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CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» SCUOLA PARITARIA (Decreto 17/01/2002) Via Zanovello 1 Treviglio (BG) Tel. (0363) 31.39.11 Fax (0363) 31.39.08 DELLA CLASSE TERZA LICEO CLASSICO (art. 5, DPR 323/98) Treviglio, 15 Maggio 2017

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CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» SCUOLA PARITARIA (Decreto 17/01/2002)

Via Zanovello 1 – Treviglio (BG) Tel. (0363) 31.39.11 – Fax (0363) 31.39.08

DELLA CLASSE TERZA LICEO CLASSICO

(art. 5, DPR 323/98)

Treviglio, 15 Maggio 2017

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scuola secondaria di secondo grado v i a G . Z a n o v e l l o , 1 - 2 4 0 4 7 T R E V I G L I O – B e r g a m o t e l 0 3 6 3 . 3 1 . 3 9 . 1 1 – f a x 0 3 6 3 . 3 1 . 3 9 . 0 8 p o s t a e l e t t r o n i c a d i r e t t o r e @ s a l e s i a n i t r e v i g l i o . i t

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

DELLA CLASSE 3a LICEO CLASSICO

(art. 5, DPR 323/98)

Treviglio, 15 Maggio 2017

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INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Presentazione della classe ........................................................................................................ p. 5

Itinerario scolastico nel quinquennio ................................................................................ p. 5 Organigramma dei docenti del triennio ........................................................................... p. 6 Il Consiglio di Classe .......................................................................................................... p. 7

Attività complementari ed integrative svolte nell’anno scolastico in corso ............... p. 8 CONTENUTI E PROFILI DISCIPLINARI

Contenuti disciplinari ................................................................................................................ p. 11 Lingua e letteratura italiana ................................................................................................. p. 11 Lingua e cultura latina .......................................................................................................... p. 14 Lingua e cultura greca .......................................................................................................... p. 16 Lingua e cultura inglese ....................................................................................................... p. 18 Storia ...................................................................................................................................... p. 20 Filosofia ................................................................................................................................. p. 23 Matematica ............................................................................................................................ p. 25 Fisica ....................................................................................................................................... p. 27 Scienze naturali ..................................................................................................................... p. 29 Storia dell’arte ....................................................................................................................... p. 32 Scienze motorie e sportive .................................................................................................. p. 34

Lavori di ricerca predisposti dai candidati ......................................................................... p. 35 Profilo delle singole discipline ................................................................................................ p. 37

Italiano ................................................................................................................................... p. 37 Lingua e cultura latina e greca ............................................................................................ p. 39 Lingua e cultura inglese ....................................................................................................... p. 41 Storia ...................................................................................................................................... p. 43 Filosofia ................................................................................................................................. p. 46 Matematica e Fisica .............................................................................................................. p. 48 Scienze naturali ..................................................................................................................... p. 50 Storia dell’arte ....................................................................................................................... p. 52 Scienze motorie e sportive .................................................................................................. p. 54

CRITERI DI VALUTAZIONE E FIRME DEL CONSIGLIO Valutazione ................................................................................................................................... p. 57

Criteri di valutazione adottati nel corso dell’anno scolastico ........................................ p. 57 Tavola docimologica ........................................................................................................... p. 58 Griglie per la valutazione della prima prova .................................................................... p. 59 Griglia per la valutazione della seconda prova ................................................................ p. 63 Griglia per la valutazione della terza prova ..................................................................... p. 64 Criteri per la conduzione e la valutazione del colloquio ................................................. p. 65 Griglia per la valutazione del colloquio orale .................................................................. p. 66

Attività di sostegno e recupero ................................................................................................. p. 67 Il credito scolastico e formativo .............................................................................................. p. 69

Criteri per l’attribuzione ..................................................................................................... p. 69 Tabella “A” per l’attribuzione del credito scolastico ..................................................... p. 70

Firme del Coordinatore delle attività didattiche, dei Docenti e dei Rappresentanti di classe ......................................................................... p. 71

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

ITINERARIO SCOLASTICO NEL QUINQUENNIO

La classe TERZA LICEO CLASSICO del Centro salesiano “Don Bosco” di Treviglio si presenta all’Esame di Stato composta da 10 alunni: 4 studenti e 6 studentesse.

In questa presentazione generale non è ovviamente compresa l’indicazione del profitto nelle singole discipline: per acquisire tali informazioni, si rimanda alla pagella scolastica.

Al gruppo va riconosciuto un buon livello di autodisciplina, progressivamente cresciuto nel corso del quinquennio: ne è potuto derivare un clima di collaborazione con il corpo docente e tra allievi, nonostante l’esiguo numero dei componenti della classe. Il dialogo didattico-educativo è stato assicurato da una costante partecipazione alle lezioni, nonché da un impegno generalmente apprezzabile nello studio domestico. L’impegno di preparazione e rielaborazione personale si è rivelato globalmente buono.

Il rapporto educativo studenti/docenti si è ispirato con progressiva apertura alla proposta formativa dell’Istituto Salesiano.

La storia della classe si offre in sintesi sinottica nella seguente tabella:

Tabella riassuntiva nel corso del quinquennio

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2012 / 2013 QUARTA GINNASIO 13 - - 1 1 - -

2013 / 2014 QUINTA GINNASIO 11 - - - - - -

2014 / 2015 PRIMA CLASSICO 12 - - - - - 1

2015 / 2016 SECONDA CLASSICO 12 - - 1 - 1 -

2016 / 2017 TERZA CLASSICO 10 - - - - - -

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ORGANIGRAMMA DEI DOCENTI DEL TRIENNIO

Materia Anno N° ore/sett. Docente

Religione I 2 CHECCHINATO Andrea II 1 CUROTTI Alessandro III 1 CUROTTI Alessandro

Italiano I 4 DELLEGRAZIE Lucia II 4 DELLEGRAZIE Lucia III 4 DELLEGRAZIE Lucia

Latino I 4 LAMA Mariachiara II 4 LAMA Mariachiara III 4 LAMA Mariachiara

Greco I 3 LAMA Mariachiara II 3 LAMA Mariachiara III 4 LAMA Mariachiara

Inglese I 3 DONEDA Marina Angela II 3 DONEDA Marina Angela III 3 DONEDA Marina Angela

Storia

I 3 FELTRIN Giacomo

II 3 FELTRIN Giacomo (fino a dicembre 2015) CARMINATI Vera Maria (da gennaio 2016)

III 3 CARMINATI Vera Maria

Filosofia

I 3 FELTRIN Giacomo

II 3 FELTRIN Giacomo (fino a dicembre 2015) CARMINATI Vera Maria (da gennaio 2016)

III 3 CARMINATI Vera Maria

Matematica I 2 BIANCHI Giselle II 3 BIANCHI Giselle III 2 BIANCHI Giselle

Fisica I 2 COLOMBO Claudio II 2 BIANCHI Giselle III 2 BIANCHI Giselle

Scienze Naturali I 2 ALBERTINI Antonella II 2 ALBERTINI Antonella III 2 ALBERTINI Antonella

Storia dell’Arte I 2 ZANA Lodovico II 2 ZANA Lodovico III 2 ZANA Lodovico

Scienze Motorie e Sportive

I 2 PILERI Luciano II 2 PILERI Luciano III 2 PILERI Luciano

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

Docenti del Consiglio di Classe Disciplina d’insegnamento Ore lezioni/sett.

¾ ALBERTINI Antonella SCIENZE NATURALI 2

¾ BIANCHI Giselle MATEMATICA - FISICA 2 + 2

¾ CUROTTI Alessandro RELIGIONE 1

¾ LAMA Mariachiara LATINO - GRECO 4 + 4

¾ DONEDA Marina Angela INGLESE 3

¾ CARMINATI Vera Maria STORIA - FILOSOFIA 3 + 3

¾ PILERI Luciano SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2

¾ DELLEGRAZIE Lucia ITALIANO 4

¾ ZANA Lodovico STORIA DELL’ARTE 2

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ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO

La scelta delle attività complementari ed integrative è avvenuta in modo che ogni singola iniziativa risultasse ben inserita nel lavoro complessivo dell’anno. Due sono le principali ragioni che hanno spinto il Consiglio di Classe ad integrare la consueta attività didattica con iniziative che esulassero dal ritmo scolastico:

¾ approfondire ed indagare da punti di vista inusuali tematiche affrontate nei programmi scolastici;

¾ ampliare l’orizzonte degli interessi degli allievi, sollecitando l’impegno personale. Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 la classe terza classico ha partecipato alle attività complementari ed integrative qui di seguito elencate.

Viaggio d’istruzione All’inizio dell’anno scolastico (19 - 23 settembre) la classe ha partecipato alla visita culturale della città di Praga, con sosta al Lager di Theresienstadt (Terezín).

Teatri Alcuni alunni della classe hanno assistito alle seguenti rappresentazioni: ¾ La banalità del male, tratto da un testo di Hannah Arendt, a cura di Paola Bigatto, presso

il Centro Asteria di Milano (21 gennaio 2017) ¾ Il grande gioco, tratto dal libro di Peter Hopkirk, presso il teatro Elfo Puccini di Milano (4

febbraio 2017) ¾ Tre sorelle, di A. Cechov, presso il Teatro Strehler di Milano (12 marzo 2017).

Proiezioni In occasione della Giornata della memoria la classe ha assistito in orario curricolare alla proiezione di: Il giardino dei Finzi Contini, di V. De Sica (27 gennaio 2017).

Incontri, Dibattiti, Visite, Giornate di riflessione ¾ Pellegrinaggio di inizio anno al Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio (6

ottobre 2016). ¾ Lezione teatralizzata sul Paradiso di Dante, a cura del prof. Riccardo Moratti (5 ottobre

2016). ¾ Approfondimento sulla riforma costituzionale, oggetto del referendum, con un giovane

politico locale (Stefano Pasciuti) e il prof. Giorgio Casana (15 ottobre 2016). ¾ Giornata di ritiro spirituale (17 ottobre 2016). ¾ In occasione della giornata dedicata alla giustizia civile, incontro sul tema “legalità e

giustizia”, con rappresentanti del Consiglio notarile di Fara Gera d’Adda (25 ottobre 2016).

¾ Incontro con don Dani Gaurie, sacerdote salesiano siriano, originario della città di Aleppo e attualmente impegnato all’oratorio di Damasco (18 novembre 2016).

¾ Mostra Rubens, Palazzo Reale di Milano (16 febbraio 2017). ¾ Giornate di ritiro spirituale di fine quinquennio a Monte Sole - BO (19-20 aprile 2017). ¾ Pellegrinaggio di fine anno al Colle Don Bosco (6 giugno 2017).

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Laboratorio di rilievo e ricerca storica Oratorio della Beata Vergine Assunta di Calvenzano Nel corso del triennio l’intera classe ha partecipato ad un impegnativo lavoro di ricerca storica relativo ad un Oratorio presente sul territorio di Calvenzano, in collaborazione con altri alunni dei diversi indirizzi del nostro Istituto. L’attività della classe si è concentrata in modo particolare sulla ricerca bibliografica presso l’Università Cattolica di Milano, sulla ricerca di documenti d’archivio, presso l’Archivio di Stato di Milano e presso l’Archivio diocesano di Cremona, sulla trascrizione e traduzione dal latino dei documenti relativi alle visite pastorali del XVII secolo ed infine sulla traduzione in inglese del testo della pubblicazione (edita nel settembre 2017), che è stata il prodotto di questo lungo studio. Il laboratorio si è concluso poi con i ragazzi impegnati come ciceroni durante le visite alla Chiesetta organizzate in occasione della festa di Calvenzano e della presentazione ufficiale del libro alle autorità locali e alla stampa. Per questa attività, strutturata come Alternanza Scuola Lavoro, gli allievi hanno anche ottenuto l’attestato di formazione per la sicurezza di base (4 ore) e per i rischi specifici rischio medio (8 ore).

Progetto orientamento universitario x Nell’anno di quarta, si è aperta l’attività di orientamento con un incontro informativo

sulla struttura generale del sistema universitario, tenuto da un docente esperto – prof. Carlo Mapelli – ordinario di Metallurgia al Politecnico di Milano (6 novembre 2015 dalle 14.20 alle 16.00).

x Nel corso dell’ultimo anno una giornata è stata interamente dedicata alla conoscenza più

dettagliata delle facoltà universitarie di maggior interesse e alla riflessione sulle difficoltà del passaggio dalla scuola al mondo accademico. L'iniziativa è stata strutturata in questo modo: ¾ al mattino un incontro con esperti di nove diversi atenei, scelti fra quelli fra quelli più

frequentati dai nostri ex allievi e già scelti dai nostri allievi in corso (20 gennaio 2017 dalle 9.00 alle 13.00).

¾ al pomeriggio un incontro orientativo vocazionale tenuto da Marco Cobianco (sdb), responsabile della Pastorale universitaria dell’Ispettoria ILE, volto al confronto e alla discussione sulle più frequenti difficoltà che gli allievi incontrano nel passaggio fra la scuola superiore e il mondo accademico (20 gennaio 2017 dalle 14.00 alle 16.00).

x Infine è stato organizzato un incontro con alcuni ex allievi già laureati o frequentanti

facoltà medico sanitarie (Testbusters), che hanno illustrato alcune strategie per affrontare al meglio il test di ingresso, ed hanno proposto una simulazione dello stesso della durata di un’ora (15 febbraio 2017, dalle 14.30 alle 16).

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CONTENUTI DISCIPLINARI

LLIINNGGUUAA EE LLEETTTTEERRAATTUURRAA IITTAALLIIAANNAA Prof.ssa Lucia Dellegrazie Giacomo Leopardi. La lirica moderna del “solido nulla” � La vita. La prima poesia leopardiana e i Piccoli Idilli (Infinito; Alla luna; Ultimo canto di

Saffo). � Le scritture autobiografiche e lo Zibaldone. � Le Operette Morali (Dialogo della Natura e di un Islandese. Dialogo di un venditore di

almanacchi e di un passeggiere. Dialogo di un folletto e uno gnomo). � I Grandi Idilli e le poesie dell’ultimo periodo (A Silvia; La quiete dopo la tempesta; Il sabato

del villaggio; Canto notturno di un pastore errante dell’Asia; Il passero solitario; La ginestra, passim). Positivismo, Naturalismo e Verismo. Giovanni Verga � Giovanni Verga: la vita e l’opera. � Poetica e tecnica narrativa del Verismo

(Prefazione de L’amante di Gramigna; Fantasticheria; Prefazione a I Malavoglia). Vita dei Campi (Rosso Malpelo) I Malavoglia (lettura integrale) Novelle Rusticane (La roba; Libertà) Mastro don Gesualdo

Giosuè Carducci: il poeta-vate della “terza Italia”. L'evoluzione ideologica e letteraria. � San Martino; Pianto antico; Funere mersit acerbo; Traversando la maremma toscana (da Rime nuove) � Nevicata; Nella piazza di San Petronio; Dinanzi alle terme di Caracalla (da Odi barbare) L’esperienza del Decadentismo in Italia. D’Annunzio e Pascoli Il Decadentismo: caratteri generali. L'esperienza del Decadentismo in Italia: Pascoli e D'Annunzio. a) G. Pascoli: il poeta-veggente. � La visione del mondo e la poetica con cui si esprime; i temi della poesia pascoliana; le

soluzioni formali. � Da Myricae: Il lampo; Lavandare; X Agosto; L'assiuolo; Novembre � Da Poemetti: Digitale purpurea � Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno; Nebbia; La mia sera b) G. D'Annunzio: il poeta super-uomo. � Le “fasi” della sua produzione: estetismo, superomismo, panismo. Il periodo

“notturno”. � I romanzi. Il teatro. La poesia. � Da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto; I pastori Il disagio della civiltà moderna. Svevo e Pirandello All'origine del nuovo romanzo: come cambiano temi e tecniche narrative nel romanzo del Novecento. a) I. Svevo: una formazione mitteleuropea; i romanzi dell’esordio (Una vita; Senilità); le novità della Coscienza di Zeno.

