.DEL FUTURO ALLE SFIDE COOPERAZIONE DELLA RISPOSTA€¦ · stesso modo per preparare le altre...

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L'altra faccia di Colombo. N a. 2 2 a 2 o Alle pagine 8 e 9 Anno 11 - N.5 maggio 1992 mensile delta Coop Lombardia li catalogo con le informazioni e i prezzi è in distribuzione pressa il tuo Supermercato ed Ipermercato Coop RISPOSTA DELLA COOPERAZIONE ALLE SFIDE .DEL FUTURO A SALICE UNA DISCUSSIONE ATTENTA E RICCA Articolo a pagina 6 3 Crostini La fotografia sfornati dei in casa Coop nuovi soci alla pagina 4 alla pagina 7 2 4 La risposta Gli alle sfide orsi del salvati futuro alla pagina 6 alle pagine 11 cale IMEMILAAMNO PIRTECIPATO ALLE ASSEMBLEl SEPARATE DI BILANCIO LA LOOP imitt TAGONISTA VOGLIA DI PARTECIPAZIONE. SODDISFAZIONE PER i RISULTATI. INFORMAZIONI CHIARE E TRASPARENTI di Sergio Ghiringhelli Con la partecipazione record di altre 5.000 so- ci si sono concluse nei giorni scorsi le 28 as- semblee separate di bi- lancio consuntivo 1991. Ora l'ultimo atto forma- le si concluderà il 30 maggio in Villa Erba di Cernobbio, con l'assem- blea dei 445 delegati che sancirà l'approva- zione del bilancio e il rinnovo delle cariche sociali, il Consiglio di amministrazione e il Consiglio generale. Non possiamo nascon- dere la soddisfazione sui risultati raggiunti mo e facciamo nella di- fesa dei consumatori, ma anche una grande occasione per rivisitare la nostra vita democra- tica interna, gli stru- menti di controllo e di coinvolgimento della base sociale. Con io svi- luppo di questi anni, le cooperative sono diven- tate delle grandi azien- de con oltre 255 q di- pendenti e 2.500.000 soci. Come garantire la continuità e il poten- ziamento della nostra specificità, quali rispo- ste dare in termini di consumerismo attivo, di socialità, di servizio e nel contempo fare, di queste importanti a- ziende esempi di com- portamento democrati- co nella società civile. Sono questi obiettivi ambiziosi ai quali non sarà possibile dare ri- sposte universali e de- finitive, ma certamente apportare innovazioni che permetteranno ne- gli anni futuri di man- tenere la cooperazione protagonista del pro- prio tempo. Iniziativa sconto soci 2 'botti& di •iparés• ‘iqigiqe• 01' 4~ COOP- " .*. ilige* aI ihrézicia di • iieio • Validità dell'iniziativa: dal 24 Giugno al 4 Luglio 1992 ASSEMBLEA ORDINARIA DEI DELEGATI Sabato 30 maggio 1992 - ore 9,30 Villa Erba Cernobbio (ramo) Ordine del giorno: 1) nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea 2) relazione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale 3) presentazione ed approvazione del bilancio al 31/12/1991 4) nomina dei Consiglio di Amministrazione e deliberazioni a norma art. 2401 C.C. Al termine della Assemblea auuerrà la presentazione del Consiglio Generale. in termini di partecipa- zione e di consenso, contemporaneamente considerare la necessità in futuro di predisporre una più efficiente orga- nizzazione tecnica negli strumenti di comunica- zione visiva e di spazi adeguati. Nonostante alcuni disa- gi imprevisti, dobbiamo affermare che l'atten- zione non è venuta me- no, gli interventi pur non numerosi, sono sta- ti puntuali e hanno po- sto precise considera- zioni su aspetti econo- mici e di prospettiva della cooperativa. La voglia di partecipare dunque c'è, quando le cose sono trasparenti e le informazioni chiare, anzi la richiesta gene- rale emersa è stata di avere più occasioni di confronto e promuovere altre assemblee nel cor- so dell'anno su temi specifici. Ora però ab- biamo di fronte un altro appuntamento ravvici- nato, l'Assemblea Na- zionale delle Sezioni so- ci sul tema della sociali- tà della impresa coope- rativa. Una verifica puntuale di ciò che sia-

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Page 1: .DEL FUTURO ALLE SFIDE COOPERAZIONE DELLA RISPOSTA€¦ · stesso modo per preparare le altre frittate e servitele ben calde, cosparse con zucchero o miele. Valore nutritivo per porzione:

L'altrafaccia

di Colombo.

N a.2 2a 2

o

Allepagine 8 e 9

Anno 11 - N.5 maggio 1992mensile delta Coop Lombardia

li catalogo con le informazionie i prezzi è in distribuzionepressa il tuo Supermercatoed Ipermercato Coop

RISPOSTADELLACOOPERAZIONEALLE SFIDE.DEL FUTUROA SALICEUNA DISCUSSIONEATTENTA E RICCAArticolo a pagina 6

3Crostini La fotografiasfornati deiin casa Coop nuovi soci

alla pagina 4 alla pagina 7

2 4La risposta Glialle sfide orsidel salvatifuturo

alla pagina 6 alle pagine 11

caleIMEMILAAMNO PIRTECIPATO ALLE ASSEMBLEl SEPARATE DI BILANCIO

LA LOOP imitt ► TAGONISTAVOGLIA DIPARTECIPAZIONE.SODDISFAZIONEPER i RISULTATI.INFORMAZIONICHIAREE TRASPARENTI

di Sergio Ghiringhelli

Con la partecipazionerecord di altre 5.000 so-ci si sono concluse neigiorni scorsi le 28 as-semblee separate di bi-lancio consuntivo 1991.Ora l'ultimo atto forma-le si concluderà il 30maggio in Villa Erba diCernobbio, con l'assem-blea dei 445 delegatiche sancirà l'approva-zione del bilancio e ilrinnovo delle carichesociali, il Consiglio diamministrazione e ilConsiglio generale.Non possiamo nascon-dere la soddisfazionesui risultati raggiunti

mo e facciamo nella di-fesa dei consumatori,ma anche una grandeoccasione per rivisitarela nostra vita democra-tica interna, gli stru-menti di controllo e dicoinvolgimento dellabase sociale. Con io svi-luppo di questi anni, lecooperative sono diven-tate delle grandi azien-de con oltre 255 q di-pendenti e 2.500.000soci. Come garantire lacontinuità e il poten-ziamento della nostraspecificità, quali rispo-ste dare in termini diconsumerismo attivo,di socialità, di servizioe nel contempo fare, diqueste importanti a-ziende esempi di com-portamento democrati-co nella società civile.Sono questi obiettiviambiziosi ai quali nonsarà possibile dare ri-sposte universali e de-finitive, ma certamenteapportare innovazioniche permetteranno ne-gli anni futuri di man-tenere la cooperazioneprotagonista del pro-prio tempo.

Iniziativa sconto soci

2 'botti&di •iparés•‘iqigiqe• 01'4~ •COOP- " .*.

ilige* aI ihrézicia di • iieio •

Validità dell'iniziativa:dal 24 Giugno al 4 Luglio 1992

ASSEMBLEA ORDINARIADEI DELEGATI

Sabato 30 maggio 1992 - ore 9,30Villa Erba

Cernobbio (ramo)

Ordine del giorno:

1) nomina del Presidentee del Segretario dell'Assemblea

2) relazione del Consiglio di Amministrazionee del Collegio Sindacale

3) presentazione ed approvazione del bilancioal 31/12/1991

4) nomina dei Consiglio di Amministrazionee deliberazioni a norma art. 2401 C.C.

Al termine della Assemblea auuerrà lapresentazione del Consiglio Generale.

in termini di partecipa-zione e di consenso,contemporaneamenteconsiderare la necessitàin futuro di predisporreuna più efficiente orga-nizzazione tecnica neglistrumenti di comunica-zione visiva e di spaziadeguati.Nonostante alcuni disa-gi imprevisti, dobbiamoaffermare che l'atten-zione non è venuta me-no, gli interventi purnon numerosi, sono sta-ti puntuali e hanno po-sto precise considera-zioni su aspetti econo-mici e di prospettiva

della cooperativa.La voglia di parteciparedunque c'è, quando lecose sono trasparenti ele informazioni chiare,anzi la richiesta gene-rale emersa è stata diavere più occasioni diconfronto e promuoverealtre assemblee nel cor-so dell'anno su temispecifici. Ora però ab-biamo di fronte un altroappuntamento ravvici-nato, l'Assemblea Na-zionale delle Sezioni so-ci sul tema della sociali-tà della impresa coope-rativa. Una verificapuntuale di ciò che sia-

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DA EVITARE QULassativi. Favoriscono la disidrata-zione dell'organismo provocando laperdita di elevate quantità di ac-qua. Inoltre possono danneggiareseriamente l'intestino.Diuretici. Provocano solo una ele-vata eliminazione di acqua, che vie-ne prontamente "ripresa" dall'orga-nismo non appena si smette il trat-tamento. Con questi farmaci quindi ---non si perde un etto di grasso, men-tre c'è il rischio di eliminare sali mi-nerali preziosi.Preparati anoressanti (che tol-gono l'appetito). Sono molto peri-colosi per la salute e vanno presi so-lo in casi particolarmente gravi (so-vrappeso molto elevato) e sotto di-retto controllo medico. Spesso allasospensione del trattamento si veri-fica una ripresa incontrollabile dellafame,Preparati che "sciolgono" i grassi. In reatà non esiste nessuna medicina miracolatiche scioglie il grasso di deposito senza l'aiuidi una dieta appropriata. Diffidate.Erbe e natura. Molti preparati erborisfreclamizzati come portentose alternativefarmaci, in realtà agiscono come diureticilassativi sintetici, facendo eliminare soloqua e non grasso. C'è poi da aggiungere •

purtroppo alcune persone prive di scrup...somministrano potenti farmaci "travestiti' d

FRITTATENE DI FIORI DI SAMBUCO(un dolce delizioso per una cena insolita. Provate anchele frittelle salate, preparate con la stessa "pastella", ov-viamente senza zucchero, ripiena di formaggio).Ingredienti (per 4 persone): 2 uova, 112 bicchieredi rette, 4 cucchiai di farina integrale, 3 cucchiai di zuc-chero, 4 "ombrelli" di fiori di sambuco freschi.Sciogliete la farina nel latte in modo da formare uncomposto omogeneo. Unite le uova e 1 cucchiaio di zuc-chero e mescolate con cura. Aggiungete delicatamente ifiori di sambuco dopo averli separati dalrintelaiatum"a ombrello. Scaldate un goccio di olio di arachidi in unapadella antiaderente e versate un mestolo di pastella.Lasciate rapprendere e rigirate da entrambi i lati inmodo da ottenere una frittatina dorata. Procedete nellostesso modo per preparare le altre frittate e serviteleben calde, cosparse con zucchero o miele.

Valore nutritivo per porzione:Proteine g 6 CarboidratiGrassi g 7 Calorie

g 29200

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

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C'È CHI HA PROI"DI PESO, C'È CHI SI FA INFLUENZARE DAGLI STANDARE

CI SONO TANTI MODIDI DIMAGRIRE,NON TUTTI SAGGIE CONSIGLIABILI.ECCONE ALCUNIDETTATI SOPRATTUTTODAL DESIDERIODI IMPEDIRECHE VI SIANOCONSEGUENZENEGATIVE

DIETAdi Carie Barzanò

Una cosa è ovvia: non tutte le perso-ne devono pesare allo stesso modo. Aparità di altezza, per esempio, chi hauna struttura ossea robusta è più pe-sante di chi ha una struttura legge-ra. Innanzi tutto quindi valutate ilvostro corpo con obiettività, senzalasciarvi condizionare troppo daglistandard estetici imperanti. Se sietetendenzialmente robusti ma il vostropeso è costante nel tempo non valecerto la pena di modificarlo.Invece di cercare di dimagrire a tuttii costi con una dieta, dedicatevi piut-tosto a un po' di attività fisica, che viaiuterà a ridare tono ai muscoli e arimettervi in forma senza troppi sa-crifici.Se invece il vostro peso tende pro-gressivamente a crescere, tanto chefaticate a entrare nei vestiti dell'an-no prima, allora è il caso di affronta-re il problema.

IL DIARIOALIMENTARECome? Iniziate a fare un esame accu-rato delle vostre abitudini alimenta-ri. Per aiutarvi potete annotare suun notes, ogni giorno per una setti-mana consecutiva, tutto quello chemangiate (le bugie non sono ammes-se). Finito il "compito" discutete i ri-sultati con il vostro medico di base evalutate con il suo aiuto se è necessa-rio consultare un esperto o se potetelimitarvi a ritoccare gli "errori" ali-mentari più grossolani. In ogni casoevitate le soluzioni estemporanee (ti-po diete lampo) che rischiano di dan-neggiare ulteriormente il vostro equi-librio.

Tenete presente che ogni chilo digrasso perduto comporta la messa incircolo di circa 700 g di grassi e di di-verse sostanze (ormoni, eventualitossine, ecc...) che vengono smaltitedal fegato e dai reni, Dimagrire non èquindi solo uno sforzo di volontà maimplica un intenso lavoro per tuttol'organismo.I regimi dietetici super restrittivi,che fanno perdere peso molto veloce.mente, sono pericolosi e inutili. Tantopiù che quando si ricomincia a consu-mare "quello che si mangiava prima"si ritorna quasi sempre al peso dipartenza. Meglio non dimenticareche le continue modificazioni del pe-so corporeo rischiano di nuocere aireni e al fegato e non giovano certoall'estetica: sottoposti a continue sol-lecitazioni i tessuti perdono elastici-tà.

