LIBRO 1 capitolo - Comunicazione...

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Indice

Introduzione Capitolo 1 RIABITUARCI A COMUNICARE I problemi e le difficoltà delle persone I problemi dei Giovani Il problema della scuola Il problema delle Coppie Il problema nel Lavoro Cosa accomuna tutti Cosa hanno in comune i grandi comunicatori Un nuovo approccio Il problema di tanti corsi di formazione La differenza tra Formazione Mentale e Comportamentale

Capitolo 2 LA MIA STORIA Le sfide e i dolori Il punto di svolta Le critiche I successi I successi dei miei clienti Come aver successo anche tu

Capitolo 3 LA MENTE, IL CORPO E LA VOCE

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La mente come parte del corpo Frequenze mentali e Risonanza Le parole emozionali Lasciare il controllo al corpo

Capitolo 4 ELIMINA LE INTERFERENZE Acquisire consapevolezza e comprensione Domande ATTEGGIAMENTO MENTALE PER AVERE UNA COMUNICAZIONE CARISMATICA Sei perfetto così come sei Metti al primo posto la felicità Provare piacere Ogni pensiero che ti toglie il sorriso è sbagliato Se adesso non va tutto bene, presto andrà tutto bene Mi può succedere solo ciò che mi serve

Capitolo 5 L’IMPORTANZA DEL CORPO L’immagine che diamo di noi Come il corpo crea emozioni Il corpo trasmette emozioni Il corpo come prigione L’espressività dipende dalla scioltezza fisica

Capitolo 6 SCIOGLI IL CORPO Raggiungere l'autenticità Problematiche di chi comunica male L'imperfezione è più perfetta dell'impostazione

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Il piacere dell’autoespressione Il Flow Le discipline per sciogliere il corpo

Capitolo 7 L’IMPORTANZA DELLA VOCE Quanto hai investito nella tua vita per la tua voce? L’importanza della prima ‘espressione’ La tua credibilità dipende dalla tua voce Ti piace la tua voce? Perché tutti sottovalutano la voce Il passato: la voce solo per gli artisti Ora: la voce per tutti

Capitolo 8 MIGLIORA LA VOCE La voce genera emozioni Decidere le emozioni Problematiche della voce nella comunicazione L’importanza di una corretta dizione Alcuni esercizi: Sirena Vocali Vocalizzi Masticazione Articolazione Ulteriori esercizi

Capitolo 9 IL CODICE DELLA COMUNICAZIONE CARISMATICA

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Carisma è provare e suscitare emozioni Come sfogare e trasformare rabbia e nervosismo Comunicare solo emozioni positive

Capitolo 10 UN CODICE PER OGNI EMOZIONE Le Componenti Mente: Parole Le parole emozionali Corpo Voce Combinazioni di parole, corpo e voce Le Emozioni “Felici” Da Comunicare

Capitolo 11 LE EMOZIONI FELICI DELLA COMUNICAZIONE ALLEGRIA E SIMPATIA L’emozione per (quasi) ogni inizio Esempi di stili simpatici Esercizi CALMA Benefici di una voce e di una comunicazione calma Applicazioni Come generare calma e benessere nella tua vita Esercizi SICUREZZA E PROFESSIONALITA’ Esempi di persone con stile sicuro È tutta questione di tono e di pause Come generare sicurezza e affidabilità Esercizi PASSIONE ED ENTUSIASMO

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Vivere con il massimo coinvolgimento Tutto ciò che è dentro subito fuori Entusiasmo allegro Entusiasmo sicuro / autorevole Passione seduttiva

Capitolo 12 LA VOCE È MUSICA Cosa genera piacere Rispetta la giusta sequenza emozionale Crea sequenze di emozioni ogni volta che parli La sequenza base Giocate con le emozioni APPLICAZIONI Amore Rapporto con i figli Insegnamento Rapporto medico-paziente Vendita Parlare in pubblico

Capitolo 13 PROVARE PIACERE NEL COMUNICARE Ricordati l'atteggiamento mentale Dopo questa esperienza: la conoscenza Quali ostacoli potrai incontrare Come migliorare Ora è il tuo momento!

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Prefazione Di Luca Ward

Carisma. Questa parola risuona nelle nostre menti più volte di quanto ci piace-rebbe ammettere. Spesso ne siamo ossessionati. Lo inseguiamo per-ché vorremmo controllare gli eventi e le situazioni che ci circondano. Vorremmo che fosse un’arma da poter usare sempre e a nostro van-taggio, ma da dove arriva? Possiamo renderci carismatici o è un dono solo per pochi fortunati eletti? Perdendomi piacevolmente tra le pagine di questo libro sono rimasto piacevolmente colpito da come Alberto ha saputo trattare l’argomento, da sempre difficilmente malleabile, rendendolo com-prensibile ed alla portata di tutti. Il carisma è un vero e proprio dono ma le persone dotate di carisma spesso non sanno di avere tali capacità empatiche finché non si ad-dentrano alla scoperta di se stesse. Solo perdendosi ci si può ritrovare. Ogni giorno ci alziamo e, messi i piedi fuori dal letto, affrontiamo le sfide che la vita ci mette davanti. Combattiamo e, anche quando stiamo per arrenderci, qualcosa dentro di noi ci imprime la forza di andare avanti. La nostra volontà può renderci vulnerabili o invincibili ma dipenderà da noi. Shakespeare attraverso le parole di “Iago” nell’ “Otello” ci ricorda che dipende da noi essere in un modo piuttosto che in un altro. Il nostro corpo è un giardino e la nostra volontà il giardiniere”. Cosa vogliamo realmente regalare al mondo? Noi. Possiamo cercare di migliorarci ovviamente ma la storia che andre-mo a raccontare sarà sempre scritta con il nostro inchiostro personale e, quel tipo di Storia (con la “S” maiuscola), non si trova a scuola sui libri di testo. Per questo è inutile cercare di imitare un modello o un idolo che non siamo noi. Siamo insostituibili. Pochi giorni prima di ricevere il manoscritto, entrando in un bar, so-no rimasto colpito dalle persone sedute ai tavoli. Tutti di età diverse ma con un unico comune denominatore: la testa china su questi mo-