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La Coscienza di Zeno (lettura integrale): la situazione culturale di Trieste e il romanzo; il tempo narratico; la vicenda: la morte del padre, il matrimonio, la moglie e l’amante, Zeno e il suo antagonista, la psicoanalisi b) L. Pirandello: visione del mondo e poetica; i romanzi: da Il fu Mattia Pascal a Uno, nessuno e centomila; il teatro (il teatro grottesco, il teatro nel teatro, il teatro dei miti); le novelle (Ciaula scopre la luna; Il treno ha fischiato; La patente; L’uomo dal fiore in bocca) Il fu Mattia Pascal (lettura integrale): la composizione; la vicenda, i personaggi, il tempo e lo spazio; la struttura; i temi principali e l’ideologia dell’Autore La lirica del primo Novecento: dalle Avanguardie a Montale. Il primo Novecento: crepuscolari e futuristi � Sergio Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale � Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo � Aldo Palazzeschi, Lasciatemi divertire G. Ungaretti: poetica e opere: L'allegria; Sentimento del tempo; Il dolore. � Da L’allegria: Il porto sepolto; Commiato; Veglia ; I fiumi, San Martino del Carso; Fratelli; Soldati;

Mattina � Da Sentimento del tempo: La madre � Da Il dolore: Giorno per giorno (passim); Tutto ho perduto; Non gridate più; Mio fiume anche tu E. Montale: scelte formali e sviluppi tematici. Ossi di seppia; Le occasioni; La bufera e altro; Satura � Da Ossi di Seppia:I limoni; Non chiederci la parola; Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di

vivere ho incontrato; Cigola la carrucola del pozzo; Forse un mattino andando in un’aria di vetro; Casa sul mare

� Da Le Occasioni: Non recidere, forbice, quel volto; La casa dei doganieri; Ti libero la fronte dai ghiaccioli

� Da La bufera e altro:La primavera hitleriana; La bufera;Piccolo testamento � Da Satura: La storia; Ho sceso, dandoti il braccio U. Saba: poetica e contenuti del Canzoniere. � Dal Canzoniere: A mia moglie; La capra; Trieste; Città vecchia; Amai; Ulisse S. Quasimodo � Da Acque e terre: Ed è subito sera; da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici; Uomo del mio

tempo La prosa del Novecento (cenni generalissimi) Letture domestiche estive: � I. Calvino, trilogia I nostri antenati: Il visconte dimezzato; Il barone rampante; Il cavaliere

inesistente � C. Pavese, La luna e i falò Dante Alighieri: la sintesi culturale e spirituale dell’età medioevale. Il Paradiso LETTURA E ANALISI DEL PARADISO Lettura integrale e commento contenutistico e stilistico-retorico dei canti più significativi Canti: I. Protasi ed invocazione. Ascensione di Dante. L’ordine dell’universo. III. Primo cielo o della luna. Spiriti mancanti ai voti: Piccarda - Costanza VI. Secondo cielo o di Mercurio. Spiriti attivi per il bene: Giustiniano

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XI. Quarto cielo o del Sole. Spiriti sapienti. S. Tommaso d’Aquino esalta S. Francesco d’Assisi e denuncia la corruzione dei domenicani

XII.Quarto cielo o del Sole. Spiriti sapienti. S. Domenico di Guzman XVII. Cacciaguida. La missione di Dante. XXXIII. Empireo. Orazione alla Vergine. Visione della Divinità.

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LLIINNGGUUAA EE CCUULLTTUURRAA LLAATTIINNAA Prof.ssa Mariachiara Lama L'ETÀ GIULIO-CLAUDIA � Seneca il Vecchio e le declamationes � La crisi della retorica in età imperiale � Seneca

x Oedipus, vv. 915-979: L'autoaccecamento di Edipo x Consolatio ad Polybium, 12, 3-5: L'elogio di Claudio x Naturales quaestiones, VII 25, 3-6: Il progresso della scienza x Epistulae ad Lucilium, 118, 2: Critica all'epistolario di Cicerone x Epistulae ad Lucilium, 47, 1-5,16-17: Schiavi, cioè uguali a noi x Apokolokyntosis, 1, 3, 5

� Petronio x Satyricon, 1-4: La crisi della retorica x Satyricon, 61-63: Le novelle "magiche" x Satyricon, 85-87: Il fanciullo di Pergamo x Satyricon, 111-112: La matrona di Efeso x Satyricon, 74, 78, 141: Parodia del Vangelo di Marco?

� Lucano x Pharsalia I, 1-9: L'incipit x Pharsalia I, 33-38, 45-66: L'elogio di Nerone x Pharsalia I, 750-767: La necromanzia

� Persio x Coliambo

L'ETÀ FLAVIA � Plinio il Vecchio � Quintiliano

x Inst. Or., I, 2, 18-22: Importanza della scuola pubblica x Inst. Or., I, 3, 8-12: Il riposo e il gioco x Inst. Or., I, 3, 14: Le punizioni corporali x Inst. Or., II, 2, 4-8: L’atteggiamento dell’insegnante e il “metodo preventivo” x Inst. Or., X, 1, 93: Elegia e satira x Inst. Or., X, 1, 101: Storiografia x Inst. Or., X, 1, 125-131: Il giudizio su Seneca

� Stazio � Valerio Flacco � Silio Italico � Marziale

x Epigr., I 102, III 8, IV 41, VII 3, VIII 79: gli epigrammi scommatici x Epigr., IV 49, X 4: la consapevolezza del poeta x Epigr., V 56, IX 73: la cultura non arricchisce x Epigr., VII 21, XII 18: a Lucano e Giovenale x Epigr., XIV 183, 184, 186, 188-192, 194, 195: gli Apophoreta per i libri x Liber de spectaculis 7: La violenza negli spettacoli

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L'ETÀ DI NERVA E TRAIANO � Giovenale � Plinio il Giovane

x Epist., I 13: Le recitationes x Epist., III 7: Commemorazione di Silio Italico x Epist., III 21: Marziale x Epist., IV 3: La "moda" degli epigrammi x Epist., VI 16: La morte di Plinio il Vecchio x Epist., X 96-97: I Critiani

� Tacito x Historiae, I 1: Il proemio x Annales, I 1: Il proemio x Agricola, 3: Il proemio x Agricola, 42-43: La morte di Agricola x Annales, XV: La congiura contro Nerone, 49, 56-64, 70 x Annales, XV, 44: L'incendio di Roma e i Cristiani

� Svetonio L’ETA’ DI ADRIANO E DEGLI ANTONINI � Apuleio

x Metamorfosi, 2, 21-30: La novella di Telifrone APPROFONDIMENTO IN LINGUA: “Raptores orbis” aut “nulla cupidine”? I due volti dell'imperialismo romano in Tacito.

x Il discorso di Calgaco (Agricola 30-31) x Il discorso di Petilio Ceriale (Historiae, IV, 73-74)

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LLIINNGGUUAA EE CCUULLTTUURRAA GGRREECCAA Prof.ssa Mariachiara Lama LA FINE DELL’ETÀ CLASSICA � Isocrate

x Per l'antidosis 183-185: Definizione dell'educazione � Platone

x Fedro 274c-275e: Il mito di Teuth � Aristotele

x Poetica, 1450b-1451b: Dimensione e unità dell'opera d'arte � Teofrasto

x Caratteri XII: L'inopportunità � Menandro e la Commedia Nuova

x Dyskolos: Prologo L’ELLENISMO � Callimaco

x Epigr. 28: Dichiarazione di poetica x Ecale, fr. 260, vv. 2-13: Il ritorno di Teseo x Ecale, fr. 263: Il commiato a Ecale x Inno ad Apollo, vv. 105-115: Dichiarazione di poetica

� Apollonio Rodio � Teocrito

x Le Talisie, vv. 1-51, 128-157: Dichiarazione di poetica e investitura � Elegie, Epigrammi e le Antologie

x Leonida, A.P. VII 455: La vecchia ubriaca � Eronda � Polibio

x Storie, I, 1, 4-6: Novità ed universalità dell'argomento x Storie, I, 4 (passim): Contro le "storie particolari" x Storie, I, 35, 1-10: La τύχη x Storie, III, 6, 6-7: L'analisi delle cause x Storie, VI, 4, 6-10: Le forme di governo x Storie, VI, 11, 11-12; VI, 18, 1-8: La Costituzione romana

LA LETTERATURA GIUDAICO ELLENISTICA E CRISTIANA � La LXX

x Genesi, 37, 39-41: La storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe � La lettera di Aristea a Filocrate � Ezechiele � Il romanzo di Giuseppe e Aseneth � Flone Alessandrino � Flavio Giuseppe

x Antichità giudaiche, XVIII 93-94: Il testimonium flavianum � La formazione del Nuovo Testamento

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IL MONDO GRECO-ROMANO � L’Anonimo Sul Sublime

x 9, 12: La questione omerica x 44. Le cause della crisi dell'oratoria

� Plutarco x Vita di Alessandro 1: caratteristiche del genere biografico

� Il romanzo � Luciano

x Come si deve scrivere la storia, 41-42, 47, 51: Il vero storico x Storia vera, I, 1-4: Il proemio x Storia vera, II, 47: La conclusione

APPROFONDIMENTO IN LINGUA: Il Ciclope di Euripide: vv. 1-35, 228-344, 441-479, 624-655, 663-696.

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LLIINNGGUUAA EE CCUULLTTUURRAA IINNGGLLEESSEE Prof.ssa Marina Angela Doneda � Il Preromanticismo e il Romanticismo

x Background storico, sociale e culturale x La Rivoluzione Americana, la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale x Il concetto di natura organicista contrapposto a quello meccanicista e i conseguenti

cambiamenti del concetto di arte e artista x Le due generazioni romantiche e le loro differenze x E. Burke e il concetto di "sublime" x Il romanzo gotico x La poesia sepolcrale

Letture: E. Burke, " The Sublime", pag. D12-D13 M. Shelley, da "Frankenstein", pag. D86-87 T. Gray, "Elegy Written in a Country Churchyard" in fotocopia. W. Blake, "The Lamb"; "The Tyger" W. Wordsworth, da "Preface to The Lyrical Ballads": "A Certain Colouring of Imagination", pag. D47 "Daffodils " pag. D50 "Tyntern Abbey " pag. D52 S.T. Coleridge brano da "Biographia Literaria " in fotocopia "The Rime of the Ancient Mariner" part 1, pag. D57 G.G. Byron da Childe Harold's Pilgrimage", "Self-exiled Harold", pag. D68 P. B. Shelley "Ode to The West Wind", pag. D73 J. Keats "Ode on a Grecian Urn", pag. D78 � The Victorian Age

x Background storico, sociale e culturale x I due limiti cronologici del Vittorianesimo x La Rivoluzione Industriale e le sue conseguenze sociali x Epoca di contrasti e di graduali riforme politiche x Il "compromesso vittoriano" e i valori borghesi x Il romanzo vittoriano e le sue diverse declinazioni (social-humanitarian, romantic,

aesthetic, naturalism)

Letture: C. Dickens, da "Hard Times", "Coketown", pag. E36 E. Bronte, da "Wuthering Heights", "Catherine's ghost ", pag. E42 O. Wilde, da "The Picture of Dorian Gray", "Preface " in fotocopia "Basil Hallward", pag. E68 T. Hardy, da "Tess of the D'Urbervilles", "Alec and Tess in the Chase", pag.E52 � The Modern Age

x Background storico, sociale e culturale x The Edwardian Age come prolungamento del Vittorianesimo x La prima Guerra Mondiale e le sue conseguenze sulla società e i valori britannici.

The War Poets x Gli anni venti e il crollo del mondo borghese x L'influenza delle nuove idee (la psicanalisi, il concetto di tempo come flusso, la

relatività, gli studi antropologici ) sui temi e le strutture letterarie

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x Il Modernismo come movimento sovranazionale e come movimento britannico che si esprime nel romanzo

x Stream of consciousness e interior monologue x Il distopian Novel

Letture: W. Owen, "Dulce et Decorum est..." V. Woolf, da "To the Lighthouse": "My dear stand still", pag. F104 T.S. Eliot, da The Waste Land": "The Burial of the Dead", pag. F48 J. Joyce, da "Ulysses": "At the funeral", pag.F97 J. Joyce, da "Dubliners": "Eveline", pag.F89 Una delle tre ore curricolari si è svolta in compresenza con l’insegnante madrelingua al fine di allenare tutte le abilità linguistiche attraverso attività di listening, reading, visione di serie TV. Un buon gruppo di alunni ha ottenuto certificazione FIRST (B2).

