Cultura di network
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Da avversari a partnerDa competizione a coopetizione
L'importanza dei network collaborativi
Prof. Angelo PresenzaDocente di Organizzazione AziendaleUniversità degli Studi “G. d’Annunzio”DEA - Dipartimento di Economia Aziendale
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L’imprenditore italiano
capacitàdi fare
fiducia in sé
voglia di fare
ingegno
laboriosità
flessibilità e dedizione personale
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L’imprenditore italiano. Alcuni problemi
poca ricerca e innovazione minor presenza
internazionale scarsità di risorse da
destinare a retidistributive e marketing
inefficienze dellaburocrazia
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L’imprenditore italiano. Alcuni problemi
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barriere socio-culturali che
impediscono di delegare,
aggregarsi e allearsi
L’imprenditore italiano. Alcuni problemi
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L’imprenditore italiano. I problemi a fare gruppo
Difficoltà ad abbandonare l’individualismo (di un singolo o di un’impresa, è
uguale) e a pensare, agire, creare, sviluppare, comporre, vendere, comprare … ingruppo … in quanto gli interessi delle aziende partecipanti al progetto nonnecessariamente possono risultare coincidenti
Chiusura
Egocentrismo
diffidenza
paura
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GESTIONE DELLE RELAZIONI STRATEGICHE
L'impresa non è più un'isola, ma è inserita nella rete delle relazioni che la legano con i clienti, con i fornitori, con i sub-fornitori, con i consulenti, con le imprese alleate, con la concorrenza e, più in generale, con gli attori del territorio
La collaborazione tra le persone è una questione di comunicazione, conoscenza e stima personale e, in definitiva, di stima e fiducia reciproca
Obiettivo della collaborazione:Valorizzare capacità, creatività, flessibilità, efficienza, economie di scala che altrimenti le imprese difficilmente riuscirebbero a raggiungere operando isolatamente
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Valutazione dei VANTAGGI e dei RISCHI
GESTIONE DELLE RELAZIONI STRATEGICHE
VANTAGGI
STRATEGICI ORGANIZZATIVI TECNOLOGICI FINANZIARI ECONOMICI
Condivisione di
investimenti, costi e rischi
Maggiore disponibilità di risorse per innovazione
Maggiore rapidità per
l’innovazione
Riduzione fabbisogno finanziario
Economia di apprendimen
to
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Valutazione dei VANTAGGI e dei RISCHI
GESTIONE DELLE RELAZIONI STRATEGICHE
RISCHI
STRATEGICI ECONOMICI OPERATIVI
Perdita delle conoscenze accumulate
Costi effettivi superiori ai costi
preventivati
Possibilità di comportamenti opportunistici
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PERCHE’ COLLABORARE? Ecco qualche motivo
Le reti di imprese consentono di gestire la complessità suddividendola in
porzioni omogenee più circoscritte
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Definizione degli obiettivi strategici
GESTIONE DELLE RELAZIONI STRATEGICHE
Economici Organizzativi Tecnologici
Ampliare il mercato per
tutte le imprese della rete
Valorizzare le competenze
distintive di ogni membro
Utilizzare gli strumenti
dell’Enterprise 2.0 per
collaborare
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necessità di riprogettare le organizzazioni sia in termini di nuove mansioni e
ruoli sia in termini di nuove infrastrutture di collegamento per immergere
l'organizzazione nell'ecosistema moderno.
Ne deriva che la gestione delle relazioni strategiche con altre aziende
è diventata un'abilità manageriale cruciale.
L’IMPRESA OGGI. LE SFIDE
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GESTIONE EFFICACE DI RETI DI IMPRESE
<<La vita del leader di rete non è quella di un notaio o di un consulente,
è una dannata vita da mediano … molti calci, tanto cuore, grandi
visioni, pochi riconoscimenti>>
Fonte: E. Ferrari, Presidente AssoretiPMI
il passaggio dalla cultura“aziendo-centrica” alla “cultura direte”
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GESTIONE EFFICACE DI RETI DI IMPRESE
Negoziazione
Capacità di analisi / sintesi
Comunicazione interpersonale
Gestione gruppi
Problem solving
Persuasione
Competenze organizzative
Leadership
Gestione conflitti
Creatività
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in
Italia intorno alla metà del 14 sec. e
affermatosi nel secolo successivo
E’ caratterizzato dal rifiorire delle lettere e delle
arti, della scienza e in genere della cultura e
della vita civile e da una concezione etica più
immanente
Destinato a estendersi e a differenziarsi nei
diversi campi della cultura e dell’arte, ma con
vaste risonanze in ogni settore della vita e
dell’attività dell’uomo
Nuovo valore è dato alla dialettica, allo
scambio di opinioni e informazioni, al
confronto
Uomo vitruvianoun disegno a matita e inchiostro su carta (34x24 cm)di Leonardo da Vinci, databile al 1490 circa econservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampedelle Gallerie dell'Accademia di Venezia
L’imprenditore italiano e il Rinascimento
![Page 16: Cultura di network](https://reader033.fdocumenti.com/reader033/viewer/2022052601/5593be091a28ab0b7d8b46a9/html5/thumbnails/16.jpg)
IL RINASCIMENTO. Mai più attuale
la passione per il fare,
il rispetto per l’armonia e il senso del bello,
l’attenzione al territorio in cui si opera,
una leadership illuminata che abbia attenzione anche agli aspetti
culturali del creare e produrre,
il ricorso all’uso dei talenti più diversi nella realizzazione del
prodotto.
Tutti quei valori, insomma, che nacquero nel Rinascimento!!!
un modo di fare impresa che segua gli stessi valori fondativi
![Page 17: Cultura di network](https://reader033.fdocumenti.com/reader033/viewer/2022052601/5593be091a28ab0b7d8b46a9/html5/thumbnails/17.jpg)
IL RINASCIMENTO. LE SFIDE
Le imprese, i prodotti e gli imprenditori avranno credibilità e futuro se
saranno piantati su un terreno culturale autentico (vocazione, scopi etici e
sociali d’impresa, cultura locale, piccola dimensione, condivisione,
reputazione)
L’impresa deve coniugare gli intensi rapporti umani all’interno
dell’organizzazione e sul territorio locale, partecipando con grande empatia
L’impresa deve fare ricorso costante al saper fare e alla cura produttiva di
un Made in Italy eccellente e sostenibile
![Page 18: Cultura di network](https://reader033.fdocumenti.com/reader033/viewer/2022052601/5593be091a28ab0b7d8b46a9/html5/thumbnails/18.jpg)
Come in un’orchestra da camera, ciascuno ha anche parti di solista, di duo o di trio,
all’interno di una partitura complessiva
Prof. Angelo PresenzaDocente di Organizzazione AziendaleUniversità degli Studi “G. d’Annunzio”DEA - Dipartimento di Economia Aziendale