DIMAGRIREALL'INSEGNADELLA SAGGEZZASe è veramente necessario dimagrirel'unica possibilità è quindi quella difare una dieta equilibrata e protrattanel tempo, eliminando progressiva-mente (e definitivamente) gli errorialimentari, senza aspettarsi miracolie, soprattutto, senza puntare sui ri-sultati immediati.Ecco alcuni suggerimenti pratici.

• La dieta deve essere varia e com-prendere tutti, o quasi, gli alimentigraditi. F, inutile scegliere regimi aldi sotto delle 1200 calorie, in questocaso infatti l'organismo si abitua pro-gressivamente a consumare di meno,col risultato che, appena sospeso iltrattamento, i chili perduti ritornano

con inesorabile velocità. C'è poi daaggiungere che una dieta scialba,monotona e frustrante, spinge chi lasegue a abbandonarla il più prestopossibile, spesso senza aver raggiun-to alcun risultato.

• Via libera quindi ai cibi appetitosi,cucinati con cura. Scegliete le cottureal forno, al cartoccio o a vapore, chepotenziano il gusto naturale degli ali-menti e aggiungete erbe aromatichee verdure in abbondanza.

• Fra i grassi preferite l'olio extravergine d'oliva: ne basta poco perrendere saporito qualsiasi piatto.

• Concedetevi quotidianamente unpasto a base di cereali (pasta, riso,polenta, orzo, farro) cucinati asciuttio sotto forma di minestre e arricchiticon molte verdure e legumi. I carboi-drati che contengano possiedono unbenefico effetto rilassante e diminui-scono la sensazione di farne.

• Consumate almeno 4 pasti al gior-no, in modo da mantenere costante laconcentrazione di zuccheri nel san-gue evitando improvvisi raptus mangerecci". Cominciate la giornatacon una prima colazione abbondante.Nei due pasti principali utilizzatemolte verdure, un po' di pane e sce-gliete o un primo o un secondo (cosi èpiù facile evitare gli eccessi); inoltrefate uno o due spuntini a base difrutta.

• Aumentate il movimento fisico: nonoccorre una ginnastica superfaticosa,ma, piuttosto, un esercizio giornalie-ro, moderato e costante, per esempiouna passeggiata, un giro in bicicletta

SAMBUCOÈ un grande arbusto,molto ramificato, cheraggiunge anche ì 3 me-tri di altezza. Da aprilea maggio si copre di in-confondibili fiori bianchi,minutissimi, raggruppa-ti a ombrello, che ema-nano un profumo dolce eintenso. Alla fine dell'e-state i fiori si trasforma-no in piccole sfere, neree lucide, ricche di succo.Il sambuco cresce spon-taneamente in tutta Ita-lia, fino a 1000 metri dialtezza. Si sviluppa so-prattutto nelle zone ru-rali e incolte, lungo i fos-si e i sentieri. Vale la pe-

na di raccogliere fiori efrutti (lontano da possi-bili inquinamenti dovutial traffico o ai pesticidi)per preparare tisane,frittelle, deliziose confet-ture e altre insolite spe-cialità di antica tradizio-ne.I fiori si prelevano reci-dendo all'altezza del pe-duncolo le pesanti om-brello e trasportandoledelicatamente per evita-re di ammaccare i piccolifiorellini che le compon-gono. Si utilizzano fre-schi per preparare mar-mellate e frittelle deli-ziose, oppure essiccati,

come ingrediente per sa-lutari bevande. Conten-gono un olio essenziale eun glucoside dotati diproprietà diuretiche, su-dorifere e leggermentelassative. Sotto forma ditisana, sono un ottimocoadiuvante nelle formeinfluenzali, soprattuttoin caso di tosse.Per averli a disposizionedurante l'inverno essic-cateli all'ombra, in unluogo fresco e ventilato,rigirandoli spesso fino ache sono completamentedisidratati, quindi con-servateli in vasi di vetroscuro o in sacchetti di

carta.I frutti vanno raccoltiquando sono ben maturi,scuri e lucenti (una leg-gera patina opaca indicache la maturazione nonè ancora completa e puòessere presente una so-stanza tossica). Conten-gono antociani, flavinoi-di, vitamina C e tannini.Hanno proprietà lassati-ve e antinevralgiche cheli rendono utili per pre-parare tisane curative.Si utilizzano inoltre, in-teri o sotto forma di suc-co, per preparare mar-mellate, gelatine e sci-roppi.

FRUTTIDISTAGIONE

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ornare in fo,rma", "dimagriremangiando , m linea senzU sof-frire la fame", "Come perdere 4

chili in 7 giorni"... sono solo alcune fra lemolteplici proposte dei numerosi rotocal-chi femminili che affollano il mercato e-ditoriale.Senza contare le promesse degli Istitutidi bellezza, delle palestre, dei centri del-la fitness che con creme, ginnastiche ealtri trattamenti, venduti, spesso, a caroprezzo, assicurano il raggiungimento del

peso forma a tempi di record.Il sogno di cancellare in un lampo il ri-sultato degli stravizi invernali, della vitasedentaria e di qualche mangiata ditroppo si fa strada soprattutto in questastagione, quando si avvicina il momentodelle vacanze e ci si sente inadeguati adaffrontare la fatidica prova del costumeda bagno...Ma è davvero necessario sottoporsi a e-stenuanti tour de force per perderequalche chilo?

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IUDIZIO

pasta e pane, solo carne, solo pesce, ecc...).Non hanno alcun fondamento scientifico equindi è difficile dimostrare la loro superioritàrispetto a diete più equilibrate e piacevoli.Diete iperproteiche. Suggeriscono di consu-mare elevate quantità di carne, pesce e for-maggio mentre proibiscono, o quasi, i carboi-drati (pasta, pane, ecc...) e talvolta limitanoanche il consumo di frutta e verdura. Si trattadi diete molto rischiose, che comportano gravicarenze nutrizionali e provocano un sovraffati-cemento del fegato e dei reni con conseguenteautointossicazione dell'organismo. I chili per-duti sono legati, più che a riduzione del gras-so, all'elevata eliminazione di liquidi. Dopoqualche piatto di pastasciutta ricompaiono i-nesorabilmente.Diete "tropicaleggianti" e altre stranezze.Suggeriscono giornate alimentari a base di

frutta esotica come ananas,papaie, ecc.... oppure racco-mandano interi menu di yo-gurt e latte, o, in altri casi so-stengono le virtù super dima-granti di monopiatti costitui-ti unicamente da cereali inte-grali e un velo impercettibiledi olio... Certo consumandopasti così frugali si dimagri-sce... ma raramente l'equili-brio nutrizionale è garantito.Alimenti "dimagranti".Non ne esiste nessuno.

ratti di erbe e i malcapitati mi-eti finiscono col pagare con la sa-

i risultati apparentemente mi-'olosi.ate dissociate. Si basano sull'in-luzione di una unica categoria di

imenti per pasto (per esempio solo

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

di Giorgio Vozza

SOTTO SOTTO"Gli anni ottanta sono stati un periodo di benesse-re, di divertimento e di vita facile. Adesso colmondo scardinato dalla violenza, dalla povertà edalle malattie, la gente è incerta e confusa". CosìGiorgio Armarli spiegava su Herald Tribune i mo-tivi della svolta della moda italiana. Finiti gli ac-quisti d'impulso, le scelte adesso cadono su pro-dotti di qualità, di gusto piuttosto classico, che de-vono durare e restare portabili per più di una sta-gione.'Le donne comprano come gli uomini" sostengonoda Valentino, guardando meno le etichette e piùla sostanza degli abiti, lo stile e la qualità.Un po' di recessione e parecchi ripensamenti: lamoda riflette gli umori dei clienti, ma avverte lebrutte vibrazioni di un mondo pericoloso.Ci sarebbe poi da osservare che la "vita facile" e il"divertimento" degli anni ottanta, evocati conspensieratezza da Armani, sono stati una delle

cause dei disastri con cui si è aperto il presentedecennio. "Ci vorranno tutti gli anni novanta perrimuovere le macerie accumulate in dieci anni diindebitamenti e de-regolazione economica", soste-neva l'economista americano Lester Thurow sul"Corriere della Sera". Eppure c'è un'industria chenon conosce recessione, che sente poco i sussultidelle crisi. La lingerie di lusso affronta in gloria' iduri anni novanta. Pizzi, sete, elastici modellanole forme nascoste di signore mature e di ragazzinefurbette. I prezzi non scherzano: un body può co-stare quattrocentomila lire, un reggipetto cento-cinquantamila. Fra astuti buchetti e maliziosetrasparenze occhieggia un business prosperoso.Piace alle donne e agli uomini ancora di più. L'in-timo made in Italy propone oggetti piccoli, delica-ti e colorati che non chiedono certo di restar na-scosti. Prodotti frivoli e inutili, oppure soldi benspesi? Uno spreco o un investimento?

-90r-OGGI/DOMAN1

7ETICI IMPERANTI. MA ... A OGNUNO IL SUO PESO 11 DALLA STAMPAa cura di Luciano Didero

USA:FATELO PERI BAMBINIÈ un appello ecologico cheha immediati effetti sullasalute: il riferimento è alpiombo che i bambini ten-dono ad accumulare nelsangue, risultando moltopericoloso per la salute.Evitate perciò ogni possibi-lità di contaminazione, chepuò derivare da vecchie tu-bazioni, da stoviglie di cat-tiva qualità, e naturalmen-te dagli scarichi delle autoa benzina, fintanto che cene saranno in giro di tipotradizionale (il piombo è unantidetonante).Le vostre scelte e attenzioniper le prossime generazio-ni.

EUROPAE TRAFFICOLe città sono intasate dalle auto; spesso i trasportipubblici non sono così efficienti come dovrebbero.,Si dovrebbe andare di più a piedi o in bicicletta,ma non è facile: è quanto emerge da un rapportocommissionato dalla Cee, che indica nel 56 percento la percentuale di coloro che ritengono deci-samente pericoloso "vivere da pedoni".Poi, alla domanda: "il traffico vi sembra tollerabi-le?' così rispondono gli interpellati: sì il 52 percento dei tedeschi, il 49 per cento dei francesi, il42 per cento degli olandesi, ma solo il 16 per centodegli italiani.Dati più significativi di tanti inviti a lasciare a ca-sa la macchina: fatelo, nel vostro stesso interesse.

FINLANDIA:COLESTEROLO OK

Di solito "si parla male" del colesterolo,considerato causa di tanti mali: ognitanto però una voce in controtendenza.Questa volta dalla Finlandia che salealla ribalta della medicina mondialecon una notizia che farà rumore, ovveroche chi riduce il colesterolo nel sanguenon abbassa il rischio di infarto, anzi loaumenta.Due gruppi di persone — il primo hamangiato, bevuto e fumato quanto havoluto; il secondo è stato a regime — so-no stati controllati per cinque anni• allafine del periodo di prova i primi, quelli"che si sono divertiti" hanno dimostratouna percentuale di decessi della metàrispetto a quelli che sono stati a dieta.E dopo 15 anni il gruppo dei morigeratiha continuato a mostrare una tendenzasuperiore al decesso rispetto all'altrogruppo.Così, i medici finlandesi hanno comin-ciato a ricredersi sul "rischio colestero-lo", ma il dibattito è molto aperto.

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GELATINA DI SAMBUCO(deliziosa e leggermente lassativa)Ingredienti: I kg di bacche di sambuco, 200 gdi acqua, 700 g di zucchero.Cogliete le bacche ben mature, sgranatele deli-catamente e lavatele con cura. Mettetele in unacasseruola (non di alluminio) aggiungete 200 gdi acqua e fate cuocere per una mezz'ora.Filtrate il composto attraverso un panno di telae pesate il liquido ottenuto. Aggiungete 700 g dizucchero per ogni chilo di succo e fatelo scioglie-re rimestando a lungo. Riportate a bollore ilcomposto e cuocete a fiamma bassa, per 2 ore,mescolando continuamente. Travasate la gelati-na, ancora calda, in barattoli di vetro scuro e,dopo 24 ore, chiudeteli con cura, ricoprendoliprima con un foglietto di carta pergamena imbe-vuto di alcool. Prima di consumare la gelatinalasciatela riposare per 2-3 mesi.1 cucchiaio di gelatina fornisce circa 30 ca-lorie.

