Da un Mare e Monti Trek Gruppo Paola Bonello · 152 - Avventure nel mondo 1 | 2016. 16 giugno. Oggi...

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Avventure nel mondo 1 | 2016 - 151 RACCONTI DI VIAGGIO |Guatemala TREK RACCONTI DI VIAGGIO | Francia Corsica TREK Burj Khalifa Dubai Da un Mare e Monti Trek Gruppo Paola Bonello Mare Monti….e bella compagnia! L’ anno 2015 per me comincia male, il viaggio al quale sono iscritta per gennaio Birmania-Laos lo devo annullare per sopravvenuti problemi di salute,con grande rammarico mio e dei compagni di viaggio con i quali ho già cominciato a interagire e conoscere,ma la cosa è seria e non posso rischiare in viaggio in paesi così lontani. Rinuncio perciò al viaggio e mi metto in lista d’attesa per un intervento che risolverà i miei problemi. A intervento effettuato mia sorella mi sollecita a pensare al prossimo viaggio, lei e suo marito sono amanti dei trekking,ne hanno già fatto un paio con Anm e sono entusiasti dalla formula dei viaggi. Optiamo per la Corsica che da sempre è considerata “L’isola della bellezza” due terzi del suo territorio è considerato parco nazionale. A differenza della Sardegna non è stata intaccata dal boom economico è rimasta selvaggia, il cemento è rimasto lontano dalle sue spiagge bianche di sassi levigati. Ma la Corsica è anche una montagna in mezzo al mare e nel giro di pochi minuti ci si può trovare in alto in mezzo al mare verde dei boschi. Il nostro trekking si chiama “Mare e Monti” che partendo da Bonifatu ci porta a Cargese in un continuo saliscendi tra monti e mare. Siamo già in quattro e dopo la deludente esperienza con una coordinatrice l’anno scorso,ho deciso di non lasciare nulla al caso e contatto Paola con lei ho già fatto i parchi americani e perciò la sua bravura è provata,chiediamo la sua assegnazione al nostro trek con partenza il 13 giugno. Ad assegnazione avvenuta parlo con Paola di non farlo in tenda ma di dormire nei gite d’etape, già portarsi lo zaino con tutto dietro sarà un bel peso, non ho mai fatto un trek itinerante e non sono sicura che le mie condizioni di salute siano ottimali, ma c’è la possibilità di farsi spostare lo zaino da un rifugio all’altro e viaggiare leggeri solo con uno zainetto,e se proprio sono in difficoltà prendo la corriera salto una tappa. Con queste premesse sono più tranquilla e seguo l’evolversi del gruppo che già si sente in vacanza e fa conoscenza su wattsapp. Alla fine siamo in tredici solo Andrea 2 è di Roma ma si trova al nord per un concorso e perciò partiamo tutti da Genova,appuntamento al molo 3 della Moby line. Arrivano tutti alla chetichella e il gruppo si compatta. 14 giugno Dopo la notte passata in traghetto si prende un pulmino e si arriva verso le 11 alla partenza del trek Bonifatu, posiamo gli zaini pesanti e con solo uno zainetto per l’acqua facciamo un’escursione al rifugio Ortu du Piobbu che sta sul percorso del GR 20,la Grand Randoneè a detta di tutti il trek più duro d’Europa. Sono comunque 1.000 metri di dislivello e si vede già la differenza tra i membri del gruppo, in quattro arrivano al rifugio, gli altri si fermano 200 metri prima e si fanno il bagno nelle pozze del ruscello. Si torna e dopo una prima cenetta e prima notte in rifugio. 15 giugno Bonifatu-Tuarelli,si cammina tra lecci pini e corbezzoli nella Forete de Bonifatu. Dopo un’ora di cammino si incontrano i ruderi del “Chalet Prince Pierre” nipote di Napoleone, si continua a salire e con nostro disappunto inizia a piovere una pioggerellina che si fa via via più insistente e continua incessante fino al rifugio. Perdiamo la possibilità di fare il bagno nelle pozze del fiume Fango che andiamo a perlustrare essendo finito di piovere ed è spuntato un timido sole, ma la gerente del rifugio ci richiama in quanto si aspetta la piena, che effettivamente di lì a poco arriva ruggendo e alza il livello del fiume di almeno un metro in pochi minuti. Passiamo il tempo in attesa della cena cercando di asciugare scarponi e zaini. Cena ottima a base di cinghiale in salmì, formaggio di capra “brocciu” e birra Pietra a base di castagne. Testo di Angela Boeretto Foto di Patrizia Banzato e Angela Boeretto

