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Trento, marzo-giugno 2014 Dott.ssa CARLA LAMBARELLI

E’METTERE IN MOTO L’ENERGIA UMANA

E ORIENTARLA

VERSO OBIETTIVI COMUNI DI SUCCESSO

COMUNICARE

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COMUNICARE E’…

COMUNICARE E’UN’AZIONE SPONTANEA

MA…

…..RICHIEDE COMPETENZE

LA COMPETENZA COMUNICATIVA

E’IL GRADO CON CUI LE PERSONE SODDISFANO,

E PERCEPISCONO DI AVER SODDISFATTO,

I PROPRI BISOGNI E QUELLI DEGLI ALTRI

IN UNA DATA SITUAZIONE SOCIALE

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LA COMPETENZA COMUNICATIVANELLE RELAZIONI

LA COMPETENZA COMUNICATIVA CORRISPONE ALLA CAPACITA’

DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI

UNA PERSONA COMPETENTE E’TALE

SE SA CHE COMPORTAMENTO ADOTTARE

E SE SA COME METTERLO IN ATTO

COMUNICAZIONE E COMPORTAMENTO

CHI COMUNICA E’IN POSSESSO DI UN

REPERTORIO COMPORTAMENTALE

AL QUALE ATTINGERE NELLE VARIESITUAZIONI

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LA COMPETENZACOMUNICATIVA

SERVE A:

• INTERAGIRE AL MEGLIO CON L’ALTRO

• LAVORARE IN TEAM IN MODO PIACEVOLE E PROFICUO

• CONDURRE TRATTATIVE AL MEGLIO

• ESERCITARE INFLUENZA SUGLI ALTRI NON SOTTO FORMA DI

MANIPOLAZIONE MA PER GIUNGERE A RISULTATI

SODDISFACENTI E CONDIVISIBILI

LA MANCANZA DI COMPETENZACOMUNICATIVA

PRODUCE:

RELAZIONI CONFLITTUALI

INEFFICIENZE ORGANIZZATIVE

INCIDENTI «DIPLOMATICI»

SCONTRI PERSONALI SPESSO INSANABILI

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SVILUPPARE COMPETENZACOMUNICATIVA

SVILUPPAREABILITA’

SOCIO-CULTURALI

LINGUISTICHE

RELAZIONALI

UNA BUONA O CATTIVA COMUNICAZIONE E’DEFINITA DAL RISULTATO

CHE OTTIENE E DAL VARIARE DEL COMPORTAMENTO DI CONSEGUENZA

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ELEMENTI DI EFFICACIA DELLERELAZIONI

• COMUNICARE PER FARSI CAPIRE

• ASCOLTARE L’ALTRO

• ORIENTARE L’ASSERTIVITA’

L’ASSERTIVITA’

IL COMPORTAMENTO ASSERTIVO

CONSENTE DI RAGGIUNGERE

GLI OBIETTIVI PREFISSATI

E CREANDO (O RICREANDO)CORRESPONSABILITA’

ANDANDO OLTRE AI MOMENTIDI CONFLITTUALITA’

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GLI INGREDIENTI DELCOMPORTAMENTO ASSERTIVO

• ACCETTAZIONE E RISPETTO DEGLI INTERLOCUTORI

• OBIETTIVI DELL’INTERAZIONE CHIARI, NEGOZIATI ED ACCETTATI

• FORMULAZIONE CHIARA DI OPINIONI, DOMANDE E DECISIONI

• SAPER DIRE “NO”CON FRANCHEZZA

• SAPER ACCETTARE UN’EVENTUALE RISPOSTA NEGATIVA, UN

RIFIUTO

• CAPACITA’DI ESTERNARE, CON ATTEGGIAMENTO POSITIVO, I

PROPRI STATI D’ANIMO E LE PROPRIE SENSAZIONI

STILI DI COMPORTAMENTONON ASSERTIVO

AGGRESSIVO

MANIPOLATIVO

PASSIVO

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NE’ISTRICE… NE’ZERBINO

ASSERTIVO

STILE DI COMPORTAMENTOASSERTIVO

CARATTERISTICHE DEGLI STILI

STILI DIRELAZIONE

PASSIVORINUNCIA

- subisce gli altri

- difficoltà nel fare/rifiutare richieste- difficoltà nel fare/accettare complimenti- disagio e senso di inferiorità- difficoltà a prendere decisioni- dipende dal giudizio altrui

AGGRESSIVOSUPERIORITA’

- vuole che gli altri si comportino a suo piacimento- decide per gli altri- non accetta di poter sbagliare- non chiede scusa se sbaglia- non ascolta gli altri e interrompe spesso- interpreta, giudica e critica

MANIPOLATIVORAGGIRO

- vuole ottenere dagli altri ciò che gli è utile- tende a colpevolizzare gli altri- tende a far sentire gli altri inferiori- manipola le informazioni- utilizza mezzi indiretti- è «piacevolmente» subdolo

