraternità, che sisvolgerà nel Comune di Fosdinovo il giorno 26Marzo c.a., con la presenza del Vescovo diocesa-no.

26 febbraio 2011Dopo la celebrazione della Santa Messa, presie-duta dall’Assistente Ecclesiastico S.E.R. Mons Ar-mando Brambilla e concelebrata da don FrancoMolinari, si è riunito in data 26 febbraio 2011, ore9,00, il Consiglio Direttivo della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia, in sessio-ne ordinaria, alla presenza del Collegio dei Revi-sori, presso il Seminario Maggiore di Roma, con ilseguente Ordine del Giorno:Approvazione del verbale della seduta in data 24e 25 settembre 2010 del Consiglio Direttivo dellaConfederazione, il cui testo è pubblicato su Tra-dere n. 11;Nomina Coordinatori regionali e Vice coordinatori;

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– Vice Coordinatore : Marcello De Chirico - Dioce-si di

– Vice Coordinatrice: Ida Anfossi Villata - Diocesidi Torino

REGIONE PUGLIA– Coordinatrice: Annunziata Petrelli - Diocesi di

Otranto – Vice Coordinatore: – Vice Coordinatore: Gennaro Comes - Diocesi di

Conversano Monopoli– Vice Coordinatore: Michele Piscitelli - Diocesi di

Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi – Vice Coordinatore: Aldo Mancini - Diocesi di

Foggia-Bovino– Vice Coordinatore: Vito Faustino Corvino - Dio-

cesi di Oria– Vice Coordinatore: Sergio Grimaldi - Diocesi di

Ugento - Santa Maria di Leuca

REGIONE SARDEGNA– Coordinatore: Mario Lastretti - Diocesi di Cagliari– Vice Coordinatore: Antonello Flores - Diocesi di

Ozieri

REGIONE SICILIA– Coordinatore: Umberto Tornabene - Diocesi di

Piazza Armerina– Vice Coordinatore: Salvatore Salvato - Diocesi di

Palermo (Sicilia nord occidentale)– Vice Coordinatore: Salvatore Pezzino - Diocesi

Agrigento (Sicilia sud occidentale)– Vice Coordinatore: Rosario Marandano - Dioce-

si di Cefalù (Sicilia centrale)– Vice Coordinatore: Vincenzo Musumarra - Dio-

cesi di Catania (Sicilia orientale)

REGIONE TOSCANA– Coordinatore: Andrea Benedetti - Diocesi di

Massa Carrara-Pontremoli– Vice Coordinatore: Fabio Menconi - Diocesi di

Massa Carrara-Pontremoli

REGIONE UMBRIA– Coordinatore: Massimo Giuliani - Diocesi di Or-

vieto-Todi

REGIONI VENETO - FRIULI - TRENTINO– Coordinatore: Leonardo Di Ascenzo- Diocesi di

Padova

Dopo, si passa a discutere il terzo punto all’Ordi-ne del GiornoIstituzione Commissioni di lavoro: redazione gior-nale, collaboratori per la Segreteria ed altre esi-genze presentate dal PresidenteIl Presidente puntualizza: Le commissioni possonoessere formate da membri qualificati per le mate-

– Vice Coordinatore Abruzzo: Marco Del Sindaco- Diocesi di Chieti

– Vice Coordinatore Abruzzo: Massimo Stivaletta -Diocesi di Chieti

REGIONE BASILICATA– Coordinatore: Felice Grilletto con incarico esplo-

rativo– Vice Coordinatore: Vitantonio Di Millia con inca-

rico esplorativo

REGIONE CALABRIA– Coordinatore: Antonino Punturiero - Diocesi di

Oppido Mamertina Palmi– Vice Coordinatore: Elena Cairo - Diocesi di San

Marco Argentano-Scalea– Vice Coordinatore: Francesco Mandica - Dioce-

si di Reggio Calabria-Bova

REGIONE CAMPANIA– Coordinatore: Felice Grilletto - Diocesi di Nola– Vice Coordinatore: Nicola CAPITANIO - Diocesi

di Benevento – Vice Coordinatore: Giovanni DEL VECCHIO -

Diocesi di Teano-Calvi– Vice Coordinatore: Vitantonio DI MILIA - Diocesi

di Sant’Angelo dei Lombardi– Vice Coordinatore: Giovanni IANNACCONE -

Diocesi di Avellino

REGIONE EMILIA ROMAGNA– Coordinatore: Emilio Bertoni - Diocesi di Mode-

na Nonantola

REGIONE LAZIO– Coordinatore: Presidente Confederazione fa-

cente funzioni– Vice-Coordinatore: Antonio Palone - Diocesi di

Velletri-Segni

REGIONE LIGURIA– Coordinatore: Giovanni Poggi - Diocesi di Ge-

nova

REGIONE LOMBARDIA– Coordinatore: Leonardo Di Ascenzo con incari-

co esplorativo

REGIONE MARCHE– Coordinatore: Presidente Confederazione fa-

cente funzioni– Vice Coordinatore:

REGIONE PIEMONTE E VAL D’AOSTA– Coordinatore: Enrico Ivaldi - Diocesi di Acqui Ter-

me– Vice Coordinatore: Antonio Rizzi - Diocesi di

Mondovì

Tradere numero 12 aprile 2011

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25La Confederazione informa

• Commissione Catechetica:compiti: Proporre le linee pastorali e catecheti-che; preparare i sussidi catechetici ; sovrinten-dere alle pubblicazioni inerenti linnee catecheti-che pastorali per le confraternitePresidente: Mons. Franco MolinariMembri: Paolo Vannoni, Roberto Clementini,Giovanni Poggi, Andrea D’Arrigo

4 punto Ammissione di Confraternite:Il Segretario Generale controlla la documentazioneallegata ad ogni singola richiesta di iscrizione etrovandole conformi alle prescrizioni dello Statutoe del Regolamento le sottopone all’approvazionedel Consiglio. Il Consiglio, per alzata di mano, ap-prova all’unanimità. L’elenco delle Confraterniteammesse fa parte integrante del presente verbale.5° varie ed eventuali:Alla presenza di Mons. Agostino De Angelis, Con-sigliere giuridico della Confederazione, si discutesulla bozza dello Statuto della Confederazione In-ternazionale Forum Omnium Gentium Confraterni-tatum, su alcune perplessità, espresse dallo stes-so Mons. De Angelis, circa il ruolo ed il funziona-mento di alcuni organi in cui si confonde e si attuaun conflitto tra poteri assembleari e quelli del Con-siglio Generale, si apre un’ampia discussione inseno al Consiglio direttivo della Confederazionenazionale, circa anche la nota a verbale dei mem-bri fondatori, riguardante la Real Maestranza dellacittà di Caltanissetta, in cui ci si obbliga a darlesuccessivamente, ad istanza della stessa, unarappresentatività in seno al Consiglio Generale pa-ri a quella riconosciuta al Priorato di Genova. Laperplessità maggiore mossa a tal proposito è es-senziale in quanto la natura giuridica del Real Mae-stranza non è confraternale e riconosciuta dall’Or-dinario, quindi si ammetterebbe in un’organizza-zione di Confraternite chi non riveste la medesimanatura.A questo punto il Consiglio dà incarico al Presi-dente Dr. Francesco Antonetti ed a Mons. Agosti-no De Angelis di incontrare i promotori per evitaregrossolani errori, che possono nuocere alla stes-sa Organizzazione Internazionale.Altro Argomento discusso è la sede del prossimoCammino nazionale nel 2012, a tal proposito ilConsiglio indica l’Arcidiocesi di Monreale.Alle ore 13,00, non essendoci altri argomenti a di-scutere, si chiude la riunione del Consiglio.

rie affidate e la presidenza può essere affidata an-che a membri esterni al Consiglio stesso. La du-rata potrà essere stabilita di volta in volta e nonpuò comunque superare il periodo di validità delConsiglio medesimo.Le commissioni avranno carattere di studio e ap-profondimento e saranno propositive.Per quanto riguarda la Commissione Comunica-zioni, censimento realtà confraternali e la Com-missione Giovani, esse sono state già istituite nel-la riunione del Consiglio precedente ora vengonointegrate e di seguito meglio specificate.La votazione per i singoli nominativi avviene per al-zata di mano, il risultato per tutti i nominativi è una-nime con la sola astensione del Consigliere inte-ressato, quando ricorre il proprio nominativo:

COMMISSIONI CONFEDERAZIONE

• Commissione comunicazioni, censimento e uf-ficio stampa:compiti: Curare tutte le comunicazioni verso or-gani ufficiali esterni, censire le realtà delle con-fraternite iscritte e proporre nuove modalità dicomunicazione, Presidente: Leonardo di AscenzoMembri: Franca Maria Minazzoli, Massimo Car-lesi, Giovanni Schinaglia

• Commissione Editoriale:compiti: Curare le pubblicazioni e agire come uf-ficio redazionalePresidente: Franca Maria MinazzoliMembri: Massimo Carlesi, Domenico Rotella;Stefania Colafranceschi; Leonardo di Ascenzo;Salvatore Pezzino

• Commissione giovani:compiti: Attivare una pastorale per i giovani par-tendo da una reale conoscenza dei veri bisognidei confratelliPresidente:. Don Mario CampisiMembri: Valentino Mirto; Rino Bisignano; Mar-cello De Chirico

• Commissione Beni Culturali e Archivistici:compiti: Censire i beni culturali, capire le princi-pali necessità per la conservazione e restauri;gestire rapporti con Ministero beni e attività cul-turali le sovrintendenze regionaliPresidente: Giulio ObletterMembri: Stefania Colafranceschi, Emilio Berto-ni, Giovanni Iannaccone

• Commissione giuridica e fiscale:compiti: Informare le confraternite circa le varieproblematiche giuridiche e fiscali;Sostenere econsigliare previo approfondimento giuridico lerichieste per le controversiePresidente:Mario SpanoMembri: Amalia Astore, Laura Bondi, EugenioAnguilla, Giovanni Del Vecchio, Felice Grilletto

Tradere numero 12 aprile 2011

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ELENCO DELLE CONFRATERNITE, CHE NE HANNO FATTO RICHIESTA,AMMESSE ALLA CONFEDERAZIONE NELL’ULTIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

– Scapolare di S. Maria del Monte Carmelo in Traspon-tina - Roma

– Confraternita SS. Sacramento Santa Maria delle Grazieal Trionfale - Roma

– Confraternita SS. Sacramento - Montecelio (RM)– Arciconfraternita S. Maria Visita Poveri - Forio d'Ischia

(NA)– Confraternita Anime del Purgatorio - Billizzi Irpino

(AV)– Confraternita Immacolata Concezione - Sant'Elia a

Pianisi (CB)– Confraternita Madonna della Salette - S. Lorenzo di

Vasto (CH)– Confraternita SS. Sacramento - Montepagano di Ro-

seto degli Abruzzi (TE)– Confraternita S. Antonio di Padova - Capizzi (ME)– Confraternita SS. Sacramento - Capizzi (ME)– Arciconfraternita SS. Sacramento - Mussomeli (CL)– Confraternita S. Antonio di Padova - Cerasi (RC)

– Confraternita S. Gregorio Armeno in S. Trifone - Nar-dò (LE)

– Confraternita Mater Domini - Mesagne (BR)– Compagnia SS. Sacrameno - Chiusure (SI)– Confraternita Nostra Signora di Oropa - Oropa (BI)– Arciconfraternita del Purgatorio - Conversano (BA)– Confraternita Maria SS.ma del Carmine - Putignano

(BA)– Confraternita S. Vito Martire - Polignano a Mare (BA)– Confraternita S. Oronzo - Turi (BA)– Confraternita Maria SS.ma Annunziata e S. Giuseppe

- Polignano a Mare (BA)– Arciconfraternita S. Maria Maggiore - Ispica (SR)– Confraternita SS. Spirito e SS. Sacramento - Ortezza-

no (FM)– Compagnia Sant'Ansano Martire - Allerona (TR)– Confraternita S. Terenziano e S. Roccco - Capranica (VT)– Arciconfraternita Madonna della Divina Provvidenza -

Roma

�La Confraternita, in qualità di ente ecclesia-stico civilmen te riconosciuto, dunque sog-getto di diritto, nello svolgimen to delle pro-

prie molteplici attività, viene a contatto con sva riatisoggetti, persone fisiche o giuridiche, e ha ovvia-men te necessità di raccogliere e trattare una seriedi dati che, a secondo del loro contenuto, posso-no essere classificati in personali, sensibili o giu-diziari.In particolare, si intendono per:1. dati “personali” qualunque informazione relativa

a per sona fisica, persona giuridica, ente od as-sociazione, iden tificati o identificabili, anche in-direttamente, mediante riferimento a qualsiasialtra informazione, ivi compreso un numero diidentificazione personale;

2. dati “sensibili” quelli idonei a rivelare l’originerazziale ed etnica, le convinzioni religiose, fi-losofiche o di altro genere, le opinioni politi-che, l’adesione a partiti, sinda cati, associa-zioni od organizzazioni a carattere religioso, fi-losofico, politico o sindacale, nonché i datipersonali idonei a rivelare lo stato di salute e lavita sessuale;

3. dati “giudiziari” quelli idonei a rivelare provvedi-

menti in materia di casellario giudiziale, di ana-grafe delle sanzio ni amministrative dipendentida reato e dei relativi cari chi pendenti, o la qua-lità di imputato o di indagato.