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Avventure nel mondo 1 | 2016 - 151

RACCONTI DI VIAGGIO |Guatemala TREK RACCONTI DI VIAGGIO | East AfricaRACCONTI DI VIAGGIO | Francia Corsica TREK

Burj Khalifa Dubai

Da un Mare e Monti Trek Gruppo Paola Bonello

Mare Monti….e bella compagnia!

L’anno 2015 per me comincia male, il viaggio al quale sono iscritta per gennaio Birmania-Laos lo devo annullare per sopravvenuti problemi di

salute,con grande rammarico mio e dei compagni di viaggio con i quali ho già cominciato a interagire e conoscere,ma la cosa è seria e non posso rischiare in viaggio in paesi così lontani. Rinuncio perciò al viaggio e mi metto in lista d’attesa per un intervento che risolverà i miei problemi. A intervento effettuato mia sorella mi sollecita a pensare al prossimo viaggio, lei e suo marito sono amanti dei trekking,ne hanno già fatto un paio con Anm e sono entusiasti dalla formula dei viaggi.Optiamo per la Corsica che da sempre è considerata “L’isola della bellezza” due terzi del suo territorio è considerato parco nazionale. A differenza della Sardegna non è stata intaccata dal boom economico è rimasta selvaggia, il cemento è rimasto lontano dalle sue spiagge bianche di sassi levigati.Ma la Corsica è anche una montagna in mezzo al mare e nel giro di pochi minuti ci si può trovare in alto in mezzo al mare verde dei boschi.Il nostro trekking si chiama “Mare e Monti” che partendo da Bonifatu ci porta a Cargese in un continuo saliscendi tra monti e mare.Siamo già in quattro e dopo la deludente esperienza

con una coordinatrice l’anno scorso,ho deciso di non lasciare nulla al caso e contatto Paola con lei ho già fatto i parchi americani e perciò la sua bravura è provata,chiediamo la sua assegnazione al nostro trek con partenza il 13 giugno.Ad assegnazione avvenuta parlo con Paola di non farlo in tenda ma di dormire nei gite d’etape, già portarsi lo zaino con tutto dietro sarà un bel peso, non ho mai fatto un trek itinerante e non sono sicura che le mie condizioni di salute siano ottimali, ma

c’è la possibilità di farsi spostare lo zaino da un rifugio all’altro e viaggiare leggeri solo con uno zainetto,e se proprio sono in difficoltà prendo la corriera salto una tappa.Con queste premesse sono più tranquilla e seguo l’evolversi del gruppo che già si sente in vacanza e fa conoscenza su wattsapp.Alla fine siamo in tredici solo Andrea 2 è di Roma ma si trova al

nord per un concorso e perciò partiamo tutti da Genova,appuntamento al molo 3 della Moby line.Arrivano tutti alla chetichella e il gruppo si compatta.

14 giugnoDopo la notte passata in traghetto si prende un pulmino e si arriva verso le 11 alla partenza del trek Bonifatu, posiamo gli zaini pesanti e con solo

uno zainetto per l’acqua facciamo un’escursione al rifugio Ortu du Piobbu che sta sul percorso del GR 20,la Grand Randoneè a detta di tutti il trek più duro d’Europa.Sono comunque 1.000 metri di dislivello e si vede già la differenza tra i membri del gruppo, in quattro arrivano al rifugio, gli altri si fermano 200 metri prima e si fanno il bagno nelle pozze del ruscello.Si torna e dopo una prima cenetta e prima notte in rifugio.

