Daniele Maffeis 2013

L’ esplorazione delle teorie scientifiche, anche quelle che ora sono considerate più ingenue, gli esperimenti sulla percezione, le neuroscienze, il concetto di tempo, “chi fa la storia?”, l’uomo, le persone, interessano Daniele Maffeis, che ne comprende la letteratura e sa vestire il proprio linguaggio per introdurre in ambiti differentemente abili i propri contributi.Il tempo che abbiamo è importante, non sono riusciti a convincerlo ad abbruttirsi nell’irrilevante.A suo modo, contrasta una preoccupazione, con iniziative coinvolgenti altri.Il tempo speso nel battito delle palpebre da ciascuno di noi, compresi i parenti prossimi animali, nell’ arco della vita, merita una narrazione, attraverso la collezione di campioni fotografici di estranei pescati dalla rete e il trattamento debito.Così il tempo di configurazione di una idea, l’orbita che percorre da buona a malandata, priva di suggestione collettiva. Le molte ore tributate per dare visibilità a queste tesi sono un tempo lavoro, normalmente della vita di altri, da esperire.Il rispetto del lavoro in team degli scienziati merita il tributo personale di Daniele in termini di energia, per fare intuire una dismisura compresa.

Eva Marisaldi

Una presentazione orale con proiezione di disegni su lavagna luminosa. Lettura di estratti dal diario del Padre Gesuita Gonzalo Candia che sul finire del XVI sec si avventurò lungo il Rio delle Amazzoni alla ricerca di nuove popolazioni da evangelizzare. Una narrazione concepita per simulare verosimilianza e accortezza documentale, ma che si contamina progressivamnete di surrealtà arrivando a confondere realtà storica e deriva fantastica.

link alla storia

Amazzonia mentale2013

Una rilettura del corpo fascista attraverso il corpo in movimento. Le esercitazioni ginniche fasciste di gruppo lasciano un pensiero sospeso: la fascinazione per una composizione coreografica tanto minimale quanto spettacolare e l’inquietudine per un corpo meccanizzato e privato di individualità. Il corpo totalitario.

link al video

Corpo totale2012

Il progetto prende le mosse dalla mostra Gioventù Ribelle promossa dall’ex Ministero della Gioventù per il 150’ dell’unità d’Italia. Un’analisi decostruttiva dei riferimenti ideologici, linguistici e iconografici di Gioventù Ribelle: uno smontarne gli elementi costitutivi per far emergere criteri di scelta, significati impliciti e debolezze.11 sequenze di immagini e testi divisi in 4 argomenti: ‘Gorilla come premessa’, ‘Logotipo Gioventù Ribelle’, ‘Risorgimento digitale’, ‘Risorgimento rosa’. Un tentativo di analisi discontinua e frammentaria - a tratti ironica - che evidenzia come il racconto del passato non possa prescindere dalla presenza del presente. Il progetto è completato dall’analisi linguistica dei testi del catalogo, dai quali sono stati estrapolati 4 cluster semantici: ‘galassia ribelle’, ‘galassia milite’, ‘galassia mitopoiesi’, ‘galassia corporea’.Si delinea l’idea di ‘gioventù ribelle’ tratteggiata nei testi, e come sia stata diversamente declinata nelle figure femminili e in quelle maschili.

link alle sequenze di testi e immagini

Gioventù ribelle ha proposito di2012

1. Gorilla come premessa

L’esperimento del Gorilla Invisibile di Simons D. J., & Chabris C. F. è il pretesto metaforico per introdurre l’analisi critica di Gioventù Ribelle. Mediamente il 50% dei partecipanti all’esperimento non nota il transito del gorilla perchè concentrato sullo svolgimento del compito: la presenza anomala passa senza suscitare reazioni o stupore. Allo stesso modo ci sfuggono i numerosi gorilla che ci vengono quotidianamente serviti dai mezzi di informazione. Gioventù ribelle ha proposito di vuole essere un tentativo di evidenziare i numerosi gorilla presenti in Gioventù Ribelle.

2. Logotipo Gioventù RibelleIl logo di Gioventù Ribelle, è stato creato copiando il lettering di The Wall dei Pink Floyd. Si ricorre ad un preciso referente iconografico senza esplicitarne la fonte originale. Un referente iconografico che porta le tracce di un intero universo simbolico viene riciclato e applicato ad un contesto storico culturale del tutto diverso. Potrebbe trattarsi di un gorilla.

