DALLO SVILUPPO TOUT COURT ALLO SVILUPPO… · (successione di stadi) Teoria degli stadi di sviluppo...

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DALLO SVILUPPO TOUT COURT ALLO SVILUPPO

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DALLO SVILUPPO TOUT COURT ALLO SVILUPPO…

Lo sviluppo “un passo dal semplice al complesso, dall’inferiore

al superiore, dal peggio al meglio” (Esteva, 1992).

Processo che conduce alla crescita economica

(fino al 1970)

Processo economico, sociale e politico che comporta un costante, e non temporaneo, miglioramento di quella che è percepita come la qualità della vita

di una fetta sempre

più ampia di popolazione (Hodder, 2000)

SVILUPPO

=

CRESCITA ECONOMICA

TERRITORIO

• Spazio semplice contenitore

• Pavimento isotropico

ANNI ’70 XX sec.

Sviluppo aggettivato e qualificato

Territorio protagonista indiscusso

HOMO ŒCONOMICUS

Perfettamente razionale, pone in essere solo scelte ottime

Ha una perfetta conoscenza del mercato

Massimizza il suo interesse personale

MANO INVISIBILE

MERCATO

TERRITORIO CONTENITORE Supporto fisico con teorizzazioni extra geografiche ---Giuridico Politiche -

ELEMENTO COSTITUTIVO DELLO STATO

CHE FINE FA IL BENE COMUNE?

SPAZIO ECONOMICO INEGUALE

1) PERCHÉ imprese, risorse e ricchezza privilegiano alcuni luoghi e ne escludono altri?

2) PERCHÉ vi è una diversa specializzazione produttiva delle regioni a tutte le scale spaziali? (abbiamo risposto fattori di localizzazione)

3) PERCHÉ ogni luogo sviluppa una particolare specializzazione produttiva e svolge un ruolo specifico nell’economia globale e/o locale?

1) ECONOMIE DI URBANIZZAZIONE

Derivano dalla vicinanza geografica alle industrie e ai servizi associati in genere e riguardano in varia misura tutti gli stabilimenti presenti in una singola localizzazione.

2) ECONOMIE DI LOCALIZZAZIONE

Derivano da diretti rapporti funzionali tra imprese geograficamente associate ed i cui benefici, pertanto, si estendono soltanto alle imprese interessate.

ECONOMIE DI SCALA

FINE XVIII SECOLO

Crescita=Sviluppo=Evoluzione

A scala nazionale

Sviluppo: processo caratterizzato da un aumento permanente del Prodotto nazionale

netto per abitante (=progresso,=modernizzazione)

Max benessere individuale

= Max benessere collettivo

Da sempre il gruppo umano modifica l’habitat

• Mutamenti voluti

• Mutamenti accidentali

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (1760/1780-1830)

• Concentrazione popolazione

• Agricoltura intensiva

• Attività secondaria

1870 AVVENTO PARADIGMA

NEOCLASSICO

Condotta perfettamente razionale

Ruolo determinante del mercato

Ottimizzazione utilità individuale

Ottimo funzionamento sociale del sistema economico

PARADIGMA NEOCLASSICO

Sviluppo=crescita=evoluzione=modernizzaz. Habitat / esternalità

Produttivismo

“sostituzione del fine, il benessere dell’uomo, con il mezzo, la crescita

economica” (Segre, Dansero, 1996)

Sviluppo = processo universalmente valido che si

muove lungo un binario lineare (successione di stadi)

Teoria degli stadi di sviluppo

1. Stadio della società tradizionale 2. Stadio precedente il take off 3. Stadio del take off 4. Avvio alla maturità 5. Stadio dei grandi consumi di massa (Rostow, 1962)

Nel corso del XIX secolo le riflessioni sullo sviluppo restano sostanzialmente

a-spaziali

L’interesse si focalizza solo sull’andamento degli

indicatori economici (reddito, consumi, occupazione,disoccupazione)

PROGRESSO ECONOMICO = BENESSERE Benessere economico = benessere generale

RAPPORTI TRA C e P SECONDO LA TEORIA

DELL’EQUILIBRIO

Metà anni Sessanta XX secolo la solidità del paradigma della crescita

si incrina

• Divario crescente Nord/Sud del pianeta

• Squilibri territoriali nei paesi industrializzati

• Inquinamento

• Malattie del benessere (devianza sociale, criminalità, formazione quartieri

sottointegrati)

tensioni conflitti

MYRDAL (1959)