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ik

qualeMensile dl CopplLombardin

kgtComitato diredazione

Corni lato RegionaleLombardo

Antonio Benolini, Massimo Chioia,Sergio Penuria. ScrffinMano Mani, Enrico MigliavacmDaniele Mola-zio. UgoEnrico Rossi, Adolfo Scalpelli,Giorgio Vana

â iretinreresponsabile Adolfo Scalpelli

&velieri]] diredazione Andrea Pcncgato

Editrice Coop Viale Farnagasie 75Lombardia 20142 Milano - Tct. 844721Progcliu Franco Molagutigrafica Maria Rosa Torri

Impaginazione Coep "Il Guado"impianti Corbetta (MI) - Tel. 0397290272e scampa

Autorizzazione del Tdb. di Milanon. 144 del 14 aprile 1932

Associala allaUnione Stampa Periodica Mollata

la carta di Quale Consumo é di bassa qualità per las'aimi ma di alta qualita ecologica. à tutta

NELLA LINEA DEI PfitapaSZETUTIVIALEL PANE i

CROST 1N"NORMALI"E "INTEGRALI".IN SACCHETTIDA200 GRAMMI.I SAPORI

I n prima lila tra i nuovi prodotti cheverranno sfornati quest anno da casaCoop, in questi giorni arrivano in

tavola i "crostini''. Ultimi natidella linea dei sostituti del pane{che comprende già le fettebiscottate e i prodottida forno) i crostiniCoop sono la versioneitaliana dei crostinisvedesi.

di Beatrice Spaglioli

SFORNATI IN .CASÀ COOPAi consumatori dei su-per e ipermercati dellacatena, Coop rende di-sponibili due referenzedi crostini a marchio: il

• tipo 'normale" e quello"integrale" entrambi inconfezioni da 200 gram-mi,Ma, dopo i crostini, lalinea Coop dei prodottisostitutivi del pane èdestinata ad arricchirsiulteriormente, grazie alprossimo arrivo deicrackers e, nell'arco del'92, dei grissini.Si tratta, comunque, diun mercato che in Italiaoccupa uno spazio rela-tivo rispetto ai Paesianglosassoni, data latradizione alimentarenostrana che a tavoladifficilmente rinunciaalla rosetta o allo sfila-tino.Ne deriva che il consu-ma di tutte le derrateche sostituiscono il pa-ne copre una quota parial 3,8% del mercato (dicui rn% è occupata daicrostini) mentre quello

del pane fresco, fa, ov-viamente, la parte delleone con il 96,2%.I crostini, quindi, essen-do un prodotto estraneoalla nostra tradizione a-limentare, non sono an-cora entrati pienamen-te nelle abitudini ga-stronomiche degli ita-liani.Infatti è una vendita ingran parte tuttora lega-ta al discorso dieteticoe al piacere di metterein tavola qualcosa di"sfizioso", che risulti ap-petitoso nella prepara-zione di tartine e stuz-zichini,Le due referenze a mar-chio (entrambe vengonoprodotte da Cofer Pine-ta) sono state realizzateper corrispondere ad e-sigenze e gusti diversi.Il tipo "normale", infat-ti, si presenta croccantee dorato e possiede unsapore più "soft", grazieanche ad una percen-tuale (debitamente cali-brata) di zucchero tragli ingredienti. In tal

modo i crostini "norma-li' si prestano ad essereconsumati all'italiana,sia nella prima colazio-ne sia a merenda, spal-mati con burro e mar-mellata.Il tipo "integrale", inve-ce, è quello che più so-miglia all'originale sve-dese, a differenza delprecedente, si prestamaggiormente ad esse-re gustato con saporisalati, quali il prosciut-to, la maionese e cosìvia.

VALORINUTRIZIO-NALILa tabella apposta sullaconfezione fa riferimen-to ad una porzione d'u-so pari a tre crostini.Un dato fondamentale ècomune ad entrambe tereferenze: grazie allaperdita di una grossapercentuale d'acqua do-vuta al procedimento

della tostatura, a paritàdi peso i crostini risul-tano più "sostanziosi'', equindi più nutrienti delpane.In particolare, si rilevala presenza di vitaminequali l'acido folico e laniacina. I crostini "inte-grali", inoltre, apporta-no all'organismo unbuon contenuto in fibraalimentare che, su 100grammi di prodotto, ar-riva alla percentualedel 6 per cento.Nei crostini, infine, nonsono presenti né colo-ranti né conservanti ag-giunti, e quindi ai trat-ta di un prodotto asso-lutamente naturale.Tuttavia si conservanoa lungo, grazie al bassotasso di umidità e al-l'incarto che li proteggedall'ambiente.Quanto alla data di sca-denza, va sottolineatoche anche per i crostiniCoop rimane fedele allapropria filosofia di con-servazione.Il tempo di scadenza

stampigliato sulla con-fezione, infatti, non in-dica la data oltre laquale il prodotto diven-ta depenbile, quanto ilmomento in cui le suecaratteristiche organo-lettiche vengono a deca-dere.

ILPROCESSOPRODUTTIVOÈ un procedimento i-dentico per entrambe lereferenze. L'impastoviene diviso in tantisegmenti che assumonola caratteristica formaa panetti (pirolatura),Questi, poi, vengonofatti lievitare e succes-sivamente cotti in for-no.All'uscita, i panetti ven-gono tagliati a metà equindi rimessi in fornoper la tostatura.Una volta fatti raffred-dare, i crostini passanoal vaglio del "metal

tector", che ha il compi-to di individuare even-tuali residui metallici, equindi vengono confe-zionati ancora tiepidi:per mantenere intattala loro fragranza

ICONTROLLIUn controllo prelimina-re avviene già aI mo-mento della selezionedelle materie prime (lafarina e l'olio di palmache è il grasso utilizza-to), all'inizio del proces-so produttivo.Una volta realizzato ilprodotto, si procede poiai controlli di routine:quelli chimico-fisici eorganolettici per verifi-care che i valori corri-spondano ai parametrifissati nei capitolati Ce-op e poi si effettua la"gascromatografia", peraccertarsi che non visiano grassi estranei aquello prescelto, in que-sto caso l'olio di palma.

INIZIATIVACOOP:UNASCUOLAPERlL SENEGAL"Compra un libro, costrui-sci una scuola nel Sene-gai": questo lo slogan dellacampagna promossa dallaCoop Toscana Lazio. L'ini-ziativa consiste nel mette-re in vendita dei libri de-stinati alla fascia d'età deiragazzi che frequentano lescuole medie ed, elementa-ri.Il ricavata della venditasarà destinato alla costru-zione di una scuola in Se-negal.

SANITÀ:NASCE"SAMARCANDA"Si chiama "Samarcanda'' la cooperativa sorta a Montecati-ni Terme per iniziativa di un gruppo di ex tossicodipenden-ti, che servirà ad agevolare il loro reinserimento sociale elavorativo.

INAUGURATOIL PRIMOIPER COOPIN LIGURIAÈ stato inaugurato a Sarzana (La Spezia) il primo imper-mercato della Liguria realizzato dalla Coop. La superficiecomplessiva del centro è di 9600 metri quadrati e sono o-spitati 34 esercizi. Anche in questa centro sarà possibilepagare utilizzando la carta di addebito/credito 'Unicard".

DALL l INTERNO a cura di Andrea Pertepto

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PRODOTTI CON ANIME

UNA PRODUZIONE AGRICOLA RISPETTOSA DELL'UOMO E DELL'AMBIENTE

ILCONSUMATORECREDE

NEI "PRODOTTI NATURALI"SEMPREPIU DIFFUSOL'ALIMENTOBIOLOGICO.L'ESPERIMENTOCONDOTTODA COOPCONI SUOI"PRODOTTICON AMORE"HA AVUTOSUCCESSOE SI ESTENDE

di Luciano Didero

Il consumatore è sem-pre più interessato al-la qualità degli ali-menti, alla sua sicu-rezza, alla difesa dellasua salute: per corri-spondere a queste giu-ste aspettative la par-te più attiva della pro-duzione agricola, dellatrasformazione e delladistribuzione, ha co-minciato da anni aproporre prodotti "di-versi". Abbiamo avutovarie stagioni in ma-teria di qualità, par-tendo dalla - Iptta gui-data', passando per lalotta integrata, per ar-rivare al settore più a-vanzato, quello deiprodotti biologici.

nIl tutto si era finorasvolto in assenza diprecise normative, ciòche aveva anche con-sentito iniziative pocoserie e speculazioni adanno dei consumato-ri: vi ricordate, per e-sempio, del termine" e cofurbi"?Ma ora, dal giugno1991, tutto questo nonè più possibile, anziproprio il settore deiprodotti biologici èquello che ha il rego-lamento più preciso.Il regolamento Ceeprevede infatti "chi" sipuò definire produtto-re biologico, sul pianodei comportamenti edei risultati consegui-ti.Infatti è sull'argomen-to del controllo che ilregolamento si soffer-ma con più attenzio-ne: ogni prodotto che

avrà il marchio delbiologico sarà statocontrollato con pigno-leria in tutte le sue fa-si dal campo al consu-mo.E altrettanta impor-tanza viene assegnataal ruolo della traspa-renza e dell'informa-zione: il consumatoresi troverà finalmentedi fronte ad etichettechiare e inequivocabi-

nDel resto la chiarezzanon è solo un dovereper gli operatori diquesto settore ancoragiovane, è l'argomentopiù importante chepossono cogliere: è ilmodo per superare u-na certa "cattiva cro-naca" che nel decennioscorso ha spesso inva-si i giornali: citiamo amemoria alcuni casiche, in forme diverse,hanno destato vivo al-larme nell'opinionepubblica, a cominciaredal disastro di Cher-nobyl, passando per ilvino al metanolo, ri-cordando i frequenticasi di acque inquina-te dall'atrazina, pro-dotto consentito, mautilizzato in dosi in ef-fetti eccessive.Tutti casi che andava-no accumulandosi nel-la memoria del consu-matore, che ad un cer-to punto poteva crede-re di essere diventatoun vero "soggetto a ri-schio" per quanto ri-guarda ('alimentazio-ne.Per fortuna le cosenon erano così nerecome potevano appari-

re, anche perché allegiuste ansie del con-sumatore era possibiledare risposte diverse,in molta parte alter-native.E proprio in quel pe-riodo che parte dellaproduzione (che avevaevidenti interessi adinvertire questo statodi cose) e della distri-buzione diedero gran-de sviluppo "al nuovo"in questo settore: ed èproprio la Coop che,con più costanza diquanta non abbiano a-vuto altri operatori,decide di dare spazioalla sperimentazione,all'innovazione, neisuoi punti di vendita.Compaiono í primimarchi all'insegna delnaturale; si creano lecondizioni per avereun prodotto diverso(più pulito, più sano)lungo tutte ii corsodell anno, e si trattadi prodotti che man-tengono quello chepromettono, ovvero li-velli di residui bassi,in relazione alle tecni-che razionali impiega-te.

nSi comincia a creareuna nuova immagine,che ai consumatoripiace, perché è una ri-sposta ai loro bisogni;ma è ormai tempo didare spessore a questaimmagine, ciò chesuggerisce a Coop dientrare in gioco diret-tamente, promuoven-do un marchio proprioaltamente credibile edaffidabile: si chiama"prodotti con amore",concetto che sottinten-

de cura personale alprodotto associata,anzi basata su solidetecnologie rispettosedell'ambiente e del-l'uomo.

Ed è stata proprio ladistribuzione ad apri-re ai grandi consumile porte del naturale,e il biologico che puòessere interpretato co-me strumento e obiet-tivo massimo possibi-le, diventa fatto diffu-so proprio a seguito dìquel periodo, di primoavvicinamento dellagente al naturale, co-me a dire di un biso-gno tendenzialmentesoddisfatto.Però, ritornando alconcetto della chiarez-za (ciò che significa o-nestà nei confronti deiconsumatori), è beneprecisare i caratteridella naturalità, chené la distribuzione, néi produttori responsa-bili, hanno mai volutoingigantire: il biologi-co è un approdo alquale si vuole portaregrande parte, la piùgrande possibile, dellaproduzione italiana, e-mulando in questosenso altri paesi, comela Francia per esem-pio, che ha una esten-sione coltivata in que-sto modo dieci voltequella italiana.

È un obiettivo che èfaticoso da raggiunge-re, perché significaconvertire aziende cheper decenni hanno a-

dottato forme di agri-coltura tradizionale, ei cui effetti si vedonoper diversi anni, an-che dopo che si è at-tuato il cambiamentodelle tecnologie adot-tate, nella direzione diuna maggiore natura-lità.Inoltre sappiamo chenon si può parlare diagricoltura come si-stema protetto e pre-servato dal degradogenerale dell'ambien-te: non si produce"sotto una cappa divetro", per cui è anco-ra possibile che si tro-vino residui non volutile il produttore nonne ha colpa), derivatimagari da altre colti-vazioni, e di metallipesanti come il piom-bo che proviene dagliscarichi delle auto abenzina.Questa operazione ditrasparenza, che è unatto dovuto nei con-fronti dei consumato-ri, nulla toglie aglisforzi di tutti coloroche stanno lavorandonella giusta direzione:un livello produttivoche potremmo definire"il più biologico possi-bile"; oggi possiamoparlare ancora di unfenomeno elitario, ap-pena visibile, tuttaviaè già rappresentativodi un universo di ope-ratori che si stima inquasi 2000 unità, e ilsuo futuro sta anchenelle nuove e crescen-ti adesioni anche daparte di grandi azien-de della trasformazio-ne, per portare in po-chi anni ad avere pro-dotti più naturali in o-gni settore di consu-mo.5

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RISPOSTA 0006 '

A SFIDE DEL FUTURI

UNADISCUSSIONEATTENTA ERICCA SULRAPPORTO, CONLA SOCIETÀ,I BISOGNI, ICONSUMATORI

UARTA EDIZIONE DELLA CONSULTA DELLE SEZIONI SOCI A SALICE TRA

di Sergio Ghiringhefli

Anche la quarta edizio-ne di Salice Terme hariscosso grande interes-se e partecipazione.Circa 100 persone tradirigenti di Sezioni socie consiglieri hanno di-scusso ed approfonditoi temi della prossima VAssemblea nazionaledelle Sezioni soci, impe-gnandosi in due giornidi intenso lavoro,

La relazione introdotti-va di Giorgio Vozza,presentata da Ugo Pin-fori, ha ripercorso bre-vemente il quadro com-plessivo nel quale la co-operazione si colloca unpo sola con la sua spe-cificità: la riduzione delmovimento cooperativoin Europa, la trasfor-mazione nei paesi exsocialisti, l'allentamen-to dei legami tradizio-nali nelle aree politiche

di riferimento.Di fronte poi ad unosviluppo economico di-somogeneo e in difficol-tà in alcuni settori sìimpone l'esigenza dirafforzare l'autorifcri-mento della cooperati-va all'interno del pro-prio corpo sociale, neisuoi programmi, neisuoi indirizzi generali.

