cuivisseloscrittore. Daieriparoleperoggi · 2019. 2. 26. · Daieriparoleperoggi diSerseForni...

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Da ieri parole per oggi di Serse Forni Ricorre quest’anno il 40esimo dalla scomparsa dello scrittore valmaggese Plinio Martini, uno degli autori ticinesi più conosciuti, anche a livello svizzero. Un anniversario che diventa punto di partenza per una lunga serie di manife- stazioni nella sua Valle Bavona, ma an- che in altre località (appuntamenti pure a Zurigo e a Toceno). La rassegna – annunciano i promotori e la famiglia Martini – parte domani, venerdì 15 febbraio, alle 18, nella sede della Fondazione Valle Bavona (Fvb) a Cavergno, villaggio d’origine dello scrittore. L’incontro, a cui presenzierà il consigliere di Stato Manuele Bertoli, prevede brevi interventi di presenta- zione, l’apertura di un’esposizione de- dicata alla passione di Plinio Martini per la botanica e la visita alla targa commemorativa, posta sulla casa nella quale ha vissuto. La mostra botanica propone anche filmati estratti dal To- tem Rsi Alta Vallemaggia e un diapora- ma di fotografie inedite: sarà visitabile fino a novembre 2019 nella sede della Fvb. Seguiranno, nel corso dell’anno, altri appuntamenti (vedi articolo sotto e sul sito www.pliniomartini.ch). Per capire come è nata l’idea di mettere assieme una serie tanto variegata di momenti, abbiamo incontrato i porta- voce del gruppo organizzatore, Nicolet- ta Dutly Bondietti, della Fvb, e Giancar- lo Verzaroli, dell’Associazione leggere e scrivere della Svizzera italiana. Con loro Patrick Felder, dell’agenzia di co- municazione Responsiva di Locarno, che ha curato la grafica di stampati e l’esposizione. ‘Diversi enti e persone coinvolte’ «Diverse parti, ognuna un po’ per conto suo, si erano messe in moto in vista di questo anniversario – spiega Verzaro- li –. Poi, quasi per caso, ci siamo incon- trati e subito abbiamo capito che riu- nendoci saremmo riusciti a proporre un programma variato nelle forme e nei contenuti, legato da un solido filo conduttore». Mesi di lavoro, di riunioni che hanno coinvolto anche i figli dello scrittore Alessandro e Luca, e il nipote Pietro. «Siamo soddisfatti del risultato e so- prattutto di essere riusciti a coinvolgere enti diversi e tante persone», aggiunge Dutly Bondietti. Il programma nasce così da una stretta collaborazione con la famiglia di Martini, la Fvb, il Museo di Valmaggia e l’Associazione leggere e scrivere della Svizzera italiana. Stretto legame con il mondo rurale Il titolo dato alla rassegna “Cantore di ieri, scrittore di oggi” è un richiamo chiaro alla modernità delle parole messe su carta da Martini. “Attraverso la lettura dei suoi due romanzi, Il fon- do del sacco e Requiem per zia Dome- nica, è possibile conservare un legame con un mondo rurale alpino ormai estinto, ma anche ritrovare localmen- te declinati alcuni temi universali qua- li l’amore, la morte, il rapporto con le radici”, si legge nel fascicolo del pro- gramma, distribuito a tutti i fuochi della Vallemaggia. E ancora: “L’interes- se per Martini negli anni è rimasto co- stante in quanto i suoi racconti e i suoi saggi si dimostrano ancora molto at- tuali per una riflessione su natura, ter- ritorio e società”. Una riflessione che, inevitabilmente, deve tenere conto di come il Ticino sia cambiato negli ulti- mi decenni, di come anche le terre in cui Martini ha vissuto abbiano subìto trasformazioni importanti. Tranne, forse, la Valle Bavona, oggi quasi un museo all’aperto, paesaggio salva- guardato e intatto nei suoi valori stori- ci e paesaggistici. L’intenzione di proporre varie manife- stazioni, distribuite su tutto l’arco del- l’anno nasce dalla volontà di rafforzare il legame con il territorio e di approfon- dire la conoscenza di un importante scrittore svizzero. Oltre alla mostra bo- tanica che si apre domani a Cavergno, da aprile a ottobre alcuni pannelli dedi- cati a Martini saranno presenti al Mu- seo di Valmaggia di Cevio (per le visite consultare gli orari di apertura). Con il figlio Alessandro nell’agosto del 1964 a Foroglio A 40 anni dalla morte di Plinio Martini una rassegna di appuntamenti nati dall’incontro di associazioni, enti e familiari. La collaborazione darà i suoi frutti dentro e fuori la Vallemaggia per tutto il 2019. Si