15 giugnoBonifatu-Tuarelli,si cammina tra lecci pini e corbezzoli nella Forete de Bonifatu.Dopo un’ora di cammino si incontrano i ruderi del “Chalet Prince Pierre” nipote di Napoleone, si continua a salire e con nostro disappunto inizia a piovere una pioggerellina che si fa via via più insistente e continua incessante fino al rifugio.Perdiamo la possibilità di fare il bagno nelle pozze del fiume Fango che andiamo a perlustrare essendo finito di piovere ed è spuntato un timido sole, ma la gerente del rifugio ci richiama in quanto si aspetta la piena, che effettivamente di lì a poco arriva ruggendo e alza il livello del fiume di almeno un metro in pochi minuti. Passiamo il tempo in attesa della cena cercando di asciugare scarponi e zaini.Cena ottima a base di cinghiale in salmì, formaggio di capra “brocciu” e birra Pietra a base di castagne.

Testo di Angela BoerettoFoto di Patrizia Banzato e Angela Boeretto

152 - Avventure nel mondo 1 | 2016

16 giugnoOggi Tuarelli-Galeria tappa tranquilla con poco dislivello.Si cammina lungo il fiume Fango dove l’acqua ha scavato delle bellissime gole tra le rocce rosse, si supera un colle e si arriva a Galeria grazioso paesino con due bellissime spiagge.Mi sono dimenticata di dire che ieri sera dopo aver preso acqua tutto il giorno abbiamo avuto anche una doccia fredda; il gite di Galeria non ci ha tenuto i posti letto convenuti…. ma Paola riesce a trovare un posto in albergo il Filosorma allo stesso prezzo del gite.Il sole è stupendo e ci avviamo alla spiaggia per un bel bagno ristoratore, poi facciamo un’ulteriore passeggiata per vedere un’altra spiaggia e la foce del fiume Fango.Al rientro è ormai il tramonto in attesa della cena abbiamo da festeggiare il compleanno di Vin, su una panchina con alle spalle il mare calmo e un tramonto infuocato escono come da un cappello da prestigiatore stuzzichini vari e champagne francese.Ceniamo sulla terrazza davanti al mare e nemmeno quattro gocce di pioggia hanno intaccato la nostra allegria.

17 giugnoLa tappa di oggi da Galeria a Girolata è una della più belle.Ormai il gruppo si conosce bene,è un bel gruppo,ognuno cammina al suo passo magari in coppia con qualcun altro, poi ti fermi e fai un pezzo di sentiero da solo sempre sicuro i sentieri sono molto ben segnalati.Si cammina tra il maquis, la macchia mediterranea fatta di erica, salvia, timo, tra il profumo e il giallo predominante della liquirizia in fiore. Ogni tanto si aprono scenari stupendi con le rocce rosse della Riserva naturale della Scandola che si rispecchino in un mare color cobalto.In breve si arriva a questa piccola baia di Girolata raggiungibile solo via mare o come abbiamo fatto noi per il sentiero, il gite la Cabane du Bergere sono delle capanne fatte di tronchi d’albero e se non fosse che là davanti c’è il mare sembrerebbe di essere nel Klondike.Abbiamo tempo per un bagno e a cinque minuti troviamo una spiaggetta deliziosa dove mi fiondo, gli altri ne vanno a raggiungere un’altra a quaranta minuti di cammino.Si cena sotto una pergola con un mare costellato di barche a vela e un bellissimo tramonto dietro.

18 giugnoQuarto giorno di trekking, nonostante le mie paure iniziali procedo molto bene,mi porto lo zaino e gli undici chili ormai sono parte di me, alla sera sono stanca ma mi sento pronta a ripartire nonostante non fossi molto allenata.La tappa di oggi ci porta da Girolata a Curzu,una parte del gruppo fa la parte bassa passando da Bocca a Croce è una tappa assolata di 1050 metri di dislivello…..i pazzi del gruppo fanno la parte alta “le creste”,ci ritroveremo puntuali come un orologio svizzero senza esserci dati appuntamento a Capo Curzu per discesa verso il paese.Il gruppo è sempre più in vena di scherzi e se ne inventa di tutti i colori, stasera si festeggia mi dicono e presto saprò cosa, oggi ho fatto buona parte del percorso con Giorgio un altro single del gruppo….detto fatto si festeggia il mio fidanzamento con lui.

19 giugnoOggi da Curzu a Serriera tappa poco impegnativa,il gruppo rimane compatto e insieme arriviamo al posto tappa,molto grazioso ricavato in un vecchio mulino.Dopo aver fatto e steso il bucato con tre km di strada arriviamo alla spiaggia di Bussaglia per un pomeriggio di mare.

