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Latitudine 37°06′30″N - Longitudine 13°56′49″E
Licata: “Energia dal Mediterraneo”
PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
del Comune di Licata
Licata: “Energia dal Mediterraneo”
PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE
del Comune di Licata
REV 05 del 19 novembre 2014
INTRODUZIONE 1
1. IL QUADRO DELLA CITTA’ 3
1.1 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE 3
1.2 - IL CLIMA 6
1.3 - L'ANDAMENTO DEMOGRAFICO 12
1.4 - IL SISTEMA ECONOMICO 15
2. IL BILANCIO ENERGETICO 16
2.1. PREMESSA 16
2.2. METODOLOGIA DI RACCOLTA DEI DATI 17
2.3. LA DOMANDA ENERGETICA: CONSUMI DELLE UTENZE COMUNALI 19
2.4. LA DOMANDA ENERGETICA DEL TERRITORIO COMUNALE 24
2.5. BILANCIO ENERGETICO PER SETTORE DI UTILIZZO 27
2.6. PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA 34
3. IL BILANCIO DELLE EMISSIONI 37
3.1. L’INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI 37
3.2. METODOLOGIA DI CALCOLO E FATTORI DI EMISSIONE UTILIZZATI 38
3.3. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2 39
3.4. OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 40
4. LA STRATEGIA GENERALE 41
4.1. IL PROCESSO DECISIONALE E LA PARTECIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDERS 48
4.1. VISIONE AL 2020 53
4.2. INQUADRAMENTO NORMATIVO 54
4.3. ORIENTAMENTI STRATEGICI 60
5. LE AZIONI 63
5.1. PREMESSA 63
5.2. ELENCO DELLE AZIONI 65
5.3. AZIONI REALIZZATE O IN REALIZZAZIONE 69
5.4. SCHEDE AZIONI PAES 70
5.5. RIEPILOGO 104
6. GOVERNANCE E PIANO DI MONITORAGGIO 105
6.1 COORDINAMENTO E STRUTTURE ORGANIZZATIVE 105
6.2 COINVOLGIMENTO DELLE PARTI INTERESSATE 105
6.3 MONITORAGGIO E FOLLOW-UP 106
7.1 STRUMENTI E FONTI DI FINANZIAMENTO 108
1
INTRODUZIONE
La pianificazione energetica e ambientale di livello comunale, ha come obiettivo il coordinamento delle azioni
volte a ridurre i consumi energetici, a promuovere l’efficienza energetica negli usi finali dell’energia, incrementare
la produzione di energia da fonti rinnovabili e a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
L’instabilità del prezzo dei prodotti petroliferi e l’acuirsi dell’effetto serra causato dai combustibili fossili, spingono
le comunità verso una nuova sensibilità ambientale, nella direzione di una vera e propria “rivoluzione
energetica”.
L’efficienza energetica (EE) e le fonti energetiche rinnovabili (FER), protagoniste di questo cambiamento,
rappresentano un’evidente opportunità etica, sociale e ambientale. Il loro utilizzo non pianificato, al contrario, può
tradursi in un rischio sia in termini di perdita di ecosistemi naturali che di paesaggio oltre che ad introdurre delle
complessità tecnologiche nel sistema energetico.
La scelta di una politica energetica sostenibile, fatta di risparmio ed efficienza energetica, oltre allo sviluppo delle
fonti rinnovabili, offre diversi vantaggi: ambientali, grazie alla diminuzione dell’uso dei combustibili fossili che si
traduce in una riduzione dei gas serra, oltre che degli inquinanti atmosferici, nocivi per la salute umana;
economici, dovuti a vantaggi diretti e concreti, sulla minor spesa energetica per gli enti locali, per le famiglie e
per le imprese, oltre alla costruzione di nuove opportunità di sviluppo economico connesse alle green economy;
sociali, dovuti ad un nuovo modello di sviluppo di micro generazione distribuita dove cambiano anche i ruoli
sociali degli attori dello sviluppo locale, in cui la ICT assume un ruolo centrale e l’autoproduzione di energia
diventa modello sociale di un nuovo sviluppo durevole.
Con un consumo di energia in costante aumento nelle città e nei territori europei, la Commissione Europea ha
lanciato, nel gennaio 2008, l’iniziativa del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) nell'ambito della seconda
edizione della Settimana europea dell'energia sostenibile. Questo strumento si rivolge direttamente ai primi
cittadini degli Stati membri, e li invita a mettersi in prima fila nella lotta contro i cambiamenti climatici,
promuovendo la sostenibilità energetica e ambientale a livello locale.
Le autorità locali che scelgono, in maniera autonoma e
volontaria, di aderire al Covenant of Mayors, si impegnano a
ridurre di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica
(CO2) che vengono generate all’interno dei propri limiti
amministrativi. Questa riduzione dovrà avvenire entro il 2020 e
rispetto ai livelli di emissione del 1990 o di un anno successivo
(il primo anno per cui l’ente locale possiede dati energetici
certi).
Oltre all’adesione formale al Patto dei Sindaci, il Comune s’impegna a:
presentare, entro un anno dalla firma, un proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Inventario di Base
delle Emissioni + Piano d’Azione), che rappresenta uno strumento di analisi energetica e ambientale dello
stato attuale del territorio comunale e un documento di pianificazione e di coordinamento di tutte le azioni
necessarie all’ente locale per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni;
2
Figura 1: Iter di realizzazione del PAES di Licata
presentare, a cadenza biennale, un Rapporto sull’attuazione e sul monitoraggio del Piano d’Azione
(Monitoring Emission Inventory, MEI);
adattare le strutture della città, con il fine di perseguire le azioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo di
riduzione;
promuovere le proprie attività e coinvolgere i cittadini e le imprese per la realizzazione di giornate dell'energia
locale;
diffondere il messaggio del Patto dei sindaci, in particolare incoraggiando le altre autorità locali ad aderirvi e
contribuendo alla realizzazione di eventi.
Per l’attività di elaborazione e redazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) ai fini dell’adesione
al Patto dei Sindaci ed in conformità alle Linee Guida "How to develop a Sustainable Energy Action Pian
(SEAP)" elaborate dal JRC (Joint Research Center), si prevedono le seguenti fasi di realizzazione.
Obiettivo % riduzione CO2
entro il 2020
I PASSO
Firma del Patto dei Sindaci
II PASSO
Presentazione del PAES
III PASSO
Periodica presentazione dei
report di monitoraggio
Realizzazione del PAES
Monitoraggio delle azioni
Sviluppo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Inventario Base delle Emissioni (IBE)
3
1. IL QUADRO DELLA CITTA’
Le linee guida del JRC prevedono la stesura di una sezione di inquadramento generale della città e del suo
territorio, finalizzata a costituire la cornice per la valutazione del PAES da parte dell’Ufficio del Patto dei Sindaci.
In quest’ottica la sezione fornisce un quadro d’insieme ed elementi oggettivi di conoscenza delle caratteristiche
del territorio, utilizzando i documenti approvati e adottati dal Comune di Licata, di seguito descritti:
Piano Regolatore Generale;
Piano Particolareggiato;
Piano di zona per l’edilizia economica e popolare PEEP
Programma costruttivo (PC)
Piano di Recupero (PR)
L’importanza di definire un quadro conoscitivo del territorio è anche determinata dalla molteplicità e complessità
dei fattori che influiscono e condizionano i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica (CO2): struttura
economica e livello di attività, popolazione, densità, caratteristiche del patrimonio edilizio, utilizzo e livello di
sviluppo dei vari mezzi di trasporto, clima, ecc.
L’indagine di base si pone come punto di inizio del processo di costruzione del PAES, in relazione a questa,
integrata con un processo di partecipazione pubblica, definiti obiettivi e azioni correlate, e si è impostato il
sistema di monitoraggio dello stato di avanzamento del piano.
1.1 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Licata è un comune siciliano, appartenente alla provincia di Agrigento proprio al confine meridionale della
provincia, e si affaccia sul Mar Mediterraneo.
Figura 2: Localizzazione del Comune di Licata nella Provincia di Agrigento
La popolazione rilevata al 31/12/2013 è di 38.130 abitanti, con un valore della densità demografica pari a 212,21
abitanti per km2.
4
Indicatore Valore
Altitudine 8 m s.l.m.
Superficie Comunale 178,91 km2
Densità abitanti 212,21
Abitanti (2013) 38.130
NUTS 1 Italia
NUTS 2 Sicilia
NUTS 3 Agrigento
Zona Sismica 4 (Zona con pericolosità sismica molto bassa)
Zona Climatica B
Gradi-giorno 604
Latitudine 37° 6' 29,52'' N
Longitudine 13° 56' 48,84'' E
Comuni contigui Gela (CL), Butera (CL), Camastra, Campobello di Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Ravanusa
Tabella 1 Indicatori territoriali di sintesi
Il comune si trova sulla costa meridionale della Sicilia, nel settore Ovest della Piana di Gela, affacciato sul
Mediterraneo. Di qui un clima estremamente piacevole, caldo e secco d'estate e mite d'inverno.
Figura 3: Vista dal mare del Comune di Licata
5
Il paesaggio naturale è quello caratteristico delle zone costiere della Sicilia, con macchia mediterranea, e la
presenza di insenature e spiagge che ne caratterizzano l’attrattiva turistica.
Dal punto di vista storico è una città che raccoglie elementi storici ed artistici, accumulatasi durante le alterne
dominazioni: Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi, Borboni.
L’economia licatese si sviluppa principalmente su tre settori trainanti, l’agricoltura in particolare, la pesca e il
turismo mentre il settore industriale e il settore dei servizi diversi da quelli turistici hanno una rilevanza minore.
Il settore industriale in particolare è assente per quanto riguarda grandi insediamenti, ed è caratterizzato da
aziende attive nella produzione dell’olio di oliva, nella conservazione del pesce e nella cantieristica, in particolare
nell’area del porto commerciale.
Per quanto riguarda il settore agricolo, la coltivazione orticola di pieno campo e in ambiente protetto si è
continuamente sviluppata durante gli ultimi decenni ed ulteriormente ampliata sino ad oggi. Tali produzioni sono
concentrate prevalentemente nella Piana di Licata, dove negli ultimi venti anni si è assistito alla continua
espansione delle superfici occupate da serre e tunnel.
Tutta l'area della Piana di Licata, è tradizionalmente vocata all'orticoltura sia protetta che di pieno campo; infatti
ampia parte della fascia costiera e per una profondità di 5 km è investita a colture ortive. L'orticoltura serricola in
particolare, inizialmente localizzata nella parte centro-occidentale della Piana, oggi è diffusa su tutta l'area.
Uno studio ENEA1 ha identificato relativamente alle aree destinate all’orticoltura 1.200ha destinati a serre a
tunnel per la produzione di meloni cantalupo e ortaggi, 800ha per le coltivazioni del carciofo, 700ha per
produzioni orticole, 1.000ha per la coltivazione di vigneti e 1.000ha destinati a uliveti.
Inoltre in particolare il Piano Strategico della Sicilia Centro Meridionale2 aggiunge alle produzioni elencate in
precedenza 4.500ha dedicate a seminativi e 1.900ha a pascolo.
Le altre colture in serra sono il fagiolino, il pomodoro, la melanzana e la zucchina, prodotti che hanno un ottima
collocazione sia per la qualità garantita dai terreni, sia per la precocità in cui vengono commercializzati.
Sono inoltre da segnalare tra le produzioni agricole a pieno campo, oltre al carciofo, il finocchio e la fava fresca.
Dopo il settore agricolo la pesca ha rappresentato un settore di grande valore, sebbene abbia subito una
contrazione negli ultimi anni, mentre ha acquistato importanza il turismo.
Il settore inoltre può contare su una flotta moderna e sulla dotazione infrastrutturale del porto di recente
ampliamento e ammodernamento, con prospettive di sviluppo, soprattutto in una prospettiva di pesca
sostenibile, e può contare anche sull’apporto di un mercato ittico rilevante e funzionale, che al momento è chiuso
e non svolge appieno le sue funzionalità.
Le qualità del pesce comunemente pescato sono: triglie, sogliole, merluzzi, seppie, varie specie di gamberi,
platesse, spigole, saraghi, polipi e moltissimo pesce azzurro (sgombri, sardine, acciughe).
1 Approvvigionamento della risorsa idrica: analisi tecnico-economica per la prevenzione della desertificazione a Licata – ENEA. Dati Ufficio locale dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste 2 Elaborazione Ufficio Unico di Programmazione Economica e Pianificazione Territoriale S.C.M.
6
Infine il turismo rappresenta un settore in forte crescita, e Licata è il centro con maggior potenziale di attrattiva e
offerta turistica, anche in relazione alla realizzazione del porto turistico recentemente completato.
Il territorio è inoltre caratterizzato da una particolare sensibilità alla desertificazione, elemento che ha portato alla
valutazione di interventi nel campo della razionalizzazione dell’utilizzo della fonte idrica e di studi specifici da
parte dell’Osservatorio delle acque.
Fa le aree del territorio regionale risultate vulnerabili ai fenomeni di siccità e desertificazione, l'area agricola
ricadente nella piana di Licata (parte valliva del bacino del Fiume Imera Meridionale), rappresenta infatti un caso
emblematico designata dall'Unione Europea, che ha inserito Licata fra i 20 comuni italiani dei 150 europei da
monitorare.
Da un punto di vista morfologico, il territorio presenta un'altimetria variabile che va dal livello del mare a 500 m
s.l.m.; in esso si possono distinguere essenzialmente due zone: quella collinare e la litoranea pianeggiante.
La zona collinare interessa una superficie di circa 10.000 ha, mentre la vasta pianura alluvionale si estende per
circa 7.000 ha occupando circa 24 km della costa centro-meridionale dell'isola. Nella parte valliva di Licata
confluiscono le acque del fiume Salso e dei suoi affluenti, risultando quest'area anche soggetta a elevato rischio
idrogeologico.
Nella Piana di Licata il processo di desertificazione più grave resta la salinizzazione del suolo per l'utilizzo di
acque irrigue con elevate concentrazioni di sali solubili (salinità del suolo indotta o secondaria).
Il sistema colturale più diffuso é di tipo irriguo e comporta l'utilizzo di acque emunte dalla falda e dal fiume Imera
Meridionale o Salso.
1.2 - IL CLIMA
I dati climatici relativi al Comune di Licata sono disponibili dalla valutazione delle rilevazioni dei valori mensili
delle precipitazioni e delle temperature della stazione climatica di Licata che si trova a quota di 142 m slm., per
un periodo che va dal 1921 al 2000.
Le precipitazioni annue per il periodo di osservazione sono di 454 mm con variazioni tra i 205,8 mm, nel 1952,
ed i 1091, nel 1923.
In particolare, dall’istogramma della distribuzione delle precipitazioni annue e quello della normalizzazione si può
osservare che:
periodi di elevata piovosità alternati da periodi di bassa piovosità; maggiore frequenza presentano gli anni
con piogge tra i 500 e 550 mm, mentre gli anni con pioggia maggiore di 550 mm rappresentano solo il 14%
dell’ottantennio di osservazione;
gli anni 1921-1925 corrispondono al periodo più piovoso in assoluto con precipitazioni medie che
raggiungono i 904 mm;
un prolungato periodo (24 anni) di bassa piovosità, con precipitazioni medie che non superano i 409 mm,
dal 1977 al 2000, interrotto dall’anno piovoso del 1976 con 758,8 mm di pioggia.
le seguenti tabelle, frutto di uno studio dell’ENEA dal titolo “Salinizzazione e qualità delle acque: impatti e ipotesi
di mitigazione”, rappresentano l’andamento degli indicatori climatici nel territorio Comunale.
7
Figura 4: Istogramma della distribuzione delle precipitazioni annue nella stazione climatica di Licata (142
m slm) Fonte ENEA
Figura 5: Istogramma Diagramma di normalizzazione (precipitazione annua/precipitazione media relativa al periodo 1921-2000) delle precipitazioni annue nella stazione climatica di Licata (142 m slm)
Fonte ENEA
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Figura 6: Precipitazioni medie mensili nella stazione di Licata per il periodo 1921-2000 - Fonte ENEA
Figura 7: Temperatura mensile (media; minima; massima) nella stazione di Licata - Fonte ENEA
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Figura 8: Variazioni delle precipitazioni e delle temperature medie mensili per la stazione di Licata. Periodo di riferimento: 1926-2000- Fonte ENEA
Le temperature registrate sottolineano una temperatura decisamente mite, raramente inferiore ai 10° C in media,
raccolta nei tre mesi invernali (gennaio-marzo), mentre, al contrario, decisamente elevata nel periodo maggio-
ottobre. Tali caratteristiche, in fase di pianificazione delle azioni, porteranno ad un’attenta analisi degli interventi
relativi al settore residenziale e terziario, al fine di favorire la coibentazione e la dotazione di sistemi di
climatizzazione estiva efficienti, che avranno una convenienza economica e un ritorno dell’investimento iniziale
maggiore rispetto al lato climatizzazione invernale, aspetto che comunque presenta tecnologie ed interventi
specifici che hanno enorme potenziale di riduzione dei gas climalteranti, senza richiedere temperature di
esercizio particolarmente elevate (Geotermia a bassa entalpia).
IRRAGGIAMENTO SOLARE E PRODUCIBILITA’ FOTOVOLTAICA
Licata, al pari dell’intera Regione Siciliana, presenta un’ottimale valore dell’irraggiamento solare medio, che
suggerisce lo sfruttamento delle tecnologie solari a fini energetici, che hanno elevati potenziali sull’intero arco
annuale.
La mappa prodotta dal PVGIS del potenziale italiano e dell’irraggiamento medio inserisce la provincia di
Palermo, tra le zone con maggior potenziale in Italia, come evidenziato nella mappa sotto riportata.
Entrando nel particolare del Comune di Licata il valore dell’irraggiamento medio giornaliero sulla superficie
orizzontale è di 5.180 Wh/m2/giorno, che permette producibilità molto elevate per kWp installato, ben al di sopra
della media nazionale, con conseguente produzione media mensile pari a 133 kWh per un impianto a terra con
inclinazione di 33° e utilizzo di pannelli di silicio cristallino.
10
Figura 9 Irraggiamento medio annuale in Italia (Fonte: Global Irradiation and solar electricity potential (PVGIS Ispra) )
Tabella 2 Irraggiamento solare e produzione di energia elettrica Licata (Fonte: PVGIS CMSAF)
Mese
Irraggiamento sul
piano orizzontale
Wh/m2/giorno
Produzione elettrica giornaliera
per 1 kWp all'inclinazione
ottimale (kWh)
Produzione elettrica mensile
per 1 kWp all'inclinazione
ottimale (kWh)
Inclinazione ottimale
Gennaio 2.510 3.17 98.4 60
Febbraio 3.420 3.78 106 53
Marzo 4.680 4.38 136 40
Aprile 6.050 4.90 147 25
Maggio 7.180 5.08 158 12
Giugno 7.950 5.22 157 4
Luglio 8.180 5.48 170 8
Agosto 7.230 5.28 164 20
Settembre 5.480 4.71 141 35
Ottobre 4.020 4.04 125 49
Novembre 2.820 3.38 101 59
Dicembre 2.520 3.18 98.6 62
Anno
(media) 5.180 4,39 133 33
11
LIVELLO DI VENTOSITÀ
Il potenziale eolico del Comune di Licata è abbastanza rilevante, a conferma della presenza di una discreta
potenza installata nel territorio comunale, in particolare il parco eolico del Monte Durrà, che ha una potenza
complessiva pari a 28, 05 MW installati.
Per valutare il potenziale dell’utilizzo della tecnologia eolica, in particolare il micro e minieolico che ben si sposa
ad un utilizzo in contesti urbanizzati, sono state utilizzate le mappe della velocità media annua del vento sono
fornite dall'Atlante Eolico, che caratterizzano secondo una scala a nove colori la ventosità locale, un parametro
che fornisce un dato medio di potenzialità di sfruttamento, ma che non sostituisce le analisi di dettaglio che sono
sempre necessarie per acquisire presso un sito candidato alla realizzazione di un impianto eolico i dati necessari
alla caratterizzazione dal punto di vista anemologico, per la successiva valutazione sull’economicità e fattibilità
tecnica.
Per l’analisi relativa al Comune di Licata si è fatto riferimento a due differenti mappe, quella relativa ad un’altezza
s.l.m. di 25m e una successiva con i dati relativi a 50 m s.l.m..
Figura 10: Velocità media annua del vento a 25 m s.l.t. (fonte Atlante Eolico Interattivo)
La ventosità media annua sul territorio a 25m s.l.m., si aggira prevalentemente tra i 4 ed i 5 m/s, un valore non
particolarmente significativo, ma che potrebbe consentire una discreto potenziale con l’utilizzo di determinate
tecnologie di mini e micro aerogeneratori (ad esempio aerogeneratori ad asse verticale Darreius).
In considerazione della conformità del territorio del Comune, l’analisi è stata approfondita anche con la mappa
relativa all’altezza di 50m s.l.m., che ha fornito dati leggermente più confortanti sullo sfruttamento della
tecnologia eolica, in particolare per il micro e mini eolico, in quanto la media si attesta tra i 5 e i 6 m/s, con punte
di 7 m/s.
12
Figura 11: Velocità media annua del vento a 50 m s.l.t. (fonte ATALANTE EOLICO INTERATTIVO)
1.3 - L'ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Nel grafico è riportato l'andamento demografico della popolazione residente nel comune di Licata dal 2001 al
2013, secondo i dati forniti dall’ISTAT.
Figura 12: Andamento della popolazione del Comune di Licata (elaborazione da dati ISTAT)
L’andamento della popolazione comunale, dopo aver subito una lieve flessione tra il 2001 ed il 2002 fa
registrare, nell’anno successivo, un brusco incremento raggiungendo i 39.108 abitanti. Nei 7 anni successivi, fino
al 2010, la popolazione rimane pressoché costante, per poi decrescere ancora e raggiungere, nel 2011, un
numero di abitanti pari a 38.064. Valore che si manterrà circa costante nei 2 anni successivi, ovvero fino al 2013.
La tabella seguente mostra l'andamento della popolazione residente ed il numero di nuclei familiari, da cui si
evince un aumento del numero dei nuclei familiari, a fronte, come nella media nazionale, di una diminuzione dei
componenti un elemento che induce a prevedere un possibile cambiamento nel settore delle costruzioni e delle
ristrutturazioni: le abitazioni nel medio termine, dovrebbero aumentare per poter permettere di assorbire
l’aumento dei nuclei familiari, prediligendo immobili dalle dimensioni contenute, utili a ospitare nuclei meno
numerosi.
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Anno Data rilevamento Popolazione residente
Variazione assoluta
Variazione percentuale
Numero Famiglie
Media componenti per famiglia
2001 31 dicembre 37.904 - - - -
2002 31 dicembre 37.529 -375 -0,99% - -
2003 31 dicembre 39.108 +1.579 +4,21% 13.830 2,82
2004 31 dicembre 38.812 -296 -0,76% 13.842 2,80
2005 31 dicembre 39.091 +279 +0,72% 13.893 2,81
2006 31 dicembre 39.016 -75 -0,19% 13.876 2,81
2007 31 dicembre 39.280 +264 +0,68% 13.971 2,81
2008 31 dicembre 39.202 -78 -0,20% 14.001 2,79
2009 31 dicembre 39.136 -66 -0,17% 14.057 2,78
2010 31 dicembre 39.082 -54 -0,14% 14.110 2,76
2011 (¹) 8 ottobre 39.003 -79 -0,20% 14.114 2,75
2011 (²) 9 ottobre 38.125 -878 -2,25% - -
2011 31 dicembre 38.064 -61 -0,16% 14.212 2,67
2012 31 dicembre 38.057 -7 -0,02% 14.295 2,65
2013 31 dicembre 38.130 +73 +0,19% 14.750 2,58
Tabella 3: Andamento della popolazione, del numero di nuclei familiari e della media dei componenti per
famiglia del Comune di Licata (elaborazione dati da ISTAT)
Considerando un approfondimento della composizione della popolazione sul territorio comunale, attraverso
l’analisi della piramide delle età (nella figura quelle rispettive agli anni 2002 e 2013) e della suddivisione per età,
è evidente come il comune segue la media nazionale di invecchiamento della popolazione a scapito delle
generazioni più giovani, mentre rimane piuttosto stabile la fascia di età della popolazione “produttiva”.