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SSTTOORRIIAA Prof.ssa Vera Maria Carminati L’ETÀ DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1. La svolta imperialistica della politica europea

x L’espansione coloniale europea: un quadro d’insieme x L’imperialismo: caratteri e dibattito storiografico x La seconda rivoluzione industriale e la società di massa

2. L’età giolittiana

x La politica riformista di Giolitti x Lo sviluppo industriale in Italia x La crisi del sistema giolittiano: il nazionalismo e la ripresa della politica coloniale

3. Le cause del conflitto mondiale

x Alleanze e contrasti tra le potenze europee x La questione balcanica x L’attentato di Sarajevo

4. La Prima Guerra Mondiale: un conflitto “periodizzante”

x I caratteri del primo conflitto mondiale: la propaganda e la brutalità della guerra x Lo scoppio della guerra: dalla guerra di movimento alla guerra di trincea x I fronti della guerra: occidentale, orientale e meridionale x La scelta dell’Italia tra interventisti e neutralisti: il patto di Londra x Il 1917, anno della svolta: l’ingresso in guerra degli USA e il ritiro della Russia x La fine del conflitto x Il crollo degli Imperi centrali e la vittoria delle potenze dell’Intesa

4. Il primo dopoguerra in Europa e in Italia

x La Conferenza della pace di Parigi: gli assetti diplomatici, la proposta di Wilson e il fallimento della Società delle Nazioni

x Il trattato di Versailles: la pace punitiva nei confronti della Germania x La mappa geografica della nuova Europa: successi apparenti e problemi latenti x Il risentimento italiano: la questione di Fiume

5. Le conseguenze socio-economiche

x Le difficoltà della ricostruzione x La depressione economica nei paesi vinti: inflazione e disoccupazione x La crisi demografica e il problema dei reduci di guerra x La crisi della Germania postbellica x La Repubblica di Weimar x L’occupazione della Ruhr x Piano Dawes e Piano Young

L’ETÀ DEI TOTALITARISMI 1. Il Comunismo sovietico

x La Russia fra guerra e rivoluzione: la rivoluzione di febbraio e il governo provvisorio x L’azione politica di Lenin x La Rivoluzione bolscevica di ottobre x La Terza Internazionale

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x Dal “comunismo di guerra” alla Nuova politica economica (NEP): la nascita dell’URSS

x Il regime staliniano: il mito e la realtà x I piani quinquennali e lo sviluppo degli anni Trenta x L’Unione Sovietica stalinista: il rafforzamento del totalitarismo, l’industrializzazione

forzata x La politica estera sovietica e i suoi influssi sulle strategie politiche internazionali

2. Il Fascismo

x Lo stato italiano dopo la guerra: “vittoria mutilata e biennio rosso” x Le elezioni del 1919: nuovi partiti e linea della tradizione liberale x La nascita del Partito Comunista Italiano x La nascita del Fascismo: la via violenta e il “fascismo in doppio petto” x La crisi politica e sociale dello stato liberale giolittiano: la marcia su Roma x La fase legalitaria della dittatura fascista (1922-24) x La costruzione dello stato totalitario (1925) e la fascistizzazione del paese x Gli anni del consenso (1929-36): la politica economica, sociale, culturale x La politica estera del fascismo: arbitrato internazionale, guerra d’Etiopia, l’asse Roma-

Berlino x I limiti del totalitarismo fascista

3. L’economia tra le due guerre mondiali: la crisi del ’29

x Le ragioni della crisi del ’29 x La ripercussione sulle deboli democrazie europee

4. Il Nazismo

x Le ripercussioni della grande crisi economica del 1929 x L’ascesa del Partito nazista: la nascita del Terzo Reich x L’ideologia nazista: razzismo, antisemitismo, mistica del Volk x La politica espansionistica nazista

5. La Spagna dalla repubblica alla dittatura franchista x La guerra civile x La dittatura franchista

L’ETÀ DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 1. Lo scoppio del conflitto

x L’espansionismo tedesco: ragioni ideologiche e motivazioni economiche x Il fallimento della politica di mediazione fascista x La ripresa della politica espansionistica nazista: l’invasione della Polonia

2. Dalla guerra lampo (1939-1940) alla guerra mondiale (1941)

x La campagna nel Nord-Europa e l’occupazione di Parigi x La guerra parallela dell’Italia x Il predominio tedesco x L’operazione “Barbarossa” x L’intervento degli Stati Uniti d’America x La mondializzazione del conflitto x Il Giappone padrone del Pacifico

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3. La controffensiva alleata (1942-1943) e la vittoria alleata (1944-1945) x La violenza dell’occupazione nazista x Il genocidio degli ebrei x La svolta del 1942-43: la sconfitta di Stalingrado e i successi alleati in Africa x La campagna d’Italia e il crollo del regime fascista x La Resistenza italiana e il ritorno della vita politica: la “svolta di Salerno” e le

“repubbliche partigiane” x L’ultima fase del conflitto x Tehran, Yalta, Potsdam e il nuovo ordine mondiale x Il crollo del Reich x Hiroshima

L’ETÀ DEL BIPOLARISMO 1. Il secondo dopoguerra, la guerra fredda, l’assetto bipolare e la sua crisi:

coordinate internazionali x Yalta e il nuovo ordine mondale. Conseguenze politiche ed economiche: i due

blocchi contrapposti e la “Guerra fredda” x Il “miracolo” della ripresa economica e politica dell’Europa occidentale: il “piano

Marshall” e la “dottrina Truman” x Il mondo diviso: le due Germanie, Patto Atlantico e Patto di Varsavia x La guerra fredda in Asia: la vittoria comunista in Cina e la guerra di Corea x Dalla destalinizzazione al Muro di Berlino x Gli Stati Uniti dal movimento per i diritti civili alla guerra del Vietnam x Dalla seconda guerra fredda alla caduta del muro di Berlino x Il crollo dell’URSS e la fine dei regimi comunisti in Europa x La guerra civile in Jugoslavia

2. Decolonizzazione, Terzo Mondo e questione mediorientale

x La decolonizzazione in Asia e in Africa: caratteri generali x La nascita dello stato d’Israele, la questione palestinese e i conflitti arabo-israeliani x La guerra di Algeria x Il petrolio e la crisi di Suez

3. Il secondo dopoguerra in Italia

x Il problema della pacificazione e della ricostruzione x La nascita della Costituzione italiana, fra garantismo e antifascismo

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FFIILLOOSSOOFFIIAA Prof.ssa Vera Maria Carminati LA REAZIONE AL SISTEMA: IL SUPERAMENTO DELLA FILOSOFIA DI HEGEL 1. A. Schopenhauer: il mondo come volontà e rappresentazione

x Il mondo come rappresentazione: oltre il materialismo e l’idealismo x Il mondo come volontà: la concezione tragica della storia e il rifiuto

dell'interpretazione ottimistica della filosofia hegeliana x Il valore catartico dell’arte x L’etica della compassione x La noluntas

2. S. Kierkegaard: la filosofia dell’esistenza

x L’ironia come via alla verità: Socrate e il Romanticismo x Il superamento dell’hegelismo: l'esistenza del "singolo" e la dialettica della ripresa x Vita estetica: la disperazione nel finito del Don Giovanni x Vita etica: la responsabilità dell’assessore Guglielmo x Vita religiosa: la fede di Abramo x Angoscia e disperazione

LA FILOSOFIA E LA SOCIETÀ INDUSTRIALE 1. K. Marx: il sistema come dialettica della storia

x La formazione del socialismo scientifico x Il Capitale: analisi del lavoro alienato e teoria del plusvalore x Materialismo storico e materialismo dialettico x Dalla rivoluzione alla dittatura del proletariato x La società comunista e le sue fasi

2. Positivismo ed evoluzionismo x Caratteri generali del positivismo x Comte e la sociologia x Mill e le scienze morali x L’evoluzionismo: Spencer e Darwin x Il neodarwinismo e il dibattito contemporaneo sull’evoluzionismo

LA FILOSOFIA E LA CRISI DELLA CULTURA OCCIDENTALE 1. F. Nietzsche: un nuovo mattino per l’umanità

x La concezione dionisiaca e tragica del mondo x L'utilità e il danno della storia per la vita x Il periodo illuministico: il metodo genealogico, la morte di Dio e l’avvento dell’oltre-

uomo x Il periodo di Zarathustra: l’eterno ritorno dell’identico e la volontà di potenza x La crisi della morale e della religione: la trasvalutazione dei valori e il ritorno alla terra x Il nichilismo attivo e il superamento della metafisica

2. S. Freud: la rivoluzione psicoanalitica

x La scoperta dell’inconscio e le vie di accesso x La scomposizione psicoanalitica della personalità

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x Gli sviluppi della psicanalisi: Adler e Jung LA FILOSOFIA DEL NOVECENTO E LA SVOLTA LINGUISTICA 1. E. Husserl e la fenomenologia

x La filosofia come scienza rigorosa x Il metodo fenomenologico e l’intenzionalità della coscienza x La coscienza come orizzonte di senso e la riduzione eidetica x Le dimensioni fondamentali della soggettività: temporalità, corporeità e

intersoggettività x La crisi delle scienze europee e la critica all’oggettivismo naturalistico

2. M. Heidegger: la fine della metafisica e i compiti del pensiero

x L’analitica esistenziale dell’Esserci x Esistenza inautentica ed esistenza autentica x La “svolta” verso l’essere: il problema ontologico e la critica del pensiero oggettivante x Oltre la metafisica: arte, poesia, linguaggio

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MMAATTEEMMAATTIICCAA Prof.ssa Giselle Bianchi L’esiguo numero di ore a disposizione e la coincidenza di parte delle ore con vacanze ministeriali o altre attività programmate non hanno consentito di affrontare in toto gli argomenti suggeriti dalle indicazioni ministeriali (come espressamente indicato nel profilo della disciplina). Le tipologie di esercizio affrontate e le dimostrazioni svolte sono indicate esplicitamente nel documento. 1. Introduzione. � Intervalli ed intorni: concetto intuitivo – notazione. � Funzioni reali di variabile reale:

x definizione di funzione univoca di variabile reale; x dominio; x grafico; x definizione di funzione biunivoca e criteri di invertibilità; x proprietà - parità, disparità – definizioni – esercizi; x proprietà - monotonia, periodicità – definizioni; x richiami sulle funzioni notevoli e sulle loro principali proprietà; x insiemi di esistenza – esercizi.

� Limite delle funzioni reali di variabile reale: x concetto intuitivo di limite (definizione generale); x schema sui teoremi sulle operazioni con i limiti; x enunciati dei teoremi fondamentali (unicità del limite, permanenza del segno).

2. Funzioni continue. � Il concetto di continuità:

x definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; x continuità delle funzioni elementari e delle funzioni composte.

� Verifica della continuità di una funzione in un punto o nell’insieme di definizione – esercizi.

� Calcolo immediato di limiti, anche di funzioni trascendenti – esercizi. � Funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato:

x teorema di Weierstrass – enunciato; x teorema dei valori intermedi – enunciato; x teorema dell’esistenza degli zeri – enunciato.

� Forme di indecisione u�u�uu ,,

00 – esercizi sulle funzioni algebriche.

� Punti di discontinuità: classificazione – esercizi. 3. Derivate. � Dal problema della tangente alla definizione di derivata in un punto. � Definizione di derivata in un punto. � Significato geometrico della derivata in un punto. � Relazione tra continuità e derivabilità in un punto: teorema – dimostrazione. � Funzione derivata: derivate delle più comuni funzioni elementari (funzione costante,

identica e quadratica ricavate come limite del rapporto incrementale) – esercizi. � Derivata di semplici funzioni intere in base alla definizione – esercizi. � Tecniche di derivazione:

x derivata di somma, prodotto, quoziente – esercizi; x derivata di una funzione composta – esercizi.

� Punti di non derivabilità: alcuni cenni.

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� Applicazioni: determinazione della equazione della retta tangente, della velocità e accelerazione a partire dalla legge oraria di un moto.

4. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale. � Teorema di Rolle – enunciato. � Teorema di Fermat – enunciato. � Teorema di Lagrange – enunciato. � Corollario del teorema di Lagrange sulle funzioni a derivata nulla in un intervallo –

enunciato. � Corollario del teorema di Lagrange sulle funzioni con la stessa derivata in un intervallo

– enunciato. � Criterio di monotonia – dimostrazione – esercizi. � Teorema di De l’Hopital – enunciato. � Applicazione alle forme indeterminate

uu e

00 , anche per semplici funzioni

goniometriche, logaritmiche ed esponenziali – esercizi. 5. Studio del grafico di una funzione. � Studio del segno di una funzione – esercizi. � Intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani – esercizi. � Massimi e minimi relativi o assoluti: definizioni. � Criteri per l’esistenza di estremi relativi mediante l’uso della derivata prima – esercizi. � Concavità e convessità, punti di flesso a tangente obliqua – esercizi. � Asintoti: definizione. Determinazione degli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui –

esercizi. � Studio di funzione (in particolare funzioni algebriche e razionali) – esercizi. � Analisi delle proprietà di una funzione a partire dal suo grafico – esercizi. 6. Integrali – brevissimi cenni. � Il problema delle aree: area del trapezoide e definizione di integrale definito. � Semplici esempi svolti solo in classe con l’insegnante di calcolo di integrale indefinito e

definito. � Semplici esempi svolti solo in classe con l’insegnante di calcolo di aree e volumi.

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FFIISSIICCAA Prof.ssa Giselle Bianchi Per l’indirizzo specifico del corso, l’esiguo numero di ore a disposizione e la coincidenza di parte delle ore con vacanze ministeriali o altre attività programmate, la trattazione è puramente teorico-descrittiva. Agli alunni non è stata proposta la risoluzione dei problemi. I filmati o le letture riportate in calce ai contenuti trattati sono da considerarsi come semplice supporto laboratoriale ad integrazione degli stessi, e non come ulteriori contenuti svolti. 1. Elettrostatica. � Fenomeni elettrostatici

→ breve documento: storia dell’elettrostiatica → vari filmati: esperimenti elettrostatici, anche condotti in laboratorio

� Carica elettrica: tipologia, principio di conservazione e di quantizzazione, carica elettrica e particelle elementari in un semplice modello atomico

� Modalità di elettrizzazione: strofinio, contatto, induzione � Fenomeni di induzione elettrostatica � La polarizzazione dei dielettrici

→ filmato: come deviare il flusso dell’acqua � Legge di Coulomb nel vuoto ed in un dielettrico, costante dielettrica relativa

→ filmati dell’esperimento condotto in laboratorio con la bilancia di torsione � Confronto tra le forze gravitazionali ed elettriche � Il vettore campo elettrico e la sua rappresentazione mediante linee di campo

→ filmati di esperimenti condotti in laboratorio: costruzione e visualizzazione delle linee di campo � Campo radiale, campo generato da una sfera conduttrice cava carica, campo di dipolo

e campo uniforme, vari tipi di campo ottenuti per sovrapposizione → filmati di esperimenti condotti in laboratorio

� Moto di una carica in un campo uniforme → filmato di un esperimento condotto in laboratorio

� Distribuzione di carica in un conduttore in equilibrio elettrostatico → filmati di esperimenti condotti in laboratorio: prova della distribuzione superficiale di carica, prova della maggior densità di carica in corrispondenza dei punti a minor raggio di curvatura, la gabbia di Faraday, il vento elettrico

� Energia potenziale e potenziale elettrostatico: x conservatività del campo elettrostatico in analogia con il campo gravitazionale; x l’energia potenziale; x principio di conservazione dell’energia meccanica; x il potenziale elettrico; x la differenza di potenziale; x superfici equipotenziali; x superfici dei conduttori come equipotenziali; x l’equilibrio elettrostatico di due conduttori collegati fra loro → approfondimento in L2 : How do neurons trasmit signals? (lettura)

2. Corrente elettrica continua e conduzione nei solidi. � Corrente elettrica in un circuito: intensità di corrente � Corrente elettrica continua nei conduttori solidi: gli elettroni di conduzione e il moto

di deriva � Il circuito elettrico:

x la prima legge di Ohm: resistenza elettrica; x la seconda legge di Ohm: resistività di un conduttore;

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x conduttori e isolanti; x variazione della resistenza ohmica con la temperatura; x semiconduttori – cenni sulla struttura e sul drogaggio – tipo N e tipo P; x superconduttori – cenni → filmati di esperimenti condotti in laboratorio: le leggi di Ohm

� Connessione di resistenze in serie e in parallelo � Principi di Kirchhoff � I generatori e la forza elettromotrice � La potenza elettrica � L’effetto Joule 3. Corrente continua nei gas. � Scariche elettriche nei gas a pressione normale: analisi della curva caratteristica

→ filmato: formazione dei fulmini → filmati di esperimenti condotti in laboratorio: arco voltaico → filmato in L2: What is voltaic arc? → filmati di esperimenti condotti in laboratorio: scariche a scintilla.

