Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

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GIORGIOPPI DA FIBONACCI A LUCA PACIOLI Anno 1499 DE LUDO SCHACORUM Luca Pacioli/Leonardo, 152 X 108 mm, Biblioteca della Fondazione Coronini Cronberg, Gorizia. 2011/12

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GIORGIOPPI

DA

FIBONACCI

A LUCA PACIOLI

Anno 1499 DE LUDO SCHACORUM

Luca Pacioli/Leonardo, 152 X 108 mm, Biblioteca della Fondazione Coronini Cronberg, Gorizia.

2011/12

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Giorgioppi, 12 Aprile 2012

Fonti: Enciclopedia Libera Wikipedia. Collaborazione: Christian Faltoni.

Questo materiale è liberamente utilizzabile, purché ne venga citata la fonte e l’autore. Materiale rilasciato sotto Licenze Creative Commons CC BY-SA.

Un ringraziamento a quelle Biblioteche

che mi hanno fornito le indicazioni corrette dei manoscritti e volumi presi in esame.

Quello che altri nascondono, io lo trovo nell’origine del pensiero.

Se le informazioni dei fogli/carte dei manoscritti o libri qui trattati, non sono corrette,

vanno modificati sulle misure originali, i diagrammi all’interno dei quali si trova la data dell’opera.

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“Coloro che fanno immagini possono vedere queste cose” Marsilio Ficino.

Piero della Francesca è nato a Sansepolcro nel 1419. Nel 2019 ricorre il seicentesimo della nascita.

Il vantaggio del metodo che qui presento, è che si possono riconoscere le molte persone che ancora oggi lo usano, e le troppe che ne fanno abuso. Questo sistema di legare i propri dati personali all’età di Cristo, mettendoli all’interno di un calendario di 365 giorni (testamenti, santi, ecc.), di mettere il numero di fogli di un libro, in rapporto al formato della carta del libro (editoria, ecc.), o il numero della propria età nelle opere d’arte, ha origine parecchi secoli prima della nascita del cristianesimo. Per i poeti, eroi, generali, politici, imperatori romani, esisteva un solo numero personale da dover mettere nelle date ufficiali, e questo era il numero della loro età che veniva messo nella data di nascita, soltanto dopo la morte dell’interessato (vedi Orazio). Con l’avvento del cristianesimo e del nuovo calendario (d.C.), si è inserito nelle date ufficiali l’anno del calendario e l’anno di nascita (numero costante) di chi legiferava, legato all’età di Cristo morto a 33 anni (numero

fisso per tutti). In origine questo sistema non era fatto per restare nascosto ma al contrario, per essere riconosciuto da tutti (fondazione di Costantinopoli, 11 maggio 1083 dalla fondazione di Roma). Per quello che ho potuto vedere in quattro anni di studio, questo sistema funziona perfettamente da almeno 2700 anni.

Nel 1971 frequentavo il Magistero di Grafica di Urbino (Scuola del Libro), nella sezione di Litografia con il professore Carlo Ceci, ed i corsi si tenevano nel Palazzo Ducale di Federico da Montefeltro. La mia abitazione era in via Veterani a 50 passi dalla scuola. Non riesco a descrivere l’emozione che provavo quando entravo nel Palazzo, dove tutto mi parlava di misura. Ma la cosa che più mi ha colpito, è stata la “Madonna di Senigallia” di Piero, e immediatamente mi sono posto una domanda. Soltanto nel 2000 ho ricevuto il dono della risposta e la visione abbagliante del vero significato di quella tavola, completa in tutte le sue informazioni. Nel 2008 ho cominciato a decodificare per immagini la visione che avevo avuto. Ultimamente mi sono chiesto, come mai nessun matematico è riuscito a ricostruire la “Pala Montefeltro” (da me ricostruita nel 2008), tagliata da Piero della Francesca, o il ritratto di “Ginevra de Benci” e di “Franchino Gaffurio”, tagliati da Leonardo, che nelle loro doppie date, appartengono al sistema sopra citato? In questi appunti sta la risposta che Loro avrebbero dovuto darmi, ed ho trattato solo quello che non dovrebbe nuocermi.

Sono convinto che questo fascicolo che tratta da Fibonacci a Luca Pacioli, sarà l’unico omaggio pubblico che Piero della Francesca riceverà per i suoi 600 anni della nascita. A Voi non resta che la correzione del mio lavoro. Provate a spegnere ora che avete davanti agli occhi le immagini, la bellezza e la perfezione di questo metodo, la Loro luce.

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Io ho riconosciuto nelle opere di Piero e Leonardo, un metodo che più Ordini vogliono ancora nascosto. Quello che presento, è un gioco elementare (nell’idea), che ha prodotto un sistema complesso

e secolare, sul quale si sono costruite le più grandi date e opere dell’umanità.

33, età di Cristo, numero fisso,

A, anno di nascita, individuale, numero costante,

B, età, numero variabile,

C, anno, numero variabile,

D, numero totale.

Mettendo all’interno di un calendario (tempo) o del formato di un foglio (spazio), l’anno di nascita di un protagonista (A) e la sua età (B), si ottiene l’anno in corso (C). A + B = C.

La regola prevede che si unisca sempre all’anno in corso (C) il numero 33 (l’età di Cristo morto a 33 anni). A + B = C + 33 = D.

Su questa database (D) si possono ripetere a piacimento: il numero 33, l’anno di nascita del protagonista e le date dell’anno in corso.

In principio è il tempo.

Le misure dello spazio devono corrispondere a quelle del tempo.

Esempio:

Come mettere i propri numeri personali, legandoli all’età di Cristo,

in una data del calendario gregoriano.

S. R. nato nel 1947 (A, 47), nel 2005 (C, 47 + 58 = 105) ha 58 anni (B). Perché la data appartenga a questo sistema, deve aggiungere il numero 33.

I numeri che può usare a piacimento sono: 47, 58, (105), 33. 47 + 58 (105) + 105 + 58 + 33 = 301. La data scelta sarà il

301° giorno dell’anno, che corrisponde al 28 ottobre 2005.

Con la stessa sequenza di informazioni, usando i numeri: 22, 52, (74), 33, il conte di Urbino, Federico da Montefeltro, il 21 agosto 1474, è insignito

in San Pietro, a Roma, da papa Sisto IV, del titolo di Duca di Urbino.

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Come si decifra un messaggio

all’interno del formato di un foglio.

Esempio: Quando Luca Pacioli scrive un manoscritto sul gioco degli scacchi, e voglio sapere con chi sta giocando, cercherò le mie informazioni all’interno del formato originale del

manoscritto, le combinazioni del nuovo gioco, il numero di carte del documento, chi sono i protagonisti, e vedrò nella disposizione delle informazioni, la storia che si

nasconde dietro il formato del foglio. Il messaggio crittato che ne esce è, che le regole del gioco sono di Luca Pacioli, mentre il manufatto è di Leonardo.

(De ludo schacorum, Biblioteca della Fondazione Coronini Cronberg, Gorizia)

Regola

Avendo un foglio della misura di A – B / B – C, si dovranno trovare

tutte le informazioni del messaggio crittato (moduli), all’interno delle misure X (A – E) e Y (F – E).

I moduli devono sempre riempire le misure X e Y, mentre la misure A – F, è facoltativa.

Quando le informazioni si trovano direttamente e separatamente nelle due misure del formato del foglio, tutto è più semplice.

Il numero di informazioni minime che si dovranno trovare

all’interno delle misure X e Y devono essere: 1°) la data (anno) di esecuzione del manufatto (incognita),

2°) l’anno di nascita dell’esecutore o committente dell’opera (numero costante), 3°) l’età dell’esecutore o committente dell’opera (incognita),

4°) l’età di Cristo morto a 33 anni (numero fisso).

La regola consiste nel trovare le quattro informazioni autonome tra loro. Quanto più grande è l’autore dell’opera, tanto più chiara

e completa sarà la lettura del messaggio.

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DA FIBONACCI A LUCA PACIOLI Come si trova la data all’interno di un libro o manoscritto.

Con i numeri si può ottenere qualunque risultato, ma soltanto se rappresentano una

storia fatta di date (tempo), noi possiamo riconoscere il livello di chi li ha trasformati

nella misura della carta (spazio) e nel numero di fogli di un libro.

Esempio:

La “Bibbia” di Federico da Montefeltro (1422-1482), composta da due volumi, era il manoscritto più prezioso della biblioteca del Palazzo ducale di Urbino, è stata scritta e dipinta a Firenze per il duca Federico. La data, di questo capolavoro della miniatura fiorentina, è registrata nei due anni 1477-1478, quando il duca aveva 55 e 56 anni.

Il formato (millimetri) dell’opera ed il numero di fogli della Bibbia, deve rivelarci il tempo di realizzazione dei due volumi e l’età del

committente legata all’età di Cristo (morto a 33 anni, numero fisso). Federico nato nel 22 (1422), nel 1477/1478 ha 55/56 anni,

22 + 55 = 77 (1477), 22 + 56 = 78 (1478). La “Bibbia di Federico da Montefeltro” dovrà essere composta in ogni sua parte con i numeri:

22, 55/56, (77/78), 33. Il vantaggio di questo sistema, è che possiamo scoprire se non lo conosciamo, l’anno di nascita del committente, perché questo è il suo numero costante

(il numero dell’età e dell’anno, sono variabili).