Dunque, come aggior-nare l'azione e la pre-senza territoriale coo-perativa alla luce dellenovità e delle sfide fu-ture: una rivistazionedella partecipazione edegli organismi rap-presentativi, che sianopiù coinvolgenti e vin-colanti su programmipoliennali e su obietti-vi verificabili. Non sitratta di vere novità,in senso assoluto, madella imprescindibilenecessità di una ricer-ca che rafforzi i lega-

mi sociali e la specifici-tà della cooperativa.Sergio Ferrario ha af-frontato invece i conte-nuti e le novità dellanuova legge sulla coo-perazione recentemen-te approvata dal Parla-mento.

Si tratta di materiacomplessa e su alcuniarticoli occorrerà unariflessione a più lungascadenza.Tuttavia aspetti di in-teresse rilevante pos-sono già trovare collo-cazione negli statuti enelle norme che regola-no le cooperative: la ri-valutazione delle quoteazionarie — l'eleva-mento del tetto suiprestiti dei soci — ilfondo mutualistico perla promozione e lo svi-luppo cooperativo — lacostituzione di un albonazionale delle coope-rative di abitazione

che faccia finalmentegiustizia verso l'appro-priazione indebita dicooperative spurie.

Chi scrive è tornato in-vece su tematiche piùravvicinate che do-vranno in un futuro or-mai prossimo impegna-re la cooperativa a mi-gliorare i servizi alconsumatore e la pro-pria immagine com-plessiva.Quindi il negozio comecentralità e rispostapalpabile delle nostreproposte, nei servizi enella informazione, chedevono essere innova-tivi rispetto alle recen-ti esperienze. Un rap-porto più organizzato ediretto verso i consu-matori con l'istituzionedì un "telefono verde" econ la formula "soddi-sfatti o rimborsati",maggiori confronti coiconsumatori attraverso

incontri diretti e"gruppi di ascolto", U-na risposta più impe-gnata sul fronte ecolo-gico in collaborazionecon le istituzioni pre-poste.

Queste tematiche sonopoi state oggetto di di-scussione tra i parteci-panti ad seminario di-visi in tre gruppi di la-voro che hanno pro-dotto tre relazioni arti-colate nel modo se-guente:1) La socialità dell'im-presa cooperativa nelrapporto con il corposociale: gli organismirappresentativi, l'in-formazione, il bilanciodi responsabilità socia-le.2) La socialità dell'im-presa cooperativa nelrapporto col territorio:verso le istituzioni, leorganizzazioni solida-ristiche e culturali, il

mondo della scuola, icentri sociali.3) Cos'è e cosa deve es-sere il negozio Coop: lasicurezza e l'informa-zione, i servizi al socioe consumatore, l'ascol-to dei bisogni diffusi.Le relazioni presentatedai tre gruppi in com-plesso davano poi ampispunti per un dibattitogenerale interessante estimolante.

nAssemblate in un do-cumento complessivodi dieci cartelle dattilo-scritte saranno oggettodi approfondimenti an-che negli organismi di-rigenti della cooperati-va e portati, come con-tributo di proposte, al-la stessa Assembleanazionale delle Sezionisoci. Sui contenuti e suquanto ci proponiamodi realizzare avremomodo di tornare conl'ampiezza necessaria,

IIRWZIONE SOCon oltre 100 delegatiin rappresentanza di 40aziende associate si ètenuta nella splendidacornice di Villa Erba diCernobbio l'assembleadella Sezione Soci gros-sista di Coop Lombar-dia.L'ordine del giorno, ap-provato all'unanimità,prevedeva la relazionedel consiglio di Ammi-nistrazione, la presen-tazione ed approvazio-ne del bilancio 1991, lanomina del consiglio diAmministrazione e l'e-lezione dei delegati allaassemblea generale or-dinaria di Coop Lom-bardia.Illustrato dal vice-pre-sidente di Coop Lom-bardia Sergio Ferrarioil conto economico delCentro distribuzionemerci ha caratterizzatola discussione dei sociche rappresentano oltre135 punti di venditaper un giro di acquistidi merci di oltre 220miliardi.

L'attività e i rapportitra le cooperative asso-ciate con il Centro di-stribuzione merci sonocoordinati da un'apposi-ta direzione aziendaleche presiede anche ilComitato di gestione,organismo che ha ilcompito di far girare almeglio la macchina del-le politiche commercia-li, dei servizi, dei rap-porti generali tra coo-perative socie e magaz-zino.Negli interventi succe-dutisi durante l'Assem-blea è stato sottolineatocome i criteri che hannofin qui regolato i rap-porti e le politiche com-merciali, con tutti i be-nefici che ne sono deri-vati, debbano comun-que essere aggiornati,sia per l'inevitabile pas-sare del tempo, sia perla situazione più com-plessa che le aziendesocio vivono rispetto almercato.E questo riaggiorna-mento, è stato sottoline-

sto, deve prevedere pro-poste di possibili revi-sioni in termini di pa-gamenti, ricarichi, mar-

gini ecc...Nella replica al dibatti-to la presidenza di CoopLombardia ha fornito

spiegazioni ai quesiti edha raccolto le proposteemerse, mentre la Dire-zione rapporti con le co-

operative ha tratteggia-to la bontà del metododi lavoro finora sceltoche prevede una politi-ca unitaria e centraliz-zata nel settore com-merciale e l'utilizzo, intermini di servizi, distrutture che hannoconsentito di raggiun-gere importanti tra-guardi.A tutto questo va ag-giunta la crescita quali-tativa del Comitato digestione, sempre piùcoinvolto sui problemistrategici, e dell'ufficiorapporti con le coopera-tive associate ora dota-to di una struttura piùsolida in termini. di ri-sorse umane, strumentie ben coordinata.L'assemblea, fortemen-te motivata a prosegui-re nella soluzione deiproblemi emersi, è sta-ta chiusa dall'interven-to del presidente del-l'as sociazione lombardacooperative di consuma-tori Enrico Mighavacca,

Riccardo Brio 6

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'CONDIZIONEPROFESSI

UI TURFP

- -

PER TITOLO '

DI STUDIO

: STRCO NE

PROFESSIONALE

M LEMMA. al

UN'INDAGINE NELLE AREE DI RECENTE INSEDIAMENTO DI NEGOZI COOP

E UNOSPECCHIODELLASITUAZIONELOMBARDACONQUALCHEANNOIN MENO,CON UN PO'DI ISTRUZIONEIN PIU, DIMAGGIOREPRESENZAFEMMINILE

Nel 1987 venne condot-ta un'indagine tra i let-tori di Quale consumo.Interessava sapere se ilgiornale era letto, ap-prezzato, se c'erano ar-gomenti di maggiore o

UOMINIE DONNETra i nuovi soci le don-ne sono il 53.5 e gli uo-mini il 46.5 per cento.Le donne sono la mag-gioranza, in manierapiù marcata di quantonon lo siano nella popo-lazione lombarda: 52.5le donne e 47.5 gli uo-mini.

minore interesse. Nel-l'ambito di quella ricer-ca risultarono anche al-cune valutazioni stati-stiche: i lettori, e quindii soci di Coop Lombar-dia erano una fotografia

L'ETÀIn Lombardia gli uomi-ni tra i 20 e i 64 annisono 1'84,6, e di conse-guenza gli uomini oltrei 64 armi sono il 15.4.Tra i nuovi soci i "gio-vani" sono 1'84.4 e i. 'meno giovani" il 15.6.Anche in questo casospostamenti minimi.C'è più differenza tra ledonne: in Lombardia ledonne "giovani" sono il77.8, in Coop 1'87.2. Le"meno giovani' sono inLombardia il 22.2, inCoop il 12.8, Insommauna Coop più femmini-le e giù giovane dellaregione.

quasi perfetta della po-polazione lombarda percomposizione di sesso,di età, di livello di istru-zione. A distanza di an-ni c'è stata l'occasioneper ritornare ad analiz-

TITOLODI STUDIOI soci maschi sono piùistruiti della media re-gionale. Le donne sociesono ancora meglio:persino tra le laureatene ha di più la Coopche la Lombardia.

zare il corpo sociale.Questa volta si è prefe-rito indagare tra i nuovisoci Coop, tra coloro chehanno sottoscritto un'a-zione di Coop Lombar-dia nei negozi sorti in a-

CONDIZIONEPROFESSIO-NALEI nuovi soci della Coopsono più numerosi tragli occupati rispetto al-la Lombardia, questosia tra gli uomini chetra le donne.

ree dove prima non e 'e-ra la Coop. Insomma ladomanda era questa:chi sono i consumatorilombardi che hanno de-ciso in questi ultimi an-ni di aderire a Coop

POSIZIONENELLAPROFESSIO-NEQui la divisione eratra lavoratori dipen-denti e lavoratori indi-pendenti. Sia tra ledonne che tra gli uomi-ni c'è una più marcatapresenza di lavoratoridipendenti trai sociCoop rispetto alla pre-senza nella popolazio-ne lombarda.Insomma una Coopche ancora una volta èla fotografia della po-polazione lombarda,

Lombardia? E ancora: cisarà un atteggiamentodiverso, particolare, do-vuto al fatto che primanon conoscevano Ia Co-op se non per sentito di-re?

con qualche anno inmeno, con più lavora-tori dipendenti, con unlivello d'istruzione piùalto, e con le donne so-de ancor meglio deimaschi.Naturalmente la ricer-ca ha tutti i requisitidella scientificità. Estata condotta dal pro-fessar Carlo Macchero-ni del Centro per l'ela-borazione logica e l'uti-lizzazione sistematicadell'informazione (E-leusi) dell'Universitàcommerciale LuigiBocconi di Milano.

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L'altrafaccia

dir Colombo.

..11.1171 N. M.

i.CCONCORSOIl concorso a premi si basa sulla meccanica dello"strappa e vinci' con estrazione di super premi finali.A fronte di un acquisto di L. 50.000, multipli inclusi,i consumatori riceveranno una cartolina fustellata.Sollevando la linguetta scopriranno se hanno vintouno dei premi immediati in palio, a condizione cheabbiano acquistato 2 prodotti di almeno 2 degli spon-sor del concorso. Nel caso in cui non vincessero, po-tranno imbucare la medesima cartolina nell'appositaurna presente nel negozio, dopo aver risposto allasemplice domanda su di essa riportata e averla com-pilata in ogni sua parte. Il cliente potrà cosi parteci-pare all'estrazione finale dei super premi.I premi immediati:Al vincitore deI premio immediato verrà consegna-to un buono con il forrnat di un assegno del valoredi 100.000 lire da spendere nel negozio Coop.

I consumatori che non avranno diritto al premioimmediato potranno partecipare all'estrazione diuno dei superpremi finali in palio. Prima di im-bucare la cartolina compilata con tutti i propridati, il cliente dovrà barrare con una crocettaquella che riterrà giusta tra le due risposte alladomanda che verrà ripetuta durante le 6 tra-smissioni tv, Al termine del concorso, le urneverranno sigillate dai responsabili del negozio einviate presso la sede del concorso, dove si proce-derà all'estrazione dei premi finali il giorno 2016.Il giorno successivo verrà data tempestiva comu-nicazione ai vincitori a mezzo telegramma.

"L'altra faccia di Colombo": i premi• N. 6.181 buoni acquisto del valore di L. 100.000da utilizzarsi nei punti vendita Coop (il buono ac-quisto non dà diritto al resto).• N. 107 viaggi per 2 persone di 6 giorni in Liguriaad estrazione finale (totale premi 214).

LA COOP HAVARATO UNA SERIEDI INIZIATIVE CHEVANNO DAL LIBRO"LA CIVILTA INLIGURIA'", UNRICETTARIO DELLACUCINA LIGURE, AUN CONCORSO EA TRASMISSIONI TV

A CINQUECENTO ANNI DAL VIAGGIO DELLE TRE

OMOZIONConvegni, ricostruzioni, spettacoli teatrali, esposi-zioni, concerti: nel nome di Colombo a Genova staper succedere di tutto.Tutta la città (chi pro, chi contro) è coinvolta.Anche la Coop ha predisposto un programma di ini-ziative per valorizzare il patrimonio culturale dellaLiguria,In un incontro con la stampa, la presidenza dí CoopLiguria e dell'Associazione Regionale cooperative diconsumatori, con gli assessori Ivana Simonini alCommercio, Carlo Repetti alle Colombiane, Merce-des Bo, Consigliere delegato ai tempi della città,hanno illustrato il nutrito "pacchetto' di iniziativeche comprende una serie di eventi culturali ed alcu-ne proposte promozionali e di servizio destinate agenovesi e turisti,

puntodi vista turi-

stico-culturale ed an-che eno-gastronomico.

L'ormai tradizionale promozione esti-va di prodotti tipici della regione, "La Ligu-ria in tavola", verrà invece spostata dal 2 aI12 ottobre.

Dal 21 maggio al 3 giugno nei supermercatiCoop di tutta Italia verrà proposta a soci econsumatori "L'altra faccia di Colombo",promozione di prodotti alimentari dei Pa-esi che sono stati "toccati" da Cristoforo Co-lombo: Spagna, America, Portogallo e Liguria;un'occasione per conoscere la provenienza diprodotti magari già da tempo presenti sullenostre tavole o per scoprirne di nuovi.Alla promozione è collegato un concorso apremi consistenti sia in buoni-spesa che incento viaggi per due persone in Liguria, conpermanenza a Santa Margherita e Portofinoed escursioni nei luoghi più caratteristici dal

uso in tutta la Liguria e vannoconditi con la salsa di noci.