parte domani da Cavergno, dalla sede della Fondazione Valle Bavona e dalla casa in cui visse lo scrittore. LA CIFRA Le ristampe de ‘Il fondo del sacco’ 25 L’approfondimento 2 giovedì 14 febbraio 2019 La targa sulla sua casa LA BIOGRAFIA La vita e le opere. Ma anche l’impegno pubblico Plinio Martini nasce a Cavergno il 4 agosto 1923, secondo di otto figli ma- schi; il padre Adeodato è panettiere. La biografia dello scrittore valmaggese è ben riassunta nella pubblicazione “Cantore di ieri, scrittore di oggi”, che fa da guida alla rassegna del 40esimo, e da lì la riprendiamo. Martini trascorre l’in- fanzia tra il paese e la Val Bavona, testi- mone di uno stile di vita che non so- pravviverà ai mutamenti sociali e terri- toriali degli anni Cinquanta e Sessanta. Ottenuta nel 1942 la patente di maestro, insegna a Cavergno, crescendo almeno due generazioni di giovani. Dal matri- monio nel 1945 con Maria del Ponte na- scono cinque figli, due dei quali muoio- no in fasce. Nella seconda metà degli anni Settanta deve lasciare la scuola a causa di una malattia. Muore prematu- ramente il 6 agosto 1979. Non limitata ai romanzi che lo hanno reso celebre, Il fondo del sacco (1970) e Requiem per zia Domenica (1976), la produzione letteraria di Plinio Martini si presenta varia. Nelle opere minori, distribuite su tre decenni, si trovano in nuce i temi portanti dei romanzi: si trat- ta di raccolte poetiche, racconti per ra- gazzi e soprattutto scritti vari su gior- nali e riviste. Delle streghe e d’altro (1979) e Nessuno ha pregato per noi (1999) raccolgono questi ultimi: nel pri- mo le prose più narrative, nel secondo gli interventi civili. Da inediti rimasti nel cassetto sono invece stati tratti l’ab- bozzo Corona dei Cristiani (1993), le poesie di Prime e ultime (2001) e l’inti- mo Diario e lettere giovanili (2017). Martini è stato molto attivo nella vita pubblica della Vallemaggia, di cui s’im- pegnò a tramandare le tradizioni e per la quale combatté importanti battaglie, come quella, decennale, contro le con- dizioni con cui le acque valmaggesi era- no state cedute ai nascenti impianti idroelettrici. Pescatore e conoscitore dei fiori di montagna, negli anni Ses- santa è alla testa dell’associazione Pro Valle Maggia, che anima il dibattito e la vita culturale locali. Significativa anche la militanza politica, specchio di una sofferta evoluzione personale: iniziata nelle file del Partito conservatore de- mocratico, si conclude in quelle del Par- tito socialista autonomo. Flora alpina, una delle passioni dello scrittore IL PROGRAMMA Escursioni, spettacolo teatrale, letture e conferenze Domani a Cavergno il via alla rassegna (vedi articolo sopra), e quindi, nei mesi a venire, tanti altri appuntamenti per un programma ricco e variegato. Il 19 mar- zo, alle 20.15, al Centro Silarte di Cevio, verrà proposto lo spettacolo teatrale “Il fondo del sacco”, lettura scenica inter- pretata da Margherita Saltamacchia (che ha curato la riduzione, l’adatta- mento e la regia), in costante dialogo con la fisarmonica e le percussioni di Daniele Dell’Agnola (autore delle musi- che originali). La pièce è prodotta dal Teatro Sociale Bellinzona. Il 13 maggio, alle 18.30, al Centro Heimatschutz a Vil- la Patumbah di Zurigo, è prevista una conferenza pubblica, con la presenta- zione dell’edizione commentata de “Il fondo del sacco”, a cura di Matteo Ferra- ri e Mattia Pini. Il 15 giugno sarà orga- nizzata una passeggiata letteraria in Valle Bavona, sul sentiero della transu- manza, con partenza alle 9. Il 13 luglio, sempre dalle 9, percorso alpino a Robiei per un’escursione botanica. L’8 settem- bre, alle 17, nella corte del Municipio di Bellinzona verranno proposti momenti di lettura (con brani tratti dalle opere meno conosciute di Plinio Martini) al- ternati a intermezzi musicali. Il 3 otto- bre, alle 18.30, nella sala patriziale di Au- rigeno Guido Pedrojetta, per anni pro- fessore all’Università di Friborgo, terrà una “Lezione in biblioteca”. Il 12 ottobre ci si sposta oltre i confini svizzeri, nella sala polifunzionale di Toceno, per la premiazione del concorso letterario in- ternazionale “Salviamo la montagna”. La chiusura della rassegna a Cavergno, il 9 novembre, con la premiazione del concorso letterario internazionale ri- volto ai ragazzi “Montagna giovane”.