Dalle loro opere, veniamo a sapere dai diretti interessati che: Fibonacci è nato nel 1175, Gutenberg nel 1395, Piero della Francesca nel 1419 e Luca Pacioli nel 1445.

Se un libro o manoscritto ha la dedica, oltre ai numeri personali dell’autore, si dovranno trovare quelli del destinatario.

Idem

Fibonacci data il Liber abaci, anni 1202/1228, Gutenberg data la sua Bibbia, anno 1455,

Borso d’Este data la sua Bibbia, anni 1455/1461, Lorenzo de Medici data il Libro d’Ore (per la figlia Luisa), anno 1485.

Piero della Francesca data: il manoscritto Trattato d’abaco, anno 1451,

il manoscritto Archimede de spiralibus, anno 1453, il manoscritto De prospectiva pingendi, anno 1472,

il manoscritto Libellus de quinque corporibus regularibus, anno 1483.

Luca Pacioli stampa e data: la Summa de Arithmetica

Geometria Proportioni et Proportionalità, anno 1494, Divina Proportione, anno 1509,

il manoscritto Divina Proportione, anno 1497, il manoscritto De ludo scachorum, anno 1499,

il manoscritto De viribus quantitatis, anno 1496/1509.

(Tratto dal libro Ciò che è di Cristo, fu di Romolo e degli imperatori. Giorgioppi, 2011)

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La Bibbia di Federico da Montefeltro, è datata 77 – 78 (1477 – 1478).

Realizzata a Firenze dalla bottega di Francesco di Antonio del Chierico per il duca di Urbino, Federico da Montefeltro, fra il 1477 e il 1478, la grande Bibbia (596 x 442 mm) composta da due volumi, 482 fogli nel primo e 622 nel secondo, per un totale di 1104 fogli, è uno dei tesori della

Biblioteca Apostolica Vaticana, dove è conservata dal 1657.

Le due date 1477 e 1478, con l’età di Federico da Montefeltro (dell’anno 1478),

legata a quella di Cristo, sono la firma del committente dell’opera.

(Federico da Montefeltro, 1422 – 1482)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto delle misure della Bibbia, 442 (mm) e 596 (mm), con il numero totale di fogli 1104, dei due volumi dell’opera. Rapporto del numero di fogli della Bibbia di Federico da Montefeltro 1104, con l’età di Federico (56 anni) nell’anno 1478 (78), l’anno 1477 (77), e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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Leonardo Fibonacci, Liber abaci, codice membranaceo, 214 fogli, di cui l’ultimo bianco, 300 x 210 mm,

Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze.

Scritto nel 1202 dal pisano Leonardo Fibonacci, che lo riscrisse nel 1228 per essere dedicato a Michele Scoto, è ritenuto uno dei più

importanti libri di matematica del Medioevo.

Il manoscritto Liber abaci, è datato 102 (1202), 128 (1228). Gli anni 1202 – 1228, insieme all’anno di nascita di Fibonacci, le sue 2 età

e quella di Cristo, dichiarano l’anno in cui il trattato è stato riscritto. (Leonardo Fibonacci 1175 – 1240 ca.)

(Giorgioppi 2012)

Rapporto dei 214 fogli del Liber abaci, con il formato del foglio, 300 (mm) e 210 (mm), totale 510, l’anno di nascita di Fibonacci, il 1175 (75), la sua età

(27 e 53 anni) negli anni 1202 (102) e 1228 (128) e l’età di Cristo morto a 33 anni Michele Scoto nato nel 1176, nel 1228 ha 52 anni. 76 + 52 + 52 + 33 = 213 fogli scritti.

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Baldassarre Boncompagni Ludovisi (1821-1894), è stato un matematico e storico della scienza italiano.

Boncompagni rivolse la sua attenzione a Leonardo Pisano, detto Fibonacci, uno dei più importanti matematici del secolo XIII. Nel 1852 pubblicò “Della vita e delle opere di Leonardo Pisano, matematico del secolo decimoterzo”,

e negli anni successivi curò la prima edizione a stampa di varie sue opere, tra cui il Liber abaci e la Practica geometrie. Boncompagni ricostruì la vita di Fibonacci, identificò esattamente le sue opere (scoprì due nuovi codici del Liber abaci e stabilì che esso fu scritto nel 1202, con una successiva edizione nel 1228)

e contribuì a chiarirne l'importanza nella scienza del medioevo, per la presentazione della numerazione indo-araba (che solo allora cominciava ad essere nota in Europa) e per i suoi contributi all'aritmetica e all'algebra.

“Scritti di Leonardo Pisano

matematico del secolo decimoterzo”

pubblicati da Baldassarre Boncompagni, Roma, Tipografia delle Scienze Matematiche e Fisiche, 1857-1862. 2 volumi.

Volume I: Il Liber Abbaci di Leonardo Pisano, [4] 459 [1] pagine. Volume II: Leonardi Pisani Practica geometriae ed opuscoli, [4] 283 [1] pagine.

Leonardo Fibonacci nato nel 75 (1175), a 27 anni nel 1202 (75 + 27 = 102) scrive il Liber abaci, e lo riscrive a 53 anni nel 1228 (75 + 53 = 128) per dedicarlo a Michele Scoto.

I numeri di Fibonacci sono: 75, 27/53, 102/128.

(Giorgioppi 2012)

Rapporto del numero di pagine, 459 nel primo volume e 283 nel secondo, totale 742 pagine, degli “Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo”, di Boncompagni, con i numeri di Fibonacci degli anni in cui ha scritto il Liber abaci. (Questi numeri si trovano nelle pagine e misure del Liber abaci, di Fibonacci, della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze).

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La Bibbia di Gutenberg, è datata 155 (1455).

Johann Gutenberg (Magonza, 1394-1399 circa - Magonza, 3 febbraio 1468) è stato un orafo e tipografo tedesco. E’ l’inventore della stampa a caratteri mobili moderna.

Realizzata a Magonza tra il 1452 e il 1455 sotto la responsabilità di Johannes Gutenberg e dei suoi soci, Johann Fust e Peter Schöffer, la bibbia di Gutenberg si compone di due volumi in folio di 324 e 319 fogli per un totale di 643 fogli

e misura 398 x 283 mm. Riproduce il testo della Vulgata, la bibbia latina tradotta da san Gerolamo nel V secolo: l'Antico Testamento occupa il primo volume e una parte del secondo, che contiene anche tutto il Nuovo Testamento.

La Bibbia di Gutenberg è il primo libro stampato in Europa con l'aiuto dei caratteri mobili.

Il 1455, l’anno in cui viene pubblicata la Bibbia, insieme all’età di Gutenberg

e l’età di Cristo, sono la firma dell’autore dell’opera.

(Gutenberg è nato nell’anno 1395)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto del numero di fogli della Bibbia di Gutenberg: 324 + 319 = 643, ed il formato del foglio 398 (mm) e 283 (mm), con l’anno di nascita di Gutenberg, il 1395 (95), la sua età, 60 anni,

l’anno di stampa, il 1455 (95 + 60 = 155), e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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La Bibbia di Borso d’Este, è datata 55 – 61 (1455 – 1461).

La Bibbia, voluta dal Duca Borso per esaltare la magnificenza della Casa d'Este e realizzata tra il 1455 e il 1461 da Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, con la collaborazione di altri miniaturisti

ferraresi. La Bibbia (375 x 264 mm) composta da due volumi, 312 fogli nel primo e 294 nel secondo, per un totale di 606 fogli, è uno dei tesori della Biblioteca Estense di Modena

col codice Ms. Lat. 422-423.

Le due date 1455 e 1461, con le relative età di Borso d’Este, legate

a quella di Cristo, sono la firma del committente dell’opera.

(Borso d’Este, 1413 – 1471)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto delle misure della Bibbia di Borso, 375 (mm) e 264 (mm), con il numero di fogli dei due volume (312 e 264), ed il loro totale (606).

Rapporto dei 606 fogli della Bibbia, con l’anno di nascita di Borso d’Este, il 1413 (13), la sua età (42 e 48 anni) negli anni 1455 – 1461 (55 e 61), e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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Il Libro d’Ore di Lorenzo il Magnifico, è datato 85 (1485).

Il Libro d’Ore di Lorenzo De’ Medici. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana.

Il codice è uno dei cinque piccoli Libri d’Ore citati nell’inventario redatto nel 1492 alla morte di Lorenzo de’ Medici,

il quale dovette commissionarli quale dono di nozze per le figlie. Quello alla Biblioteca Medicea Laurenziana, era destinato a Luisa (1477 – 1488), promessa sposa di Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici e morta prima

delle nozze. Poco più grande di una moderna cartolina, misura infatti appena 153 x 99 mm. Tutto in questo codice parla di una origine e di una destinazione di prestigio: dalla legatura alla melodiosa scrittura, sino al raffinatissimo

corredo di miniature attribuite a Francesco Rosselli, incisore, miniatore, cartografo e pittore tra i maggiori della scuola fiorentina. Ognuno dei 233 fogli del manoscritto contiene almeno un elemento, che impreziosisce il testo,

incastonato nella pagina secondo i canoni armonici più rigorosi dell’arte libraria.