In relazione al trattamento e alla protezione deisuddetti dati è intervenuto il nuovo Codice Privacy,approvato con D.Lgs. nr. 196/2003, che ha abro-gato la precedente Legge 675/1996. Nella mag-gior parte dei casi, infatti, la Confraternita deve at-tenersi solo a quanto statuito dal vigente DecretoGenerale CEI del 20 ottobre 1999.Si può pertanto distinguere tra:– dati soggetti al Decreto Generale CEI;– dati soggetti alla normativa statale sulla privacy.Dati soggetti al decreto generale CEISono soggetti al Decreto Generale CEI 20 ottobre1999:1. i dati personali, anche sensibili o giudiziari, di

aderenti alla Chiesa Cattolica (battezzati)2. di persone che con essa hanno rapporti regolari

esclu sivamente per finalità religiose (catecu-meni, ma anche chi, non battezzato, compie unpercorso di discernimen to spirituale e di avvici-namento alla fede) alle seguenti condizioni:a. dati trattati da enti ecclesiastici civilmente ri-

Legge sulla privacye adempimenti connessi per le Confraternite

a cura di Marco del SindacoVicecoordinatore per l’Abruzzo e Molise

26 La Confederazione informa

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27La Confederazione informa

art. 16, lett. b) legge 222/1985, quali:1. attività di assistenza e beneficenza (es. asili ni-

do, case di riposo, centri di accoglienza, men-se dei poveri, consul tori, ecc.);

2. istruzione (scuole parrocchiali dell’infanzia, exmaterne e scuole di altri gradi di istruzione);

3. educazione e cultura (es. attività svolte da grup-pi di animazione culturale, teatrale, ecc.);

4. altre attività commerciali (es. bar, sale cinema-tografiche, ecc.)

Per trattare tali dati si deve applicare il Codice del-la Pri vacy sia per quanto riguarda la precisa indi-viduazione dei diversi soggetti coinvolti sia perquanto concerne; li adem pimenti da effettuare.

Soggetti da individuare per il trattamentoLa normativa distingue tra:a. il titolare del trattamento è colui a cui competo-

no le decisioni in ordine alle finalità, alle moda-lità del trattamento di dati personali e agli stru-menti utilizzati, ivi compresi il profilo della sicu-rezza (nelle Confraternite il titolare è sem pre ilPriore pro tempore);

b. il responsabile è il soggetto preposto dal tito-lare, con ap posita delega, al trattamento deidati. La nomina del re sponsabile non è obbli-gatoria, ma è una libera scelta del titolare; qua-lora il responsabile non venga nominato, le fi-gure del titolare e del responsabile coincido-no. Qualora, invece, il titolare intenda nomina-re un responsabile, sarà opportuno che questisia soggetto competente e idoneo per l’incari-co conferitogli (ad esempio un membro delconsiglio direttivo oppure il direttore dellascuola materna oppure il responsabile del cen-tro di ascolto...);

c. l’incaricato è la persona autorizzata dal titolarea com piere operazioni di trattamento dei datinel rispetto delle istruzioni impartite dal titolarestesso o dal responsabile (ad esempio colla-boratori, volontari,...);

d. l’interessato è la persona fisica o giuridica cuisi riferisco no fidati trattati.

Documentazione da predisporrePer i dati soggetti al Codice della Privacy la Con-fraternita ha l’onere di predisporne una specificadocumentazione di se guito elencata:1. informativa, da predisporre sin da subito e con-

segnare ai diversi soggetti che forniscono datipersonali e/o sensibili e/o giudiziari alla Confra-ternita, con acquisizione del rela tivo consenso;

2. lettera di incarico che il titolare del trattamentodeve pre disporre per ciascun soggetto incari-cato a compiere con cretamente operazioni ditrattamento dei dati. Le diverse lettere di incari-co devono essere conservate dal titolare in unapposito archivio;

cono sciuti (es. la Confraternita) nell’ ambitodi attività istitu zionali di religione e culto. Talisono quelle dirette (cf. art. 16, lett. a), legge222/1985):– all’esercizio del culto e alla cura delle ani-

me,– alla formazione dei confratelli e consorelle,– alla catechesi,– all’educazione cristiana;

b. sussistenza di un’autoregolamentazione inmateria fissata dalla Confessione religiosa(per la Chiesa cat tolica si applica il sopra ri-cordato Decreto Generale della CEI 20 otto-bre 1999, Disposizioni per la tutela del dirittoalla buona fama e alla riservatezza, con ledeterminazioni applicative);

c. mancata comunicazione o diffusione al-l’esterno di detti dati (si rimane all’interno del-la confessione reli giosa e non sussiste co-municazione di dati all’esterno se, ad esem-pio, una confraternita comunica dati perso-nali a un ufficio pastorale della Curia dioce-sana e vi ceversa).

I suddetti requisiti, a) - b) - c), devono tutti sussi-stere contemporaneamente per ritenere non applicabile la nor mativa statale sulla tutela dellaprivacy.Sono dati personali di tale natura, ad esempio:1. quelli inseriti nei registri;2. gli elenchi dei membri dei consigli direttivi;3. gli elenchi degli operatori pastorali catechisti,

educatori e animatori di oratorio, operatori, ecc.;4. gli elenchi dei frequentanti i corsi di catechesi, di

iniziazione cristiana e di formazione degli ope-ratori pastorali, ecc..

Si rimanda alla attenta lettura del Decreto Genera-le del la CEI, il quale deve essere attuato e rispet-tato dalle Confraternite per trattare lecitamente ipredetti dati (si veda quan to pubblicato dalla CEIsul proprio sito in tema di registro dell’archivio eadempimenti connessi in www.chiesacattoli -ca.it/cci_new/index.html - CEI - Uffici e Servizi Pa-storali - Uf ficio Nazionale per i problemi giuridici -Documenti).

Dati soggetti alla normativa statale sulla privacySono sempre soggetti alla disciplina prevista dalCodice della Privacy tutti i dati relativi a:1. dipendenti o collaboratori a progetto;2. fornitori;3. professionisti collaboratori;indipendentemente dalla connessione allo svolgi-mento di attività istituzionali di religione e culto exart. 16 lett. a) leg ge 222/1985.La disciplina dettata dal Codice della Privacy(D.Lgs. 196/2003) va inoltre applicata in tutte leipotesi in cui ven gono trattati dati nell’ambito diattività diverse da quelle di religione e di culto ex

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28 La Confederazione informa

L’art. 35 nonché l’allegato B del D.Lgs. 196/2003precisa no altresì che agli incaricati sono impartiteistruzioni scritte finalizzate al controllo ed alla cu-stodia degli atti e dei docu menti contenenti datipersonali. Quando gli atti e i documen ti contenen-ti dati personali sensibili o giudiziari sono affida tiagli incaricati del trattamento per lo svolgimentodei relati vi compiti, i medesimi atti e documenti so-no controllati e cu stoditi dagli incaricati fino alla re-stituzione in maniera che ad essi non accedanopersone prive di autorizzazione, e sono restituiti altermine delle operazioni affidate. L’accesso agli ar-chivi contenenti dati sensibili o giudiziari è control-lato. Le persone ammesse, a qualunque titolo, do-po l’orario di chiu sura, sono identificate e registra-te. Quando gli archivi non sono dotati di strumen-ti elettronici per il controllo degli ac cessi o di inca-ricati alla vigilanza, le persone che vi accedono so-no preventivamente autorizzate.

Dati relativi a lavoratori dipendentiPer quanto riguarda il trattamento dei dati inerentii la voratori dipendenti, si consiglia di rivolgersi di-rettamente al professionista che cura tutti gliadempimenti connessi ai lavoratori stessi: si sug-gerisce, in ogni caso, di conservare eventuali du-plicati di documenti contenenti dati inerenti i lavo-ratori in modo ordinato e protetto. �

3. lettera di nomina del responsabile, qualora ilpriore ri tenga opportuno delegare un terzo pre-posto al trattamen to dei dati;

4. DPS – documento programmatico di sicurezza– da redige re entro e non oltre il 31 dicembredel anno in corso nel caso in cui i dati sensibilie/o giudiziari venano trattati con supporti infor-matici. La documentazione sopra indicata (let-tera di incarico, nomina del responsabile e DPS)deve essere annualmente verificata e, se del ca-so, opportunamente ag giornata.

Trattamento dei dati con l’ausilio del computerNel caso in cui si trattino dati sensibili o giudiziaricon l’ausilio del computer occorre redigere il DPSentro il 31 di cembre dell’anno in corso, previa-mente adeguando i sistemi informatici secondo leprescrizioni del Codice.

Trattamento dei dati senza ausilio di computerÈ opportuno ricordare che, qualora i dati personaliven gano trattati senza l’ausilio di strumenti infor-matici e dunque con semplici schede cartacee, èsempre necessario conser vare tutta la documen-tazione in un apposito archivio chiuso a chiave, sepossibile nello studio del titolare o del respon -sabile, accertandosi che le chiavi vengano tenutesolo dagli stessi.

Dieci anni insiemeè il volume realizzato per onorare i dieci anni di esistenza del-la Confederazione su progetto editoriale della Confederazionedelle Confraternite delle Diocesi d’Italia ha avuto larghi consensi da tutti i confra-telli e le consorelle che nel corso del XIX Cammino ne hanno visionato i contenutiapprezzandone l’elegante veste grafica curata da AAA Artworks And Advertising Sas.La scelta dei testi è stata curata dal Presidente Francesco Antonetti e dal Diretto-re Responsabile di Tradere Massimo Carlesi. Molte sono le belle foto di Rino Bisi-gnano.Dieci anni insiemeè a disposizione di quanti ne fanno richiesta alla Segreteria della Confederazioneversando un contributo volontario di 12 euro per coprire le spese sostenute più lespese di spedizione. Formato 22x22 cm, 285 pagine.

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Dieci anni insieme

Il libro del decennale della Confederazione

Tradere numero 12 aprile 2011

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29La Confederazione informa

IMPORTANTEAgli amici di Tradere!

COME È NOTO A FINE MARZO 2010 UN IMPROVVISO ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE POSTALI AGEVOLATE DELLE QUALI USUFRUIVA ANCHE IL NOSTRO

TRADERE HA FATTO SI CHE LE SPESE DI SPEDIZIONI DEL NOTIZIARIO HANNO RAGGIUNTO COSTI NON PIÙ SOSTENIBILI PER LE CASSE DELLA CONFEDERAZIONE.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO HA DECISO CHE DAL 2011 TRADERE VERRÀ INVIATO SOLTANTO ALLE CONFRATERNITE, AI CONFRATELLI O AI LETTORI

CHE NE FARANNO RICHIESTA.

L’OFFERTA MINIMA È DI € 10,00 PER RICEVERE I NUMERI DI TRADERE CHE VERRANNO STAMPATI NEL 2011

CONTO CORRENTE POSTALE 82857228 INTESTATO A“CONFEDERAZIONE DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D’ITALIA”

INDICANDO NELLA CAUSALE “TRADERE” 2011

Effettuato il versamento, è necessario inviare una mail all’[email protected]

oppure via fax Fax 06-69886239 - 06.69886182 comunicando l’avvenuto versamento.