RAVIOLIALLE ERBE

SGOMBRICON I PISELLI

Ingredienti(per 4 persone):

per la pasta: 400 g dì farina,120 g di acqua, 10 g di vinobianco, sale

per il ripieno: 700 g di erbette eborragini, 500 g di "prebog-gion", 150 g di ricotta, 50 g diparmigiano grattugiato, 2 uo-va, aglio, sale.

Mondare e lavare il prebog-gion, le borragini e le erbette,lessarli seni acqua, strizzarli epassarli ai tritacarne.

Unire le uova, il parmigiano,poco aglio tritato, la ricotta e ilsale mescolando bene tutti gliingredienti.Preparare la sfoglia con tuttigli ingredienti sopra indicati.Lavorarla, tirare la pasta e fa-re i ravioli richiudendo il ripie-no in un pezzetto di pasta ta-gliato a triangolo e ripiegato suse stesso.Lessarli e condirli con la salsadi noci.

Vino consigliata: un bianco a-sciuttto, Pigato.

LAXERTICON I PUISCI

Anche questo piatto, coiquello delle acciughe in teglúmolto semplice ma gustoso.Il "grasso" sgombro ben si sisa con i piselli che ne assorlno il gusto ammorbidendolo cla loro dolcezza.Nella stagione invernale si uaccompagnarlo con polenta

ingredienti(per 4 persone):

4 sgombri squamati, vuotE.

PANSOOTI AUPREBOGGION

Solo in Liguria, in particolare aGenova, in altre località vicinesi può trovare il "preboggion",un mazzo di erbe commestibiliin parte nate spontaneamenteche possono variare a secondadella stagione, tra di esse vi èun tipo di versa chiamata "gag-gia", la borragine, le erbette(geè), la bieta, il radicchio sel-vatico, il cerfoglio, la pimpinel-la, la cicerbita e la talegua det-ta anche dente di cane.I "pansooti" (panciuti) sono un

RASMiSWC/NELe 6 puntate di "Se-greti per voi', la tra-smissione Coop-Raiche sosterrà il concor-so nei punti venditaCoop, saranno struttu-rate in due parti di-stinte: la prima delladurata di 5 minuti, il-lustrerà i diversi itine-rari tratti dal libro"L'altra faccia di Co-lombo" edito da Rai eCoop, la seconda, delldurata di 1 minuto, sa-rà centrata esclusiva-mente sul nuovo con-corso. Inoltre al termi-ne di ogni puntata ver-rà posta una semplice

domanda, semprela stessa, rispon-dendo alla quale itelespettatori po-tranno ricevereuno dei 50 libri"L'altra faccia diColombo', messiin palio dalla Co-op, telefonando alnumero verdemesso a disposi-ione dalla socie-

tà Telecontatto diMilano. I libricomplessivamen-te in palio saran-no quindi 300 (50x 6 puntate). A

VA

queste 6 puntate se neaggiungono altre 4 cheinviteranno a guardarela trasmissione Rai-Co-op della domenica sera(dal 26/4 al 31/5).

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LO SCENARIODI UNPARADISODELGUSTO

Giovanni Goria,La cucina del Piemonte.Il mangiare di ierie di oggi del Piemontecollinare e vignaiolo,Franco Muzzio Editore,290 pagine, 28.000 lire

LA CUCE% DEL FIRMI:11mmi.lbwrirddigp

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kLSCHEDA DEL LIBRO iniogA-....,., --

, LA CIVILTÀ IN LIGURIAi

Prera2ione: Enzo Bernardini

La Preistoria: Giuseppe Vicino

Scheda: Le Sepolture paleolitiche;Le grotte di 'Mirano; Le ceramicheneolitiche del. Finalese; Le incisionirupestri del Monte lego; I castellaridell'età del Ferro.

La Romanità Francisca FallaresSchede: La necropoli preromana diChiavari; Il trofeo di Augusto allaTin•ia; Le strade romane in Ligu-ria; Recenti indagini sugli scavi diAlbintimilium e di Limi,

Il Medioevo Romeo PavoniSchede: Il battistero paleocristiano

di Albenga; Le scorrerie saracene inLiguria; I Liguri alle Crociate; Simo-ne Boccanegra, primo Doge; Archi-tettura, pittura e scultura romanicae gotica in Liguria.II Quattrocento Gabriella AiroldiSchede: Il Banco di San Giorgio; Itraffici genovesi in Occidente; "Ja-nuensis, erge mercator"."Descrittione della Lyguria" Nico-letta GrossoSchede: eventuali approfondimentisu brani dei testi di Jacopo Bracelli,Flavio Biondo e Agostinoni.

Le radici di Colombo C. E. Taviani

MeicurraRio 111.1~1111.Quante persone, algiorno d'oggi, cuci-nando o portando intavola prodotti estre-mamente popolari co-me i pomodori, le pa-tate, i peperoni, lezucche, ie fragole eperfino i fichi d India,oppure la polenta, oancora usando gli ohidi semi di girasole odi arachidi direbberoche nulla di tutta que-sto esisteva sulle ta-vole del vecchio conti-nente prima della sco-perta dell'America?E che per concludereun pranzo con soddi-sfazione gli europeihanno dovuto atten-dere di conoscere ilnuovo mondo? Da ol-treoceano vengono in-fatti, anche il caffè, lacioccolata e il tabacco.Nel campo della ga-stronomia la scopertadell'America apportauno straordinariocambiamento.Ed è appunta a questoaspetto di quella svol-ta epocale e alle sueconseguenze che ci sipropone di dedicare u-na particolare atten-zione, documentando,

attraverso il ricetta-rio, la differenza trala cucina precolombia-na e quella postcolom-biana sulle nostre ta-vole.Dopo aver portato gliitaliani a conoscere egustare le delizie del-le tavole dei diversicontinenti, le coopera-tive intendano conquesta iniziativa reca-re un contributo origi-nale e pratica, digrande interesse cul-turale e informativoalle celebrazioni co-lombiane del 1992: ri-cordare la scopertadelle americhe evo-cando i sapori, i pro-fumi, i colori che gra-zie ad essa giunserosulle mense del vec-chio continente.Per illuminare il valo-re di quella svolta sto-rica, si è pensato diassumere un punto divista particolare mamolto significativo:quello della Liguria.Non solo perché la Li-guria fu la terra nata-le di Cristoforo Co-lombo, ma anche per-ché essa è una regionetradizionalmente de-

dita agli scambi e aiviaggi per mare.Ma un'altra ragionespinge a considerareGenova e la Liguriacome la giusta sede diun'iniziativa del gene-re: la cucina ligure —"condizionata" da unanatura e da un'agri-coltura difficile, maper nulla povera an-che se essenziale e an-zi molto gustosa e in-gegnosa — si presen-ta come un ottimopunto d'osservazioneper apprezzare il valo-re del passaggio da u-na gastronomia primadell — ananas di Co-lombo" a quella suc-cessiva alla scopertadell'America. Credia-mo quindi possa avereun notevole successola ricostruzione e ladiffusione di ricetteche offrano il modo diverificare direttamen-te la differenza traquel che poteva essereimbandito prima delviaggio delle tre cara-velle e quel che da al-lora fu possibile reca-re in tavola.Non soltanto in Ligu-ria, naturalmente.

LE ligia CRTURA9~~1Per quel che riguarda le proposte culturali, Coopha vc.luto distinguersi dalle più tradizionali (e unpo' scontate) celebrazioni colombiane. promuoven-do la realizzazione di un libro presentato dal prof.Sahatino Moscati, curato dal prof. Enzo Bernardi-ni e con un intervento del prof. Paolo Emilio Ta-piani."La civiltà in Liguria", dalle origini al '400 saràedito dalla Eri. Seguendo le tracce dei Liguri, po-polo di commercianti e navigatori, il libro preporràla storia della nostra gente a partire dalla preisto-ria per arrivare al quattrocento, attraverso la ro-manità ed il medioevo.Altro contributo che Coop darà all'immagine di

Genova sarà il restauro del Tempietto di Gia-no in Piazza Sarzano (già in corso d'opera) ed il fi-nanziamento della ripavimentazione di piaz-za Campopisano.Poi, nei mesi di ottobre e novembre, ancora un in-teressante evento culturale targato Coop: Explo-ratorium.Si tratta di una Mostra che propone quanto gli e-sploratori tra la fine del '400 c gli inizi del '700hanno conosciuto e spesso importato in Europa aseguito dei loro viaggi nei diversi Continenti: ani-mali, prodotti alimentari, piante ed altro ancora.La Mostra sarà allestita nello splendido PalazzoDucale.

alle interiora e lavati, 300 g diiselli freschi sgusciati, 50 g dilia d'oliva, prezzemolo tritato,polla, salsina di pomodoro,

mie.

lettere l'olio in una casseruolafarvi rosolare gli sgombri sa-indoli, cospargerli con un tritoi prezzemolo e cipolla, unire iiaelli e far cuocere.metà cottura insaporire con

i calcina di pomodoro diluitai acqua calda.op q venti minuti il piatto èronto.

ino consigliato: un bianco a-Pigato.

LACUNA SEILWESE

.RAVELLE ALLA SCOPERTA DELLE "NUOVE INDIE" a cura di Usa Platee

ccIVIE

Non si tratta del mini-stro e presidente delConsiglio.Questo Giovanni Goriaè anche lui astigiano, èavvocato, ma soprattut-to è appassionato delletradizioni culinarie del-la sua terra.Non la fa lunga nellospiegare l'ambiente(1 ha fatto più volte sudiverse riviste).Deve infatti presentareuna quantità enorme diricette: 270! I soli anti-pasti sono 115. In unpranzo di nozze pie-montese gli antipastiserviti sono in generepiù di venti. Anche i ri-storanti della tradizio-ne, e ce ne sono tanti inPiemonte, alla domeni-ca vi proporranno unnumero del genere diantipasti. Poi vengonogli agnolotti, poi il Frit-to misto, poi il bollitomisto.A questo punto era ab-bastanza normale nelpassato che si servisseun brodo. Serviva a se-

LEETÀ

TANTE

DELLACUCINAMILANESE

MarcoGuarnaschelli Getti,La cucina milanese,Franco Muzzio Editore,350 pagine, 32.000 lire

Marco GuarnaschelliGotti è il direttore diquesta collana di "cul-tura regionale' dell'edi-tore Muzzio, padovano.Bisogna riconoscere alGuarnaschelli di aversaputo trovare decinedi autori (siamo già apiù di trenta) capaci dirappresentare tradizio-ni culinarie di regioniomogenee (e quindi noncoincidenti con le regio-ni amministrative). Persé ha tenuto solo la Cu-cina milanese.Cioè non ha usato il"potere" se non permettere a disposizionedi tanti lo spazio dellacollana. E in questomodo ha fornito all'edi-tore un'opera che nonha confronti nei pano-rama editoriale italia-no.Qui le ricette sono tan-te, ma rappresentanosolo una parte del libro.Per una città che ha vi-sto passare tante domi-nazioni (francesi, spa-gnoli, austriaci, per li-mitarci all'epoca mo-derna) era necessario

gnare una specie dipausa prima di passareai dolci. Questa ricchez-za di impostazione hasaputo ricorrere a in-gredienti fuori zona (siusa anche l'olio e il pe-sce) e ultimamente uti-lizza anche prodotti diimportazione.Naturalmente ci sono icapisaldi e tra questi la"Bagna càuda", la salsadi acciughe, olio, burro,aglio che viene raccoltacon ogni sorta di verdu-ra cruda. Nel libra sonoelencate le diverse ver-sioni, tese a renderemeno terribile e pesti-lenziale la enorme pre-senza di aglio previstadalla tradizione.Attenzione: come è pre-cisato nel sottotitolo,questa non è tutta lacucina piemontese.Speriamo che quantoprima in questa presti-giosa collana di 'cultu-ra regionale" compaiala cucina alpina e pre-alpina dell'arco pie-montese.

inquadrare l'affermarsidi diversi mondi qui de-nominati "Età" del vi-no, del burro, del lardo,del formaggio, del riso,delle polpette, dei "lu-mi", classica, per finirecon lo "stile" milanese.I ristoranti e le tratto-rie di tradizione in Mi-lano non sono più di u-na decina. Ben più nu-merosi i locali di cucinacinese, napoletana, pu-gliese, toscana. Guar-naschelli Gatti ci spiegaanche perché è difficileper un locale pubblicofare la cucina milanese,che richiede tempi lun-ghi di cottura, che nonsempre è adeguatamen-te leggera per i giornidi lavoro e che va offer-ta ad un pubblico etero-geneo e internazionale.Ovviamente la cotolettaalla milanese e il risot-to allo zafferano sonooggetto non di sempliciricette, ma di trattatiponderati con le imita-zioni, con le versioni a-pocrife, ma indicandoanche le versioni "mo-derne".

Page 10: .DEL FUTURO ALLE SFIDE COOPERAZIONE DELLA RISPOSTA€¦ · stesso modo per preparare le altre frittate e servitele ben calde, cosparse con zucchero o miele. Valore nutritivo per porzione:

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SI STA SCOPRENDO CHE L'UOMO VIVE IMMERSO IN CAMPI ELETTROMAGNETICI

CON l'ALTA TENSIONEADDOSSODALL'ELETTRODOTTO

Al TELECOMANDI,DAI CANCELLIAUTOMATICIAl TELEFONICELLULARI,TUTTO SERVEA FARO VIVEREA RISCHIO

di Massimo Chiesa

All'interno di un grandeConvegno organizzatodall'Associazione Am-biente e Lavoro, fra inumerosissimi temitrattati in relazione al-l'inquinamento ambien-tale, ne vogliamo se-gnalare uno.Si tratta dell'inquina-mento che possono pro-vocare i campi elettro-magnetici creati artifi-cialmente dall'uomo-Il tema è senz'altro po-co conosciuto e com-prende anche alcuni a-spetti tecnici di difficilecomprensione per tutti.Noi tenteremo di trat-teggiare un quadro diriferimento cercando dievitare di addentrarciin particolari tecnici,che non ci competono,che crediamo non inte-ressino nemmeno i let-tori.