La data 1485 con l’età di Lorenzo de’ Medici, di sua figlia Luisa

e quella di Cristo, sono la firma del committente dell’opera.

(Lorenzo de’ Medici 1449 – 1492 / Luisa 1477 – 1488)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto delle misure del Libro d’Ore, 153 (mm) e 99 (mm), con i 233 fogli del manoscritto.

Rapporto dei 233 fogli, con l’anno di nascita di Lorenzo il 1449 (49), di Luisa il 1477 (77), la loro età (36 e 8 anni) nell’anno 1485 (85) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Page 13: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

PIERO DELLA FRANCESCA (1419 – 1492)

Manoscritto, Trattato d’abaco,

anno 1451,

Biblioteca Laurenziana, Firenze.

Manoscritto, Archimede de spiralibus,

anno 1453,

Biblioteca Riccardiana, Firenze.

1) Manoscritto, De prospectiva pingendi,

anno 1472,

Biblioteca Palatina, Parma.

2) Manoscritto, De prospectiva pingendi,

anno 1472,

Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia.

Manoscritto, Libellus de quinque corporibus regularibus,

anno 1483.

Biblioteca Vaticana, Città del Vaticano.

Page 14: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Piero della Francesca, Trattato d’abaco, codice cartaceo, 215 x 141 mm, fogli 128,

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana.

La prima opera di Piero è stata il Trattato d'abaco, sulla matematica applicata. Il titolo fu aggiunto solo in epoca moderna in quanto assente nell'originale. La parte geometrica e quella algebrica sono risultate

molto vaste rispetto alle consuetudini del suo tempo, così come la parte sperimentale in cui l'autore ha esplorato elementi non convenzionali. Il Trattato d’abaco è una successione

di 574 proposizioni che risolvono per via algebrica problemi aritmetici e geometrici. (51 x 10 = 510 + 32 + 32 = 574 proposizioni)

Il manoscritto della Biblioteca Laurenziana, è datato 51 (1451). L’anno 1451 insieme all’anno di nascita di Piero della Francesca, la sua età e quella di Cristo morto a 33 anni, è la data in cui il trattato è stato scritto.

(Piero della Francesca 1419 – 1492)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto dei 128 fogli del manoscritto, con le misure del Trattato d’abaco, 215 (mm) e 141 (mm), totale 356, con l’anno di nascita di Piero, il 1419 (19), la sua età, 32 anni,

l’anno 1451 (51) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Page 15: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Piero della Francesca, Archimede de spiralibus, manoscritto cartaceo; 287 x 215 mm, 82 fogli,

Firenze Biblioteca Riccardiana.

Il codice contiene un cospicuo corpus di trattati di Archimede, nella versione latina redatta nel 1450 da Jacopo da Cremona su incarico di papa Niccolò Vl, accompagnato da circa 200 disegni e studi, disseminati ai margini del testo, attribuiti dallo studioso James Banker a Piero della Francesca (1412/20-1492), il quale probabilmente

intervenne sul manoscritto mentre ne studiava il contenuto matematico scientifico.

Il taglio dorato fa pensare ad una destinazione non personale, ma alla possibilità che il volume fosse dedicato ad un

personaggio di elevata estrazione sociale, forse un principe, forse quel Federico da Montefeltro (1422 -1482) che

tanto amava le scienze. Lo conferma anche la decorazione di penna che per quanto parca, limitata a lettere

rubricate in rosso e azzurro all'inizio dei paragrafi e filigranate all'inizio dei testi, è piuttosto accurata ed è

stata prevista fin dall'inizio (Giovanna Lazzi, direttrice della Biblioteca Riccardiana di Firenze).

L’Archimede di Piero della Francesca, è datato 53 (1453),

ed è dedicato a Federico da Montefeltro.

L’anno 1453, insieme all’anno di nascita di Piero della Francesca, del Duca Federico e l’età di Cristo morto a 33 anni, è la data in cui il trattato è stato scritto.

(Piero della Francesca 1419 – 1492 / Federico da Montefeltro 1422 – 1482)

(Giorgioppi 2012)

Rapporto degli 82 fogli del manoscritto, con l’anno di nascita di Piero (1419) e Federico (1422).

Rapporto delle misure del Trattato, 287 (mm) e 215 (mm), totale 502, con l’anno di nascita di Piero, il 1419 (19), la sua età, 34 anni, l’anno di nascita di Federico da Montefeltro,

il 1422 (22), l’anno 1453 (53) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Page 16: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Piero della Francesca, De Prospectiva Pingendi, codice cartaceo, 290 x 218 mm, fogli 91,

Biblioteca Palatina di Parma.

Nel più importante trattato sulla prospettiva rinascimentale, scritto probabilmente tra il 1472 e il 1475 e dedicato al Duca di Urbino, Federico da Montefeltro, sono proposti una serie di problemi di riduzione prospettica, dai più

semplici ai più complessi, studiati in modo da introdurre gradatamente alla nuova tecnica con dimostrazioni pratiche. L’Artista pone una serie di quesiti e risponde con la costruzione della prospettiva tramite disegni

geometrici e illustrazioni. I centoquattordici disegni autografi di Piero sono certamente gli elementi che costituiscono il valore aggiunto per quest’opera di notevole importanza storica, artistica e scientifica.

114 (disegni) : 19 (anno di nascita di Piero) = 6

Il trattato della Biblioteca Palatina di Parma, è datato 72 (1472). L’anno 1472, insieme all’anno di nascita di Piero della Francesca, di Federico da Montefeltro

e l’età di Cristo morto a 33 anni, è la data in cui il trattato è dedicato al Duca di Urbino. (Piero della Francesca 1419 – 1492 / Federico da Montefeltro 1422 – 1482)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto dei 91 fogli del manoscritto, con le misure del De Prospectiva Pingendi, 290 (mm) e 218 (mm), totale 508, l’anno 1472 (72) e l’anno di nascita di Piero, il 1419 (19)

Rapporto dell’anno 1472 (72), con l’anno di nascita di Federico, il 1422 (22) e l’età di Cristo 33 anni.

Page 17: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Piero della Francesca, De Prospectiva Pingendi, codice cartaceo, 291 x 215 mm, fogli 110,

Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia.

Nel trattato De prospectiva pingendi, Piero ha proseguito la sua linea di studio teorico codificando, per primo, le regole della moderna scienza prospettica, apportando notevoli novità al punto da poterlo definire uno dei padri della nuova scienza e del moderno disegno tecnico. Tra i problemi affrontati emergono il computo del

volume della volta e l'elaborazione architettonica della costruzione delle cupole. Composto presumibilmente tra il 1472 e il 1475. Complessivamente si conoscono sette manoscritti

quattro-cinquecenteschi che ci tramandano il manoscritto, sia nella versione in volgare che nella traduzione latina curata da Matteo di Pietro Anghiari e rivista dallo stesso Piero. Di questi solo tre sono riconosciuti come totalmente o parzialmente autografi: il codice conservato alla Biblioteca Palatina di Parma, quello dell'Ambrosiana di Milano e il codice reggiano, in cui risultano autografi i 115 disegni, due intere pagine

e più di sessanta annotazioni marginali, oltre alle correzioni. Il manoscritto è dedicato a Federico da Montefeltro. [19 (Piero) + 19 + 22 (Federico) + 22 + 33 (Cristo) = 115 (disegni)].

Il trattato della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, è datato 72 (1472). L’anno 1472, insieme all’anno di nascita di Piero della Francesca, di Federico da Montefeltro

e l’età di Cristo morto a 33 anni, è la data in cui il trattato è dedicato al Duca di Urbino. (Piero della Francesca 1419 – 1492 / Federico da Montefeltro 1422 – 1482)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto dei 110 fogli del manoscritto, con le misure del De Prospectiva Pingendi, 291 (mm) e 215 (mm), totale 506, l’anno 1472 (72), l’anno di nascita di Piero, il 1419 (19),

l’anno di nascita di Federico, il 1422 (22), e l’età di Cristo morto a 33 anni

Page 18: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Piero della Francesca, Libellus de quinque corporibus regularibus, codice membranaceo, 212 x 141 mm, fogli 68, Città del Vaticano, Biblioteca Vaticana.