14
Figura 13 Popolazione Comune Licata per età, sesso e stato civile (2002 -2013). Elaborazione dati ISTAT
Figura 14: Disaggregazione per fasce d'età popolazione di Licata 2002-2012 (elaborazione dati da ISTAT)
Dall’analisi dei dati è interessante sottolineare i seguenti aspetti relativi all’evoluzione dei consumi energetici e lo
sviluppo del settore immobiliare, come in precedenza accennato.
A fronte della riduzione del numero di componenti nel nucleo familiare medio, le richieste si concentreranno su
abitazioni di media-piccola grandezza, e quindi il settore dovrebbe evolversi verso la costruzione di nuove
abitazioni che rispondano a tali requisiti, oppure alla ristrutturazione dell’esistente e parcellizzazione delle attuali
unità abitative.
D’altro canto un’alta percentuale di residenti anziani implica solitamente minor sensibilità rispetto ai temi
dell’efficienza energetica e, di conseguenza, una minor propensione ad eventuali modifiche della propria
abitazione o delle proprie abitudini.
15
1.4 - IL SISTEMA ECONOMICO
Dall’analisi dei risultati del Censimento dell’Industria e dei servizi del 2011, i dati sul numero delle imprese e i
relativi addetti sono i seguenti, raggruppati nei settori economici rilevati a fini statistici dell’agricoltura,
dell’industria, del terziario, del no profit, e delle istituzioni pubbliche (tab. 6).
Il settore della pesca è rilevato in queste 5 macrocategorie nell’agricoltura.
Tabella 4 Numero imprese e unità locali per settore (Censimento Industria e Servizi 2011 - ISTAT).
La tabella riporta i valori relativi agli ultimi due censimenti del 2001 e 2011 che vedono una composizione del
sistema economico territoriale nel 2011 illustrato dal grafico a torta riportato nella figura 13.
Figura 15 Addetti per settore 2011 (Fonte ISTAT)
Gli addetti occupati dal settore delle Istituzioni Pubbliche sono pari al 23%, secondi dietro al settore terziario che
si attesta al 54%. Segue il settore industriale con un 15%, mentre agricoltura ed istituzioni No Profit fanno
registrare rispettivamente il 3% e 5% del totale degli addetti occupati.
5%
15%
54%
23%
3%
2011
Agricoltura Industria Terziario Istituzioni Pubbliche Istituzioni No Profit
16
2. IL BILANCIO ENERGETICO
2.1. PREMESSA
Nel presente capitolo si è proceduto alla costruzione del bilancio energetico Comunale di Licata per il periodo
che va dall’anno 2010 al 2012. L’utilità del Bilancio Energetico è quella di restituire un quadro di sintesi del
sistema energetico del Comune, individuando e quantificando, all’interno dei confini amministrativi della città, sia
la domanda (consumi) che la produzione di energia.
Assecondando la scelta di seguire le Linee Guida del JRC per la redazione dell’Inventario di Base delle
Emissioni (IBE) e del PAES, lo studio è stato impostato secondo la seguente struttura: dopo la prima fase di
esposizione della metodologia utilizzata nella raccolta dei dati (paragrafo 2.2) si è passato ad un’analisi dei
consumi energetici di diretta competenza del Comune (paragrafo 2.3), relativi in particolare al proprio patrimonio
edilizio (paragrafo 2.3.1), all’illuminazione pubblica (paragrafo 2.3.2) e al proprio parco veicolare (paragrafo
2.3.3), e dei consumi energetici, attribuibili al territorio comunale (paragrafo 2.4), riguardanti il patrimonio edilizio
privato, il terziario, le piccole e medie imprese al di fuori dal “Emission Trading Scheme” (ETS) ed il trasporto in
ambito urbano. I consumi sono stati disaggregati per vettore energetico e, laddove possibile, anche per macro
settore di utilizzo (residenziale, terziario, agricoltura, industria, mobilità) nel paragrafo 2.5.
I vettori energetici considerati all’interno del PAES sono i seguenti:
energia elettrica (paragrafo 2.4.1);
gas naturale (paragrafo 2.4.2);
prodotti petroliferi, quali benzina, gasolio e GPL (paragrafo 2.4.3).
Nel presente capitolo, infine, viene presentata, nel paragrafo 2.6, un’analisi della situazione attuale circa la
produzione locale di energia elettrica e termica, adottando una divisione per fonte di energia e per tecnologia di
realizzazione. Questo aspetto, che non rientra nel calcolo dell’Inventario Base delle Emissioni dell’anno di
riferimento scelto, è però utile a completare il quadro energetico comunale ed effettuare una prima stima di
riduzione delle emissioni evitate mediante la produzione di energia elettrica e termica dagli impianti a fonti
rinnovabili entrati in attività nel periodo successivo al 2011, anno di riferimento scelto.
A livello generale, è possibile classificare le fonti di energia in primarie e secondarie. Una fonte è detta primaria
quando è presente in natura in forma direttamente utilizzabile e non deriva dalla trasformazione di nessun’altra
forma di energia (energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, da biomasse,da combustione di legna, petrolio
grezzo, gas naturale, carbone, energia nucleare). Le fonti secondarie sono quelle forme di energia che non
possono essere erogate direttamente da alcuna fonte, ma provengono dalla trasformazione delle energie
primarie: l’energia elettrica è la più importante fonte di energia secondaria, definita “pregiata” in quanto
facilmente trasportabile e utilizzabile.
17
2.2. METODOLOGIA DI RACCOLTA DEI DATI
Per giungere alla costruzione del bilancio energetico comunale si è proceduto ad un’attività di reperimento di
informazioni e dati presso i diversi Uffici dell’ente locale, resa possibile anche grazie all’indispensabile supporto
del personale amministrativo incaricato e di tutti gli uffici coinvolti nella ricerca.
2.2.1. Utenze Comunali
Per quanto riguarda i dati diretti di consumo del Comune, si sono raccolti i dati messi a disposizione
dall’Amministrazione sul patrimonio edilizio di proprietà comunale e sui relativi consumi di energia elettrica e di
gas naturale, per quanto concerne i consumi termici, oltre ai dati di consumo per l’illuminazione pubblica ed i
consumi di prodotti petroliferi per il parco veicoli ad uso dei dipendenti comunali.
2.2.2. Energia Elettrica
E’ stato possibile il reperimento dei dati relativi ai consumi finali di energia elettrica mediante una richiesta al
distributore locale dell’energia elettrica (Enel Distribuzione) per il periodo 2010-2012. Dai dati di fornitura
trasmessi è stato possibile ottenere la seguente ripartizione nei seguenti settori di attività:
agricoltura;
industria;
usi domestici;
terziario.
I dati sono stati forniti anche con una ripartizione in base al livello della tensione di fornitura (alta, media e bassa
tensione).
2.2.3. Gas Naturale
Per quanto riguarda la fornitura di gas naturale, il comune di Licata ha fornito i profili di consumo annuale per il
periodo 2009-2013.
Si evidenzia come, a partire dall'anno termico 2007-2008, come stabilito dalla deliberazione 138/04 dell’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas, modificata dalla deliberazione 17/07, le imprese di distribuzione utilizzano profili di
prelievo standard associati a categorie d'uso del gas, sulla base di una metodologia unica definita a livello
nazionale dall'Autorità stessa. I dati forniti sono dunque aggregati secondo le suddette categorie, come riportato
in Tabella 5:
18
Tabella 5: Elenco categorie d’uso AEEG
Mediante questa suddivisione è possibile distinguere e scorporare, in modo preciso e puntuale, soltanto le
utenze destinate alle attività produttive (uso tecnologico), settori Industria e agricoltura, ma non permette ad
esempio di individuare i consumi del settore residenziale o terziario. Per ovviare a questo problema, è stato fatto
ricorso ai dati ISTAT, che ogni anno sottopone dei questionari ai Comuni capoluogo di Provincia; in particolare, è
stato possibile reperire i dati relativi al consumo pro-capite di gas naturale ad uso domestico e per
riscaldamento, che ha consentito di scorporare la frazione di consumi attribuibili al settore residenziale.
Più nel dettaglio, l’ISTAT per “Consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento” intende il consumo di
gas metano per le utenze di uso domestico e di riscaldamento (individuale e centralizzato): il riscaldamento
individuale è quello previsto per ogni singolo appartamento ad uso di civile abitazione, mentre il riscaldamento
centralizzato è previsto per fabbricati comprendenti più appartamenti ad uso di civile abitazione.
2.2.4. Dati di consumo di Prodotti Petroliferi
Per quanto concerne i prodotti petroliferi (benzina, GPL, gasolio), non è stato possibile ottenere dati puntuali
inerenti al territorio comunale, di conseguenza ci si è riferiti ai dati di vendita provinciale (Agrigento) disponibili sul
sito del Ministero dello Sviluppo Economico, suddivisi per tipo di combustibile e per utilizzo. I valori sono stati
allocati al territorio comunale in proporzione alla popolazione residente.
Per quanto riguarda invece i prodotti petroliferi utilizzati come combustibili (per riscaldamento o usi tecnologici),
sono stati utilizzati dati puntuali forniti dal comune di Licata.
Codice Descrizione
001 Uso cottura cibi
002 Produzione di acqua calda sanitaria
003 Uso cottura cibi + produzione di acqua calda sanitaria
004 Uso tecnologico (artigianale-industriale)
004 Uso tecnologico (artigianale-industriale)
004 Uso tecnologico (artigianale-industriale)
005 Uso condizionamento
006 Riscaldamento individuale/centralizzato
007 Riscaldamento individuale + uso cottura cibi + produzione di acqua calda sanitaria
008 Riscaldamento individuale + uso cottura cibi
009 Riscaldamento individuale + produzione di acqua calda sanitaria
010 Riscaldamento centralizzato + uso cottura cibi + produzione di acqua calda sanitaria
011 Riscaldamento centralizzato + produzione di acqua calda sanitaria
012 Uso tecnologico + riscaldamento
012 Uso tecnologico + riscaldamento
012 Uso tecnologico + riscaldamento
013 Uso condizionamento + riscaldamento
19
2.2.5. Dati di consumo di altri combustibili
E’ stata inoltre effettuata una ricerca riguardante i dati di consumo di combustibili diversi come i bioliquidi. Dal
bollettino semestrale del GSE riguardante l’ “Incentivazione delle fonti rinnovabili, Certificati Verdi e Tariffe
Omnicomprensive. Bollettino aggiornato al 31 Dicembre 2011” è emerso che, presso il territorio comunale, sono
installati 19 impianti, per la produzione di energia elettrica, alimentati a bioliquidi per una potenza complessiva di
9.500 kW.
2.2.6. Dati di produzione locale di energia
In relazione alla produzione locale di energia elettrica e alla produzione termica di impianti di cogenerazione o
teleriscaldamento, si è proceduto alla consultazione ed all’analisi delle banche dati disponibili a livello nazionale
(GSE-ATLASOLE per gli impianti fotovoltaici, pubblicazioni AIRU per le reti di teleriscaldamento). Si segnala
tuttavia che la banca dati GSE-ATLASOLE riporta la lista degli impianti presenti sul territorio comunale, con la
rispettiva data di entrata in esercizio e la potenza installata, non fornendo tuttavia i dati di produzione annua
effettiva di elettricità.
2.2.7. Unità di misura di energia primaria
Presentandosi la necessità di convertire i dati energetici raccolti in quantità equivalenti di un solo tipo di energia
primaria, per poter procedere ad un confronto tecnicamente corretto tra i diversi vettori energetici in gioco,
ciascuno con la propria unità di misura, si è scelto il Megawattora (MWh), essendo l’unità di misura prevista nei
modelli di reportistica per il Patto dei Sindaci (Inventario di Base delle Emissioni e PAES): la conversione delle
unità fisiche di consumo dei diversi combustibili (litri, m3, tonnellate) in energia primaria è stata effettuata
utilizzando i valori di densità e potere calorifico inferiore dei combustibili adottati di norma in letteratura, riportati
in Tabella 6:
Tabella 6 : Potere Calorifico Inferiore (P.C.I.) e densità dei diversi combustibili considerati.
2.3. LA DOMANDA ENERGETICA: CONSUMI DELLE UTENZE COMUNALI
In questo paragrafo viene presentata l’analisi dei consumi energetici delle utenze di competenza diretta
dell’Amministrazione comunale, classificabili in:
patrimonio edilizio comunale;
illuminazione pubblica;
PCI
t/smc t/l MWh/t
Gas naturale 0,00071682 13,3
Gasolio 0,000825 11,9
GPL 0,000565 13,1
Olio combustibile 0,000923 11,2
Benzina 0,000734 12,3
DensitàVettore energetico
20
parco auto comunale.
2.3.1. Patrimonio edilizio comunale
Il patrimonio edilizio del Comune di Licata comprende complessivamente 74 edifici; si riportano, in particolare, in
Tabella 7, i fabbricati di proprietà Comunale registrati al 31 Dicembre 2013:
Numero edifici Descrizione utenza
8 Uffici comunali
1 Commissariato
2 Polizia municipale
18 Scuole
10 Rete idrica
1 Museo comunale
1 Sito archeologico
9 Collettività
1 Elisoccorso
16 Abitazioni civili
5 Concessione a privati
2 Servizio cimiteriale
74 Totale edifici comunali
Tabella 7: Inventario fabbricati di proprietà del Comune di Licata al 2013 – Fonte: Comune di Licata
Dei 74 edifici comunali, 16 sono rappresentati da abitazioni civili e 5 gestiti da privati. Le fatture energetiche
(elettriche e termiche) di questi 21 edifici non sono a carico dell’Amministrazione comunale.
Relativamente all’energia elettrica invece, l’Amministrazione comunale ha scelto di aderire ad un’offerta di Enel
Energia sia per quanto riguarda le forniture delle utenze in BT per illuminazione pubblica ed altri usi, che per la
fornitura delle utenze in MT.
Un confronto dei consumi energetici, legati all’utilizzo del gas naturale e dell’energia elettrica, negli anni dal 2010
al 2012 (ultimo anno per il quale si hanno a disposizione consumi completi dei vettori energetici presi in esame),
consente di riportare i seguenti grafici relativi ai bilanci energetici comunali:
21
Figura 16: Consumi termici edifici del patrimonio comunale (2010-2012) [MWh] Fonte: Comune di Licata
Figura 17 : Consumi elettrici delle utenze comunali, esclusa l’illuminazione pubblica (2010-2012) [MWhel] Fonte: Comune di Licata
2.3.2. Illuminazione pubblica
Ad oggi, la città di Licata risulta illuminata con circa 8.600 punti luce (al 2011 erano circa il 65%) con una
variegata tipologia di corpi illuminanti e sorgenti luminose.
Nell’anno di riferimento per il calcolo dell’IBE (2011), i corpi illuminanti erano circa il 65% di quelli attuali, in
quanto nel corso degli anni sono state apportate delle modifiche all’intero parco luci.
I consumi per l’Illuminazione Pubblica presentano un trend decrescente, passando da un consumo di 6.422
MWh per il 2010 ad un consumo di 5.891 MWh per il 2012.
2010 2011 2012
Gas naturale Utenze
Comunali [MWh] 633 668 571
520
540
560
580
600
620
640
660
680
2010 2011 2012
Energia elettrica Utenze
Comunali [Mwhel] 2.028 1.981 2.035
1.950
1.960
1.970
1.980
1.990
2.000
2.010
2.020
2.030
2.040
22
Figura 18 : Consumi di energia elettrica per l’Illuminazione Pubblica – Fonte: Comune di Licata
2.3.3. Parco veicoli comunale
La flotta comunale è composta da autovetture, autocarri, ciclomotori, motocarri, uno scuolabus ed un mezzo
nautico.
Sono da considerare in questo ambito i dati sulla composizione del parco veicolare del Comune, riportati nella
seguente Tabella:
COMUNE DI LICATA - PARCO VEICOLI COMUNALE
Marca Modello Tipo veicolo Quantità Dipartimento
Trattore agricolo Trattore 1 LL.PP.
Fiat Iveco 35 1 LL.PP.
Fiat Iveco Spurgo 1 LL.PP.
Piaggio Poker lambretta 2 LL.PP.
Fiat Scuola Bus autobus 1 LL.PP.
Fiat 500 autovettura 1 LL.PP.
Fiat Panda autovettura 6 LL.PP.
Piaggio Poker motociclo 1 LL.PP.
Aprilia Scarabeo motociclo 2 LL.PP.
Gilera Ciclomotore ciclomotore 1 LL.PP.
Piaggio APE motocarro 5 LL.PP.
Fiat Scudo autovettura 1 LL.PP.
Nissan autocarro 1 LL.PP.
Fiat Stylo autovettura 1 AA.GG.
2010 2011 2012
Illuminazione pubblica 6.421.719 5.921.873 5.891.299
5.600
5.700
5.800
5.900
6.000
6.100
6.200
6.300
6.400
6.500 M
Wh
e
Illuminazione pubblica
23
Fiat Punto autovettura 1 AA.GG.
Mercedes E220 Cd autovettura 1 AA.GG.
Mitsubishi L200 autovettura 1 Urbanistica
Mezzo nautico mezzo nautico 1 Urbanistica
Fiat Panda autovettura 1 Urbanistica
Fiat Punto autovettura 1 Serv.Finanziari
Nissan autocarro 1 Pol.Municip.
Fiat Doblò autovettura 1 Pol.Municip.
Alfa Romeo 147 autovettura 1 Pol.Municip.
Fiat Panda autovettura 3 Pol.Municip.
Fiat 16 autovettura 1 Pol.Municip.
Fiat Grande Punto autovettura 3 Pol.Municip.
Fiat Bravo autovettura 1 Pol.Municip.
Fiat Panda autovettura 1 Serv.Sociali
Tabella 8 : Inventario parco auto comunale – Fonte: Comune di Licata
Per quanto riguarda i dati di consumo del parco auto di proprietà del Comune, questi sono stati forniti dalla
stessa Amministrazione, e sono riportati nella
Tabella 9 . Si nota come sia i consumi di gasolio che quelli di benzina siano diminuiti in maniera significativa: i
dati mostrano infatti, nel rapporto tra l’anno 2011 (anno di riferimento scelto) e 2013 (ultimo anno per cui si
hanno dati completi di consumo), una riduzione dell’ 11,6% per il gasolio ed una riduzione del 10,5% per la
benzina.
PARCO AUTO COMUNALE U.d.M. Totale 2011 Totale 2012 Totale 2013
Benzina
litri 11.111 8.519 9.945
MWh 100 77 90
tep 9 7 8
tCO2 25 19 22
Gasolio
litri 18.242 14.420 16.117
MWh 180 142 159
tep 15 12 14
tCO2 48 38 42
Tabella 9 : Consumi di carburante parco auto Comunale 2011-2013 – Fonte: Comune di Licata
Nell’analisi è stato ipotizzato che i consumi siano determinati principalmente dagli spostamenti che avvengono
all’interno del territorio di pertinenza del comune di Licata.
24
2.4. LA DOMANDA ENERGETICA DEL TERRITORIO COMUNALE
2.4.1. ENERGIA ELETTRICA
La
Tabella 10 riporta i dati dei consumi elettrici reperiti sul territorio comunale, ripartiti per settore di utilizzo. Essi
sono stati elaborati partendo dai consumi puntuali (usi domestici, illuminazione pubblica, usi diversi) forniti da
Enel Distribuzione per il comune di Licata. Per disaggregare i consumi classificati come “usi diversi” nei settori
“agricoltura”, “industria” e “terziario”, sono stati utilizzati i dati di consumo provinciale (provincia di Agrigento)
forniti da Terna, in proporzione al numero di abitanti ed al consumo pro-capite allineati a livello comunale
attraverso il rapporto tra popolazione comunale e provinciale.
Consumi di energia elettrica per settori [Mwhel] - Licata
Anno Agricoltura Industria Terziario Domestico Totale
2010 1.521 13.719 18.929 36.581 70.750
2011 1.566 12.510 19.153 37.174 70.403
2012 1.815 10.561 21.639 38.378 72.393
Tabella 10: Consumi elettrici comunali per settore di utilizzo (anno 2010/2012)
Fonte: Dati Enel ed elaborazione su dati Terna
Di seguito si riportano dunque tre ulteriori grafici, contenenti rispettivamente i consumi elettrici complessivi che
insistono sul territorio (ricavati dalla
Tabella 10) per gli anni 2010, 2011 e 2012, divisi per settori di utilizzo:
2%
15%
30% 53%
Consumi energia elettrica sul
territorio comunale - Anno 2012
Agricoltura
Industria
Terziario
Domestico
25
Figura 19: Consumi elettrici comunali per settori di utilizzo (anno 2010-2011-2012)
Fonte: Dati Enel ed elaborazione su dati Terna
La Figura 19 rappresenta graficamente i dati della
Tabella 10, evidenziando come il settore più energivoro sia quello residenziale, il quale si attesta oltre il 50% dei
consumi complessivi del territorio comunale, seguito dal settore terziario con un contributo poco inferiore al 30%
e dal settore Industriale che contribuisce per meno del 20%. Il settore agricoltura, quasi irrilevante rispetto ai
consumi elettrici complessivi, rappresenta il 2% del consumo elettrico totale.
2.4.2. GAS NATURALE
Per quanto riguarda il consumo di gas naturale nel territorio comunale, il Comune di Licata ha fornito i dati
secondo lo schema descritto nel paragrafo 2.2.3. La classificazione nei diversi settori di utilizzo (residenziale,
terziario, agricolo, Industria e pubblica amministrazione) è stata eseguita partendo dalla differenzazione tra usi
domestici ed usi tecnologici, scomponendo in seguito questi ultimi attraverso l’utilizzo delle stime provinciali
2%
18%
27% 53%
Consumi energia elettrica sul
territorio comunale - Anno 2011
Agricoltura
Industria
Terziario
Domestico
2%
19%
27%
52%
Consumi energia elettrica sul
territorio comunale - Anno 2010
Agricoltura
Industria
Terziario
Domestico
26
dell’MSE per i consumi industriali e delle statistiche regionali ENEA per quanto riguarda i consumi agricoli.
Inoltre, i consumi della pubblica amministrazione sono stati calcolati attraverso l’analisi dettagliata delle fatture
energetiche. I consumi relativi al settore terziario (non includendo la pubblica amministrazione) sono stati ricavati
come differenza tra il totale dei consumi tecnologici e i consumi degli altri settori sopra menzionati.
La domanda di gas naturale nel 2011 è riportata in Figura 20:
Figura 20: suddivisione dei consumi di gas naturale in settori di utilizzo (anno 2011) Fonte: Comune di Licata
Da un’analisi dei consumi di gas naturale per il territorio del Comune di Licata relativi al 2011, è possibile notare
come gran parte di essi sia associata all’utilizzo residenziale con un valore pari a 31.591,5 MWh su un totale
complessivo di 38.941,8 MWh, quindi circa l’ 81% del totale.
In Figura 21 sono rappresentati i pesi percentuali dei settori sul totale:
Figura 21: Peso percentuale dei diversi settori di utilizzo sui consumi totali di gas naturale
31591,5
1605,3 310,8 668,3
4765,9
0,0
5000,0
10000,0
15000,0
20000,0
25000,0
30000,0
35000,0
Anno 2011
MW
h
Disaggregazione per settore
Residenziale Industria
81%
4%
1% 2% 12%
Residenziale
Industria
Agricoltura
27
2.4.3. PRODOTTI PETROLIFERI
I dati di consumo dei prodotti petroliferi sono principalmente classificabili in due macrocategorie: combustibili per
riscaldamento ed usi tecnologici (attribuibili nello specifico ai settori agricoltura, industria e terziario) e carburanti
per autotrazione (attribuibili interamente al settore mobilità).
I dati totali di venduto dei carburanti, relativamente all’anno 2011, sono stati ricavati dalla banca dati del
Ministero dello Sviluppo Economico (MSE). I dati di origine sono stati i consumi di combustibili fossili per la
provincia di Agrigento, ottenendo una stima dei consumi per il Comune di Licata attraverso una proporzione
rispetto al numero di abitanti.