20 giugnoDa Serriera oggi ci portiamo a Ota, tappa lunga, il sentiero sale dapprima nel bosco, si raggiunge Capu san Petru a quota 900 metri, uno spiazzo con enormi castagni, si inizia poi la lunga discesa verso Ota attraverso il ripido vallone del Vitrone, tra pareti di granito rosso,costeggiando il ruscello e numerose cascatelle.Il sentiero prosegue con interminabili saliscendi.In questi due giorni non ho visto il mio “fidanzato” bene questa sera si festeggia il mio sfidanzamento con un aperitivo da me preparato.Il gruppo è in vena di confidenze,così veniamo a sapere che Vin ha conosciuto suo marito in un viaggio di Anm di vent’anni fa,e anche per Marina e Andrea galeotto fu il viaggio alle Azzorre di tre anni fa.

21 giugnoLasciamo Ota seguendo l’antico sentiero tra gli ulivi che porta a Marignana, si arriva al bellissimo

ponte Zaglia sotto il quale scorre il fiume Aitone, da qui ci si inoltra su una bella mulattiera lastricata lungo le gole della Spelunca con spettacolari rocce di color rosa molto suggestive.Si giunge poi all’abitato di Evisa, qui i soliti temerari del gruppo si avviano e chi a piedi chi in autostop

raggiungono le piscine naturali dell’Aitone.Il resto del gruppo dopo aver fatto un giro per il paese e bevuto una buona birra si è incamminato, e dopo aver oltrepassato una specie di ponte tibetano arriva a Marignana. Qui il cibo non è stato un granché, cosa che negli altri gites è sempre stato buono e abbondante.

22 giugnoDa Marignana a Revinda sono 20km, ci incamminiamo presto e la penultima tappa è lunga

e noiosa, la stanchezza si fa sentire, arriviamo infine al gite che è ancora chiuso, attaccato alla porta un biglietto ci dice che il gestore arriverà alle 16 alle 17 o alle 18, possiamo però prendere possesso delle camerate e farci la doccia è tutto aperto.Dopo una cenetta buona e abbondante assistiamo a un bellissimo tramonto.Ad un tratto un tramestio e un correre e ridere, a Claudio sono sparite le mele, il “Maroda” ha colpito ancora.

23 GiugnoOggi l’ultima tappa del trek si va da Revinda a Cargese gli animi sono un po’ malinconici,si va tutti a rilento senza quella smania di arrivare che c’era nelle altre tappe, quasi a voler allontanare il momento della fine di questo bel viaggio. All’arrivo ci concediamo bagno e sole nella bellissima spiaggia “Du Peru”, per i più temerari il giro in gommone alla “Riserva naturale della Scandola” patrimonio mondiale dell’Unesco, con le sue spettacolari rocce rosse a picco sul mare.Buona la cena da Chez Mimino, ancora compleanni e brindisi, questa volta con le “chicche” in rima di Andrea,che questa sera ne ha per tutti…..sarà l’effetto del mirto?

24 giugnoCi trasferiamo ad Aiaccio per poter prendere il “Chemin de Fer” il trenino che ci porterà a Corte,il suo andamento lento ci permette di assaporare il panorama,il suo percorso si snoda tra montagne e burroni vera opera di ingegneria.Corte è situata alla confluenza dei fiumi Tavignano e Restonica nel cuore della Corsica più aspra e montanara. La visita di Corte è molto piacevole,la parte degna di nota è la Cittadella raggiungibile da una ripida scalinata, si estende alla base della Rocca un vero nido d’aquila.Il complesso ospita oggi musei e spazi espositivi, è stato prigione della Legione Straniera fino agli anni sessanta.Dopo un’ultima bella serata siamo pronti a chiudere i nostri ricordi nella valigia del cuore, auguro ai nuovi amici avventurieri…..Marina e Andrea1, Cristina, Guglielmo, Giorgio, Vinicia, Andrea2. Claudio, e a quelli vecchi Claudia, Giovanni, Patrizia ….Paola la nostra brava coordinatrice e a me stessa di ritrovarci presto per un altro viaggio meraviglioso come questo!

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