3. Risorgimento Digitale

Fiore all’occhiello dell’intera operazione è il videogioco Gioventù Ribelle. Uno sparatutto di fattura amatoriale presentato come importante strumento didattico ed eccellenza del made in Italy. Le numerose critiche sollevate dai videogiocatori a poche ore dalla sua pubblicazione hanno costretto il ministero prima a ridimensionare gli annunci e poi a ritirare e abbandonare completamente il progetto.

1. Risorgimento rosa

Nella mostra sono presenti anche 4 giovani donne. Ma chi sono le donne ribelli del Risorgimento? Quando l’ex ministro parla di ‘esuberanza indomita delle giovani italiane’ a cosa si riferisce? Assistiamo al transito di un gorilla sottile e scivoloso. Sul corpo della donna viene giocata una partita interessante.

1. Galassie semantiche

Dai testi del catalogo sono stati estrapolati 4 cluster semantici: ‘galassia ribelle’, ‘galassia milite’, ‘galassia mitopoiesi’, ‘galassia corporea’. Si delinea l’idea di ‘gioventù ribelle’ tratteggiata nei testi, e come sia stata diversamente declinata nelle figure femminili e in quelle maschili.

3392154XXX: See you at the Smoking Salmon.3203351XXX: The salmon is vacuum smoked.3392154XXX: Where does the smoke come from?3203351XXX: Carrefour, 55 Monti St, Milan, detergents aisle, h 18.25. Come alone.3392154XXX: How will I recognize you?3203351XXX: By the smell.

Xxxxxxxx quando fa la spesa inscena una variante personale dell’esproprio proletario. Oltre al pane e all’acqua si concede ogni tanto qualche bene alimentare di lusso, prevalentemente salmone affumicato (o in alternativa cioccolato di pregio). Ma il salmone non passa mai per le mani della cassiera. Un appuntamento in incognito tra le corsie di un supermercato con uno specialista nel taccheggio di salmone affumicato. Si offre una lezione individuale sul campo per apprendere i segreti del mestiere: localizzare eventuali videocamere a circuito chiuso, muoversi con studiata disinvoltura, eludere il sospetto della cassiera, simulare indignazione in caso di controllo, dissimulare tutto in caso di scoperta. Una riflessione - per trasgressione - su un’idea di legalità che istituzionalizza la disuguaglianza sociale (a partire da quella alimentare). Una lezione individuale di 15’, luogo ed ora saranno indicati da Xxxxxxxx. Edizione di 10. Prezzo: tu tieni il salmone, Xxxxxxxx tiene la spesa

See you at the Smoking Salmon2012

Tre sculture in carta su strutture in legno. La texture della carta ricorda quella delle schede elettorali, le strutture in legno nascono dal riassemblamento casuale degli elementi di montaggio di una mini cabina elettorale.Un esercizio di variazione e riorganizzazione formale degli elementi-simbolo dell’ordinamento democratico. Schede elettorali che si piegano su sé stesse e acquisiscono una propria solidità: una grotta, un torrione e una catena montuosa, elementi di un paesaggio preposti alla difesa e al nascondimento.

Il progetto è corredato da due serie di disegni:- strutture solide astratte con la stessa texture dei modellini- schemi di montaggio per le mini cabine elettorali

Demoscapes2011

Il punto di partenza è una foto: una casetta per bambini con impressa una A cerchiata.La casetta è parte di un progetto di architettura del paesaggio lungo il fiume Adda.Il simbolo dell’anarchia aggiunge una stratificazione al paesaggio; dal punto di vista formale (forse anche poetico) un atto vandalico ineccepibile.A lato, una scrivania/scrittoio in legno e cartone (non particolarmente stabile).Sulla scrivania una raccolta di materiale di consultazione: gli iniziali e parziali esiti di una ricerca in progress su anarchia e architettura del paesaggio, anarchia nel paesaggio, architettura anarchica, paesaggi anarchici, anarchia del paesaggio architettonico, etc.- una raccolta di testi - cut-up di citazioni dai testi- intervista ad un anarchico ex squatter- intervista ad un architetto- cut-up dalle trascrizioni delle interviste

link ai ritagli dei testilink ai ritagli dalle interviste

Piccoli Aracnici2011

La Dalmine è stata testimone di alcuni degli snodi più complessi del ‘900. Il progetto propone una narrazione delle forme di Resistenza condotte dai suoi lavoratori durante la guerra e l’occupazione tedesca. Nel parco della Fondazione Dalmine sono disseminati otto interventi a cavallo tra installazioni e postazioni di consultazione. Ciascun intervento trae origine da racconti e testimonianze di lavoratori: una riflessione sulla memoria che raccontandosi si fa narrazione e quasi-romanzo. Un ‘archivio da giardino’ di frammenti precari e sparsi, un test di Resistenza della memoria.