Innanzitutto è bene di-re che cosa sia un cam-po magnetico seppurein modo generico; puòessere definito così il fe-nomeno che si manife-sta nello spazio intorno

ad una corrente elettri-ca, o anche, per esem-pio, di una radiofre-quenza.

Quindi lo spazio intor-no alla fonte di radia-zione viene modificatoe, quello che più ci in-teressa, vengono modi-ficati i fenomeni fisiciche si svolgono all'in-terno di questo spazio.Quali sono le possibilifonti di campi magneti-ci? Il primo e il più vi-sibile è senz'altro quel-lo prodotto dagli elet-trodotti, ma altri, piùimportanti quantitati-vamente e ai quali nonprestiamo normalmen-te attenzione sonaquelli provocati da ra-diazioni di qualunquenatura, microonde,frequenze radio e Tv, ifili di alimentazionedei tram, le radiazioniemesse da tutti i radio-comandi (televisioni,antifurti, cancelli auto-matici, frequenze per itelefoni cellulari, ecc.).In effetti, se pensiamoa questo grande nume-

re di campi magneticiprodotti artificialmentedalle comunicazioni edalla vita dell'uomo,anche chi non è espertopuò avere qualche dub-bio sulle modificazioniambientali da questiprovocate.Durante il convegnosono intervenuti moltiesperti del settore,dando notizie diverse,ma tutti hanno concor-dato su un punto fon-damentale, cioè che laricerca sui danni pro-vocati al corpo umanoda questi campi elet-tromagnetici è ancoraarretrata e i dati epide-miologici oggi disponi-bili ancora insufficien-ti.

nQualche cosa è peròstato accertato: innan-zitutto è stato ribaditoun fatto fondamentaleche riguarda il corpo u-mano e l'alterazione deisuoi flussi elettrici (sipensi al sistema neuro-muscolare) quando im-merso in un forte cam-po elettromagnetico.

Detto ciò, sono in attovarie ricerche per stabi-lire con più attenzionele implicazioni possibiliper la salute umana diesposizione continuati-va o occasionale a que-sti campi magnetici.Ad oggi l'Irpa (Istitutointernazionale di Ra-dieprotezione) ha fissa-to alcuni limiti, in par-ticolare per la costru-zione degli elettrodotti

'e per alcuni degli elet-trodomestici più diffusi.

nCome si può vedere, ilquadro è ancora moltoconfuso e purtropponon si riescono ad avereancora oggi riscontri o-biettivi circa questa po-co nota forma di inqui-namento che però, se sipensa bene, seguendo losviluppo tecnologicofrenetico della nostrasocietà, è destinato acrescere in misura peri-colosa_Infatti, in particolarenelle grandi aree urba-ne, la concentrazione disorgenti artificiali dicampi elettromagnetici,come si può ben intuire,è sempre più alta: taleda determinare una ra-gnatela di alterazioni e-lettromagnetiche in cuiun cittadino è sempreimmerso.Quindi è la stessa qua-lità dello sviluppo indu-striale e dell'evoluzionetecnologica dei beni diconsumo a determinareun aumento esponen-ziale dell'influenza deicampi magnetici sullanostra vita.In particolare il proble-ma più affrontato re-centemente in Italia ri-guarda gli elettrodotti

che, maggiormentequelli di vecchia realiz-zazione, attraversanecentri abitati a pochimetri dai luoghi neiquali stazionano a lun-go delle persone.Il problema è appenastato sollevato da grup-pi di cittadini che, giu-stamente, chiedono nonsolo garanzie per lapropria salute, ma an-che che chi costruiscenuove linee elettrichetenga conto di alcunemisure minime di sicu-rezza.A questo riguardo è be-ne ricordare che esistein Italia una legge dei 9gennaio 1991 che obbli-ga allo studio di impat-to ambientale primadella realizzazione dinuovi tralicci.

nDal convegno è emersoche in realtà, la soluzio-ne migliore sarebbequella già adottata daalcuni Paesi europei,che sostituiscono agli e-lettrodotti dei cavidottii quali, scorrendo in sitisotterranei, diminuisco-no di molto i rischi.Quindi, mentre perquesto problema si puòindividuare una lineadi tendenza, rimanepurtroppo aperto il pro-blema della valutazionedell'inquinamento ma-gnetico dovuto alla mi-riade di telefonini, ra-diocomandi, radio e tvprivate, tramvie, ecc.prima ricordati e che ri-schiano di essere un e-lemento quantitativa-mente più importantedell'elettrodotto.Ma, come dicevamo inapertura, questo pro-blema è strettamente

connesso alla qualitàdel nostro sviluppo, allacomodità del nostro vi-vere, che non prende inconsiderazione nel mo-do più assoluto i proble-mi legati alla nostra sa-lute.

nGli ultimi studi effet-tuati sui danni provoca-ti da esposizioni ripetu-te a forti campi magne-tici parlano di rischio dileucemia, oltre a vere eproprie alterazioni dellostato elettrico del corpoumano, fino a giungeread alcuni studi, ancorada verificare, che met-tono in relazione l'in-quinamento elettroma-gnetico con gli stati an-sioso-depressivi dell'uo-mo.

nIn conclusione, non cisono ancora elementiscientifici sufficientiper inquadrare la realepericolosità dell'inqui-namento elettromagne-tico e soprattutto nes-suno deve farsi cogliereda angosce particolari.Si tratta, di converso,di studiare un nuovo fe-nomeno esistente chediventa sempre più im-portante nella nostrasocietà industriale e ri-spetto al quale la stessascienza può indicarcicorrettivi e difese affin-ché si limitino i proble-mi.Per il momento, ancorauna volta, più si vivelontano dalle grandi cit-tà, in grandi spazi, im-mersi nella natura, emeno ci si "magnetiz-sa".

DALLA COMUNITÀ EUROPEA a cura di Vera Squarcicdupi

UNA "PENSIONE"AGLI ARTISTI EUROPEIGli artisti europei, a qualsiasimusa si ispirino, godranno di unostatuto comunitario che assicuriloro un reddito "decente", un'assi-curazione sociale "dignitosa" an-che nei periodi in cui, pur lavo-rando come succede ai pittori chestanno dipingendo un quadro,non ricevono alcuna retribuzione.Alla conclusione della loro vita la-vorativa (che per un artista è unpo' problematico da fissare) do-vrebbe attenderli una pensione u-gualmente "dignitosa" e "decen-te". Queste richieste sono stateportate avanti daI Parlamentoeuropeo per dare al mercato in-terno un'accentuazione anche cul-turale preoccupandosi, quindi de-gli artisti per i quali, inoltre, èstata chiesta una maggiore cle-menza dei servizi fiscali data l'ir-regolarità dei loro redditi,

PIU ASSISTENZA E INFORMAZIONEPER I CONSUMATORIPensando invece ai bisogni più materiali, il Parlamentoeuropeo, sempre in vista del mercato unico, vuole che iconsumatori siano più informati ed anche più garantiti,sia facendo diminuire l'impiego di additivi nei prodotti ali-mentari, sia migliorando e rendendo più leggibile reti-chettatura, sia istituendo appositi servizi in ogni Stato perassisterli giuridicamente. Ai consumatori europei, inoltre,dovrebbe essere garantito un fondo di indennizzo quandonon possono essere identificati i responsabili di danni ofrodi e quando non sono solvibili,

COSMETICI ED ANIMALI, CHE DILEMMALa revisione delle norme Cee sui cosmetici ha interessatopiù gli animali dei normali consumatori, certamente don-ne ma anche uomini in numero sempre maggiore.L'acceso dibattito, con arrabbiate manifestazioni all'ester-no del Parlamento europeo, è avvenuto infatti proprio at-torno alla proposta di vietare entro un termine di due an-ni, gli esperimenti di cosmetici sugli animali, cercandometodi alternativi ugualmente validi. Per cosmetico — èbene saperlo — sì intendono anche saponi, dentifrici e o-gni altro prodotto di igiene oltre che di bellezza,

STOPAI "MOBILILETALI"SOLONEL 1994Solo dopo il 1994 una direttivacomunitaria vieterà le vendite dimobili che contengono schiumeinfiammabili. La notizia ha fattoinfuriare i britannici che da cin-que anni dispongono di una talelegge e che guardano con verapaura alla libertà di circolazionedelle merci che scatterà col '93.In tale occasione, infatti, potran-no essere venduti mobili conschiume infiammabili, che provo-cano gas mortali, anche là doveerano stati proibiti. La previsio-ne, si dice a Londra, è di ben5.000 vittime del fuoco e dei gasletali attendendo una legge simi-le a quelle che loro già hanno. 10

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ultimi orsiTrentino o tiri. i fo-

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nt sforzo per sii ,à-regli,uni e gli altri,' .1-i4gerarchie di , 43 E'quanto si propondUai,il Fondd per l'AmlenteItaliano nato a meta de-gli anni '70.

Una coppia di orsibruni del Trentina,

gli ultimisopravvissuti nelle

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Uno scorcio del giardino del Ballsionellodove, per volere di Guido Mancino sventola iltricolore o ricordo delle guide alpine che loaccri Frnla?, r4i:arrro nelle spedizioni all'Evereste c

L'edicola in stile neogoticonella luminosa piazzo Canossaa Montavo

ItTTAGIJA DEL FONDO PER L'AMBIENTE !TALI« PER LE SE DA CASERVARE

È AVVENUTONEL TRENTINOACQUISTANDOUN MASO.COSTRUZIONISOTTRATTEALLA ROVINA.LOCALITÀSUGGESTIVEDIFESE DALDEGRADO

GLI ORSI SALVATIdi Marta Isnenghi

Nei trent'anni che van-no dal '45 al '75, dalla fi-ne della guerra al perio-do del boom economico edel consolidarsi del be-nessere in larghi stratidella popolazione, l'Ita-lia subisce paradossal-mente gli insulti più ol-traggiosi. Chilometri echilometri di coste ven-gono cementificati; pae-saggi, isole e baie chetutto il mondo ci invi-diava sono stravolti persempre dalla speculazio-ne e dall'incuria, mentrei musei con i loro capo-lavori sono spesso chiusio vivacchiano in condi-zioni precarie.Che fare per porre ripa-ro a una situazione cosìsconvolgente? II modelloda seguire, come raccon-ta nel Libro del Fai Giu-lia Maria Mozzoni Cre-spi, presidente della fon-

dazione, viene indicatoad alcuni "ambientalistidella prima ora" da Ele-na Croce, la figlia del fi-losofo napoletano. Sitratta di prendere ad e-sempio il National Tru-st, la prestigiosa asso-ciazione che in Inghil-terra si occupa da quasicent'anni della tutela edella gestione dei benidi interesse storico, arti-stico e naturalistico chei privati non riescono amantenere.L'atto costitutivo del Faiè dell'aprile 1975. Fra ifirmatari, oltre all'at-tuale presidente, Alber-to Predieri, Franco Rus-soli e Renato Bazzoni.La prima donazione ar-riva l'anno successivo:un fazzoletto di terra eroccia di mille metriquadri a Panarea, la piùbella delle isole Eolie,per bloccare un tentati-vo di lottizzazione nella

splendida Cala Junco.Con il castello di Avio,vicino a Trento, offertodai Castelbarco che virisiedono da sei secoli, ilFai stipula la primaconvenzione con i dona-tori: che mantengono ildiritto, trasmissibile a-gli eredi, di abitare "unaparte dell'antica dimora,senza più essere gravatida spese". Sempre nel'77 il soprintendente diBrera, Franco Russoli"con quel suo innato fa-scino, corredato dagli oc-chi così celesti", riesce aconvincere Giulia MariaMozzoni Crespi ad ac-quistare la Torre di Tor-ba vicino a' Tradate di-venuta poi monasterobenedettino, per donarlaal Fai. Si resta senzaparole, all'interno, da-vanti agli affreschi lon-gobardi delle sante edelle monache con i voltidilavati dai guasti del-

l'acqua piovana che ha,miracolosamente, la-sciato illeso il raffinato,etereo disegno delle ma-ni. Sono numerose leproprietà che il Fai ac-quisisce negli anni suc-cessivi, avviando i primirestauri.Basterà ricordare i ca-stelli della Manta e diMasino in Piemonte;Balbianello, lasciato ineredità da Guido Monzi-no con un fondo per lamanutenzione dei fab-bricati e dello straordi-nario giardino a piccosul lago di Como; la Vil-la Bozzolo di Casalzui-gno vicino a Varese.Ma al Fai, che oggi con-ta quasi quindicimila a-derenti distribuiti fra ot-to delegazioni regionali,vengono segnalati altribeni da salvare in un'I-talia minore, non perquesto meno suggestiva.Così, grazie all'aiuto of-

ferto dalla Bayer, il Faiacquista in Trentino ilMaso Fratton: un ap-pezzamento di poco piùdi due ettari di meli in-selvatichiti di fronte allaVai di Non. Oltre il me-leto inizia il bosco e lacontiguità fra le due zo-ne ha favorito la soprav-vivenza di un piccolonucleo di orsi bruni, chetrova di che alimentarsinel vecchio frutteto e unrifugio sicuro nel foltobosco.L'idea è quella di crearenell'appezza m ento una"mensa" per gli orsi,mettendo a loro disposi-zione frutta caduta, ave-na o mais per favorire lariproduzione della fami-gliola di plantigradi.Dal Trentino il Fai sisposta a Mantova dovela delegata Luisa Pac-chioni si è battuta perassicurare alla città del-la "sbrisolona" la so-

pravvivenza dell'otto-centesca edicola di Piaz-za Canossa. Infine a Ge-nova il Fai intervieneper risanare la barberìaGiacalone, piccolo gioiel-lo liberty del 1922.In questo modo il Faicontribuisce a preserva-re quelle realtà minute,particolari, che hannoreso così gradevoli, uni-che, le città italiane.Coltiva le nostre radici edisegna un futuro perchi nascerà domani, or-so o bambino che sia.