Figura 22: Dati di venduto di carburante per autotrazione nel territorio comunale (anno 2011) Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
La benzina ed il GPL vengono impiegati solamente per l’autotrazione, mentre il gasolio è utilizzato anche nel
settore agricolo.
2.5. BILANCIO ENERGETICO PER SETTORE DI UTILIZZO
2.5.1. INTRODUZIONE
Occorre porre inizialmente l’accento sul fatto che la ripartizione proposta distingue i diversi settori di utilizzo dai
consumi delle utenze comunali (già computate precedentemente): il settore residenziale non comprende quindi i
consumi degli edifici di proprietà comunale, così come il settore trasporti non comprende i consumi della flotta
comunale.
59.601
121.670
10.213 11.699
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
Anno 2011
MW
h
Benzina autotrazione
Gasolio autotrazione
Gasolio agricolo
GPL autotrazione
28
2.5.2. SETTORE RESIDENZIALE
Il consumo di energia primaria del settore residenziale è pari a 112.409 MWh nel 2011. In Figura 23 è illustrata la
domanda complessiva di energia primaria del settore, disaggregata per vettore energetico; si considera un
fattore di conversione tra Megawattora elettrici e Megawattora di energia primaria pari a 2,174:
Figura 23: Domanda di energia primaria in MWh ripartita per vettore – Settore residenziale
Analizzando i dati di consumo ripartiti per vettore energetico si osserva che il 72% dei consumi energetici per il
settore residenziale è associato all’utilizzo di energia elettrica mentre il restante 28% all’utilizzo di gas metano.
2.5.3. SETTORE AGRICOLTURA
Il consumo di energia primaria del settore agricoltura per il 2011 è stato pari a 13.929 MWh. In Figura 24 è
riportato il totale della domanda di energia primaria del settore, includendo il contributo di gasolio agricolo; si
considera un fattore di conversione tra Megawattora elettrici e Megawattora di energia primaria pari a 2,174:
72%
28%
0%
Elettricità
Metano
GPL
80.817
31.591
Elettricità Metano GPL
MWh - Residenziale 2011
29
Figura 24: Domanda di energia primaria in MWh ripartita per vettore – Settore Agricoltura
Analizzando i dati di consumo ripartiti per vettore energetico si osserva che il 73% dei consumi energetici è
associato all’utilizzo di gasolio ad uso agricolo, mentre il contributo dell’energia elettrica si attesta al 25%. Il
consumo di metano rappresenta circa il 2% del totale.
Il contributo del gasolio qui riportato è, come già precedentemente specificato, solo quello scorporabile in
maniera univoca a partire dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico, cioè il gasolio per uso agricolo.
2.5.4. SETTORE INDUSTRIA
Il consumo di energia primaria del settore industria è pari a 28.803 MWh nel 2011. In Figura 25 è illustrato il
totale della domanda di energia primaria del settore; si considera un fattore di conversione tra Megawattora
elettrici e Megawattora di energia primaria pari a 2,174.
3.405
311
10.213
Elettricità Metano Gasolio
MWh - Agricoltura 2011
25%
2%
73%
Elettricità
Metano
Gasolio
30
Figura 25: Domanda di energia primaria in MWh ripartita per vettore – Settore Industriale
Analizzando i dati di consumo ripartiti per vettore energetico si osserva che il 94% dei consumi energetici per il
settore industriale è associato all’utilizzo di energia elettrica, mentre il contributo di metano si attesta al 6%.
2.5.5. SETTORE TERZIARIO
Il consumo di energia primaria del settore terziario è pari a 46.404 MWh nel 2011. In Figura 26 è illustrata la
domanda complessiva di energia primaria del settore, disaggregata per vettore energetico; si considera un
fattore di conversione tra Megawattora elettrici e Megawattora di energia primaria pari a 2,174:
27.198
1.605
Elettricità Metano GPL
MWh - Industria 2011
94%
6%
0%
Elettricità
Metano
GPL
31
Figura 26: Domanda di energia primaria in MWh ripartita per vettore – Settore Terziario
Analizzando i dati di consumo ripartiti per vettore energetico si osserva che il 90% dei consumi energetici per il
settore terziario è associato all’utilizzo di energia elettrica, mentre il contributo del metano si attesta al 10%.
2.5.6. SETTORE MOBILITA’
Il settore dei trasporti è uno dei cluster più rilevanti nell’inventario delle emissioni nel Comune di Licata. Può
essere declinato principalmente in tre voci: parco veicoli comunale, parco veicoli del servizio di trasporto locale e
trasporti privati.
Il parco auto comunale è stato precedentemente analizzato, con i relativi consumi di carburante, nel paragrafo
2.3.3. relativo ai consumi direttamente imputabili all’Amministrazione pubblica.
41.638
4.766
Elettricità Metano Gasolio
MWh - Terziario privato 2011
90%
10%
0%
Elettricità
Metano
Gasolio
32
MOBILITA' GENERALE U.d.M. Totale 2011
Benzina
litri 6.598.428
MWh 59.601
tep 5.126
tCO2 14.841
Gasolio
litri 12.347.533
MWh 121.670
tep 10.464
tCO2 32.486
GPL
litri 1.575.918
MWh 11.699
tep 1.006
tCO2 2.656
Totale
MWh 192.970
tep 16.595
tCO2 49.982
Tabella 11: Dati di venduto su territorio comunale dei carburanti per autotrazione (anno 2011)
Fonte: Agenzia delle Dogane
I dati di consumo riportati in
Tabella 11 sono riferiti alla totalità del settore mobilità, che comprende, come detto, sia la quella pubblica (parco
auto comunale e trasporto pubblico locale), che quella privata. Avendo in precedenza ricavato i dati puntuali per i
sotto-settori relativi alla mobilità pubblica, sono stati ricavati i dati di consumo della mobilità privata andando a
decurtare i consumi attribuiti ai trasporti pubblici e alla pubblica amministrazione dai consumi complessivi del
settore mobilità, forniti dall’Agenzia delle Dogane.
Parco veicoli del servizio di trasporto pubblico locale
Per la valutazione del consumo energetico e delle emissioni del servizio di trasporto pubblico si è tenuto conto
del parco veicoli della società per azioni Ibla Tour S.C..
Le emissioni finali sono state ricavate computando esclusivamente i consumi relativi ai percorsi sul territorio
comunale di Licata nell’anno di riferimento 2011.
Le quantità di carburante, i km annuali percorsi, il consumo medio annuale dichiarati sono stati utilizzati come
dati di input per la determinazione dell’energia utilizzata e delle emissioni di CO2.
Nell’analisi sono stati considerati solo i consumi determinati dagli spostamento che avvengono all’interno del
territorio comunale della Città di Licata.
33
COMUNE DI LICATA - MEZZI PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - ANNO 2011
Tipo mezzo Numero mezzi Distanza percorsa [km/anno] Consumo gasolio [lt/anno]
Bus linee urbane 8 485.370 97.074
Tabella 12: Inventario dei mezzi per il servizio di trasporto pubblico locale e stima dei consumi di
carburante per l’anno 2011 – Fonte: Comune di Licata
Per il triennio 2011-2013 sono stati raccolti i seguenti dati:
CONSUMI DI GASOLIO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Anno Distanza percorsa [km/anno] Consumo gasolio [lt/anno]
Anno 2011 485.370 97.074
Anno 2012 474.875 94.975
Anno 2013 473.050 94.610
Tabella 13: Stima dei consumi di carburante per i mezzi del trasporto pubblico locale (anni 2011-2013)
Fonte: Ibla Tour S.C.
TPL U.d.M. Totale 2011 Totale 2012 Totale 2013
Benzina
litri - - -
MWh - - -
tep - - -
tCO2 - - -
Gasolio
litri 97.074 94.975 94.610
MWh 957 936 932
tep 82 80 80
tCO2 255 250 249
Tabella 14: Stima dei consumi di carburante per i mezzi del trasporto pubblico locale (anni 2011-2013) e
conversione in MWh e tCO2 – Fonte: Ibla Tour S.C.
Trasporti privati
Per la determinazione del consumo energetico e delle emissioni di CO2 derivanti dal traffico cittadino dovuto alla
mobilità privata all’interno del territorio comunale, sono stati utilizzati i dati provinciali ricavati dalla banca dati del
Ministero dello Sviluppo Economico, rapportati al Comune di Licata in proporzione al numero di abitanti. La
suddivisione è stata eseguita per tipologia di combustibile, come riportato nella
Tabella 15.
34
MOBILITA' PRIVATA U.d.M. Totale 2011
Benzina
litri 6.587.317
MWh 59.501
tep 5.117
tCO2 14.816
Gasolio
litri 12.232.217
MWh 120.534
tep 10.366
tCO2 32.183
GPL
litri 1.575.918
MWh 11.699
tep 1.006
tCO2 2.656
Totale
MWh 191.733
tep 16.489
tCO2 49.654
Tabella 15: Consumi di benzina, gasolio e GPL 2011 (settore mobilità privata)
Fonte: elaborazione su dati Agenzia delle Dogane.
2.6. PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA
La produzione di energia elettrica sul territorio comunale è realizzata mediante impianti fotovoltaici ed impianti
termoelettrici alimentati a bio-liquidi i quali soddisfano i criteri previsti dalle Linee Guida del JRC per l’inclusione
nell’Inventario di Base delle Emissioni, in quanto:
non sono inclusi nel Sistema Europeo per lo scambio di quote di Emissioni (ETS);
hanno potenza nominale inferiore ai 20 MWel.
Circa gli impianti termoelettrici alimentati a bio-liquidi, non risulta che ne siano stati realizzati di nuovi in data
successiva al 31 dicembre 2011; per quanto riguarda la tecnologia del fotovoltaico, successivamente all’anno di
riferimento per il calcolo dell’IBE (2011), sono stati installati ulteriori impianti come specificato di seguito.
2.6.1. PRODUZIONE DA FOTOVOLTAICO
I dati ufficiali relativi alla produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici dal 2007 al 2013 sono stati ricavati
dal sito GSE-ATLASOLE e riportati nella seguente tabella:
Anno Potenza annua installata
[kW]
2007 11,5
2008 127,8
2009 47,1
2010 981,5
2011 6.277,3
2012 3.814,7
2013 1.408,6
TOTALE 12.668,6
Tabella 16 Potenza annua installata di impianti fotovoltaici sul territorio comunale (Fonte: ATLASOLE)
35
La Figura 27 mostra in particolare come l’accelerazione più pronunciata si sia verificata dal 2010 in poi:
Figura 27 Potenza cumulata degli impianti fotovoltaici installati sul territorio comunale (Fonte: ATLASOLE)
Per quantificare la produzione di elettricità complessiva degli impianti fotovoltaici, non sono purtroppo disponibili
dati ufficiali, ed occorre rifarsi a stime di producibilità rese disponibili dallo stesso JRC sul sito PvGIS e riportate
in Figura 28:
Figura 28 Producibilità di un impianto fotovoltaico da 1 kWp nel Comune di Licata (Fonte: PvGIS JRC)
0,0 11,5 139,3 186,4 1167,9
7445,2
11260,0
12668,6
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
kW
in
sta
lla
ti
36
Quindi, quantificando in 1.600 kWh/kWp la producibilità annua di elettricità, le produzioni attribuibili ai diversi anni
del periodo di riferimento 2006-2013 sono le seguenti (sono stati considerati in via cautelativa tutti gli impianti
installati nel corso di un certo anno come pienamente a regime solo l’anno successivo, indipendentemente dalla
data di entrata in esercizio):
Figura 29 Produzione elettrica da impianti fotovoltaici (Fonte: elaborazione dati ATLASOLE e JRC)
2.6.2. PRODUZIONE DA IDROELETTRICO
Sul territorio del Comune di Licata non sono installati impianti alimentati a energia idroelettrica.
2.6.3. PRODUZIONE TERMICA ED ELETTRICA DA IMPIANTI DI COGENERAZIONE
Sul territorio comunale di Licata non risultano operanti impianti di cogenerazione.
0,0 18,5 222,9 298,3
1868,7
11912,4
18015,9
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
20.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
MW
he
37
3. IL BILANCIO DELLE EMISSIONI
3.1. L’INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI
L’Inventario Base delle Emissioni è lo strumento utilizzato per quantificare la quantità di CO2 emessa nel
territorio considerato durante l’anno di riferimento.
Esso costituisce pertanto il punto di partenza del PAES, da cui può partire la definizione degli obiettivi, la
predisposizione di un adeguato Piano d’Azione ed il monitoraggio.
La sua elaborazione è di fondamentale importanza poiché permette di identificare le principali fonti antropiche di
emissioni di CO2, attraverso le quali è possibile assegnare le priorità alle relative misure di riduzione, valutare
quantitativamente l’impatto di tali misure e valutare quantitativamente l’impatto delle proprie azioni relative al
cambiamento climatico. L’IBE mostrerà la fotografia della situazione energetica comunale nell’anno di
riferimento, per poterla confrontare con lo stato attuale.
Dunque, l’Inventario di Base delle Emissioni quantifica la quantità di CO2 emessa nel territorio dell’Autorità locale
durante l’anno preso come riferimento nella valutazione degli impegni di riduzione al 2020. Nel caso specifico del
Comune di Licata è stato scelto l’anno 2011, il primo con dati di consumo certi e completi. Il documento permette
di identificare le principali fonti di emissioni e quindi di assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di
riduzione.
L’IBE costituisce inoltre lo strumento attraverso cui misurare l’impatto delle azioni proposte nel PAES, e sarà
seguito da ulteriori Inventari di Monitoraggio delle Emissioni (IME), compilati negli anni successivi a quello di
riferimento, che mostreranno la tendenza verso il raggiungimento dell’obiettivo. Tutti i Firmatari del Patto dei
Sindaci forniscono il proprio IBE seguendo il modello fornito nel modulo PAES, organizzato in quattro Tabelle:
A. Consumo energetico finale;
B. Emissioni di CO2 o equivalenti di CO2;
C. Produzione locale di elettricità e corrispondenti emissioni di CO2;
D. Produzione locale di calore/freddo e corrispondenti emissioni di CO2.
38
3.2. METODOLOGIA DI CALCOLO E FATTORI DI EMISSIONE UTILIZZATI
3.2.1. SCELTA DELL’APPROCCIO
L’Inventario di Base delle Emissioni si basa sui consumi finali di energia, pertanto occorre determinare quale sia
il fattore di emissione da associare a tali consumi. Esistono due possibili approcci:
1) Fattori di emissione “Standard” in linea con i principi dell’IPCC: si basano sul contenuto di carbonio di
ciascun combustibile. Si considera la CO2 come il gas a effetto serra più importante, trascurando quindi
le emissioni di CH4 e N2O; quindi l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili o dall’uso di biomassa e
biocombustibili ha un fattore di emissione di CO2 pari a zero;
2) Fattori di emissione LCA (Life Cycle Analysis): tengono conto dell’intero ciclo di vita del vettore
energetico; non si tratta più solo delle emissioni derivate dalla combustione finale, ma anche di quelle
sorte durante la filiera di approvvigionamento al di fuori del territorio di utilizzo. In questo caso i gas a
effetto serra diversi dalla CO2 possono rivestire un ruolo importante, quindi vengono calcolate anche le
emissioni di CH4 e N2O sotto forma di emissioni di CO2 equivalenti.
Nel caso del Comune di Licata, si è optato per i Fattori di emissione Standard: in primo luogo perché si tratta
della metodologia adottata per la redazione degli inventari nazionali dei gas a effetto serra nell’ambito della
Convenzione Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del Protocollo di Kyoto; in secondo luogo
perché i consumi di Licata non presentano peculiarità tali da rendere rilevante il calcolo delle emissioni LCA al di
fuori del territorio.
3.2.2. FATTORI DI EMISSIONE PER LA COMBUSTIONE DI CARBURANTI
Per la combustione di carburanti sono stati utilizzati i fattori di emissione proposti da IPCC, riportati nella Tabella
17:
Tabella 17: Fattori di emissione standard (IPCC)
3.2.3. FATTORE DI EMISSIONE PER IL CONSUMO DI ELETTRICITÀ
Per quanto riguarda il fattore di emissione medio di CO2 associato ai consumi elettrici comunali, le Linee Guida
del Patto dei Sindaci indicano la possibilità di utilizzare un fattore medio europeo o nazionale. Si è scelto, nel
caso del Comune di Licata, di prendere a riferimento il fattore medio nazionale, indicato essere pari a 0,483
tCO2/MWhe.
Vettore energetico Fattore di emissione U.d.M.
Gas naturale 0,202 tCO2/MWh
Gasolio 0,267 tCO2/MWh
GPL 0,227 tCO2/MWh
Benzina 0,249 tCO2/MWh
Olio combustibile 0,279 tCO2/MWh
39
3.3. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2
L’analisi condotta ha portato alla definizione dell’Inventario Base delle Emissioni per l’anno di riferimento scelto.
Si sottolinea che tutti i dati riportati si riferiscono non all’intero consumo energetico del Comune di Licata, bensì
soltanto ai settori riferiti al PAES; restano esclusi in particolare il settore industriale ricadente nello schema EU-
ETS ed i trasporti a lunga distanza. La “baseline” permette di esprimere alcune sintetiche considerazioni,
evidenziate dalle tabelle e dai grafici riportati di seguito.
E’ possibile notare dalla Figura 30 come gasolio ed energia elettrica costituiscano i vettori energetici che
contribuiscono alla maggior parte delle emissioni di CO2 sul territorio comunale. Discreto contributo è dato anche
dalla benzina, utilizzata esclusivamente per l’autotrazione.
Figura 30: Ripartizione delle emissioni di CO2 per vettore energetico, anno 2011
Per completare il discorso sull’IBE redatto è utile osservare in Figura 31 che il settore mobilità influisce sulle
emissioni complessive di CO2 per circa il 51%; il settore residenziale contribuisce per il 25% circa, seguito per il
10% dal settore terziario. Oltre al 6% del settore industriale, si nota come Pubblica Amministrazione,
illuminazione pubblica ed agricoltura siano settori che contribuiscono in minima parte rispetto alle emissioni
complessive nel territorio di riferimento.
37.822
7.866
14.841
35.213
2.656
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
Anno 2011
tCO
2e Energia Elettrica
Gas naturale
Benzina
Gasolio
GPL
40
Figura 31: Ripartizione % delle emissioni di CO2 per settore di utilizzo, anno 2011
3.4. OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2
In conclusione, nel 2011 le emissioni totali di CO2 (E2011) sono state:
E2011 = 98.397 t CO2 pari a 2,585 t CO2 per abitante.
L’obiettivo al 2020 di ridurre le emissioni rispetto al 2011 del 20% si può esprimere come segue:
E2020 = E2011 – 0,2*E2011 = 78.718 t CO2 dove E2020 rappresenta le emissioni di CO2 attese nel
2020.
Pertanto, dal punto di vista numerico, la quantità di CO2 da ridurre, rispetto al 2011, è pari a 19.679 t.
4% 6%
10%
25%
1%
3%
51%
Emissioni di CO2 per settore di utilizzo -
Anno 2011
Agricoltura
Industria
Terziario
Residenziale
Pubblica Amministrazione
Illuminazione Pubblica
Mobilità
41
4. LA STRATEGIA GENERALE
La strategia generale del Comune di Licata si basa su due principali elementi: le risultanze del bilancio
energetico comunale e dell’Inventario Base delle Emissioni, in particolare sulla rilevazione dei relativi pesi delle
diverse componenti energivore; le risultanze dei processi di elaborazione partecipata delle azioni, avviata sia a
livello territoriale con il PST e con le attività svolte nei tavoli con gli stakeholders.
Al fine di realizzare un PAES – Piano D’Azione per l’Energia Sostenibile – realmente rappresentativo della realtà
locale di riferimento, è fondamentale attivare un adeguato processo di partecipazione.
Le attività partecipative riguardano fondamentalmente le modalità di coinvolgimento della comunità, dei differenti
stakeholders presenti nel territorio e di tutti quei soggetti che possono contribuire alla realizzazione ed
all’attuazione del PAES.
L’obiettivo generale delle attività è quello di pianificare le modalità di coinvolgimento della società civile di Licata
nel processo di realizzazione del PAES.
Consapevoli che ogni realtà territoriale possiede specificità non riducibili e che tali peculiarità possono
rappresentare un reale valore aggiunto nel processo di realizzazione e attuazione dei Piani d’azione, si intende
porre le basi per valorizzare metodologicamente, attraverso un processo partecipativo ampio, la società locale in
tutte le sue sfaccettature. Ciò al fine di mettere al servizio della comunità l’intero patrimonio di intelligenza
collettiva, canalizzando le energie e costruendo sinergie altrimenti improduttive.
Gli obiettivi di fondo delle attività partecipative spaziano su tre livelli di intervento: l’informazione, il
coinvolgimento e l’attivazione delle comunità locali. Tali livelli rappresentano un continuum sul quale possono
essere misurati anche i risultati complessivi del processo partecipativo.
Figura 32: - Livelli di partecipazione comunitaria
A tal fine, il processo di partecipazione relativo all’individuazione della Strategia di redazione del PAES sono
state articolate secondo le fasi:
FASE 1 - Progettazione di dettaglio del processo di partecipazione
FA SE 2 - Messa a punto di strumenti a supporto del processo
FASE 3 – Creazione di un gruppo di coordinamento
42
FASE 4 – Coinvolgimento e Consultazione dei soggetti territoriali
FASE 5 – Indicazioni per il PAES e disseminazione
L’approvazione e la realizzazione di queste attività offrono la possibilità di rafforzare, nell’ambito del processo di
redazione del PAES, gli strumenti di partecipazione e informazione del pubblico, garantendo:
specifiche risorse dedicate all’individuazione e al coinvolgimento dei soggetti potenzialmente
interessati ed effettivamente rappresentativi;
la realizzazione di più specifici strumenti di informazione e raccolta di opinioni.
l’organizzazione di un numero adeguato di eventi di coinvolgimento del pubblico nelle diverse
fasi e attività di formazione e valutazione del PAES.
Obiettivo di tale processo è stato quello di tentare di costruire, per quanto possibile, un Piano di Azione per
l’Energia Sostenibile partendo dalle specifiche esigenze del territorio, rilevandone le criticità e potenzialità in
itinere per poter arrivare, alla conclusione, all’individuazione di Azioni concrete già condivise dalla comunità in
oggetto.
FASE 1 - Progettazione di dettaglio del processo di partecipazione
La prima fase di attività si è articolata nella Progettazione di dettaglio del processo. La complessità e strategicità
di un percorso di pianificazione partecipata rendono indispensabile la creazione di una struttura che garantisca
un buon coordinamento tra l’attività della pubblica amministrazione, i consulenti e quella dei partecipanti al
Forum. Ciò al fine di evitare che lo svolgimento del confronto nel Forum sia completamente slegato
dall’evoluzione dei processi analitici, informativi e decisionali della pubblica amministrazione che ha attivato il
percorso partecipativo. Il primo passo ai fini della conduzione del processo è stata la:
Presentazione del processo
Responsabilizzazione dei vertici politico-amministrativi
a. Costituzione di un Gruppo di Coordinamento formato da un gruppo di lavoro interno al comune in
rappresentanza della parte politica e tecnica, che svolgerà funzioni di supporto tecnico-operativo del
Forum in tutte le fasi del processo.
b. Attività rivolte al Gruppo di Coordinamento:
- realizzazione di un incontro formativo rivolto al personale interno e agli amministratori del
comune per presentare e mettere a punto il percorso di partecipazione.
- precisare ulteriormente il contenuto delle azioni di seguito individuate, allo scopo di
massimizzarne la fattibilità e l’efficacia;
- affinare la sequenza e la tempistica delle fasi di sviluppo allo scopo di allinearle e coordinarle.
FASE 2 - Messa a punto di strumenti a supporto del processo
43
Per avviare un processo di partecipazione effettivamente ampio, occorre innanzitutto dotarsi di strumenti mirati
ad un duplice obiettivo: il coinvolgimento dei soggetti più attivi e più rappresentativi della realtà locale e la
comunicazione ad una platea di cittadini più vasta.