I priori e/o i Coordinatori Regionali possono effettuare un versamento collettivo e chiedere di ricevere presso un unico indirizzo più numeri di Tradere.

Tradere numero 12 aprile 2011

Il 27 Dicembre dello scorso anno è tornata alla casa del Padre Agostina Muresu,

nostra consorella e moglie esemplare di Gianni Poggi,

Consigliere della Confederazione e Segretario Generale del Priorato Ligure

delle Confratemite per l'Arcidiocesi di Genova.

Tutta la Confederazione delle Confraternite della Diocesi d’Italia

hanno partecipato con commozione al dolore di Gianni e del figlio Miguel Angelo.

TRADERE

Nella gioia della Santa Pasqua

per il Cristo risorto

figlio di Dio e di Maria

AUGURA

a tutti i lettori

confratelli e consorelle

una serena e gioiosa

Santa Pasqua

con i propri famigliari

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X Cammino di Fraternità delle Confraternite del Lazio Capranica 16 ottobre 2011

I nostri cammini30

Tradere numero 12 aprile 2011I NOSTRI CAMMINI

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: 0761669053

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I nostri cammini 31I nostri cammini

Tradere numero 12 aprile 2011

�IX Cammino Regionale di fraternità delle Con-fraternite delle Diocesi del Lazio e XXI Cammi-no Diocesano. Una organizzazione efficientis-

sima, curata nei minimi dettagli da parte del Comita-to organizzatore, che ha accolto oltre duecento con-fraternite e settemila confratelli e consorelle venuti datutto il Lazio. L’incontro di Alatri ha avuto due temiche il dott. Francesco Antonetti, Presidente dellaConfederazione delle Confraternite delle Diocesid’Italia e Mons. Armando Brambilla, Vescovo Ausi-liare di Roma Assistente Ecclesiastico delle Confra-ternite hanno scelto per vivere il IX Cammino di fra-ternità Regionale e il XXI Cammino Diocesano di fra-ternità “La spiritualità del Confratello” e “La sfida del-l’Educazione e la Confraternita. Misura della nostracapacità di futuro” sulla stessa direttiva che la Con-ferenza Episcopale Italiana ha scelto per i prossimidieci anni pastorali su sollecitazione del Santo PadreBenedetto XVI. È stata la splendida cornice della Cat-tedrale San Paolo di Civita ad ospitare le antiche as-sociazioni religiose del Lazio con i loro costumi tra-dizionali, con i loro cappucci, con i loro vessilli e sten-dardi. Il lunghissimo corteo variopinto ha preso il viaalle 10 da Via della Sanità, percorrendo le vie del cen-tro storico per arrivare al piazzale dell’Acropoli, do-ve, dopo il saluto del Sindaco di Alatri dott. Costan-tino Magliocca e di Michelangelo Restaino, è stata

officiata una Solenne Celebrazione Euca-ristica, presieduta dal vescovo, Mons. Lo-renzo Loppa, e concelebrata da S.E.Mons Armando Brambilla e dai Delegati Diocesanidelle Confraternite alla presenza delle diverse auto-rità civili e militari del territorio. Una festosa invasioneche ha raccolto Alatri oltre settemila fedeli delle Dio-cesi del Lazio che hanno espresso l’affetto ai due al-ti prelati, un affetto ricambiato da Mons. Lorenzo Lop-pa e da Mons. Brambilla, che hanno evidenziato l’im-portanza delle Confraternite, purtroppo, diciamo noi,spesso rappresentate da persone sempre più an-ziane e con i capelli bianchi. È chiaro che i due temi“La spiritualità del Confratello” e “La sfida dell’edu-cazione coinvolgono le Confraternite d’Italia che de-vono curare, rafforzare, approfondire la propria for-mazione, il senso di appartenenza a comunità di “fra-telli” Sulla stessa lunghezza d’onda è il Segretariodiocesano Carlo Costantini che ha espresso il più vi-vo ringraziamento alle forze dell’ordine, ai vigili urba-ni, alla protezione civile, ai Priori, alla Confederazionedelle Confraternite Diocesane d’Italia, alla Diocesi diAnagni, per il fattivo contributo apportato sul pianoorganizzativo, e, al Comune di Alatri, alla Provincia diFrosinone, alla Banca di Anagni Credito Cooperativo,alla Banca Popolare del Frusinate e alle 50 aziendelocali per aver sponsorizzato la manifestazione. �

ALATRI – 3 ottobre 2010: un significativo cammino di fede e di carità.

IX Cammino Regionale di Fraternità del Laziodi Giorgio Alessandro Pacetti

Cammino di FraternitàInterregionale

delle Confraternite

55° RADUNO LIGURE5° RADUNO PIEMONTESE

Masone (Ge)Domenica 15 maggio 2011

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�Grande attesa per il rinnovo delle cariche nel-la confraternita della S. Spina e Gonfalone diVasto, che conta circa 113 iscritti e che per

undici anni ha avuto come priore il validissimo dott.Nino D’Annunzio. Le votazioni, effettuate il 13 e 14gennaio 2011, hanno determinato il nuovo direttivoe la nomina di Stivaletta a priore del Sodalizio.Stivaletta, 40 anni, sposato con figli, agente di Po-lizia, finora aveva ricoperto con ammirevole dedi-zione il ruolo di segretario della confraternita e, dacirca un anno, assolve l’incarico di vice-coordina-tore delle confraternite d’Abruzzo.Il consiglio direttivo, inoltre, risulta composto daSante Monteferrante (vice-priore), Angelo Primia-no (segretario), Paolo Calvano (vice-segretario),Raffaele Baccalà (tesoriere), Valter Marinucci (mae-stro di cerimonia) e Antonio Petruzzelli (maestro deinovizi).Congratulazioni al nuovo priore da parte del Diret-tivo della Confederazione e dal Coordinamento in-terregionale delle confraternite d'Abruzzo e Molise,dalla redazione dell’Amico e dal Direttore Respon-

sabile di Tradere che augurano ai neo eletti un buonlavoro nella continuità della importante missione lo-ro affidata. �

DIOCESI DI CHIETI-VASTO

Nuovo Direttivo della Confraternita S. SpinaMassimo Stivaletta neo priore

nota di Pino Mancini

DALLE DIOCESI

32 Il mondo Confraternale

Tradere numero 12 aprile 2011

DIOCESI DI CALTANISSETTA

Il Card. Tarcisio Bertone ha firmato la bolla di costituzione dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento del 1553

�Il 14 Novembre all'interno della Basilica diSan Pietro, presso l'altare della PietàS.E.R.ma il Card. Tarcisio Bertone, prima di

officiare la Santa Messa, presenti il responsabiledell'Arciconfraternita del SS.Sacramento Pippo Sorce,del responsabile vicarioVincenzo Piazza, del consi-gliere Gaspare Alessi, del-l'Assistente Spirituale Dio-cesano Padre Pino D'annae del cappellano dell'Arci-confraternita Don Pietro

Genco firmava la Bolla Istitutiva emanata in data11 Luglio 1553 da Sua Santità Papa Giulio III conl'impartizione di una Santa Benedizione.La Bolla è stata già firmata nel 1993 da Sua Santi-tà Papa Giovanni Paolo II a Caltanissetta ed in pre-cedenza dal Car. Poletti nel 1989 in occasione delprimo raduno nazionale delle confraternite oltreche dal Vescovo di Caltanissetta S.E. Mons Ma-rio Russotto.Il responsabile dell’Arciconfraternita Pippo Sorcesi augura che prima che termini il suo mandato diSuperiore (Gennaio 2012) possa firmare la Bollaanche Sua Santità Papa Benedetto XVI. �

MONDO CONFRATERNALE

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33Il mondo Confraternale

�MUSSOMELI – Ed ancora più 5, che som-mati ai 4 già precedentemente riconosciuti,arrivano a 9 i sodalizi che possono adesso

fregiarsi del riconoscimento di “gruppo culturaledi interesse comunale”. Un iter procedurale se-guito precedentemente dalla Filarmonica di Mus-someli,Corpo bandistico Mons Mellis, Coro Poli-fonico e Memento Domini che avevano già otte-nuto tale riconoscimento all’unanimità del Con-siglio Comunale, riunitosi fuori dal Palazzo di cit-tà ed esattamente nella splendida sala di Palaz-zo Sgadari, presente anche il Prefetto di Calta-nissetta dott. Umberto Guidato. “Matrici è semprimatrici”, (un detto molto caro ai confrati matrice-si), avendo l’Arciconfraternita svolto un lavorodeterminante per avviare la pratica per tale op-portunità, estesa anche alle altre confraternite lo-cali. Dubbi iniziali per l’esatta individuazione deigruppi sono stati subito diradati, allorquando ilSuperiore del Sodalizio matricese Pippo Sorceha chiesto lumi direttamente al Ministero per iBeni e le Attività Culturali e agli organi nazionalidelle Confraternite ritenendo appunto l’esisten-za dei requisiti per meritare tale riconoscimento.“E allora?” è stato chiesto a Pippo Sorce, “Per-ché non prima?” E subito di rimando la rispostadel Superiore: ”Siamo arrivati noi in ritardo, nonessendo venuti prima a conoscenza”. Ora “lacampana dei fratelli” della Madrice, come haproposto qualcuno, può annunziare “la lieta no-vella” chiamando a raccolta i confrati in assem-blea. ”L’Arciconfraternita della Madrice, avevadetto qualche giorno fa l’assessore alla Cultura e

DIOCESI DI CALTANISSETTA

A Mussomeli L’Arciconfraternita della Matrice ha ottenuto il riconoscimento di

“gruppo culturale di interesse comunale”da Castello Incantano (giornale telematico)

vice Sindaco Filippo Misuraca, ha le car-te in regola per essere dichiarata grup-po di interesse comunale, avendo orga-nizzato convegni, pubblicato volumi sto-rici, inciso cd con le lamentazioni equant’altro. E tuttavia, al fine di noncreare disparità con le altre confraterni-te, ci incontreremo per valutare se an-che le altre realtà confraternali hanno irequisiti per essere a loro volta dichia-rate di interesse comunale”. Insommal’Arciconfraternita ha spianato la stradaa chi, forse, .su questo argomento, erarimasto dormiente. .Soddisfatto ed eu-forico il superiore Pippo Sorce ci ha det-to di avere consegnato al Comune “unavaligia di documenti” alla cui ricercahanno contribuito il rappresentante deivecchi cantori nella persona di VincenzoLo Manto e per i nuovi cantori CamilloMaida. Il primo ha iniziato a cantare al-l’età di 14 anni con i fratelli Vullo pressoil Santuario della Madonna dei Miracoli,ed il secondo all’età di 18 anni, e vedicaso, sempre nel Santuario della Ma-donna dei Miracoli. C’è da aggiungereche, avuta comunicata la notizia delladelibera approvata, Pippo Sorce ha te-lefonato immediatamente al Vescovo, al-l’Assistente diocesano delle Confraterni-te, agli altri quattro presidenti confrater-nali. Certamente un riconoscimento chepremia il radicamento nel territorio, il lo-

ro spirito di servizio, il loro im-pegno culturale, testimoniatodai segni, dai suoni e dal cantoche hanno segnato la storia diquesti sodalizi. Soddisfazionenell’Arciconfraternita, ancheperché l’adozione di questi “ri-conoscimenti” confraternali aMussomeli da parte dell’Ammi-nistrazione del sindaco Calà,sembra che siano i primi nelmondo delle confraternite, co-me ha fatto intendere il Presi-dente Nazionale dott. France-sco Antonetti. �

Tradere numero 12 aprile 2011

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DIOCESI DI ALTAMURA - GRAVINA - ACQUAVIVA DELLE FONTI

Altamura continua la fioritura delle ConfraterniteConfraternita San Biagio: vestizione di 25 confratelli