La segreteriadel Fai a Milanoè in vialeConi Zugna 5.Il telefono è02/4693693-4815556.L'adesione annualecosta 50.0(10 liree dà diritto apartecipare a mostre,conferenze, concertie viaggidi notevole interesse.

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SI CHIAMA TENAL'ORGANIZZAZIONECOOPERATIVACHE ATTRAVERSO

UN SISTEMACOMPUTERIZZATOPUO ASSISTEREANZIANI E DISABILI

di Francesca Amoni

Dal ricevitore arrivaun segnale che da in-termittente si fa co-stante. Sul video delcomputer compaiono idati anagrafici, lo statodi salute, la patologia ele abitudini della per-sona che ha chiamato,le informazioni sui soc-corritori più prossimi(parenti, amici, vicinidi casa, conoscenti), idati sui soccorsi profes-sionali presenti nellazona (ambulanza, me-dico di base, medico difiducia, guardia medi-ca, vigili del fuoco, ec-c.), infine i dati relativiall'abitazione e le indi-cazioni utili per rag-giungerla. L'operatricecompone il numero ditelefono dell'utente cheha chiesto il soccorso e,se questi non risponde,cerca immediatamentei parenti, o i vicini dicasa e se è necessarioinvia l'autoambulanzao altri tipi di soccorso.Siamo alla Tena (Tele-matica per una NuovaAssistenza) che ha lasua sede in Milano, viaAurelio Saffi, 23. Unacooperativa sociale cheoffre teleassistenza etelesoccorso dom icil ia-re alla persona 24 oresu 24 e per 365 giornil'anno. Per chi è a casada solo, anziano, disa-bile, per chi è bisogno-so di cure, di compa-

BELL'ASSISTITO IL COMANDO PERMIFICHIESTA DI AIUTCA

,otb*

c° aLEASSISTENZAE TELESOCCORSO

gnia, ma soprattutto disoccorso immediato,basta premere un tastodel piccolo e leggero te-lecomando che ai puòportare appeso al collo,oppure in tasca per es-sere sicuro di avere intempo reale ciò di cuiha bisogno.L'abbonamento annuoal telesoccorso Tena co-sta circa 750.000 lire,più le spese iniziali perl'allacciamento dell'ap-parecchio. Comprendeuna serie di prestazioniche vanno dall'installa-zione e manutenzionedel collegamento, alcontatto telefonico set-timanale per verificarele condizioni fisiche epsichiche dell'utente,dal prelievo del sanguea domicilio all'inviogratuito dell'ambulan-za e al reperimento delmedico qualora sia ne-cessario.Attualmente gli utentidella Tena sono 750 dicui il 60 per cento è co-stituito dagli assistitidel Comune di Milano,il 30 per cento da pri-vati e il restante 10 percento da appartenentia cooperative, associa-zioni e società.Il Comune per i cittadi-ni che hanno compiutoi 60 anni e sono resi-denti in città prevedea seconda delle fasce direddito delle agevola-zioni rispetto al servi-zio di telesoccorso. Per

coloro che possiedonoun reddito mensile finoa 750.000 lire l'abbona-mento è gratuito e perchi percepisce un red-dito fino a 1.250.000lire il Comune paga il50 per cento della quo-ta. La Tena ha una sto-ria recente, nasce nel1985 ad opera di medi-ci ed esperti nel setto-

re, occupa attualmente20 operatori con diver-se mansioni che sonoanche soci della coope-rativa.Una particolare atten-zione viene dedicata al-la formazione del per-sonale addetto a rice-vere l'allarme, perchénon è sufficiente cono-scere le apparecchiatu-

re e rispondere, ma sideve essere particolar-mente pronti, sensibilie disponibili a com-prendere la situazionedell'utente, ad offrirerisposte adeguate, im-mediate o anche ad in-trattenersi con lui,qualora ne manifesti ildesiderio.La raccolta delle infor-mazioni e la compila-zione della mappa dellastato di salute, che vie-ne continuamente ag-giornata, sono affidate,invece, a studenti delIV anno di medicina,sotto la guida e la su-pervisione del medicoche riguarda e control-la tutte le cartelle. Itecnici, poi, pensano a-gli allacciamenti e allamanutenzione delle ap-parecchiature.Ma, nonostante l'utili-tà, la tempestività el'originalità del servi-zio, la Tena incontraancora oggi difficoltà eresistenze alla sua e-spansione."Questa cooperativa —dice il presidente, dot-tor Felice Romeo — hacercato di coniugareprofessionalità ed altatecnologia per venireincontro ai bisogni digran parte degli anzia-ni che vivono in condi-zioni di disagio, di soli-tudine e necessitanonon solo di assistenzafisica, ma anche e so-prattutto psicologica.

Gli utenti, oggi, nonsono moltissimi, perchéci si scontra con tuttauna serie di problemi: itagli al bilancio pertutto ciò che riguardal'assistenza, la diffi-denza degli anziani neiconfronti della tecnolo-gia e i costi. Spessodobbiamo anche fare iconti con il senso dì ab-bandono che avvertel'anziano, una voltache i parenti hannoprovveduto a lui conl'abbonamento al tele-soccorso e lo vedono or-mai al sicuro con inmano il telecomando.Però, una volta accet-tata la novità, ci tro-viamo a rispondere nonsolo alle urgenze e a si-tuazioni gravi, ma an-che a stabilire relazionie rapporti affettuosicon i nostri utenti che,magari durante tutto ilcorso della giornata,non hanno scambiatoparola con nessuno. Cistiamo rendendo conto— sottolinea iI presi-dente — che c'è ungran bisogno di sociali-tà ed accanto a questo,di servizi più elementa-ri ed immediati come ipasti caldi per coloroche non sono autonomio le pulizie di casa.Pensiamo per il futurodi ampliare in questosenso il pacchetto diservizi con accordi conaltre cooperative chesvolgono questi lavori".

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1 ° GRAN PREMIO"LOOPLOMBARDIA"

Si è disputato presso la pista indoordi Lodi, il 1° Gran Premio Coop Lom-bardia di Atletica Leggera tra le se-guenti Società sportive: N.A. Fanful-la Lodigiana Coop di Lodi, Geas Co-op di Sesto San Giovanni, AtleticaBergamo 59, Pro Patria Bustese Co-ca Cola, Cus Milano, Comense con lapresenza di circa 350 atleti che han-no disputato 32 gare.I premi sono stati offerti dalla Coop

Lombardia e dalla Sezione soci dellaCoop di Lodi.Il Trofeo è stato vinto dalla N.A.Fanfulla Lodigiana Coop con punti155, davanti all'Atletica Bergamo 59,Pro Patria Bustese, Comense, GeasCoop e Cus Milano.

Le premiazioni sono state effettuatedai signori Zucchelli e Bravi della se-zione Soci Coop Lombardia di Lodi.

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Roberto Brunelti, FonfulloCoop, vincikko dei óo hs delsentore assoluto Femminile

il favolo"premi"atterro dallo Coop

Page 13: .DEL FUTURO ALLE SFIDE COOPERAZIONE DELLA RISPOSTA€¦ · stesso modo per preparare le altre frittate e servitele ben calde, cosparse con zucchero o miele. Valore nutritivo per porzione:

COMUNE o; M LANOrsErrogE EDUCAZIONE

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MERENDAil pregiudizio alimentare

tra fame, gusto e disgusto

SCUOLA oxpAMBENTE

MILANO,7 E 8 MAGGIO1992

CENTROCONGRESSICARIPLO

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A NOVATE,PALLAVOLOSI DICECOOPCoop Novate è ormai da anni la denominazio-ne sportiva del settore pallavolo femminiledella polisportiva Navate.La sponsorizzazione Coop Lombardia permet-te infatti l'attività di un centinaio di pallavoli-ste a livello agonistico, amatoriale e p•omozio-ne giovanile.Grazie all'impegno dei dirigenti e di ottimi al-lenatori la Coop Novate partecipa con eccel-lenti risultati a diversi campionati della fede-razione Fiap -Coni tra cui: serie C regionale(attualmente in seconda posizione), Under 16,Under 14.

CALCIO:TROFEO"PRIMAVERA"A CREMAIl 16' Trofeo internazionale di calcio riservatoalla categoria "primavera" si terrà a Crema dal29 Maggio al 6 Giugno 1992, e Coop Lombardiasarà presente come sponsor Ufficiale.II torneo vedrà la partecipazione di importantisquadre tra cui: Inter, Bologna, Cremonese,Piacenza, Milan, Fiorentina, Parma, Atalantaed inoltre la nazionale professionisti di serie C.Per le squadre straniere saranno presenti ilUnirla Praga, la nazionale Ucraina e quella delGhana.Presso la sala degli Ostaggi del comune diCrema, si è tenuta la premiamone del T premiogiornalistico sportivo "Massimo Valentini"dedicato alla memoria del noto conduttore delTg 1 scomparso nel 1984.Quest'anno il premio è stato assegnato a AldoAgroppi e Nino De Luca.

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CONVEGNOINTERNAZIONALEIl Convegno si prefigge di mo-strare l'aspetto culturale, psico-logico e comunicativo del cibo.Fame e sazietà, gusto e disgustosana confini segnati non solodalla scarsità e dall'abbondanzadi risorse, ma anche dalla condi-visione o avversione di un siste-ma alimentare.In un mondo di immigrati comequello ín cui sempre più ci tro-viamo a vivere, scelte q proibi-zioni alimentari di natura reli-giosa o consuetudinaria segnanoil confine dove si attestano le di-versità culturali, ma anche lecuriosità e l'apertura tra cultu-re.

Cavoli a merenda sta a signifi-care quel cibo che viene conside-rato da ogni cultura "fuor dí luo-go".

Il Convegno si articola in tre se-

zioni:

Il buon cibo: che cosa è "abba-stanza" secondo i criteri delle or-ganizzazioni internazionali Fao,Orna, Unicef. Che cosa è abba-stanza in assoluto e secondo idifferenti sistemi culturali.

Gusti e disgusti: interdizioni escelte alimentari, il cibo come I-dentità culturale nella cultura e-braica, islamica, indù, giappone-se, cristiana.

Cavoli a merenda: l'incontro conil cibo degli altri, l'esperienzadelle città cosmopolite, Istanbul,Salonicco, Parigi, Londra, SanFrancisco. Le incomprensioni e idisgusti imprescindibili.

L'imperialismo alimentare e losciovinismo culinario: rimedi,possibilità, futuri.

CICLOCROSSCON COOP LOMBARDIASi sono trovati a Camirago gli appassionati di ci-clocross, per assistere alla gara, valida per il cam-pionato regionale lombardo a staffetta, di questanuova' disciplina sportiva.

Sono scese in campo due categorie, la juniores ecadetti, quindici coppie alle prese con una appas-sionante staffetta, che ha visto trionfare per la

prima categoria il duo composto da G. Rizzotto eG. Piatta deI gruppo sportivo Coop Lombar-diaiMilka/F.11i Rizzotto/Stelbel.

Per i cadetti, sul podio più alto sono saliti A. Ste-fanoni e A. Milanesi pure loro impegnati con i co-lori del g s. Coop Lombardia .

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FORZA DONNE!

Molti di noi hanno inufficio la foto dei "Pro-bi pionieri di Rochda-le".Sono i fondatori dellaprima cooperativa almondo, sorta in unsobborgo di Manche-ster, in Inghilterra, nel1844.E sono tutti uomini.Le fotografie delle pri-me esperienze coopera-tive in Italia, dalla se-conda metà dell'800 al-la prima guerra mon-diale, ritraggono uomi-ni (e solo uomini) conl'abito della festa e lapaglietta in testa.Le immagini della ri-nascita delle cooperati-ve dopo il fascismo ciripropongono uominial lavoro per la rico-struzione. Sorreggonola carriola e sono in ca-nottiera.E se scorriamo i LibriSoci dell'epoca, trovia-mo solo uomini.Ma se oggi entriamonei moderni negozi, su-

permercati e ipermer-cati della Coop ci tro-viamo in mezzo alledonne.Ormai sono la maggio-ranza tra i soci di CoopLombardia, la piùgrande cooperativadella regione, e lo stan-no diventando nelle al-tre cento cooperativeche operano in Lom-bardia.Non le troviamo inquesta proporzione neiComitati Soci e neiConsigli di ammini-strazione.Le donne sono anche lastragrande maggioran-za tra i lavoratori Co-op, ma sono ancora po-che quelle che arrivanoa ricoprire ruoli di re-sponsabilità aziendale.Per non parlare poi deiclienti: le donne sonodi gran lunga la mag-gior parte dei consu-matori che frequenta-no i nostri punti divendita.Ogni singola cooperati-

va della Regione, e so-prattutto Coop Lom-bardia, mantiene e svi-luppa rapporti con ilterritorio nel quale o-pera. Organizza corsi,conferenze, mostre ri-volte soprattutto allescuole ma anche allaterza età o agli sporti-vi.I temi sono quelli del-l'alimentazione equili-brata, della salute, del-l'ambiente, del tempolibero.Ebbene, in questa mi-riade di iniziative, po-che, pochissime, sonole cose fatte con le don-ne e con le loro orga-nizzazioni.Le ragioni sono molte,ma possono e devonoessere superate.Uno dei primi ostacoliè quello dell'ignoranza.Storicamente conoscia-mo le organizzazionidemocratiche, i partitie i sindacati.Abbiamo imparato aconoscere le associazio-

ni dei consumatori equelle ambientalisti-che e a lavorare con lo-ro su numerosi obietti-vi.Ora vogliamo lavorareanche con le organizza-zioni delle donne.Ma quante sono? Diche cosa si occupano?Le nostre conoscenzeerano insufficienti.Ecco perché abbiamoincaricato MariucciaMasala di condurrequesta ricerca.Da qui vogliamo parti-re.