Sebbene la presente proposta progettuale sia finalizzata alla realizzazione di due soli incontri, si ritiene
necessario dare le opportune impostazioni metodologiche al fine di avviare un processo che possa seguire le
fasi successive del PAES.
Gli strumenti individuati da questo progetto e di seguito descritti (che potranno essere ulteriormente affinati nel
corso del suo sviluppo, in modo integrato ed efficace) verranno predisposti mano a mano che il progetto si
sviluppa e a supporto delle diverse fasi. Gli strumenti fondamentali individuati sono i seguenti:
Mappatura degli stakeholders
Mappatura della progettualità attiva nel territorio con particolare attenzione ai progetti partecipativi già
avviati. Sarà fondamentale, infatti, integrare la presente azione con ciò che è già in atto nel territorio al fine
di creare un senso di continuità e non di “rottura” con le progettualità esistenti o comunque avviate in
passato.
Censimento degli eventi e dei luoghi significativi rispetto ai quali mirare iniziative specifiche della strategia di
comunicazione. È infatti utile promuovere la distribuzione dei materiali della campagna informativa anche
presso i principali momenti di aggregazione del territorio e luoghi di ritrovo quali biblioteche, negozi, sedi di
associazioni.
Referente presso il comune di Licata per la comunicazione i cui contatti dovranno anche essere forniti al
pubblico: l’indirizzo, il numero di telefono, un fax e possibilmente anche un orario di ricevimento per fornire
informazioni presso il comune.
Una conferenza stampa per annunciare l’avvio ufficiale del percorso e qualche evento informativo (o
quantomeno un comunicato stampa) su giornali e su radio e televisioni locali per pubblicizzare gli eventi e i
risultati principali.
Logo o un’immagine grafica coordinata (coerente con l’immagine già utilizzata dal Comune, che potrebbe
essere affiancata al logo della “Patto dei Sindaci”).
Locandine informative e Brochure informative sul percorso partecipativo da mettere in distribuzione e da
affiggere nelle bacheche del Comune, presso luoghi di ritrovo o sedi di ogni altro soggetto locale disponibile,
presso l’URP del Comune o altri punti di diffusione, e in occasione di ogni iniziativa pubblica attinente il
PAES. Da utilizzare per presentare le attività e segnalare ogni evento relativo al processo di partecipazione.
44
Una pagina web espressamente dedicata al PAES ed al processo di partecipazione, accessibile dalla home
page del sito ufficiale del Comune la cui implementazione e manutenzione sarà gestita dal responsabile del
sito. Il sito offrirà:
o La possibilità di scaricare tutti i documenti prodotti nell’ambito del processo partecipativo (per es.
rapporti di sintesi degli incontri) ;
o La possibilità di iscriversi alla lista di soggetti coinvolti nel processo partecipativo
o La possibilità di inviare una e-mail con richiesta di informazioni.
Durante il percorso, tale sezione si arricchirà progressivamente di nuovi documenti e di elaborati aggiuntivi,
mano a mano che questi saranno prodotti (si può, inoltre valutare la possibilità di attivare l’apertura di un
forum on line).
Uno spazio informativo fisso nelle pubblicazioni periodiche dell’Ente, da utilizzare per fornire informazioni ad
un numero più vasto di soggetti.
Tipologia Dettagli
COMUNICATO STAMPA Annuncio della fase di avvio del PAES e del processo di partecipazione ad esso legato
BROCHURE Presentazione del PAES e presentazione Processo di partecipazione
LOCANDINE Promozione ed invito agli incontri del Forum e dei Gruppi di lavoro
SPAZIO WEB Espressamente dedicata al PAES ed al processo di partecipazione, accessibile dalla home page del sito ufficiale del Comune
Tabella 18: Dettaglio produzione materiali di comunicazione
FASE 3 - Creazione di un Forum Civico
L'avvio del percorso condiviso e partecipato per la definizione del PAES richiede un impegno centrale nella
definizione di un metodo di lavoro partecipativo e nella costituzione di un luogo della partecipazione (il Forum
Civico).
Nell’ambito di questa fase si prevede la Costituzione del Forum Civico e definizione delle relative modalità
di funzionamento. Il metodo di lavoro del Forum sarà delineato nell’ambito di un documento di indirizzo dei
lavori del Forum, da mettere a punto in occasione del primo incontro di insediamento del Forum. Per questa
fase, si configura sia come attività di elaborazione tecnico-scientifica che come affiancamento
all’Amministrazione comunale per le attività organizzativo - gestionali del Forum. La collaborazione si configurerà
nelle seguenti attività:
Attività rivolte alla creazione del Forum Civico:
45
Individuazione dei portatori di interesse della comunità locale per la costruzione e gestione
dell’indirizzario del Forum. A questo proposito verrà offerta un’assistenza al Gruppo di Coordinamento
per la predisposizione di una prima lista di interlocutori (attori istituzionali, economici, sociali, scientifici,
scuole), l’organizzazione e partecipazione a incontri preliminari con i principali interlocutori finalizzati a
raccogliere domande e aspettative e identificare un percorso efficiente di partecipazione, il
completamento del quadro dei potenziali interlocutori e la costruzione dell’indirizzario (vedi Fase 1 –
Mappatura degli stakeholders) da utilizzare per la convocazione del Forum.
Definizione e messa a punto degli strumenti e delle metodologie di supporto al Forum:
predisposizione di un documento metodologico di indirizzo per i lavori del Forum, che sarà presentato al
confronto dei partecipanti al primo incontro di insediamento del Forum al fine della costruzione del piano
di lavoro, validato dal Forum stesso, e contenente le relative modalità organizzative e gestionali. In
particolare, del documento di indirizzo saranno affrontati i seguenti aspetti:
FORUM CHI: individuazione degli attori del Forum e definizione dei ruoli tra attori sociali attori
istituzionali e soggetti tecnici istituzionali,
FORUM COSA: definizione della missione e dei compiti del Forum;
FORUM COME: definizione dei criteri e delle modalità operative per l’organizzazione e il
funzionamento del Forum
TEMI DI LAVORO: definizione dei temi che saranno sviluppati nell’ambito del Forum, attraverso
l’attività di specifici gruppi di lavoro;
FORUM QUANDO: definizione di un calendario di massima per i lavori del Forum.
Istituzione del Forum e presentazione del percorso alla comunità locale: organizzazione e
gestione dell’incontro di avvio del Forum Civico (soggetti da coinvolgere, modalità di coinvolgimento,
logistica dell’incontro, articolazione dei lavori, facilitazione), nell’ambito del quale dovrà essere illustrato
alla comunità locale il percorso proposto.
FASE 4 - Coinvolgimento e Consultazione dei soggetti territoriali I soggetti individuati nell’ambito dell’FASE 3 verranno concretamente coinvolti nel percorso di formulazione del
PAES. Per garantire l’efficacia del processo partecipativo, ovvero il conseguimento dei risultati attesi nei tempi
previsti dal progetto con un coinvolgimento ampio e attivo degli attori locali, l’incontro partecipato del Forum sarà
gestito adottando consolidate tecniche di facilitazione. In questa fase è previsto un solo incontro con il Forum ma
si intende dare un’impostazione metodologica che possa consentire la possibilità che questa venga replicata in
futuro avendo già delle basi precostituite. Per questa azione, sarà fondamentale realizzare le seguenti attività:
46
Sviluppo e applicazione degli strumenti e metodologie di supporto al Forum: nell’ambito di questa attività
elementare la collaborazione si esplicita attraverso la partecipazione alle attività di organizzazione degli
incontri del Forum (definizione della logistica dell’incontro, dell’ordine del giorno, delle modalità di
convocazione, dei materiali da mettere in distribuzione ecc.) e alla gestione degli incontri con l’utilizzo di
tecniche di facilitazione (verrà valutata l’opportunità di utilizzare tecniche quali: European Awareness
Scenario Workshop - EASW, Metaplan, Visioning, Planning for Real ecc). I lavori del Forum si
svilupperanno attraverso un incontro plenario e la suddivisione in gruppi di lavoro tematici, secondo le
modalità che saranno stabilite nel documento di indirizzo per i lavori del Forum (vedi FASE 3).
Attività del FORUM: le attività del Forum verranno organizzate secondo le seguenti fasi che prevedono il
passaggio da una fase di “informazione” nella quale l’ente promotore del processo fornisce indicazioni su
una policy realizzata o che intende realizzare per arrivare alla fase finale di “empowerment” nella quale gli
attori sono in grado di definire e gestire azioni per conto proprio, anche se spesso con il supporto di un
ente pubblico. Nel dettaglio le fasi saranno così realizzate:
1. Attività 1. INFORMAZIONE: Momento di presentazione e Istituzione del Forum: presentazione,
informazione e formazione relativamente alla definizione di un PAES con specifici riferimenti alle attività
realizzate nell’ambito del territorio. Tale incontro è fondamentale per la creazione di una base
conoscitiva comune a tutti i soggetti appartenenti al Forum utile a creare i presupposti per la valutazione
delle opzioni che verranno presentate durante gli incontri successivi.
2. Attività 2. CONSULTAZIONE: Attività del Gruppo di Coordinamento all’interno del quale verranno
individuate la Vision, Strategia e le potenziali azioni del PAES.
3. Attività 3. PIANIFICAZIONE PARTECIPATA. Attività di consultazione del Forum finalizzata alla
condivisione ed integrazione della Vision e Strategia e degli obiettivi raggiunti dal Gruppo di
Coordinamento.
4. Attività 4. EMPOWERMENT. Attività di consultazione del Forum durante la quale verranno condivise,
discusse, integrate e votate le proposte inserite all’interno del PAES.
FASE 5 – Indicazioni per il PAES e disseminazione Il percorso di partecipazione è finalizzato a realizzare le seguenti attività:
La definizione della Vision e della Strategia e individuazione delle azioni a livello politico e tecnico
(interno al comune). Soggetti coinvolti: Sindaco, Assessori di riferimento, eventuali tecnici e consulenti
del comune.
47
la generazione partecipata di Strategie, con riferimento ai temi individuati dal Gruppo di Coordinamento
e dal Forum e la valutazione condivisa delle Azioni individuate nel PAES
la valutazione condivisa degli Strumenti di governo fino a quel momento messi a punto sul tema della
Pianificazione Energetica.
L’individuazione delle possibili azioni.
Gli esiti degli incontri del Forum verranno recepiti nel PAES, in termini di obiettivi e strategie e azioni. Al termine
del processo di redazione, il PAES dovrebbe essere presentato al Forum tramite l’organizzazione di un secondo
incontro.
Attività Dettaglio Partecipanti Quando
Luglio Settembre Novembre
Attività 1
Informazione Incontro formativo/informativo
Gruppo di Coordinamento
Attività 2
Consultazione
Laboratorio partecipato finalizzato alla definizione della Vision e Strategia e individuazione delle azioni a livello politico e tecnico
Gruppo di Coordinamento
Attività 3
Pianificazione Partecipata
Laboratorio partecipato finalizzato alla condivisione ed integrazione della Vision e Strategia
Forum
Attività 4
Empowerment
Valutazione condivisa ed integrazione delle Azioni individuate nel PAES
Forum
Tabella 19- Dettaglio eventi
Dal processo di coinvolgimento degli stakeholders interni ed esterni si è definita la visione al 2020 per Licata e si
è impostato la strategia generale e gli obiettivi e traguardi prefissi.
48
4.1. IL PROCESSO DECISIONALE E LA PARTECIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDERS
In linea con quanto definito in fase di programmazione delle attività necessarie alla realizzazione del PAES del
Comune di Licata, il gruppo di lavoro ha pianificato e realizzato la necessaria attività di comunicazione agli
stakeholders, innestando un processo partecipato che ha visto il coinvolgimento dei portatori di interesse interni
ed esterni all’amministrazione comunale, rendendo il PAES uno strumento il più possibile condiviso e ascoltando
le priorità e le suggestioni della cittadinanza, dei decisori politici e degli operatori, al fine di rendere lo strumento
efficace e fattibile, e per dotare l’amministrazione degli strumenti necessari alla successiva realizzazione delle
azioni e al successivo monitoraggio.
In quest’ottica il Comune di Licata ha approntato un programma di incontri con i soggetti interessati, supportato
da E-Cube srl, società assegnataria del Bando per il supporto tecnico alla redazione del PAES.
Gli incontri, svoltisi nei locali del Comune nella giornata del 29 luglio 2014, del 23 e 24 settembre 2014, hanno
avuto come obiettivo l’organizzazione del gruppo di coordinamento, la condivisione con gli stakeholders interni
ed esterni, e la formazione al personale interno, come di seguito descritto nel dettaglio.
Laboratorio partecipato per la definizione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) – 29 luglio
2014
Questo primo incontro ha avuto l’obiettivo di creare un processo efficace e partecipato attraverso due distinte
sezioni, una con il personale dell’Amministrazione Comunale, e una con gli stakeholders esterni, per definire il
processo di definizione e gestione del PAES e per identificare le priorità di azione e le tematiche più sentite dalla
popolazione.
Gli incontri, tenutisi presso la sala Convegni del Carmine, hanno avuto il seguente programma di lavoro:
Mattina – Incontro con gli stakeholders interni al Comune
La sessione ha visto la partecipazione dei decisori pubblici e del personale del Comune di Licata, che sono stati
identificati come componenti, secondo le indicazioni e le scelte dell’Amministrazione, del di Gruppo di
Coordinamento, con funzioni di supporto tecnico-operativo del Forum in tutte le fasi del processo di
partecipazione e di realizzazione del PAES.
Presentazione del processo a cura di E-Cube srl
Costituzione di un Gruppo di Coordinamento ed identificazione del gruppo di lavoro interno al comune
in rappresentanza della parte politica e tecnica, organizzazione del piano di lavoro e delle modalità
operative
49
Dibattito con il Gruppo di Coordinamento per presentare i lineamenti di un PAES e definire con gli
stakeholders interni (Amministratori, Dirigenti e Funzionari del Comune di Licata) la vision al 2020 e la
strategia del PAES.
Definizione del percorso di partecipazione della cittadinanza attiva.
Pomeriggio – Incontro con gli stakeholders esterni
La sessione pomeridiana è consistita in un incontro tra il Gruppo di Coordinamento interno al Comune, e gli
stakeholders esterni mappati e da attivare nel processo di partecipazione previsto dalle linee guida del JRC per
lo sviluppo dei PAES.
All’incontro sono stati invitati a partecipare e a dare il proprio contributo alla fase di articolazione del PAES, i
portatori d’interesse diffusi identificati dall’Amministrazione Comunale, in particolare:
Ordine degli ingegneri
Ordine degli architetti
Camera di Commercio
Sindacati
Confagricoltura
Confartigianato
CNA
IBLA Tour
Dedalo
Figura 33 Locandina laboratori partecipati luglio 2014
50
Laboratorio partecipato per la definizione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) – 24
settembre 2014
Il secondo laboratorio partecipato è stato organizzato nel mese di settembre 2014, al fine di ottimizzare il lavoro
svolto dal Comune in fase di programmazione, definizione e redazione del PAES, con l’obiettivo di condividere il
contenuto del Piano con gli stakeholders e recepire eventuali ulteriori suggestioni dai convenuti.
L’incontro si è tenuto il giorno 24 settembre 2014, e ha visto la partecipazione dei portatori di interesse e della
cittadinanza.
Alla giornata di lavoro, presieduta dalla società E_cube srl che ha supportato l’Amministrazione nella
pianificazione e redazione del PAES, sono invitati:
Associazioni di settore: rappresentanti degli albi di professionisti locali (Ordine degli ingegneri e degli
architetti),
Rappresentanti delle associazioni degli artigiani, e delle imprese (Camera di Commercio,
Confartigianato e Confagricoltura)
Sindacati
Associazioni ambientaliste attive sul territorio
Comitati di cittadini
Istituzioni locali: rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, Autorità portuale
PROGRAMMA
Saluto dell’Amministrazione
Presentazione del PAES a cura di E-Cube srl
Spazio a disposizione degli stakeholder presenti per il commento al documento, richiesta di
integrazioni, suggerimenti
51
Figura 34 Locandina laboratorio partecipato settembre 2014
Workshop di formazione al personale del Comune - 23 settembre 2014
L’incontro formativo è stato organizzato al fine di uniformare e fornire le conoscenze necessarie
all’implementazione del Piano al 2020.
Nella giornata sono state sviluppate due sessioni di training, da parte della società E-Cube srl, che hanno
affrontato, da un punto di vista tecnico e applicativo, le tematiche relative allo sviluppo sostenibile in ambito
urbano, con particolare riferimento alle problematiche energetiche, e le procedure di tipo
organizzativo/funzionale da attuare a livello Comunale, per accompagnare le azioni da sviluppare nella fase di
attuazione del Piano.
Il programma della giornata, a cui hanno partecipato, rappresentanti politici interessati (Assessori), i responsabili
degli uffici interessati (ambiente, mobilità, lavori pubblici, gestione dei rifiuti, acquisti), il personale tecnico degli
uffici interessati, è stato il seguente:
Presentazione del programma di formazione
Lo sviluppo sostenibile: dalla Conferenza di Rio alle politiche della UE.
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Licata: lo strumento programmatico al 2020.
Lo sviluppo sostenibile e le città: esperienze, prospettive future e strumenti di policy per le applicazioni
in contesti urbanizzati:
Efficienza Energetica
Energia Rinnovabile
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Mobilità sostenibile
Green Economy
Gestione sostenibile della filiera dei rifiuti
Acquisti Verdi
L’attuazione del PAES nel Comune di Licata: come gestire il Piano e lo sviluppo delle azioni al 2020.
1. organizzazione interna del Comune:
definizione dell’unità di coordinamento del PAES;
uffici interessati;
modalità di incontro e operative;
modalità di condivisione delle informazioni;
gestione delle attività/azioni connesse al PAES;
il Piano di Monitoraggio periodico del Piano.
2. Presentazione di esperienze e buone pratiche sviluppate
3. Azioni rivolte ai dipendenti per attuare comportamenti virtuosi (Vademecum per i dipendenti)
Figura 35 Locandina formazione settembre 2014
Secondo Workshop di formazione al personale del Comune – 11-13 novembre 2014
Al fine di approfondire le attività formative al personale comunale e raggiungere una platea di partecipanti
maggiore, sono state organizzate cinque sessioni che si sono tenute presso i dipartimenti del Comune, in cui
sono state affrontate le tematiche dei precedenti workshop, coniugate specificamente per gli aspetti caratteristici
delle attività e dei servizi prestati dalle singole sezioni dell’amministrazione comunale.
Nelle due giornate è stato quindi formato il personale dei seguenti dipartimenti dell’Amministrazione:
53
Affari Generali
Polizia Municipale
Ufficio Lavori Pubblici
Servizi Finanziari
Servizi Sociali
Secondo Laboratorio partecipato per la presentazione e discussione dei contenuti del Piano di Azione
per l’Energia Sostenibile (PAES) – 12 novembre 2014
L’incontro è stato predisposto per la presentazione del lavoro svolto e per recepire i suggerimenti e le modifiche
che gli stakeholders esterni hanno rilevato dalla presentazione e dalla lettura del documento da sottoporre al
consiglio comunale.
Il laboratorio, che ha riscontrato una partecipazione più attiva della cittadinanza rispetto alle precedenti riunioni,
ha permesso la definizione di migliorie nella predisposizione del piano delle azioni, al fine di pervenire ad un
documento condiviso dalla cittadinanza, e alla definizione delle modalità di condivisione e di monitoraggio
dell’attuazione una volta che sia approvato dal consiglio omunale.
Alla luce delle modifiche apportate e delle successive fasi di rilettura da parte delle commissioni consiliari
competenti, lo stesso verrà reso quindi nuovamente pubblico per gli stakeholders, in modo da permettere
ulteriori eventuali suggerimenti o rivisitazioni e quindi sottoposto al Consiglio Comunale per la definitiva
approvazione.
4.1. VISIONE AL 2020
La strategia generale del Piano di Azione delle Energie Sostenibili del Comune di Licata si colloca nel più ampio
quadro strategico dell’Unione Europea, dell’Italia e della Regione Siciliana, i cui indirizzi ed obiettivi sono fatti
propri attraverso lo specifico impegno programmatico: l’adesione al Patto dei Sindaci e l’approvazione del PAES
da parte del Consiglio Comunale.
L’obiettivo è quello di rendere la propria economia a minore intensità di carbonio attraverso un processo con cui
si vogliono ammodernare le modalità di produzione e di consumo dell’energia, favorire la disponibilità di fonti
energetiche a livello locale e diffondere, attraverso l‘innovazione tecnologica, l’uso razionale delle risorse.
L’obiettivo generale è rappresentato dalla riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica al 2020
rispetto alle emissioni dell’anno base 2011. Nel corso degli anni, verranno individuati obiettivi più ambiziosi da
soddisfare in un arco temporale più ampio. L’adozione del PAES rappresenta una prima fase della politica
energetica comunale, che verrà periodicamente monitorata e aggiornata poiché il Piano di Azione per l’Energia
Sostenibile è un cosiddetto “living document” cioè non uno strumento statico di pianificazione da riporre in un
54
cassetto ma deve diventare uno strumento in continua evoluzione con lo sviluppo del territorio e dei suoi
cittadini.
Il Comune ha rilevato in modo chiaro che per potere diminuire sostanzialmente le emissioni di CO2 a livello
locale è necessario che anche i privati cittadini, nei rispettivi settori d’intervento, diventino protagonisti di una
vera e propria rivoluzione energetica, costituita da una progressiva attenzione verso l’efficienza energetica ed il
crescente utilizzo di fonti rinnovabili.
Energia dal Mediterraneo significa cercare di articolare Licata come:
città vivibile e accogliente dal cuore del Mediterraneo;
città di mare e degli scambi
città culturale e turistica
città che integra la risorsa agraria nel tessutourbano.
4.2. INQUADRAMENTO NORMATIVO
Le politiche europee su energia e clima al 2020 vanno inquadrate nell’ambito della Convenzione ONU sui
cambiamenti climatici (UNFCC) e del negoziato “post Kyoto”: un protocollo attuativo che dovrà integrare gli
attuali impegni di Kyoto, previsti fino al 2012.
La politica energetica europea è attualmente definita da un assetto normativo, approvato nel Dicembre 2008,
denominato “pacchetto dell’UE per il clima e l’energia”, che fissa nuovi obiettivi e traguardi da raggiungere per
l’anno 2020. Il pacchetto prevede obiettivi vincolanti e precisi, comunemente definiti “20-20-20” che possono così
essere sintetizzati:
riduzione media dei gas ad effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli del 1990;
incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 20%;
diminuzione dei consumi di energia del 20% rispetto ai livelli ora previsti per il 2020, grazie
all’incremento dell’efficienza energetica.
Il raggiungimento di questi obiettivi è collegato e disciplinato da una serie di norme, direttive e regolamenti che,
negli anni, stanno costituendo un quadro sempre più chiaro e dettagliato degli impegni richiesti a tutti gli Stati
membri. Il quadro normativo europeo è rappresentato in sintesi dalle principali direttive inerenti il tema riportate
nella seguente tabella:
Direttiva 2002/91/CE
(16 dicembre 2002
Promozione del rendimento energetico degli edifici all’interno della UE.
55
Direttiva 2003/54/CE
(26 giugno 2003)
Norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (abroga la Direttiva
1996/92/CE).
Direttiva 2003/87/CE
(16 ottobre 2003)
Istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto
serra (modificata dalle direttive 2004/101/CE, 2008/1/CE, 2008/101/CE,
2009/29/CE e dal Regolamento 219/2009/CE).
Direttiva 2005/32/CE
(6 luglio 2005)
Criteri di progettazione ecocompatibile dei prodotti energivori.
Direttiva 2006/32/CE
(5 aprile 2006)
Miglioramento dell’efficienza degli usi finali dell’energia e servizi energetici
(abroga la Direttiva 1993/76/CE).
Decisione n. 406/2009/CE (23 aprile 2009)
Indicante gli oneri degli stati membri per ridurre le emissioni a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2020.