Il De quinque corporibus regularibus è un trattato sulla geometria euclidea scritto da Piero della Francesca. La datazione dell'opera è incerta e in ogni caso legata alla tarda maturità dell'autore, tra gli anni sessanta e ottanta del Quattrocento. L'opera tratta dei cinque solidi geometrici regolari iscrivibili in una sfera e non ulteriormente semplificabili (solidi platonici): il tetraedro, il cubo, l'ottaedro, il dodecaedro e l'icosaedro. Il Libellus, vergato da un anonimo copista, presenta annotazioni e 174 disegni autografi dell’autore con

una successione di 140 proposizioni che risolvono per via algebrica problemi aritmetici e geometrici. L’epistola dedicatoria al Duca di Urbino, Guidobaldo da Montefeltro, ha indotto a ritenere che il

trattato sia posteriore al 1482, anno in cui muore il padre Federico da Montefeltro.

Il Libellus de quinque corporibus regularibus, è datato 83 (1483). L’anno 1483, insieme all’anno di nascita e l’età di Piero della Francesca, l’età

di Guidobaldo e quella di Cristo, è la data in cui il trattato è stato scritto. (Piero della Francesca 1419 – 1492 / Guidobaldo da Montefeltro 1472 – 1508)

(Giorgioppi 2011)

Rapporto dei 68 fogli del manoscritto, 174 disegni, 140 proposizioni, con le misure del Trattato, 212 (mm) e 141 (mm), totale 353, l’anno di nascita di Piero, il 1419 (19), la sua

età, 64 anni, l’età di Guidobaldo, 11 anni, l’anno 1483 (83) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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LUCA PACIOLI (1445 – 1417 ca.)

Manoscritto, Divina proportione, anno 1497,

Biblioteca Ambrosiana, Milano.

Manoscritto, De ludo scachorum, anno 1499,

Biblioteca della Fondazione Coronini Cronberg, Gorizia.

Manoscritto, De viribus quantitatis, anni 1496/1509,

Biblioteca Universitaria, Bologna.

Stampa per l’editore Paganino dei Paganini:

Summa de arithmetica

geometria proportioni et proportionalità,

anno 1494, Biblioteca Braidense, Milano.

Divina proportione, anno 1509,

Biblioteca Vallicelliana, Roma.

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Nel 1494 Luca Pacioli pubblicò a Venezia una vera e propria enciclopedia matematica, dal titolo

Summa de Arithmetica Geometria Proportioni et Proportionalità, dedicata al Duca di Urbino, Guidobaldo da Montefeltro. Stampata da Paganino dei Paganini.

La "Summa" è composta da 308 fogli e misura 305 x 210 mm.

Biblioteca. Braidense, Milano.

Nell’anno 1494 (94), Luca Pacioli nato nel 1445, ha 49 anni. Nello stesso anno, Paganino

dei Paganini nato nel 1449 (49), ha 45 anni. La somma delle loro età e dei loro anni

di nascita, compone il numero 94 e la data dell’edizione della Summa.

Nell’anno 1494 Guidobaldo da Montefeltro, nato nel 1472 ha 22 anni, corrispondenti all’anno in cui è nato suo padre Federico da Montefeltro il 1422.

11 anni prima, nel 1483, Piero della Francesca gli aveva dedicato il manoscritto Libellus.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto del numero di fogli della Summa de Arithmetica, 308, con il formato del foglio, 305 (mm) e 210 (mm), totale 515, l’anno di nascita di Luca Pacioli, il 1445

(45), la sua età, 49 anni, l’anno 1494 (97), e l’età di Cristo morto a 33 anni. Rapporto delle misure della Summa con i dati personali di Guidobaldo,

Duca di Urbino: 72, 22, l’anno 1494 (94) e l’età di Cristo, 33 anni.

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Luca Pacioli/Leonardo, “De ludo scachorum”. Biblioteca della Fondazione Coronini Cronberg di Gorizia,

152 x 108 mm, 48 carte.

Il manoscritto verosimilmente concluso intorno all’anno 1500, è composto di 48 carte, ciascuna contenente uno o due “partiti” con le indicazioni per la soluzione. Le scacchiere e le figure dei pezzi (in rosso e in nero) sono state tracciate dallo stesso Pacioli. Nacquero così le 48 carte del manoscritto di Gorizia: di getto, con una scrittura “mercantesca” veloce e trasparente, in volgare semplice ed efficace, Pacioli tracciò e illustrò

i 114 “partiti” di cui 27 “a la rabiosa” e gli altri “del viejo”, che dovevano confluire nel De ludo scachorum... dicto Schifanoia... (“Schifanoia”, cioè atto a schivare la noia delle lunghe serate a corte).

Il De ludo scachorum, è datato 99 (1499). L’anno 1499 insieme all’età di Pacioli, di Leonardo, e di Cristo, è la data del manoscritto

(Luca Pacioli 1445 – 1417ca. / Leonardo da Vinci 1452 – 1519).

(Giorgioppi 2012)

Rapporto delle 48 carte del manoscritto, con le misure del trattato, 152 (mm) e 108 (mm), totale 260 con: l’anno di nascita di Pacioli, il 1445 (45), e la sua età 54 anni, l’anno di nascita

di Leonardo, il 1452 (52), e la sua età 47 anni, l’anno 1499 (99) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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Luca Pacioli, Divina Proportione. Il manoscritto dell’Ambrosiana, è datato 97 (1497).

Nel 1496 Luca Pacioli venne chiamato a Milano da Ludovico il Moro, che gli conferì l'incarico dell'insegnamento pubblico della matematica. In segno di gratitudine il Pacioli compose il

trattato Divina Proportione e glielo dedicò. II testo del Divina Proportione contenuto nei 130 fogli del Manoscritto 170 sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano (misura

288 x 195 mm), è una delle due o tre copie che il Pacioli fece scrivere nel 1497 da amanuensi diversi, corrisponde solo alla prima parte dell'opera stampata con lo stesso titolo a Venezia

nel 1509. Dei numerosi trattati scritti da Luca Pacioli (1445-1517), il Divina Proportione è l'opera più nota e più preziosa, perché testimonia, con i suoi sessanta disegni di Leonardo

da Vinci, il vicendevole scambio di esperienze intercorso fra i due studiosi a Milano.

Nell’anno 1497 (97), Luca Pacioli nato nel 1445, ha 52 anni. Nello stesso anno, Leonardo

e Ludovico il Moro nati nel 1452 (52), hanno 45 anni. La somma delle loro età e dei

loro anni di nascita, compone il numero 97 e la data del manoscritto.

Luca Pacioli (52 anni) + Leonardo/Ludovico Sforza (45 anni) = 97 (1497) + Cristo (morto a 33 anni) = 130 (fogli del manoscritto).

(Giorgioppi 2011)

Rapporto del numero di fogli del Divina Proportione, 130, con il formato del foglio 288 (mm) e 195 (mm), totale 483, l’anno di nascita di Luca Pacioli, il 1445 (45),

la sua età, 52 anni, l’anno 1497 (97), e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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De viribus quantitatis Il manoscritto di Luca Pacioli, è datato 96 – 109 (1496 – 1509).

Il libro è online dal 2003 per opera di Dario Uri, sul sito Uriland.it. Il testo è diviso in tre parti, e come scrive Dario: "La prima parte è certamente quella più importante per la storia della matematica, perché costituisce la prima grande collezione di

giochi matematici e problemi dilettevoli". Molto interessante è la tecnica con cui il manoscritto è stato datato. Si ritiene che sia stato compilato tra il 1496 ed il 1509: la data del 1496 deriva dal fatto che, nel corso del testo, Pacioli accenna alla edizione manoscritta della Divina Proportione (il suo libro del 1496) mentre la

data del 1509 è presente nella pagina 228 recto, dove l'autore racconta di aver visto eseguire un gioco

di prestigio da un illusionista ebreo - un certo U.Perulo - il 1° aprile 1509. Esiste anche una lettera di suppliche che il Pacioli inviò al Doge di Venezia in data 29 dicembre 1508 per ottenere il

privilegio di stampa delle sue opere, fra le opere citate è presente il De Viribus.

Il De Viribus Quantitatis è un'unica copia manoscritta di Luca Pacioli, contenuta nel codice 250

della Biblioteca Universitaria di Bologna. Il manoscritto di 230 x 167 mm, consta di 308 fogli.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto degli anni 1496 (96), 1509 (109), con l’anno di nascita di Pacioli, il 1445 (45), le sue 2 età, 51 – 64 anni, la data 1° aprile (91° giorno dell’anno), i 308 fogli del manoscritto, l’età di Cristo morto a 33 anni ed il calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni, all’interno

della somma (397), dell’altezza (230 mm) e della base (167 mm) del manoscritto.

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Luca Pacioli, DIVINA PROPORTIONE, Venezia, 1509, 154 fogli, tra cui le incisioni di Leonardo ed il Libellus di Piero.

Nei “154 fogli” del volume Divina proporzione,

è la data della stampa, anno 109 (1509)

Luca Pacioli nato nel 1445 (45), stampa nel 1509 (109) il libro De divina proporzione,

all’età di 64 anni, inserendo nell’ultima parte del libro composto di 154 fogli, il Libellus de quinque corporibus regolaribus, scritto nel 1483 (83) da Piero della Francesca (nato nel 1419 / 19), all’età di 64 anni.