link al progetto

Come un corpo apparentemente estraneo

e un archivio da giardino2011

1. Aquila rettificata

Scultura in bronzo di Castiglioni e schedario a bandierine con fermi immagini da film di propaganda fascista. Il monumento realizzato per il ventennale del discorso di Mussolini a Dalmine del 1919, è conservato nei magazzini con sostegni di protezione: una quasi-steccatura per ali spezzate. Un animale tanto maestoso quanto gravato dal peso del simbolismo nazifascista. Seguono immagini di ginnastica fascista per tutte le età. Il rigore del corpo fascista e un’aquila malata in attesa di riabilitazione simbolica.

2. La rivolta delle sardine

Librini con testi e disegni e sardine di carta e alluminio. La rivendicazione sul ‘menù del giorno’ è il pretesto per lo scatenarsi dello sciopero del 17 novembre 1944: una tazza di minestra e due sardine poco commestibili. Dalla mensa gli operai si dirigono in massa verso la Direzione agitando nel pugno le sardine. Memoria di Albino Previtali.

3. Chiodi in insalata

Librini con testi e disegni e piantine di tarassaco metalliche con fiori accuminati. I chiodi a 4 punte per bucare le camionette tedesche, costruiti abusivamente dagli operai, portati fuori dalla Dalmine mischiati all’erba da insalata. Memoria di Ernesto Frigerio.

4. Volantinaggio romantico

Volantini sparsi a terra con disegni e testi. 30 aprile 1931: volantinaggio clandestino per gli operai del turno di notte. I volantini vengono sparsi a terra e via. Memoria di Luigi Leris. Il limite tra memoria, racconto e romanzo. Le memorie scritte del volantinaggio del ‘31, accompagnate da una ri-narrazione romanzata dello stesso evento e da estratti da un romanzo (‘La madre’ di Gorki) che ha ispirato molti Resistenti dalminesi. Un romanzo che ispira l’azione e quindi la storia. L’azione che rievocata nella memoria si modula sulle forme della narrazione e del romanzo.

5. 6 luglio 1944

Disegni da video e immagini d’archivio. Testi dalle numerose testimonianze dei sopravvissuti. Scarti di lavorazione carbonizzati provenienti dall’acciaieria. Il bombardamento di Dalmine: il racconto di una ferita ancora aperta, pezzi ancora da riassemblare.

6. Architettura antifascista

Modellini architettonici in carta della Casa del Fascio, della Casa Comunale e dell’antenna di Dalmine. 19 settembre 1944: irrisione dei simboli del potere fascista ad opera di Resistenti con scritte a pittura e affissione di manifesti. La Casa del Fascio trasformata in Casa dei Comunisti con simbolo di falce e martello. Sulla casa comunale manifesti con denuncia di fascisti al Tribunale del Popolo. Il rigore dell’architettura fascista con sfregi cromatici di frammenti di carta.

7. Archivio da giardino

Un tavolo con 28 cartellette contenenti ritagli di documenti di archivio, saggi storici e memorie scritte.Il materiale di ricerca del progetto messo a disposizione per la consultazione.

8. Archivio sonoro da giardino

Un dj amministra un noise-set live. Un vortice sonoro di disturbi, rimbombi, suoni meccanici da cui cercano di affrancarsi frammenti di memoria: testimonianze di Resistenza*, audio di propaganda fascista.