ASSERTIVORISPETTO DI SE’E DEGLI ALTRI

- accetta i punti di vista altrui- non interpreta e non giudica- ascolta gli altri- è in grado di cambiare idea- sa comunicare emozioni e stati d’animo- non permette di essere manipolato

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ALCUNE TECNICHE DI MANIPOLAZIONETRA LE PIU’DIFFUSE

COLPEVOLIZZAZIONE

VITTIMIZZAZIONE

PRESSIONE E INSISTENZA

SIMPATIA

ADULAZIONE

SENTIMENTI E LEGAMI

MINACCIA

MENZOGNA E MALAFEDE

SOTTINTESI E IRONIA

TRAPPOLA DELLA COERENZA

DIFENDERSI DALLE MANIPOLAZIONI

«STRUMENTI» DI COMUNICAZIONE DA USARE

RENDERE CHIARO IL PROGETTO: «cosa ti aspetti? cosa mi stai dicendo?...»

CHIARIRE IL CONTESTO: «è un ordine o una richiesta?»

FORMULARE RICHIESTE: «ti chiedo di…..»

SAPER DIRE DI NO: «non voglio…non posso…non farò…»

DESCRIVERE I FATTI: «vedo che…»

ROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO: «non voglio continuare…»

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LO STILE MANIPOLATIVO

LA MANIPOLAZIONE E’UNA FORMA SUBDOLA DI AGGRESSIVITA’

UTLIZZATA PER CONTROLLARE I SENTIMENTI ALTRUI

SENZA DICHIARARE LE PROPRIE REALI INTENZIONI

LO STILE ASSERTIVO MANTIENE E FAVORISCE LO SCAMBIO

COMUNICATIVO TRA LE PERSONE, GARANTENDO UNA CRESCENTE

DISPONIBILITA’AL DIALOGO E AL CONFRONTO

STILE ASSERTIVO

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REALIZZARE L’ASSERTIVITA’

REALIZZARE L’ASSERTIVITA’E’COME INTRAPRENDEREUN VIAGGIO

PER NON PERDERSI E’NECESSARIA UNA MAPPA

LA MAPPA DELL’ASSERTIVITA’

CAPACITA’MOTIVAZIONALE

LIBERTA’ESPRESSIVA

IMMAGINE DI SE’E AUTOSTIMA

AUTONOMIAEMOTIVA

RISPETTO DI SE’E DEGLI ALTRI

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COSTRUZIONE DI UNARISPOSTA ABILE

• COMPONENTI VERBALI

• COMPONENTI NON VERBALI

• COMPONENTI COGNITIVE

COMPONENTI VERBALI

• DI COMUNICAZIONE

• DOMANDE APERTE/CHIUSE

• LIBERA INFORMAZIONE

• AUTOAPERTURA

• DI PROTEZIONE

• GESTIONE DELLE CRITICHE

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LA COMUNICAZIONE VERBALEASSERTIVA

• ESPRIMERE APERTAMENTE LA PROPRIA OPINIONE

• ACCETTARE E FARE COMPLIMENTI

• FARE E RIFIUTARE RICHIESTE

• GESTIRE LE CRITICHE MANIPOLATIVE SENZA AVVERTIRE

DISAGIO E SENTIRSI IN COLPA

• ASCOLTARE ATTENTAMENTE IL PROPRIO INTERLOCUTORE

• RICHIEDERE CRITICHE COSTRUTTIVE

• ACCETTARE IL PUNTO DI VISTA ALTRUI

COSTRUIRE UN MESSAGGIOEFFICACE

UN MESSAGGIO EFFICACE E’UN ELEMENTO

«SARTORIALE»

CHE SI COSTRUISCE SU MISURA PER L’INTERLOCUTORE

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MESSAGGI IO… MESSAGGI TU… ..

• E’AGGRESSIVO USARE “TU”

E’ASSERTIVO USARE “IO”

COMPONENTI NON VERBALI

• CONTATTO OCULARE

• ESPRESSIVITA'

• POSTURA

• SPAZIO INTERPERSONALE

• CONTATTO CORPOREO

• TONO, INFLESSIONE, VOLUME DELLA VOCE

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LA PAROLA COMUNICA IL PENSIERO

IL TONO DI VOCE

E’UN MECCANISMO DI SEGNALAZIONE

E’IL PRINCIPALE INDICATORE DELLO STATO D’ANIMO

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EMOZIONI E RELAZIONI

OGNI INTERAZIONE HA UN

SUBSTRATO EMOTIVO.