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Da ieri parole per oggidi Serse Forni

Ricorre quest’anno il 40esimo dallascomparsa dello scrittore valmaggesePlinio Martini, uno degli autori ticinesipiù conosciuti, anche a livello svizzero.Un anniversario che diventa punto dipartenza per una lunga serie di manife-stazioni nella sua Valle Bavona, ma an-che in altre località (appuntamentipure a Zurigo e a Toceno).La rassegna – annunciano i promotorie la famiglia Martini – parte domani,venerdì 15 febbraio, alle 18, nella sededella Fondazione Valle Bavona (Fvb) aCavergno, villaggio d’origine delloscrittore. L’incontro, a cui presenzieràil consigliere di Stato Manuele Bertoli,prevede brevi interventi di presenta-zione, l’apertura di un’esposizione de-dicata alla passione di Plinio Martiniper la botanica e la visita alla targacommemorativa, posta sulla casa nellaquale ha vissuto. La mostra botanicapropone anche filmati estratti dal To-tem Rsi Alta Vallemaggia e un diapora-ma di fotografie inedite: sarà visitabilefino a novembre 2019 nella sede dellaFvb.Seguiranno, nel corso dell’anno, altriappuntamenti (vedi articolo sotto e sulsito www.pliniomartini.ch).Per capire come è nata l’idea di mettereassieme una serie tanto variegata dimomenti, abbiamo incontrato i porta-voce del gruppo organizzatore, Nicolet-ta Dutly Bondietti, della Fvb, e Giancar-lo Verzaroli, dell’Associazione leggere escrivere della Svizzera italiana. Conloro Patrick Felder, dell’agenzia di co-municazione Responsiva di Locarno,che ha curato la grafica di stampati el’esposizione.

‘Diversi enti e persone coinvolte’

«Diverse parti, ognuna un po’ per contosuo, si erano messe in moto in vista diquesto anniversario – spiega Verzaro-li –. Poi, quasi per caso, ci siamo incon-trati e subito abbiamo capito che riu-nendoci saremmo riusciti a proporreun programma variato nelle forme enei contenuti, legato da un solido filo

conduttore». Mesi di lavoro, di riunioniche hanno coinvolto anche i figli delloscrittore Alessandro e Luca, e il nipotePietro.«Siamo soddisfatti del risultato e so-prattutto di essere riusciti a coinvolgereenti diversi e tante persone», aggiungeDutly Bondietti. Il programma nascecosì da una stretta collaborazione conla famiglia di Martini, la Fvb, il Museo diValmaggia e l’Associazione leggere escrivere della Svizzera italiana.

Stretto legame con il mondo rurale

Il titolo dato alla rassegna “Cantore diieri, scrittore di oggi” è un richiamochiaro alla modernità delle parolemesse su carta da Martini. “Attraversola lettura dei suoi due romanzi, Il fon-do del sacco e Requiem per zia Dome-nica, è possibile conservare un legamecon un mondo rurale alpino ormaiestinto, ma anche ritrovare localmen-te declinati alcuni temi universali qua-li l’amore, la morte, il rapporto con leradici”, si legge nel fascicolo del pro-gramma, distribuito a tutti i fuochidella Vallemaggia. E ancora: “L’interes-se per Martini negli anni è rimasto co-stante in quanto i suoi racconti e i suoisaggi si dimostrano ancora molto at-tuali per una riflessione su natura, ter-ritorio e società”. Una riflessione che,inevitabilmente, deve tenere conto dicome il Ticino sia cambiato negli ulti-mi decenni, di come anche le terre incui Martini ha vissuto abbiano subìtotrasformazioni importanti. Tranne,forse, la Valle Bavona, oggi quasi unmuseo all’aperto, paesaggio salva-guardato e intatto nei suoi valori stori-ci e paesaggistici.L’intenzione di proporre varie manife-stazioni, distribuite su tutto l’arco del-l’anno nasce dalla volontà di rafforzareil legame con il territorio e di approfon-dire la conoscenza di un importantescrittore svizzero. Oltre alla mostra bo-tanica che si apre domani a Cavergno,da aprile a ottobre alcuni pannelli dedi-cati a Martini saranno presenti al Mu-seo di Valmaggia di Cevio (per le visiteconsultare gli orari di apertura). Con il figlio Alessandro nell’agosto del 1964 a Foroglio

A 40 anni dalla morte di PlinioMartini una rassegna diappuntamenti natidall’incontro di associazioni,enti e familiari.La collaborazione darà i suoi

frutti dentro e fuori laVallemaggia per tutto il 2019.Si parte domani da Cavergno,dalla sede della FondazioneValle Bavona e dalla casa incui visse lo scrittore.