Orbs2011

“ I have been wondering if orbs are plant energy or something coming from plants...I have noticed that lot of my orb pictures seem to be most concentrated around trees, water (I don’t think it is water droplets but rather something to do with the sea life) or plants...not all but a lot of the pictures. ...Are you catching many with colors? I have one picture that has white, red and golden... ”

Progetto per una manifestazione privata in spazio pubblico: corteo per 40 solisti nelle vie della città.Ciascun performer trasporta -in solitaria- un cartello affisso su di una lunga asta di legno. Il performer decide quale tragitto percorrere e al termine abbandona il cartello nella città.Una protesta contro uno stato d’animo, più che contro uno specifico provvedimento politico. Contro la condizione di rassegnazione a cui siamo costretti dallo squallore del panorama politico e dalla precaria situazione economica.Su ciascun cartello è impresso un breve slogan che con pari ironia e sfinimento, presta voce a questo stato di agitazione personale.

link al blog del progetto

Agitazione personale2011

Progetto in progress che consiste nella stampa su volantini dell’intero corredo cromosomico del noto e controverso genetista Craig Venter.Una forma di ritratto che coglie per definizione i tratti essenziali - genetici - del soggetto: un tributo alla ricerca scientifica e alla vanità insieme. Le stampe - tutte diverse una dall’altra - sono presentate in pile senza rilegatura né umerazione sequenziale, conservando tuttavia la sequenza ordinata del DNA. Una volta sposto al pubblico l’ordine tanto faticosamente ricostruito manifesta tutta la sua fragilità. Ai visitatori spetta la funzione di elementi disorganizzanti: possono infatti prelevare i volantini o farne crollare accidentalmente la precaria struttura, sarà sufficiente la sottrazione o lo spostamento di un solo volantino per rendere illeggibile e aberrante l’intera sequenza. Sono stati realizzati i cromosomi 3, 5, 6, 10, 12, 14, 16, 18 e 20 per un totale di 921.460 stampe eseguite personalmente dall’artista.

Contribution to entropia2010

2/3 persone distribuiscono volantini colorati durante una manifestazione. I volantini riportano brevi citazioni da tutorial on-line che insegnano ad organizzare un’efficiente manifestazione di protesta. Un totale di 687 volantini divisi in 7 categorie: un’enciclopedia dell’attivismo a frammenti. L’estrazione delle citazioni dal loro contesto di origine crea singolari effetti di straniamento: i confini tra politica e pubblicità, attivismo e marketing si dimostrano particolarmente labili: tecniche e linguaggi spesso si equivalgono. Ideali e valori devono apparire ‘easy, smart and sexy’ come fossero prodotti di consumo. Combattere il sistema con il sistema stesso: una scelta consapevole o un inevitabile bias?

www.leafleters.net

Leafleters2010

Una fascia di marmo bianco poggiata a terra in un angolo dello spazio espositivo. Sulla fascia marmorea sono incisi come graffi appena percepibili dei disegni: operai, ricercatori, insegnanti saliti sui tetti negli ultimi mesi per rivendicare il proprio posto di lavoro. Il marmo è scelto in quanto materiale pregiato tradizionalmente usato per celebrare, commemorare: un monumento diminuito, ribassato, delocalizzato,che più facilmente si confonderebbe con un battiscopa. Un dispositivo di visibilità che fallisce il suo scopo. I tetti, un tempo disabitati, ora si affollano di figurine indistinte. Ciò che aveva creato clamore diventa consueto o peggio ancora inevitabile. L’attenzione cala, l’invisibilità è dietro l’angolo.

The cat is on the table2010

Un’idea ben formata è l’equilibrio instabile e puntiforme tra l’affinamento di un’intuizione e il progressivo disfacimento in oblio della stessa. Proponiamo una metodologia di assedio all’idea procedendo contemporaneamente dall’intuizione in avanti e dalle rovine all’indietro.Un pavimento pensile, due muri angolari e una palafitta inclinata occupano lo spazio espositivo: accenni di un’architettura mentale frammentaria,in equilibrio tra lo stato di edificazione e quello di macerie. Su ciascun elemento sono tracciati disegni che contemplano condizioni liminali ditransizione, slittamento, discontinuità non direttamente accessibili alla coscienza. Nell’economia del progetto rientrano anche i ‘presupposti teorici. I ‘presupposti teorici sono trattati scientifici redatti in regime di parsimonia verbale: sono formulate esclusivamente le frasi atte alla sottolineatura.