Direttiva 2009/28/CE
(23 aprile 2009)
Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (modifica e abroga le
Direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE).
Direttiva 2009/31/CE
(23 aprile 2009)
Stoccaggio geologico del biossido di carbonio (modifica le Direttive
85/337/CEE, 2000/60/CE, 2001/80/CE, 2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE
e il Regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio).
Direttiva Europea
sull’Efficienza Energetica CE
27/2012 (EED)
direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le
direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e
2006/32/CE.
Lo scenario nazionale
A livello nazionale i primi passi della politica energetica risalgono agli inizi degli anni ’90 quando, in seguito
all’approvazione del Piano Energetico Nazionale (PEN, 10 agosto 1988), si stabilisce, per tutte le Regioni,
l’obbligo di adottare Piani d’Azione per l’utilizzo e la promozione di energie rinnovabili sul proprio territorio. Nel
1991, con la Legge 9 e la Legge 10 del 9 gennaio, si delinea un quadro più chiaro dei processi che, da quel
momento, avrebbero guidato le politiche degli Enti Locali. Con la Legge 9, infatti, vengono fissate le prime norme
attuative del PEN e stabilita una parziale liberalizzazione del mercato energetico (per auto consumo o destinato
all’immissione su rete Enel); nella Legge 10, invece, si indicano i contenuti richiesti al Piano Energetico
Regionale (dal bilancio energetico all’individuazione di risorse finanziarie per i nuovi impianti, sino alla
costruzione di scale di importanza degli obiettivi), vengono devoluti compiti decisionali a livello regionale e
56
provinciale e, tra le cose ad oggi più rilevanti, si assegna ai Comuni con oltre 50.000 abitanti il compito di
integrare il PRG con uno specifico piano relativo all’uso delle Fonti Energetiche Rinnovabili.
Degno di nota è sicuramente il D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, successivamente modificato dal D.P.R. n. 551
(21/12/1999) e dal Decreto Ministeriale del 17 marzo 2003, che stabilisce il “Regolamento recante norme per la
progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici” (in attuazione
dell’art. 4, comma 4 della legge 9 gennaio 1991 n.10), ma il primo vero passo italiano verso le politiche europee
arriva alla fine degli anni ’90 con l’approvazione del D.Lgs. 79/99, meglio noto come “Decreto Bersani”.
Come per il quadro comunitario si riporta una sintesi le principali norme che a partire dagli anni ’90 ad oggi,
disciplinano le politiche energetiche nazionali.
D.Lgs. 16 marzo 1999, n° 79 In recepimento alla Direttiva 96/92/CE, il Decreto Bersani rappresenta l’inizio
del processo di liberalizzazione del mercato interno dell’energia; in
attuazione delle norme riportate al suo interno si evidenzia il Decreto
MICA/MinAmb del 11/11/99, istituente il sistema dei certificati verdi e, più
recente, il Decreto del Ministero delle Attività Produttive (20/7/2004) che
reindividua gli obiettivi quantitativi per l’incremento dell’efficienza
energetica negli usi finali di energia.
D.Lgs. 29 dicembre 2003, n°
387
In attuazione della Direttiva 2001/77/CE, promuove l'energia elettrica prodotta da
fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità; a livello attuativo si
evidenzia il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 19 febbraio 2007 che,
secondo quanto indicato dall’art.7 del D.Lgs. 387, stabilisce “Criteri e modalità per
incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica da
fonti solari".
D.Lgs. 19 agosto 2005, n° 192 Fissa i requisiti minimi di rendimento energetico per gli edifici, intervenendo sul
sistema edilizio nella sua complessità (coibentazione, riscaldamento,
condizionamento, illuminazione, impiego delle fonti rinnovabili di energia).
D.Lgs. 3 aprile 2006, n°152 Norme in materia ambientale. Successivamente modificato dal D.Lgs 16 gennaio
2008, n°4, il D.Lgs 152 si pone come obiettivo primario la promozione dei livelli di
qualità della vita umana, realizzabili principalmente attraverso la salvaguardia ed il
miglioramento delle condizioni dell’ambiente. In attuazione della Legge n° 308 (15
dicembre 2004), il decreto disciplina infatti diverse materie concernenti la corretta
gestione e tutela delle risorse ambientali. In particolare, nella sua parte II, riporta
indicazioni relative alle procedure per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS),
per la Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) e per l'Autorizzazione Integrata
Ambientale (AIA).
D.L. 1 ottobre 2007 Stabilisce innovazioni sul percorso della penetrazione e diffusione delle energie
rinnovabili e sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici; in particolare,
per le opere pubbliche, stabilisce l’obbligo del rispetto degli obiettivi di protezione
del clima e dell’ambiente secondo i criteri definiti dal Ministero dell’Ambiente e
57
della Tutela del Territorio e del Mare.
D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115 Stabilisce un quadro di misure volte al miglioramento dell’efficienza degli usi finali dell’energia sotto il profilo costi e benefici, definendo, al contempo, gli obiettivi indicativi, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico necessario ad eliminare le barriere esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell’energia. All’art.6, inoltre, definisce la ripartizione attraverso gli Enti Locali degli obiettivi minimi di risparmio energetico necessari per raggiungere gli obiettivi proposti dall’Unione Europea.
D.Lgs. 26 giugno 2009, n.158 Definisce le Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica degli edifici e gli
strumenti di raccordo, concertazione, cooperazione tra lo Stato e le Regioni.
DM 5 Luglio 2012 Definisce il nuovo sistema di incentivi per la produzione di energia fotovoltaica
(Quinto Conto Energia).
DM 6 Luglio 2012 Il Decreto stabilisce le nuove modalità di incentivazione della produzione di
energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli
fotovoltaici (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).
Recepimento Direttiva 27/2012 In ultimazione
Particolare attenzione meritano inoltre le leggi finanziarie che, per loro natura, determinano la reale praticabilità
delle azioni connesse alle politiche energetiche locali, nazionali e comunitarie, da parte delle amministrazioni
centrali e locali e da parte di privati ed imprese.
Recentemente, con la Legge 13 dicembre 2010 n.220 (altresì nota come Legge di stabilità 2011), è stata
prorogata al 31 dicembre 2011 la detrazione del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica
degli edifici, detraibile, però, in dieci anni anziché in cinque come da precedente normativa. Tutti gli altri limiti di
spesa, le percentuali di detrazione e gli interventi ammessi rimangono invariati.
Per tutto il 2012 quindi, secondo quanto indicato dalla finanziaria 2010, saranno valide le detrazioni Irpef del 36%
sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio sulle quali viene prorogata (a tempo indefinito) l’IVA agevolata
al 10%.
Particolarmente numerose e significative risultano invece le misure adottate nell’ambito delle fonti energetiche
rinnovabili e dell’efficienza energetica dalla Legge Finanziaria 2008 (Legge 24 dicembre 2007, n.244) e dal
decreto legge ad essa collegato, che prorogavano a tutto il 2010 gli incentivi già previsti dalla Finanziaria 2007
(legge 27 dicembre 2006 n. 296) e ne introduceva di nuovi.
Venivano quindi prorogate tutte le agevolazioni relative all’efficienza energetica degli edifici, ed in particolare:
58
detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione globale degli edifici, la riduzione
delle dispersioni termiche, l’installazione di pannelli solari termici e di caldaie a condensazione e la
costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica;
detrazione del 20% per l’acquisto di frigoriferi o congelatori ad alta efficienza e per l’installazione di
motori elettrici ad alta efficienza;
detrazione del 36% per la sostituzione, nel settore commerciale, di apparecchi illuminanti e lampade a
incandescenza con altri ad alta efficienza e installazioni di regolatori di flusso luminoso.
La pianificazione energetica locale
La pianificazione energetica locale è uno degli strumenti attraverso cui gli Enti Locali possono, alle diverse scale,
programmare e indirizzare gli interventi, anche strutturali, in campo energetico nel proprio territorio,
armonizzando le decisioni rilevanti che vengono assunte con quelle a livello nazionale e regionale, seguendo il
principio di ispirazione europea della sussidiarietà.
La pianificazione diviene in questo modo un valido strumento di gestione e di governo del territorio in quanto le
decisioni e i provvedimenti normativi ed amministrativi sono assunti a livello locale con la possibilità di avere un
importante riscontro dalle comunità locali e dai portatori di interesse.
Il Piano di Azione delle Energie Sostenibili costituisce il quadro di riferimento e fornisce indirizzi, obiettivi
strategici a lungo, medio e breve termine, indicazioni operative, strumenti disponibili, riferimenti normativi,
opportunità finanziarie e linee guida di attuazione, al fine di supportate la concreta attuazione degli interventi e in
aderenza alla normativa vigente.
Inoltre la programmazione energetica locale aiuta ad indirizzare la piena attuazione degli interventi determinati
dal “nuovo” mercato libero dell’energia come sancito dal DLgs n. 79/99 e DLgs n. 164/00 in recepimento di
normative comunitarie. In questa prospettiva è importante che ogni livello di gestione del territorio sia previsto di
uni strumento che raccolga da una parte i suggerimenti e le istanze da ambiti territoriali superiori, ma che allo
stesso momento coniughi le scelte nel modo più appropriato e meno impattante per il territorio (vedi figura).
59
Figura 36– Pianificazione territoriale e pianificazione energetica.
4.4. OBIETTVI E TRAGUARDI
L’obiettivo principale del Comune è quello promuovere e realizzare le condizioni per un uso sostenibile ed
efficiente dell’energia su tutto il territorio comunale e di condividere il processo di ammodernamento tecnologico
del sistema energetico territoriale con i cittadini e con tutti i principali portatori di interesse. L’adesione al Patto
dei Sindaci rafforza le politiche già avviate dall’Ente e predispone, attraverso le tappe previste per l’attuazione
delle azioni, un percorso concreto e misurabile per il raggiungimento dei risultati. In particolare gli impegni
derivanti dall’adesione al Patto dei Sindaci consistono in:
Pianificazione Energetica Pianificazione Territoriale
Programmazione di indirizzo
Linee-Guida Regionali
PTC
Piani Territoriali di Coordinamento
PGT
Piani Governo del Territorio
NTA
Norme Tecniche di Attuazione Pianificazione a livello attuativo
(PII, PUT, PRU, ecc.)
Agenda 21 locale
PEN
Piano Energetico
Nazionale
PER
Piano Energetico
Regionale
PEP
Piano Energetico
Provinciale PEAC
Piano Energetico
Ambientale Comunale
Linee Guida di indirizzo
per interventi
RE
Regolamento Edilizio
Azioni programmate volte
all’uso razionale
dell’energia
60
preparare un inventario base delle emissioni di CO2 in atmosfera, stabilito per l’anno 2011, come punto
di partenza per la predisposizione del PAES;
definire gli scenari di sviluppo al 2020, tenendo conto della necessità di ridurre le emissioni di CO2 in
atmosfera di almeno il 20% rispetto al 2011;
definire un set di azioni e progetti che siano in grado di permettere il raggiungimento degli obiettivi
previsti nel Piano, corredati di indicazioni tecniche, finanziarie e organizzative, essenziali ai fini del
monitoraggio del percorso di attuazione;
individuare un modello organizzativo adeguato alle dimensioni comunali in grado di accompagnare il
processo di attuazione e monitoraggio delle azioni del Piano;
individuare le fonti e i meccanismi finanziari, anche a livello nazionale ed europeo, che meglio si
adattano per la realizzazione dei progetti e delle azioni previste;
favorire l’uso delle energie rinnovabili, con tecnologie di micro e mini produzione per sviluppare su base
locale la produzione di energia elettrica e termica sostenibile;
favorire e incentivare, attraverso norme e strumenti urbanistici comunali, l’efficienza energetica e l’uso
delle fonti di energia rinnovabile negli edifici pubblici e privati;
coinvolgere i cittadini e i portatori di interesse, anche attraverso eventi periodici, nel processo di
attuazione delle misure del Piano, per favorire un contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti
da un uso più intelligente dell’energia e dalle tecnologie ad essa collegate.
4.3. ORIENTAMENTI STRATEGICI
È ormai evidente la rete di interconnessioni che esiste tra scelte locali e contesto internazionale in campo
energetico, economico, sociale e ambientale come conferma il successo del Patto dei Sindaci e dei programmi
dedicati alle "Smart Cities" e al “ Patto delle Isole”.
Il Protocollo di Kyoto, che ha rappresentato per molti un obbligo ed un vincolo, in parte disattesi, nel primo
periodo di riferimento 2008-2012, costituisce concretamente una grande opportunità di innovazione culturale
oltre che economica. In materia di politica energetica ha rappresentato un’importante occasione di rinnovamento
e sviluppo che continuerà anche nel periodo il 2014-2020 e oltre, come recentemente ribadito dalla
Commissione Europea.
I tre pilastri su cui poggia il PAES del Comune di Licata che, complessivamente, concorrono al raggiungimento
degli obiettivi 20-20-20 (cioè: 20% di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 2011; 20 % di
incremento delle FER; 20% di incremento dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia) ma anche allo
sviluppo di un’economia che si armonizza con lo sviluppo sostenibile del territorio sono:
il risparmio energetico e la riduzione dell'uso delle fonti fossili;
61
l’uso razionale dell'energia (URE) e l’efficienza energetica (EE);
l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (FER).
Risparmio energetico, uso razionale dell'energia ed efficienza energetica e utilizzo delle fonti energetiche
rinnovabili sono scelte strategiche di politica energetica che offrono diverse opportunità di sviluppo: ridurre la
dipendenza energetica e dalle fonti fossili, migliorare la qualità ambientale, la fruibilità e la qualità della vita,
sviluppare nuove attività industriali decentrate, sviluppare innovazione tecnologica e creare lavoro qualificato.
Va aggiunto che gli obiettivi generali fissati dalla UE riguardano tutti i paesi dell’Unione Europea e le loro
comunità, e specificatamente le comunità che si sono impegnate a dare un contributo diretto, come appunto
quelle che hanno aderito al Patto dei Sindaci. Un impegno che va commisurato anche con la propria realtà
nazionale, della quale si fa di seguito cenno.
Secondo le ultime previsioni elaborate dall’ENEA nel Rapporto Energia-Ambiente 2009-20103 e secondo dati del
Ministero dello Sviluppo Economico la domanda di energia primaria si è attestata sui 187,8 Mtep, aumentando
del 4,1% rispetto al 2009, trainata da una seppur lieve ripresa economica (1,3%). L’aumento della domanda di
energia primaria evidenzia un’inversione del trend di riduzione dei consumi primari registratosi nei precedenti
quattro anni, anche se il valore del 2010 è ben lontano dal massimo di 197,8 Mtep raggiunto nel 2005.
Lo “Scenario di Riferimento” descrive un’evoluzione di tipo tendenziale del sistema nazionale, in assenza di
nuovi interventi di politica energetica e ambientale dopo il 2009 ipotizzando una sostanziale continuazione delle
tendenze in atto in ambito demografico, tecnologico ed economico, e tenendo conto degli effetti della recente
crisi economica. In tale scenario viene attribuito un prezzo della CO2, ma sono esclusi gli obiettivi non-ETS e i
target per le fonti energetiche rinnovabili del pacchetto Energia-Clima, nonché i Piani di Azione per le energie
rinnovabili e l’efficienza energetica.
Secondo le stime dell’ENEA, dopo una crescita piuttosto lenta nei prossimi anni, una ripresa economica
sostenuta nel lungo periodo porterà la domanda energetica dei settori di uso finale ai valori ante crisi già nei
primi anni del prossimo decennio e li supererà entro il 2030 (oltre 152 Mtep nello Scenario di Riferimento).
In assenza di politiche di contenimento, i consumi paiono infatti destinati ad aumentare in tutti i settori di impiego
finale.
Per ridurre del 20% i consumi di energia primaria attesi al 2020 è necessario risparmiare, con misure di uso
razionale dell'energia, risparmio ed efficienza energetica, almeno 45,9 Mtep, con un risparmio di circa 435.000
GWh di energia primaria, che andranno raggiunti con azioni di "risparmio ed efficienza" nei settori residenziale e
3 Aprile 2012
62
terziario (elettrico -8,5 Mtep, termico -10,5 Mtep), industriale (elettrico -9 Mtep, termico -4 Mtep), trasporti
(efficienza sui mezzi e vettori -7,9 Mtep, nuove modalità per merci e persone -6 Mtep).
Le azioni sull'efficienza energetica e sul risparmio prevedono azioni di gestione della domanda di efficienza nella
produzione di energia e soprattutto negli usi finali.
Anche sulle fonti rinnovabili lo sforzo dovrà essere notevole, con attenzione anche al riscaldamento e
raffrescamento che potrà incidere per oltre 19 Mtep al 2020 con una energia termica fornita di oltre 215.000
GWh, mentre per il settore elettrico si ipotizza oltre 20 Mtep con una produzione di 120.000 GWh, con una
incidenza delle rinnovabili sull'energia primaria necessaria al 2020 di oltre 39 Mtep. L'offerta di energia da fonti
rinnovabili dovrà privilegiare la microproduzione (co-tri-generazione) decentrata con sistemi di micro reti di
prossimità alla domanda.
63
5. LE AZIONI
5.1. PREMESSA
Le azioni del Piano sono state individuate all’interno di un processo complesso. Partendo dalle indicazioni
espresse dall’amministrazione e dal territorio, identificate in precedenti percorsi di pianificazione partecipata con
gli stakeholder, questo processo ha portato ad una ricalibrazione delle strategie in un’ottica di pianificazione
energetica del territorio generando ulteriori percorsi e strategie per rispondere a quanto richiesto dalle linee
guida del JRC.
Specialmente nella definizione delle azioni indirette, il Comune ha adottato un processo di coinvolgimento e
partecipazione della cittadinanza attiva per definire la fattibilità concreta delle azioni e la valutazione degli effetti
sul territorio.
L’Amministrazione ha inoltre voluto rafforzare il potenziale della pianificazione attraverso il PAES, lavorando
anche sul lato monitoraggio, sviluppando un sistema di valutazione della qualità delle azioni attraverso la
definizione di indicatori qualitativi che sono stati definiti dal gruppo di coordinamento.
La pianificazione delle azioni è stata quindi un momento di lavoro comune con l’obiettivo di creare uno strumento
efficace e condiviso, con la funzione di sintetizzare il lavoro sul territorio e le richieste della popolazione, tramite
politiche di lotta al cambiamento climatico, attraverso interventi volti alla mitigazione e all’adattamento secondo
quanto definito in sede comunitaria riassunto nello schema riportato di seguito.
Figura 37: Impatti del Climate Change in Europa (Fonte EEA Report 4/2008)
64
In questo contesto metodologico, il gruppo di lavoro ha voluto intervenire sia sul piano della mitigazione che
dell’adattamento degli effetti sui cambiamenti climatici.
La peculiarità di essere un documento dinamico e in costante evoluzione permette di definire ed adattare, quasi
in tempo reale con i bisogni della città, le politiche che il Comune di Licata intende adottare al fine di raggiungere
gli obiettivi del Patto dei Sindaci.
L’iter di pianificazione ha un chiaro obiettivo: ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera su scala comunale almeno
del 20% entro il 2020, assumendo come riferimento le emissioni del 2011.
La raccolta delle informazioni che servono a inquadrare la situazione di partenza del Comune oggetto di studio
confluisce nella sintesi della fase d’indagine rappresentata dal Bilancio energetico e dall’Inventario di Base delle
Emissioni (IBE), all’anno di riferimento adottato (2011).
L’IBE si configura come la base dati delle azioni del PAES, cioè i progetti concreti che andranno attuati per
ottenere la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso risparmio energetico, incremento dell’efficienza
energetica, l’uso di fonti rinnovabili, una mobilità sostenibile ed il ricorso a stili di vita maggiormente compatibili
con la disponibilità di risorse naturali a livello locale per non comprometterle.
Le tematiche prese in considerazione nel PAES sono trasversali rispetto ai vari settori dell’Amministrazione, e
dovrebbe essere considerato in ogni futuro sviluppo urbano come strumento di pianificazione partecipata e
sostenibile.
OBIETTIVO GENERALE
- 21,71 % emissioni di CO2 rispetto all’anno base 2011
CAMPI D’AZIONE INDIVIDUATI NEL PAES
Pubblica
Amministrazione Residenziale Industria Terziario Agricoltura
Illuminazione
Pubblica Mobilità Sensibilizzazione Governance
65
Le azioni previste nel PAES di Licata possono essere suddivise in:
azioni dirette (azioni la cui attuazione è di specifica competenza dell’amministrazione comunale);
azioni indirette (azioni la cui attuazione è dipendente da volontà esterne all’amministrazione comunale).
AZIONI DIRETTE Decisore e attuatore coincidono
AZIONI INDIRETTE Decisore e attuatore non coincidono
Per quanto concerne le azioni indirette, estremamente importanti nell’ambito del PAES, il ruolo
dell’amministrazione comunale consiste nell’attivazione di risorse locali e non attraverso azioni di comunicazione,
informazione e sensibilizzazione.
Le azioni si classificano anche rispetto al fattore temporale in cui si prevede di realizzarle:
Breve periodo: la cui realizzazione si prevede entro il 2016;
Medio periodo: la cui realizzazione si prevede entro il 2018;
Lungo periodo: la cui realizzazione è prevista per il 2020 ed oltre.
In alcune azioni non viene computato il risparmio ne’ in termini energetici ne’ in termini di emissioni di CO2 in
quanto sono azioni che producono dei cambiamenti di stile di vita, di propensione a modelli di sviluppo meno
dissipativi e meno centrati solo sui consumi; tali comportamenti, nel lungo termine, porteranno degli effetti positivi
ai fini della riduzione delle emissioni di gas serra misurate con le equivalenti emissioni di CO2 nel territorio.
Tuttavia, nel presente lavoro, in via cautelativa, non sono stati inseriti nel calcolo i contributi di riduzione della
CO2 che deriveranno da tali azioni.
Inoltre, per alcune azioni non è stato valutato il costo in quanto non sono presenti elementi sufficienti per una
valutazione accurata e riproducibile dei valori economici.
5.2. ELENCO DELLE AZIONI
Nella tabella seguente vengono elencate le principali azioni del PAES, sia dirette che indirette, suddivise per i
campi d’azione sopraindicati; ciascuna azione è individuata da un codice che tiene conto del campo d’azione di
appartenenza e presenta l’indicazione del risparmio che comporta, sia in termini energetici che in termini di
emissioni di CO2, oltre ad una prima valutazione del costo e al responsabile dell’attuazione.
66
Codice Azione Risparmio - produzione
energetica MWh/anno
Emissioni risparmiate
t/CO2
GOV
1 ADEGUAMENTO REGOLAMENTO EDILIZIO ALLE
NORMATIVE DI EFFICIENZA ENERGETICA
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
2 ISTITUZIONE DI UN FORUM PERMNENTE DEGLI
STAKEHOLDERS SULLE TEMATICHE DEL PAES
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
PA
1 INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO SUGLI EDIFICI
PUBBLICI 623,3 125,9
2 AUDIT ENERGETICO ED ENERGY MANAGEMENT
DEGLI EDIFICI PUBBLICI
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
3 INSTALLAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE
COPERTURE DELLE SCUOLE 456 204,3
4 PROGRAMMA DI INFORMAZIONE PER GLI ISTITUTI
SCOLASTICI “PREMIO RISPARMIO ENERGETICO”
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
5
PROMOZIONE DEL PATTO PER L’ENERGIA TRA I
DIPENDENTI COMUNALI E LE SOCIETÀ
PARTECIPATE (SOCIETÀ OPERANTI PER CONTO
DEL COMUNE)
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
6 PRODUZIONE DI ENERGIA DAL MARE NEL COMUNE
DI LICATA 930 450
RES
1
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
RESIDENZIALE: COIBENTAZIONE PARETI OPACHE.
