dal 15 al 18 settembre - :: COMUNE DI BIBBIANO (RE) · conflitto mondiale scaraventò i paesi...

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dal 15 al 18 settembre

144° FIERA

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Dicono di Noi

Sabato 7 Luglio 2012

Lunedì 16 Luglio 2012

Giovedì 2 Agosto 2012

144° FIERA

BIBBIANO PRODUCE

Comune di BibbianoProvincia di Reggio Emilia

Oggetti, equipaggiamenti, documenti dalle collezioni private diLauro James Garimberti e Marco Formentini

Il nemico era come noiReperti dai fronti della Grande Guerra 1914 - 1918

15- 18 settembre 2012sala polivalente del teatro

Metropolis - Bibbiano

sabato 15 10 -13, 15 - 23 domenica 16 9.30 - 13, 15 - 23 lunedi 17 20 - 23 martedì 18 20 - 23

144° Fiera “BIBBIANO PRODUCE”

dal 15 al 18 settembre

Comune di BibbianoProvincia di Reggio Emilia

Oggetti, equipaggiamenti, documenti dalle collezioni private diLauro James Garimberti e Marco Formentini

Il nemico era come noiReperti dai fronti della Grande Guerra 1914 - 1918

15- 18 settembre 2012sala polivalente del teatro

Metropolis - Bibbiano

sabato 15 10 -13, 15 - 23 domenica 16 9.30 - 13, 15 - 23 lunedi 17 20 - 23 martedì 18 20 - 23

144° Fiera “BIBBIANO PRODUCE”Evento epocale con il quale si è soliti dare inizio all’età con-temporanea, straordinario moltiplicatore di sofferenze e ric-chezze, crogiolo di esperienze diverse e totalizzanti, il primo conflitto mondiale scaraventò i paesi belligeranti in una guer-ra dalle proporzioni inaudite.Fu una guerra totale, in cui tutte le risorse vennero chiamate in causa: la vita dei soldati al fronte così come le capacità produttive dell’industria bellica e il consenso delle popolazio-ni, chiamate dal patriottismo e dalla propaganda a sostenere con il lavoro e l’autofinanziamento il complessivo sforzo degli eserciti.Fu così che, su tutti i fronti, la prima guerra mondiale mobili-tò oltre cinquanta milioni di soldati e un numero altissimo di lavoratori (uomini e donne) nelle fabbriche della produzione bellica. Il conflitto costò la vita a non meno di nove milioni di soldati e un numero quasi corrispondente di civili, senza contare la quantità quasi incalcolabile di invalidi e il coinvol-gimento di vecchi, donne, bambini negli effetti desolanti pro-dotti dalla guerra sulla società civile.L’esposizione, che mostra – fra le altre testimonianze rac-colte – anche uno straordinario numero di reperti recuperati sui fronti dolomitici e carsici, intende evidenziare attraverso la concretezza degli oggetti la drammaticità di questo periodo storico.E’ possibile ricostruire cosa fu davvero la grande guerra per le nazioni coinvolte non solo mediante la visione degli arma-menti e delle attrezzature belliche, ma anche attraverso gli oggetti utili per la sopravvivenza quotidiana al fronte: pentole, stufe, gavette, medicinali, calamai,lettere e cartoline, ecc…, raccontano storie di giovani soldati e della loro vita in trin-cea.La collezione raccoglie reperti di molti degli eserciti coinvolti (italiani, austriaci, tedeschi, inglesi, francesi) mostrando così come, al di là delle ovvie differenze di attrezzature e arma-menti, soldati di diverse nazionalità conducessero una vita molto simile,paragonabile per sofferenze e privazioni.

Oggi, quando la guerra continua ad essere proposta – ancora una volta – come soluzione facile e immediata per i mali del mondo, la conservazione della memoria di ciò che la guerra realmente è stata diviene un’operazione eticamente neces-saria. Perché si ricordi sempre che, da qualunque parte del fronte si guardi, la sofferenza era la medesima e che, come ebbe a dire un reduce italiano ricordando la vita in trincea du-rante la Grande Guerra, in fondo anche “il nemico era come noi”.

In occasione della 144° Fiera “Bibbiano Pro-duce”, la mostra “Il nemico era come noi “ espone un ricchissimo repertorio di reperti originali della Grande Guerra. L’evento è frutto della collaborazione di alcu-ni collezionisti esperti di questo periodo bel-lico e aderenti ad associazioni, come Il Piave e Obiettivo storia, che si occupano dello stu-dio e della divulgazione di tematiche legate a questo importante e tragico momento della storia mondiale.

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Fiorenzo GIOLITOResponsabile di EATALY Inaugura la 144° Fiera di Bibbiano

F. Giolito esperto, selezionatore, ed affinatore di formaggi da BRA sce-glie personalmente tutti i prodotti del reparto formaggio di Eataly, il più grande “mercato” di cibi di alta qua-lità del mondo. Proviamo orgoglio e soddisfazione perché nei reparti Ea-taly dei formaggi e più in specifico ne-gli scaffali del Parmigiano-Reggiano DOP si trova anche quello -firmato- “Bibbiano la CULLA”. Non a caso Eataly, il massimo nel rapporto qua-lità/prezzo, ha scelto il Parmigiano-Reggiano DOP marchiato “Bibbiano la CULLA”, per ora quello dei Casei-fici Moderna di Corniano e Scalabrini del Ghiardo, presenti negli Eataly di Torino e Roma.

MANGIARE E’ UN ATTO AGRICOLOWendell Berry

il primo gesto agricolo lo compie il consumatore:scegliendo cio’ che mangia

dal 15 al 18 settembre

Che cos’è Eataly…e dove vaL’idea è semplice: grandi luoghi conviviali dove il cibo italiano di alta qua-lità si può comprare, mangiare e studiare.

Nasce nel 2004 e, dopo tre anni di analisi, prende vita il primo Eataly a Torino nel gennaio 2007.

Ma già a partire dal 2004, in parallelo, Eataly crea e acquisisce partecipa-zioni in aziende di produzione di cibi di alta qualità.

Oggi queste aziende sono 19 e producono: vini, birre, acqua, grappa, bibi-te, carni, salumi, formaggi, pasta e pasticceria oltre ad un’altra che si occupa di turismo enogastronomico. Queste aziende forniscono circa il 25% dei prodotti venduti da Eataly. Il restante 75% viene acquistato da circa 2000 altri produttori.

Oggi esistono 19 Eataly nel mondo: 9 in Italia. Torino Lingotto, Torino Lagrange, Pinerolo, Asti, Monticello, Milano, Genova, Bologna e ora Roma. 9 in Giappone, tutti a Tokyo, e 1 a New York.

Ecco che quindi Eataly oggi conta 38 attività commerciali e produttive con circa 2.300 collaboratori per raggiungere quest’anno un giro d’affari di circa 300 milioni.

Per i prossimi 3 anni il programma di sviluppo è stato già stilato: ancora 5 Eataly per completare l’Italia: Bari, Piacenza, Milano 2, Firenze e Verona. Altyri 4 nelle Americhe: Chicago, Los Angeles, San Paolo e Toronto. 1 in Europa: Londra e ancora 3 nuove aperture in Giappone…..…il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso.

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