link ai ‘presupposti teorici

Macerie e altre amenità 2010

Disegni tratti da errori fotografici prelevati da internet in cui i soggetti sono stati accidentalmente ripresi con gli occhi chiusi: la visualizzazione esatta della discontinuità del flusso temporale. L’ammiccamento spontaneo di entrambi gli occhi avviene circa ogni 5 secondi e dura 300-400 msec. In totale 5 anni di buio di cui siamo inconsapevoli poichè la coscienza oblitera l’istante di ‘nero’ consegnandoci l’illusione di un flusso percettivo ininterrotto. I disegni restituiscono cristallizzate queste rapidissime pause della percezione. Più che un’assenza, ciò che resta è una presenza anomala: pare infatti affiorare nei soggetti un livello superiore di concentrazione e consapevolezza. Il disegno curvilineo tracciato a parete è la simulazione di uno scanpath, ovvero di una traiettoria di movimenti oculari ottenuta per mezzo di un software dedicato. Il tracciato indica il possibile percorso di esplorazione visiva di un campo visivo bianco, uniforme e privo di stimoli (ganzfeld). In assenza di stimoli lo sguardo pare coinvolto in un lavorio caotico e apparentemente afinalistico: una sorta di rumore di fondo della visione. I disegni degli ammiccamenti occupano i vuoti lasciati dal groviglio caotico tracciato dello sguardo. L’installazione restituisce la dialettica tra la frenesia dello sguardo e le inconsapevoli pause della coscienza.

Blink2010

Immagini fotografiche prelevate da internet e sottoposte ad un processo di degenerazione iterativa. Per mezzo di uno script automatizzato ogni immagine è stata aperta e salvata 65536 volte ricorrendo all’algoritmo Jpeg. Ad ogni nuovo salvataggio un’impercettibile perdita di informazioni procede ad omogeneizzare le immagini restituendo fantasmi indistinguibili. Rimane una memoria del visivo scarsamente affidabile: fuochi d’artificio o esplosioni al fosforo bianco?

Fires2009

Dipinti su seta, ricamo e legno d’abete. Due lembi di seta ospitano tralci d’orchidea dipinti ad acquarello e mantidi religiose tratteggiate impercettibilmente a ricamo. Una piccola foresta di paletti subisce o trafigge questa leggera presenza. Un omaggio alla seducente forza evocativa del saggio “La Mante religieuse” di Roger Caillois.

Hommage à Caillois2009

Installazione audio. 11 cofanetti contenenti un altoparlante ciascuno, collocati a terra in una stanza.Ho incontrato undici rifugiati politici e ho chiesto loro di raccontarmi la loro storia. Ciascun cofanetto custodisce la traccia sonora di una delle undici storie che mi sono state raccontate. Ogni persona ha manifestato un diverso livello di difficoltà nel narrare la propria storia e una differente propensione alla pubblica diffusione della stessa. L’apertura dei cofanetti e il livello del sonoro sono stati concordati con ciascun narratore per proteggere le storie più difficili da raccontare e tutelarne la riservatezza. Alcune narrazioni sono distintamente fruibili camminando nella stanza; altre per essere ascoltate richiedono al visitatore di porre il proprio orecchio sul cofanetto e instaurare con esse un rapporto di ‘quasi intimità’; altre ancora rimarranno silenti perché troppo difficili da raccontare.

Mezzanotte fino all’una2008

Installazione performativa con nastro segnaletico e traccia audio. Centinaia di metri di nastro segnaletico sezionano in cubi di 50 centimetri di lato, un luogo il cui utilizzo pubblico è stato negato per motivi politici. Una voce descrive analiticamente le caratteristiche fisiche dello spazio e dei moduli cubici in cui è stato scomposto. Il pubblico è infine invitato a riprendere possesso dello spazio e a farne un uso consapevole, scegliendo il volume da occupare in funzione dell’attività svolta. Il pubblico decide di prendere possesso dello spazio globalmente e con energica partecipazione.

Do Trespass2006

Video installazione con televisori, videoproiezioni, vecchi mobili e suppellettili.7 video-racconti di persone anziane trasmessi in una piccola stanza satura di mobili e oggetti che raccontano di un passato sospeso tra presenza e abbandono, ricordo e dimenticanza. La fisicità della polvere, il puzzo di naftalina, l’accavallarsi di voci e ricordi: uno spazio in cui si gioca il conflitto tra il piacere e la fatica dell’ascolto.

Tempo passato non macina più2005

www.danielemaffeis.net