2.442,3 493,3
2
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
RESIDENZIALE: SOSTITUZIONE INFISSI
976,9 197,3
3
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE SOLARE TERMICO
15.979 3.550,7
4
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICO
3.840 1.720,3
5 PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
814,1 164,4
67
RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE DI CALDAIE AD
ALTA EFFICIENZA
6
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO
RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE MICROEOLICO
1.700 809
AGR
IND
TER
1
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI PER IL SETTORE AGRICOLTURA,
INDUSTRIA E TERZIARIO: INSTALLAZIONE DI
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A BIOMASSA
LEGNOSA
1802 364
IND 1
INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SUI
CAPANNONI INDUSTRIALI E SULLE SERRE ED
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER LA
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E
DELLE FONTI RINNOVABILI NEI SITI INDUSTRIALI
DEL COMUNE DI LICATA
640 286,7
IND 2 IL PORTO E LA PESCA PER LO SVILUPPO
SOSTENIBILE DI LICATA
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
TER 1
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER LA
PROMOZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI E
DELL’EFFICIENZA ENERGETICA NEL TERZIARIO
5.526 1.903,4
IP 1
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI
LUMINOSI, LAMPADE E LINEE DI DISTRIBUZIONE,
COMPRESA L’INSTALLAZIONE DI SISTEMI PER IL
TELECONTROLLO
2.369 1.144
MOB
1
SVILUPPO DELLA “SOFT-MOBILITY” - CICLABILITÀ
IN AREE URBANE E IMPLEMENTAZIONE DEL CAR-
SHARING E CAR POOLING
Non computato ai fini della
riduzione 2.685
2
SOSTITUZIONE DEI VEICOLI COMUNALI CON MEZZI
A BASSO IMPATTO AMBIENTALE ALIMENTATI A
BIOMETANO O VEICOLI ELETTRICI
Non computato ai fini della
riduzione 2,2
3 CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE
Non computato ai fini della
riduzione 1.580
4 REALIZZAZIONE DI ZONE A TRAFFICO LIMITATO
(ZTL)
Non computato ai fini della
riduzione 1.499
5
SVILUPPO DELLA “SOFT-MOBILITY” – CABOTAGGIO
COSTIERO MEDIANTE BATTELLI ALIMENTATI
ELETTRICAMENTE
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
68
6 POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO
LOCALE
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
7 ISTITUZIONE E PROMOZIONE DELLA FIGURA DEL
MOBILITY MANAGER
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
SEN
1 ISTITUZIONE DELLO SPORTELLO/UFFICIO
ENERGIA DEL COMUNE DI LICATA
Non computato ai fini della
riduzione
Non computato ai fini
della riduzione
2 PIANO DI COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E
SENSIBILIZZAZIONE 600,3 143,3
Tabella 20: Elenco delle azioni
69
5.3. AZIONI REALIZZATE O IN REALIZZAZIONE
A partire dall’inizio del 2012, nel comune di Licata sono stati installati 138 impianti fotovoltaici per una potenza
installata complessiva di 5.223 kWp. Ad oggi, grazie a questi interventi, sono prodotti annualmente 8.356,8 MWh
di energia elettrica. Trattandosi di energia da fonti rinnovabili, le emissioni di CO2e evitate sono pari a 4.036
t/anno contribuendo ad una riduzione percentuale delle emissioni, rispetto alla BEI, del 4,1%.
Fotovoltaico
Anno Potenza installata [kW] EE prodotta [kWh]
2011 7.445 11.912.000
2012 3.814 18.014.400
2013 1.409 20.268.800
QUANTITA’ U.M.
Produzione EE (2011-2013) 8.356.800 kWh
Emissioni evitate 4.036,33 tCO2
Emissioni evitate per abit. 0,106 tCO2/ab
Riduzione percentuale 4,10% %
Tabella 21: Impianti fotovoltaici installati presso il Comune di Licata. Potenza installata, produzione di
energia elettrica ed emissioni evitate
70
5.4. SCHEDE AZIONI PAES
GOVERNANCE
GOV 01 Adeguamento regolamento edilizio alle normative di efficienza energetica
GOV 02 Istituzione di un forum permanente degli stakeholders sulle tematiche del PAES
71
G-01
ADEGUAMENTO REGOLAMENTO EDILIZIO ALLE NORMATIVE DI EFFICIENZA ENERGETICA
Premessa/Situazione attuale
Il Regolamento Edilizio Comunale rappresenta lo strumento più
importante di pianificazione del territorio e acquista
un’importanza rilevante nella promozione dell’efficienza
energetica in edilizia.
Specialmente per quanto riguarda le nuove costruzioni e le
ristrutturazioni, l’adeguamento prevederà l’introduzione di
standard minimi di efficienza energetica, portando nel tempo
alla graduale e progressiva riduzione delle emissione di CO2.
Descrizione schematica dell’azione
Il Comune, in quanto responsabile della pianificazione
territoriale, intende integrare, nel breve tempo, i recenti
standard indicati dalla normativa sull’efficienza energetica e
sulle fonti rinnovabili (DLgs 192/2005 per la certificazione
energetica degli edifici; DLgs 28/2001 allegato 3 relativamente
agli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili sugli edifici),
prevedendo anche la possibilità di richiedere performance più
elevate, e valutando l’inserimento di criteri di premialità, le
procedure di controllo e di sanzione per permettere l’efficacia
dell’azione.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio termine
2015-2018
COSTO
€ 2.500
Risparmio energetico atteso MWh/anno
Non quantificabile
Riduzione delle emissioni attesa tCO2/anno
Non quantificabile
RESPONSABILE
Amministrazione Comunale
Settore edilizia privata
FINANZIAMENTI
Risorse interne
MONITORAGGIO
72
G-02
ISTITUZIONE DI UN FORUM PERMANENTE DEGLI STAKEHOLDERS SULLE TEMATICHE DEL PAES
Premessa/Situazione attuale
Nel corso delle attività di attivazione e consultazione degli stakeholders locali per l’individuazione delle priorità e della strategia del PAES, è scaturita la necessità e la volontà da parte dei portatori di coinvolgere la popolazione e il settore economico e sociale nello sviluppo delle azioni, in particolare nella sensibilizzazione sulle tematiche energetiche e sull’uso razionale dell’energia.
In questo modo le associazioni e le organizzazioni presenti sul territorio potranno essere parte attiva del processo e collaborare con l’Amministrazione Comunale sia nella definizione degli strumenti di sensibilizzazione che nell’organizzazione di workshop tematici e tecnici a favore delle categorie interessate (associazioni di settore, cittadinanza).
Descrizione schematica dell’azione
Attraverso l’ufficio di coordinamento del PAES, il Comune costruirà un forum permanente con gli stakeholders con l’obiettivo di:
coinvolgere e favorire l’intervento attivo dei portatori di interesse nelle attività di sensibilizzazione previste nel PAES
permettere uno scambio diretto con la cittadinanza sia in relazione all’andamento delle attività, che sulle necessità del territorio;
aumentare la partecipazione delle associazioni e della cittadinanza attive sul territorio.
Il forum verrà sviluppato attraverso l’attivazione di uno spazio web dedicato, gestito dall’ufficio Intersettoriale per il coordinamento del PAES, che fungerà da: a) spazio di commento e di condivisione sulle tematiche relative al PAES, b) libreria virtuale che raccoglierà i materiali e la documentazione collegata alle tematiche affrontate dal PAES e di supporto alla sensibilizzazione del territorio e della cittadinanza, c) strumento di promozione delle attività e degli eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale.
Parallelamente il forum vedrà anche degli incontri periodici tra l’Amministrazione e gli stakeholders con il fine di mantenere sempre viva l’attenzione e la partecipazione sulle tematiche, e costruire in ambito urbano una cultura alla sostenibilità che rafforzi l’efficacia delle azioni
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio-lungo termine
2015-2020
COSTO
€ 40.000
Risparmio energetico atteso MWh/anno
Non quantificabile
Riduzione delle emissioni attesa tCO2/anno
Non quantificabile
RESPONSABILE
Amministrazione Comunale
Ufficio Intersettoriale per il coordinamento del PAES
FINANZIAMENTI
Risorse interne
MONITORAGGIO
- Numero di incontri con gli stakeholder organizzati nell’ambito del Forum
- Numero soggetti attivi nel forum
73
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PA 01 Interventi di aumento dell’efficienza energetica sugli edifici pubblici
PA 02 Audit energetico ed energy management degli edifici pubblici
PA 03 Installazione impianti fotovoltaici sulle coperture delle scuole
PA 04 Programma di informazione per gli istituti scolastici “premio risparmio energetico”
PA-05 Promozione del patto per l’energia tra i dipendenti comunali e le società partecipate (società operanti per conto del comune)
PA-06 Produzione di energia dalle mare nel comune di Licata
Azioni
OBIETTIVI SPECIFICI
Produzione di energia da fonti
rinnovabili
OBIETTIVI OPERATIVI
Installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di
energia elettrica da fonte rinnovabile presso le coperture
degli edifici pubblici.
Installazione di un sistema per la produzione di energia da
moto ondoso nell’ambiente marino di competenza.
Riduzione dei consumi ed
efficienza energetica
Maggior efficienza energetica nei consumi elettrici e
termici negli edifici gestiti dalla Pubblica Amministrazione.
Gestione efficiente degli edifici pubblici.
Promozione dell’uso razionale dell’energia e dell’utilizzo
di energia da fonte rinnovabile negli ambienti pubblici.
Energy Management
Sviluppo di politiche gestionali finalizzate a contenere i
consumi energetici e le relative emissioni di CO2.
Individuazione delle opportunità di risparmio energetico
mediante audit energetici specifici sui sistemi edificio-
impianto.
74
PA-01
INTERVENTI DI AUMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA SUGLI EDIFICI PUBBLICI
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale Il comune di Licata è caratterizzato da 58 edifici pubblici con un consumo energetico di circa 4.975.000 kWh/anno L’azione è mirata al miglioramento dell’efficienza delle proprietà comunali distribuite sul territorio e con differenti destinazioni d’uso al fine di ottenere concrete riduzioni dei consumi di combustibile e delle relative emissioni. Descrizione schematica dell’Azione Gli interventi saranno realizzati sugli edifici di proprietà comunale e verteranno sulla riqualificazione e miglioramento della classe energetica, in attuazione degli obiettivi di politica ambientale del Comune. Sarà definito il quadro e il calendario degli interventi necessari per il miglioramento delle prestazioni energetiche. Da una prima valutazione degli interventi possibili per l’efficientamento energetico dell’edificio quali ad esempio: - la sostituzione degli infissi; - l’isolamento dall’esterno mediante cappotto; - l’isolamento termico del manto di copertura dall’esterno.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 4.185.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Lungo termine 2015-2020
125,9 t di CO2
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh
Comune di Licata 623,3 MWh/anno
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Amministrazione comunale, Enti di ricerca, Esco, Professionisti e società del settore
Non ci sono barriere/vincoli
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
Consumi energetici annui di elettricità e calore
Fondi Comunitari Finanziamenti Nazionali, Regionali e Comunali.
75
PA-02
AUDIT ENERGETICO ED ENERGY MANAGEMENT DEGLI EDIFICI PUBBLICI
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale Con la figura dell’Energy Manager, l’Amministrazione intende sviluppare le future politiche di gestione delle strutture nell’ottica della riduzione dei consumi di CO2 attraverso interventi di qualificazione ordinaria e straordinaria delle strutture esistenti e da realizzare. Descrizione schematica dell’Azione
Attraverso gli audit energetici degli edifici pubblici potranno essere individuate e quantificate le migliori opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici.
Sul piano operativo gli interventi saranno i seguenti:
valutazione delle inefficienze impiantistiche, strutturali e gestionali;
analisi dei possibili interventi e stima del risparmio energetico conseguente;
valutazione dei costi di massima degli interventi ed i tempi di ritorno dell’investimento.
L’attività di analisi energetica degli edifici permetterà di avere una banca dati aggiornata delle caratteristiche degli immobili di proprietà pubblica, e sarà propedeutica a successivi interventi migliorativi e di certificazione energetica degli edifici come previsto dalla direttiva Direttiva 2012/27/UE “Direttiva efficienza energetica”.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 25.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio termine 2015-2018
Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh
Amministrazione comunale
Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Amministrazione comunale, Dipendenti pubblici
Non ci sono barriere/vincoli
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- Numero di Audit energetici eseguiti su edifici pubblici comunali - Riduzione dei consumi delle utenze comunali
Finanziamenti Comunali Società Esco
76
PA-03 INSTALLAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE COPERTURE DELLE SCUOLE
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale
Il Comune di Licata, situato in fascia climatica B, presenta condizioni climatiche favorevoli per lo sfruttamento della radiazione solare mediante impianti che sfruttano le energie rinnovabili, specificatamente particolarmente interessante risulta l’applicazione della tecnologia fotovoltaica. L’Amministrazione comunale presenta nel proprio patrimonio edilizio 18 edifici adibiti ad uso scolastico, i quali offrono la possibilità di installare impianti fotovoltaici sulle proprie copertura
Descrizione schematica dell’Azione
L’applicazione specifica dell’azione prevederà lo sfruttamento delle superfici di proprietà comunale mediante l’installazione di:
impianti FV da 19 kW su 15 edifici scolastici.
L’azione riguarderà un avviso di gara in fase di attuazione, che ha ad oggetto le seguenti prestazioni:
progettazione esecutiva;
esecuzione dei lavori;
coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione;
manutenzione per un periodo di 20 anni degli impianti per la produzione di energia da pannelli fotovoltaici
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 855.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio termine
2015-2018 204,3 t di CO2/anno
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh
Amministrazione
comunale 456 MWh/anno
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Amministrazione comunale, dipendenti pubblici, società vincitrice bandi di gara
Conto energia statale Andamento prezzo dei pannelli fotovoltaici
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- Potenza installata di fotovoltaico kWp
- Quota del consumo di energia elettrica coperta da fonte rinnovabile (%)
Fondi Comunitari
Finanziamento Statale (Incentivi) regionale, mezzi propri o convenzione con privati
77
PA-04
PROGRAMMA DI INFORMAZIONE PER GLI ISTITUTI SCOLASTICI “PREMIO RISPARMIO
ENERGETICO”
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale
L’azione si propone di controllare i consumi energetici delle scuole, per perseguire la riduzione dei consumi. Questo e il conseguente risparmio economico funzioneranno da leva di formazione sulla cultura del risparmio energetico e di rispetto dei beni comuni degli studenti a scuola ed in famiglia. Descrizione schematica dell’Azione Il programma si basa su un Accordo Volontario sottoscritto dal Direttore Didattico della scuola e dai sindaci dei territori che afferiscono all’istituto scolastico, e prevede un meccanismo di ripartizione dei risparmi conseguiti tra la scuola ed il Comune, da ridistribuire agli insegnanti, studenti ed amministratori scolastici per acquisti di materiale didattico. Successivamente all’individuazione e applicazione delle buone pratiche sul risparmio energetico e sulla produzione di energia da fonte rinnovabile, i risparmi saranno quantificati a seguito di un monitoraggio condotto dagli studenti e dal comune che definirà gli Standard Energetici (con base minima quinquennale), che permetteranno di disporre di un valore di riferimento da confrontare con l'effettivo consumo dell'anno al netto delle fluttuazioni di temperature stagionali.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 5.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Breve termine
2014 2018 Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Ufficio scuole
Ufficio Tecnico LLPP Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Amministrazione,
personale comunale e
pubblico in genere, docenti
scolastici, studenti,
cittadini Soggetti privati
(ESCO, società di
distribuzione, consorzio
energia)
Accordo con le
amministrazioni
comunali
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
KWh risparmiati; Numero di monitoraggi effettuati (adesione degli studenti al progetto)
Finanziamenti Nazionali,
Regionali e Comunali
78
PA-05
PROMOZIONE DEL PATTO PER L’ENERGIA TRA I DIPENDENTI COMUNALI E LE SOCIETÀ PARTECIPATE
(SOCIETÀ OPERANTI PER CONTO DEL COMUNE)
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
Il tema dell’energia è un argomento
trasversale alle competenze dei diversi
uffici di un‘amministrazione e
coinvolge sia i dipendenti che i fruitori
dei servizi comunali. Condividere il
PAES incrementa sicuramente le
possibilità di realizzazione della
politica e degli obiettivi in esso
contenuti.
Descrizione schematica dell’Azione
Si costruirà un programma di
diffusione degli indirizzi generali del
PAES, rivolto al personale
dell’Amministrazione (e delle società
partecipate del Comune).
Gli incontri tematici, organizzati con
cadenza regolare, forniranno una
maggiore consapevolezza sulle best
practice per la riduzione degli sprechi
energetici e/o di altra natura.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 2000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Breve termine
2015-2016
Non computato ai fini della
riduzione
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Ufficio tecnico Non computato ai fini della
riduzione
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Personale amministrazione e
società partecipate Nessun vincolo
INDICATORI DI
MONITORAGGIO MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
Numero di dipendenti formati Bilancio comunale
79
PA-06
PRODUZIONE DI ENERGIA DAL MARE NEL COMUNE DI LICATA
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale L’energia dal mare è una nuova opportunità nel settore delle energie rinnovabili. Sono ad esempio in via di sperimentazione le tecnologie in grado di convertire il potenziale chimico o termico dell’acqua di mar, mentre sono già applicate e presto avranno una maggior rilevanza industriale le tecnologie che sfruttano il moto ondoso e le maree. Ogni fonte di energia marina, ad esempio onde e correnti di marea, richiede tecnologie diverse e specifiche da individuare sulla base della “risorsa locale (velocità delle correnti, dell’altezza delle onde, e dall’intensità delle maree) e delle caratteristiche territoriali (fondali marini, conformazione delle coste, presenza di contesti antropizzati per diminuire l’impatto). Descrizione schematica dell’Azione L’Amministrazione comunale intende potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili, vagliando, in collaborazione con partner industriali e tecnici in grado di supportare il finanziamento, la tecnologia che meglio si adatta al sito costiero di Licata, sfruttando in particolare le zone portuali (in particolare i frangiflutti) o tecnologie che sfruttano le correnti marine. L’intervento prevede la progettazione e l’installazione di un parco costituito da dispositivi per un totale di potenza installata pari ad 3 MW. Gli impianti sono composti da parti modulari e possono essere aumentate le loro prestazioni per esigenze sia economiche che di produttività.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 2.500.000
TEMPO
REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2eq
Lungo termine
2015-2020 450 t di CO2eq/anno
RESPONSABILE
AZIONE
RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Amministrazione
comunale 930 MWh/anno
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Amministrazione
Comunale Capitaneria di
Porto
Ministero Ambiente
Nessun vincolo
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
- Potenza autorizzata e
installata
- Energia prodotta (kWh)
Finanziamenti Statale
Fondi Regionali
Fondi privati (ESCO)
80
Efficienza energetica (EE) & Produzione di energia da fonti rinnovabili (FER)
RES 01
Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: coibentazione pareti opache.
RES 02
Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili
OBIETTIVI SPECIFICI
Aumento dell’utilizzo e della
produzione di energia da fonti
rinnovabili
OBIETTIVI SPECIFICI
Aumento dell’utilizzo e della
produzione di energia da fonti
rinnovabili
OBIETTIVI OPERATIVI
Incremento degli impianti di micro produzione (micro-eolico,
FV, FV a concentrazione, solare termico, tri-generazione).
Adeguamento ed estensione delle smart grid.
Riduzione dei consumi ed
efficienza energetica
Riduzione dei consumi ed
efficienza energetica
Maggior efficienza energetica nei consumi elettrici e
termici degli edifici gestiti dall’Ente Locale.
Gestione efficiente dell’illuminazione pubblica.
Maggior efficienza energetica nei consumi elettrici e
termici degli edifici ad uso residenziale, commerciale, ed
industriale
Maggior efficienza energetica nei consumi elettrici e
termici degli edifici gestiti dall’Ente Locale.
Gestione efficiente dell’illuminazione pubblica.
Maggior efficienza energetica nei consumi elettrici e
termici degli edifici ad uso residenziale, commerciale, ed
industriale
Miglioramento dei sistemi di
gestione dell’acqua e dei rifiuti
Miglioramento dei sistemi di
gestione dell’acqua e dei rifiuti
Diminuzione dei consumi energetici per lo smaltimento di
rifiuti e reflui idrici.
Incremento della prevenzione di produzione rifiuti, riuso,
recupero di materia, riciclaggio; riduzione sprechi idrici e
recupero acque.
Diminuzione dei consumi energetici per lo smaltimento di
rifiuti e reflui idrici.
Incremento della prevenzione di produzione rifiuti, riuso,
recupero di materia, riciclaggio; riduzione sprechi idrici e
recupero acque.
81
Azioni
RES 01 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: coibentazione pareti opache.
RES 02 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: sostituzione infissi
RES 03 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: installazione solare termico
RES 04 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: installazione fotovoltaico
RES 05 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: installazione di caldaie ad alta efficienza
RES 06 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore edilizio residenziale: installazione microeolico
AGR – IND- TER 01 Promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili per il settore agricoltura, industria e terziario: installazione di impianti di riscaldamento a biomassa legnosa
IND 01
Installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni industriali e sulle serre ed istituzione di un tavolo tecnico per la promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili nei siti industriali del Comune di Licata
IND - 02 Progetto: Il porto e la pesca per lo sviluppo sostenibile di Licata
TER 01 Istituzione di un tavolo tecnico per la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica nel terziario
IP 01 Interventi di sostituzione di apparecchi luminosi, lampade e linee di distribuzione, compresa l’installazione di sistemi per il telecontrollo
82
RES-01
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: COIBENTAZIONE PARETI OPACHE
Premessa/Situazione attuale
Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori.
Descrizione schematica dell’azione
Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
interventi di riqualificazione energetica (coibentazione pareti opache) su 350.000 m2 delle unità abitative
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 24.500.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
2.442,3 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
493,3 t di CO2/anno
RESPONSABILE - Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
- N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle
obbligatorie
- N. impianti installati
83
RES-02
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: SOSTITUZIONE INFISSI
Premessa/Situazione attuale Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori. Descrizione schematica dell’azione Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
interventi di riqualificazione energetica (sostituzione infissi) su 42.000 m2 delle unità abitative.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 15.960.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
976,9 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
197,3 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
- N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle
obbligatorie
- N. impianti installati
84
RES-03
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE SOLARE TERMICO
Premessa/Situazione attuale Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori. Descrizione schematica dell’azione Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
installazione di impianti solari termici per la produzione di ACS su 6.000 m2 delle unità abitative.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 6.600.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
15.979 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
3.550,7 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO - N. presenze agli Incontri con i cittadini - N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle obbligatorie - N. impianti installati
85
RES-04
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICO
Premessa/Situazione attuale Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori. Descrizione schematica dell’azione Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
installazione di impianti solari fotovoltaici (2.400 kW totali)
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 7.200.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
3.840 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
1.720,3 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
- N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle
obbligatorie
- N. impianti installati
86
RES-05
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE DI CALDAIE AD ALTA EFFICIENZA
Premessa/Situazione attuale Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori. Descrizione schematica dell’azione Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
installazione di 5000 caldaie ad alta efficienza.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 5.000.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
814,1 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
164,4 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
- N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle
obbligatorie
- N. impianti installati
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RES-06
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE EDILIZIO RESIDENZIALE: INSTALLAZIONE MICRO EOLICO
Premessa/Situazione attuale
Gli edifici residenziali rappresentano un’importante voce relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale: in media il 27% dei consumi finali e delle emissioni di CO2. Grazie all’introduzione dei recenti standard di prestazione indicati dalla normativa nazionale in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili (in particolare quanto disposto dall’allegato 3 del DLgs 28/2011), il settore edilizio sarà oggetto di importanti cambiamenti nei prossimi anni. Il ruolo dell’Amministrazione comunale consiste principalmente nel supporto e accompagnamento della cittadinanza verso l’utilizzo di tecnologie e materiali che rendano gli edifici più efficienti rispetto agli standard prestazionali obbligatori.