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derni scudi che oggi chiamiamo “smartphone” in modo che, tenendo-li alti, ci possano proteggere dal mondo esterno. Ci siamo dimenticati come si comunica, come si parla nel pubblico e come nel privato. Abbiamo le chat, gli sms, i social network e, dulcis in fundo, per ten-tare di sostituire anche le espressioni facciali abbiamo inventato le emoticon. Queste ultime dovrebbero aiutare l’interlocutore a com-prendere il nostro stato d’animo che ovviamente non sarà mai in gra-do di farlo se non attraverso i nostri segnali emotivi come la voce ed il corpo animati dal cuore e dalla mente. Non ci rendiamo conto del potenziale che abbiamo finché non mettiamo tutta la nostra volontà per metterlo a frutto. Un dono non è tale se lo si riceve ma è tale solo se lo si apprezza e lo si usa per fare il meglio che si può. Io ricordo spesso i miei esercizi con un vecchio registratore a bobine per mettere a frutto quello che avevo appreso dai grandi attori e ci diventavo matto. Non riuscivo a mettere a fuoco quella “chiave di volta” ed era diventata una vera sfida con me stesso. Volevo superare i miei limiti ma per andare avanti devi sempre perdere l’equilibrio per un istante. Come troverete tra le pagine di questo libro ognuno di noi ha la sua chiave di lettura. Siamo anime con un codice. Siamo corpo ed anima assieme, uniti. Respiriamo con il mondo. Trovate il piacere di decifrare voi stessi e non chi vi sta intorno. Il carisma è dentro di voi. Una buona lettura a tutti.

Luca Ward.

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Prologo

Verso una “via bioenergetica” di integrazione mente-corpo-voce

Dott. Francesco Padrini La mia attività di psicologo e psicoterapeuta si svolge utilizzando l’approccio bioenergetico. La Bioenergetica è una tecnica psicocor-porea costituita da una componente di analisi psicologica e da una componente corporea, composta da particolari esercizi, tecniche re-spiratorie e di manipolazione e massaggio. L’analisi bioenergetica si avvale di un elemento importante, rappre-sentato dal linguaggio non verbale, cioè il linguaggio del corpo. Os-servando il corpo di una persona, sulla base della sua struttura, della sua postura, della sua gestualità, della sua voce, è possibile ipotizzare la sua storia emotiva e dove si sono somatizzate fin dall’infanzia le tensioni muscolari e caratteriali. Il lavoro bioenergetico ha come finalità la riduzione o lo scioglimen-to dei blocchi e delle tensioni croniche somatizzate nel corpo, risulta-to di difese psichiche ed emotive strutturatesi nel corso della vita, in particolare nel corso dell’infanzia, come risposta ai conflitti esisten-ziali e all’ambiente esterno. Queste tensioni formano una sorta di co-razza, muscolare e caratteriale che, se da una parte svolge un ruolo di protezione e difesa, dall’altra inibisce il libero fluire delle emozioni e delle sensazioni, limitando il flusso del piacere e della gioia di vive-re. Se le tensioni diventano eccessive, si perde il contatto con le pro-prie emozioni e il corpo perde armonia, grazia, bellezza, espressività. Anche la voce risente negativamente delle tensioni respiratorie e del-la muscolatura del collo e della gola e dei blocchi emotivi. Il fine del-la bioenergetica è quello di ristabilire l’equilibrio dell’unità mente-corpo, di ampliare il potenziale vitale e di recuperare l’energia dentro di noi, attraverso un supporto di analisi psicologica e un lavoro cor-poreo di consapevolezza e scioglimento delle tensioni che costitui-scono la corazza muscolare, favorendo così l’espressione delle emo-

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zioni bloccate e trattenute. Le tecniche bioenergetiche tendono a ri-stabilire la spontaneità naturale del corpo e a sviluppare un adeguato controllo dell’io. Iniziano con la respirazione proprio perché, se que-sta è bloccata, limita l’energia e inibisce la fluidità del movimento. La nostra società, sempre più mentalizzata, richiede agli individui di essere efficienti e produttivi, mantenendo per la maggior parte del tempo un comportamento basato sul capire e sul fare, più che sul sen-tire. Questo obbliga spesso a inibire le proprie emozioni, causando uno stress profondo. Le tecniche bioenergetiche rappresentano il ten-tativo di recuperare l’essenza della persona, favorendo l’integrazione, cioè l’unione armoniosa tra “la testa, il cuore e la pelvi” (intendendo con il termine “pelvi” una funzione genitale matura e una buona rela-zione con la realtà). Se manca questa integrazione, la persona tende a procedere nella vita soprattutto con lo sforzo della volontà, ma con la sola volontà non si possono attuare dei cambiamenti sostanziali, perché la consapevolez-za rimane ad un livello più superficiale, che non permette l’accesso alle energie imprigionate nelle tensioni corporee profonde ed incon-sce. Occorre “convincere il corpo” e non solo la mente. Nel libro “Comunicazione Carismatica”, Alberto Ranzato coglie l’importanza del lavoro corporeo oltre a quello cognitivo e questo dal mio punto di vista è indispensabile per arrivare ad una più completa integrazione mente-corpo, soprattutto nella società odierna, dove tendiamo tutti a vivere una “scissione” tra il corpo e la mente, dove siamo sempre più mentali e sempre meno corporei. Quando, d’altra parte, diventiamo “corporei”, purtroppo diventiamo come macchine, ci muoviamo, usiamo il corpo, ma non lo sentiamo. Ranzato ha avuto l’intuizione naturale di partire dal corpo perché, se non c’è consapevolezza corporea, non ci possono essere neppure espressività vera né autentica comunicazione. La sua proposta apre la strada ad una comunicazione emozionale, che potrà evolvere in senso bioenergetico, anche quando le corazze difensive sono più profonde. Potremmo dire che unendo le tecniche specialistiche della “Comuni-