La diffusione degli impulsi di Il sistema economico è strutturato

sviluppo tende a ridursi man sulla gerarchia urbana

mano che cresce la distanza

dall’origine

EFFETTI DI RIFLUSSO

Effetti diffusione

Effetto della distanza geografica Ruolo della gerarchia urbana

Gli squilibri regionali sono normali e lo sviluppo ineguale dello spazio

sembra essere una regola piuttosto che un incidente di percorso

(FREMONT, 1978)

Intervento da parte operatore pubblico

gli automatismi dell’economia non giocano a favore di una uniformazione dei livelli di sviluppo

gli squilibri tra centro e periferia si accentuano

Variabile territoriale

Metà anni Settanta

lo sviluppo economico non è un processo lineare, ma discontinuo

contrapposizione tra crescita economica e mancato sviluppo

SVILUPPO REGIONALE

ANNI SETTANTA XX sec.

Critiche Fuzionalismo

Territorio

non è pavimento isotropico

Quantità no sinonimo di qualità

Si incrina definitivamente

Paradigma Neo-classico

Shock petrolifero

Nuove prospettive dibattito

uomo ambiente

Crisi del Fordismo

Nuove interpretazioni sviluppo

1987 RAPPORTO BRUNTLAND

(World Commission on Environment and Development)

SVILUPPO SOSTENIBILE

“Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere

la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”

“Pensare globale, agire locale”

E’ evidente che le azioni da mettere in atto per preservare, conservare e valorizzare le risorse del pianeta in un’ottica eco-compatibile devono

essere impostate a gestite ‘dal basso’

La strada dello sviluppo sostenibile e dello sviluppo locale si intrecciano

SVILUPPO SOSTENIBILE

“Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere

la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”

1987 RAPPORTO BRUNDTLAND

(World Commission on Environment and Development)

CONDIZIONI:

EQUITÀ INTRA E INTER GENERAZIONALE

Soddisfazione dei bisogni primari di tutti i popoli contemporaneamente (estendere a tutti la possibilità di dare realtà alle proprie aspirazioni)

Ritmo di diminuzione delle risorse non rinnovabili deve precludere il meno possibile ogni opportunità futura

SVILUPPO SOSTENIBILE

non è uno stato di armonia prefissato

ma è

“a process of change in which the exploitation of resource, the direction of investments, the orientation of technological development and istitutional changes are made consistent with future as well as present

needs”

SVILUPPO SOSTENIBILE

Sostenibilità Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa

I bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazione future di soddisfare i propri

(Rapporto Bruntland, 1987)

1) EQUITÀ INTRA E INTER GENERAZIONALE 2) EROSIONE DELLE RISORSE Conferenza di Rio (1992) Conferenza di Kyoto (1997) Conferenza de L’Aja (2000) Conferenza di Johannesburg (2002)

Esaurimento risorse non rinnovabili Erosione risorse rinnovabili

Conferenza di Rio (1992) Conferenza di Kyoto (1997) Conferenza de L’Aja (2000)

variazioni climatiche, riduzione gas serra

Conferenza di Johannesburg (2002)

WEHAB (scarsità acqua, incremento energia pulita, protezione

salute, sostenibilità colture, rischio estinzione)

25 differenti definizioni “la prova più evidente che non esiste una definizione

sufficientemente univoca tale da includere con efficacia l’insieme delle intenzioni, obiettivi e valori che ciascun approccio sottintende con questo termine” (PEARCE, MARKANDYA, BARBIER, 1991, p.119)

SVILUPPO SOSTENIBILE Concetto onnicomprensivo e pervasivo

SVILUPPO SOSTENIBILE

1) Integrità dell’ecosistema

2) Nuova efficienza economica

3) Equità sociale

(Segre, Dansero, 1996)

APPROCCI SOSTENIBILITA’

FORTE ecocentrica

DEDOLE tecnocentrica

DIMENSIONI DELLA SOSTENIBILITÀ

Sostenibilità demografica Sostenibilità geografica Sostenibilità culturale