� Scariche elettriche nei gas a bassa pressione, raggi catodici → filmati di esperimenti condotti in laboratorio: scala di Cross, tubi di Crookes e raggi catodici, lampadine ad incandescenza e a fluorescenza (anche in L2).

4. Elettromagnetismo. � I magneti ed il campo magnetico

→ filmati di esperimenti condotti in laboratorio: costruzione e visualizzazione delle linee di campo (anche in L2).

� Interazioni magnetiche fra correnti: x esperimento di Oersted

→ filmato dell’esperimento condotto in laboratorio; x esperimento di Ampére - formulazione dell’ipotesi di Ampére

→ filmato dell’esperimento condotto in laboratorio. � Esperimento di Faraday: il vettore B

→ filmato dell’esperimento condotto in laboratorio � La forza e l’equazione di Lorentz

→ animazione sul motorino elettrico: Magnetic motors and generators (in L2) → filmato su come costruire un motorino elettrico

� Il moto delle cariche in un campo uniforme → filmato: Motion of a charged particle in a magnetic field (in L2) → filmato dell’esperimento condotto in laboratorio → breve documentario sulla formazione delle aurore boreali: Aurora borealis explained (in L2) → filmati sulle aurore boreali → approfondimento sugli acceleratori di particelle (lettura)

� Brevissimi cenni alle proprietà magnetiche della materia e alla induzione elettromagnetica

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SSCCIIEENNZZEE NNAATTUURRAALLII Prof.ssa Antonella Albertini 1. CHIMICA ORGANICA

� La chimica del carbonio � Le proprietà del carbonio, l’ibridazione sp3, sp2, sp , legami σ e π � La delocalizzazione elettronica, la risonanza � Isomeria strutturale

x di catena x di posizione

� Stereoisomeria x isomeria geometrica: condizioni, definizione di CIS e TRANS, (es. 2 butene) x isomeria ottica e chiralità: condizioni, (es. acido lattico)

� Gli idrocarburi alifatici: alcani, alcheni, alchini x proprietà x nomenclatura x principali reazioni chimiche:

- alcani: sostituzione, combustione completa ed incompleta - alcheni, alchini: addizione con idrogeno, alogeno, acido alogenidrico, acqua; - concetto di polimerizzazione

� Gli idrocarburi aromatici: x benzene: da Kekulè alla delocalizzazione degli elettroni x le proprietà chimiche dell’anello aromatico x nomenclatura dei principali derivati del benzene mono e polisostituiti (orto, meta,

para) � I derivati funzionali degli idrocarburi: riconoscimento del gruppo funzionale, principali

caratteristiche e più importanti molecole rappresentanti x alcoli alifatici (etanolo) x fenoli x eteri x aldeidi e chetoni (acetaldeide e acetone) x acidi carbossilici e loro derivati x esteri (esempio di esterificazione dei gliceridi) x ammine (ammoniaca) x ammidi (urea)

2. BIOCHIMICA

� Le molecole organiche che compongono i viventi � La struttura e le funzioni dei carboidrati

x monosaccaridi: classificazione e proprietà (formule glucosio e fruttosio) x disaccaridi: legame glicosidico e nome dei principali disaccaridi x oligosaccaridi x polisaccaridi: caratteristiche principali di glicogeno, amido, cellulosa

� La struttura e le funzioni delle proteine x gli amminoacidi e il legame peptidico (formula di un generico dipeptide) x struttura primaria x struttura secondaria x struttura terziaria x struttura quaternaria e relativi esempi (emoglobina, enzimi)

� La struttura e le funzioni dei lipidi x acidi grassi saturi ed insaturi x trigliceridi (funzione e formula generale)

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x fosfolipidi (funzione e formula generale) x steroidi: funzioni e proprietà del colesterolo

� La struttura e le funzioni degli acidi nucleici x rappresentazione di un nucleotide e formula base di un dinucleotide x DNA: funzione, organizzazione e codice genetico x DNA: duplicazione x struttura e funzione di mRNA, tRNA, rRNA x sintesi proteica

� I nucleotidi trifosfato e difosfato x ATP x ADP

� Metabolismo energetico: � Le vie metaboliche � Anabolismo e catabolismo � I coenzimi NAD+ e FAD � Il metabolismo degli zuccheri:

x cenni sulla digestione ed assorbimento degli zuccheri x la glicolisi: caratteristiche generali e reazioni base x il bilancio energetico della glicolisi x la fermentazione lattica: condizioni e formula generale x la fermentazione alcolica: condizioni e formula generale

� La respirazione cellulare x il passaggio intermedio x il ciclo di Krebs: localizzazione, reazioni base e bilancio finale x la catena di trasporto degli elettroni e la fosforilazione ossidativa x bilancio energetico finale della respirazione cellulare x cenni sulla via del pentoso fosfato e gluconeogenesi

� Il metabolismo dei lipidi: x cenni sulla digestione e l'assorbimento dei lipidi x concetti base su catabolismo dei trigliceridi, beta ossidazione degli acidi grassi

� Il metabolismo dei composti azotati: x cenni sulla digestione delle proteine e l'assorbimento degli amminoacidi x concetti base sul catabolismo degli amminoacidi e ciclo dell'urea

� I collegamenti tra le vie metaboliche

3. BIOTECNOLOGIE

� Batteri: classificazione, struttura, metabolismo � Processi di coniugazione, trasformazione, trasduzione � I plasmidi � Gli enzimi di restrizione � Caratteristiche generali dei virus � La tecnologia del DNA Ricombinante

x definizione x procedura di ricombinazione x separazione dei frammenti di DNA: elettroforesi su gel x concetto di libreria genomica x utilizzo della transcriptasi inversa x amplificazione del DNA : PCR x il clonaggio e la clonazione: la pecora Dolly

� Le applicazioni delle biotecnologie in campo

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x medico: terapia genica, produzione di farmaci e vaccini mediante organismi transgenici, ingegneria dei tessuti

x agrario: golden rice, mais Bt x ambientale: biorimedio, bioenergie

� I dati fondamentali del Progetto Genoma Umano

4. SCIENZE DELLA TERRA � Struttura della Terra

x suddivisione in crosta, mantello, nucleo x superfici di discontinuità x distinzione in litosfera, astenosfera, mesosfera

� Calore interno della Terra x origine del calore interno x moti convettivi del mantello

� Il magnetismo terrestre � Strutture della crosta terrestre

x crosta continentale: composizione e caratteristiche x crosta oceanica: composizione e caratteristiche x dorsali x fosse abissali x pianure abissali x archi insulari

� Modelli interpretativi della dinamica terrestre x Concetto di isostasia x Wegener e la deriva dei continenti, le prove a favore x Ipotesi di Hess: espansione dei fondali oceanici

� La tettonica a placche x significato di placca litosferica x le placche e punti caldi x margini di placca distruttivi (convergenti), costruttivi (divergenti) e trasformi x i movimenti delle placche e le relative conseguenze x collisioni e formazione di fosse, archi vulcanici, catene montuose x allontanamento e formazione di dorsali oceaniche, bacini oceanici, rift continentali x scorrimento e formazione di faglie

� Tettonica delle placche e attività endogena � Tettonica delle placche e risorse naturali

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SSTTOORRIIAA DDEELLLL''AARRTTEE Prof. Lodovico Zana 1. La Firenze di Lorenzo il Magnifico

� Botticelli e i contemporanei: Ghirlandaio, Perugino, Pinturicchio, Luca Signorelli x le pareti della Cappella Sistina

2. L'apogeo del Rinascimento in Italia

� Leonardo da Vinci e il mito del "genio universale" x le prime opere fiorentine x il soggiorno milanese e la nascita del ritratto psicologico x l'Ultima cena x la Gioconda e le ultime opere

� Bramante e il classicismo in architettura x le opere milanesi x le opere romane e il cantiere di San Pietro

� Raffaello, "il grande assimilatore" e il conseguimento del classicismo naturalistico x la formazione e le opere del periodo umbro x il soggiorno fiorentino: i ritratti e le madonne x le opere romane, dai ritratti alla Trasfigurazione x le Stanze Vaticane

� Michelangelo Buonarroti e la nascita della "maniera moderna" x la formazione e le opere giovanili x i primi capolavori: dalla Pietà al David x la volta della Cappella Sistina x la "tragedia della sepoltura": le sculture per la tomba di Giulio II x le opere architettoniche fiorentine e le sculture per le Cappelle medicee x le ultime opere pittoriche: il Giudizio Universale e la Cappella Paolina x le opere architettoniche romane e il progetto per San Pietro x le opere estreme: le ultime Pietà

� La cultura figurativa del '500 tra classicismo e manierismo x Andrea del Sarto x Il primo manierismo fiorentino: Pontormo x Correggio: l’equilibrio classico della maniera moderna x Giorgione e la pittura tonale x Tiziano: dal naturalismo paesistico al luminismo visionario x Veronese e Tintoretto x Palladio e il palladianesimo

� Il tardo Rinascimento e il trapasso al barocco: i Carracci, Caravaggio x I Carracci e il classicismo del ‘600 x Caravaggio e il naturalismo europeo

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� L'arte barocca x Bernini x Borromini x Pietro da Cortona x Guarino Guarini

3. Cenni sullo sviluppo delle arti figurative dal neoclassicismo all'età

contemporanea

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SSCCIIEENNZZEE MMOOTTOORRIIEE EE SSPPOORRTTIIVVEE Prof. Luciano Pileri 1. L’alimentazione. z Principi nutritivi : zuccheri, grassi, proteine, acqua, vitamine, sali minerali. z L’equilibrio alimentare : una sana gola, il peso forma. z Il bilancio calorico : come raggiungere e mantenere il peso forma. 2. Il fenomeno sportivo. z Il dilettantismo. z L’agonismo. z Il tifo. z L’illusione sportiva. z Lo sport a scuola. z Il professionismo. z Quale sport? 3. Il doping come fenomeno scientifico, etico e divulgativo. 4. Percorsi orientativi. z Le posture. z L’abitudine al movimento. z Il disagio e la relazione. z La disabilità e le potenzialità. 5. Lavori personali di approfondimento.

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LAVORI DI RICERCA PREDISPOSTI DAI CANDIDATI

In merito al percorso di preparazione verso l’Esame di Stato, gli Organi Collegiali hanno deliberato alcune indicazioni per definire tempistica e modalità per l’effettuazione, durante il corso dell’anno, di progetti di ricerca concordati tra Docenti ed Alunni per la predisposizione di lavori da utilizzare in apertura del colloquio.

Esame Finale di Stato – Avvio dei colloqui La previsione normativa o L. 11/01/07 n. 1

Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. (art. 3 comma 4)

o Ordinanza Ministeriale n. 257 del 4 maggio 2017 � Il Presidente, il giorno della prima prova scritta, invita i candidati, indicando anche

il termine e le modalità stabilite precedentemente dalla commissione, a comunicare la tipologia dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del D.P.R. n. 323/1998. I candidati dovranno specificare:

- titolo dell'argomento; - esperienza di ricerca o di progetto (art. 14 comma 4).

� Il colloquio ha inizio con un argomento disciplinare o pluridisciplinare, scelto dal candidato, anche riferito ad attività o esperienze attuate durante l'ultimo anno del corso di studi. (art. 21 comma 2).

Che cosa chiede la scuola Ogni alunno è invitato a individuare per tempo le modalità che intende seguire per l’avvio del colloquio dell’esame finale di Stato, tra le seguenti possibilità.

- Argomento disciplinare (AD) Nel caso in cui il candidato scelga di iniziare il colloquio con la trattazione di un argomento strettamente disciplinare, senza la presentazione di un elaborato personale, non è necessaria alcuna informazione preventiva.

- Mappa concettuale (MC) Nel caso in cui il candidato scelga di iniziare il colloquio con la trattazione di un argomento pluridisciplinare ma con la presentazione di una mappa concettuale è opportuno che il “percorso” venga preventivamente illustrato ai Docenti.

- Argomento strutturato (AS) Nel caso in cui il candidato intenda svolgere un’esperienza di ricerca personale, che preveda la predisposizione di un elaborato (cosiddetta “tesina”), è necessario concordare l’argomento con il docente (o i docenti) degli ambiti disciplinari coinvolti; l’argomento è da scegliere di norma entro Natale, l’elaborato – una stesura completa degli esiti dell’approfondimento – da consegnare entro fine maggio (salvo diverse indicazioni dei docenti interessati).

- Schema ragionato (SR) È possibile, inoltre, predisporre uno schema ragionato, analogo all’“argomento strutturato” ma più snello nella presentazione dell’elaborato, che si limita ad un indice analitico, da stilare secondo le indicazioni fornite dai docenti coinvolti.

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I candidati hanno elaborato un progetto di ricerca personale (AS/SR) oppure una mappa concettuale (MP) o hanno individuato un argomento disciplinare (AD), nella forma indicata in tabella.

Di seguito gli argomenti che sono stati scelti dagli alunni per i loro elaborati

1. SR Le tre sorelle di A. Cechov. 2. SR Origine psicologica delle atrocità del nazismo. 3. SR Carl Barks e la satira sociale. 4. SR L’eloquenza del gesto nell’arte. 5. SR Quentin Tarantino: la tragedia, le influenze classiche e la filosofia. 6. SR Le quattro stagioni in arte e letteratura. 7. SR L’aviazione nella II Guerra mondiale. 8. SR Simbologia dei colori primari in arte e letteratura. 9. SR Trieste: psicanalisi e letteratura.