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cazione Carismatica” con la libertà espressiva che sgorga dal cuore e dalla pancia, si possa ottenere una felice sintesi tra controllo e spon-taneità, due opposti che si integrano e si compensano. Le metodolo-gie di apprendimento riescono a cambiare molti aspetti del compor-tamento intervenendo anche sul linguaggio del corpo, di cui la voce fa parte. In questo modo è possibile attuare dei cambiamenti miglio-rativi che influenzano positivamente i diversi ambiti della propria vi-ta ed il rapporto con gli altri. Quando invece le corazze difensive si sono strutturate a un livello più profondo e in presenza di situazioni particolarmente conflittuali o psicopatologiche, occorre scendere nel mondo intrapsichico con un lavoro analitico-emotivo di natura psicoterapeutica, che trascende le finalità del testo. In ogni caso è sempre buona cosa che ci siano sintesi e strategie che aiutino a diventare più consapevoli del proprio corpo, della propria gestualità e dell’espressione vocale, tutti elementi che entrano prepo-tentemente in gioco nella comunicazione, sia a livello personale che professionale. “Comunicazione carismatica” è, insomma, un’opera che potremmo definire anche bioenergetica, perché pone l’attenzione del lettore ad integrare bene il tutto: mente, corpo e voce.

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Introduzione Uno dei problemi maggiori di questo periodo storico è il fatto che le persone stanno sempre di più perdendo la loro capacità di esprimersi verbalmente e fisicamente. Stanno perdendo dun-que la loro espressività. La moderna evoluzione tecnologica, l'avvento dei social net-work e la loro sempre maggiore penetrazione nella vita di ognuno di noi, sta portando dei grandi benefici per le possibili-tà pratiche e di business, ma allo stesso tempo sta portando a una perdita della capacità di relazionarci con noi stessi e con gli altri, ci sta portando a tralasciare sempre di più il fisico utiliz-zando invece solo la nostra mente, ci sta aiutando a riempirci di contenuti ma ci sta togliendo la capacità di comunicarli agli al-tri nel mondo reale. Si vedono sempre più persone bloccate che non sanno esprime-re fisicamente e verbalmente i loro pensieri, le loro sensazioni e i loro sentimenti. La psicologia definisce questa incapacità di riconoscere e specificare le proprie sensazioni come alessiti-mia. Sempre di più si sta perdendo la capacità di governare le proprie emozioni, di governare il proprio corpo, di governare la propria voce, per generare emozioni in sé e negli altri, per ge-nerare coinvolgimento, per detenere il carisma, per far valere la propria leadership.

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È ormai riconosciuto che più una persona è intelligente dal punto di vista emotivo, quindi più è abile a relazionarsi con sé stessa e con gli altri, più ha successo nella vita privata e nel la-voro. L'incapacità di sentire le sensazioni, di riconoscerle e di tra-smetterle è dovuta a tanti fattori: da blocchi mentali, da blocchi emozionali e da blocchi fisici. Ciò che ho scoperto è stato che se si eliminano questi blocchi, queste interferenze mentali, emotive e fisiche tramite specifici esercizi, possiamo riportare noi stessi al grado di verità, auten-ticità ed espressività che avevamo da bambini. Potrai riconoscere anche tu che è estremamente più vero, auten-tico, coinvolgente, affascinante e carismatico un bambino di 4 o 5 anni, rispetto ad una persona di 50 o 60 anni rigida, blocca-ta, apatica e magari anche depressa. Mi sono capitati numerosissimi casi di persone con il terrore di esprimersi e parlare in pubblico, a cui corrispondeva effettiva-mente una grande difficoltà da parte loro a farlo, e tutte erano caratterizzate da un corpo rigido e da tensioni muscolari che impedivano loro di lasciarsi andare ed esprimere ciò che il loro cuore sentiva, soccombendo alla parte razionale/mentale, che gli suggeriva cosa fosse giusto dire e fare, facendoli però così risultare, agli occhi altrui, costruiti, poco autentici e, di conse-guenza, poco credibili e poco carismatici.

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Un bambino non pensa, un bambino agisce. Un adulto non agi-sce, un adulto pensa. Questo è il grande problema della mancanza di espressività in molti adulti: troppo pensiero e incapacità di agire. Come fare quindi a ritornare espressivi come i bambini? La buona notizia è che puoi farlo anche tu, perché è molto semplice eliminare tutti quei blocchi mentali, emozionali, fisici che oggi rendono poco carismatica, efficace e credibile la tua comunicazione, potendo finalmente esprimere chi sei veramen-te. In questo libro andremo ad eliminare quella gabbia invisibi-le, fatta di blocchi muscolari, di convinzioni limitanti, di traumi emotivi ed interferenze, che ti tiene bloccato o bloccata in una vita mediocre, in cui non sei in grado di esprimere ciò che senti per gli altri, in cui non puoi essere apprezzata o apprezzato o riconosciuto per quello che sei veramente. Se non sei riconosciuto e apprezzato e visto per quello che sei, probabilmente è proprio perché gli altri non possono vederlo, perché la tua espressività è così bloccata e limitata, che im-pedisce agli altri di vedere lo splendore che sei, che impedi-sce agli altri di percepire ciò che sai nel tuo profondo sia giusto e vero. Quello che scoprirai in questo libro è come fare per eliminare tutti questi blocchi mentali, emozionali e fisici, così da poter tornare vero, autentico e carismatico come un bambino di quat-tro o cinque anni.