L’età di Luca Pacioli è composta con il numero del suo anno di nascita 45, più il numero dell’anno di nascita di Piero, 45 + 19 = 64. Leonardo nato nel 1452 (52),

nel 1509 ha 57 anni, tre volte l’anno di nascita di Piero della Francesca, 19 x 3 = 57 L’anno di nascita di Leonardo è composta con il numero dell’età di Cristo e il

numero dell’anno di nascita di Piero, 33 + 19 = 52. Soltanto nel 1509, si potevano verificare queste combinazioni, dietro le quali si

nasconde il tributo di Luca Pacioli verso Leonardo, Piero della Francesca e Cristo.

(Giorgioppi 2012)

Rapporto dei 154 fogli del Divina proportione di Pacioli con: gli anni 1483 (83), 1509 (109), l’anno di nascita di Piero il 1419 (19), Pacioli il 1445 (45), Leonardo il 1452 (52),

le loro età, 64, 64, 57 anni, e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Il frontespizio del Divina proportione, è una miniera di informazioni.

DIVINAPROPORTIONE / CRISTOLUCAPACIOLI / CRISTOPIEROCRISTO (17 lettere)

LUCAPACIOLILEONARDODAVINCI / PACIOLILEONARDOPIEROCRISTO (26 lettere rosse)

Non vi fu plagio da parte di Pacioli verso Piero, ma un sistema in uso allora come oggi. La regola prevede che se ne riconoscano i protagonisti, legati a Cristo.

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Luca Pacioli, Divina Proportione, anno 1509 ed. P. Paganini, Venezia, 290 x 200 mm, 154 fogli, 87 tavole,

Biblioteca Vallicelliana, Roma.

Nel 1509 Pacioli pubblicò un testo che aveva già concepito alla corte di Ludovico il Moro, il Divina Proportione (1497), stampato e pubblicato con Paganini, con le celebri incisioni dovute a Leonardo da Vinci raffiguranti suggestive figure

poliedriche. Sono le questioni attinenti al rapporto aureo che danno il titolo al libro, che si estende poi a questioni cosmologiche e matematiche connesse ai solidi platonici e ad altre tipologie di poliedri; ed ancora a temi di

architettura (presi a prestito da Vitruvio e da L. Battista Alberti), e questioni relative alla prospettiva, campo in cui attinge molto dall’opera del suo concittadino Piero della Francesca.

(Giorgioppi 2012)

Rapporto dei 154 fogli del Divina Proportione, con il formato del foglio

290 (mm) e 200 (mm), totale 490, l’anno di nascita di Luca Pacioli, il 1445 (45), la sua età, 64 anni, l’anno 1509 (109), e l’età di Cristo morto a 33 anni

Rapporto delle 87 tavole illustrate da Leonardo e Paganini, con i loro anni di nascita

1452, 1449 (52, 49), l’età di Leonardo, 57 anni, l’anno di nascita di Piero della Francesca, il 1419 (19), e l’età di Cristo morto a 33 anni.

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GIORGIOPPI

CIO’ CHE E’ DI CRISTO,

FU DI ROMOLO

E DEGLI IMPERATORI.

2011

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Ogni data,

deve essere cercata nel proprio calendario.

Ogni domanda,

deve trovare la sua risposta in una età.

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REBUS

Qual è l’origine della “leggenda della nascita di Roma”?

Romolo nato il 24 marzo (81° giorno dell’anno),

dopo aver ucciso il fratello gemello Remo, all’età di 18 anni,

ed aver fondato Roma il 21 aprile (109° giorno dell’anno),

regnò 37 anni e all'età di 55 anni, venne assunto in cielo.

La somma delle date della “leggenda di Romolo e Remo” e l’età dei protagonisti, compone il numero 355, corrispondente ai giorni del calendario di Numa Pompilio (ca. 700 a.C.).

La leggenda di Romolo e Remo è nata

all’interno del calendario di Numa Pompilio.

(Giorgioppi “TAVOLA REBECCA / 4”, 2011)

Tito Livio attribuisce al secondo re di Roma, Numa Pompilio, il calendario lunisolare di dodici mesi di lunghezza variabile tra 29 e 31 giorni (febbraio 28 giorni),

che i romani usarono fino al 46 a.C. In totale l’anno durava 355 giorni.

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REBUS

Da secoli milioni di studenti si pongono questa domanda.

In che anno e giorno è nato Giulio Cesare?

Gaio Giulio Cesare è nato a Roma, il 13 luglio 101 a.C.

o il 12 luglio 100 a.C., ed è morto a Roma, il 15 marzo 44 a.C.

La doppia data di nascita di Cesare, serve a nascondere la regola del gioco.

Giulio Cesare è morto a 57 anni, 57 + 44 = 101 (a.C.). Sottraendo al “calendario giuliano” 3 volte

l’età di Cesare, arriviamo al 194° giorno dell’anno, che è il 13 luglio, 365 – 57 – 57 – 57 = 194.

Giulio Cesare è nato il 13 luglio 101 a.C.

(Giorgioppi 2011)

Luglio (Iulius) il 7° mese dell’anno, è dedicato a Giulio Cesare.

Rapporto della data 13 luglio (194° giorno dell’anno) con i 57 anni di Cesare, all’interno del calendario giuliano, di 365 giorni.

Page 31: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

REBUS

Perché Giulio Cesare è stato assassinato con 23 pugnalate? I 23 colpi di pugnale vanno ricercati all’interno del calendario di Giulio Cesare.

Cesare forte dei suoi successi, concentrò su di se molti poteri politici, facendo capire al Senato che intendeva instaurare un regime monarchico a scapito di quello repubblicano. All’età di 57 anni, fu ucciso (Idi di marzo) con

23 colpi di pugnale al Teatro di Pompeo (ove si riuniva il Senato), il 15 marzo 44 a.C. da un gruppo di senatori capeggiati da Bruto (suo figlio adottivo) e Cassio. Passò alla storia la frase: Tu quoque, Brute, fili mi!

Storia

Gaio Giulio Cesare nato il 13 luglio (101 a.C.), viene trafitto da 23 pugnalate, il 15 marzo (Idi di marzo), all’età di 57 anni.

(Giorgioppi 2011)

Giulio Cesare nato il 194° giorno dell’anno (13 luglio)

viene trafitto da 23 pugnalate,

il 74° giorno dell’anno (15 marzo) all’età di 57 anni.

Rapporto delle date 13 luglio (194° giorno dell’anno, nasce Cesare) e 15 marzo (74° giorno dell’anno, muore Cesare) con: l’età del Dittatore, 57 anni e le 23 pugnalate, all’interno del calendario giuliano, di 365 giorni.

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REBUS

Perché Cesare Augusto è morto il 19 agosto? Perche è morto a 77 anni.

Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14 d.C.),

fu il primo Imperatore romano.

Il giorno della morte di Augusto, corrisponde a tre volte la sua età.

Il 19 agosto è il 231° giorno dell’anno. 231 : 3 = 77 (anni).

Cesare Augusto morto a 77 anni, è stato 41 anni Imperatore Romano (16 gennaio 27 a.C., titolo di Augusto, “degno di venerazione e di onore")

e 26 anni capo religioso di Roma (6 marzo 12 a.C., titolo di Pontefice Massimo).

(Giorgioppi 2011)

Il mese di Agosto (Augustus) è dedicato all'imperatore Ottaviano Augusto.

Rapporto della data 19 agosto (231° giorno dell’anno) con: l’età di Augusto, 77 anni, i 41 anni di Imperatore Romano, ed i 26 anni di Pontefice Massimo,

all’interno del “calendario giuliano” di 365 giorni.

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REBUS

Perché Costantino fonda Costantinopoli,

l’11 maggio 1083 dalla fondazione di Roma?

Perché ha 56 anni.

Flavio Valerio Aurelio Costantino (Naissus, 27 febbraio 274 – Nicomedia, 22 maggio 337),

fu imperatore romano dal 306 alla sua morte.

L'atto ufficiale di fondazione della nuova capitale si tenne

l'11 maggio 330 d.C.

Nell’anno 1083 dalla Fondazione di Roma (330 d.C.), Costantino decide di fondare la Nova Roma. L’anno 1083 contiene al suo interno l’età di Costantino (56 anni) x 19 volte, con un resto di 19. Questo resto chiamato modulo od incognita, è stato portato all’interno del calendario giuliano

insieme a due volte l’età dell’imperatore, ottenendo in questo modo la data 11 maggio.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 11 maggio (131° giorno del calendario giuliano), con l’anno 1083 (dalla fondazione di Roma), l’età di Costantino, 56 anni ed il modulo 19.

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In che anno è morto Ovidio? Nel 16 d.C.

Publio Ovidio Nasone, più semplicemente Ovidio (Sulmona, 20 marzo 43 a.C. – Tomi, circa 17-18), fu un celebre poeta romano tra i maggiori elegiaci.

… alla base della condanna c'è sicuramente un fatto personale molto grave, tale da giustificare l'improvvisa decisione da

impedire il ritorno in patria del poeta, nonostante le suppliche sue e degli amici. Ovidio infatti non fa più ritorno nella capitale e muore tra il 17 e il 18 d.C., dopo un decennio di relegazione in una terra selvaggia, a lui del tutto estranea.