Confraternita di S. Sepolcro: vestizione di 4 consorelle

di Rino Bisignano

�Giovedì 3 febbraio 2011, presso la Parroc-chia di San Nicola adiacente la Rettoria diSan Biagio, nel giorno della ricorrenza e del-

la festa del Santo, con la benedizione della gola, siè avuta la cerimonia di vestizione di 25 confratelli.Ne erano previsti 30, gli altri 5 faranno la vestizio-ne a breve. L’animazione e direzione spirituale dei neo con-fratelli è stata curata dal Vicario Generale della Dio-cesi di Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti,Don Vito Colonna. La Confraternita di San Biago che ha la propria se-de nell’ omonima Rettoria di S. Biagio ha origininel 1586 ed è rimasta attiva grazie all’ultimo con-fratello di 91 anni, Luigi Manfredi, senza del qualenon avrebbe potuto continuare. La confraternita haripreso con gioia ed entusiasmo il cammino spiri-tuale dopo la preparazione e formazione dei neoconfratelli impegnandosi a collaborare comemembro attivo del corpo della Chiesa locale, conil suo Pastore S.E.Mons. Mario Paciello.Il nuovo Priore Carlo Martimucci, ha salutato l’as-semblea mostrando sentimenti di gratitudine ver-so l’ ultimo confratello anziano per la continuità diappartenenza alla Confraternita che diversamen-te avrebbe cessato di esistere; ha ringraziato il

Direttore dell’Ufficio ConfraterniteSac. Giovanni Monitilllo, già Diret-tore Spirituale e il nuovo DirettoreSpirituale Il Vicario Generale Sac.Vito Colonna che ha presieduta lasanta Messa.Nell’omelia, Don Vito ha espressovivo apprezzamento, per l’impe-gno profuso, a quanti hanno volu-to che la confraternita continuassela sua vita associativa, invitando inuovi confratelli ad impegnarsi neltradurre i propri valori di apparte-nenza ad essa, chiamati a vivere ilquotidiano in umiltà testimoniandofraternità e carità.Alla fine della celebrazione ai neoconfratelli e all’assemblea nume-rosa e partecipata, anche dai rap-presentanti delle altre confraterni-te della città, da amici e parenti.Personalmente ho portato il salutocon il messaggio augurale di

S.E.Mons. Armando Brambilla, Assistente Nazio-nale e del Presidente dott. Francesco Antonetti,della Confederazione Nazionale delle Confraterni-te delle Diocesi d’Italia; al Priore è stato donatoun manifesto con l’immagine del Patrono delleConfraternite: Pier Giorgio Frassati.

Domenica 6 febbraio 2011, presso la Parrocchiadi San Sepolcro, sede della omonima Confrater-nita avente origini nel ‘700 si è avuta la vestizio-ne di altre 4 consorelle che si sono aggiunte aglialtri 64 confratelli e consorelle, che l’anno scorsonello stesso giorno ebbero la vestizione. La fun-zione Eucaristica è stata concelebrata dal parro-co Don Nicola Chiarulli e Mons. Luigi Dimarno, Di-rettore Economato e Amministrazione della CuriaDiocesana. Il Priore Francesco Lorusso ha salu-tato l’assemblea e le nuove consorelle augurandoche il prossimo anno possano aggiungersi altrevestizioni.Personalmente ho salutato i presenti ricordandoche dal V cammino Regionale di Puglia delle Con-fraternite, ospitato nella città di Altamura il 18 e 19Aprile 2008, si è avuta la “fioritura” delle Confra-ternite. Si auspicano “buoni frutti” per l’avveniredella vita confraternale, con riferimento all’ espres-sione del loro valore educativo da trasmettere aigiovani.La nostra presenza nella società, consapevoli deimutamenti sociali in atto, ci richiamano a testimo-niare Gesù Cristo, attraverso una vita rinnovata erigenerata dallo Spirito e credibile nelle azioni diogni giorno, dando così il proprio contributo al pro-cesso di maturazione umana e cristiana a quantioggi sono in “balia” dei cambiamenti vertiginosi.Concludendo, ringraziando tutti per l’attenzione ri-servata a questo evento, con il pensiero al BeatoPier Giorgio Frassati, ho ricordato, come lo ha in-dicato Giovanni Paolo II quale Patrono delle Con-fraternite: Servo di Dio, entusiasta animatore diassociazionismo sociale che con la sua vita di gio-vane ha donato se stesso senza esitazioni, citan-do una sua frase “Carità è amare Dio nella suaimmagine umana”.Entrambe Le Confraternite di San Biagio e del SanSepolcro di Altamura hanno manifestato la volon-tà di aderire ai programmi e alle attività poste inessere alla Confederazione Nazionale delle Con-fraternite delle Diocesi d’Italia. �

34 Il mondo Confraternale

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35Il mondo Confraternale

�Trascorsi oramai i quattro anni, la Confrater-nita di Santa Maria del Porto di Marina SanVito, nell’Arcidiocesi di Chieti - Vasto,giorno

6 febbraio ha rieletto un nuovo Direttivo.Tutti pre-senti i Confratelli aventi diritto al voto nella sala par-rocchiale della omonima Chiesa. Presidente dellacommissione elettorale il Cappellano della Con-fraternita don Gennaro Orsatti e membri segreta-rio e scrutatore, Camillo Meo e Silvio Martone en-trambi confratelli con diritto di voto.La piccola realtà confraternale sul litorale adriati-co eretta dal “93, riconferma alla carica di Priore, Pino Mancini ed alla carica di Segretario, PietroVerì, ed elegge a Tesoriere Domenico Aimola alposto di Enrico Verì che assume l’incarico di VicePriore. Conferma Maestro dei Novizi DomenicoCiarniello ed elegge un nuovo Cerimoniere l’ex Vi-ce Priore Enzo Altobelli. Alla carica di Consiglierivengono eletti Nicola Cinquina e Ioan Cuc. Con-gratulazioni al nuovo direttivo anche da parte del-la Confederazione delle Confraternite d’Italia e del

Coordinamento Interregionale delle Confraterniteabruzzesi e molisane augurando loro un buon la-voro all’insegna della continuità nella missione lo-ro affidata, nella fede e nella carità. �

�L’ArciconfraternitaLa Venerabile Arci-confraternita dei

Siciliani in Roma il 22gennaio scorso ha ac-colto il Cardinale PaoloRomeo, ArcivescovoMetropolita di Palermo,nella presa di possessodel Titolo di Santa MariaOdigitria dei Siciliani.L’Arciconfraternita diSanta Maria Odigitriadei Siciliani in Romaconta oltre cinquecentoiscritti ed è un Sodalizioattivo nel sostenere conborse di studio la for-mazione del clero sici-liano oltre che promuo-vere la storia e la cultu-ra siciliana per mezzo

del “Centro Studi Tra-via”.L’Arciconfraternita perricordare l’evento hapubblicato un opuscoloove è riportata la storiadel Sodalizio dalle origi-ni ad oggi curato dalPrimicerio Mons. Giu-seppe Mario Blanda,dal Priore Vincenzo Gia-cotto e dal Vice PrioreMassimo Minnicino ol-tre che dal ConsigliereGioacchino Busardò.Alla grande famigliaconfraternale siciliana diRoma giungono i ralle-gramenti ed i compli-menti di tutta la Confe-derazione delle Confra-ternite e di Tradere. �

DIOCESI DI CHIETI - VASTO

Nuovo Direttivo per Santa Maria del Portodi Pino Mancini

Tradere numero 12 aprile 2011

DIOCESI DI ROMA

La venerabile Arciconfraternita dei Siciliani in Romaha accolto il suo Cardinale Titolare

Nota redazionale

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�Un importante evento confraternale, quellodi sabato pomeriggio,sancito dalle presen-ze del Vescovo di Cefalù Mons. Vincenzo

Manzella, del delegato vescovile per le confrater-nite Mons. Leone Cosimo, dell’Arciprete Parrocodi Mussomeli Don Pietro Genco e del parroco diValledolmo Padre Cris Kruk.Una breve processione attraversato la strada chedall’oratorio porta alla chiesa madre gremita difedeli l’Arciconfraternita di Mussomeli per rispet-tare il periodo quaresimale è stata seguita dalgruppo dei “lamentatori”che costituiscono una notaculturale del Sodalizio. Due belle e importanti realtàconfranternali insieme perstringere un patto di fratel-lanza, dopo mesi di recipro-ci contatti. Con la celebra-zione di sabato, hannoscritto una bella pagina sul-l’ora di adorazione vissutainsieme ai piedi del SS. Sa-cramento, nella splendida Chiesa Madre, doveben visibile, nella nicchia dell’Altare Maggiore, c’èla statua di S. Antonio di Padova. Hanno cantato,pregato ed invocato l’Eucaristia in lingua dialet-tale, ricorrendo anche a testi latini. Il tutto, conte-nuto nell’opuscoletto della Sacra Veglia, attenta-mente elaborato, dopo un anno di ricerca, dal giàparroco Padre Leone ed oggi Delegato vescovi-le per le confraternite. Ed è stato proprio lui,mons. Cosimo Leone, ad animare la lunga cele-brazione a cui l’assemblea dei presenti è stataparticolarmente attenta. “È un particolare mo-mento di grazia, ha detto nell’omelia il VescovoMons. Manzella, a cui si uniscono i confrati diMussomeli, accompagnati dal loro parroco nel-l’adorazione eucaristica in chiave penitenziale.

Non c’è Pasqua senza Passione e non c’è Pa-squa senza Venerdì Santo;Questa sera la chiesatrabocca di fede” Il presule ha poi parlato delcammino delle Confraternite, del gemellaggioconfraternale di Valledolmo e Mussomeli ed ap-profondendo, infine, il concetto che “ogni uomoha la sua croce”, ha concluso la sua invocazionea Gesù Eucaristico “ A Te ci affidiamo, di Te ci fi-diamo, in Te confidiamo”. Conclusioni, dunque,delle Quarantore a Valledolmo con “la Sacra Ve-glia davanti a lu divinissimu Sacramentu” E se a

Mussomeli la tradizione lo-cale fa concludere con il Ve-spro la giornata eucaristicadelle quarantore, a Valledol-mo, invece, è la recita dellaSacra Veglia che conclude lagiornata Una tradizione radi-cata e consolidata oltre chea Valledolmo, anche in alcu-ni comuni della Diocesi diCefalù. Erano presenti al ritoreligioso anche il vicario par-

rocchiale Padre Salvatore Dentico, il sindacoMimma Di Baudo, le Forze dell’Ordine col co-mandante Giuseppe Sorce, le altre confraternitelocali e cioè la “Madonna del Rosario”, rappre-sentata da Giuseppe Liberti, il “SS.Sacramento”da Vincenzo Battaglia, Maria SS. Della Purità daCarlo Fantauzzo, la Misericordia da Concetta Ca-labrese e quella di “Santa Rita”, rappresentata daMaria Caccamisi. Il governatore della Confrater-nita del SS. Sacramento Vincenzo Battaglia haletto il documento finale. In cui fra l’altro si legge:“...affinché rimanga traccia perenne per le futuregenerazioni”. La pergamena è stata sottoscrittadal Vescovo di Cefalù Mons. Vincenzo Manzella,dal delegato vescovile della Diocesi di Cefalùmons. Cosimo Leone. �

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DIOCESI DI CEFALÙ

Gemellate le Confraternite del Santissimo Sacramento di Mussomeli e di Valledolmo

da Castello Incantano (giornale telematico)

DIOCESI DI LUCCA

�Nella Confraternita dei Legnaioli di Lucca sisono svolte le elezioni per il rinnovo delConsiglio. Questi sono i confratelli eletti: So-

dini Sergio, Paoletti Oriano, Dal Pino Cesare, Ric-cio Giovanni, Gaddi Pietro, Paterni Stefano, Pao-

letti Sergio, Papini Silvano, BonvissutoOttavio. Le nuove cariche e relativi compiti sa-ranno a cura del Nuovo Consiglio, com-presi i festaioli. �

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Programma della manifestazione alla presenza di S.E. Mons. Brambilla e del Presidente Antonetti

• Sala Cerere: convegno-conferenza sul 750° anniversariodella fondazione:”Le Confraternite segno indelebile nel tem-po. Storia, tradizioni, religiosità nel 750° anniversario della fon-dazione della Confraternita Collegio del SS.Salvatore”;

• Teatro Garibaldi: mostra fotografica e concerto in onoredelle personalità e delle delegazioni di Malta intervenute allamanifestazione;

• Duomo di Enna: solenne Cerimonia religiosa a termine del-la processione cittadina; Vi parteciperanno S.Ecc. Mons. M.Pennisi Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, S.Ecc.Mons. Paul Cremona arcivescovo di Malta, S.Ecc. Mons. A.Muratore vescovo della Diocesi di Nicosia;

• Galleria civica: mostra di pittura e premiazione concorso;• Chiesa del SS. Salvatore: mostra delle opere d’arte, inau-

gurazione delle tele pittoriche e cerimonie religiose;• Auditorium Università Kore: Incontro delle istituzioni

estere con il mondo studentesco locale.