Descrizione schematica dell’azione
Attraverso l’individuazione di sistemi di incentivazione e premialità, la promozione ai cittadini degli incentivi e delle agevolazioni pubbliche e private mediante l’istituzione dello sportello energia (cfr. azione S-01), l’adeguamento e controllo della legislazione vigente (cfr azione G-01), il Comune di Licata prevede di promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
installazione di impianti microeolici per un totale di 1.000 kW.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 4.000.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
1.700 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
809 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Settore edilizia privata - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
- N. autorizzazioni edilizie concesse per edifici con prestazioni superiori a quelle
obbligatorie
- N. impianti installati
88
AGR – IND - TER 01
PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI PER IL SETTORE AGRICOLTURA, INDUSTRIA E TERZIARIO: INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A BIOMASSA LEGNOSA
Premessa/Situazione attuale Il settore dell'agricoltura, in special modo la serricoltura, rappresenta un’importante voce sia dal punto di vista economico, che relativamente ai consumi energetici nel territorio comunale. L’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di calore o per il raffrescamento delle serre, porterebbe ad un risparmio energetico per il settore e al possibile raggiungimento di produzioni a emissioni zero. L’amministrazione comunale ha quindi l’intenzione di supportare gli imprenditori locali verso l’utilizzo di tecnologie che impiegano fonti rinnovabili di energia che rendano le loro attività più efficienti e rispettose dell’ambiente, specialmente indirizzandole verso interventi ed investimenti che rientrano nelle politiche nazionali per l’efficienza energetica (TEE). Per questo si intende favorire l’impiego della biomassa prodotta e raccolta dalle attività agricole locali per la produzione del calore in serricoltura,nelle attività agrituristiche, o di edifici industriali. Descrizione schematica dell’azione Il Comune di Licata attraverso l’ufficio per il coordinamento del PAES, intende sviluppare azioni di sensibilizzazione, aggiornamento e promozione della produzione di energia da biomassa a filiera corta (ossia raccolta nel raggio di 25 km rispetto all’ubicazione dell’impianto), favorendo la raccolta di biomassa residua e promuovere l’utilizzo delle seguenti tecnologie/interventi:
installazione di impianti a biomassa proveniente da
“filiera corta” per il fabbisogno energetico del settore
della serricoltura;
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio/Lungo termine 2015-2020
COSTO
€ 4.000.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
1800 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESI
364 t di CO2/anno
RESPONSABILE
- Amministrazione Comunale - Sportello Energia
FINANZIAMENTI
Certificati Bianchi, detrazione fiscale, Incentivi alle Fonti Rinnovabili (Conto Energia, Conto Termico, Certificati verdi)
MONITORAGGIO
- N. Incontri organizzati
- Presenze agli Incontri con gli imprenditori
- N. impianti autorizzati e installati
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IND – AGR 01 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SUI CAPANNONI INDUSTRIALI E SULLE SERRE ED ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER LA PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLE FONTI RINNOVABILI NEI SITI INDUSTRIALI DEL COMUNE DI LICATA Descrizione schematica dell’azione
La necessità della creazione di un tavolo tecnico permanente
per la promozione dell’EE e delle FER per il settore industriale
deriva dalla consapevolezza di dover offrire al tessuto
economico locale gli strumenti e il supporto relativa alle
iniziatiche che si presentano sul mercato dell’energia e che sono
in grado di accrescere la competitività dell’intero settore
produttivo della Regione Sicilia.
Il tavolo tecnico dovrà farsi carico sia della divulgazione delle
buon pratiche in tema di risparmio energetico che di quelle di
promozione e sviluppo della produzione di energia da fonti
rinnovabili, con uno speciale interesse per quelle iniziative
connesse al Patto dei Sindaci. In particolare, si prevede
l’installazione di 400 kW di pannelli fotovoltaici sui tetti dei
capannoni industriali o delle serre, che possono beneficiare in
pieno delle incentivazioni derivanti dalla commercializzazione
dei TEE sull’apposito mercato.
Lo staff tecnico avrà anche il compito di dare pareri e consigli a
quegli imprenditori che richiedano un approfondimento
tecnico, con particolare riguardo ai percorsi autorizzativi
richiesti e alle possibili sviluppi in altri settori industriali o meno
delle iniziative proposte.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Lungo termine
2015-2020
COSTO
€ 15.000
RISPARMIO ENERGETICO DELLE
EMISSIONI ATTESO
640 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
ATTESA
286,7 t di CO2/anno
RESPONSABILE
Energy Manager, Ufficio energia,
Sindaco, Assessori, Ufficio
tecnico, Associazioni di settore
FINANZIAMENTI
Finanziamenti privati
Bandi di finanziamento
Istituzioni finanziarie
Mercato dei TEE
MONITORAGGIO
- Numero di interventi realizzati,
- Potenza autorizzata e installata
(kW)
- MWh prodotti da FER
- MWh risparmiati
90
IND-02 PROGETTO: IL PORTO E LA PESCA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DI LICATA
Descrizione schematica dell’azione
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) è lo
strumento di finanziamento che fornirà sostegno all’attuazione
della riforma della politica comune della pesca e aiuterà a
sviluppare l’economia blu in Europa, e per il periodo 2014-2020
sono previsti fondi per circa 6,5 miliardi di Euro.
Nell’ambito dei fondi FEAMP destinati alla regione Sicilia, il
Comune di Licata ha intenzione di partecipare all’erogazione di
fondi strutturali per favorire il rilancio della pesca nel Comune.
L’obiettivo del progetto è di iniziare una percorso di
riconversione del settore della pesca verso un percorso di
sostenibilità che va dalla riconversione dei pescherecci con
combustibili rinnovabili o a basso impatto, alla realizzazione di
un terminal pescherecci ecologico e la promozione
dell’ittiturismo e del pesca turismo.
Il progetto prevederà:
riconversione dei motori dei pescherecci a
biocombustibili da filiera corta;
efficientamento degli edifici portuali a supporto dei
pescherecci (Uffici, magazzini);
dotazione del porto di un terminal pescherecci
ecologico, con un impianto di alimentazione elettrica da
banchina;
produzione di energia elettrica rinnovabile per il
fabbisogno del area portuale attraverso l’utilizzo di
pannelli fotovoltaici sugli edifici portuali e impianti di
produzione di energia dal moto ondoso (tecnologia
REWEC/3);
promozione dell’ittiturismo nel Comune di Licata.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Lungo termine
2015-2020
COSTO
Da definire
RISPARMIO ENERGETICO DELLE
EMISSIONI ATTESO
Non computato ai fini della riduzione
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
ATTESA
Non computata ai fini della riduzione
RESPONSABILE
Energy Manager, Ufficio energia, Autorità Portuale, Associazioni di settore.
FINANZIAMENTI
Finanziamenti privati; Bandi di finanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del FEAMP Mercato dei TEE
MONITORAGGIO
- Numero di pescherecci coinvolti
dalle attività di progetto
- MWh prodotti da FER sugli
edifici del porto
91
TER-01
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER LA PROMOZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI E
DELL’EFFICIENZA ENERGETICA NEL TERZIARIO
Descrizione schematica dell’azione
La necessità della creazione di un tavolo tecnico permanente
per la promozione dell’EE e delle FER sui siti industriali deriva
dalla consapevolezza di dover offrire al tessuto industriale
locale la consulenza e il supporto relativa alle iniziatiche che si
presentano sul mercato dell’energia e che sono in grado di
accrescere la competitività dell’intero settore produttivo della
Regione Sicilia.
Il tavolo tecnico dovrà farsi carico sia della divulgazione delle
buon pratiche in tema di risparmio energetico che di quelle di
promozione e sviluppo della produzione di energia da fonti
rinnovabili, con uno speciale interesse per quelle iniziative
connesse al Patto dei Sindaci. In particolare, si prevede
l’installazione di 2.000 kW di pannelli fotovoltaici sui tetti degli
edifici che offrono servizi del settore terziario.
Lo staff tecnico avrà anche il compito di dare pareri e consigli a
quegli imprenditori che richiedano un approfondimento
tecnico, con particolare riguardo ai percorsi autorizzativi
richiesti e alle possibili sviluppi in altri settori industriali o meno
delle iniziative proposte.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Lungo termine
2015-2020
COSTO
€ 15.000-
RISPARMIO ENERGETICO DELLE
EMISSIONI ATTESO
5.526 MWh/anno
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
ATTESA
1.903,4 t di CO2/anno
RESPONSABILE
Energy Manager, Ufficio energia,
Sindaco, Assessori, Ufficio
tecnico, Associazioni di settore
FINANZIAMENTI
Finanziamenti privati
Bandi di finanziamento
Istituzioni finanziarie
MONITORAGGIO
Numero di interventi realizzati,
MWh prodotti da FER
MWh risparmiati
92
IP- 01
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI, LAMPADE E LINEE DI DISTRIBUZIONE, COMPRESA L’INSTALLAZIONE DI SISTEMI PER IL TELECONTROLLO
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
L’illuminazione pubblica è causa di elevati consumi elettrici, probabilmente a causa della bassa efficienza energetica del parco lampade. Risulta perciò necessario un intervento mirato ai fini del contenimento del consumo energetico e della conseguente riduzione di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Descrizione schematica dell’Azione
Il consumo annuo dell’illuminazione pubblica al 2011 era pari a 5.922.000 kWh. Il numero di punti luce nel 2013 è stato pari a circa 8.600. Entro il 2020, verrà condotta un’opera sistematica di sostituzione di apparecchi e lampade di vecchia concezione sia per l’illuminazione stradale che per il segnalamento semaforico, con nuovi impianti e lampade a più elevata efficienza, utilizzo di dispositivi LED e riduttori di flusso. Oltre ad ottenere un risparmio energetico, si migliora l’illuminazione, diminuendo l’inquinamento luminoso e i costi di manutenzione dei corpi illuminanti, grazie alla loro maggior durata.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 3.780.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI
Medio termine
2014-2018 1.144 t di CO2/anno
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
Amministrazione
comunale 2.369 MWh/anno
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Comune, Esco e Società private
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
Consumi elettrici per illuminazione
Fondi regionali, comunali e risorse economiche di Società partecipanti.
Incentivi pubblici (certificati bianchi)
93
MOBILITA’
MOB 01 Sviluppo della “soft-mobility” - ciclabilità in aree urbane e implementazione del car-sharing e car pooling
MOB 02 Sostituzione dei veicoli comunali con mezzi a basso impatto ambientale alimentati a biometano o veicoli elettrici
MOB 03 Campagna di promozione della mobilità sostenibile
MOB 04 Realizzazione di zone a traffico limitato (ztl)
MOB 05 Sviluppo della “soft-mobility” – cabotaggio costiero mediante battelli alimentati elettricamente
MOB 06 Potenziamento del trasporto pubblico locale
MOB 07 Istituzione e promozione della figura del Mobility Manager
OBIETTIVO SPECIFICO
Riduzione delle emissioni derivanti
dalla mobilità
OBIETTIVO SPECIFICO
Dotare il Comune di strumenti di
governante che siano strumentali al
raggiungimento dell’obiettivo al
2020
OBIETTIVI OPERATIVI
Riduzione delle emissioni derivanti dalla mobilità privata. Adozione di un sistema di Mobility Management. Diffusione di mezzi ecologici. Riduzione emissioni derivanti dalla mobilità della P.A. Promuovere il cabotaggio costiero (merci e passeggeri) Promuovere il diporto sostenibile
OBIETTIVI OPERATIVI
Introduzione degli standard minimi di efficienza
energetica nel regolamento edilizio finalizzate alla promozione dell’efficienza energetica ed alla riduzione delle emissioni di CO2.
Favorire la partecipazione degli staekholders nel perseguimento degli obiettivi del PAES.
Azioni
Azioni
94
MOB-01
SVILUPPO DELLA “SOFT-MOBILITY” - CICLABILITÀ IN AREE URBANE E IMPLEMENTAZIONE DEL
CAR-SHARING E CAR POOLING
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
L’utilizzo del mezzo privato per gli
spostamenti rappresenta uno dei
maggiori impatti sulla qualità
dell’aria e dell’ambiente dell’intera
Provincia di Agrigento.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione prevede la progettazione e lo
sviluppo di un sistema di mobilità
sostenibile nel Comune, a partire dal
2014.
La soft mobility introdurrà:
il car-sharing per i residenti nel Comune, con la possibilità di estenderlo anche all’utenza turistica. Si prevede l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale (autovetture a metano, ibride o a trazione elettrica) e parcheggi dedicati al servizio di car-sharing su tutto il territorio comunale;
il bike-sharing con biciclette tradizionali o a pedalata assistita
COSTO DELL’AZIONE
Diretta Non quantificabile
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio termine
2015-2018 2.685 t di CO2/anno
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Amministrazione comunale
Settore Urbanistica-Mobilità Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Nessun attore coinvolto
Progettazione esecutiva della
pista ciclabile
Disinteresse delle società
operanti nel servizio di car-
sharing al bando
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
- N. utilizzatori iscritti al servizio di car-sharing
- Km di pista ciclabile
costruiti e fruibili
L’azione verrà realizzata
attraverso l’utilizzo di fonti
finanziarie del Comune,
valutando la possibilità di
individuare specifici bandi
comunitari, nazionali,
regionali.
95
MOB-02
SOSTITUZIONE DEI VEICOLI COMUNALI CON MEZZI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE ALIMENTATI A
BIOMETANO O VEICOLI ELETTRICI
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
L’intervento nel settore dei trasporti
rappresenta un elemento prioritario
nelle politiche di tutela della qualità
dell’aria e dell’ambiente a livello
comunale.
L’Amministrazione Comunale
interviene direttamente attraverso il
rinnovamento e la corretta
manutenzione dei mezzi di trasporto
di proprietà.
Il parco veicolare del Comune è
composto da 48 veicoli alimentati a
gasolio e benzina.
Descrizione schematica dell’Azione
Si prevede la sostituzione dei veicoli
comunali con equivalenti alimentati a
combustibili a minor impatto
ambientale, in particolare
alimentazione elettrica, ibrida e a
biometano.
Dal punto di vista operativo il Comune
provvederà all’acquisto sia dei veicoli
che dei servizi di manutenzione,
anche in un’ottica di diminuzione dei
costi correnti per l’ amministrazione.
Il risparmio energetico è calcolato
considerando un minor consumo di
0,25 l/km
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 470.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio/Lungo termine
2015-2020 2,2 t di CO2/anno
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Amministrazione comunale
Servizio gestione automezzi
comunali
Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Amministrazione comunale Disponibilità della rete di
distribuzione
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
- Emissioni specifiche medie del parco veicolare comunale (gCO2/km)
- Percorrenza media annua
del parco veicolare comunale
(veicoli/km)
La conversione del parco
veicoli verrà realizzata con
risorse interne, valutando la
possibilità di individuare
specifici bandi regionali o
nazionali
96
MOB-03
CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Premessa/Situazione attuale
La mobilità privata incide molto sul totale delle emissioni
attribuibili al comune di Licata, con un trend che rimane
costante nonostante i miglioramenti tecnologici intervenuti in
questi anni.
Inoltre, il comune, come buona parte del territorio della
Provincia di Agrigento, sconta una sostanziale arretratezza per
quanto riguarda il trasporto pubblico locale.
Tuttavia, si prevede che eventuali trattative per giungere ad un
definitivo accordo con aziende nel settore dei trasporti
porteranno ad un rilancio deciso nel settore dell’auto elettrica
ed ibrida.
Descrizione schematica dell’azione
Il comune vuole promuovere presso i cittadini un utilizzo più efficiente del mezzo privato attraverso la redazione di un piano del trasporto condiviso e la possibilità di concedere autorizzazioni per l’installazione di punti di ricarica e di stazioni di rifornimento per automezzi alimentati elettricamente e con tecnologia ibrida sul territorio comunale.
L’obiettivo da raggiungere è quello del 15% del parco veicolare privato alimentato a combustibili alternativi alla benzina e al diesel per il 2020.
TIPOLOGIA AZIONE
Indiretta
TIMING
Medio - Lungo termine
2015-2020
COSTO
€ 10.000
RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh/anno
Non quantificabile
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATTESA t di CO2/anno
1.580 t di CO2 /anno
RESPONSABILE
Ufficio tecnico comunale Sportello Energia Sindaco
FINANZIAMENTI
Finanziamenti europei e regionali
MONITORAGGIO
Andamento immatricolazioni veicoli a basso impatto ambientale
97
MOB-04 REALIZZAZIONE DI ZONE A TRAFFICO LIMITATO (ZTL)
TIPOLOGIA AZIONE
Premessa/Situazione attuale La limitazione della mobilità privata, e della mobilità pedonale, costituisce un intervento fondamentale per ridurre le emissioni di gas clima alteranti, l'inquinamento atmosferico, i consumi energetici associati alla circolazione veicolare, il rumore, l'incidentalità e gli effetti di disturbo legati alla presenza del traffico automobilistico sul comparto urbano e sulla mobilità ciclopedonale. Descrizione schematica dell’Azione L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare sul proprio territorio una serie di iniziative volte a limitare i flussi veicolari di attraversamento urbano e a favorire la mobilità pubblica e ciclopedonale, in particolare nell’area delimitata dal centro storico, ove sarà programmata una ZTL pedonale. L'intervento contempla le seguenti azioni:
- riqualificazione degli spazi pubblici; - realizzazione di parcheggi in
corrispondenza dell’area interessata alla limitazione del traffico,
- realizzazione di zone a traffico limitato (ZTL).
COSTO DELL’AZIONE
Diretta Non quantificabile
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2/anno
Medio termine 2015-2018
1.499 t di CO2 /anno
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh/anno
Amministrazione comunale Settore Urbanistica -Mobilità
Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Possibili sponsor Associazioni dei cittadini
Fattibilità tecnica degli interventi
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- Numero di utenti del servizio - Tasso medio di occupazione dei mezzi pubblici
Bandi comunitari, nazionali, regionali Risorse proprie del comune,
98
MOB-05
SVILUPPO DELLA “SOFT-MOBILITY” – CABOTAGGIO COSTIERO MEDIANTE BATTELLI ALIMENTATI
ELETTRICAMENTE
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
L’utilizzo del mezzo privato per gli
spostamenti rappresenta uno dei maggiori
impatti sulla qualità dell’aria e
dell’ambiente dell’intera Provincia di
Agrigento.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione prevede la progettazione e lo
sviluppo di un sistema di mobilità
sostenibile nel Comune, a partire dal
2014.
La soft mobility introdurrà:
Il cabotaggio costiero mediante l’impiego di barche elettriche come mezzi di trasporto pubblico e di noleggio, rifornite di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici; il servizio proposto prevede il collegamento con barche elettriche da 50 posti per il trasporto via mare degli utenti tra Agrigento, Palma di Montechiaro e Licata per una tratta coperta complessiva di 80 km. L’obiettivo dell’azione è quello di trasferire parte degli spostamenti, principalmente turistici, dalla strada al mare. L’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici unito con la bellezza naturale degli itinerari percorsi, consentirà di trasmettere in modo immediato all’utente l’idea di una concezione sostenibile della mobilità, integrata perfettamente nel contesto territoriale, che vuole fare del rispetto della natura il suo vero punto cardine.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta Non quantificabile
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio termine
2015-2018 Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO
MWh
Amministrazione comunale
Settore Urbanistica-Mobilità Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI /
BARRIERE DI MERCATO
Nessun attore coinvolto Individuazione del possibile
gestore del servizio
INDICATORI DI
MONITORAGGIO MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- N. utilizzatori iscritti al servizio di cabotaggio costiero
- Km di tratta fruibili
L’azione verrà realizzata
attraverso l’utilizzo di fonti
finanziarie del Comune,
valutando la possibilità di
individuare specifici bandi
comunitari, nazionali, regionali.
99
MOB-06
POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
Nel Comune di Licata il servizio di
trasporto pubblico locale è garantito
da Ibla Tour S.c. che mette a
disposizione 8 bus per le linee urbane
percorrendo ogni anno in media
265.000 km e trasportando più di
250.000 persone ogni anno.
Nello sviluppo e miglioramento del
proprio servizio la società presta
molta attenzione ai problemi di
salvaguardia dell’ambiente ed ha già
dotato il 90% degli autobus di
marmitta catalitica o motore a scarico
controllato secondo standard EURO3
ed EURO5.
Descrizione schematica dell’Azione
L’Amministrazione Comunale, insieme a
Ibla Tour S.c., si pone l’obiettivo di
incrementare il numero dei passeggeri sui
mezzi di trasporto collettivi e,
contemporaneamente, di ridurre i
consumi energetici e le emissioni
climalteranti di quest’ultimi. Il
miglioramento dell’offerta che si intende
perseguire per ottenere tali risultati si
centrerà fondamentalmente sui seguenti
aspetti in riferimento al tpl:
Maggiore frequenza dei mezzi;
Maggiore copertura della rete;
Maggiore comfort a bordo delle
vetture;
Utilizzo di un parco mezzi
efficiente e con elevati standard
ambientali.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta Non quantificabile
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Medio termine
2015-2018 Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Amministrazione comunale
Settore Urbanistica-Mobilità Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Società TPL Nessuno
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
- Mezzi sostituiti per anno [n/anno]
- Consumo medio di
carburante del parco
autobus [l/km]
- N. di passeggeri trasportati
all’anno
Finanziamento a carico di altri
soggetti
100
MOB-07
ISTITUZIONE E PROMOZIONE DELLA FIGURA DEL MOBILITY MANAGER
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
Il Comune di Licata si pone l’obiettivo
di ridurre le emissioni di CO2 anche
grazie alla promozione delle attività di
Mobility Management e
all’introduzione della figura del
Mobility Manager sia nelle
amministrazioni pubbliche che nelle
aziende private.
Il Mobility Manager (MM) è la figura
introdotta dal decreto Ronchi (decreto
del Ministero dell’Ambiente 27/1998),
che opera sulla domanda di trasporto
agendo, in particolare, sugli
spostamenti sistematici e sulle
abitudini dei cittadini. L’Eente Locale,
invece, è orientato sul lato della
pianificazione e programmazione
dell’offerta. L’istituzione di un Mobility
Manager d’Area interviene come
funzione di raccordo tra i due soggetti.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione prevede l’impegno del
Comune di individuare la figura del
Mobility Manager d’Area, che andrà a
promuovere la diffusione sul territorio
del Mobility Management nel settore
pubblico e privato, nominando,
inoltre, il Mobility Manager degli uffici
comunali.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta Non quantificabile
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Lungo termine
2015-2020 Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO
ATTESO MWh
Amministrazione comunale
Settore Urbanistica-Mobilità
Associazioni di Categoria
Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI
POSSIBILI OSTACOLI O
VINCOLI / BARRIERE DI
MERCATO
Nessun attore coinvolto
Disinteresse delle società
private nell’istituzione della
figura del Mobility Manager
INDICATORI DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
FINANZIAMENTO
- MM nominati nel settore pubblico e privato [n/anno]
L’azione verrà realizzata
attraverso l’utilizzo di fonti
finanziarie del Comune,
valutando la possibilità di
individuare specifici bandi
comunitari, nazionali,
regionali.
101
OBIETTIVI SPECIFICI
Miglioramento del livello di
consapevolezza ed attenzione della
popolazione sui temi: ambiente,
energia e mutamento climatico
OBIETTIVI SPECIFICI
Miglioramento del livello di
consapevolezza ed attenzione della
popolazione sui temi: ambiente,
energia e mutamento climatico
OBIETTIVI OPERATIVI
Sistemi di incentivi e disincentivi.
Attivazione e comunicazione di buone pratiche da parte
della P.A.
Divulgazione di informazioni derivanti da un monitoraggio
climatico-ambientale.
OBIETTIVI OPERATIVI
Sistemi di incentivi e disincentivi .
Attivazione e comunicazione di buone pratiche da parte
della P.A.
Divulgazione di informazioni derivanti da un monitoraggio
climatico-ambientale.
Aumento della capacità del sistema
economico locale di partecipare
attivamente alle sfide della
sostenibilità
Aumento della capacità del sistema
economico locale di partecipare
attivamente alle sfide della
sostenibilità
Aumento della domanda di prodotti a certificazione
energetica/ambientale (locali e/o a km 0).
Aumento di conoscenza e di competenze professionali su
nuove tecnologie e FER.
Aumento della domanda di prodotti a certificazione
energetica/ambientale (locali e/o a km 0).
Aumento di conoscenza e di competenze professionali su
nuove tecnologie e FER.