10. SR Genio e follia: Van Gogh, Edgar Allan Poe, Alda Merini.

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PROFILO DELLE SINGOLE DISCIPLINE

ITALIANO

PROF.SSA LUCIA DELLEGRAZIE

1. MATERIALE DIDATTICO - H. GROSSER, Il Canone letterario (edizione compatta), voll. 2, 3, Principato. - D. ALIGHIERI, La Divina Commedia: Paradiso, edizione a scelta. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Abilità ¾ Capacità di orientarsi all'interno dei testi esaminati per l'individuazione del particolare

“codice compositivo” o genere letterario, con l'ovvia e presupposta capacità di lettura dei significati;

¾ Capacità di riconoscere, con la guida dell'insegnante, le peculiarità stilistiche degli autori tradotti e presi in esame e di saper condurre una appropriata esegesi dei testi;

¾ Capacità di rielaborare personalmente in modo compiuto, organico ed appropriato i contenuti;

¾ Capacità di collocare il testo letterario nel suo contesto storico; ¾ Graduale acquisizione di un criterio di giudizio rispetto al valore letterario di un testo; Atteggiamenti ¾ Attenzione al codice letterario degli autori; ¾ Attenzione all'evoluzione delle forme letterarie come espressione e testimonianza di un

momento storico, sociale, politico, culturale; ¾ Espressione di un interesse personale e gradualmente autonomo, in modo da pervenire,

da un'analisi esegetica, ad una “personale e attuale ermeneutica”. 4. METODOLOGIA E DIDATTICA ¾ Storia della letteratura: lezione frontale, con esposizione dell'argomento da parte

dell'insegnante, seguita dagli eventuali interventi degli alunni. Prelettura di brani per verificare la capacità degli allievi di orientarsi autonomamente rispetto al libro di testo e il loro grado di acquisizione di un metodo di studio.

¾ Autori: Lettura e commento dei testi fondamentali dei testi degli autori selezionati,

inseriti nel loro contesto storico, da parte del docente..

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5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Per la verifica sia dei contenuti, sia delle abilità, sono state proposte prove scritte (il tema in classe – simulazione della prova di Italiano degli Esami di Stato), verifiche scritte o questionari e interrogazioni orali basate sui seguenti criteri:

¾ Capacità di orientarsi correttamente rispetto al testo da leggere e commentare; ¾ Acquisizione ordinata e costante dei contenuti; ¾ Capacità critiche di analisi nell'esegesi e di sintesi valutativa; ¾ Progressi o regressi rispetto alla situazione precedente; ¾ Continuità di impegno e partecipazione al dialogo culturale. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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LINGUA E CULTURA LATINA E GRECA

PROF.SSA MARIACHIARA LAMA

1. MATERIALE DIDATTICO - Materiale distribuito in forma digitale dall’insegnante. - Dispense autoprodotte dagli alunni tramite il confronto con testi e materiali

didattici vari.

2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. Rispetto delle indicazioni nazionali In relazione alla corrispondenza tra programma svolto e indicazioni nazionali, si chiarisce che gli ultimi punti del programma, concernenti la letteratura cristiana antica, sono stati omessi in quanto non inerenti alla civiltà greco-romana oggetto di studio.

3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO I. ragionare in modo logico, maturando competenze di giudizio e di valutazione, in

modo da dimostrare di essere in grado di dominare la complessità dei problemi; II. controllare i meccanismi del linguaggio, attraverso lo studio grammaticale delle

lingue classiche, riconoscendo il rapporto di continuità linguistica e culturale che le lega alla propria lingua madre;

III. riconoscere nella civiltà contemporanea la persistenza di valori, istituzioni, categorie del pensiero, figure, modelli sapienziali ereditati dall’antichità classica, marcandone anche gli elementi di discontinuità e di distanza rispetto al presente;

IV. operare confronti tra modelli culturali diversi, per capire e rispettare il pensiero dell’altro, evitando di deformarlo.

Conoscenze ¾ Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche delle lingue latina e greca. ¾ Conoscenza dei contenuti relativi agli autori, alla produzione letteraria e alle

problematiche più importanti delle civiltà latina e greca. ¾ Conoscenza del contesto storico-culturale entro cui collocare la produzione dei brani

analizzati. Competenze ¾ Competenza nel tradurre, orientandosi all’interno delle due diverse strutture

linguistiche, attraverso il riconoscimento degli elementi morfologici e sintattici. ¾ Competenza nel riconoscere, con la guida dell’insegnante, le peculiarità stilistiche degli

autori tradotti e presi in esame, e nel saper condurre un’analisi linguistica dei brani proposti.

¾ Competenza nell’esporre in modo appropriato i contenuti linguistici e letterari. Capacità ¾ Capacità di contestualizzare il prodotto letterario all’interno del quadro storico-culturale

che gli è proprio.

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¾ Capacità di analizzare un brano letterario, dal punto di vista linguistico, stilistico e contenutistico.

¾ Capacità di istituire collegamenti tematici, autonomamente o con la guida dell’insegnante, tra i diversi autori della letteratura latina e greca.

¾ Capacità di proporre spunti di ricerca, a partire dagli argomenti proposti ed approfonditi nel corso dell’anno scolastico.

¾ Capacità di formulare un giudizio autonomo ma motivato rispetto agli argomenti e ai passi fatti oggetto di studio.

4. METODOLOGIA E DIDATTICA ¾ Storia della letteratura: lezione frontale, con sintetica esposizione generale dell’argomento

da parte dell’insegnante, che sottolinea in particolare gli aspetti dei diversi autori presi in considerazione nella piattaforma interdisciplinare; seguono poi gli eventuali interventi degli alunni, quindi la rielaborazione dei contenuti selezionati in un breve testo e il loro personale studio domestico.

¾ Autori: presentazione da parte dell’insegnante del contesto storico, con conseguente commento al brano d’autore proposto; la traduzione viene di solito affidata al lavoro personale degli alunni e ripresa poi in classe, dove si registrano le principali peculiarità stilistiche e linguistiche che andranno a confluire nel fascicolo auto-prodotto.

¾ Grammatica: esercizi di traduzione, in classe e personali, con puntuale verifica e discussione sulle strutture sintattiche di più difficile interpretazione.

5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte ¾ Per la verifica delle conoscenze, relativamente alle strutture linguistiche sono stati proposti

test scritti; relativamente ai contenuti di storia della letteratura sono stati svolti test scritti e colloqui orali.

¾ Per la verifica delle competenze, sono state effettuate verifiche scritte e orali, volte ad accertare le competenze operative ed espositive. Una possibilità di valutazione è stata offerta anche dalla stesura di dispense e fascicoli di classe.

¾ Per la verifica delle capacità, sono stati svolti colloqui orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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LINGUA E CULTURA INGLESE

PROF.SSA MARINA ANGELA DONEDA

1. MATERIALE DIDATTICO - M. SPIAZZI-M. TAVELLA, Only connect, ed. Blu, voll. 1-2, Zanichelli, 2010. - Fotocopie fornite dal docente. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Per quanto riguarda le finalità dell’insegnamento della disciplina nel corso dell’intero triennio ed in particolare nel corso del quinto anno, distinguiamo fra conoscenze ed abilità. Conoscenze ¾ Acquisizione di un lessico fondamentale riguardante la letteratura. ¾ Perfezionamento della competenza linguistica. ¾ Acquisizione delle informazioni fondamentali sul contesto culturale, storico, sociale dei

periodi affrontati. ¾ Conoscenza precisa e critica dei temi e concetti previsti. Abilità ¾ Capacità di affrontare linguisticamente e criticamente i testi proposti. ¾ Maturare negli allievi l’abilità di collegare temi e concetti affrontati in questa disciplina

al contesto storico-sociale in cui sono nati e alle materie di area comune. ¾ Abilità di utilizzare con adeguata competenza il lessico proprio di questa disciplina

4. METODOLOGIA E DIDATTICA Elenchiamo qui sinteticamente le linee guida a cui ci si è attenuti per l’impostazione della disciplina.

¾ Il testo letterario, affrontato attraverso l’analisi, la traduzione ed il commento, è stato il centro delle lezioni di letteratura. Ogni singolo testo è stato collegato al suo contesto di provenienza e, dove possibile, a temi e problemi affrontati dalle materie di area comune. Questo ha favorito sia il perfezionamento della competenza linguistica e letteraria che la maturazione delle capacità critiche degli allievi.

¾ E’ stata particolare cura del docente favorire nelle spiegazioni, discussioni e verifiche, l’utilizzo della L2 .

¾ Gli allievi sono sempre stati invitati alla lettura e all’approfondimento personale per aiutarli a muoversi autonomamente fuori dai confini del programma scolastico.

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5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte ¾ Interrogazioni orali per verificare la conoscenza dei contenuti, le capacità critiche e di

collegamento e l’espressione in L2. ¾ Questionari a risposta multipla o a domande aperte per verificare l’acquisizione dei

contenuti, la capacità di sintesi e di critica degli allievi, nonché l’abilità nello scritto. ¾ Prove interdisciplinari di simulazione della “Terza Prova” dell’esame finale. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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STORIA

PROF.SSA VERA MARIA CARMINATI

1. MATERIALE DIDATTICO

- A.M. BANTI, Il senso del tempo, vol.3, Laterza, Roma-Bari 2013; - materiale didattico a cura dell’insegnante (appunti delle lezioni e materiale condiviso

in Google Classroom) 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO 3.1. Premessa Nell'ambito della Scuola Secondaria Superiore il rilievo educativo e formativo dell'insegnamento della Storia assume un ruolo fondamentale nella costruzione di una identità cognitiva, relazionale e culturale profonda, strutturata a partire dalla storicità dell'esistenza individuale e collettiva dello studente. Le finalità del corso sono relative al consolidamento dell’attitudine a problematizzare la storia recente al fine di interpretare con maggiore consapevolezza il presente, dilatando il campo delle prospettive, riconoscendo gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva, affinando la sensibilità alle differenze. 3.2. Area delle competenze disciplinari: profilo in uscita dello studente Il corso, relativamente al quinto anno, si è prefissato di far raggiungere allo studente le seguenti competenze: ¾ collocare storicamente l’argomento studiato, indicandone le coordinate temporali e

spaziali; ¾ riconoscere la complessità degli eventi, individuare le relazioni di causa-effetto e leggere

le questioni alla luce dell’interazione tra soggetti e contesto, con un frequente riferimento alla problematizzazione degli avvenimenti a partire da diverse prospettive storiografiche;

¾ individuare, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le interazioni tra soggetti singoli e collettivi e riconoscere gli interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi e ambientali;

¾ comprendere i contesti storico-culturali attraverso gli strumenti concettuali, approntati dalla storiografia, per individuare e descrivere persistenze e mutamenti;

¾ problematizzare il passato nell'ottica di una continua ricollocazione delle conoscenze, attraverso una crescente padronanza delle categorie storiografiche e della terminologia specifica;

¾ problematizzare criticamente il passato e ricondurre i modelli storiografici a visioni del mondo e riferimenti ideologico-culturali differenti;

¾ utilizzare conoscenze acquisite per orientarsi nella molteplicità delle informazioni e per leggere il presente.

¾ usare in modo critico e autonomo la strumentazione del lavoro storico (tavole cronologiche, sinossi, atlanti storici e geografici, manuali, documenti, bibliografie,

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monografie storiografiche) pensando per problemi, ipotesi verificabili, relazioni e concetti-chiave.

4. METODOLOGIA E DIDATTICA 4.1. Scelte di metodo L’interazione metodo storico/contenuti costituisce l’asse portante della didattica storica. Nel pieno rispetto di tale interazione, saranno scelti percorsi didattici finalizzati all’acquisizione di obiettivi cognitivi e metodologici programmaticamente individuati ed esplicitati, percorsi che utilizzano – a misura degli studenti – le procedure del metodo storico (formulazione delle domande, definizione dei nodi problematici, sviluppo delle dinamiche interne e delle interrelazioni contestuali, accertamento delle eredità). Le linee metodologiche su cui si è fatto particolarmente leva nell'attività didattica sono le seguenti. ¾ I contenuti sono stati organizzati in modo da coniugare la prescrittività di una

informazione generale sullo sviluppo storico con la necessità di operare delle scelte all'interno del vastissimo materiale da gestire.

¾ Un’attenzione primaria è stata dedicata al dibattito storiografico e alle sue fonti, ai modelli ermeneutici e alle principali correnti di interpretazione, al fine di sviluppare la coscienza critica dei riferimenti ideologici e della strumentazione teorica e concettuale sottesi alla disciplina.

¾ In modo il più possibile guidato e metodologicamente strutturato, si è favorito il lavoro dello studente sulle fonti storiche.

¾ Infine, analogamente a quanto fatto valere anche in sede di insegnamento della filosofia, si è favorito nello studente il maturare della consapevolezza che il libro di testo non costituisce punto di riferimento unico ed assolutamente autorevole, ma si limita ad essere uno degli strumenti a sua disposizione per l’attività di apprendimento e di ricerca. Di qui la necessità di integrarlo con letture personali di carattere monografico, con atlanti storici e geografici, manuali universitari, ecc.

Alla luce di questi criteri il lavoro didattico ha visto la sinergia dei seguenti due momenti: 1. l’impostazione di quadri di riferimento che forniscano i caratteri generali delle epoche

volta a volta studiate; 2. l’analisi dei principali nodi e problemi dello sviluppo storico. 4.2. Scelte didattiche Sono state il più possibile diversificate in modo da prevedere l’alternanza dei seguenti momenti: ¾ lezione frontale (per esigenze di velocità e precisione); ¾ attivazione in alcuni momenti dell’anno ed in relazione a determinate parti del

programma di un “laboratorio” di approfondimento su particolari temi con il confronto di diverse ipotesi storiografiche interpretative di autorevoli storici;

¾ lavoro di gruppo, in classe e/o fuori classe, su temi di ricerca assegnati dal docente. In questa sede si segnala che il modulo dedicato alla guerra fredda (dalla conferenza di Yalta alla guerra in Vietnam inclusa) è stato svolto in lingua inglese, in linea con le indicazioni ministeriali che prevedono la progressiva integrazione della metodologia CLIL per le discipline non linguistiche.