La data di nascita (20 marzo 710 a.U.c.) di Ovidio, rivela che è morto a 59 anni.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data di nascita di Ovidio, 20 marzo (79° giorno dell’anno), con l’anno 710 dalla Fondazione

di Roma (43 a.C.), l’età di Ovidio, 59 anni ed il modulo 22, all’interno del calendario giuliano di 365 giorni.

Nel periodo romano partendo da Romolo, per ogni personaggio storico (imperatore, generale, politico, poeta, oratore), il giorno della nascita, veniva tramandato nella storia dopo la morte. Quel giorno doveva contenere al suo interno

l’età del defunto. In ogni data ufficiale (incoronazione, abdicazione, editto, urbanistica, nascita e morte), il solo numero che contava era l’età del protagonista che veniva trasformata in numero fisso legato ad un modulo (resto).

Di Ovidio conosciamo solo il giorno di nascita, il 20 marzo 43 a.C., mentre la data della morte ci è sconosciuta. La data di nascita di Ovidio ci rivela che è vissuto 59 anni, quindi è morto nell’anno 16 d.C.

Page 35: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Come si trova la data di nascita e di morte di un santo, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Per i personaggi romani di cui si volevano tramandare i dati personali nella storia, la data del giorno di nascita e di morte, veniva messa nel calendario, soltanto

dopo la morte, quando si conosceva l’età di vita terrena del defunto.

La Chiesa cristiana continuando il sistema romano (imperatori romani e parenti fatti santi), mette il giorno di morte di un santo all’interno del

calendario giuliano/cristiano/martirologio (365 giorni), in rapporto all’età terrena del defunto, legata a quella di Cristo morto a 33 anni.

San Massimiliano, ricorrenza il 12 marzo.

Martirologio romano: A Tebessa, nell’odierna Algeria, san Massimiliano, martire, rispose al

proconsole Dione che a un fedele cristiano non è lecito servire nell’esercito e, rifiutatosi di prestare il giuramento militare, fu giustiziato con la spada.

San Giorgio, ricorrenza il 23 aprile.

Martirologio romano: San Giorgio, martire, la cui gloriosa lotta a Diospoli o Lidda in Palestina è celebrata da tutte le Chiese da Oriente a Occidente fin dall’antichità.

San Leonardo, (castello di Vandôme, Corroi, circa 496 – Noblac, 6 novembre 545 o forse 559),

ricorrenza il 6 novembre.

Martirologio romano: Nella cittadina vicino a Limoges in Francia in seguito insignita del suo nome,

San Leonardo di Noblac, eremita.

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Quando è nato e morto San Massimiliano? San Massimiliano è nato nel 273 e morto nel 294.

Della vita di questo Santo si hanno scarne notizie. La maggior parte di esse, comunque, le apprendiamo da una Passio Sancti Massimiliani. Si viene a sapere che Massimiliano di Tebessa, subì il martirio un 12 marzo, intorno al 295 d.C., sotto il consolato di Tusco e Anulino (o Anulio), nei pressi di Cartagine, a Tebessa. Aveva,

secondo la Passio, appena ventun’anni, tre mesi e diciotto giorni. Subìto il martirio, il corpo fu raccolto da una matrona che lo ricompose dignitosamente e lo seppellì in una collina, nei pressi della tomba del martire

S. Cipriano. San Massimiliano è venerato dalla Chiesa cristiana il 12 marzo.

(Giorgioppi 2011)

Cristo è morto a 33 anni. San Massimiliano (273 - 294) è morto a 21 anni. Secondo la Passio

Sancti Massimiliani, San Massimiliano, aveva ventun anni, tre mesi e diciotto giorni.

Rapporto della data 12 marzo (71° giorno dell’anno, ricorrenza), con l’anno di nascita 273 (73), l’anno del martirio 294 (94), l’età di San Massimiliano, 21 anni, i 3 mesi (90 giorni) e 18 giorni, e

l’età di Cristo morto a 33 anni, all’interno del calendario giuliano/cristiano/martirologio, di 365 giorni.

Page 37: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Quando è nato e morto San Giorgio? San Giorgio è nato nel 280 e morto nel 303.

Le principali informazioni provengono dalla Passio Georgii che già però il Decretum Gelasianum del 496 classificava tra le opere apocrife. Secondo questa fonte agiografica Giorgio era originario della Cappadocia (zona dell'odierna

Turchia), figlio di Geronzio, persiano, e Policromia, cappadoce, nato verso l'anno 280. San Giorgio è venerato come santo e martire dalla quasi totalità delle chiese cristiane che ammettono il culto dei santi. E’ inoltre onorato dai musulmani. Visse nel III secolo e morì prima di Costantino I, probabilmente a Lydda (presso

l'odierna Jaffain Israele), secondo alcune fonti nel 303. Il suo culto risale al IV secolo. La ricorrenza è il 23 aprile.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto delle date 23 aprile (113° giorno dell’anno, ricorrenza), di nascita 280 (80) e di morte 303 (103), l’età di San Giorgio, 21 anni, di Cristo, 33 anni, ed i

moduli 64 / 14, all’interno del calendario giuliano/cristiano/martirologio, di 365 giorni.

Page 38: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Quando è nato e morto San Leonardo? San Leonardo è nato nel 497 e morto nel 559.

Leonardo di Noblac, conosciuto anche come san Leonardo abate, eremita o del Limosino

(castello di Vandôme, Corroi, circa 496 – Noblac, 6 novembre 545 o forse 559), è stato un abate francese, che visse da eremita gran parte della vita; è considerato santo dalla Chiesa cattolica,

in particolare nel Medioevo fu uno dei santi più venerati in Europa.

La ricorrenza è il 6 novembre.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 6 novembre (310° giorno dell’anno, ricorrenza), con l’età di San Leonardo, 62 anni, l’anno di nascita 497 (97), l’anno di morte il 559,

e l’età di Cristo morto a 33 anni, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Page 39: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Tutte le informazioni si trovano in un solo foglio.

Se non hai le misure di un manoscritto, cerca nel numero di fogli.

Se non hai il numero di fogli, cerca nella storia (date).

Se non hai la storia, cerca nella gloria degli Autori (narcisismo).

Ma se hai tutte queste fonti, devi avere le stesse informazioni.

3 REBUS

Come si trova l’anno di nascita di Fibonacci, cercando all’interno del suo nome, Leonardo,

le due date del “Liber Abbaci”.

Come si trova l’anno di nascita di Dante Alighieri, nel primo e ultimo canto della Divina Commedia.

Come si trova l’età di Mozart, nel “numero di amanti” del Don Giovanni.

Page 40: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

REBUS

Perché Fibonacci scrive negli anni 1202 e 1228 il Liber abbaci? Perché quelle due date più le sue due età, si trovano

all’interno del giorno del suo onomastico.

Leonardo Fibonacci (Pisa, 1170/80 – Pisa, 1240 ca.). Il Liber abbaci, più noto come Liber abaci, è un testo medievale in latino di argomento matematico. Scritto nel 1202 dal pisano Leonardo Fibonacci, che lo riscrisse

nel 1228 per essere dedicato a Michele Scoto, è ritenuto uno dei più importanti libri di matematica del Medioevo. È un’opera che non ha precedenti in Europa e sfida quelle esistenti nel mondo islamico e classico,

è evidente comunque che Fibonacci trae molto dalle opere di matematici arabi. Tra i problemi trattati 22 sono tratti da Al-Khwarizim e 53 da Abu Kamil; si può quindi dire che l’algebra di Fibonacci non è altro che una raccolta riassuntiva di quella di Al-Khwarizim e Abu Kamil. È l’opera più nota e importante di Fibonacci,

enorme, suddivisa in 15 capitoli. Nel Liber Abaci, troviamo la famosa successione di Fibonacci, comunemente associata alla sezione aurea.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto degli anni 1202 (102) / 1228 (128), con l’anno di nascita di Leonardo Fibonacci, il 1175 (75), la sua età nei relativi anni (27 / 53). Rapporto dei numeri di Fibonacci: 75, 26, (102), 53 (128), all’interno del

numero 310 (310° giorno dell’anno, San Leonardo), giorno del suo onomastico.

I 22 problemi tratti da Al-Khwarizim, più i 53 tratti da Abu Kamil, compongono il numero 75 (1175). Il numero 75 è divisibile per il numero dei 15 capitoli del Liber abaci: 75 : 15 = 5.

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REBUS

In che anno attraverso la sezione aurea, l’età di

Fibonacci è in rapporto con quella di Cristo?

Nel 1228, quando riscrive il “Liber abbaci”.

Formula matematica

Rapporto tra la sezione aurea,

l’età di Fibonacci e l’età di Cristo morto a 33 anni.

53 (anni) : 1.618 (sezione aurea) = 32,756 (età approssimativa di Cristo).

Formula geometrica

33 (età di Cristo) + 20 (modulo) = 53 (età di Fibonacci nell’anno 1228).