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Attraverso questo libro farò in modo di guidarti passo dopo passo, facendo si che tu possa tornare ad esprimere te stesso al 100% ed essere riconosciuto finalmente per quello che sei, ave-re continuamente feedback positivi, realizzare la vita che meri-ti, eliminare rabbia e apatia della tua vita, circondarti e immer-gerti in una vita fatta di emozioni positive, avendo la capacità di condurre il gioco e di condurre ogni conversazione con grande capacità, con grande sicurezza, con grande fascino e grande carisma. Ti auguro Buona Lettura, Alberto Ranzato

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Capitolo 1 RIABITUARCI A COMUNICARE Un grande problema attanaglia il mondo. Non è un problema semplice da notare, però esiste. Ciò che si è notato in questi ultimi anni è la conseguenza natu-rale, o forse sarebbe meglio dire ‘innaturale’, a cui ci porta la moderna tecnologia nelle comunicazioni, ovvero portare cia-scuno di noi sempre di più all’isolamento. Essere isolati, ma con la possibilità virtuale di essere in con-tatto col mondo: una situazione paradossale. Dare l’illusione di essere ovunque e con chiunque ma, di fatto, essere soli con uno schermo e una tastiera. Essere sempre più globali e riceve-re sempre più apprezzamenti, ma, allo stesso tempo, essere sempre più fermi e sempre più “costruiti”. E la costruzione è semplice da notare: tutte quelle foto metten-doci in posa, per cercare di risultare più belli e più affascinanti rispetto a quello che nella vita normale potremmo essere. Scri-vere frasi filosofeggianti, dove tutti sembrano essere maestri e quindi nessuno è più un maestro vero. Facebook ad esempio ha una bella caratteristica, ed è quella di dare la possibilità a ciascuno di esprimere le proprie idee ed opinioni. Dall’altra parte ha anche una cosa brutta: ovvero che crea confusione nelle persone e diventa sempre più difficile, per chi è poco esperto e poco informato, distinguere l’allievo dal maestro, distinguere il finto esperto dal vero esperto. Non solo, un altro problema ha iniziato a generarsi con l’avvento degli SMS e si è sviluppato poi con tutti i servizi di messaggistica e con i social network. In realtà, ben lo sappiamo, queste sono state tutte invenzioni

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straordinarie, che hanno rivoluzionato il mondo. Pensa solo se tu fossi nel passato, anche solo 200 anni fa, avendo la possibili-tà di parlare in tempo reale con qualcuno dall’altra parte del mondo grazie alla moderna tecnologia. Probabilmente ti avreb-bero preso per una divinità o per un alieno dai poteri paranor-mali. Oggi invece è la normalità. D’altro canto, tutte queste straordinarie possibilità di scrivere e comunicare con gli altri tramite “le dita”, scrivendo messaggi pigiando sulla tastiera del proprio smartphone o computer, stanno portando le persone a soffermarsi sempre di più sul con-tenuto, molte volte scritto anche in modo sbagliato, e non più sull’espressività. Ci si sofferma sul significato e poco sul signi-ficante. Questo continuare a scrivere ci fa diventare bravissimi a muo-vere velocemente le dita e a mettere per iscritto quelli che sono i nostri pensieri, le nostre opinioni. Ma non ci insegna, anzi, ci fa perdere l’abitudine, a parlare con gli altri, a parlare col cuo-re, a parlare con autenticità, a parlare con espressività, a fare in modo di dare importanza non solo a quello che diciamo ma an-che a come lo diciamo, trasferendo le nostre emozioni e i nostri sentimenti. Quello che era importante una volta per i greci per i romani, e quello che è ancora in realtà importante per tutti, quindi una buona comunicazione interpersonale, sta diventando sempre più qualcosa di sconosciuto e sregolato. Tutti pensano che il parlare con gli altri sia qualcosa di naturale, innato, sem-plice, banale. Ma non è così, non per niente si chiama Ars Ora-toria, cioè l’arte di parlare. E come arte racchiude tante cose all’interno di sé stessa. Tanti pensano che per parlare con gli altri sia sufficiente muovere la bocca e dire qualcosa così come viene. Equivale al pensare che per essere un bravo pittore sia sufficiente fare dei disegnini a matita con la capacità di un bambino delle elementari. Del resto cosa serve ormai disegna-

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re? Ci sono le macchine fotografiche… Cosa serve saper comunicare bene con le parole, con la nostra voce, con il nostro corpo, quando ormai tutto si può scrivere sui social network… Dovremmo ritornare ad abituarci a parlare di persona con le persone. Riuscire a dare importanza a quello che viviamo e a quelli che sono i nostri sentimenti ogni volta che parliamo con gli altri. Dovremmo tornare ad abituarci a parlare con il nostro cuore, con la nostra voce, con il nostro corpo. Proprio perché non si sa più come si fa, la nostra società è sem-pre più piena di persone timide o, all’opposto, aggressive. L’equilibrio e le buone relazioni corrispondono a una buona In-telligenza Emotiva, ma la buona Intelligenza Emotiva dipende dalla propria capacità di vivere le emozioni e di comunicarle. E proprio perché le persone sono disabituate a provare e far pro-vare emozioni, non sono più in grado di avere delle buone rela-zioni; delle relazioni soddisfacenti, delle relazioni piene, delle relazioni passionali, delle relazioni rispettose. I problemi e le difficoltà delle persone Nel mondo moderno proprio a causa di queste difficoltà comu-nicative tutte le persone, di tutte le età, hanno dei problemi. Problemi quali il non riuscire a trasferire e trasmettere agli altri quelle che sono le proprie credenze ed essere così rispettati per le proprie idee, per i propri sentimenti e per il proprio punto di vista, ed essere riconosciuti per la propria straordinarietà. Una delle cause principali della non corretta percezione che gli altri hanno di noi è proprio la nostra incapacità di comunicare nel modo corretto con voce e corpo. L’incapacità di creare ne-gli altri la giusta immagine di sé. La nostra incapacità di comu-nicare emozioni, di comunicare proprio le emozioni che noi de-cidiamo di trasmettere, così da far percepire l’immagine di noi