ATTRAVERSO OGNI NOSTRO GESTO, SIAMO IN GRADO

DI FAR SENTIRE GLI ALTRI UN PO’MEGLIO, MOLTO

MEGLIO MA ANCHE PEGGIO O MOLTO PEGGIO

COMPONENTI COGNITIVE

• CAPACITA’DI DISCRIMINAZIONE TRA COMPORTAMENTI

• PASSIVI

• AGGRESSIVI

• MANIPOLATIVI

• ASSERTIVI

• SET COGNITIVO

• IMMAGINE DI SE’

• ELIMINAZIONE DI IDEE IRRAZIONALI

• TECNICHE DI PROBLEM SOLVING

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L’AUTOSTIMA

L’AUTOSTIMA E’IL RAPPORTO/LA DISTANZA FRA I DIVERSI «SE’»

IL SE’IDEALE

IL SE’PERCEPITO

IL SE’REALE

AUTOSTIMA?

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IMPEDIMENTIALL’ASSERTIVITA’

• CREDENZE DISFUNZIONALI: «non è delicato dire ciò che sipensa», « se affermo me stesso indisporrò gli altri», «sarebbeimbarazzante dire ciò che penso»…

• MANCANZA DI ABILITA’: verbali e non verbali

• ANSIA E STRESS: possono farci sentireconfusi e bloccati

• VALUTAZIONE DELLE SITUAZIONI: scambiare l’assertivitàcon l’aggressività, la passività con la gentilezza

• INFLUENZE CULTURALI E GENERAZIONALI

L’ASSERTIVITA’FUNZIONA… … …

L’ASSERTIVITA’FUNZIONA, COME RISPOSTA ANTI-ANSIA

E COME CONDIZIONE PER REALIZZARE I PROPRI OBIETTIVI,

SOLO SE CI SI ALLENA A ESERCITARLA

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ASSUNZIONI DI BASE

• NON ASPETTARSI CHE GLI ALTRI SI COMPORTINO COME NOI VOGLIAMO

• GLI ALTRI NON SONO DA MODIFICARE

• NON DOBBIAMO STAR MALE; SE STIAMO MALE LA COLPA E’SOLO NOSTRA

• NON CREARE FALSE ASPETTATIVE

• TUTTI SUBIAMO LA PRESSIONE AMBIENTALE

• NON FARE DOMANDE SE NON SI SANNO ACCETTARE LE RISPOSTE

• E’UN DIRITTO DEGLI ALTRI FARE RICHIESTE, MA E’UN DIRITTO NOSTRO RIFIUTARE

• NON INTERPRETARE

• NON ANTICIPARE NEGATIVAMENTE

• TUTTO E’IMPORTANTE MA NON LO DEVE ESSERE TROPPO

ESERCITARE L’ASSERTIVITA’

AFFRONTARELE CRITICHE

SAPER ASCOLTARE

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COMUNICAZIONE

CENTRATA

SU PAROLE,

ASPETTI, ATTEGGIAMENTI

E COMPORTAMENTI

RITENUTI INADEGUATI

LA CRITICA

LE CRITICHE E I PENSIERIDISFUNZIONALI

• SE VENGO CRITICATO VUOL DIRE CHE SONO STUPIDO

• MI HANNO CRITICATO, VUOL DIRE CHE NON MI APPREZZANO

• HANNO RAGIONE; NON NE FACCIO UNA GIUSTA; SONO

UN FALLITO

• NON POSSO CRITICARE GLI ALTRI…..MI DISPREZZEREBBERO

• SONO DEGLI IDIOTI!!!!!! MEGLIO NON DARE RETTA!!!!!

• COME HANNO OSATO CRITICARMI! NON HANNO DIRITTO

• SE FACCIO AUTOCRITICA…..GIOCANDO…..GLI ALTRI NON SAPRANNO

CHE SONO FERITO

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LE CRITICHE E I PENSIERI FUNZIONALI

• SE HO FATTO QUALCOSA DI SBAGLIATO, QUESTO NON VUOL DIRECHE SONO SBAGLIATO

• COSA POSSO IMPARARE DALLA CRITICA?

• HO IL DIRITTO DI FAR SAPERE ALLA PERSONA SE CON IL SUOCOMPORTAMENTO MI SENTO FERITO, IRRITATO, INFASTIDITO…

• DARE FEEDBACK IMMEDIATI PUO’ESSERE DI AIUTO

LA GESTIONE DELLE CRITICHE

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LA GESTIONE DELLE CRITICHE

• ACCETTARE LE CRITICHE

COSTRUTTIVE

• PROTEGGERSI DALLE CRITICHEMANIPOLATIVE

CLASSIFICAZIONE DELLECRITICHE

COSTRUTTIVE(SUL COMPORTAMENTO)

SONO SPECIFICHE ESITUAZIONALI

AGGRESSIVE/MANIPOLATIVE(SULLA PERSONA)

SONO GENERICHE ETOTALIZZANTI

GENERANO:

•SENSO DI COLPA•SENSO DI IGNORANZA

•ANSIA GENERICA

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FARE UNA CRITICA COSTRUTTIVA

NON FATE MAI UNA CRITICA IN PUBBLICO

SEPARATE NETTAMENTE LA PERSONA DAL COMPORTAMENTO

ESPRIMETEVI CON CALMA, SE IL CASO CON SEVERITA’; MAICON AGGRESSIVITA’’

PRECISATE SEMPRE SU COSA E’FONDATA LA VOSTRA CRITICA

VERIFICATE DI ESSERE STATI CAPITI

ASCOLTATE LE SPIEGAZIONI/GIUSTIFICAZIONI DELL’ALTRO

CONCLUDETE IN MODO COSTRUTTIVO STABILENDO UN

SUCCESSIVO MOMENTO DI VERIFICA DEI RISULTATI

LE CRITICHE… .. NEL PANINO

COMMENTO POSITIVO

COMMENTO POSITIVO

CRITICA

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SIATE TOTALMENTE IN ASCOLTO SENZA VALUTARE (PER IL MOMENTO)

RIFORMULATE FEDELMENTE LA CRITICA ESPRESSA

PONETE DOMANDE PER CAPIRE MEGLIO, SENZA AGGRESSIVITA’MA

CON CURIOSITA’

SPIEGATEVI: SE LA CRITICA E’GIUSTIFICATA, RICONOSCETELA; IN

CASO CONTRARIO ESPONETE LE RAGIONI DEL VOSTRO DISSENSO MA

SENZA CONTRATTACCARE

RINGRAZIATE PER L’INFORMAZIONE CHE AVETE COMUNQUE RICEVUTO

TECNICHE ASSERTIVE PROTETTIVE

• ANNEBBIAMENTO

• DISCO ROTTO

• IGNORARE SELETTIVAMENTE

• SEPARARE GLI SPUNTI

• INCHIESTA NEGATIVA

• DISARMARE LA COLLERA

SI RICORRE NEI CASI IN CUI NON SIA STATO SUFFICIENTE UTILIZZAREUNA COMUNICAZIONE ASSERTIVA

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ASCOLTARE

DIO CI HA DATO DUE ORECCHIE MA UNA SOLA BOCCA.

ALCUNI DICONO CHE E’PERCHE’VOLEVA CHE PASSASSIMO

IL DOPPIO DEL TEMPO AD ASCOLTARE INVECE CHE A

PARLARE.

ALTRI SOSTENGONO CHE E’PERCHE’SAPEVA CHE

ASCOLTARE E’DUE VOLTE PIU’DIFFICILE CHE PARLARE.

ANONIMO

LE STRATEGIEDELL’ASCOLTO ATTIVO

• MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

• CONTATTO VISIVO, LINGUAGGIO DEL CORPO, NON DISTRARSI

• RICHIESTE DI INFORMAZIONI

• INVITO AD INIZIARE, INCORAGGIAMENTO A CONTINUARE,DOMANDE APERTE, APPROFONDIMENTI

• SEGNALI DI COMPRENSIONE

• PARAFRASARE, RIASSUMERE, RIFLETTERE I SENTIMENTIDELL’ALTRO

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• ENTRARE IN SINTONIA

• COMPRENDERE

• SOSPENDERE IL GIUDIZIO

• NON ANTICIPARE LE RISPOSTE

• COMUNICAZIONE NON VERBALE

• PARAFRASARE

• RIASSUMERE

• RIFORMULARE

• GESTIRE IL SILENZIO

I PASSI DELL’ASCOLTO ATTIVO

MAI DARE NIENTE PER SCONTATO

SPESSO DIAMO PER SCONTATO CHE IL NOSTRO INTERLOCUTORE:

USI I NOSTRI STESSI CODICI

DIA IL NOSTRO STESSO VALORE

ALLE PAROLE

PROVI LE NOSTRE EMOZIONI

ABBIA I NOSTRI STESSI OBIETTIVI,

SPERANZE, PAURE

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PARTECIPARE AI PROBLEMI DEGLI ALTRI ”COME SE”

FOSSERO PROPRI

SENZA MAI DIMENTICARE IL ”COME SE”

EMPATIA

OSTACOLI ALL’EMPATIA

DARE CONSIGLI

CERCARE DI «TIRARE SU»

EDUCARE

CONSOLARE

RACCONTARE STORIE

ZITTIRE

COMMISERARE

INTERROGARE

DARE SPIEGAZIONI

CORREGGERE

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SVILUPPO DELL’EMPATIA

L’EMPATIA SI SVILUPPA SOLO QUANDO SIAMO RIUSCITI

A LIBERARCI DI TUTTE LE IDEE PRECONCETTE E DI

TUTTI I GIUDIZI CHE ABBIAMO SULLE PERSONE

Denis Waitley