(Giorgioppi 2011)

Rapporto dell’anno di nascita di Fibonacci, il 1475 (75), le sue due età (27 / 53 anni) negli

anni 1202 / 1228 (102 / 128), con l’età di Cristo morto a 33 anni ed il modulo 20, all’interno del

310° giorno dell’anno (6 novembre, ricorrenza di san Leonardo), onomastico di Leonardo Fibonacci.

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REBUS

Dante in quanti anni scrive la Divina Commedia?

In 21 anni. La comincia a 35 anni nel 1300 e la finisce a 56 nel 1321.

Nel 1° verso, del 1° canto del poema, Dante dichiara di avere 35 anni. Nell’ultimo canto del Paradiso, dichiara di avere 56 anni.

Inferno - canto 1° Nel mezzo del cammin di nostra vita [35 (età di Dante) + 35 = 70 (vita)].

Dante è nato nel 1265 (65). Il viaggio nella Commedia comincia nel 1300 (100).

Il 1° canto del poema è composto da 45 terzine (135 versi) più 1 verso, per un totale di 136 versi. All’interno delle terzine, nel 100 (1300), Dante ha 35 anni. Nel totale dei versi, Cristo ha 2 volte 33 anni

e Dante 2 volte 35 anni (70 anni, l’età dell’Uomo).

Virgilio: 70° verso (35 + 35), Nacqui *sub Iulio*, ancor che fosse tardi…

Virgilio è morto a 51 anni, 51 + 51 + 33 = 135 (45 terzine, 135 versi).

(Giorgioppi 2012)

Paradiso - canto 33° ma già volgeva il mio disio (età di Dante, 56 anni).

Il 33° canto del Paradiso è composto da 48 terzine (144 versi) più 1 verso, per un totale di 145 versi.

All’interno delle terzine, nel 121 (1321), Dante ha 56 anni. Nel totale dei versi, Cristo ha 33 anni e Dante 2 volte 56 anni.

Page 43: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

La Divina Commedia

Il primo canto dell'opera funge da proemio di tutta la Commedia. Esso introduce il senso dell'intero poema (un viaggio per i tre regni degli Inferi per la redenzione di tutta

l'umanità) e si svolge nella selva e poi sul pendio che conduce al colle; siamo nella notte tra il 7 e l'8 aprile 1300, o secondo altri commentatori tra

il 24 e il 25 marzo 1300 (in ogni modo il giorno dell'Incarnazione).

Rapporto delle date: 7 aprile/8 aprile (97°/98° giorno dell’anno), 24 aprile/25 aprile (114°/115° giorno dell’anno), con l’anno di nascita di Dante, il 1265 (65), la sua età, 35 anni, l’anno 1300 (100) e l’età di Cristo morto a 33 anni.

Cristo

è morto a 33 anni Dante è morto a 56 anni.

Il 14 settembre (257° giorno dell’anno) 1321,

ne è registrata la morte a Ravenna.

Page 44: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

Nell’opera di W. A. MOZART, le amanti di DON GIOVANNI sono:

640 + 231 + 100 + 91 + 1003 = 2065

Madamina, il catalogo è questo delle belle che amò il padron mio;

un catalogo egli è che ho fatt'io: osservate, leggete con me.

In Italia seicento e quaranta, in Lamagna duecento e trentuna,

cento in Francia, in Turchia novantuna, ma in Ispagna son già mille e tre.

REBUS Da dove ha origine il numero 2065?

Regola del gioco: 3 protagonisti ed un’incognita. ANNO - MOZART - CRISTO

NELL’ANNO 1787 MOZART HA 31 ANNI, E CRISTO E’ MORTO A 33 ANNI.

Sottraendo all’anno 87 (1787) l’età di Mozart (31), otteniamo il suo anno di nascita, il 56 (1756). Sottraendo all’anno di nascita di Mozart, l’età di Cristo (33 anni), otteniamo il numero 23.

56 – 33 = 23. Il numero 23 è l’incognita del gioco.

L’incognita 23 moltiplicata per 87 (1787), ci da il numero 2001, che sommato all’età di

Mozart (31) e di Cristo (33), ci da il numero delle amanti di Don Giovanni, 2065. 87 x 23 = 2001 + 33 + 31 = 2065

Page 45: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

MOZART, DON GIOVANNI Epoca di composizione: marzo – 28 ottobre 1787.

Prima rappresentazione: l'Opera andò in scena per la prima volta a Praga il 29 ottobre 1787, dopo diversi rinvii avutisi a partire dal 14 ottobre.

Nell’anno 87 (1787), Mozart (1756-91) ha 31 anni e Cristo è morto a 33 anni.

Rapporto delle date: 14 ottobre (287° giorno dell’anno), 28 ottobre (301° giorno dell’anno), 29 ottobre (302° giorno dell’anno),

con i numeri, 87, 31 e 33, all’interno del calendario gregoriano/cristiano, di 365 giorni.

(Giorgioppi 2011)

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5 “Testamenti” e una regola.

Mettere la propria età e quella di Cristo,

in rapporto alla data e l’anno del testamento,

all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Leon Battista Alberti, 19 aprile 1472.

Piero della Francesca,

15 luglio 1487.

Luca Pacioli, 20 novembre 1511.

Leonardo da Vinci, 23 aprile 1519.

Paganino dei Paganini, 27 giugno 1538.

Page 47: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

IL “TESTAMENTO” DI LEON BATTISTA ALBERTI

Leon Battista Alberti (Genova, 18 febbraio 1404 – Roma, 20 aprile 1472) è stato un architetto, scrittore, matematico e umanista italiano; fu inoltre crittografo,

linguista, filosofo, e musicista: una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento.

Dettato a Roma, domenica 19 aprile 1472.

Io, Leon Battista, del fu Lorenzo Alberti, di anni 68,

reso infermo da lunga malattia, ma preservato nel pieno delle mie facoltà mentali, invoco la Vergine Maria

e tutti i Santi affinchè intercedano presso l'Altissimo per la remissione dei miei peccati e la salvezza eterna.

Dispongo che le mie spoglie mortali abbiano tumulazione definitiva in Padova, al Santo, nella tomba di mio

padre, al quale devo gratitudine per l'istruzione e l'amorose cure che mi hanno reso un valent'uomo…

Agli eredi della mia famiglia, la quale costantemente venerai benché mi fosse ostile, lascio le mie possessioni

fiorentine e bolognesi, disponendo che in caso di estinzione della linea mascolina Alberti le proprietà vadano

allo Spedale fiorentino di Santa Maria Nuova per la cura degli infermi…

Dettato a Roma nella dimora del testatare, il giorno prima della morte, alla presenza dei testimoni ed esecutori Cardinal Niccolo Forteguerri, messer Antonio Grassi e messer Mattia Palmieri.

(Testo liberamente tratto dal testamento di L. B. Alberti, elaborato dal prof. G. Daminato)

Il 19 aprile 1472, Leon Battista Alberti nel suo testamento (con Cristo, per Cristo e in Cristo),

dichiara di essere nato nell’anno 1404 e di avere 68 anni.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 19 aprile (109° giorno dell’anno), con l’anno di nascita di L. B. Alberti, il 1404 (4), la sua età, 68 anni, l’anno 1472 (4 + 68 = 72) e l’età di Cristo morto a 33 anni,

all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Page 48: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

IL “TESTAMENTO” DI PIERO DELLA FRANCESCA

Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 1412/1420 – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492),

Particolare del “Triplo Autoritratto” (Madonna della Misericordia), anno 1457, Pinacoteca Comunale di Sansepolcro.

… fece testamento il 5 luglio 1487,

dichiarandosi "sano nello spirito, nella mente e nel corpo".

Il 5 luglio 1487, Piero della Francesca nel suo testamento

(con Cristo, per Cristo e in Cristo), dichiara di essere nato nell’anno 1419 e di avere 68 anni.

Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 5 luglio (186° giorno dell’anno) 1487 (87), con l’anno di nascita di Piero della Francesca, il 1419 (19), la sua età 68 anni, l’anno 1487 (87),

e l’età di Cristo morto a 33 anni, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Page 49: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

IL “TESTAMENTO” DI LUCA PACIOLI

Luca Bartolomeo de Pacioli (Borgo Sansepolcro, 1445 ca. – Roma, 19 giugno 1517), è stato un religioso, presbitero e matematico italiano, autore della Summa de Arithmetica,

Geometria, Proportioni e Proportionalità e della Divina Proportione.

Non è certa la data della sua morte, avvenuta a Roma. Sicuramente si trovava a Sansepolcro il 20 Novembre 1511, quando nella casa

di suo nipote Antonio Massi Pacioli, in Via dei Cipolli, scrisse il suo 3° testamento.