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che noi stessi vogliamo. Lo so che sembra una cosa strana da leggere ma ti assicuro che è una cosa possibile da fare e ne avrai la dimostrazione più avanti, proseguendo nella lettura. Adesso però passiamo a fare una veloce panoramica di alcune problematiche legate alla comunicazione: I problemi dei Giovani Pensa ad esempio quanti giovani a scuola hanno problemi nelle interrogazioni: non sapendo comunicare bene ciò che hanno imparato e studiato, fanno una pessima interrogazione. A causa dello stress perdono la memoria e non riescono a dire una paro-la. L’interrogazione è dominata dall’insicurezza e la conse-guenza è che gli studenti prendono un brutto voto. Oppure pensa a quanto le timidezze dei giovani e i loro dubbi, che poi sono gli stessi di ciascuno di noi quando eravamo ado-lescenti, li bloccano e li rendono incapaci di comunicare con i loro coetanei o con gli adulti, per esprimere i loro sentimenti, il loro amore, oppure, per chiedere aiuto. Il problema della scuola Uno dei problemi della scuola è proprio questo, e mi rivolgo prevalentemente alla scuola italiana, che è quella che conosco meglio, ma simile discorso si può fare anche in tutti gli altri paesi: La scuola insegna a leggere, a scrivere, a parlare, ma non a Comunicare. La scuola non insegna l’Espressività. Un pochino migliore è la situazione ad esempio negli Stati Uni-ti, dove ci sono lezioni e gare di public speaking. Nella scuola italiana il parlare in pubblico non viene nemmeno preso in con-siderazione. Negli ultimi anni sono partiti diversi programmi in diverse na-

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zioni per testare delle nuove metodologie didattiche per lo svi-luppo dell’intelligenza emotiva, in particolare per il riconosci-mento e la gestione delle proprie emozioni. Questo è un ottimo passo avanti anche se, a mio parere, non è sufficiente. Il passo più importante, secondo me, sarà quello di insegnare a generare emozioni positive, a decidere quindi quali emozioni provare e imparare a crearle negli altri. Questo si può fare con l’aumento dell’espressività e conoscendo la grammatica delle emozioni. Vedremo alcune informazioni sul funzionamento delle emozio-ni e alcuni suggerimenti su come migliorare l’intelligenza emo-tiva nel corso del libro. Il problema delle Coppie Pensa quante coppie cessano di esistere per problematiche lega-te alla comunicazione. Uno dei problemi maggiori è proprio quello del non riuscire a far comprendere i propri valori o i propri sentimenti. L’essere dominati dall’irritazione, dalla rab-bia. Il non riuscire a gestire lo stress della vita quotidiana, che si va a riversare poi sul partner. E tante persone non sanno cosa fare riguardo a questo. Purtroppo poi lo stress e la continua in-comprensione si trasformano in un grande problema che tante volte porta alla separazione. Il problema nel Lavoro Pensa nel lavoro, quante volte siamo preparati, magari più di altri, ma non veniamo apprezzati, non veniamo riconosciuti per la nostra intelligenza, per il nostro sacrificio, per il nostro sudo-re, per il nostro lavoro, per il nostro impegno, per le nostre competenze. Ci passa invece davanti quel collega che è meno capace e preparato di noi, però sa comunicare meglio e sa far capire meglio quanto lui potrebbe essere importante per

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l’azienda. Io penso invece che ciascuno di noi dovrebbe giocare ad armi pari. Alcuni hanno un talento nel comunicare, che deriva tante volte anche da una serie di esperienze positive fatte nel corso della vita, che porta alcune persone ad avere maggior successo ri-spetto ad altri. Ma tutte queste abilità, per quanto riguarda la comunicazione, si possono imparare, e potrai applicarle anche tu nella tua vita riuscendo così anche tu ad emergere, a farti ascoltare, a farti rispettare per quelle che sono veramente le tue capacità, le tue doti, i tuoi sentimenti, i tuoi valori, le tue com-petenze. Cosa accomuna tutti Insomma, per ogni persona, di ogni fascia d’età, possiamo tro-vare una cosa comune: se qualcosa non va nella vita di una per-sona, c’è una ragione, c’è un motivo. E quel motivo è la non capacità di comunicare nel modo corretto ed efficace. Per vivere bene e per ottenere migliori relazioni e più grandi successi personali e lavorativi è diventato ormai necessario im-parare a comunicare in modo nuovo, evolvendo la capacità di vivere le emozioni: imparando a decidere quali emozioni pro-vare, vivere e trasmettere. Non ti sto dicendo che bisogna seguire obbligatoriamente la via del ‘vogliamoci bene ad ogni costo’ ma di prendere il controllo della tua vita escludendo il più possibile la rabbia, il nervosi-smo, la noia e altre emozioni ‘negative’, mettendo al primo po-sto la Felicità tua e degli altri. E per ottenere questo, stai pure tranquillo, sarà necessario che qualche persona debba uscire dalla tua vita, ma potrai farlo senza farti venire la bile amara e senza che l’altro faccia scenate da scaricatore di porto (con tut-to il rispetto per gli scaricatori di porto).

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La comunicazione e la generazione di emozioni non è una ma-gia, ma è una cosa scientifica, una cosa sistematica, e una volta che hai il codice puoi replicare le stesse azioni tutte le volte che vuoi per ottenere sempre gli stessi risultati. In questo modo po-trai sapere con certezza che, come diceva John Lennon: “Everything will be okay in the end. If it's not okay, it's not the end.”, che in italiano significa: “Alla fine andrà tutto bene. Se non va bene, non è la fine”. Come a significare che tutto avviene per una ragione positiva per te, alla fine. Anche se ora non comprendi perché, sappi che tutto andrà bene. Grazie ad una Comunicazione Carismatica ti succederà proprio questo: sarai in grado di far andare le cose per il verso giusto, generando emozioni positive migliorando tutte le tue relazioni, così che alla fine ‘andrà tutto bene’.