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5. VERIFICHE E VALUTAZIONE

Tipi di verifiche proposte 1. questionari a risposta multipla, a riempimento, o - nella maggior parte dei casi - a

domande aperte, per effettuare uno screening preciso dell’acquisizione dei contenuti; 2. temi interdisciplinari in collaborazione con il docente di Italiano. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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FILOSOFIA

PROF.SSA VERA MARIA CARMINATI

1. MATERIALE DIDATTICO - N. Abbagnano, G. Fornero, L’ideale e il reale. Da Schopenhauer agli sviluppi più recenti, vol. 3,

Pearson Italia, Milano-Torino 2013; - Appunti delle lezioni. - Materiale digitale condiviso in Google Classroom. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DEL CORSO Premessa Il rilievo dell'insegnamento della Filosofia assume un ruolo fondamentale nella formazione della capacità critica e di una autonomia di giudizio indispensabile per l’esistenza individuale e relazionale. Il corso di filosofia durante il triennio ha avuto dunque lo scopo generale non soltanto di ricostruire una storia, quella del pensiero occidentale, ma soprattutto di creare le condizioni di base per lo sviluppo di un metodo cognitivo e interpretativo, della capacità di problematizzare e argomentare in modo coerente. Gli obiettivi annuali della disciplina sono stati fissati nell’ottica di un percorso graduale e progressivo, conforme alla maturazione delle capacità, degli interessi e delle abilità dell’allievo e della classe. Area delle competenze disciplinari: profilo in uscita dello studente Il corso, relativamente al quinto anno, si è prefissato di far raggiungere allo studente le seguenti abilità: 1. capacità di esporre le tesi degli autori relazionandole con il contesto culturale-filosofico

del periodo; 2. capacità di condurre un’analisi del testo in grado di evidenziare non solo le tesi

dell’autore, ma anche la loro coerenza logico-argomentativa a partire dalle premesse metodologiche e concettuali che le fondano;

3. capacità di usare in modo corretto, appropriato e critico i concetti e la terminologia specifica della disciplina, inserendoli in un discorso organico e logico;

4. capacità di relazionarsi alla realtà, superando i quadri di riferimento del senso comune, con un approccio problematico guidato da una riflessione autonoma e razionale.

4. METODOLOGIA E DIDATTICA a) Scelte di metodo Metodologicamente si è ritenuto opportuno attuare il percorso con la seguente duplice attenzione:

- un’attenzione disciplinare risultante dal convergere del lavoro in classe del docente con

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lo studio personale e l’approfondimento dei singoli studenti; - un’attenzione problematizzante, volta a cogliere dietro la semplice successione storica

delle diverse filosofie la modulazione di strutture aporetiche tra loro correlate; - un’attenzione per il carattere unitario della filosofia come disciplina eminentemente

teoretica.

A tal fine si è ritenuto opportuno integrare abbondantemente il manuale adottato, che, per quanto ritenuto mezzo inaggirabile per lo studio personale dell’allievo, non è stato seguito nella sua interezza, né per quanto riguarda l’impostazione dei problemi, né per quanto riguarda il peso accordato ai singoli argomenti. Piuttosto che proporre una “pinacoteca” di autori, si è preferito insistere sull’effettiva comprensione dei problemi filosofici, nella specificità della loro genesi concettuale e dei tentativi di “risoluzione” nei diversi autori, anche a costo di rallentare lo svolgimento del programma. In tal senso, si è cercato di favorire e disciplinare il dibattito tra gli studenti intorno a determinati problemi filosofici proposti dagli studenti stessi, incentivando e valorizzando non solo l’apprendimento dei contenuti, ma l’attitudine a porre domande pertinenti e argomentate. b) Scelte didattiche Sono state il più possibile diversificate in modo da prevedere l’alternanza dei seguenti momenti:

- lezione frontale; - lezione interattiva, cercando di coinvolgere lo studente nel contestualizzare gli

argomenti svolti e porli in relazione con argomenti già studiati; - lettura e commento di brani (seppur brevi) tratti dalle opere di alcuni degli autori

affrontati. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Tenendo presenti le tre canoniche dimensioni delle competenze (sapere), delle abilità (saper fare) e degli atteggiamenti (saper essere) si è ritenuto opportuno optare per le seguenti tipologie di verifiche:

1. verifica orale o scritta (a domande aperte) al fine di verificare il livello di conoscenza disciplinare, di competenza lessicale e di argomentazione critica;

2. tema filosofico di analisi e confronto del pensiero di più autori, al fine di valutare la capacità di rielaborazione personale dei contenuti di apprendimento e l’acquisizione di competenze di argomentazione critica.

Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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MATEMATICA E FISICA

PROF.SSA GISELLE BIANCHI

1. MATERIALE DIDATTICO - Appunti. - Dispense fornite dall’insegnante. - Filmati di esperimenti di laboratorio o attinti dal quotidiano - L. SASSO, Nuova Matematica a colori, 5 – edizione azzurra, Petrini - A. CAFORIO, A. FERILLI, Fisica! Le leggi della natura, 3, Le Monnier – versione PDF 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. Rispetto delle indicazioni nazionali A causa dell’esiguo numero di ore a disposizione (le ore svolte sono comprensive di correzione dei compiti assegnati, verifiche e relative correzioni, interrogazioni e simulazioni), della coincidenza di parte delle ore con vacanze ministeriali o altre attività programmate e nel rispetto delle tempistiche di apprendimento della classe, - in matematica: non sono stati affrontati i problemi di ottimizzazione, geometria solida e distribuzioni di probabilità; il calcolo integrale è stato solo accennato; - in fisica: non sono state studiate le onde e lo spettro elettromagnetico; l’induzione elettromagnetica è stata solo accennata. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO L'insegnamento della matematica e della fisica nel triennio di una scuola secondaria superiore amplia e prosegue quel processo di preparazione culturale e di promozione umana dei giovani che è iniziato nel biennio; in armonia con gli insegnamenti delle altre discipline, esso contribuisce alla loro crescita intellettuale e alla loro formazione critica. Lo studio della matematica e della fisica infatti, in questa fase della vita scolastica dei giovani, promuove in essi:

¾ il consolidamento dei processi di costruzione concettuale; ¾ l'esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato; ¾ l'abitudine a studiare ogni questione attraverso l'esame analitico dei suoi fattori; ¾ l'attitudine a riesaminare e a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed

appreso.

Questi obiettivi di carattere generale, che sono culturali ed educativi, e pertanto comuni a tutti gli indirizzi di studio, s'integrano nei singoli istituti sulla base delle loro finalità specifiche, adattandosi alle esigenze particolari. In ciascun istituto, la contiguità con le materie d'indirizzo e la necessità della interdisciplinarietà non consentono infatti che l'insegnamento sia condotto in modo autonomo e distaccato; al contrario richiedono che esso acquisti prospettive ed aspetti particolari, in relazione alle caratteristiche dell'indirizzo. In particolare nel triennio del liceo classico l'insegnamento della matematica e della fisica potenzia e consolida le attitudini dei giovani verso gli studi scientifici.

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Obiettivi dell'apprendimento Il programma mira ad inserire le competenze raggiunte dagli studenti alla fine del biennio in un processo di maggiore astrazione e formalizzazione. Alla fine del triennio lo studente deve dimostrare di:

¾ possedere le nozioni e i procedimenti indicati e padroneggiare l'organizzazione complessiva, soprattutto dal punto di vista concettuale;

¾ saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche della matematica e della fisica;

¾ avere rilevato il valore dei procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione dei problemi reali;

¾ avere compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre scienze; ¾ saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in

modo flessibile e personalizzando le strategie di approccio; ¾ sapere elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo; ¾ comprendere il rapporto tra pensiero scientifico e pensiero matematico; ¾ sapere riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze

sperimentali. 4. METODOLOGIA E DIDATTICA Si è cercato di predisporre l'itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a blocchi tematici diversi, allo scopo di facilitarne la comprensione globale da parte degli allievi. Si è cercato di limitare le lezioni di tipo frontale alla parte del programma riguardante teoremi, formule o leggi, stimolando gli studenti a cercare autonomamente la soluzione delle problematiche proposte di volta in volta, sotto forma di esempi, esercizi, domande. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE La valutazione individuale dell'allievo ha tenuto conto sia dell'atteggiamento con cui si è posto di fronte alla materia e ai vari stimoli offerti, sia dei risultati delle prove eseguite, sia degli interventi di recupero. Tipi di verifiche proposte ¾ Prove scritte centrate sui contenuti, sulle abilità e le conoscenze acquisite; ¾ Interrogazioni scritte, test a risposta multipla, a domande aperte, a completamento,

alcune interrogazioni orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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SCIENZE NATURALI

PROF.SSA ANTONELLA ALBERTINI

1. MATERIALE DIDATTICO E. LUPIA PALMIERI, M. PAROTTO, Osservare e capire la terra, Zanichelli. D. SADAVA, Biologia la scienza della vita vol. A/B, Zanichelli. G. VALITUTTI, A. TIFI, A. GENTILE, Esploriamo la chimica ,Zanichelli. Appunti delle lezioni e materiale didattico a cura dell'insegnante. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. Rispetto delle indicazioni nazionali A causa del ristretto numero di ore a disposizione (le ore svolte sono comprensive di correzione dei compiti assegnati, verifiche e relative correzioni, interrogazioni ed attività non direttamente correlate alla materia), non è stato affrontato il modulo di Meteorologia mentre si è preferito sviluppare in modo più approfondito l'aspetto biologico della disciplina anche in considerazione delle scelte future degli allievi. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Conoscenze,capacità e competenze L'apprendimento del metodo scientifico si è realizzato attraverso l'acquisizione di alcune abilità fondamentali quali: ¾ esprimersi usando una terminologia specifica e procedere nell'analisi dei dati in modo

controllato, rigoroso, logico; ¾ considerare criticamente le affermazioni e le informazioni, verificando la rispondenza

tra ipotesi e risultati; ¾ dedurre e prevedere fenomeni sulla base dei modelli appresi e progettare

autonomamente in accordo con le teorie acquisite; ¾ conoscere la struttura logica della disciplina,coglierne la specificità e le competenze e

individuare i collegamenti con le altre aree disciplinari; ¾ comprendere potenzialità e limiti delle scienze e la provvisorietà dei modelli e delle

teorie scientifiche considerando la possibilità di discuterne la validità in relazione a nuove conoscenze acquisite o ad approcci sistemici diversi.

¾ Raggiungere una conoscenza dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra)

¾ Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti.

4. METODOLOGIA E DIDATTICA E’ stato costantemente evidenziato il procedimento caratteristico delle scienze sperimentali di continua interazione tra formulazione mentale del modello (ipotesi) e verifica empirica.

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L'intervento didattico ha individuato attività che hanno coinvolto personalmente gli studenti. Non sempre è stato possibile sviluppare un argomento facendo riferimento ad attività specifiche ma è risultato sempre produttivo collegare i temi trattati a scuola ad esperienze e conoscenze pregresse. E stato così possibile ridurre man mano lo scarto esistente tra le concezioni personali e quelle scientifiche fino a farle coincidere. L’approccio più opportuno è stato quello di favorire la progressiva risistemazione delle idee legate al senso comune, secondo i criteri di scientificità della disciplina. La realizzazione pratica dell’intervento è stata effettuata secondo le seguenti indicazioni: ¾ proposta degli argomenti mediante lezione frontale, aperta agli interventi ed alla

discussione spontanea o provocata; ¾ esercizi e prove di riscontro immediato del livello di acquisizione dei contenuti

affrontati sono stati proposti frequentemente anche durante il momento dedicato alla didattica ed alla discussione.

¾ Ausilio di materiale audiovisivo, appunti ed eventuali approfodimenti.

Ogni occasione di incontro è stata finalizzata alla verifica ed alla spiegazione: le interrogazioni e le richieste di chiarimenti sono stati considerati momenti di rielaborazione e/o puntualizzazione validi per tutti, anche perché spesso hanno comportato l’apporto di nuovi elementi di conoscenza. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte La valutazione individuale dell'allievo ha tenuto conto sia dell'atteggiamento con cui si è posto di fronte alla materia e ai vari stimoli offerti, sia dei risultati delle prove eseguite durante i vari trimestri. Per quanto riguarda verifica e valutazione, si sono utilizzati i seguenti strumenti: ¾ interrogazione come discussione aperta anche all'intera classe; ¾ test di verifica costruiti di volta in volta in rapporto agli argomenti appena svolti per

saggiare in tempi brevi i livelli di acquisizione di certi contenuti o abilità semplici ed avere indicazione sul modo di procedere nel lavoro scolastico e per individuare le capacità non acquisite, così da poter intervenire con adeguati mezzi di recupero;

Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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STORIA DELL’ARTE

PROF. LODOVICO ZANA

1. MATERIALE DIDATTICO - Immagini multimediali (consultabili su apposite cartelle Google Drive) e appunti forniti

dall’insegnante. - Diapositive, filmati, lezioni multimediali al computer. - Fotocopie fornite dall'insegnante. - Appunti. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Il corso prevede, attraverso lo studio diacronico dell’arte occidentale, una graduale acquisizione, da parte degli alunni, di un atteggiamento critico nel valutare un’opera d’arte, sia da un punto di vista meramente stilistico, sia da un punto di vista estetico. Abilità ¾ Comprensione del valore estetico di un'opera d'arte. ¾ Graduale acquisizione di una conoscenza critica dei modelli di sviluppo della civiltà

artistico-figurativa occidentale. ¾ Capacità di lettura e analisi di un manufatto artistico per una sua esatta

contestualizzazione, in ordine sia alla regione e al periodo di produzione, sia all'aspetto iconografico.

¾ Graduale acquisizione di una capacità espositiva appropriata, con uso del linguaggio tecnico appropriato.

Atteggiamenti ¾ Attitudine critico-riflessiva nell'acquisizione dei contenuti. ¾ Interesse per ogni manifestazione artistica come momento creativo fondamentale di

una civiltà. 4. METODOLOGIA E DIDATTICA ¾ Presentazione dell'argomento da parte dell'insegnante, che ne sottolinea gli elementi

fondamentali, suggerendo, ove necessario, una valutazione estetica del periodo o delle opere presentate.

¾ Studio personale e critico del materiale assegnato da parte dell'allievo, che deve integrare quanto è stato proposto dall'insegnante ricercando personalmente ulteriore materiale iconografico.

¾ Ulteriore illustrazione degli argomenti principali con la proiezione di diapositive e/o filmati, ed eventuali chiarimenti in relazione a domande formulate dagli alunni.

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¾ Studio personale da parte dell'allievo, con particolare riferimento alla lettura degli elementi formali e compositivi del manufatto artistico.

5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte ¾ Per la verifica dei contenuti: Verifiche orali e scritte con domande relative alle caratteristiche

dei vari fenomeni artistici e al loro succedersi. ¾ Per la verifica delle abilità: Verifiche orali e scritte con domande volte ad ottenere un

maggiore intervento critico-riflessivo da parte dell'alunno sul valore formale ed estetico di un’opera d’arte.

Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica).

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

PROF. LUCIANO PILERI

1. MATERIALE DIDATTICO - Fotocopie, schede e materiale integrativo distribuiti dall’insegnante. - Attrezzi vari. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la sezione Contenuti disciplinari del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Area teorica ¾ Le tecniche di allenamento: - l’organizzazione dell’allenamento - gli esercizi come

progressione - il recupero - la forma sportiva - l’allenamento non solo per lo sport - i benefici dell’attività motoria.