Il 20 novembre 1511, Luca Pacioli nel suo testamento (con Cristo, per Cristo e in Cristo),

dichiara di essere nato nell’anno 1445 e di avere 66 anni.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 20 novembre (324° giorno dell’anno) 1511 (111), con l’anno di nascita di Luca Pacioli, il 1445 (45), la sua età, 66 anni, l’anno 1511 (111),

l’età di Cristo morto a 33 anni ed il modulo 41, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

Page 50: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

IL “TESTAMENTO”

DI LEONARDO DA VINCI

Il 23 aprile 1519, Leonardo redige il testamento davanti al notaio Guglielmo Boreau, alla presenza di cinque testimoni

e dell'inseparabile Francesco Melzi: dispose di voler essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino,

con una cerimonia funebre accompagnata dai cappellani e dai frati minori, oltre che da

sessanta poveri, ciascuno reggente una torcia; richiese la celebrazione di tre messe

solenni, con diacono e suddiacono, e di trenta messe "basse", a San Gregorio,

a Saint-Denis e nella chiesa dei francescani.

Il 23 aprile 1519, Leonardo nel suo testamento (con Cristo, per Cristo e in Cristo),

dichiara di essere nato nell’anno 1452 e di avere 67 anni.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 23 aprile (113° giorno dell’anno), 1519 (119), con l’anno di nascita di Leonardo, il 1452 (52), la sua età, 67 anni, l’anno 1519 (119)

e l’età di Cristo morto a 33 anni, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.

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IL “TESTAMENTO”Paganino dei Paganini, è nato nell’anno 1449.

Lettera A del testo di Luca Pacioli

Paganino dei Paganini (Brescia c. 1450? in società con B. Benalio e Giorgio Arrivabene fino al 1487, fondò nel 1517 del Garda, trasferendosi poi a Tuscolano. Della sua produzione si ricordano soprattutto le edizioni delle opere di

Luca Pacioli e il Vergerio del 1526. Nel 1516 ca. avrebbe pubblicato la prima edizione del Corano in caratteri arabi(della quale non resta alcun esemplare noto) che particolare importanza ebbe il figlio Alessandro. Paganino, ormai anziano, fece testamento il

arabo, non stampò alcun’altra edizione dopo quell’anno e di lui si perdono quasi completamente le tracce.

Il 27 giugno 1538

dichiara di essere nato

Rapporto della data 27 giugno

dei Paganini, il 1449 ( morto a 33 anni ed il modulo

TESTAMENTO” DI PAGANINO DEI PAGANINIPaganino dei Paganini, è nato nell’anno 1449.

Lettera A del testo di Luca Pacioli Divina proporzione, Paganino dei Paganini, Venezia, 1509.

dei Paganini (Brescia c. 1450? - Cecina 1538) tipografo editore italiano. Attivo a Venezia dal 1484 al 1517,

in società con B. Benalio e Giorgio Arrivabene fino al 1487, fondò nel 1517-18 la tipografia del monastero dell'isolai a Tuscolano. Della sua produzione si ricordano soprattutto le edizioni delle opere di

del 1526. Nel 1516 ca. avrebbe pubblicato la prima edizione del Corano in caratteri arabi(della quale non resta alcun esemplare noto) che sarebbe stata distrutta per ordine del papa. Tra i suoi eredi,particolare importanza ebbe il figlio Alessandro. Paganino e Alessandro uscirono di scena entrambi nel 1538:Paganino, ormai anziano, fece testamento il 27 giugno del 1538; Alessandro, deluso dal fallimento del

arabo, non stampò alcun’altra edizione dopo quell’anno e di lui si perdono quasi completamente le tracce.

27 giugno 1538, Paganino dei Paganini nel suo testamento (con Cristo, per Cristo e in Cristo),

dichiara di essere nato nell’anno 1449 e di avere 89 anni.

(Giorgioppi 2011)

27 giugno (178° giorno dell’anno), con l’anno di nascita di Paganinodei Paganini, il 1449 (49), la sua età, 89 anni, l’anno 1538 (49 + 89 = 138), l’età di Cristo

modulo 7, all’interno del calendario giuliano/cristiano, di 365

DI PAGANINO DEI PAGANINI

, Paganino dei Paganini, Venezia, 1509.

Cecina 1538) tipografo editore italiano. Attivo a Venezia dal 1484 al 1517, 18 la tipografia del monastero dell'isola

i a Tuscolano. Della sua produzione si ricordano soprattutto le edizioni delle opere di del 1526. Nel 1516 ca. avrebbe pubblicato la prima edizione del Corano in caratteri arabi

sarebbe stata distrutta per ordine del papa. Tra i suoi eredi, Paganino e Alessandro uscirono di scena entrambi nel 1538:

al fallimento del Corano

arabo, non stampò alcun’altra edizione dopo quell’anno e di lui si perdono quasi completamente le tracce.

° giorno dell’anno), con l’anno di nascita di Paganino l’età di Cristo

365 giorni.

Page 52: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012
Page 53: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

2 ricostruzioni e 2 rebus.

Ricostruzione della

“Pala Montefeltro” di Piero della Francesca.

Ricostruzione del

“Ritratto di Ginevra de Benci

a 21 anni”

di Leonardo da Vinci.

“Il flagello di Dio” Sigismondo Malatesta

Piero della Francesca

è morto il 12 ottobre 1492?

Page 54: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

PIERO DELLA FRANCESCA

La Pala Montefeltro

(1471 – 1472)

La “Pala Montefeltro” oggi ridotta sui quattro lati, in origine misurava 299 x 184 cm, e conteneva nel suo formato, l’anno di esecuzione dell’opera, il 1471 – 1472 (71,5).

L’anno di esecuzione, è stato “ridotto” nel 1482 da Piero della Francesca, sull’età di Federico da Montefeltro morto a 60 anni. La misura di 71,5 (anni), è stata ridotta in 60 (anni).

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FORMULA DELLA “PALA MONTEFELTRO” INTERA 1472 (anno) : 8 = 184 (base) : 8 = 23 (modulo) : 5,5 = 4,1818181 (scala).

Sezione aurea: altezza 23 (modulo) x 13 = 299 cm, base 23 x 8 = 184 cm. Anno 1471-72, 5,5 x 13 = 71,5 (calendario Cristo-Piero, 104 anni x 104,5 cm).

La tavola è stata “tagliata” alla morte di Federico da Montefeltro, nell’anno 1482. La Pala Montefeltro, all’interno del calendario Cristo-Piero, è in scala 1 : 4,1818181.

(Giorgioppi 2008)

Page 56: Da Fibonacci a Luca Pacioli 2011/2012

RITRATTO DI GINEVRA DE BENCI A 21 ANNI,

olio su tavola, 38,8 x 36,7 cm.

Soltanto ricostruendo il calendario di Leonardo, si poteva sapere:

l’anno di esecuzione della tavola, il 1478 (78), l’anno in cui è stata “tagliata” il 1480,5 (80’5) e il formato originale dell’opera, 54 x 38 cm.

Il “calendario di Leonardo da Vinci” 104 anni/tempo x 104 cm/spazio (1040 mm).

Il ritratto di Ginevra de Benci (scala 1 : 1), prima e dopo il “taglio” effettuato da Leonardo da Vinci, all’interno del “calendario di Leonardo”, 104 anni/cm x 104 cm.

(Giorgioppi 2009)

La somma delle misure della tavola (38,8 + 36,7 cm) è di 75,5 cm.

Leonardo (1452-1519) nell’anno 1480,5, all’età di 28,5 anni, “taglia” la tavola con il ritratto di Ginevra de Benci (1457-1520?) che ha 23,5 anni.

23,5 (età di Ginevra) + 28,5 (età di Leonardo) = 52 (nasce Leonardo) + 23,5 = 75,5 (somma delle misure del ritratto di Ginevra de Benci).

75,5 + 28,5 (età di Leonardo) = 104 cm (misura tempo/spazio del “calendario di Leonardo”).

(Tratto dal libro Ritratto di Ginevra de Benci a 21 anni. Giorgioppi 2010)

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Rebus Nella Flagellazione di Piero,

chi è Giuda? Chi flagella Cristo?

Piero della Francesca, La Flagellazione.

Colui che ha tradito Cristo si chiama Giuda Iscariota. Per Federico da Montefeltro, il traditore e flagellatore di Cristo, si chiama Sigismondo Malatesta.

“Il flagello di Dio”

Nel turbante l’elefante,

alla testa il Malatesta.

Araldica dei Malatesta, cimiero dell’elefante.

Piero della Francesca nell’anno 1458, anticipa il fumetto di Walt Disney

e l’arte informale di Pollock (segno/strisce sul marmo = corde del flagello).

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Piero della Francesca

è morto a 73 anni nel 1492.

REBUS Il 12 ottobre?

“Triplo autoritratto”, 19 X 3 = 57, anno 1457. “Autoritratto a 38 anni”, 19 X 2 = 38, anno 1457.

Questa data (diagramma) è degna di Luca Pacioli.

(Giorgioppi 2011)

Rapporto della data 12 ottobre (285° giorno dell’anno), con l’anno di nascita

di Piero, il 1419 (19), la sua età, 73 anni, l’anno di morte il 1492 (92), l’età di Cristo morto a 33 anni, ed il modulo 80, all’interno del

calendario giuliano/cristiano, di 365 giorni.