“Se adesso non va tutto bene, presto andrà tutto bene” Questa è la promessa di questo libro, questo è ciò che accadrà nella tua vita dopo che avrai imparato a comunicare corretta-mente utilizzando il codice che comincerai a scoprire in questo libro. Cosa hanno in comune i grandi comunicatori I più grandi comunicatori del mondo, di tutti i periodi storici, hanno in comune una cosa: hanno la capacità di generare cari-sma, di essere carismatici. Ma il carisma che cos’è? Il carisma non è altro che la capacità di generare emozioni. Ge-nerare emozioni attraverso le parole che si utilizzano. Generare emozioni attraverso i gesti, i movimenti, le espressio-ni che si fanno. Generare emozioni attraverso la voce che si usa.

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Chiaramente non tutti leader di successo, i grandi comunicatori, i grandi oratori, i grandi attori, generano le stesse emozioni o parlano allo stesso modo. Ogni carisma è differente, così come la musica. Il carisma è musica, perché la musica è emozione. Quindi il leader carismatico, il grande comunicatore, è colui che ogni volta che parla genera la sua musica. Così si fa ascoltare da tan-te altre persone, che restano colpite e affascinate dalla sua ca-pacità di emozionare e di arrivare al cuore. Un’altra caratteristica importantissima e imprescindibile è il saper comunicare generando emozioni in maniera automatica, risultando autentici. Si, perché il carisma e l’efficacia nella co-municazione si ottengono se e solo se si è completamente all’interno di ciò che si sta dicendo, completamente veri, auten-tici e spontanei. Ci sono varie emozioni che si possono e si dovrebbero generare ogni volta che si parla: 1) Si può essere simpatici, ed è questa una caratteristica fon-

damentale ogni volta che si incontra qualcuno o si inizia a parlare in pubblico. Infatti, la prima parte di ogni discorso tendenzialmente dovrebbe iniziare con, come dicevano i latini, una captatio benevolentiae, ovvero: catturare il con-senso dell’altro o del pubblico mostrando il piacere che si ha nell’incontrare degli amici e permettendo al pubblico di rilassarsi ed entrare in sintonia con l’oratore.

2) Si dovrebbe anche essere empatici, calmi, rilassati, per creare un rapporto di fiducia con la persona o il pubblico con cui si sta parlando.

3) Si dovrebbe anche essere centrati, sicuri e autorevoli, per far capire la propria preparazione e professionalità.

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4) Si può essere anche entusiasmanti, passionali, vivi e vi-branti, per far capire che in ciò che si dice ci si crede dav-vero.

E guarda caso tutti i leader carismatici e le persone di successo hanno questa capacità, ovvero la capacità di generare emozioni positive diverse, nella giusta sequenza e nei momenti adatti. Ognuno chiaramente ha il suo stile prevalente. Ci sono stili più allegri (Fiorello, Michelle Hunziker), stili pas-sionali (Roberto Benigni), stili più empatici e calmi (Madre Te-resa, Papa Woytyla), stili più autorevoli (Obama, Berlusconi, M. L. King). Ma tutti, se analizziamo la loro comunicazione, sono capaci di generare tante emozioni, e in ogni loro discorso possiamo tro-vare questa costante modifica delle emozioni che provano e trasmettono. Alcuni esempi: Prendiamo Barack Obama allo speech della notte della sua vin-cita elettorale come Presidente Degli Stati Uniti, nel 2012. Po-tete trovare dei video su youtube. Già dalla sua comunicazione non verbale, mentre entra sul palco assieme alla sua famiglia, puoi notare un continuo cambiamento di emozionalità: da mo-menti con sorrisi molto felici in cui saluta le persone, a momen-ti ed espressioni in cui sembra timido ma anche grato per tutti gli applausi che riceve, a momenti in cui dà l’impressione di essere estremamente sicuro come persona e avere quindi il di-ritto naturale di essere su quel palco per guidare tutte le persone presenti all’evento e tutta l’America. Anche quando inizia a parlare possiamo notare questi cambia-menti di emozioni, nella sua voce e nel suo fisico: puoi vedere che inizia in modo più allegro, poi capisci che c’è umanità da

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parte sua e anche un po’ di insicurezza, ma puoi vedere, inoltre, la sua estrema decisione quando inizia a parlare in maniera au-torevole. Prendiamo un altro esempio, questa volta del mondo dello spet-tacolo italiano ma conosciuto a livello globale: parliamo quindi di Roberto Benigni. Benigni ha uno stile completamente passionale, ma quando lo sentiamo parlare, sia nei film, sia nelle interviste, pur dominan-do la sua grande energia e la sua grande velocità, passione ed entusiasmo che ha nel comunicare, possiamo trovare sia l’empatia che l’autorevolezza e la preparazione di quest’uomo. Prova a guardare qualche suo video e qualche sua intervista su YouTube e identificare i momenti in cui noti che è più empati-co, i momenti in cui è più autorevole e sicuro e i momenti in cui è più simpatico ed entusiasta. Quindi, possiamo capire che ogni persona può arrivare ad otte-nere il suo proprio stile, quello che più si addice alla sua pro-pria indole, risultando comunque estremamente carismatico. La cosa importante che devi fare è scoprire come fare per eli-minare la timidezza e per eliminare tutti quei blocchi che ti trat-tengono dall’essere autentico, vero e spontaneo, e limitano i tuoi sentimenti e le tue emozioni. Così da diventare finalmente anche tu una persona di maggior carisma e di maggior successo grazie al codice della comunicazione emozionale che ti permet-terà di essere riconosciuto come una persona più credibile, coinvolgente e carismatica. Un nuovo approccio Tutti, o quasi tutti, i grandi comunicatori, prima di diventarlo, erano persone normali, con i loro dubbi, con le loro incertezze,