¾ Le capacità motorie: x la forza (assoluta, massimale, veloce, resistente) - i carichi naturali - i sovraccarichi - le

tappe del potenziamento - l’allenamento della forza; x la velocità (rapidità dei singoli movimenti, frequenza del singolo movimento) - i

fattori da cui dipende la velocità – come allenare la velocità – verifica e misura della velocità - l’allenamento della velocità;

x la resistenza (generale, specifica) - vari modi di resistere - i fattori da cui dipende la resistenza - metodiche di allenamento della resistenza - il metodo continuo - il fartlek - corsa a intervalli - le progressioni - verifica e misura della resistenza - come si allena la resistenza.

Area tecnico - pratica ¾ Lavoro pratico sulle capacità condizionali:

x esercitazioni pratiche su prove di velocità e rapidità di spostamento su brevi distanze; x esercitazioni e verifiche sulla forza degli arti inferiori e superiori attraverso giochi di

forza; x esercitazioni e verifiche sulla forza del tronco e del busto (addominali e dorsali) con

lavori individuali e a coppie.

¾ Lavoro di preatletismo con lavori generali e specifici: x le andature atletiche; x tecniche pratiche di allenamento sui diversi sistemi energetici con tabelle di

riferimento per il consumo e le capacità energetiche; x tecniche pratiche di miglioramento delle capacità condizionali, quali la forza, la

velocità, la resistenza attraverso lavori in circuito e progressioni tipo di allenamento.

¾ Lavoro sulla relazione di gruppo: x sport di squadra: la pallavolo; x attività ludica con giochi proposti dai ragazzi;

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x attività con argomenti vari proposti dai ragazzi alla classe; x collaborazione nell’organizzazione di un torneo di classe e distribuzione e assunzione

di ruoli e responsabilità.

¾ Prove di verifica per la preparazione sul lavoro teorico: x semplici quiz conoscitivi con possibilità di scelta per di risposta per ogni domanda; x test a domanda aperta con relativa spiegazione dell’argomento; x verifiche orali sugli argomenti in questione.

¾ Prove tecnico - pratiche : x prove in circuito con valutazione relativa alla classe e non su tabelle precostituite; x lavori in circuito sulla forza in genere; x sulla velocità; x sulla resistenza sulla coordinazione generale e specifica; x sull’equilibrio; x competizioni di classe a squadre.

4. METODOLOGIA E DIDATTICA ¾ Si è utilizzata una metodologia globale passata successivamente all’analitico, con

progressioni didattiche dal semplice al complesso. ¾ Il lavoro è stato effettuato in unità didattiche all’interno delle quali si è fatto ricorso a

spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche. ¾ Ampio spazio è stato lasciato alla trattazione dello sport affrontato, alla fase di

applicazione dei principi tecnico - tattici e metodologici. ¾ Particolare attenzione è stata data alla fase di ideazione e progettazione, che prevede la

sintesi delle conoscenze acquisite e una valutazione appropriata. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Strumenti di valutazione ¾ Osservazioni sistematiche. ¾ Misurazioni e test oggettivi, anche relativi alle conoscenze. ¾ prove semistrutturate (per es.: griglie di osservazione del comportamento tattico di

gioco). Criteri di valutazione ¾ Miglioramento delle conoscenze e competenze rispetto alla situazione iniziale. ¾ Impegno e motivazione alla materia. ¾ Rendimento in termini di conoscenze, abilità accertate e autocontrollo.

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VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO

I criteri di valutazione e la tavola docimologica riportati di seguito derivano dalla

discussione operata in sede di Consigli di Classe e Commissione Didattico-Educativa; sono stati adottati con provvedimento del Collegio dei Docenti in data 11 ottobre 2016.

Ad essi ci si è attenuti, nel corso dell’anno scolastico, per l’assegnazione delle valutazioni intermedie e di fine trimestre e pentamestre, secondo i criteri di seguito esposti.

Le griglie per le correzioni delle prove scritte e per la valutazione del colloquio derivano dalla trasposizione, in via analogica, dei contenuti della tavola docimologica e sono stati adottati dal Consiglio di Classe per la correzione delle simulazioni delle prove scritte effettuate durante il corso dell’anno.

Nel Documento sulla valutazione sopra citato viene inoltre sottolineato che «alle verifiche scritte e ai colloqui orali viene assegnato un punteggio che può variare da 2/10 a 10/10, in conformità alla scala docimologica fissata dal Collegio dei Docenti, cercando di evitare la compressione della gamma delle possibilità. Tuttavia l’utilizzo dei punteggi inferiori ai 4/10 sarà ben meditato per evitare conseguenze psicologiche negative sugli allievi e sulle famiglie. Gli esiti scaturiti dalla misurazione oggettiva delle prove saranno integrati, in sede di valutazione trimestrale e di scrutinio finale, tenendo conto di:

x situazione di partenza e livello d’arrivo dell’allievo; x grado di partecipazione al dialogo didattico – educativo; x continuità e motivazione nello studio; x altre variabili psico-pedagogiche, da valutarsi in sede di Consiglio di Classe».

Ai termini conoscenza, competenza, capacità, si è attribuito il seguente significato:

Conoscenza: L’insieme delle acquisizioni teoriche conseguite da un alunno in un corso di studi, in relazione agli obiettivi che gli sono stati proposti.

Competenza: L’idoneità ad una corretta utilizzazione delle conoscenze di cui un alunno dispone, ai fini dell’esecuzione di un compito, personalmente o in interazione con altri.

Capacità: Qualità positiva di un individuo, che si evidenzia nell’essere in grado di: ¾ esprimere giudizi personali fondati su determinati contenuti; ¾ condurre una discussione con argomentazioni chiare e

circostanziate; ¾ elaborare criticamente, anche in direzione interdisciplinare, le

conoscenze e le competenze acquisite.

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TAVOLA DOCIMOLOGICA

ELEMENTI DI VALUTAZIONE

VOTO RENDIMENTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

2 NULLO Nulle. Mancate risposte.

Non evidenziate, lavoro non svolto. Non evidenziate.

3 QUASI NULLO

Quasi nulle. Gravemente lacunose anche a livello elementare.

Grave difficoltà nel procedere nelle applicazioni.

Lessico di base non acquisito.

Capacità di comprensione del tutto inadeguata.

4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Lacunose e frammentarie.

Difficoltà nel procedere nelle applicazioni.

Lessico di base improprio e disarticolato.

Capacità di comprensione elementare e superficiale.

5 INSUFFICIENTE Non adeguate agli obiettivi e superficiali.

Generale incertezza nel procedere nelle applicazioni.

Lessico impreciso.

Capacità di comprensione elementare. Capacità di analisi parziali e disarticolate.

6 SUFFICIENTE Minime essenziali, ma schematiche.

Nessuna difficoltà di rilievo nel procedere nelle applicazioni.

Lessico adeguato ma con incertezze.

Capacità di comprensione essenziale. Capacità di analisi elementari.

7 DISCRETO Complete ma non approfondite.

Nessuna difficoltà, ma limitata autonomia nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio.

Capacità di comprensione e analisi sicure, con difficoltà di sintesi rielaborativa.

8 BUONO Complete ed approfondite.

Sicurezza ed autonomia nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio ed articolato.

Capacità di comprensione e analisi sicure ed autonome, senza incertezze di sintesi rielaborativa.

9 OTTIMO Complete, approfondite ed articolate.

Prontezza intuitiva nel procedere nelle applicazioni.

Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.

Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi autonoma.

10 ECCELLENTE Complete ed argomentate, anche con approfondimenti personali.

Prontezza intuitiva, brillante ed originale inventiva nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.

Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi originalmente rielaborate.

approvata con delibera del Collegio dei Docenti in data 11 ottobre 2016. Nota: Le singole prove potranno essere valutate dall'insegnante con valutazioni intermedie, come conseguenza di una non precisata collocazione.

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Griglia per la valutazione della prima prova (italiano) ANALISI DEL TESTO (tipologia A)

Nome e Cognome ________________________________________________________________

CRITERI: L’alunno

Ottimo1 14/15

Buono 13

Discreto 12

Sufficiente 10 - 11

Insufficiente (gravemente)

6 – 9 ( Max. 5)

Punteggio per singolo indicatore

COMPRENSIONE Comprende i contenuti del testo

in modo esauriente e profondo

in modo corretto e con apprezzabile

profondità

in modo corretto con sicurezza concettuale

in modo globalmente accettabile in modo spesso (molto)

superficiale (con fraintendimenti)

ANALISI Lo analizza secondo i parametri richiesti

in modo esauriente con rigore tecnico

in modo esauriente con sicurezza di

metodo

in modo pressocché esauriente, con

qualche insicurezza di metodo

con alcune lacune, ma con accettabile approccio metodologico

in modo (gravemente) incompleto, con

superficialità di metodo (senza approccio

metodologico)

COMMENTO Rispetto alle richieste interpretative presenti nella domanda di commento, o anche in altre eventuali domande di comprensione e analisi che richiedono movimenti interpretativi, evidenzia una propria interpretazione

caratterizzata da criticità emergente e

profondità rielaborativa anche

personale

caratterizzata da apprezzabile criticità

e pertinenza rielaborativa

corretta e motivata con sicurezza

concettuale accettabile

poco riconoscibile (non esprime una interpretazione)

INQUADRAMENTO Collega il brano, se richiesto, all'autore, o all'opera, o alla corrente etc..

in modo organico in modo abbastanza organico in modo pertinente in modo corretto,

ma sommario in modo (molto)

superficiale

CORRETTEZZA FORMALE Si esprime

in modo sempre corretto, efficace, stilisticamente

brillante

in modo sempre corretto, perspicuo ed

efficace

in modo sempre corretto,

con sicurezza terminologica e

sintattica

in modo corretto, anche senza apprezzabili risorse, oppure con alcuni errori che non compromettono l'accettabilità

globale

con frequenti errori (molto scorrettamente)

PUNTEGGIO FINALE

1 E' previsto anche il livello di Eccellente, corrispondente nella sua descrizione a quello dell'Ottimo, qualora si riscontrino ulteriori, sensibili e rilevabili incrementi qualitativi-quantitativi dei livelli descritti per quest'ultimo

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Griglia per la valutazione della prima prova (italiano) SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE (tipologia B)

Nome e Cognome ________________________________________________________________

INDICATORI Descrizione Livelli Punti Punteggio per singolo indicatore

CORRETTEZZA ESPOSITIVA Intesa come proprietà grammaticale, lessicale, sintattica

� molto approssimativa � approssimativa � accettabile � sempre corretta-sicura � efficace-formalizzata

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta – buona � ottima eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 - 13 14 - 15

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Intesa come capacità di elaborare un testo pertinente e coeso

� molto debole � debole � accettabile � ordinata e coerente � strutturata - molto strutturata

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta - buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 - 13 14 - 15

CONOSCENZE/CONTENUTI Intese come grado di elaborazione personale dei documenti del dossier ed eventuale apporto di conoscenze proprie

� non utilizza i documenti del dossier � rende superficiali i documenti del dossier � utilizza i documenti del dossier � rielabora i documenti del dossier � li rielabora ed integra in modo significativo

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta - buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 - 13 14 - 15

CONSEQUENZIALITÀ LOGICA O ARGOMENTATIVA

� molto debole � debole � riconoscibile � sicura � strutturata � rigorosa (molto)

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta � buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 13

14 - 15

ADEGUAMENTO DELLE SCELTE FORMALI alle caratteristiche del genere testuale

� molto approssimativo � approssimativo � riconoscibile � fedele � efficace � rigoroso (molto)

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta � buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 13

14 - 15

PUNTEGGIO FINALE

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Griglia per la valutazione della prima prova (italiano) TEMA DI ARGOMENTO STORICO (tipologia C)

Nome e Cognome ________________________________________________________________

CRITERI L’alunno

Ottimo2 14/15

Buono 12/13

Discreto 11

Sufficiente 10

Insufficiente 6 – 9

Gravemente insufficiente

Max. 5

Punteggio per singolo indicatore

INFORMAZIONE Dimostra sul tema proposto una informazione

ampia ed approfondita esauriente e corretta quasi esauriente e

corretta accettabile pur con

qualche lacuna incompleta e spesso

scorretta gravemente incompleta e

scorretta

COMPETENZE DISCIPLINARI3 Denota competenze spiccate

applicate con autonomia e

caratterizzate da criticità

applicate con sicurezza

applicate in modo accettabile pur con qualche incertezza

applicate in modo incompleto

applicate con difficoltà notevoli e ricorrenti

STRUTTURA DEL DISCORSO Organizza il discorso in modo rigoroso coerente e coeso ordinato talvolta poco ordinato

ma coerente spesso disordinato ed

incoerente molto disordinato e

incoerente

CORRETTEZZA FORMALE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Si esprime

in modo formalizzato e

rigoroso

in modo sempre corretto

con qualche lieve scorrettezza

accettabilmente pur con alcuni errori con frequenti errori in modo scorretto

PUNTEGGIO FINALE

2 E’ previsto anche il livello ECCELLENTE qualora si riscontrino sensibili incrementi dei livelli descritti per la fascia dell’OTTIMO. 3 Sono tali, come da programmazione del Dipartimento storico – filosofico di Istituto a. Ricostruzione di connessioni sincroniche e diacroniche. b. Distinzione tra i molteplici aspetti di un evento. c. Interpretazione dei fatti. d. Realizzazione di sintesi.