DIOCESI DI PIAZZA ARMERINA

20-22 Maggio 2011 Confraternita Collegio SS. Salvatore di Enna

FESTEGGIA IL SUO ANNIVERSARIO 750 ANNI DALLA FONDAZIONE 1261-2011

DIOCESI DI ROMA

A Roma la Via Crucis delle Confraterniteguidata da S.E. Mons. Brambilla

�Anche questo anno le Confraterniteromane si sono impegnate per or-ganizzare la Via Crucis per le strade

del centro storico della Città. Molte le Con-fraternite che aderiscono ed organizzanoquesta pratica quaresimale del venerdìSanto ormai attesa dai romani Il quartiere ove si svolge la Via Crucis èquello che comprende Piazza di Campodei Fiori con la statua di Giordano Brunoal centro, l’eretico che, proprio in questapiazza fu bruciato il 17 febbraio del 1600.La zona è quella più festaiola e frequen-tata di Roma con la presenza di turististranieri e di giovani intenti a consumare ilrituale dell’Happy Hour. Dalle passateesperienze si è potuta constatare unasempre maggiore attenzione alla Via Cru-cis e, ciò che ci conforta, il vedere chespesso, al passaggio della croce moltipresenti, di ogni età, si segnano e si ge-nuflettono. �

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Tradere numero 12 aprile 2011

DIOCESI DI ROMA

Arciconfraternita di S. Maria dell’Orazione

e MorteIl Cardinale Francesco

Monterisi presiede la S. Messa

in suffraggio di don Ariodante Brandi

DIOCESI DI NARDÒ - GALLIPOLI

Elezioni del nuovo Priore e dei Consiglieridella Confraternita di S. Giuseppe Patriarca

�Nella serata di giovedì 18 novembre 2010 sisono svolte, presso la Chiesa di San Giu-seppe Patriarca di Nardò (LE), le elezioni del

nuovo priore e dei consiglieri. A presidente del-l’assemblea c’era Don Salvatore Casole, respon-sabile delle confraternite della Diocesi, con l’assi-stenza del segretario Luigi Nicita. Dopo un brevediscorso di Don Salvatore si è proceduto alle vo-tazioni risultando eletti per il quinquennio 2010-2015: De Benedittis Mino-Priore; Dell’Anna Mauri-zio-I° Assistente; Bonsegna Fernando-II° Assisten-

te; Frasca Fernando-I° Consigliere; Durante Giu-seppe-II° Consigliere.Successivamente il nuovo consiglio si è riunito, al-la presenza del Padre Spirituale Don Giuliano San-tantonio, per nominare il Segretario e il Cassiere.Polo Andrea-Segretario; Marangi Vito-CassiereL’insediamento ufficiale del nuovo consiglio è av-venuto il 16 Dicembre con una Santa Messa pre-sieduta da Don Giuliano nella Chiesa di San Giu-seppe ed in quest’occasione è stato letto il ritualed’insediamento. �

�All’incontro dell’11 marzo erano presenti ilCoordinatore della Regione EcclesiasticaPiemontese Enrico Ivaldi, il vice Presidente

per il Nord Italia Mario Spano e Don Franco Mo-linari, Delegato Ecclesiastico. Durante l’udienza iconfratelli hanno illustrato all’Arcivescovo il fun-zionamento della Confederazione e del Coordi-namento Piemontese, auspicando la nomina diresponsabili diocesani per le Confraternite. Mons.Nosiglia si è detto molto interessato all’opera chele Confraternite portano avanti, frutto di secoli di

storia ma anche e soprattutto volte al futuro, co-me importante aiuto alla vita parrocchiale e si èimpegnato a portare la tematica delle Confrater-nite nel prossimo incontro dei Vescovi del Pie-monte. Sarà incaricato infatti un Vescovo di seguire quan-to è possibile fare per costituire i CoordinamentiDiocesani delle Confraternite, basandosi soprat-tutto sull’esperienza acquese, unica realtà dioce-sana in Piemonte nella quale esiste un prioratoeretto dal Vescovo.

DIOCESI DI TORINO

S.E. Mons. Cesare Nosiglia incontra i rappresentanti delle Confraternite liguri e piemontesi

di Enrico Ivaldi

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Il mondo Confraternale 39

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DIOCESI DI TRANI BARLETTA - BISCEGLIE

I Riti della Settimana Santa a Bisceglie

ci segnala Vincenzo Di Leo Priore della Confraternita di Maria SS. Addolorata

�Biscegliese è palcoscenico di uno dei riti piùsuggestivi e peculiari della pietà popolare pu-gliese: l’Incontro del Venerdì Santo che si

svolge il tardo pomeriggio con la tradizionale Pro-cessione dei Misteri. Le manifestazioni religiosehanno luogo il Venerdì Santo, lasciando il SabatoSanto al silenzio e alla meditazione sul grande mi-stero della Passione di Nostro Signore, proprio co-me è scritto nelle Sacre Scritture. �

�La Confraternita de “I discepoli di Sant’Anto-nio Abate”, in Vibonati, ha la gioia di comuni-care che anche quest’anno, grazie a Dio, la

festa di Sant’Antonio Abate, nostro Patrono, si èsvolta in modo splendido. Eccellenti la Liturgia e gliaddobbi, soprattutto floreali, curati dal gruppo li-turgico e dal confratello Antonio Scognamiglio,coadiuvato dalla consorte e dai componenti il co-ro: bellissimi i canti eseguiti. Numerosi sono stati ipellegrini che si sono recati al Santuario per la No-vena solenne, favoriti anche dal tempo bello che il17 gennaio, sembrava addirittura primavera. Duevalenti predicatori si sono succeduti al Pergamo: leprime sei sere, il francescano Fra Nello Scaramel-la ha vivamente interessato i fedeli presenti conomelie sentite, profonde e quanto mai appropriate,

DIOCESI DI SALERNO

Santuario S. Antonio Abate a VibonateConfraternita de “I discepoli di S. Antonio Abate”

di Biagio Pifano

in relazione ai tempi che viviamo; le ultime tre sere,l’Abate Emerito Benedettino, Padre Ildebrando Sci-colone, ha incantato l’uditorio parlando delle tre Vir-tù Teologali. Fede, Speranza e Carità: un trinomioche si fonde nell'amore a Dio ed al Prossimo, inquesto cammino che è la vita dell’umanità.“Credere a Qualcosa, credere a Qualcuno” ma so-prattutto “credere in Qualcuno”, che rappresenta ilmovimento, il moto a luogo, verso quel Qualcuno,che ha creato, amato e redento l’umanità.Parole sante, che rimarranno scolpite nella mentenel cuore di tutti noi. La sera della vigilia, assai gra-dito, l’arrivo di un folto gruppo di pellegrini prove-nienti da Caliano di Montoro Superiore.Dopo una breve permanenza, causa la distanzadella loro città, sono subito ripartiti, non prima diaver acceso alla Lampada di Sant’Antonio, unaFiaccola della Pace che, facendo una staffetta, han-no recato nella loro Comunità. Anch’essi, come noi,festeggiano Sant’Antonio Abate.17 gennaio 2011: giorno radioso e splendido. So-prattutto per la grazia che dio ci ha concesso, di vi-vere e celebrare questa Festa. �

RETTIFICANel numero 11 di Tradere a pag. 37, nella nota che parlava della Madonna

del patrocinio a Castelnuovo Berardenga è stata erroneamente indicata la Diocesidi Siena. La Diocesi è quella di Arezzo, Tradere si scusa per l’imprecisione.

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Presentazione del libro “Arciconfraternita del SS. Rosario” di Nicodemo PazzanoRecensione di Giuseppe Larosa

Si L’amore per l’Arciconfraternita del Rosario, di cui è confratello da qua-si quarant’anni e di cui è stato priore nel triennio 2001-2003, e la devo-zione per la Madonna del S.S. Rosario hanno portato il sign. NicodemoPazzano a scrivere un libro che racchiude i cenni storici sull’origine e fon-dazione dell’Arciconfraternita, completo di una descrizione scrupolosasui ruoli delle varie cariche del direttivo (priore, assistente spirituale) e sulsignificato della vestizione e di tante altre notizie inerenti l’Arciconfraterni-ta. Hanno collaborato alla stesura del libro: l’attuale priore Nicodemo Bar-ranca e il I° assistente Ettore Agostino, con propri interventi scritti; il figlioSalvatore Pazzano, che ha arricchito il libro con le sue foto; l’artista mammolese Nik Spatari, cheha riprodotto in maniera egregia il volto della Vergine che si può ammirare in copertina. Il libro èun omaggio allo storico priore, dott. Ettore Agostino, che volle iscrivere d’ufficio all’Arciconfrater-nita il sign. Pazzano, per premiarlo del suo impegno e della sua costanza nell’organizzare le festedella confraternita, nonostante non fosse ancora confratello, come ricorda nel suo intervento per-sonale il priore Barranca. La pubblicazione è una specie di “enciclopedia” dell’Arciconfraternita,in quanto porta alla conoscenza dei lettori e dei più giovani confratelli che ne fanno e ne farannoparte, il cammino sociale, spirituale e storiografico della stessa. Per questo motivo, l’Arciconfra-ternita tutta con l’aiuto prezioso del parroco don Alfredo Valenti ha voluto omaggiare il sign. Ni-codemo Pazzano organizzando un convegno per presentare alla comunità mammolese la suapubblicazione dal titolo “Arciconfraternita del SS Rosario Mammola (RC) – Cenni sull’origine.Il convegno si è tenuto alla ore 18 di domenica 23 maggio c.a. presso la Chiesa S. Nicola di Ba-ri. All’incontro hanno partecipato, oltre all’autore accompagnato dalla sua famiglia: il sindaco arch.Antonio Longo, il priore dell’Arciconfraternita del Rosario Nicodemo Barranca, il priore della Con-fraternita dell’Annunziata Domenico Bruzzese, il coordinatore regionale delle Confraternite Anto-nino Punturiero, il parroco don Alfredo Valenti, l’artista mammolese Nik Spatari, il prof. NicodemoFerraro, i confratelli e le consorelle di entrambe le confraternite mammolesi e un nutrito pubblicoaccorso per l’occasione. Il meeting si è aperto con i saluti del parroco don Valenti (che ha svoltoanche il ruolo di moderatore) e con una preghiera alla Beata Vergine pronunciata dall’autore dellibro. Il sindaco arch. Longo nel suo discorso ha affermato: «Questa pubblicazione rappresentaun tassello molto importante della nostra storia. Ringrazio molto il sign. Pazzano per avermi fattorecapitare il libro in anticipo: l’ho letto subito!». L’artista mammolese Nik Spatari ha sottolineato sim-paticamente: «Non sapevo di avere un cugino scrittore!». Il priore della Confraternita dell’Annun-ziata Domenico Bruzzese ha concluso con il suo il trio dei brevi interventi di saluto, affermando:«Ho apprezzato molto il lavoro del sign. Pazzano, soprattutto nelle pagine in cui riporta il parago-ne tra il vecchio e il nuovo statuto dell’Arciconfraternita». Il compito più arduo, ma svolto egregia-mente, è stato quello dei due relatori. Il primo a prendere la parola è stato il coordinatore Puntu-riero che, dopo aver fatto un excursus sulle confraternite, ha dichiarato: «Sono molto contento diessere qui questa sera, innanzitutto per l’amicizia che mi lega ai due Nicodemo (Pazzano e Bar-ranca, ndr) che ho avuto modo di conoscere durante i vari incontri e cammini di fraternità dioce-sani, regionali e nazionali, in quanto essi insieme alla loro Confraternita e a quella dell’Annunzia-ta, sono stati sempre presenti; e poi perché un libro sulla storia di una confraternita è difficile e ra-ro da trovare e l’evento che si svolge questa sera mi rende molto orgoglioso. In tutta franchezzaho solo sfogliato il libro, mi riprometto di leggerlo con calma. Adesso ascolterò con molto interessel’intervento del professore Ferraro per apprendere un po’ di notizie». Quindi, ha preso la parola ilprof. Ferraro che nella sua interessantissima relazione, che ha spinto molti dei presenti alla rifles-sione, ha affermato: «Il sindaco ha centrato il punto di questo libro: la riscoperta delle radici e del-la storia della nostra comunità. Il libro si legge molto facilmente e non è difficile da comprendere,quindi è fruibile e può essere letto da tutti.