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con la loro timidezza, con i loro limiti. Ogni persona che ha imparato a comunicare bene, che sia esso un politico, una per-sona dello spettacolo, un attore, un doppiatore, un formatore, eccetera, è partito dal basso, ha dovuto allenarsi, e dopo tante prove pratiche sul campo è arrivato ad acquisire le abilità che ora possiede. Fino ad oggi c’è sempre stata una sola modalità per insegnare a comunicare meglio, che era quella di imitare qualcuno che già riesce e poi continuare ad allenarsi. La pratica portava al risul-tato. Ovviamente questo discorso vale solo per la comunicazio-ne interpersonale, la vendita o il public speaking. Diverso è il discorso per il canto, il doppiaggio o la recitazione, dove già da molto tempo esistono scuole per diventare professionisti in questi campi. Ma oggi c’è la possibilità di imparare a comunicare meglio senza più basarsi sulla propria esperienza, senza più provare e riprovare qualcosa finché scopriamo che funziona, dopo aver però incontrato e sopportato tanti fallimenti e delusioni. Oggi c’è la possibilità di imparare a parlare in pubblico e a ge-nerare emozioni ogni volta che parli con gli altri, diventando più credibile, più coinvolgente e carismatico, seguendo una ri-cetta fisica, una combinazione di attività che ti dice esattamente che cosa dovrai fare per ottenere un determinato risultato, che esso sia comunicare meglio col proprio partner o coi propri fi-gli, avere relazioni migliori sul lavoro, fare un discorso memo-rabile, o altro ancora. Il problema di tanti corsi di formazione Come scrivevo poco fa la cosa che ha caratterizzato finora la maggior parte dei corsi di formazione sulla comunicazione, sul-la gestione delle emozioni e sulla crescita personale in genere, è il fatto che la formazione è basata quasi solo ed esclusiva-

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mente su delle informazioni e degli stimoli mentali. Questo del resto non è solo un approccio limitato ai corsi di formazione, ma troviamo lo stesso stile di insegnamento, di di-dattica, di modus operandi, anche nelle scuole, nelle università e in molte discipline psicoterapiche. Mi spiego meglio, nel corso dei miei studi ho scoperto un pic-colo grande segreto: noi funzioniamo molto semplicemente. Te lo illustro semplificando il processo il più possibile: abbia-mo un pensiero, o un insieme di pensieri, che attivano una serie di vie neuromuscolari, quindi di sostanze chimiche e stimoli elettrici e nervosi, che ci portano a reagire e/o ad agire in una determinata maniera. Quindi dopo il pensiero abbiamo un comportamento. Questo comportamento è basato su un “Codice di Comportamento” che agisce in Automatico: noi agiamo inconsciamente secondo al-cune istruzioni che abbiamo interiorizzato e automatizzato nel nostro cervello e nel nostro corpo. Il nostro comportamento, cioè la nostra sequenza di azioni ba-sata sul codice che utilizziamo, genera dei risultati che possono essere positivi o negativi. Questi risultati possono andare ad agire nuovamente sul codice, rafforzandolo o cambiandolo. Contemporaneamente i nostri risultati influiscono ancora sui nostri pensieri, andando a chiudere il cerchio. Questo è il motivo per cui molte persone, pur continuando ad ottenere risultati negativi, continuano a fare le stesse cose: Perché non riescono e non sanno come cambiare il loro codice di comportamento e, ovviamente, agendo sempre alla stessa maniera, ottengono sempre gli stessi risultati.

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La differenza tra Formazione Mentale e Forma-zione Comportamentale In molti corsi di formazione si cerca di stimolare un cambia-mento nelle persone tramite informazioni o suggerimenti che agiscono sulla mente, ovvero sui pensieri, del cliente. Purtroppo però, nonostante il visualizzare e il credere intensa-mente in un cambiamento, se il Codice di Comportamento Au-tomatico è sbagliato, otterrai sempre i risultati sbagliati. Questo in tutti i campi: nel business, nel lavoro, nelle relazioni, nella vendita, nello sport… Nonostante gli input mentali che ti vengono dati dai libri o dai corsi, se il tuo corpo è bloccato e se non ci sono già delle Vie Neuromuscolari funzionanti per quegli stimoli, non potrai mai mettere in pratica ciò che pensi o realizzare ciò che vuoi.

CODICE

PENSIERO

COMPORTAMENTORISULTATI

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Facciamo un esempio: Ti dai l’obiettivo di imparare a fare i salti mortali. Vai ad un corso di formazione dal titolo “Come fare il miglior salto mortale della tua vita” che ti stimola a definire ancora meglio il tuo obiettivo, poi visualizzi dettagliatamente te stesso mentre esegui un salto mortale e senti tutte le sensazioni che potresti provare dopo aver concluso con successo il salto. Il corso è finito. Wow! Elettrizzato e motivatissimo torni a casa e fai anche un passo in più: studi perfettamente tutta la fisica del movimento. Poi vai in salotto, piedi ben piantati a terra e salti. Ma qualcosa non va, il tuo corpo non risponde e, dopo un giro di soli 180°, cadi a terra picchiando una testata sul pavimento. Insomma, puoi prepararti tantissimo teoricamente, puoi stimo-lare e allenare la tua mente ad avere solo pensieri positivi e po-tenzianti, ma se il tuo corpo non è allenato e non possiede tutti gli schemi motori che permettono il salto mortale, non riuscirai mai a fare nessun salto. Almeno fino a quando non ti allenerai cominciando ad installa-re fisicamente nel tuo corpo e nel tuo sistema neuromuscolare tutti gli schemi di movimento necessari. La stessa cosa vale anche nella comunicazione, proprio perché è cosa fisica, e in tutte le sue applicazioni nei diversi ambiti della vita: vendita, seduzione, public speaking, rapporto di coppia, rapporti con i figli, relazioni con amici e colleghi.