LA CIFRA

Le ristampe de ‘Il fondo del sacco’

25

L’approfondimento 2giovedì 14 febbraio 2019

La targa sulla sua casa

LA BIOGRAFIA

La vita e le opere. Ma anche l’impegno pubblicoPlinio Martini nasce a Cavergno il 4agosto 1923, secondo di otto figli ma-schi; il padre Adeodato è panettiere. Labiografia dello scrittore valmaggese èben riassunta nella pubblicazione“Cantore di ieri, scrittore di oggi”, che fada guida alla rassegna del 40esimo, e dalì la riprendiamo. Martini trascorre l’in-fanzia tra il paese e la Val Bavona, testi-mone di uno stile di vita che non so-pravviverà ai mutamenti sociali e terri-toriali degli anni Cinquanta e Sessanta.Ottenuta nel 1942 la patente di maestro,insegna a Cavergno, crescendo almeno

due generazioni di giovani. Dal matri-monio nel 1945 con Maria del Ponte na-scono cinque figli, due dei quali muoio-no in fasce. Nella seconda metà deglianni Settanta deve lasciare la scuola acausa di una malattia. Muore prematu-ramente il 6 agosto 1979.Non limitata ai romanzi che lo hannoreso celebre, Il fondo del sacco (1970) eRequiem per zia Domenica (1976), laproduzione letteraria di Plinio Martinisi presenta varia. Nelle opere minori,distribuite su tre decenni, si trovano innuce i temi portanti dei romanzi: si trat-

ta di raccolte poetiche, racconti per ra-gazzi e soprattutto scritti vari su gior-nali e riviste. Delle streghe e d’altro(1979) e Nessuno ha pregato per noi(1999) raccolgono questi ultimi: nel pri-mo le prose più narrative, nel secondogli interventi civili. Da inediti rimastinel cassetto sono invece stati tratti l’ab-bozzo Corona dei Cristiani (1993), lepoesie di Prime e ultime (2001) e l’inti-mo Diario e lettere giovanili (2017).Martini è stato molto attivo nella vitapubblica della Vallemaggia, di cui s’im-pegnò a tramandare le tradizioni e per

la quale combatté importanti battaglie,come quella, decennale, contro le con-dizioni con cui le acque valmaggesi era-no state cedute ai nascenti impiantiidroelettrici. Pescatore e conoscitoredei fiori di montagna, negli anni Ses-santa è alla testa dell’associazione ProValle Maggia, che anima il dibattito e lavita culturale locali. Significativa anchela militanza politica, specchio di unasofferta evoluzione personale: iniziatanelle file del Partito conservatore de-mocratico, si conclude in quelle del Par-tito socialista autonomo.

Flora alpina, una delle passioni dello scrittore

IL PROGRAMMA

Escursioni, spettacolo teatrale, letture e conferenzeDomani a Cavergno il via alla rassegna(vedi articolo sopra), e quindi, nei mesi avenire, tanti altri appuntamenti per unprogramma ricco e variegato. Il 19 mar-zo, alle 20.15, al Centro Silarte di Cevio,verrà proposto lo spettacolo teatrale “Ilfondo del sacco”, lettura scenica inter-pretata da Margherita Saltamacchia(che ha curato la riduzione, l’adatta-mento e la regia), in costante dialogocon la fisarmonica e le percussioni diDaniele Dell’Agnola (autore delle musi-che originali). La pièce è prodotta dalTeatro Sociale Bellinzona. Il 13 maggio,

alle 18.30, al Centro Heimatschutz a Vil-la Patumbah di Zurigo, è prevista unaconferenza pubblica, con la presenta-zione dell’edizione commentata de “Ilfondo del sacco”, a cura di Matteo Ferra-ri e Mattia Pini. Il 15 giugno sarà orga-nizzata una passeggiata letteraria inValle Bavona, sul sentiero della transu-manza, con partenza alle 9. Il 13 luglio,sempre dalle 9, percorso alpino a Robieiper un’escursione botanica. L’8 settem-bre, alle 17, nella corte del Municipio diBellinzona verranno proposti momentidi lettura (con brani tratti dalle opere

meno conosciute di Plinio Martini) al-ternati a intermezzi musicali. Il 3 otto-bre, alle 18.30, nella sala patriziale di Au-rigeno Guido Pedrojetta, per anni pro-fessore all’Università di Friborgo, terràuna “Lezione in biblioteca”. Il 12 ottobreci si sposta oltre i confini svizzeri, nellasala polifunzionale di Toceno, per lapremiazione del concorso letterario in-ternazionale “Salviamo la montagna”.La chiusura della rassegna a Cavergno,il 9 novembre, con la premiazione delconcorso letterario internazionale ri-volto ai ragazzi “Montagna giovane”.