40 Recensioni. Rassegna stampa

Tradere numero 12 aprile 2011RECENSIONI, RASSEGNA STAMPA

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41Recensioni. Rassegna stampa

Tradere numero 12 aprile 2011

Antonio Dolgetta: “S.E.R. Mons. Carlo Chenis Vescovo diCivitavecchia - Tarquinia. Il suo Episcopato attraverso le immagini. 24 Febbraio 2007 19 Marzo 2011”Pag 232

L’opera, preminentemente fotografica, realizzata nell’am-bito delle cerimonie di commemorazione del Vescovo, adun anno dalla prematura scomparsa, raccoglie al suo in-terno le immagini più belle del Prelato, nella suggestivitàcelebrativa delle funzioni religiose da lui presiedute nellaDiocesi.Il libro, suddiviso in capitoli, pone in evidenza, in una vestetipografica elegante, tutta l’attività del suo triennio pasto-rale diocesano, arricchita da foto inedite relative alla suainfanzia ed alla sua giovinezza.

Uno dei capitoli del libro, con foto panoramiche, è dedicato all’VIII Cammino delleConfraternite del Lazio “I colori del culto e della carità“. Suggestivo raduno nel portodi Civitavecchia, avvenuto il 27 Settembre 2009, sotto le mura antiche di Papa Urba-no VIII. Una grande festa, che ha coinvolto in un’unica giornata migliaia di confratelligiunti da ogni parte del Lazio.Il volume raccoglie al suo interno 2 ottavi apribili per foto panoramiche e stampato acolori.

I cartigli di Sant’Eligio dei Ferrari in Romadi Adalberto Biasotti, Massimo Carlesi, Marco Fagnani

Sono circa settanta le EpigrafiMurali conservate nel soffitto,nelle volte e nelle pareti del ve-stibolo annesso alla sacrestianell’edificio confraternale di San-t’Eligio. I rari “Cartigli” di Sant’Eligio sonoben presentati e descritti in que-sto interessante volume, attraver-so una accorta ed esaustiva do-

cumentazione fotografica. Essi sono la testimonianza, nella loro originalità, della de-dizione ed il rispetto che i confratelli di Sant’Eligio nutrivano per la loro chiesa e per illoro Sodalizio. Il volume è pubblicato in concomitanza con il Convegno Eureloy 2011, che vede riu-niti a Roma i rappresentanti delle Confraternite e Compagnie di Sant’Eloi provenientida tutta Europa.Grazie al supporto di ERSI è stato possibile pubblicare questo volume che non è invendita.

La progettazione e impaginazione grafica è di Gianluca Bollina – DoppioClickArtrazie

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42 Recensioni. Rassegna stampa

Tradere numero 12 aprile 2011

Per non dimenticareDalla prefazione di Filippo Giacomo Cerfeda

Il grazioso volume PER NON DIMENTICARE scritto da Sergio Frangilloè stato stampato con il Patrocinio ed il sostegno di diversi Enti e si ponein continuità ideale ed editoriale con la precedente pubblicazione dellostesso Autore “Prostrati al Real trono“ (2003). Anche questa volta la ti-politografica ANET s.r.l. ha contribuito notevolmente a rendere più age-vole la lettura con una soddisfacente resa tipografica.Le 248 pagine sono divise in tre parti: la prima dedicata alla riforma del-la Confraternita (2003-2006); la seconda all‘attività confraternale di Cer-fignano, negli anni 2006-2009; la terza ad un approfondimento storicosulla comunità locale. Il ricchissimo corredo fotografico impreziosiscenotevolmente l‘opera dal carattere storico-religioso.Chi legge con sollecita attenzione tutte le pagine del libro, comprese le numerose note esplica-tive riportate a piè di pagina, non può che accorgersi di due aspetti fondamentali: il primo è la“pietas“ con cui 1‘ Autore tratta la storia della cappela dell‘Immacolata e l‘attività dell‘omonimaFratellanza, precedente e durante il suo priorato; “pietas“ comunque sempre coniugata con il ri-gore critico e scientifico e con il rispetto dell‘obiettività. Si coglie subito questa simbiosi tra veri-tà storica e amor di patria: un equilibrio che sostiene tutto il discorso.Il secondo aspetto è la filopatria, ossia la storia a geografia ridotta, che ha nel suo statuto unaconnessione viscerale ed inscindibile con la informazione documentale e con la ricerca archivi-stica.Lo stretto riferimento alle fonti e la ricerca incrociata e trasversale ha portato Sergio Frangillo adeccezionali risultati sia nel campo dell‘ indagine civile, condotta negli archivi di Stato di Lecce eComunale di Santa Cesarea Terme, che in quelli ecclesiastici (Archivio Storico Diocesano diOtranto, Archivio parrocchiale di Cerfignano). Ed è sicuramente un merito!Nelle prime parti del volume emergono prepotentemente molteplici eventi realizzati nel sessen-nio 2003-2009, eventi rafforzati da decine di scatti fotografici che testimoniano l‘intensa attività deiconfratelli e tutto ciò, lungi dalla considerazione dell‘aspetto meramente autocelebrativo, contri-buisce a recuperare un passato tanto antico quanto recente. Ed ecco allora che osservando leimmagini i ricordi riaffiorano “in cordata“, non solo nella memoria dei confratelli ma anche nellastessa memoria collettiva della comunità.Per nulla trascurabile è il patrimonio artistico-iconografico, presente in maniera trasversale nelletre parti del libro. Il patrimonio storico-artistico della Chiesa costituisce la testimonianza concre-ta della vivacità del cammino di fede delle comunità cristiane, ed i beni conservati negli archivipermettono di scoprire e ripercorrere il pellegrinaggio terreno del Popolo di Dio, attraverso i se-coli e le vicende di questo mondo, in una prospettiva escatologica. Sotto questo aspetto l‘Auto-re si pone in perfetta sintonia con il messaggio di Paolo VI che sollecitava a “curare gli archivi ec-clesiastici perché essi costituiscono un patrimonio nazionale, un segno della nostra civiltà e so-no gli echi e vestigia del messaggio della Chiesa, anzi di Gesù nel mondo ... Gli archivi riflettonola vita, l‘attività, il senso della Chiesa e la storia del transitus Domini nel mondo“ (Udienza conces-sa ai congressisti del quinto Convegno Nazionale degli archivisti ecclesiastici - Roma, 23-26 set-tembre 1963). Le carte conservate negli archivi documentano il transitus Domini nella storia, il pas-saggio del Signore nella vita e nella storia di una comunità che, anche se piccola come quella diCerfignano, ha espresso nel tempo la testimonianza viva del pellegrinaggio terreno, attraversoforme di pietà e di devozione suggerite dalla fede viva nel Signore che “passa”.L‘Autore ha scavato a lungo negli archivi, civili ed ecclesiastici, veri luoghi della memoria, chia-mati a raccogliere sistematicamente i dati con cui è scritta l‘articolata storia della comunità ec-clesiale di Cerfignano. Nella seconda parte del testo viene ampiamente dedicato un capitolo al-la istituzione dell‘archivio del pio Sodalizio ed alle operazioni di riordino e inventariazione, ope-razioni necessarie per poter analizzare, studiare e scrivere la storia locale. E questa storia, nar-rata nella logica dell‘ininterrotta Traditio Ecclesiae, emerge prepotentemente attraverso spaccatidi vita religiosa e di espressioni autentiche di fede e devozione.Frammenti di storia locale, circoscritta, ma che permette di guardare al passato rendendo gra-zie a Dio per quanto ha operato nonostante e attraverso l‘umana fragilità dei suoi fedeli.

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43Recensioni. Rassegna stampa

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Il catalogo della mostra Anghelos a CesenaRecensione di Maria Gabriella Alessandroni

Per l’inaugurazione, la nuova Galleria d’arte Palazzo Ghini,diretta da mons. Ernesto Giorgi, ospita, dal 2 ottobre al 28novembre 2010, la mostra ANGHELOS, vasi comunicanti,“L’Angelo custode”, promossa dalla Diocesi di Cesena-Scar-sina, curata dall’arch. Marisa Zattini.Partecipano alla esposizione 18 artisti contemporanei con leloro creazioni e 3 collezionisti (Alberto Boccali, Attilio Gardi-ni, e Lino Gualtieri), con circa 50 immaginette sacre della lo-ro raccolta. Tutte le opere sono magistralmente riprodotte nel catalogo,pubblicato da “Il Vicolo”, Divisione libri, Cesena (FC),http://www.ilvicolo.com.Sfogliando il volume si ritrovano, importanti, i testi biblici fon-danti dell’angelologia e si riflette sul significato e sulla naturadegli angeli, tra scienza e fede, tra fede e arte. La mediazio-ne dell’arte poetica, in specie i versi della Divina Commedia,disseminati di presenze angeliche, e il messaggio dell’ico-nografia, nelle rappresentazioni delle arti figurative, possonooffrirci un aiuto alla comprensione di questi esseri incorpo-rei, lontani dalla nostra realtà razionale, definiti “vasi comuni-canti”, collegamento tra la terra e il cielo.

Il Natale del Muto. Percorso espositivo tra gli affreschi di Pietro Ivaldi.Recensione di Stefania ColafranceschiPag 232

Ideata per il Natale 2010, la Mo-stra sulle natività del pittore PietroIvaldi, (1810-1885), detto “Il Muto”,si è caratterizzata per la qualità ar-tistica delle opere riprodotte, ingrandi pannelli, a Grognardo (Al).Gli affreschi che l’artista ha realiz-zato nelle chiese del Basso Pie-monte, sono testimoni di un lin-guaggio pittorico sobrio e lineare,che sviluppa i temi della storia sa-cra in modo discorsivo, catecheti-

co; e pur richiamandosi all’arteclassica, evidenzia un’attenzione particolare alla gestualità, per orientare la lettura e lacomprensione delle immagini.L’Oratorio del SS. Crocifisso di Trisobbio (Al), attiguo alla parrocchiale, conserva nel-la volta una Adorazione dei Magi che nella sua essenzialità sa esplicitare l’episodioevangelico in tutta la sua ricchezza, sul piano narrativo e contenutistico.Il Natale del Muto, a c. di Carlo Prosperi e Concetto Fusillo, 2010, Grognardo (Al).