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Quale potrebbe essere quindi la cosa migliore da fare se tu vo-lessi imparare a fare i salti mortali? Esatto, dovresti iscriverti in una palestra ad un corso di ginna-stica artistica, dove l’istruttore ti guiderebbe ad allenare il fisico e ad imparare tutte le sequenze di movimenti che ti serviranno poi per fare un salto mortale. E dopo un po’ di tempo, eliminate le vecchie abitudini neuro-muscolari e installate quelle nuove, arriverà il giorno in cui riu-scirai a fare il tuo primo salto mortale. Se ci fai caso, avviene tutto allo stesso modo anche quando si impara a guidare la macchina. Aldilà della teoria, la cosa im-portante è applicare la giusta sequenza di azioni affinché puoi accendere e guidare la macchina. Per farlo impari una sequenza di attività che fisicamente devi fare: salire in macchina, allac-ciare la cintura di sicurezza, controllare gli specchietti retrovi-sori, inserire la chiave, accendere le luci, schiacciare la frizio-ne, mettere in folle, girare la chiave, eccetera eccetera.

CODICE

PENSIERO

COMPORTAMENTORISULTATI

BloccoFisico

StimoloMentale

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La stessa cosa succede quando vuoi imparare a cucinare: natu-ralmente se vuoi diventare un bravo cuoco non ti basta solo vi-sualizzarti nel futuro come un master chef; ma molto più utile, è seguire una sequenza di azioni per cucinare i migliori piatti: prendi un libro di ricette, lo apri alla pagina della ricetta che vuoi eseguire, prepari gli ingredienti, metti gli ingredienti in-sieme secondo la sequenza che la ricetta ti dice, cuoci per il tempo necessario. Insomma, tutte le attività della nostra vita le apprendiamo tra-mite dei processi fisici. E allora perché, normalmente, nel mondo della formazione, dell’istruzione e di diversi rami della psicologia, si cerca di ottenere il cambiamento solo ed esclusi-vamente tramite uno stimolo mentale, sperando (e illudendo, in taluni casi, le persone) di ottenere risultati positivi? In questo libro scoprirai un metodo diverso, che è quello che uso nel seminario di Comunicazione Carismatica e su cui si ba-sa tutto il mio sistema didattico VECSY (Sistema di Comuni-cazione Emozionale basato sulla Voce e non solo). Un metodo più naturale e sicuramente più efficace di apprendimento e mi-glioramento della comunicazione di ogni persona. Anziché lavorare solo sulla mente, andremo a lavorare anche e soprattutto sul corpo e sulla voce, eliminando gli schemi motori precedenti e inserendo il nuovo Codice di Comportamento Au-tomatico, nel nostro caso Codice della Comunicazione Cari-smatica, per ottenere immediatamente, con la sua applicazione, il risultato desiderato.

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CodicedellaComunicazioneCarismatica

StimoloMentale

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Per tua informazione, le pagine totali del libro sono 190 e quelle che leggi qui sotto sono solo alcune delle numerosi recensioni e testimonianze che ha ricevuto il

libro Comunicazione Carismatica.

“Fantastico! Un libro estremamente interessante, diverso dal solito: Non soltanto ti invoglia ad imparare a migliorare la tua comunicazione, ma ti spiega effettivamente come farlo. Questo grazie a degli schemi, mirati a spiegare il funzionamen-to dei nostri comportamenti; a dei consigli, che aiutano a capire come avere successo scoprendo i nostri punti di forza e lo stile che più si adatta a noi; a degli esercizi, che aiutano ad eliminare i blocchi interiori e a raggiungere i propri obiettivi. In conclu-sione penso sia un libro che chiunque abbia necessità o curiosi-tà di incrementare il proprio carisma dovrebbe leggere.”

Noemi Crippa, studentessa

“L’autenticità del libro si manifesta subito, facendo pro-vare la meravigliosa esperienza del successo in tutti i campi. L’autore mantiene la sua promessa… Da leggere!

Lavorando in ambito finanziario ho generalmente a che fare con una clientela dal profilo diffidente e cauto, portandomi ad investire tempo ed energie per conquistare la loro fiducia e dimostrare sempre la massima trasparenza. Grazie a ‘Comuni-cazione Carismatica’ ho acquisito un metodo efficace che mi rende sicuro, naturale e felice (la mia nuova prospettiva). Riu-scendo a mettermi sulla stessa frequenza del cliente ho incre-mentato i profitti del 20%, ed ho ottimizzato i tempi, riuscendo così a trascorrere più tempo in famiglia, fare sport e dedicarmi ulteriormente alla mia crescita personale.”

Fabio Iaccarino, promotore finanziari

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“Un libro straordinariamente carismatico! Alberto Ranzato è un grande studioso e ricercatore. In

questo libro ha saputo egregiamente trasformare, in modo sem-plice ed accessibile a tutti, le migliori tecniche di comunicazio-ne in strumenti per ritornare ad esprimersi in modo spontaneo.

Se stai cercando un manuale pieno di trucchi per manipo-lare gli altri non comprare questo libro!

Se invece vuoi imparare a generare emozioni vere ed es-sere felice, questo è il libro che fa per te!!!”

Elena Aloise, formatrice

“Ho apprezzato moltissimo il libro perché da sempre so-

no stato attratto dal termine “carisma” e da tutto ciò che viene connesso ad esso. Cercando, con il tempo, di decifrare il codi-ce, l’algoritmo capace di rendere vincente ogni mia mossa sugli altri all’interno di un determinato sistema, ho cercato i numeri dell’equazione sempre esternamente. Quello che scrivi cambia tutto. Il codice da decifrare si trova all’interno di ciascuno di noi e non all’esterno. Non si tratta di impartire un comando ad un computer ma di interpretare una spartito musicale con lo strumento che da sempre possediamo. Credo di poter dire che, al di fuori dell’essere illuminante, questo libro non appesanti-sce il lettore ma gli fa da balsamo. Finito ogni capitolo, ogni test, mi sentivo più completo e consapevole.

Il carisma siamo Noi.”

Francesco Silella, giornalista