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Griglia per la valutazione della prima prova (italiano) TEMA DI ORDINE GENERALE (tipologia D)

Nome e Cognome ________________________________________________________________

INDICATORI Descrizione Livelli Punti Punteggio per singolo indicatore

CORRETTEZZA ESPOSITIVA Intesa come proprietà grammaticale, lessicale, sintattica

� molto approssimativa � approssimativa � accettabile � sempre corretta-sicura � efficace-formalizzata

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta - buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 - 13 14 - 15

ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Piano espositivo e coerenza delle parti

� molto debole � debole � accettabile � stutturata � strutturata con rigore

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreta - buona � ottima - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 - 13 14 - 15

CONTENUTI Qualità (profondità concettuale) ampiezza e selezione delle informazioni

� molto poveri � poveri � accettabili � pertinenti � documentati � documentati e culturalmente sostenuti (molto)

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreto � buono � ottimo - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 13

14 - 15

CONSEQUENZIALITÀ LOGICA E ARGOMENTATIVA

� molto debole � debole � riconoscibile � sicura � strutturata � rigorosa (molto)

� gravemente insufficiente � insufficiente � sufficiente � discreto � buono � ottimo - eccellente

Max. 5 6 - 9

10 - 11 12 13

14 - 15

PUNTEGGIO FINALE

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Griglia per la valutazione della seconda prova

(Latino)

Nome e Cognome ______________________________________________________

TRADUZIONE

Riconoscimento delle strutture morfo-sintattiche Punteggio Comprensione

del testo Punteggio

Resa stilistica italiana

Punteggio

inadeguato (numerosi errori gravi) Max. 7 equivocata Max. 6

“scolastica” Max. 10 impreciso (alcuni errori gravi o numerosi errori trascurabili)

8 - 9 sommaria 7 - 9

accettabile (rari errori gravi o alcuni errori trascurabili) 10 - 13 essenziale-

accettabile 10 - 13 corretta ed adeguata 11 - 13

corretto (rari errori trascurabili o nessun errore) 14 - 15 articolata-

completa 14 - 15 efficace e brillante 14 - 15

Risultato per singola voce

PUNTEGGIO FINALE

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Griglia per la valutazione della terza prova

Nome e Cognome ________________________________________________________________

Gravemente Insufficiente

Max. 5 Insufficiente

6-9 Sufficiente

10-11 Discreto

12 Buono 13-14

Ottimo 15

Punteggio del singolo indicatore

CONOSCENZE Gravemente lacunose Lacunose Essenziali e schematiche

Sommarie, ma soddisfacenti Soddisfacenti e articolate

Complete con eventuali approfondimenti

personali

CAPACITA’ di rielaborazione critica, di collegamento e di sintesi

Del tutto inadeguate Inadeguate Accettabili Apprezzabili Sicure e puntuali Spiccate – eccellenti

COMPETENZE nell’organizzazione dell’elaborato e nell’efficacia espositiva

Grave difficoltà Difficoltà Nessuna difficoltà di rilievo Sicurezza Sicurezza e chiarezza Brillantezza e

originalità

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

RISULTATO FINALE (media)

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CRITERI PER LA CONDUZIONE E LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

FASI DEL COLLOQUIO a) Argomento scelto dal candidato

b) Argomenti a carattere interdisciplinare e disciplinare proposti dalla Commissione.

c) Discussione delle prove scritte.

CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione che ci si propone di considerare sono:

a) Proprietà sintattica e lessicale nell’esposizione orale.

b) Capacità di elaborazione personale.

c) Capacità di soluzione dei problemi proposti.

d) Livello delle conoscenze e delle informazioni.

e) Capacità di operare collegamenti.

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Griglia per la valutazione del colloquio orale Nome e Cognome ________________________________________________________________

Nullo Max. 5

Assolutamente insufficiente

6 - 10 Scarso 11 - 16

Incerto 17-19

Sufficiente 20-22

Discreto 23-25

Buono 26-28

Ottimo/ Eccellente

29-30

Punteggio per singola

voce Proprietà sintattica e lessicale della esposizione orale

-

Incapacità espositiva, carenza di lessico anche elementare

Esposizione confusa, lessico generico

Esposizione impacciata e imprecisa

Esposizione nel complesso corretta

Esposizione generalmente scorrevole

Esposizione pertinente e globalmente sicura

Pertinente e sicura

Capacità di elaborazione personale

- Molto debole e ripetitiva Incerta, confusa Imprecisa e

superficiale Schematica Essenziale ma adeguata

Precisa e con apporti individuali

Ampia ed approfondita

Capacità di soluzione dei problemi proposti

- Molto scarsa Assai stentata Piuttosto confusa

Anche lenta a tratti, ma globalmente soddisfacente

Intuitiva e soddisfacente Per lo più sicura Pronta e sicura

Livello delle conoscenze e delle informazioni

- Povero, ripetitivo Frammentario Schematico e riduttivo Essenziale Soddisfacente Più che

soddisfacente

Completo, approfondito, articolato

Capacità di operare collegamenti

- Non evidenziata e confusa

Evasiva ed insicura

Piuttosto stentata

Imprecisa ma "orientata"

Abbastanza pronta, con qualche incertezza

Pronta e adeguata

Pronta e volta alla sintesi personale

PUNTEGGIO COMPLESSIVO

5

RISULTATO FINALE (MEDIA)

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ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Interventi didattico-educativi integrativi 2016-2017

La disciplina degli interventi didattico-educativi finalizzati al recupero in applicazione del DM 80/2007, dell’OM 92/2007 e del DPR 122/09 è stata definita con apposito documento approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 11 ottobre 2016. Se ne riportano di seguito i principali contenuti. 1. Attività d’inizio anno Per le classi prime, si sostanziano nell’acquisizione e consolidamento di specifiche metodologie di studio, tali interventi sono attivati secondo le linee guida previste dal POF. Per le classi successive alla prima, si prevedono interventi finalizzati al recupero dei prerequisiti minimi in caso di test d’ingresso con esiti insufficienti. La pianificazione degli interventi è demandata al Consiglio di Classe e “ottimizzata” per evitare sovraccarichi di lavoro. Il periodo di attivazione è, di norma, fissato nei mesi di settembre ed ottobre. Gli interventi sono, in genere, offerti a tutti gli studenti alunni, inquadrandosi all’interno dell’articolazione dell’attività didattica ordinaria. 2. Interventi didattico-educativi di recupero in itinere Nella prima parte dell’anno, e durante lo svolgimento di ciascun modulo disciplinare (unità di apprendimento), per rispondere all’esigenza di superare lacune o difficoltà diffuse, ogni docente ha l’opportunità di attivare interventi volti al recupero. L'efficacia dell'intervento è valutata attraverso le prove di verifica somministrate al termine del periodo di recupero o consolidamento concordato tra docente e studente (a titolo di esempio: correzione in classe della verifica scritta e successiva verifica di recupero; esercitazioni in classe in previsione di verifiche intermedie; diversificazione del lavoro didattico personale per gruppi di livello; assegnazione di esercitazioni didattiche personalizzate). Quando gli interventi didattico-educativi di recupero in itinere vengono formalizzati e attivati in sede di scrutinio trimestrale o intermedio nel pentamestre, sono comunicati per iscritto tramite il registro elettronico dal Coordinatore delle attività didattiche agli studenti e alle famiglie. La valutazione dell’efficacia dell’intervento didattico-educativo viene effettuata attraverso le normali verifiche in itinere della disciplina. 3. Interventi didattico-educativi in orario pomeridiano a “sportello” A partire dal mese di ottobre ciascun insegnante comunica la propria disponibilità per l’effettuazione di interventi di recupero in orario pomeridiano. Gli interventi possono essere attivati su richiesta dei docenti, anche prevedendo una serie articolata di incontri, o su richiesta degli allievi. Della presenza agli incontri si dà atto attraverso la registrazione sul libretto personale e/o sul registro elettronico. Ciascun insegnante riferisce in sede di Consiglio di Classe in merito alle richieste, svolgimento ed esiti di tali attività d’intervento didattico-educativo di recupero. Il docente annota sull’apposito modulo le attività e gli argomenti relativi agli interventi didattico - educativi di recupero, la frequenza degli studenti, le eventuali osservazioni.

• Se l’intervento è richiesto da un alunno o un gruppo di alunni, è sufficiente la comunicazione al docente incaricato, che concorda le modalità di svolgimento

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dell’intervento. • Se l’intervento è richiesto dal docente, la famiglia viene avvisata tramite apposita

comunicazione sul libretto personale, da rendere controfirmata per accettazione o rifiuto.

4. Interventi didattico-educativi di recupero in orario pomeridiano Si tratta di interventi programmati nella durata, nelle tematiche e nelle modalità di sviluppo dal singolo docente, in coordinamento con il Consiglio di Classe, secondo le indicazioni di pianificazione del POF e dei Consigli di Classe stessi. Gli interventi didattico-educativi di recupero in orario pomeridiano sono attivati a partire dagli scrutini del primo trimestre ed hanno termine, di norma, entro la prima settimana del mese di maggio. Gli interventi possono essere svolti anche da altri docenti della scuola, o da personale qualificato ai sensi del DM 80/2007 art. 3, ferma restando la responsabilità del docente titolare della disciplina per le modalità di verifica intermedia del recupero delle carenze riscontrate in sede di scrutinio trimestrale o intermedio.

In tutti i casi, i Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo. (cfr. DM 80/2007 art.3)

Questi interventi vengono monitorati attraverso verifiche intermedie al fine di valutare l’avvenuto recupero delle lacune. Dopo le valutazioni intermedie le famiglie e gli studenti saranno informati, tramite comunicazione scritta del Coordinatore delle attività didattiche o di suo delegato, sugli esiti delle verifiche, sull’eventuale sospensione dell’intervento didattico-educativo o sulla sua sostituzione con un intervento inerente un’altra disciplina. Per le classi del primo biennio, considerata la scansione dell’orario, è prevista la possibilità di attivare interventi specifici anche nelle seste ore qualora non impegnate per altre attività già avviate dalla scuola. 5. Partecipazione agli interventi didattico-educativi

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma. (cfr DM 80/ 2007 art. 2)

L’adesione degli studenti agli interventi didattico-educativi di recupero di cui ai § 3 e 4 è sottoscritta dai genitori, la frequenza è soggetta al Regolamento d’Istituto (puntualità, attenzione, profitto, ecc.). In caso di disinteresse, trascuratezza o altri motivi di non collaborazione alle attività didattico-educative, previa segnalazione formale alle famiglie, può essere disposta la sospensione dalla frequenza dell’intervento, da annotare nei verbali della prima riunione utile del Consiglio di Classe. L’assenza dagli interventi deve essere giustificata per iscritto dai genitori sul libretto personale dell’allievo. Ciascun insegnante titolare dell’intervento è tenuto a verificare, di volta in volta, la presenza degli alunni iscritti e comunicare al referente di classe ed alla famiglia eventuali assenze ingiustificate. (…) 7. Classi Quinte Per gli studenti delle Classi Quinte, in riferimento al particolare percorso didattico dell’anno scolastico che si conclude con l’ammissione all’Esame di Stato, gli interventi di didattico - educativi di recupero sono da considerarsi, di norma, effettuati in itinere per ciascuna disciplina. In casi di particolare carenze riscontrate in sede di Consiglio di Classe potrà essere deliberata l’attivazione di interventi didattico - educativi di recupero di cui al n. 3.

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IL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE Il Consiglio di Classe, per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo, si conforma agli indirizzi deliberati dal Collegio dei Docenti nella seduta del 11 ottobre 2016 e di seguito riportati in estratto. 41) Il Collegio dei Docenti, esaminato il DPR 323/1998 in particolare l’articolo 11, la Legge n. 1/2007, il DM n. 42/2007, il DM 80/2007 e l’OM 92/2007 che regolano l’istituto del “debito formativo”; tenuto conto delle diposizioni di cui al DM 99/2009, preso atto che:

x in base all’articolo 11, comma 1 del DPR n. 323/1998: “il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado, un apposito punteggio per l'andamento degli studi, denominato “credito scolastico”;

x in base all’articolo 11, comma 2 del DPR n. 323/1998: “il punteggio di cui al comma 1 esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell'anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l'assiduità della frequenza scolastica,[…] l'interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi”;

x in base all’articolo 8 dell’OM 44/2010 che recita: “1. In considerazione dell’incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico, e di conseguenza, sul voto finale, i docenti ai fini dell’attribuzione dei voti sia in corso d’anno sia nello scrutinio finale utilizzano l’intera scala decimale di valutazione. 2. L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione tiene conto del complesso degli elementi valutativi di cui all’art. 11, comma 2, del DPR n.323/1998”;

in seguito all’introduzione delle modifiche alla tabella A apportate con l’approvazione del DM 99 del 16 dicembre 2009

delibera che

a. i Consigli di Classe, nel rispetto della normativa vigente, attribuiscano a ciascun allievo frequentante il triennio conclusivo del corso di studi il punteggio per il credito scolastico collegato alla media dei voti nel rispetto delle fasce di credito previste dalla Tabella A allegata al DM n. 99/2009 e sotto riportata;.

b. parimenti i Consigli di Classe possono attribuire un incremento, per un massimo di un punto, sempre compreso entro il punteggio previsto per le fasce relative alle medie dei voti ottenuti, sulla base dei seguenti criteri: a) Valutazione del comportamento nello scrutinio finale uguale a dieci/decimi. b) Giudizio finale in Insegnamento della Religione Cattolica: ottimo o eccellente. c) Partecipazione al dialogo educativo secondo quanto rilevato dal Consiglio di

Classe in sede di scrutinio finale utilizzando i seguenti indicatori: o adesione alle proposte formative previste dal PEI e dal POF (ad esempio

ritiri mensili, giornate di vita spirituale, incontri formativi); o partecipazione attiva ed interessata ai viaggi di istruzione, alle uscite

didattiche e alle attività didattiche extracurricolari proposte in orario scolastico.

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o Partecipazione attiva ed interessata (sulla basa della certificazione del docente e/o referente) a workshop, stage ed attività promossi dalla scuola e attivati autonomamente o in collaborazione con azienda o altri enti di formazione.

d) Assiduità nella frequenza scolastica comprovata da un numero di assenze inferiore o uguale al 10% dei giorni di lezione previsti dal calendario scolastico annuale, salvo casi di malattia o infortunio opportunamente documentati.

e) Crediti formativi derivanti da attività coerenti con il corso di studi opportunamente documentate e presentate in segreteria entro il 15 maggio e valutate dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale.

c. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe potrà attribuire il punteggio di credito scolastico della banda superiore agli allievi che avranno soddisfatto almeno DUE dei criteri sopra determinati.

d. Le modalità e i criteri che i Consigli di Classe seguiranno per deliberare l’ammissione all’Esame di Stato sono gli stessi, per quanto coerenti alla normativa vigente, previsti per lo scrutinio finale delle classi intermedie.

TABELLA “A”

allegata al DM 99 del 16 dicembre 2009

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO PER I CANDIDATI INTERNI

credito scolastico (punti)

media dei voti I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All’alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell’ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l’esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

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FIRME DEL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, DEI DOCENTI

E DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE

Il presente documento è stato redatto in conformità alla vigente normativa in materia di protezione dei dati personali, come richiamato dalla circolare del Garante per la Protezione dei Dati Personali del 21.03.2017 prot. u.0010719. Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe.

Docenti del Consiglio di Classe

Disciplina d’insegnamento Firma

¾ ALBERTINI Antonella SCIENZE NATURALI

¾ BIANCHI Giselle MATEMATICA - FISICA

¾ CARMINATI Vera Maria STORIA – FILOSOFIA

¾ CUROTTI Alessandro RELIGIONE

¾ DELLEGRAZIE Lucia ITALIANO

¾ DONEDA Marina Angela INGLESE

¾ LAMA MARIACHIARA Coordinatore di classe LATINO - GRECO

¾ PILERI Luciano SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

¾ ZANA Lodovico STORIA DELL’ARTE

IL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ

DIDATTICHE Prof.ssa Ambrogina Tandi

……………………………………………

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE

…………………………………………

…………………………………………… Treviglio, 15 maggio 2017