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Su iniziativa del prioratocelebrati gli oltre 750 anni di presenza

confraternale nella Diocesi di Savona - Nolidi Fioralba Barusso

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tistici Crocifissi, si sono radunate a S. Bernardo inValle, per giungere in preghiera al Santuario, doveil Rettore, Mons. Andrea Giusto ha celebrato laSanta Messa. Nel corso della cerimonia è stato ri-cordato che da ben quindici anni l’immagine del-la Madonna di Misericordia, opera in ceramica del-la scultrice Renata Minuto, si trova nei giardini Va-ticani. Questa collocazione fu voluta da Mons. La-vagna e dal Priorato diocesano, non solo per il suovalore artistico, ma perché rappresenta la devo-zione mariana delle nostre Confraternite nella se-de della Cristianità. Il 24 settembre tutti gli Oratorisavonesi sono rimasti aperti per dar modo ai cit-tadini di osservare le splendide opere d’arte con-servate al loro interno. La giornata si è conclusa inCattedrale con un riuscito concerto di musica go-spel, presentato da Marco Gervino, e al quale han-no preso parte gruppi vocali diocesani quali i “Tie-nivivagospelvoices” e il “Coro Armonie”. In un bre-ve intervento, Mons. Vescovo ha posto in luce unadelle caratteristiche delle Confraternite : la neces-sità di adeguarsi ai tempi, in quanto associazionilaicali impegnate nella carità, nella cultura e nel-l’arte. La musica gospel è una adeguata metaforadi questa esigenza, essendo un ponte tra passa-to e presente. La musica ha costituito la colonnasonora di tutte le manifestazioni. Nel mese di mag-gio si è tenuta una riuscitissima rassegna di corinegli oratori diocesani dall’originale titolo “Canta-re… e Portare la Croce”. Questo non è solo unmodo di dire della nostra cultura ligure, ma espri-me in sintesi l’essere confratelli oggi: partecipareattivamente in una realtà che purtroppo spesso ègreve e difficile. La rassegna è stata dedicata aGianni Genta, cantore e confratello della Confra-ternita di S. Sebastiano di Valleggia, prematura-mente scomparso per un incidente sul lavoro.Il giorno successivo al concerto si è tenuto nellaSala Rossa del Comune un interessante convegnodal titolo “Confraternite: le loro Radici e il loroOrientamento Oggi”. Le finalità di questo incontroerano volte a conoscere non solo le origini delleConfraternite, ma anche ad approfondire la lorovalenza culturale e sociale nel mondo d’oggi e inprospettiva futura. Al convegno, presieduto daMons. Vittorio Lupi, hanno preso parte il dott. Gio-vanni Priano, in qualità di moderatore, Don Gio-

�Vario ed intenso è stato il programma dellemanifestazioni che si sono tenute per la ce-lebrazione del 750° anniversario della fonda-

zione della Confraternita di N.S. di Castello. La lun-ga storia di questa Confraternita si intreccia e siidentifica con la storia stessa della nostra città. Ilprogramma degli eventi ha visto coinvolte tutte leConfraternite diocesane che si sono strette intornoalla più antica, rinsaldando i forti legami di pre-ghiera e fraternità che le uniscono. Le manifesta-zioni sono iniziate nel mese di marzo per poi con-cludersi a settembre: questi due mesi non sonocasuali, ma sono i mesi legati ad un culto caro aiSavonesi, la Madonna di Misericordia. Il 18 mar-zo si è svolta la consueta processione al Santua-rio, in occasione della festa patronale. Questa ma-nifestazione ha assunto una valenza ancor più si-gnificativa poiché il Santuario è stato nominato, nel2009, Santuario delle Confraternite d’Italia. Nel me-se di aprile si è snodata nelle vie cittadine la ca-ratteristica Processione del Venerdì Santo, orga-nizzata dal Priorato Generale delle sei Confrater-nite savonesi. Si è entrati nel vivo delle manifesta-zioni il 30 maggio quando lo splendido Oratorio diN.S. di Castello è stato la location per il XXXIV In-contro diocesano delle Confraternite. Questo son-tuoso oratorio racchiude come in uno scrigno al-cuni gioielli preziosi: la pala d’altare di VincenzoFoppa e Ludovico Brea, che originariamente si tro-vava nella Cattedrale sul Priamar, distrutta dai Ge-novesi, e tre casse lignee, tra cui l’imponente “De-posizione” del Martinengo, che si possono ammi-rare durante la Processione del Venerdì Santo.L’incontro di preghiera comune si è poi conclusocon una processione delle rappresentative delleConfraternite diocesane sul Priamar, a voler sim-boleggiare un ritorno al luogo d’origine. Proprio sulPriamar, nel lontano 1260, sorsero le Confraterni-te, prima fra tutte quella di N.S. di Castello, che haannoverato fra i propri iscritti anche Francesco eGiuliano della Rovere, divenuti papi col nome diSisto IV e Giulio II. Nel mese di settembre si è te-nuta un’ ulteriore manifestazione, questa volta insenso inverso. I Confratelli si sono mossi dal Pria-mar verso Piazza Sisto IV, dove è stata celebratauna Messa, officiata da Mons. Vittorio Lupi. Il 12settembre le Confraternite diocesane, con i loro ar-

Tradere numero 12 aprile 2011ARTE E STORIA

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l’incontro dei Priori diocesani il 16 ottobre a San-tuario, là dove erano iniziate. In questa occasionesi è potuto finalmente inaugurare, sul muro delleAzzarie, la “parete delle Confraternite”. Questa ar-moniosa realizzazione, a cui il Priorato Diocesanotiene in particolar modo, è costituita, in primo luo-go da una “Apparizione di Maria”, realizzata dellascultrice Renata Minuto. L’opera emerge dal mu-ro come un antico affresco; essa verrà successi-vamente circondata dalle formelle votive offertedalle Confraternite delle varie regioni italiane. In talmodo costituirà un patrimonio artistico e devozio-nale per tutti i credenti. Purtroppo i lavori di prepa-razione e ristrutturazione della parete sono stati piùlunghi del previsto, ma grazie alla generosità e al-la collaborazione di tutti gli enti interessati, si ègiunti al suo vernissage, proprio in occasione delraduno diocesano dei Priori. La partecipazione aquesto incontro di ben 42 confraternite su 53, è giàda sola la dimostrazione dell’eccellente traguardoraggiunto. Nelle parole del Priore Diocesano, dott.Priano, troviamo la sintesi del nostro essere Con-fratelli: “Siamo depositari di conoscenze, valori,opere d’arte e tesori, non solo di simboli e di riti. Èun immenso patrimonio lasciatoci da coloro che cihanno preceduto… Da questo incommensurabilepatrimonio ci possiamo rinnovare e renderci utili alprogredire della nostra società, fornendo senso al-la nostra vita, crescendo e formando uomini di buo-na volontà”. �

vanni Farris, il Comm. Giovanni Mario Spano, laprof.ssa Romilda Saggini e, in sostituzione delprof. Carlo Varaldo, la dott.ssa Valeria Ruschetti.Quest’ultima ha esposto un documentato inter-vento sugli scavi archeologici operati sul Priamar,al fine di reperire informazioni e testimonianze su-gli edifici esistenti sulla rocca prima della distru-zione da parte dei Genovesi. Il Confratello Spano,Vice Presidente della Confederazione, ha descrit-to la situazione odierna delle Confraternite italiane,che varia da regione a regione. Egli ha sottolinea-to come, dopo il 1970, il fenomeno della loro rina-scita si è andato facendo sempre più consistente.Per creare nuove realtà è spesso necessario su-perare antiche rivalità nonché l’isolamento che im-pedisce la comunicazione di idee. Si è posto l’ac-cento sul valore di ogni confraternita e sullo sforzoda compiere per rivitalizzare quelle così dette “dor-mienti”. Questo spirito di vitalità deve principal-mente indirizzarsi verso la carità, soprattutto in mo-menti difficili come quelli che stiamo attraversan-do, e verso la conservazione e la valorizzazionedel patrimonio artistico appartenente alle Confra-ternite. Colto e originale è stato l’intervento dellaprof.ssa Saggini, Priore della Consorzia della Ma-donna della Colonna. Ella ha trattato con dovizia ditestimonianze, il ruolo attivo che le donne rivesti-vano all’interno delle Confraternite. Pregavano in-sieme o individualmente, si occupavano di carità edi culto dei defunti. Le donne ricche o aristocrati-che potevano gestire le loro sostanze e spessodonavano denaro per nobili cause. (Di questi le-gati anche noi abbiamo tante testimonianze). Maanche le donne del popolo avevano accesso alleConfraternite. Per alcune era un mezzo per affran-carsi dall’analfabetismo, poiché potevano impara-re a leggere. Le più indigenti potevano ottenereuna dote per contrarre matrimonio. Il Can. Prof.Don Giovanni Farris, in una dotta dissertazione, haricercato le origini delle confraternite nella predi-cazione di S. Francesco. Egli rinnova il mondo,idealizzando la povertà. Conseguentemente si dif-fondono penitenza e misericordia così come l’usodella flagellazione. Scaturiscono altresì le comuni-tà dei battuti. L’oratorio è il luogo d’incontro, di pre-ghiera e gli adepti si vestono con un semplice sa-io, l’abito del penitente. Nascono anche le prati-che della misericordia corporale. Le Confraternitediventano la risposta alle necessità dei più poveri,perché lo scopo della loro esistenza è la preghie-ra e la carità: Dio è misericordia, portare miseri-cordia è portare Dio. L’intensa giornata si è poiconclusa con una solenne celebrazione nell’Ora-torio di N.S. di Castello dove è stata scoperta unalapide a ricordo dell’evento. Da qui si è mossa unabreve processione verso la Cattedrale dove il Ve-scovo ha celebrato la Messa di ringraziamento.Tutte le manifestazioni si sono poi concluse con

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�Ricollegandomi all’Articolo apparso sullo scor-so numero di TRADERE intitolato “La Preghie-ra, un rito universale di umano desiderio”, de-

sidero oggi soffermarmi su di una forma specialedi preghiera: il Salmo 8 “Potenza del nome divino”splendido esempio di Salmo di Lode o Inno.Appartenente al genere letterario classificato co-me inno di lode esso esprime certezza e gioia, su-pera noi stessi e testimonia come la lode sia unatto di fede.Il termine Inno, dal latino “hymnus” risalente al gre-co “hymnos” è un genere di poesia essenzialmen-te religiosa in cui si accentua fin dai tempi più re-moti la celebrazione rituale di dei, eroi, forze dellanatura. Nella Bibbia invece il salmo di lode o inno,è soprattutto professione di fede nella salvezza of-ferta da Dio, è preghiera allo stato puro, è lode allagrandezza divina, è ringraziamento a Dio per il so-lo fatto che Egli esista. Qui la gioia avvolge tutto econtempla Dio nel suo amore eterno.Ma per leggere e comprendere un inno è impor-tante chiarire lo schema sul quale sono organizza-te le idee. Esso si compone, solitamente di tre ele-menti costanti che lo strutturano: l’Invito alla Lode,che si accompagna all’apparato musicale di lira,cetre e tamburi, e all’apparato rituale del prostrarsi,dell’applaudire e del cantare, il tutto indirizzato ver-so il Signore creatore e salvatore. Il Testo, la partecentrale, che sviluppa le motivazioni dove Dio è pre-sentato spesso in terza persona mentre successi-vamente il dialogo diventa più stretto e intensoquando la gioia esplode nella meraviglia, nell’au-gurio e nell’esclamazione es. “Quanto è grande iltuo nome!”. La Conclusione, che sigilla l’Inno espesso riprende le parole dell’inizio in modo che laparola chiave della preghiera racchiuda l’intero cor-po del salmo, oppure la conclusione può assume-re il tono di un augurio es. “Ti siano gradite le paro-le della mia bocca…i pensieri del cuore”.Tre sono le sorgenti da cui nasce la lode degli Inni.La Creazione, con il suo fascino e i suoi misteri e laStoria in cui Dio opera e si rivela.La figura di Dio come Re, dove l’acclamazione ca-ratteristica è “Jahvè è re!” e il regno divino è ricono-sciuto come eterno, universale e così splendido dafar pensare al regno messianico.Sion, centro della lode, polo di attrazione di ognicuore ebreo. Il colle sul quale si innalza il tempio èla meta del pellegrinaggio che porta il credente al-l’incontro con il suo Dio. Egli infatti ha cercato “un

luogo di riposo, un possedimento in cui stabilir-si…ha fissato la sua tenda in Giacobbe…si è sta-bilito in Sion” (Sir 24,7ss).” Il Signore ama le porte diSion più di tutte le dimore di Giacobbe” (Sal 87.2).Riflettiamo ora sul Salmo 8 che appartiene al grup-po legato alla Creazione e che inneggia a questaopera mirabile di Dio.O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.Con la bocca dei bimbi e dei lattantiaffermi la tua potenza contro i tuoi avversari,per ridurre al silenzio nemici e ribelli.Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,la luna e le stelle che tu hai fissate,che cosa è l’uomo perché te ne ricordie il figlio dell’uomo perché te ne curi?Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,di gloria e di onore lo hai coronato:gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi;tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie della campagna;gli uccelli del cielo e i pesci del mare,che percorrono le vie del mare.O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Dio e Natura come semplici sinonimi, così si eranomosse le culture orientali con i loro riti della fertilità,con i loro panteismi, con le loro liturgie naturistiche.Israele invece mantiene sì, un collegamento pro-fondo tra realtà cosmica e Dio, ma contempora-neamente ne svela la radicale differenza superandoil naturalismo ateo e il panteismo sacrale (= identi-ficazione del mondo con Dio) per cui la creazionenon è altro che una tappa del grande itinerario disalvezza che Dio sta tracciando nell’universo e neltempo.I Personaggi Yahweh: apre e chiude il salmo, è il protagonista diquasi tutte le azioni. Il salmo non è un inno all’uomo,ma un inno a Dio attraverso l’uomo.Gli Angeli: sono esseri sovrumani, più vicini a Dio diquanto non lo sia l’uomo.L’ Uomo: nel suo termine generico indica la sua ca-duca condizione “…come l’erba sono i giorni del-l’uomo…” (Sal 103,15). Il Figlio d’uomo, ancora indefinito ma in un certosenso già individualizzato, è più vicino agli dei che

