Dall'Ortica Una Fibra Tessile Naturale

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  • 8/15/2019 Dall'Ortica Una Fibra Tessile Naturale

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    L’ortica, dai cui fusti si ricava un’eccellente fibra tessile,costituisce una grande risorsa, data la sempre crescenterichiesta di tessuti naturali a basso impatto ambientale.

    Le specie di questa pianta utilizzate a questo scopo sono diverse:il ramper , ad esempio, è una fibra che si ricava da una piantadella famiglia delle Urticacee chiamata Boehmeria nivea. InIndia e Nepal crescono Urtica ferox , Urtica crenulata e Urticaurentissima , dalle quali si estrae una fibra tessile denominatafibra di allo. In Europa, e in particolare in Italia, cresce molto dif-fusamente Urtica urens , un’erbacea annuale alta circa 40 cm, confoglie verdi brillanti non sfruttata nel campo tessile. Viene inve-

    ce utilizzata un’altra ortica nostrana, Urtica dioica , un’erbaperenne alta fino a 150 cm con fusti eretti e molto robusti.

    Urtica dioica

    L’ortica comune è una pianta infestanteche cresce spontanea dalle pianure fino a700 metri di altitudine. È una speciedioica, ovvero i fiori sono unisessuatie si presentano in esemplari distinti(piante maschili e piante femminili).Tutta la parte aerea della pianta èinteramente rivestita da peli urticantiche contengono acido formico e istamina.Le foglie sono cuoriformi, di colore verdescuro, le radici rizomatose, i fusti robusti,quadrangolari e cavi.

    Dall’o r t i c auna fibra tessile naturale

    TESTO DI ANNA MARIA FABBRIFOTO DI MARIO GIANNINI

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    Erba pungente ma molto virtuosaL’ortica non è soltanto utile per l’estrazione dellafibra tessile: è un’erba molto ricca di vitamina A, B2,B9, C, K e di sali minerali, in particolare di azoto eferro, per cui viene molto usata a scopo medica-mentoso. L’ortica favorisce un’azione diuretica,mineralizzante, depurativa e antiforfora.

    Le foglie fresche cot-te trovano impiego

    in cucina per la pre-parazione di alcunesquisite pietanze.Inoltre se ne estrag-gono due sostanzecoloranti: la clorofil-la, che viene sfrutta-ta per colorare diverde liquori, cosme-tici, medicinali e pertingere tessuti; dalleradici, invece, si e-strae una sostanzache tinge di giallo.

    • Metodo naturale con macerazione in acqua: glisteli vengono fatti macerare in acqua a temperaturaambiente per una settimana e poi decorticati.

    • Metodo naturale con macerazione all’aria: unostrato di piante di ortica appena estirpate vienemesso a macerare all’aria poggiato sulla terra peralcuni mesi, finché la cuticola esterna del fustocomincia a degradarsi.

    • Metodo chimico: gli steli si fanno bollire in un reci-piente che contieneacqua e carbonato

    di sodio (35 g in 10 ld’acqua), poi si pro-cede alla decortica-zione e di nuovo simettono a bollire inacqua, in cui è statoaggiunto idrossidodi sodio (200 g in 10l di acqua); infinegli steli si lavanosotto l’acqua cor-rente a forte pres-

    sione.

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    Che tipo di fibra si ottiene?Dall’ortica si fabbricano ottimi filati sottili e flessibiliche risultano anche forti e tenaci. La fibra di ortica èmorbida, resistente e traspirante come il lino, brillan-te come la seta. È una fibra naturale biodegradabile al100% che possiede anche proprietà antistatiche. Ilfusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici. La

    fibra può avere funzioni diverse a seconda di come lasi torce. Se viene molto attorcigliata su se stessa,ostruendo completamente la parte cava che trattienel’aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone;mentre se è attorcigliata poco l’aria rimane all’internodella fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dalfreddo come la lana.

    Il processo di estrazioneIn Italia, durante l’autarchia, dopo un periodo diabbandono si riprese a estrarre la fibra tessile dall’or-tica. Allora il processo di estrazione veniva eseguitofacendo macerare gli steli nell’ammoniaca, per poidecorticarli successivamente. Un metodo costoso,presto poi superato.Attualmente in Italia, in base a un progetto dellaRegione Toscana, nella provincia di Firenze presso ilCNR , in collaborazione con il Dipartimento di Far-macia, sono in corso prove sperimentali sulla coltiva-zione della pianta, sulla fibra e sui processi di filatu-ra. E si stanno provando alcuni metodi di estrazionesia naturali sia chimici.

    Utilizzo dei tessuti di orticaCi sono varie testimonianze sull’utilizzo dell’ortica ascopo tessile sin dall’Età del Bronzo. Dall’antica Romaall’età napoleonica molti tessuti venivano fatti con l’or-tica. poi l’uso di questa fibra tessile vegetale venne tra-scurato per un periodo piuttosto lungo, per essere poiriscoperto nel primo dopoguerra. Prima della grandecommercializzazione dei tessuti in cotone l’ortica veni-va molto usata come fibra tessile sia in Germania chein Finlandia, ma anche in Austria e in Italia.Attualmente in Italia stanno tornando i tessuti di orti-ca o di ortica misto cotone, con i quali vengono rea-lizzati capi di abbigliamento, tappeti, cuscini, rivesti-menti interni per auto ecc.Sono tessuti ipoallergenici ed ecosostenibili, dato che lapianta dell’ortica non necessita di trattamenti chimici

    per crescere e svilupparsi, e per estrarre la fibra si pos-sono adoperare anche metodi del tutto naturali, senzal’uso sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo.

    Dalla fibra al filatoUlteriori processi di lavorazione trasformano la fibratessile in filato:• dopo il lavaggio i fusti si fanno asciugare• si separano le fibre dal resto (processo di stigliatura)• subito dopo si cardano le fibre, ovvero si ripuliscono

    dalle impurità, poi si sfilacciano e si sgrovigliano

    • successivamente si pettinano , cioè si scartano quelletroppo corte e si allineano le altre più lunghe

    • infine la torcitura , cioè il processo che serve a torce-re il filo per renderlo forte e tenace, pronto per esse-re lavorato per la fabbricazione di tessuti.