SENSIBILIZZAZIONE
SEN 01 Istituzione dello sportello/ufficio energia del comune di Licata
SEN 02 Piano di comunicazione, formazione e sensibilizzazione
Azioni
Azioni
102
S-01
ISTITUZIONE DELLO SPORTELLO/UFFICIO ENERGIA DEL COMUNE DI LICATA
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
Parallelamente agli interventi che verranno direttamente sviluppati dal Comune sugli edifici di proprietà pubblica, anche per il settore privato (edilizia residenziale privata e settore industriale) è necessario prevedere interventi di promozione e incentivazione che possano permettere il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi e delle emissioni fissati al 2020.
Descrizione schematica dell’Azione
A tale scopo, il Comune di Licata si impegna a istituire uno sportello informativo al servizio dei cittadini e delle imprese che fornisca un valore supporto alla cittadinanza e alle imprese sulle tematiche relative l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le tematiche affrontate saranno le seguenti:
aspetti normativi;
autorizzazioni;
aspetti tecnici e fattibilità economica;
incentivi e finanziamenti pubblici e privati;
buone pratiche;
istituzione e coordinamento dei GAL (Gruppi di acquisto Locale).
Lo sportello Energia supporterà i portatori di interesse attraverso incontri pubblici, supporto informativo attraverso siti web dedicati, seguendo procedure che verranno definite dal Comune in fase attuativa.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 25.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Breve termine
2015-2016 143,3 t di CO2
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh
Ufficio tecnico 600,3 MWh/anno
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Associazioni di settore
Albi professionali Non ci sono barriere/vincoli
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- N. utenti che si sono rivolti allo sportello per il cittadino
- N. presenze agli Incontri con i cittadini
Finanziamenti Nazionali, Regionali e Comunali
Verrà inoltre valutata la possibilità di accedere a fondi comunitari dedicati
103
S-02 PIANO DI COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
TIPOLOGIA AZIONE Premessa/Situazione attuale
Il grado di efficacia di una politica è direttamente proporzionale alla sua condivisione. La comunicazione del Paes vuole accrescere la consapevolezza dei cittadini e degli altri stakeholders sui temi dell’energia, del risparmio energetico e della mobilità sostenibile. In particolare, le azioni di formazione ed educazione sono finalizzate a:
- fornire ai cittadini e agli operatori del settore un servizio di consulenza tecnica in campo energetico;
- sensibilizzare e informare i cittadini, singoli e associati, sulle tematiche ambientali, anche attraverso il coinvolgimento diretto, per promuovere comportamenti virtuosi e buone pratiche;
-organizzare, con il supporto delle agenzie presenti sul territorio, attività di formazione rivolte alle scuole;
- offrire corsi di formazione a tecnici del settore e dipendenti pubblici.
Descrizione schematica dell’Azione
L’obiettivo è la diffusione delle buone pratiche sul risparmio energetico, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e sulle riduzione delle emissioni di CO2.
A supporto delle diverse azioni del piano, si prevede l'organizzazione di eventi/campagne di sensibilizzazione rivolte alla generalità dei cittadini e mirate a soggetti specifici (grandi utenze) con lo scopo di coinvolgere i consumatori di energia nelle azioni di risparmio energetico, di produzione di energia da fonti rinnovabili e di mobilità sostenibile.
COSTO DELL’AZIONE
Diretta € 15.000
TEMPO REALIZZAZIONE RIDUZIONE EMISSIONI tCO2
Breve termine
2015-2016 Non quantificabile
RESPONSABILE AZIONE RISPARMIO ENERGETICO ATTESO MWh
Ufficio tecnico
Non quantificabile
ATTORI COINVOLTI POSSIBILI OSTACOLI O VINCOLI / BARRIERE DI MERCATO
Amministrazione, personale comunale e pubblico in genere, docenti scolastici, studenti, cittadini, imprese e altri stakeholders
Il costo delle azioni
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI FINANZIAMENTO
- KWh risparmiati
- Numero di seminari/incontri
- Numero dei partecipanti agli incontri
Finanziamenti Nazionali, Regionali e Comunali
104
5.5. RIEPILOGO
In ultima analisi si prevede che il ventaglio di interventi proposti nel Piano d’Azione redatto porterà nel 2020 alla
riduzione di complessive 17.323 tCO2, corrispondente al 17,6% delle emissioni di CO2 complessive per l'anno di
riferimento scelto. La riduzione associata al Piano d'Azione individuato, unita a quella relativa agli interventi già
realizzati a partire dal 2012, che ha già comportato una diminuzione delle emissioni per un totale di 4.036 tCO2,
porterà ad una riduzione complessiva di 21.359 tCO2, pari al 21,71% delle emissioni complessive stimate al
2011. In questo modo l'obiettivo specifico di riduzione del 20% al 2020, quantificabile in 19.679 tCO2, potrà
essere raggiunto e superato.
Figura 38: Emissioni di CO2 nel 2011 (anno di riferimento), 2014 (stato attuale), 2020
(obiettivo di riduzione al 20%)
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
2011 2014 2020
tCO
2
Riduzione emissioni CO2 da realizzare
Riduzione emissioni CO2 già realizzate
Emissioni di CO2
Obiettivo 2020: 78,718
105
6. GOVERNANCE E PIANO DI MONITORAGGIO
6.1 COORDINAMENTO E STRUTTURE ORGANIZZATIVE Il Comune, per dare attuazione alle azioni contenute nel PAES, vuole coinvolgere sia gli organismi politici che
quelli tecnici (uffici comunali) ed ha a tal fine istituito, con determina sindacale n. 95 del 31/10/2014, il gruppo
intersettoriale preposto al coordinamento dell’attuazione del Piano d’azione per l’Energia Sostenibile, con le
funzioni e i compiti identificati durante l’incontro organizzativo con i portatori d’interesse interni del 29 luglio 2014.
Inoltre l’adesione al programma europeo Patto dei Sindaci da parte del Comune di Licata, unitamente al
coordinamento dei 9 comuni dell’area tra Licata e Gela, consentirà di sviluppare delle azioni congiunte, esplicate
su una area vasta che armonizzerà gli interventi nei comuni limitrofi, coordinati dal Comune di Gela, per ottenere
un effetto moltiplicatore dei risultati positivi attesi in termini di riduzione della CO2 e di sviluppo dei territori .
Lo sviluppo delle azioni del PAES avviene dunque a diversi livelli per gli aspetti tecnici (migliori pratiche, sinergie
progettuali, progetti su azioni comuni..), gli aspetti amministrativi (tipologia di contratti, bandi di gara,
accorpamento di azioni comuni..), gli aspetti finanziari ( progetti singoli, cluster di azioni, supporto per soluzioni
finanziarie e di impresa.. ), in funzione della tipologia dell’azione, del progetto, comunale o intercomunale e sulla
base delle esigenze determinate dallo stesso comune.
Le attività di supporto, sia nella fase di raccolta ed elaborazione dei dati che in quella di sviluppo delle strategie
alla base dei PAES sono orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
avere una prospettiva intercomunale, utile al successo delle iniziative;
promuovere interventi di sviluppo delle infrastrutture energetiche (ad esempio le smart grid);
favorire interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili con tecnologie innovative (correnti
marine ed energia mareomotrice, solare termico e fotovoltaico, micro-eolico, ecc..);
individuare una serie di interventi nel settore della mobilità sostenibile (promozione del trasporto
pubblico, costruzione di reti ciclabili, istituzione dei servizi di car sharing e car pooling);
contribuire alla promozione ed informazione della cittadinanza e delle imprese.
6.2 COINVOLGIMENTO DELLE PARTI INTERESSATE
Il coinvolgimento delle parti interessate, dei principali attori e, soprattutto dei cittadini è fondamentale ai fini del
successo dell’attuazione del PAES. Sono state realizzate diverse iniziative a livello comunale con lo scopo di
condividere il maggior numero di informazioni e raccogliere indicazioni e suggerimenti da parte degli
stakeholders.
Per quanto riguarda la selezione delle azioni da proporre per raggiungere gli obiettivi del Patto, il Comune ha
coinvolto le parti interessate ed i cittadini promuovendo incontri specifici mirati, allo scopo di individuare le
esigenze e le opportunità provenienti dal territorio comunale.
106
Come evidenziato nelle schede azioni, l’attività mirata al coinvolgimento delle parti interessate continuerà a
svilupparsi anche nel periodo successivo alla presentazione finale del PAES (vedi azione GOV 02), tenuto conto
che l’attuazione ed il monitoraggio richiedono la partecipazione più ampia e motivata possibile allo scopo di
raggiungere gli obiettivi fissati.
6.3 MONITORAGGIO E FOLLOW-UP
Il monitoraggio del Piano di Azione delle Energie Sostenibili, che ha come obiettivo la verifica costante dello
stato di avanzamento degli interventi previsti nel programma delle azioni, sarà seguita direttamente dal Comune.
Sulla base delle indicazioni contenute nelle “linee guida del Patto dei Sindaci”, il monitoraggio del Piano di
Azione per l’Energia Sostenibile avrà lo scopo di:
essere uno strumento operativo di gestione per la conoscenza dello stato di attuazione del Piano
d’Azione per l’Energia Sostenibile;
verificare costantemente il conseguimento dei risultati attesi delle azioni;
monitorare l’avanzamento del Piano rispetto al target di riduzione stabilito;
fornire le informazioni necessarie per l’adozione di eventuali misure correttive sulle azioni poste in
essere;
fornire indicazioni e suggerimenti per il miglioramento del processo e l’aggiornamento del Piano;
valutare le iniziative attuate e diffondere i risultati ai soggetti istituzionali, ai cittadini e agli stakeholders
coinvolti.
Con l’adesione al Patto dei sindaci, il Comune di Licata è tenuto a presentare alla Commissione Europea, ogni
due anni successivi alla presentazione del PAES, una “Relazione di Attuazione" di valutazione, monitoraggio e
verifica delle attività.
La Relazione di attuazione dovrà contenere le informazioni circa le misure attuate dal Comune, gli effetti delle
stesse sul consumo di energia e sulle conseguenti emissioni di CO2, un’analisi dell’iter di attuazione del PAES,
l’aggiornamento dell’inventario delle emissioni di CO2 a partire dall’IBE (Inventario Base delle Emissioni) si
procederà a realizzare un Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME).
Nella tabella sottostante si riassumono le principali scadenze per il Comune di Licata.
Adempimento Scadenza Oggetto
Aggiornamento dei dati per
il calcolo delle emissioni di CO2
Annuale
(concessi anche intervalli più ampi)
Inventario sul monitoraggio delle emissioni.
“Relazione d’Azione”
senza IME
(anni 2, 6, 10,...) Contiene informazioni qualitative sulle
misure attuate, il loro impatto sul consumo
107
energetico, sulle emissioni di CO2 ed
un’analisi sul processo di attuazione del
SEAP che include, quando necessario,
azioni preventive e correttive.
“Relazione d’Attuazione”
con IME
(anni 4, 8,...) Contiene informazioni qualitative
sull’attuazione del SEAP. Include un’analisi
della situazione e la descrizione qualitativa di
misure correttive e preventive.
108
7. MECCANISMI FINANZIARI PER ATTUARE IL PAES
7.1 STRUMENTI E FONTI DI FINANZIAMENTO
L’attuazione delle misure contenute nel piano sarà costante e graduale negli anni. La maggior parte delle azioni
sarà realizzata attraverso le modalità finanziarie contenute nei diversi strumenti e programmi di finanziamento
disponibili per lo sviluppo di progetti volti al risparmio, all’efficienza energetica ed allo sviluppo delle energie
rinnovabili.
In particolare, sono da evidenziare i programmi europei e nazionali che sostengono le autorità locali, provinciali e
regionali nella realizzazione di interventi nel settore dell’energia. Tra questi un particolare interesse è rivolto al
programma ELENA (European Local Energy Assistance), indirizzato alle autorità impegnate nei programmi volti
al raggiungimento degli obiettivi del “20-20-20”che potrebbe rappresentare a livello di Regione siciliano un buono
strumento a sportello per quanto già attivo da tempo.
Finanziamenti e programmi Comunitari già esistenti attivi o in conclusione:
ELENA- BEI Banca Europea degli Investimenti > € 50 ML;
ELENA- Kfw Bankengruppe < € 50 ML;
ELENA- CEB;
IEE- Intelligent Energy Europe;
JESSICA;
Programmazione Settennale
Horizon 2020
Excellent Science
Industrial Leadership
SME Instrument
Societal Challenges
Altri Programmi
109
FESR- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;
FSE- Fondo Sociale europeo;
FC- Fondo di Coesione;
INTERREG IVA e IVB;
Programma Quadro Europeo della Ricerca.
Altri Programmi:
EEE-F - European Energy Efficiency Fund (Deutsche Bank AG);
Fondo per Kyoto – Cassa Depositi e Prestiti spa.
Strumenti finanziari accessibili:
Finanziamento Tramite Terzi;
Energy Service Companies;
Parternariato Pubblico Privato;
Leasing;
Credito – Fondi Propri.
Programmi di finanziamento ed incentivazione Nazionali
Incentivi Nazionali:
conto energia per il solare termodinamico;
nuovo sistema di incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
conto termico;
mercato dei certificati bianchi (TEE) per interventi di efficienza energetica;
Tariffe incentivanti.
Programmi e Bandi Regionali
Tenuto conto della complessità delle fasi di attuazione del piano, sarà necessario applicare specifiche
competenze, caso per caso per individuare le soluzioni finanziarie ottimali anche in funzione delle azioni di PAES
da sviluppare.
Fondo JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas)
110
JESSICA è un’iniziativa sviluppata dalla Commissione europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti, in
collaborazione con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa.
Nell’ambito di nuove procedure, gli Stati membri o le regioni possono scegliere di utilizzare i fondi strutturali per
effettuare investimenti rimborsabili in progetti rientranti in un Piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile.
Questi investimenti, sotto forma di partecipazione, prestiti e/o garanzie, sono erogati ai progetti tramite i Fondi di
sviluppo urbano e, se necessario, i Fondi di partecipazione.
La Regione Siciliana ha attivato questo meccanismo con cui si potranno finanziare con mutui a tasso agevolato
e per una quota-parte fuori dal patto di stabilità l’attuazione delle azioni contenute nei PAES.
Strumento ELENA
ELENA - European Local Energy Assistance (assistenza energetica europea a livello locale), è uno strumento
che fornisce sovvenzioni per l’assistenza tecnica. Tra le tante misure che possono ricevere tale sostegno
finanziario rientrano: studi di fattibilità e di mercato; strutturazione di programmi d’investimento; piani aziendali;
audit energetici; preparazione di procedure d’appalto e accordi contrattuali, e assegnazione della gestione dei
programmi d’investimento a personale di nuova assunzione. Lo scopo è di riunire progetti locali sparsi in
investimenti sistematici e renderli bancabili.
Le azioni riportate nei piani di azione e nei programmi d’investimento dei Comuni devono essere finanziate con
altri mezzi, come prestiti, ESCO o Fondi strutturali.
ELENA è finanziato dal Programma europeo Energia Intelligente per l’Europa con un budget annuale di € 15 milioni.
Fondo ELENA-KfW Bankengruppe (co-gestito da Banca Europea degli Investimenti, Commissione Europea)
Il Fondo ELENA-KfW Bankengruppe è un fondo pilota per sostenere gli investimenti locali nelle fonti di energia
rinnovabili e dell’efficienza energetica. Offre un supporto complementare al fine di mobilitare gli investimenti
sostenibili delle piccole e medie Municipalità e, se del caso, delle società di servizi energetici (ESCO).
Questo nuovo strumento di assistenza tecnica è stato lanciato dalla Commissione europea in collaborazione con
il gruppo tedesco KfW. Sostiene progetti d’investimento di medie dimensioni inferiori a 50 milioni di Euro e
incentrati sui crediti di carbonio per progetti fino a un massimo di durata triennale.
I Progetti d’investimento ammissibili sono quelli che contribuiscono agli obiettivi “20-20-20″ e sono inerenti alle
seguenti aree di applicazione:
efficienza energetica degli edifici pubblici e privati (inclusi alloggi privati, abitazioni sociali e illuminazione
pubblica);
111
inserimento delle energie rinnovabili negli edifici (pannelli fotovoltaici, impianti alimentati a biomassa,
ecc.);
investimenti per la costruzione di reti di teleriscaldamento, ecc.
incremento dell’efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili nel settore dei trasporti
(autobus ad alto rendimento energetico – inclusi autobus ad alimentazione ibrida – propulsione elettrica
o a bassa emissione di carbonio,flotte aziendali, ecc.);
trasporto intermodale, infrastrutture ICT a favore dell’efficienza energetica, reti per il rifornimento dei
veicoli elettrici, ecc.
Le attività ammissibili sono:
Perfezionare studi di mercato e fattibilità;
Business plan;
Audit Enegetici;
Preparazione di procedure di gara e modelli contrattuali, ed ogni altra assistenza necessaria a
sviluppare Programmi d’Investimento, esclusi i contributi ai costi d’investimento (hardware);
staff aggiuntivo acquisito dal beneficiario finale.
Modalità e procedure di accesso ai fondi
Le Autorità Locali e Regionali non possono inviare richieste dirette al KfW, ma solo tramite le PFI previa verifica
dell’assenza di altri contributi europei ottenuti dal proponente per servizi di sviluppo di progetto relativamente allo
stesso Programma d’Investimento.
Deve essere verificato che l’assistenza finanziaria richiesta non sia usata per Programmi di Investimento che
potrebbero essere meglio supportati da altri fondi o strumenti europei, come i Fondi Strutturali. In questi casi va
presentata la motivazione per cui l’uso di ELENA sia più appropriato.
Inoltre deve essere verificata l’assenza di altri contributi europei ottenuti dal proponente per servizi di sviluppo
relativamente allo stesso Programma d’Investimento.
Le PFI ricevono fondi dal KfW, che usano per finanziare i beneficiari finali (le autorità locali) con specifici progetti
di investimento energetici.
KfW-ELENA si compone di tre formule di finanziamento innovative e complementari:
concedere sovvenzione della Commissione europea per l’assistenza tecnica;
prestiti globali a intermediari finanziari locali partecipanti (PFI), per un volume di investimenti minori (fino
a 50 milioni di euro);
crediti di carbonio come nuovo elemento di finanziamento.
112
Il prestito globale e i crediti di carbonio possono essere combinati o offerti separatamente.
Fondo ELENA-CEB - Priorità all’Edilizia Residenziale Sociale
Sviluppato dalla Commissione europea in partenariato con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, ELENA-
CEB fornirà assistenza tecnica per lo sviluppo di progetti d’investimento mirati all’edilizia sociale del valore
inferiore ai 50 milioni di Euro.
Per agevolare la mobilitazione di fondi negli investimenti in questo settore, la Commissione Europea e la Banca
Europea per gli Investimenti hanno creato il “meccanismo” di assistenza tecnica ELENA-CEB, che assorbe i
finanziamenti del Programma Energia Intelligente-Europa. I fondi ELENA-CEB finanziano una quota dei costi
necessari in assistenza tecnica per la preparazione del progetto, la realizzazione e il finanziamento del
programma di investimento, come gli studi di fattibilità e di mercato, la strutturazione dei programmi, i piani
operativi, le verifiche energetiche, i preparativi per le procedure sugli appalti. In sostanza, questi fondi, finanziano
tutto ciò che è necessario per rendere finanziabili dalla BEI i progetti riguardanti l’energia sostenibile nelle città e
nelle regioni.
ELENA-CEB è allora presente per risolvere questa tipologia di problemi offrendo il sostegno specifico necessario
alla realizzazione dei programmi e dei progetti di investimento, come ad esempio quelli riguardanti opere di
ammodernamento nell’edilizia pubblica e privata, edilizia sostenibile, sistemi centralizzati di riscaldamento o di
refrigerazione efficiente, trasporti ecologici, ecc. L'obiettivo del meccanismo ELENA-CEB è quello di aiutare le
città e le regioni ad attuare, in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili e di trasporto urbano
sostenibile, dei progetti di investimento realizzabili, che siano già stati applicati con successo in altre parti
d'Europa; i programmi di investimento sostenuti da questo meccanismo contribuiranno al raggiungimento
dell'obiettivo del 20/20/20.
L'assistenza tecnica sarà finanziata dal programma Energia intelligente - Europa II (EIE) e i progetti saranno
valutati da parte della BEI (Banca Europea degli Investimenti).
Per il suo primo anno di funzionamento, il meccanismo avrà un budget di 15 milioni di euro, destinato ad
incrementarsi in futuro.
I beneficiari sono gli attori eleggibili a partecipare al programma:
autorità locali o regionali, o ad un altro organismo di governo;
consorzi di enti pubblici dei paesi che partecipano al programma EIE (i Paesi dell’Unione Europea, più
Norvegia, Lichtenstein e Croazia);
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pur essendo un programma volto a sostenere le priorità del Patto dei Sindaci, la partecipazione è aperta
anche agli enti locali non firmatari dello stesso.
I programmi di investimento finanziabili sono i seguenti:
edifici pubblici e privati, tra cui l'edilizia popolare, per un maggiore sostegno all'efficienza energetica, per
esempio: ristrutturazione di edifici volti a diminuire in modo significativo il consumo di energia (sia di calore
che elettricità);
integrazione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nell'ambiente costruito - per esempio solari fotovoltaici
(PV), collettori solari termici e biomassa;
investimenti in ristrutturazione, ampliamento o costruzione di nuove reti di teleriscaldamento /
raffreddamento, tra cui reti basate sulla produzione combinata di calore ed elettricità (CHP); sistemi di
cogenerazione decentrata (a livello di edificio o di quartiere);
trasporto urbano atto a sostenere una maggiore efficienza energetica e l'integrazione delle fonti
energetiche rinnovabili;
infrastrutture locali, comprese reti intelligenti, informazione e infrastruttura tecnologica di comunicazione per
l'efficienza energetica, efficienza energetica e arredo urbano, servizi di trasporto intermodale e di
rifornimento, infrastrutture per i veicoli a combustibile alternativo.
Le azioni finanziabili riguardano i costi eleggibili di assistenza tecnica per la preparazione dei progetti fino ad un
massimo del 90%, ovvero:
la realizzazione e il finanziamento del programma di investimento;
gli studi di fattibilità e di mercato;
la strutturazione dei programmi;
i piani operativi;
le verifiche energetiche;
i preparativi per le procedure sugli appalti;
i costi dello staff eventualmente reclutato per lo sviluppo del programma di investimento;
l’IVA qualora essa non venga rimborsata al beneficiario;
non sono finanziabili invece i costi legati alle infrastrutture, ad esempio gli strumenti e i computer
utilizzati, o l’affitto di locali.
Per l’accesso al finanziamento è richiesto un fattore di leva minimo di 25, che deve essere raggiunto tra gli
investimenti relativi al progetto e il finanziamento concesso al beneficiario. Nell'accettare l’assistenza tecnica, il
beneficiario accetta che l'importo ricevuto dovrà essere rimborsato in caso del fattore di leva non raggiunto.
ELENA-CEB può essere combinato con altri fondi europei o nazionali, ma non con altri tipi di finanziamento sulle
tematiche da esso coperte (fornitura di assistenza tecnica per lo sviluppo di un programma di investimento). Per
essere supportato da ELENA-CEB il progetto presentato deve durare non più di 3 anni.
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Progetto Smart Cities and Communities
I firmatari del Patto dei Sindaci che hanno assunto l’impegno politico di mitigare il cambiamento climatico e che
hanno sviluppato un piano di azione a favore dell’energia sostenibile nei loro territori possono inoltre beneficiare
della componente tecnologica della politica europea per l’energia.
In quest’ottica l’iniziativa Smart Cities and Communities (EIP-SCC) sosterrà un numero limitato di vasti progetti di
regioni e città incentrati sulle tecnologie e caratterizzati da misure pioneristiche per l’uso e la produzione
sostenibile di energia e per la mobilità.
L’iniziativa farà riferimento ad altre iniziative del Piano strategico per le tecnologie energetiche (SET-Plan), in
particolare l’Iniziativa per l’Europa solare e l’iniziativa europea per le reti elettriche, nonché il partenariato
pubblico-privato UE per l’edilizia e le auto ecologiche, istituito nell’ambito del Piano europeo di ripresa
economica.