La Preghiera di Lode:“POTENZA DEL NOME DIVINO” - Salmo 8 -

di Franca Maria Minazzoli

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Tradere numero 12 aprile 2011PIETÀ POPOLARE

Pietà popolare e liturgia

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agli animali e lascia aperta la risposta alla speran-za di una grande risoluzione. I Ribelli: coloro che non accettano Dio, non si sot-tomettono a Lui, sono aggressivi, vendicativi. Difronte a loro Dio erige una fortezza inaccessibile, ilfirmamento, che impedisce loro di scalare la zonaceleste. L‘opposto è il servizio della lode, è l’atteg-giamento del bambino. Il salmista menziona la boc-ca dei bimbi come organo di linguaggio e uniscedue elementi: l’atteggiamento infantile dell’essereumano che scopre il mondo giorno per giorno pie-no di gioia e l’accettare con semplicità la bellezzadegli esseri. Questo atteggiamento infantile libere-rà l’uomo dalla ribellione meschina e vendicativa.Ma la bocca del bambino è inadeguata e l’orantesente questa inadeguatezza per lodare un tale Si-gnore e tali opere. Gli Animali: che sono domestici e selvaggi, greggie fiere, animali di terra, aria e acqua. Molta è l’at-tenzione dedicata ai pesci che tessono e ritessonole loro vie nel mare.E poi: Le tue Dita, il carattere artigiano della crea-zione, delicato e tenero non solo un atto di “sa-pienza” puramente intellettuale. E dell’uomo si men-zionano anche i piedi, per il gesto simbolico del do-minio. E infine le Azioni di Dio che sono otto: hai fon-dato, hai fissato, ti ricordi, te ne curi, lo hai fatto, lohai incoronato, gli hai dato potere, hai posto.Dio fa partecipe l’uomo della propria gloria perchésia il signore della terra. Di fronte ad una azione co-sì intensa e decisiva di Dio cosa può fare l’uomo?Può servire, ammirare,contemplare e lodare. E la lode si innalza, si celebra il Signore, tutta la co-munità è compresa nel canto del solista. La poten-za di Dio non conosce confini.Lo scenario su cui il salmo è costruito è notturno edè costituito dal fascino di una notte di stelle, forse èuna festa notturna che offre lo spunto a questo can-to. Alla presenza della creazione nasce l’interroga-

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tivo: che cos’è l’uomo nel-l’infinito? Forse nullità per-ché l’uomo si scopre es-senziale, senza le sovra-strutture del suo orgoglio; èmortale, è fragile è “figliodell’uomo” che in ebraicoevoca la polvere da cui èstato tratto e a cui è desti-nato (Gen.3,19), ma questosuo Dio sconfinatamenesuperiore “si ricorda” e “sicura” di lui. Questo “ricor-darsi”di Dio è l’Alleanza neicui confronti Egli è costan-temente fedele, e “la cura”è la premurosa sollecitudi-ne di un padre. Addiritturala dignità dell’uomo è raf-frontata a quella angelica o,forse, a Dio stesso con unaarditissima contrapposizio-ne. L’uomo infatti, è re del-l’universo “coronato di gloria” ma questo dominioè donato da Dio. Ma attenzione, non ostante lachiarezza di questa esposizione, il salmo 8 è unapreghiera rischiosa, se letta con l’animo tenicisticodel nostro tempo dove il dominio dell’uomo si rive-la spesso tirannico, vanitoso e crudele e “le operedelle mani di Dio” vengono facilmente spezzate eumiliate dal suo spensierato egoismo. Infatti è soloCristo che realizza nella sua incarnazione il sensodel salmo ed è l’unico che regna sull’universo conun dominio di pace e di amore che prepara il mon-do nuovo con “nuovi cieli e nuova terra”. E alloraquale sarà la risposta alla domanda del salmo “Co-sa è l’Uomo?” Questa : l’uomo è il fratello minore el’immagine di Gesù Cristo, ed è per questo che ilPadre “si ricorda” e “si cura “ di lui. �

La devozione a Mariadi Andrea D’Arrigo

�Maria ha protetto sempre il genere umanocome evidenziato dalla sacra scrittura e dal-la storia dell’umanità. Sappiamo che Dio è tra

noi per mezzo di Maria, la quale l’ha custodito nelSuo Santo Seno e conosciamo anche dagli Apo-stoli, dai Santi e dai Padri della Chiesa che permezzo di Lei, riusciamo a raggiungere Dio, che èil massimo della perfezione del Cristiano. Maria èuna garanzia di salvezza ed è anche la chiave perarrivare a Dio, percorrendo la strada più facile, lapiù breve, la più sicura. Se amiamo con tutto ilcuore la Vergine Maria abbiamo la certezza della

nostra salvezza. Dall’intensità dell’amore che nu-triamo nei confronti di Maria abbiamo la possibili-tà di appurare se la nostra anima è virtuosa e viveuna vita Cristiana intensa, o viceversa tiepida ofredda, è il termometro del nostro impegno e delnostro essere Cristiano.Se malauguratamente incominciamo ad non es-sere assidui e costanti alla partecipazione al culto,se trascuriamo le preghiere quotidiane, se moti-viamo alla mancanza di tempo la recita del rosarioo se abbiamo antipatie, rancori o peggio invidie erisentimenti verso il nostro prossimo, facciamo at-

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Tradere numero 12 aprile 2011

tenzione perché vuol dire che la fede incominciaa vacillare e a scemare, questo è il momento in cuiinesorabilmente ci allontaniamo da Dio e dalla Sualuce. Quindi, cerchiamo di essere vigili e di esse-re sentinelle allertate quando passano nella nostramente questi subdoli e pericolosi pensieri.A tutti arriveranno inevitabilmente le prove, le tri-bolazioni, le inevitabili tentazioni, per quanto nu-merose e violente esse siano, con l’ausilio di Ma-ria le supereremo senza disperarci.Con la devozione a Maria viene garantita all’uma-nità una protezione speciale e unica, e da questocomportamento scaturisce che la Vergine Santa eImmacolata è necessaria agli uomini per la lorosalvezza. In particolare noi Messinesi, dobbiamoessere orgogliosi, perché abbiamo da quasi duemillenni un grande dono di dio, di avere abbando-nato il paganesimo e di avere abbracciato la reli-gione Cristiana sin dal suo nascere, per mezzodella predicazione di san Paolo di Tarso venuto aReggio Calabria e a Messina, per predicare labuona novella di Gesù Cristo, Salvatore degli uo-mini di ieri, di oggi e di sempre. La tradizione tra-smessa che molti furono i Messinesi che abbrac-ciarono la religione Cristiana, che avendo saputodalla predicazione di Paolo, che la madre di Gesùviveva a Gerusalemme, vollero mandare nell’anno42 d.C. per un gesto di omaggio e di devozioneuna delegazione di rappresentanti della città, com-posta da Girolamo Origiano, Ottavio Brizio, Mar-cello Bonifacite e dal centurione Mulè. Si fermaro-no a Gerusalemme alcuni giorni e accompagnatida San Giovanni Evangelista, visitarono i luoghidella presenza e della passione di Gesù Cristo, eprima di ripartire per Messina si recarono dalla Ma-donna e chiesero la sua materna benedizione perla città. Maria Santissima va oltre ogni aspettativaconsegnava all’ambasceria, nel secolo I giorno 3,l’una XXVII dell’anno 42 d.C.(3 Giugno 42 d.C.) lalettera con la quale benedice i Messinesi e la stes-sa città della quale vuole essere perpetua protet-trice. La presenza e l’aiuto di Maria non sono man-cati mai durante questi venti secoli a Messina, tan-to da meritarsi il titolo di città Mariana per eccel-lenza. L’Arcivescovo Mons. Angelo Paino grandebenefattore della città di Messina ha voluto con-notare la grande devozione a Maria dei Messinesie del clero, facendo erigere una stele nella cuisommità si staglia la statua benedicente della Ma-donna all’ingresso del porto, sulla cui base si leg-gono le parole della Madonna scritte ai Messinesi”Vos et ipsam Civitatem benedicimus”, che papaPio XI l’ha illuminata da Roma, per mezzo di unradiocomando predisposto da Guglielmo Marco-ni. Mons. Paino l’Arcivescovo della ricostruzioneper ben due volte della cattedrale di tante chiesee di tanti edifici religiosi, ha legato il suo nome an-che alla ripresa religiosa in città e nell’Arcidiocesi,

la cui fede per le vicende belliche si era affievolita.A segnare una virtuosa ripresa religiosa nell’Arci-Diocesi di Messina, ci pensa la divina Provvidenzacon il quadro raffigurante la Madonna di Montalto,che fu portato in visita in tutte le Parrocchie dellaDiocesi, intesa sotto il nome di peregrinatium Ma-riae dal 12 agosto 1948 al primo Gennaio 1950.Questo avvenimento fa riappropriare a Messina lasua grande anima religiosa, le sue belle e gloriosetradizioni, la sua storia millenaria, la sua grandedevozione a Maria. Non dimenticando le numero-sissime chiese, Confraternite e Pie Associazionidedicate a Maria Santissima ed ai molteplici san-tuari Mariani della nostra terra di Sicilia che ha co-me protettrice l’Immacolata Concezione, per nonparlare dell’Italia dove anche recentemente il 18Marzo 2009, a Savona, è stato proclamato il san-tuario di Nostra Signora di Misericordia, come ilsantuario delle Confraternite d’Italia e che proprioin quella occasione è avvenuta la consegna daparte del Presidente del Centro InterconfraternaleDiocesano all’Arcivescovo di Savona Mons. Vitto-rio Lupi, la prima formella proveniente dalla Dio-cesi di Messina Lipari e Santa Lucia del Mela, cheassieme alle altre che man mano perverranno an-dranno ad ornare la parete del muro delle Confra-ternite sito nell’antistante piazza del Santuario. Inquell’occasione la protettrice della città dello stret-to ”La Madonna della lettera” si è incontrata conNostra Signora di Misericordia patrona della cittàdi Savona. La devozione a Maria è molto sentita inEuropa e in tutto il mondo. �

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ALCUNE FOTO DEL NOSTRO PATRONO, IL BEATO PIER GIORGIO FRASSATI, TRATTE DAL LIBRO DI TESTIMONIANZE

RACCOLTE DA D. A. COJAZZI LA CUI PRIMA EDIZIONE FU DEL 1928 A SOLI TRE ANNI DALLA SUA MORTE

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE DEI RESPONSABILI E/O LORO DELEGATI DELLE CONFRATERNITE FACENTI PARTE DELLA CONFEDERAZIONE

DELLE CONFRATERNITE DELLE DIOCESI D'ITALIA.

L'Assemblea si terrà in Reggio Calabria, presso il Teatro F. Cilea, sabato 11 giugno, alle ore 09:00, inprima convocazione e alle ore 10:00, in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:1. saluto del Vescovo SER Mons Armando Brambilla e introduzione ai lavori;2. relazione del Presidente sull'attività e sui progetti della Confederazione;3. relazione del Segretario Generale;4. relazione del Tesoriere, approvazione del Bilancio economico consuntivo 2010 e preventivo 2011;5. informazione circa la partecipazione delle Confraternite al XV Congresso Eucaristico Naziona-

le Jesi-Ancona 8 settembre 2011;6. varie ed eventuali.

La Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia si congratula con il Consigliere nazionale Comm. Francesco Zito, per la Sua nomina a Direttore dell’Ufficio diocesano per le Confraternite dell’Arcidiocesi di Taranto, fatta da SuaEcc.za Mons. Luigi Benigno Papa, Arcivescovo Metropolita ed augura allo stessoDirettore un fruttuoso lavoro per il bene delle Confraternite Tarantine.

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49Pietà popolare e liturgia

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