Ugo PinferiResponsabile del Set-tore Soci e Consuma-toriAssociazione lombar-da cooperative di con-sumatori

Sergio GhiringhellíDirettore Soci

e ConsumatoriCoop Lombardia

DON4111~1111.111111~1.1~1~a cura di Mariuccia Masala

CITTÀ

IN UNA CARTELLA "LE ORGANIZZAZIONI DELLE DONNE IN LOMBARDIA"

IL "CHI È"DELLEDONNEPROPOSTODA LOOP

Le organizzazioni delle donnein Lombardia

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E cco le "pagine gialle" delle donne inLombardia. In una cartelletta sonocontenuti quattro fascicoli: Orga-

nizzazioni delle donne, Organizzazionidelle donne nei luoghi misti, Le elettein Lombardia, Iniziative pubbliche eprivate per le donne.Non ci risulta che esistesse una ricerca01 genere.E stata condotta da Mariuccia Masala,una giornalista che segue da vicino ilmondo femminileLa ricerca è stata commissionata da Co-op Lombardia per avere uno strumentodi lavoro.Di quale lavoro?Ma quello verso le donne, ovviamente.Per poter organizzare iniziative per isoci e per i consumatori in generale chesiano realizzate insieme alle donne.E non mancheranno le possibilità: que-ste centinaia di organizzazioni fanno ditutto, si occupano di mille cose.

Se volete averne una copia, richiedetela a

Coop Lombardia, Direzione socie consumatori

Viale Famagosta, 75 - 20142 Milano

Vanda, nome di donnamolto comune nel mila-nese, è da qualche tem-po anche il nome di ungruppo di docenti dellaFacoltà di architetturadi Milano. Si è costitui-to alla fine del 1990 apartire da un incontrodi cinque donne ognunadelle quali portava un"dono e una propria ge-nealogia". Si può legge-re nella loro presenta-zione "Il dono comune èil desiderio di operareculturalmente e politi-camente sul tema dellacittà femmina, nel solcotracciato dal movimen-to delle donne. Ciascu-na di noi, Gisella Bas-canini, Cristina Bian-chi, Sandra Bonfiglioli,Marisa Bressan, IdaFare, ha fatto dono ul-teriore della propria e-

sperienza di studi, poli-tica e di relazioni. Gi-sella sull'abitare fem-minile, Cristina sullacomunicazione multi-mediale, Sandra sultempo e la metropolimultimediale, Marisasui luoghi urbani, Idasullo spazio dell'abitaree sui luoghi del simboli-co femminile". Le donnedi Venda hanno presola decisione dicostituirsi in gruppo co-me continuazione di unlavoro cominciato conl'organizzazione di unseminario del dicembre1990 intitolato ''Osarepensare la città femmi-na". Quel seminario siproponeva di "offrire unluogo di riflessione sul-la città femmina, com-binazione possibile del-le relazioni non pìù de-

bisogni e pratiche nellacittà: città femmina,città dell'ospitalità".Così il lavoro è prose-guito nella costituzionepresso la facoltà di ar-chitettura di un semi-nario permanente perl'anno accademico 90/91e poi anche per il 91/92denominato i lunedì diVanda. Ancora, si è co-stituito un "Laboratoriodi tesi di laurea", aper-to a tutte le studentes-se, alle ricercatrici, alledocenti e alle esperteinteressate.Il gruppo ha chiesto ilfinanziamento di ricer-che riferendosi alla leg-ge sulle "Azioni positiveper la realizzazione del-la parità uomo-donna'-Infine, ha ottenuto unasede presso il Diparti-mento PPEE, Via Bo-

nardi 3, un telefono02/23995144 e un fax02/23995130. Da segna-lare infine, la pubblica-zione degli atti di un se-minario sull'abitarefemminile sui numeri 13e 14 di Fluttuaria, rivi-sta milanese edita dalCicip & Ciciap nel mar-zo del 1990, ancora di-sponibili, al quale parte-ciparono molte dell'at-tuale gruppo Vanda.L'ultimo incontro diVanda si terrà nell'aulaR1 della Facoltà di ar-chitettura dei Politecni-co di Milano, 1'11 maggioalle ore 17.15 e avrà pertema la "genealogia estoria delle donne", aparlarne sarà AnneritaBuffafuoco dell'Univer-sità degli studi di Sienae della Società Italianadelle storiche.

terminate dalla solascansione produttiva,ma dalla vita materiale

dei molteplici soggettiurbani che già pongononuove utopie, differenti 14

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Periodi

A dal 15 giugno al 29 giugno

10 dai 29 giugno al 20 luglio

C dal H luglio al 27 luglio

C dal 2'r luglio al 3 agosto

dal 3 agosto al 17 agosto

C dal 11 agosto al 25 agoslo

13 dal 31 agosto ai 7 settembre

B dal 7 settembre al 21 settembre

A dal 21 settembre al 28 adombra

Cuotasellimariala

Sallimanaseppi.

180.000 415.000

960.090 475.000

945.000 475.0010

990.0130 465.000

1.155.090 502.000

990.000 502.1000

920.000 4751100

960.000 465.1100

880.000 440:000

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Quante volte il visita-tore italiano in Greciasi è sentito dire questafrase: "Stessa faccia,stessa razza"? E unodei modi per manife-stare un'amicizia pergli italiani, che ha su-perato tante prove, ne-gli anniLa simpatia che si re-spira arrivando nellaterra degli Elleni, è,già da sola, una buonaragione per visitarequesto Paese.Ma ve ne sono innume-revoli altre. Popolatada 8 milioni e 800 milaabitanti, la Grecia geo-grafica è al tempo stes-so montana, con la suacatena dell'Epiro, ma-rittima con un'esten-sione costiera di oltre10 mila chilometri (l'I-talia ha un perimetromarittimo di 8500 chi-lometri), che si spiegacon l'incredibile costel-lazione di isole e isolet-te che dal mar .ionioall'Egeo, da Corfù a

Creta costituisce con8500 grandi o piccoliframmenti insulari, unarcipelago che contor-na felicemente la piat-taforma balcanica cheha Atene per capitale.Che cosa visitare inquesto Paese dove sirespira una gioia di vi-vere tanto vicina a noi,ma dove la forza delletradizioni è quasi o-vunque una presenzaforte, e, si direbbe,quasi magica?Di Atene, dei suoi Mu-sei e del Partenone,luoghi di nascita dellaciviltà moderna, è forseinutile sottolineare ilrichiamo obbligatorio.Basti aggiungere cheAtene, pur sommersada una coltre di costru-zioni, conserva specienelle zone centrali, co-me quella di Plaka aipiedi del Partenone,così autentico pur es-sendo un tipico epicen-tro turistico, un fascinoche è insieme quello

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Partenze: N13 luglioB) 24 agosto

Durata 8 giurni/7 notti

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Hotel: ***

Trattamento: pensione completa

Quotadi partecipazione L. 1.040.000in camera doppiaSupplementocamera singola L. 135.000numero minimo di partecipanti 25

P giorno; Italia /1stanbulRitrovo dei partecipanti direttamentepresso l'aeroporto di Milano Malpentsa, as-sistenza alle operazioni di imbarco e par-tenza per Istanbul con volo speciale. Arri-vo e trasferimento in albergo. Sistemazio-ne nelle camere riservate. Cena (in base a-gli operativi volo) e pernottamento.293° giorno: IstanbulPrima colazione in albergo. Giornate dedi-cate alla visita della città: l'Ippodromo, chefu durante i secoli il centro della vita pub-blica; la Moschea Blu, una delle più belleMoschee della città, con i suoi sei minaretic la sua armoniosa serie di cupole; SantaSofia, costruita dall'Imperatore Giustinia-no e largamente ammirata soprattutto peri suoi affreschi spettacolari e l'immensacupola centrale.Pranzo. Nel pomeriggio visita del GranBazaan Cena e pernottamento in albergo.4° giorno: Istanbul l BoluPrima colazione e visita del Palazzo ibp-kapi, la residenza dei sultani ottomani.Pranzo e partenza per Rolu. Arrivo e siste-mazione in albergo nelle camere riservate.Cena e pernottamento.V giorno; Bolu / CappadociaPrima colazione e partenza per Ankara.Arrivo e visita del museo delle Civiltà A-natoliche, per la ricchezza delle sue colle-zioni dal periodo preistorico al periodo itti-ta, darà un'idea di tutte le civiltà che si so-no succedute nella terra di Anatolia. Visitaal Mausoleo di Ataturk, fondatore dellaRepubblica e padre della Turchia moder-na. Pranzo e proseguimento per la Cappa-docia. Durante il viaggio visita all'anticoCaravanserraglio SeIgiuchida di Agzika-rahan. Arrivo in Cappadocia e sistemazio-

ne in albergo nelle camere riservate. Cenae pernottamento.Et° giorno: CappadociaGiornata in pensione completa dedicata al-ta scoperta di questa regione unica al mon-do: la valle di Goreme con le sue chiese ru-pestri, la valle di Zelve, la città sotterrane-a di Kaymakly. Pernottamento in albergo.r giorno: CappadociaPrima colazione e partenza per Fethiyecon soste per la visita di Demre, Myra eXantos con pranzo. Arrivo e sistemazionein albergo nelle camere riservate. Cena epernottamento.8° giorno: Fethiye I Dalarnan IPrima colazione in albergo. 'Thinpo a dispo-sizione fino al trasferimento in aeroportoper il rientro a Milano, aeroporto di Mal-pensa.N.B. Per coloro che hanno scelto di prolun-gare il viaggio con il soggiorno balneare alClub Letoonia, dopo la prima colazionedell'8° giorno trasferimento al Club conpullman privato.

La quota comprende:• trasporto aereo con voli speciali Mila-noiDalaman/Milano• franchigia di Ig. 15 di bagaglio• trasporto in dman Gran 'Turismo per tut-ta la durata del tour• sistemazione in alberghi tre stelle in came-ra doppia con servizi privati• trattamento di pensione completa• visite ed escursioni come da programma(ingressi inclusi)• assistenza di personale in Lingua italiana• accompagnatore da Milano al raggiungi-mento del numero minimo di partecipanti in-dicato• polizza assicurativa individuale

La quota non comprende:• le bevande ai pasti, mance ed extra perso-nali in genere• tutto quanto non espressamente indicato oconsiderata facoltativo.Documenti necessari:Carta d'identità valida per l'espatrio opassaporto individuale in corso di validità.

Estensione con soggiorno balnearedopo il tour8 giorni 17 notti in mezza pensione,inclusi trasferimento ed assistenza

Villaggio Club Letoonia-Fethye

Quota individualedal 20 luglio al 27 luglioe dal 31 agostoal 7 settembre L. 555.000

delle persone e dei luo-ghi.I suggerimenti da dareal viaggiatore sonoquelli di munirsi d'unabuona guida pergusta-re appieno la ricchezzadegli itinerari propo-sti.Chi ha la ventura di vi-sitare la terra dell'ora-colo, non potrà nonconstatare come, nelcorso dei millenni, l'uo-mo non abbia mai per-duto l'ansia di conosce-re i] suo destino.Lo sanno bene gli ita-liani che vengono daun Paese che è diven-tato la Mecca dei ma-ghi e delle chiromanti.Poi, vi sono le isole co-me Creta con le vesti-gia di Cnosso.Un insieme archeologi-co fra museo di Era-klion e i resti di Cnossoche offrono lo spettaco-lo d'uno dei tantidrammi della storia,raccontato attraversol'arte: un'epoca vienesoppiantata dall'altra,quella dei vincitori, edecco cambiare il lin-guaggio della culturafigurativa.Si direbbe che i nuoviarrivati siano riusciti aconquistare anche l'a-nima dei vinti.Un ultimo cenno perun'altra isola, quella diSantorini.Di bellezza 'paragona-bile a quella di Capri,questo borgo è calatoin un mare costellatodi frammenti che sem-brano parlare dellaleggendaria scomparsadi Atlantide.Clima: quello greco èparagonabile a quellosiciliano.Gastronomia. In Gre-cia non ci si deve a-spettare a tavola Iasuddivisione fra primie secondi, il pesce for-nisce alla cucina i piat-ti migliori.Per il resto vi è un am-pio assortimento chedalle foglie di vite far-cita (dolmodakia), allamussaka (carne e me-lanzane tritate), per fi-nire con la pasticceriaorientale (baklava, ka-taifi, ecc.).

5

TOUR O GIORNIAtene - Capo Sordo - Egina - Poros Hydra - Canale di Corinto -

Epírlauro Nauplia - Argo Tirinto - Micene - Rio - Patrasso Pirgos -

Olimpia - Antirio - Amlissa Delti - Livadia - Tebe - Atene

Ruota dl partecipazione:

partenza 14 giugno

1.320.000(minimo 25 parlecipanii)

partenza 19 luglio

1.395.000

Riduzione terzo lette adulti

65.000

Riduzione bambini 2/12 anni

250.0130

Supplemento camera singala

250.000

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